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Impresa Informa

Date post: 22-Mar-2016
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Periodico di informazione e cultura d’impresa promosso dalla Confcommercio di Catania - Anno X
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supplemento a “Confcommercio Notizie” Periodico di informazione e cultura d’impresa supplemento a Confcommercio Notizie Anno X - Numero 2 Un modello pubblico-privato per il futuro dell’aeroporto di Catania FERMATEVI! Confcommercio interviene sul Bus Rapid Transit Acireale / Mario Russo: «Vogliamo contribuire alla rinascita» delegazioni formazione punto di vista lavoro Aligrup, la vertenza infinita La burocrazia rallenta le cessioni Idee per inventare una nuova economia UN CAMPUS D’ECCELLENZA A CATANIA CATANIA impresa i i n n f f o o r r m m a a
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Page 1: Impresa Informa

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Periodico di informazione e cultura d’impresa supplemento

a Confcommercio NotizieAnno X - Numero 2

Un modello pubblico-privatoper il futuro dell’aeroporto di Catania

FERMATEVI! Confcommerciointerviene sulBus Rapid Transit

Acireale /Mario Russo:«Vogliamo contribuirealla rinascita»

delegazioniformazionepunto di vista lavoro

Aligrup, la vertenza infinitaLa burocrazia rallenta le cessioni

Idee per inventare una nuova economia

UN CAMPUS D’ECCELLENZAA CATANIA

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Page 2: Impresa Informa

2 22 FEBBRAIO 2013 impresainforma

L’EBT Catania è un’associazione NO PROFIT tra Confcommercio Catania e i sindacati dei lavoratoriFilcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil.L’attivazione è voluta dal Contratto collettivo nazionale del lavoro, terziario, commercio e servizi e ha loscopo di dare servizi alle imprese e ai lavoratori.L’Ente bilaterale è un istituto contrattuale e quindi il finanziamento dello stesso è un adempimento obbli-gatorio. Le aziende, per la provincia di Catania, sono tenute al versamento dello 0,45% calcolato sullaretribuzione mensile per le 14 mensilità (paga base e contingenza) di cui 0,25% a carico dell’impresa e0,20% a carico del lavoratore. Il mancato versamento comporta, quindi una NON applicazione del Contratto Collettivo del lavoro contutto quello che ne consegue sul piano del potere di controllo e sanzionamento degli organi o enti pubbli-ci deputati alla vigilanza.All’ EBT Catania fanno riferimento oltre 2000 aziende.Costituito nel 1987 e operativo dal 2001, l’Ente ha proceduto ad attivare diversi servizi.

CONCILIAZIONI VERTENZELa commissione, in seno all’ente, è competente ad espletare il tentativo di conciliazione in sede sindaca-le per le controversie individuali o plurime di lavoro, ai sensi degli artt. 410 e seguenti del c.p.c.

APPRENDISTATOViene rilasciato il parere di conformità per l’assunzione degli apprendisti.

CONTRATTO DI INSERIMENTOVerifica la correttezza dei contratti di inserimento a norma del contratto collettivo nazionale di lavoro per idipendenti delle aziende del terziario, della distribuzione e dei servizi.

SOSTEGNO AL REDDITO - AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGAL’Ente ha realizzato un sistema di sostegno al reddito per i lavoratori espulsi da aziende in crisi.

FORMAZIONE° Promuove e sostiene le iniziative per i processi di formazione continua dei lavoratori previsti dai FondiParitetici interprofessionali (For.Te)° Informazione e formazione in materia di sicurezza degli ambienti di lavoro.

STUDI E RICERCHEIncentiva e promuove studi e ricerche per analizzare i fabbisogni formativi e professionali.

CRITERI PER LA FRUIZIONE DEI SERVIZIPossono usufruire dei servizi tutte le imprese iscritte all’EBT Catania, anche di nuova costituzione, che sitrovano in regola con i versamenti associativi – contrattuali.Per accedere all’iniziativa del sostegno a reddito/ammortizzatori sociali in deroga, le imprese devonodimostrare la regolarità dei versamenti degli ultimi 5 (cinque) anni per tutti i lavoratori iscritti sul librounico.

Via Mandrà n.8 – 95124 CataniaC.F. 93080630879Telefax 095 361155E-mail: [email protected]: [email protected] web: www.ebtcatania.it

CataniaCATANIA

Page 3: Impresa Informa

GERENZA

6Pag. formazioneFondo Forte, vauchergratuiti per le imprese

IMPRESA INFORMAsupplemento a “Confcommercio Notizie”periodico della Confcommercio Catania

Reg. Trib. di Catania n. 28/96edizione 22 febbraio 2013

DIRETTORE RESPONSABILEPietro AgenDIREZIONE E REDAZIONEc/o Ass. CommerciantiVia Mandrà, 8 - Catania

tel. 095.7310711fax 095.356211

CORDINAMENTO REDAZIONE Carla Previtera: [email protected]

REALIZZAZIONE EDITORIALE

Blu MediaV.le Andrea Doria, 69 Catania - tel. 095.447250www.blumedia.infoPROGETTAZIONE TESTATASignorelli&Partners

7Pag.punto di vista

Modello pubblico-privatoper il futuro dell’aeroporto

Sistema bancario grande assente al tavolo della ripresa e lontano dalle esigenze dei piccoli operatori La soluzione? Una grande banca del Terziario “

10Pag.delegazioni

Acireale / «Contribuiremoal rilancio della città»

11Pag.confnotizie

Amva, un bando per il ricambio generazionale

12Pag.associazioni

Fipe, nei pubblici eserciziil wi-fi è libero da controlli

9Pag.

4Pag.primo piano

Catania, un’economia da inventare

8Pag.focus Confcommercio sul Brt:fermatevi!lavoro

Aligrup, la vertenza infinitae le lungaggini burocratiche

La crisi di questi anniha dimostrato l'inade-guatezza del nostrosistema bancario. Gliimprenditori, che vi-

vono ogni giorno sulla loropelle le mille problematichelegate alla sopravvivenza del-le loro aziende, sanno che unodei grandi assenti al tavolodella ripresa è stato il siste-ma bancario nel suo insieme.Crisi dei mercati, mancatipagamenti delle pubblicheamministrazioni, calo vertigi-noso della domanda interna,mancanza di una politica disviluppo, burocrazia unicanel suo genere, corruzionediffusa, sono tutti problemi acui la nostra nazione paresempre meno in grado di darerisposta. Prova evidente la siha nello scollamento fra laclasse politica, legata al temaessenziale di sopravvivere ase stessa, e la società nel suoinsieme, che in modi diversi,astensionismo o adesione amovimenti di protesta, rifiu-ta, ormai in termini numericiimpressionanti, di riconoscer-si nel vecchio apparato politi-co. In questa situazione, dafine impero, sorprende lascarsa attenzione che i mediaprestano al sistema bancario,salvo i casi di eventi parossi-stici come quelli che hanno ri-guardato il Monte dei Paschidi Siena.Poco si parla del dramma chegli imprenditori devono af-frontare ogni volta che, percolpe spesso non loro, devono

richiedere un finanziamentood un aumento anche soloprovvisorio dell’affidamento;poco si parla dei mille sistemiattraverso cui vengono au-mentati gli oneri bancari; po-co si parla degli interessi chesoprattutto al Sud vengonorichiesti; poco si parla delledifferenze di comportamentocon gli istituti bancari di al-tre nazioni europee. Doman-diamoci il perché di tuttoquesto. Le risposte possonoessere molte ma certamentein Italia esiste un, per moltiversi perverso, sistema dipartecipazioni azionarie fraBanche, grandi aziende edEditori per cui alla fine non sicomprende bene chi è il con-trollore e chi il controllato.Una cosa però è a tutti evi-dente: per pochi grandi grup-pi non sono mai stati negatigli aiuti, mentre il piccolooperatore viene prevaricatoin tutti i modi possibili. Dicontro sono proprio alcunigrandi gruppi ad aver scari-cato sul sistema perdite cla-morose (Cirio e Parmalat nonsono che alcuni esempi).Cosa fare per reagire a que-sta situazione? Credo che larisposta non sia né semplicené univoca, ma forse se co-minciassimo a parlare di unagrande Banca del terziarioche parta dal nucleo consoli-dato dei consorzi fidi, sarebbeun buon inizio, poi come sisuol dire... se son rose, fiori-ranno!

