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Grazie Pazzo! · non poter fare più 40 par tite in una stagione, ma è chiaro che avrei voluto pro...

Date post: 31-Jul-2020
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28 LUGLIO 2020 - NUMERO 2708 - ANNO 23 - Direttore responsabile: RAFFAELE TOMELLERI - Aut. Trib. di Verona n° 41356 del 20/01/1997 - Le Cronache srl - Via Frattini 12/c - 37121 Verona - Telefono 0459612761 - E-mail: [email protected] - Stampa in proprio - Tutti i diritti RISERVATI VAI SUL SITO CRONACADIVERONA.COM SEGUICI SUI SOCIAL Maurizio Danese Nella sua veste di presidente di Aefi, l’associazione che raggruppa 40 fiere Italiane lancia un messaggio di ottimis- mo chiedendo al governo la possibilità di riaprire le fiere in autunno. Maurizio Fugatti Papillon, l’orso M49 è di nuovo fuggi- to da... Fugatti, il veronese che pre- siede la giunta leghista nella provin- cia autonoma trentina. É la seconda volta che l’orso scappa. Ridicolo KO OK "Premetto che stimo molto Atti - lio Fontana. Oltretutto, lo co no - sco benissimo perchè era sinda- co di Varese quando io lo ero di Verona". L’ex sindaco Flavio Tosi parla così in un’intervista alla Stam pa. Il riferimento ovvia- mente è all’inchiesta sui camici commissionati dalla Regione Lom bardia alla Dama Spa, so - cietà del cognato del governato- re. "Però c'è un fatto di op portu - nità” sottolinea Tosi. “Se tu sei il presidente della Regione, la ditta di tua moglie e di tuo cognato non devono ricevere delle com - messe dall’ente, stop. Dal punto di vista penale, la vicenda di Atti- lio andrà come andrà, mi au guro bene per lui. Da quello etico, l'inopportunità di quel che ha fat- to è evidente". Quanto a una eventuale discontinuità con la gestione della Regione da parte di Formigoni, Tosi aggiunge che "bisogna distinguere. C'è un problema di persone, certo. Ma - roni una cosa del genere non l'avrebbe mai fatta. E nemmeno Sala, e lo dice uno di destra. Poi c'è un problema di partito", anche perché "la Lega attuale un partito vero non lo è più. Sal- vini l'ha fatta diventare un partito personale, il partito di Salvini. Ma così si sono azzerati la dialettica interna, i controlli, i contrappesi, la classe dirigente. E i risultati sono questi". “Ha sbagliato Colpa anche di Salvini” TOSI CONTRO ATTILIO FONTANA DOPO 5 STAGIONI PAZZINI LASCIA L’HELLAS L’annuncio, commosso, in conferenza stampa. L’attaccante trattiene a stento le lacrime: “Non dimenticherò mai l’affetto che io e la mia famiglia abbiamo ricevuto fin da subito”. “Ho capito due-tre giorni fa che era davvero finita. Forse rimarremo a vivere a Verona” Grazie Pazzo!
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Page 1: Grazie Pazzo! · non poter fare più 40 par tite in una stagione, ma è chiaro che avrei voluto pro seguire. Sono stato molto orgoglioso di indossare la fascia da capitano”. Il

28 LUGLIO 2020 - NUMERO 2708 - ANNO 23 - Direttore responsabile: RAFFAELE TOMELLERI - Aut. Trib. di Verona n° 41356 del 20/01/1997 - Le Cronache srl - Via Frattini 12/c - 37121 Verona - Telefono 0459612761 - E-mail: [email protected] - Stampa in proprio - Tutti i diritti RISERVATI

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Maurizio DaneseNella sua veste di presidente di Aefi, l’associazione che raggruppa 40 fiere Italiane lancia un messaggio di ottimis-mo chiedendo al governo la possibilità di riaprire le fiere in autunno.

Maurizio FugattiPapillon, l’orso M49 è di nuovo fuggi-to da... Fugatti, il veronese che pre-siede la giunta leghista nella provin-cia autonoma trentina. É la seconda volta che l’orso scappa. Ridicolo

KOOK

"Premetto che stimo molto Atti -lio Fontana. Oltretutto, lo co no -sco benissimo perchè era sinda-co di Varese quando io lo ero di Verona". L’ex sindaco Flavio To si parla così in un’intervista alla Stam pa. Il riferimento ovvia-mente è all’inchiesta sui camici commissionati dalla Regione Lom bardia alla Dama Spa, so -cietà del cognato del governato-re. "Però c'è un fatto di op portu -nità” sottolinea Tosi. “Se tu sei il

presidente della Regione, la ditta di tua moglie e di tuo cognato non devono ricevere delle com -messe dall’ente, stop. Dal punto di vista penale, la vicenda di Atti-lio andrà come andrà, mi au guro bene per lui. Da quello etico, l'inopportunità di quel che ha fat-to è evidente". Quanto a una eventuale discontinuità con la gestione della Regione da par te di Formigoni, Tosi aggiunge che "bisogna distinguere. C'è un

problema di persone, certo. Ma -roni una cosa del genere non l'avrebbe mai fatta. E nemmeno Sala, e lo dice uno di destra. Poi c'è un problema di partito", anche perché "la Lega attuale un partito vero non lo è più. Sal-vini l'ha fatta diventare un partito personale, il partito di Salvini. Ma così si sono azzerati la dialettica interna, i controlli, i contrappesi, la clas se dirigente. E i risultati sono questi".

“Ha sbagliato Colpa anche

di Salvini”

TOSI CONTRO

ATTILIO FONTANA

DOPO 5 STAGIONI PAZZINI LASCIA L’HELLAS

L’annuncio, commosso, in conferenza stampa. L’attaccante trattiene a stento le lacrime: “Non dimenticherò mai l’affetto che io e la mia famiglia abbiamo ricevuto fin da subito”. “Ho capito due-tre giorni fa che era davvero finita. Forse rimarremo a vivere a Verona”

Grazie Pazzo!

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La voce è rotta dall'emo zio ne. Il Pazzo trattiene a sten to le lacrime. La notizia era nell'aria ma non ancora uffi -ciale. Ora lo è: dopo cinque anni Giampaolo Pazzini lascia l'Hellas Verona. L'an -nuncio lo ha dato all'inizio della conferenza stampa il direttore sportivo Tony D'A -mico: “Al termine della sta -gione si interromperà il no stro rapporto”. Pazzini pren de subito la parola: “Ho de ciso due-tre giorni fa. An dando allo stadio, l'ultima vol ta, mi sono davvero reso conto che era finita. Il di rettore, a dire il vero, me l'a veva detto già un mese fa, ma in cuor mio ci speravo ancora. Sapevo benissimo di non poter fare più 40 par tite in una stagione, ma è chiaro che avrei voluto pro seguire. Sono stato molto orgoglioso di indossare la fascia da capitano”. Il Pazzo riavvolge il nastro: “Il primo anno è stato particolare, ho avuto problemi, siamo re trocessi, però in quel mo mento si è creato un grande senso di appartenenza. Do po la partita di Cesena mi sono lasciato andare per ché mi sentivo molta re spon sabilità addosso. In gene rale mi aspettavo di fare bene, ho sempre dato tutto che fossero cinque, die ci o novanta minuti, ma Verona e i tifosi mi hanno dato molto di più. Per me” ha pro seguito l'attaccante “Il Vero na non è una semplice squadra, è molto di più. La città ha accolto benissimo fin da subito me e la mia famiglia. Stiamo pensando di stabilirci a vivere qui. Non ho parole per tutto l'affetto ricevuto”. Quando parla del figlio, gli occhi diventano an cora più

lucidi: “E’ cre sciuto qui, ha la cadenza vero nese, è di Verona. È an che per questo che stia mo pen sando di fermarci qui”. Nes suna vena pole mica durante la conferenza stam pa, nep pure quando il Pazzo viene pungolato dai cronisti sul pessimo rappor to con Pec -chia e con quello non sem pre idilliaco col presidente e la società: “Non cambie rebbe nulla parlarne. Va bene così”. Non tutti avreb bero chiuso con stile. Il Paz zo è entrato nella storia dei cannonieri gialloblù: 46 reti in 120 pre -senze, più di un gol ogni tre

partite, una media di tutto rispetto per chi buona parte di queste partite le ha gio cate in una squadra il cui obiettivo era la salvezza. La sua carriera è costellata di traguardi, se non di club, personali. Con l'Inter ha vinto una Coppa Italia. Con l'under 19 un campionato europeo. Ma con l'under 21 ha realizzato una tripletta contro l'Inghil terra nell'ami che vole orga niz zata per inaugurare il nuovo Wem bley. È andato in gol dopo soli 28 secondi. Assieme a Cassano ha trascinato la Samp di Del Ne -ri in Cham pions. Prima era diventato uno degli idoli di

Firenze. Ha giocato per l'Inter e il Milan. Durante il prestito al Levante, quando sembrava che la storia col Verona fosse ormai ter minata, si è tolto lo sfizio di segnare al debutto contro il Real Madrid. Ha giocato 25 par tite con la nazionale mag giore e ha fatto tutta la tra fila nelle selezioni gio vanili. Ai gol ha sempre ab -binato tanta corsa e grinta. I tifosi lo hanno amato fin da subito soprattutto per que sto. Sul finale è entato in sala stampa anche il pre sidente Maurizio Setti che ha omaggiato il Pazzo con una targa celebrativa.

