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I E C LA E I!€¦ · Il museo custodisce anche una “macina ... titi con lo scuolabus per...

Date post: 14-Jun-2020
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TUTTI PER UNO... SCUOLA PER TUTTI! In questo numero • INTERVISTA AL SINDACO • SIAMO TUTTI GRETA • RISPETTO E REGOLE NELLA NOSTRA SCUOLA (classi I) • CORSO DI NUOTO:UNA BELLA ESPERIENZA (classi IV) TECNOLOGIA AVANZATA ALL’INTERNO DELLA NOSTRA SCUOLA:ATELIER CREATIVO (classi V) • EMERGENZA: MASSALENGO IN BALIA DI RAGAZZI IRRESPONSABILi • IL NOSTRO PAESE MUSEO DEGLI ATTREZZI • IL NOSTRO TERRITORIO, TESTIMONIANZE DEL PASSATO (classi III) • ASCOLTATE IL CUORE (classi II)
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Page 1: I E C LA E I!€¦ · Il museo custodisce anche una “macina ... titi con lo scuolabus per raggiungere la nostra meta. Arrivati a destinazione, all’ingresso del museo siamo stati

TUTTI PER UNO...SCUOLA PER TUTTI!

In questonumero

• INTERVISTA AL SINDACO

• SIAMO TUTTI GRETA

• RISPETTO E REGOLENELLA NOSTRA SCUOLA(classi I)

• CORSO DI NUOTO:UNABELLA ESPERIENZA(classi IV)

• TECNOLOGIA AVANZATAALL’INTERNO DELLANOSTRA SCUOLA:ATELIERCREATIVO (classi V)

• EMERGENZA:MASSALENGOIN BALIA DI RAGAZZIIRRESPONSABILi

• IL NOSTRO PAESE MUSEO DEGLI ATTREZZI

• IL NOSTRO TERRITORIO,TESTIMONIANZE DELPASSATO (classi III)

• ASCOLTATE IL CUORE(classi II)

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Per stare bene servono le regole?Ci presentiamo:siamo 33 bambine e bambini delle due classi prime dellascuola primaria Rodari di Massalengo.Anche se molti di noi avevano già frequentato la scuola del-l’Infanzia, questa è stata la prima vera esperienza da “sco-lari”, nella quale abbiamo affrontato molte novità: alcunebelle, altre meno!Dopo alcuni mesi di scuola, ci siamo confrontati e abbiamoparlato di come ci sentiamo in questa nuova realtà; questesono le nostre osservazioni:

A SCUOLA NON STIAMO BENE QUANDO:

● quando la maestra ci rimprovera (Angelica, Giorgia H.)● quando uno fa finta di avere il mal di pancia e fuori in giar-dino fa gli scherzi (Giuseppe, Gabriele)● quando tutti urlano in mensa e ci viene il mal di testa (An-drea A., Andrea B., Mattia, Nicolò, Sofia, Emma)● quando mi lasciano da solo e nessuno gioca con me diventotriste (Giorgia M., Lucrezia, Edoardo, Lorenzo B., Serena,Francesca)● se in classe i compagni urlano durante il lavoro, mi vieneil mal di testa (Aurora, Iris, Nadab, Mohamed)● quando un compagno non rispetta le regole del gioco (Giu-lia, Davide, Svilen, Andres)

● quando qualche compagno mi fa un dispetto (Samuele,Martina, Lorenzo F., Nourredine, Elizabeth, Alessia)● sono stufo quando qualcuno mi ricopia (Simone, Alessandro)

A SCUOLA STIAMO BENE QUANDO:

