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Il Giornale di Casoria

Date post: 16-Mar-2016
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Il Giornale di Casoria
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Anno 1 - Numero 14 - Domenica 9 ottobre 2011 Periodico di informazione dell’area a nord di Napoli - [email protected] - Distribuzione gratuita LA SALUTE TRA DEGRADO E SPORCIZIA... Casoria: Distretto Sanitario I FATTI IN UNA FOTO...
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Page 1: Il Giornale di Casoria

Anno 1 - Numero 14 - Domenica 9 ottobre 2011

Periodico di informazione dell’area a nord di Napoli - [email protected] - Distribuzione gratuita

LA SALUTE TRA DEGRADO E SPORCIZIA...

Casoria: Distretto Sanitario

I FATTI IN UNA FOTO...

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E D I T O R I A L E

Zibaldone CasorianoCasoria: una settimana, un giorno...di Giuseppe Storti

L’avevamo promesso agli operai dell’Alenia di Casoria. Noi le promesse le manteniamo. Continuiamo a parlare della battaglia dei lavoratori contro la truffa ordita dalla Lega Nord e dai vertici del gruppo, per spostare il “core business” dell’Alenia dalla Campania al varesotto. Paese natale del Ministro Maroni e della moglie Emilia Macchi. Guarda caso interessata alla Aermacchi. Una piccolissima azienda aeronautica, che dovrebbe incorpo-rare per fusione il gigante Alenia. Domenica scorsa Lucia Annunziata nella sua striscia giornalistica “ in mezz’ora” su Rai 3 si è collegata con i cancelli dello stabili-mento casoriano dell’Alenia. All’ora del “Ragù” non c’erano i rappresentanti del Comune: il Sindaco Carfora e l’Asses-sore e Senatore Casillo. C’era il nostro Giuseppe Pesce che ci ha raccontato la cosa. C’erano gli attivisti di S.E.L. e i ragazzi dell’USB sempre pronti a lottare insieme ad altri lavoratori. Forti le po-lemiche per quest’assenza da parte dei lavoratori e dei cittadini. Abbiamo rag-giunto telefonicamente il senatore Ca-sillo che sull’episodio ci ha dichiarato: “non era in scaletta la nostra partecipazione alla trasmissione. Sarebbe stato comodo an-dare li’ a farsi vedere. Io sono stato l’intera mattinata in contatto con i vertici sindaca-li.” Polemiche a parte. E’ stata una grande settimana di lotta e di proteste quella appena trascorso per i lavoratori dell’Alenia. Sciope-ri, cortei, e l’incontro con il Presidente del-la Repubblica Giorgio Napolitano. In visita

a Napoli, Napolitano ha voluto incontrare i lavoratori, forzando il cerimoniale, a testi-monianza dell’affetto del Presidente nei con-fronti della nostra martoriata Terra. Pronto il suo autorevole intervento nella vertenza. Quindi il Consiglio regionale monotema-tica sulla crisi industriale in Campania, che si è celebrato martedì scorso. Il Presidente Caldoro, ha assicurato nel suo intervento il massimo impegno della Regione e di tutte le istituzioni campane a sostegno dei lavo-ratori dell’Alenia. Infatti la Regione ha uffi-cialmente chiesto al Governo la costituzione di un tavolo nazionale sul caso Campania. Inoltre il Presidente Caldoro, ha sottolineato il fatto che tutte le istituzioni locali sono im-pegnate nel sostegno ai lavoratori dell’Alenia. Infine ha dichiarato che da recenti statistiche dell’Istat si registra un timido segnale di ri-

presa dell’occupazione nell’ultimo anno.Fin qui il racconto di questa ennesima vicen-da che coinvolge in negativo la Campania e la nostra città sulla quale ritorneremo. Ma la settimana a Casoria, è stata caratterizza-ta dalla presenza di Vittorio Sgarbi che ha inaugurato la mostra al Cam. E giù polemi-che a tutto spiano. In primis per il contributo dato alla manifestazione non al Cam, come ci

ha precisato l’Assessora Marro(a noi sembra la stessa cosa). Ventimila euro in un periodo di tagli ai servizi sociali: già in atti, come si dice in gergo giuridico, a molti sono appar-si troppi. Come hanno sottolineato alcuni esponenti politici dell’opposizione nel corso dell’ultimo consiglio comunale. Comunque contributo concesso. Al resto ci ha pensato Sgarbi con il suo proverbiale elogio del tur-piloquio che anche qui a Casoria non ci ha risparmiato. Infine le opere: il massimo della perversione artistica, per dirla con il Maestro Antonio Manfredi. Se la mostra aveva lo sco-po di lanciare provocazioni tramite le espres-sioni artistiche degli autori: lo gridiamo ad alta voce: lo ha fatto. Ma nel becero contesto dello spirito dei tempi, dopo la Repubblica della “patonza” non ci sarebbe dispiaciuto risparmiarci la mostra del sesso sbattuto in faccia. Ma tant’è così va il mondo... Anche quello artistico naturalmente. Fermo restando il rispetto per la libertà di espressio-ne artistica degli autori delle opere esposte. Infine: percorrendo le strade della città, no-tiamo che l’illegalità legalizzata la fa ancora

da padrona. Certo i Vigili sono di più in strada. Li vediamo. Ma il rispetto del codice della strada appare ancora un consiglio, più che un obbligo di legge. Vogliamo poi parlare delle occupazio-ni di suolo pubblico? Pane quotidiano. L’ex giunta Ferrara emanò ordinanze in materia che prevedevano la chiusura dei locali commerciali recidivi rispetto alla occupazione di suolo comunale. Ora non se ne sa più nulla. Infine Il Consiglio Comunale di giovedì 6 otto-bre alle ore 12:00, è stato rinviato a data da destinarsi.

La decisione, comunicata ufficialmente dal Presidente del Consiglio Comunale, Pasqua-le Fuccio, è stata presa per i concomitanti ed improcrastinabili impegni istituzionali del Sindaco, Enzo Carfora, fuori sede. All'ordi-ne del giorno era prevista la Relazione Pro-grammatica del Sindaco, che sarà fissata dalla Conferenza dei Capigruppo consiliari a nuo-va data utile.

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doni edilizi e delle pratiche di demolizione. Nel tuo intervento, in particolare, hai messo in risalto l'incapacità degli Enti preposti ad incassare ciò che gli spetta. Analizzando le inadempienze, sia ammi-nistrative che dei vari soggetti morosi, a cosa credi siano dovute tali negligenze?Di fronte a questa emergenza, che a lungo andare potrebbe portare al dissesto finan-ziario, bisognerebbe potenziare il settore tributi, riducendo le inutili lungaggini bu-rocratiche, destinando maggiore personale, informatizzando il servizio; o al massimo pensare ad esternalizzare questo settore.Quali sono le sfide principali che atten-dono il Comune di Casoria alla luce dei continui tagli del Governo centrale?Non c'è dubbio che i tagli alla spe-sa mettano in seria difficoltà i Comuni e principalmente quelli più grandi come Casoria. Ma è necessario pren-dere atto di questa situazione e ten-tare di razionalizzare le spese, eliminare gli sprechi e tagliare i costi inutili, iniziando da quelli della politica, ad esempio riducendo le Commissioni. È richiesto uno sforzo comu-ne partendo da noi che sediamo in Consiglio Comunale. Se vogliamo chiedere sacrifici ai nostri cittadini dobbiamo dare il buon esem-pio.In conclusione, potresti accennarci i pro-getti e le linee-guida su cui l'opposizione intende adoperarsi nel breve periodo?Consolidare i principi che guideranno sem-pre la nostra azione, soprattutto la legalità e la trasparenza. Le sfide che attendono Ca-soria sono tante, a breve ci confronteremo nuovamente sul regolamento comunale e speriamo nel buon senso di tutti per iniziare quel taglio delle spese inutili di cui parlavo. C'è il progetto PIU EUROPA, che speriamo venga immediatamente portato al vaglio del Consiglio Comunale, ci sono il Piano Casa ed il PUC, che potrebbero essere dei vola-ni per l'occupazione, le espansioni dei centri commerciali e la Cittadella del Benessere, risorse che potrebbero generare occupazio-ne. Vogliamo dare il nostro contributo per concedere una boccata d'ossigeno ai tanti in cerca di lavoro.Ringraziandoti per la cortesia e la disponi-bilità, ti invitiamo a seguire il Giornale di Casoria e ti auguriamo buon lavoro.