ADDIO AL MIELE PER IL BOMBER

“La società mi aveva detto già un mese fa che aveva altri piani. Sono stati onesti” “Volevo continuare, ma va bene così”

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COSÌ È ENTRATO SUBITO NEL CUORE DEI TIFOSI

Tanti gol ma anche tanta grinta

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3 • 28 luglio 2020

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"Finocchiaro non la racconta giusta. E pensa che a Verona ci siano politici di serie B"Il coordinamento provinciale del movimento politico Verona Domani, guidato dal presiden-te Matteo Gasparato, intervie-ne sulle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dal presidente di Agsm Daniele Finocchiaro su un noto settimanale vero-nese. Il manager della holding veronese era intervenuto sulla questione relativa alla recente aggregazione con Aim Vicen-za e sulla necessità, secondo la sua opinione, di individuare al più presto un terzo partner industriale. Finocchiaro aveva inoltre “bacchettato” la politica scaligera rea a suo avviso di ostacolare tale strategia indu-striale ed accusandola indiret-tamente di poca lungimiranza e di campanilismo territoriale. Le dichiarazioni del presidente sono state oggetto anche nei giorni scorsi di critiche da parte del consigliere regionale Ste-fano Valdegamberi. “Concor-diamo con la posizione espressa da Valdegamberi che ha manifestato critica e sdegno nei confronti dell’enne-sima presa in giro del Presi-dente di AGSM Daniele Finoc-chiaro alla comunità e al terri-torio veronese. La sua ultima intervista grida vendetta. Vor-remmo innanzitutto ringraziare Stefano Valdegamberi per averci affiancati in questo per-corso, e la Lega che ha capito i motivi della nostra battaglia e si è unita ad una posizione che Verona Domani da sempre sostiene in merito al tentativo di scippo che si vorrebbe per-petrare per l’ennesima volta ai danni di uno dei gioielli Vero-nesi: AGSM VERONA SPA. Uno scippo operato peraltro senza il rispetto di un corretto percorso giuridico. Il presiden-te Finocchiaro, come di con-sueto, offende volontariamen-

te la politica locale, come se fosse composta da “incapaci”, politica che ha invece il corag-gio di dire le cose come stan-no, parlando direttamente ai cittadini veronesi e non ai pote-ri forti come lui è abituato a fare, e dai quali proviene. Si è capito inoltre come pochi imprenditori veronesi si siano intestati l’operazione e la difen-dano con le unghie e coi denti. Il “beneffatore” Finocchiaro prestato per il bene di Verona opera manifestamente e volontariamente contro gli inte-ressi della comunità veronese. AGSM grazie a Finocchiaro sarebbe finita sotto il controllo incondizionato di A2A senza che questa sborsasse alcun-ché, sarebbe stata fagocitata nel bilancio consolidato in modo non più reversibile". Questa la nota di Verona Domani. Il problema Agsm continua ad essere bollente.

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DURO INTERVENTO DEL GRUPPO GUIDATO DAL PRESIDENTE GASPARATO

"QUANTI PUNTI OSCURI SULL'OPERAZIONE!"

Permangono grossi dubbi sulla legittimità del percor-so intrapreso dal presiden-te, dubbi che Verona Doma-ni aveva sollevato fin dal primo minuto, dubbi sulla imparzialità degli advisor, dubbi sulla sostanza stessa della proposta di Finocchia-ro. Non si permetta mai più espressioni del tipo “la mia AGSM”: lui dov’era quando la politica con la “P” maiu-scola pensò un’azienda del genere che è cresciuta gra-zie alla capacità di manager pubblici preparati e politici lungimiranti, i quali hanno creato questa azienda sana e riconosciuta a livello nazionale e che ora lui vor-rebbe svendere? Quando si è espresso per caso il Con-siglio Comunale di Verona

(vero proprietario della AGSM VERONA SPA) sulla materia? O forse ci sfugge Perché i soggetti che hanno teorizzato l’infungibilità di A2A sono gli stessi che dovrebbero valutare le manifestazioni di interesse di altri? Infine perché si “beatifica” per l’accordo tra AGSM E AIM visto che lei non lo ha neppure votato e lo ritiene monco? Ci faccia un grande piacere: ritorni pure da quelli che l’hanno sponso-rizzata e pensi al futuro di grandi aziende private che vogliano avvalersi della sua grande capacità, ma si dimentichi di noi politici di secondo livello che abbia-mo a cuore solo il bene di AGSM, di Verona e dei vero-nesi”.

Verona Domani, "bordate" su AGSM

Matteo Gasparato, presidente di Verona Domani. A destra, Finocchiaro

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SI AVVICINA LA SCADENZA DEL 31 LUGLIO, LA BATTAGLIA S'INFIAMMA

La Compagnia annuncia l'accordo con le orgaizzazioni sindacali e denuncia alla Consob Casa Cattolica: come finirà ?Conferma dei livelli occupa-zionali, della divisione orga-nizzativa su tre poli (Verona, Milano Roma) e garanzia delle attuali sedi di lavoro. Questi i contenuti dell’accordo firmato tra Cattolica Assicura-zioni e le Organizzazioni sindacali aziendali. Oltre alla tutela dei posti di lavoro e delle sedi, l’intesa prevede iniziative volte alla valorizzazione delle profes-sionalità esistenti in un’ottica di ulteriore sviluppo attraverso la formazione. L’accordo è stato firmato tra le parti in un clima di ottime rela-zioni sindacali e in previsione della partnership tra Cattolica e il Gruppo Generali con lo scopo di fornirealle persone e alle famiglie la necessaria serenità in vista dei cambia-menti che il Gruppo affronterà nei prossimi anni. Non sono tuttavia giorni sere-ni, anzi, per il gruppo veronese che ieri, in una nota a firma del direttore generale Ferraresi aveva duramente stigmatiz-zato l'intervento di CasaCatto-lica, "che contiene non una ma una serie di affermazioni e illa-zioni prive di ognibfondamen-to e soprattutto tendenti ad inquinare il corretto svolgi-mento delle operazioni assembleari e altresì i risultati della stessa assemblea del 31 luglio" si legge nella nota emessa. "Per l’ennesima volta segna-liamo l’anomalia di questa situazione, la necessità di responsabilizzare i promotori di CasaCattolica o, perlome-no, di accertarne l’identità al fine di garantire la massima

linearità e trasparenza delle operazioni di voto in corso. La scrivente Società si riserva un proprio comunicato circa la disinformazione posta in essere a danno della Società e di tutti gli azionisti Cattolica. Ovviamente restiamo a dispo-sizione e soprattutto in attesa di iniziative di codesto On.le Organo di Vigilanza", conclu-deva la nota, richiamando l'in-tervento della Consob, cui la nota è stata inviata. In precedenza, era stata Casa Cattolica a inviare un comuni-cato che contestava la regola-rità delle procedure attuate. "Manca poco alle 24 di marte-dì 28 luglio, termine ultimo in cui sarà possibile votare tele-maticamente per l’assemblea straordinaria del 31/07 con oggetto la trasformazione del-la società cooperativa fondata nel 1896 in Società per azioni" scrive Casa Cattolica. "Lo scorso 27 giugno, per la complessità delle operazioni di voto e per il fatto che un numero importante di soci non avevano ricevuto nei tempi previsti le schede di voto, sola-mente 1376 soci su 18.600 hanno votato. Come comuni-cato nei giorni scorsi, il Tribu-nale delle Imprese di Venezia ha convocato per il giorno 17 agosto un’udienza per discu-tere relativamente all’impu-gnazione dell’Assemblea pre-sentata da decine di soci per le numerose presunte, ma documentate, irregolarità. Ora l'attenzione si sposta sull’assemblea straordinaria del 31 luglio, nella quale i soci potevano esprimere il voto telematico. Già, ma se non sono stati avvertiti..."

