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Elaborato dal collegio dei docenti nella seduta del 15/1...

Date post: 16-Feb-2019
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1 Piano Triennale dell’Offerta Formativa Elaborato dal collegio dei docenti nella seduta del 15/1/16 Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 15/1/16 con delibera n. 22/2016 Aggiornamento 2016/17 “L’istruzione e la formazione sono le armi più potenti che si possono utilizzare per cambiare il mondo” (Nelson Mandela) PREMESSA L’Autonomia pone la scuola al centro di una vasta rete di relazioni in cui è una, e non più la sola, agenzia in grado di realizzare scopi di istruzione e formazione. L’odierna pluralità di offerta formativa, riconducibile alle più svariate fonti di erogazione, spesso anche contraddittorie, non deve fare abdicare la scuola dal compito di promuovere la capacità degli studenti di dare senso alla varietà delle loro esperienze, al fine di ridurre la frammentazione e il carattere episodico che rischiano di caratterizzare la vita dei bambini e degli adolescenti. La scuola, pertanto, deve venire incontro ad una domanda che comprende, insieme, l’apprendimento e il “saper stare al mondo”; alla scuola spetta il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità consapevole e aperta; la scuola deve contribuire a formare l’uomo libero del domani che, in modo responsabile, critico e attivo, sia partecipe della comunità locale, nazionale e internazionale, per far sì che ognuno possa “svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società”( art.4 della Costituzione). Per fare tutto questo la scuola deve realizzare percorsi formativi che non abbiano soltanto lo scopo di sviluppare singole tecniche e competenze, ma che contribuiscano a formare ogni persona sul piano cognitivo e culturale, affinché possa affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri. Il piano triennale dell’offerta formativa (legge 13 luglio 2015 n.107) è il documento fondamentale che l’istituzione scolastica elabora nell’ambito dell’autonomia didattico-organizzativa; costituisce l’identità culturale e progettuale della scuola ed esplicita la sua progettazione curriculare, extracurriculare, educativa e organizzativa; si ispira ai principi di centralità della persona, accoglienza, uguaglianza delle opportunità educative, solidarietà, integrazione, obbligo scolastico, partecipazione, trasparenza, libertà di insegnamento dei docenti, promozione umana, sociale e civile degli allievi. LINEE GUIDA A FONDAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA DELLA SCUOLA Garantire il buon andamento dei servizi scolastici e formativi attraverso un sistema organizzativo fondato su criteri di efficacia ed efficienza. Valorizzare le diverse figure professionali presenti nella Scuola mediante l'attribuzione di incarichi e la formazione del personale, organizzata in proprio o aderendo a proposte ministeriali, di altre istituzioni scolastiche, da enti e/o associazioni esterne all'istituzione scolastica. Favorire l’innalzamento dell’obbligo scolastico e prevenire la dispersione attraverso un costante sistema di controllo e interventi di integrazione, accoglienza e recupero.
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1

Piano Triennale dell’Offerta Formativa

Elaborato dal collegio dei docenti nella seduta del 15/1/16

Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 15/1/16 con delibera n. 22/2016

Aggiornamento 2016/17

“L’istruzione e la formazione sono le armi più potenti che si possono utilizzare per cambiare

il mondo”

(Nelson Mandela)

PREMESSA

L’Autonomia pone la scuola al centro di una vasta rete di relazioni in cui è una, e non più la sola,

agenzia in grado di realizzare scopi di istruzione e formazione. L’odierna pluralità di offerta

formativa, riconducibile alle più svariate fonti di erogazione, spesso anche contraddittorie, non

deve fare abdicare la scuola dal compito di promuovere la capacità degli studenti di dare senso

alla varietà delle loro esperienze, al fine di ridurre la frammentazione e il carattere episodico che

rischiano di caratterizzare la vita dei bambini e degli adolescenti.

La scuola, pertanto, deve venire incontro ad una domanda che comprende, insieme,

l’apprendimento e il “saper stare al mondo”; alla scuola spetta il compito di fornire supporti

adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità consapevole e aperta; la scuola deve

contribuire a formare l’uomo libero del domani che, in modo responsabile, critico e attivo, sia

partecipe della comunità locale, nazionale e internazionale, per far sì che ognuno possa

“svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che

concorra al progresso materiale e spirituale della società”( art.4 della Costituzione).

Per fare tutto questo la scuola deve realizzare percorsi formativi che non abbiano soltanto

lo scopo di sviluppare singole tecniche e competenze, ma che contribuiscano a formare ogni

persona sul piano cognitivo e culturale, affinché possa affrontare positivamente l’incertezza e la

mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri.

Il piano triennale dell’offerta formativa (legge 13 luglio 2015 n.107) è il documento fondamentale

che l’istituzione scolastica elabora nell’ambito dell’autonomia didattico-organizzativa; costituisce

l’identità culturale e progettuale della scuola ed esplicita la sua progettazione curriculare,

extracurriculare, educativa e organizzativa; si ispira ai principi di centralità della persona,

accoglienza, uguaglianza delle opportunità educative, solidarietà, integrazione, obbligo

scolastico, partecipazione, trasparenza, libertà di insegnamento dei docenti, promozione umana,

sociale e civile degli allievi.

LINEE GUIDA A FONDAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA DELLA SCUOLA

Garantire il buon andamento dei servizi scolastici e formativi attraverso un sistema

organizzativo fondato su criteri di efficacia ed efficienza.

Valorizzare le diverse figure professionali presenti nella Scuola mediante l'attribuzione di

incarichi e la formazione del personale, organizzata in proprio o aderendo a proposte

ministeriali, di altre istituzioni scolastiche, da enti e/o associazioni esterne all'istituzione

scolastica.

Favorire l’innalzamento dell’obbligo scolastico e prevenire la dispersione attraverso un

costante sistema di controllo e interventi di integrazione, accoglienza e recupero.

2

Promuovere il successo formativo attraverso lo sviluppo delle competenze chiave con

particolare riguardo a quelle linguistiche, logico-matematiche, scientifico-tecnologiche.

Ampliare l'offerta formativa attraverso la realizzazione dei progetti extracurriculari

innovativi che integrino i tradizionali percorsi curriculari, rispondano a specifici bisogni e

attitudini, identifichino la Scuola nel territorio.

Educare alla convivenza civile intesa non solo come valore ma soprattutto come metodo

per formare persone libere e responsabili.

Promuovere iniziative di autovalutazione d'Istituto, finalizzate al miglioramento continuo.

Promuovere e sviluppare l’autonomia didattica, organizzativa, di ricerca, di

sperimentazione e di sviluppo.Potenziare il rapporto di collaborazione e di alleanza

educativa con le famiglie.

Sviluppare i rapporti con il territorio per la costituzione di reti, partenariati, convenzioni,

contratti, protocolli, ecc. al fine di favorire lo scambio e l’integrazione.

Coerentemente con queste linee di indirizzo, L’INTERVENTO EDUCATIVO COLLEGIALE è caratterizzato

da azioni condivise a livello collegiale che costituiscono il “modo di essere” della scuola:

Porsi come istituzione attenta alle esigenze degli allievi nella società complessa;

Farsi sensibile ai bisogni del singolo e del territorio;

Porsi in continuità con i processi educativi attivati da agenzie adiacenti o parallele alla

scuola (famiglie, agenzie educative del territorio, ambiente, mass-media e tutto l’universo

della educazione informale);

Essere centro di una cultura della solidarietà e della tolleranza;

Costruire progetti formativi flessibili ed integrati, centrati sull’acquisizione di conoscenze, abilità

e competenze e sullo sviluppo del pensiero divergente e convergente.

Sezione 1 – Descrizione dell’ambiente di riferimento e delle risorse disponibili.

1.1 Analisi del contesto e dei bisogni del territorio di riferimento.

L’istituto Comprensivo Statale “A. Veneziano”, è sito nel comune di Monreale, centro periferico

rispetto alla città di Palermo. L’originario nucleo cittadino, sorto intorno alla cattedrale normanna

nel XII sec. ha continuato ad espandersi fino a coprire un territorio che si estende per più di 500

kmq e che oggi conta oltre 30.000 abitanti

La principale ricchezza di Monreale è il suo patrimonio storico–artistico-culturale, da poco

diventato patrimonio mondiale dell’umanità (UNESCO).

Il territorio presenta profonde differenziazioni sia sul piano sociale che economico. La realtà

economica è costituita da piccoli esercenti e botteghe artigiane e impiegati nel settore terziario,

in prevalenza pubblico. Si registrano forme emergenti di povertà, famiglie problematiche,

degrado abitativo, il permanere di retaggi di cultura mafiosa e la crescente, ma ancora limitata,

presenza di immigrati. Alto il tasso di disoccupazione, che sommato alla forte concentrazione

della popolazione residente a Monreale centro, aggrava i fenomeni di disagio sociale e di

emarginazione.

Il contesto socio-ambientale in cui opera l’istituto si rivela carente di stimoli culturali, di

spazi e strutture significative di aggregazione (gruppi, centri sociali, volontariato,

associazionismo giovanile), di agenzie formative esterne alla scuola. L’utenza scolastica riflette

il contesto socio-economico di appartenenza ed è caratterizzato, in genere, da famiglie

monoreddito di livello medio-basso.

Sull’evoluzione dei modelli di socializzazione e di apprendimento dei minori, rilevante è il

peso esercitato dalla cultura familiare, non sempre in grado di riconoscere l’importanza

dell’acquisizione dei vari gradi di scolarità in quanto fondamentale strumento atto a garantire,

da adulti, la piena cittadinanza. Tutto ciò si traduce in un impoverimento dei percorsi di crescita

e nell’aumento del rischio di marginalità sociale.

3

Negli anni si è accentuata la demotivazione di una parte dei genitori alla partecipazione

attiva alla vita sociale dentro la scuola, nei cui confronti taluni mostrano atteggiamenti di

diffidenza, opposizione, scarsa collaborazione o delega vanificando, in alcuni casi, l’azione

educativo-didattica posta in essere, in quanto non vengono condivisi i valori educativi con la

scuola.

Negli ultimi anni, l’inserimento del nostro Istituto nell’ambito delle scuole collocate in “aree a

rischio” ha permesso di attivare interventi mirati soprattutto al recupero di alunni tendenti

all’abbandono e quindi a rischio dispersione. Purtroppo, l’impoverimento dei fondi destinati al

FIS ha impedito di realizzare ulteriori iniziative formative da inserire nel POF, limitando l’offerta

formativa aggiuntiva dell’Istituto.

L’istituto gode del riconoscimento da parte del territorio e il trend delle sue iscrizioni è stabile,

con crescita continua; inoltre collabora con le forze dell’ordine, con società private di servizi e

con le EE.LL, anche se la mancanza di risorse economiche condiziona pesantemente l’attuazione

di progetti di miglioramento sia di tipo strutturale-logistico che educativo. La scarsa erogazione

di fondi per le spese di funzionamento e manutenzione provoca un continuo deterioramento di

arredi scolastici, porte, infissi interni ed esterni.

Proficui sono i rapporti con le altre scuole del territorio con le quali l’istituto Veneziano ha formato

delle reti.

L’I.C. è costituito da 4 plessi ubicati in località diverse del territorio monrealese: la sede centrale,

dove vengono ospitate sette sezioni della Scuola Secondaria di primo grado, si trova nel centro

della cittadina e, proprio per questo, risente direttamente delle interferenze di un contesto

sociale più variegato che negli ultimi anni ha visto aumentare fenomeni di emarginazione

economica, culturale e sociale; la Scuola Primaria, la scuola dell’Infanzia e due sezioni della

Scuola Secondaria di primo grado si trovano nella frazione di Aquino, che negli ultimi anni ha

subito una rapida espansione urbanistica, non accompagnata da un adeguato sviluppo dei servizi

e delle strutture.

Nella sede centrale e in uno dei plessi di Aquino la scuola è dotata di palestre coperte che in

orario pomeridiano sono aperte al territorio per attività sportive per bambini/ragazzi nella fascia

età 6/15 anni.

Grazie ai finanziamenti PON FESR e FSE la scuola ha dotato la sede centrale di 2 nuove aule di

informatica e ha dato in comodato d’uso ad ogni docente in organico un notebook per il lavoro

didattico e per il registro elettronico. Alquanto obsoleta e non adeguata ai bisogni risulta invece

la dotazione informatica nei plessi distaccati; è carente la dotazione di strumenti didattici (LIM),

anche a causa dei diversi furti subiti dalla scuola negli ultimi anni. La scuola prevede di

incrementare la dotazione LIM per ogni classe partecipando al prossimo bando di progettazione

FESR “Ambienti per l’apprendimento”.

Tipologia degli allievi

Gli alunni che frequentano l’istituto, nei suoi tre ordini, appartengono ad una fascia di età

compresa tra i 3 anni (scuola dell’infanzia) e i 14 anni (scuola del primo ciclo).

Il nucleo familiare è composto prevalentemente da entrambi i genitori, anche se vi sono casi di

famiglie mono-genitoriali. I modelli educativi familiari non sempre sono adeguati ai bisogni

formativi degli allievi che evidenziano spesso ritmi di vita irregolari e disorganizzati nella

conciliazione dei tempi di riposo e di svago con quelli di studio.

Tra la popolazione scolastica si registra, soprattutto nella scuola secondaria di 1° grado, la

presenza di allievi poco motivati alle attività culturali e formative (lettura, cinema, teatro,

musica); sociali (volontariato, partecipazione, associazione); ludiche (gioco individuale, di

gruppo, viaggi). Più forte si rivela la motivazione alle attività sportive. Nei rapporti sociali, i

ragazzi meno motivati e socialmente più deprivati spesso si adeguano alla volontà del gruppo e

non sanno assumere atteggiamenti responsabili rispetto alle regole. Pur coltivando relazioni

amicali singole o di gruppo, inoltre, non sono in grado di lavorare in maniera cooperativa, né di

elaborare e proporre progetti. In situazioni di studio e/o di lavoro incontrano difficoltà:

4

1) a tradurre le informazioni ricevute in azioni coerenti alla situazione di apprendimento;

2) a prefigurarsi gli esiti dello studio in termini di risultati;

3) a reimpiegare le competenze acquisite in ambito scolastico, in contesti diverse.

Bisogni degli allievi

Dall’analisi del contesto socio-economico, culturale e formativo, nonché della tipologia

degli alunni dell’Istituto, risultano particolarmente urgenti i seguenti bisogni:

Avere punti di riferimento, oltre a quelli familiari, capaci di trasmettere valori, in una

società sempre più vuota di modelli concreti e prodiga di messaggi spesso fuorvianti;

Sentirsi accettato e valorizzato per quello che si è, con i propri pregi e difetti, i propri

limiti, che sono espressione dell’unicità di ogni persona;

Considerare la scuola come luogo di crescita personale e sociale, dove incontrarsi e porre

in essere relazioni sane ed improntate al rispetto reciproco;

Utilizzare gli strumenti comunicativi in modo funzionale ai diversi contesti e destinatari;

Elaborare un personale progetto di vita finalizzato ad una costruttiva manifestazione delle

proprie abilità e capacità e quindi un positivo inserimento sociale in qualità di “cittadino

attivo”.

Sezione 1.1 – Risorse professionali

La scuola è dotata delle seguenti risorse professionali:

SCUOLA INFANZIA

Insegnante/i sezione monte ore

sez.

Plesso

1 SCIORTINO/

A 25 “P.P.PUGLISI”

2 CAMARDA B 25 “P.P.PUGLISI”

3 BONURA/

FIDANZA (SP. H)

C 25 “P.P.PUGLISI”

4 PALAZZO D 25 “J. D.AMBROSIO”

5 GIANCONTIERI E 25 “J. D.AMBROSIO”

6 GIURINTANO F 25 “J. D.AMBROSIO”

7 MODICA G 25 “P.P.PUGLISI”

8 MODICA S./

SAVERINO

(I.R.C.)

TUTTE “P.P.PUGLISI” e “J. D.AMBROSIO”

