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EOGRAFI G C A MI M E O D N A D C I C AL A E IL GIORNALE ...07.pdfscattate nell'angolo più remoto...

Date post: 02-Jun-2020
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A C C A D E M I A G E O G R A F I C A M O N D I A L E IL GIORNALE INFORMATICO UFFICIALE DELL’ACCADEMIA GEOGRAFICA MONDIALE
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IL GIORNALE INFORMATICO UFFICIALE DELL’ACCADEMIA GEOGRAFICA MONDIALE

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EDITORIALE

Periodico di informazione dell'AGM

Direttore ResponsabileRiccardo Caliani

[email protected]

Capo RedattoriGiovanni Cortigiani

[email protected] Castellani

[email protected]

Hanno collaborato Paolo Castellani, Gabriella Lenti,

Andrea Castellani, Damiano Guarguaglini,Giuseppe Pezone e Fabio Marchetti

Fotografie Paolo Castellani, Andrea Castellani

e Pietro Ghizzani

Direzione, Redazione CentraleViale Marconi, 106

53036 Poggibonsi (SIENA)Tel./fax 0577-989279

[email protected]

www.accademiageograficamondiale.com

Foto di Copertinadi Pietro Ghizzani

"In Camargue (Francia)"

E' espressamente vietata la riproduzionedi testi e foto ai sensi e per gli effetti

dell'art.65 della legge n°633 - del 22.4.1941

Siamo ormai arrivati alle porte dell’estate, e come ogni anno iniziano le grandimanovre per programmare le vacanze…Ed è così che iniziamo a “ buttar giù “ itinerari papabili, che possano soddisfarele esigenze dei partecipanti, che nel nostro caso sono un gruppo di amici dilungo corso!Metà maggio, primi approcci: andiamo a Ios…no, meglio Mikonos! Ma perchénon cambiamo proprio zona…che ne dite delle Canarie? Tutti dicono che sonospettacolari…Si, ma a me piacerebbe una vacanza più tranquilla…E poi, quando partiamo? Quanto tempo stiamo via? Io ho dieci giorni di feriesoltanto…io invece non ho problemi…basta essere a casa per il 12 agosto…alloraandiamo prima…facciamo la prima metà del mese…Idee chiare poche…Va beh dai, allora mettiamoci d’accordo per bene prima di prenotare…risentiamoci!Il di 20 luglio ci risvegliamo: ragazzi, qui bisogna prenotare, altrimenti va a finireche in vacanza si sta a casa…Eh, in effetti è vero…domani allora andiamo asentire in agenzia…Giorno successivo in agenzia: “Buonasera, volevamo sapere se c’era la possibilitàdi andare una settimana a Mikonos, oppure alle Canarie nella prima metà delmese di agosto…Uhmm ma non vi sembra un po’ tardi? Eh…in effettisi…però…cosa c’è disponibile? Onestamentenon molto…Mikonos no, perchè non ci sonovoli…Mhhh…ci sarebbe a buon prezzo unisoletta nel Mediterraneo, Malta, vi potrebbeinteressare?”Il nostro sguardo da speranzoso si trasformain interrogativo e cerca risposte negli occhidegli altri…Si, diciamo di si…c’è “ vita “? Certo, non vi preoccupate, per quello non ci sonoproblemi…il divertimento è assicurato…Attimi di silenzio, dopo di che uno si pronuncia…va bene dai, per me puòandare…si si, anche per me…vai vai, poi l’importante è stare insieme e cidivertiamo di sicuro…ok, prenotiamo allora…quando si parte?Questo più o meno è l’iter che ci ha portato in questi anni prima all’Isola d’Elba,poi a Malta ed infine a Barcellona…Viaggi che ci hanno sempre visto tornare soddisfatti, sorridenti e pieni zeppi distorie da raccontare…a dimostrazione di come al di là del periodo e della meta,l’importante è lo spirito con il quale si va in vacanza…ed a noi l’entusiasmo nonè davvero mai mancato!

Pronti......si parte!!!

Riccardo Caliani

Bollettino dell'Accademia.....pag.4

Emirati Arabi Uniti.................................................La nazione del mese

La Roma Imperiale......................................la Roma Papalina

L'Angolo d'Italia

Lungo le coste e..............................sulle isole della Dalmazia

Gli itinerari dell'Accademia

Ginecologia e Stress.....pag.17I consigli del medico

Provenza:terra di artisti e paesaggi incantevoli...............

Reportage

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CONCORSOFOTOGRAFICO

Il concorso fotografico riservato a tutti i socidell'Accademia Geografica Mondiale (a cuigli esterni potranno partecipare prendendola tessera di socio AGM) è stato prorogatofino al 15 luglio.Ricordiamo che il concorso è intitolato: Laprimavera nel mondo, cioè immagini di ognitipo sulla primavera, che possono esserescattate nell'angolo più remoto del pianeta onel giardino sotto casa.L'iscrizione al concorso è gratuita.Ogni partecipante potrà presentare unmassimo di 5 foto digitali: tutte le fotosegnalate saranno pubblicate sul nostro sitoe sul Geomondo e i primi 3 classificati sarannopremiati ovviamente con una delle nostreescursioni.Le foto dovranno essere inviate entro il 15luglio 2007 a :[email protected]

specificando il concorso fotografico“LA PRIMAVERA NEL MONDO”

LE FOTO DEI NON SOCI SARANNOELIMINATE DIRETTAMENTE.