M.D.M.

in questo numero22 febbraio 2013

322 FEBBRAIO 2013

editorialeimpresainforma

Banche & credito

È tempo che Confcommercio scenda in campo

Page 4: Impresa Informa

di Pietro Agen

Confcommercio cre-de fermamente chela nostra città pos-

sa tornare a crescere e asognare! Con questo nu-mero apriamo un tavolo

di confronto fra quanti liberamente vor-ranno formulare proposte per il rilanciodi Catania in vista delle prossime elezio-ni comunali, un tavolo libero dove spe-riamo scaturiscano idee concrete ma in-novative, dove possa rinascere quel desi-derio di sognare e sperare un futuro di-verso a cui Catania sembrerebbe per al-cuni versi aver rinunciato. Cominciamo noi con una prima propostache vuole coniugare cultura e turismo,due punti di forza di cui probabilmenteCatania non potrà fare a meno. Mi sono chiesto, viaggiando in Europa,perché la Sicilia, e Catania in particolare,non abbiano saputo fare quello che congrande semplicità e successo hanno sa-puto fare altri (Salamanca in Spagna,Cracovia in Polonia, Perugia in Italia, pernon citare che alcuni semplici esempi).Possiamo vantare un patrimonio cultura-le unico nel mondo, abbiamo un climache è riduttivo definire invidiabile, dispo-niamo di Atenei universitari di ottimo li-vello, eppure non abbiamo saputo o vo-luto dar vita ad una struttura capace di at-trarre ed ospitare studenti da tutto il Me-diterraneo e non solo! Provate a pensare, per un solo attimo,quale ritorno avrebbe Catania da una ini-ziativa di questo tipo, pensate al ritornoculturale che deriverebbe dall’incontrodi tante realtà diverse, pensate a qualerilancio della città deriverebbe dalla pre-senza nei mesi estivi di centinaia di stu-denti, pensate a quante famiglie approfit-terebbero della presenza di un loro con-giunto a Catania per visitare le bellezzedella nostra terra, pensate a quale movi-mento si creerebbe nei settori alberghie-ro e della somministrazione, pensate qua-le vetrina e quale mercato si creerebbe

Il rilancio della città passa attraverso proposte concrete. Ecco quella di Confcommercio: un polo che attiri studenti da tutto il Mediterraneo. Puntando sul binomio cultura e turismo“ ”

non credo sia così difficile reperire a Ca-tania una struttura da trasformare incampus universitario; la caserma Som-maruga o uno degli ospedali cittadini diprossima chiusura per fare solo dueesempi sono certamente ipotesi percorri-bili nel breve periodo. Non credo sia im-possibile organizzare un’offerta formativacapace di attrarre nell’area mediterraneae oltre: non credo rappresenti un proble-ma organizzare e promuovere i mille ser-vizi che dovranno affiancare l’iniziativa. Cosa fare allora nel concreto? Proponia-mo come Confcommercio di dare vita, intempi brevissimi, ad un tavolo ristrettoche focalizzi gli obiettivi del progetto,che ne evidenzi eventuali criticità da af-frontare e che cominci a predisporre unvero e proprio piano operativo compren-sivo delle temporizzazioni dei vari step. Una struttura agile e concreta che noncrei problemi e che invece lavori per ri-solverli, senza cariche ufficiali, senza pas-serelle, soltanto per Catania!

per i nostri prodotti di eccellenza. Come dicevamo, Cultura e Turismo comeelementi essenziali e moltiplicatore diuno sviluppo che coinvolgerebbe: tra-sporti, agricoltura, commercio, l’interaeconomia in una sola parola. Bisogna però passare dalle parole ai fatticoncreti e su questo ci impegneremo:

4 22 FEBBRAIO 2013 impresainforma

Catania, un’economia da inventareL’idea? Un campus universitario

primo piano

Provate a pensare al ritorno culturale che deriverebbe

dall’incontro di tante realtàdiverse, quale movimento registrerebbe il settore alberghiero, quale mercato si creerebbe per i nostri prodotti di eccellenza

Page 5: Impresa Informa

522 FEBBRAIO 2013impresainforma

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6 22 FEBBRAIO 2013 impresainforma

formazioneFondo Forte, vaucher gratuiti a disposizione delle imprese

Il fondo interprofessionale del sistema Confcommercio offre alle Imprese che ne fanno parte “formazione” a costo zero. Una risposta alle necessità formative obbligatorie e professionalizzanti“ ”

di Giuseppe Cusumano

Due aprile, segnateviquesta data. Sarà in-fatti il giorno del ter-

zo e ultimo appuntamentocon il “click day” relativo aivoucher formativi gratui-

ti del Fondo Forte, messi a disposizione perle imprese aderenti. Le imprese che già ade-riscono al Fondo possono, avvalendosi del-la collaborazione di Isfoter, richiedere deivoucher gratuiti in riferimento ad uno dei se-guenti percorsi formativi: “caffetteria”, “ingle-se turistico”, “rappresentante dei lavoratoriper la sicurezza – Rls”, “addetto antincendiorischio medio e rischio basso”, “tecniche dilavorazione per addetti al reparto carni”, “ad-detti al primo soccorso in aziende rischiomedio e basso”, “aggiornamento per addet-ti al primo soccorso in aziende rischio medioe basso”, “informatica ed internet”, “alimen-taristi in sostituzione ex libretto Sanitario”.

La formazione professionale sta assumendo,sempre più, un’importanza strategica nelmondo produttivo. Essa viene incontro, dauna parte, ai fabbisogni formativi espressidalle aziende, dall’altra all’esigenza delle im-prese e dei giovani di acquisire competenze,e dei lavoratori di mantenersi aggiornati aicontinui cambiamenti del mercato. Le im-prese hanno compreso l’importanza dellaformazione e la gratuità rappresenta per lo-ro uno stimolo a partecipare a percorsiformativi professionalizzanti.Le imprese che volessero partecipare alprossimo click day o a uno degli avvisi pub-blicati dal Fondo e avere, quindi, ricono-sciuta formazione a titolo gratuito (finanzia-ta interamente da FORTE), possono contat-tarci e, fissando un appuntamento, valu-tare le loro esigenze e redigere un proget-to formativo che si avvicini sempre più al-le necessità organizzative dell’azienda.Come aderire: l’adesione a For.Te. è gratui-ta, non comporta alcun costo né per l’azien-

da né per i lavoratori.Aderire a For.Te. è semplice basta indicarenella denuncia Uniemens (ex DM/10), ob-bligatoria da gennaio 2010, il codice di ade-sione “FITE” nella sezione Posizionecontributiva, denuncia aziendale, fondointerprofessionale, adesione e a seguirescrivere il numero dei dipendenti (quadri,impiegati e operai) interessati dall’obbligocontributivo. Per le aziende provenientida altri Fondi gli uffici di Isfoter darannotutte le necessarie indicazioni per l’adesione. Quando aderire al Fondo: l’adesione puòessere effettuata in qualsiasi mese del-l’anno ed è valida sino a revoca. Le imprese che ancora non aderiscono alFondo, possono farlo entro il 16 di ognimese ed avere riconosciuto il diritto di par-tecipare alla richiesta dei voucher per ilprossimo click day.Per ulteriori informazioni e richieste di assi-stenza è possibile contattare la segreteria alnumero 095.7310741 oppure [email protected].

