+ All Categories
Home > Documents > Io Come Autore

Io Come Autore

Date post: 16-Mar-2016
Category:
Upload: ebookservice
View: 219 times
Download: 2 times
Share this document with a friend
Description:
Rivista dedicata agli autori
29
In Copertina opera di Paola Blasi Anno 2 N. 41 / FEBBRAIO 2012 - Periodico settimanale - Editore e Proprietario: eBookservice srl C.F./P.I. : 07193470965-REA: MI-1942227. Iscr. Tribunale di Milano n. 324 del 10.6.2011. 40 secondi ALLA FINE ... mia Madre Una magia reale Storie di Robot Presentarsi on-line autore 41 numero o Il socialnetwork per la cultura è già on-line raggiungici ora!
Transcript
Page 1: Io Come Autore

In Copertina operadi Paola Blasi

www.iocome.it

Anno 2 N. 41 / feBBrAIo 2012 - Periodico settimanale - editore e Proprietario: eBookservice srl C.f./P.I. : 07193470965-reA: MI-1942227. Iscr.Tribunale di Milano n. 324 del 10.6.2011.

40 secondialla fine

... mia Madre

Una magia reale

Storie di Robot

Presentarsi on-line

autore 41num

ero

oIl socialnetwork

per la cultura

è già on-line

raggiungici ora!

Page 2: Io Come Autore

41num

ero

IN COPERTINA“RITRATTO FRANCY“di PAOlA blAsI

Paola Blasi ispira serenità, pacatez-za, equilibrio.Parlandole si ha la sensazione di venire trasportati in una dimensio-ne poetica di spessore, profondità, trasparenza, di una persona cono-sciuta, familiare, e al giorno d’oggi è raro, frantumati come siamo a volte nella mancanza di senso e precarie-tà dei rapporti.I suoi cieli mi hanno incuriosito per la drammaticità, i contrasti forti, esasperati, presagio di tempeste in-combenti, di uragani improvvisi. Ma vi è sempre una luce potente che preme, che squarcia con improvvisi bagliori la dimensione drammatica del cielo. L’artista e il suo doppio, i due lati della stessa medaglia.Ho percepito in queste opere una condizione umana al limite della tra-gedia finale, la cupezza incombente carica di antichi presagi, ma anche l’eterna speranza di rialzarsi, lottare e salvarsi in qualche modo.E’ il nostro universo interiore mar-toriato da antiche ferite, lacerato da ineluttabili contraddizioni, tra il bene e il male, la luce e le tenebre, la vita e la morte.Paola riesce a mettere in gioco que-ste energie duali, non è facile, e mentre ci guarda attonita, perples-sa, ci chiede aiuto, ma tutti noi chie-diamo aiuto, qualcuno che ci scaldi e ci dia fiducia.Lascio a lei la parola, ci aiuterà a entrare nel suo mondo.

Roberto Plevano

Page 3: Io Come Autore

in copertina Paola Blasi

❥ “Ritratto di Francy” - 2011 - tecnica mista su cartone telato - 40x30 cm

Page 4: Io Come Autore

som

mar

iorubriche

Filomena baratto | 8Rosella è mia madrestefano santarsiere | 1440 secondi alla fine ...Marta leandra Mandelli | 18Una magia reale

blogger per passione | 6di Serena Essere MammebookTOmovie | 10di Giorgio Ginellil’angolo della poesia | 16di Annarita FaggioniKnow-How | 20di Annarita FaggioniEventi | 24Ambient’è - Abbiategrasso

41autori

num

ero

Page 5: Io Come Autore

www.iocome.it

editoriale

In tema di pontificazioni, gli italiani non li batte nessuno. Sia-mo in grado di farlo praticamente su tutto. Con una giusta mistura di classe e cattivo gusto che non ha eguali nella storia.Sarà che la retorica l’abbiamo perfezionata sul suolo patrio - per i romani era alla base dell’istruzione dei giovani - sta di fatto che un’italiano lo si riconosce perché la sa raccontare. Il fine è la persuasione.L’abitudine alla pontificazione dilaga ormai dalla pubblicità agli spettacoli sulle reti nazionali, indifferente al disgusto che può provocare nelle persone che hanno quel minimo di densi-tà neuronale da consentirgli di avere un’idea propria.Che sono comunque tanti, anche se forse non rappresentano la maggioranza. Ma la maggioranza è sempre un concetto re-lativo. In letteratura, poi, non esiste nemmeno come concetto.Per gli scrittori la letteratura può essere un piacere o un rifu-gio, un’educata forma di protesta o il modo ideale per contri-buire al miglioramento della società. Che sia uno solo a pro-fessarlo o intere schiere, allo scrittore non è mai importato molto. Fiero della propria individualità.

