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L o g o 1 3 0 ° – L i n e e g u i d a · come una sorta di tradimento verso chi fa ... sono...

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www.cr-lavis.net n. 15 | luglio 2013 Incontro con Sebastiano Zanolli pagina 25 Celebrazione 130 anni del Credito Cooperativo pagina 06 POSTE ITALIANE Spa L’assemblea Generale dei Soci 2013 pagina 38
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w w w. c r - l a v i s . n e t

n. 15 | luglio 2013

Incontro con Sebastiano Zanollipagina 25

Celebrazione 130 anni del Credito Cooperativopagina 06

POSTE ITALIANE Spa

L o g o 1 3 0 ° – L i n e e g u i d a

Logo 130°

Dimensioni minime di utilizzoLe dimensioni minimeper garantire al logo la sua leggibilità sono di 30 mm. 30 mm

L’assemblea Generale dei Soci 2013pagina 38

Direttore responsabile: Walter Liber

Redazione e coordinamento: Alessio Saiani Diego Nart

Hanno collaborato: Romana Pilati Tiziano Merler Loreta Rosatti

Realizzazione: Prima - Trento

Illustrazioni: Ilaria Castellan

Stampa: Alcione - Trento

Periodicità Semestrale

periodico di informazione e cultura

s o m m a r i o

b a n c a

s p o r t

s c u o l a

a r t e - c u l t u r a

v i a g g i

l a c a s s a r u r a l e

s o l i d a r i e t à

t e r r i t o r i o

s o c i

pag. 03 L’Editoriale del Presidentepag. 04 L’Approfondimento del Direttorepag. 05 La giornata di Formazione a Riva del Gardapag. 06 Celebrazione 130 anni del Credito Cooperativo italiano

pag. 08 Situazione dei Mercati Finanziari pag. 14 Nuovo Sevizio InBank App per iOSpag. 15 Novità nel Servizio Carte Prepagate 3599 pag. 18 La Previdenza Integrativa: Pil in calo, pensioni sempre più poverepag. 20 Risparmiolandia: nuove App e il Magazinepag. 21 La Polizza AsSiPro

pag. 23 La Cassa Rurale Per i Giovani Rivoluzione in corso: lavoro e social-network Lavistaperta per gli “attesi al futuro” Risultati solidi in una società liquida Contributo per Viaggi Studio all’Estero Summer Fest con i Giovani di Albianopag. 29 Principali Manifestazioni Primavera/Estate Giornata della Comunità in Paganella Carnevale di Grauno Festival dell’Asparago a Zambana “Welcome Lavis” e il suo benvenuto alla “Lazzera” In ballo con Ritmomisto Pressano: l’ottavo giorno è tempo di Sagra La Cassa Rurale e i M.a.s.i. Muller Thurgau in mostra. Per la ventiseiesima volta.

pag. 38 L’assemblea Generale dei Soci 2013pag. 41 Convenzione A.P.S.P. Giovanni Endrizzi Lavis per i Socipag. 43 Giovani sicuri al volante e sulla strada con Drive ok

pag. 46 Pillole dalle Associazioni Quarant’anni di coralità e polifonia con la Corale di Lavis Coro La Valle: dieci anni in sette note Coro di Pressano: concerto per Verdi. Con il nuovo lookpag. 50 Pillole dal Mondo A Grauno: la “provvidenza” a tavola AfricaProject: una scuola in savana-Kenya

pag. 55 18° Trofeo Cassa Rurale Lavis - Valle di Cembrapag. 56 Judo: sesto Trofeo Città di Lavispag. 57 Triangolare di Albiano. Vince Hellas Veronapag. 58 Giornata in Paganella. Con gli sci e la Cassa Rurale.pag. 59 Unione Sportiva Lavis: il 60esimo comincia sottoretepag. 61 Circolo Tennis Lavis, servizio vincente

pag. 62 Omaggio a Verdi con la Cassa Ruralepag. 63 Lavistaperta e la Cooperazione: ieri, oggi, domani

pag. 64 Cantascuola 2013pag. 65 Bilinguismo in Musicapag. 66 Premio allo Studio Stainerpag. 67 Borsa di Studio Valle di Cembra

pag. 68 Viaggio a Praga del 28 marzo 2013pag. 69 I prossimi Viaggi in programma

ello scorso mese di maggio la

Cassa Rurale ha svolto – come

ogni anno succede – la propria

assemblea, che come atto fondamentale

ha approvato il bilancio del 2012.

Il documento ha confermato l’andamen-

to dell’anno precedente, anzi ad essere

“precisini”, l’utile dell’esercizio ha segna-

to qualcosa in più. Ma i numeri esaminati

non rivelano compiutamente la situazione

dell’economia della zona di operatività

della nostra Cassa Rurale.

Nei fatti questa rimane ancora in crisi so-

prattutto in alcuni settori, ormai noti a tut-

ti, che solo qualche tempo fa svolgevano

un ruolo trainante dalle nostre parti.

Ed allora stiamo con gli occhi puntati per

osservare se qualche segnale ci dice quali

settori economici tengono in questo mare

in burrasca, e se si vede una luce in fondo

a questo tunnel percorso da molte delle

nostre aziende.

Il conto economico semestrale qualche

lettura positiva la offre, ma per constatare

se c’è un inversione di tendenza è pre-

sto: di questi tempi anche le parole vanno

spese con prudenza e parsimonia.

Anche cercando conforto dai cosiddetti

esperti di questioni economiche, non si

capisce come si svilupperà questa con-

giuntura e la cosa che preoccupa mag-

giormente è il livello di occupazione, sia

quella latitante nelle aziende (anche di

grandi dimensioni), che quella insufficien-

te destinata ai giovani, anche per quelli

preparati in possesso di diplomi e lauree

conseguite con successo.

Ecco il punto più delicato: offrire alle gio-

vani generazioni una proposta di lavoro

prima che questa situazione si manifesti

come una sorta di tradimento verso chi fa

ora il proprio ingresso nella società delle

professioni.

Tuttavia anche in una situazione assai

complicata – i posti di lavoro non si cre-

ano dal nulla – si verificano esempi di

adattamento a questo mondo che sembra

aver smarrito un sistema sociale ed eco-

nomico durato per decenni. Le aziende

che riescono a modificare i propri schemi

(divenuti ormai inadeguati) e che cercano

nuovi prodotti e nuovi mercati, magari al

di fuori dei confini regionali o nazionali,

registrano una rinnovata voglia di affron-

tare le difficoltà, con soddisfazione.

Forse anche qui da noi è davvero giunto il

momento di provare a mettersi in gioco con

ritrovate energie, anche perché non si vede

nessuno all’orizzonte che corra in aiuto.

Il Presidente Ermanno Villotti

L’Editoriale di Ermanno Villotti

La Cassa tiene, ma l’occupazione crolla

N

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3

a situazione contabile al 30 giugno

2013 vede gli impieghi attestar-

si a 596,7 mln rispetto al dato di

610,3 mln di fine 2012.

Nel corso degli ultimi anni la dinami-

ca degli impieghi si è progressivamente

affievolita diventando quindi negativa,

contraddistinta dal deterioramento del

credito (nota comune a tutte le CR e BCC

e banche in generale) con un incremento

delle sofferenze lorde da 23,6 mln di fine

2012 a 38 milioni al 30 giugno 2013,

segno che la crisi è ben lungi dall’essere

risolta. Questo andamento assume parti-

colare rilevanza poiché i ricavi derivano

in misura assai ampia dalle tradizionali

attività creditizie (il margine di interesse

è infatti pari al 62,35% del margine di

intermediazione).

Data la nostra natura di banca del terri-

torio, viviamo in maniera più pressante la

scelta tra il sostegno delle economie lo-

cali, di cui siamo parte integrante, conti-

nuando ad erogare credito alle imprese in

temporanea difficoltà, e il contemporaneo

obiettivo di salvaguardia della stabilità

della Cassa Rurale, rendendo maggior-

mente selettive le politiche di offerta. Ciò

nonostante nei primi 6 mesi nel 2013 le

domande di credito respinte sono decisa-

mente ridotte: 4 richieste respinte rispetto

alle 1.803 esaminate.

La crisi ha comunque accentuato alcune

debolezze insite nel nostro modello quali

la rigidità dei costi o, come già accennato,

la dipendenza dei ricavi in maniera consi-

stente dal margine di interesse. Il nostro

patrimonio rimane relativamente elevato,

in linea anche con i maggiori requisiti ri-

chiesti da Basilea, anche se il calo della

redditività comprime l’autofinanziamento,

unico canale di alimentazione dei mezzi

patrimoniali.

Sempre in riferimento ai dati contabili di

fine giugno, la raccolta diretta si attesta a

602,9 mln, in aumento rispetto ai 601,8

mln di fine 2012; la raccolta indiretta è

93,4 mln, in aumento rispetto ai 89,3

mln di fine 2012, portando così la rac-

colta totale al 30 giugno 2013 a 696,3

mln, in aumento rispetto ai 691,1 mln di

fine 2012.

Si evidenza quindi una significativa dif-

ficoltà di crescita della raccolta a causa

delle ridotte capacità di risparmio delle

famiglie in conseguenza della crisi, ac-

centuata dall’instabilità e dalla volatilità

del mercato. Quando tornano le turbolen-

ze sui mercati, è l’Italia a rischiare più di

altri paesi, complice anche l’instabilità

politica che ci caratterizza da tempo.

Il quadro economico stenta a migliorare,

con il PIL in caduta anche nel 3° e 4° tri-

mestre 2013. Qualche spiraglio positivo

di intravvede nel 2014.

L’economia italiana si trova ad un passag-

gio difficile con un potenziale di crescita

che si sta indebolendo: perdita di occu-

pazione, in particolare tra i giovani, con

debolezze congiunturali che si sovrappon-

gono a problemi strutturali irrisolti.

Ma ogni crisi – per quanto lunga e diffici-

le – è destinata a finire. Ed è con questo

auspicio che guardiamo al futuro, convinti

che la nostra Cassa Rurale c’è e sarà sem-

pre al fianco del suo territorio.

Il Direttore GeneraleDiego Eccher

Il quadro economico stenta a migliorareL’Approfondimento di Diego Eccher

L

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4

esercizio perfetto di Yuri Chechi

ad Atlanta ’96. La maratoneta

stremata ma tenace, che taglia il

traguardo della prima maratona olimpica

femminile a Los Angeles ’84. Sono questi

dei formidabili esempi di “elevation”, cioè

il credere in qualcosa, l’ispirare e il sentir-

si ispirati, il sentirsi parte di un progetto.

Definita come la settima emozione univer-

sale (accanto a felicità, tristezza, paura,

rabbia, sorpresa, disgusto), l’elevation è

un’emozione che lo sport conosce bene e

che Mauro Berruto, commissario tecnico

della nazionale maschile di pallavolo, ha

illustrato con passione e metodo sabato

18 maggio scorso, a noi dipendenti della

Cassa Rurale Lavis – Valle di Cembra, ri-

uniti per una giornata da passare assieme

per investire su noi stessi, per “aprire le

nostre menti”, per conoscerci in momenti

che vanno oltre la pura attività lavorativa.

Il tutto rientra in un progetto pensato dal-

la direzione, ma voluto fortemente anche

da tutti i collaboratori, che pone attenzio-

ne al benessere lavorativo e alla necessità

di avere spazi dedicati alla riflessione e

al confronto. Un progetto che vuole in-

fondere speranza, positività e che tende a

migliorare il più possibile la qualità delle

relazioni; quasi un antidoto alla crisi pe-

sante e alla depressività del momento.

Un progetto in cui tutti, dal management

all’ultimo assunto, si mettono sullo stesso

piano per condividere proposte nuove, per

un’esperienza di uguaglianza che riesca a

tirar fuori il meglio da ogni persona. Si è

parlato di volley e di squadra. Anche un

gruppo di lavoro o i componenti un ufficio

rappresentano una squadra. Una squadra

con la sua identità, fatta di valori lavora-

tivi che hanno messo radici nel gruppo,

fatta di maggior o minor coesione, da un

clima interno positivo o conflittuale. Una

squadra che può giocare a favore o contro

l’organizzazione.

“Per gestirla al meglio, tre sono i passaggi da considerare – ci sottolinea il Berruto

filosofo, formatore, imprenditore, alle-

natore – porsi degli obiettivi, creare uno staff, scegliere e formare gli atleti. Ogni passaggio è importante e delicato. E su ognuno di questi occorre investire tempo ed energie”.“La squadra non è formata solo da com-ponenti fisiche e tecniche, ma anche da capacità emozionali che possono essere allenate”. Questa è stata la vera novità

portata nell’incontro: le emozioni si pos-

sono allenare affinchè possano diventare

un determinante alleato delle prestazioni

e favorire l’organizzazione.

Alle parole si sono alternate immagini

e filmati di eventi sportivi, noti e meno

noti, si sono portati esempi dal mondo

dell’arte, della letteratura, della scienza,

facendo nascere nel pubblico sentimenti

di commozione e di entusiasmo.

Qual è dunque la formula del successo

per Mauro Berruto? È una formula fatta

di talento e capacità tecniche, moltipli-

cati per le capacità emozionali (elevation

– ispirazione) e sostenuti da un altro ele-

mento importante, “l’atteggiamento”, che

deve essere assolutamente vincente.

Alla fine del suo intervento Berruto ci

ha regalato ancora i due segreti per una

squadra vincente: l’egoismo di gruppo –

fatto di obiettivi comuni, coesione di emo-

zioni, integrazione delle potenzialità di

ciascuno – e la regola delle 10.000 ore, il

cosiddetto “no pain, no gain”: impegnarsi

fino allo stremo, provare e riprovare per

arrivare all’obiettivo superiore, applicarsi

con una disciplina adatta.

Ci ha salutato dopo un’intensa mattinata

affermando deciso: “così sono i giocatori che vorrei nella mia nazionale”.

l.r.

formazione a Riva del GardaLa giornata di

L’

l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l e

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Celebrazione dei

130 anni del Credito Cooperativo italiano

l 20 giugno del 1883 su iniziativa

di Leone Wollemborg nasceva a Lo-

reggia, un piccolo comune di 3.000

abitanti in provincia di Padova, la prima

Cassa Rurale, la Cassa Cooperativa di

Prestiti di Loreggia.

Insieme ad altri 32 capifamiglia, il

24enne Leone Wollemborg, filantropo,

economista, politico e poi anche mini-

stro, assorbì e adattò l’insegnamento

di Friedrich Willhelm Raiffeisen che nel

1864 in Germania istituì le Associazioni

Casse di prestito.

Alessandro Azzi, presidente di Federcas-

se, la Federazione Italiana delle Banche

di Credito Cooperativo-Casse Rurali ed

Artigiane, sostiene che “la cooperazione

di credito in Italia si è rivelata, negli anni,

uno strumento potente di sviluppo, un

fattore di stabilità e un lievito di sviluppo

durevole, contribuendo alla crescita del

senso democratico, educando alla legali-

tà e all’uso responsabile del denaro”.

Quest’anno il Credito Cooperativo festeg-

gia quindi i 130 anni.

Un evento storico, che vuole essere an-

che un’ importante occasione per valo-

rizzare e far conoscere ad un pubblico

sempre più ampio il sistema del Credito

Cooperativo e le sue caratteristiche di-

stintive.

È in quest’ottica che Federcasse ha pre-

disposto un logo della ricorrenza che

intende unire storia (i 130 anni) e pre-

sente.

Anche la Cassa Rurale Lavis –Valle di

Cembra intende contribuire nel dare ade-

guata visibilità a questa tappa importan-

te e con l’occasione presenta qui di se-

guito un quadro sintetico dell’andamento

del Credito Cooperativo in Italia.

a.s.

I

l a c a s s a r u r a l e

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Celebrazione dei 130 anni del Credito Cooperativo italiano

Dati principali provvisori del Credito Cooperativo a marzo 2013 ■ 391 Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali

■ 4.438 sportelli (+0,1%, pari al 13,6% degli sportelli bancari italiani)

■ Presenza diretta in 2.714 Comuni e in 101 Province (dati a dicembre 2012)

■ 1.141.226 soci (+3%)

■ 37.000 dipendenti (compresi anche quelli delle società del sistema)

■ Provvista complessiva (raccolta da banche + raccolta clientela + obbligazioni): 185 miliardi di euro (+4,9% a fronte di un - 1,1% registrato nel sistema bancario)

■ Raccolta da clientela + obbligazioni: 155,2 miliardi di euro (+2,8% a fronte di un +1% registrato nella media di sistema)

■ La quota di mercato della raccolta da clientela comprensiva di obbligazioni delle BCC è del 7,4%

■ Impieghi economici: 137,5 miliardi di euro (-0,4% a fronte del –1,6% registrato nel resto del sistema bancario)

■ La quota di mercato degli impieghi delle BCC-CR è del 7,1%

■ Considerando anche i finanziamenti erogati dalle banche di secondo livello del Credito Cooperativo, gli impieghi della categoria ammontano complessivamente a 150,3 miliardi di euro, per una quota di mercato del 7,7%

■ Impieghi economici alle imprese: 90,2 miliardi di euro (-1,7% contro il -3,4% del sistema bancario complessivo)

■ La quota di mercato delle BCC-CR per questa tipologia di prestito è del 9,5%. Considerando anche i finanziamenti alle imprese erogati dalle banche di secondo livello del Credito Cooperativo, gli impieghi al settore produttivo superano i 101 miliardi di euro e la quota di mercato della categoria approssima il 10,7%

■ Patrimonio (capitale e riserve): 19,7 miliardi di euro (+0,8%)

■ Il Tier 1 ratio ed il coefficiente patrimoniale delle BCC sono pari, rispettivamente, al 14,1% e al 15,0%

■ Gli impieghi erogati dalle BCC italiane rappresentano il 22,6% del totale dei crediti alle imprese artigiane, l’8,6% alle famiglie consumatrici, il 17,6% alle famiglie produttrici, l’8,6% delle società non finanziarie, il 12,6% del totale dei crediti alle istituzioni senza scopo di lucro (Terzo Settore)

■ In particolare, la quota di clienti affidati del settore Non profit (escluse le cooperative sociali) è del 19% (dati a dicembre 2012)

Dati principali provvisori del Credito Cooperativo a marzo 2013

Provvista complessiva (raccolta da banche + raccolta clientela + obbligazioni): 185 miliardi di euro (+4,9% a fronte di un - 1,1%

Raccolta da clientela + obbligazioni: 155,2 miliardi di euro (+2,8%

Impieghi economici: 137,5 miliardi di euro (-0,4% a fronte del –1,6%

La quota di mercato degli impieghi delle BCC-CR è del 7,1%

Considerando anche i finanziamenti erogati dalle banche di secondo livello del Credito Cooperativo, gli impieghi della categoria ammontano complessivamente a 150,3 miliardi di euro, per una quota di mercato del 7,7%

Impieghi economici alle imprese: 90,2 miliardi di euro (-1,7% contro il -3,4% del

La quota di mercato delle BCC-CR per questa tipologia di prestito è del 9,5%. Considerando anche i finanziamenti alle imprese erogati dalle banche di secondo

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Situazione Mercati Finanziari

Analisi a inizio luglio 2013

Disoccupazione, occupazione precaria, salari nominali compressiIn Italia, secondo le ultime rilevazioni, la

percentuale di disoccupati sul totale della

forza lavoro ha superato la soglia del 12%

(valore più alto dal 1977, era al 6,3% nel

2007), attestandosi leggermente al di so-

pra della media europea. Il numero delle

persone in cerca di un lavoro ha raggiunto

i 3 milioni e 140 mila unità (Fonte: Istat).

Il dato, già di per se grave, induce ad una

ulteriore riflessione se si considerano i se-

guenti altri aspetti:

1. Nelle crisi precedenti la crescita della

disoccupazione avveniva in periodi di

tassi monetari alti, indotti da pressioni

inflazionistiche, tentativi di difesa del-

la valuta, crisi petrolifere, ecc.. Questa

volta, invece, la crescita della disoccu-

pazione è avvenuta in un contesto di

tassi monetari eccezionalmente bassi,

e quindi nonostante il doping della po-

litica monetaria.

2. La crescita della disoccupazione si ac-

compagna a un mutato quadro della

normativa del lavoro, che ha finalmen-

te introdotto – rispetto al 1993 – mag-

giori gradi di elasticità nel mercato del

lavoro. Questo consentirà un più ve-

loce riassorbimento in caso di ripresa

del ciclo economico, ma al momento

ha acuito la fase negativa della disoc-

cupazione: molti contratti a progetto

o a tempo determinato non sono stati

rinnovati. L’occupazione quindi è dive-

nuta più precaria. La disoccupazione

giovanile (15-24 anni) è al 38,5% (era

al 23,0% nel gennaio del 2004, fonte:

Istat) ed è aumentata la percentuale di

contratti precari: nel 1993 la percen-

tuale di contratti a tempo determina-

to sul totale era pari al 10,24%, nel

2001 al 12,50%, nel 2011 al 13,4%,

mentre il numero di lavoratori part-ti-

me su 100 occupati è passata da 9,7

del 1993 a 12,5 nel 2001 a 16,4 nel

2011 (fonte: Istat).

3. Una serie di lavori sono “spiazzati”

da internet: molti intermediari (es. la

libreria sotto casa, il noleggiatore di

dvd, l’agenzia di viaggi poco specializ-

zata) sono abbandonati dai giovani. Si

creano certamente nuovi mestieri ma

non a ritmo sufficiente.

4. La crisi attuale genera, rispetto a mol-

te crisi precedenti, una riduzione dei

salari nominali per molti lavoratori.

Escludendo il pubblico, finora non

veramente toccato da nessuna spen-

ding review, si nota una riduzione dei

compensi dei liberi professionisti e dei

commercianti. Si moltiplicano inoltre,

i casi di aziende con contratti di lavoro

di solidarietà, a riduzione del valore.

5. Infine, il lavoratore può godere di una

protezione sociale in termini di welfare

(pensione + assistenza medica) desti-

nata a diventare via via più leggera. La

crisi ha quindi dispiegato il primo dei

propri effetti macroeconomici: le aree

economiche (Italia, Spagna, Portogallo

ecc.) a minore produttività del lavoro

ne stanno correggendo il costo attra-

verso una riduzione dei salari nomina-

li. Un movimento correttivo classico,

da libro di macroeconomia, che potrà

essere interrotto solo da una ripresa

della capacità industriale del Paese e

da una re-industrializzazione dei no-

stri territori, su prodotti ad alto valore

aggiunto, ossia dopo un movimento

macroeconomico di lungo periodo che

b a n c a

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passa attraverso ricerca e sviluppo, in-

vestimenti, riduzione della burocrazia.

Fino ad allora i salari nominali conti-

nueranno a comprimersi.

Congiuntura InternazionaleNEGLI STATI UNITI. La Federal Reserve

ha aggiornato le previsioni sull’economia

USA, rilevando dei parziali miglioramenti

in termini di crescita e occupazione. Se

nei prossimi mesi il cambiamento di pro-

spettiva dovesse essere confermato, la

banca centrale americana potrebbe an-

ticipare a giugno 2014 (invece che fine

2015) la chiusura del piano di acquisti

di titoli (85 miliardi di dollari al mese).

La produzione industriale ha subito una

battuta d’arresto, attestandosi su una

crescita annua dell’1,6% (da +1,8%) e

di una crescita mensile nulla (+0,04%),

confermata anche dal leggero rallenta-

mento del grado di utilizzo degli impianti

(77,6% dal 77,8%). Gli ordini di fabbri-

ca sono migliorati dell’1,0%. Il tasso di

disoccupazione si è consolidato su un va-

lore leggermente superiore a quello della

rilevazione precedente (7,6% da 7,5%).

Il dato sulla variazione dei salari non

agricoli ha messo in evidenza che sono

stati creati 175 mila nuovi posti di lavo-

ro (12 mila in più delle attese), con un

contributo di 178 mila creati dal settore

privato. Le vendite al dettaglio sono cre-

sciute del 4,3% su base annua (+0,6%

su base mensile meglio delle attese di

+0,4%). Anche l’indice di benessere dei

consumatori di Bloomberg ha fatto regi-

strare un miglioramento da -31,3 punti

a -29,4, mentre la fiducia dei consuma-

tori dell’Università di Michigan è scesa

a 82,7 punti da 84,5. L’indice CPI dei

prezzi al consumo è salito su base an-

nua dell’1,4% (da 1,1% precedente),

mentre la componente core (al netto di

energia ed alimentari) è rimasta stabile

a +1,7%.

NEL VECCHIO CONTINENTE. La zona

Euro ha continuato a mostrare segnali di

debolezza congiunturali, seppur mitigati

rispetto ai mesi precedenti. La produzione

industriale, nell’ultima rilevazione dispo-

nibile (aprile), è scesa su base annua del-

lo 0,6%. La contrazione è stata tuttavia

più contenuta rispetto al valore registrato

nel mese di marzo (-1,6%). Su base men-

sile, il dato è aumentato dello 0,4%. Nel

primo trimestre del 2013, il Pil francese

è diminuito dello 0,4 % rispetto al primo

trimestre 2012. Anche gli altri indicatori

congiunturali hanno evidenziato una si-

tuazione di sostanziale stagnazione. Sia il

PMI manifatturiero che l’indice PMI servi-

zi per l’Eurozona sono rimasti al di sotto

della soglia di espansione economica di

50 punti, rispettivamente a 48,7 punti e

48,6 punti. L’unico dato che è salito so-

pra tale soglia è l’indicatore PMI servizi

per la Germania, che è aumentato a 51,3

punti dai 49,7 del mese precedente. La

debolezza congiunturale ha contribuito a

Situazione Mercati Finanziari

l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l eb a n c a

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prolungare il pessimismo degli operatori

economici. Gli ultimi dati sull’inflazione,

riferiti al mese di maggio, hanno eviden-

ziato una contenuta crescita dei prezzi.

L’indice dei prezzi al consumo è aumenta-

to di 0,1 punti percentuali su base men-

sile, salendo all’ 1,4% annuo, superiore

di 0,2 punti percentuali rispetto al dato di

aprile. Anche l’inflazione di fondo (core,

cioè al netto di alimentari ed energetici),

è aumentata all’1,2%. In Germania, nel

mese di maggio il numero di disoccupa-

ti è diminuito di circa 12 mila unità. Il

tasso di disoccupazione tedesco è sceso

al 6,8%, inferiore alle attese degli analisti

che prevedevano un tasso del 6,9%.

IN ITALIA. Il Pil del primo trimestre è sta-

to rivisto al ribasso, da - 2,3% di crescita

annua a -2,4%. La produzione industriale

si è ridotta del -4,6% annuo, in legge-

ro miglioramento dal 5,3% precedente,

ma ancora di un punto percentuale al

di sotto delle attese (-3,6%). Ad essere

particolarmente penalizzata è stata la

produzione di beni di consumo (-5,8%)

di beni strumentali e intermedi (-4,5%),

leggermente meglio l’energia (- 2,3%). Gli

ordini all’industria hanno subito un ulte-

riore decremento su base annua (-1,6%

da -10,0%), così come il fatturato (-7,2%

da -7,6%). Entrambi gli indicatori sono

però migliorati nella variazione mensile

dello 0,6%. L’indice PMI è sceso da 47

a 46,5 punti. La fiducia delle imprese ha

registrato un ulteriore calo, come rilevato

Situazione Mercati Finanziari

b a n c a

10

dall’indice Iesi calcolato dall’Istat (passa-

to da 80,2 a 76,1 punti). Il peggioramen-

to è riconducibile ai settori delle costru-

zioni (da 81,0 a 71,0 punti), dei servizi

di mercato (da 76,4 a 70,6 punti) e del

commercio al dettaglio (da 80,8 a 80,7

punti), mentre è salito controtendenza il

clima di fiducia delle imprese manifattu-

riere (da 88,7 a 90,2 punti). La disoccu-

pazione ha raggiunto il 12,2% (il più alto

dal 1977), a fronte di 3 milioni 140 mila

disoccupati. Le vendite al dettaglio sono

scese del 2,9% (dal 3,2% precedente),

nonostante la fiducia dei consumatori sia

salita in modo repentino di quasi 10 punti

(da 85,9 a 95,7), molto al di là delle atte-

se (86,2 punti). Di quest’ultima, è miglio-

rata in particolare la componente relativa

al quadro economico (da 71,7 punti a

91,6) più di quella della situazione per-

sonale (da 92,0 a 97,7), mentre tra la

percezione del clima corrente e quella del

clima futuro è la seconda che è miglio-

rata in misura maggiore (da 81,4 punti

a 99,1). Nel quarto trimestre del 2012,

i trasferimenti di proprietà immobiliare

hanno subito una contrazione annua del

25,7%, dovuta sia al calo del comparto

delle unità ad uso abitativo (-26,4%) che

di quelle ad uso economico (-16,6%).

