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Forza magica n°11

Date post: 17-Mar-2016
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Tutto ma proprio tutto sulla squadra giallorossa
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FORZA MAGICA Dicembre 2010 - Anno 5° - n.° 11 - Mensile d’informazione gratuito Alessandro Roja racconta Dandi “CHI VA A ROMA PERDE… O PRENDE LA POLTRONA?” “CHI VA A ROMA PERDE… O PRENDE LA POLTRONA?” Angelucci, ROMA..nzo senza fine Il poster di Philippe Méxes FENOMENEZ 1 | FORZA MAGICA
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Forza Magica Dicembre 2010 - Anno 5° - n.° 11 - Mensile d’informazione gratuito

alessandro roja racconta Dandi

“cHi Va a roMa PErDE… o PrENDE La PoLTroNa?”

“cHi Va a roMa PErDE… o PrENDE La PoLTroNa?”

Angelucci,ROMA..nzo senza fine

I l poster di Philippe Méxes

FENoMENEz

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EDITORIALE [email protected] Federica Afflitto forza magica dicembre 2010

Ci sono troppi pensieri all’in-

terno dello spo-gliatoio gialloros-so, ogni elemento non mi sembra più così affine all’altro come in passa-to avevamo avuto modo di evidenzia-

re. Alcuni elementi sembrano addirittura molto più presi dai singoli eventi piuttosto che dal bene comune ed è facile indicare in Ranieri l’unico colpevole. La situazione, invece, è molto più complessa: il tecni-co sta gestendo una intensa situazione d’emergenza che si protrae praticamente dal suo primo giorno a Trigoria, all’ini-zio le ragioni delle difficoltà erano quasi esclusivamente legate alle motivazioni della squadra ed alla necessità di raddriz-zare una stagione quasi compromessa, poi vennero i risultati, il morale salì alle stelle ed il campionato rischiò anche di rivelarsi leggendario. Durante l’estate la tensione è stata allentata, c’è stato il tem-po per le riflessione, qualcuno ha comin-ciato a contare gli anni sul calendario, al-tri si sono posti quesiti sul futuro, in molti hanno cercato risposte e non ne hanno trovate. Le incertezze e le perplessità sono emerse senza discrezione, i dubbi di ognuno hanno alimentato quelli degli altri ed in nessuna occasione è stato possibile ottenere risposte valide e certe, Rosella Sensi dopo aver compiuto l’ultimo sforzo portando a Roma Marco Borriello ha pra-ticamente anticipato un addio: “Potrebbe essere il mio ultimo acquisto”, disse alla presentazione dell’ex milanista. Da quel momento le perplessità di molti sul futuro

della società sono state quelle di un intero popolo, cosa prevede il destino gialloros-so? Non è dato ancora sapere poiché es-sere gestiti da una banca vuol dire anche non avere più alcun interlocutore, non trovare più un referente. Unicredit tiene viva la speranza della tifoseria gialloros-sa, avalla l’acquisto di Borriello prima ed il rinnovo di Mexes poi, ma per il resto non vi sono risposte. Le nostre domande sono probabilmente anche quelle di uno spo-gliatoio, in cui le voci e le chiacchiere si rincorrono e dove si vorrebbe sapere di più ed invece nulla è dato sapere, almeno in questa fase. Inutile affermare, a nostro modesto avviso, che la squadra e lo staff tecnico debbano essere completamente estranei a tali vicende, questo è pratica-mente impossibile, l’assenza di uomini di potere si sta facendo sentire troppo or-mai, inutile ignorare quanto la presenza vigile di un capo permetta l’aumento del-la produttività e del rendimento, lo è più che mai nell’azienda calcio. La questione societaria doveva essere risolta entro di-cembre e così non è accaduto, ora i tempi sono slittati alla fine di gennaio, a questo punto, affermo forse sorprendendovi, ben venga anche Giampaolo Angelucci, sul cui nome ci sono infinite riserve e perplessità da parte della tifoseria, ma almeno con il suo avvento si tornerà ad avere un in-terlocutore e, alla luce dei fatti, meglio un capo, di cui ancora non conosciamo le qualità calcistiche, piuttosto di continuare in questo ibrido insignificante. Alla Roma auguro un 2011 colmo di successi, nella speranza che le stelle ed i pianeti possano tornare a sorriderci, ed a tutti voi, lettori di “Forza Magica”, un lieto finire di anno ed uno sfavillante inizio. Auguri sinceri!

FORZA MAGICAAnno 5° - n.° 11

Mensile d’informazione gratuito

EDITOREEsse

DIRETTORE RESPONSABILEFederica Afflitto

[email protected]

GRAFICA | EDITING | LAYOUTAlessandra Cutugno

COLLABORATORIDaniele Cecchetti | Serena De Iaco |

Andrea Di Carlo | Max LeggeriMassimo Palombelli | Stefano Petrucci

| Fulvio Stinchelli | Federico Vespa

FOTOGRAFOClaudio Crescenzi

STAMPASOGRAF SRL

FORZA MAGICATutti i diritti di riproduzione riservati,

salvo accordi scritti o contratti di cessione copyright, la collaborazione

a questo mensile è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita.

La responsabilità dei contenuti dei testi è esclusivamente degli autori.

e-mail: [email protected]

Si ringraziano gli inserzionisti pubblicitari per il loro contributo

che consente la pubblicazione e la diffusione di questo periodico.

