+ All Categories
Home > Documents > Il Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Regione Lombardia.Struttura ed applicazioni

Il Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Regione Lombardia.Struttura ed applicazioni

Date post: 21-Jul-2016
Category:
Upload: citta-metropolitana-di-milano
View: 217 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
Description:
Programma di sviluppo rurale 2007-2013 Regione Lombardia. Struttura ed applicazioni.
26
Il Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Lombardia. Struttura ed applicazioni
Transcript
  • Il Programma di Sviluppo Rurale2007-2013 della Regione Lombardia.Struttura ed applicazioni

  • Premessa

    1

    Le attuali politiche agricole comunitarie (PAC 2007-2013) aprono verso unavisione innovativa del rapporto tra territorio, ambiente e attivit agricola.Si vedono nuove prospettive per unagricoltura multifunzionale che deveoperare a favore di un riequilibrio territoriale fra citt e campagna, piattento alla qualit dellambiente e del paesaggio.

    Per avviare e governare questa trasformazione in ottica globale e sistematica fondamentale il coinvolgimento e linformazione non solo delle aziendeagricole e degli agricoltori, che hanno un valore chiave sia economico chesociale nella difesa del territorio rurale e del mantenimento di un solidotessuto di connessione tra citt e campagna, ma anche dei consumatori, chevivono in prima persona levoluzione dellambiente in cui abitano.

    Con lobiettivo di creare degli strumenti capaci di dare informazioni sia aitecnici del settore che a coloro che sono i fruitori di questa nuova agricolturala Provincia di Milano, Assessorato allAmbiente e Agricoltura, grazie allacollaborazione di esperti del settore, ha redatto alcune pubblicazioni dedicatea tematiche ritenute focali nella propria realt agricola (Programma diSviluppo Rurale 2007-2013, Politiche Agricole Comunitarie, Produzionibiologiche, Agroenergie).

    Questo stato possibile grazie al finanziamento che la DG Agricoltura dellaCommissione Europea ha concesso alla Provincia di Milano sul progettointernazionale Sportello Itinerante Agroambientale - Mobile InformationCentre: Agriculture and Environment (cod. AGRI 2007-0156), al quale hannocollaborato anche partners internazionali provenienti da Germania, Polonia,Ungheria, Romania.

    Bruna Brembilla

    Assessora all'Ambiente e Agricoltura

    Indice

    Quadro legislativo 3

    Il Programma di Sviluppo Rurale della Regione Lombardia(PSR 2007-2013) 5La territorializzazione degli interventi 7La distinzione degli assi 8La programmazione integrata 10Aspetti procedurali 13Aspetti finanziari 15

    Tutela della risorsa idrica e PSR 18

    Il PSR e il Piano Agricolo Triennale della Provincia di Milano 23Rafforzare la competitivit delle principali filiere provinciali 24Valorizzare l'ambiente e lo spazio rurale 26Valorizzazione delle produzioni agricole di qualit 28

    Ruolo degli enti locali nella riqualificazione territoriale 31

    Relazioni tra il PSR e il progetto il metrobosco 35

    Le esperienze di alcuni paesi europei 36Ungheria 36Polonia 37Romania 38Germania 39

    Glossario 44

    Link utili 47

  • 3Quadro legislativo

    Il 20 settembre 2005 stato emanato dalla CE il Regolamento n. 1698/2005sul sostegno allo Sviluppo Rurale da parte del Fondo Europeo Agricolo perlo Sviluppo Rurale (FEASR).Si tratta del documento normativo che pianifica lo Sviluppo Rurale nelperiodo 2007/2013, dal quale gli Stati membri hanno successivamente trattoi propri Piani di Sviluppo Rurale.AllArticolo 4 del Regolamento, tra gli obiettivi, si sottolinea la volont diincentivare laccrescimento della competitivit dellimprenditore agricolo eforestale mediante sostegni indirizzati alla ristrutturazione, allo sviluppo eallinnovazione, cos come si insiste verso la valorizzazione dellambiente edello spazio naturale, verso il miglioramento della qualit di vita nelle zonerurali e verso la promozione della diversificazione delle attivit economiche.LAsse 1 del Reg. 1698/2005 diretto alla competitivit del settore agricoloe forestale e prevede per questo dei sostegni diretti al miglioramentodellimpresa agricola, attraverso la promozione delle conoscenze e lavalorizzazione del personale umano; allo stesso modo molte risorse vengonoindirizzate verso la valorizzazione del capitale fisico, incentivandone laristrutturazione ed incrementando le misure di promozione dellinnovazione.Infine, vengono previste misure intese a migliorare la qualit della produzionee dei prodotti agricoli.LAsse 2 del Reg. 1698/2005 tratta del miglioramento dellambiente e dellospazio rurale e prevede misure di sostegno intese a promuovere lutilizzosostenibile dei terreni agricoli e forestali.Allarticolo 39 del Regolamento avviene un fatto di notevole interesse;il titolo stesso dellarticolo si riferisce a Pagamenti agroambientali,riconoscendo sin dalla definizione il valore di servizio fornito dallaziendaagricola, che viene di conseguenza pagata per questo, e non sussidiata.Inoltre, viene ammesso che i pagamenti agroambientali possano essereindirizzati sia agli agricoltori che ad altri gestori del territorio, quando cisia giustificato ai fini della realizzazione di obiettivi ambientali; in questomodo la facolt di svolgere servizi ambientali viene riconosciuta anche asoggetti non agricoli.LAsse 3 del Reg. 1698/2005 diretto al miglioramento della qualit dellavita nelle zone rurali e alla promozione della diversificazione delle attivit

    economiche, e sottolinea la necessit di salvaguardare lattivitdellimprenditore agricolo anche nelle zone pi difficili, nel tentativo digarantire un reddito adeguato che ne eviti labbandono.Gli obiettivi di sviluppo e di competitivit delle produzioni vengono diconseguenza affiancati dal concetto emergente di multifunzionalit, a suavolta vigorosamente sostenuta per determinare una diversificazione delreddito agricolo, frequentemente inadeguato per gli imprenditori del settore.Il territorio rurale sembra destinato, dunque, ad acquisire una duplicefunzione: se da un lato rimane fortemente un bene ad utilizzo privatofinalizzato alla produzione di commodities, da un altro lato viene intesocome un bene di possibile utilizzo pubblico, in virt degli aspetti paesaggistici,ambientali, culturali, storici che in grado di valorizzare.Per queste ragioni il Reg. 1698/2005 rende sempre pi probabile che lecoltivazioni tradizionali vengano affiancate da nuove tipologie di gestionedel territorio, dove lattivit agricola sar complementare ad altre funzionipi legate alla produzione di servizi ambientali e territoriali di interessecollettivo.

  • Il Programma di Sviluppo Ruraledella Regione Lombardia(PSR 2007-2013)

    Il 19 settembre 2007 lUnione europea ha approvato il nuovo Programmadi Sviluppo Rurale della Regione Lombardia, valido per il periodo 2007-2013.Il nuovo documento di programmazione per lo Sviluppo Rurale della RegioneLombardia mette a disposizione del settore agricolo e forestale 899,76 milionidi euro, una somma superiore di circa 93 milioni di euro rispetto a quelladisponibile nel precedente periodo 2000-2006.Con deliberazione n. 6270 del 21/12/2007 sono state approvate le primeDisposizioni Attuative Quadro relativamente alle misure 111, 112, 121, 123,124, 132, 211, 214, 221, Progetti Concordati.Il nuovo Programma di Sviluppo Rurale viene articolato in 4 assi, cos definiti:

    I 4 ASSI DEL NUOVO PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE

    Asse 1: Miglioramento della competitivit del settore agricolo e forestale.LAsse 1 promuove unaumento delle capacit imprenditoriali e valorizzazionedelle risorse umane che si realizza tramite le attivit di formazione, consulenza,ammodernamento delle aziende, sostegno alla creazione e sviluppo delleimprese, formazione e informazione per la diversificazione delleconomiarurale e attuazione delle strategie di sviluppo locale elintegrazione con le iniziative del Fondo Sociale Europeo. Asse 2 - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale.LAsse 2 intende promuovere uno sviluppo agricolo e forestale sostenibilein armonia con la tutela della biodiversit, la valorizzazione del paesaggioe lo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili. Asse 3 - Qualit della vita nelle zone rurali e diversificazione

    delleconomia rurale.LAsse 3 investe per garantire la permanenza delle popolazioni rurali nellearee svantaggiate attraverso il potenziamento del contributo dellagricolturaal miglioramento della qualit della vita e la diversificazione delleconomiarurale per creare nuova occupazione. Asse 4 Attuazione dellapproccio Leader.LAsse 4 sostienegli aspetti agricoli nelle attivit di sviluppo locale peraccrescere lefficacia e lefficienza della governance locale e costruire lacapacit locale di occupazione e diversificazione.

