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Istituto Comprensivo POLO 2 Gallipoli ( Revisione PTOF a.s ... · ( Revisione PTOF a.s 2017-2018)...

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Istituto Comprensivo POLO 2 Gallipoli ( Revisione PTOF a.s 2017-2018) VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DELL’AZIONE EDUCATIVA Premessa «La valutazione è espressione dell'autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva. […] La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo, anche in coerenza con l'obiettivo dell'apprendimento permanente di cui alla «Strategia di Lisbona nel settore dell'istruzione e della formazione», adottata dal Consiglio europeo con raccomandazione del 23 e 24 marzo 2000. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal Piano dell'offerta formativa, definito dalle istituzioni scolastiche ai sensi degli arti coli 3 e 8 del D.P.R. n. 275/99. […] Le istituzioni scolastiche assicurano alle famiglie un’informazione tempestiva circa il processo di apprendimento e la valutazione degli alunni effettuata nei diversi momenti del percorso scolastico, avvalendosi, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di riservatezza, anche degli strumenti offerti dalle moderne tecnologie. La valutazione nel primo ciclo dell'istruzione è effettuata secondo quanto previsto dagli articoli 8 e 11 del D. Lgs. n. 59/2004, e successive modificazioni, dagli articoli 2 e 3 della legge n. 169/2008, nonché dalle disposizioni del Regolamento (D.P.R. n. 122/2009) e tende a ha per oggetto il processo formativo e i risultati di apprendimento delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti delle istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione e formazione, ha finalita' formativa ed educativa e concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo degli stessi, documenta lo sviluppo dell'identita' personale e promuove la autovalutazione di ciascuno in relazione alle acquisizioni di conoscenze, abilita' e competenze (cfr. art1, comma1 DL 62/2017). I minori con cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale, in quanto soggetti all'obbligo d'istruzione, sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani.» (cfr. art. 1 del D.P.R. n. 122 cit.) La valutazione è un processo sistematico e continuo che si fonda su criteri ed è elaborata collegialmente. Misura le prestazioni dell’alunno, l’efficacia degli insegnamenti e la qualità dell’Offerta Formativa, e fornisce le basi per un giudizio di valore che consente di prendere migliori decisioni sul piano pedagogico ( valutazione diagnostica e valutazione formativa) e sul piano sociale (valutazione sommativa,
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Istituto Comprensivo POLO 2 Gallipoli

( Revisione PTOF a.s 2017-2018)

VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DELL’AZIONE EDUCATIVA

Premessa «La valutazione è espressione dell'autonomia professionale propria della funzione

docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell'autonomia

didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione

trasparente e tempestiva. […] La valutazione ha per oggetto il processo di

apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni.

La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso

l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di

autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al

successo formativo, anche in coerenza con l'obiettivo dell'apprendimento permanente

di cui alla «Strategia di Lisbona nel settore dell'istruzione e della formazione», adottata

dal Consiglio europeo con raccomandazione del 23 e 24 marzo 2000. Le verifiche

intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere

coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal Piano dell'offerta formativa,

definito dalle istituzioni scolastiche ai sensi degli articoli 3 e 8 del D.P.R. n. 275/99. […]

Le istituzioni scolastiche assicurano alle famiglie un’informazione tempestiva circa il

processo di apprendimento e la valutazione degli alunni effettuata nei diversi momenti

del percorso scolastico, avvalendosi, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di

riservatezza, anche degli strumenti offerti dalle moderne tecnologie. La valutazione nel

primo ciclo dell'istruzione è effettuata secondo quanto previsto dagli articoli 8 e 11 del

D. Lgs. n. 59/2004, e successive modificazioni, dagli articoli 2 e 3 della legge n.

169/2008, nonché dalle disposizioni del Regolamento (D.P.R. n. 122/2009) e tende a

ha per oggetto il processo formativo e i risultati di apprendimento delle alunne e degli

alunni, delle studentesse e degli studenti delle istituzioni scolastiche del sistema

nazionale di istruzione e formazione, ha finalita' formativa ed educativa e concorre al

miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo degli stessi, documenta lo

sviluppo dell'identita' personale e promuove la autovalutazione di ciascuno in relazione

alle acquisizioni di conoscenze, abilita' e competenze (cfr. art1, comma1 DL 62/2017).

I minori con cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale, in quanto

soggetti all'obbligo d'istruzione, sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i

cittadini italiani.» (cfr. art. 1 del D.P.R. n. 122 cit.)

