Date post: | 15-Feb-2019 |
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Giovedì 10 marzo, pag. 9
Un anno di acquisti guidati con Treviso Mercati e il
Gazzettino
TREVISO - «Per molti consumatori è diventato una specie di bussola: entrano dal fruttivendolo col
giornale in mano e indicano il prodotto della settimana. Per noi è una grande soddisfazione».
Roberto Loschi, presidente di Treviso Mercati spa, giudica molto positivamente un anno di
«Acquistare Informati», l'inserto realizzato in collaborazione con Il Gazzettino per mettere in
mostra ma migliore frutta e verdura della stagione. In dodici mesi sono state realizzate più di 50
schede di approfondimento e recensiti oltre 500 prodotti e tante curiosità su frutta e verdura. Il
progetto vuole accrescere la consapevolezza sui prodotti alimentari ortofrutticoli attraverso due
strumenti informativi: uno immediato, una pagella con voti da 1 a 10 e commenti esplicativi; e uno
più approfondito, ovvero una scheda che racconta il prodotto della settimana. Scheda e pagella
vengono pubblicate ogni venerdì su doppia pagina del Gazzettino di Treviso e del sito internet
dedicato al progetto www.acquistareinformati.it. Il progetto viene finanziato per mezzo delle quote
versate dagli enti partecipanti (Treviso Mercati, Coldiretti, Unascom, Comot, Opo Veneto, Apo VF,
Capo, Cia) e dagli Enti Patrocinatori (Provincia di Treviso, Comune di Treviso, Camera di
Commercio, Azienda Ulss 9 di Treviso, Parco del Sile, Confagricoltura, Gruppo Alimentare
Trevigiano, Gruppo Ristoratori Marca Trevigiana, Il Gazzettino).
«La recente partecipazione a Fruitlogistica - osserva Loschi - ci ha permesso di estendere la
visibilità del progetto anche presso molti operatori del settore presenti a Berlino: il loro entusiasmo
e interesse per Acquistare Informati rafforza la nostra consapevolezza della bontà del progetto».
Paolo Calia
Giovedì 10 marzo, pag. 22
VALDOBBIADENE I battenti della fiera si aprono sabato. Oltre 130 gli espositori
"San Gregorio": attesi 40mila visitatori
L’Antica Fiera di San Gregorio dal 12 al 14 marzo richiamerà oltre 40mila visitatori.
«Valdobbiadene non produce solo ottimo Prosecco, ma anche benessere e socialità». Questa la
filosofia dell'edizione 2011 presetata ieri a Treviso dal sindaco Zambon, dall'assessore
all'agricoltura Giorgio Davì e dagli assessori della Provincia Prosdocimo (agricoltura) e Noal
(attività produttive). Una fiera che si è trasformata e rinnovata nei 700 anni e che ha la caratteristica
di non svolgersi in ambiente chiuso, ma nelle piazze e strade coinvolgendo l'intero paese. Numerosi
gli appuntamenti. «Fiera che diventa, in un momento di crisi, sempre più incontro e condivisione
della comunità» come ha spiegato il sindaco Zambon e che guarda, producendo benessere,
all'ambiente e al territorio. E allora, fra i numerosi appuntamenti, con ben 130 espositori e
altrettante bancarelle sono stati programmati tre convegni di grande rilevanza. Domani alle 20,30 a
Villa dei Credi su "Salute a tavolta, quando il territorio produce benessere", il 23 marzo
all'auditorium Boccasino quello su "Agricoltori: amici o nemici dell'ambiente? L'utilizzo sostenibile
degli agrofarmaci a favore della salute umana e dell'ambiente" (con autorevoli relatori in campo
sanitario, igiene, nutrizione, fitosanitario). Quindi il 30 marzo all'auditorium Piva su "Vite, acqua e
suolo: il clima o l'uomo come fattori determinanti?". L'avvio della Fiera è per sabato 12 alle 15 con
l'apertura enologica Valdo expo, la Cittadella dei prodotti tipici, la mostra avicola razze venete, ma
anche il luna park e in serata alle 21 in piazza Marconi il concerto dei Kupienda e di Giorgio
Barbarotta. Domenica apertura alle 8 fino a tarda serata con intrattenimenti e animazioni e in serata
il concerto del coro Nuovi Orizzonti e l'estrazione della Tombola. Lunedì apertura alle 8 e chiusura
alle 22 i fuochi d'artificio. Fra gli appuntamenti è da sottolineare l'ampliamento della Cittadella dei
prodotti tipici in piazza Marconi con degustazioni e informazioni per il consumatore, degustazioni
Valdobbiadene Docg. E ancora la "Villa dei sapori e delle tradizioni" a villa dei Cedri con i norcini
e cassari all'opera e gli allievi e i docenti della scuola di ristorazione Berton - Dieffe di
Valdobbiadene. Domenica spazio anche alla premiazione del concorso fotografico, mostra aperta
fino al 26 all'auditorium Piva.