● quando facciamo l’intervallo (Alessia, Elizabeth, Serena,Francesca, Andres)● quando disegniamo, leggiamo e facciamo i compiti (Si-mone, Alessandro, Lorenzo F., Nourredine)● quando i compagni mi fanno giocare con loro (GiorgiaM., Lucrezia, Mohamed, Nadab, Svilen, Mattia, Nicolò)● quando la maestra mi dà il pallino verde (Giorgia H., An-gelica, Giuseppe, Gabriele, Samuele, Martina)● quando nessuno disturba perchè così posso lavorare bene(Sofia, Emma, Davide, Giulia)● quando il venerdì lavoriamo tutti insieme a classi aperte(Andrea B., Edoardo, Lorenzo B., Andrea A., Iris, Aurora)

Ci siamo così accorti che le regole, che noi spesso viviamocome dei fastidiosi obblighi, sono quelle che in realtà ci aiu-tano a stare bene in gruppo. A volte riusciamo a rispettarle…altre volte no!Ma siamo piccoli. Dateci tempo e vedrete...!

Le classi 1A - 1B

La filastrocca delle regole Regole regole per stare insieme,che conoscere a tutti conviene.Alza la mano per parlare, sforzati sempre di ascoltare. Butta la carta nel cestino, non sbriciolare col panino. Tieni pulito il tuo banco, porta pazienza se sei un po’ stanco. Quando ti capita di sbagliare chiedi scusa senza sbuffare! Regole regole per stare insieme che conoscere a tutti conviene;una alla volta le impariamo e tutti quanti le rispettiamo!

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EmozioniamociNoi bambini delle classi seconde quest'anno abbiamo cercatodi comprendere che cosa sono le emozioni.Ciascuno di noi ha provato ad esprimere ciò che sentiva dentrodi sé anche se non è stato facile...Abbiamo in questo modo scoperto che le emozioni sono”... qualcosa di forte che avvertiamo dentro, qualcosa checi esce dal cuore e scoppia all'improvviso”.Per approfondire meglio questo argomento, abbiamo scelto unpercorso che terminerà con la realizzazione del quaderno delcuore in 2ªA e del libro delle emozioni in 2ªB.Con le emozioni ci siamo anche divertiti a creare una fila-strocca e alcune “immagini in versi”.

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GUESS WHAT?

1 You use me to draw circles on the paper 2 You use me to find a treasure3 I’m black and the teacher uses me to write in the class4 I can help you to draw the lines5 You can find many school objects in me6 I can help you to erase mistakes 7 You can open me when it is hot and sunny 8 I make you crayons sharp and pointy

Soluzioni

1 compass2 map3 blackboard4 ruler5 pencil-case6 rubber7 window8 sharpener

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Scopriamo il nostro territorio, testimonianze del passatoUn “tesoro” a portata di mano: tante fonti materiali per sod-disfare interesse e curiosità di piccoli storici in erba.Nel mese di dicembre, noi classi terze siamo state coinvolte inun' interessante uscita didattica. Dove? Proprio qui a Massa-lengo, precisamente in Via IV NOVEMBRE nei locali della exscuola primaria "G. Rodari", ora sede del Museo “Vecchi at-trezzi dell’artigiano” con esposizione di fossili e reperti pa-leontologici. Il museo espone infatti sia attrezzi del lavoroartigiano che risalgono a 70/80 anni fa, ma anche numerosi fos-sili la cui datazione ci porta ad ere lontanissime: addirittura mi-lioni di anni fa!!!Procediamo con ordine: nel giorno prestabilito abbiamo trovatoad attenderci una paziente ed appassionata guida, il signorGianni Lonardi, che dopo una calorosa accoglienza ci ha con-dotto in un primo ambiente dove, esposti in teche di vetro,c'erano tanti resti fossili di animali e piante. La nostra guida ciha spiegato in breve il fenomeno della loro formazione, solle-ticando la nostra curiosità prima del loro studio a scuola, chene è seguito poco dopo. Tra gli esemplari fossili catalogati almuseo, quello che ci ha colpito maggiormente è stato quellopiù grande: una zanna di mammut, estinto antenato dell’ele-fante talvolta protagonista delle fantasie di noi bambini.Abbiamo poi osservato resti fossili di molluschi e conchiglie,tra questi l'ammonite: il fossile di una conchiglia che ha man-tenuto un raro colore argenteo.Udite, udite!!! Abbiamo scoperto che l'ambra è una resina fos-sile e il sig. Gianni ci ha fatto notare che quello che sembravaun’ insolita decorazione di questa pietra semipreziosa, non eranoaltro che piccoli insetti rimasti intrappolati nella resina e fossi-lizzati con essa. Un altro straordinario fossile che abbiamo am-mirato è stata la pioggia: a noi sembravano tanti piccoli sassoliniincollati su una base, invece, meraviglia delle meraviglie, eranogocce di pioggia che si erano fossilizzate. Infine abbiamo avuto l’opportunità di osservare da vicino unframmento di meteorite, reperto ritrovato in Argentina, che ri-sale a miliardi di anni fa cioè quando si è formata la terra!Il museo custodisce anche una “macina” usata dall’uomo delNeolitico per ottenere la farina pestando i chicchi di grano conuna pietra. Dopo questa interessante ed interattiva lezione di storia anti-chissima, siamo passati in un’altra stanza per conoscere gli at-trezzi del lavoro artigiano di circa un secolo fa: il periodo in

