Date post: | 26-Mar-2016 |
Category: |
Documents |
Upload: | gd-viggianello-viggianello |
View: | 221 times |
Download: | 5 times |
S O M M A R I O :
Perché Renzi? 2
Perché Bersa-
ni?
3
Il sindaco a
360°
4
Il sindaco a
360°
5
Centrale del
Mercure
6
Incontro GD:
Primarie e
7
Autunno a
Viggianello
8
La nuova Voce
“Quel che sogniamo è il nostro destino” O T T O B R E 2 0 1 2 V O L U M E 1 , N U M E R O 7
Grafica e
impaginazione
a cura di
Antonio Rizzo
DOPO LA PAUSA ESTIVA RITORNA “LA NUOVA VOCE”
Dopo un "meritato riposo" eccoci di nuovo qui a raccontarvi le nostre idee e i
nostri progetti. Dopo un'Estate viggianellese cosi ricca di eventi, ritorniamo con
il nostro Giornalino. Dedicheremo, quest'anno, piu spazio alle vicende politiche
locali, non trascurando ciò che accade a livello nazionale e estero, con il consueto
"angolo" dedicato alle attività sportive e all'attualita. Gia in questo numero, ab-
biamo ritenuto opportuno dedicare uno spazio alle questioni di partito che da
vicino ci interesseranno da qui a breve: Renzi o Bersani? Perche l'uno? Perche
l'altro? Non solo "giornalino". Il nostro gruppo riparte con nuove iniziative. Tra
le tante, organizzeremo dei veri e propri percorsi itineranti, ossia degli incontri
che periodicamente terremo in tutte le contrade del nostro paese, per confron-
tarci con tutta la popolazione ed essere al corrente di tutte le problematiche che
affliggono il nostro territorio. Siamo sicuri che il vivere tra la gente sia davvero
"il seme" della tanto rinomata "buona politica".
IL SEGRETARIO
Luis Vizzino
PRIMARIE 2012: MATTEO RENZI VS PIERLUIGI BERSANI
Il 37enne Sindaco di Firenze contro il 61enne Segretario del PD. Il 25 Novembre alle urne.
A Marco Simoncelli scomparso un anno fa. Ciao Sic.
P A G I N A 2
PERCHE’ MATTEO RENZI ?
Renzi e il suo moderno PD contro la vecchia “Unione”
E’ con grande piacere che apprendo le diverse posi-
zioni, nel GD di Viggianello, riguardo le primarie
2012. Credo sia sintomo di grande maturità, in un
gruppo, portare avanti idee proprie anche se diverse
dal resto della compagine. Perciò come circolo non
prendiamo una netta posizione a favore di uno dei
due candidati del PD, ma preferiamo confrontarci,
rispettarci e continuare a crescere anche con punti di
vista differenti. Il governo Monti, chiamato per sal-
vare l’Italia, ha ridato credibilità al paese ma non ha
saputo dare una prospettiva di crescita. Ora serve un
gruppo che dia il cambiamento giusto, quello vero,
serve l'architetto che tiri su la casa. C’è bisogno di
una scossa, bisogna voltare pagina, rinnovare e mo-
dernizzare la politica nostrana ancora legata ad un
vecchio modo di fare che ci ha resi deboli e portato
gli Italiani “all’astrico”. Non si tratta di un cambia-
mento anti-politico, c’è bisogno di buona politica.
Matteo Renzi, è l’attuale sindaco di Firenze, ha 37
anni e ha già ricoperto dal 2004 al 2009 la carica di
presidente della Provincia di Firenze. E’ stato eletto
il sindaco più amato d’Italia. E’ uno di noi, un citta-
dino normale, del ceto medio, è sposato ed ha tre
figli, da giovane ha partecipato come concorrente a
“La ruota della Fortuna” vincendo anche 48 milioni
di lire, ha fatto l’arbitro ed ha sempre nutrito una
grande passione per la politica. Sono costretto a fare
un po’ di biografia Renziana perché non essendo
mai stato in Parlamento ancora non è noto quanto i
“Batman” e i segretari di partito. Il 13 Settembre
2012, Renzi si è candidato alle primarie per la scel-
ta dell’aspirante premier del centrosinistra alle ele-
zioni politiche del 2013. Inizia il suo tour in camper
(finanziato da donazioni online senza nessun finan-
ziamento di partito) da Verona e sta continuando a
riempire auditorium e teatri in tutto il Bel Paese. La
campagna elettorale “Adesso!” si basa su 3 punti
cardini: Futuro, Europa, Merito. Tante idee, da buon
37enne, giovane, senza inciuci tra la testa e soprat-
tutto senza padrini dietro le spalle. Sono tanti i gio-
vani e i meno giovani che iniziano ad avvicinarsi al
progetto Renzi, si è creato un grande entusiasmo e
infatti i sondaggi iniziano ad impazzire, in netta
ascesa per il Sindaco di Firenze. Il 4 Ottobre il se-
gretario Bersani decide di apportare delle modifiche
allo statuto. Non si voterà come per Prodi, Veltroni
e lo stesso Bersani. Start al registro degli elettori e al
doppio turno, per evitare che gli elettori della destra
possano esprimere la propria idea. Perché proprio
ora? In realtà, Renzi, per il suo modo di fare, per