Giovedì 10 marzo, pag. 34
L’INIZIATIVA
La "Primavera del Prosecco" spicca il volo
(m.mir.) La "Primavera del Prosecco", la rassegna enoturistica delle 17 mostre lungo la
pedemontana, spicca il volo su alcune compagnie aeree dei paesi ex sovietici. Il biglietto lo fornisce
"La Nostra Gazzetta", giornale di cortesia distribuito a bordo di Aeroflot, Ucrainian airlines,
Belavia, Uzbekistan airlines, Bulgarian airlines, Rossiya, che tradurrà in cirillico il "sapore del
prosecco e delle colline trevigiane" e far conoscere la Marca. Il quindicinale ha una tiratura di
15000 copie distribuite oltre che a bordo degli aerei anche in hotels, punti vendita convenzionati
(call center, negozi etnici), e nelle Ambasciate.
Giovedì 10 marzo, pag. 34
EVENTO Al via sabato la seconda edizione della rassegna enoica "Il Veneto al 300 x 100"
Trecento vini in mostraMichele Miriade
Seconda edizione dell'evento enoico "Il Veneto al 300 x 100", organizzato dall'Ais al Castello di
San Salvatore a Susegana sabato 12 marzo, dove 100 aziende venete presenteranno 300 vini. Un
appuntamento con l'eccellenza dei vini della regione per un pubblico e professionisti e appassionati.
Un "Castello di vini" con "solo" il meglio della produzione veneta per la manifestazione organizzata
da Ais del Veneto che aprirà alle 10 con il convegno "L'ambiente nel bicchiere" per affrontare la
sostenibilità ambientale. I relatori infatti toccheranno questo tema parlando delle soluzioni adottate
dalle aziende vinicole, delle nuove tecnologie in cantina, ma anche delle scelte che il sommelier e il
ristorante possono mettere in campo. Moderato da Alberto Schieppati, direttore di Artù, l'incontro
avrà come relatori Dino Marchi, presidente Ais Veneto, Antonello Maietta, presidente Ais nazionale,
Alois Lageder della omonima azienda vinicola altoatesina, quindi Carlos Santos di Amorim Cork e
Saint Gobain, produttrici rispettivamente di tappi di sughero e di vetro. Dalle 11 alle 20 l'apertura
dei banchi d'assaggio dei vini veneti, una regione che vanta 27 aree vinicole e i 300 vini in
degustazione sono il risultato delle selezioni dei sommelier veneti avvenute nel 2010. Al tavolo
d'assaggio saranno i produttori ad illustrare le loro etichette in collaborazione con i sommelier. Non
mancheranno, con i vini, le degustazioni di tipicità gastronomiche trevigiane e venete, come una
selezione di formaggi e salumi, prodotti da forno e di pasticceria, i fasolari di Chioggia e il salmone
selvaggio norvegese, per chiudere con il caffè. Ingresso 20 euro con calice di degustazione.