Nel Geomondo di luglio sarà pubblicata laclassifica delle prime 10 foto scelte ainsindacabile giudizio della giuria compostadal Consiglio dell'Accademia GeograficaMondiale e dalla Redazione del Geomondo.

PROIEZIONEDI DIAPOSITIVE

Durante l'estate 2007s a r à r i p e t u t a l ap r o i e z i o n e d idiapositive intitolata"Viaggio alla scoperta delMondo".I luoghi e le date delleproiezioni sarannocomunicate sul Geomondo.

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Bollettino dell'Accademia

I NOSTRI PROGRAMMIDI SVILUPPO

I Caporedattori del Geomondo, GiovanniCortigiani e Andrea Castellani, stannolavorando assiduamente per ottenerefinanziamenti per alcuni progetti per losviluppo delle nostre attività, di cui dueparticolarmente prestigiosi:

Speriamo che il progetto raggiunga gli obiettiviproposti!Ma siamo certi che esso, se non sarà realizzatoquest'anno, raggiungerà lo scopo prefissatoin tempi futuri non molto lontani.

I NOSTRI SOCI

Invitiamo tutti i nostri soci a partecipare concostante assiduità a tutte le nostre attività!A chi ancora non l'ha fatto si ricorda che deveessere pagata la tessera associativa 2007.

l'ampliamento del nostro sito con laversione multilingue, visto che ogni mesesiamo visitati da persone di oltre 40nazioni diverse del mondo;

la possibilità di stampare ecommercializzare in formato cartaceo ilGEOMONDO, dando così l'opportunitàa tutti i nostri articolisti e fotografi dipubblicare su un mensile ad altadiffusione.

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Bollettino dell'Accademia

LE NOSTRE ESCURSIONI

La prima escursione dell'anno:

il battesimo di primavera in CostaAmalfitana e a Capri,è stata effettuata in data 24 – 25 – 26 marzo 2007.E' stato un viaggio molto bello e divertente, il cuireportage è riportato sul Geomondo di marzo.

Il primo viaggio all'estero dell'anno:

la Provenza con la pedalata in Camargue,è stata effettuata in data 24 aprile – 1 maggio 2007.E' stato un viaggio di grande suggestione, che ci ha portato in luoghi storici e in siti affascinanti,in ambienti sempre piacevoli, allietati da un clima perfetto sempre soleggiato e caldo.

Per i più sportivi il viaggio è stato impreziosito dallasplendida escursione in bicicletta in Camargue.Su questo numero è riportato il reportage delviaggio.

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Alcuni soci stanno per partire per il terzo viaggio dell'anno, il secondo all'estero del 2007:

LA COSTA E LE ISOLE DALMATE,che si terrà dal 24 giugno al 1 luglio.Il programma del viaggio è riportato in questo numeroagli Itinerari dell'Accademia.A tutti i partecipanti verranno comunicati i dettaglie i costi del viaggio.

Per quanto riguarda il

"Grande viaggio estivo in AFRICA ORIENTALE attraverso il MALAWIe il MOZAMBICO".Il programma è tutto confermato e dettagliato, però il numero dei soci che hanno dato l'adesionenon è sufficiente per effettuare il viaggio con due fuoristrada, come necessario.Quindi stiamo lavorando per trovare soluzioni alternative.Una potrebbe essere ridurreil viaggio al solo Malawi: intal caso i costi sarebberosensibilmente ridotti e nonsarebbe più obbligatorio ilnoleggio di due mezzi.L'altra soluzione è quella dicambiare mèta e tipologia diviaggio.Anche se i tempi sonodiventati molto stretti, stiamolavorando ad entrambe lesoluzioni.Invit iamo tutt i i sociinteressati a contattarci, siaper chi desiderasse fare ilv iaggio in Malawi eMozambico (le prenotazioninon sono ancora stateannullate e tre soci sonoancora disponibili a partire), sia per chi è interessato a soluzioni alternative.

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Bollettino dell'Accademia

Johannesburg Johannesburg

Lake MalawiNational

Malawi

Mozambico

IsoleBazaruto

Inhambane

Vilanculos

Maputo

Xai-Xai

Gorongosa

Ilha deMozambico

Lilongwe

LiwondeNational

Park

ZombaPlateau

Slovenia

Croazia

Bosnia

Montenegro

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Mocuba

Nampula

Zomba

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Bollettino dell'AccademiaRICORDIAMO INOLTRE CHE SARANNOEFFETTUATE, COME DA PROGRAMMA:

”Convention dell'A.G.M. alleTERME DI SORANO” dataprobabile 13 - 14 ottobre.

”Autunno al sole di SICILIA convolo economico Ryanair da Pisa(unica partenza in Italia) per Trapanie 4 giorni tra Segesta, Selinunte,Erice e le Isole Egadi” data probabile1 - 2 - 3 e 4 novembre.

