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Il ramo ETS degli enti ecclesiastici. Aspetti contabili · in collaborazione con aspetti generali...

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in collaborazione con Il "ramo" ETS degli enti ecclesiastici. Aspetti contabili Dott. Gian Mario Colombo Milano, 10 maggio 2018
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Page 1: Il ramo ETS degli enti ecclesiastici. Aspetti contabili · in collaborazione con aspetti generali trasparenza della gestione trasposizione della disciplina societaria in materia contabile:

in collaborazione con

Il "ramo" ETS degli enti ecclesiastici.

Aspetti contabili

Dott. Gian Mario Colombo

Milano, 10 maggio 2018

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ASPETTI GENERALI

▪ TRASPARENZA DELLA GESTIONE

▪ TRASPOSIZIONE DELLA DISCIPLINA SOCIETARIA IN MATERIA CONTABILE:

PROBLEMI INTERPRETATIVI

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1) ART. 3, C. 1, LETT. A)PREVEDERE OBBLIGHI DI:▪ TRASPARENZA ▪ INFORMAZIONI ANCHE VERSO I TERZI MEDIANTE FORME DI PUBBLICITA’ DEI BILANCI E DEGLI ALTRI ATTI

FONDAMENTALI DELL’ENTE ANCHE MEDIANTE PUBBLICAZIONE SUL SITO INTERNET ISTITUZIONALE

2) ART. 4, C. 1, LETT. D)LE FORME E LE MODALITA’ DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO DEGLI ENTI SIANO ISPIRATE AL PRINCIPIO DITRASPARENZA

3) ART. 4, C. 1, LETT. G)PREVEDERE OBBLIGHI DI▪ CONTROLLO INTERNO▪ RENDICONTAZIONE▪ DI TRASPARENZA E DI INFORMAZIONE NEI CONFRONTI DEGLI ASSOCIATI DEI LAVORATORI DEI LAVORATORI E DEI

TERZI

TRASPARENZA: CAPOSALDO DELLA RIFORMA(legge delega per la riforma del terzo settore L. 106/2016)

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TRASPARENZA E OBBLIGHI CONTABILI

OBBLIGHI CONTABILI (SIA SUL PIANO CIVILISTICO CHE FISCALE)

(ART. 13 E ART. 87 CTS)

OBBLIGHI DEL BILANCIO/ RENDICONTO/ RELAZIONE MISSIONE E SUA PUBBLICITA’

(ART. 13 E ART. 87 CTS)

OBBLIGHI DI TENUTA DEI LIBRI SOCIALI (ART. 15 CTS)

OBBLIGHI REDAZIONE, DEPOSITO E PUBBLICITA’ DEL BILANCIO SOCIALE (ART. 14 CTS)

OBBLIGHI PUBBLICITÀ COMPENSI E EMOLUMENTI AI COMPONENTI LA GOVERNANCE E AGLI ASSOCIATI

(ART. 14 CTS)

Trasparenza e obblighi contabili

TRASPARENZA VERSO L’ESTERNO• AMMINISTRAZIONE

FINANZIARIA• STACKEOLDERS (IN

PARTICOLARE I DONATORI)

TRASPARENZA VERSO L’INTERNO• DIPENDENTI • SOCI

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RIFERIMENTO ALLA DISCIPLINA SOCIETARIA

La Disciplina societaria del C.C. ha decisamente influenzato mediante continui rinvii, richiami,

trasposizioni di regole tipicamente societarie

▪ le regole contabili

✓ obbligo di redigere il bilancio di esercizio (art. 13, c. 4)

✓ controllo interno di associazioni e fondazioni: composizione, nomina, requisiti e funzioni

tipiche dell’organo di controllo di matrice societaria (art. 30, c. 5, 6, 7, 8)

La formula abusata "in quanto compatibili" trasferisce sull’interprete il compito di:

coordinare regole scritte per strutture lucrative adattandole a enti non lucrativi

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ASPETTI CIVILISTICI

Scritture contabili e bilancio degli ETS (art. 13)

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Scritture contabili e bilancio degli ETS (art. 13)

QUALE CONTABILITA’?