Corsi sostitutivi del libretto sanitarioper alimentaristi (corretta prassi igeni-

co-sanitaria). Corso di formazione indirizzato apersonale di cucina, salumeria, pescheria, gela-teria, gastronomia, pasticceria, girarrosto, arti-gianato alimentare da asporto, kebab, fruttiven-dolo, e a tutti coloro che vogliano intraprendereuna delle suddette carriere. Durata corso: 12ore. A fine corso viene rilasciato l’attestato diformazione, con validità di 3 anni (alla scadenzaè necessario un corso di aggiornamento delladurata di 6 ore). Sicurezza sui luoghi di lavoro • Rssp (Responsabile della Sicurezza Pre-venzione e Protezione dei rischi): puòessere svolto dal datore di lavoro o daun suo delegato. Dura-ta corso: 4 lezioni da 4ore. A fine corso vienerilasciato l’attestato di for-mazione, con validità di 5 an-ni (alla scadenza è necessario uncorso di aggiornamento)• Addetti servizi di emergenza primosoccorso. Ha diverse caratteristiche inbase al settore di attività e al numero didipendenti.Generalmente ha una durata

di 12 ore. • Addetti servizi di emergenza antin-cendio Tre livelli in base al rischio(basso: 4h corso prettamente teo-rico, medio: 8h corso teorico-pratico,alto: 16h corso teorico-pratico e succes-sivo esame di idoneità presso VVFF • Addetto sicurezza (buttafuori)Corso di formazione professionale abili-tante e corso di qualifica (per coloro chenon hanno esperienza). Durata: 450 ore Corso di perfezionamento (per chi ha maturatoesperienza documentabile): 100 ore. Corso per barman Corso teorico-pratico rivolto a tutti coloro cheesercitano il mestiere di barman o vogliono in-traprendere tale attività.

Durata: 50 ore distribuite in 10 giorni e suddivi-se in due livelli.Autotrasportatori Corso di preparazione per l’accesso al-la professione di autotrasportatori mer-ci. Preparazione di candidati che so-sterranno l’esame per il consegui-mento dell’attestato di capacità profes-sionale (presso l’ufficio D.T.T. della Provin-

cia). L’attestato, valido in tutti i Paesi Ue,

è requisito necessario per l’iscrizione al-l’albo degli autotrasportatori. Durata: na-

zionale 150 ore; internazionale 30 ore Somministrazione alimentare Corso abilitante necessario per la

somministrazione di alimenti e bevan-de (prodotti confezionati – no artigiana-li). Durata: 100 ore

Agenti immobiliari Preparazione agli esami per Agenti di affari in

mediazione immobiliare. Durata: 80 ore Corsoabilitante per Agenti e rappresentanti di com-mercio. Durata corso: 80 ore VetrinistaIl corso di formazione per la specializzazionenell’allestimento di vetrine intende far acquisirecompetenze e conoscenze nei seguenti ambiti:Tecnica espositiva; soggetto e decorazione; Du-rata: 50 ore.

Corsi NuovaimpresaCome avviare un bed&breakfast in Sicilia.Il corso di formazione utile per imparare a

gestire le nuove attività ricettive. Web 2.0 nel turismo. Il corso per tutti gli operatori turistici ne-cessario per rendere visibile le proprie at-tività su internet e vendere di più.

Abilitazioni e aggiornamenti. Tutti i corsi di Confcommercio per formare gli imprenditori“

Page 7: Impresa Informa

22 FEBBRAIO 2013

punto di vistaimpresainforma

7

di Rosario Faraci

Ha fatto molto dis-cutere il declassa-mento di Cata-

nia (da core a comprehen-sive) e Comiso (non in-

cluso tra i siti strategici) dal piano degli ae-roporti approvato dal Ministro Passera.Evidentemente, mentre in Sicilia per tuttal’estate si litigava per la governance dellaSac, qualcuno a Roma ha agito indisturba-to assumendo decisioni rilevanti per il fu-turo delle nostre infrastrutture. Per motividiversi era già accaduto che, in occasionedella vicenda Wind Jet, il governo avessedeciso di non interferire nella querelle traAlitalia e la compagnia di Pulvirenti. Inentrambe le circostanze, è sempre interve-nuto il presidente dell’Enac Vito Riggioche, pur avendo competenze istituzionalisu tali questioni, fa fatica a mantenere lin-guaggio e toni appropriati al ruolo che ri-veste. In occasione dell’ultimo provvedi-mento governativo, il presidente Riggio ètornato a sollecitare fortemente la priva-tizzazione delle società di gestione ae-roportuali ancora in mano pubblica. LaSac di Catania, la Gesap di Palermo ed al-tre ancora, soprattutto nel Sud e nelle iso-le, sono di proprietà pubblica; se i sogget-ti proprietari non procederanno a ricapita-lizzazioni presto potrebbero entrare i pri-vati. Ma quali privati? Nel settore delle societàaeroportuali, c’è una forte concentrazionedi potere nelle mani di due gruppi: la fa-miglia Benetton attraverso la società Sin-tonia e il fondo F2i guidato dall’ex mana-ger pubblico Vito Gamberale, che in pas-sato ha lavorato in 21 Investimenti e At-lantia, due società del gruppo Benetton.Direttamente o indirettamente, a loro fan-no riferimento gli aeroporti di Milano, Ro-ma, Bergamo, Napoli, Torino e, più recen-temente Bologna e Firenze. Solo l’aeropor-to di Venezia, pur se privato, ha una com-posizione azionaria più moderna e varie-gata. Dunque, le dichiarazioni di Vito Rig-gio, ispirate ad una logica di superamentodella frammentazione dell’offerta, appaio-

Un nuovo modello pubblico-privatoper il futuro dell’aeroporto di Catania

Il declassamento dell’aerostazione inciderà sugli investimenti programmati. In assenzadi apporto di capitali pubblici, la privatizzazione rimarrà l’unica strada percorribile“ ”

no un po’ frettolose specie se in Italia, inun settore così importante per lo sviluppoeconomico quale è l’aeroportuale, non c’èancora un vero e proprio mercato dellaproprietà che veda, come in altri Paesi,l’alternarsi di soggetti pubblici o privatiche siano, di varia provenienza, che fac-ciano gli azionisti lasciando la gestione de-gli aeroporti a manager competenti ed in-dipendenti. Tornando a Catania, ci si chiede se sianecessario un ricambio della proprietànella direzione prospettata da Riggio op-pure se non sia opportuno pensare ad unnuovo modello proprietario pubblico-privato. Nei giorni scorsi, sia l’ammini-stratore delegato Gaetano Mancini che ilpresidente della Sac Enzo Taverniti han-no smentito qualsiasi ipotesi di privatizza-zione della società di gestione, escludendoche una tale soluzione possa prospettarsi abreve. Il sito aeroportuale, hanno detto, vaprima rafforzato e valorizzato adeguata-mente e solo dopo si può pensare di farentrare i privati, magari inizialmente conuna compartecipazione. Rimane da vede-

re, tuttavia, se tale disegno strategico saràfattibile senza ulteriore apporto di capitaledei soci pubblici, a cominciare dall’azioni-sta di riferimento, la Camera di Com-mercio di Catania. Il declassamento pro-babilmente inciderà sugli investimentiprogrammati che sarebbero dovuti avve-nire con finanziamenti europei: la riaper-tura della vecchia aerostazione Morandi, ilpiano di viabilità con connessa nuova of-ferta di parcheggi e, in prospettiva, i pro-getti di allungamento della pista e la rea-lizzazione di una stazione intermodale peril diretto collegamento fra ferrovia ed ae-roporto. Progetti di grande valenza strate-gica che, adesso, bisognerà vedere comerealizzare. In mancanza di apporto di capitali pubbli-ci, la privatizzazione rimarrà l’unica al-ternativa; ma la valutazione dell’operazio-ne di ricapitalizzazione dovrà tener contonon solo delle condizioni attuali della so-cietà di gestione e del sito, ma soprattuttodel maggiore valore che l’una e l’altro po-tranno avere dalla realizzazione di tali pro-getti. Il nodo, secondo noi, sta tutto qui.

