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Gruppo Editoriale L’Espresso · anche dal confermato posizionamento di leader di Repubblica.it,...

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Gruppo Editoriale L’Espresso Società per azioni Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2015
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Gruppo Editoriale L’EspressoSocietà per azioni

Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2015

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Indice

Financial Highlights 9

Relazione sulla gestione del Consiglio di Amministrazione al 31 dicembre 2015Risultati economico-finanziari del Gruppo Espresso al 31 dicembre 2015 13Andamento del mercato 13Andamento della gestione del Gruppo Espresso nell’esercizio 2015 13Risultati per area di attività 14Principali eventi successivi alla chiusura dell’esercizio e prevedibile evoluzione della gestione 18Risultati economico-finanziari consolidati al 31 dicembre 2015 20Risultati della Capogruppo Gruppo Editoriale L’Espresso SpA al 31 dicembre 2015 29Prospetto di raccordo tra i dati del bilancio della Capogruppo e i dati del bilancio consolidato 32Principali rischi e incertezze cui Gruppo Editoriale L’Espresso SpA e il Gruppo Espresso sono esposti 32Attestazione ai sensi dell’art. 37 della Delibera Consob n. 16191/07 (Regolamento Mercati) 35Altre informazioni 36Proposta di destinazione dell’utile dell’esercizio 2015 37

Informativa ai sensi del Regolamento Consob n. 11971 41

Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari 51

Bilancio consolidato del Gruppo Espresso al 31 dicembre 2015Situazione Patrimoniale-Finanziaria 93Conto Economico e Conto Economico Complessivo 94Rendiconto Finanziario 95Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto 96Note al bilancio consolidato del Gruppo Espresso 99Allegati 167Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell’art. 154 bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 173Relazione della Società di Revisione sul bilancio consolidato 177

Bilancio di esercizio della Gruppo Editoriale L’Espresso SpA al 31 dicembre 2015 Situazione Patrimoniale-Finanziaria 180Conto Economico e Conto Economico Complessivo 181Rendiconto Finanziario 182Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto 183Note al bilancio di esercizio della Gruppo Editoriale L’Espresso SpA 187Attestazione del bilancio di esercizio ai sensi dell’art. 154 bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 243Relazione del Collegio Sindacale 247Relazione della Società di Revisione sul bilancio di esercizio 257

5| Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Denominazione Sociale Gruppo Editoriale L’Espresso Società per Azioni

Capitale Sociale Euro 61.805.893,20

Codice fiscale e Iscrizione Registro Imprese di Roma n. 00488680588

Partita IVA n. 00906801006

Sede Sociale Roma, Via Cristoforo Colombo, 98Sede Secondaria Roma, Via Cristoforo Colombo, 90

Il Consiglio di Amministrazione:Presidente Carlo De Benedetti

Amministratore delegato Monica Mondardini

Consiglieri Massimo Belcredi Agar Brugiavini Alberto Clò Rodolfo De Benedetti Francesco Dini Silvia Merlo Elisabetta Oliveri Luca Paravicini Crespi Michael Zaoui

Il Collegio Sindacale:Presidente Stefania Mancino

Sindaci Effettivi Pietro Manzonetto Marina Scandurra

I Revisori Contabili Deloitte & Touche SpA

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9| Gruppo Editoriale L’Espresso |

Financial Highlights

Principali dati economici

(milioni di euro) Anno 2014 Anno 2015 Ricavi 643 605Margine operativo lordo 60 48Risultato operativo 30 30Risultato ante imposte 28 5Risultato netto 9 17

Principali dati patrimoniali/finanziari

(milioni di euro) 31-dic-14 31-dic-15Capitale investito netto 602 601Patrimonio netto di Gruppo e di terzi 567 590

Patrimonio netto di Gruppo 565 588

Patrimonio netto di terzi 2 2

Posizione finanziaria netta (34) (11)Dividendi distribuiti - -

Personale

Anno 2014 Anno 2015Dipendenti alla fine del periodo (a perimetro omogeneo) 2.310 2.183Dipendenti medi (a perimetro omogeneo) 2.366 2.250

Principali indicatori

Anno 2014 Anno 2015ROS (Risultato operativo/Fatturato) 4,6% 5,0%ROCE (Risultato operativo/Capitale Investito) 5,0% 5,1%ROE (Utile netto/Patrimonio netto) 1,5% 2,9%

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Relazione del Consiglio di Amministrazione

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Risultati economico-finanziari del GruppoEspresso al 31 dicembre 2015

Risultati consolidati Anno Anno(€mn) 2014 2015

Fatturato, di cui: 643,5 605,1• diffusione 232,9 218,0• opzionali 32,8 28,3• pubblicità 365,6 346,0• diversi 12,1 12,8Margine operativo lordo 59,8 47,5Risultato operativo 29,9 30,5Risultato netto, di cui: 8,5 17,0Risultato netto attività destinate a continuare 11,9 6,8

Risultato attività cessate e destinate alla dismissione (3,3) 10,3

31 dicembre 31 dicembre(€mn) 2014 2015

Posizione finanziaria netta (34,2) (10,7)Patrimonio netto di Gruppo e di terzi 567,4 590,4• patrimonio netto di Gruppo 565,4 588,4• patrimonio netto di terzi 2,0 2,0Dipendenti 2.310 2.183

Andamento del mercatoNel 2015 gli investimenti pubblicitari complessivi(dati Nielsen Media Research) hanno mostratoun calo dello 0,5% rispetto al 2014; sebbenel’evoluzione sia ancora negativa, la flessionerisulta meno accentuata di quella registrata nel-l’esercizio precedente (-2,5%). Per mezzi, la pubblicità su stampa ha subito unaflessione del -5,7%; televisione ed internet hannoconseguito una raccolta sostanzialmente stazionariarispetto al 2014 (+0,7% e -0,7% rispettivamente)ed infine la radio ha riportato un significativoincremento (+8,8%). Per quanto riguarda la pubblicità su stampa, laflessione del 2015 (-5,7%) è minore di quantoriscontrato nel precedente esercizio (-8,5%): in

particolare, il calo della raccolta locale si attesta al-5,6% (-9,3% nel 2014) e quello della raccoltanazionale al -5,7% (-8,2% nel 2014).Quanto alle diffusioni, i dati ADS (AccertamentoDiffusione Stampa) indicano per il 2015 un calodelle vendite dei quotidiani dell’8,7%, in leggeraattenuazione rispetto al trend registrato nel 2014(-11,4%).

Andamento della gestione del Gruppo Espres-so nell’esercizio 2015Il Gruppo ha chiuso il 2015 con un risultatonetto positivo pari a 17,0mn.

I ricavi consolidati del Gruppo, pari a605,1mn, hanno registrato un calo del 6,0%

rispetto al 2014 ( 643,5mn).

I ricavi diffusionali pari a 218,0mn, hannomostrato una flessione del 6,4% rispettoall’esercizio precedente ( 232,9mn), in unmercato che, come sopra riportato, continuaa registrare una significativa riduzione dellecopie diffuse di quotidiani (-8,7%). La Repubblica, sulla base dei dati ADS, si èconfermato quale primo quotidiano d’infor-mazione per copie vendute in edicola, abbo-namenti e altri canali di legge, e, sulla basedei dati Audipress (Indagine 2015/III) haregistrato 2,2 milioni di lettori giornalieridell’edizione tradizionale.I quotidiani locali, la cui readership mediagiornaliera in base alle rilevazioni Audipressammonta a 2,9 milioni di lettori, hanno regi-strato un calo delle diffusioni significativa-mente meno pronunciato di quello settoriale. Infine, per quanto riguarda le edizioni digitalidelle testate del Gruppo, nel 2015 si sonoregistrati 93 mila abbonati medi.

I ricavi pubblicitari senza le concessioni diterzi, hanno registrato un calo del 4,2%; le

13Relazione del Consiglio di Amministrazione | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Relazione del Consiglio di Amministrazione al 31 Dicembre 2015

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tendenze sono contrastanti: se la raccoltasu stampa riflette l’andamento ancora nega-tivo del mercato, radio ed internet hannomostrato una dinamica positiva.La radio è cresciuta del 5,7%, con incrementia due cifre di m2o.Internet, in controtendenza rispetto al mercato,ha registrato una crescita del 2,0% sostenutaanche dal confermato posizionamento dileader di Repubblica.it, la cui Total DigitalAudience media nel 2015 ammonta a 1,6milioni di utenti unici giornalieri, con undistacco del 30% sul secondo sito; buonoanche l’andamento dei siti dei quotidianilocali la cui Total Digital Audience media èstata di 406 mila utenti unici giornalieri.

Icosti sono scesi del 5,8%, con una riduzionesostanzialmente analoga a quella dei ricavi;sono diminuiti in particolare i costi fissiindustriali (-12,0%), grazie al proseguimentodelle attività di riorganizzazione della strut-tura produttiva del Gruppo, i costi di logi-stica e distribuzione (-7,5%), per la razio-nalizzazione operata sui trasporti, ed i costidi gestione e amministrazione (-4,1%),grazie alle misure adottate per il conteni-mento del costo del lavoro e delle spesegenerali.

Il margine operativo lordo consolidato è statopari a 47,5mn; tenuto conto che essoinclude 10,8mn di oneri per riorganizzazioni,il margine operativo risulta sostanzialmentein linea con quello dell’esercizio precedente( 59,8mn).

Il risultato operativo consolidato è stato pari a30,5mn, contro 29,9mn del 2014.

La redditività per area di attività mostra unabuona tenuta per i quotidiani ed un incrementoper le radio.

Gli oneri finanziari sono scesi da 14,9mn del2014 agli attuali 8,8mn, grazie alla riduzionedell’indebitamento ed al nuovo programma

di finanziamento finalizzato nel corso del-l’esercizio 2014.

Nell’esercizio 2015 si è proceduto ad effettuareuna svalutazione di 17,1mn della parteci-pazione detenuta in Persidera sulla base dellerisultanze dell’impairment test.

Inoltre, a fine gennaio 2015 è stata perfezio-nata la cessione del canale televisivo DeejayTVa Discovery Italia, dando luogo ad una plu-svalenza di 10,4mn, classificata tra le attivitàcessate.

Il risultato netto consolidato è stato pari a17,0mn rispetto ai 8,5mn dell’esercizio

precedente e ha beneficiato della ridetermi-nazione del fondo imposte differite sulla basedella nuova aliquota Ires al 24% introdottadalla Legge di Stabilità 2016.

L’indebitamento finanziario netto consolidato, al31 dicembre 2015 ammonta a 10,7mn;l’avanzo finanziario è stato pari a 23,5mn.

L’organico del Gruppo ammonta al 31 dicembre2015 a 2.183 dipendenti inclusi i contratti a ter-mine; l’organico medio del 2015 è inferiore del4,9% rispetto a quello dell’esercizio precedente.

Risultati per area di attività

Divisione Repubblica

L’attivitàLa “Divisione Repubblica” comprende l’atti-vità di produzione, realizzazione e commer-cializzazione dei prodotti editoriali relativialla testata la Repubblica (quotidiano nazio-nale, 9 edizioni locali ed i supplementi setti-manali Affari&Finanza, Il Venerdì e D).La divisione non comprende l’attività digitalelegata al quotidiano che è riportata nelladivisione digitale.

14 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione del Consiglio di Amministrazione

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Sulla base dei dati ADS (Anno 2015) laRepubblica, con 275,3 mila copie medie car-tacee diffuse in totale, di cui 236,7 mila ven-dute in edicola ed in abbonamento, si confermacome primo quotidiano per vendite; inoltre,sulla base degli ultimi dati Audipress (Indagine2015/III) registra 2,2 milioni di lettori gior-nalieri dell’edizione tradizionale.

Il mercato dei quotidianiNel 2015 le vendite in edicola ed in abbona-mento dei quotidiani sono scese dell’8,7%; igiornali nazionali hanno registrato una con-trazione delle vendite dell’11,0% (elaborazioneinterna basata su dati ADS).La raccolta pubblicitaria sui quotidiani èscesa del 6,6% e sui quotidiani nazionali del4,3%, con la pubblicità nazionale in calo del5,9% e quella locale e le altre tipologie dello0,8% (FCP).

Principali dati economici della divisione*

Anno Anno %(€mn) 2014 2015 2015/2014

Fatturato 214,5 200,1 -6,7%Costi operativi e per il personale (209,4) (193,4) -7,6%Margine operativo lordo 5,2 6,7 +30,3%Ammortamenti e svalutazioni (2,2) (3,3) +46,1%Risultato operativo 2,9 3,5 +18,2%* esclusi ricavi e margini dei prodotti opzionali

I ricavi complessivi della divisione sono paria 200,1mn, in flessione del 6,7% rispettoai 214,5mn del 2014, principalmente acausa della raccolta pubblicitaria.

I costi sono diminuiti del 7,6% rispetto aquelli dell’esercizio precedente, grazie allariduzione dei costi industriali, di distribuzionee di gestione e amministrazione.

Il risultato operativo è pari a 3,5mn, afronte di 2,9mn nel 2014.Si segnala, infine, che i prodotti opzionalicommercializzati dalla divisione, non com-

presi nei dati di cui sopra, hanno registratoun fatturato di 23,6mn rispetto ai 26,1mndel 2014.

Divisione Quotidiani Locali

L’attivitàLa divisione comprende le 18 testate localiedite dal Gruppo, che raggiungono quoti-dianamente 2,9 milioni di lettori (Audipress2015/III) in 10 diverse regioni italiane. Nel 2015 la diffusione complessiva si è atte-stata a 316,9 mila copie medie ad uscita conun calo del 7,3% rispetto al 2014, mostrandoun’evoluzione migliore di quella dell’interocomparto.

Il mercato dei quotidiani localiNel 2015 i quotidiani locali hanno registratoun calo delle vendite in edicola ed in abbo-namento dell’8,5% sull’anno precedente(elaborazione interna basata su dati ADS),più contenuto di quello dei quotidiani nazio-nali (-11,0%).La raccolta pubblicitaria è diminuita del6,2% (fonte FCP), dato sostanzialmente inlinea con quello dell’intero comparto deiquotidiani (-6,6%) ma più negativo di quellodei giornali nazionali (-4,3%).

Principali dati economici della divisione

Anno Anno %(€mn) 2014 2015 2015/2014

Fatturato * 170,4 158,0 -7,3%Costi operativi e per il personale (141,5) (131,7) -6,9%Margine operativo lordo 28,9 26,3 -8,9%Ammortamenti e svalutazioni (22,0) (8,4) -61,7%Risultato operativo 6,9 17,9 n.s.* al netto dei ricavi intragruppo

I ricavi complessivi dei quotidiani locali delGruppo ammontano a 158,0mn, in calodel 7,3% rispetto al 2014.

15Relazione del Consiglio di Amministrazione | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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I costi sono stati ridotti del 6,9% rispettoall’anno precedente, con importanti economienelle aree industriali, redazionali e di gestionee amministrazione.

Il risultato operativo ammonta a 17,9mnrispetto ai 6,9mn dell’esercizio 2014 cheincludeva 14,4mn di svalutazioni sui valoridegli avviamenti delle testate a seguito delleverifiche di impairment test. Prescindendoda tale componente, il risultato della divisionemostra comunque una buona tenuta.

Divisione Periodici

L’attivitàLa “Divisione Periodici” include le testateL’Espresso, National Geographic, Limes,Micromega e le Guide de L’Espresso. In base alle ultime rilevazioni Audipress(Indagine 2015/III), L’Espresso si è confermatoal primo posto tra i newsmagazines con 1,5milioni di lettori.

Il mercato dei periodiciNel 2015 il settore dei periodici ha registrato unacontrazione delle diffusioni del 13,4% per quantoriguarda i settimanali e del 12,6% per i mensili(elaborazione interna basata su dati ADS).La raccolta pubblicitaria ha registrato una flessionedel 4,1%, mostrando un’evoluzione lievementemeno negativa di quella dell’intero compartostampa (-5,7%). Tra i periodici, l’andamento deinewsmagazines è risultato particolarmente critico,con una raccolta in calo del 9,8% (dati FCP).

Principali dati economici della divisione* Anno Anno %(€mn) 2014 2015 2015/2014

Fatturato 26,1 23,5 -9,9%Costi operativi e per il personale (31,7) (29,6) -6,8%Margine operativo lordo (5,6) (6,1) -7,6%Ammortamenti e svalutazioni (0,2) (0,2) +27,7%Risultato operativo (5,8) (6,3) -8,2%* esclusi ricavi e margini dei prodotti opzionali I ricavi complessivi della divisione sono pari a

23,5mn, in flessione del 9,9% rispetto al2014.

I costi sono diminuiti del 6,8% rispettoall’esercizio precedente, grazie al contenimentodi tutte le principali voci di spesa e alla ridu-zione dell’organico giornalistico de L’Espresso,avvenuta nel corso del 2014.

La divisione registra un risultato operativonegativo per 6,3mn (- 5,8mn nell’esercizio2014).

Si segnala, infine, che i prodotti opzionalicommercializzati dalla divisione, non compresinei dati di cui sopra, hanno registrato un fat-turato di 3,3mn rispetto ai 4,1mn del2014.

Divisione Digitale

L’attivitàLa “Divisione Digitale” gestisce il businessdigitale del Gruppo Espresso; l’attività riguardatutti i brand del Gruppo e si sviluppa attraversotutte le piattaforme tecnologiche: siti web, appli-cazioni mobili per smartphone, tablet e smartTV.Secondo la ricerca Audiweb, che rileva i dati di“Total Digital Audience”, ovvero i comporta-menti di navigazione degli utenti non solo da PCma anche da dispositivi smartphone e tablet, ilGruppo Espresso, con una media di 2,2 milionidi utenti unici al giorno e di 13,8 milioni diutenti unici al mese sull’insieme dei suoi siti, si

16 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione del Consiglio di Amministrazione

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afferma come il decimo operatore dell’interomercato digitale italiano (compresi i fornitori diservizi e piattaforme come Google, Facebook,Whatsapp, Amazon, ecc.) ed il primo tra glieditori tradizionali.Repubblica.it si conferma primo sito di infor-mazione italiano con 1,6 milioni di utenti unicinel giorno medio ed un distacco rispetto alsecondo sito di informazione del 29%, in pro-gressiva crescita (+33% nell’ultimo trimestre e+36% nel mese di dicembre). Nel corso del 2015 lo sviluppo tecnologico suRepubblica.it è stato focalizzato sulle versioniper smartphone del sito, versioni che hannofavorito la crescita dell’utenza mobile: nel 2015tale componente ha raggiunto i 550 mila utentiunici giornalieri con un incremento del 18%rispetto all’anno precedente. Inoltre, da ottobre,l’offerta per smartphone si è arricchita dell’ap-plicazione “Repubblica Sport Livescore” cheoffre i risultati in diretta dei principali sport eche consente di ricevere notifiche in tempo realerelative a centinaia di eventi sportivi che sitengono in Italia e nel mondo. Relativamente ai Quotidiani Locali, l’insiemedei siti ha registrato una Total Digital Audiencemedia di 406 mila utenti unici giornalieri (datiAWDB), con un peso del traffico mobile nelmese di dicembre pari al 40% del totale (nelcorso dell’anno tutte le testate sono state dotatedi un sito mobile).Il 2015 ha visto, inoltre, un ulteriore rafforza-mento delle posizioni dei marchi del Gruppo suisocial network: attualmente le pagine del GruppoEspresso assommano oltre 18,5 milioni di follo-wers su Facebook e Twitter. Gli utenti provenientidai social network sui vari siti del Gruppo, cheerano pari a 626 mila al giorno in media nel2014, sono diventati 1,2 milioni in media nel2015. In particolare Repubblica resta il primoquotidiano italiano per numero di fan su Face-book (2,5 milioni) e Twitter (2 milioni) ed unodei primi a livello internazionale per tasso dicoinvolgimento dei lettori.Nel 2015 è proseguita l’attività di costruzionedi un polo di intrattenimento digitale di

Gruppo che ha consentito di raggiungere unaprima importante tappa di sviluppo per Dee-jay. Il nuovo sito web e il nuovo modelloorganizzativo, con una redazione digitalededicata e sinergie più forti con le strutturecentrali di Visual Desk e tecnologia del Grup-po, hanno consentito in due anni di triplicarel’audience digitale. Il sito di Deejay nel 2015è stato visto da una media di 129 mila utentinel giorno e 1,5 milioni nel mese (datiAWDB). Oltre agli sviluppi del sito web, afebbraio 2015, Deejay ha lanciato una nuovaapplicazione che è il primo passo per affermareun modello di ‘radio on demand’ distribuitosu tutte le piattaforme digitali: dagli smar-tphone, ai sistemi digitali delle automobili,alle tv connesse, per arrivare infine ai dispo-sitivi indossabili (wearable).Infine, le attività premium legate agli abbonamentidell’edicola digitale sono sostanzialmente inlinea rispetto al 2014 e il numero degli abbonatial prodotto Sfoglio rimane costante. A settembreè stato lanciato il nuovo sito limesonline, com-pletamente rivisto in termini di contenuti e diproposizione, passando da gratuito a pagamento.

Principali dati economici della divisione

Anno Anno %(€mn) 2014 2015 2015/2014

Fatturato 53,7 51,9 -3,3%Costi operativi e per il personale (46,9) (47,7) +1,8%Margine operativo lordo 6,8 4,2 -38,7%Ammortamenti e svalutazioni (0,7) (0,6) -10,1%Risultato operativo 6,1 3,5 -42,0%

I ricavi della divisione sono pari a 51,9mn( 53,7mn nell’esercizio 2014). A fronte diuna crescita del fatturato pubblicitario del2% si riducono i ricavi da vendita di copiedigitali legate ad iniziative promozionali.

I costi, aumentati dell’1,8%, riflettono l’im-pegno nello sviluppo e nella promozione deiprodotti.

17Relazione del Consiglio di Amministrazione | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Il risultato operativo è pari a 3,5mn, con unaredditività del 6,8%; la flessione del risultatorispetto al 2014 si deve alla debolezza delmercato pubblicitario, a fronte della quale ilGruppo ha comunque ritenuto di mantenerela propria strategia di investimento per lo svi-luppo dei prodotti digitali su tutte le piatta-forme.

Divisione Radio

L’attivitàIl “comparto Radio” del Gruppo comprendele tre emittenti nazionali Radio Deejay, RadioCapital e m2o. In base all’ultima indagine Radio Monitor(Anno 2015) le tre radio del Gruppo confermanobuoni risultati di ascolto: nel giorno medio,Radio Deejay ha raggiunto 4,6 milioni diascoltatori; Radio Capital e m2o hanno regi-strato entrambe un’audience di 1,7 milioni.

Il mercato delle radioSecondo la rilevazione Radio Monitor iltotale degli ascoltatori giornalieri oltre i 14anni d’età si attesta a 35,0 milioni rispetto ai34,3 milioni della precedente indagine (RadioMonitor Anno 2014). La raccolta pubblicitaria su radio ha mostratonel 2015 una crescita significativa (+8,8%),con andamenti positivi su tutti i settori mer-ceologici.

Principali dati economici della divisione

Anno Anno %(€mn) 2014 2015 2015/2014

Fatturato 54,6 57,7 +5,7%Costi operativi e per il personale (42,6) (43,3) +1,6%Margine operativo lordo 12,0 14,4 +20,2%Ammortamenti e svalutazioni (2,2) (2,6) +15,1%Risultato operativo 9,7 11,8 +21,4%

Il fatturato delle radio del Gruppo ha registratouna crescita complessiva del 5,7%.

I costi si sono mantenuti sostanzialmenteinvariati rispetto al 2014.

Il risultato operativo è pari a 11,8mn, conuna crescita del 21,4% rispetto ai 9,7mndell’esercizio precedente e con una redditivitàdel 20,5%.

Principali eventi successivi alla chiusura dell’esercizio e prevedibile evoluzione della gestione

Nel 2015 l’evoluzione del settore è restata pro-blematica: per le diffusioni di quotidiani eperiodici l’andamento è in linea con quello del-l’esercizio precedente, mentre il mercato pubbli-citario ha registrato nuovamente un calo mamolto più contenuto di quello del 2014. Malgrado quanto sopra, il Gruppo ha mantenutouna redditività in linea con quella dell’esercizioprecedente grazie all’evoluzione positiva dellaradio ed alla tenuta dei risultati della stampa, icui costi di gestione sono stati ridotti in misuratale da compensare il calo dei ricavi, inesorabil-mente derivante dai trend di mercato. Il Gruppo ha confermato la leadership dellapropria attività digitale e Repubblica.it è indi-scutibilmente il primo sito di informazione inItalia ed uno dei più rilevanti su scala interna-zionale. Infine nel corso dell’esercizio 2015, il Gruppoha concluso il riassetto delle proprie attività

18 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione del Consiglio di Amministrazione

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televisive: dopo la creazione nel 2014 diPersidera, insieme a Telecom Italia Media, qualeoperatore di rete in cui sono confluiti i MUXdel Gruppo Espresso e di TIMB, in gennaio2015 All Music, editore della televisione nazio-nale generalista DeejayTV, è stata ceduta aDiscovery Italia, mantenendo comunque sulcanale alcune produzioni del Gruppo. Relativamente a quest’ultima operazione, siricorda che era in sospeso l’assegnazione defi-nitiva dell’LCN 9 alla società All Music; indata 1 febbraio 2016 la Corte di Cassazioneha sancito la legittimità del precedente pianodi assegnazione definito dall’AGCOM e per-tanto si attende ora l’attuazione di tale pianoda parte del Ministero dello Sviluppo Econo-mico che si concluderà con l’assegnazionedefinitiva degli LCN. Qualora venisse confer-mata l’attuale assegnazione provvisoria delcanale 9, il Gruppo Espresso in base all’accordosiglato con Discovery beneficerà di un corri-spettivo aggiuntivo, allo stato non riflesso inbilancio a causa delle incertezze ancora sussi-stenti circa la definitiva assegnazione.Per quanto riguarda l’evoluzione dei primi mesidel 2016, le evidenze ad oggi disponibili nonconsentono di prevedere evoluzioni di mercatosignificativamente diverse da quelle che hannocaratterizzato il 2015; il bimestre gennaio-feb-braio 2016 ha fatto registrare un andamentodella raccolta pubblicitaria di Gruppo legger-mente positivo ma l’evoluzione non può ritenersiallo stato consolidata.

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Risultati economico-finanziari consolidati al 31 dicembre 2015

Si ricorda che il 30 giugno 2014 si è perfezionata l’integrazione tra le attività di operatore direte di Rete A e Telecom Italia Media Broadcasting (TIMB), controllata da Telecom ItaliaMedia. L’integrazione è stata realizzata mediante conferimento del 100% delle azioni di Rete Ain TIMB; ad esito di tale conferimento, TIMedia ed il Gruppo Espresso detengono rispettivamenteil 70% e il 30% delle azioni di “Persidera”, nuovo nome di TIMB.Il 30 gennaio 2015 si è, altresì, perfezionato il passaggio di proprietà di All Music, società delGruppo editrice della televisione nazionale generalista DeejayTV, al nuovo editore DiscoveryItalia Srl.Alla luce delle predette operazioni e ai sensi dell’IFRS 5 - Attività destinate alla vendita eDiscontinued Operation, l’insieme delle due società rappresentati il business televisivo delGruppo era stato qualificato, già nel bilancio 2014, come “Discontinued Operation” e cometale rappresentato in bilancio.Tale rappresentazione ha comportato nell’esercizio 2015, in linea con l’esercizio 2014, che levoci di conto economico relative alle società fino alla data di effettiva contribuzione sono stateclassificate nell’unica voce “Risultato attività cessate e destinate alla dismissione”, e hadeterminato il deconsolidamento patrimoniale di All Music dal 30 gennaio 2015 e l’esposizionenel rendiconto finanziario delle disponibilità liquide dei flussi finanziari delle attività cessateattribuibili alle attività operative, di investimento e di finanziamento.Il “Risultato attività cessate e destinate alla dismissione” include nell’esercizio 2015 laplusvalenza di €10,4mn realizzata con la cessione di All Music, mentre nell’esercizio 2014includeva il provento di €1,5mn derivante dalla differenza tra il valore iniziale di iscrizionedella partecipazione in Persidera SpA (€127,7mn) e il valore del business facente capo a ReteA deconsolidato alla data di conferimento (€126,2mn).

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Conto Economico

Di seguito viene esposto il Conto Economico Consolidato del Gruppo nel 2015, confrontatocon l’esercizio precedente.

Anno Anno€mn 2014 2015Ricavi 643,5 605,1 Variazione rimanenze prodotti (0,1) 0,0 Altri proventi operativi 14,6 8,0 Costi per acquisti (67,9) (57,8) Costi per servizi (286,9) (268,0) Altri oneri operativi (13,0) (14,8) Valutaz. partecipazioni a patrimonio netto 2,7 3,4 Costi per il personale (233,1) (228,4) Ammortamenti e svalutazioni (29,9) (17,0) Risultato operativo 29,9 30,5 Proventi/(Oneri) finanziari netti (1,9) (26,0) Risultato ante imposte 28,0 4,5 Imposte (16,1) 2,3 Risultato netto attività destinate a continuare 11,9 6,8 Risultato attività cessate e destinate alla dismissione (3,3) 10,3 Risultato netto 8,6 17,1 Quota dei terzi (0,1) (0,2) RISULTATO ATTRIBUIBILE AL GRUPPO 8,5 17,0

Dell’andamento dei ricavi e dei risultati della gestione si è già ampiamente trattato nella primaparte della relazione, cui si rimanda per maggiori approfondimenti.

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Situazione Patrimoniale-Finanziaria

Viene di seguito presentata la Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata del Gruppo.

ATTIVO 31-dic 31-dic€mn 2014 2015 Attività immateriali a vita indefinita 478,0 478,0 Altre immobilizzazioni immateriali 2,1 3,2 Immobilizzazioni immateriali 480,0 481,2 Immobilizzazioni materiali 101,7 93,2 Partecipazioni valutate al patrimonio netto 148,1 131,1 Altre partecipazioni 2,5 3,4 Crediti finanziari 21,3 - Altri crediti non correnti 2,9 2,2 Attività per imposte anticipate 23,3 19,2 ATTIVITA' NON CORRENTI 779,9 730,3 Attività destinate a dismissione 4,7 - Rimanenze 11,2 10,4 Crediti commerciali 182,1 195,6 Titoli e altre attività finanziarie 0,1 0,6 Crediti tributari 13,5 15,9 Altri crediti 24,7 25,0 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 78,9 110,5 ATTIVITA' CORRENTI 315,2 358,0 TOTALE ATTIVO 1.095,1 1.088,3

PASSIVO 31-dic 31-dic€mn 2014 2015 Capitale sociale 61,8 61,8 Riserve 134,7 154,0 Utili (perdite) a nuovo 360,4 355,6 Utile (perdita) di esercizio 8,5 17,0 Patrimonio netto di Gruppo 565,4 588,4 Patrimonio netto di terzi 2,0 2,0 PATRIMONIO NETTO 567,4 590,4 Debiti finanziari 81,4 79,5 Fondi per rischi ed oneri 45,7 45,5 TFR e altri fondi per il personale 65,0 53,8 Passività per imposte differite 92,1 86,0 PASSIVITA' NON CORRENTI 284,2 264,9 Passività destinate a dismissione 2,6 - Debiti finanziari 31,8 42,3 Fondi per rischi ed oneri 34,9 24,4 Debiti commerciali 99,8 99,3 Debiti tributari 10,5 10,0 Altri debiti 63,8 57,0 PASSIVITA' CORRENTI 243,5 233,0 TOTALE PASSIVITA' 527,6 497,9 TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 1.095,1 1.088,3

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Situazione Patrimoniale-Finanziaria

Le immobilizzazioni immateriali, sono pari a €481,2mn, in aumento di €1,2mn rispetto al 31 dicembre2014 quale effetto di investimenti netti del periodo per €2,2mn relativi alle infrastrutture di rete ed aisistemi editoriali, solo in parte compensati da ammortamenti per €1,0mn.

Le immobilizzazioni materiali ammontano a €93,2mn, in diminuzione di €8,5mn rispetto alla finedel 2014 (€101,7mn) quale effetto di investimenti netti del periodo pari a €7,5mn, di ammortamentiper €13,8mn e di svalutazioni per €2,2mn relative principalmente ad impianti di stampa.

Le partecipazioni ammontano a complessivi €134,5mn, in diminuzione di €16,1mn rispetto al31 dicembre 2014 quale effetto della svalutazione di €17,1mn della partecipazione detenutain Persidera SpA effettuata a seguito dell’impairment test per allinearne il valore contabile alvalore recuperabile. Nel periodo le società partecipate hanno conseguito utili per €3,4mn edistribuito dividendi per €3,3mn; è stata inoltre acquisita una quota di partecipazione inferioreal 10% in D-Share Srl per €0,7mn.

Al 31 dicembre 2015 i crediti finanziari di €21,3mn relativi all’erogazione di un finanziamento socia Persidera SpA sono stati interamente incassati.

Gli altri crediti non correnti, pari a €2,2mn, sono in diminuzione di €0,7mn rispetto alla fine del2014 (€2,9mn).

Le attività per imposte anticipate già al netto della rideterminazione del valore dei fondi a seguitodella riduzione dell’aliquota Ires introdotta dalla Legge di Stabilità 2016, ammontano a €19,2mn(€23,3mn al 31 dicembre 2014) ed includono le differenze temporanee tra i valori patrimonialiiscritti in bilancio ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali.

Le rimanenze, pari a €10,4mn, sono relative al valore della carta, dei materiali di stampa, delle pub-blicazioni e dei prodotti collaterali presenti in magazzino. La diminuzione di €0,7mn rispetto al 31dicembre 2014 è dovuta principalmente alle minori quantità di carta in giacenza.

I crediti commerciali sono pari a €195,6mn, in aumento di €13,5mn rispetto al 31 dicembre2014. L’incremento dei crediti commerciali, nonostante la flessione dei ricavi pubblicitari del-l’ultimo trimestre del 2015 rispetto a quelli dell’analogo periodo del 2014, è imputabile a ritardidi incasso da parte della concessionaria A.Manzoni&C. dovuti al cambiamento del sistemainformatico nel corso della seconda metà dell’esercizio, ritardi che verranno recuperati entro ilprimo trimestre 2016.

I titoli e altre attività finanziarie ammontano a €0,6mn (€0,1mn al 31 dicembre 2014) e si riferisconoa rapporti tra la controllata A.Manzoni&C. e le società di factoring.

I crediti tributari ammontano a €15,9mn, in aumento di €2,4mn rispetto ai €13,5mn del 31 dicembre2014 per effetto del maggior credito vantato verso la controllante CIR nell’ambito del “consolidatofiscale”.

Gli altri crediti sono pari a €25,0mn ed includono, tra gli altri, gli anticipi a fornitori, agenti e col-laboratori, nonché i risconti attivi per i canoni di locazione e per i diritti dei prodotti opzionali edei programmi radiofonici che verranno realizzati nel primo trimestre del 2016. Si ricorda, inoltre,che la voce include €8,6mn relativi ad una cartella esattoriale riferita agli esercizi 1993 e 1994 perla quale il Gruppo ha in essere un procedimento di ricorso.

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Le disponibilità liquide si attestano a €110,5mn registrando un incremento di €31,6mn rispetto al31 dicembre 2014: l’incasso del finanziamento soci concesso a Persidera per €21,3mn e il contributopositivo di €12,3mn derivante dalla cessione di AllMusic a Discovery Italia, sono stati solo in parteassorbiti da attività di investimento e finanziamento per complessivi €1,9mn.

Il patrimonio netto al 31 dicembre 2015 ammonta a €590,4mn (€567,4mn al 31 dicembre 2014),di cui €588,4mn di competenza del Gruppo (€565,4mn a fine esercizio 2014) e €2,0mn di spettanzadei terzi (€2,0mn al 31 dicembre 2014). Le azioni proprie detenute dalla Capogruppo al 31 dicembre2015, la cui valorizzazione è portata in detrazione del patrimonio netto, erano n. 20.979.371 e rap-presentavano il 5,092% del capitale sociale.

I debiti finanziari non correnti ammontano a €79,5mn (in diminuzione di €1,9mn rispetto al 31dicembre 2014 principalmente per effetto della riclassifica a patrimonio netto della componenteopzione call del prestito obbligazionario convertibile pari a €4,3mn) e sono quasi interamentericonducibili al collocamento ad aprile 2014 di un Prestito Obbligazionario equity linked per com-plessivi €100mn con scadenza 9 aprile 2019 e con una cedola semestrale a tasso fisso del 2,625%annuo. Il prezzo di conversione iniziale delle Obbligazioni nelle azioni ordinarie della Società è di€2,1523 ed è stato fissato mediante applicazione di un premio del 30% al di sopra del prezzomedio ponderato delle Azioni rilevato tra il momento del lancio ed il pricing dell’operazione. L’As-semblea Straordinaria della Società, tenutasi il 23 luglio 2014, ha deliberato di aumentare il capitalesociale mediante emissione di massime n. 46.461.925 azioni ordinarie della Società, aventi le mede-sime caratteristiche delle azioni ordinarie in circolazione, riservate irrevocabilmente ed esclusivamenteal servizio della conversione del prestito obbligazionario. La componente debito del Prestito Obbli-gazionario Convertibile è stata valutata applicando il metodo del costo ammortizzato, contabi-lizzando direttamente sul debito i costi specificatamente attribuibili mentre la componente opzionecall è stata valutata al fair value a conto economico fino al 28 gennaio 2015 data in cui, a seguitodella delibera del Consiglio di Amministrazione del 21 gennaio 2015, è stato sottoscritto un attoformale (deed poll ) con il quale la Capogruppo ha unilateralmente rinunciato alla facoltà di rim-borsare le obbligazioni convertibili, in caso di esercizio del diritto di conversione, mediante paga-mento in contanti invece che in azioni ordinarie. La sostanza di tale rinuncia equivale, secondo lagiurisdizione inglese a cui è sottoposto il deed poll, a una modifica del regolamento del prestito:si è proceduto pertanto nella stessa data di sottoscrizione del deed poll ad una valutazione a fairvalue dell’opzione con contropartita conto economico e ad una riclassificazione nel PatrimonioNetto del valore del diritto d’opzione alla data. Al 31 dicembre 2015 la componente debitoammonta a €84,5mn (di cui €79,5mn non correnti e €5,0mn correnti).

I fondi per rischi ed oneri correnti e non correnti ammontano nel complesso a €69,9mn, in diminuzionedi €10,7mn rispetto al 31 dicembre 2014 principalmente per effetto degli utilizzi effettuati nelperiodo in relazione ai piani di riorganizzazione aziendale in corso.

Il fondo di Trattamento di fine rapporto e gli altri fondi per il personale ammontano globalmente a€53,8mn (€65,0mn al 31 dicembre 2014). La riduzione di €11,2mn è dovuta alle quote di TFRe Indennità Fissa liquidate nel periodo per €7,6mn nonché ad actuarial gain per €5,3mn, solo inparte compensate dall’effetto finanziario della valutazione dei fondi (interest cost) e dal valore attua-lizzato degli accantonamenti (service cost) pari a complessivi €1,7mn.

Le passività per imposte differite sono pari a €86,0mn, in diminuzione di €6,0mn rispetto ai €92,1mndi fine 2014 principalmente per effetto della rideterminazione del valore dei fondi a seguito della

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riduzione dell’aliquota Ires introdotta dalla Legge di Stabilità 2016. L’impatto complessivo nettoriferibile sia alle imposte anticipate che alle imposte differite è stato positivo per €9,3mn.

I debiti finanziari correnti, pari a €42,3mn, includono la quota a breve del prestito obbligazionario di€100mn collocato ad aprile 2014 ed i debiti verso il factor relativi allo smobilizzo crediti della conces-sionaria A.Manzoni&C.. Nel corso del 2015 sono state interamente rimborsate le quote residue(€6,2mn) dei finanziamenti decennali stipulati ex-lege dell’editoria.

I debiti commerciali ammontano a €99,3mn sostanzialmente in linea con i valori al 31 dicembre2014 (€99,8mn).

I debiti tributari, pari a €10,0mn, registrano rispetto al 31 dicembre 2014 un decremento di €0,5mn pereffetto delle minori competenze per IVA.

Gli altri debiti sono pari a €57,0mn in diminuzione di €6,8mn rispetto ai €63,8mn del 31 dicembre2014 principalmente per effetto del pagamento degli importi dovuti al personale nell’ambito dei pianidi riorganizzazione aziendale in corso.

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Variazione della Posizione Finanziaria Netta

Anno Anno€mn 2014 2015FONTI DI FINANZIAMENTORisultato di periodo, proprio e di terzi 11,9 6,8 Risultato delle attività cessate (3,3) 10,3 Ammortamenti e svalutazioni 29,9 17,0 Fair value di stock option 1,6 1,7 Variazione netta fondi del personale 0,7 (11,2) Variazione netta fondi rischi e oneri (7,2) (10,7) Minusvalenze (plus.) cessione immobilizzazioni (0,6) (0,0) Minusvalenze (plus.) cessione partecipazioni 0,9 (10,4) Svalutazioni (rivalutazioni) di partecipazioni 4,1 17,1 Adeguamento partecipazioni valutate a patrimonio netto (2,6) (0,1) Autofinanziamento 35,4 20,5 Decremento (Incremento) crediti non correnti (1,0) 22,0 Incremento passività/ Decremento attività imposte differite 5,6 (1,9) Incremento debiti/ Decremento crediti tributari 7,4 (2,9) Decremento (Incremento) rimanenze 1,1 0,7 Decremento (Incremento) crediti commerciali e altri 10,1 (11,7) Incremento (Decremento) debiti commerciali e altri (8,5) (10,8) Variazione capitale circolante 14,6 (4,5) FLUSSO DELLA GESTIONE CORRENTE 50,0 16,0 Aumenti di capitale e riserve 1,7 4,3 Altre variazioni 0,1 4,4 Flusso generato da cessione di attività 8,3 12,3 TOTALE FONTI 60,2 37,0 IMPIEGHI Investimenti netti in immobilizzazioni (12,4) (8,2) Investimenti netti in partecipazioni (1,2) (1,3) Acquisto di azioni proprie (2,0) (2,2) Dividendi pagati - - Altre variazioni (4,8) (1,7) TOTALE IMPIEGHI (20,4) (13,5) Avanzo (disavanzo) finanziario 39,7 23,5 POSIZIONE FINANZIARIA NETTA INIZIALE (73,5) (34,2) POSIZIONE FINANZIARIA NETTA FINALE (33,8) (10,7) Posizione finanziaria attività cessate 0,4 -

Posizione finanziaria attività in esercizio (34,2) (10,7)

Tra le operazioni non ricorrenti del 2015 si segnala l’incasso di €21,3mn del finanziamentosoci concesso a Persidera SpA, il contributo positivo di €13,1mn (di cui €12,3mn già incassatie €0,8mn maturati) derivante dalla cessione di All Music a Discovery Italia e la riclassifica per€4,3mn della componente opzione call del prestito obbligazionario convertibile da debitifinanziari non correnti a patrimonio netto.

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Flussi finanziari

I flussi finanziari tra il 1 gennaio 2015 e il 31 dicembre 2015, confrontati con quelli tra gennaioe dicembre 2014, sono presentati nel seguente prospetto.

Anno Anno€mn 2014 2015

ATTIVITA’ OPERATIVARisultato di periodo, proprio e di terzi 11,9 6,8 Rettifiche: - Ammortamenti e svalutazioni 29,9 17,0 - Fair value stock option 1,6 1,7 - Variazione netta fondi del personale 0,7 (11,2) - Variazione netta fondi rischi e oneri (7,2) (10,7) - Minusvalenze (plus.) cessione immobilizzazioni (0,6) (0,0) - Minusvalenze (plus.) cessione partecipazioni e titoli 2,1 (10,4) - Rettifiche di valore di attività finanziarie 4,1 17,1 - Adeguamento partecipazioni valutate a patrimonio netto (2,6) (0,1) - (Proventi) per dividendi (0,0) (0,0) - Perdita (utile) da attività cessate (3,3) 10,3

Autofinanziamento 36,5 20,5 Variazione del circolante e altri flussi (5,1) 3,3 FLUSSO DELL'ATTIVITA' OPERATIVA 31,3 23,8 di cui: Incassi (pagamenti) interessi tramite banca (8,8) (2,9) Incassi (pagamenti) per imposte sul reddito 0,8 (0,2) ATTIVITA' DI INVESTIMENTO Esborsi per acquisto immobilizzazioni (15,1) (8,4) Esborsi per acquisto partecipazioni (1,2) (1,3) Incassi da cessioni 2,7 0,2 (Acquisto) cessione titoli, attività disponibili alla vendita 9,9 (0,5) Dividendi incassati 0,0 0,0 Flusso generato da cessione di attività 8,4 12,3 Altre variazioni - 0,0 FLUSSO DELL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO 4,7 2,3 ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO Versamenti ad aumento capitale e riserve 1,7 - (Acquisto) vendita di azioni proprie (2,0) (2,2) Accensione (rimborso) prestiti obbligazionari (129,8) - Accensione (estinzione) altri debiti finanziari 9,5 9,6 (Dividendi pagati) - - Altre variazioni (0,9) (1,7) FLUSSO DELL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO (121,5) 5,7 Aumento/(Diminuzione) delle disponibilità liquide (85,5) 31,8 DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE INIZIALI 164,6 78,7 Disponibilità liquide nette finali 79,2 110,5 Disponibilità liquide attività cessate 0,4 - DISPONIBILITA' LIQUIDE FINALI ATTIVITA' IN ESERCIZIO 78,7 110,5

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Il flusso dell’attività operativa del 2015, pari a €23,8mn, è risultato in diminuzione di €7,5mnrispetto a quello generato nell’esercizio precedente (€31,3mn): tale decremento è dovuto aimaggiori esborsi verso il personale nell’ambito dei piani di riorganizzazione aziendale in corsononché ad un andamento del circolante penalizzato dal ritardo negli incassi della controllataA.Manzoni&C. dovuto al cambiamento del sistema informatico, ritardo che sarà recuperatoentro il primo trimestre 2016. Tali effetti sono stati solo in parte compensati dall’incasso delfinanziamento soci concesso a Persidera per €21,3mn.

I flussi dell’attività di investimento, positivi per €2,3mn, sono relativi principalmente ai €12,3mnderivanti dalla vendita di All Music, solo in parte compensati dai pagamenti per investimenti inimmobilizzazioni (€8,2mn, al netto delle cessioni) ed in partecipazioni (€1,3mn).

Per quanto riguarda i nuovi investimenti, nel corso del 2015 sono stati realizzati interventi perlo sviluppo tecnologico delle rotative e degli altri macchinari di stampa de la Repubblica e deiquotidiani locali (€1,9mn), sono state effettuate ristrutturazioni di uffici, redazioni e studi(€2,2mn), sono stati aggiornati i sistemi informativi ed editoriali e migliorate le infrastrutturedi rete (€3,6mn) e sono stati potenziati gli impianti radiofonici in bassa ed alta frequenza (€2,3mn).

Il flusso dell’attività di finanziamento è stato positivo per €5,7mn principalmente per effetto deicontratti di factoring stipulati dalla concessionaria A.Manzoni&C., solo in parte compensatidalla completa estinzione dei finanziamenti decennali stipulati ex-lege dell’editoria.

Di seguito è esposta la composizione della posizione finanziaria netta del Gruppo.

31-dic 31-dic€mn 2014 2015Crediti finanziari vs imprese del Gruppo 0,2 0,2 Debiti finanziari vs imprese del Gruppo - - Denaro e disponibilità di banca 78,8 110,4 Debiti per conti correnti bancari (0,2) (0,0) Disponibilità liquide nette 78,7 110,5 Titoli e altre attività finanziarie 0,1 0,6 Prestito obbligazionario (80,4) (84,5) Altri debiti verso le banche (6,2) - Altri debiti finanziari (26,4) (37,3) Altre attività (passività) finanziarie (113,0) (121,2) POSIZIONE FINANZIARIA NETTA (34,2) (10,7)

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Risultati della Capogruppo Gruppo Editoriale L’Espresso SpA al 31 dicembre 2015

Conto Economico

Anno Anno€mn 2014 2015Ricavi 313,6 283,2 Variazione rimanenze prodotti (0,1) 0,0 Altri proventi operativi 8,6 3,9 Costi per acquisti (40,2) (33,9) Costi per servizi (168,6) (148,6) Altri oneri operativi (5,1) (5,4) Costi per il personale (94,6) (96,5) Ammortamenti e svalutazioni (2,7) (3,5) Risultato operativo 11,0 (0,7)Proventi/(Oneri) finanziari netti (29,4) (32,1) Dividendi 19,7 20,2 Risultato ante imposte 1,3 (12,6)Imposte (6,5) 8,6 RISULTATO NETTO (5,2) (4,0)

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Situazione Patrimoniale-Finanziaria

ATTIVO 31-dic 31-dic€mn 2014 2015Attività immateriali a vita indefinita 220,7 220,7 Altre immobilizzazioni immateriali 1,1 2,3 Immobilizzazioni immateriali 221,7 222,9 Immobilizzazioni materiali 10,5 7,5 Partecipazioni 413,8 354,3 Crediti non correnti 23,4 1,5 Attività per imposte anticipate 11,2 9,3 ATTIVITA' NON CORRENTI 680,6 595,4 Rimanenze 7,4 6,4 Crediti commerciali 86,7 77,5 Titoli e altre attività finanziarie - - Crediti tributari 10,1 15,1 Altri crediti 18,0 18,5 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 66,8 111,3 ATTIVITA' CORRENTI 189,0 228,7 TOTALE ATTIVO 869,7 824,1

PASSIVO 31-dic 31-dic€mn 2014 2015Capitale sociale 61,8 61,8 Riserve 80,4 83,9 Utili (perdite) a nuovo 360,4 355,6 Utile (perdita) di esercizio (5,2) (4,0) PATRIMONIO NETTO 497,4 497,3 Debiti finanziari 79,7 79,5 Fondi per rischi ed oneri 38,0 37,9 TFR e altri fondi per il personale 27,9 22,8 Passività per imposte differite 62,3 58,4 PASSIVITA' NON CORRENTI 207,9 198,6Debiti finanziari 36,1 22,6 Fondi per rischi ed oneri 18,7 11,6 Debiti commerciali 73,4 59,7 Debiti tributari 5,9 5,8 Altri debiti 30,3 28,5 PASSIVITA' CORRENTI 164,4 128,2 TOTALE PASSIVITA' 372,3 326,8 TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 869,7 824,1

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31Relazione del Consiglio di Amministrazione | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Flussi finanziari

I flussi finanziari tra il 1 gennaio 2015 e il 31 dicembre 2015, confrontati con quelli tra gennaioe dicembre 2014, sono presentati nel seguente prospetto.

Anno Anno€mn 2014 2015ATTIVITA' OPERATIVA Risultato di periodo (5,2) (4,0) Rettifiche: - Ammortamenti e svalutazioni 2,7 3,5 - Fair value stock option 1,6 1,7 - Variazione netta fondi del personale (0,7) (5,1) - Variazione netta fondi rischi e oneri (2,2) (7,2) - Minusvalenze (plus.) cessione immobilizzazioni 0,2 0,2 - Minusvalenze (plus.) cessione partecipazioni e titoli 20,4 (0,8) - Rettifiche di valore di attività finanziarie 15,2 26,0 - (Proventi) per dividendi (19,7) (20,2)

Autofinanziamento 12,2 (6,1) Variazione del circolante e altri flussi (22,0) 15,0 FLUSSO DELL'ATTIVITA' OPERATIVA (9,9) 8,8 di cui: Incassi (pagamenti) per interessi (8,9) (1,8) Incassi (pagamenti) per imposte sul reddito 5,9 0,9 ATTIVITA' DI INVESTIMENTO Esborsi per acquisto immobilizzazioni (3,3) (3,1) Esborsi per acquisto partecipazioni (31,0) (3,0) Incassi da cessioni 1,4 39,1 (Acquisto) cessione titoli, attività disponibili alla vendita 10,0 - Dividendi incassati 19,7 20,2 FLUSSO DELL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO (3,2) 53,3 ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO Versamenti ad aumento capitale e riserve 1,7 - (Acquisto) vendita di azioni proprie (2,0) (2,2) Accensione (rimborso) prestiti obbligazionari (129,8) - Accensione (estinzione) altri debiti finanziari (2,4) (1,2) (Dividendi pagati) - - Altre variazioni (0,9) (1,5) FLUSSO DELL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO (133,4) (5,0) Aumento/(Diminuzione) delle disponibilità liquide (146,4) 57,1 Disponibilità liquide nette iniziali 183,0 36,6 DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINALI 36,6 93,7

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32 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione del Consiglio di Amministrazione

Per l’analisi dei risultati operativi si rimanda al commento sulle singole divisioni; qui di seguitovengono esaminati i risultati della gestione finanziaria.

Gli investimenti sostenuti dalla Capogruppo nell’esercizio 2015 ammontano a €3,1mn e si rife-riscono principalmente agli interventi volti all’ottimizzazione del funzionamento delle rotativedi stampa e al loro sviluppo tecnologico, al potenziamento dei sistemi informativi e delle infra-strutture di rete nonché alla manutenzione degli uffici amministrativi e redazionali di Roma edelle altre sedi dislocate sull’intero territorio nazionale.

Al 31 dicembre 2015 la posizione finanziaria netta della Capogruppo era positiva per€9,2mn rispetto ad un indebitamento di €49,0mn del 31 dicembre 2014. Il miglioramentodella posizione finanziaria netta è legato principalmente all’incasso del finanziamentosoci concesso alla collegata Persidera (€21,3mn), alla cessione della controllata Rotocolora Finegil Editoriale SpA (€24,6mn) e all’operazione di vendita di All Music a DiscoveryItalia (€12,3mn).

A fine dicembre 2015 gli organici inclusi i contratti a termini erano pari a 757 persone, in dimi-nuzione di 43 unità rispetto agli 800 dipendenti del 31 dicembre 2014.

Prospetto di raccordo tra i dati del bilancio della Capogruppo ed i dati del bilancio consolidato

Utile netto Patrimonio netto al(migliaia di euro) 2014 2015 31/12/14 31/12/15 Saldo da bilancio della controllante (5.200) (4.038) 497.377 497.280Eliminazione dividendi controllate (19.630) (17.650) - -Rilevazione del patrimonio netto e del risultato di periodo delle partecipazioni controllate 12.404 19.289 283.622 287.151Eliminazione del valore di carico delle partecipazioni consolidate 33.440 18.317 (447.786) (409.141)Avviamenti, testate, marchi e frequenze (13.037) - 82.691 82.691Effetto della valutazione delle collegate secondo il metodo del patrimonio netto/svalut.ne partecipazioni 2.263 110 151.718 131.068Valutazione Put/Call Option nuove acquisizioni - (241) (1.700) (1.360)Altre rettifiche di consolidamento (1.697) 1.187 (496) 698SALDO DA BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO 8.543 16.974 565.426 588.387

Principali rischi e incertezze cui Gruppo Editoriale L’Espresso SpA e il Gruppo Espresso sono esposti

I principali fattori di rischio cui il Gruppo è esposto, dato il settore in cui opera, sonoclassificati nelle seguenti categorie:- rischi connessi alle condizioni generali dell’economia;- rischi operativi di gestione;- rischi finanziari.

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33Relazione del Consiglio di Amministrazione | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Per quanto riguarda più in particolare i rischi di natura tributaria connessi alla sentenza dellaCommissione Tributaria Regionale depositata nel maggio 2012 che ha interessato la Società,essi possono considerarsi confinati nell’area del meramente “possibile”.In particolare si ricorda che il 18 maggio 2012 è stata depositata dalla Commissione TributariaRegionale di Roma la sentenza 64/9/12 che ha dichiarato la parziale legittimità di dueaccertamenti fiscali riguardanti tra l’altro le complesse vicende societarie che hanno portatoalla suddivisione tra CIR e FININVEST del Gruppo Arnoldo Mondadori Editore e allasuccessiva quotazione in borsa de la Repubblica.In particolare la CTR ha dichiarato legittima la ripresa a tassazione di Lire 440.824.125.000per plusvalenze, ad avviso della Commissione, realizzate e non dichiarate e di Lire 13.972.000.000per il recupero di costi assunti come indeducibili afferenti a dividendi e credito di imposta, conapplicazione delle sanzioni ai minimi di legge e condanna alle spese di giudizio. Il Gruppo Espresso rileva che i propri ricorsi avverso i suddetti accertamenti erano stati accoltiin due precedenti gradi di giudizio e che i fatti contestati erano stati dichiarati a suo tempoinsussistenti in sede penale.La Capogruppo ha provveduto a depositare il ricorso presso la Corte di Cassazione in data 27giugno 2012 mentre il 28 giugno 2012 ha depositato, presso la CTR di Roma, istanza disospensione degli effetti della sentenza. L’istanza è stata accolta con ordinanza depositata il 19luglio 2012.Per un esame più approfondito di tale vicenda, si rimanda ai commenti nelle “Note al bilancioconsolidato del Gruppo Espresso”.

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Per quanto attiene al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, è attribuito alConsiglio di Amministrazione il compito di “definire la natura ed il livello di rischio com-patibile con gli obiettivi strategici dell’emittente”. Nello specifico, il Consiglio di Ammi-nistrazione, previo parere del Comitato Controllo e Rischi, è chiamato a determinare ilgrado di compatibilità dei rischi identificati con una gestione dell’impresa coerente congli obiettivi strategici individuati e a valutare, con cadenza almeno annuale, l’adeguatezzadel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi rispetto alle caratteristichedell’impresa e al profilo di gestione del rischio assunto. Al fine di garantire agli organismiinterni le informazioni necessarie a poter esprimere una valutazione complessiva sulrischio compatibile con gli obiettivi aziendali, si è proceduto ad effettuare, in coerenzacon quanto svolto nei precedenti periodi, l’aggiornamento del processo di mappatura,analisi e valutazione globale dei rischi, individuando altresì eventuali nuove entità dirischio connesse ai processi aziendali. Tali attività sono integrate all’interno di un sistemastrutturato di Risk Management che interessa l’intero Gruppo Espresso e che è sottopostoa verifica, aggiornamento e validazione con cadenza annuale.

Rischi connessi alle condizioni generali dell’economiaL’esercizio 2015 ha riproposto per il settore editoriale andamenti ancora critici, con un calo,seppur lievemente attenuato, della raccolta pubblicitaria e dinamiche diffusionali che confermanol’erosione riscontrata nel corso degli ultimi anni. Tale ambito strategico risulta essere tra i principale rischi a cui è esposto il Gruppo Espresso,considerata la forte concentrazione nel settore della stampa.

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34 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione del Consiglio di Amministrazione

All’interno del contesto generale dell’economia si registrano primi segnali di ripresa, con unleggero incremento del PIL ed un miglioramento del clima di fiducia complessivo; ad oggi,tuttavia, non sussiste ancora un consolidamento effettivo della ripresa economica tale da deter-minare per il 2016 una netta inversione di tendenza. Inoltre, la persistenza delle difficoltà del mercato pubblicitario ed, in particolare, del compartostampa, ha reso necessario per il Gruppo assumersi l’impegno di un ulteriore e costante conte-nimento dei costi, trasversale a tutte le aree di business, e ciò anche al fine di sempre megliogarantire la continuità e lo sviluppo dei propri mezzi.

Rischi operativi di gestioneRischio di prezzo della cartaIl Gruppo, operando in maniera significativa nel settore della stampa, è un grande acquirentedi carta ed è pertanto esposto al rischio di oscillazione del prezzo della stessa. Al fine diottenere una più efficace pianificazione nell’attività della provvista della carta e soprattuttoal fine di rafforzare il potere negoziale con le controparti, la gestione della contrattazione edegli acquisti per la fornitura della carta di tutte le società del Gruppo viene effettuata inmodo centralizzato.

Rischio di creditoL’esposizione al rischio di credito del Gruppo è riferibile ai crediti commerciali e a quellifinanziari. Il Gruppo, per i settori nei quali opera, non presenta aree di rischio di credito com-merciale di particolare rilevanza; tuttavia, pur non presentandosi significative concentrazioni diesposizioni, il Gruppo adotta procedure operative che impediscono la vendita di pubblicazioni,spazi pubblicitari e altri servizi a clienti senza un adeguato profilo di credito o garanziecollaterali. Nonostante tali procedure, non è possibile escludere che nelle attuali condizioni dimercato una quota di clienti possa ritardare o non onorare i pagamenti e pertanto il Gruppo haiscritto in bilancio un congruo fondo svalutazione crediti. Tale contesto è confermato, da unlato, dalle perduranti difficoltà del settore distributivo che comportano un incremento delrischio connesso ad una maggiore frequenza di casi di insolvenza per fallimento o ad unamaggiore resistenza alla concessione di fidejussioni preventive e, dall’altro lato, dalle difficoltàdel settore pubblicitario dove si rilevano dilatazioni dei tempi d pagamento. Per quanto attiene ai crediti finanziari, le operazioni di investimento della liquidità e leeventuali transazioni in derivati sono effettuate unicamente con controparti bancarie di elevatostanding creditizio.

Rischi legali, di compliance e di regolamentazione del settoreNon si può escludere che il Gruppo possa essere tenuto a far fronte a passività conseguenti avertenze legali e fiscali di varia natura. A fronte di tali rischi il Gruppo ha da sempre effettuatocongrui accantonamenti in appositi fondi rischi ed oneri presenti tra le passività di bilancio (sivedano anche le relative note illustrative al bilancio). Il Gruppo si è dotato di un insieme di regole etico-comportamentali oggetto di continua divul-gazione a tutto il personale aziendale e continuamente sottoposte a verifica per garantirne lacorretta applicazione. Con riferimento al D. Lgs. 231/2001 sulla responsabilità amministrativadelle persone giuridiche, si evidenzia che tutte le Società del Gruppo si sono dotate di unModello di Organizzazione, Gestione e Controllo in fase di aggiornamento sulla base delle piùrecenti novità normative introdotte in materia.

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35Relazione del Consiglio di Amministrazione | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Infine, il Gruppo è soggetto a potenziali rischi derivanti dall’evoluzione del contesto normativoe regolatorio di riferimento. Al riguardo il Gruppo è impegnato in una continua attività dimonitoraggio e dialogo costruttivo con le istituzioni al fine di recepire tempestivamente i cam-biamenti intervenuti.

Rischi finanziariL’attività di gestione dei rischi finanziari è regolata da una policy di Gruppo che delineaobiettivi, strategie, linee guida nonché modalità operative.Per la gestione della finanza/tesoreria, il Gruppo si è dotato di una procedura ispirata a criteridi prudenza e di rischio limitato nella scelta delle operazioni di finanziamento/investimento cheprevede, tra l’altro, l’assoluto divieto di porre in essere operazioni di tipo speculativo, se nonadeguatamente motivate ed approvate dal Consiglio di Amministrazione.La Capogruppo gestisce e coordina un conto corrente intragruppo centralizzato, cui partecipanotutte le società controllate, al fine di ottenere vantaggi di tipo economico nei rapporti con lecontroparti ed una maggiore efficienza operativa. La centralizzazione permette infatti una piùefficace attività di pianificazione e controllo dei flussi finanziari, garantisce una maggiore omo-geneità delle varie scelte di finanziamento/investimento, ottimizza il profilo di rischio delGruppo nel suo complesso, ma soprattutto consente di rafforzare il potere contrattuale con ilsistema bancario.Maggiori informazioni in merito ai rischi derivanti dagli strumenti finanziari, come richiestodai principi IFRS, sono fornite nell’apposita sezione delle note illustrative al bilancio.

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Gruppo Editoriale L’Espresso SpA, nella sua posizione di Capogruppo, è sostanzialmenteesposta ai medesimi rischi di Gruppo sopra descritti.

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Sulla base dei risultati economici e della generazione di cassa conseguiti nel corso degli ultimianni, oltreché delle disponibilità finanziarie risultanti al 31 dicembre 2015, la Società ritieneche non sussistano rilevanti incertezze tali da far sorgere dubbi significativi circa la capacità delGruppo di proseguire la propria attività in continuità aziendale.

Attestazione ai sensi dell’art. 37 della Delibera Consob n. 16191/07 (Regolamento Mercati)

In relazione agli obblighi richiamati dall’art. 2.6.2, comma 11, del Regolamento di Borsa Ita-liana, tenuto conto del disposto dell’art. 37 della Delibera Consob 16191/2007, si attesta chenon sussistono condizioni tali da inibire la quotazione delle azioni di Gruppo EditorialeL'Espresso SpA sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa ItalianaSpA.A tale proposito si evidenzia che la società Gruppo Editoriale L'Espresso SpA ha adempiuto,relativamente alla soggezione all’attività di direzione e coordinamento della controllante CIRSpA (di seguito anche CIR), agli obblighi di pubblicità previsti dall’articolo 2497-bis delcodice civile, ha una autonoma capacità negoziale nei rapporti con la clientela e i fornitori e

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36 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione del Consiglio di Amministrazione

non ha in essere con CIR un rapporto di tesoreria accentrata. Inoltre, il Consiglio di Ammi-nistrazione della società è composto in maggioranza da amministratori indipendenti mentreil Comitato controllo e rischi ed il Comitato per le nomine e la remunerazione sono compostida soli amministratori indipendenti.

Altre informazioni

Al 31 dicembre 2015 le azioni proprie detenute dalla Capogruppo erano n. 20.979.371(valore nominale 0,15 euro) e rappresentavano il 5,092% del capitale sociale.

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Gruppo Editoriale L’Espresso SpA recepisce, nei processi interni, le misure previste dal Garanteper la protezione dei dati personali e specificate nel decreto legislativo 30 giugno 2003 n. 196,recante il “Codice in materia di protezione dei dati personali”. Il Gruppo inoltre si impegna adadottare le misure tecniche ed organizzative idonee a proteggere le informazioni attinenti aidipendenti, ai collaboratori e ai soggetti terzi, acquisite all’interno dello svolgimento dellapropria attività e ad evitare ogni uso improprio. A tal fine, Gruppo Editoriale L’Espresso SpA attesta che il trattamento dei dati personali svoltoall’interno delle proprie direzioni avviene nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali,nonché della dignità delle persone coinvolte e si impegna ad adottare tutte le necessarie misuretecniche, organizzative e di sicurezza per tutte le banche dati nelle quali sono raccolti e custoditii dati personali, al fine di evitare rischi di distruzione e perdite oppure accessi non autorizzati otrattamenti non consentiti.

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Il Gruppo fa riferimento al Documento di Valutazione dei Rischi previsto dalla legislazionein materia di sicurezza sul lavoro, che comporta l’individuazione dei pericoli e la valutazionedei rischi residui presenti in azienda, nonché la successiva definizione delle misure e delletempistiche necessarie alla loro minimizzazione ed al mantenimento di un adeguato livellodi sicurezza. Le valutazioni condotte - aggiornate periodicamente ed in funzione di variazionie cambiamenti - non hanno evidenziato, per quanto attiene allo stress lavoro-correlato,situazioni di rischio specificamente riconducibili alle modalità di organizzazione dell’attivitàlavorativa, confermando i livelli di rischio bassi, senza particolari criticità.Nel corso dell’anno è stata inoltre effettuata dalla società la formazione/informazione suitemi della gestione dell’emergenza, dei videoterminali e degli altri rischi residui, con il coin-volgimento delle figure aziendali preposte, nonché la formazione dei rappresentanti deilavoratori della sicurezza. E’ stata altresì pianificata ed effettuata la sorveglianza sanitariaprevista dai protocolli in essere.Per quanto riguarda la tutela ambientale oltre alla consueta attività di valutazione e gestioneper il rispetto della normativa, la società ha svolto tutti gli adempimenti connessi all’introduzionedel sistema SISTRI per la gestione dei rifiuti, per una pronta adesione all’avvio.Nel corso dell’esercizio le società del Gruppo non hanno svolto attività di ricerca e sviluppo.