essere meno partitico e più ideatore, molto moderno,
disposto a collaborazioni e confronti politici, è molto
gradito anche dai sostenitori della destra che privi di
un leader nella propria compagine potrebbero voltar
fronte. Ecco perchè il segretario piacentino ha prefe-
rito prevenire anziché curare. Ma in questo caso a
parlare di nuova politica non è Beppe Grillo o qual-
figlio di Zelig o Colorado, bensì un Sindaco che vive a
stretto contatto con le problematiche dei cittadini e che
sa come governare, facendolo brillantemente in una del-
le città più importanti d’Italia. Tagliare i costi della poli-
tica. Dimezzare i parlamentari e i consiglieri regionali,
cancellare tutti i vitalizi, abolire il finanziamento pub-
blico ai partiti. Cambiare il sistema politico ma anche
tutto il sistema manageriale ( lo stipendio di un dirigente
non deve superare più di 10 volte quello dell'operaio
meno pagato dell'azienda); Aumentare il potere di acqui-
sto delle famiglie. Detrazioni di imposta per 100 euro al
mese, 1300 euro l’anno, a tutti i lavoratori dipendenti
che guadagnano meno di 2000 euro netti al mese. Libe-
ralizzare per far scendere le tariffe; credito alle piccole
imprese tramite i fondi UE che vengono usati ancora per
creare nuove infrastrutture (siamo il paese con la mag-
giore percentuale di infrastrutture in Europa, quindi più
manutenzione e meno inaugurazioni). Da buon Sindaco,
Renzi conosce bene quelle problematiche che all’occhio
di chi si chiude nei salotti romani sono sciocchezze: il
ruolo delle donne (nella giunta fiorentina ci sono già più
donne che uomini ), aumento degli asili nido (la media
italiana è del 12,8 % quando la strategia di Lisbona parla
del 30%) per garantire ad una donna in carriera di poter
continuare a lavorare anche dopo la gravidanza. Propo-
ne gli Stati Uniti d'Europa, il servizio civile europeo,
elezioni democratiche. Un'istituzione che non pensi solo
alle banche e ai burocrati ma soprattutto alle famiglie e
ai cittadini. Combattere l’evasione e ridurre la pressione
fiscale. Recuperare il 25 % dell’evasione fiscale e desti-
nare tutto il ricavato alla riduzione delle tasse; Diritti
all’altezza dei tempi. Chi nasce in Italia è italiano, civil
partnership per le coppie dello stesso sesso, registro del-
le coppie di fatto, fecondazione assistita in linea con
l’Europa. La battaglia che Renzi ha intrapreso non è
combattuta solo per mandare a casa una ventina di diri-
genti nazionali, ma per cambiare tutto nella politica e
nella società, rimuovere le conservazioni e i conservato-
rismi, liberare le energie e favorire la mobilità sociale.
Perché Futuro, Europa e Merito hanno molto più senso
della sola parola rottamazione. Detto ciò nell'aria si re-
spira qualcosa di nuovo, di sano, di capace. E' per questo
motivo che non possiamo perdere assolutamente il treno
Renzi; abbiamo un'opportunità, Adesso! La sua voglia di
desacralizzare la politica ("non serve la scorta per andare
a fare la spesa o per andare a fare sub") ci deve portare
al cambiamento politico e culturale. Gli incontri di Mat-
teo non hanno l'aria del comizio: niente foglietto con
discorso bello e pronto, niente palchetto per la predica,
niente loghi. Dalla platea lo interrompono più volte, il
cittadino è e si sente al centro del progetto. Perfino l'u-
scita di scena non è scontata, è nella folla, a stretto con-
tatto con la gente. Andiamo a votare secondo la nostra
idea, senza ascoltare il partito o i “forti”, liberi di espri-
merci, iniziamo a cambiare NOI per arrivare al cambia-
mento che vogliamo. Perché qualsiasi regola uno possa
inventare, non si ferma il vento con le mani. . ADESSO!
di ANTONIO RIZZO
P A G I N A 3 V O L U M E 1 , N U M E R O 7
Per il rilancio del nostro giornalino mi tocca, con infinito
piacere, sostenere la candidatura alle primarie di coali-
zione del PD dell’attuale Segretario del Partito Democra-
tico, Pier Luigi Bersani.
In un’epoca in cui la gente ha bisogno di essere rassicu-
rata, un’epoca di profonda crisi economica e politica che
attanaglia non solo il Bel Paese ma l’intero globo, è chia-
ro che è davvero semplice diventare popolare e racco-
gliere consensi andando a calcare le questioni che la
gente vuole sentire. Temi come l’Europa, il merito e l’u-
guaglianza economica sono all’ordine del giorno di tutte
le agende politiche ormai da tempo, eppure, oggi, qual-
cuno si fa portatore di valori e questioni come se ne fos-
se lo scopritore.
