Date post: | 30-Mar-2016 |
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Carissimi,nel mese di novembre abbiamo ri-
flettuto su come la santità è per tutti. In questo nuovo anno che inizia, avre-mo l’occasione di conoscere in quali maniere possiamo rispondere a que-sta chiamata alla santità.
La prima di queste è la Vita Consa-crata. In essa, alcuni uomini e donne hanno riconosciuto il proprio modo per rispondere alla comune vocazione alla santità.
Per Vita Consacrata si intende la vita di sceglie di donarsi totalmente a Dio, in una comunità di persone che abitano in convento, vivendo relazioni fraterne, vengono, infatti, chiamati frati (fratelli) e suore (sorelle).
Normalmente, la Congregazione in cui abbracciano la vita consacrata, esprime un carisma, un particolare dono che lo Spirito Santo ha suscita-to nei fondatori. Chi vive la vita con-sacrata è unito a Dio e alla comunità attraverso i VOTI di povertà, castità ed obbedienza. I Voti sono come gli ormeggi che tengono legata in ma-niera sicura una barca anche quando le onde del mare sono minacciose e
insidiose. Così, nel nostro tempo, che a volte sembra un mare in tempesta, le persone che hanno risposto alla vo-cazione alla vita consacrata diventano segno luminoso “che può e deve atti-rare efficacemente tutti i membri della Chiesa a compiere con slancio i dove-ri della vocazione cristiana”, Lumen Gentium 44, e indica che tutti siamo chiamati alla vita eterna con Dio.
I religiosi della nostra parrocchia sono 8 maschi e 18 femmine. Tra di loro, due sono monache di clausura più una che si sta verificando per que-sta scelta di vita. Vogliamo dire grazie al Signore, pregare per loro perché progrediscano nella risposta alla chia-mata, ma vogliamo, anche, fermarci a riflettere per conoscere meglio questo dono che il Signore Gesù Cristo ha fat-to alla Chiesa e al mondo intero.
Nei giorni dal 25 Gennaio al 2 Feb-braio vivremo la SETTIMANA DELLA VITA CONSACRATA.
La scelta di questa data è dettata dal fatto che il 2 Febbraio, Festa della Presentazione del Signore al Tempio, detta Candelora, è anche la Giornata Mondiale della Vita Consacrata. Ini-zieremo Sabato 25 con la Worship, in teatro. Poi, nei giorni successivi, incontreremo, in teatro, i ragazzi del
Catechismo. Mercoledì 29, in Chie-sa, ascolteremo dei testimoni di Vita Consacrata. Concluderemo Domenica 2 alla S. Messa delle 10.15 presieduta dal Vescovo Mons. Giuseppe Pasot-to, che ha risposto alla vocazione alla Vita Consacrata nella Congregazione delle Stimmate.
Ricordiamo che il 3 Febbraio è la Festa di S. Biagio, nostro Compa-trono. Come ogni anno benediremo la gola nelle messe delle 7.30, 16.00 e 21.00 alla quale sono invitati tutti i sacerdoti nativi di Bovolone o che vi hanno prestato servizio.
Questi appuntamenti sono l’occa-sione di augurarci un BUON ANNO con le parole di San Pietro riportate nel titolo dell’articolo. Anche noi vo-gliamo rendere “sempre più sicura la nostra vocazione ed elezione” per po-ter pregustare le gioie del Paradiso, trovare sicurezza nel cammino della nostra vita e diventare affascinanti te-stimoni di vita cristiana, affinché pos-siamo aiutare i giovani a rispondere alla vocazione che il Signore, nel suo amore, ha da sempre sognato per loro.
Augurando un Buon Anno di vita cristiana vi aspettiamo a vivere la set-tima della vita consacrata dal 25 gen-naio al 2 febbraio.