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Processo di semplificazione normativa adottato con delibera Consob n. 18079 del 20gennaio 2012La Società ha aderito al regime di opt-out previsto dagli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis,del Regolamento Consob n. 11971/99 (e s.m.i.), avvalendosi pertanto della facoltà di derogareagli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi previsti dall’Allegato 3B del predettoRegolamento Consob in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti dicapitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

Rapporti infragruppo e con parti correlatePer quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioniinfragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né comeinusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo. Dette operazionisono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e deiservizi prestati. In particolare si segnala che la conclusione di operazioni con parti correlateè disciplinata da una apposita procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione edescritta nella relazione annuale sul Governo Societario riportata in una apposita sezionedel presente bilancio al 31 dicembre 2015 e disponibile sia sul sito della Società sia pressoBorsa Italiana SpA.Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla ComunicazioneConsob del 28 luglio 2006, sono presentate rispettivamente nella Nota 14.4 del Bilancioconsolidato e nella Nota 11.4 del Bilancio d’esercizio.L’elenco delle società incluse nell’area di consolidamento è riportato nell’Allegato 1 delle“Note al bilancio consolidato del Gruppo Espresso”.

Proposta di destinazione dell’utile dell’esercizio 2015

Signori azionisti,il bilancio di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA che sottoponiamo alla Vostra approvazionechiude con una perdita netta di €4.037.532,51.Data la presenza di riserve disponibili in bilancio per complessivi Euro 379.832.645,75, sipropone all’assemblea di coprire interamente la perdita d’esercizio, mediante l’utilizzo ditali riserve disponibili iscritte in bilancio al 31 dicembre 2015.

37Relazione del Consiglio di Amministrazione | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Informativa ai sensi del Regolamento Consob n. 11971

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Informativa ai sensi del Regolamento Consob n. 11971 | Gruppo Editoriale L’Espresso | 41

Informativa sui piani d’incentivazione basati su strumenti finanziari

Informazioni sui piani adottati

Il Gruppo riconosce benefici addizionali a dirigenti della società e di società controllate chericoprono posizioni di primo piano all’interno del Gruppo, attraverso piani di compensi basatisu strumenti finanziari.In particolare i piani adottati dal Gruppo prevedono l’attribuzione di diritti di partecipazioneal capitale (c.d. stock option e stock grant).

Nel passato sono stati adottati anche piani che prevedevano l’attribuzione di diritti che com-portavano il riconoscimento a favore dei beneficiari di una eventuale corresponsione dicarattere straordinario, basata sull’andamento del titolo azionario di riferimento (c.d. phantomstock option); tuttavia alla luce delle modifiche intervenute nella normativa fiscale in termini diincentivazione a favore di dipendenti, l'assemblea dei soci di Gruppo Editoriale L'EspressoSpA, tenutasi il 22 aprile 2009, ha deliberato di cancellare gli esistenti Piani di Phantom StockOption 2007 e 2008 (Piani Phantom) e di sostituirli con un piano di stock option “straordinario”(i) riservato in via esclusiva agli stessi soggetti già beneficiari dei Piani Phantom e ancoradipendenti del Gruppo Espresso e (ii) disciplinato, mutatis mutandis, dai medesimi termini econdizioni contenuti nei regolamenti dei Piani Phantom.

Tutti i piani di stock option adottati dal Gruppo prevedono la facoltà per i beneficiari diesercitare, ad un determinato prezzo ed entro un arco temporale predefinito, un'opzione, disottoscrizione di nuove azioni della Società da emettersi in virtù di apposite delibere. I relativiregolamenti, tra le altre condizioni e termini, disciplinano anche la sorte delle opzioni in casodi cessazione, per qualunque motivo, del rapporto di lavoro subordinato.

I Piani di stock grant 2011, 2012, 2013, 2014 e 2015 deliberati dall’assemblea dei soci di GruppoEditoriale L'Espresso SpA rispettivamente del 20 aprile 2011, del 23 aprile 2012, del 18 aprile 2013,del 16 aprile 2014 e del 23 aprile 2015 prevedono l’attribuzione ai beneficiari di un determinatonumero di diritti condizionati (Units) a ricevere azioni ordinarie già nel portafoglio della società(azioni proprie), ad un determinato prezzo ed entro un arco temporale predefinito. Come per lestock option anche per le stock grant, il regolamento, tra le altre condizioni e termini, disciplina lasorte delle Units in caso di cessazione, per qualunque motivo, del rapporto di lavoro subordinato.

Piani di stock option in essere

Attualmente sono in essere i seguenti piani di stock option:

Piano di stock option “2006” Il Consiglio di Amministrazione del 26 aprile 2006, avvalendosi della delega conferitagli dall’Assemblea degli azionisti tenutasi in pari data, ha deliberato un aumento di capitale ex art.2441, ultimo comma, per complessive massime 2.900.00 azioni, di valore nominale pari a euro0,15, da riservare in sottoscrizione a dipendenti della Capogruppo e di sue controllate, titolaridelle opzioni di sottoscrizione ai sensi del “regolamento del piano di stock option 2006” ilquale prevede l’assegnazione delle opzioni in due tranche.

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I prezzi di esercizio delle due tranche vengono determinati secondo quanto previsto dal TestoUnico delle Imposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento alla mediaaritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell’ultimomese che precede le relative date di assegnazione.

1° TrancheIl 17 maggio 2006, al prezzo di euro 4,33, è stata assegnata la prima tranche di 1.450.000opzioni le quali potranno essere esercitate da ciascun beneficiario nei seguenti periodi: a) al 31dicembre 2006, quanto al 12% delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascuno dei quattordicitrimestri successivi al 31 dicembre 2006, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite perciascun trimestre; c) allo scadere del quindicesimo trimestre successivo al 31 dicembre 2006,quanto al residuo 4% delle opzioni attribuite, sino al termine ultimo del 31 dicembre 2016.Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 600.000, per cui ne residuano 850.000.

2° TrancheIl 15 novembre 2006, al prezzo di euro 3,96, è stata assegnata, la seconda tranche di1.430.000 opzioni le quali potranno essere esercitate da ciascun beneficiario nei seguentiperiodi: a) al 30 giugno 2007, quanto al 12% delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascunodei quattordici trimestri successivi al 30 giugno 2007, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioniattribuite per ciascun trimestre; c) allo scadere del quindicesimo trimestre successivo al 30giugno 2007, quanto al residuo 4% delle opzioni attribuite, sino al termine ultimo del 30giugno 2017. Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento,ne sono decadute 580.000, per cui ne residuano 850.000.

Piano di Stock Option Straordinario 2009Il Consiglio di Amministrazione del 22 aprile 2009, avvalendosi della delega conferitagli dall’Assembleadegli azionisti del 26 aprile 2006, ha deliberato un aumento di capitale ex art. 2441, ultimocomma, per complessive massime 6.790.000 azioni, di valore nominale pari a euro 0,15, dariservare in sottoscrizione a dipendenti della Capogruppo e di sue controllate, titolari delle opzionidi sottoscrizione ai sensi del “Regolamento del Piano di Stock Option Straordinario 2009” il qualeprevede l’assegnazione delle opzioni in quattro tranche ad un prezzo di esercizio determinato incoerenza ai parametri di riferimento previsti dai già citati Piani Phantom: in particolare sono stateassegnate per la Prima Tranche n. 1.520.000 opzioni ad un prezzo di € 3,84, per la SecondaTranche n. 1.520.000 opzioni ad un prezzo di €3,60, per la Terza Tranche n. 1.790.000 opzioniad un prezzo di € 2,22 e per la Quarta Tranche n. 1.840.000 ad un prezzo di €1,37.Ai sensi del Regolamento le opzioni sono state attribuite a tutti gli effetti con decorrenza dalladata della deliberazione del Consiglio di Amministrazione. Le Opzioni così attribuite maturano,divenendo esercitabili, nei medesimi termini già stabiliti nei regolamenti dei Piani Phantom eprecisamente:

1° Tranche• quanto al 54% delle Opzioni di Prima Tranche a decorrere dal 30 giugno 2009;• fino ad un massimo del 6% delle Opzioni di Prima Tranche a decorrere dalla fine

di ciascuno dei sette trimestri successivi al 30 giugno 2009;• il residuo 4% delle Opzioni di Prima Tranche a decorrere dal 30 giugno 2011.

42 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Informativa ai sensi del Regolamento Consob n. 11971

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Tutte le Opzioni di Prima Tranche potranno essere esercitate sino al Termine Finale del 30settembre 2017.Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 252.500, per cui ne residuano 1.267.500.

2° Tranche• quanto al 42% delle Opzioni di Seconda Tranche a decorrere dal 30 giugno 2009; • fino ad un massimo del 6% delle Opzioni di Seconda Tranche a decorrere dalla fine di

ciascun dei nove trimestri successivi al 30 giugno 2009;• il residuo 4% delle Opzioni di Seconda Tranche a decorrere dal 30 dicembre 2011.Tutte le Opzioni di Seconda Tranche potranno essere esercitate sino al Termine Finale del 31marzo 2018.Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 252.500, per cui ne residuano 1.267.500.

3° Tranche• quanto al 30% delle Opzioni di Terza Tranche a decorrere dal 30 giugno 2009; • fino ad un massimo del 6% delle Opzioni di Terza Tranche a decorrere dalla fine di ciascuno

degli undici trimestri successivi al 30 giugno 2009; • il residuo 4% delle Opzioni di Terza Tranche a decorrere dal 30 giugno 2012.Tutte le Opzioni di Terza Tranche potranno essere esercitate sino al Termine Finale del 30settembre 2018.Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 275.500, per cui ne residuano 1.515.500.

4° Tranche• quanto al 18% delle Opzioni di Quarta Tranche a decorrere dal 30 giugno 2009;• fino ad un massimo del 6% del totale delle Opzioni di Quarta Tranche a decorrere dalla fine

di ciascuno dei tredici trimestri successivi al 30 giugno 2009;• il residuo 4% del totale delle Opzioni di Quarta Tranche a decorrere dal 31 dicembre 2012.Tutte le Opzioni di Quarta Tranche potranno essere esercitate sino al Termine Finale del 31 marzo 2019.Fino ad oggi risultano esercitate 717.750 opzioni ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 301.300, per cui ne residuano 820.950.

Piano di Stock Option Ordinario 2009Il Consiglio di Amministrazione del 22 aprile 2009, avvalendosi della delega conferitagli dal-l’Assemblea degli azionisti del 26 aprile 2006, ha deliberato un aumento di capitale ex art.2441, ultimo comma, per complessive massime 5.000.000 azioni, di valore nominale pari aeuro 0,15, da riservare in sottoscrizione all’Amministratore Delegato e Direttore Generale dellaSocietà e a dipendenti della Capogruppo e di sue controllate, titolari delle opzioni disottoscrizione ai sensi del “Regolamento del Piano di Stock Option Ordinario 2009” il qualeprevede l’assegnazione delle opzioni in due tranche.I prezzi di esercizio delle due tranche vengono determinati secondo quanto previsto dal TestoUnico delle Imposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento alla mediaaritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell’ultimomese che precede le relative date di assegnazione.

43Informativa ai sensi del Regolamento Consob n. 11971 | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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1° TrancheIl 14 maggio 2009, al prezzo di euro 1,00, è stata assegnata la Prima Tranche di 2.500.000opzioni le quali maturano divenendo così esercitabili: a) al 30 settembre 2009, quanto al 12%delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascuno dei quattordici trimestri successivi al 30settembre 2009, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite per ciascun trimestre; c) alloscadere del quindicesimo trimestre successivo al 30 settembre 2009, quanto al residuo 4% delleopzioni attribuite, sino al termine ultimo del 30 settembre 2019.Fino ad oggi risultano esercitate 1.760.350 opzioni ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 254.500, per cui ne residuano 485.150.

2° TrancheIl 14 ottobre 2009, al prezzo di euro 1,86, è stata assegnata la Seconda Tranche di 2.500.000opzioni le quali maturano divenendo così esercitabili: a) al 31 marzo 2010, quanto al 12%delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascuno dei quattordici trimestri successivi al 31 marzo2010, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite per ciascun trimestre; c) allo scaderedel quindicesimo trimestre successivo al 31 marzo 2010, quanto al residuo 4% delle opzioniattribuite, sino al termine ultimo del 31 marzo 2020.Fino ad oggi risultano esercitate 6.300 opzioni ma, a termine di regolamento, ne sono decadute341.500 per cui ne residuano 2.152.200.

Piano di Stock Option 2010II Consiglio di Amministrazione del 21 aprile 2010, avvalendosi della delega conferitagli dal-l’Assemblea degli azionisti del 26 aprile 2006, ha deliberato un aumento di capitale ex art.2441, ultimo comma, per complessive massime 6.000.000 azioni, di valore nominale pari aeuro 0,15, da riservare in sottoscrizione all’Amministratore Delegato e Direttore Generale dellaSocietà e a dipendenti della Capogruppo e di sue controllate, titolari delle opzioni disottoscrizione ai sensi del “Regolamento del Piano di Stock Option 2010” il quale prevede l’as-segnazione delle opzioni in due tranche.I prezzi di esercizio delle due tranche vengono determinati secondo quanto previsto dal TestoUnico delle Imposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento alla mediaaritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell’ultimomese che precede le relative date di assegnazione.

1° TrancheIl 12 maggio 2010, al prezzo di euro 2,25, è stata assegnata la prima tranche di 2.795.000opzioni le quali maturano divenendo così esercitabili: a) al 30 settembre 2010, quanto al 12%delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascuno dei quattordici trimestri successivi al 30settembre 2010, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite per ciascun trimestre; c) alloscadere del quindicesimo trimestre successivo al 30 settembre 2010, quanto al residuo 4% delleopzioni attribuite, sino al termine ultimo del 30 settembre 2020.Fino ad oggi non risultano esercitate opzioni ma, a termine di regolamento, ne sono decadute377.500, per cui ne residuano 2.417.000.

2° TrancheIl 13 ottobre 2010, al prezzo di euro 1,58 è stata assegnata la seconda tranche di 2.795.000opzioni le quali maturano divenendo così esercitabili: a) al 31 marzo 2011, quanto al 12%

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delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascuno dei quattordici trimestri successivi al 31 marzo2011, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite per ciascun trimestre; c) allo scaderedel quindicesimo trimestre successivo al 31 marzo 2011, quanto al residuo 4% delle opzioniattribuite, sino al termine ultimo del 31 marzo 2021.Fino ad oggi risultano esercitate 323.100 opzioni ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 386.500 per cui ne residuano 2.085.400.

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Sulla base di quanto esposto, al 31 dicembre 2015, le opzioni di sottoscrizione di azioni dellasocietà ancora valide, ma non esercitate, ammontano a 13.711.200, pari al 3,33% sul totaledelle azioni attualmente componenti il capitale sociale.

Piani di stock grant in essere

Attualmente sono in essere i seguenti piani di stock grant:

Piano di Stock Grant 2011Il Consiglio di Amministrazione del 20 aprile 2011, avvalendosi della delega conferitagli dal-l’Assemblea degli azionisti tenutasi nella medesima data, ha deliberato l’approvazione delpiano di stock grant 2011, come da proposta del comitato di remunerazione, da riservareall’Amministratore Delegato e Direttore Generale della Società e a dipendenti della Capogruppoe di sue controllate. Il prezzo di esercizio viene determinato secondo quanto previsto dal TestoUnico delle Imposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo riferimento alla media aritmeticasemplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell’ultimo mese cheprecede la data di assegnazione.Il 20 aprile 2011, al prezzo di euro 1,81, è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.410.000 Units suddivise tra Time-based Units (n.705.000) e Performance Units (n.705.000).Le Time-based Units matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazione atitolo gratuito delle relative azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale apartire dal 21 aprile 2013. Le Performance Units, che sarebbero dovute maturare alle medesimedate di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che fossero statiraggiunti target di performance aziendale e azionaria, non sono mai state maturate.Al 31 dicembre 2015 a termine di regolamento, sono in circolazione 156.721 Time-basedUnits; sono state esercitate 147.965 Time-based Units e sono scadute nell’esercizio 612.500Performance Units.

Piano di Stock Grant 2012Il Consiglio di Amministrazione del 23 aprile 2012, avvalendosi della delega conferitagli dal-l’Assemblea degli azionisti tenutasi nella medesima data, ha deliberato l’approvazione delpiano di stock grant 2012, come da proposta del comitato per le nomine e la remunerazione,da riservare all’Amministratore Delegato e Direttore Generale della Società e a dipendenti dellaCapogruppo e di sue controllate. Il prezzo di esercizio viene determinato secondo quantoprevisto dal Testo Unico delle Imposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo riferimento allamedia aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevatinell’ultimo mese che precede la data di assegnazione.

45Informativa ai sensi del Regolamento Consob n. 11971 | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Il 23 aprile 2012, al prezzo di euro 0,9814, è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.897.500 Units suddivise tra Time-based Units (n.948.750) e Performance Units (n.948.750).Le Time-based Units sono maturate e matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiariall’assegnazione a titolo gratuito delle relative azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% delrelativo totale a partire dal 24 aprile 2014. Le Performance Units sono maturate e maturerannoalle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione chevengano raggiunti target di performance aziendale e azionaria.Al 31 dicembre 2015 a termine di regolamento, sono in circolazione 452.335 Time-based Unitse 494.367 Performance Units e sono state esercitate 318.758 Time-based Units e 281.257 Per-formance Units.

Piano di Stock Grant 2013Il Consiglio di Amministrazione del 27 giugno 2013, avvalendosi della delega conferitagli dal-l’Assemblea degli azionisti tenutasi in data 18 aprile 2013, ha deliberato l’approvazione delpiano di stock grant 2013, come da proposta del comitato per le nomine e la remunerazione,da riservare ai dipendenti della Capogruppo e di sue controllate. Il prezzo di esercizio vienedeterminato secondo quanto previsto dal Testo Unico delle Imposte dirette all’art. 9, commaIV, facendo riferimento alla media aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azionidella società rilevati nell’ultimo mese che precede la data di assegnazione.Il 27 giugno 2013, al prezzo di euro 0,83 è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.395.000 Units, suddivise tra Time-based Units (n. 697.500) e Performance Units (n.697.500).Le Time-based Units sono maturate e matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiariall’assegnazione a titolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% delrelativo totale a partire dal 28 giugno 2015.Le Performance Units sono maturate e matureranno alle medesime date di maturazione previsteper le Time- based Units, ma solo a condizione che vengano raggiunti target di performanceaziendale e azionaria.Al 31 dicembre 2015 a termine di regolamento, sono in circolazione 625.620 Time-based Unitse 625.620 Performance Units; sono state esercitate 71.880 Time- based Units e 71.880Performance Units.

Piano di Stock Grant 2014Il Consiglio di Amministrazione del 16 aprile 2014, avvalendosi della delega conferitagli dal-l’Assemblea degli azionisti tenutasi in data 16 aprile 2014, ha deliberato l’approvazione delpiano di stock grant 2014, come da proposta del comitato per le nomine e la remunerazione,da riservare ai dipendenti della Capogruppo e di sue controllate. Il prezzo di esercizio vienedeterminato secondo quanto previsto dal Testo Unico delle Imposte dirette all’art. 9, commaIV, facendo riferimento alla media aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azionidella società rilevati nell’ultimo mese che precede la data di assegnazione.Il 16 aprile 2014, al prezzo di euro 1,70 è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.450.000 Units, suddivise tra Time-based Units (n. 725.000) e Performance Units (n.725.000).Le Time-based Units matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazione atitolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale apartire dal 17 aprile 2016.Le Performance Units matureranno alle medesime date di maturazione previste per le Time- basedUnits, ma solo a condizione che vengano raggiunti target di performance aziendale e azionaria.

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Al 31 dicembre 2015 a termine di regolamento, sono in circolazione 725.000 Time-based Unitse 725.000 Performance Units.

Piano di Stock Grant 2015Il Consiglio di Amministrazione del 23 aprile 2015, avvalendosi della delega conferitagli dal-l’Assemblea degli azionisti tenutasi in data 23 aprile 2015, ha deliberato l’approvazione delpiano di stock grant 2015, come da proposta del comitato per le nomine e la remunerazione,da riservare ai dipendenti della Capogruppo e di sue controllate. Il prezzo di esercizio vienedeterminato secondo quanto previsto dal Testo Unico delle Imposte dirette all’art. 9, commaIV, facendo riferimento alla media aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azionidella società rilevati nell’ultimo mese che precede la data di assegnazione.Il 23 aprile 2015, al prezzo di euro 1,24 è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.420.000 Units, suddivise tra Time-based Units (n. 710.000) e Performance Units (n.710.000).Le Time-based Units matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazione atitolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale apartire dal 23 aprile 2017.Le Performance Units matureranno alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che vengano raggiunti target di performance aziendale eazionaria.Al 31 dicembre 2015 a termine di regolamento, sono in circolazione 710.000 Time-based Unitse 710.000 Performance Units.

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Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietariai sensi dell’articolo 123 bis TUF

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PREMESSACon la presente Relazione si intende illustrare il sistema di governo societario adottato daGruppo Editoriale L’Espresso SpA (la “Società”). Tale sistema è in linea con le raccomandazionicontenute nel Codice di Autodisciplina predisposto dal Comitato per la Corporate Governancedelle Società Quotate e promosso da Borsa Italiana SpA (il “Codice”).

La Relazione, che nel rispetto degli obblighi normativi e regolamentari in materia contiene ancheinformazioni sugli assetti proprietari della Società, dopo essere stata approvata dal Consiglio diAmministrazione nella sua riunione del 2 marzo 2016, viene messa a disposizione dei Soci,unitamente alla documentazione prevista per la l’Assemblea convocata per l’approvazione delBilancio al 31 dicembre 2015, e contestualmente trasmessa alla Borsa Italiana, al fine di facilitarnela messa a disposizione del pubblico. La Relazione è inoltre consultabile sul sito internetistituzionale della Società www.gruppoespresso.it, nella sezione “Governance”, insieme agli altridocumenti di interesse per il mercato.

1. PROFILO DELL’EMITTENTE1.1) Profilo sintetico del Gruppo EspressoGruppo Editoriale L’Espresso SpA, è una delle più importanti aziende italiane del settore media cheopera, direttamente ed attraverso le sue controllate, nelle aree della stampa quotidiana e periodica,della radiofonia, della raccolta pubblicitaria, di internet e della televisione. Il Gruppo Espresso è pro-prietario ed editore del quotidiano nazionale la Repubblica, del settimanale L’Espresso e di diciottoquotidiani locali (più un trisettimanale); è proprietario di tre radio nazionali, tra le quali Radio Deejay(leader, per ascolti tra le prime emittenti private in Italia) e di alcune televisioni, tra le quali, fino al 30gennaio 2015, Deejay TV. Il Gruppo Espresso si qualifica come una branded content company ingrado di diffondere i propri contenuti originali di qualità ai propri lettori ed ascoltatori dovunque essisi trovino e in qualunque momento della giornata, grazie ad una strategia multipiattaforma.

1.2) Sistema di governo societario adottatoIl sistema di governo societario di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA si basa sui principi e suicriteri espressi nel Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana SpA, ai quali il Consiglio diAmministrazione aderisce.Per una più puntuale analisi del sistema di Corporate Governance, si rinvia all’esame deisingoli punti della Relazione.

2. INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI (ex art. 123 bis, comma 1, TUF)a) Struttura del capitale sociale (ex art.123 bis, comma 1, lettera a), TUF)Il capitale sociale sottoscritto e interamente versato della Società è pari a Euro 61.805.893,20composto da n.412.039.288 azioni ordinarie con diritto di voto.Il capitale sociale è così composto:

numero azioni % rispetto al c.s. Quotato Diritti e obblighi

Azioni ordinarie 412.039.288 100% MTA -

51Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietariGruppo Editoriale L’Espresso SpA

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La Società non ha emesso azioni con diritto di voto limitato o prive dello stesso, né warrant chediano il diritto di sottoscrivere azioni di nuova emissione. In data 2 aprile 2014 la Società haemesso obbligazioni cosiddette equity linked, convertibili in azioni ordinarie della Società – dinuova emissione ovvero anche azioni proprie che ha in portafoglio – subordinatamente all’ap-provazione da parte dell’Assemblea Straordinaria degli Azionisti di un aumento di capitale aservizio della conversione con esclusione del diritto di opzione dei Soci, per un importo nominalepari a Euro 100.000.000,00 con scadenza 2019. L’Assemblea Straordinaria della Società, tenutasiil 23 luglio 2014, ha deliberato di aumentare il capitale sociale mediante emissione di massime n.46.461.925 azioni ordinarie della Società, aventi le medesime caratteristiche delle azioni ordinariein circolazione, riservate irrevocabilmente ed esclusivamente al servizio della conversione delprestito obbligazionario.La Società ha adottato piani di stock option che comportano aumenti di capitale e di stock grantla cui descrizione è riportata nel fascicolo di bilancio alla sezione “Informativa ai sensi del Rego-lamento Consob n.11971”, disponibile sul sito istituzionale della Società (www.gruppoespresso.it)nella sezione “Investitori”, nonché nei documenti informativi predisposti ai sensi dell’art. 84-bisdel Regolamento Emittenti, anch’essi disponibili sul sito nella sezione “Governance”.

b) Restrizioni al trasferimento di titoli (ex art.123 bis, comma 1, lettera b), TUF)Le azioni della Società sono liberamente trasferibili, salvo alcune restrizioni applicabili a deter-minate categorie di persone per limitati periodi di tempo sulla base del Codice di Comportamentoin materia di Internal Dealing pubblicato sul sito della Società, nella sezione “Governance”.I Piani di stock grant 2011, 2012, 2013, 2014 e 2015 prevedono un impegno di “minimum hol-ding” delle azioni assegnate ai beneficiari, che hanno l’impegno irrevocabile a detenere conti-nuativamente, sino al quinto anniversario dalla data di attribuzione, un numero di azionialmeno pari al 10% di quelle assegnate. Durante tale periodo, le azioni saranno pertantosoggette a tale vincolo di inalienabilità, salvo diversa autorizzazione del Consiglio di Ammini-strazione.

c) Partecipazioni rilevanti nel capitale (ex art.123 bis, comma 1, lettera c), TUF)Si riportano di seguito i nominativi degli Azionisti di ultima istanza che, come previsto dalladelibera Consob 11971/99, direttamente e/o indirettamente detengono percentuali di possessosuperiori al 2% del capitale con diritto di voto, come risulta dal libro soci al 31 dicembre 2015,integrato delle successive comunicazioni effettuate ai sensi dell’art.120 TUF nonché delle altreinformazioni a disposizione della Società.

Azionisti di ultima istanza

Dichiarante Quota % su capitale Quota % su capitaleordinario votante

F.lli De Benedetti SpA 53,581% 56,456%Giacaranda Maria Caracciolo di Melito Falck 6,269% 6,605%Carlo Edoardo Revelli 2,796% 2,946%Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste 2,635% 2,777%Margherita Revelli 2,587% 2,725%

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Azionisti che direttamente posseggono più del 2%

Azionista diretto Quota % su capitale Quota % su capitaleordinario votante

Cir SpA 53,581% 56,456%Sia Blu SpA 6,269% 6,605%Prosper S.p.A 2,796% 2,946%Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste 2,635% 2,777%Erga Omnes SpA 2,587% 2,725 %

d) Titoli che conferiscono diritti speciali (ex art.123 bis, comma 1, lettera d), TUF)Non esistono titoli che conferiscono diritti speciali di controllo. Non sono previsti poteri spe-ciali. Non sono previste dallo statuto azioni a voto plurimo o maggiorato.

e) Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismo di esercizio dei diritti di voto (ex art.123 bis,comma 1, lettera e), TUF)

Non è previsto alcun meccanismo specifico di esercizio dei diritti di voto in caso di partecipazioneazionaria dei dipendenti.

f) Restrizioni al diritto di voto (ex art.123 bis, comma 1, lettera f), TUF)Non esistono restrizioni al diritto di voto.

g) Accordi tra gli azionisti (ex art.123 bis, comma 1, lettera g), TUF)Non è stata comunicata alla Società l’esistenza di patti parasociali.

h) Clausole di change of control (ex art.123 bis, comma 1, lettera h), TUF) e disposizioni statutarie inmateria di OPA (ex art. 104, comma 1-ter, e 104-bis, comma 1)

La Società non ha stipulato accordi significativi che prevedano la cosiddetta clausola di “changeof control” ovvero clausole che acquistano efficacia in caso di cambiamento di controllo azionariodi Gruppo Editoriale L’Espresso SpA.Lo statuto della Società non prevede deroghe alle disposizioni sulle passivity rule previste dall’art.104, commi 1 e 1-bis del TUF, né l’applicazione delle regole di neutralizzazione contemplatedall’art. 104-bis, commi 2 e 3, del TUF.

i) Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all’acquisto di azioni proprie (ex art.123 bis,comma 1, lettera m), TUF)

i.1) Deleghe ad aumentare il capitale L’Assemblea straordinaria degli Azionisti del 20 aprile 2011 ha conferito al Consiglio di Ammi-nistrazione per un periodo di cinque anni una delega ad aumentare il capitale sociale: (i) per un ammontare massimo di Euro 300 milioni di valore nominale, con emissione di azioni

con o senza sovrapprezzo, anche di categorie particolari, da offrire in sottoscrizione edanche al servizio di warrant o della conversione di prestiti obbligazionari anche emessi daterzi, sia in Italia che all’estero, ovvero da assegnare gratuitamente agli aventi diritto,mediante imputazione a capitale della parte disponibile delle riserve e dei fondi risultantidall’ultimo bilancio approvato;

(ii) per un ammontare massimo di Euro 10.000.000 di valore nominale con emissione di azioniordinarie da riservare in sottoscrizione a dipendenti della Società e di sue controllate e con-

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trollanti ai sensi dell’articolo 2441 ottavo comma del codice civile, con facoltà per ilConsiglio stesso di stabilire il prezzo di emissione che non dovrà essere inferiore al valorenominale, i requisiti di sottoscrizione e i limiti della disponibilità delle azioni stesse, nonchéin generale, modalità e termini di detta sottoscrizione.

i.2) Autorizzazioni all’acquisto di azioni proprieL’Assemblea ordinaria dei Soci del 23 aprile 2015, preso atto che il buy back, anche in consi-derazione della struttura patrimoniale del Gruppo, potrebbe essere una leva utilizzabile percreare valore per gli Azionisti, ha revocato per il periodo ancora mancante e per la parte nonancora esercitata la precedente delega ad acquistare azioni proprie e, contestualmente, ne haconferita una nuova con le seguenti caratteristiche:a) durata: 18 mesi;b) numero massimo di azioni ordinarie acquistabili: 20.000.000 pari a circa il 4,85% del

capitale sociale allora esistente;c) il prezzo di ogni acquisto di azioni dovrà essere non superiore del 10% e non inferiore del

10% rispetto al prezzo di riferimento registrato dalle azioni ordinarie nella seduta delmercato regolamentato precedente ogni singola operazione;

d) l’acquisto dovrà avvenire sul mercato, secondo modalità concordate con la società digestione del mercato in modo da assicurare parità di trattamento tra gli Azionisti, inconformità a quanto prescritto dall’art. 132 del D.Lgs. n. 58/1998 e dalle disposizioni dilegge o di regolamento vigenti al momento dell’operazione e precisamente:

per il tramite di offerta pubblica di acquisto o di scambio; sui mercati regolamentati secondo modalità operative stabilite nei regolamenti di

organizzazione e gestione dei mercati stessi, che non consentano l’abbinamento diretto delleproposte di negoziazione in acquisto con predeterminate proposte di negoziazione in vendita;

Nel rispetto di tale delega nonché di quelle conferite negli anni precedenti, la Società al 31dicembre 2015 deteneva complessivamente n. 20.979.371 azioni proprie, pari al 5,092 % delleazioni componenti il capitale sociale di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA.

l) Attività di direzione e coordinamento (ex art.2497 e ss. c.c.)La Società è soggetta all’attività di direzione e coordinamento da parte della controllante CIR SpALe società controllate direttamente e indirettamente da Gruppo Editoriale L’Espresso SpA hannoindicato la stessa come soggetto che esercita l’attività di direzione e coordinamento.

******

Si precisa che:- le informazioni richieste dall’art. 123 bis, comma 1, lettera i), TUF (“gli accordi tra la società

e gli Amministratori che prevedono in caso di dimissioni o licenziamento senza giusta causao se il loro rapporto cessa a seguito di un’offerta pubblica di acquisto”) sono contenute nellarelazione sulla remunerazione pubblicata ai sensi dell’art 123-ter TUF;

- le informazioni richieste dall’art. 123-bis, comma 1, lettera l) TUF (“le norme applicabili allanomina e alla sostituzione degli Amministratori nonché alla modifica dello statuto, se diverseda quelle legislative e regolamentari applicabili in via suppletiva”) sono illustrate nellasezione della Relazione dedicata al Consiglio di Amministrazione (Sez. 4.1).

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3. COMPLIANCE (ex art.123 bis, comma 2, lettera a), TUF)La Società aderisce al Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana SpA approvato dal Comitato perla Corporate Governance (approvato nel luglio 2014 e successivamente modificato nel luglio2015) ed accessibile al pubblico sul sito web di Borsa Italiana (http://www.borsaitaliana.it/comita-to-corporate-governance/codice/2015clean.pdf), secondo quanto specificato nelle diverse sezionidella presente Relazione.Né la Società, né le società controllate (di seguito anche “il Gruppo”) sono soggette a disposizionidi legge non italiane che influenzano la struttura di Corporate Governance della Società.

4. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE4.1) Nomina e sostituzione degli amministratori (ex art.123 bis, comma 1, lettera l), TUF)Per le disposizioni di carattere generale relative alla nomina e sostituzione degli Amministratori,si rinvia a quanto riportato dall’art. 5 del Codice di Autodisciplina GELE, allegato alla presenteRelazione.La quota di partecipazione minima richiesta per presentare le liste è stata confermata nel 2,5%con delibera Consob del 28 gennaio 2015 n. 19109, in linea con la previsione dello statuto.Il Consiglio di Amministrazione, su indicazione del Comitato per le Nomine e la Remunerazione,ha adottato con delibera del 31 gennaio 2013 un piano per la successione degli Amministratoriesecutivi. Il piano prevede la procedura per regolamentare il processo da seguire per garantirela successione dell’Amministratori esecutivi in caso di improvvisa indisponibilità, cessazione osospensione dalla carica al di fuori del caso di naturale scadenza.Il piano di successione è sottoposto a revisione periodica da parte del Comitato per le Nominee la Remunerazione e comunque a ricognizione con cadenza almeno triennale.

4.2) Composizione (ex art.123 bis, comma 1, lettera d), TUF)Si rinvia a quanto illustrato agli artt. 2, 3 e 5 del Codice di Autodisciplina GELE, nonché aquanto riportato all’art. 1 del medesimo in ordine alle funzioni del Presidente.Lo statuto dispone che il Consiglio di Amministrazione sia composto da sette a diciannovemembri.L’Assemblea ordinaria del 23 aprile 2015 ha nominato per un triennio, fino all’approvazione delbilancio dell’esercizio 2017, un Consiglio di Amministrazione composto da undici componenti. Perla composizione del Consiglio di Amministrazione in carica e le ulteriori informazioni ad essorelative, si rinvia alla Tabella 2, riportata in allegato. Le principali caratteristiche professionali degliAmministratori sono reperibili nel sito internet della Società, nella sezione “Governance” –Consiglio di Amministrazione.Gli Amministratori indipendenti costituiscono la maggioranza del Consiglio di Amministrazionee sono per numero e autorevolezza tali da garantire che il loro giudizio possa avere un pesosignificativo nell’assunzione delle decisioni consiliari, contribuendo alla formazione di decisioniequilibrate in particolar modo nel caso sussistano potenziali conflitti di interesse.Si precisa che i criteri utilizzati per qualificare come indipendenti i Consiglieri non sono statiintegrati o modificati rispetto a quelli previsti dal Codice. Al riguardo si segnala che il Consigliodi Amministrazione del 23 aprile 2015 ha dichiarato di valutare positivamente la qualità diAmministratori indipendenti con riferimento sia a quanto previsto dall’art. 148 comma terzo delTUF, che a quanto previsto in merito dal Codice di Autodisciplina, anche per i Consiglieri Agar

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Brugiavini e Luca Paravicini Crespi. precisando che la valutazione è avvenuta avendo riguardopiù alla sostanza che alla forma, come raccomandato dal Codice di Autodisciplina. In particolare,il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto che: a) l’applicazione automatica del limite dei 9 anniporterebbe a un formalismo non in linea con lo spirito del Codice di Autodisciplina; b) il profilocomplessivo dei Consiglieri Agar Brugiavini e Luca Paravicini Crespi (e la loro stessa storia pressola Società) offra sufficienti garanzie sotto il profilo dell’indipendenza, avendo gli stessi sempredimostrato piena autonomia di giudizio e libero apprezzamento dell’operato del management.

4.2.1) Cumulo massimo agli incarichi ricoperti in altre societàI Consiglieri, che agiscono con cognizione di causa e in autonomia, accettano la carica quandoritengono di poter dedicare allo svolgimento diligente dei loro compiti il tempo necessario, anchetenendo conto del numero di cariche di Amministratore o sindaco da essi ricoperte in altre societàquotate in mercati regolamentati, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevantidimensioni. Sono inoltre tenuti ad informare il Consiglio di eventuali attività in concorrenza conla Società e di ogni modifica rilevante. Il Consiglio di Amministrazione del 31 gennaio 2013 ha approvato un orientamento in merito alnumero massimo di incarichi di Amministratore o sindaco, prevedendo alcuni limiti quantitativiagli incarichi che possono essere ricoperti dagli Amministratori esecutivi e non esecutivi diGruppo Editoriale L’Espresso SpA in altre società quotate in mercati regolamentati, in societàfinanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni (Società Rilevanti), così come riportatoall’art. 1 dell’allegato Codice di Autodisciplina GELE a cui si fa rimando.È in ogni caso prevista la possibilità di derogare a tali limiti con deliberazione motivata delConsiglio di Amministrazione, che tenga conto anche del livello di partecipazione dell’Amministratoreinteressato ai lavori consiliari e dei comitati.L’attuale Consiglio di Amministrazione rispetta i criteri sopra illustrati.Si precisa, inoltre, che il Consiglio di Amministrazione valuta l’indipendenza degli Amministratoricon periodicità almeno annuale, tenendo anche conto delle informazioni che i singoli interessatisono tenuti a fornire. Con riferimento al presente esercizio la verifica è stata positiva.La Società, fatto salvo quanto previsto dall’articolo 147-ter, comma 4, del Testo Unico dellaFinanza, intende introdurre l’obbligo dell’Amministratore che abbia perduto la qualifica di indi-pendente ai sensi delle previsioni del Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana SpA (Criterio3.C.1) di rassegnare le proprie dimissioni, senza pregiudizio per la facoltà del Consiglio di Ammi-nistrazione di valutare ciascun caso specifico ammettendo eventuali deroghe.

4.2.2) Induction ProgrammeIl Presidente cura che gli Amministratori e i sindaci possano partecipare, successivamente allanomina e durante il mandato, a iniziative finalizzate a fornire loro un’adeguata conoscenza delsettore di attività in cui opera la Società, delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione,nonché del quadro normativo di riferimento.Per quanto riguarda l’informativa sui settori di attività, l’Amministratore Delegato presenta periodicheinformative sull’andamento dei mercati e del business in occasione delle riunioni del Consiglio diAmministrazione.Nel corso del processo di autovalutazione del Consiglio, gli Amministratori vengono chiamati adesprimere specifiche richieste di natura informativa, che vengono soddisfatte nel corso di un massimodi n. 2 riunioni di induction da svolgere nel corso di ogni esercizio.Eventuali specifiche sessioni informative per i Consiglieri, con il supporto di esperti informazione professionale, possono essere organizzate in occasione del rinnovo del Consiglio di

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Amministrazione e successivamente, ogni qualvolta l’evoluzione del quadro normativo richiedaun aggiornamento in merito.In data 21 gennaio 2015 si è tenuta per gli Amministratori ed isindaci una sessione di induction relativa a: “Il mercato internazionale dell’editoria”.In data 2 luglio 2015 si è tenuta per gli Amministratori ed i sindaci una sessione di inductionrelativa a: “Mercato dell’editoria - Key drivers di redditività del Gruppo - Relazioniinfragruppo e attività di direzione e coordinamento - Pubblicità on-line e processo di venditadella pubblicità”.

4.3) Ruolo del Consiglio di Amministrazione (ex art.123 bis, comma 2, lettera d), TUF)

4.3.1) Funzionamento del Consiglio di AmministrazionePer le disposizioni di carattere generale relative al ruolo del Consiglio di Amministrazione sirinvia a quanto riportato all’art. 1 del Codice di Autodisciplina GELE.Lo statuto prevede che il Consiglio di Amministrazione si riunisca di norma trimestralmente suconvocazione del Presidente e comunque ogni volta che le esigenze societarie lo esigano. Leriunioni consiliari sono convocabili anche su richiesta di almeno due Amministratori, ovverodal Collegio sindacale o da almeno uno dei suoi componenti, previa comunicazione alPresidente del Consiglio di Amministrazione.Il Consiglio di Amministrazione viene convocato dal Presidente o da chi ne fa le veci conlettera, lettera raccomandata, telegramma, fax, posta elettronica o mezzo equivalente e dovràpervenire almeno cinque giorni prima di quello della riunione. In caso di urgenza i termini dellaconvocazione sono ridotti a un giorno.Il Consiglio di Amministrazione ha regolamentato i flussi informativi da parte del Presidente edell’Amministratore Delegato al Consiglio di Amministrazione, prevedendo che gli stessiriferiscano circa l’esercizio delle proprie deleghe in relazione all’attività svolta e comunque conperiodicità non inferiore al trimestre.Lo statuto disciplina anche i flussi informativi per il Collegio sindacale. È, infatti, previsto chegli Amministratori riferiscano tempestivamente, con periodicità almeno trimestrale al Collegiosindacale sull’attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patri-moniale, effettuate dalla Società, con particolare riferimento alle operazioni in potenzialeconflitto di interesse. È altresì previsto che l’informativa possa essere data anche in via diretta,in forma scritta o verbalmente e/o telefonicamente, qualora particolari esigenze di tempestivitàrendano preferibile tale modalità.

4.3.2) Attività svolta nel 2015 e prevista per il 2016Nel corso dell’esercizio 2015 il Consiglio di Amministrazione della Società si è riunito 8 volte,con le percentuali di partecipazione degli Amministratori riportate nella Tabella 2 in allegato.Le riunioni hanno avuto una durata media di un’ora e trentacinque minuti circa.Per il 2016 sono state programmate 7 riunioni del Consiglio di Amministrazione, di cui unatenutesi in data 21 gennaio, una in data 24 febbraio ed una in data 2 marzo.

4.3.3) Informativa preconsiliare

Il Presidente si adopera affinché ai membri del Consiglio ed ai sindaci siano fornite la documen-tazione e le informazioni necessarie per permettere al Consiglio stesso di esprimersi con consa-pevolezza sulle materie sottoposte al suo esame ed approvazione, eventualmente integrata daun documento di sintesi, ove particolarmente voluminosa e complessa. A tal fine è stato fissato

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un termine è di 48 ore prima rispetto alla data della riunione, termine che, salve sporadiche emotivate eccezioni legate essenzialmente ad esigenze di riservatezza ed urgenza, è stato normal-mente rispettato.

4.3.4) Modalità di svolgimento delle riunioni consiliari

Il Presidente ha coordinato le attività del Consiglio di Amministrazione e guidato losvolgimento delle relative riunioni, curandosi che agli argomenti all’ordine del giorno fossededicato il tempo necessario per consentire il dibattito e incoraggiando il contributo da partedei Consiglieri.Il Presidente può chiedere all’Amministratore Delegato, anche su richiesta di uno o più Ammi-nistratori, che i dirigenti della Società e quelli delle società del Gruppo intervengano alleriunioni consiliari per fornire gli opportuni approfondimenti. Tale partecipazione rappresentauna prassi consolidata per la Società, confermata nelle riunioni dell’esercizio 2015, alle qualiha sempre partecipato il Dirigente preposto per la redazione dei documenti contabili societari,regolarmente il Direttore Generale della Società e, di volta in volta, i dirigenti responsabili dellefunzioni aziendali competenti per fornire gli opportuni approfondimenti sugli argomenti postiall’ordine del giorno.

4.3.5) Ruolo del Consiglio di Amministrazione

Sulla base del Codice di Autodisciplina e delle procedure interne adottate dal Consiglio diAmministrazione in data 31 gennaio 2013, il Consiglio:- ha positivamente valutato ed approvato i piani strategici, industriali e finanziari della Società

a livello consolidato, monitorandone periodicamente l’attuazione; - ha definito la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici della Società; - ha valutato l’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società

nonché quello delle controllate aventi rilevanza strategica, con particolare riferimento alsistema di controllo interno e di gestione dei rischi, secondo quanto disposto dalle Linee diindirizzo in materia di sistema di controllo interno e gestione dei rischi, riportate nel Codicedi Autodisciplina GELE in allegato;

- ha ricevuto con periodicità almeno trimestrale dall’Amministratore Delegato l’informativadella attività svolta nell’esercizio delle deleghe conferite;

- ha valutato l’andamento della gestione tenendo in considerazione, in particolare, leinformazioni ricevute dall’Amministratore Delegato, nonché confrontando periodicamente irisultati conseguiti con quelli programmati;

- ha esaminato ed approvato preventivamente - salvo le previste eccezioni - le operazioni del-l’emittente ed esaminato quelle delle controllate aventi un significativo rilievo strategico, cosìcome definito in apposita procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione.

Il Consiglio, su proposta del Comitato per le Nomine e la Remunerazione, e sentito il Collegio sin-dacale, ha determinato le remunerazioni del Presidente e dell’Amministratore Delegato sulla basedelle linee guida stabilite nella politica della remunerazione, mentre la ripartizione del compensoglobale spettante ai membri del Consiglio viene effettuata direttamente dall’Assemblea.Durante tutte le riunioni del Consiglio il Presidente e l’Amministratore Delegato hanno fornitoun’ampia relazione sull’andamento della gestione ed ove possibile previsioni sull’andamentodei mesi successivi.

4.3.6) Autovalutazione

Il Consiglio, almeno una volta l’anno, effettua una valutazione sulla dimensione, sulla com-posizione e sul funzionamento proprio e dei suoi Comitati. Per l’esercizio 2015 l’annuale

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processo di valutazione è stato svolto dal Lead Indipendent Director attraverso la sommini-strazione di un apposito questionario e, ove necessario, di singole interviste ai Consiglieri. Irisultati si sono confermati decisamente positivi, anche nella rinnovata composizione delConsiglio. L’Assemblea non ha autorizzato in via generale e preventiva deroghe al divieto di concorrenzaprevisto dall’art.2390 c.c.

4.4) Organi delegati

4.4.1) Amministratore Delegato

Il Consiglio di Amministrazione del 23 aprile 2015 ha conferito all’Amministratore DelegatoMonica Mondardini tutte le più ampie deleghe di rappresentanza e di ordinaria amministrazione,con l’eccezione della nomina di direttori di testata e di direttori generali, che rimane nella sfera dicompetenza del Consiglio di Amministrazione. Non sono stati previsti limiti di spesa ad eccezione: 1) degli acquisti di macchinari superiori a Euro 10 milioni; 2) della stipula di finanziamenti, contratti di leasing o apertura di crediti anche assistiti da

garanzie reali superiori a Euro 5 milioni; 3) della concessione di garanzie, pegni, ipoteche, privilegi e fidejussioni superiori a Euro 5

milioni;4) dell’acquisto, vendita e permuta di partecipazioni e beni immobili superiori a Euro 5 milioni.L’Amministratore Delegato Monica Mondardini è il principale responsabile della gestionedell’impresa (chief executive officer).La Società aderisce al cosiddetto divieto di interlocking directorate, come specificato all’art.2 del Codice di Autodisciplina di GELE, ossia al principio per cui il chief executive officer diuna emittente non può assumere l’incarico di Amministratore di un’altra emittente nonappartenente allo stesso gruppo, di cui sia chief executive officer un Amministratore del-l’emittente medesima. Tale situazione pertanto non ricorre.

4.4.2) Presidente del Consiglio di AmministrazioneIl Consiglio di Amministrazione del 23 aprile 2015 ha conferito al Presidente del Consigliodi Amministrazione Carlo De Benedetti la legale rappresentanza della Società e, con essa, ilpotere di rappresentare la Società nei confronti di terzi. Il Consiglio ha altresì attribuito alPresidente il ruolo proprio dell’editore di sovrintendere alla linea editoriale del GruppoEditoriale L’Espresso SpA, formulando proposte in merito alla nomina, revoca e/otrasferimento dei direttori di testata.

4.4.3) Informativa al ConsiglioIl Presidente e l’Amministratore Delegato, in occasione di tutte le riunioni e comunque almenotrimestralmente, hanno informato regolarmente il Consiglio in merito alle attività svolte nel-l’esercizio delle deleghe loro conferite ed hanno aggiornato altresì i Consiglieri sugli eventisocietari di maggior rilievo, sui provvedimenti adottati e sulle operazioni effettuate, inclusequelle con parti correlate o in potenziale conflitto d’interesse.

4.5) Altri consiglieri esecutiviOltre al Presidente e all’Amministratore Delegato non vi sono altri Amministratori esecutivi.

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4.6) Amministratori indipendentiAll’art. 3 dell’allegato Codice di Autodisciplina di GELE, a cui si rinvia, sono riportati i principisulla base dei quali la Società, in adesione a quanto raccomandato dal Codice di Autodisciplinae prescritto dall’art. 147 ter co. 4 del TUF, considera gli Amministratori indipendenti. Alriguardo ci si riporta a quanto già illustrato al precedente punto 4.2.Nel corso dell’esercizio il Consiglio ha verificato, applicando criteri condivisi, con esitopositivo, la sussistenza dei requisiti di indipendenza dei Consiglieri Belcredi, Brugiavini, Clò,Merlo, Oliveri, Paravicini Crespi e Zaoui e ne ha dato notizia al mercato. Il Collegio sindacaleha preso atto dei criteri adottati senza formulare osservazioni. I Consiglieri indipendenti si sono riuniti nel corso dell’anno due volte in assenza degli altriAmministratori per discutere su organizzazione, evoluzione del mercato e strategie.

4.7) Lead indipendent directorIn data 23 aprile 2015 (pur non ricorrendo più i presupposti previsti dal Codice), il ConsigliereElisabetta Oliveri è stato nominato quale Lead Indipendent Director, a cui fanno riferimentogli Amministratori non esecutivi (ed in particolare gli indipendenti) per consentire un migliorcontributo all’attività e al funzionamento del Consiglio stesso. Il Lead Independent Directorcollabora con il Presidente al fine di garantire che gli Amministratori siano destinatari di flussiinformativi completi e tempestivi. Al Lead Indipendent Director è attribuita, tra l’altro, lafacoltà di convocare, autonomamente, o su richiesta di altri Consiglieri, apposite riunioni disoli Amministratori indipendenti per la discussione dei temi giudicati di interesse rispetto alfunzionamento del Consiglio o alla gestione sociale.Il Lead Indipendent Director ha svolto la sua attività prevalentemente partecipando alle riunioniperiodiche del Comitato Controllo e Rischi (di cui è Presidente), organizzando nel corsodell’esercizio incontri con il Collegio sindacale, l’Organismo di vigilanza ex D. Lgs. 231/2001 ela società di revisione, nonché tra gli Amministratori indipendenti. La conoscenza della Società,del suo sistema organizzativo e di controllo, nonché informazioni sull’andamento dei risultatisono state acquisite attraverso numerosi incontri o conference call con la funzione di internalAudit, con il Risk Manager e con il management della Società.

5. TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE La Società ha adottato una procedura aggiornata per la gestione e la comunicazione al pubblico didocumenti e notizie riservate, con particolare riferimento alle informazioni c.d. privilegiate: taleprocedura è disponibile sul sito istituzionale www.gruppoespresso.it nella sezione “Governance”.La Società ha inoltre istituito e reso operativo il Registro delle persone che hanno accesso a informazioniprivilegiate (“Registro”), nel quale sono iscritte le persone che, in ragione dell’attività lavorativa o pro-fessionale, ovvero in ragione delle funzioni svolte, hanno accesso a informazioni privilegiate.Il Registro, tenuto con modalità che ne assicurano un’agevole consultazione ed estrazione didati, contiene l’identità del soggetto (persone fisica o giuridica) che può avere accesso su baseregolare o occasionale a informazioni privilegiate, la ragione per cui il soggetto è iscritto e ladata di ogni aggiornamento delle informazioni riferite alla persona.La Società ha esplicitato i criteri adottati per la tenuta del Registro e le modalità di gestione edi ricerca dei dati in esso contenuti. La Società ha altresì nominato il dott. Massimo Segre quale preposto alla tenuta del Registro eal ricevimento, gestione e diffusione al mercato delle informazioni.

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6. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO (ex art.123 bis, comma 2, lettera d), TUF)Il Consiglio di Amministrazione del 23 aprile 2015 ha nominato il Comitato Controllo e Rischi, ilComitato per le Nomine e la Remunerazione, il Comitato per le Operazioni con Parti Correlate.I principi di istituzione e funzionamento dei comitati interni dal Consiglio sono riportati all’art.4 del Codice di Autodisciplina GELE a cui si fa rinvio.La Società, così come consentito dal Codice, ha riunito per ragioni organizzative e di economia,anche in relazione alla propria struttura ed alla proprie caratteristiche, le funzioni del ComitatoNomine e del Comitato per la Remunerazione, in un unico comitato, all’interno del qualefigurano adeguate competenze in materia finanziaria o di politica retributiva, denominatoComitato Nomine e Remunerazione, approvandone il relativo regolamento.Il Comitato Controllo e Rischi (già Comitato per il controllo interno), istituito dal Consiglio diAmministrazione, ha al suo interno almeno un componente che possiede adeguata esperienzain materia contabile e finanziaria o di gestione dei rischi.Nel corso dello svolgimento della loro attività i comitati hanno la facoltà di accedere alle infor-mazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei loro compiti e possonoinvitare a partecipare alle riunioni soggetti che non ne siano membri.

7. COMITATO PER LE NOMIMELa Società non è dotata di un autonomo Comitato per le nomine. Come riferito al puntoprecedente, ha riunito le funzioni del Comitato Nomine e del Comitato per la Remunerazione. Sirinvia pertanto al seguente Punto 8 per le informazioni sulla sua composizione e funzionamento.

8. COMITATO PER LA REMUNERAZIONE 8.1) Composizione e funzionamento del comitato per le nomine e la remunerazione (ex art. 123-bis,

comma 2 lettera d), TUF)Il Comitato per le Nomine e la Remunerazione adottato dal Consiglio di Amministrazione èattualmente composto dagli Amministratori indipendenti Alberto Clò, Luca Paravicini Crespi eMichael Zaoui.Almeno un componente del Comitato possiede una conoscenza ed esperienza in materia contabilee finanziaria e di politiche retributive ritenuta adeguata dal Consiglio al momento della nomina.I lavori del Comitato sono coordinati dal Presidente Michael Zaoui e le riunioni sonoverbalizzate. Nel corso dell’esercizio 2015 il Comitato si è riunito 2 volte con una durata mediadi 45 minuti. Alle riunioni tenutesi nel corso dell’esercizio non hanno partecipato soggetti chenon ne siano membri (ad eccezione del segretario e del Presidente del Collegio sindacale ) inquanto non giudicato necessario per l’esame dei punti all’ordine del giorno. La partecipazionedei componenti è riportata nella Tabella 2 in allegato. Le riunioni programmate per il 2016sono 2 di cui una si già tenuta il 2 marzo 2016.

8.2) Funzioni del comitato per le nomine e la remunerazioneLe funzioni svolte dal Comitato per le Nomine e la Remunerazione sono dettagliate agli artt. 5e 6 dell’allegato Codice di Autodisciplina GELE a cui si fa rinvio.Nel corso dell’anno il Comitato per le Nomine e la Remunerazione si è riunito per discutere leproposte da sottoporre all’esame del Consiglio di Amministrazione in ordine a: (i) la determi-nazione dell’emolumento da corrispondere al Presidente ed all’Amministratore Delegato; (ii) la

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Relazione sulla Remunerazione prevista dall’art. 84-quater del Regolamento Consob n.11971/99 in attuazione dell’art. 123-ter del TUF.; l’adozione di un piano di stock grant perl’anno 2016, con relativa relazione ex art.84 bis, finalizzato alla incentivazione e retribuzionedei dipendenti della Società o delle controllate.I dettagli del suddetto piano di stock grant sono esposti nel fascicolo di bilancio alla sezione“Informativa ai sensi del Regolamento Consob n.11971”, disponibile sul sito istituzionale dellaSocietà nella sezione “Investitori”. Ai lavori del Comitato ha partecipato il Presidente del Collegio sindacale o altro sindaco dallostesso delegato.Le riunioni del Comitato sono state regolarmente verbalizzate.Nello svolgimento delle proprie funzioni il Comitato ha avuto la possibilità di accedere alleinformazioni ed alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei suoi compiti.Il Comitato non ha un budget di spesa assegnato, ma qualora ne ravvisasse la necessità puòautorizzare spese per consulenze, ricerche o quant’altro utile o opportuno per la sua attività neitermini stabiliti dal Consiglio.Il Comitato svolge le sue funzioni secondo il regolamento approvato dal Consiglio di Ammini-strazione.

9. REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORIPer le informazioni della presente Sezione si rinvia alle parti rilevanti della Relazione sullaRemunerazione pubblicata ai sensi dell’art. 84-quater del Regolamento Consob n. 11971/99 inattuazione dell’art. 123-ter del TUF e consultabile sul sito www.gruppoespresso.it nella sezione“Governance”. L’orientamento delle politiche retributive della Società è altresì descritto all’art.6 del Codice di Autodisciplina GELE a cui si fa rinvio.

10. COMITATO CONTROLLO E RISCHI10.1) Composizione e funzionamento del comitato controllo e rischi (ex art. 123-bis, comma 2

lettera d), TUF).Il Comitato Controllo e Rischi adottato dal Consiglio di Amministrazione è attualmente compostodagli Amministratori indipendenti Massimo Belcredi, Agar Brugiavini, Silvia Merlo, ElisabettaOliveri e Luca Paravicini Crespi. Più di uno dei suoi componenti possiede una significativa esperienzain materia contabile e finanziaria, ritenuta adeguata dal Consiglio al momento della nomina.I lavori del Comitato sono coordinati dal Presidente Elisabetta Oliveri e le riunioni sono verba-lizzate. Nel corso dell’esercizio il Comitato si è riunito 8 volte con una durata media di 2 ore.La partecipazione dei componenti è riportata nella Tabella 2 in allegato. Le riunioni programmateper il 2016 sono 7 di cui due si sono già tenute rispettivamente in data 19 e 29 febbraio 2016.Alle riunioni del Comitato sono sempre invitati a partecipare il Presidente del Collegio sindacale,ovvero altro sindaco da questi designato, e con riferimento ai punti all’ordine del giorno, ilResponsabile della funzione di Internal Audit, il Risk Manager, il Dirigente preposto alla redazionedei documenti contabili societari ed il Responsabile del servizio legale della Società.Inoltre vengono periodicamente invitati alle riunioni anche altri dirigenti della Società e disocietà controllate, per riferire al Comitato su specifiche tematiche.Il Comitato, attraverso incontri periodici con i responsabili delle varie funzioni aziendali, conil Collegio sindacale, l’Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. 231/01 e con la società di revisione,

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ha verificato l’efficacia e l’efficienza nella conduzione delle operazioni aziendali, l’affidabilitàdell’informazione finanziaria e il rispetto della normativa applicabile.

10.2) Funzioni attribuite al Comitato controllo e rischi.Le funzioni del Comitato Controllo e Rischi sono riportate all’art. 7 del Codice di AutodisciplinaGELE allegato alla presente ed al quale si fa rinvio.Le attività svolte dal Comitato hanno riguardato principalmente i seguenti temi: Relazione finanziariaannuale; procedura di impairment test; monitoraggio dell’attuazione del piano di lavoro per il 2015 edanalisi del piano di lavoro per il 2016 della funzione di Internal Audit; Risk Management; incontri conil management; aggiornamenti in materia di D. Lgs. 231/2001; valutazioni e pareri in ordine a:autonomia, adeguatezza, efficacia ed efficienza della funzione di Internal Audit; adeguatezza edefficacia del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi rispetto alle caratteristiche dell’impresae al profilo di rischio assunto; modo in cui i principali rischi afferenti all’emittente e alle sue controllaterisultano identificati, misurati, gestiti e monitorati, e sul grado di compatibilità di tali rischi con unagestione dell’impresa coerente con gli obiettivi strategici individuati; specifici aspetti inerenti alla iden-tificazione dei principali rischi aziendali, formulato con riferimento alle informazioni ricevute dall’Am-ministratore Delegato, dal Responsabile Internal Audit, dall’Organismo di Vigilanza ex D.Lgs.231/2001, dal Collegio Sindacale, dalla società di revisione, nonché dal Dirigente preposto allaredazione dei documenti contabili societari; risultati esposti dal revisore legale nella eventuale lettera disuggerimenti e nella relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede di revisione legale; correttoutilizzo dei principi contabili e sulla loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato.Al Comitato è stata data facoltà di accedere alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarieper lo svolgimento dei suoi compiti; tutte le riunioni sono state verbalizzate e, nonostante nonabbia assegnato un budget di spesa, qualora ne ravvisi la necessità, può autorizzare spese peracquisizioni di informazioni, consulenze, collaborazioni, perizie o quant’altro.

11. SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E GESTIONE DEI RISCHILinee di indirizzo in materia di sistema di controllo interno e di gestione dei rischiIl Sistema Controllo e Rischi è l’insieme delle regole, delle procedure e delle struttureorganizzative volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione,gestione e monitoraggio dei principali rischi della Società.Le finalità del Sistema di Controllo e Rischi, gli organi, le funzioni responsabili, sono dettaglia-tamente illustrate all’art. 7 dell’allegato Codice di Autodisciplina GELE a cui si fa rinvio.

11.1) Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischiIl Consiglio di Amministrazione, nel riconoscere estrema importanza alla funzionalità delsistema di controllo interno, ha individuato l’Amministratore Delegato Monica Mondardiniquale Amministratore Incaricato della istituzione e del mantenimento di un efficace sistema dicontrollo interno e di gestione dei rischi.L’Amministratore Incaricato:- ha curato l’identificazione dei principali rischi aziendali tenendo conto delle attività e delle

caratteristiche delle attività svolte dalla Società;- ha dato esecuzione alle linee di indirizzo definite dal Consiglio, curando la progettazione,

realizzazione e gestione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, verificandonel’adeguatezza e l’efficacia;

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- si è occupato dell’adattamento di tale sistema alla dinamica delle condizioni operative e delpanorama legislativo e regolamentare;

- ha riferito tempestivamente al Consiglio di Amministrazione in merito a problematiche ecriticità emerse nello svolgimento della propria attività.

L’Amministratore Incaricato ha il potere di richiedere alla funzione di Internal Audit lo svolgimentodi verifiche su specifiche aree operative e sul rispetto delle regole e procedure interne nell’esecuzionedi operazioni aziendali, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Consiglio, alPresidente del Comitato Controllo e Rischi e al Presidente del Collegio sindacale.

11.2) Responsabile della funzione di internal auditIl Consiglio ha nominato Edoardo Biancardi quale Responsabile della funzione di Internal Audit(di seguito “Responsabile Internal Audit”) al fine di verificare che il sistema di controllo internoe gestione dei rischi sia funzionalmente adeguato. La nomina è avvenuta su proposta dell’Ammi-nistratore Incaricato del sistema del controllo interno, previo parere favorevole del ComitatoControllo e Rischi, del Comitato Nomine e Remunerazione e sentito il Collegio sindacale.Il Comitato per le Nomine e la Remunerazione ha verificato la coerenza dei meccanismi diincentivazione del Responsabile Internal Audit con i compiti allo stesso assegnati.Il Responsabile Internal Audit non è responsabile di alcuna area operativa, non dipende gerar-chicamente dal Presidente del Consiglio di Amministrazione né dall’Amministratore Delegato,ha avuto accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento del proprio incarico edha riferito periodicamente al Comitato Controllo e Rischi, al Collegio sindacale e all’Ammini-stratore Incaricato.Il Responsabile Internal Audit non ha un budget assegnato, ma ha la facoltà di spesa se le cir-costanze lo richiedono.Nel corso dell’esercizio ha:- predisposto il piano di audit sottoponendolo al Comitato Controllo e Rischi, perché ne pro-

ponesse l’adozione al Consiglio di Amministrazione;- verificato, sia in via continuativa sia in relazione a specifiche necessità, l’operatività e l’idoneità

del Sistema Controllo e Rischi attraverso il piano di audit approvato dal Consiglio di Ammini-strazione;

- predisposto relazioni semestrali sulla propria attività, le modalità con cui viene condotta lagestione dei rischi, il rispetto dei piani definiti per il loro contenimento e l’idoneità delSistema Controllo e Rischi e ne ha trasmesso copia al Comitato Controllo e Rischi e alCollegio sindacale prima della riunione del Comitato Controllo e Rischi che precede ilConsiglio di Amministrazione della relazione annuale e semestrale;

- verificato nell’ambito del piano di audit l’affidabilità dei sistemi informativi, inclusi i sistemidi rilevazione contabile.