Cattolica&Generali, "botte e risposte"

IN DISCUSSIONE LE PROCEDURE DI VOTO

Le associazioni dei soci che fanno parte di CASA CAT-TOLICA, non hanno potuto nominare i loro rappresen-tanti per partecipare alle operazioni di scrutinio. Già nei giorni scorsi CASA CATTOLICA aveva eviden-ziato dubbi sulla regolarità delle operazioni di voto per-ché Computershare, la società delegata, ha previsto che si possa votare da un unico indirizzo email un numero illimitato di volte. Sostanzialmente, una perso-na che avesse in mano una carta d'identità del socio ed il biglietto di partecipazione all'assemblea dello stesso, potrebbe votare per lo stes-so. Nello stesso esposto alla CONSOB, i coordinatori

di CASA CATTOLICA, han-no chiestoalla stessa di sol-lecitare l’ufficio legale di CATTOLICA ASSICURA-ZIONI a rendere pubblici i verbali di voto entro massi-mo 3 giorni dallo scrutinio, per permettere ai soci di verificare se il loro voto è stato conteggiato corretta-mente. Nella contestata assemblea straordinaria di sabato 27 giugno, la società già a mez-zogiorno del medesimo gior-no aveva comunicato i risul-tati tramite comunicato stam-pa. Peccato però che i nomi-nativi, con l’elenco dei votan-ti, siano stati resi noti sola-mente mercoledì 22 luglio (25 giorni dopo!) dopo numerose richieste formali

Casa Cattolica, dubbi segnalati alla Consob

Il direttore generale di Cattolica Carlo Ferraresi

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6 • 28 luglio 2020

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L’iniziativa di prevenzione realizzata con il prelievo del sangue a bordo del camperSi è conclusa con la tappa di Verona la campagna di sen-sibilizzazione per la ricerca degli anticorpi Covid 19 rea-lizzata da Banca Asti insieme al Fondo Assistenza e Benes-sere –Società di Mutuo Soc-corso. Dopo aver girato nei mesi scorsi per tutto il nord Italia, questa mattina il cam-per ‘Salutissima’ ha fatto la sua ultima sosta in piazza Cit-tadella, a disposizione dei clienti e dei cittadini interessa-ti a sottoporsi al test. Anche il sindaco Federico Sboarina, che dall’inizio del-l’emergenza non ha mai smesso di sottolineare l’im-portanza della prevenzione per sconfiggere il virus e l’uti-lità degli strumenti diagnosti-ci, ha partecipato, insieme al presidente della commissione consiliare Sport Stefano Bian-chini. Entrambi si sono sotto-posti al test con prelievo di sangue. L’iniziativa di preven-zione, pensata per i clienti del-le filiali di Banca di Asti ma estesa anche ai non clienti con agevolazioni particolari per gli over 65 anni, è stata realizzata con il prelievo di sangue venoso effettuato a bordo del camper da perso-nale sanitario. Il tutto è effet-tuato nel rispetto più totale della privacy, l’esito del test viene inviato successivamen-te al cittadino all’assistito via email o raccomandata, accompagnato da una rela-zione redatta dall’infettivologo e, in caso di positività, da una lettera per il medico curante. In piazza Cittadella il sindaco è stato accolto dal direttore della filiale di Verona di Banca di Asti Francesco Pozzani e dal capoarea del Nord-Est Massimo Vagrotelli.

Il sindaco Sboarina e Stefano Bianchini si sottopongono al test sierologico (foto Udali)

LA CAMPAGNA SALUTISSIMA DELLA BANCA ASTI CON IL FONDO ASSISTENZA

Sboarina e Bianchini fanno il test

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7 • 28 luglio 2020

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8 • 28 luglio 2020

IL PROGRAMMA DELLA COMPAGNIA DI BANDIERA PER L’AEROPORTO

Dal 1° settembre collegamenti diretti tra Verona e Roma con 4 voli al giornoPiù voli Alitalia verso destina-zioni estere nei mesi di set-tembre e ottobre, quando il settore dei collegamenti inter-nazionali di medio e di lungo raggio segnerà una crescita, rispetto ad agosto, del +7% a settembre e del +29% a otto-bre. Il programma dei voli Alitalia di settembre prevede la ripresa del collegamento diretto Roma-Buenos Aires e l’attiva-zione dei servizi da Fiumicino per Giappone, Israele e Alge-ria che sono stati riprogram-mati da metà agosto all’inizio di settembre a seguito del-l’estensione delle restrizioni all’ingresso in questi Paesi. Alitalia ripristinerà, inoltre, il collegamento domestico da Fiumicino per Verona. Da Milano, a settembre Alitalia tornerà a collegare Linate con Francoforte e Malpensa con New York, altro servizio ripro-grammato dalla metà di ago-sto all’inizio del mese succes-sivo. Numerosi, a settembre, anche gli incrementi di fre-quenze sia su rotte nazionali che internazionali. Nel mese di ottobre Alitalia riprenderà i voli da Milano Linate verso Düsseldorf e Parigi Orly, oltre ad aumentare ulteriormente il numero di fre-quenze su collegamenti inter-nazionali e nazionali da Roma e da Milano. A ottobre Alitalia effettuerà complessivamente circa 1.630 servizi alla settimana su una rete di 45 destinazioni, di cui 19 domestiche, raggiun-gendo così un’attività pari al 46% di quanto era stato piani-ficato per questo mese prima dell’inizio della pandemia da Covid-19. In dettaglio, dall’inizio di set-tembre Alitalia attiverà servizi aerei dall’hub di Fiumicino per

Buenos Aires (4 voli alla setti-mana che ad ottobre divente-ranno 6), Tokyo Haneda, Alge-ri (6 voli alla settimana per cia-scun aeroporto), Tel Aviv (4 voli settimanali) e, sulla rete domestica, la Compagnia tor-nerà a volare da Roma a Vero-na con 4 servizi al giorno, fra andate e ritorni. La Compagnia, inoltre, aumenterà dall’1 settembre il numero di servizi da Fiumicino per Ginevra, Bruxelles, Nizza, Tunisi (da 14 a 20 voli alla set-timana per ciascun aeropor-to), Zurigo (da 10 a 14 voli set-timanali) e Il Cairo (da 6 a 10 voli settimanali). Altri incre-menti di frequenze sono pre-visti a settembre sui collega-menti nazionali, come la Fiu-micino-Linate, che passerà da 10 a 22 voli al giorno (14 nei fine settimana), e le rotte da Fiumicino verso Genova, Bari e Reggio Calabria, che rad-doppieranno da 2 a 4 servizi

giornalieri. Dall’1 ottobre Alitalia ha previ-sto un incremento del numero dei voli da Roma verso Tel Aviv (da 4 a 10 servizi settimanali), Amsterdam (da 14 a 24 voli settimanali), Tirana (da 14 a 20 servizi alla settimana), Ginevra (da 20 a 28 voli alla settimana). Altri aumenti di fre-quenze sono previsti nei col-legamenti domestici da Fiumi-cino per Napoli e Firenze (rad-doppio da 2 a 4 servizi al gior-no). A ottobre Alitalia opererà complessivamente oltre 1.100 voli settimanali fra l’hub di Roma Fiumicino e 42 aeropor-ti nazionali e internazionali. Da Milano Linate, Alitalia riat-tiverà a settembre i voli inter-nazionali verso Francoforte (14 servizi settimanali) e aumenterà le frequenze dei collegamenti per Londra Hea-throw, Parigi Charles De Gaul-le (da 2 a 4 voli al giorno su entrambi gli aeroporti) e per

Bruxelles (da 12 a 24 servizi settimanali). Da Malpensa, a inizio settembre riprenderà il collegamento con New York (6 voli alla settimana). Successivamente, con l’inizio di ottobre, la Compagnia ha previsto di riprendere i colle-gamenti da Milano Linate ver-so Düsseldorf (24 voli alla set-timana) e Parigi Orly (14 ser-vizi settimanali). Inoltre, sem-pre da ottobre Alitalia aumen-terà il numero dei voli da Lina-te verso Amsterdam e Fran-coforte (da 14 a 24 voli setti-manali su entrambi gli aero-porti). Sulla rete domestica, nel mese di ottobre cresceran-no i servizi dal city airport mila-nese verso Bari e Napoli (da 4 a 6 voli al giorno su entrambi gli scali). Alitalia opererà com-plessivamente a ottobre circa 670 voli settimanali fra i due aeroporti di Milano e 19 desti-nazioni domestiche e interna-zionali.