SCUOLA PRIMARIA

CLASSE I^ sez. A CLASSE I^ sez. B

5

Insegnant

e

disciplina monte

ore

Insegnante disciplina monte

ore

1 SIRCHIA Italiano

Inglese

Arte

8h

1h

1h

1

SIRCHIA Matematica

Scienze

7h

2h

2 RISPETTA Matematica

Scienze

7h

2h

2 RISPETTA Italiano

Inglese

Arte

8h

1h

1h

3 CACIOPPO Motoria

Musica

STORIA

Geografia

1h

1h

2h

2h

3 DI

GREGORIO

Motoria

Musica

STORIA

Geografia

1h

1h

2h

2h

4 SAVERINO Religione 2h 4 SAVERINO Religione 2h

CLASSE II^ sez. A CLASSE II^ sez. B

Insegnante disciplina monte

ore

Insegnante disciplina monte

ore

1 DI

MARTINO

Italiano

Arte

8h

1h

1 IGNOFFO Italiano

Inglese

8h

2h

2 IGNOFFO Matematica

Scienze

Inglese

6

2

2

2 DI MARTINO Matematica

Scienze

Arte

6h

2h

1h

3 CACIOPPO Motoria

Musica

Storia

Geografia

1

1

2

2

3 DI

GREGORIO

Motoria

Musica

Storia

Geografia

1h

1h

2h

2h

4 SAVERINO Religione 2 4 SAVERINO Religione 2h

CLASSE III^ sez. A CLASSE III^ sez. B

Insegnant

e

disciplina monte

ore

Insegnante disciplina monte

ore

1 GENTILE Italiano

Arte

Inglese

7h

1h

3h

1 GENTILE Matematica

Scienze

6h

2h

6

2 MODICA Matematica

Scienze

6h

2h

2 MODICA Italiano

Inglese

Arte

7h

3h

1h

3 CACIOPPO Motoria

Musica

Storia

Geografia

1h

1h

2h

2h

3 DI

GREGORIO

Motoria

Musica

Storia

Geografia

1h

1h

2h

2h

4 SAVERINO Religione 2h 4 SAVERINO Religione 2h

CLASSE IV^ sez. A CLASSE IV^ sez. B

Insegnant

e

disciplina monte

ore

Insegnante disciplina monte

ore

1 INZINSOL

A

Italiano

Inglese

7h

3h

1 INZINSOLA Italiano

Inglese

7h

3h

2 MADONIA Matematica

Scienze

Musica

6h

2h

1h

2 MADONIA Matematica

Scienze

Musica

6h

2h

1h

3 CENTONZE Storia

Geografia

Immagine

Motoria

2h

2h

1h

1H

3 CENTONZE Storia

Geografia

Immagine

Motoria

2h

2h

1h

1h

4 SAVERINO Religione 2h 4 SAVERINO Religione 2h

CLASSE V^ sez. A CLASSE V^ sez. B

Insegnant

e

disciplina monte

ore

Insegnante disciplina monte

ore

1 LA

MANTIA

Italiano

Matematica

7h

6h

1 LA MANTIA Matematica 6h

2 NORCIA Arte

Inglese

1h

3h

2 NORCIA Italiano

Storia

Geografia

Inglese

7h

2h

2h

3h

3 RALLO Musica

Motoria

Geografia

Storia

Scienze

1h

1h

2h

2h

2h

3 RALLO Scienze

Motoria

Arte

Musica

2h

1h

1h

1h

4 SAVERINO Religione 2h 4 SAVERINO Religione 2h

7

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

A043 - LETTERE

docente classe disciplina monte ore

1 GIGLIO 3 D ST 2

1 D ITA + ST + GEO 6 + 2 + 2

2 D ITA 6

2 CIPITI’ 2 I ITA 6

1 I ITA + ST + GEO 6 + 2 + 2

3 B GEO 2

3 CASSARA’ 1 B ITA + ST + GEO 6 + 2 + 2

3 B ST 2

2 B ITA 6

4 TERZO 1 H ITA 6

2 G ITA + ST + GEO 6 + 2 + 2

3 D GEO 2

5 LO PICCOLO 3 C ITA + ST + GEO 6 + 2 + 2

2 C ITA 6

2 A GEO 2

6 GUARDI’ 3 A ITA + ST 6 + 2

2 A ITA + ST 6 + 2

2 B GEO 2

7 SCIARRATTA 1 F ITA + ST + GEO 6 + 2 + 2

2 F GEO 2

3 F ITA 6

8 TERMINI 1 E ITA + ST + GEO 6 + 2 + 2

3 E ITA 6

2 F ST 2

9 LA BRUZZO 1 A ITA + ST + GEO 6 + 2 + 2

3 A GEO 2

3 D ITA 6

10 CAMPANELLA 2 B ST 2

1 C ITA + ST + GEO 6 + 2 + 2

3 B ITA 6

11 PANNO 3 I ITA + ST + GEO 6 + 2 + 2

2 F ITA 6

2 I ST 2

12 CARADONNA 2 E ITA + ST + GEO 6 + 2 + 2

3 E ST + GEO 2 + 2

3 F ST + GEO 2 + 2

13 PILLITTERI 2 I GEO 2

3 G ITA + ST + GEO 6 + 2 + 2

1 G ITA 6

14 BALDACCHINO 3 H ITA + ST + GEO 6 + 2 + 2

2 D ST + GEO 2 + 2

1 G ST + GEO 2 + 2

15 LI MANNI 2 H ITA + ST + GEO 6 + 2 + 2

1 H ST + GEO 2 + 2

2 C ST + GEO 2 + 2

A059 - SCIENZE MATEMATICHE

docente classi disciplina monte ore

1 LUNARDO 1 A MAT + SC 4 + 2

2 A MAT + SC 4 + 2

3 A MAT + SC 4 + 2

8

2 RINICELLA 1 B MAT + SC 4 + 2

2 B MAT + SC 4 + 2

3 B MAT + SC 4 + 2

3 RASA 1 C MAT + SC 4 + 2

2 C MAT + SC 4 + 2

3 C MAT + SC 4 + 2

4 VENTURELLA 1 D MAT + SC 4 + 2

2 D MAT + SC 4 + 2

3 D MAT + SC 4 + 2

5 SCHILLACI 1 E MAT + SC 4 + 2

2 E MAT + SC 4 + 2

3 E MAT + SC 4 + 2

6 MESSINA 1 F MAT + SC 4 + 2

2 F MAT + SC 4 + 2

3 F MAT + SC 4 + 2

7 CACCAMO 1 G MAT + SC 4 + 2

2 G MAT + SC 4 + 2

3 G MAT + SC 4 + 2

8 LA SCALA 1 H MAT + SC 4 + 2

2 H MAT + SC 4 + 2

3 H MAT + SC 4 + 2

9 RIBAUDO 1 I MAT + SC 4 + 2

2 I MAT + SC 4 + 2

3 I MAT + SC 4 + 2

A245 - FRANCESE

docente classi disciplina monte ore

1 GIURINTANO CORSO A FRANCESE

6

CORSO B FRANCESE

6

CORSO D FRANCESE

6

2 AGNELLO CORSO F FRANCESE

6

CORSO E FRANCESE

6

CORSO C FRANCESE

6

3 FODERA’ II sez. G FRANCESE

2

4 GERACI

I e III sez. G FRANCESE 4

A 345 - INGLESE

docente classi disciplina monte ore

1 SEGRETO CORSO A INGLESE

9

CORSO B INGLESE 9

2 SALEMI CORSO C INGLESE 9

CORSO I INGLESE 9

3 RUNDO CORSO D INGLESE 9

9

CORSO G INGLESE 9

4 VITRANO CORSO E INGLESE 9

CORSO F INGLESE 9

5 DI MITRI CORSO H INGLESE 9

A445 - SPAGNOLO

docente classi disciplina monte ore

1 PIAZZA CORSO H SPAGNOLO 6

CORSO I SPAGNOLO 6

A028 - ED. ARTISTICA

docente classi disciplina monte ore

1 TRIPI CORSO D ED. ARTISTICA 6

CORSO G ED. ARTISTICA 6

potenziamento ED. ARTISTICA 6

2 LAZZARINO CORSO E ED. ARTISTICA 6

CORSO F ED. ARTISTICA 6

CORSO I ED. ARTISTICA 6

3 VIRGA CORSO A ED. ARTISTICA 6

CORSO B ED. ARTISTICA 6

potenziamento ED. ARTISTICA 6

4 CANGEMI CORSO C ED. ARTISTICA 6

CORSO H ED. ARTISTICA 6

potenziamento ED. ARTISTICA 6

A033 - ED. TECNICA

docente classi disciplina monte ore

1 CALDARELLA CORSO E ED. TECNICA 6

CORSO F ED. TECNICA 6

CORSO I ED. TECNICA 6

2 ODDO F. CORSO A ED. TECNICA 6

CORSO B ED. TECNICA 6

CORSO D ED. TECNICA 6

3 GIUTTARI CORSO C ED. TECNICA 6

CORSO G ED. TECNICA 6

CORSO H ED. TECNICA 6

A032 - ED. MUSICALE

docente classi disciplina monte ore

1 ODDO R. CORSO C ED. MUSICALE 6

CORSO G ED. MUSICALE 6

CORSO H ED. MUSICALE 6

2 CIGNA CORSO A ED. MUSICALE 6

CORSO B ED. MUSICALE 6

CORSO I ED. MUSICALE 6

3 RUBINO CORSO D ED. MUSICALE 6

CORSO E ED. MUSICALE 6

10

CORSO F ED. MUSICALE 6

A030 - SC. MOTORIE

docente classi disciplina monte ore

1 TRIPOLINO CORSO B SC. MOTORIE 6

CORSO D SC. MOTORIE 6

CORSO H SC. MOTORIE 6

2 CAPUTO CORSO A SC. MOTORIE 6

CORSO C SC. MOTORIE 6

CORSO G SC. MOTORIE 6

3 VALENZA CORSO E SC. MOTORIE 6

CORSO F SC. MOTORIE 6

CORSO I SC. MOTORIE 6

R. C.

docente classi disciplina monte ore

1 SALA CORSI A, B,

C, I, E, F

R.C. 18

2 SCIORTINO AL. CORSO D, H,

II e III G

R.C. 8

3 MANISCALCO I G R.C. 1

STRUMENTO MUSICALE

docente classi disciplina monte ore

1 GANGICHIODO

(MILAZZO)

CORSO C PIANOFORTE 18

2 NAPOLITANO

(MAZZAMUTO)

CORSO C VIOLINO 18

3 BUTTITTA

(GIAMBERTONE)

CORSO C CHITARRA 18

4 RANDO CORSO C PERCUSSIONI 18

Organico potenziato

A fronte di tale richiesta, per l’anno in corso (2016/17) sono stati assegnati:

n.2 unità scuola primaria

n. 1 unità A028 Scuola Secondaria di primo grado

Cattedre di SOSTEGNO

docente monte ore Ordine di scuola

La scuola al momento della presentazione del fabbisogno dell’organico potenziato aveva richiesto

le seguenti aree di potenziamento in ordine di preferenza:

- Potenziamento umanistico

- Potenziamento Scientifico

- Potenziamento laboratoriale

- Potenziamento linguistico

- Potenziamento motorio - Potenziamento artistico e musicale

11

1 FIDANZA

25 Infanzia

2 SEDDIO 25 Infanzia

3 CAMPANELLA C. 22 Primaria

4 CAUSA 22 Primaria

5 DI LIBERTO 22 Primaria

6 LINO 22 Primaria

7 BURGIO 18 Secondaria

8 COCCHIARA 18 Secondaria

9 CORSO 9 Secondaria

10 DI MATTEO 18 Secondaria

11 FEDERICO 18 Secondaria

12 GIORDANO 18 Secondaria

13 GULLO 18 Secondaria

14 ORLANDO 18 Secondaria

15 SQUADRITO 18 Secondaria

16 TAORMINA 18 Secondaria

17 VIOLA 18 Secondaria

Sono stati attivati i seguenti ruoli:

Funzioni strumentali

AREA 1

Funzione 1 – Area 1 Funzione 1 - Gestione e Valutazione del POF - Prove Invalsi -

Gestione RAV e piano di miglioramento

Prof.ssa Lucina Guardì

AREA 2

Funzione 2 - Referente SPP

Prof. Claudio Burgio

Funzione 3 – - Sostegno al lavoro dei docenti e del personale ATA - TIC

Prof. Giovanni Pillitteri

AREA 3

Funzione 4– Interventi e servizi per gli studenti; Orientamento, continuità,

tutoraggio, prevenzione della dispersione scolastica

Prof.sse Li Manni Maria Luisa- Lo Piccolo Francesca

AREA 4

12

Funzione 5– Interventi e servizi per gli studenti - Viaggi d’istruzione e visite guidate

(scuola primaria e infanzia)

Ins. Inzinsola Loredana

Collaboratori del D.S

Prof. Salvatore D’angelo (collaboratore vicario)

Prof.ssa Anna Adriana Lunardo

Responsabili plessi

Ins. Anna Bonura (Infanzia)

Ins. Angela Norcia (Primaria)

Prof.ssa Elke Termini (secondaria di primo grado)

Supporto alla Responsabile plesso primaria: ins. Giovanni Ignoffo

Referenti

- Educazione alla legalità : prof.ssa Francesca Panno

- Ambiente e salute: prof.sse Rosa Maria Ribaudo/Anna Caccamo

- Prove Invalsi : prof.ssa Lucina Guardì

- Servizio H: prof.sse Maria Maddalena Giordano-Ivana Taormina ( BES-DSA)

- Biblioteca: prof.sse: Campanella Rosaria- Cassarà Angela

- Progettazione FESR e FSE: prof. La Scala

Comitato di valutazione

DS: prof.ssa Beatrice Moneti

Componente docenti: proff. Francesco Oddo, Roberto Oddo, Ida Di Martino

Componente genitori: sigg. Eugenio Benvenuto, Angela Quartararo

Membro esterno: (Ds Luigi Caracausi)

Personale amministrativo e ausiliario

DSGA: dott.ssa Francesca Venturella

Assistenti amministrativi (n. 5): Luisa Celesia, Rosaria Patellaro, Luigia Lo Verso, Giovannni

Madonia, Crocifissa Lo Presti.

Collaboratori Scolastici (n. 13):

- N. 7 unità - Sede: Sigg. Caravella Antonio, Campanella Salvatore, Lo Biundo Rocco,

Parisi Francesco, Spinnato Pietro, Tarallo Marcello, Tumminello Francesco Paolo.

- N 4 unità - Aquino Plesso “A. Leto Borsellino”: Sigg: Daidone Salvatore, Iraci Maria,

Sciortino Cristoforo, Soresi Leonardo.

- N 1 unità - Aquino Plesso “J. D’Ambrosio”: Sig: Governale Giuseppe

- N.1 unità - Aquino Plesso “Padre Pino Puglisi”: sig.ra Romanotto Teresa

13

Sezione 1.2 Fabbisogno di organico

a. Posti comuni e di sostegno

Scuola infanzia e primaria

Annualità Fabbisogno per il triennio

Posto

comune

Posto di

sostegno

Scuola

dell’infanzia

a.s. 2016-

17:

11 1*

a.s. 2017-

18:

11 3*

a.s. 2018-

19:

11 ?*

Scuola

primaria

a.s. 2016-

17:

12 6*

a.s. 2017-

18:

12 6*

a.s. 2018-

19:

12

?*

*La dotazione dell’organico docenti su posto comune e su sostegno con relativo monte

ore è subordinata alle richieste di iscrizione e, nel caso del sostegno, al riconoscimento

del livello di gravità (art.3 c.3 L. 104).

Scuola secondaria di primo grado

Classe di

concorso/sostegno

a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19

A043 15 cattedre 15 cattedre 15 cattedre

A059 9 cattedre 9cattedre 9cattedre

A0245 2 cattedre+6ore 2 cattedre + 6

ore

A0345 4 cattedre+9ore 4cattedre+9

ore

A0445 12 ore 14 ore 16 ore

A028 3 cattedre 3 cattedre 3 cattedre

A033 3 cattedre 3 cattedre 3 cattedre

A032 3 cattedre 3 cattedre 3 cattedre

A030 3 cattedre 3 cattedre 3 cattedre

Religione Cattolica 1 cattedra+9 ore

Strumento musicale 4 cattedre 4 cattedre 4 cattedre

Sostegno 16 cattedre

b. Posti per il potenziamento

Tipologia n. docenti Motivazione

Posto comune primaria 2 Vedi sez 2.1 del presente

piano

14

Posto comune A043 2 Vedi sez 2.1 del presente

piano

Posto comune A059 oppure

A033

2 Vedi sez 2.1 del presente

piano

Posto comune A028 1 Vedi sez 2.1 del presente

piano

Posto comune A032 1 Vedi sez 2.1 del presente

piano

Posto comune A345 1 Vedi sez 2.1 del presente

piano

c. Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei

parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015.

Tipologia n.

Assistente amministrativo

5

Collaboratore scolastico

13

15

Sezione 1.3 Risorse strutturali

La scuola dispone delle seguenti risorse strutturali

SEDE CENTRALE

N. 2 aule informatica (una per piano)

Centro Risorse e Documentazione

n. 3 televisori

n. 2 videoregistratori

n. 1 lettore dvd

n. 1 videocamera digitale

lavagna luminosa

n. 1 fotocamera digitale

proiettore per diapositive

audiovisivi

strumenti musicali

videoproiettore

n. 3 PC portatili

n. 2 fotocopiatrici

n. 1 fax

ciclostile elettronico

n. 2 LIM

palestra coperta

sala professori

laboratorio scientifico

laboratorio artistico

biblioteca

auletta laboratorio H e servizio psicopedagogico

aula speciale esterna

SEDE AQUINO

N. 1 aula informatica con LIM

fax

n. 20 PC portatili

palestra coperta

sala professori

Spazi esterni

Laboratorio mobile di informatica

SEDI FONDO PASQUALINO

Sala mensa

Televisore

Videoregistratore

cassa amplificata con relativo microfono

Fotocopiatrice

Fax Giochi infanzia

16

Sezione 1.4 Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali

L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla concreta

attribuzione dei finanziamenti:

Infrastruttura/

attrezzatura

Motivazione Fonti di finanziamento

Dotazione LIM per

ogni classe

Messa in sicurezza di

tutti i plessi scolastici

Vedi sez. 2.1 del presente piano MIUR – FESR – FSE

MIUR – USR – EE.LL.

Impianti

antiintrusione per i

plessi staccati di

Aquino

Vedi sez. 2.1 del presente piano MIUR – USR – EE.LL.

Sezione 2 – Identità strategica

2.1 Priorità fissate per il servizio di istruzione e formazione nel triennio di riferimento

Partendo dall’analisi del RAV si fissano per il triennio le seguenti priorità relative al miglioramento

degli esiti degli studenti:

- Risultati scolastici (Migliorare le competenze nella lingua italiana, nelle lingue straniere e

nell’ambito logico-matematico nella Scuola Primaria e Secondaria di primo grado);

- prevenire fenomeni di abbandono/dispersione;

- Risultati nelle prove standardizzate nazionali (Migliorare la performance e ridurre la

variabilità tra le classi);

- Competenze chiave e di cittadinanza (Migliorare le competenze sociali e civiche;

sviluppare l’etica della responsabilità e dell’autonomia e il senso della legalità).

Sono previste, inoltre, attività curricolari, di ampliamento dell’offerta educativa e di formazione

del personale per sviluppare i seguenti obiettivi formativi prioritari (legge 107, art.1, comma 7)

in coerenza anche alla richiesta dell’organico di potenziamento:

a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento

all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante

l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning (CLIL);

b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia

dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e

dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati

operanti in tali settori;

d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la

valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo

tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura

dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri;

e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità,

della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;

f) alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;

17

g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita

sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione

alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica;

i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e di

bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio

degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati

anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio

e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo

studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della

ricerca il 18 dicembre 2014;

p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli

studenti.

Sezione 3– Curricolo dell’istituto

3.1 Organizzazione didattica

Sede Centrale : VIA Kennedy, n. 2

CAP. 90046 CITTA’: MONREALE PROV. PA

Tel. e Fax: 091/6404455 (Segreteria)- 091/6407760 (Presidenza)

CODICE FISCALE: 97165120821

E-MAIL: [email protected]

SITO INTERNET: www.icsveneziano.it

Plessi staccati Aquino:

Scuola dell’Infanzia: Plesso “J. D’Ambrosio” e Nuovo Plesso intitolato a “Beato Padre Pino Puglisi”

- Fondo Pasqualino – Aquino - Monreale - Telefono 091/6407759

Scuola Primaria e Scuola Secondaria di Primo grado (sezioni E –F): Plesso intitolato a “Agnese

Leto Borsellino” - via Aquino – Monreale - Telefono 091/6407096

TEMPO SCUOLA

Scuola infanzia

Sette sezioni a tempo ridotto (25 ore) dalle 8,00 alle 13,00 dal lunedì al venerdì;

Scuola Primaria

Due corsi completi (A e B) con curricolo di 27 ore settimanali con orario distribuito su 5 giorni

dal lunedì al venerdì:

3 giorni dalle 8,05 alle 13,05 (lunedì, mercoledì, venerdì);

2 giorni dalle 8,05 alle 14,05 (martedì e giovedì)

Scuola Secondaria di I grado

Tutte le 9 sezioni per un totale di 27 classi, con curricolo di 30 ore settimanali per 24 classi e di

33 ore per le tre classi dell’indirizzo musicale, con orario distribuito su 5 giorni dal lunedì al

venerdì

dalle 8,05 alle 14,05

n. 2 rientri pomeridiani

per l’indirizzo musicale, per l’indirizzo sportivo e tecnologico (dalle 14,25 alle 18,30 con

orario differenziato/individualizzato)

Corso C ad indirizzo musicale

Corsi A-B-C-D-E-F: Francese seconda lingua comunitaria

Corsi H-I + prima sez. G (dall’a.s. 2017/18): Spagnolo seconda lingua comunitaria…

18

Articolazione attività Scuola dell’Infanzia

8,00 - 8,30 Ingresso e accoglienza Gioco libero, socializzazione

8,30-9,30 Il cerchio del mattino La routine: conta, appello, calendario,

conversazione libera e guidata

9,30-9,50 Attività di vita pratica Uso dei servizi igienici preparazione

alla merenda

9,50 - 10,30 La merenda

10,30 - 12,00 Attività libere e guidate Attività grafiche, manipolative, ascolto

di storie, drammatizzazioni, attività

psico-motorie, attività di intersezione

12,00-12,30 Attività di vita pratica Riordino dei giochi e dei materiali,

pulitura degli utensili

12,45-13,00 Uscita sezz.

Curricolo Scuola Primaria

MONTE ORE SETTIMANALE: 27 ORE

Classe

Prima

Classe

Seconda

Classi Terze,

Quarte e

Quinte

ITALIANO 8 8 7

STORIA 2 2 2

GEOGRAFIA 2 2 2

MATEMATICA 7 6 6

SCIENZE 2 2 2

INGLESE 1 2 3

ARTE 1 1 1

MUSICA 1 1 1

SCIENZE MOTORIE 1 1 1

RELIGIONE 2 2 2

Curricolo Scuola Secondaria di Primo Grado

MONTE ORE SETTIMANALE: 30 ore

33 ore Corso ad indirizzo musicale

19

ITALIANO 6 ore

STORIA 2 ore

GEOGRAFIA 2 ore

MATEMATICA 4 ore

SCIENZE 2 ore

INGLESE 3 ore

SECONDA LINGUA

COMUNITARIA

2 ore

ARTE ED IMMAGINE 2 ore

MUSICA 2 ore

TECNOLOGIA 2 ore

SCIENZE MOTORIE E

SPORTIVE

2 ore

RELIGIONE 1 ora

STRUMENTO MUSICALE 3 ore

20

3.2 Finalità educative della scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo

Profilo del bambino al termine della scuola dell’Infanzia e dello studente al termine della scuola

del primo ciclo.

Traguardi attesi in termini di competenze e di obiettivi di apprendimento.

(rispetto alle indicazioni nazionali 2012 e ai sensi del DPR n.89/2009)

STRUTTURA DEL CURRICOLO

FINALITA’ EDUCATIVE

FINALITA’ EDUCATIVE

Scuola dell’Infanzia Scuola del Primo ciclo

Primaria e Secondaria di Primo Grado

COMPETENZE CHIAVE EUROPEE

COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

CAMPI D’ESPERIENZA DISCIPLINE

NUCLEI FONDANTI

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

21

MAPPA DEI CURRICOLI

COMPETENZE CHIAVE DI

CITTADINANZA

COSTRUZIONE DI

SE’

RAPPORTO

CON LA

REALTA’

RELAZIONE CON

GLI ALTRI

COLLABORARE

E

PARTECIPARE

AUTONOMIA E

RESPONSABILITA’

COMUNICARE

IMPARARE AD

IMPARARE

PROGETTARE

RISOLVERE

PROBLEMI

ACQUISIRE E

INTERPRETAR

E

L’INFORMAZI

ONE

INDIVIDUARE

COLLEGAMENTI E

RELAZIONI

CURRICOLI DISCIPLINARI

SCUOLA DELL’INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SEC. I GRADO

22

QUADRO CORRISPONDENZE fra

Competenze europee/Competenze chiave di cittadinanza/Campi d’esperienza / Discipline

CURRICOLO EUROPEO CURRICOLO NAZIONALE

Competenze

chiave europee

Competenze chiave di

cittadinanza

Scuola dell’infanzia Scuola primaria e secondaria di primo grado

Campi d’esperienza Aree disciplinari Discipline del curricolo

Comunicazione nella

madrelingua

Comunicare I discorsi e le parole Area linguistico

espressiva

Italiano

Lingue comunitarie

Arte e immagine

Musica

Scienze motorie

Comunicazione nelle lingue

straniere

Immagini. Suoni, colori

Consapevolezza ed

espressione culturale

Il corpo e il movimento

Competenze sociali e civiche

Agire in modo autonomo e

responsabile

Collaborare e partecipare

Comunicare

Il sé e l’altro Area storico geografica Storia

Cittadinanza e

Costituzione

Geografia

Religione

Competenza matematica e

competenze di base in

scienza e tecnologia

Acquisire e interpretare

l’informazione

Individuare collegamenti e

relazioni

Risolvere problemi

La conoscenza del

mondo

Area matematico-

Scientifico-

tecnologica

Matematica

Scienze

Tecnologia

Imparare ad imparare Imparare ad imparare

Acquisire e interpretare

l’informazione

Individuare collegamenti e

relazioni

TRASVERSALI

Competenza digitale Comunicare

Spirito di iniziativa Risolvere problemi

Progettare

23

3.3 FINALITA’ EDUCATIVE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

Consolidare l’identità personale

Vivere le prime esperienze di cittadinanza

Sviluppare l’autonomia

Acquisire competenze

Profilo del bambino al termine della scuola dell’infanzia

Riconosce ed esprime le proprie emozioni, è consapevole di desideri e paure, avverte gli

stati d’animo propri e altrui.

Ha un positivo rapporto con la propria corporeità, ha maturato una sufficiente fiducia in

sé, quando occorre sa chiedere aiuto.

Manifesta curiosità e voglia di sperimentare, interagisce con le cose, l’ambiente e le

persone, percependone le reazioni ed i cambiamenti.

Condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e risorse comuni, affronta gradualmente

i conflitti e ha iniziato a riconoscere le regole del comportamento nei contesti privati e

pubblici.

Coglie diversi punti di vista, riflette e negozia significati.

Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si

esprime con una pluralità di linguaggi, utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua

italiana.

Dimostra prime abilità di tipo logico, inizia ad interiorizzare le coordinate spazio-

temporali e ad orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle

tecnologie.

Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni, formula ipotesi, ricerca

soluzioni a situazioni problematiche di vita quotidiana.

È attento alle consegne, si appassiona, porta a termine il lavoro, diventa consapevole dei

processi realizzati .

Si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione, è sensibile alla pluralità

di culture, lingue, esperienze

IL SE’ E’ L’ALTRO

Traguardi per lo

sviluppo delle

competenze

Obiettivi di apprendimento

Il bambino gioca in

modo costruttivo e

creativo con gli altri,

sa argomentare,

confrontarsi, sostenere

le proprie ragioni con

adulti e bambini.

Sviluppa il senso

dell’identità personale,

percepisce le proprie

esigenze e i propri

sentimenti, sa

esprimerli in modo

sempre più adeguato.

