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C’era una volta lo spirito di squadra. Il famoso tutti per uno e uno per tutti che da sempre ha caratterizzato la formazione rossoblù sembra esser svanito nel nulla.

Oggi regnano l’arroganza, i battibecchi a scena aperta, le sceneggiate “napoletane” e la totale mancanza di rispetto per i propri compagni. Non si accetta la panchina, non si accettano le sostituzioni, si abbandona il campo a partita in corso e non si incita mai il compagno, anzi sembra che non si aspetti altro che il compagno sbagli per riempirlo di improperi. E pensare che chi segue le nostre partite da fuori dice che quando giochiamo con la bocca chiusa siamo incontenibili. Già! Ma quando? Troppo faciel fare la squadra modello

quando si vince 6 o 7 a zero. E’ nelle difficoltà che si differenziano gli uomini dai caporali. Chissà se queste parole riusciranno a scalfire la grande muraglia d’orgoglio che imprigiona i nostri giocatori

Bernaschina-Tondino,

due delle grandi

pretendenti al titolo

hanno dato vita a una

battaglia intensa e

spettacolare purtroppo

spesso interrotta dalle

eccessive intemperanze

dei protagonisti. Bravo

l’arbitro chiamato a un

compito di estrema

difficoltà. Tra i rossoblù

fin dai primi minuti di

gara si evidenzia una

tensione eccessiva tra i

giocatori.