Alitalia riprenderà i voli dal Catullo

Dal primo settembre Alitalia riprenderà i collegamenti diretti tra Verona e Roma

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CONVENZIONE TRA ESERCITO E MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA

GLI ESPONENTI DI ITALIA VIVA

Sono riservate a chi sta scontando la pena nella Casa circondariale di MontorioHa avuto inizio lo scorso 13 luglio il percorso di reinseri-mento socio-lavorativo intra-preso dai soggetti in espiazio-ne di pena della Casa Circon-dariale di Montorio-Verona, a seguito dell’accordo stipulato il 15 novembre scorso tra il Comando delle Forze Opera-tive Terrestri di Supporto, la Direzione della Casa Circon-dariale di Verona, il Tribunale di Sorveglianza di Venezia e il Garante dei Diritti delle perso-ne private della libertà perso-nale.Le opportunità lavorative messe a disposizione dei detenuti della Casa Circonda-riale di Verona, riguardano lo svolgimento di lavori a titolo volontario e gratuito, nonché altre prestazioni di lavoro di pubblica utilità, pertinenti la specifica professionalità dei singoli individui volte alla manutenzione e alla preser-vazione del decoro del Centro

Polifunzionale intitolato alla memoria della Medaglia d'Ar-gento al Valor Militare "Cap. Manuel Fiorito" di Borgo Roma. Dopo la grave emergenza sanitaria che ha colpito il nostro Paese, si è potuto ren-dere operativa la convenzione che consente di avviare un percorso di stretta collabora-zione tra le Istituzioni coinvolte e i Rappresentanti degli Orga-nismi Statali, definendo nuovi ambiti per ampliare e consoli-dare le possibilità formative e di crescita dei detenuti. Una convenzione unica nel suo genere che rafforza il già solido legame tra istituzioni e cittadini e accresce l'impegno dell'Esercito in simili iniziative benefiche di altissimo spesso-re sociale, offrendo la possibi-lità a chi ha sbagliato di riscat-tarsi nella vita e nella società attraverso il lavoro.

La firma della convenzione tra esercito e Ministero di Grazia e Giustizia. Sotto i lavori di manutenzione al centro “Fiorito”

Opportunità lavorative per i detenuti

Nella provincia di Verona 7 scuole su 10 (il 70%) per i bam-bini da 0-3 anni e 6 scuole su 10 (il 58,85%) per la fascia 3-6 anni sono paritarie. Per molti territori, specie nella provincia, gli asili nido e le scuole dell’in-fanzia paritari rappresentano l'unica scelta possibile per le famiglie. «Le scuole paritarie in Italia sono garantite dalla Costituzio-ne secondo il principio di scelta educativa, ma tale libertà di

scelta sta vivendo in questo periodo una crisi che può rive-larsi grave», precisa Orietta Salemi, consigliera regionale di Italia Viva, che evidenzia molteplici problemi. La Regio-ne Veneto fino al 2015 – pro-segue Salemi - destinava 42 milioni di euro alle scuole pari-tarie che sono diventati 34 milioni. Quindi dal trasferimen-to storico regionale non sono più stati ripristinati 8 milioni di euro. E’ evidente che la scuola

scaligera per la fascia d’età 0-6 anni non è garantita dagli Enti locali bensì è assicurata grazie alle realtà private. La scuola dei più piccoli deve essere tema prioritario nell'agenda della Regione, in considerazione anche del rientro a scuola in settembre. Sarà nostro impe-gno allocare per le scuole pari-

tarie maggiori risorse, per recu-perare almeno parte dei trasfe-rimenti persi in questi anni e per garantire la certezza dei tempi dei trasferimenti, così da non dover rincorrere gli stanzia-menti all'ultimo momento che lasciano le strutture in una situazione di perenne precarie-tà programmatoria».

Da sx Pernice, Salemi e Peretti

Le scuole paritarie hanno stessi diritti

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SOPRALLUOGO TECNICO PER STIMARE LA CAPIENZA DEI FUTURI ACCESSI

Sboarina: “Finora non era mai stato fatto fatto il calcolo delle presenze nel cortile”

Si è svolto il sopralluogo del sindaco Federico Sboarina, accompagnato da Soprinten-denza, Ulss 9, Vigili del Fuoco, Forze dell'Ordine e direttrice dei Musei civici Francesca Rossi, per la questione della sicurezza degli accessi al cor-tile e alla casa di Giulietta. La verifica tecnica, mai fatta fino-ra, è stata decisa nel corso del Comitato ordine sicurezza pubblica che si è tenuto la set-timana scorsa con il Prefetto proprio sul tema specifico. Le attuali condizioni di distan-ziamento sociale, dettate dai protocolli imposti a seguito della pandemia, hanno forte-mente accresciuto l’attenzio-ne su sicurezza e utilizzo con-trollato degli spazi pubblici e privati. Temi che, seppure in forma meno rigida, continue-ranno anche nel post Covid, cambiando anche le abitudini

di fruizione dei monumenti. Fin da ora, servono quindi misure per gestire e controllare i sovraffollamenti, tipici dei periodi di festa sia nel cortile sia via Cappello. In vista di un aumento dei flussi turistici e, in particolare, di un ritorno alla ‘normalità’ post Covid, occorre quindi fare l'analisi che non è mai stata fatta in base ai para-metri utilizzati per tutti i luoghi pubblici (stadio, manifestazio-ni di piazza, eccetera). I Vigili del fuoco stimeranno la capienza del cortile e della Casa in relazione ai metri qua-dri, alle uscite di sicurezza e ad altri indicatori, visto che la gestione dei flussi di visitatori riguarda anche la percorribilità di via Cappello per i residenti e le attività commerciali pre-senti. Il dato per ora disponi-bile riguarda i 370 mila biglietti venduti nel 2019 di ingresso

per la vista della Casa. “Via Cappello e cortile torne-ranno ad attrarre i flussi turi-stici, ma non torneranno al caos pre Covid – ha dichiarato il sindaco –. Già adesso i visi-tatori sono in ripresa, la novità è che l'emergenza sanitaria ha fatto della sicurezza il tema prioritario. In questo caso, si uniscono la tutela dell'ordine pubblico all'attenzione sanita-ria, questioni che stanno cam-biando anche le abitudini delle persone. Ecco perché dobbia-mo farci trovare pronti quando sarà passato il divieto agli

assembramenti, ma non l'at-tenzione generale a questo aspetto. Non potremo più per-metterci misure emergenziali come la chiusura di via Cap-pello e l’imposizione del senso unico pedonale contingentato in via Mazzini. Attualmente, come indicato dai protocolli, l’accesso al cortile e alla casa è limitato, ma dobbiamo stu-diare le misure di accesso necessarie per limitare anche dopo le eventuali situazioni di pericolo. Per questo, lavoria-mo per garantire la gestione degli accessi in questa zona”.

Ora Giulietta fa il conto dei suoi fans

Il sindaco Sboarina all’ingresso del Cortile della Casa di Giulietta osserva la fila dei visitatori

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L’OBIETTIVO DELL’AZIENDA GARDESANA SERVIZI

Nuovo collettore del Garda Cresco chiama i parlamentari Tra dicembre e gennaio partiranno i lavori sulla sponda veroneseTra dicembre e gennaio parti-ranno, sulla sponda veronese, i lavori del nuovo collettore del Garda. Questo l’obiettivo di Azienda Gardesana Servizi che ha individuato Lazise come il Comune che per primo sarà interessato dai cantieri. Proprio guardando a questo futuro prossimo il presidente di AGS Angelo Cresco e il diret-tore generale Carlo Alberto Voi, hanno convocato a Peschiera del Garda i parla-mentari scaligeri per illustrare loro il progetto definitivo, recentemente approvato da Ato Veronese – Consiglio di Bacino Veronese, e per chie-dere di lavorare per far inserire il progetto del collettore nel “Decreto Semplificazioni”, quindi tra le opere prioritarie a livello nazionale e ulteriormen-te finanziabili. Attualmente, infatti, il nuovo collettore del Garda, sponda veronese, può contare su un contributo stata-le pari a 40 milioni di euro. Erano presenti all’incontro i parlamentari Davide Bendinel-li di Italia Viva, Alessia Rotta del Pd e Paolo Paternoster e Vania Valbusa della Lega. Pre-senti anche Luciano Franchini direttore di Ato Veronese, Gio-vanni Peretti presidente di ATS “Garda Ambiente” e i rappre-sentanti dei Comuni di Bardo-lino, Castelnuovo sul Garda, Garda, Lazise, Malcesine, Peschiera, San Zeno di Mon-tagna e Torri del Benaco oltre ai membri del Cda e del colle-gio sindacale di AGS. Il progetto definitivo, rispetto a quello preliminare, ha eviden-ziato che ci sono, nel basso lago, ulteriori tratti di collettore

che debbono essere sostituiti. Un’evidenza che comporta un aumento dei costi rispetto a quanto inizialmente stimato per la sponda veronese. Il lavoro congiunto dei parla-mentari veronesi diventa, quindi, strategico per garantire al progetto fondi statali aggiun-tivi. L’opera è comunque rea-lizzabile, ma l’obiettivo è quello di ridurre al minimo l’impatto sulle bollette degli utenti, cer-cando ulteriori finanziamenti a livello nazionale e anche regio-nale. Tutti i parlamentari presenti hanno garantito il loro appog-gio alla realizzazione dell’infra-struttura e impegno bipartisan per una strategia comune che aiuti a reperire ulteriori fondi ministeriali. Un “avanti tutta” anche per quanto riguarda i lavori che, secondo gli onore-voli presenti, vanno iniziati nel più breve tempo possibile.

