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FOGLIO DI INFORMAZIONE 85 - parrocchiemogliano.it · Filosofia Contemporanea. Allargare la ragione....

Date post: 18-Feb-2019
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FOGLIO DI INFORMAZIONE INTERPARROCCHIALE PARROCCHIE DI MOGLIANO VENETO Collaborazione Pastorale di: Cuore Immacolato di Maria, Sacro Cuore, S. Antonio, S.Carlo, S. Elena Imperatrice, S. Marco, S. Maria Assunta, SS. Teonisto e Comp. Martiri Il tuo messaggio, Gesù, è una buona notizia donata a tutti quelli che attendono un segno da parte di Dio, il compimento delle promesse affidate ai profeti. Sì, con te, nella tua persona, Dio si rende presente, Dio agisce nel bel mezzo della nostra storia per cambiare la vita degli uomini e regalare loro un’esistenza che reca il profumo buono della pace, della compassione, della fraternità, della gioia. La tua parola, Gesù, i tuoi gesti portano con sé la novità di Dio: di un Dio che non si stanca degli uomini, nonostante le loro infedeltà e continua ad offrire misericordia, di un Dio che lotta contro tutto ciò che rovina ed umilia le sue creature e per questo guarisce e consola, libera dalla schiavitù del male e dal gorgo oscuro della morte. Ma tu non vuoi fare tutto da solo, tu fai appello alla nostra libertà: se non siamo disposti a convertirci, a cambiare il cuore e la mente, seguendo i tuoi insegnamenti, la nostra vita rimane impenetrabile, un autentico muro di gomma su cui non può agire la forza tranquilla del tuo amore, la benefica azione della tua grazia. Roberto Laurita Minuscolo è il Dio del successo -seconda parte- Continuando la sua critica sistematica all’idolatria, in questo capitolo Isaia ci dice qualcosa di nuovo e di decisivo. «Essi dicono ai profeti: "Non fateci profezie sincere, diteci invece cose piacevoli: profetateci illusioni!”». Questi falsi "profeti di illusioni”, i profeti ruffiani, sono popolari in tutti i tempi, ma diventano moltitudini durante le crisi morali, quando l’offerta di falsa profezia risponde perfettamente alla domanda dei capi del popolo. I potenti («Essi») chiedono illusioni, e i falsi profeti producono e vendono soltanto illusioni. La parola ruffiana è tra le più comuni sotto il sole. Tutti la conosciamo, tanti la usiamo. È, infatti, molto più facile allineare i nostri sentimenti con quelli dei nostri colleghi, amici, capi, dicendo loro solo le parole che vogliono sentirsi dire, giustificando le loro prassi. Molto più difficile è invece dire parole scomode perché vere. È impossibile salvarsi se siamo circondati soltanto da amici e colleghi ruffiani, ed è un tesoro immenso trovare un amico costosamente onesto con noi, anche quando ci fa male e ci ferisce. Se però a usare parole ruffiane sono i profeti, le conseguenze sono molto più gravi. Si compie una delle perversioni etiche più pericolose sotto il sole, che è alla base di molte malattie comunitarie e sociali. E YHWH torna a essere il vitello d’oro. La profezia ruffiana è la radice di molte trasformazioni idolatriche. Invece di continuare ad annunciare un Dio diverso da noi, più alto e non manipolabile, questi falsi profeti rimpiccioliscono la verità per farla coincidere con la nostra falsità che diventa anche la loro. Invece di servirci indicandoci il "non ancora", schiacciano la realtà su quello che c’è "già" e/o che vogliamo sia. Nel mondo e nelle religioni ci sono stati e ci sono molti profeti, ma soprattutto ci sono innumerevoli legioni di questo tipo di falsi profeti, che raccolgono sempre un grande successo perché il successo è il solo loro obiettivo. E così succede troppo spesso che il "dio" che ci viene presentato è soltanto un idolo confezionato per soddisfare i gusti dei consumatori nel mercato religioso. E succede anche che molto, troppo ateismo, invece di essere la posizione di chi nega Dio dopo averlo conosciuto, sia soltanto la scoperta e poi il rifiuto della stupidità degli idoli prodotti da falsi profeti. Per sperare di incontrare o rincontrare Dio, almeno quello biblico, dobbiamo semplicemente metterci a fianco di Isaia, smascherare con lui i falsi profeti ruffiani dentro e attorno a noi. Poi cacciarli dal tempio, e infine sperare che "in quel giorno" la salvezza di tutti possa includere anche loro. Da L. Bruni, In ascolto della vita, Avvenire 1 ottobre 2016. Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nazaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa: «Terra di Zàbulon e terra di Nèftali, sulla via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti! Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta». Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino». Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. (...) Il Battista è appena stato arrestato, un'ombra minacciosa cala su tutto il suo movimento. Ma questo, anziché rendere prudente Gesù, aumenta l'urgenza del suo ministero, lo fa uscire allo scoperto, ora tocca a lui. Abbandona famiglia, casa, lavoro, lascia Nazaret per Cafarnao, non porta niente con sé, solo una parola: convertitevi perché il regno dei cieli è vicino. È l'annuncio generativo del Vangelo. Convertitevi è l'invito a rivoluzionare la vita: cambiate visione delle cose e di Dio, cambiate direzione, la strada che vi hanno fatto imboccare porta tristezza e buio. Gesù intende offrire lungo tutto il Vangelo una via che conduca al cuore caldo della vita, sotto un cielo più azzurro, un sole più luminoso, e la mostrerà realizzata nella sua vita, una vita buona bella e beata. Ed ecco il perché della conversione: il regno si è fatto vicino. Che cos'è il regno dei cieli, o di Dio? «Il regno di Dio verrà con il fiorire della vita in tutte le sue forme» (Giovanni Vannucci). Il regno è la storia, la terra come Dio la sogna. Gesù annuncia: è possibile vivere meglio, per tutti, e io ne conosco la via; è possibile la felicità. Nel discorso sul monte dirà: Dio procura gioia a chi produce amore. È il senso delle Beatitudini, Vangelo del Vangelo. Questo regno si è fatto vicino. È come se Gesù dicesse: è possibile una vita buona, bella e gioiosa; anzi, è vicina. Dio è venuto, è qui, vicinissimo a te, come una forza potente e benefica, come un lievito, un seme, un fermento. Che nulla arresterà. E subito Gesù convoca persone a condividere la sua strada: vi farò pescatori di uomini. Ascolta, Qualcuno ha una cosa bellissima da dirti, così bella che appare incredibile, così affascinante che i pescatori ne sono sedotti, abbandonano tutto, come chi trova un tesoro. La notizia bellissima è questa: la felicità è possibile e vicina. E il Vangelo ne possiede la chiave. E la chiave è questa: la nostra tristezza infinita si cura soltanto con un infinito amore (Evangelii gaudium). Il Vangelo ne possiede il segreto, la sua parola risponde alle necessità più profonde delle persone. Quando è narrato adeguatamente e con bellezza, il Vangelo offre risposte ai bisogni più profondi e mette a disposizione un tesoro di vita e di forza, che non inganna, che non delude. La conclusione del brano è una sintesi affascinante della vita di Gesù. Camminava e annunciava la buona novella, camminava e guariva la vita. Gesù cammina verso di noi, gente delle strade, cammina di volto in volto e mostra con ogni suo gesto che Dio è qui, con amore, il solo capace di guarire il cuore. Questo sarà anche il mio annuncio: Dio è con te, con amore. E guarirà la tua vita. ( di Ermes Ronchi ) nr. 85 Domenica 22 gennaio 2017 (Matteo 4, 12-23) DOMENICA III DEL TEMPO ORDINARIO Anno A
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FOGLIO DI INFORMAZIONE INTERPARROCCHIALE PARROCCHIE DI MOGLIANO VENETO

