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Appuntamenti della Settimana La lampada del SS.mo in questo mese sara' accesa: * in memoria ENZO Mannucci - Caldana e in memoria FRANCESCO e MARIA DOMENICA - Grilli * * D D o o m m e e n n i i c c a a 1 1 0 0 F F e e b b b b r r a a i i o o : : 5 5 ^ ^ d d e e l l T T e e m m p p o o O O r r d d i i n n a a r r i i o o G G i i o o r r n n a a t t a a M M o o n n d d i i a a l l e e d d e e l l M M a a l l a a t t o o ( ( S S . . G G u u g g l l i i e e l l m m o o d d i i A A q q u u i i t t a a n n i i a a , , e e r r e e m m i i t t a a ) ) - - G G R R I I L L L L I I o o r r e e 9 9 , , 4 4 5 5 : : S S . . M M e e s s s s a a f f e e s s t t i i v v a a (def. FRANCESCO e MARIA DOMENICA ) - - C C A A L L D D A A N N A A o o r r e e 1 1 1 1 : : S S . . M M e e s s s s a a f f e e s s t t i i v v a a (per la comunità) * * L L u u n n e e d d i i 1 1 1 1 F F e e b b b b r r a a i i o o : : B B e e a a t t a a V V e e r r g g i i n n e e M M a a r r i i a a d d i i L L o o u u r r d d e e s s - - o o r r e e 1 1 7 7 : : S S . . M M e e s s s s a a (libera) * * M M a a r r t t e e d d i i 1 1 2 2 F F e e b b b b r r a a i i o o : : - - o o r r e e 1 1 7 7 : : S S . . M M e e s s s s a a (libera) * * M M e e r r c c o o l l e e d d i i 1 1 3 3 F F e e b b b b r r a a i i o o : : - - o o r r e e 1 1 7 7 : : S S . . M M e e s s s s a a (libera) * * G G i i o o v v e e d d i i 1 1 4 4 F F e e b b b b r r a a i i o o : : S S a a n n t t i i C C i i r r i i l l l l o o , , m m o o n n a a c c o o e e M M e e t t o o d d i i o o , , v v e e s s c c o o v v o o - ore 9,30 : Adunanza generale del Clero P P a a t t r r o o n n i i d d ' ' E E u u r r o o p p a a - - o o r r e e 1 1 7 7 : : S S . . M M e e s s s s a a (libera) * * V V e e n n e e r r d d i i 1 1 5 5 F F e e b b b b r r a a i i o o : : - - o o r r e e 1 1 7 7 : : S S . . M M e e s s s s a a (def. DINA Faieta) * * S S a a b b a a t t o o 1 1 6 6 F F e e b b b b r r a a i i o o : : - - o o r r e e 1 1 7 7 : : S S . . M M e e s s s s a a (def. ANTENORE e FEDORA Mannucci) * * D D o o m m e e n n i i c c a a 1 1 7 7 F F e e b b b b r r a a i i o o : : 6 6 ^ ^ d d e e l l T T e e m m p p o o O O r r d d i i n n a a r r i i o o - - G G R R I I L L L L I I o o r r e e 9 9 , , 4 4 5 5 : : S S . . M M e e s s s s a a f f e e s s t t i i v v a a (def. MARGHERITA Faralli - 1° mese) - - C C A A L L D D A A N N A A o o r r e e 1 1 1 1 : : S S . . M M e e s s s s a a f f e e s s t t i i v v a a (per la comunità) °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° Nel discorso di Giobbe che contiene le parole «io ero gli occhi per il cieco, ero i piedi per lo zoppo» (Giobbe 29,15), si evidenzia la dimensione di servizio ai bisognosi... Quanti cristiani anche oggi testimoniano, non con le parole, ma con la loro vita radicata in una fede genuina, di essere "occhi per il cieco" e "piedi per lo zoppo"! Persone che stanno vicino ai malati che hanno bisogno di un'assistenza continua, di un aiuto per lavarsi, per vestirsi, per nutrirsi. Questo servizio, specialmente quando si prolunga nel tempo, può diventare faticoso e pesante. È relativamente facile servire per qualche giorno, ma è difficile accudire una persona per mesi o addirittura per anni, anche quando essa non è più in grado di ringraziare. E tuttavia, che grande cammino di santificazione è questo! In quei momenti si può contare in modo particolare sulla vicinanza del Signore, e si è anche di speciale sostegno alla missione della Chiesa. (Papa Francesco) Anno 23 - n. 24 10 Febbraio 2019 5^ del Tempo Ordinario Proposta di impegno caritativo per il mese di Febbraio « In questo mese (Madonna di Lourdes e Giornata del Malato) imp é gnati a visitare qualche persona malata-anziana-sola » G G I I O O R R N N A A T T A A M M O O N N D D I I A A L L E E d d e e l l M M A A L L A A T T O O: " " G G r r a a t t u u i i t t a a m m e e n n t t e e a a v v e e t t e e r r i i c c e e v v u u t t o o , , g g r r a a t t u u i i t t a a m m e e n n t t e e d d a a t t e e " " Questa espressione del Vangelo di Matteo (10,8) contiene una ve- rità straordinaria, che forse troppo spesso dimentichiamo o della quale non vogliamo tenere conto: ciò che siamo è tutto dono, rice- vuto gratuitamente. E ciò che abbiamo? Pensiamo che ce lo siamo guadagnato con le nostre capacità e con i nostri sforzi e sacrifici. In piccola parte può essere vero. Ma riflettiamo un attimo: se non avessimo ricevuto "gratuitamente" l'intelligenza, la volontà, l'inge- gno, la capacità di studiare e di lavorare, ecc... ecc..., cosa potrem- mo avere o possedere? Ecco allora che questa 'regola evangelica' (= amore ricevuto che diventa amore donato), dovrebbe essere il fondamento e la guida di tutta la nostra vita. Dio ci ha fatto dei doni immensi: ci ha donato il mondo, con tutto ciò che esso contiene, e ci ha donato la vita con tutte le realtà mate- riali, morali e spirituali che essa implica. Questi "doni" sono per il nostro bene e la nostra felicità: e, guarda- te bene, ho detto "nostro" bene e non "mio" soltanto! Gesù, nell'unica preghiera che ci ha insegnato ci invita a dire: "Padre nostro ..." (e non "Padre mio..."), "...dacci oggi nostro pane..." (e non "...dammi oggi il mio pane..."). "...rimetti a noi i nostri debiti..." (e non "rimetti a me i miei debiti"), "...liberaci dal male" (e non "liberami dal male"). Noi invece, per tendenza egoistica, siamo portati a pensare e dire: la vita è "mia", le qualità che ho sono "mie", le cose che ho sono "mie", ecc...: nella nostra vita domina il "mio" e non il "nostro"! Essere cristiani significa allora educarci a questo nuovo modo di pensare e di vivere: eliminare pian piano il "mio" (possessivo) e far entrare nella nostra vita il "nostro" (oblativo, ricco di amore). Sappiamo infatti, anche se spesso lo dimentichiamo, che alla fine della nostra vita non porteremo con noi nulla, se non il bene che abbiamo seminato e l'amore che abbiamo ricevuto e donato. Tutto questo vale anche per la "salute": se abbiamo ricevuto que- sto prezioso dono è per metterlo a servizio di chi lo ha perduto. (leggete attentamente il Messaggio di Papa Francesco per la Giornata del Malato )
