w w w. c r - l a v i s . n e t
n. 15 | luglio 2013
Incontro con Sebastiano Zanollipagina 25
Celebrazione 130 anni del Credito Cooperativopagina 06
POSTE ITALIANE Spa
L o g o 1 3 0 ° – L i n e e g u i d a
Logo 130°
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L’assemblea Generale dei Soci 2013pagina 38
Direttore responsabile: Walter Liber
Redazione e coordinamento: Alessio Saiani Diego Nart
Hanno collaborato: Romana Pilati Tiziano Merler Loreta Rosatti
Realizzazione: Prima - Trento
Illustrazioni: Ilaria Castellan
Stampa: Alcione - Trento
Periodicità Semestrale
periodico di informazione e cultura
s o m m a r i o
b a n c a
s p o r t
s c u o l a
a r t e - c u l t u r a
v i a g g i
l a c a s s a r u r a l e
s o l i d a r i e t à
t e r r i t o r i o
s o c i
pag. 03 L’Editoriale del Presidentepag. 04 L’Approfondimento del Direttorepag. 05 La giornata di Formazione a Riva del Gardapag. 06 Celebrazione 130 anni del Credito Cooperativo italiano
pag. 08 Situazione dei Mercati Finanziari pag. 14 Nuovo Sevizio InBank App per iOSpag. 15 Novità nel Servizio Carte Prepagate 3599 pag. 18 La Previdenza Integrativa: Pil in calo, pensioni sempre più poverepag. 20 Risparmiolandia: nuove App e il Magazinepag. 21 La Polizza AsSiPro
pag. 23 La Cassa Rurale Per i Giovani Rivoluzione in corso: lavoro e social-network Lavistaperta per gli “attesi al futuro” Risultati solidi in una società liquida Contributo per Viaggi Studio all’Estero Summer Fest con i Giovani di Albianopag. 29 Principali Manifestazioni Primavera/Estate Giornata della Comunità in Paganella Carnevale di Grauno Festival dell’Asparago a Zambana “Welcome Lavis” e il suo benvenuto alla “Lazzera” In ballo con Ritmomisto Pressano: l’ottavo giorno è tempo di Sagra La Cassa Rurale e i M.a.s.i. Muller Thurgau in mostra. Per la ventiseiesima volta.
pag. 38 L’assemblea Generale dei Soci 2013pag. 41 Convenzione A.P.S.P. Giovanni Endrizzi Lavis per i Socipag. 43 Giovani sicuri al volante e sulla strada con Drive ok
pag. 46 Pillole dalle Associazioni Quarant’anni di coralità e polifonia con la Corale di Lavis Coro La Valle: dieci anni in sette note Coro di Pressano: concerto per Verdi. Con il nuovo lookpag. 50 Pillole dal Mondo A Grauno: la “provvidenza” a tavola AfricaProject: una scuola in savana-Kenya
pag. 55 18° Trofeo Cassa Rurale Lavis - Valle di Cembrapag. 56 Judo: sesto Trofeo Città di Lavispag. 57 Triangolare di Albiano. Vince Hellas Veronapag. 58 Giornata in Paganella. Con gli sci e la Cassa Rurale.pag. 59 Unione Sportiva Lavis: il 60esimo comincia sottoretepag. 61 Circolo Tennis Lavis, servizio vincente
pag. 62 Omaggio a Verdi con la Cassa Ruralepag. 63 Lavistaperta e la Cooperazione: ieri, oggi, domani
pag. 64 Cantascuola 2013pag. 65 Bilinguismo in Musicapag. 66 Premio allo Studio Stainerpag. 67 Borsa di Studio Valle di Cembra
pag. 68 Viaggio a Praga del 28 marzo 2013pag. 69 I prossimi Viaggi in programma
ello scorso mese di maggio la
Cassa Rurale ha svolto – come
ogni anno succede – la propria
assemblea, che come atto fondamentale
ha approvato il bilancio del 2012.
Il documento ha confermato l’andamen-
to dell’anno precedente, anzi ad essere
“precisini”, l’utile dell’esercizio ha segna-
to qualcosa in più. Ma i numeri esaminati
non rivelano compiutamente la situazione
dell’economia della zona di operatività
della nostra Cassa Rurale.
Nei fatti questa rimane ancora in crisi so-
prattutto in alcuni settori, ormai noti a tut-
ti, che solo qualche tempo fa svolgevano
un ruolo trainante dalle nostre parti.
Ed allora stiamo con gli occhi puntati per
osservare se qualche segnale ci dice quali
settori economici tengono in questo mare
in burrasca, e se si vede una luce in fondo
a questo tunnel percorso da molte delle
nostre aziende.
Il conto economico semestrale qualche
lettura positiva la offre, ma per constatare
se c’è un inversione di tendenza è pre-
sto: di questi tempi anche le parole vanno
spese con prudenza e parsimonia.
Anche cercando conforto dai cosiddetti
esperti di questioni economiche, non si
capisce come si svilupperà questa con-
giuntura e la cosa che preoccupa mag-
giormente è il livello di occupazione, sia
quella latitante nelle aziende (anche di
grandi dimensioni), che quella insufficien-
te destinata ai giovani, anche per quelli
preparati in possesso di diplomi e lauree
conseguite con successo.
Ecco il punto più delicato: offrire alle gio-
vani generazioni una proposta di lavoro
prima che questa situazione si manifesti
come una sorta di tradimento verso chi fa
ora il proprio ingresso nella società delle
professioni.
Tuttavia anche in una situazione assai
complicata – i posti di lavoro non si cre-
ano dal nulla – si verificano esempi di
adattamento a questo mondo che sembra
aver smarrito un sistema sociale ed eco-
nomico durato per decenni. Le aziende
che riescono a modificare i propri schemi
(divenuti ormai inadeguati) e che cercano
nuovi prodotti e nuovi mercati, magari al
di fuori dei confini regionali o nazionali,
registrano una rinnovata voglia di affron-
tare le difficoltà, con soddisfazione.
Forse anche qui da noi è davvero giunto il
momento di provare a mettersi in gioco con
ritrovate energie, anche perché non si vede
nessuno all’orizzonte che corra in aiuto.
Il Presidente Ermanno Villotti
L’Editoriale di Ermanno Villotti
La Cassa tiene, ma l’occupazione crolla
N
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a situazione contabile al 30 giugno
2013 vede gli impieghi attestar-
si a 596,7 mln rispetto al dato di
610,3 mln di fine 2012.
Nel corso degli ultimi anni la dinami-
ca degli impieghi si è progressivamente
affievolita diventando quindi negativa,
contraddistinta dal deterioramento del
credito (nota comune a tutte le CR e BCC
e banche in generale) con un incremento
delle sofferenze lorde da 23,6 mln di fine
2012 a 38 milioni al 30 giugno 2013,
segno che la crisi è ben lungi dall’essere
risolta. Questo andamento assume parti-
colare rilevanza poiché i ricavi derivano
in misura assai ampia dalle tradizionali
attività creditizie (il margine di interesse
è infatti pari al 62,35% del margine di
intermediazione).
Data la nostra natura di banca del terri-
torio, viviamo in maniera più pressante la
scelta tra il sostegno delle economie lo-
cali, di cui siamo parte integrante, conti-
nuando ad erogare credito alle imprese in
temporanea difficoltà, e il contemporaneo
obiettivo di salvaguardia della stabilità
della Cassa Rurale, rendendo maggior-
mente selettive le politiche di offerta. Ciò
nonostante nei primi 6 mesi nel 2013 le
domande di credito respinte sono decisa-
mente ridotte: 4 richieste respinte rispetto
alle 1.803 esaminate.
La crisi ha comunque accentuato alcune
debolezze insite nel nostro modello quali
la rigidità dei costi o, come già accennato,
la dipendenza dei ricavi in maniera consi-
stente dal margine di interesse. Il nostro
patrimonio rimane relativamente elevato,
in linea anche con i maggiori requisiti ri-
chiesti da Basilea, anche se il calo della
redditività comprime l’autofinanziamento,
unico canale di alimentazione dei mezzi
patrimoniali.
Sempre in riferimento ai dati contabili di
fine giugno, la raccolta diretta si attesta a
602,9 mln, in aumento rispetto ai 601,8
mln di fine 2012; la raccolta indiretta è
93,4 mln, in aumento rispetto ai 89,3
mln di fine 2012, portando così la rac-
colta totale al 30 giugno 2013 a 696,3
mln, in aumento rispetto ai 691,1 mln di
fine 2012.
Si evidenza quindi una significativa dif-
ficoltà di crescita della raccolta a causa
delle ridotte capacità di risparmio delle
famiglie in conseguenza della crisi, ac-
centuata dall’instabilità e dalla volatilità
del mercato. Quando tornano le turbolen-
ze sui mercati, è l’Italia a rischiare più di
altri paesi, complice anche l’instabilità
politica che ci caratterizza da tempo.
Il quadro economico stenta a migliorare,
con il PIL in caduta anche nel 3° e 4° tri-
mestre 2013. Qualche spiraglio positivo
di intravvede nel 2014.
L’economia italiana si trova ad un passag-
gio difficile con un potenziale di crescita
che si sta indebolendo: perdita di occu-
pazione, in particolare tra i giovani, con
debolezze congiunturali che si sovrappon-
gono a problemi strutturali irrisolti.
Ma ogni crisi – per quanto lunga e diffici-
le – è destinata a finire. Ed è con questo
auspicio che guardiamo al futuro, convinti
che la nostra Cassa Rurale c’è e sarà sem-
pre al fianco del suo territorio.
Il Direttore GeneraleDiego Eccher
Il quadro economico stenta a migliorareL’Approfondimento di Diego Eccher
L
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esercizio perfetto di Yuri Chechi
ad Atlanta ’96. La maratoneta
stremata ma tenace, che taglia il
traguardo della prima maratona olimpica
femminile a Los Angeles ’84. Sono questi
dei formidabili esempi di “elevation”, cioè
il credere in qualcosa, l’ispirare e il sentir-
si ispirati, il sentirsi parte di un progetto.
Definita come la settima emozione univer-
sale (accanto a felicità, tristezza, paura,
rabbia, sorpresa, disgusto), l’elevation è
un’emozione che lo sport conosce bene e
che Mauro Berruto, commissario tecnico
della nazionale maschile di pallavolo, ha
illustrato con passione e metodo sabato
18 maggio scorso, a noi dipendenti della
Cassa Rurale Lavis – Valle di Cembra, ri-
uniti per una giornata da passare assieme
per investire su noi stessi, per “aprire le
nostre menti”, per conoscerci in momenti
che vanno oltre la pura attività lavorativa.
Il tutto rientra in un progetto pensato dal-
la direzione, ma voluto fortemente anche
da tutti i collaboratori, che pone attenzio-
ne al benessere lavorativo e alla necessità
di avere spazi dedicati alla riflessione e
al confronto. Un progetto che vuole in-
fondere speranza, positività e che tende a
migliorare il più possibile la qualità delle
relazioni; quasi un antidoto alla crisi pe-
sante e alla depressività del momento.
Un progetto in cui tutti, dal management
all’ultimo assunto, si mettono sullo stesso
piano per condividere proposte nuove, per
un’esperienza di uguaglianza che riesca a
tirar fuori il meglio da ogni persona. Si è
parlato di volley e di squadra. Anche un
gruppo di lavoro o i componenti un ufficio
rappresentano una squadra. Una squadra
con la sua identità, fatta di valori lavora-
tivi che hanno messo radici nel gruppo,
fatta di maggior o minor coesione, da un
clima interno positivo o conflittuale. Una
squadra che può giocare a favore o contro
l’organizzazione.
“Per gestirla al meglio, tre sono i passaggi da considerare – ci sottolinea il Berruto
filosofo, formatore, imprenditore, alle-
natore – porsi degli obiettivi, creare uno staff, scegliere e formare gli atleti. Ogni passaggio è importante e delicato. E su ognuno di questi occorre investire tempo ed energie”.“La squadra non è formata solo da com-ponenti fisiche e tecniche, ma anche da capacità emozionali che possono essere allenate”. Questa è stata la vera novità
portata nell’incontro: le emozioni si pos-
sono allenare affinchè possano diventare
un determinante alleato delle prestazioni
e favorire l’organizzazione.
Alle parole si sono alternate immagini
e filmati di eventi sportivi, noti e meno
noti, si sono portati esempi dal mondo
dell’arte, della letteratura, della scienza,
facendo nascere nel pubblico sentimenti
di commozione e di entusiasmo.
Qual è dunque la formula del successo
per Mauro Berruto? È una formula fatta
di talento e capacità tecniche, moltipli-
cati per le capacità emozionali (elevation
– ispirazione) e sostenuti da un altro ele-
mento importante, “l’atteggiamento”, che
deve essere assolutamente vincente.
Alla fine del suo intervento Berruto ci
ha regalato ancora i due segreti per una
squadra vincente: l’egoismo di gruppo –
fatto di obiettivi comuni, coesione di emo-
zioni, integrazione delle potenzialità di
ciascuno – e la regola delle 10.000 ore, il
cosiddetto “no pain, no gain”: impegnarsi
fino allo stremo, provare e riprovare per
arrivare all’obiettivo superiore, applicarsi
con una disciplina adatta.
Ci ha salutato dopo un’intensa mattinata
affermando deciso: “così sono i giocatori che vorrei nella mia nazionale”.
l.r.
formazione a Riva del GardaLa giornata di
L’
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Celebrazione dei
130 anni del Credito Cooperativo italiano
l 20 giugno del 1883 su iniziativa
di Leone Wollemborg nasceva a Lo-
reggia, un piccolo comune di 3.000
abitanti in provincia di Padova, la prima
Cassa Rurale, la Cassa Cooperativa di
Prestiti di Loreggia.
Insieme ad altri 32 capifamiglia, il
24enne Leone Wollemborg, filantropo,
economista, politico e poi anche mini-
stro, assorbì e adattò l’insegnamento
di Friedrich Willhelm Raiffeisen che nel
1864 in Germania istituì le Associazioni
Casse di prestito.
Alessandro Azzi, presidente di Federcas-
se, la Federazione Italiana delle Banche
di Credito Cooperativo-Casse Rurali ed
Artigiane, sostiene che “la cooperazione
di credito in Italia si è rivelata, negli anni,
uno strumento potente di sviluppo, un
fattore di stabilità e un lievito di sviluppo
durevole, contribuendo alla crescita del
senso democratico, educando alla legali-
tà e all’uso responsabile del denaro”.
Quest’anno il Credito Cooperativo festeg-
gia quindi i 130 anni.
Un evento storico, che vuole essere an-
che un’ importante occasione per valo-
rizzare e far conoscere ad un pubblico
sempre più ampio il sistema del Credito
Cooperativo e le sue caratteristiche di-
stintive.
È in quest’ottica che Federcasse ha pre-
disposto un logo della ricorrenza che
intende unire storia (i 130 anni) e pre-
sente.
Anche la Cassa Rurale Lavis –Valle di
Cembra intende contribuire nel dare ade-
guata visibilità a questa tappa importan-
te e con l’occasione presenta qui di se-
guito un quadro sintetico dell’andamento
del Credito Cooperativo in Italia.
a.s.
I
l a c a s s a r u r a l e
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Celebrazione dei 130 anni del Credito Cooperativo italiano
Dati principali provvisori del Credito Cooperativo a marzo 2013 ■ 391 Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali
■ 4.438 sportelli (+0,1%, pari al 13,6% degli sportelli bancari italiani)
■ Presenza diretta in 2.714 Comuni e in 101 Province (dati a dicembre 2012)
■ 1.141.226 soci (+3%)
■ 37.000 dipendenti (compresi anche quelli delle società del sistema)
■ Provvista complessiva (raccolta da banche + raccolta clientela + obbligazioni): 185 miliardi di euro (+4,9% a fronte di un - 1,1% registrato nel sistema bancario)
■ Raccolta da clientela + obbligazioni: 155,2 miliardi di euro (+2,8% a fronte di un +1% registrato nella media di sistema)
■ La quota di mercato della raccolta da clientela comprensiva di obbligazioni delle BCC è del 7,4%
■ Impieghi economici: 137,5 miliardi di euro (-0,4% a fronte del –1,6% registrato nel resto del sistema bancario)
■ La quota di mercato degli impieghi delle BCC-CR è del 7,1%
■ Considerando anche i finanziamenti erogati dalle banche di secondo livello del Credito Cooperativo, gli impieghi della categoria ammontano complessivamente a 150,3 miliardi di euro, per una quota di mercato del 7,7%
■ Impieghi economici alle imprese: 90,2 miliardi di euro (-1,7% contro il -3,4% del sistema bancario complessivo)
■ La quota di mercato delle BCC-CR per questa tipologia di prestito è del 9,5%. Considerando anche i finanziamenti alle imprese erogati dalle banche di secondo livello del Credito Cooperativo, gli impieghi al settore produttivo superano i 101 miliardi di euro e la quota di mercato della categoria approssima il 10,7%
■ Patrimonio (capitale e riserve): 19,7 miliardi di euro (+0,8%)
■ Il Tier 1 ratio ed il coefficiente patrimoniale delle BCC sono pari, rispettivamente, al 14,1% e al 15,0%
■ Gli impieghi erogati dalle BCC italiane rappresentano il 22,6% del totale dei crediti alle imprese artigiane, l’8,6% alle famiglie consumatrici, il 17,6% alle famiglie produttrici, l’8,6% delle società non finanziarie, il 12,6% del totale dei crediti alle istituzioni senza scopo di lucro (Terzo Settore)
■ In particolare, la quota di clienti affidati del settore Non profit (escluse le cooperative sociali) è del 19% (dati a dicembre 2012)
Dati principali provvisori del Credito Cooperativo a marzo 2013
Provvista complessiva (raccolta da banche + raccolta clientela + obbligazioni): 185 miliardi di euro (+4,9% a fronte di un - 1,1%
Raccolta da clientela + obbligazioni: 155,2 miliardi di euro (+2,8%
Impieghi economici: 137,5 miliardi di euro (-0,4% a fronte del –1,6%
La quota di mercato degli impieghi delle BCC-CR è del 7,1%
Considerando anche i finanziamenti erogati dalle banche di secondo livello del Credito Cooperativo, gli impieghi della categoria ammontano complessivamente a 150,3 miliardi di euro, per una quota di mercato del 7,7%
Impieghi economici alle imprese: 90,2 miliardi di euro (-1,7% contro il -3,4% del
La quota di mercato delle BCC-CR per questa tipologia di prestito è del 9,5%. Considerando anche i finanziamenti alle imprese erogati dalle banche di secondo
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Situazione Mercati Finanziari
Analisi a inizio luglio 2013
Disoccupazione, occupazione precaria, salari nominali compressiIn Italia, secondo le ultime rilevazioni, la
percentuale di disoccupati sul totale della
forza lavoro ha superato la soglia del 12%
(valore più alto dal 1977, era al 6,3% nel
2007), attestandosi leggermente al di so-
pra della media europea. Il numero delle
persone in cerca di un lavoro ha raggiunto
i 3 milioni e 140 mila unità (Fonte: Istat).
Il dato, già di per se grave, induce ad una
ulteriore riflessione se si considerano i se-
guenti altri aspetti:
1. Nelle crisi precedenti la crescita della
disoccupazione avveniva in periodi di
tassi monetari alti, indotti da pressioni
inflazionistiche, tentativi di difesa del-
la valuta, crisi petrolifere, ecc.. Questa
volta, invece, la crescita della disoccu-
pazione è avvenuta in un contesto di
tassi monetari eccezionalmente bassi,
e quindi nonostante il doping della po-
litica monetaria.
2. La crescita della disoccupazione si ac-
compagna a un mutato quadro della
normativa del lavoro, che ha finalmen-
te introdotto – rispetto al 1993 – mag-
giori gradi di elasticità nel mercato del
lavoro. Questo consentirà un più ve-
loce riassorbimento in caso di ripresa
del ciclo economico, ma al momento
ha acuito la fase negativa della disoc-
cupazione: molti contratti a progetto
o a tempo determinato non sono stati
rinnovati. L’occupazione quindi è dive-
nuta più precaria. La disoccupazione
giovanile (15-24 anni) è al 38,5% (era
al 23,0% nel gennaio del 2004, fonte:
Istat) ed è aumentata la percentuale di
contratti precari: nel 1993 la percen-
tuale di contratti a tempo determina-
to sul totale era pari al 10,24%, nel
2001 al 12,50%, nel 2011 al 13,4%,
mentre il numero di lavoratori part-ti-
me su 100 occupati è passata da 9,7
del 1993 a 12,5 nel 2001 a 16,4 nel
2011 (fonte: Istat).
3. Una serie di lavori sono “spiazzati”
da internet: molti intermediari (es. la
libreria sotto casa, il noleggiatore di
dvd, l’agenzia di viaggi poco specializ-
zata) sono abbandonati dai giovani. Si
creano certamente nuovi mestieri ma
non a ritmo sufficiente.
4. La crisi attuale genera, rispetto a mol-
te crisi precedenti, una riduzione dei
salari nominali per molti lavoratori.
Escludendo il pubblico, finora non
veramente toccato da nessuna spen-
ding review, si nota una riduzione dei
compensi dei liberi professionisti e dei
commercianti. Si moltiplicano inoltre,
i casi di aziende con contratti di lavoro
di solidarietà, a riduzione del valore.
5. Infine, il lavoratore può godere di una
protezione sociale in termini di welfare
(pensione + assistenza medica) desti-
nata a diventare via via più leggera. La
crisi ha quindi dispiegato il primo dei
propri effetti macroeconomici: le aree
economiche (Italia, Spagna, Portogallo
ecc.) a minore produttività del lavoro
ne stanno correggendo il costo attra-
verso una riduzione dei salari nomina-
li. Un movimento correttivo classico,
da libro di macroeconomia, che potrà
essere interrotto solo da una ripresa
della capacità industriale del Paese e
da una re-industrializzazione dei no-
stri territori, su prodotti ad alto valore
aggiunto, ossia dopo un movimento
macroeconomico di lungo periodo che
b a n c a
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passa attraverso ricerca e sviluppo, in-
vestimenti, riduzione della burocrazia.
Fino ad allora i salari nominali conti-
nueranno a comprimersi.
Congiuntura InternazionaleNEGLI STATI UNITI. La Federal Reserve
ha aggiornato le previsioni sull’economia
USA, rilevando dei parziali miglioramenti
in termini di crescita e occupazione. Se
nei prossimi mesi il cambiamento di pro-
spettiva dovesse essere confermato, la
banca centrale americana potrebbe an-
ticipare a giugno 2014 (invece che fine
2015) la chiusura del piano di acquisti
di titoli (85 miliardi di dollari al mese).
La produzione industriale ha subito una
battuta d’arresto, attestandosi su una
crescita annua dell’1,6% (da +1,8%) e
di una crescita mensile nulla (+0,04%),
confermata anche dal leggero rallenta-
mento del grado di utilizzo degli impianti
(77,6% dal 77,8%). Gli ordini di fabbri-
ca sono migliorati dell’1,0%. Il tasso di
disoccupazione si è consolidato su un va-
lore leggermente superiore a quello della
rilevazione precedente (7,6% da 7,5%).
Il dato sulla variazione dei salari non
agricoli ha messo in evidenza che sono
stati creati 175 mila nuovi posti di lavo-
ro (12 mila in più delle attese), con un
contributo di 178 mila creati dal settore
privato. Le vendite al dettaglio sono cre-
sciute del 4,3% su base annua (+0,6%
su base mensile meglio delle attese di
+0,4%). Anche l’indice di benessere dei
consumatori di Bloomberg ha fatto regi-
strare un miglioramento da -31,3 punti
a -29,4, mentre la fiducia dei consuma-
tori dell’Università di Michigan è scesa
a 82,7 punti da 84,5. L’indice CPI dei
prezzi al consumo è salito su base an-
nua dell’1,4% (da 1,1% precedente),
mentre la componente core (al netto di
energia ed alimentari) è rimasta stabile
a +1,7%.
NEL VECCHIO CONTINENTE. La zona
Euro ha continuato a mostrare segnali di
debolezza congiunturali, seppur mitigati
rispetto ai mesi precedenti. La produzione
industriale, nell’ultima rilevazione dispo-
nibile (aprile), è scesa su base annua del-
lo 0,6%. La contrazione è stata tuttavia
più contenuta rispetto al valore registrato
nel mese di marzo (-1,6%). Su base men-
sile, il dato è aumentato dello 0,4%. Nel
primo trimestre del 2013, il Pil francese
è diminuito dello 0,4 % rispetto al primo
trimestre 2012. Anche gli altri indicatori
congiunturali hanno evidenziato una si-
tuazione di sostanziale stagnazione. Sia il
PMI manifatturiero che l’indice PMI servi-
zi per l’Eurozona sono rimasti al di sotto
della soglia di espansione economica di
50 punti, rispettivamente a 48,7 punti e
48,6 punti. L’unico dato che è salito so-
pra tale soglia è l’indicatore PMI servizi
per la Germania, che è aumentato a 51,3
punti dai 49,7 del mese precedente. La
debolezza congiunturale ha contribuito a
Situazione Mercati Finanziari
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prolungare il pessimismo degli operatori
economici. Gli ultimi dati sull’inflazione,
riferiti al mese di maggio, hanno eviden-
ziato una contenuta crescita dei prezzi.
L’indice dei prezzi al consumo è aumenta-
to di 0,1 punti percentuali su base men-
sile, salendo all’ 1,4% annuo, superiore
di 0,2 punti percentuali rispetto al dato di
aprile. Anche l’inflazione di fondo (core,
cioè al netto di alimentari ed energetici),
è aumentata all’1,2%. In Germania, nel
mese di maggio il numero di disoccupa-
ti è diminuito di circa 12 mila unità. Il
tasso di disoccupazione tedesco è sceso
al 6,8%, inferiore alle attese degli analisti
che prevedevano un tasso del 6,9%.
IN ITALIA. Il Pil del primo trimestre è sta-
to rivisto al ribasso, da - 2,3% di crescita
annua a -2,4%. La produzione industriale
si è ridotta del -4,6% annuo, in legge-
ro miglioramento dal 5,3% precedente,
ma ancora di un punto percentuale al
di sotto delle attese (-3,6%). Ad essere
particolarmente penalizzata è stata la
produzione di beni di consumo (-5,8%)
di beni strumentali e intermedi (-4,5%),
leggermente meglio l’energia (- 2,3%). Gli
ordini all’industria hanno subito un ulte-
riore decremento su base annua (-1,6%
da -10,0%), così come il fatturato (-7,2%
da -7,6%). Entrambi gli indicatori sono
però migliorati nella variazione mensile
dello 0,6%. L’indice PMI è sceso da 47
a 46,5 punti. La fiducia delle imprese ha
registrato un ulteriore calo, come rilevato
Situazione Mercati Finanziari
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10
dall’indice Iesi calcolato dall’Istat (passa-
to da 80,2 a 76,1 punti). Il peggioramen-
to è riconducibile ai settori delle costru-
zioni (da 81,0 a 71,0 punti), dei servizi
di mercato (da 76,4 a 70,6 punti) e del
commercio al dettaglio (da 80,8 a 80,7
punti), mentre è salito controtendenza il
clima di fiducia delle imprese manifattu-
riere (da 88,7 a 90,2 punti). La disoccu-
pazione ha raggiunto il 12,2% (il più alto
dal 1977), a fronte di 3 milioni 140 mila
disoccupati. Le vendite al dettaglio sono
scese del 2,9% (dal 3,2% precedente),
nonostante la fiducia dei consumatori sia
salita in modo repentino di quasi 10 punti
(da 85,9 a 95,7), molto al di là delle atte-
se (86,2 punti). Di quest’ultima, è miglio-
rata in particolare la componente relativa
al quadro economico (da 71,7 punti a
91,6) più di quella della situazione per-
sonale (da 92,0 a 97,7), mentre tra la
percezione del clima corrente e quella del
clima futuro è la seconda che è miglio-
rata in misura maggiore (da 81,4 punti
a 99,1). Nel quarto trimestre del 2012,
i trasferimenti di proprietà immobiliare
hanno subito una contrazione annua del
25,7%, dovuta sia al calo del comparto
delle unità ad uso abitativo (-26,4%) che
di quelle ad uso economico (-16,6%).
