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Francesco Vinci Logopedista - formazionesostenibile.it · La ginnastica muscolare ha lo scopo di...

Date post: 16-Feb-2019
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Francesco Vinci Logopedista
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Francesco VinciLogopedista

� Tale terapia consiste nella rieducazione della postura linguale statica e dinamica e delle alterazioni gnosico-prassiche e muscolari oro facciali, delle alterazioni respiratorie, delle alterazioni della statica cefalo-vertebrale, del-le abitudini viziate.

� La TMF si basa su esercizi di rieducazione muscolare, insegnamento di una deglutizione corretta e si inserisce all'interno di un approccio globale che comprende collaborazioni tra le figure professionali inte-ressate.

� La logopedia entra in stretta collaborazione con l’ortodonzia e la fisioterapia per velocizzare e rendere stabile nel tempo il risultato della terapia sia ortodontica che fiosioterapica.

LOGOPEDIA

ORTODONZIA

FISIOTERAPIA

� La TMF è utile nei bambini, negli adolescenti e negli adulti e può essere effettuata prima, dopo e durante la terapia ortodontica.

� La motivazione del soggetto è fondamentale per ottenere i risultati dato che la terapia prevede un allenamento muscolare quotidiano da svolgere a casa seguendo gli esercizi proposti dal logopedista.

� Ripristinare il tono dei muscoli discinetico-deficitari

� Recuperare la sinergia dei muscoli antagonisti� Ristabilire le corrette posture� Rieducare le funzioni� Eliminare gli atteggiamenti viziati

COME POSSIAMO FARLO?

� La propriocezione è quel tipo di sensibilitàche fornisce le informazioni relative alla posizione del corpo e delle sue parti rispetto all’ambiente esterno e alla posizione di una parte del corpo rispetto alle altre, permette inoltre la regolazione della postura del corpo o delle sue parti

� La ginnastica muscolare ha lo scopo di modificare la forza, le dimensioni e il tono dei muscoli oro-facciali, attraverso esercizi di rinforzo e di rilassamento muscolare

� La rieducazione delle funzioni e la riabilitazione del tono muscolare oro-facciale possono essere condotte seguendo due modalità differenti

LA RIEDUCAZIONE CLASSICA

LA RIEDUCAZIONE RIFLESSA

� la rieducazione classica, volontaria o corticale che si basa sull’apprendimento cosciente della deglutizione e delle corrette posture, mediante l’esecuzione ripetuta di esercizi che condizionano lentamente e progressivamente le regioni subcorticali, permettendo l’automatizzazione delle corrette prassie e posture.

D. Garliner

� La rieducazione riflessa che utilizza stimolazioni sensitive di vario tipo che permettono lo sviluppo di un certo tipo di sensibilità connessa al controllo della muscolatura linguale.

Margaret S. Rood

RIEDUCAZIONE CLASSICA RIEDUCAZIONE RIFLESSA

OBIETTIVI: correzione del pattern neuromuscolare scorretto a livello cosciente e incosciente

OBIETTIVI: correzione del pattern neuromuscolare scorretto a livello incosciente

METODO DI APPRENDIMENTO: presa di coscienza da parte del paziente automatizzazione delle corrette posture e prassie

METODO DI APPRENDIMENTO: acquisizione della corretta prassia a livello subcorticale involontario

SVANTAGGI: alto livello di collaborazione SVANTAGGI: medio livello di collaborazione procedura terapeutica piùelaborata

� Perché è lo strumento che permette di sostituire gli schemi neuromuscolari scorretti, sia statici che dinamici, in movimenti correttiLa sostituzione completa di questi schemi avviene in circa un anno dove il paziente si incontra con il logopedista 1 volta alla settimana per 10 sedute, dopodichè i tempi si prolungano a 1 volta ogni 2 settimane e infine una volta al mese.

Solitamente il nostro paziente avrà difficoltànell’eseguire questi esercizi propriocettivi in seguito proposti che coinvolgono diversi muscoli o gruppi muscolari

• MUSCOLO ORBICOLARE DELLE LABBRA• MUSCOLO MENTALE E SOLCO LABIO-

MENTALE• MUSCOLI LINGUALI• MUSCOLI NASALI• MUSCOLO DIAFRAMMA

� Come possiamo osservare se c’è una corretta propriocezione?

� Chiedendo al paziente di tirare fuori la lingua in posizione tesa, senza toccare le labbra ne superiore ne inferiore

• Chiedendo al paziente di eseguire dei movimenti con la lingua all’interno del cavo orale ( es: posizionare la lingua in un punto x)

� Far sorridere a denti stretti con apertura massima e simmetrica delle labbra, senza che vi sia nessuna protrusione della mandibola

� Si invita il paziente a passare lentamente la punta della lingua sulla superficie esterna delle labbra seguendo i movimenti di un abbassalingua.

� Il tono dei muscoli buccinatori può essere incrementato utilizzando due specchietti o due abbassalingua di legno, che vengono posizionati tra il versante orale delle guance e i denti del gruppo posteriore. Il rieducatore spinge verso l’esterno le estremità delle stecchette a contatto con le mucose geniene e invita il paziente ad opporsi a questa azione,

portando le guance nella direzione opposta, ovvero verso gli elementi dentali.

� Molti pazienti respiratori orali non hanno alcuna percezione del proprio naso, non essendo nemmeno in grado di soffiarselo, impedendo così che il normale flusso aereo passi correttamente a questo livello.Per iniziare una rieducazione della respirazione è fondamentale che il naso sia pervio.

� È necessario quindi che imparino a soffiarsi dapprima una narice per volta ed in seguito entrambe contemporaneamente.Risulta importante spiegare loro che soffiarsi il naso con la punta della lingua a contatto con la papilla palatina è molto più efficace.

� Questi esercizi vengono prescritti allo scopo di stabilire nel paziente una migliore presa di coscienza dell’atto respiratorio e di affinare la percezione delle sensazioni durante il respiro.

� Un paziente che dimostri una respirazione di tipo apicale deve poter prendere coscienza di che cosa sia la respirazione costo diaframmatica per potere ottenere una rieducazione corretta: a questo scopo il rieducatore si propone come modello che il paziente impara ad imitare nell’esecuzione di corretti movimenti respiratori.

� La rieducazione delle funzioni oro-facciali passa attraverso quattro momenti fondamentali, ovvero:

� La presa di coscienza delle scorrette posture e prassie

� L’illustrazione delle corrette posture e prassie da parte dell’operatore

� L’attribuzione dei mezzi necessari per adattarvisi

� L’ottenimento dell’automatizzazione dei nuovi schemi posturali M. Furnier

� La figura che si occupa di questo tipo di terapia è il logopedista specializzato in terapia miofunzionale, va comunque sottolineata la necessità di una stretta collaborazione con il fisioterapista e l’ortodontista che vanno ad operare in maniera interdisciplinare, allo scopo di raggiungere una risoluzione completa delle problematiche malocclusive nel paziente attraverso feedback reciproci.

GRAZIE PER L’ATTENZIONE


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