+ All Categories
Home > Documents > Gazzettatc Num 1-2012

Gazzettatc Num 1-2012

Date post: 21-Mar-2016
Category:
Upload: atc-torino
View: 222 times
Download: 2 times
Share this document with a friend
Description:
Mai più sfitti, l’appello di Monsignor Nosiglia ai proprietari di case - Fondo sociale, cambiano criteri di accesso - Semplicemente Fumne. Da detenute a stiliste di moda
4
Sema edizione per la giornata europea dei vicini a Torino. Anche quest’anno Atc promuo- ve insieme alla Cià di Torino la manifestazio- ne, nata alla periferia di Parigi per contrastare l’isolamento nei quareri urbani. L’appunta- mento è fissato per sabato 2 giugno per una giornata di pia fa in casa, musica, allegria e buona compagnia. Comita inquilini, gruppi di residen, associa- zioni e tu coloro che vogliono organizzare una tappa della festa nel loro quarere, de- vono compilare il modulo di adesione e con- segnarlo entro il 9 maggio. Potete scaricarlo sulla homepage del sito di Atc, allegato alla nozia della Festa dei Vicini o sul sito internet della Cià di Torino. In questo modo, sarete inseri nel programma ufficiale della manife- stazione e la vostra festa sarà aperta davvero a tu! Semplificare le proce- dure burocratiche, ga- rantendo agli inquilini un servizio sempre più rapido ed efficiente, è uno dei primi obiettivi che questa ammini- strazione si è posta. Per questo dedico lo spazio a mia disposi- zione su questo numero di Gazzettatc per parlarvi di uno dei passi avanti mossi dall’en- te proprio in questa direzione. Come previ- sto dalla legge regionale 3/2010 per la prima volta, quest’anno, insieme al consueto censi- mento biennale, gli inquilini delle nostre case dovranno presentare l’autocertificazione con il reddito ISEE. Si tratta di un cambiamento importante, che garantirà maggiore equità tra coloro che vivono nelle case popolari. I parametri ISEE, infatti, calcolano nel reddito anche il capitale finanziario. SOMMARIO Mai più sfitti. L’appello di Monsignor Nosiglia pag. 2 Fondo sociale, cambiano i criteri d’accesso pag. 3 Semplicemente Fumne. Da detenute a stiliste di moda pag. 4 TORNA LA FESTA DEI VICINI Settima edizione nelle case Atc sabato 2 giugno. Iscrivetevi! n. 1 - 2 maggio 2012 Continua a pag 2 Servizi più rapidi ed efficienti I progressi dell’ente per snellire le pratiche burocratiche e migliorare il servizio agli inquilini
Transcript
Page 1: Gazzettatc Num 1-2012

Settima edizione per la giornata europea dei vicini a Torino. Anche quest’anno Atc promuo-ve insieme alla Città di Torino la manifestazio-ne, nata alla periferia di Parigi per contrastare l’isolamento nei quartieri urbani. L’appunta-mento è fissato per sabato 2 giugno per una giornata di piatti fatti in casa, musica, allegria e buona compagnia. Comitati inquilini, gruppi di residenti, associa-zioni e tutti coloro che vogliono organizzare una tappa della festa nel loro quartiere, de-vono compilare il modulo di adesione e con-segnarlo entro il 9 maggio. Potete scaricarlo sulla homepage del sito di Atc, allegato alla notizia della Festa dei Vicini o sul sito internet della Città di Torino. In questo modo, sarete inseriti nel programma ufficiale della manife-stazione e la vostra festa sarà aperta davvero a tutti!

Semplificare le proce-dure burocratiche, ga-rantendo agli inquilini un servizio sempre più rapido ed efficiente, è uno dei primi obiettivi che questa ammini-strazione si è posta.

