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Erica De Pieri- Laboratorio scuola e volontariato Via ... · Il telaio 24 Dire, fare, partecipare...

Date post: 01-Nov-2018
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Il telaio 28 Per informazioni e richieste Erica De Pieri- Laboratorio scuola e volontariato Via Ospedale 1– 31100 Treviso tel. e fax 0422 320191 e-mail [email protected] Cell. 324 6165376 Il telaio 1
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Il telaio 28

Per informazioni e richieste

Erica De Pieri- Laboratorio scuola e volontariato

Via Ospedale 1– 31100 Treviso

tel. e fax 0422 320191

e-mail [email protected]

Cell. 324 6165376

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Non giudicare sbagliato ciò che non conosci,

cogli l’occasione per comprendere.

Pablo PicassoPablo PicassoPablo PicassoPablo Picasso

Quando perdiamo il diri�o di essere differen�,

perdiamo il privilegio di essere liberi.

Charles Evans HughesCharles Evans HughesCharles Evans HughesCharles Evans Hughes

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Liberaviaggi: campi es�vi di volontariato

Si tra�a di esperienze residenziali condivise per lo più con gruppi di pari, che prevedono un precedente percorso forma�vo sulle tema�che affrontate poi nel corso del campo. La durata del percorso forma�vo è variabile (da 1 a 4 incontri in media), così come quella del campo (generalmente si tra�a di una se%mana durante il pe-riodo es�vo). È proprio il par�re insieme con un obie%vo comune a rendere queste esperien-ze davvero speciali! I ragazzi possono sperimentarsi nella ges�one del sé in una situazione di vita comunitaria, unendo quindi al servizio agli altri e/o alla comu-nità un lavoro di affinamento nella relazione interpersonale e di crescita umana. Gli ambi� di impegno in cui possono essere vissute queste esperienze sono: > Per l’Italia Educazione alla legalità (Associazione Libera); le se%mane integrate, da condi-videre con persone con disabilità (Associazioni don Tonino Bello, Fabrizio Viez-zer, gruppo Gelindo, Amici per l’integrazione, Coordinamento Breda Carbonera Maserada, ...); la tutela dell’ambiente (Legambiente). > Per l’estero: La cooperazione internazionale, nella doppia dire�rice dell’educazione alla pace e all’interculturalità (Caritas Diocesana di Vi�orio Veneto, Ipsia, Gruppone mis-sionario, altre realtà a%ve sul fronte della cooperazione internazionale).

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Dire, fare, partecipare...

Il Laboratorio Scuola e Volontariato accompagna i giovani studen� interessa� in: Stage di volontariato

A�raverso lo stage il ragazzo può avvicinarsi in modo “so?” al volontariato. “So?” perché guidato e accolto nel conta�o dire�o e nella conoscenza di un’organizzazione e delle sue a%vità per un periodo di tempo determinato. Si tra�a di un percorso forma�vo individuale e/o per piccoli gruppi, par�colar-mente coinvolgente, imperniato sul fare e sulla valorizzazione di sé e della dimensione relazionale. I possibili ambi� di impegno: animazione e a%vità di tempo libero con minori, anziani e/o persone disabili, bambini in ospedale, minori detenu�, tutela dell’ambiente, sostegno scolas�co per minori, supporto al commercio equo e solidale… Gruppi di interesse

Un’esperienza di gruppo che abbraccia l’intero anno scolas�co con incontri a cadenza se%manale: lo scopo è approfondire in modo graduale una tema�ca sociale scelta dagli studen�. La riflessione prevede l’u�lizzo di strumen� inno-va�vi: come l’apprendimento di tecniche teatrali o di animazione. L’intero percorso è supportato dal contributo di una o più associazioni del territorio impegnate nell’ambito tema�co scelto dai ragazzi e condo�o da un trainer competente. In queste esperienze si cerca di valorizzare anche l’acquisizione di competen-ze (relazionali e pra�che) spendibili in ambi� diversi.

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Verso l’Anno Europeo 2016

per l’identità e la solidarietà

e per la lotta contro la violenza sulle donne

Il tema per l’Anno Europeo 2016 non è ancora stato definito dall’Unione Eu-

ropea, ma sono tre le tema�che for� alle quali probabilmente sarà dedicato:

l’iden�tà, la solidarietà, la lo�a alla violenza di genere.

