Fondazione Social Venture GDA/Impact investing Musica, a settembre un grande concerto in streaming nel segno della sostenibilità – Nova.ilsole24ore.com Luca e Camilla: “Il nostro lavoro? Salvare dallo spreco la frutta bella dentro!” – 5minutiperlambiente.com Anche 4 ragazzi del Piemonte premiati con il MYllennium Award – Quotidianopiemontese.it Radio InBlu – Intervista a Camilla, founder di Bella Dentro – Fsvgda.it Evento PerMicro, 10 anni di Impatto Sociale - Fsvgda.it Finanza etica/sociale/sostenibile

Finanza sostenibile, nuove regole Ue per i benchmark – Ansa.it European Sustainable Finance Action Plan: un “game changer” – Lamiafinanza.it Terna: emesso green bond per 500 mln di euro – Rinnovabili.it Borsa Italiana, come funziona la Borsa di Milano (Piazza Affari) – Yahoo.finance.com Start-up e innovazione sociale

Decreto Rilancio dolceamaro per le startup: i nodi irrisolti dopo la conversione – Repubblica.it

Coronavirus, startup italiane meno penalizzate dalla pandemia – Rainews.it

Start up e pmi innovative: investimenti detraibili al 50% - Investireoggi.it

Nasce Lumen Ventures, per investire in Pmi e startup early stage – Fortuneita.com

Impact investing

Terzo settore: 4 requisiti per accedere al tesoro dell'impatto sociale – Vita.it Asteria continua a svilupparsi nell’impact investing - Lamiafinanza.it No agli eccessi di zucchero nella “dieta” della finanza sostenibile – Tgcom24.mediaset.it Melandri: l'approccio Impact può essere strategico per le Fondazioni di impresa – Secondowelfare.it Schroders, un nuovo Global Head of Real Estate – Milanofinanza.it Nuveen raccoglie 150 milioni di dollari – Btboresette.com

DI SEGUITO, LA RASSEGNA CARTACEA SULL’IMPACT INVESTING

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IL REPORT

Tra consulenti ed Esgè scoppiato l'amore

dí Marco Muffato

consulenti finanziari vedonosempre più i prodotti Esg (acro-nimo ormai familiare che sta En-viromental, social e governance)

come un'opportunità per far cre-scere le loro attività e stringere legamipiù stretti con i loro clienti. Uno stu-dio globale, sponsorizzato da FranklinTempleton e condotto da NMG Consul-ting, mostra come i consulenti finanzia-ri facciano rientrare sempre più i pro-dotti Esg aIl'interno delle loro selezionie allocazioni di portafoglio. Lo studio,che ha esaminato gli atteggiamenti dioltre 800 consulenti finanziari e inter-mediari nei confronti degli investimen-ti responsabili in 10 importanti mer-cati in tutto il mondo - in Emea, Apace Nord America - ha mostrato come iconsulenti recepiscano sempre più ilvalore di includere criteri Esg nelle de-cisioni di investimento.

Italia e Francia leaderdel collocamentoIn Europa, la ricerca ha dimostratocome l'Italia e la Francia aprano lastrada tra i Paesi esaminati, con noveintervistati su 10 che allocano investi-menti in prodotti Esg (rispettivamente91% e 90%). Guardando a prodotti Srio nello specifico ai prodotti focalizzatisull'impact investing, i consulenti fi-nanziari svedesi guidano il gruppo conil 70% e il 68% rispettivamente alloca-to a questi prodotti. Detto questo, gliinvestitori retail nel Regno Unito sonoleggermente più avanti rispetto ai loropeers dell'Europa continentale quandoinvestono in prodotti Esg, con 1'87%dei consulenti del Regno Unito chehanno clienti investiti in fondi Esg, con-tro l'85% come media in tutta Europa.Gli investitori retail tedeschi, d'altraparte, sono in linea con i colleghi eu-

46 investire luglio - agosto 2020

IL 91 % DEI CONSULENTI FINANZIARI ITALIANI INSERISCEPRODOTTI ESG ALL'INTERNO DEI PORTAFOGLI DEIPROPRI CLIENTI. LO AFFERMA LO STUDIO REALIZZATODA FRANKLIN TEMPLETON CON NMG CONSULTING