Mercati monetariLa Federal Reserve ha reso note le pro-

prie intenzioni di ridurre gradualmen-

te nei prossimi mesi l’attuale strategia

espansiva di politica monetaria (nota

come QE, ovvero il piano acquisti per 85

miliardi di dollari al mese). Bernanke ha

fissato come obiettivo la disoccupazio-

ne al 7% (in passato si era parlato del

6,5%) che, secondo le previsioni, potreb-

be essere raggiunto già a marzo 2014 in-

vece di giugno 2014. Contestualmente,

la Banca Centrale Europea ha lasciato

trapelare, anche attraverso dichiarazioni

del suo presidente, la propria intenzio-

ne di mantenere (semmai rafforzare) il

profilo attualmente espansivo di politica

monetaria. In particolare, un nuovo taglio

dei tassi (arrivando a valori negativi sui

depositi) e un potenziamento delle ope-

razioni OMT rimarrebbero i canali ritenu-

ti percorribili dall’Istituto di Francoforte

per rafforzare ulteriormente il sostegno

all’economia e la capacità di intervento

in situazioni di crisi. Eventuali operazio-

ni di acquisto di titoli (del tipo QE negli

Stati Uniti o in Giappone) vanno escluse

per il momento. La Banca del Giappone

ha lasciato intendere di essere pronta a

deliberare nuovi stimoli se ciò si renderà

necessario.

Situazione Mercati Finanziari

l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l eb a n c a

11

Mercato ValutarioNel mese di giugno i mercati valutari sono

stati caratterizzati da una fase di relativa

incertezza. L’euro ha manifestato un an-

damento altalenante. Nei confronti del

dollaro, la moneta unica ha manifestato

un trend rialzista nelle prime due settima-

ne del mese, superando 1,34 dollari per

euro nei giorni 19 e 20, per poi perdere

gradualmente terreno nelle ultime sedu-

te, chiudendo a 1,301 dollari per euro.

Nell’ultima settimana la divisa europea

si è deprezzata anche nei confronti del-

lo yen. In giugno, il tasso di cambio con

la moneta giapponese, ha subito due fasi

ribassiste. Durante le settimane centrali

il cambio era sceso, toccando i minimi a

126 yen per euro per poi gradualmente ri-

salire fino 129,31. Nell’ultima settimana

si è assistito ad una seconda fase ribas-

sista ed il cambio ha chiuso nell’ultima

seduta disponibile a 128,97. La dichiara-

zione della Federal Reserve di ridurre gli

stimoli monetari ha prodotto una spinta

rialzista in favore del dollaro. Oltre ad aver

recuperato nei confronti dell’euro, la va-

luta statunitense si apprezzata anche nei

confronti dello yen. Il tasso di cambio yen/

dollaro, dopo aver toccato punti di mini-

mo a metà mese a 94,3, è salito fino ad

arrivare a 98 yen per dollaro.

Mercato Azionario e delle MerciI principali indici azionari hanno chiuso il

mese di giugno in ribasso, per effetto da

un lato del tradizionale riposizionamento

di portafoglio di maggio/giugno (quest’an-

no ritardato dalla liquidità immessa dalla

Banca del Giappone), dall’altro dell’an-

Situazione Mercati Finanziari

b a n c a

12

nuncio della Federal Reserve (19 giugno)

che è stato interpretato dai mercati come

un’anticipazione del ritiro della politica mo-

netaria espansiva attualmente in essere. In

particolare, il Ftse Mib è stato uno dei più

penalizzati, con una variazione negativa del

5,0% dal 19 giugno, dopo essere già sceso

del 6,8% nei primi 20 giorni del mese.

Nel complesso, l’indice italiano è sce-

so del 13,0%, peggio del DAX tedesco

(-6,2%), del Ftse inglese (-8,1%), del

CAC francese (- 7,7%) e del Dow Jones

(-3,2%). L’unica eccezione è rintraccia-

bile nella borsa giapponese. Le quota-

zioni del listino nipponico, sospinte dagli

ingenti stimoli monetari e fiscali, sono

cresciute del 3,3% dal 19 giugno e del

31,6% dall’inizio dell’anno. Il prezzo

dell’oro è sceso per la prima volta dal

2010 sotto la soglia dei 1.200 dollari

per oncia. Con le flessioni registrate ne-

gli ultimi giorni del mese la variazione è

stata del -22,7% nell’ultimo anno e del

-10,6% dal 1 giugno. L’annuncio delle

Federal Reserve in merito alla possibilità

di rientro anticipato dalla politica mone-

taria espansiva ha indotto gli investitori

di lungo termine a chiudere le proprie

posizioni in oro. Contestualmente, alcuni

dei più grandi produttori auriferi hanno

svalutato il valore in bilancio delle proprie

miniere ed altri sembrano intenzionati a

seguire la stessa strada. Ancora peggio-

re la quotazione dell’argento, scesa del

28,4% negli ultimi 12 mesi e del 12,0%

dal 1 giugno 2013.

Fonte: Federcasse

a.s.

Situazione Mercati Finanziari

l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l eb a n c a

13

Nuovo Sevizio

InBank App per iOS

InBank si arricchisce di un nuovo

canale.

Dopo la revisione delle funzio-

ni sul web (confronta articolo pag. 18

“Insieme Si Può” edizione n° 13 Luglio

2012), della pagina di login e l’introdu-

zione ed evoluzione del canale mobile

web, InBank è oggi disponibile anche nel

mondo delle App per iOS.

Il servizio rappresenta un approccio alter-

nativo al canale InBank mobile web, con

lo scopo di rendere l’esperienza ancora

più semplice ed intuitiva, ma non solo:

aggiunge nuove funzionalità utili al cliente

in mobilità.

■ Lista movimenti con saldo: la classica

lista movimenti con il saldo si trasforma

in un’esperienza ancora più immedia-

ta e centrale, dando più risalto al sal-

do del conto, che è l’informazione più

ricercata da ogni cliente. Allo stesso

modo anche gli ultimi movimenti sono

subito in evidenza.

■ Cruscotto conti: per i clienti che pos-

siedono più conti, la schermata inizia-

le si presenta come un vero e proprio

cruscotto, mettendo in evidenza i saldi

dei 5 conti più importanti; è sempre

possibile approfondire ulteriori informa-

zioni o visualizzare il dettaglio degli altri

conti.

■ Bonifici e ricerca movimenti: si posso-

no ricercare dei movimenti particolari,

si può estendere il periodo di ricerca

a piacere, visualizzare il grafico degli

ultimi saldi o il totale delle entrate e

delle uscite nel mese. Non manca la

funzione del bonifico, che garantisce,

in mobilità e semplicità, di effettuare il

pagamento nel minor tempo possibile.

■ Login semplice: è possibile impostare

un PIN rapido di 5 cifre ed accedere

senza ricordare il proprio codice di ac-

cesso e la propria password, senza di-

minuire il livello di sicurezza.

■ Personalizzazioni e servizi: nel menù

il cliente può accedere ad ulteriori fun-

zionalità e servizi, configurando InBank

App a proprio piacere. Fra questi, un

utile help, la configurazione della pro-

pria home e dei propri conti e carte, il

cambio della password, l’attivazione/di-

sattivazione del PIN rapido e l’imposta-

zione del tempo in uscita automatica.

■ Notifiche dei movimenti: con InBank

App si possono ricevere avvisi sui mo-

vimenti ed il saldo del conto corrente,

impostando degli alert quando il conto

è inferiore ad una determinata soglia,

oppure quando viene accreditato lo sti-

pendio, o ancora quando le uscite sono

maggiori di un determinato importo.

La nuova App per iOS di InBank ha su-

scitato un notevole interesse, testimoniato

anche dalle classifiche delle App gratuite di

iTunes Store, che vede InBank al terzo po-

sto nella categoria “Finanza” e stabilmente

tra le prime 200 nella categoria assoluta.

Cassa Centrale Banca, Phoenix Informatica Bancaria

a.s.

D

b a n c a

14

Novità nel Servizio Carte Prepagate 3599

Rivisitazione area clienti sito carteprepagate CC

Dallo scorso mese di aprile sono state ri-

lasciate alcune rivisitazioni dell’area clienti

del sito carteprepagate.cc.

1. ELIMINAZIONE TASTIERINO

NUMERICO CODICE UTENTE

La prima modifica riguarda la rimozione

del tastierino numerico per la digitazione

del codice utente in fase di login all’area

clienti del sito. Nella nuova versione del

sito, la credenziale di accesso in oggetto

dovrà essere inserita in maniera stan-

dard tramite la digitazione da tastiera.

Cassa Centrale Banca - Credito Cooperativo del Nord Est Società per Azioni Capitale sociale sottoscritto € 140.400.000,00 interamente versato Società iscritta all’albo delle Banche – Cod. ABI 03599 Iscr. Reg. imprese di Trento, Cod. Fisc. e P.IVA 00232480228 Aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo Appartenente al Gruppo bancario Cassa Centrale Banca n. 20026 Società soggetta all’attività di direzione e coor. di Centrale Finanziaria del Nord Est S.p.A. Trento – Via Segantini, 5 Tel. +39 0461 313111 – Fax +39 0461 31311

Phoenix -Società per AzioniIscr. reg. imprese Trento n. 01761610227

Capitale Sociale € 9.150.000,00 interamente versatoIscrizione REA n. 175305

Codice fiscale e P. I. 01761610227Società soggetta att. dir. coord. di Fondo Comune CRT soc. coop.

Trento - Via Segantini, 16-18Tel. +39 0461 874111 - Fax +39 0461 874125

Trento, 24 aprile 2013 Area Pianificazione e Organizzazione Ufficio Sviluppo Organizzativo

Prot. 176/2013 Spettabili Casse Rurali, BCC e Banche

Loro Sedi

Oggetto : Servizio Carte Prepagate 3599 - Rivisitazione sito carteprepagate.cc

Vi informiamo che a partire dal giorno 29 aprile 2013 sarà rilasciata una rivisitazione dell’area clienti del sito

carteprepagate.cc. Di seguito vi illustriamo il dettaglio delle novità.

ELIMINAZIONE TASTIERINO NUMERICO CODICE UTENTE

La prima modifica che il cliente noterà, sarà la rimozione del tastierino numerico per la digitazione del codice

utente in fase di login all’area clienti del sito. Nella nuova versione del sito, la credenziale di accesso in

oggetto dovrà essere inserita in maniera standard tramite la digitazione da tastiera.

Figura 1 - Nuova pagina di login

La stessa variazione sarà replicata anche nella funzione di “Recupero password” dove, per portare a termine

l’operazione, è richiesto l’inserimento del codice utente.

La stessa variazione sarà replicata anche

nella funzione di “Recupero password”

dove, per portare a termine l’operazione,

è richiesto l’inserimento del codice utente.

2. RIVISITAZIONE HOME PAGE

AREA CLIENTI

I clienti, una volta effettuato l’accesso

all’area clienti, si trovano di fronte ad

una nuova Home Page, che contiene un

nuovo specchietto riepilogativo contenen-

te i dati e lo stato dei servizi della carta.

L’obiettivo è quello di mettere in eviden-

za al cliente, in maniera immediata, le

principali informazioni che solitamente

i titolari di carte prepagate 3599 ricer-

cano all’interno della loro area dedicata.

Per questo motivo, oltre al saldo carta già

messo in primo piano nella Home Page,

sono stati inseriti nello specchietto riepilo-

gativo, i massimali personali, lo stato dei

servizi di pagamento, la data di scadenza

e le coordinate IBAN e BIC della carta.

Cliccando il tasto “Dettaglio carta” il

cliente può accedere ad una nuova

funzione di riepilogo completa di tutti i

dati della carta.

3. RIORGANIZZAZIONE

DEL MENÙ DI NAVIGAZIONE

E NUOVE FUNZIONALITÀ

Per rendere maggiormente fruibili i

servizi delle carte prepagate 3599, si

è reso necessario riorganizzare il menù

di navigazione delle funzioni dell’area

clienti. Vediamo le principali novità

della nuova versione:

MENÙ INFO CARTA. All’interno del

menù “Info carta” è stato inserito un

secondo accesso alla nuova funzione

“Dettaglio carta” accessibile anche,

come detto in precedenza, diretta-

mente dalla Home Page. Nel sotto-

menù sono stati inseriti i “Documenti

informativi” che vengono solitamente

pubblicati direttamente da Cassa Cen-

trale Banca per essere portati all’at-

tenzione dei clienti, con il contestuale

inserimento di una news informativa

evidenziata nell’apposito spazio dedi-

cato e, se inerenti a temi di rilevante

importanza, notificati con l’invio di una

e-mail informativa specifica.

Cassa Centrale Banca - Credito Cooperativo del Nord Est Società per Azioni Capitale sociale sottoscritto € 140.400.000,00 interamente versato Società iscritta all’albo delle Banche – Cod. ABI 03599 Iscr. Reg. imprese di Trento, Cod. Fisc. e P.IVA 00232480228 Aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo Appartenente al Gruppo bancario Cassa Centrale Banca n. 20026 Società soggetta all’attività di direzione e coor. di Centrale Finanziaria del Nord Est S.p.A. Trento – Via Segantini, 5 Tel. +39 0461 313111 – Fax +39 0461 31311

Phoenix -Società per AzioniIscr. reg. imprese Trento n. 01761610227

Capitale Sociale € 9.150.000,00 interamente versatoIscrizione REA n. 175305

Codice fiscale e P. I. 01761610227Società soggetta att. dir. coord. di Fondo Comune CRT soc. coop.

Trento - Via Segantini, 16-18Tel. +39 0461 874111 - Fax +39 0461 874125

RIVISITAZIONE HOME PAGE AREA CLIENTI

I clienti, una volta effettuato l’accesso all’area clienti, si troveranno di fronte ad una nuova Home Page, che

conterrà un nuovo specchietto riepilogativo contenente i dati e lo stato dei servizi della carta. L’obiettivo è

quello di mettere in evidenza al cliente, in maniera immediata, le principali informazioni che solitamente i

titolari di carte prepagate 3599 ricercano all’interno della loro area dedicata. Per questo motivo, oltre al saldo

carta già messo in primo piano nella Home Page, sono stati inseriti nello specchietto riepilogativo, i massimali

personali, lo stato dei servizi di pagamento, la data di scadenza e le coordinate IBAN e BIC della carta.

Figura 2 - Nuova Home Page area clienti

Cliccando il tasto “Dettaglio carta” il cliente potrà accedere ad una nuova funzione di riepilogo completa di

tutti i dati della carta.

RIORGANIZZAZIONE DEL MENU’ DI NAVIGAZIONE E NUOVE FUNZIONALITA’

Per rendere maggiormente fruibili i servizi delle carte prepagate 3599, si è reso necessario riorganizzare il

menù di navigazione delle funzioni dell’area clienti. Vediamo le principali novità della nuova versione.

MENU’ INFO CARTA

All’interno del menù “Info carta” è stato inserito un secondo accesso alla nuova funzione “Dettaglio carta”

accessibile anche, come detto in precedenza, direttamente dalla Home Page. Nel sottomenù sono stati

inseriti i “Documenti informativi” che vengono solitamente pubblicati direttamente da Cassa Centrale Banca

per essere portati all’attenzione dei clienti, con il contestuale inserimento di una news informativa evidenziata

nell’apposito spazio dedicato e, se inerenti a temi di rilevante importanza, notificati con l’invio di una e-mail

informativa specifica.

l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l eb a n c a

15

MENÙ GESTIONE CARTA. Il menù di

“Gestione carta” è di fondamentale im-

portanza per i clienti poiché hanno la

possibilità di gestire tutti i servizi della

loro carta fisica. La funzione blocco/

sblocco servizi, oltre a contenere le

funzionalità di blocco/sblocco carta

(per Ricarica EVO ricordiamo che è ini-

bita la funzionalità di sblocco carta da

sito) e di blocco/sblocco dell’operatività

estero, include ora, per i titolari di Ri-

carica EVO, la funzione di “Blocco pa-

gamenti da sito” con la quale il cliente

può bloccare tutte le funzioni dispositi-

ve disponibili nell’area clienti del sito.

Un’importante novità del sito è la nuo-

va funzione accentrata per la “Gestio-

ne avvisi” che permette di gestire in

autonomia, sui canali SMS ed e-mail,

tutti gli alert messi a disposizione dei

clienti e generati al verificarsi di spe-

cifici eventi. Utilizzando questa fun-

zione, ogni cliente ha la possibilità di

impostare le notifiche in base alle pro-

prie esigenze, prediligendo ad esempio

quelle relative ai bonifici piuttosto che

quelle relative agli addebiti delle uten-

ze domiciliate. I titolari di carte prepa-

gate hanno la possibilità di plasmare

nella maniera più personale possibile,

in base all’utilizzo, il grado di sicurezza

del loro strumento di pagamento. In

poche parole il cliente ha la possibilità

di scegliere per quali eventi desidera

ricevere un sms o una e-mail di alert,

così da poter tenere sempre sotto con-

trollo quello che succede sulla propria

carta prepagata.

È stato realizzato un nuovo servizio di

controllo del saldo della carta. Questo

permette di avvisare il cliente quando,

in seguito a qualsiasi tipo di operazione

con segno negativo, il saldo della carta

scende sotto ad una soglia minima de-

finita dallo stesso. Prerequisito fonda-

mentale per il corretto funzionamento

degli avvisi tramite e-mail è quello di

aver impostato un indirizzo di posta

elettronica corretto all’interno della ge-

stione del profilo utente. All’interno del

menù “Gestione carta” infine è stata

inserita una nuova funzione di “Ren-

dicontazione giornaliera” che permette

ai clienti di ricevere giornalmente la li-

sta dei movimenti registrati sulla carta

prepagata nell’arco delle 24 ore. Nel-

le giornate in cui non verrà registrato

alcun movimento, l’avviso e-mail non

verrà spedito. La funzione è totalmente

gratuita ed attivabile direttamente dai

clienti utilizzando la funzione in ogget-

to. Anche in questo caso, prerequisito

fondamentale per il corretto funziona-

mento del servizio è l’aver impostato

un indirizzo mail corretto all’interno

della gestione del profilo utente.

Cassa Centrale Banca - Credito Cooperativo del Nord Est Società per Azioni Capitale sociale sottoscritto € 140.400.000,00 interamente versato Società iscritta all’albo delle Banche – Cod. ABI 03599 Iscr. Reg. imprese di Trento, Cod. Fisc. e P.IVA 00232480228 Aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo Appartenente al Gruppo bancario Cassa Centrale Banca n. 20026 Società soggetta all’attività di direzione e coor. di Centrale Finanziaria del Nord Est S.p.A. Trento – Via Segantini, 5 Tel. +39 0461 313111 – Fax +39 0461 31311

Phoenix -Società per AzioniIscr. reg. imprese Trento n. 01761610227

Capitale Sociale € 9.150.000,00 interamente versatoIscrizione REA n. 175305

Codice fiscale e P. I. 01761610227Società soggetta att. dir. coord. di Fondo Comune CRT soc. coop.

Trento - Via Segantini, 16-18Tel. +39 0461 874111 - Fax +39 0461 874125

Figura 6 - Gestione avvisi carta Ricarica EVO

Figura 7 - Gestione avvisi carta Ricarica, Ricarica Fiemme, oom+

Cassa Centrale Banca - Credito Cooperativo del Nord Est Società per Azioni Capitale sociale sottoscritto € 140.400.000,00 interamente versato Società iscritta all’albo delle Banche – Cod. ABI 03599 Iscr. Reg. imprese di Trento, Cod. Fisc. e P.IVA 00232480228 Aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo Appartenente al Gruppo bancario Cassa Centrale Banca n. 20026 Società soggetta all’attività di direzione e coor. di Centrale Finanziaria del Nord Est S.p.A. Trento – Via Segantini, 5 Tel. +39 0461 313111 – Fax +39 0461 31311

Phoenix -Società per AzioniIscr. reg. imprese Trento n. 01761610227

Capitale Sociale € 9.150.000,00 interamente versatoIscrizione REA n. 175305

Codice fiscale e P. I. 01761610227Società soggetta att. dir. coord. di Fondo Comune CRT soc. coop.

Trento - Via Segantini, 16-18Tel. +39 0461 874111 - Fax +39 0461 874125

E’ stato realizzato un nuovo servizio di controllo del saldo della carta. Questo permette di avvisare il cliente

quando, in seguito a qualsiasi tipo di operazione con segno negativo, il saldo della carta scende sotto ad una

soglia minima definita dallo stesso. Prerequisito fondamentale per il corretto funzionamento degli avvisi

tramite e-mail è quello di aver impostato un indirizzo di posta elettronica corretto all’interno della gestione del

profilo utente.

All’interno del menù “Gestione carta” infine è stata inserita una nuova funzione di “Rendicontazione

giornaliera” che permetterà ai clienti di ricevere giornalmente la lista dei movimenti registrati sulla carta

prepagata nell’arco delle 24 ore. Nelle giornate in cui non verrà registrato alcun movimento, l’avviso e-mail

non verrà spedito.

Figura 8 - Funzione Rendicontazione giornaliera

La funzione è totalmente gratuita ed attivabile direttamente dai clienti utilizzando la funzione in oggetto.

Anche in questo caso, prerequisito fondamentale per il corretto funzionamento del servizio è l’aver impostato

un indirizzo mail corretto all’interno della gestione del profilo utente.

MENU’ GESTIONE CARTA VIRTUALE

Le funzioni disponibili all’interno del menù “Gestione carta virtuale” sono rimaste pressoché invariate, ed è da

qui che i clienti potranno gestire la propria carta di pagamento online. Ricordiamo alle banche che le carte

Ricarica, Ricarica Fiemme e oom+ necessitano di una preventiva abilitazione dell’operatività internet eseguita

allo sportello, per poter utilizzare correttamente le credenziali e-commerce della carta. Per le carte Ricarica

EVO invece, le credenziali e-commerce sono attivate automaticamente in fase di emissione della carta.

Indipendentemente da quanto sopra è un prerequisito fondamentale, per l’utilizzo della carta prepagata su

internet, la registrazione al servizio 3D SecureCode di MasterCard utilizzando l’apposita funzione disponibile

all’interno del menù in oggetto.

b a n c a

16

Stampa del PAN virtuale MasterCard per operatività E-commerceAl fine di ottemperare ai requisiti previsti

dalla PCI-DSS (Payment Card Industry

Data Security Standard) e per uniforma-

re l’offerta dei propri prodotti di moneti-

ca - in particolare per quanto riguarda il

Servizio Carte Prepagate 3599 - Cassa

Centrale Banca ha deciso di estendere

l’impostazione utilizzata per la stampa

del PAN Virtuale MasterCard di Ricarica

EVO anche alle altre carte prepagate. Ciò

significa che le carte Ricarica e oom+

riporteranno il PAN Virtuale MasterCard

- comprese data scadenza e CVC2 - di-

rettamente sulla plastica. Conseguente-

mente tali dati, necessari per effettuare

transazioni e-commerce, non saranno più

forniti al Titolare tramite supporto carta-

ceo. Pertanto anche le carte prepagate

emesse dalla Cassa Rurale Lavis – Valle

di Cembra sono già dotate del PAN vir-

tuale: il Cliente potrà attivare o meno il

PAN Virtuale MasterCard presente sul

retro della carta, previo pagamento dello

specifico costo definito dalle condizioni

economiche dei singoli prodotti.

Cassa Centrale Banca

a.s.

www.carteprepagate.cc

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l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l eb a n c a

17

certamente noto a tutti che una ri-

duzione del prodotto interno lordo

si traduce in una minore “ricchez-

za” per i cittadini. Meno noto è forse il

fatto che l’andamento del Pil abbia un

impatto significativo anche sull’importo

delle pensioni erogate dall’INPS. In che

modo?

I contributi previdenziali versati all’INPS

che rientrano nel sistema contributivo

si rivalutano sulla base della media de-

gli ultimi 5 anni del Pil nominale, cioè

al lordo dell’inflazione (art. 1 comma 9

della Legge 335 del 1995). La variabile

Pil impatta pertanto soprattutto su colo-

ro che hanno iniziato l’attività lavorativa

successivamente al 01.01.1996, poiché

la loro pensione sarà interamente calco-

lata con il sistema contributivo. Mino-

re sarà invece l’impatto per chi si vedrà

applicato il sistema misto, mentre coloro

che avevano almeno 18 anni di contri-

buti al 31.12.1995 potrebbero subire le

conseguenze delle oscillazioni del Pil solo

per i contributi versati successivamente

al 01.01.2012, poiché anche per loro

su questa quota si applica il metodo di

calcolo contributivo, come previsto dalla

riforma del sistema pensionistico Monti-

Fornero.

In un contesto come quello attuale di

bassa inflazione e di drastico calo del

Pil è evidente come il parametro di ri-

valutazione dei contributi previdenziali

si sia ridimensionato molto negli ultimi

anni. La media degli ultimi 30 incrementi

quinquennali è stata pari infatti all’1,6%,

quella degli ultimi 10 solo dello 0,5% (in

termini reali).

Ancora peggio è andata nel 2012, con

rivalutazione dei montanti contributivi

È

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Pil in calo, pensioni sempre più povere È certamente noto a tutti che una riduzione del prodotto interno lordo si traduce in una minore “ricchezza” per i cittadini. Meno noto è forse il fatto che l’andamento del Pil abbia un impatto significativo anche sull’importo delle pensioni erogate dall’INPS. In che modo?

Metodo di rivalutazione dei contributi previdenziali

I contributi previdenziali versati all’INPS che rientrano nel sistema contributivo si rivalutano sulla base della media degli ultimi 5 anni del Pil nominale, cioè al lordo dell’inflazione (art. 1 comma 9 della Legge 335 del 1995). La variabile Pil impatta pertanto soprattutto su coloro che hanno iniziato l’attività lavorativa successivamente al 01.01.1996, poiché la loro pensione sarà interamente calcolata con il sistema contributivo. Minore sarà invece l’impatto per chi si vedrà applicato il sistema misto, mentre coloro che avevano almeno 18 anni di contributi al 31.12.1995 potrebbero subire le conseguenze delle oscillazioni del Pil solo per i contributi versati successivamente al 01.01.2012, poiché anche per loro su questa quota si applica il metodo di calcolo contributivo, come previsto dalla riforma del sistema pensionistico Monti-Fornero. In un contesto come quello attuale di bassa inflazione e di drastico calo del Pil è evidente come il parametro di rivalutazione dei contributi previdenziali si sia ridimensionato molto negli ultimi anni. La media degli ultimi 30 incrementi quinquennali è stata pari infatti all’1,6%, quella degli ultimi 10 solo dello 0,5% (in termini reali). Ancora peggio è andata nel 2012, con rivalutazione dei montanti contributivi (calcolata sul quinquennio 2007-2012) negativa dell’1,3%. A peggiorare la situazione c’è da considerare che le crisi recenti, per effetto del calcolo della rivalutazione su un periodo di 5 anni, produrranno effetti negativi ancora per qualche anno, sempre che nel frattempo la tanto annunciata ripresa sopraggiunga.

Più volte la COVIP è intervenuta su questo aspetto1, mettendo in guardia dagli effetti che si produrranno sulle pensioni future, se i tassi di crescita del Pil continueranno a essere inferiori alle attese.

1 Cfr. “Relazione per l’anno 2011”, COVIP

La Previdenza Integrativa

Pil in calo, pensioni sempre più povere

b a n c a

18

(calcolata sul quinquennio (2007-2012)

negativa dell’1,3%. A peggiorare la si-

tuazione c’è da considerare che le crisi

recenti, per effetto del calcolo della riva-

lutazione su un periodo di 5 anni, produr-

ranno effetti negativi ancora per qualche

anno, sempre che nel frattempo la tanto

annunciata ripresa sopraggiunga.

Più volte la COVIP è intervenuta su questo

aspetto, mettendo in guardia dagli effetti

che si produrranno sulle pensioni future,

se i tassi di crescita del Pil continueranno

a essere inferiori alle attese.

Per capire l’impatto che una così forte ri-

duzione della rivalutazione dei contributi

previdenziali potrà avere sulle pensioni

future, sono stati simulati alcuni scena-

ri con un diverso tasso di crescita del Pil

reale (ipotesi di inflazione al 2%), appli-

candoli a lavoratori con età differenti e

distinguendo tra lavoratori dipendenti e

autonomi.