❑ IL C.C. PREVEDE OBBLIGHI CONTABILI SOLO PER LE IMPRESE (VEDI ART. 2214). HANNO SUPPLITO LE

LEGGI SPECIALI (PER PARTICOLARI SETTORI), E GLI STATUTI DEGLI ENTI.

❑ CONTABILITA’ ECONOMICO-PATRIMONIALE (ART. 13, C. 1) – CRITERIO DI COMPETENZA

❑ CONTABILITA’ FINANZIARIA (ART .13, C. 2) – CRITERIO DI CASSA

❑ OBBLIGHI CONTABILI PREVISTI DAL C.C. (ART. 2214 SEGG.) PER GLI ENTI DEL TERZO SETTORE CHE

ESERCITANO LA PROPRIA ATTIVITA’ ESCLUSIVAMENTE E PRINCIPALMENTE IN FORMA COMMERCIALE

(ART. 13, C. 4).

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IL BILANCIO DI ESERCIZIO PER TUTTI GLI ETS (OBBLIGO GENERALIZZATO DI REDIGERE IL BILANCIO)

❑ STATO PATRIMONIALE

❑ RENDICONTO FINANZIARIO (GESTIONALE) CON L’INDICAZIONE DI PROVENTI E ONERI

❑ RELAZIONE DI MISSIONE

CHE ILLUSTRA LE POSTE DI BILANCIO, L’ANDAMENTO ECONOMICO E FINANZIARIO DELL’ENTE (NOTA

INTEGRATIVA) E LE MODALITÀ DI PERSEGUIMENTO DELLE FINALITÀ STATUTARIE

QUALE BILANCIO?

Scritture contabili e bilancio degli ETS (art. 13)

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TRA I PROBLEMI APERTI

▪ MODALITA’ DI INDIVIDUAZIONE E QUANTIFICAZIONE DELLE RISORSE VOLONTARIE E GRATUITE (ART. 6) AL

FINE DI STABILIRE IL RAPPORTO TRA LE RISORSE IMPIEGATE NELLE ATTIVITA’ DIVERSE E QUELLE

IMPIEGATE NELLE ATTIVITA’ DI INTERESSE GENERALE

▪ VALORE NORMALE DELLE CESSIONI E DELLE PRESTAZIONI RELATIVE ALLE ATTIVITA’ SVOLTE CON

MODALITA’ NON COMMERCIALI: VALORIZZAZIONE DELLA GRATUITA’ AI FINI DELLA DETERMINAZIONE

DELLA NATURA DELL’ENTE (ART. 79, C. 5)

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Ricavi, rendite, proventi, entrate

comunque denominate> Euro 220.000,00 < Euro 220.000,00 Impresa commerciale

Composizione del Bilancio

d’esercizio

- Stato patrimoniale

- Rendiconto finanziario

- [Rendiconto gestionale] *(con l’indicazione dei proventi e

degli oneri dell’ente)

- Relazione di missione

Rendiconto (finanziario)

[per cassa]*Codice civile artt. 2423 e ss.

Schemi di bilancioModulistica definita con DM, sentito

il Consiglio nazionale del terzo

settore.

Modulistica definita con DM,

sentito il Consiglio nazionale del

terzo settore.

Codice civile artt. 2423 e ss.

