Date post: | 07-Mar-2016 |
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Quindicinale d’informazione, attualità e cultura registrato presso il Tribunale di Roma num. 30/2008 del 25/01/2008 - anno V num 15 - 6 ottobre 2012 - € 1,00
IL PERIODICO DELL’ EST ROMANO
PAG. 8
CASTELVERDE
SERVE L’ ESORCISTA
PAG. 21
DUE COLLI
IL FOSSO DEL QUARTIERE CONTINUA A CREA-
RE PROBLEMI AI CITTADINI DELLA BORGATA
CHE LANCIANO UNA PROPOSTA ALLA PROVIN-
CIA: L’AUTOFINANZIAMENTO ATTRAVERSO LE
RISORSE DEI CONSORZI.
PAG. 17
TORRE ANGELA
ARTICOLO 11. STRAVOLTO IL PROGETTO CHE
PREVEDEVA UN PARCO PUBBLICO DI 32 ET-
TARI. AL SUO POSTO SARANNO REALIZZATE
PALAZZINE. PREVISTI 3.955 ABITANTI, IL
DOPPIO RISPETTO AL PIANO ORIGINARIO.
Bufera nel Pdl: dopo lo scandalo Piccolo che ha investito il Comune e il Municipio, si aggiunge quello consuma-
to nella Regione Lazio. Intanto in VIII la maggioranza non ha più i numeri per governare. Prendono le distan-
ze dal Presidente Lorenzotti i componenti della corrente legata a Rampelli.
E’ la fine di una maggioranza che ormai non ha più nulla da offrire ...
MANCANO POCHI MESI ALLE ELEZIONI AMMINI-STRATIVE E IL CONSIGLIO MUNICIPALE SEMBRA
VITTIMA DI UN ESORCISMO: DA UNA PARTE LA
MAGGIORANZA E’ FINITA E CONTINUA AD AN-DARE AVANTI PER INERZIA, DALL’ALTRA IL PD
E’ VITTIMA DI GUERRE INTESTINE.
Siamo agli sgoccioli di un’amministra-zione che verrà ricordata per gli scan-dali che hanno investito i membri del-
la maggioranza, ma che soprattutto verràricordata per il totale distacco con il tessu-to sociale del territorio.
Il Pdl VIII sta implodendo, vittima forsedei continui scandali di cui si rende prota-gonista in Comune, in Regione e in Parla-mento. Lorenzotti non ha più la maggioran-za. Il gruppo legato a Rampelli ha ufficial-mente detto di non voler più appoggiareuna maggioranza che tiene ancora al suoposto l’Assessore D’Angelo, indagato nel-l’inchiesta su Samuele Piccolo. Non ci sonopiù i numeri sufficienti per governare, c’èun Assessore delegittimato da una partedel centrodestra, c’è un Presidente che nonriesce ad imporsi e che è già salito sullascialuppa di salvataggio, sempre più lonta-no dalla nave che dovrebbe governare. As-sistere ad un Consiglio Municipale oggi èdiventato uno spettacolo penoso. I banchidella maggioranza sono quasi sempre vuo-ti, l’opposizione continua a portare avantiargomenti sterili e poco incisivi e spesso,sempre più spesso, le discussioni in Aula sitramutano in liti furenti su argomenti di ca-rattere personale e non politico.
Mentre il Pdl sta uscendo di scena, per-dendo giorno dopo giorno la propria digni-tà, il Pd ha già iniziato la corsa al voto. In-dovinate un po’ in che modo? Spaccando-si! Sono infatti iniziate le grandi manovreper scegliere il candidato per le primarie dacontrapporrre a Scipioni , che sembra averacquistato molti consensi. Potrebbe essereCremonesi il rivale nella battaglia politicaalla conquista della Presidenza del Munici-pio, ma non tutta la maggioranza del Pd VIIIsembra vederlo di buon occhio. La maggio-ranza del Pd che con il suo atteggiamentoarrogante e autoritario ha attirato intorno ase’ malumori e dissapori. Si preannunciauno scontro all’ultimo voto e stavolta nonbasteranno le solite ‘tecniche di guerra’.
E’ ora di cambiare, di dare spazio a per-sone nuove che possano portare entusia-smo e freschezza sia nel centrodestra chenel centrosinistra. A stare nello stesso po-sto per troppi anni si rischia di rovinare quel-lo che di buono si è fatto.
FEDERICA GRAZIANI
LE MAMME DELLA SCUOLA ELEMENTARE DI
CASTELVERDE RECLAMANO L'ASSEGNAZIO-
NE DEI NUOVI LOCALI DI VIA CAMARDA.
CHIEDONO CHE L’EDIFICIO DI VIA CATIGNA-
NO SIA DICHIARATO INAGIBILE.
CRONACA DI UNA MORTE ANNUNCIATA
PPEERR LLAA TTUUAA PPUUBBBBLLIICCIITTÀÀ 00662222446600883388 -- 33335577224433447722 -- PPRROOSSSSIIMMAA UUSSCCIITTAA 2200 OOTTTTOOBBRREE
CRONACA DI UNA MORTE ANNUNCIATA
Non garantiremo più il numero allamaggioranza se il Presidente Loren-zotti non sostituirà l'Assessore D'An-
gelo indagato nell' inchiesta Piccolo". Conqueste parole il consigliere Emanuele Amicicomunica all'Aula la posizione della corren-te Rampelli, di cui fanno parte anche Ven-detti e Fonti. Questa decisione potrebbe ri-cercarsi, tra gli altri motivi, nell'improvvisarevoca della carica di Assessore ai Trasportiin Regione dell'Onorevole Lollobrigida dellastessa area politica. Amici in aula chiede che"venga restituita dignità al Pdl", una dignitàche negli ultimi tempi è stata continuamen-te minata da scandali e inchieste.
Consigliere Amici da cosa nasce que-sta decisione?
E' ormai nota la situazione legata all'As-sessore D'Angelo e, alla luce di quello che èaccaduto in Regione e all'arresto di Fiorito,chiediamo che Lorenzotti restituisca dignitàal Pdl in quanto Presidente di questo Muni-cipio. Devono essere azzerati tutti i vertici,quindi primarie ad ogni livello, dal condomi-nio fino al Presidente del Consiglio. Chiedia-mo per il nostro Municipio un avvicendamen-to per quanto riguarda l'Assessore.
Il posto dell'Assessore D'Angelo lovorreste voi?
Non ne poniamo un discorso di correnti,lo possono dare a chi vogliono o può tener-lo il Presidente. Non è un discorso di poltro-ne, ma di principio. Non stiamo reclamandoun posto.
Voi parteciperete all'appello e poi usci-
rete ogni volta?Non è un discorso neanche troppo corret-
to, perché io in aula volevo dire che a volteverremo a volte diserteremo. Ovviamente cisarà anche il discorso delle commissioni cheio non convocherò più.
Non sarà un male per i cittadini?No perché quando io faccio le commissio-
ni convoco l'Assessore e lui non viene mai.Serve a smuovere le coscienze. Poi io possoconvocare le commissioni ad urgenza quan-do ci saranno motivi validi per i cittadini enon per il gettone per il consigliere.
La revoca dell' Assessore Lollobrigi-da ha a che fare con la vostra scelta?
No, anche se la Polverini dovrà chiarirequesta scelta. Ha usato le forbici in manieraimpropria perché i cittadini, nonostante larevoca di 10 assessori, continueranno a spen-dere 500mila euro al mese. O li toglieva tut-ti per dare un segnale, oppure non si capi-sce perché 4 no e dieci si, probabilmente havoluto punire quelli che erano sempre statipiù critici.
Perché allora non avete partecipatoalla mozione di sfiducia?
Perché non era ancora scoppiato il bubbo-ne della Regione, perché il Presidente ci ave-va detto che ad ore avrebbe risolto il proble-ma dell'Assessore e poi non ha risolto. C'èchi sostiene, io con Lorenzotti non ci parloda un mese, che lui è bloccato dal partito,quindi dal coordinatore romano che si chia-ma Sammarco, che è bene che vada a casaanche lui. Chiedo un congresso dove sia no-
minato un coordinatoreromano eletto dagli iscrit-ti. Sammarco è un no-minato dal partito.
Grasso ha presentato la mozione disfiducia all'Assessore se venisse discus-sa voi voterete?
Dobbiamo valutare bene con il gruppo, èovvio che se da oggi al giorno della mozio-ne non accadrà qualcosa a favore della cre-dibilità del Pdl noi manterremo la linea. Co-sì come sono concepiti i municipi sono un'isti-tuzione inutile perché non c'è la competen-za. Con la riforma di Roma Capitale non avre-mo mai un reale decentramento, non capi-sco perché dobbiamo mantenere in piedi uncarrozzone simile che non risolve i problemidei cittadini. Soprattutto visto che abbiamoun Presidente che fa il gioco del partito ro-mano e non ha la forza per decidere se to-gliere o no l'assessore. Li abolirei tutti fino anuove regole, perché poi un istituzione loca-le ci vuole con un decentramento vero.
Rispetto alla vostra decisione in mol-ti hanno ironizzato sulla sua figura di-cendo "non c'era mai quindi cosa cam-bia"?
Il consigliere Amici viene quando ha in-tenzione di venire, non è obbligato a venireperché considera la partecipazione ai consi-gli, per il discorso sopra, una perdita di tem-po. Qualora avvenisse il discorso del decen-tramento, Amici entrerà alle 6 di mattina euscirà alle 4 del giorno dopo.
Allora perché si è candidato?Mi sono candidato perché in campagna
elettorale Alemanno aveva detto che avreb-be dato più potere ai municipi.
Allora perché non si dimette se credeche il ruolo del consigliere è inutile?
Se non cambia nulla io non mi ricandido,ormai mancano due mesi. Già avevo fatto ilconsigliere nel 1997, ci ero caduto una vol-ta, poi adesso, nulla è cambiato, i municipiservono solo a tirare le fila quando si trattadi andare in campagna elettorale per qual-cuno che sta sopra d noi.
Lei potrebbe cambiare partito?No però mi auguro che se il partito non
riuscirà a cambiare nome, riuscirà almeno acambiare regole e persone.
FEDERICA GRAZIANI
Un consigliere regionale vestito da Ulis-se, ancelle scosciate, teste di maiale e
gladiatori. Come descrivere meglio il decli-no della monarchia berlusconiana e il dis-solvimento di un partito?
A differenza di Roma Imperiale assedia-ta dai barbari, qui i barbari stanno all'inter-no e a tutti i livelli: l'assessore municipaleEzio D'Angelo ha un avviso di garanzia perfinanziamento illecito; Samuele Piccolo, pri-ma ai domiciliari, ora con l'obbligo di firma,la Giunta Alemanno è sballottolata dagliscandali di Parentopoli; Fiorito alla Regio-ne, Scajola, con la casa, Formigoni in Lom-bardia e Lui, Silvio, inquisito nell'affaire Ru-by di uno dei crimini più infami: induzionee sfruttamento della prostituzione di unaminore. E tutto per una questione di soldi,per una politica che si autoalimenta comeun'idrovora del denaro pubblico.
E quando l'impero crolla, travolge tuttoe tutti. Nel mare grosso del PDL ognuno cer-ca di salvarsi da solo, i gruppi politici, ele-mento di articolazione interna ad un parti-to, sono diventati delle vere e proprie ban-de una contro l'altra armate. A rimetterci,come sempre, i cittadini i quali assistonoattoniti… L'ultimo consiglio municipale conl'uscita dal consiglio dei rampelliani è solol'ultima di una serie di sbandamenti di que-sta maggioranza ormai dissolta.
Previsioni del tempo: sole a scacchi.BERNACCA
2 MUNICIPIO
CHE TEMPO CHE FA
FINE IMPERO
NUMERO 15 ANNO V
Amici (Pdl): “Andiamo tutti a casa”NELLA SEDUTA CONSILIARE DEL 1 OTTOBRE, IL GRUPPO RAMPELLIANO COMUNICA ALL'AULA LA DECISIONE DI NON
ENTRARE PIÙ IN AULA FINO A QUANDO NON VERRÀ PRESO UN PROVVEDIMENTO SUL CASO EZIO D'ANGELO.
Via Ugogna è una strada adiacente via Santa Rita da Cascia. Nonriceve il servizio di pulizia dell'Ama nonostante i cittadini paghi-
no regolarmente le tasse. Così il consigliere Mastrangeli presenta una mozione per impe-
gnare il Municipio a risolvere il problema, ma, di fronte ai cittadini,la maggioranza vota no motivando l'insensata decisione con la ne-cessità di realizzare un piano generale di pulizia di tutte le stradedell' VIII. "Chiedevo che il Municipio - spiega Mastrangeli - si atti-vasse per far inserire questa strada nel programma dell'Ama. È suc-cessa una cosa strana, forse gli ultimi episodi hanno fatto perderela testa ai consiglieri. Davanti ai cittadini di quella strada, che da 25anni pagano la raccolta dell'Ama senza avere il servizio, hanno det-
to no perché devono inserire quella strada in un piano generale dell'VIII Municipio. Prima si lamentano che non hanno i soldi per pulirela strade e poi dicono che devono fare un piano generale delle stra-de dell' VIII? Ma se non hanno i soldi per pulire una strada come sifa a fare un paino per tutte le strade? Hanno detto no e se ne sonoassunti la responsabilità, i cittadini hanno visto e sentito, la batta-glia non finirà qui. Hanno perso la testa, ormai non hanno nessunrapporto con la cittadinanza.
L'opposizione invece è stata tutta compatta con me ma non po-teva essere diversamente perché si chiedeva di votare per un dirit-to. Sono rimasto basito dal comportamento della maggioranza".
FEDERICA GRAZIANI
SCARSA PUBBLICITÀ E QUINDI SCARSA PARTECIPAZIONE NELLA SALA CONSILIARE DI VIA CAMBELLOTTI PER "DISCUTERE" DELLA VARIANTE PRI-VATA N.1 DEL PROGRAMMA DI RECUPERO URBANO DI TOR BELLA MONACA. PRESENTI IL MOVIMENTO5 STELLE E I COMITATI DI QUARTIERE
DI TORRE ANGELA E TOR BELLA MONACA. ASSENTI I CONSIGLIERI DI OPPOSIZIONE AD ECCEZIONE DI GRASSO (PD).
LA MAGGIORANZA DICE NO ALLA PULIZIA DI UNA STRADA
MUNICIPIO NUMERO 15 ANNO V 3
E’l'ottimista della maggioranza, no-nostante i vari scandali che hannosbattuto il Pdl sulle pagine della
cronaca nazionale, Dari crede nella rinasci-ta di un partito ormai logorato.Positivo, secondo lui, il bilanciodell'attività politica della mag-gioranza municipale.
Mozione di sfiducia. La mag-gioranza non si è presentatain aula è stata una strategiapolitica o un segnale di pocacompattezza?
Una strategia politica che al-l'inizio non condividevo perchésarei comunque andato in aulaa ribattere colpo su colpo, inve-ce guardando il risultato credo che la mag-gioranza abbia avuto ragione. Se fossimoandati in aula saremmo stati comunque in13, non c'è nessuno che a quattro mesi dal-la fine abbia interesse ad andare a casa.Non avrebbe senso.
Durante la mozione di sfiducia c'èstata l'assenza dei cittadini e dei tes-serati del Pd che di solito popolano l'au-la in queste occasioni come mai?
Mi aspettavo un'aula più gremita, ne trag-go un dato: c'è una disaffezione che ha col-pito tutti i partiti per questo nascono i mo-vimenti. All'interno del Pdl c'è ancora unaparte delle persone che vuole ripartire, ma-gari attraverso liste civiche che puntino sul-le persone.
Farete liste civiche?E' un'idea che ho io da un po' di espe-
rienza. Credo che sarà difficile ripresentar-si con quel simbolo …
La maggioranza oggi ha i numeri pergovernare?
Si, tranne qualche uscita estemporaneadi qualche consigliere dovuta più all'avvici-narsi delle elezioni che altro. Ci sono spes-so defezioni in aula dovute a mancanze, im-pegni, problemi familiari che io francamen-te non condivido. Andiamo a scadenza nonc'è nessun problema.
Come giudica la gestione di Cremo-nesi dell'aula nel corso della sfiducia?
Io ho assistito ad una sola parte. Credo
sia stata corretta, si puòdiscutere sull'aver chie-sto l'intervento delle for-ze dell'ordine, io non loavrei mai fatto, ma luiha ritenuto corretto far-lo ed era nei suoi pote-ri.
Articolo 11 perchénon è arrivato in Au-la?
Erano scaduti i ter-mini, sono stato io a decidere di non por-tarlo in Aula. E' stata una decisione politi-ca anche perché non vedrà la luce in que-sta amministrazione, rimpallerà la prossi-ma amministrazione.
Il caso Piccolo, la bufera sulla Regio-ne Lazio. Secondo lei è la fine del Pdl?
Mi auguro che ci sia una rinascita ma conle anime vere del centrodestra, liberale esociale, che ripartono da contenuti seri. Cre-do che il Pdl in sé era già caduto con Ber-lusconi. Abbiamo più ricevuto che pagato ilberlusconismo. Siamo arrivati a governarequesto Municipio grazie al simbolo Berlu-sconi presidente.
Che bilancio fa di questi anni di go-verno?
Positivo per la mia esperienza. Abbiamoiniziato ad usare internet al posto del car-taceo. Quando abbiamo visto che i consiglicadevano abbiamo ridotto ad un consiglioa settimana. Mi aspettavo una crescita unpo' più alta del Consiglio che non c'è stata,però ci sono stati anche dei momenti alti.Il rammarico che non siano stati di più. Den-tro l'aula non è mai arrivato un provvedi-mento che riguardasse il singolo consiglie-re, c'è stato sempre il bene del cittadino.
Perché la maggioranza diserta spes-so l'Aula?
E' un difetto che abbiamo avuto sempre.Dovuto a disattenzione, impegni, problemifamiliari. Se ci fosse stato un problema po-
litico sarei più arrabbiato. Inoltre nella mag-gioranza abbiamo pochi dipendenti pubbli-ci, quindi molti devono lavorare.
D'Angelo perché è ancora al suo po-sto?
Se siamo garantisti lo siamo fino alla fi-ne. Sono certo che non c'entri nulla e lo di-mostra il fatto che non sia stato ancora chia-mato dai magistrati. E' semplicemente in-dagato, non imputato, e quindi può rima-nere al posto dove è secondo me. Credoche la sua colpa sia stata fidarsi troppo.L'avviso di garanzia arriva non per colpireD'Angelo ma per entrare nel suo ufficio.Quello che non mi è piaciuto è che qualcu-no ha fatto sciacallaggio su questa vicen-da, colpire alle spalle l'uomo non mi è pia-ciuto e all'interno di questo palazzo lo han-no fatto in molti. Hanno tentato di andaread occupare subito la poltrona. La vittoriapolitica si deve ottenere con la politica noncon altro.
Caso Piccolo come potevate non sa-pere?
Non ho mai frequentato gli ambienti Pic-colo, se non per motivi politici. E' chiaro chealcune cose sembravano strane ma non misono chiesto mai il motivo. C'erano degli at-teggiamenti che non condividevo ma mi so-no fermato lì.
Lo scandalo delle somme urgenzeche ne pensa?
Mi sono informato e mi hanno assicura-to che è tutto in regola.
Un bando particolare è 'Ginnastichia-mo' che è stato aperto il 13 agosto echiuso neanche un mese dopo…
Questo lo ignoro, certo è che un bandofatto ad agosto… Se qualcuno ha sbagliatose ne assume tutte le responsabilità.
C'è qualcosa che modificherebbe delsuo operato?
Si, l'atteggiamento troppo permissivo al-l'interno della maggioranza.
FEDERICA GRAZIANI
PARLA MARCO DARI, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO MUNICIPALE, CHE CI
SPIEGA IL SUO PUNTO DI VISTA SULLE ULTIME VICENDE CHE HANNO CARAT-TERIZZATO LA VITA POLITICA MUNICIPALE E SULLA BUFERA CHE SI È ABBAT-TUTA SUL PDL.
Il Presidente del Consiglio tira le sommeIcittadini dell' VIII Municipio ringraziano
il Presidente Lorenzotti per aver porta-to la linea Adsl nelle aree ancora scoper-te". E' il testo scritto su migliaia di mani-festi affissi pertutti i quartieridel Municipio.Non è unoscherzo, stavol-ta il Presidenteha dato il me-glio di sé. Si so-stituisce ai cit-tadini per rin-graziarsi di qual-cosa che tra l'al-tro è completamente lontano dalla realtà.
Basterebbe che il minisindaco facesseun giro per il territorio per scoprire che quar-tieri come Corcolle, Torre Jacova, Colle Mat-tia sono ancora sprovvisti della linea Adsl.Tra l'altro il messaggio è sbagliato nella for-ma e nel contenuto perché non è certo unPresidente a poter portare la linea Adsl inuna zona. Ora ci chiediamo, a parte le ma-nie di grandezze che ormai hanno avvoltol'immagine di Lorenzotti, chi ha finanziatoquesti ridicoli manifesti? E' possibile avereun risarcimento danni per aver utilizzatoimpropriamente il nome dei cittadini?
FEDERICA GRAZIANI
UP&DOWNDARIIo penso positivo
SCIPIONIAl mio segnale scate-nate l'inferno!
RAMPELLIANIFuga per la vittoria
CREMONESIA caccia di alleati
REGIONE LAZIOTutti a casa!
GRASSODentro o fuori!
SENZA VERGOGNA
MUNICIPIONUMERO 15 ANNO V4
QQuuaallee ssaarràà iill ssuuoo pprrooggrraammmmaa??Ricostruire il tessuto sociale che è sta-
to abbandonato, lavorare sulla viabilitàe sui punti di eccellenza come l'Universi-tà. A me scoccia molto quandosi parla del nostro territorio intermini negativi, abbiamo mol-te risorse da poter valorizzare.Apro a tutti, auspico un centro-sinistra coadiuvato dall'Udc concui sui programmi possiamo tro-vare dei punti comuni. In que-sto momento il Paese non si puòdividere, l'Udc dove governa connoi governa bene, la concerta-zione è un fatto importante. Cat-tolici e progressisti non devonodividersi su punti sociali.
CCoossaa ppeennssaa ddii qquueessttii uullttiimmii 55 aannnnii??La maggioranza non è stata in grado
di gestire nulla, l'opposizione si è sgreto-lata: di 7 consiglieri del Pd sono rimastiin 4, chi dissente è fuori.
CCoossaa iinntteennddee??Mi sembra che sia tutto in mano ad
una piccola area politica che la vuole fa-re da padrona. L'opposizione del Pd hatroppo ammiccato alla maggioranza, cisono delle persone per bene che devonoritrovare il lume della ragione politica.Per alcuni il famoso conflitto di interessiesiste, soprattutto sul versante prenesti-no dove va sciolto il nodo per l'affare deitoponimi. Dico a tutti questi personaggidi decidere o si fanno gli imprenditori osi fa politica. Io ho vinto il congresso suquel versante, non ho cambiato il segre-tario presente, però tanta gente che c'è alprenestino deve farsi da parte, anche per-ché sono 20 anni che non si fa più un con-sigliere così come a Tor Bella Monaca. Lesezioni più grandi non fanno un consi-gliere. Punterò a recuperare tutti quelli
che hanno di-mostrato di ave-re voglia di fa-re. Si deve cam-biare pagina:più trasparen-za, più voglia dilavorare.
