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La Professione Veterinaria 33 -2012

Date post: 25-Mar-2016
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La Professione Veterinaria 33 -2012
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012 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 9, numero 33 dall’8 al 14 ottobre 2012 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona 33 2 POLIZZA RC L’obbligo assicurativo sia previsto solo per coloro che esercitano effettiva- mente la professione. La Fnovi ha sol- lecitato il Ministro Balduzzi e il Presi- dente della XII Commissione Affari So- ciali ad escludere espressamente dall’obbligo di sottoscrizione di polizza assicurativa gli iscritti che non esercita- no. OSSERVATORIO Sulle intimidazioni ai danni dei veteri- nari SSN, il Sottosegretario Cardinale ha coinvolto il Ministero dell’Interno. Ha indirizzato una lettera al ministro, Anna Maria Cancellieri chiedendo un interessamento attivo nelle iniziative di contrasto. Inviata anche una nota alle prefetture. CAVALLO La Sen Silvana Amati ha presentato un disegno di legge per riconoscere il ca- vallo come animale d’affezione. Si in- tende evitare che il cavallo venga de- stinato alla macellazione, quando non allevato a questo fine. In sette articoli norme di benessere, salute, registra- zione e restrizioni alle manifestazioni di spettacolo e sportive. WEST NILE Due nuovi casi di Febbre del Nilo in provincia di Sassari. Il contatto di due cavalli con il virus è stato accertato dall’Izs della Sardegna. Ad oggi i casi di positività nell’Isola sono cinque, nu- mero che potrebbe salire a sette con la conferma degli ultimi dati da parte del Centro di referenza di Teramo. PICCIONI Mentre la Provincia approva il nuovo piano di controllo della popolazione sovrannumeraria, tramite abbattimen- to, il comune di Milano punta su edu- cazione (non dare cibo) e torre colom- baia: dal 2011 in 140 cellette le uova delle covate vengono in parte sostitui- te con uova di plastica. La sperimen- tazione è di 3 anni. Secondo l’ultimo censimento (anno 2000) gli esemplari in città sono 100 mila. SCOIATTOLO GRIGIO “Una minaccia per la biodiversità e un’incognita sanitaria”. Lo scoiattolo grigio in Umbria rischia di decimare lo scoiattolo rosso (autoctono). L’IZS Umbria-Marche ha avviato uno studio sulle implicazioni sanitarie. La Regione ha messo in atto un piano di controllo. TECNICO O INFERMIERE? A PAGINA 3 L’ISPEZIONE DELLE CARNI SECONDO IL CNSA A PAGINA 4 A PAGINA 6 A PAGINA 8 A PAGINA 14 A PAGINA 19 LA RESPONSABILITÀ SOCIALE DELLE PROFESSIONI L’EVASIONE FISCALE VISTA DAI CLIENTI ASPETTI CLINICI NELLE GENODERMATOSI FORMATI I PRIMI VETERINARI DI FIDUCIA PETIZIONE A QUOTA 30.000 BREVI ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA Obiettivo: 100 mila firme Oltre alla propria, ogni veterinario ne dovrebbe raccogliere almeno 3. E c’è chi ne ha mandate più di 300 DA ANNI CERCHIAMO DI CONTRASTARE IL PROLIFERARE DI LAU- REE BREVI (TRIENNALI) IN MEDICINA VETERINARIA CREATE, IN MODO SPESSO FANTASIOSO, DA ALCUNE EX FACOLTÀ per incre- mentare il numero degli iscritti. La battaglia ANMVI e FNOVI per la riduzione del numero degli iscritti al Corso di Laurea in Medicina Veterinaria ha portato a risultati importanti convincendo con dati precisi il Ministero a passare dai circa 1500 di quattro anni fa a meno di mille per il prossimo anno accademico. Per questa contrazione numerica alcuni Corsi di laurea si sono trovati in difficoltà e, non accettando la logica di chiuderne alcuni, qualche ex Facoltà ha pensato di recuperare iscritti proponendo corsi triennali che hanno creato solo “mezzi ve- terinari” disoccupati. Ora, aprendosi lo spazio per una figura