Non è mia intenzione fare comparazioni tra i candidati
alle primarie, ma su una sola questione, la
“rottamazione” credo sia il caso di spendere qualche
parola. Pare che nell’immaginario collettivo dei poco
informati questa rottamazione, sostenuta e voluta da
Matteo Renzi, equivalga alla spinta verso il pensiona-
mento di tanti dirigenti del Partito che, in caso di vittoria
di Renzi, raccoglieranno le loro cosette e si ritireranno a
vita privata. Ma noi, noi che sappiamo di cosa stiamo
parlando, non possiamo, a mio avviso, farci travolgere
dall’euforia dello show che impazza nelle piazze e nei
teatri d’Italia, non possiamo permettere che si dia visibi-
lità all’individualismo di una persona e non alla collettivi-
tà, all’insieme di teste, che rappresentano un Partito.
Quella gente che adesso bisognerebbe travolgere nella
pressa della rottamazione, non dimentichiamo che sia-
mo stati noi stessi a volerla nelle posizioni in cui si trova,
non si sono accomodati in Parlamento intrufolandosi da
un ingresso secondario, siamo noi elettori che, tramite
quell’altissimo istituto di democrazia chiamato voto,
abbiamo sostenuto le loro candidature. Non si può par-
lare di rottamazione secondo un principio legato soltan-
to all’età anagrafica! Sono le idee che vanno rottamate
semmai, è la staticità di un percorso politico di Partito
che non ha la spinta ad adeguarsi alle nuove sfide e alle
esigenze della società che va cambiato scuotendolo con
un rovesciamento delle condizioni e delle persone su cui
poggia, ma non è questo, di certo, il caso del PD. Tenen-
do in considerazione che in Italia la situazione non è
delle più rosee, siamo il primo Partito del Paese eppure
rischiamo di perdere credibilità tra i simpatizzanti (si
badi bene, non parlo di sostenitori) per le divisioni inter-
ne che nascono come funghi di questo periodo! Già il
Partito poggia su due anime, socialista e liberale, che
Per il rilancio del nostro giornalino mi tocca, con infinito pia-
cere, sostenere la candidatura alle primarie di coalizione del
PD dell’attuale Segretario del Partito Democratico, Pier Luigi
Bersani. In un’epoca in cui la gente ha bisogno di essere rassi-
curata, un’epoca di profonda crisi economica e politica che
attanaglia non solo il Bel Paese ma l’intero globo, è chiaro che
è davvero semplice diventare popolare e raccogliere consensi
andando a calcare le questioni che la gente vuole sentire. Temi
come l’Europa, il merito e l’uguaglianza economica sono
all’ordine del giorno di tutte le agende politiche ormai da tem-
po, eppure, oggi, qualcuno si fa portatore di valori e questioni
come se ne fosse lo scopritore. Non è mia intenzione fare com-
parazioni tra i candidati alle primarie, ma su una sola questio-
ne, la “rottamazione” credo sia il caso di spendere qualche pa-
rola. Pare che nell’immaginario collettivo dei poco informati
questa rottamazione, sostenuta e voluta da Matteo Renzi, equi-
valga alla spinta verso il pensionamento di tanti dirigenti del
Partito che, in caso di vittoria di Renzi, raccoglieranno le loro
cosette e si ritireranno a vita privata. Ma noi, noi che sappiamo
di cosa stiamo parlando, non possiamo, a mio avviso, farci tra-
volgere dall’euforia dello show che impazza nelle piazze e nei
teatri d’Italia, non possiamo permettere che si dia visibilità
all’individualismo di una persona e non alla collettività, all’in-
sieme di teste, che rappresentano un Partito. Quella gente che
adesso bisognerebbe travolgere nella pressa della rottamazione,
non dimentichiamo che siamo stati noi stessi a volerla nelle
posizioni in cui si trova, non si sono accomodati in Parlamento
intrufolandosi da un ingresso secondario, siamo noi elettori
che, tramite quell’altissimo istituto di democrazia chiamato
voto, abbiamo sostenuto le loro candidature. Non si può parlare
di rottamazione secondo un principio legato soltanto all’età
anagrafica! Sono le idee che vanno rottamate semmai, è la sta-
ticità di un percorso politico di Partito che non ha la spinta ad
adeguarsi alle nuove sfide e alle esigenze della società che va
cambiato scuotendolo con un rovesciamento delle condizioni e
delle persone su cui poggia, ma non è questo, di certo, il caso
del PD. Tenendo in considerazione che in Italia la situazione
non è delle più rosee, siamo il primo Partito del Paese eppure
rischiamo di perdere credibilità tra i simpatizzanti (si badi be-
ne, non sostenitori) per le divisioni interne che nascono come
funghi di questo periodo! Già il Partito poggia su due anime,
socialista e liberale, che avremmo pensato inconciliabili, e per
il futuro spero che non si arrivi a rinunciare sempre più alla
sinistra andando invece verso il centro. Potrei anche dire sol-
tanto “scelgo Bersani perché la sua militanza politica è iniziata
tra le file del PCI e poi dei Democratici di Sinistra, ed io riten-
go giusto, se noi ci riconosciamo davvero da questa parte del
centro politico, che debba essere una persona proveniente da
sinistra a rappresentare il Partito e il Governo”. Comunque,
argomenterò la mia posizione. Io credo che attualmente nel PD
ricopra il ruolo di Segretario l’unica persona che, per doti per-
sonali e capacità amministrative, possa guidare il Paese in caso
di vittoria elettorale alle prossime elezioni nazionali. Pensare
che Pier Luigi Bersani debba essere vittima della forbice da
pota che tanto va di moda è un’offesa al Segretario, al partito,
alla storia, a chi ha ritenuto fosse la persona adatta a governare
e alla politica italiana in generale. Stiamo parlando di un uomo
venuto dal popolo, che non ha mai dimenticato da dove viene,
un uomo la cui vita gli ha insegnato che “la realtà viene pri-
ma della comunicazione”. Un uomo con un curriculum poli-
tico di tutto rispetto che se non avesse l’età che ha non
avrebbe nemmeno potuto accumulare le sue competenze.