La valutazione è un processo sistematico e continuo che si fonda su criteri ed è

elaborata collegialmente. Misura le prestazioni dell’alunno, l’efficacia degli

insegnamenti e la qualità dell’Offerta Formativa, e fornisce le basi per un giudizio di

valore che consente di prendere migliori decisioni sul piano pedagogico (valutazione

diagnostica e valutazione formativa) e sul piano sociale (valutazione sommativa,

che è certificativo-comunicativa). Dalla normativa che regola l’autonomia scolastica

si evince che i livelli di valutazione sono tre:

a) Valutazione degli apprendimenti degli alunni [a livello sia di istituto che nazionale

ad opera di Enti delegati dal MIUR (INVALSI)]. Valutazione didattica tesa ad

apprezzare i processi e gli esiti dell’apprendimento.

b) Valutazione dei risultati conseguiti dalle istituzioni scolastiche (valutazione

interna di istituto mirata a rilevare le caratteristiche del servizio erogato). L’autoanalisi

di istituto, con funzione autoregolativa, quale strumento fondamentale per la

valutazione del servizio offerto dal singolo istituto.

c) Valutazione del raggiungimento degli obiettivi di apprendimento e degli

standard di qualità del servizio (valutazione di sistema orientata a cogliere

tendenze, rapporto costi/ benefici, risorse, risultati del sistema nella sua globalità). La

valutazione di sistema (valutazione esterna) riguarda tutti gli aspetti che possono

influire positivamente o negativamente sul raggiungimento delle finalità educative

(contesto socioculturale, situazione strutturale e organizzativa, gestione delle risorse

umane e finanziarie, ecc).

In relazione alla valutazione interna degli apprendimenti le istituzioni scolastiche sono

tenute ad individuare modalità e criteri di valutazione degli alunni secondo normativa

vigente.

Finalità della valutazione

La valutazione è un elemento pedagogico fondamentale delle programmazioni

didattiche, senza cui non si potrebbero seguire i progressi dell’alunno rispetto agli

obiettivi ed ai fini da raggiungere durante la sua permanenza a scuola. Tra questi vi

sono: l’acquisizione e la trasmissione dei contenuti disciplinari (il sapere), la capacità

di trasformare in azione i contenuti acquisiti (il saper fare) e la capacità di interagire e

di tradurre le conoscenze e le abilità in razionali comportamenti (saper essere). La

Scuola valuta anche le competenze cosiddette trasversali che attengono, oltre che agli

obiettivi cognitivi, anche agli obiettivi comportamentali riferiti cioè al comportamento

sociale, o area socio – affettiva e relazionale, e al comportamento di lavoro. La

valutazione è uno degli elementi fondamentali della programmazione didattico –

educativa e può essere definita come il confronto tra gli obiettivi prefissi (ciò che si

vuole ottenere dall’alunno) ed i risultati conseguiti (ciò che si è ottenuto dallo stesso

alunno).

Secondo quanto dettato dal DL 13 aprile 2017, n. 62 ed in riferimento a precedente

normativa il nostro Istituto fa riferimento ai seguenti criteri per la valutazione degli

apprendimenti e del comportamento.

CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

VOTO DESCRITTORI DEL LIVELLO DI APPRENDIMENTO

10

Conoscenze: possiede conoscenze ampie,

organiche, approfondite e supportate da interessi

e ricerche personali

Abilità: comunica e opera in modo brillante,

efficace e articolato in contesti nuovi e complessi

Competenze: padroneggia e rielabora in modo

critico e creativo le conoscenze acquisite

9

Conoscenze: possiede conoscenze complete,

approfondite e ben organizzate

Abilità: comunica e opera in modo efficace e

articolato

Competenze: esegue e rielabora compiti

complessi

8

Conoscenze: possiede conoscenze complete

Abilità: comunica in maniera chiara e appropriata

Competenze: applica le conoscenze acquisite

con ordine e precisione

7

Conoscenze: possiede conoscenze quasi

complete ma non sempre ordinate e precise

Abilità: comunica in modo generalmente corretto

Competenze: applica correttamente le

conoscenze acquisite in contesti noti

6

Conoscenze: possiede conoscenze accettabili e

limitate a contenuti essenziali

Abilità: comunica in modo semplice e non

sempre corretto

Competenze: applica le conoscenze

5

Conoscenze: possiede conoscenze parziali e

superficiali

Abilità: comunica in modo poco appropriato

Competenze: mostra difficoltà, anche se guidato,

nella applicazione di semplici regole e procedure

4

Conoscenze: possiede conoscenze frammentarie

e lacunose

Abilità: mostra difficoltà a cogliere concetti

elementari

Competenze: mostra difficoltà evidente

nell’applicazione delle più semplici regole e

procedure

≤3

Conoscenze: possiede scarsissime conoscenze

anche degli argomenti più elementari

Abilità: comunica in modo difficoltoso e confuso

Competenze: è incapace di applicare

CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

(Art 4, comma 5 DL 62/2017)