Fra gli altri appuntamenti alle 16,30 "Dal Raboso al Gelsaia", degustazione guidata ai grandi vini
del Piave con Giorgio Cecchetto, Franco Bernabei e Dino Marchi; alle 18 con i vini veronesi e "Le
sorprese di Romano Dal Forno, dal Valpolicella a...".
Non mancheranno le selezioni per eleggere il "Miglior sommelier del Veneto", concorso realizzato
in collaborazione con Uvive - Unione Consorzi vini veneti Doc, e Amorim Cork Italia, per
valorizzare la professionalità dei giovani talenti. Le prove per la categoria "professionisti"
consistono nell’analisi sensoriale di tre vini, in una prova di decantazione, nella correzione di una
carta dei vini, e nell’abbinamento cibo-vino. Ai due vincitori sarà assegnato il "Premio Amorim
Cork Italia": un viaggio-studio in Portogallo che permetterà ai due prescelti di approfondire le
proprie conoscenze su vini portoghesi e sughero.
Giovedì 10 marzo, pag. 15 edizione NAZIONALE
AGRICOLTURA Presentata una proposta di legge in Veneto. Previsti un marchio e multe pesanti
Ogm, la Lega chiede il divietoFinco: «Mai più pasticci sulle nostre tavole». Sostegno delle categorie. Ma il Pdl non ci sta
Al bando gli Ogm dal Veneto. Poco importa che il ministro (veneto) all’Agricoltura Giancarlo
Galan la pensi diversamente: per la Lega Nord gli organismi geneticamente modificati, si tratti di
coltivazione di sementi o di allevamenti di animali, devono essere vietati. E per i trasgressori ci
saranno multe: da 5mila a 50mila euro per chi viola di divieto di coltivazione, da 2mila a 15mila per
chi userà impropriamente un nuovo marchio destinato ai prodotti "Ogm-free". Altro che gli annunci
dell’agricoltore friulano Giorgio Fidenato di nuove semine di mais transgenico.
Il testo di legge è stato presentato ieri in Regione dal gruppo del Carroccio. Il primo firmatario è il
consigliere Nicola Finco, 27 anni: «È importante che noi giovani amministratori siamo in prima
linea nella volontà di promuovere l’agricoltura tipica con mezzi moderni. E i consumatori devono
sapere cosa acquistano, per questo prevediamo un marchio di riconoscimento per i prodotti non-
Ogm: mai più pasticci sulle nostre tavole». Con Finco, il capogruppo Federico Caner e i consiglieri
Andrea Bassi, Cristiano Corazzari, Luca Baggio, Vittorino Cenci, Santino Bozza. Il testo ha già
raccolto il sostegno della coalizione "Veneto libero dagli Ogm", composta da Federconsumatori,
Vas-Verdi Ambiente e Società, Legambiente, Cna Alimentare, Cia, Confartigianato, Slow Food,
Unci-Coldiretti, Wwf. «E gli agricoltori sono già pronti per l’etichettatura volontaria dei prodotti
No-Ogm», ha detto il presidente della Coldiretti, Giorgio Piazza.
Ma gli alleati del Pdl approveranno queste norme visto che il ministro all’Agricoltura non è affatto
contrario agli Ogm? «Non so se tutti nel Pdl abbiano la stessa posizione di Galan, a me risulta che ci
siano sensibilità diverse», ha detto Caner. Sicuramente non troverà sponda in Dario Bond,
capogruppo del Pdl: «Personalmente sono contrario alla proposta della Lega, bisogna guardare
avanti e vedere gli aspetti positivi della modificazione genetica. Quella della Lega è una proposta di
legge utile solo per prendere voti, ma che non fa il bene della collettività». La Lega la pensa in
maniera opposta: «Siamo favorevoli al moderno - ha detto Finco - ma nel contempo vogliamo
salvaguardare la tradizione per semina e allevamento, tutelando consumatori, agricoltori e venditori.