    5 6

    Da una prima analisi del PSR 2007-2013, si evidenzia che la sua forma attualetende a non trascurare n il tema della competitivit, n quello dellamultifunzionalit e dellagricoltura dei servizi, alla ricerca di una definizioneche possa tracciare un modello di agricoltura che potrebbe delinearsi dopoil 2013.Lintenzione che traspare sembra essere quella di esaltare, da un lato, leaziende competitive, indirizzandole verso linnovazione tecnologica, laqualit dei prodotti, la costruzione di intese di filiera; da un altro lato leaziende multifunzionali vengono indirizzate verso la filiera corta, leproduzioni di nicchia, i servizi alla collettivit, il riequilibrio territoriale.Il Programma costantemente indirizzato allinnesco di capacit produttivefinalizzate allincremento del reddito agricolo, considerato derivante siadalla produzione di beni tradizionali sia dalla pi innovativa produzione diservizi, puntando su ammodernamento, innovazione, qualit e sostenibilitambientale.Lo stesso PSR evidenzia che lo scopo quello di agevolare le impreselombarde nel compiere scelte imprenditoriali adeguate alla tipologia epotenzialit aziendale, mettendo a disposizione strumenti e competenzeche aiutino il loro posizionamento nei differenti mercati in relazione alleloro diverse dinamiche cos che le aziende lombarde siano indirizzate ascegliere in quale delle due categorie collocarsi.Se le aziende agricole di minore capacit imprenditoriale hanno effettivamentela necessit di cercare nella multifunzionalit nuove forme di reddito, leaziende competitive si troveranno di fronte alla scelta di poter guardaresia alla competitivit che al servizio territoriale, elementi da considerarsicomplementari e non contrapposti nel proprio futuro di impresa.Se da un lato, dunque, si insiste sui temi della competitivit, preoccupandosidellaumento della capacit imprenditoriale dei nostri agricoltori, da unaltro lato vengono poste attenzioni particolari ai temi della qualit delprodotto, della multifunzionalit, del turismo rurale, della riduzione degliimpatti ambientali, in linea con quanto da sempre attivo in sede di PSRrelativamente alla tutela e alla valorizzazione dellambiente rurale.Esaminando lintera documentazione ad oggi disponibile, si individuano glielementi salienti per le aziende agricole attive nella Provincia di Milano.

  • Si consideri che si fa riferimento esclusivamente al Programma e ai suoiallegati e non alle circolari applicative che verranno di volta in volta emanateper ogni misura.

    La territorializzazione degli interventiLa Regione Lombardia ha programmato la definizione di territori peculiaridellagricoltura lombarda, specifici per caratteristiche socio-economiche, enei diversi territori ha individuato le risorse da indirizzare in modo prioritarioa sostegno dei settori produttivi che li caratterizzano.Secondo la procedura gi adottata in sede nazionale, dunque, tutte le misurepresenti nellattuale PSR sono attuabili secondo una precisa zonizzazionederivante da criteri stabiliti dalla Commissione Europea.Il Programma di Sviluppo Rurale si applica all'intera Regione Lombardiaalcune misure verranno applicate con differenti modalit o con limitazionigeografiche solamente in alcune aree della Regione, che vengono indicateall'interno di ciascuna misura.

    LA DEFINIZIONE E LINDIVIDUAZIONE DELLE DIVERSE TIPOLOGIE DI AREA

    Area A) Poli urbani (PU), in cui sono compresi i capoluoghi di provincia,le grandi aree metropolitane, le aree ad alta densit abitativa e a bassaestensione territoriale dellagricoltura.

    Area B) Aree rurali ad agricoltura intensiva specializzata (ARAIS), checorrispondono alla pianura meridionale e centro-orientale della regione,oltre che alla collina bresciana. Questa tipologia vuole identificare quella parte del territorio regionale in cui lattivit agricola assume un

    significativo ruolo economico, occupazionale, sociale. Area C) Aree rurali intermedie (ARI), che comprendono buona parte

    della montagna lombarda e la collina delle province di Pavia e di Mantova.

    Area D) Aree rurali con problemi di sviluppo (ARPS), che si identificano a nord con la provincia di Sondrio e a sud con la montagna pavese, ossiacon le aree pi marginali rispetto allasse economico-produttivo centrale.

    7

    Le misure dellAsse 1 Competitivit e dellAsse 2 Ambiente e spaziorurale saranno eligibili sullintero territorio regionale, con eventualilimitazioni per le singole misure in termini di priorit e di esigibilit.Le misure dellAsse 3 Miglioramento della qualit della vita e dellAsse 4- Leader saranno applicate prevalentemente nelle aree rurali con problemicomplessivi di sviluppo e nelle aree rurali intermedie, in quanto caratterizzatedalla debolezza del sistema socio-economico locale e da potenzialit disviluppo coerenti con lapproccio Leader.In applicazione ai criteri di individuazione definiti dalla Commissione Europea,lintera Provincia di Milano stata definita come Area A) Polo Urbano, edin base a tale classificazione le aziende agricole attive sul suo territoriopotranno accedere alle misure del Programma, pi oltre elencate.

    La distinzione degli assiCome nella precedente programmazione, anche lattuale PSR distinguediversi assi di intervento ognuno guidato da precisi obiettivi; gli Assi diintervento sono diventati 4 e non pi.Asse 1: Miglioramento della competitivit del settore agricolo e forestale.LAsse 1 si pone per obiettivo diretto laumento delle capacit imprenditorialie la valorizzazione delle risorse umane, che si realizza tramite le attivit diformazione, consulenza, ammodernamento delle aziende, sostegno allacreazione e sviluppo delle imprese, formazione e informazione per ladiversificazione delleconomia rurale.

  • 9Asse 2 - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio ruraleLAsse 2 si pone per obiettivo diretto lo sviluppo agricolo e forestale sostenibile,in armonia con la tutela della biodiversit, la valorizzazione del paesaggioe lo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili.

    Unattenzione nuova viene rivolta alla sostenibilit ambientale sociale edeconomica del sistema zootecnico, con particolare riferimento alle azioni dicontenimento del potenziale inquinamento da nitrati.

    GLI OBIETTIVI DELLASSE 2

    salvaguardia dellagricoltura nelle aree svantaggiate realizzazione di sistemi verdi territoriali per la fitodepurazione creazione di corridoi ecologici e di sistemi verdi territoriali per conservare

    e migliorare lambiente e il paesaggio potenziamento della produzione di biomasse legnose in pianura diffusione di pratiche agricole a basso impatto ambientale

    GLI OBIETTIVI DELLASSE 1

    adeguamento strutturale valorizzazione dei giovani imprenditori sviluppo delle infrastrutture a favore delle aziende montane adeguamento delle infrastrutture irrigue e di salvaguardia del territorio innovazione di processo e di prodotto stimolo alla gestione associata valorizzazione delle produzioni di qualit sviluppo dellintegrazione di filiera razionalizzazione delluso della risorsa irrigua

    10

    Asse 3 - Qualit della vita nelle zone rurali e diversificazione delleconomiarurale.LAsse 3 si pone per obiettivo diretto la determinazione di una occupazioneduratura e stabile nelle aree svantaggiate, finalizzato al mantenimento eallincremento dei redditi provenienti dal settore agricolo e rurale attraversola pluriattivit.

    Asse 4 Attuazione dellapproccio LeaderLAsse 4 si pone per obiettivo diretto, nelle sole aree svantaggiate,lintegrazione degli aspetti agricoli nelle attivit di sviluppo locale peraccrescere lefficacia e lefficienza della governance locale e costruire lacapacit locale di occupazione e diversificazione.

    La programmazione integrataLa programmazione delle Misure contenute nel PSR 2007-2013 intendeprivilegiare un approccio meno casuale ed opportunistico degli interventiaziendali rispetto alla programmazione precedente; c un interesse nuovoper le azioni di tipo integrato, legate ad iniziative complesse elaborateallinterno della singola azienda o pertinenti a programmi pi vasti, dareao di filiera; si fa riferimento ai nuovi strumenti disponibili che prendono ilnome di Piano Aziendale, Pacchetto di Misure, Progetti Concordati.

    GLI OBIETTIVI DELLASSE 3

    sviluppo del turismo rurale e delle piccole attivit imprenditoriali miglioramento attrattivo del territorio miglioramento dellofferta turistica multifunzionalit e diversificazione dellazienda agricola. valorizzazione dellutilizzo delle potenzialit energetiche presenti sul

    territorio

  • Il Piano AziendaleIl Piano Aziendale un documento finalizzato allo sviluppo dellattivitagricola che deve descrivere la situazione economica, finanziaria e gestionaledellazienda, gli elementi essenziali e specifici che compongono lattivit,le strategie dimpresa e gli obiettivi ipotizzati per il loro conseguimento.Poich finalizzato allo sviluppo dellattivit agricola, il Piano Aziendale deve essereobbligatoriamente redatto in relazione alle Misure indirizzate alla competitivitdelle aziende agricole; si fa riferimento alla Misura dedicata allInsediamentodi giovani agricoltori e alla Misura dedicata all Ammodernamento delle aziendeagricole.

    Pacchetto di MisureUna particolare priorit viene volutamente data dal PSR alle politiche afavore dei giovani agricoltori; allinterno della misura dedicata allInsediamento di giovani agricoltori viene identificato un PacchettoGiovani, ossia un Pacchetto di Misure che offre la possibilit di accorparein un unico documento le diverse misure di aiuto finalizzate a sostenere gliinvestimenti necessari per le azioni di insediamento, di consolidamento, disviluppo dellimprenditoria giovanile.I Pacchetti di Misure prevedono ladesione dellimpresa agricola a diverseMisure contenute nel PSR sulla base di un progetto di sviluppo aziendale

    GLI ELEMENTI DEL PIANO AZIENDALE

    la situazione iniziale dellazienda agricola le tappe essenziali e gli obiettivi specifici prefissati per lo sviluppo delle

    attivit dellazienda agricola; i dettagli relativi ad investimenti, formazione, consulenza o eventuali

    altre azioni necessarie per lo sviluppo delle attivit dellazienda agricola; leventuale richiesta di incentivazione a carico di altre misure del PSR

    correlate con il pacchetto giovani.