”Grande viaggio di fine anno incollaborazione con I VIAGGI diM A U R I Z I O L E V I i nMAURITANIA: spettacolare toursulle coste e nel deserto dellaMauritania di 11 giorni con mezzifuoristrada e permottamenti inantichi Ksur, campi tendati e tendea d i g l o o ” d a t a p r o b a b i l e27 dicembre 2007 – 6 gennaio 2008.

TUTTE LE NOSTRE ESCURSIONI SARANNO

REALIZZATE CON PRIMARI TOUR OPERATOR

Selinunte

IsoleEgadi

Erice

Agrigento

Segesta

Trapani

da Pisa

20La nazione del mese

Un lembo di costa desertica affacciatosul Golfo Persico, antico covo di pirati, infattifino agli anni '60 era conosciuto come Costa

dei Pirati, protettorato britannico fino al1971, oggi ricchissimo stato federativocostituito da 7 emirati (Abu Dhabi, Dubai,Sharjah, Ajman, Umm al Qaywayn, Ra's al-Khaymoh e Fujayrah), ciascuno di essi rettoda una monarchia assoluta.

La ricchezza proveniente daigiacimenti petroliferi consente un benesserediffuso e un reddito pro capite tra i piùelevati del mondo; permette di creare pisteda sci artificiali a Dubai dove le temperaturesuperano 40 °C e di vestire i giardini di pratiall'inglese perfettamente verdi in ognistagione dell'anno.

Però gli Emirati Arabi non sono solopetrolio e la ricchezza non è patrimonio deisoli emiri e delle loro corti.

Lo stato è talmente ben organizzatoche il petrolio rappresenta solo il motoredell'economia, che ovviamente gira intornoad esso, ma che si sviluppa in molti altrisettori, favorita dalla vocazione commercialedei suoi abitanti e dalla posizione di croceviatra il mondo arabo e la regione indiana.

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EMIRATIARABIUNITI

di Paolo Castellani

Burj Al Arab

La nazione del mese

Dubai, la città più grande e vitaledegli Emirati, vive di traffici, deitraffici dei barconi sul Creek, il lungocanale che taglia il centro della città;dei traffici convulsi dei suoi souk,dove si trova e si commercia di tutto;dei traffici aerei e turistici; perchènon c'è dubbio che il giro d'affariindotto dagli stranieri che vengonoqui a comprare le merci più varie,dall'oro all'elettronica; che vengonoa visitare questo universo araboevoluto e strano; che vengono a vivere unacittà antica e modernissima allo stessotempo; che vengono a provare lestravaganze generate dai petrodollari; chefanno il mare al favoloso e lussuosissimoalbergo a sette stelle: il Burj al Arab o sulleisole artificiali a forma di palma, è semprepiù rilevante fino ad assumere primariaimportanza.

Oggi lo skyline della moderna Dubai,con gli arditi profili delle Emirates Towers e degli altri grattacieli di vetrocemento,non ha niente da invidiare a New York espesso la notte, se ci si ferma ad osservarele luci, la vita e le ultramoderne architetturedai colori cangianti, si fatica a credere di

essere in una città araba e di religioneislamica.

I traffici e la vita quotidiana del Creekriportano invece alla realtà di una cittàaraba, ma vitale, indaffarata, pulita, sempredinamica e cosmopolita, non certo

all'immagine di un centropolveroso e sonnacchioso,integralista e chiuso, comequasi sempre sono le città dellapenisola arabica.

Se ci si sposta più adovest, verso la più piccola(400.000 abitanti) ed elegantecapitale AbuDhabi, le coseappaiono pocodiverse.

Twin towers a Dubai

Dubai marina

Abu Dhabi 10

La nazione del mese

E' vero i grattacieli sono meno alti eavveniristici, la vita è meno convulsa, icommerci meno esasperati che a Dubai, maanche la capitale è una città moderna chepoco possiede di un centro arabotradizionale.

Al contrario la vita sulle spiagge deigrandi alberghi internazionali e gli immensicentri commerciali richiamano piùall 'occidente che non al l 'oriente!

La stessa cosa, anche se con velatureun po' più arabeggianti, si percepisce aSharjah, emirato poco distante da Dubai,adagiato lungo le rive verdissime diun' insenatura del Golfo Persico.

Ad Al-Ayn, quasi sulconfine omanita, ai bordidell'immensa oasi di Buraimi,l'ambiente è decisamente piùarabo, anche se dei vecchi soukrimangono tracce difficilmenteleggibili.

Infatti la città è moderna,i traffici sono intensi, ma learchitetture bianche, il caldosecco asfissiante, l'oasi con i suoipalmeti, il vastissimo desertoprima di arrivare in città e l'Oman

così vicino, con un confine che di fattonon c'è, portano forti richiamiall'Arabia, che la ricchezza del petrolioe la tendente occidentalizzazionecercano prepotentemente dicancellare.Certamente l'impressione che si ricavadegli Emirati è quella di uno statocosmopolita, dove l'immigrazionedelle forze lavoro è molto massiccia(gli uomini sono circa i 2/3 delledonne) e accanto agli arabi vivono

pacificamente e ben integrati europei divarie nazionalità, africani, pakistani eindiani.

