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LA DOMENICA - Parrocchia S.Genesio Dairago · la professionalità e il servizio, indicando come...

Date post: 18-Feb-2019
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San Giovanni Apostolo LA DOMENICA PARROCCHIA SAN GENESIO MARTIRE IN DAIRAGO (MI) A nno VIII / Num. 367 27 dicembre 2015 Diocesi di Milano - Zona Pastorale IV - Decanato di Castano Primo Quanto sono belli i piedi di coloro che recan o un lieto annuncio di bene! PAPA FRANCES CO PRESENTAZIONE DEGLI AUGURI NATALIZI DELLA CURIA ROMANA DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO Sala Clementina - Lunedì, 21 dicembre 2015 Cari fratelli e sorelle, vi chiedo scusa di non parlare in piedi, ma da alcuni giorni sono sotto l’influsso dell’influenza e non mi sento molto forte. Con il vostro permesso, vi parlo seduto. Sono lieto di rivolgervi gli auguri più cordiali di un santo Natale e felice Anno Nuovo, che si estendono anche a tutti i collaboratori, ai Rappresentanti Pontifici, e particolarmente a coloro che, durante l’anno scorso, hanno terminato il loro servizio per raggiunti limiti di età. Ricordiamo anche le persone che sono state chiamate davanti a Dio. A tutti voi e ai vostri familiari vanno il mio pensiero e la mia gratitudine. Nel mio primo incontro con voi, nel 2013, ho voluto sottolineare due aspetti importanti e inseparabili del lavoro curiale: la professionalità e il servizio, indicando come modello da imitare la figura di san Giuseppe. Invece l’anno scorso, per prepararci al sacramento della Riconciliazione, abbiamo affrontato alcune tentazioni e “malattie” – il “catalogo delle malattie curiali”; oggi invece dovrei parlare degli “antibiotici curiali” – che potrebbero colpire ogni cristiano, ogni curia, comunità, congregazione, parrocchia e movimento ecclesiale. Malattie che richiedono prevenzione, vigilanza, cura e, purtroppo, in alcuni casi, interventi dolorosi e prolungati. Alcune di tali malattie si sono manifestate nel corso di questo anno, causando non poco dolore a tutto il corpo e ferendo tante anime, anche con lo scandalo. Sembra doveroso affermare che ciò è stato – e lo sarà sempre – oggetto di sincera riflessione e decisivi provvedimenti. La riforma andrà avanti con determinazione, lucidità e risolutezza, perché Ecclesia semper reformanda. Tuttavia, le malattie e perfino gli scandali non potranno nascondere l’efficienza dei servizi, che la Curia Romana con fatica, con responsabilità, con impegno e dedizione rende al Papa e a tutta la Chiesa, e questa è una vera consolazione. Insegnava sant’Ignazio che «è proprio dello spirito cattivo rimordere, rattristare, porre difficol- tà e turbare con false ragioni, per impedire di andare avanti; invece è proprio dello spirito buono dare corag- gio ed energie, dare consolazioni e lacrime, ispirazioni e serenità, diminuendo e rimuovendo ogni difficoltà, per andare avanti nella via del bene». Sarebbe grande ingiustizia non esprimere una sentita LA LUCE DI BETLEMME FRA NOI In questi giorni si potrà accendere a questa luce un cero e portarlo nella propria casa. Si potrà utilizzare anche il nostro CERO DI GESÙ BAMBINO
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San Giovanni Apostolo

LA DOMENICAPARROCCHIA SAN GENESIO MARTIRE IN DAIRAGO (MI)

Anno VIII / Num. 36727 dicembre 2015

Diocesi di Milano - Zona Pastorale IV - Decanato di Castano Primo

Quanto sono belli i piedi di coloro che recano un lieto annuncio di bene!

PAPA FRANCESCO PRESENTAZIONE DEGLI AUGURI NATALIZI DELLA CURIA ROMANA

DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO Sala Clementina - Lunedì, 21 dicembre 2015

Cari fratelli e sorelle,vi chiedo scusa di non parlare in piedi, ma da alcuni giorni sono sotto l’influsso dell’influenza e non mi sento molto forte. Con il vostro permesso, vi parlo seduto.