Questo numero di Forza Magica è stato licenziato per la stampa il

18 novembre 2010

Dove trovare la rivista

Bar Celani Via San Giacomo, 40 Nettuno-Bar dei Belli Via del Trullo-Bar Lupa Via Marcantonio Bragadin, 55 Prati-Bar La Bombonera Via Stoppa Malafede Calta-girone-Bar Gran Caffè Iacopucci Via Oslo, 7 Torrino-Bar Gran Caffè Via Cesare Ricotti Casal Bertone-Bar Piper Via Paolo Orlando Ostia-Bar Kristal Via P.S. Leicht Torraccia-Bar Pasticceria Gli Angoli Via Wolf Ferrari Infernetto-Bar Davidoff Via G. Zerbi Ostia-Bar dello Sport P.za G. Ronca Ostia-Bar Pasticceria F.lli Evangelista Via Aldobrandini Ostia-Bar Domino Via di Macchia Saponara Acilia-Bar delle mimose via Menippo, 12 Casal Palocco-Bar Caffè Pascià Via W. Ferrari Infernetto-Bar Non solo Caffè P.zza Morelli Colli Portuensi-Bar Station Caffè Via Copparo Vitinia-Bar Betting 2000 Via di Acilia Acilia-Bar Leonardo da vinci Via Leonardo da Vinci, 245 Ostiense-Bar calcio d’angolo P.zza S. M. Ausiliatrice, 50 Appio Tuscolano-Bar Evandro Via Egna, 3 Infernetto-Bar Antinori Via F. Acton, 46 Ostia-Edicola Celletti Via Nomentana Nuova, 45/a Monte Sacro-Edicola Via U. Lilloni Madonetta-Edicola Fronte C.C. Eschilo Axa-Edicola Via Bosio Mostacciano-Edicola Via Isole del Capo-verde Ostia-Edicola Via Amsterdam Torrino-Edicola Via di Macchia Saponara Madonetta-Edicola Ferm. Metro Maria del Soccorso Tiburtina-Edicola C.C. Le Terrazze Casal Palocco-Edicola C.C. Le Torri Tor Bella Monaca-Edicola Via di Casal Palocco Casal Palocco-Edicola Via W. Ferrari Infernetto-Edicola C.C. Quadrifoglio Acilia-Edicola Via D. Cucchiari Casal Bertone-Edicola Via di Torrenova Tor Vergata-Edicola Via Portuense (fronte oviesse)-Edicola Via G. Genocchi (Regione Lazio)-Pizzeria Ristorante Le Streghe Via Tuscolana- Duecì Grafica Via G. Levato Ciampino-Fotottica Crescenzi Via di Casal Bertone-Brico Ok Via dei Romagnoli Ostia-Ottica Dieci Decimi Via W. Ferrari Infernetto- Ferramenta 2000 Via Eschilo Axa-Stazione di servizio Shell Via del Trullo-Mid Sport Via D. Cambellotti Tor bella Monaca-Bingo Cola di Rienzo P.zza Cola Di Rienzo Roma-Centro-Ifo-Regina Elena Via Bosio Mostacciano-Supermercato SMA Via Pindaro Casal Palocco-5 contro 5 Via Tiburtina Antica San Lorenzo – Via S. Curione Tuscolana- Armagame Via U. Giordano Infernetto-Porrini 1945 Via Manuel de Falla Infernetto-Club Lanciani Via di Pietralata, 135 Tiburtina-Roma Club XIII Giallorosso Casal Bertone-Roma Club Garbatella

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EDITORIALE [email protected] Federica Afflitto forza magica dicembre 2010

EDItORIALE 3

ChI vA A ROMA PERDE...O PRENDE LA POLtRONA 6-7-8DI ANDREA DI CARLO

ALESSANDRO ROjA: IO E CLAuDIA 10-11-12DI SERENA DE IACO

I tABELLINI DEL MESE DI NOvEMBRE 15

POStER DI MEXES 16-17

I tABELLINI DEL MESE DI DICEMBRE 18

QuELLE 4 MuRA... 20-21-22DI DANIELE CECChETTI

ANGELuCCI: ROMANzO SENzA FINE 24-25-26DI DANIELE CECChETTI

1927...LA StORIA CONtINuA 29DI ANDREA DI CARLO

GOSSIPPANDO 30

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A poche giornate dal giro di boa del campionato, la Roma di Claudio Ra-

nieri si guarda indietro e si specchia nel-la sua imperfezione e poca concretezza. Tempo di bilanci per una squadra che aveva buttato via uno scudetto dopo una rincorsa mozzafiato e che era chiamata a ripetersi e migliorarsi, quindi se la ma-tematica non ci inganna, a fare più punti di tutti, a fregiarsi del titolo di campio-ne d’italia. Per un risultato del genere ci vogliono punti pesanti,soprattutto in trasferta, e di conseguenza una buona continuità di risultati che permettano ogni domenica di incrementare il pro-prio bottino in classifica: ed è proprio qui che la Roma è venuta meno, non vincendo mai in trasferta (se da one-sti intenditori di calcio non consideria-mo il derby come giocato fuori casa) e

nata, tanto è dipeso dallo stato di grazia di Julio Sergio”. Ed in effetti il portiero-ne carioca di Ribeirão Preto era stato un grandissimo protagonista dell’anno passato dove aveva veramente fatto la differenza. Quest’anno quella magia sembra svanita ed è l’estremo difensore di uno tra i reparti più battuti della Serie A e molte delle segnature subite non lo vedono esente da colpe (tra tutte il gol di Moscardelli a Verona). Nota di merito invece alla grandissima professionalità

alternando a risultati negativi lontano dall’Olimpico,parecchi passi falsi tra le mura amiche. Cos’è mancato ma so-prattutto chi è mancato? Con il solito gioco delle figurine,andiamo a vedere chi da certezza è divenuto dubbio e chi ha fatto il percorso inverso,o mantenen-dosi importante per gli equilibri della squadra o superando le proprie attese._Tra i pali_ In molti avevano asserito l’anno scorso: “ Se la Roma è arrivata a giocarsi lo scudetto fino all’ultima gior-

dell’ex numero uno Doni, uomo e cal-ciatore vero, che ha dimostrato quando è stato chiamato in causa, di esserci ancora con la testa nel progetto Roma, rispedendo al mittente tutte quelle cri-tiche pretestuose piovutegli in estate quando veniva schierato in formazioni improbabili. Mister Ranieri sa di aver un grande portiere su cui far affidamento se il mercato di Gennaio non lo porterà a difendere altre porte._In difesa_ Priorità assoluta di mercato e

“cHi Va a roMa PErDE… o PrENDE La PoLTroNa?”

“cHi Va a roMa PErDE… o PrENDE La PoLTroNa?”

Di Andrea Di Carlo.

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sta sempre di più riscattando è Philippe Mexes,tornato concentrato e invalicabile come ai bei tempi, frutto evidente della grande considerazione che il ct Blanc ha nei suoi confronti (ora è capitano della sua Nazionale) e di una sopraggiunta maturità tattica che ha restituito al mi-ster uno dei centrali più forti d’Europa. Per lui a Gennaio, in caso di mancato accordo con il club di Trigoria, ci sarà veramente la fila…._Sulla mediana_ Nell’era Spalletti era il suo pupillo, il faro, la prima maglia che il tecnico di Certaldo assegnava, il gio-catore senza il quale non si poteva gio-care; ora Ranieri sembra aver plasmato

giocatore senza il quale sembrava non si potesse iniziare bene la nuova stagione, per prendere Nicolas Burdisso la Roma ha fatto di tutto (trattativa estenuante con l’Inter in un tira e molla infinito) e di più (ingaggiando anche il fratellino mi-nore Guillermo dal Rosario Central). Il roccioso difensore argentino che aveva guidato in maniera impeccabile la retro-guardia giallorossa nella scorsa stagio-ne relegando più e più volte in panchina uno tra Juan e Mexes, quest’anno sem-bra più svagato e nervoso. Molte sbava-ture e lo screzio avuto con il Capitano in quel di Cluj fanno un quadro della situa-zione non proprio idilliaco. Chi invece si

