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Date post: 22-Mar-2016
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Periodico di informazione e cultura d’impresa promosso dalla Confcommercio di Catania - Anno X
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supplemento a “Confcommercio Notizie” Periodico di informazione e cultura d’impresa supplemento a Confcommercio Notizie Anno X - Numero 8 Asi di Catania: storia triste, in due atti, di un disastro perfetto! Parcheggi e traffico chiuso un’altra idea per ripartire Prestazione occasionale accessoria: è possibile usare i voucher area lavoro idee per Catania primo piano affari cittadini Patologie, risorse e un piccolo sogno… La città che verrà CATANIA impresa i i n n f f o o r r m m a a IMPRESA DIRETTA CON IL TERRITORIO ASSEMBLEA INTERREGIONALE SICILIA E CALABRIA MESSINA, 17 MAGGIO 2013
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Periodico di informazione e cultura d’impresa supplemento

a Confcommercio NotizieAnno X - Numero 8

Asi di Catania:storia triste, in due atti, di un disastroperfetto!

Parcheggi e traffico chiusoun’altra idea per ripartire

Prestazione occasionale accessoria: è possibile usare i voucher

area lavoroidee per Cataniaprimo piano affari cittadini

Patologie, risorse e un piccolo sogno… La città che verrà

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IMPRESA DIRETTA

CON IL TER

RITORIO

ASSEMBLEA INTERREGIONALE SICILIA E CALABRIAMESSINA, 17 MAGGIO 2013

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GERENZA

IMPRESA INFORMAsupplemento a “Confcommercio Notizie”periodico della Confcommercio Catania

Reg. Trib. di Catania n. 28/96edizione 17 maggio 2013

DIRETTORE RESPONSABILEPietro AgenDIREZIONE E REDAZIONEc/o Ass. CommerciantiVia Mandrà, 8 - Catania

tel. 095.7310711fax 095.356211

CORDINAMENTO REDAZIONE Carla Previtera: [email protected]

REALIZZAZIONE EDITORIALE

Blu MediaV.le Andrea Doria, 69 Catania - tel. 095.447250www.blumedia.infoPROGETTAZIONE TESTATASignorelli&Partners

8Pag.

10Pag.

11Pag.delegazioni

Comunali a Trecastagni

14Pag.associazioni

Al via il corso Barman

La Corte evidenzia come nel “sistema Sicilia” corruzione e malaffare sembrerebbero prevalere su tutto. Occorre una maggiore capacità di controllosoprattutto sull’operato di partecipate e controllate“

Ma la Corte si in-teressa dellagestione dellesocietà control-late da enti

pubblici?Abbiamo letto, nei giorniscorsi, la grave denuncia del-la Corte dei Conti che eviden-zia, ancora una volta, la si-tuazione di quello che po-tremmo definire il sistemaSicilia, dove corruzione e ma-laffare sembrerebbero preva-lere su tutto e su tutti. L’ana-lisi, spietata e lucida, ci hacertamente colpito ma, alcontempo, si è sviluppata unariflessione: non è che alla ba-se del dilagare di sperperi emalaffare c’è stata, almenonel passato, una sotto-valuta-zione del fenomeno che hacreato una convinzione, quasiassoluta, di impunità? Siamocerti, mi chiedo, che da partedi tutti quelli che avrebberodovuto controllare, ci sia sta-ta quella attenzione e quellacostanza nelle verifiche chela situazione avrebbe richie-sto? Non vogliamo dare giudi-zi avventati, ma invitiamotutti a rivedere gli articoliche, su questo stesso giorna-le, parlano della SIS, societàinterporti siciliani! Credo chedopo la lettura, a mente fred-da, senza farsi guidare dapreconcetti o da viscerali an-tipatie, sarà difficile non do-

mandarsi: ma qualcuno hamai controllato? Il caso se-gnalato non è certamente l’u-nico, è, probabilmente, unodei dieci, cento o mille su cuisarebbe forse opportuno ap-profondire le analisi; ho per-sonalmente, infatti, la sensa-zione che i controlli, negli an-ni scorsi, si siano concentratipiù su gli atti degli organismipolitici (che meritano, siachiaro, ogni attenzione), tra-scurando quelli delle parteci-pate o controllate, su cui, al-meno a mio parere, si sonospostati forti e diffusi inte-ressi e conseguentemente,possibili irregolarità (non so-lo per quanto riguarda la po-litica delle assunzioni). Speriamo che tempi mutati evoglia di cambiamento, cheseppure in modo confuso at-traversano l’Italia, possano,finalmente, sviluppare ulte-riormente la capacità di con-trollo da parte di chi vi è pre-posto; siamo infatti convintiche sia necessario ritornareai valori morali ed all’eticadei comportamenti, ma nonsarebbe male se coloro che te-nacemente ed impunementepensano di poter continuaread utilizzare i beni pubbliciper i propri, personali, inte-ressi, cominciassero a prova-re un poco di… sana paura!

M.d.M

area lavoro

I voucher per il lavoro

3Pag. primo piano Asi di Catania: storia triste,in due atti, di un disastro

4Pag.idee per Catania

Parcheggi e traffico chiusoun’altra idea per ripartire

5Pag.affari regionaliEtna nella Lista Unesco: sfrutteremo l’occasione

7Pag.affari cittadini

Patologie, risorse e ... La città che verrà

Affari regionali

Corte dei Conti:allarme corruzione!

2 17 MAGGIO 2013 impresainforma

editoriale

6Pag.l’assemblea

Messina, 17 maggio: “Impresa diretta”

in questo numero17 maggio 2013

area legale

Invitalia, esaurite le risorseStop ai finanziamenti

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primo pianoimpresainforma

di Woodstock

Ogni volta che mi trovo a transitarenelle aree Asi di Catania vengocolto da un senso di sgomento e

tristezza: sgomento per le condizioni in cuii coraggiosi imprenditori che vi si sono in-sediati sono costretti a operare; tristezza alpensiero delle occasioni perdute dalla no-stra terra e della ormai cronica incapacità dicreare le condizioni di sviluppo che unitead un buon piano di marketing territo-riale potrebbero, forse, ancora essere ingrado di attrarre investimenti. Dopo anni di gestione a presidenza con-findustriale, dopo commissariamenti va-ri, mi pare di poter affermare che poco onulla è cambiato: i soliti allagamentiquando piove un poco più del normale; isoliti dubbi sulle competenze di chi do-vrebbe fare questo o quello; i soliti canaliche in estate sono vere bombe ecologiche;i soliti problemi di sicurezza che un siste-ma di videocamere, piuttosto obsoleto nonha, nella sostanza, risolto; i soliti capanno-ni abbandonati; le solite difficoltà nel-l’approvvigionamento dell’acqua; il soli-to caos insomma, tipico del “qui non fun-ziona niente”. Come sempre avviene in Sici-lia, dopo anni e anni di sfascio, arriva pun-tualmente il “genio” che invece di farequello che altri hanno fatto da anni, con ri-sultati positivi, giudicando poco dignitosocopiare, decide di fare di più e meglio. L’i-

Dopo anni di gestione confindustriale e commissariamenti, l’area di sviluppo industriale rimaneuna delle occasioni perdute di questa terra. Ora ancora più penalizzata dal nuovo iter regionale“ ”

Asi di Catania: storia triste, in due atti, di un disastro perfetto!

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Questo “almeno a parole” potrebbe sembra-re conseguenza di vecchie antipatie ma nonè cosi. Pochi giorni fa, infatti, su ricorso diCasartigiani, il Tar ha decretato che tuttigli atti adottati dal geometra Cicero sonosospesi cautelativamente, in attesa dellasentenza di merito! Senza entrare nel merito, sarebbe veramen-te esemplare se il vecchio capo della segre-teria dell’ex Assessore Venturi, nominato li-quidatore di ben tre diverse Asi e infinecommissario straordinario dell’Irsap dovesserisultare non possedere i titoli per l’incarico.Alla faccia della legalità! Intanto le Asi sonosempre più allo sbando e guarda caso l’Asidi Catania viene pesantemente penaliz-zata nella ripartizione delle risorse daparte della Regione. A questo punto vieneda chiedersi: ma a Catania la politica esi-ste ancora, qualcuno si preoccupa di di-fendere il territorio ?

dea è quella di creare un unico ente chegestisca tutte le Asi, risparmiando e gesten-do in modo più efficiente. Il genio aveva il nome di Marco Venturi,assessore del governo Lombardo per oltrequattro anni, prima di accorgersi a pochigiorni dalle elezioni che Lombardo era cat-tivo e anche rinviato a giudizio, già presi-dente della Camera di Commercio di Calta-nissetta in quota Confindustria. Dopo averfatto la riforma delle riforme bisognava li-quidare i vecchi enti e dar vita al nuovo: l’Ir-sap. Nel frattempo a Lombardo succedeCrocetta ma la musica non cambia, anz. Approfittando della confusione post eletto-rale si azzera tutto e si nomina un supercommissario, intelligente, colto ma soprat-tutto legato all’ormai ex Venturi e, come sipoteva dubitarne, strenuo paladino dellalegalità almeno a parole!