cui sono vissuti i nostri bisnonni, per intenderci.BEN VENTINOVE LAVORI!!!Insieme abbiamo commentato che attualmente l’artigiano, coluiche crea oggetti con le proprie mani, è purtroppo una figura invia di estinzione, proprio come i mammut ha aggiunto qual-cuno di noi!Ritornando all’importanza dell’argomento... abbiamo osservatoi vecchi attrezzi da lavoro del calzolaio, del sarto, del pittore,del casaro, del maniscalco, del falegname del barbiere, del fab-bro, dello scrittore, del pescatore, del muratore, del fotografo,del salumiere,...In bella mostra c’erano anche tanti utensili di un tempo: il ma-cinino da caffè, la griglia per abbrustolire la polenta, il ferro dastiro nel quale si mettevano le braci, gli attrezzi per fare la pas-sata di pomodoro, quelli per la mungitura, per filare la lana,…Naturalmente, cosa difficile da credere per noi bambini di oggi,nessuno di questi funzionava a corrente!Per concludere vi diciamo che quest’esperienza è stata bellis-sima, superinteressante e a chilometri zero, motivo per cui ab-biamo deciso di condividerla, a tal proposito vi invitiamo avisitare il museo e vi ricordiamo che è aperto tutte le dome-niche dalle 15.00 alle 18.00 con ingresso gratuito.

Gli alunni e le alunne delle classi terze

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Alla scoperta di un posto specialeQuadri folli ma con idee genialiTra le numerose esperienze significative vissute durante questoanno scolastico, ce n’è una che noi alunni e alunne delle classiterze vorremmo raccontare… Ci riferiamo all’uscita che ab-biamo fatto al museo d’arte contemporanea “Folligeniali” aLodi, in via Marescalca. Molto entusiasti e allegri, come sem-pre, in una fredda ma soleggiata mattina di febbraio, siamo par-titi con lo scuolabus per raggiungere la nostra meta. Arrivati adestinazione, all’ingresso del museo siamo stati accolti dalleguide Monica, Alessia e da alcuni artisti come Francesco e De-bora. Appena entrati, alzando il nostro sguardo, siamo stati col-piti da tanti volti attaccati al soffitto, disegnati talmente beneche sembravano veri e avevamo l’impressione che ci guardas-sero! Monica ci ha riferito che quelli erano gli autoritratti di tuttigli autori delle opere esposte nel museo. È iniziata così la nostravisita, tra una stanza e l’altra, tra quadri dipinti e opere d’arteun po’ strane che non avevamo mai visto prima … per esempioi salami! Ebbene sì, un’opera artistica fatta con dei salami ap-pesi: Monica ci ha spiegato che tutti, a volte, cadiamo come sa-lami, quando ci lasciamo ingannare da qualcuno. Siamo statimolto colpiti anche da un Gesù crocifisso, perché è stato restau-rato dal responsabile del museo, un artista di nome Angelo, chel’ha trovato in un cassonetto della spazzatura.C’era inoltre una palla gigante fatta di rami spinati e intrecciati,colorati di bianco: le spine rappresentano il male, il bianco in-vece il bene. In particolare, ha attirato la nostra attenzione unquadro con tanti chiodi dipinti: quelli neri significavano gli er-

