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La Chiave Principale Della Ricchezza - Napoleon Hill

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Napoleon Hill.La chiave Principale della ricchezza.

PREMESSA.

Lascio al popolo americano la parte maggiore delle mie fortune, che consiste nella filosofìa delsuccesso personale, grazie alla quale ho potuto accumulare tutte le mie enormi ricchezze.».Iniziavano così le ultime volontà di Andrew Carnegie, che potrebbero essere il prologo di unastoria che rappresenta il punto di svolta nell'esistenza di tutti coloro che ne vengono aconoscenza.La storia è cominciata nell'autunno del 1908, quando Andrew Carnegie mi convocò a casa sua,facendomi i complimenti per la mia onestà e capacità di giudizio, e mi affidò ciò che riteneva "laparte maggiore" della sua grandissima fortuna, a patto che la tramandassi.Di conseguenza, ve la trasmetto per farvi sapere che avete il diritto di condividere una porzionedi tale patrimonio e vi informo sulle condizioni da ottemperare al fine di ottenerla.Tali condizioni non sono eccezionali o limitate all'intelligenza di poche persone: può

comprenderle ogni individuo di normali capacità. Non ci sono trucchi o illusioni, né nella miapromessa né nei criteri da seguire.Affinché possiate capire se quella che vado a presentare è una cosa di cui avete bisogno o chedesiderate, lasciatemi precisare la promessa che vi faccio.Una descrizione chiara della formula con cui potrete beneficiare appieno della Chiave dellaRicchezza che vi consentirà di trovare la soluzione di tutti i vostri problemi, che vi aiuterà aconvertire le battute d'arresto in esperienze positive, avviandovi verso le Dodici GrandiRicchezze, sicurezza economica compresa.Un elenco delle risorse lasciate in eredità da Andrew Carnegie, per chi è pronto a farne uso,oltre alle istruzioni dettagliate per acquisirle e sfruttarle.La descrizione delle modalità per beneficiare dell'istruzione, dell'esperienza e delle abilitàtecniche delle persone con cui dovrete collaborare onde raggiungere gli obiettivi principali dellavostra vita, superando gli eventuali svantaggi di una carente educazione scolastica econseguendo i risultati che desiderate nella stessa maniera di coloro che hanno avuto la fortunadi seguire un regolare corso di studi.Il privilegio di applicare la filosofia del successo messa a punto, dopo vari errori e tentativi, dacentinaia di uomini di primo piano.Un piano articolato col quale chiunque lavori in cambio di un salario o stipendio può avanzare dicarriera e guadagnare di più, cooperando col suo datore di lavoro e riscuotendone gli elogi.Un progetto strutturato col quale chiunque lavori per un altro possa mettersi in proprio, conpossibilità di successo superiori alla media.

Un progetto definito con cui qualsiasi uomo d'affari può trasformare i suoi clienti in fedelisostenitori e, grazie alla loro collaborazione, integrare altri clienti, che a loro volta sifidelizzeranno.Un progetto chiaro con cui ogni venditore di articoli utili, o di servizi come l'assicurazione sullavita, può tramutare i suoi compratori in persone che contribuiscono a fargli trovare nuovi clienti.Un piano preciso con cui qualunque datore di lavoro può diventare amico dei suoi dipendenti inmodo da rendere più lucrosa la sua attività, per sé e per loro.Ecco quanto posso promettere, ma la prima condizione che vi pongo è che leggiate il libroalmeno due volte, riga per riga, e che riflettiate sempre mentre lo leggete!Sia chiaro fin dall'inizio che, quando parlo di "ricchezze", intendo tutte le ricchezze, non soloquelle rappresentate dai beni materiali e dai profitti economici.

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Mi riferisco infatti anche al sommo bene della libertà né posso dimenticare il bene delle relazioniumane, grazie al quale tutti i cittadini possono esercitare l'iniziativa personale nella direzionepreferita. Pertanto, parlando di "ricchezze" alludo alle risorse disponibili nel senso più ampio,

all'abbondanza a cui ciascun cittadino può attingere con uno sforzo minimo.Nel contempo, debbo anche precisare che non offrirò suggerimenti a chicchessia sul tipo direndite a cui dovrebbe mirare, né sull'ammontare che egli dovrebbe cercare di accumulare.Per fortuna, le risorse sono molte, sufficienti a livello qualitativo e quantitativo per soddisfarequalsivoglia desiderio umano, purché sia lecito e ragionevole. Spero sinceramente che ognilettore punti a procurarsi la sua parte, non solo di ciò che si trova sul mercato, ma anche quelleche il denaro non potrà mai comprare!Non dirò a nessuno come condurre la sua esistenza ma, avendo osservato sia i ricchi sia ipoveri, so che le ricchezze materiali non danno la felicità.Non ho ancora conosciuto una persona veramente felice che non fosse impegnata in qualcheforma di servizio a favore del prossimo. E conosco numerosi individui facoltosi, innegabilmente

benestanti, che non sanno cosa sia la felicità.Ho delineato queste considerazioni non per farvi la predica, bensì per stimolare chi, a causa delgran numero di beni materiali che abbiamo, crede di poterli ottenere facilmente, magariperdendo di vista le preziose ricchezze, queste veramente impagabili, che si possono acquisiresoltanto in virtù delle qualità immateriali e spirituali cui ho accennato.

Capitolo 1.LE DODICI RICCHEZZE DELLA VITA.Sì, credo proprio che, come tutti gli altri, anche voi abbiate l'umanissimo desiderio di possederele cose migliori della vita. Volete certamente la sicurezza economica che può garantire solo ildenaro. Forse desiderate pure trovare uno sfogo per i vostri talenti in modo da provare la gioia

di creare il vostro benessere personale.Alcuni cercano la maniera più facile per giungere alla ricchezza finanziaria, auspicando ditrovarla senza dare nulla in cambio. Anche questa è un'aspirazione comune, che però sperocorreggiate, dal momento che l'esperienza mi ha insegnato che non si riceve mai alcunché seprima non si è dato qualcosa.Esiste un'unica strada che conduce con certezza alla prosperità, ma sa percorrerla solamentechi possiede la Chiave della Ricchezza. Si tratta del meraviglioso strumento per aprire le porteche portano alla soluzione dei propri problemi.Essa dischiude le porte della salute fìsica, dell'amore, dei sentimenti e dell'amicizia, speciesvelando i tratti caratteriali che rendono possibile l'affetto durevole.Rivela le tecniche con cui trasformare in bene, materiale e spirituale, tutte le avversità, i

fallimenti, le delusioni, gli errori di valutazione e le battute d'arresto del passato.Ravviva le speranze e permette di scoprire la formula per "sintonizzarsi" sull'Intelligenza Infinita,dalla cui grande riserva è sempre possibile attingere.

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Eleva le persone umili a posizioni di potere, di gloria e benessere economico.Ferma lo scorrere del tempo, e addirittura lo fa retrocedere, rinnovando lo spirito giovanile diquanti sono diventati vecchi troppo presto.Offre il metodo col quale è possibile assumere il controllo della propria mente, gestire in modoinoppugnabile le emozioni e applicare il potere dell'intelligenza.

Colma le carenze di chi, per qualsiasi motivo, ha avuto una cattiva istruzione scolastica,mettendolo sostanzialmente sullo stesso piano, se non altro a livello di occasioni, di quelli chehanno potuto godere di una migliore educazione.Infine, apre le porte, una dopo l'altra, delle Dodici Grandi Ricchezze della Vita, che elencherò espiegherò tra poco.Nessuno è in grado di assimilare ciò per cui non ha (avuto) alcuna preparazione. Talepreparazione consiste di diverse cose, fra le quali si devono citare la sincerità, l'onestà, l'umiltàe la consapevolezza che nessun uomo possa sapere tutto. Ora vi esporrò alcuni fatti edescriverò certi princìpi, di cui forse non avete mai sentito parlare, dato che li conosce solo chi èpronto a ricevere la Chiave.Le due personalità.

Prima di elencare le Dodici Grandi Ricchezze, vorrei soffermarmi su certe risorse che giàpossedete, ma di cui potreste non essere consapevoli.Innanzitutto, occorre riconoscere di avere una personalità multipla, anche se magari pensate diessere individui tutti d'un pezzo. Gli uomini hanno come minimo due personalità distinte,qualcuno ne ha addirittura parecchie.C'è l'"io" che riconosciamo guardandoci allo specchio: questa è la persona fisica, che tuttaviarappresenta soltanto la dimora in cui abitano le altre personalità. In tale abitazione convivonoperlomeno due individui eternamente in conflitto.Uno è un personaggio negativo che pensa, vive e si muove in un'atmosfera di dubbi, paure,indigenza e cattiva salute. L'"io" negativo prevede di fallire e sbagliare, tanto che viene quasisempre esaudito. Si sofferma sulle vicende più spiacevoli della vita, che vorrebbe evitare ma siritiene costretto ad accettare: povertà, avidità, superstizione, timori, incertezze, preoccupazionie malattie fisiche.L'"altro io è la figura positiva che pensa in termini dinamici e propositivi, anticipando le ricchezze(buono stato di salute, amore e amicizia, successo personale, speranze, creatività, servizio afavore del prossimo) e guidando infallibilmente al loro conseguimento. È solo questo "io" a poterriconoscere e conquistare le Dodici Grandi Ricchezze. È l'unico in grado di ricevere la Chiavedella Ricchezza.Abbiamo inoltre molte altre risorse di cui forse non siamo coscienti, abilità nascoste che nonabbiamo mai usato o sfruttato. Tra queste includo ciò che definisco il "centro vibrazionale", unaspecie di sensibilissimo apparato di ricezione e trasmissione sintonizzato sui nostri simili e

sull'universo che ci circonda. Questo potente apparecchio proietta i nostri pensieri e le nostresensazioni, ricevendo un flusso infinito di importantissimi messaggi per la realizzazioneindividuale. È un sistema di comunicazione a due vie dotato di una capacità inesauribile einstancabile.Questa stazione emittente opera in modo continuo e involontario, sia quando siamo svegli siaquando dormiamo. Inoltre, essa è sempre controllata da una delle nostre due personalitàprincipali, quella positiva o quella negativa.Allorché prevale l'"io negativo", il sensibilissimo ricevitore registra unicamente i messaggi piùnocivi delle numerosissime personalità negative. Di solito, ciò conduce a pensare: «A cosaserve tutto questo?», o: «Non ho la minima possibilità di riuscire!» La formulazione delle frasipotrebbe essere diversa, ma conterrà sicuramente parole scoraggianti, se non mortifere, per la

fiducia in se stessi e l'uso delle proprie energie onde ottenere ciò che si vuole. I messagginefasti ricevuti quando comanda l'"io negativo" portano invariabilmente a situazioni che sonol'esatto contrario di quelle in cui vorremmo trovarci.

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Quando invece comanda l'"io positivo", raggiungeranno il nostro "centro d'azione" solo imessaggi stimolanti, ottimistici («Ce la posso fare!»), che tradurremo nel loro equivalenteconcreto: prosperità, buone condizioni di salute, amore, speranza, fede, serenità mentale efelicità. Vale a dire i valori della vita a cui anelano tutte le persone normali.Il dono più grande.

Voglio iniziare svelandovi la Chiave con cui ottenere queste e molte altre ricchezze. È quellache, fra le altre cose, colloca la stazione emittente di ciascun individuo sotto il controllo dellasua personalità positiva.Vi rivelerò inoltre i mezzi per spartire i benefici garantiti dalla Chiave della Ricchezza, ma laresponsabilità della spartizione dipende solo da voi. Tutti coloro che hanno spirito diosservazione avranno notato che il durevole successo personale deriva, se non altroinizialmente, dalla benefica influenza di un altro individuo disposto a condividere i suoi beni.È mio desiderio informarvi preliminarmente che si acquisiscono le ricchezze tutte le ricchezzeattraverso l'espressione dell'iniziativa personale!Questo è il dono più prezioso in senso assoluto!Presumo che anche voi vogliate arricchirvi. Ho cercato la strada verso il benessere in tanti modi

sbagliati prima di imparare che ne esiste una che avrei dovuto seguire se fossi stato guidatocome spero di guidarvi.Intanto, preparatevi a riconoscere le ricchezze quando le avrete a portata di mano. Alcuniritengono che esse equivalgano al denaro! Invece, quelle durevoli nel senso più ampioconsistono di molti altri valori che trascendono le cose materiali, e posso agevolmenteaffermare che, senza tali beni immateriali, il denaro non darà mai la felicità, come credeerroneamente qualcuno.Quando mi riferisco alle "ricchezze" alludo a tutti i valori spirituali che ricompensano con lapiena e completa felicità coloro che le possiedono: sono le Dodici Ricchezze della Vita. Ed ècon sincero piacere che vado a presentarvele: preparatevi a riceverle.1. L'atteggiamento mentale positivo.Ogni ricchezza prende avvio da una condizione mentale, ma lasciatemi dire subito che talecondizione è l'unica cosa su cui una persona ha il controllo totale e inalienabile.È sommamente significativo che il Creatore ci abbia dotati della possibilità di comandare anostro agio solo sui nostri pensieri, modellandoli nella maniera che preferiamo.La disposizione mentale è importante poiché trasforma il cervello in un'elettrocalamita che attirale cose corrispondenti ai nostri pensieri, scopi e obiettivi dominanti. Naturalmente, essa attraepure la controparte delle nostre paure, incertezze e preoccupazioni.L'atteggiamento mentale positivo (AMP)1 è il prologo di qualunque ricchezza, materiale oimmateriale, di natura concreta o spirituale.Esso polarizza la vera amicizia e le ricchezze che speriamo di accaparrare coi successi futuri.

Ci procura le bellezze che troviamo nelle opere della Natura, così come si esprimono nelle nottiilluminate dalla luna, nelle stelle che punteggiano il cielo, nei meravigliosi paesaggi e nei lontaniorizzonti.Ci fornisce il bene del lavoro individuale prescelto, dove trovano espressione le più elevateaspirazioni dell'animo umano.Ci regala il tesoro dell'armonia nei rapporti famigliari, quando tutti i membri del nucleocooperano in spirito di reciproco sostegno.Ci dona le ricchezze della salute fìsica, che sono il bene di cui si rallegra chi ha appreso aequilibrare il lavoro col gioco, la venerazione con l'amore, la saggezza di mangiare per vivereanziché vivere per mangiare.E così pure le ricchezze della libertà dalla paura.

Quelle dell'entusiasmo, sia attivo sia passivo.Le ricchezze del canto e della risata, entrambe indicative del positivo atteggiamento mentale.

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Le ricchezze dell'autodisciplina, grazie alla quale si è felicemente consapevoli che la mentepermette di realizzare qualsiasi obiettivo se la si gestisce con chiarezza di intenti.Le ricchezze del gioco, grazie al quale si mettono da parte tutte le fatiche della vita e si ritornabambini.Le ricchezze della scoperta dell'altro io", quello che non riconosce la realtà della sconfitta

definitiva.Le ricchezze della fede nell'Intelligenza Infinita, di cui ogni individuo è una minuscola parte.Le ricchezze della meditazione, la maniera per connettersi alla grande riserva dell'IntelligenzaInfinita, da cui attingere a volontà.Sì, questi e altri beni dipendono inizialmente da una positiva disposizione mentale. Perciò, nondobbiamo stupirci se l'AMP figura al primo posto nell'elenco delle Dodici Ricchezze.2. La salute fisica.Per stare bene fisicamente occorre in primo luogo avere "consapevolezza della propria salute",che è la condizione generata da una mente capace di pensare non in termini di malattia ma dibenessere, di moderare il comportamento alimentare e incentivare sane attività sportive.3. L'armonia nei rapporti interpersonali.

Per andare d'accordo con gli altri bisogna innanzitutto essere fedeli verso se stessi, perché,come ha detto bene Shakespeare, ci sono ricompense che spettano solo a chi osserva questaesortazione: «Sii onesto con te stesso e ne conseguirà, come il giorno segue la notte, che nonpotrai esser falso con nessuno».4. Libertà dalle paure.Nessun uomo che tema qualcosa è libero! La paura è foriera di guai e, ovunque si radichi, è lacausa da eliminare subito per diventare ricchi nel senso più pieno del termine.Le sette paure fondamentali che dominano più spesso la mente dell'uomo sono:

paura della povertà;paura delle critiche;paura delle malattie;paura di perdere l'amore;paura di perdere la libertà;paura di invecchiare;paura della morte.

5. La speranza di avere successo.La felicità più grande è quella che consiste nella realizzazione di un desiderio inappagato.Povera al di là di ogni immaginazione è la persona che non può sperare di diventare in futurociò che vorrebbe essere, o di ottenere le cose che non è riuscito ad avere in passato.6. La fede.La fede è l'anello di collegamento della coscienza razionale alla grande riserva dell'Intelligenza

Infinita. Essa rappresenta il fertile giardino mentale da cui prelevare tutte le cose belle della vita.È l'"elisir eterno" che dà capacità creativa e operativa agli impulsi mentali.La fede costituisce la base di tutti i cosiddetti miracoli e dei tanti misteri inspiegabili per lascienza e la logica. Essa è la "sostanza chimica" spirituale che, unita alla preghiera, dà aciascun individuo la possibilità di connettersi immediatamente all'Intelligenza Infinita.È la forza che trasmuta le comuni energie mentali nel loro equivalente spirituale. Ed è l'unicaenergia che ci permette di applicare la Forza di Dio per gli scopi umani.7. La disponibilità a condividere i propri beni.Chi non ha imparato l'arte della generosità non ha ancora capito qual è la strada che porta allafelicità, dato che questa è raggiungibile solo grazie alla condivisione di ciò che si possiede. Esia detto una volta per tutte che ogni ricchezza viene impreziosita e moltiplicata dalla semplice

disponibilità a elargirne una parte agli altri, in spirito di servizio. Si ricordi inoltre che lo spaziooccupato da una persona nel cuore dei suoi simili è determinato dai servizi che rende in formadi generosa spartizione dei suoi beni.

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Le ricchezze materiali o spirituali custodite gelosamente si inaridiscono e deperiscono comeuna rosa staccata dal gambo. Infatti, una delle prime leggi di Natura contempla l'inazione comepreludio alla decadenza e alla morte, legge che vale tanto per le cellule dell'organismo umanoquanto per i beni materiali posseduti.8. La passione per il lavoro.

Non esiste uomo più ricco di colui che ha trovato la professione che ama e che si impegna asvolgere nel modo migliore, dal momento che il lavoro è la più alta forma di espressione deldesiderio. Il lavoro è il nesso tra la domanda e l'offerta di tutti i bisogni umani, l'antesignano diogni progresso sociale, lo strumento con cui si mettono le ali dell'azione alla fantasiaindividuale. E tutte le opere appassionate sono sacre perché danno la gioiadell'autoespressione a chi le esegue.9. La mentalità aperta a tutti gli argomenti.La tolleranza, che è una delle qualità migliori della cultura, è manifestata solo dalla persona chetiene la sua mente sempre aperta a ogni argomento. Soltanto l'uomo dalla mentalità ricettiva siistruisce davvero e quindi si prepara a servirsi delle grandi ricchezze della vita.10. L'autodisciplina.

L'uomo che non è padrone di sé non diventerà mai padrone di nulla. Chi sa gestire se stessopotrà diventare il padrone del suo destino terreno, il "capitano della sua sorte e della suaanima". E la maggior forma di autodisciplina consiste nell'esprimere umiltà di cuore nelmomento in cui si raggiungono le grandi ricchezze, o si gode di quello che viene comunementedefinito il "successo".11. La capacità di capire gli altri.L'uomo che sa capire la gente possiede una grande ricchezza: riconosce che siamofondamentalmente simili, anche perché siamo evoluti dalla stessa radice. Infatti, tutte le attivitàumane sono ispirate a una o più delle nove motivazioni basilari dell'esistenza. Esse sono:

sentimento dell’ amore;emozione del sesso;desiderio di guadagno materiale;desiderio di autoconservazione;aspirazione alla libertà fisica e mentale;desiderio di esprimersi;impulso a perpetuare la vita dopo la morte;emozione della collera;sentimento della paura.

L'uomo che vuole comprendere il prossimo deve quindi prima di tutto capire la propria identità.La capacità di conoscere gli altri elimina quasi tutte le cause dei conflitti interpersonali. È labase di ogni amicizia, dell'armonia fra i popoli e intersoggettiva. È il fondamento della

collaborazione e delle qualità che devono avere i capi per stimolare la fattiva cooperazione deidipendenti.12. La sicurezza economica.Da ultima, ma non per importanza, viene la parte materiale, tangibile e concreta delle DodiciRicchezze.La sicurezza economica, ovviamente, non equivale in senso stretto al possesso del denaro; peresempio, la si può raggiungere prodigando i propri servizi al prossimo, oppure offrendoprestazioni utili che si convertiranno nel tempo nelle varie forme delle necessità umane, con osenza l'uso dei soldi.Un imprenditore miliardario ha sicurezza finanziaria non perché dispone di un'enorme somma didenaro, ma perché offre un impiego utile a tanti uomini e donne, attraverso cui produce

preziose merci o servizi per un gran numero di persone. Tale utilità gli permette di calamitareingenti risorse monetarie, ed è proprio così che ci si assicura il benessere.

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Fra poco vi esporrò i princìpi che servono per accumulare il denaro e le altre ricchezzeimmateriali, ma prima voglio prepararvi ad applicare tali princìpi. Per accettare le ricchezze, lamente dev'essere pronta, così come occorre dissodare la terra prima di piantare il seme che vicrescerà.Quando si è pronti per una cosa, questa si concretizzerà di sicuro!

Ciò non significa che le cose di cui abbiamo bisogno appariranno senza una causa, visto che viè una grande differenza tra i bisogni personali e la preparazione a ricevere. Se non si riesce acogliere tale differenza, si possono perdere i vantaggi che cerco di trasmettervi. Pertanto,abbiate pazienza e lasciate che vi guidi verso la condizione mentale di ricettività; dopodiché,sarete pronti a ottenere le ricchezze che desiderate. Naturalmente, lo farò a modo mio.All'inizio, il mio stile di porgere le cose vi potrebbe sembrare strano, ma non fatevi scoraggiareper così poco: tutte le nuove idee appaiono dapprincipio bizzarre. Qualora dubitiate dellapraticità del mio metodo, vi ricordo che grazie a esso sono diventato molto ricco.Peraltro, il progresso umano si è imposto con fatica perché la gente è restìa ad accettare le ideeinnovative.Quando Samuel Morse annunciò al mondo di aver scoperto un sistema di comunicazione per

via telegrafica, tutti lo derisero. Il sistema era effettivamente eterodosso, una cosa mai vista, equindi suscettibile di dubbi e sospetti.Il mondo schernì Marconi quando lo scienziato italiano annunciò di aver perfezionato il sistemadi Morse, facilitando le comunicazioni per mezzo del suo apparecchio senza fili.Thomas A. Edison si espose al ridicolo proclamando l'invenzione della lampadina a filamentiincandescenti, e lo stesso dicasi per il primo costruttore di autoveicoli a propulsione semoventeche rimpiazzavano cavallo e calesse.Allorché Wilbur e Orville Wright vantarono di poter volare su una macchina di loro invenzione, lagente fu tanto poco impressionata che i direttori dei giornali non si degnarono di partecipare alladimostrazione del primo volo.Poi venne la scoperta della radio, uno dei "miracoli" dell'ingegno umano, destinato a restringeree avvicinare il mondo. Chi aveva una mentalità "impreparata" se ne servì come giocattolo perdivertire i figli, nulla di più.Ho rivangato questi fatti per rammentare a chi cerca di arricchirsi in nuove maniere che non ci sideve far scoraggiare dalle novità. Assecondatemi, impadronitevi della mia filosofia e state certiche funzionerà per voi come è stato per me.Fungendovi da guida nel vostro sforzo di arricchirvi, ne sarò remunerato in proporzioneesattamente corrispondente ai vostri benefici futuri. È l'eterna legge di compensazione agarantirlo. Forse il compenso non mi verrà direttamente da chi si approprierà della mia filosofia,ma sotto un'altra forma secondo cui nessun servizio reso da chicchessia rimane senza giustaretribuzione. «Fate la cosa», diceva Emerson, il grande filosofo statunitense, «e avrete il

potere».Innanzitutto quindi c'è l'obbligo che sento di avere per i tesori che mi sono stati concessi per ilsolo fatto di essere nato. Infatti, anch'io per progredire e arricchirmi mi sono servito dell'aiutoaltrui. Inoltre, ho notato che tutti coloro i quali hanno salito la scala del benessere durevole lofacevano tendendo le due mani: una verso l'alto per ricevere il soccorso di quanti avevano giàraggiunto la vetta, e l'altra verso il basso per aiutare chi stava ancora salendo.A questo punto è quindi importante avvisare anche voi, che volete arricchirvi, di procedere conle braccia tese, una verso l'alto e l'altra verso il basso, per dare e ricevere aiuto, dal momentoche tutti quelli che puntano a un successo duraturo devono soccorrere i loro simili in lotta pergiungere agli stessi obiettivi. In altre parole, prima di avere si deve donare.Ora che sappiamo quali sono le vere ricchezze della vita vi svelerò il prossimo passo da

compiere per "preparare" la mente a ricevere ogni vantaggio e beneficio.Ho riconosciuto che le mie ricchezze dipendevano dall'aiuto degli altri. Alcuni di questi eranouomini noti, che sicuramente conoscete anche voi. Altri erano sconosciuti e, forse, i loro nomi

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non vi dicono nulla. Tra questi, figurano otto dei miei amici che hanno fatto tanto per me,preparandomi all'accettazione di ogni bene. Io li chiamo gli Otto Prìncipi. Essi mi servonoquando sono sveglio e anche quando dormo.Sebbene non li abbia mai incontrati a quattr'occhi, come mi è capitato con altri che mi hannoaiutato, essi hanno agito da custodi delle mie ricchezze, proteggendomi dalla paura, dall'invidia,

dall'avidità, dal dubbio, dalle indecisioni, dalla tendenza a rimandare. Mi hanno incentivato adattivarmi di mia iniziativa, hanno tenuto sveglia la mia fantasia, mi hanno dotato della chiarezzadi intenti e della fiducia di poter riuscire.Sono stati i veri addestratori della mia mente, gli edificatori del mio atteggiamento mentalepositivo.Posso raccomandarveli in modo che vi rendano un servizio analogo?

Capitolo 2GLI OTTO PRINCIPI.Se volete, potete chiamarli con un altro nome, magari Mentori, o Princìpi, oppure Consiglieri.Quale che sia la vostra decisione, vi dico subito che me ne servo grazie a una tecnica semplicee flessibile. Tutte le sere, come ultima attività della giornata, io e i miei Prìncipi ci sediamoattorno a un tavolo. Ciò mi giova per esprimere, e quindi corroborare, la mia gratitudine per ilservizio che mi hanno reso durante la giornata.La riunione procede proprio come se i Prìncipi esistessero in carne e ossa. Allora, è un periododi meditazione, di ricordi e rassegne personali, e di ringraziamenti, grazie al contatto stabilito dalpotere del pensiero.È a questo punto che vi accorgerete se siete in grado di superare la prima prova per"esercitare" la vostra mente ad accettare le ricchezze. Se non ce la fate, pensate a quello che èaccaduto a Morse, Marconi, Edison e ai fratelli Wright quando diffusero la notizia di aver messoa punto una nuova invenzione capace di offrire servizi migliori. Vi aiuterà a resistere allo shock.

Esaminiamo ora una sessione tipica in compagnia dei miei Prìncipi.Gratitudine!.«Oggi è stata una bellissima giornata. «Mi è stato concesso di avere salute mentale e fisica.«Mi sono stati dati cibo da mangiare e vestiti da indossare. «Ho avuto un'ulteriore possibilità diservire gli altri. «Sono stato mentalmente sereno e libero da ogni paura.«Per queste benedizioni, vi sono grato, miei Prìncipi e Guide. Vi ringrazio collettivamente peraver dipanato l'intricata matassa della mia vita passata, affrancandomi così il corpo, la mente el'anima da tutte le cause e gli effetti della paura.«Principe del Benessere Materiale, ti sono riconoscente per aver mantenuto la mia mente insintonia con la consapevolezza della prosperità e dell'abbondanza, libera dai timori dellapovertà e del bisogno.

«Principe della Salute Fisica, ti ringrazio per aver mantenuto la mia mente sintonizzata sullarisorsa del benessere corporeo, offrendomi i mezzi affinché ogni mia cellula e ogni mio organo

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fossero adeguatamente riforniti di energia per sopravvivere e applicare tale energia nelle coseda fare.«Principe della Serenità Mentale, grazie per aver mantenuto la mia mente libera da tutte leinibizioni e dai limiti autoimposti, garantendo così al mio corpo e al mio intelletto un sano riposo.«Principe della Speranza, ti sono grato per la realizzazione dei desideri quotidiani e per la

promessa della realizzazione di quelli futuri.«Principe della Fede, ti sono grato per la guida che mi hai sempre assicurato; per avermiispirato a fare ciò che mi è utile e avermi evitato di fare ciò che, se lo avessi fatto, si sarebbedimostrato nocivo. Tu hai infuso forza ai miei pensieri e impeto alle mie azioni, dandomi lasaggezza che mi ha consentito di comprendere le leggi di Natura, nonché il giudizio peradattarmi armoniosamente ad esse.«Principe dell'Amore, riconosco il mio debito di gratitudine nei tuoi confronti per avermi stimolatoa condividere le ricchezze con quelli con cui sono venuto in contatto oggi; per avermi dimostratoche posso trattenere e considerare mio solo ciò che distribuisco. E ti sono grato anche per laconsapevolezza dell'amore con cui mi hai arricchito, poiché esso mi rende dolce la vita epiacevoli tutti i rapporti interpersonali.

«Principe del Romanticismo, grazie per avermi ispirato con U senso della giovinezzanonostante il passare degli anni.«Principe della Saggezza, ti sono eternamente grato per aver convertito in un patrimonio didurevoli valori tutti i miei trascorsi fallimenti, insuccessi, errori di azione e valutazione, paure,delusioni e avversità di ogni tipo; questo bene corrisponde alla mia disponibilità a stimolare glialtri nel gestire le loro abilità intellettive per conseguire gli scopi che si prefiggono, dandomiquindi il privilegio di condividere il mio patrimonio con chi è pronto a riceverlo, arricchendolo emoltiplicandolo proprio grazie al beneficio che ne ricavano gli altri.«Ti esprimo perciò il mio ringraziamento per avermi fatto capire che nessuna esperienza umanaè imputabile nel registro delle passività; che ogni esperienza è trasformabile in utile servizio;che il potere della mente è l'unico su cui ho il controllo totale; che la forza del pensiero puòessere tradotta in felicità; che non esistono limiti al mio potere mentale, se non quelli che iostesso mi impongo».Il mio più grande bene consiste nell'aver avuto la fortuna di riconoscere l'esistenza degli OttoPrìncipi, poiché sono stati loro ad allenare la mia mente affinché fosse in grado di ricevere ilprivilegio delle Dodici Ricchezze.E l'abitudine a comunicare giornalmente con questi Prìncipi ad assicurarmi il durevolegodimento di tali ricchezze, a prescindere dalle mutevoli vicende della vita.I Prìncipi sono gli strumenti che adopero per tenere la mente focalizzata sulle cose che desideroe lontana da quelle che aborro! Mi servono come sano feticcio grazie al quale posso attingereliberamente all'energia mentale per levigare "una perla all'ora, e un tesoro per ogni perla".

Mi garantiscono l'immunità completa da tutte le forme di deleteria disposizione mentale,distruggendo il seme del pensiero negativo e la creazione di qualsiasi atteggiamento nefasto.Mi aiutano a tenere la mente concentrata sui miei obiettivi principali, così che possa conseguirlicon facilità.Mi tengono in pace con me stesso e col mondo, e in armonia con la mia coscienza.Mi permettono di chiudere la porta a tutti i brutti pensieri che emergono se ripenso agliinsuccessi del passato. Anzi, mi aiutano a trasformarli in preziose esperienze da cui imparare.I Prìncipi mi hanno rivelato l'esistenza delT'aitro io", la mia identità che pensa, si muove,progetta, desidera e agisce in base all'impulso che non accetta nulla che sia "impossibile".Mi hanno dimostrato innumerevoli volte che ogni avversità porta in sé il germe di un vantaggioequivalente. Così, quando sono colpito dalla sfortuna, come capita a tutti, non mi faccio

spaventare, ma comincio subito a cercare "il germe del vantaggio equivalente", lasciandolosbocciare in un fiore di occasioni.

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Mi hanno permesso di sconfiggere il mio nemico più acerrimo, me stesso. Mi hanno mostratociò che è buono per la mia anima e il mio organismo, guidandomi correttamente verso la fontedi ogni bene.Mi hanno insegnato la verità secondo cui la felicità non consiste nel possesso delle cose, manel privilegio di esprimere se stessi attraverso il loro uso.

Inoltre, grazie ai Prìncipi ho compreso che è meglio prodigare i propri servizi che riceverne daglialtri.Notate che non chiedo loro nulla: mi limito a celebrare questa cerimonia di ringraziamento neiloro confronti esternando la mia riconoscenza per le ricchezze che mi hanno già elargito.I Prìncipi conoscono i miei bisogni e li soddisfano!Sì, essi me li appagano in modo sovrabbondante. I Prìncipi mi hanno ammaestrato a pensare intermini di ciò che posso dare e & dimenticare quello che vorrei avere in cambio. Mi hannoindicato l'approccio corretto alla vita impersonale, lo stile che ci fa capire i poteri che risiedono alnostro interno e a cui possiamo attingere a piacere per risolvere tutti i problemi personali erealizzare ogni bisogno materiale.Mi hanno insegnato la calma e ad ascoltare la coscienza!

Mi hanno dato la fede per ignorare le mie ragioni e accettare la guida interiore, sicurissimo chequesta piccola voce interna è superiore alla mia razionalità.La mia vita si è ispirata a loro.Adesso ve li espongo, così che possiate appropriarcene.Credo dell'uomo felice.Ho trovato la felicità aiutando gli altri a trovarla. Ho rafforzato la salute perché vivo conmoderazione tutte le cose, mangiando solo gli alimenti offerti dalla Natura per il sostentamentofisico.Sono libero da ogni forma di paura. Non detesto nessun uomo, non invidio nessuno, ma amotutta l'umanità.Ho un lavoro che mi appassiona, al punto che talora mi sembra un divertimento. Diconseguenza, non mi sento mai stanco. Ogni giorno prego, non per avere nuove ricchezze, maper la saggezza con cui riconoscere, accettare e usare in maniera giusta la grande abbondanzadi beni che è già nelle mie mani. Non pronuncio nomi di persona se non per onorarli. Nonchiedo favori ad alcuno, eccezion fatta per il privilegio di condividere le mie ricchezze conchiunque voglia riceverle. Sono a posto con la mia coscienza, che quindi mi guidacorrettamente in tutte le azioni.Non ho nemici perché non ferisco nessuno, per nessun motivo, ma sono prezioso per tutti quellicon cui interagisco, insegnando loro il modo per accumulare ricchezze durature.Possiedo più beni materiali di quanti abbia bisogno perché sono libero dall'avidità e bramosoltanto gli oggetti materiali che devo e posso usare per vivere.

Possiedo un grande patrimonio, che però non è tassabile perché la sua sede è nella mia mente,sotto forma di ricchezze immateriali che non sono misurabili o calcolabili, né espropriabili, senon da quelli che adottano il mio stile di vita. Ho creato tale patrimonio osservando le leggi diNatura e adattando i miei comportamenti nel modo più coerente a tali leggi.Le opere della Chiave.Procediamo con la storia descrivendo la filosofia che occorre adottare per acquisire le DodiciRicchezze. Ho spiegato il modo per approntare la mente alla ricezione di ogni bene. Ma questoè solo l'inizio: adesso mi pregio di esporre come venirne in possesso e farne l'uso migliore.La storia risale a più di mezzo secolo fa e trae ispirazione dalla vita di Andrew Carnegie, ilgrande filantropo. Egli entrò in possesso delle Dodici Ricchezze, ma la loro parte finanziaria eratalmente ingente che non gli bastò l'intera vita per distribuirla agli altri, per cui la trasmise a

quelli che sono tuttora impegnati a usarla per il bene dell'umanità.

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Anch'egli beneficiava del servizio degli Otto Prìncipi. Il Principe della Saggezza Suprema loaiutò in maniera così efficace da consigliargli non solo di spartire tutti i suoi beni materiali, maanche di trasmettere la filosofìa di vita che permette a tutti di arricchirsi.Carnegie spiegava così il motivo per cui divulgava la sua filosofìa del successo:«Ho accumulato il mio denaro grazie agli sforzi altrui e lo restituirò alla gente non appena

troverò il modo di farlo senza ispirare in loro il desiderio di aver qualcosa in cambio di nulla. Laparte principale delle mie ricchezze è rappresentata dalle conoscenze che mi sono servite peraccantonare i beni, sia materiali sia spirituali. È quindi mia intenzione organizzare taliconoscenze in una filosofia pratica, rendendole disponibili ad ogni persona che cerchi leoccasioni per realizzarsi, sempre in ossequio al sistema economico che regge il nostro paese».Se sperate di ricevere le ricchezze che desidero spartire con voi, dovete abbracciare eapplicare la stessa filosofia.Prima di enunciarne i princìpi vorrei delineare un breve resoconto di ciò che essa ha già fattoper altri uomini di mezzo mondo. La filosofia di Carnegie è stata infatti tradotta in quattro deimaggiori dialetti dell'India: questi libri hanno venduto più di due milioni di copie. Inoltre, è statatradotta nella variante brasiliana del portoghese, potendo così essere sfruttata da più di

1.500.000 di persone. È stata pubblicata in edizione speciale per la diffusione in tutto l'imperobritannico, Commonwealth compreso, dove ha servito più di due milioni di individui.Ha circolato in ogni villaggio, paese e città statunitensi, talché si stima che ne abbianobeneficiato venti milioni di persone.Essa potrebbe diventare il mezzo per una collaborazione in spirito di amicizia tra tutti i popoli delmondo, poiché non si fonda su nessun credo o fede particolare, ma sui princìpi fondamentalidel successo durevole, sull'atteggiamento costruttivo in ogni campo delle attività umane. Ètalmente universale da favorire il successo in ogni occupazione umana.Tuttavia, ancor più importante di queste prove, sia per voi il fatto che essa è così semplice chepotete iniziare ad applicarla a vostro vantaggio dalla posizione in cui vi trovate adesso.Eccoci quindi pronti per enunciare il segreto della Chiave della Ricchezza!I diciassette princìpi vi serviranno come una precisa mappa che conduce direttamente alla fontedi ogni tesoro, concreto o immateriale. Seguite le istruzioni e non potrete sbagliare strada, masiate disposti ad assumervi tutte le responsabilità che si accompagnano al possesso di grandiricchezze. Ricordate soprattutto che la dovizia di beni va spartita con gli altri e che c'è un prezzoda pagare per qualsiasi cosa si ottiene.Descrivendo i diciassette princìpi non vi svelerò la Chiave, perché il suo segreto consiste nellaloro combinazione.Essi rappresentano le diciassette porte che occorre varcare per raggiungere la camera internadove è racchiusa la fonte di ogni bene. La Chiave aprirà la porta di quella camera e sarà nellevostre mani quando sarete pronti ad accettarla. La vostra preparazione dipende

dall'assimilazione e dall'applicazione dei primi cinque dei diciassette princìpi, su cui misoffermerò nel prossimo capitolo.

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 3.LA CHIAREZZA DI INTENTI.È impressionante rendersi conto come tutti i grandi capi della storia umana, di ogni settore e

attività, abbiano raggiunto la posizione di comando applicando il loro talento con chiarezza di

intenti. Altrettanto impressionante è accorgersi che chi viene classificato tra i falliti non abbiamai obiettivi precisi, ma giri sempre attorno al suo scopo, come una nave senza timone chetorna a mani vuote al punto d'inizio.Alcuni cosiddetti "falliti" hanno inizialmente un obiettivo da realizzare, ma lo abbandonano nonappena incontrano delle difficoltà, più o meno gravi, e subiscono battute d'arresto. Allora,rinunciano senza sapere che esiste una filosofia del successo precisa e affidabile come lamatematica, senza sospettare che le sconfitte temporanee sono solo un banco di prova dietrocui potrebbero celarsi occasioni favorevoli, basterebbe non considerarle definitive.Una delle grandi tragedie della nostra civiltà è costituita dal 98% di persone che sprecano la vitasenza avvicinarsi mai, nemmeno lontanamente, a ciò che definiamo la chiarezza di intenti! Ilprimo esame a cui Carnegie sottoponeva i collaboratori che puntavano a una posizione di

preminenza comportava la valutazione della misura di quanto fossero disposti a percorrere unmiglio in più. Il secondo esame mirava a stabilire se la loro mente fosse focalizzata su untraguardo preciso, compresa la preparazione necessaria per tagliarlo.«Quando gli chiesi il mio primo avanzamento di carriera», raccontava Charles M. Schwab,«Carnegie si aprì a un grande sorriso e replicò: "Se hai cuore e cervello concentrati su quelloche vuoi e non c'è nulla che io possa fare per impedirti di ottenerlo!"».Schwab conosceva bene il suo obiettivo: era la carica più alta dopo quella di Carnegie!E il filantropo lo aiutò a raggiungerla.Una delle cose più notevoli degli uomini che si attivano con chiarezza di intenti è la sollecitudinecon cui gli altri si scostano per lasciarli passare, addirittura aiutandoli affinché conseguano i loroscopi.Nascita di una filosofìa.La storia collegata all'organizzazione di questa filosofia ha stretti rapporti con l'importanza cheCarnegie dava alla chiarezza di intenti.Dopo aver ingrandito le sue acciaierie e accumulato un'enorme fortuna economica, egli volse ilsuo interesse all'uso e alla condivisione delle sue ricchezze. Essendosi reso conto che la loroparte maggiore consisteva nelle conoscenze che gli avevano permesso di arricchirsi,approfondendo le relazioni umane, cercò di ispirare un altro a organizzare la filosofia che leavrebbe trasmesse a tutti quelli che desideravano possederle.A quel punto era già avanti con gli anni, sicché comprese che il compito avrebbe richiestol'impegno di un giovane provvisto del tempo e della disposizione mentale giusta per dedicare i

successivi vent'anni, o più, alla ricerca delle modalità della realizzazione individuale.Quando lo incontrai per caso (ero andato a intervistarlo per conto di una rivista che volevadivulgare i suoi successi), Carnegie aveva già vagliato più di duecentocinquanta uomini cheriteneva possedessero le qualità che cercava. Era abituato a sondare il carattere delle personecon la sua intuizione e probabilmente si chiedeva se avessi le abilità che stava cercando datanto tempo. Infatti, aveva messo a punto un piano per scoprirlo.Iniziò narrandomi la storia dei suoi successi. Poi alluse alla necessità che il mondo usufruisse diuna filosofia pratica che avrebbe consentito anche al più umile operaio di arricchirsi nella formae nella quantità desiderate.Per tre giorni e tre notti mi espose la sua idea, descrivendo quello che si doveva fare perperfezionare una simile metodologia. Finita la storia, mi sottopose a una prova per capire se

avesse davvero trovato l'individuo giusto per portare a compimento la sua idea.«Ecco, ora sei al corrente del mio progetto», mi disse, «e, in relazione a questo, vorrei farti unadomanda, a cui dovrai rispondere con un "sì" o con un "no". Se ti do l'occasione di organizzare

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la prima filosofia mondiale della realizzazione individuale, presentandoti gli uomini checollaboreranno con te a tale scopo, saresti contento di avere quest'occasione e porterai acompimento l'idea, nel caso te l'affidassi?»Mi schiarii la gola, balbettai per qualche secondo e poi risposi con una frase breve, ma colma diconseguenze.