Mercati monetariLa Federal Reserve ha reso note le pro-
prie intenzioni di ridurre gradualmen-
te nei prossimi mesi l’attuale strategia
espansiva di politica monetaria (nota
come QE, ovvero il piano acquisti per 85
miliardi di dollari al mese). Bernanke ha
fissato come obiettivo la disoccupazio-
ne al 7% (in passato si era parlato del
6,5%) che, secondo le previsioni, potreb-
be essere raggiunto già a marzo 2014 in-
vece di giugno 2014. Contestualmente,
la Banca Centrale Europea ha lasciato
trapelare, anche attraverso dichiarazioni
del suo presidente, la propria intenzio-
ne di mantenere (semmai rafforzare) il
profilo attualmente espansivo di politica
monetaria. In particolare, un nuovo taglio
dei tassi (arrivando a valori negativi sui
depositi) e un potenziamento delle ope-
razioni OMT rimarrebbero i canali ritenu-
ti percorribili dall’Istituto di Francoforte
per rafforzare ulteriormente il sostegno
all’economia e la capacità di intervento
in situazioni di crisi. Eventuali operazio-
ni di acquisto di titoli (del tipo QE negli
Stati Uniti o in Giappone) vanno escluse
per il momento. La Banca del Giappone
ha lasciato intendere di essere pronta a
deliberare nuovi stimoli se ciò si renderà
necessario.
Situazione Mercati Finanziari
l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l eb a n c a
11
Mercato ValutarioNel mese di giugno i mercati valutari sono
stati caratterizzati da una fase di relativa
incertezza. L’euro ha manifestato un an-
damento altalenante. Nei confronti del
dollaro, la moneta unica ha manifestato
un trend rialzista nelle prime due settima-
ne del mese, superando 1,34 dollari per
euro nei giorni 19 e 20, per poi perdere
gradualmente terreno nelle ultime sedu-
te, chiudendo a 1,301 dollari per euro.
Nell’ultima settimana la divisa europea
si è deprezzata anche nei confronti del-
lo yen. In giugno, il tasso di cambio con
la moneta giapponese, ha subito due fasi
ribassiste. Durante le settimane centrali
il cambio era sceso, toccando i minimi a
126 yen per euro per poi gradualmente ri-
salire fino 129,31. Nell’ultima settimana
si è assistito ad una seconda fase ribas-
sista ed il cambio ha chiuso nell’ultima
seduta disponibile a 128,97. La dichiara-
zione della Federal Reserve di ridurre gli
stimoli monetari ha prodotto una spinta
rialzista in favore del dollaro. Oltre ad aver
recuperato nei confronti dell’euro, la va-
luta statunitense si apprezzata anche nei
confronti dello yen. Il tasso di cambio yen/
dollaro, dopo aver toccato punti di mini-
mo a metà mese a 94,3, è salito fino ad
arrivare a 98 yen per dollaro.
Mercato Azionario e delle MerciI principali indici azionari hanno chiuso il
mese di giugno in ribasso, per effetto da
un lato del tradizionale riposizionamento
di portafoglio di maggio/giugno (quest’an-
no ritardato dalla liquidità immessa dalla
Banca del Giappone), dall’altro dell’an-
Situazione Mercati Finanziari
b a n c a
12
nuncio della Federal Reserve (19 giugno)
che è stato interpretato dai mercati come
un’anticipazione del ritiro della politica mo-
netaria espansiva attualmente in essere. In
particolare, il Ftse Mib è stato uno dei più
penalizzati, con una variazione negativa del
5,0% dal 19 giugno, dopo essere già sceso
del 6,8% nei primi 20 giorni del mese.
Nel complesso, l’indice italiano è sce-
so del 13,0%, peggio del DAX tedesco
(-6,2%), del Ftse inglese (-8,1%), del
CAC francese (- 7,7%) e del Dow Jones
(-3,2%). L’unica eccezione è rintraccia-
bile nella borsa giapponese. Le quota-
zioni del listino nipponico, sospinte dagli
ingenti stimoli monetari e fiscali, sono
cresciute del 3,3% dal 19 giugno e del
31,6% dall’inizio dell’anno. Il prezzo
dell’oro è sceso per la prima volta dal
2010 sotto la soglia dei 1.200 dollari
per oncia. Con le flessioni registrate ne-
gli ultimi giorni del mese la variazione è
stata del -22,7% nell’ultimo anno e del
-10,6% dal 1 giugno. L’annuncio delle
Federal Reserve in merito alla possibilità
di rientro anticipato dalla politica mone-
taria espansiva ha indotto gli investitori
di lungo termine a chiudere le proprie
posizioni in oro. Contestualmente, alcuni
dei più grandi produttori auriferi hanno
svalutato il valore in bilancio delle proprie
miniere ed altri sembrano intenzionati a
seguire la stessa strada. Ancora peggio-
re la quotazione dell’argento, scesa del
28,4% negli ultimi 12 mesi e del 12,0%
dal 1 giugno 2013.
Fonte: Federcasse
a.s.
Situazione Mercati Finanziari
l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l eb a n c a
13
Nuovo Sevizio
InBank App per iOS
InBank si arricchisce di un nuovo
canale.
Dopo la revisione delle funzio-
ni sul web (confronta articolo pag. 18
“Insieme Si Può” edizione n° 13 Luglio
2012), della pagina di login e l’introdu-
zione ed evoluzione del canale mobile
web, InBank è oggi disponibile anche nel
mondo delle App per iOS.
Il servizio rappresenta un approccio alter-
nativo al canale InBank mobile web, con
lo scopo di rendere l’esperienza ancora
più semplice ed intuitiva, ma non solo:
aggiunge nuove funzionalità utili al cliente
in mobilità.
■ Lista movimenti con saldo: la classica
lista movimenti con il saldo si trasforma
in un’esperienza ancora più immedia-
ta e centrale, dando più risalto al sal-
do del conto, che è l’informazione più
ricercata da ogni cliente. Allo stesso
modo anche gli ultimi movimenti sono
subito in evidenza.
■ Cruscotto conti: per i clienti che pos-
siedono più conti, la schermata inizia-
le si presenta come un vero e proprio
cruscotto, mettendo in evidenza i saldi
dei 5 conti più importanti; è sempre
possibile approfondire ulteriori informa-
zioni o visualizzare il dettaglio degli altri
conti.
■ Bonifici e ricerca movimenti: si posso-
no ricercare dei movimenti particolari,
si può estendere il periodo di ricerca
a piacere, visualizzare il grafico degli
ultimi saldi o il totale delle entrate e
delle uscite nel mese. Non manca la
funzione del bonifico, che garantisce,
in mobilità e semplicità, di effettuare il
pagamento nel minor tempo possibile.
■ Login semplice: è possibile impostare
un PIN rapido di 5 cifre ed accedere
senza ricordare il proprio codice di ac-
cesso e la propria password, senza di-
minuire il livello di sicurezza.
■ Personalizzazioni e servizi: nel menù
il cliente può accedere ad ulteriori fun-
zionalità e servizi, configurando InBank
App a proprio piacere. Fra questi, un
utile help, la configurazione della pro-
pria home e dei propri conti e carte, il
cambio della password, l’attivazione/di-
sattivazione del PIN rapido e l’imposta-
zione del tempo in uscita automatica.
■ Notifiche dei movimenti: con InBank
App si possono ricevere avvisi sui mo-
vimenti ed il saldo del conto corrente,
impostando degli alert quando il conto
è inferiore ad una determinata soglia,
oppure quando viene accreditato lo sti-
pendio, o ancora quando le uscite sono
maggiori di un determinato importo.
La nuova App per iOS di InBank ha su-
scitato un notevole interesse, testimoniato
anche dalle classifiche delle App gratuite di
iTunes Store, che vede InBank al terzo po-
sto nella categoria “Finanza” e stabilmente
tra le prime 200 nella categoria assoluta.
Cassa Centrale Banca, Phoenix Informatica Bancaria
a.s.
D
b a n c a
14
Novità nel Servizio Carte Prepagate 3599
Rivisitazione area clienti sito carteprepagate CC
Dallo scorso mese di aprile sono state ri-
lasciate alcune rivisitazioni dell’area clienti
del sito carteprepagate.cc.
1. ELIMINAZIONE TASTIERINO
NUMERICO CODICE UTENTE
La prima modifica riguarda la rimozione
del tastierino numerico per la digitazione
del codice utente in fase di login all’area
clienti del sito. Nella nuova versione del
sito, la credenziale di accesso in oggetto
dovrà essere inserita in maniera stan-
dard tramite la digitazione da tastiera.
Cassa Centrale Banca - Credito Cooperativo del Nord Est Società per Azioni Capitale sociale sottoscritto € 140.400.000,00 interamente versato Società iscritta all’albo delle Banche – Cod. ABI 03599 Iscr. Reg. imprese di Trento, Cod. Fisc. e P.IVA 00232480228 Aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo Appartenente al Gruppo bancario Cassa Centrale Banca n. 20026 Società soggetta all’attività di direzione e coor. di Centrale Finanziaria del Nord Est S.p.A. Trento – Via Segantini, 5 Tel. +39 0461 313111 – Fax +39 0461 31311
Phoenix -Società per AzioniIscr. reg. imprese Trento n. 01761610227
Capitale Sociale € 9.150.000,00 interamente versatoIscrizione REA n. 175305
Codice fiscale e P. I. 01761610227Società soggetta att. dir. coord. di Fondo Comune CRT soc. coop.
Trento - Via Segantini, 16-18Tel. +39 0461 874111 - Fax +39 0461 874125
Trento, 24 aprile 2013 Area Pianificazione e Organizzazione Ufficio Sviluppo Organizzativo
Prot. 176/2013 Spettabili Casse Rurali, BCC e Banche
Loro Sedi
Oggetto : Servizio Carte Prepagate 3599 - Rivisitazione sito carteprepagate.cc
Vi informiamo che a partire dal giorno 29 aprile 2013 sarà rilasciata una rivisitazione dell’area clienti del sito
carteprepagate.cc. Di seguito vi illustriamo il dettaglio delle novità.
ELIMINAZIONE TASTIERINO NUMERICO CODICE UTENTE
La prima modifica che il cliente noterà, sarà la rimozione del tastierino numerico per la digitazione del codice
utente in fase di login all’area clienti del sito. Nella nuova versione del sito, la credenziale di accesso in
oggetto dovrà essere inserita in maniera standard tramite la digitazione da tastiera.
Figura 1 - Nuova pagina di login
La stessa variazione sarà replicata anche nella funzione di “Recupero password” dove, per portare a termine
l’operazione, è richiesto l’inserimento del codice utente.
La stessa variazione sarà replicata anche
nella funzione di “Recupero password”
dove, per portare a termine l’operazione,
è richiesto l’inserimento del codice utente.
2. RIVISITAZIONE HOME PAGE
AREA CLIENTI
I clienti, una volta effettuato l’accesso
all’area clienti, si trovano di fronte ad
una nuova Home Page, che contiene un
nuovo specchietto riepilogativo contenen-
te i dati e lo stato dei servizi della carta.
L’obiettivo è quello di mettere in eviden-
za al cliente, in maniera immediata, le
principali informazioni che solitamente
i titolari di carte prepagate 3599 ricer-
cano all’interno della loro area dedicata.
Per questo motivo, oltre al saldo carta già
messo in primo piano nella Home Page,
sono stati inseriti nello specchietto riepilo-
gativo, i massimali personali, lo stato dei
servizi di pagamento, la data di scadenza
e le coordinate IBAN e BIC della carta.
Cliccando il tasto “Dettaglio carta” il
cliente può accedere ad una nuova
funzione di riepilogo completa di tutti i
dati della carta.
3. RIORGANIZZAZIONE
DEL MENÙ DI NAVIGAZIONE
E NUOVE FUNZIONALITÀ
Per rendere maggiormente fruibili i
servizi delle carte prepagate 3599, si
è reso necessario riorganizzare il menù
di navigazione delle funzioni dell’area
clienti. Vediamo le principali novità
della nuova versione:
MENÙ INFO CARTA. All’interno del
menù “Info carta” è stato inserito un
secondo accesso alla nuova funzione
“Dettaglio carta” accessibile anche,
come detto in precedenza, diretta-
mente dalla Home Page. Nel sotto-
menù sono stati inseriti i “Documenti
informativi” che vengono solitamente
pubblicati direttamente da Cassa Cen-
trale Banca per essere portati all’at-
tenzione dei clienti, con il contestuale
inserimento di una news informativa
evidenziata nell’apposito spazio dedi-
cato e, se inerenti a temi di rilevante
importanza, notificati con l’invio di una
e-mail informativa specifica.
Cassa Centrale Banca - Credito Cooperativo del Nord Est Società per Azioni Capitale sociale sottoscritto € 140.400.000,00 interamente versato Società iscritta all’albo delle Banche – Cod. ABI 03599 Iscr. Reg. imprese di Trento, Cod. Fisc. e P.IVA 00232480228 Aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo Appartenente al Gruppo bancario Cassa Centrale Banca n. 20026 Società soggetta all’attività di direzione e coor. di Centrale Finanziaria del Nord Est S.p.A. Trento – Via Segantini, 5 Tel. +39 0461 313111 – Fax +39 0461 31311
Phoenix -Società per AzioniIscr. reg. imprese Trento n. 01761610227
Capitale Sociale € 9.150.000,00 interamente versatoIscrizione REA n. 175305
Codice fiscale e P. I. 01761610227Società soggetta att. dir. coord. di Fondo Comune CRT soc. coop.
Trento - Via Segantini, 16-18Tel. +39 0461 874111 - Fax +39 0461 874125
RIVISITAZIONE HOME PAGE AREA CLIENTI
I clienti, una volta effettuato l’accesso all’area clienti, si troveranno di fronte ad una nuova Home Page, che
conterrà un nuovo specchietto riepilogativo contenente i dati e lo stato dei servizi della carta. L’obiettivo è
quello di mettere in evidenza al cliente, in maniera immediata, le principali informazioni che solitamente i
titolari di carte prepagate 3599 ricercano all’interno della loro area dedicata. Per questo motivo, oltre al saldo
carta già messo in primo piano nella Home Page, sono stati inseriti nello specchietto riepilogativo, i massimali
personali, lo stato dei servizi di pagamento, la data di scadenza e le coordinate IBAN e BIC della carta.
Figura 2 - Nuova Home Page area clienti
Cliccando il tasto “Dettaglio carta” il cliente potrà accedere ad una nuova funzione di riepilogo completa di
tutti i dati della carta.
RIORGANIZZAZIONE DEL MENU’ DI NAVIGAZIONE E NUOVE FUNZIONALITA’
Per rendere maggiormente fruibili i servizi delle carte prepagate 3599, si è reso necessario riorganizzare il
menù di navigazione delle funzioni dell’area clienti. Vediamo le principali novità della nuova versione.
MENU’ INFO CARTA
All’interno del menù “Info carta” è stato inserito un secondo accesso alla nuova funzione “Dettaglio carta”
accessibile anche, come detto in precedenza, direttamente dalla Home Page. Nel sottomenù sono stati
inseriti i “Documenti informativi” che vengono solitamente pubblicati direttamente da Cassa Centrale Banca
per essere portati all’attenzione dei clienti, con il contestuale inserimento di una news informativa evidenziata
nell’apposito spazio dedicato e, se inerenti a temi di rilevante importanza, notificati con l’invio di una e-mail
informativa specifica.
l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l eb a n c a
15
MENÙ GESTIONE CARTA. Il menù di
“Gestione carta” è di fondamentale im-
portanza per i clienti poiché hanno la
possibilità di gestire tutti i servizi della
loro carta fisica. La funzione blocco/
sblocco servizi, oltre a contenere le
funzionalità di blocco/sblocco carta
(per Ricarica EVO ricordiamo che è ini-
bita la funzionalità di sblocco carta da
sito) e di blocco/sblocco dell’operatività
estero, include ora, per i titolari di Ri-
carica EVO, la funzione di “Blocco pa-
gamenti da sito” con la quale il cliente
può bloccare tutte le funzioni dispositi-
ve disponibili nell’area clienti del sito.
Un’importante novità del sito è la nuo-
va funzione accentrata per la “Gestio-
ne avvisi” che permette di gestire in
autonomia, sui canali SMS ed e-mail,
tutti gli alert messi a disposizione dei
clienti e generati al verificarsi di spe-
cifici eventi. Utilizzando questa fun-
zione, ogni cliente ha la possibilità di
impostare le notifiche in base alle pro-
prie esigenze, prediligendo ad esempio
quelle relative ai bonifici piuttosto che
quelle relative agli addebiti delle uten-
ze domiciliate. I titolari di carte prepa-
gate hanno la possibilità di plasmare
nella maniera più personale possibile,
in base all’utilizzo, il grado di sicurezza
del loro strumento di pagamento. In
poche parole il cliente ha la possibilità
di scegliere per quali eventi desidera
ricevere un sms o una e-mail di alert,
così da poter tenere sempre sotto con-
trollo quello che succede sulla propria
carta prepagata.
È stato realizzato un nuovo servizio di
controllo del saldo della carta. Questo
permette di avvisare il cliente quando,
in seguito a qualsiasi tipo di operazione
con segno negativo, il saldo della carta
scende sotto ad una soglia minima de-
finita dallo stesso. Prerequisito fonda-
mentale per il corretto funzionamento
degli avvisi tramite e-mail è quello di
aver impostato un indirizzo di posta
elettronica corretto all’interno della ge-
stione del profilo utente. All’interno del
menù “Gestione carta” infine è stata
inserita una nuova funzione di “Ren-
dicontazione giornaliera” che permette
ai clienti di ricevere giornalmente la li-
sta dei movimenti registrati sulla carta
prepagata nell’arco delle 24 ore. Nel-
le giornate in cui non verrà registrato
alcun movimento, l’avviso e-mail non
verrà spedito. La funzione è totalmente
gratuita ed attivabile direttamente dai
clienti utilizzando la funzione in ogget-
to. Anche in questo caso, prerequisito
fondamentale per il corretto funziona-
mento del servizio è l’aver impostato
un indirizzo mail corretto all’interno
della gestione del profilo utente.
Cassa Centrale Banca - Credito Cooperativo del Nord Est Società per Azioni Capitale sociale sottoscritto € 140.400.000,00 interamente versato Società iscritta all’albo delle Banche – Cod. ABI 03599 Iscr. Reg. imprese di Trento, Cod. Fisc. e P.IVA 00232480228 Aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo Appartenente al Gruppo bancario Cassa Centrale Banca n. 20026 Società soggetta all’attività di direzione e coor. di Centrale Finanziaria del Nord Est S.p.A. Trento – Via Segantini, 5 Tel. +39 0461 313111 – Fax +39 0461 31311
Phoenix -Società per AzioniIscr. reg. imprese Trento n. 01761610227
Capitale Sociale € 9.150.000,00 interamente versatoIscrizione REA n. 175305
Codice fiscale e P. I. 01761610227Società soggetta att. dir. coord. di Fondo Comune CRT soc. coop.
Trento - Via Segantini, 16-18Tel. +39 0461 874111 - Fax +39 0461 874125
Figura 6 - Gestione avvisi carta Ricarica EVO
Figura 7 - Gestione avvisi carta Ricarica, Ricarica Fiemme, oom+
Cassa Centrale Banca - Credito Cooperativo del Nord Est Società per Azioni Capitale sociale sottoscritto € 140.400.000,00 interamente versato Società iscritta all’albo delle Banche – Cod. ABI 03599 Iscr. Reg. imprese di Trento, Cod. Fisc. e P.IVA 00232480228 Aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo Appartenente al Gruppo bancario Cassa Centrale Banca n. 20026 Società soggetta all’attività di direzione e coor. di Centrale Finanziaria del Nord Est S.p.A. Trento – Via Segantini, 5 Tel. +39 0461 313111 – Fax +39 0461 31311
Phoenix -Società per AzioniIscr. reg. imprese Trento n. 01761610227
Capitale Sociale € 9.150.000,00 interamente versatoIscrizione REA n. 175305
Codice fiscale e P. I. 01761610227Società soggetta att. dir. coord. di Fondo Comune CRT soc. coop.
Trento - Via Segantini, 16-18Tel. +39 0461 874111 - Fax +39 0461 874125
E’ stato realizzato un nuovo servizio di controllo del saldo della carta. Questo permette di avvisare il cliente
quando, in seguito a qualsiasi tipo di operazione con segno negativo, il saldo della carta scende sotto ad una
soglia minima definita dallo stesso. Prerequisito fondamentale per il corretto funzionamento degli avvisi
tramite e-mail è quello di aver impostato un indirizzo di posta elettronica corretto all’interno della gestione del
profilo utente.
All’interno del menù “Gestione carta” infine è stata inserita una nuova funzione di “Rendicontazione
giornaliera” che permetterà ai clienti di ricevere giornalmente la lista dei movimenti registrati sulla carta
prepagata nell’arco delle 24 ore. Nelle giornate in cui non verrà registrato alcun movimento, l’avviso e-mail
non verrà spedito.
Figura 8 - Funzione Rendicontazione giornaliera
La funzione è totalmente gratuita ed attivabile direttamente dai clienti utilizzando la funzione in oggetto.
Anche in questo caso, prerequisito fondamentale per il corretto funzionamento del servizio è l’aver impostato
un indirizzo mail corretto all’interno della gestione del profilo utente.
MENU’ GESTIONE CARTA VIRTUALE
Le funzioni disponibili all’interno del menù “Gestione carta virtuale” sono rimaste pressoché invariate, ed è da
qui che i clienti potranno gestire la propria carta di pagamento online. Ricordiamo alle banche che le carte
Ricarica, Ricarica Fiemme e oom+ necessitano di una preventiva abilitazione dell’operatività internet eseguita
allo sportello, per poter utilizzare correttamente le credenziali e-commerce della carta. Per le carte Ricarica
EVO invece, le credenziali e-commerce sono attivate automaticamente in fase di emissione della carta.
Indipendentemente da quanto sopra è un prerequisito fondamentale, per l’utilizzo della carta prepagata su
internet, la registrazione al servizio 3D SecureCode di MasterCard utilizzando l’apposita funzione disponibile
all’interno del menù in oggetto.
b a n c a
16
Stampa del PAN virtuale MasterCard per operatività E-commerceAl fine di ottemperare ai requisiti previsti
dalla PCI-DSS (Payment Card Industry
Data Security Standard) e per uniforma-
re l’offerta dei propri prodotti di moneti-
ca - in particolare per quanto riguarda il
Servizio Carte Prepagate 3599 - Cassa
Centrale Banca ha deciso di estendere
l’impostazione utilizzata per la stampa
del PAN Virtuale MasterCard di Ricarica
EVO anche alle altre carte prepagate. Ciò
significa che le carte Ricarica e oom+
riporteranno il PAN Virtuale MasterCard
- comprese data scadenza e CVC2 - di-
rettamente sulla plastica. Conseguente-
mente tali dati, necessari per effettuare
transazioni e-commerce, non saranno più
forniti al Titolare tramite supporto carta-
ceo. Pertanto anche le carte prepagate
emesse dalla Cassa Rurale Lavis – Valle
di Cembra sono già dotate del PAN vir-
tuale: il Cliente potrà attivare o meno il
PAN Virtuale MasterCard presente sul
retro della carta, previo pagamento dello
specifico costo definito dalle condizioni
economiche dei singoli prodotti.
Cassa Centrale Banca
a.s.
www.carteprepagate.cc
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3/2
01
2
RICARICA EVO,LA CARTA CONTO RICARICABILE,FLESSIBILE,ECONOMICAE COMPLETA.
l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l eb a n c a
17
certamente noto a tutti che una ri-
duzione del prodotto interno lordo
si traduce in una minore “ricchez-
za” per i cittadini. Meno noto è forse il
fatto che l’andamento del Pil abbia un
impatto significativo anche sull’importo
delle pensioni erogate dall’INPS. In che
modo?
I contributi previdenziali versati all’INPS
che rientrano nel sistema contributivo
si rivalutano sulla base della media de-
gli ultimi 5 anni del Pil nominale, cioè
al lordo dell’inflazione (art. 1 comma 9
della Legge 335 del 1995). La variabile
Pil impatta pertanto soprattutto su colo-
ro che hanno iniziato l’attività lavorativa
successivamente al 01.01.1996, poiché
la loro pensione sarà interamente calco-
lata con il sistema contributivo. Mino-
re sarà invece l’impatto per chi si vedrà
applicato il sistema misto, mentre coloro
che avevano almeno 18 anni di contri-
buti al 31.12.1995 potrebbero subire le
conseguenze delle oscillazioni del Pil solo
per i contributi versati successivamente
al 01.01.2012, poiché anche per loro
su questa quota si applica il metodo di
calcolo contributivo, come previsto dalla
riforma del sistema pensionistico Monti-
Fornero.
In un contesto come quello attuale di
bassa inflazione e di drastico calo del
Pil è evidente come il parametro di ri-
valutazione dei contributi previdenziali
si sia ridimensionato molto negli ultimi
anni. La media degli ultimi 30 incrementi
quinquennali è stata pari infatti all’1,6%,
quella degli ultimi 10 solo dello 0,5% (in
termini reali).
Ancora peggio è andata nel 2012, con
rivalutazione dei montanti contributivi
È
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Pil in calo, pensioni sempre più povere È certamente noto a tutti che una riduzione del prodotto interno lordo si traduce in una minore “ricchezza” per i cittadini. Meno noto è forse il fatto che l’andamento del Pil abbia un impatto significativo anche sull’importo delle pensioni erogate dall’INPS. In che modo?
Metodo di rivalutazione dei contributi previdenziali
I contributi previdenziali versati all’INPS che rientrano nel sistema contributivo si rivalutano sulla base della media degli ultimi 5 anni del Pil nominale, cioè al lordo dell’inflazione (art. 1 comma 9 della Legge 335 del 1995). La variabile Pil impatta pertanto soprattutto su coloro che hanno iniziato l’attività lavorativa successivamente al 01.01.1996, poiché la loro pensione sarà interamente calcolata con il sistema contributivo. Minore sarà invece l’impatto per chi si vedrà applicato il sistema misto, mentre coloro che avevano almeno 18 anni di contributi al 31.12.1995 potrebbero subire le conseguenze delle oscillazioni del Pil solo per i contributi versati successivamente al 01.01.2012, poiché anche per loro su questa quota si applica il metodo di calcolo contributivo, come previsto dalla riforma del sistema pensionistico Monti-Fornero. In un contesto come quello attuale di bassa inflazione e di drastico calo del Pil è evidente come il parametro di rivalutazione dei contributi previdenziali si sia ridimensionato molto negli ultimi anni. La media degli ultimi 30 incrementi quinquennali è stata pari infatti all’1,6%, quella degli ultimi 10 solo dello 0,5% (in termini reali). Ancora peggio è andata nel 2012, con rivalutazione dei montanti contributivi (calcolata sul quinquennio 2007-2012) negativa dell’1,3%. A peggiorare la situazione c’è da considerare che le crisi recenti, per effetto del calcolo della rivalutazione su un periodo di 5 anni, produrranno effetti negativi ancora per qualche anno, sempre che nel frattempo la tanto annunciata ripresa sopraggiunga.
Più volte la COVIP è intervenuta su questo aspetto1, mettendo in guardia dagli effetti che si produrranno sulle pensioni future, se i tassi di crescita del Pil continueranno a essere inferiori alle attese.
1 Cfr. “Relazione per l’anno 2011”, COVIP
La Previdenza Integrativa
Pil in calo, pensioni sempre più povere
b a n c a
18
(calcolata sul quinquennio (2007-2012)
negativa dell’1,3%. A peggiorare la si-
tuazione c’è da considerare che le crisi
recenti, per effetto del calcolo della riva-
lutazione su un periodo di 5 anni, produr-
ranno effetti negativi ancora per qualche
anno, sempre che nel frattempo la tanto
annunciata ripresa sopraggiunga.
Più volte la COVIP è intervenuta su questo
aspetto, mettendo in guardia dagli effetti
che si produrranno sulle pensioni future,
se i tassi di crescita del Pil continueranno
a essere inferiori alle attese.
Per capire l’impatto che una così forte ri-
duzione della rivalutazione dei contributi
previdenziali potrà avere sulle pensioni
future, sono stati simulati alcuni scena-
ri con un diverso tasso di crescita del Pil
reale (ipotesi di inflazione al 2%), appli-
candoli a lavoratori con età differenti e
distinguendo tra lavoratori dipendenti e
autonomi.