La nazione è sicura e pacifica, la gentepensa a lavorare e a trafficare, diffidenzerazziali e religiose non si avvertono.

Il viaggiatore che vorrà soffermarsiqui troverà interessante questo mondoprogressista e lanciato sempre piùvelocemente verso l 'avvenire, cheimpressionerà tanto più per la sualocalizzazione a stretto contatto con la rigidaArabia Saudita ed per essere separato soloda un braccio di mare (lo stretto di Hormuz)dall'integralista Iran.

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Nell'oasi di Buraimi

Al-Ain

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L'angolo d'Italia

La città di Roma ha origini antichissime,si dice addirittura che sia stata fondata settesecoli prima di Cristo.Per molti anni però la città ha rivestito unruolo secondario nello scacchiere italico: eraun grande villaggio, adagiato su sette colli.Poi Roma si espanse, fu governata primadai Re ed in seguito da una forma diRepubblica Oligarchica, fino al 27 a.C.quando, dopo la guerra civile, Cesare preseil potere e dette il via ad un grande sviluppourbanistico e monumentale: così ebbe iniziol'età imperiale!Nei primi secoli dopo Cristo Roma avevacirca un milione di abitanti ed eranettamente la più grande città del mondo.Oggi a più di duemila anni di distanza letestimonianze di quel passato glorioso sonoancora al loro posto ad incantare milioni divisitatori, che ogni anno affollano la capitaleitaliana.Un tempo doveva essere magnifico quando

mercanti, soldati e schiavi arrivavanoattraverso le strade consolari da ogni partedel mondo nella capitale dell'Impero,ritrovandosi davanti ad opere monumentaliimpensabili per le altre civiltà.Anche oggi l'effetto è simile, la città èfrenetica e piena di vita; centinaia dimacchine e taxi sfrecciano sotto i luoghidove un tempo coraggiosi gladiatorilottavano per la sopravvivenza e gruppi divisitatori passeggiano tra i resti dei maestosi

Fori voluti dagli imperatori.Il contrasto è un po' stridente, maè il segno dei tempi checambiano, di una globalizzazionesfrenata, di voli aerei che in pocheore fanno raggiungere Roma dao g n i p a r t e d e lmondo. . . comunque bas taaspettare il calare della notte,magari seduti in una trattoria diTrastevere davanti ad unpiatto di bucatini, peraccorgersi della disarmantebellezza di Roma.

La Roma Imperiale...di AndreaCastellani

12 Fori romani

Colonna di Marc'Aurelio

Il traffico meno caotico, le strade menoaffollate ed i Fori Imperiali, il Colosseo, ilPantheon, il Circo Massimo illuminati,creano quella magia che nessuna altra cittàal mondo può generare: ecco la Roma piùautentica, più vera e genuina.Scendendo alla fermata della metro“Colosseo”, linea blu, si para davanti alviaggiatore la mole immensa dell'AnfiteatroFlavio, voluto dall'imperatore Vespasianonel 70 d.C. e costruito in dieci anni: forsel'opera architettonica più conosciuta almondo!Basta voltarsi ed ecco l'estesa area dei ForiR o m a n i , c o n l ' A r c o d iCostantino che domina lacollina: una serie di piazzemonumentali nel cuore di Romaedificate nel corso di un secoloe mezzo dagli imperatori econcluse nel 113 d.C. da Traiano.Passeggiando nell'area dei Fori,con sulla sinistra, leggermentecoperta dal Colle Palatino, lagrande depressione del CircoMassimo, si arriva fin sotto

Piazza Venezia.Da questa piazza, nota untempo per i grandi comizi,inizia una delle vie più famose diRoma, Via del Corso: qui ledistrazioni non mancheranno,boutique e locali in particolare, mase avrete la costanza di tirare drittovedrete, dopo qualche centinaia dimetri, sulla vostra sinistra leindicazioni per il Pantheon.Questo tempio, che domina Piazzadella Rotonda, dall'alto della suaimponente stazza è stato costruito

da Agrippa in epoca augustea, maristrutturato e migliorato dall'imperatoreAdriano che lo inaugurò presumibilmentetra il 125 ed il 128 d.C.Veramente attraente Roma, con la suaimparagonabile storia e la magnificienzadelle sue architetture: nessun altra città almondo può offrire un numero di monumentied aree di interesse come la capitale italiana;si potrebbero trascorrere intere giornatepasseggiando tra i siti archeologici,apprezzando quanto la civiltà italica fossesviluppata rispetto agli altri popoli già 2000anni fa.

