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IL DOSSIER. Le misure del governo La riformadownload.repubblica.it/pdf/2012/economia/dossier... ·...

Date post: 15-Apr-2021
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6 MERCOLEDÌ 21 MARZO 2012 Finora lo statuto dei lavoratori imponeva il reintegro per i lavoratori delle aziende sopra i 15 dipendenti. Per gli altri veniva in pratica previsto un indennizzo Finora, dopo un licenziamento per motivi disciplinari ritenuto illegittimo dal giudice, scattava il reintegro, nelle aziende sopra i 15 dipendenti L’obbligo del reintegro resta per i licenziamenti discriminatori e verrà esteso anche ai lavoratori delle aziende sotto i 15 dipendenti Se il licenziamento è ritenuto illegittimo, nei casi gravi il giudice disporrà il reintegro, negli altri casi un indennizzo che va da 15 a 27 mensilità Il reintegro era previsto anche per licenziamenti eseguiti da un’azienda per motivi economici non ritenuti validi dal giudice Escluso il reintegro in caso di licenziamento per motivi economici ritenuto illegittimo dal giudice: scatta solo un indennizzo da 15 a 27 mensilità Indennizzo al posto del reintegro per gli espulsi illegittimamente per motivazioni economiche Licenziamenti discriminatori nulli anche per le piccole imprese. Stop alle dimissioni in bianco IL DOSSIER. Le misure del governo Mani più libere per licenziare nuovi ammortizzatori dal 2017 assunzione per i precari da 3 anni Assegno di disoccupazione a tutti, ma durerà solo 12 mesi La riforma UNA modifica sostanziale dell’articolo 18 e una decisa stretta sui contratti del precariato. Ecco i due canali attraverso i quali la riforma Fornero si prepara a rivoluzionare il mercato del lavoro. Per quanto riguarda i licenziamenti, l’obbligo di reintegro sul posto di lavoro resta solo nei casi di cause discriminatorie anche nelle aziende con meno di 15 dipendenti. In caso di illegittimo licenziamento per crisi economica sarà invece previsto solo un indennizzo; sui motivi disciplinari — seguendo rigidi criteri — deciderà il giudice. Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali — che entreranno a regime nel 2017 — arriva l’Aspi, che sostituirà mobilità e assegno di disoccupazione. Precari: dopo tre anni di contratto a tempo determinato (che costerà di più alle aziende) il rapporto diventa automaticamente stabile. False partite Iva: in caso di monocommittenza dopo sei mesi il rapporto diventa subordinato. Ma la riforma reintroduce anche il divieto di dimissioni in bianco e prevede una sperimentazione dei congedi di paternità obbligatori. IL GOVERNO ha deciso e non ha più intenzione di ritornare sul tema. La riforma Fornero interviene con decisione sul- l’articolo 18 e sulle tre possibili tipologie di licenziamento (discriminatorio, economico, disciplinare). Le norme appe- na decise saranno valide per tutti i lavoratori, vecchi e nuovi. Il reintegro sul posto di lavoro resta obbligatorio solo nel primo caso (per discriminazione), ma la norma ora varrà an- che per le imprese con meno di 15 dipendenti non soggette allo Statuto dei lavoratori. Nel caso di li- cenziamento per motivi economici — individuale o collettivo — non è invece più previsto in alcun ca- so il reintegro. Se viene dimostrata l’illegittimità del licenziamento il lavoratore avrà diritto all’inden- nizzo: da un minimo di 15 ad un massimo di 27 mensilità secondo l’ultima retribuzione. Quanto al licenzia- mento per motivi disciplinari sarà applicato il modello tede- sco: sarà il giudice a stabilire caso per caso se — considerata l’illegittimità dell’atto — al lavoratore debba essere consen- tito il reintegro sul posto di lavoro o il solo indennizzo. Il ri- torno al lavoro è però