di tecnico o assi- stente veterinario (definita nel contratto di lavoro di Confprofessioni), vorrebbe- ro proporre Corsi per Infermiere Veterinario. Abbiamo già scritto più volte che non possiamo condividere questa possibilità perché essendo un infermiere laureato e quindi “Dottore” potrebbe pretendere, anche correttamente, di ave- re competenze mediche diventando un concorrente ulteriore del Medico Vete- rinario, figura professionale che già da anni trova estrema difficoltà occupazio- nale che ha portato quasi trecento veterinari a cancellarsi dagli ordini nel solo 2011. Riteniamo che il Tecnico Veterinario debba essere un diplomato con im- portanti ruoli di supporto ed assistenza alle attività veterinarie sempre e soltan- to alle dipendenze e sotto la responsabilità di un Medico Veterinario come di- sposto dalle direttive della FVE del 2008. CI SONO VETERINARI CINESI A ROMA? La domanda per esteso, in ve- rità, è stata questa: “Ci sono ve- terinari cinesi a Roma (o che hanno prezzi molto bassi)? Ho una gattina piccola. Ho pagato 42 euro a vaccino e ne devo fare altri. Mi sono stufato di spendere. Conosce- te qualcuno che fa prezzi bassi? (di qualunque nazionalità)”. Molti di voi co- nosceranno Yahoo Answers, dove spesso le domande sono postate ad arte da chi ha interesse a dare una cer- ta risposta, ma molto più frequente- mente sono autentiche come le di- scussioni che generano. È il caso di questa disperata ricerca del veterinario low cost. Ci si sarebbe potuti aspettare una raffi- ca di post sul caro-vete- rinario e invece no. La prima risposta (ancora sul tono me- diamente elegante) è stata: “Ma sai che stai parlando di un medico? Non di un supermercato. Un veterinario deve dare medicine al tuo gatto, e se ha prezzi bassissimi significa che an- che i medicinali che usa non sono del- la massima qualità. Se intendi un ri- sparmio di una decina di sono con te, ma se vuoi mantenere alta la qualità non aspettarti grandi sconti”. Tacendo delle risposte scurrilmente ir- ripetibili, ci sono state prese di posi- zione garantiste (“sei stufo di spen- dere? Ma che padrone sei?”) e in di- fesa dei veterinari (“I veterinari SERI, PROFESSIONALI, che ti assicurano Fondo Sanitario A.N.M.V.I. Salute risparmio e la vita della gattina costano come tut- ti e non ti prendono meno di 30 euro! Se ti va di farti ammazzare la gat- ta, fai pure!”). Qualcuno è andato ol- tre e ha chiesto “perché il paragone con i cinesi???”. In effetti, non sono mancati post di connotazione… di- ciamo etnica (“perke la prossima vol- ta ke stai male tu nn vai dal marokki- no ke vende okkiali e ti fai fare una dia- gnosi?... ti fideresti? certo ke no!!! x cui vai da un veterinario serio ke gli ani- mali non son giocattoli!”), altri irripro- ducibili per razzismo conclamato. La panoramica globale porta fino a Città del Messico. Un utente che dichiara di viverci spiega che là “al- cuni vaccini come l'anti- rabbico sono gratuiti”, “così come la sterilizza- zione o interventi chirurgici” (ma a prez- zi decisamente ridotti; semplicemen- te per rientrare delle spese, visto che i veterinari di questi centri sono pagati dal governo)”. Morale della favola, mentre la psicosi economica spinge al veterinario da bancarella e la dife- sa della salute animale è affidata ad un penoso dibattito semi razziale, la ca- pitale messicana, con i suoi molti per- ros de calle e le tante contraddizioni socio-economiche, ha attuato la me- dicina veterinaria di base. In Italia non ci riusciamo ancora. A meno che non arrivino i veterinari ci- nesi… (nella foto l’emblema veterina- rio in caratteri cinesi) A.N.M.V.I
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Page 1: La Professione Veterinaria 33 -2012

012SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 9, numero 33 dall’8 al 14 ottobre 2012Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona33 2

POLIZZA RCL’obbligo assicurativo sia previsto soloper coloro che esercitano effettiva-mente la professione. La Fnovi ha sol-lecitato il Ministro Balduzzi e il Presi-dente della XII Commissione Affari So-ciali ad escludere espressamentedall’obbligo di sottoscrizione di polizzaassicurativa gli iscritti che non esercita-no.

OSSERVATORIOSulle intimidazioni ai danni dei veteri-nari SSN, il Sottosegretario Cardinaleha coinvolto il Ministero dell’Interno.Ha indirizzato una lettera al ministro,Anna Maria Cancellieri chiedendo uninteressamento attivo nelle iniziative dicontrasto. Inviata anche una nota alleprefetture.

CAVALLOLa Sen Silvana Amati ha presentato undisegno di legge per riconoscere il ca-vallo come animale d’affezione. Si in-tende evitare che il cavallo venga de-stinato alla macellazione, quando nonallevato a questo fine. In sette articolinorme di benessere, salute, registra-zione e restrizioni alle manifestazioni dispettacolo e sportive.

WEST NILEDue nuovi casi di Febbre del Nilo inprovincia di Sassari. Il contatto di duecavalli con il virus è stato accertatodall’Izs della Sardegna. Ad oggi i casidi positività nell’Isola sono cinque, nu-mero che potrebbe salire a sette conla conferma degli ultimi dati da partedel Centro di referenza di Teramo.

PICCIONIMentre la Provincia approva il nuovopiano di controllo della popolazionesovrannumeraria, tramite abbattimen-to, il comune di Milano punta su edu-cazione (non dare cibo) e torre colom-baia: dal 2011 in 140 cellette le uovadelle covate vengono in parte sostitui-te con uova di plastica. La sperimen-tazione è di 3 anni. Secondo l’ultimocensimento (anno 2000) gli esemplariin città sono 100 mila.

SCOIATTOLO GRIGIO“Una minaccia per la biodiversità eun’incognita sanitaria”. Lo scoiattologrigio in Umbria rischia di decimare loscoiattolo rosso (autoctono). L’IZSUmbria-Marche ha avviato uno studiosulle implicazioni sanitarie. La Regioneha messo in atto un piano di controllo.

TECNICO O INFERMIERE?

A PAGINA 3

L’ISPEZIONE DELLE CARNI

SECONDO IL CNSA

A PAGINA 4 A PAGINA 6 A PAGINA 8 A PAGINA 14 A PAGINA 19

LA RESPONSABILITÀSOCIALE DELLEPROFESSIONI

L’EVASIONE FISCALE VISTA

DAI CLIENTI

ASPETTI CLINICI NELLE

GENODERMATOSI

FORMATI I PRIMIVETERINARI DI FIDUCIA

PETIZIONE A QUOTA 30.000

BREVI

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

Obiettivo:100 milafirmeOltre alla propria, ogni veterinario nedovrebbe raccogliere almeno 3. E c’è chi ne ha mandate più di 300