11.3) Modello Organizzativo ex D.Lgs. 231/2001La Società e le sue controllate hanno adottato il “Modello di Organizzazione, Gestione e Con-trollo” (anche il “Modello”) ex D. Lgs. 231/01 al fine soprattutto di prevenire la commissionedei reati legati ai rapporti con la pubblica amministrazione, quali corruzione, concussione efrode, ma anche la corruzione tra privati, i c.d. reati societari, ovvero, tra gli altri, le falsecomunicazioni sociali e il falso in bilancio, i reati connessi alla salute e alla sicurezza sui luoghidi lavoro, i c.d. reati informatici, le fattispecie di reato in materia di delitti di criminalità orga-nizzata, delitti contro l’industria ed il commercio, la violazione del diritto d’autore, l’induzione

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a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all’autorità giudiziaria, nonchéquei reati attinenti alla attività di impresa della Società che di volta in volta sono stati insertinella disciplina del D. Lgs. 231/01 quali reati presupposti. Tale documento è costituito da una “Parte Generale” e da una “Parte Speciale”.Nella parte generale, dopo un richiamo ai principi del D. Lgs. 231/01 e alle linee guida emanatedalla Confindustria, vengono illustrati i contenuti essenziali del Modello e le modalità di for-mazione del personale e diffusione dello stesso nel contesto aziendale.Nella parte speciale, vengono riportati: (i) la mappa delle aree sensibili; (ii) il Codice Etico; (iii) le lineeguida di comportamento; (iv) i principi generali del sistema di controllo interno; (v) i protocolli dicontrollo elaborati per tutti i processi aziendali a rischio. In particolare, nei protocolli vengonoevidenziati i reati che possono essere commessi in relazione ai singoli processi, le indicazioni compor-tamentali e le specifiche attività di controllo per prevenire ragionevolmente i relativi rischi di reato.Un estratto del Modello è consultabile sul sito istituzionale della Società www.gruppoespresso.itnella sezione “Governance”.Sulla applicazione e sulla adeguatezza del Modello è operante l’Organismo di Vigilanza che,dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo e di un proprio budget, ha il compito divigilare sul funzionamento e l’osservanza del Modello, verificandone periodicamente l’efficaciae proponendone l’aggiornamento agli organi competenti.L’Organismo di Vigilanza della Società, che è composto dall’Avv. Giovanni Barbara, esperto inmateria e dal Dott. Giuseppe Gianoglio, già preposto all’Internal Audit della controllante CIRSpA, e dalla Dott.ssa Marina Scandurra, sindaco effettivo della Società.L’Organismo ha informato periodicamente il Consiglio di Amministrazione sulle proprieattività. Dall’attività svolta non sono emerse fattispecie censurabili. Al fine di garantire il colle-gamento tra i diversi organi di controllo, l’Organismo ha tenuto alcune delle riunioni in sedutacongiunta con il Comitato Controllo e Rischi ed il Collegio Sindacale.

11.4) Società di revisioneL’Assemblea dei Soci del 18 aprile 2007 ha deliberato di conferire alla società Deloitte ToucheSpA l’incarico per la revisione del bilancio di esercizio e consolidato per il periodo 2007 – 2015nonché per la revisione contabile limitata della situazione semestrale ai sensi del D. Lgs. 24febbraio 1998, n.58.

11.5) Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societariIl Consiglio di Amministrazione ha nominato il dottor Gabriele Acquistapace, Responsabiledella Direzione Amministrazione e Bilancio della Società, quale dirigente preposto allaredazione dei documenti contabili societari di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA.Lo statuto prevede, quali requisiti professionali del dirigente preposto, una adeguata esperienzain materia contabile e finanziaria e che lo stesso venga nominato dal Consiglio di Amministrazionesu proposta dell’Amministratore Delegato e previo parere del Collegio sindacale.Il dottor Gabriele Acquistapace è stato dotato di poteri e mezzi idonei a svolgere tale incarico.In particolare egli può: - accedere ad ogni informazione ritenuta rilevante ai fini dell’assolvimento dei propri compiti;- dialogare con gli organi amministrativi e di controllo e coordinare con gli stessi le attività da

svolgere;- valutare e monitorare l’adeguatezza delle procedure adottate all’interno della Società che

hanno impatto sul bilancio d’esercizio, sul bilancio consolidato, sulla relazione semestrale esui documenti soggetti ad attestazioni;

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- partecipare al disegno dei sistemi informativi che hanno impatto sulla situazione economica,patrimoniale e finanziaria;

- organizzare una adeguata struttura utilizzando risorse disponibili internamente, quali quellerelative ai sistemi informativi, al controllo di gestione e alla funzione di internal audit,ovvero, laddove necessario, in outsourcing;

- coordinarsi con gli organi amministrativi e di controllo ovvero con il management dellesocietà controllate, individuando specifiche procedure ai fini del corretto svolgimento di tuttii compiti e le attività previste dalla legge.

Il Consiglio di Amministrazione della Società, ha assegnato alla Dott.ssa Michela Marani,responsabile della Direzione del Controllo di Gestione di Gruppo, la funzione di Risk Manager,prevista dalle Linee di indirizzo in materia di sistema di controllo interno e di gestione rischi,nonché dal Codice di Autodisciplina GELE a cui si fa rinvio.

11.6) Coordinamento tra soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischiLa Società ha disciplinato il coordinamento tra i vari soggetti coinvolti nel sistema di controllointerno e di gestione dei rischi approvando a tal fine apposito documento che definisce ilsistema di coordinamento attraverso:1. i procedimenti di approvazione iniziale del piano di lavoro della funzione di internal audit,

nonché di eventuale modifica successiva, di monitoraggio e di rendicontazione;2. i flussi informativi prodotti dal responsabile della funzione di internal audit;3. i flussi informativi prodotti dal Comitato Controllo e Rischi;4. il procedimento di autovalutazione del Consiglio di Amministrazione;5. la valutazione consiliare dei risultati esposti dalla società di revisione;6. gli scambi di informazioni tra il Collegio Sindacale e il Comitato Controllo e Rischi.

12. INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE La Società ha adottato la procedura per le operazioni con parti correlate prevista dalRegolamento Consob, emanato con Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e s.m.i. Taleprocedura è reperibile sul sito Internet: www.gruppoespresso.it, nella sezione “Governance”.La procedura ha la finalità di stabilire i principi di comportamento che la Società è tenuta adadottare per garantire una corretta gestione delle operazioni con parti correlate e a tal fine: 1. determina i criteri e le modalità per l’identificazione delle parti correlate della Società; 2. detta i principi per l’individuazione delle operazioni con parti correlate; 3. disciplina le procedure per l’effettuazione delle operazioni con parti correlate;4. stabilisce le modalità di adempimento dei relativi obblighi informativi. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre nominato il Comitato per le operazioni con particorrelate composto dai consiglieri indipendenti Massimo Belcredi, Agar Brugiavini, AlbertoClò ed Elisabetta Oliveri. I lavori del Comitato sono coordinati dal Presidente Agar Brugiavinie le riunioni sono verbalizzate.La procedura per le operazioni con parti correlate è stata inoltre resa operativa attraversol’adozione di un opportuno sistema informativo e la realizzazione del database delle particorrelate condiviso con la controllante CIR SpACon delibera del 24 febbraio 2016, previo parere favorevole del Comitato per le Operazionicon Parti Correlate, la Procedura è stata modificata del Consiglio di Amministrazione,nell’ambito della periodica attività di verifica ed aggiornamento della stessa.

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13. NOMINA DEI SINDACILa nomina del Collegio sindacale è regolata dall’art. 22 dello statuto sociale, riportato nell’art.8 dell’allegato Codice di Autodisciplina GELE a cui si fa rinvio.La quota di partecipazione minima richiesta per presentare le liste è stata confermata nel 2,5%con delibera Consob del 28 gennaio 2015 n. 19109, in linea con la previsione dello statuto.

14. COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO SINDACALELo statuto sociale prevede che il Collegio sindacale sia composto da tre sindaci effettivi e da tresindaci supplenti che durano in carica tre esercizi e sono rieleggibili.Il Collegio sindacale della Società è stato nominato in data 23 aprile 2015 e rimarrà in caricafino all’approvazione del bilancio 2017. Per la composizione del Collegio sindacale e per leulteriori informazioni ad esso relative, si rinvia a quanto indicato nella Tabella 3 riportata inallegato. Le caratteristiche personali e professionali di ciascun sindaco sono consultabili sul sitodella Società www.gruppoespresso.it, nella sezione Governance.Nel corso dell’esercizio 2015 il Collegio sindacale si è riunito 12 volte. La durata media delleriunioni è stata di circa 2 ore. Le riunioni programmate per l’anno 2016 sono 6 di cui due sisono già tenute rispettivamente in data 21 gennaio 2016 e 19 febbraio 2016.E’ stata verificata con esito positivo la sussistenza dei requisiti di indipendenza e onorabilità deisindaci, utilizzando i criteri previsti dal Codice.Il Collegio sindacale, inoltre, applicando tutti i criteri previsti dal Codice con riferimento all’indi-pendenza degli Amministratori, ha verificato l’indipendenza dei propri membri sia nella primaoccasione utile dopo la loro nomina, sia nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015.I sindaci che hanno un interesse in una determinata operazione della Società devono informaretempestivamente gli altri sindaci e il Presidente del Consiglio di Amministrazione circa lanatura, i termini e la portata del proprio interesse.Il Collegio sindacale ha altresì vigilato sull’indipendenza della società di revisione verificandoil rispetto delle disposizioni normative in materia. Il Collegio sindacale ha svolto la propria attività in modo da affiancare alle tradizionalifunzioni di vigilanza un ruolo propositivo e catalizzatore con riferimento alle tematiche delcontrollo interno e a quelle di propria competenza attribuite dalla legge e dai regolamenti. Intale ottica il Collegio sindacale ha posto al centro della propria attività lo scambio diinformazioni con gli organi di amministrazione del Gruppo, con le figure apicali della strutturaoperativa, nonché con gli altri organi di controllo. In particolare, il Collegio sindacale hacoordinato la propria attività, attraverso la partecipazione alle riunioni e la richiesta dichiarimenti e/o di informazioni, con la funzione Internal Audit, con il Comitato Controllo eRischi, con l’Organismo di Vigilanza e con la società di revisione.I sindaci sono stati invitati a partecipare alle due riunioni di induction per gli Amministratoridi cui al punto 4.2.2 che precede, a cui si fa rinvio.

15. RAPPORTI CON GLI AZIONISTILa Società ha istituito un’ampia sezione del proprio sito istituzionale www.gruppoespresso.it,facilmente accessibile, nella quale sono riportate le informazioni rilevanti per gli Azionisti.Responsabile della funzione “Investor Relations” è il Dott. Stefano Canu, che gestisce il flussodelle informazioni dirette ai Soci, agli analisti finanziari e agli investitori istituzionali, nel

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rispetto delle regole stabilite per la comunicazione di informazioni e documenti della Società.La Società si è sempre attivamente adoperata per instaurare e mantenere un dialogo efficacecon i propri azionisti e con il mercato, utilizzando varie forme di comunicazione quali peresempio: presentazione dei risultati della Società e del Gruppo nel corso delle riunioniassembleari, incontri con analisti finanziari e investitori istituzionali in Italia ed all’estero,diffusione al pubblico mediante la messa a disposizione sul sito web della Società deicomunicati stampa e delle presentazioni.

16. ASSEMBLEE L’Assemblea è convocata, mediante pubblicazione di avviso sul sito internet della Societànonché sul quotidiano “la Repubblica” secondo i termini e le modalità previste dalla normativavigente. Nello stesso avviso viene fissato il giorno per la seconda convocazione.Il diritto di intervento in Assemblea e di delega sono regolati dalla normativa applicabile.La delega può essere notificata alla Società a mezzo di posta elettronica certificata entro l’iniziodei lavori assembleari all’indirizzo indicato nell’avviso di convocazione.Per la regolarità della costituzione e per la validità delle deliberazioni dell’Assemblea, siaordinaria che straordinaria, sia in prima che nelle successive convocazioni, valgono le norme dilegge.La Società si è dotata di un Regolamento che, pur non costituendo parte integrante dellostatuto, disciplina l’ordinato e funzionale svolgimento dell’Assemblea ordinaria e straordinariadella Società. Tale Regolamento, consultabile sul sito della Società www.gruppoespresso.it, nellasezione Governance, garantisce a ciascun socio il diritto di prendere la parola sugli argomentiin discussione.Il Consiglio, che è intervenuto nella sua interezza all’Assemblea ad eccezione di uncomponente, si è adoperato per assicurare agli Azionisti un’adeguata informativa circa glielementi necessari perché essi potessero assumere, con cognizione di causa, le decisioni dicompetenza assembleare.Le variazioni nella capitalizzazione delle azioni della Società avvenute nel corso dell’anno sonostate generalmente in linea con quelle di mercato e del settore di riferimento.

17. CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO DI RIFERIMENTO Non vi sono stati fino ad oggi cambiamenti nella struttura di Corporate Governance dallachiusura dell’esercizio 2015.

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CODICE DI AUTODISCIPLINA

PREMESSA

Il Codice di Autodisciplina di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA (di seguito il “Codice”)contiene la descrizione dei principali compiti e delle funzioni degli organi sociali e dell’assettodi controllo interno e gestione dei rischi della Società.La rappresentazione di tali compiti e funzioni è effettuata in modo organico in un unico docu-mento nel quale è possibile reperire, oltre ai contenuti, riferimenti specifici al quadro delleregole applicabili: le disposizioni di legge e di regolamento, le norme statutarie, i principi delCodice Di Autodisciplina Di Borsa Italiana SpA a cui la Società aderisce.A questo proposito la Società nel Consiglio di Amministrazione del 31 gennaio 2013, a seguitodelle nuove disposizioni del Codice Di Autodisciplina Di Borsa Italiana SpA introdotte nel di-cembre 2011, ha aggiornato la propria Corporate Governance e approvato procedure internecome indicato nel Codice.

Art. 1 - Ruolo del Consiglio di Amministrazione

Di seguito quanto dispone lo statuto sociale in merito al ruolo del Consiglio di Amministrazione.

Art. 18 - Poteri del Consiglio di AmministrazioneIl Consiglio di Amministrazione è investito dei poteri di ordinaria e di straordinaria ammini-strazione, con facoltà di compiere tutti gli atti che ritenga necessari ed opportuni per l’attuazionee il raggiungimento dello scopo sociale, con esclusione degli atti che la legge o il presentestatuto, in modo tassativo, riservino all’assemblea dei soci.Il Consiglio di Amministrazione potrà pertanto deliberare la riduzione del capitale sociale incaso di recesso dei soci, l’adeguamento dello statuto a disposizioni normative inderogabili, iltrasferimento della sede legale nell’ambito del territorio nazionale nonché la fusione per incor-porazione di una società interamente controllata o partecipata in misura almeno pari al 90(novanta) per cento del suo capitale, il tutto nel rispetto delle previsioni di cui agli articoli2505 e 2505 bis del Codice Civile.

Art. 19 - Informazione degli amministratori al collegio sindacaleGli amministratori riferiscono tempestivamente agli altri amministratori e al collegio sindacalesull’attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo ai sensi di legge.La comunicazione viene effettuata con periodicità almeno trimestrale in occasione delle riunionidel Consiglio di Amministrazione o del comitato esecutivo ovvero con comunicazione scrittao verbale o telefonica al Presidente del collegio sindacale qualora particolari esigenze di tem-pestività lo rendano preferibile.Gli amministratori devono dare notizia agli altri amministratori ed al collegio sindacale diogni interesse che, per conto proprio o di terzi, abbiano in una determinata operazione, iltutto ai sensi di legge.

Art. 20 – Riunioni del Consiglio di AmministrazioneIl Consiglio di Amministrazione si riunisce, nella sede sociale o altrove, su convocazione del

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Presidente o di chi ne fa le veci, di norma trimestralmente, e comunque ogni qual volta gli in-teressi della società lo esigano, anche su richiesta di almeno due consiglieri.Il consiglio si riunisce altresì secondo quanto previsto al successivo articolo 22. La convocazione sifarà per lettera o lettera raccomandata o telegramma o fax o posta elettronica o mezzo equivalentee dovrà pervenire almeno cinque giorni prima di quello della riunione. In caso di urgenza i terminidella convocazione sono ridotti a un giorno.Le adunanze del consiglio e le sue deliberazioni sono valide, anche senza convocazione formale,quando intervenga anche per videoconferenza e/o audioconferenza la maggioranza dei consiglieri incarica e dei sindaci effettivi, tutti gli aventi diritto ad intervenire siano stati preventivamente informatidella riunione ed i partecipanti siano sufficientemente informati sugli argomenti da trattare.

Inoltre, il Consiglio di Amministrazione, in applicazione di quanto previsto dall’art. 1 delCodice di Autodisciplina di Borsa Italiana SpA:

- sulla base di apposita procedura interna approvata dal Consiglio di Amministrazione,esamina e approva i piani strategici, industriali e finanziari dell’emittente a livello consolidato,monitorandone periodicamente l’attuazione;

- definisce la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici dell’emittente,come illustrato al successivo Art. 7;

- valuta l’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile dell’emittentenonché quello delle controllate aventi rilevanza strategica, con particolare riferimento al si-stema di controllo interno e di gestione dei rischi;

- stabilisce la periodicità, di norma trimestrale, con la quale l’Amministratore Delegato deveriferire al Consiglio circa l’attività svolta nell’esercizio delle deleghe conferite;

- valuta l’andamento della gestione tenendo in considerazione, in particolare, le informazioniricevute dall’Amministratore Delegato, nonché confrontando periodicamente i risultati con-seguiti con quelli programmati;

- esamina ed approva preventivamente - salvo le previste eccezioni - le operazioni dell’emittenteed esamina quelle delle controllate aventi un significativo rilievo strategico, così comedefinito in apposita procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione;

- effettua, almeno una volta all’anno, una valutazione sulla dimensione, sulla composizione esul funzionamento del Consiglio stesso e dei suoi comitati, tenendo anche conto di elementiquali le caratteristiche professionali, di esperienza, anche manageriale, e di genere dei suoicomponenti, nonché della loro anzianità di carica;

- può esprimere agli Azionisti, prima della nomina del nuovo Consiglio, i propri orientamentisulle figure professionali la cui presenza in Consiglio sia ritenuta opportuna, tenuto contoanche della valutazione di cui al precedente punto;

- al fine di assicurare la corretta gestione delle informazioni societarie, la Società ha adottatouna procedura aggiornata per la gestione interna e la comunicazione all’esterno di documentie informazioni riguardanti l’emittente, con particolare riferimento alle informazioni privile-giate, resa disponibile sul sito internet della Società;

- fornisce informativa nella Relazione sul governo societario sulla propria composizione, suitempi e modalità di svolgimento delle sue riunioni e sul processo di autovalutazione.

Gli Amministratori agiscono e deliberano con cognizione di causa ed in autonomia ed accettanola carica quando ritengono di poter dedicare allo svolgimento diligente dei loro compiti il

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71Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari | Gruppo Editoriale L’Espresso |

tempo necessario, anche tenendo conto dell’impegno connesso alle loro attività lavorative eprofessionali, del numero di cariche di Amministratore o sindaco da essi ricoperte in altresocietà quotate in mercati regolamentati (anche esteri), in società finanziarie, bancarie, assicu-rative o di rilevanti dimensioni. Sono inoltre tenuti ad informare il Consiglio di Amministrazionedi eventuali attività svolte in concorrenza con l’emittente e di ogni significativa modifica inter-venuta nelle cariche da essi ricoperte in altre società.

Sempre in applicazione di quanto previsto dall’art. 1 del Codice Di Autodisciplina Di BorsaItaliana SpA il Consiglio di Amministrazione ha approvato il seguente:

ORIENTAMENTO IN MERITO AL NUMERO MASSIMO DI INCARICHI DI AMMINISTRATORE O SINDACOIN ALTRE SOCIETA’ QUOTATE IN MERCATI REGOLAMENTATI, ANCHE ESTERI, IN SOCIETA’ FINAN-ZIARIE, BANCARIE, ASSICURATIVE O SOCIETA’ DI RILEVANTI DIMENSIONI

Con riferimento al numero massimo di incarichi di amministratore o sindaco in altre societàquotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative osocietà di rilevanti dimensioni (di seguito "Società Rilevanti") si riportano di seguito i criterigenerali applicabili per la valutazione degli incarichi e le ipotesi che possono portare ad unaderoga degli stessi criteri.

a) Criteri generali per la valutazione1. Escludere che un Amministratore esecutivo di GELE possa assumere altri incarichi come

amministratore esecutivo o sindaco in Società Rilevanti non appartenenti al Gruppo CIR.2. Per gli Amministratori esecutivi di GELE, possibilità di svolgere incarichi ulteriori per un

massimo di cinque come Amministratore non esecutivo in Società Rilevanti non appartenential Gruppo CIR.

3. Per gli Amministratori non esecutivi di GELE, possibilità di svolgere incarichi ulteriori perun massimo di cinque come Amministratore non esecutivo e/o sindaco e due come ammini-stratore esecutivo in Società Rilevanti non appartenenti al Gruppo CIR o a quello della suacontrollante.

4. Gli incarichi ricoperti in Società Rilevanti appartenenti al medesimo gruppo conterannocome un unico incarico (e tale unico incarico sarà considerato come di Amministratore ese-cutivo ai fini del computo dei limiti, se almeno uno degli incarichi ricoperti nel medesimogruppo sia di Amministratore esecutivo).

5. Per “società di rilevanti dimensioni” si intendono società che superino almeno uno dei se-guenti requisiti: fatturato superiore a Euro 500 milioni, attivo patrimoniale superiore aEuro 1.000 milioni, numero di dipendenti superiore a 2.000.

6. Per “società finanziarie” si intendono solo quelle che esercitano le attività di prestazione diservizi finanziari nei confronti del pubblico, sottoposte a vigilanza.

b) Derogabilità dei criteri generaliResta inteso che i criteri generali sopra indicati potranno essere sempre derogabili con riferimentoad uno o più Amministratori con deliberazione motivata del Consiglio di Amministrazione. IlConsiglio di Amministrazione chiamato a deliberare in merito a tali deroghe potrà tener conto,

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ai fini della propria valutazione, anche dei dati relativi alla presenza e quindi alla garantitapartecipazione dell’Amministratore interessato alle riunioni consiliari e dei comitati di GELE.Si precisa, inoltre, che il Consiglio di Amministrazione valuta l’indipendenza degli Ammini-stratori con periodicità almeno annuale, tenendo anche conto delle informazioni che i singoliinteressati sono tenuti a fornire. La Società, fatto salvo quanto previsto dall’articolo 147-ter,comma 4, del Testo Unico della Finanza, fa obbligo all’Amministratore che abbia perduto laqualifica di indipendente ai sensi delle previsioni del Codice di Autodisciplina (Criterio 3.C.1)di rassegnare le proprie dimissioni, senza pregiudizio per la facoltà del Consiglio di Ammini-strazione di valutare ciascun caso specifico ammettendo eventuali deroghe.

Di seguito quanto dispone lo statuto sociale in merito al Presidente del Consiglio di Amministrazione.

Art. 17 - Rappresentanza legaleIl Presidente ha la rappresentanza legale della società. La rappresentanza legale è inoltreaffidata separatamente ai Vice Presidenti, agli amministratori delegati, ai direttori generali ead eventuali procuratori, nei limiti dei poteri loro conferiti.

In applicazione di quanto previsto dall’art. 1 del Codice di Autodisciplina di Borsa ItalianaSpA il Presidente del Consiglio di Amministrazione:

- convoca le riunioni del Consiglio di Amministrazione e si adopera affinché ai membri delConsiglio ed ai sindaci siano fornite, almeno 48 ore prima rispetto alla data della riunione(salve motivate eccezioni), la documentazione e le informazioni necessarie per permettereal Consiglio stesso di esprimersi con consapevolezza sulle materie sottoposte al suo esameed approvazione, eventualmente integrata da un documento di sintesi, ove particolarmentevoluminosa e complessa;

- coordina le attività del Consiglio di Amministrazione e guida lo svolgimento delle relativeriunioni, curando che agli argomenti all’ordine del giorno sia dedicato il tempo necessarioper consentire il dibattito e incoraggiando il contributo da parte dei Consiglieri;

- può chiedere all’Amministratore Delegato, anche su richiesta di uno o più amministratori,che i dirigenti dell’Emittente e quelli delle società del gruppo intervengano alle riunioniconsiliari per fornire gli opportuni approfondimenti.

Art. 2 – Composizione del Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione è composto da Amministratori esecutivi e non esecutivi, dotatidi adeguata competenza e professionalità, consapevoli dei diritti e doveri della propria caricae che operano sempre con indipendenza di giudizio. Gli Amministratori non esecutivi apportano le loro specifiche competenze alle discussioni con-siliari, contribuendo all’assunzione di decisioni consapevoli e prestando particolare cura allearee in cui possono manifestarsi conflitti di interesse. La composizione del Consiglio di Amministrazione dell’emittente – anche sotto il profilodel numero, della competenza, dell’autorevolezza e della disponibilità di tempo degli ammi-nistratori non esecutivi, deve essere idonea a garantire adeguate condizioni di autonomiagestionale, orientate alla massimizzazione degli obiettivi economico-finanziari propri del-l’emittente.

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La composizione del Consiglio di Amministrazione rispetta altresì l’equilibrio fra i generi pre-scritto dalla normativa vigente.Gli Amministratori sono tenuti a conoscere i compiti e le responsabilità inerenti alla carica.

Il Presidente cura che gli Amministratori e i sindaci possano partecipare, successivamente allanomina e durante il mandato, a iniziative finalizzate a fornire loro un’adeguata conoscenzadel settore di attività in cui opera l’emittente, delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione,nonché del quadro normativo di riferimento.Per quanto riguarda l’informativa sui settori di attività, l’Amministratore Delegato presentaperiodiche informative sull’andamento dei mercati e del business in occasione delle riunionidel Consiglio di Amministrazione.Nel corso del processo di autovalutazione del Consiglio, gli Amministratori vengono chiamatiad esprimere specifiche richieste di natura informativa, che vengono soddisfatte nel corso diun massimo di n. 2 riunioni di induction da svolgere nel corso di ogni esercizio.Eventuali specifiche sessioni informative per i Consiglieri, con il supporto di esperti in formazioneprofessionale, potranno essere organizzate in occasione del rinnovo del Consiglio di Ammini-strazione e successivamente, ogni qualvolta l’evoluzione del quadro normativo richieda un ag-giornamento in merito.

Il Consiglio di Amministrazione designa un Lead Indipendent Director che:

a. rappresenta un punto di riferimento e di coordinamento delle istanze e dei contributi degliAmministratori non esecutivi, ed in particolare degli indipendenti;

b. collabora con il Presidente al fine di garantire che gli Amministratori siano destinatari diflussi informativi completi e tempestivi.

Al Lead Indipendent Director è attribuita, tra l’altro, la facoltà di convocare, autonomamenteo su richiesta di altri Consiglieri, apposite riunioni di soli Amministratori Indipendenti per ladiscussione dei temi giudicati di interesse rispetto al funzionamento del Consiglio di Ammini-strazione o alla gestione sociale.

Con riferimento alla possibilità che gli emittenti adottino meccanismi che assicurino la scadenzadifferenziata di tutti o parte dei componenti dell’organo amministrativo (cd. staggered board),la Società non ha ritenuto opportuno adottare tale previsione, in quanto non adatta alparticolare assetto proprietario di GELE.

La Società aderisce al cosiddetto divieto di interlocking, previsto dall’art. 2 del Codice di Au-todisciplina di Borsa Italiana SpA, ossia il principio per cui il chief officer di una emittente nonpuò assumere l’incarico di Amministratore di un’altra emittente non appartenente allo stessogruppo, di cui sia chief officer un Amministratore dell’emittente medesima.

Art. 3 - Amministratori Indipendenti

In conformità a quanto previsto dal Regolamento recante norme di attuazione del D. Lgs.58/1998 in materia di mercati adottato da Consob con Delibera 16191/2007 gli AmministratoriIndipendenti costituiscono la maggioranza dei componenti il Consiglio di Amministrazione.

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In adesione a quanto raccomandato dal Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana SpA, sonoconsiderati “Amministratori Indipendenti” coloro che:

a) direttamente o indirettamente, anche attraverso società controllate, fiduciari o interpostapersona, non controllano l’Emittente o non sono in grado di esercitare su di esso un’influenzanotevole, o non partecipano a un patto parasociale attraverso il quale uno o più soggettipossono esercitare il controllo o un’influenza notevole dell’Emittente;

b) non sono, o non sono stati nei precedenti tre esercizi, esponenti di rilievo dell’Emittente, di unasua controllata avente rilevanza strategica o di una società sottoposta a comune controllo conl’Emittente, ovvero di una società o di un ente che, anche insieme con altri attraverso un pattoparasociale, controlla l’Emittente o è in grado di esercitare sullo stesso un’influenza notevole;

c) direttamente o indirettamente (ad esempio attraverso società controllate o delle quali siaesponente di rilievo, ovvero in qualità di partner di uno studio professionale o di una societàdi consulenza), non hanno, o non hanno avuto nell’esercizio precedente, una significativarelazione commerciale, finanziaria o professionale:

- con l’Emittente, una sua controllata, o con alcuno dei relativi esponenti di rilievo; - con un soggetto che, anche insieme con altri attraverso un patto parasociale, controlla

l’emittente, ovvero – trattandosi di società o ente – con i relativi esponenti di rilievo; ovvero non sono, o non sono stati nei precedenti tre esercizi, lavoratori dipendenti di uno dei predetti soggetti;d) non ricevono, o non hanno ricevuto nei precedenti tre esercizi, dall’Emittente o da una

società controllata o controllante una significativa remunerazione aggiuntiva rispetto al-l’emolumento “fisso” di Amministratore non esecutivo dell’Emittente, ivi inclusa la parteci-pazione a piani di incentivazione legati alla performance aziendale, anche a base azionaria;

e) non sono stati Amministratori dell’Emittente per più di nove anni negli ultimi dodici anni;f) non rivestono la carica di Amministratore esecutivo in un’altra società nella quale un Am-

ministratore esecutivo dell’emittente abbia un incarico di Amministratore;g) non sono soci o Amministratori di società o di un’entità appartenente alla rete della società

incaricata della revisione contabile dell’Emittente;h) non sono stretti familiari di una persona che si trova in una delle situazioni di cui ai

precedenti punti.

Qualora ricorressero alcune delle suddette ipotesi previste dal Codice di Autodisciplina di BorsaItaliana SpA SpA, quali condizioni di non indipendenza degli Amministratori non esecutivi, il Con-siglio di Amministrazione dovrà valutare, con riferimento al singolo caso, se sussistano o meno i re-quisiti necessari per l’attribuzione della qualifica di Amministratore Indipendente.

Sulla base di quanto prescritto al comma 4, art. 147-ter del T.U.F., almeno uno dei componentidel Consiglio di Amministrazione, ovvero due se il Consiglio di Amministrazione è compostoda più di sette componenti, devono possedere i requisiti di indipendenza stabiliti per i sindacie pertanto, ai sensi del comma 3, art. 148 del T.U.F., non vengono considerati indipendenti:

a) il coniuge, i parenti e gli affini entro il quarto grado degli Amministratori della Società, gliAmministratori, il coniuge, i parenti e gli affini entro il quarto grado degli Amministratoridelle società da questa controllate, delle società che la controllano e di quelle sottoposte acomune controllo;

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b) coloro che sono legati alla Società od alle società da questa controllate od alle società che la con-trollano od a quelle sottoposte a comune controllo ovvero agli Amministratori della Società edai soggetti di cui al punto precedente da rapporti di lavoro autonomo o subordinato ovvero daaltri rapporti di natura patrimoniale o professionale che ne compromettano l’indipendenza.

L’indipendenza degli amministratori è valutata dal Consiglio di Amministrazione dopo lanomina e, successivamente con cadenza annuale. Il Consiglio rende noto l’esito delle proprievalutazioni nella Relazione sul governo societario.

Art. 4 - Istituzione e funzionamento dei comitati interni al Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione istituisce al proprio interno uno o più comitati con funzionipropositive e consultive, definendone i compiti con le deliberazioni con cui sono istituiti.

I comitati sono composti da non meno di tre membri tutti indipendenti e sono coordinati daun presidente.Le riunioni di ciascun comitato sono verbalizzate. Il presidente, qualora ne ravvisi la necessità, può invitare di volta in volta altri soggetti la cuipresenza possa risultare opportuna allo svolgimento della riunione.

La Società ha istituito i seguenti comitati:

a. Il Comitato Controllo e Rischi, all’interno del quale almeno un componente deve possedereun’adeguata esperienza in materia contabile e finanziaria o di gestione dei rischi, oltre allefunzioni consultive e propositive, svolge funzioni di monitoraggio del Sistema Controllo eRischi;

b. Il Comitato per le Nomine e la Remunerazione, dotato di un proprio regolamento. Tale co-mitato, all’interno del quale figurano adeguate competenze in materia finanziaria o dipolitica retributiva, per motivi organizzativi riunisce le funzioni del Comitato Nomine e delComitato per la Remunerazione;

c. Il Comitato per le Operazioni con le Parti Correlate, così come previsto dalla Procedura perle Operazioni con Parti Correlate approvata dal Consiglio di Amministrazione in conformitàdella delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e s.m.i.

I compiti assegnati ai singoli comitati sono illustrati negli articoli successivi.

Art. 5 – Nomina degli Amministratori

La nomina degli Amministratori avviene secondo quanto disposto dall’art. 15 dello Statutosociale di seguito riportato.

Art. 15 - Consiglio di AmministrazioneLa società è amministrata da un Consiglio di Amministrazione costituito da sette a diciannovecomponenti.

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L'assemblea, prima di procedere alla nomina degli amministratori, determina il numero deicomponenti del consiglio, numero che rimarrà fermo fino a sua diversa deliberazione.Agli azionisti di minoranza è riservata la nomina di un componente il Consiglio di Amministrazione.I consiglieri durano in carica per il periodo di tempo stabilito dall'assemblea all'atto dellanomina, comunque per un periodo non superiore a tre esercizi, e sono rieleggibili. Il Consigliodi Amministrazione è nominato dall’assemblea sulla base di liste presentate dagli azionisti, nellequali i candidati devono essere elencati mediante un numero progressivo; le liste di candidati,sottoscritte dagli azionisti che le presentano, devono essere depositate nei termini e con lemodalità previste dalla normativa applicabile. Hanno diritto di presentare le liste soltanto gli azionisti che, da soli o insieme ad altri azionisti,rappresentino almeno il 2,5% del capitale con diritto di voto nell’assemblea ordinaria o quelladiversa percentuale che venisse determinata ai sensi di legge o di regolamento, con onere dicomprovare la titolarità del numero di azioni richiesto entro il termine e con le modalità previstedalla normativa applicabile; gli azionisti che, da soli o insieme ad altri, rappresentino comples-sivamente meno del 20% del capitale con diritto di voto nell’assemblea ordinaria, potrannopresentare liste contenenti non più di tre candidati. Le liste presentate senza l’osservanza delle disposizioni che precedono sono considerate comenon presentate.Nessun azionista può presentare o concorrere a presentare, neppure per interposta persona osocietà fiduciaria, più di una lista; gli azionisti che siano assoggettati a comune controllo aisensi dell’art. 93 del Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria oquelli che partecipino ad uno stesso sindacato di voto possono presentare o concorrere a pre-sentare una sola lista.Ogni azionista può votare una sola lista.Ogni candidato può presentarsi in una sola lista a pena di ineleggibilità.Unitamente a ciascuna lista, sono depositate le dichiarazioni con le quali i singoli candidati ac-cettano la candidatura e attestano sotto la propria responsabilità l’inesistenza di cause di ine-leggibilità e di incompatibilità previste dalla legge e l’esistenza dei requisiti eventualmenteprescritti dalla legge e dai regolamenti vigenti per i componenti il Consiglio di Amministrazionenonché un curriculum vitae riguardante le caratteristiche personali e professionali con l’indica-zione degli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti in altre società e dell’idoneità aqualificarsi come amministratore indipendente ai sensi di legge o di regolamento. Eventuali in-completezze o irregolarità relative ai singoli candidati comporteranno l’eliminazione del nomi-nativo del candidato dalla lista che verrà messa in votazione.Per poter conseguire la nomina dei candidati indicati, le liste presentate e messe in votazione de-vono ottenere una percentuale di voti almeno pari alla metà di quella richiesta ai sensi delpresente articolo per la presentazione delle liste stesse; in difetto, di tali liste non verrà tenutoconto.All’elezione dei componenti il Consiglio di Amministrazione si procederà come segue:a) dalla lista che ha ottenuto in assemblea il maggior numero di voti sono tratti, in base all’ordine

progressivo con il quale sono elencati nella lista, tanti consiglieri che rappresentino la totalitàdi quelli da eleggere meno uno;

b) dalla seconda lista che ha ottenuto in assemblea il maggior numero di voti e che non sia col-legata in alcun modo, neppure indirettamente, con i soci che hanno presentato o votato lalista risultata prima per numero di voti, è tratto il restante consigliere, nella persona del can-didato elencato al primo posto di tale lista.

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77Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Tutti i consiglieri eletti dovranno essere in possesso dei requisiti di onorabilità e professionalità ri-chiesti dalla normativa vigente. Il difetto di tali requisiti determina decadenza dalla carica.Nel caso in cui sia stata presentata o ammessa al voto una sola lista, tutti i consiglieri sono trattida tale lista. Nel caso in cui non sia stata presentata o ammessa al voto alcuna lista oppure risulti eletto un nu-mero di amministratori inferiore al numero determinato dall’assemblea, l’assemblea stessa dovràessere riconvocata per la nomina dell’intero Consiglio di Amministrazione.Qualora per dimissioni o per altre cause vengano a mancare uno o più amministratori, si provvederàalla loro sostituzione ai sensi dell’art. 2386 c.c., assicurando il rispetto dei requisiti applicabili.Almeno uno dei componenti il Consiglio di Amministrazione, ovvero almeno due se il consiglio ècomposto da più di sette componenti, deve possedere il requisito di indipendenza previsto dallanormativa applicabile.L’amministratore indipendente che, successivamente alla nomina, perda i requisiti di indipendenzadeve darne immediata comunicazione al consiglio e, in ogni caso, decade dalla carica.Il consiglio valuta periodicamente l’indipendenza e l’onorabilità degli amministratori. Nelcaso in cui i predetti requisiti non sussistano o vengano meno e nel caso in cui venga meno ilnumero minimo di amministratori indipendenti stabilito nel presente statuto, il consiglio di-chiara la decadenza dell’amministratore privo di detto requisito dalla carica e provvede allasua sostituzione.Qualora per dimissioni o per altra causa venisse a mancare la metà o più degli amministratori, siritiene dimissionario l'intero consiglio e si deve convocare l'assemblea per le nuove nomine aisensi di legge.Ai componenti il Consiglio di Amministrazione spetta il rimborso delle spese sostenute per ragionid’ufficio purché documentate. L’assemblea può determinare un compenso annuale a favore degli am-ministratori anche sotto forma di partecipazione agli utili. Il Consiglio di Amministrazione stabilisce,sentito il collegio sindacale, le remunerazioni per gli amministratori investiti di particolari cariche.

In applicazione di quanto previsto dall’art. 5 del Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana SpASpA con riguardo alla nomina degli Amministratori, il Comitato Nomine e Remunerazione svolgele seguenti funzioni:

- propone al Consiglio di Amministrazione candidati alla carica di Amministratore qualoraoccorra sostituire un Amministratore indipendente ai sensi dell’art. 2386, primo comma delCodice Civile;

- formula pareri al Consiglio di Amministrazione in merito alla dimensione e alla composizionedello stesso, nonché, eventualmente, in merito alle figure professionali la cui presenza all’in-terno del Consiglio sia ritenuta opportuna;

- formula pareri al Consiglio di Amministrazione in merito al numero massimo di incarichi diamministratore o sindaco che gli Amministratori della società possono assumere, anche inderoga ai criteri generali, in società quotate nei mercati regolamentati (anche esteri), societàfinanziarie, assicurative e società di rilevanti dimensioni, tenendo conto della partecipazionedei consiglieri ai comitati costituiti all’interno del Consiglio.

Il Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato per le Nomine e la Remunerazione,adotta un Piano per la successione degli Amministratori esecutivi. Tale Piano viene sottopostoa revisione periodica e comunque a ricognizione con cadenza almeno triennale da parte delComitato per le Nomine e la Remunerazione.

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Art. 6 - Remunerazione degli Amministratori

Le politiche retributive sono orientate a garantire la competitività sul mercato del lavoro inlinea con gli obiettivi di crescita e fidelizzazione delle risorse umane, oltre che a differenziaregli strumenti retributivi sulla base delle singole professionalità e competenze.

La remunerazione degli Amministratori non esecutivi, commisurata all’impegno richiesto aciascuno di essi, è determinata dall’Assemblea.Il Consiglio di Amministrazione determina l’emolumento per la carica del Presidente ed i com-pensi agli Amministratori per incarichi speciali.Il Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato Nomine e Remunerazione, definisceuna politica per la remunerazione degli Amministratori e dei Dirigenti con responsabilitàstrategiche.La remunerazione degli Amministratori investiti di particolari cariche, in conformità dello sta-tuto, è stabilita dal Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato Nomine e Remu-nerazione, sentito il parere del Collegio sindacale, sulla base delle linee guida stabilite nellapolitica della remunerazione.

Nel predisporre eventuali piani di remunerazione basati su azioni, il Consiglio di Amministra-zione assicura il rispetto dei criteri prescritti dal Codice di Autodisciplina di Borsa ItalianaSpA SpA.

In applicazione di quanto previsto dall’art. 6 del Codice di Autodisciplina di Borsa ItalianaSpA SpA con riferimento alle remunerazioni il Comitato Nomine e Remunerazioni svolge leseguenti funzioni:

- formula proposte o esprime pareri per la remunerazione dell’Amministratore Delegato edegli Amministratori investiti di particolari cariche, che possono includere anche piani diremunerazione che prevedono l’assegnazione di stock option o l’erogazione di altri incentiviparametrati su azioni;

- formula proposte al Consiglio in merito a piani di pagamento a dipendenti basati su azioni(redigendo a tal fine lo specifico Regolamento), identificandone i beneficiari e l’entità delleopzioni di assegnazione a ciascuno di essi, e su indicazione dell’Amministratore Delegato,in merito ai criteri per la remunerazione del personale direttivo della Società;

- valuta periodicamente l'adeguatezza, la coerenza e la concreta applicazione della politicaper la remunerazione degli Amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche for-mulando al Consiglio proposte in materia;

- valuta periodicamente l’adeguatezza dei meccanismi di incentivazione del Responsabile del-l’Internal Auditing e del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societaririspetto ai compiti ad essi assegnati.

Art. 7 - Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi

Il Consiglio di Amministrazione approva i principi generali del sistema di controllo interno egestione dei rischi.

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79Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari | Gruppo Editoriale L’Espresso |

In particolare il Consiglio di Amministrazione ha adottato le Linee di indirizzo in materia diSistema di controllo interno e di gestione dei rischi qui di seguito riportate.

LINEE DI INDIRIZZO IN MATERIA DI SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI

PremessaIl Consiglio di Amministrazione di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA (“GELE” o la “Società”)ha adottato le presenti Linee di Indirizzo che dettano i principi generali del sistema di controllointerno e gestione dei rischi di GELE (il “Sistema Controllo e Rischi”). GELE è una holding operante nel settore editoriale e dei media, con aree di business affidatealle società controllate facenti parti del Gruppo Espresso (il “Gruppo”). Le presenti Linee Guida sono così suddivise:A. Sistema Controllo e RischiB. Compiti degli organi e funzioni del Sistema Controllo e RischiC. La gestione dei rischi

A. Sistema Controllo e RischiIl Sistema Controllo e Rischi è l’insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organiz-zative volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, ge-stione e monitoraggio dei principali rischi, una conduzione dell’impresa sana, corretta ecoerente con gli obiettivi prefissati e favorire l’adozione di decisioni consapevoli. Il SistemaControllo e Rischi contribuisce a garantire la salvaguardia del patrimonio sociale, l’efficienzae l’efficacia dei processi aziendali, l’affidabilità dell’informazione finanziaria, il rispetto dileggi e regolamenti nonché dello statuto e delle procedure interne adottate dalla Società.

Il Sistema Controllo e Rischi contribuisce a ridurre e contenere, ma non può eliminare la pos-sibilità di decisioni sbagliate, errori, violazioni fraudolente di sistemi di controllo e accadimentiimprevedibili.

Il Sistema di Controllo e Rischi contribuisce a definire i compiti di ciascun organismo respon-sabile e i meccanismi di collaborazione e scambio di informazioni tra i diversi soggetti coinvoltinel processo di informativa finanziaria e gestione dei rischi.

Il Sistema Controllo e Rischi ricomprende, oltre i principi espressi nelle presenti linee guida,anche:i) le specifiche disposizioni statutarie e regolamentari interne in materia di ripartizione di

competenze e deleghe di responsabilità;ii) il sistema delle deleghe, delle procedure e delle aree a rischio mappate dal Modello Orga-

nizzativo ai sensi del D.Lgs. 231/2001;iii) gli obiettivi e le metodologie di valutazione dei rischi e le disposizioni in materia di sistema

amministrativo, contabile e finanziario.

B. Compiti degli organi e funzioni del Sistema Controllo e RischiGli organi e le funzioni responsabili per il Sistema Controllo e Rischi sono i seguenti:

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a) il Consiglio di Amministrazione;b) l’Amministratore incaricato in materia di Sistema Controllo e Rischi (l’ “Amministratore

Incaricato”);c) il Comitato Controllo e Rischi; d) il Responsabile della funzione di Internal Audit;e) il Risk Manager;f) il Collegio sindacale;g) l’Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001;h) gli altri organi e funzioni aziendali competenti in materia di controlli interni e gestione dei

rischi.

Resta inteso inoltre che tutti i dipendenti sono chiamati ad adoperarsi per garantire l'efficacefunzionamento del Sistema Controllo e Rischi, ciascuno nell’ambito dei propri compiti e per ilruolo ricoperto all’interno dell'organizzazione aziendale. Infatti, in base alle mansioni assegnate,le risorse umane dell’azienda hanno la formazione necessaria per adempiere alle proprie re-sponsabilità con la necessaria conoscenza e comprensione dell'attività, dell'organizzazione edelle modalità di funzionamento del mercato di riferimento e del settore specifico in cuioperano, non senza trascurare i rischi propri egli obiettivi gestionali della Società.Gli organi e funzioni sopra riportati operano ciascuno nel rispetto dei propri compiti e com-petenze e secondo le indicazioni previste nelle presenti Linee Guida e nelle disposizioni norma-tive, regolamentari e interne applicabili.

Il Consiglio di AmministrazioneIl Consiglio di Amministrazione ha la responsabilità finale del Sistema Controllo e Rischi e nedefinisce le linee di indirizzo, in coerenza con gli obiettivi strategici e il profilo di rischio dellaSocietà.Il Consiglio di Amministrazione nell’ambito del Sistema Controllo e Rischi:a) definisce le linee di indirizzo del Sistema Controllo e Rischi, provvedendo alle opportune

modifiche e aggiornamenti;b) individua la natura ed il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici della Società,

rivalutandoli ogni volta che le circostanze lo rendessero necessario;c) valuta con cadenza annuale l’adeguatezza, efficacia ed efficienza del Sistema Controllo e

Rischi rispetto all’attività di impresa e il profilo di rischio assunto, tenuto anche conto dellevalutazioni dell’Amministratore Incaricato e del Comitato Controllo e Rischi;

d) approva, su proposta del Comitato Controllo e Rischi, con cadenza annuale, in concomitanzacon l’approvazione del bilancio di esercizio, il piano di audit, sentito il Collegio sindacale el'Amministratore Incaricato;

e) valuta, sentito il Collegio sindacale, i risultati esposti dal revisore legale nella eventualelettera di suggerimenti e nella relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede direvisione legale;

f) nomina l’Amministratore Incaricato; g) nomina al suo interno un Comitato Controllo e Rischi e ne designa il presidente;h) approva il regolamento del Comitato Controllo e Rischi ed eventuali sue modifiche e ag-

giornamenti; i) nomina e revoca il Responsabile della funzione di Internal Audit, su proposta del Comitato

Nomine e Remunerazione, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi e

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sentito il Collegio sindacale, verificando periodicamente la coerenza dei meccanismi di in-centivazione con i compiti allo stesso assegnati.

j) assicura che il Responsabile della funzione di Internal Audit sia dotato delle risorse adeguateper l’espletamento delle proprie responsabilità.

Amministratore Incaricato L’Amministratore Incaricato ha la responsabilità di assicurare la funzionalità e l’adeguatezza delsistema di controllo interno. Nel sistema aziendale esistente e sulla base dell’articolazione delle deleghein essere presso la Società l’Amministratore Incaricato coincide con l’Amministratore Delegato.L’Amministratore Incaricato:a) cura l’identificazione dei principali rischi aziendali e li sottopone periodicamente all’esame del

Consiglio di Amministrazione;b) cura la progettazione, realizzazione e gestione del Sistema Controllo e Rischi, prevedendo modalità

di coordinamento tra gli organi e le funzioni interessate al fine di massimizzarne l’efficienza eridurre duplicazioni;

c) verifica costantemente, anche sulla base delle relazioni predisposte dal Responsabile dell’ InternalAudit e delle indicazioni del Comitato Controllo e Rischi, l’adeguatezza, efficacia ed efficienza delSistema Controllo e Rischi, proponendo al Consiglio di Amministrazione le opportune modifichee aggiornamenti;

d) può chiedere al Responsabile della funzione di Internal Audit lo svolgimento di verifiche suspecifiche aree operative e sul rispetto delle regole e procedure interne nell’esecuzione di operazioniaziendali, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Consiglio di Amministrazione, alPresidente del Comitato Controllo e Rischi e al Presidente del Collegio sindacale;

e) riferisce tempestivamente al Consiglio di Amministrazione in merito a problematiche e criticitàemerse nello svolgimento della propria attività o di cui abbia avuto comunque notizia, affinché ilConsiglio di Amministrazione possa prendere le opportune iniziative;

f) può avvalersi nello svolgimento delle proprie funzioni del supporto del Comitato Controlloe Rischi.

Il Comitato Controllo e RischiIl Comitato Controllo e Rischi svolge funzioni consultive, propositive e di monitoraggio sulSistema Controllo e Rischi. Il Comitato Controllo e Rischi:a) valuta, unitamente al Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e

sentiti la società incaricata della revisione legale e il Collegio sindacale, il corretto utilizzodei principi contabili e la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio d'esercizio edel bilancio consolidato e presenta i risultati della propria valutazione al Consiglio di Am-ministrazione come previsto dalla successiva lettera f);

b) esprime pareri su specifici aspetti inerenti l’identificazione dei principali rischi aziendali, edin particolare sull’identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischiaziendali;

c) esamina le relazioni aventi per oggetto la valutazione del Sistema Controllo e Rischi predi-sposte dalla funzione di Internal Audit e riferisce al Consiglio di Amministrazione le proprievalutazioni in merito come previsto dalla successiva lettera f);

d) monitora l’autonomia, l’adeguatezza, l’efficacia e l’efficienza della funzione di InternalAudit e propone al Consiglio di Amministrazione eventuali interventi correttivi;

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e) può chiedere alla funzione di Internal Audit lo svolgimento di verifiche su specifiche areeoperative, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Collegio sindacale e delConsiglio di Amministrazione e all’Amministratore Incaricato;

f) riferisce al Consiglio almeno semestralmente, in occasione dell’approvazione della relazionefinanziaria annuale e semestrale, sull’attività svolta nonché sull’adeguatezza del SistemaControllo Rischi;

g) esamina il piano di audit e ne propone l'adozione al Consiglio di Amministrazione.Il Comitato Controllo e Rischi è composto da almeno 3 amministratori indipendenti, dei qualialmeno uno è dotato di un’adeguata esperienza in materia contabile e finanziaria o di gestionedei rischi, e opera in conformità alle disposizioni del regolamento interno approvato dal Con-siglio di Amministrazione, che descrive le modalità di nomina, i compiti, la modalità di fun-zionamento, i poteri e il budget.Ai lavori del Comitato Controllo e Rischi partecipa il Presidente del Collegio sindacale o altro sindacodesignato dal Presidente del Collegio (e possono comunque partecipare anche gli altri sindaci).

Il Responsabile della funzione di internal auditIl Responsabile della funzione di Internal Audit nell’ambito del Sistema Controllo e Rischi:a) predispone il piano di audit sottoponendolo al Comitato Controllo e Rischi, affinché ne

proponga l'adozione al Consiglio di Amministrazione;b) verifica, sia in via continuativa sia in relazione a specifiche necessità, l’operatività e l’idoneità

del Sistema Controllo e Rischi attraverso il piano di audit approvato dal Consiglio di Am-ministrazione;

c) predispone relazioni semestrali sulla propria attività, le modalità con cui viene condotta lagestione dei rischi, il rispetto dei piani definiti per il loro contenimento e l’idoneità delSistema Controllo e Rischi e ne trasmette copia al Comitato Controllo e Rischi e al Collegiosindacale e prima della riunione del Comitato Controllo e Rischi che precede i Consigli diAmministrazione della relazione annuale e semestrale;

d) predispone tempestivamente relazioni su eventi di particolare rilevanza, trasmettendonecopia ai Presidenti del Consiglio di Amministrazione, del Comitato Controllo e Rischi e delCollegio sindacale e all’Amministratore Incaricato;

e) verifica nell’ambito del piano di audit l’affidabilità dei sistemi informativi, inclusi i sistemidi rilevazione contabile.

Il Responsabile della funzione di Internal Audit non dipende gerarchicamente dal Presidentedel consiglio di Amministrazione né dall’Amministratore Delegato ed ha accesso diretto atutte le informazioni utili per lo svolgimento del suo incarico.E’ prevista una periodicità dei flussi.

Il Risk managerLa descrizione delle attività e funzioni del Risk manager sono indicate al successivo punto (C).

Il Collegio sindacaleIl Collegio sindacale vigila sull’efficacia del Sistema Controllo e Rischi. Nell’espletamento delleproprie funzioni il Collegio sindacale può chiedere al Responsabile della funzione di Internal Auditlo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative o operazioni aziendali dandone notizia alPresidente del Consiglio di Amministrazione. Il Collegio sindacale e il Comitato Controllo e Rischisi scambiano tempestivamente le informazioni rilevanti per l’espletamento dei propri compiti.

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Organismo di VigilanzaL’Organismo di Vigilanza istituito ai sensi del D.Lgs. 231/2001 svolge i compiti per essoprevisti dal Modello Organizzativo della Società e collabora e scambia informazioni regolar-mente con il Comitato Controllo e Rischi, il Collegio sindacale e l’Amministratore Incaricato.

Gli altri organi e funzioni competenti Gli altri organi e funzioni aziendali competenti in materia di controlli interni e gestione deirischi includono il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e l'insieme diprocedure e organi che compongono la struttura aziendale.

C. La gestione dei rischiIl Sistema di Gestione dei Rischi si articola sui seguenti tre livelli di controllo:a) le funzioni operative all'interno della Società rilevano i rischi e stabiliscono le azioni da in-

traprendere per la loro gestione;b) le funzioni preposte alla gestione dei rischi (Risk Management) svolgono costante attività

di analisi e monitoraggio;c) la funzione di Internal Audit controlla il funzionamento del Sistema e fornisce proprie va-

lutazioni indipendenti.

D. Definizione della natura e livello di rischi compatibili con gli obiettivi strategici di GELELa Società almeno una volta all'anno in fase di redazione del budget esegue una valutazione globaledei rischi con la relativa valutazione del loro possibile impatto sul raggiungimento dei risultati.L'analisi viene effettuata con il supporto metodologico del documento "Analisi e valutazione deirischi" riportato in allegato (all. A), che forma parte integrante del presente documento.L'output di tale attività è costituito da un documento che rappresenta in modo completo il livello dirischio per ogni area di business e definisce le azioni di mitigazione dei rischi previste.Il contenuto di massima dell'informazione elaborata è dato dal documento (all. B) e deve esserediscusso dal Risk Manager con la direzione aziendale e con Comitato Controllo e Rischi. Il ComitatoControllo e Rischi potrà richiedere delucidazioni e/o integrazioni al documento affinché possa rela-zionare in modo esaustivo al Consiglio di Amministrazione. Il Consiglio di Amministrazione dovràessere posto nelle condizioni di poter valutare agevolmente se il livello di rischio compatibile con gliobiettivi strategici della società è accettabile così come riportato nel documento predisposto dal ma-nagement e discusso con Comitato Controllo e Rischi.Il Consiglio di Amministrazione dovrà esprimere la sua opinione in merito alle azioni di mitigazioneproposte e sull’entità del rischio residuo.L'esame, la discussione e la definizione nel Consiglio di Amministrazione della natura e livello dirischio compatibile con gli obiettivi aziendali è attuata attraverso un'analisi critica della valutazionedi probabilità/impatto del Comitato Controllo e Rischi e tiene conto di parametri collegati al risultatodella gestione, al patrimonio netto e alla posizione finanziaria netta della Società.

Passi operativiL'attività di cui sopra deve essere sottoposta ad una revisione completa e ad un monitoraggiocostante nel corso dell'esercizio da parte del Risk Manager in stretta collaborazione con i re-sponsabili di processo e con il Responsabile della funzione di Internal Audit. In concreto l'attività del Risk Manager in collaborazione con i responsabili di processo consistenello svolgimento delle seguenti operazioni:

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a) mappatura dei processi aziendali e relativo aggiornamento qualora necessario;b) rilevazione dei rischi sia interni che esterni con periodicità annuale, riferiti ai singoli

processi;c) misurazione dei rischi in termini di probabilità / impatto e valutazione dell'effetto sui

business plan e sul budget;d) analisi fattori di mitigazione del rischio;e) presentazione dei risultati dell’attività al Comitato Controllo e Rischi per esame e discussione

preliminare, al fine della presentazione degli stessi al Consiglio di Amministrazione.L'attività suindicata è svolta seguendo le linee guida metodologiche contenute nel documento"Analisi e valutazione dei rischi" allegato al presente documento, che sono ispirate al framework"ERM - enterprise risk management" elaborato dal "Committee of Sponsoring Organisationsof the Treadway Commission" (COSO report).

Monitoraggio continuoIl Risk Manager svolge un’attività di costante monitoraggio sulle possibili conseguenze derivantidai rischi strategici, operativi, di compliance e di reporting. Definisce una serie di flussi informativiprovenienti dalle funzioni operative per monitorare nel continuo il livello del rischio. Riportatrimestralmente al Comitato Controllo e Rischi e si coordina con i referenti delle aree di businessal fine di elaborare un documento di valutazione e monitoraggio dei rischi. Con riferimento allesocietà controllate l'analisi e la valutazione dei relativi rischi è gestita direttamente dal RiskManager della Società.

Tempistiche per l’analisi e valutazione annuale dei rischiEntro il 31 ottobre di ogni anno il Risk Manager incontra il Comitato Controllo e Rischi perillustrare l'attività annuale di analisi e valutazione dei rischi della società; il Comitato Controlloe Rischi analizza il documento ed effettua gli opportuni approfondimenti nel corso dei successivimesi di novembre e dicembre per poi sottoporre il documento definitivo al Consiglio di ammi-nistrazione in occasione dell’approvazione del budget nel corso del mese di gennaio.

Art. 8 - Sindaci

Di seguito quanto dispone lo statuto sociale in merito ai Sindaci.

Art. 22 – Collegio sindacaleIl collegio sindacale è composto da tre sindaci effettivi e da tre sindaci supplenti che durano incarica tre esercizi e sono rieleggibili. Alla minoranza è riservata l’elezione di un sindaco effettivoe di un supplente.La nomina del collegio sindacale avviene sulla base di liste presentate dagli azionisti nellequali i candidati sono elencati mediante un numero progressivo. La lista si compone di due se-zioni: una per i candidati alla carica di sindaco effettivo, l’altra per i candidati alla carica disindaco supplente.Le liste di candidati, sottoscritte dagli azionisti che le presentano, devono essere depositate neitermini e con le modalità previste dalla normativa applicabile.Hanno diritto a presentare le liste soltanto gli azionisti che, da soli o insieme ad altri, sianocomplessivamente titolari di azioni con diritto di voto rappresentanti almeno il 2,5% del

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capitale con diritto di voto nell’assemblea ordinaria o quella diversa percentuale che venissedeterminata ai sensi di legge o di regolamento, con onere di comprovare la titolarità delnumero di azioni richiesto entro il termine e con le modalità di legge.Le liste presentate senza l’osservanza delle disposizioni che precedono sono considerate comenon presentate. Nessun azionista può presentare o concorrere a presentare, neppure per inter-posta persona o società fiduciaria, più di una lista; gli azionisti che siano assoggettati a comunecontrollo ai sensi dell’art. 93 del Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazionefinanziaria o quelli che partecipino ad uno stesso sindacato di voto possono presentare o con-correre a presentare una sola lista.Ogni azionista può votare una sola lista.Ogni candidato può presentarsi in una sola lista a pena di ineleggibilità.Non possono essere inseriti nelle liste candidati che ricoprano già incarichi di sindaco effettivoin altre cinque società od enti, i cui titoli siano ammessi alle negoziazioni in un mercato rego-lamentato iscritto nell’elenco previsto dagli articoli 63 e 67 del D.Lgs. 58/1998, o candidatiche non siano in possesso dei requisiti di onorabilità e professionalità ed indipendenza stabilitidalla normativa applicabile o che non rispettino i limiti di cumulo degli incarichi stabiliti aisensi di legge o di regolamento.Unitamente a ciascuna lista, entro il termine sopra indicato, sono depositate le dichiarazionicon le quali i singoli candidati accettano la candidatura e attestano, sotto la propria responsa-bilità, l’inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità, nonché l’esistenza dei requisitiprescritti dalla legge e dai regolamenti vigenti per tali cariche, nonché un curriculum vitae ri-guardante le caratteristiche personali e professionali dei candidati con l’indicazione degliincarichi di amministrazione e controllo ricoperti in altre società. Eventuali incompletezze oirregolarità relative a singoli candidati comporteranno l’esclusione del nominativo del candidatodella lista messa in votazione.All’elezione dei sindaci si procede come segue:

a) alla lista che ha ottenuto in assemblea il maggior numero di voti sono tratti, in baseall’ordine progressivo con il quale sono elencati nelle sezioni della lista, due componentieffettivi e due supplenti;

b) dalla seconda lista che ha ottenuto in assemblea il maggior numero di voti sono tratti, inbase all’ordine progressivo con il quale sono elencati nelle sezioni della lista, il restantecomponente effettivo e l’altro componente supplente, non collegati, neppure indirettamente,con i soci che hanno presentato o votato la lista risultata prima per numero di voti.

Nel caso in cui sia stata presentata o ammessa al voto una sola lista, tutti i sindaci effettivi esupplenti sono tratti da tale lista.La presidenza del collegio sindacale spetta al candidato della lista di minoranza che ha ottenutoil maggior numero di voti. In caso di presentazione di una sola lista la presidenza del collegiosindacale spetta al primo candidato in elenco.Nel caso in cui non sia stata presentata o ammessa al voto alcuna lista, l’assemblea dovràessere riconvocata per la nomina del collegio sindacale.Nel caso vengano meno i requisiti normativamente e statutariamente richiesti, il sindacodecade dalla carica.In caso di sostituzione di un sindaco, subentra il supplente appartenente alla medesima lista diquello cessato.Le riunioni del collegio sindacale possono svolgersi anche per videoconferenza o audioconferenzanel rispetto delle seguenti condizioni:

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a) che sia consentito ai partecipanti di visionare, ricevere o trasmettere tutta la documentazionenecessaria;

b) che sia consentita la partecipazione in tempo reale alla discussione nel rispetto del metodocollegiale.

Le riunioni si tengono nel luogo di convocazione in cui deve trovarsi il Presidente.Il collegio sindacale può, previa comunicazione al Presidente, convocare l'assemblea, il Consigliodi Amministrazione e il comitato esecutivo. Il potere di convocazione del Consiglio di Ammi-nistrazione e del comitato esecutivo può essere esercitato individualmente da ciascun componenteil collegio sindacale; quello di convocazione dell’assemblea da almeno due componenti ilcollegio sindacale.Inoltre i Sindaci sono scelti tra persone che possono essere qualificate come indipendenti anchein base ai criteri previsti per gli Amministratori.Il Collegio Sindacale verifica il rispetto di detti criteri dopo la nomina e successivamente concadenza annuale.I Sindaci accettano la carica quando ritengono di poter dedicare allo svolgimento diligente deiloro compiti il tempo necessario.L’attività di vigilanza sull’efficacia del Sistema di Controllo è descritta nel precedente articolo 7.

Art. 9 - Rapporti con gli Azionisti

La Società si adopera per instaurare e mantenere un dialogo efficace con i propri Azionisti econ il mercato, utilizzando varie forme di comunicazione quali: presentazione dei risultatidella Società e del Gruppo nel corso delle riunioni assembleari, incontri con analisti finanziarie investitori istituzionali in Italia ed all’estero, diffusione al pubblico mediante la messa a di-sposizione sul sito web della Società della documentazione societaria prevista dalla normativa,di comunicati stampa e di presentazioni.

La Società inoltre si attiene ai principi della Guida per l’Informazione al Mercato.La Società ha nominato un responsabile per la funzione “Investor Relations” per gestire ilflusso delle informazioni dirette ai Soci, agli analisti finanziari ed agli investitori istituzionali,nel rispetto delle regole stabilite per la comunicazione di informazioni e documenti dellaSocietà.

Di seguito quanto dispone lo statuto sociale in merito alle modalità e termini di convocazionedelle assemblee.

Art. 10 - Convocazione delle assembleeL’assemblea è convocata, sia in sede ordinaria che straordinaria, nei casi previsti dalla legge eogni qual volta il Consiglio di Amministrazione lo ritenga opportuno ovvero secondo quantoprevisto al successivo articolo 22.L’assemblea è convocata presso la sede sociale o altrove in Italia, mediante pubblicazione diavviso sul sito internet della società nonché sul quotidiano “la Repubblica” secondo i terminie le modalità previste dalla normativa vigente. Nello stesso avviso può essere fissato il giornoper la seconda convocazione.

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L’assemblea ordinaria deve essere convocata almeno una volta l’anno, entro 120 (centoventi)giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale. Qualora ricorrano le condizioni di legge, il terminepotrà essere elevato a 180 (centottanta) giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale.L'Assemblea Ordinaria potrà assumere le delibere richieste dalla Disciplina per le Operazioni conParti Correlate adottata dalla Società nel rispetto delle norme di legge e regolamentari vigenti.

Il Consiglio di Amministrazione mette a disposizione degli Azionisti, nei termini previsti dallanormativa vigente, un fascicolo contenente le proposte all’ordine del giorno dell’Assemblea,consultabile sul sito internet della Società.

Il Regolamento Assembleare, reperibile sul sito Internet della Società, assicura un ordinato efunzionale svolgimento delle riunioni assembleari.

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Tabella 1Elenco delle cariche ricoperte da amministratori di Gruppo Editoriale L'Espresso SpA in altre società quotate in mercati regolamentati(anche esteri), in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni.

Consiglio di Amministrazione

Componenti Altri incarichi

Massimo Belcredi Amministratore di ERG SpA

Agar Brugiavini Componente del Consiglio di Sorveglianza della Banca d’Italia di Venezia

Carlo De Benedetti -

Rodolfo De Benedetti Presidente di CIR SpA, Presidente di Cofide SpA e Amministratore di Sogefi SpA (gruppo CIR)

Alberto Clò Amministratore di Atlantia SpA, De Longhi SpA e Snam SpA

Francesco Dini Consigliere di Persidera SpA (non quotata)

Silvia Merlo Amministratore Delegato di Merlo SpA Industria Metalmeccanica (non quotata);

Amministratore di Finmeccanica SpA e di ERG SpA

Monica Mondardini Amministratore Delegato di CIR SpA (gruppo CIR), Presidente di SOGEFI SpA (gruppo CIR),

Amministratore di Atlantia SpA e Trevi-Finanziaria Industriale SpA; Amministratore di Crédit Agricole S.A.