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4 17 MAGGIO 2013 impresainforma

idee per Catania

Un multipiano negliospedali dismessi vicino ai Benedettini,

un sotterraneo nel vecchio San Berillo e uno vicino allapescheria. Un buon piano di parcheggi farebbe ripartirela città e il business

realizzare, ai margini dellearee che si intendono limitareal traffico, parcheggi di di-mensioni tali da assorbire confacilità la inevitabile, forte do-manda. Catania da questopunto di vista ha, indubbia-mente delle ottime carte dagiocare, personalmente pen-serei ad un grande parcheg-gio sotterraneo nell'area diSan Berillo vecchio, dovedovrebbe allocarsi la previstaarea per lo sviluppo di attivitàartigiane a valenza turistica. Si potrebbe poi pensare di de-stinare a parcheggio multi-piano uno degli ospedalidismessi o in corso di dis-missione in aree limitrofe alMonastero dei Benedettini,in questo modo si offrirebbeun ottimo servizio per l'Uni-versità e aumenterebbe altresìla fruibilità dell'intera areaarcheologica del Teatro edell'Odeon. Resterebbe la necessità di in-dividuare almeno un terzo si-to in un’area in prossimitàdello storico mercato dellapescheria e credo che in talsenso sarebbe opportuno insede di piano regolatore pre-vedere la possibilità, agevola-

ta, di trasformare in parcheggi, edifici cheovviamente non abbiano valenza storica oartistica.Certamente i parcheggi, da soli, non cam-bieranno Catania, ma come si suole dire: sesi fa una cosa, non vi è nulla che impedi-sce di farne altre, tanto più vero nel casodei parcheggi dove gli investimenti po-trebbero essere integralmente a caricodei privati! Non dimentichiamo infine,pensando alla potenziale ripresa economi-ca del centro storico che ne deriverebbe, ilfamoso detto americano: no parking, nobusiness!

Parcheggi e traffico chiusoun’altra idea per ripartire

Vietare il transito alle auto e costruire tre aree di sosta in città, con un sistema di navetteelettriche. Sarebbe un modo per rimettere in moto l’economia e incentivare il turismo “ ”

di Cesare

Ancora un contributo pernon smettere di sogna-re. Catania ha bisogno

certamente di tantissimo, ma frale tante cose da farsi, anche perla potenzialità di sviluppo turi-stico, non può negarsi vi sia ilrilancio del centro storico nelsuo insieme. Personalmente so-gno un centro chiuso al traffi-co di ogni tipo, aperto solo anavette elettriche che si muo-vano su circuiti programmati,come avviene in moltissime cittàe in piena sinergia con un siste-ma di trasporto basato sullemetropolitane. Perchè il desi-derio possa diventare realtà do-vranno, prima, realizzarsi unaserie di precondizioni in assenzadelle quali, il centro diverrebbeirraggiungibile ed in breve tem-po assisteremo ad una desertifi-cazione del territorio, con lascomparsa di quei negozi e diquelle botteghe artigiane chesono il primo segnale di vitalitàdi un’area e che per altro svol-gono una funzione strategica an-che per il turismo che certamen-te non può vivere di soli alber-ghi!Falliti, miseramente, i parcheg-gi scambiatori, come era per altro facil-mente prevedibile, considerando che nonesiste un solo posto al mondo dove abbia-no funzionato, salvo il caso in cui siano po-sizionati in vicinanza di una stazione dimetropolitana, sarebbe utile, ancora unavolta, rifarsi alle esperienze di altri. Baste-rebbe vedere cosa hanno fatto città comeMonaco, Barcellona, Salisburgo per li-mitarci ad alcuni fra gli esempi più qualifi-canti, per comprendere che per poter arri-vare a una chiusura dei centri storici,compatibile con lo sviluppo delle attivi-tà economiche al suo interno è necessario

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affari regionaliimpresainforma

di Vasco Agen

Giugno 2013,è iniziato uf-ficialmente il

countdown che por-terà l’Etna a diventa-

re, finalmente, patrimonio dell’U-nesco. Lo storico riconoscimentoverrà, infatti, deliberato dalle 180delegazioni all’inizio della 37° ses-sione del Comitato del patrimoniomondiale a Phnom Penh, in Cam-bogia. Il prestigioso traguardo rag-giunto rende tutti molto orgogliosi,ma pone anche dei pesanti interroga-tivi: riusciranno il territorio e lasua popolazione a difendere que-sto bene? Si riuscirà a sfruttare que-sta grande occasione per sviluppa-re il turismo? I visitatori che affollano, numerosi, ilnostro vulcano e che alloggiano nel-le piccole medie strutture ricettivedei comuni alle pendici dell’Etna ri-mangono estasiati dai paesaggi moz-zafiato e dai mille colori diversi che sipossono ammirare durante le variestagioni, per non parlare poi del lorostupore quando guardano le enormifontane di lava alzarsi in cielo e sen-tono tremare il terreno sotto i piedi. Tutti,però, al loro ritorno riferiscono anche leloro lamentele per l’inesistenza dei ser-vizi e per la presenza di centinaia di mi-crodiscariche (una cinquantina quellecensite dal corpo forestale) che deturpanoil territorio di questo bene prezioso. Cichiediamo se il Parco regionale, final-mente con un presidente e non più com-missariato, diventerà promotore di mo-menti sviluppo, aperto ad iniziative chenel rispetto della natura favoriscano gli in-vestimenti di privati, oggi ostacolati da vin-coli stringenti, a volte assurdi, e che quasimai, peraltro, vengono poi fatti rispettare,favorendo in molti casi i furbi rispetto aglionesti. Un ruolo importante lo svolgeranno anchei Comuni che con le loro politiche e inizia-

Il vulcano sta per diventare bene dell’Umanità ma riusciranno il territorio e la popolazione a difenderlo davvero? Puntiamo su questa opportunità per rilanciare il turismo e offrire servizi“ ”

Etna nella Lista Unesco: occasionedi sviluppo, ma sapremo sfruttarla?

tive condizioneranno lo sviluppo turisticodel territorio. In questo senso va rilevatocome da pochi giorni il comune di Nico-losi, primo comune ai piedi dell’Etna, ab-bia deliberato l’istituzione della tassa disoggiorno e la nascita della Nicolosi-Et-na Card, iniziativa attuata, purtroppo, dal-l’amministrazione senza un attento con-fronto con gli operatori economici e senzaun preventivo progetto condiviso cheindividui le iniziative su cui investire i pro-venti della nuova tassa! Crediamo fortemente che l’esempio diModica, dove un Consorzio degli operato-ri gestisce autonomamente il 90 % del get-tito dell’imposta (ovviamente con il con-trollo dell'ente pubblico), sia un esempioda seguire. È necessario e, vorrei dire, do-veroso investire questi fondi interamente

nel settore turistico, volano disviluppo di tutte le altre attività.Difficilmente, torniamo a dirlo, sipotranno impegnare, in manieraproduttiva ed efficace, le risorsesenza un confronto con gli ope-ratori economici che più dell’am-ministrazione comunale vivonocon i turisti e ne conoscono leesigenze e desideri. Sarà fonda-mentale evitare di investire ifondi ricavati dalla tassa ineventuali coperture di bilan-cio o per finanziare la sola esta-te nicolosita, che rappresenta sìun importante momento ludico eculturale, ma che non è possibi-le definire come elemento pri-mario di attrazione turistica. Esempi d’intervento potrebberoessere l’allargamento alle duevie principali della zona wi-figratuita realizzata in Piazza Vit-torio Emanuele, la realizzazio-ne di più punti in paese per latrasmissione diretta aglismartphone attivi di informa-zioni turistiche (vedi mappe,sentieri, storia, menù dei singoliristoranti, servizi ecc….), la crea-zione di un sistema di video-

sorveglianza allargato all'intero paese perfronteggiare i fenomeni di criminalità efuori paese per combattere con mezzi mo-derni la piaga delle microdiscariche, la ma-nutenzione continua per rendere fruibilitutti i sentieri, curandone lo stato e la se-gnaletica spesso inesistente, ed ancora lacreazione di percorsi fruibili ai diversa-mente abili. Tanto si potrà fare. Confcommercio, in questa logica, organiz-zerà, tempestivamente, un tavolo di lavo-ro aperto agli operatori economici delsettore ricettivo e non, con il coinvolgi-mento dell' Università e di esperti del set-tore, per elaborare, insieme, una piattafor-ma programmatica da sottoporre al Comu-ne, convinti che uno sviluppo turisticopassi da un attenta programmazione e daun continuo, creativo confronto di idee!

