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Rassegna Stampa Giovedì 10 marzo 2011 TREVISO
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Rassegna Stampa

Giovedì 10 marzo 2011

TREVISO

Giovedì 10 marzo, pag. 9

Un anno di acquisti guidati con Treviso Mercati e il

Gazzettino

TREVISO - «Per molti consumatori è diventato una specie di bussola: entrano dal fruttivendolo col

giornale in mano e indicano il prodotto della settimana. Per noi è una grande soddisfazione».

Roberto Loschi, presidente di Treviso Mercati spa, giudica molto positivamente un anno di

«Acquistare Informati», l'inserto realizzato in collaborazione con Il Gazzettino per mettere in

mostra ma migliore frutta e verdura della stagione. In dodici mesi sono state realizzate più di 50

schede di approfondimento e recensiti oltre 500 prodotti e tante curiosità su frutta e verdura. Il

progetto vuole accrescere la consapevolezza sui prodotti alimentari ortofrutticoli attraverso due

strumenti informativi: uno immediato, una pagella con voti da 1 a 10 e commenti esplicativi; e uno

più approfondito, ovvero una scheda che racconta il prodotto della settimana. Scheda e pagella

vengono pubblicate ogni venerdì su doppia pagina del Gazzettino di Treviso e del sito internet

dedicato al progetto www.acquistareinformati.it. Il progetto viene finanziato per mezzo delle quote

versate dagli enti partecipanti (Treviso Mercati, Coldiretti, Unascom, Comot, Opo Veneto, Apo VF,

Capo, Cia) e dagli Enti Patrocinatori (Provincia di Treviso, Comune di Treviso, Camera di

Commercio, Azienda Ulss 9 di Treviso, Parco del Sile, Confagricoltura, Gruppo Alimentare

Trevigiano, Gruppo Ristoratori Marca Trevigiana, Il Gazzettino).

«La recente partecipazione a Fruitlogistica - osserva Loschi - ci ha permesso di estendere la

visibilità del progetto anche presso molti operatori del settore presenti a Berlino: il loro entusiasmo

e interesse per Acquistare Informati rafforza la nostra consapevolezza della bontà del progetto».

Paolo Calia

Giovedì 10 marzo, pag. 22

VALDOBBIADENE I battenti della fiera si aprono sabato. Oltre 130 gli espositori

"San Gregorio": attesi 40mila visitatori

L’Antica Fiera di San Gregorio dal 12 al 14 marzo richiamerà oltre 40mila visitatori.

«Valdobbiadene non produce solo ottimo Prosecco, ma anche benessere e socialità». Questa la

filosofia dell'edizione 2011 presetata ieri a Treviso dal sindaco Zambon, dall'assessore

all'agricoltura Giorgio Davì e dagli assessori della Provincia Prosdocimo (agricoltura) e Noal

(attività produttive). Una fiera che si è trasformata e rinnovata nei 700 anni e che ha la caratteristica

di non svolgersi in ambiente chiuso, ma nelle piazze e strade coinvolgendo l'intero paese. Numerosi

gli appuntamenti. «Fiera che diventa, in un momento di crisi, sempre più incontro e condivisione

della comunità» come ha spiegato il sindaco Zambon e che guarda, producendo benessere,

all'ambiente e al territorio. E allora, fra i numerosi appuntamenti, con ben 130 espositori e

altrettante bancarelle sono stati programmati tre convegni di grande rilevanza. Domani alle 20,30 a

Villa dei Credi su "Salute a tavolta, quando il territorio produce benessere", il 23 marzo

all'auditorium Boccasino quello su "Agricoltori: amici o nemici dell'ambiente? L'utilizzo sostenibile

degli agrofarmaci a favore della salute umana e dell'ambiente" (con autorevoli relatori in campo

sanitario, igiene, nutrizione, fitosanitario). Quindi il 30 marzo all'auditorium Piva su "Vite, acqua e

suolo: il clima o l'uomo come fattori determinanti?". L'avvio della Fiera è per sabato 12 alle 15 con

l'apertura enologica Valdo expo, la Cittadella dei prodotti tipici, la mostra avicola razze venete, ma

anche il luna park e in serata alle 21 in piazza Marconi il concerto dei Kupienda e di Giorgio