Elisabetta Oliveri Amministratore di Snam SpA, di Eutelsat S.A. e di Banca Farmafactoring SpA (non quotata)

Luca Paravicini Crespi Amministratore di Consilium Sgr SpA, di Il Gallione SpA, di Ecor Naturasì SpA, (non quotate)

Michael Zaoui -

Componenti cessati nel corso dell’esercizio Altri incarichi

Giorgio Di Giorgio Amministratore di Banca Profilo; Presidente di Arepo BP SpA e di Ver Capital SGR (non quotate),

componente del Consiglio di Sorveglianza di VUB AM

Maurizio Martinetti Membro del Consiglio di Amministrazione della Sigma Tau Finanziaria SpA (non quotata); Membro del Supervisory Board di Sofipa SGR SpA (non quotata)

Tiziano Onesti Presidente del Consiglio di Amministrazione di Italtel SpA (non quotata); Sindaco Effettivo di Ferrovie dello Stato Italiane SpA (non quotata); Sindaco Effettivo di Risanamento SpA; Sindaco Effettivo di Ford Italia SpA (non quotata)

N.B. Dove non indicato la società deve intendersi “quotata”.

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90 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari

Tabella 3Struttura del Collegio Sindacale

L'assemblea ordinaria del 23 aprile 2015 ha nominato per un triennio, fino all’approvazione del bilancio dell’esercizio 2017, il collegio sindacalesopra descritto. Per la nomina del collegio sindacale sono state presentate le seguenti due liste: Lista presentata dalla società CIR SpA, sociodi maggioranza, e Lista presentata da Anima SGR + altri, socio di minoranza. In conformità alle disposizioni statutarie, il presidente del collegiosindacale è stato eletto dalla lista di minoranza, risultata seconda per numero di voti. Si precisa che la lista presentata dal socio CIR SpA e lalista presentata dal socio Anima SGR + altri. Hanno ottenuto rispettivamente una percentuale di voti favorevoli pari al 56,216% ed al 11,947%del capitale sociale. Per ogni altra informazione inerente le liste presentate ovvero le caratteristiche personali e professionali dei sindaci, sirinvia alla documentazione disponibile sul sito www.gruppoespresso.it.

NOTE* In questa colonna è indicato M/m a seconda che il componente sia stato eletto dalla lista votata dalla maggioranza (M) o da una mino-

ranza (m).** In questa colonna è indicata la partecipazione dei sindaci alle riunioni del C.S. (n. di riunioni cui ha partecipato rispetto al numero com-

plessivo delle riunioni cui avrebbe potuto partecipare).*** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato rilevanti ai sensi del-

l'art.148 bis del TUF e delle relative disposizioni di attuaz. contenute nel RE Consob. L'elenco completo degli incarichi è pubblicato dallaConsob sul proprio sito internet ai sensi dell'art. 144 - quinquiesdecies del RE Consob.

Collegio sindacale

Carica Componenti In carica dal In carica fino a Lista (M/m) *

Indip. da Codice ** Numero altri

incarichi ***

Presidente Stefania Mancino 23-apr-2015 approv.ne bil.esercizio 2017 m x 9/9 4

Sindaco Effettivo Pietro Manzonetto 23-apr-2015 " M x 9/9 9

Sindaco Effettivo Marina Scandurra 23-apr-2012 " M x 11/12 5

Sindaco Supplente Riccardo Zingales 16-dic-1998 " M - - -

Sindaco Supplente Antonella Dellatorre 16-apr-2014 " M - - -

Sindaco Supplente Andrea Bignami 23-apr-2015 " m - - -

SINDACI CESSATI DURANTE L'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO

Presidente Giovanni Barbara 22-apr-2009 23-04-2015 m x 3/3 14

Sindaco Effettivo Silvano Cipolla 07-mag-2013 23-04-2015 M x 3/3 8

Sindaco Supplente Mauro Ianiro 22-apr-2009 23-04-2015 m - - -

Numero riunioni svolte durante l'esercizio di riferimento: 12

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Bilancio consolidato del Gruppo Espresso al 31 dicembre 2015

Situazione economico-patrimoniale-finanziaria

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Prospetti del bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 93

Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata

ATTIVO 31 dicembre 31 dicembre(migliaia di euro) Note 2014 2015Attività immateriali a vita indefinita 477.969 478.013 Altre immobilizzazioni immateriali 2.066 3.203 Immobilizzazioni immateriali (1) 480.035 481.216 Immobilizzazioni materiali (2) 101.699 93.233 Partecipazioni valutate al patrimonio netto (3) 148.110 131.108 Altre partecipazioni (4) 2.538 3.412 Crediti finanziari (5) 21.300 - Crediti non correnti (5) 2.905 2.188 Attività per imposte anticipate (6) 23.311 19.162 ATTIVITA' NON CORRENTI 779.898 730.319 Attività destinate a dismissione (34) 4.712 - Rimanenze (7) 11.156 10.439 Crediti commerciali (8) 182.100 195.646 Titoli e altre attività finanziarie (9) 75 552 Crediti tributari (10) 13.479 15.860 Altri crediti (11) 24.720 24.974 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (12) 78.916 110.544 ATTIVITA' CORRENTI 315.158 358.015 TOTALE ATTIVO 1.095.056 1.088.334

PASSIVO 31 dicembre 31 dicembre(migliaia di euro) Note 2014 2015Capitale sociale (13) 61.806 61.806 Riserve (14) 134.677 153.995 Utili (perdite) a nuovo (14) 360.400 355.612 Utile (perdita) di esercizio 8.543 16.974 Patrimonio netto di Gruppo 565.426 588.387 Patrimonio netto di terzi (15) 2.007 2.036 PATRIMONIO NETTO 567.433 590.423 Debiti finanziari (16) 81.396 79.497 Fondi per rischi ed oneri (17) 45.693 45.528 TFR e altri fondi per il personale (18) 65.011 53.795 Passività per imposte differite (6) 92.053 86.045 PASSIVITA' NON CORRENTI 284.153 264.865 Passività destinate a dismissione (34) 2.638 - Debiti finanziari (16) 31.832 42.337 Fondi per rischi ed oneri (17) 34.915 24.391 Debiti commerciali (19) 99.780 99.281 Debiti tributari (20) 10.540 10.042 Altri debiti (21) 63.765 56.995 PASSIVITA' CORRENTI 243.470 233.046 TOTALE PASSIVITA' 527.623 497.911 TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 1.095.056 1.088.334

Le note da pagina 99 a pagina 167 costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato.

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Conto Economico Consolidato Anno Anno(migliaia di euro) Note 2014 2015Ricavi (22) 643.459 605.119 Variazione rimanenze prodotti (7) (84) 37 Altri proventi operativi (23) 14.592 7.991 Costi per acquisti (24) (67.922) (57.815) Costi per servizi (25) (286.922) (267.966) Altri oneri operativi (26) (12.972) (14.845) Valutaz. partecipazioni a patrimonio netto (3) 2.710 3.388 Costi per il personale (27) (233.058) (228.382) Ammortamenti e svalutazioni (28) (29.909) (17.029) Risultato operativo 29.894 30.498 Proventi/(Oneri) finanziari netti (29) (1.884) (25.961) Risultato ante imposte 28.010 4.537 Imposte (30) (16.072) 2.303 Risultato netto attività destinate a continuare 11.938 6.840 Risultato attività cessate e destinate alla dismissione (34) (3.322) 10.298 Risultato netto 8.616 17.138 Quota dei terzi (31) (73) (164) RISULTATO ATTRIBUIBILE AL GRUPPO 8.543 16.974 Utile per azione, base (32) 0,022 0,043 Utile per azione, diluito (32) 0,019 0,037

Conto Economico Complessivo Consolidato Anno Anno(migliaia di euro) 2014 2015RISULTATO NETTO 8.616 17.138 Altre componenti del conto economico complessivo: Utili/(perdite) attuariali sui fondi del personale (5.356) 5.336 Utili/(perdite) dalla rideterminazione di attività finanziarie disponibili per la vendita 196 - Effetto fiscale relativo agli altri utili/(perdite) 1.417 (1.519) Altre componenti del conto economico complessivo, al netto degli effetti fiscali (3.743) 3.817 TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO 4.873 20.955 Totale conto economico complessivo attribuibile a: Soci della controllante 4.831 20.777 Interessenze di pertinenza dei terzi 42 178

Le note da pagina 99 a pagina 167 costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato.

La voce “Altre componenti del conto economico complessivo” dello schema Conto EconomicoConsolidato include esclusivamente componenti, con le relative imposte, che non potrannoessere riclassificate successivamente a conto economico.

94 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Prospetti del bilancio consolidato

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Rendiconto Finanziario Consolidato Anno Anno(migliaia di euro) Note 2014 2015

ATTIVITA' OPERATIVA Risultato di periodo, proprio e di terzi 11.938 6.840 Rettifiche: - Ammortamenti e svalutazioni (28) 29.909 17.029 - Fair value stock option (27) 1.559 1.659 - Variazione netta fondi del personale (18) 735 (11.216) - Variazione netta fondi rischi e oneri (17) (7.244) (10.689) - Minusvalenze (plus.) cessione immobilizzazioni (621) (28) - Minusvalenze (plus.) cessione partecipazioni e titoli 2.050 (10.392) - Rettifiche di valore di attività finanziarie 4.086 17.112 - Adeguamento partecipazioni valutate a patrimonio netto (2.607) (110) - (Proventi) per dividendi (14) (14) - Perdita (utile) da attività cessate (3.322) 10.298

Autofinanziamento 36.469 20.489 Variazione del circolante e altri flussi (5.136) 3.320 FLUSSO DELL'ATTIVITA' OPERATIVA 31.333 23.809 di cui: Incassi (pagamenti) per interessi (8.847) (2.949) Incassi (pagamenti) per imposte sul reddito 830 (240) ATTIVITA' DI INVESTIMENTO Esborsi per acquisto immobilizzazioni (15.052) (8.429) Esborsi per acquisto partecipazioni (1.246) (1.316) Incassi da cessioni 2.660 199 (Acquisto) cessione titoli, attività disponibili alla vendita 9.925 (477) Dividendi incassati 14 14Flusso generato da cessione di attività 8.367 12.277 Altre variazioni - 23 FLUSSO DELL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO 4.668 2.291 ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO Versamenti ad aumento capitale e riserve 1.702 - (Acquisto) vendita di azioni proprie (2.043) (2.237) Accensione (rimborso) prestiti obbligazionari (129.755) - Accensione (estinzione) altri debiti finanziari 9.512 9.611 (Dividendi pagati) (33) - - Altre variazioni (875) (1.700) FLUSSO DELL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO (121.459) 5.674 Aumento/(Diminuzione) delle disponibilità liquide (85.458) 31.774 DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE INIZIALI 164.635 78.735 Disponibilità liquide nette finali 79.177 110.509 Disponibilità liquide attività cessate 442 - DISPONIBILITA' LIQUIDE FINALI ATTIVITA' IN ESERCIZIO 78.735 110.509

Le note da pagina 99 a pagina 167 costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato.

95Prospetti del bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | Prospetti del bilancio consolidato96

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Note al bilancio consolidato del Gruppo Espresso

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Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 99

Note al bilancio consolidato

1. Informazioni generali

Gruppo Editoriale L’Espresso SpA (di seguito anche la “Società” o la “Capogruppo”) e le societàda questa direttamente e indirettamente partecipate (di seguito congiuntamente il “Gruppo Espres-so” o semplicemente il “Gruppo”) ha per oggetto principale l’attività nel settore dell’editoria e piùspecificatamente nelle aree della stampa quotidiana e periodica, della radiofonia, della raccoltapubblicitaria, della editoria on-line. Gruppo Editoriale L’Espresso SpA ha la sede legale in Via Cristoforo Colombo n. 98, Roma, Italia. CIR Compagnie Industriali Riunite SpA detiene il controllo della Società e ne esercita il coordina-mento e la direzione ai sensi dell’art. 2497 del Codice Civile. Il titolo Gruppo Editoriale L'Espresso è quotato sul Mercato Telematico Azionario (MTA) di BorsaItaliana SpA (cod. Reuters ESPI.MI, cod. Bloomberg ES IM). Il progetto di bilancio consolidato è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 2marzo 2016.

2. Forma, contenuto e principi contabili

Il presente bilancio consolidato è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali(International Accounting Standards - IAS e International Financial Reporting Standards - IFRS),integrati dalle relative interpretazioni (Standing Interpretations Commettee - SIC e InternationalFinancial Reporting Interpretations Commettee - IFRIC) emesse dall’International AccountingStandards Boards (IASB) e omologati dall’Unione Europea.Il principio generale adottato nella predisposizione del bilancio è quello del costo per tutte le atti-vità e passività ad eccezione degli strumenti derivati e di talune attività/passività finanziarie per lequali potrebbe essere applicato il principio del fair value.Si precisa che la classificazione, la forma, l’ordine e la natura delle voci di bilancio, così come i prin-cipi contabili adottati (ad eccezione di quanto indicato nel successivo paragrafo 8), non sono cam-biati rispetto al bilancio approvato al 31 dicembre 2014. La classificazione adottata per la Situazione Patrimoniale - Finanziaria, sia per l’attivo sia per il pas-sivo, è quella di “corrente” e “non corrente”, poiché, a differenza di quella per grado di liquidità, siritiene che tale criterio meglio rappresenti la realtà del Gruppo. La forma del prospetto è a sezionidivise e contrapposte. L’ordine è attività, patrimonio netto, passività a liquidità crescente (da non cor-rente a corrente). Per non appesantire la struttura e per utilizzare i medesimi schemi anche per le situa-zioni periodiche, si è prevista l’indicazione nel prospetto unicamente delle macrovoci: tutte le sub-clas-sificazioni (natura del debitore/creditore, scadenze, ecc.) sono invece riportate nelle note. Il contenutodella Situazione Patrimoniale - Finanziaria adottato è quello minimo previsto dallo IAS 1 poiché, adesclusione delle testate giornalistiche, delle frequenze radiofoniche e dei marchi, classificati nella voce“Attività immateriali a vita indefinita”, non sono state individuate poste rilevanti o particolari tali darichiedere indicazione separata. La classificazione adottata per il Conto Economico è per natura poi-ché, considerata l’attività del Gruppo, non si ritiene che la classificazione per destinazione riesca a rap-presentare meglio la situazione economica. Nella redazione del Rendiconto Finanziario, predispostosecondo il “metodo indiretto”, è riportata la separata indicazione dei flussi di cassa derivanti da atti-vità operative, di investimento, di finanziamento e da attività cessate. Il prospetto delle Variazioni delPatrimonio Netto riporta i proventi e oneri del periodo e le altre movimentazioni delle riserve.

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato100

Tutti i prospetti e i dati inclusi nelle presenti Note, salvo diversa indicazione, sono presentati inmigliaia di euro, senza cifre decimali.Si ricorda che il 30 giugno 2014 si è perfezionata l’integrazione tra le attività di operatore di rete diRete A e Telecom Italia Media Broadcasting (TIMB), controllata da Telecom Italia Media.L’integrazione è stata realizzata mediante conferimento del 100% delle azioni di Rete A in TIMB; adesito di tale conferimento, TIMedia ed il Gruppo Espresso detengono rispettivamente il 70% e il 30%delle azioni di “Persidera”, nuovo nome di TIMB.Il 30 gennaio 2015 si è, altresì, perfezionato il passaggio di proprietà di All Music, società del Gruppoeditrice della televisione nazionale generalista DeejayTV, al nuovo editore Discovery Italia Srl.Alla luce delle predette operazioni e ai sensi dell’IFRS 5 - Attività destinate alla vendita e DiscontinuedOperation, l’insieme delle due società rappresentati il business televisivo del Gruppo era stato qualificato,già nel bilancio 2014, come “Discontinued Operation” e come tale rappresentato in bilancio.Tale rappresentazione ha comportato nell’esercizio 2015, in linea con l’esercizio 2014, che le voci diconto economico relative alle società fino alla data di effettiva contribuzione sono state classificatenell’unica voce “Risultato attività cessate e destinate alla dismissione”, e ha determinato il deconso-lidamento patrimoniale di All Music dal 30 gennaio 2015 e l’esposizione nel rendiconto finanziariodelle disponibilità liquide dei flussi finanziari delle attività cessate attribuibili alle attività operative, diinvestimento e di finanziamento. In Nota 12.34 viene fornito il dettaglio analitico del contenuto delle voci relative alle “Attivitàcessate e destinate alla dismissione” così come presentate nel conto economico, nella situazionepatrimoniale-finanziaria e nel rendiconto finanziario consolidati.

3. Principi di consolidamento

L’area di consolidamento include il bilancio della Capogruppo, delle sue controllate e delle sue col-legate. Per società controllate si intendono quelle nelle quali la Capogruppo detiene il potere deci-sionale sulle politiche finanziarie e operative. L’esistenza del controllo è presunta quando è detenuta,direttamente o indirettamente, più della metà dei diritti di voto effettivi o potenzialmente esercitabiliin assemblea alla data di rendicontazione. Per società collegate si intendono le società nelle quali laCapogruppo esercita un’influenza significativa. Tale influenza è presunta quando è detenuto più del20% dei diritti di voto effettivi o potenzialmente esercitabili alla data di rendicontazione.Le società controllate sono consolidate a partire dalla data in cui il Gruppo ne acquisisce il con-trollo e deconsolidate a partire dalla data in cui tale controllo viene meno. L’acquisizione delle società controllate e collegate è contabilizzata in base al metodo dell’acquisto. Ilcosto di acquisizione corrisponde al valore corrente delle attività acquisite, azioni emesse o passivitàassunte alla data di acquisizione, più i costi direttamente attribuibili. L’eccesso del costo di acquisizio-ne rispetto alla quota di pertinenza del Gruppo del valore corrente delle attività nette della acquisitaè contabilizzato come avviamento per le società controllate mentre è incluso nel valore della parteci-pazione per le società collegate. Il trattamento contabile dell’avviamento è illustrato alla Nota 4.1. Ai fini del consolidamento delle società controllate è applicato il metodo dell’integrazione globale,assumendo cioè l’intero importo delle attività e passività patrimoniali e tutti i costi e ricavi a pre-scindere dalla percentuale effettiva di partecipazione. Il valore contabile delle partecipazioni con-solidate è quindi eliminato a fronte del relativo patrimonio netto. Le operazioni, i saldi nonché gliutili e le perdite non realizzati sulle transazioni infragruppo sono elisi. Le quote di patrimonio nettoe di risultato di competenza dei soci di minoranza sono evidenziate rispettivamente in un’appositaposta del patrimonio netto ed in una linea separata del conto economico complessivo consolidato.Dopo l’acquisizione, le partecipazioni in società collegate sono rilevate con il metodo del patrimo-

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Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 101

nio netto ossia rilevando la quota di pertinenza del Gruppo nel risultato e nei movimenti delle riser-ve rispettivamente a conto economico e a patrimonio netto. Gli utili e le perdite non realizzati sulleoperazioni infragruppo sono elisi per la quota di interessenza. Quando la quota di pertinenza delGruppo nelle perdite di una società collegata risulta pari o superiore al valore della partecipazione,il Gruppo non riconosce ulteriori perdite a meno che non abbia obblighi di ripianamento perditeo abbia effettuato pagamenti per conto della società collegata. Non sono incluse nel bilancio consolidato le controllate inattive o in liquidazione. La loro influenzasul totale delle attività e delle passività, sulla posizione finanziaria e sul risultato netto attribuibileai soci della controllante non è rilevante.Ai fini del consolidamento, tutti i bilanci delle società del Gruppo sono predisposti alla stessa data,con i medesimi principi contabili e sono riferiti ad un esercizio di uguale durata.

3.1 IFRS 12 Con riferimento alle finalità informative dell’IFRS 12, si evidenzia che le società designate comecontrollate nell’Allegato Prospetto Riassuntivo delle società del Gruppo sono entità in cui il Grup-po Editoriale L’Espresso dispone della maggioranza dei voti esercitabili.In merito al riepilogo dei dati economico-finanziari delle entità controllate con partecipazioni diminoranza si rimanda a quanto riportato nel paragrafo 11.8 delle note al Bilancio di esercizio dellaCapogruppo.Ai fini dell’informativa relativa alle variazioni nella composizione del Gruppo si rimanda a quan-to riportato nel paragrafo sull’Area di consolidamento. Le società designate come collegate nel-l’Allegato Prospetto Riassuntivo delle società del Gruppo sono imprese nelle quali il Gruppo eser-cita un’influenza notevole, ma non il controllo o il controllo congiunto, sulle politiche finanziariee operative. Ai fini dell’informativa relativa alla natura, misura ed effetti economico-finanziaridelle quote del Gruppo in società collegate e al riepilogo dei dati economico-finanziari delle entitàcollegate si rimanda a quanto riportato nel paragrafo 12.3 “Partecipazioni valutate al patrimonionetto”. Non risultano restrizioni alla capacità del Gruppo di accedere o utilizzare le attività e diestinguere passività nè disposizioni che possono limitare la distribuzione di dividendi o altre distri-buzioni di capitale sia delle controllate che delle collegate.

4. Criteri di valutazione

4.1 Immobilizzazioni immaterialiLe immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo di acquisizione o di produzione.Il costo di acquisizione è rappresentato dal fair value dei mezzi di pagamento utilizzati per acquisirel’attività e ogni costo diretto sostenuto per predisporre l’attività al suo utilizzo. Il costo di acquisi-zione è l’equivalente prezzo per contanti alla data di rilevazione e pertanto, qualora il pagamentodel prezzo sia differito oltre i normali termini di dilazione del credito, la differenza rispetto all’equi-valente prezzo per contanti è rilevata come interesse lungo il periodo di dilazione. Per le immobi-lizzazioni immateriali generate internamente, il processo di formazione dell’attività è distinto nelledue fasi della ricerca (non capitalizzata) e quella successiva dello sviluppo (capitalizzata). Qualorale due fasi non siano distinguibili l’intero progetto è considerato ricerca. Il valore contabile delle immobilizzazioni immateriali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui vi èevidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l’uso o l’alienazione. Almeno una voltaall’anno e comunque qualora si rilevino sintomi che facciano prevedere difficoltà di recupero delvalore netto contabile, viene svolta la procedura di impairment test descritta alla Nota 4.7.

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato102

Testate, marchi e frequenzeLe testate e i marchi sono considerati attività a vita utile indefinita. Sono altresì considerateattività a vita utile indefinita le frequenze radiofoniche in quanto il loro utilizzo viene effet-tuato sulla base di concessioni per l’esercizio della radiodiffusione sonora la cui durata è atempo indeterminato. Tali attività non sono ammortizzate ma sottoposte con cadenza almenoannuale, e ogni volta vi sia un’indicazione che l’attività possa avere subito una perdita di valo-re, ad impairment test. L’eventuale perdita di valore viene contabilizzata a conto economiconella voce “Ammortamenti e svalutazioni”.

AvviamentoL’avviamento rappresenta l’eccedenza del costo di un’acquisizione rispetto al fair value delle attivi-tà e passività, anche potenziali, identificabili alla data di acquisizione. L’avviamento originatosiall’acquisizione di collegate è compreso nel valore delle relative partecipazioni. L'avviamento acquisito a titolo oneroso non è sottoposto ad ammortamento ma assoggettato, concadenza almeno annuale, ad impairment test. A tal fine l’avviamento è allocato, sin dalla data di acqui-sizione, a una o più unità generatrici di flussi finanziari indipendenti (cash generating unit - CGU). Leeventuali riduzioni di valore che emergono dall’impairment test sono contabilizzate a conto economi-co nella voce “Ammortamenti e svalutazioni” e non sono ripristinate nei periodi successivi.

Altre immobilizzazioni immaterialiLe altre immobilizzazioni immateriali, rappresentate da diritti di brevetto industriale e di utilizza-zione delle opere d’ingegno, concessioni, licenze e diritti simili, e dai software, sono valutate alcosto al netto degli ammortamenti cumulati, determinati in base al criterio a quote costanti lungoil periodo di utilizzo atteso, e delle eventuali perdite di valore.In particolare l’acquisizione di diritti pluriennali di produzioni televisive, iscritti tra i diritti di uti-lizzazione delle opere dell’ingegno, sono ammortizzati in quote costanti annuali nel periodo dellaloro disponibilità contrattuale, a partire dall’esercizio in cui sono disponibili e pronti per l’uso.Qualora i diritti abbiano esaurito i passaggi disponibili, indipendentemente dall’ammortamentogià contabilizzato, il valore residuo viene interamente spesato nel periodo in cui si è verificato l’ul-timo passaggio. I costi riferiti a produzioni televisive destinate ad una fruizione immediata afflui-scono a conto economico interamente nell’esercizio di utilizzazione.Considerata l’omogeneità dei beni compresi nelle singole categorie di bilancio si ritiene che, adeccezione dei diritti pluriennali, la vita utile di tali attività sia di 3/6 anni. I criteri di ammortamentoutilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno alla fine di ogni periodoamministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative.

4.2 Immobilizzazioni materialiLe immobilizzazioni materiali sono rilevate inizialmente al costo di acquisto o di produzione. Nelcosto sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti sostenuti per predisporre l’at-tività al suo utilizzo. La capitalizzazione dei costi inerenti l’ampliamento, ammodernamento omiglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamentenei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attivitào parte di una attività. I costi di manutenzione ordinaria sono addebitati a conto economico.Dopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo, al netto degliammortamenti accumulati (ad eccezione dei terreni) e delle eventuali perdite di valore. Il valoreammortizzabile di ciascun componente significativo di un’immobilizzazione materiale, avente dif-ferente vita utile, è ripartito in quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso. I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno

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Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 103

alla fine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative. I costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono ammortizzati per il periodo più breve tra ladurata residua del contratto d’affitto e la vita utile residua del cespite cui si riferiscono.Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui vi sia evi-denza che tale valore potrà essere recuperato tramite l’uso. Qualora si rilevino sintomi che faccianoprevedere difficoltà di recupero del valore netto contabile è svolto l’impairment test descritto alla Nota4.7. Il ripristino di valore è effettuato qualora vengano meno le ragioni alla base della svalutazione.

4.3 Aggregazioni di impreseL’acquisizione di imprese controllate è contabilizzata secondo il metodo dell’acquisizione. Il costodell’acquisizione è determinato dalla sommatoria dei valori correnti, alla data di scambio, delleattività acquisite, delle passività sostenute o assunte, e degli strumenti finanziari emessi dal Gruppoin cambio del controllo dell’impresa acquisita, più i costi direttamente attribuibili all’aggregazione.Le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell’impresa acquisita che rispettano lecondizioni per l’iscrizione secondo l’IFRS 3 sono iscritte ai loro valori correnti alla data di acqui-sizione, ad eccezione delle attività non correnti (o Gruppi in dismissione) che sono classificate comedetenute per la vendita in accordo con l’IFRS 5, le quali sono iscritte e valutate a valori correntimeno i costi di vendita.L’avviamento derivante dall’acquisizione è iscritto come attività e valutato inizialmente al costo, rap-presentato dall’eccedenza del costo dell’acquisizione rispetto alla quota posseduta dal Gruppo nei valo-ri correnti delle attività, passività e passività potenziali identificabili iscritti. Se, dopo la rideterminazionedi tali valori, la quota del Gruppo nei valori correnti delle attività, passività e passività potenziali iden-tificabili eccede il costo dell’acquisizione, l’eccedenza è iscritta immediatamente a Conto Economico.Le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell’impresa acquisita che rispettano lecondizioni per l’iscrizione secondo l’IFRS 3 sono iscritte ai loro valori correnti alla data di acqui-sizione, ad eccezione delle attività non correnti (o Gruppi in dismissione) che sono classificate comedetenute per la vendita in accordo con l’IFRS 5, le quali sono iscritte e valutate a valori correntimeno i costi di vendita.L’avviamento derivante dall’acquisizione è iscritto come attività e valutato inizialmente al costo, rap-presentato dall’eccedenza del costo dell’acquisizione rispetto alla quota posseduta dal Gruppo neivalori correnti delle attività, passività e passività potenziali identificabili iscritti. Se, dopo la rideter-minazione di tali valori, la quota del Gruppo nei valori correnti delle attività, passività e passivitàpotenziali identificabili eccede il costo dell’acquisizione, l’eccedenza è iscritta immediatamente aConto Economico.Le attività e passività destinate alla vendita e i gruppi in dismissione sono classificati come possedutiper la vendita se il loro valore contabile sarà recuperato attraverso operazioni di vendita piuttostoche attraverso l’utilizzo continuativo. Tale condizione è considerata rispettata quando la vendita ola liquidazione del gruppo di attività in dismissione sono altamente probabili e le attività o il gruppoin dismissione sono immediatamente disponibili per la vendita nelle loro attuali condizioni.Le attività destinate alla vendita sono valutate al minore tra il loro valore netto contabile e il fairvalue al netto dei costi di vendita. Gli utili o le perdite, al netto dei relativi effetti fiscali, derivantidalla valutazione o dalla dismissione di tali attività e passività, sono contabilizzati in un’appositavoce del conto economico.

4.4 LeasingI contratti di leasing relativi ad attività in cui il Gruppo assume sostanzialmente tutti i rischi e ibenefici derivanti dal loro utilizzo sono classificati come leasing finanziari. In presenza di leasingfinanziari l’attività viene rilevata al minore tra il valore corrente del bene oggetto del contratto di

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato104

leasing e il valore attuale dei canoni minimi contrattualmente stabiliti. L’ammontare totale deicanoni è ripartito tra componente finanziaria e restituzione di capitale in modo da ottenere un tassod’interesse costante sul debito residuo. I canoni di locazione residui, al netto dei costi finanziari,sono classificati come debiti finanziari. L’onere finanziario è imputato a conto economico lungo ladurata del contratto. Le attività acquisite con contratti di leasing finanziario sono ammortizzate inmodo coerente con la natura del bene. I contratti di leasing in cui il locatore mantiene una quota significativa dei rischi e benefici derivantidalla proprietà sono classificati come leasing operativi, i relativi canoni sono rilevati a conto eco-nomico a quote costanti lungo la durata del contratto.Nel caso di operazioni di vendita con patto di retrolocazione di leasing finanziari l’eventuale diffe-renza tra il prezzo di vendita dei beni e il valore contabile non è rilevata salvo il caso di minusva-lenze identificative di perdita di valore dei beni.

4.5 ContributiI contributi sono rilevati qualora esista, indipendentemente dalla presenza di una formale deli-bera di concessione, una ragionevole certezza che la società rispetterà le condizioni previste perla concessione e che i contributi saranno ricevuti.I contributi in conto capitale sono rilevati nella Situazione Patrimoniale - Finanziaria iscrivendoil contributo come ricavo differito. Il contributo è iscritto a conto economico in base alla vitautile del bene per il quale è concesso, mediante la tecnica dei risconti, in modo da rettificare indiminuzione le quote di ammortamento rilevate.Un contributo ottenibile come rimborso di spese e costi già sostenuti o con lo scopo di dare unimmediato aiuto finanziario all’entità destinataria senza che vi siano costi futuri a esso correlatiè rilevato come provento nell’esercizio nel quale diventa esigibile.

4.6 Oneri finanziariEventuali oneri finanziari sostenuti a fronte di investimenti in attività per le quali normalmente tra-scorre un determinato periodo di tempo per rendere l’attività pronta per l’uso o per la vendita sonocapitalizzati ed ammortizzati lungo la vita utile del bene cui si riferisce. Tutti gli altri oneri finanziarisono rilevati a conto economico nel corso dell’esercizio nel quale sono sostenuti.

4.7 Perdita di valore di attivitàUna perdita di valore si origina ogniqualvolta il valore contabile di un’attività sia superiore alsuo valore recuperabile. Ad ogni data di rendicontazione viene accertata l’eventuale presenzadi indicatori che facciano supporre l’esistenza di perdite di valore. In presenza di tali indicatorisi procede alla stima del valore recuperabile dell’attività (impairment test) e alla contabilizza-zione dell’eventuale svalutazione. Per le attività non ancora disponibili per l’uso, le attivitàrilevate nell’esercizio in corso, le attività immateriali a vita indefinita e l’avviamento, l’impair-ment test viene condotto con cadenza almeno annuale indipendentemente dalla presenza ditali indicatori.Il valore recuperabile di un’attività è il maggior valore tra il suo fair value al netto dei costi divendita e il suo valore d’uso. Il valore recuperabile è calcolato con riferimento a una singolaattività, a meno che la stessa non sia in grado di generare flussi finanziari in entrata derivantidall’uso continuativo ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altreattività o gruppi di attività, nel qual caso il test è svolto a livello della più piccola unità gene-ratrice di flussi indipendenti che comprende l’attività in oggetto (cash generating unit). Ripri-stini di valore sono effettuati qualora vengano meno le ragioni delle svalutazioni effettuate, adeccezione di quelli relativi ad avviamenti.

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Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 105

4.8 Partecipazioni valutate al patrimonio nettoLe partecipazioni in società collegate, ovvero quelle nelle quali la Capogruppo esercita influenzasignificativa, sono rilevate secondo il metodo del patrimonio netto.Ai fini di una più completa trattazione dei principi riguardanti le attività finanziarie, si rimanda allaNota 4.13.

4.9 Altre partecipazioniLe partecipazioni dove la Capogruppo non esercita influenza significativa sono valutate al fairvalue ovvero al costo, ridotto di perdite di valore, nel caso in cui il valore corrente non possa esseredeterminato in modo affidabile.Ai fini di una più completa trattazione dei principi riguardanti le attività finanziarie, si rimanda allaNota 4.13.

4.10 RimanenzeLe rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione, determinato secondoil metodo del costo medio ponderato, ed il valore di presunto realizzo. Il costo è rappresentato dalprezzo pagato (fair value) e ogni altro costo direttamente attribuibile. Il valore di realizzo è il prezzodi vendita stimato nella normale attività al netto dei costi di completamento e delle spese di vendita.L’eventuale svalutazione viene eliminata negli esercizi successivi se ne vengono meno i motivi.

4.11 Crediti commercialiI crediti commerciali sono rilevati al fair value dei flussi di cassa futuri, ridotto da eventualiperdite di valore. Il Gruppo cede una parte dei propri crediti commerciali attraverso operazionidi factoring di tipo pro-solvendo. I crediti ceduti non rispettano i requisiti per l’eliminazionecome definiti dallo IAS 39 e quindi rimangono iscritti nel bilancio del Gruppo, sebbene sianostati legalmente ceduti; nel bilancio consolidato è contabilizzata una passività finanziaria dipari importo come Debiti Finanziari Correnti. Gli utili e le perdite relativi alla cessione di taliattività sono rilevati solo quando le attività stesse sono rimosse dalla situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo.

4.12 Disponibilità liquideLe disponibilità liquide sono rappresentate, oltre che dal denaro in cassa, da investimenti a breve ter-mine ad alta liquidità, facilmente convertibili in ammontari noti di denaro e soggetti ad un rischionon rilevante di cambiamenti di valore, e da operazioni connesse al servizio di tesoreria accentrato. Ai fini del rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono costituite da cassa, depositi a vista oa termine presso le banche, altre attività finanziarie, ad alta liquidità, con scadenza originaria gene-ralmente non superiore a 3 mesi, e scoperti di conto corrente. Questi ultimi, ai fini della redazionedella Situazione Patrimoniale - Finanziaria, sono inclusi nei debiti finanziari del passivo corrente.

4.13 Attività finanziarieLe attività finanziarie sono classificate nelle seguenti categorie:• attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico; • attività finanziarie detenute sino a scadenza; • prestiti e altri crediti finanziari;• attività finanziarie disponibili per la cessione.Il Gruppo determina la classificazione delle attività finanziarie all’atto dell’acquisizione. Sono classificate come:

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato106

• attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico, le attività finanziarie acqui-site principalmente con l’intento di realizzare un profitto dalle fluttuazioni di prezzo a breve ter-mine (periodo non superiore a 3 mesi) o designate come tali sin dall’origine;

• attività finanziarie detenute sino a scadenza, gli investimenti in attività finanziarie a scadenzaprefissata con pagamenti fissi o determinabili che il Gruppo ha intenzione e capacità di mante-nere fino alla scadenza;

• prestiti e altri crediti finanziari, le attività finanziarie con pagamenti fissi o determinabili,non quotate su un mercato attivo e diverse da quelle classificate sin dall’origine come attivitàfinanziarie al fair value con contropartita conto economico o attività finanziarie disponibiliper la cessione;

• attività finanziarie disponibili per la cessione, le attività finanziarie diverse da quelle di cui ai pre-cedenti comparti o quelle designate come tali sin dall’origine.

Gli acquisti e le cessioni di attività finanziarie sono contabilizzati alla data di regolamento. La rileva-zione iniziale è effettuata al fair value della data di acquisizione tenuto conto dei costi di transazione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività finanziarie al fair value con contropartita conto economicoe le attività disponibili per la cessione sono valutate al fair value; le attività finanziarie detenute finoalla scadenza nonché i prestiti e gli altri crediti finanziari sono valutati al costo ammortizzato. Gli utili e le perdite realizzati e non realizzati derivanti da variazioni di fair value delle attività finan-ziarie al fair value con contropartita conto economico sono rilevati a conto economico nell’eserci-zio in cui si verificano. Gli utili e le perdite non realizzati derivanti da variazioni di fair value delle attività classificate comeattività disponibili per la cessione sono rilevati a patrimonio netto, mentre gli utili e le perdite rea-lizzate sono rilevati a conto economico nell’esercizio in cui si verificano unitamente a quelli prece-dentemente contabilizzati a patrimonio netto.I fair value delle attività finanziarie sono determinati sulla base dei prezzi di offerta quotati omediante l’utilizzo di modelli finanziari. I fair value delle attività finanziarie non quotate sono sti-mati utilizzando apposite tecniche di valutazione adattate alla situazione specifica dell’emittente.Le attività finanziarie per le quali il valore corrente non può essere determinato in modo affidabilesono rilevate al costo ridotto per perdite di valore. A ciascuna data di rendicontazione, è verificata la presenza di indicatori di perdita di valore e lasvalutazione è rilevata a conto economico. La perdita di valore precedentemente contabilizzata èripristinata nel caso in cui vengano meno le circostanze che ne avevano comportato la rilevazione,eccetto nel caso di attività valutate al costo.

4.14 Capitale socialeIl capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato. I costi strettamente correlati all’emissione delle azioni sono classificati a riduzione delle riserve dipatrimonio se direttamente attribuibili all’operazione di capitale.

4.15 Azioni proprieLe azioni proprie sono rilevate in apposita riserva a riduzione del patrimonio netto. Nessunutile/(perdita) è rilevato a conto economico per l’acquisto, vendita, emissione o cancellazione delleazioni proprie.

4.16 Riserve di fair valueLe riserve di fair value accolgono le variazioni di fair value, al netto dell’effetto imposte, delle par-tite contabilizzate a fair value con contropartita patrimonio netto.

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Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 107

4.17 Altre riserveLe altre riserve sono costituite da riserve a destinazione specifica. Includono, tra le altre la “Riservadiritti opzione Prestito Obbligazionario 2014”.

4.18 Utili (perdite) a nuovoLa posta “Utili (perdite) a nuovo” include i risultati economici degli esercizi precedenti per la partenon distribuita né accantonata a riserva obbligatoria (in caso di utili) o ripianata (in caso di perdite).La posta accoglie inoltre i trasferimenti da altre riserve di patrimonio quando si libera il vincolo alquale erano sottoposte, nonché gli effetti della rilevazione di cambiamenti di principi contabili e dierrori rilevanti.

4.19 Benefici ai dipendentiBenefici a breve termineI benefici ai dipendenti a breve termine sono contabilizzati a conto economico nel periodo in cuiviene prestata l’attività lavorativa.

Benefici successivi al rapporto di lavoroDal 1 gennaio 2007 la Legge 296/2006 (c.d. legge Finanziaria 2007) ed i relativi decreti attuativihanno introdotto rilevanti modifiche nella disciplina del Trattamento di Fine Rapporto (c.d. TFR),tra cui la scelta da parte del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. Inparticolare, le nuove disposizioni hanno imposto di versare i nuovi flussi di TFR a forme pensio-nistiche prescelte dal lavoratore oppure, nel caso lo stesso lavoratore abbia optato per il manteni-mento in azienda di tali flussi e l’azienda non abbia meno di 50 dipendenti, ad un conto di tesoreriaistituito presso l’INPS. Tali modifiche normative hanno comportato un nuovo inquadramento con-tabile del fondo TFR.Prima della riforma introdotta dalla Legge 296/2006, i principi contabili internazionali collocava-no infatti il fondo TFR tra i “piani a benefici definiti”; ora, invece, per le aziende con più di 50dipendenti, solo il TFR maturato al 31 dicembre 2006 continua a rientrare tra i “piani a beneficidefiniti”, mentre quello maturato successivamente a tale data viene configurato come un “piano acontribuzione definita” e ciò in quanto tutte le obbligazioni in capo alla società si esauriscono conil versamento periodico di un contributo a terze entità. Pertanto a conto economico non vengonopiù accantonate le quote attualizzate, ma sono rilevati tra i costi del personale gli esborsi effettuatialle diverse forme pensionistiche scelte dal dipendente o al servizio di tesoreria separata istituitopresso l’INPS, calcolati in base all’art. 2120 cc.

Piani a benefici definitiI fondi TFR (limitatamente alla quota maturata al 31 dicembre 2006 per le aziende con più di 50dipendenti) e Indennità Fissa per i dirigenti di giornali quotidiani, sono determinati da un attuarioindipendente utilizzando il metodo della proiezione unitaria del debito. Tutti gli eventuali effettiattuariali sono rilevati a patrimonio netto ed inclusi nel conto economico complessivo.

Piani a contribuzione definitaIl Gruppo partecipa a piani pensionistici a contribuzione definita a gestione pubblica o privata su baseobbligatoria, contrattuale o volontaria. In tale categoria, come già precisato, rientrano gli accantona-menti TFR per le aziende con più di 50 dipendenti i quali, calcolati in base all’art. 2120 cc., vengonoversati alle diverse forme pensionistiche scelte dal dipendente o al servizio di tesoreria separata istitui-

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato108

to presso l’INPS. Il versamento dei contributi esaurisce l’obbligazione del Gruppo nei confronti deipropri dipendenti. I contributi costituiscono pertanto costi del periodo in cui sono dovuti.

Benefici basati su strumenti finanziariIl Gruppo riconosce benefici addizionali ad alcuni componenti dell’alta dirigenza attraverso pianidi compensi basati su strumenti finanziari.In particolare nel corso degli anni il Gruppo ha adottato piani che prevedono l’attribuzione di dirit-ti di partecipazione al capitale della Capogruppo (c.d. “stock option” e “stock grant”).

Stock Option – Stock Grant (assegnazione gratuita di azioni)Il costo di queste operazioni, rilevato a conto economico tra i costi del personale, è determinatocon riferimento al fair value di tali strumenti alla data di assegnazione e rilevato nel periodo inter-corrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita patrimonio netto.Alla fine di ogni periodo il fair value precedentemente determinato non viene sottoposto ad aggior-namento né revisione.Alla scadenza delle opzioni o dei diritti, qualora gli stessi siano esercitati, la quota parte dell’im-porto iscritto a patrimonio netto viene riclassificata a “Riserva da sovrapprezzo azioni”; in caso dimancato esercizio, la quota viene riclassificata ad “Utili (perdite) a nuovo”.In fase di passaggio agli IFRS, il Gruppo, avvalendosi di una specifica esenzione, non ha applicatoi suddetti principi ai piani di stock option assegnati prima del 7 novembre 2002.

4.20 Fondi per rischi ed oneri, attività e passività potenzialiI fondi per rischi ed oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incertaderivanti da eventi passati il cui accadimento comporterà un esborso finanziario. Gli accantona-menti sono stanziati esclusivamente in presenza di un’obbligazione attuale, legale o implicita, neiconfronti di terzi, che rende necessario l’impiego di risorse economiche, sempre che possa essereeffettuata una stima attendibile dell’obbligazione stessa. L’importo rilevato come accantonamentorappresenta la migliore stima dell’onere necessario per l’adempimento dell’obbligazione alla datadi rendicontazione. I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di rendicontazione e rettifi-cati in modo da rappresentare la migliore stima corrente. Laddove è previsto che l’esborso finanziario relativo all’obbligazione avvenga oltre i normali ter-mini di pagamento e l’effetto dell’attualizzazione è rilevante, l’importo dell’accantonamento è rap-presentato dal valore attuale dei pagamenti futuri attesi per l’estinzione dell’obbligazione.Le attività e passività potenziali non sono contabilizzate; è fornita tuttavia adeguata informativa ariguardo.

4.21 Passività finanziarieLe passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value delle somme incassate, al netto deicosti di transazione sostenuti, e successivamente valutate al costo ammortizzato utilizzando il cri-terio dell’interesse effettivo.Le obbligazioni convertibili sono contabilizzate quali strumenti finanziari composti, formati da duecomponenti, che sono trattate separatamente solo se rilevanti: una passività ed un’opzione di con-versione. La passività corrisponde al valore attuale dei flussi di cassa futuri, basato sul tasso d’in-teresse corrente alla data di emissione per un equivalente prestito obbligazionario non convertibile.Il valore dell’opzione è definito quale differenza fra l’importo netto ricevuto e l’ammontare dellapassività ed è iscritto nel patrimonio netto. Il valore dell’opzione di conversione non si modifica neiperiodi successivi.

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Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 109

Le caratteristiche di conversione del Prestito Obbligazionario equity-linked emesso dalla Società nelcorso del 2014 non avevano consentito la classificazione a patrimonio netto perché contenevanoclausole contrattuali in cui sia il numero delle azioni che la quantità di denaro convertite in azionivariavano. All’esercizio del diritto di conversione era prevista per la Società la facoltà di consegnareazioni, corrispondere l’ammontare in denaro o offrire una combinazione di azioni e denaro. Pertan-to, l’opzione era contabilizzata come una passività finanziaria per derivato incorporato, valutata alfair value rilevato a conto economico mentre la passività finanziaria principale (host) era iscritta alcosto ammortizzato.A seguito della delibera del Consiglio di Amministrazione del 21 gennaio 2015 e della successivasottoscrizione di un atto formale (deed poll) avvenuta il 28 gennaio 2015, la Società ha unilateral-mente rinunciato alla facoltà di rimborsare le obbligazioni convertibili, in caso di esercizio del dirit-to di conversione, mediante pagamento in contanti invece che in azioni ordinarie. Tale rinunciarisultava definitiva, irrevocabile ed incondizionata, la cui sostanza equivale, secondo la giurisdizio-ne inglese a cui è sottoposto il deed poll, a una modifica del regolamento del prestito.Si è proceduto pertanto nella stessa data di sottoscrizione del deed poll ad una valutazione a fairvalue dell’opzione con contropartita conto economico e ad una riclassificazione nel PatrimonioNetto del valore del diritto d’opzione. In sostanza il Prestito Obbligazionario Convertibile ha ces-sato di essere considerato come uno strumento ibrido (e quindi regolato dallo IAS 39) per essereconsiderato come uno strumento composto regolato dallo IAS 32.

4.22 Strumenti derivatiI contratti derivati sono rilevati nella Situazione Patrimoniale - Finanziaria al fair value. La rileva-zione delle variazioni di fair value è differente a seconda della designazione degli strumenti derivati(speculativi o di copertura) e della natura del rischio coperto (Fair Value Hedge o Cash Flow Hedge).Nel caso di contratti designati come speculativi, le variazioni di fair value sono rilevate direttamentea conto economico. Nel caso di contratti designati come di copertura, il Gruppo documenta tale relazione alla data dicostituzione della copertura. Tale documentazione include l’identificazione dello strumento di copertura, dell’elemento o opera-zione coperta, della natura del rischio coperto, dei criteri con i quali verrà valutata l’efficacia dellostrumento di copertura, così come il rischio. L’efficacia della copertura è misurata ponendo a con-fronto le variazioni di fair value o dei flussi di cassa dello strumento coperto con le variazioni di fairvalue o dei flussi di cassa dello strumento di copertura. L’efficacia della copertura è testata sia all’ini-zio della copertura sia regolarmente durante tutta la durata della copertura stessa; in ogni caso, iltest di efficacia “on going” è effettuato almeno ad ogni data di rendicontazione. Più in dettaglio, lacopertura è considerata efficace quando la variazione del fair value o dei flussi finanziari dello stru-mento coperto è compensata “quasi completamente” dalla variazione del fair value o dei flussifinanziari dello strumento di copertura e i risultati a consuntivo rientrano in un intervallo compresotra l’80 e il 125 per cento.La Fair Value Hedge è contabilizzata rilevando a conto economico le variazioni di fair value dellostrumento di copertura e dello strumento coperto indipendentemente dal criterio di valutazioneadottato per quest’ultimo. In particolare la rettifica del valore contabile di strumenti finanziaricoperti fruttiferi di interessi è ammortizzata a conto economico lungo la vita contrattuale residuadell’elemento attivo/passivo coperto mediante la metodologia dell’interesse effettivo. La Cash Flow Hedge è contabilizzata sospendendo a patrimonio netto la porzione di variazione delfair value dello strumento di copertura che è riconosciuta come copertura efficace, e rilevando aconto economico la porzione inefficace.

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato110

Le variazioni rilevate direttamente a patrimonio netto sono rilasciate a conto economico nello stessoesercizio o negli esercizi in cui l’attività o la passività coperta influenza il conto economico.Gli effetti contabili della cessazione del rapporto di copertura sono contabilizzati differentemente nelcaso di Fair Value Hedge rispetto al caso di Cash Flow Hedge. Relativamente al Fair Value Hedge,l’elemento sottostante rimasto in bilancio cessa di essere coperto a decorrere dalla data di chiusuradel contratto di copertura o dalla data in cui diviene inefficace e ad esso vengono applicate le regoledi valutazione originarie previste in assenza di copertura; in particolare, nel caso di strumenti finan-ziari valutati al costo ammortizzato, la differenza tra il valore adeguato al fair value relativo alrischio coperto ed il costo ammortizzato alla data di cessazione dell’hedge accounting è ammortiz-zata lungo la vita residua dello strumento finanziario, in base alle regole previste per il calcolo del-l’interesse effettivo. Relativamente al Cash Flow Hedge, l’utile o la perdita sospesi a patrimonionetto restano tali fino a quando la transazione futura non avrà luogo, quando la transazione futuranon è più altamente probabile ovvero non ne è più prevista l’effettuazione, o fino a quando i flussioriginariamente coperti non si manifesteranno a conto economico.

4.23 Riconoscimento dei ricavi e dei costiI ricavi derivanti dalla cessione di beni sono valutati al corrispettivo ricevuto o spettante (fair value)tenuto conto del valore di eventuali sconti. I ricavi derivanti dalla prestazione di servizi sono determinati in base alla percentuale di completa-mento, definita come rapporto tra ammontare dei servizi svolti alla data di riferimento e valoretotale dei servizi previsti. In particolare i criteri sulla base dei quali avviene la rilevazione dei ricavi sono i seguenti:• i ricavi relativi alla vendita delle pubblicazioni sono rilevati al momento della spedizione, al netto

delle rese di competenza;• i ricavi relativi alla vendita di spazi pubblicitari sono rilevati al momento della pubblicazione. I costi sono imputati secondo criteri analoghi a quelli di riconoscimento dei ricavi e comunquesecondo il principio della competenza temporale.Gli interessi attivi e passivi sono rilevati in base al criterio della competenza temporale, tenutoconto del tasso effettivo applicabile. I dividendi sono contabilizzati nel periodo in cui viene deliberata la distribuzione.

4.24 ImposteLe imposte dell’esercizio sono determinate sulla base del presumibile onere da assolvere in appli-cazione della normativa fiscale vigente. Vengono inoltre rilevate le imposte differite e anticipate sulle differenze temporanee tra i valoripatrimoniali iscritti in bilancio ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, riporto a nuovodi perdite fiscali o crediti di imposta non utilizzati, sempre che sia probabile che il recupero (estin-zione) riduca (aumenti) i pagamenti futuri di imposte rispetto a quelli che si sarebbero verificati setale recupero (estinzione) non avesse avuto effetti fiscali. Gli effetti fiscali delle operazioni sono rile-vati, a conto economico o direttamente a patrimonio netto, con le medesime modalità delle opera-zioni o fatti che danno origine alla imposizione fiscale e sulla base delle aliquote fiscali stabilite daprovvedimenti in vigore alla data di bilancio. In caso di modifica delle predette aliquote, il valorecontabile delle attività e passività fiscali differite viene adeguato con imputazione a conto econo-mico o patrimonio netto in coerenza con la passata registrazione. Dall’esercizio 2004 il Gruppo Editoriale L’Espresso SpA, così come la maggior parte delle societàda essa controllate, ha aderito al “Consolidato Fiscale” CIR ai sensi degli artt. 117/129 del Testo

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Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 111

Unico delle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.). Nell’aprile 2013 è stata rinnovata l’adesione al conso-lidato fiscale per il triennio 2013-2015. Ciascuna società aderente al consolidato fiscale nazionaletrasferisce alla società consolidante il reddito o la perdita fiscale; la società consolidante rileva uncredito nei confronti delle società che apportano imponibili fiscali pari all’IRES da versare (debitoper la società consolidata). Per contro, nei confronti delle società che apportano perdite fiscali, laconsolidante iscrive un debito pari all’IRES sulla parte di perdita effettivamente compensata a livel-lo di gruppo (credito per la società consolidata). Per la parte di perdite fiscali delle società conso-lidate eccedenti la compensazione possibile nell’esercizio a livello di consolidato fiscale, la societàconsolidata si iscrive crediti per imposte anticipate tenendo conto della probabilità del loro futurorealizzo nell’ambito del consolidato fiscale. Le società partecipanti al consolidato fiscale che pre-sentano oneri finanziari netti indeducibili possono beneficiare (rendendo quindi deducibili talioneri) di eccedenze fiscali disponibili in altre società partecipanti, contro riconoscimento di uncompenso per le eccedenze fiscali rivenienti dalle società nazionali partecipanti. Tale compenso,parametrato al relativo risparmio fiscale è liquidato alla controllante CIR e rappresenta un costoper le società che ricevono l’eccedenza fiscale ed un provento per le società cedenti.

4.25 ValutaLe poste di bilancio sono valutate utilizzando la valuta dell’ambiente economico primario in cuiopera l’entità (“moneta funzionale”). Il bilancio consolidato è redatto in euro, che coincide con lavaluta funzionale della Capogruppo. Le operazioni in valuta sono convertite nella moneta di presentazione al cambio della data dell’ope-razione. Gli utili e perdite su cambi derivanti dalla liquidazione di tali operazioni e dalla conver-sione di attività e passività monetarie in valuta sono rilevati a conto economico.

4.26 Cambiamenti nelle stime contabiliUn cambiamento nella stima contabile deve essere rilevato rettificando il valore contabile di attivi-tà, passività, poste di patrimonio netto nell’esercizio in cui si è verificato il cambiamento nella misu-ra in cui un cambiamento dà origine a cambiamenti di valore delle attività e passività interessate,o si riferisce a una posta di patrimonio netto. La rilevazione prospettica dell’effetto di un cambiamento nella stima contabile significa che il cam-biamento è applicato alle operazioni, altri eventi e circostanze che si sono verificate a partire dalladata del cambiamento di stima. Un cambiamento nella stima contabile può influire solo sul risul-tato economico dell’esercizio corrente, o sul risultato economico sia dell’esercizio corrente sia degliesercizi futuri. Un cambiamento nella vita utile stimata o nelle modalità previste di utilizzo deibenefici economici riferibili a un’attività ammortizzabile influisce sulla quota di ammortamentodell’esercizio corrente e di ciascun esercizio futuro della vita utile residua dell’attività medesima.L’effetto del cambiamento relativo all’esercizio corrente è rilevato come provento o onere nell’eser-cizio stesso. L’impatto, laddove esista, sugli esercizi futuri è rilevato come provento o onere negliesercizi futuri.

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112 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

5. Informativa di settore

L’individuazione dei settori operativi del Gruppo e la presentazione delle relative informazioni è stataeffettuata sulla base della reportistica periodica interna utilizzata dalla Direzione del Gruppo ai fini del-l’allocazione delle risorse e delle analisi dei risultati.La struttura della reportistica direzionale interna è basata sui diversi prodotti e servizi resi.Il Gruppo valuta l’andamento dei propri settori operativi sulla base dell’Utile/(Perdita) operativa. Iricavi dei settori presentati sono quelli direttamente conseguiti o attribuibili al settore e derivantidalla sua attività caratteristica; includono sia i ricavi derivanti da transazioni con i terzi, sia quelliderivanti da transazioni con altri settori, queste ultime effettuate a valori remunerativi ed in linea conle condizioni di mercato.In particolare, nei settori di natura editoriale (quotidiani nazionali, periodici, opzionali e quotidiani loca-li) i fatturati includono principalmente i ricavi per la vendita delle testate e/o dei prodotti collaterali (inedicola, in abbonamento e attraverso altri canali minori) ed i ricavi pubblicitari; nel settore radio i fattu-rati sono rappresentati dai passaggi pubblicitari sulle tre emittenti del Gruppo nonché dalla vendita diprogrammi e servizi a terzi; nel settore digitale trovano iscrizione i ricavi pubblicitari di tutti i siti internetdel Gruppo nonché i ricavi da vendita di abbonamenti e servizi sulle diverse piattaforme digitali (web,tablet e mobile); nel settore raccolta pubblicitaria si dà conto dei ricavi realizzati dalla concessionaria A.Manzoni & C. sia sui mezzi del Gruppo che nei confronti di terzi editori; infine, nelle attività diverse ven-gono ricompresi sostanzialmente i ricavi intersettoriali delle attività di stampa, di gestione degli abbona-menti nonché delle attività di servizio svolte dalla Capogruppo a favore degli altri settori.Le informazioni riguardanti la sfera fiscale e la gestione finanziaria sono rappresentate indistintamentenella colonna dei risultati consolidati, in linea con la struttura della reportistica interna ed anche perchénon risulterebbe significativa un’eventuale allocazione.Per le attività non specificatamente attribuibili ai singoli settori, sono stati individuati specifici parametridi attribuzione. Le attività dei settori “Quotidiani Nazionali-Periodici” e “Radio-Internet” sono tra loroaccorpate in quanto le caratteristiche dei settori, soprattutto in riferimento alla commercializzazione deiprodotti editoriali, non permettono una oggettiva ripartizione di tali valori. Le attività non attribuibiliattraverso parametri specifici sono indicate separatamente nello schema. Si segnala che, a seguito della modifica nella composizione dei settori oggetto di informativa, effettuatanell’esercizio 2015, sono stati riclassificati per coerenza con i dati 2015 i dati dell’esercizio 2014 dei set-tori “Digitale” e “Attività diverse”, includendo i ricavi diversi del canale Effe Tv nelle “Attività diverse”.Con riferimento al settore televisivo, si ricorda che a seguito dell’operazione di conferimento di Rete A edella cessione di All Music come descritte al successivo paragrafo 10, a partire dal presente bilancio talesettore non è più presentato separatamente in linea con la struttura della reportistica direzionale interna;l’attivo di All Music al 31 dicembre 2014 era stato classificato nelle “Attività diverse”, in considerazionedella mancanza del business di riferimento.I principi contabili con cui i dati di settore sono esposti nelle note sono coerenti con quelli adottati nellapredisposizione del bilancio consolidato.

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113Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

CONSUNTIVO 2015 Quotidiani Quotidiani Raccolta Attività Elisioni e (milioni di euro) nazionali Periodici Opzionali locali Radio Digitale pubblicità diverse rettifiche TOTALE

Ricavi da pubblicazioni 95,4 17,5 25,7 99,7 0,1 8,3 - - (0,4) 246,3 Ricavi da pubblicità 103,4 5,1 0,6 56,3 55,0 39,8 304,7 - (218,9) 346,0 Ricavi diversi 1,4 0,9 0,6 1,9 2,6 3,8 2,7 18,0 (19,2) 12,8 Totale Ricavi 200,1 23,5 26,9 158,0 57,7 51,9 307,5 18,0 (238,5) 605,1 Ricavi da altri settori (103,2) (4,9) (0,6) (56,6) (54,1) - (1,3) (17,9) 238,5 - Ricavi netti 96,9 18,7 26,3 101,3 3,6 51,9 306,2 0,2 - 605,1 Risultato operativo 3,5 (6,3) 2,9 17,9 11,8 3,5 (6,0) 3,0 0,2 30,5Proventi (oneri) finanziari (26,0)Imposte e quota terzi 12,4 Risultato del Gruppo 17,0

CONSUNTIVO 2014 Quotidiani Quotidiani Raccolta Attività Elisioni e (milioni di euro) nazionali Periodici Opzionali locali Radio Digitale pubblicità diverse rettifiche TOTALERicavi da pubblicazioni 99,6 19,1 29,6 107,6 0,1 10,1 - - (0,4) 265,7 Ricavi da pubblicità 113,1 6,2 0,5 60,5 52,5 39,5 323,9 - (230,6) 365,6 Ricavi diversi 1,8 0,7 0,1 2,3 2,0 4,1 2,1 21,6 (22,5) 12,1 Totale Ricavi 214,5 26,1 30,2 170,4 54,6 53,7 326,0 21,6 (253,6) 643,5 Ricavi da altri settori (112,8) (6,1) (0,5) (60,7) (51,0) - (1,2) (21,3) 253,6 - Ricavi netti 101,8 20,0 29,7 109,6 3,6 53,7 324,9 0,3 - 643,5 Risultato operativo 2,9 (5,8) 3,3 6,9 9,7 6,1 (4,0) 10,3 0,4 29,9Proventi (oneri) finanziari (1,9)Imposte e quota terzi (19,5)Risultato del Gruppo 8,5

Quotidiani CONSUNTIVO 2015 nazionali e Quotidiani Radio e Raccolta Attività Elisioni e (milioni di euro) Periodici locali Internet pubblicità diverse rettifiche TOTALE

Investimenti netti 1,6 2,1 3,1 0,0 2,7 0,2 9,7 Attività 799,8 305,7 134,4 192,3 64,7 (443,4) 1.053,3 Attività fiscali 35,0 Totale Attività 1.088,3

Quotidiani CONSUNTIVO 2014 nazionali e Quotidiani Radio e Raccolta Attività Elisioni e (milioni di euro) Periodici locali Internet pubblicità diverse rettifiche TOTALE

Investimenti netti 1,0 2,6 7,2 0,0 1,2 - 12,1 Attività 848,3 310,1 142,8 172,3 39,7 (455,0) 1.058,3 Attività fiscali 36,8 Totale Attività 1.095,1

Informativa di settore

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato114

6. Cambiamenti di principi contabili, errori e cambiamenti di stima

I principi contabili adottati sono modificati da un esercizio all’altro solo se il cambiamentoè richiesto da un Principio o se contribuisce a fornire informazioni maggiormente attendibilie rilevanti degli effetti delle operazioni compiute sulla situazione patrimoniale, sul risultatoeconomico o sui flussi finanziari dell’entità.I cambiamenti di principi contabili sono contabilizzati retrospetticamente con imputazione dell’effettoa patrimonio netto del primo degli esercizi presentati; l’informazione comparativa è adattata confor-memente. L’approccio prospettico è effettuato solo quando risulti impraticabile ricostruire l’informa-zione comparativa. L’applicazione di un principio contabile nuovo o modificato è contabilizzata comerichiesto dal principio stesso. Se il principio non disciplina le modalità di transizione, il cambiamentoè contabilizzato secondo il metodo retrospettivo, o se impraticabile, prospettico.Nel caso di errori rilevanti si applica lo stesso trattamento previsto per i cambiamenti nei principi con-tabili illustrato al paragrafo precedente. Nel caso di errori non rilevanti la contabilizzazione è effet-tuata a conto economico nel periodo in cui l’errore è rilevato.I cambiamenti di stima sono contabilizzati prospetticamente a conto economico nell’esercizioin cui avviene il cambiamento se influisce solo su quest’ultimo o nell’esercizio in cui è avvenutoil cambiamento e negli esercizi successivi se il cambiamento influisce anche su questi ultimi.

7. Eventi successivi la data di riferimento del bilancio

Sono eventi successivi quei fatti che si verificano dopo la data di riferimento del bilancio sinoalla data in cui viene autorizzata la pubblicazione. Per data in cui il bilancio è autorizzatoper la pubblicazione si intende la data di approvazione da parte del Consiglio di Ammini-strazione. Tale data è indicata nella Nota 1.Gli eventi successivi possono riferirsi a fatti che forniscono evidenza circa situazioni esistentialla data di riferimento del bilancio (eventi successivi rettificativi) ovvero fatti indicativi disituazioni sorte dopo la data di riferimento del bilancio (eventi successivi non rettificativi).Per i primi vengono riflessi in bilancio gli effetti relativi ed aggiornata l’informativa fornita,per i secondi, se rilevanti, è unicamente fornita informativa adeguata nelle Note.

8. Nuovi IFRS e interpretazioni dell’IFRIC

Principi, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1 gennaio 2015A decorrere dal 1 gennaio 2015 sono applicabili le seguenti modifiche di principi e interpretazioni:

• In data 20 maggio 2013 è stata pubblicata l’interpretazione IFRIC 21 – Levies, che forniscechiarimenti sul momento di rilevazione di una passività collegata a tributi (diversi dalle impostesul reddito) imposta da un ente governativo. L’interpretazione si applica retrospettivamente pergli esercizi che decorrono al più tardi dal 17 giugno 2014 o data successiva. L’introduzionedella nuova interpretazione non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

• In data 12 dicembre 2013 lo IASB ha pubblicato il documento “Annual Improvements toIFRSs: 2011-2013 Cycle” che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell’ambito del processoannuale di miglioramento degli stessi. Le principali modifiche riguardano:

- IFRS 3 Business Combinations – Scope exception for joint ventures. La modifica chiarisceche il par. 2(a) dell’IFRS 3 esclude dall’ambito di applicazione dell’IFRS 3 la formazione di tutti

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Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 115

i tipi di joint arrangement, come definiti dall’IFRS 11;- IFRS 13 Fair Value Measurement – Scope of portfolio exception (par. 52). La modifica chia-risce che la portfolio exception inclusa nel paragrafo 52 dell’IFRS 13 si applica a tutti i con-tratti inclusi nell’ambito di applicazione dello IAS 39 indipendentemente dal fatto che soddi-sfino la definizione di attività e passività finanziarie fornita dallo IAS 32.- IAS 40 Investment Properties – Interrelationship between IFRS 3 and IAS 40. La modificachiarisce che l’IFRS 3 e lo IAS 40 non si escludono vicendevolmente e che, al fine di determinarese l’acquisto di una proprietà immobiliare rientri nell’ambito di applicazione dell’IFRS 3 o delloIAS 40, occorre far riferimento rispettivamente alle specifiche indicazioni fornite dall’IFRS 3 oppu-re dallo IAS 40. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1 gennaio2015 o da data successiva.