Sa di avere una storia

personale e familiare,

conosce le tradizioni

della famiglia, della

comunità e le mette a

confronto con altre.

Anni 3 Anni 4 Anni 5

Acquisire

autonomia fisica e

psicologica

Rafforzare

l’identità

Esprimere e

comunicare

bisogni e

sentimenti

Comunicare

attraverso il

linguaggio verbale

e non verbale

Conoscere e

rispettare le prime

regole

Partecipare alle

attività proposte

dall’adulto e dai

Rafforzare

l’autonomia,

l’identità, la stima di

Riconoscere gli stati

emotivi propri ed

altrui

Comunicare

adeguatamente

Lavorare in gruppo e

darsi delle regole

Conoscere la propria

realtà territoriale

Acquisire un corretto

atteggiamento verso

differenze culturali e

religiose

Conoscere i segni

della cultura del

territorio

Sviluppare la propria identità

sociale

Rafforzare la fiducia in sé e il senso

di rispetto

Condividere le regole

Scoprire i valori come la

solidarietà, la condivisione e

l’amicizia

Condividere i valori della comunità

di appartenenza

Conoscere la propria realtà

territoriale

Esprimere con fiducia il proprio

pensiero

Riconoscere e comprendere il

punto di vista degli altri

24

IL CORPO E IL MOVIMENTO

Traguardi per lo

sviluppo delle

competenze

Obiettivi di apprendimento

Il bambino vive

pienamente la

propria corporeità,

ne percepisce il

potenziale

comunicativo ed

espressivo, matura

condotte che gli

consentono una

buona autonomia

nella gestione della

giornata a scuola.

Anni 3 Anni 4 Anni 5

Prendere

coscienza di sé,

nel movimento e

nel rapporto con

gli oggetti

Percepire e

denominare il

proprio corpo

Riconoscere la

propria identità

sessuale

Conquistare

un’autonomia

sempre più ampia

Conoscere e

denominare lo

schema corporeo

Conoscere l’uso

delle parti del

corpo più

importanti

Attivare funzioni cognitive, creative e

socializzanti nelle attività ludiche

Essere consapevoli delle differenze di

genere

Muoversi spontaneamente e/o in modo

guidato, da soli e/o in gruppo

esprimendosi in base a suoni, rumori,

musica, indicazioni

Rafforzare l’autonomia personale

Curare la propria igiene e conoscere le

regole per mantenersi in buona salute

Riflette, si confronta,

discute con gli adulti e

con gli altri bambini e

comincia e riconoscere

la reciprocità di

attenzione tra chi

parla e chi ascolta.

Pone domande sui

temi esistenziali e

religiosi, sulle diversità

culturali, su ciò che è

bene o male, sulla

giustizia, e ha

raggiunto una prima

consapevolezza dei

propri diritti e doveri,

delle regole del vivere

insieme.

Si orienta nelle prime

generalizzazioni di

passato, presente,

futuro e si muove con

crescente sicurezza e

autonomia negli spazi

che gli sono familiari,

modulando

progressivamente voce

e movimento anche in

rapporto con gli altri e

con le regole

condivise.

Riconosce i più

importanti segni della

sua cultura e del

territorio, le istituzioni,

i servizi pubblici, il

funzionamento delle

piccole comunità e

della città.

compagni più

grandi

Avviarsi alla

conoscenza della

propria realtà

territoriale

Affrontare le

nuove esperienze

in maniera

adeguata

25

Riconosce i segnali

e i ritmi del proprio

corpo, le differenze

sessuali e di

sviluppo e adotta

pratiche corrette di

cura di sé, di igiene

e di sana

alimentazione.

Prova piacere nel

movimento e

sperimenta schemi

posturali e motori, li

applica nei giochi

individuali e di

gruppo, anche con

l’uso di piccoli

attrezzi ed è in

grado di adattarli

alle situazioni

ambientali

all’interno della

scuola e all’aperto.

Controlla

l’esecuzione del

gesto, valuta il

rischio, interagisce

con gli altri nei

giochi di movimento,

nella danza, nella

comunicazione

espressiva.

Riconosce il proprio

corpo, le sue diverse

parti e rappresenta il

corpo fermo e in

movimento.

Utilizzare

intenzionalmente

il proprio corpo

Provare piacere

nel muoversi in

un contesto

creativo

Interiorizzare

semplici regole di

cura

Utilizzare i sensi

per la conoscenza

della realtà

Muoversi

spontaneamente

e/o in modo

guidato, da soli

e/o in gruppo

esprimendosi in

base a suoni,

rumori, musica

Verbalizzare

esperienze e

condividerle con i

compagni

Possedere una

buona

coordinazione

oculo- manuale

Interiorizzare e rappresentare

graficamente lo schema corporeo in

senso analitico

Controllare l’equilibrio e la velocità nel

movimento

Coordinare i movimenti del corpo

nell’ambito di coreografie

Affinare la motricità fine

26

IMMAGINI, SUONI,COLORI

Traguardi per lo

sviluppo delle

competenze

Obiettivi di apprendimento

Il bambino comunica,

esprime emozioni,

racconta, utilizzando le

varie possibilità che il

linguaggio del corpo

consente.

Inventa storie e sa

esprimerle attraverso

la drammatizzazione, il

disegno, la pittura e

altre attività

manipolative; utilizza

materiali e strumenti,

tecniche espressive e

creative; esplora le

potenzialità offerte

dalle tecnologie.

Segue con curiosità e

piacere spettacoli di

vario tipo (teatrali,

musicali, visivi, di

animazione…);

sviluppa interesse per

l’ascolto della musica e

per la fruizione di

opere d’arte.

Scopre il paesaggio

sonoro attraverso

attività di percezione e

produzione musicale

utilizzando voce, corpo

e oggetti.

Sperimenta e

combina elementi

musicali di base,

producendo semplici

sequenze sonoro-

musicali.

Esplora i primi alfabeti

musicali, utilizzando

anche i simboli di una

notazione informale

per codificare i suoni

percepiti e riprodurli.

Anni 3

Utilizzare la voce

e il corpo per

imitare,

riprodurre,

inventare suoni.

Sperimentare

diverse forme di

espressione

artistica e

multimediale.

Ascoltare e

sviluppare

interesse per

diversi stili

musicali.

Anni 4

Distinguere i vari

tipi di linguaggio.

Sperimentare

diverse forme di

espressione

artistica come

riproduzione di

elementi della

realtà

Utilizzare in modo

appropriato varie

tecniche grafico –

pittoriche –

plastiche.

Utilizzare il corpo

e la voce per

imitare, riprodurre

e inventare suoni

e rumori.

Anni 5

Conoscere, esprimere emozioni,

raccontare, usando le varie possibilità

che il linguaggio del corpo consente.

Inventare storie, drammatizzarle,

accompagnarle con semplici ritmi ed

esprimerle attraverso la pittura e

attività manipolative.

Sviluppare interesse per spettacoli

teatrali, musicali e cinematografici.

.

27

I DISCORSI E LE PAROLE

Traguardi per lo

sviluppo delle

competenze

Obiettivi di apprendimento

Il bambino usa la

lingua italiana,

arricchisce e precisa il

proprio lessico,

comprende parole e

discorsi, fa ipotesi sui

significati.

Sa esprimere e

comunicare agli altri

emozioni, sentimenti,

argomentazioni

attraverso il linguaggio

verbale che utilizza in

differenti situazioni

comunicative.

Sperimenta rime,

filastrocche,

drammatizzazioni;

inventa nuove parole,

cerca somiglianze e

analogie tra i suoni e i

significati

Ascolta e comprende

narrazioni, racconta e

inventa storie, chiede

e offre spiegazioni, usa

il linguaggio per

progettare attività e

per definirne regole.

Ragiona sulla lingua,

scopre la presenza di

lingue diverse,

riconosce e sperimenta

la pluralità dei

linguaggi, si misura

con la creatività e la

fantasia.

Si avvicina alla lingua

scritta, esplora e

sperimenta prime

forme di

comunicazione

attraverso la scrittura,

incontrando anche le

tecnologie digitali e i

nuovi media.

Anni 3 Anni 4 Anni 5

Riuscire a

comunicare e a

farsi capire sia

dall’adulto che

dai compagni.

Individuare le

caratteristiche

che differenziano

gli altri,

dell’ascoltare e

del parlare.

Esprimere le

proprie emozioni

e i propri

sentimenti.

Arricchire il

patrimonio

lessicale.

Memorizzare

semplici poesie,

filastrocche,

canzoncine.

Parlare con

compagni e adulti.

Parlare, descrivere,

raccontare con

fiducia nelle proprie

capacità espressive.

Ricostruire

verbalmente una

breve sequenza

narrativa.

Usare termini

appropriati.

Leggere immagini.

Essere fiducioso nelle proprie

capacità espressive e comunicative.

Ascoltare, comprendere, esprimere

narrazioni, fatti, eventi.

Individuare gli atti del parlare,

ascoltare, leggere e scrivere.

Inventare brevi storie.

Ascoltare rispettando tempi e

opinioni altrui.

Dialogare adeguatamente.

Esprimersi con una pronuncia

corretta e con ricchezza di vocaboli.

Memorizzare ed esporre oralmente

in maniera corretta.

28

LA CONOSCENZA DEL MONDO

Traguardi per lo

sviluppo delle

competenze

Obiettivi di apprendimento

Il bambino

raggruppa e ordina

oggetti e materiali

secondo criteri

diversi, ne identifica

alcune proprietà,

confronta e valuta

quantità; utilizza

simboli per

registrarle; esegue

misurazioni usando

strumenti alla sua

portata.

Sa collocare le azioni

quotidiane nel tempo

della giornata e della

settimana.

Riferisce

correttamente eventi

del passato recente;

sa dire cosa potrà

succedere in un

futuro immediato e

prossimo.

Osserva con

attenzione il suo

corpo, gli organismi

viventi e i loro

ambienti, i fenomeni

naturali,

accorgendosi dei loro

cambiamenti.

Si interessa a

macchine e

strumenti

tecnologici, sa

scoprirne le funzioni

e i possibili usi.

Ha familiarità sia le

strategie del contare

e dell’operare con i

numeri sia quelle

necessarie per

eseguire le prime

misurazioni di

lunghezze, pesi, e

altre quantità.

Individua le

posizioni di oggetti e

persone nello spazio,

usando termini come

avanti/dietro,

sopra/sotto,

destra/sinistra ecc..;

segue correttamente

Anni 3 Anni 4 Anni 5

Promuovere

atteggiamenti di

rispetto per

l’ambiente

Cogliere le

trasformazioni

naturali nei

confronti della

natura.

Discriminare i

colori.

Manipolare i vari

materiali

Intuire la

successione

degli eventi.

Cogliere

uguaglianza tra

forme

geometriche.

Collocare

persone e

oggetti nel

tempo e nello

spazio.

Promuovere

atteggiamenti di

rispetto per

l’ambiente

Prendere coscienza

di sé nel tempo.

Acquisire

consapevolezza

delle principali

scansioni temporali.

Individuare le

proprietà percettive

delle cose.

Intuire la

trasformazione

degli elementi.

Intuire una

sequenza numerica.

Cogliere

uguaglianze e

differenze tra forme

geometriche.

Ordinare e

raggruppare in base

ad uno o più

attributi

Verbalizzare

un’esperienza,

usando concetti di

natura topologica

Comunicare ai compagni, attraverso

testimonianze e documenti, esperienze

vissute

Formulare ipotesi

Elaborare istogrammi

Cogliere i rapporti e le relazioni tra

eventi.

Compiere esperienze di misurazioni.

Effettuare raggruppamenti e

classificazioni.

Elaborare successioni e

contemporaneità.

Collocare in tempi specifici avvenimenti

e ricorrenze.

Contare e aggiungere.

Fare previsioni

Costruire una mappa.

Negoziare una proposta.

Individuare la posizione di oggetti e

persone.

29

un percorso sulla

base di indicazioni

verbali

30

3.4 FINALITA’ EDUCATIVE DELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO

Profilo dell’alunno al termine della scuola del primo ciclo

Inizia ad affrontare in autonomia e con responsabilità le diverse situazioni di vita.

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti.

Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri.

Orienta le proprie scelte in modo consapevole.

Rispetta le regole condivise e collabora con gli altri.

Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.

Dimostra una buona padronanza della lingua italiana.

E’ in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una

comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua

europea

Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare

dati e fatti della realtà

Affronta problemi e situazioni sulla base di elementi certi.

Si orienta nello spazio e nel tempo.

Osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

Usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati

ed informazioni.

Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di

ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi

apprendimenti anche in modo autonomo.

Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita.

Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile.

Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui

questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del

proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà,

manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.

La Scuola Primaria mira all’acquisizione

degli apprendimenti di base, come

primo esercizio dei diritti costituzionali

La Scuola Secondaria di Primo grado

realizza l’accesso alle discipline come

punti di vista sulla realtà e come

modalità di conoscenza,

interpretazione e rappresentazione del

mondo.

Per

Promuovere il pieno sviluppo della persona

Elaborare il senso della propria esperienza

Promuovere l’alfabetizzazione di base

Promuovere la pratica consapevole della cittadinanza attiva

Promuovere l’acquisizione delle competenze base per l’apprendimento permanente

Promuovere il senso della legalità che si realizza nel dovere di scegliere e agire in modo

consapevole e responsabile

31

Dimostra originalità e spirito di iniziativa.

Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire

aiuto a chi lo chiede.

In relazione alle proprie potenzialità si impegna in campi espressivi, motori ed artistici

ITALIANO

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA

PRIMARIA

TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO

L’alunno/a partecipa a scambi comunicativi con

compagni e docenti (conversazione, discussione,

scambi epistolari…) attraverso messaggi semplici,

chiari e pertinenti, formulati in un registro il più

possibile adeguato alla situazione.

Comprende testi di tipo diverso in vista di scopi

funzionali, di intrattenimento e/o svago, di studio,

ne individua il senso globale e/o le informazioni

principali, utilizza strategie di lettura funzionali agli

scopi.

Legge e comprende testi letterari di vario genere

appartenenti alla letteratura dell’infanzia, sia a voce

alta, con tono di voce espressivo, sia con lettura

silenziosa e autonoma, riuscendo a formulare su di

essi semplici pareri personali.

Sviluppa gradualmente abilità funzionali allo studio

estrapolando dai testi scritti informazioni su un dato

argomento utili per l'esposizione orale e la

memorizzazione, acquisendo un primo nucleo di

terminologia specifica, raccogliendo impressioni

personali e/o collettive, registrando opinioni proprie

o altrui.

Produce testi (di invenzione, per lo studio, per

comunicare) legati alle diverse occasioni di scrittura

che la scuola offre, rielabora testi manipolandoli,

parafrasandoli, completandoli, trasformandoli

(parafrasi e riscrittura).

Svolge attività esplicite di riflessione linguistica su

ciò che si dice o si scrive, si ascolta o si legge,

mostra di cogliere le operazioni che si fanno quando

si comunica e le diverse scelte determinate dalla

varietà di situazioni in cui la lingua si usa

L’alunno/a interagisce in modo adeguato in diverse

situazioni comunicative attraverso modalità

dialogiche rispettose delle idee altrui; con ciò sta

progressivamente maturando la consapevolezza

che il dialogo non solo è strumento comunicativo

ma ha anche un valore civile.

Usa la comunicazione orale per collaborare con gli

altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o

prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella

formulazione di semplici giudizi su alcuni problemi

riguardanti vari ambiti culturali e sociali.

Ascolta e comprende testi di vario tipo "diretti" e

"trasmessi" dai media, riconoscendone la fonte, il

tema, le informazioni e la loro gerarchia,

l'intenzione dell'emittente.

Espone oralmente all'insegnante e ai compagni

argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi

di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni

al computer, ecc.).

Usa manuali delle discipline o testi divulgativi

(continui, non continui e misti) nelle attività di

studio personali e collaborative, per ricercare,

raccogliere e rielaborare dati, informazioni e

concetti.

Legge testi letterari di vario tipo (narrativi,

poetici, teatrali) e comincia a costruirne

un'interpretazione, collaborando con compagni e

insegnanti.

Scrive correttamente testi di tipo diverso

(narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo,

argomentativo) adeguati a situazione, argomento,

scopo, destinatario.

Comprende e usa in modo appropriato le parole

del vocabolario di base

Conosce e applica in situazioni diverse le

conoscenze fondamentali relative al lessico, alla

morfologia, all’organizzazione logico-sintattica

della frase semplice e complessa, ai connettivi

testuali

32

INGLESE

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO

CICLO

L’alunno/a riconosce se ha capito o no messaggi verbali orali,

chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni

date in lingua straniera dall’insegnante.

Stabilisce semplici relazioni tra elementi linguistico-

comunicativi appartenenti alla lingua materna e alla lingua

straniera.

Individua differenze culturali veicolate dalla lingua materna e

dalla lingua straniera.

Comprende semplici frasi ed espressioni di uso frequente.

Riconosce se ha capito o no semplici testi scritti, chiede

spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in

lingua straniera.

Collabora attivamente con i compagni nella realizzazione di

attività collettive o di gruppo.

Interagisce nel gioco con espressioni e frasi memorizzate in

scambi di informazioni semplici e di routine.

Descrive in termini semplici, aspetti del proprio vissuto e del

proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni

immediati.

Produce brevi testi relativi ad argomenti noti

L’alunno comprende oralmente e per

iscritto i punti essenziali di testi in lingua

standard su argomenti familiari o di studio

che affronta normalmente a scuola e nel

tempo libero.

Descrive oralmente situazioni, racconta

avvenimenti ed esperienze personali,

espone argomenti di studio.

Interagisce con uno o più interlocutori in

contesti familiari e su argomenti noti.

Legge semplici testi con diverse strategie

adeguate allo scopo. Legge testi

informativi e ascolta spiegazioni attinenti a

contenuti di studio di altre discipline.

Scrive semplici resoconti e compone brevi

lettere o messaggi rivolti a coetanei e

familiari.

Individua elementi culturali veicolati dalla

lingua materna o di scolarizzazione e li

confronta con quelli veicolati dalla lingua

straniera, senza atteggiamenti di rifiuto.

Affronta situazioni nuove attingendo al suo

repertorio linguistico; usa la lingua per

apprendere argomenti anche di ambiti

disciplinari diversi e collabora fattivamente

con i compagni nella realizzazione di

attività e progetti.

Autovaluta le competenze acquisite ed è

consapevole del proprio modo di

apprendere.

33

STORIA

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA

PRIMARIA

TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO

L’alunno/a organizza la conoscenza,

tematizzando e usando semplici categorie.

Utilizza fonti e documenti per ricostruire

informazioni storiche.

Utilizza la linea del tempo, per collocare un

fatto o un periodo storico.

Riconosce le tracce storiche presenti sul

territorio e comprende l’importanza del

patrimonio artistico e culturale.

Collega gli aspetti fondamentali dei periodi

storici analizzati.

Conosce le società antiche e individua le

relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.

Produce semplici testi storici; comprende i

testi storici proposti; utilizza carte geo-

storiche e inizia ad usare gli strumenti

informatici con la guida dell’insegnante.

Racconta i fatti studiati e opera collegamenti e

confronti tra i periodi.

L'alunno si informa in modo autonomo su fatti e

problemi storici.

Produce informazioni storiche con fonti di vario genere –

anche digitali – e le sa organizzare in testi.

Elabora un personale metodo di studio: comprende testi

storici, ricava informazioni storiche da fonti di vario

genere

Espone oralmente le conoscenze storiche acquisite

operando collegamenti e argomentando le proprie

riflessioni.

Usa le conoscenze e le abilità per comprendere alcuni

aspetti del mondo contemporaneo

Comprende aspetti, processi e avvenimenti

fondamentali della storia italiana dalle forme di

insediamento e di potere medievali alla formazione dello

stato unitario fino alla nascita della Repubblica, anche

con possibilità di aperture e confronti con il mondo

antico.

Conosce aspetti e processi fondamentali della storia

europea.

Conosce aspetti e processi fondamentali della storia

mondiale.

Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo

ambiente.

Conosce aspetti del patrimonio culturale dell'umanità.

GEOGRAFIA

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA

PRIMARIA

TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO

L’alunno/a si orienta nello spazio circostante e

sulle carte geografiche utilizzando riferimenti

topologici punti cardinali e coordinate

geografiche.

Si rende conto che lo spazio geografico è un

sistema territoriale, costituito da elementi fisici

e antropici legati da rapporti di connessione e

/o di interdipendenza.

Utilizza il linguaggio della geo-graficità per

interpretare carte geografiche e per realizzare

semplici schizzi cartografici e carte tematiche.

Ricava informazioni geografiche da una

pluralità di fonti (cartografiche e satellitari,

fotografiche, artistico-letterarie).

Conosce e localizza i principali ambienti

geografici, fisici e antropici dell’Italia.

Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di

diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate

geografiche; sa orientare una carta geografica a grande

scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi.

Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie

attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento,

elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi

informativi geografici per comunicare efficacemente

informazioni spaziali.

Riconosce nei paesaggi europei e mondiali,

raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi

fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e

architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da

tutelare e valorizzare.

Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e

lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di

azioni dell'uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale

geografiche.

34

MATEMATICA

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA

PRIMARIA

TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO

L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo

scritto e mentale con i numeri naturali e sa

valutare l’opportunità di ricorrere ad una

calcolatrice.

Descrive e classifica figure in base a

caratteristiche geometriche.

Percepisce e rappresenta forme, relazioni e

strutture che si trovano in natura o che sono

state create dall’uomo, utilizzando in particolare

strumenti per il disegno geometrico ed i più

comuni strumenti di misura

Affronta i problemi con strategie diverse e si

rende conto che, in molti casi, coesistono più

soluzioni.

Risolve problemi, procedendo coerentemente e

correttamente nella risoluzione e spiegando a

parole il procedimento seguito.

Utilizza rappresentazioni di dati adeguate in

situazioni significative, per ricavare

informazioni.

Costruisce ragionamenti e sostiene le proprie

tesi, grazie ad attività laboratoriali, alla

discussione e alla manipolazione di modelli.