Barbarotta. Domenica apertura alle 8 fino a tarda serata con intrattenimenti e animazioni e in serata

il concerto del coro Nuovi Orizzonti e l'estrazione della Tombola. Lunedì apertura alle 8 e chiusura

alle 22 i fuochi d'artificio. Fra gli appuntamenti è da sottolineare l'ampliamento della Cittadella dei

prodotti tipici in piazza Marconi con degustazioni e informazioni per il consumatore, degustazioni

Valdobbiadene Docg. E ancora la "Villa dei sapori e delle tradizioni" a villa dei Cedri con i norcini

e cassari all'opera e gli allievi e i docenti della scuola di ristorazione Berton - Dieffe di

Valdobbiadene. Domenica spazio anche alla premiazione del concorso fotografico, mostra aperta

fino al 26 all'auditorium Piva.

Giovedì 10 marzo, pag. 34

L’INIZIATIVA

La "Primavera del Prosecco" spicca il volo

(m.mir.) La "Primavera del Prosecco", la rassegna enoturistica delle 17 mostre lungo la

pedemontana, spicca il volo su alcune compagnie aeree dei paesi ex sovietici. Il biglietto lo fornisce

"La Nostra Gazzetta", giornale di cortesia distribuito a bordo di Aeroflot, Ucrainian airlines,

Belavia, Uzbekistan airlines, Bulgarian airlines, Rossiya, che tradurrà in cirillico il "sapore del

prosecco e delle colline trevigiane" e far conoscere la Marca. Il quindicinale ha una tiratura di

15000 copie distribuite oltre che a bordo degli aerei anche in hotels, punti vendita convenzionati

(call center, negozi etnici), e nelle Ambasciate.

Giovedì 10 marzo, pag. 34

EVENTO Al via sabato la seconda edizione della rassegna enoica "Il Veneto al 300 x 100"

Trecento vini in mostraMichele Miriade

Seconda edizione dell'evento enoico "Il Veneto al 300 x 100", organizzato dall'Ais al Castello di

San Salvatore a Susegana sabato 12 marzo, dove 100 aziende venete presenteranno 300 vini. Un

appuntamento con l'eccellenza dei vini della regione per un pubblico e professionisti e appassionati.

Un "Castello di vini" con "solo" il meglio della produzione veneta per la manifestazione organizzata

da Ais del Veneto che aprirà alle 10 con il convegno "L'ambiente nel bicchiere" per affrontare la

sostenibilità ambientale. I relatori infatti toccheranno questo tema parlando delle soluzioni adottate

dalle aziende vinicole, delle nuove tecnologie in cantina, ma anche delle scelte che il sommelier e il

ristorante possono mettere in campo. Moderato da Alberto Schieppati, direttore di Artù, l'incontro

avrà come relatori Dino Marchi, presidente Ais Veneto, Antonello Maietta, presidente Ais nazionale,

Alois Lageder della omonima azienda vinicola altoatesina, quindi Carlos Santos di Amorim Cork e

Saint Gobain, produttrici rispettivamente di tappi di sughero e di vetro. Dalle 11 alle 20 l'apertura

dei banchi d'assaggio dei vini veneti, una regione che vanta 27 aree vinicole e i 300 vini in

degustazione sono il risultato delle selezioni dei sommelier veneti avvenute nel 2010. Al tavolo

d'assaggio saranno i produttori ad illustrare le loro etichette in collaborazione con i sommelier. Non

mancheranno, con i vini, le degustazioni di tipicità gastronomiche trevigiane e venete, come una

selezione di formaggi e salumi, prodotti da forno e di pasticceria, i fasolari di Chioggia e il salmone

selvaggio norvegese, per chiudere con il caffè. Ingresso 20 euro con calice di degustazione.