L’adozione di tale nuova interpretazione non ha comportato effetti sul bilancio consolidato delGruppo.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati in viaanticipata dal GruppoIl Gruppo non ha optato per l’adozione anticipata dei seguenti principi, emendamenti ed interpretazio-ni di principi già pubblicati e omologati dall’Unione Europea, non ancora obbligatoriamente applica-bili e per i quali il Gruppo sta valutando gli effetti che potrebbero derivare dall’adozione degli stessi.

Titolo del documentoData di entrata in vigore

del documento IASBAmendmentsAmendments to IAS 19: Defined Benefit Plans: Employee Contributions 1 febbraio 2015Annual Improvements to IFRSs: 2010-2012 Cycle 1 febbraio 2015Amendments to IFRS 11: Joint Arrangements – “Accounting for acquisitions of interests in joint operations” 1 gennaio 2016Amendments to IAS 16 Property, plant and equipment and IAS 41 Agriculture – “Bearer Plants” 1 gennaio 2016Amendments to IAS 16 Property, plant and Equipment and IAS 38 Intangibles Assets – “Clarification of acceptable methods of depreciation and amortisation” 1 gennaio 2016Annual Improvements to IFRSs: 2012-2014 Cycle 1 gennaio 2016Amendments to IAS 1 – “Disclosure Initiative” 1 gennaio 2016

Inoltre il Gruppo sta valutando gli eventuali effetti che potrebbero derivare dall’applicazione deiseguenti principi, per i quali, alla data di approvazione del presente bilancio consolidato, gli orga-ni competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione.

Titolo del documentoData di entrata in vigore

del documento IASBStandards ed InterpretazioniIFRS 9 – Financial Instruments 1 gennaio 2018IFRS 14 – Regulatory Deferral Accounts 1 gennaio 2016IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers 1 gennaio 2018IFRS 16 – Leases 1 gennaio 2019AmendmentsAmendments to IFRS 10 and IAS 28: Sales or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture *Investment Entities: Applying the Consolidation Exception (Amendments to IFRS 10, IFRS 12 and IAS 28) 1 gennaio 2016

*Al momento lo IASB ha sospeso l’applicazione di questo emendamento.

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato116

9. Principali cause di incertezze nelle stime

Le stime sono utilizzate principalmente per verificare l’esistenza e se del caso rilevare perdite di valoresu attività iscritte, per determinare rese, accantonamenti per rischi su crediti, benefici ai dipendenti,imposte e altri accantonamenti e fondi. Le stime e le assunzioni sono riesaminate periodicamente e glieffetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico. In particolare, l’attualesituazione d’incertezza sullo scenario di breve e medio periodo, che sta determinando il negativoandamento del fatturato pubblicitario per il comparto stampa, ha reso più difficile la stima delleassunzioni riguardanti l’andamento futuro e le previsioni dei flussi di cassa utilizzati per ladeterminazione del valore d’uso delle cash generating units ai fini della verifica della recuperabilità deivalori delle immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita e delle partecipazioni. Pertanto, non sipuò escludere il concretizzarsi, nel prossimo futuro, di risultati diversi da quanto stimato. Le circostanze e gli eventi che potrebbero incidere sui risultati previsti saranno monitoratiattentamente dalla Direzione del Gruppo, che provvederà alla costante verifica dell’esistenza diperdite di valore e, ove necessario, a rettificare il valore contabile delle relative voci.Per quanto riguarda la stima delle rese dei prodotti editoriali e dei relativi prodotti opzionali, questaviene effettuata mensilmente attraverso tecniche statistiche, aggiornate in base al pervenire dei primidati consuntivi. La stima dei rischi legali tiene conto della natura del contenzioso (pendente civile e penale). Per rischidi tipo omogeneo, la previsione dell’esito finale è ponderata sulla base delle risultanze del triennio pre-cedente. L’esperienza storica mostra un trend sostanzialmente lineare.

10. Area di consolidamento

Il perimetro di consolidamento risulta variato rispetto allo scorso esercizio.In data 30 giugno 2014 era stata perfezionata l’integrazione delle attività di operatore di retedigitale terrestre facenti capo rispettivamente a Persidera SpA (già Telecom Italia Media Bro-adcasting Srl) e Rete A SpA. L’integrazione era stata realizzata mediante conferimento daparte della Gruppo Editoriale L’Espresso SpA del 100% delle azioni di Rete A in Persidera. Adesito del conferimento, Telecom Italia Media e il Gruppo Editoriale L’Espresso detenevanorispettivamente il 70% e il 30% delle azioni di Persidera in cui, in data 1 dicembre 2014, erastata fusa per incorporazione Rete A.Il 30 gennaio 2015 si è altresì perfezionato il passaggio di proprietà di All Music, società delGruppo editrice della televisione nazionale generalista Deejay TV, all’editore Discovery Italia Srl.Alla luce delle predette operazioni ed ai sensi dell’IFRS 5 – Attività destinate alla vendita eDiscontinued Operation, l’insieme delle due società rappresentanti il business televisivo delGruppo era stato qualificato già nel bilancio 2014 come “Discontinued Operation” e come taleè stato rappresentato in bilancio.Per maggiori dettagli sui criteri di rappresentazione adottati e sul contributo delle due società airisultati consolidati si rinvia al paragrafo “Informazioni relative all’IFRS 5” (Nota 12.34).Nel corso dell’esercizio è stata acquisita un’ulteriore quota pari al 15% del capitale socialedella controllata Mo-Net Srl.Infine in data 5 novembre 2015 è stata definita l’acquisizione da parte di Finegil Editoriale SpAdell’intera partecipazione azionaria di Rotocolor SpA detenuta dalla Capogruppo.

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Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 117

11. Informazioni relative a strumenti finanziari

In data 8 aprile 2010 la Capogruppo aveva stipulato un contratto di IRS (per un valorenozionale di 50 milioni di euro) volto a convertire il tasso fisso in variabile su quota parte delprestito obbligazionario.Tale operazione era stata classificata come Fair Value Hedge (copertura del valore di mercato) e cometale sia gli utili/(perdite) derivanti dalla determinazione del valore di mercato dello strumento derivatosia gli utili/(perdite) derivanti dalle variazioni del fair value dello strumento oggetto di copertura(prestito obbligazionario) attribuibili al rischio coperto, venivano imputati a conto economico.In data 27 ottobre 2012, viste le favorevoli condizioni di mercato, la Capogruppo aveva provvedutoa rinegoziare il contratto fissando al 3,3% il tasso dovuto, garantendosi pertanto il differenziale deitassi (pari all’1,825%) per la durata residua del contratto (ottobre 2014) realizzando un proventocomplessivamente pari a 1.825 migliaia di euro. Nell’ottobre del 2014, a chiusura del contratto,erano stati incassati 912 migliaia di euro; la rinegoziazione del contratto aveva comportato, al 31dicembre 2014, una rilevazione di un utile di 739 migliaia di euro. Il 27 ottobre 2014 la Capogruppo aveva rimborsato il Prestito Obbligazionario collocato nel2004 per complessivi 185.369 migliaia di euro, a fronte degli originari 300 milioni di euro, pro-gressivamente ridotti per parziali riacquisti, l’ultimo dei quali nell’esercizio 2014, con unaminusvalenza di 684 migliaia di euro.In data 1 aprile 2014 il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo aveva deliberatol’emissione di un Prestito Obbligazionario Convertibile equity linked per complessivi 100 milioni dieuro. Il Prestito Obbligazionario Convertibile (convertible bond) conferisce al titolare la possibilitàdi convertire l'obbligazione in un determinato numero di azioni della società emittente. Pertanto lostrumento era stato ricondotto ad un’obbligazione standard che incorporava la vendita diun’opzione di tipo call. La tecnica di valutazione aveva richiesto di scorporare lo strumento nelle suedue componenti: una componente di Opzione call ed una componente di debito. La componente debito del Prestito Obbligazionario Convertibile era stata valutata applicandoil metodo del costo ammortizzato, mentre la componente Opzione call era stata inizialmentevalutata al fair value con classificazione tra i Debiti finanziari per strumenti derivati noncorrenti. Alla data del 31 dicembre 2014 la valutazione della componente Opzione call erastata pari a 3,9 milioni di euro con un effetto di provento finanziario di 17,1 milioni di euro.Successivamente, a seguito della delibera del Consiglio di Amministrazione del 21 gennaio2015 e della conseguente sottoscrizione di un atto formale (deed poll) avvenuta il 28 gennaio2015, la Capogruppo ha unilateralmente rinunciato alla facoltà di rimborsare le obbligazioniconvertibili, in caso di esercizio del diritto di conversione, mediante pagamento in contantiinvece che in azioni ordinarie. Tale rinuncia risultava definitiva, irrevocabile ed incondizionatala cui sostanza equivale, secondo la giurisdizione inglese a cui è sottoposto il deed poll, a unmodifica del regolamento del prestito.Alla data del 28 gennaio 2015 il fair value dell’opzione (calcolato con il medesimo modelloapplicato al 31 dicembre 2014) era pari a 4.290 migliaia di euro con un effetto negativo nelconto economico 2015 di 390 migliaia di euro. Inoltre, dal momento che la sottoscrizione deldeed poll ha un effetto analogo alla modifica del regolamento del prestito, essendo venutomeno il diritto all’Opzione call a favore della Società in modo irrevocabile, definitivo e incon-dizionato e configurandosi così come uno strumento composto e non più ibrido, laCapogruppo ha riclassificato con effetto 28 gennaio 2015 l’importo dell’opzione sopradescritto (4.290 migliaia di euro) nel Patrimonio Netto.Il Prestito Obbligazionario Convertibile ed il relativo pagamento degli interessi non sonoassistiti da garanzie specifiche né sono previsti covenant.

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato118

12. Note relative alla Situazione Patrimoniale - Finanziaria

Attivo

Immobilizzazioni immateriali (1)Si riporta il dettaglio della presente categoria. 31/12/2014 31/12/2015Testate e marchi 388.002 388.002Frequenze radiofoniche 87.234 87.278Avviamenti 2.733 2.733Diritti di brevetto ind. e utilizz. opere d’ingegno 10 43Concessioni e licenze 1.602 2.658Immobilizzazioni immateriali in corso 445 495Altre immobilizzazioni immateriali 9 7TOTALE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 480.035 481.216

di cui:Immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita 477.969 478.013Immobilizzazioni immateriali a vita utile definita 2.066 3.203

Non sono capitalizzati costi di ricerca e sviluppo e non sono stati effettuati ripristini di valore.

La composizione e la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali sono esposte nellesuccessive tabelle.

Attività immateriali a vita indefinita

Testate e marchi31/12/2015

Situazione inizialeCosto originario 388.002

Svalutazioni -

Saldo iniziale 388.002MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO

Incrementi -

Decrementi -

Situazione finaleCosto originario 388.002

Svalutazioni -

Saldo finale 388.002

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Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 119

Frequenze 31/12/2015 Situazione iniziale Costo originario 87.234Svalutazioni -Saldo iniziale 87.234MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 44Decrementi -Situazione finale Costo originario 87.278Svalutazioni -Saldo finale 87.278

Avviamenti 31/12/2015Situazione iniziale Costo originario 2.733Svalutazioni -Saldo iniziale 2.733MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi -Decrementi -Situazione finale Costo originario 2.733Svalutazioni -Saldo finale 2.733

L’elenco dettagliato delle CGU sottoposte a impairment test è riportato nella tabella sot-tostante.

Cash Generating Unit Valore contabile Valore contabile o Gruppi di CGU 31/12/2014 31/12/20151. La Repubblica 229.952 229.9522. Finegil Editoriale Nuova Sardegna 6.113 6.1133. Finegil Editoriale Livorno 18.397 18.3974. Finegil Editoriale Nord-Ovest 22.000 22.0005. Finegil Editoriale Nord-Est 105.331 105.3316. Finegil Editoriale Centro-Sud 2.900 2.9007. Frequenze radiofoniche (R.Deejay, R.Capital e m2o) 87.234 87.2788. Marchio Deejay 1.171 1.1719. Mo-Net 2.138 2.138Avviamento altre attività 2.733 2.733TOTALE 477.969 478.013

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato120

L’impairment test effettuato alla data di chiusura dell’esercizio 2015 sulle testate, le frequenzeradiofoniche, l’internet company, i marchi e gli avviamenti, ha accertato che non sussistonoperdite di valore da iscrivere in bilancio.Per la stima del valore recuperabile di ciascun bene si è fatto riferimento al maggiore tra il fairvalue less costs to sell e il valore d’uso.Si riportano nella successiva tabella le principali informazioni utilizzate per la predisposizionedell’impairment test per ogni unità o gruppo di unità generatrici di flussi finanziari il cui valoresia significativo.

Cash Generating Unit Criterio Settore Impairmento Gruppi di CGU utilizzato loss1. La Repubblica Valore d’uso Quotidiani nazionali -2. Testate Finegil Editoriale (Div. Nord-Ovest, Nord-Est, Livorno, Centro-Sud, Nuova Sardegna) Valore d’uso Quotidiani locali -3. Radio: frequenze e marchio Deejay Fair value Radio -4. Mo-Net Fair value Digitale -

La determinazione del valore d’uso delle Cash Generating Unit Sulla determinazione del valore d’uso delle cash generating unit (CGU), si è proceduto all’at-tualizzazione – ad un appropriato tasso di sconto – dei flussi finanziari futuri, in entrata e inuscita, generati dall’unità nella fase produttiva e al momento della sua dismissione finale. Inaltri termini, il value in use è stato stimato applicando il modello Discounted Cash Flow, nellavariante unlevered (o asset side), con la formula che comprende l’attualizzazione dei flussi ana-liticamente attesi nell’orizzonte di durata dei piani previsionali (2016-2020) e la determinazionedel terminal value.Per stimare correttamente il valore d’uso di una cash generating unit, è necessario valutarel’entità dei flussi di cassa attesi dall’unità, le attese riguardanti le possibili variazioni in ordineall’ammontare e ai tempi di manifestazione dei flussi, il tasso di attualizzazione da impiegare edaltri eventuali fattori di rischiosità riconducibili alle condizioni di immobilizzo dell’investimentonella specifica unità.L’approccio prescelto per il calcolo del valore d’uso e del tasso di attualizzazione è quello c.d.“post-tax”. Tale approccio è riconosciuto dall’OIC e supera i limiti dell’approccio c.d. “pre-tax”, oggetto di dibattito nella comunità professionale per la semplificazione della stima deglieffetti dello scudo fiscale. Il tasso di attualizzazione è stato stimato al netto delle imposte, in coerenza con le configurazionidei flussi da scontare. Nel caso di specie, è stato adottato il costo medio del capitale investito(wacc) del Gruppo Espresso pari al 6,59%.Per quanto concerne, infine, la determinazione dei flussi attesi oltre il periodo di previsioneanalitica, è stato assunto che il flusso terminale (o “a regime”), ovvero il reddito normalizzatocome stimato dalla Società, sia uguale alla media dei margini operativi lordi positivi attesi nelperiodo di previsione analitica (2016-2020), da cui vengono dedotti gli esborsi per investimentinormalizzati, nonché le imposte sul reddito operativo. La variazione del capitale circolantecommerciale è stata assunta pari a zero.Si assume altresì che il tasso di crescita “g” sia nullo, ad eccezione della CGU “Mo-Net” chepresenta una dinamica in progressiva evoluzione del business sottostante.

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Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 121

La determinazione del fair value less costs to sell delle Cash Generating UnitLo IAS 36 stabilisce che il fair value less costs to sell di un’attività o di un gruppo di attività (adesempio una cash generating unit) trovi la migliore espressione nel prezzo “fatto” in unaccordo vincolante di vendita tra controparti indipendenti, al netto dei costi diretti di dismissionedel bene. Se non esiste questa evidenza, il fair value al netto dei costi di cessione può esseredeterminato facendo riferimento, in ordine di importanza, ai seguenti valori di scambio: ilprezzo corrente negoziato in un mercato attivo; il prezzo relativo a precedenti transazionisimilari; il prezzo stimato sulla base di altre informazioni attinte dall’azienda.Nel caso di specie, il fair value less costs to sell è stato determinato seguendo un approcciometodologico differenziato per le divisioni operative di natura editoriale, alle quali sonoallocate le testate, per le frequenze radiofoniche e per le internet company.Più esattamente:a) per le divisioni operative di natura editoriale, si è fatto riferimento a moltiplicatori diretti di

valutazione; questo approccio è reso necessario dalla carenza di un mercato attivo di trasfe-rimento di simili cash-generating unit, nonché dalla difficile comparabilità delle transazionirilevate sul mercato per unità assimilabili a quelle oggetto di verifica;

b) per le frequenze radiofoniche, è stato utilizzato un multiplo empirico del tipo price/users,osservando i prezzi di trasferimento di frequenze similari a quelle oggetto di verifica inrapporto alla popolazione raggiunta dal relativo segnale;

c) per la società del Gruppo attiva nel settore digitale (“internet company”), ovvero Mo-Net, si èfatto riferimento a moltiplicatori diretti di valutazione desumibili da società quotate comparabili.

Allo scopo di determinare il possibile “prezzo” delle cash generating unit di natura editoriale,sono stati impiegati i seguenti multipli del tipo “entity side”, nella versione trailing (o multiplistorici/puntuali) e nella versione leading (o multipli attesi/medi): Enterprise Value/Sales,Enterprise Value /Ebitda e Enterprise Value /Ebit. Per quanto attiene le grandezze aziendali diriferimento, per ciascuna cash-generating unit, vengono considerati, in coerenza con il tipo dimultiplo da applicare, il fatturato (Sales), il margine operativo lordo (Ebitda) e il risultatooperativo (Ebit); in particolare, la grandezza aziendale di riferimento viene determinata qualemedia del periodo 2016-2020. Per determinare il fair value less cost to sell, si tiene quindi contodel valore medio risultante dall’applicazione dei tre moltiplicatori prima menzionati; il dato chescaturisce dall’applicazione del metodo dei multipli di mercato viene ritenuto “non significativo”nei casi in cui assuma valori di segno negativo.La stima del fair value less cost to sell delle frequenze radiofoniche è stata effettuata partendo dal-l’osservazione dei prezzi di trasferimento di frequenze similari a quelle oggetto di verifica inrapporto alla popolazione potenzialmente raggiungibile dal segnale. L’impiego di questo approcciovalutativo permette di stimare il fair value delle frequenze correlando il prezzo che il mercato èdisposto a pagare per l’acquisizione della frequenza al numero di abitanti raggiunti dal segnale.Per la “internet company” (Mo-Net), la stima del fair value less cost to sell si è fondata su mol-tiplicatori diretti (Enterprise Value/Sales, Enterprise Value /Ebitda e Enterprise Value /Ebit)desumibili da società quotate comparabili. I moltiplicatori basati sull’osservazione dei prezzi divendita di aziende similari risultano, infatti, di difficile applicazione, sia per la scarsità ditransazioni internet nel panorama italiano che per le differenze sostanziali dei modelli dibusiness delle società oggetto di transazione. Al contrario, le metriche finanziarie sembranoindicare una più chiara correlazione tra il consensus che il mercato esprime circa la potenzialecrescita dei ricavi e l’evoluzione della marginalità operativa del business ed i prezzi di borsadelle società internet.

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato122

Principali ipotesi sottostanti i piani previsionali 2016-2020 I test di impairment effettuati al 31 dicembre 2015 si basano sulla previsione dei flussi dicassa attesi dalle cash generating unit di riferimento, desumibili dal Budget 2016 e dal PianoTriennale 2016-2018 approvati dal Consiglio di Amministrazione rispettivamente in data 21gennaio 2016 e 24 febbraio 2016, con riferimento ai risultati e agli obiettivi di business.Le previsioni del Budget 2016 e del Piano Triennale 2016-2018 sono state estese agli esercizi2019 e 2020 sulla base di ipotesi ragionevoli e coerenti con le evidenze passate.È, inoltre, opportuno ricordare che in linea con le raccomandazioni emanate dalla Consob congiun-tamente alla Banca d’Italia e all’Isvap nei Documenti n. 2 del 6 febbraio 2009 e n. 4 del 3 marzo2010, la procedura di impairment test del Gruppo Espresso è stata sottoposta in via preventivaall’esame ed alla valutazione da parte del Comitato Controllo e Rischi e del Collegio Sindacale eapprovato dal Consiglio di Amministrazione del 24 febbraio 2016, successivamente il documento èstato oggetto di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione in un punto precedente eseparato all’ordine del giorno della riunione consiliare in cui viene approvata la relazione finanziaria.Qui di seguito vengono riepilogate le principali ipotesi sottostanti i piani previsionali delleCGU editoriali con riferimento all’andamento del fatturato pubblicitario e diffusionale, al con-tributo derivante dalle iniziative collaterali allegate ai quotidiani e all’evoluzione dei costi.

Fatturato pubblicitario Per il 2016 si ipotizza una stabilità rispetto al 2015 del mercato pubblicitario nel suocomplesso e ciò anche in considerazione di una lieve crescita prevista per il PIL (+1,1%) cherisulta comunque insufficiente a determinare una netta inversione di tendenza degli investimenti.Per i singoli mezzi si prevede un’evoluzione della quota in linea con quanto osservato negli ultimiesercizi, il che comporterebbe: per la stampa, un’ulteriore contrazione del proprio peso percentualee conseguentemente un calo superiore al mercato, tenuto conto anche degli aspetti di difficoltàstrutturali di tale mezzo; per la radio e la televisione un andamento lievemente migliore delmercato; per internet un leggero incremento di quota e quindi una crescita.In questo contesto, il Budget 2016 del Gruppo assume andamenti simili a quelli ipotizzati pergli specifici segmenti di mercato, con un leggero incremento di quote per i propri quotidianie siti web grazie ad azioni di potenziamento e arricchimento dei prodotti.Per gli anni successivi di piano si ipotizza che il mercato pubblicitario torni a crescere inmisura contenuta nel successivo quadriennio (2017-2020). I trend strutturali di mercato deidiversi mezzi, con la progressiva riduzione della quota dei quotidiani e dei periodici e lacrescita del peso di internet, sono attesi continuare in tutto l’arco di piano.Gli andamenti del mercato sono stati, quindi, riflessi nei piani previsionali per gli anni 2016-2020 delle CGU editoriali del Gruppo ipotizzando:• per la CGU Repubblica, un calo della pubblicità sulle testate cartacee ed una crescita della

raccolta su internet sostanzialmente in linea con l’evoluzione prevista per il mercato;• per le CGU dei Quotidiani Locali, una flessione del fatturato pubblicitario sulle testate

cartacee analoga a quella dei mezzi nazionali, mentre per internet si prevede una crescitasignificativa e superiore a quella del mercato tenuto conto sia dei livelli ancora esigui delfatturato di partenza sia del progetto in atto di rinnovamento e potenziamento dei siti webdi tutte le testate locali del Gruppo.

Fatturato diffusionaleLe ipotesi formulate per il Budget 2016 relativamente all’andamento delle vendite in edicola deiquotidiani del Gruppo si basano sull’osservazione dei dati del mercato dal 2005 al 2015.

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Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 123

In tale periodo, sulla base dei dati ADS, le vendite in edicola ed in abbonamento di quotidianisi sono ridotte del 44,6% (-5,7% medio annuale), passando da 4,9 a 2,7 milioni di copie mediegiornaliere. Per segmento, i quotidiani nazionali di informazione e quelli sportivi hannoregistrato un andamento più negativo, perdendo dal 2005 il 54,3% ed il 50,1% rispettivamente(-7,2% medio annuale), mentre i quotidiani locali hanno perso il 38,6% (-4,8% all’anno). Iltrend negativo ha, tuttavia, subito una significativa accelerazione nel corso degli ultimi anni.Gli ultimi dati disponibili al momento dell’elaborazione del Budget 2016 (ADS a novembre)indicavano per l’anno 2015 un calo complessivo delle vendite in edicola ed in abbonamentodell’8,9% (-11,1% per i quotidiani nazionali e -8,5% per i giornali locali). Tenuto conto di taliandamenti, il Budget prevede che l’evoluzione del mercato nel 2016 sia simile a quella del 2015.L’ipotesi per gli anni successivi di piano è che prosegua il calo strutturale delle vendite in edicola, ilche comporta per la Repubblica una flessione del 9,5% all’anno e per i quotidiani locali del 6%.Accanto al calo strutturale delle copie cartacee, il piano assume una crescita degli abbonatiall’edizione digitale dei quotidiani su tablet, pc e mobile che impatta positivamente sui ricavi siadella CGU “la Repubblica” che delle CGU dei Quotidiani Locali.I piani 2016-2020 prevedono, infine, un aumento progressivo del prezzo di copertina deiquotidiani che permette di bilanciare l’effetto sul fatturato derivante dal calo delle copie vendute.

Prodotti opzionali Il Budget 2016 ed i successivi anni di piano prevedono una sostanziale stabilità dei marginidelle iniziative collaterali vendute in abbinamento con i quotidiani, riflettendo la sostanzialesaturazione del mercato.

CostiPer quanto concerne l’evoluzione dei costi, i piani previsionali 2016-2020 tengono conto diuna serie di interventi di savings avviati in tutte le realtà aziendali:• riduzione della tiratura e della foliazione su tutte le testate a seguito del previsto calo della

diffusione e della raccolta pubblicitaria;• ulteriore razionalizzazione dei centri stampa de la Repubblica e dei quotidiani locali; • prepensionamenti e applicazione del regime di “solidarietà” per l’organico poligrafico;• riduzione dei costi redazionali attraverso il contenimento delle spese per borderò, foto e

agenzie nonché mediante interventi sull’organico giornalistico;• efficienze nel processo distributivo;• riduzione di tutte le principali voci dei costi generali (affitti, consulenze, telefoniche,

viaggi, ecc.).Tali azioni di riduzione dei costi consentono nell’arco di piano di più che compensare gliincrementi inerziali previsti per il costo del lavoro e per i prezzi della carta e dei materiali distampa, nonché i maggiori costi necessari allo sviluppo del business digitale.Si segnala, altresì, che per la determinazione del terminal value è stato adottato prudenzialmenteun tasso di crescita pari a zero. Si è assunto altresì che il tasso di crescita “g” sia nullo, adeccezione della CGU “Mo-Net” che presenta una dinamica in progressiva evoluzione delbusiness sottostante.Per quelle cash generating unit che presentano un valore delle testate e/o dell’avviamentorilevante ai fini del bilancio consolidato del Gruppo e per le quali le risultanze dell’impairmenttest indichino una differenza positiva del fair value less cost to sell e/o del valore d’uso rispettoal valore contabile inferiore alla soglia del 50% si è altresì provveduto ad effettuare un’analisidi sensitività dei risultati dell’impairment test rispetto alle variazioni degli assunti di base.

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In particolare, tra le CGU di natura editoriale, tale analisi condotta sulla CGU “FinegilEditoriale Nord-Est” e “Finegil Editoriale Livorno” ha condotto ai seguenti risultati:• per la CGU “Finegil Editoriale Nord-Est” il valore d’uso risulterebbe uguale al valore con-

tabile di €99,76mn ipotizzando un calo del 9,5% del fatturato pubblicitario e del 6,0%delle copie vendute. In alternativa, assumendo come valide le ipotesi di andamento deiricavi diffusionali e pubblicitari previste nel piano 2016-2020, il valore d’uso recuperabiledella CGU “Finegil Editoriale Nord-Est” risulterebbe uguale al valore contabile ipotizzandoun tasso di attualizzazione dei flussi previsti (wacc) pari al 6,86% anziché al 6,59% attual-mente utilizzato;

• per la CGU “Finegil Editoriale Livorno” il valore d’uso risulterebbe uguale al valorecontabile di €23,20mn ipotizzando un calo del 7,5% del fatturato pubblicitario e del7,0% delle copie vendute. In alternativa, assumendo come valide le ipotesi di andamentodei ricavi diffusionali e pubblicitari previste nel piano 2016-2020, il valore d’usorecuperabile della CGU “Finegil Editoriale Livorno” risulterebbe uguale al valore contabileipotizzando un tasso di attualizzazione dei flussi previsti (wacc) pari al 6,87% anziché al6,59% attualmente utilizzato.

Per la cash generating unit relativa alla “internet company” del Gruppo (Mo-Net) si segnalache, nella determinazione del fair value less cost to sell, all’equity value ottenuto applicandoi moltiplicatori di mercato è stata sottratta una percentuale complessiva (discount factor) del30% per tener conto del differente fattore dimensionale e della relativa “illiquidità” dellasocietà oggetto di valutazione rispetto al panel di internet company di riferimento.Infine, si è proceduto ad effettuare un test di impairment di secondo livello, che ha riguardatol’impresa nel suo insieme, teso quindi a verificare la recuperabilità del valore contabile del-l’insieme delle CGU e dei corporate cost/asset dell’impresa nel suo complesso non allocati alivello di singola CGU.L’impairment test di secondo livello è stato effettuato considerando la sommatoria dei flussidi cassa delle singole CGU già considerate in sede di impairment di primo livello, oltre allavalutazione dei costi non allocati. Ciò ha comportato la stima del valore attuale dei costi cor-porate (non allocati alle CGU); il valore attuale di tali costi è stato considerato a riduzionedel valore globale dell’impresa nel suo complesso ed è stato stimato utilizzando flussi nettoimposte ed un tasso di attualizzazione netto imposte analogo a quello utilizzato per il test diI livello.Per la proiezione dei costi corporate e la determinazione dei flussi di cassa sono statiutilizzati criteri in linea con quelli applicati ai fini dell’impairment test di primo livello intermini di orizzonte di previsione esplicita e in termini di crescita (oltre l’orizzonte diprevisione esplicita). Per il calcolo del valore d’uso sono stati presi a riferimento i flussi dicassa operativi al netto delle imposte dell’intero Gruppo, desumibili dai piani elaborati pergli anni 2016-2020; per la proiezione dei relativi flussi di cassa è stato utilizzato un tassonetto imposte, pari al 6,59% e un tasso di crescita pari a zero. In particolare, nell’arco dipiano si è assunta una progressiva riduzione dei costi corporate, tra i quali anche i costi digestione e amministrazione (consulenze, affitti, spese viaggi, ecc.), analogamente a quantogià realizzato dal Gruppo nel corso degli ultimi anni.Dalla procedura di impairment svolta a livello dell’entità nel suo insieme non sono emerseperdite di valore.

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Altre immobilizzazioni immaterialiSi riporta nella successiva tabella l’evidenza della vita utile e della relativa aliquota d’ammorta-mento per le varie classi di immobilizzazioni immateriali a vita utile definita.

Vita utile AliquotaDiritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere d’ingegno 2-3 anni 33,33%-50,00%Concessioni e licenze 3-5 anni 20,00%-33,33%Altre immobilizzazioni immateriali 3-6 anni 16,67%-33,33%

La movimentazione per singola voce di bilancio è la seguente.

Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere d’ingegno 31/12/2015Situazione iniziale Costo originario 2.125Fondi ammortamento, svalutazioni (2.115)Saldo iniziale 10MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 50Decrementi -MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (17)Decrementi -Situazione finale Costo originario 2.175Fondi ammortamento, svalutazioni (2.132)Saldo finale 43

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Concessioni e licenze 31/12/2015Situazione iniziale Costo originario 45.720Fondi ammortamento, svalutazioni (44.118)Saldo iniziale 1.602MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 2.069Decrementi (377)MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (1.014)Decrementi 377Riclassifiche 1Situazione finale Costo originario 47.412Fondi ammortamento, svalutazioni (44.754)Saldo finale 2.658

Immobilizzazioni immateriali in corso31/12/2015

Situazione inizialeCosto originario 445Saldo iniziale 445MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi 76Decrementi (26)Situazione finaleCosto originario 495Saldo finale 495

Altre immobilizzazioni immateriali31/12/2015

Situazione inizialeCosto originario 3.752Fondi ammortamento, svalutazioni (3.743)Saldo iniziale 9MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi -Decrementi -MOVIMENTI SUI FONDIIncrementi (2)Decrementi -Situazione finaleCosto originario 3.752Fondi ammortamento, svalutazioni (3.745)Saldo finale 7

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Immobilizzazioni materiali (2)

Si riporta il dettaglio della presente categoria.31/12/2014 31/12/2015

Terreni 6.978 6.978

Fabbricati ed edifici 31.847 30.346

Migliorie su beni di terzi 4.437 3.718

Impianti e macchinari 52.647 46.905

Attrezzature industriali e commerciali 116 140

Mobili, dotazioni, automezzi 4.366 4.350

Immobilizzazioni materiali in corso 1.171 683

Altri beni 137 113

TOTALE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 101.699 93.233

Al 31 dicembre 2015 le immobilizzazioni materiali ammontano a 93.233 migliaia di euro, indiminuzione di 8.466 migliaia di euro rispetto alla fine del 2014 quale effetto di ammortamentiper 13.778 migliaia di euro e di svalutazioni per 2.218 migliaia di euro, relative principalmentead impianti di stampa, solo in parte compensati dagli investimenti netti del periodo pari a7.530 migliaia di euro.

Considerata l’omogeneità dei beni compresi nelle singole categorie di bilancio si ritiene che levite utili per categoria di beni e le rispettive aliquote d’ammortamento siano le seguenti.

Vita utile AliquotaTerreni - -Fabbricati ed edifici 33 anni 3%Impianti tipografici 7 anni 15,5%Impianti generici 10 anni 10%Altri impianti 5/10 anni 20%/10%Rotative full color 20 anni 5%Attrezzature industriali 4 anni 25%Automezzi 4 anni 25%Mobili, arredi, macchine ordinarie 8 anni 12,5%Macchine elettroniche 3 anni 33%Sistemi editoriali 4 anni 25%Migliorie su beni di terzi da contratto da contratto

La composizione e la movimentazione delle immobilizzazioni materiali di proprietà sonoesposte nei prospetti seguenti.

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Terreni 31/12/2015

Situazione inizialeCosto originario 6.978

Saldo iniziale 6.978MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO

Incrementi -

Decrementi -

Situazione finaleCosto originario 6.978

Saldo finale 6.978

Fabbricati ed edifici31/12/2015

Situazione inizialeCosto originario 60.906Fondi ammortamento, svalutazioni (29.059)Saldo iniziale 31.847MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi 270Decrementi (35)Riclassifiche 21MOVIMENTI SUI FONDIIncrementi (1.777)Decrementi 20Situazione finaleCosto originario 61.162Fondi ammortamento, svalutazioni (30.816)Saldo finale 30.346

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Migliorie su beni di terzi 31/12//2015Situazione iniziale Costo originario 39.112Fondi ammortamento, svalutazioni (34.675)Saldo iniziale 4.437MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 1.250Decrementi (992)MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (1.967)Decrementi 991Riclassifiche (1)Situazione finale Costo originario 39.370Fondi ammortamento, svalutazioni (35.652)Saldo finale 3.718

Impianti e macchinari 31/12/2015Situazione iniziale Costo originario 298.962Fondi ammortamento, svalutazioni (246.315)Saldo iniziale 52.647MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 3.153Decrementi (22.285)Riclassifiche 960MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (9.985)Decrementi 22.414Riclassifiche 1Situazione finale Costo originario 280.790Fondi ammortamento, svalutazioni (233.885)Saldo finale 46.905di cui: Restrizioni per garanzie e impegni 144.963

I privilegi sulla categoria “Impianti e macchinari” si riferiscono alle garanzie reali poste afavore degli istituti bancari che hanno concesso nel 2005 il finanziamento agevolato sullerotative, impianti tipografici e simili: il finanziamento è stato completamente rimborsato nelcorso del primo semestre 2015.

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Attrezzature industriali e commerciali 31/12/2015Situazione iniziale Costo originario 2.677Fondi ammortamento, svalutazioni (2.561)Saldo iniziale 116MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 97Decrementi (174)MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (62)Decrementi 151Riclassifiche 12Situazione finale Costo originario 2.600Fondi ammortamento, svalutazioni (2.460)Saldo finale 140di cui: Restrizioni per garanzie e impegni 183

Mobili, dotazioni, automezzi 31/12/2015Situazione iniziale Costo originario 86.081Fondi ammortamento, svalutazioni (81.715)Saldo iniziale 4.366MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 1.876Decrementi (727)Riclassifiche 270MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (2.156)Decrementi 718Riclassifiche 3Situazione finale Costo originario 87.500Fondi ammortamento, svalutazioni (83.150)Saldo finale 4.350

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Immobilizzazioni materiali in corso 31/12/2015Situazione iniziale Costo originario 1.171Saldo iniziale 1.171MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 947Decrementi (184)Riclassifiche (1.251)Situazione finale Costo originario 683Saldo finale 683

Altri beni 31/12/2015Situazione iniziale Costo originario 4.011Fondi ammortamento, svalutazioni (3.874)Saldo iniziale 137MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 83Decrementi (84)MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (49)Decrementi 42Riclassifiche (16)Situazione finale Costo originario 4.010Fondi ammortamento, svalutazioni (3.897)Saldo finale 113

Partecipazioni valutate al patrimonio netto (3)Nella successiva tabella viene riportato l’elenco delle partecipazioni valutate al PatrimonioNetto, nonché l’evoluzione della percentuale di possesso.

Percentuale di possesso 31/12/2014 31/12/2015

Le Scienze SpA 50% 50%Editoriale Corriere Romagna Srl 49% 49%HuffingtonPost Italia Srl 49% 49%Editoriale Libertà SpA 35% 35%Altrimedia SpA 35% 35%Persidera SpA 30% 30%

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Nelle tabelle successive vengono riportate le movimentazioni del valore delle partecipazionivalutate col metodo del Patrimonio Netto.

31/12/2014 Increm. Svalutaz. Dividendi Risultato 31/12/2015 P.NETTOLe Scienze SpA 143 - - (72) 17 88 175Editoriale Corriere Romagna Srl 3.058 - - - 98 3.156 1.773*HuffingtonPost Italia Srl 205 - - - (77) 128 392*Editoriale Libertà SpA 13.920 - - (350) 341 13.911 21.520Altrimedia SpA 681 - - - 60 741 1.845Persidera SpA 130.103 - (17.112) (2.856) 2.949 113.084 96.167TOTALE PARTECIPAZIONI VALUTATEAL PATRIMONIO NETTO

148.110 - (17.112) (3.278) 3.388 131.108

*L’ultimo bilancio disponibile delle società è al 31 dicembre 2014.

Si ricorda che il 30 giugno 2014 si era perfezionata l’operazione di integrazione tra le attivitàdi operatore di rete digitale terrestre della controllata Rete A SpA e Telecom Italia Media Bro-adcasting Srl (TIMB), controllata da Telecom Italia Media SpA, attraverso un conferimento daparte del Gruppo Espresso del 100% di Rete A SpA in Persidera SpA acquisendo nel contempoil 30% di quest’ultima. A seguito di tale operazione era stato deconsolidato il business facentecapo a Rete A SpA e la partecipazione in Persidera SpA era stata iscritta per un valore di127.700 migliaia di euro, corrispondenti al fair value della partecipazione detenuta nellasocietà come definito sulla base di perizia rilasciata da perito esterno indipendente.

Al 31 dicembre 2015 le partecipazioni detenute in Persidera SpA, Editoriale Libertà SpA e EditorialeCorriere di Romagna Srl sono state sottoposte a impairment test, utilizzando nella determinazionesia del fair value che del valore d’uso metodologie e assunzioni analoghe a quelle adottate per leCGU del Gruppo tenendo conto degli specifici settori di attività di ciascuna società.Più precisamente, il valore recuperabile delle partecipazioni – termine di raffronto per accertarela presenza di impairment loss – è stato determinato, secondo le indicazioni dello IAS 36, nelmaggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il valore d’uso: il primo è stato stimatofacendo riferimento ai multipli di mercato; il secondo è stato quantificato sulla base dei flussiattesi dall’impresa partecipata, sulla base dei piani previsionali 2016-2020. Per le partecipazionidetenute in Editoriale Libertà SpA e Editoriale Corriere di Romagna Srl con riferimento alladeterminazione del valore d’uso sono state utilizzate le metodologie e le assunzioni alla basedella determinazione dei flussi di cassa analoghe a quelle descritte nella nota 12.1, ivi inclusequelle relative al tasso di attualizzazione (wacc 6,59%) e all’andamento dei ricavi e dei costi.In particolare per la “CGU Persidera” il fair value less cost to sell si fonda su moltiplicatoridiretti desumibili da società quotate comparabili. Tale approccio appare preferibile rispetto aquello utilizzato in passato che faceva riferimento a transazioni relative a frequenze televisivenel mercato italiano avvenute ormai in un periodo di tempo troppo remoto. Nella determinazione del valore d’uso della CGU in esame, quale metodo di controllo, è stato,invece, utilizzato il piano previsionale 2016-2018 approvato dal Consiglio di Amministrazione diPersidera SpA in data 17 febbraio 2016; tale piano è stato prolungato fino al 2032 commisurandoloalla durata ventennale della licenza d’uso delle frequenze. Il terminal value è stato assunto uguale alflusso dell’ultimo anno di piano, ipotizzando il rinnovo della concessione alle medesime condizioni.Il tasso di attualizzazione dei flussi previsti è pari all’8,09% tenuto conto delle caratteristichespecifiche del business e della società.

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Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 133

Dall’impairment test effettuato alla data di chiusura dell’esercizio 2015 sulle partecipazioni èemersa la necessità di procedere ad una riduzione del valore contabile di Persidera SpA pari a17.112 migliaia di euro al fine di allineare il valore di tale partecipazione al suo valorerecuperabile così come risultante dal fair value. Non si ravvisavano, invece, perdite di valore relativamente alle partecipazioni in EditorialeCorriere di Romagna Srl ed Editoriale Libertà SpA il cui valore recuperabile è risultato essere ilvalore d’uso in quanto maggiore del fair value.

Viene riportata infine la sintesi dei principali dati di bilancio delle suddette Partecipazioni.

Attività Passività 31/12/2014 31/12/2015 31/12/2014 31/12/2015Le Scienze SpA 4.170 3.351 3.884 3.176Editoriale Corriere Romagna Srl* 1.942 1.942 169 169HuffingtonPost Italia Srl* 811 811 420 420Editoriale Libertà SpA 26.426 26.178 4.932 4.657Altrimedia SpA 3.874 4.150 2.984 2.305

*L’ultimo bilancio disponibile delle società è al 31 dicembre 2014.

Ricavi Utili/(perdite) 2014 2015 2014 2015Le Scienze SpA 3.322 3.149 150 29Editoriale Corriere Romagna Srl* 181 181 17 17HuffingtonPost Italia Srl* 1.128 1.128 (505) (505)Editoriale Libertà SpA 12.984 12.498 1.118 1.026Altrimedia SpA 6.663 6.769 103 171

*L’ultimo bilancio disponibile delle società è al 31 dicembre 2014.

Ai fini dell’IFRS 12 si riportano di seguito i dati economico-finanziari di Persidera SpA, colle-gata rilevante rispetto al totale delle attività consolidate a partire dall’esercizio in corso.

Persidera SpA 31/12/2014 31/12/2015

Attività non correnti 168.209 158.636

Attività correnti 43.956 42.357

Totale Attività 212.165 200.993

Passività non correnti 15.496 64.043

Passività correnti 100.851 40.783

Totale Passività 116.347 104.826

2014 2015

Ricavi 80.516 81.865

Utile netto 10.020 9.832

Utile complessivo 9.777 9.867

Le attività correnti della Persidera SpA includono disponibilità liquide e mezzi equivalenti per 5,2 milionidi euro, mentre le passività correnti includono passività finanziarie correnti per 14,2 milioni di euro.

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L’utile d’esercizio include ammortamenti per 19,1 milioni di euro, oneri finanziari per 2,1milioni di euro e imposte sul reddito per 5,8 milioni di euro. La data di chiusura contabile delle menzionate società coincide con quella di Gruppo EditorialeL’Espresso SpA.

Altre partecipazioni (4)

Valore di carico al 31 dicembre 2014 2.538

Acquisizioni e incrementi 874

Cessioni e decrementi -

Valore di carico al 31 dicembre 2015 3.412

Nella successiva tabella viene riportato l’elenco delle partecipazioni inserite in questa categoria,l’evoluzione della percentuale di possesso nonché il valore di carico.

Percentuale di possesso Valore di carico 31/12/2014 31/12/2015 31/12/2014 31/12/2015ANSA Soc. Coop.a r.l. 19,49% 19,49% 2.209 2.209D-Share SpA - 9,43% - 735Telelibertà SpA 4,32% 4,32% 136 136Club Dab Italia Soc. Consortile p.A. 37,50% 37,50% 78 78Trento Press Service Srl 14,40% 14,40% 37 37Premium Publisher Network Consorzio 16,96% 16,96% 14 14Consorzio Edicola Italiana 16,67% 16,67% 10 10Gold 5 Srl 20,00% 20,00% 50 50Altre partecipazioni - - 4 143TOTALE ALTRE PARTECIPAZIONI 2.538 3.412

L’incremento dell’anno è principalmente imputabile all’acquisto di una quota di partecipazionepari al 9,43% della D-Share Srl.

La data di chiusura contabile delle menzionate società coincide con quella di Gruppo EditorialeL’Espresso SpA.

Crediti non correnti (5) 31/12/2014 31/12/2015Crediti finanziari oltre 1 anno 21.300 -Depositi cauzionali oltre 1 anno 953 933Altri crediti non correnti 1.952 1.255TOTALE CREDITI NON CORRENTI 24.205 2.188

I crediti non correnti si decrementano soprattutto a seguito dell’incasso del finanziamento soci di21.300 migliaia di euro concesso dalla Capogruppo a Persidera SpA. Il credito, oggetto di specifici accordi regolati dal contratto di coinvestimento con TelecomItalia Media SpA, era di durata quinquennale e pagava un tasso di interesse pari all’Euribor 6

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Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 135

mesi con un margine iniziale del 3,75% crescente per anno. Gli altri crediti non correnti, paria 1.255 migliaia di euro, sono in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2014 per effetto dellacomponente non corrente del credito emerso a seguito della cessione della rotativa di stampasita nello stabilimento di Salerno.Inoltre il saldo è costituito anche dal credito residuo derivante dalla cessione del canale 50 aEffe tv Srl: a tal proposito si precisa che nel corso del mese di febbraio 2016 l’intero credito èstato completamente incassato in anticipo rispetto alle originarie pattuizioni all’interno di unpiù vasto accordo che prevedeva anche la rinuncia di un diritto d’opzione da parte dellaGruppo Editoriale L’Espresso SpA.

Attività per imposte anticipate e passività per imposte differite (6) Si riporta nello schema successivo la composizione della fiscalità anticipata/differita.

Imposte Anticipate

Imponibili per imposte anticipate 31/12/2014 31/12/2015Da fondi del personale 12.148 9.219 Da fondi rischi 35.604 23.287 Da svalutazione delle attività correnti 21.722 28.196 Da svalutazione delle attività immobilizzate 12.272 9.656 TOTALE 81.746 70.358

Attività per imposte anticipate 31/12/2014 31/12/2015Da fondi del personale 3.344 2.943Da fondi rischi 10.301 6.491 Da svalutazione delle attività correnti 6.120 7.144 Da svalutazione delle attività immobilizzate 3.546 2.584 TOTALE 23.311 19.162

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Imposte DifferiteImponibili per imposte differite

31/12/2014 31/12/2015Da minore valutazione dei fondi del personale 4.939 4.815 Da maggiore valutazione delle attività correnti 3 3 Da maggiore valutazione delle attività immobilizzate 295.888 311.286 TOTALE 300.830 315.873

Passività per imposte differite 31/12/2014 31/12/2015Da minore valutazione dei fondi del personale 1.358 1.265 Da maggiore valutazione delle attività correnti 1 1 Da maggiore valutazione delle attività immobilizzate 90.694 84.779 TOTALE 92.053 86.045

Al 31 dicembre 2015 il valore dei fondi per imposte anticipate e differite è stato rideterminatoper tener conto della riduzione dell’aliquota Ires introdotta dalla Legge di Stabilità 2016.L’impatto complessivo netto a conto economico riferibile alle imposte anticipate e alle impostedifferite è stato positivo per 9,3 milioni di euro.

31/12/2014 31/12/2015Imposte differite accreditate/addebitate 1.417 (1.519)TOT. RILEVAZIONE DIRETTA A PATRIMONIO NETTO 1.417 (1.519)

Rimanenze (7)

31/12/2014 31/12/2015 Rimanenze Svalutazioni Rimanenze Rimanenze Svalutazioni Rimanenze lorde nette lorde netteCarta (materie prime) 8.902 (255) 8.647 7.727 (207) 7.520Materiali di stampa (materie prime) 1.759 (31) 1.728 2.133 (30) 2.103Pubblicazioni testate (prodotti finiti) 396 - 396 52 - 52Pubblicazioni opzionali (prodotti finiti) 75 (7) 68 274 (7) 267Prodotti opzionali resi (prodotti finiti) 3.139 (2.822) 317 4.975 (4.478) 497Altre merci 63 (63) - 63 (63) -TOTALE RIMANENZE 14.334 (3.178) 11.156 15.224 (4.785) 10.439

Al 31 dicembre 2015 la variazione delle rimanenze iscritta a conto economico è negativa per716 migliaia di euro (al 31 dicembre 2014 era negativa per 1.098 migliaia di euro), di cui 37migliaia di euro relativi alla variazione positiva delle rimanenze di prodotti inclusa nella voce“Variazione rimanenze prodotti” (al 31 dicembre 2014 tale variazione era negativa per 84migliaia di euro) e 753 migliaia di euro relativi alla variazione negativa delle rimanenze dicarta, materie prime e merci inclusa nella voce “Costi per acquisti” (a fine esercizio 2014 eranegativa per 1.014 migliaia di euro).

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Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 137

Crediti commerciali (8)

31/12/2014 31/12/2015Clienti edicole e distributori 12.918 13.540Crediti verso clienti pubblicità e cambi merce 154.843 168.407Crediti verso clienti vari 11.909 11.456Crediti verso imprese del Gruppo 2.430 2.243TOTALE CREDITI COMMERCIALI 182.100 195.646

L’incremento dei crediti commerciali verso clienti pubblicità, nonostante la flessione dei ricavipubblicitari dell’ultimo trimestre del 2015 rispetto a quelli dell’analogo periodo del 2014, èimputabile a ritardi di incasso da parte della concessionaria A.Manzoni&C. SpA dovuti alcambiamento del sistema informatico nel corso della seconda metà dell’esercizio, ritardi cheverranno recuperati entro il primo trimestre 2016.

I crediti verso imprese del Gruppo si riferiscono a crediti commerciali verso le società consolidatecon il metodo del Patrimonio Netto (Le Scienze, Altrimedia, HuffingtonPost Italia, Persidera).Per il dettaglio si rimanda alla tabella riportata in Nota 14.4.

Il fondo svalutazione crediti al 31 dicembre 2015 ammonta a 14.500 migliaia di euro (15.180migliaia di euro al 31 dicembre 2014).

31/12/2015Saldo iniziale 15.180Svalutazioni 3.335Utilizzi (4.015)Saldo finale 14.500

Titoli e altre attività finanziarie (9)

31/12/2014 31/12/2015Crediti finanziari 75 552TOTALE TITOLI E ALTRE ATTIVITA’ FINANZIARIE 75 552

I titoli e altre attività finanziarie, si riferiscono a rapporti tra la controllata A.Manzoni&C. SpAe le società di factoring.

Crediti tributari (10)

31/12/2014 31/12/2015Crediti verso l'Erario per Ires/Irap 2.136 1.442Crediti Ires verso controllanti 9.307 12.653Crediti verso l'Erario per Ires/Irap chiesti a rimborso 212 132Crediti verso l'Erario per IVA 665 696Crediti per contributi carta 78 -Altri crediti verso l'Erario 1.081 937TOTALE CREDITI TRIBUTARI 13.479 15.860

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato138

I crediti tributari ammontano a 15.860 migliaia di euro, registrando un incremento di 2.381 migliaiadi euro rispetto ai 13.479 migliaia di euro del 31 dicembre 2014 per effetto dei proventi maturatiall’interno del consolidato fiscale. Il Gruppo, relativamente alla voce “Crediti per contributi carta”, in virtù della Legge n. 220 del 13dicembre 2010, che agevolava la spesa per la carta utilizzata nel corso del 2011 per la stampa deiprodotti editoriali, nel corso del 2012 aveva presentato domanda ed ottenuto un credito di impostapari a 2.641 migliaia di euro. Dell’ammontare complessivo del credito iscritto nel bilancio 2012,alla data del 31 dicembre 2015, il Gruppo ha utilizzato l’intero importo.

Altri crediti (11)

31/12/2014 31/12/2015

Crediti verso istituti previdenziali e assistenziali 2.287 3.029Depositi cauzionali 94 78Anticipi a fornitori e agenti 2.786 2.018Crediti verso dipendenti e collaboratori 2.750 1.444Altri crediti 16.803 18.405TOTALE ALTRI CREDITI 24.720 24.974

Gli altri crediti si riferiscono soprattutto ai diritti dei prodotti opzionali e dei programmiradiofonici che verranno realizzati nei primi mesi del 2016.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (12)

31/12/2014 31/12/2015

Crediti finanziari verso imprese del Gruppo 166 167Depositi su c/c presso banche e poste 78.615 110.288Denaro e valori in cassa 71 65Ratei attivi su depositi bancari e postali 64 24TOTALE DISPONIBILITA’ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI 78.916 110.544

Le disponibilità liquide si attestano a 110.544 migliaia di euro registrando un incremento di31.628 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2014 grazie principalmente all’incasso delfinanziamento soci concesso a Persidera SpA per 21.300 migliaia di euro e all’incasso di12.277 migliaia di euro dalla cessione di All Music a Discovery Italia, solo in parte compensatida attività di investimento e finanziamento per complessivi 1.949 migliaia di euro.

I depositi su c/c presso banche e poste rappresentano investimenti finanziari a breve termine e adalta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa noti e sono soggetti ad unrischio irrilevante di variazione del loro valore. Tali depositi sono effettuati in relazione alleesigenze finanziarie del Gruppo, coprono in media un orizzonte temporale di 3 mesi e sonoremunerati ad un tasso fisso (mediamente pari allo 0,21%) preventivamente concordato eparametrato all’Euribor di periodo.

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Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 139

Passivo

Capitale sociale (13)Al 31 dicembre 2015 il capitale sociale ammonta a euro 61.805.893,20 ed è costituito da n.412.039.288 azioni da nominali 0,15 euro. Rispetto al 31 dicembre 2014 non ha subito alcunavariazione.

31/12/2014 31/12/2015N°azioni deliberate 479.323.713 476.383.713N° azioni emesse 412.039.288 412.039.288 di cui: N° azioni proprie 18.149.111 20.979.371

Tutte le azioni ordinarie sono emesse a fronte di versamenti interamente effettuati. Nonesistono azioni gravate da vincoli nella distribuzione di dividendi, ad eccezione di quantoprevisto dall’art. 2357 del Codice Civile per le azioni proprie.

Riserve (14) La composizione e la movimentazione delle riserve sono dettagliate nel “Prospetto dellevariazioni di Patrimonio Netto”.Nel rispetto delle delibere assembleari che hanno autorizzato il Consiglio di Amministrazione dellaCapogruppo ad effettuare acquisti di azioni ordinarie Gruppo Editoriale L’Espresso SpA, nel corsodell’esercizio 2015 sono state acquistate n. 3.722.000 azioni per complessivi 3.772.524 migliaiaeuro e, considerando le azioni proprie acquisite negli anni precedenti, la Società ha in portafoglioal 31 dicembre 2015 n. 20.979.371 azioni che rappresentano il 5,092% del capitale sociale.A seguito della delibera del Consiglio di Amministrazione del 21 gennaio 2015 e della conseguentesottoscrizione di un atto formale (deed poll) avvenuta il 28 gennaio 2015, la Capogruppo haunilateralmente rinunciato alla facoltà di rimborsare le obbligazioni convertibili, in caso diesercizio del diritto di conversione, mediante pagamento in contanti invece che in azioniordinarie. Alla data del 28 gennaio 2015 il fair value dell’opzione (calcolato il medesimomodello applicato al 31 dicembre 2014) era pari a 4.290 migliaia di euro con un effetto negativonel conto economico 2015 di 390 migliaia di euro. Dal momento che la sottoscrizione del deedpoll ha un effetto analogo alla modifica del prestito, essendo venuto meno il diritto all’Opzionecall a favore della Società in modo irrevocabile, definitivo e incondizionato e configurandosi cosìcome uno strumento composto e non più ibrido, la Capogruppo ha riclassificato con effetto 28gennaio 2015 l’importo dell’opzione sopra descritto (4.290 migliaia di euro) nel PatrimonioNetto nella “Riserva diritti opzione Prestito Obbligazionario 2014”.

Benefici basati su strumenti finanziariIl Gruppo riconosce benefici addizionali ad alcuni dipendenti della Capogruppo e di societàcontrollate che ricoprono posizioni di primo piano all’interno del Gruppo, attraverso piani dicompensi basati su strumenti finanziari.In particolare i piani adottati hanno previsto in taluni casi l’attribuzione di diritti di partecipazioneal capitale (c.d. “stock option”) ed in altri casi l’attribuzione di diritti a ricevere gratuitamenteazioni ordinarie della Capogruppo (c.d. “stock grant”).Tutti i piani di stock option adottati dal Gruppo tra il 2001 e il 2010 prevedono la facoltà per

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato140

i beneficiari di esercitare, ad un determinato prezzo ed entro un arco temporale predefinito,un’opzione di sottoscrizione di nuove azioni della Società da emettersi in virtù di appositedelibere. Le assemblee dei soci del 20 aprile 2011, del 23 aprile 2012, del 18 aprile 2013, del16 aprile 2014 e del 23 aprile 2015 hanno deliberato l’attribuzione, rispettivamente, di unpiano di stock grant 2011, di un piano di stock grant 2012, di un piano di stock grant 2013, diun piano stock grant 2014 e di un piano di stock grant 2015 quali strumenti di incentivazionee fidelizzazione del management del Gruppo.I piani di stock grant prevedono l’attribuzione a ciascuno dei partecipanti al Piano di un deter-minato numero di diritti condizionati (Unit) a ricevere azioni ordinarie già nel portafoglio dellaSocietà (azioni proprie): le Units sono state attribuite a titolo gratuito, non sono trasferibili esono suddivise in due categorie: “Times-based Units”, la cui maturazione è subordinata al solodecorrere dei termini e “Performance Units”, la cui maturazione è subordinata al decorrere deitermini e al raggiungimento degli obiettivi di apprezzamento del valore delle azioni nonché adun ulteriore parametro di performance legato ai risultati economico finanziari del Gruppo.I relativi regolamenti, tra le altre condizioni e termini, disciplinano anche la sorte delle opzionie dei diritti in caso di cessazione, per qualunque motivo, del rapporto di lavoro subordinato.Nell’allegato 2) vengono riepilogate tutte le informazioni relative a ciascun piano di stockoption e stock grant in essere al 31 dicembre 2015. In particolare si evidenzia che, così comeindicato nell’Allegato 2), ad oggi le opzioni di sottoscrizione della Società ancora valide, manon esercitate, ammontano a 13.711.200 pari al 3,33% del totale delle azioni attualmentecomponenti il capitale sociale.Per la descrizione dei piani di stock option (2006-2012) si rimanda a quanto riportato nellasezione “Informativa ai sensi del Regolamento Consob n. 11971”, mentre vengono di seguitoriportate le descrizioni dei piani di stock grant 2011, 2012, 2013, 2014 e 2015.

Piani di Stock Grant 2011-2013-2014-2015I Consigli di Amministrazione del 20 aprile 2011, del 23 aprile 2012, del 27 giugno 2013 del16 aprile 2014 e del 23 aprile 2015, avvalendosi delle deleghe conferitegli dall’Assembleadegli azionisti tenutesi nella medesima data, eccezion fatta per l’Assemblea dell’anno 2013,tenutasi invece in data 18 aprile 2013, hanno deliberato, rispettivamente, l’approvazione delpiano di stock grant 2011, del piano di stock grant 2012, del piano di stock grant 2013, delpiano stock grant 2014 e del piano stock grant 2015 come da proposta del comitato diRemunerazione, da riservare all’Amministratore Delegato della Società (esclusivamente inriferimento ai piani di stock grant 2011 e 2012) e a dipendenti della Capogruppo e di suecontrollate. Il prezzo di esercizio viene determinato secondo quanto previsto dal Testo Unicodelle Imposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo riferimento alla media aritmetica semplicedei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell’ultimo mese che precede ladata di assegnazione.Il 20 aprile 2011, al prezzo di euro 1,81, è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.410.000 Units suddivise tra Time-based Units (n. 705.000) e Performance Units (n. 705.000).Le Time-based Units sono maturate, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazionea titolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale apartire dal 21 aprile 2013. Le Performance Units, che sarebbero dovute maturare alle medesimedate di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che venisseroraggiunti target di performance aziendale e azionaria, non sono mai state maturate.Al 31 dicembre 2015 a termine di regolamento, sono in circolazione 156.721 Time-based

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Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 141

Units; sono state esercitate 147.965 Time-based Units e sono scadute nell’esercizio 612.500Performance Units.Il 23 aprile 2012, al prezzo di euro 0,98, è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.897.500 Units suddivise tra Time-based Units (n. 948.750) e Performance Units (n. 948.750).Le Time-based Units sono maturate e matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiariall’assegnazione a titolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% delrelativo totale a partire dal 24 aprile 2014. Le Performance Units sono maturate e maturerannoalle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione chevengano raggiunti target di performance aziendale e azionaria.Al 31 dicembre 2015 a termine di regolamento, sono in circolazione 452.335 Time-based Unitse 494.367 Performance Units; sono state esercitate 318.758 Time- based Units e 281.257 Per-formance Units.Il 27 giugno 2013, al prezzo di euro 0,83 è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.395.000 Units, suddivise tra Time-based Units (n. 697.500) e Performance Units (n. 697.500).Le Time-based Units sono maturate e matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiariall’assegnazione a titolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% delrelativo totale a partire dal 28 giugno 2015.Le Performance Units sono maturate e matureranno alle medesime date di maturazione previsteper le Time-based Units, ma solo a condizione che vengano raggiunti target di performanceaziendale e azionaria.Al 31 dicembre 2015 a termine di regolamento, sono in circolazione 625.620 Time-based Unitse 625.620 Performance Units; sono state esercitate 71.880 Time- based Units e 71.880Performance Units.Il 16 aprile 2014, al prezzo di euro 1,70, è stata effettuata l’assegnazione di complessive -1.450.000 Units suddivise tra Time-based Units (n. 725.000) e Performance Units (n. 725.000).Le Time-based Units matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazione atitolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale apartire dal 17 aprile 2016. Le Performance Units matureranno alle medesime date di maturazionepreviste per le Time-based Units, ma solo a condizione che vengano raggiunti target di performanceaziendale e azionaria.Al 31 dicembre 2015 a termine di regolamento, sono in circolazione 725.000 Time-based Unitse 725.000 Performance Units.Il 23 aprile 2015, al prezzo di euro 1,2355, è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.420.000 Units suddivise tra Time-based Units (n. 710.000) e Performance Units (n. 710.000).Le Time-based Units matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazione atitolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale apartire dal 23 aprile 2017. Le Performance Units matureranno alle medesime date di maturazionepreviste per le Time-based Units, ma solo a condizione che vengano raggiunti target diperformance aziendale e azionaria.Al 31 dicembre 2015 a termine di regolamento, sono in circolazione 710.000 Time-based Unitse 710.000 Performance Units.

*****Ai fini della valutazione delle opzioni assegnate con i piani adottati dal Gruppo é statautilizzata la procedura numerica degli alberi binomiali. Tale metodologia, largamente in usoper valutare le opzioni finanziarie secondo l’approccio stocastico, fa riferimento ai modelli

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discreti “binomiali”, elaborati a partire dal 1979 da Cox, Rubinstein e Ross, con l’intento difornire una generalizzazione del modello di Black e Scholes.Le principali ipotesi relative alla determinazione del fair value dei piani di stock option sonoriassunte nel prospetto seguente.

Piano 2006 I tranche II tranche Prezzo medio di esercizio 4,33 3,96

Volatilità attesa * 17,51% 16,56%

Tasso free risk 4,35% 4,10%

Fair value 0,8016 0,6938

* Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Mentre le principali ipotesi relative alla determinazione del fair value dei piani di stock option2015 sono riassunte nel prospetto seguente.

Piano Straordinario 2009 Piano Ordinario 2009 Piano Ordinario 2010 I tranche II tranche III tranche IV tranche I tranche II tranche I tranche II tranchePrezzo medio di esercizio 3,84 3,60 2,22 1,37 1,00 1,86 2,25 1,58

Volatilità attesa * 38,98% 38,98% 38,98% 38,98% 38,98% 38,98% 33,23% 29,98%

Tasso free risk 2,90% 2,90% 2,90% 2,90% 2,90% 2,90% 3,19% 2,60%

Fair value 0,1596 0,1699 0,2404 0,3195 0,5431 0,8927 0,5361 0,3815

*Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Stock Grant 2011 Time based Units Performance UnitsValore iniziale 1,81 1,81Volatilità attesa * 40,81% 40,81%Tasso free risk 3,63% 3,63%Fair value medio 1,8357 1,6627*Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Stock Grant 2012 Time based Units Performance UnitsValore iniziale 0,98 0,98

Volatilità attesa * 40,00% 40,00%

Tasso free risk 1,62% 1,62%

Fair value medio 0,7546 0,6718

*Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

142 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

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Stock Grant 2013 Time based Units Performance UnitsValore iniziale 0,83 0,83

Volatilità attesa * 35,00% 35,00%

Tasso free risk 1,42% 1,42%

Fair value medio 0,7875 0,6631

* Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Stock Grant 2014 Time based Units Performance UnitsValore iniziale 1,70 1,70

Volatilità attesa * 40,00% 40,00%

Tasso free risk 1,04% 1,04%

Fair value medio 1,5785 1,4501

* Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Stock Grant 2015 Time based Units Performance UnitsValore iniziale 1,2355 1,2355

Volatilità attesa * 40,00% 40,00%

Tasso free risk 0,5% 0,5%

Fair value medio 1,1900 0,8861

* Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Al 31 dicembre 2015, il costo complessivo rilevato in bilancio derivante dai piani di opzioniammonta a 1.659 migliaia di euro (1.559 migliaia di euro al 31 dicembre 2014).