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8 22 FEBBRAIO 2013 impresainforma

focus

L’associazione commercianti di Catania chiede concretezza e attinenza con la realtà nella stesura del piano della mobilità e interventi che non penalizzino il piccolo commercio

Confcommercio intervienesui Bus Rapid Transit: fermatevi!

“ ”

con al realtà. Se consideriamo che la lineaBrt in attuazione è quella con meno critici-tà c’è da rabbrividire nel pensare a cosasuccederebbe negli altri percorsi Brt. Im-maginate una corsia protetta, al centro stra-da, in viale Mario Rapisardi, riducendo edimezzando la capacità della strada stessaad una sola corsia a salire ed una sola ascendere perdendo, altresì, gran parte deiposti auto. Sarebbe il caos più totale, spe-cie nelle ore di punta. Una catastrofe certaper il piccolo commercio di vicinato. Il piano del traffico, infatti, non tiene con-to delle motivazioni allo spostamento,ed in particolare del “fattore scuola”. Que-sto elemento dovrebbe, invece, costituireuna valutazione determinante nella realiz-zazione del piano del traffico così comeuno degli elementi significativi del PianoRegolatore Generale. Per questi motivi Confcommercio dice al-l’Amministrazione: fermatevi! Non funzio-na. Non ci sono i presupposti perché lalinea Brt sia estesa in altre zone, mentrein quella attuale occorre addivenire ad ag-

giustamenti, valutando eventualmente an-che cambi di percorso. Anche sotto il profilo del metodo i rilevisono corposi: in particolare vi è mancatauna analisi preventiva degli effetti derivan-ti dalla realizzazione della linea Brt. È in-concepibile che valutazioni importanti ven-gano fatte ex post. Quando si fanno questecose bisogna valutarle bene, metro per me-tro. Sicché non si è pensato di reperire pri-ma nuove aree da destinare a parcheggiodove ciò era possibile, come in via Ala.Nulla può essere lasciato al caso, nellasperanza che le cose funzionino solo pervolontà divina. Occorre andare per ordine,creando dapprima le infrastrutture necessa-rie (leggasi parcheggi) e propedeutiche asuccessivi interventi innovativi ed incisivi.Il pressing e le argomentazioni prodotte daConfcommercio hanno determinato l’impe-gno dell’Assessore alla Mobilità prof. SantiCascone a costituire un “tavolo di moni-toraggio” che metta a fuoco le problema-tiche da tutti i punti di vista, ad iniziare daquello commerciale.

di Francesco Sorbello

Con la viabilità non sischerza! No ai volipindarici, al libro

dei sogni, ai piani dellamobilità apprezzabili nelleaule universitarie ma poco

adattabili alla situazione reale, quella chegiornalmente cittadini e commercianti vivo-no sulle loro spalle. Il binomio viabilità e commercio è in-scindibile e ciò significa che un piano del-la mobilità sbagliato può portare alla chiu-sura di centinaia di esercizi commerciali. Cimancherebbe solo che il commercio, giàalle prese con una crisi impetuosa, debbaperire anche per colpa di un nuovo pianodella viabilità. Il messaggio della Confcom-mercio Catania è chiaro: restiamo con i pie-di per terra. Di mezzo c’è la vita di molteaziende del commercio in una città chegiorno dopo giorno perde pezzi, negozi edartigiani. Il Comune ha prodotto il piano generaledel traffico urbano che i tecnici dell’asso-ciazione stanno vagliando e rispetto al qua-le faranno pervenire entro marzo le loroconsiderazioni. Intanto, però, l’attenzioneverte sulla prima linea Brt. Si tratta di unacorsia protetta che ospiterà il transito deibus dell’Amt, dal parcheggio dei Due Obe-lischi a Piazza Stesicoro. Nelle intenzioniuna linea veloce (Brt sta infatti per “BusRapid Transit”) che percorrerà il tragitto inpoco meno di 25 minuti. Man mano cheviene realizzata sorgono, però, anche iproblemi. Le linee Brt, infatti, produconoun restringimento della carreggiata e, diconseguenza, l’inevitabile perdita di stalliper la sosta e problematiche in termini dicircolazione veicolare, cosicché gli auto-mobilisti sono stati costretti a file asfissian-ti, con un impatto ambientale decisamentenegativo. La verità è una: le sedi stradali dove si rea-lizza il Brt non hanno le dimensioni ido-nee per poter riservare una corsia pro-tetta per i bus ed al contempo garantireuna circolazione fluida, specie nelle stradedi accesso ed uscita dalla città. Insomma, belle idee che mal si conciliano

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922 FEBBRAIO 2013

lavoroimpresainforma

di Silvia Carrara

Aligrup, e la storia con-tinua. La vertenza infi-nita. La Società, negli

articoli di cronaca degli ultimigiorni, è stata definita in varimodi: il colosso alla deriva, ilmalato agonizzante.Costretta a chiudere, uno per

uno, i punti vendita, l’Aligrup, con il 15% deibeni aziendali sottoposti a provvedimento diconfisca del Tribunale di Catania e con unaistanza depositata di concordato preventivo,per ogni atto di cessione dei beni aziendali de-ve attendere due provvedimenti autorizzatori,il primo della Corte d’Appello e l’altro, an-ch’esso vincolante, della Sezione Fallimentaredel Tribunale di Catania. Procedure lunghe ecomplesse che rallentano le operazioni di ces-sione dei punti vendita. Intanto le trattative sindacali con il gruppo Co-nad e Releone sono andate avanti. Nel frat-tempo pare ci sia un rinnovato interesse daparte delle Coop per rilevare le Zagare e altrisei punti vendita. Da parte di queste ultime, siattende una manifestazione di interesse con-grua. Le trattative e le notizie, più o meno fon-date, sulla ricomparsa in scena delle Coop,hanno riacceso la speranza di centinaia di la-voratori. Lo scorso 29 gennaio è stato siglato l’accordosindacale, per la cessione dei punti vendita diRandazzo - via Angelo Musco, Mascali - viaOrientale Sicula, Catania - via Lessona e viaVerona, Pachino - via Aldo Moro, con il grup-po Conad. Quest’ultimo, infatti, con la Socie-tà Pamara, nel rilevare i 5 punti vendita, haassicurato il trasferimento di 58 lavoratori. Rimane aperta la trattativa per l’acquisizionedelle Ginestre. Nella stessa data, un altro accordo è stato si-glato con la Società Releone per i punti ven-dita di Acireale - via Carducci, Viagrande - viaGaribaldi, Valverde - via Belfiore, San Grego-rio - via Colonna, assicurando, pertanto, il tra-sferimento di 41 lavoratori. Gli accordi sindacali, chiusi in deroga alla nor-mativa sui passaggi di ramo d’azienda, consi-derato che tutti i punti vendita sono in situa-zione di crisi, hanno in gran parte recepito le