«Sì», esclamai, «non solo accetto il compito, ma lo porterò fino in fondo!»Questo significa parlar chiaro! In effetti, era la cosa che Carnegie voleva sentirsi dire per capirese avevo chiarezza di intenti.Parecchi anni dopo, sono venuto a sapere che, in quella circostanza e quando poneva quelladomanda, il grande e saggio filantropo teneva in mano un cronometro a scatto, concedendo allepersone che aveva davanti appena sessanta secondi per rispondere. Chi ci metteva di piùveniva scartato. Io, per replicare come accennato, ci avevo impiegato ventinove secondi. Lostesso Carnegie mi spiegò poi il motivo del cronometraggio. «So per esperienza», precisava,«che l'uomo incapace di giungere celermente a una decisione quando conosce tutti i fatti che gliservono non è affidabile nel portarla a completamento, qualsiasi decisione prenda. Inoltre, hoscoperto che gli uomini in grado di decidersi rapidamente sanno di solito procedere con

chiarezza di intenti anche in altre circostanze».Il primo esame lo avevo superato a pieni voti, ma ce n'era un altro, non meno importante.«Benissimo», mi incoraggiò Carnegie, «possiedi una delle due qualità necessarie all'uomo chevorrei organizzasse la mia filosofia. Adesso vediamo se possiedi anche la seconda. Se ti dessil'opportunità di congegnare questo metodo, saresti disposto a dedicare vent'anni della tua vitaalla ricerca delle cause del successo e del fallimento, senza paga, cioè sbarcando il lunario conaltri mezzi?»Questa richiesta era piuttosto scioccante perché mi ero già illuso di poter essere finanziato conuna parte della sua enorme fortuna. Tuttavia, mi ripresi subito dallo sconcerto, chiedendogliperché non volesse sponsorizzare un compito di così elevato valore morale.«Non si tratta di tirchieria», obiettò, «ma è mia intenzione sapere se hai dentro di te la capacitànaturale di percorrere un miglio in più, cioè di espletare il tuo compito prima di pretendere diessere pagato per farlo».Poi mi spiegò che gli uomini di maggior successo in ogni attività umana erano, e sono semprestati, quelli disposti a rendere servizi superiori a quelli per cui venivano ricompensati. Inoltre,sottolineò il fatto che spesso i sussidi finanziari, a favore di gruppi o individui, arrecano più danniche vantaggi.Mi ricordò che avevo un privilegio che aveva negato a più di altri duecentocinquanta uomini,alcuni dei quali molto più anziani ed esperti di me, terminando così il suo discorso: «Se trarrai ilmassimo vantaggio da quest'occasione, è probabile che la farai fruttare in ricchezze favolose,tali da far sembrare da poco quelle che ho accumulato io. Infatti, eseguendo il compito, potrai

penetrare nelle menti più acute della nostra nazione, approfittare delle esperienze dei maggioricapitani di industria e proiettare la tua influenza su tutto».Come rifiutare una simile prospettiva?! Avevo ricevuto la prima lezione di chiarezza di intenti,oltre al prezioso principio dell'abitudine &fare un miglio in più.Con una precisione quasi esatta, vent'anni dopo, la filosofia con cui Carnegie avevaraggranellato gran parte delle sue ricchezze era completa e poteva essere diffusa nel mondosotto forma di otto volumi motivazionali.«E che ne è stato dell'uomo che ha investito tutto quel tempo senza essere pagato?», potrebbechiedere qualcuno. «Quale compenso ha ricevuto per la sua fatica?»Una risposta esauriente è impossibile perché lui stesso non lo sa, né conosce la somma totaledei benefici ricevuti. Inoltre, alcuni di essi hanno una natura così impalpabile che continueranno

ad aiutarlo per tutta la sua vita.Comunque, per dare soddisfazione a coloro che misurano le ricchezze solo con il metro deibeni materiali, posso affermare che un solo libro, quello basato sulle conoscenze ottenute

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applicando il principio del miglio in più, ha già fruttato profitti calcolabili in cifre superiori ai tremiliardi di dollari. E il tempo effettivo speso per la stesura del libro non ha superato i quattromesi.La chiarezza di intenti e l'abitudine a compiere servizi maggiori di quelli per cui si è pagati sonoun elemento che colpisce l'immaginazione anche delle persone più fantasiose, ma devo subito

avvisarvi che si tratta solo di due dei diciassette princìpi per la realizzazione personale.Li ho associati per un unico motivo: segnalarvi come i princìpi di questa filosofia siano tutticollegati, quasi fossero anelli di una catena, e come la loro combinazione conduca allo sviluppodi un potere meraviglioso, inattingibile con la singola applicazione di uno solo di essi.Il potere della chiarezza di intenti.Analizziamo ora i vantaggi garantiti da tale principio in base alle motivazioni psicologiche che nederivano.Prima premessa.Il punto d'avvio di ogni realizzazione personale è l'adozione di uno scopo preciso, da conseguiresecondo un progetto strutturato.Seconda premessa.

Tutti i successi derivano da una motivazione o da una combinazione di motivazioni (desideri,emozioni e sentimenti), ma nove sono quelle fondamentali che determinano ogni azionevolontaria (vedi cap. I).Terza premessa.Qualsiasi idea, progetto o obiettivo che domina la nostra mente, se opportunamente ripetuto ereso emotivamente marcato dal desiderio ardente di concretizzarlo, viene recepito dalsubconscio che, spingendo all'azione, lo porterà alle sue più estreme e logiche conseguenzecon i mezzi disponibili.Quarta premessa.Qualunque idea, piano o traguardo coltivato dalla coscienza razionale, e sostenuto dalla fedeassoluta nella sua realizzazione, viene recepito immediatamente dal subconscio, che spingeall'azione: non si conosce alcun desiderio di questo tipo che non abbia portato sempre alsuccesso.Quinta premessa.Il potere della propria mente è la sola cosa su cui una persona ha il controllo totale eindiscutibile, un fatto così stupefacente da rimandare allo stretto rapporto che esiste tra ilcervello umano e l'Intelligenza Infinita di Dio, due entità unite dalla fede.Sesta premessa..Il subconscio, cioè la parte mentale inconscia, è la porta d'accesso a Dio che esaudisce lenostre domande in proporzione esatta alla qualità della nostra fé dei È possibile, attraverso lafede, dargli quindi istruzioni come se fosse un'entità autonoma.

Settima premessa.Uno scopo preciso, supportato dalla fede vissuta, è una forma di saggezza, ed è risaputo che lasaggezza applicata produce esiti positivi.I principali benefìci della chiarezza di intenti.La chiarezza di intenti incentiva la fiducia in sé, l'iniziativa personale, l'immaginazione,l'entusiasmo, l'autodisciplina e la concentrazione operativa, tutti requisiti essenziali per ilconseguimento del successo materiale. Essa facilita la gestione del proprio tempo e laprogettazione delle attività quotidiane in modo da raggiungere i grandi obiettivi della vita.Ci mette in allerta per il riconoscimento delle occasioni inerenti all'oggetto eh.; si vuoleconseguire e ci ispira a trovare il coraggio necessario per cogliere tali occasioni quando sipresentano.

Stimola la collaborazione delle altre persone.Prepara la strada al pieno esercizio dello stato mentale che chiamiamo fede, facendoleassumere un atteggiamento positivo e affrancandoci da paure, dubbi e indecisioni.

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Ci sintonizza sulla consapevolezza del successo, senza la quale nessuno può realizzarealcunché in nessun settore professionale.Elimina la pessima abitudine di rimandare le decisioni.Infine, conduce direttamente allo sviluppo e al mantenimento della prima delle DodiciRicchezze, la disposizione mentale positiva.

Queste sono le caratteristiche principali della chiarezza di intenti, che però possiede numerosealtre qualità e possibilità d'uso, essendo collegata a ciascuna delle Dodici Ricchezze. Questeinfatti sono ottenibili solo se si conoscono bene i propri obiettivi.Paragonate la chiarezza di intenti con le Dodici Ricchezze, una alla volta, e notate quanto essasia essenziale per il conseguimento di ognuna. Poi elencate gli uomini di maggior successo checonoscete e osservate in che modo ciascuno di loro abbia privilegiato un certo obiettivo,facendone il punto focale dei suoi sforzi.Thomas A. Edison si è dedicato completamente alle invenzioni scientifiche. Andrew Carnegie siè specializzato nella produzione e nella vendita dell'acciaio. F.W. Woolworth ha concentratol'attenzione sulla gestione dei suoi Grandi Magazzini. Philip D. Armour si è dedicato anima ecorpo all'imballaggio e alla distribuzione della carne. La specialità di James J. Hill era la

costruzione e la manutenzione dell'enorme Ferrovia Transcontinentale americana. AlexanderGraham Bell si è distinto per le ricerche scientifiche inerenti allo sviluppo della telefoniamoderna. Marshall Field ha fatto funzionare i più grandi magazzini al dettaglio del mondo. CyrusH.K. Curtis ha dedicato la vita alla fondazione e alla pubblicazione del Saturday Evening Post.Jefferson, Washington, Lincoln, Patrick Henry e Thomas Paine hanno vissuto soprattutto perdare libertà al nostro popolo americano, impegnando le loro fortune in tale lotta.Uomini con chiarezza di intenti, con un unico scopo e obiettivo da realizzare!L'elenco potrebbe continuare, e sarebbe lunghissimo, dato che contiene i nomi di tutti i grandileader che hanno contribuito a perfezionare lo stile di vita americano che tanto ha fatto e faràper chiunque voglia applicarlo.Come giungere alla chiarezza di intenti.La maniera per definire l'Obiettivo Principale della propria Vita è semplice, ma importante.Comportatevi nel modo che descrivo.a. Mettete per iscritto una frase chiara e accurata contenente lo Scopo che vi prefiggete nellavostra esistenza, firmandola e mandandola a memoria.Poi ripetetela oralmente almeno una volta al giorno, anche di più, se potete. Ripetetelacontinuamente.b. Scrivete un piano preciso e organizzato con cui intendete iniziare a conseguire il vostroobiettivo principale. Deve includere la scadenza entro cui realizzarlo; non dimenticate però diinserire anche la definizione di ciò che siete disposti a dare in cambio del successo. Ricordateche non esiste qualcosa che si possa ottenere gratis, che tutto ha un prezzo, da pagare in

anticipo in un modo o nell'altro.e. Fate in modo che il vostro piano sia abbastanza elastico da permettere certi cambiamentitutte le volte che desiderate apportarli. Rammentate che Dio, che opera in ogni atomo dellamateria e in ogni essere, animato o inanimato, potrebbe suggerirvi un progetto di gran lungasuperiore al vostro, qualunque esso sia. Perciò, siate sempre pronti a riconoscere e adottare taliprogetti superiori che potrebbero venirvi in mente.d. Non divulgate l'Obiettivo principale della vostra vita e il piano per conseguirlo, se non inrapporto alle informazioni che potrebbero servirvi per migliorarlo e metterlo in pratica, comespiegherò più avanti col principio dell'Alleanza di Cervelli.Non commettete l'errore di presumere che, siccome potreste non capire le istruzioni che vi hoappena dato, i princìpi non siano validi. Seguite le istruzioni alla lettera; praticatele con fiducia e

ricordate che, così facendo, vi situate sulla falsariga dei maggiori leader vissuti nel nostropaese.

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Le istruzioni non richiedono uno sforzo particolare, solo l'applicazione della forza di volontà. Nérichiedono la disponibilità di tempo e risorse al di fuori della normale capacità dell'uomo medio.Inoltre, esse si armonizzano con i precetti di tutte le vere religioni mondiali.Decidete ora quello che volete dalla vita e cosa siete propensi a dare in cambio. Decidete dovevolete approdare e come desiderate farlo. Poi esordite muovendo da dove vi trovate adesso.

Iniziate con qualsiasi mezzo a tagliare il traguardo più vicino e scoprirete che, nella misura in cuisaprete agire, vi si sveleranno altri e migliori mezzi operativi.Questa è stata l'esperienza di tutti gli uomini che il mondo onora per i loro successi. Lamaggioranza è partita dal nulla, o con poco, ma sempre col desiderio ardente di raggiungereuno scopo.In un desiderio siffatto vi è una magia inestinguibile!E infine ricordate:Il Dito che si Muove scrive; e, una volta scritto, Continua a muoversi: né tutta la tua Pietà néIngegno Lo piegherà a cancellare mezza Riga, Né tutte le tue Lacrime laveranno via unaParola.Ieri è passato per sempre! Domani non arriverà mai, ma l'oggi è il domani di ieri a portata di

mano. Che progetti avete per l'oggi?Fra poco vi svelerò il principio che è la pietra angolare di ogni realizzazione architettata, delsistema della libera iniziativa, della libertà e delle nostre infinite ricchezze. Ma prima di tuttovoglio assicurarmi che sappiate ciò che desiderate dalla vita.Le idee che portano al successo esordiscono con la chiarezza di intenti.È un fatto risaputo che le idee sono gli unici beni a non avere un valore fisso e predeterminato.Altrettanto noto è che esse sono l'inizio di qualsiasi impresa.Costituiscono il fondamento di tutte le fortune, il punto d'avvio di ogni invenzione. Governanol'aria che respiriamo e le profonde acque degli oceani; ci permettono di padroneggiare eutilizzare le energie invisibili dell'universo.Ogni idea scaturisce dalla chiarezza di intenti.Il fonografo non era altro che un'idea astratta finché Edison non la organizzò sotto forma diobiettivo da mettere in pratica, rielaborandola nel suo subconscio per proiettarla nella granderiserva di Dio, da cui gli rimbalzò nella configurazione di un progetto operativo. E fu tale progettoche egli tradusse nell'apparecchio per la riproduzione dei suoni.La filosofia della realizzazione personale esordì con un'idea elaborata dalla mente di AndrewCamegie, il quale la fissò con la chiarezza di intenti, così che oggi tale filosofia è disponibile permilioni di persone che vivono nel mondo civile.Inoltre, questa filosofia ha la concreta possibilità di diventare una delle forze che fermentano ilprogresso mondiale, dato che se ne sta appropriando una crescente moltitudine di persone chevogliono uscire dalle solite abitudini.

Qualunque idea cullata, coltivata, temuta o venerata dalla mente umana non perde tempo arivestirsi della forma fisica più appropriata che sia disponibile.Ciò che gli uomini credono, temono o dicono, sia esso positivo o negativo, trova la maniera diassumere una forma concreta. Chiunque lotti per liberarsi dalla miseria non dimentichi questagrande verità, che appartiene tanto ai singoli individui quanto alle nazioni nel loro complesso.L'autosuggestione, il legame essenziale.Volgiamo ora la nostra attenzione al principio operativo secondo cui i pensieri, le idee, i progetti,le speranze e gli obiettivi coltivati dalla mente razionale riescono a penetrare nel nostrosubconscio, dove saranno captati e portati alle logiche conseguenze per mezzo di una legge dinatura che descriverò in seguito.Capire tale principio significa riconoscere anche la ragione per cui la chiarezza di intenti è

l'inizio di ogni realizzazione.E possibile accelerare il trasferimento dei pensieri dalla coscienza razionale al subconsciolimitandosi ad aumentare o stimolare le vibrazioni mentali mediante la fede, la paura o qualsiasi

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altra emozione intensa, come l'entusiasmo e il desiderio ardente supportato da un precisoobiettivo da conseguire.I pensieri sostenuti dalla fede hanno la precedenza assoluta per quanto attiene alla rapidità eprecisione con cui essi transitano dal subconscio prima di essere trasformati in azioni pratiche.La velocità con cui agisce il potere della fede ha dato adito alla diffusa credenza secondo cui

certi fenomeni possano essere causati da un "miracolo".Gli scienziati e gli psicologi non ammettono l'esistenza dei miracoli, sostenendo che quantoaccade è il risultato di una causa precisa, anche se questa potrebbe talora rivelarsi inspiegabile.È risaputo però che la persona capace di affrancarsi dai limiti autoimposti trova generalmente lasoluzione a tutti i suoi problemi, a prescindere dalla loro natura.Fissatevi bene questo concetto in testa: vi ritroverete così in possesso di una forza sufficiente arisolvere i vostri problemi quotidiani applicando uno sforzo assai inferiore a quello cui è costrettochi si preoccupa troppo per i suoi problemi.Le cosidette "intuizioni" sono spesso il segno dell'azione di Dio in noi per raggiungere econdizionare la nostra parte cosciente e razionale ma, come avrete notato più volte, esseaffiorano di solito in reazione a un'idea, un piano, un obiettivo, una paura o un desiderio

trasferiti al subconscio.In effetti, bisogna trattare con rispetto e analizzare accuratamente ogni intuizione, dato cheessa trasmette, in tutto o in parte, informazioni di grandissimo valore per l'individuo. Ipresentimenti compaiono spesso ore, giorni o settimane dopo che il pensiero li ha ispirati. Nelfrattempo, l'individuo potrebbe aver dimenticato l'idea originaria che li ha fatti nascere.Questo è un tema complesso e profondo che perfino gli uomini più saggi faticano a penetrare.Abitualmente si manifesta alla nostra attenzione nei momenti di meditazione e di maggiorconcentrazione mentale.Se riuscite a capire il principio del funzionamento intellettivo qui descritto, avete a disposizioneun indizio affidabile sul motivo per cui la meditazione ci permette di ottenere talvolta ciò chedesideriamo e talaltra quello che non desideriamo.Questo genere di disposizione mentale è raggiungibile solo attraverso la preparazione el'autodisciplina che si possono ottenere con una formula che svelerò più avanti.Una delle verità più profonde è quella per cui gli affari degli uomini, che siano determinati dapensieri individuali o di massa, si conformano al modello esatto di tali pensieri.Gli uomini di successo diventano tali solo perché adottano la consuetudine di pensare in terminipositivi.La chiarezza di intenti dovrebbe occupare del tutto la mente di un uomo di modo che egli nonabbia tempo né spazio per pensare in termini di insuccesso.Un'altra radicale verità consiste nel fatto che l'individuo sconfitto o che si ritiene un fallito può,invertendo la posizione delle sue "vele", far cambiare direzione ai venti contrari al punto da

conseguire successi di pari entità (alle sconfitte), come dice il poeta:Una nave veleggia verso est, l'altra verso ovest, Entrambe sospinte dallo stesso impeto, È ladisposizione delle vele, non le brezze, A determinare la loro direzione.Qualcuno che si pregia di essere "una persona pragmatica e riflessiva" potrebbe ritenere troppoastratta quest'analisi del principio della chiarezza di intenti.Eppure, esiste una forza superiore alla ragione umana che spesso la mente limitata dell'uomonon riesce a percepire. Accettare tale verità è essenziale per il successo di qualunque scopobasato sul desiderio di realizzazione personale.Sappiamo bene che i grandi filosofi di ogni tempo, da Socrate e Platone a Emerson, fino a quellipiù moderni, si rivolgevano sempre all'"io interiore" quando dovevano risolvere situazioni diemergenza.

Va quindi da sé che nessun successo durevole è mai stato conseguito, e mai lo sarà, se non dachi riconosce e usa la forza spirituale dell'Intelligenza Infinita come la si può percepire mediantel'"io interiore".

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Ogni circostanza della vita umana è la conseguenza di una causa precisa, indipendentementedal fatto che provochi successo o fallimento. E qualsiasi vicenda della vita umana è l'effetto dicause su cui l'uomo ha, o può avere, il controllo.Questa palese verità annette importanza di primo piano al principio della chiarezza di intenti. Sele circostanze della vita non sono quelle che un uomo vorrebbe, egli può cambiarle

trasformando il suo atteggiamento e plasmando nuove abitudini mentali, più efficaci eproduttive.In che modo la chiarezza di intenti conduce al successo .Fra tutti gli industriali americani che hanno contribuito allo sviluppo del nostro sistemaeconomico, nessuno ha avuto una parabola più spettacolare di quella tracciata dal compiantoWalter Chrysler. La sua storia dovrebbe riempire di speranza ogni giovane che aspira araggiungere la fama o la fortuna e serve come prova della forza attingibile dalla chiarezza diintenti.Chrysler iniziò come meccanico di un'officina ferroviaria di Salt Lake City, nello Utah.Risparmiando, riuscì ad accantonare poco più di quattromila dollari, che decise di usare permettersi in proprio. Guardandosi attorno, vide che l'industria automobilistica stava diventando

un vero affare, per cui si accinse a entrare in quel settore industriale.Il suo ingresso fu traumaticamente innovativo: la sua prima mossa suscitò infatti lo sconcerto diamici e parenti, visto che prevedeva l'investimento di tutti i suoi risparmi nell'acquisto di un'auto.Quando la macchina arrivò a Salt Lake City, egli li stupì nuovamente smontandola nei vari pezziche la componevano, con cui poi cosparse il pavimento dell'officina.Dopodiché cominciò a ricomporli.Ripetè l'operazione tante di quelle volte che alcuni amici pensarono fosse impazzito. Ma lororagionavano così perché non comprendevano il suo obiettivo. Vedevano ciò che facevadell'auto e non intravedevano il piano che stava prendendo forma nella mente di Chrysler. Eglila stava rendendo "consapevole" della meccanica automobilistica, la stava saturando con unoscopo preciso! Così, osservava ogni dettaglio della costruzione. Quando ebbe finito il continuosmontaggio e ricomposizione dei pezzi, era in grado di capire le meraviglie ingegneristiche e dirilevarne i punti deboli.Di tale esperienza si avvalse per progettare auto che incorporavano tutti i lati migliori di quellache aveva comprato e ne eliminavano i difetti. Si applicò con uno zelo eccezionale al suocompito, così che, quando le auto col marchio Chrysler invasero il mercato, l'industriaautomobilistica non potè far altro che esprimere il suo plauso. La conquista della celebrità edella ricchezza arrivò con rapidità: ciò dimostra il vantaggio di sapere quello che si vuole primadi attivarsi, come fece Chrysler mentre si preparava all'impresa con pignola accuratezza.Osservate il comportamento degli uomini che agiscono in base alla chiarezza di intenti ognivolta che ne incontrate qualcuno e sarete impressionati dalla facilità con cui essi si guadagnano

la collaborazione degli altri, abbattono le resistenze dei concorrenti e ottengono ciò chevogliono. Analizzate bene l'impresa di Walter Chrysler e vedrete con quale naturalezza egliacquisì le Dodici Ricchezze della Vita, facendole fruttare nel modo migliore.Egli esordì sviluppando la maggiore di tutte le ricchezze, l'atteggiamento mentale positivo. Ciògli fornì un campo fertile in cui piantare e far germinare il seme del suo Obiettivo principale, laproduzione di automobili di lusso. In seguito, si procurò, una dopo l'altra, le residue ricchezze:salute fisica, armonia nelle relazioni umane, libertà dalla paura, speranza di successo, fede efiducia, inclinazione a spartire i suoi beni, un lavoro svolto con passione, una mentalità aperta,l'autodisciplina, la capacità di capire la gente e, infine, la sicurezza economica.Uno dei fatti più strani in rapporto al successo di Walter Chrysler è la semplicità con cui l'haottenuto. Egli non aveva un capitale d'esercizio apprezzabile col quale far fronte alle prime

spese; la sua istruzione era limitata ai minimi termini; né lo aiutarono dei finanziatori, almenoinizialmente. Ma aveva un'idea concreta e sufficiente iniziativa personale per mettersi all'opera,partendo dalla situazione in cui si trovava. Non appena si dimostrò pronto ad agire, tutto ciò di

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cui aveva bisogno per tradurre il suo Scopo principale in realtà sembrava mettersimiracolosamente a sua disposizione: una circostanza che non è affatto insolita per gli uominiche si fanno guidare dalla chiarezza di intenti.Un obiettivo da due milioni di dollari.Poco tempo dopo la pubblicazione di Pensa e arricchisci te stesso (l'edizione abbreviata in un

solo volume dell'intera filosofia del successo di Andrew Carnegie)1, l'editore cominciò a ricevereper via telegrafica le ordinazioni di numerosissime copie provenienti da varie librerie delcircondario di Des Moines, Iowa. Gli ordini reclamavano una spedizione del volume per postacelere. L'improvvisa richiesta rimase un mistero per qualche settimana, finché all'editorepervenne la lettera di un certo Edward P. Chase, venditore di assicurazioni sulla vita per la SunLife Assurance Company, il quale spiegava:«Le scrivo per esprimere il mio apprezzamento e ringraziamento a proposito del libro da voiedito, Pensa e arricchisci te stesso. Ne ho seguito i consigli alla lettera e, come conseguenza,mi è venuta un'idea che mi ha portato a vendere una polizza assicurativa per due milioni didollari. Si tratta della più lucrativa polizza mai fatta firmare a Des Moines».Le parole chiave nella lettera di Chase apparivano nella seconda frase: «Ho seguito i consigli

alla lettera».Egli mise in pratica l'idea con chiarezza di intenti e ciò gli fece guadagnare in un'ora più soldi diquanto la maggioranza degli assicuratori incamera in cinque anni di lavoro.Con una sola frase Chase ha riassunto la storia di una transazione commerciale che lo haelevato al di sopra dei normali venditori di assicurazioni, permettendogli di accedere all'ambitacongrega degli uomini che possono vantarsi di possedere un Milione di Dollari.Quando uscì per vendere quella polizza miliardaria, egli aveva un obiettivo chiaro rafforzatodalla fede. Infatti, non si era limitato a leggere il libro, come avranno fatto milioni di altrepersone, per poi riporlo pieno di dubbi o di scetticismo, magari pensando che i princìpi descrittipotessero funzionare solo per gli altri. Lo aveva letto con mentalità ricettiva, in spirito di fiducia,riconoscendo la forza delle idee che conteneva, impadronendosene e applicandole conl'evidente intenzione di sfruttarle.A un certo punto del libro, Chase si sentì in contatto con la mente dell'autore, e ciò acuì la suadeterminazione in modo così intenso da fargli venire un'idea: la convinzione di piazzarel'assicurazione sulla vita più consistente che avesse mai immaginato. Tale vendita divenne cosìper lui l'Obiettivo più importante, da cui prese le mosse senza indugiare oltre. E, come volevasidimostrare, egli lo realizzò in meno di un'ora.L'uomo motivato dalla chiarezza di intenti e che agisce in base a tale motivazione con le forzespirituali che ha in sé può sfidare tutte le persone indecise, partendo in svantaggio esuperandole sul traguardo finale. Non fa differenza alcuna che egli venda polizze assicurative ofaccia lo sterratore.

Un'idea precisa e potente, purché stimoli il cervello, non ammette il "fallimento".Il principale difetto di molti uomini è la loro prontezza a vedere gli ostacoli che li intralcianosenza accorgersi di avere anche la forza spirituale per superarli facilmente.La strada verso la padronanza.Le ricchezze, quelle vere, aumentano in esatta proporzione ai benefici che si creano nelcondividerle. Lo so perché anch'io mi sono arricchito spartendole con gli altri. Non ho maielargito alcunché, in qualsivoglia maniera, senza poi ricevere in cambio, da una fonte o l'altra,dieci volte tanto.Una delle grandi verità che mi sono state rivelate è che il modo più sicuro per risolvere iproblemi personali consiste nel trovare qualcuno con un problema maggiore e aiutarlo arisolverlo, e ciò grazie all'abitudine a Percorrere un Miglio in Più.

Questa formula è semplice, ma possiede magia e fascino, e non fallisce mai. Tuttavia, nonpotete appropriarvene credendo semplicemente al fatto che sia io a dirvela. Dovete adottarla e

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applicarla a modo vostro. Allora, la capirete a fondo e non avrete bisogno dell'attestazionealtrui.Scoprirete di avere numerosissime occasioni in attesa. Aiutando gli altri a trovare la loro stradascoprirete anche la vostra! Potreste cominciare organizzando un Circolo di Amici, scelti fra ivicini di casa o i colleghi di lavoro, autonominandovi per il ruolo di capo e insegnante del

gruppo.Allora imparerete un'altra grande verità, cioè che il modo migliore per impadronirsi della filosofiadel successo individuale è l'insegnamento dei princìpi a persone disposte ad ascoltarli. Infatti,quando si inizia a dare lezioni su una materia, si affinano le conoscenze sulla stessa materia.Adesso siete studenti di tale filosofia, ma presto ne diventerete maestri, impartendola ad altrepersone. Così, è sicuro che sarete ricompensati in anticipo.Qualora doveste essere operai di un'industria, questa è la vostra grande occasione per scoprirela vostra identità aiutando gli altri a gestire i loro rapporti in spirito di pace e armonia. Il risultatoè garantito, come dimostrano le esperienze di chi agisce in qualsiasi attività professionale.Il lavoro necessita di una sana filosofia a cui si ispirino tutte le persone coinvolte, in modo chepossano beneficiarne sia gli imprenditori sia le maestranze. È per questo che i suoi princìpi

sono perfettamente adatti a tali rapporti.Il capufficio che consiglia i suoi impiegati applicando la filosofia descritta godrà della loro fiduciae della fattiva collaboratone del datore di lavoro. Non è ovvio? Non è una promessa di sufficientiricompense da giustificarne l'adozione?Un'organizzazione professionale strutturata secondo questi princìpi offrirà vantaggi a tutti coloroche ne sono coinvolti. I conflitti saranno soppiantati dall'armonia nelle relazioni umane. Gliagitatori e gli sfruttatori del lavoro verranno automaticamente eliminati.Inoltre, si avranno maggiori profitti. Se non avete ancora adottato la chiarezza di intenti per larealizzazione di un obiettivo, questa è l'occasione giusta per cominciare. Potete farlo da dove vitrovate, offrendo il vostro contributo per insegnare la validità della collaborazione a quanti nehanno bisogno.È ora che ogni individuo aiuti i suoi vicini a risolvere i loro problemi. Se la casa del vicinoandasse a fuoco, vi dareste volontariamente da fare per spegnerlo, anche se quella persona vista antipatica, perché il buon senso vi dice che quella è la maniera per salvaguardare la vostraabitazione.Chi applica una sana filosofia di vita si troverà circondato da una miriade di occasioni. L'uomoche procede senza chiarezza di intenti si imbatterà invece in difficoltà di gran lunga maggiori diquelle che può gestire una normale persona.Nel mondo attuale, e in quello di domani, le opportunità più interessanti capiteranno a chi siprepara al ruolo di guida nel suo campo preferito.Tale ruolo, in qualsiasi campo, richiede la preparazione di una sana filosofia. I giorni delle

procedure per "errori e tentativi" sono finiti per sempre. Nel mondo in trasformazione che stiamosperimentando, ci sarà bisogno di varie abilità, tecniche specifiche e comprensione umana.In futuro, i dirigenti e i funzionari industriali dovranno assumersi nuove responsabilità comesaper creare l'armonia tra i dipendenti di cui sono responsabili.I giovani di oggi saranno i capi della società futura. Che cosa insegniamo loro? Questo è unproblema di assoluta pregnanza e 0 peso più grande della sua soluzione ricade sulle spalle deidocenti che insegnano nelle scuole pubbliche.Ho accennato a questi fatti, anche troppo ovvi, per dimostrare che il futuro contiene occasioniper offrire servizi utili come mai in precedenza; il mondo è in trasformazione talmente rapida chealcuni non riescono a scorgere la portata dei mutamenti in atto.Prendete nota, se non avete chiarezza di intenti, per vedere dove vi situate in questo mondo

mutevole; preparatevi alle nuove occasioni e fate il meglio che potete.Obiettivi personali.

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Se avessi il privilegio di poterlo fare, potrei senza dubbio scegliere per voi un Obiettivo Preciso,adatto alle vostre qualità e necessità, ideando un semplice piano per farvelo raggiungere; mapenso di offrirvi un servizio migliore insegnandovi ad attivarvi in prima persona.A un certo punto del percorso vi si rivelerà l'idea che state cercando, tale è l'esperienza che hafatto la maggioranza degli studenti della metodologia che sto esponendo. Quando vi verrà l'idea

giusta, la riconoscerete perché avrà un impeto tale che non potrete eluderla. Potete essernesicuri, purché la cerchiate con sincerità.Uno degli elementi più imponderabili di questo metodo è la sua capacità di ispirare nuove idee,rivelare occasioni per il miglioramento individuale e incentivare l'iniziativa personale per coglierele occasioni nei loro risvolti più redditizi.Queste caratteristiche non sono un risultato casuale. L'effetto è infatti insito nella loro natura:un'occasione creata da un uomo a suo vantaggio, o un pensiero elaborato dalla sua mente,garantisce maggiori benefici di quelli che egli potrebbe mutuare da altri. Infatti, il procedimentostesso con cui si elaborano pensieri e si colgono nuove opportunità ci conduce infallibilmente ascoprire la fonte da cui attingere ulteriori idee in caso di bisogno.Pur essendo di grande beneficio accedere alle proprie fonti di ispirazione, e sebbene la fiducia

in sé sia un bene di inestimabile valore, possono esistere situazioni in cui occorre attingere allerisorse mentali di altre persone. Verrà infatti il tempo in cui chi aspira alla leadership dovràutilizzare i servizi altrui per sfruttare tutte le energie disponibili.Ora vi svelerò come adoperare il potere personale attraverso la coordinazione delle abilitàintellettive di varie persone, ognuna volta alla realizzazione di obiettivi definiti.E così che Andrew Carnegie ha fondato e sviluppato in America l'industria dell'acciaiomuovendo da un capitale iniziale quasi inesistente.Analogamente, Thomas A. Edison è diventato il più grande inventore di tutti i tempi pur nonavendo cognizioni di fisica, matematica, chimica, elettronica essenziali per le sue invenzioni.Dovreste essere incoraggiati dal fatto che la carenza di istruzione, la mancanza di capitaled'esercizio e di abilità tecniche non vi impediscono di fissare ogni obiettivo: questa metodologiavi dà infatti modo di conseguire ogni scopo ragionevole che rientri nelle comuni capacitàmentali.L'unica cosa che non può fare è scegliere l'obiettivo per voi! Tuttavia, dopo che lo avrete scelto,essa potrà guidarvi infallibilmente al suo raggiungimento. Ve lo prometto senza esitazioni. Nonposso sapere quale sia il vostro desiderio maggiore, né quanto successo possiate sperare diavere, ma sono in grado di rivelarvi la formula che vi darà il successo. Quindi, la vostraresponsabilità consiste nel capire ciò che volete dalla vita, la direzione che desiderate assumeree quello che farete una volta giunti a destinazione. Questa responsabilità spetta solo a voi, e vidico subito che il 98% delle persone non se l'assume mai. Ecco il motivo per cui solo duepersone su cento possono essere definite individui di successo,

Il potere del desiderio ardente.Il successo non può prescindere dalla chiarezza di intenti! Se vi sembra che abbia troppoinsistito su questo concetto, sappiate che è la nociva tendenza a rimandare a indurre il 98%delle persone a sprecare la vita senza decidere su quale obiettivo puntare. Avere uno scopochiaro per cui impegnarsi è un bene prezioso, tanto più che pochi lo possiedono. Eppure, peraverlo bastano pochi secondi di riflessione.Decidete quale meta volete raggiungere, eleggetela a obiettivo principale della vostra vita,senza pensare ad altre cose che possono distrarvi e, come per magia, avrete in mano uno deibeni più preziosi che abbia a disposizione l'essere umano.Ma questo desiderio non dev'essere una vaga speranza o aspirazione! Dev'essere un desiderioardente che dovrà diventare così preciso e ossessivo da rendervi disposti a pagare qualunque

prezzo per realizzarlo. Il costo potrebbe essere grande o piccolo, ciò che importa è che siatepronti a pagarlo.

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Nel momento in cui decidete il Traguardo da raggiungere vi accorgerete di una stranacircostanza: vi si sveleranno subito metodi e tecniche per tagliarlo. Occasioni che non viaspettavate di avere si presenteranno sul vostro cammino. Si renderà disponibile lacollaborazione di altre persone e stringerete nuove amicizie, quasi dal nulla. I vostri dubbi e levostre paure svaniranno a poco a poco, venendo rimpiazzati dalla fiducia di riuscire.

Per gli inesperti ciò potrebbe apparire una promessa poco realistica, mentre chi si è sbarazzatodelle indecisioni e ha scelto un obiettivo la vede diversamente. E lo dico non solo perché hoascoltato le confidenze di persone di successo, ma anche perché ho tratto giovamento dallamia esperienza. Mi sono trasformato in uomo di successo, per cui mi arrogo il diritto di spiegarviciò che potete aspettarvi se seguirete la mappa del tesoro rappresentata da questo metodo.Quando vi verrà il momento di ispirazione che vi farà scegliere l'Obiettivo della Vita, non fateviscoraggiare se amici e parenti vi diranno che siete solo dei "sognatori".Ricordate tra l'altro che i sognatori hanno sempre anticipato il progresso umano, in ogni campo.Pertanto, non fatevi avvilire e non permettete a nessuno di impedirvi di fantasticare; però,assicuratevi di corroborare i sogni con azioni basate sulla chiarezza di intenti. Le vostrepossibilità di riuscita sono pari a quelle di tutti i grandi uomini che ci hanno preceduto. Anzi, in

un certo senso le vostre sono maggiori, perché potete accedere alla conoscenza dei princìpidella realizzazione personale che milioni di personaggi del passato dovettero acquisire dopolunghe ed estenuanti esperienze sul campo.Lui sapeva ciò che voleva.Lloyd Collier è nato in una fattoria nei pressi di Whiteville, nello stato del North Carolina, da unafamiglia di possibilità economiche talmente scarse da non permettergli di ricevere un'istruzioneregolare e da costringerlo a trovare presto la sua strada.Mentre era ancora adolescente, Lloyd venne colpito da una malattia che gli paralizzò il corpodalla vita in giù. Alcuni filantropi di Whiteville raccolsero una certa somma per fargli frequentareuna scuola dove si insegnava a riparare gli orologi, finita la quale, Lloyd fissò il suo laboratorio,esente da affitto, all'interno di un negozio al dettaglio e iniziò a svolgere il suo lavoro diorologiaio.Malgrado la sua invalidità, non perse mai l'allegria né la fiducia in sé, due qualità caratteriali chegli fecero guadagnare in breve tempo una schiera di amici e tutto il lavoro che poteva sbrigare.In seguito, Lloyd potè leggere Pensa e arricchisci te stesso, libro che influì moltissimo sulla suavita. Ne fu impressionato a tal punto che si mise ad applicare con forte impegno la formula diCarnegie per ottenere il successo.La prima cosa che fece fu di mettere per iscritto l'Obiettivo principale che aveva eletto di suainiziativa. Lo imparò a memoria e ne ripeteva diverse volte al giorno la formula. Consistevasostanzialmente nel possedere la più bella gioielleria di Whiteville, nello sposare la ragazza piùcarina, nell'abitare la casa più graziosa e nell'allevare i bambini più felici della città.

Mica male per un uomo senza l'uso delle gambe, partito dal nulla e senza disponibilitàfinanziarie di prim'ordine.Eppure, ci riuscì. Realizzò tutti gli obiettivi a cui aveva anelato e ce la fece mentre era ancoraabbastanza giovane da avere una strada lunga davanti a sé per godersi le sue fatiche e i beniconquistati.Oggi lo si vede girare nella sua carrozzina e guidare la sua automobile speciale per invalidi, incui entra e da cui scende senza farsi aiutare da alcuno. La sua gioielleria è attualmente gestitada impiegati in cui ripone tutta la sua fiducia, mentre la moglie tiene in ordine i libri contabili. Sevi capita di entrare nel suo negozio, potreste trovare lui stesso, sulla sedia a rotelle, adaccogliervi con un gran sorriso: allora, avrete la netta sensazione di essere in presenza di unuomo per cui l'invalidità non è stata affatto uno svantaggio.

Lloyd Collier ha assunto abitudini che uomini molto più dotati fisicamente potrebbero benissimoimitare. Ogni giorno si mette in relazione coi suoi simili senza mai cercare la loro pietà e recitauna preghiera di ringraziamento per i doni che ha ricevuto nonostante l'handicap fisico. Inoltre,

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cerca sempre di spartire una parte di tali doni con chi è meno fortunato, siccome è suaconvinzione che solo condividendoli potrà ancora moltiplicarli.In lui riconosciamo l'uomo che si è reso finanziariamente indipendente, trovando la paceinteriore. La differenza l'ha fatta proprio la disposizione mentale: Lloyd scoprì subito l'AMP(atteggiamento mentale positivo) e ha trovato la maniera di ottenere quello che voleva.

Tutte le volte che state per compatirvi o lasciate che l'AMN (atteggiamento mentale negativo) videprima, fate un viaggio fino a Whiteville e andate a chiacchierare un po' con Collier, vedreteche alla fine tornerete a casa con un atteggiamento positivo.Del resto, i saggi elargiscono generosamente le loro ricchezze. Non si confidanoindiscriminatamente e, se danno consigli, lo fanno in modo opportuno, senza perdersi inchiacchiere inutili. Quando svelano i loro progetti, di solito preferiscono dare una dimostrazionenon con le parole ma con Vazione.I saggi ascoltano a lungo e parlano con cautela, pesando le parole, perché sanno che,ascoltando, un uomo può sempre imparare qualcosa di prezioso, mentre potrebbe nonapprendere nulla quando apre la bocca, se non la follia di parlare troppo]C'è il tempo giusto per esprimersi e quello giusto per starsene zitti. Non sapendo se sia ora di

parlare o di tacere, i saggi si concedono il beneficio del dubbio standosene buoni.Lo scambio intellettuale che avviene mentre si parla è uno dei metodi più importanti perraccogliere notizie utili, ideare progetti per realizzare lo Scopo della vita ed escogitare lamaniera migliore per metterli in pratica. Le discussioni attorno a una "tavola rotonda" sonoquelle preferite da tutti gli uomini di maggior successo in ogni attività professionale, ma sonotutt'altra cosa rispetto alle oziose discussioni in cui gli stupidi spalancano la loro mente achiunque desideri entrarvi.Fra poco vi rivelerò un modo sicuro per scambiare opinioni col prossimo, assicurandovi cheotterrete altrettanto di quanto Concedete, se non di più. Grazie a questo metodo non solopotrete divulgare liberamente i vostri più cari progetti, ma la cosa sarà anche produttiva insommo grado. Vi indicherò l'importante incrocio raggiunto il quale lascerete la via secondariache state seguendo per arrivare al successo e imboccherete la superstrada che vi porterà adestinazione! Vi mostrerò chiaramente il cammino, così che noterete per forza la svoltadecisiva.L'incrocio a cui mi riferisco è il punto in cui gli uomini più ambiziosi si separano dai loro ex soci econfidenti per unirsi ad altri che sono pronti a dar loro un passaggio lungo il tragitto Verso laricchezza.

Capitolo 4.L'ABITUDINE A PERCORRERE UN MIGLIO IN PIÙ.un importante principio di successo, in qualsiasi campo e occupazione, è la disponibilità a dare

più di quanto richiesto, ciò che nei paesi anglosassoni si dice: "Fare un Miglio in Più". In altritermini, rendere servizi maggiori e migliori di quelli per cui si viene ricompensati, facendoloovviamente con lo spirito giusto, ovvero con atteggiamento mentale positivo.

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Cercate dove volete un solo argomento contro questo principio e non lo troverete; né trovereteun esempio di successo duraturo che non sia stato ottenuto in parte grazie alla suaapplicazione.D'altronde, il principio non è un'invenzione umana, ma fa parte del progetto naturale, comedimostrano le creature inferiori all'uomo per intelligenza, costrette ad applicarlo come strategia

di sopravvivenza.Volendo, l'essere umano potrebbe anche ignorarlo, ma in tal caso non può pretendere digodere dei frutti del successo durevole.Notate come la Natura si serva di questo principio per produrre il cibo che cresce dalla terra: ilcontadino è obbligato a percorrere un miglio in più pulendo il campo, arandolo e piantandovi ilseme nel giusto periodo annuale, il tutto senza ricevere un centesimo d'anticipo.Ma osservate che, se egli compie il lavoro in ossequio alle leggi naturali ed esegue tutte lefatiche richieste, la Natura raccoglie il testimone dalle mani dell'uomo, facendo germinare ilseme da lui piantato, incrementandolo in un grande raccolto alimentare.Qui, il fatto significativo è il seguente: per ogni germe di grano o frumento seminato, la Naturapuò rendere al contadino anche cento spighe, consentendogli così di avvantaggiarsi della legge

dell'incremento delle rendite.Essa si spinge un miglio più avanti di quanto dovrebbe producendo sempre scorte superiori aibisogni, così che in caso di emergenza possa disporre di un bacino di riserva. Per esempio, ifrutti degli alberi, il fiore da cui nascono i frutti, le rane degli Stagni e i pesci del mare.Percorre un miglio in più producendo esemplari superiori di ogni specie vivente al fine diassicurarsi la perpetuazione della vita, dovessero mai capitare delle condizioni sfavorevoli. Senon fosse così, si sarebbero estinte tutte le specie.Alcuni credono che le bestie della foresta e gli uccelli del cielo vivano senza faticare, ma i saggisanno che le cose non stanno in questa maniera. E vero che la Natura fornisce le riserve di ciboa ogni creatura, ma tutti gli esseri viventi devono compiere il loro lavoro prima di potersisfamare.I vantaggi consistenti nella consuetudine di fare un miglio in più sono precisi e facilmentecomprensibili. Esaminiamone alcuni per convincercene meglio.Quest'abitudine mette un individuo sotto la benevolenza di chi può dargli un'occasione permigliorare e progredire nella sua carriera. Lo rende indispensabile nelle varie relazioni umane,permettendogli di ricevere compensi maggiori di quelli concessi mediamente per remunerare iservizi personali.Favorisce la crescita intellettuale e lo sviluppo delle abilità fisiche e tecniche in diversi campi diapplicazione, incentivando così la retribuzione personale.Protegge dalla perdita del lavoro in periodi di disoccupatone, collocando l'individuo nellaposizione di poter scegliere tra le possibilità residue.