QQuuaallee èè llaa rree--ssppoonnssaabbiilliittàà
mmaaggggiioorree cchhee iimmppuuttaa aall PPdd??Il fatto più grave è quello di isolarsi dal-
la gente e come gruppo politico, di fareuna politica arrogante, non in grado diintercettare i bisogni della gente e i cam-biamenti della società.
AAnnccoorraa ccoonnfflliittttii ccoonn iill SSeeggrreettaarriioo ddeell PPddVVIIIIII??
Chi è il segretario?FEDERICA GRAZIANI
Il 25 settembre presso il Capital Inn
di Giardinetti Marco Scipioni, soste-
nuto da Marroni, capogruppo Pd al
Comune, e da Pierpaolo Pedetti, della se-
greteria regionale, ha annunciato ad un
folto gruppo di persone la sua candida-
tura alle primarie per l' VIII Municipio.
"Non abbiamo selezionato la classe di-
rigente. C'è stato un nepotismo spieta-
to!". Va giù duro Scipioni che vuole far
capire ai presenti che la sua è una can-
didatura di rottura con il modo di ammi-
nistrare fino ad oggi. "Non è possibile che
4 consiglieri se ne siano andati. Bisogna
iniziare a tagliare i rami secchi. Sono
troppi anni che questo territorio è gover-
nato da 5 persone". E' il riferimento è
tutto per la maggioranza del Pd VIII. Si
riferisce al gruppo che ruota intorno al-
la coppia Scorzoni/Sgrulletti, responsa-
bili di aver gestito il partito in modo au-
toritario e arrogante. Non ha mezzi ter-
mini Scipioni e le molte persone presen-
ti sembrano condividere.
"Le primarie possono far capire a chi
ha gestito fino ad oggi che devono co-
minciare a fare altro". Sembra una ri-
chiesta di sostegno, in realtà Scipioni è
determinato e convinto dei propri mez-
zi. Tra gli spettatori si avverte forte l'esi-
genza del cambiamento, di voltare pagi-
na. "Non dimentichiamo che contro di noi
ha vinto un Presidente che non aveva
mai fatto politica. Non sarò mai amico di
chi pensa che la politica sia un harem
personale. Quindi dico che chi ha sba-
gliato e soprattutto ha perso deve anda-
re a casa!".
Qui le interpretazioni lasciano il posto
alle certezze. Si riferisce al capogruppo
Pd Scorzoni che le scorse elezioni riuscì
a perdere con lo sconosciuto Lorenzotti.
Prenderà poi la parola Marroni che farà
un breve passaggio sulla situazione del-
la Regione Lazio e sugli scandali al Co-
mune di Roma. Per poi legittimare la can-
didatura di Scipioni: "Marco ha una sto-
ria costruita tra la gente ed è su queste
persone che bisogna puntare. Costruite
un bel comitato intorno alla sua figura.
C'è bisogno di persone come lui!".
E le parole di Marroni sanciscono la
spaccatura del Pd VIII. Per ora solo in
due parti: quella con Scipioni e quella
contro formata dal gruppo legato a Scor-
zoni. Chissà che se ne formino anche al-
tre. Stavolta non basterà candidare uno
dei soliti noti. Ora più che mai servono i
voti, quelli della gente.
FEDERICA GRAZIANI
Scipioni: “Fatevi da parte”IL CANDIDATO ALLE PRIMARIE DEL PD PER LA PRESIDENZA DEL MUNICIPIO VIII NON RISPARMIA ATTACCHI POLITICI AI COLLEGHI DI PARTITO A CUI ATTRIBUISCE
ATTEGGIAMENTI ARROGANTI E PREVARICATORI.
QUELLI CHE NON DISERTANO
DANIELE GRASSO:
"Ho partecipato perché sapevo che Sci-
pioni si proponeva come candidato alle pri-
marie e quindi mi è sembrato giusto anda-
re a sentire le proposte visto che ci trove-
remo come politici e come cittadini a sce-
gliere. Gli attacchi che ha rivolto alla mag-
gioranza del Pd locale per quanto riguarda
alcune situazioni mi trovano d'accordo, su
altre credo che un limite di Scipioni sia non
aver mai partecipato alla vita del partito.
Avrei gradito che in questi anni certe cri-
tiche potessero fare da appoggio alle mie,
ma lui le ha fatte sempre da fuori. Ci sa-
ranno altre candidature io cercherò di ca-
pire cosa proporranno, voterò uno dei can-
didati del Pd comunque".
VALTER MASTRANGELI:
"Ho partecipato perché sono stato invi-
tato. Non ho progetti per il futuro e alle pri-
marie parteciperò con il voto. Attualmente
c'è solo la candidatura di Scipioni non so se
ce ne saranno altre e quali, questa credo
sia una candidatura autorevole vedremo se
ce ne saranno altre altrettanto autorevoli e
se cercheranno la mia collaborazione, ma
non mi sembra la stiano cercando. Il mio
problema è stato quello dei numeri, troppi
voti senza aver fatto tessere. All'interno del
Pd hanno sempre contato di più 20 tesse-
re e non 1000 voti del sottoscritto. Ades-
so è finalmente venuto il momento che con-
teranno i voti e non le tessere".
VITTORIO ALVETI:
"La candidatura di Scipioni è di qualità.
C'è bisogno di una scossa forte perché qui
in VIII il Pd non va bene. Probabilmente il
fatto che non si sia uniti ha influito, parlo
delle parti che si sono confrontate durante
il congresso. In tre elezioni siamo stati, ar-
rivando solo prima del XX, il Municipio fa-
nalino di coda. Credo serva un ricambio del-
le persone. Io ho fatto un'operazione di ca-
rattere politico, ho fatto un'alleanza con Sci-
pioni che non è il mio leader. C'è bisogno
di un ricambio, l'ho detto nel congresso
quando è stato eletto Sgrulletti. Il Pd ha bi-
sogno di una persona più forte tant'è che
io proposi Scorzoni e non fu accettata. C'era
bisogno di una persona in grado di gestire,
purtroppo poi se ne pagano le conseguen-
ze: vedi l'uscita dei vari consiglieri. Oggi c'è
difficoltà a confrontarci e riunirci e questo
è grave pensando alla campagna elettora-
le. Non è detto che altri gruppi non si pre-
senteranno alle primarie, compreso il sot-
toscritto se me lo chiedono. Tutto dipende-
rà dalle alleanze".
FEDERICA GRAZIANI
NON TUTTI I CONSIGLIERI HANNO DISERTA-TO L'EVENTO ORGANIZZATO DA SCIPIONI PERL'ANNUNCIO DELLA SUA CANDIDATURA ALLEPRIMARIE DEL PD. UN VOLTO, IN PARTICO-LARE, QUELLO DI DANIELE GRASSO, DA SEM-PRE VICINO ALLA COSIDDETTA MAGGIORANZALOCALE. E POI L'EX, VALTER MASTRANGELI,CHE NON DIMENTICA DI TOGLIERSI QUALCHESASSOLINO, E L'ALLEATO DI SCIPIONI, VIT-TORIO ALVETI,
SCIPIONI PRESENTA LA SUA CANDIDATURA
SARÀ UNO DEI CANDIDATI DEL PD A SCENDERE IN CAMPO PER LE PRIMARIE. IL MAG-GIOR ESPONENTE DEL COSIDDETTO 'PARTITO PARALLELO' LANCIA LA SFIDA: "BASTA NE-POTISMI!".
tel. [email protected]
TI PIACE SCRIVERE?COLLABORA CON NOI
IL SIGNORE DÀ, IL SIGNORE PRENDE.
Si potrebbe sintetizzare così, con una
massima cattolica, la parabola di-
scendente che ha caratterizzato il
Consiglio regionale del Lazio, il PdL (terri-
toriale e nazionale) e il Presidente della Re-
gione. I manifesti che la ritraevano sorri-
dente, con la firma in corsivo e un motto
semplice da imparare "Con Te". Si tratta
dell'ormai ex Presidente della Regione La-
zio Renata Polverini che sforna nuovamen-
te manifesti a marchio "Città Nuove" am-
mantati di un "rosso fiammante" da far in-
vidia ai comunisti della Federazione della
Sinistra.
L'ascesa della Polverini è da ricercare nel
sindacato, come molti personaggi politici
attuali: prima segretaria dell' UGL, poi pre-
sidente della Regione Lazio.
Qualcosa però è andato storto. Il clima
del 2010 era favorevole, anche se non più
del tutto, al PdL e c'era chi si abbarbicava
con parole tipo "il voto al PdL è stato un
voto di protesta". Col senno di poi sareb-
be il caso di porsi una domanda: protesta
di cosa?
Se si prende il dato "secco", oggettivo e
si mettono a confronto due modelli di fare
politica, "protesta" e Popolo delle Libertà
sono due concetti contrastanti, ossimorici.
Cozzano l'uno con l'altro, non possono sta-
re vicini. Molti inquadrano la protesta co-
me mancata fiducia e credibilità al gover-
no Prodi che, frantumatosi in mille pezzi
tra le mani di Clemente Mastella, non po-
teva fare in modo di ricandidare una crea-
tura che sarebbe stata presa come un "già
visto" da parte dell'elettorato: il Partito De-
mocratico. E il piddì non ha disatteso le ipo-
tesi nelle politiche e nelle amministrative:
disfatta su tutta la linea.
Il voto di protesta come va
inquadrato dunque? I citta-
dini che hanno votato la Pol-
verini in molti casi hanno det-
to che no "la Bonino non si
poteva proprio votare", non
si può votare una radicale. Giusto, meglio
la Polverini. Aveva ragione Monicelli che,
poco prima della sua morte, aveva dichia-
rato ai microfoni di "Rai Per una Notte" che
l'italiano è una persona che "delega per-
ché è meglio che ci sia qualcuno che pen-
sa per lui. Abbiamo fatto così con Musso-
lini e così facciamo adesso con Berlusco-
ni". E così con la Polverini.
Nel voto di "protesta" rientra anche l'elet-
tore medio che non si è andato a vedere
chi avrebbe fatto "salire" al consiglio regio-
nale col suo voto dato alla PdL, anche que-
sto è stato fatto senza sapere, ad insapu-
ta propria. Esattamente come la Polverini
"presidente a sua insaputa", come ha det-
to Giannini del quotidiano La Repubblica
durante la puntata di Ballarò del 25 set-
tembre a cui ha preso parte l'ex Presiden-
te della Regione.
Renata, però, scatta a quelle parole e fa
ricordare al telespettatore il comizio di Gen-
zano durante il quale ha apostrofato un
manifestante con un turpiloquio irripetibi-
le. Renata, però, non sa trattenersi alle pa-
role del giornalista Massimo Giannini e ur-
la, con le vene del collo in rilievo, uno spet-
tacolo per le televisioni in HD: "Non mi at-
tribuisca nulla perché l'azione di governo
(della Regione ndr) è stata decisiva ed ha
portato risultati importanti e non lo dico io
ma autorità indipendenti" ma l'ex Pre-
sidente continua su toni più accesi di-
cendo: "Se lei poi ha deciso che so-
no io il colpevole l'ho deciso prima io
di lei, PERCHE' ME NE SONO ANDA-
TA! E DITELO A QUELLI DI SINISTRA
CHE SE NE VADANO PURE LORO", fa-
cendo cenni eloquenti con riferimento al-
l'andarsene.
Non sapeva dei "toga party" della Regio-
ne; delle Smart comprate con i soldi del
gruppo PdL a La Pisana; dei bonifici, di quel-
lo alla gioielleria biondo per "regali vari" di
duemila euro circa, di quello a "l'angolo del
vino" di seimila euro, non poteva saperlo.
L'ex Presidente della Regione lo ha af-
fermato più volte che sapeva degli scan-
dali come Monti sapeva di Lusi. In tutto
questo, la cosa su cui si dovrebbe ragiona-
re è il dilagante populismo e le affermazio-
ni qualunquiste che si sentono a destra e
a manca, quelle della Polverini, ad esem-
pio, che si accanisce contro "quelli di sini-
stra" e afferma la sua purezza e la sua tra-
sparenza riguardo al caso che ha investito
la regione della Capitale d'Italia infervoran-
dosi sulla sua innocenza. Ma è così, ora-
mai nessuno sa niente come Scajola con
casa sua. Ma lui non sapeva. E' così, pri-
ma si raggiunge, poi frana tutto da sotto i
palmi dei piedi, così, improvvisamente. E'
così, è una sottile linea la verità, non si sta
mai dalla parte del giusto, mai dalla parte
del torto completamente. Politico è chi sa
tenersi in equilibrio sulla linea.
Ma è così: il Signore dà, il Signore pren-
de. MARCO PICCINELLI
La Polverini si è dimessa. E a sinistra, ol-
tre al piddì, all'iddivvù si muove qual-
cosa?
Fabio Nobile, consigliere regionale della
Federazione della Sinistra crede che ades-
so si "debba partire da un lavoro a sinistra"
perché secondo il consiglie-
re comunista bisognerebbe
avere la "capacità di un pro-
getto chiaro che risponda al-
la deriva morale delle istitu-
zioni".
Accanto a questo il consi-
gliere Nobile propugna un
"progetto alternativo a quello reale".
Riguardo alla vicenda del consiglio regio-
nale del Lazio, alle proposte avanzate da
Errani alla conferenza delle Regioni secon-
do le quali si andrebbe a ridurre la rappre-
sentanza politica in maniera "drastica" per
tagliare i costi della politica, il comunista
Nobile afferma come sfruttare lo scandalo
appena avvenuto in Regione serva "per far
sì che si possa ridurre la rappresentanza ai
soli tecnici. Crisi che i tecnici hanno contri-
buito ad aggravare".
Anche perché a livello nazionale si sta di-
scutendo di una ipotetica "legge elettorale
che metta uno sbarramento al 5% ovvero
circa due milioni e cinquecento mila votan-
ti che non avrebbero rappresentanze nel
Parlamento. In questo senso è facile fare
riforme. I gruppi dirigenti del Paese misu-
rano il livello di degrado del paese: la ri-
sposta non è l'allargamento della democra-
zia ovvero tutto in mano ai cittadini ma
quello di allontanarli ancora di più.
Riguardo le possibili alleanze la posizio-
ne della FdS è chiara è netta: no all'Unio-
ne di Centro. "Non ci metteremo al tavolo
con l'UdC: il PD dovrà scegliere. Dovrà de-
cidere sulle condizioni del rinnovamento po-
litico reale e sull'ampliare democrazia e di-
ritti anziché toglierli. Se apre all'UdC, la
strada è impercorribile".
La campagna elettorale per il rinnovo del-
la Regione Lazio è appena iniziata.
MARCO PICCINELLI
MUNICIPIO6 NUMERO 15 ANNO V
Secondo Esterino Montino, capogruppoin Regione Lazio, più del 50% del grup-
po Pd ha intenzione di non ripresentarsi al-le prossime elezioni "per diverse ragioni".
Ecco dunque spuntare il nome del candi-dato Pd per eccellenza il cui nome era giàdato per buono al Campidoglio: Nicola Zin-garetti. Sembrerebbe che il Presidente del-la Provincia di Roma abbia comunicato aidirigenti del Partito Democratico che se nonsi fosse trovato un candidato adatto in Re-gione in grado di gestire la "rifondazione"(che paroloni in casa piddì!!") della Regio-ne, si sarebbe candidato lui stesso.
E a Roma? Per l'Urbe spunta il nome di
Riccardi, Ministro della Cooperazione e del-lo sviluppo, fondatore della Comunità di San-t'Egidio. Un'eventuale conferma di questonome varrebbe a dire la spaccatura conl'area del centrosinistra capitolino: pochi gior-ni fa i segretari di Pd, Sel, Idv e Psi si era-no incontrati col fine di inquadrare delle li-nee comuni per la candidatura di Zingaret-ti alle primarie "su Roma".
Sinistra Ecologia Libertà, tramite il porta-voce dell'area metropolitana Gianluca Pe-ciola, fa sapere con fermezza: "Non stare-mo mai in un'alleanza con il Ministro Riccar-di candidato sindaco. Questo significhereb-be la riproposizione del "montismo" a Ro-ma, una prospettiva politica che Sel non puòaccettare".
Ma la vera sorpresa, nella dichiarazionedi Peciola, è l'ipotesi di un candidato in quo-ta Sel se l'ipotesi Riccardi dovesse essereufficializzata. Fabio Nobile, segretario roma-no del PdCi/FdS dichiara chiusura totale al"tecnicismo" di Riccardi e prosegue dicen-do come sia impossibile che i comunisti pos-sano appoggiare un candidato tecnico cheha contribuito all'aggravarsi della crisi nelPaese.
Una domanda sorge spontanea: ma Ric-cardi non è un cosiddetto tecnico in un go-verno retto da tecnici, quindi "super partes"e alieno da interessi partitici?
E poi, avrà mica ragione Nobile quandodice che si vuole "restringere il campo poli-tico ai soli tecnici"? MARCO PICCINELLI
ZINGARETTI A LA PISANA AULA GIULIO CESARE OCCUPATA
DOPO UN BATTI E RIBATTI DI POSSIBI-LI CANDIDATI SPUNTA IL NOME DI ZIN-GARETTI, L'ORMAI EX CANDIDATO ALLA
"PORPORA" DI ROMA CAPITALE.
NELLA GIORNATA DEL 3 OTTOBRE L'AU-LA GIULIO CESARE DELL'ASSEMBLEA CA-PITOLINA È STATA OCCUPATA DAL'ON.AZUNI IN QUOTA SEL.
POLVERINI USCENTE,
PARLA NOBILE
La decisione di occupare è scattata nella
seduta del 3 ottobre quando la consi-
gliera Azuni era la sola a chiedere "la conse-
gna dell'elenco completo di tutti i beni patri-
moniali alienabili e non, in possesso del Di-
partimento Patrimonio e della Società Ro-
meo. Elenco ripetutamente richiesto in se-
de di Commissione Patrimonio e ulteriormen-
te sollecitato".
Attesa vana.La nota rilasciata dalla capo-
gruppo del gruppo misto Sel in Assemblea
Capitolina prosegue ricordando che "l'Art. 17
dello Statuto e l'art. 26 del Regolamento del
Consiglio prescrivono l'obbligo, da parte dei
Dipartimenti, di tutti gli uffici e delle società
facenti capo al Comune di Roma, del tem-
pestivo adempimento della consegna degli
atti richiesti da parte dei consiglieri dell'As-
semblea Capitolina al fine di ottemperare,
nel migliore dei modi, al mandato conferito-
gli dai cittadini […] La proposta 84 è in aula
dal 27 settembre e gli scarsi contenuti del-
l'elenco incompleto ad essa allegato non con-
sentono la composizione di un mio obietti-
vo giudizio a causa della responsabilità dei
dirigenti del Dipartimento del Patrimonio e
dell'Assessore in primis".Raggiunta da La Fie-
ra in tarda serata, la Azuni, che stava anco-
ra in Aula, ha dichiarato che la sua occupa-
zione è dettata dalla "mancata trasparenza
dell'Assemblea capitolina".
E quest'episodio ne è un'ulteriore prova.
Hic manebimus optime. MARCO PICCINELLI
CON LE DIMISSIONI DELLA POLVERINI LA RE-GIONE È CHIAMATA AL VOTO ENTRO TRE ME-SI. FABIO NOBILE, CONSIGLIERE REGIONA-LE DELLA FEDERAZIONE DELLA SINISTRA IL-LUSTRA LA POSIZIONE NETTA DELL'ORGANIZ-ZAZIONE POLITICA COMUNISTA.
“Ottantacinque tra consiglieri e as-
sessori attualmente in carica per-
cepiranno a fine legislatura 4.400 euro
lordi al mese, per un totale di 4.5 milio-
ni di euro l'anno.
Se calcoliamo che andranno in pensio-
ne al compimento dei 50 anni e stiman-
do una vita media di 84 anni, per loro la
Regione Lazio spenderà un totale di 153
milioni di euro".
Questo il testo della campagna "Stop
ai privilegi" indetta dalla Federazione Del-
la Sinistra nella Regione Lazio che ha por-
tato alla raccolta di 53.676 firme per pro-
porre un referendum abrogativo regio-
nale che ponga un limite, un freno agli
sprechi sempre più grandi dell'ormai ex
giunta Polverini.
Secondo Fabio Nobile, consigliere re-
gionale in quota PdCi/Fds, i vitalizi sono
"un privilegio dal quale è necessario li-
berarsi per ristabilire un rapporto sano
attraverso cui mandare un messaggio di
cambiamento e avvicinamento reale tra
cittadini e istituzioni" mentre secondo il
segretario nazionale del Prc/Fds Paolo
Ferrero questa campagna dovrebbe es-
sere "estesa in tutto il territorio naziona-
le".
Proprio il 29 settembre una delegazio-
ne della Federazione della Sinistra ha con-
segnato i moduli contenenti le firme per
l'accettazione del referendum che, se-
condo la presidente del comitato promo-
tore, sarà possibile votare nell'autunno
prossimo. MARCO PICCINELLI
"STOP AI PRIVILEGI" È LA CAMPAGNA CHE HA PORTATO LA FEDERAZIONE DELLA SI-NISTRA ALLA RACCOLTA DI 53.676MILA FIRME PER UNA PROPOSTA DI REFERENDUM
ABROGATIVO RIGUARDO I VITALIZI NELLA REGIONE LAZIO.
NO VITALIZI LAZIO
“Questa gente la mando a casa io”DOPO LE DIMISSIONI, LA PARTECIPAZIONE ALLA TRASMISSIONE TELEVISIVA"BALLARÒ" DURANTE LA QUALE LA POLVERINI SI INFERVORA E FA RICORDA-RE I BEI TEMPI.
MUNICIPIO NUMERO 15 ANNO V 7
Da qualche mese il consigliere Mas-
simo Rossi, capogruppo IdV, sta fa-
cendo un'opposizione serrata alla
maggioranza di centrodestra,
tanto che ha dichiarato du-
rante un consiglio che non
parteciperà più alla discus-
sione di proposte volute dal
Pdl. Non disdegna attacchi
nemmeno ai colleghi di op-
posizione del Pd tanto che ha
definito spesso il consiglio
municipale come il "governo
Monti", per sottolineare l'atteggiamento
spesso ambiguo del Partito Democratico su
alcune questioni.
L'Italia dei Valori sta facendo unadura opposizione…
Ho visto un po' di allentamento da par-
te del Pd e nella mozione di sfiducia sono
stato molto chiaro: noi non andiamo con
chi già ha fatto programmi, ma andremo
con coloro che vogliono fare un program-
ma condiviso. Gli amministratori devono
avere il ruolo di ascoltare le persone cosa
che ho visto un po' abbandonata dal Pd.
