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Gennaio 2012

Date post: 07-Mar-2016
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174 Periodico mensile della Parrocchia di Bovolone (VR)
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n ° 174 - Gennaio 2012 [email protected] www.parrocchiabovolone.it Tel. 045 7100063 Fax 045 6902232 Cari parrocchiani, All’inizio dell’anno è consuetu- dine scambiarsi gli auguri perché si riconosce nel tempo che sta davan- ti, scandito dal succedersi dei mesi, un’opportunità offerta alla vita di una o più persone in vista di poterne migliorare la sua qualità, sebbene intesa in modi diversi. VOGLIO PROVARE ANCH’IO! Voglio rivolgere fervidi auguri di pace e di ogni bene. Sono auguri che la fede cristiana rende, per così dire, “affidabili”, meritevoli di fiducia poi- ché sono ancorati all’avvenimento che in questi giorni stiamo celebran- do: l’Incarnazione del Verbo di Dio, nato dalla Vergine Maria. In effetti, con la grazia del Signore – e solo con essa – possiamo sempre nuovamen- te sperare che il futuro sia migliore del passato. Non si tratta, infatti, di confidare in una sorte più favorevo- le, o nei moderni intrecci del merca- to e della finanza, ma di sforzarsi di essere noi stessi un poco più buoni e responsabili, per poter contare sul- la benevolenza del Signore. In Gesù Cristo è stata mostrata a tutti gli uo- mini la via della salvezza, che è prima di tutto una redenzione spirituale, ma che coinvolge interamente ogni aspetto strettamente umano, com- prendendo anche la dimensione sociale e concreta del vivere di ogni giorno. Da, almeno, un paio di anni stiamo vivendo una crisi economica, che, ad ondate, entra nelle nostre case e nelle nostre relazioni, e di cui ne avvertiamo la vastità delle pro- porzioni e la dolorosità. Ciò mette in difficoltà anche la nostra speranza e la fiducia nel futuro.Senza igno- rare la realtà dei fatti noi vogliamo guardarla con il luminoso sguardo della fede. Tutti abbiamo impresso il sorriso di una Madre, che stringe al seno il suo Bambino: il primo giorno dell’anno, infatti, la Chiesa propone alla nostra venerazione la Vergine Maria nel mistero della sua Mater- nità divina. Quale simbolo più elo- quente, quale messaggio più conso- lante di questo? Nella Madre v’è ciò che di più alto l’umanità abbia sa- puto esprimere in tutti i secoli della sua storia. Nel Figlio v’è la novità as- soluta di un inizio, grazie al quale ai figli degli uomini è dato di diventare figli di Dio (cf. Gv 1, 2). “Buon anno”, dunque, a voi nel nome di Gesù, Figlio di Maria! L’anno che è appena iniziato sarà un buon anno, se rappresenterà un passo in avanti verso l’appuntamento a cui ci chiama l’amore di un Dio che s’è fatto nostro prossimo nel Figlio di Maria: una vita vissuta pienamente nell’amore. Occorre, pertanto, en- trare nell’anno nuovo con un animo nuovo. Noi attendiamo tante cose da questo 2012: in realtà noi confi- diamo che nell’arco dei suoi dodici mesi possano trovare attuazione tutte quelle speranze che l’anno appena trascorso ha purtroppo de- luso. Ma non dobbiamo dimenticare due cose: che la nostra gioia scatu- risce più da ciò che siamo, che da ciò che possediamo; e che il nostro destino non dipende tanto da ciò che accade fuori di noi, quanto da ciò che ciascuno decide nell’interno della propria coscienza e s’impegna ad attuare nella concretezza della propria vita. Ecco perché dico che questo 2012 sarà un anno veramen- te nuovo e buono, se ci sforzeremo di viverlo con animo nuovo e buo- no. Vengono alla mente le parole dell’apostolo Paolo: “Se uno è in Cristo, è una creatura nuova” (2 Cor 5, 17). A Cristo dobbiamo, dunque, andare, se vogliamo essere rinnova- ti interiormente e rinnovare così la vita nostra e quella del mondo. Non c’è vera novità all’infuori di Lui. Anche a nome di don Renzo, don Cristian e Alberto l’augurio di cuore e personale a ciascuno di voi. don Paolo VESPERTINA del Sabato sera: ore 19.00 FESTIVE: ore 7.30 • 9.00 • 10.15 • 11.30 • 18.30 FERIALE: ore 7.30 • 19.00 Orari SS. Messe Se uno è in Cristo, è una creatura Nuova 2 Cor 5, 17
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n° 174 - Gennaio 2012

vitaparrocchiale@parrocchiabovolone.itwww.parrocchiabovolone.itTel. 045 7100063Fax 045 6902232

Cari parrocchiani,All’inizio dell’anno è consuetu-

dine scambiarsi gli auguri perché si riconosce nel tempo che sta davan-ti, scandito dal succedersi dei mesi, un’opportunità offerta alla vita di una o più persone in vista di poterne migliorare la sua qualità, sebbene intesa in modi diversi.