P O L I T I C A

RIEQUILIBRIO O SQUILIBRIOBilancio: giudizio negativoIntervista ad Emilio Polizio, UDC.di Emanuele Tanzilli

Sul riequilibrio di bilancio abbiamo inter-pellato Emilio Polizio, esponente UDC nonché consigliere anziano. Emilio, lo scorso 28 settembre il Consiglio ha approvato la manovra per il riequilibrio di bilancio. Come valuti questa decisione e la manovra nel suo complesso?Il mio giudizio non può che essere negativo, c'è una sovrastima delle entrate del Comune che provocherà nuovi debiti fuori bilancio, e i tagli fatti, seppur giustificati dalla di-minuzione dei fondi statali, non sono stati equamente distribuiti, ma hanno colpito in maniera pesante le politiche sociali e lo sviluppo. È incomprensibile il motivo per cui ancora nessuno abbia pensato di riorga-nizzare i settori, diminuendo il numero dei dirigenti e delle strutture che pesano per un valore stimato sugli 800.000 €. In questo momento di profonda crisi mi aspettavo una maggiore attenzione per le famiglie in diffi-coltà. Ciò che mi consola è l'atteggiamento di critica assunto dal Pd, che seppur votan-do favorevolmente ha evidenziato attraverso

un documento la sua presa di distanza dalla manovra.Nel corso della seduta consiliare, hai de-positato nelle mani del Segretario Gene-rale un documento che esprime i punti del vostro dissenso. Quali sono i contenuti fondamentali della vostra contro-propo-sta?Noi dell'UDC abbiamo evidenziato una serie di criticità: 1) manca l'accertamento di responsabilità per i debiti fuori bilancio, tale omissione non fa altro che incrementa-re questa deleteria pratica; 2) si evince nelle voci d'entrata uno scostamento tra previsio-ne ed incassi che principalmente riguarda l'imposta comunale sugli immobili, la tassa di occupazione del suolo pubblico e la tas-sa sui rifiuti solidi urbani, con il risultato di creare uno scompenso tale da compromette-re l'attività amministrativa; 3) il patrimonio comunale non viene adeguatamente valoriz-zato, il Comune possiede ancora immobili come le "case popolari" che andrebbero ven-dute ai legittimi assegnatari; 4) non si ca-pisce che fine abbia fatto il contenzioso tra il Comune e la Casoria Ambiente S.p.A.; 5) non viene minimamente menzionato il programma integrato PIU EUROPA; 6) non c'è chiarezza sulla questione dei con-

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P O L I T I C A

RIEQUILIBRIO DEL BILANCIO: fonte di polemiche e discordanzeI cittadini chiedono una maggiore chiarezza a riguardo.di Rosa Davide

La manovra finanziaria, approvata dal-la maggioranza nel consiglio comunale dello scorso 28 Settembre, è diventata centro di grande discussione in città. Non poche sono state le polemiche, in particolare sui debiti fuori bilancio, la cui cifra ammonterebbe a circa 653 mila euro. Non risulta essere molto chiaro, in-fatti, dove andranno ad essere effettuati i tagli per far fronte alle spese.Mentre i cittadini gradirebbero una maggiore chiarezza sull’argomento, ben chiari sono invece i punti di criticità e di discordanza della manovra finanziaria per l’opposizione. I consiglieri comunali Iodice e Del Prete avevano già ampia-mente sottolineato il fatto di non esse-re favorevoli alla proposta dell’assessore Raffaele Bene durante il corso della se-duta del consiglio comunale, in un clima particolarmente caotico, vista la rumoro-sa presenza dei lavoratori dell’USB. An-che in quell’occasione questi ultimi han-no chiesto un incontro con opposizione e maggioranza per parlare del tema lavoro.Il consigliere Del Prete, nel suo interven-to, ha affermato che avrebbe continuato a portare avanti la sua battaglia riguardo i debiti fuori bilancio, una battaglia di cui si era già precedentemente fatto porta-voce. Egli si è scagliato particolarmente contro il CAM, affermando che non è possibile destinare una cifra di circa ven-

ti mila euro per la presenza di Vittorio Sgarbi e che il museo di arte contempo-ranea si trova in un edificio che dal pun-to di vista strutturale non è a norma.L’assessore Tommaso Casillo, sentendosi chiamato in causa per la contestazione sorta tra le file dell’opposizione sul rie-quilibrio, ha dichiarato che non è lecito che i debiti fuori bilancio vengano attri-buiti all’attuale amministrazione, che è al governo da soli due mesi. Su queste parole la replica di Massimo Iodice che ha accusato l’amministrazione di aver sperperato una cifra pari a circa 800 mila euro, per delle nomine diri-genziali che non sareb-bero neanche legittime. In quella stessa sede del consiglio, il consiglie-re comunale dell’UDC, Emilio Polizio, ha spie-gato che l’intera oppo-sizione avrebbe votato contro la manovra fi-nanziaria e che il co-mune non è in grado di incassare le cifre prece-dentemente preventiva-te. Un esempio concreto può essere quello dell’ufficio tributi, che sugli arretrati ICI avrebbe dovuto incas-sare una cifra di circa 300 mila euro, ma ne ha effettivamente incassati soltanto 60 mila. Per far fronte a tutto questo vengono dunque operati dei tagli, che non sarebbero necessari gestendo in ma-niera migliore il patrimonio comunale. Sono stati dunque presentati dall’oppo-sizione al tavolo della Presidenza dieci

punti programmatici critici per indurre la maggioranza ad un ulteriore riflessio-ne su questo tema.L’assessore Luisa Marro, ha risposto invece al consigliere Del Prete sulla questione del CAM, dicendo che i con-tributi sono stati versati per la manife-stazione culturale e non per la scuola che la ospita e che il museo di arte con-temporanea ha portato la città di Caso-ria alla ribalta, non solo in Campania, non solo in Italia, ma nel mondo.E proprio riguardo al CAM, alle ope-

re esposte per l’evento, numerose sono le po-lemiche scoppiate so-prattutto su facebook. Molti i giudizi negativi soprattutto sulla scel-ta della modella quasi completamente senza veli, divenuta subito il centro dell’attenzione per i numerosi visita-tori della mostra. L’arte contemporanea si carat-terizza però proprio per la sua incomunicabilità, per il suo No-Sense ed è proprio per questo che

in essa v’è ogni altro “Senso”. Per quanto riguarda quindi il riequili-brio del bilancio, nell’attesa di ulteriori doverose delucidazioni, abbiamo cercato di comprendere meglio, per quanto sia possibile, i vari aspetti della situazione. A tale riguardo, abbiamo chiesto ai di-retti interessati. Questa settimana: Emi-lio Polizio Udc. La prossima: Giovanni Marigliano PD.