L'angolo d'Italia

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Colosseo

Il Pantheon

L'angolo d'Italia

Magistralmente guidati dal Presidentedella A.G.M., abbiamo avuto la fortuna ditrascorrere un assolato week-end di maggionella “Capitale del Mondo”.Dopo un sabato pomeriggio dedicato altennis sul campo centrale del Foro Italico,dove le antiche battaglie fra gladiatorisembrano continuare fino ai giorni nostriper il tripudio della folla osannante, ci siamotrasferiti nel nostro hotel a due passi dalcentro e rapidamente sistemati per la cenanella tipica trattoria “Er Pollarolo”nei pressidella Piazza del Popolo, dove non potevamocerto esentarci dai classici piatti romanicome i tonnarelli cacio e pepe o i bucatiniall’amatriciana ovviamente annaffiati piùche degnamente da un rosso ben strutturato.E che dire poi della susseguente passeggiatanotturna a scopo anche eupeptico, che ci haportato da Piazza del Popolo attraverso Viadel Babuino fino a Piazza di Spagna ad

ammirare las e m p r esuggestivascalinata diTrinità deiMonti e lesue azalee infiore?Roma va visitata a piedi, recitava la nostraguida, non fosse altro che per cogliere ilfascino di più di 2500 anni di storia (e poiavete mai provato a cercare un parcheggio?).Al mattino successivo, dopo un buon sonnoristoratore, ci siamo addentrati di buonoranella Roma papalina sentendoci un po’attoriprotagonisti in un film di Luigi Magni(nell’anno del Signore, in nome del Papare, etc..).Dopo un rapido passaggio in Via Marguttai cui negozi e osterie sembrano essererimaste quelle di una volta, ci siamoriimmessi in Via Del Corso (che presentachissà perché una numerazione civicacrescente da un lato e decrescente dall’altro)fino ad arrivare a Montecitorio ed in seguitoa Piazza Colonna (che deve il suo nomealla colonna a 28 rocchi di marmo dedicataalle vittorie di Marco Aurelio).non abbiamo potuto evitare unabotta di dolce vita fellinianafacendo una veloce puntata finoalla Fontana di Trevi.

Purtroppo anche per Roma arrivarono gli anni della crisi e del decadimento, invasionibarbariche e devastazioni ed un impero troppo vasto da controllare; a tutto ciò fece dacontraltare l'ascesa di un altro potere, la Chiesa Cristiana, che più o meno dal 350 d.C.cominciò la sua espansione ed il suo rafforzamento, ma questa è un'altra storia.....

. . . la Roma Papalina

di FabioMarchetti

14Trinità dei Monti

L'angolo d'Italia

E’ curioso come certe scenografie, che purehai visto svariate volte, suscitino sempresensazioni nuove o come certi scorci distrade o piazze ti sorprendano semprefacendoti sentire una sorta di novelloRugantino.Certo se Roma viene chiamata la “cittàeterna” un motivo sarà anche questo.

Dopo un buon caffé, sorseggiatocomodamente seduti nella piazzadel Pantheon, una sosta in unaancora sonnacchiosa PiazzaNavona, affollata di pittoriindigeni, permetteva alla nostraguida di rammentare, a noi turistiignoranti, la rivalità fra GianLorenzo Bernini (autore dellaFontana dei Fiumi) e FrancescoBorromini (autore della vicinachiesa di S.Agnese in Agone).Il nostro viaggio proseguiva poi

con la visita alla chiesa di S.Luigi dei Francesidove è possibile ammirare tre capolavoridel Caravaggio: S.Matteo e L’Angelo, ilmartirio di S.Matteo e la vocazione diS.Matteo e nella chiesa di S.Maria della Pacecon il Portico del Bramante (opera prima aRoma).

Caravaggio a S.Luigi dei Francesi

15 San Pietro dal Tevere

Fontana di Piazza Colonna

L'angolo d'Italia

A quel punto non ci rimaneva cheindirizzarci verso Castel Sant’Angelo (chebello scorcio il panorama dal ponte!)attraverso Via della Conciliazione versoPiazza San Pietro accompagnati da frotte dipellegrini in fervida attesa per l'arrivo della

Madonna di Fatima che infatti sarebbegiunta da lì a breve seppure in elicottero (èproprio vero che i tempi stannocambiando…).Nelle prime ore del pomeriggio, affaticatidalla calura estiva e dal notevole

chilometraggio, abbiamoiniziato l ’operazionerientro più che soddisfattidi tut to quel lo chea b b i a m o v i s t o eapprezzato, ma benconsapevoli che moltoancora rimaneva per unadelle prossime spedizioni,che ci siamo riproposti dieffettuare quanto prima,come si conviene albravo socio A.G.M.

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Piazza Navona

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I consigli del medico

Ginecologiae Stress

E' superfluo notare come la vita odierna siapiena di situazioni potenzialmente scatenantitensioni psico emotive.Tali eventi hanno ripercussioni negative sullafunzione sessuale e riproduttiva maschile efemminile.Queste mie considerazioni, data la miaspecializzazione, sono rivolte ovviamenteall'universo femminile.Stress fisici o emozionali sono in grado dii n f l u e n z a r e n e g a t i va m e n t e l ' a s s eneuroendocrino ipotalamo-ipofisi-surreneovvero il normale funzionamento di alcuniormoni che sono alla base della salute delladonna.Conseguenze negative possono colpire laregolarità dei cicli mestruali. Basti pensareall'amenorrea o ritardo del menarca nelleatlete.Lo stress può aumentare la prolattina conconseguente anovulatorietà e irregolaritàmestruali.Aumentano inoltre i livelli di cortisolo e didue neurotrasmettitori, adrenalina enoradrenalina, con conseguenze negative sullafertilità, su una eventuale gravidanza, sulledifese immunitarie con maggior sensibilitàverso stati flogistici a carico degli organigenitali, compreso dismenorrea (mestruazionidolorose) sindrome premestruale (gonfioreirritabilità prima del ciclo).