“La valutazione del comportamento dell'alunna e dell'alunno viene espressa collegialmente

dai docenti attraverso un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione,

secondo quanto specificato nel comma 3 dell'articolo 1. Per le alunne e gli alunni della

scuola secondaria di primo grado resta fermo quanto previsto dal decreto del Presidente

della Repubblica del 24 giugno 1998, n. 249.”

Descrittori

Giudizio sintetico

Collabor

azione

Agire in

modo

autonomo

e

responsab

ile

Partecip

azione

Imparar

e a

imparar

e

OTTIMO

L’alunno rispetta le regole, è collaborativo nei confronti dei compagni e dell’insegnante,

si pone come elemento trainante positivo all’interno della

classe e si è distinto in qualche episodio o comportamento

altamente esemplare.

Interviene

nelle

conversaz

ioni

apportand

o il

proprio

contributo

personale

. Ascolta

criticamen

te,

rispetta e

valorizza

le idee

altrui. Fa

Rispetta

sempre e

contribuisc

e a

costruire le

regole

scolastiche.

Presta

attenzion

e

costante,

partecipa

attivame

nte alle

attività

didattiche

.

Organizz

a il

proprio

apprendi

mento

utilizzan

do in

modo

proficuo

e

autonom

o varie

strategie

della

diversità

fisica e

culturale

una

risorsa.

DISTINTO

L’alunno rispetta le regole, è collaborativo nei

confronti

dei compagni e dell’insegnante e si pone come

elemento trainante positivo all’interno

della classe

Interviene

nelle

conversaz

ioni in

modo

appropriat

o.

Ascolta,

rispetta e

valorizza

le idee

altrui. Fa

della

diversità

fisica e

culturale

una

risorsa.

Rispetta in

maniera

consapevol

e le regole

scolastiche.

Si impegna

costanteme

nte.

Responsab

ilmente nel

lavoro.

Cura con

precisione

gli

strumenti di

studio e li

porta

regolarmen

te.

Presta

attenzion

e

costante,

partecipa

attivame

nte alle

attività

didattiche

.

Organizz

a

validame

nte il

proprio

apprendi

mento

utilizzan

do varie

strategie.

BUONO

L’alunno rispetta le regole, è collaborativo nei

confronti dei compagni e dell’insegnante

Interviene

spontane

amente

nelle

conversaz

ioni.

Rispetta il

proprio

turno di

parola.

Ascolta,

rispetta le

idee

altrui.

Rispetta

la

diversità

fisica e

culturale.

Conosce e

rispetta le

regole

scolastiche.

Si impegna

a scuola e

a casa.

Cura gli

strumenti di

studio.

Porta a

termine i

lavori

assegnati.

Presta

attenzion

e e

partecipa

alle

attività

didattiche

.

Organizz

a il

proprio

apprendi

mento in

modo

ordinato.

DISCRETO

L’alunno rispetta sostanzialmente le regole, pur

essendo moderatamente vivace

Interviene

nelle

conversaz

ioni in

maniera

pressoch

é

Conosce e

rispetta le

fondament

ali regole

scolastiche.

Si impegna

in maniera

Solitame

nte

presta

attenzion

e e

segue le

attività

Organizz

a il

proprio

apprendi

mento in

modo

pressoch

adeguata.

Generalm

ente

ascolta e

rispetta le

idee

altrui.

Rispetta

la

diversità

fisica e

culturale.

pressoché

costante.

Cura gli

strumenti di

studio e

quasi

sempre

porta a

termine i

compiti

assegnati.

didattiche

.

é

ordinato.

SUFFICIENTE

L’alunno rispetta le regole, ma solo se

continuamente

sollecitato, oppure non ha rispettato le regole in

episodi sporadici, mostrando poi la buona volontà di

riparare; o ancora l’alunno rispetta le regole del viver

e sociale, ma arriva spesso in ritardo/ fa molte

assenze/spesso va via in anticipo

Interviene

nelle

conversaz

ioni in

modo

talvolta

appropriat

o anche

se ha

bisogno di

sollecitazi

oni. Di

solito sa

rispettare

il proprio

turno di

parola.