Nella foto Julie Moret,

global head of Esg

di Franklin Templeton

ropei, con 1'84% dei consulenti che af-ferma di avere clienti che investono inprodotti Esg e il 62% di investimenti inprodotti Sri (contro il 61% della mediaeuropea).«La crescente rilevanza delle proble-matiche ambientali legate alla transi-zione climatica, alla scarsità di risorsenaturali e all'efficienza sta inducendoindubbiamente un maggiore interesseper I prodotti e le soluzioni Esg» , affer-ma Julie Moret, global head of Esg diFranklin Templeton. «Anche le pres-sioni normative stanno accelerandoquesti temi. In modo incoraggiante, i

risultati dello studio mostrano che i consulenti stanno ri-spondendo alla crescente domanda dei clienti contribuendoad approfondire la conoscenza e l'innovazione del settore inquesto spazio».

Esg fa bene al businessTutti i consulenti finanziari intervistati hanno indicato uncrescente interesse da parte dei clienti in prodotti di inve-stimento con impatti Esg positivi, in linea con la crescentepreoccupazione del pubblico per le questioni ambientali ei cambiamenti climatici. Inoltre, i consulenti con competen-ze nell'investimento responsabile ritengono che sia positivoper il business, con 9 intervistati su 10 (90%) che vedono gliinvestimenti responsabili come un'opportunità commercialeper la propria attività, incluso il 42% che lo considera una"grande opportunità':

Lo studio ha anche scoperto che l'inclusione delle valutazio-ni Esg nelle discussioni con i clienti retail permette loro diapprofondire le relazioni consentendo nuove conversazionisullo scopo fondamentale dell'investimento e sulla missionedi investimento del cliente. «Il settore dell'asset management

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~iiiiiiiiiia~~.~iiiil~iiisiiiiiiiiiiiiiiiriiiiiiirii/ifsiri.~riiii/iiiiiiii//riiiiiiii/iiiiiisai.~.~iiiiiiiiiisiiiiiisiiiiiiiiii iiiiiiiiiiiiiaii~~iiii~ii INVESTIRE SPECIALIST

dovrebbe rispondere sostenendo i consulenti mentre educa-no sé stessi e i clienti sui fattori Esg, oltre a rispondere alladomanda degli investitori fornendo una gamma più ampiadi prodotti e soluzioni innovative», suggerisce Michel Tulle,senior director Europa ex Regno Unito di Franklin Temple-ton, con la Moretche sottolinea: "L'industria deve assicurarsi

che sia allineata quando si discute di terminologia e praticheEsg. Una maggiore trasparenza dei rischi e delle misurazioniEsg non solo educherà e informerà meglio gli investitori nelloro processo decisionale, ma promuoverà le opportunità diinvestimento nel campo degli investimenti responsabili".

I Fattori ambientali i più motivanti per investireA livello macro, quasi la metà (46%) dei consulenti ritiene

che la"E" (i fattori ambientali) sia più importante per i propriclienti nel breve termine, con la "G" (fattori di governante)citata dal 34% e la " S "(fattori sociali) citata dal 20%. Inol-tre è molto probabile che le questioni ambientali interessi-no i clienti retail quando investono sia a breve che a lungo

termine (rispettivamente 46% e 63%), con preoccupazioniper i cambiamenti climatici, la sostenibilità e l'efficienza del-le risorse, essendo i primi tre problemi Esg che i consulentiritengono possano cambiare nel momento in cui le personeinvestiranno a breve e lungo termine. A questo proposito Da-vid Zahn, head of european fixed income di Franklin Temple-ton, afferma che «In Franklin Templeton, disponiamo di unasolida gamma di prodotti con strategie integrate Esg come ilFranklin European Total Return Fund che recentemente haottenuto il marchio "Towards Sustainability" dal Centrai La-belling Agency (CLA) , un organo indipendente della BelgianFinancial Sector Federation (Febelfin) . Inoltre continuiamoa rispondere alle esigenze dei clientiaggiungendo prodotti di investimentospecifici sulle iniziative per contrastareil cambiamento climatico, come il Fran-klin Liberty Euro Green Bond Ucits Etf,l green bond sono già uno strumentoimportante nel tentativo di ridurre leemissioni di Co2 dell'economia globalee probabilmente continueranno a regi-strare una rapida crescita». «Per esem-pio», continua Zahn, «il nostro FranklinLiberty Euro Green Bond Ucits Etf miraa conseguire rendimenti sostenibili alungo termine, nonché avere un impat-to significativo e positivo sulle societàe sull'ambiente. Alla luce dell'attua-le pandemia e della recente volatilitàdel mercato, continuiamo a cercare diaggiungere obbligazioni corporate di

qualità al fondo per ampliare la base diemittenti e aumentare l'esposizione alsettore corporate in generale, poichéle emissioni hanno continuato a esseresolide nel settore green bond».