Deposito, pubblicazioneRUNTS entro 30 giugno

(meglio sarebbe entro 6 mesi dalla

chiusura dell’esercizio)

RUNTS Registro delle imprese

(Prospetto di sintesi)

* Decreto «correttivo» in corso di approvazione

Scritture contabili e bilancio degli ETS (art. 13)

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RIFERIMENTI PER LA DEFINIZIONE DELLA MODULISTICA DI BILANCIO DA PARTE DEL MINISTERO DEL

LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

AGENZIA DEL TERZO SETTORE – “LINEE GUIDA E SCHEMI PER LA REDAZIONE DEI BILANCI DI

ESERCIZIO DEGLI ENTI NON PROFIT” (2009)

CNDC, COMMISSIONE AZIENDE NON PROFIT – RACCOMANDAZIONE N. 1 “DOCUMENTO DI

PRESENTAZIONE DI UN SISTEMA RAPPRESENTATIVO DEI RISULTATI DI SINTESI DELLE AZIENDE

NON PROFIT”

CNDC, COMMISSIONE AZIENDE NON PROFIT – RACCOMANDAZIONE N. 3 “LA NOTA INTEGRATIVA E

LA RELAZIONE DI MISSIONE”

(Quale bilancio?)

Scritture contabili e bilancio degli ETS (art. 13)

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ETS “grande” ETS “non piccolo” ETS “piccolo”

Ricavi, rendite, proventi, entrate

comunque denominate> Euro 1.000.000,00

< Euro 1.000.000,00

> Euro 100.000,00

[≥ Euro 220.000,00]*

< Euro 100.000,00

Bilancio socialeElaborato secondo le Linee guida adottate

con DM, sentita la Cabina di regia e il

Consiglio nazionale del terzo settore

Nessun obbligo Nessun obbligo

Deposito e pubblicazione del

Bilancio socialeRegistro unico nazionale del Terzo settore

– Sito internetNessun obbligo Nessun obbligo

Pubblicazione compensi

[Per enti con entrate >220.000 euro]*

Pubblicazione e aggiornamento sul sito

internet degli emolumenti, compensi o

corrispettivi a: componenti organi di

amministrazione e controllo, dirigenti,

associati.

[Per enti con entrate >220.000 euro]*

Pubblicazione e aggiornamento sul

sito internet degli emolumenti,

compensi o corrispettivi a: componenti

organi di amministrazione e controllo,

dirigenti, associati.

Nessun adempimento

obbligatorio

Bilancio sociale (art. 14)

* Decreto «correttivo» in corso di approvazione

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Bilancio sociale (art. 14)

STANDARD DI RIFERIMENTO PER LA DEFINIZIONE DELLE LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DEL

BILANCIO SOCIALE DA PARTE DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

- AGENZIA DEL TERZO SETTORE – “LINEE GUIDA E SCHEMI PER LA REDAZIONE DEL BILANCIO

SOCIALE DELLE ORGANIZZAZIONI NON PROFIT” (2011)

- CNDC, COMMISSIONE AZIENDE NON PROFIT – RACCOMANDAZIONE N. 7 “IL BILANCIO SOCIALE

NELLE AZIENDE NON PROFIT: PRINCIPI GENERALI E LINEE GUIDA PER LA SUA ADOZIONE”

(Modelli di bilancio sociale)

- BILANCIO SOCIALE O BILANCIO DI MISSIONE?

- MISURAZIONE DELL’IMPATTO SOCIALE

(Si veda, ad esempio: modello SROI)

(Tra i problemi aperti)

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ETS NON COMMERCIALI – ASPETTI FISCALI

CONTABILITA’ – BILANCIO – CONTROLLO

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SCRITTURE CONTABILI E BILANCIO DEGLI ETS NON COMMERCIALI

Enti del Terzo settore

non commerciali

Regime forfetario di cui all’art. 86

per le organizzazioni di volontariato

e le associazioni di promozione sociale

che non superano 130.000,00 euro

di ricavi su base annua

Sono esonerati dagli

obblighi di registrazione

e di tenuta delle scritture

contabili

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Obbligo di redigere scritture contabili cronologiche e

sistematiche atte ad esprimere con compiutezza e

analiticità le operazioni poste in essere in ogni

periodo di gestione, e rappresentare adeguatamente

in apposito documento, da redigere entro sei mesi

dalla chiusura dell’esercizio annuale, la situazione

patrimoniale, economica e finanziaria dell’ente,

distinguendo le attività indicate all’articolo 5 da

quelle di cui all’art. 6

Art. 5, attività esercitate in via esclusiva o principale una o più attività di interesse generale per il

perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.