Giorgio Ginelli

5

Page 6: Io Come Autore

6

Il rapporto mamma-bambino può es-sere descritto come una fitta rete di sentimenti, emozioni, gioie e paure che s’intrecciano tra loro formando una trama indissolubile. Tale legame inizia a radicarsi molto prima della nascita del bambino e coinvolge va-rie sfere emozionali. I primi fili del-la trama compaiono quando l’orolo-gio biologico comincia a far sentire i suoi rintocchi e il pensiero di una gravidanza prende vita nella mente della donna. In seguito entra in gio-co la sfera psicologica, il desiderio di maternità cresce sempre più e spes-so si pensa al piccolo come se fosse già presente. Si fantastica sul colore dei capelli, sul taglio degli occhi, sui tratti somatici; tutte fantasie che di-ventano pian piano una presenza co-stante e normalmente trovano sfogo durante la fase onirica. Ecco perché, specialmente le donne che cercano una gravidanza da molto tempo, so-gnano spesso il bambino, disegnan-done i tratti così come la mente li ha immaginati. Quella descritta finora, è una rela-zione unilaterale, alimentata da sen-timenti e psicologie che coinvolgo-no esclusivamente la donna; il vero scambio di relazioni invece, prende vita con il concepimento.

Origine e sviluppo del rapporto tra mamma e bambino

Serena

Mi chiamo Serena,ho 37 anni e sono mamma di due bambini. Sono una web writer e, oltre a scrive-re per vari portali, gestisco i miei blog. Durante le mie gravidanze mi sono fatta una vera e propria cultura sul mondo della maternità e su questa rubrica voglio condividere con voi tutta la mia esperienza di mamma.

❥ gioiedimamma.blogspot.com/ gioie di mamma ❥ mammaperte.blogspot.com/ mamma per te.

Bloggerper passione

Page 7: Io Come Autore

7

numero

41Essere MammaVi siete mai chiesti come mai al-cune donne sanno di aspettare un bambino ancora prima di esegui-re il test di gravidanza? Nel momento in cui l’embrione tro-va la sua sistemazione nel grembo materno, inizia a comunicare con la mamma attraverso uno scambio d’im-pulsi sia fisici sia emozionali; tale in-terazione cresce durante i nove mesi di gestazione, arricchendosi di nuovi elementi e raggiungendo il suo apice

alla nascita del piccolo. Subito dopo il parto, infatti, i centri sensoriali del-la mamma e del bambino si uniscono dando vita a una bellissima simbiosi. A ogni azione del bambino corrispon-derà una reazione fisica o psicologi-ca della mamma e viceversa.

Ecco alcuni esempi.Udito: se il piccolo è nervoso, si cal-merà semplicemente ascoltando la voce della mamma o i suoi battiti cardiaci. Allo stesso modo, il pianto del bambino, scatenerà nella mam-ma una reazione psicologica in gra-do di attivare il riflesso di emissione , ossia la fuoriuscita di latte ancora prima che il piccolo venga avvicinato al seno.Tatto: subito dopo il parto il piccolo viene poggiato sul ventre materno. Il contatto pelle a pelle infatti, tran-quillizza il piccolo e, nei casi di nasci-te premature lo aiuta a crescere più rapidamente (marsupioterapia).Olfatto: è il senso che permette al piccolo di riconoscere l’odore del-la mamma e, lo guida a occhi chiusi verso il seno materno.Vista: anche la vista svolge un ruolo fondamentale, pensate che la distan-za da cui un neonato è in grado da vedere corrisponde esattamente a quella che intercorre dal seno al viso materno. Il rapporto mamma-bam-bino quindi è molto complesso: na-sce contestualmente al desiderio di maternità, si evolve durante la gra-vidanza, si consolida con la nascita del piccolo e continua a crescere per tutta la vita. ❤

serena Amoretti

Page 8: Io Come Autore

8

La scrittura è sempre stata una delle mie passioni e scrivere ol-tre a essere un piacere, rappre-senta un modo per riflettere e

analizzare fatti ed eventi della mia vita che ancora oggi richiedono una com-prensione profonda per poter essere ac-cettati.Rosella è mia seconda esperienza lette-raria, un romanzo che mi coinvolge in prima persona per essere la storia della mia vita anche se la protagonista prin-