Fra gli altri appuntamenti alle 16,30 "Dal Raboso al Gelsaia", degustazione guidata ai grandi vini

del Piave con Giorgio Cecchetto, Franco Bernabei e Dino Marchi; alle 18 con i vini veronesi e "Le

sorprese di Romano Dal Forno, dal Valpolicella a...".

Non mancheranno le selezioni per eleggere il "Miglior sommelier del Veneto", concorso realizzato

in collaborazione con Uvive - Unione Consorzi vini veneti Doc, e Amorim Cork Italia, per

valorizzare la professionalità dei giovani talenti. Le prove per la categoria "professionisti"

consistono nell’analisi sensoriale di tre vini, in una prova di decantazione, nella correzione di una

carta dei vini, e nell’abbinamento cibo-vino. Ai due vincitori sarà assegnato il "Premio Amorim

Cork Italia": un viaggio-studio in Portogallo che permetterà ai due prescelti di approfondire le

proprie conoscenze su vini portoghesi e sughero.

Giovedì 10 marzo, pag. 25

Giovedì 10 marzo, pag. 24

Giovedì 10 marzo, pag. 2

Giovedì 10 marzo, pag. 15 edizione NAZIONALE

AGRICOLTURA Presentata una proposta di legge in Veneto. Previsti un marchio e multe pesanti

Ogm, la Lega chiede il divietoFinco: «Mai più pasticci sulle nostre tavole». Sostegno delle categorie. Ma il Pdl non ci sta

Al bando gli Ogm dal Veneto. Poco importa che il ministro (veneto) all’Agricoltura Giancarlo

Galan la pensi diversamente: per la Lega Nord gli organismi geneticamente modificati, si tratti di

coltivazione di sementi o di allevamenti di animali, devono essere vietati. E per i trasgressori ci

saranno multe: da 5mila a 50mila euro per chi viola di divieto di coltivazione, da 2mila a 15mila per

chi userà impropriamente un nuovo marchio destinato ai prodotti "Ogm-free". Altro che gli annunci

dell’agricoltore friulano Giorgio Fidenato di nuove semine di mais transgenico.

Il testo di legge è stato presentato ieri in Regione dal gruppo del Carroccio. Il primo firmatario è il

consigliere Nicola Finco, 27 anni: «È importante che noi giovani amministratori siamo in prima

linea nella volontà di promuovere l’agricoltura tipica con mezzi moderni. E i consumatori devono

sapere cosa acquistano, per questo prevediamo un marchio di riconoscimento per i prodotti non-

Ogm: mai più pasticci sulle nostre tavole». Con Finco, il capogruppo Federico Caner e i consiglieri

Andrea Bassi, Cristiano Corazzari, Luca Baggio, Vittorino Cenci, Santino Bozza. Il testo ha già

raccolto il sostegno della coalizione "Veneto libero dagli Ogm", composta da Federconsumatori,

Vas-Verdi Ambiente e Società, Legambiente, Cna Alimentare, Cia, Confartigianato, Slow Food,

Unci-Coldiretti, Wwf. «E gli agricoltori sono già pronti per l’etichettatura volontaria dei prodotti

No-Ogm», ha detto il presidente della Coldiretti, Giorgio Piazza.

Ma gli alleati del Pdl approveranno queste norme visto che il ministro all’Agricoltura non è affatto

contrario agli Ogm? «Non so se tutti nel Pdl abbiano la stessa posizione di Galan, a me risulta che ci

siano sensibilità diverse», ha detto Caner. Sicuramente non troverà sponda in Dario Bond,

capogruppo del Pdl: «Personalmente sono contrario alla proposta della Lega, bisogna guardare

avanti e vedere gli aspetti positivi della modificazione genetica. Quella della Lega è una proposta di

legge utile solo per prendere voti, ma che non fa il bene della collettività». La Lega la pensa in

maniera opposta: «Siamo favorevoli al moderno - ha detto Finco - ma nel contempo vogliamo

salvaguardare la tradizione per semina e allevamento, tutelando consumatori, agricoltori e venditori.

