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(Giovanni 15, 26-27; 16, 12-15) - parrocchiemogliano.it · Ed ecco la stessa promessa nel Vangelo...

Date post: 15-Feb-2019
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FOGLIO DI INFORMAZIONE INTERPARROCCHIALE PARROCCHIE DI MOGLIANO VENETO www.parrocchiemogliano.it Collaborazione Pastorale di: Cuore Immacolato di Maria, Sacro Cuore, S. Antonio, S.Carlo, S. Elena Imperatrice, S. Marco, S. Maria Assunta, SS. Teonisto e Comp. Martiri Vieni, Spirito Santo, soffio creatore, tu fai nascere il nuovo, l’insperato, proprio quando le vecchie logiche della violenza, della vendetta, della gelosia sembrano imporsi in modo ineluttabile. Tu sei la rugiada benefica che trasforma i nostri deserti in pianure verdeggianti, tu rendi ricca di frutti la nostra terra arida e strappi alla sterilità la nostra vita intisichita. Vieni, Spirito Santo, fuoco vivo, tu divori e consumi tutto quello che continua a rovinarci la vita, tu fai scomparire le nostre piccinerie, gli egoismi mascherati da buona educazione, la durezza di cuore arroccata nella difesa dei privilegi acquisiti. Tu riduci in cenere tutti i beni accaparrati con avidità, attraverso l’ingiustizia e mandi in frantumi ogni progetto di sfruttamento, di oppressione, di umiliazione. Tu accendi gli animi degli uomini e delle donne di buona volontà e rendi tutti capaci di scelte coraggiose, di una fraternità senza remore, di una condivisione generosa. Vieni, Spirito Santo, guida sicura alla verità tutta intera, sorgente di saggezza evangelica, di una lucidità sconosciuta nel comprendere questo tempo per rendere ragione della speranza. Roberto Laurita In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio. Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà». La Bibbia è un libro pieno di vento e di strade. E così sono i racconti della Pentecoste, pieni di strade che partono da Gerusalemme e di vento, leggero come un respiro e impetuoso come un uragano. Un vento che scuote la casa, la riempie e passa oltre; che porta pollini di primavera e disperde la polvere; che porta fecondità e dinamismo dentro le cose immobili, «quel vento che fa nascere i cercatori d'oro» (G. Vannucci). Riempì la casa dove i discepoli erano insieme. Lo Spirito non si lascia sequestrare in certi luoghi che noi diciamo sacri. Ora sacra diventa la casa. La mia, la tua, e tutte le case sono il cielo di Dio. Venne d'improvviso, e sono colti di sorpresa, non erano preparati, non era programmato. Lo Spirito non sopporta schemi, è un vento di libertà, fonte di libere vite. Apparvero lingue di fuoco che si posavano su ciascuno. Su ciascuno, nessuno escluso, nessuna distinzione da fare. Lo Spirito tocca ogni vita, le diversifica tutte, fa nascere creatori. Le lingue di fuoco si dividono e ognuna illumina una persona diversa, una interiorità irriducibile. Ognuna sposa una libertà, afferma una vocazione, rinnova una esistenza unica. Abbiamo bisogno dello Spirito, ne ha bisogno questo nostro piccolo mondo stagnante, senza slanci. Per una Chiesa che sia custode di libertà e di speranza. Lo Spirito con i suoi doni dà a ogni cristiano una genialità che gli è propria. E abbiamo bisogno estremo di discepoli geniali. Abbiamo bisogno cioè che ciascuno creda al proprio dono, alla propria unicità e che metta a servizio della vita la propria creatività e il proprio coraggio. La Chiesa come Pentecoste continua vuole il rischio, l'invenzione, la poesia creatrice, la battaglia della coscienza. Dopo aver creato ogni uomo, Dio ne spezza la forma e la butta via. Lo Spirito ti fa unico nel tuo modo di amare, nel tuo modo di dare speranza. Unico, nel modo di consolare