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Gente Comune Giugno 2011

Date post: 21-Mar-2016
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Gente Comune Giugno 2011
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Distribuzione gratuita - Tiratura 15.000 copie Il primo free press della provincia di Frosinone ALATRI- La città ha decre- tato la vittoria di Morini. Intervista al neo sindaco e tanto altro… Alle pagg. 9-10-11 SPECIALE DIFFERENZIATA Le istruzioni e le domande frequenti per il corretto smaltimento dei rifiuti Alle pagg. 14-15 Gli italiani hanno scelto. E sono tornati a votare in massa per i referendum dopo più di quindici anni dall'ultimo quorum valido. Rinascita socio-culturale o semplice coinci- denza di eventi? Fatto sta che i quattro SI hanno fissato paletti importanti. E ora? Nostro approfondimento a pag. 2 VARIE AMBIENTE POLITICA 26 milioni di SI hanno detto NO TRA UN’EDIZIONE E L’ALTRA SEGUICI SU WWW.GENTE-COMUNE.IT Anno XVIII n° 6 - Giugno 2011 PSICOLOGIA Quando la coppia scoppia… pag. 21 SPORT Intervista a Pesoli difensore ciociaro del Varese pag. 18
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Page 1: Gente Comune Giugno 2011

Distribuzione gratuita - Tiratura 15.000 copie

Il primo free press della provincia di Frosinone

ALATRI- La città ha decre-tato la vittoria di Morini.Intervista al neo sindaco etanto altro…

Alle pagg. 9-10-11

SPECIALE DIFFERENZIATALe istruzioni e le domandefrequenti per il correttosmaltimento dei rifiuti

Alle pagg. 14-15

Gli italiani hanno scelto. E sono tornati avotare in massa per i referendum dopo piùdi quindici anni dall'ultimo quorum valido.Rinascita socio-culturale o semplice coinci-denza di eventi? Fatto sta che i quattro SIhanno fissato paletti importanti. E ora?

Nostro approfondimento a pag. 2

VARIEAMBIENTEPOLITICA

26 milioni di SI hanno detto NO

TRA UN’EDIZIONE E L’ALTRA SEGUICI SU WWW.GENTE-CCOMUNE.IT

Anno XVIII n° 6 - Giugno 2011

PSICOLOGIAQuando la coppia scoppia… pag. 21

SPORTIntervista a Pesoli difensore ciociaro del Varese

pag. 18

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2 Apertura

I referendum dello scorso giugno hanno rivitalizzato il clima socio-politico di un Paese che, nell'ultimo decennio, è sembrato "stanco" edistaccato dalla vita pubblica. Non si può certo paragonare questaventata di entusiasmo e di impegno politico (ma soprattutto sociale),alle rivoluzioni della cosiddetta "primavera araba" ma, contestualiz-zando gli avvenimenti, non si può neanche ignorare che qualcosa è fi-nalmente cambiato anche da noi. L'Italia, infatti, è l' unico paese delmondo occidentale (e ormai non solo occidentale visto ciò che sta ac-cadendo sull'altra sponda del mar mediterraneo) a non aver mai vissu-to una vera e propria rivoluzione con tutti i pro e i contro che essacomporterebbe. Al di là del contenuto stesso dei quattro quesiti refe-rendari, quello che è stato sottolineato sia da destra che dal centro eda sinistra, è la partecipazione in massa al voto che non si registravada quindici anni. Tra l'altro questa partecipazione era stata affermataanche in occasione delle elezioni amministrative poco prima, per cuinon si può parlare di un singolo caso, bensì di un trend che va atten-tamente analizzato. Certo avranno influito variabili diverse come ildramma nucleare in Giappone, lo scontro sulla giustizia tra Berlusco-ni e la sua parte politica e i Magistrati, fatto sta però che la gente ab-bia di nuovo sentito il bisogno di "dire la sua" su temi di importanza

fondamentale. Si parlava di nucleare, di giustizia, di beni pubblici pri-mari come l'acqua ed evidentemente ci si è sentiti coinvolti in primapersona, visto che per arrivare al 55% (57% in Italia e 23% all'este-ro) dei votanti non possono aver partecipato alla consultazione solopersone di estrema sinistra, anzi. Ora, però, la palla passa di nuovoalla politica, saranno i Parlamentari e il Governo, infatti, a dover rece-pire tali forti indicazioni con Leggi altrettanto chiare e coraggiose,oltre che lungimiranti, che portino alla stesura di un grande piano e-nergetico per il Paese, alla riorganizzazione del settore dei servizi pub-blici in particolare delle risorse idriche. Sul Legittimo impedimento,invece, l'intervento governativo e legislativo potrebbe essere visto co-me un ennesimo tentativo di aggirare la volontà popolare per reintro-durre garanzie più o meno lecite per alcune cariche dello Stato. È veroche aver detto No al nucleare e alla gestione e alla remunerazione pri-vate dell'acqua è stato un passo importante ma non bisogna conside-rarlo il fine bensì l'inizio di una rivoluzione culturale dal momentoche, ora, toccherà trovare altre soluzioni pratiche ed efficienti sia perl'approvvigionamento energetico, sia per ristrutturare l'intera rete didistribuzione idrica del Paese. Buon (arduo) lavoro a chi di dovere.

Andrea Tagliaferri

SPECIALE REFEREMDUM L’editorialeTanto va

la gatta a lardo…Un commento sul risultato elet-torale delle scorse amministrati-ve è d'obbligo per chi, come ilsottoscritto, ha sempre avuto ilcoraggio di segnalare le "stortu-re" di un sistema di potere che,in particolare nel PDL, ha viziatoil modo di fare politica, portandoall'esasperazione lo scontro tracompetitori che sono diventati,così, "nemici" più che avversari.E la cosa più grave è che questoscontro "a muso duro" volutoprincipalmente dal Presidentedella Provincia, l'on. AntonelloIannarilli, non è stato diretto so-lo agli avversari degli schiera-menti opposti, ma, in un proces-so di degenerazione incontrolla-bile del clima politico, anche ver-so i propri alleati e, ancor di più,all'interno del proprio partito. Ècosì che il PDL è diventato la"terra di nessuno" con un capospodestato che, però, continua adefinirsi tale e fa finta di nulla;dei vassalli ormai assurti a feuda-tari (uno a nord della provincia euno a sud) e vari supervisori (inregione e in europa) che tessonole fila di trame così fitte che nonsi capisce più chi sia da una par-te e chi dall'altra. Fatto sta cheanche l'ultimo baluardo dell'on.leIannarilli, Alatri, è stato espu-gnato, consegnato nelle mani delcentro sinistra nonostante que-st'ultimo si fosse diviso su duecandidati. Costantino Magliocca,a cui vanno gli onori delle armi eil riconoscimento di onestà intel-lettuale e dignità umana ancheper il gesto della stretta di manoavvenuto in piazza poco dopol'ufficializzazione della vittoria diMorini (tra l'altro fatto in solitu-dine perché i fedeli amici del PDLerano scomparsi e stavano giàmeditando vendetta contro chiha appoggiato Morini) è statosolo l'ultimo dei personaggi "bru-ciati" dalle scelte drastiche eunivoche del vertice DPL in pro-vincia di Frosinone. Così come glialtri assessori che hanno messola faccia in queste comunali persalvare l'immagine del PDL frusi-nate (ad esclusione di ErnestoTersigni) e che hanno avuto unasonora bocciatura dall'elettoratostanco di tanta arroganza. Ora siostenta sicurezza, si dice che inProvincia questa sconfitta eletto-rale non avrà conseguenze, mabasta un minimo di acume e lun-gimiranza per capire che la crisi ègià iniziata e che presto ci saràuna resa dei conti nel PDL e unosmottamento in seno alla giuntaProvinciale. È vero che i big del partito, chia-mati a raccolta a Roma, hannodeciso di "sopportarsi" pur dinon crollare definitivamente, male richieste all'interno del partitorimangono, "Qualcuno" dovrebbeprenderne atto e prendere deci-sioni anche coraggiose.

L'Editore

Hanno stravinto i "si". E ora?Dall'affermazione dei principi tramite i Referendum, ora si deve passare alla scelta di

soluzioni pratiche per approvvigionamento energetico e ristrutturazione della rete idrica

Tutti i numeri dei Referendum…Sì per tornare alla gestione pub-blica dell'acqua, sì contro il nu-cleare, sì contro il legittimo im-pedimento: l'uragano dei "sì" hatravolto anche la Ciociaria.La democrazia diretta, espressio-ne della volontà popolare, havinto e il quorum è stato rag-giunto per tutti e quattro i que-siti del referendum del 12 e 13giugno scorsi.Grande l'affluenza alle urne deicittadini della provincia di Frosi-none, che però ha fatto registra-re una percentuale leggermenteinferiore alla media regionale del58,9%.Nel frusinate, infatti, hanno vo-tato il 58,05% degli aventi dirit-to, conquistando la terza posizio-ne nel Lazio dopo Roma (59,7) eViterbo (58,6), mentre seguonoRieti (56,8) e Latina (54,9).Si sono attestati intorno alla me-dia (a volte superandola), anchei comuni più grandi: Frosinone haraggiunto una percentuale pari al

57,22, Cassino ha raggiunto il57,34% e un grande slancio è

stato quello che ha visto prota-goniste Alatri, Sora e Ceccano, ri-

spettivamente con il 60,32%,60,29% e 63,85%.I consensi al "sì" sono piovuti o-vunque e hanno raggiunto livellitrabocchevoli: sui 235.897 vo-tanti ciociari, il 96,9% si è di-chiarato favorevole all'abrogazio-ne del decreto Ronchi, secondocui la gestione del servizio idri-co veniva affidata a società pri-vate; il 97,4% alla determinazio-ne della tariffa del servizio idrico;il 95,2% alla cancellazione delleultime norme sulla produzione dienergia elettrica nucleare e il95,3% alla legge sul legittimoimpedimento.Dopo questa schiacciante vittoria

su tutti i fronti… cosa succederà?Il tema più delicato è quello del-l'acqua. Stando ai risultati del referen-dum, gli elettori hanno espressola volontà di un ritorno alla ge-stione pubblica dei servizi idrici:l'acqua, in quanto bene universa-le, deve essere assicurato a tuttie senza fini di lucro. L'invito al governo è quello di le-giferare in tempi brevi, in mododa colmare il vuoto normativocreatosi e di garantire gli investi-menti necessari ai comuni per larealizzazione dei servizi idrici efognari. Nei giorni antecedenti la consul-tazione referendaria, gran partedei Sindaci della nostra provinciahanno espresso la disponibilità ariassumere la gestione del servi-zio idrico pur esternando perples-sità nel periodo transitorio di a-vere la disponibilità di risorse u-mane e finanziarie. Con il voto sul nucleare, invece,gli elettori hanno confermato perla seconda volta (la prima fu nel1987) la propria contrarietà al ri-torno dell'energia atomica in Ita-lia, bloccando il progetto del go-verno di avviare la costruzione dinuove centrali.Anche il quesito sul legittimoimpedimento ha e aveva la suaimportanza: ora il Presidente delConsiglio dei Ministri e i Ministri,dovranno presentarsi in udienzapenale senza più avvalersi di nes-suna scusa. Almeno adesso potremo final-mente dire "La legge è uguale pertutti"?

Miriam Minnucci

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News dal capoluogoDedicata al colonnello Congiu

la 197esima festa dell'Arma in CiociariaIl Comandante Provinciale deiCarabinieri Colonnello AntonioMenga ha dedicato la cerimoniadel 197° anniversario della festadell'Arma al Tenente ColonnelloCristiano Congiu, caduto ad ini-

zio giugno in Afghanistan. Menga ha espresso un commossopensiero e sentimenti di vicinan-za alla moglie Ornella, al figlioAndrea, ai fratelli Roberto e Ric-cardo ed ai suoi genitori. "L'uffi-ciale era sicuramente noto amolti poiché aveva comandatodal 1995 al 1997 la Compagniadi Pontecorvo, diventando poiciociaro d'adozione perché stabi-litosi qui con la propria famiglia.L'anniversario della fondazionedell'Arma dei Carabinieri è ancheil modo per ringraziare tutti perla vicinanza e la disponibilità di-mostrata nei nostri confronti,soprattutto in un momento co-me questo". Un saluto è statopoi rivolto al Prefetto PaolinoMaddaloni e a tutte le autoritàcivili, militari e religiose presen-ti, nonché alle Benemerite ed airappresentanti dell'AssociazioneNazionale Carabinieri. "L'affettoche i cittadini esternano ai Cara-

binieri, oltre che ad essere grati-ficante, sprona ad operare consempre maggiore motivazionenella lotta contro ogni forma dicriminalità, nella consapevolez-za che la forza dell'Arma è sem-pre stata e sarà la capacità di"stare tra la gente" grazie anchealla capillarità delle Stazioni,avamposti irrinunciabili dellapresenza dello Stato. L'Arma deiCarabinieri si avvicina a celebra-re i 200 anni della sua storia -ha proseguito Menga - ed è unastoria fatta di grandi eroismi equotidiani sacrifici, sempre conla stessa vocazione: il servizio alcittadino, senza distinzioni,senza riserve e senza voler rice-vere nulla in cambio, se non gra-titudine e stima". L'ufficiale, nelfare un primo parziale bilanciodell'anno trascorso, ha espressosoddisfazione per i risultati con-seguiti. Difatti, l'attività repres-siva è stata caratterizzata da unnotevole fervore operativo atte-

so che gli arresti effettuati dalgiugno 2010 a maggio 2011 ve-dono un sensibile incremento. Contrastare in maniera ancorapiù efficace i reati predatori edeffettuare un costante monito-

raggio al fine di prevenire le in-filtrazioni della criminalità orga-nizzata, soprattutto quella dellavicina Campania, sono i princi-pali obiettivi che ci si prefiggeper l'immediato futuro. Le attivi-tà quotidiane svolte con l'effet-tuazione di innumerevoli servizipreventivi hanno già fornito ri-sultati interessanti poiché sonostati individuati ed allontanatidal nostro territorio molti pre-giudicati (più di mille solo negliultimi 8 mesi), mediante il ricor-so alle proposte di foglio di viaobbligatorio. Di rilievo è anchel'azione volta al contrasto deireati ambientali che ha portatoall'individuazione di soggetti re-sisi responsabili di aver creatodiscariche abusive, di aver pro-vocato l'inquinamento dei corsid'acqua e di aver costruito abu-sivamente. Nell'occasione il Col.Menga ha evidenziato l'azione dicoordinamento svolta dal Prefet-to con le altre Forze di Polizia,

elemento importante che deverassicurare i cittadini, nella con-vinzione che le Istituzioni sonoe saranno sempre presenti nelgarantire la loro sicurezza.

Bruno Sbaraglia

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Il Comandante provinciale dei CCMenga e il Prefetto Maddaloni

Un momento della Festa dell'Arma nella Villa comunale di Frosinone

Scontro al vetriolo tra Scalia e Iannarilli. Intanto chi amministra?

Nel palazzo della Provincia gli animi sono molto caldi. Il continuo edincessante scontro, infatti, che va avanti da mesi tra l'ex PresidenteScalia e l'attuale Iannarilli, sembra prendere sempre più piede e, la-sciatecelo dire, ruba sempre più tempo all'azione di un esecutivo chedovrebbe tenere a cuore ben altre questioni molto meno autoreferen-ziali. Non siamo certo noi giornalisti a dover riconoscere o meno all'u-no o all'altro i meriti e i demeriti delle rispettive azioni amministrati-ve, certo è che di tempo se ne sta perdendo moltissimo, a discapitodi problemi reali che gridano attenzione. Dapprima viene il caso delletariffe idriche, sul quale il Presidente Iannarilli sembra essere in nettovantaggio sul predecessore Scalia, in quanto l'ultima sentenza del Tardi Latina che ha respinto il ricorso di ACEA in merito all'aumento tarif-fario annullato dalla Provincia di "imperio", ha dato all'onorevolePdiellino molti punti di vantaggio sulla diatriba. Sembra, infatti, chela battaglia portata avanti da Iannarilli contro l'ente di gestione dellerisorse idriche sia quasi vinta. E i cittadini ne beneficeranno quanto-meno sul fronte tariffario. Sull'altra vicenda, invece, quella della cor-rettezza dell'operato della precedente giunta Scalia, l'avvocato feren-tinate ha sciovinato ben 43 pagine di dossier per dimostrare la pro-pria "buona gestione", sconfessando punto per punto tutte le accusemossegli dal Presidente attuale Antonello Iannarilli. Il dossier contie-ne nello specifico tutta una serie di controdeduzioni agli addebiti del-l'ispettore del Ministero Tatò, per gli anni 2005-2009. Sul terzo pro-blema delicatissimo, quello della Multiservizi, lo scontro oscilla tra laposizione della Provincia che vuole revocare i servizi affidati alla so-cietà, promettendo di assumere solo i 24 lavoratori ad essa riferiti, equella di Scalia, quale ex Presidente, che accusa Iannarilli di minare ilfuturo di tutti e duecentoventi i lavoratori ascrivibili alla Multiservi-zi, visto che il non rinnovo dei patti del 2009 porterebbe di fatto allachiusura della società controllata. Altro ramo della polemica, a questolegato, è quello dell'altra azienda controllata, la Servizi Vari, sullaquale il TAR ha dato torto all'amministrazione di piazza Gramsci asse-rendo che non si può cessare l'attività della stessa solo per ripristina-re la presunta legalità infranta dai predecessori, anche perché bisognacontemperare i diritti dei soggetti che beneficiano del provvedimentoche attualmente la Provincia aveva annullato chiudendo di fatto laServizi Vari. Inoltre, il TAR ha sottolineato la carenza di motivazioniin merito alla convenienza per l'ente provinciale di un affidamento adaltri dei servizi oggi svolti dalla società controllata. Insomma, senzascendere troppo nel tecnico e nel merito, lo scontro al vetriolo tra idue Big della politica provinciale sembra autoalimentarsi e ci chiedia-mo se non sia il caso di stopparlo, quantomeno mediaticamente, pertornare ad occuparci delle vere emergenze locali.

