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GESTIONE DEI BOT NEGLI - Content Delivery Network (CDN ... · conti di carte di credito e altri...

Date post: 16-Feb-2019
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I bot sono una parte essenziale del nostro ecosistema Internet. Tuttavia, il traffico bot può ridurre le performance dei siti web previste per gli utenti legittimi e far aumentare i costi IT. Per risolvere questo problema, gli istituti finanziari hanno pertanto bisogno di un framework flessibile che consenta loro di gestire meglio le interazioni con le diverse categorie di bot (aggregatori, scraper, crawler) e l'impatto che tali bot generano sul business e l'infrastruttura IT. Aggregatori di dati finanziari Gli aggregatori di conti finanziari compilano informazioni provenienti da differenti conti bancari, conti d'investimento, conti di carte di credito e altri conti di consumatori e aziende. I dati sui conti vengono raccolti tramite connessioni dirette o "scraping dei dati", in cui un utente fornisce le credenziali di accesso consentendo a un sistema automatizzato di "estrarre" o raccogliere le informazioni da un'interfaccia progettata per gli esseri umani. Gli aggregatori sono molto diffusi e hanno lo scopo di aiutare le persone a gestire meglio il proprio denaro riducendo il lungo lavoro di raccolta e immissione manuale dei dati. Inoltre possono eliminare la necessità di trasferire copie degli estratti conto e offrono una visione completa del patrimonio netto di un cliente, inclusi investimenti, attività e passività. Molti istituti finanziari sono però alla ricerca di un controllo maggiore sul crescente volume di traffico che perviene al loro sito da questi aggregatori di conti. Gli aggregatori possono generare problemi di performance a seguito della concentrazione di utenti che accedono contemporaneamente ai contenuti. Inoltre, gli istituti finanziari devono poter monitorare il traffico umano rispetto a quello bot, ridurre i rischi e garantire l'affidabilità delle loro proprietà digitali. Modalità di individuazione di un sito di un istituto finanziario: oggi i clienti di servizi finanziari ricercano, analizzano e spesso sottoscrivono nuovi prodotti finanziari tramite un canale digitale. Il primo passaggio consiste nel condurre una ricerca online (ad esempio tramite Google, Bing, Yahoo!). I bot svolgono un importante ruolo in questa fase. I motori di ricerca creano bot per eseguire il crawling dei siti web, restituire informazioni sui loro contenuti e definire l'ordine di priorità in cui devono comparire i risultati della ricerca. Le banche, gli investitori e le compagnie di assicurazione online devono garantire performance dei siti web elevate sia per i crawler dei motori di ricerca che per gli utenti, poiché la lentezza di caricamento dei siti può influire negativamente sul posizionamento (ranking) e la user experience. GESTIONE DEI BOT NEGLI ISTITUTI FINANZIARI Alcune grandi banche sono ricorse al blocco degli aggregatori non provenienti dai partner mantenendo i propri dati off limits. Questa decisione può risultare impopolare presso i consumatori, che si aspettano di poter visualizzare in modo facile e preciso tutte le proprie informazioni finanziarie in un'unica posizione, per prendere decisioni finanziarie maggiormente informate Per molti istituti finanziari, il traffico generato dai bot (aggregatori, scraper, crawler) può rappresentare fino al 40-60% del traffico complessivo sul sito web, a partire dai bot legittimi che svolgono attività di business essenziali fino ai bot nocivi che eseguono attività dannose. Banche, trader, gestori di asset e compagnie di assicurazione forse conoscono quanta parte del proprio traffico è generato dai bot, ma quello che probabilmente non sanno è l'impatto che tali bot stanno avendo sul proprio business.
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I bot sono una parte essenziale del nostro ecosistema Internet. Tuttavia, il traffico bot può ridurre le performance dei siti web previste per gli utenti legittimi e far aumentare i costi IT. Per risolvere questo problema, gli istituti finanziari hanno pertanto bisogno di un framework flessibile che consenta loro di gestire meglio le interazioni con le diverse categorie di bot (aggregatori, scraper, crawler) e l'impatto che tali bot generano sul business e l'infrastruttura IT.