Abbiamo aperto a tutti
quei partiti politici che
hanno un'idea di centro-
sinistra condivisa ed è giu-
sto metterci insieme per
vincere contro questo cen-
trodestra. Al Pd voglio con-
sigliare di fare attenzio-
ne perché sta tralascian-
do alcune cose.
Il mancato invito all'Italia dei Valo-ri nella Festa democratica ha incrina-to i rapporti?
Visto che c'è questo contrasto tra Di Pie-
tro e Bersani sul tema dell'alleanza con
L'Udc, la mia paura era che anche nel lo-
cale si stava riproponendo questa situazio-
ne. Noi non appoggeremo i programmi che
già hanno pensato nel Pd ma appoggere-
mo un programma condiviso.
Quindi sì ad un'alleanza con il Pd?Solo se il Pd dimostrerà di fare un'oppo-
sizione ferrata e concreta e soprattutto se
darà apertura anche alle altre forze politi-
che di centrosinistra affinché si possa ri-
creare una coalizione forte. Ancora non lo
ha fatto …
E invece la coalizione alternativa coni partiti contro Monti?
Mi piace, ho avuto di parlare con il coor-
dinatore dei Grillini e anche con l'area co-
munista e i Verdi. Se il Pd prenderà una
strada diversa, quindi contro i cittadini, noi
andremo con loro. Se faremo l'accordo, lo
faremo con la parte buona del Pd, quella
che sta con i cittadini. Sono per un accor-
do con il Pd se rientra nei temi comuni del
centrosinistra e per un'apertura con i par-
titi di sinistra.Chiederete la Presidenzadel Municipio?
Gli ultimi dati ci davano all'11%, chiede-
remo le presidenze nei municipi anche noi
stavolta.
FEDERICA GRAZIANI
Rossi (IdV): “Alleati della parte buona del Pd”
Si è svolto sabato 29 settembre il corteo
contro la crisi organizzato da Forza Nuo-
va. Regolarmente autorizzato nonostante le
forze democratiche e della sinistra abbiano
chiesto a Prefettura e Questura di vietare la
manifestazione.
Partita da via del Torraccio di Torrenova,
all'incrocio con la via Casilina, la marcia ha
attraversato Torre Angela fino a via Mero-
pe. Qualche centinaio i partecipanti, in mas-
sima parte militanti stessi del movimento.
E serrande abbassate per una buona per-
centuale - ma non tutti - degli esercizi com-
merciali della strada interessata dalla con-
testazione. Coinvolti nei giorni precedenti
con un volantinaggio e l'affissione di un car-
tello in cui dichiarare l'adesione alla prote-
sta contro la crisi, alcuni negozianti hanno
aderito all'invito di "denunciare le enormi
difficoltà che stanno vivendo le attività".
Largo spazio, fra le motivazioni espresse,
ai problemi di carattere eco-
nomico e agli attacchi con-
tro la corruzione della clas-
se politica dirigente. "Ci han-
no chiesto di abbassare le
serrande. Ma solo al momen-
to del passaggio del corteo.
Per manifestare contro que-
sta crisi che ci ha svuotato le tasche" rac-
conta uno di loro. "Nei giorni precedenti so-
no passati per coinvolgerci nell'operazione.
Non è questione di politica, è una questio-
ne economica".
"Non ci interessa se destra o sinistra, non
ci interessa il partito. La verità è che ci sia-
mo stufati di pagare le tasse mentre dall'al-
to mangiano" si sfoga un altro commercian-
te. Qualche attività, a onor di cronaca, non
ha aderito ed è rimasta aperta. E qualche
altra ancora, interrogata sull'eventuale ade-
sione, ha dichiarato di prendere la decisio-
ne di serrare "Al momento
del passaggio, quando ca-
piremo se ci possono esse-
re dei disordini o meno"
perché "stamattina abbia-
mo visto che tutti i casso-
netti sono stati portati via
e vogliamo capire se ci sa-
ranno dei problemi o meno". Il corteo si è
svolto comunque senza alcun tafferuglio o
problema di ordine pubblico.
Resta il fatto che la maggioranza dei com-
mercianti, che abbia aderito con più o me-
no consapevolezza e con toni più o meno
populistici, ha operato una scelta. Anche po-
litica. Un campanello d'allarme a tutte le for-
ze antifasciste e istituzionali del centrosini-
stra. Che, anche in VIII, non riescono più a
trovare un modo per sintonizzarsi, come do-
vrebbero, con il tessuto sociale del territo-
rio. SILVIO GALEANO
IL CAPOGRUPPO DELL'ITALIA DEI VALORI SPIEGA GLI SCENARI FUTURI CHE VE-DRANNO IL SUO PARTITO L' AGO DELLA BILANCIA PER LE COALIZIONI DELLE PROS-SIME ELEZIONI.
SE ALCUNI COMMERCIANTI SOLIDARIZZANO CON LA PROTESTA DI FORZA NUOVA...I MILITANTI DEL MOVIMENTO DI ROBERTO FIORE HANNO SFILATO PER TORRE ANGELA CONTRO LA CRISI, CHIEDENDO AI NEGO-ZIANTI DI ABBASSARE LE SERRANDE IN SEGNO DI PARTECIPAZIONE. UNA PARTE HA ADERITO. BRUTTO SEGNALE PER UN CENTRO-SINISTRA CHE NON RIESCE AD INTERCETTARE IL VUOTO POLITICO.
Dopo le accuse incrociate di Fds e IdV di-
rettamente rivolte al Partito Democra-
tico per il mancato invito alla festa democra-
tica, il partito del Magistrato molisano con-
voca la festa nazionale a Vasto.
Sulla costa Adriatica l'anno precedente era
stata scattata una foto che aveva assunto
chiare tinte politiche, appunto, "la foto di Va-
sto". Il trittico Vendola-Bersani-Di Pietro era
stato declinato così dai giornali: in una foto.
Si doveva aspettare Vasto per capire come
si sarebbe mossa l'Italia dei Valori.
Si doveva aspettare Vasto e ora Marco Ar-
genti, coordinatore dell'Italia dei Valori del
Municipio, raggiunto telefonicamente da La
Fiera, parla di come si possa collocare il pro-
prio partito all'interno di una realtà munici-
pale così "eterogenea" e non standardizza-
ta come l'ottava circoscrizione. Argenti ve-
de nel Partito Democratico nazionale due
macrocorrenti che imperano all'interno di es-
so: montiani e bersaniani.
"La frangia montiana non vorrebbe Italia
dei Valori fra i piedi" mentre l'altra frangia,
quella "bersaniana" avrebbe, secondo il co-
ordinatore IDV, un respiro più "autorevole"
e sarebbe "di natura più condivisibile". Uno
spiraglio si apre nei rapporti tra PD e IDV.
"Siamo stati messi volutamente all'ango-
lo nell'ambito della festa democratica di Tor
Bella Monaca ma noi stiamo lavorando ad
un programma" che porterebbe tutte le re-
altà del centrosinistra ad interagire tra loro.
La priorità sembra chiara: sconfiggere le de-
stre in Municipio.
Tale programma verrà presentato dall'Ita-
lia dei Valori nei primi giorni di ottobre e lo
stesso Argenti conferma che sarà lui stesso
"a chiamare i rappresentanti di tutte le for-
ze con cui si può dialogare: dal Pd alla Fe-
derazione della Sinistra passando dai Verdi
fino a Sinistra Critica".
Sembra che i manifesti affissi per tutto
l'Ottavo (quelli del coniglio ndr) siano un se-
gnale di come gli assetti politici territoriali,
simili al movimento delle placche tettoniche,
inizino a muovere i primi passi e a conver-
gere l'uno verso l'altro. MARCO PICCINELLI
IDV, SI PARTE DAL PROGRAMMATUTTO PRONTO IN CASA ITALIA DEI VA-LORI IN CUI CI SI PREPARA FATTIVAMEN-TE PER LE PROSSIME CAMPAGNE ELETTO-RALI CON LA STESURA DI UN PROGRAMMA.
PRENESTINO - COLLATINONUMERO 15 ANNO V8
Secondo delibera del consiglio d'istitu-
to, la nuova struttura dovrebbe esse-
re assegnata il 5 novembre.
Ma fra le mamme c'è grande appren-
sione che i bambini della scuola di
via Catignano siano costretti a pro-
seguire nella vecchia e obsoleta strut-
tura l'anno scolastico. E che il trasfe-
rimento non avvenga proprio perché
ormai, di fatto, l'anno è iniziato.
Parliamo di un istituto elementa-
re a Castelverde che accoglie 270
bambini. E che, da una prima de-
libera del consiglio d'istituto del-
lo scorso maggio, avrebbe dovu-
to spostarsi - nella sua totalità -
nel nuovissimo plesso di via Ca-
marda. Tutto in estate era ormai
pronto quando a settembre, in-
vece, la prima campanella è suo-
nata di nuovo nel vecchio edifi-
cio. Che, stando alle mamme, gui-
date da Deborah Daniele andrebbe dichia-
rato non a norma e chiuso.
La scuola, infatti, è ricavata da un edifi-
cio privato con grosse difficoltà: non ci so-
no spazi per la didattica e per i laboratori e,
a causa del sovraffollamento delle aule, i lo-
cali della palestra sono stati trasformati in
aule. Per non parlare della scala antincen-
dio piantata nel già ristrettissimo cortile, dei
cornicioni crollati con la nevicata dello scor-
so inverno, della mancanza di uscite di si-
curezza e dei bagni, in comune fra maschi
e femmine e non a norme igieniche. E dei
rischi legati agli ingorghi del traffico all'en-
trata e all'uscita dei bambini - la strada è
stretta e a doppio senso."Rifare un altro an-
no in un contesto del genere non è accet-
tabile. I nostri bambini sono costretti a sta-
re seduti per tutta la durata delle lezioni sen-
za possibilità di fare attività fisica o di fare
ricreazione nel cortile come succede in tut-
te le scuole normali. Quando rientrano a ca-
sa, sono iperattivi e demotivati a studiare".
Ecco perché vogliono che sia assegnato il
nuovo plesso, sicuramen-
te più adeguato, e al più
presto. Un plesso che ini-
zialmente era stato desti-
nato esclusivamente i bam-
bini di via Catignano. Ma a
che, invece, è risultato par-
ticolarmente ambito. Se-
condo le ultime disposizio-
ni, infatti, sarà occupato
per metà dagli studenti della scuola di via
Catignano - prime, seconde e terze - e per
metà da quelli di Città Sant'Angelo. "Le clas-
si dei nostri figli sono a tempo ridotto men-
tre a Città Sant'Angelo c'è il tempo pieno.
Visto che a via Camarda c'è la mensa,
hanno deciso di trasferire anche loro. Ma
siamo noi ad averne bisogno. Questo non è
un ambiente favorevole allo sviluppo di un
bambino".
I genitori non ci stanno: esigono che si
ripristini la sicurezza, che si assicuri una con-
Usa toni rassicuranti il consigliere Pdl
e Presidente della Commissione Ur-
banistica del Comune di Roma - Marco Di
Cosimo - interrogato in merito alle pre-
occupazioni dei cittadini sulle strade che
porteranno al nuovo campo sportivo di
Castelverde. Che dopo alcuni ritardi sem-
bra essere in procinto di essere consegna-
to ma i cui unici accessi, al momento, so-
no via Manoppello e via Miglianico. Stra-
de i cui abitanti hanno già dovuto farsi ca-
rico del viavai dei camion per la realizza-
zione dell'opera.
"L'ultima riunione è stata effettuata pres-
so il dipartimento Periferie assieme anche
ai dipartimenti Mobilità e Urbanistica per
realizzare l'intervento su via Fano Adria-
no. Stiamo lavorando per creare questo
secondo collegamento che colleghi la par-
te posteriore di Caltelverde da via Massa
San Giuliano ed il campo da calcio" spie-
ga Di Cosimo.
"Andrà fatta una piccola variazione del
piano particolareggiato ma si tratta di un
iter molto semplice. Inoltre abbiamo già
il finanziamento perché il progetto potrà
essere realizzato grazie ad alcuni fondi di
opere a scomputo". SILVIO GALEANO
“La scuola di via Catignano va chiusa”LE MAMME DELLA SCUOLA ELEMENTARE DI CASTELVERDE RECLAMANO L'ASSEGNAZIONE
DEI NUOVI LOCALI DI VIA CAMARDA. E CHIEDONO A GRAN VOCE CHE IL VECCHIO EDI-FICIO VENGA DICHIARATO INIDONEO E CHIUSO DEFINITIVAMENTE.
TUTTI A SCUOLA ASPETTANDO LA STRADA
Automobili in coda e studenti a piedi lun-
go la strada per andare a casa. C'era
molto traffico a via Picciano il 13 settembre
all'uscita dei ragazzi dell'Amaldi: la strada
che porta al liceo non è ancora pronta. I la-
vori per la realizzazione della viabilità di ac-
cesso al nuovo istituto superiore sarebbero
dovuti partire in primavera o quanto meno
in estate. Ma sono iniziati solo il 5 settem-
bre, qualche giorno prima dell'inaugurazio-
ne del liceo. Troppo tardi per l'apertura del-
l'anno scolastico.
L'accesso alla scuola avverrà da via Pie-
trasecca che, una volta diventata a senso
unico, passerà davanti all'istituto superiore
per poi ricongiungersi a via Massa San Giu-
liano attraverso via Penna Sant'Andrea. Men-
tre via Picciano probabilmente non rientre-
rà nell'assetto ufficiale della nuova viabilità
per il liceo principalmente per due motivi.
Il primo riguarda l'ampiezza: la via non è
sufficientemente larga e una piccola costru-
zione in tufo crea una strettoia verso la fi-
ne della via.
Il secondo invece è dovuto alla scarsa vi-
sibilità nell'immissione sull'arteria principa-
le del quartiere. "Via Picciano presenta dei
problemi per la realizzazione di una viabili-
tà fluente. Lì ci sarebbe anche un problema
di esproprio che però vogliamo evitare", ave-
va spiegato Marco Di Cosimo, Presidente
della Commissione Urbanistica Comune di
Roma. I soldi con i quali verrà realizzata la
nuova viabilità, 730.252 euro, sono quelli
destinati alle realizzazione di opere di urba-
nizzazione primaria a scomputo. Per ora le
ruspe sono ancora a lavoro, per l'ultimazio-
ne dei lavori bisognerà aspettare il 23 mar-
zo 2013. CRISTINA CORI
IN MERITO ALL'ARTICOLO INTITOLATO "SCUO-LA OSA, AVANTI CON L'AUTOGESTIONE" PUB-BLICATO A PAG. 8 DEL NUMERO 14 ANNO VDEL 22 SETTEMBRE 2012 A FIRMA SILVIO GA-LEANO RETTIFICHIAMO QUANTO SEGUE: LA SI-GNORA ANNARITA FRASCA È UN'INSEGNANTE
E NON UNA DIRIGENTE SCOLASTICA NÉ, A SCAN-SO DI EQUIVOCI, SI È PRESENTATA ALL'INTER-VISTATORE COME TALE; PER QUANTO RIGUAR-DA LE AZIONI INTENTATE DALLE MAESTRE DEL-LA SCUOLA NEI CONFRONTI DEL MUNICIPIO, SI
SPECIFICA CHE NON SI TRATTA DI DENUNCIA
MA BENSÌ DI CAUSA SOSPENSIVA. ENTRAMBI
GLI ERRORI SONO DOVUTI ESCLUSIVAMENTE A
CHI SCRIVE E, PERTANTO, CI SCUSIAMO CON I
DIRETTI INTERESSATI E CON I LETTORI. SILVIO GALEANO
L'ANNO SCOLASTICO È INIZIATO PER GLI
STUDENTI DELL'AMALDI, MA LA VIABILITÀ
PER IL NUOVO ISTITUTO NON È ANCORA
PRONTA. La scuola contesa di via Camarda,a destra quella di via Catignano.Sotto un gruppo di genitori
CAMPO DA CALCIO CASTELVERDE, DI COSIMO (PDL): TEMPI BREVI PER LA NUOVA VIABILITÀ
RETTIFICA
L’8 giugno scorso è stata inaugura-
to il bibliopoint "Francesca Morvil-
lo e Giovanni Falcone" nell'Istituto
Comprensivo di via Fosso dell'Osa a Villag-
gio Prenestino.
Una vecchia promessa di Alemanno, av-
venuta nel corso della visita del sindaco al-
la scuola in seguito al tragico episodio del-
l'accoltellamento di uno studente. Ci sono
voluti anni per arrivare a quel famoso 8
giugno, prima di vedere mantenuta la pro-
messa, giorno in cui tra l'altro lo stesso
sindaco non si presentò all'inaugurazione.
Da quel giorno il bibliopoint non è mai sta-
to aperto. Scuola, Comune e Istituzione
Biblioteche si rimpallano le responsabilità.
Interpellata la responsabile dell'ufficio
scuola istituzioni biblioteche di Roma, la
dottoressa Simona Cives, pur sostenendo
di non avere il quadro completo della si-
tuazione e rimandando gli eventuali chia-
rimenti a Paola Pau, responsabile dei ser-
vizi educativi e scolastici, ha sostenuto che
in occasione dell'inaugurazione l'Istituzio-
ne Biblioteche aveva fornito la scuola di li-
bri per un valore di 1600 euro. Ai quali van-
no aggiunti quelli preesistenti e il frutto
delle donazioni private.
Stando a questo il patrimonio attuale
sarebbe da considerarsi piuttosto vasto.
Inoltre, sempre secondo la signora Cives,
spetterebbe alla scuola, al dirigente e ai
collaboratori scolastici il compito di man-
tenere aperta la struttura. E che Bibliote-
che di Roma avrebbe il compito di inviare,
eventualmente, solo dei volontari come as-
sistenti. Mentre l'acquisto di libri spette-
rebbe alla scuola. Così come gli altri re-
sponsabili dell'Istituzione Biblioteche.
"Abbiamo deciso di occuparci dell'aper-
tura della biblioteca durante l'orario scola-
stico già a partire dalla prima settimana di
ottobre - dichiara una responsabile - solo
per gli studenti".
La scuola rimpalla al Comune la respon-
sabilità del ritardo e che tra l'altro uno dei
problemi sarebbe l'accesso alla stessa bi-
blioteca, in quanto solo studenti e corpo
docenti possono entrare all'interno della
struttura. Servirebbe una seconda entra-
ta per il pubblico.
Sembrerebbe che le chiavi siano in pos-
sesso della dirigente, che aprirà quando si
saranno organizzati. Dal Municipio invece
buio assoluto sulla vicenda. L'Assessore al-
la Cultura Brunetti dice di non essere a co-
noscenza della situazione e ci rinvia al Pre-
sidente del Consiglio Dari, che promette di
informarsi presso il Dipartimento. Quello
che doveva essere un polo culturale in un
angolo della periferia dell'Est Romano ri-
schia di diventare l'ennesima bufala. Un
servizio necessario che in VIII, come al so-
lito, si tramuta in un disservizio.
JESSICA SANTINI
“Venite ho ucciso la mia coinquilina".
Con queste parole un 50enne, ori-
ginario delle Filippine, ha avvertito i cen-
tralini del 112 confessando di aver com-
messo un omicidio. Tutto è accaduto la not-
te tra il 19 ed il 20 settembre, poco dopo
la mezzanotte, in via Francesco Caltagiro-
ne, strada principale del quartiere di Ponte
di Nona.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri
di Setteville, coadiuvati da quelli della com-
pagnia di Tivoli. I militari, subito dopo es-
sere entrati nella'appartamento, hanno tro-
vato il corpo della donna, anche lei filippi-
na, la quale, condivideva l'appartamento
con l'uomo che l'ha uccisa, senza vita, ste-
so sul letto della camera matrimoniale co-
sparso di ferite procurate con un arma da
taglio. L'assassino, immediatamente arre-
stato, sembra abbia già avuto dei prece-
denti per questioni legate al mondo della
droga.
Ancora tutta da chiarire la dinamica del-
l'accaduto, al momento sembrerebbe che
il folle gesto si sia compiuto al termine di
una lite poi degenerata. Secondo alcuni ac-
certamenti avvenuti in seguito, sembrereb-
be che l'omicidio sia stato commesso intor-
no alle 11.00 del mattino, poi l'uomo in se-
guito si è liberato dell'arma del delitto get-
tandola in un cassonetto e, solo dopo do-
dici ore, ha avvertito i militari.
Gli inquirenti al momento indagano a 360
gradi sulla vicenda, soprattutto sul rappor-
to che legava i due, anche se per ora l'uni-
co cosa a legare i due fosse il rapporto tra
coinquilini. ANDREA CAVADA
Il Bibliopoint fantasma di Villaggio PrenestinoINAUGURATO A GIUGNO, DOVEVA ESSERE IL POLO CULTURALE DEL QUARTIERE. MA È SEMPRE RIMASTO CHIUSO.
PRENESTINO - COLLATINO10 NUMERO 15 ANNO V
Lo scorso 28 settembre la Commissione
Urbanistica ha dato parere positivo al-
l'unanimità i primi 5 piani di recupero at-
traverso i quali si potranno dotare i cosid-
detti toponimi di servizi necessari.
Si tratta di aree di ex edilizia abusiva in-
dividuate per un piano di recupero urbani-
stico nel 1997 dalla Variante delle Certez-
ze dell'allora amministrazione Rutelli e pe-
rimetrate definitivamente nel PRG del 2008.
Sul versante prenestino, i nuclei sono pa-
recchi: Fosso San Guliano, Fosso San Giu-
liano 2, Casalone-Castelverde, Castiglione
e Fosso dell'Osa. E proprio quest'ultimo è
fra i primi cinque in tutta Roma ad essere
stati licenziati per consentire la realizzazio-
ne delle opere di urbanizzazione mancan-
ti.
"Ora il piano passerà nelle mani dell'as-
semblea capitolina per essere licenziato de-
finitivamente. Non c'è alcun allargamento
del perimetro del toponimo ma un aumen-
to delle volumetrie che passeranno da 0,4
a 0,5, come da delibera" spiega Marco Di
Cosimo, Presidente della Commissione Ur-
banistica di Roma Capitale. Minima, dun-
que, ma pur sempre densificazione. "Que-
sto - prosegue Di Cosimo - consentirà non
solo la realizzazione di opere di urbanizza-
zione primaria come strade, illuminazione,
rete fognaria ma anche opere di urbaniz-
zazione secondaria e in particolare la crea-
zione di scuole".
Per Fosso dell'Osa che si estende per 21,8
ettari sono previsti 1089 abitanti, con un
incremento di circa 300 rispetto agli attua-
li. Almeno questa volta i servizi arriveran-
no prima dell'edilizia? Sarà sufficiente per
riqualificare? SILVIO GALEANO
PerCORSI di partecipAZIONE. Si
scrive proprio così, per eviden-
ziare il gioco di parole, la nuova ini-
ziativa dell'associazione culturale Ot-
tavo Atto che, con il patrocinio e il fi-
nanziamento del Comune di Roma, orga-
nizzerà laboratori d'arte alla succursale di
Castelverde del liceo Amaldi.