La redazione

Un panino… blocca la Monti LepiniE' bastata l'apertura di un Fastfood per mandare in tilt il traffico sulla strada Monti Lepini, unica via dicomunicazione e collegamento tra le province di Frosinone e Latina. L'attesa inaugurazione della strut-tura di ristorazione veloce per automobilisti, infatti, ha portato con se notevoli problemi di viabilità chestanno facendo montare le polemiche. La particolarità di tale esercizio commerciale, basato sul servizio direttamente all'automobilista che,senza scendere dalla macchina, si serve e acquista panini e bevande seguendo un breve tragitto como-damente seduto alla guida della sua autovettura, non era certamente adatto alla posizione scelta o, alme-no, andava studiato in maniera differente. Non essendoci molto spazio per il transito delle vetture attor-no alla sede del Fastfood, le automobili si trovano a fare fila e sostare, soprattutto nelle ore di punta delweekend, lungo l'ex statale 156 oggi regionale bloccando totalmente lo scorrimento del traffico su ambole direzioni. Sommato, poi, al già storico flusso veicolare del rientro dal mare (in estate) il mix ha sor-tito effetti deflagranti per l'intera viabilità della zona, nonostante l'intervento degli addetti che tentanodi aiutare lo smaltimento della fila e dei Carabinieri che sono dovuti intervenire per causa di forza mag-giore. L'ingorgo, tra l'altro, è appesantito dalla sosta temporanea di molti veicoli lungo la carreggiata inquanto il parcheggio di fronte, quello già esistente per servire gli esercizi commerciali dall'altro lato dellaMonti Lepini, non è stato sufficiente a contenere "l'orda" di clienti che miravano ad un panino con bevan-da anche attratti dalla novità. Certo è che, dopo aver quasi risolto il problema della viabilità sulla SR156con l'inaugurazione della Superstrada Ferentino-Sora e in vista del completamento dei lavori per l'elimi-nazione dei semafori nel giro di un anno appena cominciati, non può essere un esercizio commerciale pri-vato a mettere in ginocchio il capoluogo. Sottolineiamo che dal momento in cui scriviamo a quando usci-rà il giornale la situazione potrebbe subire mutamenti e, magari, soluzioni di cui non siamo al momentoal corrente. Andrea Tagliaferri

Il Severo Monito del questore: "la mafia e' anche qui, non fate finta di nulla"Il questore di Frosinone Giuseppe De Matteis durante le celebrazioni inmemoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, è intervenuto ribadendoi punti cardine del suo programma di assoluta inflessibilità contro lemafie, sottolineando la necessità di educare ad un nuovo tipo "di legali-tà intesa come concetto superiore alla semplice osservanza delle leggi, alsemplice timore della pena insita nella norma. Ma occorre il concorso ditutta la parte sana della società". Il dottor De Matteis ha anche rivoltoun forte ed accorato appello ai giovani: "Odiate la mafia - ha urlato condecisione - e chiunque voglia togliervi la libertà". Parole secche, puntua-li che riecheggiano nella folta platea raccoltasi in occasione del cento-cinquantanovesimo anniversario della fondazione della Polizia di Stato. Continua il questore con l'affondo contro la mafia: "Va intesa come un au-tentico cancro che corrode la nostra società, la nostra economia, la no-stra democrazia"; ed ecco il severo monito contro l'omertà che il questo-re spiega in questi termini: "E' un atteggiamento negazionista che si no-ta, ancora oggi, in alcune realtà del nostro Paese, magari anche da que-ste parti, per essere espliciti. E che non agevola l'azione di polizia, equella di pulizia che noi, con ogni mezzo ed energia, intendiamo conti-nuare a fare da subito in questa Provincia. Noi siamo pienamente convin-ti che le organizzazioni criminali esistono da anni sul nostro territorio,che hanno agito per qualche tempo indisturbate, sviluppando interessisoprattutto nel settore del riciclaggio, e che si sono avvantaggiate anchedi un negazionismo di maniera, a volte frutto di buona fede, altre no". Conclude con veemenza De Matteis dichiarando che "bisogna avere ilcoraggio di puntare ai trafficanti piuttosto che agli spacciatori, alle orga-nizzazioni criminali piuttosto che ai singoli delinquenti e bisogna avereil coraggio di investire risorse investigative, per colpire corrotti e collu-si, piuttosto che accettare come male necessario qualsiasi tipo di conti-guità tra gestione della cosa pubblica e interessi criminali". La giornatasi è conclusa con un commovente minuto di silenzio in ricordo di tuttele vittime della mafia. Patrizio Minnucci

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Provincia6Inaugurato il nuovo centro anziani. Tante attività in programmaFUMONE - E' stato inaugurato dapoche settimane il nuovo centroanziani. La struttura, di proprietàdel Comune e sede dell'ex istitu-to comprensivo, è situata ai piedidel colle ed è stata adibita a cen-tro ricreativo, sociale e culturaledove le idee dei già numerosi i-scritti, ne fanno da padrone. Ladecisione è stata assunta con una

delibera del consiglio comunale aNovembre scorso, sotto la dire-zione del Sindaco Franco Poten-ziani, riconfermato alle ultimeelezioni amministrative. La con-ferma di un'altra vittoria, un en-nesimo successo.Il direttivo del centro è compostoda sei membri: il Presidente Pas-quale Caponera; il vicepresidente

Franco Potenziani; il presidenteonorario Sebastiano De Carolis; iconsiglieri Fausto Del Monte eCarlo Potenziani, e il tesoriereVincenzo Benassi.Il centro è autofinanziato conuna quota mensile di 5 euro cheviene versata da ogni membro. Sono proposti tra i vari obiettivi:corsi di cucina, ballo, taglio e cu-

cito, pittura e decoupage. Lo spi-rito delle attività poste in esseree organizzate dal centro anzianiè quello della riscoperta di vec-chie tradizioni, di lavori artigia-nali perduti nel tempo, di sagrecon prodotti tipici, della creazio-ne di manufatti quali, ad esem-pio, cestini di vimini intrecciati.Il legame con le tradizioni costi-

tuisce a Fumone un pezzo di sto-ria, un tassello insostituibile, eirrinunciabile. Alcuni pensieri,già in corso, vedono la realizza-zione di sagre che rievocanosapori locali e perduti nella storiacome quelle della trippa e dellefave con miele e pecorino. Il cen-tro propone attività di svago,spettacolo e cabaret, lettura egiochi da tavolo, come dimostra-no le varie stanze presenti all'in-terno della struttura e già adibi-te a tali attività. L'idea di baseda cui partire per nuove prospet-tive e nuovi orizzonti, come ciconferma il presidente Caponera,è quella di aprire una grande col-laborazione con i centri anzianilimitrofi e con tutte le associa-zioni culturali disposte a tali a-perture. Il punto fondamentale èquello di continuare un lascito diesperienze che derivano dai nostrinonni, maestri di vita. Gli iscritti,già 140, hanno energie da impiega-re alle attività più diversificate, unavivacità, una passione che spessonei giovani manca. Per eventuali informazioni, ini-ziative e curiosità il presidentePasquale Caponera può esserecontattato allo 0775 49223.Idee o iniziative si possono inve-ce scrivere su un foglio di carta edimbucare direttamente nell'appo-sita cassetta, presente nel centro.

G. Gatta

Un nuovo distributore di acqua minerale in piazzaPALIANO - Amea Spa, società partecipata amaggioranza dal Comune di Paliano proseguenello sforzo di migliorare la qualità della vitadei cittadini e, visto anche il successo riscon-trato con l'installazione (presso il piano ter-

razzato del parcheggio di Via F.lli Beguinot)del primo distributore dell'acqua minerale adottobre 2010, ha deciso di implementare il

servizio con un secondo impianto che funzio-nerà con gli stessi criteri del precedente. Ilnuovo distributore è stato installato presso ilparcheggio di Via San Francesco d'Assisi il 25giugno scorso. "Vogliamo esprimere un parti-colare ringraziamento alla ditta Lorenzoni,che in qualità di fornitore dell'impianto - co-municano da Amea Spa - ha deciso di omag-giare i cittadini di Paliano fornendo due pan-chine prodotte con il materiale riciclato pro-veniente dalla plastica delle bottiglie per l'ac-qua minerale. Con l'auspicio che tale gesto siadi stimolo per ciascuno nel portare avanti unapolitica attenta alla salvaguardia del territo-rio". "L'esperienza positiva del primo distri-butore, che eroga circa 1200 litri di acqua algiorno - commenta il Sindaco di Paliano Mau-rizio Sturvi - ci ha convinti della necessità diraddoppiare il servizio con una seconda in-stallazione. Anche in questo caso ci avevamo visto giu-sto: con il distributore automatico di acqua,

il cui valore all'inizio venne persino messo indiscussione da qualche persona poco illumi-

nata che la tacciò come un'iniziativa inutile,abbiamo notevolmente contribuito alla ridu-zione delle bottiglie di plastica dando unagrossa mano all'ambiente".

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Provincia

"In Dialogo", 20 anni di amore verso il prossimoTRIVIGLIANO - La comunità direcupero "In Dialogo" ha festeg-giato lo scorso 19 giugno i suoiprimi venti anni di attività e ser-vizio. Tanto, infatti, è il tempotrascorso da quel lontano 1991,quando Padre Matteo Tagliaferridiede vita a quella che è diventa-ta una straordinaria esperienza u-mana, di Vita autentica, basatasull'accoglienza, sul rispetto, lavalorizzazione e la responsabiliz-zazione della persona, sull'ascol-to dell'uomo incentrato sulle sueesigenze più vere. Un camminomai facile, irto di difficoltà e fa-tica, ma che Padre Matteo ha af-frontato ed affronta quotidiana-mente con il calore e la forza del-le parole, nella convinzione enella consapevolezza di agire perritrovare la parte migliore del-l'Uomo. In questi anni il numerodelle "insidie" si è anche accre-sciuto, evolvendosi dal punto divista qualitativo e del rischio, maPadre Matteo ed i collaboratoridella comunità hanno semprecontinuato a premere sul tastodei contenuti personali, sapendo

che la sola, vera risposta a tantomalessere e al disagio così diffu-so sta nell'incidere sulle necessi-tà più interiori. Ed è un assuntoche, come si sa, ha valicato iconfini nazionali, le barriere so-ciali e culturali, le differenze reli-giose perché Padre Matteo Taglia-ferri parla all'anima ed ascoltal'anima: un linguaggio universa-le, efficace, semplice ma allostesso tempo complesso, la stra-

da che in una società come l'at-tuale è stata dimenticata ed ab-bandonata per cercare la lucenell'effimero, "battendo" sulla di-strazione e sul facile appagamen-to perché non sa fornire risposteadeguate ai contenuti più seri.La festa della comunità "In Dia-logo" è stata, come si può com-prendere, un ennesimo momentodi testimonianza e di riflessione. Quante sono, in questo senso, lestorie che poteva raccontare Pa-dre Matteo Tagliaferri? Migliaia, alla fine. Piccoli e gran-di episodi, ma che mettono in lu-ce sempre lo stesso soggetto:l'Uomo, la persona e i suoi biso-gni più profondi da ascoltare ecomprendere.

Pie. Ant.

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Grandi celebrazioni per la comunità fondata da Padre Matteo Tagliaferri

…il programma della festa

LLAA CCUURRIIOOSSIITTÀÀLa prima uscita pubblica per il premier Silvio Berlusconi, a poche ore dal discorso di Umberto Bossi aPontida, è stata a Trivigliano, in occasione dell ventesimo anniversario della fondazione della comunità'In Dialogo'. Il Cavaliere è intervenuto telefonicamente in occasione della festa per venti giovani ospitidella comunità che terminavano proprio oggi i tre anni di riabilitazione. Nessun riferimento all'attuali-tà politica, solo apprezzamento per l'azione degli operatori della comunità e gli auguri per chi si appre-sta a rientrare nella società. AA..TT..

Una giornata intensa, quella didomenica 19 giugno, ricca di ap-puntamenti, avvenimenti, grandipersonalità del mondo del socia-le, della religione, della politica,del giornalismo, ma soprattuttotanti ragazzi con le loro famigliea testimoniare la nuova vita gra-zie all'opera della comunità "InDialogo". Alle 10.30 gli arrivi el'accoglienza; alle 11.30 si è te-nuta la Santa Messa presiedutada Padre Matteo Tagliaferri; alle13 la pausa per il pranzo. A se-guire, alle ore 15, il saluto delleautorità presenti: il dottor Paoli-no Maddaloni, Prefetto di Frosi-none, Mons. Lorenzo Loppa, Ve-scovo diocesano, l'on. AntonioTajani, vicepresidente della Com-missione Europea, l'on. RenataPolverini, presidente Regione La-zio, l'on. Antonello Iannarilli,

presidente Provincia di Frosinone,l'on. Antonio Cusani, presidenteProvincia di Latina. Alle 15.30 ilContributo creativo dei giovani"Eppure morivo, oggi so di qualericchezza vivo..." seguito dalsaluto ai ragazzi che hanno ter-minato il programma di recupero.Alle ore 17 si è svolta la tavolarotonda "Far rivivere l'anima inuna cultura mutilata di trascen-denza", coordinata da ClementeMimun, direttore del Tg5, con lapresenza del prof. Riccardo Di Se-gni, rabbino capo di Roma, ildottor Mario Scialoja, consiglieredel Centro Islamico d'Italia, e diMons. Lorenzo Loppa. Le conclu-sioni dell'evento sono state affi-date dall'on. Tajani e la giornatasi è conclusa con il saluto di Pa-dre Matteo Tagliaferri.

P.A.

Padre Matteo Tagliaferri e Armando Cusani

RReeggiioonnee LLaazziioo ee TTeerrmmee ddii FFiiuuggggii ""rriivviissiittaannoo"" ggllii aaccccoorrddii ssuu ppeerrssoonnaallee ee iinnvveessttiimmeennttii

FIUGGI - Per i lavoratori delle Terme la Re-gione Lazio pronta ad attivarsi con il coin-volgimento del Ministero dello Sviluppoeconomico. Si è svolto nel mese di giugno,infatti, presso l'assessorato al lavoro dellaRegione Lazio, il tavolo di confronto sullavertenza terme, tra Comune di Fiuggi, So-cietà di gestione e sindacati. Sul "piatto"il futuro dei 168 dipendenti termali che laterme di Fiuggi Spa &Golf srl è impegnatasecondo il dettame del bando di gara, a te-nere in organico fino a settembre del2011. Il presidente della società il dottor

Emilio De Paolis, aveva dichiarato primadell'incontro, che "per cinquanta dipen-denti a pochi anni dalla pensione, ho lanecessità che la politica si attivi per tra-ghettarli fino a questo traguardo". I lavo-ratori ovviamente non avevano reagitobene alla notizia, controbattendo che i 50esuberi sarebbero stati evitati, se l'aziendasi fosse tempestivamente attivata nel rea-lizzare le strutture quali ad esempio labeauty farm all'ex palazzina coni, o l'openair alla fonte Anticolana, previste nelpiano industriale dell'azienda, garantendocosì la ricollocazione del personale consi-derato invece in eccesso. La regione La-zio però, si è impegnata ad attivarsi con

il Ministero dello sviluppo economico, percercare non solo di traghettare i 50 dipen-denti alla pensione rivisitando l'accordosindacale del 2008, ma anche per rimodu-lare, su richiesta delle parti, il vecchio ac-cordo di programma del 2005, cercandocosì nuove risorse da destinare al rilanciodella cittadina termale investendo su

strutture che possano potenziare l'offertatermale. Tra le strutture sulle quali si in-centra l'attività del comune vi è il camposportivo di capo i prati che potrebbe seportato a regime, garantire nuovi afflussituristici che gli operatori del settore invo-cano ormai da tempo.