Collaborazione Pastorale di: Cuore Immacolato di Maria, Sacro Cuore, S. Antonio, S.Carlo, S. Elena Imperatrice, S. Marco, S. Maria Assunta, SS. Teonisto e Comp. Martiri

Il tuo messaggio, Gesù, è una buona notizia donata a tutti quelli che attendono un segno da parte di Dio, il compimento delle promesse affidate ai profeti. Sì, con te, nella tua persona, Dio si rende presente, Dio agisce nel bel mezzo della nostra storia per cambiare la vita degli uomini e regalare loro un’esistenza che reca il profumo buono della pace, della compassione, della fraternità, della gioia. La tua parola, Gesù, i tuoi gesti portano con sé la novità di Dio: di un Dio che non si stanca degli uomini, nonostante le loro infedeltà e continua ad offrire misericordia, di un Dio che lotta contro tutto ciò che rovina ed umilia le sue creature e per questo guarisce e consola, libera dalla schiavitù del male e dal gorgo oscuro della morte. Ma tu non vuoi fare tutto da solo, tu fai appello alla nostra libertà: se non siamo disposti a convertirci, a cambiare il cuore e la mente, seguendo i tuoi insegnamenti, la nostra vita rimane impenetrabile, un autentico muro di gomma su cui non può agire la forza tranquilla del tuo amore, la benefica azione della tua grazia. Roberto Laurita