I 4/5 dei cli hanno allocatoprodotti EsgA causa della crescente domanda,molti consulenti europei hanno già

Nella foto in basso

David Zahn, head of

european fixed income

di Franklin Templeton

modificato la propria allocazione pa-trimoniale per riflettere il crescenteinteresse in investimenti Esg. Dall'in-dagine è emerso che oltre quattroquinti (86%) di consulenti hannogià allocato prodotti Esg e tre quarti(77%) di consulenti in tutto il mondosi aspettano che i loro clienti aumenti-no l'allocazione a fondi di investimen-to responsabili nei prossimi due anni.I consulenti europei chiedono ora op-zioni di investimento più responsabiliper soddisfare la domanda dei clienti.

Meglio la gestione attivaAll'interno delle categorie di prodotti,la preferenza del cliente è la gestioneattivarispetto a quella passiva e quelladomestica rispetto a quella globale, inparte riflettendo il desiderio di fornireai clienti delle indicazioni convincentisugli investimenti responsabili.

Che attenzione nel nostro Paese

Lo studio ha anche mostrato che esi-stono grandi differenze tra i Paesi eu-ropei. In Italia, i consulenti hanno con-dotto conversazioni con i clienti sul

tema Esg per oltre il 90% delle volte,seguite da Paesi Bassi (80%) e Germa-nia (76%). È interessante notare come

A LIVELLO MONDIALE IL 77% DEI FINANCIALADVISOR SI ASPETTANO CHE I LORO CLIENTIAUMENTINO L'ALLOCAZIONE IN FONDIDI INVESTIMENTO RESPONSABILI ENTRO DUE ANNI

in Svizzera fosse altrettanto probabileche l'argomento (50%) fosse intro-dotto dal consulente o dal cliente. Gliinvestitori retail in Svezia, Danimarcae Paesi Bassi aprono la strada all'ado-zione di strategie di impact investing.Il Regno Unito sta recuperando ter-reno, con il 30% dei clienti retail chedovrebbero procedere a un "aumentosignificativo" degli investimenti re-sponsabili nei prossimi due anni, incontrasto con la media globale ed eu-ropea (rispettivamente 23% e 25%).Oltre il 40% delle attività di investi-

mento responsabile è collocato inprodotti nazionali; il 29% è destinato

a prodotti regionali, mentre un altro27% è destinato a prodotti globali.

hlgllo - agosto 2020 investire 47,

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Operazione Rinascimento

Intesa sigla un patto coi comuniper rimettere in moto l'economiaCome per Bergamo forti benefici dall'Opas su Ubi per tutti i territori interessatiRuggieri: «Pronti 30 miliardi per le imprese sul territorio nel triennio 2021/2023»

LUIGI MERANO

Dopo Milano, Bergamoe Brescia sono le due pro-vince italiane con il più al-to numero di imprese perabitante. Qual è stato l'im-patto del Covid sul tessutoproduttivo del territorio?

«Il lockdown ha colpito unimportante sistema industria-le che contribuisce in manie-ra molto significativa al Pil ita-liano, Brescia per il 2,4% eBergamo per il 2,1%; il contri-buto delle due province insie-me sale addirittura al 6,8% sesi considerano le esportazio-ni. Un'elaborazione su datiIstat dell'osservatorio CovidAnalysis basata sui settoriche hanno chiuso durante lafase uno, dal 22 marzo al 26aprile, stima che per Bresciae provincia il mancato fattu-rato sia stato di oltre 4,9 mi-liardi di euro, di cui 3,3nell'industria, e che per Ber-gamo e provincia siano man-cati circa 3,2 miliardi di euro,2,3 nel settore industriale».Qual è stato il ruolo del

sistema creditizio nel soste-nere l'economia durantel'emergenza?