Francesca Ludovici

AAccccoorrddoo TTeerrmmee ddii FFiiuuggggii -- AACCII FFrroossiinnoonneeDalla sinergia tra la città termale e l'Automobile Club provinciale è nata un'iniziativache permetterà a tutti gli utenti delle strutture Bonifacio e Anticolana di usufruire deiservizi ACI per la sicurezza in auto, personale e a casa, a condizioni esclusive. Duran-te la stagione estiva, infatti, un desk dell'ACI sarà presente all'interno della bigliette-ria superiore delle Terme di Bonifacio e la tessera ACI potrà essere "ripagata" facil-mente utilizzandola in città nei negozi convenzionati. Dopo il successo della tradizio-nale tappa fiuggina del Trofeo nazionale ACIGolf, svoltasi il 15 maggio, un'altra atti-vità sinergica tra le due importanti realtà locali che punta a crescere negli anni coniniziative sempre più interessanti.

ULTIMA ORA

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Provincia - Elezioni

Cassino e Sora pronte al "nuovo corso"8

Le due città più importanti dellaCiociaria meridionale, Cassino eSora, sono pronte a registrare i

risultati che porteranno le duenuove amministrazioni, connota-te - secondo il sentimento collet-tivo - da un forte spirito di "rot-tura" e innovazione. Nella cittàMartire il vittorioso neo sindacoGolini Petrarcone ha preso un pòpiù di tempo per decidere sullagiunta che lo affiancherà in que-sti anni di "duro" lavoro e ha ce-lebrato con tanto di conferenzastampa questo momento presen-tando uno ad uno tutti i compo-

nenti della squadra. Ricordiamoche i partiti che hanno appoggia-to Petrarcone sono stati solamen-

te IDV, SEL e Federazione dellaSinistra, lasciando, così, a boccaasciutta PD, UDC e PSI. "Non ab-biamo padroni cui far riferimen-to", sono queste le parole usatedal Primo Cittadino per far capireche la decisione sugli assessori èstata frutto solo di confronto coni consiglieri e le forze che lo han-no sostenuto fin da subito. Eccol'organigramma: Luigi Montanelli,vice sindaco con deleghe ad Affa-ri Generali, personale e Polizia Lo-cale; Enzo Salera, assessore al Bi-lancio, Tributi e Programmazione,Patrimonio e Politiche fiscali; Ma-

rio Costa, con Deleghe a Commer-cio, Urbanistica, Edilizia e Asset-to Territoriale; Riccardo Consales,

assessore ad Ambiente, Rifiuti,Traffico e Edilizia Scolastica; Ste-fania Russo con Deleghe a Servizi

Sociali, Sanità e Igiene; DaniloGrossi alla Cultura, Sport, Spettaco-lo, Turismo e Pubblica Istruzione. A Sora, invece, con una settima-na di anticipo rispetto al collegacassinate, il sindaco Ernesto Ter-signi ha nominato la giunta manon ha deciso subito le Deleghe. Fanno parte della squadra asses-sorile Agostino Di Pucchio, Gior-gio Rea, Andrea Petricca, VittorioDi Carlo e Maria Paola D'Orazio. Icinque assessori hanno già rasse-

gnato le dimissioni da consiglie-re comunale. Al loro posto entre-ranno in aula Giuseppe Cascone,Francesco Ganino, Walter Tersi-gni, Elvio Meglio ed Antonio Lec-ce. Tensioni, però, sul problemadelle incompatibilità sollevatodalla maggioranza verso Enzo DiStefano, attualmente Presidentedell'ATER, che ancora non ha de-ciso se e come eliminerà tale"contrasto" di cariche.

A.T.

Giuseppe Golini Petrarcone

Ernesto Tersigni

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Intervista al nuovo primo cittadino Giuseppe MoriniVita alatrense 9

"Sono già entrato nel pieno del lavoro. Multiservizi, Bilancio, raccolta differenziata e decoro urbano le priorità iniziali"Signor Sindaco, innanzituttocomplimenti. Come commentaa freddo la sua rielezione?"Innanzitutto voglio fare un rin-graziamento agli elettori per lasplendida vittoria che ci hannoregalato, frutto della nostra ca-pacità di porci come squadra allaloro attenzione, non solo politicama di volontari, in quanto tutti inostri candidati si sono messi aservizio della città e lo hanno di-mostrato anche durante il ballot-taggio, lavorando con lo stessointeresse e passione del primoturno, pur non avendo più chan-ce di essere eletti personalmente. Sono tornato a ricoprire la caricadi sindaco con immenso piacere,perchè è stata soprattutto unascelta non mia ma di tutta la cit-tà di Alatri. I miei concittadini, infatti, mihanno voluto in primis come can-didato, "rimuovendo" la mia fer-ma volontà di restare lontanodalla politica, e poi mi hanno da-to il loro sostegno sia al primoturno elettorale che al ballottag-gio, dove ho ricevuto un consen-

so molto ampio. Ho avuto il pia-cere, dunque, di valutare questo

grande risultato come un segnodi stima alla mia persona primaancora che ai partiti della coali-zione, nonostante il loro ruolo siastato fondamentale per l'afferma-zione finale.Come ha trovato, a distanza dicinque anni, la città di Alatri? Equali saranno le novità rispetto

al suo primo mandato?Nel mio primo mandato, avevo la-

sciato una città ben organizzatae soprattutto con un bilancio so-lidissimo, grazie anche al fattoche i "conti" li avevo ereditatidalla precedente amministrazionedi cui ero il vicesindaco nonchél'assessore al bilancio. Oggi, pur-troppo, trovo una situazione con-traria a quanto spiegato: in cin-

que anni di centrodestra sonostati azzerati i conti, e si è resovano un lavoro che ha comporta-to tanti sacrifici. Per gli elemen-ti di novità rispetto al mio prece-dente mandato tengo molto asottolineare che, le molte perso-ne impegnate per il nostro suc-cesso, lo hanno fatto senza untornaconto politico. Io, definireile forze a me vicine, volendoleinquadrare a livello di un "movi-mento", come la parte sana dellanostra Città.Il suo nuovo esecutivo si èsubito messo a lavoro. Ci illu-stra i primi impegni dell'ammi-nistrazione?I primi impegni, dopo aver fami-liarizzato con la macchina comu-nale e salutato tutti i dipendenticomunali, sono stati i seguenti:stiamo affrontando - e in questocaso di concerto con il comune diFrosinone e l'Amministrazioneprovinciale - il delicato tema del-la Multiservizi. Il gravoso impe-gno del bilancio di previsione edil perfezionamento della raccoltadifferenziata, sono tematiche

trattate giornalmente. E' par-tita inoltre, una sorta di "o-perazione decoro", con i no-stri operai impiegati in tuttala Città per ridare il giustoordine agli spazi pubblici diAlatri. Per fronteggiare contempestività le problematichedi cui sopra ci siamo affretta-ti a costituire la giunta cer-cando di incamerare impor-tanti competenze professio-nali che gli assessori pongonoa disposizione della Città, evi-tando l'esigenza di fare ricor-so a consulenze esterne, conun notevole risparmio per lecasse comunali. Benché l'esecutivo sia com-posto da soli cinque assesso-ri, è stata creata una squadradi otto persone con tre con-siglieri dotati di importantideleghe. Nelle tre persone è compresaanche una donna, AlessiaSantoro (gli altri sono Remo-lo al bilancio e Fantini allaCultura ndr) con l'importante

tematica dell'Ambiente. Come procede l'approvazionedel bilancio?Il Bilancio assicuro che verrà a-dottato nei termini previsti. Vistala scarsità di risorse e il ritardo,questioni purtroppo ereditatedall'ex amministrazione Maglioc-ca, potrà essere solo un bilanciotecnico di ordinaria amministra-zione e non di sviluppo come pu-re la città richiederebbe. Adessotoccherà a noi cercare le risorseper far sì che il prossimo anno sipossa creare un tesoro per pro-gettare un bilancio che possa ri-lanciare la nostra città. In conclusione. La raccolta por-ta a porta ha ancora delle diffi-coltà di riuscita. Come pensa dirisolvere il problema?Sulla differenziata, la società DeVizia, è stata sensibilizzata sullanecessità di migliorare il serviziodi raccolta con una capillare di-stribuzione dei contenitori anco-ra non avvenuta in tutte le zonedella città. Vogliamo far adeguare le dimen-sioni dei contenitori e le capaci-tà degli stessi alle reali esigenzedelle famiglie. Stiamo reiterando, dove necessa-rio, l'informazione per i cittadiniattraverso servizi ad hoc contat-tabili al numero verde800997796.Vogliamo altresì adeguare altricontenitori a seconda delle ne-cessità specifiche (pannoloni,pannolini ecc.) e soprattutto,nelle zone periferiche, essendoterritori dove è possibile riciclarecome fertilizzante organico o na-turale (orto giardino) tutti i rifiu-ti organici, la ditta De Vizia for-nirà su richiesta il materiale ne-cessario con un abbattimento deicosti per la famiglia che lo adot-ta. In soldoni, se io non conferi-sco l'umido pago in modo ridotto.Tanto più riusciremo ad abbassa-re l'aliquota tanto più ci sarà unrisparmio per l'utenza.Insomma, di lavoro ce n'è e ce nesarà tanto, ma l'entusiasmo cheabbiamo sarà linfa vitale per que-sto incarico importante".

Riccardo Strambi

... così ha festeggiato il neo sindaco con i suoi sostenitori...

"Grande gesto da parte dell'uscente Costantino Magliocca che ha stretto la mano

al vincente Giuseppe Morini, dimostrandomolta educazione e rispetto delle regole civili" Foto di: Bruno Sbaraglia e Bruno Gatta

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Vita alatrense

Giunta comunale, ecco la squadra di Morini 10

Tanti i volti nuovi: da Mario Belli a Roberto Gizzi, a Massimiliano Fontana e Vincenzo Galione Rivoluzione? Sì, è chiaro. La vittoria diGiuseppe Morini ha consegnato alla cittàun'Amministrazione comunale nuova dizecca, nella quale spiccano tantissime"new entry". Tanti, infatti, sono i volti dichi si affaccia per la prima volta sullascena politica. In consiglio comunale co-me nella giunta. La composizione di que-st'ultima ha richiesto, come è logico, deitempi più lunghi, ma alla fine il neo-sin-daco ha trovato l'accordo che accontentatutte le componenti. Partiamo da chi loaffiancherà con la carica di vice-sindaco,ossia il personaggio più esperto che ri-sponde al nome di Fabio Di Fabio (Pd), di-pendente bancario, il quale sarà anche as-sessore ai servizi sociali e alle politicheper la famiglia; Mario Belli (Pd), ispettoredi Ps in pensione, si occuperà di sviluppoeconomico, attività produttive, commer-cio, sport e polizia municipale; RobertoGizzi (Alleanza per Alatri) sarà assessore ailavori pubblici; Massimiliano Fontana (Ala-tri Unita), geometra, si occuperà di urba-nistica, edilizia pubblica e privata, politi-che del territorio e patrimonio; infine Vin-

cenzo Galione (Alatri nel Cuore), avvocato,sarà l'assessore alla pubblica istruzione.

Restano però tanti altri aspetti della vitaamministrativa che sono stati affidati, convarie deleghe, ai consiglieri comunali della

neonata maggioranza: Carlo Fantini (Pd) sioccuperà di Cultura, Turismo e Spettacolo;

Alessia Santoro (Alatri Unita) di ambiente;Emiliano Remolo (Alleanza per Alatri) dibilancio e personale; Romano Giansanti

(Alatri Unita) di servizi manutentivi e ci-mitero; Antonino Arcese (Alatri Unita) diviabilità; Daniele Grassi Bertazzi (Alatrinel Cuore) di arredo urbano e verde pubbli-co; Antonino Scaccia (Pd) di politiche gio-vanili, formazione e politiche del lavoro;Maurizio Maggi (Pd) di sicurezza, trasportied energie rinnovabili; Maria Teresa Evan-gelisti (Psi) di sanità e problematiche del-l'ospedale "San Benedetto"; MassimilianoRossi (Pd) di centro storico. In questa lunga selva di nomi, sono sol-tanto quattro le persone che hanno avutoun ruolo amministrativo in precedenza: DiFabio (già vicesindaco ed assessore altempo del Morini I), Roberto Gizzi (giàconsigliere Pd), Carlo Fantini (che tornatra i banchi consiliari da cui mancava da18 anni, era esponente di spicco dell'allo-ra Dc) ed Emiliano Remolo (già assessoreai servizi sociali e al bilancio nella giuntaMagliocca, prima di una rovinosa rotturaconsumatasi all'interno del PdL); per glialtri, come detto, si tratta dell'esordioassoluto.

Pietro Antonucci

Un progetto per la cittàQuando cambia l'amministrazione di unacittà, in questo caso Alatri, indipenden-temente da ogni considerazione di carat-tere politico o di parte, c'è sempre il sen-so di una novità, di un cambiamento inatto che può alimentare speranze di rin-novamento ma anche timori che le cosenon vadano avanti ma si torni addirittu-ra indietro. Nella situazione che si è ve-nuta a creare con le ultime elezioni am-ministrative il fatto che vi sia stato unprofondo rinnovamento con molti voltigiovani ed anche professionalmente vali-di, ci porta a guardare con un certo otti-mismo se non altro sul versante dell'im-pegno. A nostro modesto parere il rilan-cio della Città - oltre che sui grandi pro-getti da completare e da realizzare e chequi non prendiamo per ora in considera-zione - passa anche attraverso una seriedi iniziative legate al settore del turismoe dell'immagine di Alatri. Volendo la no-stra essere una posizione critica (in sen-so costruttivo) e di stimolo e desideran-do portare un piccolo contributo di ideein merito, in maniera molto sintetica ri-portiamo di seguito quelle che ci sem-brano alcune idee portanti in relazione aquanto detto:1. creare un punto di accoglienza per ituristi, ben visibile, organizzato ed aper-to in maniera costante, nel quale distri-buire anche una nuova serie di depliant

illustrativi semplici ma completi;2. nuova segnaletica turistica (in linea conquelle più avanzate in materia) e nuovi ar-redi urbani;3. organizzare pochi grandi eventi (an-che di durata minore rispetto al passato)ed affidarsi molto alla collaborazionecon le Associazioni del territorio. De-centrare alcune manifestazioni cultura-li o parte di esse secondo la convenien-za organizzativa;4. tentare il recupero delle testimonian-ze di epoca romana (mosaico di PiazzaSanta Maria Maggiore e Terme Romane a-diacenti);5. maggiore attenzione alla pulizia ed aldecoro del centro storico e giungere allaprogressiva chiusura dello stesso una vol-ta realizzati i programmati parcheggi;6. coinvolgimento delle scuole in proget-ti di studio della storia, delle tradizioni edelle iniziative culturali;7. contattare gli organismi turistici na-zionali (tipo Touring Club Italiano ed al-tre agenzie) per far conoscere la Città.Consorziarsi con altri centri per attivitàturistiche congiunte (pacchetti ed altro).Spot sulla città da far trasmettere nelleemittenti locali o di ambito più grande.Sono questi solo alcuni sintetici (ed in-completi) suggerimenti che ci ripromet-tiamo di approfondire nel futuro.

Paolo Fiorenza

Prime frizioni in maggioranza: il "caso" PSINon sono passate neanche due settimane dall'elezione che Giuseppe Morini ha a-vuto le prime grane. In effetti ci si sarebbe aspettati un rappresentante femminilein giunta, visto il regolamento interno del PD e visto che proprio l'unico partito dimaggioranza escluso dalle Deleghe, il PDI, aveva come consigliere una donna. Gian-franco Schietroma ha subito riunito il provinciale e la decisione è stata netta: stig-matizzare il comportamento dispotico del PD e chiedere una verifica anche in vistadelle comunali di Frosinone del prossimo anno. Staremo a vedere come e se si ri-comporrà questa frattura.