    11

    complessivo; in questo modo viene consentito al beneficiario di presentareuna domanda unica contenente aspetti diversificati di interesse aziendale,facenti capo a pi Misure e necessari per il raggiungimento degli obiettivicongiunti.I Pacchetti di Misure prevedono la redazione obbligatoria del Piano Aziendale,in maniera che siano chiari gli indirizzi strategici dellazienda nonch lediverse misure cui si intende accedere per perseguirli.

    Progetti ConcordatiUn Progetto Concordato rappresenta uniniziativa di interesse comune,assunta da pi soggetti interagenti in unarea specifica e potenzialmentebeneficiari delle misure del PSR.I Progetti Concordati devono essere coerenti con le scelte strategiche delPSR e con il Piano Agricolo Triennale della Provincia e devono svilupparsiallinterno di aree e/o di filiere ritenute prioritarie dallo stesso PSR e dallavocazione territoriale locale.Sia che si faccia riferimento a progetti darea, sia che si faccia riferimentoa progetti di filiera, si tratta di programmi di ampio respiro che, attraversolintegrazione tra i pi diversi soggetti pubblici e privati, sono finalizzati arispondere agli interessi economici, sociali e territoriali provenienti dalsistema agricolo locale.Un Progetto Concordato si attua mediante uno specifico accordo sottoscrittotra i soggetti partecipanti, nel quale vengono individuati il soggetto capofila,il ruolo e gli impegni assunti da ogni soggetto aderente e la previsione deibenefici ricadenti sulle aziende agricole.

  • 13

    Aspetti proceduraliSotto il profilo procedurale laccesso ai finanziamenti sorretti dal Programmadi Sviluppo Rurale regolato dallemanazione di documenti operativi cherendono chiare e definite tutte le regole che governano ogni misura.Si fa riferimento a:

    Circolari applicative contenenti le disposizioni tecniche ed amministrative.Si tratta dei documenti applicativi, redatti per singola Misura contenuta nelPSR, di volta in volta emanati dalla Regione Lombardia per rendere note leregole che determinano lerogazione di un finanziamento; si fa riferimentoalla caratteristiche amministrative del richiedente, alla determinazionedellimpegno, agli aspetti finanziari sui quali poggia la Misura, alladeterminazione delle graduatorie di priorit per lassegnazione dei contributi,ecc. stato definito che la Regione Lombardia emana una circolare applicativaper ogni Misura prevista nel PSR, che rimarr valevole sino al 2013; in questomodo vengono definite regole che, a meno di palesi incertezze che sirendessero evidenti, verranno mantenute invariate sino al 2013.

    I REQUISITI DEL PROGETTO CONCORDATO

    devono coinvolgere imprese agricole che attingano a finanziamenti previsti dal PSR per investimenti coerenti con gli obiettivi del ProgettoConcordato;

    devono illustrare con chiarezza i benefici socio-economici e territorialiattesi;

    devono essere coerenti con gli obiettivi individuati dal PSR nei diversiAssi dintervento;

    devono avere la capacit di interessare e di integrare obiettivi riguardantipi assi del PSR.

    14

    Apertura dei bandi per la presentazione delle domandeSecondo le abitudini sin qui consolidate in ambito PSR, la Regione apre deibandi per la richiesta di contributo, in maniera autonoma per ogni Misura;di conseguenza ogni Misura ha un proprio bando, aperto secondo tempisticheindipendenti e slegate dalle altre Misure che compongono il PSR.Al contrario delle esperienze condotte nel periodo di applicazione del PSR2000-2006, anche i bandi relativi alle Misure con pagamento per superficie(es. misure agroambientali, forestazione) vedono lapertura di un solo bandoaperto in maniera permanente sino al 2013; ogni anno, tuttavia, in periododeterminati, le Province, ossia gli enti istruttori delle pratiche, definisconolassegnazione di punteggi e la distribuzione dei finanziamenti ai richiedentisino a quel momento candidatisi.

    Manuale delle procedure, dei controlli e delle sanzioniIl Manuale delle procedure, dei controlli e delle sanzioni il documentofondamentale che deve accompagnare qualunque circolare applicativa; sitratta del documento che intende porre una garanzia sullimpegno assuntoda ogni beneficiario, con lo scopo di assicurarsi che il denaro pubblico erogatoattraverso il PSR venga speso con successo.Predisposto dallOPR (Organismo Pagatore Regionale) della RegioneLombardia, contiene le regole non tecniche, ma pi strettamente procedurali,che ogni beneficiario deve osservare nel periodo di impegno, a fronte delfatto che ha ottenuto dei benefici finanziari.Si fa riferimento, per esempio, ai casi di trasferimento ad altro beneficiariodellimpegno per il quale si ottenuto il finanziamento, alle condizioni cui sottoposta la rinuncia allimpegno nel caso un beneficiario ritenga di nonpoter giungere alla sua naturale scadenza (impegni agroambientali oagroforestali della durata di 10 anni o 15 anni), alla successione della gestioneaziendale ecc.Il Manuale dispone, inoltre, come devono essere condotti i controlli che glienti preposti devono di volta in volta effettuare presso le aziende che hannogoduto di contributo, definendo il calcolo delle penalizzazioni necessariequalora limpegno non sia stato assolto in maniera congrua rispetto al denaropercepito.

  • 15

    Infine, sulla base dei controlli sostenuti e della gravit delle infrazionieventualmente riscontrate, il Manuale stabilisce e rende note sin da subitole sanzioni cui il beneficiario negligente va incontro.

    Aspetti finanziariPer il sostegno comunitario allo Sviluppo Rurale stato istituito un nuovo,unico fondo denominato FEASR (Fondo Agricolo Europeo per lo SviluppoRurale), che copre circa il 44,5% della dotazione finanziaria complessiva,pari a 899,76 milioni di euro per lintero periodo 2007-2013; la parte restantecomprende le risorse messe a disposizione dallo Stato e dalla RegioneLombardia.La ripartizione degli aiuti attuata dalla Regione Lombardia vede unallocazionedelle risorse per la maggior parte diretta verso le misure di miglioramentodellambiente e dello spazio naturale (Asse 2: 51,65% delle risorse), mentrele misure orientate alla competitivit e allo sviluppo delle aziende agricole(Asse 1: 32,42% delle risorse) vedono una minore dotazione disponibilerispetto al periodo precedente.Le misure dirette allinnalzamento della qualit della vita nelle zone ruralie alla diversificazione delleconomia rurale godono di un portafoglio pimodesto (Asse 3: 8,95% delle risorse), mentre le misure dirette ai progettiLeader avranno a disposizione un portafoglio limitato (Asse 4: 4% dei fondidisponibili).Si sottolinea che lAsse 1 prevede aiuti sia per gli investimenti alla produzioneche per gli investimenti alla trasformazione, tuttavia in entrambi i casi indiminuzione rispetto al precedente periodo 2000-2006, in modoparticolarmente accentuato per gli investimenti alla trasformazione.Si evidenzia che lAsse 1 riceve una disponibilit cospicua diretta alle misuredi tipo infrastrutturale che sembra tuttavia essere insufficiente rispetto alladimensione della domanda presunta.Le misure agroambientali continuano a rappresentare lindirizzo cui destinato il maggior quantitativo di risorse, corrispondente al 49,07% diquanto destinato allAsse 2; seguono le misure agroforestali, con il 25,87%dei fondi.

    Questo avviene per i forti trascinamenti derivanti dalle programmazioniprecedenti ma, soprattutto, per la loro forte diffusione, cos da esserenuovamente le misure finanziariamente pi dotate del Programma.

    LE DIVERSE FORME DI CONTRIBUTO

    contributi in conto capitale, con possibilit di anticipo; contributi in conto interessi, per i quali laccensione di un mutuo da

    parte di un imprenditore agricolo per sostenere un investimento prevede la riscossione di un aiuto sul pagamento degli interessi;

    sistema delle garanzie, per cui laccensione di un mutuo da parte di un imprenditore agricolo per sostenere un investimento prevede la possibilit di offrire una garanzia sul denaro che percepir attraversoil PSR (solo nel caso di contributo in conto interesse);

    fondo di rotazione per la concessione di prestiti per le aziende costituende, in avviamento o in espansione.