"Da ottobre parte questo progetto che
consiste in una serie di laboratori comple-
tamente gratuiti rivolti sia a studenti del-
l'istituto sia a giovani del territorio fino a 35
anni - spiega Benedetto Cesarini (nella fo-
to), Presidente dell'associazione e della con-
sulta cultura dell' VIII municipio - I corsi
spaziano dal teatro alla scrittura, dal mon-
taggio video alla danza ed ogni classe svi-
lupperà un progetto che presenterà in un'esi-
bizione finale che si terrà al termine dei cor-
si in primavera".
Tra i laboratori spiccano quello di flamen-
co e il corso di musica d'insieme, curato
dall'associazione culturale Castelverde Rock,
nel quale verrà insegnato ai ragazzi come
si costruisce un gruppo musicale. In-
teressante anche la possibilità per gli
artisti di esporre per un intero mese
opere all'interno del liceo e gli incon-
tri con gli autori in occasione della
presentazione di libri. "Quando abbiamo
letto questo bando del dipartimento servi-
zi educativi scolastici, che prevede la pos-
sibilità di realizzare laboratori, abbiamo pen-
sato di creare qualcosa nella nuova sede
dell'Amaldi proprio per lanciarla e pubbli-
cizzarla - spiega Cesarini che tiene a pre-
cisare - Il punto forte di questa iniziativa
sono i ragazzi. I docenti sono tutti giovani
competenti nelle proprie discipline: un pro-
getto fatto da giovani per giovani.
I laboratori saranno pomeridiani e si ter-
ranno nella fascia oraria che va dalle 15 al-
le 18 nell'auditorium, in palestra e in alcu-
ne aule del liceo. Le iscrizioni sono aperte
fino al 10 ottobre compilando l'apposito mo-
dulo che si può trovare nel liceo oppure on-
line sul sito dell'associazione.
CRISTINA CORI
TOPONIMI, FOSSO DELL'OSA FRA I PRIMI CINQUE APPROVATI
L'AMALDI APRE AL TERRITORIO
DOPO LA DELIBERA DELLO SCORSO 27 LUGLIO CHE ADOTTA I PRIMI CINQUE PIANI DI
RECUPERO URBANISTICO, ARRIVA IL PARERE POSITIVO DELLA COMMISSIONE URBA-NISTICA. DI COSIMO (PDL): "ORA RAPIDA APPROVAZIONE DELL'ASSEMBLEA CAPI-TOLINA"
DOPO LA DELIBERA DELLO SCORSO 27 LUGLIO CHE ADOTTA I PRIMI CINQUE PIANI DI RECU-PERO URBANISTICO, ARRIVA IL PARERE POSITIVO DELLA COMMISSIONE URBANISTICA. DI
COSIMO (PDL): "ORA RAPIDA APPROVAZIONE DELL'ASSEMBLEA CAPITOLINA"
PONTE DI NONA: UCCIDE LA SUA
COINQUILINA POI CHIAMA IL 112DURANTE UNA LITE AVVENUTA IN TARDA
MATTINATA, L'ASSASSINO SI LIBERA DEL-L'ARMA DEL DELITTO E SOLO DOPO 12ORE CHIAMA I CARABINIERI E CONFESSA
TUTTO.
PRENESTINO - COLLATINO NUMERO 15 ANNO V 11
Era prevista per settembre l'ultima-
zione dei due parchi pubblici ad ope-
ra del Consorzio del quartiere Cor-
colle. Ma per il momento l'obiettivo sem-
bra ancora molto lontano.
Frutto delle opere a scomputo, la bor-
gata avrebbe dovuto usufruire della crea-
zione di due nuovi giardini pubblici: uno al
centro della borgata stessa, uno dislocato
in una zona più esterna, sulla via Polense.
La consegna era prevista per il mese di set-
tembre ma, evidentemente, qualcosa è an-
dato storto. Infatti il parco costruito nel
quartiere, ormai ultimato, non è ancora
stato collaudato. Quindi i residenti non pos-
sono utilizzarlo. Di contro nell'altra area
destinata, i lavori sono fermi da tempo..
Cosa è accaduto?
"I due parchi pubblici devono essere col-
laudati contemporaneamente poiché ap-
partenenti ad un unico progetto - sostie-
ne il Presidente dei Consorzi di Roma Lu-
ciano Bucheri - per cui, l'uno, anche se ul-
timato, deve attendere la fine dell'altro per
essere collaudato". Così sono le regole, an-
che se singolari, non resta altro che aspet-
tare che il cantiere in via Polense venga
riattivato.
"L'altro parco è stato progettato a con-
fine con il fosso - spiega Bucheri - che è
sotto la tutela del Cbtar (Consorzio di bo-
nifica Tevere e Agro Romano ndr) che ha
stabilito che i confini presupposti nel pia-
no lavori non sono sufficienti. Per questo
tutto si è bloccato". Ma, com'è possibile
che quando il progetto è stato stilato non
si siano informati per tempo delle distan-
ze richieste? "Non eravamo, come nessu-
no del resto, a conoscenza che il fosso fos-
se sotto la tutela del Cbtar. Per questo non
abbiamo provveduto prima ai distacchi per-
tinenti". Ma la situazione, secondo Buche-
ri, sembra risolta: "Grazie ad un incontro
avvenuto martedì 25 settembre con la Pre-
sidente Federica Lopez e i tecnici, sono sta-
te stabilite le distanze minime da mante-
nere dal fosso, pari a 5 metri. Faremo una
variazione, che ovviamente dovrà essere
approvata dal Comune di Roma e si po-
tranno riprendere i lavori".
Tutto semplice, quindi. Anche se appa-
re di certo strano che venga deciso di co-
struire qualcosa senza tener conto degli
eventuali "vicini". E senza preoccuparsi di
verificare prontamente quanto mantener-
si lontani da questi. Una variante significa
altro tempo, altri progetti e altri soldi. Il
tutto a spese sempre dei soliti.
JESSICA SANTINI
Corcolle, il parco è troppo vicino al fossoNON SONO STATE RISPETTATE LE DISTANZE MINIME. PER QUESTO SI DOVRÀ ASPETTARE LA VARIANTE.
Corcolle è ancora senza Adsl. Le conti-
nue segnalazioni e le battaglie portate
avanti dai cittadini a nulla sono valse, visti
i risultati. Il servizio internet di certo non è
considerato un diritto.
Quando avevamo contattato qualche me-
se fa l'ufficio stampa della Telecom, la rispo-
sta era stata pronta: a Telecom non convie-
ne realizzare un impianto per la linea Inter-
net poiché la popolazione non è abbastan-
za numerosa. Nella politica dell'azienda non
era possibile sostenere i costi poiché i rica-
vi non sarebbero stati appropriati. Così un
servizio, del quale del resto l'azienda ha pres-
sappoco il monopolio - quasi tutte le altre
aziende utilizzano le sue cabine per aggan-
ciarsi non potendo installare autonomamen-
te linee - non viene garantito.
"Ho iniziato la mia battaglia molti anni fa
ormai - racconta Emiliano Gioia, residente a
Corcolle, che ha fatto della sua lotta contro
Telecom una bandiera - ho ricevuto dall'azien-
da la stessa risposta che ha dato a voi: non
è conveniente installare la linea Adsl. Così
non abbiamo copertura".
Un problema che si riper-
cuote su tutti, uffici com-
presi, dove molte opera-
zioni sono rese pressoché
impossibili a causa di que-
sta grave assenza.
Il problema non riguar-
da però solo l'Adsl: "La Te-
lecom ha il monopolio nella zona. Non ci so-
no altre compagnie telefoniche con le quali
è possibile stipulare un contratto nel quar-
tiere. Inoltre il servizio è piuttosto scaden-
te: una cabina è in condizioni talmente tan-
to disastrate che ogni volta che piove la li-
nea telefonica di tutti quelli collegati si in-
terrompe. Inutile dirlo: nonostante l'abbia-
mo segnalato, non l'hanno cambiata".
La lotta di Emiliano Gioia ha reso possibi-
le, qualche anno fa, un risarcimento da par-
te di Telecom. "Il servizio mi
è stato interrotto per molto
tempo e ho citato
Telecom. Che mi ha
voluto ad un tavolo
di conciliazione e mi
ha elargito 500 eu-
ro in risarcimento,
che ovviamente per una azien-
da di quel calibro non sono niente. Ho stam-
pato a mie spese volantini e ho tappezzato
il quartiere con la mia testimonianza. Invi-
tando gli altri a fare lo stesso. Uno non è nul-
la, ma in tanti potevamo ottenere qualcosa.
Invece niente. Nessuno si è mosso". Così
Emiliano ha sostenuto sempre con meno vi-
gore la battaglia e a distanza di anni le co-
se non sono cambiate. E, continuando in
questa direzione, difficilmente cambieran-
no. JESSICA SANTINI
E’dal Protocollo d'intesa del 28 febbra-
io 2005 che il quartiere di Corcolle è
in attesa che alcune importanti opere ven-
gano compiute. Da quando il Comune di Ro-
ma e Tav, sedute a tavolino, hanno deciso
che sarebbe stato possibile concedere qual-
che servizio necessario a quelle zone detur-
pate dalla costruzione della linea ferrovia-
ria ad alta velocità.
Così sono state ultimate una serie di ope-
re di compensazione nei diversi quartieri
della Capitale. Ma Corcolle non è soddisfat-
to: un anno fa il comitato di quartiere ave-
va organizzato un consiglio municipale stra-
ordinario per discutere della questione. An-
che perché da 11 miliardi che sarebbero do-
vuti essere i fondi stanziati da Tav, sono sta-
ti improvvisamente ridotti a 4.024.000 . Im-
possibile, quindi, riuscire a portare avanti
tutti i progetti che erano stati accordati.
Che fine farà quindi la realizzazione del-
la tanto agognata scuola? Promessa nel
2005 e ricordata nel 2010 con un altro ac-
cordo stipulato tra il Comune e Rete Ferro-
viaria Italiana S. p. A., ovviamente, ancora
non è stata realizzata. Una questione cru-
ciale da risolvere, perché la mancanza di
aule e di spazi rendono difficile l'accesso agli
alunni, aumentati in numero in modo espo-
nenziale negli ultimi anni.
"L'accordo con RFI Spa è stato raggiun-
to , abbiamo inserito una proposta di giun-
ta e i fondi sono stati messi a bilancio - ras-
sicura Marco Di Cosimo, Presidente della
Commissione Lavori Pubblici del Comune di
Roma - sperando di riuscire ad approvarlo
prima possibile. Per il primo stralcio per la
realizzazione della scuola sono stati messi
a bilancio 4.020.000. Il Dipartimento XII
S.I.M.U. è già allertato e, appena sarà ap-
provato il bilancio, realizzerà il progetto".
Importo praticamente identico alle risorse
finanziarie disponibili secondo l'ultima riso-
luzione in merito.
Discorso poco incoraggiante quello del
Presidente Di Cosimo. Tutto dipenderebbe
dal bilancio che, sembra, sia in imminente
a approvazione. Ma i fondi restano vera-
mente pochi. Perché la scuola è un proget-
to fondamentale, ma poi ci sarebbero le
strade, la creazione di punti di aggregazio-
ne per i giovani e molto altro. Tutte questio-
ni già discusse. Tutti punti su cui ci si sa-
rebbe già accordati. Tutte storie, però, ca-
dute nel dimenticatoio. JESSICA SANTINI
ADSL, UN MIRAGGIO PER CORCOLLEOPERE TAV, CORCOLLEASPETTA LA SCUOLA IL QUARTIERE DEL VERSANTE PRENESTINO ANCORA SENZA LINEA VELOCE PER INTER-
NET. EMILIANO GIOIA, UN RESIDENTE, RACCONTA DELLA SUA BATTAGLIA. NONOSTANTE GLI ACCORDI PRESI PIÙ DI
CINQUE ANNI FA, L'INIZIO DEI LAVORI È
ANCORA LONTANO. POCO PROMETTENTI LE
PAROLE DI DI COSIMO IN MERITO, ANCHE
SE SEMBRA CONVINTO DELL'IMMINENZA
DEI LAVORI.
Il Movimento Articolo 0, in segno di pro-
testa, ha attaccato per le strade del quar-
tiere di Corcolle un manifesto per sottoli-
neare l'assenza del comitato di quartiere.
E' stato chiuso il sito web, chiusa la pagi-
na di Facebook, non ci sono comunicazio-
ni sull'operato del comitato.
Riteniamo questo un fatto gravissimo
visto che Corcolle è ancora in attesa del-
la realizzazione delle opere Tav, è in atte-
sa dell'avvio della raccolta differenziata,
programma-
ta per il quar-
tiere dal Mu-
nicipio e mai
avviata, e
tanto altro an-
cora.
Per questo
chiediamo al
Presidente del
Comitato di
q u a r t i e r e
F ran ce s c o
Saltini di met-
tersi in con-
tatto di nuovo con i cittadini di Corcolle
per informarli sugli sviluppi di tutte le vi-
cende che li riguardano.
Se non fosse intenzione di questo comi-
tato continuare nel suo impegno, chiedia-
mo le dimissioni e nuove elezioni per rida-
re voce al quartiere.
MOVIMENTO ARTICOLO Ø
CHI L'HA VISTO?
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Ponte di Nona, case popolari è divisain due parti non uguali. Due signoredi via Capitini segnalano a "La Fiera"
la situazione paradossale in cui vivono e,raggiunte insieme ad altri abitanti, raccon-tano di come ci sia uno spaccato all'inter-no della borgata. Tra le case beige che sivedono in lontananza dalla Prenestina, davia della Riserva Nuova, quelle più o menocolorate di Villaggio Falcone e quelle di viaCapitini, per l'appunto, c'è una differenzaabissale: le società che gestiscono le pa-lazzine sono differenti.
Sembra niente ma la differenza tra i pa-lazzi della Romeo e quelli dell'Ater, gli ulti-mi costruiti, salta all'occhio anche solo perun fattore visivo: almeno apparentementele seconde sono più curate. I cittadini diquelle vie, però, sono diversi.
A trenta metri l'uno dall'altro si è diver-si e il territorio, l'insieme di palazzi che si èvenuto a creare intorno, rimarca sensibil-mente questo divario.
A via Capitini le case dell'Ater, come con-ferma qualche abitante, in fondo sono tran-quille, sembra un villaggio "anche se quel-la specie di box che stanno sotto quei pa-lazzi di fronte casa mia una volta erano ne-gozi e adesso sono case". E' una specie dipaese questa via a senso unico di Ponte diNona: palazzi non più alti di quattro pianicon un campo da calcio appena rimesso infunzione e ri-valorizzato, con dei giardinimattonati sotto ogni palazzo. Non ci sareb-be niente di storto se non che i marciapie-di di quei giardini vengono presi d'assaltoda qualsiasi automezzo per "inventarsi" unparcheggio inesistente perché quelli asse-gnati agli abitanti delle case Ater vengonosistematicamente invasi dai frequentatoridel campo sportivo. C'è chi ha dovuto farscendere i propri familiari disabili per stra-da senza usufruire dello scivolo apposita-mente costruito perché il passaggio eraostruito da una macchina. "Siamo abban-
donati", recita una delle signore che abita-no in una delle case costruite dalla Romeo,"queste dell'Ater, almeno, sono più vivibili,sono già messe meglio, da noi non arrivaneanche la posta o comunque arriva mol-to tardi", il tutto condito da infiltrazioni d'ac-
qua, contatori che non reggono e dal siste-ma fognario (uno per tutta Ponte di Nona)che si ottura nel bel mezzo dell'estate.
Poi c'è il campo di calcio della societàsportiva GDC - Ponte di Nona: "E' bello, uti-le per la cittadinanza perché crea un mo-mento di aggregazione ma qui serve il so-ciale", nessun centro anziani, sindacati ine-sistenti politica neanche a parlarne.
Anche perché il campo di calcio, gli abi-tanti di via Capitini lo conoscono bene.
Gli spalti non servono: le loro finestre so-no le tribune, completamente affacciate sulverde sintetico.
Il passaggio del civico 16 di via Capitini
con il campo da calcio dovrebbe essere pri-vato o almeno dell'Ater che ha costruito ipalazzi, ma alcuni ragazzi hanno dato mo-do all'inquilina del piano terra di "murarsiviva" dentro casa mettendo delle copertu-re alle finestre: "buttavano l'acqua dentrocasa mia, mi tiravano le tende".
Il piano terra di queste case è realmen-te a livello "terra".
E la situazione è proprio così, senza trop-pi giri di parole. MARCO PICCINELLI
PRENESTINO - COLLATINO12 NUMERO 15 ANNO V
Il refettorio della scuola elementare Ur-bano Barberini, a San Vittorino, ha uffi-
cialmente aperto i battenti. A dare la notizia è l'ex delegato ai tra-
sporti del Municipio, David Nicodemi, pro-motore dell'opera: "Ho preso un impegnopreciso con i cittadini e l'ho portato a com-pimento, seguendo passo passo l'espleta-mento dell'iter politico - amministrativo. Tro-vo però aberrante che siano passati tuttiquesti anni dallo stanziamento dei fondi, manon è un novità; sappiamo tutti quanto siapesante la burocrazia nel nostro Paese".
La tanto agognata struttura, "del tuttostrategica per il quadrante" osserva Nicode-mi, ha iniziato a funzionare lo scorso 1 ot-tobre, anche se in modo parziale. Manca an-cora l'allaccio alla rete del gas, infatti, che siauspica arrivi presto, per farlo marciare apieno regime. Ma si tratta comunque di un
traguardo molto importante per gli abitantidello storico borgo, che da tanto tempo, trop-po tempo, attende di essere preso in consi-derazione dall'amministrazione locale.
"La storia - racconta Nicodemi - ha avu-to inizio nel lontano 2004, allora, è inutileche mi nasconda dietro ad un dito, militavonelle file di Alleanza nazionale ed ero croni-sta di un quotidiano. Sono stato contattatoda numerose mamme, le quali mi spiegaro-no che il refettorio rappresentava un'asso-luta priorità, in quanto il plesso scolastico ri-schiava la chiusura per mancanza di iscrit-ti. I genitori, infatti, preferivano andare aCorcolle, che aveva il tempo prolungato mache al contempo aveva serie difficoltà ad ac-cogliere nuovi alunni. Mi mossi subito e fe-ci predisporre al mio referente in ConsiglioComunale un emendamento di 36mila Eu-ro, che venne licenziato all'unanimità dal-l'Aula Giulio Cesare nel febbraio del 2005.
In questa battaglia fu fondamentale anchela protesta del parroco Don Mario, che dap-prima scrisse una lettera in Municipio, pro-tocollata il 22 dicembre, quindi si incatenò,insieme ai genitori, ai cancelli della scuolaper protesta".
Ai 36mila Euro, indispensabili per far par-tire l'opera, si aggiunsero poi gli altri 150mi-la reperiti dall'amministrazione municipaledi centrosinistra, necessari per terminare ilrefettorio e per riqualificare l'edificio scola-stico: "Fu un lavoro in tandem - tiene a pre-cisare Nicodemi -, al solo scopo di migliora-re la qualità della vita degli abitanti di SanVittorino".
I lavori sono partiti nel 2009, ben 5 annidopo, e sono finiti ora: "Ribadisco - è il com-mento di Nicodemi - che è assurdo che pas-sino tutti questi anni prima che un indiriz-zo politico si tramuti in realtà".
FEDERICA GRAZIANI
LA BORGATA DIVISA IN DUE A CAUSA DI DIVERSE GESTIONI DELLE PALAZZINECOSTRUITE DA AZIENDE PRIVATE: ATER E ROMEO.
Sono arcinote le difficoltà di spostamento con i mezzi pubblici - pernon parlare del traffico privato - per gli abitanti del Prenestino più
profondo. Via Collatina, al mattino, assume la forma di un grande par-cheggio e le linee 314 e 075 hanno sempre ritardi non indifferenti a causa degli ingorghi.
Ad aggravare la situazione, in questo autunno, ci si è messa Trenitalia. Che, a quanto pare, da giugnoha deciso di sopprimere le fermate intermedie da alcune corse mattutine della FR2. Unica risorsa degliabitanti di zona per giungere sui luoghi di lavoro e, soprattutto, di studio con puntualità. Le corse, infatti,sono utilizzate in larga parte dagli studenti che dalla stazione di Lunghezza raggiungono i numerosi liceinei dintorni delle fermate di Serenissima e Tor Sapienza. Eliminate dal percorso dei treni. La segnalazio-ne è partita da una mamma di Ponte di Nona - Grazia Di Lorenzo - che sta raccogliendo adesioni e con-sensi dai genitori della zona. "Dal treno delle 7,13 sono state eliminate tutte le fermate intermedie men-tre da quello delle 7,29, che effettua la fermata a Tor Sapienza, è stata eliminata quella di Serenissima. Incui sono presenti numerosi istituti frequentati dai ragazzi della nostra zona", racconta. Stando al sito diTrenitalia, la soppressione riguarda anche il treno delle 7,48 che effettua la corsa da Lunghezza diretta aTiburtina. Il bilancio è che nella fascia oraria che va dalle 7 alle 8 è rimasto un unico treno. Quello delle7,57 che continua a effettuare entrambe le fermate di Tor Sapienza e Serenissima ma con fine corsa tar-divi per la prima campanella.
"Mio figlio prende il treno delle 7,29. Che ferma a Tor Sapienza ma non a Serenissima. Certo è che sela corsa dovesse ritardare di qualche minuto, rischierebbe di non entrare a scuola". Gli abitanti di Pontedi Nona non possono usufruire di un servizio di scuolabus e, per adeguarsi alle modifiche sull'FR2, dasettembre sono spesso costretti ad accompagnare i figli alle fermate degli autobus quando non diretta-mente a scuola con notevoli difficoltà per il traffico e gli ingressi sul luogo di lavoro. Trenitalia avrebbe ri-sposto di aver rivoluzionato le corse per rispondere alle esigenze dei pendolari. Certo è che il risparmiofra corse dirette e corse con fermate intermedie sarebbe di soli 10 minuti. Ci auguriamo che si trovi ungiusto compromesso. I genitori di Ponte di Nona, intanto, hanno lanciato la mobilitazione. SILVIO GALEANO
Villaggio Falcone a metà
FR2, SOPPRESSE LE FERMATE INTERMEDIE PER ALCUNE CORSE MATTUTINE
DISAGI PER MOLTI STUDENTI CHE UTILIZZANO IL TRA-SPORTO SU FERRO DA LUNGHEZZA VERSO TOR SAPIEN-ZA E SERENISSIMA.
SAN VITTORINO, APRE IL REFETTORIO
UN'OPERA VOLUTA DALL'EX DELEGATO AI TRASPORTI DAVID NICODEMI CHE CON 7 ANNI DI RITARDO VEDE LA LUCE.
PRENESTINO - COLLATINO NUMERO 15 ANNO V 13
“Illustreremo la situazione all' Asses-sore all'Ambiente Marco Visconti perfare una prima bonifica e poi dovre-
mo convincere i responsabili a chiude-re la parte iniziale di quest'area, am-messo che sia in concessione ancora aicostruttori.