una Roma senza di lui,più fisica e meno tecnica, con più dinamismo e meno ge-ometrie: più corsa e passaggi di prima e meno, tanto meno, David Pizarro. Il cen-trocampista di Valparaíso è stato fermo molto tempo ai box ed ora che sembra ristabilito non viene impiegato frequen-temente dal mister che da quanto di-chiara non lo vede pronto ma le facce del cileno in panchina fanno presagire altro. Sorpresa graditissima invece è stato Le-andro Greco, gioiello del vivaio che ha stregato tutti per tecnica e personalità: in rete a Basilea, a freddo nel derby e titolare a Torino con la Juventus, il gio-vane giallorosso ha passato a pieni voti l’esame Serie A ed è un elemento su cui mister Ranieri sta puntando moltissimo._In attacco_ è forse il reparto che più sta dando grattacapi al tecnico di San Saba dove sembra sia in atto un vero e gioco di coppie: Capitan Totti e Vucinic proprio non riescono a convincere. Il simbolo di Roma sembra finalmente apposto fisi-camente ma la sua verve e la sua classe immensa sembrano appannate, trovan-do difficoltà grandi ad esprimersi anche su calci piazzati (pochi i tentativi finiti nello specchio della porta e da registra-re l’errore dagli 11 metri contro il Bari). Il cigno di Niksic sembra aver chiuso le sue ali e tranne per l’acuto inziale con l’Inter e la prestazione fenomenale nel derby, di Vucinic si sono perse le tracce: forma fisica o voglia di Premier sarà il tempo a dircelo. Dall’altra Ranieri può parlare napoletano o francese stretto ma può trovare comunque un motivo per sorridere. Marco Borriello segna con una continuità imbarazzante ed ha assunto oramai il ruolo di vero leader in mezzo al campo: inventa gol, detta il passaggio e si procura rigori e puni-zioni, una macchina da gol a cui non si può rinunciare per i suoi alti numeri. Alti come il 94 che porta sulle spalle un ta-lento puro come Jeremy Menez, vera ri-velazione di questo campionato insieme a Javier Pastore: il genio di Longjumeau sta stregando tutti con cambi di passo ubriacanti e assist al bacio, passando da oggetto misterioso a titolare inamo-vibile nello scacchiere giallorosso. Dei successi futuri di questa Roma, molto passerà per le sue giocate e i suoi lampi di classe pura.

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squadra giallorossa. Di Claudia meglio evitare di parlare, di Claudio anche, per un evidente conflitto di interessi….fami-liari, naturalmente, Alessandro declina l’invito e sorride amorevolmente, come a voler dire: capitemi altrimenti non ri-entro a casa, ma poi si giustifica: “Il mio ufficio stampa – ci dice il giovane attore romano – mi ha consigliato di prendermi una pausa dalle discussioni calcistiche. Innamorato come sono della materia, ri-schio di sovrapporre il pallone al mio la-voro”. La diplomazia non gli manca, ma la volontà è quella di mantenere questa storia d’amore, sbocciata da pochi mesi, nell’ombra e non sotto i riflettori. Ales-sandro Roja è ormai un nome importante del cinema italiano, lei è Claudia Ranieri, figlia dell’allenatore della Roma, Claudio Ranieri, capite da voi che la miscelanza è esplosiva ed il rischio di essere tutti i giorni in copertina è altissimo. A tute-la della privacy dunque poche domande sulla vita privata ma quando chiediamo ad Alessandro se in amore tutto procede per il meglio, lui, si illumina in un sorri-so ed annuisce. Alessandro e Claudia si sono conosciuto grazie a “Romanzo Cri-minale” in quanto lei è una delle ragazze dell’ufficio stampa della serie, facile ipo-tizzare come anche dalla signorina Ra-nieri siano partite alcune direttive sulla gestione dell’immagine pubblica di Roja.Poi, però, nel corso della chiacchierata almeno di Roma non si può proprio fare a meno di parlare, la squadra del cuore è sempre nei suoi discorsi e nei suoi pen-sieri, allo scudetto ci crede comunque, come ogni romanista che si rispetti, e la speranza di vincere il campionato, no-nostante il passo falso di inizio stagione, la coltiva in fondo al cuore. Lo abbiamo incontrato in occasione della manifesta-zione al Palalottomatica “Roma scen-de in campo”, evento di beneficenza di calcio e basket organizzato con le stelle di Roma, Lazio e Virtus Roma. Alessan-dro ha ritrovato alcuni calciatori del-la squadra giallorossa e si è fermato a chiacchierare con loro, concedendosi alle telecamere e agli obiettivi insieme a Francesco Totti, il suo capitano. “Questo

Lo sapevate? Diceva sempre Vulvia – uno dei personaggi più divertenti di Corrado Guzzanti - prima di lanciare i servizi di Rieducational Channel. Alessandro Roja, più facilmente ricono-scibile come il Dandi di “Romanzo Cri-minale - la serie”, è fidanzato da circa un anno con Claudia Ranieri, la figlia di Claudio, l’allenatore giallorosso. Quasi un segno del destino per lui, romanista doc, appassionato di calcio come pochi altri suoi colleghi: avere come suocero il tecnico della tua squadra del cuore non deve essere cosa di tutti i giorni. Fi-guriamoci confrontarsi quotidianamen-te con i detrattori del tecnico, specie in questi periodo così altalenante per la

è un campionato”, ha spiegato Alessan-dro ”in cui può succedere ancora di tut-to. Le squadre sono tutte a pochi punti tra loro, non c’è un padrone vero e pro-prio. Nemmeno il Milan domina la scena come ha fatto l’Inter negli altri anni. Si può ancora sperare in qualcosa di positi-vo, magari con l’apporto del nostro pub-blico, il vero segreto della Roma”.Alessandro si sofferma a lungo a parlare

Il mio ufficio stampa mi ha consigliato di prendermi una pausa dalle discussioni calcistiche

io e claudia…ranieri

Alessandro Roja, il Dandi di “Romanzo Criminale” è senti-mentalmente legato alla figlia di Claudio Ranieri, una coppia da gossip capacedi far impallidireGeorge Clooney edElisabetta Canalis, in comune hannoanche la poca voglia di concedersiai giornalisti.

