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Introduzione ai codici di calcolo agli Elementi...

Date post: 20-Oct-2020
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Introduzione ai codici di calcolo agli elementi finiti - Strutture Aerospaziali - Luca Lampani Introduzione ai codici di calcolo agli Elementi Finiti
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  • Introduzione ai codici di calcolo agli elementi finiti - Strutture Aerospaziali - Luca Lampani

    Introduzione ai codici di calcolo agli

    Elementi Finiti

  • Introduzione ai codici di calcolo agli elementi finiti - Strutture Aerospaziali - Luca Lampani

    Introduzione agli elementi finiti

    Gli elementi finiti nascono negli anni ’50 per risolvere problemi nell’ambito dell’ingegneria delle strutture.

    Tale tecnica è oggi ampiamente utilizzata anche in altri campi dell’ingegneria per analizzare complessi problemi riguardanti:

    Termo-elasticità

    Fluidodinamica

    Interazione Fluido-Struttura

    Elettromagnetismo

    Bio-ingegneria

  • Introduzione ai codici di calcolo agli elementi finiti - Strutture Aerospaziali - Luca Lampani

    Problema fisico

    PRE-PROCESS

    PROCESS

    POST-PROCESS

    Generazione della geometria Creazione della MESH

    Definizione proprietà del materiale

    Imposizione dei vincoli Applicazione dei carichi

    Risoluzione numerica del problema

    Visualizzazione grafica dei risultati ottenuti

    La procedura di calcolo FEM

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    Queste 3 fasi possono essere incluse all’interno dello stesso pacchetto software come nel caso di ADINA, Ansys o in software distinti come nel caso di PATRAN/NASTRAN, LS-Dyna

    ADINA

    Ogni codice presenta delle caratteristiche che lo rendono differente dagli altri e piùadatto a problemi specifici.

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    Solid boosters of ARIANE V

    Manufacturing: MAN, structure

    AVIO, propellant

    Diameter: D = 3.1 m

    Height: H = 25 m

    Thickness: t = 8 mm

    Internal pressure: P = 6.4 MPa

    Weight structure: Wstruct = 19 t

    Total weight: Wbooster = 230 t

    Structure material: steel

    Rupture stress: σR = 1500 MPa

    Yelding stress: σY = 1400 MPa

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    ADINA-AUI (Auxiliary User Interface)

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    Step 1 [Scelta del dominio della fisica]

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    Problema Fisico Modello FEM

    ASTA

    3D SOLID

    Quale dei due modelli è migliore?

    Dipende da che cosa ci si aspetta dal modello e quale è l’obiettivo della nostra analisi.

    Non sempre il modello più ricco di informazioni (si paga in tempi di calcolo!) èquello che in realtà a noi serve.

    Step 2 [Definizione del modello]

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    CREAZIONE GEOMETRIA

    Più punti definiscono 1 linea

    Più linee definiscono 1 superficie

    Più superfici definiscono 1 volume

    Step 3 [Creazione della geometria]

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    Geometry model

    Points

    coordinates

    Lines

    straight: P1,P2

    arcs: P1,P2,center

    Surfaces

    patch: 4 lines or 3 lines degen.

    (4th line is 0 numbered)

    Thickness

    Solid boosters of ARIANE V

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    Step 4 [Tipologia dei materiali]

    Material: elastic, isotropic

    Young’s modulus

    Poisson’s ratio

    (Density)

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    Definizione della tipologia del vincolo e applicazione sugli enti geometrici creati

    Step 5 [Impostazione dei vincoli]

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    Constraints

    Constraints 1

    Constraints 2

    Solid boosters of ARIANE V

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    Step 6 [Impostazione dei carichi]

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    Load, Material

    Load

    pressure on surface

    (check surfaces orientation)

    Solid boosters of ARIANE V

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    Step 7 [Tipologia di elementi]

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    Elemento Beam

    2 Nodi

    6 D.O.F per nodo

    Varie tipologie di Sezione

    Teoria: Eulero-Bernoulli

    Timoshenko

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    Eulero-Bernoulli (travi sottili) Timoshenko (travi spesse)

    Le sezioni inizialmente piane e ortogonali, si mantengono piane e ortogonali anche dopo la deformazione