Tre temi diversi ma che Volontarinsieme vede profondamente uni�: afferma-

re il valore dell’iden�tà significa riconoscere la propria individualità, unica ed

irripe�bile. Riconoscendo la propria iden�tà si afferma al contempo anche

l’Alterità intesa come unicità dell’Altro, portatore di una propria personalità,

costruita nel tempo e fru�o di cara�eris�che personali, ma dovuta anche alle

esperienze vissute, ai luoghi che si sono abita�, alle tradizioni che si sono

respirate, all’educazione che la famiglia ha impar�to, alle amicizie che si sono

intrecciate.

In questo modo si apre la porta all’Altro, con quel sen�mento di accoglienza

e ascolto che non appar�ene solo al volontariato.

Ma dove non c’è vero incontro, ecco che si può degenerare nello scontro,

quando tra le persone si inserisce il pregiudizio, il rifiuto, il confli�o, l’os�lità;

i proge% presenta� in questo opuscolo mirano a far nascere e col�vare una

sensibilità che parte dalla conoscenza, dal confronto, dallo scambio, allo sco-

po di porre le basi per favorire un incontro tra diversità, di qualunque natura

esse siano.

Alberto Franceschini

Presidente Volontarinsieme - CSV Treviso

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Percorsi di introduzione

al volontariato Un percorso che può variare da due a tre incontri, da realizzarsi dentro o fuori l’orario scolas�co, volto a conoscere se stessi e le proprie potenzialità, ma anche le mo�vazioni profonde che sono alla base di una scelta di volonta-riato. Tra le metodologie u�lizzate: lavori individuali, dinamiche di gruppo, giochi di ruolo, fotolinguaggio, dinamiche intera%ve e di confronto partecipato. Le tappe

Il bilancio del tempo e delle competenze, cosa significa essere volontari, il mondo del volontariato, s�le e a%vità di alcune associazioni, confronto di-re�o con i volontari. Il percorso

Ciascun percorso forma�vo viene costruito assieme a docen� e studen�, che hanno la possibilità di incontrare associazioni e volontari impegna� nei loro ambi� di interesse. Il percorso di introduzione al volontariato è propedeu�co anche alla speri-mentazione dire�a di sé in un’esperienza a%va di volontariato.

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Ci sto!

Proposta forma�va pensata per offrire a ragazzi

che vivono un momento di par�colare fragilità

un percorso di crescita personale e valoriale

Durante gli ul�mi anni scolas�ci in più occasioni il Coordinamento delle Asso-ciazioni di volontariato è stato interpellato come interlocutore per dar forma a esperienze di accompagnamento di studen� in difficoltà (comportamento ina-deguato verso insegnan� e compagni di classe) all’interno di Associazioni del territorio. La richiesta di fondo era quella di pensare a una soluzione alterna�-va alla sospensione. Di fronte ai nuovi bisogni della Scuola e consapevole dei propri fini educa�vi, il Volontariato trevigiano si è interrogato sul proprio ruolo di supporto di fronte a queste fragilità personali, approntando una proposta forma�va sulla base delle esperienze maturate negli ul�mi anni. “Ci sto!” propone una sorta di pa�o forma�vo a più par�: gli studen� in mo-mento di fragilità, le loro famiglie, la Scuola e il Volontariato; in cui ciascuno ha chiari di fronte a sé il proprio ruolo e il proprio compito. Premesso che il volontariato non può e non deve essere una punizione, ma un’alterna�va che può aprire possibilità di crescita personale, il Coordinamen-to, a�raverso gli operatori del Laboratorio, si me�e a disposizione di dirigen� e docen� per elaborare Proge% Individuali di Servizio comunitario, da realizza-re in orario extra-scolas�co all’interno di Associazioni del trevigiano. Non si tra�a quindi di provvedimen� di emergenza da a�uare a seguito di un evento grave e urgente, bensì di percorsi di educa�vi vol� a potenziare le azio-ni di prevenzione primaria (promozione dell’agio). I ragazzi coinvol� potranno sperimentare nel concreto i valori dell’a�enzione alla persona, della centralità della relazione e dell’accoglienza.