“L’obiettivo dell’incontro di oggi è quello di fare squadra comu-ne – ha sottolineato il direttore generale di AGS Carlo Alberto Voi – perché questo ambizioso progetto sia completato in bre-ve tempo. Questo determina un aumento di spesa da 90 milioni di euro a, circa, 115 milioni”. “Il percorso di approvazione del progetto definitivo si è con-cluso – ha sottolineato il diret-tore dell’Ato Veronese Luciano Franchini – è stato complesso perché ha visto la partecipa-zione di oltre 35 soggetti istitu-zionali. Sono particolarmente soddisfatto perché tutti i porta-tori di interesse hanno risposto adeguatamente alle nostre richieste e, quindi, abbiamo potuto approvare il progetto con una serie di raccomanda-zioni e prescrizioni. Siamo fiduciosi che da oggi in avanti il percorso sia in discesa”.

Il lungadige Attiraglio

già riaperto

Riaperto in anticipo rispetto al previsto, lungadige Attiraglio, chiuso al traffico da domenica per lo smottamento verificato-si nel tratto di strada tra ponte Catena e via Monte Baldo. La circolazione sul lungadige che porta a Parona è tornata regolare, con le auto che pos-sono transitare in entrambe le direzioni. Nella giornata di lunedì si sono infatti concluse le operazioni di consolida-mento del vallo realizzate su indicazione dell’Amministra-zione, che per in via precau-zionale aveva prorogato la chiusura della strada fino alla fine del cantiere. Un nuovo sopralluogo dei tec-nici comunali ha verificato che allo stato attuale non esiste più pericolo per i fruitori della stra-da e la segnaletica di delimi-tazione dei lavori è stata spo-stata oltre la striscia bianca. Nei prossimi giorni si procede-rà con l’asfaltatura del tratto interessato allo smottamento, verrà transennata solo una piccola porzione di strada necessaria per il cantiere, sen-za modifiche alla viabilità.

Lungadige Attiraglio

SMOTTAMENTO

Cresco, Voi e Franchini con i parlamentari veronesi

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AZIENDE TOP: ALLA SCOPERTA DELLA REALTÀ DI VALEGGIO

Valeria Zampieri racconta entusiasta "di un'azienda vivace proiettata nel futuro"

Lo slogan? "Everel never annoying !"

Buongiorno Valeria. Innan-zitutto, le chiedo di presen-tarmi l' Everel Group, di cui è direttrice del personale... Everel è un’azienda storica sul territorio che si occupa di com-ponentistica elettro meccani-ca per il settore del Bianco e dell’Automotive. Legata da una forte tradizione, nel tempo l’azienda è cresciuta attraver-so fusioni ed acquisizioni, pro-ponendo un’offerta vasta e ottenendo riconoscimenti per la progettazione e customiz-zazione dei prodotti. Ad oggi Everel conta 650 dipendenti suddivisi nelle tre sedi produt-tive di Valeggio sul Mincio, che è anche l'headquarter della società, di Lipova in Romania e di Marktrodach in Germa-nia". Cosa l'appassiona mag-giormente del suo lavoro? Noi tutti qui abbiamo uno slo-gan condiviso, “Everel never annoying”! L’azienda è molto vivace e resiliente, lo dimostra la sua capacità di rigenerarsi e continuare a produrre in Ita-lia nel corso di una storia molto lunga. Personalmente mi appassiona tutto del mio lavo-ro, ma ciò che più mi coinvolge è il traghettare Everel da una storia tradizionale verso il futu-ro: per esempio, ora stiamo spingendo molto sul lato crea-tivo, nonostante siamo pro-duttori di interruttori e segnali luminosi. In condizioni normali, quali sono le problematiche cui andate incontro? Dal punto di vista della dire-zione del personale la com-plessità maggiore è quella di selezionare le figure tecnico-specialistiche all’interno del-

l’area stampaggio, perché il nostro territorio vive principal-mente di turismo e, dal momento che si fatica a trova-re questo tipo di specializza-zione, abbiamo creato un’Of-ficina dei Talenti, un program-ma aziendale volto a specia-lizzare le figure. Dal punto di vista generale, la complessità maggiore è quel-la di capire cosa fa e dove va il mercato, perché è da sem-pre frenetico ed è necessario essere molto flessibili e avere una grande capacità di adat-tamento. Durante la quarantena, come avete gestito l’azien-da? La nostra è una realtà vivace e veloce e ci siamo mossi in maniera tempestiva, attuando le procedure di sicurezza già dal 20 febbraio, prima ancora dei vari DPCM, perfezionando di volta in volta i protocolli interni. Nel corso dei mesi di quarantena abbiamo scelto di investire molto sulla sicurezza di tutti e i nostri collaboratori hanno restituito un grande apprezzamento che ci ha stu-piti, perché per noi si trattava di un’attenzione scontata. Così facendo, abbiamo per-messo di continuare a lavora-re, dando, dove possibile, la possibilità dello smart wor-king. Non solo: chi non se la sentiva di venire a lavoro ha avuto la possibilità di rimanere a casa, questo per un senso di responsabilità che tutti per-cepiamo e per dare valore alla tranquillità delle persone. Inol-tre, abbiamo messo in atto un pacchetto welfare, dando un bonus babysitter di 150 euro settimanali per figlio per chi aveva figli sotto i 14 anni e

garantendo il 25% di salario extra per ogni ora lavorata, fino a giugno. Ci siamo sorret-ti, rimanendo uniti e compatti e ora stiamo riuscendo ad assestarci. Ora siamo in una fase più

rassicurante rispetto alla situazione di alcuni mesi fa. Come sta andando la vostra ripresa? Sicuramente si tratta di una ripresa difficile, dubito si ritor-nerà agli standard pre-covid, ma credo anche che qualsiasi momento di crisi debba esse-re sfruttato per apportare dei cambiamenti e miglioramenti. Dal nostro canto, noi abbiamo cambiato il modo di lavorare, e questo va bene. Dopo due mesi difficili e preoccupanti, il trend a partire da settembre in poi ci dà speranza, i clienti hanno ricominciato a fare ordi-ni importanti. Non siamo com-pletamente ottimisti, tuttavia è necessario coltivare una cul-tura di pensiero positivo. Giulia Maria Cavaliere

"Abbiamo ideato

l'Officina dei Talenti, programma

che permette di formare le figure

che servono"

Valeria Zampieri, direttrice del personale della Everel

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VENERDÌ, ORE 20, ULTIMO APPUNTAMENTO CON VIVALDI E PIAZZOLLA

In scena la Music orchestra, 25 elementi al debutto, "guidati" dal veronese BaiettaDopo il successo delle due serate dedicate a Mia Martini e alla canzone d’autore, a Villa Vecelli Cavriani di Mozzecane si aprirà venerdì prossimo il “Talent music summer festi-val”, una nuova rassegna esti-va dedicata alla musica clas-sica che metterà in scena fino a fine settembre un repertorio dedicato ai grandi composito-ri. La rassegna è organizzata dalla Fondazione Discanto, che dal 2016 svolge un’attività di valorizzazione e divulgazio-ne culturale, con il patrocinio del Comune di Mozzecane e della Provincia di Verona e la direzione artistica dell’asso-ciazione Artematica. I concerti si svolgeranno ogni venerdì nel parco della villa, con la scalinata che diventerà il palco ideale per orchestra e solisti e il giardino trasformato in una platea da 250 posti a sedere. In scena la Master Orchestra, orchestra di 25 ele-menti al debutto assoluto, gui-data dal maestro veronese Sergio Baietta, pianista e direttore straordinariamente versatile premiato in oltre

quindici concorsi nazionali e internazionali che si esibisce in Italia e all’estero e accom-pagna regolarmente cantanti del calibro di Alida Ferrarini, Stefania Bonfadelli, Omar Kamata e Tatyana Lismnic e numerosi altri. L’ensemble si esibirà insieme ai migliori talenti che, da luglio a settem-bre, prenderanno parte ai cor-

si di perfezionamento organiz-zati dall’Accademia Interna-zionale di musica Talent Music Master Courses, che si svol-geranno da lunedì a venerdì nella villa di Mozzecane. Il martedì, il mercoledì e il gio-vedì, fino a fine settembre, i ragazzi si esibiranno anche la sera dopo le lezioni e Villa Vecelli Cavriani aprirà le porte

a chiunque volesse assistere gratuitamente alle loro perfor-mance. Lo spettacolo di venerdì pros-simo, con inizio alle 21, vedrà in scena i giovani pianisti Michele Candotti, Goeun Lee, Hyejin Kim, Mirjam Hinrichs, Giuseppina Chiara Pinto e Stefano Andreatta, selezionati dai docenti di fama internazio-nale Dmitri Alexeev, Tatiana Sakissova, Karl Heinz-Simon e Ilaria Loatelli. I giovani musi-cisti, già vincitori di prestigiosi e affermati concertisti, esegui-ranno un programma con musiche di Fryderyk Chopin (“Concerto per pianoforte e orchestra n.1”), Wolfgang Amadeus Mozart (“A major, first movement”, “Kv 467”) e Ludwig van Beethoven (“Con-certo per pianoforte e orche-stra n. 4”, “Concerto per pia-noforte e orchestra n.3”). I giovani studenti che parteci-pano alle masterclass sono oltre 150 e arriveranno da tutte le parti del mondo. In caso di brutto tempo gli spettacoli ver-ranno spostati all’interno della villa, con capienza ridotta.