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L'ing. Morini, per indiscussa vo-lontà dell'elettorato, torna a gui-dare il Comune di Alatri. A sor-reggerlo nel suo incontenibilesuccesso di consensi, sono stati ipartiti del centro-sinistra. In po-co più di una settimana dal bal-lottaggio ha giurato, ha scelto lapropria squadra ed ha ribadito ilsuo impegno a "far rinascere" lacittà. Lo ha fatto di fronte a mol-tissimi cittadini accorsi, per l'oc-casione, in Piazza S. Maria Mag-giore. Ora tutti gli eletti sono allavoro con gli auguri sinceri diottimi risultati anche se i lorosforzi cadono in un momento didifficile congiuntura economicanazionale e di pesante situazionefinanziaria comunale ereditatadalla passata gestione. Tale si-tuazione critica la si è descrittain tutti i suoi risvolti e contenu-ti in campagna elettorale tantoda far temere le più ardue diffi-coltà nel dover approntare e sot-toporre all'approvazione del nuo-vo consiglio comunale, nei tempiutili e prescritti dalla legge, uncredibile Bilancio di previsione. E'facile, quindi, prevedere che ledifficoltà non saranno poche eimmediatamente superabili, con-siderato anche che siamo già ametà giugno quando, per molti,le ferie sono iniziate e che, intutto il Paese, come pure ad Ala-tri, molte delle attività economi-camente trainanti, rallentano. Edè il tempo del viaggio, della va-canza, della cultura, del turismo. Il solo segmento produttivo, que-st'ultimo, che dovrebbe, anchequi da noi, attivarsi al meglio. Quel segmento al quale l'Ing. Mo-rini, ha fatto costante riferimen-to, nei suoi interventi pubblici,indicandolo quale condizione "si-ne qua non" per fare "rinascere"Alatri.Noi la pensiamo alla stessa ma-niera, convinti da sempre che

l'inscindibile binomio cultura-turismo, per l'economia di unacittà come Alatri debba esserefondamentale. Ma al di là di quel-la sparuta pattuglia di pullmannche episodicamente fanno tappada noi per curiosare all'acropoli elasciano per qualche ora i loroviaggiatori in una città distratta,convulsa, poco accogliente, pos-siamo parlare di turismo? Sarem-mo dei pazzi! Turismo è il settoreproduttivo che si articola su studied indagini del territorio che sivuole promuovere ed è fatto di ri-cettività, ospitalità, servizi, mer-cati, prodotti, progetti, risorse fi-nanziarie, della tradizione e dellacultura intesa nelle sue espres-sioni più varie, coinvolgimento disinergie pubbliche e private, dimarketing, diversificate strategiedi comunicazione, di eventi. Situazioni tutte in stretta relazio-ne di tempi e di priorità in modo

che ne risulti una "filiera" tuttaancora, ad Alatri, da individuaree costruire con pazienza. Insomma uno "Studio turisticoterritoriale", per la nostra città ele sue Contrade, che ne focalizzigli obiettivi a breve, medio e lun-go termine. Ma ad una Ammini-strazione che è stata appena in-sediata e che sta prendendo con-fidenza e consapevolezza del dafarsi e da dove cominciare a lavo-rare, è lecito chiedere un simileimpegno? Noi pensiamo che losia. Soprattutto perché il sindacoMorini prima ancora di essere taleè un apprezzato tecnico profes-sionista e conosce bene la mate-ria alla quale ci stiamo riferendo. Al momento ci sembra opportunoche possa darci un segnale di vo-lontà della sua amministrazionedi voler operare anche in questadirezione. Una manifestazione divolontà che potrebbe concretiz-

zarsi in un approccio, a costo ze-ro, che contempli: il ripristino intempi brevi dell'isola pedonale;una direttiva al corpo dei VV.UU.al più rigoroso rispetto dei dove-ri dei cittadini a cominciare dalleindiscipline nel traffico e nellesoste illimitate ed illecite neglispazi orari ed a pagamento; chesi tengano doverosamente pulitela monumentale Fontana Pia e lafontana di Pizza Regina; un arre-do urbano, almeno per il tradizio-nale percorso dei visitatori,sponsorizzato dai vivaisti del ter-ritorio; la creazione di un am-biente di accoglienza per porgereil benvenuto dell'amministrazio-ne ai visitatori. Il passaparolapositivo è la più economica edefficace forma di promozione tu-ristica. Le politiche amministrati-ve adottate sin dal dopoguerra adAlatri, hanno relegato la città aimargini della visibilità provincia-le. Ed è riconosciuto che adotta-re una politica ed una strategiamai sperimentata piuttosto checercare di correggere le storturerealizzate è più efficace ammini-strativamente. Esse saranno recu-perate e rese meno appariscentidai successi del nuovo percorso:

difficile, impegnativo ma di sicu-ro successo economico e sociale. Mi sia consentito, infine, una no-tazione personale e scevra daqualsiasi polemica, almeno per ilmomento. Solo dopo una ininter-rotta presenza dal 1946 al 1993del PSI in seno al Consiglio co-munale, grazie anche all'opera diGianfranco Schietroma che convolontà e pazienza, ripercorrendoantiche paterne familiarità, a noiper la verità sconosciute, si è riu-sciti a confezionare una listaelettorale di entusiasti candidatie a far tornare in Comune un con-sigliere socialista. Questo è risul-tato un avvenimento veramenteeccezionale ed è stato un errorepolitico grossolano averlo inqualche modo disconosciuto. Ci conforta comunque la circo-stanza che il consigliere sociali-sta eletto sia stato una donna,una professionista della sanità,capace, orgogliosa della sua mili-tanza e sicura depositaria del ri-formismo più sperimentato. Ad essa, la dottoressa Maria Te-resa Evangelisti, mi piace for-mulare le più vive congratula-zioni per l'ambito riconoscimen-to elettorale.

Vita alatrense 11

Considerazioni alla "gente comune" di Alatri

A bocce ferme. Lettera al Sindaco Giuseppe Morinidi Paride Quadrozzi

di Domenico Lattanzi, uno qualunqueHo aspetta-to le elezio-ni del nuo-vo Sindacodi Alatri perpoter pub-blicare que-sta mia let-t e r a c o ndelle rifles-

sioni politiche riguardo gli ultimi eventi. Per quanto riguarda l'Amministrazione uscen-te, essa, dovrebbe fare "mea culpa" per tuttoquello che aveva promesso e non ha fatto eper tutte le litigiosità nel Palazzo, dove alcu-ni Assessori dicevano liberamente che l'ExSindaco Magliocca era un bugiardo ed un in-capace. Se non si capisce che bisogna avereaffianco persone capaci, oneste, giovani e dicultura e che amministrare non è solo potereo hobby, nessun Sindaco riuscirà a far rina-

scere la nostra città. A volte l'u-miltà e l'amore che alcuni hannodimostrato verso Alatri è statoscambiato per protagonismo, maquelle persone non adatte per l'exSindaco Magliocca, forse, eranoquelle giuste per risolvere alcuneproblematiche che attanagliano,in special modo, il Centro storico. Purtroppo, quelle persone, eranotroppo leali e trasparenti e nonsapevano essere lusingatrici e fal-se, credendo, invece, in toto, aquel programma elettorale di cin-que anni fa. Comunque Alatri rispetta la poli-tica nazionale e, ora più che mai,i nostri "politici locali" dovrebbe-ro voltare pagina veramente, di-cendo che è finita l'era del potereed è giunto il momento di torna-re ad ascoltare la gente comune,in piena verità, per far risalirequella qualità della vita che Alatri

ha perso. A questo punto lasciatemi togliereun sassolino dalla scarpa: mi avevano propo-sto, alcuni cittadini di Collepardo, la candida-tura a Sindaco nel loro paese ed io, moltolealmente, mi son rivolto ai vertici del PDLlocali che mi hanno risposto che non era ilcaso e così abbiamo visto perdere il loro can-didato. Certamente non hanno neanche aiu-tato il Candidato Dott. Stefano Scerrato nellacittà di Fumone, dove non s'è avuto un esitopositivo.Tornando a parlare della Nostra città, le con-sulenze, gli stipendi al Direttore Generale, alCerimoniere del Sindaco Magliocca, al suoStaff, non hanno certo aiutato a risanare lecasse comunali che poi hanno sofferto nell'af-frontare la normale amministrazione, come ilrifacimento di strade, aiutare le famiglie me-no abbienti, creare un'immagine nuova adAlatri e farla volare nel mondo del turismo,"la piccola Siena" mai realizzata.Ora, per essere in par condicio, parlerò anchedella Nuova Amministrazione e del nuovo Sin-daco, Ing. Giuseppe Morini. Per me non è una novità, ma una vecchia co-noscenza. Penso che anche lui dovrebbe ri-cordare gli errori del suo breve mandato,quando Alatri cominciava il suo declino nelcommercio e nel Centro storico. Purtroppo, ilsindaco Morini era impegnato in altre faccen-de e l'Osservatorio del Centro Storico era undiversivo per far star buoni i cittadini e icommercianti. Spero che adesso le cose sianocambiate e che sia consapevole che la città sichiama Alatri e non Tecchiena. Rilanciare ilturismo significa potenziare e abbellire ilcentro storico, riattivare il commercio, l'arti-gianato locale, la normale vita cittadina, per-ché tutti hanno fatto tanto per le periferie, adiscapito del nostro centro storico ed è ora diinvertire la tendenza.Credo che, in primis, serva il famoso parcheg-gio a raso a Porta S. Francesco (ora ci sonoanche i finanziamenti) di cui tutti hanno par-lato, promesso ma che nessuno ha mai realiz-

zato. Certamente chi vive in zone residenzia-li, in ville con ampi spazi per parcheggiarenon immagina minimamente i problemi di noiresidenti del Centro che affrontiamo, in silen-zio, tutti i giorni come gli impianti idrici nuo-vi nel centro storico, realizzati proprio nelprecedente mandato Morini, ma mai messi infunzione dalla ACEA ATO 5. L'essere il primo cittadino significa essere ilSindaco di tutti. Si deve aver ben presenteche il valore storico-culturale della nostra cit-tà di Alatri, delle nostre Chiese, dei nostrimonumenti, delle nostre Mura Megalitiche,parte dal nostro Centro Storico e raggiungepoi le Periferie, non viceversa. Ricordo anco-ra due piccole annotazioni: c'è da riposiziona-re la Scala presso la Chiesa dei padri Scolopie riportare alla luce il mosaico in piazza SantaMaria Maggiore per renderlo fruibile a tutti glialatrensi e, in special modo, ai turisti. Anchequesto è vivere la città per poterla far cresce-re (lo slogan del Sindaco Morini) e non bastapiù la Festa patronale o la Processione delVenerdì Santo. Tutti dovrebbero tornare a passeggiare e por-tare i loro conoscenti nel Centro storico (cheè di tutti) per conoscere i suoi vicoli, le suecuriosità, l'arte, la storia che ancora tanti ala-trensi non conoscono. Ci sono molteplici pos-sibilità, inoltre, per poter attirare ed ospitarei turisti, come i Bed & Breakfast e l'Albergodiffuso, puntando su un turismo culturale ereligioso e non di massa. Ma penso che queste mie proposte, questemie idee, non siano nuove ma già portate alvaglio del Sindaco Morini e dell'ex SindacoMagliocca. Chiarisco che la mia non è presun-zione, o protagonismo, a nessun politico deb-bo nulla, quindi lasciatemi parlare liberamen-te. Potrei scrivere altre proposte fattibili mala mia vuole essere solo critica costruttivadettata dal dolore nel vedere Alatri morta.Auguro al neo Sindaco, di poter affrontare ve-ramente e risolvere i nostri problemi. Tutti lo aspettiamo.

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I MANIFESTANTI SI DISSOLVONO - Piazza Santa Maria Maggiore torna vuota

Vita alatrense12

Un flash-mob per svegliare la cittàPiù di 130 ragazzi hanno riempito la piazza con strumenti musicaliimprovvisati e palloncini colorati nella domenica del ballottaggio

rompendo il silenzio elettorale

PIAZZA S. MARIA MAGGIORE SI FERMATre minuti di assoluto silenzio, in aria i palloncini

non fanno rumore

ALATRI DAL VIVO TORNA SUL PALCO - Svegliamo la cttà che dorme

LA FORZA DELLA RETELa mobilitazione inzia su Facebook, in cinque giorni

si raccolgono oltre duecento adesioni

scatti fotografici di: ROMINA VINCI

FASI PRELIMINARIIl punto di ritrovo è Piazza Regina Margherita.

Gli organizzatori illustrano il programma agli accorsi

Conclusi i campionati Italiani di "Tiro al Formaggio" Due splendide giornate di sole hanno accolto ipartecipanti ai campionati italiani di lancio delformaggio che si sono svolti il 4 e 5 giugno adAlatri. Le forme di formaggio sono state lancia-

te con forza e perizia lungo le strade del centrociociaro dalle oltre 20 squadre provenienti datutte le regioni Italiane. Un centinaio di tirato-ri si sono contesi il titolo nelle quattro catego-rie previste secondo il peso della forma da 3, 6,9 e 20 kg. Polemiche e diverbi non sono certo mancaticom'è del resto tradizione di questa particolaredisciplina che è sì sport ma anche tradizione po-polare di antichissima memoria, dove la disputaè elemento stesso del gioco, del resto il tiro sustrada restituisce maggiormente quelli che sonogli antichi fondamenti della tradizione, doveconta sia la forza della "sfunata" sia l'abilità concui essa viene vibrata per far compiere alla for-ma il percorso desiderato, ma comporta maggio-

ri incertezze nella misurazione del tiro alimen-tando così tutto il contesto "spettacolare" incui si svolgono le gare. Particolarmente apprez-zata è stata poi l'ospitalità offerta dal nostrocomune, con i soggiorni soprattutto nei variagriturismi tutti di grande qualità paesaggisticae strutturale e il pranzo conviviale. Presenti allegiornate di gare e poi alle premiazioni oltre alpresidente Uisp, Lega Sport e Giochi Tradiziona-li Erasmo Lucignoli, il vicepresidente ClaudioBucciarelli. Sono poi intervenuti personalità lo-cali in rappresentanza degli enti organizzatori;per il Comune di Alatri oltre naturalmente alsindaco Giuseppe Morini, gran parte della suaneo amministrazione. Ma ecco dunque le classifiche a cominciare dallesquadre locali che hanno primeggiato nelle ca-tegorie dei 20 Kg e 9 Kg tenendo alta la tradi-zione del "Tiro della Forma". Categoria 20 kg:Massimo Cicuzza, Gianni Marini e Vincenzo Ci-cuzza. Categoria 9 kg: Vincenzo Cicuzza e Gian-ni Marini. Categoria 6 kg: G.S. Perugia. Catego-ria 3 kg: G.S. Chieti.

Bruno Sbaraglia

Due squadre di Alatri indossano la maglia tricolore

Doppio riconoscimento al Comandantedella Stazione Carabinieri Raffaele De Somma

In occasione della cerimonia del197° anniversario della festa del-l'Arma dei Carabinieri, svoltasi pres-so la Villa Comunale di Frosinone edorganizzata dal Comando Provincia-le, il Maresciallo Aiutante SostitutoUfficiale di Pubblica Sicurezza Raf-faele De Somma, comandante dellalocale stazione, ha ricevuto dallemani del Prefetto Paolino Maddalo-ni e dal Colonnello Antonio Mengaun attestato di compiacimento conla seguente dicitura: "Dando provadi non comune attaccamento al do-vere, spirito di abnegazione ed ele-vate capacità professionali, con altosenso di responsabilità, svolgeva complesse ed articolate attività d'indagineche portavano all'individuazione ed all'arresto di quattro persone di naziona-lità rumena, resisi responsabili di sequestro di persona, violenza sessuale, ra-pina e sfruttamento della prostituzione a carico di una loro connazionale".La cittadinanza tutta, gli amici e conoscenti e la nostra redazione si con-gratula con il Maresciallo. B. S.

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Qualche tempo fa abbiamo incontrato unpadre di famiglia di Alatri che lavoravapresso lo stabilimento FIAT di PiedimonteSan Germano. C'ha raccontato la sua vitadi lavoratore pendolare che vi proponiamocome prima storia di vita vissuta dei nostriconterranei. L'operaio inizia il racconto as-sicurandoci che quello che svolgeva nonera per nulla il lavoro a cui aveva ambitonella giovinezza, ma che aveva dovuto ac-cettare suo malgrado per assicurare unpresente a sua moglie e a sé stesso, oltreche ai propri figli. Il lavoro in fabbrica ègià di per sé molto faticoso, 8 ore alla ca-tena di montaggio - sempre con il timoreche sfugga una stretta di bullone, penasanzioni pecuniarie -. Ma il problema chetrasformava il lavoro in vera e propria non- vita era costituito dal viaggio andata eritorno da casa al posto di lavoro. L'auto-bus partiva da Alatri alle 3.30 della matti-na per essere nei pressi della fabbrica alle5.45. Arrivati sul posto una grande corsa aperdi fiato sino alla postazione per timbra-re il cartellino alle 6.00 in punto - pena al-

tre sanzioni e decurtazioni dalla bustapaga -. "Ogni mattina mi alzavo che erascuro, racconta il nostro pendolare, il solenon era ancora salito ed io curvo, correvodisperatamente un chilometro e mezzo apiedi per timbrare. Poi cominciava il lavo-ro vero e proprio ed il sudore tra fatica ecalore dell'ambiente mi colava sugli occhiquasi ad accecarmi. Alle 14.00 finalmentefiniva il lavoro ma mi aspettava la stessacorsa a ritroso per riprendere l'autobus peril ritorno. Tornavo a casa quasi alle 16.00,stanco morto, con gli occhi sbiancati dallaluce e neanche la voglia di giocare con imiei bambini... fare l'amore con mia mo-glie. Mi allungavo stravolto sul letto e sve-nivo! E nella notte nel mio sonno non c'e-rano sogni. Passava un attimo e mi ritro-vavo che era già il giorno dopo, erano dinuovo le 3.00 di mattina". Ecco cari lettori la prima testimonianza diquesta nostra nuova rubrica. Potete crede-re a questa storia perché questo lavorato-re - pendolare, era mio padre.