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Guida alla lettura

Questa pubblicazione vuole essere un agevole strumento a disposizione dei docen� per illustrare le inizia�ve promosse, organizzate e realizzate dagli ope-ratori del Laboratorio scuola e volontariato nel corso dell’anno scolas�co 2015/2016, in stre�a sinergia con il volontariato del territorio. Nella scuola

> 5 dicembre - Giornata internazionale del Volontariato. Ma%nata di riflessio-ne intorno ai valori che animano il volontariato, condivisione di proposte con-crete, valorizzazione dei giovani volontari

> In your shoes. Concorso per raccontare con nuovi linguaggi l’esperienza di solidarietà nel mondo della disabilità

> Diverso/a da chi… Per maturare consapevolezza sulle diversità che generano confli% interpersonali, culturali, sociali,…

> Pane e tulipani. Per una sensibilizzazione diffusa intorno ai temi delle vecchie e nuove povertà e contro lo spreco alimentare (recuperare, riciclare, ridurre responsabilmente)

> Percorso forma�vo “Voci di fuori, voci di dentro”. Come esperienza viva di confronto e dialogo tra pari appartenen� a mondi di vita differen� (libertà/detenzione)

> Il portavalori. Per riscoprire la centralità della Persona umana a�raverso percorsi dinamici

> Cosa farò da grande? Per la conoscenza di esperienze incen�vate di crescita personale e di fa%vo impegno comunitario

A partire dalla scuola

> Percorsi di introduzione al volontariato. Come occasione da riservare alla conoscenza di sé, delle proprie competenze, del proprio territorio

> Ci sto! Per offrire a ragazzi che vivono un momento di par�colare fragilità un percorso di crescita personale e valoriale

> Dire, fare, partecipare… Come proposta di impegno concreto (individuale o di gruppo)

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A partire dalla scuola

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> La persona e le sue competenze

Il Volontario è prima di tu�o una persona, con peculiarità proprie, risorse e limi�. La valorizzazione e la condivisione delle competenze è la modalità ope-ra�va del volontariato. È così che il volontariato produce e riproduce ricchezza (personale e sociale; individuale e comunitaria). > L’Azione - l’urgenza del “fare”

Il volontariato è movimento e dinamismo; ad ogni bisogno colto, il fare con-creto è la risposta obbligata e immediata. L’azione è scelta. È il pensiero condi-viso a guidarla; è la le�ura del territorio in cui il Volontario vive a orientarla. > La paga del Volontario (la gratuità)

In un mondo guidato dalla logica del profi�o, l’azione gratuita del volontariato si pone in modo dirompente, quasi controcorrente. Se non è il profi�o a esse-re motore dell’azione volontaria, vale la pena indagare e conoscere le spinte, in�me e non, che la originano. “Paga” - mo�vazione: quale rapporto?

> La partecipazione

Le Associazioni di volontariato rappresentano luogo privilegiato di pra�ca di ci�adinanza a%va. Esse sono concre�zzazione e luoghi di partecipazione alla vita comunitaria; si stru�urano a�orno alla rilevazione di un bisogno o di un’e-mergenza per creare risposte concrete e innova�ve, affiancando e facendo da pungolo posi�vo alle is�tuzioni. Conosciamo insieme delle esperienze signifi-ca�ve del territorio e sperimen�amo insieme nuovi percorsi di partecipazione.

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Nella scuola

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5 dicembre

Giornata internazionale del Volontariato

Ma.nata di riflessione intorno ai valori che animano il volontariato, condivi-

sione di proposte concrete, valorizzazione dei giovani volontari

Il 5 dicembre ricorre la Giornata internazionale del Volontariato, is�tuita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1985, per ricordare il quo�-diano impegno dei volontari di tu�o il mondo. “Il volontariato ci coinvolge in quanto individui e membri di una società. Esso

cos�tuisce un potente strumento di mobilitazione di tu. i segmen� della so-

cietà per la costruzione di un mondo migliore.

Onoriamo il volontariato perché espressione della nostra umanità comune e

strumento per la promozione del rispe4o e della solidarietà reciproci.”