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Messina, 17 maggio: tappa del roadshow “Impresa diretta”

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dursi nel più breve tempo possibile inmisure concrete ed efficaci perché occor-re ridare fiducia e speranza agli imprendito-ri e alle famiglie che da troppo tempo sof-frono del perdurare della crisi. E soprattuttooccorre che il nuovo governo ascolti leistanze delle piccole e medie imprese edel sistema di impresa diffusa che rap-presenta proprio la parte più vitale del Pae-se e in grado di assorbire disoccupazione edare lavoro.Per questo motivo Confcommercio ha or-ganizzato un Roadshow, cui partecipa an-che il presidente Carlo Sangalli, con l’o-biettivo di raccogliere dal territorio e dal-la viva voce degli imprenditori la testimo-nianza della sofferenza di questo sistemadi imprese ma soprattutto di recepire le lo-ro istanze e le aspettative per portarle al-l’attenzione del governo, della politica edelle istituzioni in occasione dell’Assem-blea generale del 12 giugno.Un Roadshow, articolato in sei tappe (Mila-no, Bari, Torino, Venezia, Bologna), che ve-nerdì 17, vede protagonista la città di Mes-sina per ospitare l’Assemblea interre-gionale Sicilia e Calabria, per, come giànel titolo – “Impresa diretta con il terri-torio” – mettere bene in evidenza quantosia forte la connessione tra imprese e terri-tori e quanto il contributo delle imprese delterritorio sia importante per la crescita, losviluppo e la coesione del Paese. In particolare quelle dei servizi di mercatoche rappresentano larga parte dell’econo-mia reale, con un contributo di oltre il 40%al Pil e all’occupazione del Paese, e che si

l’assemblea

pongono come un vero e propriosoggetto di integrazione, con capa-cità di ascolto e di proposta, prontoa cogliere e interpretare i cambia-menti e le trasformazioni sui territo-ri. Il protrarsi della recessione, icui effetti stanno colpendo tutti iterritori, tutti i settori e tutte le asso-ciazioni del sistema Confcommer-cio, ha spinto la Confederazionea rafforzare la pressione sui de-cisori, sulle istituzioni, sulla politi-ca e sul nuovo esecutivo per rap-presentare in maniera più forte ed

efficace la sofferenza dell’economia rea-le e delle imprese del commercio, del turi-smo, dei servizi e dei trasporti, attraversoun’azione sindacale più moderna e in lineacon i cambiamenti socio-economici. Quindi,raccogliere attraverso le assemblee ter-ritoriali queste testimonianze costitui-sce l’elemento indispensabile per rappre-sentare in maniera più forte ed efficace allapolitica e alle istituzioni, nazionali e locali,la sofferenza dell’economia reale e le ragio-ni di un sistema di imprese che da troppotempo vive sulla propria pelle il peso inso-stenibile dell’eccessiva pressione fiscale, delcrollo dei consumi, delle difficoltà di acces-so al credito, dei mancati pagamenti dei cre-diti vantati nei confronti della P.A. In questosenso, la presenza e il contributo degli am-ministratori locali è indispensabile per com-pletare il quadro di analisi e definire meglioi contorni di questa crisi, dare risposte alleimprese e individuare misure di interventoper tornare a crescere il prima possibile. Aquesto proposito, le misure prioritarie se-condo Confcommercio sono:cancellare il previsto ulteriore aumento del-l’Iva da luglio prossimo; ridurre la pressione fiscale e semplificareun barocco sistema fiscale;proseguire con più determinazione e corag-gio nel taglio della spesa pubblica impro-duttiva;una burocrazia più semplice e meno one-rosa;allentare la stretta creditizia; puntare su un deciso processo di dismis-sione del patrimonio pubblico a vantag-gio dell’abbattimento dello stock del debito.

Assemblea regionale/interregionale di Confcommercio in vista dell'Assemblea 2013.Obiettivofar crescere il senso di appartenenza al sistema e raccogliere istanze della base associativa ”

Il 2013 sarà ancora un anno difficile perla nostra economia, per le famiglie,per le imprese. Un anno in cui, purtrop-

po, registreremo una consistente cadutadel Pil e dei consumi che, secondo le no-stre previsioni, faranno segnare un calo, ri-spettivamente, dell’1,7% e del 2,4%. E inquesta situazione a soffrire particolarmentesono le imprese del commercio, del turi-smo, dei servizi e dei trasporti che stannovivendo drammaticamente sulla propria pel-le gli effetti di questa crisi. Molte attivitàchiudono perché i consumi sono in cadutalibera da tanto tempo, la pressione fiscale èa livelli record, il credito è sempre menoaccessibile e la liquidità scarseggia per-ché lo Stato non onora i suoi debiti nei con-fronti delle imprese.Da tempo Confcommercio denuncia ladrammaticità di questa situazione sollecitan-do il governo, il Parlamento e la politica adagire immediatamente con misure con-crete a sostegno dell’economia reale e, inparticolare, delle imprese del terziario dimercato e dei servizi. È indispensabile, in-fatti, passare dal tempo del rigore e del-l’austerità a quello della crescita perchésolo così è possibile assicurare anche la te-nuta dei conti pubblici.In questo contesto, va nella giusta direzioneil percorso indicato dalla relazione pro-grammatica del neo presidente del Consi-glio, Enrico Letta, soprattutto in riferimentoalla necessità di dare risposte alle tregrandi emergenze del Paese sul pianoistituzionale, economico e sociale. Cosìcome l’aver impostato l’avvio della nuovalegislatura aprendo una nuova stagione didialogo e di riforme per modernizzare ilpaese e mettere il sistema di piccole e me-die imprese al centro del programma di Go-verno per consentire all’economia reale diripartire al più presto e dare prospettive dicrescita e di occupazione durature al pae-se.Tra le priorità, bene, dunque, l’impegno perla riforma elettorale, per la riduzione delcosto del lavoro, per la sospensione del-l’Imu a giugno, per scongiurare l’ipotesidell’aumento dell’Iva. Ma sono impegni,questi, che devono necessariamente tra-

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ascom cataniaimpresainforma

Articolato ma decisamenteschietto, come si addice agliimprenditori, il documento

programmatico per i candidati sin-daci preparato da ConfcommercioCatania per puntare al bene della cit-tà e non solo a quello di commer-cianti e imprenditori. “Patologie, ri-sorse e un piccolo sogno…la cittàche verrà” è il titolo del documentoarticolato in dieci capitoli. «Le patologie rappresentano i proble-mi atavici della nostra comunità: dalla mobi-lità agli abusivismi, dall’assenza di pianifica-zioni al degrado urbano, dal “turismo eternaprospettiva” alla burocrazia ingessata», haspiegato Giovanni Saguto, presidente diAscom Catania, che qualche giorno fa ha il-lustrato il documento insieme a FrancescoSorbello, vice direttore ConfcommercioCatania, Ignazio Ragusa e Marzio D’Emi-lio componenti del direttivo. «Le risorse - continua Saguto - sono conside-rate nei contenuti della città: dal mare al-l’architettura, dalla capacità imprendito-riale agli involucri da utilizzare per nuoveiniziative. La città che verrà è una “visionesemplice” di poche cose, ma significative etali da lasciare una traccia, realizzabili in unquinquennio, non volendoci allontanaretroppo dal breve periodo, quindi: dalla que-stione morale all’efficienza amministrati-va, da un percorso turistico ben definito auna mobilità integrata, dalla regolamenta-zione urbanistica all’utilizzo dei contenito-ri dismessi, dall’integrazione del portocon la città alla definizione di un piano par-ticolareggiato di Piazza Carlo Alberto,bandiera di Catania». In questo scenario, primo punto del docu-mento, essenziale e imprescindibile, è rap-presentato da una metodologia di lavoro cheveda amministrazione comunale e organizza-zioni di categoria complementari e sinergi-che, sedute intorno a un tavolo ad analiz-zare problemi e trovare soluzioni, semprein via preventiva. La politica del dialogo pre-ventivo per evitare conflittualità. Così comefondamentale per Confcommercio è la que-stione morale. «Dobbiamo prendere atto che

nella burocrazia comunale sussistono evi-denti condizioni di demotivazione, ma an-che di cristallizzazione e rendite di posizione- spiega Francesco Sorbello -, sarebbe perciòopportuno avviare una costante fase diturnover delle posizioni funzionali e unprocesso di formazione-motivazione. È inol-tre necessaria un’operazione trasparenza cherestituisca credibilità ai rappresentantidelle istituzioni magari con la pubblicazio-ne periodica delle spese della pubblica am-ministrazione per permettere una facile lettu-ra al cittadino». Abusivismo commerciale, mobilità, turismo ecultura, giovani e impresa, ambiente urbanoe sicurezza, pianificazioni, grandi progetti,bilancio comunale e partecipate. Queste lealtre voci contenute nel documento cheConfcommercio sottopone ai candidati sin-daco.«Per ogni tematica abbiamo individuato unaserie di interventi pratici e realizzabili nelbreve e medio periodo - ha continuato Sor-bello – sicchè nel parlare di lotta all’abusivi-smo abbiamo suggerito come metodo quel-lo di liberare una strada alla volta, di rin-novare il regolamento comunale del com-mercio su area pubblica e di affidare il servi-zio annona direttamente all’assessorato alCommercio. Rispetto alla mobilità cittadinaabbiamo chiesto un piano della mobilitàconcreto e possibile e non da aula universi-taria ma applicabile nel rispetto dei contenu-ti della città, specie del contenuto commer-ciale quale comparto direttamente legatoalla viabilità. Sulla questione della qualitàdell’ambiente urbano abbiamo proposto unaccordo per il quale all’amministrazione