L’impatto di una crescita nulla del Pil re-
ale si potrebbe tradurre in una riduzione
del tasso di sostituzione fino al 25% per
un lavoratore dipendente trentenne, che
significa aspettarsi un importo di pensio-
ne pari alla metà dell’ultimo stipendio.
L’importanza della previdenza complementareL’incognita sulla crescita del Pil pone an-
cora una volta l’attenzione sull’importanza
di affiancare alla previdenza obbligatoria
un secondo pilastro, in grado di integrare
la pensione pubblica la cui copertura sarà
certamente notevolmente ridimensionata
in futuro. Le previsioni sui tassi di sosti-
tuzione futuri sono calcolati utilizzando
un’ipotesi di crescita del Pil dell’1,5%
reale, che difficilmente sarà mantenuto.
Pertanto il poter contare su un’integra-
zione pensionistica in grado di alzare la
copertura previdenziale fino a livelli ac-
cettabili (70-75%) deve essere uno dei
primi obiettivi a cui puntare per poter sal-
vaguardare le future generazioni.
Ancora una volta saranno i lavoratori gio-
vani a subire l’impatto maggiore. È bene
ricordare che ritardare l’adesione a una
forma di previdenza complementare può
comportare una riduzione nelle prestazio-
ni erogate al pensionamento. Un ritardo
di 5 anni nell’adesione a un fondo pen-
sione può infatti determinare una dimi-
nuzione del 15% della rendita pensioni-
stica erogata.
t.m.
Fonti: Penplan, Progetica, Covip
l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l eb a n c a
19
Risparmiolandia:
nuove app e il Magazine
isparmiolandia, il progetto ludico-
educativo riconosciuto nel sistema
bancario nazionale quale eccellen-
za delle Casse Rurali Trentine, si arricchi-
sce di un ulteriore elemento distintivo; una
APP per smartphone, scaricabile gratuita-
mente da Apple Store per i dispositivi iOS
e da Google Play di Android Market.
Dopo il totale restyling del sito www.rispar-
miolandia.it e le sue nuove funzionalità
mobile per dispositivi tablet (confronta ar-
ticolo pag. 14 “Insieme Si Può” edizione n°
14 Dicembre 2012), si è inteso diversifi-
care ulteriormente i canali attaverso i quali
mettere a disposizione di bambini e geni-
tori il set di contenuti differenzianti del pro-
getto Risparmiolandia con la realizzazione
e pubblicazione di una APP dedicata.
Attraverso questo nuovo strumento si sono
voluti in particolare consolidare, con il va-
lore aggiunto che tale tecnologia offre, gli
obiettivi principali del progetto: educare
ai valori del credito cooperativo, divertire
e incentivare la conoscenza del territorio.
Contenuti distintivi della nuova Applica-
zione, di cui il protagonista è l’ormai noto
testimonial Gellindo, sono le FIABE IN
MP3 raccontate direttamente dall’auto-
re, i giochi tradizionali come MEMORY e
DISEGNA&COLORA valorizzati nella ver-
sione touchscreen e una sezione dedicata
alla spiegazione del prodotto per imparare
a mettere da parte i piccoli risparmi. Di
particolare rilievo, infine, la sezione ITI-
NERARI con suggerimenti e percorsi per
organizzare una gita nelle valli del Trenti-
no, il tutto in modo georeferenziato grazie
alle funzionalità dei cellulari di ultima ge-
nerazione. Ulteriori versioni, che verranno
periodicamente rilasciate per l’aggiorna-
mento sui dispositivi, consentiranno di
introdurre successivamente anche nuovi
contenuti nonché di ottimizzare quanto
pubblicato nella prima release.
La nuova APP, già rilasciata ed operativa
in entrambe le versioni, è stata presenta-
ta in occasione della fiera dell’agricoltura
dello scorso 16 e 17 marzo presso Trento
Fiere, dove le Casse Rurali Trentine si sono
presentate con uno spazio ludico/educati-
vo dedicato a Risparmiolandia. Nelle due
giornate, molti sono stati gli appuntamenti
dedicati ai più piccoli i quali hanno cono-
sciuto dal vivo lo scoiattolo Gellindo ed
ascoltato la nuova “fiaba di primavera”
scritta da Mauro Neri e realizzata appo-
sitamente per l’evento. In occasione di
questo evento, è stata distribuita anche
la nuova edizione del GIORNALLINDO, il
magazine semestrale dedicato ai più pic-
coli, ricco di giochi, fiabe e tanti consigli
utili e divertenti, ed un depliant dell’offerta
Risparmiolandia completamente rivisitato.
Il magazine è disponibile anche presso le
filiali della Cassa Rurale Lavis – Valle di
Cembra. Ulteriore importante novità rela-
tiva al progetto Risparmiolandia, riguarda
il riconoscimento FAMILY IN TRENTINO,
marchio promosso dalla Provincia di Tren-
to e rilasciato a tutti quegli operatori (ser-
vizi pubblici, enti locali, negozi, ristoranti,
impianti sportivi e anche banche) che si
impegnano a rispettare, nella loro attività,
criteri precisi per soddisfare le diverse esi-
genze delle famiglie.
Nel mese di marzo la Giunta provinciale
ha assegnato il marchio Family in Trentino
a Risparmiolandia, quale progetto ludico-
didattico delle Casse Rurali Trentine che ri-
entra nel criterio “amichevole nei confronti
della famiglia” in quanto non si limita a
proporre il classico “libretto a risparmio”
dedicato ai bambini, ma si tratta di una
proposta articolata e completa, che parte
dai presupposti didattici per poi dipanarsi
lungo i sentieri più allegri della fantasia e
della conoscenza del territorio.
L’assegnazione del marchio Family in Tren-
tino rappresenta sicuramente il riconosci-
mento ad un modo originale di affrontare
il tema della banca e del risparmio parten-
do dal gioco e dalla fantasia per arrivare
all’assimilazione dei valori genuini dedica-
ta alla spiegazione del prodotto per impa-
rare a mettere da parte i piccoli risparmi
della cooperazione e della cittadinanza
attiva.
Ufficio Marketing Cassa Centrale Banca
R
RISPARMIOLANDIA
MARZO 2013
Yuppi! Ecco a voi la
mia nuova APP!
RISPARMIOLANDIA GIORNALLINDO N° 2
giornalLINDO
G I O R N A L I N O s e m e s t R A L e p e R s c O I A t t O L I
MARZO 2013
b a n c a
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La polizza
AsSiPro
on il marchio Sicuro, le Casse Ru-
rali Trentine propongono prodotti
assicurativi studiati per rispon-
dere alle diverse esigenze della propria
clientela.
In questa sede presenteremo il prodotto
Assipro, polizza vita Temporanea Caso
Morte e Invalidità permanente di Itas vita
spa, pensata per i soci ed i clienti delle
Casse Rurali.
Si tratta di una assicurazione temporanea
di gruppo che copre per il caso morte e
invalidità permanente superiore al 66% a
seguito di infortunio o malattia, che pre-
vede il raddoppio del capitale se il deces-
so o l’invalidità permanente avvengono
a causa di un infortunio ed il triplico del
capitale se il decesso o l’invalidità perma-
nente avvengono a causa di un incidente
stradale.
L’attivazione della copertura invalidità
permanente e le garanzie di raddoppio/
triplico del capitale sono opzionali.
La copertura caso morte prevede il paga-
mento del capitale assicurato ai benefi-
ciari indicati nell’eventualità di decesso
dell’Assicurato prima della scadenza con-
trattuale; nel caso invece di riconosciuta
invalidità permanente prima della sca-
denza contrattuale il capitale verrà pagato
all’Assicurato stesso.
Il sinistro è coperto qualunque possa es-
serne la causa, senza limiti territoriali e
senza tenere conto dell’attività professio-
nale e sportiva dell’Assicurato, fatte salve
le Esclusioni riportate nel Fascicolo Infor-
mativo.
Il capitale è assicurabile per importi da
25.000 a 200.000 euro, in scaglioni fis-
si di 25.000 euro, senza visite mediche,
rispondendo solo ad un semplice questio-
nario sullo stato di salute; per la sotto-
scrizione di coperture che prevedono un
capitale superiore a 200.000 euro sono
richiesti accertamenti sanitari.
La polizza prevede un premio variabile ri-
corrente, determinato ogni anno in base
all’età dell’ Assicurato ed al tipo di garan-
zia scelta. È prevista una tariffa sconta-
ta per i Soci della Cassa in fascia di età
compresa tra 18 e 49 anni.
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Assicura aituoi cari un futurosenza preoccupazioni.
La polizza che offreai tuoi cari un adeguatosostegno in caso di imprevisti.AsSìPro è il prodotto assicurativo chele Casse Rurali Trentine hanno ideatoin collaborazione con ITAS Vita per garantireun sostegno economico in caso di decessoo invalidità permanente a seguitodi infortunio o malattia.
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l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l eb a n c a
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La durata del contratto è fissata in un
anno e viene prorogata automaticamente
per un ulteriore anno e così successiva-
mente, salvo disdetta da parte del Con-
traente.
A chi si rivolge ■ a chi desidera garantire a sé e alle per-
sone care, ai figli non ancora autosuf-
ficienti, la tranquillità di un sostegno
economico adeguato in caso di morte
o grave invalidità permanente a seguito
di infortunio o malattia;
■ a chi desidera minimizzare i rischi fi-
nanziari derivanti dall’accensione di
un debito; proprio in questo momento
tutelare partner e familiari è molto im-
portante, perché su di essi ricadranno
le conseguenze finanziarie in caso di
sinistro.
Quali vantaggi offre ■ sottoscrivere un’assicurazione vita è il
modo più sicuro per garantire serenità
economica e permettere di mantene-
re invariato lo stile di vita di chi ti sta
vicino, evitando situazioni insostenibili
dovute alla perdita di un familiare;
■ il premio versato consente annualmente
una detrazione di imposta del 19%, en-
tro i limiti previsti per legge; in virtù di
questa riduzione d’imposta il costo ef-
fettivo dell’assicurazione sostenuto dal
Contraente risulta inferiore al premio
versato;
■ il capitale liquidato a seguito di sinistro
è esente da IRPEF e dall’imposta di
successione, oltre ad essere impignora-
bile ed insequestrabile ai sensi dell’art.
1923 C.C.;
■ l’importo dei premi viene comodamente
addebitato tramite RID sul conto corrente
dell’Assicurato in essere presso la Cassa.
r.p.
b a n c a
22
La Cassa Rurale per i giovani
“Rivoluzione in corso”. Lavoro e Social-Network
astano due dati per comprendere
la potenzialità di un social network
creato e volutamente orientato al
mondo del lavoro: un milione di iscritti a
settimana, uno ogni due secondi.
Una “ragnatela pazzesca” (immagine scel-
ta per farne comprendere con immediatez-
za caratteristiche e potenzialità) rendendo
accessibile qualsiasi tipo di informazione.
Un “potenziale mostruoso” per chi vuole
essere connesso al mondo del lavoro. Sia
per chi domanda e sia per chi offre lavoro.
È Linked-in. A questo social network è sta-
ta dedicata una serata formativa, intensa,
interessante e piacevole, sostenuta dalla
Cassa Rurale Lavis - Valle di Cembra. L’isti-
tuto di credito cooperativo, in avvio di se-
rata, è stato ringraziato per aver dimostrato
sensibilità a un tema e a uno strumento
destinati a caratterizzare sempre più la
quotidianità della vita di persone e aziende.
Partecipazione selezionata e indirizzata
a un pubblico formato da professionisti,
responsabili di aziende, ma anche neo-
laureati o laureandi. Relatore: Cristiano
Garocchio, esperto di ricerca e selezione
del personale. “Un cacciatore di teste, un
vero e proprio scopritore di talenti – è stato
spiegato – Garocchio conosce approfondi-
tamente i social network e studia la loro
interazione con il mondo del lavoro”.
L’evento è stato organizzato dall’Associa-
zione Centro Sviluppo Occupazione. Nata
sette anni fa, il presidente è Francesco Fia,
il suo vice Daniele Caldera. Quest’ultimo
è originario di Santa Croce di Bleggio, la
culla della Cooperazione Trentina. Qui, nel
1890, venne creata da don Lorenzo Guetti
la prima realtà cooperativistica. Oggi come
allora è stata una necessità a far scoccare
la scintilla di questa Associazione, giovane
e formata da giovani. “Ha dato risposta a
una esigenza – ci ha detto Caldera – Molti
neolaureati, dopo aver ultimato il ciclo di
studi, dovevano scegliere la propria stra-
da professionale ma non sapevano come
orientarsi e come proporsi. Da qui è nata
la nostra idea che, nel suo primo setten-
nato, di cose ne ha fatte molte e natural-
mente è intenzionata a farne ancora di più
per offrire ai giovani, non solo laureati ma
anche in possesso di titoli inferiori, di poter
sfruttare le opportunità dei social network
per poter trovare una propria collocazione
professionale”.
Quella dei social network, insomma, è
una vera e propria “Rivoluzione in corso”
rispetto alle forme tradizionali di offerta e
di ricerca lavoro. “Abbiamo focalizzato la
nostra attenzione su Linked-in perché è
uno strumento che offre la possibilità di
fare marketing di se stessi, di mettere in
rete i curricula. Le aziende che cercano
personale hanno un bacino di riferimento
considerevole a cui attingere e il giovane
può avere molti più strumenti per capire a
quale porta è il caso di bussare”.
Paradossalmente una cosa che può sem-
brare lontana come i social network può
dimostrare la propria vicinanza alle esigen-
ze di chi si propone al mercato del lavoro
offrendo quella marcia in più destinata a
fare la differenza.
d.n.
B
“Come ogni altro frutto dell’ingegno
umano – scrive Papa Benedetto XVI
- le nuove tecnologie della comuni-
cazione chiedono di essere poste al
servizio del bene integrale della per-
sona e dell’umanità intera. Se usate
saggiamente, esse possono contribu-
ire a soddisfare il desiderio di sen-
so, di verità e di unità che rimane
l’aspirazione più profonda dell’esse-
re umano”.
l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l et e r r i t o r i ol a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l e
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La Cassa Rurale per i giovani
Lavistaperta per gli “attesi al futuro”
anca con una visione a tutto tondo
della comunità e dei protagonisti
che la animano, la Cassa Rurale
Lavis - Valle di Cembra da molti anni riser-
va una attenzione particolare all’espres-
sione più giovane delle tante località servi-
te e a chi completa con successo il proprio
percorso universitario.
L’occasione diventata tradizione per cono-
scere e complimentarsi con i giovani lau-
reati è affidata, da una decina di anni, alla
serata dei premi di studio: collocata nel
calendario a ridosso delle festività natali-
zie rappresenta una bella opportunità per
dare visibilità ai tanti giovani che hanno
conquistato con risultati, in molti casi di
eccellenza, il “pezzo di carta” che rappre-
senta la chiave di accesso al mondo del
lavoro e a un percorso (come spesso capi-
ta) ricco di soddisfazioni.
Quest’anno si è voluto andare oltre. Per
fare questo due realtà del territorio hanno
agito in sinergia: Circolo Culturale Lavista-
perta e Cassa Rurale Lavis - Valle di Cem-
bra. Risultato: la creazione di un ciclo di
serate dedicate a chi è “atteso al futuro“.
Per dirla in breve: i laureati della comunità.
“Lo dice il nome stesso del nostro Circolo
– spiega la presidente Giovanna Endriz-
zi – la nostra vista è aperta a trecento-
sessantagradi sulla comunità. Al nostro
interno abbiamo pensato di promuovere
una iniziativa per dare voce e spazio a chi
rappresenta il domani. Siamo soddisfatti
sia perché i neodottori intervenuti hanno
esposto in modo brillante ed esaustivo il
proprio lavoro di tesi e sia perché la prima
volta ha raccolto una buona partecipazio-
ne del pubblico. Chissà che, tra le tante
persone che li hanno ascoltati, non possa
esserci chi, un giorno, possa garantire a
questi giovani una prospettiva concreta di
lavoro. Noi lo speriamo anche perché è
uno dei motivi che ci ha spinto a dare vita
a queste serate”.
I protagonisti del primo incontro sono
stati Federico Dosi, di Sorni, laureato in
chimica all’Università di Bologna e socio
della Cassa Rurale Lavis - Valle di Cembra
e Stefania Paolazzi, di Lavis, laureata in
sociologia all’Università di Trento. Lei, in-
vece, è figlia di soci dell’istituto di credito
cooperativo. Il secondo incontro è stato
invece riservato a Daniela Andreatta e
Valentina Farace, mentre l’ultimo appun-
tamento, nel mese di maggio, è stato con
altri due neodottori: Daniele Erler (laurea
in studi storici) e Achille Dallabona (laurea
in fagotto e musica da camera).
I giovani protagonisti si sono detti soddi-
sfatti dell’attenzione che è stata riservata
loro, assolutamente non scontata e per
questo ancora più significativa. “Parlare in
pubblico non è mai facile e la difficoltà
è maggiore quando il pubblico è formato
dai tuoi concittadini che, magari, hanno
seguito passo dopo passo la tua formazio-
ne – è stato detto. Comunque tutto è an-
dato al meglio e siamo davvero soddisfatti
dell’attenzione raccolta dalle persone che
ci hanno ascoltato”.
“Lavistaperta” è stata creata nel 1994.
La vicepresidente è Manuela Pilati. I
consiglieri sono: Graziano Tomasin, Da-
niele Signò e Gabriele Tomasi. Nel cor-
so dell’anno gli appuntamenti tradizionali
sono due: a fine gennaio con la Giornata
della Memoria e il 25 aprile dedicato alla
Liberazione. “In primavera – spiega To-
masin – abbiamo organizzato anche una
cena solidale in collaborazione con Trenti-
no Solidale per sensibilizzare su un tema
importante e di stretta attualità: il tanto,
il troppo cibo, che viene buttato. Per que-
sto i cibi serviti in tavola sono stati cuci-
nati dagli allievi della scuola alberghiera
dell’istituto Martini di Mezzolombardo con
alimenti prossimi alla scadenza”.
d.n.
B
t e r r i t o r i o
24
La Cassa Rurale per i giovani
Risultati solidi in una società liquida
oti per affrontare una società li-
quida e ottenere risultati solidi”.
Ne ha parlato, in una serata a
Lavis, Sebastiano Zanolli.
Nato quarantanove anni fa a Bassano del
Grappa, laureato in Economia all’Univer-
sità Cà Foscari di Venezia e noto mana-
ger della Diesel, ha vinto il “Premio Città
Impresa 2012”, per il contributo portato,
attraverso la sua attività creativa, allo svi-
luppo economico, sociale e culturale del
nostro territorio e dell’intero Paese.
Il tema “Giovani&Lavoro” è stato affron-
tato e declinato in questo appuntamento
indirizzato ai giovani soci e clienti della
Cassa Rurale Lavis - Valle di Cembra. “Un
modo nuovo, coinvolgente, moderno, per
affrontare un tema importante per ogni ra-
gazzo che – ha spiegato Ermanno Villotti,
presidente dell’istituto di credito coopera-
tivo – ultimato il proprio percorso ha biso-
gno di punti di riferimento per orientarsi
sul mercato del lavoro”.
Prendendo spunto dal titolo del suo ultimo
libro “Dovresti tornare a guidare il camion
Elvis” (Presley), Zanolli, ha trasmesso ai
ragazzi alcuni concetti chiari. Innanzitutto
puntare sul proprio talento quando tutto
sembra non funzionare. “La società liqui-
da, definizione coniata dall’economista
Zygmunt Bauman, sostanzialmente è così
perché manca di punti di appoggio – ha
osservato – Per rimanere in piedi la perso-
na deve mutare forma a seconda di dove
si trova. Il punto non è trovare un posto di
lavoro ma essere capaci di risolvere rogne.
Oggi più sei bravo a risolvere rogne e più
guadagni. I posti di lavoro che non risolvo-
no problemi stanno scomparendo”.
Ognuno di noi può sapere ciò che è ma
non è consapevole di quello che potreb-
be diventare. “Alcune persone riescono a
sfruttare pienamente il proprio potenzia-
le. Altre no. Non è assolutamente detto
che – ha osservato – siano belli, ricchi di
famiglia, figli di gente istruita. Anzi, que-
sti rappresentano la percentuale minore.
Le persone che hanno avuto un sacco di
rogne nella propria vita sono riuscite a
esprimere pienamente il proprio potenzia-
le. Tutto quello che non uccide ti fortifica”.
Oggi le cose non vanno male. “Ci si con-
tinua a lamentare senza pensare a quale
“D
l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l et e r r i t o r i ol a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l e
25
era la situazione solamente una quaranti-
na di anni fa – ha detto raccontando un
episodio della sua vita. La maggior parte
delle persone sta decisamente meglio di
allora. Le vacanze cosa erano? Un privile-
gio di pochi. Ricordo la mia prima vacan-
za: una settimana in una baita su un mon-
te a una ventina di chilometri da Bassano
del Grappa. Altro esempio: nel 1800 per
produrre 1 ora di luce servivano cinque
ore di lavoro. Oggi per 1 ora di luce basta
mezzo secondo di lavoro”.
Altro tema importante, l’asimmetria infor-
mativa. “Oggi è quasi scomparsa – ha det-
to. L’asimmetria significa che tu, rispetto a
un altro, sai qualcosa di più o qualcosa di
diverso. Se fai un lavoro troppo semplice
rischi di avere poco margine. I lavoratori
facilmente rimpiazzabili sono quelli che
fanno lavori semplici. I posti di lavoro del
domani rispondono a una caratteristica:
tu continuerai a risolvere i problemi degli
altri”.
Un’altra metafora che ha proposto e mol-
to efficace ha per protagonisti il cuoco e
lo chef. “Rappresentano la differenza tra
esecutore e creativo – ha spiegato. La dif-
ferenza sta in ogni lavoro. Ciò che puoi
mettere di tuo è fondamentale per evitare
il rischio che, facendo un lavoro troppo
semplice, meccanico, uno più disperato
di te lo faccia per molto meno. E qui si
ritorna al concetto: più sai, più hai frecce
nella tua faretra”.
Fondamentale è essere consapevoli del
proprio obiettivo “puntando sulla passione
che si autogenera e continua a tenervi in
piedi. Fate ciò che più amate. Importante
è anche la capacità di vendere il proprio
marchio personale. Trovo le soluzioni per
qualcuno e mantengo le soluzioni che pro-
metto”.
Infine citando Annibale ha ricordato: “Noi
troveremo una strada oppure ne apriremo
una nuova”. L’augurio più bello trasmesso
ai giovani soci e clienti della Cassa Rurale
Lavis - Valle di Cembra.
d.n.
Venerdì, 7 giugno 2013ore 20.00
Cassa RuraleLavis-Valle di CembraB a n c a d i C r e d i t o C o o p e r a t i v o
La Cassa Rurale Lavis - Valle di Cembra ha il piacere di invitarti alla serata:
Un manager un po’ atipico,
che sceglie un approccio
alla professione
misto di pragmatismo
e di sentimento.
Sebastiano Zanolli
Sala Polifunzionale Cantina La-Vis
giovanilavoro&
DOTI PER AFFRONTARE UNA SOCIETÀ LIQUIDA
E OTTENERE RISULTATI SOLIDI
Temi di confronto
Doti per risultati solidi in un
mondo liquido
Decidete dove passare il futuro
Realizzare sogni in un mondo
senza sonno
Consapevoli del proprio obiettivo
La forza della flessibilità
Il cambiamento che genera
risorse
Vendete voi stessi, vendete
semplificazione, vendete il vostro
brand
Il potere del Personal
Branding
Uscite dal comfort
Puntate sul talento quando
tutto sembra non funzionare
Il talento come possibilità, la
costanza come cura, il lavoro
come arte.
Costruire relazioni
Benvenuti nell'era della
responsabilità individuale
Rispettate le vostre energie
Scegliete di essere differenti
t e r r i t o r i o
26
La Cassa Rurale per i giovani
Contributo per Viaggi Studio all’estero
a politica di sostegno adottata
dal Consiglio di Amministrazione
della Cassa Rurale Lavis - Valle di
Cembra a favore del territorio, attraverso
l’erogazione di un contributo alle famiglie
che intendono far partecipare i propri figli
ad un corso di lingua all’estero, ha riscos-
so un grande successo.
Infatti dall’anno della sua introduzione ad
oggi sono state più di cento le famiglie di
studenti che hanno beneficiato del contri-
buto della Cassa Rurale.
Per questo motivo è stato deciso di pro-
seguire con l’iniziativa, nell’intento prin-
cipale di favorire i giovani che intendono
approfondire la conoscenza di una lingua
straniera.
È stata quindi deliberata l’assegnazione
di un contributo per le spese sostenute
dagli studenti iscritti agli Istituti Superiori
e all’Università, avente i seguenti requi-
siti:
■ il viaggio/studio deve essere organiz-
zato da un Comune appartenente alla
zona di competenza della Cassa Rurale
Lavis – Valle di Cembra o da un Istituto
Scolastico
■ il richiedente o il genitore del richieden-
te deve essere in possesso della qualità
di Socio o Cliente della Cassa Rurale
Lavis – Valle di Cembra ed essere tito-
lare di un rapporto operativo presso la
Cassa Rurale Lavis – Valle di Cembra
■ al momento dell’effettuazione del viag-
gio/studio, lo studente deve aver fre-
quentato o frequentare la Scuola Media
Superiore o l’Università
■ non possono essere cumulate richieste
di contributo per più viaggi/studio effet-
tuati nel medesimo anno
Il contributo risulta diversificato a secon-
da dello status di Socio o Cliente:
■ 80 € per Clienti/figli di Clienti
■ 140 € per Soci/figli di Soci
Eventuali chiarimenti e i moduli per le
domande potranno essere richiesti pres-
so l’Ufficio Marketing e Soci e presso gli
sportelli della Cassa Rurale; i moduli sono
inoltre scaricabili all’interno della sezione
dedicata del sito internet www.cr-lavis.net.
Le richieste di adesione dovranno essere
consegnate presso gli sportelli della Cassa
Rurale Lavis – Valle di Cembra o presso
l’Ufficio Marketing e Soci ENTRO E NON
OLTRE MARTEDI 31 DICEMBRE 2013.
a.s.
L
Cassa Rurale Lavis - Valle di Cembra Banca di Credito Cooperativo - Società Cooperativa - Iscritta all’Albo delle Banche Iscritta all’Albo Nazionale degli Enti Cooperativi n. A157640 Iscr. al Registro delle Imprese di Trento e P. IVA 00109500223 - ABI 8120.8 - CAB 34930.8 Aderente al Fondo Naz. di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo
Spett.le Cassa Rurale Lavis – Valle di Cembra Ufficio Marketing e Soci via Rosmini, 61 38015 LAVIS (TN)
Domanda di contributo per viaggi studio all’estero – anno 2013 Il/la sottoscritto/a ................................................................................................................................................................. Socio della Cassa Rurale Lavis – Valle di Cembra Cliente della Cassa Rurale Lavis – Valle di Cembra n. c/c presso Cassa Rurale ...................................... genitore dello studente/studentessa ................................................... nato/a a*.................................. il ........................ residente a*.........................................................................cap*............. via*..................................................... n. ............. tel*........... /................................ cel.*...................................................... codice fiscale*.....................................................................indirizzo e-mail*......................................................................... * dati dello studente/studentessa
a v e n d o i l f i g l i o / f i g l i a a t t u a l m e n t e i s c r i t t o presso la scuola ...................................................................................................................................................................... con sede in ............................................................................................................................................................................ via ...................................................... n. ............. tel. ............ /.............................................................................................
r i c h i e d e la concessione del contributo per il viaggio di studio all’estero effettuato nel periodo: dal......................................................................................al.................................................................................................. presso................................................................................. organizzato da...........................................................................
Allega alla presente:
- documentazione dell'Istituto Scolastico o del Comune relativa allo specifico viaggio studio effettuato - certificato finale di partecipazione rilasciato dalla scuola estera presso la quale è stato effettuato il corso - ricevuta della spesa sostenuta per l’iscrizione
Il/la sottoscritto/a dichiara che quanto riferito nella presente domanda corrisponde a verità. Data ........................ firma ................................... GARANZIA DI RISERVATEZZA La Cassa Rurale Lavis – Valle di Cembra garantisce la massima riservatezza dei dati forniti. Le informazioni, custodite nel nostro archivio elettronico, verranno utilizzate al solo scopo commerciale, in conformità alla legge 675/96 sulla tutela dei dati personali. Data ........................ firma .................................
l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l et e r r i t o r i ol a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l e
27
La Cassa Rurale per i giovani
Tre giorni d’estate ad Albiano
er festeggiare l’arrivo dell’estate
nei migliore dei modi”. Parole
dell’Associazione Giovani di Al-
biano che, per farlo e tenere fede alla pa-
rola data, ha organizzato “Summer fest”,
con il patrocinio della Cassa Rurale Lavis
– Valle di Cembra.