Patrimonio netto di terzi (15)

31/12/2014 31/12/2015Seta SpA 1.579 1.568Finegil Editoriale SpA 403 415Mo-Net Srl 25 53TOTALE PATRIMONIO NETTO DI TERZI 2.007 2.036

143Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato144

Debiti finanziari (16)

Debiti finanziari non correntiscadenza scadenza

31/12/2014 31/12/2015 1-5 anni oltre 5 anni

Obbligazioni 75.760 79.497 79.497 -Debiti verso società di leasing e altri finanziatori 5.636 - - -TOTALE DEBITI FINANZIARI NON CORRENTI 81.396 79.497 79.497 -

Debiti finanziari correnti 31/12/2014 31/12/2015Obbligazioni 4.677 5.011Debiti in c/c verso le banche 181 35Debiti verso le banche per finanziamenti 6.210 -Debiti verso società di leasing e altri finanziatori 20.764 37.291TOTALE DEBITI FINANZIARI CORRENTI 31.832 42.337

Al 31 dicembre 2015 il valore del Prestito Obbligazionario ammonta complessivamente a84.508 migliaia di euro. Al 31 dicembre 2014 l’ammontare complessivo del debito era pari a80.437 migliaia di euro.In data 1 aprile 2014 il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo aveva deliberatol’emissione di un Prestito Obbligazionario equity linked per complessivi 100 milioni di euro lacui collocazione era avvenuta il successivo 2 aprile con un pricing definito nella stessa data,tenendo conto del prezzo medio ponderato di mercato dell’azione registrato sul MercatoTelematico Azionario tra l’avvio e la conclusione del processo di raccolta ordini (bookbuilding)e di un premio di conversione del 30% (pari a € 2,1523) ferme restando le prescrizioni dell’art.2441, sesto comma, del Codice Civile.L’operazione era stata regolata mediante emissione di titoli con scadenza 9 aprile 2019. Laproposta di aumento del capitale sociale al servizio del Prestito Obbligazionario, con esclusionedel diritto di opzione ex art. 2441, quinto comma, era stata sottoposta all’AssembleaStraordinaria degli Azionisti, convocata in prima convocazione il giorno 23 luglio 2014. LaSocietà aveva provveduto a richiedere ed a ottenere l’ammissione alla quotazione delleObbligazioni al Third Market (MTF) del Vienna Stock Exchange.Il Prestito Obbligazionario, del valore nominale di complessivi 100 milioni di euro, ha unadurata di 5 anni (scadenza 9 aprile 2019) e ha una cedola semestrale a tasso fisso pari al2,625% annuo, pagabile il 9 aprile e l’8 ottobre di ogni anno. Le obbligazioni sono convertibiliin azioni ordinarie della Società esistenti o di nuova emissione.Il Prestito Obbligazionario Convertibile (convertible bond) conferisce al titolare la possibilitàdi convertire l’obbligazione in un determinato numero di azioni della società emittente; nel casospecifico all’esercizio del diritto di conversione era prevista per la Società la facoltà diconsegnare azioni, corrispondere l’ammontare in denaro o offrire una combinazione di azionie denaro. Pertanto lo strumento era stato ricondotto ad un’obbligazione standard cheincorporava la vendita di una opzione di tipo call.Lo strumento era stato originariamente valutato mediante scomposizione dello stesso nelle suedue componenti: una componente di Opzione call ed una componente di debito. In applicazione

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del principio IAS 39, la componente Opzione call viene rilevata al fair value mentre, lacomponente di debito del Prestito Obbligazionario Convertibile in maniera residuale rispetto alvalore nominale complessivo dello strumento, al quale vengono aggiunti i costi di transazionedirettamente attribuibili. Il valore di tali componenti era stato rispettivamente di 21 milioni dieuro per la componente Opzione call, classificata nella voce “Debiti finanziari non correnti”,ed 79 milioni di euro per la componente di debito alla data di rilevazione iniziale.La valutazione della componente di Opzione call era stata effettuata applicando il ModelloBinomiale e utilizzando i parametri di prezzo di mercato delle azioni della Società, volatilità delprezzo azionario, strike price e risk-free rate. Successivamente alla prima rilevazione, lavariazione del fair value (di categoria gerarchica di livello 2) era rilevata a conto economico. Lacomponente di debito inizialmente rilevata in maniera residuale, come sopra detto, era statavalutata successivamente al costo ammortizzato, quest’ultimo determinato utilizzando il criteriodel tasso di interesse effettivo, cosi denominato dallo IAS 39. Alla data del 31 dicembre 2014la valutazione della componente Opzione call era stata pari a 3,9 milioni di euro con un effettodi provento finanziario di 17,1 milioni di euro.Successivamente, a seguito della delibera del Consiglio di Amministrazione del 21 gennaio 2015 edella conseguente sottoscrizione di un atto formale (deed poll) avvenuta il 28 gennaio 2015, laCapogruppo ha unilateralmente rinunciato alla facoltà di rimborsare le obbligazioni convertibili, incaso di esercizio del diritto di conversione, mediante pagamento in contanti invece che in azioniordinarie. Tale rinuncia risulta definitiva, irrevocabile ed incondizionata, la cui sostanza equivale,secondo la giurisdizione inglese a cui è sottoposto il deed poll, a un modifica del regolamento delprestito. Alla data del 28 gennaio 2015 il fair value dell’opzione (calcolato il medesimo modelloapplicato al 31 dicembre 2014) era pari a 4.290 migliaia di euro con un effetto negativo nel contoeconomico 2015 di 390 migliaia di euro. Inoltre dal momento che la sottoscrizione del deed poll haun effetto analogo alla modifica del prestito, essendo venuto meno il diritto all’Opzione call a favoredella Società in modo irrevocabile, definitivo e incondizionato e configurandosi così come unostrumento composto e non più ibrido, la Capogruppo ha riclassificato con effetto 28 gennaio 2015l’importo dell’opzione sopra descritto (4.290 migliaia di euro) nel Patrimonio Netto.Si ricorda infine che il Prestito Obbligazionario, collocato nell’ottobre 2004 con duratadecennale, di valore nominale originario di 300 milioni di euro (diminuiti alla scadenza a 185,4milioni di euro) e che pagava un interesse fisso del 5,125% e uno effettivo del 4,824%, erastato completamente rimborsato a naturale scadenza (27 ottobre 2014).

I debiti finanziari verso società di leasing e altri finanziatori includono i debiti per la cessione pro solvendodi crediti commerciali. A partire dall’esercizio 2014 la concessionaria di pubblicità del Gruppo hainfatti consolidato le operazioni di Factoring (pro solvendo) con primari istituti di credito quali:• UniCredit Factoring SpA, per un fido di 20 milioni di euro con un tasso annuo pari

all’Euribor 3 mesi più 1,6% fino al 14 novembre 2015, successivamente il tasso annuo si èmodificato all’Euribor 3 mesi più 1,75%, oltre a commissioni flat dello 0,258% (da aprile2015) sul valore del portafoglio ceduto, a tempo indeterminato con facoltà di recesso senzapreavviso, assistito da garanzia fideiussoria della Capogruppo per l’intero valore;

• Société Général Factoring SpA, per un fido di 20 milioni di euro con un tasso annuo pariall’Euribor 3 mesi più 1,5% oltre a commissioni flat dello 0,11% sul valore del portafoglioceduto, a tempo indeterminato con facoltà di recesso senza preavviso.

Il valore del debito al 31 dicembre 2015 è di 19.844 migliaia di euro verso UniCredit FactoringSpA e di 16.087 migliaia di euro verso Société Général Factoring SpA.

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I debiti verso le banche per finanziamenti sono così composti.

31/12/2014 31/12/2015Finanziamenti con garanzia reale non correnti - -Totale finanziamenti non correnti - -Finanziamenti con garanzia reale correnti 6.210 -Totale finanziamenti correnti 6.210 -TOTALE DEBITI VERSO LE BANCHE PER FINANZIAMENTI 6.210 -

Nel corso dell’anno sono state completamente rimborsate le quote residue dei finanziamentidecennali stipulati ex-lege dell’editoria.

Fondi per rischi e oneri (17) Si riporta nella tabella successiva la movimentazione complessiva dei fondi, nonché la movi-mentazione suddivisa tra quota corrente e non corrente

Vertenze Vertenze Incentivi Rischi vari Totale di cui di cui non legali previdenziali all’esodo e rinnovi fondi corrente corrente contrattualiSaldo iniziale 12.007 3.618 18.993 45.990 80.608 34.915 45.693Utilizzi/rilasci (4.652) (20) (12.925) (2.937) (20.534) (20.086) (448)Giroconti corrente/non corrente - - - - - 2.967 (2.967)Accantonamenti 2.566 - 5.559 1.443 9.568 6.595 2.973Variazione per attualizzazione 277 - - - 277 - 277Saldo finale 10.198 3.598 11.627 44.496 69.919 24.391 45.528

Parte non corrente Vertenze Vertenze Incentivi Rischi vari Totale legali previdenziali all’esodo e rinnovi fondi contrattualiSaldo iniziale 6.135 3.555 - 36.003 45.693Utilizzi/rilasci (442) (6) - - (448)Giroconti corrente/non corrente (2.852) - - (115) (2.967)Accantonamenti 2.446 - - 527 2.973Variazione per attualizzazione 277 - - - 277Saldo finale 5.564 3.549 - 36.415 45.528

Parte corrente Vertenze Vertenze Incentivi Rischi vari Totale legali previdenziali all’esodo e rinnovi fondi contrattualiSaldo iniziale 5.872 63 18.993 9.987 34.915Utilizzi/rilasci (4.210) (14) (12.925) (2.937) (20.086)Giroconti corrente/non corrente 2.852 - - 115 2.967Accantonamenti 120 - 5.559 916 6.595Saldo finale 4.634 49 11.627 8.081 24.391

146 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

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Le componenti di lungo termine dei fondi, con esclusione di quelle relative alle vertenze legali(che maturano interessi pari al tasso legale), sono state attualizzate ad un tasso pari al 5% allordo delle imposte.

I fondi rischi vertenze legali e previdenziali includono oltre alle cause per diffamazione, comuniper tutte le società editrici, i rischi legati a vertenze di natura commerciale, cause di lavoro ed ilrischio legato agli accertamenti previdenziali.

Il fondo per incentivi all’esodo si riferisce all’accantonamento per i piani di riorganizzazioneaziendale avviati in alcune società del Gruppo.

Il fondo rischi vari è costituito da accantonamenti per oneri fiscali di esercizi precedenti, davertenze fiscali per operazioni a premio e da altri rischi.Con riferimento agli accantonamenti per oneri fiscali di esercizi precedenti, il 18 maggio 2012 èstata depositata dalla Commissione Tributaria Regionale di Roma, in sede di riassunzione, lasentenza 64/9/12 avente per oggetto gli accertamenti IRPEG e ILOR 1991; tali accertamentidiedero luogo ai seguenti principali rilievi di natura antielusiva: • furono contestati dall’Amministrazione Finanziaria i benefici fiscali derivanti dalle operazioni

di riorganizzazione societaria del Gruppo Editoriale L’Espresso conseguenti alla spartizione delGruppo Mondadori (in particolare, i benefici emergenti dalla fusione per incorporazione diEditoriale La Repubblica SpA in Cartiera di Ascoli SpA, che successivamente ne assunse ladenominazione);

• furono altresì contestati i benefici attinenti operazioni di usufrutto azionario con soggetti esteri,in particolar modo quelli relativi al credito d’imposta sui dividendi e dalle relative ritenutesubite, oltre che agli interessi maturati.

Su quest’ultimo capitolo, usufrutto di azioni, la Capogruppo ha, dal bilancio 2008, effettuatoaccantonamenti, valutando che, in funzione della evoluzione della giurisprudenza, le maggioriimposte accertate e i relativi interessi dovessero essere qualificati come “rischio probabile” (gliaccantonamenti non riguardarono solo il periodo d’imposta 1991 ma anche i tre successivi, per iquali l’Amministrazione Finanziaria contestò la medesima fattispecie di beneficio), diversamentedalle sanzioni il cui rischio fu qualificato come “possibile”. Sul primo capitolo, riguardante unicamente il 1991, il rischio è sempre stato qualificato come“remoto”, sia alla luce della valutazione tecnica delle contestazioni, che dell’esito dei differentigradi di giudizio. Si ricorda infatti che:• i fatti furono in primo luogo sottoposti al vaglio della giurisdizione penale per presunta frode

fiscale ed il procedimento si concluse con sentenza di non luogo a procedere del GUP,confermata in via definitiva dalla Corte di Appello in data 9 dicembre 1999, così prosciogliendocon formula piena tutti gli amministratori e i sindaci;

• in sede tributaria i giudizi di primo e secondo grado furono entrambi favorevoli al Grupporispettivamente nel 1998 e nel 2000; successivamente, nel 2007 la Corte di Cassazione annullòla sentenza di secondo grado, con rinvio alla Commissione Tributaria Regionale, decidendoperaltro solo su profili procedurali e non pregiudicando in alcun modo il merito.

La Commissione Tributaria Regionale, con la sentenza sopra menzionata, ha accolto la posizionedell’Amministrazione Finanziaria relativamente alla contestazione economicamente più rilevante,concernente le operazioni di riorganizzazione societaria, mentre ha respinto la contestazionerelativa agli usufrutti. Tale sentenza, sulla base delle valutazioni aggiornate al 31 dicembre 2015,darebbe luogo ad un importo di rischio massimo pari a 371,8 milioni di euro (di cui maggioriimposte accertate per 121,4 milioni di euro, interessi per 129 milioni di euro e sanzioni per 121,4

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milioni di euro): tale valore scaturisce dal fatto che l’Amministrazione Finanziaria non si è limitatasemplicemente a disconoscere i benefici fiscali (ritenuti indebiti) dei maggiori valori iscritti in sededi allocazione del “disavanzo di annullamento” nel processo di fusione, ma ha inaspettatamentepreteso l’immediato ed integrale assoggettamento a tassazione di tale disavanzo per quanto di persé privo di qualunque valenza reddituale, alla stregua di una plusvalenza “realizzata”.In data 27 giugno 2012 la Società ha provveduto a depositare presso la Corte di Cassazione ilricorso avverso la sentenza di secondo grado mentre il 28 giugno 2012 è stata depositata, pressola CTR di Roma, l’istanza di sospensione degli effetti della medesima sentenza ai sensi e per glieffetti dell’articolo 373 del codice di procedura civile; l’istanza è stata accolta dalla CTR di Romacon ordinanza depositata il 19 luglio 2012. In virtù della consapevolezza della legittimità civilistico-tributaria delle operazioni oggetto dicontestazione fiscale, oltre che sulla base di valutazioni tecniche ottenute da professionisti terzi,la Capogruppo ha confermato la valutazione del grado di rischio “probabile” alle operazionidi usufrutto azionario (ancorché la stessa sia risultata vittoriosa sul punto dinanzi la CTR)estendendo, in sede di chiusura dell’esercizio 2012, alle sanzioni, a seguito di recenti econsolidate posizioni della Corte di Cassazione, il medesimo livello di rischio, ed ha qualificatocome meramente “possibile” il rischio legato alle operazioni di ristrutturazione societarie per lequali è risultata soccombente. Su questo tema si evidenzia come, nel corso del 2015, sia stato emanato il D.Lgs. 128 che, oltread avere abrogato la precedente norma anti-elusiva, ha apportato modifiche allo Statuto delcontribuente (legge 212/2000) fornendo all’ordinamento tributario un carattere di maggiorechiarezza tramite l’introduzione di una definizione unitaria degli istituti dell’abuso di diritto edell’elusione fiscale. Per le questioni attinenti le operazioni di usufrutto azionario la Capogruppo aveva provveduto adaccantonare fino al 31 dicembre 2012 un importo pari a 34,4 milioni di euro (a copertura deirischi legati all’ammortamento del costo sostenuto per l’acquisto dell’usufrutto, al creditod’imposta sui dividendi, alle relative ritenute subite e agli interessi maturati e alle sanzioni), conriferimento ai periodi di imposta accertati. Si ricorda infine che, nel corso del 2012, a seguito diuna sentenza favorevole della Corte di Cassazione con la quale era stato estinto il processo, si eraprovveduto a rilasciare il fondo relativo all’annualità 1992. Al 31 dicembre 2015, anche a seguitodi un accantonamento di 347 migliaia di euro per tenere conto degli interessi maturati, il fondorelativo a tale fattispecie ammonta a 35,1 milioni di euro.

TFR e altri fondi per il personale (18)

Piani a benefici definitiIl fondo Trattamento Fine Rapporto maturato al 31 dicembre 2006 per le aziende con più di50 dipendenti e maturato al 31 dicembre 2015 per le altre, nonché il fondo Indennità fissa peri dirigenti di giornali quotidiani rientrano nei piani a benefici definiti e pertanto sono statideterminati applicando la metodologia attuariale. Entrambi i fondi rappresentano il valoreattuale dell’obbligazione legale futura.

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Le ipotesi relative alla determinazione dei Piani sono riassunte nel prospetto che segue.

TFR ALTRI FONDI

Tasso annuo tecnico di attualizzazione 2,03% 2,03%Tasso annuo di inflazione 1,5%-2,0% 1,5%-2,0%Tasso annuo aumento retribuzioni* 1-1,5% 1-1,5%*in base alla categoria

Gli importi iscritti nella Situazione Patrimoniale - Finanziaria sono stati così determinati.

Fondo Trattamento Fine Rapporto 31/12/2015Saldo iniziale 56.309Accantonamento per prestazioni di lavoro di periodo (service cost) 31Costi/(Ricavi) attuariali da esperienza (actuarial gain/loss) 113Costi/(Ricavi) attuariali da cambio tasso (actuarial gain/loss) (2.283)Incremento per interessi finanziari (interest cost) 780Benefici pagati (7.572)Saldo finale 47.378

Altri fondi per il personale 31/12/2015Saldo iniziale 8.702Accantonamento per prestazioni di lavoro di periodo (service cost) 765Costi/(Ricavi) attuariali da esperienza (actuarial gain/loss) 270Costi/(Ricavi) attuariali da cambio tasso (actuarial gain/loss) (384)Costi/(Ricavi) attuariali da cambio piano - curtailment (actuarial gain/loss) (3.051)Incremento per interessi finanziari (interest cost) 116Benefici pagati -Saldo finale 6.417

Il numero medio e il numero a fine esercizio del personale dipendente è riepilogato di seguito.

Numero medio dipendenti Numero dipendenti fine esercizio 2014 2015 31/12/2014 31/12/2015

Giornalisti 1.076 1.038 1.066 1.002Operai 236 208 210 205Impiegati 939 888 918 861Dirigenti 68 67 67 67Contratti a termine 47 49 49 48TOTALE 2.366 2.250 2.310 2.183

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Debiti commerciali (19)

31/12/2014 31/12/2015Debiti verso fornitori: • carta 8.465 5.792• stampa 7.381 10.272• trasporti e distribuzione 4.338 2.552• investimenti 2.082 3.568• promozioni 5.490 6.478• prodotti opzionali 7.644 7.841• collaboratori 4.563 4.368• diversi redazionali 5.262 4.659• utenze e manutenzioni 4.349 3.244• altri fornitori 47.781 47.730Debiti per acconti 821 535Debiti verso imprese del Gruppo 1.604 2.242TOTALE DEBITI COMMERCIALI 99.780 99.281

I debiti verso imprese del Gruppo, pari a 3.311 migliaia di euro, si riferiscono a debiti commercialiverso le società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto (Le Scienze, Altrimedia e Huffin-gtonPost Italia, Persidera). Per il dettaglio si rimanda alla tabella in Nota 14.4.

I debiti commerciali sono normalmente regolati a 60/90 giorni.

Debiti tributari (20)

31/12/2014 31/12/2015Debiti per Irap - 204Debiti per ritenute e IRPEF 8.832 8.651Debiti verso l'Erario per IVA 1.684 1.126Altri debiti tributari 24 61TOTALE DEBITI TRIBUTARI 10.540 10.042

Altri debiti (21)

31/12/2014 31/12/2015Debiti vs istituti previdenziali e sicurezza sociale 19.157 18.176Debiti vs il personale per ferie 11.260 10.455Debiti vs il personale diversi 17.944 13.916Debiti vs amministratori e sindaci 212 188Ratei passivi 2.550 2.322Debiti per abbonamenti 7.022 6.664Debiti per contributi Legge 62/2001 1.418 1.236Debiti per contributi su interessi 400 -Altri debiti 3.802 4.038TOTALE ALTRI DEBITI 63.765 56.995

150 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

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13. Note relative al Conto Economico Complessivo

Ricavi (22)

2014 2015Ricavi da pubblicazioni 265.747 246.279Ricavi da pubblicità 365.608 346.017Lavorazioni c/terzi per stampa 1.087 704Ricavi da vendita scarti e rese 1.420 1.483Ricavi da vendita servizi internet e mobile 1.929 1.772Ricavi cessione diritti e marchi 403 1.110Ricavi da vendita contenuti 1.465 2.083Ricavi da vendita altri servizi 5.752 5.635Ricavi da vendita altri prodotti e merci 48 36TOTALE RICAVI 643.459 605.119

I ricavi, pari a 605.119 migliaia di euro, hanno registrato una riduzione del 6,0% rispetto al 2014(643.459 migliaia di euro). Per maggiori dettagli sull’andamento dei ricavi si rimanda a quantoesposto nella relazione sulla Gestione.

Altri proventi operativi (23)

2014 2015Contributi 1.089 611Fitti attivi - 3Plusvalenze cessioni cespiti 805 99Sopravvenienze attive 9.960 3.583Altri proventi 2.738 3.695TOTALE ALTRI PROVENTI OPERATIVI 14.592 7.991

Costi per acquisti (24)

2014 2015

Carta testate, promozioni e pubblicazioni opzionali 48.654 38.909

Materiali per la stampa 11.229 10.806

Acquisto pubblicazioni opzionali 4.631 5.246

Materiali di consumo 2.164 1.927

Altre merci 230 174

Variazione rimanenze materie prime e merci 1.014 753

TOTALE COSTI PER ACQUISTI 67.922 57.815

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Costi per servizi (25)

2014 2015 Stampa e altre lavorazioni presso terzi 34.288 30.207Distribuzione 20.472 18.965Diritti di riproduzione, SIAE e altri 11.609 9.291Promozioni 19.816 16.593Canoni editore 34.109 30.988Provvigioni agenti e agenzie 26.309 25.138Costi redazionali 51.020 50.880Produzioni radio e Tv 745 1.226Consulenze 9.994 7.446Spese viaggi e soggiorni 7.826 7.351Telefoniche e trasmissione dati 3.356 3.011Manutenzioni e utenze 18.148 16.509Gestione impianti e tecnologie 8.391 9.267Fitti passivi 17.855 17.056Vigilanza, pulizia e smaltimento rifiuti 3.183 3.190Altri costi per servizi 19.801 20.848TOTALE COSTI PER SERVIZI 286.922 267.966

Altri oneri operativi (26)

2014 2015 Accantonamento fondi rischi e oneri 3.922 3.441Imposte e tasse accessorie 2.079 2.013Spese di rappresentanza e omaggi 386 445Quote associative 2.188 2.710Transazioni e risarcimenti 222 110Sopravvenienze passive 1.259 2.360Svalutazioni e perdite su crediti 2.251 3.261Minusvalenze cessione cespiti 183 71Altri oneri operativi 482 434TOTALE ALTRI ONERI OPERATIVI 12.972 14.845

Costi per il personale (27)

2014 2015 Salari e stipendi 209.120 200.340Accantonamento per TFR 11.554 11.021Accantonamento trattamento di quiescenza e simili (749) 765Accantonamento per ferie (659) 215Stock Option – Stock Grant 1.559 1.659Incentivi all’esodo 8.745 10.434Altri costi del personale 3.488 3.948TOTALE COSTI PER IL PERSONALE 233.058 228.382

152 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

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La voce Costi per il personale ammonta a 228.382 migliaia di euro in diminuzione di 4.676migliaia di euro rispetto all’esercizio 2014 a seguito dei piani di riorganizzazione realizzati negliesercizi precedenti.

Ammortamenti e svalutazioni (28)

2014 2015 Ammortamento immobilizzazioni immateriali 870 1.029Ammortamento immobilizzazioni materiali 14.659 13.778Svalutazione immobilizzazioni immateriali 14.380 4Svalutazione immobilizzazioni materiali - 2.218TOTALE AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI 29.909 17.029

La voce svalutazioni immobilizzazioni immateriali includeva nell’esercizio 2014 le svalutazionidegli avviamenti delle testate editoriali effettuate a seguito delle verifiche di impairment test.

Nel 2015 la voce svalutazioni immobilizzazioni materiali si riferisce principalmente a svalutazionidi impianti di stampa.

Proventi/(oneri) finanziari netti (29)

2014 2015 Dividendi 14 14Proventi finanziari su titoli e derivati 17.328 -Interessi attivi su c/c bancari e depositi a breve 2.188 315Utile su cambi 31 107Altri proventi finanziari 912 438Proventi finanziari 20.459 860Interessi passivi su c/c bancari (4) (1)Spese bancarie accessorie (523) (545)Interessi passivi su prestiti obbligazionari (12.108) (6.688)Interessi su mutui e finanziamenti (680) (431)Perdite su cambi (71) (154)Oneri finanziari da applicazione IAS (2.297) (1.414)Altri oneri finanziari (538) (490)Oneri finanziari (16.221) (9.723)Proventi/(Oneri) da negoziazione titoli (1.105) -Minusvalenze cessione partecipazioni (945) -Svalutazioni e perdite su partecipazioni (4.086) (17.112)TOTALE PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI (1.884) (25.975)

Nel 2015 le svalutazioni e perdite su partecipazioni includono la svalutazione effettuata sulvalore di libro di Persidera, come già commentato nella voce “Partecipazioni valutate alpatrimonio netto”. Nell’esercizio precedente la svalutazione si riferiva al valore della parte-cipazione in Editoriale Libertà.

Nell’esercizio 2014 i proventi finanziari su titoli e derivati includevano il provento di 17.100migliaia di euro legato alla valutazione a fair market value della componente di Opzione calldel Prestito Obbligazionario convertibile collocato nell’aprile 2014.

153Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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154 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

Imposte (30)

2014 2015Imposte correnti 9.011 (735)Imposte differite e anticipate 6.984 3.385(Proventi)/Oneri fiscali esercizi precedenti 77 (347)TOTALE IMPOSTE 16.072 2.303

Il sensibile decremento delle imposte rispetto al precedente esercizio è da imputarsi oltre che allariduzione del risultato, alla riduzione dell’aliquota Ires, introdotta dalla Legge di Stabilità 2016,che, pur avendo efficacia dal 2017, ha determinato la riduzione delle imposte anticipate e differiteper un effetto positivo netto di 9,3 milioni di euro.Inoltre la Legge di Stabilità 2015, che ha introdotto la totale deduzione del costo di lavoro a tempoindeterminato dall’Irap, ha avuto un effetto positivo netto sulle imposte correnti di 4,5 milioni dieuro.Si riporta nella tabella successiva la riconciliazione tra l’onere fiscale teorico, determinato con Iresal 27,5% e Irap al 3,9%, e l’onere fiscale effettivo.

2014 20151) Utile ante imposte risultante da bilancio 28.010 4.5372) a. Imposte sul reddito (IRES) teoriche (ad aliquota nazionale) 7.703 1.248

b. Effetto fiscale relativo a costi non deducibili 5.301 8.079c. Dividendi (4) (4)d. Proventi/contributi non tassabili (3.882) (4.894)e. Imposte (antic.)/diff. non accantonate negli anni precedenti 260 132f. Rimborso IRES per recupero IRAP D.Lsg. 201/2011 (2.087) -g. Effetto fiscale su decremento IRES - (9.336)

3) Imposte sul reddito (IRES) 7.291 (4.776)4) IRAP 8.434 2.1265) Oneri fiscali di esercizi precedenti 347 3476) Totale imposte da bilancio 16.072 (2.303)Aliquota media effettiva 57,38% (50,76%)Aliquota teorica 31,40% 31,40%

Quota dei terzi (31)Si riferisce alla quota di utile di spettanza dei soci terzi delle società Finegil Editoriale SpA, SetaSpA e Mo-Net Srl.

Utile per azione (32)L’utile base per azione è calcolato dividendo l’utile netto del periodo attribuibile al Gruppo peril numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo (escludendole azioni proprie).

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L’utile per azione diluito è calcolato dividendo l’utile netto del periodo attribuibile agli azionistiordinari per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante ilperiodo, rettificato per gli effetti diluitivi delle opzioni. Di seguito sono esposti il reddito e le informazioni sulle azioni ai fini del calcolo dell’utile perazione base e diluito.

2014 2015Risultato del Gruppo 8.543 16.974 N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione (.000) 393.500 391.060Utile base per azione 0,022 0,043

2014 2015Risultato del Gruppo 8.543 16.974N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione (.000) 393.500 391.060N° opzioni (.000) 68.731 66.756Utile diluito per azione 0,019 0,037

Dividendi pagati (33)Nell’esercizio 2015 non sono stati distribuiti dividendi.

Informazione relative all’IFRS5 (34)Si ricorda che in data 30 giugno 2014 era stata perfezionata l’integrazione delle attività di operatoredi rete digitale terrestre facenti capo rispettivamente a Persidera SpA (già Telecom Italia Media Bro-adcasting Srl) e Rete A SpA. L’integrazione è stata realizzata mediante conferimento da parte dellaGruppo Editoriale L’Espresso SpA del 100% delle azioni di Rete A SpA in Persidera SpA. Ad esitodel conferimento, Telecom Italia Media SpA e il Gruppo Editoriale L’Espresso SpA detenevanorispettivamente il 70% e il 30% delle azioni di Persidera SpA in cui, in data 1 dicembre 2014, erastata fusa per incorporazione Rete A SpA.Il 30 gennaio 2015 si è altresì perfezionato il passaggio di proprietà di All Music SpA, società delGruppo editrice della televisione nazionale generalista DeejayTV, al nuovo editore Discovery ItaliaSrl.Alla luce delle predette operazioni e ai sensi dell’IFRS 5 - Attività destinate alla vendita e Disconti-nued Operation, l’insieme delle due società rappresentanti il business televisivo del Gruppo era statoqualificato, già nel bilancio 2014, come “Discontinued Operation” e come tale rappresentato inbilancio.Di seguito viene esposto il contributo delle due società al risultato netto consolidato dell’esercizio2014 e della All Music SpA al risultato netto consolidato dell’esercizio 2015.

155Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Conto Economico

Attività cessate Attività cessate(migliaia di euro) 2014 2015Ricavi da pubblicazioni - -Ricavi da pubblicità 7.418 565Ricavi diversi 5.938 4Totale Ricavi 13.356 569Variazione rimanenze prodotti - -Altri proventi operativi 578 1Acquisto carta - -Altri acquisti di produzione (61) -Costi per acquisti (61) -Promozioni (61) -Diritti (702) (61)Altri costi operativi (7.790) (354)Costi per servizi (8.553) (415)Altri oneri operativi (1.374) (1)Costo del lavoro (1.242) (73)Margine operativo lordo 2.704 81Ammortamenti e svalutazioni (9.783) (246)RISULTATO OPERATIVO (7.079) (165)Altri proventi/(oneri) finanziari 1.291 10.364RISULTATO ANTE IMPOSTE (5.788) 10.199Imposte 2.466 99RISULTATO DELLE ATTIVITA’ CESSATE (3.322) 10.298

Il risultato netto 2015 delle “Attività cessate e destinate a dismissone” include, oltre al risultatoconseguito da All Music SpA fino al 30 gennaio 2015 al netto delle elisioni e rettifiche di con-solidamento, la plusvalenza di 10.392 migliaia di euro connessa al deconsolidamento della par-tecipata. Il risultato netto 2014 delle “Attività cessate e destinate a dismissone” includeva, oltre alrisultato al 30 giugno 2014 di Rete A SpA ed al risultato dell’esercizio di All Music SpA al nettodelle elisioni e rettifiche di consolidamento, il provento finanziario netto legato all’operazionedi conferimento del 100% delle azioni di Rete A SpA in Persidera SpA e alla contestuale acqui-sizione del 30% di quest’ultima. Il predetto provento era pari a 1.515 migliaia di euro ederivava dalla differenza tra il valore iniziale di iscrizione di Persidera SpA (pari a 127.700migliaia di euro), corrispondente al fair value della partecipazione detenuta nella società dallaCapogruppo, come definito sulla base di perizia rilasciata da perito esterno indipendente, e ilvalore contabile del business deconsolidato alla data di conferimento (pari a 126.185 migliaiadi euro).Al 31 dicembre 2014 le voci della situazione patrimoniale-finanziaria delle “Attività e Passivitàcessate” erano così composte.

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Stato Patrimoniale

ATTIVO Attività cessate Attività cessate (migliaia di euro) al 31 dicembre 2014 al 31 dicembre 2015

Attività non correnti 2.227 -Attività correnti 2.485 -TOTALE ATTIVO 4.712 -

PASSIVO Passività cessate Passività cessate (migliaia di euro) al 31 dicembre 2014 al 31 dicembre 2015

Passività non correnti 315 -Passività correnti 2.323 -TOTALE PASSIVO 2.638 -

Di seguito si riporta il dettaglio dei flussi finanziari relativi alle “Attività cessate”.

Rendiconto dei flussi di cassa

Attività cessate Attività cessate (migliaia di euro) al 31 dicembre 2014 al 31 dicembre 2015

FLUSSO DELL’ATTIVITÀ OPERATIVA (57.270) (522) FLUSSO DELL’ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO 65.637 12.799FLUSSO DELL’ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO - -FLUSSO DELLE ATTIVITÀ CESSATE 8.367 12.277

Relativamente alle attività cessate, l’utile base ammonta a 0,026 euro per azione e l’utile diluitoa 0,022 euro per azione.

14. Altre informazioni

14.1 Posizione finanziaria nettaNella tabella che segue è esposta la composizione della posizione finanziaria netta del Gruppo.

31/12/2014 31/12/2015 Crediti finanziari vs imprese del Gruppo 166 167Denaro e disponibilità di banca 78.750 110.377Debiti per conti correnti bancari (181) (35)Disponibilità liquide nette 78.735 110.509Titoli e altre attività finanziarie 75 552Prestito obbligazionario (80.437) (84.508)Altri debiti verso le banche (6.210) -Altri debiti finanziari (26.400) (37.291)Altre attività (passività) finanziarie (112.972) (121.247)POSIZIONE FINANZIARIA NETTA (34.237) (10.738)

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158 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

La posizione finanziaria netta si è movimentata principalmente per effetto delle seguentioperazioni:• è stato interamente incassato il finanziamento soci di 21,3 milioni di euro che la Capogruppo

vantava nei confronti di Persidera SpA e che era stato sottoscritto contestualmente al confe-rimento di Rete A SpA;

• la cessione di All Music SpA ha comportato un miglioramento della posizione finanziarianetta di 12,3 milioni di euro, per effetto del corrispettivo della cessione.

14.2 Eventi ed operazioni significative non ricorrentiAi sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell’esercizioil Gruppo non ha posto in essere operazioni significative non ricorrenti così come definite dallaComunicazione stessa.

14.3 Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusualiAi sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell’esercizioil Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dallaComunicazione stessa.

14.4 Rapporti con parti correlateLe operazioni poste in essere dalla Società, ivi incluse le operazioni con parti correlate, rientranonella gestione ordinaria e sono regolate a condizioni di mercato.In particolare si segnala che la conclusione di operazioni con parti correlate è disciplinata da unaapposita procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione e descritta nella relazione annua-le sul Governo Societario riportata in una apposita sezione del presente bilancio al 31 dicembre2015 e disponibile sia sul sito della Società sia presso Borsa Italiana SpA. In particolare il GruppoEditoriale L’Espresso SpA intrattiene con le società controllate e collegate sia rapporti commer-ciali sia rapporti di prestazioni di servizi e di consulenza operativa e finanziaria. Tra i rapporticommerciali più rilevanti si ricordano quelli con le controllate A. Manzoni&C. SpA, concessio-naria per la vendita degli spazi pubblicitari, con Somedia SpA per la gestione della distribuzionea livello nazionale, con Elemedia SpA per la gestione tecnica dei siti, Rotocolor SpA e Finegil Edi-toriale SpA per l’attività di composizione e stampa. Inoltre, la Società gestisce un servizio accen-trato di tesoreria cui partecipano tutte le società controllate. Gruppo Editoriale L’Espresso SpA riceve, a sua volta, dalla Società controllante CIR SpA presta-zioni di servizi e consulenze varie in materia strategica, amministrativa, finanziaria e fiscale. Si sot-tolinea che lo svolgimento dei suddetti servizi da parte della controllante è ritenuto preferibilerispetto ai servizi resi da terzi grazie, tra l’altro, all’ampia conoscenza acquisita nel tempo dellarealtà aziendale e di mercato in cui Gruppo Editoriale L’Espresso SpA opera.Dall’esercizio 2004 il Gruppo Editoriale L’Espresso SpA, così come la maggior parte dellesocietà da essa controllate, ha aderito al “Consolidato Fiscale” CIR. Nell’ aprile 2013 è statarinnovata l’adesione al consolidato fiscale per il triennio 2013-2015.Gruppo Editoriale L’Espresso SpA e la maggior parte delle società controllate hanno continuatoad avvalersi della particolare disciplina dell’“IVA di Gruppo”.Per quanto riguarda, infine, i piani di compensi su strumenti finanziari riservati ad amministratorie dipendenti delle società del Gruppo si rimanda alla nota 12.14 (Riserve).Si riportano di seguito i dati (espressi in migliaia di euro) relativi ai rapporti economici, patrimo-niali e finanziari tra Gruppo Editoriale L’Espresso SpA e le relative imprese correlate.

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14.5 Gestione dei rischiRischi finanziariL’attività di gestione dei rischi finanziari è regolata da una policy di Gruppo che delinea obiettivi,strategie, linee guida nonché modalità operative.Per la gestione della finanza/tesoreria, il Gruppo si è dotato di una procedura ispirata a criteri diprudenza e di rischio limitato nella scelta delle operazioni di finanziamento/investimento e cheprevede l’assoluto divieto di porre in essere operazioni di tipo speculativo, se non adeguatamentemotivate ed approvate dal Consiglio di Amministrazione.La Capogruppo Gruppo Editoriale L’Espresso SpA gestisce e coordina un conto corrente intra-gruppo centralizzato, cui partecipano tutte le società controllate, al fine di ottenere vantaggi ditipo economico nei rapporti con le controparti ed una maggiore efficienza operativa. La centra-lizzazione permette infatti una più efficace attività di pianificazione e controllo dei flussifinanziari, garantisce una maggiore omogeneità delle varie scelte di finanziamento/investimento,ottimizza il profilo di rischio del Gruppo nel suo complesso, ma soprattutto consente dirafforzare il potere contrattuale con il sistema bancario. Il Gruppo, a seguito dell’integralerimborso del Prestito Obbligazionario collocato nel 2004 ha concluso il rapporto di collaborazionecon Standard&Poors per l’emissione del rating societario l’ultimo dei quali è stato confermatoa BB- con outlook stabile.Il Gruppo utilizza prevalentemente tre canali per la provvista di mezzi finanziari: il mercato obbliga-zionario internazionale, lo smobilizzo crediti della concessionaria A.Manzoni&C. SpA e i finanziamentibancari pluriennali, stipulati a fronte di investimenti produttivi agevolabili dalla legislazione perl’editoria, che prevede l’abbattimento del costo del finanziamento di alcuni punti percentuali; questiultimi sono stati completamente estinti nel corso del primo semestre 2015.

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Rapporti di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA con società correlate

Costi Ricavi Oneri Proventi Oneri Proventi Crediti Debiti Garanzietrib.ri trib.ri finanz.ri finanz.ri* finanz.ri trib.ri comm.li finanz.ri trib.ri comm.li prestate

SOCIETA' CONTROLLATEKsolutions SpA (in liquidazione) - - - - - 3 167 - - - - 9 - SOCIETA' COLLEGATELe Scienze SpA 227 1.515 - - - 72 - - 1.320 - - 822 - Persidera SpA 3.300 463 - - - 3.218 - - 645 - - 336 - HuffingtonPost Italia Srl 1.640 181 - - - - - - 128 - - 848 -Editoriale Libertà SpA - 78 - - - - - - - - - - - Altrimedia SpA 474 189 - - - - - - 150 - - 236 - SOCIETA' CONTROLLANTICIR SpA 965 2 6.769 7.436 - - - 19.147 - - 6.494 1.060 - Cofide SpA 156 11 - - - - - - - - - - - ALTRE SOCIETA' CORRELATESorgenia SpA 7.024 680 - - - - - - 473 - - 535 - Sogefi SpA - 10 - - - - - - 3 - - - -

* In tale voce sono inclusi i dividendi percepiti dalle società controllate

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In data 2 aprile 2014 la Capogruppo aveva collocato un Prestito Obbligazionario Convertibileequity linked per complessivi 100 milioni di euro: il Prestito conferisce al titolare la possibilità diconvertire l’obbligazione in un determinato numero di azioni della società emittente; nel casospecifico all’esercizio del diritto di conversione era prevista per la Società la facoltà di consegnareazioni, corrispondere l’ammontare in denaro o offrire una combinazione di azioni e denaro. IlPrestito Obbligazionario, ha una durata di 5 anni (scadenza 9 aprile 2019) e ha una cedolasemestrale a tasso fisso pari al 2,625% annuo. Le obbligazioni originariamente potevano diventareconvertibili in azioni ordinarie della Capogruppo esistenti o di nuova emissione, salva la facoltà dellaCapogruppo di regolare ogni eventuale richiesta di conversione mediante il pagamento per cassa oattraverso una combinazione di azioni ordinarie e cassa (cash settlement option).A seguito della delibera del Consiglio di Amministrazione del 21 gennaio 2015 e della successiva sot-toscrizione di un atto formale (deed poll) avvenuta il 28 gennaio 2015, la Capogruppo ha unilate-ralmente rinunciato alla facoltà di rimborsare le obbligazioni convertibili, in caso di esercizio deldiritto di conversione, mediante pagamento in contanti invece che in azioni ordinarie. Tale rinunciarisulta definitiva, irrevocabile ed incondizionata la cui sostanza equivale, secondo la giurisdizioneinglese a cui è sottoposto il deed poll, a un modifica del regolamento del prestito.Alla data del 28 gennaio 2015 il fair value dell’opzione (calcolato con il medesimo modello applicatoal 31 dicembre 2014) era pari ad 4.290 migliaia di euro con un effetto negativo nel conto economico2015 di 390 migliaia di euro. Inoltre, dal momento che la sottoscrizione del deed poll ha un effettoanalogo alla modifica del regolamento del prestito, essendo venuto meno il diritto all’Opzione calla favore della Società in modo irrevocabile, definitivo e incondizionato e configurandosi così ilPrestito Obbligazionario come uno strumento composto e non più ibrido, la Capogruppo ha riclas-sificato con effetto 28 gennaio 2015 l’importo dell’opzione sopra descritto (4.290 migliaia di euro)nel Patrimonio Netto.Il Prestito Obbligazionario Convertibile ed il relativo pagamento degli interessi non sono assistiti dagaranzie specifiche né sono previsti covenant.Il 27 ottobre 2014 la Capogruppo aveva rimborsato il Prestito Obbligazionario collocato nel 2004per complessivi 185.369 migliaia di euro (originariamente di 300 milioni di euro). Il Prestito Obbli-gazionario pagava un tasso fisso del 5,125%, con durata decennale. Oltre all’emissione obbligazionariadi cui sopra, nel mese di novembre 2005 erano stati perfezionati dalla Capogruppo contratti difinanziamento decennali stipulati ex lege dell’editoria per un importo complessivo di 33,8 milioni dieuro ad un costo, al netto del contributo statale, di circa il 2,35%. Anche di questi finanziamenti èstato completato il rimborso nel corso del primo semestre 2015.Inoltre a partire dal 2014, tramite la concessionaria A.Manzoni&C. SpA sono stati sottoscritti duecontratti di factoring per un affidamento complessivo di 40 milioni di euro, inoltre è in fase didefinizione un’operazione di cartolarizzazione.Con tali operazioni il Gruppo si è assicurato risorse finanziarie a lungo termine tali da prevenireeventuali rischi di liquidità: qualora, tuttavia, fosse necessario il reperimento di ulteriori risorse noncoperte dal cash flow gestionale, il Gruppo potrà attingere ad una serie di linee bancarie“uncommitted” non utilizzate.Nel rispetto delle politiche di gestione del rischio finanziario la Capogruppo aveva stipulato nel 2010un contratto di IRS (per un valore nozionale di 50 milioni di euro) volto a convertire il tasso fisso invariabile sul prestito obbligazionario. Nel corso del 2012, viste le favorevoli condizioni di mercato,la Società aveva provveduto a rinegoziare il contratto fissando al 3,3% il tasso dovuto, garantendosipertanto il differenziale dei tassi (pari all’1,825%) per la durata residua del contratto (ottobre 2014).Attualmente, il Gruppo non è esposto ad alcun rischio finanziario connesso con la variazione deitassi d’interesse o con la fluttuazione dei cambi.

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Rischio di prezzo Il Gruppo, operando nel settore della stampa, è un grande acquirente di carta. Al fine diottenere una più efficace pianificazione nell’attività della provvista della carta e soprattutto alfine di rafforzare il potere negoziale con le controparti, alimentando tra l’altro una concorrenzatra le stesse, la gestione degli acquisti per la fornitura della carta delle varie società del Gruppoviene effettuata in modo centralizzato. Il Gruppo nel passato ha stipulato contratti di “paper swap” in una percentuale del fabbisognoannuale, ma, verificatane l’inefficienza nel medio periodo, ha deciso di non continuarenell’utilizzo di tali strumenti.

Rischio di credito L’esposizione al rischio di credito del Gruppo è riferibile a crediti commerciali e finanziari. Il Gruppo, per i settori nei quali opera, non presenta aree di rischio di credito commerciale diparticolare rilevanza; tuttavia, pur non presentandosi significative concentrazioni di tale rischio, ilGruppo adotta procedure operative che impediscono la vendita di prodotti o servizi a clienti senzaun adeguato profilo di credito o garanzie collaterali. Per quanto attiene ai crediti finanziari leoperazioni di investimento della liquidità e le eventuali transazioni in derivati sono effettuateunicamente con controparti bancarie di elevato standing creditizio.

*****

Nel rispetto di quanto richiesto dal principio contabile IFRS 7, si riportano di seguito le tabelle nellequali (i) le attività e passività finanziarie vengono suddivise per classi/categorie, (ii) viene riportatol’ageing delle attività finanziarie e (iii) vengono indicate le scadenze contrattuali delle passivitàfinanziarie. Inoltre, in relazione agli strumenti finanziari rilevati nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria al fair value, viene indicato il livello gerarchico di valutazione del fair value.

161Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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162 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

Categorie di attivita e passività finanziarie esposte in bilancio

Voci di Valore a Attività al FV Attività al FV Finanziamenti Investimenti Attività Fair value Effetto a Effetto abilancio bilancio rilevato a CE rilevato a CE e crediti posseduti disponibili CE + / (-) PN + / (-)

ESERCIZIO 2014 alla iniziale detenute per fino a per laATTIVITÀ FINANZIARIE rilevazione negoziazione scadenza vendita

Attivo non correnteAltre partecipazioni (4) 2.538 - - - - 2.538 2.538 - - Altri crediti * (5) 24.205 - - 24.205 - - 24.205 538 - Attivo correnteCrediti commerciali (8) 182.100 - - 182.100 - - 182.100 (1.982) - Altri crediti * (11) 20.485 - - 20.485 - - 20.485 (269) - Crediti finanziari ** (9) 75 - - 75 - - 75 (159) 142Disponibilità liquide (12) 78.916 - - 78.916 - - 78.916 2.618 -

Voci di Valore a Passività al FV Passività al FV Passività Fair value Effetto a Effetto abilancio bilancio rilevato a CE rilevato a CE al costo CE + / (-) PN + / (-)

ESERCIZIO 2014 alla iniziale detenute per ammortizzatoPASSIVITÀ FINANZIARIE rilevazione negoziazione

Passivo non correntePrestiti obbligazionari (16) (75.760) - - (75.760) (89.805) - - Altri debiti finanziari (16) (5.636) (3.936) - (1.700) (5.636) 17.100 - Passivo correnteBanche c/c passivi (16) (181) - - (181) (181) 3 - Prestiti obbligazionari (16) (4.677) - - (4.677) (4.677) (12.141) - Altri debiti finanziari (16) (26.974) - - (26.974) (27.009) (676) - Debiti commerciali (19) (99.780) - - (99.780) (99.780) - -

* La voce non include i risconti attivi, né i creditit tributari.** Il fair value dei crediti finanziari per derivati 2014 era classificato nel "livello 2" IFRS 7 par. 27A.

Voci di Valore a Attività al FV Attività al FV Finanziamenti Investimenti Attività Fair value Effetto a Effetto abilancio bilancio rilevato a CE rilevato a CE e crediti posseduti disponibili CE + / (-) PN + / (-)

ESERCIZIO 2015 alla iniziale detenute per fino a per laATTIVITÀ FINANZIARIE rilevazione negoziazione scadenza vendita

Attivo non correnteAltre partecipazioni (4) 3.412 - - - - 3.412 3.412 - - Altri crediti * (5) 2.188 - - 2.188 - - 2.188 101 - Attivo correnteCrediti commerciali (8) 195.646 - - 195.646 - - 195.646 (3.085) - Altri crediti * (11) 19.744 - - 19.744 - - 19.744 (176) - Crediti finanziari ** (9) 552 - - 552 - - 552 - - Disponibilità liquide (12) 110.544 - - 110.544 - - 110.544 580 -

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163Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Voci di Valore a Passività al FV Passività al FV Passività Fair value Effetto a Effetto abilancio bilancio rilevato a CE rilevato a CE al costo CE + / (-) PN + / (-)

ESERCIZIO 2015 alla iniziale detenute per ammortizzatoPASSIVITÀ FINANZIARIE rilevazione negoziazione

Passivo non correntePrestiti obbligazionari (16) (79.497) - - (79.497) (92.593) - - Altri debiti finanziari (16) - - - - - (390) - Passivo correnteBanche c/c passivi (16) (35) - - (35) (35) (1) - Prestiti obbligazionari (16) (5.011) - - (5.011) (5.011) (6.688) - Altri debiti finanziari (16) (37.291) - - (37.291) (37.291) (431) - Debiti commerciali (19) (99.281) - - (99.281) (99.281) - -

* La voce non include i risconti attivi, né i creditit tributari.** Il fair value dei crediti finanziari per derivati 2014 era classificato nel "livello 2" IFRS 7 par. 27A.

Ageing delle attività finanziarie

Esposizione Totale A Scaduto 0 - 30 31 - 60 61 - 90 oltre 90 Scaduto SvalutazioniESERCIZIO 2014

in bilancio credito scadere da > gg gg gg gg negoziato

Attivo non corrente Altri crediti (5) 24.205 24.205 - - - - - - -Attivo corrente Crediti commerciali (8) 182.100 115.541 66.559 36.296 9.444 5.135 15.659 25 -

Credito lordo 197.280 124.072 73.208 37.313 9.657 5.602 20.611 25 -Fondo svalutazione (15.180) (8.531) (6.649) (1.017) (213) (467) (4.952) - (2.270)

Altri crediti * (11) 20.485 20.485 - - - - - - -Credito lordo 21.278 20.985 293 - - - 293 - -

Fondo svalutazione (793) (500) (293) - - - (293) - (269)

TOTALE 226.790 160.231 66.559 36.296 9.444 5.135 15.659 25 (2.539) * Gli altri crediti non includono i risconti attivi, né i crediti tributari.

Esposizione Totale A Scaduto 0 - 30 31 - 60 61 - 90 oltre 90 Scaduto SvalutazioniESERCIZIO 2015

in bilancio credito scadere da > gg gg gg gg negoziato

Attivo non corrente Altri crediti (5) 2.188 2.188 - - - - - - - Attivo corrente Crediti commerciali (8) 195.646 122.515 73.131 27.215 9.018 5.468 31.430 - -

Credito lordo 210.146 128.841 81.305 27.964 9.225 5.645 38.471 - - Fondo svalutazione (14.500) (6.326) (8.174) (749) (207) (177) (7.041) - (3.335)

Altri crediti * (11) 19.744 19.744 - - - - - - - Credito lordo 20.587 20.294 293 - - - 293 - - Fondo svalutazione (843) (550) (293) - - - (293) - (176)

TOTALE 217.578 144.447 73.131 27.215 9.018 5.468 31.430 - (3.511)

* Gli altri crediti non includono i risconti attivi, né i crediti tributari

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164 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato164 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

Scadenze contrattuali delle passività finanziarie

ESERCIZIO 2014 <6 mesi > 0,5 < 1 > 1 < 2 > 2 < 3 > 3 < 4 > 4 < 5 > 5 TOTALE

Prestito obbligazionario 1.298 1.319 2.624 2.617 2.617 100.403 - 110.878 Altri debiti finanziari: 24.221 2.857 1.736 - - 3.900 - 32.714 - Debiti verso banche per finanziamenti 3.457 2.857 - - - - - 6.314

- Debiti verso altri finanziatori 20.764 - 1.736 - - 3.900 - 26.400

Banche c/c passivi 181 - - - - - - 181 Debiti commerciali 99.780 - - - - - - 99.780 TOTALE 125.480 4.176 4.360 2.617 2.617 104.303 - 243.553

ESERCIZIO 2015 <6 mesi > 0,5 <1 > 1 <2 > 2 <3 > 3 <4 > 4 <5 >5 TOTALE

Prestito obbligazionario 1.305 1.319 2.617 2.617 100.403 - - 108.261 Altri debiti finanziari: 37.291 - - - - - - 37.291 - Debiti verso banche per finanziamenti - - - - - - - -

- Debiti verso altri finanziatori 37.291 - - - - - - 37.291

Banche c/c passivi 35 - - - - - - 35 Debiti commerciali 99.281 - - - - - - 99.281 TOTALE 137.912 1.319 2.617 2.617 100.403 - - 244.868

14.7 ImpegniAl 31 dicembre 2015 il Gruppo ha impegni in essere per 42.868 migliaia di euro relativi a:• garanzie prestate dalla Capogruppo alle società facenti parti del pool IVA per 15.382 migliaia di

euro;• garanzia fidejussoria fino a 20 milioni di euro, rilasciata dalla Capogruppo a favore della A.

Manzoni & C. SpA a seguito di un contratto di factoring sottoscritto con un primario istitutobancario;

• contratti di acquisto di impianti ed altre attrezzature di stampa per 272 migliaia di euro, per ladivisione Repubblica e la divisione Nord-Ovest della Finegil Editoriale;

• altre garanzie per 7.214 migliaia di euro che si riferiscono principalmente alle fidejussioni dellaCapogruppo e delle controllate Elemedia e Finegil Editoriale divisone Nord Est e divisione NuovaSardegna.

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Allegati

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167Allegati | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Prospetto riassuntivo delle società del Gruppo

ALLEGATO N. 1

Ragione sociale Sede Capitale % Quote possedute

e attività sociale dalla società

SSOCIETA' CAPOGRUPPO

- Gruppo Editoriale L’Espresso SpA Roma 61.806 CIR SpA

editoriale

SOCIETA' CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO DELL’INTEGRAZIONE GLOBALE

- A. Manzoni & C. SpA Milano 15.000 100 Gruppo Editoriale L’Espresso SpA

concessionaria di pubblicità

- Elemedia SpA Roma 25.000 100 Gruppo Editoriale L’Espresso SpA

radio, internet e tv satellitare

- Finegil Editoriale SpA Roma 128.799 99,78 Gruppo Editoriale L’Espresso SpA

editoriale

- Mo-Net Srl Assago 36 66 Elemedia SpA

internet (MI)

- Rotocolor SpA Roma 23.000 100 Finegil Editoriale SpA

tipografica

- S.E.T.A. SpA Bolzano 775 71 Finegil Editoriale SpA

editoriale

- Somedia SpA Milano 678 100 Gruppo Editoriale L’Espresso SpA

servizi

SOCIETA' COLLEGATE CONSOLIDATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO

- Altrimedia SpA Piacenza 517 35 Finegil Editoriale SpA

concessionaria di pubblicità

- Editoriale Corriere Romagna Srl Forlì 1.757 49 Finegil Editoriale SpA

editoriale

- Editoriale Libertà SpA Piacenza 1.000 35 Finegil Editoriale SpA

editoriale

- HuffingtonPost Italia Srl Roma 250 49 Gruppo Editoriale L'Espresso SpA

editoriale

- Le Scienze SpA Roma 103 50 Gruppo Editoriale L'Espresso SpA

editoriale

- Persidera SpA Roma 21.429 30 Gruppo Editoriale L'Espresso SpA

operatore di reteN.B. Dati in migliaia di euro ove non indicato diversamente

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Ragione sociale Sede Capitale % Quote possedutee attività sociale dalla società

SOCIETA' CONTROLLATE E COLLEGATE VALUTATE CON IL METODO DEL COSTO

- Cellularmania.com Srl (in liquidazione) Roma 10 100 Elemedia SpA

servizi internet

- Club DAB Italia - Società Consortile SpA Milano 240 37,50 Elemedia SpA

servizi di radiodiffusione

- Enotrya Srl (in liquidazione) Roma 77 70 Elemedia SpA

e-commerce

- Ksolutions Srl (in liquidazione) Massa 100 100 Elemedia SpA

servizi internet

-Gold 5 Srl Milano 250 20 A. Manzoni & C. SpA

servizi internet

ALTRE SOCIETA' VALUTATE CON IL METODO DEL COSTO

- Agenzia ANSA Soc. Coop. a r.l. Roma 10.783 3,68 Gruppo Editoriale L’Espresso SpA

agenzia di stampa 13,24 Finegil Editoriale SpA

2,94 S.E.T.A. SpA

- Agenzia Informativa Adriatica d.o.o. Capodistria 13 19 Finegil Editoriale SpA

produzione e trasmissione informazioni (Slovenia)

- Audiradio Srl (in liquidazione) Milano 258 7,50 A. Manzoni & C. SpA

ricerche di mercato

- Consorzio Edicola Italiana Milano 51 16,67 Gruppo Editoriale L'Espresso SpA

servizi editoria digitale

- Consuledit Società Consortile a r.l. (in liquidazione) Milano 20 6,64 Gruppo Editoriale L'Espresso SpA

ricerche di mercato 5,48 Finegil Editoriale SpA

0,49 S.E.T.A. SpA

- D-Share Srl Modugno 104 9,43 Elemedia SpA

servizi internet (BA)

- Immobiliare Editori Giornali Srl Roma 830 0,17 S.E.T.A. SpA

immobiliare 0,12 Finegil Editoriale SpA

- Premium Publisher Network consorzio Milano 19 16,96 Gruppo Editoriale L'Espresso SpA

servizi internet

- Presto Technologies Inc. (non operativa) Cambridge 7.664(.000) $ USA 7,83 Elemedia SpA

servizi internet (USA - MA)

- Telelibertà SpA Piacenza 2.200 4,32 Finegil EditorialeSpA

servizi di telediffusione

- Trento Press Service Srl Gardolo di Trento 260 14,4 S.E.T.A. SpA

distribuzione giornali (TN)

N.B. Dati in migliaia di euro ove non indicato diversamente

168 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Allegati

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169Allegati | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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170 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Allegati

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Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell’art. 154 bisdel D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | 173

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Relazione della Società di Revisione

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177Relazione della Società di Revisione | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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178 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione della Società di Revisione

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Bilancio di esercizio della Gruppo Editoriale L’Espresso SpAal 31 dicembre 2015

Situazione economico-patrimoniale-finanziaria

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Situazione Patrimoniale - Finanziaria

ATTIVO 31 dicembre 31 dicembre(euro) Note 2014 2015Attività immateriali a vita indefinita 220.660.859 220.660.859 Altre immobilizzazioni immateriali 1.052.432 2.253.453 Immobilizzazioni immateriali (1) 221.713.291 222.914.311 Immobilizzazioni materiali (2) 10.481.165 7.458.200 Partecipazioni (3) 413.758.529 354.287.103 Crediti non correnti (4) 23.448.409 1.450.242 Attività per imposte anticipate (5) 11.219.992 9.283.558 ATTIVITA' NON CORRENTI 680.621.386 595.393.414 Rimanenze (6) 7.439.448 6.386.845 Crediti commerciali (7) 86.692.060 77.532.126

di cui verso società correlate 74.136.888 (85,5%) 75.351.000 (97,2%)

Titoli e altre attività finanziarie - - Crediti tributari (8) 10.131.257 15.064.441

di cui verso società correlate 8.438.439 (83,3%) 13.474.680 (89,4%)

Altri crediti (9) 18.000.151 18.476.205 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (10) 66.780.116 111.262.608

di cui verso società correlate 17.099.513 (25,6%) 23.796.473 (21,4%)

ATTIVITA' CORRENTI 189.043.032 228.722.224TOTALE ATTIVO 869.664.418 824.115.638

PASSIVO 31 dicembre 31 dicembre(euro) Note 2014 2015Capitale sociale (11) 61.805.893 61.805.893 Riserve (12) 80.370.833 83.899.774 Utili (perdite) a nuovo 360.399.939 355.612.554 Utile (perdita) d'esercizio (5.200.397) (4.037.533)PATRIMONIO NETTO 497.376.269 497.280.689 Debiti finanziari (13) 79.659.565 79.496.874 Fondi per rischi ed oneri (14) 38.037.888 37.867.407 TFR e altri fondi per il personale (15) 27.924.048 22.821.156 Passività per imposte differite (5) 62.312.302 58.402.752 PASSIVITA' NON CORRENTI 207.933.803 198.588.188 Debiti finanziari (13) 36.073.141 22.579.426

di cui verso società correlate 30.187.770 (83,7%) 17.568.216 (77,8%)

Fondi per rischi ed oneri (14) 18.674.299 11.623.695 Debiti commerciali (16) 73.380.469 59.681.305

di cui verso società correlate 29.456.972 (40,1%) 20.685.112 (34,7%)

Debiti tributari (17) 5.903.428 5.814.425 di cui verso società correlate 756.104 (12,8%) 969.040 (16,7%)

Altri debiti (18) 30.323.009 28.547.910 PASSIVITA' CORRENTI 164.354.346 128.246.761 TOTALE PASSIVITA' 372.288.149 326.834.949 TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 869.664.418 824.115.638

Le note da pag 187 a pagina 239 costituiscono parte integrante del presente bilancio.

180 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Prospetti del bilancio di esercizio della Capogruppo

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Conto Economico

Anno Anno(euro) Note 2014 2015Ricavi (19) 313.600.281 283.230.258

di cui verso società correlate 158.922.645 (50,7%) 146.557.383 (51,7%)

Variazione rimanenze prodotti (6) (83.694) 36.914 Altri proventi operativi (20) 8.615.306 3.942.624

di cui verso società correlate 111.335 (1,3%) 25.859 (0,7%) Costi per acquisti (21) (40.175.945) (33.923.747)

di cui verso società correlate 2.215.938 (-) (1.509.032) (4,4%) Costi per servizi (22) (168.644.309) (148.586.158)

di cui verso società correlate (49.436.732) (29,3%) (52.270.331) (35,2%)

Altri oneri operativi (23) (5.077.263) (5.416.382) di cui verso società correlate (13.837) (0,3%) (23.634) (0,4%)

Costi per il personale (24) (94.568.512) (96.538.380) di cui verso società correlate (48.350) (0,1%) 6.382 (-)

Ammortamenti e svalutazioni (25) (2.715.259) (3.455.941) Risultato operativo 10.950.604 (710.812) Proventi/(Oneri) finanziari netti (26) (29.371.214) (32.128.964)

di cui verso società correlate (33.604.844) (114,4%) (24.824.694) (77,3%)

Dividendi (27) 19.733.112 20.224.299 di cui verso società correlate 19.733.112 (100,0%) 20.224.299 (100,0%)

Risultato ante imposte 1.312.502 (12.615.477) Imposte (28) (6.512.899) 8.577.945

di cui verso società correlate 2.025.042 (-) 6.221.677 (72,5%)

RISULTATO NETTO (5.200.397) (4.037.533) Utile per azione, base (29) (0,013) (0,010) Utile per azione, diluito (29) (0,011) (0,009)

Conto Economico Complessivo Anno Anno(euro) 2014 2015RISULTATO NETTO (5.200.397) (4.037.533) Altre componenti del conto economico complessivo Utili/(perdite) attuariali (1.571.337) 2.479.765 Utili/(perdite) dalla rideterminazione di attività finanziarie disponibili per la vendita 196.100 - Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) 378.190 (714.272) Altre componenti del conto economico complessivo, al netto degli effetti fiscali (997.047) 1.765.493 TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO (6.197.443) (2.272.039)

Le note da pag 187 a pagina 239 costituiscono parte integrante del presente bilancio.

La voce “Altre componenti del conto economico complessivo” dello schema Conto Economico includeesclusivamente componenti, con le relative imposte, che non potranno essere riclassificate successivamentea conto economico.

181Prospetti del bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Rendiconto Finanziario Anno Anno(migliaia di euro) Note 2014 2015ATTIVITÀ OPERATIVA Risultato di periodo (5.200) (4.038) Rettifiche: - Ammortamenti e svalutazioni (26) 2.714 3.455 - Fair value stock option (25) 1.559 1.659 - Variazione netta fondi del personale (16) (717) (5.103)

di cui verso società correlate 58 (-) 173 (-) - Variazione netta fondi rischi e oneri (15) (2.197) (7.221) - Minusvalenze (plus.) cessione immobilizzazioni 155 189 - Minusvalenze (plus.) cessione partecip. e titoli 20.350 (829) - Rettifiche di valore di attività finanziarie 15.239 25.986 - (Proventi) per dividendi (19.733) (20.224)

Autofinanziamento 12.170 (6.126) Variazione del circolante e altri flussi (22.043) 14.952

di cui verso società correlate (18.082) (82,0%) 14.686 (98,2%) FLUSSO DELL'ATTIVITÀ OPERATIVA (9.873) 8.826 di cui: Incassi (pagamenti) per interessi (8.936) (1.821)

di cui verso società correlate 879 (-) 610 (-)

Incassi (pagamenti) per imposte sul reddito 5.949 868 di cui verso società correlate * 8.467 (-) 868 (100,0%)

ATTIVITA' DI INVESTIMENTO Esborsi per acquisto immobilizzazioni (3.319) (3.067) Esborsi per acquisto partecipazioni (30.980) (3.000) Incassi da cessione 1.388 39.098 (Acquisto) cessione titoli, attività disponibili alla vendita 10.000 Dividendi incassati (28) 19.733 20.224

di cui verso società correlate 19.733 (100,0%) 20.224 (100,0%)

FLUSSO DELL'ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO (3.178) 53.255 ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO Versamenti ad aumento capitale e riserve 1.702 (Acquisto) vendita di azioni proprie (2.043) (2.237) Accensione (rimborso) prestiti obbligazionari (129.755) Accensione (estinzione) altri debiti finanziari (2.405) (1.203) (Dividendi pagati) Altre variazioni (852) (1.535) FLUSSO DELL'ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO (133.353) (4.975) Aumento/(Diminuzione) delle disponibilità liquide (146.404) 57.106 Disponibilità liquide nette iniziali 182.991 36.587 Disponibilità liquide nette finali 36.587 93.694

di cui verso società correlate (13.088) (-) 6.228 (6,6%)

* Gli importi si riferiscono alle imposte correnti pagate a seguito dell'adesione al consolidato fiscale.

Le note da pag 187 a pagina 239 costituiscono parte integrante del presente bilancio.