Ascolta e

sa

rispettare

le idee

altrui.

Rispetta

di solito la

diversità

fisica e

culturale.

Conosc

e e

solitamente

rispetta le

fondament

ali regole

scolastiche

si impegna

in maniera

discontinua

. Cura di

solito gli

strumenti di

studio. Ha

riportato

note

disciplinari

e

sospension

i con o

senza

obbligo di

frequenza,

ma ha

mostrato di

migliorare il

suo

atteggiame

nto.

Presta

sufficient

e

attenzion

e e

generalm

ente

segue le

attività

didattiche

.

Organizz

a il

proprio

apprendi

mento in

maniera

approssi

mativa e

superfici

ale.

QUASI SUFFICIENTE

L’alunno non

sempre rispetta le regole di comportamento, pur

sollecitato e richiamato, si dimostra incline nel

mettere in pericolo se stesso, i compagni e il

Interviene

nelle

conversaz

ioni in

modo non

sempre

appropriat

o. Non

rispetta

Spesso

deve

essere

richiamato

al rispetto

delle

regole. Ha

un impegno

discontinuo

Presta

attenzion

e e

segue le

attività

didattiche

in modo

superficia

le anche

Organizz

a il

proprio

apprendi

mento

solo se

guidato.

personale scolastico, nel danneggiare le strutture.

Non sempre è rispettoso verso gli altri.

sempre il

turno di

parola.

Ascolta

ma non

sempre

rispetta le

idee

altrui.

Deve

essere

richiamat

o al

rispetto

della

diversità

fisica e

culturale.

a scuola e

a casa.

Non è

preciso

nella cura

degli

strumenti di

studio. Ha

riportato

più note

disciplinari

e

sospension

i con e

senza

obbligo di

frequenza.

se

sollecitat

o.

INSUFFICIENTE

L’alunno non rispetta le regole di

comportamento, pur

sollecitato e richiamato, si dimostra recidivo nel

mettere in pericolo se stesso, i compagni e il

personale scolastico, nel danneggiare le strutture o

nella mancanza di rispetto verso gli altri e trascina alt

ri verso il comportamento deviante

Interviene

nelle

conversaz

ioni in

modo

scompost

o senza

rispettare

il turno di

parola.

Non

ascolta e

non

rispetta le

idee

altrui. Ha

atteggiam

enti di

rifiuto

verso la

diversità

fisica e

culturale.

Non

rispetta le

regole

anche se

richiamato.

Non si

impegna né

a scuola né

a casa.

Non ha gli

strumenti di

studio. Non

porta a

termine i

lavori

assegnati.

Ha riportato

più note

disciplinari

e

sospension

i con e

senza

obbligo di

frequenza

per almeno

gg 15

complessiv

amente.

Non

presta

attenzion

e e non

segue le

attività

didattiche

.

Non

riesce ad

organizz

are il

proprio

apprendi

mento

neppure

se

guidato.

GRAVEMENTE INSUFFICIENTE

Risponde a tutti gli indicatori corrispondenti al

voto 4 con l’aggravante di reiterati atteggiamenti

negativi, ripetute note disciplinari e irrogazione

di due o più sospensioni di 15 giorni

MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

a) La verifica degli apprendimenti

La verifica è una rilevazione il più possibile oggettiva e quantitativamente

misurabile.

La verifica didattica permetterà:

− il continuo adeguamento dei processi di insegnamento

– apprendimento alle richieste degli allievi, alle reali possibilità, alle loro diversità;

− la promozione di stili di apprendimento diversi;

−il potenziamento delle capacità sviluppando le diversità e riducendo la

dispersione;

− l’accertamento del pieno sviluppo dei poliedrici aspetti della personalità;

− la registrazione dei progressi nell’apprendimento e nel comportamento;

− la misurazione del grado di conoscenze, competenze e capacità raggiunte.

b) La tipologia degli strumenti di verifica

− Colloqui / interrogazioni, opportunamente integrati da osservazioni

sistematiche significative; − Questionari; − Prove scritte soggettive (prove

descrittive); − Prove scritte oggettive o strutturate, (test di profitto); − Prove

scritte semistrutturate; − Esercitazioni operative ,grafiche o di altro tipo.