E vogliamo fornire a enti locali e associazioni un appoggio normativo in materia per entrare nella
Coalizione ItaliaEuropa-Liberi da Ogm». Il capogruppo Caner ha rincarato: «Nell’ottobre scorso le
Regioni hanno deciso all’unanimità che l’Italia debba essere un Paese libero da Ogm, chiedendo al
ministro Galan di attivare a Bruxelles la "clausola di salvaguardia" per impedire almeno le colture
di mais e patata transgenici. A distanza di 6 mesi, l’atto richiesto non è stato compiuto. Il Veneto,
vista la potestà delle Regioni in materia di agricoltura riconosciuta dalla Costituzione, potrà quindi
decidere di proteggere consumatori e aziende con una propria legge di tutela». Il Veneto sarebbe la
seconda regione dopo le Marche (e la provincia autonoma di Bolzano) a mettere un divieto agli
Ogm.
Giovedì 10 marzo, pag. 15 edizione NAZIONALE
BOTTA E RISPOSTA
E Bendinelli attacca Manzato «Presenti la sua
strategia»
VENEZIA - Davide Bendinelli, consigliere regionale Pdl e presidente della commissione
Agricoltura, provoca l’assessore Franco Manzato: «Subito una seduta straordinaria del consiglio per
affrontare i gravi problemi del mondo agricolo. Se, come afferma sulla stampa l’assessore Manzato,
l’Unione Europea guarda al Veneto come una regione da studiare per la capacità di investimento dei
fondi per l’agricoltura, mi auguro di conoscere presto il piano rivoluzionario che la giunta ha in
mente per il comparto».
Immediata la replica di Manzato: «Condivido la proposta di Bendinelli, sarebbe il primo consiglio
sull’agricoltura e io porterò i primi risultati della strategia».
Giovedì 10 marzo, pag. 9
IL CASO FOTOVOLTAICO
Gli Artigiani: «Colpito il comparto più dinamico»
TREVISO - (mzan) Nella battaglia del fotovoltaico scende in campo anche la Confartigianato della
Marca. «Disincentivare le energie rinnovabili, senza sostenere il settore con provvedimenti volti
allo sviluppo di una seria politica energetica a medio e lungo termine - accusa il presidente Mario
Pozza -, vuol dire creare incertezza negli investitori di un settore in espansione che è riuscito in
parte a riequilibrare gli effetti della crisi del comparto casa».
Ancor più dei contenuti del decreto governativo, che rischia di abbattere una mannaia sugli
incentivi per l'installazione di pannelli solari ed affini, ad indispettire è la mancanza di certezze. «In
un Paese industrializzato come il nostro - insiste Pozza - serve programmazione non
improvvisazione. E soprattutto in corso d'opera non si può cambiare una normativa e lo spirito
originario della stessa». La legge, in vigore dallo scorso agosto, infatti, garantiva agevolazioni fino
al 2013. Ora le nuove disposizioni cambiano la scadenza mandando all'aria, secondo la
Confartigianato, i piani di molte ditte e provocando pesanti ripercussioni sul settore. «Da una
ricerca della Confartigianato nazionale - rimarca Pozza - emerge che il maggiore dinamismo
imprenditoriale sta proprio nel comparto energetico che ha visto un tasso di crescita, tra il terzo
trimestre del 2009 e lo stesso periodo del 2010, di oltre il 20 per cento. Il Governo deve capire che
questi provvedimenti "a spot" creano insicurezza e disincentivano gli investimenti".