Riconosce situazioni di incertezza, ne parla

utilizzando un lessico appropriato e offre una

prima quantificazione

L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i

numeri razionali, ne padroneggia le diverse

rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e

il risultato di operazioni.

Riconosce e denomina le forme del piano e dello

spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni

tra gli elementi.

Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per

ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni.

Riconosce e risolve problemi in contesti diversi

valutando le informazioni e la loro coerenza.

Spiega il procedimento seguito, anche in forma

scritta, mantenendo il controllo sia sul processo

risolutivo, sia sui risultati.

Confronta procedimenti diversi e produce

formalizzazioni che gli consentono di passare da un

problema specifico a una classe di problemi.

Produce argomentazioni in base alle conoscenze

teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare i concetti di

proprietà caratterizzante e di definizione).

Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e

controesempi adeguati e utilizzando concatenazioni di

affermazioni; accetta di cambiare opinione

riconoscendo le conseguenze logiche di una

argomentazione corretta.

Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano

cartesiano, formule, equazioni, ...) e ne coglie il

rapporto col linguaggio naturale.

Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi,

…) si orienta con valutazioni di probabilità.

Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla

matematica attraverso esperienze significative e ha

capito come gli strumenti matematici appresi siano utili

in molte situazioni per operare nella realtà.

35

SCIENZE

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA

PRIMARIA

TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO

L’alunno ha capacità operative, progettuali e

manuali, che utilizza in contesti di esperienza-

conoscenza per un approccio scientifico ai

fenomeni.

Fa riferimento in modo pertinente alla realtà, e

in particolare all’esperienza che fa in classe, in

laboratorio, sul campo, nel gioco, in famiglia, per

dare supporto alle sue considerazioni e

motivazione alle proprie esigenze di chiarimenti.

Impara a identificarne anche da solo gli elementi,

gli eventi e le relazioni in gioco senza banalizzare

la complessità dei fatti e dei fenomeni.

Si pone domande esplicite e individua problemi

significativi da indagare a partire dalla propria

esperienza, dai discorsi degli altri, dai mezzi di

comunicazione e dai testi letti.

Con la guida dell’insegnante e in collaborazione

con i compagni, ma anche da solo, formula

ipotesi e previsioni, osserva, registra, classifica,

schematizza, identifica relazioni

spazio/temporali, misura, utilizza concetti basati

su semplici relazioni con altri concetti,

argomenta, deduce, prospetta soluzioni e

interpretazioni, prevede alternative, ne produce

rappresentazioni grafiche e schemi di livello

adeguato.

Analizza e racconta in forma chiara ciò che ha

fatto e imparato.

Ha atteggiamenti di cura, che condivide con gli

altri, verso l’ambiente scolastico in quanto

ambiente di lavoro cooperativo e finalizzato, e di

rispetto verso l’ambiente scoiale e naturale, di

cui conosce e apprezza il valore.

Ha cura del proprio corpo con scelte adeguate di

comportamenti e di abitudini alimentari.

L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e

all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne

immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai

problemi, utilizzando le conoscenze acquisite.

Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di

fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure

appropriate e a semplici formalizzazioni.

Riconosce nel proprio organismo strutture e

funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è

consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti.

Ha una visione della complessità del sistema dei

viventi e della sua evoluzione nel tempo; riconosce

nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e

piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti

ambientali.

È consapevole del ruolo della comunità umana sulla

Terra, del carattere finito delle risorse, nonché

dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di

vita ecologicamente responsabili.

Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della

storia dell’uomo.

Ha curiosità e interesse verso i principali problemi

legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo

scientifico e tecnologico

36

TECNOLOGIA

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA

PRIMARIA

TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO

L’alunno esplora e interpreta il mondo fatto

dall’uomo, individua le funzioni di una semplice

macchina, usa oggetti e strumenti

coerentemente con le loro funzioni e acquisisce

i fondamentali principi di sicurezza.

L’alunno legge i fenomeni naturali e artificiali;

rileva alcuni aspetti dell’impatto che l’uomo ha

sull’ambiente;

L’alunno utilizza in modo consapevole le

tecnologie:

Usa le nuove tecnologie e i linguaggi

multimediali per sviluppare il proprio lavoro in

più discipline, per presentarne i risultati e per

potenziare le proprie capacità comunicative.

Utilizza strumenti informatici e di comunicazione

in situazioni significative di gioco e di relazione

con gli altri;

L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i

principali sistemi tecnologici e le relazioni con gli esseri

viventi e gli elementi naturali;

Conosce i principali processi di trasformazione di

risorse e di produzione di beni e riconosce le diverse

forme di energia coinvolte;

Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di

uso comune ed è in grado di classificarli e descriverne

le funzioni in relazione alle forme, alla struttura e ai

materiali;

Progetta e realizza rappresentazioni grafiche

utilizzando elementi del disegno tecnico o altri

linguaggi multimediali;

Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi e tabelle,

informazioni di vario genere, in modo da esprimere

valutazioni;

Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni

tecniche, per eseguire in maniera metodica e razionale

compiti operativi complessi anche collaborando e

cooperando con i compagni.

MUSICA

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA

PRIMARIA

TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO

L’alunno/a esplora, discrimina ed elabora

eventi sonori dal punto di vista qualitativo,

spaziale e in riferimento alla loro fonte.

Gestisce diverse possibilità espressive della

voce, di oggetti sonori e strumenti musicali,

imparando ad ascoltare se stesso e gli altri;

fa uso di forme di notazione analogiche o

codificate

Articola combinazioni timbriche, ritmiche e

melodiche, applicando schemi elementari; le

esegue con la voce, il corpo e gli strumenti,

ivi compresi quelli della tecnologia

informatica; le trasforma in brevi forme

rappresentative.

Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani

strumentali e vocali appartenenti a generi e

culture differenti.

Riconosce gli elementi linguistici costitutivi di

un semplice brano musicale, sapendoli poi

utilizzare anche nelle proprie prassi

esecutive; sa apprezzare la valenza estetica

e riconoscere il valore funzionale di ciò che si

fruisce; applica varie strategie interattive e

L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di

esperienze musicali attraverso l’esecuzione e

l’interpretazione di brani strumentali e vocali

appartenenti a generi e culture differenti.

E’ in grado di ideare e realizzare, anche attraverso

l’improvvisazione o partecipando a processi di

elaborazione collettiva, messaggi musicali, nel confronto

critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale.

Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali

riconoscendone i significati, anche in relazione alla

propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-

culturali.

Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le

proprie esperienze musicali.

37

descrittive (orali, scritte, grafiche) all’ascolto

di brani musicali, al fine di pervenire a una

comprensione essenziale delle strutture e

delle loro funzioni, e di rapportarle al

contesto di cui sono espressione, mediante

percorsi interdisciplinari.

ARTE E IMMAGINE

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA

PRIMARIA

TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO

L’alunno/a utilizza gli elementi grammaticali di

base del linguaggio visuale per osservare,

descrivere e leggere immagini statiche (quali

fotografie, manifesti, opere d’arte e messaggi in

movimento).

Legge gli aspetti formali di alcune opere d’arte e

oggetti di artigianato provenienti da altri paesi

diversi dal proprio.

Conosce i principali beni artistico-culturali presenti

nel proprio territorio e mette in atto pratiche di

rispetto e salvaguardia.

Utilizza le conoscenze sul linguaggio visuale per

produrre e rielaborare in modo creativo le

immagini attraverso molteplici tecniche di

materiali e di strumenti diversificati (grafico-

espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi

e multimediali).

L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla

base di un’ideazione e progettazione originale,

applicando le conoscenze e le regole del linguaggio

visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e

materiali differenti anche con l’integrazione di più

media e codici espressivi.

Padroneggia gli elementi principali del linguaggio

visivo, legge e comprende i significati di immagini

statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di

prodotti multimediali.

Legge le opere più significative prodotte nell’arte

antica, medievale, moderna e contemporanea,

sapendole collocare nei rispettivi contesti storici,

culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di

immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in

paesi diversi dal proprio.

Riconosce gli elementi principali del patrimonio

culturale, artistico e ambientale del proprio territorio

e è sensibile ai problemi della sua tutela e

conservazione.

Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e

multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato.

SCIENZE MOTORIE

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA

PRIMARIA

TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO

L’alunno acquisisce consapevolezza di sé

attraverso la percezione del proprio corpo.

Acquisisce la padronanza degli schemi motori e

posturali sapendosi adattare alle variabili spaziali

e temporali.

Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per

comunicare ed esprimere i propri stati d’animo,

anche attraverso la drammatizzazione e le

esperienze ritmico-musicali.

Sperimenta una pluralità di esperienze che

permettono di conoscere e apprezzare molteplici

discipline sportive

Sperimenta, in forma semplificata e

progressivamente sempre più complessa, diverse

gestualità tecniche.

Comprende all’interno delle varie occasioni di

gioco e di sport il valore delle regole e

l’importanza di rispettarle, nella consapevolezza

che la correttezza ed il rispetto reciproco sono

aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni

esperienza ludico-sportiva.

Si muove nell’ambiente di vita e di scuola

rispettando alcuni criteri di sicurezza per sé e per

L’alunno è consapevole delle proprie competenze

motorie sia nei punti di forza che nei limiti.

Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite

adattando il movimento in situazione.

Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del

linguaggio motorio per entrare in relazione con gli

altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi

(fair – play) come modalità di relazione quotidiana e

di rispetto delle regole.

Riconosce, ricerca e applica a se stesso

comportamenti di promozione dello “ star bene” in

ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione.

Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri.

È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi

responsabilità e di impegnarsi per il bene comune

38

gli altri.

Riconosce alcuni essenziali principi relativi al

proprio benessere psicofisico.

RELIGIONE

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA

PRIMARIA

TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO

L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati

fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i

contenuti principali del suo insegnamento alle

tradizioni dell’ambiente in cui vive; riconosce il

significato cristiano del Natale e della Pasqua,

traendone motivo per interrogarsi sul valore di

tali festività nell’esperienza personale, familiare

e sociale.

Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per

cristiani ed ebrei e documento fondamentale

della nostra cultura, sapendola distinguere da

altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre

religioni; identifica le caratteristiche essenziali di

un brano biblico, sa farsi accompagnare

nell’analisi delle pagine a lui più accessibili, per

collegarle alla propria esperienza.

Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue

la specificità della proposta di salvezza del

cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità

di coloro che credono in Gesù Cristo e si

impegnano per mettere in pratica il suo

insegnamento; coglie il significato dei

Sacramenti e si interroga sul valore che essi

hanno nella vita dei cristiani.

L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa

interrogarsi sull’assoluto, cogliendo l’intreccio tra

dimensione religiosa e culturale. Sa interagire con

persone di religione differente, sviluppando un’identità

accogliente, apprezzando il rapporto tra il “credo”

professato e gli usi e costumi del popolo di

appartenenza, a partire da ciò che osserva nel proprio

territorio.

Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali

della storia della salvezza, della vita e

dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle

origini, gli elementi fondamentali della storia della

Chiesa e li confronta con le vicende della storia civile

passata e presente elaborando criteri per una

interpretazione consapevole.

Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli,

preghiere, riti, ecc.), ne individua i frutti e le tracce

presenti a livello locale, italiano ed europeo, imparando

a fruirne anche in senso estetico e spirituale.

Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e vi

riflette in vista di scelte di vita progettuali e

responsabili, si interroga sul senso dell’esistenza e la

felicità, impara a dare valore ai propri comportamenti,

relazionandosi in maniera armoniosa con se stesso,

con gli altri, con il mondo che lo circonda.

39

3.5 Iniziative di arricchimento e di ampliamento curricolare

Anno scolastico 2016/17

1. Area della progettazione educativa e didattica:

- Accoglienza;

- Salute e sicurezza;

- Legalità;

- Continuità e orientamento;

- Ambiente;

- Gruppo sportivo studentesco.

Attività di recupero di Italiano, Matematica e Inglese finanziate con i fondi per le

scuole collocate in aree a rischio per l’anno 2016.

ORDINE Orario/Periodo Destinatari TITOLO

Docente

responsabile

Secondaria

Extracurriculare

Ottobre-

Novembre

Alunni classi

III e II ( 13)

Laboratorio di

Italiano

Prof.ssa F.

Panno

Secondaria

Extracurriculare

Ottobre-

Novembre

Alunni classi

III e II (10

+10)

2 Laboratori di

Matematica

Prof.ssa A.

Lunardo

Prof.ssa R.

Ribaudo

Secondaria

Extracurriculare

Ottobre-

Novembre

Alunni classi

III e II (10)

Laboratorio di

Inglese

Prof.ssa I.

Taormina

Progetti in orario extracurriculare / curriculare a costo zero

ORDINE Orario/Periodo Destinatari TITOLO

Docente

responsabile

Primaria Curriculare

Scuola

Primaria

Lo sport in classe

(in collaborazione

con il CONI)

Personale

esterno del CONI

Secondaria Extracurriculare

Ottobre- Maggio

Alunni classi

I-II-III

Attività Sportiva Prof. B. Tripolino

Secondaria Extracurriculare

Alunni classi

I-II-III

Giochi matematici

Tutti Curriculare

Ottobre -Maggio

Alunni:

Infanzia

V A e B

primaria

I B, E, F

Secondaria

Le stanze della

narrazione

Prof.ssa Angela

Cassarà

40

Secondaria Curriculare

Dicembre -Maggio

Alunni classi

III

Educazione alla

corporeità e

affettività

Prof. Giovanni

Pillitteri

Progetti in orario extracurriculare finanziati con il FIS

ORDINE Orario/Periodo Destinatari TITOLO

Docente

responsabile

Primaria

Secondaria

Extracurriculare

Novembre- Maggio

Alunni scuola

Primaria e

Secondaria

Canto Corale Prof. Li Manni, Lo

Piccolo e

Mazzamuto

Esperto esterno

Pupella

Secondaria Extracurriculare

Febbraio- Maggio

( 20 ore )

Alunni classi

III

Alfabetizzazione

latina “Carpe

diem”

Prof.ssa Guardì

Progetti in orario extracurriculare / curriculare a carico delle famiglie

ORDINE Orario/Periodo Destinatari TITOLO

Docente

responsabile

Secondaria Extracurriculare

Alunni classi

I-II-III

Corso di inglese

finalizzato al

conseguimento

della

certificazione

Cambridge

Prof.ssa R.

Segreto

41

2.Area del potenziamento

Triennio 2016/17- 2017/18-2018/19

La stesura completa dei seguenti progetti si trova nel piano di miglioramento

Progetto n.1 “L’ITALIANO PER TUTTI”

Priorità Rav Migliorare le competenze nella lingua italiana nella scuola primaria e

secondaria di Primo grado;

Migliorare le competenze in ambito digitale;

Prevenire fenomeni di abbandono/dispersione.

Migliorare la perfomance e ridurre la variabilità tra le classi nelle prove

standardizzate nazionali.

Obiettivi formativi Legge

107, art.1 comma 7

(Sez.2.1)

a; d ;i; p

Destinatari Gruppi di alunni della scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado

Risorse umane 1 docente area linguistica- organico di potenziamento

1 docente di scuola Primaria - organico di potenziamento

Docenti dei consigli di classe e interclasse

Docente Referente Prove Invalsi

Progetto n.2 “Calcoli…amo”

Priorità Rav Migliorare le competenze nell’ambito logico matematico nella scuola

primaria e secondaria di Primo grado;

Migliorare le competenze in ambito digitale;

Prevenire fenomeni di abbandono /dispersione.

Migliorare la perfomance e ridurre la variabilità tra le classi nelle prove

standardizzate nazionali.

Obiettivi formativi Legge

107, art.1 comma 7

(Sez.2.1)

b; d; i ;p

Destinatari Gruppi di alunni della scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado

Risorse umane 1 docente area scientifica- organico di potenziamento

1 docente di scuola Primaria - organico di potenziamento

Docenti dei consigli di classe e interclasse

Referente Prove Invalsi

Progetto n. 3 “Colori e note”

Priorità Rav Prevenire fenomeni di abbandono/dispersione

Migliorare le competenze sociali e civiche.

Sviluppare l’etica della responsabilità e dell’autonomia e il senso di

legalità.

Obiettivi formativi Legge

107, art.1 comma 7

(Sez.2.1)

c; d ;e; i; l; p

Destinatari Gruppi di alunni della scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado

Risorse umane 2 docenti area artistico-musicale - organico di potenziamento

Docenti dei consigli di classe e interclasse

Operatore psicopedagogico

Progetto n.4 “Are you ready to …?”

Priorità Rav Migliorare le competenze nelle lingue straniere;

Migliorare le competenze in ambito digitale;

Prevenire fenomeni di abbandono /dispersione.

Obiettivi formativi Legge

107, art.1 comma 7

(Sez.2.1)

a; d;;p

Destinatari Gruppi di alunni della scuola Secondaria di Primo Grado

Risorse umane 1 docente area linguistica organico di potenziamento

Docenti dei consigli di classe

42

In relazione all’organico di potenziamento assegnato per l’anno scolastico

2016/17 saranno realizzate le seguenti attività.

ORDINE Priorità RAV Destinatari TITOLO

Docente

responsabile

Primaria

Extracurriculare

Ottobre-

Maggio

Migliorare le

competenze nelle

lingue straniere

Prevenire fenomeni di

abbandono /dispersione

15 alunni

delle classi

V

Listen and play Ins. Drago

Primaria

Extracurriculare

Ottobre-

Maggio

Migliorare le

competenze nella lingua

italiana e nell’ambito

logico matematico

Prevenire fenomeni di

abbandono/dispersione.

Migliorare la

perfomance e ridurre la

variabilità tra le classi

nelle prove

standardizzate

nazionali.

Alunni

delle classi

II-III-IV

Recupero

/potenziamento

Italiano e

Matematica

Secondaria

Extracurriculare

Ottobre-

Maggio

Prevenire fenomeni di

abbandono Prevenire

fenomeni di abbandono

/dispersione.

Migliorare le

competenze sociali e

civiche.

Sviluppare l’etica della

responsabilità e

dell’autonomia e il

senso di legalità.

Alunni

classi III e

II ( da 15 a

25)

Mosaico e

scultura

Prof.ssa

Maria Grazia

Cangemi

Secondaria

Extracurriculare

Ottobre-

Maggio

Prevenire fenomeni di

abbandono Prevenire

fenomeni di abbandono

/dispersione.

Migliorare le

competenze sociali e

civiche.

Sviluppare l’etica della

responsabilità e

dell’autonomia e il

senso di legalità.

Alunni

classi III,

II, I ( da

15 a 25)

Laboratorio di

pittura, collage

materico e

decoupage

Prof.ssa

Amalia Tripi

43

Secondaria

Curriculare

Ottobre-

Maggio

Prevenire fenomeni di

abbandono Prevenire

fenomeni di abbandono

/dispersione.

Migliorare le

competenze sociali e

civiche.

Sviluppare l’etica della

responsabilità e

dell’autonomia e il

senso di legalità.

2 gruppi di

6 alunni

Laboratorio

Artistico

Prof.

Giampiero

Virga

3.6 Azioni della scuola in relazione ai Bisogni Educativi Speciali e area dell’integrazione

La scuola pone particolare attenzione ai casi di difficoltà di apprendimento dovuti a BES o DSA e adotta

moduli di sostegno di recupero per ogni disciplina, con l’obiettivo di colmare il gap di competenze fra la

scuola primaria e secondaria. Tali interventi prevedono azioni specifiche (percorsi educativi individualizzati)

per garantire il recupero delle abilità e favorire l’inclusività. Il monitoraggio dei percorsi, che tiene conto

delle diverse esigenze ed attitudini, comprende tutto il corso dell’anno scolastico.

AREA DELL’INTEGRAZIONE

Opportunità educative e percorsi didattici per gli alunni diversamente abili

PIANO DI INTERVENTO

Il nostro Istituto, in tutti e tre gli ordini di scuola, ha recepito le direttive contenute nella legge quadro

sull’integrazione (legge 5 febbraio 1992, n. 104) e si adopera, con gli strumenti in suo possesso e con la

professionalità acquisita dai suoi operatori, per garantire il diritto pieno all’integrazione scolastica,

occupandosi delle problematiche relative all’integrazione di alunni diversamente abili, che presentano

difficoltà di apprendimento dovute a lesioni fisiche o a svantaggio socio/culturale.

L’integrazione dell’alunno svantaggiato, del resto, si coniuga con la necessità di guidare l’intera classe alla

scoperta della diversità come valore, che si concretizza nell’accettazione dell’altro per quello che è.

L’inserimento scolastico dei soggetti svantaggiati, tuttavia, da solo, non è sufficiente: è necessario

rimuovere tutti quegli ostacoli, di natura fisica, cognitiva e relazionale, di cui parla l’articolo 3 della

Costituzione, che impediscono di fatto il raggiungimento di una vera uguaglianza tra i cittadini.

Solo attraverso un lento e quotidiano impegno, teso alla rimozione dei suddetti ostacoli, si può favorire un

equilibrato sviluppo di tutte le potenzialità umane, ma ciò comporta la necessità di definire chiari obiettivi

psicomotori, cognitivi e socio/affettivi; programmare e attuare adeguate attività didattiche rivolte non solo

al singolo alunno portatore di handicap, ma all’intero gruppo classe e a gruppi eterogenei di diverse classi.

Il nostro convincimento è che l’intervento con l’alunno disabile non può essere diverso, specifico, settoriale

ed emarginante ma, per quanto possibile, deve essere integrato con quello della classe, del resto, ha

trovato conferma nei risultati positivi ottenuti dai nostri insegnanti, nei precedenti anni scolastici.

FASI DELL’INTERVENTO

a) ANAMNESI

Per avere un quadro sufficientemente chiaro, è necessario, in un primo momento, ricostruire la storia

personale del bambino: il tipo di disabilità e le sue conseguenze, causa ed età di insorgenza della disabilità,

evoluzione psico-cognitiva, presenza o meno di altri disturbi, consapevolezza o meno del proprio stato. Si

potrà così delineare così il profilo dell’alunno, ma ciò sarà possibile soltanto dalla lettura del certificato

medico, dal colloquio con il personale della ASL e con la famiglia.