Dai problemi alle potenzialità, con un occhio al futuro. Su queste riflessioni, Confcommercio hadefinito, in un documento programmatico per i candidati sindaco, un quadro di interventi possibili “ ”

Patologie, risorse e un piccolosogno… La città che verrà

spettano alcuni interventi fondamen-tali (illuminazione, pulizia, sistemazio-ne marciapiedi e strade) mentre i pri-vati possono provvedere alla realiz-zazione di progetti di arredo urbanodi base, coordinato e condiviso con lanuova amministrazione. Sulla rige-nerazione dei palazzi occorre unaattività di monitoraggio degli involucrifatiscenti con relativa messa in moradei proprietari e successivo avvio diattività amministrativa per la messa in

sicurezza e la rigenerazione degli edifici,metodo d’intervento imprescindibile per ilrecupero del vecchio quartiere San Beril-lo. E ancora - continua Sorbello – un pianoregolatore tale da favorire e privilegiare in-terventi che mitighino il rischio sismicoe il recupero dei sacchi degradati dellacittà, impedendo l’invasione del cemento intermini generali e con particolare riferimen-to al waterfront e alle altre aree risorsa. Unpiano di urbanistica commerciale, insiemea quello della somministrazione di ali-menti e bevande e dei dehors, che difendala funzione del commercio del centro stori-co e dell’area urbana consolidata e che nonpreveda alcun insediamento di centri com-merciali nelle aree esterne, anche con loscopo di difendere l’ambiente urbano citta-dino ed il suo patrimonio immobiliare, cosaperaltro resa possibile anche dalla recentenormativa nazionale ed europea. Insieme aun piano particolareggiato dei mercati sto-rici, quello della pescheria e quello di piaz-za Carlo Alberto, quest’ultima da destinare lasera alla realizzazione di eventi. Abbiamopuntato il dito sulla Catania che verrà im-maginando attività che possano rendereidentificabile la città: insomma Catania degliartisti, della musica, dello sport, degli uni-versitari (con la realizzazione di un appositocampus) possono essere i temi caratteriz-zanti ed integrabili con la cultura». Il docu-mento si completa con una riflessione sullaprivatizzazione delle società partecipateche deve essere compiuta evitando che ri-mangano a carico del Comune solo quelledestinate a produrre perdite e a pesare sulbilancio comunale.

Page 8: Impresa Informa

di Chiara Corsaro

L’Agenzia Nazionale perl’attrazione degli inve-stimenti e lo sviluppo

d’impresa, ha comunicatol’avvenuto esaurimentodelle risorse finanziarie

concernenti le agevolazioni in materia di au-toimprenditorialità e autoimpiego, previstedal Titolo I e II del D.lgs. 185/2000 (pubbli-cato su GU n.96 del 24/04/2013).Dunque le misure del lavoro autonomo,della microimpresa e del franchising,che rappresentavano il mezzo per cercare diavviare una start-up nei settori del commer-cio, dell’artigianato e dei servizi, sono statesospese e al momento non è possibile sape-re se e quando il Governo procederà a rifi-nanziare il relativo fondo. Per le richieste inoltrate alla data del 25aprile 2013, Invitalia ha comunque assicu-rato la disponibilità di risorse finanziarieidonee alla copertura delle istanze che ver-ranno valutate positivamente.Invitalia S.p.a. (società partecipata al 100%dal Ministero dell’Economia), nata nel 1999come Sviluppo Italia S.p.a., attraverso le mi-sure del Lavoro autonomo, Microimpresa eFranchising, ha reso possibile la nascita di ol-tre 100mila iniziative imprenditoriali, con laconseguente creazione di 185mila posti di la-voro, in gran parte concentrati nelle regionidel sud Italia (fonte: Il Sole 24 Ore).Attraverso la misura finanziaria del Lavoroautonomo, venivano finanziati i progetti im-prenditoriali nel settore del commercio, del-l’artigianato e dei servizi, attraverso la con-cessione di un contributo a fondo perduto edi un mutuo agevolato in misura pari al 50%delle agevolazioni concedibili e per un im-porto massimo di 15.494 euro, comunque neilimiti di un investimento complessivo non su-periore ad 25.823 euro.Per la copertura delle spese di gestione rela-tive al primo anno di attività, veniva inoltreconcesso un ulteriore contributo di 5.146,57euro, interamente a fondo perduto.La misura della Microimpresa, riguardavainvece progetti imprenditoriali da realizzarenel settore dell’artigianato e dei servizi, pro-posti da società di persone già costituite alladata di inoltro della domanda, che comunquenon avessero ancora di fatto iniziato l’attività.Attraverso tale misura, anche in questo caso,

8 17 MAGGIO 2013 impresainforma

era possibile ottenere oltre ad un contribu-to interamente a fondo perduto per le spe-se di gestione, delle agevolazioni finanzia-rie (la cui entità veniva determinata in ba-se alle caratteristiche di ciascuna operazio-ne) per gli investimenti da realizzare, con-sistenti in un contributo a fondo perduto eun finanziamento a tasso agevolato a co-pertura del 100% degli investimenti ammis-sibili, e comunque per un investimentocomplessivo non superiore ad 129.144 eu-ro.Infine, la misura del Franchising, si rivol-geva ad iniziative imprenditoriali propostesia da persone fisiche che da società, dipersone o di capitali di nuova costituzioneche, nei settori della commercializzazionedi beni o servizi, intendevano affiliarsi aduno dei Franchisor convenzionati con Invi-talia. L’agevolazione prevista, anche inquesto caso riguardava la concessione diun mutuo agevolato e un contributo a fon-do perduto fino alla copertura del 100%degli investimenti ammissibili, ed un con-tributo interamente a fondo perduto per le

area legaleInvitalia, esaurite le risorseStop ai finanziamenti agevolati

La società partecipata dal ministero dell’Economia ha reso possibile la nascita di oltre 100mila iniziative. Ora, però, le misure sono state sospese e non si sa se e quando saranno reintrodotte“ ”

spese di gestione.Probabilmente, le ragioni del gran numero diistanze inviate per l’accesso alle suddette mi-sure di agevolazione, è dipeso, sia dal fattoche la presentazione dei progetti avveniva a“sportello”, dunque senza la necessità di at-tendere appositi bandi, sia dalla mancata ri-chiesta di particolari garanzie in capo ai ri-chiedenti.Un dato è comunque certo, sino ad oggi lemisure di agevolazione offerte da Invitalia,nonostante le lungaggini delle procedure divalutazione dei progetti, hanno comunquespesso rappresentato l’unico mezzo adisposizione per quei giovani aspirantiimprenditori che, essendo sprovvisti diquelle garanzie patrimoniali richieste per ac-cedere al credito bancario, non avrebbero al-trimenti potuto ottenere le risorse necessa-rie all’avvio dell’iniziativa di impresa.Ad ogni modo Confcommercio Catania, con-tinuerà a monitorare la situazione, provve-dendo a comunicare tempestivamente tutti ifuturi sviluppi.