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I L F A T T O

Spesso abbiamo “beccato” i malfattori e abbiamo inflitto anche multe salate. La colpa e dell'inciviltà di alcuni cit-tadini. Agiscono di notte e riescono a eludere i controlli. E la situazione diventa sempre più pesante, per caso-ria e casoriani. La videosorveglianza è ancora lenta, ma stiamo cercando di utilizzare un dispiegamento di forze ancora maggiore. In merito a via San Salvatore, come ho detto, al momen-to dobbiamo solo attendere. I rifiuti

abbandonati nell'area, sono speciali e non scaricabili nelle normali disca-riche. Ma contiamo di risolvere tutto in pochi giorni”. E intanto per le zone limitrofe si continua a “circolare con la mascherina”. Peggio, non sono pochi gli abitanti che, per paura di problemi respiratori, hanno deciso di chiuder-si in casa. Sfortunatamente ancora, il gran caldo di questi ultimi giorni non agevola certo la situazione.

Alle porte di CasoriaVia San Salvatore dai rifiuti...di Daniela Devecchi

Una montagna di rifiuti speciali, puz-za e ratti che s' aggirano quasi indi-sturbati, moscerini di ogni genere che hanno “campo completamente libero”. Così si presenta Via San Salvatore nei pressi del famigerato cinema Uci alle porte di Casoria. Da circa un anno, i soliti incivili versano per la strada, tra l'altro altamente trafficata soprattutto nei fine settimana, spazzatura bruciata che non può essere rilasciata nelle nor-mali discariche. Nonostante la video-sorveglianza, i malfattori agiscono “in barba a tutti i controlli”, indisturbati, soprattutto la notte. Arrivano, scarica-no il materiale tossico e scappano via. E l'arteria si trasforma in un vero e proprio immondezzaio a cielo aperto e nei pressi di aree ad alta densità abita-tiva. Sono gli abitanti delle vicinanze, infatti, che hanno cominciato a sentire le prime conseguenze del disagio. Così l'estate 2011, a causa de “l'immondez-zaio”, come è stata definita la via, è

stata forse la peggiore di tutte. “Siamo tornati alla situazione di due anni fa- hanno dichiarato i casoriani- non ne possiamo più, stiamo circolando con la mascherina per strada, abbiamo an-che paura di pidocchi. Non possiamo garantire l' incolumità dei nostri figli”. La situazione di pericolo, se non risolta in tempo, po-trebbe trascinarsi anche nel centro cittadino. Non dif-ficile il rischio di ulteriore sporcizia e, secondo alcuni esperti, di “lievi epidemie” che potrebbero colpire so-prattutto i neonati. “Stia-mo facendo il possibile per risolvere la situazione- ha dichiarato in merito Pa-squale Tignola, assessore all'ambien-te del comune- Abbiamo avvertito la Sapna, società provinciale napoletana che gestisce i rifiuti, e l'abbiamo sol-lecitata per un intervento tempesti-vo in zona, così come accaduto in via Pascoli tempo fa. Per ora non ci resta che aspettare- aggiunge- purtroppo la colpa non è nostra e nemmeno del dispiegamento di forze che stiamo utilizzando per scovare i trasgressori.

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6 il giornale di Casoria • Domenica 9 ottobre 2011

SI LANCIA DAL BALCONE DEL TER-ZO PIANO E CADE SUI MATERASSI ABBANDONATI

di Alberto Simonetti

Risveglio movimentato in Via Ludovico Ariosto, erano circa le 9 di oggi 2 Ottobre 2011, domenica soleggiata e molti si sono attardati a letto, d’improvviso un tonfo, e un vocio strano in strada mi affaccio dal balcone e vedo un capannello di persone... mi chiedo cosa mai sarà accaduto, da pri-me informazioni avute si è saputo che una persona di età indefinita si è buttata giù dal balcone prima dal primo piano poi si è sa-puto realmente che si è buttata dal 3 pai-no, era una conoscente in visita e non sono noti i motivi per cui abbia commesso il tragico gesto, la Sua “fortuna” è stata quella di sbattere prima sull’inferriata del balcone al primo piano poi su un auto parcheggiata di sotto e in ultimo sui materassi abbando-nati sul marciapiede, l’ambulanza è giunta sul posto in tempi accettabili... La persona seppur con molti traumi sembra non cor-resse pericolo di vita ed è stata trasportata al più vicino ospedale, comunque si ripre-senta il problema della mancanza di un posto di Primo Soccorso in una città come Casoria che conta circa 100.000 abitanti.Speriamo soltanto che nessuno faccia uno slogan tipo ... "la Monnezza ti salva la vita" e con la scusante dei salvataggi si ricominci a depositare selvaggiamente !!!

A T T U A L I T À

Casoria 0 - Degrado 1La città esce ancora sconfitta dalla lotta contro il degrado.di Antonella Storti

Continuano le segnalazioni negative. Il degrado,ancora una volta,ha avuto la me-glio sulla città di Casoria. Ancora si par-la di emergenza rifiuti. Quanto bisognerà aspettare per vedere finalmente una città pulita e degna d’essere chiamata tale? Un paesaggio indecoroso circonda scuole e luo-ghi pubblici. Nel frattempo,tutto tace ed i cittadini di tutte le età continuano a vivere o,meglio,sopravvivere in un ambiente sporco ed inquinato,ignari della gravità della fac-cenda. Non è necessario sentirne l’odore per sapere di respirarla:la spazzatura,ormai,ha impregnato l’aria del suo tanfo. Significati-va è la foto che ritrae il vergognoso scenario di una mini discarica,situata proprio accan-to alla scuola materna “Prato Fiorito”. E di un incredibile “prato fiorito” si tratta,non c’è che dire:il trionfo della natura in tutti i suoi aspetti. C’è chi,ironicamente,si consola pensando che,ormai,i cumuli di spazzatu-ra che ci assediano siano diventati esempi di arte contemporanea locale,degni d’essere esposti al Contemporary Art Museum di Via Duca D’Aosta. Non finisce qui. Sac-chetti di spazzatura si estendono per metri su ambo i lati della rampa d’accesso all’asse mediano,sita in via Caserta al Bravo. Che dire dell’Uci Cinemas,amato luogo di ri-trovo di giovani di tutte le età. Poco prima dell’ingresso del complesso un’altra simil discarica si mostra in tutta la sua “magnifi-cenza”. Una e-mail,spedita all’indirizzo della nostra redazione,denuncia una situazione di degrado definita “degna da terzo mondo”. La