Rosellaè mia madre

cipale è mia madre. La mia prima pub-blicazione è stata una raccolta di liriche dal titolo “Ritorno nei prati di Aviglia-no” scritta in un momento particolare, quando ho incontrato mio padre dopo un periodo di lontananza reciproca tra di noi. Il contenuto di “Rosella” richiama in modo chiaro e inequivocabile le liriche, nel senso che ne sviluppa i temi e i mo-menti descritti in versi e  si trasforma-no in descrizioni di fatti importanti per lo sviluppo della storia. “Rosella” nasce sotto forma di diario, di scrittura privata per ampliarsi sempre di più e diventa-re lentamente uno scritto notevole per ampiezza e contenuti, tanto da pensare alla formazione di un romanzo malgrado i contenuti intimi e profondi in esso trat-tati. Il romanzo prende un lungo tempo di gestazione durante il quale si affina sempre più, diventa completo nelle sue parti e si arricchisce con una trama con uno stuolo di personaggi, tutto rigoro-samente vero. Pubblicare un romanzo così intenso e profondo per verità, contenuti, vita vis-suta, ha richiesto una notevole dose di coraggio da parte mia, un corag-gio che mi nasce dal fatto di aver avuto bisogno di condividere la mia storia così intrisa di fatti ed esperienze, con un pubblico che potesse riflettere con me per sentirmi meno sola! ●

Autrice

Page 9: Io Come Autore

9

È la storia di mia madre, una donna dolce e fragile, forte e combattiva che durante tutta la sua vita rincorre l’a-more, quello vero, ma puntualmente viene delusa dalle persone più care e più vicine.

Scrivere di mia madre mi ha aiutato a capirla, a scavare in una personalità a tratti controversa per l’indecifrabi-lità dei suoi aspetti, per la diversità dei nostri caratteri e aspettative dal-la vita. Abbiamo avuto un rapporto inverso per i ruoli capovolti dove io ero la mamma e lei la figlia, ruoli che hanno maturato entrambe e ci hanno aiutato a comprenderci anche nelle nostre difficoltà.

“Rosella” è un romanzo che ha come nocciolo la storia d’amore tra i miei genitori, ma attorno ai personaggi principali si snodano tanti e tanti al-

tri con le loro storie e i loro intrecci di vite.È una storia su cui riflettere, figlia del suo tempo, gli anni ‘60, con uno spaccato che si protende sia verso gli anni ‘50 che ‘70 e che non avreb-be avuto motivo di essere scritta se i fatti in esso narrati fossero accaduti nella nostra epoca.

Molti i sentimenti che si dipanano in questo romanzo a cominciare dall’a-more, all’egoismo, la gelosia, l’in-vidia, la disperazione, la paura, la vergogna visti da un punto di vista umano, cercando di carpirne le cause scatenanti. La vita scorre soprattutto nella nostra interiorità è lì che avven-gono le nostre lotte e i nostri drammi e “Rosella” analizza profondamen-te le cause di tutti i personaggi son-dando il loro animo con delicatezza e amore.

numero

41Filomena BarattoTitolo: RosellaAutrice: Filomena BarattoEditore: Sangel EdizioniData di Pubblicazione: 2011ISBN: 9788897040583Pagine: 260Prezzo: € 14,50

Page 10: Io Come Autore

10

All’inizio vi è uno scrittore statunitense, di origine rus-sa, che per sbarcare il lu-nario egli anni ‘40 inizia a pubblicare strani racconti

su strane riviste. Il suo punto di forza è che ha un paio di lauree (una in chimi-ca e un Ph.D. in biochimica) e una spic-cata abilità a raccontare storie con un preciso fine divulgativo. E alla fine si decide a fare lo scrittore a tempo pie-no. E riesce anche a diventare famoso in tutto il mondo.

booksVSmovieRobbie e i suoi fratelli

Tra le centinaia di libri scritti e pubbli-cati ce ne sono alcuni, di questo scritto-re, che in qualche modo sono entrati nel lessico letterario comune. Soprattutto quelli che trattano di robot.Anzi, c’è chi crede che i robot li abbia inventati lui. Non è vero. I robot non li ha inven-tati Isaac Asimov, ma di sicuro lui è stato lo scrittore che in un certo qual modo li ha codificati all’occhio della gente. Sarà per la storia delle tre o quattro leggi che si è inventato, sarà perché ha donato loro un cervello “posi-tronico” (che non vuol dire un bel nien-te, ma fa un certo effetto) sta di fatto che se dici Robot la maggior parte delle gente pensa Asimov. Non lo pensano però gli sceneggiatori di Hollywood che dalla monumentale opera di Asimov sulla ferraglia positro-nica hanno tratto solo un paio di film (e solo qualche telefilm in serie televisive che ormai sono archeologia). Per citarli in ordine di tempo, sono L’uomo bicen-tenario (Bicentennial Man) del 1999 e Io, Robot (I, Robot) del 2004.“L’uomo bicentenario” è un racconto scritto da Asimov nel 1976 e inserito in un’antologia, appunto in occasione del bicentenario degli Stati Uniti.Narra della lunga evoluzione (duecento anni ovviamente) di NDR-113, un robot positronico nel quale si sviluppano delle doti artistiche e intellettuali ecceziona-