Permette di trarre vantaggio dalla legge del contrasto, dal momento che la maggioranza dellagente è pigra e non è disposta a impegnarsi di più.Conduce all'adozione di un atteggiamento mentale piacevole e costruttivo, cosa essenziale peril successo durevole.Tende a far sviluppare la fantasia più vivace e sfrenata perché ispira la continua ricerca dinuove, più efficaci maniere per rendere i servizi.Stimola l'importante qualità dell'iniziativa personale.Incentiva il coraggio e la fiducia in sé.Serve per rafforzare la fiducia degli altri nella propria integrità morale.Contribuisce a tenere sotto controllo la cattiva abitudine a procrastinare e differire.Acuisce la chiarezza di intenti, tenendo lontano il troppo diffuso difetto della mancanza di scopo.

Dare di più per ottenere di più.

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Vi è un'altra ragione, ancor più importante, per abituarsi a rendere servizi maggiori di quelli percui si è pagati. Fare un miglio in più è l'unica ragione logica per chiedere un aumento distipendio.Se si impegna a eseguire solo ciò che le viene richiesto e per cui viene compensata, unapersona riceve già tutta la paga che le spetta, e non merita altro. Anzi, deve stare attenta

perché ciò che fa le basta appena per mantenere l'occupazione, cioè la fonte di guadagno, aprescindere da come lo faccia.Nel caso invece che le prema rendere servizi maggiori, accumulerà un credito di buona volontàche le permetterà di chiedere un aumento di salario o un avanzamento di carriera, o entrambi.Ogni lavoro salariato o stipendiato è un'occasione per progredire con l'applicazione di questoprincipio ed è importante notare che il sistema americano della libera iniziativa funziona sullabase della possibilità, concessa a ciascun dipendente, di migliorarsi dando più di quello che glisi chiede.Qualsiasi sistema o filosofia che privi l'uomo del privilegio di percorrere un miglio in più èdestinato a fallire, a tal punto è eviì1'dente che ciò rappresenta la pietra angolare grazie allaquale j' ognuno può essere ricompensato per le sue qualità, la sua esperi rienza e istruzione;

inoltre, questo principio facilita l'autodeterminazione in qualunque occupazione o professioneumana.Chiunque può sbarcare il lunario anche senza fare un miglio in più. E molti si limitano a questo,mentre la sicurezza economica prende la via di chi incorpora questo principio nella sua ' vita elo applica a livello di abitudine quotidiana.Sono le regole della logica e del buon senso a dimostrare che tutto ciò è vero e reale, comeattesta anche un'analisi, seppur rapida, delle gesta dei maggiori uomini di successo.È risaputo che Andrew Carnegie ha saputo formare più capitani di industria di ogni altroimprenditore americano. La maggioranza la prendeva dai ranghi degli operai non specializzati,che hanno potuto poi accumulare tante di quelle fortune che non avrebbero mai immaginatosenza l'aiuto del grande filantropo.Il primo esame a cui Carnegie sottoponeva ogni dipendente che voleva promuovere consistevanello stabilire se fosse disposto a percorrere un miglio in più.Fu così che scoprì Charles M. Schwab. Quando colpì per la prima volta l'attenzione delmagnate, Schwab era un operaio apomata in una delle sue acciaierie. Stava circolando la voce chel’operaio eseguiva sempre mansioni superiori e migliori rispettoa quelle per cui era pagato; inoltre, lo faceva con un atteggiamento costruttivo che lo rendevaben visto anche dai colleghi.Non passò molto tempo che venne promosso da un incarico all'altro, fino a diventare presidentedella grande United States Steel Corporation, con grandi emolumenti.

Nessuna abilità umana avrebbe potuto far guadagnare una STande ricchezza a CharlesSchwab, l'ex operaio a giornata, se non avesse deliberatamente adottato la consuetudine a fareun ciglio in più.A volte Carnegie non gli versava solo lo stipendio, già abbastanza lauto, ma lo ricompensavacon una parcella extra per gratificarlo ulteriormente.Quando gli chiesero perché gli desse tali somme, Carnegie rispose con parole su cuidovrebbero meditare tutti i lavoratori, indipendentemente dalla loro occupazione o dal lorosalario: «Gli versavo lo stipendio per il lavoro che eseguiva effettivamente, e l'indennitàaggiuntiva per la sua disponibilità a percorrere un miglio in più, stabilendo così l'esempio per icolleghi e i dipendenti».È proprio vero che percorrere un miglio in più paga, poiché ogni volta che un individuo lo fa

mette in debito qualcun altro.

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Nessuno è costretto a seguire questa generosa abitudine e raramente si chiede a qualcuno diprestare servizi straordinari senza retribuirglieli. Perciò, il miglio in più va percorso di propriainiziativa.La ricompensa può assumere diverse forme. Un aumento di paga è una certezza. Lepromozioni e gli avanzamenti di carriera sono inevitabili. Le piacevoli condizioni di lavoro e di

interrelazione umana sono sicure. E tutto questo conduce alla sicurezza economica che unuomo può esigere per i propri meriti.C'è un altro beneficio per chi adotta l'abitudine a percorrere un miglio in più: essa lo conserva inbuoni rapporti con la sua coscienza e gli serve da incentivo spirituale1. Ciò significa che neviene corroborato il carattere personale in un modo che non ha eguali.Dovreste ricordarvelo bene voi che avete figli e figlie adolescenti! Insegnate loro a rendereservizi maggiori e migliori di quelli usuali e contribuirete così a formare il loro carattere in unamaniera che darà loro vantaggi per tutta la vita.La filosofia di Andrew Carnegie è di natura essenzialmente economica, ma c'è dell'altro: nonpuò prescindere dall'etica delle relazioni umane. Ne conseguono infatti la simpatia e lacomprensione, inoltre, essa ci mette in rapporto armonico coi nostri simili, ricompensandoci per

la nostra disponibilità a farlo.L'abitudine a fare un miglio in più non è altro che uno dei diciassette princìpi di realizzazionepersonale, ma analizziamo meglio in che modo sia collegata a ciascuna delle Dodici Ricchezze.In primo luogo, è inestricabilmente legata alla ricchezza più importante, Yatteggiamentomentale positivo. Chi impara a padroneggiare le proprie emozioni e l'arte dell'autoespressionegrazie al servizio reso agli altri compie un notevole passo verso lo sviluppo di una disposizionementale costruttiva.Con un atteggiamento positivo che modella i pensieri, le altre ricchezze vi si conformeranno inmodo naturale e inevitabile, come la notte segue il giorno. Riconoscete questa verità e capireteperché la consuetudine di offrire servizi maggiori del normale garantisce benefici chetrascendono la mera accumulazione di beni materiali. Comprenderete anche perché questo siail primo principio della filosofia del successo personale.Un uomo troppo prezioso, impedibile.Analizziamo ora il paradosso rappresentato dal concetto dei maggiori servizi da offrire rispetto aquelli per cui si è pagati: in effetti, è virtualmente impossibile comportarsi in tale maniera senzaessere ricompensati in modo di gran lunga superiore. La compensazione potrebbe assumerevarie forme e giungere da diverse fonti, alcune addirittura strane e inaspettate, ma giungeràsempre.Il lavoratore disposto a rendere maggiori servizi potrebbe Bon ricevere il riconoscimento dallapersona che favorisce, ma ciò gli procurerà molte occasioni di migliorarsi, fra cui l'assuntone inun nuovo tipo di attività. Così, in modo indiretto, sarà ricompensato.

Nel suo saggio sulla Compensazione, Ralph Waldo Emerson a riferiva a questo concettodicendo: «Se dovete servire un padrone ingrato, servitelo di più. Mettete Dio a vostro credito.L’azione sarà ripagata. Più a lungo sarà differito il pagamento e meglio sarà per voi: infatti,l'interesse composto sull'interesse composto è il tasso per l'uso di questo tesoro».Tornando al nostro paradosso, si deve dire che il tempo più redditizio che una persona dedicaal suo lavoro è quello per il quale non riceve un immediato compenso finanziario. Occorre infattiricordare che esistono due forme di ricompensa disponibile per colui che lavora come lavotaroredipendente. La prima sono i soldi che riceve alla fine del mese, la seconda sono le abilità chesviluppa con l'esperienza. Quest'ultima forma di compenso è solitamente più elevata dellaremunerazione monetaria perché le abilità e l'esperienza sono il bene più prezioso per chi vuolemettersi sul mercato del lavoro puntando a maggiori responsabilità, e quindi a uno stipendio più

adeguato.

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L'atteggiamento dell'uomo che. percorre abitualmente un miglio in più è questo: riconosce diessere pagato per migliorarsi, entra nell'ottica della formazione perpetua al fine di trovareoccupazioni e ricompense migliori.Questo è un bene di cui nessun lavoratore può essere defraudato, quali che siano l'egoismo ol'avidità del suo attuale datore di lavoro. È l'«interesse composto sull'interesse composto»

menzionato da Emerson.Peraltro, la stessa situazione permise a Schwab di scalare uno alla volta i gradini del successo:da umilissimo operaio a giornata alla posizione più eccelsa che poteva offrirgli il suo padrone; fucosì che egli potè ricevere una gratifica più che decuplicata rispetto ai suoi emolumenti annuali.L'indennità che ricevette Schwab era la ricompensa per essersi impegnato in modostraordinario in ogni mansione svolta, cosa che egli fece sempre di sua iniziativa, nondimentichiamolo. Tale circostanza non sarebbe potuta accadere se non fosse stato abituato afare un miglio in più.Su questo, Camegie non aveva alcuna possibilità di controllo. Era una circostanza al di fuoridella sua portata. Se vogliamo essere generosi, possiamo sostenere che il magnatericompensò Schwab perché questi si era guadagnato la gratifica aggiuntiva che non gli era

stata promessa. Ma è molto più probabile che lo abbia fatto per non perdere un uomo tantoprezioso, che avrebbe potuto licenziarsi e trovare occupazione altrove.A questo punto vale la pena notare che l'uomo abituato a per, correre un miglio in più mettel'acquirente dei suoi servizi in una ' duplice condizione di obbligo: la prima è quella diricompensarlo .per senso di onestà, la seconda per paura di perderlo.Perciò, a prescindere dalle nostre idee su tale principio, giungiamo sempre allo stesso punto:chi dà più di quello per cui è pagato riceverà «interesse composto su interesse composto».Analogamente, possiamo capire ciò che intendeva un ^grande industriale del nostro paesequando affermava: «Personalmente non sono interessato alla legge delle quaranta ore ,settimanali, ma a trovare il modo di far durare quaranta ore un : solo giorno».La persona che ha rilasciato questa dichiarazione ha naturalmente una dose più cheabbondante delle Dodici Ricchezze che, come ammette egli stesso, ha accumulato iniziandodalle posizioni più umili, avendo però sempre avuto cura di prodigarsi maggiormente ogni voltache saliva un gradino.Era lo stesso uomo che diceva: «Se mi costringessero a scommettere tutti i miei beni su ununico principio di realizzazione personale, punterei senza esitazioni su quello che contemplal'abitudine a percorrere un miglio più».Fortunatamente, però, non fu obbligato a operare una scelta tra i diciassette princìpi, ancheperché essi sono strettamente connessi, come anelli di una catena. Da ciò deriva che li si puòusare in modo coordinato per moltiplicarne il potenziale. Da ciò deriva che l'omissione di unodei princìpi indebolisce la catena, come quando se ne allenta un anello.

E ovvio che la forza dei diciassette princìpi non è nella loro formulazione teorica, bensì nellaloro applicazione Usandoli, viene mutata la nostra "chimica" cerebrale, e l'atteggiamentopositivo che si instaura ci conduce al raggiungimento delle Dodia Ricchezze. Ognuno deiprincìpi messi in pratica rappresenta una qualità positiva della mente: per ciascuna circostanzache richiede l'uso del potere mentale è necessaria l'applicazione della combinazione di alcuniprincìpi positivi.I diciassette princìpi sono paragonabili alle ventisei lettere dell'alfabeto1 che, opportunamentecombinate, permettono l'espressione del pensiero umano. In sé, le lettere significano poco ma,associandole per formare le parole, possono esprimere qualsiasi nozione concepibile.Così, i diciassette princìpi sono 1'"alfabeto" del successo individuale grazie ai quali siesprimono tutti i talenti personali nella forma più elevata e benefica. Di conseguenza, essi

forniscono i mezzi con cui arrivare a possedere la Chiave della Ricchezza.

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Capitolo 5.L'AMORE: IL VERO EMANCIPATORE DELL'UMANITÀ.L’amore è la più grande esperienza umana: mette in comunicazione con Dio. Unendolo al romanticismo e all'esperienza erotica, esso può condurre alle più alte vette dellarealizzazione Individuale per mezzo della Vistone creativa. I sentimenti di amore, sesso e

romanticismo sono i tre lati dell'eterno triangolo che caratterizza le qualità del genio. La naturacrea il genio solo mediante l'associazione delle tre qualità citate. , L'amore è l'espressioneesteriore della natura spirituale del l'uomo. Il sesso è un fatto prettamente biologico, mafornisce le molle dell'azione per ogni sforzo creativo, dalla più umile creatura che striscia al piùcomplesso degli esseri superiori, l'uomo. Se abbiniamo amore e sesso allo spirito delromanticismo, ci guadagna il mondo intero perché da tale combinazione nascono , poi grandipensatori che anticipano i progressi dell'umanità.L'amore rende simili tutti gli uomini! Elimina l'egoismo, l’ingordigia, la gelosia, l'invidia; rendesuperbi sovrani anche gli uomiini più modesti. Non si troverà mai vera grandezza dove nonprevale l'amore.Quello a cui mi riferisco non va confuso con la lussuria, dal , momento che è l'espressione piùpura della somma dei tre lati del triangolo menzionato, anche se è maggiore dei tre lati presisingolarmente.L'amore di cui parlo è la "forza vitale", la molla di ogni azione. di ogni sforzo creativo che haelevato l'umanità all'attuale stato di progresso e acculturamento. È il fattore che permette ditracciare una netta linea di demarcazione tra l'uomo e gli altri animali inferiori. Ed è inoltrel'elemento che stabilisce quanto spazio ha un uomo nel cuore dei suoi simili.Ma l'amore è altresì la base su cui si edifica la prima delle Dodici Ricchezze, la disposizionementale positiva, e chiariamo subito che nessuno può veramente arricchirsi senza di essa.L'amore rappresenta il tessuto e l'ordito delle rimanenti undici ricchezze. Le abbelliscedotandole della qualità della durata, come dimostra il caso effimero di chi si arricchisce senza

infondere amore nelle sue opere.L’abitudine a fare un miglio in più permette di operare con spirito amorevole, dato che nonesiste affetto più spassionato di quello che si manifesta nel servizio reso a beneficio altrui,senza scopi egoistici.Anche Emerson si riferiva a questo tipo di amore quando scriveva: «Chi è capace di umiltà,giustizia, amore e speranza si trova già sulla piattaforma che comanda le arti e le scienze, lapoesia e l'oratoria, l'azione e la grazia. Poiché chiunque risieda in tale bellezza mortale anticipagli speciali poteri che gli uomini apprezzano tanto.«I generosi sanno molto bene che chi offre tempo, soldi o rifugio allo sconosciuto e lo fa peramore, non per ostentazione avrà la ricompensa nell'ultimo giorno. In un certo senso, il tempoche essi sembrano perdere viene redento, e le sofferenze che si accollano li remunerano.

Questi uomini rinfocolano la fiamma dell'amore umano e innalzano il vessillo della virtù».I grandi personaggi di ogni epoca hanno riconosciuto che l'amore è l'eterno elisir che guariscele ferite del cuore e affratella gli uomini. Infatti:

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«L'amore è l'unico arcobaleno nell'oscuro cielo della vita.«È la stella del mattino e della sera.«Risplende sul neonato e spande i suoi raggi sulla silenziosa tomba.«È la madre delle arti, l'ispiratore del poeta, del patriota e del filosofo.«È l'aria e la luce di ogni cuore, l'edificatore di ogni dimora, il guardiano di ogni focolare

domestico.«È stato il primo a sognare l'immortalità.«Riempie il mondo con la sua melodia, perché la musica è la sua voce.«È il mago, l'incantatore che tramuta le cose inutili in gioia celeste, che rende sovrani re eregine di comune argilla.«È il cuore profumato del meraviglioso fiore; senza tale sacra passione (un'estasi divina) siamoinferiori alle bestie; con esso, la terra è un paradiso e noi diventiamo dèi.«L'amore è trasfigurazione. Rende nobili, purifica e glorifica. È una rivelazione, una creazione.Dall'amore il mondo mutua la bellezza e il cielo la gloria. Giustizia, abnegazione, carità e pietàsono suoi figli. Senza di esso svanisce qualsiasi gloria, il nobile decade, l'arte muore, la musicaperde significato e diviene pura vibrazione sonora, e la virtù cessa di esistere».

Se è davvero grande, un uomo ama tutta l'umanità!Amerà i buoni e i cattivi, il bene e il male. I primi li adorerà con orgoglio, gioia e ammirazione; isecondi con senso di pietà e dispiacere perché, se è davvero grande, sa che le qualità umane,positive e negative, sono solo il risultato di circostanze che alcuni, a causa della loro ignoranza,non sanno controllare.Chi vuole essere veramente grande dovrà essere tollerante, comprensivo e appassionato.Quando sarà costretto a giudicare gli altri, tempererà la giustizia con la pietà, mettendosisempre dalla parte di deboli, poveri e ignoranti.Così, non solo percorrerà il miglio in più in vero spirito di Amicizia, ma lo farà con costruttivadisposizione d'animo. E se non basterà il miglio in più, ne aggiungerà un terzo e un quarto, otutti quelli che saranno necessari.Alcuni personaggi che hanno tratto vantaggio dal miglio in più.Nessuno fa alcunché volontariamente senza un motivo. Vediamo se possiamo scovare unasana motivazione che giustifichi l'abitudine a fare un miglio in più analizzando le azioni di quelliche si sono ispirati a tale principio.Molti anni fa un'anziana signora oziava guardando le merci esposte all'interno di un grandemagazzino di Pittsburgh. Passava davanti a tutti i banconi senza che nessuno le prestasseattenzione. Ogni commesso l'aveva infatti già "battezzata" come una che aveva tempo daperdere e nessuna intenzione di comprare. Lo facevano apposta a girare lo sguardo quando leisi avvicinava a loro.Che spreco si è rivelata quella mancanza di attenzione!

Alla fine, la donna giunse al bancone dietro cui stava un giovane commesso, che si inchinòcortesemente e le chiese se potesse servirla.«No», replicò lei. «Sto solo perdendo tempo, aspetto che smetta di piovere per tornare a casa».«Benissimo, signora», aggiunse sorridendo l'uomo. «Posso portarle una sedia?» Andò aprenderla senza aspettare la risposta e fece accomodare la donna. Quando smise di piovere,egli le diede il braccio, la accompagnò in strada e la salutò. Prima di andarsene, lei gli chiese ilsuo biglietto da visita.Qualche mese dopo, il proprietario del grande magazzino ricevette una lettera in cui sisollecitava che quel giovane commesso fosse inviato in Scozia per prendere un'ordinazionerelativa all'arredamento di un'intera casa. Il proprietario rispose che quel commesso, purtroppo,non lavorava nel reparto arredamento, ma che sarebbe stato felice di mandare un "impiegato

esperto".A stretto giro di posta gli fu detto che si voleva solo il giovane commesso, nessun altro sarebbeandato bene. Le lettere erano firmate da Andrew Carnegie e la "casa" da arredare era l'enorme

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castello scozzese di Skibo. L'anziana signora era la madre di Carnegie. Così, fu inviato inScozia il giovane e gentile commesso, il quale ricevette un ordine per migliaia di dollari dimobilio, cosa che gli valse subito la promozione a socio del grande magazzino. In seguito, egline divenne comproprietario al 50%.È proprio vero che compiere un miglio in più ripaga gli sforzi fatti.

Alcuni anni fa, il direttore di «The Golden Rule Magazine» venne invitato a tenere unaconferenza alla Palmer School di Davenport (Iowa). Egli accettò l'invito secondo le norme d'uso,ovvero una parcella di cento dollari più le spese di viaggio.Tuttavia, mentre si trovava in loco potè attingere dalla biblioteca della scuola una notevolequantità di materiale da usare per gli articoli della sua rivista. Dopo la conferenza, prima chetornasse a Chicago, gli dissero che lo avrebbero pagato con un assegno. Ma lui rifiutò qualsiasipagamento, sia per la conferenza sia per le spese sostenute, spiegando che era già statoricompensato sufficientemente col materiale che si era procurato per la rivista. Prese il treno etornò nella sua città a posto con la coscienza.La settimana successiva, cominciò a ricevere numerose richieste di abbonamento alla rivista,tutte da Davenport. Alla fine della settimana, gli abbonamenti ammontavano a più di seimila

dollari. Dopodiché, arrivò una lettera di Palmer, il rettore della scuola, in cui si precisava che gliabbonamenti erano stati sottoscritti dagli studenti. Questi erano venuti a sapere che il direttoredella rivista aveva rifiutato di essere pagato per la conferenza.Nei due anni seguenti, gli studenti e i laureati della Palmer School sottoscrissero abbonamential Golden Rule Magazine per più di cinquantamila dollari. La storia era talmente significativache venne raccontata da un altro periodico, questo di diffusione mondiale, il quale contribuìall'ulteriore espansione del bacino di utenza degli abbonati.Pertanto, rendendo un servizio gratuito del valore di cento dollari, più le spese di viaggio, queldirettore aveva cominciato a far funzionare a suo vantaggio la legge dell'incremento dellerendite, che alla fine gli fruttò cifre enormi rispetto al suo piccolo investimento. L'abitudine apercorrere un miglio in più non è una fantasticheria: ripaga e in misura incrementata a livelloesponenziale! Le sue conseguenze sono inoltre costanti nel tempo. Questo investimento nonviene dimenticato e spesso permette di spuntare dividendi per tutta la vita.Ma esaminiamo cosa è accaduto invece quando si è trascurata l'occasione di fare un miglio inpiù. In un pomeriggio piovoso, un "venditore" di automobili sedeva dietro una scrivania delsalone di New York in cui si esibivano auto di gran lusso. Sul tardi, si aprì la porta ed entrò unsignore che roteava allegramente un bastone.Il "venditore" alzò a malapena gli occhi dal giornale che stava leggendo, diede un rapidosguardo all'avventore e giudicò che fosse uno dei tanti "curiosi" di Broadway che hanno tempoda perdere. Continuò a leggere e non si diede neppure la pena di alzarsi.L'uomo col bastone girò tutto il salone, ammirò le varie macchine e poi tornò verso il

"venditore", facendo oscillare il suo bastone prima di informarsi sul prezzo di tre auto. Senzadegnarsi di abbandonare il giornale, il "venditore" snocciolò i prezzi e riprese a leggere.Il signore tornò verso le tre macchine sui cui si era maggiormente soffermato, tirò un calcio aipneumatici di ciascuna e poi si rivolse di nuovo all'uomo tanto indaffarato alla sua scrivania:«Non saprei quale comprare delle tre, se questa, codesta o quella; oppure se acquistarle tutte».Il "venditore" reagì con una specie di sorrisino saccente sulle labbra, come a dire: «Propriocome pensavo!»Poi l'uomo col bastone si decise: «Credo che ne comprerò una; domani mi mandi a casa miaquella con le ruote gialle. A proposito, quanto ha detto che costa?»Estrasse il blocchetto degli assegni, ne compilò uno, lo diede al "venditore" e uscìdall'autosalone. Quando lo scansafatiche vide la firma sull'assegno, arrossì e per poco non

collassò a terra. Colui che lo aveva firmato era niente meno che Harry Payne Whitney, uno acui, se solo avesse avuto la voglia di alzarsi dalla sedia, avrebbe potuto rifilare con irrisoriafacilità tutte e tre le vetture.

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 Rendere servizi inferiori a quelli di cui si è capaci sono soldi perduti, un fatto che troppi hannoimparato con deplorevole ritardo.Il diritto di assumere l'iniziativa personale vale poco per la persona pigra o indifferente che nonsa cosa farsene. Ci sono molti che appartengono alla categoria degli infingardi senza rendersi

conto che è proprio questo il motivo per cui non si arricchiscono mai.Più di quarantanni fa un giovane impiegato di un negozio di ferramenta si accorse che vi eranotantissime minutaglie invendute e ormai fuori moda. Ritagliandosi un po' di tempo, preparò unbancone nel mezzo del negozio, su cui dispose una parte di questa merce invendibileall'invitante prezzo di dieci centesimi per articolo. Con sua grande sorpresa, e quella delproprietario, la gente entrava a comprare questa roba come se fossero pasticcini caldi.Da tale esperienza è nata la grande catena di magazzini di F.W. Woolworth, che a cinque edieci centesimi vende una miriade di articoli di piccole dimensioni. Il giovane impiegato a cuivenne l'idea del miglio in più era Frank W. Woolworth e sia detto per inciso che quell'ideuzza gliè valsa una fortuna superiore ai cinquanta milioni di dollari. Inoltre, sulla sua falsariga si sonoaccodati parecchi altri imprenditori, tutti lautamente ricompensati da questo nuovo sistema di

commercializzazione. Nessuno aveva suggerito al giovane Woolworth di esercitare il suo dirittodi iniziativa personale. Nessuno lo aveva pagato per farlo; eppure, la sua azione lo ha portato aun incremento delle rendite per lo sforzo compiuto. Una volta messa in pratica l'idea, il redditoincrementato lo ha quasi travolto.Vi è qualcosa nell'abitudine a fare un po' di più di quello per cui si è pagati che agisce a propriovantaggio anche quando si dorme. Una volta messo in moto il meccanismo, le ricchezze siaccumulano in maniera così veloce che sembra esserci all'opera una magia, quasi che laLampada di Aladino chiami in aiuto un esercito di gemetti carichi di forzieri d'oro.Una trentina d'anni fa, il vagone privato di Charles Schwab deviò verso il binario di raccordodella sua acciaieria in Pennsylvania. Era una mattina fredda e nevosa. Scendendo dal vagone,egli si vide venire incontro un giovanotto con un taccuino in mano che si affrettò a spiegargli diessere impiegato in un suo ufficio e preoccupato di anticipare le lettere o i telegrammi dainviare.«Chi le ha detto di venirmelo a chiedere direttamente?», esclamò Schwab. «Nessuno», ribatté ilgiovanotto. «Ho visto il telegramma in cui si annunciava il suo arrivo, per cui sono venuto di miavolontà, sperando di renderle un servizio».Pensateci! Era mosso dalla speranza di trovare una cosa da sbrigare per la quale non erapagato. E lo aveva fatto di sua iniziativa.Schwab lo ringraziò, ma disse che al momento non aveva bisogno di uno stenografo. Però,prese nota del nome di quell'impiegato e lo rimandò nel suo ufficio.Quella sera, quando il vagone privato fu attaccato al treno notturno diretto a New York, sopra vi

era anche il giovane stenografo. Su richiesta di Schwab era stato assegnato a un ufficionewyorchese, dove avrebbe svolto le funzioni di segretario particolare. Il nome del giovanottoera Williams, che rimase al servizio del magnate per diversi anni, durante i quali ebbel'occasione di progredire gradualmente nella gerarchia aziendale senza nemmeno chiederlo.Il modo in cui le occasioni inseguono chi si prende la briga di fare un miglio in più è bizzarro, macapita proprio così. In seguito, Williams ebbe un'opportunità che non potè ignorare: fu elettopresidente e socio di maggioranza di una delle principali ditte farmaceutiche degli USA. Va dasé che ciò gli permise di accumulare una fortuna che non avrebbe mai immaginato.Questa vicenda dimostra cosa può succedere e cosa è sempre successo grazie al sistemadella libera iniziativa basato sullo stile di vita americano.L'abitudine a percorrere il miglio in più non ricompensa naturalmente solo chi è sul libro paga di

un'altra persona. Funziona altrettanto bene per i datori di lavoro, come può felicementetestimoniare un artigiano di mia conoscenza.

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Il suo nome era Arthur Nash: faceva il sarto e vendeva anche la stoffa degli abiti checonfezionava. Alcuni decenni prima il suo laboratorio aveva più lavoro perfino dello sceriffo, maalcune circostanze incontrollabili lo avevano portato sull'orlo del fallimento finanziario.Una delle cose più gravi era lo spirito di disfattismo che aveva contagiato anche i suoidipendenti, i quali lavoravano sempre meno produttivamente e sempre più contrariati. La

situazione era disperata. Occorreva agire in fretta se si voleva mantenere aperta l'attività.Allora, Nash convocò una riunione di tutti i dipendenti per mettere le carte in tavola. Mentreparlava, gli venne un'idea. Disse che aveva letto su «The Golden Rule Magazine» la storia deldirettore che aveva percorso un miglio in più rifiutando di farsi pagare una conferenza,essendone poi ricompensato con abbonamenti per più di seimila dollari.Da ciò Nash concluse che, se lui e tutti i dipendenti avessero colto ed emulato lo spirito delmiglio in più, forse avrebbero salvato la loro attività.Promise a tutti che, se si fossero uniti a lui nell'esperimento, l'avrebbe perseguita, purchénessuno pensasse più allo stipendio e alle ore settimanali, ma badasse solo a lavorare, a testabassa e di buona lena, ricevendo la paga solo in caso di profitti. Qualora le cose si fosseromesse per il meglio, ognuno avrebbe ricevuto indennità accessorie, una specie di

compartecipazione agli utili.L'idea piacque e, comunque, tutti dissero che era il caso di tentare. Il giorno dopo i dipendentioffrirono volontariamente i loro magri risparmi sotto forma di prestito personale alla sartoria.Ciascuno si mise al lavoro con uno spirito diverso e l'attività cominciò a mostrare nuovi segni divita. Non ci volle molto perché potesse ridistribuire profitti, da dividere fra tutti. Poi si iniziarono afar soldi a palate, come mai in precedenza.Dieci anni dopo, Nash era ricco come un nababbo, e i dipendenti più facoltosi di quanto fosseromai stati. Tutti erano felici.Arthur Nash è deceduto, ma la sua sartoria artigianale sopravvive nei vari atelier sparsi in tuttala nazione. Sono stati i suoi primi dipendenti a rilevare l'attività: chiedete a uno qualsiasi di lorocosa pensi dell'abitudine a percorrere un miglio in più e avrete la risposta giusta!Inoltre, scambiate due chiacchiere con qualunque rivenditore o rappresentante delle confezioniNash e vedrete quale entusiasmo mettono nel loro lavoro! Quando l'incentivo del "miglio in più"penetra nella mente di una persona, cambia tutto il suo atteggiamento. Il mondo le sembradiverso e anche lei appare diversa, perché lo è.Ecco arrivato il momento di descrivere un'altra importante conseguenza di questo principio: ilmiglio in più ha lo strano effetto di influire più su colui che lo percorre che su quelli per cui vienereso il servizio maggiorato. Ciò capita perché egli trasforma il suo "atteggiamento mentale", ilche gli permétte di avere più carisma e ascendente sugli altri, più sicurezza di sé, maggioreiniziativa, entusiasmo, immaginazione e chiarezza di intenti. Tutte qualità essenziali per ilsuccesso personale.

Una facile maniera per ottenere quello che si vuole.Chi lavora come dipendente sappia che nessuno può dare servizi inadeguati e avere la paga diun raccolto abbondante. Verrà il momento in cui non si avrà salario per un lavoro fatto inmaniera scadente.Due paroline anche per chi è libero professionista e vuole maggiori quantità delle cose belledell'esistenza: perché non diventi saggio e cominci a raccogliere i frutti nel modo più facile? Sì,c'è un modo sicuro per proiettare se stessi verso le cose belle della vita, e il suo segreto è notoa tutti quelli che si impegnano a percorrere un miglio in più. Non si può scoprire in altra manieraquesto segreto perché esso è connaturato nel miglio in più.Questo tesoro non è nascosto nel forziere di un racconto fantastico: alla fine del miglio vi èeffettivamente il luogo in cui termina la mappa e dove si può trovare il tesoro.

Tuttavia, pochi arrivano a compiere tutte le fasi del percorso; molti credono di aver seguito lamappa fino in fondo, ma poi si accorgono che il traguardo è lontano. Il guaio di numerose

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persone è che non sanno come seguire le istruzioni. Chi conosce il segreto, invece, sa che iltesoro si trova alla fine del miglio in più percorso.Circa quarantacinque anni fa, di pomeriggio tardi, William C. Durant, il fondatore della GeneralMotors, entrò in banca dopo l'orario di chiusura e chiese un favore che potrebbe esserenormalmente chiesto soltanto quando la banca è aperta.

L'uomo che esaudì la sua richiesta era Carol Downes, un piccolo funzionario. Non solo gli fecequel favore, ma vi aggiunse un tocco di cortesia, dimostrando a Durant che era un piacereservirlo. La vicenda sembra banale e, in effetti, in sé contava poco. Tuttavia, all'insaputa diDownes, la sua gentilezza avrebbe avuto ripercussioni inimmaginabili.Il giorno dopo, Durant gli domandò di andarlo a trovare nel suo ufficio. Durante la visita, gli offrìun posto nella sua industria che venne subito accettato. Downes ebbe una scrivania in unreparto che contava un centinaio di impiegati e seppe che l'orario di lavoro era dalle 8.30 alle17.30. All'inizio, lo stipendio era modesto.Alla fine del primo giorno, quando la sirena annunciò l'ora di staccare, Downes vide che tutti sialzavano in fretta per prendere cappello e cappotto, correndo verso l'uscita. Lui rimase allascrivania, riflettendo sulla causa della fretta che aveva fatto fuggire i colleghi nell'attimo stesso

del suono della sirena.Quindici minuti dopo Durant uscì dal suo ufficio e vide che Downes sedeva ancora al suo posto:gli chiese se avesse capito che l'orario finiva alle 17.30.«Certamente», replicò l'impiegato, «ma non volevo correre il rischio di farmi travolgere dallacalca». Poi domandò se potesse essergli utile in qualche modo. Durant disse di porgergli unamatita; Downes la prese, la temperò per rifare la punta e gliela porse. Il magnate lo ringraziò elo salutò.Il giorno seguente, sempre all'ora di chiusura, Downes rimase nuovamente alla scrivania dopol'attimo della ressa generale per svignarsela. Questa volta lo aveva fatto di proposito. Pocodopo, Durant uscì dal suo ufficio e gli chiese di nuovo se non avesse capito che potevaandarsene alle 17.30.«Ho capito benissimo», precisò Downes con un sorriso, «che è ora di andarsene per gli altri, manessuno mi ha detto che devo correre via nel momento in cui si chiudono i battenti, per cui misembra giusto rimanere nella speranza di offrirle un servizio, seppur di poco conto».«Una speranza insolita», esclamò il magnate. «Come le è venuta l'idea?»«Mi è venuta osservando la scena che vedo ogni giorno quando tutti staccano», risposel'impiegato. Durant borbottò un commento incomprensibile tra i denti e se ne andò.Da quel momento, Downes restò sempre alla sua scrivania anche dopo l'orario ufficiale finchénon vedeva l'uscita di Durant. Non gli pagavano affatto lo straordinario. Nessuno gli aveva dettodi restare più a lungo del normale; nessuno gli aveva promesso alcunché se restava e, da ciòche può intuire un osservatore casuale, stava perdendo tempo.

Diversi mesi dopo, Durant lo convocò nel suo ufficio per informarlo che era stato prescelto perdirigere una nuova fabbrica dell'azienda: doveva presiedere alla installazione dei macchinari.Pensate! Un ex funzionario di banca che nell'arco di pochi mesi diventa un esperto.Downes accettò senza discutere e si preparò a traslocare. Non disse: «Ma come, se non sonulla di ingegneria!», o: «Non è il mio lavoro, non sono pagato per installare nuovi macchinari!»No; si trasferì alla filiale e fece il lavoro che gli era stato assegnato. Anzi, ci andò con unadisposizione mentale positiva!Tre mesi dopo, il nuovo centro di produzione era in piena attività. Funzionava così bene cheDurant, dopo aver fatto chiamare Downes, gli chiese dove avesse imparato a gestire unacatena di montaggio. «Non l'ho mai imparato», spiegò Downes, «mi sono limitato a guardarmiattorno, ho individuato gli uomini che sapevano farlo e li ho messi all'opera. L'hanno fatto loro!»

«Splendido!», esclamò il magnate. «Ci sono due tipi di uomini preziosi. Quelli che sanno fareuna cosa e la fanno bene, senza lamentarsi di essere oberati di lavoro, e quelli che sannoindurre gli altri a fare le cose nel modo giusto. Lei incarna e riassume entrambe le tipologie».

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Downes ringraziò per il complimento e si preparò a uscire. «Aspetti un attimo», aggiunse subitoDurant. «Mi dimenticavo di dirle che l'ho nominata direttore della nuova fabbrica e che il suostipendio iniziale sarà di cinquantamila dollari all'anno».Nei successivi dieci anni di collaborazione con la General Motors, Carol Downes percepì tra idieci e i dodici milioni di dollari. Era diventato il consigliere personale del re dell'automobile,

potendo così arricchirsi in maniera impensabile.Il nostro guaio è che spesso vediamo gli uomini "arrivati" e li valutiamo nell'ora del loro trionfosenza preoccuparci di sapere come abbiano fatto ad "arrivare".Non vi è nulla di esteriormente sensazionale nella scalata di Downes al successo. I fatti che homenzionato succedevano durante le normali ore di lavoro e nessuno dei suoi colleghi si eraaccorto di nulla. Anzi, credo che alcuni di loro lo invidiassero perché presumevano che Durantlo coccolasse, o gli avesse dato una "spinta", tutte scuse a cui si aggrappano i mediocri pergiustificare la propria incapacità di progredire.In effetti, a voler essere sinceri, Downes ricevette davvero una "spinta" da Durant. Ma fu luistesso a crearla, di sua iniziativa. La creò percorrendo un miglio in più nella banalissimaoccasione della matita a cui rifece la punta quando gli era stata chiesta solo una matita.

La creò restando alla scrivania "nella speranza" di poter servire il suo datore di lavoro dopo lasolita "calca" delle 17.30.La creò avvalendosi del suo diritto di iniziativa personale quando seppe scegliere gli uomini cheerano capaci di installare la catena di montaggio senza chiedere a Durant dove o come trovarele maestranze più adatte.Ripensate a questi fatti e vedrete che il successo di Downes era dovuto solo al suo spirito diiniziativa. Inoltre, il succo della storia sono i piccoli piaceri fatti con il giusto atteggiamentomentale.Forse c'erano centinaia di altri dipendenti in grado di svolgere i compiti assegnati a lui, ma il loroproblema è che stavano cercando il "tesoro della mappa" scappando via dall'ufficio ogni giornoalle 17.30 in punto.Parecchi anni dopo, un amico chiese a Downes in che modo ebbe l'occasione di farsi benvolereda Durant. «Oh», rispose lui con modestia, «mi sono sforzato di farmi vedere. Quando lui siguardava attorno e aveva bisogno di un servizio, mi chiamava perché ero l'unico in vista. Coltempo, ha preso l'abitudine di rivolgersi a me».Ecco come funziona! Durant "prese l'abitudine" di chiamarlo, accorgendosi ogni volta chequell'impiegato era contentissimo di assumersi la responsabilità di compiere un miglio in più. Èun vero peccato che tanti non riescano a cogliere lo spirito costruttivo che vi è nel prendersiresponsabilità maggiori di quelle normali.C'è un uomo che potrebbe seriamente affermare che oggi Carol Downes starebbe meglio sefosse stato obbligato per legge a unirsi alla folle ressa per uscire dal posto di lavoro alle 17.30,

ogni pomeriggio? Se si fosse comportato così, avrebbe ricevuto lo stipendio pattuito, niente dipiù. Perché mai avrebbero dovuto ricompensarlo maggiormente?Il suo destino era nelle sue mani, racchiuso nell'unica cosa di cui dovrebbero pregiarsi tutti: ildiritto all'iniziativa individuale, esercitato al punto che fare un miglio in più diventa un'abitudine.La storia è tutta qui: non ci sono altri segreti. Lo ammette lui stesso e lo conferma anche chiconosce le vicende del suo progresso dalla povertà alla ricchezza.Ma c'è una cosa che tutti sembrano ignorare: perché esistono poche persone che, comeDownes, scoprono il potere implicito nel fare più di quello per cui si è pagati? Questo è infatti ilmezzo per centrare ogni bersaglio, il segreto di ogni successo degno di nota, eppure è talmenteincompreso che la maggioranza della gente lo considera un trucco per sfruttare meglio idipendenti.

Il mondo del lavoro ha sempre riservato, infatti, un posto privilegiato a chi è disposto adassumersi la responsabilità di svolgere un lavoro con giusto atteggiamento mentale, in spirito diservizio per dare di più.

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Andrew Carnegie ha elevato non meno di quaranta uomini di tale tempra dall'umile condizionedi lavoranti a giornata a veri e propri miliardari. Lui intuiva subito il valore di chi è pronto acompiere un miglio in più. Ogni volta che scorgeva la presenza di un personaggio simile, locooptava nel ristretto circolo dei dirigenti e gli offriva l'occasione di guadagnarsi "quello che simeritava".

La motivazione più sana alla base di chi percorre il miglio in più è il fatto che tale abitudineproduce frutti durevoli nelle più svariate condizioni.Nessuno è mai stato capace di avere un successo duraturo senza fare più di quello per cui èpagato. Questa pratica trova un corrispettivo nella legge di natura. Peraltro, le prove che lasuffragano sono numerosissime, anche perché si basano sulla giustizia e sul buon senso.Il metodo migliore per vagliare la solidità di tale principio consiste nel metterlo in atto nelleproprie abitudini quotidiane. Ci sono verità che si apprendono solo con l'esperienza personale.Conosciamo le regole per ottenere il successo. Appropriamocene e usiamole in manieraintelligente: le ricchezze non tarderanno a favorirci personalmente. Così, contribuiremoall'ulteriore prosperità della nostra nazione.Il caso dell'avido padrone.

