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Illustrazione Ticinese

Date post: 09-Mar-2016
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N. 5 - 2009 - La rivista familiare della svizzera italiana
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illustrazione illustrazione TICINESE TICINESE www.illustrazione.ch RIVISTA FAMILIARE DELLA SVIZZERA ITALIANA N° 5 - 15 MAGGIO 2009 ARREDARE Leggeri come l’aria DESTINAZIONE FAMIGLIA Gita in miniera SPORT La storia della pallacanestro ARREDARE Leggeri come l’aria DESTINAZIONE FAMIGLIA Gita in miniera SPORT La storia della pallacanestro La scrittrice ticinese si racconta CLAUDIA QUADRI CLAUDIA QUADRI La scrittrice ticinese si racconta
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Page 1: Illustrazione Ticinese

illustrazioneillustrazioneTICINESETICINESE

www.illustrazione.ch

RIVISTA FAMILIARE DELLA SVIZZERA ITALIANA

N° 5 - 15 MAGGIO 2009

ARREDARE Leggeri comel’aria

DESTINAZIONEFAMIGLIA Gita in miniera

SPORTLa storia dellapallacanestro

ARREDARE Leggeri comel’aria

DESTINAZIONEFAMIGLIA Gita in miniera

SPORTLa storia dellapallacanestro

La scrittrice ticinese si racconta

CLAUDIA QUADRICLAUDIA QUADRILa scrittrice ticinese si racconta

Page 2: Illustrazione Ticinese

Verso 1.6 «Linea Terra»

verso.ch

Guardandola dall’esterno penserete: com’è compatta. Ammirandone gli interni penserete: com’è grande. Con la nuova Verso ci sono solo vantaggi.— La tecnologia motoristica più pulita grazie al Toyota Optimal Drive— Consumo di soli 5,6 l (turbodiesel 2.0 l Common Rail)— Emissioni di CO di soli 146 g/km— La Corolla Verso già da fr. 32’200.–*

o per fr. 331.– al mese, incl. servizio gratuito per 3 anniPassa per un giro di prova con il miracolo di spazio.* Prezzo netto consigliato.

Emissione Ø CO

La nuova Verso. Un miracolo di spazio, ora con ancora più spazio.

Maggiore posto per le gambe:Più spaziosa di una limousine di lusso.

Più comodità di

di carico:Sedili in 32 po-sizioni e un’ampia

carico.

Più dotazione:

Terra si presenta già con il climatizzatore e il

Più sicurezza per conducente e passeggeri:Sedili anteriori con sistema diprotezione daicolpi di frusta,

anche nella terza

sette posti).

Più visibilità:Specchiettointerno supple-mentare, ampio tetto panoramico

più grande.

Più potenza, meno consumi:Grazie al Toyota

Verso 1.8 «Linea Sol Premium»,

Page 3: Illustrazione Ticinese

SOMMARIO

4 FuoriondaFacce da wb

6 Ma tu lo sai?Una risposta ai tuoi perché

8 Scelti per voiLa rubrica a misura di lettore

10 Scriv in dialèttLa Svizzera pinina

12 Da non credereNotizie dal passato…

14 L’intervistaSulle tracce del racconto

23 Cani, gatti & Co.Quando gli animali giocano

24 A tavola in TicinoTradizione italo-francese e carni alla griglia

28 SaluteQuanti parassiti molesti

32 ViaggiIn prigione nel deserto - Mali (7ª parte)

37 BellezzaL’accessorio invisibile

38 SondaggioTutti al lido

41 ArredareLeggeri come l’aria

43 Penne, pennelli e pasticciLa morbillana

44 Destinazione FamigliaViaggio sulle trace dell’oro bianco

46 SportLa pallacanestro nella testa

50 Motor TimeMini moto, grandi emozioni

55 OroscopoLe previsioni di Cloris per la 2ª meta di maggio

58 CruciverbaCaccia al personaggio

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Nonostante l’impressionante dilagare dellenuove tecnologie, che stanno interessandosempre più anche il mondo dell’informazionee dell’editoria, nella vicina Italia viene pubbli-cata una media di

50’000 titoliall’anno*

Verrebbe da chiedersi se il numero di lettori èsufficiente per tutti questi nuovi volumi chearrivano sul mercato ogni anno. Noi ovvia-mente ci auguriamo che si continui a leggeree anzi, che lo si faccia sempre di più, perchéun libro non solo è un ottimo compagno ingrado di farci compagnia, ma sa anche rega-lare tantissimo e va ad arricchire il bagaglioculturale ed emozionale di ognuno di noi.Ma cosa c’è dietro la produzione di unlibro. Quanto lavoro, quanti pensieri,idee, sogni e speranze? Ne abbiamovoluto parlare con Claudia Quadri,scrittrice ticinese al suo terzo libro. Leici ha spiegato come nascono i suoi libri e ciha accompagnati in una passeggiata per il Ti-cino, alla ricerca dei luoghi che sono stati fon-te di ispirazione per i suoi tre racconti.Se anche voi sentite la primavera e non vede-te l’ora di crogiolarvi al sole, magari leggen-do proprio un libro…, curiosando nel nostrosondaggio a pagina 38, scoprirete dove van-no i nostri lettori a prendere il sole. Per le piùfrivole invece, a pagina 37 presentiamo lenuove fragranze primaverili.

*Fonte: Ufficio Stampa AIE Associazione Italiana Editori

La redazione

IN PRIMIS

Troverete la prossima edizione di lllustrazione Ticinese, nella vostrabucalettere a inizio giugno.

IN COPERTINA: Claudia Quadri (foto Rémy Steinegger)

ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-09 3

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4 ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-09

FUORIONDA

So che molti di voi sono completa-mente estranei al mondo dei compu-ter e alla dimensione multimediale

di Internet. Non così la nostra rivista che,non solo ha da tempo un proprio sito web(www.illustrazione.ch ); ma ha inaugura-

to più recentemente anche un “blog”,ovvero un diario virtuale della redazione,aperto a tutti i lettori che frequentano lagrande Rete Universale. Sembra proprioche la moderna Net Generation, sempre“connessa” persino con il telefonino,valuti l’importanza sociale di qualcunodal fatto che abbia o meno una propria“scheda bio” su Wikipedia (l’enciclope-dia gratuita disponibile “on line”) o dalnumero dei contatti che riesce a collezio-nare su Facebook. È proprio Wikipedia aspiegare di che si tratta: “Il nome del sitosi riferisce agli annuari (“Facebooks”)con le foto di ogni singolo membro, chealcuni college e scuole preparatorie sta-tunitensi pubblicano all’inizio dell’annoaccademico e distribuiscono ai nuovi stu-denti e al personale della facoltà comeuna via per conoscere le persone delcampus. Il sito Internet conta attualmen-te oltre 175 milioni di utenti in tutto ilmondo ed è valutato oltre 16 miliardi di

dollari”, una quotazione superiore al PILdi molti stati africani! Nel sito diFacebook ci si registra gratuitamente, sipubblicano le proprie foto, si possonocondividere filmati e altro, si può “chat-tare”, ossia conversare tramite il compu-ter e le persone iscritte a questo “socialnetwork” ci passano mediamente circa19 minuti al giorno. Ragione che haindotto molte aziende, anche svizzere, avietarne l’accesso dal posto di lavoro. Lavera star del sito è il neopresidente USAche, da vero e grande comunicatore glo-bale, si è avvalso anche di Internet perfare proseliti. Obama ha nientemeno che6 milioni e passa di sostenitori suFacebook! A titolo di paragone sappiateche Madonna, la popstar, ha 774’259fans; Michael Jackson, per quanto appa-rentemente caduto in disgrazia, ne tota-lizza comunque ancora ben 734’963,

Maradona 464’120; il nostro RogerFederer 908’235; Vasco Rossi 350’507;Fiorello 254’685; il nostro Matteo Pelli(registrato come “personaggio pubbli-co”) ne ha poco più di 1’600, il che cirestituisce anche un po’ il senso delleproporzioni del divismo televisivo allenostre latitudini. Naturalmente ci sono

anche svariati casi di omonimia e moltipersonaggi pubblici sono su Facebook aloro insaputa: ad esempio Mario Botta.Ma persino il divulgatore informatico ecelebre cacciatore di bufale on line,Paolo Attivissimo, ha dovuto iscriversi,

dopo aver constatato che qualcun altroaveva già provveduto ad usurpargli l’i-dentità telematica. La cosa senz’altro piùdemenziale sono i gruppi che proliferanosu Facebook, alcuni dei quali annovera-no centinaia di migliaia di iscritti. C’è ilgruppo: “Grazie a Dio sono svizzero”;ma anche quello: “Lottiamo contro lascomparsa del congiuntivo”; oppure:“Ragazze russe patrimonio mondialedell’umanità”; “Salva l’Alitalia, adottauna hostess”; “Quelli che: ecco un par-cheggio!… Naaa, c’è una Smart”; “Papàsono spariti i colori in tv… Figliolo, èl’ultima Champions dell’Inter”; “Donaanche tu i tuoi chili di troppo a Fassino”.In 134’935 si sono iscritti a gruppo, chenon esprime grande simpatia per lacosiddetta “vincitrice morale” della scor-sa edizione di X-Factor. Questo grupposi chiama: “Giusy Ferreri, ora cheNovembre è finito, piantala di rompercii…!!!”. �

FACCE DA WEB“Volenti o nolenti oggi il mondo si muove al tempo di Internet” (Nicholas Negroponte).

testo Roberto Rizzato

«Nel sito di Facebook ci si registra

gratuitamente»

«Si può “chattare”, ossia

conversare tramite il computer»

«La vera star del sito è

il neopresidenteUSA Obama»

Page 5: Illustrazione Ticinese

Diego Benaglio:«Incoraggiare i giovani a fumare è da irresponsabili.»

Chi comincia a fumare a 15 anni, ha il 50% di probabilità di morire prematuramente per le conseguenze del tabagismo. Non invogliarei giovani a fumare, in fondo, è logico.

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Senza fumo, per vivere meglio.

Page 6: Illustrazione Ticinese

6 ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-09

MA TU LO SAI?

SAI C

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12

Classifica dei CD più venduti in Ticino, realizzata in collabo-razione con City Disc, Lugano.

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1

2

3

Classifica dei libri più venduti in Ticino, realizzata in collabo-razione con la Libreria Segnalibro, Lugano.

SAI CO

SALEG

GIA

MO

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1° Il silenzio dei chiostri di Alicia Gimenez-Bartlett2° Trilogia Millennium di Stieg Larsson3° Non deve accadere di Anne Holt

IL TEST DI INTELLIGENZA?

La carne, generalmente di manzo, cotta in umido con le ver-dure e del vino pregiato, che noi chiamiamo comunementebrasato, deve il suo nome alla voce dialettale settentrionalebrasa, che sta per brace. Un tempo infatti i contadini usava-no cuocere un pezzo di carne non particolarmente nobile,generalmente di bue, in un tegame chiuso insieme a un po’di liquido e sapori. Infilavano il tegame sotto la brace del ca-mino e lì lo lasciavano per parecchie ore. Al ritorno dal lavo-ro nei campi ritrovavano la carne cotta e la cena pronta.

SAI DA COSA DERIVA

SAI C

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VENT

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BRASATO?

1° No line on the horizon degli U22° Sounds of Universe dei Depeche Mode3° I can't stand the rain di Seal

SAIPERCHÉ SI DICE

CHI DI SPADA FERISCE DI SPADA PERISCE?

Citazione questa dal Vangelo secondoMatteo, in origine Qui gladio ferit gla-dio perit, è divenuta detto di uso corren-te per indicare che ciò che di male fac-ciamo agli altri, prima o poi ci torna in-dietro.

Fu lo psicologo francese Alfred Bi-net, nato Alfredo Binetti a Nizza,allora parte del Regno di Sarde-gna, ad inventare nel 1905 i primitest per misurare l’intelligenzaumana, alla base dell’odierno testQI. Base dip a r t e n z aper i suoistudi su l -l’intelligen-za umanafurono lesue osser-vazioni suigiocatori discacchi.

SAI PERCHÉ

San Matteo, apostolo ed evangelista.

Alfred Binet (Nizza 1857 -Parigi 1911).

ESISTONO DUE SCALE PER MISURARE I TER-REMOTI?

Un sisma si può misurare basandosi sulla scala Richter o sul-la Mercalli. Siccome la scala Mercalli si basa sulla constata-zione degli effetti negativi scatenati dal sisma, risulta piutto-sto soggettiva. La scala Richter invece utilizza una scala lo-garitmica che definisce la grandezza fisica (magnitudo) concui si esprime un sisma. Lo zero della scala corrisponde all’e-nergia rilasciata dall’esplosione di un kg di dinamite. Il 5 adesempio equivale invece alla forza rilasciata dall’esplosionedi 31’600 tonnellate di dinamite.

Charles Francis Richter (Ohio1900 - Pasadena1985).

La cucina medievale, miniaturadel XV secolo.

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Abbiamo pensato sia il momento di rinnovarsi!Sostituite i vecchi elettrodomestici e salvaguardate così l’ambiente.Cercate l’albero verde!

Se sostituissimo tutti gli apparecchi vecchi ed inefficienti attualmente in uso in tutti i paesi dell’Unione Europea, potremmo ridurre le emissioni di CO2 di 22 milioni di tonnellate.

Un caso per «Green Spirit».

«Green Spirit» vi aiuta in modo attivo ad operarela giusta scelta ecologica sia per l’acquisto di un nuovoapparecchio che per la sostituzione di uno vecchio.

Cercate l’albero verde, anche in uno dei nostri Centri Clientela Electroluxo sul sito www.electrolux.ch

Page 8: Illustrazione Ticinese

SCELTI PER VOI

8 ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-09

Da avere

La biro cultwww.bicworld.com

Ognuno di noi ne ha avuta almeno una! A scuo-la, sul lavoro, a casa. La mitica bic a quattro co-lori festeggia i suoi primi 40 anni e lo fa con unanuova veste cromatica. L’involucro è di un belverde mela e i classici inchiostri blu, rosso, neroe verde sono diventati rosa, verde mela, viola eturchese.Attenzione però, questa versione festi-va è disponibile solo in edizione limitata!

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vato Il coltello a mezzaluna

FineFood Design, Coop

La tradizionale mezzaluna con i due pomelli è ac-qua passata. Questa è in taglientissima ceramica eha un manico come quello di un coltello. Si usa conuna mano sola e poi la si ripone nell’apposito inta-glio sul bordo del tagliere in bambù. Unica avver-tenza, fate attenzione a non farla cadere, perché laceramica è più fragile dell’acciaio e rischia di rom-persi!