Immediatamente faremo un'ordinan-za anche per il danno ambientale". Èquesto, nelle parole del responsabiledel Pics Polizia DecoroUrbano di Roma Capita-le - Anselmo Ricci - il ri-sultato del sopralluogoche si è svolto nella mat-tinata dello scorso 28settembre in via delleCerquete. Una stradache finisce in cantiere, non ancora ultima-ta e che si affaccia sulla pineta. Interessa-ta, da tempo, da scarichi illeciti in grandiquantità di materiale edilizio e rifiuti ingom-branti e che il comitato di quartiere e i re-sidenti hanno testimoniato con numeroseriprese video.
Un viavai di camion pronti a riversarenell'area rifiuti, spesso pericolosi. Non so-lo per l'ambiente ma anche per la salutedei cittadini - eternit fra gli altri - . Dopouna prima denuncia presentata dal presi-dente della Commissione Sicurezza dell'VIII municipio Fernando Vendetti (Pdl),l'area era stata oggetto di un incendio cheaveva cancellato le tracce delle discariche.Ma a settembre, come se niente fosse, l'ab-bandono del materiale è ricominciato pun-
tuale, anche in pienogiorno. E i cittadini han-no deciso di mobilitar-
si e richiedere l'interessamento, fra gli al-tri, del Pics. Verranno attuati, dunque, duetipi di interventi, ha spiegato Ricci. "Un'in-chiesta giudiziaria che parte come Pics eun'altra istruttoria da parte dell'assessora-to". Le indagini sarebbero, in questa fase,volte soprattutto a capire a chi spettereb-bero il controllo e la responsabilità dellospazio e all'accertamento dei confini del-l'area di cantiere. Per capire se l'area è inconcessione ancora ai costruttori o è già incarico al Comune.
"E' ormai un anno che scaricano. Primadi notte, con camionate di materiale edile.Dopo l'incendio, che ha ripulito la zona pe-rò è successo qualcosa. Ha bruciato ancheun recinto del cantiere dove erano parcheg-
giate attrezzature edili. E hanno comincia-to a scaricare anche di giorno. Durante ilsopralluogo, sono state raccolte le testimo-nianze dei cittadini in merito anche alle al-
tre situazioni di degrado e di illeciti ambien-tali commessi nel quartiere. Che, a quan-to pare, trivellano buona parte del Piano dizona Castelverde B4. SILVIO GALEANO
Discarica abusiva di Colle degli Abeti, sopralluogo del PICS
Giorgio, così si fa chiamare, è una di quelle persone che vive nel-le roulotte di via Padre Damiano de Vauster. Quelle roulotte nel
quartiere le conoscono praticamente tutti. " Sono 15 anni che stoqui - esordisce Giorgio - non abbiamo mai dato fastidio a nessuno,lavoriamo e non siamo criminali". Effettivamente sono anni che Gior-gio insieme agli altri nomadi hanno occupato un piccolo lembo distrada proprio a ridosso delle case popolari.
In quel piccolo pezzo di asfalto si svolge la loro vita quotidiana,lavano i panni, ridono, scherzano e quando c'è la carne, fanno an-che la brace. "Io frequentavo la Falcone - strilla Marco, un ragazzonemmeno 20enne, figlio di Giorgio. Ognuno di loro ( 20 persone -
ndr ) contribuisce come può a dare una mano alla piccola comuni-tà, c'e chi restaura oggetti di vario genere, chi prepara la cena e poic'è anche costruisce dal nulla un riparo per l'inverno con dei pezzidi legno presi da una vicina discarica abusiva. "C'èchi ci vorrebbe mandare via - continua Giorgio - noinon facciamo male a nessuno". È vero loro non fan-no male a nessuno e cercano di integrarsi come pos-sono nella società. Tutti i ragazzi presenti nel cam-po frequentano le scuole, vestono come gli altri ra-gazzi della loro età e si considerano italiani a tutti glieffetti.
La loro situazione di certo non è facile. "Alcune persone - alza lavoce Marco il figlio di Giorgio - dicono che a noi questa situazionepiace, non piace a nessuno vivere per la strada. Io andavo a scuo-la poi i soldi non c'erano ed ho dovuto scegliere il lavoro". Come
Marco ci sono altri ragazzi che sono stati costretti a scegliere il la-voro piuttosto che l'istruzione a malincuore perche non avevano al-tra scelta. Ad alcuni di loro è stato anche proposto di essere sposta-
ti all'interno dei campi, ma hanno rifiutato perché liconsiderano dei lager, degli inutili ghetti in cui chiha bisogno viene abbandonato a se stesso. Prefe-riscono rimanere lì vicino a quella manichetta an-tincendio a cui si sono collegati per avere acquasufficiente per la loro "comunità" e cercare di fareuna vita dignitosa.
Nessuno si è mai curato di loro, probabilmentein consiglio municipale nemmeno sanno della loro presenza. Chi liconosce bene forse sono i vigili che, durante i loro giri di pattuglia,si vanno ad accertare che tutto si svolga senza problemi nonostan-te il loro insediamento rimanga abusivo. ANDREA CAVADA
GRAZIE ALL'INTERESSAMENTO E ALLE RIPETUTE SEGNALAZIONI DEL COMITATO DI QUARTIERE, IL NUCLEO DECORO URBANO DELLA PO-LIZIA DI ROMA CAPITALE HA VISITATO L'AREA DI CASTELVERDE B4 INTERESSATA DAGLI SMALTIMENTI ILLECITI. PARTONO GLI ACCERTAMENTI.
VIA PADRE DAMIANO DE VAUSTER 15 ANNI
DI INSEDIAMENTO ABUSIVOUNA CHIACCHIERATA CON I NOMADI DI VILLAGGIO FALCONE.
VENDETTI (PDL) SPORGE UNA SECONDA DENUNCIA
PER GLI SMALTIMENTI ILLECITI DI COLLE DEGLI ABETIGLI INCENDI DELLO SCORSO LUGLIO AVEVANO CANCELLATO LETRACCE DELLE DISCARICHE MA, COME DOCUMENTATO DAI RESI-DENTI E DAL COMITATO DI QUARTIERE, LO SMALTIMENTO ILLECI-TO È RICOMINCIATO. IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE SPE-CIALE SICUREZZA BISSA E PRESENTA UN NUOVO ESPOSTO.
Le segnalazioni risalgono allo scorso luglio. Quando il comitato di quartiere "Colle degliAbeti - Roma Est" con un video più che eloquente documentava lo smaltimento di ri-
fiuti illeciti nelle aree verdi di via Raffaello Liberti e via delle Cerquete. Il consigliere Pdl Fernando Vendetti si era premurato così, lo scorso 17 luglio, di indiriz-
zare una denuncia al nucleo ambientale dei vigili urbani. E qualche giorno dopo - guardacaso - le zone incriminate erano state interessate da un incendio. Che aveva cancellatoper bene le tracce degli smaltimenti e devastato interamente la vegetazione circostante.Eppure tutto ciò non è bastato. E infatti a settembre, come se nulla fosse, l'andirivieni èripreso e, ancora una volta, nuovi scarichi sono stati documentati dai residenti che chie-dono una bonifica immediata e soprattutto una maggiore vigilanza. La via, infatti, si pre-sta molto facilmente ad illeciti, essendo una strada di cantiere e non ancora completata.Fernando Vendetti, sollecitato dalle ricorrenti segnalazioni, ha deciso così di sporgere unaseconda denuncia, indirizzata questa volta alla Procura di Roma e al Nucleo Operativo Eco-logico dei Carabinieri. Non perché "i vigili urbani non fossero attivi ma perché ho ritenutoopportuno informare anche altre autorità competenti e con grandi mezzi a disposizione".
Il sito, infatti, spiega il Presidente della Commissione Sicurezza "è impegnato da faldeacquifere e ricade sotto tutela ambientale. La Sicurezza è importante anche sotto il profi-lo della salute e i reati connessi non sarebbero solo amministrativi ma penali". La denun-cia, ancora una volta, è frutto della collaborazione fra istituzioni e cittadini che Vendetti tie-ne a "ringraziare per la collaborazione e le segnalazioni visto che sono gli occhi vigili delMunicipio". SILVIO GALEANO
Carmine D'Anzica delcomitato di quartiere
TORRINUMERO 15 ANNO V14
L’accordo e la nuova localizzazionesembrano aver preso già corpo. Sen-za aver però coinvolto i cittadini del
quartiere. Non più una medicina delle mi-grazioni ma un appendice del Po-liclinico Tor Vergata sul territorio.
Un servizio non più rivolto a ca-tegorie sociali specifiche ma a tut-ti i cittadini, indistintamente. Perrimediare al sovraffollamento diuna delle maggiori strutture sa-nitarie dell' VIII Municipio. È que-sta, in sintesi, la trasformazione di Medici-na Solidale, per come è stato presentata dalteam del Policlinico lo scorso 3 ottobre, inun incontro pubblico nei locali del centro an-ziani di Tor Vergata. Un servizio, MedicinaSolidale, trasferito da via Cambellotti, rim-balzato da Grotte Celoni e in approdo, ora,al terzo piano della palazzina di via della Te-nuta di Torrenova 124. "
Sarà un progetto sperimentale. L'idea èanche di far vivere l'università sul territorio,facendo gestire il centro da uno staff ospe-daliero di eccellenza, da medici di alto livel-lo che presteranno la propria opera sotto-forma di volontariato. Tutto in una zona incui le strutture sanitarie sono insufficienti",ha chiarito il Prof. Leonardo Palombi. Un pro-getto che, nell'impostazione generale acco-glierebbe il favore di un parte della popola-zione locale ma che ad una buona fetta deicittadini e delle associazioni della zona nonconvince fino in fondo. Innanzitutto per la
scelta dei locali eper l'effettiva ido-neità degli stessi.In seconda battu-ta, per il parados-so di ritrovarsi adaprire un presidio
del Policlinico con lo scopo di sopperire allecarenze sanitarie dell' VIII Municipio a cosìpoca distanza dal Policlinico stesso.
E ancora, per la necessità del territorio diavere presidi di medicina stabili e di incre-mentare l'efficienza della Asl locale piutto-sto che puntare a rimediare con presidi dimedicina di volontariato. Con il punto inter-rogativo sulla dottoressa Ercoli. "Se ci saràancora lei, vorrà dire che Medicina Solidalecontinuerà a essere Medicina Solidale" ha
chiosato qualcuno. Valter Mastrangeli, con-sigliere municipale, che ha portato avanti labattaglia su Grotte Celoni esprime la stes-sa linea sulla nuova localizzazione: "Non sicapisce vista l'immediata vicinanza del Po-liclinico e della Asl con quali criteri sia sta-ta scelta Tor Vergata. Resto fermo sulla po-sizione di un anno fa e cioè Medicina Soli-dale all'interno del Policlinico Tor Vergata".Staremo a vedere se chi si è dato da fare inprecedenza giocherà un ruolo nella prote-sta anche per la nuova sede.
Certo è che, come ogni guerra fra pove-ri, prima o poi questa grana a qualcuno do-vrà pur toccare. Il Prof. Palombi, intanto,mette le mani avanti "Se comunque le co-se non dovessero funzionare, possiamo sem-pre chiudere". SILVIO GALEANO
Da oltre un anno, un gruppo di circa ot-tanta rom vive in un terreno in via del
Torraccio a Villa Verde in un accampamen-to abusivo. Dopo le lamentele dei vicini ilcomitato di quartiere è pronto a prende-re provvedimenti.
"Le segnalazioni dei cittadini che vivo-no là intorno ci hanno allertato - sostieneil vice presidente del Cdq Livia De Pietro -e questa incresciosa situazione ci sta as-sorbendo completamente". Sembrerebbeche il numeroso gruppo di rom viva in uncampo non autorizzato in un terreno, pre-sumibilmente secondo le informazioni delcomitato, di proprietà di un affiliato al fa-moso clan dei Casamonica. I quali, a lorovolta, avrebbero fatto in modo che si po-tesse creare il campo nomadi.
"Abbiamo discusso della questione per-ché non c'è alcun rispetto delle norme igie-nico- sanitarie nel campo: si tratta di unaccampamento abusivo per cui non ci so-no servizi igienici. Se si esclude una ten-da dove vanno a fare i bisogni" raccontaDe Pietro. I vicini non hanno il coraggio diribellarsi, per paura di eventuali ritorsio-ni, dispetti o altre spiacevoli conseguen-ze. Ma si sono rivolte al comitato, perchéesasperati.
"Inoltre per poter usufruire della cor-rente elettrica si sono attaccati, sempreabusivamente, alla linea di illuminazionepubblica. Lasciando così spesso al buio tut-
ta la via". Una situazione spiacevole chedal Cdq è stata sollevata al Consigliere delComune Dario Nanni, con cui il Comitatoavrà un incontro il 10 ottobre.
"Molti hanno scelto di abitare in questazona perché era un posto tranquillo - sot-tolinea De Pietro - e questa situazione starendendo la situazione insostenibile. Il ri-schio di malattie dovute alla scarsa igienee la paura per eventuali ritorsioni ha crea-to uno stato di tensione che fino ad ogginon si era mai respirato da queste parti".
JESSICA SANTINI
Medicina solidale, presentato il nuovo progettoIN UN INCONTRO ORGANIZZATO DAL COMITATO DI QUARTIERE TORRENOVA -TOR VER-GATA, IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO DI BIOMEDICINA E PREVENZIONE DELL'UNI-VERSITÀ TOR VERGATA DI ROMA HA SPIEGATO LA TRASFORMAZIONE DEL SERVIZIO. LA
CITTADINANZA SI SPACCA. GLI ABITANTI PROTESTANO.
LAVORI APPROSSIMATIVI PER VIA
DEL TORRACCIO DI TORRENOVA
Dopo quasi due settimane di semi interru-zione del traffico e deviazione della linea
053 del trasporto pubblico, sono terminati i la-vori di via del Torraccio di Torrenova.
Arteria di fondamentale importanza nellaviabilità dell'intero quartiere Torre Angela, lastrada da molti anni è in condizioni pessime:non solo perché il manto stradale eroso daltempo e tralasciato ha visto crescere a dismi-sura il numero delle voragini, ma anche per-ché, priva di marciapiedi e di parcheggi è co-stantemente a lento scorrimento.
Il MunicipioVIII, grazie al-le risorse giun-te dal Comuneper contrasta-re i danni crea-ti dall'emergen-za neve, secon-do il Presiden-te della Com-missione Lavo-ri Pubblici Mas-simo Fonti, sa-rebbe stata ingrado di affron-tare una spesacosì importan-te. Circa 150mi-la euro, secon-do stime nonufficiali. Per fa-re cosa? Comeal solito un la-voro pressochéapprossimati-vo. Dove l'asfal-to, lasciato ca-dere su unmanto strada-le appena grat-tato, si è tem-poraneamente sostituito a quello preesisten-te. Le caditoie sono talmente basse rispetto allivello della strada che per far defluire l'acquasono stati tagliati dei solchi sull'asfalto appenaposato.
Le banchine sono state tralasciate, lascian-do sporcizia ai lati. Non è stata ripristinata lasegnaletica orizzontale: né la linea di mezza-dria né gli attraversamenti pedonali. Tantome-no sono state ripristinate le delimitazioni perle fermate degli autobus. Tutto è stato lascia-to al caso, come si trattasse di un lavoro svol-to in tutta fretta.
Del resto l'opera è avvenuta durante la ri-presa di ogni attività. Intralciando il traffico ela normale vita cittadina. Non ad agosto, quan-do le strade erano deserte, ma a settembreinoltrato. Creando scompiglio totale in una via-bilità già provata. E certo, è logico: se l'aves-sero fatto quando la città era ancora vuota nes-suno si sarebbe accorto dei lavori. Tanto valenon farli, se non è possibile utilizzarli per unpo' di pubblicità. JESSICA SANTINI
Con la prima campanella, ricominciano lepreoccupazioni per l'incolumità dei bam-
bini che frequentano la scuola media di via diTorrenova 147 a Torre Angela. E che ogni mat-tina si ritrovano a stazionare davanti ai cancel-li di ingresso dell'istituto, che affacciano sullastrada, senza che qualcuno si preoccupi di vi-gilare che l'ingresso dei ragazzi e la viabilità lo-cale si intralcino a vicenda, o peggio, si possa-no scontrare. "Avevamo fatto domanda proto-collata al preside affinché accogliesse gli stu-denti anche prima dell'ingresso.
Ma, per problemi di assicurazione, non è sta-to possibile soddisfare la richiesta. Comunquequi non si vede mai un vigile urbano" è la de-nuncia di Oriano Rossi, presidente del comita-to di quartiere di Torre Angela. Ci auguriamoche almeno durante quest'anno scolastico siriesca a mettere in pratica una soluzione posi-tiva. SILVIO GALEANO
BLOCCO DELLA VIABILITÀ E DEVIAZIONE DEIMEZZI PUBBLICI PER UN'OPERA PESSIMANEL SUO COMPLESSO. REALIZZATA QUAN-DO IL QUARTIERE È TORNATO NEL PIENODELLA ATTIVITÀ. COME SI ADDICE ALLE INI-ZIATIVE DI FACCIATA.
UN CAMPO ABUSIVO A VILLA VERDE
SEMBREREBBE CHE UN GRUPPO DI ROM SI SIA STABILITO IN UN TERRENO IN VIA DEL
TORRACCIO. IL CAMPO ABUSIVO, SPROVVISTO DI SERVIZI IGIENICI E CORRENTE ELET-TRICA STA CREANDO PROBLEMI AI RESIDENTI.
SCUOLA MEDIA VIA DI TORRENOVA,
PROBLEMI DI SICUREZZA
PER GLI STUDENTI DELLA
GRAZIANI EDITOREDIRETTORE RESPONSABILE - FEDERICA GRAZIANISTAMPA FOTOLITO MOGGIOStrada Galli 5, 00100 Villa Adriana (RM)REDAZIONE VIA MONTEPAGANO, 5000132 - CASTELVERDE (RM)tel. 0622460838 - [email protected]: La Fiera dell’EstGrafica PIXEL - Impaginazione Alessio Carta© RIPRODUZIONE RISERVATA DI FOTO, TESTI E PUBBLICITÀ
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TORRINUMERO 15 ANNO V16
Le chiavi del plateatico, alla fine, so-no state consegnate. Non diretta-mente a qualche operatore, come ri-
chiesto inizialmente dall'amministrazione.Un incarico per cui i commercianti, non an-cora costituitisi in associazione di servizi,non potevano assumersi individualmentela responsabilità.
Ma ad un ditta incaricata dal Municipiodi mettersi a disposizione degli operatoriper effettuare ritocchi ai banchi, ren-dere gli allacci elettrici a norma edinstallare le attrezzature mancantidi cui il mercato non è stato dota-to. Ovviamente a spese degli inte-ressati. A giugno, nel frattempo,l'amministrazione si era preoccupa-ta di indirizzare una lettera a tutti gli ope-ratori invitandoli a tenersi pronti per un'even-tuale apertura dopo la pausa estiva.
A quanto pare, però, ancora una volta itempi sono stati dilazionati. La struttura, loricordiamo, è pronta dal 2008, con un'uni-ca eccezione: l'allaccio alla rete fognaria per
realizzare il quale a quanto pare,ci son voluti 4 anni. E sul cui ri-
tardo, è stato più volte ipotizzato, si è for-se giocato un balletto elettorale. Ai malu-mori degli operatori - che afferiscono in buo-na parte dal vecchio mercato di via Sisen-na - per i continui ritardi, si aggiungono in-certezze e dubbi sulle modalità di apertu-ra. Anche ora che la situazione sembra es-
sere agli sgoccioli. "Qualcuno ci accusa di essere noi a non
voler entrare. Ma se stiamo spendendo deisoldi per allestire i nuovi box, com'è possi-bile accusarci?" si chiede Angelo Bianchi,uno degli assegnatari. Inoltre, agli opera-tori non è ancora stata data la possibilità diconoscersi fra di loro e, soprattutto, di en-trare in contatto con quegli operatori chenon provengono da Torre Spaccata ma daaltri mercati di Roma. E che, a quanto pa-re, non starebbero eseguendo i lavori ne-cessari.
"Siamo sicuri che le assegnazioni sianostate fatte veramente tutte? Per aprire, civiene detto, che ci vogliono due terzi deglioperatori. Ma non ci sembra che tutti stia-
no effettuando i lavori per arrivare prontialla data di apertura". Su 36 banchi asse-gnati, infatti, solo 20 operatori starebberoeseguendo le operazioni di stigliatura. E an-cora, tante perplessità su cosa ne sarà delmercato bisettimanale. Che, nel corso deltempo, si è allargato a dismisura e, i cuibanchi hanno spesso trasformato la proprialicenza in licenza alimentare, facendo con-correnza al mercato rionale. Un mercatoche però funziona da traino e di cui moltospesso si è ipotizzato il trasferimento in viaNamusa. E che, quindi, più che trasferitoandrebbe regolamentato, per non danneg-giare gli operatori di via Sisenna.
L'assessore Brunetti, dal canto suo, è cer-to della prossima apertura "Consegnate lechiavi, aspettiamo gli operatori. Quando cicomunicheranno di aver ultimato i lavori sideciderà insieme la data di apertura. È pro-babile che per dicembre il mercato verràaperto". SILVIO GALEANO
GLI OPERATORI - MA NON TUTTI - STANNO ULTIMANDO I LAVORI PER I BOX ASSE-GNATI, DOPO LA CONSEGNA DELLE CHIAVI DEL PLATEATICO A UNA DITTA INCARICA-TA DI ESEGUIRLI. L'ASSESSORE ALLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE MARIO BRUNETTI AN-NUNCIA L'APERTURA ENTRO LA FINE DELL'ANNO.
L’approvazione definitiva è del 2007.Quando la Giunta Veltroni e, nello spe-
cifico, il Dipartimento Politiche per la Ri-qualificazione delle Periferie, ne approvò ilfinanziamento per un importo di quasi 1milione e 800mila euro.
Un progetto pensato per fornire rispo-ste alle numerose richieste dagli abitantinell'ambito dei Contratti di Quartiere pro-mossi dal Ministero dei Lavori Pubblici perincrementare servizi infrastrutturali in quar-tieri degradati e che avrebbe dovuto riqua-lificare l'area che costeggia le case popo-lari di Torre Maura, alle spalle dell'ISVEURdi Piazzale delle Paradisee. Nel piano ini-ziale, una grande piazza coperta racchiu-sa da una biblioteca pubblica e da sale mul-timediali e destinate alla lettura e un altrolocale organizzato in caffetteria, sala pro-iezioni e teatro.
Collegate da un interrato con sala pro-ve e sala di registrazione. Poi eliminato dalprogetto, a quanto pare, a causa di diffi-coltà nello scavo e di vincoli di natura ar-cheologica. La gestazione dell'opera sareb-
be dovuta chiudersi ad un anno dall'iniziodei lavori. Che, da dicembre 2010, furonocomunque ritardati di qualche mese. Feb-braio 2012, dunque, sarebbe dovuta esse-re la scadenza. Il cantiere, in realtà, pro-cede, ma arrivati a ottobre siamo ancorasenza una data di ultimazione.