L’impatto di una crescita nulla del Pil re-

ale si potrebbe tradurre in una riduzione

del tasso di sostituzione fino al 25% per

un lavoratore dipendente trentenne, che

significa aspettarsi un importo di pensio-

ne pari alla metà dell’ultimo stipendio.

L’importanza della previdenza complementareL’incognita sulla crescita del Pil pone an-

cora una volta l’attenzione sull’importanza

di affiancare alla previdenza obbligatoria

un secondo pilastro, in grado di integrare

la pensione pubblica la cui copertura sarà

certamente notevolmente ridimensionata

in futuro. Le previsioni sui tassi di sosti-

tuzione futuri sono calcolati utilizzando

un’ipotesi di crescita del Pil dell’1,5%

reale, che difficilmente sarà mantenuto.

Pertanto il poter contare su un’integra-

zione pensionistica in grado di alzare la

copertura previdenziale fino a livelli ac-

cettabili (70-75%) deve essere uno dei

primi obiettivi a cui puntare per poter sal-

vaguardare le future generazioni.

Ancora una volta saranno i lavoratori gio-

vani a subire l’impatto maggiore. È bene

ricordare che ritardare l’adesione a una

forma di previdenza complementare può

comportare una riduzione nelle prestazio-

ni erogate al pensionamento. Un ritardo

di 5 anni nell’adesione a un fondo pen-

sione può infatti determinare una dimi-

nuzione del 15% della rendita pensioni-

stica erogata.

t.m.

Fonti: Penplan, Progetica, Covip

l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l eb a n c a

19

Risparmiolandia:

nuove app e il Magazine

isparmiolandia, il progetto ludico-

educativo riconosciuto nel sistema

bancario nazionale quale eccellen-

za delle Casse Rurali Trentine, si arricchi-

sce di un ulteriore elemento distintivo; una

APP per smartphone, scaricabile gratuita-

mente da Apple Store per i dispositivi iOS

e da Google Play di Android Market.

Dopo il totale restyling del sito www.rispar-

miolandia.it e le sue nuove funzionalità

mobile per dispositivi tablet (confronta ar-

ticolo pag. 14 “Insieme Si Può” edizione n°

14 Dicembre 2012), si è inteso diversifi-

care ulteriormente i canali attaverso i quali

mettere a disposizione di bambini e geni-

tori il set di contenuti differenzianti del pro-

getto Risparmiolandia con la realizzazione

e pubblicazione di una APP dedicata.

Attraverso questo nuovo strumento si sono

voluti in particolare consolidare, con il va-

lore aggiunto che tale tecnologia offre, gli

obiettivi principali del progetto: educare

ai valori del credito cooperativo, divertire

e incentivare la conoscenza del territorio.

Contenuti distintivi della nuova Applica-

zione, di cui il protagonista è l’ormai noto

testimonial Gellindo, sono le FIABE IN

MP3 raccontate direttamente dall’auto-

re, i giochi tradizionali come MEMORY e

DISEGNA&COLORA valorizzati nella ver-

sione touchscreen e una sezione dedicata

alla spiegazione del prodotto per imparare

a mettere da parte i piccoli risparmi. Di

particolare rilievo, infine, la sezione ITI-

NERARI con suggerimenti e percorsi per

organizzare una gita nelle valli del Trenti-

no, il tutto in modo georeferenziato grazie

alle funzionalità dei cellulari di ultima ge-

nerazione. Ulteriori versioni, che verranno

periodicamente rilasciate per l’aggiorna-

mento sui dispositivi, consentiranno di

introdurre successivamente anche nuovi

contenuti nonché di ottimizzare quanto

pubblicato nella prima release.

La nuova APP, già rilasciata ed operativa

in entrambe le versioni, è stata presenta-

ta in occasione della fiera dell’agricoltura

dello scorso 16 e 17 marzo presso Trento

Fiere, dove le Casse Rurali Trentine si sono

presentate con uno spazio ludico/educati-

vo dedicato a Risparmiolandia. Nelle due

giornate, molti sono stati gli appuntamenti

dedicati ai più piccoli i quali hanno cono-

sciuto dal vivo lo scoiattolo Gellindo ed

ascoltato la nuova “fiaba di primavera”

scritta da Mauro Neri e realizzata appo-

sitamente per l’evento. In occasione di

questo evento, è stata distribuita anche

la nuova edizione del GIORNALLINDO, il

magazine semestrale dedicato ai più pic-

coli, ricco di giochi, fiabe e tanti consigli

utili e divertenti, ed un depliant dell’offerta

Risparmiolandia completamente rivisitato.

Il magazine è disponibile anche presso le

filiali della Cassa Rurale Lavis – Valle di

Cembra. Ulteriore importante novità rela-

tiva al progetto Risparmiolandia, riguarda

il riconoscimento FAMILY IN TRENTINO,

marchio promosso dalla Provincia di Tren-

to e rilasciato a tutti quegli operatori (ser-

vizi pubblici, enti locali, negozi, ristoranti,

impianti sportivi e anche banche) che si

impegnano a rispettare, nella loro attività,

criteri precisi per soddisfare le diverse esi-

genze delle famiglie.

Nel mese di marzo la Giunta provinciale

ha assegnato il marchio Family in Trentino

a Risparmiolandia, quale progetto ludico-

didattico delle Casse Rurali Trentine che ri-

entra nel criterio “amichevole nei confronti

della famiglia” in quanto non si limita a

proporre il classico “libretto a risparmio”

dedicato ai bambini, ma si tratta di una

proposta articolata e completa, che parte

dai presupposti didattici per poi dipanarsi

lungo i sentieri più allegri della fantasia e

della conoscenza del territorio.

L’assegnazione del marchio Family in Tren-

tino rappresenta sicuramente il riconosci-

mento ad un modo originale di affrontare

il tema della banca e del risparmio parten-

do dal gioco e dalla fantasia per arrivare

all’assimilazione dei valori genuini dedica-

ta alla spiegazione del prodotto per impa-

rare a mettere da parte i piccoli risparmi

della cooperazione e della cittadinanza

attiva.

Ufficio Marketing Cassa Centrale Banca

R

RISPARMIOLANDIA

MARZO 2013

Yuppi! Ecco a voi la

mia nuova APP!

RISPARMIOLANDIA GIORNALLINDO N° 2

giornalLINDO

G I O R N A L I N O s e m e s t R A L e p e R s c O I A t t O L I

MARZO 2013

b a n c a

20

La polizza

AsSiPro

on il marchio Sicuro, le Casse Ru-

rali Trentine propongono prodotti

assicurativi studiati per rispon-

dere alle diverse esigenze della propria

clientela.

In questa sede presenteremo il prodotto

Assipro, polizza vita Temporanea Caso

Morte e Invalidità permanente di Itas vita

spa, pensata per i soci ed i clienti delle

Casse Rurali.

Si tratta di una assicurazione temporanea

di gruppo che copre per il caso morte e

invalidità permanente superiore al 66% a

seguito di infortunio o malattia, che pre-

vede il raddoppio del capitale se il deces-

so o l’invalidità permanente avvengono

a causa di un infortunio ed il triplico del

capitale se il decesso o l’invalidità perma-

nente avvengono a causa di un incidente

stradale.

L’attivazione della copertura invalidità

permanente e le garanzie di raddoppio/

triplico del capitale sono opzionali.

La copertura caso morte prevede il paga-

mento del capitale assicurato ai benefi-

ciari indicati nell’eventualità di decesso

dell’Assicurato prima della scadenza con-

trattuale; nel caso invece di riconosciuta

invalidità permanente prima della sca-

denza contrattuale il capitale verrà pagato

all’Assicurato stesso.

Il sinistro è coperto qualunque possa es-

serne la causa, senza limiti territoriali e

senza tenere conto dell’attività professio-

nale e sportiva dell’Assicurato, fatte salve

le Esclusioni riportate nel Fascicolo Infor-

mativo.

Il capitale è assicurabile per importi da

25.000 a 200.000 euro, in scaglioni fis-

si di 25.000 euro, senza visite mediche,

rispondendo solo ad un semplice questio-

nario sullo stato di salute; per la sotto-

scrizione di coperture che prevedono un

capitale superiore a 200.000 euro sono

richiesti accertamenti sanitari.

La polizza prevede un premio variabile ri-

corrente, determinato ogni anno in base

all’età dell’ Assicurato ed al tipo di garan-

zia scelta. È prevista una tariffa sconta-

ta per i Soci della Cassa in fascia di età

compresa tra 18 e 49 anni.

C

Assicura aituoi cari un futurosenza preoccupazioni.

La polizza che offreai tuoi cari un adeguatosostegno in caso di imprevisti.AsSìPro è il prodotto assicurativo chele Casse Rurali Trentine hanno ideatoin collaborazione con ITAS Vita per garantireun sostegno economico in caso di decessoo invalidità permanente a seguitodi infortunio o malattia.

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l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l eb a n c a

21

La durata del contratto è fissata in un

anno e viene prorogata automaticamente

per un ulteriore anno e così successiva-

mente, salvo disdetta da parte del Con-

traente.

A chi si rivolge ■ a chi desidera garantire a sé e alle per-

sone care, ai figli non ancora autosuf-

ficienti, la tranquillità di un sostegno

economico adeguato in caso di morte

o grave invalidità permanente a seguito

di infortunio o malattia;

■ a chi desidera minimizzare i rischi fi-

nanziari derivanti dall’accensione di

un debito; proprio in questo momento

tutelare partner e familiari è molto im-

portante, perché su di essi ricadranno

le conseguenze finanziarie in caso di

sinistro.

Quali vantaggi offre ■ sottoscrivere un’assicurazione vita è il

modo più sicuro per garantire serenità

economica e permettere di mantene-

re invariato lo stile di vita di chi ti sta

vicino, evitando situazioni insostenibili

dovute alla perdita di un familiare;

■ il premio versato consente annualmente

una detrazione di imposta del 19%, en-

tro i limiti previsti per legge; in virtù di

questa riduzione d’imposta il costo ef-

fettivo dell’assicurazione sostenuto dal

Contraente risulta inferiore al premio

versato;

■ il capitale liquidato a seguito di sinistro

è esente da IRPEF e dall’imposta di

successione, oltre ad essere impignora-

bile ed insequestrabile ai sensi dell’art.

1923 C.C.;

■ l’importo dei premi viene comodamente

addebitato tramite RID sul conto corrente

dell’Assicurato in essere presso la Cassa.

r.p.

b a n c a

22

La Cassa Rurale per i giovani

“Rivoluzione in corso”. Lavoro e Social-Network

astano due dati per comprendere

la potenzialità di un social network

creato e volutamente orientato al

mondo del lavoro: un milione di iscritti a

settimana, uno ogni due secondi.

Una “ragnatela pazzesca” (immagine scel-

ta per farne comprendere con immediatez-

za caratteristiche e potenzialità) rendendo

accessibile qualsiasi tipo di informazione.

Un “potenziale mostruoso” per chi vuole

essere connesso al mondo del lavoro. Sia

per chi domanda e sia per chi offre lavoro.

È Linked-in. A questo social network è sta-

ta dedicata una serata formativa, intensa,

interessante e piacevole, sostenuta dalla

Cassa Rurale Lavis - Valle di Cembra. L’isti-

tuto di credito cooperativo, in avvio di se-

rata, è stato ringraziato per aver dimostrato

sensibilità a un tema e a uno strumento

destinati a caratterizzare sempre più la

quotidianità della vita di persone e aziende.

Partecipazione selezionata e indirizzata

a un pubblico formato da professionisti,

responsabili di aziende, ma anche neo-

laureati o laureandi. Relatore: Cristiano

Garocchio, esperto di ricerca e selezione

del personale. “Un cacciatore di teste, un

vero e proprio scopritore di talenti – è stato

spiegato – Garocchio conosce approfondi-

tamente i social network e studia la loro

interazione con il mondo del lavoro”.

L’evento è stato organizzato dall’Associa-

zione Centro Sviluppo Occupazione. Nata

sette anni fa, il presidente è Francesco Fia,

il suo vice Daniele Caldera. Quest’ultimo

è originario di Santa Croce di Bleggio, la

culla della Cooperazione Trentina. Qui, nel

1890, venne creata da don Lorenzo Guetti

la prima realtà cooperativistica. Oggi come

allora è stata una necessità a far scoccare

la scintilla di questa Associazione, giovane

e formata da giovani. “Ha dato risposta a

una esigenza – ci ha detto Caldera – Molti

neolaureati, dopo aver ultimato il ciclo di

studi, dovevano scegliere la propria stra-

da professionale ma non sapevano come

orientarsi e come proporsi. Da qui è nata

la nostra idea che, nel suo primo setten-

nato, di cose ne ha fatte molte e natural-

mente è intenzionata a farne ancora di più

per offrire ai giovani, non solo laureati ma

anche in possesso di titoli inferiori, di poter

sfruttare le opportunità dei social network

per poter trovare una propria collocazione

professionale”.

Quella dei social network, insomma, è

una vera e propria “Rivoluzione in corso”

rispetto alle forme tradizionali di offerta e

di ricerca lavoro. “Abbiamo focalizzato la

nostra attenzione su Linked-in perché è

uno strumento che offre la possibilità di

fare marketing di se stessi, di mettere in

rete i curricula. Le aziende che cercano

personale hanno un bacino di riferimento

considerevole a cui attingere e il giovane

può avere molti più strumenti per capire a

quale porta è il caso di bussare”.

Paradossalmente una cosa che può sem-

brare lontana come i social network può

dimostrare la propria vicinanza alle esigen-

ze di chi si propone al mercato del lavoro

offrendo quella marcia in più destinata a

fare la differenza.

d.n.

B

“Come ogni altro frutto dell’ingegno

umano – scrive Papa Benedetto XVI

- le nuove tecnologie della comuni-

cazione chiedono di essere poste al

servizio del bene integrale della per-

sona e dell’umanità intera. Se usate

saggiamente, esse possono contribu-

ire a soddisfare il desiderio di sen-

so, di verità e di unità che rimane

l’aspirazione più profonda dell’esse-

re umano”.

l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l et e r r i t o r i ol a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l e

23

La Cassa Rurale per i giovani

Lavistaperta per gli “attesi al futuro”

anca con una visione a tutto tondo

della comunità e dei protagonisti

che la animano, la Cassa Rurale

Lavis - Valle di Cembra da molti anni riser-

va una attenzione particolare all’espres-

sione più giovane delle tante località servi-

te e a chi completa con successo il proprio

percorso universitario.

L’occasione diventata tradizione per cono-

scere e complimentarsi con i giovani lau-

reati è affidata, da una decina di anni, alla

serata dei premi di studio: collocata nel

calendario a ridosso delle festività natali-

zie rappresenta una bella opportunità per

dare visibilità ai tanti giovani che hanno

conquistato con risultati, in molti casi di

eccellenza, il “pezzo di carta” che rappre-

senta la chiave di accesso al mondo del

lavoro e a un percorso (come spesso capi-

ta) ricco di soddisfazioni.

Quest’anno si è voluto andare oltre. Per

fare questo due realtà del territorio hanno

agito in sinergia: Circolo Culturale Lavista-

perta e Cassa Rurale Lavis - Valle di Cem-

bra. Risultato: la creazione di un ciclo di

serate dedicate a chi è “atteso al futuro“.

Per dirla in breve: i laureati della comunità.

“Lo dice il nome stesso del nostro Circolo

– spiega la presidente Giovanna Endriz-

zi – la nostra vista è aperta a trecento-

sessantagradi sulla comunità. Al nostro

interno abbiamo pensato di promuovere

una iniziativa per dare voce e spazio a chi

rappresenta il domani. Siamo soddisfatti

sia perché i neodottori intervenuti hanno

esposto in modo brillante ed esaustivo il

proprio lavoro di tesi e sia perché la prima

volta ha raccolto una buona partecipazio-

ne del pubblico. Chissà che, tra le tante

persone che li hanno ascoltati, non possa

esserci chi, un giorno, possa garantire a

questi giovani una prospettiva concreta di

lavoro. Noi lo speriamo anche perché è

uno dei motivi che ci ha spinto a dare vita

a queste serate”.

I protagonisti del primo incontro sono

stati Federico Dosi, di Sorni, laureato in

chimica all’Università di Bologna e socio

della Cassa Rurale Lavis - Valle di Cembra

e Stefania Paolazzi, di Lavis, laureata in

sociologia all’Università di Trento. Lei, in-

vece, è figlia di soci dell’istituto di credito

cooperativo. Il secondo incontro è stato

invece riservato a Daniela Andreatta e

Valentina Farace, mentre l’ultimo appun-

tamento, nel mese di maggio, è stato con

altri due neodottori: Daniele Erler (laurea

in studi storici) e Achille Dallabona (laurea

in fagotto e musica da camera).

I giovani protagonisti si sono detti soddi-

sfatti dell’attenzione che è stata riservata

loro, assolutamente non scontata e per

questo ancora più significativa. “Parlare in

pubblico non è mai facile e la difficoltà

è maggiore quando il pubblico è formato

dai tuoi concittadini che, magari, hanno

seguito passo dopo passo la tua formazio-

ne – è stato detto. Comunque tutto è an-

dato al meglio e siamo davvero soddisfatti

dell’attenzione raccolta dalle persone che

ci hanno ascoltato”.

“Lavistaperta” è stata creata nel 1994.

La vicepresidente è Manuela Pilati. I

consiglieri sono: Graziano Tomasin, Da-

niele Signò e Gabriele Tomasi. Nel cor-

so dell’anno gli appuntamenti tradizionali

sono due: a fine gennaio con la Giornata

della Memoria e il 25 aprile dedicato alla

Liberazione. “In primavera – spiega To-

masin – abbiamo organizzato anche una

cena solidale in collaborazione con Trenti-

no Solidale per sensibilizzare su un tema

importante e di stretta attualità: il tanto,

il troppo cibo, che viene buttato. Per que-

sto i cibi serviti in tavola sono stati cuci-

nati dagli allievi della scuola alberghiera

dell’istituto Martini di Mezzolombardo con

alimenti prossimi alla scadenza”.

d.n.

B

t e r r i t o r i o

24

La Cassa Rurale per i giovani

Risultati solidi in una società liquida

oti per affrontare una società li-

quida e ottenere risultati solidi”.

Ne ha parlato, in una serata a

Lavis, Sebastiano Zanolli.

Nato quarantanove anni fa a Bassano del

Grappa, laureato in Economia all’Univer-

sità Cà Foscari di Venezia e noto mana-

ger della Diesel, ha vinto il “Premio Città

Impresa 2012”, per il contributo portato,

attraverso la sua attività creativa, allo svi-

luppo economico, sociale e culturale del

nostro territorio e dell’intero Paese.

Il tema “Giovani&Lavoro” è stato affron-

tato e declinato in questo appuntamento

indirizzato ai giovani soci e clienti della

Cassa Rurale Lavis - Valle di Cembra. “Un

modo nuovo, coinvolgente, moderno, per

affrontare un tema importante per ogni ra-

gazzo che – ha spiegato Ermanno Villotti,

presidente dell’istituto di credito coopera-

tivo – ultimato il proprio percorso ha biso-

gno di punti di riferimento per orientarsi

sul mercato del lavoro”.

Prendendo spunto dal titolo del suo ultimo

libro “Dovresti tornare a guidare il camion

Elvis” (Presley), Zanolli, ha trasmesso ai

ragazzi alcuni concetti chiari. Innanzitutto

puntare sul proprio talento quando tutto

sembra non funzionare. “La società liqui-

da, definizione coniata dall’economista

Zygmunt Bauman, sostanzialmente è così

perché manca di punti di appoggio – ha

osservato – Per rimanere in piedi la perso-

na deve mutare forma a seconda di dove

si trova. Il punto non è trovare un posto di

lavoro ma essere capaci di risolvere rogne.

Oggi più sei bravo a risolvere rogne e più

guadagni. I posti di lavoro che non risolvo-

no problemi stanno scomparendo”.

Ognuno di noi può sapere ciò che è ma

non è consapevole di quello che potreb-

be diventare. “Alcune persone riescono a

sfruttare pienamente il proprio potenzia-

le. Altre no. Non è assolutamente detto

che – ha osservato – siano belli, ricchi di

famiglia, figli di gente istruita. Anzi, que-

sti rappresentano la percentuale minore.

Le persone che hanno avuto un sacco di

rogne nella propria vita sono riuscite a

esprimere pienamente il proprio potenzia-

le. Tutto quello che non uccide ti fortifica”.

Oggi le cose non vanno male. “Ci si con-

tinua a lamentare senza pensare a quale

“D

l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l et e r r i t o r i ol a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l e

25

era la situazione solamente una quaranti-

na di anni fa – ha detto raccontando un

episodio della sua vita. La maggior parte

delle persone sta decisamente meglio di

allora. Le vacanze cosa erano? Un privile-

gio di pochi. Ricordo la mia prima vacan-

za: una settimana in una baita su un mon-

te a una ventina di chilometri da Bassano

del Grappa. Altro esempio: nel 1800 per

produrre 1 ora di luce servivano cinque

ore di lavoro. Oggi per 1 ora di luce basta

mezzo secondo di lavoro”.

Altro tema importante, l’asimmetria infor-

mativa. “Oggi è quasi scomparsa – ha det-

to. L’asimmetria significa che tu, rispetto a

un altro, sai qualcosa di più o qualcosa di

diverso. Se fai un lavoro troppo semplice

rischi di avere poco margine. I lavoratori

facilmente rimpiazzabili sono quelli che

fanno lavori semplici. I posti di lavoro del

domani rispondono a una caratteristica:

tu continuerai a risolvere i problemi degli

altri”.

Un’altra metafora che ha proposto e mol-

to efficace ha per protagonisti il cuoco e

lo chef. “Rappresentano la differenza tra

esecutore e creativo – ha spiegato. La dif-

ferenza sta in ogni lavoro. Ciò che puoi

mettere di tuo è fondamentale per evitare

il rischio che, facendo un lavoro troppo

semplice, meccanico, uno più disperato

di te lo faccia per molto meno. E qui si

ritorna al concetto: più sai, più hai frecce

nella tua faretra”.

Fondamentale è essere consapevoli del

proprio obiettivo “puntando sulla passione

che si autogenera e continua a tenervi in

piedi. Fate ciò che più amate. Importante

è anche la capacità di vendere il proprio

marchio personale. Trovo le soluzioni per

qualcuno e mantengo le soluzioni che pro-

metto”.

Infine citando Annibale ha ricordato: “Noi

troveremo una strada oppure ne apriremo

una nuova”. L’augurio più bello trasmesso

ai giovani soci e clienti della Cassa Rurale

Lavis - Valle di Cembra.

d.n.

Venerdì, 7 giugno 2013ore 20.00

Cassa RuraleLavis-Valle di CembraB a n c a d i C r e d i t o C o o p e r a t i v o

La Cassa Rurale Lavis - Valle di Cembra ha il piacere di invitarti alla serata:

Un manager un po’ atipico,

che sceglie un approccio

alla professione

misto di pragmatismo

e di sentimento.

Sebastiano Zanolli

Sala Polifunzionale Cantina La-Vis

giovanilavoro&

DOTI PER AFFRONTARE UNA SOCIETÀ LIQUIDA

E OTTENERE RISULTATI SOLIDI

Temi di confronto

Doti per risultati solidi in un

mondo liquido

Decidete dove passare il futuro

Realizzare sogni in un mondo

senza sonno

Consapevoli del proprio obiettivo

La forza della flessibilità

Il cambiamento che genera

risorse

Vendete voi stessi, vendete

semplificazione, vendete il vostro

brand

Il potere del Personal

Branding

Uscite dal comfort

Puntate sul talento quando

tutto sembra non funzionare

Il talento come possibilità, la

costanza come cura, il lavoro

come arte.

Costruire relazioni

Benvenuti nell'era della

responsabilità individuale

Rispettate le vostre energie

Scegliete di essere differenti

t e r r i t o r i o

26

La Cassa Rurale per i giovani

Contributo per Viaggi Studio all’estero

a politica di sostegno adottata

dal Consiglio di Amministrazione

della Cassa Rurale Lavis - Valle di

Cembra a favore del territorio, attraverso

l’erogazione di un contributo alle famiglie

che intendono far partecipare i propri figli

ad un corso di lingua all’estero, ha riscos-

so un grande successo.

Infatti dall’anno della sua introduzione ad

oggi sono state più di cento le famiglie di

studenti che hanno beneficiato del contri-

buto della Cassa Rurale.

Per questo motivo è stato deciso di pro-

seguire con l’iniziativa, nell’intento prin-

cipale di favorire i giovani che intendono

approfondire la conoscenza di una lingua

straniera.

È stata quindi deliberata l’assegnazione

di un contributo per le spese sostenute

dagli studenti iscritti agli Istituti Superiori

e all’Università, avente i seguenti requi-

siti:

■ il viaggio/studio deve essere organiz-

zato da un Comune appartenente alla

zona di competenza della Cassa Rurale

Lavis – Valle di Cembra o da un Istituto

Scolastico

■ il richiedente o il genitore del richieden-

te deve essere in possesso della qualità

di Socio o Cliente della Cassa Rurale

Lavis – Valle di Cembra ed essere tito-

lare di un rapporto operativo presso la

Cassa Rurale Lavis – Valle di Cembra

■ al momento dell’effettuazione del viag-

gio/studio, lo studente deve aver fre-

quentato o frequentare la Scuola Media

Superiore o l’Università

■ non possono essere cumulate richieste

di contributo per più viaggi/studio effet-

tuati nel medesimo anno

Il contributo risulta diversificato a secon-

da dello status di Socio o Cliente:

■ 80 € per Clienti/figli di Clienti

■ 140 € per Soci/figli di Soci

Eventuali chiarimenti e i moduli per le

domande potranno essere richiesti pres-

so l’Ufficio Marketing e Soci e presso gli

sportelli della Cassa Rurale; i moduli sono

inoltre scaricabili all’interno della sezione

dedicata del sito internet www.cr-lavis.net.

Le richieste di adesione dovranno essere

consegnate presso gli sportelli della Cassa

Rurale Lavis – Valle di Cembra o presso

l’Ufficio Marketing e Soci ENTRO E NON

OLTRE MARTEDI 31 DICEMBRE 2013.

a.s.

L

Cassa Rurale Lavis - Valle di Cembra Banca di Credito Cooperativo - Società Cooperativa - Iscritta all’Albo delle Banche Iscritta all’Albo Nazionale degli Enti Cooperativi n. A157640 Iscr. al Registro delle Imprese di Trento e P. IVA 00109500223 - ABI 8120.8 - CAB 34930.8 Aderente al Fondo Naz. di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo

Spett.le Cassa Rurale Lavis – Valle di Cembra Ufficio Marketing e Soci via Rosmini, 61 38015 LAVIS (TN)

Domanda di contributo per viaggi studio all’estero – anno 2013 Il/la sottoscritto/a ................................................................................................................................................................. Socio della Cassa Rurale Lavis – Valle di Cembra Cliente della Cassa Rurale Lavis – Valle di Cembra n. c/c presso Cassa Rurale ...................................... genitore dello studente/studentessa ................................................... nato/a a*.................................. il ........................ residente a*.........................................................................cap*............. via*..................................................... n. ............. tel*........... /................................ cel.*...................................................... codice fiscale*.....................................................................indirizzo e-mail*......................................................................... * dati dello studente/studentessa

a v e n d o i l f i g l i o / f i g l i a a t t u a l m e n t e i s c r i t t o presso la scuola ...................................................................................................................................................................... con sede in ............................................................................................................................................................................ via ...................................................... n. ............. tel. ............ /.............................................................................................

r i c h i e d e la concessione del contributo per il viaggio di studio all’estero effettuato nel periodo: dal......................................................................................al.................................................................................................. presso................................................................................. organizzato da...........................................................................

Allega alla presente:

- documentazione dell'Istituto Scolastico o del Comune relativa allo specifico viaggio studio effettuato - certificato finale di partecipazione rilasciato dalla scuola estera presso la quale è stato effettuato il corso - ricevuta della spesa sostenuta per l’iscrizione

Il/la sottoscritto/a dichiara che quanto riferito nella presente domanda corrisponde a verità. Data ........................ firma ................................... GARANZIA DI RISERVATEZZA La Cassa Rurale Lavis – Valle di Cembra garantisce la massima riservatezza dei dati forniti. Le informazioni, custodite nel nostro archivio elettronico, verranno utilizzate al solo scopo commerciale, in conformità alla legge 675/96 sulla tutela dei dati personali. Data ........................ firma .................................

l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l et e r r i t o r i ol a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l e

27

La Cassa Rurale per i giovani

Tre giorni d’estate ad Albiano

er festeggiare l’arrivo dell’estate

nei migliore dei modi”. Parole

dell’Associazione Giovani di Al-

biano che, per farlo e tenere fede alla pa-

rola data, ha organizzato “Summer fest”,

con il patrocinio della Cassa Rurale Lavis

– Valle di Cembra.