Ban Ki-moon - Segretario Generale Nazioni Unite

Volontarinsieme – CSV Treviso promuove tre appuntamen� sul territorio pro-vinciale, rivol� agli studen� e alla ci�adinanza, so�o lo slogan “Un giorno per rifle�ere, un anno per agire”. Nel corso di ques� even� verranno presentate le proge�ualità del volontaria-to trevigiano, in par�colar modo quelle rivolte ai giovani, e verranno propos� degli spe�acoli teatrali che mirano a veicolare i valori della partecipazione e della gratuità, insieme alla centralità della persona umana. Uno spazio par�colare sarà riservato ai volontario (giovani e non) che si sono dis�n� per il loro impegno nel sociale. Le inizia�ve si svolgeranno la ma%na di sabato 5 dicembre 2015 a Castelfran-co Veneto, Treviso e Vi�orio Veneto, saranno aperte alla ci�adinanza e ad ingresso gratuito. Maggiori informazioni e modalità di adesione saranno disponibili sul sito www.trevisovolontariato.org

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Il Portavalori Il “Portavalori” è un percorso forma�vo ideato dal Volontariato trevigiano per condividere con docen� e studen� il proprio orizzonte di senso, che vede come valore primo la Persona umana. L’esperienza maturata dal 2010 (avvio del proge�o) ad oggi ci accompagna ad una diversificazione delle proposte sulla base delle diverse finalità e metodo-logie.

Valori pensa� - Per conoscere la Carta dei valori del Volontariato

A�raverso giochi di ruolo e dinamiche intera%ve potremo esplorare in modo nuovo e crea�vo la Carta dei valori, il Volontariato provinciale e locale e le possibilità di impegno comunitario. Ogni percorso proposto si ar�cola in 2/3 incontri da 2 ore da realizzare in orario scolas�co e prevede l’approfondimento di un valore fondante e la pos-sibilità di un successivo e facolta�vo impegno concreto. Si potranno concor-dare con l’insegnante orari flessibili

> La centralità della relazione

Nel volontariato si giocano relazioni differen� (simmetriche e non); l’impor-tanza della relazione si gioca prima di tu�o con se stessi. Me�ersi a confronto con gli altri significa me�ersi in gioco con ciò che di noi è noto a noi e agli altri e viceversa.

> L’Altro

La premessa e il cuore dell’agire del Volontario è l’Altro, la Persona intesa come valore assoluto e irrinunciabile; a renderla tale è proprio l’unicità e l’ir-ripe�bilità di ciascuno di noi. Ogni persona è un valore in quanto tale; ogni persona va difesa, tutelata, aiutata, accompagnata a realizzarsi al massimo delle sue potenzialità perché vale in sé e per sé.

> La pedagogia dell’a&enzione

Saper cogliere i segnali che l’Altro e il territorio ci rimandano, è la capacità essenziale che ciascun Volontario fa propria e me�e al servizio degli altri. È l’a�enzione l’a�eggiamento che perme�e di cogliere i bisogni e di elaborare delle risposte crea�ve ed efficaci; e l’ascolto lo strumento privilegiato per poterlo fare. Conosciamo e sperimen�amo insieme l’ascolto a%vo.

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Cosa farò da grande?

Possibilità di servizio in Italia e all’estero

(18/30 anni)

Promuovere le molteplici opportunità di servizio comunitario aperte ai giovani,

a4raverso l’organizzazione di incontri di informazione e tes�monianza per i

ragazzi frequentan� le ul�me classi delle scuole superiori, so4ende l’obie.vo

più ampio di incoraggiare e rafforzare la partecipazione civica e democra�ca

a.va dei ci4adini entro e oltre i confini del nostro Paese.

Le esperienze di servizio incen�vato garan�scono ai giovani una forte valenza educa�va e forma�va, un’occasione di crescita personale, un’opportunità di educazione alla ci�adinanza a%va, contribuendo allo sviluppo sociale, cultura-le ed economico del nostro Paese. Queste esperienze contribuiscono alla conoscenza e alla condivisione di valori comuni e fondan� l’ordinamento democra�co, nonché alla costruzione di uno spirito di ci�adinanza. Le possibili aree di impegno, in Italia e all’estero, sono riconducibili ai se�ori: assistenza, protezione civile, ambiente, patrimonio ar�-s�co e culturale, educazione e promozione culturale. Il Laboratorio scuola e volontariato propone un incontro di una o due ore sco-las�che, come opportunità di orientamento in uscita, unendo un’introduzione informa�va al confronto con esperienze dire�e vissute da giovani del territorio (volontari in servizio). Partendo dalla presentazione del Servizio civile, si prosegue ampliando l’oriz-zonte ai vari “servizi incen�va�” - Servizio Volontario Europeo, Servizio Civile all’estero e Campi di volontariato - fornendo quindi ai ragazzi un quadro com-pleto delle possibilità di servizio a loro misura, da vivere dentro e/o fuori dai confini nazionali.