Tre giorni, alla fine di giugno. Tre giorni ca-
ratterizzati dal sole e dalla calura (pochina,
per la verità, complice le bizze del meteo)
che hanno dato luce alla bella idea del
gruppo guidato da Danny Baldessari. Tre
giorni contraddistinti anche dalla passione
di questi giovani, dal loro entusiasmo che
ha rappresentato il motore girato a pieno
ritmo senza un attimo di rilassamento.
Dalla serata di venerdì a domenica notte.
A dare il via è stato un colpo di pedale
con “Albiano bike”. Un circuito lungo le
vie del paese. Un modo nuovo, originale,
per dare inizio a tre giorni di festa e per
sottolineare lo stretto legame che unisce
il paese di Albiano allo sport del pedale,
interpretato sia nella veste agonistica e sia
in quella, come in questo caso, più squi-
sitamente amatoriale. Insomma, una vera
e propria passeggiata in bicicletta lungo le
vie di questa località per annunciare l’ar-
rivo dell’estate e la partenza di “Summer
fest” che, ovviamente, è stata molto altro
all’insegna del piacere di trovarsi e ritro-
varsi per trascorrere delle serate piacevoli
tra spensieratezza, musica e la possibilità
di “mangiare un boccone” all’insegna del-
la buona cucina e, naturalmente, dell’alle-
gria. Tra giovani, giovanissimi, ma anche
tra persone un po’ meno giovani nell’ana-
grafe ma molto di più nello spirito.
La tre giorni ha offerto l’occasione per
conoscere e scrivere del “Gruppo Giova-
ni”, creato nell’aprile del 2012. Un anno,
poco più, di esperienza e di attività per il
comitato direttivo e il gruppo di soci.
Danny Baldessari è il presidente. Il vice
è Simone Gilli. Due i consiglieri: Manuel
Dallaporta e Riccardo Filippi. Il segretario
è Roberto Dalfovo. Completa il quadro il
revisore dei conti, incarico affidato a Mery
Filippi. I soci sono una cinquantina. Il più
giovane ha 16 anni di età, il “decano” di
anni ne ha ventisei.
Non solo “Summer fest” per l’Associazio-
ne Giovani di Albiano per quanto l’evento
di fine giugno abbia rappresentato, fino a
oggi, l’impegno maggiore per questa real-
tà neonata o quasi. “Collaboriamo con le
associazioni del paese e con la Parrocchia
– spiega Baldessari – Oltre a Summer Fest
abbiamo dato il nostro apporto ad altre
iniziative. Ne vorrei ricordare un paio. Il
primo: la caccia all’uovo riservato ai bam-
bini della nostra comunità e organizzato
nei giorni che hanno anticipato la Pasqua.
Il secondo: la caccia fotografica. I parte-
cipanti, da un dettaglio di una immagine,
dovevano riconoscere la zona, l’oggetto o
il soggetto ritratti e rifotografarlo”.
Le idee e la voglia di fare non mancano in
questi giovani. All’interno alberga amicizia
e collaborazione, assolutamente fonda-
mentali per creare quello spirito di gruppo
che possa ripetere nel futuro a noi più vi-
cino successi simili a quella di “Summer
fest” definita, tra i commenti pubblicati
sulla pagina di Facebook, “Winner fest”.
d.n.
“P
t e r r i t o r i o
28
er un giorno un paese intero (o
quasi) è salito in quota per vivere
la sua “Festa di comunità”.
Ha scelto la Paganella perché, la “mon-
tagna tuta bela”, rappresenta la “depan-
dance” preferita dagli abitanti di Zamba-
na. Qui sono di casa perché una fetta di
questo territorio è casa loro.
In estate e in inverno è la destinazione na-
turale per chi vuole trascorrere uno o più
giorni a contatto con la natura, respirare
aria d’alta dolomite immersi nel Gruppo
di Brenta che si staglia davanti agli occhi
in tutta la sua bellezza e la sua imponen-
za, camminare tra boschi e pascoli curati
come un giardino o sciare sui pendii inne-
vati già scelti dai fuoriclasse delle nazio-
nali statunitense e norvegese di sci alpino
per essere preparati al meglio quando, dal
cancelletto di partenza, scatta la Coppa
del Mondo.
A inizio agosto erano due le possibilità per
raggiungere la “pù bela zima del Trentin”.
La prima, maggiormente agevole, como-
damente seduti in cabinovia con stazione
di partenza ad Andalo. La seconda, de-
cisamente più impegnativa, in sella alla
propria mountain bike prendendo parte
al “Trofeo Tasin” organizzato dal Gruppo
Ciclistico Zambana del presidente Paolo
Nardon.
Per tutti la destinazione è stata la stes-
sa: “Malga Zambana”. Qui, dopo aver
registrato tutti gli arrivi (chi a piedi, chi
in bici) la giornata ha proposto il molto
altro che ha permesso di vivere con inten-
sità ogni momento. Anche nel segno della
sana convivialità perché, un buon piatto,
contribuisce a fare comunità. Polenta,
pasta di lucaniche, i classici contorni,
una fetta di anguria a fine pasto hanno
caratterizzato il desco. “È la diciottesima
edizione – ci è stato detto – dell’idea pro-
mossa da Umberto Tasin (papà di Renato,
vicepresidente della nostra Cassa Rurale
ndr) imprenditore nella vita di tutti i giorni
e impegnato come pochi altri all’interno
del mondo associazionistico del paese di
Zambana”.
Una tra le iniziative di maggiore significa-
to della “Festa di comunità” è diventata
tradizione consolidata: l’intestazione di un
albero per ogni bambino di Zambana nato
(in quest’occasione) nel 2011. “È un mo-
mento di grande felicità – è stato spiegato
– Ritrovarsi insieme per dare il benvenuto
a una nuova vita che ha visto la luce è un
momento di gioia destinato a contagiare
un paese intero. Uno spirito di famiglia
che accomuna un po’ tutti: dai più giovani
a chi conta qualche primavera in più”.
Prima dei saluti e dell’arrivederci alla
prossima edizione si è assistito a un al-
tro rito: l’estrazione dei tagliandi vincitori
della quindicina di cesti di prodotti tipici.
Sul volto dei fortunati hanno portato un
sorriso in più dopo i tanti che hanno ca-
ratterizzato una intera giornata.
La Cassa Rurale Lavis - Valle di Cembra è
stata partner di questo evento. “Dove c’è
comunità il nostro istituto di credito non
può mancare – è stato spiegato – Questo
naturalmente vale per una festa che valo-
rizza in tutta la sua essenza lo spirito di
comunità che ha sempre contraddistinto
lo scorrere dei giorni all’interno dei nostri
paesi, delle località servite ogni giorno
dalla sede e dalle filiali. Anche noi siamo
nella comunità. Anche noi nel nostro pic-
colo, senza peccare di immodestia, contri-
buiamo a costruire comunità”.
d.n.
Principali manifestazioni primavera-estate
Giornata della Comunità in Paganella
P
l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l et e r r i t o r i ol a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l e
29
l pino simboleggia l’immortalità. E
una pianta di pino è la protagonista,
il martedì grasso del carnevale di
ogni anno, di un rito destinato a diven-
tare immortale. A Grauno, paese posto
all’estremità della Valle di Cembra e a
pochi passi dalla Val di Fiemme, si festeg-
gia la chiusura del periodo carnascialesco
bruciando un pino. Diventa una torcia di
enormi dimensioni, visibile da ogni angolo
del territorio valligiano. La pianta brucia
e le sue ceneri rappresentano l’anteprima
del giorno dopo, quando, con il mercoledì
delle Ceneri, inizia la Quaresima.
Ma non è tutto. Perché gli aghi di pino
si sposano alla felicità coniugale. Non è
un caso che, il compito di accendere la
pianta, venga affidato a una coppia di
sposi che, poco tempo prima (nel mese di
settembre del 2012 per essere precisi) si
era promessa amore eterno. Quest’anno è
toccato a Claudia Pojer e Claudio Felicet-
ti far scoccare la scintilla del gigantesco
falò.
“I protagonisti del nostro Carneval sono
anche i coscritti con i loro pittoreschi cap-
pelli ornati di fiori, i bariselanti, assieme
naturalmente alla coppia di sposi allegori-
camente condannati, si fa per dire, al bat-
tesimo del pino e all’accensione del falò al
calar della sera – spiega il sindaco Alfredo
Ceolan. Per la nostra comunità la mani-
festazione rievoca l’antica tradizione, un
rituale ormai centenario, carico di un’at-
mosfera magica, con il coinvolgimento
dell’intera popolazione, dai giovanissimi a
chi può tranquillamente definirsi memoria
storica di questo come di altri eventi che
vedono partecipe la comunità”.
Il Carnevale, sostenuto dalla Cassa Rurale
Lavis - Valle di Cembra, non si è limitato
al martedì grasso. A preparare il terreno
sono stati cene, serate danzanti, Carnival-
discoparty, Babydance e molto altro. Sono
durati tre giorni e hanno contribuito a cre-
are l’attesa al momento clou.
Già dalle prime ore di martedì sono state
proposte le scene ripetute decine e decine
di volte e destinate a riproporsi per sem-
pre. Dopo aver raggiunto il bosco a monte
del paese e aver scelto il pino “da sacrifi-
care”, la pianta è stata trascinata fino in
piazza Bociat. È seguita la commedia per
battezzare il pino che, poi, è stato trasci-
nato fino alla “Busa del Carneval”, ai piedi
del paese, dove è stato innalzato.
Tutto è stato ripetuto due volte. Perché
la prima ha riservato un esito spiacevo-
le. “Non bastava il cattivo tempo – ci è
stato detto – quando eravamo prossimi
a completare l’opera una delle corde che
reggevano la pianta si è spezzata. Il pino
è caduto e si è spezzato in due. Siamo
dovuto tornare nel bosco, sceglierne un
altro, tagliarlo e riportarlo nella busa. Una
fatica indicibile ma per il nostro Carneval
e per la tradizione questo e altro”.
Il pomeriggio è stato dedicato all’allesti-
mento del “Pino di Carnevale”, al corteo
che ha percorso le vie del paese prima di
ritrovarsi ai piedi della pianta per il falò di
carnevale con un sospiro di sollievo per
essere riusciti ad avere la meglio sul “fi-
nale con brivido” dovuto al freddo e alla
neve per una situazione inedita stando al
ricordo di chi oggi guida la Pro Loco di
Grauno, ancora una volta regista di questo
evento. Ma è durato lo spazio di una gior-
nata perché “il Carnevale di Grauno non si
ferma mai”. Martedì sera fiocchi e freddo
si sono sciolti al calore del fuoco che ha
bruciato il pino e riacceso la tradizione e
lo spirito di un’intera comunità.
d.n.
I
Principali manifestazioni primavera-estate
Grauno, il suo carnevale e la grande torcia di pino
t e r r i t o r i o
30
tra i re della gastronomia fatta di ti-
picità e genuinità. La cucina è il suo
regno. Qui stimola la creatività del-
le massaie espressa tra pentole e fornelli
nella preparazione di piatti che piacciono
a tutti: grandi e piccini.
Anche il salotto della città di Trento è
diventato ambientazione familiare per
l’asparago bianco di Zambana. A inizio
aprile e per due sabati di seguito l’aspa-
rago si è presentato ai tanti (e sono stati
davvero tantissimi) che, passeggiando per
le vie del centro storico in due mattine di
inizio primavera, sono stati attirati dal
profumo che ha avvolto e percorso Piazza
Pasi (a due passi dal Duomo) e via Oss
Mazzurana.
Il cuore della città ha offerto il teatro più
bello per mettere in tavola un’anteprima
con gusto di quanto è stato poi ripropo-
sto in maniera decisamente più ampia e
più duratura (sei giornate, dal 30 aprile
al 5 maggio) a Zambana, la “capitale”
dell’asparago bianco che qui viene colti-
vato su otto ettari di terreno distribuiti su
tanti piccoli appezzamenti.
“Noi rappresentiamo la nuova generazio-
ne di chi, prima di noi, ha lavorato moltis-
simo per radicare questa tradizione – ha
osservato Renato Tasin, presidente della
Pro loco di Zambana e vicepresidente del-
la Cassa Rurale Lavis - Valle di Cembra –
Noi sentiamo il dovere di impegnarci per
dare continuità al prodotto, alla tradizione
e contribuire a farlo uscire dagli stretti
confini del nostro paese perché la qualità
è giusto si possa e si faccia apprezzare
oltre il paese di Zambana. Lo dobbiamo
ai nostri padri, ai nostri nonni. Il mondo,
anche quello della gastronomia, chie-
de con insistenza cose nuove. La nostra
particolarità è l’asparago bianco, tipicità
assoluta del nostro territorio. L’asparago,
sia nella due giorni a Trento e sia nelle sei
giornate di Zambana, è stato cucinato e
declinato nelle sue proposte classiche ma
anche con un tocco di creatività firmata
dai nostri chef per azzeccati e apprezza-
ti abbinamenti con prodotti tipici di altri
territori”.
È
Principali manifestazioni primavera-estate
Festival dell’asparago a Zambana
l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l et e r r i t o r i ol a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l e
31
Il nostro “prodotto – ha proseguito Tasin
- è legato a un concetto chiaro: viene rac-
colto al mattino, lavato e pulito, cucina-
to e servito in tavola il giorno stesso. Lo
spirito che caratterizza il nostro impegno
è lo stesso dei quattro moschettieri: uno
per tutti e tutti per uno. Significa fare si-
nergia con le altre associazioni della lo-
calità e del territorio. Mettere insieme le
forze, le intelligenze, le fantasie. Da soli
si andrà anche più veloce ma, insieme, si
va molto più lontano”.
Zambana conta quasi duemila abitanti.
Un gruppo di asparagicoltori aderisce a
DeCo acronimo di “Denominazione Co-
munale”. È una certificazione di origine e
di qualità: “attesta che – ci è stato detto
– quell’asparago bianco, è stato coltiva-
to solamente nel territorio di Zambana.
Una certezza in più per il consumatore di
particolare importanza in tempi come gli
attuali caratterizzata da una attenzione
sempre maggiore all’origine del prodotto
e al concetto di filiera. Il suggerimento
che ci sentiamo di indirizzare al consu-
matore è di acquistare una confezione di
asparagi da qualsiasi altra parte e poi,
dopo averlo consumato, ripetere lo stes-
so gesto mettendo nella propria borsa
l’asparago bianco di Zambana. Già all’as-
saggio, già al primo boccone, la differen-
za si nota e, a volte, è davvero abissale.
L’asparago di Zambana è particolarmente
dolce. Una piacevolezza unica per il pa-
lato”.
Risotto e orzotto sono stati i prìncipi del-
la tavola sia nelle due degustazioni citta-
dine e sia nel “festival” dell’asparago di
Zambana. Sono stati proposti con qual-
che variante. “Cominciamo con un dato:
gli asparagi messi in padella e poi in
tavola sono stati millecinquecento sola-
mente nella due giorni di Trento – confida
lo chef Ruggero che ha cucinato assie-
me a Gabriele e Christian. A questi se ne
sono aggiunte altre diverse migliaia nella
sei giorni e più di Zambana. Non sono
stati abbinati unicamente a riso e orzotto.
Hanno caratterizzato altri abbinamenti:
asparago con carne salada, asparago con
scagliette di grana trentino e alcuni altri.
Il gradimento degli ospiti è stato imme-
diato e ha premiato il nostro impegno e
la nostra inventiva”.
La ghiotta anteprima legata alla due gior-
ni cittadina ha anticipato il piatto forte
servito a Zambana. Degustazioni, incon-
tri con i consumatori ma anche convegni
per scoprire le caratteristiche dell’aspa-
rago dalla A alla Z, sviscerando le carat-
teristiche di un re della cucina trentina e
italiana.
Nei diversi momenti di un calendario ric-
co, il pubblico è stato numeroso segno
che il vecchio adagio “sparzi la voce” è
sempre attuale. E, soprattutto, efficace.
d.n.
t e r r i t o r i o
32
e prendiamo spunto dalla sua ragio-
ne sociale, dà il benvenuto (a Lavis)
ai tanti che scelgono gli eventi or-
ganizzati dal Consorzio per evadere dalla
quotidianità e dai suoi ritmi a volte freneti-
ci e godere qualche ora di relax, di assolu-
ta spensieratezza, immersi nella piacevole
atmosfera che caratterizza gli appunta-
menti proposti da “Welcome Lavis”.
Il presidente è Fabrizio Sicher che guida
questa realtà da lungo tempo. “Il Consor-
zio oggi conta 26 soci, di Lavis e delle fra-
zioni - spiega. È nato quattordici anni fa.
Era il 1999 quando inaugurammo ufficial-
mente questa realtà. Sostanzialmente ha
significato l’evoluzione del consorzio degli
operatori commerciali che aveva agito fino
a quel momento e che tanto bene aveva
fatto alla nostra località. Si apriva il primo
capitolo di una nuova storia caratterizza-
ta da impegno, inventiva, organizzazione.
Elementi fondamentali per creare nuove
opportunità per gli operatori del territorio”.
Uno di questi eventi è l’Expo Lavis, ospi-
tato al Palazzetto dello Sport, nell’ambito
della due giorni della Fiera della Lazzera
che ha riempito di bancarelle le vie del
centro storico di Lavis la prima domenica
di primavera. Lo scorso marzo, l’Expo, ha
centrato il suo personalissimo “13” con
l’edizione numero tredici che, pare, aver
portato fortuna segno di un ritrovato pia-
cere nella gente di fare acquisti.
Molti gli appuntamenti organizzati duran-
te l’anno da Welcome Lavis. Il presidente
Sicher può contare sulla collaborazione
del vicepresidente Alfredo Patton e dei
consiglieri Gabriella Rosa e Corrado Turco.
“Penso al mese della Donna – dice Sicher
– Una bella idea che siamo riusciti a con-
cretizzare e ampliare sul territorio grazie
alla collaborazione di Consorzi simili al
nostro. Grazie a questa partnership, infat-
ti, il mese della Donna non è stato propo-
sto solamente a Lavis ma ha fatto tappa a
Cavalese, Predazzo, Moena, Mori, Caldo-
nazzo e Brentonico. Dal 13 marzo al 13
aprile sono state pensate molte iniziative
indirizzate ovviamente alla donna”.
“Welcome Lavis” non limita la sua azione
alla primavera. Il suo impegno si snoda
per l’intero arco dell’anno. “La bella sta-
gione ci vede partecipi nell’organizzazione
di eventi caratteristici come possono esse-
re sfilate di moda o concorsi per eleggere
la ragazza più bella – aggiunge Sicher.
L’impegno ci vede presenti anche per i più
giovani e il mondo della scuola. Insomma
diamo vita a iniziative a beneficio di tutti”.
C’è un sogno nel cassetto. “Crediamo si
possa realizzare – confida Sicher. Natural-
mente questo sarà possibile con l’aiuto di
tutti. Ritengo però che, una civiltà contadi-
na molto viva attiva come la nostra, possa
pensare a un appuntamento, a cadenza
settimanale o quindicinale o mensile, che
possa diventare una vetrina dei prodotti
tipici del territorio. Una specie di merca-
to contadino dove gli operatori abbiano la
possibilità, nelle vie del centro storico o in
altre location che verranno individuate, di
proporre al consumatore il frutto del loro
lavoro. A chilometri zero. Come dire: l’ec-
cellenza accessibile a tutti”.
Naturalmente la Cassa Rurale Lavis - Val-
le di Cembra sostiene le tante iniziative di
“Welcome Lavis”. “Siamo onorati e orgo-
gliosi – ha detto il vicepresidente dell’isti-
tuto di credito cooperativo, Renato Tasin,
durante il vernissage della “Lazzera” – di
poter contare su realtà in possesso di cre-
atività, di esperienza, di voglia di fare.
Sono elementi fondamentali in particolare
quando il quadro generale dell’economia
non è dei più esaltanti. Ma è proprio in
quei momenti che si devono mettere in
campo le iniziative che contribuiscono a
rilanciare l’economia di un territorio. Un
po’ come cerchiamo di fare nella quoti-
dianità del nostro agire come banca di
comunità”.
d.n.
S
Principali manifestazioni primavera-estate
“Welcome Lavis” e la “Lazzera”. E non solo.
l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l et e r r i t o r i ol a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l e
33
uesta volta la famiglia Zennaro ha
avuto due buoni motivi per essere
soddisfatta.
Il primo legato al numero di iscritti al nono
“Trofeo Città di Lavis”: ha raggiunto i set-
tecento concorrenti pari a 350 coppie.
Numero in costante crescita dalla prima
edizione a oggi e destinato ad aumentare
ancora considerata la qualità della propo-
sta organizzativa e il passaparola conse-
guente, promozione migliore e di maggio-
re efficacia per qualsiasi evento.
Il secondo motivo per gioire appartiene
al riconoscimento, attribuito all’inizio del
mese di maggio, a “Ritmomisto” la scuola
di ballo con sede nel centro lavisano. È
diventata la prima “Cheer School” ufficiale
del Trentino. “Significa che – ci è stato det-
to - la nostra realtà è un riferimento terri-
toriale sia per la danza moderna, classica,
contemporanea, hip hop e musical o per
le danze di coppia e per il forte legame
con la Federazione Italiana Danza Spor-
tiva, ma anche grazie alla Federazione
Italiana Cheerleading per la quale, grazie
al lavoro di istruttrici diplomate Ficad (Fe-
derazione Italiana Cheerleading acrobati-
co e dance ndr), proporrà corsi e cercherà
di avviare un percorso sportivo degno di
questo nome”.
La seconda domenica di maggio, il Palaz-
zetto dello Sport di Lavis ha visto in azione
centinaia di concorrenti tutti impegnati a
inseguire la vittoria nel “Trofeo Città di La-
vis”. Le loro performance sono state valu-
tate da una commissione di trentacinque
professionisti del ballo.
Davanti agli occhi dei concorrenti il Trofeo,
premio ambito per il vincitore assoluto.
Uno stimolo in più per fare bene avvolti
nei loro caratteristici abiti “rigorosamente
di taglio sartoriale. Il prezzo varia da un
minimo di millequattrocento euro fino a
sfiorare i tremila euro. Sono delle creazioni
autentiche, ogni pezzo è unico, dei piccoli
capolavori resi ancora più belli dalle signo-
re che li indossano”.
A esibirsi sono stati ballerini di tutte le
età: dagli otto anni fino agli over settanta
e anche più perché il ballo prima di tutto
è passione, poi è sport, poi è risultato. Se
si vince meglio, l’importante è partecipare
anche se “per quanto allenati e motivati
– ci viene confidato da una signora – le
sollecitazioni a cui è sottoposta la schiena,
a volte, sono davvero intense. Ma la pas-
sione fa superare anche questo”.
Anche l’espressività del volto ha la sua im-
portanza. Deve sempre trasmettere gioia,
con il sorriso e lo sguardo intenso indiriz-
zato al proprio o alla propria partner per
una intesa visiva rapida ed efficace. Anche
questo contribuisce a fare la differenza.
Dagli spalti non manca l’incitamento. A
distanza si ascolta, forte e chiaro, qual-
che appellativo o nome d’arte indirizzato
a uno dei concorrenti in gara. Spunta, da-
vanti all’occhio del cronista, anche qual-
che tatuaggio destinato a rendere grintose
e decisamente fashion caviglie di ogni età.
Danze standard, latino americane, ballo
da sala, liscio unificato, l’inevitabile caschè
hanno caratterizzato il programma di gara.
Partecipazione. Trentini (pochi). I più sono
giunti dal Veneto, dal Friuli Venezia Giu-
lia, dalla Lombardia, dalla Toscana, dal
Piemonte, dall’Emila Romagna. In certi
casi hanno viaggiato per diverse centinaia
di chilometri per trascorrere un week end
dolomitico, tra balli ed escursioni. Anche
la Cassa Rurale Lavis - Valle di Cembra,
idealmente, è scesa in pista per sostenere
gli organizzatori. Sempre in ballo. Compli-
menti.
d.n.
Q
Principali manifestazioni primavera-estate
In ballo con Ritmomisto
t e r r i t o r i o
34
35
el calendario non ha una data pre-
cisa. La sua collocazione dipende
dalla Pasqua. Pur nell’incertezza
dei mesi (marzo o aprile) si ha la certezza
dei giorni. Infatti, si tiene otto giorni dopo
la domenica pasquale. È la “Sagra dell’Ot-
tava” di Pressano.
Tre giorni, da sabato a lunedì, tra stand
e bancarelle nel centro storico di questa
località che rappresenta un balcone sulla
valle dell’Adige e un “nido” scelto da un
numero sempre maggiore di famiglie e di
giovani coppie considerata la vicinanza
alla città di Trento ma soprattutto lo spi-
rito di accoglienza e di genuina ospitalità
che contraddistingue la gente che vive in
questo paese. “La nostra sagra è tradi-
zione – spiega Devis Cobelli, presidente
dell’Ente Gestore della Scuola Equiparata
dell’Infanzia di Pressano. Segue sempre,
di una o due settimane, la Fiera della Laz-
zera per un ideale passaggio di testimone
tra i due eventi ospitati dalle località che
appartengono allo stesso Comune. Pres-
sano e i pressanoti festeggiano la primave-
ra ormai sbocciata o che sta per sbocciare
e si presentano, si mettono in mostra, ai
tanti ospiti, vicini e lontani che giungono
in questa località per scoprire qualcosa di
nuovo. Una vetrina tra tradizione e innova-
zione, proposte giovani e di maggiore radi-
camento. Il tutto pensato per soddisfare i
gusti di tutti e di tutte le età”.
La Cassa Rurale Lavis - Valle di Cembra
ha voluto esserci per aggiungere, ideal-
mente, l’ottava nota al suo spartito carat-
terizzato da una costante attenzione alle
tradizioni delle comunità servite. Natural-
mente la “Sagra dell’Ottava” le rispecchia
pienamente. Ha visto protagoniste e par-
tecipi molte generazioni. Da sagra di pa-
ese (pur mantenendo intatti i suoi conno-
tati) è riuscita a farsi conoscere ben oltre i
limitati confini del paese aiutata in questo
dai mezzi della moderna comunicazione
internettiana che hanno fatto conoscere la
“Sagra dell’Ottava” in ogni dove.
“La sagra dell’Ottava ha sempre avuto uno
scopo benefico – ricorda Giuseppe Fanti,
una delle memorie storiche del paese.
Sostanzialmente le risorse economiche
raccolte, in particolare grazie al vaso della
fortuna ma anche con altre iniziative, ser-
vivano per sostenere l’attività e la gestione
dell’Asilo, la scuola materna del nostro pa-
ese. Tanti sono gli episodi archiviati nella
mia memoria e che scorrono davanti ai
miei occhi quando ripenso alle tantissime
edizioni di questa sagra. Come, ad esem-
pio, la Fiera del Bestiame. Nella giornata
del lunedì era un appuntamento atteso e
consueto dal mondo contadino per vende-
re e per acquistare bestiame. Una curio-
sità appartiene a un nostro compaesano:
possedeva un bue di nove quintali e mez-
zo. Era un’attrazione autentica per giovani
e meno giovani. Lo metteva in mostra ma
non lo avrebbe mai venduto a nessuno tal-
mente era affezionato”.
Oggi l’Asilo è una realtà storica e radicata
a Pressano. Nel prossimo settembre due
locali saranno dedicati al nascente Asilo
Nido destinato a offrire un servizio in più a
tanti famiglie con bimbi piccoli. “La nostra
festa si snoda in tutto il paese – osserva
Renzo Rigotti, da molti anni impegnato
nelle realtà associazionistiche di Pressano
e attualmente Vicepresidente dell’Asilo.