Patrizio Minnucci

I ciociari e i loro problemi quotidianiVita alatrense 13

ALATRI DA (RI)SCOPRIRE

Partiamo dalla foto pubblicata ad aprile: la classe del 1947 della maestra Paolina Maz-zocchia, scatto fornitoci da Carlo Chiappini. Si riconoscono Carlo Di Castro, Remo DiCastro, Luigi Minnucci, Fiorello Toti, Domenico Marchetti, Francesco Pizzuti, Mario Lu-po, Carlo Castellucci, Teresa Spagnoletta, Maria (Lilla) Pietrobono, Giovanni Fanfaril-lo, Sistina Cecchini, Camillo Cianfrocca, Alessandro Castagnacci, Alvaro Frasca, Rosal-ba Rolletta, Edda Sarandrea, Vincenzo Coccia e lo stesso Carlo Chiappini. Restandosempre in tema di scuola, questo mese pubblichiamo una foto del 1975, siamo nel-l'atrio del convento delle suore calvariane in Piazza Pietrobono. Chi sono gli alunnidella scuola materna? Se volete ricevere la foto via e-mail per ingrandirla e veder-la meglio sul vostro computer, potete contattare la redazione di "Gente Comu-ne" (0775-442588, e-mail: [email protected]) oppure guardatela sulnostro profilo Facebook. Pie. Ant.

A scuola dalle suore: scopriamo chi c'era in fila

PPrriimmoo eeppiissooddiioo:: uunnaa vviittaa ddaa ppeennddoollaarree

UUnn ppòò ddii iirroonniiaa ppeerr uunnaa ffooggnnaa rroottttaa!!Ad Alatri, in pieno centro storico, precisamente in via Delle Grotte, da mesi, esisteuna situazione igienica sconcertante. I residenti della zona non sanno più da chiandare a "bussare" per essere ascoltati. La precedente amministrazione comunale hafatto un'infinità di sopralluoghi ma ancora oggi la situazione rimane invariata: 15 fa-miglie con bambini, con la puzza sotto casa, costretti a tenere chiuse le finestre perl'odore nauseabondo emanato persino dai muri e dalle prese della corrente! A sentire un ingegnere del Comune di cui non facciamo il nome, si presume sia pro-prietà "privata" per cui bisognerebbe chiedere il permesso al proprietario che, per ilComune, guarda caso è ignoto! Tutto ciò per: aprire un varco, arrivare alla fogna, ag-giustare, richiudere e fare tutti felici. E invece no! L'ACEA ha bisogno dell' autorizza-zione del Comune; il Comune ha bisogno del permesso del privato e dell' ingegnere diturno; le Belle Arti devono metterci lo zampino (perché le grotte sono reperti stori-ci)… e passano i mesi. Adesso le speranze sono ancorate sulla nuova amministrazio-ne. Il Sindaco, l'Ing. Giuseppe Morini, ha riferito ad un abitante del quartiere che sene occuperà al più presto.

EErriikkaa RRoossssii

3 luglio 2011 - Auguri ad AngeloE’ sempre difficile fare gli auguri ad un amico, in special modo se l’amico inquestione lo è nel vero senso della parola. Cercando di evitare banalità, espri-mo il mio pensiero che parte dal cuore: "Ti auguro di ripetere tutto ciò che haifatto e avuto nei tuoi primi 50 anni e cioè correttezza, lealtà, disponibilità eamore per il prossimo, tutte cose che ti appartengono e che hai saputo trasmet-tere nel migliore dei modi alla tua famiglia”.Auguri amico mio. Filippo

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Speciale differenziata Alatri Separare i rifiuti: educare per innovare14

La raccolta "porta a porta" per difendere l'ambiente In questi giorni si fa un gran parlare della

raccolta differenziata avviata nel Comunedi Alatri e dell'abbandono di rifiuti che daquesta deriverebbe. Qualcuno cerca dimettere sul banco degli imputati chi ha a-vuto il coraggio di avviare un grande pro-cesso di innovazione nella gestione dellaraccolta dell'immondizia. Siamo perfetta-mente consapevoli che, come ogni impor-tante innovazione che si va ad introdurrenel complesso sistema di una comunità,anche quella della raccolta differenziatacomporta disagi, sacrifici ed una delicatafase iniziale di adeguamento. In tal sensochiediamo la massima collaborazione atutta la cittadinanza - ci dicono dagli am-bienti vicino all'Amministrazione comuna-le - che nel suo complesso ha già rispostopositivamente al nuovo sistema introdot-to. A chi alimenta polemiche pretestuosevorremmo ricordare che siamo disponibiliad accogliere proposte e suggerimenti u-tili a migliorare il servizio e che abbiamogià provveduto a convocare una riunionedella commissione ambiente con questafinalità. Risulta difficile, però, credere cheproposte migliorative possano arrivare daparte di chi ritiene superata la raccoltadifferenziata. Per quel che riguarda l'ab-bandono dei rifiuti e le micro-discarichesu tutto il territorio, va rilevato che nonsi tratta di un fenomeno nuovo pur essen-dosi accentuato negli ultimi tempi. A chivuole a tutti i costi attribuirne la respon-sabilità ai soli cittadini di Alatri, siamocostretti a ricordare e sottolineare che a-zioni di inciviltà si verificano oltre ognilimite e confine, pertanto non possiamoaccettare lezioni da nessuna cattedra. Dal canto nostro ribadiamo che con la ca-pacità necessaria possiamo portare cam-

biamenti sul nostro territorio e infine mi-gliorare l'azione innovativa attraversocampagne di informazione, educazione esensibilizzazione al nuovo sistema di rac-colta differenziata che ci sta già condu-

cendo verso un visibile miglioramento del-l'ambiente in cui viviamo. Sfidiamo a farealtrettanto coloro i quali fino ad oggi sonostati capaci soltanto di farsi promotori dicritiche niente affatto costruttive.

Bruno Sbaraglia

Spesso il malcostume di qualcuno alimen-ta l'insorgere di nuove discariche abusive

sul territorio comunale, come nel caso del-la strada che conduce a Castagneto dovefanno bella mostra di rifiuti di ogni gene-re, compresi quelli pericolosi per la salutedelle persone e per l'ambiente. Crediamo che eventi come questi siano

certo sinonimo di arretratezza culturale edi colpevole ignoranza che, però, oggi,l'amministrazione comunale sta tentandodi combattere introducendo un servizionuovo ed utile che, si spera, porterà van-taggi alla città e ai cittadini. Si tratta delnuovo sistema di raccolta dei rifiuti "portaa porta", realizzato in collaborazione conla società "De Vizia". La principale novitàprevista dal sistema è la raccolta domicilia-re "porta a porta" dei principali tipi di rifiu-ti che dovranno essere separati in casa daogni famiglia nel appositi contenitori. Per l'occasione, saranno eliminati i casso-netti e gli altri contenitori stradali. I cit-tadini del centro storico sono stati dotatidi un kit per la raccolta differenziata di-stribuito casa per casa. Prossimamente sa-rà consegnato su tutto l'intero territorio ele famiglie per l'utilizzo dei contenitoripotranno consultare il vademecum distri-buito insieme al kit e che riporta tutte leinformazioni utili per capire il funziona-mento del nuovo sistema di raccolta. Ilpersonale addetto alle consegne si pre-senterà presso le abitazioni e sarà ricono-scibile mediante un tesserino identificati-vo munito di fotografia. Nel caso in cui gliaddetti al servizio non dovessero trovarenessuno in casa, il kit può essere ritiratogratuitamente presso il deposito "De Vi-zia". Oltre alle buste e al contenitore verràfornito anche del materiale informativo chespiega i giorni di esposizione delle buste edei contenitori, l'orario di esposizione e lamodalità di esposizione dei contenitori fissidalla propria abitazione o condominio.

Bru. Sba.

Cosa differenziare: Carta e cartoncinoCarta per gli usi grafici, da disegno e per fotocopie Giornali e rivisteLibri, quaderni e opuscoliSacchetti di cartaCartone ondulatoScatole per alimenti non sporcheScatole per detersivi e scarpeAstucci e fascette in cartoncinoAttenzione:Appiattire scatole e scatoloniNon introdurre tovaglioli o bicchieri di carta sporchi,

carta oleata o plastificataInformarsi dal Comune sulla possibilità di introdurre

i tetrabrikBuone norme:La carta può essere ampiamente riutilizzata: il retro

dei fogli già stampati può servire per prendere appunti o lasciare messaggi;

I sacchetti di carta possono trasportare la spesa più volte;Gli scatoloni in cartone possono essere riutilizzati.

Cosa differenziare: Tutti gli imballaggi indicati con le sigle PE, PVC, PET

Bottiglie di plastica per acque e bibiteTappi di plasticaFlaconi per detersivi, detergenti e shampooSacchetti per la spesaPellicoleVaschetteAttenzione:Gli scarti non devono contenere residui alimentari o so-stanze pericolose; meglio sciacquare i contenitori eschiacciarli per occupare meno volume.Buone norme:Contenitori di plastica per detersivi: dopo averli ben

lavati, sono utili in cucina per il recupero degli oli difrittura.

Contenitori di plastica per uova: accuratamente lavati, possono essere utilizzati per congelare le uova (tuorli e albumi separati). Si conservano per circa 2 mesi.

Sacchetti di plastica: con un forellino in un angolo può sostituire in caso di necessità la siringa per deco-rare le torte.

Cosa differenziare:Contenitori per alimentiBombolette spray per alimenti (es. panna) e prodot-

ti per l'igiene personaleChiusure metalliche per vasetti di vetroTappi a corona applicati sulle bottiglie di vetro Scatole delle confezioni di biscotti, cioccolatini,

caramelle, liquori, eccetera.Cosa si ricava:Dall'acciaio si ottengono: parti di veicoli, elettrodome-

stici, rotaie, tondini per l'edilizia e travi per ponti.Attenzione:Risciacquare i contenitori da eventuali residui di olio edi cibo.Cosa si ricava dall'alluminio:Biciclette monopattini, imballaggi, ecceteraL'alluminio è completamente riciclabile. Ad esempio,

tutte le caffettiere prodotte in Italia sono in allumi-nio riciclato.

Cosa differenziare:Contenitori in vetroBottiglie e bicchieriVasi e vasettiFlaconi e barattoliAttenzione:Non introdurre materiali diversi, come ceramica, porcel-lana, specchi, lampadine.

Andrea Tagliaferri

Come differenziare"carta e cartone"

Come differenziarela “plastica”

(contenitore multimateriale)

Come differenziarel’ ”acciaio”

(contenitore multimateriale)

Come differenziareil “vetro”

Speciale a cura di:BBrruunnoo SSbbaarraagglliiaa,, RRiiccccaarrddoo SSttrraammbbii ee AAnnddrreeaa TTaa--gglliiaaffeerrrrii iinn ccoollllaabboorraazziioonnee ccoonn ll''uuffffiicciioo AAmmbbiieenntteeddeell CCoommuunnee ddii AAllaattrrii ee ddii ccoommuunnee aaccccoorrddoo ccoonn iillssiinnddaaccoo GGiiuusseeppppee MMoorriinnii.. La finalità è quella di risolvere molti dei dubbidei cittadini, sorti dall'inizio della raccolta diffe-renziata porta a porta. Per qualsiasi informazione ulteriore c'è sempre ilnumero gratuito 880000999977779966 (dal lunedì al vener-dì 9-12; martedì e giovedì 15-17)"

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1. Signora Francesca S.: "Quando biso-gna depositare i rifiuti davanti la portadi casa? Il depliant non mi pare chiaro"Gentile signora Francesca, cogliamo l'occa-sione per specificare meglio quanto già con-tenuto dei depliant informativi distribuitialle famiglie. Se ci fa caso a sinistra dellaprima pagina del volantino pieghevole maanche nel piccolo schemino adesivo che

riassume le giornate in base al tipo di ma-teriale, si parla di GIORNO DI DEPOSITO enon di GIORNO DI RITIRO. PER CUI IGIORNI INDICATI SIA SUL VOLANTINO SIASULL'ADESIVO INDICANO QUANDO LEPERSONE DEVONO DEPOSITARE IL BIDONE

DAVANTI LA PROPRIA ABITAZIO-NE O CONDOMINIO DALLE ORE21 ALLE ORE 6 DEL MATTINO.Ovvero il Lunedì va messo fuori ilresiduo secco indifferenziato, il mar-tedì va depositata la Frazione orga-nica e il vetro, il mercoledì la cartae così via seguendo lo schema.2. Signor Massimo P.:"Cosa vamesso nel bidone della frazioneorganica e in quello del seccoindifferenziato?"Gentile signor Massimo, nel racco-glitore dell'organico va messo e-sclusivamente il residuo del cibo, itovaglioli di carta usati a tavola,la lettiera e gli escrementi degli a-nimali domestici e tutto ciò pro-venga da fonte alimentare e bio-degradabile. Per questo VANNO U-SATI SOLO I SACCHETTI BIODEGRA-DABILI forniti dalla ditta e, quan-do finiti, anche quelli che attual-mente si utilizzano nei negozi, su-permercati etc (sempre biodegra-dabili). Nel residuo secco, invece,vanno gettati tutti i rifiuti che nonpossono essere riciclati (carta, car-tone, plastica, metalli, vetro) e chenon sono di origine organica (piat-ti e bicchieri di plastica, tessuti u-sati, lampadine, carta carbone e oleata, cd,cocci, penne, spugne).3. Annamaria L.:" Ho un neonato, come fac-cio con i pannolini? Inoltre curo un anzianoincontinente, come faccio con i pannoloni?"Gentile Annamaria, grazie per la domanda.Per quanto riguarda i pannolini e i panno-loni c'è la possibilità di richiedere un ritiroextra, oltre al giorno già stabilito. Per cui allunedì, già previsto come giorno di deposi-to del secco indifferenziato, si aggiunge ilgiovedì, sempre dalle 21 alle 6 basta chia-mare il numero gratuito di assistenza e in-formazioni 800997796.4. Viviana B.:" Come fare per smaltire

rifiuti voluminosi che non entrano nelsacchetto o nel cassonetto e i materialielettronici?"Gentile Sig.ra Viviana, per i rifiuti ingom-branti esistono ben due Isole Ecologichedislocate in località Valle Carchera (Coscia-no) - aperta il martedì e sabato dalle 9 alle12 e il e il giovedì dalle 14 alle 17 - e inlocalità Cavariccio aperta nei giorni lunedì evenerdì dalle 9 alle 12 e il mercoledì dalle14 alle 17.5. Mario N.: "Se sbaglio a mettere il rifiu-

to nel contenitore avrò una sanzione?"Gentile sig. Mario all'inizio ovviamente ci sa-rà molta flessibilità in quanto daremo il tem-po alla popolazione di abituarsi alle nuoveregole. Ma successivamente i controlli porte-ranno ad individuare quei casi in cui la negli-genza diventerà persistente e sui quali si in-terverrà con sanzioni amministrative.RICORDIAMO CHE PER QUALSIASI DUB-BIO SI PUO' FAR RIFERIMENTO AL NUME-RO VERDE 800997796

Speciale differenziata Alatri 15Ecco le risposte dell'ufficio Ambiente del Comune

alle domande più frequenti raccolte dalla redazione in giro per la città

SSppeecciiaallee aa ccuurraa ddii:: BBrruunnoo SSbbaarraagglliiaa,, RRiiccccaarrddoo SSttrraammbbii ee AAnnddrreeaa TTaagglliiaaffeerrrrii iinn ccoollllaabboorraazziioonnee ccoonn ll''uuffffiicciioo AAmmbbiieennttee ddeell CCoommuunnee ddii AAllaattrrii

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Arte e Cultura

Il coniglio ruggisce a Frosinone, incontro con Marco PrestaIl 22 maggio scorso la fondazio-ne Kambo, associazione culturaledi Frosinone, ha avuto l'onore diospitare Marco Presta conduttore,insieme ad Antonello Dose, de Ilruggito del coniglio su Radio1. Marco, classe 1961, sta girandol'Italia per promuovere il suo li-bro UN CALCIO IN BOCCA FA MI-RACOLI, piccolo capolavoro di ar-guzia in cui battute felici si al-ternano a momenti di commozio-ne e filosofia spicciola dimo-strando come l'ironia può illumi-nare il più comune quotidiano. Per rendere l'idea vi cito una pic-cola perla dalle primissime pagi-ne: "Ho letto sul giornale che ab-biamo la classe dirigente più sta-gionata di tutto l'Occidente. Ilmanager e il ministro sono semprestravecchi, come il parmigiano. Legrandi riforme in questo Paese, vi-sta la situazione, può farle solo lamorte."