E' altresì dimostrato come nellagravida lo stress possa avereripercussioni negative sullastessa gravidanza e sulla salutedel futuro nascituro.

Altra sostanza importante per il benesserepsichico è la serotonina che diminuisce sianegli stati di tensione che con la riduzionedegli estrogeni tipica della menopausa e cheè causa di sindromi depressive.Esistono farmaci per correggere questesituazioni.Essenziale però è la scelta di un corretto stiledi vita, contraddistinto da una adeguataalimentazione e dal regolare svolgimento diuna attività fisica.Spesso risulta determinante prendersi curadi sé riservandosi dei tempi per attivitàinerenti hobby che non abbiano alcun legamecon le attività quotidiane di routine.A questo punto un suggerimento ulteriorepotrebbe essere, quando possibile, quello dieffettuare un bel viaggio con gli amici dell'AGM al fine di staccare un po’ la spina.Buon viaggio!

A cura del dr. Giuseppe Pezone medico di MedicinaGenerale specialista in Ginecologia e Ostetricia.

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Gli itinerari dell'Accademia

Lungo le coste e sulleisole della Dalmazia

Q uesto itinerario sarà effettuato durantel'escursione dell'Accademia GeograficaMondiale dal 24 giugno al 1° luglio 2007.

Dopo aver raggiunto il primo giornoTrieste (km 430 da Firenze) entreremo inSlovenia, che attraverseremo velocementein direzione di Rijeka (km 507).

Da Rijeka in breve raggiungeremol'isola di Krk (Km 570) tramite il ponte, chela collega a nord alla terra ferma.

La prima sera dormiremo sull'isola,direttamente sul mare, di fronte ad unasplendida spiaggia di oltre 2 chilometri.

di Paolo Castellani

Gli itinerari dell'Accademia

Il secondo giorno prenderemo lamattina presto il traghetto che da Baskasull'isola di Krk ci porterà in circa un'ora aLopar sull'isola di Rab, qui visiteremo lasplendida cittadina omonima e quindi daMisnjak, sulla punta sud dell'isola, ciimbarcheremo di nuovo per una brevetraversata fino al porticciolo di Jablanac,nuovamente sulla terra ferma.

Da Jablanac percorreremo la costieradalmata fino a Zadar, la veneziana Zara (km155), ubicata su una stretta penisola, riccadi meravigliose chiese e quindi visiteremola splendida Sebenik (km 228), il cui centrostorico di impianto veneziano è dominatoda tre grandi fortezze ed è impreziosito dallacattedrale di San Giacomo.

Da Sebenik in brevetempo arriveremo alla piccola,bellissima Trogir (km 278), unodei gioielli della costa dalmata,vera città scrigno, dovepernotteremo.

Il terzo giorno visiteremola vicina Split, la venezianaSpalato (km 24) e quindi, dopoaver percorso belle coste edesserci fermati per il bagno in

una baia davanti ad una delle allungate isoledalmate, arriveremo abbastanza presto alpiù bel centro della costa croata: Dubrovnik,la storica Ragusa (km 250).

La sera gusteremo con calma questasplendida cittadina, cenando nelle viuzzedel centro storico veneziano.

A Dubrovnik dormiremo due notti,perchè il quarto giorno effettueremo un belgiro fino alle Bocche di Cattaro (Kotor),l 'unico fiordo del Mar Adriatico,appartenente alla nuova Repubblica delMontenegro, con splendidi paesaggi mariniimpreziositi da monumenti e cittadine, cherichiamano il periodo d'oro della Repubblicadi Venezia.

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Sulla costa dalmata

Gli itinerari dell'Accademia

Sarà un'escursione con partenza eritorno a Dubrovnik di circa 190 km.

Il quinto giorno lasceremo per un po'la Croazia per addentrarci versol'interno e valicato il confine conl a B o s n i a E r z e g o v i n a ,raggiungeremo la storica città diMostar (km154), con il suofamoso ponte sulla Neretva.

Da Mostar scenderemo dinuovo verso la costa fino apernottare a Split (Spalato) (km311).

Il sesto giorno da Split cidirigeremo verso l'interno dellaCroazia, raggiungendo tra beipaesaggi il Parco Nazionale deiLaghi di Plitvice (km 289), dove

pernottermo direttamente su un lago, nelmezzo ad una delle nature più suggestiveed intatte di Europa.

Avremo modo di percorrere i sentieridel parco, tra fiumi, cascate, laghetti e naturaincontaminata!