E vogliamo fornire a enti locali e associazioni un appoggio normativo in materia per entrare nella

Coalizione ItaliaEuropa-Liberi da Ogm». Il capogruppo Caner ha rincarato: «Nell’ottobre scorso le

Regioni hanno deciso all’unanimità che l’Italia debba essere un Paese libero da Ogm, chiedendo al

ministro Galan di attivare a Bruxelles la "clausola di salvaguardia" per impedire almeno le colture

di mais e patata transgenici. A distanza di 6 mesi, l’atto richiesto non è stato compiuto. Il Veneto,

vista la potestà delle Regioni in materia di agricoltura riconosciuta dalla Costituzione, potrà quindi

decidere di proteggere consumatori e aziende con una propria legge di tutela». Il Veneto sarebbe la

seconda regione dopo le Marche (e la provincia autonoma di Bolzano) a mettere un divieto agli

Ogm.

Giovedì 10 marzo, pag. 15 edizione NAZIONALE

BOTTA E RISPOSTA

E Bendinelli attacca Manzato «Presenti la sua

strategia»

VENEZIA - Davide Bendinelli, consigliere regionale Pdl e presidente della commissione

Agricoltura, provoca l’assessore Franco Manzato: «Subito una seduta straordinaria del consiglio per

affrontare i gravi problemi del mondo agricolo. Se, come afferma sulla stampa l’assessore Manzato,

l’Unione Europea guarda al Veneto come una regione da studiare per la capacità di investimento dei

fondi per l’agricoltura, mi auguro di conoscere presto il piano rivoluzionario che la giunta ha in

mente per il comparto».

Immediata la replica di Manzato: «Condivido la proposta di Bendinelli, sarebbe il primo consiglio

sull’agricoltura e io porterò i primi risultati della strategia».

Giovedì 10 marzo, pag. 9

Giovedì 10 marzo, pag. 7

Giovedì 10 marzo, pag. 6

Giovedì 10 marzo, pag. 9

IL CASO FOTOVOLTAICO

Gli Artigiani: «Colpito il comparto più dinamico»

TREVISO - (mzan) Nella battaglia del fotovoltaico scende in campo anche la Confartigianato della

Marca. «Disincentivare le energie rinnovabili, senza sostenere il settore con provvedimenti volti

allo sviluppo di una seria politica energetica a medio e lungo termine - accusa il presidente Mario

Pozza -, vuol dire creare incertezza negli investitori di un settore in espansione che è riuscito in

parte a riequilibrare gli effetti della crisi del comparto casa».

Ancor più dei contenuti del decreto governativo, che rischia di abbattere una mannaia sugli

incentivi per l'installazione di pannelli solari ed affini, ad indispettire è la mancanza di certezze. «In

un Paese industrializzato come il nostro - insiste Pozza - serve programmazione non

improvvisazione. E soprattutto in corso d'opera non si può cambiare una normativa e lo spirito

originario della stessa». La legge, in vigore dallo scorso agosto, infatti, garantiva agevolazioni fino

al 2013. Ora le nuove disposizioni cambiano la scadenza mandando all'aria, secondo la

Confartigianato, i piani di molte ditte e provocando pesanti ripercussioni sul settore. «Da una

ricerca della Confartigianato nazionale - rimarca Pozza - emerge che il maggiore dinamismo

imprenditoriale sta proprio nel comparto energetico che ha visto un tasso di crescita, tra il terzo

trimestre del 2009 e lo stesso periodo del 2010, di oltre il 20 per cento. Il Governo deve capire che

questi provvedimenti "a spot" creano insicurezza e disincentivano gli investimenti".