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La Fondazione di Daniel Albrechtwww.never-give-up.ch

A seguito del terribile incidente accaduto quest’inverno sulla pi-sta di Kitzbuehel, lo sciatore svizzero è rimasto a lungo in co-ma farmacologico. Dopo aver seguito un impegnativo pro-gramma di riabilitazione, oggi Daniel sta di nuovo bene. La tra-gica esperienza però ha fatto nascere in lui il desiderio di aiu-

tare chi, come lui, ha subito gravi lesioni celebrali. Sul suo sitoè possibile acquistare cappellini e magliette con il logo“Never give up” ossia non mollare mai. Il ricavato delle

vendite viene interamente devoluto alle fondazioniFragile Suisse e pro integral.

Ricordi in melodia di Trii Par Dü in italiano e dialetto, Bellinzona

Una quindicina di canzoni, equamente distribuite fra l’interpretazio-ne in italiano e in dialetto: Valerio Bianchi è il compositore e paro-liere in italiano, Uberto Bustelli il paroliere dialettale.“Ricordi in me-lodia”, su CD (non è in vendita nei negozi specializzati, (ma si puòordinare ai numeri 091 646 36 43 o 859 10 46) si avvale anche del-le interpretazioni, oltre a quella di Valerio Bianchi (fisarmonica e vo-ce), di Michela Domenici Mazza (voce) e Matteo Mazza (batteria epercussioni), dunque del terzetto “Trii par dü”, con brani inediti, fracui la dedica di una canzone al nuovo astro nascente dello sci mon-diale, Lara Gut. “Prorompenti, istrionici, funambolici, irresistibili” silegge nel dépliant di presentazione. Ascoltare per credere.

I mini pasticciniLes Merveilles de Kambly, Kambly

Non sono solo biscotti, non sono cioccolatini. Assomigliano più a piccole tortine, anzi a dei pasticcini. So-no le nuove tentazioni per la pausa caffè o per un piccolo dessert. Su un croccante biscottino, una cremo-sa ganache alla nocciola, alla vaniglia o ai lamponi, ricoperta di cioccolato fondente o al latte. Buonissimi!

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La freitag per l’iPhoneiPhone sleeve, www.freitag.ch

Appena messe online sul sito e già erano esau-rite. Trovarle nei negozi, neanche a parlarne. Do-po diversi mesi di attesa, eccole di nuovo sul si-to, ma non si sa ancora per quanto. Resistenti,come le loro cugine borse, sono anche perfetta-mente funzionali. Per estrarre il telefono basta ti-rare la linguetta e il telefono esce dalla custodiagià pulito. Sì, perché l’interno della custodia è ri-vestito con un panno apposito che con lo sfrega-mento pulisce lo schermo!

Page 9: Illustrazione Ticinese

I preparati di Similasan AG sono prodotti in Svizzera. Finora non sono stati osservati effetti collaterali in seguito all’uso corretto.

Molti lo hanno provato,perché non è nocivo. Ora lo prendono, perché aiuta.

Occhi secchi? Occhi arrossati? Occhi affaticati?

I prodotti Similasan sono rimedi omeopatici, che poteteassumere autonomamente contro i disturbi comuni. Aiutanoin modo dolce e semplice, ad esempio in caso di disturbiagli occhi. Chiedete consiglio al vostro farmacista.Leggete il foglietto illustrativo. LA DOLCE FORZA.

Page 10: Illustrazione Ticinese

Ul compleann al riva ul 6 da giügn. Emezz sécol al végn inscì giràt sota:la “Swissminiatur” a Melì (Melide)

l’é stàia metüda in pée in dal 1959 dalPierre Vuigner. D’origin valesana, al vö-reva fa vedé la “Svizera pinina” in scalavün a 25, cunt i belezz natürai, stòric, ar-chitetònic e cülturài. La catàt föra un bellsît visìn al lagh, mia tant lontan dala ra-mina cunt l’Italia. Ma pö s’è vist che an-ca da là dal Gotàrd ul riciamm l’ha fün-zionàt. E, ta chì bona gént, cinquant’anndopo, almen mezza Europa la sà che inun post dal lagh da Lügan sa pò vedé la“Svizera pinina”. Par tütt ul 2009 gh’è inprevision concèrt, concórs, intratenimént(na volta sa diséva: ocasión par stà insé-ma) e sa cünterann sü anca di stòri. Di béistòri.

Ul Dominique e ul Jean Luc Vuigner,fiöö dal Pierre, i ma farà mancà nagot.Propi parché l’è una famiglia che lavorapar fà cuntent pà, mamm, nóni, zii, fiöö enevód da tücc quii che végn da visín e dalontàn: anca i ticinés i manca mia da sentìla “Swissminiatur” come un quaicoss che

l’è dénta in dal noss DNA, come ul SanSalvadoo lì visín e ul Generós lì span-tegàt in facia. Donca l’éva ul 1959 e giü-stamént i Vuigner i ma regòrda che al Fe-stival da San Remo ul prim post l’éva nàia “Piove” (dal Modugno, cantava anca ulJohnny Dorelli). La “Barbie” la sco-menzàva a fass cognoss, ul Fidel Castrol’éva ul nümar vün da Cuba, in dal Con-sili da Staat ticinés gh’éva denta ul Cioc-cari, ul Zorzi, ul Stefani, ul Tettamanti eul Canevascin. Ul Young Boys da Bernaa l’éva in testa al campionàt svizer.Ma cosa diavol l’eva pensàt ul PierreVuigner, quel 6 da giügn dal 1959, quandche l’ha verdüt la porta d’entrada dala“Swissminiatur”? “Ohibò!: se ul progettda Madurodam in Olanda l’ha fünzionàt,anca questo chì al dév végh sücess!”.Tant da capell al Pierre, parché anca in dimoment brütt par ul turismo la “Swissmi-niatur” la mia molàt ul mazz e adess, niigiò a vedé, riva scià gént dala Rüssia, da-la Cina, dagli Emirati Arabi, quii cunt süul türbànt e che i fa i salamelecch. A gh’è püssée che cent riprodüzion, chevann dal monümet al Tell lì süla piazzada Altdorf fin ala Colegiàda da Neuchâ-tel: ma ta védat, soméa quasi “grandeurnature”, ul castell da Lenzburg, i castéida Belinzona, la masseria (podere, azien-da agricola) dala Argovia, Appenzell eanca dal Tesin. Ul Museo Gianadda daMartigny, la teleferica dal Gemsstock so-ra Andermatt e ula nord da l’Eiger. Ta pò-dat fotografat dananz al palazz federàl daBerna. Da nüm gh’è passàt anca ul gene-ral Suvorov cunt ul so esercit rüsso (e aPonte Tresa a gha saress ammò un quàicünt, par végh dài da mangià a soldät e

bésti, mia ammò pagàt dopo düsent epassa ann: e se a gh’al màndun al Putin?).Però: anca lü l’è dénta, ul Suvorov, in da-la “Svizera pinina”. Cunt ul monümentche trövuf sü, al pass dal San Gotàrd.

Cinquant’ann i’è passàt da quand che irüssi i’ann metüt in circolazion ul Sput-nik. In dal noss pinin, l’éva un mumentindova a tiravum sü ul cò, sa scomenzavaa vedé quaicoss da növ in fond al tünnel.Quel tünnel che, in Tesin, évom fài föraanca dopo la guéra, faséndo girà ul cincghéi in man prima da spéndal. La “Swissminiatur” la ma dava un respirpüssée làrg, vöri dì l’idea da mia serassdenta tropp. Parché guardà quell chepodéva véssig da là dal campanin alpodéva iütà a vîf méi, a ciapà in man isitüazion e mia domà a restà lì sémparcome stocafiss, sperando che quaidün apruvedess par ul méi. Un quài pass in-nanz l’emm fài e adess, cunt la globaliz-zazion (ma semm già in dala “sglobaliz-zazion”) a védum propi che bisögna dassda fà. Come ul Pierre Vuigner in dal1959, anca se quaidün al diséva: “Maquel valesan lì indóva vöt che al vàga:nüm emm sémpar fài inscì”. Adess alsemm, se semm mia bürlàt giò da pícuidal cadregón, che cunt tanti “sémpar faiinscì” a vemm propi da nissüna part. �

10 ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-09

SCRIV IN DIALÈTT

Cinquant’ann dala “Swissminiatur” a

Melì (Melide) e 200 mila person che i vé-

gn a vedéla ogni ann: fra noni e névodit i

provan a trovà quel che riess a tacà inse-

ma Ciass e Basilea, Ginevra e San Gall.

scrivüt dal Pier Baron

LA SVIZZERA

PININA

«Dal lagh daLügan sa pò vedé

la ‘Svizerapinina’»

«Un quài passinnanz l’emm fài»

Page 11: Illustrazione Ticinese
Page 12: Illustrazione Ticinese

DA NON CREDERE

curiosità di Pigi

SIBILLENel settembre del 1917 scomparve, adAltanca, Cristina Fry; nello stesso mese,ma nel 1925, una veggente parigina af-fermò, sollevando sensazione e proteste,che la donna era stata assassinata.

“RANZE”Un avviso pubblicitario, apparso il 24maggio 1902, informava che la ditta Ber-ta di Giubiasco vendeva “ranze leggeris-sime”.

CONSIGLILo zurighese Franz Felicht informava, il21 ottobre 1920, le “signore e ragazze ti-cinesi” di essere disposto a insegnar loro,gratuitamente, “come ottenere in brevetempo un bel seno”.

IL PERCORSOIl 27 ottobre 1920 si promettevano 400franchi di mancia a chi avrebbe conse-gnato “una pelliccia perduta nel percorsoLugano-Monte Ceneri-Locarno-DoganaCannobio-Pallanza”.

FURBONEUn negoziante friborghese di vino cerca-va nel Ticino, il 25 luglio 1901, “un socioaccomodante che disponga di circa30’000 franchi”.

LA VALANGAInvestito al Ritom da una valanga, il bel-linzonese Emilio Chicherio restò due oresotto la neve prima di essere salvato dal

cantonale contraggono “malattie vene-ree” e, stando al regolamento, non vieneloro corrisposto che il “soldo di massa”.

VALIDAÈ giudicata valida, dopo le elezioni co-munali del 21 febbraio 1919, una schedache era stata ritenuta, ad Arbedo-Castio-ne, perché “scritta con inchiostro violet-to”.

PERICOLOSELa legge federale sulle Poste svizzere,entrata in vigore il 5 aprile 1910, stabili-va che “sono esclusi dal servizio con laposta gli invii non chiusi, il cui contenutosia tale da incitare al delitto”.

LE CARATTERISTICHESi cerca, nel gennaio del 1869, lo scom-parso Giovanni Ballerini di Pregassona,che porta un “cappello alla puf” e non ha“fazzoletto al collo”.

NON SBAGLIASi vende nel Ticino, nel 1920, a franchi6,75 un “rasoio di precisione”.

ADORNATIGiovanni Somaini di Roveredo Mesolci-na annuncia, il 24 ottobre 1901, la scom-parsa di due cani portanti una “collana”.

LA FISIONOMIAÈ ricercata, il 2 gennaio 1873, Addolora-ta Pozzi-Caporgna di Someo, che ha la-sciato la “casa maritale” e si distingueper la “faccia tonda”.

L’ESORDIOLa prima mostra cantonale di funghi futenuta nell’ottobre del 1909 a Lugano.

compagno di escursione Arturo Colombi.L’incidente avvenne il 19 marzo 1927.

LA COMPAGNAPassò dalla Turrita, il 30 luglio 1967, ungiramondo danese che aveva con sé, co-me compagna di viaggio, una capra.

LADRI OSTINATIIl 27 agosto 1909 furono arrestati i 3 ladriche avevano sottratto all’industriale ar-bedese Claudio Pellandini, con una seriedi furti continuati, “oggetti di rame delpeso di circa 40 chilogrammi”.

MASSIMA SEGRETEZZALa milanese Spreafico, “levatrice distin-ta”, garantiva la “massima segretezza”con un annuncio cantonalmente apparsoil 30 dicembre 1912.

COMODITÀÈ in vendita a Lugano, il 4 febbraio 1919,una “magnifica sala da bigliardo con toi-lette”.

LA FORMALa Cancelleria municipale di Campo Val-lemaggia informa, il 18 settembre 1871,che è scomparsa una “bovina poco pan-ciuta”.

SPECIALEUna “bicicletta da signora” è messa invendita a Bellinzona, nel 1900, da FrancoMotta.

LA PUNIZIONENel 1858, due gendarmi della Polizia

1910

1926

1910

12 ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-09

Page 13: Illustrazione Ticinese

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L’INTERVISTA

14 ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-09

Con Claudia Quadri, scrittrice ticinese,per scoprire come nasce un racconto.

testo Antonella Broggi - foto Rémy SteineggerSU

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16 ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-09

L’INCONTRO CON LA SCRITTURA“Ho cominciato a scrivere poesie al ginnasio e al liceo, cometanti adolescenti. Poi ci sono stati molti tentativi che andavanonella direzione del diario o del racconto breve. Ma il primo li-bro, intitolato “Lupe” è arrivato solo nel 2000”.

COME GESTISCE IL TEMPO CLAUDIA MAMMA, COMPA-GNA, GIORNALISTA E SCRITTRICE?“In modo un po’ funambolico, come tante altre donne (e uomi-ni) che hanno famiglia e lavorano fuori casa. Io comunque lavo-ro alla RSI a tempo parziale e per la “gestione” dei figli, soprat-tutto piccoli, ho sempre potuto contare sull’aiuto di persone ca-re, di famiglia e non. Comunque tutto non ci sta e finora hoscritto soprattutto durante i mesi estivi, quando lavoravo poco.Adesso sto cercando di scrivere con più continuità. Ma non so-no comunque una “forzata” della scrittura. Mi piace fare anchealtro”.

ALL’USCITA DEL SUO SECONDO LIBRO DISSE DI ESSERE“TRANQUILLA, ANCHE SE IL “DOPO LIBRO” PUÒ ESSEREUN PO’ COMPLICATO”. COME SI SENTE DOPO IL TERZO?“Sono contenta. Un libro compiuto è un progetto realizzato, so-no molte ore di lavoro, molte emozioni, tante decisioni prese,alcune giuste, altre sbagliate… E una gioia specialmente perchél’attesa è stata lunga. “Come antiche astronavi”, uscito nel me-se di ottobre 2008, ha avuto bisogno di molto tempo per prende-re la forma che ha oggi. Ho cominciato più di 10 anni fa e l’hoabbandonato e ripreso più di una volta. Ma indipendentementedal libro, è continuare a scrivere che è importante. È il mio mo-do di misurarmi con le cose e con me stessa”.

AD OGNI ROMANZO CHE INIZIO, LEGGO PRIMA A CHI È DE-DICATO, E OGNI VOLTA MI CHIEDO CHE STORIA C’È DIETROA QUELLA DEDICA. CHI È VERA ALLA QUALE È DEDICATO“COME ANTICHE ASTRONAVI”?“È una mia cara, carissima amica”.