  • 18

    Tutela della risorsa idrica e PSR

    noto che lagricoltura padana utilizza notevoli quantit di acqua, distribuitasulla campagne con lirrigazione e poi restituita allambiente e al territorio.Tuttavia, negli ultimi anni si resa evidente la netta diminuzione delle risorseidriche disponibili, conseguenza della accresciuta competizione tra lagricolturae le altre attivit umane, dei crescenti fabbisogni idrici nei settori civile edindustriale, dei mutamenti climatici, delle esigenze di mantenimento di undeflusso minimo vitale dei corsi dacqua, dellutilizzo turistico-ricreativo delleacque.Ne derivano, in modo particolare durante i mesi estivi, carenze idriche pio meno importanti, che comportano frequentemente maggiori oneri pergli enti gestori dellacqua, danni alle coltivazioni, diminuzione del redditocomplessivo degli agricoltori. dunque venuto il momento di prendere seriamente consapevolezza delfatto che anche alle nostre latitudini lacqua un bene limitato e che diconseguenza va gestito con attenzione: necessario che tutti i settori socio-economici imparino a gestire lacqua e, tra questi, anche lagricoltura deveassumere un ruolo positivo nelluso delle acque affinch valorizzi le propriefunzioni economiche, ecologiche e di tutela ambientale.Se necessario intraprendere una campagna diffusa di educazione allusodel bene acqua per un consumo consapevole e per la riduzione degli sprechi,per quanto concerne gli agricoltori bisogna lavorare affinch leducazioneal risparmio idrico si renda concreta mediante precisi comportamenti digestione aziendale, come per esempio ladozione di tecniche di irrigazionemeno dispendiose o la scelta di colture e di pratiche agronomiche menoesigenti in termini di approvvigionamento idrico.Di interesse in questo senso il Regolamento Regionale 2/2006, che disciplinaluso delle acque superficiali e sotterranee, il quale, relativamente allaconcessione di derivazioni per uso irriguo, allart. 6 precisa che le portaterichieste devono essere commisurate alle effettive necessit produttive, percui leffettivo fabbisogno idrico deve essere in funzione dellestensionedella superficie da irrigare, dei tipi delle colture praticate, anche a rotazione,dei consumi medi e dei metodi di irrigazione adottati.IL PSR, peraltro, sembra recepire tali necessit, ed evidenzia nelle premesseche il sistema irriguo lombardo deve essere notevolmente migliorato

  • 19

    relativamente allefficienza della rete irrigua, alle tecniche di irrigazione,al passaggio a colture meno esigenti.Un secondo aspetto che lega lattivit agricola alluso dellacqua legatoai problemi di tipo qualitativo cui soggetta la risorsa acqua; le stessepremesse del PSR evidenziano come la pressione ambientale che lattivitagricola esercita sul sistema delle acque , in prima istanza, testimoniatadalla presenza di nitrati e pesticidi nel sistema delle acque superficiali esotterranee.Si tratta di un impatto che lattivit agricola esercita sulle acque di notevoleattualit, relazionata in modo particolare alla lisciviazione dellazoto; nelterritorio provinciale il problema dipende non solo dalle quantit difertilizzanti azotati immesse sui terreni ma anche dalla tessitura dei suoli,dalle condizioni climatiche, dal contenuto di nitrati presenti nellacqua, dagliordinamenti colturali, dalle tecniche di coltivazione, ecc.Gli obiettivi di risanamento delle acque sono previsti a livello comunitariodalla Direttiva Quadro 2000/60, attuata in Lombardia sulla base di diversenormative, prima fra tutte il Programma di Tutela e Uso delle Acque (PTUA).Tra gli obiettivi strategici che il Programma intende perseguire vi sono quelliindicati dalla normativa di livello nazionale e regionale, primi fra tutti ilmantenimento o il raggiungimento per i corpi idrici significativi superficialie sotterranei dellobiettivo di qualit ambientale buono e il mantenimento,ove esistente, dello stato elevato. Inoltre disposto entro il 2008 ilconseguimento dello stato sufficiente per i corpi idrici superficiali.

    LE MISURE DEL PSR PER LA TUTELA DELLE ACQUE

    Il programma di Sviluppo Rurale affronta le tematiche relative alla tuteladella risorsa idrica sotto i due differenti profili, rivolti al contenimento dellequantit , attraverso le misure 121 e 125, e al miglioramento della qualit,attraverso le misure 214 e 216.

    20

    La Misura 121 Ammodernamento delle aziende agricole prevede unsostegno a tutte le azioni per la ristrutturazione degli impianti irrigui etrasformazione della tecnica irrigua finalizzati alla riduzione dei consumiidrici aziendali, riguardando programmi di sistemazione idraulica delle retiaziendali, interventi indirizzati allaumento dellefficienza dei metodi irrigui,investimenti mirati allapplicazione del bilancio idrico colturale nella ordinariagestione dellazienda.La Misura 125 Miglioramento e sviluppo delle infrastrutture in parallelocon lo sviluppo e ladeguamento dellagricoltura e della silvicoltura prevedela sottomisura 125 A dedicata in maniera specifica alla Gestione idrica ealla salvaguardia idraulica del territorio e dedicata esclusivamente ai Consorzidi bonifica e ai Consorzi di miglioramento fondiario di II grado.La misura affronta specificatamente gli aspetti quantitativi delluso dellarisorsa idrica in agricoltura, ponendosi per obiettivo la promozione delrisparmio idrico, lutilizzo plurimo della risorsa idrica e delle relativeinfrastrutture, il miglioramento dellefficienza delle reti di distribuzione edelle strutture di bonifica e di drenaggio.Sulla base di tali obiettivi la misura intende sostenere i programmi per lanuova realizzazione o per la manutenzione straordinaria di opere e diinfrastrutture di servizio al sistema irriguo, gli interventi di ammodernamentodegli impianti di bonifica, lapplicazione di tecnologie innovative per lagestione della rete dei canali, la realizzazione di impianti per il recupero disalti dacqua a fini energetici, lesecuzione di opere di captazione di acquesotterranee ad utilizzo consortile, gli interventi di impermeabilizzazione edi intubazione della rete di distribuzione dellacqua, gli interventi funzionalialla conversione dei sistemi di irrigazione a scorrimento verso sistemi peraspersione.In questo modo viene affrontato anche laspetto relativo allimpiego delsistema irriguo per la difesa idrogeologica della aree di pianura, da risolversicon lammodernamento e la costante manutenzione del reticolo dei canaliche attraversa le campagne.La Misura 214 Pagamenti agroambientali, che promuove nel suo complessola gestione sostenibile delle attivit agricole, tra gli obiettivi che perseguepone in primo piano la tutela della qualit delle risorse idriche superficiali

  • e profonde; in particolare, lAzione A Fertilizzazione bilanciata eavvicendamento intende contribuire alla diffusione di pratiche agricole abasso impatto ambientale e alla tutela delle risorse idriche, sostenendo lariduzione dei fertilizzanti e la corretta distribuzione dei prodotti fitosanitari.In questo modo si tende al progressivo riassorbimento degli elementi dellafertilit'88 presenti in eccesso sui terreni e si permette unefficace gestionedei nitrati, preziosa in modo particolare nelle aree vulnerabili.Gli impegni agroambientali specifici dellazione A prevedono sostanzialmentela definizione ed il rispetto di un piano di concimazione che, con il supportodi un apposito dispositivo informatico, sia calcolato sul bilancio degli elementidella fertilit (azoto, fosforo, potassio); a supporto del piano di concimazionesono necessarie delle analisi agronomiche del terreno da effettuarsi a lorovolta secondo metodiche stabilite. interessante considerare che lazione A trova completezza nella Misura216 Investimenti non produttivi e con lazione F interna alla medesimaMisura 214, che prevedono il sostegno alla realizzazione e al mantenimentodi fasce tampone boscate atte allintercettazione dei carichi azotati in eccesso.In questo modo viene affrontato anche laspetto relativo allimpiego delsistema irriguo per lo sviluppo delle reti ecologiche, un sistema fortementecaratterizzante il paesaggio rurale di pianura ed in grado di costituire labase strutturale per linnalzamento della biodiversit nella campagnacoltivata.

  • 23

    Il PSR e il Piano Agricolo Triennaledella Provincia di Milano

    Il Piano Agricolo Triennale il documento di programmazione per le iniziativeterritoriali in materia di agricoltura previste per il triennio 2007-2009 erappresenta per lagricoltura milanese un importante avvenimento poich loccasione per compiere un esame approfondito della realt agricola ed il momento in cui si traduce in concreto il proposito di dotarla deglistrumenti necessari a conservare il suo ruolo nel quadro pi generaledellagricoltura lombarda e nazionale.Il Piano Agricolo Triennale 2007-2009 per il territorio della Provincia di Milano(PAT), approvato nel settembre 2007 e redatto grazie allintensa opera diconcertazione tra il Settore Agricoltura della Provincia di Milano, leOrganizzazione agricole Professionali e tutti i rappresentanti del mondoagricolo, trae ispirazione dalle disposizioni legislative introdotte nel 2005dalla riforma della Politica Agricola Comunitaria (PAC) e dalle norme dettatedal nuovo Programma Sviluppo Rurale (PSR) della Regione Lombardia peril periodo 2007-2013: a questultimo e alle misure di finanziamento in essocontenute, quali strumenti operativi e di gestione, fa infatti ampiamenteriferimento.Rispetto alle precedenti programmazioni provinciali (PAT 2001-2003 e PAT2004-2006), che miravano al generale ammodernamento del settore attraversolintroduzione di nuove metodologie produttive, laffermazione del concettodi multifunzionalit dellazienda agricola, la diffusione di misure atte allavalorizzazione dellambiente e del paesaggio rurale, il nuovo Piano Agricoloprovinciale, seppur mantenendo le stesse impostazioni, contiene obiettivipi specifici di miglioramento di realt gi esistenti e consolidate sul territoriomilanese.Si pu dire, infatti, che anche questa pianificazione intende rafforzare evalorizzare il sistema agroalimentare milanese nel suo complesso, sostenendole produzioni locali trainanti come latte, riso, colture orticole e floricolee consolidando il legame tra le fasi di produzione, trasformazione ecommercializzazione dei prodotti agricoli nellottica pi ampia di integrazionedi filiera.Per comprendere le logiche dellattuale Piano provinciale si deve ricordareil ruolo preponderante nella Provincia di Milano dellagricoltura e dellazootecnia, il cui contributo al sostegno delleconomia provinciale significativo