DA ANNI CERCHIAMO DI CONTRASTARE IL PROLIFERARE DI LAU-REE BREVI (TRIENNALI) IN MEDICINA VETERINARIA CREATE, INMODO SPESSO FANTASIOSO, DA ALCUNE EX FACOLTÀ per incre-mentare il numero degli iscritti. La battaglia ANMVI e FNOVI per la riduzionedel numero degli iscritti al Corso di Laurea in Medicina Veterinaria ha portato arisultati importanti convincendo con dati precisi il Ministero a passare dai circa1500 di quattro anni fa a meno di mille per il prossimo anno accademico. Perquesta contrazione numerica alcuni Corsi di laurea si sono trovati in difficoltà e,non accettando la logica di chiuderne alcuni, qualche ex Facoltà ha pensato direcuperare iscritti proponendo corsi triennali che hanno creato solo “mezzi ve-terinari” disoccupati. Ora, aprendosi lo spazio per una figura di tecnico o assi-stente veterinario (definita nel contratto di lavoro di Confprofessioni), vorrebbe-ro proporre Corsi per Infermiere Veterinario. Abbiamo già scritto più volte chenon possiamo condividere questa possibilità perché essendo un infermierelaureato e quindi “Dottore” potrebbe pretendere, anche correttamente, di ave-re competenze mediche diventando un concorrente ulteriore del Medico Vete-rinario, figura professionale che già da anni trova estrema difficoltà occupazio-nale che ha portato quasi trecento veterinari a cancellarsi dagli ordini nel solo2011. Riteniamo che il Tecnico Veterinario debba essere un diplomato con im-portanti ruoli di supporto ed assistenza alle attività veterinarie sempre e soltan-to alle dipendenze e sotto la responsabilità di un Medico Veterinario come di-sposto dalle direttive della FVE del 2008.

CI SONO VETERINARI CINESI A ROMA?

La domanda per esteso, in ve-rità, è stata questa: “Ci sono ve-terinari cinesi a Roma (o chehanno prezzi molto bassi)? Houna gattina piccola. Ho pagato 42euro a vaccino e ne devo fare altri. Misono stufato di spendere. Conosce-te qualcuno che fa prezzi bassi? (diqualunque nazionalità)”. Molti di voi co-nosceranno Yahoo Answers, dovespesso le domande sono postate adarte da chi ha interesse a dare una cer-ta risposta, ma molto più frequente-mente sono autentiche come le di-scussioni che generano. È il caso diquesta disperata ricerca del veterinariolow cost. Ci si sarebbepotuti aspettare una raffi-ca di post sul caro-vete-rinario e invece no. Laprima risposta (ancora sul tono me-diamente elegante) è stata: “Ma saiche stai parlando di un medico? Nondi un supermercato. Un veterinariodeve dare medicine al tuo gatto, e seha prezzi bassissimi significa che an-che i medicinali che usa non sono del-la massima qualità. Se intendi un ri-sparmio di una decina di € sono conte, ma se vuoi mantenere alta laqualità non aspettarti grandi sconti”.Tacendo delle risposte scurrilmente ir-ripetibili, ci sono state prese di posi-zione garantiste (“sei stufo di spen-dere? Ma che padrone sei?”) e in di-fesa dei veterinari (“I veterinari SERI,PROFESSIONALI, che ti assicurano

Fondo Sanitario A.N.M.V.I.

Salute risparmioe

la vita della gattina costano come tut-ti e non ti prendono meno di 30euro! Se ti va di farti ammazzare la gat-ta, fai pure!”). Qualcuno è andato ol-tre e ha chiesto “perché il paragonecon i cinesi???”. In effetti, non sonomancati post di connotazione… di-ciamo etnica (“perke la prossima vol-ta ke stai male tu nn vai dal marokki-no ke vende okkiali e ti fai fare una dia-gnosi?... ti fideresti? certo ke no!!! x cuivai da un veterinario serio ke gli ani-mali non son giocattoli!”), altri irripro-ducibili per razzismo conclamato. Lapanoramica globale porta fino a Cittàdel Messico. Un utente che dichiara

di viverci spiega che là “al-cuni vaccini come l'anti-rabbico sono gratuiti”,“così come la sterilizza-

zione o interventi chirurgici” (ma a prez-zi decisamente ridotti; semplicemen-te per rientrare delle spese, visto chei veterinari di questi centri sono pagatidal governo)”. Morale della favola,mentre la psicosi economica spingeal veterinario da bancarella e la dife-sa della salute animale è affidata ad unpenoso dibattito semi razziale, la ca-pitale messicana, con i suoi molti per-ros de calle e le tante contraddizionisocio-economiche, ha attuato la me-dicina veterinaria di base.In Italia non ci riusciamo ancora. A meno che non arrivino i veterinari ci-nesi… (nella foto l’emblema veterina-rio in caratteri cinesi)

