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ISTITUTO COMPRENSIVO DI FAEDIS - ictarcento.gov.it · riconoscendoli, mettendoli in ordine,…...

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“Laboratorio fonologico” ISTITUTO COMPRENSIVO DI FAEDIS Scuola dell’Infanzia di Povoletto Sez. Grandi - Ins.te Daniela Fasiolo Anno Scolastico 2012/2013
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“Laboratorio fonologico”

ISTITUTO COMPRENSIVO DI FAEDIS

Scuola dell’Infanzia di Povoletto

Sez. Grandi - Ins.te Daniela Fasiolo

Anno Scolastico 2012/2013

IL “LABORATORIO FONOLOGICO” percorso di ascolto e di giochi con l’utilizzo delle parole

Le abilità metalinguistiche e fonologiche sono requisiti fondamentali per l’apprendimento della lingua scritta. Nell’apprendere a leggere e scrivere il bambino deve prestare attenzione all’aspetto sonoro delle parole per poterlo analizzare e tradurre in seguito in codice scritto. La competenza fonologica è la capacità di riflettere sulla lingua orale, sulla forma della parola, indipendentemente dal suo significato; aiuta il bambino a scoprire come trattare la parola orale per darle una veste scritta.

Questo tipo di consapevolezza riguarda operazioni come:

- riconoscimento e produzione di rime,

- segmentazione e fusione sillabica,

- riconoscimento di sillaba iniziale in parole diverse, - discriminazione di coppie minime.

OBIETTIVI:

Sviluppare e rafforzare le abilità utili per i futuri apprendimenti della lettura e della scrittura.

Far superare eventuali difficoltà.

Individuare precocemente eventuali situazioni a rischio.

L’ ORGANIZZAZIONE:

Prima Fase:

Somministrazione del test CMF ad ogni singolo bambino (gruppo Grandi, periodo ottobre / novembre).

Seconda Fase

Organizzare gruppi di lavoro non superiori a 15 bambini, interventi a cadenza settimanale.

LE ATTIVITÀ:

GIOCHI SULL’ASCOLTO

Le proposte riguardano giochi sull’ascolto abbinati al movimento o all’immobilità del corpo, riconoscimento di suoni, capacità di seguire dei semplici ritmi,…:

Suoni e rumori: riconoscere i suoni e rumori registrati nel CD e cercare l’immagine corrispondente nelle carte che rappresentano situazioni e oggetti legate agli ambienti (casa, strada,…)

Tombola sonora degli animali: riconoscere i versi degli animali (domestici e non registrati su CD) e cercare la corrispondenza tra le immagini sulla propria cartella. Il gioco può essere proposto utilizzando anche altri suoni/rumori (della natura, dei mezzi di trasporto, degli attrezzi da lavoro,…)

Ascolta e rispondi: riconoscere il suono degli strumenti a percussione, i bambini disposti su due righe parallele con le spalle girate tengono in mano gli strumenti che devono essere uguali per i due gruppi ma disposti in ordine diverso; un bambino del primo gruppo, indicato dall’insegnante, suona il suo strumento e il bambino che nel secondo gruppo ha lo stesso strumento deve individuarlo e rispondergli.

Ascolta e ripeti: ascoltare il suono di uno strumento, (successivamente due o tre in sequenza) e ripeterlo (nel caso di due o tre suoni ripeterli nell’ordine ascoltato); i bambini seduti in cerchio al centro ci sono i vari strumenti, a turno uno suona e uno, senza guardare, ascolta e poi ripete.

I soldatini : i bambini marciano al ritmo battuto dall’insegnante sul tamburello (lento / veloce) e si fermano quando sentono la pausa

Mi muovo – sto fermo: i bambini ascoltando un brano musicale, “tagliato” in punti casuali e disordinati che creano dei silenzi di varia durata, dovranno rispettare i “tagli” e i susseguenti silenzi restando fermi e muti e alla ripresa della musica muoversi in modo spontaneo.

Tartarughe, oche, topolini: (materiale di L.Stopper): a seconda del brano i bambini si muovono lentamente come le tartarughe, dondolando come le oche e veloci sulle punte dei piedi come topolini.

Noi siam come… (materiale di L.Stopper): i bambini si muovono secondo tre diverse velocità, lenti come tartarughe, un po’ più veloci come asinelli e veloci come gazzelle.

