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Piano Triennale dell’Offerta Formativa
Elaborato dal collegio dei docenti nella seduta del 15/1/16
Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 15/1/16 con delibera n. 22/2016
Aggiornamento 2016/17
“L’istruzione e la formazione sono le armi più potenti che si possono utilizzare per cambiare
il mondo”
(Nelson Mandela)
PREMESSA
L’Autonomia pone la scuola al centro di una vasta rete di relazioni in cui è una, e non più la sola,
agenzia in grado di realizzare scopi di istruzione e formazione. L’odierna pluralità di offerta
formativa, riconducibile alle più svariate fonti di erogazione, spesso anche contraddittorie, non
deve fare abdicare la scuola dal compito di promuovere la capacità degli studenti di dare senso
alla varietà delle loro esperienze, al fine di ridurre la frammentazione e il carattere episodico che
rischiano di caratterizzare la vita dei bambini e degli adolescenti.
La scuola, pertanto, deve venire incontro ad una domanda che comprende, insieme,
l’apprendimento e il “saper stare al mondo”; alla scuola spetta il compito di fornire supporti
adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità consapevole e aperta; la scuola deve
contribuire a formare l’uomo libero del domani che, in modo responsabile, critico e attivo, sia
partecipe della comunità locale, nazionale e internazionale, per far sì che ognuno possa
“svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che
concorra al progresso materiale e spirituale della società”( art.4 della Costituzione).
Per fare tutto questo la scuola deve realizzare percorsi formativi che non abbiano soltanto
lo scopo di sviluppare singole tecniche e competenze, ma che contribuiscano a formare ogni
persona sul piano cognitivo e culturale, affinché possa affrontare positivamente l’incertezza e la
mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri.
Il piano triennale dell’offerta formativa (legge 13 luglio 2015 n.107) è il documento fondamentale
che l’istituzione scolastica elabora nell’ambito dell’autonomia didattico-organizzativa; costituisce
l’identità culturale e progettuale della scuola ed esplicita la sua progettazione curriculare,
extracurriculare, educativa e organizzativa; si ispira ai principi di centralità della persona,
accoglienza, uguaglianza delle opportunità educative, solidarietà, integrazione, obbligo
scolastico, partecipazione, trasparenza, libertà di insegnamento dei docenti, promozione umana,
sociale e civile degli allievi.
LINEE GUIDA A FONDAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA DELLA SCUOLA
Garantire il buon andamento dei servizi scolastici e formativi attraverso un sistema
organizzativo fondato su criteri di efficacia ed efficienza.
Valorizzare le diverse figure professionali presenti nella Scuola mediante l'attribuzione di
incarichi e la formazione del personale, organizzata in proprio o aderendo a proposte
ministeriali, di altre istituzioni scolastiche, da enti e/o associazioni esterne all'istituzione
scolastica.
Favorire l’innalzamento dell’obbligo scolastico e prevenire la dispersione attraverso un
costante sistema di controllo e interventi di integrazione, accoglienza e recupero.
2
Promuovere il successo formativo attraverso lo sviluppo delle competenze chiave con
particolare riguardo a quelle linguistiche, logico-matematiche, scientifico-tecnologiche.
Ampliare l'offerta formativa attraverso la realizzazione dei progetti extracurriculari
innovativi che integrino i tradizionali percorsi curriculari, rispondano a specifici bisogni e
attitudini, identifichino la Scuola nel territorio.
Educare alla convivenza civile intesa non solo come valore ma soprattutto come metodo
per formare persone libere e responsabili.
Promuovere iniziative di autovalutazione d'Istituto, finalizzate al miglioramento continuo.
Promuovere e sviluppare l’autonomia didattica, organizzativa, di ricerca, di
sperimentazione e di sviluppo.Potenziare il rapporto di collaborazione e di alleanza
educativa con le famiglie.
Sviluppare i rapporti con il territorio per la costituzione di reti, partenariati, convenzioni,
contratti, protocolli, ecc. al fine di favorire lo scambio e l’integrazione.
Coerentemente con queste linee di indirizzo, L’INTERVENTO EDUCATIVO COLLEGIALE è caratterizzato
da azioni condivise a livello collegiale che costituiscono il “modo di essere” della scuola:
Porsi come istituzione attenta alle esigenze degli allievi nella società complessa;
Farsi sensibile ai bisogni del singolo e del territorio;
Porsi in continuità con i processi educativi attivati da agenzie adiacenti o parallele alla
scuola (famiglie, agenzie educative del territorio, ambiente, mass-media e tutto l’universo
della educazione informale);
Essere centro di una cultura della solidarietà e della tolleranza;
Costruire progetti formativi flessibili ed integrati, centrati sull’acquisizione di conoscenze, abilità
e competenze e sullo sviluppo del pensiero divergente e convergente.
Sezione 1 – Descrizione dell’ambiente di riferimento e delle risorse disponibili.
1.1 Analisi del contesto e dei bisogni del territorio di riferimento.
L’istituto Comprensivo Statale “A. Veneziano”, è sito nel comune di Monreale, centro periferico
rispetto alla città di Palermo. L’originario nucleo cittadino, sorto intorno alla cattedrale normanna
nel XII sec. ha continuato ad espandersi fino a coprire un territorio che si estende per più di 500
kmq e che oggi conta oltre 30.000 abitanti
La principale ricchezza di Monreale è il suo patrimonio storico–artistico-culturale, da poco
diventato patrimonio mondiale dell’umanità (UNESCO).
Il territorio presenta profonde differenziazioni sia sul piano sociale che economico. La realtà
economica è costituita da piccoli esercenti e botteghe artigiane e impiegati nel settore terziario,
in prevalenza pubblico. Si registrano forme emergenti di povertà, famiglie problematiche,
degrado abitativo, il permanere di retaggi di cultura mafiosa e la crescente, ma ancora limitata,
presenza di immigrati. Alto il tasso di disoccupazione, che sommato alla forte concentrazione
della popolazione residente a Monreale centro, aggrava i fenomeni di disagio sociale e di
emarginazione.
Il contesto socio-ambientale in cui opera l’istituto si rivela carente di stimoli culturali, di
spazi e strutture significative di aggregazione (gruppi, centri sociali, volontariato,
associazionismo giovanile), di agenzie formative esterne alla scuola. L’utenza scolastica riflette
il contesto socio-economico di appartenenza ed è caratterizzato, in genere, da famiglie
monoreddito di livello medio-basso.
Sull’evoluzione dei modelli di socializzazione e di apprendimento dei minori, rilevante è il
peso esercitato dalla cultura familiare, non sempre in grado di riconoscere l’importanza
dell’acquisizione dei vari gradi di scolarità in quanto fondamentale strumento atto a garantire,
da adulti, la piena cittadinanza. Tutto ciò si traduce in un impoverimento dei percorsi di crescita
e nell’aumento del rischio di marginalità sociale.
3
Negli anni si è accentuata la demotivazione di una parte dei genitori alla partecipazione
attiva alla vita sociale dentro la scuola, nei cui confronti taluni mostrano atteggiamenti di
diffidenza, opposizione, scarsa collaborazione o delega vanificando, in alcuni casi, l’azione
educativo-didattica posta in essere, in quanto non vengono condivisi i valori educativi con la
scuola.
Negli ultimi anni, l’inserimento del nostro Istituto nell’ambito delle scuole collocate in “aree a
rischio” ha permesso di attivare interventi mirati soprattutto al recupero di alunni tendenti
all’abbandono e quindi a rischio dispersione. Purtroppo, l’impoverimento dei fondi destinati al
FIS ha impedito di realizzare ulteriori iniziative formative da inserire nel POF, limitando l’offerta
formativa aggiuntiva dell’Istituto.
L’istituto gode del riconoscimento da parte del territorio e il trend delle sue iscrizioni è stabile,
con crescita continua; inoltre collabora con le forze dell’ordine, con società private di servizi e
con le EE.LL, anche se la mancanza di risorse economiche condiziona pesantemente l’attuazione
di progetti di miglioramento sia di tipo strutturale-logistico che educativo. La scarsa erogazione
di fondi per le spese di funzionamento e manutenzione provoca un continuo deterioramento di
arredi scolastici, porte, infissi interni ed esterni.
Proficui sono i rapporti con le altre scuole del territorio con le quali l’istituto Veneziano ha formato
delle reti.
L’I.C. è costituito da 4 plessi ubicati in località diverse del territorio monrealese: la sede centrale,
dove vengono ospitate sette sezioni della Scuola Secondaria di primo grado, si trova nel centro
della cittadina e, proprio per questo, risente direttamente delle interferenze di un contesto
sociale più variegato che negli ultimi anni ha visto aumentare fenomeni di emarginazione
economica, culturale e sociale; la Scuola Primaria, la scuola dell’Infanzia e due sezioni della
Scuola Secondaria di primo grado si trovano nella frazione di Aquino, che negli ultimi anni ha
subito una rapida espansione urbanistica, non accompagnata da un adeguato sviluppo dei servizi
e delle strutture.
Nella sede centrale e in uno dei plessi di Aquino la scuola è dotata di palestre coperte che in
orario pomeridiano sono aperte al territorio per attività sportive per bambini/ragazzi nella fascia
età 6/15 anni.
Grazie ai finanziamenti PON FESR e FSE la scuola ha dotato la sede centrale di 2 nuove aule di
informatica e ha dato in comodato d’uso ad ogni docente in organico un notebook per il lavoro
didattico e per il registro elettronico. Alquanto obsoleta e non adeguata ai bisogni risulta invece
la dotazione informatica nei plessi distaccati; è carente la dotazione di strumenti didattici (LIM),
anche a causa dei diversi furti subiti dalla scuola negli ultimi anni. La scuola prevede di
incrementare la dotazione LIM per ogni classe partecipando al prossimo bando di progettazione
FESR “Ambienti per l’apprendimento”.
Tipologia degli allievi
Gli alunni che frequentano l’istituto, nei suoi tre ordini, appartengono ad una fascia di età
compresa tra i 3 anni (scuola dell’infanzia) e i 14 anni (scuola del primo ciclo).
Il nucleo familiare è composto prevalentemente da entrambi i genitori, anche se vi sono casi di
famiglie mono-genitoriali. I modelli educativi familiari non sempre sono adeguati ai bisogni
formativi degli allievi che evidenziano spesso ritmi di vita irregolari e disorganizzati nella
conciliazione dei tempi di riposo e di svago con quelli di studio.
Tra la popolazione scolastica si registra, soprattutto nella scuola secondaria di 1° grado, la
presenza di allievi poco motivati alle attività culturali e formative (lettura, cinema, teatro,
musica); sociali (volontariato, partecipazione, associazione); ludiche (gioco individuale, di
gruppo, viaggi). Più forte si rivela la motivazione alle attività sportive. Nei rapporti sociali, i
ragazzi meno motivati e socialmente più deprivati spesso si adeguano alla volontà del gruppo e
non sanno assumere atteggiamenti responsabili rispetto alle regole. Pur coltivando relazioni
amicali singole o di gruppo, inoltre, non sono in grado di lavorare in maniera cooperativa, né di
elaborare e proporre progetti. In situazioni di studio e/o di lavoro incontrano difficoltà:
4
1) a tradurre le informazioni ricevute in azioni coerenti alla situazione di apprendimento;
2) a prefigurarsi gli esiti dello studio in termini di risultati;
3) a reimpiegare le competenze acquisite in ambito scolastico, in contesti diverse.
Bisogni degli allievi
Dall’analisi del contesto socio-economico, culturale e formativo, nonché della tipologia
degli alunni dell’Istituto, risultano particolarmente urgenti i seguenti bisogni:
Avere punti di riferimento, oltre a quelli familiari, capaci di trasmettere valori, in una
società sempre più vuota di modelli concreti e prodiga di messaggi spesso fuorvianti;
Sentirsi accettato e valorizzato per quello che si è, con i propri pregi e difetti, i propri
limiti, che sono espressione dell’unicità di ogni persona;
Considerare la scuola come luogo di crescita personale e sociale, dove incontrarsi e porre
in essere relazioni sane ed improntate al rispetto reciproco;
Utilizzare gli strumenti comunicativi in modo funzionale ai diversi contesti e destinatari;
Elaborare un personale progetto di vita finalizzato ad una costruttiva manifestazione delle
proprie abilità e capacità e quindi un positivo inserimento sociale in qualità di “cittadino
attivo”.
Sezione 1.1 – Risorse professionali
La scuola è dotata delle seguenti risorse professionali:
SCUOLA INFANZIA
Insegnante/i sezione monte ore
sez.
Plesso
1 SCIORTINO/
A 25 “P.P.PUGLISI”
2 CAMARDA B 25 “P.P.PUGLISI”
3 BONURA/
FIDANZA (SP. H)
C 25 “P.P.PUGLISI”
4 PALAZZO D 25 “J. D.AMBROSIO”
5 GIANCONTIERI E 25 “J. D.AMBROSIO”
6 GIURINTANO F 25 “J. D.AMBROSIO”
7 MODICA G 25 “P.P.PUGLISI”
8 MODICA S./
SAVERINO
(I.R.C.)
TUTTE “P.P.PUGLISI” e “J. D.AMBROSIO”