e di incontrare; unico, nel modo di gustare la dolcezza delle cose e la bellezza delle persone. Nessuno sa voler bene come lo sai fare tu; nessuno ha quella gioia di vivere che hai tu; e nessuno ha il dono di capire i fatti come li comprendi tu. Questa è proprio l'opera dello Spirito: quando verrà lo Spirito vi guiderà a tutta la verità. Gesù che non ha la pretesa di dire tutto, come invece troppe volte l'abbiamo noi, che ha l'umiltà di affermare: la verità è avanti, è un percorso da fare, un divenire. Ecco allora la gioia di sentire che i discepoli dello Spirito appartengono a un progetto aperto, non a un sistema chiuso, dove tutto è già prestabilito e definito. Che in Dio si scoprono nuovi mari quanto più si naviga. E che non mancherà mai il vento al mio veliero. (di Ermes Ronchi ) nr. 154 (Giovanni 15, 26-27; 16, 12-15) Lo Spirito Santo compagno inseparabile di Gesù Sappiamo dai Vangeli sinottici che Gesù aveva parlato dello Spirito Santo, disceso su di lui nel Battesimo e lo aveva promesso come dono ai discepoli, in particolare per l’ora della persecuzione. Ed ecco la stessa promessa nel Vangelo di Giovanni: quando verrà il Parákletos darà testimonianza a Gesù, e così faranno i discepoli stessi che hanno condiviso la vita con lui fin dall’inizio della sua missione. Ma anche i discepoli futuri non potranno dare testimonianza se non accolgono il Vangelo dal suo inizio, cioè quella buona notizia di un Gesù che è stato carne, umanità, e che ora è vivente in Dio nella gloria, quale suo Figlio per sempre. L’alito di Dio, forza creatrice del cosmo, che è sceso in una donna per permettere alla Parola di diventare carne, Gesù quale Signore vivente lo soffierà sui discepoli dopo la sua resurrezione e li abiliterà a essere suoi testimoni. Questa è la funzione decisiva dello Spirito Santo che, come fu “compagno inseparabile di Gesù” lo sarà di ogni cristiano. La parola del discepolo di Gesù sarà voce dello Spirito santo, parola profetica rivolta al mondo come testimonianza piena di forza, pur nella debolezza della condizione dei discepoli. Riguardo a questo soffio divino Gesù dice ancora qualche parola. Egli è consapevole di aver spiegato Dio ai discepoli per alcuni anni con il suo comportamento e le sue parole, soprattutto amando i suoi fino alla fine, ma sa anche che c’è una progressiva iniziazione alla conoscenza di Dio, una crescita di questa stessa conoscenza, che non può essere data una volta per tutte. La vita del discepolo deve essere vissuta per una comprensione sempre più grande, e tutto ciò che una persona vive (incontri, realtà, ecc.), attraverso l’energia dello Spirito Santo apre una via, rivela un senso. D’altronde, proprio il Vangelo secondo Giovanni testimonia che i discepoli erano restati incapaci di interpretare alcuni gesti di Gesù nel loro accadere. Ora Gesù è nel Regno con il Padre, ma lo Spirito Santo che egli invia ricorda ai discepoli le sue parole, le approfondisce, rende comprensibile ciò che essi non hanno compreso su di lui in precedenza. Si faccia però attenzione: a Cristo non succede lo Spirito Santo, perché lo Spirito che procede dal Padre è anche lo Spirito del Figlio, inviato da lui e suo compagno inseparabile. Dove c’è Cristo c’è lo Spirito e dove c’è lo Spirito c’è Cristo! E la parola di Dio è sempre la stessa: c’è una stessa parola di Dio, uscita dalla sua bocca insieme al suo soffio e diventata “carne” in Gesù. Da E.Bianchi, Vangelo della domenica, www.monasterodibose.it Domenica 20 maggio 2018 DOMENICA DI PENTECOSTE Anno B
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FOGLIO DI INFORMAZIONE INTERPARROCCHIALE PARROCCHIE DI MOGLIANO VENETO www.parrocchiemogliano.it