Per questo dedico lo spazio a mia disposi-zione su questo numero di Gazzettatc per parlarvi di uno dei passi avanti mossi dall’en-te proprio in questa direzione. Come previ-sto dalla legge regionale 3/2010 per la prima volta, quest’anno, insieme al consueto censi-mento biennale, gli inquilini delle nostre case dovranno presentare l’autocertificazione con il reddito ISEE. Si tratta di un cambiamento importante, che garantirà maggiore equità tra coloro che vivono nelle case popolari. I parametri ISEE, infatti, calcolano nel reddito anche il capitale finanziario.

SOMMARIO Mai più sfitti. L’appello di Monsignor Nosiglia pag. 2

Fondo sociale, cambiano i criteri d’accesso pag. 3

Semplicemente Fumne. Da detenute a stiliste di moda pag. 4

TORNA LA FESTA DEI VICINI Settima edizione nelle case Atc sabato 2

giugno. Iscrivetevi!

n. 1 - 2 maggio 2012

Continua a pag 2

Servizi più rapidi ed efficienti

I progressi dell’ente per snellire le pratiche burocratiche

e migliorare il servizio agli inquilini

Page 2: Gazzettatc Num 1-2012

2

A Torino vivono sempre meno famiglie tradizionali. Au-menta il numero di nuclei familiari con un solo genitore, mentre le persone sole superano di gran lunga le coppie e le famiglie con figli. Il 15% dei residenti sono stranieri, in prevalenza romeni, seguiti da marocchini e peruviani, e vivono perlopiù nella quinta e nella sesta circoscrizio-ne. A scattare questa fotografia della città è l’ottavo rap-porto dell’Osservatorio della Condizione Abitativa, stilato dalla divisione di edilizia residenziale pubblica. Dai nu-meri emerge tutta la drammaticità degli effetti della crisi. Sono sempre più numerose le famiglie che, a seguito della perdita del lavoro o della cassa integrazione, non riescono più a pagare l’affitto. Nel 2011 gli sfratti sono stati 3500, quasi tutti per morosità, mille in più che nel 2008. Questo significa che oltre 3mila famiglie si sono trovate in una situazione di emergenza abitativa cui la città, con l’aiuto delle associazioni o della stessa Atc, ha dovuto far fronte. Ma i 18mila alloggi popolari in città non bastano a rispondere alle richieste di tutti coloro che bus-sano alla porta del Comune per chiedere una casa. A far fronte alle situazioni d’emergenza sono l’agenzia Lo.ca.re. della Città e l’associazione Insieme per la Casa della Fondazione don Mario Operti, che mettono a disposizio-

ne alloggi di proprietà di privati con un affitto calmiera-to alle famiglie in difficoltà, offrendo al padrone di casa una garanzia in caso di eventuale morosità. In occasione della presentazione del rapporto, sul tema è intervenu-to anche l’arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia, che ha invitato i proprietari a mettere gli appartamenti vuoti a disposizione delle famiglie senza casa. E’ nata così l’ini-ziativa mai più sfitti. Un appello che Monsignor Nosiglia invita a ripetere in tutte le parrocchie, già a partire da do-menica prossima. Una casa per tutti ci sarebbe, eccome. Sotto la Mole vivono 445 mila famiglie e ci sono circa 500 mila case. Questo significa che, occhio e croce, le case vuote sono 55 mila. «Non chiediamo ai torinesi un salto nel buio, né un atteg-giamento un po’ pietistico e moraleggiante – ha spiegato l’arcivescovo – ma mettiamo a disposizione due stru-menti in grado di fare da accompagnamento a proprietari e inquilini».Per informazioni ci si può rivolgere all’agenzia Lo.c.a.re. metropolitano allo 011.4424025 o a Insieme per la Casa allo 011. 5636951

MAI PIU’ SFITTI.