Alcuni potrebbero dire: «Sto già facendo più di quello per cui sono pagato, ma il mio padrone ètalmente avido ed egoista da non riconoscere i miei servizi». Certo, sappiamo che esistonopersone ingorde che desiderano ottenere più di quello che sono disposte a dare. Tuttavia, gliegoisti sono argilla nelle mani di un bravo vasaio. La loro avidità può essere trasformata inricompense per chi non si arrende, ostinandosi a fare più di quello per cui viene pagato.Gli imprenditori egoisti non vogliono assolutamente perdere i servizi dei dipendenti chepercorrono il miglio in più, proprio perché ne percepiscono fino in fondo il valore. Ecco quindi laleva per indurli a emendarsi dalla loro ingordigia.Ogni uomo intelligente sa come usare questa leva: non diminuendo la qualità o la quantità deiservizi resi, ma incrementandoli!L'uomo intelligente farà di tutto per rendersi indispensabile al padrone egoista eseguendo piùmansioni di qualunque altro collega. Il padrone preferirebbe "cavarsi gli occhi" pur di nonprivarsi delle prestazioni di un uomo simile. Così, l'egoismo del padrone diventa una risorsa perchi si abitua a percorrere un miglio in più.Abbiamo visto tante volte l'applicazione di questa tecnica per manipolare l'avidità altrui cheormai tutti sanno come si fa a sfruttare le debolezze padronali. Del resto, essa non ha maifallito, nemmeno una volta!In alcune circostanze il datore di lavoro avido ricompensava con un certo ritardo, ma taleindecisione dimostrava la sua disgrazia, perché le prestazioni dei dipendenti più scaltriattiravano l'attenzione dei suoi concorrenti, che si assicuravano i loro servigi.Non c'è davvero modo di ingannare la persona che compie un miglio in più. Se non ottiene il

giusto riconoscimento da una certa fonte, di solito se ne presentano altre a ricompensarla,spesso nei momenti più inattesi. Ma state certi che apparirà sempre. Chi fa un miglio in più conla corretta disposizione mentale non deve mai perdere tempo per cercarsi un lavoro. Non ènecessario, poiché è il lavoro a presentarsi automaticamente. L'uomo che prodiga maggioriservizi di quelli per cui viene pagato si renderà indispensabile per qualcuno e sarà cosìassicurato contro la disoccupazione.Stipendi alti e insostituibilità sono figli gemelli: lo sono sempre stati e sempre lo saranno!L'operaio abbastanza furbo da rendersi indispensabile lo è altrettanto da tenersi continuamenteoccupato, e con uno salario che non oserebbe chiedere nemmeno il più avido sindacalista.Molti trascorrono la vita a cercare il "colpo di fortuna" e attendono le occasioni senza fare nulla,affidandosi alla sorte per risolvere le proprie necessità, ma non giungono mai in vista, nemmeno

da lontano, del loro obiettivo, perché non hanno obiettivi precisi. Di conseguenza, non coltivanomotivazioni che possano ispirarli a percorrere il miglio in più. Come dice il poeta, non si rendonomai conto che:

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La Speranza Terrena su cui gli uomini fissano i loro cuori Diventa cenere o prospera; e subito,Come la Neve sull'arida distesa del Deserto Dopo aver sostato un'ora o due svanisce.La loro fretta è fatica sprecata! Essi girano in cerchio, come pesciolini rossi in una sfera di vetro;e tornano sempre da dove avevano iniziato, a mani vuote e delusi.Le ricchezze sono raggiungibili solo con l'impegno e la preparazione, con la scelta di un

obiettivo preciso e la progettazione di un piano da realizzare; oltre alla definizione di un puntod'avvio da cui spiccare il volo.Tuttavia, che nessuno commetta l'errore di credere chela consuetudine a percorrere il miglio inpiù ripaghi solamente a livello di ricchezze materiali. Essa permette di attingere alla fonte dellericchezze spirituali per appagare qualsiasi bisogno umano.L'istruttiva storia di Edward Croate.Certi uomini saggi e intelligenti hanno scoperto la maniera di arricchirsi applicandodeliberatamente il principio del miglio in più per ottenere maggiori risorse pecuniarie.Senonché, chi è molto saggio riconosce che la più grande ricompensa ottenibile con taleprincipio sono le amicizie che durano tutta la vita, i rapporti umani armoniosi, un lavoro svoltocon passione, la capacità di comprendere gli altri, la disponibilità a spartire i propri beni col

prossimo, tutti elementi che fanno imprescindibilmente parte delle Dodici Ricchezze della Vita.Edward Choate è uno di quelli che ha scoperto tale verità e trovato la Chiave per la veraRicchezza. Vive a Los Angeles, California, e la sua professione consiste nel vendere polizze diassicurazione sulla vita.All'inizio della sua carriera di venditore, riusciva a malapena a guadagnare per sopravvivere,senza mai stabilire alcun primato. A causa di un'errata speculazione economica, perse tutti isuoi risparmi e si ritrovò al verde, dovendo così ricominciare da capo.Ho detto "errata speculazione economica", ma avrei fatto meglio a dire "fortunata speculazioneeconomica" perché la perdita lo costrinse a fermarsi, guardarsi attorno, ascoltare e riflettere suldestino che sembra elevare certi uomini a grandi realizzazioni e condannare altri a sconfitte,temporanee o permanenti.Meditando, Choate venne indotto a studiare la filosofia del successo personale. Quando arrivòalla lezione in cui si spiegava il principio del miglio in più, fu colpito da un'improvvisa intuizioneche gli fece capire ciò che aveva sempre evitato: la perdita di ricchezze materiali può aprire lastrada verso un bene superiore, che consiste nel riconoscere la propria spiritualità.Dopodiché, egli potè iniziare ad appropriarsi, una di seguito all'altra, delle Dodici Ricchezzedella Vita, a partire da quella che capeggia la lista: lo sviluppo di un atteggiamento mentalecostruttivo.Nel frattempo, aveva smesso di rimuginare sulla quantità di polizze assicurative che riusciva apiazzare e, anzi, era attento alla realtà sociale per cogliere ogni occasione di mostrarsiservizievole e solidale con gli altri, specie quelli che erano afflitti da problemi peggiori,

apparentemente irrisolvibili.Ebbe la prima occasione quando si imbatté in un giovanotto che, dopo il fallimento della suaattività mineraria nei deserti della California, si trovava quasi a patire la fame. Lo prese con sé,lo portò a casa sua, gli diede da mangiare, lo incoraggiò e lo protesse, fino a trovargli ancheun'ottima posizione.Assumendosi questo ruolo da buon samaritano, Choate non pensava assolutamente a vantaggipecuniari, a tal punto era ovvio che un ragazzo in stato di inedia e dal morale sotto i tacchi nonavrebbe mai potuto comprare una sua polizza.In seguito, spuntarono in modo così rapido altre opportunità di aiutare persone sfortunate cheChoate sembrava una calamita che attirava solo chi era nei guai.Ma le apparenze ingannano, perché in realtà egli stava soltanto attraversando un periodo di

prova in cui dimostrare la sincerità del suo atteggiamento solidaristico. Un periodo, non vadimenticato, da cui devono passare tutti quelli che si propongono di percorrere un miglio in più.

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Poi ci fu un cambiamento di scena e gli affari di Choate assunsero una piega che probabilmentenon si aspettava neppure lui. Le sue vendite salivano in maniera inarrestabile, fino araggiungere un livello da primato nazionale. E, miracolo dei miracoli, una delle polizze piùlucrose fu sottoscritta dal datore di lavoro del giovanotto che Choate aveva salvato dall'inedia.Peraltro, la vendita non fu nemmeno sollecitata.

Nella stessa maniera cominciarono a piovergli altre occasioni commerciali, finché potè piazzareun gran numero di assicurazioni senza sforzo, dove in precedenza faticava tanto. Inoltre, egliera capitato in un giro dove le polizze vendute non potevano non recare una cifra elevata: eranogli uomini di grido e dalle enormi disponibilità finanziarie a rivolgersi a lui per farsi consigliaresulle modalità migliori di difendere le loro famiglie e proprietà in caso di morte.Perciò, pensando solo ad accaparrarsi le ricchezze spirituali, Choate ha trovato anche quellemateriali; e le ha trovate in quantità maggiore di quanto avesse mai auspicato. Appena sei annidopo essersi comportato da buon samaritano, egli riuscì a far firmare più di due milioni di dollaridi polizze nei primi quattro mesi dell'anno.La storia dei suoi successi cominciò a diffondersi in tutta la nazione. Lo invitavano a tenerelezioni commerciali durante i convegni delle compagnie assicurative, dato che tutti gli agenti del

ramo desideravano sapere come avesse fatto a ergersi fino a quell'invidiabile posizione.Lui non nascose nulla! Contrariamente all'abitudine di tanti che si vantano dei loro successi,Choate accreditava le sue realizzazioni all'umiltà di cuore da cui si era fatto ispirare,ammettendo di essersi limitato ad applicare una filosofia messa a punto da altri.Gli uomini che strappano qualche rara vittoria vogliono spesso dare l'impressione che ilsuccesso sia dovuto solo alla loro saggezza e intelligenza, cercando di nascondere l'aiutoricevuto dagli altri.Che peccato che non vi siano al mondo tante persone come Edward Choate!In effetti, tutti coloro che sanno riflettere si rendono benissimo conto che nessuno conseguerisultati durevoli senza la fattiva collaborazione di altre persone; né vi sono individui che hannosuccessi durevoli se non aiutano in qualche modo il prossimo.Edward Choate possiede le ricchezze materiali che gli servono. Ma è molto più ricco di valorispirituali perché ha scoperto, fatto proprie e usato le Dodici Ricchezze della Vita, di cui il denaroè l'ultima, la meno importante.

Capitolo 6.L'ALLEANZA DI CERVELLI.Definizione: si tratta dell'unione fra due o più menti che si fondono in perfetta armonia per ilconseguimento di un determinilo scopo.Notate bene la definizione di questo principio perché qui c'è la chiave per attingere ai massimipoteri personali. L'Alleanza di Cervelli è la base di ogni grande realizzazione, la pietra angolaresu cui si fonda il progresso umano, in senso individuale e collettivo.Il significato di tutto ciò è forse racchiuso nella parola "armonia"! Senza tale elemento basilare

gli sforzi collettivi possono portare alla collaborazione, ma scarseggeranno del potere derivanteda un'efficace coordinazione.Le premesse più importanti in relazione a questo principio sono le seguenti.

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1. L'Alleanza di Cervelli è il mezzo col quale ci si può procurare i benefici dell'esperienza,dell'istruzione, delle conoscenze specialistiche e delle abilità innate di altre persone, come sefossimo nella loro mente.2. La fusione di due o più cervelli in spirito di totale armonia per il raggiungimento di unoscopo stimola al massimo grado la mente di ciascun individuo e può far giungere a quella

condizione ispirata che viene definita Fede! (Una vaga idea del potere di questa condizione lasperimentiamo nei rapporti di amicizia intima e di vera unione affettivosentimentale).3. Il cervello umano è una stazione emittente e ricevente che emana vibrazioni di pensiero:l'Alleanza di Cervelli stimola l'elaborazione mentale attraverso ciò che viene definita telepatia,cioè l'uso del cosiddetto sesto senso. In questa maniera, molte unioni commerciali oprofessionali sono diventate assai produttive: raramente qualcuno ha avuto successo durevolesenza applicare questo principio che permette di trarre vantaggio dall'intelligenza altrui. Talefatto in sé basterebbe per dimostrarne la validità e l'efficacia, ed è un fatto che ciascuno puònotare senza dover esercitare troppo la capacità di osservazione.4. Attivamente applicata, l'Alleanza di Cervelli produce l'effetto di collegare la persona alsuo subconscio e a quello dei suoi alleati, fatto che spiega molti dei cosiddetti miracoli ottenuti

con tale principio.5. Le relazioni umane più importanti che vengono influenzate da questo principio beneficosono:a. il matrimonio;b. la religione;e. la professione, l'occupazione o la vocazione.Il principio dell'Alleanza di Cervelli rese possibile a Thomas Edison di diventare un grandeinventore malgrado non avesse seguito un corso regolare di studi, circostanza che dovrebbe farsperare chiunque ritenga erroneamente di essere svantaggiato se non ha potuto studiare.Grazie all'Alleanza di Cervelli, associandoci con esperti geologi possiamo capire la storia e lastruttura del pianeta in cui viviamo. Sfruttando le conoscenze e le esperienze dei chimicipossiamo combinare le sostanze molecolari senza dover essere laureati in chimica.Con l'aiuto di scienziati, tecnici, fisici, ingegneri e meccanici è possibile diventare inventorisenza aver avuto un'istruzione specifica in tali campi del sapere.In generale, esistono due tipi di Alleanza di Cervelli:1. La coalizione per motivi puramente sociali o personali coi propri parenti, con amici oconsiglieri religiosi, quando non si mira a ottenere alcun vantaggio pratico. La più importante diquesto tipo è quella tra marito e moglie. 2. L'alleanza per motivi economici, commerciali eprofessionali, che consiste nella collaborazione tra individui che condividono certi obiettivi.Esaminiamo ora i più rilevanti esempi del potere ottenuto con l'applicazione di questo principio.Un bell'esempio dell'Alleanza di Cervelli è costituito dal grande sistema dei trasporti e delle

comunicazioni. Gli uomini che gestiscono le nostre linee aeree e ferroviarie, il sistema telefonicoe quello telegrafico offrono un servizio senza eguali in qualsiasi altro paese. La loro efficienza eil potere che ne consegue dipendono essenzialmente dal principio dell'armoniosacollaborazione instaurata.Un ulteriore esempio sono i rapporti di coordinazione tra le forze militari: l'esercito, la marina el'aviazione. Qui, come negli altri casi, la chiave del successo sono gli sforzi coordinati.Una moderna squadra di rugby o di calcio è un eccellente modello di forza prodotta dallesinergie organizzate.Le catene dei grandi magazzini commerciali sono un altro esempio del potere economicomoltiplicato grazie all'Alleanza di Cervelli.Del resto, ogni azienda di successo si avvale di questo principio. D sistema della libera impresa

è la meravigliosa illustrazione dei benefici economici prodotti dalla collaborazione di ogni sforzoteso al miglioramento.

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Ma l'Alleanza di Cervelli non appartiene esclusivamente ai ricchi e ai potenti: è lo strumento piùimportante con cui ciascun individuo può raggiungere i suoi fini.Anche la persona più modesta può trarre beneficio coalizzandosi con chiunque desideri.L'applicazione più profonda e vantaggiosa che esista è compendiata nell'unione matrimoniale,purché alla base vi sia l'Amore vero! Tale coalizione non coordina soltanto la mente dei coniugi,

ma fonde le qualità spirituali delle loro anime.Allora, oltre alla loro gioia e felicità, ne saranno avvantaggiati i figli, che cresceranno con uncarattere sano, prerogativa indispensabile per una vita di successo.L'Alleanza di Cervelli è la maggior fonte di potere disponibile per gli uomini, la responsabilità delsuo uso spetta solo a voi.Usatela bene e ne sarete beneficiati col privilegio di occupare un grande spazio nel mondo:quello delimitato dalle relazioni umane amichevoli e armoniose.Non abbiate paura di mirare in alto quando fissate i vostri obiettivi.Prima di stabilire l'obiettivo della vostra vita, memorizzate i seguenti versi e fate tesoro dellalezione in essi contenuta.Ho pattuito con la Vita un penny

E di più la Vita non pagherà,Per quanto io mendichi la seraTirando le somme della mia piccola attività.La Vita, infatti, è un padrone giusto:Ti dà quel che chiedi,Ma una volta stabilito il compensoEbbene, devi svolgere i tuoi impegni.Ho lavorato per un salario da servo.Solo per imparare, sgomento,Che qualunque prezzo le avessi chiesto,La Vita me lo avrebbe corrisposto in un momento.Gli uomini di successo non pattuiscono la povertà! Sanno che esiste un potere che permetteloro di essere ricompensati secondo i più elevati desideri.Sanno che tale potere è disponibile per tutti quelli che entrano in possesso della Chiave dellaRicchezza. Conoscono la sua natura e sono consapevoli che essa apre possibilità illimitate. Neconoscono perfino il nome, il più grande ed evocativo!Tale parola è nota a tutti gli uomini, ma il suo segreto è compreso da pochi.

Capitolo 7.ANALISI DEL PRINCIPIO DELL'ALLEANZA DI CERVELLI.Quando Andrew Carnegie mi commissionò il compito di organizzare la filosofia del successopersonale, gli domandai di definire analiticamente l'Alleanza di Cervelli di modo che ognicittadino potesse servirsene per raggiungere il suo Scopo.«Signor Carnegie», esclamai, «vorrebbe descrivermi meglio il principio dell'Alleanza di Cervelli?Potrebbe essere così gentile da elencarmi le varie forme di applicazione nei quotidiani tentatividi estrapolare il meglio dalle occasioni che si presentano all'uomo della strada?» Ecco la suarisposta:«I privilegi disponibili derivano da una meravigliosa fonte di potere. Tuttavia, essi non sono

come funghi, che spuntano dal nulla. Occorre crearseli e poi conservarli facendo leva sul potereottenuto.

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«Grazie alla loro saggezza e capacità di previsione, i fondatori del nostro sistema di governohanno gettato le basi di ogni forma di ricchezza e libertà. Solo le fondamenta, però. Laresponsabilità di edificare su di esse compete a ciascuna persona che reclami una parte di taliprivilegi.«Ti descriverò gli usi dell'Alleanza di Cervelli applicati da alcuni individui di successo, specie

nell'ambito delle relazioni umane che, se sviluppate a dovere, contribuiscono al raggiungimentodello Scopo principale.«In primo luogo vorrei però sottolineare il fatto che la realizzazione dell'Obiettivo deve per forzaattraversare una serie di fasi; che ogni pensiero coltivato, ogni transazione effettuata, ognirapporto interpersonale, ciascun progetto ideato ed errore commesso influiscono sulla capacitàdi realizzarlo.«Decidere quale sia lo Scopo della vita, anche se lo si mette per iscritto con formulazioni chiaree lo si fissa bene in mente, non assicura la sua realizzazione.«Ogni obiettivo dev'essere sostenuto e perseguito con impegno indefesso, soprattutto mediantela collaborazione interpersonale.«Appurata questa verità, non è difficile capire quanto sia necessario saper scegliere i propri

colleghi, specie quelli con cui si devono avere frequenti contatti.«Ecco quindi alcune forme di relazioni umane che l'uomo interessato ad avere successo devecoltivare, organizzare e adoperare nelle varie fasi di realizzazione.La professione.«Eccezion fatta per l'unione matrimoniale (che è l'Alleanza di Cervelli in assoluto piùimportante), non esiste rapporto più significativo di quello che intercorre tra una persona e i suoicollaboratori.«Ognuno ha la tendenza a emulare i manierismi, le credenze, gli atteggiamenti mentali, leopinioni politicoeconomiche e altri tratti caratteriali degli uomini più estroversi con cui si associaprofessionalmente.«La tragedia di tale tendenza è che non sempre chi è più estroverso possiede anche le miglioricapacità intellettive, anzi, spesso è rancoroso, o desideroso di spargere veleno tra icollaboratori.«Inoltre, le persone più aperte non hanno quasi mai uno Scopo principale da perseguire. Diconseguenza, occupano il loro tempo a svilire chi invece vuole combinare qualcosa nella vita.«Gli uomini dal carattere sano, che conoscono bene i loro desideri, possiedono di solitosufficiente saggezza da non dire ai quattro venti i loro obiettivi e non sprecano mai il tempo nelcercare di scoraggiare gli altri. Sono talmente occupati da non gingillarsi con cose o personeche, in qualche modo, non contribuiscono a farli avanzare.«Sapendo che in ogni gruppo di persone si trovano individui utili e collaborativi, chi ha giudizio,e un Obiettivo da realizzare, si allea e fa amicizia con quelli che desiderano essergli d'aiuto,

cosa naturalmente reciproca. Gli altri li eviterà con tatto.«Ovviamente, egli stringerà i rapporti più significativi con le persone in possesso dei trattipersonali, di esperienza e carattere e più utili per i suoi obiettivi, senza trascurare chi detieneposizioni di potere o cariche superiori alla sua, tenendo d'occhio il giorno in cui potrà affiancarli,se non superarli, e in mente la frase di Abramo Lincoln: "Studierò, mi preparerò e, un giorno,verrà anche la mia occasione".«L'uomo con uno Scopo costruttivo non invidia i suoi superiori, ma ne studia i metodi di lavoroper assimilare le loro conoscenze. Potete scommettere quanto volete, ma chi passa il tempo acriticare i superiori non diventerà mai un capo.«I soldati migliori e più efficienti accettano ed eseguono senza esitazione gli ordini degli ufficiali.Quelli che non lo fanno non saliranno mai nella gerarchia militare. Lo stesso dicasi per le altre

occupazioni umane. Chi non riesce a imitare il suo superiore in spirito di armonia nonbeneficerà mai della sua collaborazione.

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«Almeno un centinaio di uomini ha dato la scalata alle cariche maggiori della mia industria e si èritrovato più ricco di quanto avesse bisogno. Non l'ho promosso perché aveva un bruttocarattere o l'abitudine a trovare difetti in chi stava sopra, o sotto, di lui, ma si è autopromossoavvalendosi dell'esperienza di ciascuno con cui entrava in contatto.«Chi coltiva un Obiettivo prende debita nota di tutte le persone con cui deve interagire

quotidianamente e cerca di capire se possono essere una fonte di informazioni e conoscenzeche può mutuare per avanzare verso la sua Meta.«L'uomo che sa guardarsi attorno scopre di trovarsi in un luogo di lavoro ricco di occasioni peristruirsi nella materia più preziosa che vi sia: l'osservazione diretta di chi ha maggioreesperienza.«"Come attingere il meglio da tale scuola?", potrebbe chiedere qualcuno.«La risposta si trova nello studio delle nove motivazioni fondamentali che spronano gli uominiall'azione. Gli altri ci prestano la loro esperienza e le loro conoscenze, collaborando con noi, seinfondiamo in loro una motivazione sufficiente per indurli a desiderare tale cooperazione. Chi simette in quotidiano rapporto coi colleghi in modo amichevole e produttivo ha maggiori possibilitàdi imparare da loro di quante ne abbia l'uomo irritabile, aggressivo, scortese o indifferente alla

cordialità tra persone civili.«Il vecchio proverbio secondo cui "si prendono più mosche col miele che col sale" dovrebbeessere ripetuto continuamente a chi desidera imparare dai collaboratori che ne sanno più di luie del cui aiuto ha bisogno».L'istruzione.«L'istruzione personale è perpetua, non finisce mai.«L'uomo che nella vita ha un grande Obiettivo deve sempre rimanere studente, imparando daqualsiasi fonte, specie quelle da cui può attingere esperienze e conoscenze specialisticheinerenti al suo scopo.«L'accesso alle biblioteche pubbliche è gratuito. In esse vi si reperisce una miriade di notizieche possono essere utili, oltre ai libri in lingua straniera, che contengono l'erudizioneaccumulata in tutto il mondo. L'uomo che coltiva uno Scopo si assume la responsabilità dileggere i volumi principali sull'argomento, acquisendo così l'esperienza di chi lo ha preceduto.Si dice che chi non ha immagazzinato, nei limiti delle possibilità umane, tutte le conoscenzepossibili sul suo Obiettivo principale debba considerarsi ancora come uno scolaretto dell'asilo.«I programmi di lettura di un individuo dovrebbero essere organizzati in antìcipo come la suadieta giornaliera, perché si tratta di un'altra forma di cibo, senza cui non si può crescere a livellomentale.«La persona che sciupa il tempo libero a leggere i giornali scandalistici non combinerà mainiente di buono.«Lo stesso dicasi per chi non include nel suo programma quotidiano una forma di lettura che gli

fornisca cognizioni utili per il conseguimento del suo Obiettivo. Leggere a casaccio su parecchiargomenti può essere divertente, ma non è quasi mai utile per gli scopi professionali.«La lettura, però, non è l'unica fonte di informazioni. Scegliendo accuratamente i collaboratoriprofessionali, un uomo può allearsi con questi e acquisire gratuitamente l'istruzione garantitadalle loro conversazioni.«I circoli ricreativi e professionali offrono diverse opportunità di formare alleanze molto istruttive,purché si scelgano quelli frequentati dagli individui con obiettivi simili. In tali luoghi molti hannoconosciuto persone di grande valore che li hanno aiutati a realizzarsi.«Nessuno può avere successo nella vita senza coltivare le amicizie. Il "contatto" interpersonaleper stringere rapporti sempre più significativi è un talento che vale la pena approfondire. Chi siabitua ad ampliare la sua cerchia di amicizie si accorgerà col tempo di ricevere favori

imprevedibili. Se sa presentarsi bene, quella persona vedrà che gli amici così conquistatisaranno solleciti ad aiutarlo.

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«Come già detto, l'uomo con uno Scopo preciso dovrebbe cercare di stabilire "contatti"attraverso ogni fonte disponibile, avendo naturalmente cura di sceglierli dove è più probabileche possa incontrare persone utili.«La chiesa è uno dei luoghi più favorevoli in cui coltivare le amicizie perché vi si riunisconoperiodicamente le persone che si fanno guidare dallo spirito di solidarietà umana.

«Ognuno dovrebbe poi trovare il modo di intrattenere rapporti amichevoli coi vicini di casa e diquartiere per avere occasioni di mutuo scambio di opinioni. L'uomo che si chiude nel suo gusciodiventerà un irredimibile introverso, sempre più egoista e gretto nelle sue concezioni.La politica.«Per ognuno è un dovere e allo stesso tempo un privilegio interessarsi di politica e quindiesercitare il diritto di contribuire a eleggere, col suo voto, personaggi degni di detenere carichepubbliche.«Il partito politico a cui appartiene un individuo è molto meno importante del suo esercizio deldiritto di voto. Se la politica si sporca con pratiche disoneste, gli unici da incolpare sono coloroche eleggono personaggi disonesti, indegni e inefficienti.«Oltre al diritto di voto, e al dovere che ne consegue, non si dovrebbero mai trascurare i

vantaggi derivanti da alleanze con personaggi politici che possono essere utili per ilconseguimento del proprio Scopo.«In numerose professioni e attività economiche, l'influenza politica diventa un fattore da tener ingran conto per la promozione dei propri interessi. Gli uomini d'affari non dovrebbero maiignorare la possibilità di caldeggiarli facendo lega con chi li difende politicamente.«La persona scaltra che comprende la necessità di tastare il terreno in ogni direzione pertrovare amici da usare onde conseguire l'Obiettivo principale della sua vita non si farà maisfuggire il privilegio di esercitare il diritto di voto.«Tuttavia, la ragione primaria per cui i cittadini dovrebbero sempre esprimere la loro preferenzaelettorale è che, se non lo facessero, le attività politiche si corromperebbero, diventando unmale in grado di distruggere la nostra nazione.«I fondatori degli Stati Uniti hanno impegnato la loro vita e le loro fortune per assicurare alpopolo americano il bene della libertà, primo baluardo per elevarsi verso la realizzazionepersonale. La responsabilità di ogni cittadino consiste perciò nel rafforzare, attraverso il voto, leistituzioni governative che i fondatori hanno previsto per la difesa della libertà.«Qualsiasi cosa che valga la pena avere ha un suo costo!«Chi desidera la libertà personale dove proteggerla formando un'Alleanza di Cervelli con altriuomini onesti e patriottici, preoccupandosi sempre di eleggere alle cariche pubblichepersonaggi di specchiata moralità. Non è esagerato sostenere che tale alleanza è la piùimportante che possa stringere ogni cittadino.«I nostri padri fondatori hanno combattuto per la libertà col loro voto. Noi dobbiamo fare

altrettanto per i nostri figli e per le generazioni futurelLe alleanze sociali.«Questo è un campo fertile, quasi illimitato, in cui coltivare i "contatti" e le amicizie. Esso puòrivelarsi particolarmente propizio per l'uomo la cui moglie conosce l'arte di intrattenere lepersone con varie attività sociali.«Una donna simile sa trasformare la casa e gli incontri sociali in un preziosissimo benepatrimoniale, specie se la professione del marito richiede un continuo incremento di pubblicherelazioni.«Molti professionisti la cui etica deontologica impedisca loro di pubblicizzarsi direttamentepossono mostrare le proprie capacità se hanno una moglie capace di favorire le relazionisociali.

«Un assicuratore di successo vende più di un milione all'anno di polizze sulla vita con l'aiuto disua moglie, il cui ruolo è molto semplice. Lei è iscritta a diversi Circoli Femminili e di tanto in

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tanto invita a casa le colleghe coi loro mariti, tutti uomini d'affari. Così, suo marito li conosce incircostanze interessanti per proficui rapporti commerciali.«Si dice che la moglie di un avvocato di una città del Midwest lo aiuti ad arricchire il suo giàfornito portafoglioclienti limitandosi a invitare le mogli dei personaggi più facoltosi della città. Èevidente che, in questo caso, le possibilità sono infinite.

«Uno dei principali vantaggi dell'amicizia consiste nello stabilire contatti per organizzarediscussioni e "tavole rotonde" con persone che permettono di accumulare informazioni utili per ilraggiungimento di un certo Scopo. «Se sono sufficientemente varie e numerose, le conoscenzepersonali possono diventare una fonte di notizie su un'ampia gamma di argomenti, facilitandogli scambi intellettuali tanto essenziali per lo sviluppo della versatilità mentale che serve nellevarie occasioni della vita.«Quando un gruppo di persone si riunisce e intavola discussioni su diversi temi, questospontaneo scambio intellettuale arricchisce le menti di tutti quelli che vi partecipano. Ognuno hasaltuariamente bisogno di alimentare le sue idee con nuovo cibo per la mente, che si puòacquistare solo mediante discussioni con chi ha un'istruzione e un'esperienza diverse.«Lo scrittore che assurge a fama nazionale o internazionale deve, per rimanere in tale

posizione, reintegrare continuamente la sua riserva di cognizioni impadronendosi dei pensierialtrui attraverso contatti personali e vaste letture.«Ogni persona che voglia essere brillante, ricettiva e versatile deve attingere costantemente allecapacità intellettive altrui. Qualora trascurasse questo continuo rinnovamento, la sua mente siatrofizzerebbe, come del resto capita ai muscoli e agli arti che restano inutilizzati. Ciò èdeterminato dalle leggi naturali. Osservate la natura e vedrete che ogni essere vivente, dalminuscolo insetto alla complicata macchina umana, cresce e si mantiene in salute solo permezzo dell'uso continuato.«Lo scambio di idee non arricchisce solo la propria riserva di cognizioni, ma sviluppa e amplia lecapacità mentali. Chi smette di studiare il giorno stesso in cui finisce l'ultimo anno di scuola nonsarà mai una persona istruita, indipendentemente dalla quantità di nozioni che ha accumulatofino a quel momento.«La vita è la scuola principale e ogni cosa che incentiva l'attività mentale è un docente. I saggilo sanno bene; inoltre, essi si preoccupano di scambiare tutti i giorni le loro opinioni con quelledegli altri in modo da affinare la propria elasticità mentale.«Perciò, l'Alleanza di Cervelli è un principio dalla portata praticamente illimitata, il mezzo con cuil'individuo può integrare le sue capacità mentali con le conoscenze, esperienze e capacità dialtre persone.«Un saggio ha espresso in modo perfetto l'idea: "Se ti do un dollaro in cambio di un tuo dollaro,ognuno di noi ha la stessa somma di quando abbiamo iniziato; ma se ti comunico un pensieroin cambio di un tuo pensiero, ognuno di noi guadagna un dividendo del 100%".

«Nessuna forma di rapporto umano è altrettanto redditizia di quella con cui le persone siscambiano pensieri utili; forse vi sembrerà sorprendente ma è vero: si possono attingere idee dienorme importanza anche dalla mente delle persone più umili.«Per illustrare meglio questo punto voglio raccontarvi la storia del predicatore che imparòqualcosa dall'inserviente della sua chiesa: un'idea che gli fece realizzare lo Scopo della suaVita.«Il nome del predicatore era Russell Conwell e l'obiettivo che si era posto da tanto tempo era lafondazione di una scuola. Gli mancavano però i soldi, una somma mica male: qualcosa comeun milione di dollari.«Un giorno, il reverendo Conwell si fermò a chiacchierare con l'inserviente che stava tagliandol'erba del prato attorno alla chiesa. Mentre conversavano del più e del meno, egli fece

casualmente notare che l'erba del cimitero adiacente era molto più verde e meglio tenuta,volendo così estendere un piccolo rimprovero al vecchio sacrestano.

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';' «Ma questi rispose con un largo sorriso: "Sì, quell'erba è sicuramente più verde, ma perché ilnostro occhio è abituato al colore da questa parte dello steccato".«Ora, non c'era nulla di geniale in quella risposta, anche perché voleva essere poco più cheuna scusa per la pigrizia; eppure, essa piantò nella fertile mente del reverendo il seme di un'i;dea un piccolo semino intellettuale, badate bene , che portò alla soluzione del suo problema

principale.«Da quella scusa dell'inserviente nacque l'idea di una serie di quattromila conferenze che ilpredicatore avrebbe poi tenuto in tutto il paese. Le aveva intitolate Terre di diamanti e il fulcroverteva su questo concetto: un uomo non deve cercare lontano le sue occasioni, ma puòreperirle nel luogo stesso in cui vive, riconoscendo che l'erba del vicino non è più verde diquella del suo giardino.«Le conferenze fruttarono a Conwell più di sei milioni di dollari. Vennero perfino pubblicate informa di libro, che è tuttora un bestseller internazionale; immaginate quante ristampe ha avuto1.Il denaro è stato usato per fondare e gestire la Tempie University di Philadelphia(Pennsylvania), che è diventata uno degli istituti educativi più prestigiosi del paese.«Ma l'idea su cui erano incentrate le conferenze non si limitò a contribuire alla fondazione

dell'università. Ha arricchito la mente di milioni di persone spronandole a cercare le occasioniche sono talmente vicine da passare inosservate. Questa filosofia è valida ancora oggi come loera la prima volta che balenò vagamente nel cervello di un umile inserviente.«Ricordati: ogni mente attiva è una fonte di ispirazione da cui ci si può procurare un'idea, o ilseme di un'idea, di altissimo valore per la soluzione di un problema personale o la realizzazionedel più importante obiettivo che si ha.«A volte le grandi idee scaturiscono da persone semplici, ma di solito spuntano dalle menti instretta associazione, purché l'Alleanza di Cervelli sia in azione da tempo.«Il pensiero più redditizio che abbia mai avuto mi venne un pomeriggio quando, con CharlieSchwab, completavo il percorso di un campo da golf. Dopo aver finito i colpi per la tredicesimabuca, lui mi guardò col suo sorriso mite e disse: "A questo punto sono tre colpi avanti a lei,Capo, ma avrei un'idea che potrebbe lasciarle un sacco di tempo per allenarsi e battermi laprossima volta".«La curiosità mi spinse a interrogarlo. Mi spiegò la sua idea con una sola frase, ciascuna paroladella quale valeva, più o meno, un milione di dollari. "Consolidi tutte le sue acciaierie", misuggerì, "in un'unica, grande, società e la venda ai banchieri di Wall Street".«Durante la partita non accennammo più alla questione, ma la sera stessa ci ripensai conparticolare attenzione. Prima di coricarmi, avevo già trasformato quel suggerimento in unpreciso obiettivo. La settimana dopo mandai Schwab a New York con l'incarico di tenere undiscorso davanti a un gruppo di banchieri cittadini, fra cui J. Pierpont Morgan.«Il discorso verteva sul progetto per l'organizzazione della United States Steel Corporation,

società in cui consolidavo tutte le mie acciaierie e mi ritiravo dall'attività con più soldi di quantoavessi bisogno.«Lascia che sottolinei un fatto: l'idea di Schwab non sarebbe mai nata e io non ne avrei maibeneficiato se non avessi sempre incoraggiato i miei collaboratori a riflettere per creare nuoveopportunità. Manifestavo tale incoraggiamento grazie all'Alleanza di Cervelli con tutti i membridella mia azienda, tra cui lo stesso Charlie Schwab.«Il contatto interpersonale, lascia che te lo ripeta, è un concetto molto importante! E lo diventaancor di più se vi aggiungiamo l'aggettivo "armonioso"! Relazionandosi in modo amichevole coicollaboratori, un uomo può corroborare al massimo grado la sua capacità progettuale. Chitrascura questo fatto si condanna eternamente all'indigenza.«Nessuno è abbastanza intelligente da proiettare la sua influenza sulla realtà senza la

cooperazione altrui. Instilla questo concetto in ogni maniera possibile perché esso è in sésufficiente per aprire la porta del successo nelle alte sfere umane.

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«Troppi cercano il successo lontano da dove si trovano e spesso con progetti complicati, basatisulla speranza che la fortuna o un "miracolo" possa favorirli.«Come ha spiegato bene Russell Conwell nel suo libro e nelle sue conferenze, alcuni ritengonoche l'erba del vicino sia più verde e trascurano "i diamanti" che hanno a portata di mano informa di idee fornite da chi vive al loro fianco.

«Io ho scoperto i miei "diamanti" mentre osservavo l'incadescenza di un altoforno. Ricordo benela prima volta che mi convinsi di poter diventare il proprietario della più grande acciaierianazionale, anziché restare alle dipendenze di un altro e invidiare i suoi "diamanti".«All'inizio l'idea non era ben definita, più che altro sembrava un desiderio, una cosa moltolontana da un progetto. Ma continuavo a pensarci e la stimolavo a impadronirsi della mia mente,finché venne il giorno in cui essa cominciò a guidarmi nelle mie azioni.«Fu allora che iniziai con impegno a dissodare le mie "terre di diamanti" e mi sorpresi dellarapidità con cui un'idea ben definita trova il modo di tradursi nel suo equivalente concreto.«La cosa più importante è sapere quello che si vuole. La seconda cosa più importante ècominciare a cercare i diamanti scavando nel proprio terreno, usando gli strumenti adisposizione, fossero anche solo quelli mentali. Se un uomo si serve fedelmente dei mezzi che

ha ne sarà ricompensato proporzionalmente con altri e migliori, che gli saranno dati quandosarà pronto a usarli.«Chi si serve correttamente dell'Alleanza di Cervelli troverà i mezzi necessari molto piùvelocemente di chi la trascura.«Ogni mente ha bisogno dello scambio interpersonale per ricevere il cibo con cui crescere emigliorarsi. La persona di giudizio che persegue un certo Scopo sceglie con grande cura gliindividui con cui si associa perché riconosce di poter essere influenzato dalla loro mentalità.«Non scommetterei nulla su chi non cerca la compagnia delle persone che ne sanno più di lui.Un uomo si eleva o si abbassa, a seconda del mimetismo cui è costretto in tali rapporti.«Infine, vi è un altro pensiero su cui dovrebbe meditare chiunque lavori come dipendente: il suolavoro è, e dovrebbe essere, una fase di istruzione per raggiungere mete più elevate. Ciò sisostanzia in due modi: il primo è la paga ricevuta direttamente, il secondo l'esperienzaaccumulata in maniera indiretta, che si manifesterà col tempo. In effetti, ci si rende spessoconto che la ricompensa migliore non è dentro la bustapaga, ma nell'esperienza accumulata.«Questo plusvalore dipende in gran parte dall'atteggiamento con cui ci si mette in rapporto coicolleghi: se l'atteggiamento è costruttivo, nonché rinvigorito dalla disponibilità a percorrere unmiglio in più, il progresso personale sarà rapido e assicurato.«Perciò, è evidente che la persona di successo non si serve solo dell'Alleanza di Cervelli, maapplica anche i princìpi del miglio in più e della Chiarezza di Intenti; questi tre princìpi sonoinseparabili dalla possibilità di successo in qualsiasi campo di intervento umano.Il matrimonio.

«L'unione matrimoniale è di gran lunga l'alleanza più importante che possa sperimentare unuomo nel corso della sua vita. È importante in senso fisico, mentale, finanziario e spirituale,proprio perché unisce tutti questi aspetti.«La dimora famigliare è il luogo dove dovrebbe iniziare la collaborazione più proficua; l'uomoche sceglie oculatamente la sua compagna troverà in lei il primo membro della sua Alleanza diCervelli.«L'unione matrimoniale dovrebbe contemplare poi l'inclusione nell'alleanza anche di altrimembri, specie i figli.«La collaborazione tra i membri della famiglia attiva le forze spirituali di tutti i componenti chetendono verso lo stesso Fine; e il potere spirituale, benché appaia immateriale, è il più forte ditutti.

«L'uomo sposato che va d'accordo con la moglie, cioè vive con lei in totale armonia,comprensione, simpatia e unità di intenti, possiede un bene preziosissimo che può elevarlo allemaggiori realizzazioni.

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«La discordia tra marito e moglie, quale che ne sia la causa, è molto negativa perché puòdistruggere le possibilità di successo, anche se sono presenti tutte le altre occasioni che lofavoriscono.Solo per le mogli.«Posso a questo punto avanzare un suggerimento a tutte le donne? Questo consiglio, se

compreso e seguito a dovere, potrebbe fare la differenza tra un'esistenza di miseria e una diprosperità.«La moglie condiziona il marito più di qualunque altra persona, o meglio, esercita questainfluenza particolare se riesce a ottimizzare il rapporto. Lui l'ha scelta preferendola a tutte lealtre donne che conosceva, e questo significa che lei ha il suo amore e la sua fiducia.«L'amore capeggia l'elenco delle nove motivazioni fondamentali della vita e ispira ogni attovolontario. Grazie a questo sentimento, la donna incentiva l'uomo a svolgere le sue attivitàprofessionali con uno spirito che non accetterà mai il fallimento. Ma si ricordi che la "petulanza",le critiche, la gelosia e l'indifferenza non nutrono il sentimento dell'amore: lo uccidono.«La moglie saggia fa in modo di stringere ogni giorno col marito un'Alleanza di Cervelli in cuiessi metteranno in comune gli interessi reciproci, discutendoli nei minimi particolari con spirito di

comprensione. L'ora più propizia per questo scambio di idee è in genere quella che segue lacolazione mattutina o che precede il momento di coricarsi.«Ogni pasto dovrebbe essere un periodo di amichevole intrattenimento. Mai ci si dovrebbesoffermare su critiche e inquisizioni personali, anzi, l'accento va messo sul pasto come ritualefamigliare in cui trovano posto l'allegria e le battute su argomenti di interesse reciproco.«La maggioranza delle relazioni coniugali si guasta durante i pasti perché essi sono l'occasionein cui i coniugi cercano di appianare le divergenze personali o discutono l'educazione dei figli.«La moglie può indurre il marito a fare una miriade di cose! Inoltre, dovrebbe sempreinteressarsi alle occupazioni di lui. Dovrebbe conoscere i dettagli del suo lavoro e mostrarseneconsapevole. Una donna non dovrebbe mai dire al marito, come fanno tante (se non a paroleper mezzo di velate allusioni): "Tu porta a casa i soldi che poi ci penso io a spenderli, e nonseccarmi sul modo in cui li guadagni, perché non me ne importa niente".«Credo che le donne sagge abbiano capito ciò che intendo dire. La moglie diventa l'azionista dimaggioranza della ditta famigliare. Se applica l'Alleanza di Cervelli col marito, continuerà adetenere la maggioranza.«La moglie saggia riesce a gestire le entrate famigliari in modo oculato, facendo attenzione anon spendere più di quanto sia consigliabile. Molti matrimoni vanno in rovina perché ci sonoproblemi finanziari. Ed è assiomatico che, quando la povertà bussa alla porta principale di casa,l'amore scappa dalla porticina secondaria. L'amore, come un bel quadro, richiede ladecorazione di una bella cornice e di luci adatte. Vuole essere coltivato e nutrito, come unorganismo vivente. Non prospera nell'indifferenza, nella petulanza e nelle critiche.

«Esso dà i migliori frutti se i coniugi lo nutrono con unità di intenti. La moglie che se ne ricordasarà per sempre la persona più importante nella vita del consorte.«L'uomo in genere ha la responsabilità di guadagnare i mezzi di sussistenza, mentre la donnaha il compito di attenuare i traumi e le difficoltà.«La moglie dovrebbe custodire il nido familiare in cui vengono messe da parte lepreoccupazioni e si goda dei piaceri coniugali. Colei che segue tale approccio sarà più saggiadei saggi e più ricca delle regine nelle cose che contano maggiormente nella vita.«Devo altresì mettere in guardia le donne dall'istinto materno, che non deve offuscare l'amoreper il marito. Spesso infatti esse riversano tutto il loro amore sui figli, trascurando le attenzioniper il coniuge. Questo errore ha portato alla rovina di molte famiglie e ciò non sarà maisottolineato abbastanza.

«L'amore di una donna, se è sano, basta per il marito e i figli, e felice è colei che ne dona inabbondanza senza fare preferenze e distinzioni tra il primo e i secondi.

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«Quando l'Alleanza di Cervelli famigliare si basa sull'affetto, le finanze domestiche noncreeranno litigi, dato che esso è in grado di far superare ogni difficoltà, perfino economica.«Certo, sorgeranno sempre dei problemi all'interno di una famiglia, ma l'amore li risolverà tutti.Mantenete viva la fiammella e ogni altra cosa si conformerà al modello dei desideri più sublimi.«So che questo suggerimento è prezioso perché l'ho messo in pratica nelle mie stesse relazioni

coniugali e posso testimoniare della sua importanza per i successi materiali che ho potutoconseguire».(L'onesta confessione di Carnegie è tanto più impressionante se consideriamo che haaccumulato una fortuna pari a cinquecento milioni di dollari. Lui ha "fatto" fortuna, ma chi loconosce sa che è stata la moglie a "fare" di lui un grande uomo).Le donne dietro le quinte.Raccogliendo il testimone dell'Alleanza di Cervelli all'interno del matrimonio, dove ce lo haconsegnato Carnegie, questo è il momento giusto per sottolineare quanto la sua esperienzanon sia affatto unica.Thomas Edison ammetteva francamente che la sua maggior fonte di ispirazione era la moglie.Tutti i giorni, di solito alla fine della giornata di lavoro, si scambiavano le idee e corroboravano la

loro unione. Non permettevano a nessuno di interferire in quegli incontri. La signora Edison nonlo avrebbe consentito perché riconosceva il valore del suo interesse per gli esperimenti delmarito.Spesso Edison lavorava fino a tarda notte per completare le sue invenzioni, ma quando tornavaa casa trovava sempre la consorte che lo aspettava, trepidante di sentirlo raccontare dei suoisuccessi o fallimenti. Lei sapeva tutto dei tentativi eseguiti in laboratorio e se ne interessava afondo.Fungeva da "cassa di risonanza", così che il marito potesse esaminare il suo lavoro da unadiversa prospettiva; qualcuno sostiene perfino che gli suggerisse spesso l'anello mancante perrisolvere gli esperimenti.Se è stata considerata tanto preziosa da uomini di questo calibro, l'Alleanza di Cervellidovrebbe essere ritenuta essenziale da chiunque lotti per trovare il suo posto nel mondo.L'ispirazione garantita dall'Amore Romantico ha svolto un ruolo di primo piano nella vita di tutti igrandi personaggi. La storia dei due poeti Robert ed Elizabeth Browning è la prova dell'azionedi quest'entità immateriale, da loro riconosciuta e rispettata, per la creazione dei capolavoriletterari che vengono loro attribuiti.John Wanamaker, il "Principe dei Commercianti" di Philadelphia, come lo chiamavano migliaiadi persone, attribuiva alla moglie il suo passaggio dalla povertà alla fama e alla ricchezza. Essisi appartavano tutti i giorni per scambiarsi le idee in spirito di armonia, specie di sera, di solitoprima di andare a letto.Gli storici ascrivono l'ascesa al potere da parte di Napoleone Bonaparte all'influsso della sua

prima moglie, Giuseppina. I successi militari del generale francese cominciarono a diradarsiquando egli permise alla sua ambizione mondana di indurlo a ripudiarla.Vale la pena aggiungere che molti moderni "dittatori" nel ' campo degli affari sono andatiincontro allo stesso penoso destino dopo essersi separati dalla moglie.Charles Schwab, invece, si è comportato diversamente. Anche lui aveva fatto fortuna grazieall'Alleanza di Cervelli con Carnegie, in ciò soccorso da un ottimo rapporto con la moglie, checontrasse presto una malattia invalidante. Lui le rimase fedele fino alla morte, anche perchésapeva che la lealtà è la prima qualità di un carattere integerrimo.La lealtà.Poiché abbiamo sfiorato l'argomento, è opportuno enfatizzare il fatto che la mancanza di lealtàtra soci d'affari è una delle cause più frequenti di fallimento commerciale. Finché perpetuano lo

spirito di alleanza reciproca, essi troveranno la maniera per superare la concorrenza e leeventuali battute d'arresto.