Esiste un decreto, divenuto legge, che porta il suo nome: il
decreto sulle liberalizzazioni (Decreto Bersani), che, giusto
per dire una cosa che può interessare ai giovanissimi, tra i
vari provvedimenti prevedeva l’abolizione dei costi fissi
sulle ricariche telefoniche in aggiunta al traffico! Bersani,
che ha voluto concedere la possibilità ad altri di candidarsi
come Premier volendo le modifiche allo Statuto (secondo il
quale sarebbe stato possibile attribuire il ruolo di Premier
esclusivamente al Segretario), non è un uomo politico che
già ha dato ciò che poteva dare, anzi, è sempre un passo in
avanti, più “moderno” per intenderci, rispetto a tanti altri
politici nelle posizioni da lui prese in merito alle questioni
chiave dell’agenda politica italiana , europea. In quanto se-
gretario del Partito, egli ha dovuto farsi carico, mettendoci
la faccia, della responsabilità del PD per aver dovuto votare
e appoggiare misure impopolari ritenute necessarie in questo
momento storico. Però Bersani, a differenza d’altri, non po-
ne la sua persona al di sopra del Partito, non tiene banco
dinnanzi alle platee esaltando uno sfrenato individualismo.
Egli parla di Partito, di gruppo, di bene comune. Basti pen-
sare che nel 2007 rinunciò a candidarsi alle primarie contro
Veltroni perché riteneva che tale candidatura sarebbe stata
destabilizzante per il Partito. Per quanto riguarda le sue po-
sizioni politiche, è doveroso citare la questione inerente ai
diritti civili, tema su cui l’avversario showman Renzi stenta
a pronunciarsi e che invece è punto fondamentale per Bersa-
ni, il quale ritiene che essi debbano avere concreta attuazio-
ne perché la gente deve essere libera di compiere le proprie
scelte individuali e personali e solo il riconoscimento pieno
delle coppie omosessuali, con apposita legge che garantisca
ad esse uguali diritti, può rendere l’Italia un Paese che possa
dirsi civile, moderno ed inclusivo alla stregua di altri Paesi
europei. Basta leggere il documento fondativo del Comitato
per Bersani per trovare progetti di cui il nostro Paese neces-
sita e che soltanto Bersani, tra i pretendenti, è in grado di
concretizzare. In merito alla questione Fiat, anch’essa porta-
trice di grattacapi all’interno del Pd, mentre c’è chi, come
Bersani, auspica una soluzione il più possibile indolore per
lo Stato e per i lavoratori, Renzi, prima delle ultime vicende
che lo hanno visto scontrarsi con Marchionne, si era schiera-
to dalla parte di quest’ultimo sostenendo “si al referendum
senza se e senza ma”, posizione lontana dalla sinistra e per
questo contestata. Sul tema delle modifiche allo Statuto per
permettere altre candidature, io le trovo oltremodo ragione-
voli, sia per l’albo degli elettori, cui è chiesto un piccolo
sacrificio (proclamarsi elettore di centro-sinistra) in cambio
della possibilità di utilizzare uno strumento, le primarie, di
altissimo rilievo democratico. Poi, in merito al doppio turno,
la scelta è ricaduta su questo sistema perché si vuole assicu-
rare che il vincitore avrà la maggioranza assoluta dei con-
sensi. Per concludere, Bersani non è una persona che “Se ne
sta lì a pettinar le cozze”, ha il coraggio e, soprattutto, le
capacità per governare in tempo di crisi e per rendere con-
crete le politiche di cui l’Italia necessità.
PERCHE’ BERSANI ?
Il segretario con SEL e PSI. di GINA FERRAZZANO
P A G I N A 4
Ora che noi Giovani Democratici abbiamo
deciso di ricominciare a pubblicare il nostro
giornalino, ho ritenuto necessario e dovero-
so per i lettori, oltre che un piacere per me e
per il circolo, pubblicare un’intervista al
Sindaco Corraro. Dopo cinque mesi dall’e-
lezione, noi GD riconfermiamo a gran voce
il sostegno all’amministrazione comunale
del nostro Paese, amministrazione che ab-
biamo voluto, che sentiamo vicina, che tie-
ne conto delle nostre esigenze, di cui ci fi-
diamo e che non ci delude.
Sindaco Corraro, vuole farmi un reso-
conto sui primi mesi di attività ammini-
strativa?