Sito Web:www.parrocchiabovolone.it
Telefono:045 7100063
e-mail:[email protected]
n° 193 - Gennaio 2013
Contatti:
ParrocchialeVita
“Cercate di render sempre più sicura la vostra vocazione e la vostra elezione. Se farete questo non inciamperete mai”
Editoriale:
don Paolo
(2Pt 1,10)
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Seminario Talita Kum
Seminario Per un Si da Dio A cura di Alessandro & Kety
A cura di una coppia di sposi
Nel caos frenetico della vita quotidiana, dove la coppia è spesso messa alla prova, una sosta, un attimo di pausa è sempre un toccasana, ed è quel-lo che abbiamo cercato di acco-gliere accettando l’invito al se-minario Talita Kum da parte di
un nostro caro amico.
Abbiamo rivisto il nostro esser coppia con occhi nuovi, vissuto momenti intensi, ma solo se mettiamo sempre Gesù al centro della nostra vita.
Nel ritorno alla nostra quo-tidianità i problemi certo non
sono svaniti, pero’ ora abbiamo la consapevolezza che con Dio al centro di tutto, se ci fidiamo e ci abbandoniamo completa-mente a Lui, le difficoltà di ogni giorno possono diventare op-portunità di crescita nella no-stra coppia.
È stata una Grande Grazia vi-vere questo seminario dove ab-biamo potuto prepararci con più consapevolezza e rinnovato en-tusiasmo al giorno delle nostre nozze.
Attraverso il percorso, intriso della Parola di Dio ed arricchito
con dinamiche concrete e piace-voli, abbiamo preso coscienza del reale significato del Sacramento del Matrimonio, che è Speciale perché pensato e voluto da Dio e si distingue dalle altre unio-ni poiché Gesù è lo Sposo che si lega indissolubilmente alla cop-
pia che diviene sua Sposa.
È sempre Gesù che, attraverso il sigillo dello Spirito Santo, garantisce la Grazia necessaria agli sposi per riuscire ad Amare “da Dio”, cioè come Ama Lui, nonostante i limiti umani.
E poiché Gesù è fedele per sempre a questo legame, la Gra-zia a cui attingere è praticamen-te inesauribile e dona agli sposi la possibilità di essere segno vi-sibile, attraverso la loro relazio-ne, del Suo Immenso Amore per l’umanità, trovando così la Pie-nezza di Vita e la Gioia.Quale stupendo Tesoro è racchiu-so nelle nozze!!!
Care famiglie,Buonasera e benvenute a Roma!
«Prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita».
É questo è il matrimonio! Partire e camminare insieme, mano nella mano, affidandosi alla grande mano del Signore. I cristiani si sposano nel Sacramento perché sono consa-pevoli di averne bisogno! Per essere uniti tra loro e per compiere la mis-sione di genitori. “Nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia” per il lungo viaggio che devono fare insieme. E hanno bisogno dell’aiuto di Gesù, per camminare insieme, per accogliersi l’un l’altro ogni giorno.
Tre parole chiave! Chiediamo per-messo per non essere invadenti in
famiglia. Diciamo grazie, per l’amo-re! Chiediamo scusa, tutti sbaglia-mo...“Scusatemi”, e si rincomincia di nuovo. Permesso, grazie, scusa! Fac-ciamo queste tre parole in famiglia!Per la presentazione di Gesù al Tem-pio Maria e Giuseppe si sono messi in marcia, pellegrini a Gerusalem-me; anche il vecchio Simeone e la profetessa Anna giungono al Tem-pio, spinti dallo Spirito Santo.
É un intreccio di tre generazioni: Simeone tiene in braccio il bambino Gesù, nel quale riconosce il Messia, e Anna é ritratta nel gesto di lodare Dio e annunciare la salvezza. Questi due anziani rappresentano la fede come memoria. Voi ascoltate i nonni? I nonni sono la saggezza della famiglia, di un popolo. Maria e Giuseppe sono la Fami-glia santificata dalla presenza di Gesù, che è il compimento
di tutte le promesse. Ogni famiglia è inserita nella storia di un popolo e non può esistere senza le generazio-ni precedenti. I bambini imparano dai nonni, dalla generazione prece-dente.