Il maestro veronese Sergio Baietta

Villa Vecelli per tutti, musica maestro

La nuova rassegna estiva del Teatro Ristori, R-estate – Il suono dopo il silenzio, dopo i primi quattro fortunati appun-tamenti, si conclude venerdì alle ore 20.00, con dei prota-gonisti d’eccezione: l’Ensem-ble Orchestra Filarmonica Ita-liana e il violino solista Antonio Aiello in una speciale esecu-

zione delle stagioni di Antonio Vivaldi e di quelle di Astor Piazzolla. LE OTTO STAGIONI Un ponte musicale tra due secoli; un viaggio che, parten-do da Venezia e passando dal cuore dell’impero asburgico, conduce fino alla Buenos Aires del Novecento. Da Anto-

nio Vivaldi a Astor Piazzolla: un concerto in cui tradizione e modernità si incontrano grazie ai virtuosismi dell’Ensemble dell’Orchestra Filarmonica Italiana. Le stagioni di Vivaldi verranno alternate alle quattro stagioni Porteñas, o di Bue-nos Aires, scritte da Piazzolla negli anni Settanta.

Ristori, il finale in crescendo col magico violino di Aiello

VENERDÌ (ORE 21) VIA AL TALENT MUSIC SUMMER FESTIVAL

Spettacoli

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XXX... per indicare un nume-ro: 30. Sabato prossimo, alle 21, la compagnia Teatro immagine di Salzano, Vene-zia, presenta a Cavaion l'ope-ra XXX, i semi della follia,di Benoit Roland e Zamengo da E.Labiche. Trent’anni dalla fondazione di Teatroimmagine, celebrando questo traguardo con un nuo-vo progetto."Una sfida intri-gante e folle accettata non

senza pensare alla nostra tra-dizione: affrontare un vaude-ville, genere teatrale che vedra` il suo successo verso la fine del XIX° secolo, ambientandolo nei psichedeli-ci anni ‘70. Abbiamo trovato molte analogie fra il vaudeville e la Commedia dell’arte: innanzitutto i personaggi, con caratteri ben determinati ma senza intenzioni psicologiche, i ritmi incalzanti, i colpi di sce-

DOMANI SERA, ORE 21, L'ESTATE TEATRALE VERONESE

In scena c'è "Paddock", di Iuvenis Danza Biglietti andati a ruba, grande spettacolo

Il Chiostro di Sant’Eufemia fa il tutto esaurito per la prima serata dedicata alla danza. Va in scena domani sera, merco-ledì 29 luglio, alle ore 21, ‘Pad-dock’, di compagnia Iuvenis Danza e Fòov Dance Compa-ny. E i biglietti sono già andati a ruba. Lo spettacolo rientra nel car-tellone dell’Estate Teatrale Veronese, rassegna realizza-ta dal Comune di Verona – assessorato alla Cultura, in collaborazione con Arteven. Ed è uno degli appuntamenti della sezione ‘Professione spettacolo Verona’, contenito-re voluto per valorizzare e sostenere gli artisti e le com-pagnie scaligere, dopo i mesi

difficili dell’emergenza sanita-ria. Sul palcoscenico prenderan-no vita le coreografie di Greta Bragantini e Lucia Salgarollo. Una vera e propria indagine sull’unicita ̀ dell’individuo tra consapevolezza, discrepan-za, egocentrismo, possibilita,̀ attualita ̀e idealita.̀ Una plura-lita ̀di concetti e rappresenta-zioni che delineano le diverse anime che abitano ciascuno di noi. Nella consapevolezza che il se ́nasce, si sviluppa e si definisce solo e necessaria-mente attraverso la relazione con il “detto” e il “non detto” dell’altro. “Abbiamo deciso di collabo-rare e creare uno spettacolo

unico, diviso in 6 quadri – affer-mano le coreografe -, coglien-do l’opportunità che ci ha dato il direttore artistico della ras-segna Carlo Mangolini. Dovendo entrambe produrre un progetto nuovo ad hoc per lo spazio del Chiostro di Sant’Eufemia, abbiamo getta-to d’istinto un canovaccio di tematiche molto vicine a noi e alla nostra modalità di ricerca artistica, nonché molto affini al

difficile momento storico vis-suto dalla comunità. Da qui è nata l’idea dei quadri, intesi come contenitori di riflessioni ed emozioni che il periodo di lockdown ha fortemente por-tato in superficie e amplificato nell’intimità di ognuno di noi”. E fino all’1 agosto, nelle sale interne del Chiostro, si terrà ‘Parlando di danza’, un ciclo di approfondimenti curati da Nuova Soledarte.

17 • 28 luglio 2020

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SABATO SERA A CAVAION, ORE 21

XXX, c'è il Teatro Immagine Festeggia i 30 anni di...follia

na, la critica indirizzata a una determinata classe sociale, gli «a parte» al pubblicobe soprattutto il comico di situa-zione. Abbiamo voluto fare un passo verso una direzione nuova, meno convenzionale e piu` sperimentale. Gli anni ‘60 sono stati un «periodo cernie-ra», dove le differenze di clas-se sociale sono diventate frat-ture, dove la morale e` diven-tata un concetto obsoleto, dove i pensieri erano in evolu-zione, in espansione e in rivo-luzione. Nel decennio succes-sivo questi cambiamenti divennero ancora piu` esa-sperati ed e` per questo che abbiamo adattato il nostro testo a quel periodo".

Così Sant'Eufemia fa il "tutto esaurito" La regina è la danza

Spettacoli

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IL PRESIDENTE DELLA FIGC PREOCCUPATO PER IL FUTURO DEL CALCIODalla soddisfazione per aver scongiurato l'interruzione del campionato ormai prossimo alla conclusione, ai timori per le incognite legate alla prossi-ma stagione, partendo dalla necessità di cambiare quei protocolli sanitari che in futuro diventeranno per forza di cose inapplicabili. Sono stati questi alcuni dei temi affrontati dal presidente federale Gabriele Gravina, intervenuto a 'La Politica nel pallone' su Rai Gr Parlamento. "In un momento così difficile e complicato per lo sport italiano e per tutto il nostro Paese a causa di questo virus - ha dichiarato il numero uno della Figc congratulandosi con la Juventus per la vittoria dello scudetto - arrivare a questa conclusione è un risultato stra-ordinario per il campionato e per chi lo ha vinto. Guardando avanti sono molto preoccupa-to per la prossima stagione: le squadre dovranno cominciare tra poco i raduni e siamo in ritardo nella conoscenza delle nuove procedure da seguire". I protocolli sanitari redatti dalla Figc e validati dalle autorità governative hanno permesso al calcio italiano di ripartire in una situazione di emergenza, ma nel lungo periodo bisogne-ra' trovare soluzioni alternati-ve: "La mia preoccupazione - ha spiegato Gravina - riguarda il protocollo attuale, che riten-go inapplicabile da questo momento in avanti. Credo sia impegnativo per le società, ma soprattutto per gli atleti e per tutti i componenti del gruppo squadra". E ancora: "Questo protocollo ha dovuto tener conto del-l'evoluzione dell'epidemia nel nostro Paese ed è giusto con-tinuare a tenerne conto, ma bisogna anche essere realisti: lo abbiamo applicato in una situazione di emergenza per

un brevissimo periodo di tem-po, ma immaginare di conti-nuare con tamponi ogni quat-tro giorni, è impossibile. Sarebbe una violenza fisica verso i giocatori, bisogna tro-vare delle altre soluzioni. Aspettiamo notizie dal Comi-tato tecnico scientifico per capire quale sarà il nuovo pro-tocollo da applicare, non dimenticando che il nostro mondo è impegnato anche a livello dilettantistico. E proprio qui corre la mia mente: non sappiamo ancora come e quando poter far partire tutte le competizioni. Vogliamo ripartire tutti insieme".

Ora Gravina lancia un SOS "Per la prossima stagione dobbiamo ripensare tutto"

Gravina, presidente Figc

"Impossibile riproporre i protocolli di questo finale.