previsto solo se il motivo è inesistente, per non aver commesso il fatto o se il motivo non è ricondu- cibile alle ipotesi punibili ai sensi dei contratti nazionali. In tutti gli altri casi il giudice deciderà per un indennizzo da 15 a 27 mensilità. ARTICOLO 18 Cade lo spartiacque dei 15 dipendenti le nuove norme valgono per tutti © RIPRODUZIONE RISERVATA «IL contratto di lavoro a tempo indeterminato domina sugli altri» ha assicurato il ministro Fornero. Ma consi- derato il fatto che — dati Unioncamere — solo il 56,3 per cento delle future assunzioni sarà tale, è soprattutto di quelli precari che la riforma si occupa. I contratti a tem- po determinato (oltre a costare di più in termini di con- tributi) non potranno essere reiterati per più di 36 mesi, dopo tre anni il rapporto diventerà indetermi- nato. Giro di vite sulle false partite Iva: se la pre- stazione è volta ad un unico committente, dopo sei mesi il rapporto diventa a carattere subordi- nato. Le associazioni in partecipazione saran- no ammesse solo per i familiari di primo grado (è la forma di contratto flessibile più limitate, le altre restano tutte, con più paletti). Nel vertice di ieri il ministro ha anticipato che ci saranno «vincoli stringen- ti ed efficaci sui contratti intermittenti e a progetto». La proposta del governo prevede infatti, per i co. co. pro, una più rigida definizione di «progetto» e il divieto di in- serire clausole individuali. L’apprendistato sarà la for- ma privilegiata di ingresso al lavoro, avrà durata massi- ma tre anni e, nelle intenzioni del governo dovrebbe por- tare all’assunzione (visto l’investimento in formazione). Se così non sarà le competenze saranno certificate. CONTRATTI A TERMINE Giro di vite sul lavoro temporaneo costerà di più e non andrà oltre i 36 mesi © RIPRODUZIONE RISERVATA NASCE l’Aspi, l’assicurazione sociale per l’impiego: se- condo la definizione del governo, l’ammortizzatore «uni- versale». Resterà in vigore la cassa integrazione ordinaria e parte di quella straordinaria, ma solo per i casi di ri- strutturazione. Scomparirà invece la mobilità e l’assegno di disoccupazione, sostituiti appunto dall’Aspi. L’assicu- razione durerà un anno per lavoratori fino a 54 anni e, in termini di assegno, potrà arrivare ad un massimo a 1.119 euro lordi. Dopo i primi sei mesi sarà però applicata una riduzione del 15 per cento. Per i la- voratori over 54 l’Aspi durerà fino a 18 mesi, ma per i sei mesi in più scatterà un ulteriore taglio del 15 per cento. L’ Aspi, con regime transitorio, en- trerà in vigore dal 2016. La nuova formula riduce la durata della tutela rispetto alla mobilità, che può oggi arrivare ai tre anni. «Ma ora la mobilità è riferita a 4 milio- ni di lavoratori e noi vogliamo portare l'Aspi su una platea di 12 milioni» ha detto la Fornero. Resta il problema dei la- voratori anziani, che rischiano di trovarsi ancora lontani dalla pensione, ma già fuori dall’Aspi. «Non vogliamo parlare di esodi o esodati - ha detto Fornero - ma ci sarà un fondo di solidarietà a carico delle parti e quindi delle imprese». L’ «accompagnamento» di quattro anni sarà però previsto solo in caso di lavoro usurante. SUSSIDI L’Aspi, l’assicurazione per l’impiego che rivoluziona il sistema di tutela © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA LA CRISI FINANZIARIA PER I MARÒ Il ministro Fornero indossava ieri la coccarda gialla di solidarietà per i marò incarcerati in India LUISA GRION Repubblica Nazionale
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Page 1: IL DOSSIER. Le misure del governo La riformadownload.repubblica.it/pdf/2012/economia/dossier... · 2012. 3. 21. · La riforma UNA modifica sostanziale dell’articolo 18 e una decisa