Una prova di verifica deve essere:

⇒ precisa, cioè costruita con l’intento di accertare il raggiungimento di obiettivi

ben definiti;

⇒ valida, cioè costruita in modo da osservare le abilità da accertare;

⇒ attendibile, cioè riproducibile

c) Quando si verifica

La verifica si articola in tre momenti

• iniziale o diagnostico (rilevazione della situazione di partenza);

• continuo o formativo (verifiche disciplinari in itinere per l’accertamento delle

conoscenze ed abilità raggiunte dall’allievo al termine di ciascuna Unità

Didattica;

• finale o sommativo o conclusivo (compito unitario in situazione per

l’accertamento delle competenze acquisite al termine di ciascuna U.A.; alla fine

di ogni quadrimestre).

Le famiglie verranno informate quadrimestralmente (Febbraio, Giugno) dei livelli di

apprendimento e di maturazione raggiunto dal bambino/ragazzo, durante i colloqui

individuali e le riunioni di classe.

d) Chi valuta

Si realizza un’interpretazione collegiale dei risultati in un’ottica diacronica, integrata

(relativa a tutti gli aspetti della personalità), contestuale:

− Valutazione delle verifiche formative effettuate dai docenti di sezione, di classe;

−Valutazione delle verifiche sommative effettuate dai docenti di classe, di

interclasse/sezione.

Parallelamente alla sua valutazione, il Docente deve formare gli alunni

all’autovalutazione ponendosi accanto ad essi nel modo più costruttivo per

stimolarne l’impegno, facendo individuare loro le cause degli insuccessi e prendere

iniziative coerenti e non di comodo. L’allievo acquisisce consapevolezza di quelli

che sono i suoi processi cognitivi di autoregolazione e di autogestione

nell’apprendimento e nello studio (metacognizione).

Secondo la tassonomia delle categorie formali dell’apprendimento intellettuale, si

valutano:

Livello 1 - Conoscenza

Livello 2 - Comprensione

Livello 3 - Applicazione

Livello 4 - Analisi

Livello 5 - Sintesi

I suddetti parametri sono verificabili mediante l’utilizzo di prove oggettive e

misurabili secondo valori matematici.

PROVE PARALLELE

Il nostro Istituto, effettua delle prove oggettive di valutazione da somministrare agli

alunni della scuola primaria e della scuola secondaria di 1° grado, per classi

parallele adottando criteri che si ispirano alle prove somministrate dall’INVALSI.

Esse sono costruite usando un linguaggio comprensibile a tutti gli allievi di qualsiasi

livello di conoscenza, secondo tecniche che privilegino uno o due obiettivi al

massimo e secondo schemi di somministrazione conosciuti agli alunni. Le

competenze da sottoporre a valutazione sono competenze trasversali e/o

competenze disciplinari.

VALUTAZIONE ALUNNI CON DISABILITÀ

La valutazione degli alunni con disabilità certificata dalla Legge 104/92, è riferita al

comportamento e alle attività svolte sulla base del Piano Educativo Individualizzato

(PEI) e del Piano di Studio Personalizzato (PSP), espressa con voto in decimi con

l'integrazione possibile di giudizi sintetici o analitici.

È importante che già dal primo anno il PEI, e conseguentemente il Piano di Studio

Personalizzato, siano predisposti in maniera adeguata al fine del conseguimento

del diploma conclusivo.

Nel caso in cui l'alunno con disabilità non raggiunga gli obiettivi previsti dal PEI e

dal relativo PSP, per il conseguimento del diploma, l'equipe pedagogica, in accordo

con la famiglia e i servizi, può proporre il rilascio, a conclusione degli esami, di

un Attestato di credito formativo con la descrizione delle competenze

acquisite, valido per iscriversi all'ordine di scuola successivo ma non di conseguire

il diploma di scuola secondaria o una qualifica professionale.

Per gli alunni con disabilità che non conseguono la licenza, ma il solo attestato di

credito formativo, deve essere utilizzata l'indicazione "Esito positivo".

Per gli alunni con disabilità con Piano Educativo Individualizzato (PEI) che hanno

sostenuto prove differenziate, non deve esservi menzione di tali prove nei tabelloni

affissi all'albo della scuola e nel diploma di licenza è riportato il voto finale in

decimi senza descrivere le modalità di svolgimento e di differenziazione delle

prove.