Negli anni la proposta è stata arricchita
e attualizzata. Penso, ad esempio, alla
fattoria didattica all’oratorio che offre un
momento di gioia ai bambini che hanno la
possibilità di osservare dal vivo tanti ani-
mali visti solamente alla televisione. Ma
altre tradizioni restano e sono molto ap-
prezzate come il concerto del Coro Sociale
fondato nel 1889 e diretto dal maestro
Nicolini. Una cinquantina di coristi che
regalano ai nostri ospiti un’occasione pre-
ziosa per ascoltare buona musica e darsi
l’appuntamento all’anno successivo”.d.n.
N
Principali manifestazioni primavera-estate
Pressano: l’ottavo giorno è tempo di Sagra
l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l et e r r i t o r i ol a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l e
a.s.i.”: un luogo ma anche
un acronimo di un evento
strutturato su tre tappe in
altrettanti masi di Nave San Rocco e din-
torni. “Musica, Arte, Spettacolo, Incontro”
è la declinazione di “Masi e dei suoi suo-
ni”.
Per tre sabati di fila, il 4 l’11 e il 18
maggio, altrettanti Masi (luoghi in que-
sto caso) sono stati scelti dalla “Nautilus
Band” (evoluzione della banda giovanile
del paese) per far vivere “alla comunità
tre serate di cultura, musica, spettacolo
condite dal piacere di incontrarsi e di stare
insieme in amicizia – spiega Joseph Valer,
giovane, bravo e motivato presidente di
Nautilus Band. A cadenza biennale, Masi
vuole essere occasione per valorizzare il
paese di Nave San Rocco: la sua terra, la
sua storia, le sue tradizioni ambientando
gli spettacoli nelle magiche cornici di tre
Masi storici quali sono Maso del Gusto,
Maso del Betta e Casa Damaggio per una
chiusura all’insegna della rima baciata
anche per Note di maggio”.
“Masi” del 2013 ha assunto un significa-
to in più: è stata spenta la decima can-
delina di un compleanno con la musica
per “Nautilus Band”. “Questo è il risultato
della passione e della dedizione per la
musica. Non è una partenza, non è un ar-
rivo, è solamente un traguardo intermedio
dei molti che vorremmo raggiungere con il
contributo di tutti – è stato aggiunto – ma
anche con il sostegno dei tanti amici che
abbiamo incontrato e hanno sostenuto il
cammino in questi primi due lustri lun-
go il pentagramma che ha caratterizzato
il nostro percorso. Tra loro c’è la Cassa
Rurale Lavis - Valle di Cembra, il suo pre-
sidente, il suo direttore, il suo consiglio
di amministrazione, attenti e sensibili alla
nostra espressione del panorama associa-
zionistico. Nel nostro piccolo cerchiamo
di promuovere eventi in grado di creare
e valorizzare spirito di comunità e sap-
piamo quanto siano importanti per un
istituto di credito cooperativo le comunità
locali in quella relazione continua che ne
contraddistingue l’agire di ogni giorno”.
Tre Masi per altrettanti teatri hanno ca-
ratterizzato l’edizione 2013. Il via è stato
dato con lo spettacolo di e con Loredana
Cont “Chi dice donna… Cossa diselo?”.
In due ore, l’attrice e autrice trentina, ha
presentato la donna nei diversi aspetti che
caratterizzano la personalità femminile,
evidenziandone i tanti aspetti. Non solo
risate (tante) ma anche qualche spunto
per riflettere, per capire l’importanza della
donna nei diversi ambiti della quotidianità
della vita di ognuno non limitandosi così
al puro significato etimologico (dal latino
“domina”) del termine donna.
La musica ha contraddistinto le altre due
serate. Ad aprire è stato il “Coro Altreter-
re” di Vigo Meano nato a inizio millennio
(era la primavera dell’anno 2000) con
una proposta musicale singolare, i canti
africani, ma capace di incontrare il gra-
dimento del pubblico e non solo di ap-
passionati. Quarantacinque elementi (età
media di poco superiore ai trent’anni)
vanno a comporre l’organico.
È seguito il concerto di “Nautilus band” e
“The River Boys” di Mezzolombardo. Due
realtà giovani del panorama a sette note
per chiudere sotto le stelle una notte di
note.d.n.
“M.
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t e r r i t o r i o
36
uperato il suo primo quarto di se-
colo, la Mostra dei Muller Thurgau
dell’arco alpino ha cominciato il
suo cammino verso il mezzo secolo.
Per la ventiseiesima volta, dal 3 al 7 lu-
glio, la località di Cembra, le sue cantine,
i suoi Palazzi storici, gli angoli caratteri-
stici, sono diventati la capitale di questo
vino e di questo vitigno, declinato in deci-
ne e decine di etichette (se ne sono con-
tate settanta) prodotte da decine e decine
di cantine: trentine, italiane e straniere.
“Muller” uber alles, insomma, per cinque
giorni, da mattina a sera, anche tra i via-
li di questa località che hanno assunto i
caratteri, i profumi e i sapori che si ap-
prezzano quando si passeggia tra i filari
del vigneto di un vitigno frutto di un in-
crocio di due varietà: il “Riesling Renano”
e “Madeleine Royale”. Un accostamento
felice, azzeccato, che ha dato origine a un
vino regale, grazie all’intuito, alla passio-
ne, all’amore per il vino e il suo mondo di
Hermann Muller originario del Cantone di
Thurgau.
Il bicchiere mezzo pieno (nonostante il
quadro economico non presenti gradazio-
ni particolarmente elevate) ha caratteriz-
zato questa edizione.
La viticoltura di nicchia ha un proprio
mercato, ben definito. La produzione è
limitata ma selezionata, si approccia a un
pubblico non amplissimo ma particolar-
mente attento alla qualità e al bere bene.
Come dire: un vino per tutti e per tutte
le tasche ma molto cercato e apprezza-
to in particolare dai cultori del nettare di
bacco.
La Cassa Rurale Lavis - Valle di Cembra
ha brindato in questa cinque giorni. Non
ha fatto mancare il proprio apporto, fede-
le al suo ruolo di banca di comunità, sen-
sibile e attenta ad affiancare eventi che
valorizzano le peculiarità di un territorio
e, in questa occasione, della comunità
agricola di Cembra e di una valle intera.
Non solo mostra ma anche concorso in-
ternazionale, il decimo: ha messo a con-
fronto il meglio della produzione di Mul-
ler Thurgau all’interno e all’esterno dei
confini italiani. Compito non facile per la
commissione esaminatrice valutare l’ec-
cellenza perché l’eccellenza (pare ma non
abbiamo dubbi in proposto) abbia davve-
ro rappresentato la caratteristica comune
di tutti i “Muller” in concorso.
L’inaugurazioneCome sempre ricca di presenze l’inaugu-
razione della rassegna dei Muller Thurgau
dell’arco alpino “un evento importante per
la valle di Cembra nella sua interezza –
ha detto il sindaco di Cembra, Antonietta
Nardin – Un evento che ci rende orgoglio-
si di essere cembrani”.
Azione sinergica sempre maggiore è stata
auspicata da Giuseppe Ferretti, vicepre-
sidente della Comunità di Valle. “Sinergia
tra pubblico e privato che – ha aggiunto
- veda protagonisti tutti gli attori del terri-
torio valligiano”.
Muller Thurgau, “vino portavoce di un
territorio” secondo Ugo Faccenda, presi-
dente dell’Azienda per il Turismo. Claudio
Eccher, vicepresidente del Consiglio Pro-
vinciale di Trento, ha ricordato che il “vino
è un alimento importante se assunto con
moderazione”.
Degli 825 ettari di terreno vitato di Muller
Thurgau in Trentino, 400 vengono colti-
vati in Valle di Cembra. “Da vino adottivo
è diventato un padrone assoluto del ter-
ritorio cembrano” ha detto Elvio Fronza,
presidente del Consorzio Vini del Trentino.
Ma è un “vino diventato un brand che ha
dato significativi risultati per questo terri-
torio e in questo territorio – ha replicato
Tiziano Mellarini, assessore provinciale
ad agricoltura e turismo – Non c’è futuro
turistico in assenza di un buon apporto
del mondo agricolo”.
Infine Bruno Pilzer, da inizio millennio
presidente del comitato organizzatore del-
la mostra. “Il nostro spirito è di far bere
un bicchiere di Muller Thurgau sapendo
di non bere un bicchiere ma di degustare
un vino. Che è cosa ben diversa”.d.n.
S
Principali manifestazioni primavera-estate
Muller Thurgau in mostra. Per la ventiseiesima volta
l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l et e r r i t o r i ol a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l e
37
L’Assemblea generale dei Soci 2013:
il sì dei Soci
È l’appuntamento dell’anno per ogni
socio che vuole dimostrare il pro-
prio senso di appartenenza alla
Cassa Rurale. Sostanzialmente per chi
abbia a cuore l’andamento del proprio
istituto di credito cooperativo. Perché la
“Rurale” (abbreviazione spesso utilizza-
ta anche da queste parti) è la banca del
socio. Egli ne è l’anima ma, soprattutto,
ne è il “proprietario” chiamato a esami-
nare con attenzione i dati di bilancio ma
anche a esprimere suggerimenti, indica-
zioni, per migliorare l’agire di ogni giorno
in quel rapporto di reciprocità che lega
il socio alla Cassa e la banca al territo-
rio che serve nella quotidianità. “Perché
l’azione della Cassa Rurale si concretizza
in un ruolo di congiunzione fra i bisogni e
le opportunità che nascono dal territorio
- ha osservato il presidente Ermanno Vil-
lotti in un passaggio della sua relazione
- La nostra banca raccoglie il risparmio
sul territorio per farlo ritornare sul territo-
rio sotto forma di prestiti e finanziamenti,
favorendo in tal modo il progresso per il
benessere della collettività”. Lo scenario
“nel quale siamo costretti a compiere
scelte e decisioni – ha aggiunto – è cer-
tamente problematico, ma non dobbia-
mo lasciare spazio a sconforto e smar-
FILIPPI ALBERTOCIRCOSCRIZIONE A
Data di nascita8 NOVEMBRE 1953
Luogo di nascitaMEZZOLOMBARDO
ResidenzaTRENTO
Titolo di studioSCUOLA PROFESSIONALE ALBERGHIERA
ProfessioneRESPONSABILE TECNICO
Esperienze lavorativeresponsabile tecnico presso Porfidi Paganella srl
Altre informazioni/noteconsigliere CDA uscente della Cassa Rurale Lavis - Valle di Cembra
ANDREATTA MARCOCIRCOSCRIZIONE B
Data di nascita14 NOVEMBRE 1948
Luogo di nascitaSEGONZANO
ResidenzaSOVER
Titolo di studioLICENZA MEDIA
ProfessionePENSIONATO
Esperienze lavorativedirettore Famiglia Cooperativa - responsabile controllo qualità prodotti
Altre informazioni/noteconsigliere CDA uscente della Cassa Rurale Lavis - Valle di Cembra
ANDREOTTI FRANCESCOCIRCOSCRIZIONE A
Data di nascita16 LUGLIO 1951
Luogo di nascitaTRENTO
ResidenzaLAVIS
Titolo di studioDIPLOMA DI RAGIONERIA
ProfessionePENSIONATO
Esperienze lavorativedipendente ex Sip, dipendente ex Caritro, dipendente Cassa Rurale Lavis
Altre informazioni/noteconsigliere CDA della Cassa Rurale Lavis - Valle di Cembra nel triennio 2009/2012
s o c i
38
rimento. È nelle difficoltà che dobbiamo
fare emergere l’ingegno, incrementare gli
sforzi, alimentare la fiducia, mettere in
campo le migliori energie e cercare le op-
portunità che anche nei momenti di crisi
sono presenti”.
I numeri della Cassa RuraleNel 2012 l’istituto di credito cooperati-
vo (con sede a Lavis e filiali ad Albiano,
Cembra, Faver, Gardolo, Grauno, Lases,
Lona, Montesover, Nave San Rocco,
Pressano, Roncafort, Segonzano, Sover,
Trento e Zambana) ha raccolto quasi 700
milioni di euro, ha impiegato 595 milioni
di euro (indirizzati in particolare a fami-
glie e piccole-medie imprese) e ha fatto
registrare un utile superiore ai 2 milioni
330 mila euro. Il patrimonio di 78 mi-
lioni e mezzo di euro. Il rapporto depo-
siti impieghi “è superiore al 98% segno
che – è stata evidenziato – ogni 100 euro
depositati 98 vengono reinvestiti sul ter-
ritorio. Riteniamo sia una dimostrazione
della nostra attenzione concreta a dire sì
e sostenere le moltissime richieste che
ci vengono presentate dal primo all’ulti-
mo giorno dell’anno. Non tutte riusciamo
a soddisfarle anche perché, nella nostra
azione aziendale, dobbiamo tenere sem-
pre presente e applicare la sana e pruden-
te gestione”.
L’assemblea ha approvato il bilancio a lar-
ghissima maggioranza.
I soci sono aumentati: 4.519 rispetto ai
4.370 dell’anno prima. La base è forma-
ta da 1.206 donne, 3.103 uomini, 210
fra enti, società e associazioni. Età me-
dia: 55 anni e 4 mesi. Anche la clientela
ha segnato un incremento passando da
19.392 a 19.739 unità. Sono dati si-
gnificativi: dimostrano che lo stile di fare
L’Assemblea generale dei Soci 2013: il sì dei Soci
TASIN RENATOCIRCOSCRIZIONE A
Data di nascita5 DICEMBRE 1966
Luogo di nascitaTRENTO
ResidenzaSPORMAGGIORE
Titolo di studioLICENZA MEDIA
ProfessioneIMPRENDITORE
Esperienze lavorativesocio amministratore unico della società Tasin Tecnostrade srl - Zambana, socio amministratore unico della società Uno Più srl - Zambana, amministratore - Assessore presso Comune di Zambana
Altre informazioni/notepresidente della Pro Loco di Zambana, consigliere/vicepresidente CDA uscente della Cassa Rurale Lavis - Valle di Cembra
PAOLAZZI DIEGOCIRCOSCRIZIONE B
Data di nascita11 GENNAIO 1973
Luogo di nascitaTRENTO
ResidenzaALBIANO
Titolo di studioLAUREA INGEGNERIA CIVILE
ProfessioneINGEGNERE CIVILE - LIBERO PROFESSIONISTA
Esperienze lavorativeapprendista operaio metalmeccanico, collaboratore aziendale nell’impresa metalmeccanica familiare, libero professionista ingegnere civile con studio a Cembra, consulente tecnico d’ufficio e di parte in procedure civili e penali, certificatore energetico iscritto presso Odatech, componente di commissione edilizia comunale
Altre informazioni/noteconsigliere CDA uscente della Cassa Rurale Lavis - Valle di Cembra
l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l es o c i
39
l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l e
banca della Cassa Rurale Lavis – Valle di
Cembra non solo piace ma esprime fidu-
cia perché sempre più persone la scel-
gono per affidare la gestione dei propri
risparmi.
Lo staff di collaboratori conta 106 dipen-
denti (40 donne e 66 uomini). Età media
di poco inferiore ai 43 anni. L’anzianità
media di servizio è, invece, di poco supe-
riore ai quindici anni.
Il direttore è Diego Eccher, il vicedirettore
Paolo Pojer.
Nel 2012 le ore di formazione sono state
5.470 (media: 51 ore per collaboratore).
“La Cassa Rurale, in quanto società coo-
perativa – ha proseguito Villotti – è una
realtà a più dimensioni: è banca, coope-
rativa mutualistica, attore del territorio
e componente di una rete. Accanto alla
parola utile di esercizio, la Cassa Rurale
accosta i termini democrazia, mutualità,
localismo, vantaggio diffuso, sviluppo
condiviso, impegno per la coesione. Sono
parole chiave dell’obiettivo d’impresa e
dunque le parole chiave al centro dello
scambio tra portatori di interesse e Cassa
Rurale. Attività che non è facile rendicon-
tare”.
Una Cassa attenta a chi anima il territorioIn questo ambito rientra il bilancio so-
ciale, sintesi di quanto (ed è stato dav-
vero tanto) nel corso del 2012 la Cassa
Rurale ha erogato a favore associazioni,
società sportive e vari enti che operano
sul territorio. Elencare tutti gli interventi
non è impossibile ma avrebbe bisogno di
moltissimo spazio. Un dato è sufficiente
per comprendere l’entità di questa atten-
zione: l’impegno economico è stato supe-
riore a 1 milione di euro e ha permesso
di garantire “ossigeno” necessario per
consentire a tante realtà, a tanti eventi, a
tante idee di poter vedere la luce.
Le parole di CarliGli organismi centrali della Cooperazio-
ne Trentina sono stati rappresentati da
Ruggero Carli, responsabile del settore
Casse Rurali della Federazione Trentina
della Cooperazione. La sua è una presen-
za gradita e consueta all’interno dell’ap-
puntamento assembleare da parecchi
anni. Nel suo intervento, seguito con
molta attenzione dai soci, ha espresso un
concetto chiaro: “i numeri presentati nel
bilancio della Cassa Rurale sono numeri
positivi pur in uno scenario non facile nel
quale si trova a operare il vostro istitu-
to di credito – ha osservato – In questo
senso si può parlare di sana e prudente
gestione non venendo meno però all’at-
tenzione, alla relazione continua, con il
territorio di competenza”.
Gli elettiL’assemblea ha eletto i consiglieri.
A iniziare da Renato Tasin, il vicepresi-
dente uscente. La carica gli è stata con-
fermata nella prima riunione del consiglio
di amministrazione.
Gli altri consiglieri che hanno raccolto la
fiducia della base sociale sono: Alberto
Filippi, Marco Andreatta, Diego Paolazzi
e Francesco Andreotti. A loro l’augurio di
buon lavoro.
Un grazie particolare è stato indirizzato
a Walter Baldessari (ha scelto di non ri-
candidare) e ad Alessio Vulcan (che si è
dimesso per motivi personali) per il pre-
zioso apporto garantito nei loro mandati
all’interno del consiglio di amministrazio-
ne. Impegno naturalmente orientato alla
crescita dell’istituto di credito cooperati-
vo. E il grazie dei soci si è fatto sentire con
un caloroso applauso.
d.n.
L’Assemblea generale dei Soci 2013: il sì dei Soci
s o c i
40
rosegue la convenzione stipulata tra
l’Azienda Pubblica per i Servizi alla
Persona (A.P.S.P.) Endrizzi e la Cas-
sa Rurale, grazie alla quale i soci possono
usufruire dei servizi fisioterapici a tariffe
scontate.
Di particolare rilievo la tecnica della te-
carterapia, grazie alla quale si riattivano
i naturali processi riparativi e antinfiam-
matori senza l’apporto di energia radiante
dall’esterno: i tessuti vengono sollecitati
agendo dall’interno. Garantisce tempi
ridotti, risultati immediati e soprattutto
stabili, perché basati sulla stimolazione e
il rafforzamento delle capacità riparative
dei tessuti. Questo è uno strumento di
notevole efficacia nel trattamento di tut-
te le patologie osteoarticolari e muscolari
acute e croniche. L’efficacia del massag-
gio con la tecnologia Tecar nasce dall’in-
tegrazione di due fattori fondamentali: la
tecnica manuale dell’operatore e la tecno-
logia che la valorizza. Il massaggio diven-
ta più profondo e fortemente stimolante
grazie alla intensa riattivazione provoca-
ta nel distretto microcircolatorio linfatico
e sanguigno. L’eliminazione del dolore è
un effetto percepito dal paziente spesso
sin dalla prima seduta: facilitando e ren-
dendo più efficaci le successive manovre
riabilitative, che sono attuate su muscoli
e tendini già liberati dalla cosiddetta con-
trattura antalgica.
Valutazione fisioterapica: l’applicazio-
ne di qualsiasi trattamento fisioterapico
è subordinata ad una attenta ed appro-
fondita valutazione del sistema nervoso,
muscolare ed articolare: questo esame
iniziale serve quindi a definire, in termini
fisici, la presenza di disfunzioni in questi
3 sistemi.
I soci della Cassa Rurale Lavis – Valle di
Cembra interessati ai servizi fisioterapici
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s o c i
42
Giovani sicuri al volante e
sulla strada con Drive ok
er due giorni, a metà marzo, la pas-
sione per guida e motori hanno uni-
to il Trentino e l’Australia.
Da una parte del globo i fuoriclasse del
volante davano l’accelerata di avvio del
Campionato del mondo di Formula 1.
Dall’altra parte del pianeta (e per un inte-
ro week end) l’accelerata di avvio ha visto
protagonisti tanti giovani, impegnati ad
acquisire i fondamentali, teorici e pratici,
per la guida sicura ma anche per comin-
ciare a prendere confidenza con l’abita-
colo di una quattro ruote che, un giorno,
potrebbe diventare non solo piacere e
passione ma anche professione.
Come è stato per Pio Nicolini, driver noto
al pubblico di appassionati e temuto dagli
avversari di strada che più volte (seppur a
distanza) hanno duellato con lui in alcu-
ne delle gare simbolo dello sport motori.
Oggi trasmette ai giovani la sua esperien-
za acquisita in anni e anni di attività.
Tra i navigatori che lo accompagnano nel
suo nuovo, esaltante, impegno di “Drive-
ok”, la scuola di guida sicura con sede in
via Stella a Ravina, è la Cassa Rurale La-
vis - Valle di Cembra. L’istituto di credito
cooperativo ha sostenuto questo progetto
e le sue iniziative fin dalla prima ora con-
sapevole della sua importante funzione
per il singolo e per la collettività. “È na-
turale che, l’educazione alla guida, parta
dalla giovane età – viene spiegato – Per
questo abbiamo scelto di indirizzare que-
sto percorso formativo a chi è in età di pa-
tente o è prossimo a raggiungere la mag-
gior età. Per capirci senza tante perifrasi:
i giovani che frequentano la scuola supe-
riore. Accanto alla pratica abbiamo voluto
dedicare l’anteprima della due giorni a un
paio di lezioni teoriche, durate un’intera
mattinata, decisamente ricche di conte-
nuti. Per questo la pedana di partenza, se
ci è consentita la licenza del gergo sporti-
vo, l’abbiamo collocata all’interno dell’au-
la magna del Teatro Arcivescovile. Qui,
per quattro ore (due lezioni di due ore)
abbiamo incontrato un gruppo nutrito di
giovani e automobilisti di domani (se ne
sono contati più di mezzo migliaio, 530
per la precisione ndr) per iniziare con loro
un percorso proseguito nelle giornate di
sabato e domenica con taglio molto più
pratico. È stata data a loro la possibilità
di salire a bordo di una macchina e met-
tere in strada le indicazioni che avevano
raccolto il giorno prima”.
Due i temi affrontati all’Arcivescovile da-
vanti a un pubblico attento e partecipe.
Dalle 8.40 alle 10.30 si è parlato di “Nor-
mativa ciclomotori, sicurezza e alcol”.
Dalle 10.40 alle 12.30 il tempo è stato
dedicato a “Percezione del rischio per un
neopatentato”. Due argomenti differenti
considerata l’età (differente) di chi era se-
duto in platea. Obiettivo: far conoscere e
far riflettere su fatti concreti che si posso-
no verificare quando ci si mette in strada
e far capire l’importanza di prendere tra
le mani un volante conoscendo quanto è
contenuto nel codice della strada. Inoltre
far maturare la consapevolezza che, per
quanto uno sappia ha sempre da impa-
rare perché non ne sa mai abbastanza.
Si impara a guidare giorno dopo giorno.
Una regola aurea. Vale anche per l’allievo
P
l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l es o c i
43
l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l e
che abbia dimostrato grande capacità nel
sapersi destreggiare con un volante tra le
mani durante le lezioni di scuola guida.
Per questo la percezione del rischio per il
neopatentato (che difetta, evidentemente,
di esperienza) è molto inferiore rispetto a
chi guida da lungo tempo. L’esperienza è
frutto di chilometri e chilometri anche in
situazioni impegnative. Una buona base
teorica può, comunque, contribuire a li-
mitare questo gap.
Il corso organizzato da Drive Ok è servito
per parlare anche di sicurezza e dell’im-
portanza di adottare alcuni accorgimenti,
anche elementari. “Pochissimi passeggeri
dei sedili posteriori indossano le cinture
di sicurezza – è stato spiegato. In caso
di frenata violenta o di un incidente a
cinquanta chilometri orari (limite tradi-
zionalmente applicato nei centri urbani)
il passeggero viene proiettato in avanti a
velocità doppia. È solo un esempio a cui
ne potrebbero seguire molti altri”.
Il parterre di relatori era formato da agen-
ti della Polizia Municipale ma anche dai
rappresentanti della politica di casa no-
stra, del mondo assicurativo, di Asaps (il
portale della sicurezza stradale), dell’An-
vu vale a dire l’Associazione della Polizia
Locale. Un quadro completo di testimo-
nianze, di esperienze utili ai giovani per
acquisire un bagaglio di informazioni de-
stinato a rappresentare un tesoro prezioso
quando si metteranno al volante di una
macchina e percorreranno, da soli e sen-
za l’affiancamento di nessuno, le strade
aperte al traffico di tutti i giorni. “L’educa-
zione parte da giovani – è stato aggiunto
– Non è cosa scontata perché soprattutto
oggi, con l’aumento del traffico, i rischi
sono sempre maggiori e l’attenzione
deve essere sempre massima. Il giovane
deve essere consapevole del significato
di guidare una moto o una macchina.
Un mezzo a motore, qualsiasi esso sia,
e cominciare fin dalla giovanissima età a
maturare quel senso di responsabilità, di
attenzione al prossimo e alla strada, de-
stinato a salvaguardare la salute e la vita.
Sua e, naturalmente, degli altri”.
d.n.
Organizzano:I giorni 16/17 marzo 2013Presso il piazzale ex ARCESE a RAVINA due giornate di guida sicura prevenzione e volontariato.Partecipazione libera
Per i test sul piazzale con lo skid car basta ritirare i coupon presso i nostri gazebo in via Mazzini o in piazza Fiera a Trento oppure direttamente presso i nostri uffici C/O piazzale a Ravina Ex piazzale Arcese via Stella 47. INFO: 392 7000073
Programma:Sabato e Domenica dalle ore 9,30 alle ore 17,30 test continui con skid car inoltre in un tendone attrezzato della Protezione Civile di Trento verranno proiettati e commentati da parte della Polizia Municipale e dell’Associazione Anvu e istruttori della DRIVE OK filmati sulla sicurezza prevenzione stradale. Ogni trenta minuti dimostrazioni di frenata differenziata con e senza ABSDomenica alle ore 11,00Simulazione incidente stradale, comportamento primo intervento a seguire soccorso da parte della Croce rossa e intervento della Polizia Municipale di Trento e monte Bondone. Termineranno la simulazione i Vigili del Fuoco vo-lontari di Ravina e Romagnano con le pinze idrauliche per estrarre un ferito e a seguire lo spegnimento di un veicolo incendiato
snc
snc
snc
snc
Trento - Via di San Vincenzo 42 – Tel. 0461 381 200Rovereto – Via Parteli 8 Tel. 0464 038 888
Dorigoniwww.dorigoni.com S.p.A
Giovani sicuri al volante e sulla strada con Drive ok
s o c i
44
Corso di Guida Sicura Drive okpiazzale ex Arcese a Ravina,
periodo giugno - novembre 2013
Alla luce del successo riscontrato negli
scorsi anni, il Consiglio di Amministra-
zione della Cassa Rurale Lavis - Valle di
Cembra ripropone ai propri soci e clienti
il corso di guida sicura DRIVEOK, con al-
cune novità:
■ CONFERMA tariffa agevolata per soci
o figli di soci UNDER 31: euro 50,00
■ NOVITA’ tariffa agevolata per soci o figli
di soci OVER 31: euro 100,00
■ NOVITA’ sconto 20% per
i clienti rispetto alla tariffa
standard: euro 280,00
Per la partecipazione al CORSO
DI GUIDA SICURA è necessario
presentare il modulo di iscrizio-
ne (scaricabile dal sito www.
cr-lavis.net o richiedibile presso
le filiali della Cassa Rurale) com-
pilato in tutte le sue parti, presso
gli sportelli o l’Ufficio Marketing
e Soci.
La segreteria della scuola provve-
derà successivamente a contatta-
re l’iscritto per la conferma della
data di svolgimento del corso,
sulla base delle indicazioni segna-
late.
Il Socio/a o figlio di Socio/a iscrit-
to, si dovrà presentare il giorno del
corso munito della propria tessera
del socio o di quella del genitore.