Sono stati cinque mesi intensi, che spero di
poter riassumere in poche righe. Partiamo
dalla viabilità e dalle infrastrutture. Abbia-
mo lavorato su molti disagi viari nelle fra-
zioni, sulla strada che va a Piano Ruggio e
su quella che attraversa l’abitato di Pranta-
lato. Abbiamo ripreso i lavori della strada
Croce bivio Cantoniera - Pantana, che l’im-
presa ci consegnerà in primavera. Sono ini-
ziati i lavori di ristrutturazione del rifugio
De Gasperi, quelli degli spogliatoi dei cam-
petti a Pezzo la Corte; ottenuti due impor-
tanti finanziamenti per l’adeguamento della
zona industriale di Anzoleconte e della stra-
da per Zarafa. Abbiamo chiesto un finanzia-
mento per il recupero del rifugio di Visito-
ne, e avremo dal Parco la gestione delle
strutture nel pianoro. Stiamo lavorando a
delle proposte di rilancio turistico del paese
(il cosiddetto grande attrattore finanziato
dalla Regione): Museo dell’Acqua con in-
vaso sulla sorgente del Mercure, lo Sky-
walk o la Casa del Parco; abbiamo miglio-
rato il servizio della NU. Per quanto riguar-
da il turismo, abbiamo cominciato a desta-
gionalizzare gli eventi in modo da creare
nel tempo un ciclo continuo di iniziative per
distrbuire il flusso turistico tutto l’anno.
Abbiamo celebrato un’estate impeccabile
dal punto di vista musicale, culturale e di
promozione delle eccellenze locali oltreché
della valorizzazione del nostro centro stori-
co, grazie anche a una splendida sinergia
in primis con la Pro Loco e poi con le as-
sociazioni del posto; abbiamo riaperto la
biblioteca comunale. Sul sociale abbiamo
potenziato il servizio ai minori e stiamo
promuovendo iniziative importanti come
quella con il Procuratore di Lagonegro
Vittorio Russo e con le scuole per lavorare
sulla prevenzione delle dipendenze. Sulla
questione della riconversione della centra-
le del Mercure, continuiamo a produrre
atti, tenere in piedi la mobilitazione di
concerto con i comitati al fine di scongiu-
rare l’avvio di questo progetto scellerato.
Può dirmi in quale situazione economi-
ca verteva il comune di Viggianello pri-
ma del suo insediamento?
Posso affermare che abbiamo un bilancio
sano, fermo restando alcune criticità che
abbiamo ereditato, in primis il debito tri-
stemente “famoso” della Multiservice.
Ammonta a più di trecentomila euro che
questa amministrazione si sforzerà in ogni
modo di appianarlo – anche se i tempi non
sono facile per via della congiuntura eco-
nomica sfavorevole - nel più breve tempo
possibile. Però posso dire che, anche in
virtù della cosiddetta spending review,
stiamo lavorando a una migliore ottimiz-
zazione delle spese e degli sprechi dell’en-
te. Poi ci sono in essere dei contenziosi
legali, legati alle vicende di “Euroappalti”
l’impresa che gestiva la NU NU fino
all’anno 2009, a quelle dell’impresa
“Formica” appaltatrice di un lavoro pub-
blico negli anni ‘90, e all’“Alesia” altra
impresa che gestiva la NU. Stiamo se-
guendo queste ‘vicende’ diligentemente,
in modo tale da arrivare a soluzione senza
gravare pesantemente sul bilancio comu-
nale.
Quali sono i progetti che lei e la sua
squadra intendete realizzare nel breve
periodo?
Lavoriamo con particolare intensità al pro-
getto dell’imbottigliamento delle que Mi-
L A N U O V A V O C E
Passato, presente e futuro di Viggianello nelle
parole del Sindaco Vincenzo Corraro
“Dopo dieci
anni non sono
in classe, farò
il sindaco a
tempo pieno.”
Il Primo cittadino
P A G I N A 5 V O L U M E 1 , N U M E R O 7
Acque Minerali che sarà anche l’investimento del
lungo periodo per le ricadute occupazionali che ver-
ranno. Stiamo poi lavorando a un progetto del siste-
ma illuminario del paese, potenziando i punti luce e
sostituendo i pali desueti. Altri progetti che stiamo
portando avanti sono il rilancio e il completamento
con la messa in esercizio dell’Impianto Irriguo di S.
Elena con relativa centralina idroelettrica; il comple-
tamento dell’impianto irriguo nella frazione di S. Ian-
ni e il recupero di finanziamenti ormai persi quali
quelli del “foro boario” e della “gradinata” nel centro
storico. Un restyling al sito web del comune, anche in
versione english; la realizzazione di un portale turisti-
co che faccia sintesi delle tante iniziative e delle po-
tenzialità del territorio.
E quelli nel lungo periodo?
Appena associati i servizi con gli altri comuni, occor-
re lavorare sulla differenziata, almeno su quella spin-
ta per i due centri urbani del centro storico e di Peda-
li. Bisogna progettare sull’alta quota, regolarizzando
dal punto di vista urbanistico i due pianori (Ruggio e
Visitone). Occorre dare una immagine civile della
montagna, evitando l’imbarbarimento e il disagio del
mese di agosto, creando un luogo virtuoso attraverso
i rifugi recuperati, le strutture ricettive del parco e le
associazioni che lavorano con le escursioni e la pro-
mozione turistica al fine di beneficiare degli indiscu-
tibili vantaggi di quei posti straordinari.
Mi descrive con un aggettivo ciascuno dei compo-
nenti della sua squadra?