Nonostante lo sconto dello 0,38% previsto dal Governo, l’imposta mu-nicipale unica, la famigerata Imu, costerà oltre 8 milioni di euro alle case popolari di Torino e provincia. Una cifra che rischia di veder ridur-re all’osso gli investimenti destinati alla manutenzione degli immobili e alla costruzione di nuove case. Mentre il panorama appare anco-ra molto incerto, il presidente Elvi Rossi ha preso carta e penna e ha scritto ai sindaci dei Comuni che ospitano gli oltre 18 mila alloggi di proprietà di Atc chiedendo loro di applicare l’aliquota minima, ovvero lo 0, 2%, sull’Imu destinato alle case popolari. Si tratta di un’opportu-nità prevista dalla stessa Manovra Salva Italia che non risolverebbe di certo la situazione, ma almeno permetterebbe ad Atc di tirare un sospiro di sollievo. «Non dimenti-chiamo – scrive il presidente nella lettera indirizzata ai sindaci – che Atc svolge un’importante funzione sociale per i comuni, gestendo oltre

33mila alloggi sociali a fronte di un canone di appena 90 euro». Ogni anno, tra Irap e Ires, Atc fa già fronte a più di 2 milioni e mezzo di tasse. «Se dovessero aggiungersi anche 8 o 9 milioni di Imu – spiega Rossi –non potremmo più provvedere alla manutenzione del patrimonio, met-tendo così a rischio la sicurezza dei suoi residenti».E’ evidente che per i bilanci sempre più in rosso dei Comuni si trattereb-be di un bel sacrificio. Ma non biso-gna dimenticare che l’emergenza abitativa è uno dei problemi più ur-genti sul tavolo di ogni amministra-zione comunale. Con la crisi econo-mica è infatti in aumento il numero delle famiglie che non riescono più a pagare l’affitto sul mercato privato e si rivolgono al Comune per chiedere aiuto. «Le case popolari, in questo quadro, sono dunque sempre più importanti e non possono essere penalizzate».

IMU, ATC CHIEDE AIUTO AI SINDACI

L’APPELLO AI PROPRIETARI: «AFFITTATE A CHI E’ IN DIFFICOLTA’»

Questo ci permette così di individuare ancora più facilmente i furbetti, coloro che magari sono assegnatari di una casa popolare pur non avendone diritto o che pagano un canone non proporzio-nato al proprio reddito, perché non dichiarano tutte le entrate o il numero di componenti del nucleo famigliare. Con la nuova legge, sarà dunque più facile individuare queste persone. E i trasgressori saranno puniti. Nei casi più gravi, infatti, si potrà arrivare anche alla rescissione del contratto con conseguente perdita dell’allog-gio. In questo modo, garantiremo a chi paga in modo puntuale e rispetta le regole che anche tutti gli altri lo facciano. Ma c’è di più. Grazie ad una convenzione stipulata da Atc con i Caaf, i centri di assistenza fiscale, non sarà più necessario fare la fila allo sportello di corso Dante per consegnare il censimento. Recandosi in uno dei Caaf convenzionati con Atc (l’elenco sarà disponibile insieme ai moduli del censimento) per la certificazione del reddito ISEE ogni inquilino potrà fornire direttamente a quello sportello i dati del censimento. I Caaf, connessi al sistema informatico di Atc, provve-

deranno a trasmettere le informa-zioni in tempo reale direttamente ai nostri uffici, evitandogli così un’al-tra lunga attesa per consegnarle di persona. Così, mentre da un lato la legge ci aiuterà a garanti-re il rispetto delle regole per tutti, dall’altro forniremo ai nostri utenti anche un servizio più rapido e, ci auguriamo, sempre più efficiente. E qui mi rivolgo ai nostri residen-ti. E’ importante che ci segnaliate eventuali disservizi, in tutti i settori. Ci aiuta a migliorare la qualità del

servizio che ogni giorno, con grande impegno e tra mille difficol-tà, ci impegniamo ad offrirvi. Per farlo potete chiamare il numero verde 800301081 o rivolgervi all’Ufficio Relazioni con il Pubblico di corso Dante 14.