44

Ulteriori dati saranno desunti dall’osservazione reale del comportamento relazionale del bambino: dalla

sua modalità di rapportarsi con gli altri, se ricerca la loro compagnia o se tende ad isolarsi, se accetta

l’aiuto dell’insegnante oppure lo rifiuta, se assume comportamenti particolari, che potrebbero denotare uno

stato d’ansia, di insicurezza, di timore, d’apatia, di aggressività.

Saranno, infine, predisposte delle prove che permetteranno di capire che cosa il bambino sa fare e che

cosa non sa fare, dove incontra maggiori difficoltà e dove si sente più motivato. In base ai risultati di tali

prove si potrà predisporre un piano di intervento adeguato alle capacità del bambino ed in grado di sfruttare

le sue potenzialità. Tale piano sarà redatto congiuntamente dal personale insegnante curricolare e di

sostegno, con la partecipazione degli operatori psico-pedagogici, in collaborazione con i genitori e gli

operatori indicati dalla ASL.

b) PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

Sulla base dei dati ottenuti durante l’anamnesi, si formula e si stila un piano educativo/didattico

individualizzato, elaborato collegialmente da tutti i docenti coinvolti nel progetto di intervento

individualizzato e dall’équipe medico-psico-pedagogica. Per quanto riguarda i contenuti e le attività

specifiche, ciascun Consiglio di classe stilerà un progetto individualizzato per ogni alunno. Per far ciò, come

detto precedentemente, si dedicherà un primo periodo all’osservazione sistematica, che fornirà gli elementi

indispensabili per fissare gli obiettivi da raggiungere e le modalità di realizzazione.

Per ogni alunno, pertanto, si rileveranno:

il tipo di disabilità presente;

l’ambiente di provenienza;

i prerequisiti e le conoscenze possedute nonché le potenzialità da sviluppare;

il gruppo classe in cui l’alunno in difficoltà è inserito e le interazioni con esso;

si verificheranno le conoscenze acquisite negli anni precedenti osservando e rilevando eventuali

evoluzioni e possibili involuzioni.

Gli alunni in difficoltà seguiranno le varie discipline, ciascuno in relazione alle proprie capacità, i

contenuti saranno semplificati al massimo per facilitare l’apprendimento. Quando sarà necessario, si

ricorrerà al progetto educativo individualizzato/differenziato.

Per quanto riguarda le metodologie didattiche, queste saranno adeguate al tipo di handicap di ogni alunno

e si baseranno sulle seguenti caratteristiche:

concretezza;

ogni contenuto sarà impostato partendo dal vissuto e dall’esperienza personale dell’alunno.

c) INSERIMENTO

L’alunno svantaggiato è inserito in una classe, con altri compagni, per favorire la socializzazione, la

collaborazione, l’autocontrollo e il senso di responsabilità. Egli dunque, a pieno titolo, diventa parte

integrante della classe e sarà affiancato da un docente di sostegno che, in compresenza con i docenti di

classe, si adopererà a favorire l’integrazione e la partecipazione dell’alunno alle diverse attività, nonché a

portare avanti la programmazione, calibrata sulle sue reali capacità.

d) MOMENTO DI STUDIO SEPARATO

Per favorire il processo di apprendimento diversificato rispetto ai compagni della classe, per stimolare

all’impegno, per potenziare l’attenzione e la riflessione personale, per far acquisire un metodo di lavoro

corretto, anche se differente, ci saranno momenti dell’attività didattica in cui si favorirà il rapporto diretto

singolo alunno/docente di sostegno.

VERIFICHE E VALUTAZIONE

Le verifiche saranno costruite ed effettuate sulla base di osservazioni sistematiche, facendo ricorso

ai seguenti strumenti:

prove oggettive e soggettive di accertamento;

test e questionari;

45

elaborati scritto/grafici;

manipolazioni e costruzioni di oggetti utili, concreti e semplici.

La valutazione, che non sarà mai rigida ma flessibile, terrà conto del ritmo di apprendimento individuale,

della situazione di partenza, delle reali capacità dell’alunno e delle condizioni sociali e ambientali.

Per quanto concerne i criteri di valutazione per gli alunni che seguono la programmazione semplificata,

saranno identici a quelli della classe, mentre per gli alunni con un progetto educativo

individualizzato/differenziato, si seguiranno dei criteri di valutazione personalizzati e decisi dal Consiglio di

classe.

3.7 Linee metodologiche e modalità di monitoraggio delle attività anche in termini di

orientamento degli alunni/degli studenti nella prosecuzione del percorso di studi

I criteri che guidano l’azione didattica dei docenti fanno riferimento alle Indicazioni per il Curricolo 2012,

al RAV d’Istituto e al Piano di Miglioramento:

Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni;

Intervenire nei riguardi delle diversità (porre l’attenzione alle diversità legate alle differenze nei

modi di apprendimento, ai livelli di apprendimento raggiunti, alle specifiche inclinazioni e ai

personali interessi, a particolari stati emotivi e agli alunni disabili);

Favorire l’esplorazione e la ricerca;

Incoraggiare l’apprendimento collaborativo;

Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere/metodo di studio;

Promuovere apprendimenti significativi, in grado di veicolare contenuti culturalmente rilevanti,

motivanti e legati all’esperienza di vita dei ragazzi, tali da favorire il confronto con l’attualità,

l’integrazione tra teoria e prassi.

La scuola, fatta salva la libertà di insegnamento, adotta metodologie e strategie didattiche ed operative

che favoriscono la partecipazione dell’alunno alla ricerca ed elaborazione del proprio sapere attraverso un

processo di apprendimento personalizzato nel rispetto delle metodologie specifiche delle varie discipline e

dei sistemi simbolico- culturali dei vari campi di esperienza per garantire lo sviluppo armonico degli alunni

e il successo formativo.

La nostra proposta metodologica, quindi, prevede una interazione allievo–docente a tutti i livelli della

proposta didattica.

Azioni di monitoraggio con somministrazione di schede riferite alle competenze di cittadinanza (iniziali,in

itinere e finali)

46

3.8 Criteri e modalità di verifica e valutazione delle competenze degli studenti.

Certificazione delle competenze

Tempi

all’inizio del processo di insegnamento-apprendimento per rilevare i bisogni degli alunni

(valutazione iniziale)

durante il processo di insegnamento-apprendimento per monitorare e riorganizzare il piano di

lavoro (valutazione formativa)

alla fine del processo di insegnamento-apprendimento per accertare il raggiungimento delle

conoscenze, delle abilità, delle competenze e della crescita personale( valutazione sommativa)

Modalità

osservazioni sistematiche del lavoro del singolo e del gruppo

conversazioni/dibattiti

esercitazioni individuali e collettive

colloqui orali

prove scritte

prove pratiche

prove strutturate, semistrutturate e aperte

relazioni

ricerche

prove nazionali

autovalutazione

Criteri

acquisizione degli obiettivi d’apprendimento disciplinari rispetto ai livelli di partenza

acquisizione degli obiettivi essenziali (minimi e irrinunciabili);

partecipazione alle attività didattiche;

maturazione delle competenze disciplinari e trasversali;

livello di socialità raggiunto;

autonomia nella gestione del lavoro scolastico.

Il nostro istituto utilizza dall’anno scolastico 2014/15 i modelli di certificazione delle competenze proposti

dal MIUR (C.M 3 del 13/02/2015).

Certificazione delle competenze al termine della scuola Primaria

Profilo delle competenze

Competenze

chiave

Discipline

coinvolte Livello

1

Ha una padronanza della lingua

italiana tale da consentirgli di

comprendere enunciati, di

raccontare le proprie esperienze e

di adottare un registro linguistico

appropriato alle diverse situazioni.

Comunicazione

nella

madrelingua o

lingua di

istruzione.

Tutte le discipline,

con particolare

riferimento a:

…………………………..

47

2

È in grado di esprimersi a livello

elementare in lingua inglese e di

affrontare una comunicazione

essenziale in semplici situazioni di

vita quotidiana.

Comunicazione

nelle lingue

straniere.

Tutte le discipline,

con particolare

riferimento a:

…………………………..

3

Utilizza le sue conoscenze

matematiche e scientifico-

tecnologiche per trovare e

giustificare soluzioni a problemi

reali.

Competenza

matematica e

competenze di

base in scienza e

tecnologia.

Tutte le discipline,

con particolare

riferimento a:

…………………………..

4

Usa le tecnologie in contesti

comunicativi concreti per ricercare

dati e informazioni e per interagire

con soggetti diversi.

Competenze

digitali.

Tutte le discipline,

con particolare

riferimento a:

…………………………..

5

Si orienta nello spazio e nel tempo;

osserva, descrive e attribuisce

significato ad ambienti, fatti,

fenomeni e produzioni artistiche.

Imparare ad

imparare.

Consapevolezza

ed espressione

culturale.

Tutte le discipline,

con particolare

riferimento a:

…………………………...

6

Possiede un patrimonio di

conoscenze e nozioni di base ed è

in grado di ricercare ed

organizzare nuove informazioni.

Imparare ad

imparare.

Tutte le discipline,

con particolare

riferimento a:

…………………………...

7

Utilizza gli strumenti di conoscenza

per comprendere se stesso e gli

altri, per riconoscere le diverse

identità, le tradizioni culturali e

religiose, in un’ottica di dialogo e

di rispetto reciproco.

Consapevolezza

ed espressione

culturale.

Tutte le discipline,

con particolare

riferimento a:

…………………………...

8

In relazione alle proprie

potenzialità e al proprio talento si

esprime negli ambiti motori,

artistici e musicali che gli sono

congeniali.

Consapevolezza

ed espressione

culturale.

Tutte le discipline,

con particolare

riferimento a:

…………………………...

9

Dimostra originalità e spirito di

iniziativa. È in grado di realizzare

semplici progetti.

Spirito di

iniziativa e

imprenditorialità

.

Tutte le discipline,

con particolare

riferimento a:

…………………………...

10

Ha consapevolezza delle proprie

potenzialità e dei propri limiti.

Si impegna per portare a

compimento il lavoro iniziato da

solo o insieme ad altri.

Imparare ad

imparare.

Competenze

sociali e civiche.

Tutte le discipline,

con particolare

riferimento a:

…………………………...

11

Rispetta le regole condivise,

collabora con gli altri per la

costruzione del bene comune.

Si assume le proprie

responsabilità, chiede aiuto

quando si trova in difficoltà e sa

fornire aiuto a chi lo chiede.

Competenze

sociali e civiche.

Tutte le discipline,

con particolare

riferimento a:

…………………………...

12

Ha cura e rispetto di sé, degli altri

e dell’ambiente come presupposto

di un sano e corretto stile di vita.

Competenze

sociali e civiche.

Tutte le discipline,

con particolare

riferimento a:

…………………………...

48

13 L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche

e/o extrascolastiche, relativamente a: ……………………………

Livello Indicatori esplicativi

A – Avanzato L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando

padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e

sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni

consapevoli

B- Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie

scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le

abilità acquisite

C- Base L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando

di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare

basilari regole e procedure apprese

D- Iniziale L’alunno/a se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in

situazioni note.

Certificazione delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione

Profilo delle competenze Competenze

chiave

Discipline

coinvolte Livello

1

Ha una padronanza della lingua italiana

tale da consentirgli di comprendere

enunciati e testi di una certa complessità,

di esprimere le proprie idee, di adottare un

registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

Comunicazion

e nella

madrelingua o

lingua di

istruzione.

Tutte le

discipline, con

particolare

riferimento a:

……………………….

..

2

Nell’incontro con persone di diverse

nazionalità è in grado di esprimersi a livello

elementare in lingua inglese e di affrontare

una comunicazione essenziale, in semplici

situazioni di vita quotidiana, in una

seconda lingua europea. Utilizza la lingua

inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Comunicazion

e nelle lingue

straniere.

Tutte le

discipline, con

particolare

riferimento a:

……………………….

..

3

Le sue conoscenze matematiche e

scientifico-tecnologiche gli consentono di

analizzare dati e fatti della realtà e di

verificare l’attendibilità delle analisi

quantitative e statistiche proposte da altri.

Il possesso di un pensiero logico-scientifico

gli consente di affrontare problemi e

situazioni sulla base di elementi certi e di

avere consapevolezza dei limiti delle

affermazioni che riguardano questioni

complesse che non si prestano a

spiegazioni univoche.

Competenza

matematica e

competenze di

base in

scienza e

tecnologia.

Tutte le

discipline, con

particolare

riferimento a:

……………………….

..

4

Usa con consapevolezza le tecnologie della

comunicazione per ricercare e analizzare

dati ed informazioni, per distinguere

informazioni attendibili da quelle che

necessitano di approfondimento, di

Competenze

digitali.

Tutte le

discipline, con

particolare

riferimento a:

49

controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.

……………………….

..

5

Si orienta nello spazio e nel tempo dando

espressione a curiosità e ricerca di senso;

osserva ed interpreta ambienti, fatti,

fenomeni e produzioni artistiche.

Imparare ad

imparare.

Consapevolezz

a ed

espressione

culturale.

Tutte le

discipline, con

particolare

riferimento a:

……………………….

..

6

Possiede un patrimonio organico di

conoscenze e nozioni di base ed è allo

stesso tempo capace di ricercare e di

procurarsi velocemente nuove

informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.

Imparare ad

imparare.

Tutte le

discipline, con

particolare

riferimento a:

……………………….

..

7

Utilizza gli strumenti di conoscenza per

comprendere se stesso e gli altri, per

riconoscere ed apprezzare le diverse

identità, le tradizioni culturali e religiose,

in un’ottica di dialogo e di rispetto

reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società.

Consapevolezz

a ed

espressione

culturale.

Tutte le

discipline, con

particolare

riferimento a:

……………………….

..

8

In relazione alle proprie potenzialità e al

proprio talento si esprime in ambiti motori,

artistici e musicali che gli sono congeniali.

Consapevolezz

a ed

espressione

culturale.

Tutte le

discipline, con

particolare

riferimento a:

……………………….

..

9

Dimostra originalità e spirito di iniziativa.

Si assume le proprie responsabilità, chiede

aiuto quando si trova in difficoltà e sa

fornire aiuto a chi lo chiede. È disposto ad

analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.

Spirito di

iniziativa e

imprenditoriali

tà.

Competenze

sociali e

civiche.

Tutte le

discipline, con

particolare

riferimento a:

……………………….

..

1

0

Ha consapevolezza delle proprie

potenzialità e dei propri limiti. Orienta le

proprie scelte in modo consapevole. Si

impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.

Imparare ad

imparare.

Competenze

sociali e

civiche.

Tutte le

discipline, con

particolare

riferimento a:

……………………….

..

1

1

Rispetta le regole condivise, collabora con

gli altri per la costruzione del bene comune

esprimendo le proprie personali opinioni e

sensibilità.

Competenze

sociali e

civiche.

Tutte le

discipline, con

particolare

riferimento a:

……………………….

..

1

2

Ha cura e rispetto di sé, come presupposto

di un sano e corretto stile di vita. Assimila

il senso e la necessità del rispetto della

convivenza civile. Ha attenzione per le

funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle

diverse forme in cui questo può avvenire:

momenti educativi informali e non formali,

esposizione pubblica del proprio lavoro,

occasioni rituali nelle comunità che

frequenta, azioni di solidarietà,

manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.

Competenze

sociali e

civiche.

Tutte le

discipline, con

particolare

riferimento a:

……………………….

..

50

1

3

L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche

e/o extrascolastiche, relativamente

a: …………………………………………………………………………………………………………………………………………

Livello Indicatori esplicativi

A – Avanzato L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando

padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e

sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni

consapevoli

B- Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie

scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le

abilità acquisite.

C- Base L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando

di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare

basilari regole e procedure apprese.

D- Iniziale L’alunno/a se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in

situazioni note.

GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

Voto Descrittori

10

Scrupoloso rispetto del regolamento scolastico

Comportamento maturo e propositivo nel lavoro scolastico, collaborazione con

tutti gli adulti e i compagni

Ottimi risultati nello studio

Frequenza alle lezioni assidua

9

Rispetto del regolamento scolastico

Comportamento corretto e rispettoso verso docenti, compagni e personale ATA e

partecipazione attiva alla vita scolastica

Apprezzabili risultati nello studio e nel rispetto degli impegni scolastici

Frequenza alle lezioni assidua

8

Rispetto del regolamento scolastico

Comportamento solitamente corretto e rispettoso verso docenti, compagni e

personale ATA e partecipazione positiva e costante alla vita scolastica

Adeguati risultati nello studio e nel rispetto degli impegni scolastici

Frequenza alle lezioni regolare

7

Sostanzialmente rispetta le regole della vita scolastica

Risultati scolastici non sempre adeguati

Rapporti con compagni, docenti e personale scolastico non sempre buoni

Frequenza irregolare alle lezioni (rispetto a prove ed interrogazioni)

6

Scarso rispetto del regolamento scolastico e note disciplinari/sospensioni brevi

dalle lezioni

Comportamento scorretto e irrispettoso verso docenti, compagni e personale ATA

e disturbo delle lezioni/attività scolastiche ed extrascolastiche

Mancato rispetto delle consegne

Frequenza irregolare alle lezioni (rispetto a prove ed interrogazioni)

Ha riportato provvedimenti disciplinari (ammonizioni e/o sospensioni inferiori a

15 giorni)

5

Sospensione dalle lezioni per 15 giorni

Comportamento gravemente scorretto e irrispettoso verso docenti, compagni e

personale ATA e abituale disturbo delle lezioni/attività scolastiche ed

extrascolastiche

Frequenza alle lezioni inferiore a quanto previsto dalla normativa vigente

51

REGOLAMENTO SCUOLA DELL’INFANZIA

1. La scuola dell’infanzia funziona dal lunedì al venerdì dalle ore 8:00 alle ore 13:00 (sezioni

a tempo ridotto), dalle 8:00 alle 16:00 (sezioni a tempo normale).

2. I bambini vengono lasciati dai genitori all’ingresso e vigilati dalla fiduciaria di plesso e dal

personale ATA.

3. L’orario di ingresso dei bambini va dalle ore 8:00 alle ore 8:15. Viene fatto l’obbligo

di rispettarlo.

4. L’uscita è fissata dalle ore 12:45 alle ore 13:00 (tempo ridotto), ore 15:45 –

16:00 (tempo normale).

5. In uscita i bambini vengono riconsegnati solo ai genitori o a persone da essi

espressamente autorizzate per iscritto.

6. Eccezionalmente e per validi motivi, i genitori possono ritirare i propri figli, fuori dalle

fasce orarie consentite, solo se autorizzati dal Dirigente Scolastico. Nel caso in cui vi sia

l’esigenza di richiedere l’uscita anticipata per lunghi periodi bisogna produrre motivata

richiesta in presidenza.

7. Le assenze per malattia, se hanno la durata di cinque o più giorni, al rientro a scuola

devono essere giustificate con certificato medico, in assenza del quale, il bambino non

potrà essere riammesso a scuola.

8. Non è consentito ai genitori e agli alunni d’altri ordini di scuola sostare nei locali della

scuola dell’infanzia.

9. Non è consentito sostare negli spazi antistanti l’edificio scolastico (cortili e androni).

10. Gli alunni sono tenuti a frequentare assiduamente le attività, a rispettare i compagni e

tutto il personale della scuola, ad utilizzare correttamente le strutture e i sussidi didattici,

a non arrecare danni al patrimonio della scuola. In caso d’infrazione sono previsti i

seguenti provvedimenti: comunicazione alle famiglie; risarcimento dei danni provocati.

11. Fin dai primi giorni di scuola le insegnanti devono avere a disposizione i recapiti telefonici

utili in caso di necessità; informazioni di tipo sanitario (allergie, intolleranze alimentari,

patologie particolari) debitamente certificate.

12. È possibile chiedere l’ingresso posticipato, previa comunicazione alle insegnanti, solo nel

caso in cui il bambino debba sottoporsi a visite specialistiche, pediatriche, vaccinazioni.

13. I ritardi all’ingresso (massimo fino alle ore 8:30) sono consentiti in modo eccezionale se

sono sporadici (max 3 volte) e per valide ragioni; i successivi ritardi dovranno essere

giustificati direttamente dal Dirigente scolastico. In casi diversi da questo non verrà

consentito l’ingresso a scuola a garanzia del sereno svolgersi delle attività didattiche

quotidiane.

14. Non è consentito chiedere alle insegnanti la somministrazione di farmaci ai bambini. In

caso di necessità i familiari possono presentarsi a scuola al momento necessario e

provvedere personalmente alla somministrazione degli stessi.

15. A scuola è possibile festeggiare i compleanni, purché ciò non intralci il lavoro dei

collaboratori scolastici e che la festicciola non si protragga troppo a lungo. Sono

consigliate torte semplici adatte all’ alimentazione dei bambini.

16. Quotidianamente il bambino porterà a scuola nel proprio zainetto: una bottiglietta

d’acqua, una merenda leggera (frutta, un piccolo panino farcito in modo semplice,

yogurt), da evitare prodotti di rosticceria, merende a base di frittura o simili. Se si

desidera si può aggiungere una bevanda che non sia gasata né in bottiglietta di vetro

(solo brick di cartone); una tovaglietta di cotone. Si consiglia inoltre di non appesantire

52

inutilmente lo zaino con libri, quaderni, colori ect, in quanto i bambini a scuola troveranno

tutto l’occorrente per le varie attività.

17. Il bambino deve indossare giornalmente il grembiulino e vestiti comodi senza stringhe e

abbottonature complicate che gli impediscono di provvedere autonomamente e

tempestivamente all’uso dei servizi igienici o alla pulizia personale. Per il primo periodo il

bambino può portare con sé, se lo desidera, il giocattolo o l’oggetto preferito, che in

accordo con il genitore verrà in seguito gradatamente allontanato. Da quel momento non

sarà più consentito portare a scuola alcun giocattolo da casa.

18. Non è consentito portare a scuola oggetti il cui utilizzo può risultare pericoloso (oggetti

molto piccoli, di metallo o pesanti, monete); oggetti di valore che possono rompersi o

smarrirsi; biberon o ciuccio; caramelle o dolciumi all’insaputa dell’insegnante; medicine

di qualunque genere.