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917 MAGGIO 2013

area fiscaleimpresainforma

di Caterina Cannata

Tutte le novità fisca-li 2013 raccolte inuna circolare “Om-

nibus” dell’Agenzia delleEntrate.Sette argomenti distri-

buiti in 77 pagine per commentare quan-to introdotto dalla Legge del 24 dicem-bre 2012, n. 228 (c.d. “Legge di Stabilità”)e dal D.L. del 18 ottobre 2012, n. 179 con-vertito con modificazioni dell’art. 1, c. 1,della Legge del 17 dicembre 2012, n. 221recante “Ulteriori misure urgenti perla crescita del Paese”.Nel capitolo 6 della circolare intitolato:“Recepimento della direttiva45/2010/UE in materia di Iva. Modifi-che alla disciplina sulla fatturazione (arti-colo 1, commi da 325 a 328)” vengonofornite le prime indicazioni anche sulla“fattura elettronica”.La legge 228/2012, che recepisce la Diret-tiva 2010/45/UE sul sistema comune Iva,apre le porte alla fatturazione elettroni-ca e regola le fasi di emissione e conser-vazione dei documenti.Con il nuovo strumento è possibile inte-grare le procedure commerciali di ven-dita di un prodotto o di fornitura di unservizio, automatizzando la contabilità.L’obiettivo è ottenere risparmio sui costi emaggiore efficienza, oltre a contrastareevasione fiscale e frodi Iva.Il nuovo art. 21 del D.P.R. n. 633 del 1972– come modificato alla legge di stabilità2013 – definisce la fattura elettronica, lacui adozione è, espressamente, subordi-nata all’accettazione da parte del desti-natario, stabilendo che “Per fattura elet-tronica si intende la fattura che è sta-ta emessa e ricevuta in un qualunqueformato elettronico” Secondo la nuova formulazione dell’art.21, la fattura elettronica deve garantire irequisiti di autenticità dell'origine, diintegrità del contenuto e di leggibilità etali requisiti possono, ora, essere soddi-sfatti con modalità alternative lasciate alla

Fattura elettronica: i chiarimentidall’Agenzia delle Entrate

Il nuovo strumento permette di integrare le procedure commerciali di vendita o fornitura, automatizzando la contabilità. L’obiettivo: risparmio, efficienza e contrasto evasione e frodi Iva“ ”

libera scelta del contribuente, conforman-te a quanto prescritto in materia dalla Di-rettiva 2006/112, art. 218 che prevede chegli Stati membri “accettano come fatturaogni documento o messaggio cartaceo oelettronico che soddisfa le condizioni sta-bilite dal presente capo”.Tali modalità, sebbene non predetermina-te dalla norma, devono, comunque, ga-rantire l’integrità e la leggibilità del do-cumento, l’autenticità della sua originedal momento della sua emissione fino altermine del suo periodo di conservazio-ne.L’art.21, al comma 3, dispone che l’auten-ticità dell’origine e l’integrità del contenu-to possono essere garantite mediante “si-stemi di controllo di gestione che as-sicurino un collegamento affidabiletra la fattura e la cessione di beni o la pre-stazione di servizi ad essa riferibile, ovve-ro mediante l’apposizione della firma elet-tronica qualificata o digitale dell’emittenteo mediante sistema Edi di trasmissioneelettronica dei dati o altre tecnologie ingrado di garantire l’autenticità del’originee l’integrità dei dati».

La fattura elettronica si ha per emessa, tral’altro, quando viene “messa a disposizio-ne del cessionario o committente”, adesempio sul sito o sul portale elettronicodell’emittente ovvero del terzo incaricatodell’emissione per suo conto. A tal riguar-do, l’Agenzia delle Entrate richiama i chia-rimenti forniti con la Circolare n. 45/E del2005, laddove è precisato che la fatturaelettronica si considera messa a dispo-sizione quando al destinatario vengainviato un messaggio (e-mail) contene-te un protocollo di comunicazione ed unlink di collegamento al server, ove lo stes-so può effettuare, in qualsiasi momento, ildownload della fattura, ossia scaricare ildocumento elettronico.L’agenzia delle Entrate, infine, comunicache ulteriori indicazioni verranno fornitetenendo anche conto del lavori svolti dalForum italiano sulla fatturazione elettroni-ca, istituito con decreto del Direttore ge-nerale delle Finanze nel 2011 al fine di in-dividuare e proporre misure atte a favori-re l’adozione della fatturazione elettronicada parte di imprese e lavoratori autono-mi.

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area lavoro

di Silvia Carrara

La necessità di farefronte a esigenze la-vorative non duratu-

re può essere soddisfattacon i buoni lavoro ovoucher destinati a re-

tribuire attività di natura meramenteoccasionale. La prestazione occasionalemeramente accessoria e cioè il cosiddet-to lavoro accessorio, regolamentata, perla prima volta nell’ordinamento italia-no, dalla legge 14 febbraio 2003 n. 30 – me-glio nota come Legge Biagi – negli ultimi dueanni ha subito vari interventi normativi, daultimo, la legge 28 giugno 2012 n. 92 o Ri-forma Fornero, che non elenca più le tipo-logie lavorative per le quali il lavoro occasio-nale è consentito, né i soggetti che lo posso-no svolgere, se non per il settore agricolo.Quindi è possibile attivare sempre e comun-que lavoro accessorio, tenendo conto esclusi-vamente del limite di carattere economicoche, con riferimento alla totalità dei commit-tenti, per il prestatore d’opera, nel corso del-l’anno solare, non può superare i 5 mila eu-ro, al netto delle ritenute previdenziali e assi-stenziali, che rappresenta il limite complessi-vo. Mentre le attività accessorie che possono es-sere svolte a favore dello stesso committente,imprenditore o professionista, non possonosuperare il limite di 2 mila euro. Il legislatore ha voluto tipizzare il lavoro ac-cessorio per regolare normativamente edal punto di vista previdenziale le prestazionisvolte occasionalmente e per breve periododa soggetti in procinto o di entrare nel mon-do del lavoro o di uscirne con il rischio di es-sere assorbiti dal mercato del lavoro nero. Nel concreto, il lavoro accessorio consiste inattività lavorative svolte anche in favore dipiù beneficiari, che configurano rapporti dinatura meramente occasionale e accessoria(non riconducibili a tipologie contrattuali tipi-che di lavoro subordinato o autonomo) e chenon danno luogo complessivamente, con rife-rimento alla totalità dei committenti, a com-pensi netti superiori a 5.000 euro nel corsodell'anno solare. Il pagamento della prestazione avviene attra-verso i cosiddetti voucher (buoni lavoro),che garantiscono, oltre alla retribuzione, an-che la copertura previdenziale presso

Prestazione occasionale accessoria:è possibile utilizzare i voucher

l’Inps e quella assicurativa presso l’Inail. In sostanza, si tratta di un sistema di paga-mento diretto per la retribuzione di servizidi breve durata, destinati alle aziende e aiprivati. Questo tipo di lavoro deve esseredenunciato preventivamente all’Inail o attra-verso il contact center INPS-INAIL, o me-diante l’invio di un fax o collegandosi al si-to dell’Inail, inviando la comunicazione pre-ventiva e le eventuali successive variazionidei dati delle prestazioni accessorie compi-lando gli appositi modelli. Il mancato adempimento della comunica-zione prevede l’applicazione della maxisan-zione per il lavoro sommerso.Nella comunicazione preventiva, che ilcommittente deve effettuare prima dell'ini-zio della prestazione, può essere ricompre-so l'intero arco temporale in cui si inten-de fare ricorso al lavoro accessorio del pre-statore considerato.Per il pagamento del corrispettivo è pre-vista, come già detto, una particolareprocedura, consistente nell’acquisto, pres-so le rivendite autorizzate, di uno o più car-net di buoni lavoro che devono indicare ilperiodo di svolgimento della prestazione, ilcodice fiscale del committente e quello delprestatore, la numerazione progressiva. I voucher sono distribuiti presso le sedidell’Inps, presso i tabaccai, presso le ban-che popolari e presso gli uffici postali.Il valore nominale del buono è pari a 10 eu-ro. È inoltre disponibile un buono "multi-plo", del valore di 50 euro equivalente acinque buoni non separabili. Il parametro orario di riferimento, perora è lasciato alla libera contrattazionefra le parti, resta evidentemente salva la

possibilità di remunerare una prestazione la-vorativa in misura superiore rispetto a quellaprevista dal legislatore corrispondendo, adesempio, per un'ora di lavoro anche più vou-cher. Per quanto invece concerne le tipologie dicommittenti, le prestazioni occasionali pos-sono essere richieste da qualsiasi commit-tente privato con riferimento alla generalitàdei settori produttivi e da committenti pub-blici ed enti locali, nel rispetto dei vincoli inmateria di contenimento delle spese di perso-nale e, ove previsto, dal patto di stabilità in-terno; da imprenditori commerciali e profes-sionisti.Trattamento particolare è invece previstoper le imprese agricole, a seconda del vo-lume d’affari da queste realizzato nell’annosolare precedente. Invero, le imprese con fat-turato inferiore a 7 mila euro possono utiliz-zare qualsiasi tipologia di prestatore, ad ecce-zione degli iscritti, nell’anno precedente, neglielenchi anagrafici dei lavoratori agricoli; leimprese agricole con fatturato superiore a 7mila euro possono, al contrario, utilizzare so-lo studenti e pensionati.Il prestatore può godere della copertura as-sicurativa Inail per eventuali incidenti sul la-voro come pure dell’esonero di registrazionisul Libro Unico del Lavoro nonché di co-municazioni preventive ai Centri perl’Impiego.Il committente è, invece, esonerato dall’obbli-go di effettuare le comunicazioni obbligatorieal Centro per l’Impiego e di registrare il pre-statore sul Libro Unico del Lavoro.