«Per contrastare l'emergen-za Covid-19 Intesa Sanpaoloha messo a disposizione diimprese e famiglie, ad oggi,circa 63 miliardi di euro: so-no cifre senza precedenticomprendono le moratoriedei crediti già in essere, il so-stegno del fondo Pmi, i nuovifinanziamenti per le imprese

garantiti da Sace e una seriemolto articolata di altre inizia-tive, già messe in campo inprecedenza, che abbiamo po-tenziato. Un numero può farcapire l'eccezionalità del mo-mento e la mole di lavoroche stiamo affrontando - apartire dalla Banca dei Terri-tori guidata da Stefano Garre-se - solo nei primi sei mesidel 2020 Intesa Sanpaolo hadeliberato circa 800.000 ope-razioni creditizie, mentre inun anno solitamente non sisupera il milione. Vi sonopoi, per i territori più colpiti,ulteriori iniziative, sia di ca-rattere economico che socia-le. A Bergamo, la città più toc-cata dal Covidl9, abbiamodedicato il programma Rina-scimento, che scaleremo a li-vello nazionale, caratterizza-to dagli innovativi "prestitid'impatto" a supporto dellemicro e piccole imprese, so-ciale e start-up. E sempre aBergamo, a conclusionedell'Ops su Ubi Banca, avràsede una nuova DirezioneRegionale con piena autono-mia creditizia, che si affian-cherà alle nuove DirezioniRegionali di Brescia, Cuneo eBari, con Pavia che ospiteràun centro di eccellenza perl'agricoltura».Cos'è il Programma Rina-

scimento?«Il Programma Rinasci-

mento è stato ideato da Inte-sa Sanpaolo con il Comunedi Bergamo - di cui ringraziosentitamente il sindaco Gior-gio Gori, il direttore generaleMichele Bertola, la sua ammi-

nistrazione e il personale cheha lavorato con passione inun periodo drammatico -per consentire la rapida ripre-sa delle attività delle micro epiccole imprese. Per Rinasci-mento la Banca ha messo adisposizione 30 milioni di eu-ro. Di questi, 3 milioni di con-tributi a fondo perduto sonostati stanziati per coprire lespese che le piccole impresecommerciali e artigianalihanno dovuto sostenere du-rante la chiusura forzata.Questi saranno accompagna-ti dai "prestiti d'impatto" peruna cifra di 20 milioni, conscadenze fino a 20 anni e tas-si estremamente vantaggiosiper consentire alle aziende,associazioni e start-up di af-frontare gli investimenti ne-cessari ad adattare i proprispazi e i propri servizi al nuo-vo contesto di "convivenza"con il Covid-19, a loro voltaabbinabili a contributi a fon-do perduto per ulteriori 7 mi-lioni. La remunerazione delprestito, di per sé già moltoconveniente rispetto a qual-siasi altra forma di impiegoparagonabile per durata, ècorrelata al raggiungimentodi indicatori di performance(Kpi) di natura sociale ed eco-nomica che saranno monito-rati grazie all'impegno proborro della divisione ImpactInvesting di Deloitte. Infine,la modalità di restituzione èstata definita in maniera mol-to flessibile coerente con lalunga durata del finanzia-mento rappresentando di fat-to capitale permanente».

Perché avete deciso dipartire da Bergamo per lasperimentazione del nuo-vo strumento?«Perché Bergamo è stata in

assoluto la città più colpitadal Covid-19 etutti noi, purtrop-po, abbiamo im-presse nella no-stra mente le im-magini di queigiorni in cui la cit-tà e la comunitàbergamasca han-no vissuto mo-menti terribili.Come banca ra-dicata in quel ter-ritorio conoscia-mo da semprel'operosità e la dinamicitàdel suo tessuto economi-co-produttivo e siamo con-vinti che la ripartenza, a co-minciare dalle realtà più pic-cole ed esposte, possa funge-re da incoraggiamento alla ri-presa di tutto il Paese. I berga-maschi non mollano mai e lodimostreranno anche in que-sta circostanza».A chi si rivolge il prestito

d'impatto?«I prestiti d'impatto sono

destinati alle realtà produtti-ve che a causa delle dimen-sioni ridotte non beneficianodegli interventi o delle agevo-lazioni promossi delle istitu-zioni centrali o regionali, alleattività caratterizzate da unaforte contrazione di fatturatoanche dopo la riapertura, adesempio quelle turistiche, al-le start-up che nascerannoper trovare soluzioni prati-