Puntualissimo all'appuntamentoesordisce dicendo di metterci co-modi e avvisare casa perché haintenzione di leggerci tutto il li-

bro. Ovviamente la lettura si limi-ta ad alcuni brani da cui poiprende spunto per fare quattro

chiacchiere spaziando con saga-cia dalla letteratura alla politica. Ma il tema centrale del libro è lavecchiaia per cui, accanto alla ri-

sata, c'è posto anche per qualcheriflessione più seria. I protagonisti del libro sono due

anziani caratterialmente opposti. Per il saggio e serafico ArmandoMarco si è ispirato al collega An-tonello Dose mentre confessa diaver messo un pò di se nel vec-chiaccio dispettoso e pessimista. La considerazione finale è che inognuno di noi c'è una percentua-le sia dell'uno che dell'altro.A proposito del vecchiaccio gliviene chiesto perché non ha unnome (nel libro infatti parla inprima persona senza essere mainominato): risponde che era ri-schioso dargliene uno, col suocaratteraccio non gliene sarebbepiaciuto nessuno... in realtà am-mette che si è accorto solo a me-tà libro di non averlo "battezza-to" e, visto che il discorso co-munque filava, si è risparmiato ildisturbo di farlo.Ci anticipa che sono stati acqui-stati i diritti del libro per trarneun film, lui parteciperà alla sce-

neggiatura anche se sa in antici-po che litigherà con tutti. Glipiacerebbe avere Giancarlo Gian-nini nel ruolo del vecchiaccio macosta troppo per cui cercherà diconvincere l'altrettanto bravo Ga-stone Moschin nonostante sia, almomento, fuori attività.Tra gli autori che preferisce e dacui trae ispirazione cita EnnioFlaiano e Achille Campanile masoprattutto Enrico Vaime. La serata srotola via piacevol-mente tra una battuta e l'altra. L'ultima è sulla situazione politi-ca del Paese: gli spiace per gliitaliani ma per i professionistidella satira come lui cercarespunti sui nostri politici è comepescare nel lago di Tiberiade.Grazie a Marco Presta e alla Fon-dazione Kambo per la bella sera-ta trascorsa insieme.

Serena Sperduti

Marco Presta con la nostra inviata Serena Sperduti

Un racconto "noir" ambientato tra Fiuggi e CollepardoPresso la Biblioteca Comunale di Alatri, si è svoltail 3 giugno scorso, la presentazione dell'ultimo librodi Stefano Vari, giovane talento alatrense già allasua terza pubblicazione.Il romanzo, edito da Statale Editrice, si intitolaLabirinto Oscuro ed è la storia di tre fratelli che,

sepolti nelle viscere della terra, combattono pertornare alla luce. Una lotta disperata per la soprav-vivenza nel buio, dove la paura prende forme, estrane creature si aggirano minacciose.Da un punto di vista letterario e sintattico, si trat-ta di un testo ben congeniato inseribile nel generedel fantastico. Non un fantastico puro, come direb-be Todorov, ma un fantastico strano. Ovvero un rac-conto dove l'irruzione del soprannaturale (dell'ele-mento inspiegabile tramite la razionalità), irrompein un ambito quotidiano assolutamente normale elo stravolge.All'inizio del racconto (ed è qui il fantastico) Stefa-no introduce la tecnica del dubbio. Le premonizionidei tre protagonisti sono vere o frutto di immagina-zione? Noi lettori non abbiamo testimonianze irre-prensibili, siamo costretti a dubitare, non sappiamose l'ombra misteriosa e gigantesca sia frutto di so-gno o sia reale. E in questa esitazione si crea l'in-quietudine, nonché la suspense. Le testimonianzesono tre, tra l'altro: tre personaggi sostengono lastessa cosa senza esser creduti dagli altri. Ma il let-tore dubita.Alla fine del racconto quei presagi risultano esserpresagi davvero. L'ombra non era mai esistita senon nella mente dei fratelli. Non vorrei anticipare la fine del racconto. Ma pos-

siamo dire che il fantastico si risolve nel genere del-lo strano, meglio conosciuto come Horror. Le crea-ture mostruose diventano vere, uccidono, vengonoviste, identificate. E come avviene nel genere dell'orrore, sul piano se-mantico prevalgono i temi del sadismo e della vio-lenza. C'è una caratteristica particolare tuttavia nel librodi Stefano. E vado al terzo aspetto che vorrei sotto-lineare. Una capacità, molto fresca, senza tanti ghi-rigori e fronzoli, di scavare nell'animo umano. L'amore fraterno è descritto con particolare tenerez-za. Poche frasi, pochi gesti bastano a stabilire neltesto un rapporto inscindibile tra i protagonisti. Etanto è più tenera la relazione tra Marco, Nicolas edElisa, tanto più straziante risulta essere la situazio-ne paradossale che si ritrovano a vivere.Nella disgrazia, nel dolore, ognuno di loro mostraun atteggiamento di altruismo particolare che solonel rapporto fraterno, il più gratuito che esista, puòmanifestarsi.Del resto l'avventura terribile che capita ai ragazzisembra essere (e questo è solo un mio sospetto ese-getico) la materializzazione di ansie e paure ester-nate all'inizio del romanzo. Paura affettiva: Marcoche si sente trascurato dai fratelli e che quasi, in-consciamente desidererebbe una prova di vita o dimorte per essere rassicurato; Elisa che ha paura del-l'amore per un bel ragazzo; Nicolas preso dall'ansiada prestazione per lo studio. Sarà questa avventuranon solo a materializzare tali paure ma a riscattarele ansie dei tre personaggi. Tutti e tre diventerannoeroi e nel loro amore reciproco troveranno una viadi liberazione.L'ultimo aspetto riguarda l'ambientazione. Nel libro disi parla di località a noi note: Fiuggi, Collepardo, Ala-tri con il suo Girone, il suo Brio Bar, la sua Piazza.Questa ambientazione aumenta l'emozione che illettore prova. Perché la tragedia che colpisce i protagonisti rievo-ca tragedie che davvero la collettività alatrense havissuto: scomparse di persone, morti di giovani o dipersonaggi molto amati. Tragedie che solo in comu-nità ristrette hanno quell'eco particolare descrittoda Stefano e che solo in tali comunità restano, co-me ferite indelebili, incancellabili e purificatrici.

Ma. Mi.

Presentato in biblioteca comunale ad Alatri da Mariella Minnucci il libro"Larbirinto oscuro" di Stefano Vari

Nella cupa atmosfera di un'era post industriale, ecco che dalle cene-ri sembra riemergere tutto ciò che in anni di noncuranza e sfrenatoconsumismo abbiamo buttato via.

Il settore terziario ha inghiottito la società odierna, lasciandoci ineredità cumuli di macerie che l'archeologia industriale di Patrick Alòriporta in vita modificandone le vesti."MithoGrafia - Metamorfosi meccaniche" è il nome della mostra cheraccoglie alcune tra le più importanti opere dell'autore nostrano, giàospite della 54^ Biennale di Venezia: fino al 16 luglio 2011, in viaCasale Ricci 14 (zona Aeroporto), a Frosinone, accoglierà una dellepiù grandi esposizioni dell'artista, regalando ad esperti e curiosi diogni genere la possibilità di aprire le porte a quel mondo mitologi-co ormai perduto.Un'atmosfera di sogno e leggerezza farà da sfondo a creazioni leg-gendarie: un universo parallelo in cui affrontare e riconoscere per-sonaggi come il titano Prometeo; il bucolico dio Pan; l'enigmaticaSfinge e l'agile Mercurio. La leggerezza e la plasticità dei soggetti sifondono con la pesantezza del ferro, alla ricerca di un armonico con-nubio: la fusione di scarti ferrosi della modernità è alla base del mo-dus operandi e del vulcanico estro dell'autore.Il giovane scultore compone le proprie opere d'arte nel segno dellarinascita: dà vita a personaggi mitologici che da lontano parlano,scagliandoci contro le grida di un silenzio che ancora ci circonda. Un silenzio fatto di risposte mancate e di dubbi irrisolti: interroga-tivi che affondano le proprie radici nel mito e nei valori di una cul-tura greca ormai scomparsa. Simbologie antiche e moderne si sta-gliano sulle creazioni di Alò: il contrasto si ritrova ad essere il figlionaturale di una costante tendenza al bello.

Miriam Minnucci

MithoGraphia, Metamorfosi meccaniche

La scultura di Patrick Alò a Frosinone in una mostra che si protrarrà fino al 16 luglio

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Storie e personaggi 17

Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: storia di una fotoIl 23 maggio 1992, dunque, quasiun ventennio fa, all'altezza dellosvincolo di Capaci, morivano di-laniati, in una scena apocalittica,Giovanni Falcone, sua moglieFrancesca Morvillo e la loro scorta.Esattamente 57 giorni dopo, an-che al collega ed amico PaoloBorsellino, toccava la stessa, tra-gica, quanto annunciata, sorte. Dei nostri giudici eroi, dei lorosguardi, della loro stretta colla-borazione, della loro reciprocastima, dei loro segreti, resta unafoto, divenuta, ormai, celebre perla familiarità che traspare nei lo-ro intimi discorsi, un attimo divita, colto in uno scatto dal foto-grafo Tony Gentile.Egli ha raccontato l'occasione ela circostanza in cui ebbe mododi scolpire la loro immagine, ren-dendo testimonianza, del lorocosì stretto, quanto vero, rappor-

to, in un libro "Era d'estate", ilcui passo mi piace riportare: "Ioavevo 28 anni non ero giovanis-simo ma ero un giovane fotogra-

fo e da pochi anni avevo iniziatol'attività di fotoreporter. Grandepassione e poca esperienza…

quella sera di marzo 1992 quan-do, durante un convegno, Gio-vanni Falcone e Paolo Borsellinomi regalarono un sorriso che, da

allora, è rimasto per sempre negliocchi e nei cuori di un popoloche li apprezzati per il loro lavo-

ro e il loro impe-gno civile. Quellasera ero a PalazzoTr inacr ia, a l laKalsa, il vecchioquartiere pieno

di vicoli stretti tra i quali aveva-no vissuto sia Giovanni chePaolo. In piena campagna elettorale sisvolgeva una tavola rotonda su"Criminalità, politica e giusti-zia", organizzata dal giudice Giu-seppe Ayala. Erano presenti an-che il condirettore del Giornale diSicilia Giovanni Pepi ed un altromagistrato prestato alla politica,Aldo Rizzo. A un certo punto,mentre attendevo ai lati della sa-la, mi accorsi di un insolitoscambio di battute tra Giovanni ePaolo che culminò in una grassarisata tra due amici. Mi spostaiimmediatamente davanti al tavo-lo e scattai una sequenza diquattro fotogrammi. Tra questi,uno in particolare, era perfetto. Chissà cosa si erano detti. I con-vegni sono sempre molto tristi dafotografare, facce serie, magarinon guardano mai avanti, losguardo spesso rivolto al foglio,con gli appunti da leggere. Lorodue, invece, quella sera erano u-sciti per una frazione di secondoda quegli schemi e io ero stato

pronto a cogliere quel momentounico. Arrivai di corsa al giornaleper sviluppare le mie foto e con-segnarle ai redattori per l'impagi-nazione e Giovanni Rizzuto, giàallora redattore capo centrale, midisse: "Tony bellissima questa fo-to. Questa sera non la usiamo,ma mettila da parte che la usere-mo in seguito. Misi da parte quelnegativo che rimase nel mio ar-chivio quasi dimenticato per al-cuni mesi. Me lo ricordò solo do-po la strage di Capaci un mio col-lega. Purtroppo a distanza di po-chissimi mesi la usarono proprioil 20 luglio all'indomani dellastrage di Via D'Amelio. Era la fotoperfetta: i due amici accomunatida un sorriso di grande complici-tà, di grande intesa. …Credo chequella sia stata l'ultima volta incui ho visto e fotografato Falco-ne…". Purtroppo, quella foto, con la no-ta scritta CHE IL LORO SORRISOVIVA PER SEMPRE, diventerà unostriscione nelle manifestazioniantimafia degli anni successivi.

Avv. Fabio Padovani

FILETTINO - Quando si parla di Risorgi-mento, il pensiero corre a personaggi delcalibro di Cavour, Mazzini, Garibaldi... ele donne? Ci furono donne che lottaronoper l'Unità d'Italia? Sì, chiaramente. E, per gli interessati ed i curiosi riman-

diamo ad un testo edito da qualche set-timana da "Il Mulino" e dal titolo "L'altrametà del Risorgimento. Le donne chehanno fatto l'Italia". Ma, al di là delle pubblicazioni, vogliamoqui ricordare la straordinaria figura diuna donna, madre e moglie, coraggiosa,che sacrificò la sua vita sull'altare degliideali laici e repubblicani: Giuditta Tava-ni Arquati. Nata a Roma il 30 aprile 1830da Giustino, che aveva difeso la Repub-blica Romana, la giovane Giuditta crebbein un ambiente pervaso da sentimentiantipapalini e sposò, a soli 14 anni,

Francesco Arquati di Filettino, del qualecondivise e seguì il percorso politico,improntato ad un nuovo spirito patriot-tico italiano. L'episodio che la vide pro-tagonista accadde la mattina del 15 ot-tobre del 1867: mentre Garibaldi tentavala conquista di Monterotondo, circa 40patrioti si ritrovarono nel lanificio diGiulio Ajani, in Via della Lungaretta 97,il cuore del popolare rione romano di Tra-stevere. Il fine dell'incontro era quello di prepa-rare una sommossa contro Pio IX, ma lariunione venne interrotta dall'irruzionenel lanificio di una pattuglia di zuavi. Icongiurati provarono a resistere al fuoco,ma nel volger di poco le truppe pontifi-cie ebbero la meglio: alcuni patrioti riu-scirono a fuggire, altri furono catturati,mentre sul terreno rimasero 9 corpi, tracui quelli di Giuditta Tavani Arquati, in-cinta, di suo marito e di un loro figlio,Antonio, di 12 anni. La figura di Giudit-ta divenne subito un simbolo della lottaper la liberazione di Roma e per anni gliabitanti di Trastevere e le associazionilaiche e repubblicane hanno commemo-rato l'eccidio. Il 9 febbraio 1887 venne fondata l'asso-ciazione democratica "Giuditta TavaniArquati", organizzatrice di numerose ini-ziative laiche e anticlericali: sciolta nel1925 dal Fascismo, fu ricostituita dopola Liberazione. Grazie agli sforzi dell'associazione e dialtre istituzioni il 1° novembre 1909Piazza Romana, che si trovava nelle vici-nanze del lanificio di Via della Lungaret-ta, venne rinominata Piazza Giuditta Ta-vani Arquati e su un palazzo fu postaun'iscrizione che ricorda la strage: la po-vera Giuditta fu definita "Anima anticacon la voce e con l'esempio".

Pietro Antonucci

Giuditta Tavani Arquati, la ribelle contro il Papa reA 37 anni morì a Trastevere mentre pianificava una sommossa popolare

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Sport

Vista l'aria che tira, scommetteresul calcio di questi tempi, risultaquantomeno poco consigliabile. Fare però, una puntata bonaria

sulla parte pulita del "pallone",non è di certo una cosa di catti-vo gusto. E allora, la scommessain questione, ci piacerebbe farlasu una delle eccellenze del calciociociaro. Eccellenza non intesacome la massima categoria regio-nale. Ma riferita a uno dei gioca-tori che portano alto il nome del-la provincia di Frosinone: Ema-nuele Pesoli, difensore del Vare-se, "fresco", ahinoi, di una semi-finale valida per la serie A persacontro il Padova. Un risultato,

ovvero l'eliminazione della suasquadra, che <<ha lasciato unaforte amarezza>>. Com'è normaleche sia. Del resto, Pesoli, ragaz-

zone di centottantasette centi-metri e ottanta chili, nato e cre-sciuto (anche calcisticamente) adAnagni, è per la seconda voltaconsecutiva che vede sfumare ilpassaggio nella massima catego-ria. L'anno scorso fu il Brescia,mentre lui vestiva la casacca delCittadella, a guastargli la festanei playoff di serie B. A Emanuele, Lele per gli amici, adetta degli esperti uno dei mi-gliori difensori negli ultimi dueanni nella cadetteria, le porte

della serie A, però, non sono sta-te per nulla chiuse. All'amarezzaper la "disfatta" del suo Varese fada contraltare l'ennesima stagio-ne che non l'ha fatto passareinosservato. Anzi. Magari saran-no le sentenze di scommessopolia catapultare i varesini diretta-mente nel massimo campionato.O, ancor meglio, i clamorosi svi-luppi del calciomercato: non eraun segreto, e lui l'ha confermatoa noi di Gente Comune, che ilParma e il Siena abbiano messo ilsuo nome nel taccuino per rinfor-zare i rispettivi reparti arretrati.E allora, come detto, di scommet-tere oggi meglio non parlarne. Mauna "puntatina" sul fatto che Le-le raggiunga "il sogno fatto dabambino", davvero non sarebbesenza senso. E a giovarne, specievista l'ultima disastrosa stagionedei canarini, sarebbe tutta la no-stra provincia calcistica. <<Ho laCiociaria nel cuore>> ha detto E-manuele. E la Ciociaria fa il tifoper te, aggiungiamo noi.Emanuele, ancora una voltabeffato sul più bello. Questiplayoff di serie B proprio non tiportano fortuna."Hai detto bene. E' il secondo an-no di fila che riesco ad arrivare infondo e poi, però, mi faccio ruba-re la torta proprio sul più bello. E'

sportivamente triste perché ci faila bocca sulla Serie A e vederla

sfumare, dopo tanti sacrifici,comporta un grande dispiacere. Ilrammarico è doppio perché seavessimo battuto il Padova, se-condo me, avremmo avuto ottimechance di sconfiggere il Novara". Eppure i risultati sul campopotrebbero essere stravolti dal-le sentenze per il caso "scom-messopoli". Cosa pensi di que-sto nuovo scandalo e, soprat-tutto, vedi una possibilità di ri-pescaggio per il Varese?"Se danno le pene giuste, colti-viamo delle speranze. Queste co-se all'"italiana", però, si sa comevanno a finire… Aspettiamo la

giustizia ma sono realista e pen-so al Varese in B. Dispiace cheanche l'immagine dei calciatoripuliti sia danneggiata da alcuniche io definirei "mafiosi". Sperovenga fatta pulizia".La tua, comunque, è stata l'en-nesima stagione da protagoni-sta. Non è che per caso la ca-detteria inizi a starti un pochi-no stretta?"Sognare non costa nulla. Ho dueanni di contratto a Varese, maparlo spesso con il mio procura-tore perché ho squadre in serie Ache si sono interessate a me: ilSiena e il Parma. Ripeto sarebbeun grande traguardo, anche se aVarese sto benissimo visto che mifanno sentire un giocatore impor-tante. Per il momento sono solovoci ma è normale che faccianopiacere".Certo che, in un certo senso seistato fortunato. Pensare che ainizio stagione eri vicinissimoal Frosinone..."E' vero e sono molto dispiaciutoper la retrocessione. Potevo es-serci anch'io, mancava solo la fir-ma. Spero che sia salvaguardatoun patrimonio della nostra Cio-ciaria, una terra che porto nelcuore. Ho sentito Stirpe, è moti-vato e farà bene. Fidiamoci dilui".