Giovedì 10 marzo, pag. 17 edizione NAZIONALE

PANNELLI Un parco fotovoltaico

IL CASO Il ministro promette correttivi al decreto, gli operatori del settore rimangono in allarme

Energia solare, Galan rassicura ma Cisl e Uil fanno sciopero

Maurizio Crema

Fotovoltaico: il ministro Galan rassicura, l’Enel si smarca ma gli imprenditori del settore e

l’opposizione rimangono sul piede di guerra (chiesto in Veneto, dove ci sono ventimila posti a

rischio, l’intervento del presidente Zaia) mentre il salvataggio dell’ex Electrolux di Scandicci

finisce in fallimento. Cisl e Uil Padova hanno proclamato sciopero per il 14 marzo.

«Non c'è stato alcun taglio da parte del Governo e anche se gli incentivi saranno inferiori rispetto a

quelli attuali, continueranno a esserci. Perciò investite e abbiate fiducia in queste fonti», afferma il

ministro dell'Agricoltura, Giancarlo Galan: «Per quanto riguarda il nuovo sistema di incentivi

chiederò di fare immediatamente il tavolo tra i ministri interessati». Il presidente di Cna di settore,

Mauro Perdon: «Si sta per mettere in discussione il futuro delle imprese che operano in questo

mercato. Che il Governo intenda far scendere il livello degli incentivi, anche alle luce della

progressiva riduzione del costo degli impianti è comprensibile, ma ciò va fatto in maniera

graduale». «Per tutte le Pmi che operano nel settore si preannuncia una grave crisi se non verranno

presi gli opportuni provvedimenti», l’allarme lanciato da Paolo Galassi, presidente Confapi. Marco

Fiorese, ad dell’azienda vicentina Bluenergy (30 milioni di fatturato nel 2010): «La maggioranza ha

voluto fare un regalo all'atomo. Ricordo che l'80% dei soldi destinati a queste fonti pulite sono

finora andati a impianti tradizionali e inceneritori».

L'imposizione del termine del 31 maggio per il riconoscimento degli incentivi, spiega Nichi

Vendola (Sel) «sta devastando il credito alle imprese, (molte banche stanno disdettando i mutui per

la realizzazione degli impianti), annienta gli ordini e spinge al fallimento moltissime imprese,

determinando la perdita di migliaia di posti di lavoro qualificati». Il segretario del Pd, Pier Luigi

Bersani, attacca: «Solo pochi mesi fa il governo aveva fatto un provvedimento per fissare gli

incentivi al fotovoltaico fino al 2013. Ora ne ha disposto la sospensione. Quale credibilità nei

confronti degli investitori può avere un Paese che cambia le carte in tavola in corso d'opera?».

L’Enel, che punta molto sul nucleare, si smarca: «Dare gli incentivi a pioggia è molto pericoloso e

credo sia giusto privilegiare un minimo si selezione che consenta di far emergere operatori

industriali», dichiara Luigi Ferraris, presidente Enel Green Power.

Giovedì 10 marzo, pag. 7 edizione di PORDENONEAGRICOLTURA Nuove piante resistenti alle malattie

Vivai Coop e Università Si sperimenta la "supervite"

PORDENONE - Nuova collaborazione tra i ricercatori dell’Università di Udine e i Vivai Coop di

Rauscedo. L’istituto di Genomica applicata del Parco scientifico hanno completato, per il quarto

anno, le vinificazioni di una quarantina di selezioni di vite resistenti alle malattie. Prima di

procedere a vinificazioni su larga scala, ieri si è tenuto un ultimo assaggio dei vini prodotti nel

Centro sperimentale Casa 40 dei Vivai Cooperativi di Rauscedo. I Vivai hanno iniziato a

moltiplicare, su piccola scala e per impianti pilota, queste nuove varietà. «C’è grande aspettativa per

queste varietà di vite, non solo in Italia, ma anche in molti Paesi di recente tradizione vitivinicola»,

hanno spiegato i ricercatori dell’ateneo friulano che hanno lanciato il progetto Enrico Peterlunger,

Raffaele Testolin, Michele Morgante e Guido Cipriani.