La necessità di fare fronte a esigenze lavorative non durature può essere soddisfatta con i buoni lavoro. Unico limite: il prestatore d’opera non può superare 5mila euro annui ”“

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1117 MAGGIO 2013

delegazioniimpresainforma

di Francesco Sorbello

Con cinque candidatialla carica di Sindaco,quindici liste con qua-

si 300 candidati, è il caso didire che a Trecastagni c’è“un candidato per fami-glia”: i numeri della campa-gna elettorale lasciano di

stucco anche i più avvezzi ai giochi della po-litica e del potere, se si considera che il co-mune conta meno di undici mila anime. Nel bel mezzo di questa grande ammucchiatac’è un paesino, in questo caso la bella Tre-castagni, con i problemi di sempre e conquelli nuovi, con questioni irrisolte e con lesue prospettive di sviluppo. “Prospettiva disviluppo” sono sempre le parole magiche chein campagna elettorale vengono invocate aogni piè sospinto, ma che, in verità, suonanopiù che mai come una presa in giro bella ebuona, specie se si è di fronte a una cittadinache presenta veramente contenuti architetto-nici, storici, ambientali, paesaggistici e im-prenditoriali di prim’ordine. Tanto specialiche parlare di “Prospettive di sviluppo” assu-me il tono quasi di un insulto alla intelli-genza dei suoi stessi cittadini. Perché se leprospettive di sviluppo passano dalla valoriz-

Elezione Trecastagni: la grande ammucchiata

Nella cittadina con un patrimonio storico, architettonico e paesaggistico di prim’ordine si sono presentati quasi 300 candidati al Consiglio comunale. Per Confcommercio si può e si deve puntare

sul turismo e sull’area artigianato

“zazione e messa in rete dei contenuti piùpregevoli, come predica da sempre la loca-le Confcommercio, e come peraltro ammet-tono tutti i candidati, allora non si capisceperché questo “gran ben di Dio di patrimo-nio artistico e storico” non sia stato messoancora a frutto. Se togliamo la festa deiSanti Alfio, Cirino e Filadelfo, il paese,oltre le gite fuori porta della domenica e fe-stivi, non riesce ad attrarre alcunché. Ep-pure la Chiesa Madre, il Santuario deitre Santi, il Palazzo dei Principi Di Gio-vanni, l’ostello, il monastero, il teatro, ipalazzi del centro storico, la vista del-l’Etna e il relativo parco e lo spettacolareaffaccio sul mare, insieme al fattore enoga-stronomico, potrebbero costituire gli ele-menti essenziali di un circuito turisticoda offrire alla “platea globale” nell’ambitodell’offerta turistica regionale. Il patrimonio artistico ed enogastronomicoè tale da poter proporre ai turisti la perma-nenza a Trecastagni anche per un’interagiornata. I presupposti ci sono, toccheràalla futura amministrazione determinarele condizioni perché ciò accada. Il turi-smo, anche quello locale, è il settore eco-nomico che più di ogni altro può trainaretutti gli altri comparti, dal commercio, al-

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l’artigianato ai servizi. Ma occorre crederciveramente e far divenire la “questione turi-stica” la vera priorità. La capacità impren-ditoriale dei trecastagnesi è d’altronde no-ta. Imprenditori di qualità e di gran succes-so si annoverano in diversi settori. Dal vinoal commercio della legna, dalla lavorazionedella pietra lavica al settore dolciario nonmancano i casi di imprenditoria vincen-te, una imprenditoria che deve essere aiuta-ta, in alcuni casi, ad uscire dall’ambito locali-stico e ad internazionalizzarsi. Nuovi investi-menti potranno essere attratti permettendoinvestimenti nell’area artigianale, sin’ora in-spiegabilmente e colpevolmente rimasta unarealtà inespressa per inaccettabili vincoli bu-rocratici. In questo quadro, che vede al centro il turi-smo e l’area artigianale, bisognerà anche af-frontare la questione della gestione dei par-cheggi e della rivitalizzazione di alcune mi-croaree del centro storico. Per il momentopossiamo dire che l’unica novità di rilevo de-gli ultimi cinque anni è stata la creazione delCentro Commerciale Naturale. Indovinate periniziativa di chi. Di Confcommercio. Speria-mo in altre novità di rilevo: lavoro da fare cené per tutti e visto il gran numero di candi-dati c’è ben da sperare. Forse.

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Un’assurda ordinanza sindacale ha de-stato non poche preoccupazioni tra icommercianti di Militello. La deci-

sione sindacale ha previsto la soppressionedi stalli per la sosta a tempo lungo la viaprincipale della città, quella in cui insistononumerose attività commerciali, locali pubblici,tabaccai, farmacie e la conseguente apposizio-ne di paletti dissuasori che a nostro modestis-simo avviso sono esteticamente inadeguati ri-spetto al contesto barocco della cittadina delcalatino e pericolosi per la circolazione deiveicoli.In queste settimane si è avuto modo di regi-strare un continuo botta e risposta a mezzolettera e a mezzo stampa tra la Confcom-mercio cittadina rappresentata dal vice diret-tore provinciale Giuseppe Cusumano ed ilsindaco di Militello Giuseppe Fucile.Dal canto suo, il rappresentante cittadino diConfcommercio sostiene che l’Ordinanzanon è stata accompagnata da un adeguatostudio di impatto del territorio, ne è prova in-fatti che lo svuotamento della Via Umberto hadeterminato come conseguenza il congestio-namento delle vie e delle piazza attigue, i po-chissimi stalli per la sosta lasciati lungo la viaoggetto della contestazione sono inadeguati einsufficienti a garantire il servizio di sosta,inoltre non sono stati neanche previsti delle

Giuseppe Cusumano, vice direttore Confcommercio« Inadeguato studio di impatto sul territorio.Servono anche stalli a sosta breve e individuazione di aree da destinare a parcheggio»“ ”

«Il Comune di Militello riveda l’ordinanzasugli stalli per la sosta a tempo lungo»

SCORDIA

Un utile confronto, quello che si è svolto nei locali del Centro di aggregazione giovanile di Scordia, or-ganizzato dalla locale delegazione di Confcommercio in collaborazione con l’Unicredit Banca. Oggettodell’incontro l’accesso al credito attraverso i fondi Jeremie, risorse che derivano da un’iniziativa pro-mossa dalla Regione siciliana, dal Fondo europeo per gli Investimenti e dal sistema bancario. L’incon-tro, al quale hanno partecipato anche il sindaco di Scordia Angelo Agnello e il vice Sindaco di MilitelloCarmelo Coniglione, è iniziato con la presentazione dell’iniziativa da parte del vice direttore generale diConfcommercio Catania Giuseppe Cusumano che, dopo aver salutato la platea composta da tanti im-prenditori di Militello, Scordia e Palagonia e consulenti del territorio e dopo aver ringraziato l’Istituto diCredito, si è soffermato sull’utilità e sull’importanza del convegno quale strumento per offrire spunti esuggerimenti alle imprese sulle possibilità di accedere al credito, per far conoscere l’importanza delConsorzio Fidi quale Istituto di garanzia ai fini della concessione del finanziamento. «Questa iniziativa – ha spiegato Cusumano - rientra tra le at-tività di formazione e di informazione che deve esercitare un’organizzazione di categoria a favore dei suoi associati. Le risorse che apparentementepossono risultare esigue, rappresentano comunque un aiuto alle Imprese, soprattutto in un momento come questo di diffusa difficoltà di accessoal credito». È stata poi la volta della Banca con gli interventi del direttore area manager Brandolini, del direttore del distretto Di Giacomo e del suoconsulente Agrippino Gulizia, i quali hanno focalizzato le caratteristiche del finanziamento specificando che si tratta di un prestito chirografario con-cedibile per un importo massimo di 25.000 euro, da restituire in 72 rate con il 45 % a tasso zero e con il restante 55% euribor e spread bancario,finanzia le scorte e le merci. I relatori hanno inoltre trattato gli aspetti qualitativi e quantitativi che compongono il rating aziendale scaturente dalleregole che disciplinano Basilea 2 e che costituiscono gli elementi fondanti su cui viene incentrato il merito creditizio.