Come spesso accade per le opere pub-bliche, infatti, il regime è andato un po' asinghiozzo. Per seguire l'erogazione dei fon-di da parte dell'amministrazione, che, divolta in volta, si misura con qualche intop-po. E intanto i cittadini che chiedono cul-tura e luoghi di aggregazione aspettano.
SILVIO GALEANO
CENTRO POLIVALENTE DI TORRE MAURA, QUANTO MANCA?
I LAVORI PER IL CENTRO POLIFUNZIONALE DI VIA TOBAGI SEMBRANO SENZA FINE.
Mercato di via Sisenna, apertura entro dicembre?
Ancora un incidente mortale, ancora una giovane vittima della strada, ancora una giovanevita spezzata per le strade dell'ottavo municipio. Dopo l'incidente di due settimane fa, avve-
nuto in via Fosso dell'Osa,dove ha perso la vita un giovane finanziere, questa volta è toccato alquartiere di Tor Bella Monaca essere teatro della disgrazia. Tutto è accaduto lo scorso martedì24 settembre tra via di Tor Bella Monaca e via dell'Archeologia. La dinamica dell'incidente è an-cora tutta da chiarire, al momento sembrerebbe infatti che uno scooter di grossa cilindrata cona bordo un ragazzo ed una ragazza, sia stato travolto da un furgone che viaggiava nella dire-zione opposta a folle velocità, che stava per entrare in un' area di parcheggio poco distante. Acausa dell'urto il corpo del ragazzo, Antonio Moccia, 20 anni, figlio di un esponente di un clandel Casertano deceduto lo scorso 2008, sarebbe stato catapultato e sbattuto sotto al motore delfurgone. Trasportato di urgenza al Policlinico di Tor Vergata, ha perso la vita pochi minuti più tar-di. A nulla è servito l'intervento dei medici che hanno cercato di rianimarlo, l'impatto era statotroppo violento e per il ragazzo non c'è stato più niente da fare. Diversa invece la situazione del-la giovane che viaggiava con lui, la quale non è in pericolo di vita ma comunque versa in condi-zioni gravi a causa di un forte trauma cranico e della frattura di numerose costole.
Quando i familiari del ragazzo hanno appreso la notizia del decesso, si sono diretti in massapresso l'ospedale chiedendo di poter vedere il corpo del giovane. Al rifiuto dei medici, la fami-glia si è lanciata contro tutto il personale sanitario creando il caos. Solo l' intervento degli uomi-ni del Commissariato Romanina è riuscito a ripristinare la calma.
Dopo tutta la tragica vicenda, la famiglia di Antonio Moccia avrebbe voluto svolgere il corteofunebre con una carrozza trainata da cavalli dall'ospedale di Tor Vergata fino alla chiesa di San-ta Maria Redentrice di Tor Bella Monaca, ma il Prefetto di Roma Fulvio Della Rocca, ha negatol'autorizzazione di far svolgere il corteo in maniera solenne per motivi legati all'ordine pubblico.
ANDREA CAVADA
IN UNO SCHIANTO FRONTALE AVVENUTO TRA VIA DELL'ARCHEOLOGIA E VIA DI TOR
BELLA MONACA, PERDE LA VITA UN RAGAZZO DI 20 ANNI, FIGLIO DI UN BOSS DEL CA-SERTANO. APPRESA LA NOTIZIA I PARENTI CREANO IL CAOS AL PRONTO SOCCORSO.
TOR BELLA MONACA: ANCORA UN INCIDENTE MORTALE, PERDE LA VITA FIGLIO DEL BOSS
Angelo Bianchi
TORRI NUMERO 15 ANNO V 17
Quello che doveva essereun piano di riqualificazio-ne urbana rischia di di-
ventare l'ennesimo regalo ai co-struttori. Più che riqualificazio-ne sembra che la variante pro-posta all'Articolo 11 Torre Ange-la - Tor Bella Monaca possa por-tare ulteriori disagi ai residentidei quartieri.
Le schede parlano di un nu-mero di abitanti che aumenteràdel doppio rispetto al progetto originario ese aggiungiamo a questo il progetto del Ma-sterplan e la 167 di Grotte Celoni a TorreAngela e zone limitrofe arriveranno altri30mila abitanti. L'Articolo 11 fu approvatanel 2007 dalla Giunta Marrazzo.
Fu un progetto realizzato grazie ad unpercorso partecipato della giunta di centro-sinistra dell'epoca e che voleva come anda-re a migliorare lo stato del quartiere. Il pia-no originario prevedeva 600 appartamenti,2 centri commerciali, 32 ettari di parco, unmercato, un asilo nido, il completamentodell'allargamento di via di Torrenova, la ri-qualificazione di via del Torraccio, un sotto-passo che collegava la stazione di Torreno-va e un sovrappasso che collegava via deiCoribanti con Torre Maura e Raccordo Anu-lare. In questo modo si proponeva una ri-qualificazione in cambio di un'edificazioneprivata e commerciale.
Le opere dovevano essere finanziate permetà dai privati per metà dal pubblico. Co-sa accade con la variante? Il progetto assu-me un aspetto del tutto diverso dall'origi-nario. Salta subito agli occhi l'assenza delparco pubblico così come era pensato. Il pro-getto inizialmente era denominato proprio'Torrenova Città Parco'. Oggi l'idea di parco,che tra l'altro doveva essere destinato peruna parte all'agricoltura sperimentale, è spa-rita. Al suo posto troviamo palazzine dislo-cate per il parco intorno a cui viene inseri-to del verde.
Quindi non più un parco, ma verde resi-denziale. Perché quelle case dovranno es-
sere servite da strade per raggiungerle e ilfamoso verde sarà tramezzato da piccolearterie che cancelleranno per sempre l'ideadi parco urbano. Sparita dal progetto anchela piazza di cui gli abitanti da tempo aspet-tano la realizzazione. L'opera sarà realizza-ta dalla società Galotti e i numeri sono spa-ventosi: 3.955 abitanti previsti in più e unavolumetria residenziale pari a 316.400 mc.
Tutto farebbe pensare ad una vera lottiz-zazione. Se aggiungiamo il fatto che la va-riante non sia passata nemmeno per l'aulaconsiliare del Municipio, nel silenzio dell'op-posizione, autrice tra l'altro del progetto ini-ziale, la storia comincia a puzzare e non po-co. FEDERICA GRAZIANI
Articolo 11, sparisce l'idea di parco pubblicoSTRAVOLTO IL PROGETTO ORIGINARIO CHE PREVEDEVA 32 ETTARI DI VERDE PUBBLI-CO. QUELLO CHE RESTA È CEMENTO E VERDE CONDOMINIALE.
“Il nuovo progetto non ha nulla a chevedere con quello originario. Il dato
più grave è il raddoppio del numero degliabitanti che comporterà problemi gravissi-mi per la via-bilità. Se ag-giungiamo ilMasterplan ela 167 di Grot-te Celoni que-sto quadran-te rischia di diventare una gabbia. A noi ser-viva un parco pubblico, la piazza a Torre An-gela, un centro culturale. Il nuovo progettonon contempla nessuna di queste opere. Cichiediamo dove sia l'opposizione visto che ilprogetto originario era stato fatto dalla giun-ta di centrosinistra. Proprio con Scorzoni eCremonesi noi del comitato facemmo variincontri per questo progetto. Oggi che il lo-ro lavoro è stato stravolto come mai non gri-dano allo scandalo? La variante non è pas-sata nemmeno per l'Aula Consiliare del Mu-nicipio e questa è una cosa gravissima. Chie-diamo un incontro con le forze politiche chehanno il dovere di spiegarci il nuovo proget-to. Devono darci delle risposte. Perché l'op-posizione tace? Dobbiamo iniziare a pensa-re male?" FEDERICA GRAZIANI
“Il Piano di recupero urbano voluto dalla precedente giunta, con le variazioni di Ale-manno è divenuto un piano di lottizzazione edilizia estraneo ai bisogni di Torre An-
gela. Sparisce la riqualificazione di via del Torraccio e di via Torrenova. Ricordiamo chequella era una area agricola e si poteva cambiare destinazione d'uso e in parte urbanizza-re solo se portava un beneficio alla borgata esistente. Cosi non è più. Chiediamo alle op-posizioni in Comune e in Municipio dal PD a SEL, passando per l' IDV, se vogliono ingoia-re questa ennesima speculazione edilizia. La FDS chiede di impugnare la variante, di atti-varsi per una convocazione urgente degli organi competenti per verificare se era legittimoda parte del proponente privato vendere a terzi un progetto di recupero urbano, se sonostati versati dal "consorzio" gli oneri al Comune per la realizzazione dei servizi pubblici pre-visti. La FdS impegna i suoi consiglieri regionali per fare chiarezza sulla vicenda. Torre An-gela non è terra di conquista della speculazione edilizia".
COMITATO ARCACCI TORRE ANGELA:"DOVE STA L'OPPOSIZIONE?"
COSA CAMBIA
FEDERAZIONE DELLA SINISTRA: "L'OPPOSIZIONE NON DIFENDE NEANCHE LA SUA PIANIFICAZIONE URBANA"
PARLA LUIGI CASELLA, PRESIDENTE DEL
COMITATO DI QUARTIERE ARCACCI CHE
PUNTA IL DITO CONTRO IL SILENZIO DEL-L'OPPOSIZIONE DI CENTROSINISTRA.
PARAMETRI URBANISTICI ACCORDO DI PROGRAMMA VARIANTE 2012
ABITANTI INSEDIABILI 1.875 3.955VOLUMETRIA RESIDENZIALE 150.000 MC 316.400 MC
VOLUMETRIA NON RESIDENZIALE 170.000 MC 130.798 MC
VOLUMETRIA COMMERCIALE 127.500 MC 94.783 MC
SUPERFICIE LORDA RESIDENZIALE 46.875 MQ 98.875 MQ
SUPERFICIE LORDA NON RESIDENZIALE 44.174 MQ 22.744 MQ
PERIMETRO AREA
TORRINUMERO 15 ANNO V18
Non hanno trovato esito positivo gli
scioperi e le dure contestazioni di
questi giorni. Gli ultimi, in ordine,
prima sotto al palazzo della Regione lo scor-
so 13 settembre, in concomitanza con le
riunioni di trattativa fra sindacati e azien-
da. Poi, lungo le strade del municipio X do-
ve, assieme ai lavoratori degli studi cine-
matografici di Cinecittà, di
Capannelle e di Autogrill, a
insegnanti precari e comi-
tati di quartiere hanno sfi-
lato nel pomeriggio di ve-
nerdì 27 per uno sciopero
di "cittadinanza".
Il tavolo di trattativa fra
le rappresentanze sindacali e Almaviva Con-
tact si è infatti interrotto bruscamente a
causa della inamovibilità in merito alla pro-
posta avanzata dall'azienda. Che ha tenta-
to la mossa della cassa integrazione a ro-
tazione, introducendo criteri di verifiche sul-
la qualità e produttività giudicate inaccet-
tabili dai sindacati. Tutte le rappresentan-
ze, infatti, si sono rifiutate di firmare un ac-
cordo tutto a svantaggio dei lavoratori. La
decisione di mandare in cassa integrazione
straordinaria era stata assunta dai vertici
lo scorso agosto, a sei mesi dall'applicazio-
ne del contratto di solida-
rietà per tutti i dipendenti.
I lavoratori della sede di
via Labaro erano stati indi-
viduati come bacino degli
esuberi. L'azienda era sta-
ta ripetutamente accusata
di voler delocalizzare a Ren-
de, nel cosentino, per usufruire di sgravi
contributivi e avere libero accesso ai vari
fondi regionali all'occupazione elargiti dagli
enti locali. Senza aver esaurito le commes-
se a Roma. Dichiarando, invece, ufficial-
mente di disporre la chiusura della sede di
Cinecittà per cessazione di attività. I lavo-
ratori - fra di loro molti cittadini dell' VIII
municipio ed ex dipendenti della COS di Tor-
re Spaccata - erano stati stabilizzati a tem-
po indeterminato, dopo anni e anni di con-
tratti a progetto e precarietà, solo grazie
agli incentivi varati da una finanziaria del
governo Prodi nel 2007. Costretti a firma-
re, però, una liberatoria in cui rinunciava-
no a tutti i diritti maturati nel pregresso. Al
termine della riunione di trattativa il grup-
po del settore telecomunicazioni ha ribadi-
to la necessità di cassa integrazione per-
ché "le commesse non ripagano neanche i
costi diretti del lavoro di via Lamaro", insi-
stendo sulla "bassa produttività, bassa qua-
lità e assenteismo" della sede. Il sito stori-
co, ex sede dell'Atesia, il luogo da cui tutte
le lotte sindacali dei call center sono comin-
ciate, chiude. 632 persone rimarranno a ca-
sa. SILVIO GALEANO
Non sono soliti fare la voce grossa, è ve-
ro. Ed è forse per questo che le proble-
matiche di Torre Angela, spesso rimangono
inascoltate o schiacciate da quelle dei quar-
tieri circostanti.
"Eppure, ai miei tempi nella borgata c'era-
no il teatro, il cinema, centri ricreativi per la
cittadinanza" racconta Oriano Rossi, presi-
dente del quartiere. Che de-
plora la mancanza di spazi di
aggregazione per il quartie-
re. A partire dalla più volte
promessa Piazza Merope.
Aspettata per anni e ora infi-
lata dall'amministrazione nella variante pri-
vata 1 del PRU di Tor Bella Monaca. Varian-
te di riqualificazione criticata più volte nel-
la sostanza e nel metodo dalla cittadinanza
e dai comitati di quartiere ormai giunti al
paradosso, però, di dover sperare nell'ap-
provazione pur di vedere realizzata la piaz-
za. Per finire con lo spazio dove poter discu-
tere in merito al quartiere.
Il comitato, infatti, non possiede una se-
de ma è costretto ad appoggiarsi nei locali
dell'agenzia automobilistica Mancini, in via
di Torrenova. "Avevamo chiesto un'aula inu-
tilizzata nella scuola Gian Battista Basile ma
le nostre richieste sono rimaste inascolta-
te". Non ci sembrano richieste irrealizzabi-
li. Sarebbe ora che la borgata venisse tra-
sformata di fatto in quartiere.
SILVIO GALEANO
LA DENUNCIA DEL PRESIDENTE ORIANO ROS-SI. CHE, ASSIEME AI CITTADINI, ASPETTA DA
ANNI PIAZZA MEROPE E L'ASSEGNAZIONE DI
UNA SEDE PER IL COMITATO, COSTRETTO AD
APPOGGIARSI NELLA SEDE DELL'AUTOSALO-NE MANCINI.
PULIAMO IL MONDO PARTENDO DA TORRE MAURASICULIANA
“Sono entrato nel locale e ho detto che
avrei voluto parlare con l'ammini-
stratore dell'azienda entro le 10 di matti-
na".
Questo l'ultimatum posto da Giuseppe
Alessandrini, RSA CGIL, alla sua azienda,
la Cyrano che non versa soldi in busta pa-
ga dei lavoratori da ben tre mesi.
"La scorsa settimana abbiamo fatto due
giorni di sciopero che ci hanno portato alla
firma di un accordo alla sede della CGIL in
via Tiburtina in cui l'azienda si impegnava
in un pagamento dilazionato entro il 18 set-
tembre di tutte le quattordicesime. Entro il
26 settembre tutte le mensilità di luglio, en-
tro il 5 ottobre quelle di agosto ed entro il
15 ottobre tutte le mensilità di settembre".
In questo modo si sarebbe potuto, in ma-
niera scaglionata, pagare gli arretrati in so-
speso.
Prima data di scadenza disattesa e il 19
settembre i lavoratori incrociano di nuovo
le braccia, non bloccando comunque l'atti-
vità, ovvero: la cassa era in funzione, chi
voleva poteva acquistare qualsiasi cosa.
Avrebbe dimostrato sensibilità zero, ma
avrebbe potuto farlo.
Nel frattempo il 19 settembre un respon-
sabile dell'azienda aveva dichiarato che le
quattordicesime tutte potevano essere sal-
date il 24 settembre.
"Avevamo contrattato sulla data già pre-
cedentemente - continua Alessandrini - e
viene disattesa non di un giorno, non di
due, bensì di quasi una settimana. Noi ov-
viamente non abbiamo accettato. C'è sem-
pre qualcosa che non va nell'azienda quan-
do si tratta di pagare gli stipendi, non ci cre-
diamo più".
Nella mattina del 24 settembre i lavora-
tori hanno nuovamente incrociato le brac-
cia in attesa di nuove da parte dell'azienda
che non erano ancora arrivate in giornata.
MARCO PICCINELLI
Almaviva, la cassa integrazione straordinaria è certa
CDQ TORRE ANGELA: VOGLIAMO UNA PIAZZAE UN LUOGO IN CUI POTER DISCUTERE
LE PROBLEMATICHE DEL QUARTIERE
NON SONO BASTATE LE AGITAZIONI DEI LAVORATORI DELLA SOCIETÀ LEADER NEL
SETTORE CALL CENTER. DOPO LA ROTTURA DELLA TRATTATIVA, L'AZIENDA, ACCUSA-TA DI DELOCALIZZARE A RENDE, CHIUDE LA SEDE DI VIA LAMARO A CINECITTÀ. ACASA 632 PERSONE, TRA CUI MOLTI DI TORRE SPACCATA.
FACOLTÀ DI INGEGNERIA, I DIPENDENTI DEL BARINCROCIANO LE BRACCIADA MESI SENZA PERCEPIRE STIPENDI, ILAVORATORI DELLA CYRANO FERMANO LE
ATTIVITÀ PER ASPETTARE I PAGAMENTI
DELL'AZIENDA.
Come ogni anno, si è rinnovato l'appuntamentoper Torre Maura con l'iniziativa promossa da Le-
gambiente "Puliamo il mondo". Hanno aderito, an-che questa volta, le associazioni culturali La Via del Fare e Una Voce per Tutti, impegnatea rimettere a lucido lo scorso 29 settembre, a questo giro, il parco di Casa Calda.
Nata con il fine di svolgere un'azione contro il degrado e per permettere ai cittadini diriappropriarsi delle aree verdi del proprio territorio e sensibilizzarli al rispetto dell'ambien-te, la manifestazione è si è protratta per tutto il pomeriggio. I volontari delle associazioni ei cittadini del quartiere hanno partecipato in gran numero, ripulendo completamente l'areadai rifiuti ed eseguendo la potatura di alcuni rami e alberi pericolosi. Grande soddisfazionedei presidenti delle associazioni Gianfranco Gasparutto e Giuseppe Sardone. "Abbiamo de-ciso di ritornare a distanza di due anni a Casa Calda per dare il segnale che il parco è vis-suto e contro la speculazione che si vuole fare in questa area verde vincolata. Siamo ritor-nati qui e la più grande soddisfazione è vedere che c'è la partecipazione di tutti, senza di-stinzione di colore politico né culturale. Ma con l'idea di comunità che è ancorata al verdedi quartiere". SILVIO GALEANO
I VOLONTARI DELLE ASSOCIAZIONI LA VIA DEL FA-RE E DI UNA VOCE PER TUTTI E CITTADINI DI TOR-RE MAURA ADERISCONO ALL'INIZIATIVA DI LEGAM-BIENTE. RIPULITO IL PARCO DI CASA CALDA.
Forse overdose, o forse, un mix letale di droghe, sono tra le probabili cause che hannomesso fine alla vita di un romano di 44 anni ritrovato morto dai carabinieri. Tutto è ac-
caduto la notte tra il 29 ed il 30 settembre quando i carabinieri della stazione di Tor BellaMonaca che, durante un controllo per le strade del quartiere, hanno trovato il corpo del44enne senza vita, seduto all'interno della sua vettura. Accanto alla vittima, seduto sul se-dile del passeggero, giaceva un' altra persona, un 46enne sempre romano privo di coscien-za. I due sono stati immediatamente trasportati nel vicino Policlinico di Tor Vegata dove imedici non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del 44enne e ricoverare il46enne a causa delle gravissime condizioni. Al momento, secondo una prima ricostruzio-ne degli uomini dell'Arma, sembrerebbe che i due fossero tossicodipendenti ed a provoca-re la morte dell'uomo potrebbe anche essere stata una dose eccessiva di droga. Al mo-mento i carabinieri indagano in attesa dell'autopsia che verrà eseguita nei prossimi giornidal medico legale. ANDREA CAVADA
UNO UOMO ERA GIÀ MORTO, UN ALTRO È STATO TRASPORTATO IN GRAVISSIME CONDIZIONI INOSPEDALE. AD UCCIDERE IL PRIMO E A RIDURRE IN FIN DI VITA L'ALTRO, FORSE, UNA DOSE EC-CESSIVA DI DROGA.
TOR BELLA MONACA: TROVATO MORTO NELL'AUTO
TORRI NUMERO 15 ANNO V 19
L’ex fienile fu rimesso completamen-
te a nuovo a nell'anno 2000. "Fu
ristrutturato insieme alla piazza gra-
zie ai fondi della Comunità Europea - rac-
conta Emanuela Midili, consigliere e cofon-
datrice del "Che" - nacque come polo mu-
sicale, noi presentammo il progetto ci fu
assegnata la gestione della parte organiz-
zativa, mentre della parte amministrativa
se ne occupava la cooperativa sociale in-
tegrata Datacoop.
La struttura, infatti, era stata
concepita come una grande sala
prove e di registrazione dove i ra-
gazzi potevano esercitarsi e pro-
vare con il loro gruppo a prezzi
sociali. Per prenotare bastava re-
carsi all'interno della struttura, dove era
impiegata una segretaria della Datacoop e
mettersi in lista. Poi ci si rese conto che,
visto tutta la strumentazione contenuta
nell'edificio, c'era bisogno di un
guardiano. "La Datacoop - conti-
nua Emanuela Midili - assunse in piena re-
gola A.C, al quale vennero affidate le chia-
vi di tutta la struttura. Lui era un senza-
tetto, così gli abbiamo concesso di dormi-
re e stare nella struttura fino a quando non
è scaduto il contratto della Datacoop. Da
quel giorno però A.C. non se ne è più an-
dato, impadronendosi, di fatto, di una strut-
tura di proprietà del Comune e gestendo-
la a suo piacimento. Abbiamo cercato di
far funzionare ancora il servizio per i ra-
gazzi, ma spesso è capitato che A.C. non
ha aperto il cancello per farli entrare, fino
a che lui ha sporto denuncia contro di noi
per atti di razzismo".
Negli anni, spesso, sul posto si sono pre-
sentati i vigili a causa dei disagi che la pre-
senza di A.C. creava alla gestione del ser-
vizio che, nonostante la scadenza del con-
tratto, gestisce tuttora assieme alla Data-
coop le poche prenotazioni che alcuni ra-
gazzi continuano a fare. "Spesso riuscia-
mo anche ad avere ancora quattro 4/5 pre-
notazioni a settimana - tiene a precisare
Emanuela Midili - negli anni,spesso, si so-
no presentati anche i vigili ma neanche il
loro intervento è servito. E' tutto bloccato
perché c'è questa denuncia in corso".