182 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Prospetti del bilancio di esercizio della Capogruppo

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183Prospetti del bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Note al bilancio di esercizio della Gruppo Editoriale L’Espresso SpA

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Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

1. Informazioni generali

Gruppo Editoriale L’Espresso SpA (di seguito anche la “Società”) ha per oggetto principalel’attività nel settore dell’editoria e più specificatamente nelle aree della stampa quotidiana e perio-dica e della editoria on-line.Gruppo Editoriale L’Espresso SpA ha la sede legale in Via Cristoforo Colombo n.98, Roma, Italia.CIR Compagnie Industriali Riunite SpA, detiene il controllo della Società e ne esercita il coordina-mento e la direzione ai sensi della art. 2497 del Codice Civile.Il titolo Gruppo Editoriale L’Espresso è quotato sul Mercato Telematico Azionario (MTA) di BorsaItaliana SpA (cod. Reuters ESPI.MI, cod. Bloomberg ES IM). Il progetto di bilancio di esercizio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data2 marzo 2016.

2. Forma, contenuto e principi contabili

Il presente bilancio di esercizio è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali(International Accounting Standards - IAS e International Financial Reporting Standards -IFRS), integrati dalle relative interpretazioni (Standing Interpretations Commettee - SIC eInternational Financial Reporting Interpretations Commettee - IFRIC) emesse dall’Internatio-nal Accounting Standards Boards (IASB) e omologati dall’Unione Europea.Il principio generale adottato nella predisposizione del bilancio è quello del costo per tutte leattività e passività ad eccezione degli strumenti derivati e di talune attività/passività finanziarieper le quali potrebbe essere applicato il principio del fair value.Si precisa che la classificazione, la forma, l’ordine e la natura delle voci di bilancio, così comei principi contabili adottati (ad eccezione di quanto indicato nel successivo paragrafo 6), nonsono cambiati rispetto al bilancio approvato al 31 dicembre 2014. La classificazione adottata per la Situazione Patrimoniale - Finanziaria, sia per l’attivo sia per il pas-sivo, è quella di “corrente” e “non corrente”, poiché, a differenza di quella per grado di liquidità,si ritiene che tale criterio meglio rappresenti la realtà della Società. La forma del prospetto è a sezio-ni divise e contrapposte. L’ordine è attività, patrimonio netto, passività a liquidità crescente (da noncorrente a corrente). Per non appesantire la struttura e per utilizzare i medesimi schemi anche perle situazioni periodiche, si è prevista l’indicazione nel prospetto unicamente delle macrovoci: tuttele sub-classificazioni (natura del debitore/creditore, scadenze, ecc.) sono invece riportate nelle note.Il contenuto della Situazione Patrimoniale - Finanziaria adottato è quello minimo previsto dalloIAS 1 poiché, ad esclusione delle testate giornalistiche, classificate nella voce “Attività immaterialia vita indefinita”, non sono state individuate poste rilevanti o particolari tali da richiedere indica-zione separata. La classificazione adottata per il Conto Economico è per natura poichè, consideratal’attività della Società, non si ritiene che la classificazione per destinazione riesca a rappresentaremeglio la situazione economica. Nella redazione del Rendiconto Finanziario, predisposto secondoil “metodo indiretto”, è riportata la separata indicazione dei flussi di cassa derivanti da attività ope-rative, di investimento, di finanziamento e da attività cessate. Il prospetto delle Variazioni del Patri-monio Netto riporta i proventi e oneri del periodo e le altre movimentazioni delle riserve. Tutti i prospetti e i dati inclusi nelle presenti Note, salvo diversa indicazione, sono presentatiin migliaia di euro, senza cifre decimali.

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3. Criteri di valutazione

3.1 Immobilizzazioni immaterialiLe immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo di acquisizione o di pro-duzione. Il costo di acquisizione è rappresentato dal fair value dei mezzi di pagamento uti-lizzati per acquisire l’attività e ogni costo diretto sostenuto per predisporre l’attività al suoutilizzo. Il costo di acquisizione è l’equivalente prezzo per contanti alla data di rilevazione epertanto, qualora il pagamento del prezzo sia differito oltre i normali termini di dilazione delcredito, la differenza rispetto all’equivalente prezzo per contanti è rilevata come interesselungo il periodo di dilazione. Per le immobilizzazioni immateriali generate internamente, ilprocesso di formazione dell’attività è distinto nelle due fasi della ricerca (non capitalizzata)e quella successiva dello sviluppo (capitalizzata). Qualora le due fasi non siano distinguibilil’intero progetto è considerato ricerca.Il valore contabile delle immobilizzazioni immateriali è mantenuto in bilancio nei limiti incui vi è evidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l’uso o l’alienazione. Almenouna volta all’anno e comunque qualora si rilevino sintomi che facciano prevedere difficoltàdi recupero del valore netto contabile, viene svolta la procedura di impairment test descrittaalla Nota 3.5.

Testate e marchiLe testate e i marchi sono considerati attività a vita utile indefinita. Tali attività non sonoammortizzate ma sottoposte con cadenza almeno annuale, o ogni volta vi sia un’indicazioneche l’attività possa avere subito una perdita di valore, ad impairment test. L’eventuale perditadi valore viene contabilizzata a conto economico nella voce “Ammortamenti e svalutazioni”.

AvviamentoL’avviamento rappresenta l’eccedenza del costo di un’acquisizione rispetto al fair value delleattività e passività, anche potenziali, identificabili alla data di acquisizione. L’avviamento ori-ginatosi all’acquisizione di collegate è compreso nel valore delle relative partecipazioni. L’avviamento acquisito a titolo oneroso non è sottoposto ad ammortamento ma assoggettato,con cadenza almeno annuale, ad impairment test. A tal fine l’avviamento è allocato, sin dalladata di acquisizione, a una o più unità generatrici di flussi finanziari indipendenti (cash gene-rating unit - CGU). Le eventuali riduzioni di valore che emergono dall’impairment test sonocontabilizzate a conto economico nella voce “Ammortamenti e svalutazioni” e non sono ripri-stinate nei periodi successivi.

Altre immobilizzazioni immaterialiLe altre immobilizzazioni immateriali, rappresentate da diritti di brevetto industriale e di uti-lizzazione delle opere d’ingegno, concessioni, licenze e diritti simili e dai software, sono valu-tate al costo al netto degli ammortamenti cumulati, determinati in base al criterio a quotecostanti lungo il periodo di utilizzo atteso, e delle eventuali perdite di valore.Considerata l’omogeneità dei beni compresi nelle singole categorie di bilancio si ritiene che,a meno di casi specifici rilevanti, la vita utile di tali attività sia di 3/6 anni. I criteri di ammor-tamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno alla finedi ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative.

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3.2 Immobilizzazioni materialiLe immobilizzazioni materiali sono rilevate inizialmente al costo di acquisto o di produzione. Nelcosto sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti sostenuti per predisporre l’at-tività al suo utilizzo. La capitalizzazione dei costi inerenti l’ampliamento, ammodernamento omiglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamentenei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attivitào parte di una attività. I costi di manutenzione ordinaria sono addebitati a conto economico.Dopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo, al netto degliammortamenti accumulati (ad eccezione dei terreni) e delle eventuali perdite di valore. Il valoreammortizzabile di ciascun componente significativo di un’immobilizzazione materiale, aventedifferente vita utile, è ripartito a quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso.I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti alme-no alla fine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative.I costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono ammortizzati per il periodo più brevetra la durata residua del contratto d’affitto e la vita utile residua del cespite cui si riferiscono.Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui visia evidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l’uso. Qualora si rilevino sintomiche facciano prevedere difficoltà di recupero del valore netto contabile è svolto l’impairmenttest descritto alla Nota 3.5. Il ripristino di valore è effettuato qualora vengano meno le ragionialla base della svalutazione.

3.3 ContributiI contributi sono rilevati qualora esista, indipendentemente dalla presenza di una formale deli-bera di concessione, una ragionevole certezza che la società rispetterà le condizioni previste perla concessione e che i contributi saranno ricevuti.I contributi in conto capitale sono rilevati nella Situazione Patrimoniale - Finanziaria iscrivendoil contributo come ricavo differito. Il contributo è iscritto a conto economico in base alla vitautile del bene per il quale è concesso, mediante la tecnica dei risconti, in modo da rettificare indiminuzione le quote di ammortamento rilevate.Un contributo ottenibile come rimborso di spese e costi già sostenuti o con lo scopo di dare unimmediato aiuto finanziario all’entità destinataria senza che vi siano costi futuri a esso correlatiè rilevato come provento nell’esercizio nel quale diventa esigibile.

3.4 Oneri finanziariEventuali oneri finanziari sostenuti a fronte di investimenti in attività per le quali normalmentetrascorre un determinato periodo di tempo per rendere l’attività pronta per l’uso o per la venditasono capitalizzati ed ammortizzati lungo la vita utile del bene cui si riferisce. Tutti gli altri onerifinanziari sono rilevati a conto economico nel corso dell’esercizio nel quale sono sostenuti.

3.5 Perdita di valore di attivitàUna perdita di valore si origina ogniqualvolta il valore contabile di un’attività sia superiore alsuo valore recuperabile. Ad ogni data di rendicontazione viene accertata l’eventuale presenzadi indicatori che facciano supporre l’esistenza di perdite di valore. In presenza di tali indicatorisi procede alla stima del valore recuperabile dell’attività (impairment test) e alla contabilizza-zione dell’eventuale svalutazione. Per le attività non ancora disponibili per l’uso, le attivitàrilevate nell’esercizio in corso, le attività immateriali a vita indefinita e l’avviamento, l’impair-

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ment test viene condotto con cadenza almeno annuale indipendentemente dalla presenza ditali indicatori.Il valore recuperabile di un’attività è il maggior valore tra il suo fair value al netto dei costi divendita e il suo valore d’uso. Il valore recuperabile è calcolato con riferimento a una singolaattività, a meno che la stessa non sia in grado di generare flussi finanziari in entrata derivantidall’uso continuativo ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altreattività o gruppi di attività, nel qual caso il test è svolto a livello della più piccola unità gene-ratrice di flussi indipendenti che comprende l’attività in oggetto (cash generating unit). Ripri-stini di valore sono effettuati qualora vengano meno le ragioni delle svalutazioni effettuate, adeccezione di quelli relativi ad avviamenti.

3.6 PartecipazioniLe partecipazioni sono rilevate al costo, ridotto di perdite di valore. Ai fini di una più completa trattazione dei principi riguardanti le attività finanziarie, si rimandaalla Nota 3.10.

3.7 RimanenzeLe rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione, determinatosecondo il metodo del costo medio ponderato, ed il valore di presunto realizzo. Il costo è rap-presentato dal prezzo pagato (fair value) e ogni altro costo direttamente attribuibile. Il valoredi realizzo è il prezzo di vendita stimato nella normale attività al netto dei costi di completa-mento e delle spese di vendita. L’eventuale svalutazione viene eliminata negli esercizi successivise ne vengono meno i motivi.

3.8 Crediti commercialiI crediti commerciali sono rilevati al fair value dei flussi di cassa futuri, ridotto da eventualiperdite di valore.

3.9 Disponibilità liquideLe disponibilità liquide sono rappresentate, oltre che dal denaro in cassa, da investimenti abreve termine ad alta liquidità, facilmente convertibili in ammontari noti di denaro e soggettiad un rischio non rilevante di cambiamenti di valore, e da operazioni connesse al servizio ditesoreria accentrato.Ai fini del rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono costituite da cassa, depositi avista o a termine presso le banche, altre attività finanziarie, ad alta liquidità, con scadenza ori-ginaria generalmente non superiore a 3 mesi, e scoperti di conto corrente. Questi ultimi, ai finidella redazione della Situazione Patrimoniale - Finanziaria, sono inclusi nei debiti finanziari delpassivo corrente.

3.10 Attività finanziarieLe attività finanziarie sono classificate nelle seguenti categorie:• attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico; • attività finanziarie detenute sino a scadenza; • prestiti e altri crediti finanziari;• attività finanziarie disponibili per la cessione.La Società determina la classificazione delle attività finanziarie all’atto dell’acquisizione. Sonoclassificate come:

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• attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico, le attività finanziarieacquisite principalmente con l’intento di realizzare un profitto dalle fluttuazioni di prezzo abreve termine (periodo non superiore a 3 mesi) o designate come tali sin dall’origine;

• attività finanziarie detenute sino a scadenza, gli investimenti in attività finanziarie a scadenzaprefissata con pagamenti fissi o determinabili che la Società ha intenzione e capacità di man-tenere fino alla scadenza;

• prestiti e altri crediti finanziari, le attività finanziarie con pagamenti fissi o determinabili, nonquotate su un mercato attivo e diverse da quelle classificate sin dall’origine come attivitàfinanziarie al fair value con contropartita conto economico o attività finanziarie disponibiliper la cessione;

• attività finanziarie disponibili per la cessione, le attività finanziarie diverse da quelle di cui aiprecedenti comparti o quelle designate come tali sin dall’origine.

Gli acquisti e le cessioni di attività finanziarie sono contabilizzati alla data di regolamento. Larilevazione iniziale è effettuata al fair value della data di acquisizione tenuto conto dei costi ditransazione.Dopo la rilevazione iniziale, le attività finanziarie al fair value con contropartita conto econo-mico e le attività disponibili per la cessione sono valutate al fair value; le attività finanziariedetenute fino alla scadenza nonché i prestiti e gli altri crediti finanziari sono valutati al costoammortizzato.Gli utili e le perdite realizzati e non realizzati derivanti da variazioni di fair value delle attivitàfinanziarie al fair value con contropartita conto economico sono rilevati a conto economiconell’esercizio in cui si verificano. Gli utili e le perdite non realizzati derivanti da variazioni di fair value delle attività classificatecome attività disponibili per la cessione sono rilevati a patrimonio netto, mentre gli utili e leperdite realizzate sono rilevati a conto economico nell’esercizio in cui si verificano unitamentea quelli precedentemente contabilizzati a patrimonio netto.I fair value delle attività finanziarie sono determinati sulla base dei prezzi di offerta quotati omediante l’utilizzo di modelli finanziari. I fair value delle attività finanziarie non quotate sono sti-mati utilizzando apposite tecniche di valutazione adattate alla situazione specifica dell’emittente.Le attività finanziarie per le quali il valore corrente non può essere determinato in modo affi-dabile sono rilevate al costo ridotto per perdite di valore.A ciascuna data di rendicontazione, è verificata la presenza di indicatori di perdita di valore ela svalutazione è rilevata a conto economico. La perdita di valore precedentemente contabiliz-zata è ripristinata nel caso in cui vengano meno le circostanze che ne avevano comportato larilevazione, eccetto nel caso di attività valutate al costo.

3.11 Capitale socialeIl capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato.I costi strettamente correlati all’emissione delle azioni sono classificati a riduzione delle riservedi patrimonio se direttamente attribuibili all’operazione di capitale.

3.12 Azioni proprieLe azioni proprie sono rilevate in apposita riserva a riduzione del patrimonio netto. Nessunutile/(perdita) è rilevato a conto economico per l’acquisto, vendita, emissione o cancellazionedelle azioni proprie.

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3.13 Riserve di fair valueLe riserve di fair value accolgono le variazioni di fair value, al netto dell’effetto imposte, dellepartite contabilizzate a fair value con contropartita patrimonio netto.

3.14 Altre riserveLe altre riserve sono costituite da riserve a destinazione specifica. Includono, tra le altre la “Riservadiritti opzione Prestito Obbligazionario 2014”.

3.15 Utili (perdite) a nuovoLa posta “Utili (perdite) a nuovo” include i risultati economici degli esercizi precedenti per la partenon distribuita né accantonata a riserva obbligatoria (in caso di utili) o ripianata (in caso di perdite).La posta accoglie inoltre i trasferimenti da altre riserve di patrimonio quando si libera il vincolo alquale erano sottoposte, nonché gli effetti della rilevazione di cambiamenti di principi contabili e dierrori rilevanti.

3.16 Benefici ai dipendentiBenefici a breve termineI benefici ai dipendenti a breve termine sono contabilizzati a conto economico nel periodo in cuiviene prestata l’attività lavorativa.

Benefici successivi al rapporto di lavoroDal 1 gennaio 2007 la Legge 296/2006 (c.d. legge Finanziaria 2007) ed i relativi decreti attuativi hannointrodotto rilevanti modifiche nella disciplina del Trattamento di Fine Rapporto (c.d. TFR), tra cui lascelta da parte del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare,le nuove disposizioni hanno imposto di versare i nuovi flussi di TFR a forme pensionistiche presceltedal lavoratore oppure, nel caso lo stesso lavoratore abbia optato per il mantenimento in azienda ditali flussi e l’azienda non abbia meno di 50 dipendenti, ad un conto di tesoreria istituito presso l’INPS.Tali modifiche normative hanno comportato un nuovo inquadramento contabile del fondo TFR.Prima della riforma introdotta dalla Legge 296/2006, i principi contabili internazionali collocavanoinfatti il fondo TFR tra i “piani a benefici definiti”; ora, invece, per le aziende con più di 50 dipendenti,solo il TFR maturato al 31 dicembre 2006 continua a rientrare tra i “piani a benefici definiti”, mentrequello maturato successivamente a tale data viene configurato come un “piano a contribuzione definita”e ciò in quanto tutte le obbligazioni in capo alla società si esauriscono con il versamento periodico diun contributo a terze entità. Pertanto a conto economico non vengono più accantonate le quote attua-lizzate, ma sono rilevati tra i costi del personale gli esborsi effettuati alle diverse forme pensionistichescelte dal dipendente o al servizio di tesoreria separata istituito presso l’INPS, calcolati in base all’art.2120 cc.

Piani a benefici definitiI fondi TFR (limitatamente alla quota maturata al 31 dicembre 2006 per le aziende con più di 50dipendenti) e Indennità Fissa per i dirigenti di giornali quotidiani, sono determinati da un attuarioindipendente utilizzando il metodo della proiezione unitaria del debito. Tutti gli eventuali effettiattuariali sono rilevati a patrimonio netto ed inclusi nel conto economico complessivo.

Piani a contribuzione definitaLa Società partecipa a piani pensionistici a contribuzione definita a gestione pubblica o privata su

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base obbligatoria, contrattuale o volontaria. In tale categoria, come già precisato, rientrano gli accan-tonamenti TFR per le aziende con più di 50 dipendenti i quali, calcolati in base all’art. 2120 cc.vengono versati alle diverse forme pensionistiche scelte dal dipendente o al servizio di tesoreria separataistituito presso l’INPS. Il versamento dei contributi esaurisce l’obbligazione della Società nei confrontidei propri dipendenti. I contributi costituiscono pertanto costi del periodo in cui sono dovuti.

Benefici basati su strumenti finanziariLa Società riconosce benefici addizionali ad alcuni componenti dell’alta dirigenza attraverso pianidi compensi basati su strumenti finanziari.In particolare nel corso degli anni La Società ha adottato piani che prevedono l’attribuzione didiritti di partecipazione al capitale della Capogruppo (c.d. “stock option” e “stock grant”).

Stock Option – Stock Grant (assegnazione gratuita di azioni)Il costo di queste operazioni, rilevato a conto economico tra i costi del personale, è determinatocon riferimento al fair value di tali strumenti alla data di assegnazione e rilevato nel periodointercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita patrimonionetto. Alla fine di ogni periodo il fair value precedentemente determinato non viene sottopostoad aggiornamento né revisione.Alla scadenza delle opzioni o dei diritti, qualora gli stessi siano esercitati, la quota parte del-l’importo iscritto a patrimonio netto viene riclassificata a “Riserva da sovrapprezzo azioni”; incaso di mancato esercizio, la quota viene riclassificata ad “Utili (perdite) a nuovo”.In fase di passaggio agli IFRS, la Società, avvalendosi di una specifica esenzione, non ha appli-cato i suddetti principi ai piani di stock option assegnati prima del 7 novembre 2002.

3.17 Fondi per rischi ed oneri, attività e passività potenzialiI fondi per rischi ed oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incertaderivanti da eventi passati il cui accadimento comporterà un esborso finanziario. Gli accantonamentisono stanziati esclusivamente in presenza di un’obbligazione attuale, legale o implicita, nei confrontidi terzi, che rende necessario l’impiego di risorse economiche, sempre che possa essere effettuatauna stima attendibile dell’obbligazione stessa. L’importo rilevato come accantonamento rappresentala migliore stima dell’onere necessario per l’adempimento dell’obbligazione alla data di rendicon-tazione. I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di rendicontazione e rettificati in mododa rappresentare la migliore stima corrente. Laddove è previsto che l’esborso finanziario relativo all’obbligazione avvenga oltre i normali terminidi pagamento e l’effetto dell’attualizzazione è rilevante, l’importo dell’accantonamento è rappresentatodal valore attuale dei pagamenti futuri attesi per l’estinzione dell’obbligazione. Le attività e passività potenziali non sono contabilizzate; è fornita tuttavia adeguata informativa ariguardo.

3.18 Passività finanziarieLe passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value delle somme incassate, al nettodei costi di transazione sostenuti, e successivamente valutate al costo ammortizzato utilizzandoil criterio dell’interesse effettivo.Le obbligazioni convertibili sono contabilizzate quali strumenti finanziari composti, formati dadue componenti, che sono trattate separatamente solo se rilevanti: una passività ed un’opzionedi conversione. La passività corrisponde al valore attuale dei flussi di cassa futuri, basato sul

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tasso d’interesse corrente alla data di emissione per un equivalente prestito obbligazionario nonconvertibile. Il valore dell’opzione è definito quale differenza fra l’importo netto ricevuto el’ammontare della passività ed è iscritto nel patrimonio netto. Il valore dell’opzione di conver-sione non si modifica nei periodi successivi.Le caratteristiche di conversione del Prestito Obbligazionario equity-linked emesso dalla Socie-tà nel corso del 2014 non avevano consentito la classificazione a patrimonio netto perché con-tenevano clausole contrattuali in cui sia il numero delle azioni che la quantità di denaro con-vertite in azioni variavano. All’esercizio del diritto di conversione era prevista per la Società lafacoltà di consegnare azioni, corrispondere l’ammontare in denaro o offrire una combinazionedi azioni e denaro. Pertanto, l’opzione era contabilizzata come una passività finanziaria perderivato incorporato, valutata al fair value rilevato a conto economico mentre la passivitàfinanziaria principale (host) era iscritta al costo ammortizzato.A seguito della delibera del Consiglio di Amministrazione del 21 gennaio 2015 e della successivasottoscrizione di un atto formale (deed poll) avvenuta il 28 gennaio 2015, la Società ha unilate-ralmente rinunciato alla facoltà di rimborsare le obbligazioni convertibili, in caso di esercizio deldiritto di conversione, mediante pagamento in contanti invece che in azioni ordinarie. Tale rinun-cia risultava definitiva, irrevocabile ed incondizionata, la cui sostanza equivale, secondo la giuri-sdizione inglese a cui è sottoposto il deed poll, a una modifica del regolamento del prestito.Si è proceduto pertanto nella stessa data di sottoscrizione del deed poll ad una valutazione afair value dell’opzione con contropartita conto economico e ad una riclassificazione nel Patri-monio Netto del valore del diritto d’opzione. In sostanza il Prestito Obbligazionario Converti-bile ha cessato di essere considerato come uno strumento ibrido (e quindi regolato dallo IAS39) per essere considerato come uno strumento composto regolato dallo IAS 32.

3.19 Strumenti derivatiII contratti derivati sono rilevati nella Situazione Patrimoniale - Finanziaria al fair value. La rile-vazione delle variazioni di fair value è differente a seconda della designazione degli strumentiderivati (speculativi o di copertura) e della natura del rischio coperto (Fair Value Hedge o CashFlow Hedge).Nel caso di contratti designati come speculativi, le variazioni di fair value sono rilevate diret-tamente a conto economico.Nel caso di contratti designati come di copertura, La Società documenta tale relazione alla datadi costituzione della copertura. Tale documentazione include l’identificazione dello strumento di copertura, dell’elemento ooperazione coperta, della natura del rischio coperto, dei criteri con i quali verrà valutata l’effi-cacia dello strumento di copertura, così come il rischio. L’efficacia della copertura è misurataponendo a confronto le variazioni di fair value o dei flussi di cassa dello strumento coperto conle variazioni di fair value o dei flussi di cassa dello strumento di copertura. L’efficacia dellacopertura è testata sia all’inizio della copertura sia regolarmente durante tutta la durata dellacopertura stessa; in ogni caso, il test di efficacia “on going” è effettuato almeno ad ogni datadi rendicontazione. Più in dettaglio, la copertura è considerata efficace quando la variazionedel fair value o dei flussi finanziari dello strumento coperto è compensata “quasi completamen-te” dalla variazione del fair value o dei flussi finanziari dello strumento di copertura e i risultatia consuntivo rientrano in un intervallo compreso tra l’80 e il 125 per cento.La Fair Value Hedge è contabilizzata rilevando a conto economico le variazioni di fair value dellostrumento di copertura e dello strumento coperto indipendentemente dal criterio di valutazione

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adottato per quest’ultimo. In particolare la rettifica del valore contabile di strumenti finanziaricoperti fruttiferi di interessi è ammortizzata a conto economico lungo la vita contrattuale residuadell’elemento attivo/passivo coperto mediante la metodologia dell’interesse effettivo.La Cash Flow Hedge è contabilizzata sospendendo a patrimonio netto la porzione di variazionedel fair value dello strumento di copertura che è riconosciuta come copertura efficace, e rile-vando a conto economico la porzione inefficace. Le variazioni rilevate direttamente a patrimonio netto sono rilasciate a conto economico nello stes-so esercizio o negli esercizi in cui l’attività o la passività coperta influenza il conto economico.Gli effetti contabili della cessazione del rapporto di copertura sono contabilizzati differente-mente nel caso di Fair Value Hedge rispetto al caso di Cash Flow Hedge. Relativamente al FairValue Hedge, l’elemento sottostante rimasto in bilancio cessa di essere coperto a decorrere dalladata di chiusura del contratto di copertura o dalla data in cui diviene inefficace e ad esso ven-gono applicate le regole di valutazione originarie previste in assenza di copertura; in particola-re, nel caso di strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato, la differenza tra il valoreadeguato al fair value relativo al rischio coperto ed il costo ammortizzato alla data di cessazio-ne dell’hedge accounting è ammortizzata lungo la vita residua dello strumento finanziario, inbase alle regole previste per il calcolo dell’interesse effettivo. Relativamente al Cash FlowHedge, l’utile o la perdita sospesi a patrimonio netto restano tali fino a quando la transazionefutura non avrà luogo, quando la transazione futura non è più altamente probabile ovvero nonne è più prevista l’effettuazione, o fino a quando i flussi originariamente coperti non si mani-festeranno a conto economico.

3.20 Riconoscimento dei ricavi e dei costiI ricavi derivanti dalla cessione di beni sono valutati al corrispettivo ricevuto o spettante (fairvalue) tenuto conto del valore di eventuali sconti. I ricavi derivanti dalla prestazione di servizi sono determinati in base alla percentuale di com-pletamento, definita come rapporto tra ammontare dei servizi svolti alla data di riferimento evalore totale dei servizi previsti.In particolare i criteri sulla base dei quali avviene la rilevazione dei ricavi sono i seguenti:• i ricavi relativi alla vendita delle pubblicazioni sono rilevati al momento della spedizione, al

netto delle rese di competenza;• i ricavi relativi alla vendita di spazi pubblicitari sono rilevati al momento della pubblicazione. I costi sono imputati secondo criteri analoghi a quelli di riconoscimento dei ricavi e comunquesecondo il principio della competenza temporale. Gli interessi attivi e passivi sono rilevati in base al criterio della competenza temporale, tenutoconto del tasso effettivo applicabile. I dividendi sono contabilizzati nel periodo in cui viene deliberata la distribuzione.

3.21 ImposteLe imposte dell’esercizio sono determinate sulla base del presumibile onere da assolvere in applicazionedella normativa fiscale vigente.Vengono inoltre rilevate le imposte differite e anticipate sulle differenze temporanee tra i valoripatrimoniali iscritti in bilancio ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, riporto a nuovodi perdite fiscali o crediti di imposta non utilizzati, sempre che sia probabile che il recupero (estinzione)riduca (aumenti) i pagamenti futuri di imposte rispetto a quelli che si sarebbero verificati se talerecupero (estinzione) non avesse avuto effetti fiscali. Gli effetti fiscali delle operazioni sono rilevati,

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a conto economico o direttamente a patrimonio netto, con le medesime modalità delle operazionio fatti che danno origine alla imposizione fiscale e sulla base delle aliquote fiscali stabilite da prov-vedimenti in vigore alla data di bilancio. In caso di modifica delle predette aliquote, il valore contabiledelle attività e passività fiscali differite viene adeguato con imputazione a conto economico o patri-monio netto in coerenza con la passata registrazione.Dall’esercizio 2004 il Gruppo Editoriale L’Espresso SpA, così come la maggior parte delle societàda essa controllate, ha aderito al “Consolidato Fiscale” CIR ai sensi degli artt. 117/129 del TestoUnico delle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.). Nell’aprile 2013 è stata rinnovata l’adesione al consolidatofiscale per il triennio 2013-2015. Ciascuna società aderente al consolidato fiscale nazionale trasferiscealla società consolidante il reddito o la perdita fiscale; la società consolidante rileva un credito neiconfronti delle società che apportano imponibili fiscali pari all’IRES da versare (debito per la societàconsolidata). Per contro, nei confronti delle società che apportano perdite fiscali, la consolidanteiscrive un debito pari all’IRES sulla parte di perdita effettivamente compensata a livello di gruppo(credito per la società consolidata). Per la parte di perdite fiscali delle società consolidate eccedentila compensazione possibile nell’esercizio a livello di consolidato fiscale, la società consolidata siiscrive crediti per imposte anticipate tenendo conto della probabilità del loro futuro realizzo nel-l’ambito del consolidato fiscale. Le società partecipanti al consolidato fiscale che presentano onerifinanziari netti indeducibili possono beneficiare (rendendo quindi deducibili tali oneri) di eccedenzefiscali disponibili in altre società partecipanti, contro riconoscimento di un compenso per le eccedenzefiscali rivenienti dalle società nazionali partecipanti. Tale compenso, parametrato al relativo risparmiofiscale è liquidato alla controllante CIR e rappresenta un costo per le società che ricevono l’eccedenzafiscale ed un provento per le società cedenti.

3.22 ValutaLe poste di bilancio sono valutate utilizzando la valuta dell’ambiente economico primario in cuiopera l’entità (“moneta funzionale”). Il bilancio di esercizio è redatto in euro.Le operazioni in valuta sono convertite nella moneta di presentazione al cambio della data del-l’operazione. Gli utili e perdite su cambi derivanti dalla liquidazione di tali operazioni e dalla con-versione di attività e passività monetarie in valuta sono rilevati a conto economico.

3.23 Cambiamenti nelle stime contabiliUn cambiamento nella stima contabile deve essere rilevato rettificando il valore contabile di attività,passività, poste di patrimonio netto nell’esercizio in cui si è verificato il cambiamento nella misurain cui un cambiamento dà origine a cambiamenti di valore delle attività e passività interessate, osi riferisce a una posta di patrimonio netto. La rilevazione prospettica dell’effetto di un cambiamento nella stima contabile significa che il cam-biamento è applicato alle operazioni, altri eventi e circostanze che si sono verificate a partire dalladata del cambiamento di stima. Un cambiamento nella stima contabile può influire solo sul risultatoeconomico dell’esercizio corrente, o sul risultato economico sia dell’esercizio corrente sia degliesercizi futuri. Un cambiamento nella vita utile stimata o nelle modalità previste di utilizzo deibenefici economici riferibili a un’attività ammortizzabile influisce sulla quota di ammortamentodell’esercizio corrente e di ciascun esercizio futuro della vita utile residua dell’attività medesima.L’effetto del cambiamento relativo all’esercizio corrente è rilevato come provento o onere nell’eserciziostesso. L’impatto, laddove esista, sugli esercizi futuri è rilevato come provento o onere negli esercizifuturi.

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4. Cambiamenti di principi contabili, errori e cambiamenti di stima

I principi contabili adottati sono modificati da un esercizio all’altro solo se il cambiamento è richiestoda un Principio o se contribuisce a fornire informazioni maggiormente attendibili e rilevanti deglieffetti delle operazioni compiute sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico o sui flussifinanziari dell’entità.I cambiamenti di principi contabili sono contabilizzati retrospetticamente con imputazione dell’effettoa patrimonio netto del primo degli esercizi presentati; l’informazione comparativa è adattata con-formemente. L’approccio prospettico è effettuato solo quando risulti impraticabile ricostruire l’in-formazione comparativa. L’applicazione di un principio contabile nuovo o modificato è contabilizzatacome richiesto dal principio stesso. Se il principio non disciplina le modalità di transizione, il cam-biamento è contabilizzato secondo il metodo retrospettivo, o se impraticabile, prospettico.Nel caso di errori rilevanti si applica lo stesso trattamento previsto per i cambiamenti nei principicontabili illustrato al paragrafo precedente. Nel caso di errori non rilevanti la contabilizzazione èeffettuata a conto economico nel periodo in cui l’errore è rilevato.I cambiamenti di stima sono contabilizzati prospetticamente a conto economico nell’esercizio incui avviene il cambiamento se influisce solo su quest’ultimo o nell’esercizio in cui è avvenuto ilcambiamento e negli esercizi successivi se il cambiamento influisce anche su questi ultimi.

5. Eventi successivi la data di riferimento del bilancio

Sono eventi successivi quei fatti che si verificano dopo la data di riferimento della relazione finanziariasino alla data in cui viene autorizzata la pubblicazione. Per data in cui la relazione finanziaria èautorizzata per la pubblicazione si intende la data di approvazione da parte del Consiglio di Ammi-nistrazione. Tale data è indicata nella Nota 1.Gli eventi successivi possono riferirsi a fatti che forniscono evidenza circa situazioni esistenti alladata di riferimento del bilancio (eventi successivi rettificativi) ovvero fatti indicativi di situazionisorte dopo la data di riferimento del bilancio (eventi successivi non rettificativi). Per i primi vengonoriflessi in bilancio gli effetti relativi ed aggiornata l’informativa fornita, per i secondi, se rilevanti,è unicamente fornita informativa adeguata nelle Note.

6. Nuovi IFRS e interpretazioni dell’IFRIC

Principi, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1 gennaio 2015A decorrere dal 1 gennaio 2015 sono applicabili le seguenti modifiche di principi e interpretazioni:• In data 20 maggio 2013 è stata pubblicata l’interpretazione IFRIC 21 – Levies, che fornisce

chiarimenti sul momento di rilevazione di una passività collegata a tributi (diversi dalle impostesul reddito) imposta da un ente governativo. L’interpretazione si applica retrospettivamenteper gli esercizi che decorrono al più tardi dal 17 giugno 2014 o data successiva.

• In data 12 dicembre 2013 lo IASB ha pubblicato il documento “Annual Improvements toIFRSs: 2011-2013 Cycle” che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell’ambito del processoannuale di miglioramento degli stessi. Le principali modifiche riguardano:- IFRS 3 Business Combinations – Scope exception for joint ventures. La modifica chiarisce

che il par. 2(a) dell’IFRS 3 esclude dall’ambito di applicazione dell’IFRS 3 la formazione di tutti i tipi di joint arrangement, come definiti dall’IFRS 11;

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- IFRS 13 Fair Value Measurement – Scope of portfolio exception (par. 52). La modifica chia-risce che la portfolio exception inclusa nel paragrafo 52 dell’IFRS 13 si applica a tutti i con-tratti inclusi nell’ambito di applicazione dello IAS 39 indipendentemente dal fatto che soddi-sfino la definizione di attività e passività finanziarie fornita dallo IAS 32.

- IAS 40 Investment Properties – Interrelationship between IFRS 3 and IAS 40. La modificachiarisce che l’IFRS 3 e lo IAS 40 non si escludono vicendevolmente e che, al fine di determi-nare se l’acquisto di una proprietà immobiliare rientri nell’ambito di applicazione dell’IFRS3 o dello IAS 40, occorre far riferimento rispettivamente alle specifiche indicazioni fornitedall’IFRS 3 oppure dallo IAS 40. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hannoinizio dal 1 gennaio 2015 o da data successiva.L’introduzione della nuova interpretazionenon ha comportato effetti sul bilancio d’esercizio della Società.

L’adozione di tale nuova interpretazione non ha comportato effetti sul bilancio d’esercizio della Società.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati in viaanticipata dalla SocietàLa Società non ha optato per l’adozione anticipata dei seguenti principi, emendamenti ed inter-pretazioni di principi già pubblicati e omologati dall’Unione Europea, non ancora obbligato-riamente applicabili e per i quali la Società sta valutando gli effetti che potrebbero derivaredall’adozione degli stessi.

Data di entrata in vigoreTitolo del documento del documento IASBAmendmentsAmendments to IAS 19: Defined Benefit Plans: Employee Contributions 1 febbraio 2015Annual Improvements to IFRSs: 2010-2012 Cycle 1 febbraio 2015Amendments to IFRS 11: Joint Arrangements – “Accounting for acquisitions of interests in joint operations” 1 gennaio 2016Amendments to IAS 16 Property, plant and equipment and IAS 41 Agriculture – “Bearer Plants” 1 gennaio 2016Amendments to IAS 16 Property, plant and Equipment and IAS 38Intangibles Assets – “Clarification of acceptable methods of depreciation and amortisation” 1 gennaio 2016Annual Improvements to IFRSs: 2012-2014 Cycle 1 gennaio 2016Amendments to IAS 1 – “Disclosure Initiative” 1 gennaio 2016Amendments to IAS 27 – Equity Method in Separate Financial Statements 1 gennaio 2016

Inoltre la Società sta valutando gli eventuali effetti che potrebbero derivare dall’applicazione deiseguenti principi, per i quali, alla data di approvazione del presente bilancio d’esercizio, gli organicompetenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione.

Data di entrata in vigoreTitolo del documento del documento IASBStandards ed InterpretazioniIFRS 9 – Financial Instruments 1 gennaio 2018IFRS 14 – Regulatory Deferral Accounts 1 gennaio 2016IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers 1 gennaio 2018IFRS 16 – Leases 1 gennaio 2019Amendments Amendments to IFRS 10 and IAS 28: Sales or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture *Investment Entities: Applying the Consolidation Exception (Amendments to IFRS 10, IFRS 12 and IAS 28) 1 gennaio 2016

*Al momento lo IASB ha sospeso l’applicazione di questo emendamento.

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7. Principali cause di incertezze nelle stime

Le stime sono utilizzate principalmente per verificare l’esistenza e se del caso rilevare perdite divalore su attività iscritte, per determinare rese, accantonamenti per rischi su crediti, benefici aidipendenti, imposte e altri accantonamenti e fondi. Le stime e le assunzioni sono riesaminateperiodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.In particolare, l’attuale situazione d’incertezza sullo scenario di breve e medio periodo, che stadeterminando il negativo andamento del fatturato pubblicitario, ha reso più difficile la stima delleassunzioni riguardanti l’andamento futuro e le previsioni dei flussi di cassa utilizzati per la deter-minazione del valore d’uso delle cash generating units ai fini della verifica della recuperabilità deivalori delle immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita e delle partecipazioni. Pertanto,non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo futuro, di risultati diversi da quanto stimato.Le circostanze e gli eventi che potrebbero incidere sui risultati previsti saranno monitoratiattentamente dalla Direzione della Società, che provvederà alla costante verifica dell’esistenzadi perdite di valore e, ove necessario, a rettificare il valore contabile delle relative voci. Per quanto riguarda la stima delle rese dei prodotti editoriali e dei relativi prodotti opzionali,questa viene effettuata mensilmente attraverso tecniche statistiche, aggiornate in base al perve-nire dei primi dati consuntivi.La stima dei rischi legali tiene conto della natura del contenzioso (pendente civile e penale). Perrischi di tipo omogeneo, la previsione dell’esito finale è ponderata sulla base delle risultanze deltriennio precedente. L’esperienza storica mostra un trend sostanzialmente lineare.

8. Informazioni relative a strumenti finanziari

In data 8 aprile 2010 la Società aveva stipulato un contratto di IRS (per un valore nozionale di50 milioni di euro) volto a convertire il tasso fisso in variabile su quota parte del prestito obbli-gazionario.Tale operazione era stata classificata come Fair Value Hedge (copertura del valore di mercato) e cometale sia gli utili/(perdite) derivanti dalla determinazione del valore di mercato dello strumento derivatosia gli utili/(perdite) derivanti dalle variazioni del fair value dello strumento oggetto di copertura (pre-stito obbligazionario) attribuibili al rischio coperto, venivano imputati a conto economico.In data 27 ottobre 2012, viste le favorevoli condizioni di mercato, la Società aveva provvedutoa rinegoziare il contratto fissando al 3,3% il tasso dovuto, garantendosi pertanto il differenzia-le dei tassi (pari all’ 1,825%) per la durata residua del contratto (ottobre 2014) realizzando unprovento complessivamente pari a 1.825 migliaia di euro. Nell’ottobre del 2014, a chiusura delcontratto, erano stati incassati 912 migliaia di euro; la rinegoziazione del contratto aveva com-portato, al 31 dicembre 2014, una rilevazione di un utile di 739 migliaia di euro.Il 27 ottobre 2014 la Società aveva rimborsato il Prestito Obbligazionario collocato nel 2004per complessivi 185.369 migliaia di euro; a fronte degli originari 300 milioni di euro, progres-sivamente ridotti per parziali riacquisti, l’ultimo dei quali nell’esercizio 2014, con una minu-svalenza di 684 migliaia di euro.In data 1 aprile 2014 il Consiglio di Amministrazione aveva deliberato l’emissione di un Pre-stito Obbligazionario Convertibile equity linked per complessivi 100 milioni di euro. Il PrestitoObbligazionario Convertibile (convertible bond) conferisce al titolare la possibilità di conver-tire l’obbligazione in un determinato numero di azioni della società emittente. Pertanto lo stru-

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mento era stato ricondotto ad un’obbligazione standard che incorpora la vendita di una opzio-ne di tipo call. La tecnica di valutazione aveva richiesto di scorporare lo strumento nelle suedue componenti: una componente di Opzione call ed una componente di debito. La componente debito del Prestito Obbligazionario Convertibile era stata valutata applicandoil metodo del costo ammortizzato, mentre la componente Opzione call era stata inizialmentevalutata al fair value con classificazione tra i Debiti finanziari per strumenti derivati non cor-renti. Alla data del 31 dicembre 2014 la valutazione della componente Opzione call era statapari a 3,9 milioni di euro con un effetto di provento finanziario di 17,1 milioni di euro.Successivamente, a seguito della delibera del Consiglio di Amministrazione del 21 gennaio2015 e della conseguente sottoscrizione di un atto formale (deed poll) avvenuta il 28 gennaio2015, la Società ha unilateralmente rinunciato alla facoltà di rimborsare le obbligazioni con-vertibili, in caso di esercizio del diritto di conversione, mediante pagamento in contanti inveceche in azioni ordinarie. Tale rinuncia risultava definitiva, irrevocabile ed incondizionata la cuisostanza equivale, secondo la giurisdizione inglese a cui è sottoposto il deed poll, a un modificadel regolamento del prestito.Alla data del 28 gennaio 2015 il fair value dell’opzione (calcolato con il medesimo modello applicatoal 31 dicembre 2014) era pari a 4.290 migliaia di euro con un effetto negativo nel conto economico2015 di 390 migliaia di euro. Inoltre, dal momento che la sottoscrizione del deed poll ha un effettoanalogo alla modifica del regolamento del prestito, essendo venuto meno il diritto all’Opzione calla favore della Società in modo irrevocabile, definitivo e incondizionato e configurandosi così comeuno strumento composto e non più ibrido, la Società ha riclassificato con effetto 28 gennaio 2015l’importo dell’opzione sopra descritto (4.290 migliaia di euro) nel Patrimonio Netto.Il Prestito Obbligazionario Convertibile ed il relativo pagamento degli interessi non sono assi-stiti da garanzie specifiche né sono previsti covenant.

9. Note relative alla Situazione Patrimoniale - Finanziaria

Attivo

Immobilizzazioni immateriali (1)Si riporta il dettaglio della presente categoria.

31/12/2014 31/12/2015Testate 220.661 220.661Concessioni e licenze 1.052 2.253TOTALE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 221.713 222.914 di cui: Immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita 220.661 220.661 Immobilizzazioni immateriali a vita utile definita 1.052 2.253

Non sono presenti immobilizzazioni immateriali generate internamente.Non sono capitalizzati costi di ricerca e sviluppo e non sono stati effettuati ripristini di valore. La composizione e la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali sono esposte nellesuccessive tabelle.

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Attività immateriali a vita utile indefinita

Testate

31/12/2015Situazione inizialeCosto originario 220.661Svalutazioni -Saldo iniziale 220.661MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi -Decrementi -Situazione finaleCosto originario 220.661Svalutazioni -Saldo finale 220.661

Nelle attività valutate come aventi vita utile indefinita, è presente la testata la Repubblica il cui valo-re contabile, pari a 220.527 migliaia di euro, è rimasto invariato rispetto al 31 dicembre 2014.

L’impairment test effettuato sulla testata, che rappresenta una cash generating unit, ha accer-tato che non sussistono perdite di valore da iscrivere in bilancio. Per la stima del valore recu-perabile di ciascun bene si è fatto riferimento al maggiore tra il fair value less costs to sell e ilvalore d’uso. Nel caso specifico è il valore d’uso.

La determinazione del valore d’uso della Cash Generating UnitSulla determinazione del valore d’uso della cash generating unit, si è proceduto all’attualizzazione– ad un appropriato tasso di sconto – dei flussi finanziari futuri, in entrata e in uscita, generatidall’unità nella fase produttiva e al momento della sua dismissione finale. In altri termini, ilvalue in use è stato stimato applicando il modello Discounted Cash Flow, nella varianteunlevered (o asset side), con la formula che comprende l’attualizzazione dei flussi analiticamenteattesi nell’orizzonte di durata dei piani previsionali (2016-2020) e la determinazione delterminal value.Per stimare correttamente il valore d’uso di una cash generating unit, è stato necessario valutarel’entità dei flussi di cassa attesi dall’unità; le attese riguardanti le possibili variazioni in ordineall’ammontare e ai tempi di manifestazione dei flussi; il tasso di attualizzazione da impiegare;eventuali fattori di rischiosità riconducibili alle condizioni di immobilizzo dell’investimentonella specifica unità.Come tasso di attualizzazione è stato adottato il costo medio del capitale investito (wacc) delGruppo Espresso pari al 6,59%.

La determinazione del fair value less costs to sell della Cash Generating UnitLo IAS 36 stabilisce che il fair value less costs to sell di un’attività o di un gruppo di attività(ad esempio una cash generating unit) trovi la migliore espressione nel prezzo “fatto” in unaccordo vincolante di vendita tra controparti indipendenti, al netto dei costi diretti didismissione del bene. Se non esiste questa evidenza, il fair value al netto dei costi di cessione

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può essere determinato facendo riferimento, in ordine di importanza, ai seguenti valori discambio: il prezzo corrente negoziato in un mercato attivo; il prezzo relativo a precedenti tran-sazioni similari; il prezzo stimato sulla base di altre informazioni attinte dall’azienda.Nel caso di specie, il fair value less costs to sell è stato determinato facendo riferimento a mol-tiplicatori diretti di valutazione. Detta assunzione è resa necessaria dalla carenza di un mercatoattivo di trasferimento di simili cash generating unit, nonché dalla difficile comparabilità delletransazioni rilevate sul mercato per unità assimilabili a quelle oggetto di verifica.Allo scopo di determinare il possibile “prezzo” della cash generating unit, sono stati impiegatimultipli del tipo “entity side”, nella versione trailing (o multipli storici/puntuali) e nellaversione leading (o multipli attesi/medi): Enterprise Value/Sales, Enterprise Value /Ebitda eEnterprise Value /Ebit. Per quanto attiene le grandezze aziendali di riferimento, per ciascunacash generating unit, vengono considerati, in coerenza con il tipo di multiplo da applicare, ilfatturato (Sales), il margine operativo lordo (Ebitda) e il risultato operativo (Ebit); inparticolare, la grandezza aziendale di riferimento viene determinata quale media del periodo2016-2020. Per determinare il fair value less cost to sell, si tiene quindi conto del valore mediodall’applicazione dei tre moltiplicatori prima menzionati; il dato che scaturisce dall’applicazionedel metodo dei multipli di mercato viene ritenuto “non significativo” nei casi in cui assumavalori di segno negativo.

Principali ipotesi sottostanti i piani previsionali 2016-2020 I test di impairment effettuati al 31 dicembre 2015 si basano sulla previsione dei flussi di cassaattesi dalle cash generating unit di riferimento, desumibili dal Budget 2016 e dal Piano Trien-nale 2016-2018 approvati dal Consiglio di Amministrazione rispettivamente in data 21 genna-io 2016 e 24 febbraio 2016, con riferimento ai risultati e agli obiettivi di business. Le previsioni del Budget 2016 e del Piano Triennale 2016-2018 sono state estese agli esercizi2019 e 2020 sulla base di ipotesi ragionevoli e coerenti con le evidenze passate.È, inoltre, opportuno ricordare che in linea con le raccomandazioni emanate dalla Consob con-giuntamente alla Banca d’Italia e all’Isvap nei Documenti n. 2 del 6 febbraio 2009 e n. 4 del 3marzo 2010, il documento di impairment test del Gruppo Espresso è stato sottoposto in viapreventiva all’esame e alla valutazione del Comitato Controllo e Rischi e del Collegio Sindacalee approvato dal Consiglio di Amministrazione del 24 febbraio 2016, successivamente il documentoè stato oggetto di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione in un puntoprecedente e separato all’ordine del giorno della riunione consiliare in cui viene approvata larelazione finanziaria.Qui di seguito vengono riepilogate le principali ipotesi sottostanti i piani previsionali dellaCGU “La Repubblica” con riferimento all’andamento del fatturato pubblicitario ediffusionale, al contributo derivante dalle iniziative collaterali allegate ai quotidiani e all’evo-luzione dei costi.

Fatturato pubblicitarioPer il 2016 si ipotizza una stabilità rispetto al 2015 del mercato pubblicitario nel suo complessoe ciò anche in considerazione di una lieve crescita prevista per il PIL (+1,1%) che risultacomunque insufficiente a determinare una netta inversione di tendenza degli investimenti. Peri singoli mezzi si prevede un’evoluzione della quota in linea con quanto osservato negli ultimiesercizi, il che comporterebbe: per la stampa, un’ulteriore contrazione del proprio pesopercentuale e conseguentemente un calo superiore al mercato, tenuto conto anche degli aspettidi difficoltà strutturali di tale mezzo; per la radio e la televisione un andamento lievemente

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migliore del mercato; per internet un leggero incremento di quota e quindi una crescita.In questo contesto, il Budget 2016 assume andamenti simili a quelli ipotizzati per gli specificisegmenti di mercato, con un leggero incremento di quote per i propri quotidiani e siti webgrazie ad azioni di potenziamento e arricchimento dei prodotti.Per gli anni successivi di piano si ipotizza che il mercato pubblicitario torni a crescere in misuracontenuta nel successivo quadriennio (2017-2020). I trend strutturali di mercato dei diversimezzi, con la progressiva riduzione della quota dei quotidiani e dei periodici e la crescita delpeso di internet, sono attesi continuare in tutto l’arco di piano.Gli andamenti del mercato sono stati, quindi, riflessi nei piani previsionali per gli anni 2016-2020 della CGU “La Repubblica” ipotizzando un calo della pubblicità sulla testata cartacea eduna crescita della raccolta su internet, sostanzialmente in linea con l’evoluzione prevista per ilmercato.

Fatturato diffusionaleLe ipotesi formulate per il Budget 2016 relativamente all’andamento delle vendite in edicola deiquotidiani del Gruppo si basano sull’osservazione dei dati del mercato dal 2005 al 2015.In tale periodo, sulla base dei dati ADS, le vendite in edicola ed in abbonamento di quotidianisi sono ridotte del 44,6% (-5,7% medio annuale), passando da 4,9 a 2,7 milioni di copie mediegiornaliere. Per segmento, i quotidiani nazionali di informazione e quelli sportivi hannoregistrato un andamento più negativo, perdendo dal 2005 il 54,3% ed il 50,1% rispettivamente(-7,2% medio annuale), mentre i quotidiani locali hanno perso il 38,6% (-4,8% all’anno). Iltrend negativo ha, tuttavia, subito una significativa accelerazione nel corso degli ultimi anni.Gli ultimi dati disponibili al momento dell’elaborazione del Budget 2016 (ADS a novembre)indicavano per l’anno 2015 un calo complessivo delle vendite in edicola ed in abbonamentodell’8,9% (-11,1% per i quotidiani nazionali e -8,5% per i giornali locali). Tenuto conto di tali andamenti, il Budget prevede che l’evoluzione del mercato nel 2016 sia similea quella del 2015. L’ipotesi per gli anni successivi di piano è che prosegua il calo strutturale dellevendite in edicola, il che comporta per la Repubblica una flessione del 9,5% all’anno.Accanto al calo strutturale delle copie cartacee, il piano assume una crescita dei ricavi digitaliipotizzando l’introduzione a partire dal 2017 di formule premium sul sito web del quotidiano.I piani 2016-2020 prevedono, infine, un aumento progressivo del prezzo di copertina chepermette di bilanciare l’effetto sul fatturato derivante dal calo delle copie vendute.

Prodotti opzionali Il Budget 2016 ed i successivi anni di piano prevedono una sostanziale stabilità dei marginidelle iniziative collaterali, riflettendo la sostanziale saturazione del mercato.

CostiPer quanto concerne l’evoluzione dei costi, i piani previsionali 2016-2020 tengono conto di unaserie di interventi di savings:• riduzione della tiratura e della foliazione a seguito del prevedibile calo della diffusione e della

raccolta pubblicitaria;• ulteriore razionalizzazione dell’assetto industriale dei centri stampa; • prepensionamenti e applicazione del regime di “solidarietà” per l’organico poligrafico;• riduzione dei costi redazionali attraverso il contenimento delle spese per borderò, foto e

agenzie nonché mediante interventi sull’organico giornalistico;• efficienze nel processo distributivo;

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• accorpamento delle sedi amministrative e redazionali di Roma;• riduzione di tutte le principali voci dei costi generali (affitti, consulenze, telefoniche, viaggi,

ecc.).Tali azioni di riduzione dei costi consentono nell’arco di piano di più che compensare gliincrementi inerziali previsti per il costo del lavoro e per i prezzi della carta e dei materiali distampa, nonché i maggiori costi necessari allo sviluppo del business digitale.Si segnala, altresì, che per la determinazione del terminal value è stato adottato prudenzialmenteun tasso di crescita pari a zero.Per la cash generating unit “la Repubblica” non si è provveduto ad effettuare un’analisi di sen-sitività dei risultati dell’impairment test rispetto alle variazioni degli assunti di base dalmomento che le risultanze dell’impairment test indicano una differenza positiva del maggioretra il fair value less costs to sell e il valore d’uso rispetto al valore contabile superiore alla sogliadel 50% del valore contabile stesso, prevista dalle nostre procedure.

Altre immobilizzazioni immateriali La categoria “Concessioni e licenze” è stata sottoposta ad ammortamento del 33,3%, datoche si stima una vita utile di 3 anni.La movimentazione per singola voce di bilancio è la seguente.

Concessioni e licenze31/12/2015

Situazione inizialeCosto originario 23.795 Fondi ammortamento, svalutazioni (22.743) Saldo iniziale 1.052MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi 1.897 Decrementi - MOVIMENTI SUI FONDIIncrementi (696) Decrementi - Situazione finaleCosto originario 25.692 Fondi ammortamento, svalutazioni (23.438) Saldo finale 2.253

Gli investimenti avvenuti nel corso dell’esercizio nelle immobilizzazioni immateriali ammontanoa 1.897 migliaia di euro e sono stati sostenuti nella categoria “Concessioni licenze e marchi”.Gli acquisti sono principalmente relativi per 934 migliaia di euro, al progetto Business Continui-ty, per 522 migliaia di euro al sistema gestionale (in particolar modo per il nuovo sistema diffu-sione) e per 269 migliaia di euro allo sviluppo del sistema editoriale.

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Immobilizzazioni materiali (2)Si riporta il dettaglio della presente categoria. 31/12/2014 31/12/2015

Fabbricati ed edifici 367 317Migliorie su beni di terzi 2.135 1.830 Impianti e macchinari 6.506 3.568 Mobili, dotazioni, automezzi 1.372 1.634 Immobilizzazioni materiali in corso 96 107Altri beni 5 2 TOTALE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 10.481 7.458

Considerata l’omogeneità dei beni compresi nelle singole categorie di bilancio, si ritiene che,le vite utili per categoria di beni siano le seguenti.

Vita utile AliquotaTerreni - - Fabbricati ed edifici 33 anni 3%Impianti tipografici 7 anni 15,5%Impianti generici 10 anni 10%Altri impianti 5/10 anni 20%/10%Rotative full color 20 anni 5%Attrezzature industriali 4 anni 25%Automezzi 4 anni 25%Mobili, arredi, macchine ordinarie 8 anni 12,5%Macchine elettroniche 3 anni 33%Sistemi editoriali 4 anni 25%Migliorie su beni di terzi da contratto da contratto

La composizione e la movimentazione delle immobilizzazioni materiali di proprietà sonoesposte nei prospetti seguenti.

Fabbricati ed edifici 31/12/2015

Situazione iniziale Costo originario 400 Fondi ammortamento, svalutazioni (33) Saldo iniziale 367 MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi - Decrementi - MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (50) Decrementi - Situazione finale Costo originario 400 Fondi ammortamento, svalutazioni (83) Saldo finale 317

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Migliorie su beni di terzi 31/12/2015

Situazione iniziale

Costo originario 24.384

Fondi ammortamento, svalutazioni (22.249)

Saldo iniziale 2.135

MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO

Incrementi 1.049

Decrementi -

MOVIMENTI SUI FONDI

Incrementi (1.354)

Decrementi -

Situazione finale

Costo originario 25.433

Fondi ammortamento, svalutazioni (23.603)

Saldo finale 1.830

Impianti e macchinari 31/12/2015Situazione iniziale Costo originario 79.555 Fondi ammortamento, svalutazioni (73.049) Saldo iniziale 6.506 MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 293 Decrementi (21.865) MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (744) Decrementi 19.379 Situazione finale Costo originario 57.983 Fondi ammortamento, svalutazioni (54.415) Saldo finale 3.568di cui: Restrizioni per garanzie e impegni 20.322

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Mobili, dotazioni e automezzi 31/12/2015Situazione iniziale Costo originario 44.620 Fondi ammortamento, svalutazioni (43.248) Saldo iniziale 1.372 MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 871 Decrementi (396) MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (609) Decrementi 396 Situazione finale Costo originario 45.095 Fondi ammortamento, svalutazioni (43.461) Saldo finale 1.634

Immobilizzazioni materiali in corso 31/12/2015

Situazione iniziale Costo originario 96 Fondi ammortamento, svalutazioni - Saldo iniziale 96 MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 195Decrementi -Riclassifiche (185) MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi - Decrementi - Situazione finale Costo originario 107 Fondi ammortamento, svalutazioni - Saldo finale 107

207Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Altri beni 31/12/2015

Situazione iniziale Costo originario 1.733 Fondi ammortamento, svalutazioni (1.728) Saldo iniziale 5 MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi -Decrementi (11) MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (2) Decrementi 11 Situazione finale Costo originario 1.722 Fondi ammortamento, svalutazioni (1.720) Saldo finale 2

Gli investimenti avvenuti nel corso dell’esercizio nelle immobilizzazioni materiali ammontanoa 2.408 migliaia di euro e sono stati sostenuti principalmente nella categoria “Migliorie su benidi terzi” per 1.049 migliaia di euro, “Mobili, dotazioni e automezzi” per 871 migliaia di euro,“Impianti e macchinari” per 293 migliaia di euro.Nelle “Migliorie su beni di terzi” i principali acquisti hanno interessato la ristrutturazionepresso la sede redazionale di Roma per 585 migliaia di euro, il progetto strutturale per 270migliaia di euro e le dotazioni per la redazione web notte per 80 migliaia di euro.Nei “Mobili, dotazioni e automezzi” i principali acquisti hanno interessato le dotazionielettroniche relative al Progetto Business Continuity (540 migliaia di euro) e le dotazioni per ilprogetto CAM per 162 migliaia di euro.Negli “Impianti e macchinari” i principali incrementi hanno interessato gli impianti di video-sorveglianza e impianti generici presso la sede redazionale di Roma per 121 migliaia di euro.

208 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

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Partecipazioni (3)Si riporta il dettaglio della movimentazione di tale voce.

31/12/2015Situazione iniziale Costo originario 476.296Svalutazioni (62.537)Saldo iniziale 413.759MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 139Decrementi 46.539MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi 22.986Decrementi 9.913Situazione finale Costo originario 429.897Svalutazioni (75.610)Saldo finale 354.287

l valore delle partecipazioni al 31 dicembre 2015 ammonta a 354.287 migliaia di euro (al 31dicembre 2014 il valore delle partecipazioni ammontava a 413.759 migliaia di euro).Nel corso del 2015 sono state realizzate le seguenti operazioni: • il 30 gennaio 2015 si è perfezionata il passaggio di proprietà di All Music SpA, società editrice

della televisione nazionale generalista Deejay TV, all’editore Discovery Italia Srl. La Societàha conferito il 100% del pacchetto azionario che era al valore netto di 12,6 milioni di eurorealizzando una plusvalenza di 0,3 milioni di euro dopo che nell’esercizio passato si era pro-ceduto ad una svalutazione di 9,2 milioni di euro;

• nell’ambito del processo di riorganizzazione delle attività industriali del Gruppo, la Societàha provveduto a cedere la controllata Rotocolor SpA alla controllata Finegil Editoriale SpA,per un corrispettivo di 24,6 milioni di euro realizzando una plusvalenza di 0,6 milioni di euro(la stima del valore della partecipazione è stata definita da un perito terzo indipendente appli-cando una metodologia di stima del valore economico basata sul metodo patrimoniale concorrezione reddituale).

Per verificare le recuperabilità del valore di carico delle partecipazioni rispetto al valore delPatrimonio Netto, la Società ha provveduto ad effettuare, per le partecipazioni con unadifferenza negativa rispetto al valore di carico, una stima del valore d’uso della partecipata,determinato utilizzando i piani pluriennali, le assunzioni e le metodologie valevoli ai fini del-l’impairment test, rilevando perdite di valore per la collegata Persidera SpA 17,1 milioni di euroe per la controllata A. Manzoni & C. SpA per 5,9 milioni di euro che si aggiungono ai 3 milionidi euro di copertura perdita contabilizzati direttamente a conto economico nell’esercizio.Nella successiva tabella viene riportato l’elenco delle partecipazioni inserite in questa categoria,l’evoluzione della percentuale di possesso nonché il valore di carico.

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Percentuale di possesso Patrimonio Netto Valore di carico 31/12/2014 31/12/2015 31/12/2014 31/12/2015 31/12/2014 31/12/2015

PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ CONTROLLATE

Finegil Editoriale SpA 99,78% 99,78% 166.357 170.553 176.764 176.764

Manzoni & C. SpA 100,00% 100,00% 12.608 11.773 32.931 27.057

Elemedia SpA 100,00% 100,00% 70.512 73.363 36.098 36.098

Rotocolor SpA 100,00% - 23.404 - 24.049 -

Somedia SpA 100,00% 100,00% 1.590 2.186 841 841

All Music SpA 100,00% - 2.724 - 12.576 -

TOTALE IMPRESE CONTROLLATE 277.195 257.875 283.259 240.760

PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ COLLEGATE

Persidera SpA 30,00% 30,00% 28.745 28.850 127.700 110.588

Le Scienze SpA 50,00% 50,00% 143 88 1.361 1.361

Huffington Post Italia Srl* 49,00% 49,00% 205 205 960 960

TOTALE IMPRESE COLLEGATE 29.093 29.143 130.021 112.909

ALTRE PARTECIPAZIONI*

Ag. ANSA Società Coop. a r.l. 4,02% 4,02% 855 855 454 454

Premium Publisher Network Consorzio 16,96% 16,96% 4 4 14 14

Consorzio Edicola Italiana 16,67% 16,67% 9 9 10 10

Consuledit Soc. consortile a r.l. 6,64% 6,64% 1 1 1 1

TOTALE ALTRE PARTECIPAZIONI 869 869 479 479

STRUMENTI PARTECIPATIVI*

4 Baby Srl - - 173 173 - 139

TOTALE PARTECIPAZIONI 307.330 288.060 413.759 354.287

*L’ultimo bilancio disponibile delle Società è al 31 dicembre 2014.

I dati riclassificati essenziali dei bilanci al 31 dicembre 2015 delle società controllate, sonoriportati nel paragrafo 11.8. Le altre informazioni sui rapporti con parti correlate sono riportate nel paragrafo 11.4.La data di chiusura contabile delle menzionate società coincide con quella di Gruppo EditorialeL’Espresso SpA.

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Crediti non correnti (4)

Si riporta il dettaglio della voce. 31/12/2014 31/12/2015Crediti finanziari oltre 1 anno 21.300 -Depositi cauzionali oltre 1 anno 368 367 Altri crediti non correnti 1.781 1.083TOTALE CREDITI NON CORRENTI 23.449 1.450

I crediti non correnti si decrementano soprattutto a seguito dell’incasso del finanziamento socidi 21.300 migliaia di euro concesso dalla Società a Persidera SpA. Il credito, oggetto di specificiaccordi regolati dal contratto di coinvestimento con Telecom Italia Media SpA, era di durataquinquennale e pagava un tasso di interesse pari all’Euribor 6 mesi con un margine inizialedel 3,75% crescente per anno.Gli altri crediti non correnti, pari a 1.083 migliaia di euro, sono in diminuzione rispetto al 31dicembre 2014 per effetto della componente non corrente del credito emerso a seguito dellacessione della rotativa di stampa sita nello stabilimento di Salerno.Inoltre il saldo è costituito anche dal credito residuo derivante dalla cessione del canale 50 aEffe tv Srl: a tal proposito si precisa che nel corso del mese di febbraio 2016 l’intero creditoè stato completamente incassato in anticipo rispetto alle originarie pattuizioni all’interno diun più vasto accordo che prevedeva anche la rinuncia di un diritto d’opzione da parte dellaGruppo Editoriale L’Espresso SpA.

Attività per imposte anticipate e Passività per imposte differite (5) Si riporta nello schema successivo la composizione della fiscalità anticipata/differita. Le variazioni di tali voci sono commentate nella nota delle imposte di conto economico (28).