Tre giorni, alla fine di giugno. Tre giorni ca-

ratterizzati dal sole e dalla calura (pochina,

per la verità, complice le bizze del meteo)

che hanno dato luce alla bella idea del

gruppo guidato da Danny Baldessari. Tre

giorni contraddistinti anche dalla passione

di questi giovani, dal loro entusiasmo che

ha rappresentato il motore girato a pieno

ritmo senza un attimo di rilassamento.

Dalla serata di venerdì a domenica notte.

A dare il via è stato un colpo di pedale

con “Albiano bike”. Un circuito lungo le

vie del paese. Un modo nuovo, originale,

per dare inizio a tre giorni di festa e per

sottolineare lo stretto legame che unisce

il paese di Albiano allo sport del pedale,

interpretato sia nella veste agonistica e sia

in quella, come in questo caso, più squi-

sitamente amatoriale. Insomma, una vera

e propria passeggiata in bicicletta lungo le

vie di questa località per annunciare l’ar-

rivo dell’estate e la partenza di “Summer

fest” che, ovviamente, è stata molto altro

all’insegna del piacere di trovarsi e ritro-

varsi per trascorrere delle serate piacevoli

tra spensieratezza, musica e la possibilità

di “mangiare un boccone” all’insegna del-

la buona cucina e, naturalmente, dell’alle-

gria. Tra giovani, giovanissimi, ma anche

tra persone un po’ meno giovani nell’ana-

grafe ma molto di più nello spirito.

La tre giorni ha offerto l’occasione per

conoscere e scrivere del “Gruppo Giova-

ni”, creato nell’aprile del 2012. Un anno,

poco più, di esperienza e di attività per il

comitato direttivo e il gruppo di soci.

Danny Baldessari è il presidente. Il vice

è Simone Gilli. Due i consiglieri: Manuel

Dallaporta e Riccardo Filippi. Il segretario

è Roberto Dalfovo. Completa il quadro il

revisore dei conti, incarico affidato a Mery

Filippi. I soci sono una cinquantina. Il più

giovane ha 16 anni di età, il “decano” di

anni ne ha ventisei.

Non solo “Summer fest” per l’Associazio-

ne Giovani di Albiano per quanto l’evento

di fine giugno abbia rappresentato, fino a

oggi, l’impegno maggiore per questa real-

tà neonata o quasi. “Collaboriamo con le

associazioni del paese e con la Parrocchia

– spiega Baldessari – Oltre a Summer Fest

abbiamo dato il nostro apporto ad altre

iniziative. Ne vorrei ricordare un paio. Il

primo: la caccia all’uovo riservato ai bam-

bini della nostra comunità e organizzato

nei giorni che hanno anticipato la Pasqua.

Il secondo: la caccia fotografica. I parte-

cipanti, da un dettaglio di una immagine,

dovevano riconoscere la zona, l’oggetto o

il soggetto ritratti e rifotografarlo”.

Le idee e la voglia di fare non mancano in

questi giovani. All’interno alberga amicizia

e collaborazione, assolutamente fonda-

mentali per creare quello spirito di gruppo

che possa ripetere nel futuro a noi più vi-

cino successi simili a quella di “Summer

fest” definita, tra i commenti pubblicati

sulla pagina di Facebook, “Winner fest”.

d.n.

“P

t e r r i t o r i o

28

er un giorno un paese intero (o

quasi) è salito in quota per vivere

la sua “Festa di comunità”.

Ha scelto la Paganella perché, la “mon-

tagna tuta bela”, rappresenta la “depan-

dance” preferita dagli abitanti di Zamba-

na. Qui sono di casa perché una fetta di

questo territorio è casa loro.

In estate e in inverno è la destinazione na-

turale per chi vuole trascorrere uno o più

giorni a contatto con la natura, respirare

aria d’alta dolomite immersi nel Gruppo

di Brenta che si staglia davanti agli occhi

in tutta la sua bellezza e la sua imponen-

za, camminare tra boschi e pascoli curati

come un giardino o sciare sui pendii inne-

vati già scelti dai fuoriclasse delle nazio-

nali statunitense e norvegese di sci alpino

per essere preparati al meglio quando, dal

cancelletto di partenza, scatta la Coppa

del Mondo.

A inizio agosto erano due le possibilità per

raggiungere la “pù bela zima del Trentin”.

La prima, maggiormente agevole, como-

damente seduti in cabinovia con stazione

di partenza ad Andalo. La seconda, de-

cisamente più impegnativa, in sella alla

propria mountain bike prendendo parte

al “Trofeo Tasin” organizzato dal Gruppo

Ciclistico Zambana del presidente Paolo

Nardon.

Per tutti la destinazione è stata la stes-

sa: “Malga Zambana”. Qui, dopo aver

registrato tutti gli arrivi (chi a piedi, chi

in bici) la giornata ha proposto il molto

altro che ha permesso di vivere con inten-

sità ogni momento. Anche nel segno della

sana convivialità perché, un buon piatto,

contribuisce a fare comunità. Polenta,

pasta di lucaniche, i classici contorni,

una fetta di anguria a fine pasto hanno

caratterizzato il desco. “È la diciottesima

edizione – ci è stato detto – dell’idea pro-

mossa da Umberto Tasin (papà di Renato,

vicepresidente della nostra Cassa Rurale

ndr) imprenditore nella vita di tutti i giorni

e impegnato come pochi altri all’interno

del mondo associazionistico del paese di

Zambana”.

Una tra le iniziative di maggiore significa-

to della “Festa di comunità” è diventata

tradizione consolidata: l’intestazione di un

albero per ogni bambino di Zambana nato

(in quest’occasione) nel 2011. “È un mo-

mento di grande felicità – è stato spiegato

– Ritrovarsi insieme per dare il benvenuto

a una nuova vita che ha visto la luce è un

momento di gioia destinato a contagiare

un paese intero. Uno spirito di famiglia

che accomuna un po’ tutti: dai più giovani

a chi conta qualche primavera in più”.

Prima dei saluti e dell’arrivederci alla

prossima edizione si è assistito a un al-

tro rito: l’estrazione dei tagliandi vincitori

della quindicina di cesti di prodotti tipici.

Sul volto dei fortunati hanno portato un

sorriso in più dopo i tanti che hanno ca-

ratterizzato una intera giornata.

La Cassa Rurale Lavis - Valle di Cembra è

stata partner di questo evento. “Dove c’è

comunità il nostro istituto di credito non

può mancare – è stato spiegato – Questo

naturalmente vale per una festa che valo-

rizza in tutta la sua essenza lo spirito di

comunità che ha sempre contraddistinto

lo scorrere dei giorni all’interno dei nostri

paesi, delle località servite ogni giorno

dalla sede e dalle filiali. Anche noi siamo

nella comunità. Anche noi nel nostro pic-

colo, senza peccare di immodestia, contri-

buiamo a costruire comunità”.

d.n.

Principali manifestazioni primavera-estate

Giornata della Comunità in Paganella

P

l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l et e r r i t o r i ol a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l e

29

l pino simboleggia l’immortalità. E

una pianta di pino è la protagonista,

il martedì grasso del carnevale di

ogni anno, di un rito destinato a diven-

tare immortale. A Grauno, paese posto

all’estremità della Valle di Cembra e a

pochi passi dalla Val di Fiemme, si festeg-

gia la chiusura del periodo carnascialesco

bruciando un pino. Diventa una torcia di

enormi dimensioni, visibile da ogni angolo

del territorio valligiano. La pianta brucia

e le sue ceneri rappresentano l’anteprima

del giorno dopo, quando, con il mercoledì

delle Ceneri, inizia la Quaresima.

Ma non è tutto. Perché gli aghi di pino

si sposano alla felicità coniugale. Non è

un caso che, il compito di accendere la

pianta, venga affidato a una coppia di

sposi che, poco tempo prima (nel mese di

settembre del 2012 per essere precisi) si

era promessa amore eterno. Quest’anno è

toccato a Claudia Pojer e Claudio Felicet-

ti far scoccare la scintilla del gigantesco

falò.

“I protagonisti del nostro Carneval sono

anche i coscritti con i loro pittoreschi cap-

pelli ornati di fiori, i bariselanti, assieme

naturalmente alla coppia di sposi allegori-

camente condannati, si fa per dire, al bat-

tesimo del pino e all’accensione del falò al

calar della sera – spiega il sindaco Alfredo

Ceolan. Per la nostra comunità la mani-

festazione rievoca l’antica tradizione, un

rituale ormai centenario, carico di un’at-

mosfera magica, con il coinvolgimento

dell’intera popolazione, dai giovanissimi a

chi può tranquillamente definirsi memoria

storica di questo come di altri eventi che

vedono partecipe la comunità”.

Il Carnevale, sostenuto dalla Cassa Rurale

Lavis - Valle di Cembra, non si è limitato

al martedì grasso. A preparare il terreno

sono stati cene, serate danzanti, Carnival-

discoparty, Babydance e molto altro. Sono

durati tre giorni e hanno contribuito a cre-

are l’attesa al momento clou.

Già dalle prime ore di martedì sono state

proposte le scene ripetute decine e decine

di volte e destinate a riproporsi per sem-

pre. Dopo aver raggiunto il bosco a monte

del paese e aver scelto il pino “da sacrifi-

care”, la pianta è stata trascinata fino in

piazza Bociat. È seguita la commedia per

battezzare il pino che, poi, è stato trasci-

nato fino alla “Busa del Carneval”, ai piedi

del paese, dove è stato innalzato.

Tutto è stato ripetuto due volte. Perché

la prima ha riservato un esito spiacevo-

le. “Non bastava il cattivo tempo – ci è

stato detto – quando eravamo prossimi

a completare l’opera una delle corde che

reggevano la pianta si è spezzata. Il pino

è caduto e si è spezzato in due. Siamo

dovuto tornare nel bosco, sceglierne un

altro, tagliarlo e riportarlo nella busa. Una

fatica indicibile ma per il nostro Carneval

e per la tradizione questo e altro”.

Il pomeriggio è stato dedicato all’allesti-

mento del “Pino di Carnevale”, al corteo

che ha percorso le vie del paese prima di

ritrovarsi ai piedi della pianta per il falò di

carnevale con un sospiro di sollievo per

essere riusciti ad avere la meglio sul “fi-

nale con brivido” dovuto al freddo e alla

neve per una situazione inedita stando al

ricordo di chi oggi guida la Pro Loco di

Grauno, ancora una volta regista di questo

evento. Ma è durato lo spazio di una gior-

nata perché “il Carnevale di Grauno non si

ferma mai”. Martedì sera fiocchi e freddo

si sono sciolti al calore del fuoco che ha

bruciato il pino e riacceso la tradizione e

lo spirito di un’intera comunità.

d.n.

I

Principali manifestazioni primavera-estate

Grauno, il suo carnevale e la grande torcia di pino

t e r r i t o r i o

30

tra i re della gastronomia fatta di ti-

picità e genuinità. La cucina è il suo

regno. Qui stimola la creatività del-

le massaie espressa tra pentole e fornelli

nella preparazione di piatti che piacciono

a tutti: grandi e piccini.

Anche il salotto della città di Trento è

diventato ambientazione familiare per

l’asparago bianco di Zambana. A inizio

aprile e per due sabati di seguito l’aspa-

rago si è presentato ai tanti (e sono stati

davvero tantissimi) che, passeggiando per

le vie del centro storico in due mattine di

inizio primavera, sono stati attirati dal

profumo che ha avvolto e percorso Piazza

Pasi (a due passi dal Duomo) e via Oss

Mazzurana.

Il cuore della città ha offerto il teatro più

bello per mettere in tavola un’anteprima

con gusto di quanto è stato poi ripropo-

sto in maniera decisamente più ampia e

più duratura (sei giornate, dal 30 aprile

al 5 maggio) a Zambana, la “capitale”

dell’asparago bianco che qui viene colti-

vato su otto ettari di terreno distribuiti su

tanti piccoli appezzamenti.

“Noi rappresentiamo la nuova generazio-

ne di chi, prima di noi, ha lavorato moltis-

simo per radicare questa tradizione – ha

osservato Renato Tasin, presidente della

Pro loco di Zambana e vicepresidente del-

la Cassa Rurale Lavis - Valle di Cembra –

Noi sentiamo il dovere di impegnarci per

dare continuità al prodotto, alla tradizione

e contribuire a farlo uscire dagli stretti

confini del nostro paese perché la qualità

è giusto si possa e si faccia apprezzare

oltre il paese di Zambana. Lo dobbiamo

ai nostri padri, ai nostri nonni. Il mondo,

anche quello della gastronomia, chie-

de con insistenza cose nuove. La nostra

particolarità è l’asparago bianco, tipicità

assoluta del nostro territorio. L’asparago,

sia nella due giorni a Trento e sia nelle sei

giornate di Zambana, è stato cucinato e

declinato nelle sue proposte classiche ma

anche con un tocco di creatività firmata

dai nostri chef per azzeccati e apprezza-

ti abbinamenti con prodotti tipici di altri

territori”.

È

Principali manifestazioni primavera-estate

Festival dell’asparago a Zambana

l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l et e r r i t o r i ol a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l e

31

Il nostro “prodotto – ha proseguito Tasin

- è legato a un concetto chiaro: viene rac-

colto al mattino, lavato e pulito, cucina-

to e servito in tavola il giorno stesso. Lo

spirito che caratterizza il nostro impegno

è lo stesso dei quattro moschettieri: uno

per tutti e tutti per uno. Significa fare si-

nergia con le altre associazioni della lo-

calità e del territorio. Mettere insieme le

forze, le intelligenze, le fantasie. Da soli

si andrà anche più veloce ma, insieme, si

va molto più lontano”.

Zambana conta quasi duemila abitanti.

Un gruppo di asparagicoltori aderisce a

DeCo acronimo di “Denominazione Co-

munale”. È una certificazione di origine e

di qualità: “attesta che – ci è stato detto

– quell’asparago bianco, è stato coltiva-

to solamente nel territorio di Zambana.

Una certezza in più per il consumatore di

particolare importanza in tempi come gli

attuali caratterizzata da una attenzione

sempre maggiore all’origine del prodotto

e al concetto di filiera. Il suggerimento

che ci sentiamo di indirizzare al consu-

matore è di acquistare una confezione di

asparagi da qualsiasi altra parte e poi,

dopo averlo consumato, ripetere lo stes-

so gesto mettendo nella propria borsa

l’asparago bianco di Zambana. Già all’as-

saggio, già al primo boccone, la differen-

za si nota e, a volte, è davvero abissale.

L’asparago di Zambana è particolarmente

dolce. Una piacevolezza unica per il pa-

lato”.

Risotto e orzotto sono stati i prìncipi del-

la tavola sia nelle due degustazioni citta-

dine e sia nel “festival” dell’asparago di

Zambana. Sono stati proposti con qual-

che variante. “Cominciamo con un dato:

gli asparagi messi in padella e poi in

tavola sono stati millecinquecento sola-

mente nella due giorni di Trento – confida

lo chef Ruggero che ha cucinato assie-

me a Gabriele e Christian. A questi se ne

sono aggiunte altre diverse migliaia nella

sei giorni e più di Zambana. Non sono

stati abbinati unicamente a riso e orzotto.

Hanno caratterizzato altri abbinamenti:

asparago con carne salada, asparago con

scagliette di grana trentino e alcuni altri.

Il gradimento degli ospiti è stato imme-

diato e ha premiato il nostro impegno e

la nostra inventiva”.

La ghiotta anteprima legata alla due gior-

ni cittadina ha anticipato il piatto forte

servito a Zambana. Degustazioni, incon-

tri con i consumatori ma anche convegni

per scoprire le caratteristiche dell’aspa-

rago dalla A alla Z, sviscerando le carat-

teristiche di un re della cucina trentina e

italiana.

Nei diversi momenti di un calendario ric-

co, il pubblico è stato numeroso segno

che il vecchio adagio “sparzi la voce” è

sempre attuale. E, soprattutto, efficace.

d.n.

t e r r i t o r i o

32

e prendiamo spunto dalla sua ragio-

ne sociale, dà il benvenuto (a Lavis)

ai tanti che scelgono gli eventi or-

ganizzati dal Consorzio per evadere dalla

quotidianità e dai suoi ritmi a volte freneti-

ci e godere qualche ora di relax, di assolu-

ta spensieratezza, immersi nella piacevole

atmosfera che caratterizza gli appunta-

menti proposti da “Welcome Lavis”.

Il presidente è Fabrizio Sicher che guida

questa realtà da lungo tempo. “Il Consor-

zio oggi conta 26 soci, di Lavis e delle fra-

zioni - spiega. È nato quattordici anni fa.

Era il 1999 quando inaugurammo ufficial-

mente questa realtà. Sostanzialmente ha

significato l’evoluzione del consorzio degli

operatori commerciali che aveva agito fino

a quel momento e che tanto bene aveva

fatto alla nostra località. Si apriva il primo

capitolo di una nuova storia caratterizza-

ta da impegno, inventiva, organizzazione.

Elementi fondamentali per creare nuove

opportunità per gli operatori del territorio”.

Uno di questi eventi è l’Expo Lavis, ospi-

tato al Palazzetto dello Sport, nell’ambito

della due giorni della Fiera della Lazzera

che ha riempito di bancarelle le vie del

centro storico di Lavis la prima domenica

di primavera. Lo scorso marzo, l’Expo, ha

centrato il suo personalissimo “13” con

l’edizione numero tredici che, pare, aver

portato fortuna segno di un ritrovato pia-

cere nella gente di fare acquisti.

Molti gli appuntamenti organizzati duran-

te l’anno da Welcome Lavis. Il presidente

Sicher può contare sulla collaborazione

del vicepresidente Alfredo Patton e dei

consiglieri Gabriella Rosa e Corrado Turco.

“Penso al mese della Donna – dice Sicher

– Una bella idea che siamo riusciti a con-

cretizzare e ampliare sul territorio grazie

alla collaborazione di Consorzi simili al

nostro. Grazie a questa partnership, infat-

ti, il mese della Donna non è stato propo-

sto solamente a Lavis ma ha fatto tappa a

Cavalese, Predazzo, Moena, Mori, Caldo-

nazzo e Brentonico. Dal 13 marzo al 13

aprile sono state pensate molte iniziative

indirizzate ovviamente alla donna”.

“Welcome Lavis” non limita la sua azione

alla primavera. Il suo impegno si snoda

per l’intero arco dell’anno. “La bella sta-

gione ci vede partecipi nell’organizzazione

di eventi caratteristici come possono esse-

re sfilate di moda o concorsi per eleggere

la ragazza più bella – aggiunge Sicher.

L’impegno ci vede presenti anche per i più

giovani e il mondo della scuola. Insomma

diamo vita a iniziative a beneficio di tutti”.

C’è un sogno nel cassetto. “Crediamo si

possa realizzare – confida Sicher. Natural-

mente questo sarà possibile con l’aiuto di

tutti. Ritengo però che, una civiltà contadi-

na molto viva attiva come la nostra, possa

pensare a un appuntamento, a cadenza

settimanale o quindicinale o mensile, che

possa diventare una vetrina dei prodotti

tipici del territorio. Una specie di merca-

to contadino dove gli operatori abbiano la

possibilità, nelle vie del centro storico o in

altre location che verranno individuate, di

proporre al consumatore il frutto del loro

lavoro. A chilometri zero. Come dire: l’ec-

cellenza accessibile a tutti”.

Naturalmente la Cassa Rurale Lavis - Val-

le di Cembra sostiene le tante iniziative di

“Welcome Lavis”. “Siamo onorati e orgo-

gliosi – ha detto il vicepresidente dell’isti-

tuto di credito cooperativo, Renato Tasin,

durante il vernissage della “Lazzera” – di

poter contare su realtà in possesso di cre-

atività, di esperienza, di voglia di fare.

Sono elementi fondamentali in particolare

quando il quadro generale dell’economia

non è dei più esaltanti. Ma è proprio in

quei momenti che si devono mettere in

campo le iniziative che contribuiscono a

rilanciare l’economia di un territorio. Un

po’ come cerchiamo di fare nella quoti-

dianità del nostro agire come banca di

comunità”.

d.n.

S

Principali manifestazioni primavera-estate

“Welcome Lavis” e la “Lazzera”. E non solo.

l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l et e r r i t o r i ol a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l e

33

uesta volta la famiglia Zennaro ha

avuto due buoni motivi per essere

soddisfatta.

Il primo legato al numero di iscritti al nono

“Trofeo Città di Lavis”: ha raggiunto i set-

tecento concorrenti pari a 350 coppie.

Numero in costante crescita dalla prima

edizione a oggi e destinato ad aumentare

ancora considerata la qualità della propo-

sta organizzativa e il passaparola conse-

guente, promozione migliore e di maggio-

re efficacia per qualsiasi evento.

Il secondo motivo per gioire appartiene

al riconoscimento, attribuito all’inizio del

mese di maggio, a “Ritmomisto” la scuola

di ballo con sede nel centro lavisano. È

diventata la prima “Cheer School” ufficiale

del Trentino. “Significa che – ci è stato det-

to - la nostra realtà è un riferimento terri-

toriale sia per la danza moderna, classica,

contemporanea, hip hop e musical o per

le danze di coppia e per il forte legame

con la Federazione Italiana Danza Spor-

tiva, ma anche grazie alla Federazione

Italiana Cheerleading per la quale, grazie

al lavoro di istruttrici diplomate Ficad (Fe-

derazione Italiana Cheerleading acrobati-

co e dance ndr), proporrà corsi e cercherà

di avviare un percorso sportivo degno di

questo nome”.

La seconda domenica di maggio, il Palaz-

zetto dello Sport di Lavis ha visto in azione

centinaia di concorrenti tutti impegnati a

inseguire la vittoria nel “Trofeo Città di La-

vis”. Le loro performance sono state valu-

tate da una commissione di trentacinque

professionisti del ballo.

Davanti agli occhi dei concorrenti il Trofeo,

premio ambito per il vincitore assoluto.

Uno stimolo in più per fare bene avvolti

nei loro caratteristici abiti “rigorosamente

di taglio sartoriale. Il prezzo varia da un

minimo di millequattrocento euro fino a

sfiorare i tremila euro. Sono delle creazioni

autentiche, ogni pezzo è unico, dei piccoli

capolavori resi ancora più belli dalle signo-

re che li indossano”.

A esibirsi sono stati ballerini di tutte le

età: dagli otto anni fino agli over settanta

e anche più perché il ballo prima di tutto

è passione, poi è sport, poi è risultato. Se

si vince meglio, l’importante è partecipare

anche se “per quanto allenati e motivati

– ci viene confidato da una signora – le

sollecitazioni a cui è sottoposta la schiena,

a volte, sono davvero intense. Ma la pas-

sione fa superare anche questo”.

Anche l’espressività del volto ha la sua im-

portanza. Deve sempre trasmettere gioia,

con il sorriso e lo sguardo intenso indiriz-

zato al proprio o alla propria partner per

una intesa visiva rapida ed efficace. Anche

questo contribuisce a fare la differenza.

Dagli spalti non manca l’incitamento. A

distanza si ascolta, forte e chiaro, qual-

che appellativo o nome d’arte indirizzato

a uno dei concorrenti in gara. Spunta, da-

vanti all’occhio del cronista, anche qual-

che tatuaggio destinato a rendere grintose

e decisamente fashion caviglie di ogni età.

Danze standard, latino americane, ballo

da sala, liscio unificato, l’inevitabile caschè

hanno caratterizzato il programma di gara.

Partecipazione. Trentini (pochi). I più sono

giunti dal Veneto, dal Friuli Venezia Giu-

lia, dalla Lombardia, dalla Toscana, dal

Piemonte, dall’Emila Romagna. In certi

casi hanno viaggiato per diverse centinaia

di chilometri per trascorrere un week end

dolomitico, tra balli ed escursioni. Anche

la Cassa Rurale Lavis - Valle di Cembra,

idealmente, è scesa in pista per sostenere

gli organizzatori. Sempre in ballo. Compli-

menti.

d.n.

Q

Principali manifestazioni primavera-estate

In ballo con Ritmomisto

t e r r i t o r i o

34

35

el calendario non ha una data pre-

cisa. La sua collocazione dipende

dalla Pasqua. Pur nell’incertezza

dei mesi (marzo o aprile) si ha la certezza

dei giorni. Infatti, si tiene otto giorni dopo

la domenica pasquale. È la “Sagra dell’Ot-

tava” di Pressano.

Tre giorni, da sabato a lunedì, tra stand

e bancarelle nel centro storico di questa

località che rappresenta un balcone sulla

valle dell’Adige e un “nido” scelto da un

numero sempre maggiore di famiglie e di

giovani coppie considerata la vicinanza

alla città di Trento ma soprattutto lo spi-

rito di accoglienza e di genuina ospitalità

che contraddistingue la gente che vive in

questo paese. “La nostra sagra è tradi-

zione – spiega Devis Cobelli, presidente

dell’Ente Gestore della Scuola Equiparata

dell’Infanzia di Pressano. Segue sempre,

di una o due settimane, la Fiera della Laz-

zera per un ideale passaggio di testimone

tra i due eventi ospitati dalle località che

appartengono allo stesso Comune. Pres-

sano e i pressanoti festeggiano la primave-

ra ormai sbocciata o che sta per sbocciare

e si presentano, si mettono in mostra, ai

tanti ospiti, vicini e lontani che giungono

in questa località per scoprire qualcosa di

nuovo. Una vetrina tra tradizione e innova-

zione, proposte giovani e di maggiore radi-

camento. Il tutto pensato per soddisfare i

gusti di tutti e di tutte le età”.

La Cassa Rurale Lavis - Valle di Cembra

ha voluto esserci per aggiungere, ideal-

mente, l’ottava nota al suo spartito carat-

terizzato da una costante attenzione alle

tradizioni delle comunità servite. Natural-

mente la “Sagra dell’Ottava” le rispecchia

pienamente. Ha visto protagoniste e par-

tecipi molte generazioni. Da sagra di pa-

ese (pur mantenendo intatti i suoi conno-

tati) è riuscita a farsi conoscere ben oltre i

limitati confini del paese aiutata in questo

dai mezzi della moderna comunicazione

internettiana che hanno fatto conoscere la

“Sagra dell’Ottava” in ogni dove.

“La sagra dell’Ottava ha sempre avuto uno

scopo benefico – ricorda Giuseppe Fanti,

una delle memorie storiche del paese.

Sostanzialmente le risorse economiche

raccolte, in particolare grazie al vaso della

fortuna ma anche con altre iniziative, ser-

vivano per sostenere l’attività e la gestione

dell’Asilo, la scuola materna del nostro pa-

ese. Tanti sono gli episodi archiviati nella

mia memoria e che scorrono davanti ai

miei occhi quando ripenso alle tantissime

edizioni di questa sagra. Come, ad esem-

pio, la Fiera del Bestiame. Nella giornata

del lunedì era un appuntamento atteso e

consueto dal mondo contadino per vende-

re e per acquistare bestiame. Una curio-

sità appartiene a un nostro compaesano:

possedeva un bue di nove quintali e mez-

zo. Era un’attrazione autentica per giovani

e meno giovani. Lo metteva in mostra ma

non lo avrebbe mai venduto a nessuno tal-

mente era affezionato”.

Oggi l’Asilo è una realtà storica e radicata

a Pressano. Nel prossimo settembre due

locali saranno dedicati al nascente Asilo

Nido destinato a offrire un servizio in più a

tanti famiglie con bimbi piccoli. “La nostra

festa si snoda in tutto il paese – osserva

Renzo Rigotti, da molti anni impegnato

nelle realtà associazionistiche di Pressano

e attualmente Vicepresidente dell’Asilo.

Negli anni la proposta è stata arricchita

e attualizzata. Penso, ad esempio, alla

fattoria didattica all’oratorio che offre un

momento di gioia ai bambini che hanno la

possibilità di osservare dal vivo tanti ani-

mali visti solamente alla televisione. Ma

altre tradizioni restano e sono molto ap-

prezzate come il concerto del Coro Sociale

fondato nel 1889 e diretto dal maestro

Nicolini. Una cinquantina di coristi che

regalano ai nostri ospiti un’occasione pre-

ziosa per ascoltare buona musica e darsi

l’appuntamento all’anno successivo”.d.n.