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Si dice che la prima caratteristica che Andrew Carnegie cercava di individuare nei giovanidipendenti della sua azienda fosse la lealtà. Lui stesso ripeteva con grande frequenza che, senon possedeva quel tratto caratteriale, un giovane non poteva far leva su alcunché peravanzare di carriera.I suoi esami per vagliare la lealtà di un dipendente erano ingegnosi e ripetuti a intervalli regolari.

Avvenivano prima dell'avanzamento di carriera, naturalmente, e anche in seguito, finché non cifossero stati più dubbi sulla fedeltà di quel particolare individuo. Ed è un tributo alla suacomprensione degli uomini rilevare che Carnegie non si è sbagliato quasi mai nel giudicare lalealtà dei collaboratori.Non rivelate lo scopo della vostra Alleanza di Cervelli a coloro che ne sono esclusi eassicuratevi che i membri della vostra alleanza si astengano dal farlo, perché i pigri, i criticoni egli invidiosi stanno ai margini della vita in attesa di cogliere la possibilità di piantare il semedell'avvilimento nella mente altrui. Evitate questa trappola mantenendo la segretezza dei vostripiani, nella misura in cui è possibile, finché non li rivelerete con le vostre azioni e realizzazioni.Non recatevi agli incontri con i membri della vostra Alleanza di Cervelli con un atteggiamentomentale negativo. Ricordate che, se siete il capo di tale alleanza, compete a voi mantenere un

elevato livello di interesse ed entusiasmo per la collaborazione. Con una mentalità negativa,non potrete farlo. Inoltre, nessuno segue con piacere un leader dubbioso2, indeciso o che nonha fede nello scopo da conseguire. Sostenete l'entusiasmo per l'obiettivo mostrandovi sicuri dipoterlo raggiungere.Non dimenticate di provvedere affinché ciascun alleato riceva un giusto compenso, sottoqualsiasi forma, in proporzione al contributo offerto. Nessuno infatti infonde entusiasmo se nonintravede dei benefici futuri. Familiarizzatevi con le nove motivazioni che spingono gli uomini adagire e fate in modo che ciascun membro della vostra Alleanza sia adeguatamente motivato aconcedervi la sua lealtà, 0 suo entusiasmo e la sua fiducia totale.Se i vostri alleati sono spinti dal desiderio di ricchezze materiali, assicuratevi di dare più diquanto ricevete, adottando il principio del miglio in più da percorrere. Se volete ottenere ilmassimo da tale abitudine, fatelo volontariamente, prima che ve lo chiedano.Non inserite nella vostra Alleanza di Cervelli nessuno che sia un concorrente: seguite invece laregola del Rotary Club, a cui possono appartenere solo persone che non hanno motivo diantagonismo o di competizione.Non cercate di dominare il vostro gruppo di alleati con la forza, la paura o le minacce; alcontrario, esercitate la leadership con diplomazia e incentivate la lealtà e la cooperazione. Sonopassati i tempi in cui ci si affidava a capi di polso. Non cercate di riportarli in auge: essi nonhanno posto nel mondo moderno. Non mancate di creare le situazioni giuste per stimolarel'amicizia fra i vostri colleglli, perché l'armonioso lavoro di gruppo fornisce un potere altrimentiinattingibile. Ha fiducia è la base di ogni rapporto armonioso. Ricordatevene lo quando vorrete

organizzare un gruppo di collaboratori che ' vi possa servire a lungo e produttivamente.Abbiamo così analizzato tutti gli aspetti della maggiore fonte di potere personale, l'Alleanza diCervelli.Abbinando i primi quattro princìpi di questa filosofia abilitudine a Percorrere un Miglio in Più,Chiarezza di Intenti, Alleanza di Cervelli e quello che seguirà , è possibile ricavare il primoindizio per scoprire il potere disponibile grazie alla Chiave della Ricchezza.Di conseguenza, è mio dovere avvisarvi di leggere il prossimo capitolo con spirito di grandeaspettativa, poiché esso potrebbe segnare il punto di svolta della vostra vita.Vi svelerò l'approccio migliore per un'effettiva comprensione della forza che sfida ogni analisidella scienza moderna. Auspico inoltre di potervi fornire la formula con cui vi approprierete ditale forza usandola per il raggiungimento dello Scopo della vostra vita.

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Capitolo 8.LA FEDE VISSUTA.La Fede è l'ospite regale che feconda la mente preparata ad accogliere, quella che è prontaperché sa disciplinarsi, Come ogni personaggio regale, la Fede occupa la stanza migliore, anzi,gli appartamenti migliori, una vera e propria suite all'interno della mente. Non permette diessere dirottata nei quartieri riservati ai servi e non si associa mai a invidia, avidità,superstizione, odio, vendetta, vanità, dubbio, paura e preoccupazioni.Carpite il senso di tale verità e sarete sulla strada giusta per comprendere il misterioso potere

che ha caratterizzato gli sforzi degli scienziati di tutti i tempi.Con le parole di Ralph Waldo Emerson: «In ogni uomo c'è qualcosa che posso imparare e chemi rende suo discente», mi accingo a presentarvi un grande benefattore dell'umanità, affinchépossiate osservare come ci si comporta per preparare la mente a esprimere la propria Fede.Sarà lui stesso a narrare la sua storia. «Durante la crisi economica iniziata nel 1929, mi iscrissia un corso di specializzazione a Hard Knocks, l'università più prestigiosa che esisteva. Fu allorache scoprii un tesoro nascosto, che possedevo ma non usavo.«Feci la scoperta una mattina, quando mi giunse l'avviso che la mia banca aveva chiuso ibattenti, forse per sempre, cosicché mi diedi da fare per stilare l' inventario dei miei beniimmateriali. «Seguitemi mentre vi descrivo cosa si celava in tale inventario. Iniziamo conl'articolo più importante della lista: la Fede sterile perché inutilizzata!«Scrutando bene nel mio cuore mi accorsi, malgrado le mie perdite finanziarie, che possedevoancora un'enorme Fede in Dio e nei miei simili.«Da ciò conseguiva una scoperta di rilevanza perfino superiore, cioè che la Fede può compierequello di cui non è capace neanche tutto il denaro del mondo.«Quando possedevo i soldi che mi servivano per vivere, avevo commesso il grave errore dicredere che fossero una fonte permanente di potere. Adesso mi rendevo amaramente contoche, senza la Fede, il denaro non è altro che materia inerte, carta straccia che in sé non hanessun potere.«Riconoscendo forse per la prima volta nella mia vita il meraviglioso potere di tale ricchezza, mianalizzai accuratamente per stabilire quanta ne possedessi. L'analisi diede risultati sorprendenti

e gratificanti.«Cominciai l'operazione andando a fare una passeggiata nei boschi. Volevo appartarmi dallamassa della gente, dal disordine della civiltà e dalla paura degli uomini, così da poter meditarein silenzio.«Ah, che piacere vi è in questa parola: "silenzio". «Durante la passeggiata raccolsi una ghiandae la strinsi nel palmo della mano. L'avevo trovata vicino alle radici sovraesposte della quercia dacui era caduta. Stimai l'età del gigantesco albero e mi parve così avanzata che esso dovevaessere già sviluppato quando George Washington era un ragazzino.«Mentre osservavo la pianta e il suo minuscolo embrione nella mia mano, mi venne in menteche anch'essa era nata da una piccola ghianda. Capii inoltre che nessun essere umanoavrebbe potuto forgiare una cosa simile.

«Ero consapevole del fatto che una forma di Intelligenza intangibile aveva creato la ghianda dacui nacque la quercia, facendola germinare e radicarsi a terra prima di spuntare verso il cielo.

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«Allora, compresi che la forza più grande è quella contenuta nell'energia immateriale, nonquella che deriva dai bilanci bancari e dalle cose.«Raccolsi una manciata di terra nera con cui coprii la ghianda. Così, tenevo in mano la porzionevisibile della sostanza da cui era cresciuto il magnifico albero.«Ai piedi della quercia secolare strappai una felce. Le sue foglie erano meravigliosamente

disegnate (sì, disegnate) e, esaminandola, mi accorsi che anch'essa era stata creata dallamedesima intelligenza che aveva prodotto l'albero.«Continuai la passeggiata nel bosco finché non giunsi a un ruscello in cui scorreva acquachiara, pulita e gorgogliante. Ormai ero stanco, per cui mi sedetti sulla sua riva per riposare eprestare ascolto al ritmo della sua musica, che lo portava serpeggiando verso il mare.«L'esperienza mi riportava alla mente la mia infanzia. Mi ricordavo di aver giocato nei pressi diun torrente simile. Mentre sedevo ad ascoltarne la musica, da piccolo avevo preso coscienza diun essere invisibile, Dio, che mi parlava interiormente raccontandomi la fantastica storiadell'acqua, che mi dispongo a riportare.«"Acqua! Acqua pura e spumeggiante. La stessa che esiste e offre la sua utilità da quandoquesto pianeta si è raffreddato ed è stato popolato dall'uomo, dagli animali e dalla vegetazione.

«"Acqua! Ah, che storia potresti narrare se parlassi la lingua dell'uomo. Tu hai spento la sete dimilioni e milioni di viandanti; hai nutrito i fiori; ti sei mutata in vapore per far girare le ruote dellemacchine umane, condensandoti di nuovo per riprendere lo stato originario. Hai lavato lestrade, reso innumerevoli servizi all'uomo e alle bestie, tornando sempre alla tua fonte, nei mari,per purificarti e ricominciare il viaggio.«"Quando corri, ti sposti sempre in un'unica direzione, verso il mare da dove sei venuta. Il tuoviaggio a doppio senso è incessante, ma sembri sempre contenta del tuo compito.«"Acqua! Sostanza pura e spumeggiante. Non importa se fai un lavoro sporco, alla fine tiripulisci sempre.«"Non ti si può creare, né distruggere. Sei simile a tutta la vita. Senza la tua beneficenza, sullaterra non potrebbe esistere in nessuna forma vitale!"«E l'acqua del ruscello continuava a gorgogliare, a spumeggiare, ostinandosi verso il mare.«Finiva la storia dell'acqua, ma le parole che avevo ascoltato erano sublimi. Ero stato in intimitàcon la più grande forma di Intelligenza esistente. Avevo avvertito dentro di me la provadell'Intelligenza che aveva creato l'enorme quercia dalla minuscola ghianda, che avevamodellato le foglie della felce con abilità meccanica ed estetica che l'uomo non saprà maiclonare.«Le ombre degli alberi si stavano allungando; il giorno stava morendo. E mentre il soletramontava lentamente dietro l'orizzonte, capii che anch'esso aveva svolto una parte nelmeraviglioso sermone che avevo udito e sentito dentro di me.«Senza il benefico aiuto del sole non avrebbe potuto esserci la trasformazione della ghianda in

quercia. Senza il suo aiuto l'acqua del placido ruscello sarebbe rimasta per sempre imprigionatanegli oceani e non avrebbe potuto esistere la vita sulla terra. «Questi pensieri furono il punto piùalto delle parole che udii; erano pensieri sull'ideale affinità esistente tra 0 sole, l'acqua e tutta lavita terrestre, a paragone dei quali ogni altra forma di sentimento appare insignificante.«Raccolsi un sassolino bianco che era stato a lungo levigato dalla corrente. Mentre lo tenevo inmano, ricevetti un altro sermone, ancor più impressionante. L'Intelligenza che me lo suggerivasembrava dire:«"Osserva, o uomo, il miracolo che tieni in mano. «"Io sono solo un sassolino di pietra, eppure,in realtà, rappresento un piccolo mondo in cui vi è tutto quanto si possa trovare nell'universointerstellare.«"Sembro morto e immobile, ma l'apparenza inganna. Sono composto da molecole, dentro le

quali ci sono miriadi di atomi, ciascuno un piccolo universo in sé. All'interno degli atomi simuovono a velocità inconcepibile innumerevoli elettroni.

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 «"Non sono una massa inerte di pietra, ma un gruppo organizzato di unità dall'energiainestinguibile.«"Sembro una massa solida, ma l'apparenza è illusoria perché i miei elettroni sono separati unodall'altro da una distanza maggiore delle loro dimensioni.

«"Studiami attentamente, umile viandante terrestre, e ricordati che i grandi poteri dell'universosono immateriali; che i valori della vita sono quelli che non possono essere sommati in unbilancio bancario.«Il pensiero trasmesso da questo sublime sermone era così illuminante che rimasi muto, a talpunto ero consapevole di tenere in mano una parte infinitesimale dell'energia che alimenta ilsole, le stelle e la terra, su cui viviamo per un breve periodo, nei loro rispettivi posti del cosmo.«La meditazione mi rivelò la bellissima realtà dell'ordine esistente entro i confini di un sassolino.Capii che in quella piccola massa erano contenuti il romanzo e la realtà della natura. In essa, ifatti trascendevano la fantasia.«Mai in precedenza avevo avvertito tanto acutamente il senso della legge naturale, ordinata ediretta a un fine, che si rivela in tutto ciò che la mente umana può concepire. Mai in precedenza

mi ero sentito così vicino alla fonte della mia Fede nell'Intelligenza Infinita.«Fu un'esperienza straordinaria vissuta in mezzo a Madre Natura e alla sua famiglia di alberi eruscelli, dove la calma circostante imponeva alla mia anima affaticata di rasserenarsi affinchépotessi osservare, sentire e udire Dio che mi svelava la storia del tutto.«Mai nella mia vita ero stato così acutamente consapevole dell' esistenza di tale Intelligenza, lafonte della mia Fede.«Mi attardai in questo paradiso ritrovato finché Venere, la Stella della Sera, non cominciò abrillare; poi rintracciai le mie orme per tornare verso la città, dove mi sarei di nuovo mescolatocon quelli che sono costretti a seguire le regole inesorabili

Nella civiltà, nella pazza lotta per accaparrarsi beni materiali di cui non hanno bisogno.«Ora sono di nuovo nel mio studio, coi miei libri e la mia macchina da scrivere, grazie alla qualeregistro la mia espeIIescenza. Ma sono dominato da un senso di solitudine e dal desiderio diessere ancora a fianco dell'amico ruscello dove, fino a poche ore fa, avevo bagnato la miaanima nella meravigliosa realtà di Dio. ì) «So che la mia Fede in tale Intelligenza è reale e durevole. Non è cieca, si fonda sull'accuratoesame delle Sue opere come si esprimono nell'ordinata natura dell'universo. «Avevo cercato lafonte della Fede nella direzione sbagliata, cioè nelle opere degli uomini, nelle relazioni umane,nei saldi bancari e nei beni materiali.«L'ho trovata in una piccola ghianda, in una quercia secolare, in una minuscola pietra, nelle

foglie di una semplice felce e nel suolo terrestre; nel benefico sole che scalda la terra e famuovere le acque; nella Stella della Sera, nella calma e nel silenzio }' dell'ambiente naturale.«Così, sono portato a credere che l'Intelligenza Infinita si riveli più prontamente nel silenzio chenella turbolenza dei , conflitti umani, nella loro pazza corsa verso l'accumulare beni materiali.«Il mio conto bancario era svanito, la mia banca fallita, ma io ero più ricco di tanti, perchéavevo scoperto l'approccio diretto alla Fede. Con questa forza che mi sorregge, possoaccumulare altri risparmi per soddisfare i miei bisogni.«Anzi, sono più ricco perché dipendo da una fonte di potere che mi si rivela dall'interno, mentretanti ricconi ritengono necessario rivolgersi ai conti bancari per essere autosufficienti. «La miafonte di potere è libera come l'aria che respiro e altrettanto illimitata! Per servirmene basta chemi rivolga alla mia Fede, che ho in abbondanza.

«Così, ho imparato di nuovo la verità secondo cui ogni avversità contiene il seme di unvantaggio equivalente. La mia disgrazia mi era costata il saldo bancario, ma mi haricompensato con la rivelazione della fonte di ogni ricchezza!»

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Le fonti durevoli di Fede.Queste sono le parole dell'uomo che ha scoperto come influenzare la sua mente per esprimerela Fede che prova.E che storia drammatica: drammatica proprio perché semplice!Ecco un uomo che ha trovato una base solida per la Fede durevole; non nei conti bancari o

nelle ricchezze materiali, ma nel seme di una quercia, nelle foglie di felce, in un sassolino, neirivoli di un ruscello; cose che ognuno può osservare e apprezzare.Ma le sue osservazioni degli elementi naturali lo hanno portato a riconoscere che il potere piùgrande è contenuto nelle forze intangibili che si rivelano nelle cose semplici.Ho riportato la sua storia perché volevo sottolineare il modo in cui è possibile sgomberare lamente da inutili orpelli, dal caos e dalle difficoltà apparentemente insormontabili per prepararsiall'espressione della Fede personale.La morale è la seguente: una volta liberata la mente da un atteggiamento negativo, prende ilsopravvento il potere della Fede!Nessuno studente della filosofia del successo personale sarà tanto sfortunato da lasciarsisfuggire quest'importantissima osservazione.

Torniamo ora all'analisi della Fede, anche se devo subito chiarire che essa è una forza che hasfidato gli studi dell'intero mondo scientifico.Benché per i nostri scopi sia in rapporto con la realizzazione personale, l'ho messa al quartoposto di questa filosofìa perché può essere rappresentata come la "quarta dimensione" fìsica.La Fede è la condizione mentale che possiamo giustamente definire la "molla dell'anima" concui tradurre nel corrispondente fisico gli obiettivi, i desideri e le aspirazioni individuali.In precedenza ho detto che si può attingere grande potere abituandosi a Percorrere un Miglio inPiù, avendo Chiarezza di intenti e applicando l'Alleanza di Cervelli. Ma questo potere èdebole rispetto a quello disponibile abbinando i citati princìpiHo stato mentale fecondato dalla Fede.Abbiamo già rilevato che la capacità di credere è una delle bDodici Ricchezze. Vediamo adessocome sia possibile dotare abilità e "capacità" dell'arcano potere che è stato il baluardo dellaciviltà, la causa principale dei progressi culturali, la guida di ogni miglioramento.Tanto per cominciare, ribadiamo che la Fede è uno stato «.mentale su cui può sintonizzarsi solochi ha imparato l'arte di ^controllare del tutto la propria mente. Questo è l'unico prereE] quisitonecessario. La Fede sprigiona il suo potere solo attraverso j'la mente pronta a farlo. Maconosciamo i metodi e le tecniche, per prepararla, basta desiderarlo e impegnarsi.I punti fondamentali della Fede.a. Chiarezza di Intenti stimolata dall'azione e dall'iniziativapersonale.b. Abitudine a percorrere un miglio in più in tutti i rappor

ti umani.e. Alleanza di Cervelli con una o più persone che hanno Fede e coraggio, oltre a esserecompatibili a livello spirituale con i nostri bisogni e desideri.d. Un atteggiamento positivo, una mente libera da ogni negatività, come la paura, l'invidia, l'avidità, l'odio, la gelosia, la superstizione. (La disposizione mentale positivaè la prima delle Dodici Ricchezze, la più importante).e. Riconoscere la verità secondo cui ogni sconfitta reca insé il germe di un vantaggio equivalente; che le temporanee battute d'arresto non sono un fallimento, a meno chenon le si ritenga tali.

f. L'abitudine a riaffermare quotidianamente lo Scopo della propria vita, specie con la meditazione, come se fosseun rito cerimoniale.

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 g. Ammettere l'esistenza di un'Intelligenza Infinita che ordina e struttura l'universo; che tutti gliuomini sono espressioni infinitesimali di tale Intelligenza, così che la mente individuale non halimiti, tranne quelli che essa stessa accetta come invalicabili.h. Un elenco particolareggiato e retrospettivo delle sconfìtte subite, il quale svelerà il fatto per

cui ogni avversità ingloba il seme di un vantaggio equivalente, se non superiore.i. Il rispetto di se stessi che si manifesta nell'armonia con la propria coscienza. j. Riconoscere che l'umanità è un'entità unica e indivisibile.Questi sono i punti basilari da cui partire per preparare la mente all'espressione della Fede. Perapplicarli non c'è bisogno di sforzi particolari, ma di intelligenza e di una sincera sete di verità egiustizia.La Fede fraternizza solo con la mentalità positiva! È la "forza vitale" che dà potere, ispirazione epossibilità di agire ad un atteggiamento positivo. È la forza che permette alla mente umana difungere da elettromagnete che attira la controparte fisica del pensiero che essa esprime.La Fede è la madre di ogni risorsa umana perché permette alla mente di produrre "farina datutto ciò che viene portato al suo mulino". Riconosce le occasioni favorevoli per la realizzazione

individuale in ogni circostanza della vita, spingendosi al punto di provvedere i mezzi pertrasformare i fallimenti in successi di pari dimensioni.La Fede permette all'uomo di penetrare nei segreti della Natura e di capirne il linguaggio cosìcome si esplicita nell'ordine naturale.Da questo fatto sono nate tutte le invenzioni dell'umanità e la comprensione della libertà comemezzo per armonizzare i rapporti interpersonali.La Fede rende possibile conseguire tutto quanto l'uomo concepisce e prende per buono!Thomas Edison era convinto di poter inventare una perfetta lampadina elettrica e, nonostanteavesse fallito più di diecimila esperimenti, Essa lo sostenne fino alla scoperta del segreti deifilamenti incandescenti.Guglielmo Marconi credeva che l'energia dell'etere potesse trasmettere le vibrazioni sonoresenza l'uso di fili. La sua Fede sorresse anche nei peggiori momenti finché non vennericompensato col trionfo.Cristoforo Colombo riteneva che la terra fosse rotonda e che, Navigando, avrebbe potutotrovare una terra al di là degli oceani ignoti. Nonostante le proteste dei suoi marinai miscredenti,egli ordinò di veleggiare finché la sua Fede non lo ricompensò. Helen Keller credeva di poterimparare a parlare malgrado 1 avesse perso l'udito, la vista e l'uso della parola. La sua Fede leridonò la parola e la dotò dell'equivalente dell'udito grazie al senso del tatto, dimostrando cosìche Essa trova sempre la maniera di realizzare i desideri umani. « Se volete avere Fede,concentratevi sull'oggetto del vostro desiderio e ricordate che non esiste una fede di"copertura", perché quella vera è la dimostrazione esteriore della Chiarezza di Intenti.

' La Fede è la guida interiore! Questa forza spirituale diretta a fini specifici è stimolata da Dio,che non agisce direttamente, ma ci guida all'autorealizzazione.Come dimostrare il potere della Fedea. Chiarite i vostri obiettivi e stabilite cosa siete disposti a dare in cambio per realizzarli.b. Affermando l'oggetto del desiderio mediante la preghiera, fecondate la fantasia e immaginategià di averlo, agendo in seguito come se lo possedeste. (Ricordate che il possesso di qualsiasicosa avviene prima a livello mentale e poi fisico).c. Tenete sempre la mente aperta alla guida interiore e, se avete intuizioni che vi inducono acorreggere i vostri progetti, fatelo senza indugio.d. Se incappate in una sconfitta temporanea, come può capitare, ricordate che la Fededell'uomo viene messa alla prova in parecchie maniere e che le battute d'arresto potrebbero

essere solo uno di tali "esami". Perciò, accettate i fallimenti come stimolo per impegnarvi di più,avendo fiducia di riuscire.

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e. La disposizione mentale negativa distrugge la capacità di avere Fede e porta allanegazione di qualsiasi desiderio.Lo stato della mente è tutto; perciò, prendetene possesso e sbarazzatevi completamente, aqualunque costo, di tutti gli intrusi che vi si insinuano per minare la Fede alla base.

f. Imparate a esprimere il potere della Fede mettendo per iscritto la formulazione chiaradell'Obiettivo della vostra Vita, usandola poi come base per le meditazioni quotidiane.g. Fecondate l'Obiettivo principale della vita col maggior numero possibile delle novemotivazioni fondamentali de scritte nel cap. I.h. Stilate un elenco di tutti i vantaggi che vi aspettate di ricevere realizzando il vostro Scopo erichiamateli alla memoria molte volte, a cadenza quotidiana, rendendo così la mente"consapevole del successo". (Questo è ciò che comunemente si definisce autosuggestione).i. Associatevi il più possibile a persone che condividono il vostro Obiettivo; esse devonointeragire armoniosamente con voi, che avete il dovere di incoraggiarle in qualsiasi modo. j. Non lasciate passare nessun giorno senza progredire in qualche modo verso la realizzazionedel vostro Obiettivo. Ricordate che la "Fede senza le opere è sterile".

k. Scegliete "come esempio da imitare" una persona facoltosa che ha coraggio e fiducia in sé eprefiggetevi di superarla nelle realizzazioni. Fatelo in incognito, senza divulgare il vostroproposito. (Per il successo individuale, la vanteria è fatale perché la Fede rifugge da vanità edegocentrismo).1. Circondatevi di libri, quadri, citazioni proverbiali e altri suggerimenti basati sulla Fedepersonale, creando così attorno a voi un'atmosfera di fiduciosa prosperità. Quest'abitudineprodurrà frutti meravigliosi.m. Proponetevi di non evadere mai dalle situazioni spiacevoli, ma riconoscetele e cercate dicombatterle dal punto in cui vi trovate. In questo modo scoprirete che accettare le circostanzedate, senza temerne le conseguenze, equivale ai nove decimi della battaglia per vincerle.n. Riconoscete che ogni cosa che valga la pena avere ha un determinato prezzo. Tra le altrecose, il costo della Fede è l'eterna vigilanza nell’eseguire queste semplici istruzioni. La tenaciasarà la vostra parola d'ordine.Tali sono le fasi che conducono allo sviluppo e al mantenimento dell''atteggiamento mentalepositivo, l'unico in cui può albergare la Fede. Ma sono anche le fasi che portano alla ricchezzamentale e spirituale, oltre che del portafoglio. Alimentate il cervello con questo tipo di cibo.Solo così la mente può prepararsi alle più alte espressioni dell'animo umano.La Fede applicata.Alimentate in questo modo la vostra mente e vi sarà facile assumere l'abitudine a percorrere unmiglio in più. Vi sarà inoltre agevole tenervi continuamente sintonizzati sull'oggetto deldesiderio, senza il dubbio di poterlo ottenere.

«La chiave per ogni uomo», diceva Emerson, «sono i suoi pensieri».Che preziosa verità! Ciò che siamo oggi è l'esito dei nostri pensieri di ieri.James J. Hill sedeva con le mani sul tasto del telegrafo in attesa del segnale di "linea libera".Ma non oziava: la sua immaginazione era al lavoro per costruire il grande sistema delle FerrovieTranscontinentali che avrebbe dovuto contribuire a sfruttare le enormi risorse delle regionistatunitensi occidentali.Non aveva disponibilità finanziarie, né amici influenti. Tantomeno un'esperienza di realizzazioniprestigiose. Però aveva Fede, l'irresistibile forza che non ammette l'impossibilità di alcunché.Allora, mise per iscritto il suo Obiettivo, senza omettere nessun dettaglio.Tracciò sulla carta geografica del continente americano la linea che avrebbe dovuto seguire lastrada ferrata.

Dormiva con questa mappa sotto il cuscino. Se la portava con sé ovunque andasse. Nutriva lamente col desiderio di realizzare il suo "sogno", finché non lo fece diventare realtà.

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Nel 1871, la mattina dopo il grande incendio di Chicago che ne aveva raso al suolo il centrocommerciale, Marshall Field arrivò sul sito dove, il giorno precedente, sorgeva il suo negozio aldettaglio. Intorno a lui c'era il gruppo degli altri botteganti che avevano subito lo stesso danno.Egli ascoltò la loro conversazione e si accorse che avevano perso la speranza di ricominciare inquella città; molti erano già decisi a emigrare a ovest.

Rivolgendosi al gruppo che gli era più vicino, Field disse:«Signori, voi potete fare ciò che volete ma, per quanto mi riguarda, intendo assolutamenterimanere in questo posto. Lì dove vedete le vestigia fumanti di quello che era il mio negozioedificherò il più grande magazzino al dettaglio del mondo».Il grande magazzino che Field edificò grazie alla Fede si erge ancora nello stesso posto, aChicago.Questi e altri uomini simili sono stati dei pionieri. Ci hanno Spato i film sonori, il fonografo, gliaerei, i grattacieli in cemento armato, le automobili, le superstrade, gli elettrodomestici, leaprane centrali elettriche, i raggi x, il sistema bancario per gli investimenti, le grandiassicurazioni sulla vita; ma la cosa più importante che essi, grazie alla Fede, hanno potuto fareè conservare la libertà di cui gode ogni nostro concittadino. % A progresso umano non è una

questione casuale o di fortu,j»ùa, ma il risultato della Fede vissuta come la esprimono gli uominiche, grazie ai diciassette princìpi di questa filosofia, hanno , abituato la loro mente a crederenell'Intelligenza Infinita. Lo spazio occupato nel mondo da ciascun individuo è misurabilemediante la Fede che egli esprime in relazione ai suoi f obiettivi. Ricordiamolo! Ricordiamoaltresì che la Fede non pone limiti alla libertà né alle ricchezze, ma guida ciascuno allarealizzazione dei suoi desideri, grandi o piccoli, a seconda della convinzione personale.E, sebbene Essa sia una forza che nessuno scienziato ha mai potuto analizzare, il processocon cui la si può applicare è semplice, comprensibile anche per le persone più umili, così chepuò ritenersene proprietaria l'umanità intera.Tutto ciò che sappiamo è contenuto nel presente capitolo: nessuna fase di applicazione superale capacità dell'uomo medio. La Fede esordisce con la chiarezza di intenti di una mentepreparata grazie allo sviluppo dell'atteggiamento positivo. Essa sprigiona tutto il suo potere permezzo delle azioni concrete, nella realtà, per il raggiungimento di un obiettivo.Ogni azione reale è ispirata a una o più delle nove motivazioni fondamentali. Non è difficilesviluppare la Fede in rapporto al perseguimento di un obiettivo.Se si è motivati d’amore, si avrà l'impressione di avere le ali per agire con fiducia sulla realtà.Così provvisti, si applicherà con fantasia ogni mezzo per raggiungere la meta. Tali azioni siconcretizzeranno spesso in un lavoro appassionato, che è una delle Dodici Ricchezze.Decidendo con purezza di cuore di accumulare beni materiali, ogni sforzo diventerà in breve unlavoro appassionato. Le ore del giorno non sembreranno sufficienti per appagare i bisogni e,per quanto a lungo si lavori, si sentirà che la fatica è attenuata dalla gioia dell'espressione

personale, che è un'altra delle Dodici Ricchezze.Così, per chi prepara la mente si autoespressiona mediante la Fede cadranno una dopo l'altrale resistenze frapposte dalla vita. Il successo diventerà inevitabile. La gioia coronerà ogni sforzoindividuale. Non ci sarà tempo per l'astio e l'avversione personale. Si instaureranno relazioniumane armoniose. La speranza sarà corroborata e perpetuata perché ci si vedrà sempre inpossesso dell'obiettivo. L'intolleranza sarà sostituita dalla mentalità aperta.L’ autodisciplina diventerà naturale come l'alimentazione quotidiana. Si comprenderanno gli altriperché li si amerà; a causa di questo amore si sarà disposti a spartire i propri beni. Non cisaranno più paure, perché la Fede le avrà eliminate tutte. Le Dodici Ricchezze saranno aportata di mano!La Fede è un'espressione di ringraziamento per l'unione dell'uomo col suo Creatore. La paura è

il riconoscimento dell'influenza del male e connota una mancanza di fiducia in Dio.La maggiore ricchezza umana è la comprensione dei quattro princìpi che ho menzionato. Essisono i famosi "Quattro Grandi" di questa filosofia perché rappresentano il tessuto e l'ordito, oltre

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che la pietra miliare, della Chiave della Ricchezza per scoprire il potere mentale e i più intimisegreti dell'animo umano. Usate questa Chiave in modo saggio e sarete liberi!Alcuni che hanno ricevuto la rivelazione di questa Chiave.Il potere che gli uomini attingono interiormente non conosce distinzioni di casta! È disponibileper i poveri come per i ricchi e i potenti. Non è necessariamente tramandabile da una Dna

all'altra; lo possiede chiunque sappia pensare. Nessuno, tranne voi, può attualizzarlo per voi. Losi deve prendere proprio interno ed è a disposizione di chiunque lo reclami. Qual è la stranapaura che paralizza la mente umana e impedisce a tanti di attingere dalla forza interiore che, sericonosciuta e usata, ci eleva alle più alte vette realizzative? Perché e in che nodo lamaggioranza della popolazione si fa vittimizzare da un io ipnotico che distrugge la capacità diadoperare il potere segreto della mente? Come si può spezzare questo ritmo? <y «In qualemaniera attingere alla forza che abbiamo dentro di noi?», potrebbe chiedere qualcuno! Vediamocome hanno fatato altre persone.Un giovane pastore, Frank Gunsaulus, desiderava da tanto f tempo fondare un nuovo tipo discuola. Sapeva esattamente ciò 'V che voleva, ma vi era un intoppo: gli occorreva un milione didollari in contanti.

Allora, decise di procurarseli! Prontezza di decisione e chiarezza di intenti erano le basi su cuipose il primo stadio del suo progetto.Poi scrisse un sermone intitolato: "Cosa farei con un milione di dollari!" e annunciò su tutti igiornali che lo avrebbe pronunciato durante la predica della successiva funzione domenicale.Alla fine del sermone, un uomo che Gunsaulus non aveva mai visto si alzò dalla sua panca, sidiresse verso il pulpito, gli tese la mano e disse: «Mi è piaciuta la sua predica; domani mattinapuò presentarsi nel mio ufficio e le darò il milione di dollari che desidera».L'uomo era Philip D. Armour, il fondatore della Armour & Company, i grandi conservificialimentari. Il suo dono contribuì all'istituzione della Armour School of Technology, uno deipolitecnici più prestigiosi d'America.Questo è per brevi cenni ciò che accadde. Quello che passò per la mente del giovanepredicatore e gli permise di sfruttare il potere interiore possiamo solo immaginarlo, ma il modusoperandi che lo stimolò era la Fede vissuta!Poco dopo la nascita, Helen Keller fu colpita da una malattia che la privò della vista, dell'udito edella parola. Con due dei più importanti sensi attutiti per sempre, l'aspettava una vita di difficoltàche pochi conoscono e riescono ad immaginare.Grazie all'aiuto di una gentile signora che riconosceva l'esistenza della forza della menteumana, Helen Keller iniziò a servirsi del potere interiore. Ecco le sue parole per spiegare lecondizioni in cui esso può rivelarsi.«La Fede», diceva la Keller, «se compresa bene, è attiva, non passiva! Quella passiva equivalea un occhio che non vede o non cerca. Quella attiva non conosce paure. Rinnega la

disperazione. Sostenuto dalla Fede, il mortale più debole è più forte delle proprie disgrazie».La Fede vissuta, messa in pratica e applicata è lo strumento con cui la Keller ha superato i suoihandicap fino a recuperare un'esistenza utile.La fonte del potere segreto.Tornate a leggere i manuali di storia e vedrete che la storia dello sviluppo civile rimandainevitabilmente a personaggi che hanno scoperto la porta del potere interiore, con la Fedevissuta che fungeva da grimaldello! Notate anche come ogni grande progresso sia nato dallelotte e dal superamento di barriere che sembravano insormontabili; ostacoli che sarebbero statitemibili se non fosse stato per una volontà inflessibile sostenuta dalla Fede!In una sola frase la volontà inflessibile sostenuta dalla Fede è compendiato l'approccio perscoprire la forza all'interno della mente. A volte gli uomini che la scoprono, applicandola per

risolvere i problemi personali, sono definiti "sognatori" ! Eppure, il fatto di aver agito li assolve daogni accusa.

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Quando stava costruendo la grande Diga Hoover, in Nevada, Henry J. Kaiser delegò una partedel lavoro di livellamento a Robert G. LeTourneau. Durante le prime settimane, tutto andò per ilmeglio e sembrava che ognuno avrebbe fatto un eco di soldi.Poi, come capita spesso nelle opere umane, la fortuna cambiò vento e cozzarono contro unimprevisto strato di granito.

LeTourneau rispettò il contratto e continuò a scavare, sperando che lo strato non fosse troppospesso, ma in questo modo investì tutte le sue risorse finanziarie. Dopo altre trivellazioni scoprìche la profondità del granito era eccessiva, per cui dovette darsi per vinto, seppurtemporaneamente.Gli amici lo supplicavano di dichiarare bancarotta, almeno avrebbe potuto ricominciare in unaltro settore professionale, ma lui disse: «No, ho perso i soldi nella sporca terra e li rifarò nellostesso modo, rifondendo tutti i debiti accumulati».In questa frase è racchiuso il nucleo della filosofia del successo: LeTourneau aveva cosìespresso la sua chiarezza di intenti e la fiducia nella sua capacità di trasformare la precedentesconfitta in vittoria.«Nel momento di maggior difficoltà», soleva dire, «ho trovato una benedizione sotto forma di un

nuovo socio. Io facevo il lavoro sporco e lui mi diceva come farlo. Il nome del socio è Dio».Il Socio lo stimolò a trovare i mezzi necessari per un nuovo inizio. Con la bacchetta delle tendedi casa e alcuni pezzi della vecchia automobile LeTourneau costruì la prima ruspa, usando ilmotore come alimentatore di energia. La ruspa funzionava ma non era abbastanza grande,sicché egli perlustrò un , vecchio cimitero di macchine per reperire parti migliori e più \ utilizzabili. La seconda ruspa riuscì meglio, ma non poteva ancora essere commercializzata.«Che devo fare ora?», chiese LeTourneau al suo socio. La risposta non tardò ad arrivare:«Prendi a prestito il denaro che ti serve e costruisci una macchina vera, con nuovi materiali».Lui seguì il consiglio. Da allora il successo ha ripreso ad arridergli, fino alla fama e allaricchezza economica. LeTourneau aveva trovato il "seme del vantaggio equivalente" occultatonel fallimento dell'impresa in Nevada che sbocciò nel più meraviglioso fiore del successopersonale.Innanzitutto, fondò una fabbrica a Peoria (Illinois), dove si assemblavano i pezzi per le ruspe ele altre macchine movimentoterra. Poi ne fondò un'altra simile in Georgia. Non ancorasoddisfatto, ne aprì una più grande a Vicksburg, Mississippi, e un'altra in Texas.Io stesso, per diciotto mesi, sono entrato nella sua società, più che altro per scopriredirettamente il suo "segreto". Credevo nella sua affermazione secondo cui era stato Dio aspianargli la strada, ma ero curioso di sapere come e quando il grande industriale avevacontattato il suo Socio.Una sera, mentre tornavamo con il suo aereo privato da una sessione di conferenze, scoprii ilsegreto che stavo cercando. Poco dopo il decollo, il grande industriale si lasciò cadere su una

poltroncina e in men che non si dica stava dormendo sodo (russava). Non erano passatineanche trenta minuti, però, che si appoggiò su un gomito, estrasse un taccuino da una tasca esi mise a scrivere. Invece di fissare la paginetta bianca, guardava ispirato nello spazio, fuoridell'aereo.La cosa si ripetè per tre volte prima che atterrassimo. Una volta sbarcati gli chiesi se siricordava di aver preso appunti.«Quali appunti?», obiettò lui, «Ho forse scritto qualcosa?»Tirò fuori il taccuino, lo esaminò per alcuni secondi e poi disse: «Ecco qui, ecco qui! L'aspettavoda più di un mese e, voilà, mi è arrivata l'informazione per procedere con il lavoro».Salimmo in auto per andare direttamente a casa sua. Durante il tragitto non scambiammo unaparola.

A prescindere da ciò che pensate della pretesa collaborazione di LeTourneau col Creatore, daquesta storia emergono due importantissimi fatti che nessuno, quali che siano le sue credenzereligiose, può ignorare.

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 In primo luogo, egli aveva fallito in un settore professionale; e perso tutti i suoi soldi incircostanze che avrebbero scoraggiato qualunque persona a ritentarci. In secondo luogo, avevaripreso l'attività e, nonostante la sua carente istruzione, è riuscito a diventare uno degliindustriali più ricchi e affermati d'America.

Per quanto riguarda come e il quando della sua collaborazione col Socio divino, ho avuto larisposta che cercavo. Il contatto avveniva nella mente di LeTourneau, dove era delineato unquadro chiaro dei suoi obiettivi, corroborati dalla Fede assoluta di poterli conseguire nel tempodovuto.Il sistema non è affatto nuovo e lo possono usare tutti quelli che hanno Chiarezza di Intenti eapplicano la Fede, vivendola intensamente come LeTourneau.Una delle caratteristiche della Fede "intesa in senso corretto" è la sua comparsa in momenti diemergenza. In tali momenti, attingiamo al potere interiore che non riconosce forze sufficienti acontrastarlo.La prova della fede.Mi accingo quindi a suggerirvi un modo per misurare la vostra capacità di vivere la fede. Per

essere efficace, essa si deve basare sulla disponibilità a rischiare qualsiasi cosa richiedano lecircostanze: la libertà, le ricchezze materiali, perfino la vita. La fede senza rischio è passiva e,come ha detto Helen Keller, «equivale a un occhio che non vede o non cerca».Molti uomini sanno come applicare la loro Fede. A volte sono chiamati "geni", ma in genere essistessi rifiutano questo onore e sostengono che tutti possono attingere al potere segreto cherisiede nel subconscio.Purtroppo, non tutti conoscono gli svantaggi che questi uomini dovettero sopportare, gli ostacoliche superarono e lo spirito di Fede vissuta che infusero nelle loro opere.Di una cosa però possiamo essere certi: le loro realizzazioni sono state direttamenteproporzionali alle situazioni di emergenza che hanno dovuto affrontare.Essi hanno incontrato la resistenza di quelli che avrebbero maggiormente beneficiato delle loroinvenzioni, gli stessi che, a causa della loro mancanza di fede attiva, interpretano sempre conscetticismo tutto quanto è innovativo.Le situazioni di emergenza conducono spesso a punti di svolta dove si è obbligati a operareuna scelta, a prendere la strada della Fiducia o rimanere in quella della Paura.Cos'è che induce la stragrande maggioranza della gente a farsi paralizzare dalla Paura? Tuttodipende dall'atteggiamento mentale.Chi imbocca la strada della Fede ha imparato poco alla volta a condizionare la propria mentalitàin senso positivo, avendo fiducia nella possibilità di assumere decisioni coraggiose. Chi restanella Paura, o imbocca un'altra strada piena di timori, lo fa perché non ha insegnato alla propriamente a essere costruttiva.

A Washington, un uomo è su una sedia a rotelle con un piattino di stagno e un mazzo di matitecolorate in mano: guadagna quattro soldi chiedendo la carità. La scusa per questo suocomportamento è la poliomielite, che gli ha tolto l'uso delle gambe. Ma il suo cervello è sano,come le altre parti del corpo. Tuttavia, la sua decisione lo ha indotto ad accettare la Paura, cosìche adesso il suo cervello è atrofizzato come le gambe.In un altro quartiere della stessa città c'era un altro uomo che era stato colpito dalla poliomielite;anche lui aveva perso l'uso delle gambe, ma la sua reazione è stata molto diversa. Al momentodi decidere, imboccò senza indugi la strada della Fede, che lo ha portato diritto verso la CasaBianca, a detenere la carica più alta a cui può accedere un cittadino.Ciò che aveva perso a livello motorio lo aveva riguadagnato nell'uso del cervello e della volontà:è un fatto riconosciuto che la sua paralisi non gli ha impedito di essere uno degli uomini più

attivi che abbiano mai occupato la carica di presidente.