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MERCOLEDÌ 21 MARZO 2012

Finora lo statuto deilavoratori imponeva ilreintegro per i lavoratoridelle aziende sopra i 15dipendenti. Per gli altriveniva in praticaprevisto un indennizzo

Finora, dopo unlicenziamento permotivi disciplinariritenuto illegittimo dalgiudice, scattava ilreintegro, nelle aziendesopra i 15 dipendenti

L’obbligo del reintegroresta per i licenziamentidiscriminatori e verràesteso anche ailavoratori delle aziendesotto i 15 dipendenti

Se il licenziamento èritenuto illegittimo, neicasi gravi il giudicedisporrà il reintegro,negli altri casi unindennizzo che va da 15a 27 mensilità

Il reintegro era previstoanche per licenziamentieseguiti da un’aziendaper motivi economicinon ritenutivalidi dal giudice

Escluso il reintegro incaso di licenziamentoper motivi economiciritenuto illegittimo dalgiudice: scatta solo unindennizzo da 15 a 27mensilità

Indennizzo al posto del reintegroper gli espulsi illegittimamenteper motivazioni economiche

Licenziamenti discriminatori nullianche per le piccole imprese.Stop alle dimissioni in bianco

IL DOSSIER. Le misure del governo

Mani più libere per licenziarenuovi ammortizzatori dal 2017assunzione per i precari da 3 anniAssegno di disoccupazione a tutti, ma durerà solo 12 mesi

La riforma

UNA modifica sostanziale dell’articolo 18 e una decisa stretta suicontratti del precariato. Ecco i due canali attraverso i quali la riformaFornero si prepara a rivoluzionare il mercato del lavoro. Per quantoriguarda i licenziamenti, l’obbligo di reintegro sul posto di lavoro resta

solo nei casi di cause discriminatorieanche nelle aziende con meno di

15 dipendenti. In caso diillegittimo licenziamento percrisi economica sarà invece

previsto solo un indennizzo; suimotivi disciplinari — seguendo

rigidi criteri — deciderà il giudice.Per quanto riguarda gli ammortizzatorisociali — che entreranno a regime nel2017 — arriva l’Aspi, che sostituiràmobilità e assegno di disoccupazione.Precari: dopo tre anni di contratto atempo determinato (che costerà di più

alle aziende) il rapporto diventaautomaticamente stabile. False partite Iva: in caso di monocommittenzadopo sei mesi il rapporto diventa subordinato. Ma la riformareintroduce anche il divieto di dimissioni in bianco e prevede unasperimentazione dei congedi di paternità obbligatori.

IL GOVERNO ha deciso e non ha più intenzione di ritornaresul tema. La riforma Fornero interviene con decisione sul-l’articolo 18 e sulle tre possibili tipologie di licenziamento(discriminatorio, economico, disciplinare). Le norme appe-na decise saranno valide per tutti i lavoratori, vecchi e nuovi.

Il reintegro sul posto di lavoro resta obbligatorio solo nelprimo caso (per discriminazione), ma la norma ora varrà an-

che per le imprese con meno di 15 dipendenti nonsoggette allo Statuto dei lavoratori. Nel caso di li-cenziamento per motivi economici — individualeo collettivo — non è invece più previsto in alcun ca-so il reintegro. Se viene dimostrata l’illegittimità dellicenziamento il lavoratore avrà diritto all’inden-nizzo: da un minimo di 15 ad un massimo di 27

mensilità secondo l’ultima retribuzione. Quanto al licenzia-mento per motivi disciplinari sarà applicato il modello tede-sco: sarà il giudice a stabilire caso per caso se — consideratal’illegittimità dell’atto — al lavoratore debba essere consen-tito il reintegro sul posto di lavoro o il solo indennizzo. Il ri-torno al lavoro è però previsto solo se il motivo è inesistente,per non aver commesso il fatto o se il motivo non è ricondu-cibile alle ipotesi punibili ai sensi dei contratti nazionali. Intutti gli altri casi il giudice deciderà per un indennizzo da 15a 27 mensilità.

ARTICOLO 18

Cade lo spartiacque dei 15 dipendentile nuove norme valgono per tutti

© RIPRODUZIONE RISERVATA

«IL contratto di lavoro a tempo indeterminato dominasugli altri» ha assicurato il ministro Fornero. Ma consi-derato il fatto che — dati Unioncamere — solo il 56,3 percento delle future assunzioni sarà tale, è soprattutto diquelli precari che la riforma si occupa. I contratti a tem-po determinato (oltre a costare di più in termini di con-tributi) non potranno essere reiterati per più di 36 mesi,

dopo tre anni il rapporto diventerà indetermi-nato. Giro di vite sulle false partite Iva: se la pre-stazione è volta ad un unico committente, doposei mesi il rapporto diventa a carattere subordi-nato. Le associazioni in partecipazione saran-no ammesse solo per i familiari di primo grado(è la forma di contratto flessibile più limitate, le

altre restano tutte, con più paletti). Nel vertice di ieri ilministro ha anticipato che ci saranno «vincoli stringen-ti ed efficaci sui contratti intermittenti e a progetto». Laproposta del governo prevede infatti, per i co. co. pro,una più rigida definizione di «progetto» e il divieto di in-serire clausole individuali. L’apprendistato sarà la for-ma privilegiata di ingresso al lavoro, avrà durata massi-ma tre anni e, nelle intenzioni del governo dovrebbe por-tare all’assunzione (visto l’investimento in formazione).Se così non sarà le competenze saranno certificate.