Aggregatori di dati finanziari

Gli aggregatori di conti finanziari compilano informazioni provenienti da differenti conti bancari, conti d'investimento, conti di carte di credito e altri conti di consumatori e aziende. I dati sui conti vengono raccolti tramite connessioni dirette o "scraping dei dati", in cui un utente fornisce le credenziali di accesso consentendo a un sistema automatizzato di "estrarre" o raccogliere le informazioni da un'interfaccia progettata per gli esseri umani. Gli aggregatori sono molto diffusi e hanno lo scopo di aiutare le persone a gestire meglio il proprio denaro riducendo il lungo lavoro di raccolta e immissione manuale dei dati. Inoltre possono eliminare la necessità di trasferire copie degli estratti conto e offrono una visione completa del patrimonio netto di un cliente, inclusi investimenti, attività e

passività. Molti istituti finanziari sono però alla ricerca di un controllo maggiore sul crescente volume di traffico che perviene al loro sito da questi aggregatori di conti. Gli aggregatori possono generare problemi di performance a seguito della concentrazione di utenti che accedono contemporaneamente ai contenuti. Inoltre, gli istituti finanziari devono poter monitorare il traffico umano rispetto a quello bot, ridurre i rischi e garantire l'affidabilità delle loro proprietà digitali.

Modalità di individuazione di un sito di un istituto finanziario: oggi i clienti di servizi finanziari ricercano, analizzano e spesso sottoscrivono nuovi prodotti finanziari tramite un canale digitale. Il primo passaggio consiste nel condurre una ricerca online (ad esempio tramite Google, Bing, Yahoo!). I bot svolgono un importante ruolo in questa fase. I motori di ricerca creano bot per eseguire il crawling dei siti web, restituire informazioni sui loro contenuti e definire l'ordine di priorità in cui devono comparire i risultati della ricerca. Le banche, gli investitori e le compagnie di assicurazione online devono garantire performance dei siti web elevate sia per i crawler dei motori di ricerca che per gli utenti, poiché la lentezza di caricamento dei siti può influire negativamente sul posizionamento (ranking) e la user experience.

Un altro ruolo svolto dagli aggregatori o bot per gli istituti di servizi finanziari consiste nel crawling del loro sito allo scopo di valutare il grado di efficacia del SEO. Questa attività può essere eseguita tramite bot creati internamente o ricorrendo a un servizio esterno. Per quanto si tratti di un'esigenza aziendale indispensabile e importante, gli istituti finanziari devono però assicurarsi che questi bot recuperino le informazioni necessarie senza influire negativamente sull'experience digitale dei loro clienti.

Modalità di influenza dei bot sull'experience digitale: i clienti dei servizi finanziari di oggi sono influenzati dalle interazioni quotidiane che svolgono sui social media e su altre piattaforme, si aspettano che tutte le experience digitali siano di alto livello ed estremamente veloci e dimostrano una scarsa tolleranza alla lentezza dei tempi di caricamento delle pagine. Tuttavia, poiché il traffico è fino al 40-60% costituito da bot, un numero eccessivo di bot che operano troppo liberamente, a prescindere dal tipo o dall'intento, determinerà un peggioramento delle performance del sito, causando un'experience negativa per il traffico umano legittimo, situazione che a sua volta può indurre a uscire dal sito e di conseguenza aumentare il tasso di abbandono.

Personalizzazione del contenuto: per ottimizzare la customer experience e le tattiche di acquisizione di nuovi clienti, è necessaria una comprensione olistica dell'utente. Gli istituti finanziari possono servirsi di avanzati strumenti di analisi di marketing per ottenere una visione più approfondita e offrire ai clienti acquisiti e potenziali informazioni pertinenti, mirate appositamente alle loro esigenze specifiche. Per contro, ciò consente loro di offrire user experience maggiormente personalizzate, che permettono di ottenere livelli di soddisfazione più elevati e maggiore fedeltà dei clienti, nonché di acquisire un numero superiore di nuovi clienti. Tuttavia, un effetto collaterale della proliferazione del traffico bot è la possibilità che i dati di marketing, che orientano le decisione tattiche e strategiche chiave, si inquinino, includendo sia le attività umane legittime che le attività dei bot. L'alterazione dei dati a opera dei bot offre una lettura falsata della reale natura dei clienti di un istituto finanziario, invalidando le conclusioni ricavate dall'insieme dei dati.