COME NASCE L’IDEA DI UNA STORIA?“Nasce quando dal magma (o dal minestrone) che uno si porta dentro, fatto di ricordi, di sensazioni, di idee, di ragiona-menti, di paure, di progetti eccetera, una voce diventa più fortedelle altre e tu cominci a seguirla. A precederla, anche, a girar-ci attorno. Insomma ti metti in condizioni di ascoltarla e di assecondarla”.

E I PERSONAGGI, COME NASCONO?“Nel mio caso allo stesso modo”.

QUANDO SCRIVE UNA STORIA, PARTE DA UNA TRAMA GIÀIMMAGINATA PER INTERO OPPURE LA STORIA SI DIPANAMAN MANO?“Un po’ pianifico, un po’ trovo lavorando, molto arriva di sor-presa. In genere scrivo un po’ e poi decido in che direzione sipuò andare con gli elementi che stanno venendo fuori. C’è sem-pre una parte di pianificazione e una parte di improvvisazione”.

L’INTERVISTA

SCHEDA BIOGRAFICA

Nome: ClaudiaCognome: QuadriNata: 1965Domicilio: ParadisoStato civile: nubileFigli: Simone, 18 anni, Oliviero 17 anni e Neda, 5 anniProfessione: redattrice culturale alla RSIHobby: Ballo, passeggiate, letture, corsi di storia e di lingue,incursioni ai mercatini delle pulci…Segno zodiacale: scoiattolo nell’oroscopo islandese Motto: al momento uno che mi è stato suggerito dal mioamico e collega Maurizio “quello che non è dentro di te non èneanche fuori di te”.

Ogni volta che affronto un nuovo libro succede sempre lastessa cosa. Cerco sulla sovraccoperta la breve biografiadell’autore, o dell’autrice; scopro a chi è dedicato il libro

e inizio a leggere. Dopo un paio di capitoli ritorno alla biogra-fia. Se inizialmente il mio interesse per l’autore è sempre pura-mente informativo, con l’avanzare della lettura comincia a incu-riosirmi davvero. Ecco allora che avere l’opportunità di cono-scere personalmente l’autrice di un libro che ho letto, e di poter-la intervistare, mi ha subito entusiasmata. E così, dopo averfissato un appuntamento, eccomi a suonare al campanello diClaudia Quadri. L’impressione che ho appena entro nel suogiardino è di ritrovarmi in un mondo a sé. Sarà il giardino in sa-lita, con tante piante a ripararlo dalla città, sarà il grosso canenero che mi viene incontro scodinzolando, scoprirò poi che sitratta di una femmina ormai vecchietta e quasi sorda, sarà lavecchia casa, elegante e un po’ misteriosa. Che qui viva unascrittrice non mi sorprende affatto e anzi, mi pare del tutto natu-rale. Le domande che trovate in questa intervista mi hanno aiu-tata a conoscere meglio una delle “mie” autrici, ma anche ilmondo della scrittura e alcuni suoi meccanismi. Le immaginiche illustrano l’intervista, invece, danno forma ai luoghi che hoimmaginato leggendo le sue pagine e che hanno ispirato perso-naggi e ambienti dei suoi racconti.

CHI È CLAUDIA QUADRI?“Me lo richieda più avanti…”.

COSA VOLEVA FARE DA GRANDE CLAUDIA BAMBINA?“Volevo diventare scrittrice. Questa rimane per me una cosa cu-riosa. È sempre una questione intrigante, quando i bambini ma-nifestano certi desideri precisi o certe inclinazioni. Cosa indiriz-za un bambino verso una certa cosa? Io leggevo i libri di EmilioSalgari e poco altro in quel momento. Inoltre la lettura a casanostra è sempre stata una questione privata, i miei genitori leg-gono prima di dormire ma è raro che parliamo di libri, e di sicu-ro non lo facevamo allora. Quindi è difficile dire da dove sia ve-nuto così presto il desiderio di scrivere. Forse un buddista evo-cherebbe il Karma… Magari c’è un gene della scrittura. Co-munque a un certo punto volevo anche diventare veterinaria”.

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ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-09 17

LE FRASI DEI SUOI LIBRI SONO BREVI E ASCIUTTE. MI DAN-NO LA SENSAZIONE DI ESSERE COME SASSATE TIRATE ALLETTORE…“Le sensazioni sono cose personali. Comunque non ho mai vo-luto lapidare nessuno…”.

COME FA UNO SCRITTORE A CAPIRE CHE UNA STORIA È FI-NITA?“Questa è una questione molto interessante e che non riguardasolo le persone che scrivono ma anche chi fa musica, chi dipin-ge eccetera. Quando è finito un lavoro? Io un po’ vado a sensa-zioni, un po’ cerco di essere critica, ma non basta. Per esempio

ho consegnato il testo di “Come antiche astronavi” in casa editri-ce nel 2006, per me era finito. Il testo è rimasto fermo un po’ perquestioni editoriali, e quando Matteo Terzaghi, editor di Casa-grande, l’ha letto, si è espresso criticamente su alcuni punti. Sul-la base di quelle osservazioni sono intervenuta su alcuni passag-gi, ma soprattutto è venuto fuori un nuovo finale, in modo deltutto inaspettato. Sicuramente anche un po’ dallo “scorno” di do-ver riprendere un testo sul quale avevo lavorato molto. Oggiquelle pagine finali sono tra le mie preferite e dopo averle scrit-te non avrei più voluto pubblicare il libro, nel 2008, senza di es-se. Questo non toglie che nel 2006 per me il libro fosse finito…”.

QUANTO C’È DI LEI NELLE SUE STORIE E NEI SUOI PERSO-NAGGI?“Parecchio. Magari non per le vicende stesse ma sicuramenteper le tematiche che vengono fuori”.

E QUANTO TICINO C’È NEI LUOGHI DEI SUOI RACCONTI? “Nel primo libro, molto. “Lupe” è ambientato in un paese chepotrebbe trovarsi in una delle nostre valli. Nella mia testa ho fat-to un mix di Capriasca, Valle Maggia, Bavona, Onsernone…Parte della storia si svolge nelle “case dei pagani”, costruzioniantiche che si trovano in luoghi difficilmente accessibili, peresempio in bassa Val di Blenio, e che sono un piccolo misteroarcheologico. Ancora in “Lupe” si parla dello sfruttamento del-le acque, un tema sempre d’attualità in Ticino e in tante vallatealpine. “Lacrima”, il secondo libro, ruota attorno a un bar che sichiama “Poeti” e che si trova nella parte vecchia di una cittadi-na, tra la stazione e le vie pedonali del centro. Molti hanno rico-

«Periferie, umanità e oggetti “vissuti”: le atmosfere di

Come antiche astronavi»

Page 18: Illustrazione Ticinese

L’INTERVISTA

18 ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-09

CURRICULUM

“Claudia Quadri, di Lugano, maturità linguistica, studi universitari inlettere a Neuchâtel e Milano, non terminati. 10 anni di lavoro per laRsi soprattutto per Rete 3 dove mi sono occupata di tematiche acarattere sociale, ambientale e culturale ma anche di cose stranecome la ginnastica radiofonica. Dieci anni di lavoro alla Tsi per tra-smissioni come “Millefogli” e oggi “Fuoricampo”, per cui mi occupodi adattamenti di documentari”.

nosciuto Lugano e la via che sale alla Cattedrale. È vero e non èvero. Nel senso che per me, la verticale tra il bar e la piazza lun-go cui si sviluppa la storia, presto diventa un luogo a sé, comeun palcoscenico teatrale, su cui si incrociano i personaggi dellastoria. Comunque il bar “Poeti” io lo visualizzo negli spazi del-la libreria Aditya, appena sotto la Cattedrale. Un giorno vado apresentarmi. In “Come antiche astronavi”, alcune persone pen-sano di aver riconosciuto Bellinzona, ma questa volta si tratta diun luogo inventato ispirato sì a Bellinzona, ma anche a Caglia-ri, a Corte in Corsica e a Torino o Milano…”.

QUALCUNO RILEGGE I SUOI RACCONTI PRIMA CHE VADA-NO IN STAMPA?“Certo! “Lupe” per esempio all’inizio era scritto in versi e in pro-sa, un progetto troppo ambizioso, ma in quel momento non me neaccorgevo. In questa forma il progetto non convinceva, in casaeditrice. Ho dovuto riscriverlo. A posteriori so che quella boccia-tura è stata una fortuna. Oggi il libro, nella sua prima versione,non piacerebbe neanche a me. Certo le critiche non fanno semprepiacere, ma sono importanti, anche se poi non tutte sono condivi-

sibili. Comunque non sono io che decido della pubblicazione equindi non si scappa… Le critiche vanno prese sul serio”.

MOLTI LETTORI SCELGONO SE LEGGERE UN LIBRO GUAR-DANDO LA COPERTINA. COME SCEGLIE LE SUE?“Delle copertine sono competenti i grafici, per CasagrandeMarco Zürcher. È vero che nel caso di “Lupe” e “Lacrima” ci homesso il naso anch’io perché mi piacevano due fotografie scat-tate da mia sorella. Portare delle idee va bene, però a un certopunto bisogna fermarsi e lasciar fare il lavoro a chi è formatoper farlo e lo sa fare bene”.

«In città vecchia a Lugano,

dove è ambientato Lacrima»

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ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-09 19

CHE EFFETTO LE FA TROVARE I SUOI LIBRI ESPOSTI IN LI-BRERIA?“Bello, ma non passo il tempo a cercare i miei libri in libreria.Quelli li conosco già, in libreria cerco i libri degli altri”.

QUANTO LEGGE UNA SCRITTRICE E COSA LEGGE?“Leggo e rileggo in modo discontinuo, classici come “La mon-tagna incantata”, “Anna Karenina”, “Il gattopardo”, libri perbambini insieme a mia figlia - in questo momento la saga degliSgraffignoli di Mary Norton - snobbo un po’ stupidamente i be-st seller, ma a volte sono fulminata da un titolo, come nel casodel libro di Giordano “La solitudine dei numeri primi”, che evo-

ca tutto un mondo, quello della matematica, dei numeri, che miaffascina e mi sfugge. Il libro di Cinthia Ozick “Eredi di unmondo lucente” l’ho trovato allo stesso modo, grazie al titolo.Idem per “Domani nella battaglia pensa a me” di Javier Marias,“Austerliz” di Seebald invece mi è stato regalato. Bellissimo.Leggo tanti altri autori di Adelphi, (sto seguendo l’operazioneSimenon, per esempio) e poi autori di casa. Ma a parte i libri mipiacciono molto certi cantautori, li ammiro per la capacità diraccontare una storia in così poco spazio, quando invece io so-no legata a misure più lunghe. Tra questi ovviamente De Andréma anche Vinicio Capossela e Caparezza che ho anche avuto ilpiacere di intervistare grazie al lavoro per la radio e la televisio-ne. Sempre per lavoro avevo anche potuto incontrare EvelyneHasler, l’autrice de “La donna dalle ali di cera”, storia della pri-ma donna giurista in Svizzera o “L’ultima strega” e Agota Kri-stof, autrice della Trilogia della città di K. Incontri importanti”.

LE PIACEREBBE SAPERE CHI SONO I SUOI LETTORI?“Certe volte lo so, ad esempio nel mese di novembre grazie aun’iniziativa della Collana Ch, con la traduttrice in tedesco di“Lacrima”, Bettina Renzoni, sono stata a Coira e a Thun a in-contrare alcune classi di studenti che avevano letto il libro con iloro docenti. È stato molto interessante. Tra l’altro succede sem-pre che alla fine degli incontri si faccia avanti qualche studen-te/studentessa rosso fino alle orecchie per dire “Anch’io scrivo”o “Anche a me piacerebbe scrivere”. È una bella emozione. Sisente proprio tutta la passione, lo slancio e anche la fatica dellagiovinezza…”.

«Paesaggi ticinesi, due donne e un segreto:

alcuni elementi di Lupe»

Page 20: Illustrazione Ticinese

L’INTERVISTA

20 ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-09

PENSA CHE IL MONDO VIRTUALE E INTERNET POSSANOCOSTITUIRE UN PERICOLO PER LA CARTA STAMPATA?“Internet è uno strumento prezioso che presenta opportunità epericoli. Il problema è come viene usato. E il problema è sem-pre quello dell’educazione al senso critico delle persone: comeuso il mio tempo? Di cosa ho bisogno? Eccetera. Carta stampa-ta e mondo virtuale non si escludono per forza. Ma bisogna ve-dere cosa contrappone la carta stampata alla forza dirompente diinternet. Se imparerà a servirsene o se si farà lasciare indietro.Molte riviste e giornali nel frattempo sono on-line. Di certo, ora,con la diminuzione delle entrate della pubblicità il momentonon è facile. Non tutte le testate ne verranno fuori. Per quanto riguarda i libri comunque, leggere dallo schermo èfaticoso e stampare un fascio di fogli non è la stessa cosa cheavere in mano un libro. Questo in un certo modo gioca a favoredei libri. Ma la gente legge? Questa è un’altra questione.Ci sono questioni più serie che pesano sui libri, comunque… Il

fatto che si pubblica troppo e che i librai non riescono più a se-guire i libri, per esempio. E anche le difficoltà che incontranopiccoli editori e piccole librerie. Decisamente un periodo digrandi assestamenti, in un mondo molto difficile da capire, doveogni cosa va guardata e pensata in un’ottica locale eglobale”.

STA GIÀ LAVORANDO A UNA NUOVASTORIA?“Sì”. �

LUPECasagrande, Bellinzona, 2000Vera, una donna di mezza età si ritira in unpaese di montagna durante un viaggio delmarito. È il momento dei bilanci... Ma Vera siimbatte anche nelle tracce di una scultrice vis-suta al villaggio. Lupe, seconda voce narrantedella storia è una figura enigmatica divisa trala scultura e la passione per un uomo per ilquale le vite delle due donne finiranno perincrociarsi.

LACRIMA Casagrande, Bellinzona, 2003Edition 8, Zurigo, per la versione tedescaAl bar “Poeti” passano tutti i giorni Claudio,libraio con una delusione d’amore,Abel docentedi letteratura vicino alla pensione ancora corteg-giato dalle sue allieve, Claudio ex giornalista disuccesso, Mari Ann giovane donna scappata dicasa e ladra di libri... E Ute, la cameriera con asua volta un passato ingombrante. In pochi gior-ni, le loro vite arrivano ad un punto cruciale.

COME ANTICHE ASTRONAVI Casagrande, Bellinzona, 2008Vilde, operaio quarantenne va a trovare ilpadre che vive abusivamente in una proprietàdel Comune destinata alla demolizione. Vuoleconvincerlo a mettere fine alla clandestinitàprima che lo facciano le autorità. È anche l’oc-casione per ritrovare i luoghi e le personedella sua infanzia e della sua gioventù. Allafine sarà proprio il padre a trovare l’idea chedarà loro ancora un attimo di sospensione.