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che legate ai nuovi stili di vitapost-Covid e alle associazio-ni che intendono avviare pro-getti di impatto sociale».Molte piccole imprese ri-

tengono che per superarele difficoltà la presenza digrandi poli bancari può es-sere più utile di quella di

piccoli istituti radicati sulterritorio. Sta tramontan-do il modello della bancadi prossimità?

«Intesa Sanpaolo è la piùgrande banca di prossimitàdel Paese. Grazie al suo pro-fondo radicamento nei terri-tori dove opera, dei quali co-nosce bene esigenze e poten-zialità e per i quali fornisceservizi bancari efficienti, effi-caci e innovativi, funge an-che da punto di riferimentoper il sociale e la cultura. Lotestimoniano i nostri risulta-ti, le nostre numerose iniziati-ve per la valorizzazione delpatrimonio artistico e am-bientale. Guardiamo i nume-ri di chi offre prestiti in Italia,il nostro paese ha bisogno dicrescere in prospettiva euro-pea, altrimenti le nostre im-prese, piccole e grandi, saran-no servite da sette od ottobanche internazionali ameri-cane, francesi, spagnole pe-raltro solide, con competen-ze e con ampia gamma di ser-vizi finanziari rispetto ad unamedia banca italiana. E pro-prio in questo contesto tengo

a sottolineareche siamo diven-tati il riferimen-to per il soste-gno e lo svilup-po delle filiere in-dustriali, per

Raffaello Ruggieri, chieflending officerdi Intesa Sanpaolo (us)

supportare tuttoil processo pro-duttivo; dallegrandi corpora-te, alle piccolemanifatture. Emi riferisco ai ca-si di successo re-

gistrati con Fca, con Gucci,con Venchi, con il GruppoMerlo e con Sanlorenzo».Che effetto avrà l'Ops di

Intesa su Ubi su un'areadel Paese a così alta voca-zione imprenditoriale?«Non potrà che avere un ef-

fetto benefico. Per i territoridove Ubi è capillarmente pre-sente, abbiamo previsto ulte-riori 30 miliardi di euro di ero-gazioni a sostegno dell'eco-nomia reale per il periodo2021-2023. In merito agli im-pieghi, desidero rassicurare iclienti di entrambe le bancheche il sommarsi delle linee dicredito già in essere non por-terà ad alcuna riduzione del-le stesse. Come dicevo il pro-blema italiano è di crescita enoi ci saremo sempre. Agliimprenditori bergamaschi ebresciani che non sono anco-ra nostri clienti, Intesa San-paolo ha la possibilità di offri-re una serie di opportunitàsia per il mercato italiano cheper quello estero, grazie allaDivisione Imi Corporate e In-vestment Banking guidata daMauro Micillo, che conta sudi un ampio network di rela-zioni internazionali».

Qualcuno sostiene chel'operazione su Ubi faràmale alla concorrenza. Co-sa ne pensa?«E importante ricordare

che la scorsa settimana abbia-mo registrato il via libera

dell'Antitrust, chiamata a va-lutare proprio gli effettidell'operazione in termini diconcorrenza. L'obiettivodell'Ops non può essere quin-di quello di eliminare un con-corrente, bensì realizzare unprogetto industriale più am-pio, che porti alla nascita diun grande gruppo di dimen-sioni europee che possa servi-re il nostro Paese meglio econ ulteriori risorse, avendoal contempo l'opportunità diconcorrere con le maggiorirealtà bancarie internaziona-li già presenti nel mercato ita-liano ed europeo. La nostraoperazione, come è stato ri-portato da attenti osservato-ri, rappresenta l'avvio di uninevitabile processo di conso-lidamento del credito in Ita-lia: la stessa Bper diventeràpiù grande di quanto ogginon sia Ubi in termini di quo-te di mercato e di filiali poten-dosi configurare come terzopolo bancario».Perché siete convinti che