Minuscolo è il Dio del successo -seconda parte- Continuando la sua critica sistematica all’idolatria, in questo capitolo Isaia ci dice qualcosa di nuovo e di decisivo. «Essi dicono ai profeti: "Non fateci profezie sincere, diteci invece cose piacevoli: profetateci illusioni!”». Questi falsi "profeti di illusioni”, i profeti ruffiani, sono popolari in tutti i tempi, ma diventano moltitudini durante le crisi morali, quando l’offerta di falsa profezia risponde perfettamente alla domanda dei capi del popolo. I potenti («Essi») chiedono illusioni, e i falsi profeti producono e vendono soltanto illusioni. La parola ruffiana è tra le più comuni sotto il sole. Tutti la conosciamo, tanti la usiamo. È, infatti, molto più facile allineare i nostri sentimenti con quelli dei nostri colleghi, amici, capi, dicendo loro solo le parole che vogliono sentirsi dire, giustificando le loro prassi. Molto più difficile è invece dire parole scomode perché vere. È impossibile salvarsi se siamo circondati soltanto da amici e colleghi ruffiani, ed è un tesoro immenso trovare un amico costosamente onesto con noi, anche quando ci fa male e ci ferisce. Se però a usare parole ruffiane sono i profeti, le conseguenze sono molto più gravi. Si compie una delle perversioni etiche più pericolose sotto il sole, che è alla base di molte malattie comunitarie e sociali. E YHWH torna a essere il vitello d’oro. La profezia ruffiana è la radice di molte trasformazioni idolatriche. Invece di continuare ad annunciare un Dio diverso da noi, più alto e non manipolabile, questi falsi profeti rimpiccioliscono la verità per farla coincidere con la nostra falsità che diventa anche la loro. Invece di servirci indicandoci il "non ancora", schiacciano la realtà su quello che c’è "già" e/o che vogliamo sia. Nel mondo e nelle religioni ci sono stati e ci sono molti profeti, ma soprattutto ci sono innumerevoli legioni di questo tipo di falsi profeti, che raccolgono sempre un grande successo perché il successo è il solo loro obiettivo. E così succede troppo spesso che il "dio" che ci viene presentato è soltanto un idolo confezionato per soddisfare i gusti dei consumatori nel mercato religioso. E succede anche che molto, troppo ateismo, invece di essere la posizione di chi nega Dio dopo averlo conosciuto, sia soltanto la scoperta e poi il rifiuto della stupidità degli idoli prodotti da falsi profeti. Per sperare di incontrare o rincontrare Dio, almeno quello biblico, dobbiamo semplicemente metterci a fianco di Isaia, smascherare con lui i falsi profeti ruffiani dentro e attorno a noi. Poi cacciarli dal tempio, e infine sperare che "in quel giorno" la salvezza di tutti possa includere anche loro. Da L. Bruni, In ascolto della vita, Avvenire 1 ottobre 2016.

Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nazaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa: «Terra di Zàbulon e terra di Nèftali, sulla via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti! Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta». Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino». Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. (...)

Il Battista è appena stato arrestato, un'ombra minacciosa cala su tutto il suo movimento. Ma questo, anziché rendere prudente Gesù, aumenta l'urgenza del suo ministero, lo fa uscire allo scoperto, ora tocca a lui. Abbandona famiglia, casa, lavoro, lascia Nazaret per Cafarnao, non porta niente con sé, solo una parola: convertitevi perché il regno dei cieli è vicino. È l'annuncio generativo del Vangelo. Convertitevi è l'invito a rivoluzionare la vita: cambiate visione delle cose e di Dio, cambiate direzione, la strada che vi hanno fatto imboccare porta tristezza e buio. Gesù intende offrire lungo tutto il Vangelo una via che conduca al cuore caldo della vita, sotto un cielo più azzurro, un sole più luminoso, e la mostrerà realizzata nella sua vita, una vita buona bella e beata. Ed ecco il perché della conversione: il regno si è fatto vicino. Che cos'è il regno dei cieli, o di Dio? «Il regno di Dio verrà con il fiorire della vita in tutte le sue forme» (Giovanni Vannucci). Il regno è la storia, la terra come Dio la sogna. Gesù annuncia: è possibile vivere meglio, per tutti, e io ne conosco la via; è possibile la felicità. Nel discorso sul monte dirà: Dio procura gioia a chi produce amore. È il senso delle Beatitudini, Vangelo del Vangelo. Questo regno si è fatto vicino. È come se Gesù dicesse: è possibile una vita buona, bella e gioiosa; anzi, è vicina. Dio è venuto, è qui,