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La differenza delle posizioni di questi due uomini era enormi, ma che nessuno si inganni sulmotivo di tale diversità! Essodipendeva completamente dalla disposizione mentale: uno avevascelto di farsi guidare dalla Paura, l'altro dalla Fede.

Così, quando si tratta delle circostanze che elevano certi uomini

alle vette del successo e condannano altri all'indigenza perpetua, è probabile che la differenzarispecchi il loro atteggiamento mentale. Chi riesce in ciò che fa ha probabilmente sceltola strada della Fede, mentre il povero ha scelto quella dellaPaura: le questioni di istruzione, esperienza e talenti personalisono quasi sempre secondarie.Allorché fu rispedito a casa dal maestro dopo appena tre mesi di scuola con una nota in cuiveniva bollato come "deficiente" a livello mentale, Edison avrebbe potuto aggrapparsi al migliorpretesto per diventare un reietto, un fannullone, una nullità; in effetti, per un po' si comportò daspiantato. Faceva vari ' lavori senza combinare alcunché: vendeva i giornali, rabberciavaoggetti, mescolava sostanze chimiche e tutti lo chiamavano il , "factotum" che non serve aniente.

Poi nel suo cervello accadde qualcosa che lo ha reso immortale. Grazie a uno strano processoche non spiegò mai bene a nessuno, egli scoprì il segreto potere interiore, se ne impossessò, loorganizzò e, invece di farsi continuare a chiamare"sciocco", è divenuto il genio delle invenzioni moderne.Oggi, ogni volta che accendiamo la luce elettrica, ascoltiamo un disco o vediamo un filmdovremmo ricordarci di usare un prodotto del potere del subconscio, che abbiamo tutti comeaveva Edison. Inoltre, dovremmo vergognarci se, per ignoranza o indifferenza, non ce neserviamo in modo adeguato.Il potere interiore.Una delle strane caratteristiche di questa forza è la sua capacità di aiutare gli uomini aprocurarsi qualsiasi cosa vogliano con tutta la loro volontà, il che è un altro modo per dire cheessa traduce in realtà i loro pensieri dominanti.Nel paesino di Tyler, in Texas, un adolescente entrò in una drogheria dove, nei pressi dellastufa, oziavano alcuni fannulloni. Uno di loro lo squadrò, atteggiò un ghigno e gli disse: «Ehi,ragazzo, cosa vuoi fare da grande?»«Glielo dico subito», replicò il giovane. «Diventerò il miglior avvocato del mondo, ecco quelloche voglio fare!»Tutti i fannulloni si misero a ridere! Il ragazzo prese la sua spesa e uscì tranquillamente dalnegozio.In seguito, non ridevano più perché era diventato davvero un principe del foro e le sue abilitàretoriche gli permettevano di guadagnare più del presidente degli USA.

Il suo nome era Martin W. Littleton e il suo segreto la scoperta del potere interiore, la forza delsubconscio grazie a cui raggiunse tali vette da poter chiedere qualsiasi parcella ai suoi clienti.Per quanto concerne la conoscenza delle leggi, ci sono migliaia di avvocati che ne sannoaltrettanto di Littleton, ma pochi diventano famosi come lui, proprio perché non hanno scopertoche vi è qualcosa che non si insegna in nessuna Facoltà di giurisprudenza.Lo stesso vale per le altre professioni: in ogni attività umana c'è sempre qualcuno che scala levette del successo, mentre la maggioranza si dibatte nelle difficoltà e non riesce a elevarsi al disopra della mediocrità.Chi "arriva" viene di solito ritenuto "fortunato", e in effetti ha fortuna. Analizzate però i fatti evedrete che ciò è dovuto al potere interiore applicato con atteggiamento mentale positivo, alladeterminazione di imboccare la strada della Fede invece di rimanere in quella dei limiti

autoimposti per Paura.La forza del subconscio non ammette l'esistenza di ostacoli permanenti e trasforma le sconfittein sfide per dare di più.

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Elimina i limiti autoimposti, specie i dubbi e i timori. Ma soprattutto non lascia tracce negativenel passato di nessuno: tutti possono cancellarle e ripartire per nuovi successi.Se attingiamo forza dal potere interiore, ogni giorno porta con sé nuove occasioni di successoche non saranno influenzare o aggravate dalle sconfitte passate.Tale potere non fa distinzioni di razza o religione, né è vincolato a nessun genere di arbitraria

coerenza che costringe chi è nato povero a rimanere tale. È l'unico mezzo con cui trasformareimmediatamente, da negativi a positivi, gli effetti della Fori d'Abitudine Cosmica. Non riconoscegli insuccessi del passato, non segue regole rigide e predeterminate, e fa diventare re anche gliuomini più umili, purché abbiano la volontà di agire in tale direzione. Prepara l'unica stradaprivilegiata per il successo e la libertà personale. Ripristina la salute dove falliscono tutte lemedicine, sfidando apertamente i princìpi della scienza moderna.Guarisce le ferite del dolore e delle delusioni, a prescindere dalla loro causa.Trascende ogni esperienza umana, ogni istruzione formale e &' qualsiasi cognizione disponibileper l'umanità. ;! Il solo prezzo da pagare per potersene servire è la Fede inestimabile, daapplicare attivamente! Grazie all'ispirazione, ha scritto il poeta: » Non è strano che re,prìncipi, e Clown che fanno capriole nei circhi e persone comuni, come te e me, Siano gli

edificatori dell'eternità.A ciascuno sono dati un libro di regole,Alcuni mattoncini e la borsa degli attrezzi;Ognuno deve agire prima che il tempo scada,Plasmando uno scoglio, o una pietra per superare il guado.Cercate finché non trovate il punto d'appoggio per attingete re al potere interiore: allora, avretescoperto l'altro "io", quello té che sfrutta positivamente ogni esperienza della vita. In tal caso,sia che inventiate una migliore trappola per topi, che scriviate un libro più bello o un sermonepiù convincente, il mondo vi spianerà la strada, riconoscerà il vostro valore e vi ricompenseràadeguatamente, a prescindere dalle vostre condizioni di nascita o dai fallimenti del tempoandato.Cosa vuol dire aver sbagliato in passato?Tutti sono transitati da questa fase, anche i personaggi cui attribuiamo grande successo.Perfino loro fallivano in un modo o nell'altro, ma avevano una maniera diversa di esprimersi:dicevano di aver subito una temporanea battuta d'arresto.Grazie all'aiuto della luce interiore, tutti i grandi personaggi interpretano la sconfitta temporaneaper quello che è: una sfida per impegnarsi ancora facendo leva su un surplus di fede vissuta!Tutti sono capaci di abbandonare il campo quando le cose diventano difficili!Chiunque può lamentarsi degli insuccessi, ma gli uomini che il mondo riconosce come grandinon sono abituati a compiangersi.L'approccio al potere interiore non possono essere paura, autocommiserazione e timidezza.

Tantomeno l'odio, l'invidia, l'avidità e l'avarizia.No! L"'altro io", quello positivo, non presta ascolto ai sentimenti deleteri. Si manifesta attraversola mente che si è liberata dalla negatività e prospera in quella che si fa guidare dalla Fede!Via dal fallimento.Lee Braxton ammette di aver conosciuto la povertà e faticato molto per finire le scuoleelementari. Era il decimo di dodici figli, per cui dovette iniziare presto a mantenersi. Suo padreera il fabbro del villaggio. Fece diversi mestieri: lustrascarpe, fattorino di generi alimentari,strillone di giornali, operaio di un maglificio, lavamacchine, garzone di meccanico, ma alla finemigliorò e divenne capoperaio.Lottò duramente per conquistarsi ogni centimetro di spazio, poi si sposò, comprò una casa eriuscì a garantire alla famiglia un reddito più che sufficiente.

Poi, il colpo di sfortuna: l'azienda in cui lavorava chiuse i battenti, lui perse il reddito e gli tolserola casa perché non poteva più pagare il mutuo. Perse tutto, tranne il bene più importante, cioèla sua volontà di ricominciare da capo e la fiducia poter convertire le sfortune in un beneficio

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maggiore. Iniziò subito a cercare il "seme del vantaggio equivalente" Nascosto nellatemporanea sconfitta e lo trovò nel libro Pensa e arricchisci te stesso. Gliene avevano regalatauna copia: durante la lettura imparò a cambiare atteggiamento mentale da negativo a positivoe, ancor prima di finirlo, ideò un progetto per tornare sulla breccia.Grazie ai consigli del libro, Braxton potè conoscere la più importante persona del mondo: il suo

"altro io", quello che ammette la sconfitta solo come temporanea battuta d'arresto, mai comefallimento definitivo!Da allora, tutto ciò che Braxton tocca si trasforma in oro o qualcosa di ancor più prezioso. Èstato lui a fondare la First », National Bank di Whiteville, di cui venne eletto presidente. Poi V haavviato il miglior albergo della città, una moderna struttura % di cui potrebbero vantarsi le piùgrandi capitali nazionali. Ha >, istituito una finanziaria, una società per la distribuzione dei pezzidi ricambio per automobili e il salone di una concessionaria. Poi ha aperto un negozio per lavendita di strumenti musicali e finanziato l'apertura di un ospizio cittadino.I concittadini lo hanno eletto sindaco e si dice che non esista attività commerciale oprofessionale che non abbia in qualche modo beneficiato dei suoi interventi. La sua Nave dellaFortuna veleggiava in modo così fluido l'che Braxton decise di accumulare tanti soldi da poter

andare in § pensione a cinquanta anni. Ce l'ha fatta a quarantaquattro anni; allora, ha vendutotutte le sue attività economiche e ha cominciato ad aiutare, senza ricompensa, un notissimopredicato«, re, promuovendolo nelle varie stazioni radiofoniche e televisive. In breve tempo ilprogramma di sermoni giornalieri è stato diffuso su centinaia di canali del nostro paese.Nonostante il suo generoso elogio di Pensa e arricchisci te stesso, devo onestamentericonoscere che Braxton possedeva dentro di sé, ancor prima di leggerlo, i valori fondamentaliper raggiungere il successo; proprio come voi, ognuno nel suo campo di applicazione,naturalmente.Il libro stornò la sua attenzione dalle disgrazie subite e gli diede occasione di scoprire lericchezze occultate all'interno della sua mente. Braxton ha potuto così trasformare quella forzanelle cose materiali che desiderava. Il libro non ha fatto altro che informarlo di tale possibilità; luisi è limitato a riconoscere l'esistenza della forza irresistibile contenuta nel cervello umano, l'hausata costruttivamente ed è passato all'incasso.E questo è tutto quanto vi è da dire su qualsiasi storia di successo.Quando prende il sopravento l'AMP (atteggiamento mentale positivo), il successo è dietrol'angolo, laddove la sconfitta è solo un'esperienza che ci motiva a produrre sforzi maggiori. LeeBraxton lo ha capito e ne ha approfittato. Così, poteva dire a ragione che «sotto il sole, non cisono cose materiali che desidero e che non possa procurarmi».Ha obbligato la Vita a ripagarlo alle sue condizioni, ha portato a termine gli impegniprofessionali che desiderava e ha trovato la serenità d'animo.Il mondo non ha bisogno di una nuova filosofia della realizzazione personale! Basta dedicarsi

ancora ai vecchi e sperimentati princìpi che permettono infallibilmente di scoprire il potereinteriore capace di "smuovere le montagne".Il potere che ha forgiato i grandi leader è sempre disponibile. Uomini ricchi di Fede e Visionecreativa hanno abbattuto gli ostacoli dell'ignoranza, della paura e della superstizione, hannovarcato le frontiere di quella che chiamiamo civiltà.Tale potere non è un mistero e non compie miracoli, ma agisce quotidianamente nelle operedell'uomo, rispecchiandosi in ogni forma di servizio reso a beneficio dell'umanità.Lo si definisce con una miriade di nomi, ma la sua natura è immutabile.Opera servendosi di un solo mezzo, la mente umana.Si esprime in idee, pensieri, progetti e obiettivi, ma la cosa l'più grande che possiamo dire è cheè libero come l'aria che reiy spiriamo e illimitato nelle sue capacità come lo spazio universale.

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Capitolo 9.LA LEGGE DELLA FORZA DI ABITUDINE COSMICA.L’abitudine è una trama; ogni giorno noi ne intrecciamo un filo, e alla fine non possiamospellarla.Eccoci giunti all'analisi della più grande di tutte le leggi di Natura, la Forza di Abitudine Cosmica.In breve, si tratta del metodo naturale per fissare le abitudini di modo che possano instaurarsiautomaticamente dopo essere state adottate, e qui mi riferisco sia alle abitudini umane sia aquelle che reggono l'universo.

Ogni uomo è ciò che è e ha ciò che ha a causa delle sue abitudini mentali e pratiche. Lo scopodell'intera filosofia contenuta in questo volume consiste nel contribuire a far sì che l'individuoformi il tipo di consuetudini che, nella vita, lo porteranno dal punto in cui è a quello in cuidesidera trovarsi.Tutti gli scienziati, e anche molti profani, sanno che la Natura mantiene un equilibrio perfetto fratutti gli elementi della materia e dell'energia; che l'intero universo funziona mediante un ordinatoe inesorabile sistema di leggi, che non variano mai e non possono essere alterate daqualsivoglia intervento umano; che le cinque realtà conosciute dell'universo sono: 1. Tempo; 2.Spazio; 3. Energia; 4. Materia; 5. Intelligenza, la quale informa le altre realtà in un sistemaordinato, basato su abitudini fisse. Questi sono i mattoncini con cui la Natura crea ogni cosa, dalgranellino di sabbia alla stella più grande del firmamento, e tutte le altre cose note all'uomo oche la sua mente può concepire.Tali sono le realtà conosciute, ma non tutti si sono presi la briga di accertare che la Forza diAbitudine Cosmica è la speciale applicazione dell'Energia con cui la Natura mantiene i rapportitra gli atomi della materia, le stelle e i pianeti nel loro incessante movimento verso un destinoignoto, l'alternarsi delle stagioni, la notte e il giorno, la salute e la malattia, la vita e la morte. LaForza di Abitudine Cosmica è il mezzo con cui si perpetuano i rapporti interpersonali e con cui ilpensiero umano si traduce nel suo corrispondente fisico, a seconda dei desideri individuali.Queste sono verità inconfutabili e sacra è l'ora in cui un uomo scopre di essere solo unostrumento per l'espressione di potenze superiori. La filosofia di questo libro si propone direndervi edotti di tale realtà affinché possiate entrare in relazione armoniosa con le forze

invisibili dell'universo che portano inevitabilmente al successo nel grande Fiume che è la Vita.Quando lo scoprirete, sarete facilmente in grado di appropriarvi della Chiave della Ricchezza!La Forza di Abitudine Cosmica è il controllore della Natura che coordina, organizza e aziona inmodo sistematico tutte le altre leggi naturali. Perciò, è la legge più importante in assoluto.Vediamo le stelle e i pianeti muoversi con tale precisione che gli astronomi possonopredeterminarne l'esatta posizione e la loro distanza reciproca con anni di anticipo.Vediamo le stagioni dell'anno succedersi con regolarità cronometrica. Sappiamo che la querciasi sviluppa da una piccola ghianda e che il pino cresce dal seme di un suo antenato; che laghianda non commette mai l'errore di diventare pino, né il seme del pino quello di diventarequercia. Sappiamo che non si produce mai nulla che non abbia l'antecedente in qualcosa disimile: la natura e i pensieri umani producono frutti predeterminati, potete esserne sicuri come

"non c'è fumo senza fuoco".La Forza di Abitudine Cosmica è lo strumento con cui ogni cosa vivente è costretta adassimilare gli influssi ambientali in cui vive e si muove, diventandone una parte. È pertanto

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evidente che il successo attira altro successo e i fallimenti attireranno altri fallimenti, una veritàda tempo nota all'uomo, anche se pochi hanno capito le ragioni di questo fenomeno.E risaputo che un fallito può diventare una persona importante associandosi con chi pensa eagisce in termini positivi, ma non tutti sanno che ciò si verifica perché la Forza di AbitudineCosmica trasmette la "consapevolezza del successo" dalla mente del "fortunato" a quella del

fallito.Ogniqualvolta due menti comunicano, nasce una terza mente modellata sulla più forte delledue. Alcuni conoscono questa verità e ammettono che il loro successo ha preso le mosse dallastretta associazione con una persona, da cui hanno mutuato l'atteggiamento mentale positivo.La Forza d'Abitudine Cosmica è silenziosa, invisibile e non percepibile da alcuno dei cinquesensi umani. Ecco perché non tutti la riconoscono, dato che molti trascurano le forze intangibilidella Natura, né si interessano ai princìpi astratti. Ciononostante, le forze immaterialirappresentano un potere reale dell'universo e costituiscono la base effettiva di tutto quanto ètangibile, la fonte da cui derivano le cose che possiamo toccare.Chi comprende il principio operativo della Forza di Abitudine Cosmica non avrà difficoltà ainterpretare il saggio di Emerson sulla "Compensazione" perché, mentre lo componeva, egli

pensava proprio a tale forza.Analogamente, formulando la legge di gravità, Isaac Newton si avvicinò alla comprensionecompleta della Forza d'Abitudine Cosmica. Se si fosse spinto leggermente più a fondo, egliavrebbe perfino potuto svelare perché la terra è sospesa nel vuoto e in relazione con tutti glialtri pianeti, sia nel Tempo sia nello Spazio; è la stessa legge che mette in rapporto reciproco gliindividui e connette ogni persona con se stessa per mezzo delle abitudini mentali.L'espressione "Forza dell'Abitudine" si spiega da sé: è un potere che opera per mezzo diconsuetudini fisse e prestabilite. Ogni essere di intelligenza inferiore a quella dell'uomo vive, siriproduce e compie la sua missione terrena obbedendo alla Forza di Abitudine Cosmicamediante quello che definiamo "istinto".Solo all'uomo è concesso il privilegio di scegliere le abitudini, che egli può fissare forgiando inmodo adeguato i suoi pensieri: e questa è l'unica cosa su cui ha il controllo totale.Uno può imporsi certi limiti e pensare in termini di paura, dubbio, invidia, avidità e povertà: laForza d'Abitudine Cosmica tradurrà ciò nel loro equivalente materiale. Oppure può pensare intermini di abbondanza e ricchezza, e la stessa legge tradurrà tali pensieri nella loro contropartefisica.In questo modo, cioè esercitando il diritto di dare forma ai pensieri, è possibile controllare ilproprio futuro. Tuttavia, a un certo punto essi verranno adottati dalla Forza di AbitudineCosmica, che li trasformerà in consuetudini permanenti, a meno che non vengano sostituiti dapensieri più forti e diversi.Eccoci quindi arrivati a enunciare una delle verità più profonde: solitamente, la maggioranza

degli uomini di successo lo ha raggiunto dopo aver sperimentato una situazione difficile otragica che li ha toccati nell'anima, riducendoli nelle circostanze che vengono comunementedefinite "fallimento".Il motivo di questo strano fenomeno è facilmente comprensibile per chi riconosce la Forzad'Abitudine Cosmica: i fallimenti personali servono infatti per spezzare le abitudini inveterate,quelle che portano alla sconfitta, allentando la presa di tale legge e permettendo alla persona diadottare consuetudini migliori.La guerra interiore.Le guerre succedono a causa dei cattivi rapporti tra gli uomini! Queste "regolazioni difettose"sono il risultato dei pensieri individuali negativi che assumono proporzioni di massa: lo spirito diuna nazione non è altro che la somma delle abitudini mentali dominanti tra la popolazione.

Lo stesso vale per gli individui, il cui spirito è determinato dai loro atteggiamenti prevalenti.Molte persone sono in guerra, in un modo o nell'altro, per tutta la loro esistenza; lo sono

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perché hanno pensieri e sentimenti conflittuali. Di solito hanno rapporti famigliari, sociali oprofessionali contrastati.

Riconoscete questa verità e capirete il vero potere e i benefici a disposizione di chi viveattenendosi alla Regola Aurea, quella che vi salverà dai conflitti interiori.Riconoscetela e capirete i benefici dell'Obiettivo Principale della Vita, poiché, una volta fissatonella coscienza grazie alle abitudini mentali, esso verrà adottato dalla Forza di AbitudineCosmica e portato alle sue conclusioni logiche coi mezzi pratici disponibili.La Forza di Abitudine Cosmica non suggerisce ciò che si deve desiderare e la positività, onegatività, delle abitudini mentali, ma agisce su di esse cristallizzandole in vario grado etraducendole nel loro equivalente pratico grazie alla motivazione personale ad agire.Essa non fissa solamente le abitudini mentali di una persona, ma anche quelle dei gruppi edelle masse in base ai modelli stabiliti dalla prevalenza dei singoli pensieri dominanti.La stessa regola vale per l'individuo che pensa e parla sempre in termini di malattia. All'inizio

viene ritenuto un ipocondriaco (chi soffre di patologie immaginarie) ma, se l'abitudine si radica,si manifesta un vero malanno, spesso simile a quello presunto. È la Forza di Abitudine Cosmicaad aver provveduto in tale maniera! Ogni pensiero trattenuto nella mente e ripetuto più volteinizia a tradursi nel suo equivalente concreto con ogni mezzo disponibile.Se desiderate la ricchezza, ordinate al subconscio di produrla: svilupperete una"consapevolezza della prosperità" e vedrete quanto rapidamente miglioreranno le vostrefinanze.Per prima cosa viene la "consapevolezza" di ciò che si desidera, poi vengono le manifestazionifisiche dei desideri. Essa è una responsabilità individuale, qualcosa che si deve creare coipensieri quotidiani, oppure con la meditazione, se preferite. Così ci si può alleare nientemenoche col Creatore di tutte le cose.La povertà è l'esito di una "consapevolezza mentale" di indigenza che deriva dall'abitudine ditemerla, magari parlandone in continuazione.«Sono giunto alla conclusione», ha detto un grande filosofo, «che l'accettazione della povertà, odella cattiva salute, equivale a confessare apertamente di non avere Fede».Spesso sprechiamo tante parole per dichiararci fedeli, ma le nostre azioni le smentiscono. LaFede è uno stato mentale che può radicarsi solo per mezzo delle azioni. Di per sé, credere nonbasta: «La Fede senza le opere è morta».La Forza di Abitudine Cosmica è una creazione della Natura, l'unico principio che attualizzal'ordine, l'armonia e la sistematicità del funzionamento universale, dalla più grande stella delcielo ai più piccoli atomi della materia.

E una forza disponibile in egual modo per forti e deboli, ricchi e poveri, sani e malati. Essa offrela soluzione a ogni problema umano.Lo scopo primario dei diciassette princìpi di questa filosofia consiste nell'aiutare l'individuo adadattarsi alla Forza di Abitudine Cosmica per mezzo dell'autodisciplina durante la formazionedelle sue abitudini mentali.I 17 princìpi della Chiave.Addentriamoci ora in una breve rassegna di questi princìpi per comprendere le loro relazionecon la Forza di Abitudine Cosmica. Notiamo innanzitutto che essi sono interconnessi in modotale da fondersi e formare la Chiave che apre la porta per la soluzione di ogni problema.L'analisi inizia col primo principio della filosofia.a. Abitudine a Percorrere un Miglio in Più. Questo principio può vantare il primo posto

perché permette di condizionare la mente a rendere servizi utili. Tale condizionamento apre lastrada al secondo principio.

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b. Chiarezza di Intenti. Grazie a questo principio è possibile organizzarsi per far sì chel'abitudine a compiere un miglio in più conduca nella direzione dell'obiettivo prefissato e producaeffetti cumulativi. Già così si può dare la scalata alle vette della realizzazione personale, ma chinon si accontenta avrà bisogno dell'aiuto altrui, che è ottenibile col terzo principio.e. Alleanza di Cervelli. Applicandola, si comincia a sperimentare una nuova forma di potere,

maggiorato, di cui la mente individuale non può normalmente disporre, dato che tale alleanzacolma il divario delle carenze personali in virtù delle conoscenze accumulate storicamentedall'umanità. Questa forza non sarà però completa se non si impara l'arte di farsi guidare dalquarto principio.d. Fede Vissuta. Con questa l'individuo si sintonizza sui poteri dell'Intelligenza Infinita, che èricevibile solo da chi si prepara in modo adeguato. Egli comincia a prendere completo possessodella sua mente eliminando paure, dubbi e preoccupazioni, riconoscendo la propria unità con lafonte di ogni potere.I primi princìpi sono stati giustamente definiti i "Quattro Grandi" perché producono una forzamaggiore di quella di cui ha bisogno l'uomo medio per conseguire il successo. Ma essi sonoidonei solo per chi possiede anche altre qualità, a partire dal quinto principio.

e. Personalità Attraente. È necessaria per vendere le proprie idee e i propri servizi. Perciò,è essenziale per chiunque desideri porsi alla guida di un'Alleanza di Cervelli.Ma osservate anche come i primi quattro princìpi tendano a dotarci di una personalità attraente!I primi cinqueprincìpi garantiscono un meraviglioso potere personale, che però non basta perblindarsi in caso di sconfitta, una situazione che può capitare diverse volte nella vita; sarà quindinecessario applicare anche il sesto principio.f. Fare tesoro delle sconfitte. Anche questo deve diventare un'abitudine e ciò significa chelo si deve applicare sempre, ogni volta che falliamo. In tale principio si trova la speranza capacedi ispirare un uomo a ricominciare da zero quando i suoi progetti vanno in malora, come puòaccadere.Notate di quanto sia aumentato il potere personale dopo i primi sei princìpi. La persona hascoperto dove vuole arrivare; ha acquisito la collaborazione di chi la può aiutare a realizzare ilsuo obiettivo; si è resa attraente, assicurandosi così la continua cooperazione altrui; haimparato l'arte di attingere alla fonte dell'Intelligenza Infinita e di esprimere tale forza mediantela Fede Vissuta; ha appreso a sfruttare anche gli ostacoli, trasformando i fallimenti in pietremiliari per il miglioramento. Malgrado tutti questi vantaggi, però, chi coltiva un Obiettivo direalizzazione professionale si troverà spesso ad aver bisogno dei benefìci garantiti dal settimoprincipio.g. Visione Creativa. Questa consente all'individuo di scrutare nel futuro e di valutarlo rispetto alpassato, cosicché egli possa ideare nuovi e migliori piani per realizzare i sogni grazie alla suafantasia. Allora, egli potrà perfino scoprire il suo sesto senso, usufruendone per attingere

conoscenze non disponibili con le normali fonti informative ed esperienziali. Se nonché, perusare al meglio questo principio occorre applicare anche il seguente.h. Iniziativa Personale. Con l'ottavo principio si inizia ad agire, procedendo verso la meta. Essotiene lontane le nocive abitudini della pigrizia, dell'indifferenza e del differimento a compiere leazioni. Ci si può rendere conto della sua importanza in quanto fa diventare "abitudinari" i setteprincìpi precedenti: è ovvio che niente può diventare abituale se non applicando l'iniziativapersonale. Inoltre, essa è il mezzo con cui si può esercitare il controllo totale sull'unica cosache, come ha voluto il Creatore, possiamo controllare, la nostra mente. I pensieri non siorganizzano da soli: hanno bisogno di una guida, che può essere fornita soltanto dall'iniziativaindividuale. Ma questa può talora rivelarsi fallace, per cui sarà necessario rivolgersi al nonoprincipio.

i. Pensiero Accurato. La ponderatezza non impedisce soltanto gli errori di prospettiva, mapremunisce contro quelli di giudizio, contro le decisioni avventate e le intuizioni fallaci. Proteggeinoltre dall'influsso dei sentimenti inaffidabili, correggendoli grazie alle capacità razionali.

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La persona che sa gestire questi nove princìpi possiede un potere enorme. Tuttavia, il poterepersonale può essere pericoloso se non viene temperato dall'applicazione del decimo principio.Autodisciplina. Non basta pretendere di averla né è possibile acquisirla in fretta. Essa è ilprodotto di abitudini accuratamente fissate e mantenute, che spesso si instaurano dopo anni disforzi. Eccoci quindi al punto in cui occorre far entrare in scena la determinazione, poiché

l'autodisciplina è solo il prodotto di una strenua forza di volontà. Innumerevoli uomini hannoavuto successo applicando i primi nove princìpi, ma sono ugualmente andati incontro aldisastro, o hanno rovinato altri, perché non sapevano disciplinarsi. Il decimo principio, sepadroneggiato e messo in pratica, permette di controllare il nemico più temibile che abbiamo,noi stessi! L'autodisciplina deve comunque iniziare dall'applicazione dell'undicesimo principio.Controllo dell'Attenzione.Anche la concentrazione è un prodotto della volontà. Essa è strettamente connessaall'autodisciplina, tanto che le due sono state definite le "gemelle" di questa filosofia. Sapercontrollare l'attenzione fa risparmiare energie e tiene la mente focalizzata sull'obiettivo darealizzare finché questo non si fissa nel subconscio, pronto a essere tradotto nella suacontroparte fisica grazie alla Forza di Abitudine Cosmica. La concentrazione è l'occhio

fotografico con cui la fantasia registra nel subconscio il profilo dettagliato degli scopi daconseguire. Quindi, essa è indispensabile.

Notate come sia incrementato il potere individuale mediante l'uso dei primi undici princìpi.Ma ancora non sono sufficienti, per coprire ogni situazione della vita, dal momento che esistonocircostanze in cui c'è bisogno della collaborazione di parecchie persone, per esempio i clientiabituali, i compratori e gli avventori, o i votanti per chi voglia farsi eleggere. A ciò provvede ildodicesimo principio.

1. Cooperazione. Questa differisce dall'Alleanza di Cervelli poiché vi sono implicate lerelazioni umane in senso sociale, senza la fusione completa con la mente altrui. Essa è moltoimportante perché permette l'ampliamento dello spazio che un individuo occupa nella mentedegli altri, ciò che talvolta viene definito "buona volontà". Tale è l'atteggiamento amichevole cheinduce i clienti di un commerciante a fidelizzarsi o assicura a un libero professionista le continuerichieste dei suoi servizi da parte dei patrocinati. Questo principio appare quindi essenziale perogni uomo di successo. Ma la collaborazione è ulteriormente corroborata dal tredicesimoprincipio.Entusiasmo.Si tratta di uno stato mentale contagioso che, oltre ad assicurarci la cooperazione altrui, ci ispiraa usare la nostra immaginazione, cosa ancor più importante. Come espressione di iniziativapersonale, esso stimola all'azione e favorisce la concentrazione (controllo dell'attenzione). Èinoltre una delle qualità migliori di chi possiede una personalità attraente; permette di percorrerefacilmente il miglio in più, oltre a dare forza e convinzione alle parole. L'entusiasmo deriva dalla

motivazione, che però è difficile conservare senza il quattordicesimo principio.Buona Salute.Un corpo sano è il luogo adeguato per la corretta operatività della mente. Quindi, la salute fisicaè essenziale per un successo durevole, e qui con "successo" intendo tutte le manifestazionidella felicità. A questo punto torna in primo piano il concetto di "abitudine" perché la salute iniziadalla "consapevolezza di stare bene", che deriva solo da corrette consuetudini alimentari ecomportamentali, specie attraverso l'autodisciplina. Chi gode di buona salute ha una buonabase su cui edificare l'entusiasmo, che a sua volta rafforza il benessere fisico. È la vecchiastoria dell'uovo e della gallina: non si sa cosa sia nato prima, ma ognuno sa che salute fisica edentusiasmo si corroborano a vicenda, oltre a essere indispensabili per la felicità e il progressoumano.

Fate di nuovo l'inventario dei vantaggi ottenuti con l'applicazione dei primi quattordici princìpi.Non si può negare che essi abbiano raggiunto proporzioni vertiginose, tali da farci vacillare.

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Eppure, ancora non basta per premunirsi contro le sconfitte; occorre allora aggiungere ilquindicesimo principio.Gestire Tempo e Denaro.Oh, che mal di testa viene al solo pensiero di risparmiare tempo e denaro. Quasi tuttivorrebbero disporne liberamente, ma mai centellinarli! Invece, la libertà e l'indipendenza di

corpo e mente, i due grandi desideri dell'umanità, non possono diventare realtà durature senzadisiciplinare rigidamente l'elemento economico temporale. Perciò, questo è un altro principioessenziale per il successo.Siamo ormai nelle alte sfere della filosofia del potere individuale. Ne abbiamo conosciuto le fontie abbiamo appreso il modo in cui attingerlo per fini particolari; tuttavia esso è così grande cheun uomo potrebbe usarlo per autodistruggersi o rovinare i suoi simili. Di conseguenza, perusarlo bene è necessario aggiungervi il sedicesimo principio.Applicazione della Regola Aurea.Come vedete, ho sottolineato la parola "applicazione" perché non è sufficiente credere in taleRegola, bisogna anche metterla in pratica. Per avere successi durevoli e moderare il poterepersonale, la si deve applicare in ogni rapporto umano. Non è facile, ma i vantaggi che derivano

da tale osservanza valgono gli sforzi necessari per abituarcisi. Viceversa, gli svantaggi derivantidall'incapacità di rispettarla sono troppo numerosi perché li si possa enumerare.Ora che possediamo ogni mezzo per sviluppare il potere personale e che ci siamo cautelaticontro un suo possibile abuso, dobbiamo procurarci i mezzi per renderlo permanente, così dausarlo per tutta la vita. Perciò, il punto supremo di questa filosofia sarà il diciassettesimo eultimo principio.Forza di Abitudine Cosmica.Con questa forza tutte le abitudini vengono fissate e rese permanenti in vario grado. Come giàdetto, si tratta del principio che regge l'intera filosofia e in cui si fondono i sedici princìpiprecedenti, nonché le leggi naturali dell'universo. È quello che fissa le abitudini perl'applicazione di tutta la filosofia. Perciò, è anche il fattore che condiziona la mente individuale asviluppare ed esprimere la "consapevolezza della prosperità", tanto essenziale per ilraggiungimento del successo.La semplice comprensione dei primi sedici princìpi non basta per il successo personale. Essivanno capiti e applicati a livello abituale, e questo comportamento è innescato solo dalla Forzadi Abitudine Cosmica.Questa Forza equivale al grande Fiume della Vita, cui abbiamo fatto cenno in precedenza,poiché essa, al pari di ogni forma di energia, ingloba potenzialità positive e negative.Il polo negativo è detto "ritmo ipnotico" perché produce effetti soporiferi in tutto ciò con cui entrain contatto. Li possiamo scorgere, in un modo o nell'altro, in ogni essere umano. Esso è l'unicomezzo con cui la "consapevolezza della povertà" diventa un'abitudine fissa!

È l'edificatore di tutte le abitudini inveterate di paura, invidia, avidità, vendetta e desiderio diottenere qualcosa in cambio di nulla.Perpetua abitudine all'indifferenza e alla disperazione.Facilita l'instaurarsi dell'ipocondria, per colpa della quale milioni di persone soffronocontinuamente di malattie immaginarie.Induce la "consapevolezza del fallimento", l'idea che mina alla base la fiducia personale dimilioni di individui.In breve, l'applicazione negativa di questa forza (ritmo ipnotico) fissa tutte le consuetudini piùdeleterie. È il lato "fallimentare" del grande Fiume della Vita.Il polo positivo del Fiume, quello che porta al "successo", programma ogni abitudine costruttiva,per esempio la Chiarezza di Intenti, il Percorrere un Miglio in Più, l'applicazione della Regola

Aurea nei rapporti umani, e tutte le altre sane usanze che occorre mettere in pratica perottenere i benefici di tutti i principi citati.Applicazione delle abitudini.

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Analizziamo ora meglio la parola "abitudine".Il dizionario elenca alcune definizioni, fra cui: «L'abitudine implica una tendenza instauratasi acausa della ripetizione; la consuetudine suggerisce la ripetizione piuttosto che la tendenza aripetere; l'usanza (applicabile solo a un consistente numero di persone) aggiunge l'implicazionedi una condizione fissatasi da tempo; sia la consuetudine che l'usanza denotano spesso

l'esistenza di un'autorità; infatti, facciamo molte cose meccanicamente per forza d'abitudine».Il vocabolario prosegue integrando altre specificazioni, ma mai descrive la legge che fissa leabitudini. Tale omissione è dovuta senz'altro al fatto che la Forza di Abitudine Cosmica non erastata rivelata ai suoi autori e curatori. Tuttavia, dalla definizione riportata emerge una parolaimportante: la ripetizione. È importante perché descrive il modo in cui esordisce ogni abitudine.Per esempio, la Chiarezza di Intenti si instaura solo ripetendo più volte il pensiero di quellaintenzione e reiterandolo col desiderio ardente di realizzarla, finché l'immaginazione non creaun progetto per l'adempimento; poi occorre applicare la Fede in relazione al desiderio,facendolo così intensamente e ripetutamente da immaginarsi già in possesso dell'obiettivo,ancor prima di ottenerlo.La costruzione di abitudini volontariamente positive richiede l'applicazione di autodisciplina,

tenacia, volontà e Fede, tutti fattori disponibili per chi ha assimilato i primi sedici princìpi dellafilosofia.La fissazione di abitudini deliberate è la più alta e nobile forma di autodisciplina!Tutte le consuetudini positive sono il prodotto della volontà diretta al conseguimento di certiscopi. Esse scaturiscono all'interno dell'individuo, non dalla Forza d'Abitudine Cosmica. Edevono venire radicate in mente attraverso la ripetizione di pensieri e attività finché non sarannoadottate dalla Forza di Abitudine Cosmica, che le fisserà, dopodiché opererannoautomaticamente.Nella filosofia del successo, la parola abitudine è assai importante perché rappresenta la causadella condizione socioeconomica, professionale e spirituale di ogni uomo. Siamo dove siamo equello che siamo in base alle nostre abitudini fisse. Saremo dove vogliamo essere e quello chevogliamo solo sviluppando e conservando le nostre abitudini volontarie.Vediamo quindi che l'intera filosofia conduce inevitabilmente a capire e applicare la Forza diAbitudine Cosmica, ovvero il potere di fissare ogni consuetudine!Lo scopo principale dei primi sedici princìpi di questa filosofia consiste nell'aiutare l'individuo asviluppare la particolare forma di atteggiamento per prendere possesso della sua mente.Anchequesta deve diventare una consuetudine!Il potere mentale è sempre attivamente impegnato su una sponda, positiva o negativa, delFiume della Vita. Questa filosofia si propone di farvi sviluppare e mantenere abitudini dipensiero e azione focalizzate sulla sponda del "successo". Questo è l'unico peso che doveteaccollarvi.

Al pari di ogni cosa desiderabile, assimilare la filosofia del successo ha un prezzo determinato,da pagare prima di goderne i privilegi. In esso sono tra l'altro incluse la vigilanza perpetua, ladeterminazione, la tenacia e la volontà di indurre la Vita a compensarci come vogliamo noi, noncon i surrogati della povertà e della delusione.Esistono due maniere di connettersi alla Vita. La prima consiste nel fungere da cavallo mentrela Vita ci cavalca, la seconda nel diventare cavaliere della Vita. La scelta di essere l'uno o l'altrospetta a ciascuno di noi, ma una cosa è sicura: chi non si attiva per fungere da cavaliere finiràper agire da ronzino. La Vita cavalca o viene cavalcata: non sta mai ferma.L'ego e la Forza di Abitudine Cosmica.In quanto studenti di questo metodo del successo sarete interessati al modo con cui si puòtrasformare il potere mentale nel suo equivalente fisico, oltre a imparare a collegarvi con le altre

persone in spirito di armonia.

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Purtroppo, le scuole pubbliche tacciono su entrambe le questioni. Ha detto Henry C. Link: «Ilsistema scolastico si preoccupa dello sviluppo mentale ma non ci insegna il modo in cui siacquisiscono o si correggono le abitudini emotive, quelle inerenti alla personalità».Tale critica ha solide basi. L'istruzione pubblica è carente proprio delle caratteristichesottolineate da Link, anche perché la Forza di Abitudine Cosmica è una legge scoperta da poco

tempo; numerosissimi educatori non se ne vogliono tuttora avvalere.Tutti sanno che quasi ogni cosa che facciamo da quando abbiamo imparato a camminare èdeterminata dall'abitudine. Parlare e camminare sono abitudini. Il nostro modo di mangiare e dibere è un comportamento abituale. Le nostre attività sessuali sono l'esito di comportamentiusuali. Le nostre relazioni con gli altri, positive o negative, sono il risultato di abitudini. Eppure,pochi ne comprendono le motivazioni, o le modalità con cui ci avvezziamo a tali comportamenti.Le consuetudini sono strettamente connesse con l'ego della persona. Facciamo perciò unapiccola digressione per analizzare il tema dell'ego, che spesso viene equivocato. Innanzitutto, sideve dire che è lo strumento con cui operano la Fede e gli altri stati mentali.Finora ho sempre sottolineato la distinzione tra la fede attiva, cioè vissuta e applicata, e quellapassiva. L'ego è il mezzo di espressione di ogni attività. Dobbiamo quindi saperne di più sulla

sua natura e le sue possibilità se vogliamo sfruttarlo nel modo migliore. Sarà necessarioimparare a stimolarlo all'azione, e a porvi dei freni, mentre lo guidiamo verso la realizzazione dicerti obiettivi.Di primo acchito, dobbiamo però liberare la mente dalla diffusa concezione secondo cui l'ego èsolo il mezzo per esprimere la vanità personale. La parola è latina e significa "io", ma si riferisceanche alla forza guida che, debitamente disciplinata, può servire da strumento per tradurre idesideri in fede attraverso l'azione.L'equivoco sul potere dell'ego.Questo termine si riferisce a tutti i fattori che compongono la personalità umana!È quindi ovvio che l'ego è soggetto allo sviluppo, al controllo e alla guida per mezzo di abitudinivolontarie, da adottare con debito anticipo.Un grande filosofo che ha dedicato la vita allo studio del corpo e della mente ci ha dato le basiper analizzarlo meglio dicendo:«Il corpo, vivo o morto, è un insieme di milioni di piccole energie che non possono morire. Talienergie sono separate e individuali; a volte agiscono con un certo grado di armonia.L'organismo umano è un mutevole meccanismo, capace di controllare le forze interiori solo permezzo di abitudine, volontà, impegno o eccitazione (grazie alle emozioni e ai sentimenti), cheorganizzano tali forze per la realizzazione di un certo fine.«Numerosi esperimenti ci inducono a credere che questo potere di organizzazione può esserecoltivato da tutti, almeno fino a un determinato punto. L'aria, la luce solare, il cibo e l'acqua cheaccogliamo nel nostro corpo sono agenti della forza che promana dalla terra e dal cielo.

Galleggiamo sulla marea di circostanze che compongono la nostra giornata e ci facciamospesso sfuggire le occasioni per migliorare.«L'umanità è circondata da tante influenze, ma non sono mai stati compiuti veri tentativi dicontrollare gli impulsi che circolano nel mondo. È sempre stato, e lo è ancora, più facile lasciarcorrere le cose piuttosto che esercitare la volontà per indirizzarle diversamente.«Tuttavia, la linea di separazione tra successo e fallimento è tracciata nel punto in cui cessa illasciar correre (e inizia la Chiarezza di Intenti).«Siamo creature caratterizzate da emozioni, passioni, circostanze e incidenti. Ciò che sarannola mente, il cuore e il corpo sono fatti creati dallo scorrere della vita, anche se vi dedicassimospeciali attenzioni.«Se ci mettiamo per un attimo e riflettere, saremo sorpresi di scoprire quanta parte della nostra

vita è stata un semplice vagare senza scopo.«Osservate qualunque creatura e notate gli sforzi che compie per esprimersi. L'albero allunga irami verso il sole, lottando con le foglie per inalare aria; estende le radici nel terreno in cerca di

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acqua e dei minerali con cui si alimenta. Forse la considerate una vita inanimata, ma anch'essarappresenta una forza che deriva da una fonte e mira a un certo scopo. Sul globo terrestre nonesiste luogo in cui non si trovi energia.«L'aria ne è talmente carica che nelle fredde lande boreali il cielo risplende di raggi solari; dovele rigide temperature cedono posto al calore, le condizioni elettriche sono tali da allarmare

l'uomo. L'acqua è formata da gas combinati in forma liquida ed è carica di energie elettriche,meccaniche e chimiche, ognuna delle quali in grado di giovare all'uomo, o danneggiarlo.«Perfino il ghiaccio, nella sua fase più fredda, contiene energia, che non è attenuata né inerte;la sua forza ha spezzato e frammentato rocce di montagna. L'energia che ci circonda labeviamo nell'acqua, la mangiamo coi cibi e la respiriamo nell'aria. Essa si trova in ogni molecolachimica e nessun atomo potrebbe esistere senza di lei. Noi siamo una combinazione di energieindividuali».L'uomo è composto da due forze, una tangibile che assume la forma del suo corpo, coi miliardidi singole cellule, ciascuna delle quali dotata di energia e intelligenza, e l'altra intangibile cheassume la forma dell'ego, il dittatore organizzato di tutto l'organismo, che può controllare gli attie i pensieri.