Collaborazione Pastorale di: Cuore Immacolato di Maria, Sacro Cuore, S. Antonio, S.Carlo, S. Elena Imperatrice, S. Marco, S. Maria Assunta, SS. Teonisto e Comp. Martiri

Vieni, Spirito Santo, soffio creatore, tu fai nascere il nuovo, l’insperato, proprio quando le vecchie logiche della violenza, della vendetta, della gelosia sembrano imporsi in modo ineluttabile. Tu sei la rugiada benefica che trasforma i nostri deserti in pianure verdeggianti, tu rendi ricca di frutti la nostra terra arida e strappi alla sterilità la nostra vita intisichita. Vieni, Spirito Santo, fuoco vivo, tu divori e consumi tutto quello che continua a rovinarci la vita, tu fai scomparire le nostre piccinerie, gli egoismi mascherati da buona educazione, la durezza di cuore arroccata nella difesa dei privilegi acquisiti. Tu riduci in cenere tutti i beni accaparrati con avidità, attraverso l’ingiustizia e mandi in frantumi ogni progetto di sfruttamento, di oppressione, di umiliazione. Tu accendi gli animi degli uomini e delle donne di buona volontà e rendi tutti capaci di scelte coraggiose, di una fraternità senza remore, di una condivisione generosa. Vieni, Spirito Santo, guida sicura alla verità tutta intera, sorgente di saggezza evangelica, di una lucidità sconosciuta nel comprendere questo tempo per rendere ragione della speranza. Roberto Laurita

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio. Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

La Bibbia è un libro pieno di vento e di strade. E così sono i racconti della Pentecoste, pieni di strade che partono da Gerusalemme e di vento, leggero come un respiro e impetuoso come un uragano. Un vento che scuote la casa, la riempie e passa oltre; che porta pollini di primavera e disperde la polvere; che porta fecondità e dinamismo dentro le cose immobili, «quel vento che fa nascere i cercatori d'oro» (G. Vannucci). Riempì la casa dove i discepoli erano insieme. Lo Spirito non si lascia sequestrare in certi luoghi che noi diciamo sacri. Ora sacra diventa la casa. La mia, la tua, e tutte le case sono il cielo di Dio. Venne d'improvviso, e sono colti di sorpresa, non erano preparati, non era programmato. Lo Spirito non sopporta schemi, è un vento di libertà, fonte di libere vite. Apparvero lingue di fuoco che si posavano su ciascuno. Su ciascuno, nessuno escluso, nessuna distinzione da fare. Lo Spirito tocca ogni vita, le diversifica tutte, fa nascere creatori. Le lingue di fuoco si dividono e ognuna illumina una persona diversa, una interiorità irriducibile. Ognuna sposa una libertà, afferma una vocazione, rinnova una esistenza unica. Abbiamo bisogno dello Spirito, ne ha bisogno questo nostro piccolo mondo stagnante, senza slanci. Per una Chiesa che sia custode di libertà e di speranza. Lo Spirito con i suoi doni dà a ogni cristiano una

genialità che gli è propria. E abbiamo bisogno estremo di discepoli geniali. Abbiamo bisogno cioè che ciascuno creda al proprio dono, alla propria unicità e che metta a servizio della vita la propria creatività e il proprio coraggio. La Chiesa come Pentecoste continua vuole il rischio, l'invenzione, la poesia creatrice, la battaglia della coscienza. Dopo aver creato ogni uomo, Dio ne spezza la forma e la butta via. Lo Spirito ti fa unico nel tuo modo di amare, nel tuo modo di dare speranza. Unico, nel modo di consolare e di incontrare; unico, nel modo di gustare la dolcezza delle cose e la bellezza delle persone. Nessuno sa voler bene come lo sai fare tu; nessuno ha quella gioia di vivere che hai tu; e nessuno ha il dono di capire i fatti come li comprendi tu. Questa è proprio l'opera dello Spirito: quando verrà lo Spirito vi guiderà a tutta la verità. Gesù che non ha la pretesa di dire tutto, come invece troppe volte l'abbiamo noi, che ha l'umiltà di affermare: la verità è avanti, è un percorso da fare, un divenire. Ecco allora la gioia di sentire che i discepoli dello Spirito appartengono a un progetto aperto, non a un sistema chiuso, dove tutto è già prestabilito e definito. Che in Dio si scoprono nuovi mari quanto più si naviga. E che non mancherà mai il vento al mio veliero. (di Ermes Ronchi )

nr. 154

(Giovanni 15, 26-27; 16, 12-15)