Dopo la grande stagione col Varese, la serie A strizza l'occhio al giocatore anagninoPesoli: "Parma e Siena si sono interessate a me"Esclusiva a cura di Riccardo Strambi18

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Sport 19

Un'estate movimentata allo Smile Sport Village di AlatriSarà un'estate ricca di impegni quella che si vivrà allo Smile Sport Village di Alatri, ilcentro sportivo in zona Chiappitto che può contare due campi da calcio a 5 con mantosintetico di ultima generazione, un terreno da Beach Volley e un servizio di pizzeria daasporto di ottima qualità. Solo nel mese di luglio sono, infatti, in programma i seguen-ti tornei: l'Oktoberfest Cup, giunto alle fasi finali, che garantirà a tutti i giocatori dellasquadra vincitrice una vacanza premio di quattro giorni a Monaco di Baviera, proprioin concomitanza con la celebre festa della birra tedesca; il I Memorial Piero Settanni,una nuova manifestazione per ricordare il compianto Piero attraverso il gioco del cal-cio, una sua grande passione; il I Memorial Evangelisti Paoletta, altra nobile novità del-lo Smile; la quarta edizione del Memorial Manuel Mastracci, giovane rimasto nel cuoredi tutti e il consueto torneo dedicato all'indimenticata e indimenticabile Federica Pan-tano, giunto oramai alla seste edizione. "Per la stagione estiva stiamo cercando di uni-re, a delle belle iniziative sportive, il ricordo di persone che sono rimaste nel cuore del-la città - ha esordito Denni Mastrantoni titolare dello Smile Sport Village -. Per quan-to concerne il campionato disputato qui quest'inverno, l'Euronics Cup (campionato zo-nale amatoriale ndr), vorrei rimarcare la perfetta riuscita dello stesso, anche grazie al-l'alto tasso di competitività di tutte le squadre che vi hanno partecipato. Infatti - haproseguito Mastrantoni - dei sei campionati similari disputati in tutta la provincia, ilnostro è stato quello che è riuscito a portare più squadre, ben tre sulle otto previste,nelle finali regionali che si sono disputate ad Alba Adriatica. Happy Hour (vincitricedell'Euronics Cup e della crociera in palio), Ke Tajo e Ledifer hanno rappresentato loSmile nella cittadina abruzzese, a dimostrazione della grande qualità del nostro cam-pionato. Questi ottimi risultati - ha concluso il gestore - ci daranno slancio per unanuova stagione ancora più elettrizzante e ricca di premi".

Campolo nuovo tecnico di una squadra dal futuro incertoAS ALATRI - Poche certezze etanti dubbi. Questa è, a oggi, lasituazione difficile che attanagliala squadra di calcio verderosa. Didefinito c'è solo il nuovo organi-gramma, che prevede la confermaalla direzione generale a ClaudioPantano e lo spostamento di FabioCeci, l'allenatore della rinascitacalcistica dell'Alatri, al ruolo di di-rettore sportivo. In panchina, in-vece, andrà Stefano Campolo, l'exPallone d'oro ciociaro. Il nuovo tecnico. Campolo, unodei giocatori più conosciuti del-l'intera provincia per via dellabravura e dei capelli rasta, moltoprobabilmente non appenderà gliscarpini al chiodo: si dedicheràsoprattutto al ruolo di mister, manon è detto che in caso di neces-sità non decida di mettere a di-sposizione la sua esperienza dacalciatore. Il giovane tecnico,che nell'ultimo anno ha giocatoproprio con la maglia dell'Alatri,è chiaramente infervorato perquesta grande occasione che gli èstata concessa: "Fare l'allenatoreè sempre stato un mio obiettivo -ha dichiarato il nuovo tecnicoverderosa -. E' da qualche annoche guido formazioni giovanili in

attesa di una chance importante,quella chance che mi sta conce-dendo l'Alatri e che io vogliosfruttare a pieno. Iniziare in unapiazza così rilevante è motivo diorgoglio ma comporta anche del-le grandi responsabilità, in quan-to il pubblico verderosa è storica-mente molto caldo. Quello chevoglio apportare è un cambia-mento radicale sotto l'aspettocomportamentale. E' un tema ame molto caro, educazione e ri-spetto dei ruoli saranno la base delmio lavoro e un modo utile per farcrescere nel migliore dei modi imolti giovani che saranno presi inconsiderazione in questa mia nuo-va avventura, a prescindere daquella che sarà la categoria". Ripescati o no? La categoria ap-punto. E qui veniamo ai dubbi,tanti e di difficile risoluzione. All'uscita delle graduatorie per iripescaggi - ricordiamo che l'Ala-tri è in "bilico" tra la Prima cate-goria e la Promozione - la socie-tà è passata dalla sicurezza delsalto di divisione a un ottimismopiù cauto. L'ufficialità si avrà il15 di luglio. Troppo tempo dovràpassare ancora, specie perché,nonostante lo scarto sia di una

sola serie, le programmazioni, pervia di regole molto diverse tra ledue categorie, impongono dueprogettazioni societarie quasi a-gli antipodi. In Promozione de-vono essere obbligatoriamente incampo - e di conseguenza alme-no in egual numero in panchina -tre giovani classe 92, 93, 94. InPrima categoria questa regola,invece, non esiste e la rosa po-trebbe essere composta senzal'"assillo" dei molti ragazzi. Altradifferenza sostanziale è rappre-sentata dagli obiettivi: se si do-vesse ripetere il campionato diPrima, si tenterà di vincere il tor-neo. Se, invece, l'Alatri sarà im-pegnata in Promozione, si cer-

cherà di disputare campionatotranquillo, magari lanciando imolti (e bravi) giovani del vivaio.La società, allora, sta cercando diprevenirsi per entrambi gli esiti. Contutte le ovvie problematiche del caso.Problema campo. Ma quello cheormai è divenuto un rebus, è ilcampo sportivo dove l'Alatri di-sputerà la prossima stagione. C'èun rischio sensato che i coloriverderosa traslochino dal Chiap-pitto. Le parti - il gestore privatoe la società Tagliaferri - sono ab-bastanza lontane dal conseguirel'accordo economico (la richiestaè di 25.000 euro per un annondr) per l'affitto del terreno digioco e la società sta studiando

soluzioni alternative. Un esborsodel genere, comprometterebbe ilbudget per il mercato e i Taglia-ferri, abituati a formare squadreper vincere, non vogliono ridi-mensionamenti, anche a costo dipassare di mano. Il primo augurio è che si troviuna soluzione perché l'Alatri lon-tano dal Chiappitto non sarebbela stessa cosa. Il secondo è quel-lo che i Tagliaferri restino al ti-mone: anche senza di loro in fon-do - gli unici che hanno ripresouna squadra fallita e l'hanno ri-portata su buoni livelli - l'Alatrinon sarebbe più la stessa.

IV Memorial Ciavardini tra sport musica ed emozioniIntensa e gradevole come di consueto, è andata in scena, lo scorso 12 maggio, la serata dedicata al com-pianto Mario Ciavardini in arte Conte Alessio de Lambertenghi, a circa quattro anni dalla sua prematurascomparsa a seguito di un incidente stradale. Il Memorial, giunto alla quarta edizione, ha presentato anchequest'anno un menu davvero interessante e ricco di sor-prese: si è partiti dalla regolare partita di calcio tra l'A-latri e una rappresentativa provinciale presso lo stadioChiappitto e si è passati al concerto dei Bloomento du-rante la serata presso il Royal Ceres Pub di Gianluigi DelVescovo, dove peraltro è andata in scena l'esibizionedella music school di Alatri. Il tutto, condito dalla pia-

cevole presenza di Gigi Rizzi, famosoviveur degli anni settanta e divenutocelebre per il flirt nel '68 con l'indi-menticabile Brigitte Bardot.Una serata davvero emozionante, conpicchi intensi grazie anche agli immancabili colpi di scena: Rizzi che legge una lettera diCalifano (ospite della seconda edizione) indirizzata a Francesco e Alberto, figli delloscomparso Mario e il discorso del presidente dell'associazione italiana familiari vittimedella strada (alla quale è stato devoluto l'intero incasso) Claudio Martino, teso a sensibi-lizzare i presenti - quasi 200! - sul delicato tema degli incidenti stradali, sono stati imomenti più emozionanti."Contro ogni tempo, contro ogni ricordo sbiadito... l'Alessio vi-ve". Questa è stata invece la dedica degli ultras Alatri esposta con uno striscione. E que-sto è, forse, il pensiero al quale siamo più vicini. L'ennesima serata, organizzata alla per-fezione da Francesco e Alberto, è volata via in fretta. Il ricordo di un uomo brillante comeil conte Alessio, invece, non svanirà mai.

Francesco Ciavardini e Gigi Rizzi

Pagina a cura di: Riccardo Strambi

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Moda & Cinema20Dimmi che cappello indossi e ti dirò chi sei!Il cappello, che sta tornando sempre più dimoda, è l' accessorio che per l'estate 2011

sottolinea stile e personalità. Il boom deicappelli nasce dal famoso matrimonio tra

il principe William e Kate, dove gli invita-ti sfilano con l' accessorio più glamour pergli inglesi, il così detto "cerchio alla te-sta". Chi si è mai chiesto: come si regge-ranno questi cappelli? Semplice: alle dueestremità è cucita una fascia che intornoalla nuca fa in modo che si regga anchesulla fronte. Mentre in Inghilterra è il lookdei reali, in Italia quest'usanza così stra-vagante non è ancora in voga e speriamonon lo sia mai! Philip Treacy, il re dei cap-pelli, lo stilista per eccellenza della modalondinese e delle star come Lady Gaga eDami Moore, ha disegnato i cappelli piùbizzarri per quella fascia elite che può per-mettersi il lusso di indossare un cappellofirmato Treacy e… per i comuni mortali?Torna di moda il vecchio amico "Panama".Nato come accessorio maschile, ma chepoi è entrato nel mondo femminile, modi-

ficato, colorato e decorato. Il cappello Pa-nama è l' ideale per la spiaggia o per il

passeggio; si piega facilmente mantenen-do la forma originale ed è di paglia, unmateriale che non solo protegge dai raggidel sole ma anche traspirante; non si trova

più solo bianco, come negli anni sessanta,ma anche colorato con pizzi e nastri, condisegni floreali, con la tesa più ampia perun look chic non solo per il mare. Oltre alclassico Panama cappelli più eccentrici sivedranno quest' estate: i "TESTA ALTA"chiamati così perché alti a cilindro stilecappellaio matto; Il classico da "BASE-BALL", usato soprattutto dalle giovanissi-me, abbinato al costume; da "COWBOY"per le sfilate di Parah Noir; a "VISIERA"per un look sportivo; a "TESA LARGA" daabbinare ad un vestitino e ad un buon por-tamento; il "NODO AL FAZZOLETTO" propo-sto da Chanel con stampe a fiori. I cappelli vanno bene a qualunque età,non creano discriminazione se si è troppogiovani, vecchi, alti o bassi. Il cappellorappresenta la "moda per tutti".

Erika Rossi

“IL CINEASTA”Film, cortometraggi, anteprime e interviste…

RUBRICA

Per i fan dei comics ma non solo… "X men l'inizio"Per i fan dei comics che hanno per prota-gonisti i supereroi, il filone cinematografi-co che li ha portati sul grande schermo hauna maledizione: la difficoltà a sfruttarecompletamente la meraviglia delle avven-ture in tutta la loro pienezza, a sperimen-tare appieno al cinema quello stesso pia-cere, derivato dal pulp e dalle vecchie tra-me narrative dei racconti in serie, che giu-stifica la fedeltà ad un genere che, unavolta consumata la decostruzione post mo-derna delle opere di Frank Miller (300), edi altri, è rinato con l'accelerazione postpunk dello scrittore superstar Mark Millar. Il desiderio dei fan cozzava con la neces-sità industriale delle major di sfruttare ibassi istinti del mercato degli adolescenticon il periodico e meccanico rinnovamen-to dello star system: il rinnovamento di un

personaggio si risolveva spesso in unamera operazione di lifting che non trovavariscontro in una pari evoluzione deglischemi narrativi. In questo contesto "Xmen l'inizio" è il migliore dei risultati pos-sibili perché, alla lontana, soddisfa da unlato l'industria resuscitando il marchio Xmen, e dall'altro trasforma la mitologiadelle origini dell'esercito dei supereroi inuna frenetica avventura in chiave Bondia-na, frammentata in un caleidoscopico sus-

seguirsi di azione e scenari senza perdereforza narrativa, né velocità. La trama delfilm di Matthew Vaughn - che racconta leorigini del gruppo di supereroi mutanti,sullo sfondo della crisi missilistica USAURSS, che vide protagonisti Kennedy eKruschov- apre la strada ad un seguito. [Avviso: Si prega di passare direttamenteal paragrafo successivo, se si desidera evi-tare di scoprire dettagli]. Si conclude in unmomento in cui la tensione tra mutanti egli esseri umani è appena agli inizi, e ilrapporto preferenziale tra il Dr. CharlesXavier e Magneto si è già indurito, cristal-lizzandosi in rivalità.Nonostante il successo commerciale inter-nazionale, seguirne poi le orme potrebbeessere difficile per gli "X men ". Una voltatornato indietro con il racconto e mostra-

to da dove un gruppo come gli X-Men pro-venga, è una questione aperta quanto ecome possa proseguire il racconto .I prequel possono andare avanti a volontà("Star Wars: La minaccia fantasma" è statoseguito da altri due). E "X-Men" offre alcu-ne possibilità molto succulente. Il produtto-re Bryan Singer, almeno, ha qualche idea sudove potrebbe portare questa storia da qui.In un'intervista, il regista Matthew Vaughnha detto che vede egli interessanti svilup-

pi sull'evoluzione dei mutanti mentre que-sti attraversano il 20 ° secolo in Americae offrono anche interessanti parabole.