Sono lieto di rivolgervi gli auguri più cordiali di un santo Natale e felice Anno Nuovo, che si estendono anche a tutti i collaboratori, ai Rappresentanti Pontifici, e particolarmente a coloro che, durante l’anno scorso, hanno terminato il loro servizio per raggiunti limiti di età. Ricordiamo anche le persone che sono state chiamate davanti a Dio. A tutti voi e ai vostri familiari vanno il mio pensiero e la mia gratitudine.Nel mio primo incontro con voi, nel 2013, ho voluto sottolineare due aspetti importanti e inseparabili del lavoro curiale: la professionalità e il servizio, indicando come modello da imitare la figura di san Giuseppe. Invece l’anno scorso, per prepararci al sacramento della Riconciliazione, abbiamo affrontato alcune tentazioni e “malattie” – il “catalogo delle malattie curiali”; oggi invece dovrei parlare degli “antibiotici curiali” – che potrebbero colpire ogni cristiano, ogni curia, comunità, congregazione, parrocchia e movimento ecclesiale. Malattie che richiedono prevenzione, vigilanza, cura e, purtroppo, in alcuni casi, interventi dolorosi e prolungati.Alcune di tali malattie si sono manifestate nel corso di questo anno, causando non poco dolore a tutto il corpo e ferendo tante anime, anche con lo scandalo.Sembra doveroso affermare che ciò è stato – e lo sarà sempre – oggetto di sincera riflessione e decisivi provvedimenti. La riforma andrà avanti con determinazione, lucidità e risolutezza, perché Ecclesia semper reformanda.Tuttavia, le malattie e perfino gli scandali non potranno nascondere l’efficienza dei servizi, che la Curia Romana con fatica, con responsabilità, con impegno e dedizione rende al Papa e a tutta la Chiesa, e questa è una vera consolazione. Insegnava sant’Ignazio che «è proprio dello spirito cattivo rimordere, rattristare, porre difficol-tà e turbare con false ragioni, per impedire di andare avanti; invece è proprio dello spirito buono dare corag-gio ed energie, dare consolazioni e lacrime, ispirazioni e serenità, diminuendo e rimuovendo ogni difficoltà, per andare avanti nella via del bene».Sarebbe grande ingiustizia non esprimere una sentita

LA LUCE DI BETLEMMEFRA NOI

In questi giorni si potrà accendere

a questa luce un cero e portarlo nella propria

casa.Si potrà utilizzare anche il

nostro CERO DI GESÙ BAMBINO

Vita dell’ORATORIO

gratitudine e un doveroso incoraggiamento a tutte le persone sane e oneste che lavorano con dedizione, devozione, fedel-tà e professionalità, offrendo alla Chiesa e al Successore di Pietro il conforto delle loro solidarietà e obbedienza, nonché delle loro generose preghiere.Per di più, le resistenze, le fatiche e le cadute delle persone e dei ministri rappresentano anche delle lezioni e delle oc-casioni di crescita, e mai di scoraggiamento. Sono opportunità per tornare all’essenziale, che significa fare i conti con la consapevolezza che abbiamo di noi stessi, di Dio, del prossimo, del sensus Ecclesiae e del sensus fidei.Di questo tornare all’essenziale vorrei parlarvi oggi, mentre siamo all’inizio del pellegrinaggio dell’Anno Santo della Mise-ricordia, aperto dalla Chiesa pochi giorni fa, e che rappresenta per essa e per tutti noi un forte richiamo alla gratitudine, alla conversione, al rinnovamento, alla penitenza e alla riconciliazione.In realtà, il Natale è la festa dell’infinita Misericordia di Dio. Dice sant’Agostino d’Ippona: «Poteva esserci misericordia verso di noi infelici maggiore di quella che indusse il Creatore del cielo a scendere dal cielo e il Creatore della terra a rivestirsi di un corpo mortale? Quella stessa misericordia indusse il Signore del mondo a rivestirsi della natura di servo, di modo che pur essendo pane avesse fame, pur essendo la sazietà piena avesse sete, pur essendo la potenza divenisse debole, pur essendo la salvezza venisse ferito, pur essendo vita potesse morire. E tutto questo per saziare la nostra fame, alleviare la nostra arsura, rafforzare la nostra debolezza, cancellare la nostra iniquità, accendere la nostra carità».

Giovedì 7 gennaio 2016

Riprenderà la Catechesi ragazzi negli stessi giorni e orari fin qui seguiti.