VOGLIO PROVARE ANCH’IO! Voglio rivolgere fervidi auguri di pace e di ogni bene. Sono auguri che la fede cristiana rende, per così dire, “affidabili”, meritevoli di fiducia poi-ché sono ancorati all’avvenimento che in questi giorni stiamo celebran-do: l’Incarnazione del Verbo di Dio, nato dalla Vergine Maria. In effetti, con la grazia del Signore – e solo con essa – possiamo sempre nuovamen-te sperare che il futuro sia migliore del passato. Non si tratta, infatti, di confidare in una sorte più favorevo-le, o nei moderni intrecci del merca-to e della finanza, ma di sforzarsi di essere noi stessi un poco più buoni e responsabili, per poter contare sul-la benevolenza del Signore. In Gesù Cristo è stata mostrata a tutti gli uo-mini la via della salvezza, che è prima di tutto una redenzione spirituale, ma che coinvolge interamente ogni aspetto strettamente umano, com-prendendo anche la dimensione

sociale e concreta del vivere di ogni giorno. Da, almeno, un paio di anni stiamo vivendo una crisi economica, che, ad ondate, entra nelle nostre case e nelle nostre relazioni, e di cui ne avvertiamo la vastità delle pro-porzioni e la dolorosità. Ciò mette in difficoltà anche la nostra speranza e la fiducia nel futuro.Senza igno-rare la realtà dei fatti noi vogliamo guardarla con il luminoso sguardo della fede. Tutti abbiamo impresso il sorriso di una Madre, che stringe al seno il suo Bambino: il primo giorno dell’anno, infatti, la Chiesa propone alla nostra venerazione la Vergine Maria nel mistero della sua Mater-nità divina. Quale simbolo più elo-quente, quale messaggio più conso-lante di questo? Nella Madre v’è ciò che di più alto l’umanità abbia sa-puto esprimere in tutti i secoli della sua storia. Nel Figlio v’è la novità as-soluta di un inizio, grazie al quale ai figli degli uomini è dato di diventare figli di Dio (cf. Gv 1, 2).

“Buon anno”, dunque, a voi nel nome di Gesù, Figlio di Maria! L’anno che è appena iniziato sarà un buon anno, se rappresenterà un passo in avanti verso l’appuntamento a cui ci chiama l’amore di un Dio che s’è fatto nostro prossimo nel Figlio di Maria: una vita vissuta pienamente nell’amore. Occorre, pertanto, en-

trare nell’anno nuovo con un animo nuovo. Noi attendiamo tante cose da questo 2012: in realtà noi confi-diamo che nell’arco dei suoi dodici mesi possano trovare attuazione tutte quelle speranze che l’anno appena trascorso ha purtroppo de-luso. Ma non dobbiamo dimenticare due cose: che la nostra gioia scatu-risce più da ciò che siamo, che da ciò che possediamo; e che il nostro destino non dipende tanto da ciò che accade fuori di noi, quanto da ciò che ciascuno decide nell’interno della propria coscienza e s’impegna ad attuare nella concretezza della propria vita. Ecco perché dico che questo 2012 sarà un anno veramen-te nuovo e buono, se ci sforzeremo di viverlo con animo nuovo e buo-no. Vengono alla mente le parole dell’apostolo Paolo: “Se uno è in Cristo, è una creatura nuova” (2 Cor 5, 17). A Cristo dobbiamo, dunque, andare, se vogliamo essere rinnova-ti interiormente e rinnovare così la vita nostra e quella del mondo. Non c’è vera novità all’infuori di Lui.

Anche a nome di don Renzo, don Cristian e Alberto l’augurio di cuore e personale a ciascuno di voi.

don Paolo

VESPERTINA del Sabato sera: ore 19.00 FESTIVE: ore 7.30 • 9.00 • 10.15 • 11.30 • 18.30 FERIALE: ore 7.30 • 19.00Orari SS. Messe

Se uno è in Cristo, è una creatura Nuova2 Cor 5, 17

RAGAZZI IN FESTA di Anna

Nella prima catechesi abbiamo visto che con il sacramento delle nozze viene consacrata una novità: la rela-zione tra sposo e sposa; questa con-sacrazione dà ai coniugi una nuova identità dalla quale scaturisce la missione grande di rendere presen-te Gesù che è con loro nella quoti-dianità, nella semplicità del proprio ambiente di vita (famiglia-lavoro-tempo libero….). La novità sacra-mentale mette in risalto il progetto originario del disegno di Dio: fin dal principio uomo e donna sono stati creati a immagine e somiglianza di Dio, il Noi divino (Padre, Figlio, Spiri-to Santo) costituisce il modello eterno del noi umano.

Esiste una profonda analogia e nel contempo una profonda distanza, fra Trinità e famiglia; l’amore uma-no è la realtà che porta con più evi-denza il segno della “trinitarietà” dell’amore.Pur conosciuta, ripetuta e spesso ricordata, la “verità dell’immagine e somiglianza” fatica a diventare coscienza della propria identità di sposi e della straordinaria missione che porta con sé “custodire, rivelare e comunicare l’amore”.Quali sono gli aspetti specifici di immagine e somiglianza da vivere e comunicare? Il primo aspetto è si-curamente il valore assoluto di ogni singola persona nel suo essere uomo o donna “voluti da Dio in una perfetta uguaglianza, in quanto persona uma-na, e, per l’altro verso nel loro rispettivo essere di maschio e di femmina”.Il secondo è l’uguale valore assoluto che va dato alla relazione: senza re-lazione non ho la persona: “l’uomo creato ad immagine somiglianza di Dio non può trovare se stesso pienamente se non nel dono di sé”, solo nella re-lazione io trovo la mia identità (in-