Concorrenza: tassi su mutui ipotecari e altri prestiti, informazioni sulle relazioni con gli investitori e dati di trading sono tutti elementi cruciali affinché un istituto finanziario sia in grado di attirare e conservare i clienti. La concorrenza può utilizzare bot per eseguire in modo regolare e automatico il crawling del sito dell'istituto finanziario per "estrarne" i dati al fine di ottenerne un vantaggio competitivo. Gli istituti finanziari devono inoltre gestire gli aggregatori di terze parti che eseguono il crawling dei siti di più istituti finanziari per conoscere i tassi di interesse e quindi presentarli sul sito di una terza partesu un sito di terzi, potenzialmente allettando i clienti a passare alla concorrenza.

Come si presentano i bot legittimi?

La soluzione ideale dovrebbe consentire agli istituti finanziari di gestire il traffico bot in modo da garantire il risultato migliore possibile, ovvero ottimizzando i risultati positivi e riducendo al minimo i negativi, a seconda del tipo di bot considerato.

Ad esempio, anche se si vuole consentire ai bot legittimi di svolgere il loro lavoro, ci sono circostanze in cui dovranno essere impediti per garantire al traffico web umano la possibilità di accedere ai conti senza problemi.

Quando un istituto finanziario incontra bot dannosi, bloccarli è solo una soluzione temporanea, spesso inefficace nel lungo termine, poiché i bot bloccati si ripresenteranno in modo più intelligente e veloce. Gestendo il modo in cui a questi bot viene consentito di interagire con il sito, è possibile ridurre al minimo il loro impatto negativo senza che l'operatore sappia di essere stato scoperto. Due soluzioni comuni consistono semplicemente nel rallentarli per ridurre il valore e la tempistica delle informazioni che vanno raccogliendo o nel fornire loro informazioni alternative, ad esempio trasferendoli a una pagina con contenuti intenzionalmente inesatti.

Bot Manager di Akamai: come risposta diretta all'attuale stato delle soluzioni per i bot, Akamai ha creato un'alternati-va unica per gli istituti finanziari che lottano per affrontare il problema dei bot. La soluzione è progettata per consentire agli istituti finanziari di identificare, suddividere in categorie e gestire i bot, sia legittimi che dannosi, per realizzare gli obiettivi del loro sito web. Bot Manager di Akamai offre una serie di azioni di gestione che vanno al di là del semplice blocco, in modo da aiutare gli istituti finanziari a ottimizzare gli impatti positivi e a ridurre al minimo quelli negativi del proprio traffico bot. Gli istituti finanziari potranno poi analizzare l'attività e generare report per migliorare la visibilità sul problema dei bot. Oltre alla visualizzazione e alla generazione di report sul traffico bot, Bot Manager può essere di aiuto alle organizzazioni anche per quanto riguarda i dati di marketing interni. Le statistiche relative al sito web e alle visualizzazioni delle pagine possono risultare notevolmente alterate dal traffico bot, rendendo difficile comprendere il comportamento degli utenti reali che interagiscono con il sito. Bot Manager di Akamai identifica le richieste generate dai bot al fine di filtrare il traffico bot da quello umano, un'operazione che può aiutare a migliorare i dati e le analisi di marketing e ad adottare decisioni di business migliori.

GESTIONE DEI BOT NEGLI ISTITUTI FINANZIARI

Alcune grandi banche sono ricorse al blocco degli aggregatori non provenienti dai partner mantenendo i propri dati off limits. Questa decisione può risultare impopolare presso i consumatori, che si aspettano di poter visualizzare in modo facile e preciso tutte le proprie informazioni finanziarie in un'unica posizione, per prendere decisioni finanziarie maggiormente informate

Per molti istituti finanziari, il traffico generato dai bot (aggregatori, scraper, crawler) può rappresentare

fino al 40-60% del traffico complessivo sul sito web, a partire dai bot legittimi che svolgono attività di

business essenziali fino ai bot nocivi che eseguono attività dannose. Banche, trader, gestori di asset e

compagnie di assicurazione forse conoscono quanta parte del proprio traffico è generato dai bot, ma

quello che probabilmente non sanno è l'impatto che tali bot stanno avendo sul proprio business.