Il Signore vi benedica e Maria, nostra Madre, vi custodisca e vi ac-compagni.
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(Discorso di Papa Francesco alle famiglie in Piazza San Pietro)
iaLa Voce del Papa A cura di Angiolina Pasini
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Ritiro Anziani a GiazzaAnche quest'anno il Gruppo
Anziani ha tenuto il suo ritiro di Avvento a Giazza, lunedi 9 dicembre. Salendo verso Casa Emmaus, i pendii delle monta-gne macchiati di neve ci hanno introdotti nell'atmosfera natali-zia.
La meditazione chiara e ap-profondita del Salmo 122 e di una pagina del profeta Isaia, te-nuta da Don Paolo, ci ha portato ad assaporare la gioia della ve-nuta di Dio fra noi, del Salvatore che ci viene incontro e ci aiuta a salire verso "Gerusalemme", insieme a tutte le tribù di Israe-le che lodano il Signore e prega-no per tutti e per la pace di tutti. Le parole della meditazione ci
sono servite anche per un’at-tenta confessione e per la par-tecipazione alla Messa animata dalla bella voce di suor Isabella.
Poi tutti a pranzo: ottime le pietanze natalizie, onore alle cuoche hanno lavorato con amore.
Quindi un momento di svago atteso da tutti, la lotteria: che bello vedere l'attesa sui volti di tutti mentre viene letto il nu-mero del biglietto estratto e la curiosità impaziente dei vinci-tori nell'aprire i pacchi-regalo preparati dalla signora Teresa e dalle collaboratrici di Villa-fontana, sempre indaffarate a allegre.
Infine, prima della parten-
za, il Santo Rosario, la preghie-ra che riempie la giornata di chi sente Maria guida sicura a Gesù.
Poi il ritorno durante il cre-puscolo che colorava di un arancione meraviglioso il cielo sopra le montagne, offuscando le luci che già si accendevano nelle case.
Qualche canto più o meno in-tonato e l'arrivo a Bovolone con lo scambio di un allegro e sin-cero arrivederci;
nel cuore la lode e l'attesa di Dio che si fa incontro per chi si impegna nel cercarlo.
Un grazie sincero a Don Pao-lo e ai sacerdoti presenti.
A cura di Anna Maria
il 16 novembre è stata messa in scena la replica del musical “Your Light” nel teatro di Legnago. É stata un' esperienza unica.
Nonostante la grande fatica abbiamo affrontato tutte le difficoltà che si sono presentate con il sorriso, ma specialmente insieme.
Siamo diventati una grande famiglia, la nostra “seconda famiglia”, uniti da una grande gioia per testimoniare il Signore. Abbiamo imparato a sostenerci a vicenda, perchè a volte basta solo un sorriso e un “dai che ce la facciamo” per ritornare carichi d'energia. Quest'esperienza ha lasciato a tutti un segno indelebile che porteremo sempre nel cuore.
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La nostra seconda famigliaSe credete che il musical parroc-chiale sia solo un modo per occu-pare il vuoto del sabato pomerig-gio, vi sbagliate di grosso!Magari si parte anche con l’inten-zione di fare un po’ di recitazione, ballare per tenersi in forma, impa-rare a utilizzare gli strumenti tec-nici, cantare per passione.Ma quello che si trova alla fine è molto, molto di più:
nuovi amici, con i quali condividere emozioni, ansie, paure superate e soprattutto la fede in Gesù.
E non dimentichiamoci i tea-chers, che nonostante i loro impe-gni sono sempre pronti a perdere tempo per noi, ci contagiano con i loro sorrisi e la loro voglia di fare, ci danno l’occasione di metterci in gioco e affrontare la nostra timi-dezza.Ed ecco che passa velocemente un anno di meravigliosa esperien-za, e con esso tutti i ricordi: l’im-barazzo delle prime settimane, al-cuni litigi, l’agitazione, la frenesia, la malinconia nel lasciarsi dopo lo spettacolo di giugno e la gioia di ritrovarsi poi inaspettatamente
a settembre, con mesi ancora più concentrati e difficili per arrivare al Teatro Salieri, la nostra grande soddisfazione.L’impegno e la fatica non valgono nulla di fronte a tutte le cose belle che portiamo ora nel cuore.Una seconda famiglia, ecco ciò che si guadagna con il musical.E sperando di aver trasmesso a voi un po’ di tutto questo, noi portere-mo sempre nel cuore la Luce di Your Light.