Facciamo due. L’assessore ai lavori pubblici Sassone
è disponibile e gioviale; l’assessore al Turismo Petro-
la è meticoloso e generoso; il vicesindaco lo defini-
sco un marcatore a uomo ed è battagliero; Petillo è
dinamico e instancabile; De Franco è un ragazzo di-
retto e sincero.
Cosa potremmo fare noi giovani per contribuire
alla svolta del nostro Paese?
Impegnarsi in qualsiasi attività sociale che non sia per
forza la politica. Nell’impegno strutturale e non auto-
referenziale sta il segreto per contribuire a far cresce-
re in modo sano una collettività. Discutere, indignar-
si, vedersi, costruire, realizzare qualcosa insieme, mi-
gliorare la qualità della vita di se stessi e poi degli
altri, anche dare consigli utili alle amministrazioni
che ci guidano. Noi non possiamo sicuramente impe-
dire lo spopolamento o l’invecchiamento della popo-
lazione ma se non altro possiamo invertire la tenden-
za, instradando i giovani a mestieri o opportunità di
lavoro, ad esempio, che nessuno vuole fare più e che
A Marco Simoncelli scomparso un anno fa. Ciao Sic.
invece, con umiltà e tenacia, potrebbero essere red-
ditizi e utili.
Nel centro storico lamentano la mancanza di
copertura ADSL e sappiamo che l’attuale ammi-
nistrazione ha promesso di farsi carico della ri-
soluzione del problema ed esaudire la richiesta
in questione, state già lavorando affinché anche
il centro storico possa avere la possibilità di na-
vigare in internet in modo veloce?
Abbiamo istruito una pratica per l’istallazione di
una antenna Wi max nel centro storico, confermo,
che dovrebbe offrire un servizio quanto meno ade-
guato. Ma non sarà sufficiente. So che la Regione
ha previsto un piano di investimenti per la realizza-
zione della rete veloce nei comuni in cui questa
manca e che un gestore telefonico ha vinto il ban-
do. Mi auguro che inizino presto i lavori. Nel frat-
tempo stiamo studiando altre soluzioni.
Come sta conciliando il suo precedente lavoro e
l’attività di Sindaco?
Mi sono messo in aspettativa. Dopo dieci anni non
sono in classe, farò il sindaco a tempo pieno. Un
atto di onestà nei confronti di chi mi ha votato e
che si aspetta impegno quotidiano da questa ammi-
nistrazione e pure nei confronti dei ragazzi e delle
famiglie di Laino, così ho evitato di creare disagi e
scompensi, a causa delle tante assenze che avrei
fatto, in una fascia d’età delicata.
Se lei pensa al futuro del nostro Paese, qual è il
modo in cui vede Viggianello tra 10 anni?
È difficile rispondere, perché non sappiamo quando
e come usciremo da questa crisi economica anzitut-
to globale e poi nazionale per quanto concerne le
strette in fatto di occupazione, sviluppo e tagli agli
enti pubblici. Immagino conseguenze non belle,
soprattutto per i piccoli centri che hanno a che fare
con problemi di bilanci e di programmazione sem-
pre più carente. Però confido nella intraprendenza
dei giovani viggianellesi, nella loro creatività, nei
loro sforzi. Vorrei voler vedere recuperato, anche
grazie all’iniziativa privata, lo splendido borgo e le
grandi potenzialità della montagna. Vorrei veder
crescere cooperative agricole che producano e ven-
dano le tipicità locali, vorrei poter vedere occupa-
zioni in questi settori strategici. Mi auguro che que-
sta amministrazione e quelle che verranno diano un
impulso concreto e definitivo a tutto ciò.
La ringrazio per la disponibilità che ancora una
volta mostra nei confronti dei cittadini e di noi
giovani.
Antonella Ferrazzano
P A G I N A 6
“Questa è casa MIA e qui comando IO”
Si riapre il caso: “ Centrale
del Mercure”. Da tempo i
cittadini di Viggianello e
Rotonda si battono per af-
fermare il rispetto della le-
galità, dell’ambiente e della
salute per uno sviluppo so-
stenibile e intelligente del
territorio contro il folle pro-
getto dell’ENEL per la ria-
pertura dell’ormai defunto
Inceneritore del Mercure.
Qualche giorno fa quattro
lavoratori sono saliti sulla
ciminiera dello stabilimento
della Centrale e hanno di-
chiarato di scendere qualora
venissero confermati gli
impegni e garantita la conti-
nuità dell’impianto e si
creassero posti di lavoro
alla Centrale a biomasse.
Dopo ciò il prefetto di Co-
senza, Raffaello Cannizza-
ro, ha convocato un incon-
tro con la regione Calabria,
l’Ente Parco del Pollino, la
provincia di Cosenza, l’E-
NEL e i rappresentanti di
Cgil, Cisl e Uil per discute-
re nuovamente sulla proble-
matica inerente alla riaper-
tura del grande “mostro”.