Aligrup, la vertenza infinitaLa burocrazia rallenta le cessioni

Siglati gli accordi con Conad e Releone, ma si deve attendere l’autorizzazione della Corte d’Appello e del Tribunale di Catania. Intanto si riaffaccia l’ipotesi Coop per Le Zagare e altri sei punti vendita “

condizioni applicate per le cessioni dei pun-ti vendita al Gruppo Arena. Si ricorda, in-fatti, che in provincia di Catania fino ad ora,sono stati ceduti soltanto quattro punti ven-dita al Gruppo Arena, con il coinvolgimen-to di circa 150 lavoratori. Gli accordi con Pamara e Releone troveran-no completa applicazione, e quindi potran-no concludersi, solo dopo il rilascio delleautorizzazioni alle cessioni da parte dellaCorte d’Appello e successivamente della Se-zione Fallimentare del Tribunale di Catania.Nel frattempo però i lavoratori coinvolti nel-le cessioni e quelli che non sono oggetto dinessuna trattativa sono in Cassa Integrazio-ne Straordinaria. Peraltro, il Ministero del La-voro non ha ancora emesso il Decreto di au-

torizzazione. Tutte le parti coinvolte hanno posto in esse-re delle iniziative per tenere viva l’attenzionesul caso Aligrup, per sensibilizzare le istitu-zioni sulla grave crisi. Nei giorni scorsi pres-so la Prefettura di Catania si è tenuto un in-contro, richiesto dalle organizzazioni sindaca-li, per sollecitare un intervento del Prefetto diCatania al Ministero del Lavoro per accelera-re le procedure di rilascio del decreto di cas-sa integrazione straordinaria che interessa icirca 1200 dipendenti. In quella sede il liqui-datore dell’azienda, nominato dal Tribunaledi Catania, ha ribadito che la cabina di regiadi tutte le operazioni che interessano l’Ali-grup continua ad essere il Tribunale di Cata-nia e ha comunicato che in atto ci sono trat-tative per tutti i punti vendita.La Confcommercio di Catania, che ha sempreassistito l’Aligrup e che negli ultimi due annil’ha sostenuta offrendo supporto professiona-le e logistico, nei prossimi giorni chiederà unintervento della Confcommercio Nazionaleper sensibilizzare gli organi del Ministero delLavoro affinché l’iter per la concessione dellaCassa Integrazione Straordinaria, avviata conil verbale sindacale sottoscritto a dicembre2012, venga concluso al più presto, per dareun’immediata risposta ai lavoratori esasperatidal fatto che non percepiscono le retribuzioniarretrate e non ricevono alcuna anticipazionedel trattamento di Cigs.

Esasperati i lavoratori,che sono stati messi in Cassa Integrazione

Straordinaria. Non percepisconole retribuzioni arretrate e non ricevono alcuna anticipazione del trattamento di Gigs

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10 22 FEBBRAIO 2013 impresainforma

delegazioni

Il neo-presidente della Confcommercio di Acireale illustra le linee programmatiche dellasua gestione. «Vogliamo collaborare con il Comune - dice - per riaccendere l’economia»“ ”

Mario Russo: «Saremo parte attivanel rilancio della nostra città»

Il direttivo di Acireale è formato dalpresidente Mario Russo (a sinistra)e da: Mario Grasso, SalvatoreGrasso, Michele Leotta, OrazioMaltese, Daniela Pavone, MartinaAngiolucci, Davide Pennisi, Riccar-do Trovato e Camillo Condorelli

di Maria Enza Giannetto

«Èun direttivo giovane, composto dagiovani operatori commerciali suiquali la Confcommercio punta per

il rilancio del territorio, in stretta collabora-zione con le istituzioni locali. Desideriamocontribuire al rilancio economico e socialedi Acireale e vogliamo trattare non solo gliaspetti prettamente commerciali ma anchecorrelati alla vita sociale della città», così ilneo presidente della Confcommercio di Aci-reale, Mario Russo traccia le primissime li-nee programmatiche del nuovo direttivo dalui presieduto e composto da Mario Grasso,Salvatore Grasso, Michele Leotta, OrazioMaltese, Daniela Pavone, Martina Angioluc-ci, Davide Pennisi, Riccardo Trovato e Ca-millo Condorelli.«Prima di tutto - spiega Mario Russo - voglioringraziare il presidente uscente, Pino Am-bra per il prezioso lavoro svolto sinora. Sia-mo arrivati uniti a questo rinnovamento delconsiglio direttivo frutto di una meticolosapreparazione e di decine di incontri con glioperatori commerciali, nel corso dei qualisono state ascoltate le istanze di centinaia dicolleghi. Abbiamo volutamente puntato sugente giovane che possa dare un grandeimpulso di rinnovamento alla città. La no-stra attenzione sarà rivolta a tematiche im-portanti come il Piano regolatore, gli im-pianti sportivi, la viabilità, la sicurezza, lamessa in rete di tutte le componenti cultu-rali e architettoniche della città per il rilan-cio turistico». Tante le azioni da intraprendere e tante lesituazioni da tenere d’occhio. Ma quali so-no le priorità? «Le priorità - sottolinea il presidente Russo -saranno l’ascolto di tutti i commercianti e ditutte le forze sociali, sia aderenti all’associa-zione, sia esterne a essa. Cominceremo conun sondaggio delle imprese sul territorio,ma ci occuperemo delle esigenze di tutta laclasse produttiva della città, perché è quel-la che rende viva la città: i commerciantiquando accendono le insegne accendonoanche la città e quando si spegne anche so-lo una luce, la città si impoverisce». Grande importanza, secondo le prime lineeprogrammatiche, verrà data al dialogo con

l’amministrazione comunale. «Noi vogliamo collaborare con il Comuneperché siamo convinti che solo in sinergiasi possano ottenere grandi risultati. Peresempio, stiamo sondando il terreno perpoter istituire il “il lunedì dello shopping”,con i negozi aperti fino alle 22; per alcuneattività estive che portino più visitatori incittà; per i caffè concerto che rivitalizzino lamovida acese. Insomma abbiamo tanteidee. Una su tutte, una grande conferenza,il 21 aprile, sulle potenzialità naturalistiche,architettoniche ed economiche della città,cui sono già stati invitati importanti relatori». Rilancio dell’economia al centro, dunque.Ma l’associazione dei commercianti mette alcentro i suoi associati.«Abbiamo intenzione- dice Russo - di creare una rete di collabo-

razione tra i commercianti e incrementare lacomunicazione a favore dei commerciantiassociati. Avremo presto una pagina su Fa-cebook e una mailing list aggiornata che cipermetterà di tenere sempre informati gli icommercianti sulle occasioni da non perde-re». Ma quello su cui si punta è soprattuttola rivalutazione del vastissimo patrimonioartistico della città che, se fosse più accessi-bile e pubblicizzato, porterebbe molti piùvisitatori in città. Cosa che purtroppo sem-bra non avverire.«Sono in associazione da 29 anni - raccontaFrancesco Petit, delegato Confcommercioad Acireale - e purtroppo ho assistito al de-clino dell’economia cittadina. L’economia èferma e sembra non si capisca bene da cheparte andare. Tante attività imprenditoriali,dall’agrumicultura al settore alberghierohanno dovuto chiudere i battenti e chi resi-ste lo fa davvero a stento. Purtroppo se sicontinua così questa città diventerà solouna città dormitorio. Manca una seria pro-grammazione politica che non guardi uni-camente al prossimo trimestre ma si con-centri su strategie a lungo termine. Soloquando la politica e il pubblico decideran-no “cosa vuol essere Acireale da grande”,gli operatori commerciali potranno davveropuntare su certe strategie. La Confcommer-cio propone e dà suggerimenti, ma ci de-vono anche ascoltare. Ora, le linee pro-grammatiche del nuovo consiglio direttivosono state tracciate: Noi puntiamo sulla ri-valutazione del territorio»