Page 11: Io Come Autore

li. Andrew, come viene presto battezza-to il robot dalla famiglia che lo ha ac-quistato, ha così la possibilità di seguire le vicende dell’umanità e di affezionarsi al punto di desiderare di essere sempre più simile all’essere umano. Il cervel-lo positronico e il tempo a disposizione gli consentono di riuscirci e di aspira-re all’ultimo passo: quella di divenire un essere mortale, come gli umani. Ci riesce e viene dichiarato umano e può così spegnersi alcuni mesi più tardi in modo del tutto naturale. Il racconto di-viene romanzo nel 1992, scritto a quat-tro mani da Asimov e Robert Silverberg: The Positronic Man.È in questa versione che viene ripreso per il cinema, dove lo sceneggiatore Ni-cholas Kazan e il regista Chris Colum-bus aggiungono tutti quegli elementi che lo rendono appetibile al pubblico: l’amore e la comicità. Quest’ultima af-fidata al camaleontico Robin Williams, che rappresenta sempre una certezza. Inoltre, viene inserita nella storia origi-nale anche una spiccata predisposizio-ne di Andrew per la sua padroncina, la quale diventa adulta, ha una figlia, la quale a sua volta ne ha un’altra anco-ra, della quale il robot, ormai quasi del tutto umanizzato, si innamorerà. E sarà proprio per lei, la quale inesorabilmente invecchierà, che il robot decide di fare l’ultimo passo verso la condizione uma-na, morendo in un letto come dovrebbe essere per tutti.L’antologia di racconti “Io, Robot” rac-coglie i racconti scritti da Asimov tra il 1940 e il 1950, ispirati alla figura della dottoressa Susan Calvin, la robopsico-loga che realizza robot sempre più so-fisticati e alla quale Asimov affida an-che il compito di introdurre ogni singolo

Giorgio Ginelli

le leggi della robotica

1. Un robot non può recar danno a un essere umano, né può permet-tere che, a causa del proprio man-cato intervento, un essere umano riceva danno.

2. Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non contravven-gano alla Prima Legge.

3. Un robot deve proteggere la pro-pria esistenza, purché questa auto-difesa non contrasti con la Prima e la Seconda legge.

Da “Manuale di robotica”, 56a edi-zione, 2058 d.C.

(Tratto da “Io, Robot”, traduzione di Roberta Rambelli)

11

41num

ero

Page 12: Io Come Autore

12

racconto presente nella raccolta, come se l’antologia fosse una sorta di inter-vista alla ormai famosa scienziata, im-pegnata a dimostrare come i robot non siano una minaccia per l’uomo. I robot presenti nell’antologia, almeno uno per racconto, sono originale e innovativi a iniziare dal primo racconto dove compa-re Robbie, il primo robot positronico, e nel quale compaiono anche le tre leggi. Il punto di forza dell’antologia di rac-conti è appunto la capacità di Asimov nel rappresentare i differenti aspetti delle problematiche che l’umanità do-vrà affrontare nel quotidiano rapporto con delle menti artificiali da lui create. E se qualcuno crede che stiamo ancora parlando di fantascienza non ha altro da fare che andare su You Tube e digitare semplicemente la parola “robot”.

Di questa prestigiosa antologia, se ne impossessa la 20th Century Fox e nel 2004 dà l’incarico ad Alex Proyas di ri-cavarne un film. Che diventa un film di cassetta, incentrato più su Will Smith che sui racconti di Asimov. Potremmo dire che dello scrittore si utilizzano le

leggi, la figura della scien-ziata Susan Calvin e il titolo; titolo che, a onor del vero, nel 1940 ad Asimov neppure piace-va e che gli fu impo-sto dall’editore (clo-nando il titolo del racconto di un al-tro autore che nel 1939 aveva scritto appunto un rac-conto con quel ti-tolo).

Insomma, Asimov è scomparso nel 1992.

Ha scritto forse più di

chiunque altro, come romanziere e come divulgatore scientifico. Come ogni buon americano che si rispetti ha fatto lavori di ogni genere prima di diventare famo-so, e quando lo è diventato, paradossal-mente ha amplificato le idiosincrasie di origine nevrotica che da sempre limi-tavano fortemente il suo apparire e il suo rapportassi con gli altri. Ed è stato talmente famoso che possiamo ritrova-re pezzi di Asimov un po’ dappertutto nel cinema, senza che sia mai citato; ma questo lo vedono solo in pochi.