Tra i fattori negativi infatti
non possiamo escludere
l’impatto ambientale , dovu-
to all’emissione di gas tossi-
ci e cancerogeni ormai as-
sorbiti dal terreno . Questo
lo si può notare dall’aumen-
to del numero di morti per
tumori nella Valle. Va an-
che sottolineato che la ria-
pertura non procurerà alcun
posto di lavoro o meglio per
i cittadini del luogo come
invece si pensa. Sempre
Martedì 9 ottobre , i cittadi-
ni della Valle erano davanti
all’Ente Parco a mobilitarsi,
per l’ennesima volta, contro
la riattivazione della Centra-
le. Alla loro guida, vi erano
il sindaco di Rotonda, Gio-
vanni Pandolfi e il sindaco
di Viggianello, Vincenzo
Corraro, insieme ai rappre-
sentanti delle Associazioni
territoriali impegnati in que-
sta lotta senza fine, che chie-
dono uniti lo smantellamen-
to della Centrale. La cosa
più grave è che ad agosto
tutti promettevano tempi
rapidi per la ripresa e la con-
clusione della Conferenza
dei servizi e ora invece av-
vertiamo l'amara sensazione
che tutto si stia nuovamente
incagliando nei meandri del-
la burocrazia. A manifestare
con consapevolezza e deter-
minazione, anche gli studen-
ti del Liceo Scientifico di
Rotonda e dell’ITC di Vig-
gianello, convinti che i gio-
vani non possono restare
inerti di fronte a problemati-
che di questo genere perché
oltre ad essere parte inte-
grante del mondo in cui vi-
vono, si preparano ad af-
frontare e condurre la socie-
tà futura. Muniti di cartello-
ni e striscioni dicono NO
alla Centrale e lo fanno in
maniera del tutto originale .
Queste sono le parole con
cui gli studenti manifestano
il loro rancore: “tre colori: il
verde, il bianco e il rosso.
Non rappresentano solo il
tricolore italiano ma ogni co-
lore è come se parlasse . Il
verde simboleggia tutto il
verde e la natura che circonda
il Parco del Pollino e che la
Centrale renderebbe spazza-
tura; Il bianco rappresenta il
nostro cielo, il cielo sotto cui
viviamo e che il fumo di
quella maledetta centrale ren-
derebbe nero; e infine il rosso
il colore dei cuori dei cittadini
del parco che risentono pro-
fondamente di questa situa-
zione e che vogliono vivere
sereni e tranquilli senza la
paura di stendere il bucato e
ritrovarlo nero di fumo”. I
giovani e tutta la gente chiede
all’Ente Parco un comporta-
mento più coerente al suo
ruolo istituzionale, e alla sua
presenza sul territorio, al fine,
di favorire momenti di cresci-
ta civile. Noi siamo il Parco,
loro sono solo un Ente e nes-
suno deve venire a dettare
leggi nel nostro territorio.
Popolo di Viggianello, di Ro-
tonda e di tutta la Valle del
Mercure uniamoci in questa
lotta e salviamo la nostra Ter-
ra.
Antonella Caputo - Gazzaneo
Daniela
L A N U O V A V O C E
Foto di Beppe Bianco. Foto. La centrale del
Mercure
P A G I N A 7 V O L U M E 1 , N U M E R O 7
I GD RIPARTONO DAL CENTRO STORICO
Foto di Serena Rizzo
A Marco Simoncelli scomparso un anno fa. Ciao Sic.
Sabato 13 ottobre si è tenuto un incontro di circolo pres-
so il Centro Visite, nel cuore del Centro storico di Vig-
gianello, con cui si è colta l’occasione di lanciare la
Campagna tesseramento dei Giovani Democratici. Du-
rante l’incontro si è discusso di temi centrali dell’agenda
politica del centro-sinistra e dei Giovani Democratici.
Insieme ai Giovani Democratici di Viggianello, il Segre-
tario provinciale Michele Palo e il Segretario del Circolo
di Tito Fabio Laurino. Ad aprire il dibattito, il Segreta-
rio del Circolo di Viggianello, Luis Vizzino, che, dopo
aver salutato quanti hanno preso parte alla riunione ed
essersi fatto portavoce del Vicesegretario Antonio Rizzo
(assente per motivi universitari) nel salutare e ringrazia-
re per suo conto gli intervenuti, ha elencato i punti
all’ordine del giorno, vale a dire le primarie, la petizione
“Rise up” e i diritti civili. Il Segretario ha passato la pa-
rola al Sindaco di Viggianello, Vincenzo Corraro, cui
sta a cuore il tema dei diritti civili e che si è soffermato
su un problema assai discusso in Italia: il sovraffolla-
mento delle carceri e i diritti dei condannati. Dopo l’in-
tervento del Sindaco ha preso la parola il Segretario Pro-
vinciale Michele Palo che, salutati i presenti, ha intro-
dotto il tema delle primarie delineando l’attuale situazio-
ne all’interno del PD ed ha spiegato, in maniera esausti-
va, i punti cardine della petizione Rise up, promossa dai
Giovani Socialisti Europei che ritengono fondamentale
per l’Europa negoziare un trattato sociale progressista.