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In your shoes

Concorso per raccontare con nuovi linguaggi l’esperienza nella disabilità

Promosso dalla Consulta provinciale degli Studen�, insieme all’Ufficio Scolas�-co Territoriale Treviso XI e Volontarinsieme – CSV Treviso. E dagli En� aderen� al Coordinamento provinciale della disabilità. Con il coinvolgimento delle Associazioni e stru�ure a%ve nell’ambito della disabilità. Obie%vo del concorso è sensibilizzare gli studen� ai temi della disabilità, dell’accoglienza e valorizzazione delle diversità a�raverso il confronto e l’in-contro con persone e realtà del territorio impegnate in questo se�ore, e favo-rire l’a%vazione e il protagonismo degli studen� stessi al fine di promuovere i valori della solidarietà e della ci�adinanza a%va. Il concorso intende premiare gli studen� (gruppi classe, inter-classe o interis�-tuto) che, con l’aiuto degli insegnan� ed in collaborazione con associazioni di volontariato ed En� del territorio, predispongano e realizzino proge% di sen-sibilizzazione e/o intervento nell’ambito della disabilità, nel corso dell’a.s. 2015/2016, entro la metà di aprile. I proge% potranno essere ar�cola� in forma diversa (ricerca, convegno, rac-colta fondi, partecipazione ad a%vità di volontariato, ideazione di laboratori condivisi, produzione di cortometraggi, …), ma non potranno prescindere dal-la condivisione e dal coinvolgimento a%vo di almeno un Ente impegnato nell’ambito della disabilità. I tre proge% ritenu� più significa�vi e interessan� saranno premia� a metà maggio, all’interno dell’evento collegato alla giornata provinciale della disabi-lità. Il Bando di concorso e il materiale rela�vo sono disponibili on line www.trevisovolontariato.org www.istruzionetreviso.it

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Diverso/a da chi…

Per maturare consapevolezza sulle diversità

Rivolto alle classi di 2° e 3° superiore

Le mo�vazioni

Sempre più oggi si riconosce che l’educazione all’affe%vità, alle emozioni e alla consapevolezza della propria iden�tà e della differenza cos�tuiscono una fase fondamentale per costruire i presuppos� di una pacifica convivenza, al fine di ridurre i rischi di azioni violente, auto ed eterodire�e, nel rispe�o di tu�e le differenze: di genere, disabilità, intergenerazionali, culturali (religiose, di provenienza geografica, …), Volontarinsieme ri�ene importante lavorare con volontari/e delle Associazio-ni, insegnan� e studen� su queste tema�che, al fine di contribuire alla cresci-ta di ci�adini consapevoli, a�en�, in ascolto, a�raverso la messa in campo dei valori e delle competenze del Volontariato, sogge�o prossimo alle problema-�che emergen�.

I temi

Il proge�o mira a promuovere una cultura di comprensione, accoglienza e acce�azione delle differenze nel nostro Territorio, partendo dall’incontro con l’Altro per contrastare le dinamiche di confli�o. Le tema�che affrontate, quindi, riguarderanno la relazione, l’ascolto a%vo, l’accoglienza di pun� di vista diversi, negli ambi� delle diversità di genere, disabilità, intergenerazionali, culturali (religiose, di provenienza geografica, …) Gli obie'vi

• ridurre e abba�ere i pregiudizi, le paure e gli stereo�pi rela�vi alle differenze

• educare al rispe�o delle diversità, alla non discriminazione

• me�ere in a�o dinamiche posi�ve per il superamento dei confli% far vivere esperienze di volontariato per rendere concre� i valori dell’accoglienza e della solidarietà