12 17 MAGGIO 2013 impresainforma

delegazioni

dal ministero dei Lavori Pubblici – IspettoratoGenerale per la circolazione e la Sicurezza stra-dale, all’art. 4 definiscono i livelli di conteni-mento e severità degli impatti attraverso deicalcoli che tengono conto del livello di conte-nimento, la massa del veicolo, la velocità diimpatto, l’angolo di impatto, ecc. e l’ammini-strazione comunale non ha adempiuto a que-sti obblighi. Altre città, in controtendenza, han-no invece realizzato più stalli nelle piazze elungo le vie principali per consentire la sostabreve - massimo 1 ora - e funzionano regolar-mente. Il vice direttore di Confcommercio ha,pertanto, chiesto all’amministrazione cittadinadi rivedere, anche se in parte, l’Ordinanza,dopo aver incassato il parere favorevole dei se-gretari dei partiti locali e dei consiglieri comu-nali di opposizione, attraverso la rimozionedei paletti e l’istituzione di un maggior nu-mero di stalli con la sosta a tempo massi-mo 15 minuti, o in alternativa l’individuazio-ne di aree da destinare a parcheggio e a servi-zio della via Umberto o la chiusura al trafficosoltanto in alcune ore di alcuni giorni.Il delegato ha inoltre mostrato preoccupazioneper la possibile desertificazione del centro cit-tadino, conseguenza inevitabile per la chiusu-ra delle attività commerciali costrette ad abbas-sare le saracinesche quando non ce la farannopiù ad arrivare a fine mese.

Successo del convegno su “accesso al credito attraverso i fondi Jeremie”

aree da destinare a parcheggio a servizio dellastessa via Umberto. Inoltre, Cusumano ha spie-gato che i paletti che vanno installati in unacarreggiata devono essere conformi anche alcomma 6 dell’art. 180 del DPR n. 495/1992,che recita: I dissuasori di sosta devono essereautorizzati dal Ministero dei Lavori Pubblici –Ispettorato Generale e la Sicurezza Stradale eposti in opera previa autorizzazione dell’Enteproprietario della strada, le istruzioni tecnichesulla progettazione, omologazione e impiegodelle barriere di sicurezza stradale decretate

Page 13: Impresa Informa

PRENDI NOTA

Utilizzo delle agevolazioni per l’autotrasporto anno 2013L’Agenzia delle Entrate ha dato il via libera al-l’utilizzo, anche per il 2013, delle seguentiagevolazioni per l’autotrasporto:il recupero delle somme versate nel 2012 co-me contributo al Servizio sanitario nazionale,sui premi di assicurazione per la responsabili-tà civile derivante dalla circolazione dei veicolia motore adibiti al trasporto merci (conto terzie conto proprio) di categoria euro 2 e superio-ri, con massa a pieno carico non inferiore a11,5 ton. La compensazione in F24 è ricono-sciuta fino a un massimo di 300 euro a mezzo,e occorre avvalersi del consueto codice tributo“6793”;per i trasporti effettuati personalmente dall’im-prenditore oltre il Comune in cui ha sede lapropria impresa in conto terzi, la deduzione for-fettaria delle spese non documentate nella mi-sura di: a) 56 euro per i trasporti eseguiti all’in-terno della Regione e delle Regioni confinanti.Per i trasporti effettuati dall’imprenditore nelComune dove ha sede l’impresa, la deduzioneè pari al 35% del suddetto importo (19,60 eu-ro); b) 92,00 per i trasporti eseguiti oltre i citatiambiti.

Interporto Toscano di Guasticce e Porto di Li-vorno, grazie alla collaborazione iniziata con ilprogetto “mos4mos”, ha recentemente avviatola sperimentazione di un “Cargo CommunitySystem” in grado di mettere a sistema tecnolo-gie a basso costo, di tipo R-FID UHF passivo,per velocizzare i processi di controllo degli ac-cessi e di acquisizione dei dati sulle merci. Ilprogetto MED.I.T.A. verte sul trasferimento tec-nologico di un sistema già sperimentato e col-laudato dall’Interporto Toscano che grazie al-l’esperienza maturata negli ultimi anni ha lapiena conoscenza dei flussi merce che trans-itano con un livello di dettaglio che arriva adavere informazioni di tipo “origine/destinazio-ne” del trasporto, sulla tipologia e sulle quanti-tà trasportate dai singoli vettori. Tale sistema,denominato “iTPass”, fornisce un valido stru-mento per il controllo automatico degli accessi(personale e vettori) in grado di tracciare lemerci ed i mezzi che transitano per l’interportoToscano. Questi dati vengono poi resi di pub-blico dominio tramite pubblicazione su di unportale web dedicato. Il progetto europeoMED.I.T.A ha come obiettivo quello di semplifi-care le procedure di accesso dei camion neiporti e negli interporti e di soddisfare le altreesigenze di chi viaggia sulle rotte delle auto-strade del mare. FAI Conftrasporto ha dunqueorganizzato sul territorio siciliano due appunta-menti dal titolo “Progetto MED.I.T.A. e i risvoltiper l’autotrasporto siciliano” che si terrannogiovedi 23 maggio dalle ore 10 alle ore 13presso Fai Palermo viale Emerico Amari, 7(9°piano) e venerdi 24 maggio dalle ore 10 al-le ore 13 presso Fai. Sicilia – Corso Sicilia 111,(4°piano). G. R.

di guida senza sosta, con tir acui non è stata fatta manuten-zione, non sono stati cambiatigli pneumatici quando dovevaessere fatto. Insomma di frontea chi, per sete di denaro, vor-rebbe far viaggiare bombe aorologeria sulle strade».E a Cinzia Franchini, presidentedi Cna-Fita (secondo la quale“la scelta del presidente Uggé,non può che aiutare a migliora-re le relazioni tra gli imprendi-tori che intervengono nella

complessa filiera logistica”) il presidente di FaiConftrasporto risponde laconicamente che“questa apertura al dialogo da parte dell’auto-trasporto c’è sempre stata. Peccato che si siastata una totale chiusura da una parte del-la committenza, accolta dal silenzio di qual-che associazione di categoria che, forse pernon disturbare il guidatore, non ha certo com-battuto a fianco di Fai Conftrasporto la batta-glia per difendere migliaia di vite umane sul-le strade. Se tutti guardassimo alle regole invigore nella vicina Francia, oppure ai control-li che effettuano in Germania, si potrebbe dis-cutere di tutto”, conclude Paolo Uggè. «Il pro-blema è che in Italia c’è qualcuno che facen-do concorrenza sleale acquisisce a qualsiasiprezzo gli appalti di trasporto e poi pensa discaricare sui vettori il proprio lucro e che cisono situazioni nelle quali si ottiene dai pro-duttori o proprietari della merce prezzi ade-guati e poi ai vettori si riconoscono condizio-ni e prezzi non in gradi di coprire i costi. Det-to questo, se oggi qualcuno vuole dialogare,noi siamo pronti. Ma a noi piacciono i dialo-ghi e i confronti in cui ognuno esprime leproprie idee e nei quali vince chi ha propostemigliori, trasparenti, rispettose della legge.Non chi nei dialoghi ascolta e basta e, al mas-simo dice signorsì…».

A cura di Giovanni Rinzivillo

17 MAGGIO 2013impresainforma13

associazioni

«Nessuna retromarcia, nes-suna disponibilità achiudere anche solo

mezzo occhio sull’applicazionedelle norme che tutelano la si-curezza dell’autotrasporto mer-ci e, di conseguenza, la vita di mi-lioni di italiani su strade e auto-strade. Se qualcuno, leggendo l’in-vito che Conftrasporto ha rivoltoalla committenza ad aprire un con-fronto l’ha voluto interpretare co-me un “mutato clima presso lemaggiori associazioni di rappresentanza del-l’autotrasporto presenti anche in Unatras haletto male e capito peggio. Conftrasporto ri-tiene opportuna la strada del confronto, comedel resto ha sempre fatto, ritenendola l’ipote-si più valida, ma non può che ribadire l’in-tenzione di non voler rinunciare certo né adazioni legali ne sindacali, qualora si rendesse-ro necessarie, per dare al mondo del traspor-to regole di riferimento per dare maggior si-curezza ai cittadini». Con queste parole PaoloUggè, presidente di Fai Conftrasporto e vi-cepresidente di Confcommercio, ha volutoribadire la posizione ferma e irrinunciabilesulla vicenda dei costi minimi per la sicurezzadel trasporto merci, vera e propria “battagliadi civiltà”, come l’ha definita lo stesso Uggé.«Sono andato a rileggermi le mie recenti affer-mazioni, pubblicate lunedì scorso nella pagi-na di Economia de Il Giornale, e ho avutoconferma che quelle parole andavano e van-no nella direzione di una rinnovata volontà aricercare un dialogo con le rappresentan-ze della committenza che consenta losblocco dello stallo generato dalle vicissi-tudini della legge sui costi minimi di sicu-rezza, ma senza fare un solo passo indie-tro di fronte a chi, sulla pelle della gente,vuole lucrare, costringendo gli autotraspor-tatori a viaggiare sottocosto, con conducentiimprovvisati, inebetiti dal sonno di ore e ore