    24

    e si attesta circa al 2%. Il comparto rappresentato da aziende a conduzioneprevalentemente familiare, dove tradizione, qualit e innovazione si sposanocon un elevato grado di specializzazione e con la capacit di valorizzarebeni di prima necessit legandoli al territorio secondo una visione diinternazionalizzazione. In questo particolare contesto diventa quindifondamentale promuovere iniziative di vario tipo: sostenere la vitalit delleaziende agricole attraverso linnovazione e la competitivit, stimolare iconsumi di produzioni locali tipiche, dare vita a forme di commercio alternativealla Grande Distribuzione e gratificanti economicamente sia per il produttoreche per il consumatore, creare un solido connubio con il territorio grazieallinterazione tra le varie figure che animano il settore.Nello specifico, gli obiettivi che il vigente Piano Agricolo Triennale si proponeper il futuro triennio con espliciti riferimenti alle misure del nuovo Programmadi Sviluppo rurale sono i seguenti: rafforzare la competitivit delle principali filiere provinciali (latte, riso,

    florovivaismo); valorizzare lambiente e lo spazio rurale; migliorare la qualit della vita rurale.

    Rafforzare la competitivit delle principali filiere provincialiIl miglioramento della competitivit del settore agricolo perseguibileattraverso azioni che puntano a ottimizzare le performances dei compartitrainanti leconomia provinciale come quelli del latte, del riso e delflorovivaismo. Questo possibile grazie ad un sapiente utilizzo di capitalie risorse umane e alla pianificazione di interventi capaci di tutelare leproduzioni di qualit, garantendo un reddito sicuro e soddisfacente per iproduttori.Per quanto riguarda il settore dellagroalimentare importante valutare lanecessit di rafforzare e valorizzare le varie filiere produttive mediante fortiaccordi di filiera e alleanze strategiche tra il mondo agricolo, quello dellatrasformazione e quello della distribuzione, affinch le produzioni localipossano in futuro essere competitive allestero e resistere alla progressivaliberalizzazione dei mercati.

  • 25

    A tal fine la Provincia di Milano ha ritenuto opportuno fare scelte operativeche considerassero le molteplici forze in gioco - economiche, politiche,legislative, tecnologiche e socio-culturali - e sfruttare gli strumenti difinanziamento messi a disposizione del mondo agricolo dal nuovo PSR, comei pacchetti di misure e i progetti concordati.Le scelte strategiche e finanziarie contenute nella nuova programmazioneprovinciale tengono conto del pi ampio quadro operativo del PSR Lombardiae rappresentano allo stato attuale la sola possibilit di riscatto per glioperatori del mondo agricolo.Nel nuovo scenario dei mercati della Politica Agricola Comunitaria, caratterizzatada una progressiva liberalizzazione del commercio internazionale e daltrasferimento dei sostegni dalla produzione al reddito, la disponibilit distrumenti per la crescita delle capacit imprenditoriali diventa essenziale peril miglioramento della competitivit delle aziende agricole milanesi e per laloro sopravvivenza.

    Rispetto al passato oggi la Provincia, Ente Gestore del Parco Agricolo SudMilano, ha a disposizione diversi strumenti per valorizzare i prodotti delterritorio. Per esempio grazie ad una iniziativa regionale di promozione

    GLI STRUMENTI INDIVIDUATI PER FAVORIRE LA COMPETITIVIT DELLEAZIENDE AGRICOLE E LE MISURE DEL PSR CORRELATE

    migliorare le capacit imprenditoriali e professionali degli addetti in agricoltura (misura 1.1.1.);promuovere linnovazione, lammodernamento e lintegrazione lungo le filiere (misura 1.1.2, misura 1.2.1 e misura 1.2.4);studiare la possibilit di ricorrere a fonti energetiche alternative e rispettose dellambiente per il riscaldamento delle serre (misura 1.2.1);diffondere il concetto di qualit alimentare e di processo (misura 1.3.2 emisura 1.3.3).

    26

    delle aree protette, il Parco Agricolo Sud Milano, in cui ricade una buonaparte del territorio agricolo della Provincia di Milano, pu, cos come gli altriparchi regionali, grazie al Decreto Dirigenziale n. 11302 dell11 ottobre 2006cedere il proprio nome e il proprio emblema alle aziende e ai produttoriche, oltre a rispettare le regole dell'agricoltura biologica o integrata, siimpegnano e collaborano con l'Ente Parco nella conservazione e nellagestione del territorio. Il marchio sar depositato dal Parco come marchiocollettivo. Ci significa che sar il Parco a decidere la concessione in uso delmarchio agli agricoltori secondo regole ben precise che prevedono sia ilpossesso di precisi prerequisiti di carattere giuridico che tecnico-agronomico.Poich il marchio non pu, secondo le norme vigenti, limitarsi a garantirela provenienza di un prodotto, nel caso di una azienda, che ha come unicorequisito la localizzazione allinterno dellarea protetta, tale condizione nonsi ritiene sufficiente per lassegnazione del marchio. Si prevede pertanto,come precedentemente accennato, lingresso nel sistema marchio alle aziendeche, oltre ad attuare la produzione agricola biologica, integrata e leproduzioni a basso impatto quali i prodotti tradizionali, rispettino disciplinariaziendali che prevedono azioni aggiuntive a difesa e potenziamentodellambiente.Occorre approfondire lo studio di questo canale di differenziazione delprodotto agricolo, collegandolo ad iniziative di marketing territoriale, ovverodi politiche economiche e di commercializzazione che valorizzino il ruolodellimpresa come soggetto generatore di ricchezza sul territorio.

    Valorizzare lambiente e lo spazio ruraleLa valorizzazione dellambiente e dello spazio rurale periurbano, nel rispettodelle esigenze della collettivit, un altro aspetto che il nuovo Piano Agricoloprovinciale prende in considerazione. La particolare conformazione delterritorio della Provincia di Milano fa s che settori economici diversi si trovinoa condividere uno spazio relativamente limitato. Questo ha maturato laconsapevolezza dellesigenza di salvaguardare lambiente partendo da unuso appropriato del suolo agricolo e forestale e dallimpiego di energierinnovabili alternative a quelle convenzionali e pi rispettose dellambiente,

  • riconsiderando la distribuzione degli spazi allinterno del territorio stesso.Per raggiungere lo scopo la nuova programmazione provinciale si ispira alleregole dettate dal PSR che prevede misure specifiche per le aziende chedecideranno di produrre nel rispetto dellambiente investendo nelle agro-energie, nella forestazione e nel recupero delle aree periurbane limitrofeai centri abitati.

    Considerata la collocazione dellintera Provincia di Milano allinterno dellearee definite Poli Urbani, relativamente al tema della sostenibilit ambientalesi inserisce il discorso della agricoltura periurbana quale strumento diriqualificazione degli spazi agricoli limitrofi ai centri urbani. La difesa delterritorio rurale pu essere perseguita attraverso politiche mirate almantenimento di un solido tessuto di connessione tra citt e campagna. Perevitare i processi di urbanizzazione e la scomparsa delle aree vocate alleproduzioni agricole e zootecniche si ritiene fondamentale agire sul ruolodi multifunzionalit delle aziende agricole arrivando ad attribuire loro unvalore in chiave economico-sociale.

    I PUNTI CHIAVE DELLA PIANIFICAZIONE VIGENTE E LE MISUREDEL PSR CORRELATE

    coinvolgere gli agricoltori nella gestione del territorio;promuovere la forestazione (misura 1.2.2, misura 2.2.1 e misura 2.2.6);promuovere le attivit agroambientali per il miglioramento e la conservazione del paesaggio agrario (misura 1.1.4, misura 1.1.6);diffondere limportanza del ruolo svolto dalla agricoltura praticata nelle zone periurbane.

    27 28

    Valorizzazione delle produzioni agricole di qualitSul territorio milanese esistono numerose produzioni che possono vantareuna caratterizzazione di tipicit locale, nonostante le materie prime da cuiderivano siano poco riconoscibili rispetto a quelle estere e dunque suscettibilidi concorrenza. Si prenda ad esempio lagricoltura praticata allinterno deiparchi della Provincia, primo tra i quali il Parco Agricolo Sud Milano (PASM),dove si concentrano aziende agricole che, collocandosi tra le aree urbanizzatee industriali e la campagna, hanno optato per metodi produttivi a bassoimpatto ambientale (lotta integrata e agricoltura biologica), garantendo ilmantenimento del paesaggio rurale nelle aree periurbane. Per questa ragione importante costruire percorsi di valorizzazione delle materie prime agricoleofferte dal territorio e intraprendere azioni capaci di mettere in lucelesclusivit delle produzioni locali.Si pu adottare, allo scopo, un approccio per filiera e puntare sul singoloprodotto, oppure per paniere di prodotti e agire su un insieme di alimenti;si pu inoltre decidere di rivolgersi al mercato locale o ad uno pi estesoricorrendo a sistemi di commercializzazione a distanza (vendita percorrispondenza, commercio elettronico, ecc.).