rori che facciamo, quelli bianchi la forza che spinge ciascunodi noi a riprovarci per non sbagliare un’altra volta. Abbiamovisto davvero tantissime opere artistiche molto diverse tra loro,ma tutte molto belle: una variopinta scatola dei segreti, un tavolopieno di tappi di sughero (erano più di 500!) con sopra ungrande trono senza la seduta, un lungo albero della vita com-posto da tronchetti di legno dipinti, ma la sorpresa più grande èstato un enorme unicorno di cartapesta ricoperto da tantissimipezzi di carta colorata, incollati come un grande collage.Alla fine della visita, ci hanno accompagnato alla scuola Ber-gognone che si trova lì vicino, abbiamo fatto merenda e poi cihanno proposto un laboratorio di pittura; in un’aula molto spa-ziosa ci siamo seduti attorno ad un grande tavolo dove ognunodi noi aveva a disposizione il materiale necessario per realizzarela propria opera d’arte: un disegno astratto con bellissimi coloriad acqua! È stato super divertente creare e dipingere con la no-stra fantasia, anche noi artisti un po’ folli e tanto geniali!!!Per concludere, vorremmo invitare tutti voi, che state leggendo,a visitare questo museo ricco di opere degli allievi della scuolad’arte Bergognone, sicuri che vi lasceranno a bocca aperta! L’in-gresso è gratuito. Dimenticavamo un aspetto importante: la no-stra guida Monica è una ragazza non vedente che, nonostanteciò, ci ha meravigliato per come riusciva a spiegare alla perfe-zione ogni singola opera … Ciao Folli Geniali! Grazie per labella esperienza e per averci fatto capire che l’ARTE ÈAMARE!

Gli alunni e le alunne delle classi terze

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Siamo tutti con Greta

Martedì... in piscina!

Noi siamo la 4ªA; siamo una classe formata da 12alunne e 9 alunni e insieme abbiamo parlato di unfatto accaduto il 15/03/2019; quel famoso venerdì,studenti di tutto il mondo hanno scioperato e hannomanifestato a sostegno di Greta Thunberg. GT èuna ragazzina svedese di 16 anni che da molti mesiprotesta per ottenere dai governi delle scelte poli-tiche per migliorare la situazione della Terra ri-spetto all'inquinamento e al riscaldamento globale.E' stata lei, attraverso il Web, a promuovere dellemarce di protesta e a sensibilizzare i giovani. Il 15marzo noi tutti abbiamo visto le immagini delleproteste giovanili di tutto il mondo (e anche diLodi). Noi non abbiamo scioperato né protestatoper strada, ma abbiamo lavorato in classe cercandodi capire il problema e chiarendo il nostro punto divista. Abbiamo individuato le cause dell'inquina-mento terrestre:–gas di scarico di fabbriche–gas combustibili, aumento eccessivo di plasticanelle acque; il riscaldamento globale ha provocatoun cambiamento climatico e della flora e fauna dialcuni ambienti geografici.Come Greta, pensiamo che se i politici non corre-ranno ai ripari, mai avremo un mondo pulito e ospi-tale in cui vivere. Per trovare delle soluzionipossiamo cominciare da piccole cose: creare una“coscienza ecologica”, cioè riflettere sull'impor-tanza di buone abitudini a protezione della natura;chiedere agli adulti e ai politici di attivarsi per ri-durre l'inquinamento: costruendo fabbriche meno inquinanti, utiliz-zando più depuratori per le acque e l'aria, evitando l'uso di detersivie di plastica; aumentando il riciclaggio. Sicuramente se ognuno di noi

si impegnerà a mettere in pratica un po' di queste soluzioni, si riusciràad avere una Terra più pulita. I giovani devono continuare a chiederee gli adulti devono ascoltare per lasciarci un mondo migliore.