dipendentemente dal mio stato di vita: celibe, consacrato, coniugato..).Dio, che è eterno scambio di amore fra le tre persone divine, ci ha resi partecipi del suo stesso modo di essere, cioè comunione di persone. In tal modo si affermano la dignità, l’originalità, il valore insostituibile di ogni singola persona e contempo-raneamente la ricerca di unità della coppia nella consapevolezza della distinzione.Infine l’uomo/donna che sono al vertice della creazione, proprio per-ché “l’individuo umano ha la dignità di persona, non è soltanto qualcosa, ma qualcuno…” ogni coppia di sposi è chiamata a mettere in risalto che “Dio ha creato tutto per l’uomo, ma l’uomo è stato creato per servire e amare Dio e per offrirgli tutta la crea-zione”: le persone e le relazioni sono prima e sopra di ogni altra cosa.

Testimonianza, dono e annuncio di un amore che contienel’immagine-somiglianza con Dio trinità di Cecilia e Paolo

Cecilia e Paolo

Questo autunno è partita una nuova iniziativa per tutti i ragazzi che fre-quentano il catechismo: un GREST IN-VERNALE, denominato R.I.F. (Ragazzi In Festa), una domenica pomeriggio al mese dalle 15.00 alle 17.30. Gra-zie alla collaborazione del gruppo dei giovani per l’animazione (GXA) e della band “New Lives” sono state organiz-zate cinque giornate nelle date di:

20/1111/1222/0112/0225/03

La struttura del pomeriggio è quella tipica di un grest estivo: si comincia con un momento di introduzione alla giornata e di animazione in teatro con balli e canti cristiani, il pomeriggio pro-segue con attività e giochi nei locali parrocchiali; si conclude infine tutti assieme in teatro con un momento di preghiera.

Un’occasione unica per pregare e fare festa assieme, perché: “Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro” (Mt 18,20).Vi aspettiamo numerosi!

Anna

GALATEO LITURGICO a cura di Alberto Speranza

LE VESTI LITURGICHE

Come mai il sacerdote, quando lo vediamo celebrare la Messa feriale o domenicale, indossa quelle vesti strane, che cambiano il loro colore a seconda del tempo liturgico che si vive? Le vesti che il sacerdote indossa per celebrare la Messa sono essenzialmente due: il camice e la casula. Il camice è l’indumento che si trova sotto la casula ed è di colore bianco; con questo colore viene espresso il ricordo al Battesimo. Il camice è la veste che ricorda al sacerdote, ma anche a tutto il popolo cristiano, che partecipiamo alla Messa, ci accostiamo agli altri Sacramenti perché da piccoli, siamo stati battezzati. È facile il collegamento tra il camice bianco del sacerdote e la veste bianca che ognuno di noi ha ricevuto il giorno del proprio Battesimo: in forza di questo Sacramento la nostra vita è stata avvolta dalla grazia di Dio che in Gesù ci ha fatti suoi figli e ci accompagna nella nostra vita di

cristiani. Se il camice bianco ricorda ad ogni cristiano il suo Battesimo, la casula indica invece il ministero particolare del sacerdote: in forza del Sacramento dell’ordine che ha ricevuto, è il segno che Cristo è presente in mezzo al suo popolo e lo guida verso il Regno del Padre. La casula ricorda al sacerdote che non è lui il soggetto della liturgia che si sta celebrando, ma che sta agendo nel nome di un Altro, compiendo un’azione che è distinta da quella degli altri fedeli.

La casula non è sempre dello stesso colore, ma cambia a seconda del tempo liturgico, o delle feste dei santi, che si celebra. I colori principali sono cinque: BIANCO: si usa nel tempo pasquale e nel tempo natalizio, nelle feste della Madonna e dei Santi non martiri. È il colore della gioia pasquale, della luce e della vita.VERDE: si usa nel tempo ordinario. Esprime la giovinezza della Chiesa, la ripresa di una vita nuova.ROSSO: si usa nella Domenica delle Palme, nel Venerdì Santo, nella Pentecoste, nelle feste dei Santi Martiri. Significa il dono dello Spirito Santo che rende capaci di testimoniare la propria fede anche fino al martirio (indica anche il sangue).VIOLA: si usa in Avvento, in Quaresima, nella liturgia dei defunti. Indica la speranza, l’attesa di incontrare Gesù, la penitenza, la speranza cristiana nei momenti della sofferenza e del lutto.ROSA: si usa solo per la terza domenica di Avvento e per la quarta domenica di Quaresima. Indica l’attesa che prepara la Solennità che s’avvicina.

La Voce del Papa di Angiolina Pasini

resto del mondo: non private i vostri popoli della speranza! Non amputate il loro futuro. Abbiate un approccio etico con il coraggio delle vostre re-sponsabilità e, se siete credenti, pre-gate Dio di concedervi la sapienza. Questa sapienza vi farà comprende-re che, in quanto promotori del futu-ro dei vostri popoli, occorre diventa-re veri servitori della speranza.