    Per quanto riguarda lagroalimentare, a fianco di una forte specializzazioneproduttiva, che si propone sul mercato con unofferta su larga scala, esistonoin Provincia di Milano una serie di filiere minori, di nicchia che si sonorivelate valide economicamente e importanti per promuovere le produzioni

    GLI OBIETTIVI PER ENFATIZZARE IL TERRITORIO E LE PRODUZIONI LOCALIE LE MISURE DEL PSR CORRELATE

    valorizzare le produzioni agro-alimentari tipiche (misura 1.2.3 e misura 2.1.4);promuovere la filiera corta attraverso la vendita diretta, i market-place e gli outlet alimentari (misura 1.2.3).

  • a livello locale. Esse rientrano nel discorso della filiera corta che si definiscecome tale in base al numero degli operatori interposti tra produttore econsumatore (massimo 2-4). Se produttore e consumatore entrano in contattodiretto si parla invece di vendita diretta. Entrambe queste tipologie diproduzione consentono allazienda agricola di migliorare il proprio profitto:i passaggi intermedi vengono eliminati e i prodotti possono essere vendutiad un prezzo pi contenuto e vantaggioso per il consumatore. La formuladella filiera corta consente a tutte le imprese, comprese le pi piccole, disopravvivere e di adeguarsi alle leggi del mercato.Valorizzare le produzioni agroalimentari significa inoltre promuovere labiodiversit: le differenze ambientali e culturali allinterno di uno medesimoterritorio hanno dato origine ad una grande variet di prodotti locali chesi distinguono per origini, tradizione e peculiarit delle materie prime. Inquesta ottica la Provincia si propone di creare nuove opportunit di mercatoandando ad agire sul collegamento tra biodiversit, qualit dei prodotti eterritorialit.

    29

  • 31

    Ruolo degli enti localinella riqualificazione territoriale

    importante considerare che tra gli obiettivi strategici del Programma vienecompresa la Valorizzazione dellambiente e dello spazio naturale, per cuila componente ambientale dellattivit agricola deve essere percepita conmaggiore consapevolezza, sia dai produttori in termini di maggioreattenzione ad essa - che dai cittadini in termini di riconoscimento, implicitoed esplicito, del suo valore. Questo possibile usando unapplicazione diffusadi misure agroambientali semplici da applicare e da controllare.In questo senso le misure agroambientali potranno svolgere un ruolo decisivonel promuovere lo sviluppo sostenibile delle zone rurali e nel soddisfare lacrescente domanda di servizi ambientali espressa dalla collettivit, in modoparticolare nelle aree periurbane; le misure agroambientali potrannoincoraggiare ulteriormente gli agricoltori e gli altri gestori del territorio arendere un servizio di interesse pubblico attraverso lapplicazione di metodidi produzione agricola compatibili con la tutela ed il miglioramentodellambiente, del paesaggio, delle risorse naturali e del suolo.Si ricorda che fra le linee dintervento del Programma di Sviluppo Ruraledella Regione Lombardia per il periodo 2007/2013 vi sono la diffusione dipratiche compatibili con la tutela dellambiente ricercando le sinergie conla competitivit; lo sfruttamento delle misure agroambientali per accrescereil valore di alcune produzioni di pregio, contribuendo a migliorarne laredditivit; laiuto allo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili; il recuperoe la valorizzazione a scopi ambientali di aree periurbane residuali perlagricoltura e delle aree limitrofe alle infrastrutture lineari di trasporto; ilsupporto alle ZPS/SIC per migliorare e valorizzare sia gli aspetti di tutelaambientale che di fruizione pubblica.Tali linee di intervento intendono soddisfare gli Orientamenti Strategicidella Commissione Europea, riferibili allinnalzamento della biodiversit,alla preservazione delle attivit agricole e dei sistemi forestali ad elevatavalenza naturale, alla valorizzazione del regime delle acque e al cambiamentoclimatico.Viene reso in maniera sempre pi evidente ed esplicito come sia assegnatoallattivit agricola un ruolo attuativo e multifunzionale nel raggiungimentodei risultati pianificati in programmi di difesa ambientale di respiro globale:lattuazione della rete agricola e forestale Natura 2000, linversione di

    32

    tendenza del declino della biodiversit entro il 2010, lattuazione dellaDirettiva Quadro sulle acque, lattuazione del protocollo di Kyoto per lamitigazione del cambiamento climatico.Si consideri, peraltro, che di agricoltura multifunzionale si parla gi dal1992, in occasione della prima riforma della PAC, allorch furono introdottii Reg. 2078/92 e 2080/92; tuttavia, sino ad oggi si trattato di una sorta diautoproclamazione della multifunzionalit portata avanti dal settoreagricolo, non rivolta pi di tanto agli altri settori interessati alla valorizzazionedel territorio e, per questa ragione, esclusivamente finanziata dal portafoglioagricolo disponibile per il secondo pilastro della PAC.La vera possibilit di ottenere multifunzionalit dalluso della terra si rendepossibile solamente se altri settori di interesse collettivo si rivolgonoallagricoltura per chiederne il servizio, e per questo servizio provvedere adun pagamento.Poich il Regolamento CE 1782/03, noto come Revisione di medio periododella PAC, ha introdotto il concetto di disaccoppiamento delle produzionidal sostegno al reddito, ammettendo che non pi necessario seminare unterreno per monetizzare il sostegno, seppur con alcune limitazioni, possibile orientare le aziende agricole affinch il contributo venga lororiconosciuto per una gestione dei terreni compatibile con nuove produzionidi tipo ambientale.Poich viene effettivamente monetizzata solamente la quota dei dirittiabbinati agli ettari di terreno annualmente disponibili ed ammissibili alpagamento, sulla base del calcolo dellassegnazione dei diritti pu facilmenteverificarsi il caso in cui non tutto il terreno di cui dispone lazienda agricolasia oggi coperto da diritti e che di conseguenza vi sia una superficie coltivatache non pu godere di alcun sostegno sui seminativi.Tale superficie pu essere destinata agli interventi sostenuti dallo SviluppoRurale e comprendente le misure agroambientali ed agroforestali, oppureanche indirizzato verso servizi territoriali di interesse locale, secondoprogrammi particolari da costruirsi e che prevedono il coinvolgimento dialtri settori.Se in seguito ad una attenta pianificazione locale altri servizi territoriali diinteresse pubblico, come per esempio il Territorio, il Turismo, le Infrastrutture,

  • 33

    lEnergia, le Acque, lAria, la Difesa idrogeologica ecc, riescono o coordinarsicon lagricoltura, ecco che con una piccola integrazione finanziaria forsepossibile spostare lagricoltore anche verso la fornitura di servizi di interesseterritoriale.

    Si tratta di programmi che necessitano di una pianificazione che avviene amonte dellazienda agricola, portati avanti dagli enti territoriali laddovecaratteristiche locali ne determinano la necessit; in ogni caso saranno lecondizioni locali a determinare la convenienza o meno delle aziende agricolead agire per la fornitura di servizi territoriali, cos come lo saranno le singolecapacit strutturali, finanziarie, gestionali.

    SERVIZI DI INTERESSE PUBBLICO PRODUCIBILI DALLAZIENDA AGRICOLA

    Produzione e mantenimento del paesaggio (integrazione tra Agricoltura,Territorio e Urbanistica)

    Produzione di sistemi di depurazione fine delle acque (integrazione tra Agricoltura e Servizio Acque)

    Produzione di sistemi di captazione di CO2 (integrazione tra Agricolturae Ambiente)

    Produzione di sistemi di mitigazione termica e di assorbimento di inquinanti gassosi (integrazione tra Agricoltura e Aria)

    Produzione di specie animali e vegetali (integrazione tra Agricoltura e Parchi e Riserve Naturali)

    Produzione di servizi di mitigazione delle infrastrutture (integrazionetra Agricoltura e Infrastrutture)

    Produzione di risorse energetiche (integrazione tra Agricoltura ed Energia)

    Produzione di servizi per il turismo ed il tempo libero (integrazione traAgricoltura e Turismo)

    Produzione di sistemi per la regolazione idrica e la stabilizzazione idrogeologica (integrazione tra Agricoltura e Difesa idrogeologica)

  • 35

    Un importante progetto intrapreso nel 2006 dallAssessorato allAmbientedella Provincia di Milano in collaborazione con il Politecnico di Milano,riguarda il metrobosco: una cintura verde costituita da nuovi boschi, parchie filari che si estende lungo i confini del capoluogo milanese; un anellocontinuo di alberi e di piccole e grandi radure dove incontrare le cascine,le abbazie, i corsi dacqua, le aree agricole e gli spazi per la ricreazione e losport. Il progetto nasce dallesigenza di ridefinire il rapporto tra citt ecampagna, restituendo al cittadino gli spazi per vivere la natura e il tempolibero. I vantaggi sono molteplici: lintensificazione della biodiversit vegetalee animale; la conservazione dei corridoi ecologici esistenti e di nuovarealizzazione; la mitigazione di squilibri climatici; labbattimentodellinquinamento sonoro e atmosferico; la cura e la manutenzione delterritorio e la produzione di fonti per le agro-energie.