Progetto MED.I.T.A. e i risvolti per l’autotrasporto siciliano

TASSE

Conftrasporto sull’Imu sui capannoni dedicati alla logisticaL’acconto Imu in scadenza il prossimo 16 giugno conterrà una sorpresa amara per le imprese:l’aumento delle somme da versare per gli immobili strumentali all’attività, tra cui i capannoni in-dustriali, che in alcuni casi finirebbero addirittura con lo sfiorare il 200% in più rispetto al 2011.Per questo motivo, la Conftrasporto è intervenuta nei confronti del presidente del Consiglio Let-ta, del ministro dell’Economia Saccomanni e di quello dei Trasporti Lupi, chiedendo la sospen-sione del pagamento di questi acconti. Questa la dichiarazione del segretario generale Conftra-sporto, Pasquale Russo «L’aumento dell’acconto Imu per i beni strumentali all’attività d’impresa,per il nostro settore rischia di aggravare una situazione che è divenuta già insostenibile, tenutoconto del forte calo della domanda di trasporto interna ed estera. Per questo motivo ci appellia-mo al senso di responsabilità dell’Esecutivo, chiedendo l’immediata sospensione del pagamen-to di questi acconti in scadenza il prossimo 16 Giugno». G. R.

Il presidente di Fai Conftrasporto risponde a chi ha mal interpretato il suo invto alla committenza ad aprire un dialogo“

Costi minimi, Uggè «Nessuna retromarcia»

Page 14: Impresa Informa

Stanno per chiuder-si, presso la FipeConfcommercio

Catania, le iscrizioniper i corsi professio-nali per Barman di 1°e 2° livello. Si tratta di un percorsoformativo che offre lapossibilità di conoscerela professione di bar-man, della durata di50 ore, strutturato in10 giorni di 5 ore cia-scuna, ha come primoobiettivo quello di for-nire ai partecipanti unquadro sufficientemen-te ampio degli aspetti sia teorici che praticirelativi alla preparazione di cocktail alcoli-ci e analcolici, cocktail internazionali e nuo-vi drink di tendenza. Durante il corso, ai partecipanti, sarà fornito materiale didatticononché tutti gli strumenti utili alle dimostrazione pratiche e, per ga-rantire una assistenza quasi personale e un approfondimento delleprove di alto livello, verrà creata una classe di non oltre 20 allievi.Al termine del corso saranno rilasciati due attestati di partecipazione- di 1° e 2° livello - e inoltre i nomi dei partecipanti saranno inseri-ti in un database a disposizione delle aziende che necessitano dibarman esperti. Per ulteriori informazioni ed iscrizioni è possibile recarsi presso la se-de di Catania in Via Mandrà n. 8 o telefonare ai nn. 095/7310705 -393/8827779.

Anna Taccia Funzionario Responsabile F.I.P.E.

Federazione Italiana Pubblici Esercizi

Presso l’ufficio provinciale di

(Catania in via Mandrà, 8) è possibile ritirare gratuitamente il modello CUD dell’anno 2012.

Catania - Via Mandrà, 8Tel. 095 239495 - Fax 095 7313287

mail: [email protected] www.50epiuenasco.it

AVVISO AI PENSIONATI

FIPE INFORMA

Ultimi posti per il Corso di pizzaiolo

Si ricorda che la riscossione dei diritti “SCF” relativi ai com-pensi dovuti ai produttori fonografici ed agli artisti interpretiper diffusione di musica d’ambiente è affidata alla SIAE, cheprovvederà ad inviare agli esercenti, su tutto il territorio na-zionale, le richieste di pagamento, e che le agevolazioni ri-conosciute da SCF ai pubblici esercizi associati alla FipeConfcommercio sono subordinate al rispetto dei termini dipagamento che scadono il 31 maggio 2013.Inoltre gli esercenti dovranno tenere a disposizione di SCF eSIAE, che ne possono chiedere in qualsiasi momento l’invioo l’esibizione, i certificati di adesione alla FIPE, da ritirarepresso la segreteria di Via Mandrà n. 8 , che giustificano laconcessione dello sconto.

Scf, scadenza maggio. 30% di sconto ai soci

Catania: Via Mandrà, 8 tel. 095239495Via Cibele, 55 tel. 0957319033Via Dottor Consoli, 76 tel. 0957319033Via Gorizia, 34 tel. 095534342Bronte: Via C. Colombo, 14 tel. 0957724346San Gregorio di Catania: Via Papa Giovanni XXIII, 26 tel. 0957213832

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associazioni

Il corso consente di avvicinarsi alla professione di pizzaiolo edi scoprire le tecniche del mestiere attraverso nozioni pratichee teoriche relative a strumenti, tipologie di farina, metodi di im-pasto e cottura, ricette e consigli per la presentazione. Il cor-so ha una connotazione pratica, funzionale agli aspetti teorici.Le materie che verranno trattate vanno dalle tipologie di fari-ne utilizzate, metodologie di impasto e di cottura, tecniche diproduzione agli aspetti organizzativi della gestione di una piz-zeria. Il corso di Pizzaziolo è articolato in 10 giornate di 5 oreciascuno. Al termine, l’Isfoter rilascerà l’attestato di abilitazio-ne solo nel caso che si superi positivamente il 90% del mon-te ore. Il corso di Pizzaiolo professionista inizierà lunedì 27 maggioed è possibile ancora iscriversi entro venerdì 24 maggio, tele-fonando allo 095.7310741 o recandosi direttamente presso gliuffici della Confcommercio in Via Mandrà n. 8 - Catania.

Ultimi giorni per iscriversi al percorso formativo organizzato dalla Fipe“

Corso Barmandal 17 al 28 giugno

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L’EBT Catania è un’associazione NO PROFIT tra Confcommercio Catania e i sindacatidei lavoratori Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil.L’attivazione è voluta dal Contratto collettivo nazionale del lavoro, terziario, commercio eservizi e ha lo scopo di dare servizi alle imprese e ai lavoratori.L’Ente bilaterale è un istituto contrattuale e quindi il finanziamento dello stesso è unadempimento obbligatorio. Le aziende, per la provincia di Catania, sono tenute al versa-mento dello 0,45% calcolato sulla retribuzione mensile per le 14 mensilità (paga base econtingenza) di cui 0,25% a carico dell’impresa e 0,20% a carico del lavoratore. Il mancato versamento comporta, quindi una NON applicazione del Contratto Collettivodel lavoro con tutto quello che ne consegue sul piano del potere di controllo e sanziona-mento degli organi o enti pubblici deputati alla vigilanza.All’ EBT Catania fanno riferimento oltre 2000 aziende.Costituito nel 1987 e operativo dal 2001, l’Ente ha proceduto ad attivare diversi servizi.

CONCILIAZIONI VERTENZELa commissione, in seno all’ente, è competente ad espletare il tentativo di conciliazione insede sindacale per le controversie individuali o plurime di lavoro, ai sensi degli artt. 410 eseguenti del c.p.c.

APPRENDISTATOViene rilasciato il parere di conformità per l’assunzione degli apprendisti.

CONTRATTO DI INSERIMENTOVerifica la correttezza dei contratti di inserimento a norma del contratto collettivo naziona-le di lavoro per i dipendenti delle aziende del terziario, della distribuzione e dei servizi.

SOSTEGNO AL REDDITO - AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGAL’Ente ha realizzato un sistema di sostegno al reddito per i lavoratori espulsi da aziendein crisi.

FORMAZIONE° Promuove e sostiene le iniziative per i processi di formazione continua dei lavoratori pre-visti dai Fondi Paritetici interprofessionali (For.Te)° Informazione e formazione in materia di sicurezza degli ambienti di lavoro.

STUDI E RICERCHEIncentiva e promuove studi e ricerche per analizzare i fabbisogni formativi e professionali.

CRITERI PER LA FRUIZIONE DEI SERVIZIPossono usufruire dei servizi tutte le imprese iscritte all’EBT Catania, anche di nuovacostituzione, che si trovano in regola con i versamenti associativi – contrattuali.Per accedere all’iniziativa del sostegno a reddito/ammortizzatori sociali in deroga, leimprese devono dimostrare la regolarità dei versamenti degli ultimi 5 (cinque) anni pertutti i lavoratori iscritti sul libro unico.

Via Mandrà n.8 – 95124 CataniaC.F. 93080630879Telefax 095 361155E-mail: [email protected]: [email protected] web: www.ebtcatania.it

CataniaCATANIA


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