Lo Spirito Santo compagno inseparabile di Gesù Sappiamo dai Vangeli sinottici che Gesù aveva parlato dello Spirito Santo, disceso su di lui nel Battesimo e lo aveva promesso come dono ai discepoli, in particolare per l’ora della persecuzione. Ed ecco la stessa promessa nel Vangelo di Giovanni: quando verrà il Parákletos darà testimonianza a Gesù, e così faranno i discepoli stessi che hanno condiviso la vita con lui fin dall’inizio della sua missione. Ma anche i discepoli futuri non potranno dare testimonianza se non accolgono il Vangelo dal suo inizio, cioè quella buona notizia di un Gesù che è stato carne, umanità, e che ora è vivente in Dio nella gloria, quale suo Figlio per sempre. L’alito di Dio, forza creatrice del cosmo, che è sceso in una donna per permettere alla Parola di diventare carne, Gesù quale Signore vivente lo soffierà sui discepoli dopo la sua resurrezione e li abiliterà a essere suoi testimoni. Questa è la funzione decisiva dello Spirito Santo che, come fu “compagno inseparabile di Gesù” lo sarà di ogni cristiano. La parola del discepolo di Gesù sarà voce dello Spirito santo, parola profetica rivolta al mondo come testimonianza piena di forza, pur nella debolezza della condizione dei discepoli. Riguardo a questo soffio divino Gesù dice ancora qualche parola. Egli è consapevole di aver spiegato Dio ai discepoli per alcuni anni con il suo comportamento e le sue parole, soprattutto amando i suoi fino alla fine, ma sa anche che c’è una progressiva iniziazione alla conoscenza di Dio, una crescita di questa stessa conoscenza, che non può essere data una volta per tutte. La vita del discepolo deve essere vissuta per una comprensione sempre più grande, e tutto ciò che una persona vive (incontri, realtà, ecc.), attraverso l’energia dello Spirito Santo apre una via, rivela un senso. D’altronde, proprio il Vangelo secondo Giovanni testimonia che i discepoli erano restati incapaci di interpretare alcuni gesti di Gesù nel loro accadere. Ora Gesù è nel Regno con il Padre, ma lo Spirito Santo che egli invia ricorda ai discepoli le sue parole, le approfondisce, rende comprensibile ciò che essi non hanno compreso su di lui in precedenza. Si faccia però attenzione: a Cristo non succede lo Spirito Santo, perché lo Spirito che procede dal Padre è anche lo Spirito del Figlio, inviato da lui e suo compagno inseparabile. Dove c’è Cristo c’è lo Spirito e dove c’è lo Spirito c’è Cristo! E la parola di Dio è sempre la stessa: c’è una stessa parola di Dio, uscita dalla sua bocca insieme al suo soffio e diventata “carne” in Gesù. Da E.Bianchi, Vangelo della domenica, www.monasterodibose.it

Domenica 20 maggio 2018

DOMENICA DI PENTECOSTE Anno B

➢ Domenica 20, Centro Comunitario don Giorgio via Ronzinella 176, ore 9.00:

"Alcolisti anonimi" di Mogliano Veneto organizzano l’incontro aperto a tutti:

La dipendenza: una soluzione esiste. Relatore dott. Paolo Bello, Dipartimento

Dipendenze ULLSS Belluno.

➢ Da lunedì 21 a lunedì 26 maggio Corsa dei miracoli: i ragazzi delle scuole dio-

cesane correranno per sostenere il progetto Emmanuel di Caritas Tarvisina che

ha l’obiettivo di ultimare la casa di accoglienza per i bambini di strada in Togo.

Ogni ragazzo troverà uno o più sponsor che darà un contributo per ogni chilo-

metro percorso.

➢ Martedì 22, Centro pastorale, ore 20.30: Assemblea del Consiglio di Collabo-

razione con i Consigli Pastorali Parrocchiali e le Equipes Pastorali.