Di Serena De Iaco

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del successo ottenuto dalla seconda se-rie di “Romanzo Criminale”, un record di ascolti ed un’attenzione mediatica mai verificatasi per una serie televisiva, ba-sta andare al bar, guardare la tv o senti-re la radio, ed un accenno alla fiction più costosa degli ultimi anni non manca mai. C’è addirittura chi non esce più al giove-dì sera per non perdersi la puntata del giorno: “Che facciamo stasera? Io resto a casa, c’è Romanzo”. “E’ questa la prova del successo” dice Roja a Forza Magica, “le persone si sono affezionate alla storia e non c’è solo il grande seguito per gli appuntamenti su Sky, ma anche una ricerca per i dvd che sono usciti nei mesi scorsi in tutte le edicole. Essendo il secondo tempo di un lunghissimo film, non poteva che avere questa attenzione. D’altronde, la prima serie era stata un successo, perché la seconda sarebbe dovuta andare diver-samente? E poi, sono sicuro che la sod-disfazione del telespettatore sarà ancor più ripagata dopo che vedrete il gran finale. Peccato solo per i personaggi, che finiranno col farsi fuori gli uni con gli altri. Ma questa è la storia di Romanzo, che conoscete tutti”. La serie, così come il film di Michele Placido, è ambientata nel bel mezzo degli anni di piombo, Anni Settanta e Ottanta, atmosfere di tensio-ne. “Non c’è un’affinità diretta oggi con

quei tempi – spiega ancora Roja -, ma c’è una stessa temperatura sociale. Ci sono grosse difficoltà ad andare avanti, a sbarcare il lunario a fine mese, la gente non può essere felice. E’ un periodo nero e a rimetterci sono sempre e soltanto i cittadini. L’importante è capire che con la violenza non si ottiene nulla. Ripro-porre quelle tensioni oggi non avrebbe senso”. Con la violenza non si ottiene nulla, fa effetto sentirlo dire da uno che interpreta un uomo come il Dandi, per l’appunto un criminale spietato. “Ma tra me e lui non ci sono affinità. Non mi affe-ziono mai ai miei personaggi, altrimenti divento meno divertente e meno credibi-le. Anzi forse una cosa in comune con lui ce l’ho”, sottolinea riflettendoci a lungo e poi spiega: ”un aspetto un po’ malinco-nico”. Di sicuro, Roja non teme di essere identificato a vita come il Dandi. Un po’ quello che è successo a Tony Sperandeo, il mafioso in quasi tutti i film di mafia. “Per me è diverso. Con le opere che ho fatto negli ultimi anni, tra cui commedie d’amore e film drammatici, credo di aver avuto la risposta più intelligente dai miei interlocutori. Nessuno ha mai preteso da me un sosia del Dandi”. C’era stata una precedente versione cinematogra-fica della storia sulla banda della ma-gliana, quella di Michele Placido, dove il Dandi era interpretato da Claudio San-tamaria, ma questo precedente non ha assolutamente influenzato Roja: “Sono maschere completamente diverse per tante ragioni. La prima, più banale, per una questione di minutaggio. Sul film, il personaggio del Dandi non può aver avuto lo stesso impatto che invece è sca-turito sulla serie. E poi, c’è un fatto fisio-gnomico da considerare: con Santama-ria non abbiamo particolare somiglianza fisica, infine, per non scimmiottare l’al-tra opera, ho preferito essere me stesso nell’interpretazione. E, grazie alle diret-tive di Stefano Sollima, il nostro regista, ho perfezionato anche alcuni miei difet-ti”. Insomma, Alessandro Roja adesso abbandonerà gli abiti del criminale ma potete contarci che lo rivedremo presto protagonista.

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I tabellini di dicembreChIEvO – ROMA 2-2ChIEvO (4-3-1-2): 28 Sorrentino, 21 Frey, 12 Cesar, 3 Andreolli, 4 Mantovani; 6 Fernandes (33’ st Bogliaci-no)16 Rigoni, 7 Marcolini (14’ st Granoche); 23 Costant; 80 Moscardelli (43’ st Sardo), 31 Pellissier. (18 Squizzi, 17 Jokic, 20 Sardo, 9 Bentivoglio, 26 Bogliacino, Guana, 11 Granoche).All.: Pioli.ROMA (4-3-1-2): 27 Julio Sergio, 77 Cassetti, 5 Mexes, 29 N. Burdisso, 3 Castellini; 23 Greco (20’ st Taddei), 16 De Rossi, 33 Brighi; 30 Simplicio (38’ st Menez); 8 Adriano (33’st Borriello), 9 Vucinic. (1 Lobont, 2 Cicinho, 7 Pizarro, 11 Taddei, 22 Borriello, 10 Totti, 94 Menez).All.: Ranieri.Marcatori: : 25’ pt Simplicio, 44’ pt Simplicio, 16’ st Moscardelli, 37’ st Granoche

CLuj – ROMA 1-1CLuj (4-4-2): 44 Stancioiu, 4 Panin, 20 Cadù, 24 Rada, 66 Edimar (17’ st Bjelanovic); 28 Konè, 7 Dica (1’ st Veloso), 8 Kivuvu, 19 Culio; 10 De Zerbi (33’ st Bastos), 9 Traorè. (Nuno Claro, 2 Tony, 15 Alcantara, 16 Bastos, 23 Veloso, 22 Hora, 32 Bjelanovic).All.: MinteuanROMA (4-3-1-2): 1 Lobont, 77 Cassetti (18’ st Cicinho), 29 N. Burdisso, 5 Mexes, 3 Castellini; 33 Brighi, 16 De Rossi, 30 Simplicio; 94 Menez (1’ st Greco); 10 Totti, 22 Borriello. (32 Doni, 25 G. Burdisso, 4 Juan, 2 Cicinho, 23 Greco, 11 Taddei, 9 Vucinic). All.: Ranieri.Marcatori: 21’ pt Borriello, 43 ‘ st Traorè

ROMA – BARI 1-0ROMA (4-3-1-2): 1 Lobont (dal 1’st Doni); 77 Cassetti, 5 Mexes, 4 Juan, 3 Castellini; 23 Greco, 30 Simplicio, 33 Brighi; 94 Menez (dal 43’st Taddei); 22 Borriello, 10 Totti (dal 25’st Okaka).A disp.: 29 Burdisso N., 2 Cicinho, 7 Pizarro, 87 Rosi.All.: Ranieri BARI (4-4-3): 1 Gillet; 28 Galasso, 5 A. Masiello, 6 Rinaldi, 84 Raggi;14 Gazzi, 8 Donati, 13 Pulzetti; Strambelli (dal 35’st Crimi) 7 Rivas (dal 14’st Romero), 18 Caputo (dal 21’st D’Alessandro).A disp.: 25 Padelli, 40 Monopoli, Cilfone, 30 Rana.All.: VenturaMarcatori: 29’pt JUAN

MILAN – ROMA 0-1MILAN (4-3-1-2): 32 Abbiati; 20 Abate, 13 Nesta, 25 Bonera, 77 Antonini; 8 Gattuso, 21 Pirlo (22’pt See-dorf), 23 Ambrosini; 27 Boateng (40’ Ronaldinho); 11 Ibrahimovic, 70 Robinho. (1 Amelia, 76 Yepes, 17 Oddo, 52 Merkel, 14 Strasser, 10 Seedorf, 80 Ronaldinho).All.: Allegri.ROMA (4-4-2): 32 Doni; 29 N. Burdisso, 5 Mexes, 4 Juan, 17 Riise; 33Brighi, 16 De Rossi, 30 Simplicio; 94 Menez (35’ st Taddei) 8 Adriano (43’ st Rosi) 22 Borriel-lo. (27 Julio Sergio, 2 Cicinho, 3 Castellini, 7 Pizarro, 23 Greco, 11 Taddei, 10 Totti). All.: RanieriMarcatori: 23’ st Borriello