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Il percorso

A numero chiuso, coinvolge i ragazzi detenu� dell’IPM e 6 gruppi provenien� da Is�tu� superiori della provincia (1 o più classi per gruppo), di classe quar-ta, e la durata complessiva va dal mese di se�embre al mese di maggio. Studen� e ragazzi detenu� potranno esplorare le tema�che scelte a�raverso molteplici modalità e s�moli (dalla le�ura, al cineforum, all'arte figura�va, agli incontri con tes�moni privilegia�) costruendo via via una raccolta mul�-mediale. Il lavoro sarà seguito da vicino dalla redazione interna all'IPM del periodico “Innocen� evasioni”, che anche quest'anno vedrà lavorare fianco a fianco giovani detenu� e studen� volontari del territorio. Nel corso della giornata conclusiva del percorso si avrà la possibilità di riper-correre ed approfondire ulteriormente tu% gli argomen� tra�a�, con una condivisione piena tra tu% i sogge% coinvol�. Poiché gli insegnan� rivestono un ruolo fondamentale per l’elaborazione delle tema�che nelle classi, si intende offrire un momento di formazione e preparazione sul percorso, nonché un incontro organizza�vo per coordinare tu�e le fasi e le modalità del proge�o. L’adesione al proge�o viene effe�uata da un Consiglio di classe, con la nomi-na di almeno due docen� referen�. Possibili approfondimen� I docen� che svolgono l’a%vità di insegnamento dentro l’Is�tuto Penale sono disponibili per svolgere incontri di conoscenza nelle classi coinvolte nel pro-ge�o. Incontri di conoscenza e condivisione con le associazioni partner.

Percorsi paralleli -Innocen� evasioni. Per raccontare il lavoro del proge�o in i�nere (passo dopo passo), prosegue il lavoro della redazione del giornalino interno all’IPM. - Doposcuola peer to peer. Per condividere con i ragazzi ristre% anche la quo�dianità dell'impgno scolas�co. -Voci in campo. Per ampliare e diversificare le opportunità di incontro, cono-scenza e relazione tra fuori e dentro. Torneo di calcio – con la partecipazione degli studen� delle scuole superiori della provincia di Treviso.

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Voci di fuori, voci di dentro

2015-2016

Rivolto agli studen� di 4° superiore Organizzato da Volontarinsieme – CSV Treviso, in partnership con l’Ufficio Sco-las�co Territoriale Treviso XI e l’Is�tuto Penale per i Minorenni di Treviso, con il supporto del C.P.I.A. di Treviso, e delle associazioni Amnesty Interna�onal, La prima pietra, Nat’s per… Treviso. Il percorso di educazione alla ci�adinanza “Voci di fuori, voci di dentro”, giun-to quest’anno alla 14° annualità, offre un’esperienza forma�va a%va che si basa sul confronto tra studen� delle scuole superiori della provincia e ragazzi detenu� all’interno dell’Is�tuto Penale Minorile di Treviso. Il cuore del percorso si sostanzia nell’“incontro faccia a faccia tra mondi di vita differen�”, che perme�e lo scambio di pensieri e riflessioni intorno a tema�-che comuni, ma che sopra�u�o consente ai ragazzi coinvol� (di fuori, come di dentro) di lavorare su aspe% importan� del vivere nel mondo con gli altri (quali il riconoscimento dell’alterità, una maggiore consapevolezza di sé e il rafforzamento della propria iden�tà), e del vivere in un contesto sociale più ampio, contribuendo a promuovere il senso di ci�adinanza a%va che si esplica anche a�raverso l’educazione alla legalità. Tu�o questo, a�raverso un con-fronto con�nuo e dire�o tra i ragazzi (pur considerando i vincoli impos� da un regime di restrizione delle libertà individuali), con la costante presenza di edu-catori, docen� e volontari.

Il tema

Sulla scorta della valutazione dei percorsi preceden�, per l’anno 2015/2016 si è scelto di lavorare su singoli temi propos� dall’IPM. Nel mese di se�embre 2015, infa%, i ragazzi detenu� con il supporto di operatori e volontari avranno il compito di individuare le tema�che che saranno ogge�o del percorso, in modo che gli argomen� possano essere più vicini alla realtà e alla sensibilità dei ragazzi coinvol�.