Tale trattato mira a creare un’ Europa che sfrutti al me-
glio le proprie potenziali, ponga i cittadini al centro del
processo decisionale in ambito comunitario, dia migliori
prospettive di futuro ai giovani garantendo loro nuove
opportunità e maggiori garanzie, avvii un massiccio im-
pegno per la reindustrializzazione del continente, punti
allo sfruttamento delle energie rinnovabili e preveda
modifiche alla Politica Agricola Comune (PAC) in mo-
do da rendere il settore agricolo più efficiente e creare
nuovi posti di lavoro anche nel settore primario. Solo
attraverso queste misure sarà possibile combattere la
disoccupazione e ridare alla politica il ruolo che le spet-
ta. E’ stato poi il turno di Gina Ferrazzano che, rite-
nendo le proposte della petizione assolutamente neces-
sarie allo sviluppo in senso democratico dell’Europa, ha
riaffermato, partendo da quanto detto da Michele Palo,
la necessità di sostenere, con la firma, la petizione per
contribuire alla riconferma di una nuova stagione politi-
ca in cui siano i giovani a fare da traino allo sviluppo di
una coscienza comune e comunitaria che metta al centro
i cittadini e le loro esigenze e che porti gli stessi ad ave-
re un peso maggiore nelle scelte politiche per puntare a
ricostruire l’Europa dando ai cittadini la possibilità di
scegliere direttamente i propri rappresentanti
(attualmente eleggiamo solo il Parlamento Europeo). In
tema di primarie interviene Fabio Laurino che ha espo-
sto, con una padronanza di linguaggio tipica di chi della
politica ne fa una professione, il suo punto di vista
sui candidati concorrenti e si è poi concentrato sul tema
dell’importanza del riconoscimento dei diritti civili. Da
tutti i sopracitati è stata affermata l’importanza dell’impe-
gno delle giovani generazioni ad ogni livello: locale, na-
zionale, sovranazionale e internazionale. Per quanto ri-
guarda i problemi del nostro territorio, si è discusso della
Centrale del Mercure, tema che sta a cuore a tutti i citta-
dini della Valle, a chi si oppone alla riapertura e a chi,
invece, ne è a favore. Ad introdurre il tema, Franco Fron-
tuto, Vicesindaco di Viggianello, che ha ritenuto dovero-
so congratularsi con i ragazzi che hanno partecipato
all’ultima manifestazione tenutasi a Rotonda e ha ribadito
la necessità dell’impegno di tutti, soprattutto dei giovani,
per contrastare la volontà di chi vuole arrecare danno alla
nostra Terra. Dalla platea è giunto l’intervento di Daniela
Gazzaneo che, dopo aver brevemente accennato alla sua
esperienza durante la festa regionale dei Giovani Demo-
cratici tenutasi a Metaponto a settembre, ha consigliato ai
suoi coetanei di partecipare attivamente alle iniziative
politiche perché “Partecipare, dapprima anche solo per
gioco, fa venir voglia di partecipare sentitamente”. L’en-
tusiasmo dei giovanissimi nel voler capire le dinamiche
del mondo fa sperare in un vento di cambiamento che
riporti i cittadini a riavvicinarsi alla politica. L’incontro si
è chiuso tra i sorrisi di quanti vi hanno preso parte e con
soddisfazione del Circolo di Viggianello il cui direttivo,
con il costante supporto dei tesserati, ha tutta l’intenzione
di impegnarsi per contribuire, nel proprio piccolo, alla
costruzione di un futuro migliore, del futuro che voglia-
mo.
Gina Ferrazzano
Foto di Serena Rizzo
“Abbiamo destagionalizzato gli eventi come è giusto che sia. Non possiamo permetterci un Estate ricca di
manifestazioni e poi dimenticarci degli altri 11 mesi dell’anno. E’ prevista una folta presenza di turisti per
la Sagra dei Funghi e della Castagna. Gli alberghi sono tutti pieni e questo è per noi motivo di orgoglio e
anche di sana esaltazione del tanto lavoro finora fatto. In 7 mesi abbiamo affrontato subito l’Estate, orga-
nizzando credo un ottimo Pollino Estate, ora vogliamo superare brillantemente l’Autunno per poi pensare
al Natale Viggianellese e poi il Carnevale che dobbiamo assolutamente riprendere. Dobbiamo lavorare
tanto, lo facciamo con immenso piacere. Vogliamo fare sempre di più, con la speranza che i cittadini tutti,
giovani e meno giovani si avvicinino alla Pro Loco e alla questione pubblica. E’ nostro obbiettivo la valo-
rizzazione del Centro Storico, della nostra montagna con i bellissimi piani da sfruttare e Montagna di Bas-
so da promuovere. Abbiamo diverse idee che spero potranno permetterci tutto ciò. Il 22 Settembre abbiamo
affrontato la prima sagra autunnale, quella del “truccisco”, anche in quel caso l’organizzazione è stata
eccellente, soprattutto grazie al mio direttivo e a volontari che colgo l’occasione per ringraziare di cuore.
Erano presenti molti turisti ma pochi residenti. Questo è un dispiacere, ma non ci abbattiamo, vogliamo
coinvolgere sempre di più i cittadini, le associazioni e collaborare insieme agli albergatori. Nelle prossime
date vi aspettiamo in tanti e per qualsiasi puntualizzazione, informazione ecc. la Pro Loco è sempre a di-
sposizione.”
Il presidente Antonio Rizzo
A Marco Simoncelli scomparso un anno fa. Ciao Sic.
AUTUNNO A VIGGIANELLO