strada che porta all’Ikea e nei pressi dell’ex Carrefour è anch’essa invasa da un cumulo di rifiuti. Anche se determinati luoghi della città sono meno frequentati di altri,ciò non vuol dire che debbano essere completamen-te dimenticati ed abbandonati a loro stessi o,meglio,alla sporcizia eterna. I cittadini chiedono più controlli e multe salate per co-loro che,nonostante la raccolta differenziata sia il primo indice di civiltà,ancora non la pratichino quotidianamente ed assiduamen-te. Sulla pagina di Facebook de “Il giornale di Casoria” le segnalazioni sono continue. Forti proteste e richieste speranzose volte a risvegliare nei un senso civico ormai sopito da troppo tempo e,soprattutto,maggior im-pegno da parte della classe politica. Dall’as-sessorato all’ambiente fanno sapere che ad inizio settimana prossima saranno installati sacchetti per la differenziata anche in strada per evitare che i passanti depositino cartac-ce ed altri rifiuti per terra,contribuendo ad aumentare il tasso di inquinamento ed a peggiorare la deplorevole condizione del-le strade. Sottolineano l’impegno posto nella distribuzione di sacchetti pattumie-ra ai cittadini e nella raccolta porta a porta della differenziata,nonchè la pulizia di Via Genova,da troppo tempo invasa dai rifiuti. Altre segnalazioni disperate ci sono state rivolte. Si denuncia la continua presenza di barriere architettoniche. Impossibile cam-minare spingendo un passeggino. Tutela dei disabili? Meglio non parlarne. Le foto sono ottime oratrici. Immagini di via Pio XII che mostrano lo stato di degrado di una strada fondamentale,sede di una scuola media. Pa-letti capovolti ed automobilisti che devono destreggiarsi in manovre d’abilità se vogliono evitare di danneggiare la carrozzeria. L’eterna lotta contro il degrado è ancora in corso e si spera che la prossima volta,ad uscirne vinci-trice sarà la nostra Casoria,altrimenti,come in tutte le guerre che si rispettino,a pagare le conseguenze sarà “il popolo”.

I FATTI IN UNA FOTO...

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7il giornale di Casoria • Domenica 9 ottobre 2011

A T T U A L I T À

Un CAMPANIA SENSESche stordisce!Consensi ma anche critiche al CAM.di Sara Ramona Pellegrini

Consensi e critiche per una mostra: quella in svolgimento al Museo Cam di Casoria, dal 28 settembre al 30 gennaio 2012. L’ini-ziativa promossa dal Padiglione Italia alla 54a Esposizione internazionale d’arte della Biennale di Venezia per il 150° dell’Unità d’Italia.Si era a lungo parlato di questa mostra, alcu-ni la dipingevano come un nuovo trampolino di lancio per gli artisti campani e soprattutto per la città di Casoria, che finalmente pote-

va trovare un occasione di riscatto dall’essere considerata semplicemente una periferia di Napoli. Non è stato così, almeno per tutti. Anche se un critico d’arte come Sgarbi ha promosso e patrocinato l’evento. L’arte è bel-lezza, classe, eleganza; tutto ciò che questa mostra francamente non è sembrato essere. Nonostante si proponesse come il conteni-tore di un arte alternativa e contemporanea, in cui avrebbero trovato spazio temi impor-tanti come il ruolo della donna, la camorra e via discorrendo, è parsa solo una grande fiera dei luoghi comuni. Anche se dobbiamo dire che almeno nei primi giorni una folla delle grandi occasioni ha invaso le anguste sale del Museo, che in pratica si trova in un sottoscala di una scuola. Partiamo dal ruolo della donna. Non è certamente esponendo un quadro in cui la si ritrae intenta a tasta-re un membro o mostrando una donna di

“Per una ragione allargata"Scuola e famiglia: binomio vincente.di Edy Vitale

Mai come oggi scuola e famiglia insieme devo-no assumere responsabilmente il ruolo di fon-damentali agenzie di crescita e sviluppo della personalità dei ragazzi.Un bambino contento impara di più. La rela-zione con i genitori in primis è importante per creare le strutture mentali che permettono di affrontare la vita in maniera positiva. I genitori sono coloro che assicurano al bambino amore, guida e sostegno,che lo aiutano ad acquisire co-scienza di sè, autostima, conoscenza dell'altro,

sviluppando l'intelligenza emotiva, basilare per la costruzione della coscienza morale e delle relazioni che saranno poi approfondite ed este-se nell' ambito scolastico. Quest'ultimo, a sua volta, dovrà essere bello, accogliente, sicuro e l'insegnante dovrà sviluppare sia l'intelligenza emotiva, che la razionalità, trasmettendo la pas-sione per il proprio lavoro, offrendo proposte didattiche interessanti e significative, instau-rando in classe un clima sereno, fatto di fiducia, di rispetto e di affetto nei confronti dei ragazzi. In tal modo l'emotività educa e previene il burnout, perchè spesso le difficoltà comporta-mentali degli alunni sono l'esito di dinamiche emotive negative: ansia, paura,rabbia, tristezza, dolore, mancanza di fiducia e di affetto deri-vano dal cattivo uso dell'intelligenza emotiva. La scuola quindi deve riuscire a sviluppare

l'uso di una "ragione allargata", che ricorra an-che all'intelligenza emotiva, per migliorare la capacità di apprendere, di agire positivamente ,di saper affrontare le difficoltà, di costruire la propria identità, grazie all'interesse, al fascino, alla passione per la conoscenza. L'insegnante insomma deve saper trasmettere ai suoi allievi il "gusto di imparare" , il gusto della meraviglia, perchè "solo lo stupore conosce". Bisogna in definitiva ristabilire il giusto nesso tra sentire e intelligere, tra cuore e mente, tra emozione e cognizione,mettendo comunque in primo piano la capacità di esplorare e valutare ogni aspetto della realtà, pur alleandosi con le emo-zioni.Questa "ragione allargata", fondata sull'impe-gno e la passione degli insegnanti nel trasmet-tere il bello e il vero nel rapporto quotidiano con gli alunni, può essere effettivamente la base per una ricostruzione della scuola italiana, nonostante le previsioni di un futuro oscuro e inquietante .

L ' E M I G R A N T E

colore in lingerie che si esorcizza il clichè della donna-oggetto. Continuiamo con il tema dei giovani. Possiamo parlare di arte mostrando un video con dei ragazzini na-poletani appartati e intenti a masturbarsi?. Mi sembra che queste opere siano state pro-dotte dallo stesso meccanismo che ha crea-to le escort e le veline. Cioè da una società repressa e bigotta che trova nel mezzo co-municativo, qualunque esso sia, il modo per dar sfogo ai suoi impulsi più animaleschi. In ogni caso il risultato finale ha un impatto emotivo forte ma non piacevole, oltre che fastidioso per gli occhi. Poi il ciclone Sgarbi che nel suo giro al Cam al cospetto delle te-lecamere ha usato il suo frasario di sempre, infarcito di improperi e contumelie contro l’Assessorato regionale alla Cultura e contro i Musei napoletani di arte moderna. Infine il Maestro Antonio Manfredi contento per la riuscita della kermesse di arte moderna che a suo dire è anche perversione e voglia di stupire e provocare. Forse un po’ troppo. Infatti in città non si parla che della mo-della di colore: cubana per la cronaca, che al passaggio di Sgarbi si è sfilata il minuscolo tanga che aveva indosso.