Il settimo giorno da Plitvice torneremoverso il mare, supereremo Rijeka (km 166)e quindi raggiungeremo il più bel centrodell'Istria: Porec (km 256), qui avremo tempoper fare gli ultimi bagni in mare e per goderele belle atmosfere di questa storica cittadinacon la perla della Basilica Eufrasiana, cheracchiude 1500 anni di storia.

L'ottavo giorno percorreremo concalma le coste settentrionali della Croaziafino ad Umago e quindi entremo nell'Istriaslovena a Portoroz e poi Pirano e Koper(Capodistria) (km 80), dove di fattoterminerà il viaggio.

Nel pomeriggio il ritorno verso casa.

Boschi e acqua a Plitvice

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I laghetti di Plitvice

Se dovessi riassumere la Provenza usereila tavolozza dei suoi colori, così come untempo fece il celebre pittore Van Gogh, chene fu ospite per lungo tempo.Viola come i suoi famosi campi di lavanda,azzurro come il mare delle sue falesie, gialloe rosso come le sue ceramiche solari e gliallegri tovagliati, nero come i tori delle suecorride, rosa come i pittoreschi fenicotteri,bianco come i cavalli selvaggi della Camargueo le facciate di pietra calcarea dell’avignonese.Si potrebbe continuare con le nuances pastellodei suoi paesi, a cominciare da Arles.Infissi di legno un po’ vissuti ci salutanoarrivando alla “piccola Roma dei Galli”, come

è soprannominata questa città.Costantino lasciò infatti un’impronta tutt’oravisibile nelle grandi opere pubbliche dellacittà: l’Anfiteatro (o arena) serve oggi per lefeste folkloristiche, come quella della coccardad’oro in cui si strappa un fiocco dalle cornadel toro quasi fosse una corrida, ma più“pacifica”.Bellissima anche la romanica chiesa di SaintTrophine, con un imponente chiostro.Dal Romanico al Rinascimento: sulla stradaverso Avignone troviamo Tarascona, primaisola in mezzo al Rodano e poi sospintadall’accumulo dei depositi alluvionali sullariva sinistra.La leggendaria Tarasque, un mostrodivoratore di fanciulli domato dalla santa

del luogo, S. Marta,che viene portata inprocessione per levie della città aluglio.Il Castello che ebbeil suo momento digloria al tempo delRe Renato, ultimoConte di Provenzae po i d ivenneprigione fino al1926 quando furestaurato e apertoal turismo.

Reportage: Provenza

di Gabriella Lenti

Provenzaterra di artisti epaesaggi incantevoli...

21La Cattedrale di St.Trophine ad Arles

Reportage: Provenza

Tra il fucsia dei fiori dell’erba medica, sustrade spaziose e confortevoli arriviamo adAvignone; con improvvisa imponenza siapre allo sguardo del visitatore la biancafigura del Duomo e ci si immagina il viavai indaffarato della grande piazza che lofronteggia allorché nel 1309 giunse il PapaClemente V che la trasformò da cittadinapiuttosto anonima in fastosa capitale dellacristianità.Circondato da grandi bastioni il Palazzoesteriormente ha propriol’aspetto di una fortezza mentrel’interno è tipico del palazzo, conaffreschi e arazzi.Pa s s a n d o d a l l a a t t i g u aCattedrale di Notre Dame deDoms (di origine romanica marimaneggiata fino al 1600q u a n d o f u d i s t r u t t a ecompletamente ricostruita)saliamo i gradini e fotografiamoil Rodano e il ponte SaintBénézet, quello della canzone.Saint Bénézet era, secondo la

leggenda, il pastore che locostruì all’inizio del XII sec.dotato di una miracolosa forzae res tò sempre la suacaratterist ica i l fatto di“terminare” in mezzo al fiume:delle sue numerose arcate oggirestano solo quattro e unapiccola cappella .Di notte tutta la zona ha unfascino magico perché ogniriflesso si moltiplica nelle acquedel fiume.Chiare, fresche, dolci acque...cantava il Petrarca e bene sicomprende con piccolo,

metafisico tuffo nelle fonti di Vaucluse: nelfondo di una gola rocciosa dominata dalloscheletro di un castello fantasma c’è unagrotta da cui nasce il Sorgue, fredda sorgenteche forma laghetti di un verde intenso,illusione ottica che rende bello anche ilmuschio dei suoi fondali.Lungo la strada non resistiamo allatentazione delle tante botteghine artigianee compriamo pochettes profuma-armadi ecolorate spugne coi merletti.

Fontaine de Vaucluse 22

Palazzo dei Papi ad Avignone

Reportage: Provenza

Lungo la strada per Gordes ci imbattiamoin curiose costruzioni in pietrame a secco,i Bories, che risalgono a una popolazioneche aveva antenati liguri, poi arriviamo alborgo arroccato come un’ Acropoli risalenteaddirittura all’XI sec.Tra le sue viuzze lastricate e scoscese,scopriamo una patisserie ed anche a questatentazione non offriamo resistenza: quichelorraine, flan au lait, mousse au chocolat ...addiodieta!Dai piaceri della gola ai piaceri dello spirito:la bella Abbazia di Senanque si distendenella valle tra mille cespugli dilavanda che inizia la fioriturain questo periodo; il profumosupera quello della pasticceria!Qualcuno approfitta per farsiuna scorta di eleganti saponettee eau de toilettes fatti daireligiosi.La strada si fa tortuosa ma riccadi visioni “mistiche” tranquillae solitaria finchè arriviamo aCarpentras.Qui è il ricordo che mi guida:suonavo in una bella Orchestradi strumenti a corda e avevamo

f a t t o u ngemellaggiocon questop a e s e c h evanta il piùbel museo dim a n d o l i n id ’ E u r o p a !Proseguiamoc o n u nprogrammamolto densoper Orange.