SCUOLA PRIMARIA
CLASSE I^ sez. A CLASSE I^ sez. B
5
Insegnant
e
disciplina monte
ore
Insegnante disciplina monte
ore
1 SIRCHIA Italiano
Inglese
Arte
8h
1h
1h
1
SIRCHIA Matematica
Scienze
7h
2h
2 RISPETTA Matematica
Scienze
7h
2h
2 RISPETTA Italiano
Inglese
Arte
8h
1h
1h
3 CACIOPPO Motoria
Musica
STORIA
Geografia
1h
1h
2h
2h
3 DI
GREGORIO
Motoria
Musica
STORIA
Geografia
1h
1h
2h
2h
4 SAVERINO Religione 2h 4 SAVERINO Religione 2h
CLASSE II^ sez. A CLASSE II^ sez. B
Insegnante disciplina monte
ore
Insegnante disciplina monte
ore
1 DI
MARTINO
Italiano
Arte
8h
1h
1 IGNOFFO Italiano
Inglese
8h
2h
2 IGNOFFO Matematica
Scienze
Inglese
6
2
2
2 DI MARTINO Matematica
Scienze
Arte
6h
2h
1h
3 CACIOPPO Motoria
Musica
Storia
Geografia
1
1
2
2
3 DI
GREGORIO
Motoria
Musica
Storia
Geografia
1h
1h
2h
2h
4 SAVERINO Religione 2 4 SAVERINO Religione 2h
CLASSE III^ sez. A CLASSE III^ sez. B
Insegnant
e
disciplina monte
ore
Insegnante disciplina monte
ore
1 GENTILE Italiano
Arte
Inglese
7h
1h
3h
1 GENTILE Matematica
Scienze
6h
2h
6
2 MODICA Matematica
Scienze
6h
2h
2 MODICA Italiano
Inglese
Arte
7h
3h
1h
3 CACIOPPO Motoria
Musica
Storia
Geografia
1h
1h
2h
2h
3 DI
GREGORIO
Motoria
Musica
Storia
Geografia
1h
1h
2h
2h
4 SAVERINO Religione 2h 4 SAVERINO Religione 2h
CLASSE IV^ sez. A CLASSE IV^ sez. B
Insegnant
e
disciplina monte
ore
Insegnante disciplina monte
ore
1 INZINSOL
A
Italiano
Inglese
7h
3h
1 INZINSOLA Italiano
Inglese
7h
3h
2 MADONIA Matematica
Scienze
Musica
6h
2h
1h
2 MADONIA Matematica
Scienze
Musica
6h
2h
1h
3 CENTONZE Storia
Geografia
Immagine
Motoria
2h
2h
1h
1H
3 CENTONZE Storia
Geografia
Immagine
Motoria
2h
2h
1h
1h
4 SAVERINO Religione 2h 4 SAVERINO Religione 2h
CLASSE V^ sez. A CLASSE V^ sez. B
Insegnant
e
disciplina monte
ore
Insegnante disciplina monte
ore
1 LA
MANTIA
Italiano
Matematica
7h
6h
1 LA MANTIA Matematica 6h
2 NORCIA Arte
Inglese
1h
3h
2 NORCIA Italiano
Storia
Geografia
Inglese
7h
2h
2h
3h
3 RALLO Musica
Motoria
Geografia
Storia
Scienze
1h
1h
2h
2h
2h
3 RALLO Scienze
Motoria
Arte
Musica
2h
1h
1h
1h
4 SAVERINO Religione 2h 4 SAVERINO Religione 2h
7
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
A043 - LETTERE
docente classe disciplina monte ore
1 GIGLIO 3 D ST 2
1 D ITA + ST + GEO 6 + 2 + 2
2 D ITA 6
2 CIPITI’ 2 I ITA 6
1 I ITA + ST + GEO 6 + 2 + 2
3 B GEO 2
3 CASSARA’ 1 B ITA + ST + GEO 6 + 2 + 2
3 B ST 2
2 B ITA 6
4 TERZO 1 H ITA 6
2 G ITA + ST + GEO 6 + 2 + 2
3 D GEO 2
5 LO PICCOLO 3 C ITA + ST + GEO 6 + 2 + 2
2 C ITA 6
2 A GEO 2
6 GUARDI’ 3 A ITA + ST 6 + 2
2 A ITA + ST 6 + 2
2 B GEO 2
7 SCIARRATTA 1 F ITA + ST + GEO 6 + 2 + 2
2 F GEO 2
3 F ITA 6
8 TERMINI 1 E ITA + ST + GEO 6 + 2 + 2
3 E ITA 6
2 F ST 2
9 LA BRUZZO 1 A ITA + ST + GEO 6 + 2 + 2
3 A GEO 2
3 D ITA 6
10 CAMPANELLA 2 B ST 2
1 C ITA + ST + GEO 6 + 2 + 2
3 B ITA 6
11 PANNO 3 I ITA + ST + GEO 6 + 2 + 2
2 F ITA 6
2 I ST 2
12 CARADONNA 2 E ITA + ST + GEO 6 + 2 + 2
3 E ST + GEO 2 + 2
3 F ST + GEO 2 + 2
13 PILLITTERI 2 I GEO 2
3 G ITA + ST + GEO 6 + 2 + 2
1 G ITA 6
14 BALDACCHINO 3 H ITA + ST + GEO 6 + 2 + 2
2 D ST + GEO 2 + 2
1 G ST + GEO 2 + 2
15 LI MANNI 2 H ITA + ST + GEO 6 + 2 + 2
1 H ST + GEO 2 + 2
2 C ST + GEO 2 + 2
A059 - SCIENZE MATEMATICHE
docente classi disciplina monte ore
1 LUNARDO 1 A MAT + SC 4 + 2
2 A MAT + SC 4 + 2
3 A MAT + SC 4 + 2
8
2 RINICELLA 1 B MAT + SC 4 + 2
2 B MAT + SC 4 + 2
3 B MAT + SC 4 + 2
3 RASA 1 C MAT + SC 4 + 2
2 C MAT + SC 4 + 2
3 C MAT + SC 4 + 2
4 VENTURELLA 1 D MAT + SC 4 + 2
2 D MAT + SC 4 + 2
3 D MAT + SC 4 + 2
5 SCHILLACI 1 E MAT + SC 4 + 2
2 E MAT + SC 4 + 2
3 E MAT + SC 4 + 2
6 MESSINA 1 F MAT + SC 4 + 2
2 F MAT + SC 4 + 2
3 F MAT + SC 4 + 2
7 CACCAMO 1 G MAT + SC 4 + 2
2 G MAT + SC 4 + 2
3 G MAT + SC 4 + 2
8 LA SCALA 1 H MAT + SC 4 + 2
2 H MAT + SC 4 + 2
3 H MAT + SC 4 + 2
9 RIBAUDO 1 I MAT + SC 4 + 2
2 I MAT + SC 4 + 2
3 I MAT + SC 4 + 2
A245 - FRANCESE
docente classi disciplina monte ore
1 GIURINTANO CORSO A FRANCESE
6
CORSO B FRANCESE
6
CORSO D FRANCESE
6
2 AGNELLO CORSO F FRANCESE
6
CORSO E FRANCESE
6
CORSO C FRANCESE
6
3 FODERA’ II sez. G FRANCESE
2
4 GERACI
I e III sez. G FRANCESE 4
A 345 - INGLESE
docente classi disciplina monte ore
1 SEGRETO CORSO A INGLESE
9
CORSO B INGLESE 9
2 SALEMI CORSO C INGLESE 9
CORSO I INGLESE 9
3 RUNDO CORSO D INGLESE 9
9
CORSO G INGLESE 9
4 VITRANO CORSO E INGLESE 9
CORSO F INGLESE 9
5 DI MITRI CORSO H INGLESE 9
A445 - SPAGNOLO
docente classi disciplina monte ore
1 PIAZZA CORSO H SPAGNOLO 6
CORSO I SPAGNOLO 6
A028 - ED. ARTISTICA
docente classi disciplina monte ore
1 TRIPI CORSO D ED. ARTISTICA 6
CORSO G ED. ARTISTICA 6
potenziamento ED. ARTISTICA 6
2 LAZZARINO CORSO E ED. ARTISTICA 6
CORSO F ED. ARTISTICA 6
CORSO I ED. ARTISTICA 6
3 VIRGA CORSO A ED. ARTISTICA 6
CORSO B ED. ARTISTICA 6
potenziamento ED. ARTISTICA 6
4 CANGEMI CORSO C ED. ARTISTICA 6
CORSO H ED. ARTISTICA 6
potenziamento ED. ARTISTICA 6
A033 - ED. TECNICA
docente classi disciplina monte ore
1 CALDARELLA CORSO E ED. TECNICA 6
CORSO F ED. TECNICA 6
CORSO I ED. TECNICA 6
2 ODDO F. CORSO A ED. TECNICA 6
CORSO B ED. TECNICA 6
CORSO D ED. TECNICA 6
3 GIUTTARI CORSO C ED. TECNICA 6
CORSO G ED. TECNICA 6
CORSO H ED. TECNICA 6
A032 - ED. MUSICALE
docente classi disciplina monte ore
1 ODDO R. CORSO C ED. MUSICALE 6
CORSO G ED. MUSICALE 6
CORSO H ED. MUSICALE 6
2 CIGNA CORSO A ED. MUSICALE 6
CORSO B ED. MUSICALE 6
CORSO I ED. MUSICALE 6
3 RUBINO CORSO D ED. MUSICALE 6
CORSO E ED. MUSICALE 6
10
CORSO F ED. MUSICALE 6
A030 - SC. MOTORIE
docente classi disciplina monte ore
1 TRIPOLINO CORSO B SC. MOTORIE 6
CORSO D SC. MOTORIE 6
CORSO H SC. MOTORIE 6
2 CAPUTO CORSO A SC. MOTORIE 6
CORSO C SC. MOTORIE 6
CORSO G SC. MOTORIE 6
3 VALENZA CORSO E SC. MOTORIE 6
CORSO F SC. MOTORIE 6
CORSO I SC. MOTORIE 6
R. C.
docente classi disciplina monte ore
1 SALA CORSI A, B,
C, I, E, F
R.C. 18
2 SCIORTINO AL. CORSO D, H,
II e III G
R.C. 8
3 MANISCALCO I G R.C. 1
STRUMENTO MUSICALE
docente classi disciplina monte ore
1 GANGICHIODO
(MILAZZO)
CORSO C PIANOFORTE 18
2 NAPOLITANO
(MAZZAMUTO)
CORSO C VIOLINO 18
3 BUTTITTA
(GIAMBERTONE)
CORSO C CHITARRA 18
4 RANDO CORSO C PERCUSSIONI 18
Organico potenziato
A fronte di tale richiesta, per l’anno in corso (2016/17) sono stati assegnati:
n.2 unità scuola primaria
n. 1 unità A028 Scuola Secondaria di primo grado
Cattedre di SOSTEGNO
docente monte ore Ordine di scuola
La scuola al momento della presentazione del fabbisogno dell’organico potenziato aveva richiesto
le seguenti aree di potenziamento in ordine di preferenza:
- Potenziamento umanistico
- Potenziamento Scientifico
- Potenziamento laboratoriale
- Potenziamento linguistico
- Potenziamento motorio - Potenziamento artistico e musicale
11
1 FIDANZA
25 Infanzia
2 SEDDIO 25 Infanzia
3 CAMPANELLA C. 22 Primaria
4 CAUSA 22 Primaria
5 DI LIBERTO 22 Primaria
6 LINO 22 Primaria
7 BURGIO 18 Secondaria
8 COCCHIARA 18 Secondaria
9 CORSO 9 Secondaria
10 DI MATTEO 18 Secondaria
11 FEDERICO 18 Secondaria
12 GIORDANO 18 Secondaria
13 GULLO 18 Secondaria
14 ORLANDO 18 Secondaria
15 SQUADRITO 18 Secondaria
16 TAORMINA 18 Secondaria
17 VIOLA 18 Secondaria
Sono stati attivati i seguenti ruoli:
Funzioni strumentali
AREA 1
Funzione 1 – Area 1 Funzione 1 - Gestione e Valutazione del POF - Prove Invalsi -
Gestione RAV e piano di miglioramento
Prof.ssa Lucina Guardì
AREA 2
Funzione 2 - Referente SPP
Prof. Claudio Burgio
Funzione 3 – - Sostegno al lavoro dei docenti e del personale ATA - TIC
Prof. Giovanni Pillitteri
AREA 3
Funzione 4– Interventi e servizi per gli studenti; Orientamento, continuità,
tutoraggio, prevenzione della dispersione scolastica
Prof.sse Li Manni Maria Luisa- Lo Piccolo Francesca
AREA 4
12
Funzione 5– Interventi e servizi per gli studenti - Viaggi d’istruzione e visite guidate
(scuola primaria e infanzia)
Ins. Inzinsola Loredana
Collaboratori del D.S
Prof. Salvatore D’angelo (collaboratore vicario)
Prof.ssa Anna Adriana Lunardo
Responsabili plessi
Ins. Anna Bonura (Infanzia)
Ins. Angela Norcia (Primaria)
Prof.ssa Elke Termini (secondaria di primo grado)
Supporto alla Responsabile plesso primaria: ins. Giovanni Ignoffo
Referenti
- Educazione alla legalità : prof.ssa Francesca Panno
- Ambiente e salute: prof.sse Rosa Maria Ribaudo/Anna Caccamo
- Prove Invalsi : prof.ssa Lucina Guardì
- Servizio H: prof.sse Maria Maddalena Giordano-Ivana Taormina ( BES-DSA)
- Biblioteca: prof.sse: Campanella Rosaria- Cassarà Angela
- Progettazione FESR e FSE: prof. La Scala
Comitato di valutazione
DS: prof.ssa Beatrice Moneti
Componente docenti: proff. Francesco Oddo, Roberto Oddo, Ida Di Martino
Componente genitori: sigg. Eugenio Benvenuto, Angela Quartararo
Membro esterno: (Ds Luigi Caracausi)
Personale amministrativo e ausiliario
DSGA: dott.ssa Francesca Venturella
Assistenti amministrativi (n. 5): Luisa Celesia, Rosaria Patellaro, Luigia Lo Verso, Giovannni
Madonia, Crocifissa Lo Presti.
Collaboratori Scolastici (n. 13):
- N. 7 unità - Sede: Sigg. Caravella Antonio, Campanella Salvatore, Lo Biundo Rocco,
Parisi Francesco, Spinnato Pietro, Tarallo Marcello, Tumminello Francesco Paolo.
- N 4 unità - Aquino Plesso “A. Leto Borsellino”: Sigg: Daidone Salvatore, Iraci Maria,
Sciortino Cristoforo, Soresi Leonardo.
- N 1 unità - Aquino Plesso “J. D’Ambrosio”: Sig: Governale Giuseppe
- N.1 unità - Aquino Plesso “Padre Pino Puglisi”: sig.ra Romanotto Teresa
13
Sezione 1.2 Fabbisogno di organico
a. Posti comuni e di sostegno
Scuola infanzia e primaria
Annualità Fabbisogno per il triennio
Posto
comune
Posto di
sostegno
Scuola
dell’infanzia
a.s. 2016-
17:
11 1*
a.s. 2017-
18:
11 3*
a.s. 2018-
19:
11 ?*
Scuola
primaria
a.s. 2016-
17:
12 6*
a.s. 2017-
18:
12 6*
a.s. 2018-
19:
12
?*
*La dotazione dell’organico docenti su posto comune e su sostegno con relativo monte
ore è subordinata alle richieste di iscrizione e, nel caso del sostegno, al riconoscimento
del livello di gravità (art.3 c.3 L. 104).
Scuola secondaria di primo grado
Classe di
concorso/sostegno
a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19
A043 15 cattedre 15 cattedre 15 cattedre
A059 9 cattedre 9cattedre 9cattedre
A0245 2 cattedre+6ore 2 cattedre + 6
ore
A0345 4 cattedre+9ore 4cattedre+9
ore
A0445 12 ore 14 ore 16 ore
A028 3 cattedre 3 cattedre 3 cattedre
A033 3 cattedre 3 cattedre 3 cattedre
A032 3 cattedre 3 cattedre 3 cattedre
A030 3 cattedre 3 cattedre 3 cattedre
Religione Cattolica 1 cattedra+9 ore
Strumento musicale 4 cattedre 4 cattedre 4 cattedre
Sostegno 16 cattedre
b. Posti per il potenziamento
Tipologia n. docenti Motivazione
Posto comune primaria 2 Vedi sez 2.1 del presente
piano
14
Posto comune A043 2 Vedi sez 2.1 del presente
piano
Posto comune A059 oppure
A033
2 Vedi sez 2.1 del presente
piano
Posto comune A028 1 Vedi sez 2.1 del presente
piano
Posto comune A032 1 Vedi sez 2.1 del presente
piano
Posto comune A345 1 Vedi sez 2.1 del presente
piano
c. Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei
parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015.
Tipologia n.
Assistente amministrativo
5
Collaboratore scolastico
13
15
Sezione 1.3 Risorse strutturali
La scuola dispone delle seguenti risorse strutturali
SEDE CENTRALE
N. 2 aule informatica (una per piano)
Centro Risorse e Documentazione
n. 3 televisori
n. 2 videoregistratori
n. 1 lettore dvd
n. 1 videocamera digitale
lavagna luminosa
n. 1 fotocamera digitale
proiettore per diapositive
audiovisivi
strumenti musicali
videoproiettore
n. 3 PC portatili
n. 2 fotocopiatrici
n. 1 fax
ciclostile elettronico
n. 2 LIM
palestra coperta
sala professori
laboratorio scientifico
laboratorio artistico
biblioteca
auletta laboratorio H e servizio psicopedagogico
aula speciale esterna
SEDE AQUINO
N. 1 aula informatica con LIM
fax
n. 20 PC portatili
palestra coperta
sala professori
Spazi esterni
Laboratorio mobile di informatica
SEDI FONDO PASQUALINO
Sala mensa
Televisore
Videoregistratore
cassa amplificata con relativo microfono
Fotocopiatrice
Fax Giochi infanzia
16
Sezione 1.4 Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali
L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla concreta
attribuzione dei finanziamenti:
Infrastruttura/
attrezzatura
Motivazione Fonti di finanziamento
Dotazione LIM per
ogni classe
Messa in sicurezza di
tutti i plessi scolastici
Vedi sez. 2.1 del presente piano MIUR – FESR – FSE
MIUR – USR – EE.LL.
Impianti
antiintrusione per i
plessi staccati di
Aquino
Vedi sez. 2.1 del presente piano MIUR – USR – EE.LL.
Sezione 2 – Identità strategica
2.1 Priorità fissate per il servizio di istruzione e formazione nel triennio di riferimento
Partendo dall’analisi del RAV si fissano per il triennio le seguenti priorità relative al miglioramento
degli esiti degli studenti:
- Risultati scolastici (Migliorare le competenze nella lingua italiana, nelle lingue straniere e
nell’ambito logico-matematico nella Scuola Primaria e Secondaria di primo grado);
- prevenire fenomeni di abbandono/dispersione;
- Risultati nelle prove standardizzate nazionali (Migliorare la performance e ridurre la
variabilità tra le classi);
- Competenze chiave e di cittadinanza (Migliorare le competenze sociali e civiche;
sviluppare l’etica della responsabilità e dell’autonomia e il senso della legalità).
Sono previste, inoltre, attività curricolari, di ampliamento dell’offerta educativa e di formazione
del personale per sviluppare i seguenti obiettivi formativi prioritari (legge 107, art.1, comma 7)
in coerenza anche alla richiesta dell’organico di potenziamento:
a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento
all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante
l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning (CLIL);
b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia
dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e
dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati
operanti in tali settori;
d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la
valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo
tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura
dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri;
e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità,
della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;
f) alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;
17
g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita
sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione
alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica;
i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e di
bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio
degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati
anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio
e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo
studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della
ricerca il 18 dicembre 2014;
p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli
studenti.
Sezione 3– Curricolo dell’istituto
3.1 Organizzazione didattica
Sede Centrale : VIA Kennedy, n. 2
CAP. 90046 CITTA’: MONREALE PROV. PA
Tel. e Fax: 091/6404455 (Segreteria)- 091/6407760 (Presidenza)
CODICE FISCALE: 97165120821
E-MAIL: [email protected]
SITO INTERNET: www.icsveneziano.it
Plessi staccati Aquino:
Scuola dell’Infanzia: Plesso “J. D’Ambrosio” e Nuovo Plesso intitolato a “Beato Padre Pino Puglisi”
- Fondo Pasqualino – Aquino - Monreale - Telefono 091/6407759
Scuola Primaria e Scuola Secondaria di Primo grado (sezioni E –F): Plesso intitolato a “Agnese
Leto Borsellino” - via Aquino – Monreale - Telefono 091/6407096
TEMPO SCUOLA
Scuola infanzia
Sette sezioni a tempo ridotto (25 ore) dalle 8,00 alle 13,00 dal lunedì al venerdì;
Scuola Primaria
Due corsi completi (A e B) con curricolo di 27 ore settimanali con orario distribuito su 5 giorni
dal lunedì al venerdì:
3 giorni dalle 8,05 alle 13,05 (lunedì, mercoledì, venerdì);
2 giorni dalle 8,05 alle 14,05 (martedì e giovedì)
Scuola Secondaria di I grado
Tutte le 9 sezioni per un totale di 27 classi, con curricolo di 30 ore settimanali per 24 classi e di
33 ore per le tre classi dell’indirizzo musicale, con orario distribuito su 5 giorni dal lunedì al
venerdì
dalle 8,05 alle 14,05
n. 2 rientri pomeridiani
per l’indirizzo musicale, per l’indirizzo sportivo e tecnologico (dalle 14,25 alle 18,30 con
orario differenziato/individualizzato)
Corso C ad indirizzo musicale
Corsi A-B-C-D-E-F: Francese seconda lingua comunitaria
Corsi H-I + prima sez. G (dall’a.s. 2017/18): Spagnolo seconda lingua comunitaria…
18
Articolazione attività Scuola dell’Infanzia
8,00 - 8,30 Ingresso e accoglienza Gioco libero, socializzazione
8,30-9,30 Il cerchio del mattino La routine: conta, appello, calendario,
conversazione libera e guidata
9,30-9,50 Attività di vita pratica Uso dei servizi igienici preparazione
alla merenda
9,50 - 10,30 La merenda
10,30 - 12,00 Attività libere e guidate Attività grafiche, manipolative, ascolto
di storie, drammatizzazioni, attività
psico-motorie, attività di intersezione
12,00-12,30 Attività di vita pratica Riordino dei giochi e dei materiali,
pulitura degli utensili
12,45-13,00 Uscita sezz.
Curricolo Scuola Primaria
MONTE ORE SETTIMANALE: 27 ORE
Classe
Prima
Classe
Seconda
Classi Terze,
Quarte e
Quinte
ITALIANO 8 8 7
STORIA 2 2 2
GEOGRAFIA 2 2 2
MATEMATICA 7 6 6
SCIENZE 2 2 2
INGLESE 1 2 3
ARTE 1 1 1
MUSICA 1 1 1
SCIENZE MOTORIE 1 1 1
RELIGIONE 2 2 2
Curricolo Scuola Secondaria di Primo Grado
MONTE ORE SETTIMANALE: 30 ore
33 ore Corso ad indirizzo musicale
19
ITALIANO 6 ore
STORIA 2 ore
GEOGRAFIA 2 ore
MATEMATICA 4 ore
SCIENZE 2 ore
INGLESE 3 ore
SECONDA LINGUA
COMUNITARIA
2 ore
ARTE ED IMMAGINE 2 ore
MUSICA 2 ore
TECNOLOGIA 2 ore
SCIENZE MOTORIE E
SPORTIVE
2 ore
RELIGIONE 1 ora
STRUMENTO MUSICALE 3 ore
20
3.2 Finalità educative della scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo
Profilo del bambino al termine della scuola dell’Infanzia e dello studente al termine della scuola
del primo ciclo.
Traguardi attesi in termini di competenze e di obiettivi di apprendimento.
(rispetto alle indicazioni nazionali 2012 e ai sensi del DPR n.89/2009)
STRUTTURA DEL CURRICOLO
FINALITA’ EDUCATIVE
FINALITA’ EDUCATIVE
Scuola dell’Infanzia Scuola del Primo ciclo
Primaria e Secondaria di Primo Grado
COMPETENZE CHIAVE EUROPEE
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
CAMPI D’ESPERIENZA DISCIPLINE
NUCLEI FONDANTI
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
21
MAPPA DEI CURRICOLI
COMPETENZE CHIAVE DI
CITTADINANZA
COSTRUZIONE DI
SE’
RAPPORTO
CON LA
REALTA’
RELAZIONE CON
GLI ALTRI
COLLABORARE
E
PARTECIPARE
AUTONOMIA E
RESPONSABILITA’
COMUNICARE
IMPARARE AD
IMPARARE
PROGETTARE
RISOLVERE
PROBLEMI
ACQUISIRE E
INTERPRETAR
E
L’INFORMAZI
ONE
INDIVIDUARE
COLLEGAMENTI E
RELAZIONI
CURRICOLI DISCIPLINARI
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SEC. I GRADO
22
QUADRO CORRISPONDENZE fra
Competenze europee/Competenze chiave di cittadinanza/Campi d’esperienza / Discipline
CURRICOLO EUROPEO CURRICOLO NAZIONALE
Competenze
chiave europee
Competenze chiave di
cittadinanza
Scuola dell’infanzia Scuola primaria e secondaria di primo grado
Campi d’esperienza Aree disciplinari Discipline del curricolo
Comunicazione nella
madrelingua
Comunicare I discorsi e le parole Area linguistico
espressiva
Italiano
Lingue comunitarie
Arte e immagine
Musica
Scienze motorie
Comunicazione nelle lingue
straniere
Immagini. Suoni, colori
Consapevolezza ed
espressione culturale
Il corpo e il movimento
Competenze sociali e civiche
Agire in modo autonomo e
responsabile
Collaborare e partecipare
Comunicare
Il sé e l’altro Area storico geografica Storia
Cittadinanza e
Costituzione
Geografia
Religione
Competenza matematica e
competenze di base in
scienza e tecnologia
Acquisire e interpretare
l’informazione
Individuare collegamenti e
relazioni
Risolvere problemi
La conoscenza del
mondo
Area matematico-
Scientifico-
tecnologica
Matematica
Scienze
Tecnologia
Imparare ad imparare Imparare ad imparare
Acquisire e interpretare
l’informazione
Individuare collegamenti e
relazioni
TRASVERSALI
Competenza digitale Comunicare
Spirito di iniziativa Risolvere problemi
Progettare
23
3.3 FINALITA’ EDUCATIVE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Consolidare l’identità personale
Vivere le prime esperienze di cittadinanza
Sviluppare l’autonomia
Acquisire competenze
Profilo del bambino al termine della scuola dell’infanzia
Riconosce ed esprime le proprie emozioni, è consapevole di desideri e paure, avverte gli
stati d’animo propri e altrui.
Ha un positivo rapporto con la propria corporeità, ha maturato una sufficiente fiducia in
sé, quando occorre sa chiedere aiuto.
Manifesta curiosità e voglia di sperimentare, interagisce con le cose, l’ambiente e le
persone, percependone le reazioni ed i cambiamenti.
Condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e risorse comuni, affronta gradualmente
i conflitti e ha iniziato a riconoscere le regole del comportamento nei contesti privati e
pubblici.
Coglie diversi punti di vista, riflette e negozia significati.
Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si
esprime con una pluralità di linguaggi, utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua
italiana.
Dimostra prime abilità di tipo logico, inizia ad interiorizzare le coordinate spazio-
temporali e ad orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle
tecnologie.
Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni, formula ipotesi, ricerca
soluzioni a situazioni problematiche di vita quotidiana.
È attento alle consegne, si appassiona, porta a termine il lavoro, diventa consapevole dei
processi realizzati .
Si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione, è sensibile alla pluralità
di culture, lingue, esperienze
IL SE’ E’ L’ALTRO
Traguardi per lo
sviluppo delle
competenze
Obiettivi di apprendimento
Il bambino gioca in
modo costruttivo e
creativo con gli altri,
sa argomentare,
confrontarsi, sostenere
le proprie ragioni con
adulti e bambini.
Sviluppa il senso
dell’identità personale,
percepisce le proprie
esigenze e i propri
sentimenti, sa
esprimerli in modo
sempre più adeguato.
Sa di avere una storia
personale e familiare,
conosce le tradizioni
della famiglia, della
comunità e le mette a
confronto con altre.
Anni 3 Anni 4 Anni 5
Acquisire
autonomia fisica e
psicologica
Rafforzare
l’identità
Esprimere e
comunicare
bisogni e
sentimenti
Comunicare
attraverso il
linguaggio verbale
e non verbale
Conoscere e
rispettare le prime
regole
Partecipare alle
attività proposte
dall’adulto e dai
Rafforzare
l’autonomia,
l’identità, la stima di
sé
Riconoscere gli stati
emotivi propri ed
altrui
Comunicare
adeguatamente
Lavorare in gruppo e
darsi delle regole
Conoscere la propria
realtà territoriale
Acquisire un corretto
atteggiamento verso
differenze culturali e
religiose
Conoscere i segni
della cultura del
territorio
Sviluppare la propria identità
sociale
Rafforzare la fiducia in sé e il senso
di rispetto
Condividere le regole
Scoprire i valori come la
solidarietà, la condivisione e
l’amicizia
Condividere i valori della comunità
di appartenenza
Conoscere la propria realtà
territoriale
Esprimere con fiducia il proprio
pensiero
Riconoscere e comprendere il
punto di vista degli altri
24
IL CORPO E IL MOVIMENTO
Traguardi per lo
sviluppo delle
competenze
Obiettivi di apprendimento
Il bambino vive
pienamente la
propria corporeità,
ne percepisce il
potenziale
comunicativo ed
espressivo, matura
condotte che gli
consentono una
buona autonomia
nella gestione della
giornata a scuola.
Anni 3 Anni 4 Anni 5
Prendere
coscienza di sé,
nel movimento e
nel rapporto con
gli oggetti
Percepire e
denominare il
proprio corpo
Riconoscere la
propria identità
sessuale
Conquistare
un’autonomia
sempre più ampia
Conoscere e
denominare lo
schema corporeo
Conoscere l’uso
delle parti del
corpo più
importanti
Attivare funzioni cognitive, creative e
socializzanti nelle attività ludiche
Essere consapevoli delle differenze di
genere
Muoversi spontaneamente e/o in modo
guidato, da soli e/o in gruppo
esprimendosi in base a suoni, rumori,
musica, indicazioni
Rafforzare l’autonomia personale
Curare la propria igiene e conoscere le
regole per mantenersi in buona salute
Riflette, si confronta,
discute con gli adulti e
con gli altri bambini e
comincia e riconoscere
la reciprocità di
attenzione tra chi
parla e chi ascolta.