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Nel mese di ottobre abbiamo iniziato il corso di nuotopresso la piscina di Sant'Angelo Lodigiano. Andiamoogni martedì, partiamo alle ore 10.30 e rientriamo per le13.00. Arrivati in piscina, ognuno entra negli spogliatoimaschili o femminili per cambiarsi. Poi andiamo a fareginnastica per mezz'ora tutti insieme per riscaldarci, suun grande tappeto blu a fianco delle vasche. Quindi fac-ciamo una breve doccia ed entriamo in acqua. Alcuni si

recano nella piscina grande, la più pro-fonda, altri invece nella vasca media cheè divisa in tre corsie. Siamo distribuiti intre gruppi, formati all'inizio del corsodagli istruttori in base a come sapevamonuotare. Certi bambini sono passati dallapiscina media a quella grande perchéhanno imparato a nuotare meglio. L'in-segnante di nuoto ci fa svolgere degliesercizi e delle vasche a stile, delfino,dorso e anche dei tuffi. Alcuni fannodelle immersioni sott’acqua e arrivano atoccare il fondo, addirittura riescono a

sedersi! Altri fanno dei tuffi dal trampolino e devono entrare dentro a dei cerchi chegalleggiano sull’acqua... Quando il cerchio è grande è semplice calarsi dentro, quandodiventa più piccolo è più difficoltoso. Dopo essere usciti dall'acqua, ci prepariamo perrientrare a scuola. Questo corso ci è piaciuto molto, è stato divertente, inoltre ha dato lapossibilità di imparare a nuotare a chi ancora non riusciva e a perfezionare i diversi stilie la respirazione agli altri bambini. Alla fine del corso sapremo sicuramente nuotaretutti e potremo farci delle belle nuotate quest'estate, sia al mare che in piscina!

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Vandali e disagio giovanile. Ecco cosa ne pensiamo noiAtti vandalici contro simboli religiosi e spaccio di stupefacenti, hanno in-dotto il sindaco e le autorità ad istituire un tavolo di lavoro, indirizzato atrovare soluzioni al disagio giovanile, che contagia i giovani d’oggi.Massalengo-Ormai da qualche anno, a seguito di alcuni fatti incresciosi, icittadini locali e l’Amministrazione comunale si sono scontrati con unadura e spiacevole realtà: il disagio giovanile a Massalengo.Nel nostro paese, come in altri della Bassa, si sono verificati atti vandaliciad opera di adolescenti, i quali hanno preso di mira simboli religiosi e luo-ghi pubblici e hanno attuato azioni illecite e illegali come lo spaccio di stu-pefacenti. Lo scorso 12 Marzo, noi alunni delle classi quinte della scuolaGianni Rodari di Massalengo, ci siamo recati ad intervistare il SindacoSerafini Severino. Una delle domande dell’intervista riguardava gli attivandalici e allo spaccio. Il sindaco ci ha prontamente risposto e, senza per-dersi d’animo, continua a sostenere che bisogna agire per sensibilizzare igiovani, perché tornino a fare e sentirsi parte della loro comunità. Per que-sto è importante collaborare attivamente con le forze dell’ordine. Diversisono i fatti che hanno fornito argomenti alla cronaca locale, già da tempo.Abbiamo fatto alcune ricerche e fra gli articoli che erano stati pubblicatisu giornali locali online, abbiamo letto di un ragazzino arrestato per pos-sesso di droghe, a seguito di una perquisizione in casa, con amara sorpresadei genitori e di un 26enne arrestato nei pressi di Ospedaletto Lodigianoper spaccio di stupefacenti. Ma non c’è soltanto la droga. In diversi paesidel lodigiano si sono verificati attacchi vandalici ai presepi, allestiti nellepiazze o, addirittura, nei giardini delle abitazioni private. Anche a Massa-lengo si è verificato un simile episodio: i colpevoli si sono ripresi, mentremettevano bottiglie alcoliche e assumevano posizioni blasfeme con i per-sonaggi del presepe, per poi postare i filmati sui social network. A seguitodella presa visione dei filmati di sicurezza, l’Amministrazione Co-munale ha ritenuto doveroso denunciare i soggetti alle auto-rità. Poiché i colpevoli, individuati e denunciati sonominorenni, sono stati condannati a prestare ore di servizi so-ciali, a favore della comunità. Invece non è stato possibileattuare alcun provvedimento nei confronti degli “imbrattatoriseriali”, che ripetutamente si dilettano a rovinare gli arredi delparco. Forse si sentono i nuovi Picasso? Anche se i writers sonoritenuti artisti di strada, non crediamo che questi autori ne facciano parte,poichè altro non sanno fare che scarabocchi e scritte ingiuriose contro Dioe il prossimo.Ultimamente anche sui pullman che i ragazzi utilizzano perandare a scuola si sono verificati atti vandalici molto gravi che meritereb-bero dure punizioni. Talmente è alta la preoccupazione, che anche il rogo