GIOCHI DEI MOVIMENTI

BUCCO-FUNATORI

Giochi fonetici che coinvolgono tutte le parti degli organi di fonazione: bocca, labbra, denti

Giochi del soffio: “Gioco dell’elefante” applicare una striscia di carta leggera sulla fronte di ogni bambino facendo finta che sia la proboscide dell’elefante e invitare i bambini a soffiare per alzare la proboscide il più possibile.

“Gioco degli alberi d’inverno” su uno sfondo far disegnare ai bambini i tronchi degli alberi, quindi versare delle gocce di china e, dando loro delle cannucce, invitarli a soffiare sulle macchie per creare i rami degli alberi.

Filastrocche e canti mimati: “Se sei felice…”,

“Uniamo le manine…”,…

Gioco delle scatoline: I bambini a gambe piegate con le braccia sulla testa imitano tante scatoline chiuse. Dire che le scatoline si aprono ed escono per es. tanti gattini o macchine o moto o altro… i bambini si alzano e fanno il verso dell’animale o il rumore dell’oggetto imitandolo, al comando le scatoline si richiudono.

GIOCHI FONOLOGICI

Attività-gioco in cui i bambini esercitano la motilità delle labbra, imparano a controllare la respirazione, esercitano la pronuncia di tutte le vocali, sviluppano capacità attentive.

Il libro dei rumori: realizzare un libro con immagini di azioni che si abbinano ad un rumore (bacio - smack, silenzio – sssttt, faccia arrabbiata – grrr,…) e leggerlo insieme ai bambini invitandoli a riprodurre i vari rumori con mimica facciale molto evidente.

Le carte che fanno rumore: prendere le carte della tombola sonora e fare il gioco al contrario, far vedere le carte e chiedere ai bambini di pronunciare i suoni o i versi corrispondenti all’immagine.

È arrivato un trenino/bastimento carico di… PA… CA… TO… e ogni bambino trova una parolina che inizia con quella sillaba; nella variante indovinello si può dare un aiuto verbale: “È arrivato un trenino carico di un gioco rotondo che incomincia con PA, che è di gomma e si può calciare con i piedi…

Il mago rubavoce: quando arriva fa sparire la voce di chi parla (all’inizio l’insegnante) e per farle tornare c’è solo un modo: quello di indovinare la vocale pronunciata senza voce. In seguito all’insegnante si sostituisce un bambino.

GIOCHI CON LE PAROLE

Giocando con le parole i bambini sviluppano la capacità di prestare attenzione alle strutture linguistiche, trovano rime, assonanze fonetiche, utilizzano la lingua per riflettere su di essa, sulle sue componenti, sugli elementi che compongono una parola o una frase.

Gioco del “COSO” o “COSA”: presentare una frase semplice nella quale sostituire la parola con un vocabolo generico come COSO o COSA. Invitare ad indovinare la parola giusta da sistemare al posto del vocabolo generico; variante: sostituire COSO/A con parole “assurde”, inesistenti.

La lunghezza delle parole: realizzare tanti cartoncini con immagini di parole di due, tre, quattro e cinque sillabe, distribuire ad ogni bambino un cartoncino e invitarlo a “rompere” la parola a pezzetti accompagnando con il battito delle mani, con i passi e poi saltare nei cerchi tante volte quanti sono i pezzetti della parola, si ripete cambiando parola, singolarmente o a coppie confrontando poi chi ha la parola più lunga o più corta; le casette: si dispongono quattro casette (o sacchi, cestini,…) con attaccati i simboli 2, 3, 4, 5 (riferiti al numero delle sillabe) e si invitano i bambini dopo aver loro distribuito i cartoncini a metterli nella casetta che corrisponde alla lunghezza della parola posseduta

Le iniziali di parola: 1) raggruppare i cartoncini con le immagini a seconda della sillaba iniziale, dividere i bambini in due righe una di fronte all’altra, distribuire a ciascuno un cartoncino in modo che sia abbinato ad un bambino della riga di fronte, quindi invitare uno ad uno i bambini di una riga a dire a voce alta il nome della parola posseduta, nella riga di fronte il bambino che ha la parola che inizia con la stessa sillaba deve rispondere; 2) con i cartoncini sparsi a terra e uno consegnato a ciascun bambino, invitare a turno a trovare nel mucchio la o le parole che iniziano come quella posseduta;

Le finali di parola: gioco dell’eco, spiegare ai bambini (anche attraverso una storia) che cos’è l’eco quindi proporre a un bambino di diventare l’eco e ad un altro di dire una parola o un nome, il bambino eco deve ripetere la parte finale della parola o del nome.