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8 il giornale di Casoria • Domenica 9 ottobre 2011

L ' O P I N I O N E

Donna oggi: “non vedo, non sento” ma parlo!“Pronte all'uso” ...ecco come ci vendono al CAMdi Angela Uliano

Si è inaugurata la Biennale di Venezia a Casoria gran soirèe con grandi personag-gi noti e meno noti. Finalmente la nostra città è sotto i riflettori. Finalmente non si parlerà per un po' di degrado mora-le, ne’ della Letizia, ne’ di monnezza. Si parlerà d'Arte, pensiamo noi, e invece no. Chi è andato alla prima della Bien-nale promossa dal CAM e patrocinata dal comune e sostenuta da innumerevoli sponsor ha visto in mezzo a tanta “arte” una donna di colore che abbigliata sol-tanto di un tanga e in mezzo a tanto tulle ammiccava in maniera non certo velata i visitatori della kermesse. Ma il massi-mo della sua esibizione è stata quando

al passaggio di Vittorio Sgarbi, maestro banditore della mostra, si levava anche quel triangolo di stoffa ed inizia tra i due scambi di battute allusive. Sinceramente guardando questa scena un po' di stupore l'ho comunque provato, non essendo abituata a livelli di comuni-cazione così, diciamo di pancia, per non essere giudicanti. In quanto donna mi sembra un'immagine degradante e lesiva della dignità, non solo della donna, ma umana e soprattutto dell'uomo italiano, che se ha bisogno di modelli femminili accondiscendenti, silenti e dunque pri-vi del diritto di parola o della capacità di esprimersi verbalmente, siamo allora in condizioni sub-umane, o pre-umane, sempre per non essere troppo categorici. L'ossessionante riproposizione di stere-otipi svilenti del corpo femminile fini-sce per mostrare come naturale, ovvio, scontato ciò che non è affatto naturale, un rapporto di dominio del maschile sul

femminile, che porta con sé un corredo iconografico dove la bellezza femmini-le è asservita allo sguardo maschile. O meglio a un certo sguardo maschile. Lo stesso Presidente della Repubblica, in un recente convegno sul tema, ha sottoline-ato come sia ormai evidente che la co-municazione di un'immagine della don-na che risponda a funzioni ornamentali o che ven-ga offerta come bene di consu-mo offen-de profon-d a m e n t e la dignità femminile. Non solo, s e c o n d o Napolitano, questo stile di comunica-zione nei media, nella pubblicità, nel di-battito pubblico può offrire un contesto favorevole per la proliferazione di mole-stie sessuali, verbali e fisiche, se non veri e propri atti di violenza anche da parte dei giovanissimi. Ora mi chiedo da noi questo è il valore della donna e che le donne danno ad altre donne? Beh allora è davvero triste la nostra condizione per le ataviche e scarse prospettive che riesce ad offrire a chi lasciamo dopo di noi. Qui si parla di una forma mentis che affossa le prospettive di miglioramento, gli slan-ci verso il merito, la voglia di spaccarsi in quattro per cambiare le disfunzioni sociali. Quello che bisognerebbe lasciare alle nuove generazioni è la rivincita della dignità, insegnare che la dignità non si vende, la rispettabilità non si compra, la libertà non ha ipoteche maschili, econo-miche, politiche, religiose, razziali.Quello che bisogna insegnare è: sono una donna e nono sono disponibile, il mio valore non si scambia con niente, il posto di lavoro deve essere meritocratico e spettarmi non perchè donna o racco-mandata ma perchè sono un individuo capace. Le Istituzioni devono in primis farsi garante di questo, ma è davvero difficile e frustante pensare che da soli si riesca a farsi rispettare quando chi ci governa è tra i primi a non indignarsi al palese sfruttamento e mercificazione di certi diritti civili.

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9il giornale di Casoria • Domenica 9 ottobre 2011

C A S O R I A N E L L A S T O R I A

A Cesare quel che è di Cesare,a Dio quel che è di Dio.La lunga storiadei rapporti traComune di Casoriae Capitolo di S. Mauro.di Giuseppe Pesce

Una recente controversia per un muro (in via Caruso) ha riacceso una vecchia, se non antica, questione sospesa tra il Comune di Casoria ed il Capitolo di San Mauro. Non entrando nel caso specifico - competenza di legali - ho rac-colto una serie di appunti storici su quelli che sono i rapporti tra le due principali istituzioni di Casoria; anche per sfatare gli equivoci che possono nascere leggendo di tanto in tanto notizie sugli affitti pagati dal Comune alla parrocchia.Negli anni '80, infatti, alcune opere pubbliche - tra cui villa comunale, caserma dei carabinie-ri, pretura - sono stati edificati su terreni che fanno parte dell'antico patrimonio immobilia-re del Capitolo di San Mauro, regolati da una particolare convenzione.Il patrimonio di San Mauro fu costituito nel-la seconda metà del Seicento, unendo le an-tichissime proprietà della chiesa (le cui prime notizie risalgono al XII secolo) ad una serie di donazioni private (Pietro Ferrara 1642, Ettore Paladino 1648, Giuseppe Zamparelli 1660); da questo patrimonio, incrementato da una dona-zione di 4mila ducati del Comune di Casoria (1693-94), nacque nel 1700 la Collegiata di San Mauro: un Capitolo, ovvero una congre-gazione, di 20 sacerdoti canonici presieduti da un "preposito". All'indomani dell'Unità d'Italia, per effetto delle leggi anticlericali del

1866-67, la Collegiata di San Mauro fu però soppressa, e il patrimonio del Capitolo fu an-nesso al Demanio dello Stato: i beni non fu-rono espropriati e indennizzati, ma semplice-mente requisiti.Il Comune di Casoria chiese subito di acqui-stare tutti i terreni di San Mauro, avviando una battaglia legale contro il Capitolo. La verten-za durò sei anni: nel 1873 il Comune vinse in Appello e nel 1876 entrò in possesso di tutti i beni, pagando una tassa (corrispondente al 30% del loro valore).C'era però un problema: sui beni gravavano dei "pesi". Si trattava delle celebrazioni (festività, suffragio dei testatari etc.) che erano lo scopo stesso per cui era stata costituita la Collegiata, che in pratica avrebbe dovuto mantenersi con le rendite di questo patrimonio che si era legit-timamente costituito ma che sembrava ormai perduto a causa delle inique leggi contro la proprietà ecclesiastica.Cosa fare? Il Comune dovette provvedere a proprie spese, e istituì nel 1877 un "Assegno ai cappellani addetti alla soddisfazione degli oneri di culto gravanti i beni della soppressa collegia-ta". Tuttavia, col passare degli anni questa voce (piuttosto salata) del bilancio comunale solle-vò non poche proteste e ricorsi, fino ai primi del Novecento, quando fu oggetto di nuove inconcludenti controversie legali. Non poten-do andare avanti a colpi di ricorsi, nel 1925 si giunse ad una prima Convenzione, tra il par-roco Alfonso Castaldo e il Regio Commissa-rio del Comune di Casoria Eduardo Guarini; convenzione che fu poi rinnovata nel 1934, all'indomani del Concordato Stato-Chiesa. La soluzione adottata riconosceva in sostanza gli antichi diritti (usurpati) della chiesa: l'usu-frutto del patrimonio immobiliare andò al Ca-

pitolo, mentre al Comune restò solo la nuda proprietà. Una cinquantina di anni più tardi, a metà degli anni '80, quando era parroco mons. Francesco Galdi, il Comune decise di edificare delle ope-re pubbliche su alcuni di quei terreni, e dovette pertanto obbligarsi contrattualmente a pagare un affitto al Capitolo. Giusta o sbagliata sia stata quella decisione, oggi la situazione è di fatto ancora questa, e potrebbe certamente es-sere migliorata. Come? Non credo a colpi di ri-corsi amministrativi e giudiziari. Riordinando l'archivio storico di San Mauro ho avuto modo di sfogliare decine di cause, ma in un secolo e mezzo nessuna ha mai prodotto dei veri risul-tati, infrangendosi contro problematici osta-coli: un patrimonio costituito e amministrato sotto diversi ordinamenti statali, dal viceregno spagnolo ad oggi; una re-q u i s i z i o n e (quella del 1867) che rappresenta un caso evi-dente di usur-pazione della p r o p r i e t à privata; un Comune che non può espropriare qualcosa di cui è (seppur "nudo") proprietario. Per uscire dall'impasse, la via migliore sareb-be quella di ridiscutere la Convenzione. Con l'aiuto di competenti legali e di un buon nota-io, con un po' di disponibilità da ambo le parti, Comune e Capitolo potrebbero raggiungere un nuovo accordo, che risolva la questione in modo definitivo; ad esempio, dividendo i beni tra le parti e mettendo fine a questo singolare rapporto, forse ormai logorato dagli anni.