Sia dunque ben chiaro: la produzione letteraria di Asimov ha profondamente influenzato la produzione cinematogra-fica del nostro tempo, senza che glie-ne sia attribuito il merito. E un chiaro esempio è sotto i nostri occhi proprio quando vediamo i robot che affollano gli schermi: un robot emancipato, che va al di là del semplice elettrodomestico.

booksVSmovie

Page 13: Io Come Autore

13

Page 14: Io Come Autore

14

Mi chiamo Stefano Santar-siere, sono uno scrittore di origine lucana di 37 anni, vivo e lavoro a Bologna.

Ho iniziato a scrivere da ragazzino, perché trovavo divertente prolunga-re per un po’ le storie che leggevo nei libri o guardavo nei miei film preferi-ti. C’era sempre qualcosa di irrisolto in quelle storie, una curiosità insoddi-sfatta che mi imponeva di continuarle per conto mio. È stato questo che mi ha spinto sulla via senza ritorno del-la narrativa, dove ciascun approdo ti rimanda a quello successivo, ogni storia porta in sé il seme di un’altra; e quel gioco di continuare il racconto mi ha assorbito per sempre.

Ho scritto il mio primo romanzo a 18 anni, certo non presentabile. Più tardi, dopo molti racconti, è nato un romanzo più maturo che è stato pub-blicato da Pendragon nel 2005. Si in-titola “L’arte di Khem”, una storia di amicizia, alchimia e misteri, ambien-tata in un paesino lucano (come gran parte delle mie storie) nell’estate del 1978. Come prevedibile non è stato facile trovare un editore, la ricerca si è prolungata per anni e mi sono affi-dato soltanto a me stesso nel contat-tare le case editrici potenzialmente interessate. Alla fine ho trovato un intellettuale straordinario come Ro-

40 secondialla fine

Ultimi quarantasecondi della storia del mondoIn una calda giornata di ago-sto viene trovato cadavere il parroco del paesino di Sante-rio. L’uomo è stato ucciso con un batticarne, vicino alla scuo-la elementare. Il commissario Antonio Sparagno inizia una complessa indagine muoven-dosi in una realtà che scopre di conoscere meno di quanto cre-deva, tra Madonne nere, pozzi di petrolio, società segrete e corruzione.

Autore

Page 15: Io Come Autore

15

EbookEditore: Thriller - edizioni AbelbooksData di Pubblicazione: 2011ISBN: 9788897513292 Pagine: 391Prezzo: € 4,99

berto Di Marco, che dirigeva la col-lana Tempi Nuovi presso la casa edi-trice bolognese, che ha creduto nel progetto.

I miei libri nascono da suggestioni minimali ma potenti, idee germina-li quasi sempre legate a un mistero sussurrato, una leggenda, un’ipotesi, e questi semi sbocciano lentamente perlopiù nello scenario realistico e un po’ trascurato della mia regione di origine, dove assumono i tratti di una storia, vestono i panni di perso-naggi, crescono fino diventare lunghi racconti o romanzi; e solo alla fine scopro che quelle idee iniziali rap-presentavano l’urgenza di risolvere un nodo più profondo, di affrontare un tema che reclamava uno sbocco: ad esempio le insidie della crescita, ne “L’arte di Khem”, o l’inganno delle dottrine, nel mio nuovo romanzo.Mi descriverei come un tipo socievo-le, coinvolgente, ma talvolta elusivo. Non ho motti personali, di sicuro ne cercherei uno nell’affermazione delle mie passioni: la natura, la fotografia,

numero

41Stefano Santarsiere

i viaggi, e la scrittura su tutte.Oggi sono impegnato nel far cono-scere il mio nuovo romanzo, “Ulti-mi quaranta secondi della storia del mondo”.È un thriller, un racconto corale, una storia che ruota intorno a un omicidio ma parla anche di paesini, di osses-sioni private e collettive, di antichi conflitti religiosi. Credo valga la pena leggerlo perché è ricco di personaggi tratteggiati con cura, racconta di re-altà interessanti come la Lucania dei pozzi di petrolio e dei rituali religiosi, ma rimanda altresì a vicende che tra-scendono quel contesto: in definitiva è un romanzo che può appassionare e sorprendere. ●

Page 16: Io Come Autore

1616

num

ero41

Dissolvenze

Dissolvenzepermeate di graziadistrattedistantidissonanti...da quel mondo di una vita fa...la tua animaspoglianudareclama l’approdoquieteil silenzio della pace!