Gioco degli indovinelli: proporre indovinelli ai bambini e sollecitarli a trovare la soluzione; successivamente provare a costruirli insieme a loro.

Gioco delle rime: giocare a costruire rime con i nomi, con le parole e in seguito costruire semplici frasi in rima.

Filastrocche e conte: scegliere filastrocche, conte, scioglilingua tratti anche dalla tradizione accompagnandoli con i movimenti delle braccia, del corpo, con il battito delle mani,… alternare la ripetizione collettiva con momenti nei quali il singolo bambino guida il gruppo.

Gioco dei cartellini con sillaba: 1) ad ogni bambino viene assegnato un “nome” corrispondente ad una sillaba (sig. TO, MO, FU,… sig.ra MA, CA, RA,…) seduti in cerchio con il cartellino al collo battere le mani seguendo il ritmo scegliere un bambino che deve ripetere il sua “nome” battendo le mani e, quando vuole, deve chiamare un compagno

che prende il suo posto ripetendo il proprio “nome”. I bambini devono prestare molta attenzione per essere pronti quando vengono chiamati (anche più di una volta).

2) successivamente, sempre nella stessa posizione, far cercare un compagno “Tu sig. PO vai a prendere un compagno con cui pensi che insieme, dandovi la mano, potete formare una parola. I bambini si danno la mano, la maestra dietro di loro e il gruppo di fronte, far mettere prima il bambino che ha scelto e quando la maestra tocca la testa il bambino deve dire il suo “nome” es: LU-NA – LU – NA “LUNA”… scambiare la posizione dei bambini e far verificare se la parola risultante ha significato.

LE “ROUTINES”

Possiamo portare i bambini ad una maggiore consapevolezza metalinguistica e fonologica attraverso alcune attività che si inseriscono nella normale vita quotidiana della scuola.

L’ appello: preparare dei cartellini con i nomi dei bambini, proporre raggruppamenti in base alla sillaba iniziale, alla lunghezza (segmentazione sillabica, ritmo),…

Il calendario: preparare cartellini con i giorni della settimana, con i numeri, con i simboli del tempo; proporre giochi con i nomi dei bambini (es: quale comincia come Lunedì,…), giocare con i numeri riconoscendoli, mettendoli in ordine,… abbinare il nome del tempo con il simbolo corrispondente e costruire memory e/o domino di simbolo e parola scritta.

DISEGNO E SCRITTURA

SPONTANEA

I bambini sono invitati a scrivere, come sono capaci (visto che nessuno ha ancora insegnato loro a leggere e scrivere), i nomi delle cose che hanno disegnato. Il tema del disegno può anche essere unico e ci permetterà di distinguere meglio le varie “teorie” dei bambini.

L’ ORGANIZZAZIONE:

Terza Fase:

Somministrazione del test CMF (periodo maggio)e comparazione dei risultati con il precedente (ottobre/novembre).

BIBLIOGRAFIA

“LEGGERE PRIMA DI LEGGERE” N. Galvan G. Andreatta ED. LIBRI LIBERI

“GIOCARE A LEGGERE E SCRIVERE” T. Loschi ED. NICOLA MILANO EDIZIONI

“ALLENARE LA DISCRIMINAZIONE UDITIVA”, “ALLENARE LA FUSIONE UDITIVA” C. Cornoldi A. Molin S. Poli L. Miato

“GIOCARE CON LE PAROLE 1 e 2” ED. ERICKSON

”DSA E SCUOLA DELL’ INFANZIA” R. Centra GIUNTI SCUOLA

“DISLESSIA LAVORO FONOLOGICO TRA SC. INF. E SC. PRI.”

ED. LIBRI LIBERI

“NOI E LA MUSICA 1” L. Perini M. Spaccazocchi ED. Progetti Sonori

“IL RITMO nella Scuola di Base” G. Cucchia ED. Progetti Sonori


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