Pone domande sui
temi esistenziali e
religiosi, sulle diversità
culturali, su ciò che è
bene o male, sulla
giustizia, e ha
raggiunto una prima
consapevolezza dei
propri diritti e doveri,
delle regole del vivere
insieme.
Si orienta nelle prime
generalizzazioni di
passato, presente,
futuro e si muove con
crescente sicurezza e
autonomia negli spazi
che gli sono familiari,
modulando
progressivamente voce
e movimento anche in
rapporto con gli altri e
con le regole
condivise.
Riconosce i più
importanti segni della
sua cultura e del
territorio, le istituzioni,
i servizi pubblici, il
funzionamento delle
piccole comunità e
della città.
compagni più
grandi
Avviarsi alla
conoscenza della
propria realtà
territoriale
Affrontare le
nuove esperienze
in maniera
adeguata
25
Riconosce i segnali
e i ritmi del proprio
corpo, le differenze
sessuali e di
sviluppo e adotta
pratiche corrette di
cura di sé, di igiene
e di sana
alimentazione.
Prova piacere nel
movimento e
sperimenta schemi
posturali e motori, li
applica nei giochi
individuali e di
gruppo, anche con
l’uso di piccoli
attrezzi ed è in
grado di adattarli
alle situazioni
ambientali
all’interno della
scuola e all’aperto.
Controlla
l’esecuzione del
gesto, valuta il
rischio, interagisce
con gli altri nei
giochi di movimento,
nella danza, nella
comunicazione
espressiva.
Riconosce il proprio
corpo, le sue diverse
parti e rappresenta il
corpo fermo e in
movimento.
Utilizzare
intenzionalmente
il proprio corpo
Provare piacere
nel muoversi in
un contesto
creativo
Interiorizzare
semplici regole di
cura
Utilizzare i sensi
per la conoscenza
della realtà
Muoversi
spontaneamente
e/o in modo
guidato, da soli
e/o in gruppo
esprimendosi in
base a suoni,
rumori, musica
Verbalizzare
esperienze e
condividerle con i
compagni
Possedere una
buona
coordinazione
oculo- manuale
Interiorizzare e rappresentare
graficamente lo schema corporeo in
senso analitico
Controllare l’equilibrio e la velocità nel
movimento
Coordinare i movimenti del corpo
nell’ambito di coreografie
Affinare la motricità fine
26
IMMAGINI, SUONI,COLORI
Traguardi per lo
sviluppo delle
competenze
Obiettivi di apprendimento
Il bambino comunica,
esprime emozioni,
racconta, utilizzando le
varie possibilità che il
linguaggio del corpo
consente.
Inventa storie e sa
esprimerle attraverso
la drammatizzazione, il
disegno, la pittura e
altre attività
manipolative; utilizza
materiali e strumenti,
tecniche espressive e
creative; esplora le
potenzialità offerte
dalle tecnologie.
Segue con curiosità e
piacere spettacoli di
vario tipo (teatrali,
musicali, visivi, di
animazione…);
sviluppa interesse per
l’ascolto della musica e
per la fruizione di
opere d’arte.
Scopre il paesaggio
sonoro attraverso
attività di percezione e
produzione musicale
utilizzando voce, corpo
e oggetti.
Sperimenta e
combina elementi
musicali di base,
producendo semplici
sequenze sonoro-
musicali.
Esplora i primi alfabeti
musicali, utilizzando
anche i simboli di una
notazione informale
per codificare i suoni
percepiti e riprodurli.
Anni 3
Utilizzare la voce
e il corpo per
imitare,
riprodurre,
inventare suoni.
Sperimentare
diverse forme di
espressione
artistica e
multimediale.
Ascoltare e
sviluppare
interesse per
diversi stili
musicali.
Anni 4
Distinguere i vari
tipi di linguaggio.
Sperimentare
diverse forme di
espressione
artistica come
riproduzione di
elementi della
realtà
Utilizzare in modo
appropriato varie
tecniche grafico –
pittoriche –
plastiche.
Utilizzare il corpo
e la voce per
imitare, riprodurre
e inventare suoni
e rumori.
Anni 5
Conoscere, esprimere emozioni,
raccontare, usando le varie possibilità
che il linguaggio del corpo consente.
Inventare storie, drammatizzarle,
accompagnarle con semplici ritmi ed
esprimerle attraverso la pittura e
attività manipolative.
Sviluppare interesse per spettacoli
teatrali, musicali e cinematografici.
.
27
I DISCORSI E LE PAROLE
Traguardi per lo
sviluppo delle
competenze
Obiettivi di apprendimento
Il bambino usa la
lingua italiana,
arricchisce e precisa il
proprio lessico,
comprende parole e
discorsi, fa ipotesi sui
significati.
Sa esprimere e
comunicare agli altri
emozioni, sentimenti,
argomentazioni
attraverso il linguaggio
verbale che utilizza in
differenti situazioni
comunicative.
Sperimenta rime,
filastrocche,
drammatizzazioni;
inventa nuove parole,
cerca somiglianze e
analogie tra i suoni e i
significati
Ascolta e comprende
narrazioni, racconta e
inventa storie, chiede
e offre spiegazioni, usa
il linguaggio per
progettare attività e
per definirne regole.
Ragiona sulla lingua,
scopre la presenza di
lingue diverse,
riconosce e sperimenta
la pluralità dei
linguaggi, si misura
con la creatività e la
fantasia.
Si avvicina alla lingua
scritta, esplora e
sperimenta prime
forme di
comunicazione
attraverso la scrittura,
incontrando anche le
tecnologie digitali e i
nuovi media.
Anni 3 Anni 4 Anni 5
Riuscire a
comunicare e a
farsi capire sia
dall’adulto che
dai compagni.
Individuare le
caratteristiche
che differenziano
gli altri,
dell’ascoltare e
del parlare.
Esprimere le
proprie emozioni
e i propri
sentimenti.
Arricchire il
patrimonio
lessicale.
Memorizzare
semplici poesie,
filastrocche,
canzoncine.
Parlare con
compagni e adulti.
Parlare, descrivere,
raccontare con
fiducia nelle proprie
capacità espressive.
Ricostruire
verbalmente una
breve sequenza
narrativa.
Usare termini
appropriati.
Leggere immagini.
Essere fiducioso nelle proprie
capacità espressive e comunicative.
Ascoltare, comprendere, esprimere
narrazioni, fatti, eventi.
Individuare gli atti del parlare,
ascoltare, leggere e scrivere.
Inventare brevi storie.
Ascoltare rispettando tempi e
opinioni altrui.
Dialogare adeguatamente.
Esprimersi con una pronuncia
corretta e con ricchezza di vocaboli.
Memorizzare ed esporre oralmente
in maniera corretta.
28
LA CONOSCENZA DEL MONDO
Traguardi per lo
sviluppo delle
competenze
Obiettivi di apprendimento
Il bambino
raggruppa e ordina
oggetti e materiali
secondo criteri
diversi, ne identifica
alcune proprietà,
confronta e valuta
quantità; utilizza
simboli per
registrarle; esegue
misurazioni usando
strumenti alla sua
portata.
Sa collocare le azioni
quotidiane nel tempo
della giornata e della
settimana.
Riferisce
correttamente eventi
del passato recente;
sa dire cosa potrà
succedere in un
futuro immediato e
prossimo.
Osserva con
attenzione il suo
corpo, gli organismi
viventi e i loro
ambienti, i fenomeni
naturali,
accorgendosi dei loro
cambiamenti.
Si interessa a
macchine e
strumenti
tecnologici, sa
scoprirne le funzioni
e i possibili usi.
Ha familiarità sia le
strategie del contare
e dell’operare con i
numeri sia quelle
necessarie per
eseguire le prime
misurazioni di
lunghezze, pesi, e
altre quantità.
Individua le
posizioni di oggetti e
persone nello spazio,
usando termini come
avanti/dietro,
sopra/sotto,
destra/sinistra ecc..;
segue correttamente
Anni 3 Anni 4 Anni 5
Promuovere
atteggiamenti di
rispetto per
l’ambiente
Cogliere le
trasformazioni
naturali nei
confronti della
natura.
Discriminare i
colori.
Manipolare i vari
materiali
Intuire la
successione
degli eventi.
Cogliere
uguaglianza tra
forme
geometriche.
Collocare
persone e
oggetti nel
tempo e nello
spazio.
Promuovere
atteggiamenti di
rispetto per
l’ambiente
Prendere coscienza
di sé nel tempo.
Acquisire
consapevolezza
delle principali
scansioni temporali.
Individuare le
proprietà percettive
delle cose.
Intuire la
trasformazione
degli elementi.
Intuire una
sequenza numerica.
Cogliere
uguaglianze e
differenze tra forme
geometriche.
Ordinare e
raggruppare in base
ad uno o più
attributi
Verbalizzare
un’esperienza,
usando concetti di
natura topologica
Comunicare ai compagni, attraverso
testimonianze e documenti, esperienze
vissute
Formulare ipotesi
Elaborare istogrammi
Cogliere i rapporti e le relazioni tra
eventi.
Compiere esperienze di misurazioni.
Effettuare raggruppamenti e
classificazioni.
Elaborare successioni e
contemporaneità.
Collocare in tempi specifici avvenimenti
e ricorrenze.
Contare e aggiungere.
Fare previsioni
Costruire una mappa.
Negoziare una proposta.
Individuare la posizione di oggetti e
persone.
30
3.4 FINALITA’ EDUCATIVE DELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO
Profilo dell’alunno al termine della scuola del primo ciclo
Inizia ad affrontare in autonomia e con responsabilità le diverse situazioni di vita.
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti.
Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri.
Orienta le proprie scelte in modo consapevole.
Rispetta le regole condivise e collabora con gli altri.
Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
Dimostra una buona padronanza della lingua italiana.
E’ in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una
comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua
europea
Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare
dati e fatti della realtà
Affronta problemi e situazioni sulla base di elementi certi.
Si orienta nello spazio e nel tempo.
Osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.
Usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati
ed informazioni.
Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di
ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi
apprendimenti anche in modo autonomo.
Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita.
Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile.
Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui
questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del
proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà,
manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.
La Scuola Primaria mira all’acquisizione
degli apprendimenti di base, come
primo esercizio dei diritti costituzionali
La Scuola Secondaria di Primo grado
realizza l’accesso alle discipline come
punti di vista sulla realtà e come
modalità di conoscenza,
interpretazione e rappresentazione del
mondo.
Per
Promuovere il pieno sviluppo della persona
Elaborare il senso della propria esperienza
Promuovere l’alfabetizzazione di base
Promuovere la pratica consapevole della cittadinanza attiva
Promuovere l’acquisizione delle competenze base per l’apprendimento permanente
Promuovere il senso della legalità che si realizza nel dovere di scegliere e agire in modo
consapevole e responsabile
31
Dimostra originalità e spirito di iniziativa.
Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire
aiuto a chi lo chiede.
In relazione alle proprie potenzialità si impegna in campi espressivi, motori ed artistici
ITALIANO
TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA
PRIMARIA
TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO
L’alunno/a partecipa a scambi comunicativi con
compagni e docenti (conversazione, discussione,
scambi epistolari…) attraverso messaggi semplici,
chiari e pertinenti, formulati in un registro il più
possibile adeguato alla situazione.
Comprende testi di tipo diverso in vista di scopi
funzionali, di intrattenimento e/o svago, di studio,
ne individua il senso globale e/o le informazioni
principali, utilizza strategie di lettura funzionali agli
scopi.
Legge e comprende testi letterari di vario genere
appartenenti alla letteratura dell’infanzia, sia a voce
alta, con tono di voce espressivo, sia con lettura
silenziosa e autonoma, riuscendo a formulare su di
essi semplici pareri personali.
Sviluppa gradualmente abilità funzionali allo studio
estrapolando dai testi scritti informazioni su un dato
argomento utili per l'esposizione orale e la
memorizzazione, acquisendo un primo nucleo di
terminologia specifica, raccogliendo impressioni
personali e/o collettive, registrando opinioni proprie
o altrui.
Produce testi (di invenzione, per lo studio, per
comunicare) legati alle diverse occasioni di scrittura
che la scuola offre, rielabora testi manipolandoli,
parafrasandoli, completandoli, trasformandoli
(parafrasi e riscrittura).
Svolge attività esplicite di riflessione linguistica su
ciò che si dice o si scrive, si ascolta o si legge,
mostra di cogliere le operazioni che si fanno quando
si comunica e le diverse scelte determinate dalla
varietà di situazioni in cui la lingua si usa
L’alunno/a interagisce in modo adeguato in diverse
situazioni comunicative attraverso modalità
dialogiche rispettose delle idee altrui; con ciò sta
progressivamente maturando la consapevolezza
che il dialogo non solo è strumento comunicativo
ma ha anche un valore civile.
Usa la comunicazione orale per collaborare con gli
altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o
prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella
formulazione di semplici giudizi su alcuni problemi
riguardanti vari ambiti culturali e sociali.
Ascolta e comprende testi di vario tipo "diretti" e
"trasmessi" dai media, riconoscendone la fonte, il
tema, le informazioni e la loro gerarchia,
l'intenzione dell'emittente.
Espone oralmente all'insegnante e ai compagni
argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi
di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni
al computer, ecc.).
Usa manuali delle discipline o testi divulgativi
(continui, non continui e misti) nelle attività di
studio personali e collaborative, per ricercare,
raccogliere e rielaborare dati, informazioni e
concetti.
Legge testi letterari di vario tipo (narrativi,
poetici, teatrali) e comincia a costruirne
un'interpretazione, collaborando con compagni e
insegnanti.
Scrive correttamente testi di tipo diverso
(narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo,
argomentativo) adeguati a situazione, argomento,
scopo, destinatario.
Comprende e usa in modo appropriato le parole
del vocabolario di base
Conosce e applica in situazioni diverse le
conoscenze fondamentali relative al lessico, alla
morfologia, all’organizzazione logico-sintattica
della frase semplice e complessa, ai connettivi
testuali
32
INGLESE
TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO
CICLO
L’alunno/a riconosce se ha capito o no messaggi verbali orali,
chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni
date in lingua straniera dall’insegnante.
Stabilisce semplici relazioni tra elementi linguistico-
comunicativi appartenenti alla lingua materna e alla lingua
straniera.
Individua differenze culturali veicolate dalla lingua materna e
dalla lingua straniera.
Comprende semplici frasi ed espressioni di uso frequente.
Riconosce se ha capito o no semplici testi scritti, chiede
spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in
lingua straniera.
Collabora attivamente con i compagni nella realizzazione di
attività collettive o di gruppo.
Interagisce nel gioco con espressioni e frasi memorizzate in
scambi di informazioni semplici e di routine.
Descrive in termini semplici, aspetti del proprio vissuto e del
proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni
immediati.
Produce brevi testi relativi ad argomenti noti
L’alunno comprende oralmente e per
iscritto i punti essenziali di testi in lingua
standard su argomenti familiari o di studio
che affronta normalmente a scuola e nel
tempo libero.
Descrive oralmente situazioni, racconta
avvenimenti ed esperienze personali,
espone argomenti di studio.
Interagisce con uno o più interlocutori in
contesti familiari e su argomenti noti.
Legge semplici testi con diverse strategie
adeguate allo scopo. Legge testi
informativi e ascolta spiegazioni attinenti a
contenuti di studio di altre discipline.
Scrive semplici resoconti e compone brevi
lettere o messaggi rivolti a coetanei e
familiari.
Individua elementi culturali veicolati dalla
lingua materna o di scolarizzazione e li
confronta con quelli veicolati dalla lingua
straniera, senza atteggiamenti di rifiuto.
Affronta situazioni nuove attingendo al suo
repertorio linguistico; usa la lingua per
apprendere argomenti anche di ambiti
disciplinari diversi e collabora fattivamente
con i compagni nella realizzazione di
attività e progetti.
Autovaluta le competenze acquisite ed è
consapevole del proprio modo di
apprendere.
33
STORIA
TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA
PRIMARIA
TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO
L’alunno/a organizza la conoscenza,
tematizzando e usando semplici categorie.
Utilizza fonti e documenti per ricostruire
informazioni storiche.
Utilizza la linea del tempo, per collocare un
fatto o un periodo storico.
Riconosce le tracce storiche presenti sul
territorio e comprende l’importanza del
patrimonio artistico e culturale.
Collega gli aspetti fondamentali dei periodi
storici analizzati.
Conosce le società antiche e individua le
relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.
Produce semplici testi storici; comprende i
testi storici proposti; utilizza carte geo-
storiche e inizia ad usare gli strumenti
informatici con la guida dell’insegnante.
Racconta i fatti studiati e opera collegamenti e
confronti tra i periodi.
L'alunno si informa in modo autonomo su fatti e
problemi storici.
Produce informazioni storiche con fonti di vario genere –
anche digitali – e le sa organizzare in testi.
Elabora un personale metodo di studio: comprende testi
storici, ricava informazioni storiche da fonti di vario
genere
Espone oralmente le conoscenze storiche acquisite
operando collegamenti e argomentando le proprie
riflessioni.
Usa le conoscenze e le abilità per comprendere alcuni
aspetti del mondo contemporaneo
Comprende aspetti, processi e avvenimenti
fondamentali della storia italiana dalle forme di
insediamento e di potere medievali alla formazione dello
stato unitario fino alla nascita della Repubblica, anche
con possibilità di aperture e confronti con il mondo
antico.
Conosce aspetti e processi fondamentali della storia
europea.
Conosce aspetti e processi fondamentali della storia
mondiale.
Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo
ambiente.
Conosce aspetti del patrimonio culturale dell'umanità.
GEOGRAFIA
TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA
PRIMARIA
TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO
L’alunno/a si orienta nello spazio circostante e
sulle carte geografiche utilizzando riferimenti
topologici punti cardinali e coordinate
geografiche.
Si rende conto che lo spazio geografico è un
sistema territoriale, costituito da elementi fisici
e antropici legati da rapporti di connessione e
/o di interdipendenza.
Utilizza il linguaggio della geo-graficità per
interpretare carte geografiche e per realizzare
semplici schizzi cartografici e carte tematiche.
Ricava informazioni geografiche da una
pluralità di fonti (cartografiche e satellitari,
fotografiche, artistico-letterarie).
Conosce e localizza i principali ambienti
geografici, fisici e antropici dell’Italia.
Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di
diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate
geografiche; sa orientare una carta geografica a grande
scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi.
Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie
attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento,
elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi
informativi geografici per comunicare efficacemente
informazioni spaziali.
Riconosce nei paesaggi europei e mondiali,
raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi
fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e
architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da
tutelare e valorizzare.
Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e
lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di
azioni dell'uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale
geografiche.
34
MATEMATICA
TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA
PRIMARIA
TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO
L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo
scritto e mentale con i numeri naturali e sa
valutare l’opportunità di ricorrere ad una
calcolatrice.
Descrive e classifica figure in base a
caratteristiche geometriche.
Percepisce e rappresenta forme, relazioni e
strutture che si trovano in natura o che sono
state create dall’uomo, utilizzando in particolare
strumenti per il disegno geometrico ed i più
comuni strumenti di misura
Affronta i problemi con strategie diverse e si
rende conto che, in molti casi, coesistono più
soluzioni.
Risolve problemi, procedendo coerentemente e
correttamente nella risoluzione e spiegando a
parole il procedimento seguito.
Utilizza rappresentazioni di dati adeguate in
situazioni significative, per ricavare
informazioni.
Costruisce ragionamenti e sostiene le proprie
tesi, grazie ad attività laboratoriali, alla
discussione e alla manipolazione di modelli.
Riconosce situazioni di incertezza, ne parla
utilizzando un lessico appropriato e offre una
prima quantificazione
L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i
numeri razionali, ne padroneggia le diverse
rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e
il risultato di operazioni.
Riconosce e denomina le forme del piano e dello
spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni
tra gli elementi.
Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per
ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni.
Riconosce e risolve problemi in contesti diversi
valutando le informazioni e la loro coerenza.
Spiega il procedimento seguito, anche in forma
scritta, mantenendo il controllo sia sul processo
risolutivo, sia sui risultati.
Confronta procedimenti diversi e produce
formalizzazioni che gli consentono di passare da un
problema specifico a una classe di problemi.
Produce argomentazioni in base alle conoscenze
teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare i concetti di
proprietà caratterizzante e di definizione).
Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e
controesempi adeguati e utilizzando concatenazioni di
affermazioni; accetta di cambiare opinione
riconoscendo le conseguenze logiche di una
argomentazione corretta.
Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano
cartesiano, formule, equazioni, ...) e ne coglie il
rapporto col linguaggio naturale.
Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi,
…) si orienta con valutazioni di probabilità.
Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla
matematica attraverso esperienze significative e ha
capito come gli strumenti matematici appresi siano utili
in molte situazioni per operare nella realtà.
35
SCIENZE
TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA
PRIMARIA
TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO
L’alunno ha capacità operative, progettuali e
manuali, che utilizza in contesti di esperienza-
conoscenza per un approccio scientifico ai
fenomeni.
Fa riferimento in modo pertinente alla realtà, e
in particolare all’esperienza che fa in classe, in
laboratorio, sul campo, nel gioco, in famiglia, per
dare supporto alle sue considerazioni e
motivazione alle proprie esigenze di chiarimenti.
Impara a identificarne anche da solo gli elementi,
gli eventi e le relazioni in gioco senza banalizzare
la complessità dei fatti e dei fenomeni.