Al momento la situazione rimane inva-
riata. "Pochi giorni fa - conclude Emanue-
la Militi - abbiamo avuto l'incontro con l'as-
sessorato, ma a causa della denuncia ri-
mane tutto fermo. Come spesso accade,
pagano i giovani ai quali non è permesso
di usufruire della struttura pienamente, pa-
gano coloro che hanno lavorato per realiz-
zare il progetto. Cose di cui uniche respon-
sabili sono le istituzioni che restano ferme
a guardare senza trovare soluzioni.
ANDREA CAVADA
Il triste destino dell’Ex Fienile
“Nasciamo come gruppo di persone raccolte da circa
due anni con il progetto di non nascondersi dietro
una realtà che è un po' abbandonata, questo quartiere e
in particolare per via di Torrenova",
esordisce il presidente Massimo Mil-
li, che in via di Torrenova gestisce l'edi-
cola, che ad oggi è ancora l'unica se-
de dell'associazione.
Un'associazione che ufficialmente
esiste solo da qualche mese ma che
da tempo si muove sul tessuto socia-
le del territorio. "Tutto parte dal vo-
ler aiutare la scuola. Pensando all' Ar-
ticolo 2 della Costituzione per cui qualsiasi individuo deve
avere uguale possibilità di essere formato. Ecco il nostro
baluardo, un progetto contro la dispersione scolastica. Al-
l'inizio ci appoggiavamo ad Anteas perché per lavorare nel-
le scuole c'è bisogno di essere riconosciuti come organiz-
zazione di volontariato. Da quest'anno ci siamo messi as-
sieme".
E hanno allargato il raggio d'azione e le proposte da sot-
toporre ai cittadini e avanzare, magari anche alle istituzio-
ni. Per esempio in materia di urbanistica. "Abbiamo chie-
sto aiuto a un professore di Tor Vergata e ad un suo stu-
dente per ideare una viabilità che unisca la Casilina fino a
via Marcello Alessio, un percorso al-
ternativo all'asse Tor Vergata e a quel-
lo di via Carcaricola". Fra le attività
in procinto di partire il servizio di pre-
scuola rivolto agli studenti e alle fa-
miglie del circolo didattico De Curtis
- scuole De Curtis, Pozzi e Galileo Ga-
lilei e Mondolandia - e doposcuola
fatto non solo di ripetizioni didattiche
ma anche di laboratori di recitazione
e di espressione. Che l'associazione ha avuto modo di ro-
dare due anni fa proprio alla scuola Galileo Galilei.
"I ragazzi hanno organizzato dei cortometraggi, degli
sketch musicali teatrali. Abbiamo lavorato sulla gestione
delle emozioni. Si è crea-
ta una relazione tale per
cui ci hanno raccontato an-
che le loro difficoltà, i loro
problemi" spiega Miriam
Mosconi, la psicologa dell'associazione. Che curerà anche
lo sportello d'ascolto psicologico indirizzato a tutta la cit-
tadinanza e che, nel progetto originario si sarebbe dovuto
affiancare al presidio di Medicina Solidale. Affiancamento
però, non andato in porto. "Sarebbe stato ottimo poterlo
fare con medici generali. Daremo comunque la possibilità
di usufruire di colloqui gratuiti con psicologi e psicotera-
peuti. Al momento ci appoggeremo in via Augusto Pape-
ri", continua Miriam. E ancora, in collaborazione con il cen-
tro di formazione professionale Sant'Antonio di via Casili-
na - che fornirà le aule - la facoltà di ingegneria informa-
tica di Tor Vergata - che fornirà gli istruttori scegliendoli fra
gli studenti - e i centri anziani della zona - che potranno
indirizzare due persone da formare - saranno attivati dei
corsi di formazione in informatica per gli anziani. Sui di-
versi progetti orbitano circa 40 persone.
Con la speranza che venga presto assegnata anche una
sede. Magari proprio nei locali di via di Torrenova, dove "ci
piacerebbe tanto avere un centro culturale in cui raccoglie-
re anche le altre associazioni". SILVIO GALEANO
SI È COSTITUITA LO SCORSO LUGLIO L'ASSOCIAZIONE IL BALUARDO CHE OPERERÀ NELLA ZONA DI TORRENOVA TOR VERGA-TA. FRA LE ATTIVITÀ CHE SARANNO DESTINATE ALLA CITTADINANZA PROGETTI CONTRO LA DISPERSIONE SCOLASTICA, UNO
SPORTELLO D'ASCOLTO PSICOLOGICO, RICERCHE URBANISTICHE, FORMAZIONE PER GLI ANZIANI.
'UN BALUARDO' A TORRENOVA
Aqualche mese dalla riqualificazione e
dall'arrivo degli animali, prosegue l'or-
ganizzazione per l'avvio dei corsi di onote-
rapia nel parco di Torre Angela dedicato al
piccolo Alessandro Conti.
Dopo il contenzioso fra l'amministrazio-
ne e la cooperativa che si occupava della
manutenzione dell'area, dopo la trasfor-
mazione del fiore all'occhiello della borga-
ta in una zona di degrado e abbandono,
dopo il ritiro della targa commemorativa
da parte della giunta comunale e il succes-
sivo ripensamento, dopo le polemiche sui
costi dell'operazione di riqualificazione, il
parco, anche grazie alla comparsa della fat-
toria, sembra avviarsi verso una stabiliz-
zazione.
E una definitiva rimessa in sicurezza. A
cui l'arrivo degli asinelli ha funzionato da
incentivo per riuscire a riattivare un servi-
zio di vigilanza sullo spazio verde. I corsi
di onoterapia, sebbene con tempi dilazio-
nati, sarebbero in procinto di partire. "Ab-
biamo dovuto attendere la fine della pau-
sa estiva perché il clima non sarebbe sta-
to adeguato né per i pazienti né per gli ani-
mali stessi" spiega Amedeo Gentile segre-
tario della onlus "Roma Presente e Futu-
ro" che si occuperà della pet teraphy. "Stia-
mo portando avanti l'accordo istituito con
la Consulta per l'Handicap locale in modo
che ci segnalino le prime persone. L'idea
è di far partire un gruppo di 30 pazienti
suddiviso in 10 bambini, 10 adulti e 10
anziani". Se tutto procederà come si de-
ve, entro la fine dell'anno i corsi saranno
attivati. Nel frattempo, assicura Gentile,
"stiamo portando avanti le riunioni con le
mamme dei bambini per formarle e farle
diventare i primi operatori di onoterapia.
I tempi, è vero, si sono un po' allunga-
ti ma è perché stiamo cercando di fare le
cose per bene, coinvolgendo veterinari e
medici della Asl. Non è un lavoro che si
possa improvvisare". SILVIO GALEANO
DA FIENILE, A POLO MUSICALE, A STRUTTURA OCCUPATA.
DOPO I FESTEGGIAMENTI DELLO SCORSO 19 MAGGIO PER L'ARRIVO DEGLI ASINEL-LI, CONTINUANO I PREPARATIVI PER L'AVVIO DELLA PET TERAPHY. PUR CON QUAL-CHE RITARDO.
PARCO CONTI, I CORSI DI ONOTERAPIA ENTRO L'ANNO
CASILINONUMERO 15 ANNO V20
Sembra che per fine anno una parte
della tanto agognata Metro C sarà
pronta. Così i pendolari potranno fi-
nalmente usufruirne per il tragitto da Pan-
tano a Centocelle. Ma sono pronte le sta-
zioni e i quartieri a rice-
vere il flusso di pendola-
ri previsto?
Nate da un accordo pre-
ventivo stipulato tra Me-
tro C e la giunta del Co-
mune di Roma, i lavori
programmati rappresen-
tano una sorta di opere
compensatorie importan-
ti in grado di ridurre il dan-
no che l'infrastruttura po-
trebbe causare all'ambien-
te. Si tratta spesso di mi-
gliorie e di servizi neces-
sari ai quartieri come la
sopraelevata di Grotte Ce-
loni che permetterà l'at-
traversamento pedonale
dal capolinea dei bus alla stazione della Me-
tro. O la rotatoria tra via Casilina e via de-
gli Orafi che dovrebbe consentire un più flui-
do ingresso all'adiacente parcheggio in fa-
se di ultimazione. E nelle stazioni del Casi-
lino come procede l'ultimazione delle ope-
re di compensazione?
La stazione Graniti, come più volte sot-
tolineato, manca completamente di par-
cheggio. Sembrava dovesse essere realiz-
zato un posteggio per le auto dei pendola-
ri su via Torregrotta dove, sempre secondo
i vecchi piani di lavoro, si sarebbe dovuta
aprire la seconda via di ingresso per la sta-
zione. Per il momento la
situazione è ferma. Forse
perché non credono sia
necessario un parcheggio,
visto che a pochi chilome-
tri è presente quello del-
la stazione di Pantano. Ep-
pure un secondo ingres-
so con adiacente posto au-
to sarebbe una spinta al-
l'utilizzo della Metro per i
residenti delle strade più
interne di Finocchio.
Problema analogo in via
Bolognetta dove, secon-
do i vecchi progetti, do-
vrebbe essere abbattuto
un capannone a confine
con via Motta Camastra
per permettere la costruzione di un par-
cheggio. Sembrava che tutto fosse confer-
mato, esproprio e demolizione compresa
ma i lavori si sono di nuovo fermati. I co-
mitati di quartiere e le associazioni hanno,
intanto, sottolineato la necessità di aprire
un passaggio tra via Motta Camastra e la
contigua via Militello: i residenti di que-
st'area, a due passi dalla stazione, per ar-
rivarci si troverebbero costretti ad uscire su
via Casilina e percorrere via Bolognetta, con
problemi di viabilità ben noti. Un passag-
gio, anche pedonale, consentirebbe un fa-
cile accesso alle persone evitando tragitti
lunghi e inutili. Ma ancora nulla è stato con-
fermato.
In ultima analisi la questione via Bianca-
villa: è stata intrapresa la realizzazione di
un proseguimento che conduca fino al par-
cheggio della stazione di via Siculiana "i la-
vori proseguono, ma il problema è stato sta-
bilire come organizzare la viabilità - sostie-
ne il Presidente della Commissione Lavori
Pubblici Massimo Fonti- anche se in breve
tempo e dopo un sopralluogo abbiamo chia-
rito la questione". Il primo tratto sarà a dop-
pio senso, per consentire facile accesso ai
residenti. La seconda parte, la neorealizza-
ta, sarà a senso unico verso il parcheggio.
JESSICA SANTINI
Un insolito divieto di sosta nella piazzadi Largo Monreale ha lasciato un po'
perplessi. Soprattutto perché lo spazio nonè stato rivendicato e nessuno ha usufruitodell'occupazione dell'area.
I vari cartelli in questione, apposti qua elà davanti a tutti i posti auto, intimavanol'assoluto divieto di sosta, pena rimozioneforzata, dalle sei del mattino di venerdì 28settembre alla mezzanotte del giorno suc-cessivo. Due interi giorni dove la piazza sa-rebbe dovuta rimanere vuota.
Vuoi perché non sembrava si stesse or-ganizzando nulla, vuoi perché da nessunaparte è stata segnalata alcuna manifesta-zione, il divieto non è stato rispettato. Sa-bato pomeriggio, durante l'evento promos-so dalla biblioteca per l'inaugurazione del-la mostra "On the street", un vigile ha ten-tato di far spostare le auto sostenendo chedi lì a poco - nel giro di mezz'ora- ci sareb-be stato un concerto. E gli organizzatori? Eil palco? Il vigile era stato mandato per quel-la manifestazione ma, non essendo a cono-scenza di chi fossero i responsabili della ri-chiesta, ha solo invitato i presenti a sposta-re le auto. Nel caso in cui si fossero presen-
tati. Anche il vigile è sembrato un po' con-fuso, tant'è che nel giro di pochi minuti halasciato la piazza. Resta da capire chi abbiachiesto le autorizzazioni per occupare lo spa-zio e fatto apporre i cartelli: il Cdq nega ilproprio coinvolgimento e anche l'interesseper la faccenda. All'oscuro anche i commer-cianti e i loro clienti, che hanno usufruitodel parcheggio. I responsabili della Biblio-teca non erano a conoscenza né dell'even-to né dei divieti, che, se fossero stati rispet-tati, avrebbero creato un danno non indif-ferente: sarebbe stato difficile per i visita-tori della mostra trovare parcheggio e sa-rebbero stati tenuti lontani per niente. Ma-gari la biblioteca, non avrebbe avuto tantivisitatori! Che sia stato proprio questo l'in-tento del bluff? JESSICA SANTINI
Metro C, ancora mancano i parcheggiA POCHI MESI DALL'APERTURA ALCUNE
OPERE DI COMPENSAZIONE NON SONO
STATE REALIZZATE. TRA PROGETTI MAN-CANTI E SUGGERIMENTI NELLE STAZIONI
DEL CASILINO REGNA ANCORA IL CAOS.
Sabato 29 settembre presso la Biblioteca
di Borghesiana è stata presentata la mo-
stra fotografica "On the Street", una rasse-
gna di 49 scatti frutto degli allievi del corso
di fotografia tenuto da Alex Mezzenga del-
l'associazione NSC (Nuovi scenari Romani).
Venti lezioni per imparare le tecniche ba-
se della fotografia e per un approccio diffe-
rente con la macchina fotografica :"Abbia-
mo proposto il tema della periferia. Ogni al-
lievo ha scattato una foto per rappresenta-
re la periferia da un proprio punto di vista-
racconta Alex Mezzenga - perché noi non ci
vergogniamo di venire da da Tor Bella Mo-
naca. E vogliamo rappresentare la nostra re-
altà in modo diverso da come gli altri la ve-
dono". Quarantanove scatti dove i sobbor-
ghi sono rappresentati con gli occhi di chi ci
vive: dal senzatetto alle manifestazione; dai
sottopassaggi di Tor Bella Monaca alle vie
della periferia di Londra. Tanti modi, tutti di-
versi, per riscoprire gli angoli più lontani dal
centro delle grandi città.
"Dopo le dichiarazioni di Alemanno di ra-
dere al suolo il quartiere - racconta Flora
Cianciullo , il presidente -ci siamo sentiti fru-
strati. Considerare la periferia in questo mo-
do. E "radere al suolo" è un termine forte,
che fa pensare alla guerra. Abbiamo deciso
di dar vita ad un posto, vicino a dove abita-
vamo, dove fosse possibile organizzare qual-
cosa. Alex veniva da un lungo soggiorno in
Colombia e, nonostante la sua stanchezza
per l'avventura appena trascorsa, è stato
ben lieto di offrirci la sua professionalità. E
abbiamo fondato la NSR". Dopo due anni e
tante edizioni di fotografia le soddisfazioni
sono state davvero tante "Abbiamo esposto
i nostri lavori a Caracalla - racconta soddi-
sfatto Alex - Alcuni allievi hanno raggiunto
davvero un ottimo livello. Ma la cosa davve-
ro meravigliosa è che abbiamo fatto grup-
po. Con un continuo scambio. Adesso stia-
mo cercando di organizzare un corso di yo-
ga tenuto da un'allieva che sono anni che in-
segna. Cerchiamo di aiutare gli iscritti a col-
tivare le proprie passioni".
E sembrano ci siano riusciti visto l'afflus-
so di persone nei locali della biblioteca. Le
foto resteranno esposte fino all'11 ottobre.
Quindi c'è tutto il tempo per visionarle. E c'è
un nuovo progetto in collaborazione con l'Uni-
versità di Tor Vergata e l'orto botanico in ser-
bo per gli amanti della fotografia.
JESSICA SANTINI
CARTELLI CHE IMPEDISCONO DI PARCHEGGIARE IN PIAZZA PER DUE GIORNI. LA CAUSA?UN IPOTETICO CONCERTO MAI SVOLTO. CONTEMPORANEAMENTE UN IMPORTANTE EVENTO
SI SVOLGE IN BIBLIOTECA.
L'ANONIMO DIVIETO DI LARGO MONREALE
Proprio quando le acque sembravano or-
mai calme ecco che, forse, qualcuno po-
trebbe aver di nuovo lanciato il sasso nello
stagno. In passato, La Fiera dell'Est aveva
già raccontato di sopralluoghi di tecnici del-
la Asl RM B nei locali della Biblioteca. Per
accertarsi, parrebbe, se qualche area non
utilizzata della struttura potesse finire nel-
le mani dell'azienda ed essere trasformata
in un CUP.
Il pericolo sembrava ormai scongiurato.
Prima era arrivata una raccolta firme da par-
te dei responsabili delle Biblioteca. Poi era
corsa in aiuto la ristrutturazione dell'edifi-
cio, durante lo scorso anno. Che aveva re-
so i locali non solo più funzionali a chiunque
usufruisca degli spazi di lettura ma anche
più al riparo da eventuali 'intomissioni'. Per
non parlare del fatto che sarebbero in ge-
stione all'Istituzione Biblioteche di Roma Ca-
pitale e quindi, da considerarsi off-limits.
Stando a indiscrezioni, comunque, il Presi-
dente Lorenzotti sarebbe stato avvistato al-
l'interno della Biblioteca.
Non vorremmo che, se così fosse, il mo-
tivo della visita avesse a che vedere con
questa storia. Una storia fatta di cittadini a
cui sono rimasti ormai ben pochi luoghi in
cui praticare cultura. In un territorio in cui
in cui il tasso di dispersione scolastica è mag-
giore rispetto ad altre della capitale, argini
del genere, infatti, si contano sulle dita di
una mano. Sarebbe davvero un peccato.
Qualora non fosse così, comunque, sarem-
mo ben felici di essere smentiti.
SILVIO GALEANO
IL PRESIDENTE LORENZOTTI SAREBBE STATO AVVISTATO NEI LOCALI DELLA BIBLIOTECA.QUALE SARÀ STATO IL MOTIVO?
BIBLIOTECA BORGHESIANA, NUOVA VISITA DEL PRESIDENTE?
Largo Monreale si sta preparando ad ac-
cogliere una targa dedicata ai caduti di
Borghesiana. Un elenco di nove personali-
tà del quartiere verrà ap-
posto sulla facciata della bi-
blioteca, al posto del famo-
so murales del"Re Leone".
Mancano gli ultimi accor-
di, compresa l'organizza-
zione degli inviti ufficiali e
della funzione pubblica e
poi la targa, già realizzata con l'aiuto di ar-
tigiani del quartiere, verrà posta in mostra.
Nove nomi per nove personaggi, residenti
nelle zone limitrofe, visto che la vera espan-
sione della borgata è posteriore alle guer-
re. Personaggi il cui valore civile è stato ve-
rificato attraverso una lunga opera di ricer-
ca storica. E' stata, ovviamente, necessa-
ria l'autorizzazione della Sovraintendenza
ai Beni Culturali, per la realizzazione del Mo-
numento ai caduti.
E' in programma per il 10 ottobre l'incon-
tro chiarificatore che indicherà presumibil-
mente per novembre pros-
simo l'affissione. Nel frat-
tempo la parete dovrà es-
sere preparata: il murales
dovrà essere cancellato : "E'
stato interpellato sia l'auto-
re del murale che la fami-
glia della ragazza, Anna, al-
la quale è dedicato - racconta Silvio Cinque,
responsabile della Biblioteca di Borghesia-
na - e sembrerebbe che abbiano accettato
la proposta che ho fatto loro. Ricreare il mu-
rales, all'interno della biblioteca su una su-
perficie srotolabile". Perché anche il dipin-
to in memoria della giovane tragicamente
scomparsa è ormai diventato patrimonio del
quartiere. Un pezzo di storia che sarebbe
un peccato perdere. JESSICA SANTINI
AL POSTO DEL MURALES DEL "RE LEONE" VERRÀ APPOSTA UNA TARGA IN MEMORIA DELLE VIT-TIME DI GUERRA DI BORGHESIANA. IL GRAFFITO VERRÀ RIPRODOTTO NELLA BIBLIOTECA.
LA BIBLIOTECA OSPITA LE FOTOGRAFIE DEGLI ALLIEVI DEL CORSO DI NSR. UN MODO PER COL-TIVARE PASSIONI E VEDER LA PERIFERIA IN MODO DIVERSO.
UNA TARGA AI CADUTI PER LARGO MONREALE
MOSTRA"ON THE STREET" A LARGO MONREALE
CASILINO NUMERO 15 ANNO V 21
D’estate hanno il problema del cattivo
odore legato alla poca acqua stagnan-
te. D'inverno, a causa delle piogge , il ri-
schio è l'inondazione. Una
soluzione per eliminare
del tutto il problema del
fosso del quartiere Due
Colli sembra impossibile
da trovare.
"Abbiamo fatto decine
e decine di incontri. An-
che per capire di chi fos-
se la competenza e a chi
ci saremmo dovuti rivolgere - racconta Mau-
ro Baldi, presidente del Consorzio Due Col-
li - e , dopo molto tempo, abbiamo capito
che la responsabilità è della Provincia".
Spetta a loro, quindi prendere decisioni in
merito. Ed eventualmente finanziare il pro-
getto per sistemare una volta per tutte la
situazione.
Il fosso crea difficol-
tà segnalate più e più
volte dai residenti: è
maleodorante anche
se gli abitanti del quar-
tiere non vi scaricano
liquami - hanno tutti
l'allaccio alla rete fo-
gnaria- Ma il corso d'acqua proviene da
lontano e non è dato sapere cosa accade
più a monte. E poi è pieno di animali : nu-
goli di zanzare, topi, serpenti, guazzano
nell'acquitrino e nella flora circostante. Sen-
za contare, che straripa quando le piogge
sono abbondanti. La soluzione? "Abbiamo
proposto di intubarlo. Per evitare che lo
usino come discarica per gettare via i ri-
fiuti, per ovviare agli olezzi e allo straripa-
mento - sottolinea Baldi, ma in un primo
momento ci è stato negato con la scusa
che avremmo leso la fauna che vi vive. Ma
quale fauna? Topi e zanzare".
Poi la situazione è cambiata: in seguito
ad una riunione con gli altri consorzi della
Valle della Borghesiana, è stata avanzata
una proposta: "Abbiamo un fondo residuo
delle opere a scomputo tra tutti i consor-
zi, pari a circa settecentomila euro. Ai qua-
li andrebbero aggiunte le prossime entra-
te sbloccate dall'ultimo condono. Dovrem-
mo arrivare a più di un milione di euro. -
propone Baldi - Mettiamo questi soldi a di-
sposizione del progetto di riqualifica del
fosso. Come abbiamo fatto con lo stanzia-
mento dei fondi per la messa in sicurezza
di via Borutta".
A breve ci sarà un incontro con la Pro-
vincia, dove verrà avanzata la proposta dei
consorzi. Manca di certo una parte di fi-
nanziamento, ma i cittadini si stanno ado-
perando nel miglior modo possibile: "La
puzza che d'estate arriva da quel fosso è
davvero insopportabile. Dobbiamo trova-
re una soluzione velocemente. E solo la
Provincia può aiutarci". JESSICA SANTINI
Due Colli chiede l'adozione del fosso I CONSORZI HANNO UNA PROPOSTA DA AVANZARE ALLA PROVINCIA: AUTOFINAN-ZIEREBBERO PARTE DELL'OPERA DI RIQUALIFICAZIONE. ASPETTANO SOLO L'AUTO-RIZZAZIONE.