Diego Calebreseconsigliere di amministrazione Atc Torino e Provincia

Oltre 8 milioni di euro per le case popolari. Il presidente Rossi scrive ai sindaci della provincia: «applicateci almeno l’aliquota

continua da pag 1

Page 3: Gazzettatc Num 1-2012

3

FONDO SOCIALE

Cambiano i criteri per l’accesso al fondo sociale regionale e già da quest’anno gli assegnatari di una casa popolare devono prestare molta attenzione alle bollette d’affitto e pagarne almeno una parte se vogliono vedersi riconosce-re, nel 2013, il contributo all’affitto.È una delle novità introdotte dalla legge regionale 3 del 2010 sull’edilizia sociale, i cui regolamenti attuativi sono entrati in vigore a gennaio di quest’anno portando alcuni importanti cambiamenti sulla gestione degli alloggi sociali. Dal 2013, infatti, per aver accesso al fondo sociale, quel-lo riferito a chi ha maturato una morosità incolpevole nel 2012, saranno indispensabili due requisiti:- avere un indicatore ISEE non superiore ai 6 mila euro per il nucleo familiare;- avere effettuato pagamenti sulle bollette del 2012 pari al 14% del proprio reddito imponibile e comunque non in-feriori a 480 euro (vale a dire 40 euro per al mese per 12 mesi);Vanno in pensione perciò i vecchi criteri per accedere al fondo, come la grave invalidità, la disoccupazione o la de-tenzione, che in passato permettevano a molte famiglie di entrare nella rosa degli aventi diritto. D’ora in poi l’unico criterio sarà quello matematico. Un in-dicatore Isee non superiore ai 6mila euro per famiglia e il pagamento dell’affitto pari al 14 per cento del proprio red-dito lordo o comunque il pagamento di almeno 480 euro,

anche per chi, per esempio, ha reddito zero. Pena la perdi-ta dell’aiuto economico.Inoltre occorre ricordare che il pagamento comprende tutto quello che viene messo in bolletta, non solo il canone di locazione, ma anche i servizi, le spese condominiali e il riscaldamento. Perciò per il calcolo è necessario contem-plare anche queste voci. Atc Torino, per aiutare gli assegnatari a comprendere bene le novità della legge e, soprattutto, per evitare che qualcu-no possa rimanere escluso, magari per pochi euro, prov-vederà nel corso dell’anno ad informare le famiglie che potrebbero ottenere il contributo.Se nell’arco del 2012 non verranno eseguiti i pagamenti delle quote previste dal regolamento, nel 2013 non sarà possibile accedere al fondo sociale. A quel punto la moro-sità accumulata verrà considerata colpevole, con il rischio dunque anche di perdere il diritto alla casa popolare. State molto attenti dunque nel corso dell’anno ai pagamen-ti delle bollette e, qualora siate in difficoltà, impegnatevi sin d’ora a mettere da parte la cifra necessaria a coprire alme-no il 14% del vostro reddito. Soltanto così, in possesso dei due requisiti previsti, potrete avere diritto al fondo sociale l’anno prossimo.

Le modifiche introdotte dalla legge 3/2010. Bisognerà aver pagato bollette pari almeno al 14% del proprio reddito

“FORM-AZIONE CASA”Un seminario per chi aiuta gli stranieri a cercare casa.

Un manuale in 7 lingue spiega a chi arriva in Italia come trovare casa e le regole da rispettare