N

Principali manifestazioni primavera-estate

Pressano: l’ottavo giorno è tempo di Sagra

l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l et e r r i t o r i ol a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l e

a.s.i.”: un luogo ma anche

un acronimo di un evento

strutturato su tre tappe in

altrettanti masi di Nave San Rocco e din-

torni. “Musica, Arte, Spettacolo, Incontro”

è la declinazione di “Masi e dei suoi suo-

ni”.

Per tre sabati di fila, il 4 l’11 e il 18

maggio, altrettanti Masi (luoghi in que-

sto caso) sono stati scelti dalla “Nautilus

Band” (evoluzione della banda giovanile

del paese) per far vivere “alla comunità

tre serate di cultura, musica, spettacolo

condite dal piacere di incontrarsi e di stare

insieme in amicizia – spiega Joseph Valer,

giovane, bravo e motivato presidente di

Nautilus Band. A cadenza biennale, Masi

vuole essere occasione per valorizzare il

paese di Nave San Rocco: la sua terra, la

sua storia, le sue tradizioni ambientando

gli spettacoli nelle magiche cornici di tre

Masi storici quali sono Maso del Gusto,

Maso del Betta e Casa Damaggio per una

chiusura all’insegna della rima baciata

anche per Note di maggio”.

“Masi” del 2013 ha assunto un significa-

to in più: è stata spenta la decima can-

delina di un compleanno con la musica

per “Nautilus Band”. “Questo è il risultato

della passione e della dedizione per la

musica. Non è una partenza, non è un ar-

rivo, è solamente un traguardo intermedio

dei molti che vorremmo raggiungere con il

contributo di tutti – è stato aggiunto – ma

anche con il sostegno dei tanti amici che

abbiamo incontrato e hanno sostenuto il

cammino in questi primi due lustri lun-

go il pentagramma che ha caratterizzato

il nostro percorso. Tra loro c’è la Cassa

Rurale Lavis - Valle di Cembra, il suo pre-

sidente, il suo direttore, il suo consiglio

di amministrazione, attenti e sensibili alla

nostra espressione del panorama associa-

zionistico. Nel nostro piccolo cerchiamo

di promuovere eventi in grado di creare

e valorizzare spirito di comunità e sap-

piamo quanto siano importanti per un

istituto di credito cooperativo le comunità

locali in quella relazione continua che ne

contraddistingue l’agire di ogni giorno”.

Tre Masi per altrettanti teatri hanno ca-

ratterizzato l’edizione 2013. Il via è stato

dato con lo spettacolo di e con Loredana

Cont “Chi dice donna… Cossa diselo?”.

In due ore, l’attrice e autrice trentina, ha

presentato la donna nei diversi aspetti che

caratterizzano la personalità femminile,

evidenziandone i tanti aspetti. Non solo

risate (tante) ma anche qualche spunto

per riflettere, per capire l’importanza della

donna nei diversi ambiti della quotidianità

della vita di ognuno non limitandosi così

al puro significato etimologico (dal latino

“domina”) del termine donna.

La musica ha contraddistinto le altre due

serate. Ad aprire è stato il “Coro Altreter-

re” di Vigo Meano nato a inizio millennio

(era la primavera dell’anno 2000) con

una proposta musicale singolare, i canti

africani, ma capace di incontrare il gra-

dimento del pubblico e non solo di ap-

passionati. Quarantacinque elementi (età

media di poco superiore ai trent’anni)

vanno a comporre l’organico.

È seguito il concerto di “Nautilus band” e

“The River Boys” di Mezzolombardo. Due

realtà giovani del panorama a sette note

per chiudere sotto le stelle una notte di

note.d.n.

“M.

Principali manifestazioni primavera-estate

La Cassa Rurale e i M.a.s.i.The Nautilus Band

oncerto di

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t e r r i t o r i o

36

uperato il suo primo quarto di se-

colo, la Mostra dei Muller Thurgau

dell’arco alpino ha cominciato il

suo cammino verso il mezzo secolo.

Per la ventiseiesima volta, dal 3 al 7 lu-

glio, la località di Cembra, le sue cantine,

i suoi Palazzi storici, gli angoli caratteri-

stici, sono diventati la capitale di questo

vino e di questo vitigno, declinato in deci-

ne e decine di etichette (se ne sono con-

tate settanta) prodotte da decine e decine

di cantine: trentine, italiane e straniere.

“Muller” uber alles, insomma, per cinque

giorni, da mattina a sera, anche tra i via-

li di questa località che hanno assunto i

caratteri, i profumi e i sapori che si ap-

prezzano quando si passeggia tra i filari

del vigneto di un vitigno frutto di un in-

crocio di due varietà: il “Riesling Renano”

e “Madeleine Royale”. Un accostamento

felice, azzeccato, che ha dato origine a un

vino regale, grazie all’intuito, alla passio-

ne, all’amore per il vino e il suo mondo di

Hermann Muller originario del Cantone di

Thurgau.

Il bicchiere mezzo pieno (nonostante il

quadro economico non presenti gradazio-

ni particolarmente elevate) ha caratteriz-

zato questa edizione.

La viticoltura di nicchia ha un proprio

mercato, ben definito. La produzione è

limitata ma selezionata, si approccia a un

pubblico non amplissimo ma particolar-

mente attento alla qualità e al bere bene.

Come dire: un vino per tutti e per tutte

le tasche ma molto cercato e apprezza-

to in particolare dai cultori del nettare di

bacco.

La Cassa Rurale Lavis - Valle di Cembra

ha brindato in questa cinque giorni. Non

ha fatto mancare il proprio apporto, fede-

le al suo ruolo di banca di comunità, sen-

sibile e attenta ad affiancare eventi che

valorizzano le peculiarità di un territorio

e, in questa occasione, della comunità

agricola di Cembra e di una valle intera.

Non solo mostra ma anche concorso in-

ternazionale, il decimo: ha messo a con-

fronto il meglio della produzione di Mul-

ler Thurgau all’interno e all’esterno dei

confini italiani. Compito non facile per la

commissione esaminatrice valutare l’ec-

cellenza perché l’eccellenza (pare ma non

abbiamo dubbi in proposto) abbia davve-

ro rappresentato la caratteristica comune

di tutti i “Muller” in concorso.

L’inaugurazioneCome sempre ricca di presenze l’inaugu-

razione della rassegna dei Muller Thurgau

dell’arco alpino “un evento importante per

la valle di Cembra nella sua interezza –

ha detto il sindaco di Cembra, Antonietta

Nardin – Un evento che ci rende orgoglio-

si di essere cembrani”.

Azione sinergica sempre maggiore è stata

auspicata da Giuseppe Ferretti, vicepre-

sidente della Comunità di Valle. “Sinergia

tra pubblico e privato che – ha aggiunto

- veda protagonisti tutti gli attori del terri-

torio valligiano”.

Muller Thurgau, “vino portavoce di un

territorio” secondo Ugo Faccenda, presi-

dente dell’Azienda per il Turismo. Claudio

Eccher, vicepresidente del Consiglio Pro-

vinciale di Trento, ha ricordato che il “vino

è un alimento importante se assunto con

moderazione”.

Degli 825 ettari di terreno vitato di Muller

Thurgau in Trentino, 400 vengono colti-

vati in Valle di Cembra. “Da vino adottivo

è diventato un padrone assoluto del ter-

ritorio cembrano” ha detto Elvio Fronza,

presidente del Consorzio Vini del Trentino.

Ma è un “vino diventato un brand che ha

dato significativi risultati per questo terri-

torio e in questo territorio – ha replicato

Tiziano Mellarini, assessore provinciale

ad agricoltura e turismo – Non c’è futuro

turistico in assenza di un buon apporto

del mondo agricolo”.

Infine Bruno Pilzer, da inizio millennio

presidente del comitato organizzatore del-

la mostra. “Il nostro spirito è di far bere

un bicchiere di Muller Thurgau sapendo

di non bere un bicchiere ma di degustare

un vino. Che è cosa ben diversa”.d.n.

S

Principali manifestazioni primavera-estate

Muller Thurgau in mostra. Per la ventiseiesima volta

l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l et e r r i t o r i ol a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l e

37

L’Assemblea generale dei Soci 2013:

il sì dei Soci

È l’appuntamento dell’anno per ogni

socio che vuole dimostrare il pro-

prio senso di appartenenza alla

Cassa Rurale. Sostanzialmente per chi

abbia a cuore l’andamento del proprio

istituto di credito cooperativo. Perché la

“Rurale” (abbreviazione spesso utilizza-

ta anche da queste parti) è la banca del

socio. Egli ne è l’anima ma, soprattutto,

ne è il “proprietario” chiamato a esami-

nare con attenzione i dati di bilancio ma

anche a esprimere suggerimenti, indica-

zioni, per migliorare l’agire di ogni giorno

in quel rapporto di reciprocità che lega

il socio alla Cassa e la banca al territo-

rio che serve nella quotidianità. “Perché

l’azione della Cassa Rurale si concretizza

in un ruolo di congiunzione fra i bisogni e

le opportunità che nascono dal territorio

- ha osservato il presidente Ermanno Vil-

lotti in un passaggio della sua relazione

- La nostra banca raccoglie il risparmio

sul territorio per farlo ritornare sul territo-

rio sotto forma di prestiti e finanziamenti,

favorendo in tal modo il progresso per il

benessere della collettività”. Lo scenario

“nel quale siamo costretti a compiere

scelte e decisioni – ha aggiunto – è cer-

tamente problematico, ma non dobbia-

mo lasciare spazio a sconforto e smar-

FILIPPI ALBERTOCIRCOSCRIZIONE A

Data di nascita8 NOVEMBRE 1953

Luogo di nascitaMEZZOLOMBARDO

ResidenzaTRENTO

Titolo di studioSCUOLA PROFESSIONALE ALBERGHIERA

ProfessioneRESPONSABILE TECNICO

Esperienze lavorativeresponsabile tecnico presso Porfidi Paganella srl

Altre informazioni/noteconsigliere CDA uscente della Cassa Rurale Lavis - Valle di Cembra

ANDREATTA MARCOCIRCOSCRIZIONE B

Data di nascita14 NOVEMBRE 1948

Luogo di nascitaSEGONZANO

ResidenzaSOVER

Titolo di studioLICENZA MEDIA

ProfessionePENSIONATO

Esperienze lavorativedirettore Famiglia Cooperativa - responsabile controllo qualità prodotti

Altre informazioni/noteconsigliere CDA uscente della Cassa Rurale Lavis - Valle di Cembra

ANDREOTTI FRANCESCOCIRCOSCRIZIONE A

Data di nascita16 LUGLIO 1951

Luogo di nascitaTRENTO

ResidenzaLAVIS

Titolo di studioDIPLOMA DI RAGIONERIA

ProfessionePENSIONATO

Esperienze lavorativedipendente ex Sip, dipendente ex Caritro, dipendente Cassa Rurale Lavis

Altre informazioni/noteconsigliere CDA della Cassa Rurale Lavis - Valle di Cembra nel triennio 2009/2012

s o c i

38

rimento. È nelle difficoltà che dobbiamo

fare emergere l’ingegno, incrementare gli

sforzi, alimentare la fiducia, mettere in

campo le migliori energie e cercare le op-

portunità che anche nei momenti di crisi

sono presenti”.

I numeri della Cassa RuraleNel 2012 l’istituto di credito cooperati-

vo (con sede a Lavis e filiali ad Albiano,

Cembra, Faver, Gardolo, Grauno, Lases,

Lona, Montesover, Nave San Rocco,

Pressano, Roncafort, Segonzano, Sover,

Trento e Zambana) ha raccolto quasi 700

milioni di euro, ha impiegato 595 milioni

di euro (indirizzati in particolare a fami-

glie e piccole-medie imprese) e ha fatto

registrare un utile superiore ai 2 milioni

330 mila euro. Il patrimonio di 78 mi-

lioni e mezzo di euro. Il rapporto depo-

siti impieghi “è superiore al 98% segno

che – è stata evidenziato – ogni 100 euro

depositati 98 vengono reinvestiti sul ter-

ritorio. Riteniamo sia una dimostrazione

della nostra attenzione concreta a dire sì

e sostenere le moltissime richieste che

ci vengono presentate dal primo all’ulti-

mo giorno dell’anno. Non tutte riusciamo

a soddisfarle anche perché, nella nostra

azione aziendale, dobbiamo tenere sem-

pre presente e applicare la sana e pruden-

te gestione”.

L’assemblea ha approvato il bilancio a lar-

ghissima maggioranza.

I soci sono aumentati: 4.519 rispetto ai

4.370 dell’anno prima. La base è forma-

ta da 1.206 donne, 3.103 uomini, 210

fra enti, società e associazioni. Età me-

dia: 55 anni e 4 mesi. Anche la clientela

ha segnato un incremento passando da

19.392 a 19.739 unità. Sono dati si-

gnificativi: dimostrano che lo stile di fare

L’Assemblea generale dei Soci 2013: il sì dei Soci

TASIN RENATOCIRCOSCRIZIONE A

Data di nascita5 DICEMBRE 1966

Luogo di nascitaTRENTO

ResidenzaSPORMAGGIORE

Titolo di studioLICENZA MEDIA

ProfessioneIMPRENDITORE

Esperienze lavorativesocio amministratore unico della società Tasin Tecnostrade srl - Zambana, socio amministratore unico della società Uno Più srl - Zambana, amministratore - Assessore presso Comune di Zambana

Altre informazioni/notepresidente della Pro Loco di Zambana, consigliere/vicepresidente CDA uscente della Cassa Rurale Lavis - Valle di Cembra

PAOLAZZI DIEGOCIRCOSCRIZIONE B

Data di nascita11 GENNAIO 1973

Luogo di nascitaTRENTO

ResidenzaALBIANO

Titolo di studioLAUREA INGEGNERIA CIVILE

ProfessioneINGEGNERE CIVILE - LIBERO PROFESSIONISTA

Esperienze lavorativeapprendista operaio metalmeccanico, collaboratore aziendale nell’impresa metalmeccanica familiare, libero professionista ingegnere civile con studio a Cembra, consulente tecnico d’ufficio e di parte in procedure civili e penali, certificatore energetico iscritto presso Odatech, componente di commissione edilizia comunale

Altre informazioni/noteconsigliere CDA uscente della Cassa Rurale Lavis - Valle di Cembra

l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l es o c i

39

l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l e

banca della Cassa Rurale Lavis – Valle di

Cembra non solo piace ma esprime fidu-

cia perché sempre più persone la scel-

gono per affidare la gestione dei propri

risparmi.

Lo staff di collaboratori conta 106 dipen-

denti (40 donne e 66 uomini). Età media

di poco inferiore ai 43 anni. L’anzianità

media di servizio è, invece, di poco supe-

riore ai quindici anni.

Il direttore è Diego Eccher, il vicedirettore

Paolo Pojer.

Nel 2012 le ore di formazione sono state

5.470 (media: 51 ore per collaboratore).

“La Cassa Rurale, in quanto società coo-

perativa – ha proseguito Villotti – è una

realtà a più dimensioni: è banca, coope-

rativa mutualistica, attore del territorio

e componente di una rete. Accanto alla

parola utile di esercizio, la Cassa Rurale

accosta i termini democrazia, mutualità,

localismo, vantaggio diffuso, sviluppo

condiviso, impegno per la coesione. Sono

parole chiave dell’obiettivo d’impresa e

dunque le parole chiave al centro dello

scambio tra portatori di interesse e Cassa

Rurale. Attività che non è facile rendicon-

tare”.

Una Cassa attenta a chi anima il territorioIn questo ambito rientra il bilancio so-

ciale, sintesi di quanto (ed è stato dav-

vero tanto) nel corso del 2012 la Cassa

Rurale ha erogato a favore associazioni,

società sportive e vari enti che operano

sul territorio. Elencare tutti gli interventi

non è impossibile ma avrebbe bisogno di

moltissimo spazio. Un dato è sufficiente

per comprendere l’entità di questa atten-

zione: l’impegno economico è stato supe-

riore a 1 milione di euro e ha permesso

di garantire “ossigeno” necessario per

consentire a tante realtà, a tanti eventi, a

tante idee di poter vedere la luce.

Le parole di CarliGli organismi centrali della Cooperazio-

ne Trentina sono stati rappresentati da

Ruggero Carli, responsabile del settore

Casse Rurali della Federazione Trentina

della Cooperazione. La sua è una presen-

za gradita e consueta all’interno dell’ap-

puntamento assembleare da parecchi

anni. Nel suo intervento, seguito con

molta attenzione dai soci, ha espresso un

concetto chiaro: “i numeri presentati nel

bilancio della Cassa Rurale sono numeri

positivi pur in uno scenario non facile nel

quale si trova a operare il vostro istitu-

to di credito – ha osservato – In questo

senso si può parlare di sana e prudente

gestione non venendo meno però all’at-

tenzione, alla relazione continua, con il

territorio di competenza”.

Gli elettiL’assemblea ha eletto i consiglieri.

A iniziare da Renato Tasin, il vicepresi-

dente uscente. La carica gli è stata con-

fermata nella prima riunione del consiglio

di amministrazione.

Gli altri consiglieri che hanno raccolto la

fiducia della base sociale sono: Alberto

Filippi, Marco Andreatta, Diego Paolazzi

e Francesco Andreotti. A loro l’augurio di

buon lavoro.

Un grazie particolare è stato indirizzato

a Walter Baldessari (ha scelto di non ri-

candidare) e ad Alessio Vulcan (che si è

dimesso per motivi personali) per il pre-

zioso apporto garantito nei loro mandati

all’interno del consiglio di amministrazio-

ne. Impegno naturalmente orientato alla

crescita dell’istituto di credito cooperati-

vo. E il grazie dei soci si è fatto sentire con

un caloroso applauso.

d.n.

L’Assemblea generale dei Soci 2013: il sì dei Soci

s o c i

40

rosegue la convenzione stipulata tra

l’Azienda Pubblica per i Servizi alla

Persona (A.P.S.P.) Endrizzi e la Cas-

sa Rurale, grazie alla quale i soci possono

usufruire dei servizi fisioterapici a tariffe

scontate.

Di particolare rilievo la tecnica della te-

carterapia, grazie alla quale si riattivano

i naturali processi riparativi e antinfiam-

matori senza l’apporto di energia radiante

dall’esterno: i tessuti vengono sollecitati

agendo dall’interno. Garantisce tempi

ridotti, risultati immediati e soprattutto

stabili, perché basati sulla stimolazione e

il rafforzamento delle capacità riparative

dei tessuti. Questo è uno strumento di

notevole efficacia nel trattamento di tut-

te le patologie osteoarticolari e muscolari

acute e croniche. L’efficacia del massag-

gio con la tecnologia Tecar nasce dall’in-

tegrazione di due fattori fondamentali: la

tecnica manuale dell’operatore e la tecno-

logia che la valorizza. Il massaggio diven-

ta più profondo e fortemente stimolante

grazie alla intensa riattivazione provoca-

ta nel distretto microcircolatorio linfatico

e sanguigno. L’eliminazione del dolore è

un effetto percepito dal paziente spesso

sin dalla prima seduta: facilitando e ren-

dendo più efficaci le successive manovre

riabilitative, che sono attuate su muscoli

e tendini già liberati dalla cosiddetta con-

trattura antalgica.

Valutazione fisioterapica: l’applicazio-

ne di qualsiasi trattamento fisioterapico

è subordinata ad una attenta ed appro-

fondita valutazione del sistema nervoso,

muscolare ed articolare: questo esame

iniziale serve quindi a definire, in termini

fisici, la presenza di disfunzioni in questi

3 sistemi.

I soci della Cassa Rurale Lavis – Valle di

Cembra interessati ai servizi fisioterapici

a pagamento offerti dall’APSP Endrizzi

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41

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Rieducazione motoria individuale in motuleso segmentale semplice € 38,00 € 34,20

Riabilitazione Neuromotoria € 38,00 € 34,20

Rieducazione Posturale Globale (R.P.G.) € 48,00 € 43,20

Esercizi Posturali in gruppo € 15,00 € 13,50

Massoterapia Distrettuale € 30,00 € 27,00

Massoterapia Reflessogena € 32,00 € 28,80

Training deambulatori e del passo € 30,00 € 27,00

Elettroterapia antalgica (Diadinamica) € 15,00 € 13,50

Elettroterapia antalgica (tens) € 20,00 € 18,00

Elettroterapia antalgica (interferenziali) € 20,00 € 18,00

Elettroterapia antalgica (ionoforesi) € 20,00 € 18,00

Ultrasuonoterapia (US) in acqua € 15,00 € 13,50

Ultrasuonoterapia (US) € 20,00 € 18,00

Laserterapia € 30,00 € 27,00

Radarterapia € 20,00 € 18,00

Terapie manuali e miofasciali (Stecco, Kaltenborn) € 60,00/h € 54,00/h

Consulenza domiciliare € 60,00/h € 54,00/h

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42

Giovani sicuri al volante e

sulla strada con Drive ok

er due giorni, a metà marzo, la pas-

sione per guida e motori hanno uni-

to il Trentino e l’Australia.

Da una parte del globo i fuoriclasse del

volante davano l’accelerata di avvio del

Campionato del mondo di Formula 1.

Dall’altra parte del pianeta (e per un inte-

ro week end) l’accelerata di avvio ha visto

protagonisti tanti giovani, impegnati ad

acquisire i fondamentali, teorici e pratici,

per la guida sicura ma anche per comin-

ciare a prendere confidenza con l’abita-

colo di una quattro ruote che, un giorno,

potrebbe diventare non solo piacere e

passione ma anche professione.

Come è stato per Pio Nicolini, driver noto

al pubblico di appassionati e temuto dagli

avversari di strada che più volte (seppur a

distanza) hanno duellato con lui in alcu-

ne delle gare simbolo dello sport motori.

Oggi trasmette ai giovani la sua esperien-

za acquisita in anni e anni di attività.

Tra i navigatori che lo accompagnano nel

suo nuovo, esaltante, impegno di “Drive-

ok”, la scuola di guida sicura con sede in

via Stella a Ravina, è la Cassa Rurale La-

vis - Valle di Cembra. L’istituto di credito

cooperativo ha sostenuto questo progetto

e le sue iniziative fin dalla prima ora con-

sapevole della sua importante funzione

per il singolo e per la collettività. “È na-

turale che, l’educazione alla guida, parta

dalla giovane età – viene spiegato – Per

questo abbiamo scelto di indirizzare que-

sto percorso formativo a chi è in età di pa-

tente o è prossimo a raggiungere la mag-

gior età. Per capirci senza tante perifrasi:

i giovani che frequentano la scuola supe-

riore. Accanto alla pratica abbiamo voluto

dedicare l’anteprima della due giorni a un

paio di lezioni teoriche, durate un’intera

mattinata, decisamente ricche di conte-

nuti. Per questo la pedana di partenza, se

ci è consentita la licenza del gergo sporti-

vo, l’abbiamo collocata all’interno dell’au-

la magna del Teatro Arcivescovile. Qui,

per quattro ore (due lezioni di due ore)

abbiamo incontrato un gruppo nutrito di

giovani e automobilisti di domani (se ne

sono contati più di mezzo migliaio, 530

per la precisione ndr) per iniziare con loro

un percorso proseguito nelle giornate di

sabato e domenica con taglio molto più

pratico. È stata data a loro la possibilità

di salire a bordo di una macchina e met-

tere in strada le indicazioni che avevano

raccolto il giorno prima”.

Due i temi affrontati all’Arcivescovile da-

vanti a un pubblico attento e partecipe.

Dalle 8.40 alle 10.30 si è parlato di “Nor-

mativa ciclomotori, sicurezza e alcol”.

Dalle 10.40 alle 12.30 il tempo è stato

dedicato a “Percezione del rischio per un

neopatentato”. Due argomenti differenti

considerata l’età (differente) di chi era se-

duto in platea. Obiettivo: far conoscere e

far riflettere su fatti concreti che si posso-

no verificare quando ci si mette in strada

e far capire l’importanza di prendere tra

le mani un volante conoscendo quanto è

contenuto nel codice della strada. Inoltre

far maturare la consapevolezza che, per

quanto uno sappia ha sempre da impa-

rare perché non ne sa mai abbastanza.

Si impara a guidare giorno dopo giorno.

Una regola aurea. Vale anche per l’allievo

P

l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l es o c i

43

l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l e

che abbia dimostrato grande capacità nel

sapersi destreggiare con un volante tra le

mani durante le lezioni di scuola guida.

Per questo la percezione del rischio per il

neopatentato (che difetta, evidentemente,

di esperienza) è molto inferiore rispetto a

chi guida da lungo tempo. L’esperienza è

frutto di chilometri e chilometri anche in

situazioni impegnative. Una buona base

teorica può, comunque, contribuire a li-

mitare questo gap.

Il corso organizzato da Drive Ok è servito

per parlare anche di sicurezza e dell’im-

portanza di adottare alcuni accorgimenti,

anche elementari. “Pochissimi passeggeri

dei sedili posteriori indossano le cinture

di sicurezza – è stato spiegato. In caso

di frenata violenta o di un incidente a

cinquanta chilometri orari (limite tradi-

zionalmente applicato nei centri urbani)

il passeggero viene proiettato in avanti a

velocità doppia. È solo un esempio a cui

ne potrebbero seguire molti altri”.

Il parterre di relatori era formato da agen-

ti della Polizia Municipale ma anche dai

rappresentanti della politica di casa no-

stra, del mondo assicurativo, di Asaps (il

portale della sicurezza stradale), dell’An-

vu vale a dire l’Associazione della Polizia

Locale. Un quadro completo di testimo-

nianze, di esperienze utili ai giovani per

acquisire un bagaglio di informazioni de-

stinato a rappresentare un tesoro prezioso

quando si metteranno al volante di una

macchina e percorreranno, da soli e sen-

za l’affiancamento di nessuno, le strade

aperte al traffico di tutti i giorni. “L’educa-

zione parte da giovani – è stato aggiunto

– Non è cosa scontata perché soprattutto

oggi, con l’aumento del traffico, i rischi

sono sempre maggiori e l’attenzione

deve essere sempre massima. Il giovane

deve essere consapevole del significato

di guidare una moto o una macchina.

Un mezzo a motore, qualsiasi esso sia,

e cominciare fin dalla giovanissima età a

maturare quel senso di responsabilità, di

attenzione al prossimo e alla strada, de-

stinato a salvaguardare la salute e la vita.

Sua e, naturalmente, degli altri”.

d.n.

Organizzano:I giorni 16/17 marzo 2013Presso il piazzale ex ARCESE a RAVINA due giornate di guida sicura prevenzione e volontariato.Partecipazione libera

Per i test sul piazzale con lo skid car basta ritirare i coupon presso i nostri gazebo in via Mazzini o in piazza Fiera a Trento oppure direttamente presso i nostri uffici C/O piazzale a Ravina Ex piazzale Arcese via Stella 47. INFO: 392 7000073

Programma:Sabato e Domenica dalle ore 9,30 alle ore 17,30 test continui con skid car inoltre in un tendone attrezzato della Protezione Civile di Trento verranno proiettati e commentati da parte della Polizia Municipale e dell’Associazione Anvu e istruttori della DRIVE OK filmati sulla sicurezza prevenzione stradale. Ogni trenta minuti dimostrazioni di frenata differenziata con e senza ABSDomenica alle ore 11,00Simulazione incidente stradale, comportamento primo intervento a seguire soccorso da parte della Croce rossa e intervento della Polizia Municipale di Trento e monte Bondone. Termineranno la simulazione i Vigili del Fuoco vo-lontari di Ravina e Romagnano con le pinze idrauliche per estrarre un ferito e a seguire lo spegnimento di un veicolo incendiato

snc

snc

snc

snc

Trento - Via di San Vincenzo 42 – Tel. 0461 381 200Rovereto – Via Parteli 8 Tel. 0464 038 888

Dorigoniwww.dorigoni.com S.p.A

Giovani sicuri al volante e sulla strada con Drive ok

s o c i

44

Corso di Guida Sicura Drive okpiazzale ex Arcese a Ravina,

periodo giugno - novembre 2013

Alla luce del successo riscontrato negli

scorsi anni, il Consiglio di Amministra-

zione della Cassa Rurale Lavis - Valle di

Cembra ripropone ai propri soci e clienti

il corso di guida sicura DRIVEOK, con al-

cune novità:

■ CONFERMA tariffa agevolata per soci

o figli di soci UNDER 31: euro 50,00

■ NOVITA’ tariffa agevolata per soci o figli

di soci OVER 31: euro 100,00

■ NOVITA’ sconto 20% per

i clienti rispetto alla tariffa

standard: euro 280,00

Per la partecipazione al CORSO

DI GUIDA SICURA è necessario

presentare il modulo di iscrizio-

ne (scaricabile dal sito www.

cr-lavis.net o richiedibile presso

le filiali della Cassa Rurale) com-

pilato in tutte le sue parti, presso

gli sportelli o l’Ufficio Marketing

e Soci.