Giovedì 10 marzo, pag. 17 edizione NAZIONALE
PANNELLI Un parco fotovoltaico
IL CASO Il ministro promette correttivi al decreto, gli operatori del settore rimangono in allarme
Energia solare, Galan rassicura ma Cisl e Uil fanno sciopero
Maurizio Crema
Fotovoltaico: il ministro Galan rassicura, l’Enel si smarca ma gli imprenditori del settore e
l’opposizione rimangono sul piede di guerra (chiesto in Veneto, dove ci sono ventimila posti a
rischio, l’intervento del presidente Zaia) mentre il salvataggio dell’ex Electrolux di Scandicci
finisce in fallimento. Cisl e Uil Padova hanno proclamato sciopero per il 14 marzo.
«Non c'è stato alcun taglio da parte del Governo e anche se gli incentivi saranno inferiori rispetto a
quelli attuali, continueranno a esserci. Perciò investite e abbiate fiducia in queste fonti», afferma il
ministro dell'Agricoltura, Giancarlo Galan: «Per quanto riguarda il nuovo sistema di incentivi
chiederò di fare immediatamente il tavolo tra i ministri interessati». Il presidente di Cna di settore,
Mauro Perdon: «Si sta per mettere in discussione il futuro delle imprese che operano in questo
mercato. Che il Governo intenda far scendere il livello degli incentivi, anche alle luce della
progressiva riduzione del costo degli impianti è comprensibile, ma ciò va fatto in maniera
graduale». «Per tutte le Pmi che operano nel settore si preannuncia una grave crisi se non verranno
presi gli opportuni provvedimenti», l’allarme lanciato da Paolo Galassi, presidente Confapi. Marco
Fiorese, ad dell’azienda vicentina Bluenergy (30 milioni di fatturato nel 2010): «La maggioranza ha
voluto fare un regalo all'atomo. Ricordo che l'80% dei soldi destinati a queste fonti pulite sono
finora andati a impianti tradizionali e inceneritori».
L'imposizione del termine del 31 maggio per il riconoscimento degli incentivi, spiega Nichi
Vendola (Sel) «sta devastando il credito alle imprese, (molte banche stanno disdettando i mutui per
la realizzazione degli impianti), annienta gli ordini e spinge al fallimento moltissime imprese,
determinando la perdita di migliaia di posti di lavoro qualificati». Il segretario del Pd, Pier Luigi
Bersani, attacca: «Solo pochi mesi fa il governo aveva fatto un provvedimento per fissare gli
incentivi al fotovoltaico fino al 2013. Ora ne ha disposto la sospensione. Quale credibilità nei
confronti degli investitori può avere un Paese che cambia le carte in tavola in corso d'opera?».
L’Enel, che punta molto sul nucleare, si smarca: «Dare gli incentivi a pioggia è molto pericoloso e
credo sia giusto privilegiare un minimo si selezione che consenta di far emergere operatori
industriali», dichiara Luigi Ferraris, presidente Enel Green Power.
Giovedì 10 marzo, pag. 7 edizione di PORDENONEAGRICOLTURA Nuove piante resistenti alle malattie
Vivai Coop e Università Si sperimenta la "supervite"
PORDENONE - Nuova collaborazione tra i ricercatori dell’Università di Udine e i Vivai Coop di
Rauscedo. L’istituto di Genomica applicata del Parco scientifico hanno completato, per il quarto
anno, le vinificazioni di una quarantina di selezioni di vite resistenti alle malattie. Prima di
procedere a vinificazioni su larga scala, ieri si è tenuto un ultimo assaggio dei vini prodotti nel
Centro sperimentale Casa 40 dei Vivai Cooperativi di Rauscedo. I Vivai hanno iniziato a
moltiplicare, su piccola scala e per impianti pilota, queste nuove varietà. «C’è grande aspettativa per
queste varietà di vite, non solo in Italia, ma anche in molti Paesi di recente tradizione vitivinicola»,
hanno spiegato i ricercatori dell’ateneo friulano che hanno lanciato il progetto Enrico Peterlunger,
Raffaele Testolin, Michele Morgante e Guido Cipriani.