Your Light
Teatro Salieri
Letizia
FedericaFoto a cura di Caterina Ferrari
Dopo un anno di musical e le due serate di spettacolo a giugno, noi adolescenti e giovani siamo stati richiamati su quel cammino per preparare una nuova esperienza: il Salieri. Con diverse prove, tanto impegno e dedizione,
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Carissimi, siamo una coppia di spo-si di Bovolone alle quale nel è stato affidato dal parroco il mandato di vivere nella nostra casa l’incontro settimanale della comunità fami-liare di evangelizzazione. Attual-mente a Bovolone le C.F.E. sono 41 che tutte le settimane si incontrano
per lodare, ringraziare, condividere la fede, ascoltare la Parola di Dio e invocare il dono dello Spirito Santo.
É un tempo di preghiera dove in-contrare il Signore, dove lo senti vivo e presente e dove oltre a sen-tirlo nel tuo cuore senti l’esigenza
di donarlo anche agli altri. Queste piccole chiese domestiche, come amava definire le famiglie Giovanni Paolo II, aspettano chiunque abbia il desiderio di stare con Gesù e co-noscere il suo infinito amore, cop-pie di sposi, persone singole, giova-ni conviventi e anziani.
Affiancata ad altre esperienze di chiesa vissuta nelle case, caratterizzata da un rapporto vivo con la Parola del Signore, da qualche anno nella nostra parrocchia c’è la possibilità di vivere anche la Comunità Familiare di Ascolto della Parola (CFA). In essa, utilizzando uno strumento efficace e conosciuto com’è la Lectio Divina, set-timanalmente si medita sul Vangelo domenicale. È scandita da sette momenti:
- preghiera (di lode e di invocazione allo Spirito);- proclamazione della Parola (aiutati da una scheda entrare nella contestualizzazione e conoscenza del brano);- meditazione (mettendosi in ascolto intimo individuare la parola che a ciascuno parla);- condivisione (dire quale parola e perché mi ha sollecitato);- preghiera con la Parola (proprio quella che prima ci ha interpellato);- attualizzare (tradurre quanto colto in un impegno concreto per la settimana);- preghiera finale (Padre Nostro).
Questo incontro (di circa un’ora), oltre che occasione di crescita, diviene anche una vera e propria preparazione alla S. Messa domenicale (permettendo di goderne ancor più in pienezza dei frutti). Ciascuno è sollecitato a calare il Vangelo nella propria vita, declinandolo in pieghe concrete, in scelte precise (ancor prima che un’omelia ne illumini la portata teologica).La Parola suscita, la Parola interroga, la Parola guida, la Parola illumina, la Parola sollecita: facciamola diventare interlocutore importante della nostra giornata.
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C.F.E Comunità familiari di Evangelizzazione
C.F.A Comunità familiare di ascolto della Parola di Dio
C.F.P Comunità familiare di preghiera
Armando e Lorella
Matteo e Luisa
Paolo e Gloria
«L’evangelizzazione si fa in ginoc-chio», questa espressione di Papa Francesco sintetizza uno dei fonda-menti della C.F.P.. Un’altra espres-sione, questa volta di Padre Ignacio Larannaga, dice ancora: “l’unica nostra certezza è che a tanti sforzi seguiranno piccoli risultati”. Anche questa espressione è parte della C.F.P., una comunità impegnata a “perdere” tempo per il Signore, a lodarlo per essere il Re della no-stra vita, per le opere che compie in ogni persona. Lo ringraziamo per essersi fatto incontrare nei fratelli e nei vari fatti di vita quotidiana; lo
ringraziamo per averci donato l’im-pegno della preghiera.