REGOLAMENTO DEGLI ACCESSI

1. Nel caso in cui è ammesso l’ingresso del pubblico in orario di lezione sarà adottato un

particolare controllo sulle persone che entrano o che escono dall’ edificio. Una unità di

personale ausiliario sarà sempre in situazione di controllo della porta di accesso, per

aprire e chiudere la porta stessa, verificando chi entra e chi esce e chiedendo, se

necessario, alle persone che si presentano di dichiarare la propria identità.

2. Non deve essere consentito ad alcun estraneo, anche se autodichiaratosi genitore di

qualche alunno, di recarsi autonomamente in giro per l’edificio scolastico.

3. All’ orario stabilito per l’inizio delle lezioni il personale ausiliario chiuderà il portone e/o

il cancello.

REGOLAMENTO DELL’USCITA

1. I genitori degli alunni di scuola dell’infanzia (o altre persone delegate per iscritto) possono

accedere all’interno dell’edificio scolastico, negli orari stabiliti, per accompagnare i

bambini alle sezioni e per il prelevamento all’uscita.

2. All’uscita l’alunno deve essere prelevato da uno dei genitori, o da chi ne fa le veci, purché

maggiorenne, dietro presentazione di documento di riconoscimento e di una delega da

parte del genitore. In mancanza di un adulto a cui affidare l’alunno in uscita, la scuola

non può consentire al minore di lasciare i locali scolastici ed è tenuta ad avvisare le

autorità di pubblica sicurezza.

3. All’inizio di ogni anno scolastico, le deleghe per il ritiro degli alunni a favore di terze

persone, purché maggiorenni, dovranno essere fatte per iscritto dai genitori con

indicazione dei dati anagrafici e fotocopia della carta di identità della persona delegata.

Le deleghe dovranno essere conservate in classe in apposito cassetto, a disposizione di

tutti i docenti. I fiduciari di ciascun plesso avranno cura di stilare apposito elenco degli

alunni e delle persone delegate al ritiro, da inviare in segreteria per relativa registrazione.

Nel caso in cui si tratta di riconferme e non di nuove deleghe, le stesse dovranno essere

comunque fatte per iscritto all’inizio di ciascun anno scolastico, relativamente alla

consegna degli alunni in uscita al termine delle lezioni.

4. I genitori o i delegati al ritiro dei bambini sono tenuti alla massima puntualità dal

momento che il docente termina il proprio orario di servizio in concomitanza dell’uscita

della classe. In caso di ritardi prolungati o sistematici, saranno avvisati i Vigili Urbani o

Carabinieri mediante comunicazione da parte della Segreteria. In caso di ritardo per casi

di emergenza annunciati dal genitore o dal delegato al ritiro, il docente avrà cura di

vigilare sull’alunno per massimo 30 minuti al termine dei quali il minore sarà affidato alle

autorità competenti.

5. Per nessun motivo l’alunno può far ritorno a casa da solo o prelevato da altro minore.

53

ASSEMBLEA DI CLASSE/SEZIONE

1. L’ assemblea di classe è presieduta da un genitore eletto nel Consiglio di intersezione.

2. È convocata dal Presidente con preavviso di almeno 5 giorni. La convocazione può essere

richiesta dagli insegnanti o da un quinto delle famiglie degli alunni della sezione.

3. Il Presidente richiede per iscritto l’autorizzazione a tenere l’assemblea al Dirigente

Scolastico e provvede, anche tramite gli insegnanti, a diramare gli avvisi di convocazione,

contenenti l’ordine del giorno, alle famiglie.

4. L’ assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti.

5. Dei lavori dell’Assemblea viene redatto breve verbale, a cura di uno dei componenti.

6. Copia del verbale viene inviata alla Direzione.

7. Possono partecipare alla riunione, con diritto di parola, il D.S. e gli insegnanti di classe.

DIRITTO DI TRASPARENZA NELLA DIDATTICA

1. L’alunno ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola.

2. Il team dei docenti si farà carico di illustrare alla classe e alle famiglie il POF e recepirà

osservazioni e suggerimenti che verranno posti all’analisi e alla discussione del consiglio

di intersezione.

3. I docenti esplicitano le metodologie didattiche che intendono seguire, le modalità di

verifica e i criteri di valutazione.

4. La valutazione sarà sempre tempestiva e trasparente, nell’intento di attivare negli alunni

processi di autovalutazione che consentono di individuare i propri punti di forza e di

debolezza e quindi migliorare il rendimento.

INDICAZIONI PER I GENITORI

1. I genitori sono i responsabili più diretti dell’educazione dei propri figli e pertanto hanno il

dovere di condividere con la scuola tele importante compito.

2. Sarebbe opportuno che i genitori cercassero di:

Trasmettere ai figli il principio che la scuola è di fondamentale importanza per costruire

il loro futuro e la loro formazione personale;

Stabilire rapporti corretti con gli insegnanti, collaborando a costruire un clima di

reciproca fiducia di fattivo sostegno;

Controllare, leggere e firmare tempestivamente le comunicazioni delle insegnanti;

Partecipare con regolarità alle riunioni previste;

Favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola;

Osservare le modalità di giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite

anticipate;

Educare ad un comportamento corretto durante tutte le attività scolastiche;

3. Gli insegnanti sono disponibili ad incontri individuali, quando venga fatta esplicita richiesta

in tal senso dalla famiglia.

4. In caso di sciopero del personale, la scuola avvertirà le famiglie con apposito comunicato.

I genitori, nella giornata programmata per l’azione di sciopero, avranno cura di

accompagnare i propri figli a scuola, accertarsi della effettiva presenza dei docenti e

prendere visione delle modifiche dell’orario ed eventuali uscite anticipate. Non sempre

sarà possibile garantire il normale svolgimento delle lezioni.

5. Allo scopo di mantenere vivo e proficuo l’affiatamento tra le famiglie e la scuola, i genitori

sono invitati ad utilizzare al massimo le occasioni offerte partecipando alle assemblee di

classe/sezione ed ai colloqui individuali con i docenti nelle occasioni di ricevimento.

ACCESSO DEI GENITORI NEI LOCALI SCOLASTICI

1. Al fine di tutelare la sicurezza dei minori e di tutta la comunità scolastica, i cancelli e le

porte di ingresso alla scuola devono restare chiusi in orario scolastico; pertanto, non è

54

consentita per nessun motivo la permanenza dei genitori nelle aule o nei corridoi durante

lo svolgimento delle attività educative e didattiche, fatte salve le esigenze di accoglienza.

2. Gli insegnanti, dunque, si astengono dall’intrattenersi con i genitori durante l’attività

didattica, anche per colloqui individuali riguardanti l’alunno. I genitori degli alunni possono

accedere agli edifici scolastici nelle ore destinate dai docenti al ricevimento.

3. In caso di necessità (uscita/entrata dell’alunno fuori orario, consegna materiale,

comunicazioni urgenti…) i genitori si rivolgeranno ai collaboratori scolastici che faranno da

tramite con gli insegnanti nelle classi.

4. L’ entrata di personale esterno alla scuola, anche in qualità di esperto\a , è ammessa solo

previo riconoscimento e autorizzazione del Dirigente Scolastico

DIRITTO DI ASSEMBLEA

1. I genitori degli alunni hanno diritto di riunirsi in Assemblea nei locali della scuola secondo

le modalità previste dagli articoli 12 e 15 del Testo Unico del 16 Aprile 1994, n 297.

2. Le assemblee si svolgono fuori dall’ orario delle lezioni.

3. L’ assemblea dei genitori può essere di classe, sezione, di plesso\scuola, dell’istituzione

scolastica.

VISITE DIDATTICHE-MODALITA ORGANIZZATIVE

1. Tutte le uscite didattiche sono parte integrante del “P.O.F.” e devono essere coerenti con

gli obiettivi didattici e formativi propri della scuola dell’Infanzia.

2. Le visite guidate si svolgono solo se ci sono le effettive condizioni organizzative per

realizzarle.

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ SCUOLA - FAMIGLIA - STUDENTI

(DPR 249/1998; Art. 3 DPR 21 novembre 2007, n. 235; Regolamento d’Istituto)

Il Patto Educativo di Corresponsabilità ha l’obiettivo esplicito di definire in maniera chiara e

condivisa i diritti e i doveri nel rapporto tra l’istituzione scolastica, le famiglie, le studentesse e

gli studenti. Si basa su un positivo dialogo fra tutti i soggetti coinvolti per una responsabile

crescita qualitativa tesa a garantire il successo educativo-formativo e a prevenire i disagi e gli

insuccessi.

Per questo motivo noi, come scuola, proponiamo alle componenti fondamentali della nostra

comunità un contratto, cioè un insieme di principi, di regole e di comportamenti, che ciascuno di

noi si impegna a rispettare per consentire a tutte/i di operare per una efficace realizzazione del

comune progetto educativo.

La scuola si impegna a:

- creare un clima educativo di serenità e cooperazione, che favorisca la crescita responsabile

delle/dei proprie/i studentesse/i, che educhi al rispetto delle differenze ed inclinazioni individuali,

prevenendo situazioni di disagio, di pregiudizio e di emarginazione;

- prevenire, vigilare e intervenire tempestivamente nel caso di episodi di bullismo, vandalismo e

inosservanza del divieto di fumo;

- offrire agli alunni, tramite i suoi operatori, modelli di comportamento corretto, rispettoso delle

regole, tollerante, disponibile al dialogo ed al confronto;

- promuovere e sostenere ogni iniziativa di formazione ed aggiornamento del personale;

55

- realizzare curricoli disciplinari attenti allo sviluppo delle competenze nelle nuove tecnologie e

nelle lingue straniere, nella consapevolezza di appartenere ad una dimensione europea, secondo

l’organizzazione didattico-metodologica prevista nel Piano dell’Offerta Formativa;

- garantire una valutazione trasparente;

- controllare e informare con regolarità le famiglie riguardo alla situazione scolastica delle/degli

studentesse/studenti, in merito alla frequenza, ai risultati conseguiti, alle difficoltà emerse, ai

progressi registrati nelle varie discipline, agli aspetti inerenti il comportamento e la condotta

(come esplicitato nel Regolamento d’Istituto);

- mantenere la riservatezza sui dati e le notizie riguardanti le/gli studentesse/studenti;

- garantire un ambiente salubre e sicuro;

- offrire attrezzature e sussidi didattico-tecnologici adeguati;

- raccogliere e dare risposta a pareri e suggerimenti da parte delle famiglie.

La famiglia si impegna a:

-trasmetterealle/ai proprie/i figlie/i il principio che la scuola è di fondamentale

importanza per la loro crescita responsabile, nel rispetto dei valori condivisi;

-prevenire e

segnalare situazioni critiche, fenomeni di bullismo, di vandalismo e di inosservanza del

divieto di fumo di cui dovessero venire a conoscenza;

- adottare uno stile di vita rispettoso delle regole di civile convivenza e della dignità e

dell’integrità delle persone, nel riconoscimento delle differenze di genere, cultura e religione, che

orienti i giovani verso comportamenti socialmente accettabili e condivisibili;

- sostenere le/i proprie/i figlie/i nel lavoro a scuola e a casa e assicurare la frequenza e la

puntualità alle lezioni; limitare le uscite anticipate e gli ingressi posticipati ai motivi di trasporto

documentabili e ai casi eccezionali (tutte le ore di assenza verranno registrate e computate ai

fini della validità dell’anno scolastico);

- giustificare il giorno dopo ogni assenza della/del propria/o figlia/o nell’apposito libretto delle

giustificazioni. A tal fine all’inizio dell’anno i genitori apporranno la propria firma nel registro a

tale scopo predisposto dalla scuola e compileranno personalmente le giustificazioni;

- partecipare ai momenti di incontro e confronto con la scuola (consigli di classe, riunioni,

assemblee, ecc.);

- rispondere e risarcire la scuola degli eventuali danni arrecati a cose e/o persone, derivanti da

comportamenti inadeguati delle/i proprie/i figlie/i, anche se in concorso con altre/i

studentesse/studenti;

- suggerire proposte che possano contribuire al miglioramento dell’offerta formativa.

La/Lo studentessa/studente si impegna a:

- rispettare le regole di civile convivenza, i Regolamenti della scuola, nonché la dignità e

l’integrità di tutti i soggetti operanti all’interno della comunità scolastica;

56

- prevenire e segnalare situazioni critiche, fenomeni di bullismo, di vandalismo, di inosservanza

del divieto di fumo di cui dovessero venire a conoscenza;

- considerare che l’apprendimento, in un contesto appositamente strutturato e stimolante, è

occasione di crescita personale: il venire meno della costanza e dell’impegno determina il

rallentamento della propria maturazione e l’accumulo di ritardi e lacune sempre meno

recuperabili;

- tenere nei confronti del Dirigente scolastico, dei docenti, di tutto il personale e dei compagni,

atteggiamenti, abbigliamento e linguaggio, consoni al ad una corretta convivenza civile.

- prestare attenzione in classe, evitando comportamenti che possano pregiudicare la serenità e

il regolare svolgimento delle lezioni, eseguendo e consegnando con puntualità i lavori assegnati

a casa, portando sempre i libri e il materiale necessario;

- non usare il telefono cellulare (per le eventuali comunicazioni urgenti potrà essere usato il

telefono della scuola);

- tenere un comportamento consono all’ambiente scolastico, utilizzando in modo corretto

attrezzature, laboratori e sussidi didattici della scuola, osservando i dispositivi organizzativi e di

sicurezza impartiti;

- collaborare con la scuola per mantenere un ambiente di lavoro pulito, ordinato e sereno;

- rispettare gli orari, in particolare la frequenza e la puntualità alle lezioni; limitare le uscite

anticipate e gli ingressi posticipati ai motivi di trasporto documentabili e ai casi eccezionali (tutte

le ore di assenza verranno registrate e computate ai fini della validità dell’anno scolastico);

- utilizzare i momenti di incontro/confronto come momenti di crescita e riflessione comune che

possano contribuire al miglioramento della scuola, segnalando eventuali disservizi.

Sezione 4 – Organizzazione

4.1 Modello organizzativo per la didattica

Il periodo didattico è organizzato in quadrimestri.

Sono attivati i Dipartimenti disciplinari, ciascuno coordinato da un docente Referente.

E’ istituita la figura del docente animatore digitale: prof. Giovanni Pillitteri

4.2 Articolazione degli Uffici e modalità di rapporto con l’utenza

IL DIRIGENTE SCOLASTICO: Prof.ssa Beatrice MONETI

riceve nei giorni di Lunedì, Mercoledì e Venerdì: dalle ore 11.30 alle ore 13.00

LA SEGRETERIA E’ APERTA AL PUBBLICO E AGLI ALUNNI:

- Lunedì, Mercoledì e Venerdì: dalle ore 09.00 alle ore 12.00

- Mercoledì: dalle 15.00 alle 16.50

I DOCENTI REFERENTI:

ricevono settimanalmente in orario curriculare,in relazione alla disponibilità delle attività didattico-

educative.

I DOCENTI riceveranno i genitori degli alunni:

57

nei giorni e nelle ore stabiliti dai singoli docenti previa richiesta dei genitori stessi e/o su richiesta dei

docenti.

LA SCUOLA RIMANE APERTA PER ATTIVITA’ INTEGRATIVE, previste dal P.O.F.

- da Lunedì a Venerdì, dalle ore 14.30 alle ore 19.00

Il sito della scuola è il seguente: www.icsveneziano.it

Nella scuola viene utilizzato, dall’ a.s. 2013/14, il registro elettronico e le pagelle sono consultabili online.

Per favorire il processo di dematerializzazione la Dirigenza e la Segreteria utilizzano la posta elettronica

nelle comunicazioni al personale docente.

4.3 Reti e Convenzioni attivate per la realizzazione di specifiche iniziative

Nella prospettiva della continuità educativa orizzontale il nostro istituto instaura con il territorio un

rapporto improntato all'apertura e alla collaborazione, rendendo disponibili le proprie strutture per la

realizzazione di iniziative e manifestazioni di carattere culturale e sociale, di interesse educativo, proposte

da associazioni, enti, organismi a statuto culturale e legati al mondo della scuola.

- ASP: screening odontoiatrico, auxologico, visivo - Osservatorio territoriale 11 bis per la prevenzione della dispersione scolastica - Sede della REP a.s 2015/16 – rete di Educazione Prioritaria costituita dalle scuole a più alto tasso di

dispersione scolastica e marginalità sociale presenti nel territorio di Monreale - Rete CERERE costituita da tutte le istituzioni scolastiche di Monreale e l’I.C. “Armaforte di Altofonte.

4.4 Piano di Informazione e formazione relativo alla sicurezza sul posto di lavoro

(D. lgs. N. 81/08)

Il R.S.P.P. annualmente cura l’informativa al personale attraverso incontri che si svolgono nel periodo

d’inizio dell’anno scolastico e durante lo svolgimento delle varie attività curricolari ed extra curricolari

Valutate le competenze certificate del personale in organico e considerate le esigenze legate al turn over

nel triennio di riferimento si ritiene necessario attivare ciclicamente la formazione delle figure sensibili

necessarie alla scuola prevedendo la specifica formazione ai sensi della normativa vigente in tema di

sicurezza nei luoghi di lavoro.

4.5 Piano di formazione del personale docente e ATA

Valutate le priorità del Piano triennale e le esigenze formative si è previsto di organizzare il seguente piano

di formazione per il personale docente e per il personale ATA:

Attività formativa Personal

e

coinvolto

Finalità

“Didattica per competenze e

valutazione”

-potenziamento delle competenze di

base, con particolare riferimento

alla lettura e alla comprensione, alle

competenze logico-argomentative

degli studenti e alle competenze

matematiche-

-Valutazione

Docenti Priorità RAV

Obiettivi formativi Legge 107 art.1 comma 7

(vedi sezione 2.1 del presente piano)

58

4.6 Fondi strutturali europei

FESR E-1- 2014-1737 Realizzazione di ambienti dedicati per facilitare e promuovere la formazione

permanente dei docenti attraverso l’arricchimento delle dotazioni tecnologiche e scientifiche e per

la ricerca didattica degli istituti.

A-1- FESR06_POR_SICILIA-2012-1905 Dotazioni tecnologiche e laboratori multimediali per le

scuole del primo ciclo.

10.8.1 A-1 – FERSPON - SI - 2015-381 LAVORARE IN RETE

10.8.1 A-3 – FERSPON – SI – 2015 – 633 IL LABORATORIO TIC VA IN CLASSE

Verifica dell’efficacia delle attività di ampliamento/arricchimento curricolare proposte

“TIC per una scuola innovativa”

-competenze digitali e per

l’innovazione didattica e

metodologica-

Docenti e

personale

Ata

Priorità RAV

Obiettivi formativi Legge 107 art.1 comma 7

(vedi sezione 2.1 del presente piano)

“Shall we speak english?”

-competenze linguistiche-

Docenti e

personale

Ata

Priorità RAV

Obiettivi formativi Legge 107 art.1 comma 7

(vedi sezione 2.1 del presente piano)

“Una scuola sicura”

-riconoscimento e prevenzione dei

potenziali pericoli nell’ambiente di

lavoro- primo soccorso -

Docenti e

personale

Ata

Priorità RAV

Obiettivi formativi Legge 107 art.1 comma 7

(vedi sezione 2.1 del presente piano)

e D.L.vo 81/08

59

Sezione 5 – Monitoraggio

5.1 Azioni di monitoraggio

Le azioni di monitoraggio accompagneranno l’attuazione del presente piano triennale attraverso le seguenti

azioni:

- Predisposizione e somministrazione ai genitori di questionari di gradimento e di valutazione della scuola,

della sua organizzazione, delle sue strutture, del suo funzionamento e della sua offerta formativa.

- Predisposizione e somministrazione agli alunni di questionari afferenti al clima relazionale con i pari, con

gli insegnanti e gli altri operatori scolastici; all’organizzazione, alle strutture, al funzionamento e alla

didattica della scuola.

- Predisposizione e somministrazione al personale ATA e docente di questionari afferenti al clima relazionale,

l’organizzazione, il funzionamento, la didattica e i bisogni formativi.

- Analisi dei dati raccolti mediante i precedenti questionari.

- Analisi esiti successo formativo.

- Monitoraggio dell’acquisizione delle competenze chiave di cittadinanza da parte degli allievi mediante

schede di osservazione per la valutazione e la certificazione delle competenze

5.2 Verifica dell’efficacia delle attività di ampliamento/arricchimento curricolare proposte

Le azioni di monitoraggio mireranno a vagliare continuamente la realizzazione, gli esiti e soprattutto le risposte

degli alunni coinvolti, per poter eventualmente intervenire con le opportune modifiche.

Il monitoraggio avverrà in due direzioni: una per il controllo e la verifica del processo formativo e l’altra per

una riflessione e valutazione del modello progettuale e si articolerà nel modo seguente:

- Incontri tra il docente del progetto e docenti titolari del consiglio di classe per verificare la ricaduta didattica

del progetto sugli alunni coinvolti.

- Confronto tra gli esiti delle prove in itinere e finali del progetto e quelle svolte dagli alunni corsisti in orario

curricolare.

- Incontri dipartimentali volti all’aggiornamento sullo stato di avanzamento del progetto e riflessione sulle

eventuali criticità emerse.

- Questionari di gradimento da sottoporre agli alunni in itinere e alla fine del percorso.

- Analisi di eventuali proposte migliorative.

60

Allegato A

il Piano di Miglioramento

PIANO DI MIGLIORAMENTO

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “A.VENEZIANO” MONREALE

RESPONSABILE DEL PIANO D.S. Prof.ssa BEATRICE MONETI

Composizione del gruppo

Nome e cognome Ruolo nell’organizzazione

scolastica

Ruolo nel team di

miglioramento

Beatrice Moneti Dirigente Scolastico Responsabile del Piano

Francesca Venturella DSGA Responsabile amm.vo

del piano

Lucina Guardì Funzione strumentale al POF Responsabile processo di

valutazione

Giuseppina Sciarratta Docente Scuola Sec. I grado Responsabile azione di

miglioramento

Giovanni Ignoffo Docente Scuola Primaria Responsabile azione di

miglioramento

SCENARIO DI RIFERIMENTO

IL CONTESTO SOCIO-CULTURALE

L’I.C.S."A.Veneziano" opera nella città di Monreale, centro periferico rispetto alla città di

Palermo, la cui realtà economica è costituita da piccoli esercenti e botteghe artigiane e impiegati

nel settore terziario in prevalenza pubblico.