Gli alunni con disabilità che compiono i 18 anni prima dell'inizio dell'anno scolastico

(con diploma o attestato) che vogliono iscriversi al primo anno della scuola

secondaria di secondo grado, lo possono fare solo nei corsi per gli adulti, godendo

di tutti i diritti previsti per gli alunni con disabilità frequentanti le scuole del mattino

(Ordinanza Ministeriale del 29 luglio 1997 n. 455).

Il Decreto Legislativo 13 aprile 2017 n. 62 sulle norme in materia di valutazione e

certificazione delle competenze nel primo ciclo, in vigore dal 1 settembre 2017,

presenta alcune novità.

L'articolo 5 del Decreto conferma la frequenza di almeno tre quarti del monte ore

annuale personalizzato, ai fini della validità dell'anno scolastico, per la valutazione

finale degli alunni. Rientrano nel monte ore personalizzato di ciascun alunno tutte

le attività oggetto di valutazione periodica e finale da parte del consiglio di classe.

Con delibera del collegio dei docenti possono esserci motivate deroghe al suddetto

limite per i casi eccezionali, congruamente documentati, purché la frequenza

effettuata fornisca al consiglio di classe sufficienti elementi per procedere alla

valutazione. Per gli alunni con disabilità con Piano Educativo Individualizzato (PEI)

in cui è prevista una riduzione di orario, la frequenza deve essere calcolata in base

all'orario previsto.

L'ammissione alla classe successiva o all'esame conclusivo avviene per delibera

del consiglio di classe e nel caso non vi siano sufficienze in alcune discipline la

scuola deve attivare specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di

apprendimento. Per gli alunni con disabilità si fa riferimento al Piano Educativo

Individualizzatoanche con prove differenziate agli esami che hanno valore

equivalente ai fini del superamento dell'esame stesso e del conseguimento del

diploma. Le prove differenziate devono essere idonee a valutare il progresso

dell'alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali e

sono sostenute anche con l'uso di attrezzature tecniche e sussidi didattici, nonché

di ogni altra forma di ausilio tecnico necessario.

Agli alunni con disabilità che non si presentano agli esami viene rilasciato

comunque l'attestato dei crediti formativi che è titolo idoneo per l'iscrizione alla

scuola secondaria di secondo grado o ai percorsi di istruzione e formazione

professionale, al solo fine di conseguire altro attestato.

Il Decreto conferma le prove INVALSI nella terza classe per accertare a livello

nazionale i livelli di apprendimento in italiano, matematica e inglese, da effettuarsi

entro il mese di aprile e quindi cessano di costituire la quarta prova nazionale

dell'esame, ma la partecipazione ad esse diviene un requisito di ammissione agli

esami anche per gli alunni con disabilità con adeguate misure compensative o

dispensative oppure con specifici adattamenti o l'esonero da tali prove.

VALUTAZIONE ALUNNI DSA

Per gli alunni e le alunne DSA sono ribadite le norme già note della l. n° 170/2010 e

delle norme applicative (D.M. n° 5669 del 12 luglio 2011).

Si precisa che gli alunni e le alunne hanno diritto a tempi più lunghi, a misure

dispensative e strumenti compensativi ed all’uso di strumenti tecnologici "solo" se

utilizzati durante l’anno o se ritenuti necessari per lo svolgimento delle verifiche

(comma 11).

Se un'alunno con DSA viene dispensato dalla prova scritta delle lingue

straniere deve compensare tale prova con una prova orale sostitutiva (comma 12).

Un alunno con certificazione di DSA di particolare gravità "su richiesta della

famiglia e conseguente approvazione del consiglio di classe, è esonerato

dall'insegnamento delle lingue straniere e segue un percorso didattico

personalizzato". Successivamente però si prosegue dicendo che l'alunno con DSA

esonerato dalle lingue straniere "in sede d'esame di Stato sostiene prove

differenziate, coerenti con il percorso svolto, con valore equivalente ai fini del

superamento dell'esame e del conseguimento del diploma".

[Riferimenti normativi DA e DSA

Decreto Legislativo 13 aprile 2017 n. 66 (Norme per la promozione dell'inclusione

scolastica degli studenti con disabilità, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera c),

della legge 13 luglio 2015, n. 107);

Decreto Legislativo 13 aprile 2017 n. 62 (Norme in materia di valutazione e certificazione

delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell'articolo 1, commi 180 e

181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107);

Legge 13 luglio 2015 n. 107 (Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e

delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti).]

VALUTAZIONE ALUNNI ulteriori BES

Per quanto riguarda la valutazione degli alunni con ulteriori bisogni educativi

speciali, individuati dai consigli di classe d’intesa con la famiglia.permangano le

norme sulla possibile applicazione di strumenti compensativi, già riconosciuta

dalla precedente normativa.