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I poste

r di

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I tabellini di novembreBASILEA – ROMA 2-3

BASILEA(4-4-2): 1 Costanzo, 22 Inkoom, 19 Abraham, 28 Ferati (43’ Ferati), 20 Safari; 17 Shaqiri, 10 Yapi, 8 Huggel, 14 Stocker; 13 Frei, 9 Streller. A disp.: 18 Sommer, 4 Atan, 32 Zanni, 11 Chipperffield, 24 Cabral, 15 Almerares, 30 TempboAll.: Fink

ROMA (4-2-3-1): 27 Julio Sergio, 77 Cassetti, 4 Juan, 29 N. Burdis-so (35’ G. Burdisso), 17 Riise; 16 De Rossi, 30 Simplicio; 94 Menez (28’ Greco) , 20 Perrotta; 9 Vucinic (25’ ST Borriello); 10 Totti.A disp.: 1 Lobont, 2 Cicinho, 3 Castellini, 23, Greco, 22 Borriel-lo, 19 Baptista, 89 Okaka.All.: Ranieri

Marcatori: 14’ pt MENEZ, 24’ pt TOTTI, 24’ st FREI, 30’ st GRE-CO, 37’ st SHAQIRI

ROMA – FIORENtINA 3-2

ROMA (4-3-2-1): 27 J. Sergio, 2 Cicinho, 5 Mexes, 29 N. Burdisso, 17 Riise, 23 Greco (dal 27’st Brighi), 16 De Rossi, 30 Simplicio, 94 Menez, 10 Totti, 22 Borriello. A disp.: 1 Lobont, 3 Castellini, 20 Perrotta, 87 Rosi, 9 Vucinic, 19 Baptista.All.: Ranieri

FIORENtINA (4-2-3-1): 84 Boruc; 29 De Silvestri, 5 Gamberini, 14 Natali, 23 Pasqual; 4 Donadel (dal 26’st D’Agostino), 7 Santa-na (dal 35’st Bolatti); 32 Marchionni, 10 Mutu, 6 Vargas (dal 14’st Ljajic); 11 Gilardino. A disp.: 35 Avramov, 25 Comotto, 2 Kroldrup, 30 Gulan, 24 Cerci.All.: Mihajlovic

Marcatori: 45’pt Simplicio, 6’st Borriello, 23’st Gilardino, 31’st Perrotta, 44’st D’Agostino

juvENtuS – ROMA 1-1

juventus (4-4-2): 30 Storari; 43 Sorensen, 19 Bonucci, 3 Chiellini, 6 Grosso (1’ STTraoré); 23 Pepe, 4 Melo, 14 Aquilani, 8 Marchisio (32’ ST Amauri); 18 Quagliarella, 9 Iaquinta (9’ ST Del Piero). A disp.: 31 Costantino, 17 Traore, 7 Salihamidzic , 5 Sissoko, 20 Lanzafame, 10 Del Piero, 11 Amauri.All.: Del Neri.

Roma (4-3-1-2): 27 Julio Sergio; 77 Cassetti (1’ ST Rosi), 29 Burdisso, 5 Mexes, 17 Riise; 23Greco (30’ ST Brighi), 16 De Ros-si, 30 Simplicio; 94 Menez; 9 Vucinic, 10 Totti (23’ ST Borriello). A disp.: 1 Lobont, Rosi, 3 Castellini, 87 Rosi, 33 Brighi, 8 Adria-no, 22 Borriello. All.: Ranieri

Marcatori: 35’pt Iaquinta, 48’pt Totti

ROMA – BAYERN 3-2

ROMA (4-3-1-2): Julio Sergio; Cassetti, Burdisso, Mexes, Riise; Greco (dal 1’st Simplicio), Brighi (dal 29’st Totti), De Rossi;Menez; Vucinic (dal 37’st PIZARRO), Borriello.A disp.: Lobont, Juan, Cicinho, Adriano.All: Ranieri.

BAYERN MONACO (4-2-3-1): Kraft; Lahm, Van Buyten, Demi-chelis, Pranjic;Ottl, Tymoshchuk; Muller (dal 27’st Contento), Kroos, Ribery (dal 31’st Altintop); Gomez. A disp.: Butt, Breno, Braafheid, Alaba.All.: Van Gaal.

Marcatori: 33’pt e 39’pt GOMEZ (B), 4’st BORRIELLO (R), 36’st DE ROSSI (R), 38’st TOTTI su rigore (R).

ROMA – uDINESE 2-0

ROMA (4-3-1-2): Julio Sergio; Cassetti, Burdisso, Mexes, Rii-se; Greco (dal 1’st Simplicio), Brighi (dal 29’st Totti), De Rossi; Menez; Vucinic (dal 37’st PIZARRO), Borriello.A disp.: Lobont, Juan, Cicinho, Adriano.All: Ranieri.

udinese (3-5-2): Handanovic; Benatia, Coda, Domizzi; Isla (dal 20’st Badu), Pinzi, Inler (dal 1’st Sanchez), Asamoah, Armero; Di Natale, Floro Flores (dal 25’st Denis).A disp.: Belardi, Corradi, Denis, Pasquale, Angella.All.: Guidolin

Marcatori: 24’pt MENEZ, 11’st BORRIELLO

PALERMO – ROMA 3-1

Palermo (4-3-2-1): 46 Sirigu, 16 Cassani, 6 Munoz (1’st Goian), 5 Bovo, 42 Balzaretti, 8 Migliaccio, 21 Bacinovic, 23 Nocerino, 27 Pastore (44’ st Liverani), 72 Ilicic, 10 Miccoli (26’ St Macca-rone). (99 Benussi, 3 Goian, 29 Garcia, 4 Kasami, 11 Liverani, 32 Maccarone, Pinilla) All.: Delio Rossi.

Roma (4-3-1-2): 27 Julio Sergio, 77 Cassetti, 5 Mexes, 4 Juan, 17 Riise, 30 Simplicio, 7 Pizarro (17’st J. Baptista), 16 De Rossi, 94 Menez (23’st Cicinho), 10 Totti, 9 Borriello.(1 Lobont, 3 Castellini, 2 Cicinho, 87 Rosi, 25 G. Burdisso 33 Brighi, 19 BaptistaAll.: Claudio Ranieri.

Marcatori: 19’pt ILICIC, 16’st ILICIC,20’ st NOCERINO, 45+1’ st TOTTI.