➢ Giovedì 24, a partire dalla chiesa di S.Maria Assunta: Processione per la festa

di Maria Ausiliatrice lungo le vie del centro.

➢ Domenica 27, Collegio Salesiano Astori, ore 20.30: Ecco faccio una cosa

nuova, non ve ne accorgete? Incontro con i coniugi Schilirò che hanno ri-

cevuto il miracolo che ha portato alla beatificazione dei santi Luois e Zelie Mar-

tin, genitori di S.Teresa di Lisieux.

➢ Domenica 27, Treviso - Bastione S. Marco, lungo le mura, ore 8.00 – 16.30:

Stupenda è la nostra eredità: Festa Unitaria di Azione Cattolica.

➢ La Collaborazione di Mogliano propone il viaggio: Polonia sui passi della fede e

della memoria. 2-7 giugno. Info e iscrizioni segreteria delle parrocchie.

➢ Domenica 20 maggio, dalle 9.30, al Sacro Cuore: ultimo appuntamento

con il GR.INV. per tutti i bambini e i ragazzi dalla 2a elementare alla 3

a me-

dia.

➢ Giovedì 24, Sacro Cuore, ore 21.00: Incontro formativo per gli animatori

del Gr.Est.

Parrocchie S.Cuore S.Antonio Mogliano

Parr. Sacro Cuore: Tel.: 041.3097009 - [email protected] Parr. Sant’Antonio: Tel.: 041.3097009 - [email protected]

SACRO CUORE SANT'ANTONIO

SABATO 19 18.30: + Pastrello Vincenzo. 18.30: + Annalisa; + Alessandra;

+ Ofelia.

DOMENICA 20 Pentecoste

8.30: S. Messa per la Comunità.

11.30: + Marcon Severino; +Pistollato Pasquale; + Marcon Tarcisio e Armanda. Battesimi Comunitari

25° matrimonio di Gatti Luca e Deborah Conte

10.30: + Liliana e Pierluigi; + Albina.

Battesimo Lisa Vian

LUNEDÌ 21 B. V. Maria Madre della Chiesa

Non c’è la S. Messa

11.00: S. Messa. + Ronchese Dante.

18.00: Santo Rosario. 18.30: Non c’è la S. Messa 20.30: Preghiera guidata.

MARTEDÌ 22 18.00: Santo Rosario.

Nel Duomo di S. Maria Assunta, ore 19.00: S. Messa concelebrata.

MERCOLEDÌ 23 18.30: S. Rosario e S. Messa

+ nonno Sandro. c/o Ronchin Rino (via Fossati, 3)

Non c’è la S. Messa 18.00: Santo Rosario.

GIOVEDÌ 24 Non c’è la S. Messa In chiesetta di Villa Benetton

18.00: Santo Rosario. 18.30: + Giacomina, Giuseppe.

VENERDÌ 25 18.30: S. Rosario e S. Messa

c/o Patrizio (via Costantin) Non c’è la S. Messa

18.00: Santo Rosario.

SABATO 26 S. Filippo Neri

18.30: + Adina, + def. Fam. Donà. 18.30: + Vittoria.

DOMENICA 27 Santissima Trinità

8.30: + Aldo, Edda, Brigida, Mi-chele, Francesco, Giuseppe.

11.30: + Rino P. Uberto, Rena Euge-nio e Maria.

10.30: S. Messa per la Comunità.

Prossimi lavori per le due parrocchie

Sacro Cuore: installazione di 4 nuove Icone in chiesa per i 50 anni della parrocchia;

installazione di alberi lungo il lato sinistro della chiesa per creare delle zone d’ombre

per i nostri ragazzi; sistemazione recinzione oratorio/canonica per evitare che i ragazzi

scavalchino con il rischio di farsi male; tettoia sul lato oratorio per creare una zone

usufruibile d’estate; dipintura dell’oratorio/canonica.

Sant’Antonio: installazione sbarra a tempo lungo la strada sterrata che va in canonica

per motivi di sicurezza soprattutto notturna.


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