“La persona umana aspira alla libertà.”In questi ultimi mesi, numerosi po-poli hanno espresso il loro desiderio di libertà, il loro bisogno di sicurezza materiale, e la loro volontà di vivere armoniosamente nella diversità del-le etnie e delle religioni. Numerosi sono stati anche i conflitti generati dall’accecamento dell’uomo, dalla sua volontà di potere e da interessi politicoeconomici.La persona umana aspira alla liber-tà, vuole vivere degnamente, vuole buone scuole e alimentazione per i bambini, ospedali dignitosi per curare i malati; vuol essere rispettata; riven-

dica un modo di governare limpido che non confonda l’interesse privato con l’interesse generale; e soprattutto, vuole la pace e la giustizia. In questo momento, ci sono troppi scandali e ingiustizie, troppa corruzione ed avi-dità, troppo disprezzo e troppe men-zogne, troppe violenze che portano alla miseria ed alla morte.Ogni popolo vuole comprendere le scelte politiche ed economiche che vengono fatte a suo nome, vuole par-tecipare al buon governo. I responsa-bili politici ed economici dei Paesi si trovano di fronte a decisioni deter-minanti e a scelte che non possono più evitare.Appello a tutti i responsabili politici ed economici dei Paesi africani e del

Discorso di Benedetto XVIal Palazzo Presidenziale di Cotonou,

Benin, 19 Novembre 2011

Salve! Partiamo da una domanda: avete mai visto sull’altare durante la Messa dei bambini vestiti di bianco che svolgono vari servizi per la buona riuscita della celebrazione? Se la ri-sposta è “Si” è una ottima cosa: sono i Chie-richetti, dei volenterosi bambini che hanno scelto di svolgere un servizio particolare, quello di aiutare il prete a celebrare bene, anzi benissimo, il sacramento dell’Eucare-stia. Sono Emanuele De Santis, responsabile del Gruppo Chierichetti, e scrivo a voi, in questo breve articolo, per illustrarvi le inizia-tive e le novità principali che ci riguarderan-no nell’anno liturgico 2011-2012. Innanzitutto: chi è il Gruppo Chierichetti? Come già detto, è un gruppo di bambini che hanno scelto di servire Gesù aiutando il celebrante durante la Messa, sia essa quella domenicale che Solenne nelle festività im-portanti, come Natale, Pasqua, San Biagio, il 13 Maggio, ecc…Questi ragazzi, ogni mese circa, si ritrovano il sabato pomeriggio dalle 16:00 alle 17:00 in sacrestia per approfondire una temati-ca guida e prepararsi attraverso il continuo esercizio al servizio che saranno chiamati a

svolgere durante le celebrazioni.Quest’anno la tematica di fondo è “La rela-zione con Gesù attraverso il servizio all’alta-re”, tema, a nostro parere, centrale nel servi-zio del ministrante. I ragazzi non sono soli: con me, Emanue-le, responsabile principale, ci sono sette vo-lenterosi ragazzi inservienti che mi aiutano a concretizzare gli incontri che inventiamo volta per volta. Ad ognuno di loro sono affi-dati dei Chierichetti che chiameranno prima di ogni incontro per ricordare l’appunta-mento e di cui saranno punto di riferimento, esempio da seguire e, soprattutto, educato-ri. Si: credo che anche attraverso il servizio all’altare e l’insegnamento di questo si possa essere educatori, figure capaci di far emerge-re le capacità e qualità che ogni ministrante, pur piccolo, possiede, al fine di farle fruttare nel servizio e anche nella vita oltre il servizio.Ogni incontro, che penso principalmente io sempre tenendo conto dei miei collaborato-ri, sarà sulla tematica detta prima, nelle sue varie sfaccettature seguendo il tempo liturgi-co. La struttura di ogni incontro è principal-mente così: c’è sempre una accoglienza, un

iniziale momento di preghiera, una lettura di un brano di Vangelo come “guida iniziale” all’incontro, un momento di gioco e un mo-mento di prove, quest’ultimo utile per im-parare bene il servizio all’altare; si terminerà, poi, sempre con un momento di saluti finali.I luoghi per le nostre sono attività principal-mente la Chiesa, le sale della casa Monsignor Pezzo e il Bar dei preti; inoltre non manche-ranno proposte di altre attività, con possibili uscite di gruppo e tante altre sorprese. Le iscrizioni non sono chiuse: se sei un ra-gazzo e hai voglia o senti di volerti mettere al servizio di Gesù, standogli particolarmente vicino, non esitare a chiedere informazio-ni in canonica: c’è sempre posto per tutti nel Gruppo Chierichetti! Che lo Spirito di Cristo Risorto ci accompagni e ci benedica sempre. Ricordando le vostre famiglie nella preghiera, vi ringrazio e saluto.