Si pone domande esplicite e individua problemi
significativi da indagare a partire dalla propria
esperienza, dai discorsi degli altri, dai mezzi di
comunicazione e dai testi letti.
Con la guida dell’insegnante e in collaborazione
con i compagni, ma anche da solo, formula
ipotesi e previsioni, osserva, registra, classifica,
schematizza, identifica relazioni
spazio/temporali, misura, utilizza concetti basati
su semplici relazioni con altri concetti,
argomenta, deduce, prospetta soluzioni e
interpretazioni, prevede alternative, ne produce
rappresentazioni grafiche e schemi di livello
adeguato.
Analizza e racconta in forma chiara ciò che ha
fatto e imparato.
Ha atteggiamenti di cura, che condivide con gli
altri, verso l’ambiente scolastico in quanto
ambiente di lavoro cooperativo e finalizzato, e di
rispetto verso l’ambiente scoiale e naturale, di
cui conosce e apprezza il valore.
Ha cura del proprio corpo con scelte adeguate di
comportamenti e di abitudini alimentari.
L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e
all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne
immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai
problemi, utilizzando le conoscenze acquisite.
Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di
fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure
appropriate e a semplici formalizzazioni.
Riconosce nel proprio organismo strutture e
funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è
consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti.
Ha una visione della complessità del sistema dei
viventi e della sua evoluzione nel tempo; riconosce
nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e
piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti
ambientali.
È consapevole del ruolo della comunità umana sulla
Terra, del carattere finito delle risorse, nonché
dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di
vita ecologicamente responsabili.
Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della
storia dell’uomo.
Ha curiosità e interesse verso i principali problemi
legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo
scientifico e tecnologico
36
TECNOLOGIA
TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA
PRIMARIA
TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO
L’alunno esplora e interpreta il mondo fatto
dall’uomo, individua le funzioni di una semplice
macchina, usa oggetti e strumenti
coerentemente con le loro funzioni e acquisisce
i fondamentali principi di sicurezza.
L’alunno legge i fenomeni naturali e artificiali;
rileva alcuni aspetti dell’impatto che l’uomo ha
sull’ambiente;
L’alunno utilizza in modo consapevole le
tecnologie:
Usa le nuove tecnologie e i linguaggi
multimediali per sviluppare il proprio lavoro in
più discipline, per presentarne i risultati e per
potenziare le proprie capacità comunicative.
Utilizza strumenti informatici e di comunicazione
in situazioni significative di gioco e di relazione
con gli altri;
L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i
principali sistemi tecnologici e le relazioni con gli esseri
viventi e gli elementi naturali;
Conosce i principali processi di trasformazione di
risorse e di produzione di beni e riconosce le diverse
forme di energia coinvolte;
Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di
uso comune ed è in grado di classificarli e descriverne
le funzioni in relazione alle forme, alla struttura e ai
materiali;
Progetta e realizza rappresentazioni grafiche
utilizzando elementi del disegno tecnico o altri
linguaggi multimediali;
Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi e tabelle,
informazioni di vario genere, in modo da esprimere
valutazioni;
Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni
tecniche, per eseguire in maniera metodica e razionale
compiti operativi complessi anche collaborando e
cooperando con i compagni.
MUSICA
TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA
PRIMARIA
TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO
L’alunno/a esplora, discrimina ed elabora
eventi sonori dal punto di vista qualitativo,
spaziale e in riferimento alla loro fonte.
Gestisce diverse possibilità espressive della
voce, di oggetti sonori e strumenti musicali,
imparando ad ascoltare se stesso e gli altri;
fa uso di forme di notazione analogiche o
codificate
Articola combinazioni timbriche, ritmiche e
melodiche, applicando schemi elementari; le
esegue con la voce, il corpo e gli strumenti,
ivi compresi quelli della tecnologia
informatica; le trasforma in brevi forme
rappresentative.
Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani
strumentali e vocali appartenenti a generi e
culture differenti.
Riconosce gli elementi linguistici costitutivi di
un semplice brano musicale, sapendoli poi
utilizzare anche nelle proprie prassi
esecutive; sa apprezzare la valenza estetica
e riconoscere il valore funzionale di ciò che si
fruisce; applica varie strategie interattive e
L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di
esperienze musicali attraverso l’esecuzione e
l’interpretazione di brani strumentali e vocali
appartenenti a generi e culture differenti.
E’ in grado di ideare e realizzare, anche attraverso
l’improvvisazione o partecipando a processi di
elaborazione collettiva, messaggi musicali, nel confronto
critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale.
Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali
riconoscendone i significati, anche in relazione alla
propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-
culturali.
Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le
proprie esperienze musicali.
37
descrittive (orali, scritte, grafiche) all’ascolto
di brani musicali, al fine di pervenire a una
comprensione essenziale delle strutture e
delle loro funzioni, e di rapportarle al
contesto di cui sono espressione, mediante
percorsi interdisciplinari.
ARTE E IMMAGINE
TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA
PRIMARIA
TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO
L’alunno/a utilizza gli elementi grammaticali di
base del linguaggio visuale per osservare,
descrivere e leggere immagini statiche (quali
fotografie, manifesti, opere d’arte e messaggi in
movimento).
Legge gli aspetti formali di alcune opere d’arte e
oggetti di artigianato provenienti da altri paesi
diversi dal proprio.
Conosce i principali beni artistico-culturali presenti
nel proprio territorio e mette in atto pratiche di
rispetto e salvaguardia.
Utilizza le conoscenze sul linguaggio visuale per
produrre e rielaborare in modo creativo le
immagini attraverso molteplici tecniche di
materiali e di strumenti diversificati (grafico-
espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi
e multimediali).
L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla
base di un’ideazione e progettazione originale,
applicando le conoscenze e le regole del linguaggio
visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e
materiali differenti anche con l’integrazione di più
media e codici espressivi.
Padroneggia gli elementi principali del linguaggio
visivo, legge e comprende i significati di immagini
statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di
prodotti multimediali.
Legge le opere più significative prodotte nell’arte
antica, medievale, moderna e contemporanea,
sapendole collocare nei rispettivi contesti storici,
culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di
immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in
paesi diversi dal proprio.
Riconosce gli elementi principali del patrimonio
culturale, artistico e ambientale del proprio territorio
e è sensibile ai problemi della sua tutela e
conservazione.
Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e
multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato.
SCIENZE MOTORIE
TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA
PRIMARIA
TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO
L’alunno acquisisce consapevolezza di sé
attraverso la percezione del proprio corpo.
Acquisisce la padronanza degli schemi motori e
posturali sapendosi adattare alle variabili spaziali
e temporali.
Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per
comunicare ed esprimere i propri stati d’animo,
anche attraverso la drammatizzazione e le
esperienze ritmico-musicali.
Sperimenta una pluralità di esperienze che
permettono di conoscere e apprezzare molteplici
discipline sportive
Sperimenta, in forma semplificata e
progressivamente sempre più complessa, diverse
gestualità tecniche.
Comprende all’interno delle varie occasioni di
gioco e di sport il valore delle regole e
l’importanza di rispettarle, nella consapevolezza
che la correttezza ed il rispetto reciproco sono
aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni
esperienza ludico-sportiva.
Si muove nell’ambiente di vita e di scuola
rispettando alcuni criteri di sicurezza per sé e per
L’alunno è consapevole delle proprie competenze
motorie sia nei punti di forza che nei limiti.
Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite
adattando il movimento in situazione.
Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del
linguaggio motorio per entrare in relazione con gli
altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi
(fair – play) come modalità di relazione quotidiana e
di rispetto delle regole.
Riconosce, ricerca e applica a se stesso
comportamenti di promozione dello “ star bene” in
ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione.
Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri.
È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi
responsabilità e di impegnarsi per il bene comune
38
gli altri.
Riconosce alcuni essenziali principi relativi al
proprio benessere psicofisico.
RELIGIONE
TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA
PRIMARIA
TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO
L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati
fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i
contenuti principali del suo insegnamento alle
tradizioni dell’ambiente in cui vive; riconosce il
significato cristiano del Natale e della Pasqua,
traendone motivo per interrogarsi sul valore di
tali festività nell’esperienza personale, familiare
e sociale.
Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per
cristiani ed ebrei e documento fondamentale
della nostra cultura, sapendola distinguere da
altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre
religioni; identifica le caratteristiche essenziali di
un brano biblico, sa farsi accompagnare
nell’analisi delle pagine a lui più accessibili, per
collegarle alla propria esperienza.
Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue
la specificità della proposta di salvezza del
cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità
di coloro che credono in Gesù Cristo e si
impegnano per mettere in pratica il suo
insegnamento; coglie il significato dei
Sacramenti e si interroga sul valore che essi
hanno nella vita dei cristiani.
L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa
interrogarsi sull’assoluto, cogliendo l’intreccio tra
dimensione religiosa e culturale. Sa interagire con
persone di religione differente, sviluppando un’identità
accogliente, apprezzando il rapporto tra il “credo”
professato e gli usi e costumi del popolo di
appartenenza, a partire da ciò che osserva nel proprio
territorio.
Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali
della storia della salvezza, della vita e
dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle
origini, gli elementi fondamentali della storia della
Chiesa e li confronta con le vicende della storia civile
passata e presente elaborando criteri per una
interpretazione consapevole.
Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli,
preghiere, riti, ecc.), ne individua i frutti e le tracce
presenti a livello locale, italiano ed europeo, imparando
a fruirne anche in senso estetico e spirituale.
Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e vi
riflette in vista di scelte di vita progettuali e
responsabili, si interroga sul senso dell’esistenza e la
felicità, impara a dare valore ai propri comportamenti,
relazionandosi in maniera armoniosa con se stesso,
con gli altri, con il mondo che lo circonda.
39
3.5 Iniziative di arricchimento e di ampliamento curricolare
Anno scolastico 2016/17
1. Area della progettazione educativa e didattica:
- Accoglienza;
- Salute e sicurezza;
- Legalità;
- Continuità e orientamento;
- Ambiente;
- Gruppo sportivo studentesco.
Attività di recupero di Italiano, Matematica e Inglese finanziate con i fondi per le
scuole collocate in aree a rischio per l’anno 2016.
ORDINE Orario/Periodo Destinatari TITOLO
Docente
responsabile
Secondaria
Extracurriculare
Ottobre-
Novembre
Alunni classi
III e II ( 13)
Laboratorio di
Italiano
Prof.ssa F.
Panno
Secondaria
Extracurriculare
Ottobre-
Novembre
Alunni classi
III e II (10
+10)
2 Laboratori di
Matematica
Prof.ssa A.
Lunardo
Prof.ssa R.
Ribaudo
Secondaria
Extracurriculare
Ottobre-
Novembre
Alunni classi
III e II (10)
Laboratorio di
Inglese
Prof.ssa I.
Taormina
Progetti in orario extracurriculare / curriculare a costo zero
ORDINE Orario/Periodo Destinatari TITOLO
Docente
responsabile
Primaria Curriculare
Scuola
Primaria
Lo sport in classe
(in collaborazione
con il CONI)
Personale
esterno del CONI
Secondaria Extracurriculare
Ottobre- Maggio
Alunni classi
I-II-III
Attività Sportiva Prof. B. Tripolino
Secondaria Extracurriculare
Alunni classi
I-II-III
Giochi matematici
Tutti Curriculare
Ottobre -Maggio
Alunni:
Infanzia
V A e B
primaria
I B, E, F
Secondaria
Le stanze della
narrazione
Prof.ssa Angela
Cassarà
40
Secondaria Curriculare
Dicembre -Maggio
Alunni classi
III
Educazione alla
corporeità e
affettività
Prof. Giovanni
Pillitteri
Progetti in orario extracurriculare finanziati con il FIS
ORDINE Orario/Periodo Destinatari TITOLO
Docente
responsabile
Primaria
Secondaria
Extracurriculare
Novembre- Maggio
Alunni scuola
Primaria e
Secondaria
Canto Corale Prof. Li Manni, Lo
Piccolo e
Mazzamuto
Esperto esterno
Pupella
Secondaria Extracurriculare
Febbraio- Maggio
( 20 ore )
Alunni classi
III
Alfabetizzazione
latina “Carpe
diem”
Prof.ssa Guardì
Progetti in orario extracurriculare / curriculare a carico delle famiglie
ORDINE Orario/Periodo Destinatari TITOLO
Docente
responsabile
Secondaria Extracurriculare
Alunni classi
I-II-III
Corso di inglese
finalizzato al
conseguimento
della
certificazione
Cambridge
Prof.ssa R.
Segreto
41
2.Area del potenziamento
Triennio 2016/17- 2017/18-2018/19
La stesura completa dei seguenti progetti si trova nel piano di miglioramento
Progetto n.1 “L’ITALIANO PER TUTTI”
Priorità Rav Migliorare le competenze nella lingua italiana nella scuola primaria e
secondaria di Primo grado;
Migliorare le competenze in ambito digitale;
Prevenire fenomeni di abbandono/dispersione.
Migliorare la perfomance e ridurre la variabilità tra le classi nelle prove
standardizzate nazionali.
Obiettivi formativi Legge
107, art.1 comma 7
(Sez.2.1)
a; d ;i; p
Destinatari Gruppi di alunni della scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado
Risorse umane 1 docente area linguistica- organico di potenziamento
1 docente di scuola Primaria - organico di potenziamento
Docenti dei consigli di classe e interclasse
Docente Referente Prove Invalsi
Progetto n.2 “Calcoli…amo”
Priorità Rav Migliorare le competenze nell’ambito logico matematico nella scuola
primaria e secondaria di Primo grado;
Migliorare le competenze in ambito digitale;
Prevenire fenomeni di abbandono /dispersione.
Migliorare la perfomance e ridurre la variabilità tra le classi nelle prove
standardizzate nazionali.
Obiettivi formativi Legge
107, art.1 comma 7
(Sez.2.1)
b; d; i ;p
Destinatari Gruppi di alunni della scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado
Risorse umane 1 docente area scientifica- organico di potenziamento
1 docente di scuola Primaria - organico di potenziamento
Docenti dei consigli di classe e interclasse
Referente Prove Invalsi
Progetto n. 3 “Colori e note”
Priorità Rav Prevenire fenomeni di abbandono/dispersione
Migliorare le competenze sociali e civiche.
Sviluppare l’etica della responsabilità e dell’autonomia e il senso di
legalità.
Obiettivi formativi Legge
107, art.1 comma 7
(Sez.2.1)
c; d ;e; i; l; p
Destinatari Gruppi di alunni della scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado
Risorse umane 2 docenti area artistico-musicale - organico di potenziamento
Docenti dei consigli di classe e interclasse
Operatore psicopedagogico
Progetto n.4 “Are you ready to …?”
Priorità Rav Migliorare le competenze nelle lingue straniere;
Migliorare le competenze in ambito digitale;
Prevenire fenomeni di abbandono /dispersione.
Obiettivi formativi Legge
107, art.1 comma 7
(Sez.2.1)
a; d;;p
Destinatari Gruppi di alunni della scuola Secondaria di Primo Grado
Risorse umane 1 docente area linguistica organico di potenziamento
Docenti dei consigli di classe
42
In relazione all’organico di potenziamento assegnato per l’anno scolastico
2016/17 saranno realizzate le seguenti attività.
ORDINE Priorità RAV Destinatari TITOLO
Docente
responsabile
Primaria
Extracurriculare
Ottobre-
Maggio
Migliorare le
competenze nelle
lingue straniere
Prevenire fenomeni di
abbandono /dispersione
15 alunni
delle classi
V
Listen and play Ins. Drago
Primaria
Extracurriculare
Ottobre-
Maggio
Migliorare le
competenze nella lingua
italiana e nell’ambito
logico matematico
Prevenire fenomeni di
abbandono/dispersione.
Migliorare la
perfomance e ridurre la
variabilità tra le classi
nelle prove
standardizzate
nazionali.
Alunni
delle classi
II-III-IV
Recupero
/potenziamento
Italiano e
Matematica
Secondaria
Extracurriculare
Ottobre-
Maggio
Prevenire fenomeni di
abbandono Prevenire
fenomeni di abbandono
/dispersione.
Migliorare le
competenze sociali e
civiche.
Sviluppare l’etica della
responsabilità e
dell’autonomia e il
senso di legalità.
Alunni
classi III e
II ( da 15 a
25)
Mosaico e
scultura
Prof.ssa
Maria Grazia
Cangemi
Secondaria
Extracurriculare
Ottobre-
Maggio
Prevenire fenomeni di
abbandono Prevenire
fenomeni di abbandono
/dispersione.
Migliorare le
competenze sociali e
civiche.
Sviluppare l’etica della
responsabilità e
dell’autonomia e il
senso di legalità.
Alunni
classi III,
II, I ( da
15 a 25)
Laboratorio di
pittura, collage
materico e
decoupage
Prof.ssa
Amalia Tripi
43
Secondaria
Curriculare
Ottobre-
Maggio
Prevenire fenomeni di
abbandono Prevenire
fenomeni di abbandono
/dispersione.
Migliorare le
competenze sociali e
civiche.
Sviluppare l’etica della
responsabilità e
dell’autonomia e il
senso di legalità.
2 gruppi di
6 alunni
Laboratorio
Artistico
Prof.
Giampiero
Virga
3.6 Azioni della scuola in relazione ai Bisogni Educativi Speciali e area dell’integrazione
La scuola pone particolare attenzione ai casi di difficoltà di apprendimento dovuti a BES o DSA e adotta
moduli di sostegno di recupero per ogni disciplina, con l’obiettivo di colmare il gap di competenze fra la
scuola primaria e secondaria. Tali interventi prevedono azioni specifiche (percorsi educativi individualizzati)
per garantire il recupero delle abilità e favorire l’inclusività. Il monitoraggio dei percorsi, che tiene conto
delle diverse esigenze ed attitudini, comprende tutto il corso dell’anno scolastico.
AREA DELL’INTEGRAZIONE
Opportunità educative e percorsi didattici per gli alunni diversamente abili
PIANO DI INTERVENTO
Il nostro Istituto, in tutti e tre gli ordini di scuola, ha recepito le direttive contenute nella legge quadro
sull’integrazione (legge 5 febbraio 1992, n. 104) e si adopera, con gli strumenti in suo possesso e con la
professionalità acquisita dai suoi operatori, per garantire il diritto pieno all’integrazione scolastica,
occupandosi delle problematiche relative all’integrazione di alunni diversamente abili, che presentano
difficoltà di apprendimento dovute a lesioni fisiche o a svantaggio socio/culturale.
L’integrazione dell’alunno svantaggiato, del resto, si coniuga con la necessità di guidare l’intera classe alla
scoperta della diversità come valore, che si concretizza nell’accettazione dell’altro per quello che è.
L’inserimento scolastico dei soggetti svantaggiati, tuttavia, da solo, non è sufficiente: è necessario
rimuovere tutti quegli ostacoli, di natura fisica, cognitiva e relazionale, di cui parla l’articolo 3 della
Costituzione, che impediscono di fatto il raggiungimento di una vera uguaglianza tra i cittadini.
Solo attraverso un lento e quotidiano impegno, teso alla rimozione dei suddetti ostacoli, si può favorire un
equilibrato sviluppo di tutte le potenzialità umane, ma ciò comporta la necessità di definire chiari obiettivi
psicomotori, cognitivi e socio/affettivi; programmare e attuare adeguate attività didattiche rivolte non solo
al singolo alunno portatore di handicap, ma all’intero gruppo classe e a gruppi eterogenei di diverse classi.
Il nostro convincimento è che l’intervento con l’alunno disabile non può essere diverso, specifico, settoriale
ed emarginante ma, per quanto possibile, deve essere integrato con quello della classe, del resto, ha
trovato conferma nei risultati positivi ottenuti dai nostri insegnanti, nei precedenti anni scolastici.
FASI DELL’INTERVENTO
a) ANAMNESI
Per avere un quadro sufficientemente chiaro, è necessario, in un primo momento, ricostruire la storia
personale del bambino: il tipo di disabilità e le sue conseguenze, causa ed età di insorgenza della disabilità,
evoluzione psico-cognitiva, presenza o meno di altri disturbi, consapevolezza o meno del proprio stato. Si
potrà così delineare così il profilo dell’alunno, ma ciò sarà possibile soltanto dalla lettura del certificato
medico, dal colloquio con il personale della ASL e con la famiglia.
44
Ulteriori dati saranno desunti dall’osservazione reale del comportamento relazionale del bambino: dalla
sua modalità di rapportarsi con gli altri, se ricerca la loro compagnia o se tende ad isolarsi, se accetta
l’aiuto dell’insegnante oppure lo rifiuta, se assume comportamenti particolari, che potrebbero denotare uno
stato d’ansia, di insicurezza, di timore, d’apatia, di aggressività.
Saranno, infine, predisposte delle prove che permetteranno di capire che cosa il bambino sa fare e che
cosa non sa fare, dove incontra maggiori difficoltà e dove si sente più motivato. In base ai risultati di tali
prove si potrà predisporre un piano di intervento adeguato alle capacità del bambino ed in grado di sfruttare
le sue potenzialità. Tale piano sarà redatto congiuntamente dal personale insegnante curricolare e di
sostegno, con la partecipazione degli operatori psico-pedagogici, in collaborazione con i genitori e gli
operatori indicati dalla ASL.
b) PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
Sulla base dei dati ottenuti durante l’anamnesi, si formula e si stila un piano educativo/didattico
individualizzato, elaborato collegialmente da tutti i docenti coinvolti nel progetto di intervento
individualizzato e dall’équipe medico-psico-pedagogica. Per quanto riguarda i contenuti e le attività
specifiche, ciascun Consiglio di classe stilerà un progetto individualizzato per ogni alunno. Per far ciò, come
detto precedentemente, si dedicherà un primo periodo all’osservazione sistematica, che fornirà gli elementi
indispensabili per fissare gli obiettivi da raggiungere e le modalità di realizzazione.