I bot sono una parte essenziale del nostro ecosistema Internet. Tuttavia, il traffico bot può ridurre le performance dei siti web previste per gli utenti legittimi e far aumentare i costi IT. Per risolvere questo problema, gli istituti finanziari hanno pertanto bisogno di un framework flessibile che consenta loro di gestire meglio le interazioni con le diverse categorie di bot (aggregatori, scraper, crawler) e l'impatto che tali bot generano sul business e l'infrastruttura IT.

Aggregatori di dati finanziari

Gli aggregatori di conti finanziari compilano informazioni provenienti da differenti conti bancari, conti d'investimento, conti di carte di credito e altri conti di consumatori e aziende. I dati sui conti vengono raccolti tramite connessioni dirette o "scraping dei dati", in cui un utente fornisce le credenziali di accesso consentendo a un sistema automatizzato di "estrarre" o raccogliere le informazioni da un'interfaccia progettata per gli esseri umani. Gli aggregatori sono molto diffusi e hanno lo scopo di aiutare le persone a gestire meglio il proprio denaro riducendo il lungo lavoro di raccolta e immissione manuale dei dati. Inoltre possono eliminare la necessità di trasferire copie degli estratti conto e offrono una visione completa del patrimonio netto di un cliente, inclusi investimenti, attività e

passività. Molti istituti finanziari sono però alla ricerca di un controllo maggiore sul crescente volume di traffico che perviene al loro sito da questi aggregatori di conti. Gli aggregatori possono generare problemi di performance a seguito della concentrazione di utenti che accedono contemporaneamente ai contenuti. Inoltre, gli istituti finanziari devono poter monitorare il traffico umano rispetto a quello bot, ridurre i rischi e garantire l'affidabilità delle loro proprietà digitali.

Modalità di individuazione di un sito di un istituto finanziario: oggi i clienti di servizi finanziari ricercano, analizzano e spesso sottoscrivono nuovi prodotti finanziari tramite un canale digitale. Il primo passaggio consiste nel condurre una ricerca online (ad esempio tramite Google, Bing, Yahoo!). I bot svolgono un importante ruolo in questa fase. I motori di ricerca creano bot per eseguire il crawling dei siti web, restituire informazioni sui loro contenuti e definire l'ordine di priorità in cui devono comparire i risultati della ricerca. Le banche, gli investitori e le compagnie di assicurazione online devono garantire performance dei siti web elevate sia per i crawler dei motori di ricerca che per gli utenti, poiché la lentezza di caricamento dei siti può influire negativamente sul posizionamento (ranking) e la user experience.

Un altro ruolo svolto dagli aggregatori o bot per gli istituti di servizi finanziari consiste nel crawling del loro sito allo scopo di valutare il grado di efficacia del SEO. Questa attività può essere eseguita tramite bot creati internamente o ricorrendo a un servizio esterno. Per quanto si tratti di un'esigenza aziendale indispensabile e importante, gli istituti finanziari devono però assicurarsi che questi bot recuperino le informazioni necessarie senza influire negativamente sull'experience digitale dei loro clienti.

Modalità di influenza dei bot sull'experience digitale: i clienti dei servizi finanziari di oggi sono influenzati dalle interazioni quotidiane che svolgono sui social media e su altre piattaforme, si aspettano che tutte le experience digitali siano di alto livello ed estremamente veloci e dimostrano una scarsa tolleranza alla lentezza dei tempi di caricamento delle pagine. Tuttavia, poiché il traffico è fino al 40-60% costituito da bot, un numero eccessivo di bot che operano troppo liberamente, a prescindere dal tipo o dall'intento, determinerà un peggioramento delle performance del sito, causando un'experience negativa per il traffico umano legittimo, situazione che a sua volta può indurre a uscire dal sito e di conseguenza aumentare il tasso di abbandono.

Personalizzazione del contenuto: per ottimizzare la customer experience e le tattiche di acquisizione di nuovi clienti, è necessaria una comprensione olistica dell'utente. Gli istituti finanziari possono servirsi di avanzati strumenti di analisi di marketing per ottenere una visione più approfondita e offrire ai clienti acquisiti e potenziali informazioni pertinenti, mirate appositamente alle loro esigenze specifiche. Per contro, ciò consente loro di offrire user experience maggiormente personalizzate, che permettono di ottenere livelli di soddisfazione più elevati e maggiore fedeltà dei clienti, nonché di acquisire un numero superiore di nuovi clienti. Tuttavia, un effetto collaterale della proliferazione del traffico bot è la possibilità che i dati di marketing, che orientano le decisione tattiche e strategiche chiave, si inquinino, includendo sia le attività umane legittime che le attività dei bot. L'alterazione dei dati a opera dei bot offre una lettura falsata della reale natura dei clienti di un istituto finanziario, invalidando le conclusioni ricavate dall'insieme dei dati.