Semplificare e qualificare ulteriormente il complesso lavoro degli operatori sociali, scambiare e condividere esperienze e buone pratiche, costituire una rete di soggetti competen-ti e aggiornati sul binomio casa – integrazione, in grado di venire incontro agli stranieri che cercano casa e ai loro problemi.Questi, in estrema sintesi, gli obiettivi dei 4 incontri formati-vi organizzati da Cicsene, associazione per la cooperazio-ne e lo sviluppo locale, per fornire informazioni e risposte agli operatori di enti pubblici e privati che a vario titolo si trovano ad interagire con gli stranieri in cerca di una casa.Il progetto è stato approvato dalla Provincia di Torino con la partecipazione finanziaria della Regione Piemonte, insie-me con l’assessorato alle Politiche per la casa della Città di Torino Assessorato, la Cooperativa Sociale Tenda Servizi e il sindacato inquilini Sicet.Anche Atc Torino, nella sua veste di gestore d’immobili di edilizia sociale, ha partecipato agli incontri per spiega-re le buone pratiche messe in campo, funzione e compiti dell’ente, ma anche nozioni più pratiche, come le leggi di ri-ferimento e come si calcola il canone degli alloggi popolari. Per Atc è stata l’occasione per approfondire la conoscenza

in materia di integrazione abitativa e per migliorare la com-prensione delle dinamiche sociali in atto, perché la qualità dell’abitare, indipendentemente dalla nazionalità dei resi-denti, è garanzia di più integrazione e coesione sociale e dunque di minore conflittualità nei quartieri.Spesso, chi è straniero ha difficoltà a spiegarsi e dunque a capire dove trovare le informazioni giuste, così finisce per affidarsi al passaparola tra connazionali. Dalla necessità di informare gli stranieri sulla casa e nato così “Le chiavi di casa”, un pratico volumetto tradotto in 7 lingue differenti: italiano, inglese, romeno, arabo, francese, albanese, spagnolo, redatto dagli operatori nel corso degli incontri.All’interno, in un linguaggio semplice e chiaro, sono spie-gate tutte le informazioni utili per chi cerca casa in affitto: il rapporto col padrone di casa, le regole da rispettare quan-do si vive in condominio e, naturalmente, anche come fare domanda per una casa popolare. Sarà distribuito da Comune, associazioni, sindacati inquili-ni e anche dall’Urp di Atc.

Page 4: Gazzettatc Num 1-2012

4

Periodico d’informazione dell’Agenzia Territoriale per la Casa di Torino e Provincia

Registrazione del Tribunale di Torino numero 17 del 2012direttore responsabile: Carola Quaglia redazione: corso Dante 14 – 10134 Torino. Tel. 011.3130362 [email protected] in redazione: Giuseppina Vigliotti, Carola Quaglia, Daniele Darchini hanno collaborato: Cicsene, associazione La Casa di Pinocchio

Aveva smarrito il suo denaro in-sieme ad alcuni oggetti personali, finiti in deposito dopo uno sfratto. Sicuramente, pensava che non li avrebbe mai più rivisti. Invece qual-cuno li ha trovati e ha fatto sì che gli venissero restituiti. Una storia di onestà che avrebbe anche potuto passare inosservata. Se non fosse che il fortunato ritro-vamento, per un caso curioso, è avvenuto tra le mura del carcere, la Casa Circondariale Lorusso e Cu-tugno di Torino, meglio conosciuta

come Le Vallette. A trovare i soldi, mentre sistemava in deposito del materiale insieme ad alcuni detenuti, è stata una volontaria dell’associazione La Casa di Pinocchio, che gestisce laboratori di artigianato indirizzati alle detenute. Ma andiamo con ordine. Da alcuni anni, l’Atc di Torino collabora con l’associazione. Lo fa donandole mobili e oggetti finiti in deposito dopo uno sfratto e mai più reclamati dal legittimo proprietario. Quando questi, dopo

essere rimasti abbandonati a lungo in un magazzino, dovrebbero andare al macero, finiscono invece alle Vallette, dove le detenute li restaurano con l’aiuto dei volontari dell’associazione, dando loro nuova vita. Nessuno se n’era accorto, ma proprio all’interno di uno di questi mobili c’era una scatola con alcuni attrezzi da lavoro, finita anch’essa tra le donazioni al laboratorio. Quando una delle volontarie che metteva ordine tra il materiale l’ha aperta, ha tro-vato al suo interno un’altra scatola più piccola. Dentro, arrotolate ben strette, c’erano delle banconote, 3 mila euro in contanti. Così il direttore del carcere e le volontarie de La Casa di Pinocchio si sono messi in contatto con l’Atc che ha immediatamente messo in moto le ricerche per capire da dove provenisse quel mobile e soprattutto chi fosse il legittimo proprietario del denaro. E’ bastato qualche giorno per rintracciarlo. Grazie all’interessamento di tutti, oggi è tornato in possesso di quei soldi che pensava di aver perso per sempre. Idealmente, l’onestà ha trionfato proprio là, dove nessuno se lo aspetta.