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Page 21: Illustrazione Ticinese

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Page 22: Illustrazione Ticinese

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Page 23: Illustrazione Ticinese

eventualmente emettono suoniparticolari. Essendo il gatto uncacciatore solitario, il giococon la preda non è considera-to da lui come un gioco inte-

rattivo in cui la persona fungeda partner. In questo caso l’anima-

le è poco consapevole del fatto chea condurre il gioco è la persona.Per i cani la situazione è spessodifferente. In condizioni naturali,il cane può essere sia un cacciato-re solitario, nel caso di prede di

piccola taglia, sia collaboratorein un gruppo di diversi indivi-dui per la cattura di prede piùgrosse. Nel gioco che simulal’attività predatoria, le strate-gie della caccia in gruppopossono essere presenti e lepersone possono fungere dacompagni di caccia. In que-sto caso, l’animale è moltoconsapevole del ruolodella persona e il giococontribuisce a renderepiù forte il legame tra ilcane e il suo padrone.

CANI, GATTI & CO.

QUANDO GLI ANIMALI

GIOCANOGatti e cani giocano con noi umani, ma a quale livello di consapevolezza? Ci prendono in considerazione oppure eseguono

giochi… solitari?

a cura di Elena Stern-Balestra

CON CHI GIOCA IL MIO GATTO?Gentile dottoressa,giocando con il mio micio mi è sortauna curiosità... Quando giochiamocon i nostri amici a quattro zam-pe, cani o gatti, per esempio ti-rando una cordicella, loro siaccorgono che noi stiamo gio-cando con loro o pensano cheil cordino sia animato e simuova da solo? Mi chiedevoquesto perché osservando ilmio gatto, mi è parso che luifosse totalmente concentra-to sul cordino. Se si fosseaccorto che tiravo io ilcordino, forse avrebbeosservato i miei movi-menti... no?

Lettera firmata

La domanda per-mette di aprirel’interessante di-scorso del giococon cani e gatti edel suo significatoper loro. Sia con igatti sia con i canipossono essere fatti giochi di vario tipo. Molto spessoessi riproducono attività che hanno a che vedere con il loro istin-to di inseguire, catturare e/o uccidere (virtualmente) delle prede.Nel caso dei gatti, l’istinto predatorio viene stimolato con og-getti di piccole dimensioni che si muovono rapidamente ed

ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-09 23

Per le vostre domande: Illustrazione Ticinese,“Cani, gatti & Co.”, C.P. 418, 6908 Lugano, oppure viae-mail: [email protected], indicando come soggetto “Cani, gatti & Co.”

Page 24: Illustrazione Ticinese

A TAVOLA IN TICINO

24 ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-09

Marco e Bruna Rossi con lo chef Franco Moretto.

Page 25: Illustrazione Ticinese

Superata la zona industriale di Be-dano e imboccato l’acciottolatoche porta nel nucleo del paese,

ci s’imbatte in una vecchia casaticinese la cui facciata è ricoper-ta da un rigoglioso e, quandofiorito, profumato gelsomino.Oltre il portone si aprono glispazi dell’Osteria Carletti, dalnome del discendente dell’omo-nima famiglia che, verso metàdell’Ottocento, decise di creareun luogo di ritrovo in cui celebraregli dei della tavola. Da allora è pas-sato molto tempo, ma l’osteria è rima-sta un luogo conviviale grazie alle tre fi-gure che la animano: Marco Rossi, la mo-glie Bruna e lo chef Franco Moretto. Gli spaziinterni sono rustici e accoglienti. La saletta con ilcamino, in cui la sera ci si ritrova per l’aperitivo, ricorda lecase d’un tempo. Per mangiare ci si sposta nella sala principale,più moderna e capace di accogliere una cinquantina di commen-sali. D’estate lo spazio più ambito è il pergolato sotto il qualeassaporare le specialità della casa, cullati dalla brezza che scen-de dalla Val Barberina e dal profumo dell’uva americana. Unedificio separato ospita invece la cantina, con una buona sceltadi vini ticinesi e italiani e la sala del Torchio, pensata per riunio-ni di lavoro o banchetti privati. Qui a Bedano la carta si fa in due: le creazioni di Franco Moret-to, ispirate ai sapori italiani e francesi, quale omaggio alle sue

radici trevigiane e normanne, ele specialità alla griglia del si-

gnor Marco, il cui carrello,dal quale l’ospite può sce-gliere il pezzo di carne e laquant i tà che desideramangiare, era già famosoquando lavorava al Grot-to della Salute di Giubia-sco, che ha gestito per unquarto di secolo assieme

alla moglie Bruna, con laquale – Marco lo sottolinea

con evidente orgoglio – ha dapoco festeggiato le nozze di

smeraldo. “Per me è molto impor-tante poter vedere e scegliere il pro-

dotto prima che venga preparato. L’ideami venne diversi anni fa e, col passar del tem-

po, il carrello è divenuto il mio fiore all’occhiello”. Marco è un estimatore della carne e l’arte della griglia l’ha im-parata da piccolo quando, sull’alpe, preparava il fuoco sul qua-le si cuoceva la selvaggina. Ora le sue specialità, accompagnateda patate saltate al rosmarino, sono soprattutto il filetto, di man-zo o di cervo, l’entrecôte e la costata alla fiorentina. Marco è co-nosciuto anche per la qualità degli affettati che propone, comead esempio la carne secca di cervo o il lombo di cinghiale. Tra iformaggi, spicca la selezione di quelli francesi, scelti dallo chefFranco Moretto, che, oltre a specialità casearie provenienti da-gli alpi ticinesi, ama proporre selezioni di formaggi francesi ser-

TRADIZIONE ITALO-FRANCESEE CARNI ALLA GRIGLIA

ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-09 25

L’Osteria Carletti, situata in una vecchia casa ticinese nel quieto nucleo di Bedano, propone una cucina tradizionale d’impron-

ta italo-francese preparata dallo chef Franco Moretto e affiancata dal famoso carrello di Marco Rossi, dal quale si possono

scegliere succulenti tagli di carne, che il simpatico e loquace gestore prepara con maestria alla griglia. Il servizio tavoli è

opera della moglie Bruna, che d’estate serve le pietanze sotto il fresco pergolato.

testo Alda Viviani - foto Rémy Steinegger

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viti con diversi confit di frutta e verdura. Anche le creazioni dello chef rendono omaggio ai sapori diFrancia, sapientemente abbinati a gusti d’impronta italiana.Nato e cresciuto in Normandia, amantedella ricercatezza, del buon bere e dellabuona tavola, Franco Moretto definisce lasua cucina “semplice e immediata, prepa-rata seguendo il ritmo delle stagioni e conprodotti genuini”. Poi, riflettendo, aggiun-ge che il complimento più appagante èquello di chi la descrive come una cucina“di spessore, solida, fatta di sostanza enon di apparenza”. Tra gli antipasti spic-cano vari tipi di carpaccio – di manzo conrucola e grana, di polpo alla ligure, di pe-sce spada o tonno – il culatello con i fichi, l’insalata di agrumie mango con gamberoni, il crostone di Camembert gratinato emele e, quando è tempo di cacciagione, il piatto di selvaggina,con salame e prosciutto di cinghiale, carne secca di cervo, ter-

rina dello chef, mostarda e marmellate nostrane. Tra i primipiù amati figurano le pappardelle con ragù di cinghiale, i ta-gliolini ai due radicchi con pancetta piccante, gli gnocchi alla

fonduta gratinati al forno e il risotto alBarbera. Tra i secondi di carne e pesce, lecapesante su letto d’indivia brasata allabirra e le quagliette ripiene di pâté di foiegras e uva passa su letto di carciofi, omag-gio dello chef ai sapori ricercati. D’autun-no, sulla carta figurano varie specialità diselvaggina come i medaglioni di caprioloal timo con salsa all’uva americana o la su-prême di fagiano ripiena alla normanna,con pâté, Calvados e mele ma anche la po-lenta ticinese con funghi, capriolo o bac-

calà alla vicentina. L’Osteria Carletti dispone di sette camere icui ospiti, il mattino, sono accolti dalla ricca colazione e dal-l’ospitalità della signora Bruna. Per iniziare la giornata all'in-segna del buon umore. �

A TAVOLA IN TICINO

Ingredienti: 4 persone

• 800 g di polpo • lattughino di stagione• 10 pomodorini di Pachino• 1 patata grossa bollita• 20 grammi di pinoli• olio ligure extra vergine

d’oliva• 50 g d’olive taggiasche• basilico fresco• 2 fogli di colla di pesce• sale, pepe• olio q. b.• 2 limoni

PreparazioneBollire il polpo per 1 ora e mezzae farlo sgocciolare. Prenderlo in-tero, ancora caldo, con due foglidi colla di pesce, arrotolarlo nellacarta stagnola, ben pressato co-me un salame e raffreddarlo 24ore in frigo. Adagiare un letto dilattughino di stagione su ognipiatto, togliere il polpo dal frigo,tagliarlo a fettine sottili con l’af-fettatrice, disporlo sul lattughino.Guarnire con cubetti piccolissimi

di pomodorini di Pachino tagliatiin due, pinoli, olive taggiasche,foglioline di basilico fresco e lasalsa citronette, preparata emul-sionando il sale, il pepe, l’olio e ilsucco dei due limoni.

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INFOOsteria Carletti

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POLPO ALLA LIGURE

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.illustrazione.

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26 ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-09

Page 27: Illustrazione Ticinese

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Svizzera. Naturalmente.

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Ingredienti: 4 persone

• olio extra vergine q. b.• 1 scalogno• 4 ceppi d’indivia belga• 20 capesante fresche, senza

corallo• ca. 1 bicchiere (1-2 dl) di

birra• 10-12 pomodorini ciliegia

ramati • sale, pepe• prezzemolo fresco

PreparazioneScaldare l’olio in una padella an-tiaderente, imbiondire lo scalo-gno tagliato molto fine. Nellastessa padella rosolare bene, per3 minuti, da una parte l’indiviatagliata a fette per il lungo e dal-l’altra le capesante. Quando en-trambe sono ben rosolate, bagna-re il tutto con la birra, fare evapo-rare e unire i pomodorini ciliegia.A cottura ultimata, condire con ilsale e il pepe e unire il prezzemo-lo tritato.

PRIMOPIATTOCAPESANTE CON INDIVIA BRASATA ALLA BIRRA

ZABAIONE AL COGNAC E AL BAILEYSIngredienti: 4 persone

• ca. 2 bicchierini (2 cl) di Cognac

• ca. 3 bicchierini (3 cl) di Baileys

• 4 tuorli• 5 cucchiai di zucchero• 4 savoiardi• cannella o noce moscata

PreparazioneVersare in un recipiente d’acciaioil Cognac e il Baileys, i tuorli e lozucchero. Sbattere il tutto energi-camente con una frusta, sopra unbagnomaria, fino ad ottenere unacrema densa e spumosa. Versareil tutto in quattro ciotole calde.Guarnire a piacere con i savoiardie una spolverata di cannella op-pure di noce moscata.

DESSERT

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Se i pidocchi sono ormai un problema quasi esclusivamen-te infantile, per le zecche e soprattutto per la scabbia, il di-scorso è decisamente più ampio. Grazie all’aiuto del Dr.

Francesco Pelloni, specialista F.M.H. in dermatologia e vene-reologia, cercheremo di capire meglio come avviene il contagioe naturalmente analizzeremo regole e cure per evitare spiacevo-li, pruriginose conseguenze.

Oggi non sono più segno di sporcizia né discarsa igiene. Zecche, scabbia e pidocchi,questi tre parassiti ben distinti, possono ve-nire a farci sgradita visita quando meno cel’aspettiamo, anche se prendiamo le dovuteprecauzioni. Prevenirli è possibile, e le tera-pie funzionano in tutta sicurezza.

testo Stéphanie Scatizza

ZECCHE “Di casi di zecche, soprattutto infette con borrelia, in Ticino nevediamo veramente di rado, a differenza delle regioni a Norddella Svizzera o nel Giura, dove invece la problematica è piùpresente. Generalmente sono proprio le persone a portarsele incasa su proprio cane o al rientro da una passeggiata nel sottobo-sco. La zecca adulta è facile da individuare e, se non infetta, ba-

QUANTI PARASSITI

MOLESTI28 ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-09

SALUTE

Page 29: Illustrazione Ticinese

sta toglierla con dell’alcol e il problema di per sé è risolto. Nelcaso in cui invece fosse portatrice della borrelia burgdorferiprovoca, dal punto di vista dermatologico, l’Eritema CronicumMigrans (Eritema Cronico), con la sua evoluzione nella LymeDisease che può avere ancheconseguenze interne, siareumatologiche, sia neurolo-giche. A livello cutaneo sitratta invece di un “anello”che cresce e si espande cir-colarmente a partire dal pun-to del morso. Ma se le zec-che adulte sono ben visibili,le larve risultano quelle piùsubdole, perché sono minu-scole e non si attaccano allapelle. Generalmente colpi-scono le zone basse ed espo-ste del corpo, come gambe e dorso del piede. Una volta diagno-sticato l’eritema, la cura è piuttosto semplice e avviene con an-tibiotici per via orale”.

LA SCABBIA“È un parassita che penetra nella pelle causando una reazione disensibilizzazione che si manifesta con un fortissimo prurito so-prattutto nelle ore notturne, sotto le coperte, dove è più attivoperché fa più caldo. È una patologia che negli ultimi anni è tor-nata un po’ alla ribalta, an-che se non se ne parla mol-to. Solitamente si trasmetteattraverso rapporti sessuali,ma è sufficiente anche unsemplice contatto direttopelle a pelle, per esempiotra mamma e bambino. Ri-cordo nel 2007 un’epide-mia di scabbia in una casaper anziani nella Capriascache aveva addirittura ri-chiesto l’intervento del me-dico cantonale. Ha un pe-riodo d’incubazione di cir-ca 2-3 settimane e si mani-festa sot to forma dicanalini, di solchi, sotto lapelle principalmente tra ledita delle mani, su gomiti,polsi, natiche e nell’uomo alivello degli organi genitalisotto forma di noduli. Neibambini invece la localiz-zazione tipica è palmo-plantare e la forma è più circolare (papu-la) e di colore perlaceo. È un parassita minuscolo, visibile soloal microscopio, che non sopporta né il caldo né il freddo quindiè facilmente eliminabile. In Svizzera purtroppo non esistono

praticamente più terapie per curarla. Il medicamento migliore èl’Ivermectina sotto forma di pastiglie ma, nonostante si possautilizzare e sia assolutamente efficace sull’uomo (l’epidemianella casa per anziani è stata curata proprio con questo farma-

co), è un medicamento aduso veterinario, non regi-strato per uso umano equindi non rimborsato dal-la cassa malati. Il secondotrattamento è a base di lin-dano (Jacutin): peccato siastato appena ritirato dalmercato… Attendiamo orache l’Ufficio federale perla Sanità corra ai ripari!Perché la scabbia è più fre-quente di quanto si possapensare e un trattamento

farmacologico è assolutamente indispensabile. Personalmente,per ogni caso di zecca, ne vedo dieci di scabbia. In caso di con-tagio naturalmente, oltre alle dovute precauzioni (in particolarmodo nei rapporti sessuali) e alla terapia curativa (sempre sottostretto controllo medico soprattutto in caso di bambini o gestan-ti), è importante cambiare quotidianamente sia la biancheriapersonale, sia quella da letto, che andrà poi lavata almeno a 60gradi. Per quanto riguarda vestiti e biancheria non lavabile adalte temperature, è sufficiente esporli all’aria per 48 ore”.

