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Giovedì 4 marzo 2010 - ciatreviso.it · Il primo si terrà giovedì alle 20.30 alla scuola...

Date post: 17-Feb-2019
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Rassegna Stampa Giovedì 4 marzo 2010 TREVISO
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Rassegna Stampa

Giovedì 4 marzo 2010

TREVISO

Giovedì 4 marzo, pag. 17

VEDELAGO

Vertice dei suinicoltori veneti:l’innovazione è tappa obbligata

VEDELAGO - (G.V.) Oggi, alle 19.30 al ristorante Antica Postumia, aggiornamento tecnico

scientifico per i 400 soci dell’Associazione Suinicoltori veneti. L’incontro è curato da Dipartimento

di prevenzione animale e Bayer Health Care Animal Haelth. «Da sempre siamo attenti al settore -

spiega il presidente Luigi Durighel – che ha già dovuto affrontare la crisi economica al mancato

riconoscimento della Dop “Gran Suino padano” dall’Europa. Grazie all’assessore Donazzan e ai

veterinari siamo riusciti a ottenere uniformità dei comportamenti in Veneto». Nell’incontro si

parlerà di innovazione nella riproduzione suina, con Lucio Nisoli, accreditamento delle Aziende

Suinicole, e di altri temi vitali per gli allevatori di maiali.

Giovedì 4 marzo, pag. 27

Gli effetti dei fitofarmaci: oggi i datiSaranno illustrati stasera a Rua con la collaborazione di Comune, Usl e Legambiente

PIEVE DI SOLIGO – (la.re.) Respiriamo antiparassitari e beviamo vini contaminati da pesticidi:

questo risulta dalle indagini di Legambiente e del Consorzio Servizi per l’Agricoltura. Un problema

diffuso in tutta Europa che nella patria del Prosecco non può essere ignorato. Servono regole

condivise e uguali per tutti: un regolamento intercomunale di polizia rurale sull’uso degli

agrofarmaci, da estendere a tutta la Docg. È l’obiettivo che si sono posto i sindaci di sette Comuni:

Pieve, Farra di Soligo, Sernaglia della Battaglia, Moriago della Battaglia, Vidor, San Pietro di

Feletto e Refrontolo. «Usciamo dalla logica di campanile - commenta il sindaco di Pieve, Fabio

Sforza – per affrontare un tema che non tocca uno o due comuni ma tutta l’area». Un regolamento

per tutelare la salute dei cittadini, del territorio e degli stessi agricoltori, tra le prime vittime

dell’abuso di prodotti chimici. «Forse siamo in ritardo - ammette il sindaco di Vidor, Marino Fuson

- Avevo avanzato una proposta simile sette anni fa ma era caduta nel vuoto. Ora i tempi sono

maturi». Il documento è ancora una bozza e per metterlo a punto i sette sindaci alleati e

Legambiente hanno organizzato, con la collaborazione della Regione e il contributo del Bim Piave,

tre seminari di approfondimento aperti ad operatori agricoli e cittadinanza. Il primo si terrà giovedì

alle 20.30 alla scuola primaria di Rua: saranno illustrati i dati dell’Ulss sugli effetti dei fitofarmaci

sulla salute umana. «Non si nasconde il problema – apprezza Nicola Tonin di Legambiente Valle del

Soligo – ma lo si affronta in condivisione coi cittadini».

Il sindaco Fabio Sforza: «Un problema di tutta l’area»

Giovedì 4 marzo, pag. 37

SFUMA LA CANDIDATURA

Non sarà ospitato a Trevisoil festival dell’enoturismo

(m.mir.) Non sarà Treviso, come preventivato, ad ospitare la seconda edizione del Festival

dell'enoturismo, che nella prima edizione si è tenuto a Vicenza. Infatti sarà ancora la città berica ad

ospitare il salone nazionale dedicato al turismo del vino che si terrà nel prossimo autunno in Fiera.

«Visto il successo e le richieste degli stessi espositori - afferma Dino Secco, vicepresidente della

Provincia di Vicenza - si è pensato di mantenere la sede alla Fiera di Vicenza e questo grazie anche

alla disponibilità della Provincia di Treviso dove nel corso di quest'anno sarà invece organizzato un

seminario per l'accoglienza enoturistica in azienda».