(Rossana De Grisantis)

l’angolo della poesia

Page 17: Io Come Autore

17

Rossana De Grisantis

Rossana De Grisantis nasce il 28 Giu-gno 1969 in un piccolo centro della provincia di bari, Turi. Cresce in una famiglia in cui saldi sono i valori di sacrificio,onestà e lealtà. bimba sen-sibile e ricettiva, assorbe nel bene e nel male ogni sfumatura dell’ambien-te in cui vive. le vicende della sua esi-stenza, non sempre serene, sviluppa-no in questa natura introversa, una patologica timidezza che paralizza le sue potenzialità e le sue silenziose inclinazioni rimangono soffocate nel suo cuore, nella sua anima.Nota dominante della sua vita è quel-la vena malinconica sempre presen-te nei rapporti interpersonali e che è alla base di ogni componimento lette-rario. Dai temi scolastici fino agli at-tuali scritti emerge un sottile dolore che ha scalfito e condizionato la sua personalità.Conclusosi  il capitolo scolastico con un diploma di scuola secondaria su-periore affina le proprie conoscenze umanistiche con letture di vario ge-nere ma gli studi s’interrompono suo malgrado senza coronare il sogno di diventare psicologa dell’età evolutiva.Attraverso una lunga, lunghissi-ma stagione buia comprende che in ognuno di noi c’è un dono unico, ine-guagliabile, il dono della Vita ed è in questa vita che devono emergere bontà, semplicità e tutti i derivati di quell’amore puro e genuino.Giovanissima compie scelte impor-tanti ma al contempo sbagliate e così inizia un cammino tortuoso, sofferto e difficile, giunge a maggiore consa-pevolezza di sé e inizia a liberarsi di quella veste che per troppo tempo l’a-veva soffocata, quella timidezza pa-ralizzante scivola via pur lasciando qualche lembo in un angolo nasco-

sto della sua personalità.

Ini- zia così un rinnovamento interio-re che alla soglia dei quaranta anni (è moglie appagata e madre felice di tre splendidi figli) la conduce per lidi sconosciuti regalandole coraggio e forza.

Ha imparato a godere di quel sole che dopo le tempeste e gli uragani final-mente splende sul giardino della vita, rimanendo sempre vigile a quell’i-gnoto che sempre potrebbe minare il cammino naturale di ognuno di noi. Attualmente Rossana vive a Gioia del Colle, paese nativo di suo marito, dove collabora nell’azienda di famiglia che si occupa di costruzione e gestione di piscine e centri benessere. Il suo im-pegno principale è quello di seguire i propri figli, nella crescita personale e nella formazione scolastica.Parallelamente continua a coltivare la sua grande passione: scrivere, dare voce alle emozioni, ai sentimenti e la-sciare che la penna della propria ani-ma scriva osservando l’universo, la natura. Come un fiume in piena ecco un’ondata di parole che compongono la melodia più bella: inno della pro-pria vita.

Page 18: Io Come Autore

18

Cammino per Milano con l’i-Pod nelle orecchie. Davanti ai miei occhi, la realtà si fon-de con la fantasia dando vita

a un mondo in cui ciò che abbiamo dentro, se compreso ed esplorato, fa la differenza tra il normale e l’ecce-zionale.

Tra me e la scrittura è stato un col-po di fulmine, un’emozione che spero non mi abbandoni mai, una passione che mi piacerebbe regalare ai lettori, anche solo in una piccola scintilla.

I Linkin’Park, con i loro testi a volte amari e la loro sonorità suggestiva, mi hanno consegnata a una dimen-sione magica. Compagna esigente delle mie giornate, mi ha mostrato e tuttora mi mostra che J. Swift ave-va assolutamente ragione, “I always saw better when my eyes were clo-sed” per me non sono affatto paro-le dimenticate. Sussurri e significati che sfiorano la pelle e rimandano a mondi lontani, anche se possono es-sere tanto vicini da venirci a trovare in sogno.

Questa è la mia storia o meglio, la storia dei miei ragazzi: un’avventu-ra a portata di un passo, in cui tutto quello che la mente umana può con-cepire esiste in un modo o nell’altro, o forse in un mondo o nell’altro.

Una magia reale

OltremondoSiobhan e Rowan, Ian e Adrian, due ragazze e due ragazzi che si ritroveranno, nella Milano dell’alta società, ad incrociare le loro strade quasi per caso. Si scoprirà presto che non sarà stato il fato a decidere il loro incontrarsi e innamorarsi, ben-sì l’ordito dei fili di un antico passato che li congiungerà in una avventura al di là della re-alta, in “Oltremondo”.Marta Leandra Mandelli, in uno stile limpido e perfetto, ci porta a scoprire un mondo nuovo, in cui si perora l’eter-na battaglia del bene contro il male, una guerra che si com-batterà non solo contro i nemi-ci, ma anche nel profondo della psiche perfettamente delinea-ta dei protagonisti.