I PIDOCCHI“I pidocchi sono piccoli in-setti, non saltano e non vo-lano, ma attaccano all’im-provviso le chiome, soprat-tutto quelle dei bambini. Latrasmissione avviene princi-palmente per contatto diret-to da testa a testa, ma puòanche avvenire dallo scam-bio o dall’uso in comune dipettini, spazzole, cappellinio altri effetti personali e nonè difficile quindi capire laragione delle tanto frequentiepidemie all’interno dellescuole, soprattutto infantili.Il pidocchio colpisce la par-te posteriore della testa, èmolto piccolo e quindi risul-ta piuttosto difficile da indi-viduare. Una femmina puòdeporre tra le 300 e le 400

uova, le cosiddette lendini, che vanno dal color bianco al mar-roncino, ben visibili perché attaccate, o meglio incollate, allabase del capello. Quindi, a seconda del punto in cui si trovanosul capello, è possibile risalire al periodo dell’annidamento.

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ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-09 29

«I pidocchi sono piccoli insetti che attaccano

all’improvviso le chiome»

Page 30: Illustrazione Ticinese

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Page 31: Illustrazione Ticinese

SALUTE

Provocano prurito, ma non rappresentano un pericolo per la sa-lute. Ovviamente vanno combattuti ed eliminati con appositishampoo, repellenti e pettinini. Utilissimo rimedio della nonnaper eliminare più facilmente le lendini è l’aceto diluito. Ma ec-co alcune regole fondamentali da seguire:– Controllate i vostri figli,

soprattutto se si grattanola testa frequentemente ese nella scuola che fre-quentano è stata segnala-ta la presenza di pidocchi.

– Il controllo del cuoio ca-pelluto va fatto in un luo-go ben illuminato.

– Non effettuate trattamen-ti alla cieca, tantomenocome prevenzione. Lacura va eseguita solo incaso di presenza accerta-ta di pidocchi.

– Evitate trattamenti ripetuti (generalmente si effettuano duetrattamenti a sette giorni di distanza)

– Consultate il medico prima di ogni trattamento, soprattutto incaso di gravidanza o allattamento, per i bambini al di sotto deidue anni e per persone che soffrono di patologie particolari.

– Il risciacquo va sempre effettuato con la testa chinata in avan-ti e verso il basso, proteggendo gli occhi con un asciugamanoe le mani con dei guanti di gomma.

– Per un trattamento completo è indispensabile eliminare tuttele uova con l’apposito pettinino o sfilandole con le unghie.

L’applicazione di un balsa-mo sui capelli inumiditi puòessere d’aiuto.– Lavate lenzuola, fodere,federe, biancheria, mobiliimbottiti, giocattoli, se pos-sibile a 60 gradi. Stesso di-scorso per pettini, spazzolee qualsiasi accessorio percapelli.– Se doveste accorgervi del-la presenza di pidocchi fra icapelli di vostro figlio, av-visate la scuola e controllatei capelli degli altri compo-

nenti della famiglia.– A titolo preventivo, tenete legati i capelli lunghi (non è neces-

sario tagliarli!) ed è buona regola evitare di scambiarsi cap-pelli, berretti, sciarpe, caschi e naturalmente qualsiasi acces-sorio per capelli. �

Io guido con la testa a posto!

Guida anche tu con la testa a posto:il bordo superiore del poggiatestasi trova alla stessa altezza dellasommità del capo. Quindi il poggia-testa tocca l‘occipite. Prima di ogniviaggio, verifica che tu e gli altripasseggeri abbiate assunto questaposizione corretta.

Christina Surer

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crb

ase

l

«La scabbia è un parassitatornato negli ultimi anni

un po’ alla ribalta»

Page 32: Illustrazione Ticinese

IN PRIGIONENEL DESERTO

Sono a circa 150 km da Timbuctu, ma comincio a dubitare che mai ci arriverò. Sono bloccato da alcuni giorni a Niafunke, unvillaggio ai margini del deserto dove non accade quasi nulla, dove il caldo è una tortura, dove le strade si svuotano nel pome-riggio e dove i polli - almeno quelli che mi ritrovo occasionalmente nel piatto - non hanno carne. Fortunatamente non mancal’acqua, così come il pane, che viene preparato in forni di terracotta lungo le strade. Pur essendo uno dei luoghi più desola-ti che abbia mai visitato, col tempo mi è però divenuto familiare, così come io sono, mio malgrado, divenuto familiare allegenti del posto…

testo e foto Roberto Schneider

VIAGGI7a

PART

E

L’ATTESALa cena la devo ordinare già il mattino,altrimenti il cuoco non si mette nemmenoal lavoro, dato che nel ristoro non ci sonoaltri ospiti. Oggi mi viene proposto il soli-to pollo con piselli, in alternativa: pisellicon pollo. Mi rassegno. Faccio però nota-re che è un peccato uccidere un pollo cosìscarno. Il responsabile della cucina, forsepunto nel suo orgoglio, risponde che cer-cherà di trovarmi una quaglia. In mattina-ta, per sicurezza, andrò a cercare un pescefritto da una venditrice ambulante. Sonospesso bruciati e mal puliti, li mettonoinfatti appena pescati a cuocere a fiammasu vecchie reti che fungono da griglia.

Con un poco di limone sono comunquemangiabili. Per quanto concerne l’ali-mentazione, non è andata molto meglionemmeno da Soumaila, un cordiale indi-geno incontrato il giorno precedente, chemi aveva invitato per pranzo a casa sua.Nel piatto avevo trovato fagioli e patatecon alcuni pezzi di carne assolutamenteimmangiabili, non masticabili a tal puntoda pormi in una situazione di disagio.Come non bastasse, avevo pure dimenti-cato la mia bottiglia d’acqua, il preziosoliquido che forse avrebbe contribuito unpo’ alla deglutizione. Il calice offertomi inalternativa era di acqua non bollita prove-niente da un tubo di plastica dal quale si

32 ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-09

Le ore trascorrono lente,tra gioco della dama e caffè.

Page 33: Illustrazione Ticinese

ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-09 33

abbeverava anche il topolino di casa!Seduto su di un vecchissimo divano nellapenombra di una piccola stanza, ero poirimasto a terminare il pasto in compagniadi tre curiosi ragazzini, che alternavanoocchiate e civettuoli sorrisi all’inconsuetoospite, all’osservazione del televisore -curiosa presenza in quella capanna di ter-racotta! - che trasmetteva telenovele infrancese di cui non comprendevano pro-babilmente nulla. Solo in seguito avevocompreso come mai fossi stato lasciatosolo. Secondo la cultura del luogo, gliospiti infatti mangiano per primi, quindila madre e per terminare il padre coi bam-bini. Grazie a Soumaila e alla sua fami-

glia, mi sono però avvicinato alla vitadelle genti di questo strano luogo, alleloro abitudini, ai ritmi lenti delle giornateanche qui cadenzate dalle sei preghieremusulmane. Mi sono recato nei campi diriso e miglio, irrigati grazie a canali e asistemi di pompe artigianali che portanol’acqua dal Niger, così come ho assistitoad un incontro di calcio cercando di vede-re giocatori e pallone tra la polvere. Lemie giornate trascorrono tra occasionaliincontri, inviti a cerimonie del tè tradizio-nali e partite di dama. L’attesa si fa peròpreoccupante, nessun mezzo di trasportosembra transitare da questo luogo a parteun… elicottero.

«Mi sono avvicinato alla vita delle genti

di questo stranoluogo»

All’interno delle mura di cinta dell’area del mercato.

Page 34: Illustrazione Ticinese

VIAGGI

STRANE CONOSCENZEMentre boccheggio all’ombra del murodi cinta del cortile della mia strana pen-sione, luogo in cui mi illudo di poter fug-gire dalla calura del pomeriggio, sopra lamia testa, a bassa quota passa a miaimmensa sorpresa un grande elicottero.Deve essere un vecchio modello, uncimelio dell’aviazione di altri tempi con-traddistinto da grandi e strani contenitorisotto le alette. Cosa ci farà mai in questoluogo dove, a parte qualche asino ed ilgallo sotto la finestra della stanza, nessu-no riesce a far tanto rumore? Alla

domanda troverò risposta verso sera,quando con non poco stupore mi trovo difronte due personaggi dall’aria provata.Sembrano avventurieri di vecchia data, iloro visi sono segnati dal sole e gli abitisudici. Il primo non parla nessuna linguaa me nota, il secondo fortunatamente sela cava con l’inglese che tradisce un forteaccento slavo. Infatti mi dice di esserebulgaro. Si esprime sempre a voce alta,forse è un po’ sordo, i suoi modi nonsono certo raffinati ma vi è subito simpa-tia tra di noi. All’improvviso però misussurra qualche cosa che non compren-

do, poi mi mostra un sacchetto con deibocconcini di maiale marinati in salsapiccante, me ne offre uno in segreto pre-gandomi di non dirlo ai suoi amicimusulmani del luogo. Mi racconta chegira il mondo “depurando” zone infesta-te nei paesi del terzo mondo. Riversa dalcielo veleni per uccidere parassiti, mapure uccelli, come qui in Mali. Sono lelunghe mani operative di un programmadi aiuto bulgaro che mi appare alquantodubbio. Stermineranno infatti migliaia dipiccoli uccelli nella regione, rei di cibar-si del miglio degli agricoltori locali.

La “sala di attesa” dei pazienti viaggiatori locali.

L’entrata del mercato di Niafunke.

Il civettuolo sorriso della figlia di Soumaila.

34 ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-09

Page 35: Illustrazione Ticinese

Ammette che se dovesse versare una solagoccia di quella sostanza su di un campoin Europa finirebbe in prigione per ilresto della vita. Ma qui siamo in Africa!

SCORAMENTO E SPERANZA:INSHALLAHNemmeno i conoscenti bulgari riusciran-no però a farmi uscire da quella che staormai divenendo per me una prigione neldeserto. Rimango dunque in attesa di unqualsiasi mezzo di trasporto: bus locale,fuoristrada occasionale, pinasse, barca.Comincio quasi a rassegnarmi all’idea dirinunciare a Timbuctu, nel caso in cui l’u-nica via d’uscita dovesse essere un veico-lo in viaggio nella direzione opposta. Matutti mi garantiscono che vi sono dei tra-sporti pubblici che transitano verso nord.Quando però chiedo maggiori dettagli sudove e quando, mi sento sempre rispon-dere “inshallah”. Una risposta che divie-ne col tempo sempre più avvilente.Oramai mi aggrappo alle ultime speranze.Di primo mattino mi reco al piazzale anti-stante il recinto del mercato, mi siedo per

terra accanto al mio zaino ed attendo perore che accada qualche cosa. Il mercato aNiafunke è veramente suggestivo e haluogo all’interno (ma in parte pure all’e-sterno) di un area delimitata da un altomuro di argilla caratterizzato da merli. I

commercianti vi allestiscono le loro tendeutilizzando travi di supporto e legni con-torti. Poco distante vi è il “posteggio” pergli asini, anche qui i parcheggi sono apagamento, così come la “benzina”: gran-di fascine di fieno vendute poco distante.

Mi perdo per un momento tra odori e vocidel grande mercato, cercando di racco-gliere però ulteriori preziose informazio-ni per proseguire il mio viaggio. Ma pro-prio nessuno sembra volersi recare aTimbuctu. Incontri occasionali, breviamicizie, tante chiacchiere, ma tutto sem-bra inutile. Non sono però il solo adattendere. Il medesimo destino è pureriservato alle genti del luogo, che ritrovosotto la tenda del “sindacato dei trasporti”(boh!). Dopo ore trascorse sdraiati assie-me, ormai abbiamo fraternizzato. Alcunidi loro avranno però più fortuna di me:uno sconquassato bus li riporterà versosera al villaggio, quando ormai si appre-stavano a preparare un improvvisato gia-ciglio per trascorrere la notte in quelluogo. Ci salutiamo con affetto e ci scam-biamo gli auguri e gli indirizzi. Solo inquel momento vengo a sapere che SambaAmiry Cissé - uno di loro - è il figlio delcapo del villaggio di Arabébé come anno-ta puntigliosamente sul foglietto. Intantola mia attesa prosegue, scoramento e spe-ranza si alternano. CONTINUA. �

«Accanto al miozaino attendo per

ore che accadaqualcosa»

ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-09 35

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Page 36: Illustrazione Ticinese

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Page 37: Illustrazione Ticinese

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In estate il profumo deve diventare più leggero e fresco. Spesso i profumiesistono in versione classica ed estiva. Chi non vuole rinunciare al suo pro-fumo può quindi alleggerire la versione invernale. Chi invece desidera cam-biare, può scegliere tra tante fragranze concepite appositamente per l’e-state. Ma come scegliere? Noi vi diamo qualche spunto caratterizzando ilprofumo al tipo di donna, ma poi voi dovrete andare… a naso!

a cura Antonella Broggi

Page 38: Illustrazione Ticinese

SONDAGGIO

TUTTI AL LIDOFlavio Meroni, 60 anni, manager, Colli-na d’Oro - “Abitando in riva al lago, mi re-co solo occasionalmente al lido di Luganoper il cinema all’aperto. Sono molto favore-vole ad un rilancio delle attività balneari,motoscafi di grande cilindrata esclusi”.

Paola Sciolli, 43 anni, docente, MorbioInferiore - “Frequento prevalentemente lapiscina di Chiasso perché è facilmente rag-giungibile con i mezzi ecologici”.

Valentina Mazzi, 21 anni, studentessa,Porza - “Io frequento i lidi di Lugano e Lo-carno. Ho l’impressione che l’acqua del La-go Maggiore sia più pulita di quella del Ce-resio”.

Nikola Kovacevic, 16 anni, studente, Lu-gano - “Il lido di Lugano mi piace soprattut-to per la possibilità di fare il bagno nel lagoed essendo vicino alla mia scuola, ne appro-fitto nei pomeriggi liberi”.