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1122 FEBBRAIO 2013

confnotizieimpresainforma

Italia Lavoro S.p.a. ha lanciato il BandoAmva: 5 milioni di euro per favorire il ri-cambio generazionale e la nuova im-

prenditoria nel settore artigiano. L’intentoè anche agevolare la creazione di impresegiovanili nel settore dei mestieri tradiziona-li, attraverso il trasferimento di azienda daparte di imprenditori di età superiore ai 55anni in favore di giovani con età compresatra i 18 e i 35 anni non compiuti.Le tipologie di attività interessate dal bandoe indicate nel relativo avviso pubblico sonomolteplici: agricoltura, lavorazione di pro-dotti alimentari, ristorazione, gelateria e pa-sticceria, catering, laboratori di gioielleria,istituti di bellezza.Il contributo può essere richiesto solo a ces-sione aziendale avvenuta e solo per gli at-ti di trasferimento successivi alla data del21/12/2012 (data di pubblicazione del ban-do). La domanda di contributo può essereproposta unicamente dall’azienda che risul-terà dal subentro o cessione, la quale dovràmantenere lo stesso codice attività dell’a-zienda a cui è subentrata.L’ammontare del contributo, in conto ca-pitale e a fondo perduto, è calcolato sullabase del valore dell’atto di cessione azienda-le (vendita o altro atto assimilato a titolo

oneroso), più in particolare:- 5.000 euro per i trasferimenti di azienda divalore ricompreso tra 10.000 e 29.999,99 eu-ro;- 10.000 euro per i trasferimenti di aziendadi valore pari o superiore a 30.000 euro.I subentranti, ai fini della presentazione del-la domanda di contributo, devono essere dietà ricompresa tra i 18 e 35 anni non com-

Un avviso pubblico per il programma AMVA “Apprendistato e mestieri a vocazione artigianale”Cinque milioni di euro per agevolare le imprese giovanili attraverso il trasferimento di azienda“ ”

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

Il Ministero dello Sviluppo Economico, in attesa della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del provvedi-mento attuativo degli articoli da 17bis a 17duodecies della Legge 134/2012, ha reso pubblico il sito mini-steriale dedicato agli incentivi per l'acquisto di veicoli verdi a basse emissioni complessive (elettrici, ibridi,

a metano, a biometano, a GPL, a biocombustibili, a idrogeno). Si ricorda che sarà possibile accedere agli incentivi, 120 milioni di euro per il triennio 2013-2015, a partiredal trentesimo giorno successivo all’entrata in vigore del decreto attuativo, che è in corso di pubblicazionesulla Gazzetta Ufficiale. Nello specifico il decreto stabilirà le modalità per la preventiva autorizzazione all’e-rogazione e le condizioni per la fruizione dei contributi, il cui fine è quello di favorire l’acquisto di veicoli adalimentazioni alternative (elettrici, ibridi, a metano, a biometano, a GPL, a biocombustibili, a idrogeno) conemissioni di anidride carbonica (CO2), allo scarico, non superiori a 120 g/km.

Gli incentivi sono rivolti prevalentemente ai veicoli aziendali e a quelli ad uso pubblico (taxi, car-sharing, noleggio, servizi di linea ecc.). La mag-gior parte delle risorse disponibili è subordinata alla rottamazione di un veicolo più vecchio di dieci anni. Fanno eccezione solo i fondi destinati aiveicoli con emissioni non superiori a 95 g/km (essenzialmente elettrici e ibridi) che sono aperti a tutte le categorie di acquirenti, inclusi i privati cit-tadini, vista la minore diffusione di questi veicoli. La legge 134/2012, sopra richiamata, prevede che il contributo venga corrisposto dal venditoremediante compensazione con il prezzo di acquisto e che pertanto le imprese costruttrici o importatrici del veicolo nuovo dovranno rimborsare alvenditore l’importo del contributo recuperando detto importo quale credito di imposta per il versamento delle ritenute dell’imposta sul reddito del-le persone fisiche operate in qualità di sostituto d’imposta sui redditi da lavoro dipendente, dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, dell’im-posta sul reddito delle società e dell’imposta sul valore aggiunto, dovute, anche in acconto, per l’esercizio in cui viene richiesto al pubblico regi-stro automobilistico l’originale del certificato di proprietà e per i successivi. Dell’avvenuta pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei suddetti provve-dimenti daremo tempestiva comunicazione ai nostri lettori.

In arrivo centoventi milioni di contributi statali per l'acquisto di veicoli a basse emissioni

piuti e non devono essere titolari di impre-se individuali né soci con una percentualesuperiore al 25% in società in attività.I cedenti, devono essere micro e piccoleimprese costituite in forma di ditta indivi-duale o società di persone con sede legalee operativa nel territorio nazionale, esisten-ti da almeno 10 anni e che abbiano un co-dice attività che sia ricompreso nell’elencopubblicato nell’avviso pubblico sul sitohttp://impresacontinua.italialavoro.it. In particolare il titolare o socio cedente (incaso di acquisto di quota societaria checomporti per il giovane l’acquisizione diuna percentuale di partecipazione superioreal 51%), deve avere un’età superiore a 55anni e deve essere presente nella compagi-ne societaria da almeno 5 anni. La presentazione della domanda deve avve-nire esclusivamente attraverso la procedu-ra telematica, collegandosi al sitohttp://impresacontinua.italialavoro.it. La domanda potrà essere presentata a parti-re dalle ore 10 del 20/02/2013 fino al31/12/2013, salvo esaurimento delle risor-se finanziarie.Per ulteriori informazioni contattare l’Ufficiolegale di Confcommercio Catania all’indiriz-zo mail [email protected]

Da Italia Lavoro un bando per favorireil ricambio generazionale nell’artigianato

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I gestori dei locali sono sollevati da responsabilitàrispetto alla navigazione da parte dei loro clienti “

SILB - IMPRESE DI INTRATTENIMENTO

associazioniimpresainforma

12 22 FEBBRAIO 2013

CONVENZIONE FIPE - SIAE

Reato di disturbo / La responsabilità del gestore si accerta con i testimoni

Il ministero dello Sviluppo Econo-mico, con la risoluzione n. 18512del 4 febbraio 2013, con riferi-mento alla disposizione dell’art. 7del d.l. n. 158/2012, ha affermatoche il divieto di vendita di bevan-de alcoliche ai minori di anni 18,previsto dalla norma suddetta, siapplica anche alla somministra-zione sul posto. È vietato sia vendere che somministrare sul postobevande alcoliche a minori degli anni 18;Nel caso di vendita di bevande alcoliche a minoridegli anni 18, si applica la sanzione amministrativapecuniaria da 250 a 1000 euro;Nel caso di somministrazione di bevande alcolichea minori degli anni 16, la sanzione è l'arresto finoa un anno;Nel caso di somministrazione di bevande alcolichea minori degli anni 18, ma maggiori degli anni 16,si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da250 a 1000 euro.Si invitano le aziende associate che non intendonoesporsi al rischio di incorrere nelle indicate sanzio-ni a non somministrare (oltre che vendere) alcoliciai minori degli anni 18. La vendita di bevande alcoliche a minori di anni 16è sanzionata in via amministrativa, mentre la som-ministrazione sul posto di bevande alcoliche a mi-nori di anni 16 è sanzionata penalmente.

Dando ragione all’interpretazione diFipe, la federazione italiana pubbli-ci esercizi aderente a Confcom-

mercio-Imprese per l’Italia, l’Autorità ga-rante della Protezione dei dati personali haconfermato che gli esercenti pubblici pos-sono mettere liberamente a disposizio-ne degli utenti la connessione wi-fi edeventualmente Pc e terminali di qualsiasitipo. A sollevare la questione era stata un’inter-pretazione controversa sollevata da provider che forniscono pro-grammi di archiviazione. A loro dire, sui gestori di bar e risto-ranti incombeva l’obbligo di registrazione dei dati da partedegli utenti, così come dovevano essere anche ritenuti correspon-sabili dei siti visitati dai loro clienti in caso di connessione alla rete con l’accesso te-lematico fornito dal locale. Con questa interpretazione, che conferma quella da subi-to data da Fipe, i gestori dei locali saranno sollevati da qualsiasi responsabilità ri-spetto alla navigazione in Internet da parte dei loro clienti e, nel caso volesseroentrare in possesso di informazioni più dettagliate riguardo all’uso della rete, dovran-no richiedere al consumatore di firmare l’autorizzazione al trattamento dei dati perso-nali. Il Garante, nella risposta fornita a Fipe, ha infatti ribadito che questo caso rientrafra quelli in cui non può essere effettuato il trattamento dei dati personali senza ne-cessità del consenso del soggetto interessato, in base all’art. 24 del Codice. Pertanto, in primo luogo, gli esercenti che ancora dispongono di strumenti per il mo-nitoraggio e l’archiviazione dei dati possono eliminarli, senza il rischio di alcuna re-sponsabilità, rendendo così realmente libero il servizio di wi-fi offerto; altrimenti, sevogliono continuare a utilizzare tali sistemi in maniera legittima, sono tenuti a rende-re informati i propri avventori dell’utilizzo che viene fatto dei dati monitorati, attra-verso la sottoscrizione da parte loro del consenso al trattamento degli stessi, di cui al-l’art. 13 del Codice. «La connessione wi-fi libera nei pubblici esercizi – commenta ilpresidente Fipe provinciale Dario Pistorio – va verso la direzione delle smart city.Bar, ristoranti, discoteche, stabilimenti balneari diventano sempre più interattivi e so-no così in grado di offrire ai clienti un servizio importante nell’era del digitale».