Sono bastate poche giornate di pioggia
a generare il panico nelle strade di Fi-
nocchio: qualche goccia d'acqua e l'insor-
montabile problema
delle strade allagate è
tornato magicamente
alla ribalta. Portando
dietro di sé il solito fiu-
me di polemiche e di
quesiti irrisolti.
I cittadini, probabil-
mente spaventati da
quello che potrebbe ac-
cadere nei prossimi me-
si, quando i temporali saranno all'ordine del
giorno, si sono rivolti prontamente al comi-
tato di quartiere per segnalare il problema
che sembra sia il nocciolo della questione:
le caditoie sono nuovamente tutte ostrui-
te. Foglie, terriccio e sporcizia varia hanno
ostruito le grate. Impedendo quindi alle ac-
que piovane di raggiungere il condotto ap-
posito. Le acque piovane, quindi, invece di
defluire giù per i condotti, percorrono le
strade principali per riversarsi su via Casi-
lina.
Parliamo della povera via di Fontana Can-
dida,quasi completamente sprovvista di un
valido sistema di raccolta, se si escludono
i due - tre buchetti lasciati semi aperti; di
via Rocca Cencia, dove le caditoie, non pro-
prio linde e pinte, tentano di raccogliere le
acque provenienti da tutte le traverse; e di
via Prataporci, la strada che, scendendo dal-
la cittadina di Frascati con una ripida pen-
denza, si trova ad essere adornata da fan-
tastiche fioriere che hanno preso il posto
delle più utili caditoie: all'interno di queste,
infatti, sono nate addirittura delle piante.
Viste le segnalazioni, e dopo aver verifi-
cato che effettivamen-
te ben 42 caditoie del
quartiere risultano ostrui-
te, il Cdq ha deciso di
comunicare nuovamen-
te alle Istituzioni. Do-
potutto aveva già pro-
vato qualche mese fa
ad informarli sulla que-
stione, ma senza mol-
ti risultati. Addirittura l'Ama, secondo quan-
to ricorda il Cdq, non ha potuto provvede-
re alla disinfestazione per le zanzare, non
potendo vaporizzare l'agente chimico nel-
le caditoie perché ostruite.
In attesa di un segnale da parte delle Isti-
tuzioni, non resta altro ai residenti di Finoc-
chio che sperare che non piova troppo:
aspettare l'autobus tra le pozzanghere non
è certo un'impresa facile, come non lo è
passeggiare con l'acqua alle caviglie. Me-
glio armarsi di stivali per la pioggia, non si
sa mai. JESSICA SANTINI
FINOCCHIO, CADITOIE OSTRUITE E STRADE ALLAGATE
La Metro C ancora non è stata inaugura-
ta. La stazione Graniti a Finocchio nem-
meno. Eppure via Torregrotta, la strada che
collega via Campofiorito a via Rocca Cen-
cia passando dietro alla stazione, è già in
pessime condizioni.
Il sottopasso, realizzato da pochi anni,
permette di collegare due porzioni del quar-
tiere senza attraversare la trafficata via Roc-
ca Cencia e collegando via Casilina al nuo-
vo quartiere sorto proprio su via Torregrot-
ta. La strada, inoltre permetterà agli abi-
tanti di quel lato della borgata, di arrivare
alla stazione Graniti. Collegamento molto
utile quando la Metro C sarà funzionante.
Seppur ancora poco trafficata, lo spetta-
colo che si presenta non è certo dei miglio-
ri: i marciapiedi sono già terra fertile per le
erbacce, che hanno invaso la passatoia ri-
servata ai pedoni. Da un lato del viadotto
una tubatura penzoloni lascia cadere l'ac-
qua raccolta dalla porzione superiore del
ponte liberamente, senza incanalarla. Dal-
l'altra parte un cumulo di spazzatura im-
mersa in una pozzanghera ha rubato il po-
sto al marciapiede. E questo sarebbe il per-
corso destinato ai pendolari della Metro C?
Sembra proprio di si. Tant'è che il marcia-
piede prosegue fino al vecchio tratto di via
Torregrotta per poi terminare nel nulla.
Poco più in là, ai lati della sopraelevata
di via Camocelli, si presenta un altro inso-
lito spettacolo: i terreni a ridosso della stra-
da, di proprietà del Comune, recintati e pro-
tetti da cancelli, sono completamente ab-
bandonati a se stessi. Basterebbe affidarli
alle associazioni di quartiere per renderli
meno avvilenti. JESSICA SANTINI
VIA TORREGROTTA È GIÀ UNA DESOLAZIONEREALIZZATA DA POCHISSIMO TEMPO NEI PRESSI DELLA STAZIONE GRANITI, È GIÀ PIE-NA DI SPAZZATURA E PRATICAMENTE IMPOSSIBILE DA PERCORRERE PER I PEDONI.
NONOSTANTE LE NUMEROSE RICHIESTE DEI MESI SCORSI, LA SITUAZIONE NON È CAM-BIATA. ANZI SONO BASTATE LE POCHE GOCCE A RENDERE LA SITUAZIONE VERAMENTEDIFFICILE.
CASILINONUMERO 15 ANNO V22
Lo stato di degrado in cui versa la scuo-
la di Finocchio sita in via Motta Cama-
stra non è certo una novità. A cominciare
dai lavori per l'ampliamento che vanno mol-
to a rilento. Per non parlare della manu-
tenzione ordinaria della struttura, ormai
presa in carico dai genitori degli alunni.
Erba alta e condizionatori che salta-no. La scuola è iniziata da nemmeno un
mese ma i problemi sono gli stessi dello
scorso anno: l'erba alta più di un metro nel
cortile della piccolo edificio all'ingresso del
Plesso ha visto costretto il reggente appe-
na arrivato, il signor Carmine Giammarini,
e alcuni genitori a provvedere nel miglio
modo possibile a risolvere la questione. Le
segnalazioni certo sono state fatte appena
è entrato in carica. Ma senza risultati.
"Entrano gli animali dentro la scuola -
protesta una mamma, la signora Natascia
Antonini - è ridicolo che venga lasciata co-
sì. Sono tante le questioni affrontate ma
nessuno ci da una risposta. Ad esempio c'è
un problema con la corrente elettrica". In-
fatti, raccontano i genitori, i condizionato-
ri della struttura sono collegati con l'alimen-
tazione del corpo principale. E quando du-
rante lo scorso inverno sono stati accesi
tutti insieme, è saltata l'elettricità I bam-
bini hanno fatto lezione con i cappotti. Par-
liamo di bambini piccoli".
Cancello rotto e ambienti non sicu-ri. Altro tasto dolente quello del cancello
d'ingresso: anche questo,
rotto da tempo, è stato og-
getto di continui fax al Mu-
nicipio. Senza alcun esito.
Così possono accedere tut-
ti, sia di giorno che di not-
te, ai cortili della scuola. Pe-
ricoloso per i bambini e i lo-
cali. Sembra sia solo un pro-
blema meccanico, da pochi
soldi lo definiscono, ma che
non si è pensato di poter ri-
solvere. "Fili elettrici a pen-
zoloni, rami spezzati dalla
neve ancora in giro, nella
scuola piccola manca anche
la linea telefonica- racconta
la signora Simona Ghera,
rappresentante dei genitori
- ci siamo proposti per fare da soli i lavori.
Ma per motivi assicurativi non è possibile.
Ma noi non siamo sereni quando lasciamo
i bambini. E' leso il diritto alla sicurezza dei
nostri figli".
Perdita d'acqua nel cortile. Ora un
nuovo problema è apparso alla cronaca:
una perdita di una tubatura ha creato una
voragine e sta facendo abbassare il livello
del manto stradale. Chiusa l'erogazione del-
l'acqua, hanno lasciato detto che si sta prov-
vedendo a sistemarla. Ma tutto è fermo dai
primi di settembre: "Perché, anche se si
tratta di manutenzione straordinaria siamo
costretti a provvedere con i fondi dell'ordi-
naria- afferma il consigliere Claudia Cola-
grossi, della commissione scuola - i quali
non sono in possesso dei mezzi idonei ad
intervenire". Così si lascia che una pozza,
molto pericolosa, rimanga scoperta.
Commissione Scuola del Municipioin sopralluogo. Dopo le ripetute e insi-
stenti segnalazioni il Presidente della Com-
missione Scuola Gabriele Paparelli e Clau-
dia Colagrossi si sono recati sul posto. E
hanno constatato quanto la situazione fos-
se vergognosa. Dopo aver interpellato il ca-
po cantiere hanno scoperto (non ne erano
a conoscenza come Commissione Scuola?)
che per gennaio saranno ultimati i lavori di
ampliamento. Hanno preso nota, o alme-
no così è sembrato, dei sacchi della spaz-
zatura con le sterpaglie abbandonati e dei
rami reduci dall'inverno spezzati - ma non
possono essere usati i fondi dell'emergen-
za neve per risolvere la questione? "Sfon-
di una porta aperta - ha risposto Paparelli
- ma non è così semplice" .Certo meglio
farci le strade, uno specchietto per le allo-
dole di certo migliore. Hanno controllato il
cancello, la buca i fili scoperti, l'erba alta,
le scale antincendio che non permettono
una evacuazione efficace. Tutto insomma.
Ma quando interverranno? Non ce l'hanno
fatto sapere. Hanno preso nota come bra-
vi studenti. Speriamo sapranno riportare
la lezione in Consiglio altrimenti per i pic-
coli alunni di via Motta Camastra l'anno sco-
lastico sarà più difficile del previsto.
JESSICA SANTINI
Venerdì 29 settembre tre classi dell'Isti-tuto Comprensivo di via Rocca Cencia,
insieme ad alcuni rappresentanti dell' As-sociazione Collina della Pace, in collabora-zione con Lega Ambiente, si sono ritrova-
ti nel parco di Finocchio per ripulire il ver-de pubblico.
Una mattinata caratterizzata da nuvolo-ni carichi di pioggia che, di tanto in tanto,hanno nascosto un sole ancora tiepido. No-
nostante qualche goccia, i ragazzi non sisono persi d'animo: armati di pettorina ecappellino giallo, guanti, ramazze e palet-te si sono divisi in gruppi nelle varie areedel parco. Sotto l'attenta guida delle inse-gnanti e di Noris Pivetta dell'AdQ Collinadella Pace, hanno imparato il significatodella raccolta differenziata, il suo valore ecome realizzarla.
"Una importantissima lezione all'ariaaperta - sottolinea il signor Carmine Giam-marini, reggente dell'Istituto Comprensivo- educare i bambini alla tutela dell'ambien-te significa formare adulti responsabili. Ingrado di capire l'importanza del patrimo-nio ambientalistico e del riciclo". La primaedizione di un progetto che verrà protrat-to negli anni, augurano gli organizzatori.
Tutto è accaduto sotto lo sguardo vigiledei volontari della Croce Rossa e dei ragaz-zi dell'Endas: giovani che da poco tempo
hanno il compito di supervisionare il par-co e segnalare eventuali problemi e disser-vizi. Dalle fontane che non funzionano airami rotti; dalla sporcizia del parco ai visi-tatori molesti. Una vigilanza che, nonostan-te non intervenga in prima persona, si fagarante dell'ordine. Per restituire il parcoai cittadini, dicono. In particolare ai bam-bini, che sono stati i protagonisti con il lo-ro impeto e la loro vitalità di una rinascitadella Collina della Pace. JESSICA SANTINI
Motta Camastra, la scuola chiede aiuto
I BAMBINI RIPULISCONO LA COLLINA DELLA PACEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA DI ROCCA CENCIA SI SONO RITROVATI AL PARCO DI FINOC-CHIO ARMATI DI SCOPE E SACCHETTI PER UNA LEZIONE SULLA SALVAGUARDIA AMBIEN-TALE E SULLA RACCOLTA DIFFERENZIATA.
DA TROPPO TEMPO LA SITUAZIONE È INSOSTENIBILE, NONOSTANTE LE CONTINUESEGNALAZIONI. I GENITORI E IL REGGENTE TENTANO DI TAMPONARE. IN VISITA ÈANDATO PAPARELLI CHE NON PROMETTE NULLA.
“E' normale che ci siano i topi, vista tut-
ta la sporcizia che si accumula all'in-
terno!". A denunciare la pessima con-
dizione dell'aiuola davanti al parcheg-
gio della Collina della Pace a Finoc-
chio, a ridosso di via Casilina, è la si-
gnora Maria Tartarello.
"La situazione è diventata davve-
ro insostenibile: le piante di lavanda
sono cresciute in maniera esponen-
ziale e nascondono una marea di immondi-
zia all'interno. E la notte escono da lì un
sacco di topi". La bordatura ornamentale era
stata creata per creare un punto di stacco
tra il posteggio davanti al giardino e la traf-
ficata strada. Ma ormai i rami sono trasbor-
dati fin sul marciapiede adiacente. Alcuni ar-
busti sono stati strappati e tra le sterpaglie
c'è di tutto: bottiglie, lattine, cartacce e bu-
ste. Oltre ad escrementi di animali.
"Ho segnalato in Circoscrizione la questio-
ne- prosegue la signora Tartarello - perché
topi davvero enormi escono dalle sterpaglie.
Lì vicino ci sono i tombini delle fognature.
Mi hanno ri-
sposto che
provvederan-
no alla derat-
tizzazione. Ma
non serve a
nulla!". Perché, sostiene la signora, se non
si ripulisce l'area i topi torneranno. La pro-
cedura chimica li terrà solo lontani per un
po'.
"Il Comune continua a spendere soldi per
cose che poi non è in grado di mantenere.
Sarebbe stato meglio se avesse messo del-
la ghiaia nelle aiuole, almeno sarebbero ri-
maste più pulite- conclude la signora Tarta-
glia - la gente maleducata ci butta di tutto.
Non le sistemano a dovere. Tanto vale to-
glierle, almeno la situazione si risolverebbe
una volta per tutte". JESSICA SANTINI
ESCONO DALLE PIANTE DI LAVANDA VICI-NO AL POSTEGGIO ANTISTANTE PERCHÉ SO-NO DIVENTATE UN COVO DI SPAZZATURA.
TOPI ALLA COLLINA DELLA PACE
CASILINO NUMERO 15 ANNO V 23
“Rinnoviamo al Presidente Loren-
zotti l'ospitalità nel quartiere Fi-
nocchio - ironizza il Presidente
del Cdq Valerio Valentino - così magari
qualche strada verrà asfaltata anche qui".
Perché i cantieri aperti nelle varie zone del
Municipio hanno lasciato a bocca asciutta
proprio Finocchio.
"Dai tempi del compianto Assessore Luf-
farelli, che ancora ringraziamo, non abbia-
mo visto un politico in zona - rammenta il
signor Bruno Puglisi, vicepresidente del
Cdq - dimostrazione che da anni i politici
locali non si interessano a Finocchio. E che
in particolare, si interessano troppo a Bor-
ghesiana". Lungo l'elenco delle strade rea-
lizzate nel quartiere del presidente. Anche
vie poco trafficate che difficilmente com-
parirebbero tra le priorità. Tutte le traver-
se di via di Vermicino e, raccontano, in
particolare di via Calascibetta che, pur non
passando i mezzi pubblici, è stata asfalta-
ta. E dove, addirittura è stata apposta la
segnaletica sia orizzontale - con le strisce-
sia verticale - un cartello- per un attraver-
samento pedonale: dall'ingesso del civico
11 consente l'attraversamento fino al mu-
ro antistante. Perché marciapiedi non ve
ne sono: "La segnalazione è arrivata dai
cittadini - ricorda un Consigliere del Cdq
Angelo Gravino - in alcune strade, strana-
mente a Borghesiana, vengono addirittu-
ra spesi dei soldi per i segnali discutibili e
via Osteria del Finocchio è praticamente
un cratere".
Infatti, nonostante sia stata segnalata
più e più volte, nonostante sia quotidiana-
mente percorsa da un numero di vetture
veramente elevato, a parte qualche top-
pa occasionale, via dell'Osteria del Finoc-
chio non vede interventi importanti da mol-
ti e molti anni. Al contrario della contigua
via di Vermicino sistemata di recente. Non
vi passano mezzi pubblici? Verissimo, ma
è pur sempre una priorità. Al-
meno rispetto a tante altre viuz-
ze dove sono intervenuti. "Han-
no fatto via di Fontana Candi-
da in modo pessimo - prosegue
Valerio Valentino - con i mar-
ciapiedi raso manto stradale;
via Rocca Cencia è di nuovo un
disastro; via Prataporci è pie-
na di falde di nuovo. E loro sper-
perano i soldi come gli pare più
comodo e dove raccolgono vo-
ti".
Così la polemica sulla discre-
zionalità di spesa non si placa, anche
perché quello che si palesa agli occhi
dei cittadini lascia, purtroppo, indigna-
ti: "Non venissero a Finocchio a chie-
dere voti - conclude Valerio Valentino
- che riceveranno lanci di pomodori da
noi. Se non sono interessati a Finoc-
chio, rinnovo agli Amministratori l'in-
vito a cederci a qualche comune dei
Castelli Romani. Dove forse saremo
considerati". JESSICA SANTINI
Avia Villarosa, una stradina secondaria del
quartiere Finocchio, sembra che stiano per
costruire un parcheggio. O così almeno sem-
bra a sentir parlare i vicini e il Presidente del-
la Commissione Lavori Pubblici Massimo Fon-
ti, che, anche se trattasi del suo campo d'azio-
ne, non ne sa molto.
Di contro qualcosa sanno i cittadini: quan-
tomeno sanno che il terreno, di proprietà di
una famosa famiglia di Finocchio, è stato ce-
duto al Comune per poter realizzare un qual-
che servizio di pubblica utilità, in cambio di cu-
bature, ovviamente. E il Comune in questa
viuzza secondaria, a senso unico per giunta,
dove quasi tutti hanno un
box privato e c'è un altro
grande parcheggio di pro-
prietà della banca, ha deci-
so di realizzare un posteg-
gio. Grande, per giunta, vi-
sto lo spazio a disposizione.
I lavori sono incominciati
a luglio, ricordano i vicini:
hanno tolto la recinzione; hanno smosso la ter-
ra. Poi non si è visto più nessuno. Non ci so-
no nemmeno cartelli che segnalano i lavori in
corso e la ditta appaltatrice. Tutto sembra ab-
bandonato. Così tanto abbandonato che con
il passare del tempo il posto si sta trasforman-
do in una discarica abusiva: alcuni malinten-
zionati hanno scelto questo posto come luo-
go per scaricare scarti edili, mobilia, scarti di
potature e spazzatura varia. Un po' di tutto.
Così la notte, approfittando dell'oscurità e del-
la recinzione che non c'è, hanno trovato un po-
sto più comodo dove ab-
bandonare le cose che non
occorrono più.
Non solo non è chiaro
perché si è deciso di porta-
re avanti il discorso di un
parcheggio da queste par-
ti - anche se potrebbe es-
sere legato al discorso del
progetto del Centro Anziani di Finocchio, che
stando a quanto dichiarato dal nuovo Presi-
dente Grimolizzi qualche tempo fa, dovrebbe
sorgere proprio da queste parti- ma è poco
chiaro perché non vi sia segnaletica e perché
in pochi conoscano le sorti di questo terreno.
Che da parcheggio di auto si sta velocemente
trasformando in parcheggio di rifiuti.
JESSICA SANTINI
IL QUARTIERE SI SENTE LONTANO DAGLI INTERESSI DELLE ISTITUZIONI. CHE TROP-PO SPESSO HANNO MOSTRATO ATTENZIONE SOLO PER BORGHESIANA.
Un'altra strada nel quartiere del Presiden-
te Lorenzotti ha visto un importante in-
tervento da parte del Municipio e della sua
giunta: via Paternò. Spostan-
do un muretto e ampliando
la carreggiata i bambini an-
dranno a scuola più sicuri.
Di certo non un'opera da
quattro soldi: basti pensare
che all'abbattimento del mu-
ro adiacente alla scuola ele-
mentare e media Marco Po-
lo è seguita una sua ricostruzione e l'asfal-
tatura della strada. Intervento utile per ga-
rantire più sicurezza agli alunni? Ben venga,
ma le altre scuole, in situazioni ben peggio-
ri, non rientrano del quadro delle priorità?
Forse è colpa della discrezionalità di spe-
sa delle "somme urgenze" se è stato possi-
bile allargare una strada già in qualche mo-
do da considerarsi privilegiata: infatti via Pa-
ternò viene chiusa temporaneamente al traf-
fico nelle ore di ingresso e di uscita dei bam-
bini. Divieto di transito equivale a meno pe-
ricolo per i piccoli. Al contrario della scuola
media Domenico Savio di via Casale del Fi-
nocchio dove un analogo permesso è stato
negato. Inoltre, nonostante le insistenze dei
comitati di quartiere, sembrerebbe impossi-
bile utilizzare il terreno comunale adiacente
la scuola per creare un collegamento tra l'edi-
ficio a e il contiguo parcheg-
gio di via Basicò. Evitando
ai bambini di sostare nella
pericolosissima via del Ca-
sale del Finocchio. Per que-
ste operazioni i soldi non ci
sono.
La scuola Kolbe, sempre
di Finocchio, ha gravi pro-
blemi di sicurezza: impossibile attraversa-
re via Casilina, il parcheggio per i pullman
è intasato dalle automobili, il cortile si alla-
ga. Basterebbe creare un'area di sosta nel
terreno antistante la scuola, anch'esso co-
munale, per consentire ai genitori di par-
cheggiare. Ma non ci sono soldi, o forse man-
ca la volontà.
L'elenco è ancora lungo degli interventi ne-
cessari nelle scuole solo del versante casili-
no, ai quali va aggiunta la lista dell'intero Mu-
nicipio. Ma Borghesiana è un bacino di voti
non indifferente: unire gli interessi dei bam-
bini a quelli dei genitori è stata davvero una
mossa astuta.. anche se un po' scontata.JESSICA SANTINI
VIA VILLAROSA,PARCHEGGIO O DISCARICA ABUSIVA?
HANNO INIZIATO I LAVORI PER LA COSTRUZIONE DI UN POSTEGGIO PUBBLICO A VIA
VILLAROSA PER POI INTERROMPERLI. COSÌ NEGLI ULTIMI MESI SI STA TRASFORMAN-DO IN UNA DISCARICA ABUSIVA.
Strade devastate, Cdq Finocchio attacca i politici locali
PER VIA PATERNÒ I SOLDI CI SONOTANTI I CANTIERI APERTI NELLE ULTIME SETTIMANE: UN'IMPROVVISA PIOGGIA DI FINAN-ZIAMENTI FIN ORA INESISTENTI? NO, SIAMO SOLO VICINI ALLA CAMPAGNA ELETTORALE. EVANTARSI DEI SUCCESSI OTTENUTI RENDE MOLTI, SOPRATTUTTO A BORGHESIANA.