    Le sezioni non sono più ortogonali alla linea media

    Trave indeformabile a taglio Trave deformabile a taglio

    ( )xqdx

    wdEI =44 ( ) ( )xq

    dxxqd

    GAEI

    dxwdEI

    s

    =+ 22

    4

    4

    ( )ν+= 12EG AkA SS = Factor AreaShear Sk

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    Elemento 2D Solid

    3-9 Nodi

    2 D.O.F per nodo

    Quadrangolari e Triangolari

    Assial-simmetrico Plane StressPlane Strain

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    Elemento 3D Solid “Brick”

    4-27 Nodi

    3 D.O.F per nodo

    Varie forme

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    Elemento Plate

    3 Nodi

    6 D.O.F per nodo

    Teoria: Kirchhoff

    Mindlin/Reissner

    Sovrapposizione di 3 effetti

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    Elemento Shell

    4-32 Nodi

    5-6 D.O.F per nodo

    Possibilità di modellizzare i materiali compositi con Shell multi-layer

  • Introduzione ai codici di calcolo agli elementi finiti - Strutture Aerospaziali - Luca Lampani

    Quale Shell scelgo?

    La formulazione utilizzata è la M.I.T.C. (Mixed Interpolation Tensorial Components) dove le variabili primarie sono gli spostamenti, deformazioni e sforzi.

    Raccomandato

    Spesso Utilizzati

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    Selezione dell’ente geometrico da discretizzare

    Proprietà della discretizzazione

    Step 8 [Creazione della mesh]

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    MeshMesh density

    line (number of divisions or length)

    Meshing

    mapped

    4 nodes

    Solid boosters of ARIANE V

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    STATICA

    Lineare – Non Lineare

    BUCKLING

    DINAMICA

    PRE-PROCESS CONCLUSO

    Step 9 [Tipo di analisi]

  • Introduzione ai codici di calcolo agli elementi finiti - Strutture Aerospaziali - Luca Lampani

    Locking ed Elementi Finiti (Formulazione basata sugli spostamenti)

    Il problema è già noto dai primi anni 60. E’ tipico degli elementi basati sulla formulazione del principio dei lavori virtuali (metodo degli spostamenti).

    Gli elementi affetti da locking presentano risultati poco accurati e una scarsa convergenza.

    Il locking consiste in una sottostima degli spostamenti (responso strutturale troppo rigido).La struttura blocca (“locks”) se stessa contro le deformazioni

    Matematicamente l’origine del locking è dovuta al malcondizionamento del sistema di equazioni differenziali (alle derivate parziali); all’interno delle equazioni ci potrebbero essere parametri “molto piccoli” (parametro critico) che portano ad elevati coefficienti nel sistema discretizzato di equazioni.

    Esempio è lo Shear Locking nel caso dei gusci sottili (parametro critico spessore “t”)

  • Introduzione ai codici di calcolo agli elementi finiti - Strutture Aerospaziali - Luca Lampani

    Nel caso in cui l’elemento finito è un elemento guscio (shell) o si devono gestire materiali incomprimibili (o quasi) come le gomme nel caso delle strutture o fluidi incomprimibili nel caso fluidodinamico, la formulazione basata sugli spostamenti risulta inadeguata FORMULAZIONE MISTA

    Tipologia del Locking Elementi affetti

    Transverse Shear Locking Trave di TimoshenkoPiastre e Gusci

    Elementi 3D solidi (utilizzati per strutture sottili)

    Shear Locking Elementi 2D e 3D Gusci

    Membrane Locking Travi curveGusci

    Volumetric Locking Analisi Incomprimibili

  • Introduzione ai codici di calcolo agli elementi finiti - Strutture Aerospaziali - Luca Lampani

    P

    σ1

    σ1

    σ2

    σ2

    σ3 = 0

    P

    D

    t

    Booster: analytical solution

    σ1 =P•D •12•t •1

    FA =

    P•D2•t=

    P σ2 =P•π•D2

    4 π•D•t 1

    Hp: thin surfaces De ≅ Di ≅ Dm

    = D2•tσ3σ1

    σ2 =P•D4•t

    σ3 ≅ 0σ3max = -P

    σ

  • Introduzione ai codici di calcolo agli elementi finiti - Strutture Aerospaziali - Luca Lampani

    2 • 0.0086.4E+06 • 3.1σ1 =

    P•D2•t = 1240 MPa=

    4 • 0.0086.4E+06 • 3.1σ2 =

    P•D4•t = 620 MPa=

    Comparison of resultsAnalytical solution

    FEM solution


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