I'm walking down the “Stre3t”

and my heart goes Click

di: Irene Perino

Un paese, un fotografo e un regista. Ed è subito trittico. Come uno di quelli realizzati da

Marco Pejrolo che è lui stesso uno e trino, visto che è attore, regista e fotografo. I suoi trittici

fotografici si animano con i racconti di Renzo Sicco, regista anche lui, ma non solo. Autore e

operatore culturale, nel corazon tiene la Spagna dei Gruppi teatrali Els Comediants e Els

Jogklart. Dal 1977 – esattamente vent’anni prima del suo compagno di viaggio Marco – si lega

ad Assemblea Teatro, con cui ha realizzato oltre cinquanta spettacoli.

È con Marco e Renzo che son partita per le vacanze, alla scoperta di un paese e della sua

storia. È il mese di maggio. La nostra destinazione è il Cile. Ma ci vediamo direttamente lì, tanto

non è poi così lontano da casa. Mi è bastato prendere il tram. Prossima fermata: Parco Rignon,

corso Orbassano 200.

E sì, hanno spostato il Cile. L'hanno fatto per Renzo forse, visto che non ha la patente. Adora

viaggiare, ammette. E il mondo l'ha visto eccome. Ma di guidare non se ne parla. Sarà per

questo che è bravo a raccontare. Dal sedile del passeggero si sa, il panorama è migliore. Alla

Biblioteca Civica Villa Amoretti ci siamo trovati sotto il cielo del Cile. Dopotutto il cielo è uguale

dappertutto, no?

Per Luis Sepùlveda, ospite attesissimo dell'edizione appena passata del Salone del Libro, il Cile

è il paese alla fine del mondo. Di questo paese si conoscono il deserto di Atacama, i ghiacciai

della Patagonia e un golpe di quaranta anni fa. E poi? E poi ci sono gli scatti di Marco Pejrolo.

Novanta splendide fotografie aprono una finestra su un paese caratterizzato dagli estremi e

dagli opposti. Che forse è proprio vero che si attraggono e che possono dar vita a qualcosa di

meraviglioso.

Le immagini, inediti affacci su un mondo che ci appare troppo lontano, ci parlano anche

attraverso gli scritti di Renzo che in quei luoghi ha visto e ha camminato. E ha annotato,

appuntato. Come si faceva un tempo e forse non si fa più, non abbastanza. Uomini, donne e

bambini ci guardano da una terra arida e anche rigogliosa, un Sud del mondo che vuole esser

esplorato.

È arte, è fotografia. Novanta scatti per trenta trittici in un progetto che prende il nome di

Str3t. È strada ed è 3. E forse per questo appare perfetto. Lo scatto, il click della macchina

fotografica, è trino poiché è istante, racconto e oscillazione. Quando vedi qualcosa, l'occhio

sussulta e l'anima si fa pellicola. L'immagine si imprime negli occhi e nel cuore, in un album di

istanti riposti con cura nella mente.

La luce è lo strumento ma la coscienza è il mezzo per rendere simpatica la macchina

fotografica, in grado cioè di sentire quel che sta per immortale e di condividerne il sentimento.

È con questo animo che Marco Pejrolo ha camminato lungo le strade del Sud America, di Cuba,

Musica Arti visive Storytelling Performing Arts

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DMAG Monthly Exhibition

Diego Scursatone

del Guatemala, di New York, di Parigi, Boston, Monaco e Italia. Istanti, a migliaia, fermati nella

coscienza e sulla pellicola, poi ricomposti come capitoli di un meraviglioso racconto a cui Renzo

Piccio ha dato voce. Scatti in sequenza, tre per la precisione, animati e capaci di animare lo

spettatore che si trova così immerso in quelle passeggiate. E sembra quasi di sentire il rumore

dei passi.

Stre3t è un progetto che ha iniziato il suo cammino all'inizio del 2012 a Monaco di Baviera. È

stato a Torino con “Sotto il cielo del Cile” nel mese di Maggio. Sta per ripartire verso Bogotà,

Montevideo e Roma. Avete progetti per le vacanze?

IN: ARTI VISIVE

DMAG è un periodico quattordicinale on line registrato al Tribunale di Torino con il n° 6 del 4 gennaio 2011 - info ->

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