La segreteria della scuola provve-

derà successivamente a contatta-

re l’iscritto per la conferma della

data di svolgimento del corso,

sulla base delle indicazioni segna-

late.

Il Socio/a o figlio di Socio/a iscrit-

to, si dovrà presentare il giorno del

corso munito della propria tessera

del socio o di quella del genitore.

PROGRAMMA DEL CORSO DI GUIDA

ADVANCED (una giornata completa)

Mattina inizio ore 8.30

› 8.30 - 09.00 Scarico responsabilità

› 09.00 - 10.00 Teoria in aula

› 10.00 - 10.20 Posizione di guida e

uso corretto del volante. È la base

della sicurezza stradale sia per

una maggiore sicurezza all’interno

del veicolo, sia per una migliore

conduzione che per un minor

affaticamento durante la guida.

› 10.20 - 13.00 In macchina con 3

esercizi:

- Frenata con ABS ed evitamento

dell’ostacolo;

- Slalom veloce più inserimento in

curva e spostamento del carico delle

vetture;

- Esercizio di sottosterzo su superficie

idonea resinata e bagnata.

› Pausa pranzo dalle 13.00 - 14.00

offerta dalla Drive Ok al ristorante Mas

dela Fam

› Pomeriggio inizio ore 14.00 ripresa

dell’attività con altri 3 esercizi:

- Frenata differenziata su fondo bagna-

to resinato senza ABS;

- Skid Car (esercizio con macchina

speciale per controllare la perdita del

posteriore della vettura);

- Sovrasterzo sempre su fondo resinato

bagnato.

a.s.

gli sportelli o l’Ufficio Marketing

La segreteria della scuola provve-

derà successivamente a contatta-

re l’iscritto per la conferma della

data di svolgimento del corso,

sulla base delle indicazioni segna-

Il Socio/a o figlio di Socio/a iscrit-

to, si dovrà presentare il giorno del

corso munito della propria tessera

› Pomeriggio inizio

dell’attività con altri 3 esercizi:

- Frenata differenziata su fondo bagna-

- Skid Car (esercizio con macchina

- Sovrasterzo sempre su fondo resinato

Cassa Rurale Lavis - Valle di Cembra

Banca di Credito Cooperativo - Società Cooperativa - Iscritta all’Albo delle Banche

Iscritta all’Albo Nazionale degli Enti Cooperativi n. A157640

Iscr. al Registro delle Imprese di Trento e P. IVA 00109500223 - ABI 8120.8 - CAB 34930.8

Aderente al Fondo Naz. di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo

Modulo di Iscrizione al Corso di Guida Sicura DRIVEOK – ANNO 2013

(da consegnare in filiale o presso l’Ufficio Marketing e Soci della Cassa Rurale Lavis – Valle di Cembra)

Il/la sottoscritto/a .......................................................................

........di età ..........................................

nato/a a .................................. il .................. residente a ..................................................cap................

via ................................................ n. ............. tel ............ /........................... cel. ......... /........................

codice fiscale..................................................................indirizzo e-mail .................................................

SOCIO UNDER 31 della Cassa Rurale Lavis – Valle di Cembra QUOTA EURO 50,00*

figlio/a UNDER 31 del SOCIO: ................................................. QUOTA EURO 50,00*

SOCIO OVER 31 della Cassa Rurale Lavis – Valle di Cembra QUOTA EURO 100,00*

figlio/a OVER 31 del SOCIO: .................................................... QUOTA EURO 100,00*

CLIENTE della Cassa Rurale Lavis – Valle di Cembra QUOTA EURO 280,00**

a u t o r i z z a

l’addebito sul conto corrente aperto presso la Cassa Rurale Lavis – Valle di Cembra n° .......................

intestato a ....................................................................... della somma suindicata per l’adesione al

corso di GUIDA SICURA DRIVEOK (che si svolgerà presso il circuito Drive Ok c/o il P.le ex Arcese a

Ravina - via Stella, 47) beneficiando del contributo concesso dalla Cassa Rurale Lavis – Valle di

Cembra*

i n d i c a n d o i l g i o r n o d i p r e f e r e n z a

giorno venerdì sabato domenica

Data .......................

firma ...........................................

firma ...........................................

dell’intestatario del conto corrente di addebito,

se diverso dal soggetto iscritto al corso

GARANZIA DI RISERVATEZZA

La Cassa Rurale Lavis – Valle di Cembra garantisce la massima riservatezza dei dati forniti. Le informazioni, custodite nel

nostro archivio elettronico, verranno utilizzate al solo scopo commerciale, in conformità alla legge 675/96 sulla tutela dei dati

personali. Data ........................ firma ..........................................

* condizione riservata ai primi 50 iscritti al corso di guida DRIVEOK – per info: Ufficio Marketing e Soci tel 0461/248694 e-mail [email protected]

** condizione riservata ai clienti della Cassa Rurale valida per tutto il periodo di svolgimento dei corsi: giugno – novembre 2013

Giovani sicuri al volante e sulla strada con Drive ok

l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l es o c i

45

l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l e

assione e volontariato per qua-

rant’anni di musica scritti, suonati

e cantati dalla Corale Polifonica di

Lavis.

Il traguardo è stato raggiunto e festeggia-

to, a fine maggio, con tre serate. Hanno

ripercorso il lungo viaggio a sette note ini-

ziato nel 1973. “In quel periodo di qua-

rant’anni fa il parroco di Lavis, don Luigi

Zadra, era preoccupato perché – è stato

ricordato - si era sciolta la Corale Santa

Cecilia, attiva dal 1955”. La festa voti-

va dell’8 settembre era prossima e una

celebrazione così importante era davvero

impensabile senza voci. “Don Luigi chie-

se aiuto al maestro Camillo Dorigatti, per-

sona vicina, stimata e capace. Risolse il

problema grazie alla sua grande esperien-

za nel campo musicale e corale”.

Un po’ di storiaDorigatti è molto attivo: insegnante, com-

ponente del Coro della Sosat (corista e

armonizzatore), direttore del Coro Castion

di Faver e del Coro dei Vigili Urbani di

Trento.

In poco tempo crea una Corale di venti

componenti. Per farlo attinge anche dal

Coro parrocchiale.

La nota di avvio stimola l’interesse di al-

tri. In breve tempo si raggiungono i trenta

componenti. Nel 1973 l’iscrizione alla

Federazione dei Cori del Trentino è una

logica conseguenza. Nome scelto: Corale

Polifonica di Lavis.

La proposta musicale è apprezzata anche

oltreconfine.

In particolare si ricordano i concerti nel-

le città tedesche di Durach, Kempten e

Obersdorf e nelle località svizzere di Zugg

e Lucerna. “L’entusiasmo e l’impegno por-

tano ottimi frutti tanto che – ci è stato

detto - per i festeggiamenti del decennale,

la Corale organizza concerti con la parte-

cipazione dell’orchestra Haydn e di altre

formazioni di alto livello”.

Il 3 aprile 1987 è una data triste per la

Corale: scompare il maestro Camillo Do-

rigatti.

Il testimone viene raccolto da Sergio Cal-

zà, diplomato al Conservatorio di Trento.

La bacchetta di direttore la tiene salda-

mente nelle sue mani per una decina di

anni. “Diminuisce il numero di coristi – si

ricorda - ma non il livello qualitativo sem-

pre eccellente”.

Nel 1996 e nei mesi seguenti la direzio-

ne viene affidata prima a Luciano Scarpa,

poi a Tiziano Gadotti, quindi a Caterina

Centofante, diplomata in pianoforte. La

giovane maestra, studente di composizio-

ne e direzione d’orchestra al Conservato-

rio di Milano, accompagna il gruppo per

un tratto significativo della sua storia.

Tre anni dopo nuovo cambio alla direzio-

ne. L’incarico viene affidato a Mariano

Ognibeni, diplomato in pianoforte al Con-

servatorio di Trento.

P

Pillole dalle Associazioni

Quarant’anni di polifonia con la Corale di Lavis

s o l i d a r i e t à

46

In occasione del trentesimo di fondazio-

ne, nel 2003, viene eseguita e proposta

l’inedita “Messa di Santa Cecilia”. Autore:

il maestro Camillo Moser. La corale firma

la “prima assoluta” di quest’opera accom-

pagnata da organo, archi e fiati.

Dal 2006 al 2008, le stagioni musicali

luccicano d’oro e di argento: al “24° Con-

corso Nazionale Corale” di Proquartiano

(Lodi) conquista la fascia d’argento con

un repertorio di canti sacri. Nell’ottobre

del 2007, al “21° Concorso Internaziona-

le di Praga Cantat”, si aggiudica la fascia

d’oro, il primo premio della categoria cori

misti (con il massimo punteggio) e il pre-

mio speciale della giuria al direttore per la

scelta del repertorio. Nel 2008 al “Con-

corso Corale Nazionale Lago Maggiore”

di Stresa vince il premio speciale per la

miglior esecuzione del brano popolare.

Tre risultati che segnano il raggiungimen-

to della maturità piena per la Corale Poli-

fonica di Lavis.

La tre giorniTre serate di concerti, da giovedì 23 mag-

gio a sabato 25 maggio, sostenute dalla

Cassa Rurale Lavis - Valle di Cembra. A

proporre il meglio del proprio repertorio e

la qualità della potenza vocale sono state

diverse formazioni: il Coro Giovani di La-

vis, la Christmas Band, la Corale Santa

Cecilia, il Coro Voci Bianche dell’Istituto

Comprensivo di Lavis, il Coro Sociale di

Pressano, la Corale Claudio Monteverdi

di Cles. Quest’ultima ha preso parte alla

serata finale, autentico momento clou del

trittico di festeggiamenti dedicato al qua-

rantennale.

Una serata non di sola musica. Infatti

è stato premiato l’impegno di due com-

ponenti della Corale Polifonica di Lavis:

Silvana Pruner e Luciano Huez, apprez-

zati coristi rispettivamente da 33 e da 37

anni.

Meritevole di essere ricordato il tema

dell’ultima serata: “la fragilità umana. I

sentimenti dell’uomo e la sua fragilità al

cospetto della grandezza di Dio”.

Fragilità che non sembra appartenere alla

Corale Polifonica di Lavis dopo aver of-

ferto l’ennesima dimostrazione della sua

solidità musicale e di gruppo, risultato di

primi quarant’anni trascorsi all’insegna

dell’armonia. Anzi, della buona armonia.

d.n.

l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l es o l i d a r i e t à

47

ieci anni di musica, trecentocin-

quanta concerti, una trentina di

componenti.

È il Coro La Valle. A inizio giugno, al San-

tuario della Madonna dell’Aiuto di Segon-

zano, ha dato il via al calendario di inizia-

tive dedicato ai festeggiamenti per il suo

primo decennale.

Il momento clou è programmato il 9 no-

vembre a Sover con un concerto destinato

a trasformarsi in evento. Vedrà partecipi

tutti i cori della Valle di Cembra.

“Era il 28 ottobre di dieci anni fa quando

venne cantata la nota di avvio della nostra

esperienza musicale – spiega il maestro

Roberto Bazzanella – Da allora è stato

un crescendo nel numero di componen-

ti, nella passione ma anche nell’impegno

espresso nella ricca serie di concerti in

Italia e all’estero. Trasferte in Germania,

Polonia, Francia, Belgio, Svizzera e Au-

stria hanno caratterizzato il nostro per-

corso. Non ci siamo esibiti solamente

nel vecchio continente. In una occasione

siamo stati ospiti dello Stato di Santa Ca-

tarina in Brasile. Qui aveva lavorato e si

era fatto molto apprezzare Fiorenzo Baz-

zanella, scultore originario di Sover. Molte

sue statue sono presenti nelle Chiese di

questo Paese. La nostra presenza è ser-

vita per creare un ponte di conoscenza e

amicizia con i tanti Bazzanella che vivono

laggiù e cementare un gemellaggio grazie

al linguaggio universale della musica”.

I motivi proposti dal “Coro La Valle” sono

popolari. In gran parte della Valle di Cem-

bra. “Sono stati recuperati – aggiunge

Bazzanella – riscoperti e armonizzati per

coro quattro voci miste”.

Nei concerti i coristi indossano i tradizio-

nali abiti della Valle di Cembra.

Nel 2006 il Coro La Valle si è guadagnato il

titolo di “Gruppo Costumi Storici” e, da set-

te anni, è iscritto all’Associazione dei Grup-

pi Folkloristici della provincia di Trento.

Oggi i coristi sono ventotto. Nutrita la

rappresentanza femminile, superiore al

50%. “Abbiamo rispettato le quote rosa –

osserva scherzosamente Bazzanella, Anzi

abbiamo fatto meglio. È comunque una

caratteristica di questa tipologia di cori

registrare al suo interno un numero mag-

giore di voci femminili rispetto a quelle

maschili”.

Il futuro è garantito grazie al “Minicoro”.

È stato creato nel 2005. Oggi conta una

quindicina di giovanissimi interpreti della

passione corale. Bambini dai 3 ai 12 anni

di età destinati, un giorno, a irrobustire

il Coro senior ma anche a raccogliere il

testimone di chi non avrà più “voce ade-

guata” per garantire al meglio il proprio

contributo.

Il Coro La Valle, presidente Ottavio Baz-

zanella, è impegnato su un altro versante

di particolare importanza per la località

di Sover, quello delle mostre di carattere

storico. “Il 2013 – conclude Bazzanella –

è stato dedicato alla storia degli scultori

barocchi del 600-700. Tre le famiglie di

Sover che si sono distinte in questo setto-

re: Grober, Morandini e Betta. Hanno re-

alizzato un centinaio di altari nelle Chiese

del Trentino orientale: dalla valle di Cem-

bra al Pinetano, dal Perginese alla Rota-

liana. L’iniziativa culturale di quest’anno è

dedicata a loro”.

Ultima annotazione: la celebrazione eu-

caristica al Santuario Madonna dell’Aiuto

ha segnato la prima tappa dei festeggia-

menti del decennale del Coro La Valle e il

cinquantesimo di sacerdozio di don Carlo

Gilmozzi, parroco di Sover.

d.n.

D

Pillole dalle Associazioni

Coro La Valle: dieci anni in sette note

s o l i d a r i e t à

48

uindici brani verdiani, il 15 giugno,

in un concerto che ha proposto la

prima nota quindici minuti dopo le

ventuno in via Guglielmo Marconi a Pres-

sano.

Un concerto con due motivazioni. La pri-

ma: un omaggio a Giuseppe Verdi nel bi-

centenario della sua nascita. Il secondo: il

debutto del Coro Sociale di Pressano con

le nuove divise realizzate anche grazie al

contributo della Cassa Rurale Lavis - Valle

di Cembra. Rosso per le voci femminili,

abito scuro per le voci maschili. Il coro

è nato nel 1879. Moltissimi i riconosci-

menti a caratterizzarne la sua storia a

sette note. “L’omaggio a Verdi ha una mo-

tivazione semplice – spiega la presiden-

te Nadia Salice. Nei primi anni quello di

Pressano era prettamente un coro lirico e

il repertorio comprendeva molti brani ver-

diani. Non è ardito sostenere che erano la

quasi totalità. Negli anni successivi sono

stati proposti repertori anche distanti dai

motivi verdiani. Nonostante questo il coro

ha sempre mantenuto per qualche ricor-

renza del paese dei brani di carattere liri-

co. Abbiamo ritenuto quindi importante e

doveroso ricordare con questo concerto il

grande Giuseppe Verdi”.

Il via è stato dato con una sinfonia dal

“Nabucco”. I protagonisti sono stati

l’oboe di Stefano Tomasi, il pianoforte di

Sebastiano Evangelista, il fagotto di Leti-

zia Grassi e i clarinetti di Marco Milelli e

Federico Evangelista. Non solo suoni ma

anche voci, oltre a quelle del coro: il so-

prano Ivonne Dandrea, il mezzo-soprano

Olivia Antoshkina, il tenore John Faber

Cardona e il baritono Simone Marchesini.

Tra un brano e l’altro sono state ascoltate

le letture affidate alla voce di Enrico Dal-

fovo: ha interpretato, in maniera davvero

magistrale, gli stati d’animo di Giuseppe

Verdi. Opera dopo opera.

I protagonisti sono stati i coristi guidati

dalla bacchetta di Mattia Nicolini, figlio

d’arte. Suo papà, Giuseppe Nicolini (oltre

sessant’anni di direzione corale, ascolta-

tore e osservatore attento dell’esibizione

dei suoi “ragazzi”), è stato per lungo tem-

po anche uomo di cooperazione, per un

felice connubio tra le due realtà. Il coro,

come è stato spesso ricordato e messo

in evidenza, è un esempio di cooperazio-

ne perché tante voci si uniscono in una

armonia unica e la cooperazione è una

sola armonia frutto di tanti voci, di tante

individualità, di tanti contributi. Ognuno

prezioso come in un coro.

La risposta del pubblico (nella serata resa

godibile anche dalla brezza estiva) è sta-

ta superiore (e di molto) alle attese. Non

solo per gli applausi che hanno sottoline-

ato il gradimento della proposta musicale

e la bravura degli interpreti. Ma anche per

l’affluenza. Gli organizzatori sono stati ob-

bligati a disporre molti più posti a sedere

di quanti inizialmente avevano program-

mato.

La conclusione è stata affidata a “Brin-

disi” da “La Traviata”. Un motivo che ha

spento le luci su via Marconi e ha dato

inizio alla seconda parte di una sera-

ta spumeggiante. Di musica prima e di

bollicine dopo per festeggiare l’ennesimo

successo del Coro Sociale di Pressano al

termine di un concerto più impegnativo

del solito perché davanti agli occhi del

pubblico di casa.

d.n.

Q

Pillole dalle Associazioni

Concerto in omaggio a Verdi. Con il nuovo look

l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l es o l i d a r i e t à

49

on ci saremmo mai attesi una

risposta simile. Anche le pre-

visioni più ottimistiche erano

ben lontane dai numeri che abbiamo

registrato in questa giornata, illumina-

ta dal sole ma anche dalla generosità

di tanti amici, di tante persone che ci

conoscono e che hanno scelto di esserci

vicine anche in questa iniziativa. Se la

risposta alla prima volta del Pranzo della

Provvidenza è questa, non è il caso di

pensarci due volte. Senza alcun indugio

si può pensare da subito alla seconda

edizione”.

È il primo commento, la prima frase, la

prima reazione spontanea, di Tullio Nar-

don, vicepresidente della Stella Bianca

Valle di Cembra quando gli si fa nota-

re la “fiumana” di gente che si avvicina

alla tensotruttura di Grauno dove è sta-

to allestito e organizzato il pranzo del-

la solidarietà a beneficio dell’ospedale

di Kouvè, in Togo, guidato dalle Suore

dell’Ordine della Provvidenza e dove

lavorano sessantasette collaboratori tra

medici, personale infermieristico e altri

operatori.

È da moltissimi anni che intercorre un

rapporto di collaborazione tra questa re-

altà del volontariato valligiano e la loca-

lità africana dove è impegnata in missio-

ne suor Dores Villotti di Segonzano. “Da

tre lustri ci unisce questo filo di solida-

rietà – prosegue Nardon. In questa quin-

dicina di anni abbiamo raccolto e rispo-

sto in modo concreto a molte richieste

sempre indirizzate a risolvere esigenze

della struttura sanitaria di questo paese.

Credo che, se mettessimo insieme tutti

gli interventi di cui ci siamo resi par-

tecipi fino a oggi, la cifra supererebbe

un milione e mezzo di euro. Sia chiaro:

sono quattrini dovuti al cuore buono e

alla generosità dei nostri volontari, dei

nostri tanti amici, della popolazione del-

la valle di Cembra ma frutto anche del

contributo dell’ente pubblico, della Pro-

vincia Autonoma di Trento, della Cassa

Rurale Lavis - Valle di Cembra e di altre

istituzioni di comunità”.

Quanto raccolto dal “Pranzo della Prov-

videnza” di Grauno (250 persone che

hanno degustato i piatti tipici della cu-

cina trentina) andrà a soddisfare un’altra

richiesta. “Tutte le volte che facciamo

visita a Kouvè – aggiunge Nardon - c’è

da imbiancare qualche ambiente. All’ini-

zio di quest’anno ci siamo detti: perché

non organizziamo qualcosa che possa

permetterci di raccogliere il denaro ne-

cessario per pagare un pittore per un

anno intero e garantire loro la presenza

e la professionalità di un artigiano del

posto? Ci siamo informati da suor Vil-

lotti sul costo annuo di questo servizio:

un migliaio di euro. Cifra raggiungibile,

come puntualmente si è verificato, gra-

zie alla generosità di molti che hanno

donato quanto era loro possibile. Ma

anche il poco è riuscito a fare davvero

molto. Così abbiamo garantito lavoro per

un anno intero a un pittore del posto e

risolto una esigenza dell’ospedale”.

Un tassello in più che arricchisce il car-

Pillole dal Mondo

A Grauno: la “provvidenza” a tavola

“N

s o l i d a r i e t à

50

Pillole dal Mondo

net di progetti, piccoli e grandi, realizzati

grazie al contributo della Stella Bianca

Valle di Cembra e, in particolare, della

cinquantina di volontari che, in questi

tre lustri, sono stati protagonisti di tan-

te trasferte nel continente africano. Un

gruppo guidato da Bianca Dalsass, Vi-

viana Zanot, Carmelo Faustini, Giuliano

Dalvit, Tullio Nardon, Bruno Faustini e

Paolo Casagrande. “Negli anni scorsi – ci

è stato detto – anche grazie a noi l’ospe-

dale ha potuto contare su un impianto

di illuminazione di maggiore potenza,

abbiamo realizzato il centro nascite e la

nuova recinzione. Senza dimenticare le

250 adozioni a distanza che permettono

a questi bambini di frequentare la scuo-

la e di contare risorse economiche ade-

guate per vivere e crescere bene. Uno di

questi bambini, Francisco, sta ultimando

il suo percorso formativo all’Università di

Trento. Tutto questo ha fatto capire a noi

e a chi ha condiviso la nostra voglia di

fare solidarietà che fare del bene fa stare

bene. Il farsi dono per donare a chi ha

meno di noi qualcosa che possa garanti-

re loro una quotidianità più serena e pro-

spettive che, probabilmente, sarebbero

state impensabili in assenza del nostro

piccolo aiuto”.

Stella Bianca Valle di Cembra è nata nel

1980. Il presidente è una donna: Gian-

na Ferretti. I volontari sono 300. La sede

è a Segonzano. Filiali a Cembra, Albiano

e Grumes.d.n.

l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l es o l i d a r i e t à

51

idea di Fabio Sevegnani di fare un

viaggio in Kenya è nata all’inizio

del 2011, dopo aver contattato

alcuni compagni di studi che lavoravano

in Centri Missionari proprio in questo pa-

ese.

In Africa ha incontrato persone che non

vanno solo per vacanze, ma dedicano il

loro tempo ad aiutare la popolazione indi-

gena bisognosa di ogni cosa.

Sulla costa, dove il fenomeno del turismo

è abbastanza sviluppato, la situazione

economica è migliore rispetto alle zone

interne dove la povertà è assoluta.

Dopo aver passato qualche giorno a Nai-

robi, decide di spostarsi verso l’interno in

compagnia di un giovane di nome Sha-

drack Baya, originario del villaggio di Sha-

kahola: un villaggio disperso nella savana.

Nel villaggio vivono circa 5.600 persone

distribuite in piccoli agglomerati di ca-

panne lungo il fiume Galana su un’area

di 300 kmq. La distanza dalla costa è di

130 km; la strada è una pista sterrata che

porta all’interno del parco Tsawo East. Il

tempo di percorrenza varia da stagione a

stagione, ma non è mai meno di 3 ore di

viaggio. Qui non arriva l’elettricità e nem-

meno l’acqua, che viene presa dal fiume.

Giunto per la prima volta in questo villag-

gio, trova una cinquantina di bambini che

seguono la lezione tenuta dalla maestra

sotto un albero con appesi ai rami i car-

toncini con le lettere dell’alfabeto.

Lo stesso Shadrack Baya, che aveva un

occupazione presso un resort turistico

sulla costa, contribuiva con il suo piccolo

stipendio a pagare una quota mensile alla

maestra per mantenere in vita questa mo-

desta opportunità di apprendimento per i

suoi piccoli compaesani.

Del resto in queste realtà o i bambini han-

no l’opportunità di frequentare la scuola

oppure il loro destino sarà molto incerto

e non avranno nessuna altra alternativa.

Il problema è la lontananza delle scuole

dalle loro abitazioni: la Primary School

(scuola elementare) più vicina si trova

ad oltre 15 km dal villaggio, senza sotto-

valutare il pericolo per questi bambini di

essere aggrediti dagli animali che fuorie-

scono dal parco dello Tsawo. Questi sono

i motivi per cui non frequentano la scuola

o, se lo fanno, iniziano dopo i dieci anni.

Per queste ragioni e per l’entusiasmo che

gli ha trasmesso questa gente, Fabio ha

deciso che doveva trovare il modo per po-

ter realizzare il loro sogno: costruire una

vera scuola nella savana a Shakahola.

Pillole dal Mondo

AFRICA PROJECT, una scuola in savana - Kenya

L’

s o l i d a r i e t à

52

Cominciano così varie riunioni con i

capi e gli anziani del villaggio che met-

tono a disposizione 6 acri di terreno (ca

24.000mq), con l’Autorità amministrati-

va (Chief) per ottenere le autorizzazioni

necessarie a presentare il progetto al Di-

stretto di Malindi.

Bisogna dire che la burocrazia non esiste

solo da noi.....

A fine Novembre finalmente riescono ad

ottenere tutte le autorizzazioni necessarie

per iniziare.

Nel frattempo Fabio ha costituito una

Associazione di Volontariato, AFRICA

PROJECT, con lo scopo di assicurare re-

golarità alle operazioni necessarie per

concretizzare tali attività sia in Italia che

in Kenya, e allo stesso tempo poter co-

gliere tutte le opportunità che una asso-

ciazione di volontariato ONLUS offre per

accedere e ottenere a contributi, sostegni

e finanziamenti indispensabili sia da par-

te pubblica che privata.

Attraverso le sottoscrizioni delle quote

sociali, le donazioni dei sostenitori ed un

autofinanziamento sono stati raccolti i

fondi necessari per poter iniziare i lavori

a Febbraio 2012.

In sette settimane viene costruito l’edificio

della scuola con 5 classi e attigui servizi

igienici.

Contagiati dal suo entusiasmo e dalla

nostra voglia di voler contribuire econo-

micamente a questo progetto decidiamo,

assieme ai nostri collaboratori, di devolve-

re la somma destinata ai regali di Natale

ad Africa Project, affinché si possa dare

un’istruzione a 250 ragazzi. Una goc-

cia nel mare, ma sicuramente tanto per

ognuno di loro.

Questo sogno ora è diventato una realtà,

ed il 14.02.2013 è stata ufficialmente

inaugurata la scuola con la partecipazio-

ne della popolazione, delle autorità locali

e di molti soci sostenitori che hanno vo-

luto presenziare con gioia ed orgoglio a

questo evento.

Anche io e mio marito ci siamo recati in

Kenya, per conoscere di persona questa

realtà.

Dopo 18 ore di viaggio, partendo da Mila-

no via Roma, cambio aereo ad Addis Aba-

ba e sosta a Dar es Salaam in Tanzania,

finalmente arriviamo a Mombasa.

Sicuramente ci sono viaggi più comodi,

ma avendo valigie piene di vestiti e qua-

derni da portare, l’unico modo per non

avere problemi di peso è quello di sceglie-

re i voli di linea.

Veniamo catapultati nel caos della città

di Mombasa e con la macchina attraver-

siamo la parte sud del Kenya per arrivare

dopo 1,5 ore a Watamu, dove poi allog-

geremo.

Per andare a Shakahola viene a prenderci

Fabio accompagnato da un responsabile

governativo per i progetti slow food del

Kenya. Carichiamo sul pulmino: farina,

olio e fagioli da portare al villaggio.

Per arrivare dobbiamo inoltrarci nella

savana: lasciata dopo 2,5 ore la strada

principale (strada sterrata) ci inoltriamo

l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l es o l i d a r i e t à

53

in un sentiero appena tracciato e in più di

un’occasione ci dobbiamo fermare per ve-

dere dove poter procedere in modo sicuro.

Questi sentieri vengono cancellati ad ogni

temporale e ogni volta ne rimane solo un

ricordo.