vicinissimo a te, come una forza potente e benefica, come un lievito, un seme, un fermento. Che nulla arresterà. E subito Gesù convoca persone a condividere la sua strada: vi farò pescatori di uomini. Ascolta, Qualcuno ha una cosa bellissima da dirti, così bella che appare incredibile, così affascinante che i pescatori ne sono sedotti, abbandonano tutto, come chi trova un tesoro. La notizia bellissima è questa: la felicità è possibile e vicina. E il Vangelo ne possiede la chiave. E la chiave è questa: la nostra tristezza infinita si cura soltanto con un infinito amore (Evangelii gaudium). Il Vangelo ne possiede il segreto, la sua parola risponde alle necessità più profonde delle persone. Quando è narrato adeguatamente e con bellezza, il Vangelo offre risposte ai bisogni più profondi e mette a disposizione un tesoro di vita e di forza, che non inganna, che non delude. La conclusione del brano è una sintesi affascinante della vita di Gesù. Camminava e annunciava la buona novella, camminava e guariva la vita. Gesù cammina verso di noi, gente delle strade, cammina di volto in volto e mostra con ogni suo gesto che Dio è qui, con amore, il solo capace di guarire il cuore. Questo sarà anche il mio annuncio: Dio è con te, con amore. E guarirà la tua vita.

( di Ermes Ronchi )

nr. 85 Domenica 22 gennaio 2017

(Matteo 4, 12-23)

DOMENICA III DEL TEMPO ORDINARIO

Anno A

Domenica 22 S.Messa ore 10 Ivo Peruzzo; Antonio e Livia Riva. Giovedì 26 S.Messa ore 18,30 Andrea; Carla e Renata. Sabato 28 S.Messa ore 19 Maria; Giuseppe Innocentini (III mese); don Angelo Faliva. Domenica 29 S.Messa ore 10 per il popolo.

Domenica 22 Is 8,23b - 9,3; Sal 26; 1Cor 1,10-13.17; Mt 4,12-23. Lunedì 23 Eb 9,15.24-28; Mc 3,22-30. Martedì 24 S.Francesco di Sales Eb 10,1-10; Mc 3,31-35.

Domenica 22 S.Messe ore 9 Angela ed Enrico; ore 11 Mario e Gabriele Bonotto; Alfredo Benozzi; ore 19 per il popolo. Lunedì 23 S.Messa ore 8,30 Dalmanzio Pivetta. Martedì 24 S.Messe ore 8,30 Antonio Pagotto; ore 19 Ferruccio Maguolo; Leda Galletto. Mercoledì 25 S.Messa ore 8,30 Speranza e Ferruccio Zago. Giovedì 26 S.Messa ore 8,30 Mario Fellet; Ugo Ugo; Demetrio; Pietro Vallongo. Venerdì 27 S.Messa ore 8,30 per il popolo. Sabato 28 S.Messa ore 19 Elio e Ledda Vian; Gilberto Slongo (II ann). Domenica 29 S.Messe ore 9 Giovanni Battista e Demetria; Pietro e Giuseppe Tronchin e Roma Donà; ore 11 Gianfranco, Teresa e Maria; ore 19 Sandro; Giordano Maggiolo; Orfeo Favaro.

presso Centro Pastorale orario 11 - 13

dal lunedì al venerdì Tel. 041 5900375

Cellulare 334 2590290 Fax 041 4566339

E-mail: [email protected]

SABATO: 9-11 in canonica di Zerman 9-11,30 chiesa San Marco

16-18 duomo S. Maria Assunta DOMENICA (prima delle messe)

a S. Maria Assunta 8,30-9 e 10,30-11

Lunedì ore 18,00 a S. Carlo ore 21,00 a S. Maria Assunta

(in abbazia)