STORIA DI ORDINARIA ONESTA’ TRA LE MURA DEL CARCERE

Trovato denaro di un ex-inquilino delle case popolari durante un laboratorio di restauro alle Vallette.

I soldi restituiti al legittimo proprietario

A volte bastano soltanto ago e filo. Una buona manualità, un pizzico di creatività ed ecco che vecchi mobili, vestiti buttati, cerniere rotte riacquistano tutta la loro dignità. E intanto, anche chi vive tra le mura di un car-cere si riprende pian piano un pezzetto della sua.Dal 2009 l’associazione La

Casa di Pinocchio organizza laboratori creativi per le detenute delle Vallette. Con materiali di recupero mettono alla prova la loro abilità artigianale, realizzando abiti, cappelli, borse, gioielli. Oggetti che poi vengono venduti con il marchio Fumne, che in piemon-tese significa donne. Donne, come loro. «Qui le donne detenute si riappropriano della loro manualità, ma anche della loro femmi-nilità» spiega Monica Gallo, fondatrice e anima dell’associazione insieme a Sara Battaglino. «Ad oggi sono 9 le donne al lavoro per la collezione di Fumne e, grazie all’aiuto della Compagnia di San Paolo, lavorano con un regolare contratto a progetto, riuscendo a percepire anche un piccolo compenso». Ma non è tutto. Da qual-che mese e per la prima volta in Italia, il carcere torinese apre le

porte anche alle donne che stanno “fuori” per i corsi di FumneLab. Due sabati al mese le detenute ospitano altre donne per insegnare loro tutti i segreti delle loro originalissime creazioni. Un pomeriggio diverso, che per qualche ora annulla le distanze tra chi è “dentro” e chi sta “fuori”.Il prossimo traguardo è aprire le porte del carcere davvero a tutti. Il progetto è ancora in itinere, ma l’idea è quella di un ristorante aperto al pubblico e interamente realizzato e gestito dai detenuti. Neanche a dirlo, anche gli arredi saranno un compito da Fumne.Già da qualche mese, sedie e piccola mobilia in arrivo dai ma-gazzini di Atc sono stati messi da parte, pronti ad essere comple-tamente trasformati. Le detenute hanno seguito un corso ad hoc sul restauro e l’imbottitura delle sedie e si occuperanno dell’allesti-mento dal locale, dalla a alla z. Queste iniziative virtuose fino ad oggi hanno accompagnato qual-che decina di donne nel loro cammino verso la riabilitazione so-ciale e le referenti dell’associazione le raccontano non senza una punta d’orgoglio. «L’aiuto delle volontarie è fondamentale – spiega ancora la Gallo- ma tutto questo non sarebbe stato possibile sen-za il fondamentale appoggio del direttore del carcere Pietro Buffa, che ha creduto nel nostro progetto e ci ha sostenuto in questo percorso».

Semplicemente FUMNE

Da detenute a stiliste di moda. Grazie a La Casa di Pinocchio, il cammino verso la

riabilitazione passa anche attraverso la manualità

Show room FumneLa Casa di Pinocchio apre il proprio spazio vendita all’inter-no della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino ai

negozianti che desiderano vendere e promuovere il progetto socio-culturale che il marchio rappresenta.

Casa Circondariale Lorusso e Cutugno - Via Pianezza 300, Torino

Lunedì, mercoledì, venerdì 10.00 -16.00 su appuntamento Contatti: [email protected]


Recommended