È solo Gesù che salva. Con questa certezza invochiamo Gesù con la preghiera di intercessione, affidando a Lui e al Suo Santo Spirito, tutte le persone che ci sono state affidate personalmente,
tutte le persone che sono lontane dalla fede, le nostre comunità, i nostri gruppi di appartenenza, la chiesa intera. Infine diciamo che un incontro settimanale della C.F.P. è il punto di partenza della
preghiera per ogni fratello e sorella che partecipa, infatti, ciascuno prosegue ogni giorno, nella propria casa, queste preghiere fino all’incontro successivo. Cari fratelli e sorelle, è un dato di fatto, siete nei nostri cuori… .Chi desiderasse altri chiarimenti o per poter partecipare alle nostre comunità familiari che si svolgono in parrocchia può scrivere all’indirizzo e-mail:[email protected] o telefonando in canonica al 045 7100063
Nel settembre del 2009 la figlia del giornalista Rai Antonio Socci ha un arre-sto cardiaco ed entra in coma. Attorno a lei e alla sua famiglia si forma una straordinaria catena di solidarietà e di preghiera, di fede e amore non solo offerto dagli amici, ma anche dai numerosi lettori del blog di suo padre. Molti fra di loro sono atei e agnostici, ma il fatto accaduto a Caterina spinge queste persone a riscoprire il valore della preghiera. Il loro atto di fede, quello degli amici più intimi, ottiene qualche segno di speranza: il suo cuore riprende a battere e una sera di gennaio del 2010 Caterina scoppia a ridere ascoltando il racconto esilarante che le stava leggendo la madre!!! Da quel giorno inizia il suo cammino di riabilitazione.In questo coinvolgente diario Socci ci fa capire che con la fede e la preghiera possiamo essere sostenuti nei momenti più drammatici della vita.
TITOLO: Caterina. Diario di un padre nella tempestaAUTORE: Antonio SocciEDITORE: Bur Rizzoli
A cura di Rita RossatoRita consiglia un libro
Buona Lettura!
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Vita Consacrata: Suor Gabriella risponde ...!Come hai scoperto la tua vocazione alla vita consacrata?
Qual è il senso e quali le motivazioni della vita di clausura?
Fin da piccola, grazie all’educazione dei miei genitori, ho imparato a conoscere Dio, a sapere che avevo un Padre in cielo, più grande del padre della terra e percepivo tante altre Realtà oltre questa terra. Ho tanto chiesto al Si-gnore che mi facesse conoscere quale era la strada giusta per la mia vita. Ho scoperto la mia vocazione verso i 23 anni quando ho scoperto la vocazione alla preghiera, alla vera preghiera. Dopo l’esperienza della morte per tumo-re di mio fratello maggiore e dopo una profonda crisi che in me è seguita, perché non ero assolutamente pronta a questo doloroso, mi sono rivolta a Dio con forza, con tutti i miei perché e con tutta la sofferenza inconsolabile, trovandomi così davanti alla Sua Presenza viva. Come risposta il Signore mi ha donato la Sua luce e mi ha messo davanti il Suo Amore per noi. Ho percepito la chiamata a seguirlo, a stare con Lui, a donare la mia vita come Lui, per la Sua causa, così la mia vita sarebbe stata utile al prossimo. Avrei voluto arrivare ovunque come missionaria, ma capivo che non potevo arrivare e così, pregando Gesù, Lui poteva arrivare a tutti, ovunque ci fosse bisogno, senza limiti. Pian piano, il Signore mi ha messo sulla strada persone e mezzi per conoscere questo Monastero dove Lui mi aspettava e dove l’ho ritrovato, assieme ad altre sorelle, ognuna con la sua storia personale, ma unite dallo stesso ideale.