della casetta affacciata sul canale Muzza ha fatto pensare al vandalismo...

SMOKE ON THE WATER, A FIRE IN THE SKY(Deep Purple)Durante la notte del 2 Marzo 2019 è stato completamente divorato dallefiamme un capanno in legno in località Tripoli, presso la zona “laghetticinque ponti” di Massalengo. I vigili del fuoco non hanno potuto far altroche circoscrivere l’incendio ed evitare che si propagasse nella boscaglia.Le indagini sono ancora in corso per verificare se sia stato un atto acci-dentale o doloso. Speriamo che sia riconosciuto come un incidente. (“IlGiorno”)Il sindaco, per contrastare così gravi azioni e provare a sensibilizzare igiovani, ha convocato un primo tavolo tecnico Sabato 16 Marzo 2019sul tema del disagio giovanile. L’intento è quello di organizzare incontriperiodici, per far sì che tutte le istituzioni si coalizzano per lavorare nellastessa direzione, volta ad arginare e prevenire tali spiacevoli eventi, pur-troppo sempre più frequenti. Creare una rete per la condivisione di intentie obiettivi significherebbe delineare regole chiare e condivise per aiutare,guidare, stimolare e consigliare i nostri giovani adolescenti, che potreb-bero essere una risorsa per il mondo di domani. (Primo tavolo tecnicosul disagio giovanile).

DISCUTIAMO E SCRIVIAMO:LE NOSTRE IMPRESSIONI SUL DISAGIO GIOVANILENoi pensiamo che questi atti di vandalismo vengano causati da ragazzini, che hanno intrapreso un percorso sbagliato nella loro vita

RIPRENDETE LA ROTTA!!!Il problema degli stupefacenti riguarda Massalengo, come

molti altri comuni: lo spaccio c’è sempre stato e purtropposempre ci sarà, ma le azioni per contrastarlo devono esserealtrettanto decisive.Molti sono gli esempi positivi a Massalengo, che potreb-bero far capire a questi ragazzini come impiegare in modo

proficuo il loro tempo.Tanti operatori: varie associazioni di volontariato, il gruppo

delle “Giovani promesse” e”Via dalla tv”, che si adoperano per proporreattività costruttive e creative.

AUGURIAMO A TUTTI NOI DI NON PRENDERE PARTE E TE-NERE LE DISTANZE DA ATTI E AZIONI DI TALE GRAVITA’.