Per ogni alunno, pertanto, si rileveranno:
il tipo di disabilità presente;
l’ambiente di provenienza;
i prerequisiti e le conoscenze possedute nonché le potenzialità da sviluppare;
il gruppo classe in cui l’alunno in difficoltà è inserito e le interazioni con esso;
si verificheranno le conoscenze acquisite negli anni precedenti osservando e rilevando eventuali
evoluzioni e possibili involuzioni.
Gli alunni in difficoltà seguiranno le varie discipline, ciascuno in relazione alle proprie capacità, i
contenuti saranno semplificati al massimo per facilitare l’apprendimento. Quando sarà necessario, si
ricorrerà al progetto educativo individualizzato/differenziato.
Per quanto riguarda le metodologie didattiche, queste saranno adeguate al tipo di handicap di ogni alunno
e si baseranno sulle seguenti caratteristiche:
concretezza;
ogni contenuto sarà impostato partendo dal vissuto e dall’esperienza personale dell’alunno.
c) INSERIMENTO
L’alunno svantaggiato è inserito in una classe, con altri compagni, per favorire la socializzazione, la
collaborazione, l’autocontrollo e il senso di responsabilità. Egli dunque, a pieno titolo, diventa parte
integrante della classe e sarà affiancato da un docente di sostegno che, in compresenza con i docenti di
classe, si adopererà a favorire l’integrazione e la partecipazione dell’alunno alle diverse attività, nonché a
portare avanti la programmazione, calibrata sulle sue reali capacità.
d) MOMENTO DI STUDIO SEPARATO
Per favorire il processo di apprendimento diversificato rispetto ai compagni della classe, per stimolare
all’impegno, per potenziare l’attenzione e la riflessione personale, per far acquisire un metodo di lavoro
corretto, anche se differente, ci saranno momenti dell’attività didattica in cui si favorirà il rapporto diretto
singolo alunno/docente di sostegno.
VERIFICHE E VALUTAZIONE
Le verifiche saranno costruite ed effettuate sulla base di osservazioni sistematiche, facendo ricorso
ai seguenti strumenti:
prove oggettive e soggettive di accertamento;
test e questionari;
45
elaborati scritto/grafici;
manipolazioni e costruzioni di oggetti utili, concreti e semplici.
La valutazione, che non sarà mai rigida ma flessibile, terrà conto del ritmo di apprendimento individuale,
della situazione di partenza, delle reali capacità dell’alunno e delle condizioni sociali e ambientali.
Per quanto concerne i criteri di valutazione per gli alunni che seguono la programmazione semplificata,
saranno identici a quelli della classe, mentre per gli alunni con un progetto educativo
individualizzato/differenziato, si seguiranno dei criteri di valutazione personalizzati e decisi dal Consiglio di
classe.
3.7 Linee metodologiche e modalità di monitoraggio delle attività anche in termini di
orientamento degli alunni/degli studenti nella prosecuzione del percorso di studi
I criteri che guidano l’azione didattica dei docenti fanno riferimento alle Indicazioni per il Curricolo 2012,
al RAV d’Istituto e al Piano di Miglioramento:
Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni;
Intervenire nei riguardi delle diversità (porre l’attenzione alle diversità legate alle differenze nei
modi di apprendimento, ai livelli di apprendimento raggiunti, alle specifiche inclinazioni e ai
personali interessi, a particolari stati emotivi e agli alunni disabili);
Favorire l’esplorazione e la ricerca;
Incoraggiare l’apprendimento collaborativo;
Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere/metodo di studio;
Promuovere apprendimenti significativi, in grado di veicolare contenuti culturalmente rilevanti,
motivanti e legati all’esperienza di vita dei ragazzi, tali da favorire il confronto con l’attualità,
l’integrazione tra teoria e prassi.
La scuola, fatta salva la libertà di insegnamento, adotta metodologie e strategie didattiche ed operative
che favoriscono la partecipazione dell’alunno alla ricerca ed elaborazione del proprio sapere attraverso un
processo di apprendimento personalizzato nel rispetto delle metodologie specifiche delle varie discipline e
dei sistemi simbolico- culturali dei vari campi di esperienza per garantire lo sviluppo armonico degli alunni
e il successo formativo.
La nostra proposta metodologica, quindi, prevede una interazione allievo–docente a tutti i livelli della
proposta didattica.
Azioni di monitoraggio con somministrazione di schede riferite alle competenze di cittadinanza (iniziali,in
itinere e finali)
46
3.8 Criteri e modalità di verifica e valutazione delle competenze degli studenti.
Certificazione delle competenze
Tempi
all’inizio del processo di insegnamento-apprendimento per rilevare i bisogni degli alunni
(valutazione iniziale)
durante il processo di insegnamento-apprendimento per monitorare e riorganizzare il piano di
lavoro (valutazione formativa)
alla fine del processo di insegnamento-apprendimento per accertare il raggiungimento delle
conoscenze, delle abilità, delle competenze e della crescita personale( valutazione sommativa)
Modalità
osservazioni sistematiche del lavoro del singolo e del gruppo
conversazioni/dibattiti
esercitazioni individuali e collettive
colloqui orali
prove scritte
prove pratiche
prove strutturate, semistrutturate e aperte
relazioni
ricerche
prove nazionali
autovalutazione
Criteri
acquisizione degli obiettivi d’apprendimento disciplinari rispetto ai livelli di partenza
acquisizione degli obiettivi essenziali (minimi e irrinunciabili);
partecipazione alle attività didattiche;
maturazione delle competenze disciplinari e trasversali;
livello di socialità raggiunto;
autonomia nella gestione del lavoro scolastico.
Il nostro istituto utilizza dall’anno scolastico 2014/15 i modelli di certificazione delle competenze proposti
dal MIUR (C.M 3 del 13/02/2015).
Certificazione delle competenze al termine della scuola Primaria
Profilo delle competenze
Competenze
chiave
Discipline
coinvolte Livello
1
Ha una padronanza della lingua
italiana tale da consentirgli di
comprendere enunciati, di
raccontare le proprie esperienze e
di adottare un registro linguistico
appropriato alle diverse situazioni.
Comunicazione
nella
madrelingua o
lingua di
istruzione.
Tutte le discipline,
con particolare
riferimento a:
…………………………..
47
2
È in grado di esprimersi a livello
elementare in lingua inglese e di
affrontare una comunicazione
essenziale in semplici situazioni di
vita quotidiana.
Comunicazione
nelle lingue
straniere.
Tutte le discipline,
con particolare
riferimento a:
…………………………..
3
Utilizza le sue conoscenze
matematiche e scientifico-
tecnologiche per trovare e
giustificare soluzioni a problemi
reali.
Competenza
matematica e
competenze di
base in scienza e
tecnologia.
Tutte le discipline,
con particolare
riferimento a:
…………………………..
4
Usa le tecnologie in contesti
comunicativi concreti per ricercare
dati e informazioni e per interagire
con soggetti diversi.
Competenze
digitali.
Tutte le discipline,
con particolare
riferimento a:
…………………………..
5
Si orienta nello spazio e nel tempo;
osserva, descrive e attribuisce
significato ad ambienti, fatti,
fenomeni e produzioni artistiche.
Imparare ad
imparare.
Consapevolezza
ed espressione
culturale.
Tutte le discipline,
con particolare
riferimento a:
…………………………...
6
Possiede un patrimonio di
conoscenze e nozioni di base ed è
in grado di ricercare ed
organizzare nuove informazioni.
Imparare ad
imparare.
Tutte le discipline,
con particolare
riferimento a:
…………………………...
7
Utilizza gli strumenti di conoscenza
per comprendere se stesso e gli
altri, per riconoscere le diverse
identità, le tradizioni culturali e
religiose, in un’ottica di dialogo e
di rispetto reciproco.
Consapevolezza
ed espressione
culturale.
Tutte le discipline,
con particolare
riferimento a:
…………………………...
8
In relazione alle proprie
potenzialità e al proprio talento si
esprime negli ambiti motori,
artistici e musicali che gli sono
congeniali.
Consapevolezza
ed espressione
culturale.
Tutte le discipline,
con particolare
riferimento a:
…………………………...
9
Dimostra originalità e spirito di
iniziativa. È in grado di realizzare
semplici progetti.
Spirito di
iniziativa e
imprenditorialità
.
Tutte le discipline,
con particolare
riferimento a:
…………………………...
10
Ha consapevolezza delle proprie
potenzialità e dei propri limiti.
Si impegna per portare a
compimento il lavoro iniziato da
solo o insieme ad altri.
Imparare ad
imparare.
Competenze
sociali e civiche.
Tutte le discipline,
con particolare
riferimento a:
…………………………...
11
Rispetta le regole condivise,
collabora con gli altri per la
costruzione del bene comune.
Si assume le proprie
responsabilità, chiede aiuto
quando si trova in difficoltà e sa
fornire aiuto a chi lo chiede.
Competenze
sociali e civiche.
Tutte le discipline,
con particolare
riferimento a:
…………………………...
12
Ha cura e rispetto di sé, degli altri
e dell’ambiente come presupposto
di un sano e corretto stile di vita.
Competenze
sociali e civiche.
Tutte le discipline,
con particolare
riferimento a:
…………………………...
48
13 L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche
e/o extrascolastiche, relativamente a: ……………………………
Livello Indicatori esplicativi
A – Avanzato L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando
padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e
sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni
consapevoli
B- Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie
scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le
abilità acquisite
C- Base L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando
di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare
basilari regole e procedure apprese
D- Iniziale L’alunno/a se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in
situazioni note.
Certificazione delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione
Profilo delle competenze Competenze
chiave
Discipline
coinvolte Livello
1
Ha una padronanza della lingua italiana
tale da consentirgli di comprendere
enunciati e testi di una certa complessità,
di esprimere le proprie idee, di adottare un
registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.
Comunicazion
e nella
madrelingua o
lingua di
istruzione.
Tutte le
discipline, con
particolare
riferimento a:
……………………….
..
2
Nell’incontro con persone di diverse
nazionalità è in grado di esprimersi a livello
elementare in lingua inglese e di affrontare
una comunicazione essenziale, in semplici
situazioni di vita quotidiana, in una
seconda lingua europea. Utilizza la lingua
inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Comunicazion
e nelle lingue
straniere.
Tutte le
discipline, con
particolare
riferimento a:
……………………….
..
3
Le sue conoscenze matematiche e
scientifico-tecnologiche gli consentono di
analizzare dati e fatti della realtà e di
verificare l’attendibilità delle analisi
quantitative e statistiche proposte da altri.
Il possesso di un pensiero logico-scientifico
gli consente di affrontare problemi e
situazioni sulla base di elementi certi e di
avere consapevolezza dei limiti delle
affermazioni che riguardano questioni
complesse che non si prestano a
spiegazioni univoche.
Competenza
matematica e
competenze di
base in
scienza e
tecnologia.
Tutte le
discipline, con
particolare
riferimento a:
……………………….
..
4
Usa con consapevolezza le tecnologie della
comunicazione per ricercare e analizzare
dati ed informazioni, per distinguere
informazioni attendibili da quelle che
necessitano di approfondimento, di
Competenze
digitali.
Tutte le
discipline, con
particolare
riferimento a:
49
controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.
……………………….
..
5
Si orienta nello spazio e nel tempo dando
espressione a curiosità e ricerca di senso;
osserva ed interpreta ambienti, fatti,
fenomeni e produzioni artistiche.
Imparare ad
imparare.
Consapevolezz
a ed
espressione
culturale.
Tutte le
discipline, con
particolare
riferimento a:
……………………….
..
6
Possiede un patrimonio organico di
conoscenze e nozioni di base ed è allo
stesso tempo capace di ricercare e di
procurarsi velocemente nuove
informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.
Imparare ad
imparare.
Tutte le
discipline, con
particolare
riferimento a:
……………………….
..
7
Utilizza gli strumenti di conoscenza per
comprendere se stesso e gli altri, per
riconoscere ed apprezzare le diverse
identità, le tradizioni culturali e religiose,
in un’ottica di dialogo e di rispetto
reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società.
Consapevolezz
a ed
espressione
culturale.
Tutte le
discipline, con
particolare
riferimento a:
……………………….
..
8
In relazione alle proprie potenzialità e al
proprio talento si esprime in ambiti motori,
artistici e musicali che gli sono congeniali.
Consapevolezz
a ed
espressione
culturale.
Tutte le
discipline, con
particolare
riferimento a:
……………………….
..
9
Dimostra originalità e spirito di iniziativa.
Si assume le proprie responsabilità, chiede
aiuto quando si trova in difficoltà e sa
fornire aiuto a chi lo chiede. È disposto ad
analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.
Spirito di
iniziativa e
imprenditoriali
tà.
Competenze
sociali e
civiche.
Tutte le
discipline, con
particolare
riferimento a:
……………………….
..
1
0
Ha consapevolezza delle proprie
potenzialità e dei propri limiti. Orienta le
proprie scelte in modo consapevole. Si
impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
Imparare ad
imparare.
Competenze
sociali e
civiche.
Tutte le
discipline, con
particolare
riferimento a:
……………………….
..
1
1
Rispetta le regole condivise, collabora con
gli altri per la costruzione del bene comune
esprimendo le proprie personali opinioni e
sensibilità.
Competenze
sociali e
civiche.
Tutte le
discipline, con
particolare
riferimento a:
……………………….
..
1
2
Ha cura e rispetto di sé, come presupposto
di un sano e corretto stile di vita. Assimila
il senso e la necessità del rispetto della
convivenza civile. Ha attenzione per le
funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle
diverse forme in cui questo può avvenire:
momenti educativi informali e non formali,
esposizione pubblica del proprio lavoro,
occasioni rituali nelle comunità che
frequenta, azioni di solidarietà,
manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.
Competenze
sociali e
civiche.
Tutte le
discipline, con
particolare
riferimento a:
……………………….
..
50
1
3
L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche
e/o extrascolastiche, relativamente
a: …………………………………………………………………………………………………………………………………………
Livello Indicatori esplicativi
A – Avanzato L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando
padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e
sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni
consapevoli
B- Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie
scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le
abilità acquisite.
C- Base L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando
di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare
basilari regole e procedure apprese.
D- Iniziale L’alunno/a se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in
situazioni note.
GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Voto Descrittori
10
Scrupoloso rispetto del regolamento scolastico
Comportamento maturo e propositivo nel lavoro scolastico, collaborazione con
tutti gli adulti e i compagni
Ottimi risultati nello studio
Frequenza alle lezioni assidua
9
Rispetto del regolamento scolastico
Comportamento corretto e rispettoso verso docenti, compagni e personale ATA e
partecipazione attiva alla vita scolastica
Apprezzabili risultati nello studio e nel rispetto degli impegni scolastici
Frequenza alle lezioni assidua
8
Rispetto del regolamento scolastico
Comportamento solitamente corretto e rispettoso verso docenti, compagni e
personale ATA e partecipazione positiva e costante alla vita scolastica
Adeguati risultati nello studio e nel rispetto degli impegni scolastici
Frequenza alle lezioni regolare
7
Sostanzialmente rispetta le regole della vita scolastica
Risultati scolastici non sempre adeguati
Rapporti con compagni, docenti e personale scolastico non sempre buoni
Frequenza irregolare alle lezioni (rispetto a prove ed interrogazioni)
6
Scarso rispetto del regolamento scolastico e note disciplinari/sospensioni brevi
dalle lezioni
Comportamento scorretto e irrispettoso verso docenti, compagni e personale ATA
e disturbo delle lezioni/attività scolastiche ed extrascolastiche
Mancato rispetto delle consegne
Frequenza irregolare alle lezioni (rispetto a prove ed interrogazioni)
Ha riportato provvedimenti disciplinari (ammonizioni e/o sospensioni inferiori a
15 giorni)
5
Sospensione dalle lezioni per 15 giorni
Comportamento gravemente scorretto e irrispettoso verso docenti, compagni e
personale ATA e abituale disturbo delle lezioni/attività scolastiche ed
extrascolastiche
Frequenza alle lezioni inferiore a quanto previsto dalla normativa vigente
51
REGOLAMENTO SCUOLA DELL’INFANZIA
1. La scuola dell’infanzia funziona dal lunedì al venerdì dalle ore 8:00 alle ore 13:00 (sezioni
a tempo ridotto), dalle 8:00 alle 16:00 (sezioni a tempo normale).
2. I bambini vengono lasciati dai genitori all’ingresso e vigilati dalla fiduciaria di plesso e dal
personale ATA.
3. L’orario di ingresso dei bambini va dalle ore 8:00 alle ore 8:15. Viene fatto l’obbligo
di rispettarlo.
4. L’uscita è fissata dalle ore 12:45 alle ore 13:00 (tempo ridotto), ore 15:45 –
16:00 (tempo normale).
5. In uscita i bambini vengono riconsegnati solo ai genitori o a persone da essi
espressamente autorizzate per iscritto.
6. Eccezionalmente e per validi motivi, i genitori possono ritirare i propri figli, fuori dalle
fasce orarie consentite, solo se autorizzati dal Dirigente Scolastico. Nel caso in cui vi sia
l’esigenza di richiedere l’uscita anticipata per lunghi periodi bisogna produrre motivata
richiesta in presidenza.
7. Le assenze per malattia, se hanno la durata di cinque o più giorni, al rientro a scuola
devono essere giustificate con certificato medico, in assenza del quale, il bambino non
potrà essere riammesso a scuola.
8. Non è consentito ai genitori e agli alunni d’altri ordini di scuola sostare nei locali della
scuola dell’infanzia.
9. Non è consentito sostare negli spazi antistanti l’edificio scolastico (cortili e androni).
10. Gli alunni sono tenuti a frequentare assiduamente le attività, a rispettare i compagni e
tutto il personale della scuola, ad utilizzare correttamente le strutture e i sussidi didattici,
a non arrecare danni al patrimonio della scuola. In caso d’infrazione sono previsti i
seguenti provvedimenti: comunicazione alle famiglie; risarcimento dei danni provocati.
11. Fin dai primi giorni di scuola le insegnanti devono avere a disposizione i recapiti telefonici
utili in caso di necessità; informazioni di tipo sanitario (allergie, intolleranze alimentari,
patologie particolari) debitamente certificate.
12. È possibile chiedere l’ingresso posticipato, previa comunicazione alle insegnanti, solo nel
caso in cui il bambino debba sottoporsi a visite specialistiche, pediatriche, vaccinazioni.
13. I ritardi all’ingresso (massimo fino alle ore 8:30) sono consentiti in modo eccezionale se
sono sporadici (max 3 volte) e per valide ragioni; i successivi ritardi dovranno essere
giustificati direttamente dal Dirigente scolastico. In casi diversi da questo non verrà
consentito l’ingresso a scuola a garanzia del sereno svolgersi delle attività didattiche
quotidiane.
14. Non è consentito chiedere alle insegnanti la somministrazione di farmaci ai bambini. In
caso di necessità i familiari possono presentarsi a scuola al momento necessario e
provvedere personalmente alla somministrazione degli stessi.
15. A scuola è possibile festeggiare i compleanni, purché ciò non intralci il lavoro dei
collaboratori scolastici e che la festicciola non si protragga troppo a lungo. Sono
consigliate torte semplici adatte all’ alimentazione dei bambini.
16. Quotidianamente il bambino porterà a scuola nel proprio zainetto: una bottiglietta
d’acqua, una merenda leggera (frutta, un piccolo panino farcito in modo semplice,
yogurt), da evitare prodotti di rosticceria, merende a base di frittura o simili. Se si
desidera si può aggiungere una bevanda che non sia gasata né in bottiglietta di vetro
(solo brick di cartone); una tovaglietta di cotone. Si consiglia inoltre di non appesantire
52
inutilmente lo zaino con libri, quaderni, colori ect, in quanto i bambini a scuola troveranno
tutto l’occorrente per le varie attività.
17. Il bambino deve indossare giornalmente il grembiulino e vestiti comodi senza stringhe e
abbottonature complicate che gli impediscono di provvedere autonomamente e
tempestivamente all’uso dei servizi igienici o alla pulizia personale. Per il primo periodo il
bambino può portare con sé, se lo desidera, il giocattolo o l’oggetto preferito, che in
accordo con il genitore verrà in seguito gradatamente allontanato. Da quel momento non
sarà più consentito portare a scuola alcun giocattolo da casa.
18. Non è consentito portare a scuola oggetti il cui utilizzo può risultare pericoloso (oggetti
molto piccoli, di metallo o pesanti, monete); oggetti di valore che possono rompersi o
smarrirsi; biberon o ciuccio; caramelle o dolciumi all’insaputa dell’insegnante; medicine
di qualunque genere.
REGOLAMENTO DEGLI ACCESSI
1. Nel caso in cui è ammesso l’ingresso del pubblico in orario di lezione sarà adottato un
particolare controllo sulle persone che entrano o che escono dall’ edificio. Una unità di
personale ausiliario sarà sempre in situazione di controllo della porta di accesso, per
aprire e chiudere la porta stessa, verificando chi entra e chi esce e chiedendo, se
necessario, alle persone che si presentano di dichiarare la propria identità.
2. Non deve essere consentito ad alcun estraneo, anche se autodichiaratosi genitore di
qualche alunno, di recarsi autonomamente in giro per l’edificio scolastico.
3. All’ orario stabilito per l’inizio delle lezioni il personale ausiliario chiuderà il portone e/o
il cancello.
REGOLAMENTO DELL’USCITA
1. I genitori degli alunni di scuola dell’infanzia (o altre persone delegate per iscritto) possono
accedere all’interno dell’edificio scolastico, negli orari stabiliti, per accompagnare i
bambini alle sezioni e per il prelevamento all’uscita.
2. All’uscita l’alunno deve essere prelevato da uno dei genitori, o da chi ne fa le veci, purché
maggiorenne, dietro presentazione di documento di riconoscimento e di una delega da
parte del genitore. In mancanza di un adulto a cui affidare l’alunno in uscita, la scuola
non può consentire al minore di lasciare i locali scolastici ed è tenuta ad avvisare le
autorità di pubblica sicurezza.