La principale ricchezza di Monreale è il suo patrimonio storico-artistico-culturale; la scuola gode

di riconoscimento da parte del territorio; il trend delle sue iscrizioni è stabile con crescita

continua.

Il livello socio-culturale delle famiglie è medio-basso; le famiglie sono poco disponibili alla

collaborazione e all'ascolto, talvolta emerge una scarsa condivisione dei valori educativi con la

scuola e una forte carenza di stimoli culturali; inoltre vi è una totale assenza di centri aggregativi

pubblici e privati per i giovani , volti a promuovere il benessere psico-fisico e la crescita culturale.

61

L’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA

L’Istituto realizza e definisce il POF attraverso un’offerta formativa in termini di rimodulazione e

risistemazione del curricolo.

La valutazione interna è strutturata secondo il protocollo presente nel POF. Tale strutturazione,

conseguente alla definizione degli obiettivi di apprendimento articolati in competenze, si

scandisce in prove d’ingresso, intermedie e finali comuni, differentemente collocate nei diversi

ordini di scuola e annualità. Il protocollo dovrà prevedere un equilibrio tra elementi comuni e

spazi di autonomia per ogni docente.

La strutturazione dei laboratori è buona, tuttavia necessitano di materiale didattico specifico,

non reperito per mancanza di finanziamenti. Occorre incentivare l’uso effettivo dei laboratori da

parte dei docenti al fine di un loro concreto utilizzo nelle attività didattiche.

Il Dirigente scolastico promuove la collaborazione e la fiducia reciproca fra le varie componenti,

favorendo il lavoro in team. Infatti docenti, genitori e studenti rilevano la serenità del clima e il

rispetto delle regole, condividendo lo stile per ottenerli.

Le metodologie didattiche usate in classe dalla maggior parte dei docenti si fondano su una

didattica e pedagogia tradizionale (lezione frontale, compiti in classe, ecc.), ciò comporta

qualche difficoltà nel realizzare un dialogo educativo tra insegnanti e discenti. Alla luce di tale

criticità, un obiettivo di miglioramento sarà la qualità dell’ambiente di apprendimento, facendo

ricorso alla didattica laboratoriste e alla tecnologia innovativa e al setting formativo tra i docenti.

IL LAVORO IN AULA

Nel lavoro in aula viene posta l’attenzione alle relazioni docenti-alunni, all’ambiente di

apprendimento, ai progetti di recupero e all’utilizzo di nuove tecnologie per la didattica.

All’inizio di ogni anno scolastico, dopo la somministrazione delle prove d’ingresso e i risultati

intermedi di quadrimestre, la scuola attiverà progetti di recupero e potenziamento in coerenza

con il POF, compatibilmente con la dotazione di organico potenziato.

Gli ambienti di apprendimento si articolano in:

Aula come luogo tradizionale del “fare scuola” ; alcune aule erano provviste di LIM e

postazioni computer;

Laboratori di Sostegno e area psicomotoria;

3 Laboratori Informatica.

Un numero esiguo di docenti privilegia l’uso di tecnologie innovative nel processo di

insegnamento/apprendimento.

DESCRIZIONE DEI PROCESSI

RISULTATI VALUTAZIONE ESTERNA

CRITICITA’ INDIVIDUATE PUNTI DI FORZA E RISORSE

62

Area esiti-competenze acquisite:

Media dei valori del successo scolastico:

Sufficiente;

Ripetenze e ripetenti interni ed esterni;

Pochi incontri collegiali sugli esiti

INVALSI

Area Processi- Sviluppo professionale

delle risorse

Poca disponibilità dei docenti

all’impegno di formazione;

Ricaduta non adeguata del corso di

formazione per docenti sulle

competenze informatiche;

Assenza di adeguate attrezzature

informatiche e LIM nei plessi;

assenza di attività e-learning e didattica

Web 2.0.

Area Processi- Territorio/ Rapporti con le

famiglie

Scarsa partecipazione degli EELL alla

vita scolastica;

Scarsa partecipazione delle famiglie;

Scarsa documentazione di raccordo

interna/esterna

Le strutture edilizie e le attrezzature

interne non sempre sono di sufficiente

livello e non godono di manutenzione

adeguata.

Area Processi – Continuità e Orientamento

Necessità di incrementare le attività di

continuità e orientamento

Nel POF si evince una risistemazione e

rimodulazione del curricolo, il quale comprende

riferimenti normativi e regolamentari,

mostrando la complessità gestionale

dell’Istituto, che pone all’attenzione

progressivamente gli sviluppi delle

problematiche formative.

Le forme di valutazione interna sono

strutturate secondo un protocollo presente nel

POF: prove d’ingresso, intermedie e finali.

Particolare attenzione verrà data ai risultati dei

corsi di recupero ai fini della valutazione

complessiva finale.

Il giudizio sulle prove viene motivato e apposto

sulle prove stesse.

Nella scuola vi è un buon clima di

collaborazione e fiducia reciproca.

La definizione dei compiti e delle funzioni

amministrative risulta chiara e condivisa.

Il corpo docente e la dirigenza godono di buona

stabilità.

Gli investimenti si focalizzano sulle attività

considerate prioritarie per il miglioramento

dell’Istituto: percorsi umanistici e sociali,

recupero competenze in lingua italiana e

ambito logico-matematico, attività sportive e

musicali.

Presenza di strumentazione informatica

completa e aggiornata nel plesso di Monreale.

RISULTATI VALUTAZIONE INTERNA

(Processo di Autovalutazione)

CRITICITA’ INDIVIDUATE PUNTI DI FORZA E RISORSE

63

Area esiti-competenze acquisite

Risultati prove simulate INVALSI;

Esiti prove INVALSI anni scolastici

precedenti.

Area Processi- Sviluppo professionale

delle risorse

Disagio di un gruppo di docenti nell’uso

delle TIC;

Ridotto utilizzo di laboratori.

Il POF risponde alla vocazione territoriale. La

programmazione extracurricolare è progettata

secondo obiettivi congrui e attinenti al Piano di

Miglioramento: da un lato si potenziano le

abilità specifiche degli alunni, dall’altro si tende

a recuperare gli allievi in difficoltà.

L’orientamento si articola:

orientamento in entrata: da ottobre a

dicembre, l’istituto prende contatto con le

scuole primarie dei territori appartenenti al

bacino di utenza della scuola con incontri

preliminari con il Dirigente e i referenti e poi

con gli alunni e le famiglie. Un fine settimana è

dedicato all’open-day;

orientamento in uscita: da novembre a

febbraio, i docenti prendono contatto con gli

istituti superiori e presentano agli studenti il

ventaglio di scelte.

Organizzazione: definizione di codici e

comportamenti contenuti nel POF; procedure

standardizzate per governare processi ed

emergenze; strutturazione moduli per

interventi didattico-formativi.

Relazioni esterne: attenzione al territorio e ai

suoi bisogni; collaborazione con il sistema

territoriale scolastico in verticale e orizzontale;

collaborazione con gli EELL.

Semplificare le procedure al fine di esprimere

trasparenza ed efficacia amministrativa.

Individuare risorse umane con caratteristiche

professionali congrue con le attività da

realizzare.

Risorse materiali:

• 3 laboratori computerizzati;

• 2 LIM;

• 2 laboratori scientifici;

• 2 laboratori artistici;

• 2 palestre.

64

Linea strategica del piano

Aspetti negativi – vincoli

Frammentazione nelle competenze didattiche e

metodologiche dei docenti dei dipartimenti, nel

campo della didattica laboratoriale, delle tecniche

dell’apprendimento cooperativo e della didattica

della matematica più centrata sulla promozione di

competenze;

scarso scambio e condivisione di pratiche

didattiche, modalità di progettazione e valutazione

tra docenti.

Aspetti positivi- risorse

Nella scuola si rileva la presenza di un gruppo di

docenti innovatori molto motivato. Questo nucleo

forte è disponibile a mettere in gioco la propria

capacità riflessiva per dar senso e corpo ad una

leadership distribuita, capace di implementare

percorsi innovativi in ambito educativo/didattico.

L’idea guida dell’intervento migliorativo si basa sulla

convinzione che per promuovere il miglioramento

scolastico, incluso l’insegnamento a livello di classe,

sia necessario dar vita ad un modello di scuola

come organizzazione che apprende. Occorrerà

quindi sostenere il cambiamento migliorativo sia

con azioni sui processi primari (insegnamento e

apprendimento), sia con interventi sui processi

secondari (di tipo formativo/ organizzativo).

65

Obiettivi Strategici

1 Migliorare la conoscenza degli aspetti teorici

ed epistemologici delle discipline

2 Implementare le competenze nell’uso di

metodologie didattiche innovative e nella

progettazione, sperimentazione e

documentazione didattica.

Indicatori

1.1 Presenza dei docenti dei dipartimenti di lettere

e matematica ai gruppi di formazione/ricerca

intervento

1.2 misura del gradimento espresso dai docenti in

ordine alle azioni formative (questionario)

1.3 percentuale di docenti dei dipartimenti che

manifesta

un gradimento superiore a 60/100 dei percorsi

formativi nell’aspetto della ricaduta concreta sulle

proprie pratiche di insegnamento

1.4 percentuale di docenti che attua con costanza

i percorsi formativi proposti nella fase di

formazione/ ricerca intervento (da verificare

attraverso il registro di classe elettronico o nelle

progettazioni di classe)

1.5 percentuale dei docenti che realizza

progettazioni e documentazioni di azioni inerenti

la sperimentazione dei percorsi formativi della

ricerca intervento

1.6 numero di schede di progettazione e

documentazioni inserite nel sito.

66

2 Attuare processi organizzativi per la

promozione di una comunità di pratiche

professionali e la diffusione di una leadership

distribuita.

2.1 Progettazione e realizzazione di unità

trasversali di lavoro per competenze comuni tra

classi parallele

2.2 numero di compiti di realtà e rubriche

valutative progettati per classi parallele relativi ai

traguardi per lo sviluppo delle competenze

madrelingua e matematico tecnico scientifica

2.3 presenza di comparazioni quantitative dei

risultati degli alunni nei compiti di realtà, da

misurare attraverso rubriche valutative comuni,

per tenere sotto controllo i livelli di apprendimento

e di promozione delle competenze di cittadinanza

nelle diverse classi parallele

2.4 strutturazione di un protocollo osservativo da

parte del team per il miglioramento, per

analizzare il grado di partecipazione ai gruppi di

classi parallele e di dipartimento e la ricaduta in

termini di competenze professionali

2.5 numero di incontri non formali tra docenti

delle classi parallele, (anche utilizzando i drive di

google)

2.6 percentuale di docenti presenti ai gruppi di

lavoro

2.7 misura del gradimento espresso dai docenti in

ordine alle azioni di condivisione delle pratiche

professionali

2.8 percentuale di docenti che si avvale

costantemente dei documenti creati in comune

nella pratica educativa.

AREA ESITI DEGLI STUDENTI

PRIORITA’: Ottenere esiti omogenei e migliori nelle prove standardizzate nazionali.

AZIONI INDICATORI RISORSE UMANE

67

1. Stilare ed effettuare prove di

verifica iniziali, in itinere e

comuni per tutte le classi per

italiano e matematica, sullo

stile di quelle dell’INVALSI,

per abituarsi a modelli di

insegnamento, di

apprendimento e di

valutazione moderni e

condivisi, creando una griglia

comune di valutazione.

2. Somministrare le prove,

secondo i criteri INVALSI

3. Confrontare i risultati interni

e con la medIa regionale.

1. Registrare risultati medi

sufficienti (40%) per ogni

prova somministrata.

Tutti i docenti in organico sono

coinvolti a vario titolo nelle prove.

Progetto: Migliorare gli esiti

Fase di PLAN - PIANIFICAZIONE

Attraverso il progetto si intende ottenere esiti più uniformi e migliori riguardo alle prove

standardizzate nazionali.

Si prevede di stilare ed effettuare prove di verifica iniziali, in itinere e finali comuni per tutte le

classi per italiano e matematica, sullo stile di quelle dell’INVALSI, per abituarsi a nuovi modelli di

insegnamento, di apprendimento e di valutazione, creando, se possibile, una griglia comune di

valutazione.

Si è scelto un tale tipo di approccio per rendere il più possibile condivisa e standardizzata la

modalità di somministrazione delle prove. La collegialità nella scelta dei vari test o elaborati

dovrebbe permettere una maggior collaborazione tra i docenti per uno scambio e un supporto nelle

pratiche didattiche.

Fasi operative:

- creazione dei gruppi di classi parallele;

- 3 incontri annui previsti ( febbraio-marzo-aprile)

- somministrazione delle prove, secondo i criteri Invalsi

OBIETTIVI:

1. Registrare risultati medi sufficienti per ogni prova somministrata.

2. Avere una collaborazione tra docenti per un’azione didattica più incisiva e condivisa.

Fase di DO - DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE

Il progetto durerà l’intero anno scolastico, è diretto ai docenti delle scuole dell’istituto, suddivisi in

piccoli gruppi, uno di italiano e uno di matematica. Sarà scelto un responsabile che verbalizzerà i

lavori svolti, realizzando, digitalmente, le prove di verifica e le griglie di correzione.

68

Fase di CHECK – MONITORAGGIO E RISULTATI

Sono previsti sistemi di monitoraggio dell’andamento del progetto da parte del nucleo di

autovalutazione, in modo da far sì che il piano proceda secondo quanto stabilito e, se necessario,

siano introdotte le opportune modifiche.

Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO

Le riunioni di aggiornamento, se necessarie, potrebbero considerare:

- questioni da risolvere;

- revisioni dell’approccio descritto, operando gli opportuni cambiamenti.

AZIONI RESPONSABILI TEMPISTICA ATTIVITA’

Individuazione

prove

docenti GENNAIO

somministrazione docenti FEBBRAIO MARZO APRILE

raccolta e analisi

dati

docenti MAGGIO

eventuale

adeguamento per

prove successive

docenti GIUGNO/SETTEM

BRE

PROGETTI DI FORMAZIONE PER DOCENTI E PERSONALE ATA

Progetto: “Formazione docenti su didattica per competenze e valutazione”

Priorita’: Migliorare le competenze degli alunni

AZIONI INDICATORI RISORSE

69

-contenuti espliciti;

-metodologie d’insegnamento;

-strutturazione del percorso

scolastico.

-avvenuta

formazione/aggiornamento di

tutto il personale docente sulla

didattica per competenze, con

ricaduta sull’azione didattica

quotidiana;

- creazione e consolidamento

degli scambi professionali

esperti esterni e docenti interni

di comprovata esperienza.

Destinatari: docenti dell’Istituzione scolastica

70

Fase di PLAN - PIANIFICAZIONE

Si intende coinvolgere i docenti in un progetto di formazione sulla progettazione didattica per

competenze e sulla valutazione:

- Identificazione di conoscenze e abilità imprescindibili nello sviluppo della competenza;

- Individuazione di percorsi di insegnamento/apprendimento (lezione frontale, didattica

ribaltata, learning by doing, apprendimento peer to peer, role playing, problem solving, e-

learning...) più efficaci per rendere lo studente consapevole del proprio apprendimento,

autonomo nell’implementarlo, responsabile nel ricostruirne il senso e le motivazioni.

- la didattica per competenze: cosa cambia rispetto alla didattica tradizionale

- il profilo dello studente per competenze (Indicazioni Nazionali)

I docenti verranno stimolati dalle sollecitazioni avute durante gli incontri e potranno creare

gruppi di approfondimento per modificare la propria azione didattica e per stilare a fine corso il

profilo dello studente in uscita dalla scuola secondaria.

Si prevede pertanto un miglioramento nelle pratiche didattiche.

Definizione del piano:

- incontri plenari di spiegazione e di restituzione, a piccoli gruppi con compiti operativi;

-incontri laboratoristi con focus group;

-elaborazione di griglie di valutazione condivise.

Fase di DO - DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE

Responsabile dell’attuazione è il Dirigente Scolastico, il progetto è rivolto a tutti gli insegnanti

dell’Istituto, che si suddivideranno poi in gruppi. L’area coinvolta è la didattica e la

valutazione.

durata : 50 ore

Fase di CHECK – MONITORAGGIO E RISULTATI

Verranno attuati sistemi di monitoraggio dell’andamento del progetto, in modo da far sì che il

piano proceda secondo quanto stabilito e, se necessario, siano introdotte le opportune

modifiche.

71

Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO

Le riunioni di aggiornamento, se necessarie, potrebbero considerare:

* lezioni apprese e questioni da risolvere

* revisioni dell’approccio descritto e ragioni che le determinano

Progetto: “TIC per una scuola innovativa”

Priorità: Sviluppare le competenze tecnologiche-informatiche

AZIONI INDICATORI RISORSE DESTINATARI

acquisire abilità e

conoscenze per

sviluppare competenze

informatiche

partecipazione docenti

e personale ATA alla

formazione

-esperti esterni

-laboratori interni

all’istituzione scolastica

docenti;

personale ATA;

Fase di PLAN: PIANIFICAZIONE

Caratteristiche del progetto

Il progetto riguarda la formazione e l’aggiornamento dei docenti e personale ATA sull’uso delle

TIC (Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione) e della multimedialità nella didattica.

L’organizzazione può consentire un percorso formativo differenziato secondo i livelli di

partenza dei partecipanti.

Obiettivi educativi e didattici

- Sviluppare e/o migliorare le competenze informatiche;

- Incoraggiare l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione nella didattica ;

- Acquisire competenze sull’impiego della multimedialità nei processi didattici

- Migliorare la padronanza dei sistemi di rete locale, Internet e Posta elettronica.

Destinatari

I destinatari saranno i docenti ed il personale ATA della Scuola, che potranno scegliere percorsi

formativi differenziati in base alle proprie esigenze ed ai livelli di partenza.

Fase di DO: DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE

Sono previsti due livelli di crescente sviluppo e approfondimento della

formazione/aggiornamento, a cui corrispondono i seguenti contenuti:

- Primo livello- Concetti di base delle tecnologie dell’informazione; uso del computer e gestione

dei files; elaborazione di testi: creare e formattare documenti in Word; orientarsi nel web; uso

della posta elettronica.

- Secondo livello- Operazioni avanzate con Word; uso del Foglio elettronico (Excel); strumenti

di presentazione (Power Point); costruzione di ipertesti in Word e Power Point; presentazioni

multimediali. Acquisizione e trattamento di immagini; acquisizione ed elaborazione di

immagini digitali e di filmati; costruzione di pagine web.

Durata: 50 ore I Livello — 30 ore Livello avanzato

72

Fase di CHECK – MONITORAGGIO E RISULTATI

Verranno attuati sistemi di monitoraggio dell’andamento del progetto, in modo da far sì che il

piano proceda secondo quanto stabilito e, se necessario, siano introdotte le opportune

modifiche.

Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO

Le riunioni di aggiornamento, se necessarie, potrebbero considerare:

* lezioni apprese e questioni da risolvere

Progetto: “SHALL WE SPEAK ENGLISH”

AZIONI INDICATORI RISORSE

❑ Potenziamento

linguistico delle

competenze

comunicative.

❑ Approfondimento della

conoscenza di aspetti

specifici della civiltà

anglosassone

❑ Miglioramento delle

competenze

comunicative dei

docenti e del personale

ATA

esperti esterni

Destinatari:docenti e personale ATA

FASE DI PLAN: PIANIFICAZIONE

Il progetto è finalizzato al potenziamento delle competenze linguistico-comunicative in lingua

inglese con conseguimento della certificazione internazionale esterna Ket livello B2 del Quadro

di Riferimento Europeo per le lingue straniere (A1-A2-B1-B2) ; sviluppare e potenziare in

modo integrato le abilita linguistiche di reading ,speaking ,listening and writing nella lingua

inglese.

- acquisire maggiore sicurezza e fiducia nelle proprie capacita

Fase di DO: diffusione e realizzazione

Attivita principali

- approfondimento delle strutture linguistiche, sintattiche e grammaticali

- attivita di ascolto e produzione orale

- analisi e sintesi delle varie tipologie testuali

- produzione di differenti tipologie di testi scritti

- simulazione di prove d’esame

- lezioni frontali

- lezioni interattive

- lavori di gruppo

Tempi di attuazione: lezioni pomeridiane, extra-curriculari

DURATA: 2 ore settimanali di potenziamento per un totale di 50 ore;

Fase di CHECK:monitoraggio e risultati

Modalita di verifica

- Registro delle presenze

- Superamento esame certificazione esterna

73

Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO

- Rilevazione indice gradimento

- Corrispondenza tra attese e risultati

Progetto: “SICURI A SCUOLA”

AZIONI INDICATORI RISORSE

Diffondere la cultura della

prevenzione.

Approfondire il tema della

sicurezza nelle scuole.

Conoscere e divulgare le norme

di sicurezza.

Sviluppare percorsi didattici

atti ad individuare e ad evitare

i comportamenti a rischio.

Assumere atteggiamenti

corretti in caso di incendio o

altra situazione a rischio.

Conseguire adeguati standard

di sicurezza per tutti.

Favorire il superamento di

elementi di problematicita

d’ordine generale e particolare

(disabili, ecc.). Creare figure

specializzate nel settore della

prevenzione e nel primo

soccorso.

Destinatari: tutto il personale

della scuola

Verifica degli attestati in

possesso del personale

scolastico.

Produzione di una check list di

indicazioni operative volte al

superamento di elementi di

problematicita d’ordine

generale.

Distribuzione al personale

scolastico, a famiglie e ad

alunni di un libretto informativo

sulla sicurezza.

Promozione di processi di

monitoraggio su

azioni/adempimenti previsti

dalla norma.

esperti esterni, RSPP,

consulenti esterni, EELL,

formatori.

74

PROGETTI DI POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Titolo del progetto “L’ Italiano per tutti”

Priorità RAV Migliorare le competenze nella lingua italiana nella scuola primaria e

secondaria di Primo grado;

Prevenire fenomeni di abbandono /dispersione.