    Lattuale momento storico evidenzia che le politiche agricole comunitariesono decisamente aperte verso la fornitura di servizi offerti dallattivitagricola, prevedendo, anche attraverso il PSR, interventi strutturali di sostegnoallagricoltura multifunzionale; in un ampio quadro di politiche di sviluppoterritoriale pi attente alla qualit dellambiente e del paesaggio, lagricoltore,ed in particolare lagricoltore perturbano, pu trovare una nicchia economicavantaggiosa ed operare a favore del riequilibrio fra la citt e la campagna.il metrobosco pu e deve rappresentare una nuova forma di reddito per

    Relazioni tra il PSRe il progetto il metrobosco

    LE AZIENDE AGRICOLE E il metrobosco

    Si ritiene che gli agricoltori rappresentino una categoria di interesse decisivoai fini della realizzazione di il metrobosco: in primo luogo perch sonoquasi sempre i detentori della risorsa di base, il suolo; in secondo luogoperch rappresentano una forza lavoro capace di maneggiare la terra sullaquale le amministrazioni locali possono appoggiarsi nella gestionedelliniziativa, evitando di addossarsi impegni di manutenzione che nonsarebbero in grado di condurre con facilit.

    gli imprenditori agricoli, che nelle aree di frangia urbana trovano un ruoloinnovativo legato ai servizi che possono essere offerti allambiente urbanizzatoadiacente; si determinano, dunque, le opportunit di sinergia tra chi puoffrire servizi di riqualificazione dellambiente e del paesaggio (gli agricoltori)e chi pu fruirne (i cittadini).Affinch gli agricoltori si dedichino a il metrobosco si ritiene utile offrireun pagamento del servizio per gli interventi di ripristino, di riqualificazionedel paesaggio, di potenziamento degli agroecosistemi ecc. che sia superiorealle forme di reddito tradizionali; a tal fine, sebbene allo stato attuale nonsiano di per s sufficienti, sar necessario utilizzare tutti i fondi agricolidisponibili, e tra questi certamente le misure agroambientali ed agroforestalicontenute nel PSR (a partire dalle misure 214, 216, 221).Le amministrazioni locali, dunque, come la Provincia di Milano, attraversoi pagamenti agroambientali potranno godere di una sorta di sconto sullarealizzazione dei propri programmi di riqualificazione territoriale.

    36

  • 38

    UngheriaIn Ungheria lapplicazione della complessa politica di sviluppo rurale avverr,tra il 2007 e il 2013, nel quadro del 3 Provision Group del Programma diSviluppo Rurale Nuova Ungheria (UMVP), per il cui obiettivo sono disponibili200 miliardi di fiorini ungheresi (800 milioni di ). Gli obiettivi del Ministeroungherese dellAgricoltura e dello Sviluppo Rurale sono il miglioramentodelle condizioni di vita e preferibilmente lespansione della attivit redditiziedelle aree rurali come da stanziamento fondi.Gli obiettivi principali della sezione dello sviluppo rurale classico dellUMVPsono i seguenti: Sviluppo generale di economia e impresa (creazione di posti di lavoro), Sviluppo sociale (miglioramento della qualit della vita) Sviluppo di risorse umane e capacit (formazione, informazione)

    110 milioni di fiorini ungheresi (440 milioni di ), sono stanziati su questi provvedimenti:

    Diversificazione dellattivit non agricola (30 milioni di ), Sostegno alla creazione e sviluppo di microimprese (340 milioni di ), Incentivazione delle attivit legate al turismo (66 milioni di ).

    Gli obiettivi sociali per le aree rurali, quale il miglioramento della qualitdella vita, sono attuabili con i seguenti provvedimenti: Servizi di base per leconomia rurale e gli abitanti delle aree rurali (120

    milioni di ) Rinnovo e sviluppo dei villaggi (79 milioni di ) Conservazione e sviluppo sostenibile del patrimonio rurale che include

    i seguenti provvedimenti secondari: Conservazione del patrimonio rurale (38 milioni di ) Preparazione dei piani di sostenibilit Natura 2000 (2,4 milioni di )

    Le esperienzedi alcuni paesi europei

  • 1http://www.mrr.gov.pl

    Polonia1

    Lingresso nellUnione Europea e il contributo statale quale regola prioritariahanno svolto un ruolo chiave nel nuovo approccio della politica regionalein Polonia.Lobiettivo strategico della Polonia consiste nella piena integrazione conlUnione Europea al fine di migliorare e modernizzare il sistema economico,politico e legale nonch di velocizzare lo sviluppo economico e ridurre ildivario tra il paese e le altre nazioni europee.Il Ministero polacco per lo Sviluppo Regionale ha elaborato una Strategiadi Sviluppo Nazionale (NDS) 2007-2015, ovvero il principale documentostrategico che illustra le linee guida per le altre strategie e gli altri programmidi governo o locali. Innanzitutto, la Strategia intende innalzare gli standarde la qualit di vita dei cittadini e della societ polacchi. Le priorit della NDSsono il miglioramento della competitivit e del livello di innovazionedelleconomia nonch il potenziamento delle infrastrutture tecniche e sociali,laumento delloccupazione, il miglioramento della sua qualit, la costruzionedi una comunit sociale integrata e della sua relativa sicurezza, lo sviluppodelle aree rurali e il rafforzamento della coesione territoriale.Sulla base della NDS, sono stati elaborati anche la Strategia di CoesioneNazionale (NCS), il Quadro di Riferimento Strategico Nazionale, il PianoStrategico Nazionale per lo Sviluppo Rurale, il Piano Strategico Nazionale perlo Sviluppo della Pesca e i programmi operativi. Lobiettivo strategico dellaNCS di creare le condizioni necessarie per migliorare la competitivitdelleconomia basandosi sul know-how e limprenditoria, al tempo stessogarantendo laumento delloccupazione e il potenziamento della coesionesociale ed economica.La NCS contempla lattuazione dei seguenti programmi: tre programmi operativi a livello nazionale 16 programmi operativi per i governi locali dei voivodati programma operativo per il sostegno ai voivodati pi poveri programma operativo di assistenza tecnica programmi europei di cooperazione territoriale.

    39 40

    Fondi UE saranno stanziati a favore dei singoli programmi operativi per untotale di 67,3 miliardi di .

    RomaniaIn Romania per poter attuare i quattro assi del programma, sono statiselezionati in tutto 27 provvedimenti finanziari.Il 42,19% delle risorse finanziarie del FEASR sar destinato allAsse I peraumentare la competitivit dei settori agricolo e forestale.Si prevedono due forme di finanziamento per il potenziamento delle risorseumane: il-miglioramento delle competenze di agricoltori e operatori delsettore forestale per consentire una gestione migliore delle aziende agricolee delle foreste, ed il sostegno per i giovani agricoltori.Altri quattro provvedimenti finanzieranno gli investimenti per lo sviluppodel capitale fisico e la promozione dellinnovazione: Modernizzazione delle fattorie; Aumento del valore economico delle foreste; Aumento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali; Miglioramento e sviluppo di infrastrutture per lagricoltura e la

    forestazione;

    Il 25% delle risorse finanziarie sar invece destinato allAsse II per la protezionedellambiente e delle zone rurali attraverso luso sostenibile dei terreniagricoli e forestali.Per la Romania, si prevedono tre provvedimenti transitori di finanziamentoa favore di: Sostengo delle aziende agricole di semisussistenza; Sostegno delle associazioni dei produttori; Servizi di consulenza per gli agricoltori;

    Altri provvedimenti finanzieranno luso sostenibile dei terreni agricoli: Aiuti a favore delle zone svantaggiate di montagna Aiuti a favore delle altre zone svantaggiate; Pagamenti agro-ambientali;

  • 41

    Il 26,31% delle risorse finanzier i provvedimenti previsti dallAsse III a favoredel miglioramento della qualit di vita nelle zone rurali e della diversificazionedelleconomia rurale: Sviluppo di nuove piccole attivit economiche per aumentare

    loccupazione; Promozione delle attivit turistiche nelle zone rurali; Riabilitazione e sviluppo dei villaggi, miglioramento dei servizi per la

    popolazione e leconomia rurale e valorizzazione del patrimonio rurale.

    Il 2,5% delle risorse previste dal FEASR servir ad avviare e a rendere operativeiniziative locali in seno allAsse Leader (IV).Questo asse finanzier la promozione del potenziale endogeno dei territorirurali e il miglioramento della governance locale per la creazione di strategiee programmi di sviluppo locali integrati. Inoltre, lasse IV finanzier i progettidi cooperazione interterritoriale e transnazionale. Anche i Gruppi di AzioneLocale verranno appoggiati affinch riescano a creare la loro capacitorganizzativa necessaria a gestire i programmi di sviluppo nonch adincoraggiarne lattivit.