Cine Auditorium Paolo VI domenica 27/12 ore 16.30 e 21.00 - MAD MAX

ingresso5 euro

I nostri ragazzi, e con essi tante famiglie e tutta la nostra comunità parrocchiale, hanno avuto modo di prepararsi intensamente a celebrare la santa Nascita di Gesù anche par-tecipando alla NOVENA di Natale, da mercoledì 16 a martedì 23 dicembre.

È andata poi sempre più crescendo la partecipazione, sia dei ragazzi che degli adulti, al PRE-SEPIO ITINERANTE, allestito come sempre su un carro per poter girare lungo alcune zone del nostro paese. Molto apprezzata la suggestiva rappre-sentazione del presepio posto tra la sagoma del nostro Duomo di Milano e una straordinaria ri-produzione dell’albero della vita che abbiamo imparato a cono-scere visitando l’EXPO 2015. Grazie a tutti coloro che hanno permesso di realizzare ancora una volta questa bella manife-stazione, piccola occasione per attuare quella “Chiesa in uscita” di cui parla tanto spesso il Papa.

In giapponese“persona”

due linee che si sor-reggono, perché nessu-

no può essere una persona, senza che qualcuno sia al suo

fianco e lo sorregga!

San Giovanni Apostolo (27 dicembre)

Lettura della prima lettera di san Giovanni apostolo (1, 1-10)Quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplam-mo e che le nostre mani toccarono del Verbo della vita – la vita infatti si manifestò, noi l’ab-biamo veduta e di ciò diamo testimonianza e vi annunciamo la vita eterna, che era presso il Padre e che si manifestò a noi –, quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi, perché anche voi siate in comu-nione con noi. E la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo. Que-ste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia piena. Questo è il messaggio che abbia-mo udito da lui e che noi vi annunciamo: Dio è luce e in lui non c’è tenebra alcuna. Se diciamo di essere in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, siamo bugiardi e non mettiamo in pratica la verità. Ma se cam-miniamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, il Figlio suo, ci purifica da ogni peccato. Se diciamo di essere senza pec-cato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto tanto da perdonarci i peccati

e purificarci da ogni iniquità. Se diciamo di non avere peccato, facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non è in noi.

Lettera di san Paolo apostolo ai Romani (10, 8c-15)Fratelli, questa è la parola della fede che noi predichiamo. Perché se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza. Dice infatti la Scrittura: Chiunque crede in lui non sarà deluso. Poi-ché non c’è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Infatti: Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato. Ora, come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? Come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? Come ne sentiranno parlare senza qualcuno che lo annunci? E come lo annunceranno, se non sono stati inviati? Come sta scritto: Quanto sono belli i piedi di coloro che recano un lieto annuncio di bene!

Lettura del Vangelo secondo Giovanni (21, 19c-24)In quel tempo. Il Signore Gesù disse a Pietro: «Seguimi». Pietro si voltò e vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava, colui che nella cena si era chinato sul suo petto e gli aveva domandato: «Signore, chi è che ti tradi-sce?». Pietro dunque, come lo vide, disse a Gesù: «Signore, che cosa sarà di lui?». Gesù gli rispose: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa? Tu seguimi». Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa?». Questi è il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera.

APPUNTAMENTIMercoledì 6 gennaio - Solennità della Epifania del Signore. Alle ore 16.00: benedizione dei bambini.

Giovedì 7 gennaio - Riprenderà la Catechesi ragazzi negli stessi giorni e orari fin qui seguiti.

Sempre Giovedì 7 gennaio - (ore 15.30-18.30). Adora-zione Eucaristica.

Sabato 9 gennaio (e sabato 23) - (ore 10.00): Incontro di tutti i ragazzi del Gruppo Nazareth.

Domenica 10 gennaio - (ore 16.00): Celebrazione del Sacramento del Battesimo.

Lunedì 11 gennaio - (ore 21.00): Incontro del Consi-glio Pastorale Parrocchiale.

Mercoledì 13 gennaio - (ore 21.00): Celebrazione del Santo Rosario per la Madonna di Fatima.

Domenica 17 gennaio - Giornata degli agricoltori, con pranzo in Oratorio, pomeriggio di festa e conclusione con il falò di sant’Antonio (verso le 17.30).

Alle ore 16.00 di mercoledì 6 gennaio, solennità dell’Epifania,

consueto momento di preghiera per labenedizione dei bambini

e il bacio a Gesù BambinoDate Battesimi 20167/2 – 20/3 – 24/4 – 22/5 – 26/6 –

10/7 – 18/9 – 23/10 – 20/11È opportuno telefonare prima per fissa-

re un appuntamento con don Paolo. È bene che all’incontro con don Paolo

si presentino entrambi i genitori.