Concorrenza: tassi su mutui ipotecari e altri prestiti, informazioni sulle relazioni con gli investitori e dati di trading sono tutti elementi cruciali affinché un istituto finanziario sia in grado di attirare e conservare i clienti. La concorrenza può utilizzare bot per eseguire in modo regolare e automatico il crawling del sito dell'istituto finanziario per "estrarne" i dati al fine di ottenerne un vantaggio competitivo. Gli istituti finanziari devono inoltre gestire gli aggregatori di terze parti che eseguono il crawling dei siti di più istituti finanziari per conoscere i tassi di interesse e quindi presentarli sul sito di una terza partesu un sito di terzi, potenzialmente allettando i clienti a passare alla concorrenza.

Come si presentano i bot legittimi?

La soluzione ideale dovrebbe consentire agli istituti finanziari di gestire il traffico bot in modo da garantire il risultato migliore possibile, ovvero ottimizzando i risultati positivi e riducendo al minimo i negativi, a seconda del tipo di bot considerato.

Ad esempio, anche se si vuole consentire ai bot legittimi di svolgere il loro lavoro, ci sono circostanze in cui dovranno essere impediti per garantire al traffico web umano la possibilità di accedere ai conti senza problemi.

Quando un istituto finanziario incontra bot dannosi, bloccarli è solo una soluzione temporanea, spesso inefficace nel lungo termine, poiché i bot bloccati si ripresenteranno in modo più intelligente e veloce. Gestendo il modo in cui a questi bot viene consentito di interagire con il sito, è possibile ridurre al minimo il loro impatto negativo senza che l'operatore sappia di essere stato scoperto. Due soluzioni comuni consistono semplicemente nel rallentarli per ridurre il valore e la tempistica delle informazioni che vanno raccogliendo o nel fornire loro informazioni alternative, ad esempio trasferendoli a una pagina con contenuti intenzionalmente inesatti.

Bot Manager di Akamai: come risposta diretta all'attuale stato delle soluzioni per i bot, Akamai ha creato un'alternati-va unica per gli istituti finanziari che lottano per affrontare il problema dei bot. La soluzione è progettata per consentire agli istituti finanziari di identificare, suddividere in categorie e gestire i bot, sia legittimi che dannosi, per realizzare gli obiettivi del loro sito web. Bot Manager di Akamai offre una serie di azioni di gestione che vanno al di là del semplice blocco, in modo da aiutare gli istituti finanziari a ottimizzare gli impatti positivi e a ridurre al minimo quelli negativi del proprio traffico bot. Gli istituti finanziari potranno poi analizzare l'attività e generare report per migliorare la visibilità sul problema dei bot. Oltre alla visualizzazione e alla generazione di report sul traffico bot, Bot Manager può essere di aiuto alle organizzazioni anche per quanto riguarda i dati di marketing interni. Le statistiche relative al sito web e alle visualizzazioni delle pagine possono risultare notevolmente alterate dal traffico bot, rendendo difficile comprendere il comportamento degli utenti reali che interagiscono con il sito. Bot Manager di Akamai identifica le richieste generate dai bot al fine di filtrare il traffico bot da quello umano, un'operazione che può aiutare a migliorare i dati e le analisi di marketing e ad adottare decisioni di business migliori.

GESTIONE DEI BOT NEGLI ISTITUTI FINANZIARI

Per ulteriori informazioni su Bot Manager, visitate il nostro sito.

Per molti istituti finanziari, il traffico generato dai bot (aggregatori, scraper, crawler) può rappresentare

fino al 40-60% del traffico complessivo sul sito web, a partire dai bot legittimi che svolgono attività di

business essenziali fino ai bot nocivi che eseguono attività dannose. Banche, trader, gestori di asset e

compagnie di assicurazione forse conoscono quanta parte del proprio traffico è generato dai bot, ma

quello che probabilmente non sanno è l'impatto che tali bot stanno avendo sul proprio business.

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Data di pubblicazione: 04/2016.


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