    GermaniaNella regione del Brandeburgo, grazie ai contributi pervenuti dal Programmadi Sviluppo Rurale e dalla Unione Europea, stato possibile intraprenderela gestione di terreni coltivati con metodo biologico e la conservazione diaree naturali ad alta biodiversit.Brandeburgo annovera numerose aree naturali preziose che sono rimasterelativamente intatte e caratterizzate da una ricca biodiversit. Dal 1990sono state istituite quindici aree protette con lo scopo di conservare ilpatrimonio naturale e difendere la diversit biologica di questa regione.Le attivit svolte da diverse ONG e le strategie politiche adottate per parchie zone tampone hanno portato allincremento dellagricoltura biologica ea una strategia per la gestione e lutilizzo dei terreni attraverso la creazionedi una complessa rete di collegamenti tra le aree protette. A livello regionale,le coltivazioni principali delle aree protette e delle zone tampone sono i

    42

    cereali, le patate e i legumi.I principali obiettivi comuni sono di natura ecologica, sociale ed economicacome, ad esempio, la conservazione delle aree naturali, il mantenimentodelle attivit economiche della popolazione e la creazione di posti di lavoroa livello regionale nelle aziende eco-compatibili.Il Villaggio Ecologico chiamato Brodowin si trova allinterno della Schorfheide-Chorin Biosphere Reserve, una delle tre riserve della biosfera presenti aBrandeburgo. Annovera 1200 ettari di terreni biologici dedicati alla ricercae allagricoltura ecologica. Le coltivazioni principali sono i cereali, il foraggio,gli ortaggi, la frutta oltre allallevamento di bestiame e alla produzionecasearia. Nellintera regione di Brandeburgo sono state svolte ricerche percomprendere come gli agricoltori possano svolgere attivit di conservazionedella natura senza superare i livelli massimi consentiti che possono avereeffetti negativi sullandamento della loro azienda agricola. Le ricerche hannointeressato anche gli effetti dei sistemi biologici su uccelli e artropodi. Unodi questi studi ha evidenziato laumento di allodole (Alauda arvensis) e dialtri uccelli che si nutrono a terra nei terreni biologici coltivati a ortaggi oerba.

  • 44

    Aree Rurali Ad Agricoltura Intensiva Specializzata (ARAIS)Sono i territori individuati dalla zonizzazione del PSR in cui lattivit agricolaassume un significativo ruolo economico, occupazionale, sociale.

    Aree Rurali Intermedie (ARI)Sono i territori individuati dalla zonizzazione del PSRche comprendonobuona parte della montagna lombarda e della collina delle province di Paviae di Mantova.

    Aree Rurali Con Problemi Di Sviluppo (ARPS)Sono i territori individuati dalla zonizzazione del PSR come le aree pimarginali rispetto allasse economico-produttivo complessivo.

    AsseDefinisce i capitoli di intervento fondamentali nei quali suddiviso il PSR;tali capitoli sono 4, cos definiti:Asse 1 Miglioramento della competitivit'88 del settore agricolo e forestaleAsse 2 Miglioramento dell'ambiente e dello spazio ruraleAsse 3 Qualit della vita nelle zone rurali e diversificazione delleconomiaruraleAsse 4 Attuazione dellapproccio Leader

    Il metrobosco il nome dato alla cintura verde che si estender nell'area metropolitanamilanese e rappresenta una grande idea per il benessere. Nasce dall'esigenzadi ridefinire il rapporto tra citt e campagna, restituendo al cittadino glispazi per vivere la natura e il tempo libero.

    Multifunzionalit aziendale la capacit di una azienda agricola di fornire servizi alla collettivit (es.produzione di servizi per il turismo ed il tempo libero, produzione emantenimento del paesaggio, produzione di sistemi di depurazione finedelle acque, produzione di servizi di mitigazione delle infrastrutture,produzione di bioenergie, produzione di sistemi per la regolazione idrica

    Glossario

  • 45

    e la stabilizzazione idrogeologica).

    FEASR (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale)Rappresenta lo strumento finanziario per il sostegno alle politiche di svilupporurale nel territorio comunitario ed attivo dal 1'a1 gennaio 2007; il fondonasce dallincrocio tra la sezione orientamento e la sezione garanzia delvecchio fondo Europeo Agricolo di Orientamento e Garanzia e va a finanziareinteramente i nuovi programmi di sviluppo rurale per la fase diprogrammazione 2007-2013.In questo modo stato attivato un nuovo e unico strumento di finanziamentodella politica di sviluppo rurale, che contribuir con maggiore efficienza amigliorare la competitivit dei settori agricolo e forestale.

    Pacchetto di Misure la possibilit offerta ai giovani agricoltori di accorpare in un unico documentole diverse misure di aiuto finalizzate a sostenere gli investimenti necessariper le azioni di insediamento, di consolidamento, di sviluppo dellimprenditoriagiovanile.

    PAT (Piano Agricolo Triennale) il documento di programmazione per le iniziative territoriali in materiadi agricoltura previsto a livello provinciale per il triennio 2007-2009; ildocumento in cui si traduce in concreto il proposito di dotare il settoreagricolo del milanese degli strumenti necessari per conservare un ruolotrainante nel quadro pi generale dellagricoltura lombarda e nazionale.

    Piano Aziendale il documento finalizzato allo sviluppo dellattivit agricola che devedescrivere la situazione economica, finanziaria e gestionale dellazienda, glielementi essenziali e specifici che compongono lattivit, le strategie dimpresae gli obiettivi ipotizzati per il loro conseguimento.

    Poli Urbani(PU)Sono i territori individuati dalla zonizzazione del PSR come ad alta densit

    abitativa e a bassa estensione territoriale dellagricoltura.

    Progetti ConcordatiRappresentano iniziative di interesse comune assunte da pi soggettiinteragenti in unarea specifica e potenzialmente beneficiari delle misuredel PSR; si tratta di programmi di ampio respiro, darea o di filiera, cheattraverso lintegrazione tra soggetti pubblici e privati intendono rispondereagli interessi economici, sociali e territoriali provenienti dal sistema agricololocale.

    PSR (Programma di Sviluppo Rurale) linsieme delle regolamentazioni per lerogazione degli aiuti allo SviluppoRurale della Unione Europea; si intendono di conseguenza gli aiuti finalizzatinon al sostegno del reddito agricolo ma alla concretizzazione di programmie di progetti aziendali.Tali regolamentazioni si articolano in misure e in azioni specifiche definitein Italia a livello regionale.

    PTUA (programma di tutela e uso delle acque) il documento conoscitivo e di programmazione previsto dalla RegioneLombardia relativo al raggiungimento degli obiettivi di risanamento delleacque di falda e delle acque superficiali.

  • 47

    Link utili

    Unione Europea - Agricolturahttp://europa.eu/pol/agr/index_it.htm

    Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestaliwww.politicheagricole.it

    Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territoriowww.minambiente.it

    Regione Lombardia - Agricolturawww.agricoltura.regione.lombardia.it

    Provincia di Milano - Agricolturawww.temi.provincia.milano.it/agricoltura/

    Provincia di Milano - Ambientewww.provincia.milano.it/ambiente/index.jsp

    Agenzia per l'Erogazioni in Agricolturawww.agea.gov.it

    Istituto Nazionale per l'Energia Agrariawww.inea.it

    AgriRegioniEuropawww.agriregionieuropa.it

    Progetto SportelloItinerante Agroambientalehttp://www.infoagri.provincia.mi.it/

    Pubblicazione a cura della Provincia di MilanoDirezione Centrale Risorse Ambientali (www.provincia.milano.it/ambiente/)Direzione Centrale Turismo e Agricoltura (http://temi.provincia.milano.it/agricoltura/)Parco Agricolo Sud Milano (www.provincia.mi.it/parcosud/index.jsp)

    Coordinamento editorialeDirezione Centrale Risorse Ambientali

    Coordinamento ScientificoArmando BuffoniAlberto Massa SaluzzoAlberto PiraniPaola Santeramo

    Hanno collaboratoProvincia di Milano:Cristina MelchiorriPia BenciManuela PortaluppiPiergiorgio ValentiniChiara GardiniCristina ArduiniMarzia ContGuido Simini

    Partners InternazionaliUniversity of Warsaw - Faculty of Human Nutrition and Consumer Sciences - OrganicFoodstuffs Division, Varsavia, Polonia (www.sggw.waw.pl)Pro Arbeit Ltd, Berlino, Germania (www.pro-arbeit-leipzig.de)Regional Centre for Sustainable Rural Development, Constantza, Romania(www.agrofarm.lx.ro)Association for Hungarian Organic Farmers, Budapest, Ungheria(www.mogert.uni-corvinus.hu)

    Autori:Alberto Massa Saluzzo, dottore agronomo, consulente, esperto di politiche agricoleper la valorizzazione ambientale e paesaggistica del territorio coltivato.Amanda Francesca Sonzogni, tecnico e consulente per le aziende agricole -Confederazione Italiana Agricoltori di Milano e Lodi.Ewa Rembialkowska, Head of Chair of Organic Foodstuffs at Warsaw Universityof Life Sciences - SGGW, Varsavia, Polonia.Dorota Batorska, Assistant, Chair of Organic Foodstuffs at Warsaw Universityof Life Sciences - SGGW , Varsavia, Polonia.Laszlo Csambalik, Association for Hungarian Organic Farmers, Budapest, Ungheria.Hartmut Siemon, Pro Arbeit Ltd, Berlino, Germania.Livia Kosch, Pro Arbeit Ltd, Berlino, Germania.Ionica Bucur, Regional Centre for Sustainable Rural Development, Constantza, Romania.

    Progetto grafico e impaginazione:Michele indovinaFotografie di Shutterstock

    Progetto europeo a cura di Futura Europa - www.futuraeuropa.it

    Finito di stampare: marzo 2008, presso la tipografia Galli Thierry - Milano

    La presente non una pubblicazione ufficiale dellUnione Europea, gli autori sonoresponsabili dei suoi contenuti.

  • Progetto cofinanziato dalla Commissione Europea nel quadro del regolamento n. 814/2000del Consiglio Europeo - Misure informative relative alla Politica Agricola ComuneConvenzione di sovvenzione AGRI.2007-0156.


Recommended