Sarebbe una violenza fisica vanno trovate altre soluzioni Così non va"

Sport

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A SANT’ANNA D’ALFAEDO

Ora la pietra della Lessinia ha il suo marchio di qualitàÉ stata consegnata la prima certificazione ad un ente pubblico

Puntare sulla qualità del pro-dotto e sui protocolli di estra-zione e trasformazione per garantire l’utente finale. Que-sto l’obiettivo che il Consorzio Pietra della Lessinia ha mes-so in campo presentando, in occasione della 159^ Fiera Agricola di sant’Anna d’Alfae-do, di fronte ad autorità e gior-nalisti, la nuova certificazione di trasformazione controllata della pietra. Un segnale di legame forte con il territorio, culla estrattiva e di storico uti-lizzo di questo pregiato mate-riale, ma anche una grande spinta nei confronti di un mer-cato che, dopo la crisi, è ripar-tito e che vuole guardare al futuro con ottimismo. Il Con-sorzio Tutela Pietra della Les-sinia annovera ad oggi 23 aziende comprese tra l’area dell’alta Valpolicella/Prun, tra i comuni di Marano e Negrar, l’area del Comune di sant’An-

na d’Alfaedo e il Polo di Gor-gusello nel comune di Fuma-ne rappresenta uno dei punti di forza dell’economia di que-sto splendido territorio. “La nostra Pietra è legata alla sto-ria del nostro territorio – affer-ma Tiziano Lavarini, Presi-dente del Consorzio – e con la nascita del Certificato di Trasformazione Controllata intendiamo dare dignità e cer-tezza ad un percorso di estra-zione e trasformazione di un prodotto che risulta garantito in ogni sua fase.” Il consorzio ha infatti dato vita ad una com-missione che, attraverso l’analisi dei 7 metri di strato utile estraibile, sia in grado di classificare le pietre tra clas-siche, superiori e falde non classificabili. Le prime sono geologicamen-te stratificate in cava dalla par-te piu ̀alta e risultano adatte ad ogni tipo di lavorazione, sia

per interni che per esterni; le pietre superiori sono stratifi-cate nelle parti mediana e piu ̀profonda della cava e risulta-no estremamente versatili: “seciaron” e “corso ultimo”, per una colorazione bianca “lastra de lara”, “meseta”, “lastina”, “lasta da scorso”, “biancon”, “bianconsel” per una colorazione rosata e rosa piu ̀carico. Le falde non clas-sificabili invece compongono quegli strati che per confor-mazione fisica non risultano idonei alla trasformazione ma utilizzabili per la realizzazione di muraglioni a secco: “lova rossa” e “marseto”. “E’ stato un progetto ambizio-so – afferma Sandro Peretti, vicepresidente del consorzio e ideatore del progetto –. A ritirare il marchio il sindaco Raffaello Campostrini che non senza emozione ha rice-vuto la certificazione.

Punto vendita di Peserico

in Via Mazzini

Sarà lo store di via Mazzini uno dei primi punti vendita che pro-porrà al pubblico la collezione menswear di Peserico, una prima collezione che costituirà un total look costruito su misu-ra per manager, imprenditori e professionisti, attenti all’imma-gine e al comfort negli sposta-menti e in linea con l’estetica di Peserico, votata in primi alla qualità e durabilità dei capi. Dal pantalone al capospalla, dai giubbotti alle maglie, alle calzature e accessori. “Il Covid 19 non ci ha mai fermati”, dice Riccardo peruffo, ceo di Pese-rico, “ e anche per la donna abbiamo realizzato un cam-pionario completamente nuo-vo di oltre 500 capi, con pre e main insieme e consegne anti-cipate a dicembre. L’eccellen-za si ispira alla storia d’amore per eccellenza, quella tra Romeo e Giulietta e chi meglio del nostro store di via Mazzini può proporre tale collezione? In via Mazzini, come negli altri nostri monomarca, cerchiamo di creare un’esperienza il più possibile “normale” mettendo a proprio agio le clienti, pur mantenendo le regole igieni-co-sanitaria e di sanificazione. L’Italia sta cominciando a riprendere coraggio nell’uscire e nel trovare coraggio, una normalità che è venuta a man-carci nell’ultimo periodo. Il grosso problema è e sarà la mancanza di turisti stranieri durante questo periodo estivo.

Modello uomo di Peserico

NUOVO STORE

La consegna del certificato al comune di Sant’Anna d’Alfaedo

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21 • 28 luglio 2020

LA PRESENTAZIONE DEL CIRCOLO CON "ACQUISTI" IMPORTANTI

Anche il sindaco e parte dell'Amministrazione entrano nella squadra di Ciro Maschio

Si è tenuta presso il Ristorante Gallery di Bovolone la presen-tazione ufficiale del Circolo Fratelli D’Italia – Sezione di Bovolone, alla presenza dei massimi esponenti provinciali del partito, ovvero il Coordina-tore provinciale On. Ciro Maschio e quello del Basso veronese Gianluca Cavedo, e inoltre, Massimo Mariotti, Daniele Polato, Massimo Giorgetti e Claudio Valente, che hanno voluto sottolineare Il momento di grande crescita del partito guidato da Giorgia Meloni. Il circolo, fondato nel 2016 da Filippo Spadafora, che fa par-te del direttivo, conta oggi cir-ca centoventi tesserati affidati al portavoce Vladimir Castel-lini. All’ordine del giorno del-l’incontro, al quale erano pre-senti numerosi simpatizzanti, il rinnovamento del circolo locale in previsione della pros-sima tornata elettorale, e l’oc-casione per confrontarsi sui progetti e sulle attività presenti e future da promuovere sul territorio, ma soprattutto l’en-trata nel partito di una buona parte dell’amministrazione comunale. Infatti oltre al sin-daco Emilietto Mirandola sono

entrati in campo con Giorgia Meloni anche Vladimir Castel-lini, Giuliana, Cavallaro, Gen-ny Guerra, Francesca Puma, Claudio Casagrande, Giusep-pe Mela e Roberto Vivan. «Siamo un grande movimento e siamo protagonisti assoluti del centrodestra italiano, - ha esordito Ciro Maschio - mi fa piacere che in questo progetto ci sia anche il Sindaco Emiliet-to Mirandola e buona parte della sua squadra amministra-tiva, insieme lavoreremo per portare in altoi valori di Fratelli d’Italia». «Sono molto soddisfatto, – conferma il coordinatore Gianluca Cavedo – siamo par-titi in pochi nel 2013 e oggi, grazie alla nostra serietà e coerenza stiamo avendo grandi risultati. Il circolo di Bovolone da oggi vive una nuova stagione di rinnova-mento e di crescita». Vladimir Castellini, portavoce del Circolo, ha ringraziato Filippo Spadafora per aver introdotto Fratelli d’Italia a Bovolone, una città legata alle tradizioni, alla campagna, al recente benessere, una città da cui il nuovo circolo vuole

partire per costruire il futuro dei bovolonesi. Sottolinea Castellini: «Vogliamo essere un circolo che sappia cogliere i tempi e i momenti, i pensieri e gli umori, i bisogni e le urgen-ze di Bovolone. Vogliamo farlo con serietà e competenza, con rispetto e impegno, con attenzione e umiltà ". Il sindaco Emilietto Mirandola conclude: “Ho accolto l’invito di Fratelli d’Italia con grande soddisfazione. Da un lato il partito politico che consente a tutti noi di ritrovare una casa fatta dai nostri valori comuni e dalle nostre esperienze a ser-vizio della cittadinanza. Dal-l’altro il circolo, nel quale vedo quel passo che consente ai cittadini una nuova occasione di fare politica attiva e nel qua-le ritroviamo i migliori orizzonti al nostro progetto politico e amministrativo a favore di Bovolone e dei bovolonesi, da sempre imperniato sulla con-tinuità e sulla grande serietà. Sono elementi qualificanti, che da soli determinano l’im-portanza di questa giornata, dove ho il piacere di ritrovare amici e nuove persone con le quali far crescere il nostro Comune".

Fratelli d'Italia "conquista" Bovolone

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Monopattini: da oggi in città

sfrecciano i nuovi modelli

BIT Mobility ha deciso di sosti-tuire i propri monopattini: i pri-mi modelli S1, arrivati in città lo scorso anno, cedono il posto al nuovo modello S3. La sostituzione interessa l’intera flotta di 350 mezzi. L’interven-to di riqualificazione della mobilità urbana, concordato con l’amministrazione comu-nale, mira a rendere il servizio ancora più funzionale, grazie alla costante interazione tra l’utente e il servizio di assisten-za h24: iI nuovo modello S3 aiuta infatti il monopattinista al corretto uso del mezzo, for-nendo indicazioni e alert sono-ri in caso di utilizzi impropri. Nel dettaglio il nuovo modello S3 si presenta maggiormente solido ed equilibrato, grazie al doppio freno a tamburo +EBS e alle ruote in materiale com-posito, adatte anche per la cir-colazione su strade con sam-pietrini. Per una maggiore sicurezza durante la circolazione serale, il nuovo modello è dotato di un fanalino led frontale ad alta visibilità e catarifrangente bianco e un doppio led poste-riore rosso per freno e visibili-tà.