Ritirando presso la segreteria di Fiper la certificazioneSiae, saranno riconosciute le agevolazioni previste dallaconvenzione Siae agli operatori del settore Pubblici eser-cizi associati che detengono apparecchi televisivi, ra-diofonici, filodiffusori e similari. Tali diritti sono dovutianche per la diffusione di musica d’ambiente attraver-so radio, televisori od altri apparecchi. Le agevolazionidi cui sopra sono subordinate al rispetto dei termini dipagamento, fissati per l’abbonamento annuale, al 28febbraio 2013. In caso contrario gli esercenti saranno tenuti al pagamento della tarif-fa senza sconto e con gli interessi di mora.La Siae sta provvedendo a inviare a tutti gli esercenti le richieste di pagamento tra-mite Mav, indicando gli importi dovuti e gli sconti accordati in base alla convenzionema, rimane confermata, che l’applicazione dello sconto avverrà su presentazionedella certificazione di Fipe.Gli esercenti, a loro volta, dovranno tenere a disposizione della Siae, che ne puòchiedere in qualsiasi momento l’invio o l’esibizione, la reversale di pagamento oltreche i certificati di adesione alla Fipe che giustificano la concessione dello sconto. Perinfo contattare Anna Taccia ai numeri 095/7310705 – 3939/8827779 oppure inviaree-mail a [email protected].

Anche per il 2013 sconti del 30% per gli associati

Il divieto di vendita alcolici ai minorenni si applica anche alla somministrazione

Con la recente sentenza del-la Corte di Cassazione, dellaI sezione n. 1787 del 15 gen-naio 2013 i Supremi Giudicihanno affermato, tra l’altro,che - ai fini della configurabi-lità del reato contravvenzio-nale previsto e punito dal-l’art. 659 C.P.- l’attitudine deirumori a disturbare il riposo ele occupazioni delle personenon necessariamente deveessere accertata tramite una perizia o consulenzafonometrica, ben potendo il Giudice fondare il suoconvincimento sulle sole dichiarazioni rese dai te-sti. La giurisprudenza della Corte di Cassazionesull’argomento è oramai consolidata, riscontran-dosi numerosi precedenti analoghi, peraltro richia-mati nella decisione in commento. Da segnalareanche il grave rischio per il titolare del locale, con-nesso al procedimento penale in corso, di subirela misura cautelare ex art. 321 C.P.P. del sequestropreventivo del locale o della strumentazione musi-caleDiverso, almeno in parte, è sul punto l’orienta-mento della giurisprudenza amministrativa, dovepure si riscontrano decisioni analoghe, ma che inmaggioranza è di segno opposto ritenendo confi-gurabile l’illecito amministrativo solo in presenzadi un accertamento tecnico fonometrico. Dunque,può accadere che la medesima situazione sotto ilprofilo penale può essere valutata illecita con con-danna ex art. 659 C.P., mentre sotto il diverso pro-filo amministrativo può essere definita con l’annul-lamento della eventuale

Fipe, nei pubblici eserciziil wi-fi è libero da controlli

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22 FEBBRAIO 2013impresainforma13

Confranchisor e Confranchisee offrono agli associati la propriaprofessionalità e le consulenze per conquistare nuovi clienti ”

ADO

Obbligo di etichettatura dei prodottinon preziosi a tutela dei consumatori

di Luca Di Salvo *

Itempi di crisi possono por-re in essere anche nuoveopportunità di business,

grazie ad una formula sempli-ce e collaudata come il Fran-chising. La Sicilia è la zona chedenota una maggiore con-centrazione di Franchisee e

potenziali tali, in cui naturalmente la provincia ca-tanese riveste un ruolo di primaria importanza.Proprio nella provincia catanese gli attori del set-tore Franchising possono trovare un valido sup-porto nelle associazioni che li tutelano che so-no rispettivamente Confranchisor e Confran-chisee. Confranchisor, presieduto da AlessandroMertoli, tutela il Franchisor dando la possibilità diespandere gli affari (del Franchisor) senza effet-tuare alcun investimento, per godere di una mi-gliore integrazione locale tramite il Franchisee edeterminare nuovi introiti finanziari. Allo stessomodo Confranchisee dà la possibilità agli affiliatiFranchisee di fruire dell’avviamento commercialee della notorietà dell’impresa affiliante, utilizzan-done i segni distintivi, nella sua proposta al clien-te. Come spiega il presidente Piero Ambra: «IlFranchisee può servirsi della pubblicità dell’a-zienda affiliante a livello locale e nazionale, an-che per il lancio del punto vendita, riducendo no-tevolmente questo capitolo di spesa. Ha la possi-bilità di rinnovare o allestire ex novo il puntovendita garantendosi a livello di immagine e im-patto sul cliente, grazie al prestigio dell'affiliante.Può beneficiare delle iniziative di formazione delpersonale, di aggiornamento e assistenza. Puòusufruire della struttura commerciale dell’affilian-

te per le funzioni di acquisto e/o di ricerca forni-tori, e per le trattative commerciali, per contodell’affiliato. Può potenziare la propria cliente-la a seguito dell’indotto generato dagli altri puntivendita affiliati al Franchisor». Ma tutto ciò non basta. Anzi, non ci si può affi-dare solo alla forza del marchio che si rappre-senta. Occorre, prima di tutto, prendere consa-pevolezza del ruolo di imprenditore commer-ciale moderno capace di individuare nuovi for-mat in Frachising più performanti ma soprattuttopiù consoni alle reali esigenze del mercato e del-l’area geografica cui si intende operare. Per farlo bisogna necessariamente fare sistema tragli operatori attraverso un tavolo di rappresen-tanza come quello di Confranchising e far lavora-re gruppi di imprenditori insieme per “Ristrut-turare” l’offerta commerciale delle nostra pro-vincia che oggi sembra aver duplicato i formatdei centri commerciale “artificiali” nei centri com-merciali “naturali” con conseguenze decisamentenegative. Confranchising si propone anche di pia-nificare alcune partecipazioni fieristiche interna-zionali capaci di offrire opportunità di innovazio-ne in tal senso attraverso il sostegno delle Came-re di Commercio. Tanti i risultati da raggiungeresia per il Franchisor sia per il Franchisee e mille