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una realtà nella quale non sempre tutto fila liscio, tutt’altro, ma che spesso incide in maniera determinante sui risulta-

ti del campo. Discorsi e considerazioni che sono tornate a galla prepotentemente in questa stagione, dove gli equilibri rag-giunti faticosamente negli anni sembrano esser venuti meno, per lasciare spazio ad un nervosismo latente, quasi isterico a tratti, che ha messo a dura prova la coesione e l’unione di un gruppo che, a dire la verità, non sempre negli ultimi mesi è sembrato remare in un’unica direzione. Lungi da noi voler gettare benzina sul fuoco, nulla però ci impe-disce di giudicare con obiettività e razionalità i fatti recenti: che parlano di atteggiamenti al di sopra delle righe, ingiustificate reazioni nervose sotto l’occhio attento delle telecamere impie-tose e pronte ad immortalare fotogramma per fotogramma la sequenza di questo o quel “vaffa” al compagno di squadra. Giocatori dal carisma spiccato, come Totti, De Rossi, Borriel-lo, Burdisso, Vucinic, Pizarro, che se qualche stato d’animo lo

devono dimostrare e rendere pubblico lo fanno (giustamente) senza problemi. La spiegazione potrebbe essere facile e scon-tata: questi episodi all’interno di uno spogliatoio importante come quello della Roma sono sempre accaduti ed hanno dato forza ed unione a questo gruppo, ma visto che oggi le cose non vanno come noi tutti vorremmo si da risalto maggiore a ciò, proponendolo come alibi e scusante per il momento no vissuto dalla squadra. In realtà qualche situazione delicata da gesti-re all’interno del gruppo c’è stata (c’è?). L’episodio di Cluj, che ha visto protagonisti Totti e Burdisso non è altro che la punta di un iceberg che ha iniziato a formarsi addirittura dalla scor-sa stagione, forse, dall’intervallo di quel maledetto 25 aprile. Roma – Sampdoria, giallorossi avanti e tricolore ad un passo. Poi lo screzio, che vide protagonisti Perrotta e Vucinic. Da lì in poi, passando per l’inizio della nuova stagione, tanti piccoli battibecchi, che hanno inevitabilmente minato la tranquillità del gruppo. Quest’anno poi, l’esplosione della miccia accesa in

Quelle4 mura..

precedenza in tutta la sua fragranza. Totti, De Rossi, Burdisso, Borriello, Pizarro, tutti coinvolti in scaramucce più o meno pla-teali con qualche altro compagno. Ma non solo. Nell’occasione della partita di Champions League contro il Bayern a Monaco di Baviera, concisa con la più brutta prestazione stagionale del-la squadra, addirittura il capitano fece notare a mister Ranieri l’inefficienza del modulo di gioco adottato, invitandolo magari ad osare di più. I chiarimenti fra i due non sono mai mancati, ma è indubbio che anche la gestione di Totti, in questa fase della stagione (visto il rendimento non eccelso di Francesco e la vena realizzativa del nuovo arrivato Borriello), può rappre-sentare l’ennesima situazione borderline da gestire all’interno di uno spogliatoio che comunque, per detta dei protagonisti principali, cioè i calciatori, rema (giustamente e ovviamente aggiungiamo noi) tutto nella stessa direzione. Rumors, voci, atteggiamenti che lasciano adito e spazio alle interpretazioni più disparate: di certo c’è una stagione da salvare (triste dirlo già a Natale) e un futuro da pianificare. Ma noi abbiamo provato comunque a darvi qualche risposta in più, affidandoci all’esperienza, al carisma e al nome di uno dei

più grandi difensori della storia giallorossa. Ha trascorso 11 stagioni all’ombra del cupolone, 281 presenze condite da 19 gol, uno che l’ambiente di Roma lo conosce ormai a menadito. Stantuffo e motore inesauribile su quella fascia destra, lui che destro non era, protagonista assoluto di quella Roma magni-fica, di Viola e Liedholm, che raccolse molto meno di ciò che avrebbe meritato. Quattro chiacchiere in libertà con Sebino Nela, anzi, con “Picchia Sebino”. 1)Si aspettava un inizio di stagione così complicato?No, anzi. Quest’anno l’inizio è stato davvero pessimo, e since-ramente non è che le cose siano poi cosi migliorate col pro-seguo del campionato. Più di una volta questa squadra poteva fare il classico salto di qualità ma ha sempre fallito. Ora ci sarà da lottare e faticare non poco per risalire in classifica, visto an-che l’andatura di quelli che sono davanti.

2)Da addetto ai lavori, ma soprattutto da ex calciatore che ha vissuto in uno spogliatoio cosi competitivo e ricco di calciatori di spessore tecnico e umano come quella della Roma degli

di Daniele CecchettiStORIE DI SPOGLIAtOIO. StORIE DI LItIGI, INCOMPRENSIONI E CONvIvENzE FORzAtE,MA ANChE DI AMICIzIE vERE, SINCERE, PROSEGuItEE DuRAtuRE NEGLI ANNI.

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anni 80, come valuta la situazione attuale?Da fuori è difficile farsi un’idea esatta di quello che è il clima all’interno di Trigoria, e non posso esprimermi. Dico solo che, da ex calciatore, posso intuire che magari qualcosa non va pro-prio come dovrebbe, tutto qua. Oggi è un problema anche la gestione dei giovani. Una volta entravano nello spogliatoio in punta di piedi, con la voglia di imparare e mettersi al servizio del gruppo. Oggi è diverso, non vogliono ascoltare nessuno, fanno di testa loro e si sentono già arrivati. Anche ai miei tempi c’erano spesso dei confronti accesi tra di noi, ma poi tutto veni-va messo da parte, anzi, risultava funzionale al bene primario del gruppo, cioè i risultati sul terreno di gioco.

3)Su Ranieri invece? Crede che stia gestendo al meglio la si-tuazione o magari qualche scelta poteva essere diversa?Anche qui preferisco non dare giudizi improntati a questo a quel caso in particolare. Bisogna però sottolineare che, ri-spetto al passato quando le scelte erano in parte obbligate, e l’ 11 titolare era praticamente sempre lo stesso. Quest’anno la società ha messo a disposizione del mister una rosa molto competitiva e ampia, che implica delle scelte, a volte anche do-lorose, da parte dell’allenatore. Personalmente credo si debba avere un 11 di base, valido per tutte le partite, a prescindere dall’avversario, e far ruotare i calciatori nell’ottica del turn over laddove possibile.

4)Per concludere, dove crede può arrivare la Roma in questa stagione?Difficile valutarlo ora, attendiamo il giro di boa del campionato poi potremmo avere le idee più chiare. Con una partenza mi-gliore sarebbe stato tutto più facile.