Un momento della serata di Fratelli d'Italia a Bovolone

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22 • 28 luglio 2020

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UNO DEI MAGGIORI FOCOLAI DEL BELLUNESE

Morta nella casa di riposo Esposto in procura del figlioL’anziana è una vittima del Covid nella struttura di TrichianaIl figlio di A. C., 93 anni, di Tri-chiana, nel Bellunese, una dei tanti ospiti della locale casa di riposo, nel comune di Borgo Valbelluna, vittima del corona-virus, lunedì 27 luglio 2020 ha presentato un esposto presso la locale stazione dei carabi-nieri indirizzato alla Procura di Belluno, che ha già aperto un’indagine sulle tante morti nella struttura, per sollecitare tutti gli opportuni accertamenti onde verificare eventuali profili di responsabilità in capo al direttore sanitario, ai medici e agli operatori, e per fornire all’autorità giudiziaria ulteriori elementi. La vicenda dell’an-ziana, purtroppo, è simile quel-la di tanti altri degenti della Casa di soggiorno “Madonna della Salute”, dove sono rima-sti contagiati quasi tutti: 53 positivi su 71 ospiti e una quin-dicina di decessi. La signora era stata ricoverata nella strut-tura nel luglio del 2017 perché non riusciva più a deambulare in modo autonomo, e quindi non era autosufficiente, ma era perfettamente lucida: aveva solo qualche piccola difficoltà nell’esprimersi, postumo di un ictus che l’aveva colpita tren-t’anni fa ma dal quale aveva recuperato quasi completa-mente. E godeva anche di buona salute, almeno fintanto-ché la Rsa, il 5-6 marzo, ha chiuso le porte agli esterni, vie-tando le visite ai parenti, per via dell’emergenza sanitaria. Da allora i contatti del figlio con l’ultranovantenne per sincerar-si delle sue condizioni sono stati possibili solo tramite videochiamate o semplici tele-fonate, durante le quali l’anzia-

na appariva disorientata e rife-riva di una situazione di estre-ma confusione all’interno della casa di riposo, ma, di fronte ai suoi crescenti timori, gli opera-tori socio sanitari lo avevano rassicurato, garantendo che era tutto sotto controllo. Dal 12 aprile, tuttavia, anche video-chiamate e telefonate si sono interrotte: la madre non rispon-deva più. Finalmente, dopo tante domande per ottenere informazioni, dalla struttura gli hanno riferito che la degente era affetta da uno stato febbrile senza però fornire ulteriori det-tagli e lasciando intendere che non si trattasse di una patolo-gia preoccupante. Ma ad ogni richiesta di poter parlare diret-tamente con la propria cara, gli addetti obiettavano che in quel momento non era possibile, adducendo svariate giustifica-zioni: una volta perché indos-sava la mascherina per l’ossi-

geno, un’altra perché era sotto l’effetto della morfina sommini-strata per i forti dolori. Finché, dietro le sue insistenze, hanno dovuto ammettere che la don-na si trovava in uno stato di grave debilitazione simil comatosa e che probabilmen-te aveva contratto il Covid-19. Nei due giorni seguenti il figlio ha continuato a chiedere costantemente informazioni sulle sue condizioni, finché, il 21 aprile, la struttura lo ha con-tattato spiegando che la situa-zione si era aggravata ma che la paziente non poteva essere trasferita all’ospedale. L’indo-mani, alle 5 del mattino del 22 aprile, A. C. è spirata.Ad accre-scere le sue già tante perples-sità sulla gestione della pan-demia da parte della Rsa, la lettera di denuncia di 32 ope-ratori della struttura - anche una trentina di loro sono risul-tati positivi.

Per i settori più colpiti

pronti 23 milioni

Sono circa 9 mila le imprese agricole del Veneto che potranno accedere al bando della misura straordinaria di sostegno ‘anti-Covid’ predi-sposta dalla Giunta veneta. Oggi l’assessore all’Agricoltu-ra ha anticipato ai partner del Tavolo Verde l’impianto del bando che presenterà alla Giunta la settimana prossima. La dote finanziaria a disposi-zione è di 23 milioni di euro, pari al 2 per cento del budget delle risorse del Programma di sviluppo rurale del Veneto, secondo quanto prevedono i regolamenti comunitari. Ne potranno beneficiare i settori che hanno registrato i cali più consistenti di fatturato: le 1400 imprese del florovivaismo, le 2100 aziende dei prodotti orti-coli di primavera (fragole, asparagi, lattughe e radicchi primaverili), i 1700 agriturismi, fattorie didattiche e sociali, le 3 mila stalle produttrici di latte e i circa 150 allevamenti di vitelli a carne bianca con ristalli esteri presenti in Veneto.“Il sostegno sarà articolato su tre livelli, a seconda del danno subito dai diversi settori del comparto a causa del lock-down e della chiusura dei mer-cati - ha confermato l’asses-sore all’Agricoltura Giuseppe Pan-.

Giuseppe Pan

AGRICOLTURA

La casa di riposo di Trichiana

Cronaca del Veneto

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23 • 28 luglio 2020

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IL COMMENTO DEL PRESIDENTE DI AEFI SUL DPCM DEL 31 LUGLIO

Si sono unite per fronteggiare e superare questo difficile momento per il PaeseLa community delle “Impren-ditrici venete” fa tappa a Vero-na. Mercoledì 29 luglio dalle 19 al Central Park Lounge Bar, in Circonvallazione Raggio di Sole, il gruppo nato in pieno lockdown, ha organizzato un evento per far conoscere que-sta sinergia imprenditoriale tutta al femminile. Il gruppo Facebook “Imprenditrici vene-te” è nato dall’idea di Giorgia Bonotto con lo scopo di valo-rizzare le imprese regionali che si sono unite per fronteg-giare e superare un periodo così complesso per il nostro Paese. Il gruppo oggi conta 4mila iscritte e ha come obiet-tivi dare visibilità all’imprendi-toria femminile, connettere tra loro tutte queste realtà e sostenere l’economia del ter-ritorio. Questa sinergia ha tro-vato compimento nella realiz-zazione di una App delle Imprenditrici Venete che per-metterà ad ogni iscritta, previo versamento di una quota di

iscrizione, di presentare la propria attività, valorizzarne i prodotti e i servizi attraverso un e-commerce e sconti riser-vati alle socie. Mercoledì 29 luglio il gruppo sarà a Verona, un’occasione per incontrare le già socie cittadine e conosce-re nuove donne imprenditrici che abbiano voglia di fare rete e supportare questo progetto.

All’evento si contano già 30 presenze. L’evento sarà anche l’occasione per far la propria donazione in forma promozionale per la fondazio-ne e a favore di ABCOnlus: tut-te le donazioni saranno desti-nate per la promozione del gruppo Imprenditrici Venete e per sviluppare dei nuovi moduli aggiuntivi dell'App così

da offrire dei servizi sempre più interessanti per aiutare l'economia delle attività ade-renti e sviluppare capillarmen-te il territorio. Per confermare la presenza da parte delle imprenditrici è necessario inviare una mail a [email protected] indicando: nome/cognome/cellulare.

Giorgia Bonotto e l’appuntamento al Central park lounge bar

Le “Imprenditrici venete” fanno rete

“Apprezziamo molto l’impe-gno del ministro Di Maio per la ripartenza del sistema delle fiere italiane a settembre. Ora alle parole seguano i fatti con-creti da parte del Governo: una data certa per la riapertura dei quartieri fieristici e un pia-no di aiuti a ristoro delle per-dite subite per le cancellazioni delle rassegne a causa del

Covid-19”. Così Maurizio Danese, presidente di AEFI, l’Associazione Esposizioni e Fiere Italiane che riunisce i 40 principali organizzatori nazio-nali di un settore che genera ogni anno un giro d’affari di 60 miliardi di euro e dà origine a quasi il 50% dell’export made in Italy. “Ci auguriamo che il Dpcm del 31 luglio ci dia final-

mente una certezza sulla ripresa come ha prospettato il ministro Di Maio – continua Danese –. Da parte nostra sia-mo pronti fin da subito a tor-nare operativi nel nostro ruolo di strumento strategico a ser-vizio della politica industriale del Paese, confidando nel-l’istituzione urgente di un fon-do di sostegno al nostro com-

parto che nel 2020 sarà mes-so in ginocchio da un crollo del fatturato superiore al 70 per cento”.

Danese: “Col nuovo decreto bisogna far ripartire le fiere

Maurizio Danese

APPUNTAMENTO AL CENTRAL PARK LOUNGE BAR DI VERONA

Cronaca dell’Economia

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