VALUTAZIONE RELIGIONE CATTOLICA

I docenti incaricati dell’insegnamento della religione cattolica fanno parte della

componente docente negli organi scolastici con gli stessi diritti e doveri degli altri

docenti, ma partecipano alle valutazioni periodiche e finali solo per gli alunni che si

sono avvalsi dell’insegnamento della religione cattolica.

La valutazione è, in ogni modo, espressa senza attribuzione di voto numerico.

(Riferimenti normativi: Decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, articolo 309;Decreto del

Presidente della Repubblica 22 giugno 2009 n. 122, art. 2, comma 4)

VALUTAZIONE DELLO STRUMENTO MUSICALE

Nella scuola secondaria di primo grado la valutazione con voto numerico espresso

in decimi riguarda anche l'insegnamento dello strumento musicale nei corsi

”ricondotti ad ordinamento” (cfr. articolo 11, comma 9, della legge 3 marzo 1999, n.

124).

(Riferimento normativo: Decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009 n. 122,

art. 2, comma 3)

CRITERI GENERALI AMMISSIONE CLASSE SUCCESSIVA ED ESAMI DI

STATO CONCLUSIVI DEL PRIMO CICLO

Per quanto riguarda l’ammissione alla classe successiva e l’ammissione agli esami

di stato, viste le disposizioni vigenti facenti capo al DPR 22 giugno 2009, n. 122 e

al DL 13 aprile 2017, n. 62 il nostro Istituto stabilisce quanto segue:

-Ammissione alla classe successiva scuola primaria

Le alunne e gli alunni della scuola primaria sono ammessi alla classe successiva e

alla prima classe di scuola secondaria di primo grado anche in presenza di livelli di

apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione, tenendo

anche conto del giudizio nel comportamento

-Ammissione alla classe successiva scuola secondaria

Validità della frequenza (3/4 del monte ore annuale fatta eccezione per i casi in deroga) Voto non inferiore a 6/10 in ogni disciplina (Nei casi in cui nelle discipline permangano delle lacune, la valutazione sarà accompagnata da una nota informativa ai genitori, redatta dal Consiglio di Classe).

-Ammissione esame conclusivo I ciclo di istruzione

- Validità frequenza (3/4 del monte ore annuale fatta eccezione per i casi in deroga)

- Voto non inferiore a 6 in ogni disciplina e partecipazione alle prove INVALSI

- Giudizio positivo nel comportamento

-Non ammissione alla classe successiva deliberata a maggioranza dal C. d C.

I docenti della classe in sede di scrutinio, con decisione assunta all'unanimita',

possono non ammettere l'alunna o l'alunno alla classe successiva solo in casi

eccezionali e comprovati da specifica motivazione

ESAME DI STATO SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO

Gli esami di Stato conclusivi del primo ciclo di istruzione sono disciplinati per l’a.s.

2016/17 dalla circolare n. 48/2012, che raccoglie in un solo documento tutte le

istruzioni (C. M. n. 49/2010 e C. M. n. 46/2011, richiamate dalla nota n. 6920 del 20

ottobre 2011) relative al Regolamento sulla valutazione (DPR n. 122/09).

ITALIANO

Tutti i candidati sono chiamati a svolgere la prova secondo i seguenti criteri:

la prova dura 4 ore

il candidato è chiamato a scegliere tra tre tracce proposte

è consentito l’uso di dizionario di lingua italiana

“Le tracce per la prova scritta, in numero di tre, fra le quali il candidato opererà la

scelta, debbono essere formulate in modo da rispondere quanto più è possibile agli

interessi degli alunni, tenendo conto delle seguenti indicazioni di massima:

- o esposizione in cui l'alunno possa esprimere esperienze reali o costruzioni di

fantasia (sotto forma di cronaca o diario o lettera o racconto ecc.)

- o trattazione di un argomento di interesse culturale o sociale che consenta

l'esposizione di riflessioni personali

- o relazione su un argomento di studio, attinente a qualsiasi disciplina.

La prova scritta dovrà accertare la coerenza e la organicità del pensiero, la capacità

di espressione personale e il corretto ed appropriato uso della lingua”

In sede di preparazione della prova saranno tenute presenti le seguenti variabili:

capacità acquisite dagli alunni

obiettivi da verificare

articolazione della traccia (tale da permettere di esprimere livelli di capacità

diversi)

Le prove saranno valutate sulla base dei seguenti indicatori

-correttezza ortografica e sintattica

-padronanza lessicale

-capacità di rielaborazione personale

-pertinenza alla traccia

-rispetto della forma testuale

-organicità di pensiero.