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Alla scoperta di Giampaolo Angelucci, colui che è (fino a prova contraria e senza utilizzare il condizionale, vi-

sto che il suo è stato l’unico gruppo imprenditoriale ad aver emesso un comunicato ufficiale a riguardo nel recentissimo passato) tra i candidati alla corsa per l’acquisizione della A.S. Roma. un percorso lungo, irto di ostacoli e contraddi-zioni, problematiche economiche e non, ma che racchiude in sè anche la passione, ma soprattutto la speranza (anzi am-bizione più che legittima) del popolo romanista, finire nelle mani di qualcuno che davvero possa permettere alla squa-dra di compiere quel definitivo salto di qualità anche a livello europeo, ambizione frustrata (in parte) in questi ultimi anni, nonostante i discreti risultati ottenuti in Champions League. un sogno, chissà, ma i sogni aiutano a vivere.E i sogni, passano inevitabilmente per una soluzione stabile, economicamente in grado di rinforzare la rosa, sviluppare un centro sportivo all’avanguardia, e soprattutto, elemento fondamentale e imprescindibile per migliorare gli introiti del club, la costruzione di uno stadio di proprietà, questione an-nosa ma che dovrebbe rappresentare il punto di partenza di una nuova avventura societaria. Da sottolineare, per sgom-brare immediatamente il campo da qualunque tipo di ipotesi o incomprensione, un dato: la A.S. Roma, contrariamente a quanto accaduto in passato, è in vendita. Basta soltanto tro-vare l’acquirente giusto. Facile no? Non proprio. Il processo di vendita era iniziato in un clima di grande ottimismo sia da parte dei Sensi che dell’istituto bancario, ma ben presto si è intuito che i risvol-ti sarebbero stati altri, e di più diffi-cile interpretazio-ne e risoluzione. Perchè in Italia, sono ben pochi i soggetti in grado di investire som-me cospique come quelle richieste, e all’estero non c’è poi tutta questa volontà di entrare ad investire in un mercato, il nostro, da sempre prote-zionista e poco sta-bile. Di qui le diffi-

coltà nel reperire soggetti interessati, con i tentativi della banca di proporre l’affare soprattutto in Europa e nel Mondo, puntando con decisione sul marchio e sul nome del club. Ma la realtà è un’altra. E racconta di un processo di vendita che ha visto slittare dal 15 dicembre a fine gennaio la presen-tazione delle offerte vincolanti. Le parole del responsabile Corporate e Investment Banking Italia di unicredit, Piergior-gio Peluso, rilasciate pochi giorni fa, sono state decisamente improntate all’ottimismo: “Non e’ vero e’ un processo asso-lutamente trasparente, si stanno facendo approfondimenti perche’ e’ un’operazione complessa e questo spiega lo slit-

tamento tecnico che non puo’ non tenere conto delle festivita’ natalizie” . Questo chiede la gente: chiarezza, da parte di tutti i soggetti coinvolti in quest’operazio-ne. Perchè i nomi accostati al possi-bile acquisto della società sono stati davvero tanti, for-se troppi. Senza andare troppo in-dietro nel tempo, basti ricordare l’egiziano Naguib

Sawiris, patron della Wind, Leonid Fedun, imprenditore rus-so e già proprietario dello spartak Mosca. E ancora Aabar, il fondo di investimento arabo dalle potenzialità economiche praticamente illimitate (azionista di unicredit al 5% e che forse è ancora in gioco), fino a giungere ad un gruppo ame-ricano, non meglio identificato, che stando ai recenti rumors sarebbe ancora in corsa, proprio con Giampaolo Angelucci. ultimamente è stato menzionato anche Edoardo Longarini, ex patron di Ancona e ternana. Ovviamente vanno fatte di-verse considerazioni. La prima, siamo di fronte ad un possi-bile punto di svolta della storia della Roma, legittimo che il tifoso auspichi un cambio di rotta epocale rispetto alle ulti-me stagioni, fatte di autofinanziamento e difficoltà tangibili sul fronte del mercato. Secondo, unicredit ha tutto l’interes-se nel trovare la miglior soluzione alla vicenda,sia dal punto di vista economico (per rientrare del proprio credito) e so-prattutto da quello dell’immagine. E proprio in quest’ottica un grossissimo plauso va fatto ai tifosi della Roma, a quel popolo giallorosso che mai come stavolta sta tenendo alta la guardia, facendo sentire e dando ampio respiro a quello che e’ il malumore, dal momento che l’ipotesi Angelucci sembra la più accreditata. Ovviamente, la figura dell’imprenditore romano risente dell’essere paragonato ad altri potenziali acquirenti menzionati poco fa che sono in possesso di una capacita e solidità economica diversa. Ma chi e’ Giampaolo Angelucci?

Nato a Roma nel maggio del 1971, è figlio di di Antonio Ange-lucci, imprenditore, sessantacinquenne, nato a Sante Marie, in provincia dell’Aquila, fondatore della tosinvest, un colos-so finanziario da oltre 600 milioni di euro. Il “core business” della tosinvest è rappresentato dalla Sanità e da trenta case di cura disseminate nel centro-sud Italia. Dalla tosinvest Sanità, nata verso la fine degli Anni 70 successivamente a una scalata di Angelucci come sindacalista e investitore, sono derivati una serie di investimenti nel mondo editoria-le (L’unità in passato, e più di recente i quotidiano Libero e Il Riformista) e in quello della finanza. Giampaolo è il più giovane dei figli, gli altri sono Andrea e Alessandro ognuno con delle cariche all’interno del gruppo. Lui è il presidente onorario della Fondazione San Raffaele e consigliere di am-ministrazione della Finanza tosinvest. Il lungo tira e molla con la Roma ebbe inizio nel lontano Maggio 2009, quando con un primo comunicato, veniva smentito dalla stessa to-sinvest l’interesse all’acquisizione dell’A.S. Roma: “Il Grup-po tosinvest comunica che nè da parte della società nè da parte della famiglia Angelucci è stato manifestato interesse per l’acquisto di quote della AS Roma”. Il Gruppo smentisce con una nota quanto riportato dalla stampa, sottolineando anche che “non sono state richieste informazioni ad uni-credit relativamente a tale operazione”. un’altra smentita arrivò poi il 1 Luglio di quest’anno. Il tempo però si sa cam-bia le cose, è storia recente il passaggio pro tempore della