Il progetto di vite resistente alle malattie, finanziato dall’inizio al 2010 dalla Regione, è stato

inoltre sostenuto da Banche di credito cooperativo e fondazioni bancarie regionali (Crup, Crt e

Carigo), Vivai cooperativi di Rauscedo, produttori (Le Vigne di Zamò, Livio Felluga, Marco

Felluga, Venica&Venica) e Consorzio Collio. Ora il progetto passa nelle mani di un team di giovani

ricercatori guidato da Gabriele Di Gaspero affiancato da Simone Diego Castellarin, Luigi

Falginella, Courtney Coleman, Barbara Bucchetti, Dario Copetti. «Si tratta – sottolinea Raffaele

Testolin – di ricercatori cresciuti all’ateneo friulano, ma già noti e affermati a livello mondiale per

una serie di pubblicazioni di elevato profilo scientifico sui geni di resistenza alle malattie della vite

e sui metodi di selezione moderni».

Giovedì 10 marzo, pag. 11 edizione di PORDENONE

Ogm, Violino: «Solo dai giudici la risposta a

Fidenato»

UDINE - «La questione non è di politica agraria, ma giuridico-legale e quindi un messaggio è

rivolto a procuratore e magistrati». L'assessore regionale all'Agricoltura, Claudio Violino, si pone

così dopo l'annuncio dell'agricoltore pordenonese Giorgio Fidenato, deciso a seminare anche

quest'anno mais ogm (l'anno scorso ebbe per questo una sanzione di 25 mila euro ora oggetti di

procedimento penale) e con lui una decina di altri agricoltori. «Il pericolo che intravvedo - aggiunge

l'assessore - è che ci possa essere qualcuno che seminerà senza dirlo. In questo modo diventa

difficile, se non impossibile, gestire una filiera Ogm ed una Ogm free».

Quanto alle disposizioni europee, «l'ultimo atto è la Raccomandazione del 10 luglio 2010, in cui si

sollecitava gli Stati a decidere sulla questione, e a questo mi attengo». La grana è scoppiata proprio

mentre oggi in II Commissione vi saranno le audizioni sulla legge riguardanti le colture Ogm e, di

seguito, l'esame del testo. Sarà ascoltata anche Futuragra, che boccia il provvedimento e auspica

«un progetto di legge realmente condiviso, capace di tutelare tutte le parti».

A.L.

Giovedì 10 marzo, pag. 20 edizione di PORDENONESAN VITO Chieste due autorizzazioni

Impianti a biogas, la variante arriva in consiglio comunale

SAN VITO - (em) È atteso per lunedì 14 maggio il via libera alla costruzione a San Vito di due

impianti a biogas. I punti in questione sono inseriti nel consiglio comunale (inizio alle 18) e si tratta

delle varianti 49 e 50 al Piano regolatore, presentate da due imprenditori agricoli. Impianti che,

come previsto dal Piano energetico comunale (San Vito è uno dei primi Comuni ad avere adottato

uno), sono inferiori al Megawatt di potenza (in caso di potenza uguale o superiore al Megawatt,

l'impianto può essere realizzato solo in Zipr). Tra i requisiti necessari ai due progetti, anche il fatto

che gli impianti sono strettamente connessi all'attività dell'azienda agricola che li costruirà. La

prima variante dà il via libera a realizzare un impianto a biomasse in via Strigelis, a Prodolone; sarà

del tipo co-generazione (utilizzerà biomasse vegetali e zootecniche) e potrà produrre acqua calda.

Prevista la perimetrazione con piante per isolare visivamente la futura struttura dal territorio

circostante. E per quanto riguarda la produzione di acqua calda, la convenzione privato-Comune

prevede l'ipotesi di usarla a favore degli impianti sportivi della zona. Per quanto riguarda la seconda

autorizzazione, essa riguarda la costruzione di un impianto biogas adiacente all'essiccatoio

intercomunale di Torricella (ovvero a sud dei silos).