De Santis Emanuelee collaboratori

IL DONO PIÙ GRANDE CHE ABBIAMO

ALCUNE RIFLESSIONI SULL’EUCARESTIAE SULL’ACCOLITATOSe un caro amico venisse a farmi visita e mi chiedesse di mostrargli ciò che di più prezioso abbiamo in parrocchia, non gli mostrerei la splendida volta affrescata dell’Oratorio san Biagio e tanto meno le tele che ne adornano le pareti; non lo condurrei davanti al maestoso orga-no della Chiesa parrocchiale e neppure nella solenne sacrestia; senza dubbio gli indicherei il percorso per raggiungere la Cripta: Cristo presente nell’Eucarestia è indubbiamente il dono più grande cheabbiamo, il tesoro più prezioso. Con questa convinzione l’otto dicembre ap-pena trascorso ho vissuto una delle tappe più importanti nel mio cammino di formazione verso il presbiterato: assieme ad altri undici seminaristi sono stato isti-tuito Accolito. Molti sono stati i pensieri e le emozioni che mi hanno accompag-nato prima e dopo la celebrazione pre-sieduta dal nostro Vescovo Giuseppe

Zenti. Grande è innanzi tutto la lode che dal più intimo del cuore si innalza a Dio per la sua fedeltà: in tutti questi anni, nonostante i momenti difficili, mi sono sempre sentito da Lui accompagnato, sostenuto e guidato. Accanto a questo è forte anche il senso di inadeguatezza se penso che il ministero al quale sono sta-to chiamato riguarda proprio l’Eucarestia: mi sento piccolo piccolo davanti ad un mistero così grande, anche se, a ben ve-dere, è questo probabilmente un buon punto di partenza perché in ciò che fac-cio possa passare Dio e non io. Ma che cosa possiamo dire sull’Accolitato? Chi è l’Accolito o meglio chi dovrebbe essere? Mi piace considerarlo come un prome-moria per tutta la comunità parrocchiale, una sorta di metaforico nodo al fazzo-letto che le ricorda in ogni istante che Gesù Eucarestia è il dono più prezioso e che in ogni Santa Messa si realizza il miracolo più grande che nella vita ci è dato di contemplare. L’Accolito ancora è chiamato ha uno dei suoi compiti princi-pali nel coadiuvare i sacerdoti nella dis-

tribuzione dell’Eucarestia agli infermi: in questo ci dice come tutta la comunità debba riservare un’attenzione speciale proprio a questi fratelli e come più in generale ogni singolo cristiano sia chia-mato, attingendo vita dal Pane del quale si nutre, a diventare pane spezzato, spe-cie per coloro che la società considera gli ultimi; se Cristo ha una preferenza è proprio per loro. Diventa per me un grande motivo di gioia la possibilità di poter condividere questa nuova impor-tante tappa con tutti voi e ne approfitto per chiedervi un regalo: accompagnatemi con la vostra preghiera perché sappia sempre rispondere con entusiasmo a ciò che il Signore mi propone; ma soprattut-to pregate perché tanti Bovolonesi si in-camminino sulla strada del sacerdozio e della vita consacrata, chiediamo insieme allo Spirito Santo una primavera voca-zionale per la nostra Parrocchia: sarebbe uno dei fiori più belli sbocciati sul ter-reno fecondo di grazie dell’Eucarestia.

Matteo Malosto

di Malosto Matteo

di De Santis Emanuele e collaboratoriChierichetti

ADORAZIONE EUCARISTICA COMUNITARIA di Maria

Il secondo Mercoledì di ogni mese le attività parrocchiali si fermano e tutta la comunità si stringe attorno al Signore per vivere un momento di intensa preghiera. L’Adorazione è un’occasione straordinaria per stare cuore a cuore con Gesù, consapevoli che è da lui, Pane Spezzato, che dobbiamo attingere ogni forza. L’Adorazione non allontana dalla concretezza dell’azione, ma rappresenta la fonte inesauribile alla quale dobbiamo abbeverarci per poi metterci al servizio degli altri.Come ha detto don Renzo durante il momento di preghiera di Dicembre, “Adorare ci aiuta a guarire il nostro modo di amare”, adorare è guardare all’Eucarestia purificando il nostro cuore dagli egoismi.

NON CI RESTA CHE INVITARVIA VIVERE QUESTO APPUNTAMENTO,

PER CRESCERE NELL’AMOREPER LA NOSTRA COMUNITÀ!

LA COMUNITÀ DAVANTI A GESÙ EUCARESTIA“Il mistero Eucaristico è la fonte, il centro e il culmine dell’attività spirituale e caritativa della Chiesa. L’intimità divina con Cristo, nel silenzio della contemplazione, non ci allontana dai nostri contemporanei, ma, al contrario, ci rende attenti e aperti alle gioie e agli affanni degli uomini e allarga il cuore alle dimensioni del mondo. Essa ci rende solidali verso i nostri fratelli, in particolare verso i più piccoli, che sono i prediletti del Signore. Attraverso l’adorazione, il cristiano contribuisce misteriosamente alla trasformazione radicale del mondo e alla diffusione del Vangelo. Ogni persona che prega il Salvatore trascina dietro di sé il mondo intero e lo eleva a Dio. Coloro che s’incontrano con il Signore svolgono dunque un eminente servizio; essi presentano a Cristo tutti coloro che non lo conoscono o che sono lontani da lui; essi vegliano dinanzi a lui, in loro nome”.