Dopo un’altra ora di viaggio, finalmente

intravediamo un bellissimo baobab, tan-

tissimi bambini e la scuola. L’accoglienza

è talmente festosa che è quasi imbaraz-

zante. Ci rendiamo conto di quanto, con

così poco, Fabio è riuscito a fare. Conte-

stualmente ci rendiamo conto di quanto

ancora c’e da fare, per rendere questo

villaggio autosufficiente ed autonomo.

Vi faccio qualche esempio: svuotan-

do l’armadio di mio figlio, ho preso del

Lego™ che ho portato loro: la maestra lo

ha visto per la prima volta, e ho dovu-

to insegnarle a come usarlo. C’è chi ha

pensato di portare delle caramelle: loro le

mangiavano con la carta. Capito che do-

vevano togliere l’involucro, in pochissimo

tempo si è formato un tappeto di cartine

di plastica buttate a terra perché ovvia-

mente non c’è nessun cestino.

Ritengo che la cosa più importante sia:

insegnargli l’indipendenza, renderli auto-

nomi, sviluppare il loro spirito d’iniziativa,

e insegnargli a coltivare la terre in modo

autonomo senza aspettare che sia l’uomo

bianco a pensarci.

Nel frattempo è stato costruito il dispen-

sario pediatrico; alcuni volontari sono atti-

vi nel riuscire a recuperare le attrezzature

come ecografi, etc.

A completamento della scuola l’Associa-

zione intende sviluppare i seguenti pro-

getti:

■ costruzione di una azienda agricola con

impianto di irrigazione (mq 40.000);

■ costruzione di un pozzo per l’acqua po-

tabile.

Vogliamo esprimere un particolare ringra-

ziamento alla Cassa Rurale Lavis – Valle

di Cembra, per averci donato quaderni,

matite e magliette, che sono stati apprez-

zati dai “nostri” ragazzi, quali strumenti

indispensabili per poter continuare ad

imparare.

Grazie di cuore.

Alessandra Braghiroli Tomasi

s o l i d a r i e t à

54

iciottesima volta per il “Trofeo Cas-

sa Rurale Lavis - Valle di Cembra”

di calcio a cinque. Occasione per

scrivere dell’edizione che ha segnato la

maggiore età di questo torneo ma, soprat-

tutto, di un traguardo speciale raggiunto

da Gilberto Casagrande, presidente della

Polisportiva ValCembra.

Il 2013, infatti, ha segnato il trentennale

del suo impegno nel mondo dello sport e

del calcio in particolare.

Trent’anni per un uomo di sport che, dal

1983, ha rivestito incarichi di responsabi-

lità all’interno della società che, nel corso

degli anni, ha irrobustito sempre più le sue

dimensioni e il suo raggio di azione. “Ho

iniziato nel Gruppo Sportivo Segonzano

– ricorda. Ho guidato questi colori sociali

per poco meno di tre lustri. Sono stati anni

intensi, ricchi di soddisfazioni agonistiche

e umane. Siamo riusciti a far indossare

maglietta e calzoncini e a far calzare un

paio di scarpette da calcio a centinaia e

centinaia di giovani. Pensi che – aggiunge

– la soddisfazione più bella la vivo proprio

oggi quando incontro i ragazzi che ho al-

lenato e li saluto nella loro veste di papà.

Osservo con gioia che, la passione vissuta

da ragazzi, l’hanno trasmessa ai loro figli

per un passaggio generazionale di partico-

lare significato”.

Il Gruppo Sportivo Segonzano è stato il

promotore di un altro importante progetto.

“Un altro momento fondamentale è stata

la creazione di un settore giovanile unico

dell’intera Valle di Cembra – spiega Ca-

sagrande. Dieci degli undici Comuni che

rappresentano il nostro bacino territoriale

hanno risposto positivamente alla nostra

proposta: Albiano, Cembra, Segonzano,

Lona-Lases, Grauno, Grumes, Valda, Lisi-

gnago, Sover, Faver. Oggi la nostra società

è una bella realtà in grado di esprimere un

potenziale che ci permette di distinguerci

in molte occasioni. Ovviamente il nostro

primo obiettivo è di educare i giovani allo

sport e, per quanto è possibile attraverso lo

sport, cercare di educarli alla vita. Se poi

arrivano i risultati meglio ancora”.

Il gol più bello che Casagrande ricorda è

dei primi anni Novanta. “La rete che aveva

permesso, al Gruppo Sportivo Segonzano,

di guadagnare la promozione nella prima

categoria. Creata nel 1970, questa società

era stata protagonista di un crescendo con-

tinuo di risultati culminati con la meritata

promozione alla categoria successiva”.

Se poi gli si chiede in questi trent’anni

quanti giovani ha visto passare davanti

ai suoi occhi, i suoi occhi si illuminano

tradendo un pizzico di emozione. Ma la

risposta è decisa, senza tentennamenti:

“sono stati migliaia. Il picco stagionale lo

abbiamo raggiunto con 202 tesserati. Me-

diamente all’interno della nostra polispor-

tiva contiamo 150 ragazzi. Soddisfazione

da una parte ma responsabilità dall’altra.

Siamo felici perché, all’interno della nostra

società, alberga un vero e proprio spirito

di famiglia”.

Intanto, sul terreno di gioco dello Sport

Center di Albiano, continuano le sfide cal-

cistiche di pulcini ed esordienti a caccia

del gol. “La prima edizione è stata organiz-

zata nel 1995 – ricorda ancora Casagran-

de – Era un quadrangolare”.

Anche qui agonismo e volontariato viag-

giano su piste parallele. Da una parte i gio-

vanissimi calciatori. Dall’altra i tanti col-

laboratori che sacrificano (con piacere) il

proprio tempo libero per questa e per altre

organizzazioni. “Mi permetta di aggiungere

il sostegno della nostra Cassa Rurale. La

chiamo nostra perché è la banca di tutti,

della nostra comunità. Un istituto che ha

sempre risposto alla nostra richiesta e di

questo ne saremo grati. Oggi e sempre”.

d.n.

D

Trofeo Cassa Rurale Lavis - Valle di CembraMaggior età, tra ricordi ed emozioni

l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l es p o r tl a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l e

55

embra che gli organizzatori lo aves-

sero detto alcuni giorni prima: il

sesto “Trofeo Città di Lavis” di judo

sarà un’edizione coi fiocchi. Sono stati di

parola. Sia all’interno e sia all’esterno del

Palazzetto dello sport lavisano i fiocchi

non sono mancati.

Sui tatami si sono confrontati, dal mat-

tino al pomeriggio, 625 judoca di una

cinquantina di società italiane. Un vero

e proprio “spettacolo coi fiocchi” animato

dai tantissimi che hanno risposto alla pro-

posta organizzativa del presidente Loren-

zo Gabbi e dei suoi colleghi del direttivo

della società “JudoLavis”.

All’esterno i fiocchi di neve scendevano

copiosamente e hanno offerto una sceno-

grafia che ha creato molto entusiasmo tra

i giovanissimi: alcuni sembravano mag-

giormente intenzionati a uscire sul piaz-

zale esterno a giocare a palle di neve piut-

tosto che stare all’interno del Palasport e

attendere il proprio turno per sfoggiare la

tecnica e preparazione affinati in giorni e

giorni di allenamento.

Sentimento opposto, invece, per genitori

e accompagnatori decisamente intimori-

ti pensando al ritorno a casa e alla fitta

nevicata che li avrebbe accompagnati per

chilometri e chilometri.

Comunque sia la sesta edizione (soste-

nuta dalla Cassa Rurale Lavis - Valle di

Cembra, per l’occasione “cintura nera”

del credito cooperativo) è stata un suc-

cesso: nei numeri, nella qualità tecnica e

organizzativa, nei risultati conquistati dai

team provenienti da fuori regione ma an-

che dai padroni di casa che hanno sfrut-

tato (nel senso più nobile del termine) il

“fattore campo”.

Lorenzo Gabbi è stato il regista. Presiden-

te del “JudoLavis” ha indossato più vesti

e svolto più compiti nella due giorni di

gara. Ha iniziato il giorno della vigilia per-

ché tutto fosse perfettamente al proprio

posto il giorno dopo quando, l’agonismo

e l’entusiasmo, hanno contagiato il cam-

po di gara e gli spalti del PalaLavis. “La

soddisfazione nostra deve essere la sod-

disfazione dei partecipanti – ha osservato

Gabbi mentre un suo atleta era impegna-

to sul tatami – perché se questo torneo

è riuscito in sole sei edizioni a superare i

seicento concorrenti in gara significa che

abbiamo seminato bene e il raccolto non

si è fatto attendere. Ovviamente il me-

rito non è solamente del presidente ma

dei tanti, dei tantissimi, che condividono

assieme a me questo impegno, autentica

passione verso questo sport”.

Disciplina olimpica da quasi cinquant’an-

ni (il debutto avvenne alle Olimpiadi di

Tokyo del 1964) il judo, nell’edizione dei

Giochi a cinque cerchi di Atene del 2004,

è risultato il terzo sport universale con 98

Paesi dei cinque continenti che hanno

schierato judoka sul tatami.

I tecnici sostengono che, il judo, se pra-

ticato nel modo più corretto, può contri-

buire “a migliorare fantasia, intelligenza,

capacità di movimenti complessi in un

ambito di competizione serena utile a re-

lazionarsi con gli altri e misurarsi con se

stessi”.

Il judoka possiede un codice morale. Otto

valori da applicare nella pratica agonistica:

educazione, coraggio, sincerità, onore, mo-

destia, rispetto, controllo di sé, amicizia.

Otto “atteggiamenti virtuosi” espressi a

Lavis in una giornata, “coi fiocchi”, di

metà gennaio.

d.n.

S

Judo:

6° Trofeo Città di Lavis

©METACLIC (333 2843774)

s p o r t

56

l sogno della squadra di Lavis è svani-

to a soli due minuti dal triplice fischio

finale quando un “tiro sinistro” di

Sandrini, scoccato dal limite dell’area, ha

gonfiato la rete avversaria e arricchito con

un nuovo trofeo, l’ennesimo, la bacheca

degli allievi dell’Hellas Verona e obbligato

ad accontentarsi dell’argento i giocatori in

casacca rossoblu che si erano guadagnati

l’accesso alla finalissima dopo aver scon-

fitto il Trento per 1 rete a 0.

Gli scaligeri, invece, avevano staccato il

biglietto per l’ultimo atto dopo aver su-

perato 4 a 3 ai rigori i gialloblu trentini

facendo proprio il “derby dell’Adige”.

I risultati appartengono al “3° Trofeo Ma-

riano Gilli”, imprenditore con la passione

per il calcio e delegato allo sport del Co-

mune di Albiano. La motivazione più vera

che ha rappresentato, nel giugno scorso

come nelle tre occasioni precedenti, la

“molla” per organizzare questo triangola-

re con l’estate alle porte è legata a moti-

vi strettamente familiari: il figlio di Gilli,

Matteo, cresciuto calcisticamente nelle

file della Polisportiva Val Cembra, da al-

cune stagioni (quattro per la precisione)

gioca nell’Hellas Verona. Oggi milita nella

squadra allievi che ha inanellato un nuo-

vo successo in questo torneo giocato sul

campo di Albiano.

“Abbiamo vissuto e archiviato una gran

bella giornata di sport – ha spiegato Gil-

berto Casagrande, presidente del comita-

to organizzatore nel corso della cerimonia

di premiazione – Abbiamo assistito a tre

partite tirate, all’insegna dell’equilibrio,

dell’agonismo rispettoso e quindi del gio-

co interpretato correttamente da tutte le

tre formazioni in campo. Arbitraggio ec-

cellente. I due arbitri hanno diretto con la

necessaria autorevolezza gli incontri senza

dover ricorrere a provvedimenti di partico-

lare gravità. Abbiamo annotato un paio di

cartellini gialli, nulla di più, a conferma del

clima tutto sommato amichevole che ha

caratterizzato l’evento agonistico. E mi sia

permesso una ulteriore riflessione di carat-

tere tecnico: oggi c’è molto più equilibrio

rispetto a un paio di anni fa. Significa che

il livello tecnico delle squadre di casa no-

stra è aumentato rispetto al recente passa-

to quando il divario era abissale con il nu-

mero di reti a doppia cifra a caratterizzare

le partite e le marcature dell’Hellas Vero-

na. È un motivo di soddisfazione. Significa

che abbiamo fatto molti passi in avanti”.

La premiazione, ospitata sul terreno di

gioco, ha registrato la presenza di Erman-

no Villotti, presidente della Cassa Rurale

Lavis - Valle di Cembra. L’istituto di cre-

dito cooperativo ha sostenuto l’evento a

conferma dell’attenzione dimostrata verso

lo sport giovanile, palestra fondamentale

per far maturare i ragazzi da un punto vi-

sta sia umano e sia sportivo.

Presente anche il sindaco di Albiano,

Mariagrazia Odorizzi. “Da mamma – ha

osservato – ringrazio anche i genitori che

seguono con amore e passione la matura-

zione sportiva dei loro figli, sostenendoli

da un punto di vista morale ma non fa-

cendo mancare la loro presenza anche in

trasferte come quella vissuta oggi”.

d.n.

I

Triangolare di AlbianoVince Hellas Verona

l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l es p o r tl a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l e

57

iste scelte dai fuoriclasse dello sci

alpino per preparare gli impegni

della Coppa del Mondo o gli eventi

iridati e olimpici che possono contrasse-

gnare la stagione del circo bianco, le nevi

della Paganella attirano anche moltissimi

giovani e famiglie. Indossano un paio di sci

e cercano di emulare i campioni celebrati

delle discipline invernali. Qui si è disputata

la prima edizione della 3-tre, dal 1967 pro-

va di Coppa del Mondo di sci alpino. Ses-

sant’anni fa, erano i primi anni Cinquanta,

il circuito iridato non era ancora stato ide-

ato da Serge Lang (giornalista alsaziano) e

una “delle tre gare in tre giorni in Trentino”

(la “3-tre”) venne vinta da Zeno Colò.

In Paganella (per le altre due gare erano

stati scelti i pendii del Monte Bondone e

di Folgaria) il campione toscano, cresciu-

to sciisticamente sulle nevi dell’Abetone,

diede dimostrazione di classe e superiorità

cristalline, obbligando gli avversari a lottare

per il secondo posto. Tra i giovani di oggi

che sono saliti e salgono quassù “per goder

la Paganela e la vista del Trentin” potreb-

be esserci un nuovo Colò. Le piste della

montagna che, dalla sua sommità, osserva

Lavis e la Valle dell’Adige sono la palestra

ideale per misurare il talento ma, anche,

per far vivere a giovani e giovanissimi l’ap-

puntamento con la tradizione.

Qui si è tenuta la giornata conclusiva del

corso di avvicinamento allo sci organizza-

to dallo “Sci Club Lavis”. Sette lezioni per

diciassette ore complessive di formazione

sulle nevi della Paganella. A frequentarlo

sono stati cinquantanove “campioncini o

appassionati” (sarà il futuro a dimostrarlo).

Trentasette i bambini, ventidue le bambine.

Tra loro anche quindici principianti (chi ha

cominciato a prendere confidenza con gli

sci) e sei giovani che hanno scelto la tavola

dello snowboard.

L’evento è stato sostenuto dalla Cassa Ru-

rale Lavis - Valle di Cembra, banca sempre

in pista per servire al meglio il risparmiatore

e per dimostrare che dove c’è sport ci sono

le Casse Rurali. L’istituto di credito è stato

rappresentato dal consigliere Alessio Vulcan

(in seguito dimessosi per ragioni personali).

La giornata finale ha proposto una gara. “Gli

sciatori in erba” si sono presentati al can-

celletto di partenza e hanno messo in prati-

ca gli insegnamenti trasmessi dai maestri in

poco più di un mese, da fine dicembre a ini-

zio febbraio. “Paradossalmente la giornata

conclusiva sulle neve ha rischiato di esse-

re rovinata dalla neve caduta con notevole

intensità per l’intera mattinata – spiega la

presidente Annalisa Fontana. Nonostante

il quadro meteo avverso abbiamo rispettato

il programma e siamo riusciti a portare al

traguardo questa nuova edizione”.

Annalisa Fontana è la presidente dal mese

di ottobre quando, lo Sci Club Lavis, ha

eletto il nuovo direttivo. Vicepresidente è

stato nominato Gino Antoniutti. Consiglie-

ri: Mauro Tomasi, Mattia Detassis, Paolo

Detassis, Ylenia Coslop, Susanna Barbaco-

vi, Oliver Bonvicin, Umberto Pezzi, Ivano

Moser.

La stagione dello Sci Club lavisano non si

è conclusa in Paganella. È proseguita con

due altri appuntamenti: la gara sociale

sulla pista “Rolly Marchi” a Fai e con una

sciata in notturna sulle piste e sotto le stelle

del Monte Bondone.

Inoltre la società vede davanti a sé lo stri-

scione di arrivo del quarantesimo di fon-

dazione. È, infatti, stato ricordato che “Sci

Club Lavis dal 1974 scia con voi”. “E così

sia” pare abbia sussurrato qualcuno all’Ora-

torio Parrocchiale durante la premiazione.

d.n.

P

Giornata in PaganellaCon gli sci e la Cassa Rurale

s p o r t

58

Unione Sportiva Lavis:

il 60esimo comincia sottorete

nno importante il 2013 per l’Unio-

ne Sportiva Lavis.

I colori rossoblu, infatti, raggiungo-

no i sessant’anni di storia, di attività, di

promozione umana e sportiva a favore dei

giovani e della comunità.

Da parecchio tempo calcio e pallavolo rap-

presentano le discipline che vedono la so-

cietà sportiva lavisana impegnata sul dop-

pio versante: agonistico e organizzativo.

Sottorete sono stati centinaia i giovani e

i giovanissimi (e il numero è confermato

anche nel momento presente) che hanno

indossato maglietta e calzoncini per con-

frontarsi con i pari età in uno sport che,

oggi, ha pochi eguali a casa nostra grazie

all’entusiasmo e al desiderio di emulazio-

ne generato dalla Trentino Volley con i suoi

successi in Italia, in Europa e nel mondo.

Seconda edizione per il “Torneo di città di

Lavis” animato da sei squadre al palaz-

zetto dello sport: due veronesi ma espres-

sione dello stesso bacino (Valpovolley

- Valpolicella), le altre trentine. Scontata

la presenza della squadra di casa, hanno

giocato per l’intera giornata del 25 aprile

Pergine-Alta Valsugana, Torrefranca Mat-

tarello e San Giorgio Trento.

Al mattino fasi eliminatorie. Pomeriggio le

finali. A spuntarla è stata la squadra del

Torrefranca che aveva dimostrato fin dalle

partite di qualificazione forza e condizio-

ne maggiori rispetto alle avversarie. Nella

finalissima ha piegato Valpolicella Volley.

Medaglia di bronzo per San Giorgio Trento

che ha avuto ragione di Lavis obbligando

la squadra di casa a chiudere la sua parte-

cipazione ai piedi del podio.

“Tutto sommato è stato un torneo equili-

brato – osserva Paola Melchiori, coordi-

natrice del settore pallavolo dell’Unione

Sportiva Lavis - Equilibrio osservato in

particolare nelle partite di qualificazioni

alle finali”. Assieme a lei i quadri tecnici

del volley, targato Us Lavis, si rispecchia-

no nei nomi e nei volti caratterizzati da

esperienza, capacità e passione di Luca

Andreolli (allenatore) e di Giuliano Holzer

(supervisore tecnico).

In questi anni Lavis ha costruito una tradi-

zione radicata nello sport del volley. Sono

numerose le squadre che, ogni domenica,

scendono in campo: “la prima squadra

ha conquistato la promozione in serie B2

– prosegue Melchiori – Poi abbiamo due

altre formazioni che militano nel campio-

nato di seconda e di terza divisione. Ca-

tegorie che rappresentano l’anteprima dei

campionati giovanili. Qui siamo presenti

con under 18, under 15 e under 13 a loro

A

l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l es p o r tl a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l e

59

volta sbocco naturale per chi ha comincia-

to con il minivolley e la palla rilanciata. Sì,

direi che siamo una bella realtà con 140

ragazze che indossano la maglietta rosso-

blù, i nostri colori sociali. Fondamentale è

che le ragazze si divertano giocando e che

lo sport sia per loro opportunità di matura-

zione. Non a caso si sostiene che lo sport

è la metafora della vita”.

Il torneo del 25 aprile è stato sostenuto

dalla Cassa Rurale Lavis - Valle di Cem-

bra. “In una qualsiasi competizione spor-

tiva – viene spiegato - sono fondamentali

le energie fisiche, il potenziale degli atleti,

ma altrettanto importanti sono le energie,

meglio le risorse, economiche che ci con-

sentono di metterci in gioco e di mettere

in gioco eventi come questo. Non lo dob-

biamo mai dimenticare. La Cassa Rurale

la sentiamo sempre con noi e tra di noi”.

d.n.

s p o r t

60

Circolo Tennis Lavis, servizio vincente

Firmato: Cassa Rurale

stato un “ace”. O, se vogliamo ita-

lianizzare un anglismo tipico del

gergo tennistico, un servizio vin-

cente. È quello messo a segno dalla Cassa

Rurale Lavis - Valle di Cembra tra fine giu-

gno e inizio luglio nella sua veste di spon-

sor del torneo nazionale maschile “Trofeo

Città di Lavis”. Inserito nel circuito “Grand

Prix Coop Trentino”, ha visto confrontarsi

una sessantina di forti racchette del pano-

rama tennistico di casa nostra. La maggior

parte (56) erano giocatori trentini. Quattro

gli altoatesini.

L’istituto di credito cooperativo, idealmen-

te, è sceso sulla terra battuta per sostene-

re un evento che ha confermato attenzione

allo sport e ha permesso di irrobustire ul-

teriormente il già ricco panorama di eventi

che la vedono partecipe.

Organizzazione curata dal Circolo Tennis

di Lavis del presidente Enrico Sicher. L’As-

sociazione nasce negli anni Settanta, pe-

riodo di grandi soddisfazioni per il tennis

italiano. I successi di Adriano Panatta e

della nazionale italiana rappresentano un

formidabile effetto moltiplicatore per crea-

re passione e avvicinare al tennis migliaia

di praticanti. La storia sportiva del cam-

pione romano, infatti, scrive nel decennio

dei “Settanta” le pagine più belle. In parti-

colare il 1976 lo incorona tra i più forti al

mondo. Raggiunge la quarta posizione del

ranking mondiale grazie ai successi agli

Internazionali di Roma e agli Internazio-

nali di Francia (Roland Garros). Completa

quella stagione magica e irripetibile con il

successo (assieme ai compagni della na-

zionale) nella Coppa Davis. L’eco di questi

trionfi arriva anche a Lavis, alimentando

interesse e desiderio di provare a tenere

una racchetta in mano e misurarsi in par-

tite di singolare o di doppio.

La svolta per il Circolo Tennis di Lavis si

registra una trentina di anni fa. Il Comune

realizza (al Parco Urbano) due campi di

gioco in terreno sintetico poi trasformati

in terra rossa. Il vicepresidente di oggi (il

biennio scade nel 2014) è Nicola Franch.

Consigliere: Paolo Cagol. La segreteria è

affidata a Stefano Brugnara. Tesoriere:

Franco Detassis. Revisori dei conti: Mauro

Claus e Mauro Negriolli.

La società è ben strutturata sia sul ver-

sante organizzativo e sia su quello agoni-

stico. “La nostra squadra D4 ha vinto il

campionato provinciale che ha significato

passaggio alla categoria superiore – osser-

va Sicher – E, quest’anno, nel torneo D3

sono giunte delle belle soddisfazioni. Ba-

sti pensare che siamo impegnati nei play

off che potrebbero significare una nuova

promozione, alla serie D2 in questo caso”.

Tennis Club Lavis è anche formazione.

“Questo si esprime con i corsi tenuti dal

nostro maestro Andrea Galler, istruttore

della Fit - Federazione Italiana Tennis e

giocatore di serie C. Al momento siamo

impegnati a formare e affinare la tecnica

di una quindicina di promesse che hanno

dai 7 ai 14 anni di età. Sono di Lavis e

delle località limitrofe”.

Ultima nota per la Cassa Rurale. “È una

realtà molto attenta alla nostra società

e alla nostra attività – conclude Sicher.

Abbiamo sempre incontrato disponibilità

concreta nel sostenere le nostre iniziative

non solo con il torneo ma anche con altre

idee destinate a caratterizzare la nostra

stagione”.

d.n.

È

l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l es p o r tl a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l e

61

Omaggio a Verdi

con il Corpo Bandistico Albianon omaggio a Verdi nell’anno che

segna il bicentenario della sua

nascita. Un omaggio ai soci e ai

clienti della Cassa Rurale Lavis – Valle di

Cembra main sponsor del concerto. Due

motivazioni che hanno viaggiato paralle-

lamente sullo spartito della grande mu-

sica. Quella proposta, a metà febbraio,

ai tantissimi di tutte le età che hanno

gremito l’Auditorium Santa Chiara per un

concerto trasformato in evento.

“Una serata solenne” l’ha definita Rugge-

ro Odorizzi, presidente del Corpo Bandi-

stico Albiano. “Un motivo di orgoglio per

una Banda di paese che ha sempre di-

mostrato caratteri propositivi e innovativi,

impegnata nello sviluppo e nella ricerca

di nuove idee. Cosa non facile – ha ag-

giunto – per un Corpo Bandistico di pae-

se che ha saputo superare i confini della

nostra località e farsi apprezzare anche in

ambito nazionale. Il nostro impegno natu-

ralmente continua perché la ricerca non

si deve mai fermare non fosse altro che

per un solo motivo ma ugualmente im-

portante ai molti altri che caratterizzano

la nostra passione: non deludere chi su di

noi ha investito e di noi si è fidato”.

Sul palco il Corpo Bandistico Albiano (di-

retto dal maestro Marco Sommadossi), il

Coro Lirico Filarmonico Città di Milano,

il soprano Marianna Prizzon e il baritono

(lavisano di origine) Walter Franceschini

per una felice e azzeccata alternanza che

ha fatto scorrere piacevolmente e veloce-

mente due ore di musica tra motivi co-

nosciuti dal grande pubblico e altri molto

più noti al pubblico di melomani e un po’

meno a chi non è appassionato di opera

lirica ma che, ugualmente, ha apprezza-

to interpretazioni capaci di far vibrare le

corde del cuore. Il tutto presentato, con

il consueto garbo, dalla giornalista Silvia

Bruno.

Tredici i brani proposti che hanno rappre-

sentato la “spina dorsale” della serata.

Dalla prima all’ultima nota (suonata e

cantata) lo sguardo del pubblico è rima-

sto incollato al palcoscenico. Il silenzio è

stato interrotto solamente dagli applausi:

hanno sottolineato la bravura degli or-

chestrali, dei coristi, dei solisti ma anche

dei duetti. Delle loro grandi voci e delle

loro capacità strumentistiche. “Una di-

mostrazione ulteriore di un Trentino – ha

osservato l’assessore alla cultura della

Provincia di Trento, Franco Panizza – in

possesso di un tessuto culturale straordi-

nario. Grazie davvero per averci regalato

questa splendida serata”.

Sono stati proposti i brani delle opere più

note di Verdi, il compositore italiano, nato

nell’ottobre del 1813 nella parmense

Busseto e scomparso a Milano alla fine di

gennaio del 1901, celebre in Italia e nel

mondo “per le sue opere che fanno parte

del repertorio operistico dei teatri dei cin-

que continenti”.

Nell’ordine: “Rigoletto”, “Trovatore”, “Tra-

viata”, “Lombardi alla prima crociata”,

“La forza del destino”, “Nabucco” e la ce-

lebre “Aida”. Alla fine applausi e l’omag-

gio floreale alle signore, il “fior fiore” di un

concerto che, con le sue arie di musica

lirica, ha fatto sbocciare nel cuore di molti

l’amore per la grande musica.

d.n.

U

sto incollato al palcoscenico. Il silenzio è

a r t e - c u l t u r aa r t e - c u l t u r aa r t e - c u l t u r a

62

alle radici della reciprocità al

giardino della speranza”. In una

parola: cooperazione. Il tema è

stato trattato a inizio maggio in una bel-

la serata organizzata da due associazioni

culturali di Lavis: “Lavistaperta” e “Lavi-

sana”. Relatori: Diego Schelfi, presidente

della Cooperazione Trentina, e Luciano

Imperadori, studioso della Cooperazione.

Di taglio differenti gli interventi: “Dalla

storia della cooperazione una proposta

anticrisi” (Imperadori); “Qualità e futuro

della cooperazione” (Schelfi).