Prima i Liguri poi i Celti fecero di Orangela loro capitale.Annibale sottomise questi territori ma Romasi prese poi la rivincita e ha lasciato a noiposteri un Arco di Trionfo che celebra questavittoria ed un impressionante Teatro di 103mt per 36, che poteva accogliere più di 11.000spettatori con una colossale statua diAugusto al centro.Un po’ affaticati dal sole di queste caldegiornate d’aprile ma anche desiderosi diemozioni, ci godiamo un tramonto doratosotto le ali del Pont du Gard.

23 Pont du Gard

Accademici a Gordes

Reportage: Provenza

Questo era in origine una parte di unacquedotto lungo 50 Km, con i suoi archiaerei attraversa per 275 mt (e con un’altezzadi 48 mt) la valle del fiume Gardon.Gli archi sono a due ordini sovrapposti e anoi piacerebbe salire su in alto per sfidarela vertigine, invece dobbiamo accontentarcidel ponte stradale.Il panorama è comunque talmentesuggestivo che decidiamo di fotografarlo dinuovo nelle prime luci del mattino seguente.Voci di un mercato di ambulanti e tanta follaci aspettano a Uzes; dopo una breve sostadavanti al torrione di Bermonde (insiemealla facciata del Duché) con il suo tetto amosaico, facciamo una full immersion nellespezie e nei formaggi dei vari banchi; l’odoreforte del caprino riscuote più o menosuccesso e qualcuno entra nelle biscotteriecon le insegne retrò.Nimes, un’altra tappa a la recherche delpassato romano.La “capitale della Tauromachia” possiede

anch’essa un enormeanfiteatro ellittico, maquello che colpisce dipiù è che in pienocentro, tra edificimoderni e modernisticampeggia, comep r o v e n i s s eall’improvviso da unamacchina del tempo,la Maison Carrée, unodei templi meglioc o n s e r v a t idell’antichità.Questa faceva parte diu n i n s i e m emonumentale (forum)

ed era dedicato ai nipoti di Augusto mortiin combattimento.Ordiniamo ad un bar proprio là davanti unospuntino ma attenzione, un consiglio per ivisitatori: prima di partire studiatevi benei nomi dei cibi in francese perché nessunoin Provenza vi tradurrà un menu etantomeno parlerà altra lingua che lapropria!Dopo una colazione sulla soleggiataterrazzina di un albergo a Sete con vista sulmare partiamo il giorno successivo alla voltadi Aigues Mortes.Incastonata come un piccolo gioiello anticotra le paludi, raccolta nel quadrilatero dellesue mura, fu punto di partenza per leCrociate.Dal camminamento lungo più di unchilometro delle sue mura ci abbaglia ilbianco delle saline du Midi,quattordicimila ettari di mucchi di sale chebrillano in lontananza .

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L'arena di Nimes

Reportage: Provenza

Qualcuno fa già progetti per unascampagnata nella vasta pianura circostante:con le bici percorrendo i sentieri, dovel’uomo discretamente fa da voyeur tra icespugli filmando aironi cinerini, tori, cavalli,fenicotteri e molti altri animali.Le alluvioni causate dai diversi rami delRodano hanno formato questa palude e unadiga l’ha resa isola delimitata a Nord daArles, a Sud dal mare, a Est dalla foce delRodano e a Ovest dal piccolo Rodano che sigetta nel mare a Saintes Maries.Le Saintes Maries de la Mer è il paese elettoa patria dagli zingari; consacrata in anticoal Dio Egiziano Ra (Ra vuol dire tra l’altroanche barca) fu terra di approdo di S. MariaJacobè e di S. Maria Salomè e S.Sara che,perseguitate in Palestina, furono imbarcatesu una nave e poi abbandonate su

un’imbarcazione senza vele né remi.Di maggio i gitani festeggiano ancora a loromodo le sante: entrano con i loro cappellilarghi in mare a cavallo e trasportano lesante tra i flutti dove le aspergono conl’acqua salata.Ultimo giorno.Si riparte, ma vogliamo un’ultima sosta peravere negli occhi per l’intera giornata unultimo ricordo della Francia: le falesie diCassis, oasi azzurra e ricca di imbarcazionia vela è ora spettacolo della natura e paradisodei trekker grazie alla politica che haeliminato lo sfruttamento industriale e l’haresa parco naturale.Il nostro viaggio si chiude con questo ultimoarcobaleno di tinte, un antidoto alle lungheore di grigio asfalto che ci attendono perarrivare a casa.

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In bici in Camargue


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