Art. 6, attività diverse da quelle di cui all’articolo 5, a condizione che l’atto costitutivo o lo statuto lo

consentano e siano secondarie e strumentali rispetto alle attività di interesse generale, secondo criteri e limiti

definiti con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali (…), tenendo conto dell’insieme delle

risorse, anche volontarie e gratuite, impiegate in tali attività in rapporto all’insieme delle risorse, anche

volontarie e gratuite, impiegate nelle attività di interesse generale.

Art. 7, c. 2 attività di raccolta fondi anche in forma organizzata e continuativa.

Gli obblighi di cui al comma 1, lettera a), si considerano assolti anche qualora la contabilità consti del libro giornale e del libro degli inventari, tenuti inconformità alle disposizioni di cui agli articoli 2216 e 2217 del codice civile.

Gli Ets che non abbiano conseguito in un anno proventi di ammontare non superiore a 50.000* euro. Possono tenere per l’anno successivo, in luogodelle scritture contabili previste al primo comma, lettera a), il rendiconto economico e finanziario delle entrate e delle spese complessive di cuiall’articolo 13, comma 2.

SCRITTURE CONTABILI E BILANCIO DEGLI ETS NON COMMERCIALI

Adeguato a 220 000 euro dal decreto «correttivo in corso di approvazione» .

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❑ CONTABILITA’ SEPARATA (ART. 87, C. 4) PER ATTIVITA’ COMMERCIALE DI ETS NON

COMMERCIALI

• OCCORRE «SEPARARE» CONTABILMENTE I FATTI AMMINISTRATIVI RELATIVI

ALL’ATTIVITA’ ISTITUZIONALE DA QUELLI RELATIVI ALL’ATTIVITA’ COMMERCIALE.

• COSTI PROMISCUI.

• AI FINI DELLE IMPOSTE DIRETTE, PER LA RIPARTIZIONE DEI COSTI PROMISCUI (TRA

ATTIVITA’ ISTITUZIONALE E ATTIVITA’ COMMERCIALE) SI SEGUE UN CRITERIO DI

PROPORZIONALITA’ (ART. 144, C. 4 DEL TUIR)

❑ ETS COMMERCIALI: OBBLIGHI CONTABILI delle IMPRESE COMMERCIALI

CONTABILITA’ FISCALE

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❑ PERDITA DELLA QUALIFICA DI ENTE NON COMMERCIALE (ART. 87, C. 7)

ENTRO TRE MESI DALLA PERDITA DELLA QUALIFICA:

• TUTTI I BENI FACENTI PARTE DEL PATRIMONIO DOVRANNO ESSERE COMPRESI

NELL’INVENTARIO (ART. 15 D.P.R. 600/73)

• OBBLIGO DI TENERE LE SCRITTURE CONTABILI DI CUI AGLI ARTT. 14, 15, 16 DEL PREDETTO

DECRETO

• LE REGISTRAZIONI DELLE SCRITTURE CRONOLOGICHE DEVONO ESSERE ESEGUITE DALL’INIZIO

DEL PERIODO DI IMPOSTA: E’ UN NON SENSO SOTTO IL PROFILO CONTABILE

CONTABILITA’ FISCALE

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IN ATTESA DELL’APPROVAZIONE DEI DIVERSI DECRETI ATTUATIVI (SCHEMI DI BILANCIO, LINEE GUIDA BILANCIOSOCIALE, CRITERI PER LO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ DIVERSE RISPETTO A QUELLE GENERALI), SARÀINDISPENSABILE, QUINDI, RENDERE COERENTI IL SISTEMA CONTABILE, IL PIANO DEI CONTI E IL PIANO DELLEATTIVITÀ.