3. All’inizio di ogni anno scolastico, le deleghe per il ritiro degli alunni a favore di terze
persone, purché maggiorenni, dovranno essere fatte per iscritto dai genitori con
indicazione dei dati anagrafici e fotocopia della carta di identità della persona delegata.
Le deleghe dovranno essere conservate in classe in apposito cassetto, a disposizione di
tutti i docenti. I fiduciari di ciascun plesso avranno cura di stilare apposito elenco degli
alunni e delle persone delegate al ritiro, da inviare in segreteria per relativa registrazione.
Nel caso in cui si tratta di riconferme e non di nuove deleghe, le stesse dovranno essere
comunque fatte per iscritto all’inizio di ciascun anno scolastico, relativamente alla
consegna degli alunni in uscita al termine delle lezioni.
4. I genitori o i delegati al ritiro dei bambini sono tenuti alla massima puntualità dal
momento che il docente termina il proprio orario di servizio in concomitanza dell’uscita
della classe. In caso di ritardi prolungati o sistematici, saranno avvisati i Vigili Urbani o
Carabinieri mediante comunicazione da parte della Segreteria. In caso di ritardo per casi
di emergenza annunciati dal genitore o dal delegato al ritiro, il docente avrà cura di
vigilare sull’alunno per massimo 30 minuti al termine dei quali il minore sarà affidato alle
autorità competenti.
5. Per nessun motivo l’alunno può far ritorno a casa da solo o prelevato da altro minore.
53
ASSEMBLEA DI CLASSE/SEZIONE
1. L’ assemblea di classe è presieduta da un genitore eletto nel Consiglio di intersezione.
2. È convocata dal Presidente con preavviso di almeno 5 giorni. La convocazione può essere
richiesta dagli insegnanti o da un quinto delle famiglie degli alunni della sezione.
3. Il Presidente richiede per iscritto l’autorizzazione a tenere l’assemblea al Dirigente
Scolastico e provvede, anche tramite gli insegnanti, a diramare gli avvisi di convocazione,
contenenti l’ordine del giorno, alle famiglie.
4. L’ assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti.
5. Dei lavori dell’Assemblea viene redatto breve verbale, a cura di uno dei componenti.
6. Copia del verbale viene inviata alla Direzione.
7. Possono partecipare alla riunione, con diritto di parola, il D.S. e gli insegnanti di classe.
DIRITTO DI TRASPARENZA NELLA DIDATTICA
1. L’alunno ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola.
2. Il team dei docenti si farà carico di illustrare alla classe e alle famiglie il POF e recepirà
osservazioni e suggerimenti che verranno posti all’analisi e alla discussione del consiglio
di intersezione.
3. I docenti esplicitano le metodologie didattiche che intendono seguire, le modalità di
verifica e i criteri di valutazione.
4. La valutazione sarà sempre tempestiva e trasparente, nell’intento di attivare negli alunni
processi di autovalutazione che consentono di individuare i propri punti di forza e di
debolezza e quindi migliorare il rendimento.
INDICAZIONI PER I GENITORI
1. I genitori sono i responsabili più diretti dell’educazione dei propri figli e pertanto hanno il
dovere di condividere con la scuola tele importante compito.
2. Sarebbe opportuno che i genitori cercassero di:
Trasmettere ai figli il principio che la scuola è di fondamentale importanza per costruire
il loro futuro e la loro formazione personale;
Stabilire rapporti corretti con gli insegnanti, collaborando a costruire un clima di
reciproca fiducia di fattivo sostegno;
Controllare, leggere e firmare tempestivamente le comunicazioni delle insegnanti;
Partecipare con regolarità alle riunioni previste;
Favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola;
Osservare le modalità di giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite
anticipate;
Educare ad un comportamento corretto durante tutte le attività scolastiche;
3. Gli insegnanti sono disponibili ad incontri individuali, quando venga fatta esplicita richiesta
in tal senso dalla famiglia.
4. In caso di sciopero del personale, la scuola avvertirà le famiglie con apposito comunicato.
I genitori, nella giornata programmata per l’azione di sciopero, avranno cura di
accompagnare i propri figli a scuola, accertarsi della effettiva presenza dei docenti e
prendere visione delle modifiche dell’orario ed eventuali uscite anticipate. Non sempre
sarà possibile garantire il normale svolgimento delle lezioni.
5. Allo scopo di mantenere vivo e proficuo l’affiatamento tra le famiglie e la scuola, i genitori
sono invitati ad utilizzare al massimo le occasioni offerte partecipando alle assemblee di
classe/sezione ed ai colloqui individuali con i docenti nelle occasioni di ricevimento.
ACCESSO DEI GENITORI NEI LOCALI SCOLASTICI
1. Al fine di tutelare la sicurezza dei minori e di tutta la comunità scolastica, i cancelli e le
porte di ingresso alla scuola devono restare chiusi in orario scolastico; pertanto, non è
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consentita per nessun motivo la permanenza dei genitori nelle aule o nei corridoi durante
lo svolgimento delle attività educative e didattiche, fatte salve le esigenze di accoglienza.
2. Gli insegnanti, dunque, si astengono dall’intrattenersi con i genitori durante l’attività
didattica, anche per colloqui individuali riguardanti l’alunno. I genitori degli alunni possono
accedere agli edifici scolastici nelle ore destinate dai docenti al ricevimento.
3. In caso di necessità (uscita/entrata dell’alunno fuori orario, consegna materiale,
comunicazioni urgenti…) i genitori si rivolgeranno ai collaboratori scolastici che faranno da
tramite con gli insegnanti nelle classi.
4. L’ entrata di personale esterno alla scuola, anche in qualità di esperto\a , è ammessa solo
previo riconoscimento e autorizzazione del Dirigente Scolastico
DIRITTO DI ASSEMBLEA
1. I genitori degli alunni hanno diritto di riunirsi in Assemblea nei locali della scuola secondo
le modalità previste dagli articoli 12 e 15 del Testo Unico del 16 Aprile 1994, n 297.
2. Le assemblee si svolgono fuori dall’ orario delle lezioni.
3. L’ assemblea dei genitori può essere di classe, sezione, di plesso\scuola, dell’istituzione
scolastica.
VISITE DIDATTICHE-MODALITA ORGANIZZATIVE
1. Tutte le uscite didattiche sono parte integrante del “P.O.F.” e devono essere coerenti con
gli obiettivi didattici e formativi propri della scuola dell’Infanzia.
2. Le visite guidate si svolgono solo se ci sono le effettive condizioni organizzative per
realizzarle.
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ SCUOLA - FAMIGLIA - STUDENTI
(DPR 249/1998; Art. 3 DPR 21 novembre 2007, n. 235; Regolamento d’Istituto)
Il Patto Educativo di Corresponsabilità ha l’obiettivo esplicito di definire in maniera chiara e
condivisa i diritti e i doveri nel rapporto tra l’istituzione scolastica, le famiglie, le studentesse e
gli studenti. Si basa su un positivo dialogo fra tutti i soggetti coinvolti per una responsabile
crescita qualitativa tesa a garantire il successo educativo-formativo e a prevenire i disagi e gli
insuccessi.
Per questo motivo noi, come scuola, proponiamo alle componenti fondamentali della nostra
comunità un contratto, cioè un insieme di principi, di regole e di comportamenti, che ciascuno di
noi si impegna a rispettare per consentire a tutte/i di operare per una efficace realizzazione del
comune progetto educativo.
La scuola si impegna a:
- creare un clima educativo di serenità e cooperazione, che favorisca la crescita responsabile
delle/dei proprie/i studentesse/i, che educhi al rispetto delle differenze ed inclinazioni individuali,
prevenendo situazioni di disagio, di pregiudizio e di emarginazione;
- prevenire, vigilare e intervenire tempestivamente nel caso di episodi di bullismo, vandalismo e
inosservanza del divieto di fumo;
- offrire agli alunni, tramite i suoi operatori, modelli di comportamento corretto, rispettoso delle
regole, tollerante, disponibile al dialogo ed al confronto;
- promuovere e sostenere ogni iniziativa di formazione ed aggiornamento del personale;
55
- realizzare curricoli disciplinari attenti allo sviluppo delle competenze nelle nuove tecnologie e
nelle lingue straniere, nella consapevolezza di appartenere ad una dimensione europea, secondo
l’organizzazione didattico-metodologica prevista nel Piano dell’Offerta Formativa;
- garantire una valutazione trasparente;
- controllare e informare con regolarità le famiglie riguardo alla situazione scolastica delle/degli
studentesse/studenti, in merito alla frequenza, ai risultati conseguiti, alle difficoltà emerse, ai
progressi registrati nelle varie discipline, agli aspetti inerenti il comportamento e la condotta
(come esplicitato nel Regolamento d’Istituto);
- mantenere la riservatezza sui dati e le notizie riguardanti le/gli studentesse/studenti;
- garantire un ambiente salubre e sicuro;
- offrire attrezzature e sussidi didattico-tecnologici adeguati;
- raccogliere e dare risposta a pareri e suggerimenti da parte delle famiglie.
La famiglia si impegna a:
-trasmetterealle/ai proprie/i figlie/i il principio che la scuola è di fondamentale
importanza per la loro crescita responsabile, nel rispetto dei valori condivisi;
-prevenire e
segnalare situazioni critiche, fenomeni di bullismo, di vandalismo e di inosservanza del
divieto di fumo di cui dovessero venire a conoscenza;
- adottare uno stile di vita rispettoso delle regole di civile convivenza e della dignità e
dell’integrità delle persone, nel riconoscimento delle differenze di genere, cultura e religione, che
orienti i giovani verso comportamenti socialmente accettabili e condivisibili;
- sostenere le/i proprie/i figlie/i nel lavoro a scuola e a casa e assicurare la frequenza e la
puntualità alle lezioni; limitare le uscite anticipate e gli ingressi posticipati ai motivi di trasporto
documentabili e ai casi eccezionali (tutte le ore di assenza verranno registrate e computate ai
fini della validità dell’anno scolastico);
- giustificare il giorno dopo ogni assenza della/del propria/o figlia/o nell’apposito libretto delle
giustificazioni. A tal fine all’inizio dell’anno i genitori apporranno la propria firma nel registro a
tale scopo predisposto dalla scuola e compileranno personalmente le giustificazioni;
- partecipare ai momenti di incontro e confronto con la scuola (consigli di classe, riunioni,
assemblee, ecc.);
- rispondere e risarcire la scuola degli eventuali danni arrecati a cose e/o persone, derivanti da
comportamenti inadeguati delle/i proprie/i figlie/i, anche se in concorso con altre/i
studentesse/studenti;
- suggerire proposte che possano contribuire al miglioramento dell’offerta formativa.
La/Lo studentessa/studente si impegna a:
- rispettare le regole di civile convivenza, i Regolamenti della scuola, nonché la dignità e
l’integrità di tutti i soggetti operanti all’interno della comunità scolastica;
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- prevenire e segnalare situazioni critiche, fenomeni di bullismo, di vandalismo, di inosservanza
del divieto di fumo di cui dovessero venire a conoscenza;
- considerare che l’apprendimento, in un contesto appositamente strutturato e stimolante, è
occasione di crescita personale: il venire meno della costanza e dell’impegno determina il
rallentamento della propria maturazione e l’accumulo di ritardi e lacune sempre meno
recuperabili;
- tenere nei confronti del Dirigente scolastico, dei docenti, di tutto il personale e dei compagni,
atteggiamenti, abbigliamento e linguaggio, consoni al ad una corretta convivenza civile.
- prestare attenzione in classe, evitando comportamenti che possano pregiudicare la serenità e
il regolare svolgimento delle lezioni, eseguendo e consegnando con puntualità i lavori assegnati
a casa, portando sempre i libri e il materiale necessario;
- non usare il telefono cellulare (per le eventuali comunicazioni urgenti potrà essere usato il
telefono della scuola);
- tenere un comportamento consono all’ambiente scolastico, utilizzando in modo corretto
attrezzature, laboratori e sussidi didattici della scuola, osservando i dispositivi organizzativi e di
sicurezza impartiti;
- collaborare con la scuola per mantenere un ambiente di lavoro pulito, ordinato e sereno;
- rispettare gli orari, in particolare la frequenza e la puntualità alle lezioni; limitare le uscite
anticipate e gli ingressi posticipati ai motivi di trasporto documentabili e ai casi eccezionali (tutte
le ore di assenza verranno registrate e computate ai fini della validità dell’anno scolastico);
- utilizzare i momenti di incontro/confronto come momenti di crescita e riflessione comune che
possano contribuire al miglioramento della scuola, segnalando eventuali disservizi.
Sezione 4 – Organizzazione
4.1 Modello organizzativo per la didattica
Il periodo didattico è organizzato in quadrimestri.
Sono attivati i Dipartimenti disciplinari, ciascuno coordinato da un docente Referente.
E’ istituita la figura del docente animatore digitale: prof. Giovanni Pillitteri
4.2 Articolazione degli Uffici e modalità di rapporto con l’utenza
IL DIRIGENTE SCOLASTICO: Prof.ssa Beatrice MONETI
riceve nei giorni di Lunedì, Mercoledì e Venerdì: dalle ore 11.30 alle ore 13.00
LA SEGRETERIA E’ APERTA AL PUBBLICO E AGLI ALUNNI:
- Lunedì, Mercoledì e Venerdì: dalle ore 09.00 alle ore 12.00
- Mercoledì: dalle 15.00 alle 16.50
I DOCENTI REFERENTI:
ricevono settimanalmente in orario curriculare,in relazione alla disponibilità delle attività didattico-
educative.
I DOCENTI riceveranno i genitori degli alunni:
57
nei giorni e nelle ore stabiliti dai singoli docenti previa richiesta dei genitori stessi e/o su richiesta dei
docenti.
LA SCUOLA RIMANE APERTA PER ATTIVITA’ INTEGRATIVE, previste dal P.O.F.
- da Lunedì a Venerdì, dalle ore 14.30 alle ore 19.00
Il sito della scuola è il seguente: www.icsveneziano.it
Nella scuola viene utilizzato, dall’ a.s. 2013/14, il registro elettronico e le pagelle sono consultabili online.
Per favorire il processo di dematerializzazione la Dirigenza e la Segreteria utilizzano la posta elettronica
nelle comunicazioni al personale docente.
4.3 Reti e Convenzioni attivate per la realizzazione di specifiche iniziative
Nella prospettiva della continuità educativa orizzontale il nostro istituto instaura con il territorio un
rapporto improntato all'apertura e alla collaborazione, rendendo disponibili le proprie strutture per la
realizzazione di iniziative e manifestazioni di carattere culturale e sociale, di interesse educativo, proposte
da associazioni, enti, organismi a statuto culturale e legati al mondo della scuola.
- ASP: screening odontoiatrico, auxologico, visivo - Osservatorio territoriale 11 bis per la prevenzione della dispersione scolastica - Sede della REP a.s 2015/16 – rete di Educazione Prioritaria costituita dalle scuole a più alto tasso di
dispersione scolastica e marginalità sociale presenti nel territorio di Monreale - Rete CERERE costituita da tutte le istituzioni scolastiche di Monreale e l’I.C. “Armaforte di Altofonte.
4.4 Piano di Informazione e formazione relativo alla sicurezza sul posto di lavoro
(D. lgs. N. 81/08)
Il R.S.P.P. annualmente cura l’informativa al personale attraverso incontri che si svolgono nel periodo
d’inizio dell’anno scolastico e durante lo svolgimento delle varie attività curricolari ed extra curricolari
Valutate le competenze certificate del personale in organico e considerate le esigenze legate al turn over
nel triennio di riferimento si ritiene necessario attivare ciclicamente la formazione delle figure sensibili
necessarie alla scuola prevedendo la specifica formazione ai sensi della normativa vigente in tema di
sicurezza nei luoghi di lavoro.
4.5 Piano di formazione del personale docente e ATA
Valutate le priorità del Piano triennale e le esigenze formative si è previsto di organizzare il seguente piano
di formazione per il personale docente e per il personale ATA:
Attività formativa Personal
e
coinvolto
Finalità
“Didattica per competenze e
valutazione”
-potenziamento delle competenze di
base, con particolare riferimento
alla lettura e alla comprensione, alle
competenze logico-argomentative
degli studenti e alle competenze
matematiche-
-Valutazione
Docenti Priorità RAV
Obiettivi formativi Legge 107 art.1 comma 7
(vedi sezione 2.1 del presente piano)
58
4.6 Fondi strutturali europei
FESR E-1- 2014-1737 Realizzazione di ambienti dedicati per facilitare e promuovere la formazione
permanente dei docenti attraverso l’arricchimento delle dotazioni tecnologiche e scientifiche e per
la ricerca didattica degli istituti.
A-1- FESR06_POR_SICILIA-2012-1905 Dotazioni tecnologiche e laboratori multimediali per le
scuole del primo ciclo.
10.8.1 A-1 – FERSPON - SI - 2015-381 LAVORARE IN RETE
10.8.1 A-3 – FERSPON – SI – 2015 – 633 IL LABORATORIO TIC VA IN CLASSE
Verifica dell’efficacia delle attività di ampliamento/arricchimento curricolare proposte
“TIC per una scuola innovativa”
-competenze digitali e per
l’innovazione didattica e
metodologica-
Docenti e
personale
Ata
Priorità RAV
Obiettivi formativi Legge 107 art.1 comma 7
(vedi sezione 2.1 del presente piano)
“Shall we speak english?”
-competenze linguistiche-
Docenti e
personale
Ata
Priorità RAV
Obiettivi formativi Legge 107 art.1 comma 7
(vedi sezione 2.1 del presente piano)
“Una scuola sicura”
-riconoscimento e prevenzione dei
potenziali pericoli nell’ambiente di
lavoro- primo soccorso -
Docenti e
personale
Ata
Priorità RAV
Obiettivi formativi Legge 107 art.1 comma 7
(vedi sezione 2.1 del presente piano)
e D.L.vo 81/08
59
Sezione 5 – Monitoraggio
5.1 Azioni di monitoraggio
Le azioni di monitoraggio accompagneranno l’attuazione del presente piano triennale attraverso le seguenti
azioni:
- Predisposizione e somministrazione ai genitori di questionari di gradimento e di valutazione della scuola,
della sua organizzazione, delle sue strutture, del suo funzionamento e della sua offerta formativa.
- Predisposizione e somministrazione agli alunni di questionari afferenti al clima relazionale con i pari, con
gli insegnanti e gli altri operatori scolastici; all’organizzazione, alle strutture, al funzionamento e alla
didattica della scuola.
- Predisposizione e somministrazione al personale ATA e docente di questionari afferenti al clima relazionale,
l’organizzazione, il funzionamento, la didattica e i bisogni formativi.
- Analisi dei dati raccolti mediante i precedenti questionari.
- Analisi esiti successo formativo.
- Monitoraggio dell’acquisizione delle competenze chiave di cittadinanza da parte degli allievi mediante
schede di osservazione per la valutazione e la certificazione delle competenze
5.2 Verifica dell’efficacia delle attività di ampliamento/arricchimento curricolare proposte
Le azioni di monitoraggio mireranno a vagliare continuamente la realizzazione, gli esiti e soprattutto le risposte
degli alunni coinvolti, per poter eventualmente intervenire con le opportune modifiche.
Il monitoraggio avverrà in due direzioni: una per il controllo e la verifica del processo formativo e l’altra per
una riflessione e valutazione del modello progettuale e si articolerà nel modo seguente:
- Incontri tra il docente del progetto e docenti titolari del consiglio di classe per verificare la ricaduta didattica
del progetto sugli alunni coinvolti.
- Confronto tra gli esiti delle prove in itinere e finali del progetto e quelle svolte dagli alunni corsisti in orario
curricolare.
- Incontri dipartimentali volti all’aggiornamento sullo stato di avanzamento del progetto e riflessione sulle
eventuali criticità emerse.
- Questionari di gradimento da sottoporre agli alunni in itinere e alla fine del percorso.
- Analisi di eventuali proposte migliorative.
60
Allegato A
il Piano di Miglioramento
PIANO DI MIGLIORAMENTO
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “A.VENEZIANO” MONREALE
RESPONSABILE DEL PIANO D.S. Prof.ssa BEATRICE MONETI
Composizione del gruppo
Nome e cognome Ruolo nell’organizzazione
scolastica
Ruolo nel team di
miglioramento
Beatrice Moneti Dirigente Scolastico Responsabile del Piano
Francesca Venturella DSGA Responsabile amm.vo
del piano
Lucina Guardì Funzione strumentale al POF Responsabile processo di
valutazione
Giuseppina Sciarratta Docente Scuola Sec. I grado Responsabile azione di
miglioramento
Giovanni Ignoffo Docente Scuola Primaria Responsabile azione di
miglioramento
SCENARIO DI RIFERIMENTO
IL CONTESTO SOCIO-CULTURALE
L’I.C.S."A.Veneziano" opera nella città di Monreale, centro periferico rispetto alla città di
Palermo, la cui realtà economica è costituita da piccoli esercenti e botteghe artigiane e impiegati
nel settore terziario in prevalenza pubblico.
La principale ricchezza di Monreale è il suo patrimonio storico-artistico-culturale; la scuola gode
di riconoscimento da parte del territorio; il trend delle sue iscrizioni è stabile con crescita
continua.
Il livello socio-culturale delle famiglie è medio-basso; le famiglie sono poco disponibili alla
collaborazione e all'ascolto, talvolta emerge una scarsa condivisione dei valori educativi con la
scuola e una forte carenza di stimoli culturali; inoltre vi è una totale assenza di centri aggregativi
pubblici e privati per i giovani , volti a promuovere il benessere psico-fisico e la crescita culturale.