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Le azioni

Si propone un percorso in classe di 2 incontri di due ore ciascuno. 1° incontro: si affronterà il tema dell’iden�tà, dell’alterità, degli stereo�pi e dei pregiudizi, anche a�raverso l’emersione dei vissu� e dei pun� di vista degli studen�. Al termine dell’incontro gli studen� decideranno quale tema�ca affrontare durante l’incontro successivo (disabilità, diversità culturale, diversità di gene-re, intergenerazionale) 2° incontro: partendo dai conce% di relazione ed accoglienza, si approfondirà il tema della diversità (disabilità, diversità culturale, diversità di genere, inter-generazionale), sulla base di quanto emerso dall’incontro precedente. Agli studen� saranno proposte delle a%vità da svolgere nel tempo extrascola-s�co.

In ogni territorio saranno coinvolte le associazioni a%ve nell’ambito indicato

dagli studen�.

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Pane e tulipani

“Pane e tulipani” è un’inizia�va, aperta alle scuole di ogni ordine e grado della provincia di Treviso, promossa dal Volontarinsieme – CSV Treviso e dall’Ufficio Scolas�co Territoriale XI, in collaborazione con una rete di oltre 20 realtà del territorio impegnate sul fronte della lo�a alle vecchie e nuove povertà. Il proge�o si avvia alla sua quinta annualità. La finalità è quella di far fiorire

una sensibilità personale e una partecipazione diffusa intorno alle emergen� povertà del nostro territorio, unendo s�moli forma�vi a ges� concre�. In par�-colare, nelle scuole secondarie si lavorerà con la metodologia del Teatro dell’oppresso (TDO), a�a a s�molare processi di pensiero e rielaborazione cri�-ca della realtà vol� all’azione e all’impegno dire�o dei partecipan�. Le scuole che aderiranno sceglieranno poi uno o più mesi durante i quali affiancare una delle associazioni impegnate sul fronte delle povertà nelle a%vi-tà di raccolta e distribuzione di generi di prima necessità: dalla raccolta nei supermerca� alla ges�one del magazzino; dalla preparazione delle borse spesa alla distribuzione delle stesse. Se la scuola riterrà opportuno farlo, potrà orga-nizzare anche una raccolta interna alla scuola. A�raverso l’impegno comune e condiviso potremo rispondere contempora-neamente a diverse emergenze: offrendo supporto alle associazioni impegnate nella distribuzione generi prima necessità; rispondendo al bisogno di concre-tezza degli adolescen�; portando all’a�enzione dei giovani e delle famiglie le situazioni di povertà economica ma sopra�u�o relazionale crescente nel no-stro territorio.

I partner

Caritas Tarvisina, Caritas di Vi�orio Veneto, Caritas di Castelfranco, di Monte-belluna e di Mogliano, Croce Rossa di Conegliano, Don Aldo Cagnin, Società San Vincenzo de Paoli di Treviso, Apio, Società San Vincenzo de Paoli Consiglio Centrale di Vi�orio Veneto, Croce Rossa di Treviso, I Care, Centro Aiuto alla Vita di Treviso e Vi�orio Veneto, Donne Senegalesi, Uomo Mondo, La Porta, Granello di Senapa, Coordinamento Treviso sud, Coordinamento del Volonta-riato della Castellana, Ci�adini Volontari-Coordinamento territoriale di Monte-

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Modalità di adesione

Ciascuna scuola interessata sarà invitata, a�raverso circolare dell’UST, ad aderire al proge�o entro il 31 dicembre, scegliendo il periodo dell’anno e l’associazione (o le associazioni) con cui gemellarsi. Le associazioni scelte cu-reranno l’approfondimento forma�vo intorno alle povertà e costruiranno con i ragazzi il percorso di collaborazione, in accordo con i docen� referen�. Il percorso si ar�colerà in diverse tappe: > adesione di un gruppo interclasse e/o di una o due classi capofila; > riflessione e a%vazione del/i gruppo/i aderen� mediante la metodologia del Teatro dell'oppresso; > lavoro di sensibilizzazione del gruppo promotore all'interno della scuola; > creazione di un gruppo interno che suppor� le a%vità di raccolta e distribu-zione di generi di prima necessità delle associazioni; > eventuale momento di raccolta interno alla scuola. I gruppi aderen� potranno anche organizzare visite guidate presso le sedi delle associazioni per conoscere da vicino, nella loro varietà e organizzazione, i servizi offer� alle famiglie in difficoltà: dal centro di ascolto, ai gruppi di so-stegno, dal magazzino alimentare, a quello dei ves��.


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