problemi da superare per un unico obiettivo: il“cliente”. Ma quali sono gli strumenti di marketing mes-si a disposizione dei Franchising? Il mercato loca-le e nazionale oggi ancora più di prima imponea ogni impresa la ricerca di un vantaggio compe-titivo che non può prescindere da una efficacegestione del rapporto con il cliente. Il nuovoobiettivo di ogni azienda è passare da una co-municazione di massa a una comunicazionemirata focalizzandosi su un target specifico, gra-zie all’’uso di un sistema di Crm (Customer Re-lationship Management). Per questo motivoabbiamo sviluppato medotologie e strumenti dimarketing messi a disposizione dei Franchisee.Gli associati potranno contare su Crm adattati al-lo loro esigenze ma sopratutto potranno avere laconsulenza di un esperto che li guiderà nelle at-tività di fidelizzazione e conquista di nuovi clien-ti. Sono convinto che il Crm sia la soluzione idea-le per gestire con semplicità l’intera sfera relazio-nale di un Franchising in tutte le sue componen-ti: franchisee, consumer, fornitori, collaboratori,dipendenti, prospect. Attraverso il Crm, infatti, èpossibile dotarsi di una piattaforma multicana-le completa di sms, fax, e-mail e posta carta-cea, dando così la possibilità di scegliere i canalipiù idonei per relazionarsi con il consumer (fide-lizzazione), ottimizzare l’invio delle comunicazio-ni commerciali, pianificare al meglio campagne epromozioni. I servizi di marketing, insieme ai ser-vizi di consulenza, formazione ed accesso al cre-dito, forniti dal sistema Confcommercio impreseper l’Italia, rappresentano quindi un valido stru-mento per la creazione di nuove realtà imprendi-toriali nell’ambito del Franchising.

* responsabile marketing Confranchising

La Guardia di Finanza ha inizia-to a operare dei controlli pressopunti vendita sparsi in tutta Italiaal fine di verificare l’applicazionedi un “fumoso” Decreto Legislati-vo 235/2005, che prevede che leetichette dei prodotti esposti riportino deter-minate e numerosissime informazioni. Unesempio: realizzati in materiale anallergicoe privi di nichel e che tipo di materiale siastato utilizzato. I controlli hanno portato alsequestro di tutti gli articoli presenti nellevetrine. Tali informazioni devono essere re-se dalle aziende fornitrici, che si consiglia dicontattare tempestivamente al fine di evita-re pesantissime multe. Marketing, nuovi strumenti

al servizio del franchising

Da sinistra Giuseppe Cusumano, Alessandro MertoliPiero Ambra, Riccardo Galimberti, Pietro Agen

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14 22 FEBBRAIO 2013 impresainformal’associazione / le sedic/o delegazione di Viagrande*

INDIRIZZOVia Re Martino, 184DELEGATOSalvo Vitale TELEFONO348.2481429

INDIRIZZOVia Vittorio Emanuele, 9DELEGATOOrazio Quattrocchi [email protected]

INDIRIZZOVia Marzulli, 20RICEVIMENTOLun/Merc/Ven - ore 8.15-13.15DELEGATOFrancesco Petit [email protected]

INDIRIZZOVia Tagliamento, 58/aRICEVIMENTODa Lun/Merc/Ven - ore 15.30-19DELEGATOAntonello [email protected]

c/o Delegazione Viagrande*

INDIRIZZOVia Roma, 91RICEVIMENTOmer: ore 15 - 17 / ven ore 8,30 - 13DELEGATOValenti OrazioTELEFONO320.0475149E-MAILorazio.valenti@confcommercio.ct.it

INDIRIZZOVia Mongibello, 16DELEGATOLanza FrancoTELEFONO338.2574499 - [email protected]

INDIRIZZOVia Gabriele D’annunzio, 6RICEVIMENTOLun/Merc/Giov: ore 9.10-13Mart/Merc/Ven: ore 15.30-19DELEGATOAntonello Saitta TELEFONO095.7722402 - [email protected]

INDIRIZZOViale Europa 137DELEGATOMichele Scaletta

[email protected]

INDIRIZZOc/o Giarre**

INDIRIZZO**Via Don Tommaso Cannizzaro, 19DELEGATOSaretto Previtera [email protected]

INDIRIZZOVia Crispi, 48DELEGATOSergio La Spina [email protected]

INDIRIZZOvia Viola, 2 RICEVIMENTOLunedì: 15.30-18DELEGATOAntonello Saitta [email protected]

INDIRIZZOCorso Maniace, 32/aDELEGATOTommaso Di Bella TELEFONO095.690297 - [email protected]

INDIRIZZOVia Etnea, 106DELEGATOOrazio ValentiTELEFONO095 7277902 o il 393 8892919E- [email protected]

INDIRIZZOVia Principe Umberto, 159DELEGATOSergio La Spina TELEFONO0933.29512 - [email protected]

INDIRIZZOVia Caduti del XVI Marzo, 10RICEVIMENTOMartedì: 15.30-18.30DELEGATOGiuseppe Cusumano [email protected]

INDIRIZZOVico delle Scuole, 2 - Via Niscima, 16DELEGATOBafumi SalvoTELEFONO0933.983052 - [email protected]

INDIRIZZOPiazza Indipendenza, 7 RICEVIMENTOMartedì: ore 8- 14; Venerdì ore 08- 17 DELEGATOFrancesco Fazio TELEFONO340.4080206

INDIRIZZOvia Umberto 27/29 [email protected]

INDIRIZZOPiazza Regina Elena, 8RICEVIMENTOLun e Merc: 8-14/15-17,30; Ven: 15-17.30DELEGATOGiuseppe Cusumano TELEFONO095.843107 - [email protected]ò@confcommercio.ct.it

INDIRIZZOCorso Ara di Giove, 273RICEVIMENTOVenerdì: 17-19DELEGATORapisarda GiuseppeTELEFONO328.4130454E-MAILgiusepperapisarda@expomediterraneo.it

INDIRIZZOVia Cavour, 130DELEGATOCiurcaTELEFONO095.662691

INDIRIZZOVia Mongibello 5DELEGATOSalvatore Di StefanoTELEFONO095.620315 - [email protected]

INDIRIZZOVia Carlo Levi, 22RICEVIMENTOGio: ore 15.30-18 / Ven: ore 10-12.30DELEGATOAntonello Saitta TELEFONO095.7991433 - [email protected]

INDIRIZZOc/o Giarre**

INDIRIZZOvia Roma 337DELEGATOCaterina CannataTELEFONOtel. 095 7513670 - 349 6866082E [email protected] RICEVIMENTO: Lun,merc,ven: 9-12.30Mart, giov: 15.30 – 18.30

INDIRIZZOVia Verdi, 15DELEGATOAntonio MazzagliaTELEFONO095.629147 - [email protected]

INDIRIZZOVia Bongiardo, 78DELEGATOBarberiTELEFONO095.954075 - fax: 095.950525

INDIRIZZOVia Statuto, 196RICEVIMENTOLun/Ven: ore 16-19DELEGATOMaria Pina GamberaTELEFONO095.650907 - [email protected]@confcommercio.ct.it

INDIRIZZOvia Sebastiano Consoli, 30RICEVIMENTOGiovedì: ore 16.15 - 17.45DELEGATOFrancesco Sorbello [email protected]

INDIRIZZOvia Vittorio Emanuele, 9 DELEGATOFrancesco Sorbello RICEVIMENTOMartedì: ore 16.30 - 18.30 [email protected]

INDIRIZZOVia Rocca d'Api, 6RICEVIMENTO: mercoledì 16.30-19.30DELEGATONuccio Sapuppo TELEFONOcell 393 8994108EMAIL:[email protected]

ACI BONACCORSI

GIARRE

FIUMEFREDDO

GRAMMICHELE

LINGUAGLOSSA

MANIACE

MISTERBIANCO

PALAGONIA

PATERNÒ

SAN GIOVANNI LA PUNTASANT’AGATA LI BATTIATIE TREMESTIERI

RIPOSTO

S.M. DI LICODIA

S. VENERINA

SCORDIA

TRECASTAGNI

VIAGRANDE

ZAFFERANA

ACICATENA

ACIREALE

ADRANO

ACI SANT’ANTONIO

BELPASSO

BIANCAVILLA

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CALTAGIRONE

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