Letterasull’Adorazione

EucaristicaGIOVANNI PAOLO II

Certamente ciascuno di noi ricorda il modo con cui le nostre famiglie di un tempo ci hanno insegnato a pregare. La preghiera in famiglia, nella tradizione, fatta prima di metterci a tavola oppure dopo cena era per pregare il Signore, ringraziarlo e per affidargli le persone in difficoltà, bisognose. La Comunità Familiare di Preghiera riprende e sviluppa questa tradizione, sempre meno presente nelle nostre case. I momenti della preghiera nella C.F.P. sono i seguenti: prima di tutto la preghiera sulla nostra relazione, che va, da noi coppia verso Dio. Sono preghiere di lode per riconoscere ciò che Lui è e il compimento della Sua grazia nella nostra coppia. La riscoperta della lode espressa nel

libro dei Salmi. Poi, ringraziamo il Signore per quello che ci ha fatto scoprire, l’uno dell’altra, durante la settimana, proseguendo, insieme ai partecipanti; il ringraziamento per ciò che ha fatto per ciascuno e dove lo abbiamo incontrato. La preghiera di intercessione secondo le intenzioni settimanalmente indicateci dai parroci. È la preghiera verso la comunità, per le sue necessità, per la nuova evangelizzazione, per ottenerne ogni bene e grazia da Dio. Sicuri solo che: “a tanti nostri sforzi otterremo piccoli risultati”, come dice Padre Ignacio Larranaga, ma sicuri anche che il Signore ascolta le sue creature che lo invocano e pregano. La C.F.P., quindi, partendo dalla relazione personale

con Dio si apre a tutte le relazioni che la circondano. Chiudiamo offrendoVi questo pensiero che portiamo nel cuore: in questo periodo molti parlano di salvarci, unendoci in sforzi comuni, non dimentichiamoci del Signore che è l’unico salvatore. Siamo consapevoli che quattro parole scritte non possono essere esaustive per presentare una C.F.P. , proponiamo, perciò, alle persone interessate o che necessitano di maggiori informazioni, di contattare i parroci, Don Renzo o Don Paolo. Un saluto e un abbraccio anche a chi non conosciamo.

La coppia responsabile

COMUNITÀ FAMILIARI DI PREGHIERAUn altro modo di fare chiesa in casa

Rita ti consiglia un libro a cura di Rita Rossato

TITOLO: LE LETTERE DI BERLICCHEAUTORE: Clive STAPLES LEWISEDITORE: Mondadori / Jaca Book

L’autore è un irlandese convertitosi al cattolicesimo ed è conosciuto soprattutto per aver scritto “Le cronache di Narnia”.Il testo è composto da 32 capitoli (le lettere, appunto), scritte dal diavolo Berlicche all’apprendista demone Malacoda.In sostanza il libro è un elegante scherzo da prete! Un quaderno di sofismi cattolici, una testimonianza sull’avventura per roversciane i concetti: il Diavolo è un bugiardo, quindi se afferma questo vuol dire che...

Buona lettura!

CENA di NATALE - Giovani di Edoardo

A due a due li mandò... delle Coppie Guida

Domenica 18 Dicembre si è svolta, al Circolo NOI, la cena di tutti i giovani impegnati in parrocchia. È stato un bel momento di comunità, dove, in-sieme a tutti i preti e le suore, si ha avuto modo di ritrovare i tanti ragazzi che, per tutto l’anno pastorale, dedicano il loro tempo libero al servizio dei propri fratelli attraverso i vari gruppi che animano la parrocchia. Dopo cena, tra un caffè ed una chiacchierata è stato consegnato a tutti, come ricordo, un segnalibro con i nomi di tutti i gruppi della pastorale giovanile ed una preghiera per la comunità parrocchiale, che riportiamo di seguito.

O Gesù che hai detto: “Dove due o più sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro”,sii fra noi, che ci sforziamo di essere uniti nel Tuo amore, in questa comunità parrocchiale.

Aiutaci ad essere sempre “un cuore solo e un’anima sola”, condividendo gioie e dolori,avendo una cura particolare per gli ammalati, gli anziani, i soli, i bisognosi.

Fa che ognuno di noi si impegni ad essere Vangelo vissuto, dove i lontani, gli indifferenti,i piccoli scoprono l’Amore di Dio e la bellezza della Vita cristiana.

Donaci il coraggio e l’umiltà di perdonare sempre, di andare incontro a chi si vorrebbe allontanare da noi,di mettere in risalto il molto che ci unisce e non il poco che ci divide.

Dacci la vista per scorgere il Tuo volto in ogni persona che avviciniamo e in ogni croce che incontriamo.Donaci un cuore fedele e aperto, che vibri a ogni tocco della Tua Parola e della Tua Grazia.

Ispiraci sempre nuova fiducia e slancio per non scoraggiarci di fronte ai fallimenti, alle debolezze e alle ingratitudini degli uomini.Fa che la nostra parrocchia sia davvero una famiglia, dove ognuno si sforza di comprendere, perdonare, aiutare, condividere;

dove l’unica legge che ci lega e ci fa essere veri tuoi discepoli, sia l’amore scambievole.Amen.