È Dio che chiama a questo tipo di vita e dona tutte le grazie per poterla vivere. La Chiesa stima moltissimo questo tipo di vita contemplativa claustrale. Coloro che Dio chiama in questo speciale “deserto”, rispondono con l’offerta di tutta la vita, in unione con Cristo Sposo e portano molto frutto in tutto il Corpo Mistico. La consacrazione è un vero sposalizio con Cristo, una risposta d’amore ad una chiamata d’Amore, e ci si dona e abbandona con la totalità della vita, nella lode e nell’adorazione a Dio nell’ascolto della Sua Parola, nell’intercessione e nel servizio che ci è chiesto, per il bene della Chiesa e dell’umanità, con gioia e sacrifici, cercando di trasformare tutto in of-ferta d’amore. Trovo che sia una vita piena di senso, perché le richieste di preghiera sono tante, oltre alla grande, continua preghiera a sostegno della Chiesa. C’è sempre tanto bisogno di preghiera. Certo ognuno ha il suo posto nella Chiesa e nella società, anche noi abbiamo bisogno degli altri, ed è bello sapersi ricordate ed aiutate da tanti fratelli e sorelle, in tanti modi. La Chiesa però non ci fa mancare Documenti e interventi di Papi e autorità, che ci incoraggiano e ci spronano a proseguire nella nostra missione così speciale, che ci dà la grazia e il desiderio di amare Dio al di sopra di tutto e il prossimo senza limiti. Ci sentiamo nel cuore della Chiesa e dell’Umanità, spose di Cristo e madri delle anime, per la salvezza eterna di noi e di tutti. Da qui, possiamo davvero abbracciare Cielo e Terra ed essere ovunque, dove arriva il nostro Sposo Gesù.
Leggi l’ intervista completa su www.parrocchiabovolone.it
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Battesimi Matrimoni Defunti NewsFoto
Giovani per la ComunicazioneBordoni Francesco, De Guidi Maria,Boscarato Gloria Ferrarini Edoardo, Venturi Giulia, Padoanello Francesca, Modenese Micaela, De Guidi Francesco, Pagliarini Silvia, Santin Luca , Vincenzi Enrico, Volpi Matteo
CollaboratoriPaolo Santinato,Rita RossatoAngiolina Pasini
StampaMediaPrint srl
Centro Direzionale e Filiale di BovoloneVia Roma, 2Tel. 045 6992211 - Fax 045 [email protected] www.bancaveronese.it
CHIAVEGATO SANDRO di anni 82DE CARLI GIOVANNI di anni 77BENETTI GIORGIO di anni 72FURLANI DANIELA di anni 62GIRELLI MARIA di anni 91
Defunti 91° compleanno auguri da sorella Nella e nipoti
Venturi Luigina Perobelli alberto Boninsegna Wally
Grafica e impaginazione:Bordoni Edoardo
IMBRA CRINA ILARIA di Irinel e Imbra CameliaGAIGA ANDREA di Fabio e Galbier ElisaFAGNANI PIETRO di Andrea e Bardellini MariangelaDI CONZA FRANCESCA di Alessandro e Ragaiolo Elena MERLIN CAMILLA MARIA di Giancarlo e Musio RacheleRUSSO GIOVANNI di Francesco e Caruso Concetta
Battesimi
Corso di elaborazione del luttoPer il gruppo Genitori con figli in cielo inizierà il cor-so di elaborazione del lutto martedì 28 Gennaio 2014 alle ore 21:00 in parrocchia.Per informazioni rivolgersi a Don Paolo
Buon Anniversario50°
Battesimi dicembre
Domenica 5 Gennaio 2014: Dal Vangelo secondo GiovanniGv 1,1-18
Lunedì 6 Gennaio 2014: Dal Vangelo secondo MatteoMt 2,1-12
Domenica 12 Gennaio 2014: Dal Vangelo secondo MatteoMt 3,13-17
Domenica 19 Gennaio 2013: Dal Vangelo secondo GiovanniGv 1,29-34
Domenica 26 Gennaio 2013: Dal Vangelo secondo MatteoMt 4,12-23
Riferimenti ai Vangeli