l'Ops porterà valore agliazionisti?«Con il rilancio di 652 mi-

lioni di euro che, il nostroCeo Carlo Messina, ha forte-mente voluto per neutralizza-re gli effetti della crisi e uniretutti gli stakeholders di Ubi ar-rivano 310 milioni di europer famiglie e imprese, peraiutare la ripresa e, 80 milio-ni di euro, per le fondazioniimpegnate sui territori. Biso-gna fare informazione re-sponsabile soprattutto versoil piccolo risparmiatore par-tendo dal premio riconosciu-to agli azionisti di Ubi: dopoil rilancio in contanti, rispet-to ai valori del 14 febbraio del

titolo Ubi, l'offerta presentaun premio pari al 45%, le ope-razioni fra banche in Italiahanno garantito un premiomedio in area 4%. Rispetto aivalori medi a 6 mesi il pre-mio è pari al 59%. In caso dimancato esito il prezzo dimercato di Ubi potrebbe su-bire un calo di almeno il 40%.Solo la componente per cas-sa, garantita oggi a tuffi i ri-sparmiatori, rappresenta ol-tre i due terzi dei dividendiprevisti in tre anni dal pianoUbi stand-alone. Inoltre, re-sta al risparmiatore un titolocome quello di Intesa che -dal 2009 - ha generato un ren-dimento complessivo positi-vo del +22% contro una perdi-ta del -55% per Ubi a dimo-strazione di come Intesa ab-bia saputo remunerare me-glio i propri azionisti rispettoad Ubi: accettando l'offertadi Intesa Sanpaolo, gli azioni-sti Ubi diventano azionisti diuno dei gruppi più solidi e re-munerativi in Europa. IntesaSanpaolo ha realizzato tuffi ipiani e i progetti di questi an-ni e per questo motivo è labanca, tra tutte quelle inclu-se nell'indice Stoxx Europe600, che negli ultimi tre anniha avuto il dividend yield equindi il rendimento maggio-re. Infine, il consenso manife-stato recentemente da impor-tanti investitori istituzionaliespressione dei territori, pen-so da ultimo in ordine di tem-po al Presidente di Fondazio-ne Crc Giandomenico Gen-ta, hanno riconosciuto la lun-gimiranza di Carlo Messinanel dare ulteriore valore all'of-ferta per le esigenze collettivedi ogni territorio».

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La schedaMANCATO FATTURATO

Durante la fase uno, dal22 marzo al 26 aprile perBrescia e provincia il manca-to fatturato è stato di oltre4,9 miliardi di euro, di cui3,3 nell'industria. Per Berga-mo e provincia sono mancatiinvece 3,2 miliardi di euro,dei quali 2,3 nel settore indu-striale.

RISORSE IN CAMPOII Programma Rinasci-

mento è stato ideato da Inte-sa Sanpaolo con il Comunedi Bergamo per consentire larapida ripresa delle attivitàdelle micro e piccole impre-se. La Banca ha messo a di-sposizione 30 milioni di eu-ro. Di questi, 3 milioni di con-tributi a fondo perduto stan-ziati per coprire le spese chele piccole imprese commer-ciali e artigianali hanno so-stenuto durante la chiusuraforzata.

NUOVI PRESTITIInoltre Intesa Sanpaolo

ha previsto i "prestiti d'im-patto" per una cifra di 20 mi-lioni, con scadenze fino a 20anni e tassi estremamentevantaggiosi per consentiread aziende, associazioni estart-up di affrontare gli inve-stimenti necessari per adat-tare i propri spazi e i propriservizi al nuovo contesto diconvivenza con il Covid-19,a loro volta abbinabili a con-tributi a fondo perduto perulteriori 7 milioni. La modali-tà di restituzione è stata defi-nita in maniera molto flessi-bile.

I DATI

Popolazione

irstitifritirtfr1.114.590 (a• tra le provincia Italiane)

frtiliffrtErtft1.265.954 (5. tra le provincia italiane)

H3MEEbbmuioni Inmº Sanpdolo rurali I.

Numero di imprese

83.810

Numero di occupati

565,4 MILA

104.399

489,4 MILA

3~C

Valore aggiunto(in milioni di euro)

37.812

32.632

Export(in milioni di euro)

16.300

16.156

Saldo commerciale(in milioni di euro)

7.159

6.687

L'EGO - HUB

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