Tornando al consiglio comunale di lunedì prossimo, verrà portata in adozione anche la variante 51

al Prgc che, come anticipa l'assessore Antonio Di Bisceglie, si pone tre obiettivi: «Rivedere alcuni

vincoli del Piano, rispondere ad alcune richieste dei cittadini per piccoli lotti e individuare una zona

C in via Fontanasso».

Giovedì 10 marzo, pag. 22 edizione di ROVIGO

Coldiretti "studia" l’agricoltura spagnola

ROVIGO - Coldiretti in visita all'agricoltura spagnola. Un progetto per conoscere «le filiere degli

altri». «Conoscere cosa succede nell'Europa con 27 paesi membri è fondamentale per fare delle

scelte - afferma Valentino Bosco presidente provinciale di Coldiretti -. Siamo interessati a come gli

altri realizzano le filiere agricole e a cosa pensano della nuova Politica agricola comunitaria (Pac) in

discussione». Le parole del presidente sintetizzano lo scopo della recente missione di tre giorni che

ha portato il consiglio direttivo dell'associazione a Madrid. La visita-studio aveva come tema «La

filiera degli altri» ed è il primo stadio del progetto di conoscenza «Una filiera tutta agricola e tutta

italiana», che la regione Veneto sta sperimentando in collaborazione con Coldiretti nazionale e il

coinvolgimento di tutte le sette federazioni provinciali Coldiretti. Coldiretti Rovigo è stata

accompagnata dalle corrispondenti associazioni agricole spagnole in visita al Sat di Madrid, la

gigantesca struttura di Apag-Asaja, si è recata a Mercamadrid, uno dei maggiori mercati europei,

dove si raccolgono e smistano le produzioni ortofrutticole e le carni per il 40 per cento dell'intero

fabbisogno spagnolo ed è anche al secondo posto tra i mercati ittici a livello mondiale. Il consiglio

Coldiretti, poi, ha incontrato gli analisti dell'Ice (Istituto commercio estero) e alcuni importatori di

«made in Italy».

Il viaggio ha fatto emergere una realtà agricola in crisi dove, a differenza dell'Italia, sono diminuiti

i consumi anche nell'agroalimentare. «Gli imprenditori spagnoli - commenta il presidente Bosco - ci

invidiano le nostre politiche economiche di riconoscimento dei prodotti. Il marchio «made in Italy»

- conclude il presidente - è molto considerato anche in Spagna ed è sinonimo di qualità». Il progetto

veneto «Una filiera tutta agricola e tutta italiana» proseguirà con attività di lezione in aula, che

saranno completate entro la fine dell'anno. xxx

Giovedì 10 marzo, pag. 1 edizione di VICENZABREGANZE FULCRO DELLE MIETITREBBIE

Laverda diventa americana al cento per cento

Laverda, leader italiana delle mietitrebbie, diventa americana al cento per cento. Il gruppo Agco,

produttore e distributore mondiale di macchine per l’agricoltura, ha annunciato che la sua proposta

di acquisire dal gruppo italiano Argo il rimanente 50 per cento di Laverda spa ha ricevuto la piena e

incondizionata approvazione da parte delle autorità garanti della concorrenza. L’accordo, si legge in

un comunicato aziendale, si fonda sulla positiva operazione di joint venture, istituita con Argo nel

2007, grazie alla quale Agco aveva acquisito il 50 per cento di Laverda spa, azienda che da oltre

cinquant’anni produce mietitrebbie con il suo marchio. Dal 2004 Laverda inoltre produce

mietitrebbie per Agco con i marchi Challenger, Massey Ferguson e Fendt. Lo stabilimento di

Breganze è uno dei più moderni dedicati alla produzione di macchinari agricoli in Europa e

diventerà per Agco il centro per le mietitrebbie in Europa, Africa e Medio Oriente.

Laverda, con 450 dipendenti, dall’inizio della collaborazione con Agco ha visto pressochè

raddoppiare la produzione di mietitrebbie.


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