L’“Atelier Creativo” é un’aula mo-derna, specializzata nel far speri-mentare la didattica con l’aiuto dellatecnologia avanzata. Cosa prevede?Imparare il coding! Dal partire dasemplici comandi, al capire comefunziona la programmazione, all’impostare i comandi dei robot e pra-ticare l’arte 3d: queste sono solo al-cune attività che si possono svolgerenell’ atelier creativo. Inauguratonell’aprile 2018, ora é accessibile atutto il plesso. Al suo interno troviamo un arredo speciale, rispetto allealtre stanze: tavolini a forma trapezoidale, disposti a cerchio per predi-sporci a lavorare in team e una lavagna multimediale touch, collegata aun computer. Quando lavoriamo in quest’aula ci divertiamo molto perchéimpariamo sempre qualcosa di nuovo, in modo prima progettuale e poivirtuale: usiamo varie app come Cliccolo, Didalab, Scratch, Blue Bot.E’ divertente inventare giochi con Scratch, in cui i personaggi si animanosecondo la nostra volontà... anche se non e’ così semplice! A volte questinon eseguono ciò che ci aspettiamo e dobbiamo rifare la programma-zione! Alcuni di noi hanno sperimentato il disegno in tre dimensioni, perpoi trasformarlo in un bellissimo oggetto tramite la stampante 3D. Chedivertimento il “cubotto” e le “apine”, piccoli robot utilizzati dai più pic-coli per entrare nel mondo della programmazione! Grazie al nostro isti-tuto ci siamo creati un account Google con cui possiamo fare“presentazioni” in drive, in cui ogni bambino può lavorare in gruppo concomputer diversi. Auguriamo una magica esperienza a tutti i bambini cheentreranno in questa scuola! Gli alunni delle classi quinte

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Creatività tecnologica.Piccoli programmi crescono

Passeggiando per le vie del nostro paese abbiamo incontrato di-versi cittadini di Massalengo, che molto compiaciuti, si sonoresi disponibili a rispondere ad alcuni nostri quesiti. Molti degliintervistati vivono nel nostro paese da diversi anni e le loro im-pressioni sono decisamente positive, perchè è un luogo tran-quillo, ci si conosce tutti e le iniziative sono svariate. Abbiamoincontrato persone impegnate in un’associazione di volonta-riato, che si adoperano per il bene della nostra comunità, of-frendo il loro tempo al servizio degli altri: distribuendo pastiagli anziani, garantendo loro il trasporto e occupandosi anchedi organizzare gite e viaggi, che piace a tanti. Dall’intervista èemerso che a Massalengo andrebbero potenziate le attività com-

merciali e il trasporto pubblico, come l’apertura di un piccolo supermercato,una pasticceria/gelateria, perchè i negozi sono diminuiti e i mezzi di trasportonon sempre rispondono alle esigenze dei residenti. Le persone intervistatehanno considerato un vanto avere il centro diurno per anziani, il “Raggiod’oro” , ritenuto indispensabile per svolgere attività di gruppo e trascorrerequalche ora in compagnia. Anche l’idea di costruire una casa di riposo ècondivisa da tanti. Ma se per gli anziani qualcosa si è fatto e altro si farà,cosa ne penseranno i giovani massalenghini delle iniziative in atto dedicatea loro? Molti hanno evidenziato che il punto di forza di Massalengo è ilparco comunale che aggrega famiglie e bambini, anche di culture differentie noi aggiungiamo che intrattenimenti come “Via dalla TV” e la compagniateatrale “Giovani promesse” possono essere delle valide opportunità perbambini, ragazzi e adolescenti. A malincuore abbiamo constatato che molticittadini intervistati non sono a conoscenza di tutte queste belle attività pre-senti sul territorio. Speriamo che questo articolo informi coloro che ancoraignorano, cosicché tutti possano trovare un proprio adeguato spazio d’in-contro. Forza “massalenghini”! Gli alunni delle classi quinte

I massalenghini si raccontanoai ragazzi del Rodari

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Intervista al Sindaco, Severino SerafiniPICCOLI GIORNALISTICRESCONOGli alunni delle classi 5ªA e 5ªB sisono recati presso il comune diMassalengo per intervistare ilprimo cittadino.