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P E N D R I V E

Un caffè con FRANCO DEL PRETEFigura centrale nella storia della musica napoletana del genere cosiddetto Neapolitan Power.di Gianni Bianco

Franco Del Prete, musicista, batterista e au-tore di origine frattese, fonda, con James Se-nese e Mario Musella, a metà degli anni 60’ gli Showmen. Chi non ricorda “Un’ora sola ti vorrei” e lo straordinario successo del gruppo napoletano che arrivò grazie anche alla vit-toria al Cantagiro. Dopo la morte prematura di Mario Musella e la crisi del gruppo che ne seguì, James e Franco creano Napoli Centrale, progetto di contaminazione musicale Jazz-Funy-Rock, dalla chiara influenza popolare napoletana; due album su tutti “Napoli Cen-trale e Mattanza”. Napoli Centrale sarà uno dei gruppi di mag-giore successo del Rock-progressivo italiano degli anni 70’-80’ e del movimento di artisti musicali partenopei denominato Napolipo-wer. Grandi amici pessimi caratteri, arriva la fine del sodalizio. James Senese continua la sua esperienza con Napoli Centrale Franco Del Prete inizia una nuova carriera da musicista e autore. Colla-bora con Eduardo De Crescenzo, Peppino di Capri, Gino Paoli, Sal Da Vinci, e siamo agli anni 80’-90’.Due anni fa ho il piacere di conoscerlo perso-nalmente e dopo uno scambio di battute sulla musica, Franco mi regala il primo lavoro dei suoi Sud Express “L’ultimo apache”. Fran-co Del Prete Batteria, Piero Gallo Mandola, Franco Iadicicco Basso, Paola de Mas Voce, altri due giovani emergenti, Salvatore Sabba Lampitelli Voce e chitarre, il giovane e pro-

mettente figlio di Franco, batterista anche lui Francesco Del Prete. Sono passati due e non posso fare a meno di ascoltare “Mariamaddalena” e “Veleno”. Re-puto quel lavoro discografico il migliore al-bum italiano del 2009. Oggi, Franco Del Prete ci sorprende ancora. Il suo gruppo, i Sud Express, ha costruito un nuovo grande sodalizio con Enzo Gragna-niello nasce e il nuovo lavoro “Radice”. Da cosa è nata l’esperienza solista di Sud Express?Dopo anni di esperienze da musicista ho volu-to lasciare una traccia personale nell’universo musicale.Se ti chiedessi qual è la canzone, nella tua esperienza di autore oltre che musicista, che ami di più?Spesso non ricordo nemmeno le parole del-le mie canzoni e sorride. Dopo qualche titubanza mi risponde “Van Gogh interpretata da Eduar-do De Crescenzo, sono stato sempre affascina-to dalla figura di Van Gogh”.Dopo il successo di cri-tica e di pubblico del primo album “L’ultimo apache”, cosa proporrà il nuovo disco.Uscirà prima di natale e sarà una sorpresa, ti anticipo un pezzo dedicato a Miriam Makeba, la grande cantante africana morta a Castelvol-turno durante un concerto di solidarietà.Tra i due dischi la collaborazione con Enzo Gragnaniello? Dopo l’uscita di Sud Express è stato Enzo che mi ha proposto questa collaborazione e devo dire che il disco che ne è nato “Radice” è la giusta sintesi tra le nostre esperienze ar-tistiche.Sei stato tra i promotori della serata dedi-

cata a Mario Musella, cosa ricordi di lui?Gli anni della giovinezza, gli Showmen, non riesce a nascondere l’emozione di par-lare dell’amico scomparso, unico e indi-menticabile. Una curiosità? La gelosia di James Senese nei suoi riguardi per essere l’amico più vicino di Mario.Franco, nel 1977 comprai, in edizione economica, l’LP Napoli Centrale, torna-to a casa ascoltai “Campagna” una gior-nata intera, raccontami un aneddoto del tuo rapporto musicale con James Senese?Sorride, i due musicisti americani Mark Harris (piano) e Tony Walmsley (basso) piacevano alle ragazze che se li mangiavano con gli occhi quando ci esibivamo nei con-

certi. Io e James inve-ce pur avendo delle facce non certo belle come loro, eravamo “più concreti”, capi-sci. Scherzi a parte, il successo, la gran-de esperienza di una tournee insieme ai grandi Weather Re-port di Joe Zawinul, Whine Shorter, Alex Acuna etc. La voce di James il suo modo di suonare il sax, un grande, ma avevamo bisogno di altri sti-moli oltre la musica.

Mi fermo qui, non perché non ci siano più cose da chiedere o da raccontare,anzi,ma per conservare altre storie dopo l’uscita del prossimo lavoro dei Sud Express e la promessa, di riproporre in uno showcase, come fu l’anno scorso in una domenica di gennaio, il nuovo disco. Sarà l’occasione per ascoltare buona musica e soprattutto apprezzare un talento della nostra terra, proprio come il titolo di una delle più bel-le canzoni scritte da Franco Del Prete “A’ terra mia”.

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S P O R T

ONDA D’URTO NAPOLI, effetti devastanti e vincenti!Dominati Villareal ed Inter, dopo la sosta in arrivo il Bayern.di Francesco Scalamogna

Gli almanacchi del calcio racconteranno di un Napoli che sta ben figurando nel girone di ferro in Champions e che in campionato ha liquidato le milanesi con tre gol a testa, sfatando anche l’ultimo tabù rimasto: espugnare il San Siro. Ma andiamo con ordine. 27 settembre 2011, esattamente sette anni dopo l’esordio dell’allora Napoli Soccer al San Paolo contro il Cittadella, il Napoli fa il suo de-butto casalingo nella massima competi-zione continentale contro gli spagnoli del Villareal. L’inno della Champions Lea-gue regala emozioni e commozione, in particolare a quei sostenitori che possono dire “Sette anni fa c’ero anch’io…”. Verso il quarto d’ora, un super Lavezzi serve in area Hamsik che a tu per tu col portiere avversario non sbaglia e sigla il suo pri-mo centro in Champions. È il momento di osare, gli avversari sono letteralmente storditi dall’entusiasmo partenopeo. Ci pensa ancora Lavezzi a bucare la dife-sa degli spagnoli su un retropassaggio e conquistarsi il calcio di rigore. Esecuzio-ne perfetta del Matador Cavani che por-