PROGRAMMA DEL CORSO DI GUIDA
ADVANCED (una giornata completa)
Mattina inizio ore 8.30
› 8.30 - 09.00 Scarico responsabilità
› 09.00 - 10.00 Teoria in aula
› 10.00 - 10.20 Posizione di guida e
uso corretto del volante. È la base
della sicurezza stradale sia per
una maggiore sicurezza all’interno
del veicolo, sia per una migliore
conduzione che per un minor
affaticamento durante la guida.
› 10.20 - 13.00 In macchina con 3
esercizi:
- Frenata con ABS ed evitamento
dell’ostacolo;
- Slalom veloce più inserimento in
curva e spostamento del carico delle
vetture;
- Esercizio di sottosterzo su superficie
idonea resinata e bagnata.
› Pausa pranzo dalle 13.00 - 14.00
offerta dalla Drive Ok al ristorante Mas
dela Fam
› Pomeriggio inizio ore 14.00 ripresa
dell’attività con altri 3 esercizi:
- Frenata differenziata su fondo bagna-
to resinato senza ABS;
- Skid Car (esercizio con macchina
speciale per controllare la perdita del
posteriore della vettura);
- Sovrasterzo sempre su fondo resinato
bagnato.
a.s.
gli sportelli o l’Ufficio Marketing
La segreteria della scuola provve-
derà successivamente a contatta-
re l’iscritto per la conferma della
data di svolgimento del corso,
sulla base delle indicazioni segna-
Il Socio/a o figlio di Socio/a iscrit-
to, si dovrà presentare il giorno del
corso munito della propria tessera
› Pomeriggio inizio
dell’attività con altri 3 esercizi:
- Frenata differenziata su fondo bagna-
- Skid Car (esercizio con macchina
- Sovrasterzo sempre su fondo resinato
Cassa Rurale Lavis - Valle di Cembra
Banca di Credito Cooperativo - Società Cooperativa - Iscritta all’Albo delle Banche
Iscritta all’Albo Nazionale degli Enti Cooperativi n. A157640
Iscr. al Registro delle Imprese di Trento e P. IVA 00109500223 - ABI 8120.8 - CAB 34930.8
Aderente al Fondo Naz. di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo
Modulo di Iscrizione al Corso di Guida Sicura DRIVEOK – ANNO 2013
(da consegnare in filiale o presso l’Ufficio Marketing e Soci della Cassa Rurale Lavis – Valle di Cembra)
Il/la sottoscritto/a .......................................................................
........di età ..........................................
nato/a a .................................. il .................. residente a ..................................................cap................
via ................................................ n. ............. tel ............ /........................... cel. ......... /........................
codice fiscale..................................................................indirizzo e-mail .................................................
SOCIO UNDER 31 della Cassa Rurale Lavis – Valle di Cembra QUOTA EURO 50,00*
figlio/a UNDER 31 del SOCIO: ................................................. QUOTA EURO 50,00*
SOCIO OVER 31 della Cassa Rurale Lavis – Valle di Cembra QUOTA EURO 100,00*
figlio/a OVER 31 del SOCIO: .................................................... QUOTA EURO 100,00*
CLIENTE della Cassa Rurale Lavis – Valle di Cembra QUOTA EURO 280,00**
a u t o r i z z a
l’addebito sul conto corrente aperto presso la Cassa Rurale Lavis – Valle di Cembra n° .......................
intestato a ....................................................................... della somma suindicata per l’adesione al
corso di GUIDA SICURA DRIVEOK (che si svolgerà presso il circuito Drive Ok c/o il P.le ex Arcese a
Ravina - via Stella, 47) beneficiando del contributo concesso dalla Cassa Rurale Lavis – Valle di
Cembra*
i n d i c a n d o i l g i o r n o d i p r e f e r e n z a
giorno venerdì sabato domenica
Data .......................
firma ...........................................
firma ...........................................
dell’intestatario del conto corrente di addebito,
se diverso dal soggetto iscritto al corso
GARANZIA DI RISERVATEZZA
La Cassa Rurale Lavis – Valle di Cembra garantisce la massima riservatezza dei dati forniti. Le informazioni, custodite nel
nostro archivio elettronico, verranno utilizzate al solo scopo commerciale, in conformità alla legge 675/96 sulla tutela dei dati
personali. Data ........................ firma ..........................................
* condizione riservata ai primi 50 iscritti al corso di guida DRIVEOK – per info: Ufficio Marketing e Soci tel 0461/248694 e-mail [email protected]
** condizione riservata ai clienti della Cassa Rurale valida per tutto il periodo di svolgimento dei corsi: giugno – novembre 2013
Giovani sicuri al volante e sulla strada con Drive ok
l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l es o c i
45
l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l e
assione e volontariato per qua-
rant’anni di musica scritti, suonati
e cantati dalla Corale Polifonica di
Lavis.
Il traguardo è stato raggiunto e festeggia-
to, a fine maggio, con tre serate. Hanno
ripercorso il lungo viaggio a sette note ini-
ziato nel 1973. “In quel periodo di qua-
rant’anni fa il parroco di Lavis, don Luigi
Zadra, era preoccupato perché – è stato
ricordato - si era sciolta la Corale Santa
Cecilia, attiva dal 1955”. La festa voti-
va dell’8 settembre era prossima e una
celebrazione così importante era davvero
impensabile senza voci. “Don Luigi chie-
se aiuto al maestro Camillo Dorigatti, per-
sona vicina, stimata e capace. Risolse il
problema grazie alla sua grande esperien-
za nel campo musicale e corale”.
Un po’ di storiaDorigatti è molto attivo: insegnante, com-
ponente del Coro della Sosat (corista e
armonizzatore), direttore del Coro Castion
di Faver e del Coro dei Vigili Urbani di
Trento.
In poco tempo crea una Corale di venti
componenti. Per farlo attinge anche dal
Coro parrocchiale.
La nota di avvio stimola l’interesse di al-
tri. In breve tempo si raggiungono i trenta
componenti. Nel 1973 l’iscrizione alla
Federazione dei Cori del Trentino è una
logica conseguenza. Nome scelto: Corale
Polifonica di Lavis.
La proposta musicale è apprezzata anche
oltreconfine.
In particolare si ricordano i concerti nel-
le città tedesche di Durach, Kempten e
Obersdorf e nelle località svizzere di Zugg
e Lucerna. “L’entusiasmo e l’impegno por-
tano ottimi frutti tanto che – ci è stato
detto - per i festeggiamenti del decennale,
la Corale organizza concerti con la parte-
cipazione dell’orchestra Haydn e di altre
formazioni di alto livello”.
Il 3 aprile 1987 è una data triste per la
Corale: scompare il maestro Camillo Do-
rigatti.
Il testimone viene raccolto da Sergio Cal-
zà, diplomato al Conservatorio di Trento.
La bacchetta di direttore la tiene salda-
mente nelle sue mani per una decina di
anni. “Diminuisce il numero di coristi – si
ricorda - ma non il livello qualitativo sem-
pre eccellente”.
Nel 1996 e nei mesi seguenti la direzio-
ne viene affidata prima a Luciano Scarpa,
poi a Tiziano Gadotti, quindi a Caterina
Centofante, diplomata in pianoforte. La
giovane maestra, studente di composizio-
ne e direzione d’orchestra al Conservato-
rio di Milano, accompagna il gruppo per
un tratto significativo della sua storia.
Tre anni dopo nuovo cambio alla direzio-
ne. L’incarico viene affidato a Mariano
Ognibeni, diplomato in pianoforte al Con-
servatorio di Trento.
P
Pillole dalle Associazioni
Quarant’anni di polifonia con la Corale di Lavis
s o l i d a r i e t à
46
In occasione del trentesimo di fondazio-
ne, nel 2003, viene eseguita e proposta
l’inedita “Messa di Santa Cecilia”. Autore:
il maestro Camillo Moser. La corale firma
la “prima assoluta” di quest’opera accom-
pagnata da organo, archi e fiati.
Dal 2006 al 2008, le stagioni musicali
luccicano d’oro e di argento: al “24° Con-
corso Nazionale Corale” di Proquartiano
(Lodi) conquista la fascia d’argento con
un repertorio di canti sacri. Nell’ottobre
del 2007, al “21° Concorso Internaziona-
le di Praga Cantat”, si aggiudica la fascia
d’oro, il primo premio della categoria cori
misti (con il massimo punteggio) e il pre-
mio speciale della giuria al direttore per la
scelta del repertorio. Nel 2008 al “Con-
corso Corale Nazionale Lago Maggiore”
di Stresa vince il premio speciale per la
miglior esecuzione del brano popolare.
Tre risultati che segnano il raggiungimen-
to della maturità piena per la Corale Poli-
fonica di Lavis.
La tre giorniTre serate di concerti, da giovedì 23 mag-
gio a sabato 25 maggio, sostenute dalla
Cassa Rurale Lavis - Valle di Cembra. A
proporre il meglio del proprio repertorio e
la qualità della potenza vocale sono state
diverse formazioni: il Coro Giovani di La-
vis, la Christmas Band, la Corale Santa
Cecilia, il Coro Voci Bianche dell’Istituto
Comprensivo di Lavis, il Coro Sociale di
Pressano, la Corale Claudio Monteverdi
di Cles. Quest’ultima ha preso parte alla
serata finale, autentico momento clou del
trittico di festeggiamenti dedicato al qua-
rantennale.
Una serata non di sola musica. Infatti
è stato premiato l’impegno di due com-
ponenti della Corale Polifonica di Lavis:
Silvana Pruner e Luciano Huez, apprez-
zati coristi rispettivamente da 33 e da 37
anni.
Meritevole di essere ricordato il tema
dell’ultima serata: “la fragilità umana. I
sentimenti dell’uomo e la sua fragilità al
cospetto della grandezza di Dio”.
Fragilità che non sembra appartenere alla
Corale Polifonica di Lavis dopo aver of-
ferto l’ennesima dimostrazione della sua
solidità musicale e di gruppo, risultato di
primi quarant’anni trascorsi all’insegna
dell’armonia. Anzi, della buona armonia.
d.n.
l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l es o l i d a r i e t à
47
ieci anni di musica, trecentocin-
quanta concerti, una trentina di
componenti.
È il Coro La Valle. A inizio giugno, al San-
tuario della Madonna dell’Aiuto di Segon-
zano, ha dato il via al calendario di inizia-
tive dedicato ai festeggiamenti per il suo
primo decennale.
Il momento clou è programmato il 9 no-
vembre a Sover con un concerto destinato
a trasformarsi in evento. Vedrà partecipi
tutti i cori della Valle di Cembra.
“Era il 28 ottobre di dieci anni fa quando
venne cantata la nota di avvio della nostra
esperienza musicale – spiega il maestro
Roberto Bazzanella – Da allora è stato
un crescendo nel numero di componen-
ti, nella passione ma anche nell’impegno
espresso nella ricca serie di concerti in
Italia e all’estero. Trasferte in Germania,
Polonia, Francia, Belgio, Svizzera e Au-
stria hanno caratterizzato il nostro per-
corso. Non ci siamo esibiti solamente
nel vecchio continente. In una occasione
siamo stati ospiti dello Stato di Santa Ca-
tarina in Brasile. Qui aveva lavorato e si
era fatto molto apprezzare Fiorenzo Baz-
zanella, scultore originario di Sover. Molte
sue statue sono presenti nelle Chiese di
questo Paese. La nostra presenza è ser-
vita per creare un ponte di conoscenza e
amicizia con i tanti Bazzanella che vivono
laggiù e cementare un gemellaggio grazie
al linguaggio universale della musica”.
I motivi proposti dal “Coro La Valle” sono
popolari. In gran parte della Valle di Cem-
bra. “Sono stati recuperati – aggiunge
Bazzanella – riscoperti e armonizzati per
coro quattro voci miste”.
Nei concerti i coristi indossano i tradizio-
nali abiti della Valle di Cembra.
Nel 2006 il Coro La Valle si è guadagnato il
titolo di “Gruppo Costumi Storici” e, da set-
te anni, è iscritto all’Associazione dei Grup-
pi Folkloristici della provincia di Trento.
Oggi i coristi sono ventotto. Nutrita la
rappresentanza femminile, superiore al
50%. “Abbiamo rispettato le quote rosa –
osserva scherzosamente Bazzanella, Anzi
abbiamo fatto meglio. È comunque una
caratteristica di questa tipologia di cori
registrare al suo interno un numero mag-
giore di voci femminili rispetto a quelle
maschili”.
Il futuro è garantito grazie al “Minicoro”.
È stato creato nel 2005. Oggi conta una
quindicina di giovanissimi interpreti della
passione corale. Bambini dai 3 ai 12 anni
di età destinati, un giorno, a irrobustire
il Coro senior ma anche a raccogliere il
testimone di chi non avrà più “voce ade-
guata” per garantire al meglio il proprio
contributo.
Il Coro La Valle, presidente Ottavio Baz-
zanella, è impegnato su un altro versante
di particolare importanza per la località
di Sover, quello delle mostre di carattere
storico. “Il 2013 – conclude Bazzanella –
è stato dedicato alla storia degli scultori
barocchi del 600-700. Tre le famiglie di
Sover che si sono distinte in questo setto-
re: Grober, Morandini e Betta. Hanno re-
alizzato un centinaio di altari nelle Chiese
del Trentino orientale: dalla valle di Cem-
bra al Pinetano, dal Perginese alla Rota-
liana. L’iniziativa culturale di quest’anno è
dedicata a loro”.
Ultima annotazione: la celebrazione eu-
caristica al Santuario Madonna dell’Aiuto
ha segnato la prima tappa dei festeggia-
menti del decennale del Coro La Valle e il
cinquantesimo di sacerdozio di don Carlo
Gilmozzi, parroco di Sover.
d.n.
D
Pillole dalle Associazioni
Coro La Valle: dieci anni in sette note
s o l i d a r i e t à
48
uindici brani verdiani, il 15 giugno,
in un concerto che ha proposto la
prima nota quindici minuti dopo le
ventuno in via Guglielmo Marconi a Pres-
sano.
Un concerto con due motivazioni. La pri-
ma: un omaggio a Giuseppe Verdi nel bi-
centenario della sua nascita. Il secondo: il
debutto del Coro Sociale di Pressano con
le nuove divise realizzate anche grazie al
contributo della Cassa Rurale Lavis - Valle
di Cembra. Rosso per le voci femminili,
abito scuro per le voci maschili. Il coro
è nato nel 1879. Moltissimi i riconosci-
menti a caratterizzarne la sua storia a
sette note. “L’omaggio a Verdi ha una mo-
tivazione semplice – spiega la presiden-
te Nadia Salice. Nei primi anni quello di
Pressano era prettamente un coro lirico e
il repertorio comprendeva molti brani ver-
diani. Non è ardito sostenere che erano la
quasi totalità. Negli anni successivi sono
stati proposti repertori anche distanti dai
motivi verdiani. Nonostante questo il coro
ha sempre mantenuto per qualche ricor-
renza del paese dei brani di carattere liri-
co. Abbiamo ritenuto quindi importante e
doveroso ricordare con questo concerto il
grande Giuseppe Verdi”.
Il via è stato dato con una sinfonia dal
“Nabucco”. I protagonisti sono stati
l’oboe di Stefano Tomasi, il pianoforte di
Sebastiano Evangelista, il fagotto di Leti-
zia Grassi e i clarinetti di Marco Milelli e
Federico Evangelista. Non solo suoni ma
anche voci, oltre a quelle del coro: il so-
prano Ivonne Dandrea, il mezzo-soprano
Olivia Antoshkina, il tenore John Faber
Cardona e il baritono Simone Marchesini.
Tra un brano e l’altro sono state ascoltate
le letture affidate alla voce di Enrico Dal-
fovo: ha interpretato, in maniera davvero
magistrale, gli stati d’animo di Giuseppe
Verdi. Opera dopo opera.
I protagonisti sono stati i coristi guidati
dalla bacchetta di Mattia Nicolini, figlio
d’arte. Suo papà, Giuseppe Nicolini (oltre
sessant’anni di direzione corale, ascolta-
tore e osservatore attento dell’esibizione
dei suoi “ragazzi”), è stato per lungo tem-
po anche uomo di cooperazione, per un
felice connubio tra le due realtà. Il coro,
come è stato spesso ricordato e messo
in evidenza, è un esempio di cooperazio-
ne perché tante voci si uniscono in una
armonia unica e la cooperazione è una
sola armonia frutto di tanti voci, di tante
individualità, di tanti contributi. Ognuno
prezioso come in un coro.
La risposta del pubblico (nella serata resa
godibile anche dalla brezza estiva) è sta-
ta superiore (e di molto) alle attese. Non
solo per gli applausi che hanno sottoline-
ato il gradimento della proposta musicale
e la bravura degli interpreti. Ma anche per
l’affluenza. Gli organizzatori sono stati ob-
bligati a disporre molti più posti a sedere
di quanti inizialmente avevano program-
mato.
La conclusione è stata affidata a “Brin-
disi” da “La Traviata”. Un motivo che ha
spento le luci su via Marconi e ha dato
inizio alla seconda parte di una sera-
ta spumeggiante. Di musica prima e di
bollicine dopo per festeggiare l’ennesimo
successo del Coro Sociale di Pressano al
termine di un concerto più impegnativo
del solito perché davanti agli occhi del
pubblico di casa.
d.n.
Q
Pillole dalle Associazioni
Concerto in omaggio a Verdi. Con il nuovo look
l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l es o l i d a r i e t à
49
on ci saremmo mai attesi una
risposta simile. Anche le pre-
visioni più ottimistiche erano
ben lontane dai numeri che abbiamo
registrato in questa giornata, illumina-
ta dal sole ma anche dalla generosità
di tanti amici, di tante persone che ci
conoscono e che hanno scelto di esserci
vicine anche in questa iniziativa. Se la
risposta alla prima volta del Pranzo della
Provvidenza è questa, non è il caso di
pensarci due volte. Senza alcun indugio
si può pensare da subito alla seconda
edizione”.
È il primo commento, la prima frase, la
prima reazione spontanea, di Tullio Nar-
don, vicepresidente della Stella Bianca
Valle di Cembra quando gli si fa nota-
re la “fiumana” di gente che si avvicina
alla tensotruttura di Grauno dove è sta-
to allestito e organizzato il pranzo del-
la solidarietà a beneficio dell’ospedale
di Kouvè, in Togo, guidato dalle Suore
dell’Ordine della Provvidenza e dove
lavorano sessantasette collaboratori tra
medici, personale infermieristico e altri
operatori.
È da moltissimi anni che intercorre un
rapporto di collaborazione tra questa re-
altà del volontariato valligiano e la loca-
lità africana dove è impegnata in missio-
ne suor Dores Villotti di Segonzano. “Da
tre lustri ci unisce questo filo di solida-
rietà – prosegue Nardon. In questa quin-
dicina di anni abbiamo raccolto e rispo-
sto in modo concreto a molte richieste
sempre indirizzate a risolvere esigenze
della struttura sanitaria di questo paese.
Credo che, se mettessimo insieme tutti
gli interventi di cui ci siamo resi par-
tecipi fino a oggi, la cifra supererebbe
un milione e mezzo di euro. Sia chiaro:
sono quattrini dovuti al cuore buono e
alla generosità dei nostri volontari, dei
nostri tanti amici, della popolazione del-
la valle di Cembra ma frutto anche del
contributo dell’ente pubblico, della Pro-
vincia Autonoma di Trento, della Cassa
Rurale Lavis - Valle di Cembra e di altre
istituzioni di comunità”.
Quanto raccolto dal “Pranzo della Prov-
videnza” di Grauno (250 persone che
hanno degustato i piatti tipici della cu-
cina trentina) andrà a soddisfare un’altra
richiesta. “Tutte le volte che facciamo
visita a Kouvè – aggiunge Nardon - c’è
da imbiancare qualche ambiente. All’ini-
zio di quest’anno ci siamo detti: perché
non organizziamo qualcosa che possa
permetterci di raccogliere il denaro ne-
cessario per pagare un pittore per un
anno intero e garantire loro la presenza
e la professionalità di un artigiano del
posto? Ci siamo informati da suor Vil-
lotti sul costo annuo di questo servizio:
un migliaio di euro. Cifra raggiungibile,
come puntualmente si è verificato, gra-
zie alla generosità di molti che hanno
donato quanto era loro possibile. Ma
anche il poco è riuscito a fare davvero
molto. Così abbiamo garantito lavoro per
un anno intero a un pittore del posto e
risolto una esigenza dell’ospedale”.
Un tassello in più che arricchisce il car-
Pillole dal Mondo
A Grauno: la “provvidenza” a tavola
“N
s o l i d a r i e t à
50
Pillole dal Mondo
net di progetti, piccoli e grandi, realizzati
grazie al contributo della Stella Bianca
Valle di Cembra e, in particolare, della
cinquantina di volontari che, in questi
tre lustri, sono stati protagonisti di tan-
te trasferte nel continente africano. Un
gruppo guidato da Bianca Dalsass, Vi-
viana Zanot, Carmelo Faustini, Giuliano
Dalvit, Tullio Nardon, Bruno Faustini e
Paolo Casagrande. “Negli anni scorsi – ci
è stato detto – anche grazie a noi l’ospe-
dale ha potuto contare su un impianto
di illuminazione di maggiore potenza,
abbiamo realizzato il centro nascite e la
nuova recinzione. Senza dimenticare le
250 adozioni a distanza che permettono
a questi bambini di frequentare la scuo-
la e di contare risorse economiche ade-
guate per vivere e crescere bene. Uno di
questi bambini, Francisco, sta ultimando
il suo percorso formativo all’Università di
Trento. Tutto questo ha fatto capire a noi
e a chi ha condiviso la nostra voglia di
fare solidarietà che fare del bene fa stare
bene. Il farsi dono per donare a chi ha
meno di noi qualcosa che possa garanti-
re loro una quotidianità più serena e pro-
spettive che, probabilmente, sarebbero
state impensabili in assenza del nostro
piccolo aiuto”.
Stella Bianca Valle di Cembra è nata nel
1980. Il presidente è una donna: Gian-
na Ferretti. I volontari sono 300. La sede
è a Segonzano. Filiali a Cembra, Albiano
e Grumes.d.n.
l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l es o l i d a r i e t à
51
idea di Fabio Sevegnani di fare un
viaggio in Kenya è nata all’inizio
del 2011, dopo aver contattato
alcuni compagni di studi che lavoravano
in Centri Missionari proprio in questo pa-
ese.
In Africa ha incontrato persone che non
vanno solo per vacanze, ma dedicano il
loro tempo ad aiutare la popolazione indi-
gena bisognosa di ogni cosa.
Sulla costa, dove il fenomeno del turismo
è abbastanza sviluppato, la situazione
economica è migliore rispetto alle zone
interne dove la povertà è assoluta.
Dopo aver passato qualche giorno a Nai-
robi, decide di spostarsi verso l’interno in
compagnia di un giovane di nome Sha-
drack Baya, originario del villaggio di Sha-
kahola: un villaggio disperso nella savana.
Nel villaggio vivono circa 5.600 persone
distribuite in piccoli agglomerati di ca-
panne lungo il fiume Galana su un’area
di 300 kmq. La distanza dalla costa è di
130 km; la strada è una pista sterrata che
porta all’interno del parco Tsawo East. Il
tempo di percorrenza varia da stagione a
stagione, ma non è mai meno di 3 ore di
viaggio. Qui non arriva l’elettricità e nem-
meno l’acqua, che viene presa dal fiume.
Giunto per la prima volta in questo villag-
gio, trova una cinquantina di bambini che
seguono la lezione tenuta dalla maestra
sotto un albero con appesi ai rami i car-
toncini con le lettere dell’alfabeto.
Lo stesso Shadrack Baya, che aveva un
occupazione presso un resort turistico
sulla costa, contribuiva con il suo piccolo
stipendio a pagare una quota mensile alla
maestra per mantenere in vita questa mo-
desta opportunità di apprendimento per i
suoi piccoli compaesani.
Del resto in queste realtà o i bambini han-
no l’opportunità di frequentare la scuola
oppure il loro destino sarà molto incerto
e non avranno nessuna altra alternativa.
Il problema è la lontananza delle scuole
dalle loro abitazioni: la Primary School
(scuola elementare) più vicina si trova
ad oltre 15 km dal villaggio, senza sotto-
valutare il pericolo per questi bambini di
essere aggrediti dagli animali che fuorie-
scono dal parco dello Tsawo. Questi sono
i motivi per cui non frequentano la scuola
o, se lo fanno, iniziano dopo i dieci anni.
Per queste ragioni e per l’entusiasmo che
gli ha trasmesso questa gente, Fabio ha
deciso che doveva trovare il modo per po-
ter realizzare il loro sogno: costruire una
vera scuola nella savana a Shakahola.
Pillole dal Mondo
AFRICA PROJECT, una scuola in savana - Kenya
L’
s o l i d a r i e t à
52
Cominciano così varie riunioni con i
capi e gli anziani del villaggio che met-
tono a disposizione 6 acri di terreno (ca
24.000mq), con l’Autorità amministrati-
va (Chief) per ottenere le autorizzazioni
necessarie a presentare il progetto al Di-
stretto di Malindi.
Bisogna dire che la burocrazia non esiste
solo da noi.....
A fine Novembre finalmente riescono ad
ottenere tutte le autorizzazioni necessarie
per iniziare.
Nel frattempo Fabio ha costituito una
Associazione di Volontariato, AFRICA
PROJECT, con lo scopo di assicurare re-
golarità alle operazioni necessarie per
concretizzare tali attività sia in Italia che
in Kenya, e allo stesso tempo poter co-
gliere tutte le opportunità che una asso-
ciazione di volontariato ONLUS offre per
accedere e ottenere a contributi, sostegni
e finanziamenti indispensabili sia da par-
te pubblica che privata.
Attraverso le sottoscrizioni delle quote
sociali, le donazioni dei sostenitori ed un
autofinanziamento sono stati raccolti i
fondi necessari per poter iniziare i lavori
a Febbraio 2012.
In sette settimane viene costruito l’edificio
della scuola con 5 classi e attigui servizi
igienici.
Contagiati dal suo entusiasmo e dalla
nostra voglia di voler contribuire econo-
micamente a questo progetto decidiamo,
assieme ai nostri collaboratori, di devolve-
re la somma destinata ai regali di Natale
ad Africa Project, affinché si possa dare
un’istruzione a 250 ragazzi. Una goc-
cia nel mare, ma sicuramente tanto per
ognuno di loro.
Questo sogno ora è diventato una realtà,
ed il 14.02.2013 è stata ufficialmente
inaugurata la scuola con la partecipazio-
ne della popolazione, delle autorità locali
e di molti soci sostenitori che hanno vo-
luto presenziare con gioia ed orgoglio a
questo evento.
Anche io e mio marito ci siamo recati in
Kenya, per conoscere di persona questa
realtà.
Dopo 18 ore di viaggio, partendo da Mila-
no via Roma, cambio aereo ad Addis Aba-
ba e sosta a Dar es Salaam in Tanzania,
finalmente arriviamo a Mombasa.
Sicuramente ci sono viaggi più comodi,
ma avendo valigie piene di vestiti e qua-
derni da portare, l’unico modo per non
avere problemi di peso è quello di sceglie-
re i voli di linea.
Veniamo catapultati nel caos della città
di Mombasa e con la macchina attraver-
siamo la parte sud del Kenya per arrivare
dopo 1,5 ore a Watamu, dove poi allog-
geremo.
Per andare a Shakahola viene a prenderci
Fabio accompagnato da un responsabile
governativo per i progetti slow food del
Kenya. Carichiamo sul pulmino: farina,
olio e fagioli da portare al villaggio.
Per arrivare dobbiamo inoltrarci nella
savana: lasciata dopo 2,5 ore la strada
principale (strada sterrata) ci inoltriamo
l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l es o l i d a r i e t à
53
in un sentiero appena tracciato e in più di
un’occasione ci dobbiamo fermare per ve-
dere dove poter procedere in modo sicuro.
Questi sentieri vengono cancellati ad ogni
temporale e ogni volta ne rimane solo un
ricordo.
Dopo un’altra ora di viaggio, finalmente
intravediamo un bellissimo baobab, tan-
tissimi bambini e la scuola. L’accoglienza
è talmente festosa che è quasi imbaraz-
zante. Ci rendiamo conto di quanto, con
così poco, Fabio è riuscito a fare. Conte-
stualmente ci rendiamo conto di quanto
ancora c’e da fare, per rendere questo
villaggio autosufficiente ed autonomo.