Il progetto di vite resistente alle malattie, finanziato dall’inizio al 2010 dalla Regione, è stato
inoltre sostenuto da Banche di credito cooperativo e fondazioni bancarie regionali (Crup, Crt e
Carigo), Vivai cooperativi di Rauscedo, produttori (Le Vigne di Zamò, Livio Felluga, Marco
Felluga, Venica&Venica) e Consorzio Collio. Ora il progetto passa nelle mani di un team di giovani
ricercatori guidato da Gabriele Di Gaspero affiancato da Simone Diego Castellarin, Luigi
Falginella, Courtney Coleman, Barbara Bucchetti, Dario Copetti. «Si tratta – sottolinea Raffaele
Testolin – di ricercatori cresciuti all’ateneo friulano, ma già noti e affermati a livello mondiale per
una serie di pubblicazioni di elevato profilo scientifico sui geni di resistenza alle malattie della vite
e sui metodi di selezione moderni».
Giovedì 10 marzo, pag. 11 edizione di PORDENONE
Ogm, Violino: «Solo dai giudici la risposta a
Fidenato»
UDINE - «La questione non è di politica agraria, ma giuridico-legale e quindi un messaggio è
rivolto a procuratore e magistrati». L'assessore regionale all'Agricoltura, Claudio Violino, si pone
così dopo l'annuncio dell'agricoltore pordenonese Giorgio Fidenato, deciso a seminare anche
quest'anno mais ogm (l'anno scorso ebbe per questo una sanzione di 25 mila euro ora oggetti di
procedimento penale) e con lui una decina di altri agricoltori. «Il pericolo che intravvedo - aggiunge
l'assessore - è che ci possa essere qualcuno che seminerà senza dirlo. In questo modo diventa
difficile, se non impossibile, gestire una filiera Ogm ed una Ogm free».
Quanto alle disposizioni europee, «l'ultimo atto è la Raccomandazione del 10 luglio 2010, in cui si
sollecitava gli Stati a decidere sulla questione, e a questo mi attengo». La grana è scoppiata proprio
mentre oggi in II Commissione vi saranno le audizioni sulla legge riguardanti le colture Ogm e, di
seguito, l'esame del testo. Sarà ascoltata anche Futuragra, che boccia il provvedimento e auspica
«un progetto di legge realmente condiviso, capace di tutelare tutte le parti».
A.L.
Giovedì 10 marzo, pag. 20 edizione di PORDENONESAN VITO Chieste due autorizzazioni
Impianti a biogas, la variante arriva in consiglio comunale
SAN VITO - (em) È atteso per lunedì 14 maggio il via libera alla costruzione a San Vito di due
impianti a biogas. I punti in questione sono inseriti nel consiglio comunale (inizio alle 18) e si tratta
delle varianti 49 e 50 al Piano regolatore, presentate da due imprenditori agricoli. Impianti che,
come previsto dal Piano energetico comunale (San Vito è uno dei primi Comuni ad avere adottato
uno), sono inferiori al Megawatt di potenza (in caso di potenza uguale o superiore al Megawatt,
l'impianto può essere realizzato solo in Zipr). Tra i requisiti necessari ai due progetti, anche il fatto
che gli impianti sono strettamente connessi all'attività dell'azienda agricola che li costruirà. La
prima variante dà il via libera a realizzare un impianto a biomasse in via Strigelis, a Prodolone; sarà
del tipo co-generazione (utilizzerà biomasse vegetali e zootecniche) e potrà produrre acqua calda.
Prevista la perimetrazione con piante per isolare visivamente la futura struttura dal territorio
circostante. E per quanto riguarda la produzione di acqua calda, la convenzione privato-Comune
prevede l'ipotesi di usarla a favore degli impianti sportivi della zona. Per quanto riguarda la seconda
autorizzazione, essa riguarda la costruzione di un impianto biogas adiacente all'essiccatoio
intercomunale di Torricella (ovvero a sud dei silos).