È un cammino per coppie di sposi che da poco hanno celebrato il Sacramento delle Nozze o che lo vivono da uno o due anni, le quali desiderano approfondire la Grazia del Sacramento che li ha uniti.Durante il percorso si affronta ogni due mesi un aspetto della vita matrimoniale. Lo si legge alla luce del Sacramento celebrato scoprendo come lo Sposo Gesù ha riversa-to sugli sposi una Grazia Speciale. Si scopre come questi doni possono essere vissuti dalla coppia di sposi, come questi doni pos-sono essere donati a quanti incontriamo ogni giorno per divenire germogli d’amore. Si scopre come questi doni sono ricchezza per la Chiesa e la comunità. Per questo il sacramento del Matrimonio è sacramento per la missione. Missione che, se vissuta in

comunione con il proprio pastore, porta luce nuova alle persone che incontriamo. Durante il percorso si scopre anche come questi tesori donati agli sposi possono es-sere sprecati e diventare pesi che la coppia porta con sé.Ci incontriamo una volta al mese con que-sta modalità: un mese, la domenica mat-tina dopo la Santa Messa, ci incontriamo tutti insieme nelle sale parrocchiali e don Renzo con semplicità e profondità spiega la parte del rito celebrato presa in conside-razione. Al termine si consegna agli sposi una breve scheda che hanno il compito di leggere e “vivere”.Durante il mese successivo ci si incontra in piccoli gruppi nelle case dei giovani sposi. Insieme ad una coppia guida si condivide

come riusciamo a concretizzare, nella vita di ogni giorno, il dono ricevuto con il Sacra-mento delle Nozze.Attualmente partecipano al cammino 35 coppie di giovani e sposi che sono seguite da 4 coppie guida, è sempre possibile inse-rire nuove coppie che desiderano unirsi al cammino.Le date dei prossimi incontri comunitari sono: domenica 15 gennaio, 18 marzo, 20 maggio 16 settembre dopo la Santa Mes-sa delle 10:15 in sala blu. Per noi coppie adulte questo corso è ricchezza infinita. È riscoprire ogni volta che il sacramento che ci unisce è una fonte infinita di amore da gustare e condividere.

Le coppie guida

CALENDARIO a cura di Paolo Santinato

GENNAIO 2012Lun. 16 Ore 19.00 Incontro Friends 3 | Ore 19.00 SGXE-Scuola Giovani X l’Evangelizzazione

Mar. 17

Mer. 18 Ore 21.00 SGP - Segreteria Giovani Parrocchiale | Ore 21.00 Catechesi Sposi (Sala Blu)

Gio. 19 Ore 20.30 Catechiste 2a - 5a elementare e 1a - 2a media

Ven. 20Ore 15.00 Celebrazione Riconciliazione 4a elementare | Ore 16.00 Celebrazione Riconciliazione 5a elementare

Ore 20.45 Incontro Adolescenti | SEMINARIO VITA NUOVA

Sab. 21 Ore 10.30 Animatori Adolescenti | SEMINARIO VITA NUOVA

Dom. 22COMUNIONE AMMALATI | Ore 9.45 Incontro Educazione alla fede 0 - 3 anni e 3 - 6 anni (in Teatro) | Ore 15.00 Ragazzi in Festa

SEMINARIO VITA NUOVA | Ore 16.00 Corso Fidanzati - Conviventi 6 | Ore 18.30 Incontro 10 Comandamenti

Lun. 23 Ore 19.00 Incontro Friends 3 | Ore 19.00 SGXE - Scuola Giovani X l’Evangelizzazione

Mar. 24

Mer. 25 Ore 21.00 Consiglio Pastorale Parrocchiale

Gio. 26 Ore 20.30 Catechiste 3a - 4a elementare

Ven. 27 Ore 20.45 Incontro Ado X Ado | Ore 21.00 Genitori Battesimi (Sala Blu) | CAMPO 1a - 2a MEDIA

Sab. 28 Ore 10.30 Animatori Adolescenti | CAMPO 1a - 2a MEDIA

Dom. 29 COMUNIONE AMMALATI | Ore 11.15 Giovani per l’Animazione | Ore 18.30 Incontro 10 Comandamenti | CAMPO 1a - 2a MEDIA

Lun. 30Ore 18.30 Rosario Genitori figli in cielo | Ore 19.00 Incontro Friends 3 | Ore 19.00 SGXE - Scuola Giovani X l’Evangelizzazione

CAMPO 1a - 2a MEDIA | Ore 20.30 Gruppo Missionario (Sala Verde)

Mar. 31 Ore 17.30 Gruppo Buon Samaritano

FEBBRAIO 2012Mer. 01 Ore 21.00 GSG - Gruppo Studio Giovani

Gio. 02 Ore 20.30 Catechiste 2a - 5a elementare e 1a - 2a media

Ven. 03 S.Biagio - S.Messe: ore 7.30 - 15.00 | Ore 16.15 Bambini e ragazzi e ore 21.00 | COMUNIONE AMMALATI

Sab. 04 Ore 10.30 Animatori Adolescenti | RITIRO FINE CORSO 10 COMANDAMENTI (Giazza)

Dom. 05 DIOCESI: MEETING INVERNALE ADOLESCENTI | Ore 16.00 BATTESIMI | RITIRO FINE CORSO 10 COMANDAMENTI (Giazza)

Lun. 06 Ore 19.00 Incontro Friends 3 | Ore 19.00 SGXE - Scuola Giovani X l’Evangelizzazione