Giovedì ore 18,00 a S. Marco Venerdì ore 18,00 a S. Carlo

LITURGIA delle ORE: II Settimana Mercoledì 25 Conversione di S.Paolo At 22,3-16 opp. At 9,1-22; Mc 16,15-18. Giovedì 26 Ss. Timoteo e Tito 2Tm 1,1-8 o Tt 1,1-5; Lc 10,1-9. Venerdì 27 Eb 10,32-39; Mc 4,26-34. Sabato 28 S.Tommaso D’Aquino Eb 11,1-2.8-19; Mc 4,35-41.

Tutti i sabati don Samuele è presente a:

San Marco ore 9,30-11,30 Santa Maria Assunta ore 16-18

in chiesa o in canonica.

dal lunedì al venerdì (LODI) ore 8,00 a S. Maria Assunta

sabato ore 8,30 S.Marco

1° Lunedì del mese: 18,30 - 19,30 a San Carlo 2° Lunedì del mese: 20,30-21,30 a S.Antonio Tutti i giovedì: 18,30 - 22,00

a S. Maria Assunta, in abbazia Tutti i sabati: ore 8,30 - 11,30 a S. Marco, in chiesa

Ore 21 chiesa S.Maria Assunta, Preghiera semplice: preghiera, silenzio e musica.

VEN 27

Ore 20,30 centro pastorale, II incontro del II corso teologico vicariale: Filosofia Contemporanea. Allargare la ragione. L’uomo

contemporaneo e la conoscenza come avvenimento. Relatore: prof. Samuele Busetto.

MER 25

Ore 20,45 riunione del Consiglio di Collaborazione allargato alle equipes.

MAR 24

Ore 16 chiesa S.Maria Assunta, concerto gospel del coro Getsemani di Treviso.

DOM

22

Caritas Tarvisina, Migrantes, Centro Missionario Diocesano e Vita del Popolo organizzano a Treviso, Cinema teatro Aurora, Bilanci di Pace. Syria peace is

possible. Secondo incontro martedì 17 ore 20,30, Al loro fianco, un’esperienza di servizio in Giordania.

Dal 10 al 17 maggio: Leggere il Vangelo nella terra di Gesù, le parrocchie di Mogliano in Terra Santa. Info e iscrizioni

Segreteria delle parrocchie, centro pastorale.

Con il mercatino di Natale a S.Marco sono stati raccolti e destinati alle necessità della parrocchia 1300 euro.

Grazie alle organizzatrici e a chi ha contribuito.

Elenco dei membri del nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale

Don Samuele, don Elio, don Hernan, Addabbo Vito, Bianchi Linda, Boschiero Roberto, Dabalà Leda, Gatto Fabio, Lizzini Carlo, Longo Luciana, Patron

Alessandra, Pozzobon Maria Teresa, Rizzato Roberto, Tonon Susanna, Vecchiato Violetta, Zappia Serafina.

Elenco dei membri del nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale

Don Samuele, don Elio, don Marco, suor Graziella, Bellio Lorenza, Bellio Patrizia, Castagnoli Silvia,

Chinellato Gianni, Chinellato Matteo, Dal Ben Martina, Giordano Annalisa,

Maragno Andrea, Migliaccio Paolo, Milone Umberto, Novello Raffaella, Querini Fabio, Querini Marco, Toffoletto Silvia, Tuono Mauro, Valente Matteo,

Vian Mauro.

Ore 20,45 chiesa S.Maria Assunta, incontro per i genitori dei ragazzi di terza media in previsione del campo scuola ad Assisi.

MER

25Ore 21 riunione del Coordinamento Caritas della Collaborazione.

GIO

26

Azione Cattolica organizza a Treviso, Auditorium S.Pio X, Tra gli Altri, Due sere per giovani. Venerdì 27 ore 20,30 I incontro: “Vi ho dato l’esempio”.

Giovani laici per una chiesa in uscita.

Dall’1 al 10 settembre il Gruppo Biblico del Collegio Astori organizza: viaggio in Terra Santa sulle orme di Giosuè. Info e prenotazioni: 041 59 87 327.

La S.Messa delle ore 11 in occasione della festa di S.Giovanni Bosco vedrà la presenza dei sacerdoti salesiani e sarà presieduta da

don Filippo Gorghetto.

DOM

29


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