Tornando al consiglio comunale di lunedì prossimo, verrà portata in adozione anche la variante 51
al Prgc che, come anticipa l'assessore Antonio Di Bisceglie, si pone tre obiettivi: «Rivedere alcuni
vincoli del Piano, rispondere ad alcune richieste dei cittadini per piccoli lotti e individuare una zona
C in via Fontanasso».
Giovedì 10 marzo, pag. 22 edizione di ROVIGO
Coldiretti "studia" l’agricoltura spagnola
ROVIGO - Coldiretti in visita all'agricoltura spagnola. Un progetto per conoscere «le filiere degli
altri». «Conoscere cosa succede nell'Europa con 27 paesi membri è fondamentale per fare delle
scelte - afferma Valentino Bosco presidente provinciale di Coldiretti -. Siamo interessati a come gli
altri realizzano le filiere agricole e a cosa pensano della nuova Politica agricola comunitaria (Pac) in
discussione». Le parole del presidente sintetizzano lo scopo della recente missione di tre giorni che
ha portato il consiglio direttivo dell'associazione a Madrid. La visita-studio aveva come tema «La
filiera degli altri» ed è il primo stadio del progetto di conoscenza «Una filiera tutta agricola e tutta
italiana», che la regione Veneto sta sperimentando in collaborazione con Coldiretti nazionale e il
coinvolgimento di tutte le sette federazioni provinciali Coldiretti. Coldiretti Rovigo è stata
accompagnata dalle corrispondenti associazioni agricole spagnole in visita al Sat di Madrid, la
gigantesca struttura di Apag-Asaja, si è recata a Mercamadrid, uno dei maggiori mercati europei,
dove si raccolgono e smistano le produzioni ortofrutticole e le carni per il 40 per cento dell'intero
fabbisogno spagnolo ed è anche al secondo posto tra i mercati ittici a livello mondiale. Il consiglio
Coldiretti, poi, ha incontrato gli analisti dell'Ice (Istituto commercio estero) e alcuni importatori di
«made in Italy».
Il viaggio ha fatto emergere una realtà agricola in crisi dove, a differenza dell'Italia, sono diminuiti
i consumi anche nell'agroalimentare. «Gli imprenditori spagnoli - commenta il presidente Bosco - ci
invidiano le nostre politiche economiche di riconoscimento dei prodotti. Il marchio «made in Italy»
- conclude il presidente - è molto considerato anche in Spagna ed è sinonimo di qualità». Il progetto
veneto «Una filiera tutta agricola e tutta italiana» proseguirà con attività di lezione in aula, che
saranno completate entro la fine dell'anno. xxx
Giovedì 10 marzo, pag. 1 edizione di VICENZABREGANZE FULCRO DELLE MIETITREBBIE
Laverda diventa americana al cento per cento
Laverda, leader italiana delle mietitrebbie, diventa americana al cento per cento. Il gruppo Agco,
produttore e distributore mondiale di macchine per l’agricoltura, ha annunciato che la sua proposta
di acquisire dal gruppo italiano Argo il rimanente 50 per cento di Laverda spa ha ricevuto la piena e
incondizionata approvazione da parte delle autorità garanti della concorrenza. L’accordo, si legge in
un comunicato aziendale, si fonda sulla positiva operazione di joint venture, istituita con Argo nel
2007, grazie alla quale Agco aveva acquisito il 50 per cento di Laverda spa, azienda che da oltre
cinquant’anni produce mietitrebbie con il suo marchio. Dal 2004 Laverda inoltre produce
mietitrebbie per Agco con i marchi Challenger, Massey Ferguson e Fendt. Lo stabilimento di
Breganze è uno dei più moderni dedicati alla produzione di macchinari agricoli in Europa e
diventerà per Agco il centro per le mietitrebbie in Europa, Africa e Medio Oriente.
Laverda, con 450 dipendenti, dall’inizio della collaborazione con Agco ha visto pressochè
raddoppiare la produzione di mietitrebbie.