Sistema contabile Piano dei conti Piano delle attività

COERENZA COMPLESSIVA / INTEGRAZIONE / RACCORDO

Bilancio e adempimenti

connessi (art. 13)

Bilancio sociale e

adempimenti connessi

(art. 14)

Contabilità fiscale e

adempimenti connessi

(art. 87)

CONCLUSIONI

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OBBLIGO

❑ SEMPRE, NELLE FONDAZIONI (c. 1)

❑ PER LE ASSOCIAZIONI: AL SUPERAMENTO - PER DUE ESERCIZI CONSECUTIVI DI DUE DEI SEGUENTI LIMITI

DIMENSIONALI (c. 2):

‒ ATTIVO > 110 000 EURO

‒ COMPONENTI POSITIVE > 220 000 EURO

‒ DIPENDENTI > 5

N.B. L’OBBLIGO CESSA SE PER DUE ESERCIZI CONSECUTIVI I PREDETTI LIMITI NON VENGONO SUPERATI (c. 3)

❑ SEMPRE, IN CASO DI COSTITUZIONE DI PATRIMONI DEDICATI A UNO SPECIFICO AFFARE AI SENSI DELL’ART.

10 (c. 4)

L'ORGANO DI CONTROLLO (ART. 30)

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L'ORGANO DI CONTROLLO (ART. 30)

COMPOSIZIONE, NOMINA E REQUISITI

❑ COMPOSIZIONE: ORGANO COLLEGIALE O MONOCRATICO (c. 5)

❑ NOMINA (E REVOCA) ASSEMBLEARE

❑ N.B.: CAUSE DI INELEGGIBILITÀ E DI DECADENZA (ART. 2399 C.C.)

❑ MEMBRI SCELTI TRA REVISORI LEGALI ISCRITTI NELL’APPOSITO ALBO E PROFESSORI UNIVERSITARI

DI RUOLO IN MATERIE ECONOMICHE E GIURIDICHE (ART. 2397 CO. 2, C.C.)

N.B. NELL’ORGANO DI CONTROLLO COLLEGIALE, TALI REQUISITI DEVONO ESSERE POSSEDUTI DA

ALMENO UNO DEI COMPONENTI.

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L’ORGANO DI CONTROLLO (c. 6) VIGILA (art. 2403, c.c.)

❑ SULL'OSSERVANZA DELLA LEGGE E DELLO STATUTO;

❑ SUL RISPETTO DEI PRINCIPI DI CORRETTA

AMMINISTRAZIONE (ANCHE EX DLGS 231/01);

❑ SULL'ADEGUATEZZA DELL'ASSETTO ORGANIZZATIVO,

AMMINISTRATIVO E CONTABILE E SUL SUO CONCRETO FUNZIONAMENTO

❑ SUL RISPETTO DELLE DISPOSIZIONI DEL D.LGS. 231/2001, OVE APPLICABILI

(FUNZIONI)

L'ORGANO DI CONTROLLO (ART. 30)

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L'ORGANO DI CONTROLLO (ART. 30)

❑ESERCITA IL CONTROLLO CONTABILE NEL CASO IN CUI NON SIA NOMINATO UN SOGGETTO

INCARICATO DELLA REVISIONE LEGALE DEI CONTI O NEL CASO IN CUI UN SUO COMPONENTE SIA

UN REVISORE LEGALE ISCRITTO NELL'APPOSITO REGISTRO

❑ESERCITA COMPITI DI MONITORAGGIO DELL'OSSERVANZA DELLE FINALITÀ CIVICHE,

SOLIDARISTICHE E DI UTILITÀ SOCIALE MEDIANTE LO SVOLGIMENTO DI UNA O PIU’ ATTIVITA’ DI

INTERESSE GENERALE (ART. 4, c. 1)