Il 12 Marzo 2019 noi alunni delle classi 5ªA e 5ªB, ci siamo recati almunicipio di Massalengo dove siamo stati accolti dal sindaco SeverinoSerafini, che gentilmente ha accettato di essere intervistato.Da quanto tempo si occupa di politica?«Mi occupo di politica da quando avevo 16 anni, ho iniziato a scuolaquando frequentavo le superiori, quindi sono 19 anni: 5 anni comeconsigliere di maggioranza, 9 anni come consigliere di minoranza edallo scorso anno sono stato eletto sindaco».Cosa lo ha portato a fare questo lavoro?«Sicuramente la passione per la politica e la voglia di migliorare ilpaese in cui sono cresciuto. Al momento non ho altre ambizioni».Come concilia l’attività politica con quella lavorativa?«Mi ero prefissato di dividere la giornata in due momenti: uno dedi-cato al lavoro e l’altro al mio ruolo di sindaco. In realtà mi sono ac-corto che è molto difficile conciliare le due cose, quindi questa caricami occupa moltissimo tempo, perché gli impegni sono numerosi. La-voro anche di notte».Può spiegarci brevemente quanto dura la campagna elettorale peressere eletto sindaco e la legislatura?«La campagna elettorale dura 40 giorni, mentre il mandato 5 anni. Iosono stato eletto nel 2018 e terminerò il mio mandato nel 2023».

Quali sono i problemi più urgenti di cui si sta occupando ultima-mente?«Sono tanti, ma uno in particolare è il più urgente: “l’acquedotto”. Se-condo una perizia o va manutentato o demolito, perché pericolante.Entro quest’anno sarà abbattuto, ora stiamo recuperando le risorse edil costo si aggirerà intorno ai 120 mila euro».Dato l’aumento degli stranieri, quali sono le azioni volte alle inte-grazioni e all’educazione a far parte della comunità?«Stiamo organizzando un corso d’italiano con una professoressa diMassalengo in pensione, che consentirà alle donne straniere di perfe-zionare l’italiano per integrarsi e per conoscere alcune dinamiche dellavita comunitaria. Molti stranieri hanno difficoltà a svolgere la raccoltadifferenziata quindi è necessario aprire con loro un dialogo».Nel nostro paese c‘è bisogno di nuovi interventi di ripristino delmanto stradale?«Il problema è che i soldi sono pochi, perché l’edilizia è ferma e diconseguenza al comune non entrano gli oneri di urbanizzazione. Tan-tissime vie richiederebbero un intervento, ma al momento le più ur-genti sono via Verdi e via Matteotti, che necessitano di un’asfaltatura». Quando inizieranno i lavori di costruzione della nuova scuola dell’infanzia?«E’ partito un concorso di idee per il progetto, poi una commissionele esaminerà e stabilirà quella più originale. A seguire saranno richiestii finanziamenti alla regione, allo stato e ai fondi europei. I costi di rea-lizzazione si aggirano sui 120 milioni di euro».L'intervista si conclude, il primo cittadino di Massalengo, uno di noi,ci ha risposto in modo esauriente, chiaro e puntuale. Grazie!

Gli alunni delle classi quinte

ALLASCOPERTADEGLI EGIZI:Cerca le parolein orizzontale,verticale, diago-nale, e ancheal contrario!AGRICOLTURAALTO EGITTOBASSO EGITTO ANTICO REGNOARTIGIANICANALICOMMERCIANTICONTADINIDELTADIGHEDIVINITA’

ETA’ TARDAFARAONEFUNZIONARIGEROGLIFICIGOVERNATORILIMOMEDIO REGNOMILITARIMUMMIANILONUOVO REGNOPAPIROPIRAMIDIPOLITEISTISACERDOTISARCOFAGOSCHIAVISERVITOMBEVISIR


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