MATEMATICA

…. completare

-comprensione del test

-completezza dello svolgimento

-possesso delle differenti modalità espressive (utilizzo di termini e simboli specifici

-realizzazioni grafiche

-diagrammi e disegni di figure geometriche

-strategie messe in atto per la realizzazione di problemi

-consapevolezza nell’uso di strumenti di calcolo

-chiarezza espositiva, riferita all’ordine e all’equilibrio tra le diverse parti

dell’elaborato.

LINGUA INGLESE E FRANCESE

…completare

-conoscenze delle strutture ortografiche

-comprensione del testo

-capacità di produrre e di rielaborare

-pertinenza del contenuto con la traccia.

COLLOQUIO D’ESAME

II colloquio, in accordo con quanto previsto dal dettato normativo, offrirà all'alunno la

possibilità di dare prova della propria capacità di rielaborazione e di organizzazione

delle conoscenze acquisite. Parafrasando il testo ministeriale, il colloquio:

non è un repertorio di domande e risposte su ciascuna disciplina, prive del

necessario ed organico collegamento;

non è un inconsistente esercizio verboso da cui esulino i dovuti contenuti culturali;

non è una somma di colloqui distinti; o non consente artificiose connessioni nella

trattazione dei vari argomenti;

non è una serie di accertamenti di carattere esclusivamente teorico.

Il colloquio, pertanto, non consisterà nell'accertamento di elementi settoriali delle

conoscenze né nella verifica del grado di preparazione specifica delle singole

discipline (accertamenti che il C.d.C ha svolto periodicamente nel corso dell'anno e

infine ha verificato in sede di valutazione nello scrutinio di ammissione). Il colloquio

tenderà a verificare come l'alunno usa gli strumenti del conoscere, dell'esprimersi e

dell'operare, con quale competenza e padronanza è in grado di impiegarli. In altri

termini, l'alunno dovrà dar prova di servirsi delle conoscenze acquisite per

dimostrare il livello del suo sviluppo formativo, il livello di capacità raggiunto, il

possesso delle abilità maturate.

Vanno inserite le griglie con descrittori per tutte le discipline e per il colloquio

I modelli di giudizio di ammissione e globale finale

- Non ammissione Esame di Stato

Voto inferiore a 6/10, risultante dalla media tra il voto di ammissione, la media dei

voti delle prove scritte e del colloquio

Certificazione delle competenze

IN SINTESI:

VALUTAZIONE

primaria secondaria

Primo quadrimestre Voto in decimi + giudizio Voto in decimi

Secondo

quadrimestre

Voto in decimi + giudizio

- non ammissione alla classe successiva

deliberata all'unanimità

Voto in decimi + nota informativa

del C.dC.

(se necessaria)

Ammissione esami

- almeno 6 in tutte le discipline - non ammissione deliberata a

maggioranza - Voto di ammissione

Comportamento Giudizio Giudizio

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

La maturazione delle competenze è la finalità essenziale di tutto il curricolo.

Agli alunni e alle alunne verrà rilasciata sia al termine della scuola primaria che

della secondaria di primo grado la certificazione delle competenze diventate

obiettivi imprescindibili nel sistema scolastico con Le Indicazioni nazionali per il

curricolo della scuola per l’infanzia e del primo ciclo di istruzione (4 settembre

2012), le cui caratteristiche sono state definite con la Circolare Ministeriale n. 3 del

13 febbraio 2015, in particolare con le Linee guida che l’accompagnano.

Le competenze da certificare sono quelle contenute nel Profilo dello studente.

Le competenze devono essere promosse, rilevate e valutate in base ai

traguardi di sviluppo disciplinari e trasversali riportati nelle Indicazioni

Le competenze sono un costrutto complesso: di conoscenze, abilità,

atteggiamenti, emozioni, potenzialità e attitudini personali.

Le competenze devono essere oggetto di osservazione, documentazione e

valutazione adeguadamente strutturata.

La valutazione si sviluppa lungo tutto il processo didattico e implica la raccolta

di documentazione “in corso d’opera”.

Per gli alunni con disabilità è precisato che tale certificazione avverrà “in coerenza col piano educativo individualizzato". (DL 62/2017)


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