Mar. 07

Mer. 08 Ore 21.00 Adorazione Eucaristica Comunitaria

Gio. 09 Ore 20.30 Catechiste 3a - 4a elementare

Ven. 10 DIOCESI: PREGHIERA GIOVANI | VITA NUOVA GIOVANI

Sab. 11 Ore 10.30 Animatori Adolescenti | VITA NUOVA GIOVANI

Dom. 12COMUNIONE AMMALATI | Ore 11.30 Corso di Spiritualità persone singole | Ore 15.00 Ragazzi in Festa

VITA NUOVA GIOVANI | Ore 16.00 Corso Fidanzati - Conviventi 7

Lun. 13 Ore 19.00 Incontro Friends 3 | Ore 19.00 SGXE - Scuola Giovani X l’Evangelizzazione

Mar. 14

Mer. 15 Ore 21.00 Catechesi Sposi (Sala Blu) | Ore 21.00 GSG - Gruppo Studio Giovani

Domenica 22 GennaioVangelo secondo Marco1, 14-20

Domenica 29 GennaioVangelo secondo Marco1, 21-28

Domenica 5 FebbraioVangelo secondo Marco1, 29-39

Domenica 12 FebbraioVangelo secondo Marco 1, 40-45

RIFERIMENTI AI VANGELIGennaio 2012 / Febbraio 2012

ParrocchialeANAGRAFE

BATTESIMI Matrimoni DEFUNTI

ParrocchiadiS.GiuseppeViaCarloAlberto,2•Bovolone-Vr

REDAZIONE

REDAZIONE: Giovani per la comunicazioneBertoli Elisabetta, Bordoni Francesco, Boscarato GloriaDe Guidi Maria, Ferrarini Edoardo, Malvezzi SabrinaPadoanello Francesca, Santin Luca, Volpi Matteo

COLLABORATORI: Paolo Santinato, Rita RossatoAlberto Speranza, Angiolina PasiniSTAMPA: MediaPrint srl

Pubblicazione Articoli & FotoNell’eventualità di avanzare posto nel nostro giornalino, saremo lieti di arricchirlo con le vostre poesie, articoli, foto. Pertanto se volete inviarci materiale da pubblicare vi invitiamo a consegnarlo in canonica o scrivendoci un’email: [email protected]

Di seguito, i criteri per la pubblicazione delle foto sul giornalino parrocchiale:Battesimi: foto di gruppo e indicando il meseCompleanni: dai 90 anni compiuti in suAnniversari: 25° di matrimonio - 50° di matrimonio, compreso in poi

Non vengono pubblicate foto ricordo di persone defunte.Una volta che vedete le vostre fotografie pubblicate,siete pregati di passare dalla canonica a ritirare l’originale.

Grazie per la vostra collaborazioneCentro Direzionalee Filiale di BovoloneVia Roma, 2Tel. 045 6992211 • Fax 045 [email protected]

News!

Luigi&Teresa

CREMA

di Matrimonio

Auguri da tutti i parenti!

BATTESIMI

Malossi Fabio &Vertuan Giulia

Pasquali LeonardodiStefanoeDaviEleonoraLo Monaco AdamdiAntonioeBukayovaDenisa

Reani RachelediMircoeBubolaValentina

Benati CliodiDavideeRigoniValentinaMelotto DavidediAlessandroeRifrediElisaMozzo AnnadiGianlucaePasqualiAlessandraFaccini SvevadiAndreaeOriFrancescaMirandola TommasodiMassimoeManeraFederica

CHIARAMONTE Iridedianni85ABATE Tarquiniodianni99BOLDRINI Egidiodianni81VESENTINI Liviadianni84• RIGONI Luiginadianni79RIGATO Brunodianni82• EMENDINI Dinadianni91PASSAIA Germanodianni65• MOZZO Sergiodianni83DUSI Erasmodianni85• ZUPPINI Brunodianni88

DEFUNTI

Matrimoni

News!

CIRCOLO GIOVANILENOI - BOVOLONERINNOVO DELLE TESSERE NOIPER L’ANNO 2012 DEL NOSTRO CIRCOLO.

Con quali novità inizierà l’anno 2012? Questa domanda ci sorge spontanea e sicuramente la risposta, che vi darete, è carica di speranza. Non aspettare l’ultimo minuto per rinnovare o iscriverti al Circolo giovanile NOI di Bovolone perché le novità sono legate alle diverse attività che la nostra associazione e parrocchia intende promuovere e proporvi anche nel 2012.Una semplice tessera ti permette di diventare “uno” di NOI e di accedere al Bar dei Preti, partecipare alle attività estive del Grest, Follie notturne, ai campi di Giazza e a tutte le attività che la nostra comunità e circolo propongono. Come ogni anno, in questo periodo, Vi ricordiamo che il vostro tesseramento del 2011 è scaduto. Come fare per rinnovarlo o accerdervi? Basta rivolgersi agli amici/amiche presenti al “Bar dei Preti”, durante l’orario di apertura, nei seguenti giorni: sabato sera, domenica tutto il giorno e giovedì sera, presentare la tessera dell’anno scorso o i propri dati nel caso di nuova iscrizione.

TI SALUTIAMORICORDANDOTI CHECIRCOLO GIOVANILENOI - BOVOLONETI ASPETTA!


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