Migliorare la perfomance e ridurre la variabilità tra le classi nelle

prove standardizzate nazionali

Obiettivi formativi

Legge 107, art.1

comma 7

a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con

particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre

lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della

metodologia Content language integrated learning;

d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e

democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione

interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le

culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della

solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza

dei diritti e dei doveri;

i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di

laboratorio;

FASE DI PLAN: PIANIFICAZIONE L’introduzione del D. Lgs n. 81/2008 (Testo Unico sulla Sicurezza) ha ulteriormente innovato lo scenario della prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro, gia ben delineato dalle otto direttive europee in materia di sicurezza e dal D.Lgs n. 626/94 (con successive integrazioni e modifiche), dal punto di vista normativo, ma anche gestionale, organizzativo e culturale. Pertanto questo Istituto non e solo impegnato negli adempimenti richiesti dalla vigente normativa, ma intende promuovere azioni concrete finalizzate a gestire con efficacia il sistema di sicurezza e a diffondere la “cultura della prevenzione a scuola”. La scuola si occuperà di ospitare gli incontri, avrà cura degli aspetti logistici.

Fase di DO: diffusione e realizzazione Inserimento negli argomenti di studio dell’Educazione alla Sicurezza e alla Salute. Organizzazione di Corsi di informazione/formazione per gli addetti al primo soccorso, ai piani di evacuazione e simili. Elaborazione e sviluppo di un progetto specifico di Istituto sulla Sicurezza con coinvolgimento dell’utenza. Elaborazione di materiale didattico relativo alla sicurezza. Partecipazione alle prove di evacuazione previste da normativa vigente. Attuazione di schede operative per la gestione dell’emergenza.

Fase di CHECK:monitoraggio e risultati Verifica degli attestati in possesso del personale scolastico. Produzione di una check list di indicazioni operative volte al superamento di elementi di problematicita d’ordine generale. Distribuzione al personale scolastico, a famiglie e ad alunni di un libretto informativo sulla sicurezza. Promozione di processi di monitoraggio su azioni/adempimenti previsti dalla norma. Verifica periodica e corretta gestione delle attrezzature, del materiale didattico, degli arredi, ecc. che devono risultare a norma. Monitoraggio periodico delle azioni relative al sistema di sicurezza nella scuola. Verifica di tutta la documentazione prevista dalla vigente normativa.

Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO

-Verifica ed utilizzo degli strumenti idonei a prevenire rischi. -Raccolta materiale ed informazioni utili sulla sicurezza da inserire nel sito scolastico.

75

p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e

coinvolgimento degli alunni e degli studenti

Periodo Anni scolastici 2016/17;2017/18;2018/19,

Obiettivi operativi Indicatori di

valutazione

La pianificazione

(Plan)

Pianificazione

obiettivi operativi

Potenziare le

fondamentali

strutture orto-morfo-

sintattiche della

lingua italiana.

Potenziare le

competenze di

lettura e

comprensione della

lingua scritta e

orale..

Potenziare la

produzione orale e

scritta.

Numero dei corsisti

Frequenza dei corsisti

Esiti prove di

ingresso

Esiti prove

intermedie

Esiti prove finali

Confronto dei risultati

conseguiti durante le

prove di verifica in

itinere e finali

Risultati prove Invalsi

Successo formativo

Destinatari Gruppi di alunni della scuola Primaria e

Secondaria di Primo Grado

Risorse umane 1 docente area linguistica organico di

potenziamento

1 docente di scuola Primaria organico di

potenziamento

Docenti dei consigli di classe e interclasse

Referente Prove Invalsi

La realizzazione

(Do)

Descrizione delle principali fasi

attuazione

Reclutamento alunni con la

collaborazione dei consigli di

classe.

Comunicazione agli alunni e ai

genitori delle finalità del progetto.

Predisposizione moduli formativi.

Monitoraggio degli esiti formativi

degli alunni coinvolti.

Riscontro della valutazione da

parte dei docenti interessati dei

consigli di classe.

Report degli esiti delle prove

Invalsi degli alunni coinvolti e

confronto con gli esiti degli alunni

non partecipanti

Il monitoraggio e i

risultati.

(Check)

Descrizione delle azioni di

monitoraggio

Nota sul monitoraggio: le azioni di

monitoraggio degli interventi

Il monitoraggio avverrà in due

direzioni: una per il controllo e la

verifica del processo formativo e

l’altra per una riflessione e

valutazione del modello

progettuale.

Incontri tra il docente del progetto

e docenti titolari del consiglio di

classe per verificare la ricaduta

didattica del progetto sugli alunni

coinvolti.

Confronto tra gli esiti delle prove

in itinere e finali del progetto e

quelle svolte dagli alunni corsisti

in orario curricolare.

Incontri dipartimentali volti

all’aggiornamento sullo stato di

avanzamento del progetto e

76

educativi previsti dal progetto

mireranno a vagliarne

continuamente la realizzazione,

gli esiti e soprattutto le risposte

degli alunni coinvolti, per poter

eventualmente intervenire con le

opportune modifiche

riflessione sulle eventuali criticità

emerse.

Questionari di gradimento da

sottoporre agli alunni in itinere e

alla fine del percorso.

Il riesame e il

miglioramento

(Act)

Modalità di revisione delle azioni

Criteri di miglioramento

Attraverso valutazioni in itinere,

qualora dovessero emergere

criticità o difformità rispetto agli

obiettivi previsti, si procederà con

una revisione delle azioni per

riflettere su quanto è stato

attuato e confrontarlo con quanto

progettato.

Si verificherà se:

- Le attività si stanno

realizzando nei tempi

previsti

- il grado di coinvolgimento

degli allievi e degli altri

soggetti interessati

- le attività svolte sono

adeguate agli obiettivi

- le risorse materiali, gli

spazi e i tempi sono

adeguati

- sono sorte difficoltà

- gli obiettivi devono essere

ricalibrati

Inoltre a conclusione del progetto

si avvierà una riflessione sui

seguenti punti:

- come è stato recepito il

progetto in termini di

interesse e gradimento

dagli alunni

- quali dono gli obiettivi

realmente raggiunti

- quali nuovi obiettivi vanno

definiti

Condivisione delle criticità emerse

Individuazione delle cause delle

criticità

Ridefinizione degli obiettivi

Ridefinizione della tempistica

Sperimentazione di soluzioni

alternative

Si verificherà:

- se le azioni sono in linea

con gli obiettivi

- se le azioni vengono

sviluppate nei tempi

previsti

- l’eventuale necessità di

una nuova taratura in

ordine a obiettivi, tempi e

indicatori.

77

Titolo del progetto “Calcoli…amo”

Priorità RAV Migliorare le competenze nell’ambito logico – matematico nella

scuola primaria e secondaria di Primo grado;

Prevenire fenomeni di abbandono /dispersione.

Migliorare la perfomance e ridurre la variabilità tra le classi nelle

prove standardizzate nazionali

Obiettivi formativi

Legge 107, art.1

comma 7

b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e

scientifiche;

d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e

democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione

interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le

culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della

solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza

dei diritti e dei doveri;

i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di

laboratorio;

p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e

coinvolgimento degli alunni e degli studenti.

Periodo Anni scolastici 2016/17;2017/18;2018/19,

Obiettivi operativi Indicatori di

valutazione

La pianificazione

(Plan)

Pianificazione

obiettivi operativi

Potenziare la

padronanza di

algoritmi e

procedure.

Potenziare la

padronanza dei

contenuti specifici

della Matematica,

Potenziare le

capacità di problem

solving

Potenziare le

competenze

trasversali di base.

Numero dei corsisti

Frequenza dei corsisti

Esiti prove di

ingresso

Esiti prove

intermedie

Esiti prove finali

Confronto dei risultati

conseguiti durante le

prove di verifica in

itinere e finali

Risultati prove Invalsi

Successo formativo

Destinatari Gruppi di alunni della scuola Primaria e

Secondaria di Primo Grado

Risorse umane 1 docente area scientifica organico di

potenziamento

1 docente di scuola Primaria organico di

potenziamento

Docenti dei consigli di classe e interclasse

Referente Prove Invalsi

78

La realizzazione

(Do)

Descrizione delle principali fasi

attuazione

Reclutamento alunni con la

collaborazione dei consigli di

classe.

Comunicazione agli alunni e ai

genitori delle finalità del progetto.

Predisposizione moduli formativi.

Monitoraggio degli esiti formativi

degli alunni coinvolti.

Riscontro della valutazione da

parte dei docenti interessati dei

consigli di classe.

Report degli esiti delle prove

Invalsi degli alunni coinvolti e

confronto con gli esiti degli alunni

non partecipanti

Il monitoraggio e i

risultati.

(Check)

Descrizione delle azioni di

monitoraggio

Nota sul monitoraggio: le azioni di

monitoraggio degli interventi

educativi previsti dal progetto

mireranno a vagliarne

continuamente la realizzazione,

gli esiti e soprattutto le risposte

degli alunni coinvolti, per poter

eventualmente intervenire con le

opportune modifiche

Il monitoraggio avverrà in due

direzioni: una per il controllo e la

verifica del processo formativo e

l’altra per una riflessione e

valutazione del modello

progettuale,

Incontri tra il docente del progetto

e docenti titolari del consiglio di

classe per verificare la ricaduta

didattica del progetto sugli alunni

coinvolti.

Confronto tra gli esiti delle prove

in itinere e finali del progetto e

quelle svolte dagli alunni corsisti

in orario curricolare.

Incontri dipartimentali volti

all’aggiornamento sullo stato di

avanzamento del progetto e

riflessione sulle eventuali criticità

emerse.

Questionari di gradimento da

sottoporre agli alunni in itinere e

alla fine del percorso.

Il riesame e il

miglioramento

Modalità di revisione delle azioni

Attraverso valutazioni in itinere,

qualora dovessero emergere

criticità o difformità rispetto agli

obiettivi previsti, si procederà con

una revisione delle azioni per

riflettere su quanto è stato

attuato e confrontarlo con quanto

progettato.

Si verificherà se:

- Le attività si stanno

realizzando nei tempi

previsti

- il grado di coinvolgimento

degli allievi e degli altri

soggetti interessati

- le attività svolte sono

adeguate agli obiettivi

79

Criteri di miglioramento

- le risorse materiali, gli

spazi e i tempi sono

adeguati

- sono sorte difficoltà

- gli obiettivi devono essere

ricalibrati

Inoltre a conclusione del progetto

si avvierà una riflessione sui

seguenti punti:

- come è stato recepito il

progetto in termini di

interesse e gradimento

dagli alunni

- quali dono gli obiettivi

realmente raggiunti

- quali nuovi obiettivi vanno

definiti

Condivisione delle criticità emerse

Individuazione delle cause delle

criticità

Ridefinizione degli obiettivi

Ridefinizione della tempistica

Sperimentazione di soluzioni

alternativeSi verificherà:

- se le azioni sono in linea

con gli obiettivi

- se le azioni vengono

sviluppate nei tempi

previsti

- l’eventuale necessità di

una nuova taratura in

ordine a obiettivi, tempi e

indicatori.

Titolo del

progetto

“Colori e note”

Priorità

RAV

Prevenire fenomeni di abbandono /dispersione.

Migliorare le competenze sociali e civiche.

Sviluppare l’etica della responsabilità e dell’autonomia e il senso di legalità.

Obiettivi

formativi

Legge

107, art.1

comma 7

c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella

storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle

immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti

pubblici e privati operanti in tali settori;

d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso

la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze

e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della

solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri;

e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della

legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle

attività culturali

i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

l ) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione

e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del

diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi

individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi

socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione

delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal

Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il 18 dicembre 2014;

p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e

degli studenti,

80

Periodo Anni scolastici 2016/17;2017/18;2018/19

Obiettivi operativi Indicatori di valutazione

La

pianificazi

one

(Plan)

Pianificazione obiettivi

operativi

Potenziare le competenze

comunicative e relazionali

Favorire il successo

scolastico dei soggetti a

rischio

Incentivare il senso di

benessere a scuola

Aumentare l’autostima

Numero dei corsisti

Frequenza dei corsisti

Test d’ingresso socio-

relazionale

Test intermedio

Test finale

Confronto dei risultati

conseguiti durante le prove di

verifica in itinere e finali

Successo formativo

Miglioramento della relazione

interpersonale

Diminuzione della percentuale

di dispersione

Destinatari Gruppi di alunni della scuola Primaria e Secondaria di

Primo Grado

Risorse umane 2 docenti area artistico-musicale organico di

potenziamento

Docenti dei consigli di classe e interclasse

Operatore psicopedagogico

La

realizzazio

ne

(Do)

Descrizione delle principali fasi attuazione Reclutamento alunni con la collaborazione

dei consigli di classe.

Comunicazione agli alunni e ai genitori

delle finalità del progetto.

Predisposizione moduli formativi.

Monitoraggio degli esiti formativi degli

alunni coinvolti.

Riscontro della valutazione da parte dei

docenti interessati dei consigli di classe.

Report degli esiti delle prove degli alunni

coinvolti e confronto con gli esiti degli

alunni non partecipanti

Il

monitorag

gio e i

risultati.

(Check)

Descrizione delle azioni di monitoraggio

Nota sul monitoraggio: le azioni di

monitoraggio degli interventi educativi

previsti dal progetto mireranno a vagliarne

continuamente la realizzazione, gli esiti e

soprattutto le risposte degli alunni coinvolti,

per poter eventualmente intervenire con le

opportune modifiche

Il monitoraggio avverrà in due direzioni:

una per il controllo e la verifica del

processo formativo e l’altra per una

riflessione e valutazione del modello

progettuale,

Incontri tra il docente del progetto e

docenti titolari del consiglio di classe per

verificare la ricaduta didattica del progetto

sugli alunni coinvolti.

Incontri dipartimentali volti

all’aggiornamento sullo stato di

avanzamento del progetto e riflessione

sulle eventuali criticità emerse.

Questionari di gradimento da sottoporre

agli alunni in itinere e alla fine del

percorso.

Il riesame

e il

miglioram

ento

Modalità di revisione delle azioni

Attraverso valutazioni in itinere, qualora

dovessero emergere criticità o difformità

rispetto agli obiettivi previsti, si procederà

con una revisione delle azioni per riflettere

81

Criteri di miglioramento

su quanto è stato attuato e confrontarlo

con quanto progettato.

Si verificherà se:

- Le attività si stanno realizzando nei

tempi previsti

- il grado di coinvolgimento degli

allievi e degli altri soggetti

interessati

- le attività svolte sono adeguate agli

obiettivi

- le risorse materiali, gli spazi e i

tempi sono adeguati

- sono sorte difficoltà

- gli obiettivi devono essere

ricalibrati

Inoltre a conclusione del progetto si

avvierà una riflessione sui seguenti punti:

- come è stato recepito il progetto in

termini di interesse e gradimento

dagli alunni

- quali sono gli obiettivi realmente

raggiunti

- quali nuovi obiettivi vanno definiti

Condivisione delle criticità emerse

Individuazione delle cause delle criticità

Ridefinizione degli obiettivi

Ridefinizione della tempistica

Sperimentazione di soluzioni alternative

Si verificherà:

- se le azioni sono in linea con gli

obiettivi

- se le azioni vengono sviluppate nei

tempi previsti

- l’eventuale necessità di una nuova

taratura in ordine a obiettivi, tempi

e indicatori.

Titolo del progetto “Are you ready to…?”

Priorità RAV Migliorare le competenze nelle lingue straniere secondaria di Primo grado;

Prevenire fenomeni di abbandono /dispersione.

Obiettivi formativi

Legge 107, art.1

comma 7

a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con

particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue

dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content

language integrated learning;

d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica

attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace,

il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno

dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei

beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri;

i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di

laboratorio;

p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento

degli alunni e degli studenti

Periodo Anni scolastici 2016/17;2017/18;2018/19,

Obiettivi operativi Indicatori di valutazione

La pianificazione

(Plan)

Pianificazione

obiettivi operativi

Potenziare la

padronanza delle

fondamentali

strutture orto-morfo-

Numero dei corsisti

Frequenza dei corsisti

Esiti prove di ingresso

Esiti prove intermedie

Esiti prove finali

82

sintattiche della

lingua inglese.

Potenziare la

comprensione e la

produzione scritta in

lingua inglese.

Confronto dei risultati

conseguiti durante le prove

di verifica in itinere e finali

Risultati prove Invalsi

Successo formativo

Destinatari Gruppi di alunni della scuola Secondaria di Primo

Grado

Risorse umane 1 docente area linguistica - organico di

potenziamento

Docenti dei consigli di classe

La realizzazione

(Do)

Descrizione delle principali fasi

attuazione

Reclutamento alunni con la

collaborazione dei consigli di classe.

Comunicazione agli alunni e ai genitori

delle finalità del progetto.

Predisposizione moduli formativi.

Monitoraggio degli esiti formativi degli

alunni coinvolti.

Riscontro della valutazione da parte dei

docenti interessati dei consigli di classe.

Report degli esiti delle prove Invalsi

degli alunni coinvolti e confronto con gli

esiti degli alunni non partecipanti

Il monitoraggio e i

risultati.

(Check)

Descrizione delle azioni di

monitoraggio

Nota sul monitoraggio: le azioni di

monitoraggio degli interventi

educativi previsti dal progetto

mireranno a vagliarne

continuamente la realizzazione,

gli esiti e soprattutto le risposte

degli alunni coinvolti, per poter

eventualmente intervenire con le

opportune modifiche

Il monitoraggio avverrà in due

direzioni: una per il controllo e la

verifica del processo formativo e l’altra

per una riflessione e valutazione del

modello progettuale,

Incontri tra il docente del progetto e

docenti titolari del consiglio di classe

per verificare la ricaduta didattica del

progetto sugli alunni coinvolti.

Confronto tra gli esiti delle prove in

itinere e finali del progetto e quelle

svolte dagli alunni corsisti in orario

curricolare.

Incontri dipartimentali volti

all’aggiornamento sullo stato di

avanzamento del progetto e riflessione

sulle eventuali criticità emerse.

Questionari di gradimento da

sottoporre agli alunni in itinere e alla

fine del percorso.

Il riesame e il

miglioramento

Modalità di revisione delle azioni

Attraverso valutazioni in itinere,

qualora dovessero emergere criticità o

difformità rispetto agli obiettivi previsti,

si procederà con una revisione delle

azioni per riflettere su quanto è stato

attuato e confrontarlo con quanto

progettato.

Si verificherà se:

- Le attività si stanno realizzando

nei tempi previsti

- il grado di coinvolgimento degli

allievi e degli altri soggetti

interessati

- le attività svolte sono adeguate

agli obiettivi

83

INDICE GENERALE

PREMESSA

Linee guida a fondamento dell’offerta formativa della

scuola

pag. 1

Sezione 1

Descrizione dell’ambiente di riferimento e delle

risorse disponibili.

Tipologia di allievi.

Bisogni degli allievi

Sez. 1.1 – Risorse professionali

Sez. 1.2 – Fabbisogno di organico

Sez. 1.3 – Risorse strutturali

Sez. 1.4 Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture

materiali

Pag. 2

pag.3

pag.4

pag.4

pag.13

pag.15

pag.16

Sezione 2

Identità strategica

Sez. 2.1 Priorità fissate per il servizio di istruzione e

formazione nel triennio di riferimento

pag.16

Sezione 3

Curricolo d’istituto

pag. 17

Criteri di miglioramento

- le risorse materiali, gli spazi e i

tempi sono adeguati

- sono sorte difficoltà

- gli obiettivi devono essere

ricalibrati

Inoltre a conclusione del progetto si

avvierà una riflessione sui seguenti

punti:

- come è stato recepito il progetto

in termini di interesse e

gradimento dagli alunni

- quali dono gli obiettivi realmente

raggiunti

- quali nuovi obiettivi vanno

definiti

Condivisione delle criticità emerse

Individuazione delle cause delle criticità

Ridefinizione degli obiettivi

Ridefinizione della tempistica

Sperimentazione di soluzioni

alternative

Si verificherà:

- se le azioni sono in linea con gli

obiettivi

- se le azioni vengono sviluppate

nei tempi previsti

- l’eventuale necessità di una

nuova taratura in ordine a

obiettivi, tempi e indicatori.

84

Sez. 3.1 – Organizzazione didattica. Tempo scuola

Sez. 3.2 – Finalità educative della scuola dell’infanzia

e del Primo Ciclo.

Struttura del curricolo.

Mappa dei curricoli.

Sez. 3.3 – Scuola dell’Infanzia

Sez. 3.4 – Scuola del Primo Ciclo

Sez. 3.5 – Iniziative di arricchimento ed ampliamento

curricolare.

a. Area della progettazione educativa e didattica

b. Area del potenziamento.

c. Attività realizzate per l’anno scolastico

2016/17 n relazione all’organico di

potenziamento assegnato

Sez. 3. 6 – Azioni della scuola in relazione ai Bisogni

educativi speciali e area dell’integrazione.

Sez. 3.7 – Linee metodologiche e modalità di

monitoraggio delle attività anche in termini di

orientamento degli alunni/degli studenti nella

prosecuzione del percorso di studi

Sez. 3.8 – Criteri e modalità di verifica e valutazione

delle competenze degli studenti.

Certificazione delle competenze

Griglia per la valutazione del comportamento

Regolamento scuola dell’infanzia

Patto educativo di corresponsabilita’ scuola - famiglia

- studenti

pag.17

pag.20

pag.20

pag.21

pag.23

pag.30

pag.39

Pag.43

pag.45

pag.46

pag. 50

pag. 51

Sezione 4

Organizzazione

Sez. 4.1 – Modello organizzativo per la didattica

Organizzazione

Sez. 4.2 – Articolazione degli Uffici e modalità di

rapporto con l’utenza

Sez. 4.3–Reti e Convenzioni attivate per la

realizzazione di specifiche iniziati

Sez. 4.4 –Piano di Informazione e formazione relativo

alla sicurezza sul posto di lavoro

Sezione 4.5 – Piano di formazione del personale

Sezione 4.6 – Fondi strutturali europei

pag.56

pag. 56

pag. 57

pag. 57

pag.57

pag. 58

Sezione 5

Monitoraggio

Sezione 5.1 – Azioni di monitoraggio

Sezione 5.2 – Verifica dell’efficacia delle attività di

ampliamento/arricchimento curricolare proposte

pag. 59

Allegato A

Piano di miglioramento

Pag.60

85


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