Giovedì 4 marzo, pag. 23

GODEGA L’episodio l’altra sera sulla Pontebbana. Chiamati i carabinieri

Rincorrono il ladro: presoI vivaisti bloccano il malvivente che aveva già caricato le piante sull’auto

Erica Bet

Lo sorprendono mentre si carica in auto le piante rubate. Chiamano i carabinieri e scatta la

denuncia. «D’ora in poi tutti quelli che sorprenderemo a rubare le nostre piante verranno

denunciati» spiega Gabriella Zanette del vivaio F.lli Nervo. Il fatto è accaduto martedì sera. Sono

circa le 21.30 la famiglia è a cena, abita sopra il negozio. La figlia scende per prendere delle

bevande e si accorge del movimento all’esterno del negozio. Si insospettisce, non si tratterebbe del

primo furto per il vivaio, e va verso la porta del negozio. Qui trova l’uomo, straniero sulla

cinquantina, che armeggia vicino alle piante e chiede se il negozio sia ancora aperto. Una

spiegazione che non convince la ragazza che chiama rinforzi. È allora che si accorgono che l’uomo

aveva parcheggiato l’auto nel piazzale della chiesa, a pochi metri dal negozio, e stava caricando

decine di vasi di iberis. I titolari lo rincorrono e riescono a fermarlo, nella fuga all’uomo cadono le

chiavi dell’auto che finiscono nelle mani dei titolari del vivaio. Nel frattempo è già partita la

telefonata ai carabinieri: sul posto arriva una pattuglia da Conegliano. Le piante vengono restituite

ai proprietari e l’uomo accompagnato in caserma. Non si tratta di un caso isolato, il vivaio è alle

porte del centro di Godega e si affaccia lungo la Pontebbana. Al momento sono in corso dei lavori,

forse contavano anche su questo per mettere a segno il loro raid. «Nelle settimane scorse - continua

la signora Zanette - sono sparite in un colpo 300 piante, in un’altra occasione 40».

Ladri accorti, in alcuni casi anche della zona, che scelgono piante di valore e fanno sparire i vasi

che, con il loro contenuto, valgono 15euro. «Al mattino mi accorgevo del cancello del retro aperto o

socchiuso – continua la signora – e le piante sparite senza che ce ne fossimo accorti». Per fermare i

ladri non è escluso che venga innalzata una recinzione: «Stiamo valutando se mettere una rete

attorno al vivaio. Di certo c’è che tutti quelli che fermeremo d’ora in poi verranno denunciati ai

carabinieri».

Giovedì 4 marzo, pag. 27

Giovedì 4 marzo, pag. 13

Giovedì 4 marzo, pag. 15

Giovedì 4 marzo, pag. 18

Giovedì 4 marzo, pag. 3

Giovedì 4 marzo, pag. 12 edizione di VENEZIA

Ogm, gli agricoltoribocciano l’Europa

Paola Vescovi

No alle coltivazioni Ogm nel suolo veneto. Coldiretti e Cia, le due principali categorie che

rappresentano il settore dell'agricoltura, non fanno marcia indietro sulle proprie posizioni,

nonostante il via libera dei giorni scorsi della Commissione europea agli Ogm in Europa.

Ne deve passare di acqua sotto i ponti, insomma, perchè nei nostri terreni si coltivi la patata

transgenica Amflora ad uso industriale. Gli agricoltori difendono a spada tratta le coltivazioni

tradizionali appellandosi al principio di precauzione: «In questo momento gli studi non sono in

grado di dire se le coltivazioni Ogm facciano bene o male, pertanto è il caso di andarci cauti -

afferma Luca Saba, segretario provinciale di Coldiretti - Senza contare che la coltivazione di

prodotti seriali, cioè sostanzialmente tutti uguali, andrebbe a penalizzare la diversità delle

coltivazioni naturali, la loro tipicità che è un valore aggiunto. Non mi risulta, poi, che in quei paesi

dove gli Ogm si coltivano, ci sia stato un boom. Anche questo deve farci riflettere».

Sul principio di precauzione si basano anche le considerazioni di Mario Quaresimin, segretario

provinciale della Cia, che dice no ai prodotti transgenici: «A mio avviso non servono - spiega -

Siamo per la valorizzazione delle peculiarità dell'agricoltura e del nostro territorio. Vanno

salvaguardate le nostre diversità, ma crediamo in modo laico che vada tuttavia approfondita la

sperimentazione da parte dell'università e dei centri di ricerca, sarebbe sbagliato pensare il

contrario».