Mariella Marazza, 40 anni, casalinga,con Edorardo, Gordola - “In attesa di ria-vere il bel lido di Locarno, mi sposto alla pi-scina di Bellinzona dove, per i bambini, vi so-no infrastrutture adatte”.

Nico Arigoni, 50 anni, arredatrice d’in-terni, Gentilino - “Frequento la piscina diCarona, ma soprattutto le nostre belle valli,come la Valle Maggia”.

Come consuetudine, durante il mese di maggio riaprono i lidi e le piscine del Cantone. Per molti ticinesi - meteo permetten-do - la frequentazione di questi centri è un’abitudine di lunga data e un piacere irrinunciabile. Anche voi siete fra questibagnanti?

testo Lorenza Storni - foto Stefano Ember

38 ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-09

Page 39: Illustrazione Ticinese

ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-09 39

Nadir Sutter, 55 anni, indipendente, Lu-gano - “Mi piace il lido Riva Vela di Lugano:ha un bel bar e la cucina del ristorante è ot-tima. Ma il lido più bello del Cantone per meè la Foce della Magliasina”.

Marco Monti, 35 anni, OSS, Bogno - “La pi-scina che frequento ed anche la mia preferitaè quella di Tesserete: immersa nel verde e maicosì sovraffollata come il lido di Lugano”.

Michel Maffioli, 37 anni, pittore, con Lu-cio, Camorino - “A causa degli impegni la-vorativi e dei ritmi stressanti non frequento ilidi cantonali. Ma devo ammettere che, ognitanto, avrei voglia di fare un bel tuffo!”.

Anna Tuor, 22 anni, studentessa, Mon-tagnola - “Mi piace andare al lido di Luga-no per prendere il sole e fare i tuffi. Pecca-to che ogni tanto sia troppo affollato…”.

Barbara Mantovani, 32 anni, fisiotera-pista, Soazza - “Non sono una grande fre-quentatrice di lidi. Quello di Ascona mi pia-ce perché è grande e gratuito”.

Laura Ramelli, 42 anni, farmacista,Grancia - “Amando la montagna, non fre-quento molto i lidi, tranne la piscina di Ca-rona. Adoro e prediligo i luoghi incontami-nati in mezzo alla natura, come la ValleMaggia o Cadagno”.

Paolo Piccioni, 43 anni, venditore, Bia-sca - “Per comodità, insieme ai miei figli, mireco regolarmente alla piscina di Bellinzona.Secondo me la più bella piscina del Cantonesi trova in località Pianselva, sopra Faido”.

Luca Ferrari, 38 anni, architetto, PonteCapriasca - “Avendo la fortuna di avereuna piscina condominiale, non frequento ilidi del Cantone”.

Andrea Bonoli, 49 anni, gerente, Airolo“Io frequento le piscine di Bellinzona, Caro-na e Lugano. Mi piacciono tutte perchéognuna ha la sua caratteristica”.

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Per proteggere l’ambiente. Da casa.

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ARREDARE

LEGGERICOME L’ARIA

ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-09 41

Soluzioni nuove, pratiche e tascabiliper i mobili da giardino, spiaggia, cam-peggio. Per un soffio… di novità!

testo Antonella Broggi

Nulla è più leggero dell’aria. Questo è il pensiero che stadietro, o meglio, dentro questi mobili da giardino.Leggeri e facilmente trasportabili, sono pronti in un atti-

mo. Sono facili da spostare e da pulire, e soprattutto, finita labella stagione, basta pulirli con uno straccio, lasciarli asciugarebene, sgonfiarli e ripiegarli nelle loro custodie. Così ridotti, tro-vano spazio in qualsiasi cantina o sottoscala. Certo, i mobili da

giardino tradizionali in legno massiccio, rattan intrecciato oalluminio costituiscono sicuramente la soluzione più solida edelegante, ma a volte la praticità e la duttilità di queste soluzio-ni ultraleggere sono davvero preferibili. �

1. Una veranda per proteggere mobilio e ospiti du-rante una cena estiva in giardino? Luna è una cu-pola gonfiabile leggera e facile da montare, capa-ce di tenere al coperto un’intera tavolata, unbuffet o dei comodi divani (Luna, www.ibebi.com).

2. Figlia dei fiori, questa poltrona, oggi pezzo cultdi design, è nata nel ’68 dalla creatività dei desi-gner della Zanotta, come gesto di contestazionecontro la borghesia tradizionalista (Blow, www.za-notta.it).

3. Chi non conosce il classicissimo ed elegante di-vano Chesterfield in cuoio? Questa è la versioneestiva, decisamente più leggera ed economica,perfetta per un party in giardino. Sì, perché questodivano è in pvc ed è gonfiabile! Esiste in versionepoltrona e divano a due o tre posti e in tre diversicolori (Blofield, www.blofield.nl).

4. Lettino con comodo poggiapiedi per schiacciareun pisolino o comoda poltrona per leggere? Loun-ge Seat è tutte e due le cose. In leggero pvc, dispo-

nibile in tre colori, leggerissima e pratica da tra-sportare e da riporre, si gonfia in un attimo. (Loun-ge Seat, www.fun-care.ch).

5. Bastano una spiaggia e qualche minuto di lavo-ro per avere un comodo divano fronte mare. Con lapaletta in dotazione bisogna preparare la struttu-ra, poi basta appoggiarvi la copertura in morbidoe leggero tessuto waterproof. E in inverno? Fun-ziona benissimo anche sulla neve! (dig&sit,www.vento-star.ch).

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Page 43: Illustrazione Ticinese

3. Lascia ca. 7 cm di spago e annoda insieme i due spaghi. Infila la margherita in uno spago fino al nodo, incrocia i fili nel foro (uno sotto e uno sopra la margherita) e fai un altro nodino.

4. Lascia 1 cm di spago e fai un nuovo nodo. In-fila un’altra margherita e ripeti il procedimentodel punto 4 fino a quando avrai infilato tutte lemargherite. Chiudi la collana con un’asola chepassi attorno al bottone.

1. Ritaglia la margherita che trovi su questa pa-gina e usala come modello per disegnare diver-se margherite sui pezzi di pannolenci (dovrai ot-tenerne 6 in tutto) e ritagliale. Con la bucatricefai un foro al centro di ogni margherita.

Cosa ti occorre:

un pezzo di spago colorato, un bottone, pan-nolenci di diversi colori, forbici dalla puntaarrotondata, un foglio, una matita e una bu-catrice.

PENNE, PENNELLI E PASTICCI

ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-09 43

Ti bastano un pezzo di spago e del pan-nolenci colorato per realizzare una mor-bida collana a fiori da esibire con i vesti-tini estivi!

La Morbillana

idea, disegni e realizzazione di Anto

2. Taglia un pezzo di spago lungo 1 metro. Fallopassare nei buchini del bottone, fai scorrere ilbottone fino al centro dello spago e fermalo conun nodo.

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Page 44: Illustrazione Ticinese

DESTINAZIONE FAMIGLIA

In un paese senza mare, non si pensache possa esserci del sale. Invece, piùdi 200 milioni di anni fa, il mare rico-

priva la Svizzera, e tra una lenta evapora-zione e la formazione delle Alpi, il sale siè ritrovato prigioniero nel cuore della roc-cia. Dal 1684, a Bex, gli uomini sfruttanoil sottosuolo per estrarne il prezioso sale eall’epoca, chi aveva il sale deteneva an-

che il potere. Le miniere di Bex sono an-cora in attività, ma grazie alla tecnologia,rispetto ai cento uomini che si recavanoogni giorno in questo mondo sotterraneo,oggi ne bastano due. Le miniere rappre-sentano un vasto dedalo di gallerie, oltre50 km, un universo interamente scavatodalla mano dell’uomo per diversi secoli.La visita comincia con una presentazione

video di circa un quarto d’ora (con sotto-titoli in italiano), poi ha inizio il viaggio.Alla Stazione del Pozzo (la Gare duPuits) un trenino simile a quello che por-tava i minatori al lavoro trasporta i curio-si nel cuore della terra, un tragitto di 1,5km che vi porterà a 450 metri sotto la su-perficie. Tramite pozzi che attraversano ipiani superiori, la ventilazione è del tutto

Le miniere di Bex, in Vallese, offrono ai visitatori un viaggio insolito attraverso le gallerie, in cui la presenza dei minatori di untempo sembra ancora palpabile.

testo Coralie Nativel - foto Stefano Ember

44 ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-09

VIAGGIO SULLE TRACCEDELL’ORO BIANCO

Il trenino dei minatori che portanel cuore della montagna salata.

Page 45: Illustrazione Ticinese

ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-09 45

1. Le mine di sale di Bex.

2. Il “Réservoir Rond” (serbatoio rotondo) per-metteva di depositare 700 m3 di salamoia.

3. Le rotaie permettono ancora oggi l’esplora-zione dei 50 km di gallerie.

4. I progressi tecnici, come ad esempio la scan-dagliatrice, hanno facilitato il lavoro nelleminiere.

5. È possibile assaggiare la salamoia al 30%,circa dieci volte più salata dell’acqua di mare.

6. I carotaggi permettono di conoscere la concen-trazione del sale nella roccia prima di scavare.

7. Dopo un viaggio di circa due ore nelle minie-re, il trenino torna all’aria aperta.

COME ARRIVARCI?Diverse sono le possibilità per recarsi inVallese dal Ticino. Qualsiasi tragitto sce-gliate, prevedete una media di 4 ore in au-to (tramite il passo della Novena, quellodel Sempione o quello del Gran San Ber-nardo).

QUANDO ANDARCI? Le miniere sono aperte al pubblico da apri-le a ottobre. La prima visita si svolge alleore 09:45. Sono previste cinque visite algiorno ed è possibile prenotare tramite ilsito internet www.mines.ch.

DA SAPERE Meglio avere con sé indumenti caldi e in-dossare scarpe sportive. La temperaturainterna è di 17° C tutto l’anno. La visitadura circa 2 ore.All’uscita di Saint Maurice si trova La Grot-te aux Fées (La grotta delle Fate, www-grotte.ch/fee), dove potrete pranzare in unristorante arroccato sulla montagna e visi-tare una grotta illuminata lunga 500 me-tri, alla fine della quale si trova una bellis-sima cascata. Vi è anche un giardino conun piccolo parco giochi per i bambini. L’en-trata della grotta costa 8.- franchi per gliadulti e 5.- per i bambini.

QUANTO COSTA?Per i bambini fino a 4 anni l’accesso allaminiera è gratuito. Fino a 15 anni l’entratacosta 12.- franchi. Gli studenti, i pensiona-ti e i disoccupati pagano 16.- franchi, gliadulti 18.-. Per le famiglie, dal secondobambino l’entrata costa 2.- franchi.

DOVE DORMIRE?Andare e tornare in un giorno in Vallese,visitando anche le mine, è missione impos-sibile. Potrete prenotare un albergo a SaintMaurice, un paese tranquillo e carino a 10minuti di macchina da Bex. Per esempio al-l’Hôtel La Dent du Midi (www.torrente.ch),la camera doppia costa 140.- franchi.

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naturale, l’umidità raggiunge l’80% e iltasso d’ossigeno è solo leggermente infe-riore rispetto a quello esterno. La visitacontinua a piedi, per scoprire gli elemen-ti più spettacolari e caratteristici delle di-verse tecniche di sfruttamento utilizzatefin dalla prima galleria, scavata nel 1684con martello e scalpello.A questa profondità ci si rende conto diquanto fosse duro e difficile il lavoro deiminatori, non appena si scoprono i loro at-trezzi e le loro illuminazioni. Le due oretrascorse in questo universo affascinanteilluminano sulla vita che vissero migliaiadi uomini e bambini che passarono qui lamaggior parte del loro tempo per estrarreil sale, un prodotto oggi forse diventatobanale, ma allora vitale e prezioso. Il viaggio in questo mondo inconsuetopiacerà senza dubbio proprio ai bambini,che potranno anche giocare col vagonci-no di legno sui binari. Due ore magicheper lasciarsi trasportare a ritroso nel tem-po, (ma da sconsigliare per chi soffre diclaustrofobia) nelle miniere di Bex, cheoggi producono in media ogni anno 30mila tonnellate di sale, utilizzato per lestrade, l’industria, l’agricoltura e l’ali-mentazione. �

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Page 46: Illustrazione Ticinese

SPORT

Inizio il viaggio nel mondo della pallacanestro ticinese sfogliando le riviste di Illustrazione Ticinese a partire dagli anni Qua-

ranta, alla ricerca di un’immagine che ne raffiguri il suo esordio in Ticino. Da qui l’idea di dare voce ad alcuni interpreti di que-

sto gioco, che scambiandosi la palla ci accennano l’evoluzione di questo sport popolare, che nella Svizzera Italiana ha vissuto

un andamento periodico di crescita e declino, euforia e abbattimento, rimanendo tuttavia sempre ben vivo…

testo Marco Ortelli - foto Ti-Press/archivio Illustrazione Ticinese

46 ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-09

LA PALLACANESTRONELLA TESTA

Illustrazione Ticinese,5 maggio 1945.

Lugano Tigers - Friborgo Olympic,aprile 2009.

Page 47: Illustrazione Ticinese

ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-09 47

Non so in quale ‘stato’ si trovi attualmente la pallacanestroin Ticino. Formulo una domanda: quanti palloni da palla-canestro si venderanno oggi in Ticino? Quanti nel periodo

d’oro degli anni Settanta? Risponde Bruno Balmelli, titolare diun negozio di sport a Lugano: “Vendiamo 20 palloni all’anno. Altempo del boom, invece, era tutta un’altra storia, se ne vendeva-no circa 600 a stagione, inoltre avevamo ancora i conti aperti, ilgiocatore si vestiva dalla A alla Z da noi e poi passava il presi-dente a pagare, almeno fino a quando le cose sono andate bene”.

Le vicende della pallacanestro cominciarono…

LE ORIGINI Cosa passasse nella mente di James Naismith (1861-1939), in-segnante di educazione fisica presso l’International TrainingSchool di Springfield, Massachusetts, Stati Uniti, non ci è datodi saperlo. Da quel giorno, però, ne vediamo l’effetto davanti ainostri occhi. È il 15 gennaio 1892 quando mister Naismith pub-blica le regole del gioco e nasce ufficialmente sul pianeta la pal-lacanestro.