Autrice

Page 19: Io Come Autore

19

Editore: Gruppo Albatros – Il FiloData di Pubblicazione: 2011ISBN: 9788856739954 Pagine: 472Prezzo: € 21,50

E come vivere al meglio una ma-gica avventura?

Lasciandosi pervadere dalle emo-zioni, dai sentimenti e anche dalle paure che Siobhan, la protagonista, prova a mano a mano che la trama si srotola, perché dietro al personaggio c’è sempre la persona. Da ragazza normale a eroina guerriera, magari potremmo esserlo noi tutti, a modo nostro.

Magari, il destino attende proprio dietro l’angolo e confida in noi per seguire le sue impronte. Non ha im-portanza se non siamo pronti, possia-mo sempre diventarlo e trarre forza dalla debolezza: il viaggio conta mol-to più della meta, ma bisogna essere determinati e avere voglia di metter-si in gioco.

Forse, chi legge queste righe si aspet-ta ben altro e non le apprezzerà, ma ritengo siano una buona introduzio-ne a Oltremondo.

numero

41Marta Leandra Mandelli

Nasce direttamente dal mio univer-so interiore e non voglio anticipare troppo, il rapporto che si instaura con un libro è personale e sta a cia-scun lettore scoprirlo.

l’espressione artistica può ave-re mille volti o nessuno, dipende dall’affinità che nutriamo al ri-guardo, ma quando scatta ci ren-diamo conto che la magia non è relegata soltanto nelle storie fan-tasy. ●

Page 20: Io Come Autore

20

num

ero38di Annarita Faggioni

Chi è Annarita?“Annarita Faggioni, classe ‘90 si sta laureando a Lettere e Cultura del Territorio a Taranto. Da circa un anno consiglia gli autori esordienti e dà loro visibilità sul Piacere di Scrivere. Vanta alcune collaborazioni come copywriter freelance in vari settori. Recentemente ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie “Canto D’Inverno”, che ha trovato riscontri favorevoli nel vasto pubblico della Rete e un e-book gratuito per i vincitori del suo concorso di poesia.”

Benvenuti al nostro secondo appun-tamento con Know-How, ovvero sulle possibilità di rendere visibile il no-stro libro online e non. Se avete sug-gerimenti o argomenti da proporre, potete farlo su Medeo e approfon-dire la discussione online. Passiamo all’argomento di oggi.Nella presentazione di un libro, paradossalmente, è più impor-tante presentare l’autore più che il testo vero e proprio. Se conoscia-mo quella persona e c’è una certa empatia a pelle, compreremo il suo libro più facilmente. Naturalmente,

Come presentarsi online

Know-Howstrategie sul libro

è impossibile creare un’empatia per-sonale con 100 persone in una sala conferenze. Allo stesso modo, nes-suno presenterebbe un testo in pie-no inverno con la tuta da jogging (a meno che non abbia scritto un libro su diete e fitness...).Così come in una conferenza, esi-stono delle regole per chi decide di presentare online se stessi, oppure il proprio libro. Anzitutto, l’impor-tante è scegliere un abbigliamen-to consono: paradossalmente, non sono necessari abiti troppo formali, che danno l’idea sullo

Page 21: Io Come Autore

21

schermo di essere persone snob, o poco affidabili. Meglio puntare sul casual non firmato. La visione frontale è quella migliore. Vedere in viso una persona significa dare l’idea di un colloquio a tu per tu (adattate la vostra webcam o la vo-stra videocamera di conseguenza). Siate naturali e non balbettate, fate conto che al posto della fotocamera ci sia un vostro amico, al quale state parlando del vostro libro. Iniziate la presentazione di voi stes-si dicendo quali argomenti trattere-te nel video (il video deve durare al massimo 15 minuti se vi state presen-tando). scegliete argomenti coin-volgenti, che possano attrarre un pubblico non interessato solo al vostro libro (se avete scritto un fan-tasy, un video su come si realizza un fantasy, magari con delle citazioni dal vostro libro è perfetto). Analizza-te tutti i problemi di chi si accinge a scrivere, magari dando la vostra so-luzione (come avete risolto?). Utiliz-zate un linguaggio sintetico e tecnico (non ampolloso o snob).