61
L’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
L’Istituto realizza e definisce il POF attraverso un’offerta formativa in termini di rimodulazione e
risistemazione del curricolo.
La valutazione interna è strutturata secondo il protocollo presente nel POF. Tale strutturazione,
conseguente alla definizione degli obiettivi di apprendimento articolati in competenze, si
scandisce in prove d’ingresso, intermedie e finali comuni, differentemente collocate nei diversi
ordini di scuola e annualità. Il protocollo dovrà prevedere un equilibrio tra elementi comuni e
spazi di autonomia per ogni docente.
La strutturazione dei laboratori è buona, tuttavia necessitano di materiale didattico specifico,
non reperito per mancanza di finanziamenti. Occorre incentivare l’uso effettivo dei laboratori da
parte dei docenti al fine di un loro concreto utilizzo nelle attività didattiche.
Il Dirigente scolastico promuove la collaborazione e la fiducia reciproca fra le varie componenti,
favorendo il lavoro in team. Infatti docenti, genitori e studenti rilevano la serenità del clima e il
rispetto delle regole, condividendo lo stile per ottenerli.
Le metodologie didattiche usate in classe dalla maggior parte dei docenti si fondano su una
didattica e pedagogia tradizionale (lezione frontale, compiti in classe, ecc.), ciò comporta
qualche difficoltà nel realizzare un dialogo educativo tra insegnanti e discenti. Alla luce di tale
criticità, un obiettivo di miglioramento sarà la qualità dell’ambiente di apprendimento, facendo
ricorso alla didattica laboratoriste e alla tecnologia innovativa e al setting formativo tra i docenti.
IL LAVORO IN AULA
Nel lavoro in aula viene posta l’attenzione alle relazioni docenti-alunni, all’ambiente di
apprendimento, ai progetti di recupero e all’utilizzo di nuove tecnologie per la didattica.
All’inizio di ogni anno scolastico, dopo la somministrazione delle prove d’ingresso e i risultati
intermedi di quadrimestre, la scuola attiverà progetti di recupero e potenziamento in coerenza
con il POF, compatibilmente con la dotazione di organico potenziato.
Gli ambienti di apprendimento si articolano in:
Aula come luogo tradizionale del “fare scuola” ; alcune aule erano provviste di LIM e
postazioni computer;
Laboratori di Sostegno e area psicomotoria;
3 Laboratori Informatica.
Un numero esiguo di docenti privilegia l’uso di tecnologie innovative nel processo di
insegnamento/apprendimento.
DESCRIZIONE DEI PROCESSI
RISULTATI VALUTAZIONE ESTERNA
CRITICITA’ INDIVIDUATE PUNTI DI FORZA E RISORSE
62
Area esiti-competenze acquisite:
Media dei valori del successo scolastico:
Sufficiente;
Ripetenze e ripetenti interni ed esterni;
Pochi incontri collegiali sugli esiti
INVALSI
Area Processi- Sviluppo professionale
delle risorse
Poca disponibilità dei docenti
all’impegno di formazione;
Ricaduta non adeguata del corso di
formazione per docenti sulle
competenze informatiche;
Assenza di adeguate attrezzature
informatiche e LIM nei plessi;
assenza di attività e-learning e didattica
Web 2.0.
Area Processi- Territorio/ Rapporti con le
famiglie
Scarsa partecipazione degli EELL alla
vita scolastica;
Scarsa partecipazione delle famiglie;
Scarsa documentazione di raccordo
interna/esterna
Le strutture edilizie e le attrezzature
interne non sempre sono di sufficiente
livello e non godono di manutenzione
adeguata.
Area Processi – Continuità e Orientamento
Necessità di incrementare le attività di
continuità e orientamento
Nel POF si evince una risistemazione e
rimodulazione del curricolo, il quale comprende
riferimenti normativi e regolamentari,
mostrando la complessità gestionale
dell’Istituto, che pone all’attenzione
progressivamente gli sviluppi delle
problematiche formative.
Le forme di valutazione interna sono
strutturate secondo un protocollo presente nel
POF: prove d’ingresso, intermedie e finali.
Particolare attenzione verrà data ai risultati dei
corsi di recupero ai fini della valutazione
complessiva finale.
Il giudizio sulle prove viene motivato e apposto
sulle prove stesse.
Nella scuola vi è un buon clima di
collaborazione e fiducia reciproca.
La definizione dei compiti e delle funzioni
amministrative risulta chiara e condivisa.
Il corpo docente e la dirigenza godono di buona
stabilità.
Gli investimenti si focalizzano sulle attività
considerate prioritarie per il miglioramento
dell’Istituto: percorsi umanistici e sociali,
recupero competenze in lingua italiana e
ambito logico-matematico, attività sportive e
musicali.
Presenza di strumentazione informatica
completa e aggiornata nel plesso di Monreale.
RISULTATI VALUTAZIONE INTERNA
(Processo di Autovalutazione)
CRITICITA’ INDIVIDUATE PUNTI DI FORZA E RISORSE
63
Area esiti-competenze acquisite
Risultati prove simulate INVALSI;
Esiti prove INVALSI anni scolastici
precedenti.
Area Processi- Sviluppo professionale
delle risorse
Disagio di un gruppo di docenti nell’uso
delle TIC;
Ridotto utilizzo di laboratori.
Il POF risponde alla vocazione territoriale. La
programmazione extracurricolare è progettata
secondo obiettivi congrui e attinenti al Piano di
Miglioramento: da un lato si potenziano le
abilità specifiche degli alunni, dall’altro si tende
a recuperare gli allievi in difficoltà.
L’orientamento si articola:
orientamento in entrata: da ottobre a
dicembre, l’istituto prende contatto con le
scuole primarie dei territori appartenenti al
bacino di utenza della scuola con incontri
preliminari con il Dirigente e i referenti e poi
con gli alunni e le famiglie. Un fine settimana è
dedicato all’open-day;
orientamento in uscita: da novembre a
febbraio, i docenti prendono contatto con gli
istituti superiori e presentano agli studenti il
ventaglio di scelte.
Organizzazione: definizione di codici e
comportamenti contenuti nel POF; procedure
standardizzate per governare processi ed
emergenze; strutturazione moduli per
interventi didattico-formativi.
Relazioni esterne: attenzione al territorio e ai
suoi bisogni; collaborazione con il sistema
territoriale scolastico in verticale e orizzontale;
collaborazione con gli EELL.
Semplificare le procedure al fine di esprimere
trasparenza ed efficacia amministrativa.
Individuare risorse umane con caratteristiche
professionali congrue con le attività da
realizzare.
Risorse materiali:
• 3 laboratori computerizzati;
• 2 LIM;
• 2 laboratori scientifici;
• 2 laboratori artistici;
• 2 palestre.
64
Linea strategica del piano
Aspetti negativi – vincoli
Frammentazione nelle competenze didattiche e
metodologiche dei docenti dei dipartimenti, nel
campo della didattica laboratoriale, delle tecniche
dell’apprendimento cooperativo e della didattica
della matematica più centrata sulla promozione di
competenze;
scarso scambio e condivisione di pratiche
didattiche, modalità di progettazione e valutazione
tra docenti.
Aspetti positivi- risorse
Nella scuola si rileva la presenza di un gruppo di
docenti innovatori molto motivato. Questo nucleo
forte è disponibile a mettere in gioco la propria
capacità riflessiva per dar senso e corpo ad una
leadership distribuita, capace di implementare
percorsi innovativi in ambito educativo/didattico.
L’idea guida dell’intervento migliorativo si basa sulla
convinzione che per promuovere il miglioramento
scolastico, incluso l’insegnamento a livello di classe,
sia necessario dar vita ad un modello di scuola
come organizzazione che apprende. Occorrerà
quindi sostenere il cambiamento migliorativo sia
con azioni sui processi primari (insegnamento e
apprendimento), sia con interventi sui processi
secondari (di tipo formativo/ organizzativo).
65
Obiettivi Strategici
1 Migliorare la conoscenza degli aspetti teorici
ed epistemologici delle discipline
2 Implementare le competenze nell’uso di
metodologie didattiche innovative e nella
progettazione, sperimentazione e
documentazione didattica.
Indicatori
1.1 Presenza dei docenti dei dipartimenti di lettere
e matematica ai gruppi di formazione/ricerca
intervento
1.2 misura del gradimento espresso dai docenti in
ordine alle azioni formative (questionario)
1.3 percentuale di docenti dei dipartimenti che
manifesta
un gradimento superiore a 60/100 dei percorsi
formativi nell’aspetto della ricaduta concreta sulle
proprie pratiche di insegnamento
1.4 percentuale di docenti che attua con costanza
i percorsi formativi proposti nella fase di
formazione/ ricerca intervento (da verificare
attraverso il registro di classe elettronico o nelle
progettazioni di classe)
1.5 percentuale dei docenti che realizza
progettazioni e documentazioni di azioni inerenti
la sperimentazione dei percorsi formativi della
ricerca intervento
1.6 numero di schede di progettazione e
documentazioni inserite nel sito.
66
2 Attuare processi organizzativi per la
promozione di una comunità di pratiche
professionali e la diffusione di una leadership
distribuita.
2.1 Progettazione e realizzazione di unità
trasversali di lavoro per competenze comuni tra
classi parallele
2.2 numero di compiti di realtà e rubriche
valutative progettati per classi parallele relativi ai
traguardi per lo sviluppo delle competenze
madrelingua e matematico tecnico scientifica
2.3 presenza di comparazioni quantitative dei
risultati degli alunni nei compiti di realtà, da
misurare attraverso rubriche valutative comuni,
per tenere sotto controllo i livelli di apprendimento
e di promozione delle competenze di cittadinanza
nelle diverse classi parallele
2.4 strutturazione di un protocollo osservativo da
parte del team per il miglioramento, per
analizzare il grado di partecipazione ai gruppi di
classi parallele e di dipartimento e la ricaduta in
termini di competenze professionali
2.5 numero di incontri non formali tra docenti
delle classi parallele, (anche utilizzando i drive di
google)
2.6 percentuale di docenti presenti ai gruppi di
lavoro
2.7 misura del gradimento espresso dai docenti in
ordine alle azioni di condivisione delle pratiche
professionali
2.8 percentuale di docenti che si avvale
costantemente dei documenti creati in comune
nella pratica educativa.
AREA ESITI DEGLI STUDENTI
PRIORITA’: Ottenere esiti omogenei e migliori nelle prove standardizzate nazionali.
AZIONI INDICATORI RISORSE UMANE
67
1. Stilare ed effettuare prove di
verifica iniziali, in itinere e
comuni per tutte le classi per
italiano e matematica, sullo
stile di quelle dell’INVALSI,
per abituarsi a modelli di
insegnamento, di
apprendimento e di
valutazione moderni e
condivisi, creando una griglia
comune di valutazione.
2. Somministrare le prove,
secondo i criteri INVALSI
3. Confrontare i risultati interni
e con la medIa regionale.
1. Registrare risultati medi
sufficienti (40%) per ogni
prova somministrata.
Tutti i docenti in organico sono
coinvolti a vario titolo nelle prove.
Progetto: Migliorare gli esiti
Fase di PLAN - PIANIFICAZIONE
Attraverso il progetto si intende ottenere esiti più uniformi e migliori riguardo alle prove
standardizzate nazionali.
Si prevede di stilare ed effettuare prove di verifica iniziali, in itinere e finali comuni per tutte le
classi per italiano e matematica, sullo stile di quelle dell’INVALSI, per abituarsi a nuovi modelli di
insegnamento, di apprendimento e di valutazione, creando, se possibile, una griglia comune di
valutazione.
Si è scelto un tale tipo di approccio per rendere il più possibile condivisa e standardizzata la
modalità di somministrazione delle prove. La collegialità nella scelta dei vari test o elaborati
dovrebbe permettere una maggior collaborazione tra i docenti per uno scambio e un supporto nelle
pratiche didattiche.
Fasi operative:
- creazione dei gruppi di classi parallele;
- 3 incontri annui previsti ( febbraio-marzo-aprile)
- somministrazione delle prove, secondo i criteri Invalsi
OBIETTIVI:
1. Registrare risultati medi sufficienti per ogni prova somministrata.
2. Avere una collaborazione tra docenti per un’azione didattica più incisiva e condivisa.
Fase di DO - DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE
Il progetto durerà l’intero anno scolastico, è diretto ai docenti delle scuole dell’istituto, suddivisi in
piccoli gruppi, uno di italiano e uno di matematica. Sarà scelto un responsabile che verbalizzerà i
lavori svolti, realizzando, digitalmente, le prove di verifica e le griglie di correzione.
68
Fase di CHECK – MONITORAGGIO E RISULTATI
Sono previsti sistemi di monitoraggio dell’andamento del progetto da parte del nucleo di
autovalutazione, in modo da far sì che il piano proceda secondo quanto stabilito e, se necessario,
siano introdotte le opportune modifiche.
Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO
Le riunioni di aggiornamento, se necessarie, potrebbero considerare:
- questioni da risolvere;
- revisioni dell’approccio descritto, operando gli opportuni cambiamenti.
AZIONI RESPONSABILI TEMPISTICA ATTIVITA’
Individuazione
prove
docenti GENNAIO
somministrazione docenti FEBBRAIO MARZO APRILE
raccolta e analisi
dati
docenti MAGGIO
eventuale
adeguamento per
prove successive
docenti GIUGNO/SETTEM
BRE
PROGETTI DI FORMAZIONE PER DOCENTI E PERSONALE ATA
Progetto: “Formazione docenti su didattica per competenze e valutazione”
Priorita’: Migliorare le competenze degli alunni
AZIONI INDICATORI RISORSE
69
-contenuti espliciti;
-metodologie d’insegnamento;
-strutturazione del percorso
scolastico.
-avvenuta
formazione/aggiornamento di
tutto il personale docente sulla
didattica per competenze, con
ricaduta sull’azione didattica
quotidiana;
- creazione e consolidamento
degli scambi professionali
esperti esterni e docenti interni
di comprovata esperienza.
Destinatari: docenti dell’Istituzione scolastica
70
Fase di PLAN - PIANIFICAZIONE
Si intende coinvolgere i docenti in un progetto di formazione sulla progettazione didattica per
competenze e sulla valutazione:
- Identificazione di conoscenze e abilità imprescindibili nello sviluppo della competenza;
- Individuazione di percorsi di insegnamento/apprendimento (lezione frontale, didattica
ribaltata, learning by doing, apprendimento peer to peer, role playing, problem solving, e-
learning...) più efficaci per rendere lo studente consapevole del proprio apprendimento,
autonomo nell’implementarlo, responsabile nel ricostruirne il senso e le motivazioni.
- la didattica per competenze: cosa cambia rispetto alla didattica tradizionale
- il profilo dello studente per competenze (Indicazioni Nazionali)
I docenti verranno stimolati dalle sollecitazioni avute durante gli incontri e potranno creare
gruppi di approfondimento per modificare la propria azione didattica e per stilare a fine corso il
profilo dello studente in uscita dalla scuola secondaria.
Si prevede pertanto un miglioramento nelle pratiche didattiche.
Definizione del piano:
- incontri plenari di spiegazione e di restituzione, a piccoli gruppi con compiti operativi;
-incontri laboratoristi con focus group;
-elaborazione di griglie di valutazione condivise.
Fase di DO - DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE
Responsabile dell’attuazione è il Dirigente Scolastico, il progetto è rivolto a tutti gli insegnanti
dell’Istituto, che si suddivideranno poi in gruppi. L’area coinvolta è la didattica e la
valutazione.
durata : 50 ore
Fase di CHECK – MONITORAGGIO E RISULTATI
Verranno attuati sistemi di monitoraggio dell’andamento del progetto, in modo da far sì che il
piano proceda secondo quanto stabilito e, se necessario, siano introdotte le opportune
modifiche.
71
Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO
Le riunioni di aggiornamento, se necessarie, potrebbero considerare:
* lezioni apprese e questioni da risolvere
* revisioni dell’approccio descritto e ragioni che le determinano
Progetto: “TIC per una scuola innovativa”
Priorità: Sviluppare le competenze tecnologiche-informatiche
AZIONI INDICATORI RISORSE DESTINATARI
acquisire abilità e
conoscenze per
sviluppare competenze
informatiche
partecipazione docenti
e personale ATA alla
formazione
-esperti esterni
-laboratori interni
all’istituzione scolastica
docenti;
personale ATA;
Fase di PLAN: PIANIFICAZIONE
Caratteristiche del progetto
Il progetto riguarda la formazione e l’aggiornamento dei docenti e personale ATA sull’uso delle
TIC (Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione) e della multimedialità nella didattica.
L’organizzazione può consentire un percorso formativo differenziato secondo i livelli di
partenza dei partecipanti.
Obiettivi educativi e didattici
- Sviluppare e/o migliorare le competenze informatiche;
- Incoraggiare l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione nella didattica ;
- Acquisire competenze sull’impiego della multimedialità nei processi didattici
- Migliorare la padronanza dei sistemi di rete locale, Internet e Posta elettronica.
Destinatari
I destinatari saranno i docenti ed il personale ATA della Scuola, che potranno scegliere percorsi
formativi differenziati in base alle proprie esigenze ed ai livelli di partenza.
Fase di DO: DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE
Sono previsti due livelli di crescente sviluppo e approfondimento della
formazione/aggiornamento, a cui corrispondono i seguenti contenuti:
- Primo livello- Concetti di base delle tecnologie dell’informazione; uso del computer e gestione
dei files; elaborazione di testi: creare e formattare documenti in Word; orientarsi nel web; uso
della posta elettronica.
- Secondo livello- Operazioni avanzate con Word; uso del Foglio elettronico (Excel); strumenti
di presentazione (Power Point); costruzione di ipertesti in Word e Power Point; presentazioni
multimediali. Acquisizione e trattamento di immagini; acquisizione ed elaborazione di
immagini digitali e di filmati; costruzione di pagine web.
Durata: 50 ore I Livello — 30 ore Livello avanzato
72
Fase di CHECK – MONITORAGGIO E RISULTATI
Verranno attuati sistemi di monitoraggio dell’andamento del progetto, in modo da far sì che il
piano proceda secondo quanto stabilito e, se necessario, siano introdotte le opportune
modifiche.
Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO
Le riunioni di aggiornamento, se necessarie, potrebbero considerare:
* lezioni apprese e questioni da risolvere
Progetto: “SHALL WE SPEAK ENGLISH”
AZIONI INDICATORI RISORSE
❑ Potenziamento
linguistico delle
competenze
comunicative.
❑ Approfondimento della
conoscenza di aspetti
specifici della civiltà
anglosassone
❑ Miglioramento delle
competenze
comunicative dei
docenti e del personale
ATA
esperti esterni
Destinatari:docenti e personale ATA
FASE DI PLAN: PIANIFICAZIONE
Il progetto è finalizzato al potenziamento delle competenze linguistico-comunicative in lingua
inglese con conseguimento della certificazione internazionale esterna Ket livello B2 del Quadro
di Riferimento Europeo per le lingue straniere (A1-A2-B1-B2) ; sviluppare e potenziare in
modo integrato le abilita linguistiche di reading ,speaking ,listening and writing nella lingua
inglese.
- acquisire maggiore sicurezza e fiducia nelle proprie capacita
Fase di DO: diffusione e realizzazione
Attivita principali
- approfondimento delle strutture linguistiche, sintattiche e grammaticali
- attivita di ascolto e produzione orale
- analisi e sintesi delle varie tipologie testuali
- produzione di differenti tipologie di testi scritti
- simulazione di prove d’esame
- lezioni frontali
- lezioni interattive
- lavori di gruppo
Tempi di attuazione: lezioni pomeridiane, extra-curriculari
DURATA: 2 ore settimanali di potenziamento per un totale di 50 ore;
Fase di CHECK:monitoraggio e risultati
Modalita di verifica
- Registro delle presenze
- Superamento esame certificazione esterna
73
Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO
- Rilevazione indice gradimento
- Corrispondenza tra attese e risultati
Progetto: “SICURI A SCUOLA”
AZIONI INDICATORI RISORSE
Diffondere la cultura della
prevenzione.
Approfondire il tema della
sicurezza nelle scuole.
Conoscere e divulgare le norme
di sicurezza.
Sviluppare percorsi didattici
atti ad individuare e ad evitare
i comportamenti a rischio.
Assumere atteggiamenti
corretti in caso di incendio o
altra situazione a rischio.
Conseguire adeguati standard
di sicurezza per tutti.
Favorire il superamento di
elementi di problematicita
d’ordine generale e particolare
(disabili, ecc.). Creare figure
specializzate nel settore della
prevenzione e nel primo
soccorso.
Destinatari: tutto il personale
della scuola
Verifica degli attestati in
possesso del personale
scolastico.
Produzione di una check list di
indicazioni operative volte al
superamento di elementi di
problematicita d’ordine
generale.
Distribuzione al personale
scolastico, a famiglie e ad
alunni di un libretto informativo
sulla sicurezza.
Promozione di processi di
monitoraggio su
azioni/adempimenti previsti
dalla norma.
esperti esterni, RSPP,
consulenti esterni, EELL,
formatori.
74
PROGETTI DI POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Titolo del progetto “L’ Italiano per tutti”
Priorità RAV Migliorare le competenze nella lingua italiana nella scuola primaria e
secondaria di Primo grado;
Prevenire fenomeni di abbandono /dispersione.
Migliorare la perfomance e ridurre la variabilità tra le classi nelle
prove standardizzate nazionali
Obiettivi formativi
Legge 107, art.1
comma 7
a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con
particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre
lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della
metodologia Content language integrated learning;
d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e
democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione
interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le
culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della
solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza
dei diritti e dei doveri;
i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di
laboratorio;
FASE DI PLAN: PIANIFICAZIONE L’introduzione del D. Lgs n. 81/2008 (Testo Unico sulla Sicurezza) ha ulteriormente innovato lo scenario della prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro, gia ben delineato dalle otto direttive europee in materia di sicurezza e dal D.Lgs n. 626/94 (con successive integrazioni e modifiche), dal punto di vista normativo, ma anche gestionale, organizzativo e culturale. Pertanto questo Istituto non e solo impegnato negli adempimenti richiesti dalla vigente normativa, ma intende promuovere azioni concrete finalizzate a gestire con efficacia il sistema di sicurezza e a diffondere la “cultura della prevenzione a scuola”. La scuola si occuperà di ospitare gli incontri, avrà cura degli aspetti logistici.