L’ARRIVO IN TICINO La pallacanestro si diffonde e raggiunge il Ticino. La prima par-tita ‘quasi’ ufficiale viene giocata a Lugano, alla Casa d’Italiaalla fine degli anni Trenta, tra due formazioni femminili del do-polavoro dei GUF (Gruppi Universitari Fascisti). Nel 1941 e nel1942 nascono le prime squadre, la SAL e la Federale. Il primotorneo ufficiale maschile viene giocato al Liceo di Lugano il 6gennaio 1942. Il seme del gioco della pallacanestro trova terre-no fertile, si sviluppa e cresce dove e come può senza distinzio-ne di classe, sesso e condizione psicofisica…

LA PALLACANESTRO È FEMMINILEIn Ticino la pallacanestro è nata femmina. Dopo i fasti degli anniQuaranta, RIRI Mendrisio, Muraltese, Pinkies Bellinzona e Can-ti Riva, solo per citare alcune società in ordine cronologico, dan-no lustro alla “palla al cesto” cantonale. Come sta oggi il movi-mento cestistico femminile? Risponde Antoine Banfi, presiden-te della Pallacanestro Bellinzona. “A livello giovanile direi chepossiamo essere orgogliosi del lavoro svolto, poiché sono diver-se le nostre giocatrici convocate nelle squadre nazionali. I pro-blemi nascono nella categoria superiore, in quanto la tendenzagenerale è quella di dare più spazio alle giocatrici straniere ascapito delle nostre. L’interesse dei media nei confronti dellapallacanestro femminile, poi, è assai ridotto”.

IL GIOCATORE DEI GIOCATORI Sergio Dell’Acqua, classe 1937, ha cominciato a giocare nel1954, a 17 anni, nella Federale di Lugano, di cui è stato la…bandiera. Nel corso della sua carriera, conclusasi a 40 anni, hagiocato circa 700 partite, indossato 29 volte la casacca della Na-zionale, vinto tre campionati svizzeri - portando il titolo per laprima volta in Ticino -, tre coppe svizzere (su sette finali dispu-tate) e declinato un offerta dall’Italiana Bologna “per poter gio-care anche a calcio nel campionato minore”. Giocatore simbolo

della pallacanestro ticinese, ne ha vissuto l’evoluzione, dai pri-mordi dilettantistici al citato “boom” degli anni Settanta, quan-do a Lugano si era giunti ad avere quattro squadre in Serie A…“Ho giocato con il vento e con la pioggia, e allora sì che il fat-tore campo era importante, giocare all’aperto, infatti, ci avvan-taggiava rispetto agli avversari abituati alla palestra. Ho corso a lungo avanti e indietro sul campo, soprattutto per-ché non esisteva la linea di metà campo e così, quando manca-vano pochi minuti al termine della partita, mi davano la pallaper conservarla fino alla fine. A livello tattico, il gioco a uomo ad esempio non si sapeva cosa

fosse, mentre dal lato tecnico ho visto svilupparsi i fondamenta-li e i modi di tirare, da quello alla… carlona, alla sospensione,per non parlare degli allenamenti, due per settimana, e con unsolo pallone! In campionato, per risparmiare sulle trasferte, si giocavano duepartite nel weekend, una il sabato e l’altra la domenica mattina”.Poi, gli anni Settanta…“Lì il basket è cambiato, sono arrivati allenatori italiani e gio-catori stranieri di valore internazionale, è mutato il modo di al-lenarsi e la frequenza, ci si allenava ogni sera, e si facevano an-che trasferte in aereo”. Fino all’implosione…“Ho sempre criticato i presidenti perché non si è investito sul

«Nel 1941 e nel 1942nascono le prime squadre»

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LA MIA SCOPERTA ED ESPERIENZA NEL GPT TICINO

Il Gruppo Paraplegici Ticino (GPT) nasce ufficialmente nel 1979 con ungruppo di disabili sportivi incoraggiati e motivati da Milly Moser. Unadata importante è il 1993, quando il GPT entra a far parte dell’Asso-ciazione Svizzera dei Paraplegici.Alan Mazzolini ha 25 anni e il 17 aprile del 2000 subisce un inciden-te con lo scooter che gli provoca una lesione alla spina dorsale, facen-dolo restare paralizzato agli arti inferiori. Al Centro Svizzero per Para-plegici di Nottwil conosce un ragazzo, anche lui ticinese, vittima a suavolta di un incidente. Con lui viene a conoscenza del GPT e del basketin carrozzella. “Finita la mia riabilitazione e tornato casa, grazie aquesto ragazzo ho cominciato il mio cammino nell’ambito sportivo ein particolare nel basket in carrozzina. Oltre ad aver trovato un buonambiente, altre persone con handicap e difficoltà differenti dovute al-la situazione, per me nuova, ho imparato a gestire carrozzella e pallae altre tecniche usate in questo tipo di basket. Ho cominciato a gioca-re, a livello amatoriale, nel 2001. Ora sono otto anni che gioco, unodei quali trascorso in Italia, dove il livello è molto più alto di quellosvizzero e ci sono molti professionisti da cui imparare qualcosa in piùper migliorare”.

Page 48: Illustrazione Ticinese

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Page 49: Illustrazione Ticinese

SPORT

ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-09 49

movimento giovanile o sulla costruzione di strutture adeguate,ma si è pensato solo alle prime squadre, per gloria personale”.

IL CESTISTA PROFESSIONISTAManuel Raga, classe 1973, è una “montagna” di 198 cm per 98kg che ama il basket perché “mi colpisce che si possa vinceresenza fare canestro…”. Se si trova a vivere in Ticino, è proprioperché nel periodo di massima espansione della pallacanestroticinese, i suoi genitori - Esma e Manuel - erano giunti nellaSvizzera italiana per giocare a basket. A Manuel, fresco vincitore della sua sesta coppa svizzera (un re-cord!) con la squadra della SAV Vacallo, chiedo cosa significhi,vivere l’ultima evoluzione della pallacanestro, quella del cesti-

sta professionista, in Ticino. “Per prima cosa, la pallacanestromi ha dato la possibilità di essere stipendiato per qualcosa cheadoro fare, e solo questo è motivo di orgoglio, perché penso chela maggior parte delle persone non abbia questa fortuna. Poi hoavuto la possibilità di giocare in altri Paesi, come Francia eMessico, di vedere altre culture e altri sistemi, ed è una cosa chemi rimarrà sempre dentro e che ho apprezzato al 100%. Sullapallacanestro in Ticino, a mio avviso non sfruttiamo il talentoche anche qui c’è. Mancano gli stimoli e le strutture per invo-gliare i giovani a continuare a giocare, perché vedo che moltiarrivano a 16-17 anni e poi mollano, ed è un peccato”.

LE SOCIETÀ DI PALLACANESTROIn Ticino attualmente ci sono 18 società affiliate all’Associazio-ne Ticinese di Pallacanestro (nata il 24 aprile 1942, e presideu-ta per quell’anno da Fabio Jegher), 2’005 tesserati complessivi,1’400 praticanti tra i 9 e i 20 anni e circa 190 Senior. Al verticesportivo di questa associazione vi sono tre squadre maschili(Lugano Tigers, Sam Massagno e Sav Vacallo) e una femminile(Riva Basket) che militano in Serie A.Per concludere questa breve incursione nel mondo della palla-canestro ticinese, do allora voce ad Athos Ottini, presidente delBasket Club 79 Arbedo - una società trentennale il cui budgetannuale si aggira sui 70’000 franchi - le cui parole mi sembrapossano esplicare bene la funzione di questo gioco per una co-munità. “La nostra società offre una grande opportunità ai no-stri giovani per crescere con certi valori e nel rispetto degli al-tri. Il risultato sportivo non è disdegnato, ma non è tutto. Il mot-to del nostro club è: “imparo per giocare meglio e quindi per di-vertirmi di più”, l’importante allora non è far di tutto pervincere le partite, ma formare i giovani umanamente e tecnica-mente, per prepararli a un futuro av-vincente”. �

IL BASKET ADATTATO

Luigi Bedoni è il responsabile del B.C. 88, la prima squadra adattatacreata dall’amalgama di elementi sportivi del Gruppo Sportivo Invali-di delle Tre Valli (GSITV) e del Gruppo Integrato del Bellinzonese(GSIB) nel 1988. “La prima squadra, BC 88 A si è sempre battuta in se-rie A nel campionato Svizzero adattato, vincendo 9 titoli in 21 anni,l’ultimo dei quali nel 2006. Ha vinto anche vari tornei in Svizzera, inFrancia e in Italia. L’anno scorso, agli europei a Marmaris in Turchia,ha staccato un terzo posto rappresentando la Nazionale svizzera. De-vo sottolineare la grande pazienza e la bravura di tutti i nostri moni-tori e aiutanti sempre disponibili quali volontari, sia in palestra, sianelle trasferte. Una grande vittoria l’abbiamo ottenuta nel 1993, conl’integrazione in seno all’Associazione Ticinese di Pallacanestro (ATP)riuscendo a venir considerati alla pari delle società di normo-dotatiprofessionisti e amatori”.

«In Ticino attualmenteci sono 18 società»

La squadra degli Juniori delle Guardie locali di Lugano, 10 novembre 1944.

Derby tra SAV Vacallo e SAM Massagno, ottobre 2008.

Page 50: Illustrazione Ticinese

In Ticino, Mauro e Marzia sono gli unici a partecipare alle diverse gare del calendario del Campionato svizzero. Un divertimen-

to che si è trasformato in un sano gioco di squadra, che va oltre i risultati sportivi e coinvolge tutta la famiglia.

testo Stefano Pescia - foto Rémy Steinegger

MINI MOTOGRANDI EMOZIONI

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Page 51: Illustrazione Ticinese

ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-09 51

Per la famiglia Poncini di Croglio, il calendario annuale, congli impegni che occupano i fine settimana, si presenta conun numero di giornate vuote piuttosto limitato. Alla voce

mini moto, il pennarello colora e riempie quasi tre giornate. Dalvenerdì sera, quando inizia la partenza da casa per raggiungere lalocalità dove si gareggerà, fino alla domenica sera quando sirientra. In un anno, sul contachilometri del furgone si aggiungo-no mediamente oltre 5’000 chilometri macinati su e giù per laSvizzera. Un gradevole impegno per uno sport, in cui la compe-tizione viene vissuta con divertimento e la competitività tra i par-tecipanti svanisce come per incanto non appena i ragazzi si tol-gono il casco. La passione di papà Florio per le manifestazionicon protagoniste le moto e le automobili, si è principalmente li-mitata al ruolo di spettatore, anche perché l’impegno finanziarionecessario per le competizioni non è indifferente. E così, pur inun contesto ridimensionato, la spesa per stagione si aggira sui10’000.- franchi circa, abbigliamento di sicurezza, trasferte eiscrizioni compresi. Il grande vantaggio è che questo sport si tra-sforma in una gradevole opportunità per mantenere unita la fa-

miglia, per aumentare il tempo da trascorreva insieme ed è unapiacevole occasione per stabilire nuove amicizie. Come spessocapita, la storia si ripete e il passatempo amato dai genitori con-tagia anche i figli, che accompagnavano papà Florio ai diversiappuntamenti. Per completare l’opera, l’intervento di un amicoha portato all’acquisto della prima mini moto. Un assaggio pervalutare. I primi giri di pista su una mini moto, Mauro li ha effet-tuati sulla pista a Osogna, dove si gareggia anche con i go kart.Emozioni che non hanno tardato a trasformarsi in un’attivitàsportiva. Il primo a buttarsi è stato Mauro, a nove anni, che purgiocando a calcio nel Pura, preferisce la moto anche perché, cidice, non devi correre. Guardare e osare, ha pensato l’intrapren-dente sorella Marzia. E così a otto anni, guardando il fratello e,successivamente, con il sostegno dei nonni che hanno pensatoall’acquisto della mini motocicletta, ha iniziato pure lei a parte-cipare al Campionato svizzero. Da una moto si è quindi passati adue e, in poco tempo, il team si è allargato da tre persone a quat-tro con l’aggiunta della mamma. Il suo compito non è solo quel-lo di occuparsi della cucina e “da vusà quand i va mia” ma anche

Uno sport di famiglia:papà Florio, con i figli Mauro e Marzia.

Marzia e Mauro Poncini pronti per la nuova stagione del Campionato svizzero.

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quello di mettersi nei panni di un prezioso jolly che facilita la ri-soluzione di tutte le problematiche che si possono incontrare inuna trasferta di due o tre giorni. Una scelta che, confrontata conle preferenze dei propri compagni di scuola, vede Marzia e Mau-ro come solisti. In Ticino sono infatti gli unici ragazzi che parte-cipano alla gare del Campionato svizzero. Peccato, perché chidesidera iniziare può acquistare con una spesa contenuta ancheuna mini moto d’occasione con il necessario abbigliamento. Ilcalendario del Campionato svizzero prevede la maggior partedelle gare nella Svizzera francese e alcune in quella tedesca.“Come Moto Club Malcantonese”, ci dice Poncini, “avevamoorganizzato lo scorso anno una gara a Osogna, mentre per que-st’anno era prevista in un primo tempo a Lugano, ma poi è stataannullata”. Ogni gara prevede delle prove libere di una decina diminuti il mattino e altri dieci minuti per le prove cronometrateprima delle due gare, con punteggio indipendente, pure della du-rata di 10 minuti ciascuna. Per memorizzare il percorso non visono videogiochi o playstation che ti possono aiutare. La sera iconcorrenti, chi con la bicicletta, chi con il monopattino, effet-tuano simpaticamente diversi giri della pista. Le moto bonsai so-no un concentrato di appassionante tecnologia, marce escluse,che si guidano mettendo in pratica gli stessi principi applicatinella guida di una due ruote tradizionale. In fatto di prestazioni,le dimensioni ridotte delle due ruote sono proporzionali all’al-tezza delle loro sorelle maggiori. Per esempio, la mini moto conla quale gareggia Mauro è in grado di raggiungere una velocitàmassima in rettilineo di circa 100 km/h. Quando la famiglia rientra a Croglio, il controllo delle moto chehanno partecipato alle gare è d’obbligo. Al piano terra dell’abi-tazione dei Poncini, papà Florio si è costruito un’officina a mi-sura di motociclette. In pochi metri non manca nulla. Ci sono ta-volini per appoggiare le moto e alle spalle una parete che racco-glie gli utensili di lavoro ordinati alla perfezione. Non possono

certo mancare anche i classici manifesti dei campioni e una sim-patica collezione di diversi capellini Michelin. Ogni cacciavitee chiave inglese ha un proprio posto e la propria importanza, co-me quella di facilitare la manutenzione e mantenere costante-mente sotto controllo il motore della motocicletta. “Se si vuoleche la durata dei motori sia sufficiente per quasi tutta la stagio-ne, quindi 10 gare e relativi allenamenti”, indica Florio, “biso-gna investire del tempo anche per il dopo gara. Utilizzare unamiscela al 2%, ogni tanto controllare e cambiare i cuscinetti, loscarico e la pulizia del carburatore”. Una revisione piuttostocompleta che, a metà stagione, viene rinforzata dallo smontag-gio totale anche del motore. Diverse ore investite per una buonacausa, che ogni settimana permette alla famiglia Poncini di cre-scere insieme, senza eccessive pretese e all’insegna di un co-struttivo divertimento per vincere una simbolica coppa, ma so-prattutto dividere insieme il piacere dei ricordi. Il salto di qua-lità dalle mini moto alle 125 cc non aumenterebbe solo la gran-dezza della motociclet ta, ma richiederebbe anche unvoluminoso portafoglio, necessario per mantenere un sogno chespesso diventa un’illusione. Intanto quest’anno, in particolareMauro, che correrà con la moto che nel 2008 ha vinto il Cam-pionato svizzero, ha tutte le carte in regola per iniziare a riempi-re di coppe la propria cameretta. In bocca al lupo. �

Prima e dopo ogni gara si controlla con attenzione la meccanica delle mini moto.