Vi faccio qualche esempio: svuotan-
do l’armadio di mio figlio, ho preso del
Lego™ che ho portato loro: la maestra lo
ha visto per la prima volta, e ho dovu-
to insegnarle a come usarlo. C’è chi ha
pensato di portare delle caramelle: loro le
mangiavano con la carta. Capito che do-
vevano togliere l’involucro, in pochissimo
tempo si è formato un tappeto di cartine
di plastica buttate a terra perché ovvia-
mente non c’è nessun cestino.
Ritengo che la cosa più importante sia:
insegnargli l’indipendenza, renderli auto-
nomi, sviluppare il loro spirito d’iniziativa,
e insegnargli a coltivare la terre in modo
autonomo senza aspettare che sia l’uomo
bianco a pensarci.
Nel frattempo è stato costruito il dispen-
sario pediatrico; alcuni volontari sono atti-
vi nel riuscire a recuperare le attrezzature
come ecografi, etc.
A completamento della scuola l’Associa-
zione intende sviluppare i seguenti pro-
getti:
■ costruzione di una azienda agricola con
impianto di irrigazione (mq 40.000);
■ costruzione di un pozzo per l’acqua po-
tabile.
Vogliamo esprimere un particolare ringra-
ziamento alla Cassa Rurale Lavis – Valle
di Cembra, per averci donato quaderni,
matite e magliette, che sono stati apprez-
zati dai “nostri” ragazzi, quali strumenti
indispensabili per poter continuare ad
imparare.
Grazie di cuore.
Alessandra Braghiroli Tomasi
s o l i d a r i e t à
54
iciottesima volta per il “Trofeo Cas-
sa Rurale Lavis - Valle di Cembra”
di calcio a cinque. Occasione per
scrivere dell’edizione che ha segnato la
maggiore età di questo torneo ma, soprat-
tutto, di un traguardo speciale raggiunto
da Gilberto Casagrande, presidente della
Polisportiva ValCembra.
Il 2013, infatti, ha segnato il trentennale
del suo impegno nel mondo dello sport e
del calcio in particolare.
Trent’anni per un uomo di sport che, dal
1983, ha rivestito incarichi di responsabi-
lità all’interno della società che, nel corso
degli anni, ha irrobustito sempre più le sue
dimensioni e il suo raggio di azione. “Ho
iniziato nel Gruppo Sportivo Segonzano
– ricorda. Ho guidato questi colori sociali
per poco meno di tre lustri. Sono stati anni
intensi, ricchi di soddisfazioni agonistiche
e umane. Siamo riusciti a far indossare
maglietta e calzoncini e a far calzare un
paio di scarpette da calcio a centinaia e
centinaia di giovani. Pensi che – aggiunge
– la soddisfazione più bella la vivo proprio
oggi quando incontro i ragazzi che ho al-
lenato e li saluto nella loro veste di papà.
Osservo con gioia che, la passione vissuta
da ragazzi, l’hanno trasmessa ai loro figli
per un passaggio generazionale di partico-
lare significato”.
Il Gruppo Sportivo Segonzano è stato il
promotore di un altro importante progetto.
“Un altro momento fondamentale è stata
la creazione di un settore giovanile unico
dell’intera Valle di Cembra – spiega Ca-
sagrande. Dieci degli undici Comuni che
rappresentano il nostro bacino territoriale
hanno risposto positivamente alla nostra
proposta: Albiano, Cembra, Segonzano,
Lona-Lases, Grauno, Grumes, Valda, Lisi-
gnago, Sover, Faver. Oggi la nostra società
è una bella realtà in grado di esprimere un
potenziale che ci permette di distinguerci
in molte occasioni. Ovviamente il nostro
primo obiettivo è di educare i giovani allo
sport e, per quanto è possibile attraverso lo
sport, cercare di educarli alla vita. Se poi
arrivano i risultati meglio ancora”.
Il gol più bello che Casagrande ricorda è
dei primi anni Novanta. “La rete che aveva
permesso, al Gruppo Sportivo Segonzano,
di guadagnare la promozione nella prima
categoria. Creata nel 1970, questa società
era stata protagonista di un crescendo con-
tinuo di risultati culminati con la meritata
promozione alla categoria successiva”.
Se poi gli si chiede in questi trent’anni
quanti giovani ha visto passare davanti
ai suoi occhi, i suoi occhi si illuminano
tradendo un pizzico di emozione. Ma la
risposta è decisa, senza tentennamenti:
“sono stati migliaia. Il picco stagionale lo
abbiamo raggiunto con 202 tesserati. Me-
diamente all’interno della nostra polispor-
tiva contiamo 150 ragazzi. Soddisfazione
da una parte ma responsabilità dall’altra.
Siamo felici perché, all’interno della nostra
società, alberga un vero e proprio spirito
di famiglia”.
Intanto, sul terreno di gioco dello Sport
Center di Albiano, continuano le sfide cal-
cistiche di pulcini ed esordienti a caccia
del gol. “La prima edizione è stata organiz-
zata nel 1995 – ricorda ancora Casagran-
de – Era un quadrangolare”.
Anche qui agonismo e volontariato viag-
giano su piste parallele. Da una parte i gio-
vanissimi calciatori. Dall’altra i tanti col-
laboratori che sacrificano (con piacere) il
proprio tempo libero per questa e per altre
organizzazioni. “Mi permetta di aggiungere
il sostegno della nostra Cassa Rurale. La
chiamo nostra perché è la banca di tutti,
della nostra comunità. Un istituto che ha
sempre risposto alla nostra richiesta e di
questo ne saremo grati. Oggi e sempre”.
d.n.
D
Trofeo Cassa Rurale Lavis - Valle di CembraMaggior età, tra ricordi ed emozioni
l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l es p o r tl a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l e
55
embra che gli organizzatori lo aves-
sero detto alcuni giorni prima: il
sesto “Trofeo Città di Lavis” di judo
sarà un’edizione coi fiocchi. Sono stati di
parola. Sia all’interno e sia all’esterno del
Palazzetto dello sport lavisano i fiocchi
non sono mancati.
Sui tatami si sono confrontati, dal mat-
tino al pomeriggio, 625 judoca di una
cinquantina di società italiane. Un vero
e proprio “spettacolo coi fiocchi” animato
dai tantissimi che hanno risposto alla pro-
posta organizzativa del presidente Loren-
zo Gabbi e dei suoi colleghi del direttivo
della società “JudoLavis”.
All’esterno i fiocchi di neve scendevano
copiosamente e hanno offerto una sceno-
grafia che ha creato molto entusiasmo tra
i giovanissimi: alcuni sembravano mag-
giormente intenzionati a uscire sul piaz-
zale esterno a giocare a palle di neve piut-
tosto che stare all’interno del Palasport e
attendere il proprio turno per sfoggiare la
tecnica e preparazione affinati in giorni e
giorni di allenamento.
Sentimento opposto, invece, per genitori
e accompagnatori decisamente intimori-
ti pensando al ritorno a casa e alla fitta
nevicata che li avrebbe accompagnati per
chilometri e chilometri.
Comunque sia la sesta edizione (soste-
nuta dalla Cassa Rurale Lavis - Valle di
Cembra, per l’occasione “cintura nera”
del credito cooperativo) è stata un suc-
cesso: nei numeri, nella qualità tecnica e
organizzativa, nei risultati conquistati dai
team provenienti da fuori regione ma an-
che dai padroni di casa che hanno sfrut-
tato (nel senso più nobile del termine) il
“fattore campo”.
Lorenzo Gabbi è stato il regista. Presiden-
te del “JudoLavis” ha indossato più vesti
e svolto più compiti nella due giorni di
gara. Ha iniziato il giorno della vigilia per-
ché tutto fosse perfettamente al proprio
posto il giorno dopo quando, l’agonismo
e l’entusiasmo, hanno contagiato il cam-
po di gara e gli spalti del PalaLavis. “La
soddisfazione nostra deve essere la sod-
disfazione dei partecipanti – ha osservato
Gabbi mentre un suo atleta era impegna-
to sul tatami – perché se questo torneo
è riuscito in sole sei edizioni a superare i
seicento concorrenti in gara significa che
abbiamo seminato bene e il raccolto non
si è fatto attendere. Ovviamente il me-
rito non è solamente del presidente ma
dei tanti, dei tantissimi, che condividono
assieme a me questo impegno, autentica
passione verso questo sport”.
Disciplina olimpica da quasi cinquant’an-
ni (il debutto avvenne alle Olimpiadi di
Tokyo del 1964) il judo, nell’edizione dei
Giochi a cinque cerchi di Atene del 2004,
è risultato il terzo sport universale con 98
Paesi dei cinque continenti che hanno
schierato judoka sul tatami.
I tecnici sostengono che, il judo, se pra-
ticato nel modo più corretto, può contri-
buire “a migliorare fantasia, intelligenza,
capacità di movimenti complessi in un
ambito di competizione serena utile a re-
lazionarsi con gli altri e misurarsi con se
stessi”.
Il judoka possiede un codice morale. Otto
valori da applicare nella pratica agonistica:
educazione, coraggio, sincerità, onore, mo-
destia, rispetto, controllo di sé, amicizia.
Otto “atteggiamenti virtuosi” espressi a
Lavis in una giornata, “coi fiocchi”, di
metà gennaio.
d.n.
S
Judo:
6° Trofeo Città di Lavis
©METACLIC (333 2843774)
s p o r t
56
l sogno della squadra di Lavis è svani-
to a soli due minuti dal triplice fischio
finale quando un “tiro sinistro” di
Sandrini, scoccato dal limite dell’area, ha
gonfiato la rete avversaria e arricchito con
un nuovo trofeo, l’ennesimo, la bacheca
degli allievi dell’Hellas Verona e obbligato
ad accontentarsi dell’argento i giocatori in
casacca rossoblu che si erano guadagnati
l’accesso alla finalissima dopo aver scon-
fitto il Trento per 1 rete a 0.
Gli scaligeri, invece, avevano staccato il
biglietto per l’ultimo atto dopo aver su-
perato 4 a 3 ai rigori i gialloblu trentini
facendo proprio il “derby dell’Adige”.
I risultati appartengono al “3° Trofeo Ma-
riano Gilli”, imprenditore con la passione
per il calcio e delegato allo sport del Co-
mune di Albiano. La motivazione più vera
che ha rappresentato, nel giugno scorso
come nelle tre occasioni precedenti, la
“molla” per organizzare questo triangola-
re con l’estate alle porte è legata a moti-
vi strettamente familiari: il figlio di Gilli,
Matteo, cresciuto calcisticamente nelle
file della Polisportiva Val Cembra, da al-
cune stagioni (quattro per la precisione)
gioca nell’Hellas Verona. Oggi milita nella
squadra allievi che ha inanellato un nuo-
vo successo in questo torneo giocato sul
campo di Albiano.
“Abbiamo vissuto e archiviato una gran
bella giornata di sport – ha spiegato Gil-
berto Casagrande, presidente del comita-
to organizzatore nel corso della cerimonia
di premiazione – Abbiamo assistito a tre
partite tirate, all’insegna dell’equilibrio,
dell’agonismo rispettoso e quindi del gio-
co interpretato correttamente da tutte le
tre formazioni in campo. Arbitraggio ec-
cellente. I due arbitri hanno diretto con la
necessaria autorevolezza gli incontri senza
dover ricorrere a provvedimenti di partico-
lare gravità. Abbiamo annotato un paio di
cartellini gialli, nulla di più, a conferma del
clima tutto sommato amichevole che ha
caratterizzato l’evento agonistico. E mi sia
permesso una ulteriore riflessione di carat-
tere tecnico: oggi c’è molto più equilibrio
rispetto a un paio di anni fa. Significa che
il livello tecnico delle squadre di casa no-
stra è aumentato rispetto al recente passa-
to quando il divario era abissale con il nu-
mero di reti a doppia cifra a caratterizzare
le partite e le marcature dell’Hellas Vero-
na. È un motivo di soddisfazione. Significa
che abbiamo fatto molti passi in avanti”.
La premiazione, ospitata sul terreno di
gioco, ha registrato la presenza di Erman-
no Villotti, presidente della Cassa Rurale
Lavis - Valle di Cembra. L’istituto di cre-
dito cooperativo ha sostenuto l’evento a
conferma dell’attenzione dimostrata verso
lo sport giovanile, palestra fondamentale
per far maturare i ragazzi da un punto vi-
sta sia umano e sia sportivo.
Presente anche il sindaco di Albiano,
Mariagrazia Odorizzi. “Da mamma – ha
osservato – ringrazio anche i genitori che
seguono con amore e passione la matura-
zione sportiva dei loro figli, sostenendoli
da un punto di vista morale ma non fa-
cendo mancare la loro presenza anche in
trasferte come quella vissuta oggi”.
d.n.
I
Triangolare di AlbianoVince Hellas Verona
l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l es p o r tl a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l e
57
iste scelte dai fuoriclasse dello sci
alpino per preparare gli impegni
della Coppa del Mondo o gli eventi
iridati e olimpici che possono contrasse-
gnare la stagione del circo bianco, le nevi
della Paganella attirano anche moltissimi
giovani e famiglie. Indossano un paio di sci
e cercano di emulare i campioni celebrati
delle discipline invernali. Qui si è disputata
la prima edizione della 3-tre, dal 1967 pro-
va di Coppa del Mondo di sci alpino. Ses-
sant’anni fa, erano i primi anni Cinquanta,
il circuito iridato non era ancora stato ide-
ato da Serge Lang (giornalista alsaziano) e
una “delle tre gare in tre giorni in Trentino”
(la “3-tre”) venne vinta da Zeno Colò.
In Paganella (per le altre due gare erano
stati scelti i pendii del Monte Bondone e
di Folgaria) il campione toscano, cresciu-
to sciisticamente sulle nevi dell’Abetone,
diede dimostrazione di classe e superiorità
cristalline, obbligando gli avversari a lottare
per il secondo posto. Tra i giovani di oggi
che sono saliti e salgono quassù “per goder
la Paganela e la vista del Trentin” potreb-
be esserci un nuovo Colò. Le piste della
montagna che, dalla sua sommità, osserva
Lavis e la Valle dell’Adige sono la palestra
ideale per misurare il talento ma, anche,
per far vivere a giovani e giovanissimi l’ap-
puntamento con la tradizione.
Qui si è tenuta la giornata conclusiva del
corso di avvicinamento allo sci organizza-
to dallo “Sci Club Lavis”. Sette lezioni per
diciassette ore complessive di formazione
sulle nevi della Paganella. A frequentarlo
sono stati cinquantanove “campioncini o
appassionati” (sarà il futuro a dimostrarlo).
Trentasette i bambini, ventidue le bambine.
Tra loro anche quindici principianti (chi ha
cominciato a prendere confidenza con gli
sci) e sei giovani che hanno scelto la tavola
dello snowboard.
L’evento è stato sostenuto dalla Cassa Ru-
rale Lavis - Valle di Cembra, banca sempre
in pista per servire al meglio il risparmiatore
e per dimostrare che dove c’è sport ci sono
le Casse Rurali. L’istituto di credito è stato
rappresentato dal consigliere Alessio Vulcan
(in seguito dimessosi per ragioni personali).
La giornata finale ha proposto una gara. “Gli
sciatori in erba” si sono presentati al can-
celletto di partenza e hanno messo in prati-
ca gli insegnamenti trasmessi dai maestri in
poco più di un mese, da fine dicembre a ini-
zio febbraio. “Paradossalmente la giornata
conclusiva sulle neve ha rischiato di esse-
re rovinata dalla neve caduta con notevole
intensità per l’intera mattinata – spiega la
presidente Annalisa Fontana. Nonostante
il quadro meteo avverso abbiamo rispettato
il programma e siamo riusciti a portare al
traguardo questa nuova edizione”.
Annalisa Fontana è la presidente dal mese
di ottobre quando, lo Sci Club Lavis, ha
eletto il nuovo direttivo. Vicepresidente è
stato nominato Gino Antoniutti. Consiglie-
ri: Mauro Tomasi, Mattia Detassis, Paolo
Detassis, Ylenia Coslop, Susanna Barbaco-
vi, Oliver Bonvicin, Umberto Pezzi, Ivano
Moser.
La stagione dello Sci Club lavisano non si
è conclusa in Paganella. È proseguita con
due altri appuntamenti: la gara sociale
sulla pista “Rolly Marchi” a Fai e con una
sciata in notturna sulle piste e sotto le stelle
del Monte Bondone.
Inoltre la società vede davanti a sé lo stri-
scione di arrivo del quarantesimo di fon-
dazione. È, infatti, stato ricordato che “Sci
Club Lavis dal 1974 scia con voi”. “E così
sia” pare abbia sussurrato qualcuno all’Ora-
torio Parrocchiale durante la premiazione.
d.n.
P
Giornata in PaganellaCon gli sci e la Cassa Rurale
s p o r t
58
Unione Sportiva Lavis:
il 60esimo comincia sottorete
nno importante il 2013 per l’Unio-
ne Sportiva Lavis.
I colori rossoblu, infatti, raggiungo-
no i sessant’anni di storia, di attività, di
promozione umana e sportiva a favore dei
giovani e della comunità.
Da parecchio tempo calcio e pallavolo rap-
presentano le discipline che vedono la so-
cietà sportiva lavisana impegnata sul dop-
pio versante: agonistico e organizzativo.
Sottorete sono stati centinaia i giovani e
i giovanissimi (e il numero è confermato
anche nel momento presente) che hanno
indossato maglietta e calzoncini per con-
frontarsi con i pari età in uno sport che,
oggi, ha pochi eguali a casa nostra grazie
all’entusiasmo e al desiderio di emulazio-
ne generato dalla Trentino Volley con i suoi
successi in Italia, in Europa e nel mondo.
Seconda edizione per il “Torneo di città di
Lavis” animato da sei squadre al palaz-
zetto dello sport: due veronesi ma espres-
sione dello stesso bacino (Valpovolley
- Valpolicella), le altre trentine. Scontata
la presenza della squadra di casa, hanno
giocato per l’intera giornata del 25 aprile
Pergine-Alta Valsugana, Torrefranca Mat-
tarello e San Giorgio Trento.
Al mattino fasi eliminatorie. Pomeriggio le
finali. A spuntarla è stata la squadra del
Torrefranca che aveva dimostrato fin dalle
partite di qualificazione forza e condizio-
ne maggiori rispetto alle avversarie. Nella
finalissima ha piegato Valpolicella Volley.
Medaglia di bronzo per San Giorgio Trento
che ha avuto ragione di Lavis obbligando
la squadra di casa a chiudere la sua parte-
cipazione ai piedi del podio.
“Tutto sommato è stato un torneo equili-
brato – osserva Paola Melchiori, coordi-
natrice del settore pallavolo dell’Unione
Sportiva Lavis - Equilibrio osservato in
particolare nelle partite di qualificazioni
alle finali”. Assieme a lei i quadri tecnici
del volley, targato Us Lavis, si rispecchia-
no nei nomi e nei volti caratterizzati da
esperienza, capacità e passione di Luca
Andreolli (allenatore) e di Giuliano Holzer
(supervisore tecnico).
In questi anni Lavis ha costruito una tradi-
zione radicata nello sport del volley. Sono
numerose le squadre che, ogni domenica,
scendono in campo: “la prima squadra
ha conquistato la promozione in serie B2
– prosegue Melchiori – Poi abbiamo due
altre formazioni che militano nel campio-
nato di seconda e di terza divisione. Ca-
tegorie che rappresentano l’anteprima dei
campionati giovanili. Qui siamo presenti
con under 18, under 15 e under 13 a loro
A
l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l es p o r tl a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l e
59
volta sbocco naturale per chi ha comincia-
to con il minivolley e la palla rilanciata. Sì,
direi che siamo una bella realtà con 140
ragazze che indossano la maglietta rosso-
blù, i nostri colori sociali. Fondamentale è
che le ragazze si divertano giocando e che
lo sport sia per loro opportunità di matura-
zione. Non a caso si sostiene che lo sport
è la metafora della vita”.
Il torneo del 25 aprile è stato sostenuto
dalla Cassa Rurale Lavis - Valle di Cem-
bra. “In una qualsiasi competizione spor-
tiva – viene spiegato - sono fondamentali
le energie fisiche, il potenziale degli atleti,
ma altrettanto importanti sono le energie,
meglio le risorse, economiche che ci con-
sentono di metterci in gioco e di mettere
in gioco eventi come questo. Non lo dob-
biamo mai dimenticare. La Cassa Rurale
la sentiamo sempre con noi e tra di noi”.
d.n.
s p o r t
60
Circolo Tennis Lavis, servizio vincente
Firmato: Cassa Rurale
stato un “ace”. O, se vogliamo ita-
lianizzare un anglismo tipico del
gergo tennistico, un servizio vin-
cente. È quello messo a segno dalla Cassa
Rurale Lavis - Valle di Cembra tra fine giu-
gno e inizio luglio nella sua veste di spon-
sor del torneo nazionale maschile “Trofeo
Città di Lavis”. Inserito nel circuito “Grand
Prix Coop Trentino”, ha visto confrontarsi
una sessantina di forti racchette del pano-
rama tennistico di casa nostra. La maggior
parte (56) erano giocatori trentini. Quattro
gli altoatesini.
L’istituto di credito cooperativo, idealmen-
te, è sceso sulla terra battuta per sostene-
re un evento che ha confermato attenzione
allo sport e ha permesso di irrobustire ul-
teriormente il già ricco panorama di eventi
che la vedono partecipe.
Organizzazione curata dal Circolo Tennis
di Lavis del presidente Enrico Sicher. L’As-
sociazione nasce negli anni Settanta, pe-
riodo di grandi soddisfazioni per il tennis
italiano. I successi di Adriano Panatta e
della nazionale italiana rappresentano un
formidabile effetto moltiplicatore per crea-
re passione e avvicinare al tennis migliaia
di praticanti. La storia sportiva del cam-
pione romano, infatti, scrive nel decennio
dei “Settanta” le pagine più belle. In parti-
colare il 1976 lo incorona tra i più forti al
mondo. Raggiunge la quarta posizione del
ranking mondiale grazie ai successi agli
Internazionali di Roma e agli Internazio-
nali di Francia (Roland Garros). Completa
quella stagione magica e irripetibile con il
successo (assieme ai compagni della na-
zionale) nella Coppa Davis. L’eco di questi
trionfi arriva anche a Lavis, alimentando
interesse e desiderio di provare a tenere
una racchetta in mano e misurarsi in par-
tite di singolare o di doppio.
La svolta per il Circolo Tennis di Lavis si
registra una trentina di anni fa. Il Comune
realizza (al Parco Urbano) due campi di
gioco in terreno sintetico poi trasformati
in terra rossa. Il vicepresidente di oggi (il
biennio scade nel 2014) è Nicola Franch.
Consigliere: Paolo Cagol. La segreteria è
affidata a Stefano Brugnara. Tesoriere:
Franco Detassis. Revisori dei conti: Mauro
Claus e Mauro Negriolli.
La società è ben strutturata sia sul ver-
sante organizzativo e sia su quello agoni-
stico. “La nostra squadra D4 ha vinto il
campionato provinciale che ha significato
passaggio alla categoria superiore – osser-
va Sicher – E, quest’anno, nel torneo D3
sono giunte delle belle soddisfazioni. Ba-
sti pensare che siamo impegnati nei play
off che potrebbero significare una nuova
promozione, alla serie D2 in questo caso”.
Tennis Club Lavis è anche formazione.
“Questo si esprime con i corsi tenuti dal
nostro maestro Andrea Galler, istruttore
della Fit - Federazione Italiana Tennis e
giocatore di serie C. Al momento siamo
impegnati a formare e affinare la tecnica
di una quindicina di promesse che hanno
dai 7 ai 14 anni di età. Sono di Lavis e
delle località limitrofe”.
Ultima nota per la Cassa Rurale. “È una
realtà molto attenta alla nostra società
e alla nostra attività – conclude Sicher.
Abbiamo sempre incontrato disponibilità
concreta nel sostenere le nostre iniziative
non solo con il torneo ma anche con altre
idee destinate a caratterizzare la nostra
stagione”.
d.n.
È
l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l es p o r tl a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l e
61
Omaggio a Verdi
con il Corpo Bandistico Albianon omaggio a Verdi nell’anno che
segna il bicentenario della sua
nascita. Un omaggio ai soci e ai
clienti della Cassa Rurale Lavis – Valle di
Cembra main sponsor del concerto. Due
motivazioni che hanno viaggiato paralle-
lamente sullo spartito della grande mu-
sica. Quella proposta, a metà febbraio,
ai tantissimi di tutte le età che hanno
gremito l’Auditorium Santa Chiara per un
concerto trasformato in evento.
“Una serata solenne” l’ha definita Rugge-
ro Odorizzi, presidente del Corpo Bandi-
stico Albiano. “Un motivo di orgoglio per
una Banda di paese che ha sempre di-
mostrato caratteri propositivi e innovativi,
impegnata nello sviluppo e nella ricerca
di nuove idee. Cosa non facile – ha ag-
giunto – per un Corpo Bandistico di pae-
se che ha saputo superare i confini della
nostra località e farsi apprezzare anche in
ambito nazionale. Il nostro impegno natu-
ralmente continua perché la ricerca non
si deve mai fermare non fosse altro che
per un solo motivo ma ugualmente im-
portante ai molti altri che caratterizzano
la nostra passione: non deludere chi su di
noi ha investito e di noi si è fidato”.
Sul palco il Corpo Bandistico Albiano (di-
retto dal maestro Marco Sommadossi), il
Coro Lirico Filarmonico Città di Milano,
il soprano Marianna Prizzon e il baritono
(lavisano di origine) Walter Franceschini
per una felice e azzeccata alternanza che
ha fatto scorrere piacevolmente e veloce-
mente due ore di musica tra motivi co-
nosciuti dal grande pubblico e altri molto
più noti al pubblico di melomani e un po’
meno a chi non è appassionato di opera
lirica ma che, ugualmente, ha apprezza-
to interpretazioni capaci di far vibrare le
corde del cuore. Il tutto presentato, con
il consueto garbo, dalla giornalista Silvia
Bruno.
Tredici i brani proposti che hanno rappre-
sentato la “spina dorsale” della serata.
Dalla prima all’ultima nota (suonata e
cantata) lo sguardo del pubblico è rima-
sto incollato al palcoscenico. Il silenzio è
stato interrotto solamente dagli applausi:
hanno sottolineato la bravura degli or-
chestrali, dei coristi, dei solisti ma anche
dei duetti. Delle loro grandi voci e delle
loro capacità strumentistiche. “Una di-
mostrazione ulteriore di un Trentino – ha
osservato l’assessore alla cultura della
Provincia di Trento, Franco Panizza – in
possesso di un tessuto culturale straordi-
nario. Grazie davvero per averci regalato
questa splendida serata”.
Sono stati proposti i brani delle opere più
note di Verdi, il compositore italiano, nato
nell’ottobre del 1813 nella parmense
Busseto e scomparso a Milano alla fine di
gennaio del 1901, celebre in Italia e nel
mondo “per le sue opere che fanno parte
del repertorio operistico dei teatri dei cin-
que continenti”.
Nell’ordine: “Rigoletto”, “Trovatore”, “Tra-
viata”, “Lombardi alla prima crociata”,
“La forza del destino”, “Nabucco” e la ce-
lebre “Aida”. Alla fine applausi e l’omag-
gio floreale alle signore, il “fior fiore” di un
concerto che, con le sue arie di musica
lirica, ha fatto sbocciare nel cuore di molti
l’amore per la grande musica.
d.n.
U
sto incollato al palcoscenico. Il silenzio è
a r t e - c u l t u r aa r t e - c u l t u r aa r t e - c u l t u r a
62
alle radici della reciprocità al
giardino della speranza”. In una
parola: cooperazione. Il tema è
stato trattato a inizio maggio in una bel-
la serata organizzata da due associazioni
culturali di Lavis: “Lavistaperta” e “Lavi-
sana”. Relatori: Diego Schelfi, presidente
della Cooperazione Trentina, e Luciano
Imperadori, studioso della Cooperazione.
Di taglio differenti gli interventi: “Dalla
storia della cooperazione una proposta
anticrisi” (Imperadori); “Qualità e futuro
della cooperazione” (Schelfi).