Fase di DO: diffusione e realizzazione Inserimento negli argomenti di studio dell’Educazione alla Sicurezza e alla Salute. Organizzazione di Corsi di informazione/formazione per gli addetti al primo soccorso, ai piani di evacuazione e simili. Elaborazione e sviluppo di un progetto specifico di Istituto sulla Sicurezza con coinvolgimento dell’utenza. Elaborazione di materiale didattico relativo alla sicurezza. Partecipazione alle prove di evacuazione previste da normativa vigente. Attuazione di schede operative per la gestione dell’emergenza.
Fase di CHECK:monitoraggio e risultati Verifica degli attestati in possesso del personale scolastico. Produzione di una check list di indicazioni operative volte al superamento di elementi di problematicita d’ordine generale. Distribuzione al personale scolastico, a famiglie e ad alunni di un libretto informativo sulla sicurezza. Promozione di processi di monitoraggio su azioni/adempimenti previsti dalla norma. Verifica periodica e corretta gestione delle attrezzature, del materiale didattico, degli arredi, ecc. che devono risultare a norma. Monitoraggio periodico delle azioni relative al sistema di sicurezza nella scuola. Verifica di tutta la documentazione prevista dalla vigente normativa.
Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO
-Verifica ed utilizzo degli strumenti idonei a prevenire rischi. -Raccolta materiale ed informazioni utili sulla sicurezza da inserire nel sito scolastico.
75
p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e
coinvolgimento degli alunni e degli studenti
Periodo Anni scolastici 2016/17;2017/18;2018/19,
Obiettivi operativi Indicatori di
valutazione
La pianificazione
(Plan)
Pianificazione
obiettivi operativi
Potenziare le
fondamentali
strutture orto-morfo-
sintattiche della
lingua italiana.
Potenziare le
competenze di
lettura e
comprensione della
lingua scritta e
orale..
Potenziare la
produzione orale e
scritta.
Numero dei corsisti
Frequenza dei corsisti
Esiti prove di
ingresso
Esiti prove
intermedie
Esiti prove finali
Confronto dei risultati
conseguiti durante le
prove di verifica in
itinere e finali
Risultati prove Invalsi
Successo formativo
Destinatari Gruppi di alunni della scuola Primaria e
Secondaria di Primo Grado
Risorse umane 1 docente area linguistica organico di
potenziamento
1 docente di scuola Primaria organico di
potenziamento
Docenti dei consigli di classe e interclasse
Referente Prove Invalsi
La realizzazione
(Do)
Descrizione delle principali fasi
attuazione
Reclutamento alunni con la
collaborazione dei consigli di
classe.
Comunicazione agli alunni e ai
genitori delle finalità del progetto.
Predisposizione moduli formativi.
Monitoraggio degli esiti formativi
degli alunni coinvolti.
Riscontro della valutazione da
parte dei docenti interessati dei
consigli di classe.
Report degli esiti delle prove
Invalsi degli alunni coinvolti e
confronto con gli esiti degli alunni
non partecipanti
Il monitoraggio e i
risultati.
(Check)
Descrizione delle azioni di
monitoraggio
Nota sul monitoraggio: le azioni di
monitoraggio degli interventi
Il monitoraggio avverrà in due
direzioni: una per il controllo e la
verifica del processo formativo e
l’altra per una riflessione e
valutazione del modello
progettuale.
Incontri tra il docente del progetto
e docenti titolari del consiglio di
classe per verificare la ricaduta
didattica del progetto sugli alunni
coinvolti.
Confronto tra gli esiti delle prove
in itinere e finali del progetto e
quelle svolte dagli alunni corsisti
in orario curricolare.
Incontri dipartimentali volti
all’aggiornamento sullo stato di
avanzamento del progetto e
76
educativi previsti dal progetto
mireranno a vagliarne
continuamente la realizzazione,
gli esiti e soprattutto le risposte
degli alunni coinvolti, per poter
eventualmente intervenire con le
opportune modifiche
riflessione sulle eventuali criticità
emerse.
Questionari di gradimento da
sottoporre agli alunni in itinere e
alla fine del percorso.
Il riesame e il
miglioramento
(Act)
Modalità di revisione delle azioni
Criteri di miglioramento
Attraverso valutazioni in itinere,
qualora dovessero emergere
criticità o difformità rispetto agli
obiettivi previsti, si procederà con
una revisione delle azioni per
riflettere su quanto è stato
attuato e confrontarlo con quanto
progettato.
Si verificherà se:
- Le attività si stanno
realizzando nei tempi
previsti
- il grado di coinvolgimento
degli allievi e degli altri
soggetti interessati
- le attività svolte sono
adeguate agli obiettivi
- le risorse materiali, gli
spazi e i tempi sono
adeguati
- sono sorte difficoltà
- gli obiettivi devono essere
ricalibrati
Inoltre a conclusione del progetto
si avvierà una riflessione sui
seguenti punti:
- come è stato recepito il
progetto in termini di
interesse e gradimento
dagli alunni
- quali dono gli obiettivi
realmente raggiunti
- quali nuovi obiettivi vanno
definiti
Condivisione delle criticità emerse
Individuazione delle cause delle
criticità
Ridefinizione degli obiettivi
Ridefinizione della tempistica
Sperimentazione di soluzioni
alternative
Si verificherà:
- se le azioni sono in linea
con gli obiettivi
- se le azioni vengono
sviluppate nei tempi
previsti
- l’eventuale necessità di
una nuova taratura in
ordine a obiettivi, tempi e
indicatori.
77
Titolo del progetto “Calcoli…amo”
Priorità RAV Migliorare le competenze nell’ambito logico – matematico nella
scuola primaria e secondaria di Primo grado;
Prevenire fenomeni di abbandono /dispersione.
Migliorare la perfomance e ridurre la variabilità tra le classi nelle
prove standardizzate nazionali
Obiettivi formativi
Legge 107, art.1
comma 7
b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e
scientifiche;
d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e
democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione
interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le
culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della
solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza
dei diritti e dei doveri;
i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di
laboratorio;
p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e
coinvolgimento degli alunni e degli studenti.
Periodo Anni scolastici 2016/17;2017/18;2018/19,
Obiettivi operativi Indicatori di
valutazione
La pianificazione
(Plan)
Pianificazione
obiettivi operativi
Potenziare la
padronanza di
algoritmi e
procedure.
Potenziare la
padronanza dei
contenuti specifici
della Matematica,
Potenziare le
capacità di problem
solving
Potenziare le
competenze
trasversali di base.
Numero dei corsisti
Frequenza dei corsisti
Esiti prove di
ingresso
Esiti prove
intermedie
Esiti prove finali
Confronto dei risultati
conseguiti durante le
prove di verifica in
itinere e finali
Risultati prove Invalsi
Successo formativo
Destinatari Gruppi di alunni della scuola Primaria e
Secondaria di Primo Grado
Risorse umane 1 docente area scientifica organico di
potenziamento
1 docente di scuola Primaria organico di
potenziamento
Docenti dei consigli di classe e interclasse
Referente Prove Invalsi
78
La realizzazione
(Do)
Descrizione delle principali fasi
attuazione
Reclutamento alunni con la
collaborazione dei consigli di
classe.
Comunicazione agli alunni e ai
genitori delle finalità del progetto.
Predisposizione moduli formativi.
Monitoraggio degli esiti formativi
degli alunni coinvolti.
Riscontro della valutazione da
parte dei docenti interessati dei
consigli di classe.
Report degli esiti delle prove
Invalsi degli alunni coinvolti e
confronto con gli esiti degli alunni
non partecipanti
Il monitoraggio e i
risultati.
(Check)
Descrizione delle azioni di
monitoraggio
Nota sul monitoraggio: le azioni di
monitoraggio degli interventi
educativi previsti dal progetto
mireranno a vagliarne
continuamente la realizzazione,
gli esiti e soprattutto le risposte
degli alunni coinvolti, per poter
eventualmente intervenire con le
opportune modifiche
Il monitoraggio avverrà in due
direzioni: una per il controllo e la
verifica del processo formativo e
l’altra per una riflessione e
valutazione del modello
progettuale,
Incontri tra il docente del progetto
e docenti titolari del consiglio di
classe per verificare la ricaduta
didattica del progetto sugli alunni
coinvolti.
Confronto tra gli esiti delle prove
in itinere e finali del progetto e
quelle svolte dagli alunni corsisti
in orario curricolare.
Incontri dipartimentali volti
all’aggiornamento sullo stato di
avanzamento del progetto e
riflessione sulle eventuali criticità
emerse.
Questionari di gradimento da
sottoporre agli alunni in itinere e
alla fine del percorso.
Il riesame e il
miglioramento
Modalità di revisione delle azioni
Attraverso valutazioni in itinere,
qualora dovessero emergere
criticità o difformità rispetto agli
obiettivi previsti, si procederà con
una revisione delle azioni per
riflettere su quanto è stato
attuato e confrontarlo con quanto
progettato.
Si verificherà se:
- Le attività si stanno
realizzando nei tempi
previsti
- il grado di coinvolgimento
degli allievi e degli altri
soggetti interessati
- le attività svolte sono
adeguate agli obiettivi
79
Criteri di miglioramento
- le risorse materiali, gli
spazi e i tempi sono
adeguati
- sono sorte difficoltà
- gli obiettivi devono essere
ricalibrati
Inoltre a conclusione del progetto
si avvierà una riflessione sui
seguenti punti:
- come è stato recepito il
progetto in termini di
interesse e gradimento
dagli alunni
- quali dono gli obiettivi
realmente raggiunti
- quali nuovi obiettivi vanno
definiti
Condivisione delle criticità emerse
Individuazione delle cause delle
criticità
Ridefinizione degli obiettivi
Ridefinizione della tempistica
Sperimentazione di soluzioni
alternativeSi verificherà:
- se le azioni sono in linea
con gli obiettivi
- se le azioni vengono
sviluppate nei tempi
previsti
- l’eventuale necessità di
una nuova taratura in
ordine a obiettivi, tempi e
indicatori.
Titolo del
progetto
“Colori e note”
Priorità
RAV
Prevenire fenomeni di abbandono /dispersione.
Migliorare le competenze sociali e civiche.
Sviluppare l’etica della responsabilità e dell’autonomia e il senso di legalità.
Obiettivi
formativi
Legge
107, art.1
comma 7
c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella
storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle
immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti
pubblici e privati operanti in tali settori;
d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso
la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze
e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della
solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri;
e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della
legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle
attività culturali
i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
l ) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione
e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del
diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi
individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi
socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione
delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal
Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il 18 dicembre 2014;
p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e
degli studenti,
80
Periodo Anni scolastici 2016/17;2017/18;2018/19
Obiettivi operativi Indicatori di valutazione
La
pianificazi
one
(Plan)
Pianificazione obiettivi
operativi
Potenziare le competenze
comunicative e relazionali
Favorire il successo
scolastico dei soggetti a
rischio
Incentivare il senso di
benessere a scuola
Aumentare l’autostima
Numero dei corsisti
Frequenza dei corsisti
Test d’ingresso socio-
relazionale
Test intermedio
Test finale
Confronto dei risultati
conseguiti durante le prove di
verifica in itinere e finali
Successo formativo
Miglioramento della relazione
interpersonale
Diminuzione della percentuale
di dispersione
Destinatari Gruppi di alunni della scuola Primaria e Secondaria di
Primo Grado
Risorse umane 2 docenti area artistico-musicale organico di
potenziamento
Docenti dei consigli di classe e interclasse
Operatore psicopedagogico
La
realizzazio
ne
(Do)
Descrizione delle principali fasi attuazione Reclutamento alunni con la collaborazione
dei consigli di classe.
Comunicazione agli alunni e ai genitori
delle finalità del progetto.
Predisposizione moduli formativi.
Monitoraggio degli esiti formativi degli
alunni coinvolti.
Riscontro della valutazione da parte dei
docenti interessati dei consigli di classe.
Report degli esiti delle prove degli alunni
coinvolti e confronto con gli esiti degli
alunni non partecipanti
Il
monitorag
gio e i
risultati.
(Check)
Descrizione delle azioni di monitoraggio
Nota sul monitoraggio: le azioni di
monitoraggio degli interventi educativi
previsti dal progetto mireranno a vagliarne
continuamente la realizzazione, gli esiti e
soprattutto le risposte degli alunni coinvolti,
per poter eventualmente intervenire con le
opportune modifiche
Il monitoraggio avverrà in due direzioni:
una per il controllo e la verifica del
processo formativo e l’altra per una
riflessione e valutazione del modello
progettuale,
Incontri tra il docente del progetto e
docenti titolari del consiglio di classe per
verificare la ricaduta didattica del progetto
sugli alunni coinvolti.
Incontri dipartimentali volti
all’aggiornamento sullo stato di
avanzamento del progetto e riflessione
sulle eventuali criticità emerse.
Questionari di gradimento da sottoporre
agli alunni in itinere e alla fine del
percorso.
Il riesame
e il
miglioram
ento
Modalità di revisione delle azioni
Attraverso valutazioni in itinere, qualora
dovessero emergere criticità o difformità
rispetto agli obiettivi previsti, si procederà
con una revisione delle azioni per riflettere
81
Criteri di miglioramento
su quanto è stato attuato e confrontarlo
con quanto progettato.
Si verificherà se:
- Le attività si stanno realizzando nei
tempi previsti
- il grado di coinvolgimento degli
allievi e degli altri soggetti
interessati
- le attività svolte sono adeguate agli
obiettivi
- le risorse materiali, gli spazi e i
tempi sono adeguati
- sono sorte difficoltà
- gli obiettivi devono essere
ricalibrati
Inoltre a conclusione del progetto si
avvierà una riflessione sui seguenti punti:
- come è stato recepito il progetto in
termini di interesse e gradimento
dagli alunni
- quali sono gli obiettivi realmente
raggiunti
- quali nuovi obiettivi vanno definiti
Condivisione delle criticità emerse
Individuazione delle cause delle criticità
Ridefinizione degli obiettivi
Ridefinizione della tempistica
Sperimentazione di soluzioni alternative
Si verificherà:
- se le azioni sono in linea con gli
obiettivi
- se le azioni vengono sviluppate nei
tempi previsti
- l’eventuale necessità di una nuova
taratura in ordine a obiettivi, tempi
e indicatori.
Titolo del progetto “Are you ready to…?”
Priorità RAV Migliorare le competenze nelle lingue straniere secondaria di Primo grado;
Prevenire fenomeni di abbandono /dispersione.
Obiettivi formativi
Legge 107, art.1
comma 7
a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con
particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue
dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content
language integrated learning;
d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica
attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace,
il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno
dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei
beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri;
i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di
laboratorio;
p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento
degli alunni e degli studenti
Periodo Anni scolastici 2016/17;2017/18;2018/19,
Obiettivi operativi Indicatori di valutazione
La pianificazione
(Plan)
Pianificazione
obiettivi operativi
Potenziare la
padronanza delle
fondamentali
strutture orto-morfo-
Numero dei corsisti
Frequenza dei corsisti
Esiti prove di ingresso
Esiti prove intermedie
Esiti prove finali
82
sintattiche della
lingua inglese.
Potenziare la
comprensione e la
produzione scritta in
lingua inglese.
Confronto dei risultati
conseguiti durante le prove
di verifica in itinere e finali
Risultati prove Invalsi
Successo formativo
Destinatari Gruppi di alunni della scuola Secondaria di Primo
Grado
Risorse umane 1 docente area linguistica - organico di
potenziamento
Docenti dei consigli di classe
La realizzazione
(Do)
Descrizione delle principali fasi
attuazione
Reclutamento alunni con la
collaborazione dei consigli di classe.
Comunicazione agli alunni e ai genitori
delle finalità del progetto.
Predisposizione moduli formativi.
Monitoraggio degli esiti formativi degli
alunni coinvolti.
Riscontro della valutazione da parte dei
docenti interessati dei consigli di classe.
Report degli esiti delle prove Invalsi
degli alunni coinvolti e confronto con gli
esiti degli alunni non partecipanti
Il monitoraggio e i
risultati.
(Check)
Descrizione delle azioni di
monitoraggio
Nota sul monitoraggio: le azioni di
monitoraggio degli interventi
educativi previsti dal progetto
mireranno a vagliarne
continuamente la realizzazione,
gli esiti e soprattutto le risposte
degli alunni coinvolti, per poter
eventualmente intervenire con le
opportune modifiche
Il monitoraggio avverrà in due
direzioni: una per il controllo e la
verifica del processo formativo e l’altra
per una riflessione e valutazione del
modello progettuale,
Incontri tra il docente del progetto e
docenti titolari del consiglio di classe
per verificare la ricaduta didattica del
progetto sugli alunni coinvolti.
Confronto tra gli esiti delle prove in
itinere e finali del progetto e quelle
svolte dagli alunni corsisti in orario
curricolare.
Incontri dipartimentali volti
all’aggiornamento sullo stato di
avanzamento del progetto e riflessione
sulle eventuali criticità emerse.
Questionari di gradimento da
sottoporre agli alunni in itinere e alla
fine del percorso.
Il riesame e il
miglioramento
Modalità di revisione delle azioni
Attraverso valutazioni in itinere,
qualora dovessero emergere criticità o
difformità rispetto agli obiettivi previsti,
si procederà con una revisione delle
azioni per riflettere su quanto è stato
attuato e confrontarlo con quanto
progettato.
Si verificherà se:
- Le attività si stanno realizzando
nei tempi previsti
- il grado di coinvolgimento degli
allievi e degli altri soggetti
interessati
- le attività svolte sono adeguate
agli obiettivi
83
INDICE GENERALE
PREMESSA
Linee guida a fondamento dell’offerta formativa della
scuola
pag. 1
Sezione 1
Descrizione dell’ambiente di riferimento e delle
risorse disponibili.
Tipologia di allievi.
Bisogni degli allievi
Sez. 1.1 – Risorse professionali
Sez. 1.2 – Fabbisogno di organico
Sez. 1.3 – Risorse strutturali
Sez. 1.4 Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture
materiali
Pag. 2
pag.3
pag.4
pag.4
pag.13
pag.15
pag.16
Sezione 2
Identità strategica
Sez. 2.1 Priorità fissate per il servizio di istruzione e
formazione nel triennio di riferimento
pag.16
Sezione 3
Curricolo d’istituto
pag. 17
Criteri di miglioramento
- le risorse materiali, gli spazi e i
tempi sono adeguati
- sono sorte difficoltà
- gli obiettivi devono essere
ricalibrati
Inoltre a conclusione del progetto si
avvierà una riflessione sui seguenti
punti:
- come è stato recepito il progetto
in termini di interesse e
gradimento dagli alunni
- quali dono gli obiettivi realmente
raggiunti
- quali nuovi obiettivi vanno
definiti
Condivisione delle criticità emerse
Individuazione delle cause delle criticità
Ridefinizione degli obiettivi
Ridefinizione della tempistica
Sperimentazione di soluzioni
alternative
Si verificherà:
- se le azioni sono in linea con gli
obiettivi
- se le azioni vengono sviluppate
nei tempi previsti
- l’eventuale necessità di una
nuova taratura in ordine a
obiettivi, tempi e indicatori.
84
Sez. 3.1 – Organizzazione didattica. Tempo scuola
Sez. 3.2 – Finalità educative della scuola dell’infanzia
e del Primo Ciclo.
Struttura del curricolo.
Mappa dei curricoli.
Sez. 3.3 – Scuola dell’Infanzia
Sez. 3.4 – Scuola del Primo Ciclo
Sez. 3.5 – Iniziative di arricchimento ed ampliamento
curricolare.
a. Area della progettazione educativa e didattica
b. Area del potenziamento.
c. Attività realizzate per l’anno scolastico
2016/17 n relazione all’organico di
potenziamento assegnato
Sez. 3. 6 – Azioni della scuola in relazione ai Bisogni
educativi speciali e area dell’integrazione.
Sez. 3.7 – Linee metodologiche e modalità di
monitoraggio delle attività anche in termini di
orientamento degli alunni/degli studenti nella
prosecuzione del percorso di studi
Sez. 3.8 – Criteri e modalità di verifica e valutazione
delle competenze degli studenti.
Certificazione delle competenze
Griglia per la valutazione del comportamento
Regolamento scuola dell’infanzia
Patto educativo di corresponsabilita’ scuola - famiglia
- studenti
pag.17
pag.20
pag.20
pag.21
pag.23
pag.30
pag.39
Pag.43
pag.45
pag.46
pag. 50
pag. 51
Sezione 4
Organizzazione
Sez. 4.1 – Modello organizzativo per la didattica
Organizzazione
Sez. 4.2 – Articolazione degli Uffici e modalità di
rapporto con l’utenza
Sez. 4.3–Reti e Convenzioni attivate per la
realizzazione di specifiche iniziati
Sez. 4.4 –Piano di Informazione e formazione relativo
alla sicurezza sul posto di lavoro
Sezione 4.5 – Piano di formazione del personale
Sezione 4.6 – Fondi strutturali europei
pag.56
pag. 56
pag. 57
pag. 57
pag.57
pag. 58
Sezione 5
Monitoraggio
Sezione 5.1 – Azioni di monitoraggio
Sezione 5.2 – Verifica dell’efficacia delle attività di
ampliamento/arricchimento curricolare proposte
pag. 59
Allegato A
Piano di miglioramento
Pag.60