ROMA..nzo senza finedi Daniele Cecchetti

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Roma nelle mani di unicredit, come da accordi stabiliti con la Famiglia Sensi grazie alla conciliazione a seguito dell’ar-bitrato. Il secondo round a fine settembre, con una dichia-razione rilasciata all’uscita da palazzo Grazioli nella quale l’imprenditore romano annunciava l’analisi dei conti del club di trigoria, lasciando aperta più di una porta per una pos-sibile trattativa futura. Poi una ridda di voci, indiscrezioni, che si sono rincorse, fino all’ultimo comunicato, emesso il 6 dicembre: “Con riferimento ad alcune notizie di stampa a proposito dell’acquisto della Roma Calcio – si legge – la to-sinvest smentisce di essersi ritirata, per qualsivoglia moti-vo, dalla procedura in corso e dichiara di aver conferito un mandato per lo svolgimento della necessaria due diligence“. A questo ci atteniamo, trattandosi di comunicazioni ufficiali del Gruppo tosinvest. Riportare tutti i pareri (contrari e non) sul possibile avvento

di Angelucci sarebbe esercizio lungo e tedioso. Per chiudere riportiamo soltanto le parole del Sindaco, che interpellato sulla questioen qualche giorno fa, ha dichiarato che non ver-rà fatta una valutazione di tipo esclusivamente economico, ma anche di solidità ed esperienza maturata nel settore sportivo. Ed è proprio questo elemento,insieme alla diffi-denza scaturita da qualche guaio giudiziario che ha investito la figura dell’imprenditore in passato col sequestro di gran parte delle cliniche di sua proprietà(lungi da noi emettere giudizi a riguardo, ricordiamo solamente che in Italia siamo di fronte alla “presunzione di innocenza fino al terzo grado di giudizio”) a spaventare i tifosi della Roma, timorosi che alla fine la politica possa metterci lo zampino. Ormai però man-ca poco al momento della verità: la svolta potrebbe essere dietro l’angolo, speriamo solo che qualcuno, questo angolo, decida di girarlo.

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uN PuMA tRA I PALI…Di Andrea Di Carlo

Luciano Panet-ti nasce a Porto Recanati il 13 lu-glio 1929. Cresce calcisticamente nel piccolo club di jesi dove milita in

Serie C per poi approdare nel 1952 al Modena come riserva di vittorio Masci in Serie B. Divenuto titolare, si affer-ma come uno dei miglior portiere del-la Serie B per ben tre stagioni.Approda alla Roma nel 1955-1956, per sostituire il fortissimo, ma scar-samente affidabile Moro. Non risente assolutamente del salto di categoria e assicura alla difesa quella tranquil-lità venuta meno con il suo prede-cessore. Panetti è un portiere molto spettacolare e perciò molto amato dai tifosi. Purtroppo, a volte, ecce-de in questa sua tendenza e sbaglia

clamorosamente l’intervento.In ogni caso proprio in quell’anno avviene il suo esordio nella massima serie, più precisamente a Roma il 18 novembre 1955 in una gara vinta dai giallorossi per 4 a 1 contro il vicenza. Affidato alle cure di Guido Masetti, entra subi-to nel cuore dei tifosi venendo sopran-nominato “Il Puma”, nome che poi la tifoseria giallorossa riutilizzerà per il centrocampista della Roma tricolore di Fabio Capello, Emerson. Dopo es-sere stato il titolare dei capitolini per cinque stagioni, cede il posto nel 1960 a Fabio Cudicini. Nel 1961 approda al torino dove gioca l’ultimo campiona-to di Serie A. Divenuto riserva di Lido

vieri, resta negli organici dei granata sino al 1964 senza essere mai impe-gnato. torna in Serie C con la Lucche-se dove gioca le sue ultime partite e chiude nel 1965 con il calcio.Nonostante la forte concorrenza di numerosi portieri che si erano messi in luce nel suo periodo (da Ottavio Bu-gatti, Lorenzo Buffon, Roberto Lovati, Giorgio Ghezzi, Giuliano Sarti a Gio-vanni viola) Luciano Panetti disputa 2 gare nella Nazionale B esordendo a Budapest il 28 novembre 1959 in una gara persa contro l’ungheria per 2 a 0. Forse troppo poco per uno che resterà probabilmente nella storia tra i portie-ri più forti degli anni ’50.

1927....la storia continua

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Gossippando Di Serena De Iaco

C’è sempre una prima volta. Anche Jessica Alba, 29enne attrice americana, ha posato senza veli davanti all’obiettivo di Robert Rodriguez.Lei aveva detto: “Non mi vedrete mai nuda”,

e invece ha davvero cambiato idea, sarà stato per il film “Machete” o per il cappellone che regala al regista un’aria da duro, fatto sta che la Alba appare completamente nuda sotto la doccia per soli 14 secondi, sufficienti, però, a mandare in delirioi suoi fans.

Aveva perso un volo per Phoenix a causa delle estenuanti procedure di controllo praticate in aeroporto. Perciò, Tammy Bonovac, 52enne chirurgo (ripetutamente passata sotto le mani dei colleghi) si è presentata all’aeroporto di Oklahoma City in sedia a rotelle vestita solo di slip e reggiseno. Ma il look essenziale non le è servito a velocizzare la coda. Anzi, le è costato di nuovo il volo con destinazione Arizona. Sebbene abbia evitato il “pat down”, la perquisizione corporale, che Tammy descrive sempre più simile a “una violenza sessuale”, alla donna è stata fatale la carrozzina: Solo il giorno dopo, il terzo di fila in aeroporto, Tammy è riuscita a decollare.

Sara Tommasi confessa per la prima volta il flirt con Ronaldinho e racconta come è nato. I due si sarebbero incrociati due mesi fa all’uscita di un ristorante e da quel momento hanno cominciato a frequentarsi, cercando di sfuggire ai paparazzi. «Ammetto che ci vediamo e stiamo insieme da due mesi» dice la Tommasi. «Usciamo, stiamo bene insieme, ma è ancora troppo presto per palare di fidanzamento. Ci viviamo il nostro presente». «Lui è molto affettuoso, gentile con una ragazza come me. È buono come il pane, buonissimo davvero. Quanto di meglio una ragazza come me possa augurarsi di incontrare».

Sara Carbonero ha deciso di fare un grosso regalo al suo Iker Casillas: si è rifatta il seno.

Nulla di clamoroso, dicono in Spagna, solo un ritocco per ridare tono al décolleté “sgonfiatosi” per la ferrea dieta e l’intenso ritmo di vita della bella giornalista. Sara sarebbe entrata in una clinica madrilena lo scorso sabato, si sarebbe fatta impiantare due protesi da 250 grammi e l’indomani sarebbe tornata a casa. Lunedì era regolarmente davanti alle telecamere della tv per la quale lavora a commentare il 5-1 rifilato all’Atletico Bilbao dal Real del suo fidanzato. Con il quale venerdì scorso la Carbonero ha festeggiato un anno di fidanzamento in un ristorante italiano. Per il regalo Iker ha dovuto però attendere un paio di giorni in più... 1927....la storia continua

un programma ideato e condotto da Max Leggeritutti i giorni dalle ore 16:00 su teleradiostereo (fm 92,7 e sul digitale terrestre Teleroma 56 e T9)30 | Forza magica

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