ta a due le sue marcature. Il Napoli sale quindi a 4 punti nel suo girone alle spalle del Bayern Monaco, mettendo una seria ipoteca al passaggio del turno successivo. Unica macchia l’infortunio alla caviglia di Cavani che lo costringerà a saltare il big-match di Milano contro l’Inter. Quattro giorni dopo si va in scena alla Scala del calcio italiano. L’Inter, rinvigo-rita dalla cura Ranieri, ritrova Maicon, Stankovic e Pazzini. A completare il trio d’attacco azzurro è l’ex di turno Pandev. La partita è subito effervescente, sull’out destro un rigenerato Maicon spinge fortissimo. Il Napoli va in crescendo; Lavezzi, messo come prima punta, crea scompiglio nella difesa nerazzurra. L’equilibrio viene rotto sul finire del pri-mo tempo: Obi spinge al limite dell’area Maggio, l’arbitro Rocchi assegna il rigore e mostra il secondo giallo al nigeriano. Il primo guardalinee Nicoletti non segnala nulla all’arbitro scatenando l’ira interista. Sul dischetto va Hamsik che però si fa ipnotizzare da Julio Cesar, il quale nulla può sul tapin vincente di Campagnaro. Rigore tuttavia che andava ripetuto per la presenza in area dello stesso difensore napoletano e di tre giocatori dell’Inter. La partita sfugge di mano a Rocchi, che a malapena riesce a gestire le furiose po-lemiche di Julio Cesar e Maicon. Viene poi allontanato Ranieri dalla panchina. Nel secondo tempo è il Napoli che ge-

stisce la partita e va ancora in gol prima con Maggio, poi con Hamsik che porta a 50 le sue marcature in azzurro andando a segno per la prima volta contro l’Inter. Al termine della partita, durissima la conte-stazione interista che nelle sue principali figure Moratti, Ranieri e capitan Zanet-ti, addita-no la loro sconfitta u n i c a -m e n t e alla con-d u z i o n e arbitrale, ometten-do gli indubbi meriti che il Napoli ha conquistato sul campo. È troppo poco come giustificazione, che pare voler na-scondere i veri limiti dell’Inter che non ha saputo sostituire Eto’o in estate e che volge al tramonto del suo ciclo vincente data una programmazione tecnica inade-guata dell’epoca post-Mourinho. Il Na-poli sale a quota 10 punti in campionato, alle spalle di Juventus e Udinese. Pros-simo big-match la sfida coi tedeschi del Bayern al San Paolo del 18 ottobre, che darà sicuramente chiare indicazioni sulla forza di questo Napoli, che alla sua pri-ma partecipazione alla Champions Lea-gue sta dimostrando di potersi ritagliare un ruolo da protagonista e non della Ce-nerentola di turno.

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A R P I N O

Cittadini e volontari ripuliscono la villettaIN VERDIAMO. Arpino: finalmente più in-verde.di Sara Mottola

Sabato primo ottobre, presso la Villetta “tronco morto” del quartiere Cittadella di Casoria,si è svolta un’importante iniziativa ecologica denominata “In Verdiamo”, pro-mossa e organizzata dal Codacons, allo scopo di sensibilizzare tutti, adulti e bambini, circa l’importanza della tutela dell’ambiente e tra-smettere soprattutto la consapevolezza che l’ambiente sia un bene comune e,in quanto tale, va doverosamente curato, conservato e decisamente salvaguardato. A questo propo-sito, ho scambiato alcune battute con Angela Uliano, responsabile del Codacons, attiva or-ganizzatrice dell’evento, la quale ci ha detto: “L’iniziativa si è posta l’obbiettivo di ripren-dere una villetta abbandonata a sé stessa da troppi anni e ridarle vita. Importante sicura-mente è stato il ruolo svolto dai bambini che hanno messo nuove piantine e, in seguito, si sono adoperati nel pulire la villetta. Le at-tività da loro svolte hanno chiaramente due finalità: riprendere la concezione della tute-la dell’ambiente e riavere la consapevolezza del territorio in cui si vive. Naturalmente ci aspettiamo che l’amministrazione in sinergia

con i cittadini possano ridare vita ad un terri-torio da troppi anni abbandonato a sé stesso. Inoltre, l’ufficio tecnico di Casoria Ambiente ha allestito gazebo allo scopo di fornire infor-mazioni ed indicazioni per una corretta rac-colta differenziata”. La giornata è stata sicu-ramente molto intensa, ha visto l’entusiasmo, la collaborazione e la partecipazione di tutti, dai bambini agli adulti fino alle istituzioni presenti nella figura del sindaco di Casoria, Vincenzo Carfora, l’assessore all’ambiente Pasquale Tignola, i consiglieri Petrone(Idv) ,Marco Colurcio(Noi d’Arpino)e il parroco Padre Jonas della chiesa “Santa Maria Fran-cesca delle cinque piaghe;anche i ristoratori vicini hanno palesato il loro interesse, of-frendo un ricco buffet, pieno di cose deli-ziose. Ho avuto modo di scambiare qualche chiacchiera con alcuni bambini, visibilmente entusiasti per le attività da loro svolte, i quali mi hanno raccontato alcuni aspetti salienti della giornata e mi sono sembrati fortemen-te ricettivi ai messaggi che si sono voluti propinare loro attraverso questa importante iniziativa sociale. Ehm già. Gli adulti non dovrebbero mai dimenticare il loro alto sen-so di responsabilità su questioni delicate, di interesse collettivo quali l’educazione all’am-biente, il rispetto e la tutela del territorio in cui si vive;rendere consapevoli i propri figli e trasmettere il messaggio che tutto quanto la natura ci offre ha un valore inestimabile, è di una bellezza incomparabile e, soprattutto, è

un bene di tutti; ragion per cui esso non va sprecato e deturpato ma, al contrario, custo-dito gelosamente e valorizzato con l’auspicio che le future generazioni possano ricevere la stessa consapevolezza e comportarsi, quindi, in maniera analoga. Questo dovrebbe esse-re soprattutto l’imperativo categorico delle istituzioni che, a malincuore, mi tocca dire sono state assenti fino ad ora, attribuen-do davvero poca importanza a tematiche come queste, soprattutto nella frazione di Arpino che cito in quanto a me più vicina ma so bene che questo riguarda un po’ tutta la citta di Casoria. Mi auguro che d’ora in poi le istituzioni facciano la loro parte, in-tervengano attivamente e prendano spunto dalla encomiabile lezione di civiltà di questa giornata. La loro perdurante latitanza mi aveva reso quasi dimentica dell’esistenza di villette e spazi verdi che comunque esistono ma che sono abbandonati all’incuria più to-

tale; spazi che, opportunamente recuperati e utilizzati, possono costituire un momento di forte aggregazione sociale. La speranza e la fiducia ci sono, l’esito della giornata lo ha abbondantemente dimostrato. Adesso è semplicemente questione di volontà e tanto impegno. Noi ci crediamo e voi?

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complicazioni e di contrarre infe-zioni (superinfezioni) da parte di altri batteri o virus.

3) Offrire una nutrizione bilanciata con apporto sufficiente di vitamine e sali minerali.

4) Come prevenzione farmacologica, solo sotto controllo e consiglio del pediatra, si possono tentare farmaci immunomodulanti, oppure prodotti omeopatici e/o fitoterapici di efficacia dubbia ma, in genere, non dannosi.

Per ridurre il rischio di riacutizzazioni nei bambini asmatici, oltre a rispettare i consigli suddetti , è necessario consultarsi al più presto con il proprio pediatra per valutare l’opportunità di iniziare in tem-po una terapia antiasmatica “preventiva”, che sarà diversa da caso a caso in base all’età del bambino, il tipo di asma (aller-gico o no), la gravità dell’asma, etc.