“Questo incontro lo abbiamo organizzato

– hanno spiegato gli organizzatori – per-

ché siamo tifosi della cooperazione. La

cooperazione crediamo sia una sistema

economico applicabile in qualsiasi parte

del mondo come del resto le notizie più

recenti lo stanno a dimostrare. È un modo

di fare economia che risponde all’esigen-

za del lavoro per l’uomo e non dell’uomo

per il lavoro”.

Tanti i concetti emersi nel corso di quasi

tre ore di incontro e dibattito. Tra i presen-

ti anche Ermanno Villotti, presidente della

Cassa Rurale Lavis - Valle di Cembra. “La

cooperazione è stata una proposta nata

nei periodi di crisi e che ha dato rispo-

sta ai bisogni – ha sostenuto Imperadori.

La cooperazione non è realtà economica

marginale ma si propone, oggi come ieri,

nella sua veste di sistema di imprese,

come vera e propria forma imprenditoria-

le. Basa la sua forza sulla socialità, sulla

stima reciproca: pensiamo al galantomi-

smo a prova di bomba di cui si accenna

spesso negli scritti di don Lorenzo Guetti,

il fondatore del movimento cooperativo

trentino. Egli diceva che la cooperazione

è moderna come la luce elettrica e partiva

dai problemi della gente per tirare fuori

delle proposte”.

A partire dal 1890 con la creazione, a

Santa Croce di Bleggio, della prima Fami-

glia Cooperativa, prima forma in assoluto

di realtà cooperativa del nostro territorio.

Continuando nel 1892 con la nascita del-

la prima Cassa Rurale a Quadra (“Nasce

modesta e senza pretese auguro sia scin-

tilla di maggiori incendi” si disse quando

venne collocata la prima pietra). Arrivando

al 1895 con la nascita della Federazione

Trentina della Cooperazione. “La Federa-

zione – ha osservato Imperadori – non sta

in cima alla piramide ma sta al centro per

una vera e propria economia a rete con le

società di primo grado (Casse Rurali, Fa-

miglie Cooperative, Cooperative agricole,

ecc.) e i consorzi di secondo grado (Cassa

Centrale Banca, Sait, eccetera)”.

Cooperazione è un modello che guarda

avanti, al domani, alle future generazio-

ni. “Pensiamo all’indivisibilità degli utili.

– ha precisato Imperadori – Sono patri-

moni per le comunità. Ma altri sono gli

elementi distintivi della Cooperazione: è

uno strumento anticrisi, un fattore di de-

mocrazia economica, crea legame tra ge-

nerazioni ed è uno strumento di coesione

sociale”.

Lo spirito “che caratterizza la cooperazio-

ne fa parte del Dna di ogni trentino – ha

aggiunto Schelfi – Il Trentino rappresenta

un unicum per la cooperazione. La Co-

operazione Trentina – come diceva don

Guetti – è per tutti gli uomini di buona

volontà. Il futuro per la cooperazione non

può che essere positivo: c’è un fiorire di

cooperative in ogni parte del mondo, sia

nei Paesi poveri e sia in quelli più evoluti”.

In Trentino i soci sono 176 mila, gli am-

ministratori 5500. I numeri potrebbero

essere molti altri. Ma bastano questi due

dati per evidenziare il grande fenomeno

di partecipazione che caratterizza la co-

operazione. Anche Lavis ha una storia di

cooperazione forte e, credetemi, la Coo-

perazione è uno strumento del futuro. È il

messaggio che voglio lasciare a Lavis e ai

suoi cittadini”.

d.n.

“D

Lavistaperta e la Cooperazione:

ieri, oggi, domani

l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l ea r t e - c u l t u r al a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l ea r t e - c u l t u r al a c a s s a r u r a l ea r t e - c u l t u r al a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l ea r t e - c u l t u r al a c a s s a r u r a l e

63

“Cantascuola”

ha fatto otto con sette note

empre dolce è ascoltare come

un suono si arrotonda in canto”.

Lo scriveva Goethe.

Il piacere dell’ascolto è stato provato ven-

ticinque volte, il primo lunedì di maggio al

Palazzetto dello Sport di Lavis, durante la

finale dell’ottavo “Cantascuola”, concorso

canoro organizzato dall’Istituto Compren-

sivo del centro lavisano in collaborazione

con il Comune e la Cassa Rurale Lavis -

Valle di Cembra.

Venticinque giovani interpreti, di brani di

ieri e di oggi più e meno noti della mu-

sica leggera italiana e internazionale, si

sono alternati sul palco mettendo in luce

le proprie qualità e capacità. Venticinque

ragazze e ragazzi, risultato delle selezioni

che hanno visto partecipi centocinquan-

tuno allievi delle diciassette classi della

Scuola Secondaria di Primo Grado (per

intenderci: la scuola media) guidati da

due insegnanti di musica, Roberto Alotti

e Marco Bazzoli.

Dei venticinque finalisti cinque erano stu-

denti di prima media, sei di seconda me-

dia, quattordici di terza media.

I loro nomi con (tra parentesi) il brano

scelto e cantato nella prova finale: Ja-

smine Brugnera (Rolling in the deep),

Daniela Loner (La notte), Sabrina Villotti

(Gli ostacoli del cuore), Alessandro Vi-

sintainer (Don Raffaè), Lorenza Zanoni

(Unica), Nicole Michelon (L’essenziale),

Eleonora Uber (Greatest love of all), Maya

Scarpa (Gocce di memoria), Gabriele Da

Lan (Azzurro), Damiano Tomazzolli (Mi

servirebbe sapere), Lucia Sicher (Mamma

mia), Daiana Tatomir (Un amico così),

Viviana Pasolli (Rolling in the deep), Cri-

stina Faccenda (Il mio giorno migliore),

Carolina Mascarella (Girl on fire), Alberto

Iosif (Musica), Ambra Calovi (Vivo so-

spesa), Daniele Castellan (L’essenziale),

Melissa Pegoretti (Niente), Mattia Rizzolli

(per colpa di chi), Nadia Casotti (In punta

di piedi), Arianna Pilati (Inferno), Emma-

nuele Grassi (Il pescatore), Sofia Piffer

(You belong with me), Hiba Saime (Rol-

ling in the deep).

“Tutti i ragazzi vorrebbero vincere – ha

osservato Loris Taufer, dirigente scola-

stico – alla luce della motivazione che

caratterizza ogni ragazzo. Ritengo però

importante sottolineare un altro aspetto:

ogni ragazza e ogni ragazzo salgono su un

palcoscenico e vincono la paura della loro

emozione”.

Nell’occasione è stato sottolineato il so-

stegno garantito dalla Cassa Rurale La-

vis - Valle di Cembra, l’istituto di credito

cooperativo che ha dimostrato di credere

fortemente alle iniziative indirizzate al

mondo giovanile.

Presentatore della serata: Andrea Zanet-

ti, assessore comunale di Lavis. In sala e

sulle tribune il tifo condito dalla sponta-

neità tipica dei ragazzi di questa età.

La giuria ha avuto un compito non pro-

prio facilissimo per scegliere il migliore.

Segno della qualità (alta) delle interpre-

tazioni. La commissione, guidata dalla

presidente Antonella Tonini, era formata

da Mauro Albertini, Nicola Beltrami, Sil-

via Bombarda, Daniele Brentari, Ludovico

Conci, Walter Franceschini, Daria Girardi,

Veronica Marcucci, Loris Taufer.

Interamente al femminile il podio. A

spuntarla è stata Arianna Pilati. Secondo

gradino per Eleonora Uber. La medaglia di

bronzo è stata messa al collo da Cristina

Faccenda.

La vincitrice, l’ottava nella giovane storia

di questo concorso, è seguita nell’albo

d’oro a Veronica Marcucci (My heart will

go on), Francesca Stocchetti (Solo ieri),

Carlotta Alessandrini (Colpo di fulmine),

Lorenzo Dallagiacoma (Perdere l’amore),

Mattia Lever (Adagio), Kristal Tisi (Amor

mio), Ekram Arrech (È l’amore che conta).

d.n.

“S

s c u o l a

64

a musica non conosce confini e

contribuisce ad allacciare legami

che vanno oltreconfine.

Come è stato, a metà maggio, con il “Con-

certo musicale europeo” ospitato al Parco

Urbano di Lavis. È stato organizzato da

“una pluralità di enti” della comunità: Isti-

tuto Comprensivo di Lavis, Cassa Rurale

Lavis - Valle di Cembra, Comune di Lavis,

Agebi (acronimo di Associazione Genitori

per un’Educazione Bilingue) “ quest’ulti-

ma realtà è impegnata a dare la possibi-

lità, ai nostri ragazzi, di apprendere una

o più lingue straniere – è stato detto – in

particolare tedesco e inglese. Inoltre i

genitori, le famiglie, sono fondamentali

perché non offrono solamente ospitalità

ma lavorano per creare amicizia tra Paesi

europei”.

Iniziativa attuale e davvero importante

quella promossa da Agebi perché “oggi,

all’interno del mondo globalizzato, le

possibilità per i giovani possono davvero

essere sconfinate – è stato aggiunto - a

patto però che, loro, siano in possesso di

un adeguato bagaglio culturale che passa

anche attraverso la conoscenza di due o

più lingue non solo per farsi capire ma an-

che per lavorare e magari avere maggiori

opportunità. Ovviamente questo bagaglio

si comincia a costruire dalla giovanissima

età”.

La serata musicale ha fatto parte della

serie di scambi culturali che intercorrono

da tempo fra due territori. Settantacinque

ragazzi sono stati ospiti per un periodo di

tempo di alcune famiglie di Lavis, Gar-

dolo, Cognola e Trento. Una esperienza

nel segno della reciprocità: i figli delle

famiglie trentine sono poi stati ospitati in

Germania per avere identica opportunità.

I diciassette brani della serata di La-

vis sono stati suonati dall’Orchestra del

Gymnasium di Marktoberdorf in Bavie-

ra Germania; dall’Orchestra e dal Coro

dell’Istituto Comprensivo di Lavis; dal

Gruppo Strumentale Giovanile di Lavis.

“Ha voluto essere un concerto in nome

dell’Europa – spiega Loris Taufer, dirigen-

te scolastico dell’Istituto Comprensivo di

Lavis – Una serata importante per ga-

rantire il nostro piccolo mattone alla co-

struzione dell’unificazione europea. Oggi

c’è molto bisogno di Europa. Se i ragazzi

credono in questo è fondamentale perché

saranno proprio loro i principali costruttori

di questo importante progetto”.

Altro prezioso partner, la Cassa Rurale

Lavis - Valle di Cembra. “In particolare

il presidente Ermanno Villotti – ci è stato

detto – ha dimostrato molta attenzione e

sensibilità a questo progetto. Ha compre-

so il nostro sforzo e ha premiato la no-

stra dedizione, il nostro spenderci per far

sì che questo progetto diventi un grande

progetto”.

Il brano conclusivo è stato “l’Inno alla gio-

ia” di Beethoven. Ha concluso con auten-

tico spirito gioioso (e con armoniosa coo-

perazione di suoni) due ore gradevoli. Due

ore che hanno dimostrato come la musica

unisca e contribuisca ad avvicinare i con-

fini per far sentire, giovani e meno giova-

ni, cittadini di un unico grande mondo.

d.n.

L

I suoni dell’Europa

al Parco Urbano di Lavis

l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l es c u o l al a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l e

65

rentacinquesimo anno per il “Pre-

mio Stainer”. L’iniziativa ricorda la

persona e l’opera di Aldo Stainer,

conosciuto e ricordato come “il medico

dei poveri”.

“Parlare di Aldo Stainer è per me un moti-

vo di grande emozione – osserva Romano

Donati, persona da sempre impegnata con

funzioni direttive all’interno del Comitato

del premio. Ho avuto il piacere e la for-

tuna di conoscerlo e posso affermare con

tranquillità e gioia che, nella sua attività

di medico, ha sempre curato persone ab-

bienti e meno abbienti. Trovava sempre le

parole giuste consapevole che, la malat-

tia, non si cura solamente con le medici-

ne ma anche con una parola buona o, se

serviva, con un richiamo bonario perché

la persona facesse maggiore attenzione a

non incappare nello stesso problema”.

La sua attività professionale non la svol-

geva unicamente a Lavis ma anche “nei

cosiddetti masi alti – prosegue Donati –

posti a monte degli abitati di Meano e Vigo

Cortesano. Ricordo che, molte volte, non

si limitava alla cura della persona ma se,

questa, versava in situazione di particola-

re bisogno non faceva mancare un aiuto

materiale, ad esempio del cibo. Erano

anni difficili, la povertà era molto diffusa”.

Come dire: per lui il denaro non è mai sta-

to un fine ma un mezzo utile anche ad

aiutare persone meno fortunate ma ugual-

mente meritevoli di una mano amica. Di

questa attenzione un po’ tutti si sono ri-

cordati quando si è trattato di raccogliere

le risorse necessarie per proporre la prima

edizione del “Premio Stainer”.

“Per il dottor Stainer questo e altro”: la

frase è stata pronunciata da decine e

decine di persone quando si è trattato di

raccogliere il denaro necessario per pro-

porre l’edizione inaugurale di questo rico-

noscimento. Tutti si ricordavano del bene

che, il dottor Stainer, aveva fatto. E questo

gesto di riconoscenza si ripete puntuale

da trentacinque anni. “Dobbiamo essere

molto grati alla Cassa Rurale Lavis - Val-

le di Cembra – conclude Donati – perché

quando ci siamo trovati nella necessità di

cercare e trovare un nuovo partner, l’istitu-

to di credito cooperativo ha detto sì e oggi

rappresenta una sicurezza enorme perché

grazie alla Cassa Rurale siamo certi che il

premio proseguirà anche in futuro”.

La banca della comunità durante la pre-

miazione è stata rappresentata dal vice-

presidente, Renato Tasin. Nel suo inter-

vento ha utilizzato poche parole, semplici,

ma capaci di esprimere con immediatezza

ed efficacia un augurio ai giovani “i talenti

del nostro domani – ha detto – che dob-

biamo coltivare al meglio perché rappre-

sentano il futuro delle nostre comunità”.

Cornice tradizionale, il Palazzetto dello sport

del centro lavisano, per la consegna dei pri-

mi sei premi assegnati ad altrettanti studen-

ti di scuola media segnalati dai consigli di

classe per merito scolastico equamente di-

viso profitto e comportamento. Questi i vin-

citori: Pietro Gioberge, Eleonora Uber, Sara

Largher, Lucio Dorigatti, Vanessa Stocchetti,

Nicole Michelon. I primi tre sono studenti di

seconda media, i secondi tre di terza media.

d.n.

T

Premio allo Studio

Stainer

s c u o l a

66

tto finale il primo sabato di giugno,

al Teatro Oratorio di Verla di Giovo,

della ventunesima Borsa di Studio

Valle di Cembra. Ha visto impegnato un

centinaio di studenti di terza media delle

scuole di Albiano, Cembra, Segonzano e

Verla.

Hanno interpretato, in forma letteraria

o grafico/pittorica, il tema: “Vivere bene

insieme: illegalità sommersa, comporta-

menti personali, gruppi e regole di convi-

venza sociale”.

Il primo premio assoluto è stato assegnato

a Lara Dalla Porta della classe terza A di

Cembra. La motivazione della commis-

sione esaminatrice: “Con svariati esempi

concreti, ha sviluppato in modo logico e

convincente il bisogno di legalità per la

convivenza civile”.

La giuria era formata da: Antonella Zanon

e Roberto Trolli (dirigenti scolastici), Pa-

olo Pojer, Carlo de Giovanelli e Carmelo

Vicenzi (Comitato Borsa di Studio Valle di

Cembra), Mario Fortarel (presidente con-

siglio Istituto Comprensivo di Cembra),

Marzia Ress e Mirella Devoto (insegnan-

ti), Giuliana Pojer (pittrice).

Gli altri premiati (tra parentesi la scuola di

appartenenza): Elvira Pajaziti (Cembra),

Daniel Vettori (Segonzano), Alessia Tripo-

di (Segonzano), Elena Pellegrini (Verla),

Damiano Mattevi (Segonzano), Samuele

Brugnara (Verla), Alessia Ravanelli (Albia-

no), Jessica Mattevi (Cembra), Irene Gi-

rardi (Segonzano), Manuela Filippi (Albia-

no), Alessandro Daldin (Cembra), Petra

Siesser (Segonzano), Lorenzo Gasperat

(Cembra).

Non solo riconoscimenti. L’evento finale è

stato caratterizzato da molto altro come

i brani proposti dal musicista, Francesco

Patella, e l’intervento di tre attori del “Club

Armonia” di Trento. Claudia Furlani, Ren-

zo Fracalossi e Mariano Degasperi hanno

proposto una riflessione, molto apprezza-

ta da studenti e insegnanti, sul tema della

legalità attraverso riferimenti storici.

Nelle parole del presidente del Comitato

Borsa di Studio Valle di Cembra, Paolo

Pojer, alla guida di questo organismo da

A

Borsa di Studio Valle di Cembra:

la ventunesima ha parlato il linguaggio della legalità

l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l es c u o l al a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l e

67

una quindicina di anni, una forte sottoli-

neatura alla valenza formativa di questa

iniziativa che offre la possibilità ai ragazzi

di riflettere ed esprimersi su temi di attua-

lità. E sicuramente la legalità è tra questi.

Tra gli ospiti della premiazione il sindaco

di Giovo, Massimiliano Brugnara, il pre-

sidente della Comunità di Valle, Aurelio

Michelon, il presidente della Cassa Rurale

Lavis - Valle di Cembra, Ermanno Villotti

e Gloria Sebastiani dell’Avis Valle di Cem-

bra.

Per acquisire il maggior numero di infor-

mazioni e spunti possibili prima di met-

tersi “alla prova” gli studenti, durante

l’anno scolastico, avevano incontrato un

pool di esperti. È stato formato da: Alfon-

so Lettieri, Donata Borgonovo Re, Michele

Dorigatti, Padre Fabrizio, rappresentanti

dell’Associazione Libera del Trentino.

La Borsa di Studio Valle di Cembra è pa-

trocinata dai Comuni della Valle, dalle

Casse Rurali Lavis-Valle di Cembra e di

Giovo, dalla Comunità di Valle, dall’Avis

Valle di Cembra e dalla Federazione Tren-

tina della Cooperazione.

d.n.

Scuola dell’infanzia di Lona-Lases

s c u o l a

68

REPORT VIAGGIO

La gita organizzata dalla Cassa Rurale La-

vis – Valle di Cembra è stata veramente

emozionante!

Siamo partiti molto presto per la città di

REGENSBURG in Baviera, nota città per

il suo Ponte di Pietra, il Duomo ed il ca-

ratteristico romantico antico Borgo sulle

rive del Danubio, patrimonio dell’Unesco.

Pranzo in loco.

In serata arrivo a Praga all’HOTEL CLA-

RION CONGRESS, un eccellente hotel

con ogni confort (es. in camera da letto,

nell’armadio presente l’asse ed il ferro da

stiro), dove abbiamo trovato magnifiche

colazioni e cene a buffet, con ogni pre-

libatezza.

Il giorno seguente con la nostra guida lo-

cale Sig. LUCA, ci siamo portati al Castel-

lo che domina la città, quindi ci siamo

diretti alla stupenda Cattedrale di S.Vito,

proseguendo per il Palazzo Reale, la ma-

gnifica Basilica di S. Giorgio ed il celebre

Vicolo D’oro con i suoi caratteristici nego-

zietti. Pranzo in loco.

Nel pomeriggio abbiamo visitato il Ghet-

to, la Sinagoga Pinkas e la Sinagoga Spa-

gnola, concludendo passando per la Via

delle Ambasciate, con i suoi magnifici

Palazzi medioevali, barocchi, rinascimen-

tali e liberty. Quello che colpisce di Praga

sono le cupole, le guglie e le torri che pun-

teggiano la città stessa.

Nel giorno seguente abbiamo visitato il

cuore antico della città vecchia “Mala

Strana”, famosa per il “Ponte Carlo”, che

permette il passaggio pedonale tra le due

sponde sulla Moldava, dove si possono

vedere splendide statue, le Torri gotiche,

l’Isola di Kampa. Nel Centro storico si in-

contra la Piazza dell’Orologio Astronomi-

co vera chicca, il Municipio e la Piazza S.

Venceslao. Pranzo in loco.

Nel pomeriggio abbiamo visitato il com-

movente Cimitero Ebraico con il suo Mu-

seo pieno di tristi ricordi, altre Piazze e

Chiese. In serata cena tipica in loco, in un

stupendo Palazzo Liberty. Dopo cena la

guida LUCA si è messa a disposizione per

accompagnare coloro che volevano assi-

stere alla Santa Messa Pasquale. Ritorno

per loro in Hotel con il metrò, che passava

direttamente sotto l’Hotel.

Nel giorno seguente di buon mattino, vi-

sto il lungo tragitto da fare, ci siamo diret-

ti verso la città di KUTNA HORA, famosa

per le sue miniere d’argento, sede della

Zecca di Stato e la splendida chiesa di S.

Barbara, il Castello ed il quartiere gotico

di SEDLEC con la sua stupenda abbazia

della Vergine Maria. Luogo particolare la

Chiesa di tutti i Santi con il Cimitero Os-

sario. In serata è stato fatto presente che

era possibile fare una gita facoltativa in

battello sulla Moldava per vedere la città

di PRAGA illuminata, una gita stupenda

a detta di coloro che l’hanno effettuata.

Ultimo giorno, partenza per il ritorno a

casa, durante il viaggio ci siamo fermati a

CESKY KRUMLOV (dove nevicava) nella

bassa Boemia, città storica dominata dal

suo Castello di Rozenberk, sotto la pro-

tezione dell’UNESCO, come monumento

importante, che abbiamo visitato ed il suo

tipico villaggio. Pranzo in loco.

Quindi siamo partiti per il rientro in Italia.

Considerazioni finali, si devono ringrazia-

re: l’autista Armando per la sua delica-

ta guida, l’accompagnatrice Alessandra

Bezzi per aver assistito e seguito costan-

temente tutti noi, un particolare ringrazia-

mento alla guida locale LUCA per la sua

brava e disponibilità, al tempo che è stato

clemente ed infine a tutti i partecipanti

alla gita che hanno rispettato i tempi.

Paolo Talassi - Socio della Cassa Rurale

28 marzo 2013

Viaggio a Praga

l a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l ev i a g g il a c a s s a r u r a l el a c a s s a r u r a l e

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PROSSIMI VIAGGI IN PROGRAMMA

Quest’anno la Cassa Rurale ha deciso di ampliare il proprio pac-chetto di Proposte Viaggi, inserendo una destinazione esclusiva per i giovani. Inoltre, tutti gli iscritti al viaggio aventi lo status di GIOVANE SOCIO UNDER 31, potranno beneficiare di una tariffa ancor più scontata grazie al contributo della Cassa Rurale.

GIOVANE SOCIO UNDER 31 Euro 300,00FIGLIO DI SOCIO UNDER 31 Euro 340,00GIOVANE CLIENTE UNDER 31 Euro 370,00SUPPLEMENTO SINGOLA EURO 90,00

SOCIO Euro 1.250,00CLIENTE Euro 1.280,00 (quota scontata)

SUPPLEMENTO SINGOLA EURO 270,00

Berlino in libertà26-29 SETTEMBRE 2013 PRENOTAZIONI ENTRO IL 2 SETTEMBRE 2013

Castelli della Loira e Parigi 13-20 OTTOBRE 2013PRENOTAZIONI ENTRO IL 10 SETTEMBRE 2013

In corso d’anno, l’Agenzia Viaggi Bolgia di Trento è subentrata nell’organizzazione dei viaggi della Cassa Rurale e con l’occasione, a livello promozionale, ha voluto applicare un ritocco verso il basso sui listini, ad eccezione del viaggio a Berlino

SOCIO Euro 710,00 (quota scontata)

CLIENTE Euro 760,00 (quota scontata)

SUPPLEMENTO SINGOLA EURO 215,00

Capodanno a Barcellona29 DICEMBRE 2013 - 3 GENNAIO 2014PRENOTAZIONI ENTRO L’8 NOVEMBRE 2013

PREPARATE IN TEMPO LE VOSTRE VACANZESiamo in tempo di vacanze e per prepararle al meglio ricordiamo alcuni servizi “su misura” del viaggiatore informato e previdente.

CASSETTE DI SICUREZZA: un posto sicuro per i vostri beni più cari, disponibili nelle dimensioni più varieCARTA BANCOMAT: lo strumento più comodo per i pagamenti, accettato presso la stragrande maggioranza degli esercizi commerciali in Italia e all’estero (per i pagamenti effettuati all’estero, è necessario verificare l’eventuale presenza del blocco estero – informazioni presso gli sportelli della Cassa Rurale)CARTA DI CREDITO CARTASI: l’alternativa più intelligente e sicura al denaro contante, per chi viaggia è una compagna insostituibile, accettata da alberghi, ristoranti e distributori di benzina CARTA PREPAGATA: comoda e sicura, si attiva previo il caricamento di un importo iniziale e può essere ritirata presso gli sportelli della Cassa Rurale anche in assenza di un conto corrente di appoggioTELEPASS FAMILY: niente più code al casello grazie al servizio telematico che consente di pagare il pedaggio automatica-mente, transitando su corsie preferenziali

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Si inizia con un Moser (Francesco) e si finisce con un altro Moser (Moreno). In mezzo decine e decine di pagine, di testi, di immagini, di protagonisti, di trionfi e di rovesci, di vittorie e di sconfitte, di corse trentine (e non solo) animate da corridori trentini e non solo.Il lettore (appassionato o meno dello sport del pedale) potrà trovare tutto questo nel libro “Cento anni in bicicletta… e la storia continua”. Autori: il giornalista Diego Nart (nostro apprezzato collaboratore del notiziario soci) e il fotoreporter Remo Mosna.Il volume, come suggerisce il titolo, è la continuazione di un’altra opera: “Cento anni in bicicletta” di Ottone “Bill” Cestari cantore dello sport ciclistico che, con passione e competenza ma anche con penna e taccuino suoi inseparabili strumenti di lavoro, aveva raccontato per oltre mezzo secolo.

La storia a due ruote è salita nuovamente in sella e ha coperto il tratto di strada che, idealmente, unisce la seconda metà degli anni Ottanta ai giorni nostri. Meri-to di questo nuovo impegno editoriale è aver colmato questo vuoto e aver dato visibilità alle tante speranze che, vittoria dopo vittoria, sono diventati campioni celebrati e hanno contribuito a creare una tradizione invidiabile per il ciclismo di casa nostra.Tre i segmenti del libro. Il primo: l’intervista con Giu-seppe Zoccante (il “padre” di questa idea editoriale) presidente per quasi un quarto di secolo del Comitato Trentino della Federazione Ciclistica Italiana (oggi ne è presidente onorario). Il secondo: “Scatti fotografici di scatti in bicicletta” ripercorre con testi e immagini gli episodi principali dello sport delle due ruote dal 1984 al 2012 del ciclismo corso e organizzato. Il terzo: la parte statistica curata dal giornalista Gino Micheli.Il libro può essere richiesto presso il Comitato Tren-tino della Federazione Ciclistica Italiana oppure contattando il Club Ciclistico Francesco Moser.

Diego Nart

La storia a due ruote è salita nuovamente in sella e ha coperto il tratto di strada che, idealmente, unisce la seconda metà degli anni Ottanta ai giorni nostri. Meri-to di questo nuovo impegno editoriale è aver colmato questo vuoto e aver dato visibilità alle tante speranze che, vittoria dopo vittoria, sono diventati campioni celebrati e hanno contribuito a creare una tradizione invidiabile per il ciclismo di casa nostra.Tre i segmenti del libro. Il primo: l’intervista con Giu-seppe Zoccante (il “padre” di questa idea editoriale) presidente per quasi un quarto di secolo del Comitato Trentino della Federazione Ciclistica Italiana (oggi ne è presidente onorario). Il secondo: “Scatti fotografici di scatti in bicicletta” ripercorre con testi e immagini gli episodi principali dello sport delle due ruote dal 1984 al 2012 del ciclismo corso e organizzato. Il terzo: la parte statistica curata dal giornalista Gino Micheli.Il libro può essere richiesto presso il Comitato Tren-tino della Federazione Ciclistica Italiana oppure contattando il Club Ciclistico Francesco Moser.

in biciclettain bicicletta… e la storia continua

Diego Nart remo mosNa

IN TRENTINO LA BICI CORRE. DA OLTRE UN SECOLO.

w w w. c r - l a v i s . n e t


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