CONTRATTI A TERMINE

Giro di vite sul lavoro temporaneocosterà di più e non andrà oltre i 36 mesi

© RIPRODUZIONE RISERVATA

NASCE l’Aspi, l’assicurazione sociale per l’impiego: se-condo la definizione del governo, l’ammortizzatore «uni-versale». Resterà in vigore la cassa integrazione ordinariae parte di quella straordinaria, ma solo per i casi di ri-strutturazione. Scomparirà invece la mobilità e l’assegnodi disoccupazione, sostituiti appunto dall’Aspi. L’assicu-razione durerà un anno per lavoratori fino a 54 anni e, in

termini di assegno, potrà arrivare ad un massimoa 1.119 euro lordi. Dopo i primi sei mesi sarà peròapplicata una riduzione del 15 per cento. Per i la-voratori over 54 l’Aspi durerà fino a 18 mesi, maper i sei mesi in più scatterà un ulteriore taglio del15 per cento. L’ Aspi, con regime transitorio, en-trerà in vigore dal 2016. La nuova formula riduce

la durata della tutela rispetto alla mobilità, che può oggiarrivare ai tre anni. «Ma ora la mobilità è riferita a 4 milio-ni di lavoratori e noi vogliamo portare l'Aspi su una plateadi 12 milioni» ha detto la Fornero. Resta il problema dei la-voratori anziani, che rischiano di trovarsi ancora lontanidalla pensione, ma già fuori dall’Aspi. «Non vogliamoparlare di esodi o esodati - ha detto Fornero - ma ci saràun fondo di solidarietà a carico delle parti e quindi delleimprese». L’ «accompagnamento» di quattro anni saràperò previsto solo in caso di lavoro usurante.

SUSSIDI

L’Aspi, l’assicurazione per l’impiegoche rivoluziona il sistema di tutela

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LA CRISI FINANZIARIA

PER I MARÒIl ministro Forneroindossava ieri lacoccarda gialla disolidarietà per i maròincarcerati in India

LUISA GRION

Repubblica Nazionale

Page 2: IL DOSSIER. Le misure del governo La riformadownload.repubblica.it/pdf/2012/economia/dossier... · 2012. 3. 21. · La riforma UNA modifica sostanziale dell’articolo 18 e una decisa

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@MERCOLEDÌ 21 MARZO 2012

PER SAPERNE DI PIÙ

www.lavoro.gov.itwww.confindustria.it

Fondo di solidarietà per i lavoratori“anziani”. Saranno sperimentati icongedi di paternità obbligatori

CHI pagherà la riforma? L’Aspi il nuovo ammortiz-zatore sarà finanziato attraverso un aumento deicontributi dell’1,4 per cento a carico dei contratti atempo determinato. Il famoso costo della flessibilitàannunciato dal ministro Fornero. Ma le lamenteleespresse dalle piccole imprese nei giorni scorsi han-no sortito effetto. La sovratassa dell’1,4 non sarà in-

fatti applicata ai contratti stagionali, tipicidelle aziende commerciali e turistiche. Nonsolo, le piccole imprese continueranno a go-dere di un regime di favore rispetto ai versa-menti dei contributi per la disoccupazione:artigiani e commercianti continueranno aversare lo 0,40 per cento contro l’1,3 richiesto

alle imprese industriali. Di fatto Marco Venturi, pre-sidente di Rete Imprese si è detto alla fine parzial-mente soddisfatto e ha ritirato la minaccia di disdet-tare i contratti già firmati.

La stessa Confindustria lamenta però che gli scon-ti concessi ai piccoli potrebbero aprire un problemadi copertura per i nuovi ammortizzatori. Per finan-ziare l’Aspi ci potrebbe essere anche un inasprimen-to dell’addizionale comunale sui diritti d’imbarcoaereo. L’argomento è fra i capitoli del testo di riforma.

RISORSE

I contributi saranno più altima rincari ridotti per i piccoli

© RIPRODUZIONE RISERVATA

FOTO:CONTRASTO

Repubblica Nazionale


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