“Questo incontro lo abbiamo organizzato
– hanno spiegato gli organizzatori – per-
ché siamo tifosi della cooperazione. La
cooperazione crediamo sia una sistema
economico applicabile in qualsiasi parte
del mondo come del resto le notizie più
recenti lo stanno a dimostrare. È un modo
di fare economia che risponde all’esigen-
za del lavoro per l’uomo e non dell’uomo
per il lavoro”.
Tanti i concetti emersi nel corso di quasi
tre ore di incontro e dibattito. Tra i presen-
ti anche Ermanno Villotti, presidente della
Cassa Rurale Lavis - Valle di Cembra. “La
cooperazione è stata una proposta nata
nei periodi di crisi e che ha dato rispo-
sta ai bisogni – ha sostenuto Imperadori.
La cooperazione non è realtà economica
marginale ma si propone, oggi come ieri,
nella sua veste di sistema di imprese,
come vera e propria forma imprenditoria-
le. Basa la sua forza sulla socialità, sulla
stima reciproca: pensiamo al galantomi-
smo a prova di bomba di cui si accenna
spesso negli scritti di don Lorenzo Guetti,
il fondatore del movimento cooperativo
trentino. Egli diceva che la cooperazione
è moderna come la luce elettrica e partiva
dai problemi della gente per tirare fuori
delle proposte”.
A partire dal 1890 con la creazione, a
Santa Croce di Bleggio, della prima Fami-
glia Cooperativa, prima forma in assoluto
di realtà cooperativa del nostro territorio.
Continuando nel 1892 con la nascita del-
la prima Cassa Rurale a Quadra (“Nasce
modesta e senza pretese auguro sia scin-
tilla di maggiori incendi” si disse quando
venne collocata la prima pietra). Arrivando
al 1895 con la nascita della Federazione
Trentina della Cooperazione. “La Federa-
zione – ha osservato Imperadori – non sta
in cima alla piramide ma sta al centro per
una vera e propria economia a rete con le
società di primo grado (Casse Rurali, Fa-
miglie Cooperative, Cooperative agricole,
ecc.) e i consorzi di secondo grado (Cassa
Centrale Banca, Sait, eccetera)”.
Cooperazione è un modello che guarda
avanti, al domani, alle future generazio-
ni. “Pensiamo all’indivisibilità degli utili.
– ha precisato Imperadori – Sono patri-
moni per le comunità. Ma altri sono gli
elementi distintivi della Cooperazione: è
uno strumento anticrisi, un fattore di de-
mocrazia economica, crea legame tra ge-
nerazioni ed è uno strumento di coesione
sociale”.
Lo spirito “che caratterizza la cooperazio-
ne fa parte del Dna di ogni trentino – ha
aggiunto Schelfi – Il Trentino rappresenta
un unicum per la cooperazione. La Co-
operazione Trentina – come diceva don
Guetti – è per tutti gli uomini di buona
volontà. Il futuro per la cooperazione non
può che essere positivo: c’è un fiorire di
cooperative in ogni parte del mondo, sia
nei Paesi poveri e sia in quelli più evoluti”.
In Trentino i soci sono 176 mila, gli am-
ministratori 5500. I numeri potrebbero
essere molti altri. Ma bastano questi due
dati per evidenziare il grande fenomeno
di partecipazione che caratterizza la co-
operazione. Anche Lavis ha una storia di
cooperazione forte e, credetemi, la Coo-
perazione è uno strumento del futuro. È il
messaggio che voglio lasciare a Lavis e ai
suoi cittadini”.
d.n.
“D
Lavistaperta e la Cooperazione:
ieri, oggi, domani
l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l ea r t e - c u l t u r al a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l ea r t e - c u l t u r al a c a s s a r u r a l ea r t e - c u l t u r al a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l ea r t e - c u l t u r al a c a s s a r u r a l e
63
“Cantascuola”
ha fatto otto con sette note
empre dolce è ascoltare come
un suono si arrotonda in canto”.
Lo scriveva Goethe.
Il piacere dell’ascolto è stato provato ven-
ticinque volte, il primo lunedì di maggio al
Palazzetto dello Sport di Lavis, durante la
finale dell’ottavo “Cantascuola”, concorso
canoro organizzato dall’Istituto Compren-
sivo del centro lavisano in collaborazione
con il Comune e la Cassa Rurale Lavis -
Valle di Cembra.
Venticinque giovani interpreti, di brani di
ieri e di oggi più e meno noti della mu-
sica leggera italiana e internazionale, si
sono alternati sul palco mettendo in luce
le proprie qualità e capacità. Venticinque
ragazze e ragazzi, risultato delle selezioni
che hanno visto partecipi centocinquan-
tuno allievi delle diciassette classi della
Scuola Secondaria di Primo Grado (per
intenderci: la scuola media) guidati da
due insegnanti di musica, Roberto Alotti
e Marco Bazzoli.
Dei venticinque finalisti cinque erano stu-
denti di prima media, sei di seconda me-
dia, quattordici di terza media.
I loro nomi con (tra parentesi) il brano
scelto e cantato nella prova finale: Ja-
smine Brugnera (Rolling in the deep),
Daniela Loner (La notte), Sabrina Villotti
(Gli ostacoli del cuore), Alessandro Vi-
sintainer (Don Raffaè), Lorenza Zanoni
(Unica), Nicole Michelon (L’essenziale),
Eleonora Uber (Greatest love of all), Maya
Scarpa (Gocce di memoria), Gabriele Da
Lan (Azzurro), Damiano Tomazzolli (Mi
servirebbe sapere), Lucia Sicher (Mamma
mia), Daiana Tatomir (Un amico così),
Viviana Pasolli (Rolling in the deep), Cri-
stina Faccenda (Il mio giorno migliore),
Carolina Mascarella (Girl on fire), Alberto
Iosif (Musica), Ambra Calovi (Vivo so-
spesa), Daniele Castellan (L’essenziale),
Melissa Pegoretti (Niente), Mattia Rizzolli
(per colpa di chi), Nadia Casotti (In punta
di piedi), Arianna Pilati (Inferno), Emma-
nuele Grassi (Il pescatore), Sofia Piffer
(You belong with me), Hiba Saime (Rol-
ling in the deep).
“Tutti i ragazzi vorrebbero vincere – ha
osservato Loris Taufer, dirigente scola-
stico – alla luce della motivazione che
caratterizza ogni ragazzo. Ritengo però
importante sottolineare un altro aspetto:
ogni ragazza e ogni ragazzo salgono su un
palcoscenico e vincono la paura della loro
emozione”.
Nell’occasione è stato sottolineato il so-
stegno garantito dalla Cassa Rurale La-
vis - Valle di Cembra, l’istituto di credito
cooperativo che ha dimostrato di credere
fortemente alle iniziative indirizzate al
mondo giovanile.
Presentatore della serata: Andrea Zanet-
ti, assessore comunale di Lavis. In sala e
sulle tribune il tifo condito dalla sponta-
neità tipica dei ragazzi di questa età.
La giuria ha avuto un compito non pro-
prio facilissimo per scegliere il migliore.
Segno della qualità (alta) delle interpre-
tazioni. La commissione, guidata dalla
presidente Antonella Tonini, era formata
da Mauro Albertini, Nicola Beltrami, Sil-
via Bombarda, Daniele Brentari, Ludovico
Conci, Walter Franceschini, Daria Girardi,
Veronica Marcucci, Loris Taufer.
Interamente al femminile il podio. A
spuntarla è stata Arianna Pilati. Secondo
gradino per Eleonora Uber. La medaglia di
bronzo è stata messa al collo da Cristina
Faccenda.
La vincitrice, l’ottava nella giovane storia
di questo concorso, è seguita nell’albo
d’oro a Veronica Marcucci (My heart will
go on), Francesca Stocchetti (Solo ieri),
Carlotta Alessandrini (Colpo di fulmine),
Lorenzo Dallagiacoma (Perdere l’amore),
Mattia Lever (Adagio), Kristal Tisi (Amor
mio), Ekram Arrech (È l’amore che conta).
d.n.
“S
s c u o l a
64
a musica non conosce confini e
contribuisce ad allacciare legami
che vanno oltreconfine.
Come è stato, a metà maggio, con il “Con-
certo musicale europeo” ospitato al Parco
Urbano di Lavis. È stato organizzato da
“una pluralità di enti” della comunità: Isti-
tuto Comprensivo di Lavis, Cassa Rurale
Lavis - Valle di Cembra, Comune di Lavis,
Agebi (acronimo di Associazione Genitori
per un’Educazione Bilingue) “ quest’ulti-
ma realtà è impegnata a dare la possibi-
lità, ai nostri ragazzi, di apprendere una
o più lingue straniere – è stato detto – in
particolare tedesco e inglese. Inoltre i
genitori, le famiglie, sono fondamentali
perché non offrono solamente ospitalità
ma lavorano per creare amicizia tra Paesi
europei”.
Iniziativa attuale e davvero importante
quella promossa da Agebi perché “oggi,
all’interno del mondo globalizzato, le
possibilità per i giovani possono davvero
essere sconfinate – è stato aggiunto - a
patto però che, loro, siano in possesso di
un adeguato bagaglio culturale che passa
anche attraverso la conoscenza di due o
più lingue non solo per farsi capire ma an-
che per lavorare e magari avere maggiori
opportunità. Ovviamente questo bagaglio
si comincia a costruire dalla giovanissima
età”.
La serata musicale ha fatto parte della
serie di scambi culturali che intercorrono
da tempo fra due territori. Settantacinque
ragazzi sono stati ospiti per un periodo di
tempo di alcune famiglie di Lavis, Gar-
dolo, Cognola e Trento. Una esperienza
nel segno della reciprocità: i figli delle
famiglie trentine sono poi stati ospitati in
Germania per avere identica opportunità.
I diciassette brani della serata di La-
vis sono stati suonati dall’Orchestra del
Gymnasium di Marktoberdorf in Bavie-
ra Germania; dall’Orchestra e dal Coro
dell’Istituto Comprensivo di Lavis; dal
Gruppo Strumentale Giovanile di Lavis.
“Ha voluto essere un concerto in nome
dell’Europa – spiega Loris Taufer, dirigen-
te scolastico dell’Istituto Comprensivo di
Lavis – Una serata importante per ga-
rantire il nostro piccolo mattone alla co-
struzione dell’unificazione europea. Oggi
c’è molto bisogno di Europa. Se i ragazzi
credono in questo è fondamentale perché
saranno proprio loro i principali costruttori
di questo importante progetto”.
Altro prezioso partner, la Cassa Rurale
Lavis - Valle di Cembra. “In particolare
il presidente Ermanno Villotti – ci è stato
detto – ha dimostrato molta attenzione e
sensibilità a questo progetto. Ha compre-
so il nostro sforzo e ha premiato la no-
stra dedizione, il nostro spenderci per far
sì che questo progetto diventi un grande
progetto”.
Il brano conclusivo è stato “l’Inno alla gio-
ia” di Beethoven. Ha concluso con auten-
tico spirito gioioso (e con armoniosa coo-
perazione di suoni) due ore gradevoli. Due
ore che hanno dimostrato come la musica
unisca e contribuisca ad avvicinare i con-
fini per far sentire, giovani e meno giova-
ni, cittadini di un unico grande mondo.
d.n.
L
I suoni dell’Europa
al Parco Urbano di Lavis
l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l es c u o l al a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l e
65
rentacinquesimo anno per il “Pre-
mio Stainer”. L’iniziativa ricorda la
persona e l’opera di Aldo Stainer,
conosciuto e ricordato come “il medico
dei poveri”.
“Parlare di Aldo Stainer è per me un moti-
vo di grande emozione – osserva Romano
Donati, persona da sempre impegnata con
funzioni direttive all’interno del Comitato
del premio. Ho avuto il piacere e la for-
tuna di conoscerlo e posso affermare con
tranquillità e gioia che, nella sua attività
di medico, ha sempre curato persone ab-
bienti e meno abbienti. Trovava sempre le
parole giuste consapevole che, la malat-
tia, non si cura solamente con le medici-
ne ma anche con una parola buona o, se
serviva, con un richiamo bonario perché
la persona facesse maggiore attenzione a
non incappare nello stesso problema”.
La sua attività professionale non la svol-
geva unicamente a Lavis ma anche “nei
cosiddetti masi alti – prosegue Donati –
posti a monte degli abitati di Meano e Vigo
Cortesano. Ricordo che, molte volte, non
si limitava alla cura della persona ma se,
questa, versava in situazione di particola-
re bisogno non faceva mancare un aiuto
materiale, ad esempio del cibo. Erano
anni difficili, la povertà era molto diffusa”.
Come dire: per lui il denaro non è mai sta-
to un fine ma un mezzo utile anche ad
aiutare persone meno fortunate ma ugual-
mente meritevoli di una mano amica. Di
questa attenzione un po’ tutti si sono ri-
cordati quando si è trattato di raccogliere
le risorse necessarie per proporre la prima
edizione del “Premio Stainer”.
“Per il dottor Stainer questo e altro”: la
frase è stata pronunciata da decine e
decine di persone quando si è trattato di
raccogliere il denaro necessario per pro-
porre l’edizione inaugurale di questo rico-
noscimento. Tutti si ricordavano del bene
che, il dottor Stainer, aveva fatto. E questo
gesto di riconoscenza si ripete puntuale
da trentacinque anni. “Dobbiamo essere
molto grati alla Cassa Rurale Lavis - Val-
le di Cembra – conclude Donati – perché
quando ci siamo trovati nella necessità di
cercare e trovare un nuovo partner, l’istitu-
to di credito cooperativo ha detto sì e oggi
rappresenta una sicurezza enorme perché
grazie alla Cassa Rurale siamo certi che il
premio proseguirà anche in futuro”.
La banca della comunità durante la pre-
miazione è stata rappresentata dal vice-
presidente, Renato Tasin. Nel suo inter-
vento ha utilizzato poche parole, semplici,
ma capaci di esprimere con immediatezza
ed efficacia un augurio ai giovani “i talenti
del nostro domani – ha detto – che dob-
biamo coltivare al meglio perché rappre-
sentano il futuro delle nostre comunità”.
Cornice tradizionale, il Palazzetto dello sport
del centro lavisano, per la consegna dei pri-
mi sei premi assegnati ad altrettanti studen-
ti di scuola media segnalati dai consigli di
classe per merito scolastico equamente di-
viso profitto e comportamento. Questi i vin-
citori: Pietro Gioberge, Eleonora Uber, Sara
Largher, Lucio Dorigatti, Vanessa Stocchetti,
Nicole Michelon. I primi tre sono studenti di
seconda media, i secondi tre di terza media.
d.n.
T
Premio allo Studio
Stainer
s c u o l a
66
tto finale il primo sabato di giugno,
al Teatro Oratorio di Verla di Giovo,
della ventunesima Borsa di Studio
Valle di Cembra. Ha visto impegnato un
centinaio di studenti di terza media delle
scuole di Albiano, Cembra, Segonzano e
Verla.
Hanno interpretato, in forma letteraria
o grafico/pittorica, il tema: “Vivere bene
insieme: illegalità sommersa, comporta-
menti personali, gruppi e regole di convi-
venza sociale”.
Il primo premio assoluto è stato assegnato
a Lara Dalla Porta della classe terza A di
Cembra. La motivazione della commis-
sione esaminatrice: “Con svariati esempi
concreti, ha sviluppato in modo logico e
convincente il bisogno di legalità per la
convivenza civile”.
La giuria era formata da: Antonella Zanon
e Roberto Trolli (dirigenti scolastici), Pa-
olo Pojer, Carlo de Giovanelli e Carmelo
Vicenzi (Comitato Borsa di Studio Valle di
Cembra), Mario Fortarel (presidente con-
siglio Istituto Comprensivo di Cembra),
Marzia Ress e Mirella Devoto (insegnan-
ti), Giuliana Pojer (pittrice).
Gli altri premiati (tra parentesi la scuola di
appartenenza): Elvira Pajaziti (Cembra),
Daniel Vettori (Segonzano), Alessia Tripo-
di (Segonzano), Elena Pellegrini (Verla),
Damiano Mattevi (Segonzano), Samuele
Brugnara (Verla), Alessia Ravanelli (Albia-
no), Jessica Mattevi (Cembra), Irene Gi-
rardi (Segonzano), Manuela Filippi (Albia-
no), Alessandro Daldin (Cembra), Petra
Siesser (Segonzano), Lorenzo Gasperat
(Cembra).
Non solo riconoscimenti. L’evento finale è
stato caratterizzato da molto altro come
i brani proposti dal musicista, Francesco
Patella, e l’intervento di tre attori del “Club
Armonia” di Trento. Claudia Furlani, Ren-
zo Fracalossi e Mariano Degasperi hanno
proposto una riflessione, molto apprezza-
ta da studenti e insegnanti, sul tema della
legalità attraverso riferimenti storici.
Nelle parole del presidente del Comitato
Borsa di Studio Valle di Cembra, Paolo
Pojer, alla guida di questo organismo da
A
Borsa di Studio Valle di Cembra:
la ventunesima ha parlato il linguaggio della legalità
l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l es c u o l al a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l e
67
una quindicina di anni, una forte sottoli-
neatura alla valenza formativa di questa
iniziativa che offre la possibilità ai ragazzi
di riflettere ed esprimersi su temi di attua-
lità. E sicuramente la legalità è tra questi.
Tra gli ospiti della premiazione il sindaco
di Giovo, Massimiliano Brugnara, il pre-
sidente della Comunità di Valle, Aurelio
Michelon, il presidente della Cassa Rurale
Lavis - Valle di Cembra, Ermanno Villotti
e Gloria Sebastiani dell’Avis Valle di Cem-
bra.
Per acquisire il maggior numero di infor-
mazioni e spunti possibili prima di met-
tersi “alla prova” gli studenti, durante
l’anno scolastico, avevano incontrato un
pool di esperti. È stato formato da: Alfon-
so Lettieri, Donata Borgonovo Re, Michele
Dorigatti, Padre Fabrizio, rappresentanti
dell’Associazione Libera del Trentino.
La Borsa di Studio Valle di Cembra è pa-
trocinata dai Comuni della Valle, dalle
Casse Rurali Lavis-Valle di Cembra e di
Giovo, dalla Comunità di Valle, dall’Avis
Valle di Cembra e dalla Federazione Tren-
tina della Cooperazione.
d.n.
Scuola dell’infanzia di Lona-Lases
s c u o l a
68
REPORT VIAGGIO
La gita organizzata dalla Cassa Rurale La-
vis – Valle di Cembra è stata veramente
emozionante!
Siamo partiti molto presto per la città di
REGENSBURG in Baviera, nota città per
il suo Ponte di Pietra, il Duomo ed il ca-
ratteristico romantico antico Borgo sulle
rive del Danubio, patrimonio dell’Unesco.
Pranzo in loco.
In serata arrivo a Praga all’HOTEL CLA-
RION CONGRESS, un eccellente hotel
con ogni confort (es. in camera da letto,
nell’armadio presente l’asse ed il ferro da
stiro), dove abbiamo trovato magnifiche
colazioni e cene a buffet, con ogni pre-
libatezza.
Il giorno seguente con la nostra guida lo-
cale Sig. LUCA, ci siamo portati al Castel-
lo che domina la città, quindi ci siamo
diretti alla stupenda Cattedrale di S.Vito,
proseguendo per il Palazzo Reale, la ma-
gnifica Basilica di S. Giorgio ed il celebre
Vicolo D’oro con i suoi caratteristici nego-
zietti. Pranzo in loco.
Nel pomeriggio abbiamo visitato il Ghet-
to, la Sinagoga Pinkas e la Sinagoga Spa-
gnola, concludendo passando per la Via
delle Ambasciate, con i suoi magnifici
Palazzi medioevali, barocchi, rinascimen-
tali e liberty. Quello che colpisce di Praga
sono le cupole, le guglie e le torri che pun-
teggiano la città stessa.
Nel giorno seguente abbiamo visitato il
cuore antico della città vecchia “Mala
Strana”, famosa per il “Ponte Carlo”, che
permette il passaggio pedonale tra le due
sponde sulla Moldava, dove si possono
vedere splendide statue, le Torri gotiche,
l’Isola di Kampa. Nel Centro storico si in-
contra la Piazza dell’Orologio Astronomi-
co vera chicca, il Municipio e la Piazza S.
Venceslao. Pranzo in loco.
Nel pomeriggio abbiamo visitato il com-
movente Cimitero Ebraico con il suo Mu-
seo pieno di tristi ricordi, altre Piazze e
Chiese. In serata cena tipica in loco, in un
stupendo Palazzo Liberty. Dopo cena la
guida LUCA si è messa a disposizione per
accompagnare coloro che volevano assi-
stere alla Santa Messa Pasquale. Ritorno
per loro in Hotel con il metrò, che passava
direttamente sotto l’Hotel.
Nel giorno seguente di buon mattino, vi-
sto il lungo tragitto da fare, ci siamo diret-
ti verso la città di KUTNA HORA, famosa
per le sue miniere d’argento, sede della
Zecca di Stato e la splendida chiesa di S.
Barbara, il Castello ed il quartiere gotico
di SEDLEC con la sua stupenda abbazia
della Vergine Maria. Luogo particolare la
Chiesa di tutti i Santi con il Cimitero Os-
sario. In serata è stato fatto presente che
era possibile fare una gita facoltativa in
battello sulla Moldava per vedere la città
di PRAGA illuminata, una gita stupenda
a detta di coloro che l’hanno effettuata.
Ultimo giorno, partenza per il ritorno a
casa, durante il viaggio ci siamo fermati a
CESKY KRUMLOV (dove nevicava) nella
bassa Boemia, città storica dominata dal
suo Castello di Rozenberk, sotto la pro-
tezione dell’UNESCO, come monumento
importante, che abbiamo visitato ed il suo
tipico villaggio. Pranzo in loco.
Quindi siamo partiti per il rientro in Italia.
Considerazioni finali, si devono ringrazia-
re: l’autista Armando per la sua delica-
ta guida, l’accompagnatrice Alessandra
Bezzi per aver assistito e seguito costan-
temente tutti noi, un particolare ringrazia-
mento alla guida locale LUCA per la sua
brava e disponibilità, al tempo che è stato
clemente ed infine a tutti i partecipanti
alla gita che hanno rispettato i tempi.
Paolo Talassi - Socio della Cassa Rurale
28 marzo 2013
Viaggio a Praga
l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l ev i a g g il a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l e
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PROSSIMI VIAGGI IN PROGRAMMA
Quest’anno la Cassa Rurale ha deciso di ampliare il proprio pac-chetto di Proposte Viaggi, inserendo una destinazione esclusiva per i giovani. Inoltre, tutti gli iscritti al viaggio aventi lo status di GIOVANE SOCIO UNDER 31, potranno beneficiare di una tariffa ancor più scontata grazie al contributo della Cassa Rurale.
GIOVANE SOCIO UNDER 31 Euro 300,00FIGLIO DI SOCIO UNDER 31 Euro 340,00GIOVANE CLIENTE UNDER 31 Euro 370,00SUPPLEMENTO SINGOLA EURO 90,00
SOCIO Euro 1.250,00CLIENTE Euro 1.280,00 (quota scontata)
SUPPLEMENTO SINGOLA EURO 270,00
Berlino in libertà26-29 SETTEMBRE 2013 PRENOTAZIONI ENTRO IL 2 SETTEMBRE 2013
Castelli della Loira e Parigi 13-20 OTTOBRE 2013PRENOTAZIONI ENTRO IL 10 SETTEMBRE 2013
In corso d’anno, l’Agenzia Viaggi Bolgia di Trento è subentrata nell’organizzazione dei viaggi della Cassa Rurale e con l’occasione, a livello promozionale, ha voluto applicare un ritocco verso il basso sui listini, ad eccezione del viaggio a Berlino
SOCIO Euro 710,00 (quota scontata)
CLIENTE Euro 760,00 (quota scontata)
SUPPLEMENTO SINGOLA EURO 215,00
Capodanno a Barcellona29 DICEMBRE 2013 - 3 GENNAIO 2014PRENOTAZIONI ENTRO L’8 NOVEMBRE 2013
PREPARATE IN TEMPO LE VOSTRE VACANZESiamo in tempo di vacanze e per prepararle al meglio ricordiamo alcuni servizi “su misura” del viaggiatore informato e previdente.
CASSETTE DI SICUREZZA: un posto sicuro per i vostri beni più cari, disponibili nelle dimensioni più varieCARTA BANCOMAT: lo strumento più comodo per i pagamenti, accettato presso la stragrande maggioranza degli esercizi commerciali in Italia e all’estero (per i pagamenti effettuati all’estero, è necessario verificare l’eventuale presenza del blocco estero – informazioni presso gli sportelli della Cassa Rurale)CARTA DI CREDITO CARTASI: l’alternativa più intelligente e sicura al denaro contante, per chi viaggia è una compagna insostituibile, accettata da alberghi, ristoranti e distributori di benzina CARTA PREPAGATA: comoda e sicura, si attiva previo il caricamento di un importo iniziale e può essere ritirata presso gli sportelli della Cassa Rurale anche in assenza di un conto corrente di appoggioTELEPASS FAMILY: niente più code al casello grazie al servizio telematico che consente di pagare il pedaggio automatica-mente, transitando su corsie preferenziali
v i a g g i
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Si inizia con un Moser (Francesco) e si finisce con un altro Moser (Moreno). In mezzo decine e decine di pagine, di testi, di immagini, di protagonisti, di trionfi e di rovesci, di vittorie e di sconfitte, di corse trentine (e non solo) animate da corridori trentini e non solo.Il lettore (appassionato o meno dello sport del pedale) potrà trovare tutto questo nel libro “Cento anni in bicicletta… e la storia continua”. Autori: il giornalista Diego Nart (nostro apprezzato collaboratore del notiziario soci) e il fotoreporter Remo Mosna.Il volume, come suggerisce il titolo, è la continuazione di un’altra opera: “Cento anni in bicicletta” di Ottone “Bill” Cestari cantore dello sport ciclistico che, con passione e competenza ma anche con penna e taccuino suoi inseparabili strumenti di lavoro, aveva raccontato per oltre mezzo secolo.
La storia a due ruote è salita nuovamente in sella e ha coperto il tratto di strada che, idealmente, unisce la seconda metà degli anni Ottanta ai giorni nostri. Meri-to di questo nuovo impegno editoriale è aver colmato questo vuoto e aver dato visibilità alle tante speranze che, vittoria dopo vittoria, sono diventati campioni celebrati e hanno contribuito a creare una tradizione invidiabile per il ciclismo di casa nostra.Tre i segmenti del libro. Il primo: l’intervista con Giu-seppe Zoccante (il “padre” di questa idea editoriale) presidente per quasi un quarto di secolo del Comitato Trentino della Federazione Ciclistica Italiana (oggi ne è presidente onorario). Il secondo: “Scatti fotografici di scatti in bicicletta” ripercorre con testi e immagini gli episodi principali dello sport delle due ruote dal 1984 al 2012 del ciclismo corso e organizzato. Il terzo: la parte statistica curata dal giornalista Gino Micheli.Il libro può essere richiesto presso il Comitato Tren-tino della Federazione Ciclistica Italiana oppure contattando il Club Ciclistico Francesco Moser.
Diego Nart
La storia a due ruote è salita nuovamente in sella e ha coperto il tratto di strada che, idealmente, unisce la seconda metà degli anni Ottanta ai giorni nostri. Meri-to di questo nuovo impegno editoriale è aver colmato questo vuoto e aver dato visibilità alle tante speranze che, vittoria dopo vittoria, sono diventati campioni celebrati e hanno contribuito a creare una tradizione invidiabile per il ciclismo di casa nostra.Tre i segmenti del libro. Il primo: l’intervista con Giu-seppe Zoccante (il “padre” di questa idea editoriale) presidente per quasi un quarto di secolo del Comitato Trentino della Federazione Ciclistica Italiana (oggi ne è presidente onorario). Il secondo: “Scatti fotografici di scatti in bicicletta” ripercorre con testi e immagini gli episodi principali dello sport delle due ruote dal 1984 al 2012 del ciclismo corso e organizzato. Il terzo: la parte statistica curata dal giornalista Gino Micheli.Il libro può essere richiesto presso il Comitato Tren-tino della Federazione Ciclistica Italiana oppure contattando il Club Ciclistico Francesco Moser.
in biciclettain bicicletta… e la storia continua
Diego Nart remo mosNa
IN TRENTINO LA BICI CORRE. DA OLTRE UN SECOLO.