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Considerati i numeri chearrivano dalle struttureveterinarie non è affattoimpossibile fare massacritica in tempi brevi. U-na clinica romana ci ha

mandato 330 firme, da Bari ne sono arrivate70, da Palermo 113, da Lecce 97, da Firen-ze 104, e così via. Musica dal fax. Mentre an-diamo in stampa contiamo 30.000 firme, piùdi quanti sono gli iscritti agli Ordini e il timerdel form on line (http://petizioni.anmvi.it) nonsmette di registrare adesioni. Non siamo affatto visionari se puntiamo a100.000 firme. A conti fatti, in astratto manon così tanto, ogni veterinario dovrebberaccogliere almeno 3 firme oltre alla propria.Ma vanno bene anche le firme singole o le 10del modulo cumulativo (download on line) e,per agevolarvi nel compito di diffondere lapetizione, trovate una locandina allegata aquesto numero di Professione Veterinaria. La

potete affiggere nelle sale d’attesa e in tuttele sedi di incontro con il pubblico che lo con-sentano. I clienti firmano volentieri. Idem i cit-tadini, anche non proprietari. Non è una peti-zione solo per cani e gatti, coinvolge il caval-lo e coinvolge tutta la professione che avver-ta fortemente di fare “sanità pubblica”. Allapresentazione del Manifesto-mozione appro-vato il 29 settembre dal Consiglio NazionaleANMVI, in platea risuonava il provocatorio ri-chiamo ai Dipartimenti di medicina umana:se la prevenzione veterinaria subisce l’IVAperché non metterla anche sulle prestazionimediche? Qual è la differenza in una logica di“one health”?Se almeno uno dei quattro punti della peti-zione trovasse l’attenzione delle autorità diGoverno (ci aspetteremmo il sostegno delSottosegretario Cardinale che abbiamo giàsensibilizzato) potremmo dire di avere otte-nuto qualcosa di importante. Al Ministerodella Salute ci siamo rivolti per sottolineare ilvalore della medicina “one health”, ormai ci-tata in tutti i documenti della sanità interna-zionale (Commissione Europea-DGSANCO,OIE, FAO ecc.); al Ministero delle Finanze ealla Presidenza del Consiglio abbiamo dedi-cato un’attenzione diversa, soprattutto dopole dichiarazioni del Premier Monti si è impe-gnato a verificare la possibilità di non aumen-tare l’IVA e addirittura ad un rientro della per-centuale aggiunta (+1% d’aliquota) a lugliodel 2011. Ma il Governo (e l’Agenzia delle En-trate) non appaiono meno aggressivi sullacosiddetta “agenda Giavazzi”, che contem-pla un taglio alle detrazioni fiscali, fino alla eli-minazione di alcune tipologie di beni e servi-zi, incluse le prestazioni veterinarie. La leggedi stabilità sta picchiando duro su questofronte e per questo non possiamo a desiste-re dalla protesta.Quanto dichiarato in Aula dimostra l’impor-