Il dibattito è dunque destinato a riprendere dopo la sentenza della Commissione europea, anche in

Veneto, regione a forte vocazione agricola. Al momento, però, dal ministro (veneto) alle politiche

agricole Luca Zaia e dalle associazioni di categoria è tracciata una linea. Salvo decidere di dare la

parola ai cittadini con una consultazione popolare. «Mi pare giusto, in fondo si tratta di un tema che

tocca la vita di tutti noi», afferma Saba. Gli fa eco Quaresimin: «A parità di informazione e

conoscenza sono d'accordo con l'idea di referendum - aggiunge - Ma è fondamentale che il cittadino

prima acquisisca tutte le informazioni necessarie, altrimenti anche questo strumento diventa pura

improvvisazione».

Giovedì 4 marzo, pag. 12 edizione di VENEZIA

CONSORZIO BONIFICA Il neoeletto presidente padovano assicura: «La sede resterà qui»

Prevedello ora tende la mano ai "veneziani"

Lo dice con una battuta: «Sarò pure padovano, ma ho madre e moglie veneziane». Ernestino

Prevedello, neo eletto alla presidenza del Consorzio Acque Risorgive, replica così ai detrattori (in

primis il consigliere dimissionario Moreno Bernardi) della sua candidatura che avrebbero preferito

un presidente di area veneziana per l'ente che riunisce gli ex Consorzi Dese Sile e Sinistra Medio

Brenta.

Poi precisa il concetto: «Non sono nato ieri e non sono arrivato fin qui per un incidente; ho lavorato

a lungo nel Consorzio Medio Brenta, ho presieduto la Coldiretti di Padova, conduco una azienda -

afferma - In ogni caso a questo punto mi preme riportare un clima sereno per lavorare sulle tante

cose da fare dentro un Consorzio così impegnativo».

Al primo posto, adesso come adesso, c'è tutta la questione amministrativa con gli uffici e il

personale delle due precedenti strutture da unificare. E la sede? «Di sicuro non sarà Padova -

chiarisce - ci vorrà almeno un mesetto per decidere, ma si tratterà di Chirignago dove attualmente

c'è la sede amministrativa o al massimo di Mirano». Quanto alle cose da fare, Prevedello auspica

che via sia la «massima collaborazione» per gestire emergenze e priorità, sia dentro che fuori del

Consorzio.

Ma gli equilibri - con un cda tutto veneziano, una conduzione targata in toto Coldiretti e

l'estromissione della Cia da qualsiasi carica - non sono semplicissimi: «Avrei preferito andassero

diversamente le cose - conclude - ma così non è stato, ora spero si possa trovare un punto d'intesa».

Ma il boccone, per la seconda categoria eletta, è amaro: «Ho espresso contrarietà rispetto a questa

gestione monocolore dopo anni di gestione unitaria - dice Mario Quaresimin, segretario provinciale

Cia - per 15 anni abbiamo lavorato fianco a fianco, oggi di punto in bianco Coldiretti ha fatto una

scelta del genere con i voti della Lega. Siamo stati estromessi da un Consorzio che copre un'area

vastissima e tocca problematiche molto grossse; il nostro sarà un atteggiamento attento e preciso e ,

se necessario, faremo una opposizione ferma e risoluta». (P.Ves.)

Giovedì 4 marzo, pag. 11 edizione di BELLUNO

SOVRAMONTE

Rabbia Morte due nuove volpi

Sale il numero di casi di rabbia silvestre nel Feltrino. Nel Comune di Sovramonte altre due volpi

sono risultate positive alla malattia, entrambe rinvenute lunedì, la prima in località Ponte Serra e la

seconda a Zorzoi. Prosegue intanto l’attività vaccinale sui gatti, che rimane raccomandata per tutti

gli animali di proprietà ed effettuata al costo di 5 euro, laddove sia stata emanata apposita ordinanza

sindacale a seguito di focolaio. A tale scopo verranno effettuate sedute vaccinali nei Comuni

coinvolti dall’epidemia, mentre a Feltre è possibile accedere su prenotazione all’ambulatorio

veterinario di via Borgo Ruga (0439/883063-883064). I Servizi Veterinari dell’Ulss 2 hanno inoltre

stilato un programma di incontri con la popolazione, che si terranno in tutti i Comuni del territorio a

partire dalla prossima settimana. Relatore il dottor Pier Angelo Sponga, responsabile del Servizio

Sanità Animale dell’Ulss 2.

Giovedì 4 marzo, pag. 38


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