La scienza insegna che la parte materiale dell'uomo, che mediamente pesa 72 chilogrammi, ècomposta da 16 elementi chimici, tutti noti.43.1 chili di ossigeno17.1 chili di carbonio6,8 chili di idrogeno1,8 chili di azoto2,0 chili di calcio 170 grammi di cloro 113 grammi di zolfo99 grammi di potassio 85 grammi di sodio 7 grammi di ferro 70 grammi di fluoro 56grammi di magnesio 42 grammi di silicio Piccole tracce di arsenico, iodio e alluminio.A livello commerciale, queste parti materiali costano pochi centesimi, come può attestarechiunque le comperi in una farmacia.Aggiungeteci un ego ben sviluppato ed esse potrebbero valere qualsiasi prezzo voglia fissare ilproprietario. L'ego è una forza che non si può comprare a nessun prezzo, ma la si puòstrutturare fino a farle assumere un certo modello. Lo sviluppo avviene grazie a preciseconsuetudini che assumono forma permanente mediante la Forza di Abitudine Cosmica, che siattiva per attualizzare il controllo del pensiero.Gli uomini che offrono un prezioso contributo all'umanità e quelli che si limitano a occupare unospazio nel mondo si distinguono soprattutto per la diversità dell'ego, perché questa è laforzaguida sottesa a ogni forma di azione individuale.La libertà di corpo e di mente, il principale desiderio di ogni persona, è disponibile in misuradirettamente proporzionale allo sviluppo dell'ego. Chiunque lo usi gode di una libertà

proporzionale ai suoi desideri.L'ego determina il modo in cui un uomo si mette in relazione con i suoi simili. Ma ancor piùimportante di ciò è che determina le modalità con cui egli si rapporta con il proprio corpo e lapropria mente, lì dove prendono forma le speranze, gli scopi e gli obiettivi del destinoindividuale.Esso è il maggior cespite e la più grande passività di una persona, dipende da come questa visi rapporta. È la somma degli atteggiamenti adottati per mezzo della Forza di AbitudineCosmica.Ogni persona di successo possiede un ego sviluppato e altamente disciplinato, ma vi è un altrofattore che influisce, nel bene o nel male, sulla sua forza: l'autocontrollo necessario pertrasformare tale potere negli scopi desiderati.

L'"addestramento" dell'ego.Il punto d'avvio di ogni realizzazione individuale è un progetto a cui si possa ispirare l'ego persviluppare la "consapevolezza del successo". La persona che raggiunge i suoi obiettivi deve

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farlo impressionando l'ego con l'oggetto dei desideri, liberandosi da paure, dubbi e ogni limiteautoimposto che porta alla dissipazione della forza egoica.L'autosuggestione (o autoipnosi) è il mezzo con cui lo si può sintonizzare su qualsiasivibrazione, caricandolo in modo da realizzare gli scopi desiderati.Chi non comprende appieno il significato dell'autosuggestione perde la parte più rilevante di

questo processo, perché il suo potere si materializza solo applicandola.Allorché l'autosuggestione raggiunge il livello di fede, l'ego assume un potere illimitato.Esso si mantiene attivo per mezzo di una costante alimentazione: al pari del corpo, senza ciboadeguato non può sopravvivere.Lo si deve nutrire con la Chiarezza di Intenti.Con l'Iniziativa Personale.Con l'Azione Tenace per applicare progetti definiti.Lo si deve sostenere con l'Entusiasmo.Lo si deve alimentare con la Concentrazione per conseguire certi scopi.Lo si deve controllare e indirizzare mediante l'Autodisciplina.Lo si deve sostenere con la Ponderatezza e il pensiero accurato.

Se non sa gestire il proprio ego, nessuno può padroneggiare alcunché o chicchessia.Nessuno può arricchirsi se il proprio potere mentale cede continuamente alla "consapevolezzadella povertà". Ciononostante, si deve ricordare che molti uomini di successo sono nati poveri,la qual cosa indica che la paura della povertà, e altre, possono essere allontanate dall'ego.In un'unica parola (ego), si trovano abbinati gli effetti di tutti i princìpi della realizzazione,coordinati in una sola centrale di potere dall'individuo che sa gestirsi e puntare alle sue mete.Dovete prepararvi ad accettare il fatto che la più importante forza a vostra disposizione, quellache determinerà il successo o il fallimento delle vostre ambizioni, è rappresentata dal vostroego. Ma vi indurrò anche ad accantonare l'obsoleta convinzione secondo cui esso è associatoalla vanità, all'eccessivo amore per se stessi e alla volgarità, riconoscendo invece che è tuttociò che caratterizza l'uomo al di là delle sostanze chimiche da cui è composto, le quali valgonopochi centesimi.Il sesso è una grande forza creativa a disposizione dell'uomo. Esso è strettamente associatoall'ego, di cui forma una parte molto importante. Ego e sessualità si sono fatti una cattiva famaperché possono essere applicati, oltre che costruttivamente, anche in modo distruttivo. Inoltre,in tutta la storia umana gli ignoranti ne hanno abusato in maniera vergognosa.L'egoista che offende gli altri con l'inflazione del suo ego non ha imparato a disciplinarsi e ausarlo positivamente.L'applicazione costruttiva dell'ego avviene per mezzo dell'espressione delle speranze, deidesideri, degli obiettivi, delle ambizioni e dei progetti individuali, non attraverso la boria el'amore narcisistico. Il motto della persona che sa controllarsi è: «Fatti, non parole».

L'ambizione di essere grandi, di avere un potere personale riconosciuto, è un desiderio sano;viceversa, l'aperta espressione della propria grandezza indica il mancato controllo dell'ego, cheanzi si è impossessato della persona. L'autoproclamazione di grandezza è uno scudo chenasconde una paura, o un complesso di inferiorità, potete esserne certi.L'ego e l'atteggiamento mentale.Se capite la vera natura del vostro ego, comprenderete il vero significato dell'Alleanza diCervelli. Inoltre, riconoscerete che, per esservi utili, i membri dell'Alleanza di Cervelli dovrannoessere in totale sintonia con le speranze e gli obiettivi che perseguite, senza farvi concorrenza,in alcun modo. Essi dovranno essere disposti a subordinare i loro desideri e la loro personalitàal raggiungimento del vostro scopo.Dovranno rispettarvi, fidarsi di voi e della vostra integrità morale. Vorranno accentuare le vostre

qualità e scusare i vostri difetti. Dovranno permettervi di estrinsecare il vostro carattere e divivere sempre la vita a modo vostro. Infine, dovrete dar loro in cambio qualcosa che li ripaghiesattamente dei vantaggi che vi garantiscono.

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L'incapacità ad adempiere l'ultima frase metterà fine alla spinta propulsiva dell'Alleanza diCervelli.Gli uomini collaborano in vari modi a causa di una o più motivazioni. Non esistono relazioniumane durevoli basate su moventi vaghi, indefiniti, o sul nulla. Chi non riconosce questa veritàcorre il rischio di non arricchirsi mai.

L'energia che adotta l'ego è la Forza di Abitudine Cosmica. Questa legge non vi aggiungequalità o quantità, si limita a prendere ciò che trova e a tradurlo nell'equivalente concreto permezzo dei pensieri che lo informano.Gli uomini di successo sono, e sono sempre stati, quelli che nutrono, modellano e controllano illoro ego, senza mai affidarsi per questo compito alla fortuna e alle varie vicende dell'esistenza.Ognuno deve controllare la forma che esso assume, ma da quel momento in poi non ha altro dafare, come il contadino che, dopo aver piantato il seme nella terra, ne aspetta i frutti.L'inesorabile legge della Forza di Abitudine Cosmica fa sì che ogni cosa vivente perpetui il suogenere e traduca la forma dell'ego nel suo equivalente fisico, così come fa crescere la querciada una ghianda, senza altri aiuti esterni, tranne il tempo.Da queste frasi emerge in tutta evidenza che peroriamo lo sviluppo controllato dell'ego,

ammonendo a non sperare di riuscire in alcunché senza tale controllo.Al fine di evitare incomprensioni su ciò che intendo con "sviluppo controllato dell'ego",elencherò brevemente i fattori che lo favoriscono.In primo luogo, occorre allearsi con una o più persone che coordinano la mente con la nostra inspirito di perfetta armonia per il conseguimento di uno scopo; quest'alleanza dev'essere attiva econtinua.Inoltre, essa deve essere composta da persone di età, sesso ed istruzione adatti alconseguimento dello scopo (naturalmente, devono avere anche adeguate qualità mentali espirituali). Per esempio, l'Alleanza di Cervelli formata da Andrew Carnegie era composta da piùdi venti persone, ognuna delle quali contribuiva con una peculiare qualità (mentale,esperienziale o di formazione scolastica) direttamente legata all'obiettivo da realizzare.In secondo luogo, dopo essersi messi sotto l'influsso dei propri alleati, occorre ideare unprogetto con cui realizzare lo scopo, mettendolo in pratica. Esso può essere variamentesfaccettato, a seconda dell'intervento dei vari alleati.Se un progetto si dimostra inadeguato o fallace, lo si deve sostituire con un altro, finché non sene trova uno che funzioni. Tuttavia, non ci devono essere mutamenti nell'obiettivo che perseguel'Alleanza di Cervelli.In terzo luogo, ci si deve allontanare dal raggio di influenza di persone e circostanze chepossono, seppur minimamente, provocarci un senso di inferiorità o incapacità nel raggiungere loscopo. In ambienti negativi, non si sviluppa un ego positivo. Su tale questione non possonoesserci compromessi, altrimenti ne soffriranno fatalmente le possibilità di successo.

Occorre tracciare una netta linea di separazione dalle persone che esercitano un influssonegativo, chiudendo loro decisamente la porta in faccia, magari a scapito di una pregressaamicizia o di eventuali vincoli di sangue.In quarto luogo, si deve escludere completamente ogni pensiero su esperienze o circostanzepassate che possa farci sentire infelici o inferiori. Un ego forte e vitale non si sviluppasoffermandosi su reminiscenze spiacevoli. Esso prospera anticipando le speranze e i desideri diobiettivi non ancora raggiunti.I pensieri sono i mattoncini con cui edificare l'ego. La Forza di Abitudine Cosmica cementa persempre i mattoni grazie a consuetudini consolidate. Una volta completato il lavoro, essorappresenterà nel minimo dettaglio la natura dei pensieri usati per la costruzione.In quinto luogo, bisogna circondarsi di ogni mezzo fisico per impressionare la mente con la

natura dell'ego che si vuole sviluppare. Per esempio, uno scrittore dovrà decorare la sua stanzacon le opere e le fotografie degli autori che più ammira. Dovrà riempire gli scaffali coi libriinerenti al suo settore di studio. Dovrà attorniarsi di ogni possibile mezzo per trasmettere al suo

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ego il quadro esatto di se stesso che vuole esprimere, dato che tale quadro è il modello cheadotterà la Forza di Abitudine Cosmica per tradurlo nell'equivalente fisico.In sesto luogo, un ego correttamente sviluppato è sempre sotto il controllo dell'individuo. Nondevono esserci inflazioni tali da condurre all'egomania, un difetto che può distruggere la vitadelle persone.

L'egomania si rivela per mezzo del pazzo desiderio di controllare gli altri con la forza. Unesempio ne sono i dittatori come Adolph Hider, Benito Mussolini e il Kaiser.Nello sviluppo dell'ego, la parola d'ordine dovrebbe essere: «Dì qualsiasi cosa, né troppo nétroppo poco». Chi vuole controllare gli altri, o comincia ad accumulare somme di denaro chenon sa usare costruttivamente, calpesta un terreno pericoloso. Un potere di questo genereassume autonomamente proporzioni incontrollabili.La natura ha dato all'uomo una valvola di sicurezza per deflazionare un ego ipertrofico nel casotrascenda certi limiti a causa delle sue tendenze esagerate. Emerson definiva tale valvola"legge di Compensazione"; chiamatela come volete, ma essa opera implacabilmente.Napoleone Bonaparte ha cominciato a morire il giorno stesso in cui lo hanno relegato nell'isoladi Sant'Elena, proprio perché avevano così umiliato il suo ego.

Chi, dopo una vita laboriosa, va in pensione e lascia qualsiasi tipo di attività si atrofizza e, ingenere, muore in un breve arco di tempo. Se sopravvive a lungo, lo fa conducendo un'esistenzatriste e povera. Un ego sano è sempre attivo e sotto completo controllo.In settimo luogo, l'ego subisce continui mutamenti, in meglio o in peggio, a seconda della naturadelle abitudini mentali. I due fattori che favoriscono tali cambiamenti sono il Tempo e la Forza diAbitudine Cosmica.Tempo per crescere.Desidero ora portare alla vostra attenzione l'importanza del Tempo in quanto fattore operanteall'interno della Forza di Abitudine Cosmica. Come i semi piantati nel suolo hanno bisogno di undeterminato periodo per germinare, così la crescita di idee, impulsi e progetti seminati nellamente delle persone richiede n preciso periodo prima che la Forza d'Abitudine Cosmicapermetta di usarli.Non è possibile stabilire il Tempo necessario per trasformare un desiderio nel suo equivalenteconcreto. La natura del desiderio, le circostanze a esso attinenti, e la sua intensità sono fattorideterminanti che possono anticipare o ritardare la sua realizzazione.Lo stato mentale detto Fede è talmente propizio a tale trasformazione che si dice che la facilitiin modo instantaneo.L'uomo raggiunge la maturità fisica verso i vent'anni, ma quella mentale, in cui è implicato l'ego,viene raggiunta più tardi, tra i trentacinque e i sessanta anni. Ciò spiega perché pochi siarricchiscono, o stabiliscono altri primati degni di lode, prima dei cinquanta anni.L'ego capace di stimolare una persona ad acquisire grandi ricchezze ha subito un processo di

autodisciplina per mezzo di chiarezza di intenti, iniziativa personale, immaginazione,ponderatezza e altre qualità, senza le quali esso non può procurarsi alcunché di positivo.Tali qualità si rafforzano con l'uso corretto del Tempo. Si noti che non ho mai fatto riferimento alsuo "trascorrere". Grazie alla Forza di Abitudine Cosmica, l'approccio mentale, positivo onegativo, di un individuo si intreccia col modello del suo ego e assume la forma definitiva chedetermina la natura della sua condizione fisica e spirituale.L'ego sotteso al successo.Verso l'inizio della crisi economica del 1929, la proprietaria di un salone di bellezza cedette ilretrobottega a un anziano signore che non aveva dove dormire. L'uomo era squattrinato, maaveva una notevole conoscenza delle metodologie utili per preparare i cosmetici.La proprietaria del salone gli diede il retrobottega a condizione che lui preparasse i cosmetici da

vendere alle clienti.

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In breve i due strinsero un'Alleanza di Cervelli destinata a garantire loro l'indipendenzaeconomica. Come primo passo, formarono una società per la rivendita di cosmetici: la donnametteva i soldi e le materie prime, l'uomo le combinava nei vari modi.

Dopo alcuni anni di lavoro, l'alleanza era diventata talmente produttiva che i due, sebbene vifosse tra loro una differenza di più di venticinque anni di età, decisero di eternarla colmatrimonio.Lui aveva lavorato nel settore dei cosmetici per gran parte della sua vita, ma non aveva maiavuto un particolare successo. Lei, col salone di bellezza, riusciva appena a sopravvivere. Lafelice associazione degli sforzi mise a loro disposizione un potere che in precedenza nessunodei due aveva, con la prosperità economica che ne conseguì.All'inizio della depressione, mescolavano le sostanze chimiche in uno stanzino, poi andavano avendere portaaporta i prodotti confezionati. Alla fine della depressione, verso il 1937,producevano i cosmetici in una fabbrica di grandi dimensioni, comprata insieme a centoimpiegati che lavoravano alacremente, poi c'erano quattromila rappresentanti che battevano le

città della nazione pubblicizzando e smerciando i loro prodotti.In quel periodo accumularono una fortuna benché la crisi si facesse sentire per tutti: si sa che ibeni di lusso sono i primi a essere trascurati quando le cose vanno male.Così, non hanno avuto più problemi finanziari per il resto della vita. E si noti che ce l'hanno fattaattingendo alle stesse conoscenze che possedevano prima di formare l'Alleanza di Cervelli,quando erano poveri in canna.Voglio descrivervi ciò che ritengo fosse la fonte del loro successo, analizzando semplicemente ifatti, come può fare chi cerca di delineare un quadro oggettivo della situazione.La motivazione che li spinse a formare l'Alleanza di Cervelli era di genere prettamenteeconomico. La donna era già stata sposata con un uomo che non era riuscito a provvedere allaloro sussistenza e l'aveva lasciata con un figlio minorenne. Anche l'uomo anziano era già statoconiugato.Non vi sono indizi che permettano di pensare all'amore come causa del loro matrimonio. Lamotivazione era il reciproco desiderio di emanciparsi economicamente.La ricca azienda e la dimora in cui abita la coppia sono gestite dall'uomo, che credesinceramente di doversene assumere la responsabilità.La casa ha mobili di lusso, ma nessuno, neppure gli ospiti caldamente invitati, può mettersi alpianoforte o sedersi su una poltrona senza la specifica richiesta del "padrone e capofamiglia".La sala da pranzo principale è arredata con mobili elaborati, compreso un lungo tavolo riservatoper le occasioni "ufficiali", che la famiglia non può mai usare a sproposito. Di solito si pranzanella saletta per la colazione, e nessun alimento può comparire sulla tavola se non dopo

l'autorizzazione del capofamiglia.Ai giardini ci pensa il giardiniere, ma è sempre il padrone di casa a dare il permesso per tutto,anche cogliere un fiore.Le conversazioni famigliari sono stabilite e condotte dal padrone di casa. La moglie parla poco,e le sue frasi sono sempre brevi e debitamente soppesate.La loro azienda è una società per azioni e l'uomo ne è il presidente. Egli ha un ufficio benarredato e provvisto di una scrivania intagliata a mano, oltre che di poltrone imbottite.Quando parla di affari, e specialmente del successo ottenuto durante la peggior crisi economicanazionale, l'uomo se ne arroga i meriti, senza menzionare mai il contributo offerto dalla moglie.Pur recandosi tutti i giorni al lavoro, lei non ha un suo ufficio con la scrivania. Spesso la si vedecircolare con noncuranza tra gli operai, o aiutare le ragazze addette all'imballaggio, come se

fosse una delle impiegate.

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Il nome dell'uomo compare su ogni confezione di merce che esce dalla fabbrica; è stampato alettere cubitali su ogni camion delle consegne; appare in varia forma tipografica su tutti ivolantini e gli opuscoli pubblicitari. Il nome della donna si nota per la sua assenza.Lui crede di aver messo in piedi la baracca, di mandarla avanti da solo, che senza di lui non sifarebbe mai nulla. Ma la verità è proprio il contrario. È stato il suo ego a fondare la società, ma

tutto continuerebbe a svolgersi come sempre, con o senza di lui, magari anche meglio, per labuona ragione che è stata la moglie a sviluppare il suo ego.Pazientemente e saggiamente, la donna ha travasato del tutto la sua personalità in quella delmarito, nutrendo gradualmente l'ego di lui in modo da rimuovere ogni traccia del suo precedentecomplesso di inferiorità, che derivava da un'esistenza di fallimenti e privazioni. Quasisuggestionandolo, lo ha convinto di essere un grande magnate dell'industria.A prescindere dal tipo di ego posseduto dall'uomo prima di cadere sotto l'influsso della moglie,esso stava patendo la fame. Lei lo ha ravvivato, alimentato e sviluppato, dotandolo di un potereeccezionale malgrado egli fosse poco portato per gli affari.In realtà, ogni attività, cambiamento e trasformazione aziendale erano il risultato delle idee delladonna, al punto che questi non ne riconosceva la fonte. Lei è a tutti gli effetti il cervello

dell'azienda, lui solo l'apparenza, eppure la combinazione dei loro sforzi è imbattibile, comeattestano i successi finanziari.Il modo in cui la donna si è eclissata dalla scena non dimostra solo il suo autocontrollo, maanche la sua saggezza, che nasce dalla consapevolezza che non avrebbe potuto far tutto dasola, o conseguire gli stessi risultati, se non con quei metodi.Aveva ricevuto una misera istruzione scolastica e non sappiamo dove o come abbia imparato ilfunzionamento della mente umana che l'ha indotta a fondere la sua personalità con quella delmarito, facendogli sviluppare l'ego. Forse è stato il naturale intuito femminile a suggerirglielo.Comunque sia, ha compiuto un ottimo lavoro e raggiunto i suoi fini, assicurandosi la prosperitàeconomica.Cura e nutrimento dell'ego.Ecco dunque che appare evidente come la differenza tra povertà e ricchezza sia dovutasoltanto alla diversità tra un ego dominato da un complesso di inferiorità e uno dominato da unsenso di superiorità. Quel signore anziano avrebbe potuto finire i suoi giorni da accattone seuna donna intelligente non avesse fuso le loro menti in modo tale da convincerlo di potersiarricchire.Questa è una conclusione ineludibile. Inoltre, il caso citato è solo uno dei tanti che succedonocontinuamente e dimostrano che l'ego umano va alimentato, organizzato e indirizzato verso finiprecisi se si vuole ottenere qualche risultato, in ogni settore della vita.La Chiave è nelle vostre mani.Coi diciassette princìpi di questa filosofia potete ormai prendere in mano la Chiave della

Ricchezza!Avete tutte le conoscenze pratiche usate dagli uomini di successo, dall'alba della civiltàall'epoca attuale.Questo è un metodo di vita molto complesso, ma basta per appagare i bisogni umani. Contieneil segreto per risolvere ogni problema e ve l'ho esposto in modo che possano afferrarlo anche lepersone più umili.Forse non volete diventare celebri a livello internazionale, ma potreste e dovreste aspirare arendervi utili al punto da occupare nel mondo lo spazio consono a voi.Ognuno finisce per assomigliare alle persone che producono il maggior impatto su di lui. Siamotutti creature imitative e ovviamente cerchiamo di emulare i nostri eroi preferiti. Questo è untratto caratteriale sano e naturale.

Veramente fortunata è la persona il cui eroe ha grande Fede, perché l'adorazione reca in séuna parte della natura di chi è venerato.

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Per finire, voglio riassumere ciò che è stato detto sul tema dell'ego focalizzando l'attenzione sulfatto che esso rappresenta il fertile giardino mentale in cui possono crescere i fiori della Fede

attiva; in caso contrario, cioè se non lo si feconda, esso potrebbe produrre le erbacce dellapaura, del dubbio e dell'indecisione che portano al fallimento.La quantità di spazio che occupate nel mondo è ormai una vostra scelta. La Chiave dellaRicchezza è nelle vostre mani. Siete di fronte all'ultima porta che vi separa dal successodesiderato. Se non lo vorrete, la porta non si aprirà. Dovete usare la Chiave per appropriarvi deidiciasette princìpi di questa filosofia! Avete a disposizione una filosofia completa, sufficiente perrisolvere ogni problema individuale.È composta da princìpi la cui combinazione ha incentivato ogni successo individuale, inqualsiasi settore occupazionale, anche se molti potrebbero essersene serviti efficacementesenza riconoscere il nome che abbiamo dato loro.Non ho omesso nessun fattore per la realizzazione personale. Questa filosofìa li contiene tutti e

li descrive con parole e similitudini che rientrano nella comprensione dell'uomo medio. Va inoltresottolineato che si tratta di un sistema pratico che solo raramente, cioè se è proprio necessario,sfiora le astrazioni. Non si serve di teorie e termini accademici che troppo spesso servono soloa confondere le persone.Lo scopo generale della filosofìa consiste nel permettervi di migliorare, passando dallasituazione attuale a quella in cui vorreste trovarvi, sia economicamente sia spiritualmente;perciò, essa vi prepara a godere delle ricchezze che il Creatore ha elargito a favore di tutti.Con "prosperità" intendo il termine nel senso più ampio, includendovi le Dodici più importantiRicchezze della vita.Il mondo è stato impreziosito dalle grandi filosofie dell'antichità, da Platone, Socrate e Aristotelefino a Copernico, oltre che da quelle dei profondi pensatori moderni, come Ralph WaldoEmerson e Henry James.Oggi il mondo ha una filosofia concreta per la realizzazione individuale che fornisce i mezzipratici con cui controllare la propria mente e indirizzarla verso la conquista della serenità,dell'armonia nei rapporti umani, della sicurezza economica e di una vita felice.Non per scusarmi, ma per spiegarmi meglio, vorrei ora richiamare la vostra attenzione sul fattoche, per analizzare i diciassette princìpi, mi sono dovuto ripetere spesso. Ma la cosa eradeliberata! E anche necessaria, a causa della tendenza umana a trascurare le idee innovative ele nuove interpretazioni di antiche verità.Le ripetizioni erano indispensabili perché i diciassette princìpi sono interconnessi come gli anellidi una catena, ciascuno inserito nell'altro, ovvero in quello che lo precede e lo segue.

Infine, si deve ammettere che la reiterazione delle idee è uno degli assiomi della pedagogia piùefficace, il nucleo di ogni pubblicità e divulgazione. Perciò, non solo è giustificata ma anchenecessaria per il progresso umano.Quando avrete assimilato tale metodo, possiederete un'istruzione migliore rispetto allamaggioranza di chi si laurea in qualsiasi facoltà universitaria. Avrete in mano le cognizioni piùutili, organizzate in modo tale da includere le esperienze degli uomini di maggior successo dellanostra nazione, e nella forma più comprensibile.Ricordate però che la responsabilità per l'uso corretto di tali conoscenze è solo vostra. Ilsemplice possesso non basta: ciò che conta è il loro uso!

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Capitolo 10.L'AUTODISCIPLINA.L'uomo che prende pieno possesso della propria mente può impadronirsi di tutto il resto a cuiha giustamente diritto.

Andrew Carnegie.Vi svelerò adesso le tecniche con cui possiamo impossessarci della nostra mente. Iniziamodalla citazione dell'uomo che ha dimostrato la realtà della sua frase per mezzo di magnificheimprese. Chi lo conosceva bene, avendo collaborato con lui, sostiene che il suo trattocaratteriale più rilevante era la sua totale padronanza mentale, fin da giovane, un possesso cuinon rinunciava mai, quasi fosse un diritto inalienabile.Che impresa e che benedizione sarebbe se un uomo potesse affermare: «Sono padrone delmio destino; il Capitano della mia anima».Il Creatore voleva probabilmente che fosse così! Se Egli avesse voluto altrimenti, l'uomo nonsarebbe stato limitato al possesso di un unico diritto: quello di controllare i propri pensieri.Trascorriamo la vita a inseguire la libertà di corpo e di mente, eppure molti non la raggiungonomai! Perché? Il Creatore ha concesso all'uomo la possibilità di accedere ai mezzi e allemotivazioni per affrancarsi.Perché molti sprecano la vita rinchiudendosi in una prigione da loro stessi creata, mentre lachiave per evadere dalla povertà, dalle malattie, dalla paura e dall'ignoranza è facilmente adisposizione?Il desiderio di libertà fisica e mentale è universale, lo si trova in tutti i popoli, ma pochi lorealizzano perché la maggioranza la cerca ovunque tranne che nell'unica fonte utile: dentro lapropria mente.Anche il desiderio di benessere è universale, ma molti non riescono nemmeno a scorgere levere ricchezze perché non riconoscono che esse iniziano all'interno della loro mente.

Altri inseguono tutta la vita fama e potere, ma non li ottengono mai perché non capiscono che lavera fonte di entrambi è nella mente individuale.Il meccanismo mentale è una forza organizzata in maniera sistematica che può scatenarsi solosottoponendola a una rigida disciplina.La mente disciplinata in modo corretto e indirizzata al conseguimento di certi fini è una forzairresistibile che non ammette l'esistenza della sconfitta. Si organizza e la trasforma in vittoria;tramuta gli ostacoli in trampolini di lancio; attacca il suo carro a una stella e sfrutta l'energiauniversale per giungere alla realizzazione di ogni desiderio.L’uomo che sa gestirsi con autodisciplina non sarà mai alla mercè di nessuno.L'autodisciplina è una della Dodici Ricchezze, ma ha qualcosa in più: rappresenta il prerequisitoper raggiungere altre benedizioni, inclusi la libertà fisica e mentale, la fama e il potere, e tutte le

cose materiali a cui aspiriamo.È l'unico mezzo per concentrarsi sull'Obiettivo Principale della Vita finché la Forza di AbitudineCosmica non ne adotterà il modello per tradurlo nel suo equivalente materiale.

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È la chiave per la forza di volontà e per i sentimenti del cuore, perché serve a gestirli edequilibrarli reciprocamente, guidandoli verso precisi scopi grazie alla ponderatezza.È la forza guida per la persistente concentrazione sullo Scopo Principale.È la fonte di ogni sforzo tenace con cui abituarsi a portare a termine piani e progetti.È il potere a cui si conformano tutte le abitudini mentali finché non vengono sostituite dalla

Forza d'Abitudine Cosmica, che le conduce alle inevitabili vette realizzative.E il mezzo per giungere al totale controllo della mente in vista del conseguimento dell'obiettivodesiderato.È indispensabile in ogni occasione di leadership.È la forza con cui si può rendere la propria coscienza un collaboratore invece che un nemico.È il poliziotto che, soggiogando tutte le paure, rischiara la mente per l'espressione della Fede.Libera il cervello per l'espressione della Fantasia e della Visione Creativa.Fa piazza pulita di dubbi e indecisioni.Contribuisce a creare e mantenere la "consapevolezza della prosperità", tanto essenziale perl'accumulazione delle ricchezze materiali, e la "consapevolezza della salute", necessaria perrestare in ottima forma fisica.

Inoltre, l'autodosciplina opera solo attraverso il funzionamento del sistema mentale. Analizziamoquindi tale sistema così da comprendere i fattori da cui essa è costituita.I dieci fattori del "meccanismo" mentale.La mente opera mediante dieci fattori, alcuni dei quali sono involontari, mentre altri dobbiamoguidarli con precisi sforzi. L'autodisciplina è l'unico mezzo per tale guida.Ecco i dieci fattori:1. Intelligenza Infinita. La fonte di ogni potere mentale; opera automaticamente ma può essereorganizzata e diretta verso scopi precisi mediante la Chiarezza di Intenti.Essa è assimilabile a una grande riserva d'acqua che trabocca di continuo in tanti piccoli rivoli,dando vita alla vegetazione e agli esseri viventi. Quella che giunge all'uomo gli fornisce anche ilpotere del pensiero.Il cervello umano è paragonabile al rubinetto dell'acqua, mentre il liquido che ne escerappresenta l'Intelligenza Infinita. Il cervello non genera forza intellettiva, si limita a riceverladall'Intelligenza Infinita e la applica agli scopi desiderati.Ricordate che il controllo del pensiero è l'unica prerogativa che un individuo ha a completadisposizione. Può usarla per costruire o per distruggere. Può indirizzarla con Chiarezza diIntenti a fini positivi, oppure trascurarla, se preferisce.^esercizio di questo privilegio è ottenibile solo con l'autodisciplina.2. La mente razionale. La mente dell'uomo ha due reparti; uno è la coscienza razionale, l'altro laparte inconscia, detta subconscio. Secondo gli psicologi, le due parti sono simili a un iceberg, laporzione visibile sulla linea dell'acqua costituisce la coscienza, quella invisibile, che sta sotto il

pelo dell'acqua, rappresenta il subconscio. È quindi ovvio che la mente razionale, a cuiaffidiamo volontariamente i nostri pensieri, è solo un frammento del tutto, vale a dire non più diun quinto del potere intellettivo a nostra disposizione.Il subconscio opera in modo involontario. Incentiva tutte le funzioni necessarie allo sviluppo e almantenimento dell'organismo; sostiene i battiti del cuore per far circolare il sangue; assimila glialimenti attraverso un perfetto sistema chimico e li distribuisce in forma liquida in tutto il corpo;elimina le cellule morte e le sostituisce con altre; uccide i batteri nocivi per la salute; crea nuoviorganismi mescolando le cellule del protoplasma (il materiale che forma gli embrioni)provenienti dalle gonadi maschili e femminili.Il subconscio svolge queste e altre funzioni essenziali; inoltre, agisce da collegamento tra lacoscienza personale e l'Intelligenza Infinita.

Può essere paragonato al rubinetto della coscienza, mediante il quale, grazie all'autodisciplina,è possibile attingere un potere maggiore. Oppure è paragonabile a un ricco giardino dove sipossono piantare i semi di qualsiasi idea.

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Si può stimare l'importanza del subconscio riconoscendo che è l'unico mezzo per avvicinarsi

volontariamente a Dio. Perciò, esso è lo strumento per trasmettere le preghiere e attraverso cuiesse vengono esaudite.È il mezzo che traduce l'Obiettivo Principale della Vita nel suo equivalente materiale, processoche consiste nell'uso appropriato degli strumenti per ottenere l'oggetto del desiderio.Il subconscio asseconda gli impulsi di pensiero e agisce in base a essi, portandoli a conclusionilogiche e razionali, ma concede la preferenza ai pensieri ispirati dalle emozioni, per esempio lapaura o la Fede; di qui la necessità dell'autodisciplina per nutrirlo solo con desideri produttivi.Esso concede inoltre la preferenza ai pensieri dominanti, quelli che ci si crea ripetendo le idee ele aspirazioni. Ciò spiega l'importanza dell'avere un Obiettivo Principale e la necessità di fissarlocon autodisciplina nella mente.3. La volontà. Questa facoltà è il "capo" di tutti i reparti

mentali. Ha il potere di modificare o equilibrare le abitudini dipensiero; le sue decisioni sono definitive, revocabili solo dallastessa volontà. E la forza che mette sotto controllo le emozioni del cuore; anch'essa è peròsoggetta all'autodisciplina. A tale riguardo, può essere paragonata al presidente del Consigliodi Amministrazione di un'azienda, le cui decisioni sono definitive. Prende gli ordini dallacoscienza razionale, ma non riconosce nessun'altra autorità.4. La ragione. È il "giudice supremo" della parte razionaledella mente, quella che valuta e giudica ogni idea, progetto odesiderio, potendolo fare se si impone una disciplina. Ma le suedecisioni possono essere revocate dalla volontà oppure, quando questa non interviene, correttedai sentimenti. Si noti che laponderatezza e ogni pensiero accurato richiedono la collaborazione della ragione, anche sesolo una persona su diecimila rispetta tale necessità. Ciò spiega perché sono tanto pochi i pensatori degni di questo nome.Gran parte del cosiddetto pensiero è opera delle emozioni non sottoposte ad autodisciplina,senza alcun rapporto con la volontà o la ragione.5. Le emozioni e i sentimenti. Sono la fonte della maggior parte delle azioni mentali, la sede digran parte dei pensieri prodotti dalla ragione. Le emozioni sono fallaci e inaffidabili,potenzialmente pericolose se non vengono temperate da ragione e volontà.Tuttavia, non bisogna condannarle, dato che esse sono anche la fonte di ogni entusiasmo,immaginazione e visione creativa; se soggette ad autodisciplina, portano allo sviluppo delle

qualità essenziali per il miglioramento personale. È possibile fare ciò modificandole con volontàe razionalità.Il pensiero accurato è impossibile senza il completo controllo delle emozioni.Tale padronanza è raggiungibile mettendo i sentimenti agli ordini della volontà, preparandolicosì per l'ottenimento dei fini da essa stabiliti e modificandoli, se necessario, grazie alla facoltàrazionale.Un pensatore accurato non coltiva opinioni e non assume decisioni che non siano statesottoposte al vaglio della volontà e della ragione. Grazie alla fantasia, egli usa le sue emozioniper incentivare le idee, che però rielabora razionalmente e deliberatamente prima di accettarledel tutto.Questa è l'autodisciplina al massimo grado. La procedura è semplice ma non facilmente

assecondabile; molti non la seguono mai, eccezion fatta per i pensatori accurati che agiscono diloro iniziativa.

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Alcune della Dodici Ricchezze più importanti, ovvero: 1. atteggiamento mentale positivo, 2.armonia interpersonale, 3. libertà dalle paure, 4. speranza di successo, 5. capacità di averefede, 6. mentalità aperta su ogni questione, 7. ottima salute fisica, sono ottenibili solocontrollando strettamente le emozioni. Questo non significa eliminarle, ma indirizzarle versoscopi precisi.

Le emozioni sono come il vapore che, con la sua forza, mette in moto i meccanismi di unacaldaia, il vapore incontrollato non produce energia; anche quando lo si controlla, va rilasciatoattraverso un regolatore, cioè lo strumento meccanico che corrisponde all'autodisciplina, laquale serve per guidare la forza emotiva.Le emozioni più importanti e pericolose sono: 1. il sesso, 2. l'amore, 3. la paura. Esse sono delresto quelle che condizionano la maggior parte delle attività umane. Amore e sesso sonosentimenti creativi; controllati e indirizzati, incentivano la fantasia e la visione creativa. In casocontrario, possono condurre ad atti distruttivi, vere e proprie follie.6. L'immaginazione. È il laboratorio dove si modellano i desideri, le idee e i progetti, oltre aimezzi per realizzarli. Grazie all'uso autodisciplinato della fantasia si può giungere allaformazione della Visione Creativa.

Ma questa facoltà, come quella delle emozioni, è fallace e inaffidabile se non viene disciplinata.Il tal caso, essa dissipa il potere intellettivo in attività inutili, poco pratiche, o distruttive, su cuipossiamo per il momento sorvolare. L'immaginazione sfrenata è la materia di cui sono compostii sogni a occhi aperti!Il controllo dell'immaginazione inizia con lo sviluppo della chiarezza di intenti basata su progettidefiniti. A ciò va aggiunta l'abitudine all'autodisciplina, che attenua l'emotività, la cui forza ispiral'azione della fantasia.7. La coscienza. È la guida morale della mente, che si propone di modificare gli obiettiviindividuali in modo da armonizzarli con le leggi etiche della natura e dell'umanità. È la sorellagemella della ragione, che indirizza quando quest'ultima si offusca e sorgono i dubbi.La coscienza funge da guida e collaboratrice, purché venga rispettata. Se la si trascura, o sirifiutano le sue istanze, diventa una forza che giustifica le più perniciose abitudini umane.Questa sua natura ambigua rende necessaria l'autodisciplina per metterla sotto controllo.8. Il sesto senso. È la "stazione emittente" della mente, dalla quale si inviano e si ricevono i segnali di pensiero. E il mezzo con cui si ricevono tutti gliimpulsi detti "intuizioni". Inoltre, esso è legato al subconscio (o forse ne è una parte).Il sesto senso è lo strumento operativo della Visione Creativa. È il mezzo attraverso cuivengono rivelate tutte le nuove idee, oltre al bene principale di cui dispone la mente degliuomini detti "geni".9. La memoria. È l'archivio del cervello, il luogo in cui sono contenuti tutti gli impulsi mentali, oltre alle esperienze e al

le sensazioni che colpiscono la mente attraverso i 5 sensi. E potrebbe essere l'archivio di ogniimpulso che si fissa nella mentegrazie al sesto senso, anche se non tutti gli psicologi concordano con questa ipotesi.La memoria è fallace e inaffidabile, a meno che non venga organizzata per mezzodell'autodisciplina.10.1 cinque sensi fisici. Sono le "braccia" con cui il cervello si collega col mondo esterno eacquisisce le informazioni che vi circolano. Le sensazioni fisiche sono poco affidabili, per cuioccorre disciplinarle costantemente. In caso di intensa emotività, i sensi si offuscano ediventano del tutto inaffidabili.Essi possono essere ingannati con un semplice gioco di prestigio. Le quotidiane esperienze

della vita li inducono in errore. Condizionati dalla paura, possono creare "mostri e fantasmi", cheesistono solo nell'immaginazione. Se prevale la paura, non vi è fatto che non venga esagerato odistorto dai cinque sensi.

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Il controllo delle abitudini mentali.Abbiamo descritto brevemente i dieci fattori che contraddistinguono l'attività mentale. Tuttavia,come abbiamo visto, il "meccanismo" della mente umana ha bisogno di autodisciplina per usarlie manipolarli produttivamente.Si raggiunge l'autodisciplina col controllo delle abitudini mentali. Qui mi riferisco solo a quella da

applicare al pensiero, dato che ogni disciplina personale deve avvenire nella mente, benché glieffetti possano aver a che fare con il corpo.Siete dove siete e ciò che siete a causa delle vostre abitudini mentali!Esse sono soggette al vostro controllo! Sono le uniche circostanze della vita che potetedominare del tutto, una cosa praticamente essenziale: essa dimostra che il Creatore hariconosciuto la necessità di tale prerogativa. Altrimenti non le avrebbe rese le uniche su cuiavete il controllo totale.Un'ulteriore prova di ciò è la legge della Forza di Abitudine Cosmica, il mezzo per fissare inmodo permanente le consuetudini mentali, così che esse operino automaticamente, senzasforzo di volontà.Per il momento siamo interessati solo a focalizzare l'attenzione sul fatto che il Creatore del

meraviglioso meccanismo che chiamiamo cervello lo ha dotato di un dispositivo per dareespressione automatica alle abitudini mentali.L'autodisciplina è il principio con cui è possibile modellare volontariamente i pensieri,armonizzandoli con gli scopi da perseguire.Questo privilegio comporta una pesante responsabilità perché è ciò che determina, più di ognialtra cosa, la posizione che un uomo occupa nella vita.Se lo si trascura, evitando di assumere abitudini utili al raggiungimento di certi obiettivi, levicende incontrollabili della vita prenderanno il sopravvento e compiranno questo lavoro, chediventerà spesso un lavoro da quattro soldi!Ogni uomo è caratterizzato da una serie di abitudini. Alcune sono volontarie, altre involontarie.Esse sono determinate dai suoi dubbi, dalle sue paure, ansie, preoccupazioni, avidità, invidie,avversioni e superstizioni.L'autodisciplina è l'unico metodo per controllare e indirizzare le abitudini mentali, finché essenon si esprimono automaticamente grazie alla Forza di Abitudine Cosmica. Meditate su questafrase poiché si tratta della chiave del vostro destino fisico, mentale e spirituale.Potete ordinare le consuetudini mentali in modo da raggiungere gli obiettivi alla vostra portata.Oppure potete lasciare che le vicende incontrollabili della vita modellino la vostra maniera dipensare, attirandovi sulla sponda fallimentare del Fiume della Vita.Potete mantenere la mente concentrata su ciò che desiderate e ottenerlo! Oppure potetenutrirla con pensieri inerenti a ciò che non desiderate, e vedrete che ve lo farà ottenere. Ipensieri nascono dal cibo con cui si nutre la mente.

Questo è certo come la notte segue il giorno!Svegliatevi, alzatevi e acuite la mente sintonizzandola sulle circostanze della realtà che vorrestevivere.Sfruttate il potere della vostra volontà e assumete il controllo della mente. È la vostra mente! Viè stata data come un servo che esegue i vostri desideri. Nessuno può entrarvi o influenzarla inalcun modo senza il vostro permesso e la vostra collaborazione. Che profonda verità vi è inquesta frase!Ricordatevene quando sarete sopraffatti o vessati da circostanze che vi sembrerannoincontrollabili. Ricordatevene quando dubbi e paure si radicheranno nella vostra mente.Ricordatevene quando il timore della povertà si radicherà nello spazio mentale che dovrebbeessere occupato dalla "consapevolezza della prosperità".

E non dimenticate che questa è autodisciplina! L'unico metodo per impossessarsi della propriamente.

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Non siete dei vermi fatti per strisciare sulla polvere della terra. Se lo foste, sareste dotati deimezzi fisici per rotolarvi sulla pancia, anziché camminare su due gambe. Il nostro organismo èstrutturato in modo da farci stare eretti, incedere e pensare come ci aggrada per realizzare ilmeglio che possiamo. Perché accontentarsi di meno? Perché offendere il Creatore trascurandoil Suo dono più prezioso, il potere della mente?

Attingere dall'inesauribile potere mentaleLe potenzialità della mente umana sono al di là di ogni comprensione.Uno dei grandi misteri che si sono tramandati nelle epoche storiche è la negligenza dell'uomonel riconoscere e impiegare questi poteri per dar forma al suo destino!Col subconscio, la mente è stata dotata di una via d'accesso per avvicinarsi all'IntelligenzaInfinita; essa è disposta in modo tale da poter essere varcata volontariamente per mezzo dellostato mentale detto Fede.La mente è stata dotata della facoltà dell'immaginazione per inventare mezzi onde tradurre inrealtà speranze e desideri. È stata dotata dello stimolo rappresentato dall'entusiasmo con cuidare attuazione ai progetti personali.Ha avuto il potere della volontà per portare tenacemente a termine i progetti ideati.