"Non so se ogni film deve essere una lezio-ne di storia. Ma c'è un sacco di storia danarrare. Mettendo in sequenza questo, sipotrebbe costruire un mondo parallelo alnostro 20 ° secolo", ha detto. Nell'arcotemporale in cui si svolge X men l'inizio,Kennedy non era stato assassinato e la guer-ra del Vietnam non era ancora accaduta."Né, ha detto, avrebbe bisogno di riferirsisolo a questioni militari. "Quello che è davvero interessante deglianni '60 è il movimento dei diritti civili".Proseguendo il regista ha osservato che iprotagonisti di "X men l'inizio", Magneto eXavier - che sostengono rispettivamenteper la lotta armata e la convivenza pacifi-ca - si legano al mondo reale per cui nellaloro lotta si può leggere la battaglia perl'uguaglianza razziale. "Quello che è affa-scinante di questi due personaggi è chesono davvero il Malcolm X e Martin LutherKing della mitologia comicbooks". La storia inizia con Erik/Magneto cui da

bambino, uccidono la madre sotto i suoiocchi, in un campo di concentramento,dall'infernale Sebastian Shaw e sono stati

proprio la rabbia e il dolore a portare allaluce i suoi poteri. Nello stesso tempo Xavier comincia a stu-diare i mutanti, suoi simili. Ingaggiatidalla CIA per combattere il nemico comu-ne Shaw, che punta a creare la situazioneporti ad una guerra nucleare che distruggale due superpotenze, lasciando i mutantipadroni della Terra. Poi basta aguzzare oc-chi ed orecchie ed apprezzare citazioni ebattute di questi supereroi così vicini albambino che è in noi. Ormai l'estate è arrivata e con essa anchele Arene cinematografiche. Sino ad ora cisono date per certe quelle tradizionali diFrosinone alla Villa Comunale che dovreb-be iniziare l'11 luglio continuando fino allafine di agosto e quella di Anagni. Ci giun-gono poi notizie di altri progetti simili allostudio delle Amministrazioni di Ferentinoe della neonata Giunta Morini ad Alatri.

Alfredo Salomone

Magneto e Xavier

X men l'inizio

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Dalla parte della...

C o m e d abuona tradi-zione, conl'arrivo dellap r i ma v e r aarrivano an-che le mano-vre più omeno "cor-

rettive" del disastrato bilanciodello Stato, condite da sortite eprovvedimenti più o meno comme-stibili da parte dell'opinione pub-blica, quanto meno di quella piùaccorta e, diciamo, "illuminata". Tanto per cominciare il fantasma-gorico e ritrito"piano casa" (sarà laterza manovra di fila che viene an-nunciato e fino ad oggi ha prodot-to ben poco), condito (visto che èprossima l'estate) da una novanti-na d'anni di concessione dellespiagge "pubbliche" ai privati, af-finché dice il ministro Tremonti "igestori possano rientrare dell'inve-stimento". Ora chiunque abbia fat-to il primo esame di Economia sabenissimo che se un investimentonon diventa redditizio nel giro di

massimo 5 anni è meglio lasciarperdere baracca e burattini. Non sicapisce perché per recuperare il co-sto di sdraio e lettini siano necessa-ri 90 anni!! Infatti la concessionepare sarà ridotta a "soli" 20 anni.Questo episodio da solo rappresen-ta bene lo" spessore "della nostraattuale politica economica.Nel frattempo mentre siamo tutticoncentratissimi a guardarci l'unl'altro negli occhi alla ricerca dellealtrui pagliuzze, le travi (cioè iproblemi seri) non vengono affattoavvistate dai governanti.Le travi più rilevanti sono: crescitanel primo trimestre 2011 paralizza-ta a un misero +0,1% quando laGermania fa un +1,5 ("ma noi ab-biamo il Sud" dice Tremonti, e per-ché la Germania non ha forsel'Est?); la Francia compra la Parma-lat dopo che gli italiani ci hannorimesso denari pubblici e privatiper risanarla dal bancarottiere Tan-zi (e l'italianità delle nostre azien-de tanto sbandierata durante laprecedente campagna elettoraledove è finita? Nel dimenticatoio

insieme alla riduzione dei parla-mentari e dei costi della politica?).Se l'operazione organizzata da Lac-talis avrà fortuna, quella deiBesnier sarà solo l'ultima grandeconquista transalpina in Italia. La penultima, a quel punto, sareb-be il passaggio di Bulgari a Lvmh,il colosso del lusso del miliardarioBernard Arnault che controlla lochampagne Moët Hennessy, gliabiti di Louis Vuitton, i diamantide Beers e tantissimi altri marchid'alta gamma, compresi gli italianiFendi, Emilio Pucci, StefanoBi, A-cqua di Parma. La figlia di Arnault, Delphine, nel2005 ha tolto dal mercato uno deimigliori partiti d'Italia, sposandoAlessandro Vallarino Gancia, erededella famiglia dello spumante.Come dimostra il caso Parmalat,non è solo il lusso che attrae gliinvestitori francesi. Nel 2012 Carrefour compirà 40 anninel nostro paese: risale al '72 l'a-pertura del suo primo supermerca-to italiano. Oggi Carrefour in Italiaha ben 61 ipermercati ed è tra i

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Quanti artico-li, quante ru-briche sui set-

timanali e sulla stampa in gene-rale, quanti spazi tv ormai sonodedicati alla crisi della coppia?Queste attenzioni sono del restoinevitabili in un periodo storico esociale (gli ultimi 30 anni) che,

almeno nei paesi occidentali, haportato dei forti cambiamenti neimodelli familiari e di conseguen-za grandi trasformazioni nelleesigenze della coppia.Come accade per ogni ecosiste-ma, però, il concetto di crisi nonha sicuramente solo accezioninegative, ma anche possibilità dicambiamento e crescita sia perl'individuo, che per la coppia e lafamiglia, soprattutto se la politi-ca e la società in genere sono ingrado di accompagnare questicambiamenti e progettare unwelfare adeguato (sostegno realealle famiglie, alle donne che la-vorano, etc.). La coppia va considerato un si-stema aperto, diverso dalla som-ma delle caratteristiche di cia-scun individuo, in quanto non èla semplice unione di due indivi-dui, ma l'incontro di due storie."La coppia è composta di tre par-

ti: io, tu, noi, ovvero è un ani-male a quattro zampe" (Cancri-ni). Il processo di formazionedella coppia inizia nel momentoin cui due persone si scelgono, si innamorano e danno vita ai ri-tuali tipici del corteggiamento esi concretizza con la costituzionedi un'identità specifica. Va preci-

sato che nel ciclo di vita dellacoppia ci sono dei momenti criti-ci prevedibili, che in gergo po-trebbero definirsi "normativi":processi di adattamento succes-sivi alla fase dell'innamoramento,rapporti con le famiglie d'origine,eventuale nascita del primo fi-glio, pensionamento, uscita dicasa dei figli, etc. Oltre a queste fasi fisiologica-mente difficili la coppia potrebbetrovarsi ad affrontare conflittimolto duri, imprevedibili e "sfi-nenti" che ne mettono in discus-sione l'esistenza stessa; in questicasi potrebbe essere utile farsiaiutare da uno specialista, o perridefinire la propria unione versouna nuova progettualità o per

farsi sostenere in un'eventualeseparazione (percorsi di media-zione familiare). E' difficile pen-sare ad un decalogo adatto a tut-ti i tipi di coppie, visto che ogniunione è un sistema complessoche trova un proprio equilibrio,ma ci sono sicuramente dei com-portamenti che possono giovarein tutte le situazioni conflittuali.Provo quindi a lasciarvi qualcheinformazione utile:- Per superare i problemi è neces-

sario prendere coscienza chec'è bisogno di un parziale cam-biamento di rotta, che serve unimpegno preciso per coltivareil rapporto.

- Spesso dietro una crisi "improv-visa" si nascondono attriti e in-comprensioni covati da tempoe solo apparentemente sopiti. Manifestarli può rendere il rap-porto più sereno.

- Non recriminare costantementesul passato

- "Non distruggere" solo, ma pro-porre alternative per il benedella coppia e non da un puntodi vista egocentrico

- Non autocensurare i propri bi-sogni (psicologici, emotivi,sessuali)

L'amore infantile segue il principio:Amo perché sono amato

L'amore maturo segue il principio:Sono amato perché amoL'amore immaturo dice:

ti amo perché ho bisogno di teL'amore maturo dice:

ho bisogno di te perché ti amo. ( Erich Fromm)

Rubrica di psicologia e benessere personale a cura dellaD.ssa Chiara Camperi - Psicologa

[email protected]

E se la coppia scoppia?!Credito al consumo: ecco le nuove norme

SOS CONSUMATORI

L'Italia tra manovre e duelli

Sono entrate in vigore dal 1°giugno le nuove norme sul cre-dito al consumo. Si tratta di una

serie di provvedimenti che por-teranno grosse novità per i con-sumatori, maggiore trasparenzadell'offerta e correttezza deglioperatori. Cambia innanzi tuttola definizione: non si parla piùdi credito al consumo ma di"credito ai consumatori": il rap-porto personale tra finanziatoree cliente è essenziale per crearerapporti di fiducia e offrire "cre-dito responsabile". C'è anche unampliamento della normativadel credito al consumo ai finan-ziamenti fino a 75.000 euro. Occhio al Taeg perché diventeràsempre più il vero indicatorecomplessivo del costo del pre-stito: includerà, infatti, tutte lespese sostenute dal consumato-re per avere un prestito, inclusii costi del conto corrente, assi-curazione obbligatoria, impostadi bollo e spese di incasso rata. Non basta dunque conoscere soloil tasso di interesse ma il Taeg.Il diritto di recesso per il consu-matore è previsto entro 14 gior-ni dalla conclusione del contrat-to, senza alcuna motivazione econ la restituzione solo degliinteressi e del capitale, senzanessuna spesa e neppure lacommissione di estinzione anti-

cipata. Le novità riguarderannoanche la pubblicità: è in arrivoun modulo europeo standardiz-

zato per il credito ai consumato-ri che riporterà informazioni si-mili da parte dei vari operatori esarà utile per i confronti. Le in-formazioni dovranno essere ri-portate in maniera chiara, coin-cisa e graficamente evidenziata.Il Taeg sarà sempre la voce chedovrà essere messa in maggioreevidenza. In caso di estinzioneanticipata, la commissione di e-stinzione sarà pari all'1% massi-mo e allo 0,5% massimo nell'ul-timo anno del prestito. Il com-penso dovrà essere equo e giu-stificato; non sarà comunqueapplicabile per i prestiti a tassovariabile e per quelli con capita-le residuo pari o inferiore a10.000 euro. In caso di manca-ta fornitura di un bene o di unservizio pagato a rate tramiteprestito finalizzato, il consuma-tore dopo aver inutilmente co-stituito in mora il venditore, hadiritto alla risoluzione del pre-stito; la finanziaria dovrà resti-tuirgli quanto ha già pagato enon gli potrà chiedere.Nessun ulteriore pagamentodopo la risoluzione.

Paolo FiorenzaFonte: Altroconsumo

leader della grande distribuzione.Auchan è arrivata dopo (era l'89)ma oggi ha 57 ipermercati e 266supermercati, anche grazie all'ac-quisizione della Sma, comprata dalgruppo Ifi (la cassaforte degliAgnelli) nel 2004. Nella finanza ifrancesi hanno sempre nel mirinola formidabile armata costituitadal duo Mediobanca-Generali Assi-curazioni, praticamente l'ultimobaluardo dopo che la BNL è stataceduta ai francesi (col contraddit-torio placet del governo Berlusconiche non voleva finisse alle assicu-razioni Unipol). L'Alitalia, come dicevamo, si è "al-leata" con Air France, che ne con-trolla il 25%, per uscire dalla crisidel 2008, scartando le ipotesi te-desche (Lufthansa) e russe (Aero-flot). E c'è chi dice che il progetto

dei francesi sia la completa acqui-sizione. A terra, invece, Parigi vuo-le sfrecciare con Italo, il treno del-la Nuovo trasporto viaggiatori diMontezemolo che dovrebbe debut-tare verso la fine di quest'anno.Sncf, la compagnia delle ferroviefrancesi, ha una quota del 20%nella società. Infine in Edison,uno dei principali fornitori di e-nergia elettrica d'Italia, i francesidi Électricité de France hanno il50% (tra quote dirette e indirette)e si stanno organizzando per con-tare di più. Mi raccomando, quan-do si tratta di andare a votare (re-ferendum compresi) non fate l'er-rore di andare al mare, tanto peralmeno 20 anni la spiaggia saràsempre la stessa.

Alessandro Arcese

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Almanacco 23PPiilllloollee ddii ssttoorriiaa

La sparizione totale della documentazione sul miracolo eucaristico di Alatri, avvenu-to nel 1227/28, è da secoli denunciata da molti autori. La reazione più indignata, edalla quale ci associamo, è senz'altro quella del par-roco di San Silvestro don Andrea Marini, che, nella"Monografia storica dell'Ostia Incarnata - ovvero ilMiracolo Eucaristico avvenuto in Alatri nel 1228"(Alatri, 1896), scrive che a parte la Bolla pontificiadi papa Gregorio IX attestante la veridicità storicadel miracolo "….dovette accadere quantunque in-nanzi al Miracolo restassero percossi da sacro orrore,(i nostri padri) passato quel primo sgomento, anzi-ché pensare di tramandare ai posteri la memoria delmiracolo, ponessero ogni studio per farlo dimentica-re; e le generazioni che seguirono, non avendo a-vuto eccitamento alcuno, quantunque venissero aconoscenza del fatto, rimasero anch'esse fredde edinerti di maniera che se non fosse stata conservatala Bolla, se ne sarebbe perduta ancora la memoria. Non abbiamo difatti nessuna disposizione sull'OstiaIncarnata, né dal vescovo Giovanni, né de' suoi suc-cessori.V'è il Catalogo delle Reliquie e la processione delladomenica della SS. Trinità, ma voi vedete quantapoca cosa sia questa per celebrare la memoria di un fatto tanto prodigioso". Don Marini ha tutte le ragioni per scaricare la rabbia sui "nostri padri" che hannoaddirittura "studiato" il modo per "uccidere la memoria" di quella che il canonicoAntonino De Cesaris definisce "la pagina più bella della patria istoria" (Il MiracoloEucaristico di Alatri nel secolo XIII. - Alatri, Tipografia Strambi 1927).

Patrizio Minnucci, storico

L'Ostia Incarnata di Alatri. L'indignazione di Don Andrea Marini

per la scarsa memoria storica

Si scrive suspenSE o suspenCE?Personalmente so bene che la forma corretta è la prima, suspense, però ogni voltache devo scriverlo mi viene il dubbio e mi tocca ricontrollare. In effetti è facile fare confusione con il più diffuso suffisso inglese -nce (trasposi-zione dell'italiano -nza, p.es. confidenza=confidence; prudenza=prudence), ma laparola in questo caso viene dal latino suspensus di cui conserva la forma tanto nelvocabolario inglese quanto in quello francese. In Italia se ne è cominciato a fare uso negli anni '60 ed inizialmente era più diffu-sa la versione francese (si pronuncia "süspàns") che poi, pian piano, è stata sop-piantata dalla sua "gemella" inglese in seguito al progressivo utilizzo di quest'ulti-ma lingua nelle comunicazioni internazionali. Anche sulla pronuncia è il caso di fare una precisazione: è nostra consuetudine dire"sàspens" ma i dizionari ne indicano la pronuncia esatta con "s 'spens", non quin-di con la "a" aperta ma qualcosa di simile a "s'spèns". Serena Sperduti

Rubrica

IL PILLOLARIO(curiosità linguistiche)

e

Avvenne...... a luglioDurante la Rivoluzione Francese l'esercito del Bonaparte arrivò fino ad Alatri e, men-tre sul Campidoglio si proclamava la Repubblica Romana, la nostra città fu dichia-rata capocantone con sottoposte ad essa le cittadine di Vico, Collepardo, Triviglia-no e Fumone. Nei diciannove mesi della Repubblica, Alatri si trovò al centro di scor-ribande violente che degenerarono spesso in momenti tragici. Memorabile fu il tu-multo popolare dei giorni 25 e 26 luglio 1798, capeggiato dal beccaio Angelo MariaCataldi. Con lui agirono il suddiacono Domenico Chingari, i fratelli Carlo Antonio,Vincenzo e Giuseppe Vinciguerra, ai quali si aggiunsero i fratelli Cleodemo e AndreaBrocchetti con l'ausilio di don Giuseppe Alviti. Purtroppo i rivoltosi presto furonotrucidati. Severissima fu infatti la repressione da parte dell'esercito francese. Oggi irivoltosi di Alatri sono ricordati come eroi e patrioti dalla memoria storica cittadina.

PPaattrriizziioo MMiinnnnuuccccii,, ssttoorriiccoo

Periodico di informazione politico-sociale e culturale

Direttore Responsabile Riccardo Strambi

Editore Filippo Strambi

Stampa Tipolitografia ACROPOLIALATRI - Via Mediana Chiappitto, 5 - Tel. 0775 442588

Segretaria redazione Elisabetta Ciancone

Responsabile di redazione Andrea TagliaferriCoordinamento Pietro Antonucci

Impaginazione e grafica Elisabetta Ciancone

Redazione: Pietro Antonucci, Mariella Minnucci, Paolo Fiorenza, Bruno Sbaraglia,

Andrea Tagliaferri, Riccardo Strambi, Daniela Calicciotti, Serena Sperduti, Patrizio Minnucci, Miriam Minnucci, Angela Rossi,

Chiara Camperi, Giuseppe Gatta, Alessandro Arcese, Fabio Padovani,Erika Rossi, Davide Strambi, Franco Malandruccolo,

Stefania Del Monte, Alfredo Salomone, Francesca Ludovici

Autor izzaz ione Tr ibunale Fros inone n°232 de l 4/10/1994

Numero chiuso in tipografia il 27/06/2011

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