❑ATTESTA CHE IL BILANCIO SOCIALE SIA STATO REDATTO IN CONFORMITÀ ALLE LINEE GUIDA DI CUI

ALL’ART. 14

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LA REVISIONE LEGALE (ART. 31)

❑ LE ASSOCIAZIONI E LE FONDAZIONI DEL TERZO SETTORE DEVONO NOMINARE UN REVISORE LEGALE* DEI

CONTI QUANDO SUPERINO PER DUE ESERCIZI CONSECUTIVI DUE DEI SEGUENTI LIMITI (c. 1):

A) TOTALE DELL'ATTIVO DELLO STATO PATRIMONIALE: 1.100.000,00 EURO

B) RICAVI, RENDITE, PROVENTI, ENTRATE COMUNQUE DENOMINATE: 2.200.000,00 EURO

C) DIPENDENTI OCCUPATI IN MEDIA DURANTE L'ESERCIZIO: 12 UNITÀ

N.B. L’OBBLIGO CESSA SE PER DUE ESERCIZI CONSECUTIVI I PREDETTI LIMITI NON VENGONO SUPERATI.

_____________* L’atto costitutivo o lo statuto possono prevedere di affidare all’organo di controllo interno la revisione, a condizione però che siapresente un revisore iscritto nei registri ad hoc (Decreto «correttivo» in corso di approvazione)

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IN CONCLUSIONE:

a. IL CONTROLLO CONTABILE E’ SEMPRE OBBLIGATORIO IN PRESENZA DI UN ORGANO DI CONTROLLO,ANCHE SE CAMBIA IL SOGGETTO TITOLARE DELLO STESSO.

b. LA REVISIONE LEGALE DEVE ESSERE ESERCITATA DA UN REVISORE/SOCIETA’ DI REVISIONE ALSUPERAMENTO DI DETERMINATI PARAMETRI.

c. APPLICANDO I PRINCIPI GENERALI IN MATERIA DI REVISIONE LEGALE DEVE RITENERSI OBBLIGATORIA LARELAZIONE DI REVISIONE E IL GIUDIZIO SUL BILANCIO AI SENSI DELL’ART. 14, D.LGS. 39/2010.

d. DIVENTA FONDAMENTALE POTER DISPORRE DI UN SISTEMA DI NORME PER POTERE DEFINIRE GLIASPETTI, FORMALI E SOSTANZIALI, OGGETTO DI RENDICONTAZIONE OBBLIGATORIA DA PARTE DEGLI ETS.

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CASI PARTICOLARI IN TEMA DI

RENDICONTAZIONE

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ART. 87 C. 6 (D.LGS. 117/2017)

RACCOLTE PUBBLICHE DI FONDI

GLI ENTI DEL TERZO SETTORE NON COMMERCIALI DI CUI L’ARTICOLO 79. COMMA 5, CHE EFFETTUANO RACCOLTE PUBBLICHE DI

FONDI DEVONO INSERIRE:

‒ ALL’INTERNO DEL RENDICONTO O DEL BILANCIO REDATTO AI SENSI DELL’ARTICOLO 13;

‒ ENTRO QUATTRO MESI DALLA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO (COORDINAMENTO CON L’ART. 48);

‒ UN RENDICONTO SPECIFICO REDATTO AI SENSI DEL COMMA 3 DELL’ARTICOLO 48.

‒ CONSERVATI AI SENSI DELL’ART. 22 D.P.R. 600/73

ART. 48 C. 3

I RENDICONTI E I BILANCI DI CUI AGLI ARTICOLI 13 E 14 E I RENDICONTI DELLE RACCOLTE FONDI SVOLTE NEGLI ESERCIZI

PRECEDENTI DEVONO ESSERE DEPOSITATI ENTRO IL 30 GIUGNO DI OGNI ANNO.

CASI PARTICOLARI DI RENDICONTAZIONE


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