Infine, mostratevi aperti alla di-scussione per dubbi, domande, interviste, novità al termine del video e dichiaratevi disponibi-li alla creazione di nuovi video in caso di riscontro positivo. Offrite uno sconto o alcune pagine del libro in anteprima a chi si iscrive al vostro canale, per creare un’empatia tra autore e lettore. Ricordate: conta la qualità in quello che fate, non il numero di chi vi segue!

Postate poi il video su Youtube e sui social network, oppure sulla pagina del vostro blog dedicata alla vostra presentazione (la classica pagina “Chi sono”) per dare maggiore rile-vanza al tutto. Se siete interessati ad un target di lettori, cercate notizie su prossime uscite, classifiche, ecc e mostratele sul vostro blog!Cosa ne pensate? Avete già pro-vato questa esperienza? Com-mentate su Medeo.it!!

Annarita FaggioniIL PIACERE DI SCRIVERE

numero

41

Page 22: Io Come Autore

22

Page 23: Io Come Autore

23

Page 24: Io Come Autore

24

Ore 18: Presentazione del progetto di valorizzazione della BibliotecaAmbientale di AbbiategrassoOre 18.30: Inaugurazione delle mostre“Est Ticino – Terra di migranti” - “Viaggio nel tempo”Ore 21: “…e numm gh’emm el Navilij”

Dalle 9.30 alle 12: Sinergie tra cibo e territorioPer un nuovo modello di sviluppo ecosostenibile

Iniziativa organizzata dalla Fondazione Per Leggere – Biblioteca Ambientale e dall’A.P.S. “il Punto”. Con il patrocinio della Provincia di Milano e del Co-mue di Abbiategrasso. Con il supporto dell’Ecoistituto della Valle del Ticino e dell’Associazione Noi di Corsico.

Appuntamenti numero

41feb-bra-io

Venerdì 24 febbraio

Domenica 26 febbraio

Abbiategrasso:

Page 25: Io Come Autore

25

Venerdì 24 febbraio

Domenica 26 febbraio

Page 26: Io Come Autore

2626

scrivere per ricordare, scrivere per raccon-tare, scrivere per aprire l’immaginazione, per rintracciare il proprio mondo interiore, per comunicare, per esplorare una forma di relazione.

la libreria articolo 21 propone un corso di scrittura in quattro incontri con la guida dello scrittore e giornalista Paolo Aresi.

Il corso sarà indirizzato in linea principale alla scrittura di narrativa.

sI COMINCIA lUNEDì 20 FEbbRAIO PER qUATTRO sETTIMANE: 20 FEbbRAIO, 27 FEbbRAIO, 5 MARzO E 12 MARzO.

Gli incontri, della durata di un’ora e 30 mi-nuti, inizieranno alle 21. la quota di iscri-zione prevista è di 90 euro.

INFORMAzIONI 035 220371www.ARTICOlO-21.ITEMAIl [email protected]

Alla libreria Articolo 21 di Piazza Pontida a bergamo parte il 20 febbraio un corso di scrittura in quattro incontri con la guida del giornalista-scrittore Paolo Aresi.

numero

41A scrivere si imparaalla Libreria 21

Appuntamenti

Corso di scrittura con Paolo Aresi

feb-bra-io

Page 27: Io Come Autore

2727

Page 28: Io Come Autore

Io come Autore

28

Page 29: Io Come Autore

www.iocome.it

29

Io Come Autore

È una rivista di EbooksErvicE srl

rEdazionE-amministrazionE dirEttorE rEsponsabilE: GiorGio GinElli

rEsponsabilE approfondimEnti: @Eldica66art dirEctor: l@simo

via po, 44 - 20010 prEGnana milanEsE

tEl. 02/93590424 - fax 02/[email protected]

ufficio pubblicità:tEl 02/93590424 - fax 02/[email protected]

Si ringrazia per la collaborazione alle rubriche:Serena (Blogger), Giorgio Ginelli, Annarita Faggioni,Rossana De Grisantis. Si ringrazia per la copertina: Paola Blasi

avvErtEnza

EbooksErvicE srl non si assume la responsabilità sul con-tenuto degli articoli che resta a carico degli autori, i quali lo inviano a titolo gratuito senza ricevere alcuna ricom-pensa in merito. In caso di pubblicazioni parziali del testo, resta l’impegno della Redazione di non modificare i dati o distorcerne il significato. Ebookservice Srl sarà libera di non pubblicare testi in contrasto con le leggi italiane vigenti.

copyriGhtTutti i diritti di proprietà intellettuali relativi ai con-tributi inviati alla Redazione (testi e immagini); sono soggetti al copyright dei rispettivi autori e delle Case Editrici che ne detengono i diritti. Testi e fotografie non saranno restituiti.

numero

41


Recommended