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PREVISIONI DI CLORIS PER LA SECONDA METÀ DI MAGGIOA livello di movimenti planetari non cambia molto, nel senso che i pianeti lenti rimangono dov’erano, così quelli più veloci come Venere e Marte, che stazionano sem-pre in Ariete, armonizzandosi in questa seconda parte con Giove e Nettuno in Aquario. Essi sostengono quei gruppi, quelle organizzazioni che hanno a cuore le te-matiche sociali e ambientali prima ancora dei propri interessi personali, così come a integrare l’arte, il teatro e la musica quali materie pedagogiche fin dalla scuoladell’infanzia (come suggerì il fondatore della scienza dello spirito, R. Steiner), per promuovere rapporti più umani e armoniosi fra gli individui. Ciò che le parole nonriescono a dire viene favorito dall’espressione artistica, che è la manifestazione di ciò che l’anima ha dentro e chi non sa confrontarsi con le proprie emozioni, nonsarà in grado di comunicare correttamente e tanto meno di educare gli altri. Del resto non deve stupire il fatto che molte TV estere dedichino tanta attenzione allemanifestazioni canore perché la musica, quella buona ovviamente, fa bene all’anima ed è lo strumento più potente per unire i popoli. Pochi però conoscono la for-za dei “Mantra”, i suoni sacri che da secoli vengono “cantati” in Oriente, per guarire corpo, mente e spirito e per iniziare degnamente una giornata.

ARIETE 21/3 - 20/4Siete un po’ i protagonisti, perché da tempo Venere sta nel se-gno, sostenuta ancora da Marte, per cui potete ancora appro-fittare di questa seconda parte del mese per promuovere voistessi nel migliore dei modi. Seguite le vostre inclinazioni natu-

rali e se il lavoro che svolgete non vi è più congeniale, guardatevi intorno op-pure recuperate la memoria per scoprire qual era il vostro sogno da bambino,cosa vi affascinava maggiormente, da cosa vi sentivate veramente attratti erealizzatelo. Abbiate il coraggio di cambiare, eventualmente di riqualificarvi.Non fatevi frenare dalle finanze e dalle cattive notizie che vengono propinatedall’economia. Chi crede in se stesso ce la fa. Chi vuole l’impossibile si deve ov-viamente ridimensionare. La soddisfazione interiore si manifesta anche nell’a-more e nella salute.

TORO 21/4 - 20/5 Venere e Marte vi spingono ad esprimere tutto il talento di cuisiete dotati per natura, la bellezza, il canto e la danza. Mercu-rio, che invece sosta nel vostro segno per il resto del mese, èdissonante a Giove e Nettuno e potrebbe complicare la vita a

voi della 3. decade, se vi mostrate troppo rigidi e fermi sulle vostre posizioni. Èun invito a una maggiore apertura, in tutti i sensi. Ottime prospettive per con-tro per educatori e insegnanti o per chi vuole cimentarsi con la scrittura. E sesiete genitori, avrete qualche spesa in più per i figli o separazioni momentaneeda questi, magari per motivi di studio o lavoro lontano da casa. Gli affetti e l’a-more ricevono il buon sostegno del Sole che, passando in Gemelli, vi incita aprendere la vita con più leggerezza. Imparate ad essere meno dipendenti. Fabene alla salute.

GEMELLI 21/5 - 21/6Periodo sicuramente più favorevole e dinamico per voi natividella 3. decade, con una vita sociale abbastanza frequentata.Voi della 1. invece, potete contare sul passaggio del Sole nel se-gno, a partire dal giorno 20, che regala energia, forza e resi-

stenza, grazie anche a Plutone, che vi rende tenaci e fa emergere risorse inso-spettate. Voi della 2., ancora alle prese con Saturno, vi sentirete un po’ menoespansivi, a tratti limitati. Forse si tratta di un periodo ancora di riflessione e dipazienza, un po’ lungo a dire il vero, ma probabilmente necessario per indivi-duare quali sono i vostri veri potenziali o in quale direzione è meglio investirele energie. L’amore o gli affetti in genere vengono vissuti in modi diversi a se-conda della vostra età e maturità. Salute: curate eventuali allergie stagionalicon l’omeopatia e l’agopuntura.

CANCRO 22/6 - 22/7Marte e Venere sono sempre dissonanti rispetto al vostro segnoe interessa ora voi nativi della 3. decade, ancora alle prese conpossibili conflitti di potere o di interesse. Siete però sostenuti fa-vorevolmente da Mercurio, che invita a riflettere prima di reagi-

re emotivamente come siete inclini a fare. Voi della 1. decade sapete bene chePlutone è sempre in opposizione stimolando continuamente l’introspezioneprofonda, con la possibilità di liberare sentimenti sgradevoli e rimossi, che pos-sono ostacolare la vostra crescita personale e la vostra realizzazione vera. Noncercate dunque capri espiatori. Il transito del Sole in Gemelli dal giorno 20 po-trebbe farvi sentire più leggeri, se lo volete. Saturno sempre positivo dona re-sistenza e maggiore equilibrio psichico. Salute: sottoponetevi a massaggi amo-revoli.

LEONE 23/7 - 23/8Venere e Marte ancora positivi alimentano il vostro elementofuoco e quindi la voglia di vivere e di esprimersi, di manifestareil vostro entusiasmo e calore a chi vi sta intorno. Allo stessotempo stimola la voglia di viaggiare, di sperimentare nuove

strade, nuovi ambienti e sarete proprio voi della 2. decade a percepirne i mag-giori effetti. Saturno, tuttavia, frena o meglio aiuta a investire in modo miratole proprie energie e le finanze. Voi della 3. decade siete invece alle prese conl’opposizione di Giove e Nettuno e la dissonanza di Mercurio, per cui probabil-mente, per qualche coppia, questo indica che le strade si dividono, per interes-si diversi. Il passaggio del Sole in Gemelli, dal giorno 20, stimola invece l’ambi-zione di voi della 1. decade, troppo impegnati con il lavoro. Non trascurate gliaffetti e la salute.

VERGINE 24/8 - 22/9 Plutone è sempre favorevole a voi della 1. decade, e dona resi-stenza e risorse immense, che potete utilizzare per individuareeventuali talenti o capacità ancora inutilizzate. Del resto statedimostrando un’ambizione e una determinazione insospettate,

badate però a non superare i vostri limiti perché, dal giorno 20, il vostro siste-ma nervoso richiede più attenzione. Poi c’è sempre quel Saturno presente nelsegno, che rende l’atmosfera a tratti pesante, portando anche dei momenti dicrisi, che definiremmo di crescita, mentre Urano in opposizione vuole romperegli schemi. Concentratevi sul presente. Mercurio in ottimo aspetto per voi na-tivi della 3. decade rende bene e porta maggiore ordine nella vostra burocraziaed economia. Se avete figli occupatevi di loro, ne hanno bisogno. L’amore e lasalute dipendono dal vostro umore.

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BILANCIA 23/9 - 22/10 Abbiate pazienza ancora fino a giugno, perché gli influssi pla-netari sono ancora un po’ faticosi per voi, specialmente per la1. decade, sempre alle prese con Plutone che mette in crisi.Delegate le responsabilità a coloro che se le devono assumere

e voi prendetevi il vostro spazio. A sostenervi arriva un buon Sole, che dalgiorno 20, entrando in Gemelli, porta più leggerezza. Venere e Marte semprein opposizione, rendono invece complicata la vita amorosa di voi nativi della2. decade. Voi della 3., più fortunati grazie al trigono di Giove e Nettuno, po-tete contare su maggiori favori e sentirvi più realizzati e soddisfatti. A tutti voiancora attenzione alle finanze e concentratevi sull’essenziale come vuole Sa-turno. Salute: esprimete le vostre emozioni scrivendo, fa molto bene e alleg-gerisce il cuore.

SCORPIONE 23/10 - 22/11Sempre dinamici ed efficienti, sapete come arrivare alla metae ottenere quel che vi spetta o credete sia vostro. Plutone inaspetto molto positivo ancora per anni, lascia emergere quel-lo che già conosciamo di voi: una mente machiavellica e istrio-

nica, doti strategiche, analitiche e investigative, desiderio di potere ma ancheuna profonda sensibilità che però cercate di nascondere, per non farvi ferire.Le vostre doti possono essere utili in diversi ambiti professionali, per cui se-guite la vostra natura quando cercate nuove sfide o volete mettervi in pro-prio. Del resto, sapete bene quali pedine muovere sulla scacchiera quandodovete agire. Prudenza a voi della 3. decade, sia nelle trattative come nellaguida. In amore è meglio lasciar perdere i calcoli, a beneficio dell’espressio-ne del cuore.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12Voi potete sempre beneficiare dei buoni influssi di Venere eMarte, sorretti positivamente anche da Giove e Nettuno, cheregalano una vita sociale e amorosa movimentata, circondatada persone amiche e anche influenti. Sarete soprattutto voi del-

la 3. decade a percepirne i favori, anche dal profilo economico. Gli altri devo-no fare un po’ più di fatica per raggiungere i propri obiettivi e mostrare mag-giore disciplina e concentrazione in quel che fanno. Non tutto vi viene regala-to, anzi! Saturno insegna soprattutto a ridimensionarsi, a riflettere. Fate un bi-lancio della vostra vita e ponete i debiti aggiustamenti laddove necessario. Chifra voi non è più giovanissimo potrebbe soffrire un po’ di solitudine, ma non vimancano le occasioni per socializzare. Partecipate a un evento, a un corso, odedicatevi al volontariato. E qualcuno vi noterà.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1Plutone sempre nel segno stimola continuamente l’ambizionee il bisogno di dominare e se qualcuno vi critica o vi contraddi-ce potete diventare pungenti. Attenzione, non siete mica Dio.D’altro canto il pianeta della trasformazione induce a una più

approfondita autoanalisi, volenti o nolenti, altrimenti gli altri si allontanerannoda voi spontaneamente. Saturno porta invece a un altro tipo di riflessione.Quanto vi pesa la solitudine tanto da tenere aggrappate a voi le persone mo-strandovi eccessivamente premurosi? Venere e Marte dissonanti parlano di“sacrifici inutili” ma anche di poca riconoscenza da parte vostra verso personeche invece la meritano. A favore avete un buon Mercurio dal Toro, che parla diamicizie fedeli, quelle che vi dicono la verità anziché adularvi. Salute: depuratemente e corpo.

AQUARIO 21/1 - 19/2Il passaggio del Sole in Gemelli, vostro segno amico, forma unottimo trigono con il vostro nodo lunare, il che spinge voi nati-vi della 1. decade, stimolati anche da Plutone, a cambiamentiprofondi o a svolte significative, magari causati da una perso-

na, da un incontro o da un evento importante. Voi della 2. decade sarete in-daffarati con problematiche economiche e fiscali, insomma una certa burocra-zia da sistemare, cosa che proprio non vi piace. Voi della 3. decade siete inve-ce più favoriti grazie all’appoggio di Venere e Marte, che mira al divertimentoe alla spensieratezza, evitando i doveri, ma Mercurio dal Toro vi ridimensionaperché potrebbero esserci delle spese extra da sostenere. Siate prudenti allaguida. Salute: attenti alla pressione signori e voi donne alla circolazione se as-sumete ormoni chimici.

PESCI 20/2 - 20/3Il Sole nel Toro vi sostiene ancora fino al giorno 20, poi, quan-do passerà in Gemelli, potreste sentirvi più irrequieti. In cambioci sarà Mercurio, che retrocedendo in Toro, vi rende più con-centrati e più pragmatici. Forse arrivano buone notizie che vi

rallegrano il cuore. Voi nativi della 1. decade, siete sempre sostenuti da Pluto-ne, che vi aiuta a liberarvi da condizionamenti del passato portando maggioreequilibrio psichico. La volontà ne viene rafforzata per cui, se avete in menteuna cura nuova, un cambio di ambiente o di amicizie, questo non può che far-vi bene. Giove e Nettuno invece stimolano l’interesse filosofico e religioso. Do-cumentatevi con delle buone letture, che escano dalle solite convenzioni. Sesiete in età di pensionamento potrebbero appunto nascere nuovi interessi. Col-tivate dunque la vita spirituale.

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ORIZZONTALI: 1. Un capolavoro di Antonio Ca-nova 12. Acquistate illegalmente 13. Articolo ro-manesco 14. Risonanze 15. Corroso 17. Unghe-ria e Spagna 18. Prendersi gioco, deridere 20. Pe-dina coronata 21. Roccia vulcanica 22. Elevate24. Assicurazione Invalidità 25. Dittongo in gia-da 26. Pesci prelibati 29. Quel che abbaia nonmorde 31. Il Sodio del chimico 32. Un suono dicampana 35. Lesto e abile 37. Dario, premio No-bel 38. La dea greca dell’aurora 39. Il nome diCellini 41. Le iniz. di Carboni 42. Pari in teglia 43.L’ha buono chi ha fiuto 44. Un dato anagrafico45. Sporche 46. Noto stilista.

VERTICALI: 1. Altari pagani 2. Fu al servizio diLeone X 3. Starnazzano 4. Colpevoli 5. Ente Tu-ristico 6. I nativi dell’antica Etruria 7. Mezza pa-ga 8. Brilla in cielo 9. Celestiale 10. Fisiologo sviz-zero 11. Una droga 16. Il vil metallo 18. I confinidi Balerna 19. Il dio egizio del sole 20. Capo etio-pe 21. Diminutivo di Beatrice 23. Rimorchiar 25.Non coltivato 27. Graham, scrittore inglese 28.Tisana 30. Il noto Ventura 33. Il Principe de’ Cur-tis 34. Il premio ambito dagli attori 35. Matema-tico norvegese 36. Consonanti in lieve 40. Nor-vegia e Austria 44. Dittongo in reità.

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La soluzione del numero precedente era: DEGAS

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ARICAMI D

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.illustrazione.

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Siete degli amanti dell’arte scultorea? Allora, risolvete il cruciverba e con le letterenelle caselle contrassegnate dai numeri in rosso potrete formare il nome di un notoscultore.a cura di Daniela Sandrini

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