Sante Messe dal 28 dicembre 2015 al 3 gennaio 2016

Casa parrocchiale: tel. 0331 43 12 14 / E-mail: [email protected] / Sito: www.sangenesio.eu don Paolo: 347 27 91 736 / E-mail: [email protected] / Segreteria Oratorio: tel. e fax: 0331 43 33 98

Santifica, o Dio, i doni che ti offriamo e fa’

che attingiamo da questa mensa la conoscenza viva del mistero del tuo Verbo che rivelasti all’apostolo ed evangelista Giovanni. Per Cristo nostro Signo-re. AMEN.

ANNIVERSARI DI MATRIMONIOGli sposi che nel corso dell’anno festeg-geranno i 5, 10, 15, 20, ecc. anni di vita

coniugale li ricorderemo

sabato 23 gennaio 2016, alla S. Messa solenne delle ore 18.00. Seguirà la ‘grande cena’ in oratorio!

Iscrizioni da don Paolo

Lunedì 21 abbiamo celebrato la Messa esequiale in suffragio della sorella defunta

MOCCHETTI CARLA, di anni 92Concedi, o Padre, a questa nostra cara defunta di partecipare al banchetto eterno, preparato nei cieli da Cristo nostro Signore. AMEN.

Lunedì 28 IV giorno dell’ottava di Natale

8.30 Polignone PietroMartedì 29 V giorno dell’ottava di Natale

8.30 Pisoni GianninoMercoledì 30 VI giorno dell’ottava di Natale

8.30 Olgiati Carlo - Crespi Maria, leg.Giovedì 31 VII giorno dell’ottava di Natale

8.30

18.00 Carlotta e fam. Verrini Venerdì 1 Ottava di Natale nella Circoncisione del Signore 8.30 - 10.30

18.00 Guido Marchetti e Teresa PizzoliSabato 2 Memoria - Ss. Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno, vescovi e dottori della Chiesa

8.30 - 18.00 Domenica 3 DOPO L’OTTAVA DEL NATALE 8.30

10.30 Fulciniti Alessandro

18.00 Calloni Rachele e Caccia Pietro /

Paganini Alfonsina e Ceriotti Luigi /

Bertani Maria e Paganini Benvenuto

Lezionario Ambrosiano

Festivo e feriale: anno unico

Liturgia delle ore: III settimana

MESSA DELL’AURORASeguendo la nostra antica consuetudine, a tutte le Messe del giorno dell’Epifania [mercoledì 6

gennaio] (a partire da quella vespertina di marte-dì sera) sarà raccolta la cosiddetta

OFFERTA per la Messa dell’aurora.

Inizio del MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCOPER LA CELEBRAZIONE DELLA

XLIX GIORNATA MONDIALE DELLA PACE 1° GENNAIO 2016

Vinci l’indifferenza e conquista la pace

1. Dio non è indifferente! A Dio importa dell’umani-tà, Dio non l’abbandona! All’inizio del nuovo anno, vorrei accompagnare con questo mio profondo con-vincimento gli auguri di abbondanti benedizioni e di pace, nel segno della speranza, per il futuro di ogni uomo e ogni donna, di ogni famiglia, popolo e na-zione del mondo, come pure dei Capi di Stato e di Governo e dei Responsabili delle religioni. Non per-diamo, infatti, la speranza che il 2016 ci veda tutti fermamente e fiduciosamente impegnati, a diversi livelli, a realizzare la giustizia e operare per la pace. Sì, quest’ultima è dono di Dio e opera degli uomini. La pace è dono di Dio, ma affidato a tutti gli uomini e a tutte le donne, che sono chiamati a realizzarlo. Il 2015 è stato un anno speciale per la Chiesa, anche perché ha segnato il 50° anniversario della pubbli-cazione di due documenti del Concilio Vaticano II che esprimono in maniera molto eloquente il senso di solidarietà della Chiesa con il mondo. Papa Gio-vanni XXIII, all’inizio del Concilio, volle spalancare le finestre della Chiesa affinché tra essa e il mondo fosse più aperta la comunicazione. I due documenti, Nostra aetate e Gaudium et spes, sono espressioni emblematiche della nuova relazione di dialogo, soli-darietà e accompagnamento che la Chiesa intendeva introdurre all’interno dell’umanità.


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