Ha avuto il dono della Fede con cui sottomettere volontà e ragione quando l'intera macchinamentale viene affidata alla guida dell'Intelligenza Infinita; è stata preparata mediante il sestosenso a connettersi direttamente con le altre menti (in ottemperanza al principio dell'Alleanza diCervelli), da cui può attingere altri stimoli per la sua immaginazione.Ha avuto la facoltà della ragione, in virtù della quale i fatti e le teorie possono combinarsi inipotesi, idee e progetti.Ha avuto la capacità di entrare in altre menti mediante il fenomeno della telepatia.Le è stato dato il potere della deduzione con cui, analizzando il passato, può prevedere il futuro.Ciò spiega perché i filosofi studiano i fatti storici per capire e conoscere l'avvenire.Ha avuto i mezzi per selezionare, modificare e controllare la natura dei suoi pensieri, cosicchél'uomo possa formarsi un carattere ordinato, capace di determinare i suoi atteggiamenti.E stata provvista di un meraviglioso sistema di archiviazione in cui accogliere, registrare eritrovare, per mezzo della cosiddetta memoria, ogni pensiero che esprime. Tale sistemaclassifica e archivia i pensieri anche in base alla loro associazione, il che rende più facilerichiamarli alla memoria.Ha ricevuto il potere delle emozioni con cui stimolare a piacere il corpo in vista di certe azioni.Ha avuto il privilegio di funzionare segretamente, in silenzio, assicurandosi così la riservatezzain ogni occasione.Ha la capacità illimitata di assimilare, organizzare ed enunciare cognizioni su ogni argomento, incampo sia fisico sia metafisico, sul mondo esteriore e interiore.Ha il potere di contribuire al mantenimento della salute fisica; è la sola fonte di cura delle

malattie, dato che le altre sono accessorie e coadiuvanti; mette in moto un perfetto sistema diautodifesa dell'organismo.Fa funzionare un meraviglioso sistema chimico che trasforma il cibo in sostanze nutritive per ilcorpo.Fa funzionare in modo involontario il cuore che, per mezzo della circolazione sanguigna,distribuisce le sostanze nutritive a ogni cellula ed elimina i materiali di rifiuto, oltre alle cellulemorte.Ha la capacità di autodisciplinarsi, che le permette di assumere qualsiasi abitudine emantenerla finché non viene adottata dalla Forza d'Abitudine Cosmica, che la manifesterà inmodo automatico.È il terreno comune dove l'uomo può incontrare Dio per mezzo della preghiera (o qualunque

forma di desiderio espresso con Chiarezza di Intenti) aprendo semplicemente la porta delsubconscio con Fede.

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È l'unica fonte capace di produrre idee, strumenti, macchine e ogni altra invenzione umana perfacilitare la vita nel mondo fisico.È l'unica fonte di tristezza e felicità, di povertà e ricchezza di qualsivoglia natura, la qualeapplica le sue energie per esprimere tali condizioni in base ai pensieri che la dominano.È la fonte dei rapporti umani, di ogni relazione interpersonale; crea le amicizie e le inimicizie, a

seconda della maniera con cui la usiamo.Ha il potere di difendersi da circostanze e situazioni esterne, resistendo se non riesce acontrollarle.Non ha limiti se non quelli imposti dalla ragione (e dalle leggi di natura), o quelli autoimposti permancanza di Fede! In effetti, la mente può realizzare tutto quanto essa stessa può concepire eprendere per buono.Ha la forza di cambiare a piacere lo stato dell'umore individuale. Perciò, non bisogna maidanneggiarla con lo scoraggiamento al punto da non poterla più guarire.Può rilassarsi temporaneamente col sonno, preparandosi a ricominciare le sue attività dopopoche ore.Si rafforza e diventa più affidabile quanto più la si controlla, guidandola verso scopi precisi e

usandola volontariamente.Può trasformare i suoni in musica, da usare per riposare corpo e anima.Può inviare attorno alla terra il suono della voce umana in pochi secondi.Può far crescere due fili d'erba dove prima ne cresceva solo uno.Può costruire una macchina che prende un rotolo di carta e lo restituisce dopo pochi secondistampato e rilegato in forma di libro.Può far tornare la luce in qualsiasi momento della notte limitandosi a pigiare un bottone.Può trasformare l'acqua in vapore e il vapore in elettricità.Può controllare a piacere la temperatura e creare il fuoco strofinando due bastoncini.Può determinare con precisione la posizione della terra osservando la disposizione delle stelle.Può sfruttare la legge di gravità per compiere il lavoro, umano o animale, in maniere tropponumerose per menzionarle.Può costruire aerei che trasportano in tutta sicurezza gli esseri umani su distanze enormi.Può congegnare una macchina che proietta la luce nel corpo umano fotografando ossa etessuti senza provocare ferite.Può trasformare il deserto in un orto produttivo.Può usare le onde degli oceani convertendole in una forza capace di far funzionare lemacchine.Può produrre vetri infrangibili e trasformare la pasta di legno in vestiti.Può trasformare le sconfitte in pietre miliari, veri trampolini di lancio verso il successo.Può misurare qualsiasi cerchio grazie a una piccola parte dell'arco.

Può produrre gomma dalle sostanze chimiche.Può riprodurre la fotografia di qualsiasi oggetto fisico e trasmetterla a distanza, televisivamente,senza l'aiuto dell'occhio umano.Può determinare il peso, le dimensioni e la struttura materiale del sole, che dista 149.600.000chilometri dalla terra, analizzandone solamente i raggi.Può creare un occhio meccanico in grado di scoprire la presenza di aeroplani e sottomarini, oaltri oggetti fisici, a centinaia di chilometri di distanza.Può sigillare ermeticamente ogni tipo di alimento, conservandolo all'infinito.Può registrare e riprodurre ogni suono, compresa la voce umana, servendosi di un apparecchioe di un frammento di cera.Può registrare e riprodurre fotografie di qualunque movimento fisico servendosi di un pezzo di

vetro e una striscia di celluloide.Può costruire un veicolo che viaggia nell'aria, sulla terra o sotto la superficie dell'acqua.

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Può costruire pale meccaniche che in un minuto sollevano tante tonnellate di sporcizia quantedieci uomini sposterebbero in un giorno.Servendosi di una bussola, può determinare i poli magnetici della terra, stabilendo conprecisione la direzione boreale o australe.Grande e potente è la mente umana, che può ancora compiere imprese che faranno sembrare

minuzie tutte le capacità sopraelencate.I pensieri negativi conducono all'autodistruzione.Eppure, nonostante questi straordinari poteri, la grande maggioranza della gente non cerca dicontrollare la propria mente e si fa condizionare da timori che esistono solo nella propriaimmaginazione.La paura è il nemico supremo dell'uomo! Temiamo la povertà anche se viviamo in mezzo aricchezze sovrabbondanti!Abbiamo paura delle malattie benché la natura ci abbia dotato di un magnifico sistema diautoguarigione del corpo, che può così sempre funzionare al meglio.Paventiamo le critiche sebbene non esistano censori, se non quelli che eleggiamo noi stessifantasticando in modo deleterio. Temiamo di perdere l'amore di amici e parenti anche se

sappiamo di poterlo perpetuare con la nostra condotta e disponibilità a intrattenere ottimirapporti interpersonali.Temiamo la vecchiaia, mentre dovremmo accettarla come mezzo per esplicare saggezza ecomprensione.Temiamo di perdere la libertà benché riguardi solo l'armoniosa relazione coi nostri simili.Abbiamo il terrore della morte benché sia inevitabile e, quindi, al di fuori del nostro controllo.Abbiamo paura di fallire, ma non ci accorgiamo che gli insuccessi recano in sé la possibilità divantaggi maggiori.Temevamo il fulmine finché Benjamin, Edison e pochi altri, tutti così coraggiosi da decidere dicontrollare la loro mente, non hanno dimostrato che esso è una forma di energia fisicautilizzabile per il bene dell'uomo.Invece di aprire la mente alla guida dell'Intelligenza Infinita mediante la Fede, la serriamo conogni immaginabile autolimitazione basata sulle paure.Sappiamo che l'uomo è il padrone di tutte le creature terrene, eppure non riusciamo a guardarciattorno per imparare da semplici uccelli e animali che è possibile procurarsi il cibo e le altrenecessità grazie al progetto universale che rende immotivate tutte le paure.Ci lamentiamo della carenza di opportunità e contro chi osa impossessarsi della sua mente, nonammettendo che tutte le persone sane hanno il diritto di farlo, dotandosi così della possibilità diprovvedere a se stesse nel modo preferito.Abbiamo paura dei disagi, ma non capiamo che il dolore èil linguaggio universale che ammonisce l'uomo a fare attenzio

ne a mali e pericoli.A causa delle nostre paure ci rivolgiamo al Creatore conpreghiere meschine per risolvere problemi di cui dovremmo occuparci da soli; poi rinunciamo eperdiamo la Fede (se mai l'avevamo) qualora non riuscissimo a ottenere alcunché, senza capireche dovremmo pregare per ringraziarLo delle benedizioni ottenibili col potere della mente.Predichiamo contro i peccati ma non comprendiamo che il peccato maggiore è la mancanza diFede nel Creatore onnisciente che ha dato ai Suoi figli più benedizioni di quante possa offrirneun genitore al figlio.Trasformiamo le utili invenzioni in strumenti di distruzione attraverso quella che chiamiamo"guerra"; poi protestiamo se la legge di compensazione ci ripaga con carestie e crisieconomiche.

Abusiamo dei poteri della mente, in tante e tali maniere da doverne limitare l'elenco, perché nonci rendiamo conto di poterli sfruttare grazie all'autodisciplina.Così, sprechiamo la vita mangiandone le bucce e scartandone i frutti più preziosi!

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L'arte della ponderatezza.Prima di completare l'analisi dell'autodisciplina, che si occupa "solo" dei meccanismi delpensiero, vorrei descrivere brevemente alcune abitudini mentali che ci permettono di impararel'arte di ragionare in modo accurato.1. Ogni pensiero (positivo o negativo, buono o cattivo, accurato o impreciso) tende a rivestirsi

del suo equivalente concreto stimolando le idee, i progetti e la scoperta di mezzi, logici enaturali, con cui realizzare determinati fini.Dopo che un pensiero qualsiasi diventa abitudinario e viene adottato dalla Forza di AbitudineCosmica, il subconscio provvede a portarlo alle logiche conclusioni coi mezzi disponibili.Forse non è vero in senso letterale che i "pensieri sono cose", ma è vero che essi le creano eche le cose create sono molto simili, quasi delle fotocopie, al loro modello mentale.Si ritiene che ogni pensiero coltivato da una persona produca un'infinita serie di vibrazioni concui essa dovrà fare i conti; l'uomo non è altro che un riflesso dei pensieri da lui stesso fatticircolare e cristallizzati in forma fisica dall'Intelligenza Infinita.Si ritiene inoltre che l'energia necessaria all'uomo per pensare non sia altro che una minuscolaproiezione dell'Intelligenza Infinita, energia che attinge dalla riserva universale grazie al

cervello. Chi ha cercato di dimostrare la fallacia di tale asserzione non è risultato convincente.2. Grazie all'autodisciplina, è possibile influenzare, controllare e indirizzare i pensieri,tramutandoli nel loro equivalente pratico mediante lo sviluppo di abitudini volontarie.3. Il potere della mente (compreso il subconscio) controlla ogni cellula del corpo, provvedealla riparazione e sostituzione delle cellule lesionate o morte, stimola la loro crescita, influiscesull'azione degli organi facendoli funzionare sempre correttamente, e contribuisce a combatterele malattie grazie a quello che viene definito il sistema immunitario. Tutte queste funzioni sonosvolte in modo involontario, ma molte possono essere stimolate.4. Ogni realizzazione umana esordisce in forma di pensiero, da organizzareprogettualmente per raggiungere certi obiettivi e da esprimere in termini pratici. Ogni azione èfondata su una o più delle nove motivazioni fondamentali.5. Tutto il potere della mente deriva dalle sue due parti costitutive, la coscienza razionale eil subconscio. La parte razionale è controllata direttamente dall'individuo, mentre il subconscio ègestito dall'Intelligenza Infinita, fungendo da mezzo di comunicazione tra questa e la parterazionale.Il "sesto senso" è controllato dal subconscio e funziona in modo automatico in base a certielementi fissi, ma può essere condizionato affinché esegua le istruzioni della coscienzarazionale.6. Sia la coscienza razionale sia il subconscio agiscono in base ad abitudini fisse,adattandosi a qualunque consuetudine mentale, volontaria o involontaria, voglia stabilirel'individuo.

7. La maggioranza dei pensieri coltivati da una persona è imprecisa perché essi sonoispirati dalle opinioni, che dipendono da pregiudizi, paure, emotività e incapacità di esaminare ifatti, senza dare alla ragione l'opportunità di modificarle.8. Il primo passo verso la ponderatezza e il pensiero accurato, che è capace di compieresolo chi si sottopone ad autodisciplina, consiste nel separare i fatti dalle opinioni e dalle prove"per sentito dire". La seconda fase consiste nel classificare i fatti acclarati in due categorie:quelli importanti e quelli superflui. I primi servono per raggiungere un obiettivo principale, osecondario che porta al principale.I secondi hanno un'importanza relativa. La persona media sciupa la vita in "deduzioni" basatesu informazioni superflue. Perciò non accede quasi mai alla forma di autodisciplina che habisogno di fatti veri, distinguendo quelli importanti da quelli che non lo sono.

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9. Il desiderio, basato su una precisa motivazione, è l'inizio di ogni pensiero volontario che,messo in pratica, porta al successo individuale.Un desiderio ardente tende a stimolare la facoltà dell'immaginazione finché non si creano i

mezzi per conseguire l'oggetto desiderato.Se, per mezzo della reiterazione, viene trattenuto in mente, il desiderio è adottato dalsubconscio, che lo conduce alle logiche conclusioni.Questi sono i dati più importanti relativi al pensiero umano, il più grande mistero che esista: essiindicano chiaramente che si può ottenere la Ponderatezza solo assoggettandosi alla più rigidaautodisciplina.«Ma dove e come iniziare», potrebbe chiedere qualcuno, «per disciplinarsi?»Si può cominciare concentrandosi sull'Obiettivo Principale della Vita. Senza il potere dellaconcentrazione non è stato mai realizzato niente di grande.Applicazione dell'autodisciplinaIl primo diagramma espone tutti i dieci fattori con cui si esprime il potere della mente. Sei sono

soggetti al controllo per mezzo dell'autodisciplina, e cioè:1. La volontà.2. Le emozioni.3. La ragione.4. L'immaginazione.5. La coscienza.6. La memoria.Gli altri quattro agiscono in modo autonomo e non sono soggetti al controllo volontario,eccezion fatta per i cinque sensi fisici, che possono essere influenzati e diretti dalle abitudiniassunte deliberatamente.

DIAGRAMMA N. 1.I 10 FATTORI CHE COSTITUISCONO IL "MECCANISMO" DEL PENSIERO.SI NOTI CHE IL SUBCONSCIO PUÒ ACCEDERE A OGNI ALTRA PARTE MENTALE,MA NON È CONTROLLATO DA NESSUNA DI ESSE.INTELLIGENZA^ INFINITALa fonte di ogni poterementale, di tutti i fattie le conoscenze;comunica solocol subconscio.,

SUBCONSCIO: il legame tra la mente umana e l'Intelligenza Infinita.Ecco i reparti della mente, con le tre fonti di stimolazione riportate in fondo.VOLONTÀ Il "capo" della mente.RAGIONE Il padrone di tutti i giudizi e le opinioni.EMOZIONI La sede della maggioranza delle azioni mentali.IMMAGINAZIONE L'architetto di ogni piano e progetto.COSCIENZA La guida morale della mente.Le tre fonti di pensiero su cui bisogna esercitarela massimaautodisciplina.

MEMORIAL'archivio di ogni pensiero e impressione sensoriale.I CINQUE SENSI*

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TELEPATIA1. Vista2. Udito3. Gusto4. Odorato

5. TattoSonoaffidabili solo se sottoposti a rìgida autodisciplinaIl "sesto senso" o la stazione emittente del cervello, che si collega con altri cervelli.* Non sono sempre affidabili. Devono essere sottoposti a costante autodisciplina.

..DIAGRAMMA N. 2.(6) MEMORIA Archivio dei fatti(5) COSCIENZALa guida morale

della mente.

(1)EG0:Sede della volontà, la Corte Supremache presiede a tutti gli altri repartimentali; la fonte del suo potereè nel subconscio.(2) EMOZIONISede del potere esecutivodella mente.(3) RAGIONESede delle opinioni e della formazione del giudizio.(4) IMMAGINAZIONE Origine delle idee e dei progetti.nella mente.I sei reparti della mente su cui esercitare autodisciplina, elencati secondo la loro importanza.

Nel secondo diagramma vi è il quadro prospettico coi sei reparti mentali su cui esercitarel'autodisciplina.Essi sono elencati in ordine alla loro importanza, anche se nessuno può dire con precisionequale sia il supremo perché ognuno rappresenta un fattore essenziale per la formulazione delpensiero.

Non avevo altra scelta che collocare l'ego, la sede della forza di volontà, in prima posizione,poiché esso è in grado di controllare tutti gli altri reparti mentali ed è stato definito la "CorteSuprema", le cui decisioni sono inappellabili.he emozioni sono al secondo posto perché è risaputo che la maggioranza della gente si fadominare dai sentimenti; esse quindi vengono dopo la Corte Suprema.ha ragione occupa la terza posizione in ordine di importanza poiché è l'influsso attraverso cui leazioni possono essere adoperate utilmente. La mente "equilibrata" è quella dov'è avvenuto uncompromesso tra emozioni e razionalità. Di solito è la volontà della "Corte Suprema" a favoriretale compromesso.ha volontà decide talvolta in base alle emozioni, altre volte in base alla ragione, ma ha semprel'ultima parola, quale che sia la parte che prende, favorendo ora l'una ora l'altra.

Un sistema sommamente ingegnoso!l'immaginazione occupa il quarto posto perché è il reparto che crea le idee, i progetti e letecniche per raggiungere gli obiettivi desiderati, tutti ispirati dalle emozioni o dalla volontà.

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Possiamo dire che l'immaginazione funge da "comitato tecnico", ma spesso agisce per contoproprio e si scatena in fantastiche esplorazioni di luoghi dove, in base alla volontà, non avrebbeniente da fare. In tali divagazioni, essa gode spesso della collaborazione delle emozioni, equesto è il motivo per cui ogni desiderio originatosi a questo livello va attentamente vagliatodalla ragione e, qualora fosse necessario, revocato dalla volontà.

Quando sfuggono al controllo di ragione e volontà, le emozioni e l'immaginazione assomiglianoa una coppia di ragazzacci che hanno deciso di marinare la scuola per andare a giocare, o arubare i meloni nell'orto del vicino di casa.Non ci sono birichinate che la coppia non farebbe! Perciò, emozioni e immaginazionerichiedono più autodisciplina di tutte le altre facoltà mentali. Non dimenticatelo!Gli altri due reparti, la coscienza e la memoria, sono elementi accessori, nonché necessari,della mente: anch'essi sono importanti, ma vengono dopo gli altri.Il subconscio occupa la posizione superiore perché è l'interconnessione tra coscienza razionalee Intelligenza Infinita, il mezzo con cui tutti i reparti mentali ricevono il potere intellettivo. Essonon è soggetto ad alcun controllo, ma all'influenza con i mezzi già descritti. Agisce di suainiziativa, volontariamente, anche se le attività possono essere accelerate intensificando le

emozioni, o applicando la forza di volontà in forma concentrata.Un desiderio ardente sotteso all'Obiettivo Principale della Vita può stimolare l'azione delsubconscio e accelerarne le operazioni.Il rapporto tra il subconscio e gli altri sei reparti della mente indicati nel secondo diagramma èper molti aspetti simile a quello tra il contadino e le leggi di natura che permettono la crescitadelle messi.Il contadino ha doveri fissi da compiere, per esempio dissodare la terra, piantare i semi nellastagione adatta e tenere lontane, o tagliare, le erbacce dai campi, dopodiché la sua fatica èfinita. Da quel momento in poi, si attiva la natura, che fa germinare i semi, li porta a maturità e facrescere i raccolti.La coscienza razionale è assimilabile al contadino poiché presiede alla formulazione di piani eprogetti facendosi dirigere dalla volontà. Se questo lavoro è svolto bene, e si ha un quadrochiaro di ciò che si desidera (il quadro equivale al seme), il subconscio si fa carico dellacreazione, attinge varie capacità dall'Intelligenza Infinita, raccoglie le informazioni necessarie epassa il quadro alla coscienza razionale in forma di progetto concreto, con le fasi esecutive.A differenza delle leggi di natura, che fanno germinare i semi e maturare i raccolti in un periododi tempo predeterminato, il subconscio adotta il seme delle idee ma stabilisce un suo tempo perrealizzarle mediante un progetto graduale.La forza di volontà, che si esprime in termini di desiderio ardente, è l'unico mezzo con cui èpossibile accelerare l'opera del subconscio. Così, impadronendoci della nostra mente edesercitando la volontà, finiamo per possedere un potere di proporzioni eccezionali.

E l'atto per padroneggiare la volontà in modo da dirigerla al conseguimento di un obiettivo èl'autodisciplina al massimo grado. Per controllarla ci vogliono tenacia, fede, e chiarezza dìintenti.Nel campo delle vendite, per esempio, è un fatto appurato che sono i venditori tenaci acapeggiare la lista di quelli che hanno maggior successo. Ciò è ancor più vero per gli agentidelle assicurazioni sulla vita, i quali sono particolarmente ostinati1.E la tenacia, nelle vendite come in ogni altra occupazione umana, è una questione di rigidaautodisciplina!La stessa regola vale per la pubblicità. I pubblicitari di successo procedono con particolarecaparbietà, ripetendo i loro sforzi mese dopo mese, anno dopo anno, con costanza e regolarità;gli studiosi della comunicazione ritengono che questa sia l'unica strategia capace di produrre

risultati soddisfacenti.

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I pionieri che si stabilirono in America quando il paese era un deserto popolato da uominiprimitivi e animali selvatici hanno dimostrato cosa può compiere la forza di volontà applicata contenacia.In un periodo successivo, dopo che i pionieri ebbero creato la prima società civile, GeorgeWashington e il suo piccolo esercito di uomini malnutriti, malvestiti e scarsamente equipaggiati

provarono di nuovo che la forza di volontà unita alla tenacia è imbattibile.I pionieri dell'industria americana ci hanno fornito un'ulteriore dimostrazione dei vantaggigarantiti dalla volontà sostenuta dalla caparbietà.La carriera di Andrew Carnegie è un ottimo esempio dei vantaggi che procura l'autodisciplina.Arrivò in America da ragazzo e iniziò a lavorare come manovale. Aveva solo pochi amici,nessuno dei quali ricco o influente. Possedeva però un'enorme determinazione, che non siperitava di nascondere.Faticando come manovale di giorno e studiando di notte, imparò la telegrafia e riuscì a farsinominare operatore privato del sovrintendente alla Pennsylvania Railroad Company.In tale posizione, applicò alcuni princìpi di questa filosofia, tra cui l'autodisciplina, in modotalmente efficace da suscitare l'interesse nei suoi confronti da parte di uomini ricchi e influenti,

che lo aiutarono a realizzare l'Obiettivo della sua Vita.A quel punto della sua carriera, Carnegie godeva degli stessi privilegi di centinaia di altritelegrafisti, niente di più. Ma possedeva un bene che gli altri non avevano: il desiderio di riusciree un'idea precisa di ciò che voleva, oltre alla tenacia per insistere fino al successo.Anche questo era una conseguenza dell'autodisciplina! Le qualità migliori di Carnegie erano lavolontà e la perseveranza, più una rigida autodisciplina con cui indirizzarle per il conseguimentodi uno scopo preciso. Per il resto, possedeva un talento e un'intelligenza pari a quelli di ognialtro uomo.Dalla sua forza di volontà, debitamente disciplinata per arrivare allo scopo, nacque la UnitedStates Steel Corporation, che ha rivoluzionato il settore dell'acciaieria e ha dato lavoro a unesercito di operai semplici e specializzati.Abbiamo quindi visto che un uomo di successo centra i suoi obiettivi applicando l'autodisciplinae attivandosi tenacemente per ottenerli.L'autodisciplina è un tratto caratteriale che conquistiamo da soli. Non la si può attingere dalleabitudini altrui, né dalle pagine di un libro. È una qualità che deve sorgere interiormenteesercitando la forza di volontà. Naturalmente, essa non serve solo ai capitani d'industria, maanche a chiunque voglia diventare un leader in qualsiasi campo di applicazione.Quando disse che «la volontà è la forza irresistibile che non riconosce la realtà del fallimento»,Andrew Carnegie intendeva naturalmente che essa è irresistibile se viene accuratamenteorganizzata e diretta verso fini specifici con spirito fideistico. Così, voleva enfatizzare treimportanti princìpi della sua filosofìa, e cioè:

1. Chiarezza di Intenti,2. Fede vissuta,3. Autodisciplina.Si deve però ricordare che lo stato mentale caratterizzato dai tre citati princìpi è raggiungibileancor più rapidamente applicando altri capisaldi della medesima filosofia, ovvero:a. Alleanza di Cervelli,b. Personalità attraente,e. Abitudine a Percorrere un Miglio in Più,d. Iniziativa personale,e. Visione creativa.Abbinate questi cinque princìpi ai primi tre e avrete a disposizione una fonte di potere personale

dalle straordinarie proporzioni.

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Il principiante di questa filosofia potrebbe aver difficoltà a controllare la sua forza di volontà senon procede per fasi graduali, cioè impadronendosi poco alla volta degli otto princìpi daapplicare.La padronanza è raggiungibile solo in un modo, cioè con la costante e tenace applicazione deiprincìpi. Essi devono intrecciarsi nelle abitudini quotidiane ed essere usati in tutti i rapporti

interpersonali per la soluzione dei problemi individuali.La forza di volontà reagisce solo alle motivazioni tenacemente perseguite!E si corrobora nella stessa maniera in cui si rafforzano i muscoli, ovvero grazie all'usosistematico.Gli uomini dotati di grande volontà conquistata a prezzo di fatica non rinunciano facilmente, nonabbandonano il campo quando le cose si fanno diffìcili. Quelli con poca volontà lo abbandonanosubito.Un umile generale passava in rivista un esercito di soldati stanchi e scoraggiati, appena uscitida una grave sconfitta nella guerra di Secessione. Anche lui aveva motivo di deprimersi perchéle cose stavano prendendo una brutta piega.Quando un ufficiale gli comunicò il suo scoraggiamento, il generale Grant sollevò il capo, chiuse

gli occhi, strinse i pugni ed esclamò: «Combatteremo su questa linea e la difenderemo per tuttal'estate!» E mantenne la parola. Può darsi che la netta presa di posizione di un uomo sostenutoda una volontà ferrea abbia grandemente contribuito alla vittoria finale che ha preservatol'unione federale.Una scuola di pensiero dice: «Il diritto stabilisce la forza!», un'altra dice: «La forza stabilisce ildiritto!», ma gli uomini che pensano accuratamente sanno che è la volontà a determinare laforza, giusta o sbagliata; lo dimostra l'intera storia dell'umanità.Studiate la vita degli uomini di successo, ovunque li troviate, e scoprirete che la volontà,organizzata e applicata con tenacia, è il fattore principale dei loro trionfi. Noterete inoltre cheessi si sono sottoposti a un rigido sistema di autodisciplina prima che le circostanze li abbianoobbligati a farlo.Mentre gli altri dormono, loro lavorano!Percorrono un Miglio in Più e, se necessario, un altro miglio ancora, fermandosi solo dopo averofferto il servizio massimo di cui sono capaci.Seguite le loro orme, anche per un solo giorno, e scoprirete che non hanno bisogno di unsorvegliante per pungolarli ad agire. Si mobilitano di loro iniziativa perché eseguono i loro sforziin base all'autodisciplina.Possono apprezzare gli elogi, ma non ne hanno bisogno per essere stimolati all'azione.Ascoltano le critiche, ma non le temono e non se ne fanno scoraggiare.A volte falliscono, o vanno incontro a temporanee battute d'arresto, come tutti peraltro, mal'insuccesso li sprona a impegnarsi di più.

Incontrano ostacoli, come tutti, ma li trasformano in trampolini per spiccare il balzo versol'obiettivo prescelto.Si scoraggiano, come capita a ognuno di noi, ma stornano la mente dalle esperienze negative etramutano le delusioni in energia rinnovata, con cui procedere ostinatamente verso le vittorie.Quando la morte bussa alla porta di uno dei loro famigliari, seppelliscono il defunto ma non laloro indomabile volontà.Chiedono consigli agli altri, ne tengono la parte migliore e scartano il resto, anche se il mondodovesse criticarli per la loro decisione.Sanno di non poter controllare tutte le circostanze della vita, ma controllano le loro reazionimentali, conservando sempre un atteggiamento positivo.Vengono messi alla prova dalle loro emozioni negative, come tutti del resto, ma non se ne

fanno sopraffare, anzi le usano a loro vantaggio.Ricordate che grazie all'autodisciplina si possono fare due cose essenziali per ognirealizzazione di rilievo.

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La prima è il controllo delle emozioni negative, da convertire in sforzi costruttivi e in uno stimoloa impegnarsi di più.La seconda è l'ispirazione a coltivare sentimenti positivi per il conseguimento di qualsiasi scopo.Controllando le emozioni positive e negative, ragione e immaginazione possono funzionare almassimo grado.

Il controllo delle emozioni è una conquista graduale per mezzo di abitudini mentaliopportunamente adottate. Si creano tali abitudini esercitandosi nei piccoli fatti quotidiani,spesso insignificanti, perché come ha detto giustamente Brandeis, giudice della Corte Suprema,«il cervello è come la mano: cresce con l'uso».I sei reparti mentali suscettibili di autodisciplina sono totalmente controllabili, ma quest'abitudinedovrebbe iniziare delle emozioni, perché la maggioranza della gente ne è vittima per tutta lavita. Molti non sanno gestirle solo perché non hanno mai imparato a controllarlesistematicamente.Chiunque voglia gestire i sei citati reparti mentali con rigida autodisciplina dovrebbeperfezionare un piano specifico, e poi metterlo in pratica.Un seguace di questa filosofia ha scritto un Credo di autodisciplina, attuandolo in modo

accurato così da padroneggiare ogni reparto mentale. Esso è tanto prezioso che vado ariportarlo fedelmente.Bisogna firmarlo e ripeterlo due volte al giorno, una alla mattina appena alzati, l'altra alla seraprima di coricarsi. In pratica, si tratta di una tecnica per autosuggestionarsi e trasmettere alsubconscio le necessarie procedure.Credo di autodisciplina.Volontà.Riconoscendo che la forza di volontà è la Corte Suprema di tutti i miei reparti mentali, laeserciterò ogni giorno quando devo agire per qualsiasi scopo; e adotterò abitudini intese asuscitare in me il desiderio di agire almeno una volta al giorno.Emozioni.Riconoscendo che le mie emozioni possono essere positive o negative, adotterò abitudiniquotidiane che incoraggiano lo sviluppo delle prime e mi aiutano a trasformare le seconde inuna forma di azione utile.Ragione.Riconoscendo che le emozioni, positive o negative, possono essere pericolose se non le volgoverso fini desiderabili, sottoporrò tutti i miei obiettivi alla facoltà della ragione, facendomi sempreguidare da essa.Immaginazione.Riconoscendo la necessità di progetti efficaci per il conseguimento dei miei desideri, svilupperòla mia fantasia usandola ogni giorno per creare nuovi piani.

Coscienza.Riconoscendo che le mie emozioni sono spesso fallaci perché viziate da eccessivo entusiasmo,e che sovente la ragione è fredda, al punto da impedirmi di formulare giudizi basati anche sullacompassione, incoraggerò la coscienza a guidarmi in ciò che è giusto e sbagliato, ma nontrascurerò mai ì verdetti che essa emette, costi quel che costi.Memoria.Riconoscendo il valore di un'ottima memoria, incoraggerò la mia ad allertarsi per imprimerenella mente ogni pensiero che desidero ricordare, associandolo agli argomenti collegati che miaiutano a focalizzarlo.Subconscio.Riconoscendo l'influsso del subconscio sulla mia forza di volontà, farò in modo di sottoporgli un

quadro chiaro dei miei obiettivi, principali e secondari, ripetendoli con una frequenza tale dasuggestionarlo.

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Si raggiunge la disciplina mentale poco alla volta, formando certe abitudini controllabili. Le

consuetudini pratiche iniziano nella mente; pertanto, la ripetizione quotidiana del Credo ci rendeconsapevoli di quelle particolarmente utili.Il puro atto di ripetere il nome dei reparti produce un importante effetto: ci convince della loroesistenza, importanza e controllabilità tramite la formazione di certe abitudini, e che la naturadell'atteggiamento mentale determina il successo o il fallimento nell'autodisciplina.Memorabile è la giornata in cui ci si accorge che il proprio successo dipende dal controllo delleemozioni!Prima di rendersi conto di ciò, tuttavia, occorre riconoscere l'esistenza e la natura delleemozioni, oltre al potere a disposizione di chi è in grado di controllarle. Molti non ci riesconomai.Nell'associazione Alcolisti Anonimi diffusa internazionalmente, i membri cooperano in una

specie di Alleanza di Cervelli per combattere i mali causati dalle dipendenze, ottenendo risultatiche non è esagerato definire miracolosi. loro gruppi operano in base all'autodisciplina! Ilfarmaco che usano è il più potente fra quelli di cui si può servire l'uomo: la forza della menteumana tesa a raggiungere un certo obiettivo, in questo caso l'eliminazione dell'etilismo.Ecco un successo che dovrebbe ispirare tutti gli uomini a conoscere meglio le possibilità dellaloro mente. Se essa può guarire dall'alcolismo, com'è stato dimostrato, può curare la povertà, lacattiva salute, le paure, i limiti autoimposti!Gli Alcolisti Anonimi ottengono ottimi risultati perché i membri hanno conosciuto il loro "altro io",l'entità invisibile che consiste nella forza del pensiero, la quale ritiene di poter raggiungerequalsiasi risultato.Quest'organizzazione continuerà a crescere, come del resto fanno tutte le forze del bene. Essaamplierà i servizi, ineludendo tra le sue attività l'eliminazione di altri mali, fra cui le paure, lapovertà, le malattie, l'odio e l'egoismo.È risaputo che nemico riconosciuto è quasi sconfitto.Ciò vale anche per i nemici nascosti nella nostra mente, specie quelli rappresentati dalleemozioni negative.Una volta riconosciute tali emozioni, si comincia quasi inconsapevolmente a disciplinarsi e adadottare abitudini che le controbilanciano.Lo stesso dicasi per i vantaggi garantiti dai sentimenti positivi: una volta riconosciuti, si è quasipronti a utilizzarli.Questi sono benefici perché costituiscono una forza trainante per la mente; tuttavia, diventano

utili solo se disciplinati per il raggiungimento di scopi specifici e costruttivi. Qualora non venganocontrollati, possono diventare deleteri come le emozioni negative.Il mezzo per controllarli è l'autodisciplina, applicata in modo sistematico e volontario tramite leabitudini mentali.Prendiamo ad esempio la Fede.Questa, che è l'emozione più potente, diventa efficace solo se la esprimiamo in azionicaratterizzate da Chiarezza diIntenti.La Fede non applicata rimane sterile perché potrebbe rifugiarsi nei sogni a occhi aperti, neidesideri vacui e nelle vane speranze.L'autodisciplina è lo strumento per stimolare l'emozione della Fede grazie alla Chiarezza di

Intenti applicata con Tenacia.

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Si dovrebbe cominciare a disciplinarsi fissando abitudini che incentivino l'uso delladeterminazione, perché è dall'ego, la sede della forza di volontà, che nascono i nostri desideri.Di conseguenza, il Desiderio e la Fede sono strettamente connessi.Quando vi è un desiderio ardente, esiste sempre anche la capacità di avere Fede. Le dueemozioni sono associate. Stimolandone una, si incentiva anche l'altra. Disciplinatene una con

abitudini controllate e disciplinerete anche l'altra.Questa è autodisciplina alla massima potenza.Benjamin Disraeli, uno dei più grandi Primi Ministri che l'Inghilterra abbia avuto, sapevadisciplinarsi in modo supremo grazie alla forza di volontà abbinata alla Chiarezza di Intenti.Iniziò la sua carriera come scrittore, ma in quel campo non ebbe un successo particolare.Pubblicò una decina di libri, nessuno dei quali impressionò il pubblico. Accettò la sconfitta, mala prese come sfida per impegnarsi di più in un altro settore.Quindi, entrò in politica con la chiara intenzione di diventare il Primo Ministro dell'Imperobritannico, che allora aveva un'estensione mondiale. Nel 1837 fu eletto deputato per lacircoscrizione di Maidenstone, ma il suo primo discorso in parlamento fu da tutti ritenuto unfiasco.

Accettò di nuovo l'insuccesso come stimolo per migliorarsi. Lottò senza pensare mai diabbandonare l'agone politico, finché nel 1858 lo elessero presidente della Camera dei Comunie poi ministro delle Finanze. Nel 1868 riuscì infine a realizzare il suo Scopo, diventare PrimoMinistro.In tale carica, incontrò forti opposizioni (era il suo "esame"), che lo costrinsero a dimettersi.Lungi dall'accettare la sconfitta temporanea, si rimise in corsa per la poltrona più ambita evenne di nuovo nominato Primo Ministro, dopodiché si accinse a rafforzare l'impero, facendosentire la sua opera in diversi campi.La sua maggiore realizzazione è stata forse l'acquisizione del Canale di Suez, un'impresadestinata a dare alla Gran Bretagna profitti mai lucrati in precedenza.Tutta la sua carriera si è caratterizzata per l'autodisciplina!Dovendo riassumere la sua filosofia in una frase, egli stesso disse: «Il segreto del successo è latenacia nel perseguire uno scopo!»Quando le cose si facevano difficili, Disraeli faceva leva sulla forza di volontà per dare il megliodi sé. Lo stesso dicasi per tutte le volte in cui venne temporaneamente sconfitto prima ditrionfare.Tali occasioni sono infatti quelle che racchiudono i maggiori pericoli per gli uomini!Molti si scoraggiano e rinunciano se la situazione appare difficile; spesso non si accorgono chesarebbe bastato un passo in avanti per superare gli ostacoli e centrare tutti i bersagli.La forza di volontà è indispensabile soprattutto quando maggiori sono le difficoltà della vita. El'autodisciplina la corrobora, mettendocela a disposizione nei momenti di emergenza più o

meno grandi.Il compianto Theodore Roosevelt è stato un altro esempio di ciò che può accadere quando unuomo è motivato dalla volontà di vincere nonostante abbia grandi svantaggi.In giovinezza, era stato colpito da un grave handicap sotto forma di asma cronica e vistadebolissima. Gli amici non credevano potesse recuperare la salute, ma lui la pensavadiversamente, specie perché sapeva disciplinarsi.Si trasferì nell'Ovest e si unì a un gruppo di vigorosi operai, sottoponendosi a una forteautodisciplina, grazie alla quale rafforzò il fisico e corroborò la tenacia. Alcuni medicigliel'avevano sconsigliato perché ritenevano che non ce l'avrebbe fatta, ma lui ignorò il lororesponso.Nella lotta per recuperare la salute, riuscì a controllarsi in maniera così perfetta da convincersi

di poter tornare sulla costa orientale ed entrare in politica, cosa che fece finché non divennepresidente degli Stati Uniti.

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Chi lo ha conosciuto bene sosteneva che la sua qualità di spicco era una forza di volontà chenon ammetteva la sconfitta, se non come stimolo per impegnarsi di più. Per il resto, le sueabilità, la sua istruzione e la sua esperienza erano simili a quelle di tanti uomini che non si sonofatti notare per imprese eccezionali.Durante il periodo di presidenza, alcuni ufficiali dell'esercito ebbero da ridire su un suo ordine

affinché si tenessero in forma. Per dimostrare che sapeva ciò che stava facendo, percorse acavallo centosessanta chilometri sui sentieri sconnessi della Virginia, con gli ufficiali che loseguivano e riuscivano a malapena a tenere il suo passo.Dietro tutto questo attivismo vi era una mente sveglia, decisa a non farsi condizionare dai difettifisici; la stessa che gli servì per svolgere le attività di amministrazione della Casa Bianca. Unaspedizione francese aveva cercato di aprire il Canale di Panama, ma l'operazione era fallita.Theodore Roosevelt disse: «Costruiremo il canale»; poi si trasferì in loco, lavorò ed espresse lasua fiducia in termini operativi. Il canale venne costruito!Il potere di una persona è racchiuso nella sua determinazione a riuscire! Ma può essere messoin pratica solo ed esclusivamente se sottoposto ad autodisciplina.Robert Louis Stevenson era sempre stato un ragazzo di salute cagionevole, fin dalla nascita. Le

sue condizioni di salute gli impedivano perfino di studiare a lungo, almeno fino ai diciassetteanni compiuti. Quando ne aveva ventitre, dovette emigrare dall'Inghilterra perché i medici gliavevano detto che non sarebbe sopravvissuto al clima umido.Poi incontrò la donna della sua vita, se ne innamorò e la sposò. Il suo amore per lei era cosìgrande da ridargli voglia di vivere, sicché si mise a scrivere sebbene la sua salute fosse ancorapeggiorata. Continuò a inventare capolavori letterari coi quali ha arricchito l'intera umanità,ancora oggi dei classici immortali.La stessa motivazione, l'amore, ha messo le ali a molti altri uomini che, come Stevenson, hannoreso questo mondo migliore e più ricco. Senza amore, lo scrittore scozzese sarebbeprobabilmente morto senza aver offerto il suo contributo al genere umano. Egli ha riversato ilsuo grande affetto per la moglie nelle sue opere letterarie grazie all'abituale autodisciplina chesapeva imporre ai sei reparti della sua mente.Del pari, Charles Dickens tramutò una delusione d'amore in capolavori letterari che hannoarricchito il mondo. Invece di disperarsi per essere stato abbandonato dalla sua prima ragazza,affogò il dolore mettendosi a scrivere con grande intensità. Così, girò pagina e dimenticòun'esperienza che molti altri avrebbero assunto a pretesto per sfuggire ai loro doveri, finendoper fallire.Grazie all'autodisciplina, lo scrittore inglese trasformò la sua sofferenza in uno stimolo permigliorarsi che gli rivelò l'esistenza del suo "altro io", il potere geniale che si riflette nei suoimeravigliosi romanzi.Esiste una regola infallibile per gestire ogni delusione: la trasformazione del dolore grazie a

progetti definiti e un impegno indefesso. È una regola che non mi stancherò di elogiare. E ilsegreto del suo potere risiede nell'autodisciplina. La libertà di corpo e di mente, l'indipendenza ela sicurezza economica sono il risultato dell'iniziativa personale che si manifesta conautodisciplina. Questi desideri non sono realizzabili in alcun altro modo.Ora dovete coprire da soli la distanza che resta da percorrere. Se avete seguito col giustoatteggiamento mentale le istruzioni che vi ho dato, siete in possesso della Chiave dellaRicchezza. Ma voglio svelarvi un'altra verità di estrema importanza: la Chiave della Ricchezzaequivale al più grande potere concesso all'uomo: quello della sua mente e del suo pensiero!Potete impadronirvi di tale Chiave imparando a gestire la vostra mente, cioè a disciplinarla.Grazie all'autodisciplina sarete in grado di entrare o uscire da qualsiasi circostanza della vita!Essa vi aiuterà a controllare la vostra disposizione mentale, la quale a sua volta vi permetterà di

rimanere a galla in qualunque situazione, trasformando tutte le avversità, le sconfitte e ifallimenti in vantaggi e benefici di pari valore. Ecco perché l'Atteggiamento Mentale Positivocompare in cima alla lista delle Dodici Ricchezze della Vita.

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Pertanto, dovrebbe essere ormai ovvio che la Chiave della Ricchezza non è altro chel'autodisciplina necessaria per prendere pieno possesso della mente!Iniziate subito dal punto in cui vi trovate e diventate padroni di voi stessi. Non rimandate!Sbarazzatevi per sempre del vecchio io che vi ha tenuto nella povertà e nello stato di bisogno.Riconoscete e accogliete F"altro io", l'unica cosa che vi può fornire tutto quanto agogna il vostro

cuore.Ricordate che il fatto di avere il controllo totale del vostro atteggiamento mentale è assaisignificativo!Perché questa è la Chiave principale della Ricchezza!


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