Imposte Anticipate Imponibili per imposte anticipate

31/12/2014 31/12/2015

Da fondi del personale 5.343 2.862

Da fondi rischi 17.460 10.350

Da svalutazione delle attività correnti 13.204 19.715

Da svalutazione delle attività immobilizzate 3.125 2.577

TOTALE 39.132 35.504

Imponibili per imposte anticipate 31/12/2014 31/12/2015

Da fondi del personale 1.469 751

Da fondi rischi 5.025 2.893

Da svalutazione delle attività correnti 3.770 4.928

Da svalutazione delle attività immobilizzate 956 712

TOTALE 11.220 9.284

211Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Imposte DifferiteImponibili per imposte differite

31/12/2014 31/12/2015

Da minore valutazione dei fondi del personale 2.594 2.509

Da maggiore valutazione delle attività immobilizzate 200.902 212.276

TOTALE 203.496 214.785

Passività per imposte differite

31/12/2014 31/12/2015

Da minore valutazione dei fondi del personale 713 627

Da maggiore valutazione delle attività immobilizzate 61.599 57.776

TOTALE 62.312 58.403

31/12/2014 31/12/2015

Imposte differite accreditate/addebitate 378 (714)

TOT. RILEVAZIONE DIRETTA A PATRIMONIO NETTO 378 (714)

Rimanenze (6)

Le rimanenze al 31 dicembre 2015 ammontano complessivamente a 6.387 migliaia di euroe sono diminuite di 1.052 migliaia di euro rispetto allo scorso anno (una flessione di 1.089migliaia di euro relativa alla carta e un incremento di 37 migliaia di euro relativa ai prodotti)a seguito della contrazione dei volumi diffusionali.

Il dettaglio è riportato nella tabella sottostante.

31/12/2014 31/12/2015Rimanenze Svalutazioni Rimanenze Rimanenze Svalutazioni Rimanenze

lorde nette lorde netteCarta (materie prime) 6.917 (255) 6.662 5.772 (199) 5.573Materiali di stampa (materie prime) - - - - - -Pubblicazioni testate (prodotti finiti) 396 - 396 52 - 52Pubblicazioni opzionali e multimediali (prodotti finiti) 3.204 (2.823) 382 5.240 (4.478) 762TOTALE RIMANENZE 10.517 (3.078) 7.439 11.064 (4.677) 6.387

212 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

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Crediti commerciali (7) 31/12/2014 31/12/2015Clienti edicole e distributori 8.591 14.920Crediti verso clienti vari 3.964 2.177 Crediti verso imprese del Gruppo 74.137 60.435 TOTALE CREDITI COMMERCIALI 86.692 77.532

I crediti commerciali, che a fine anno ammontano a 77.532 migliaia di euro, si decrementanocomplessivamente di 9.160 migliaia di euro rispetto al 2014. Per maggiori dettagli dei crediti verso imprese del Gruppo e per l’analisi delle scadenze si rinviaal paragrafo 11.4 “Rapporti con parti correlate” e al paragrafo 11.5 “Gestione dei rischi”.

Il fondo svalutazione crediti al 31 dicembre 2015 ammonta a 6.299 migliaia di euro (6.767migliaia di euro al 31 dicembre 2014).

La movimentazione è la seguente.

31/12/2015Saldo iniziale 6.767Svalutazioni 714Utilizzi/rilasci (1.182)Saldo finale 6.299

Crediti tributari (8) 31/12/2014 31/12/2015Crediti verso l'Erario per Ires/Irap 963 979 Crediti Ires verso controllanti 8.185 13.168 Crediti verso l'Erario per Ires/Irap chiesti a rimborso 2 2 Crediti verso l'Erario per IVA 414 515 Crediti IVA di Gruppo 253 307Crediti per contributo carta 78 - Altri crediti verso l'Erario 236 93 TOTALE CREDITI TRIBUTARI 10.131 15.064

Complessivamente i crediti tributari, che a fine anno ammontano a 15.064 migliaia di euro,aumentano di 4.933 migliaia di euro soprattutto per effetto del maggior credito IRES versola controllante CIR.La Società, relativamente alla voce “Crediti per contributi carta”, in virtù della Legge n. 220del 13 dicembre 2010, che agevolava la spesa per la carta utilizzata nel corso del 2011 per lastampa dei prodotti editoriali, nel corso del 2012 aveva presentato domanda ed ottenuto uncredito di imposta pari a 2.044 migliaia di euro. Dell’ammontare complessivo del creditoiscritto nel bilancio 2012, alla data del 31 dicembre 2015, la Società ha utilizzato il residuocredito di imposta pari a 78 migliaia di euro.

213Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Altri crediti (9) 31/12/2014 31/12/2015Depositi cauzionali: entro 1 anno 44 39 Anticipi a fornitori e agenti 128 209 Crediti verso istituti previdenziali e assistenziali 1.722 1.899 Crediti verso dipendenti e collaboratori 1.977 748 Crediti per cessione immob.ni e partecipazioni - 839Altri crediti 10.610 10.308 Risconti attivi 3.519 4.434TOTALE ALTRI CREDITI 18.000 18.476

Nelle voci altri crediti e riscontri attivi sono classificate le voci relative ai diritti di competenzadegli esercizi futuri e ai canoni delle locazioni passive pagate anticipatamente.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (10) 31/12/2014 31/12/2015Denaro e valori in cassa 36 31 Depositi su c/c presso banche e poste 49.644 87.419 Ratei attivi su depositi bancari e postali - 16Crediti e ratei finanziari verso imprese del Gruppo 17.100 23.797 TOTALE DISPONIBILITA’ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI 66.780 111.263

I depositi su c/c presso banche e poste rappresentano investimenti finanziari a breve termine ead alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa noti e sono soggetti adun rischio irrilevante di variazione del loro valore. Tali investimenti coprono in media un oriz-zonte temporale di 3 mesi e sono remunerati ad un tasso fisso (mediamente pari allo 0,21%)preventivamente concordato e parametrato all’Euribor di periodo.

Le disponibilità liquide aumentano di 44.483 migliaia di euro rispetto all’esercizio precedenteper effetto del completo incasso del credito di 21,3 milioni di euro riscosso dalla collegata Per-sidera SpA, dall’incasso di 24,6 milioni di euro per la cessione della controllata Rotocolor SpAalla controllata Finegil Editoriale SpA e dall’incasso per 12,0 milioni di euro per la cessionedella controllata All Music SpA a Discovery Italia Srl.I crediti e ratei finanziari verso società del Gruppo sono analiticamente riepilogati nel prospettoriportato nel paragrafo 11.4. “Rapporti con parti correlate” e sono costituiti da operazioniconnesse al servizio di tesoreria accentrato.

214 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

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Passivo

Patrimonio NettoL’analisi della composizione del patrimonio netto con riferimento alla disponibilità e distri-buibilità è evidenziata di seguito.

Utilizzazioni compiute Natura/Descrizione Importo Possibilità di Quota negli ultimi 3 esercizi complessivo utilizzazione disponibile copertura perdite altreCAPITALE SOCIALE 61.806 - - -

Sovrappr. Azioni 2.845 B 2.845 - -Ris. diritti d'opzione pres. obb. Conv. 4.290 B 4.290 - -Riserve per contributi in c/capitale 17.857 ABC 17.857 - -Ris. Conguaglio dividendi 3.869 ABC 3.869 - -Ris. Rivalutazione L. 413/91 786 ABC 786 - -

RISEVE DI CAPITALE 29.646 29.646 - -Riserva legale 12.361 B 12.361 - -Riserva legale 672 ABC 672 - -Riserva facoltativa 34.624 - - -Riserva facoltativa 4.205 B 4.205 - -Riserva facoltativa 316.784 ABC 316.784 - -Utili a nuovo 4.204 ABC 4.204 - -Riserva da utili attuariali (1.030) - - -Riserva legge 675/1977 490 ABC 490 - -Ris. Plusvalenze art. 54 934 ABC 934 - -Avanzo di fusione 9.956 ABC 9.956 - -

RISEVE DI UTILI 383.201 349.607 - -Variazioni positive 52.904 580 - -Variazioni negative - - - -Utili (perdite) a nuovo (3.175) - - -

RISERVA IFRS 49.729 580 - -Riserva per azioni proprie (34.624) - - -Riserva per stock options 11.561 - - -Riserva valutazione Fair Value - - - -

TOTALE ALTRE RISERVE (23.063) - - -TOTALE 501.318 379.833 - -

Legenda: A – per aumento di capitaleB – per copertura perditeC – per distribuzione ai soci

Al 31 dicembre 2015 le riserve disponibili ammontano a 379.833 migliaia di euro di cui356.132 migliaia di euro distribuibili.

215Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Capitale sociale (11)Al 31 dicembre 2015 il capitale sociale ammonta a euro 61.805.893,20 ed è costituito da n.412.039.288 azioni da nominali 0,15 euro. Rispetto al 31 dicembre 2014 non ha subito alcu-na variazione.

31/12/2014 31/12/2015N° azioni deliberate 479.323.713 476.383.713N° azioni emesse 412.039.288 412.039.288di cui: N° azioni proprie 18.149.111 20.979.371

Tutte le azioni ordinarie sono emesse a fronte di versamenti interamente effettuati. Non esi-stono azioni gravate da vincoli nella distribuzione di dividendi, ad eccezione di quanto pre-visto dall’art. 2357 del Codice Civile per le azioni proprie.

Riserve (12) La composizione e la movimentazione delle riserve sono dettagliate nel “Prospetto dellevariazioni di Patrimonio Netto”.Nel rispetto delle delibere assembleari che hanno autorizzato il Consiglio di Amministrazio-ne della Capogruppo ad effettuare acquisti di azioni ordinarie Gruppo Editoriale L’EspressoSpA, nel corso dell’esercizio 2015 sono state acquistate n. 3.722.000 azioni per complessivi3.772.524 migliaia euro e, considerando le azioni proprie acquisite negli anni precedenti, laSocietà ha in portafoglio al 31 dicembre 2015 n. 20.979.371 azioni che rappresentano il5,092% del capitale sociale.A seguito della delibera del Consiglio di Amministrazione del 21 gennaio 2015 e della conseguen-te sottoscrizione di un atto formale (deed poll) avvenuta il 28 gennaio 2015, la Società ha unila-teralmente rinunciato alla facoltà di rimborsare le obbligazioni convertibili, in caso di eserciziodel diritto di conversione, mediante pagamento in contanti invece che in azioni ordinarie. Alladata del 28 gennaio 2015 il fair value dell’opzione (calcolato il medesimo modello applicato al31 dicembre 2014) era pari a 4.290 migliaia di euro con un effetto negativo nel conto economico2015 di 390 migliaia di euro. Dal momento che la sottoscrizione del deed poll ha un effetto ana-logo alla modifica del prestito, essendo venuto meno il diritto all’Opzione call a favore dellaSocietà in modo irrevocabile, definitivo e incondizionato e configurandosi così come uno stru-mento composto e non più ibrido, la Società ha riclassificato con effetto 28 gennaio 2015 l’im-porto dell’opzione sopra descritto (4.290 migliaia di euro) nel Patrimonio Netto nella “Riservadiritti opzione Prestito Obbligazionario 2014”.

Benefici basati su strumenti finanziariLa Società riconosce benefici addizionali ad alcuni dipendenti che ricoprono posizioni diprimo piano, attraverso piani di compensi basati su strumenti finanziari. I piani di stock option e stock grant in essere alla data del 31 dicembre 2015, nonché le rela-tive caratteristiche, sono descritte nella nota di commento al bilancio consolidato. Al 31 dicembre 2015, il costo complessivo derivante dai piani di stock grant ammonta a1.659 migliaia di euro (ammontava a 1.559 migliaia di euro nel 2014) di cui 933 migliaia dieuro riaddebitato alle società del Gruppo per le stock grant assegnate ai rispettivi dipendenti(817 migliaia di euro nel 2014).

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Debiti finanziari (13)

Debiti finanziari non correnti

scadenza scadenza scadenza 31/12/2014 31/12/2015 1-2 anni 2-5 anni oltre 5 anniObbligazioni 75.760 79.497 - 79.497 -Debiti verso le banche - - - - -Altri debiti finanziari 3.900 - - - -TOTALE DEBITI FINANZIARI NON CORRENTI 79.660 79.497 - 79.497 -

Debiti finanziari correnti

31/12/2014 31/12/2015Obbligazioni 4.677 5.011 Debiti verso le banche per finanziamenti 1.208 - Debiti finanziari verso imprese del Gruppo 30.188 17.568 TOTALE DEBITI FINANZIARI CORRENTI 36.073 22.579

Al 31 dicembre 2015 il valore del Prestito Obbligazionario ammonta complessivamente a84.508 migliaia di euro. Al 31 dicembre 2014 l’ammontare complessivo del debito era pari a80.437 migliaia di euro.In data 1 aprile 2014 il Consiglio di Amministrazione aveva deliberato l’emissione di unPrestito Obbligazionario equity linked per complessivi 100 milioni di euro la cui collocazioneera avvenuta il successivo 2 aprile con un pricing definito nella stessa data, tenendo conto delprezzo medio ponderato di mercato dell’azione registrato sul Mercato Telematico Azionario tral’avvio e la conclusione del processo di raccolta ordini (bookbuilding) e di un premio diconversione del 30% (pari a € 2,1523) ferme restando le prescrizioni dell’art. 2441, sestocomma, del Codice Civile. L’operazione era stata regolata mediante emissione di titoli con scadenza 9 aprile 2019. Laproposta di aumento del capitale sociale al servizio del Prestito Obbligazionario, con esclusionedel diritto di opzione ex art. 2441, quinto comma, era stata sottoposta all’AssembleaStraordinaria degli Azionisti, convocata in prima convocazione il giorno 23 luglio 2014. LaSocietà aveva provveduto a richiedere ed a ottenere l’ammissione alla quotazione delleObbligazioni al Third Market (MTF) del Vienna Stock Exchange.Il Prestito Obbligazionario, del valore nominale di complessivi 100 milioni di euro, ha unadurata di 5 anni (scadenza 9 aprile 2019) e ha una cedola semestrale a tasso fisso pari al2,625% annuo, pagabile il 9 aprile ed l’8 ottobre di ogni anno. Le obbligazioni sonoconvertibili in azioni ordinarie della Società esistenti o di nuova emissione.Il Prestito Obbligazionario Convertibile (convertible bond) conferisce al titolare la possibilitàdi convertire l’obbligazione in un determinato numero di azioni della società emittente; nel casospecifico all’esercizio del diritto di conversione era prevista per la Società la facoltà diconsegnare azioni, corrispondere l’ammontare in denaro o offrire una combinazione di azionie denaro. Pertanto lo strumento era stato ricondotto ad un’obbligazione standard cheincorporava la vendita di una opzione di tipo call.Lo strumento era stato originariamente valutato mediante scomposizione dello stesso nelle suedue componenti: una componente di Opzione call ed una componente di debito. In

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applicazione del principio IAS 39, la componente Opzione call è stata rilevata al fair valuementre la componente di debito del Prestito Obbligazionario Convertibile, in maniera residualerispetto al valore nominale complessivo dello strumento, al quale sono stati aggiunti i costi ditransazione direttamente attribuibili. Il valore di tali componenti era stato rispettivamente di 21milioni di euro per la componente Opzione call, classificata nella voce “Debiti finanziari noncorrenti”, ed 79 milioni di euro per la componente di debito alla data di rilevazione iniziale.La valutazione della componente di Opzione call era stata effettuata applicando il ModelloBinomiale e utilizzando i parametri di prezzo di mercato delle azioni della Società, volatilità delprezzo azionario, strike price e risk-free rate. Successivamente alla prima rilevazione, lavariazione del fair value (di categoria gerarchica di livello 2) era stata rilevata a contoeconomico. La componente di debito inizialmente rilevata in maniera residuale, come sopradetto, era stata valutata successivamente al costo ammortizzato, quest’ultimo determinato uti-lizzando il criterio del tasso di interesse effettivo, così denominato dallo IAS 39. Alla data del31 dicembre 2014 la valutazione della componente Opzione call era stata pari a 3,9 milioni dieuro con un effetto di provento finanziario di 17,1 milioni di euro.Successivamente, a seguito della delibera del Consiglio di Amministrazione del 21 gennaio2015 e della conseguente sottoscrizione di un atto formale (deed poll) avvenuta il 28 gennaio2015, la Società ha unilateralmente rinunciato alla facoltà di rimborsare le obbligazioni con-vertibili, in caso di esercizio del diritto di conversione, mediante pagamento in contanti inveceche in azioni ordinarie. Tale rinuncia risulta definitiva, irrevocabile ed incondizionata, la cuisostanza equivale, secondo la giurisdizione inglese a cui è sottoposto il deed poll, a un modificadel regolamento del prestito. Alla data del 28 gennaio 2015 il fair value dell’opzione (calcolatoil medesimo modello applicato al 31 dicembre 2014) era pari a 4.290 migliaia di euro con uneffetto negativo nel conto economico 2015 di 390 migliaia di euro. Inoltre dal momento che lasottoscrizione del deed poll ha un effetto analogo alla modifica del prestito, essendo venutomeno il diritto all’Opzione call a favore della Società in modo irrevocabile, definitivo e incon-dizionato e configurandosi così come uno strumento composto e non più ibrido, la Società hariclassificato con effetto 28 gennaio 2015 l’importo dell’opzione sopra descritto (4.290 migliaiadi euro) nel Patrimonio Netto.Si ricorda che il Prestito Obbligazionario, collocato nell’ottobre 2004 con durata decennale, divalore nominale originario di 300 milioni di euro (diminuiti alla scadenza a 185,4 milioni dieuro) e che pagava un interesse fisso del 5,125% e uno effettivo del 4,824%, era stato comple-tamente rimborsato a naturale scadenza (27 ottobre 2014).Il decremento di 12.620 migliaia di euro dei debiti finanziari verso imprese del Gruppo è prin-cipalmente dovuto al decremento del debito verso Finegil Editoriale SpA per 9.815 migliaia dieuro anche a seguito della cessione della controllata Rotocolor SpA e al decremento di 3.790migliaia di euro verso Rotocolor SpA soprattutto a causa della cessione della rotativa sita nellostabilimento di Gorizia.I debiti finanziari verso imprese del Gruppo sono analiticamente riepilogati nel prospetto ripor-tato nel paragrafo 11.4. “Rapporti con parti correlate” e sono costituiti da operazioni connesseal servizio di tesoreria accentrato.

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I debiti verso le banche per finanziamenti sono così composti.

31/12/2014 31/12/2015Finanziamenti con garanzia reale non correnti - - Finanziamenti non correnti - - Finanziamenti con garanzia reale correnti 1.203 - Finanziamenti correnti 1.203 - TOTALE DEBITI VERSO BANCHE PER FINANZIAMENTI 1.203 -

Fondi per rischi e oneri (14)

Si riporta nella tabella successiva la movimentazione complessiva dei fondi, nonché la movi-mentazione suddivisa tra quota corrente e non corrente.

Vertenze Vertenze Incentivi Rischi vari e Totale di cui di cui nonlegali previdenziali all’esodo rinnovi contrattuali fondi corrente corrente

Saldo iniziale 5.295 - 10.334 41.083 56.712 18.674 38.038Utilizzi/rilasci (2.248) - (6.342) (1.185) (9.774) (9.468) (307)Giroconti corrente/non corrente - - - - - 1.438 (1.438)Accantonamenti 1.172 - 675 555 2.403 979 1.423Variazione per attualizzazione 150 - - - 150 - 150Saldo finale 4.370 - 4.668 40.453 49.491 11.624 37.867

Parte non correnteVertenze Vertenze Incentivi Rischi vari e Totale

legali previdenziali all’esodo rinnovi contrattuali fondiSaldo iniziale 3.272 - - 34.766 38.038Utilizzi/rilasci (307) - - - (307)Giroconti corrente/non corrente (1.438) - - - (1.438)Accantonamenti 1.076 - - 347 1.423Variazione per attualizzazione 150 - - - 150Saldo finale 2.755 - - 35.113 37.867

Parte correnteVertenze Vertenze Incentivi Rischi vari e Totale

legali previdenziali all’esodo rinnovi contrattuali fondiSaldo iniziale 2.023 - 10.334 6.317 18.674Utilizzi/rilasci (1.941) - (6.342) (1.185) (9.468)Giroconti corrente/non corrente 1.438 - - - 1.438Accantonamenti 95 - 675 208 979Saldo finale 1.615 - 4.668 5.341 11.624

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Le componenti di lungo termine dei fondi, sono state attualizzate ad un tasso pari al 5% allordo delle imposte.

I fondi rischi vertenze legali e previdenziali includono oltre alle cause per diffamazione, comuni pertutte le società editrici, i rischi legati a vertenze di natura commerciale, cause di lavoro ed il rischiolegato agli accertamenti previdenziali.

Il fondo per incentivi all’esodo si riferisce all’accantonamento per i piani di riorganizzazioneaziendale avviati in alcune società del Gruppo, tra cui il Gruppo Editoriale L’Espresso SpA.

Il fondo rischi vari è costituito da accantonamenti per oneri fiscali di esercizi precedenti, da ver-tenze fiscali per operazioni a premio e altri rischi. Con riferimento agli accantonamenti per oneri fiscali di esercizi precedenti, il 18 maggio 2012è stata depositata dalla Commissione Tributaria Regionale di Roma, in sede di riassunzione, lasentenza 64/9/12 avente per oggetto gli accertamenti IRPEG e ILOR 1991; tali accertamentidiedero luogo ai seguenti principali rilievi di natura antielusiva: • furono contestati dall’Amministrazione Finanziaria i benefici fiscali derivanti dalle operazio-

ni di riorganizzazione societaria del Gruppo Editoriale L’Espresso conseguenti alla spartizio-ne del Gruppo Mondadori (in particolare, i benefici emergenti dalla fusione per incorpora-zione di Editoriale La Repubblica SpA in Cartiera di Ascoli SpA, che successivamente neassunse la denominazione);

• furono altresì contestati i benefici attinenti operazioni di usufrutto azionario con soggettiesteri, in particolar modo quelli relativi al credito d’imposta sui dividendi ed alle relative rite-nute subite, oltre che agli interessi maturati.

Su quest’ultimo capitolo, usufrutto di azioni, la Società ha, dal bilancio 2008, effettuato accan-tonamenti, valutando che, in funzione della evoluzione della giurisprudenza, le maggiori impo-ste accertate e i relativi interessi dovessero essere qualificati come “rischio probabile” (gliaccantonamenti non riguardarono solo il periodo d’imposta 1991 ma anche i tre successivi, peri quali l’Amministrazione Finanziaria contestò la medesima fattispecie di beneficio), diversa-mente dalle sanzioni il cui rischio fu stato qualificato come “possibile”. Sul primo capitolo,riguardante unicamente il 1991, il rischio è sempre stato qualificato come “remoto”, sia allaluce della valutazione tecnica delle contestazioni, che dell’esito dei differenti gradi di giudizio.Si ricorda infatti che: • i fatti furono in primo luogo sottoposti al vaglio della giurisdizione penale per presunta frode

fiscale ed il procedimento si concluse con sentenza di non luogo a procedere del GUP, con-fermata in via definitiva dalla Corte di Appello in data 9 dicembre 1999, così prosciogliendocon formula piena tutti gli amministratori e i sindaci;

• in sede tributaria i giudizi di primo e secondo grado furono entrambi favorevoli alla Societàrispettivamente nel 1998 e nel 2000; successivamente, nel 2007 la Corte di Cassazioneannullò la sentenza di secondo grado, con rinvio alla Commissione Tributaria Regionale,decidendo peraltro solo su profili procedurali e non pregiudicando in alcun modo il merito.

La Commissione Tributaria Regionale, con la sentenza sopra menzionata, ha accolto la posi-zione dell’Amministrazione Finanziaria relativamente alla contestazione economicamente piùrilevante, concernente le operazioni di riorganizzazione societaria, mentre ha respinto la con-testazione relativa agli usufrutti. Tale sentenza, sulla base delle valutazioni aggiornate al 31dicembre 2015, darebbe luogo ad un importo di rischio massimo pari a 371,8 milioni di euro(di cui maggiori imposte accertate per 121,4 milioni di euro, interessi per 129 milioni di euroe sanzioni per 121,4 milioni di euro): tale valore scaturisce dal fatto che l’Amministrazione

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Finanziaria non si è limitata semplicemente a disconoscere i benefici fiscali (ritenuti indebiti)dei maggiori valori iscritti in sede di allocazione del “disavanzo di annullamento” nel processodi fusione, ma ha inaspettatamente preteso l’immediato ed integrale assoggettamento a tassa-zione di tale disavanzo per quanto di per sé privo di qualunque valenza reddituale, alla streguadi una plusvalenza “realizzata”. In data 27 giugno 2012 la Società ha provveduto a depositare presso la Corte di Cassazione ilricorso avverso la sentenza di secondo grado mentre il 28 giugno 2012 è stata depositata, pres-so la CTR di Roma, l’istanza di sospensione degli effetti della medesima sentenza ai sensi e pergli effetti dell’articolo 373 del codice di procedura civile; l’istanza è stata accolta dalla CTR diRoma con ordinanza depositata il 19 luglio 2012. In virtù della consapevolezza della legittimità civilistico-tributaria delle operazioni oggetto di conte-stazione fiscale, oltre che sulla base di valutazioni tecniche ottenute da professionisti terzi, la Societàha confermato la valutazione del grado di rischio alle operazioni di usufrutto azionario relativamen-te alle imposte e alle sanzioni (ancorché la stessa sia risultata vittoriosa sul punto, per motivi proce-durali, dinanzi la CTR) estendendo però alle sanzioni, a seguito di recenti e consolidate posizionidella corte di cassazione, il medesimo livello di rischio, ed ha qualificato come meramente “possibi-le” il rischio legato alle operazioni di ristrutturazione societarie per le quali è risultata soccombente. Su questo tema si evidenzia come, nel corso del 2015, sia stato emanato il D.Lgs. 128 che, oltre adavere abrogato la precedente norma anti-elusiva, ha apportato modifiche allo Statuto del contribuen-te (legge 212/2000) fornendo all’ordinamento tributario un carattere di maggiore chiarezza tramitel’introduzione di una definizione unitaria degli istituti dell’abuso di diritto e dell’elusione fiscale.Per le questioni attinenti le operazioni di usufrutto azionario la Società aveva provveduto adaccantonare fino al 31 dicembre 2012 un importo pari a 34,4 milioni di euro (a copertura deirischi legati all’ammortamento del costo sostenuto per l’acquisto dell’usufrutto, al credito d’im-posta sui dividendi, alle relative ritenute subite e agli interessi maturati e alle sanzioni), con rife-rimento ai periodi di imposta accertati. Al 31 dicembre 2015, anche a seguito di un accanto-namento di 347 migliaia di euro per tenere conto degli interessi maturati, il fondo relativo atale fattispecie ammonta a 35,1 milioni di euro.

TFR e altri fondi per il personale (15)

Piani a benefici definitiIl fondo Trattamento Fine Rapporto maturato al 31 dicembre 2006 nonché il fondo Indennitàper i dirigenti di giornali quotidiani rientrano nei piani a benefici definiti e pertanto sono statideterminati applicando la metodologia attuariale. Entrambi i fondi rappresentano il valoreattuale dell’obbligazione legale futura.

Le ipotesi relative alla determinazione dei Piani sono riassunte nel prospetto che segue.

TFR ALTRI FONDITasso annuo tecnico di attualizzazione 2,03% 2,03%Tasso annuo di inflazione 1,5%-2,0% 1,5%-2,0%Tasso annuo aumento retribuzioni* 1-1,5% 1-1,5%Tasso annuo rivalutazione TFR 2,625%-3,0% -Probabilità di anticipazione annua** 3-7% -

* in base alla categoria** in base all’anzianità lavorativa

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Gli importi iscritti nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria, che ammontano complessiva-mente a 22.821 migliaia di euro (in diminuzione di 5.103 migliaia di euro rispetto al 2014),sono stati così determinati.

Fondo Trattamento di Fine Rapporto 31/12/2015Saldo iniziale 23.474Accantonamento per prestazioni di lavoro di periodo (service cost) -Costi/(ricavi) attuariali da esperienza (actuarial gain/loss) 49Costi/(ricavi) attuariali da cambio tasso (actuarial gain/loss) (904)Incremento per interessi finanziari (interest cost) 324Benefici pagati (3.235)Saldo finale 19.708

Altri Fondi per il Personale 31/12/2015Saldo iniziale 4.450Accantonamento per prestazioni di lavoro di periodo (service cost) 234Costi/(Ricavi) attuariali da esperienza (actuarial gain/loss) 1Costi/(Ricavi) attuariali da cambio tasso (actuarial gain/loss) (125)Costi/(Ricavi) attuariali da cambio piano - curtailment (actuarial gain/loss) (1.500)Incremento per interessi finanziari (interest cost) 53Benefici pagati -Saldo finale 3.113

Le principali ipotesi attuariali adottate nella determinazione delle obbligazioni future sono stateil tasso di inflazione, l'incremento salariale, la frequenza di turnover e il tasso di attualizzazione.L'analisi di sensitività pertanto è stata fatta su ciascuna ipotesi attuariale rilevante, mostrandogli effetti che ci sarebbero stati a seguito di variazioni ragionevolmente possibili di tali ipotesialla fine dell'esercizio. Un incremento del tasso di turnover dell'1% avrebbe determinato undecremento delle obbligazioni per TFR pari a 37 migliaia di euro rispetto al parametro effetti-vamente applicato (1%). Un incremento del tasso di inflazione dello 0,50% avrebbe determinatoun incremento delle obbligazioni future per TFR di 461 migliaia di euro, mentre un decrementodello 0,50% avrebbe determinato un decremento delle medesime obbligazioni di 447 migliaia dieuro rispetto al parametro di fatto applicato (2%). Infine e soprattutto riguardo al tasso di attua-lizzazione applicato (2,03%), un incremento dello 0,50% avrebbe determinato un decrementodelle obbligazioni future per TFR di 706 migliaia di euro, mentre un decremento del tasso dello0,50% avrebbe determinato un incremento delle obbligazioni stesse di 753 migliaia di euro.Per quanto riguarda gli altri fondi, incremento dello 0,50% avrebbe determinato un decre-mento delle obbligazioni future di 82 migliaia di euro, mentre un decremento del tasso dello0,50% avrebbe determinato un incremento delle obbligazioni stesse di 103 migliaia di euro.La Società è sempre stata in grado di far fronte ad eventuali debiti a breve e ha disponibilitàfinanziarie tali da garantire l'assolvimento delle obbligazioni future.

222 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

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Il numero medio e il numero a fine esercizio del personale dipendente è riepilogato di seguito.

Numero medio dipendenti Numero dipendenti fine esercizio

2014 2015 31/12/2014 31/12/2015Giornalisti 505 482 498 464Operai e impiegati 275 268 271 266Dirigenti 17 16 16 16Contratti a termine 15 13 15 11TOTALE 812 779 800 757

Debiti commerciali (16) 31/12/2014 31/12/2015

Debiti verso fornitori: • carta 6.157 4.045• stampa 4.518 7.241• trasporti e distribuzione 3.833 535• utenze e telefoniche 1.653 961• investimenti 817 2.055• promozioni 3.684 3.211• prodotti opzionali 6.731 7.120• collaboratori 3.227 2.520• redazionali (foto, indagini e agenzie) 4.526 3.926• altri fornitori 8.990 7.471Debiti commerciali verso società del Gruppo 29.245 20.597TOTALE DEBITI COMMERCIALI 73.381 59.682

I debiti commerciali, normalmente regolati a 60/90 giorni, si decrementano complessivamentedi 13.699 migliaia di euro rispetto all’esercizio.

I debiti commerciali verso società del Gruppo sono analiticamente riepiloganti nel paragrafo11.4 “Rapporti con parti correlate”.

Debiti tributari (17) 31/12/2014 31/12/2015Debiti per ritenute e IRPEF 3.984 3.908 Debiti verso l'Erario per IVA 1.132 892 Debiti IVA di Gruppo 756 969 Altri debiti tributari 31 45 TOTALE DEBITI TRIBUTARI 5.903 5.814

I debiti tributari pari a 5.814 migliaia di euro diminuiscono di 89 migliaia di euro rispetto all’esercizio2014.

223Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Altri debiti (18) 31/12/2014 31/12/2015Debiti verso istituti previdenziali e sicurezza sociale 8.912 8.334 Debiti verso il personale per ferie 6.475 5.591 Debiti verso il personale diversi 7.080 7.159 Debiti verso amministratori, sindaci e altri soci 5 4 Debiti per abbonamenti 5.520 5.156 Debiti contributi Legge 62/2001 280 218 Debiti per contributi su interessi 94 - Altri debiti 1.957 2.086 TOTALE ALTRI DEBITI 30.323 28.548

Gli altri debiti sono pari a 28.548 migliaia di euro e diminuiscono di 1.775 migliaia di eurorispetto al 31 dicembre 2014.

10. Note relative al Conto Economico Complessivo

Ricavi (19) 2014 2015Ricavi da pubblicazioni 154.262 135.767Ricavi da pubblicità 149.618 137.109Fee distribuzione prodotti di terzi 90 -Ricavi cessione diritti e marchi 151 616Ricavi da vendita altri servizi 6.764 7.139Ricavi da vendita servizi internet 1.693 1.515Ricavi da vendita altri prodotti 26 14Ricavi da vendita scarti e rese 997 1.072TOTALE RICAVI 313.601 283.230

I ricavi complessivi della Società evidenziano un decremento di 30.414 migliaia di euro (parial -9,7%) rispetto ai dati dell’esercizio precedente. I ricavi da pubblicazioni si sono ridottidel 12% principalmente a causa della contrazione delle vendite del quotidiano e dei periodi-ci, i cui mercati ha registrato rispettivamente una contrazione dell’8,7% e del 13,4%. I ricavida pubblicità sono diminuiti di 12.509 migliaia di euro (-8,4%).

Altri proventi operativi (20) 2014 2015Contributi 253 157Plusvalenze cessioni cespiti 16 1Sopravvenienze attive 7.552 1.604Altri proventi 794 2.181TOTALE ALTRI PROVENTI OPERATIVI 8.615 3.943

Il saldo della voce Altri proventi operativi si assesta a 3.943 migliaia di euro.

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Costi per acquisti (21) 2014 2015Carta quotidiani e periodici 32.867 26.780Carta per opzionali e promozioni 3.493 2.659Acquisto beni e merci 2.594 3.506Acquisto materiali per stampa (76) (125)Materiali di consumo 1.299 1.104TOTALE COSTI PER ACQUISTI 40.176 33.924

Costi per servizi (22) 2014 2015Stampa e altre lavorazioni presso terzi 51.778 44.694Costi gestione impianti e tecnologie 20.043 20.050Costi redazionali 16.357 16.550Distribuzione 15.926 9.656Diritti di riproduzione, SIAE e altri 8.973 6.456Promozioni 11.056 9.214Consulenze 7.033 5.219Telefoniche e trasmissione dati 1.644 1.536Manutenzioni e utenze 3.596 3.681Fitti passivi ed altri costi per godimento beni di terzi 8.480 8.673Altri servizi 23.759 22.856TOTALE COSTI PER SERVIZI 168.644 148.586

Altri oneri operativi (23) 2014 2015Accantonamento fondo rischi e oneri 2.150 1.354Imposte e tasse accessorie 617 622Spese di rappresentanza e omaggi 102 151Quote associative 826 1.124Transazioni e risarcimenti 1 1Sopravvenienze passive 722 1.232Svalutazione crediti 464 714Altri oneri operativi 195 218TOTALE ALTRI ONERI OPERATIVI 5.077 5.416

225Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Costi per il personale (24) 2014 2015Salari e stipendi 65.310 64.263Oneri sociali 21.392 20.866Accantonamento per TFR 4.898 4.773Accantonamento trattamento di quiescenza e simili (462) 234Oneri per la riorganizzazione aziendale in atto 646 3.189Stock Option - Stock Grant 742 726Altri costi del personale 2.042 2.488TOTALE COSTI PER IL PERSONALE 94.569 96.538

Il costo per il personale si incrementa di 1.969 migliaia di euro per effetto degli oneri relativiai piani di riorganizzazione aziendale.

Il valore complessivo sostenuto nel corso dell’esercizio per i compensi spettanti al personaledirettivo è pari a 0,7 milioni di euro ed 0,2 milioni di euro per stock grant.

Ammortamenti e svalutazioni (25) 2014 2015Ammortamento immobilizzazioni immateriali 534 696Ammortamento immobilizzazioni materiali 2.181 2.035Svalutazione immobilizzazioni materiali - 725TOTALE AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI 2.715 3.456

La voce svalutazione di immobilizzazioni materiali fa riferimento principalmente alle migliorie dellasede di Roma.

Proventi/(oneri) finanziari netti (26) 2014 2015Interessi attivi su c/c bancari e depositi a breve 1.892 230Utile su cambi 28 78Proventi finanziari su derivati 17.100 -Altri proventi finanziari 1.153 647Proventi finanziari 20.173 955Spese bancarie accessorie (90) (77)Interessi su mutui e finanziamenti (132) (26)Interessi passivi su prestiti obbligazionari (12.107) (6.688)Oneri finanziari su derivati - (390)Perdite su cambi (65) (116)Oneri finanziari da applicazione IAS (1.026) (528)Altri oneri finanziari (535) (102)Oneri finanziari (13.955) (7.927)Proventi/(oneri) da negoziazione titoli e partecipazioni (1.105) 829Svalutazioni e perdite su partecipazioni (34.484) (25.986)TOTALE PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI (29.371) (32.129)

226 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

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Gli oneri finanziari netti ammontano a 32.129 migliaia di euro si incrementano rispetto al 31dicembre 2014 principalmente per effetto di svalutazioni di partecipazioni (17,1 milioni di eurorelativi a Persidera SpA e 8,9 milioni di euro relativi a A. Manzoni & C. SpA, di cui 5,9 milionidi euro di svalutazione risultanti dall’impairment test condotto sulla partecipazione e 3 milionidi euro di copertura perdite contabilizzata direttamente al conto economico nell’esercizio), soloparzialmente compensati da plusvalenze realizzate per la cessione dei Rotocolor SpA (per 0,6milioni di euro) e All Music SpA (per 0,3 milioni di euro).Il decremento degli interessi passivi su Prestiti Obbligazionari è dovuto alla contemporanea presenzanel corso dell’esercizio precedente del Prestito Obbligazionario collocato nel 2004 e rimborsato inte-ramente il 27 ottobre 2014 (che ha generato interessi per 7.373 migliaia di euro) e del PrestitoObbligazionario Convertibile collocato il 9 aprile 2014 (che ha generato oneri per 4.734 migliaia dieuro). Quest’ultimo ha generato nel 2015 interessi passivi complessivi per 6.688 migliaia di euro, dicui 2.617 migliaia di euro interessi da cedole e 4.071 migliaia di euro dal costo ammortizzato.La valutazione a fair market value della componente Opzione call relativa al Prestito ObbligazionarioConvertibile, prima della riclassifica a Patrimonio Netto, ha generato oneri per 390 migliaia di euro.

Dividendi (27) 2014 2015

- da imprese controllate

Finegil Editoriale SpA 12.980 8.739

Elemedia SpA 6.650 8.557

- da imprese collegate

Persidera SpA - 2.856

Le Scienze SpA 103 72

TOTALE DIVIDENDI 19.733 20.224

I dividendi incassati nel 2015, che ammontano a 20.224 migliaia di euro, si incrementano di491 migliaia di euro rispetto all’esercizio 2014.

Imposte (28) 2014 2015

Imposte correnti 2.457 (6.226)

Imposte differite e anticipate 4.797 (2.687)

Imposte anni precedenti (1.088) (12)

Oneri fiscali esercizi precedenti 347 347

TOTALE IMPOSTE 6.513 (8.578)

Il sensibile decremento delle imposte rispetto al precedente esercizio è da imputarsi, oltre che allariduzione della base imponibile, anche alla riduzione dell’aliquota Ires, introdotta dalla legge distabilità 2016, che, pur avendo efficacia dal 2017, ha determinato la riduzione delle imposte anti-cipate e differite per un effetto positivo netto di 6.559 migliaia di euro; inoltre la legge di stabilità2015, che ha introdotto la totale deduzione del costo di lavoro a tempo indeterminato dall’Irap,ha avuto un effetto positivo netto sulle imposte correnti di 2.132 migliaia di euro.

227Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Si riporta nella tabella successiva la riconciliazione tra l’onere fiscale teorico, determinatocon Ires al 27,5%, e Irap al 3,9%, e l’onere fiscale effettivo.

2014 2015

1) Utile ante imposte risultante da bilancio 1.313 (12.616)

2) a. Imposte sul reddito (IRES) teoriche (ad aliquota nazionale) 361 (3.469)

b. Effetto fiscale relativo a costi non deducibili 8.934 6.625

c. Effetto fiscale su decremento aliquota IRES - (6.559)

d. Dividendi (5.155) (5.283)

e. Proventi/contributi non tassabili (1.178) (347)

f. Imposte correnti e differite relative anni precedenti (737) (394)

3) Imposte sul reddito (IRES) 2.226 (9.427)

4) IRAP 3.941 501

5) Oneri fiscali di esercizi precedenti 347 347

6) Totale imposte da bilancio 6.513 (8.579)

Aliquota media effettiva n.s. 68,0%

Aliquota teorica 31,40% 31,40%

Utile base per azione (29)

L’utile base per azione è calcolato dividendo l’utile netto del periodo attribuibile per il nume-ro medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo (escludendo leazioni proprie).L’utile per azione diluito è calcolato dividendo l’utile netto del periodo attribuibile agli azio-nisti ordinari per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione duranteil periodo, rettificato per gli effetti diluitivi delle opzioni. Di seguito sono esposti il reddito e le informazioni sulle azioni ai fini del calcolo dell’utileper azione base e diluito. 2014 2015

Risultato netto (5.200) (4.038)

N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione (.000) 393.500 391.060

Utile/perdita base per azione (0,013) (0,010)

2014 2015

Risultato netto (5.200) (4.038)

N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione (.000) 393.500 391.060

N° opzioni (.000) 68.731 66.756

Utile/perdita diluito per azione (0,011) (0,009)

228 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

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11. Altre informazioni

11.1 Posizione finanziaria nettaNella tabella che segue è esposta la composizione della posizione finanziaria netta dellaCapogruppo. 31/12/2014 31/12/2015

Crediti finanziari verso imprese del Gruppo 17.100 23.796

Debiti finanziari verso imprese del Gruppo (30.188) (17.568)

Denaro e disponibilità di banca 49.675 87.466

Disponibilità liquide nette 36.587 93.694

Prestito obbligazionario (80.437) (84.508)

Altri debiti verso le banche (1.203) -

Altri debiti finanziari (3.900) -

Altre attività (passività) finanziarie (85.540) (84.508)

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA (48.953) 9.186

La posizione finanziaria netta si è movimentata soprattutto a seguito del completo incasso delcredito di 21,3 milioni di euro riscosso dalla collegata Persidera SpA, dall’incasso di 24,6 milionidi euro per la cessione della controllata Rotocolor SpA alla controllata Finegil Editoriale SpA edall’incasso per 12,0 milioni di euro per la cessione della controllata All Music SpA a DiscoveryItalia Srl.

11.2 Eventi ed operazioni significative non ricorrentiAi sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell’eserciziola Società non ha posto in essere operazioni significative non ricorrenti così come definite dallaComunicazione stessa.

11.3 Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusualiAi sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell’eserciziola Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dallaComunicazione stessa.

11.4 Rapporti con parti correlateLe operazioni poste in essere dalla Società, ivi incluse le operazioni con parti correlate, rientranonella gestione ordinaria e sono regolate a condizioni di mercato. In particolare si segnala che la conclusione di operazioni con parti correlate è disciplinata da unaapposita procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione e descritta nella relazione annualesul Governo Societario riportata in una apposita sezione del presente bilancio al 31 dicembre 2015 edisponibile sia sul sito della Società sia presso Borsa Italiana SpA. In particolare il Gruppo EditorialeL’Espresso SpA intrattiene con le società controllate e collegate sia rapporti commerciali sia rapportidi prestazioni di servizi e di consulenza operativa e finanziaria. Tra i rapporti commerciali più rilevantisi ricordano quelli con le controllate A. Manzoni&C. SpA, concessionaria per la vendita degli spazipubblicitari, con Somedia SpA per la gestione della distribuzione, con Elemedia SpA per la gestionetecnica dei siti, Rotocolor SpA e Finegil Editoriale SpA per l’attività di composizione e stampa. Inoltre,la Società gestisce un servizio accentrato di tesoreria cui partecipano tutte le società controllate.

229Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Gruppo Editoriale L’Espresso SpA riceve, a sua volta, dalla Società controllante CIR SpA prestazionidi servizi e consulenze varie in materia strategica, amministrativa, finanziaria e fiscale. Si sottolineache lo svolgimento dei suddetti servizi da parte della controllante è ritenuto preferibile rispetto ai ser-vizi resi da terzi grazie, tra l’altro, all’ampia conoscenza acquisita nel tempo della realtà aziendale edi mercato in cui Gruppo Editoriale L’Espresso SpA opera.Dall’esercizio 2004 il Gruppo Editoriale L’Espresso SpA, così come la maggior parte delle società daessa controllate, ha aderito al “Consolidato Fiscale” CIR. Nell’aprile 2013 è stata rinnovata l’ade-sione al consolidato fiscale per il triennio 2013-2015.Gruppo Editoriale L’Espresso SpA e la maggior parte delle società controllate hanno continuato adavvalersi della particolare disciplina dell’“IVA di Gruppo”.Si riportano di seguito i dati (espressi in migliaia di euro) relativi ai rapporti economici, patrimonialie finanziari tra Gruppo Editoriale L’Espresso SpA e le relative imprese correlate.

230 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

Oneri Proventi Oneri Proventi Crediti Debiti GaranzieCosti Ricavi trib.ri trib.ri finanz.ri finanz.ri* comm.li finanz.ri trib.ri comm.li finanz.ri trib.ri prestate

SOCIETA' CONTROLLATEFinegil Editoriale SpA 13.326 3.924 - - 14 8.740 3.220 - 112 3.203 7.388 - 1.976S.E.T.A. SpA 4 220 - - 3 - 115 - - - 1.356 - 1.192Elemedia SpA 20.366 7.759 - - - 8.678 8.402 3.688 - 1.601 - 415 35A. Manzoni & C. SpA 1.902 137.169 - - 8.874 160 46.894 19.729 164 2.568 - - 31.625Rotocolor SpA 12.407 428 - - 10 551 244 - - 2.487 6.110 88 1.090Somedia SpA 9.097 1.523 - - 10 - 30.418 - - 9.524 2.713 466 200Ksolutions SpA (in liquidazione) - - - - - 3 - 167 - 9 - - - Mo.Net. Srl 119 6 - - - 1 1 213 31 114 - - -SOCIETA' COLLEGATE

Le Scienze SpA 6 1.135 - - - 72 1.111 - - 29 - - - HuffingtonPost Italia Srl - 97 - - - - 117 - - - - - - Persidera SpA - - - - 17.112 3.218 1 - - - - - -SOCIETA' CORRELATE

Sorgenia SpA 1.137 - - - - - - - - 89 - - -SOCIETA' CONTROLLANTI

Cofide SpA 156 - - - - - - - - - - - -CIR SpA** 965 2 69 6.291 - - 1 - 13.168 1.060 - - -

* In tale voce sono inclusi i dividendi percepiti dalle società controllate** Nella voce dei costi sono inclusi gli oneri/proventi per adesione al consolidato fiscale.

Rapporti di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA con società correlate

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231Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

11.5 Gestione dei rischiRischi finanziari L’attività di gestione dei rischi finanziari è regolata da una policy di Gruppo che delinea obiet-tivi, strategie, linee guida nonché modalità operative.Per la gestione della finanza/tesoreria, la Società si è dotata di una procedura ispirata a criteridi prudenza e di rischio limitato nella scelta delle operazioni di finanziamento/investimento eche prevede l’assoluto divieto di porre in essere operazioni di tipo speculativo, se non adegua-tamente motivate ed approvate dal Consiglio di Amministrazione.La Gruppo Editoriale L’Espresso SpA gestisce e coordina un conto corrente intragruppo centra-lizzato, cui partecipano tutte le società controllate, al fine di ottenere vantaggi di tipo economiconei rapporti con le controparti ed una maggiore efficienza operativa. La centralizzazione permetteinfatti una più efficace attività di pianificazione e controllo dei flussi finanziari, garantisce unamaggiore omogeneità delle varie scelte di finanziamento/ investimento, ottimizza il profilo dirischio del Gruppo nel suo complesso, ma soprattutto consente di rafforzare il potere contrattualecon il sistema bancario. La Società, a seguito dell’integrale rimborso del Prestito Obbligazionariocollocato nel 2004 ha concluso il rapporto di collaborazione con Standard&Poors per l’emissionedel rating societario l’ultimo dei quali è stato confermato a BB- con outlook stabile.La Società utilizza prevalentemente due canali per la provvista di mezzi finanziari: il mercatoobbligazionario internazionale e i finanziamenti bancari pluriennali, stipulati a fronte di inve-stimenti produttivi agevolabili dalla legislazione per l’editoria, che prevede l’abbattimento delcosto del finanziamento di alcuni punti percentuali; questi ultimi sono stati completamenteestinti nel corso del primo semestre 2015.In data 2 aprile 2014 la Società aveva collocato un Prestito Obbligazionario Convertibileequity linked per complessivi 100 milioni di euro: il Prestito conferisce al titolare la possibilitàdi convertire l’obbligazione in un determinato numero di azioni della società emittente; nel casospecifico all’esercizio del diritto di conversione era prevista per la Società la facoltà diconsegnare azioni, corrispondere l’ammontare in denaro o offrire una combinazione di azionie denaro. Il Prestito Obbligazionario, ha una durata di 5 anni (scadenza 9 aprile 2019) e hauna cedola semestrale a tasso fisso pari al 2,625% annuo. Le obbligazioni potranno diventareconvertibili in azioni ordinarie della Società esistenti o di nuova emissione, salva la facoltà dellaSocietà di regolare ogni eventuale richiesta di conversione mediante il pagamento per cassa oattraverso una combinazione di azioni ordinarie e cassa (cash settlement option).A seguito della delibera del Consiglio di Amministrazione del 21 gennaio 2015 e della successivasottoscrizione di un atto formale (deed poll) avvenuta il 28 gennaio 2015, la Società ha unilate-ralmente rinunciato alla facoltà di rimborsare le obbligazioni convertibili, in caso di esercizio deldiritto di conversione, mediante pagamento in contanti invece che in azioni ordinarie. Tale rinun-cia risulta definitiva, irrevocabile ed incondizionata la cui sostanza equivale, secondo la giurisdi-zione inglese a cui è sottoposto il deed poll, a un modifica del regolamento del prestito.Alla data del 28 gennaio 2015 il fair value dell’opzione (calcolato con il medesimo modelloapplicato al 31 dicembre 2014) era pari ad 4.290 migliaia di euro con un effetto negativo nelconto economico 2015 di 390 migliaia di euro. Inoltre, dal momento che la sottoscrizione deldeed poll ha un effetto analogo alla modifica del regolamento del prestito, essendo venutomeno il diritto all’Opzione call a favore della Società in modo irrevocabile, definitivo e incon-dizionato e configurandosi così il Prestito obbligazionario come uno strumento composto e nonpiù ibrido, la Società ha riclassificato con effetto 28 gennaio 2015 l’importo dell’opzione sopradescritto (4.290 migliaia di euro) nel Patrimonio Netto.

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232 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

Il Prestito Obbligazionario Convertibile ed il relativo pagamento degli interessi non sono assi-stiti da garanzie specifiche né sono previsti covenant. Il 27 ottobre 2014 la Società aveva rimborsato il Prestito Obbligazionario collocato nel 2004per complessivi 185.369 migliaia di euro (originariamente di 300 milioni di euro). Il PrestitoObbligazionario pagava un tasso fisso del 5,125%, con durata decennale. Oltre all’emissioneobbligazionaria di cui sopra, nel mese di novembre 2005 erano stati perfezionati dalla Societàcontratti di finanziamento decennali stipulati ex lege dell’editoria per un importo complessivodi 33,8 milioni di euro ad un costo, al netto del contributo statale, di circa il 2,35%. Anche diquesti finanziamenti è stato completato il rimborso nel corso del primo semestre 2015.Con tali operazioni la Società si è assicurata risorse finanziarie a lungo termine tali da prevenireeventuali rischi di liquidità: qualora, tuttavia, fosse necessario il reperimento di ulteriori risorsenon coperte dal cash flow gestionale, la Società potrà attingere ad una serie di linee bancarie“uncommitted” non utilizzate. Nel rispetto delle politiche di gestione del rischio finanziario la Società ha stipulato un contrat-to di IRS (per un valore nozionale di 50 milioni di euro) volto a convertire il tasso fisso in varia-bile sul prestito obbligazionario. Nel corso del 2012, viste le favorevoli condizioni di mercato,la Società aveva provveduto a rinegoziare il contratto fissando al 3,3% il tasso dovuto garan-tendosi pertanto il differenziale dei tassi (pari all’1,825%) per la durata residua del contratto(ottobre 2014). Attualmente la Società non è esposta ad alcun rischio finanziario connesso conla variazione dei tassi d’interesse o con la fluttuazione dei cambi.

Rischio di prezzo La Società, operando nel settore della stampa, è una grande acquirente di carta. Al fine di otte-nere una più efficace pianificazione nell’attività della provvista della carta e soprattutto al finedi rafforzare il potere negoziale con le controparti, alimentando tra l’altro una concorrenza trale stesse, la gestione degli acquisti per la fornitura della carta delle varie società del Gruppoviene effettuata in modo centralizzato. La Società nel passato ha stipulato contratti di “paper swap” in una percentuale del fabbisognoannuale, ma, verificatane l’inefficienza nel medio periodo, ha deciso di non continuare nell’uti-lizzo di tali strumenti.

Rischio di credito L’esposizione al rischio di credito della Società è riferibile a crediti commerciali e finanziari. La Società, per i settori nei quali opera, non presenta aree di rischio di credito commerciale diparticolare rilevanza; tuttavia, pur non presentandosi significative concentrazioni di talerischio, sono adottate procedure operative che impediscono la vendita di prodotti o servizi aclienti senza un adeguato profilo di credito o garanzie collaterali. Per quanto attiene ai creditifinanziari le operazioni di investimento della liquidità e le eventuali transazioni in derivati sonoeffettuate unicamente con controparti bancarie di elevato standing creditizio.

*****Nel rispetto di quanto richiesto dal principio contabile IFRS 7, si riportano di seguito letabelle nelle quali (i) le attività e passività finanziarie vengono suddivise per classi/categorie,(ii) viene riportato l’ageing delle attività finanziarie e (iii) vengono indicate le scadenze con-trattuali delle passività finanziarie. Inoltre, in relazione agli strumenti finanziari rilevati nellaSituazione Patrimoniale-Finanziaria al fair value, viene indicato il livello gerarchico di valu-tazione del fair value.

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233Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Categorie di attività e passività finanziarie esposte in bilancio

Voci di Valore a Attività al Attività al Finanziamenti Investimenti Attività Fair Effetto Effetto bilancio bilancio FV rilevato FV rilevato e crediti posseduti disponibili value a CE a PN a CE a CE fino per la + / (-) + / (-)ESERCIZIO 2014 alla iniziale detenute per a scadenza vendita ATTIVITA’ FINANZIARIE rilevazione negoziazione

Attivo non corrente

Altre partecipazioni (3) 479 - - - - 479 479 - -

Altri crediti (4) 23.448 - - 23.448 - - 23.448 536 -

Attivo corrente

Crediti commerciali (7) 86.692 - - 86.692 - - 86.692 (463) -

Titoli - - - - - - - (159) 142

Altri crediti * (9) 14.481 - - 14.481 - - 14.481 - -

Disponibilità liquide (10) 66.780 - - 66.780 - - 66.780 2.281 -

* La voce non include i risconti attivi ed i crediti verso l'Erario.

Voci di Valore a Attività al Attività al Finanziamenti Investimenti Attività Fair Effetto Effetto bilancio bilancio FV rilevato FV rilevato e crediti posseduti disponibili value a CE a PN a CE a CE fino per la + / (-) + / (-)ESERCIZIO 2015 alla iniziale detenute per a scadenza vendita ATTIVITA’ FINANZIARIE rilevazione negoziazione

Attivo non corrente

Altre partecipazioni (3) 618 - - - - 618 618 - -

Altri crediti (4) 1.450 - - 1.450 - - 1.450 100 -

Attivo corrente

Crediti commerciali (7) 77.532 - - 77.532 - - 77.532 (714) -

Titoli - - - - - - - - -

Altri crediti * (9) 14.042 - - 14.042 - - 14.042 - -

Disponibilità liquide (10) 111.263 - - 111.263 - - 111.263 777 -

* La voce non include i risconti attivi ed i crediti verso l'Erario.

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234 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

Voci di Valore a Passività al Passività al Passività Fair Effetto Effetto bilancio bilancio FV rilevato FV rilevato al costo Value a CE a PN a CE a CE autorizzato + / (-) + / (-)ESERCIZIO 2014 alla iniziale detenute per PASSIVITA’ FINANZIARIE rilevazione negoziazione Passivo non correntePrestiti obbligazionari (13) (75.760) - - (75.760) (85.805) - -Altri debiti finanziari (13) (3.900) (3.900) - - (3.900) 17.100 -Passivo corrente Banche c/c passivi (13) (5) - - (5) (5) - -Prestiti obbligazionari (13) (4.677) - - (4.677) (4.677) (12.141) -Altri debiti finanziari (13) (31.391) - - (31.391) (31.398) (174) -Debiti commerciali (16) (73.381) - - (73.381) (73.381) - -

Voci di Valore a Passività al Passività al Passività Fair Effetto Effetto bilancio bilancio FV rilevato FV rilevato al costo value a CE a PN a CE a CE ammortizzato + / (-) + / (-)ESERCIZIO 2015 alla iniziale detenute perPASSIVITA’ FINANZIARIE rilevazione negoziazionePassivo non correntePrestiti obbligazionari (13) (79.497) - - (79.497) (92.593) - -Altri debiti finanziari (13) - - - - - (390) -Passivo corrente Banche c/c passivi (13) - - - - - - -Prestiti obbligazionari (13) (5.011) - - (5.011) (5.011) (6.688) -Altri debiti finanziari (13) (17.569) - - (17.569) (17.569) (62) -Debiti commerciali (16) (59.682) - - (59.682) (59.682) - -

Ageing delle attività finanziarie

ESERCIZIO 2014 Voci di

bilancio Tot. credito A scadere Scaduto 0-30 gg 31-60 gg 61-90 gg oltre 90 gg SvalutazioniAttivo non corrente Altri crediti (4) 23.448 23.448 - - - - - -Attivo corrente Crediti commerciali (7) 86.692 73.011 13.681 914 5.928 2.224 4.615 -

Credito lordo 93.458 77.524 15.934 1.161 5.958 2.452 6.363 -

F.do svalutazione (6.766) (4.513) (2.253) (247) (30) (228) (1.748) (463)

Altri crediti (9) 14.481 14.481 - - - - - -Credito lordo 14.774 14.481 293 - - - 293 -

F.do svalutazione (293) - (293) - - - (293)

TOTALE 124.621 110.940 13.681 914 5.928 2.224 4.615 (463)

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235Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

ESERCIZIO 2015 Voci di

bilancio Tot. credito A scadere Scaduto 0-30 gg 31-60 gg 61-90 gg oltre 90 gg Svalutazioni

Attivo non corrente

Altri crediti (4) 1.450 1.450 - - - - - -

Attivo corrente

Crediti commerciali (7) 77.532 63.290 14.242 582 377 146 13.137 -

Credito lordo 96.631 78.462 18.169 582 377 146 17.064 -

F.do svalutazione (19.099) (15.172) (3.927) - - - (3.927) (714)

Altri crediti (9) 14.042 14.042 - - - - - -

Credito lordo 14.335 14.042 293 - - - 293 -

F.do svalutazione (293) - (293) - - - (293) -

TOTALE 93.024 78.782 14.242 582 377 146 13.137 (714)

Scadenze contrattuali delle passività finanziarie

ESERCIZIO 2014 <6 mesi > 0,5 < 1 > 1 < 2 > 2 < 3 > 3 < 4 > 4 < 5 > 5 TOTALE

Prestito obbligazionario 1.298 1.319 2.264 2.617 2617 100.403 - 110.878

Altri debiti finanziari: 31.417 - - - - 3.900 - 35.317

- Debiti verso banche per finanziamenti 1.229 - - - - - - 1.229

- Debiti fin.verso imprese del Gruppo 30.188 - - - - - - 30.188

- Debiti verso altri finanziatori - - - - - 3.900 - 3.900

Banche c/c passivi 5 - - - - - - 5

Debiti commerciali 73.381 - - - - - - 73.381

TOTALE 106.101 1.319 2.624 2.617 2.617 104.303 - 219.581

ESERCIZIO 2015 <6 mesi > 0,5 <1 > 1 <2 > 2 <3 > 3 <4 > 4 <5 >5 TOTALE

Prestito obbligazionario 1.305 1.319 2.617 2.617 100.403 - - 108.261

Altri debiti finanziari: 17.569 - - - - - - 17.569

- Debiti verso banche per finanziamenti - - - - - - - -

- Debiti fin.verso imprese del Gruppo 17.569 - - - - - - 17.569

- Debiti verso altri finanziatori - - - - - - - -

Banche c/c passivi - - - - - - - -

Debiti commerciali 59.682 - - - - - - 59.682

TOTALE 78.556 1.319 2.617 2.617 100.403 - - 185.512

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236 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

11.6 Impegni Oltre ai privilegi sugli impianti tipografici e sulle rotative concessi agli istituti bancari in virtùdei mutui stipulati e trattati nella relativa sezione della nota al bilancio, al 31 dicembre 2015la Società ha in essere degli impegni di acquisto per 248 migliaia di euro (ammontavano a 202migliaia di euro nel 2014). Le garanzie prestate ammontano a 41.331 migliaia di euro (46.287migliaia di euro nel 2014) e si riferiscono alle fideiussioni delle controllate Finegil EditorialeSpA, SETA SpA, Elemedia SpA, Somedia SpA e Manzoni SpA principalmente a garanzia delFactor per lo smobilizzo crediti della concessionaria (per 20 milioni di euro), per l’ottenimentodi finanziamenti (per 2.920 migliaia di euro), alle fideiussioni per locazioni passive (per 2.100migliaia di euro di cui 660 migliaia di euro a favore di società del Gruppo e 1.440 migliaia dieuro a favore di terzi), all’obbligazione di pagamento concessa all’Agenzia delle Entrate agaranzia delle eccedenze creditorie realizzate nell’ultimo triennio da alcune società facenti partedel “pool IVA” per 15.382 migliaia di euro (15.762 migliaia di euro nel 2014) ed a altre garan-zie (per 929 migliaia euro di cui 349 migliaia di euro a favore di società del Gruppo e 580migliaia di euro a favore di terzi). 11.7 Prospetto dei dati essenziali della controllante CIR SpA (art. 2497-bis comma 4 Cod. Civ.) La Società è soggetta all’attività di direzione e coordinamento di CIR SpA, come risulta dagliatti e dalla corrispondenza aziendale. A norma dell’articolo 2497-bis comma 4 del Codice Civi-le, viene di seguito evidenziato un prospetto riepilogativo con i dati essenziali dell’ultimo bilan-cio d’esercizio approvato. Per una corretta e completa comprensione della Situazione Patrimo-niale e Finanziaria di CIR SpA al 31 dicembre 2014, nonché del risultato economico consegui-to, si rinvia alla lettura del bilancio che, corredato della relazione della società di revisioneDeloitte & Touche SpA, è disponibile presso la sede e presso la Borsa Italiana.

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237Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Situazione Patrimoniale - Finanziaria

ATTIVO 31 dicembre 31 dicembre(migliaia di euro) 2013 2014 Immobilizzazioni immateriali 58 87 Immobilizzazioni materiali 2.723 2.593 Investimenti immobiliari 15.827 15.255 Partecipazioni 1.005.340 764.225Crediti diversi 282.046 245.702

di cui verso società correlate 281.857 245.348

Imposte differite - 8.194 ATTIVITA' NON CORRENTI 1.305.994 1.036.056 Crediti diversi 43.223 39.071

di cui verso società correlate 26.513 20.897

Titoli - - Crediti finanziari - - di cui verso società correlate - -

Disponibilità liquide 239.576 47.232 ATTIVITA' CORRENTI 282.799 86.303 TOTALE ATTIVO 1.588.793 1.122.359

PASSIVO 31 dicembre 31 dicembre (migliaia di euro) 2013 2014 Capitale sociale 372.382 369.863 Riserve 361.082 366.729 Utili (perdite) a nuovo 208.995 358.854 Utile (perdita) d'esercizio 155.366 (27.376) PATRIMONIO NETTO 1.097.825 1.068.070Prestiti obbligazionari 286.982 - Imposte differite 37.082 -Fondi per il personale 609 856 PASSIVITA' NON CORRENTI 324.673 856 Debiti finanziari - -

di cui verso società correlate - -

Altri debiti 153.280 40.419 di cui verso società correlate 110.319 30.141

Fondi per rischi e oneri 13.015 13.015 PASSIVITA' CORRENTI 166.295 53.434 TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 1.588.793 1.122.360

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238 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

Conto Economico Complessivo

Anno Anno (migliaia di euro) 2013 2014

Ricavi e proventi diversi 6.794 4.146

di cui verso società correlate 5.546 3.416

Costi per servizi (41.249) (9.429)

di cui verso società correlate (957) (350)

Costi per il personale (6.801) (7.055)

di cui verso società correlate (120) (45)

Altri costi operativi (2.019) (2.205)

Ammortamenti e svalutazioni (742) (747)

RISULTATO OPERATIVO (44.017) (15.290)

Proventi finanziari 29.820 9.604

di cui verso società correlate 5.125 7.951

Oneri finanziari (17.332) (11.849)

Dividendi 32.964 7.614

di cui verso società correlate 32.934 7.580

Proventi da negoziazione titoli 115 -

Oneri da negoziazione titoli (24) (23.751)

Rettifiche di valore di attività finanziarie (209.560) (4.410)

Proventi (oneri) non ricorrenti 491.312 -

RISULTATO ANTE IMPOSTE 283.278 (38.082)

Imposte (127.912) 10.706

RISULTATO NETTO 155.366 (27.376)

Risultato Netto 155.366 (27.376)

Altre componenti del conto economico complessivo - -

TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO 155.366 (27.376)

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239Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

11.8 Dati riclassificati essenziali delle società controllate

Patrimonio Posizione Capitale Ricavi Margine Risultato Risultato Netto finanziaria investito operativo operativo Netto(migliaia di euro) netto lordo Finegil Editoriale SpA 170.929 10.865 160.064 165.357 25.074 16.962 11.786S.E.T.A. SpA 5.377 3.881 1.496 10.785 861 560 423Elemedia SpA 73.363 (591) 72.772 92.554 15.775 12.619 10.752A. Manzoni & C. SpA 11.773 (43.556) 55.329 347.020 (4.146) (4.230) (3.990)Rotocolor SpA 23.367 6.405 16.962 13.425 1.961 36 (45)Somedia SpA 2.186 4.608 (2.422) 8.756 846 846 586Mo-Net Srl 156 (175) 331 1.731 132 92 39

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Attestazione del bilancio di esercizio ai sensi dell’art. 154 bisdel D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58

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Relazione del Collegio Sindacale

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250 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione del Collegio Sindacale

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Relazione del Collegio Sindacale | Gruppo Editoriale L’Espresso | 251

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252 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione del Collegio Sindacale

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253Relazione del Collegio Sindacale | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Relazione della Società di Revisione

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