R U B R I C A M E D I C A

Epidemia di settembreI consigli del medico di famiglia.A cura del Dr. Liberatore Graziano

Ogni anno, tra la metà settembre e la fine di ottobre, si verifica un’epidemia di infezioni virali delle alte vie respiratorie nei bambini in età scolare e prescola-re. Tali infezioni a volte si complicano con otiti, sinusiti, infezioni delle basse vie respiratorie o attacchi di asma. Tale epidemia coincide con la riapertura delle scuole dove i bambini, che fisiologica-mente hanno un sistema immunitario ancora immaturo, passando diverse ore in ambiente chiuso e affollato, contraggono facilmente patogeni respiratori come rhi-novirus, virus parainfluenzali, etc. I bam-bini in età scolare, poi, “portano i virus a casa” e contagiano i fratellini più piccoli.Per cercare di ridurre l’entità di tale epi-demia e le sue complicanze, è utile segui-re alcuni consigli:1) Non fumare in casa; il fumo passivo

è il principale fattore di rischio per le infezioni delle vie respiratorie in quanto danneggia il loro principale meccanismo di difesa (il battito del-le ciglia che le rivestono). Ricordarsi che anche se si fuma in un’altra stanza, il fumo “circola” e raggiunge tutti gli ambienti; inoltre anche l’aria espirata dopo aver fumato e i residui di fumo che rimangono sui vestiti del fumato-

re, quando vengono inalati dai bambi-ni, producono danni.

2) Rispettare e insegnare ai bambini le seguenti norme igieniche: • Lavare spesso e molto accurata-

mente le mani con acqua e sapone, in particolare dopo avere tossito o starnutito e dopo aver frequentato luoghi e mezzi di trasporto pubbli-ci; se acqua e sapone non sono di-sponibili è possibile usare, in alter-nativa, varie soluzioni disinfettanti facilmente reperibili in commercio; se possibile, asciugarsi con asciugamani di carta monouso.

• Evitareditoccareoc-chi, naso e bocca con le mani non pulite; i germi si diffondono in questo modo.

• Coprire con un faz-zoletto (possibilmen-te di carta) naso e bocca quando si star-nutisce e poi gettare il fazzoletto nella spazzatura o nella biancheria da lavare.

• Tenerelesuperfici,soprattuttodeigiocattoli, dei banchi e del bagno, sempre pulite;

• Semalati,evitaredirecarsiascuo-la: in questo modo si evita di infet-tare altre persone e allo stesso tem-po si riduce il rischio di sviluppare

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P A N O R A M A C A S O R I A N O

Anno 1 - Numero 14Domenica 9 ottobre 2011

Questo numero è stato chiuso in redazione mercoledì 5 ottobre 2011.

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Inserto di Napolincasa News

Aut. Tribunale di Napolin. 0062 del 30/09/2005

Editore: Carlo De VitaVia S. Di Giacomo, 6/8 - 80026 Casoria (NA)

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Direttore responsabile: Giuseppe Storti

Segreteria di redazione:Imma D'Angelo - Anna Baratto

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Arpino: la festa di S. Maria Francesca delle Cinque Piaghe.

Il fascino della Parrocchia di S.Maria Francesca delle Cinque Piaghe ha fatto da suggestiva cor-nice alla processione tenutasi domenica pomerig-gio per le vie della Cittadella di Arpino fraz. Di Casoria, a conclusione della settimana di solenni festeggiamenti in onore della Santa Maria Fran-cesca delle Cinque Piaghe. Lo sparo dei fuochi d’artificio e una pioggia di petali di carta colo-rata, scelto, hanno salutato l’uscita della Reliquie

e la statua della S.M.F.C.P. dai lo-cali della parrocchia. Tra due ali di fede-li, che non hanno voluto mancare il tradizionale ap-puntamento con la processione lungo le strade della frazione di Arpino, dove tan-

ti fedeli festeggiavano il passaggio della reliquie con fuochi d’artificio e petali colorati. Un grazie al parroco, don Jonas Gianneo presi-dente dell’ Associazione Santa Maria Francesca, vice presidente Cav. Raffaele Anastasio i soci fondatori Michele Meluzio Tommaso Iorio, con tanti sacrifici e con l’aiuto dell’associazione han-no dato un valido contributo alla ricostruzione della cappella antistante alla parrocchia ricordan-do che l’A.S.M.F.C.P.si occupa prevalentemente di volontariato assicurando elargire un servizio sanitario (visite e assistenza sanitaria) gratuito per tutti coloro che non hanno possibilità. Alla processione erano presenti anche il sindaco .Vin-

cenzo Carfora, L’assessore. all’Ambiente Pasqua-le Tignola, i rappresentanti con gonfalone della Madonna dell’Arco.“I festeggiamenti – ha ricordato don Jonas – han-no per questa comunità una duplice valenza. Oltre all’aspetto prettamente religioso, c’è quello sociale che non va sottovaluto, perché proprio in occasio-ni del genere ci si ritrova, si riesce a stare assieme, non per questo in serata si è tenuto un concer-to con i giovani carismatici dando testimonian-za della giornata della gioventù. La processione ha toccato le zone di appartenenza parrocchiale della frazione. Tra i momenti ricreativi, da sotto-lineare il successo ottenuto con una piccola sagra oltre allo spettacolo musicale del gruppo giovani carismatici dove hanno coinvolto tutti i presen-ti. Chiudendo in via definitiva i festeggiamenti, rinnovando l’appuntamento per il prossimo anno.

Flavio Maione

La Roland Music School di Casoria.Casoria – solitamente i ragazzi di Casoria scel-gono fra le alternative quelle di frequentare cor-si di fitness, bodybuilding o karate.Da qualche anno però nei pressi di Piazza San Paolo esiste una scuola che ha visto sorgere giovani talenti, la Roland Music School. L’idea di vedere ger-mogliare giovani artisti nel campo della musica e della recitazione è nata dall’esperienza attoriali e musicali del maestro Ezio Margotti, infatti, nella sua scuola si insegna canto, musica e recitazione con serietà e competenza. A conferma, il grande favore degli iscritti in costante aumento. Proprio nel mese di luglio scorso nel teatro Barone di Me-lito è andato in scena uno spettacolo realizzato dalla Roland a cui hanno partecipato con grande successo gli allievi della scuola. A rendere parti-colarmente suggestiva la regia sul palcoscenico ci

ha pensato la firma del famoso attore e cantante Pietro Pignatelli il quale nella mente dei bambini è Pietro ne L'Albero Azzurro, in onda su Rai Uno, attualmente in giro per l’Italia dove è impegnato nel ruolo di Capitan Uncino nel musical “Peter Pan”.Presto tornerà a Casoria per affiancare Ezio che sta lavorando al prossimo spettacolo che si terrà nel periodo natalizio. Il futuro della Roland Music School è sicuramente roseo, così ci ha spie-gato il maestro Margotti, il suo progetto infatti, è quello di realizzare a Casoria anche un’ accademia di musicol. Chissà se proprio dalla Roland Mu-sic School si vedrà nascere qualche nome famoso nella nostra città.

Teresa Carboncino

APPELLO AI MEDICIServono farmaci (saggi) di ogni tipo per l'ambulatorio gratuito per gli Extracomuni-tari e i senza fissa dimora che si effettua ogni giorni nei Locali messi a disposizione della chiesa del Carmine al Napoli. Per info rivolgersi a:Dr. Pasquale Longhi tel. 338 69 15 221oppure scrivere a: [email protected].

Grazie!

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