tanza della petizione lanciata da ANMVI con-tro lo sfruttamento fiscale degli animali dacompagnia. "Il fisco, in qualche modo, rico-nosce la valenza affettiva della cura degli ani-mali domestici"- ha dichiarato Ceriani in ri-sposta ad una interpellanza sul redditometronella quale non ha concesso nulla alla propo-nente On. Gabriella Giammanco. La parla-mentare lo sollecitava sull’inserimento dellespese veterinarie nel redditometro sperimen-tale e il rappresentante del Governo ha rispo-sto che le spese veterinarie sono una dellecento voci "che colgono diversi aspetti dellavita quotidiana" e "che aiutano a fotografarecomplessivamente la capacità di spesa dellafamiglia. Per la verità, incidono marginalmen-te in questa fotografia rispetto ad altre voci dispesa che potrebbero essere definite di «lus-so»". All’obiezione dell’interpellante che con-sidera il redditometro "punitivo" nei confrontidelle famiglie che hanno animali da compa-gnia e controproducente rispetto al randagi-smo e all’abbandono, il Sottosegretario Ce-riani ha replicato che "le spese veterinarie,comprese quelle dei medicinali per gli stessianimali, danno diritto al riconoscimento di u-na detrazione ai fini IRPEF in sede di dichia-razione dei redditi. Questo per dire che il fi-

sco, in qualche modo, riconosce la valenzaaffettiva della cura degli animali domestici".Pronta e condivisibile la replica dell’On Giam-manco: “Non mi posso chiaramente diresoddisfatta di tale risposta anche perché co-nosco perfettamente le detrazioni, ad oggi,presenti sulle spese veterinarie e sui farmaciper gli animali: sicuramente le detrazioni dicui lei parla sono irrisorie, veramente moltobasse e non fanno la differenza per nessuno,neanche per le famiglie economicamente piùdisagiate”.L’ANMVI ha informato il Sottosegretario Ce-riani - ed anche il Ministro dell’Economia Vit-torio Grilli - della petizione in corso che chie-de quattro misure di intervento: 1. l’IVA sulleprestazioni veterinarie e sui mangimi, fra lepiù elevate in Europa, venga ridotta al 10%;2. le prestazioni di prevenzione veterinaria edi tutela della sanità pubblica (es. microchipe anagrafe canina e felina, sterilizzazioni ma-schi e femmine) vengano esentate dall’IVA;3. sia considerata la possibilità di detrazionedelle spese veterinarie fino ad un massimaledi mille euro; 4. vengano tolte dal redditome-tro le spese veterinarie sostenute per gli ani-mali da compagnia e il cavallo "d’affezionee/o da passeggiata". ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 33| 2012 Locandina per il pubblico Anmvi Informa 3

La veterinaria superi se stessa:mission possible! Il numero delle firme supera quello dei veterinari italiani. Ma ne servono 100.000

Allegata a questo numero di Pro-fessione Veterinaria trovate unalocandina che incoraggia il pub-

blico (clienti, proprietari, familiari, asso-ciazioni e cittadini in generale) a firmarela petizione ANMVI “Contro lo sfrutta-

APPENDI LA LOCANDINA IN SALA D’ATTESA E IN TUTTI I LUOGHI PUBBLICI DOVE SIA CONSENTITO

mento fiscale degli animali da compa-gnia”. La locandina è stata tirata in17.000 copie pari alla tiratura completadel nostro settimanale, perché tutti i no-stri lettori, pubblici e privati, in qualunquedisciplina professionale esercitino, sisentano coinvolti. La locandina invita afirmare direttamente dal veterinario (nel-la struttura, ma anche in altre sedi quan-do possibile), immaginando che il profes-sionista metta a disposizione il modulo diraccolta firme (consigliata la versionecumulativa da 10 firme che si trova on li-ne). Il cliente troverà sulla locandina imotivi e le richieste della petizione e po-trà firmare direttamente in sala d’attesase i locali consentono di farlo o chiedereinformazioni al titolare o al personaledella struttura. Chi ha già raccolto centi-naia di firme non ha dovuto farsi caricodi alcuna spedizione, ma ha utilizzato ilmodulo di dichiarazione del numero disottoscrizioni (download dal sito). Fate lostesso anche voi. I cartacei della petizio-ne firmata andranno conservati fino altermine dell’iniziativa. Per informazioni emodulistica: http://petizioni.anmvi.it/

Anche le associazioni, anche a tito-lo diverso impegnate nel settore,possono aderire. L’ha fatto AISAD

Confesercenti, da sempre in prima lineaa sostenere la valenza sanitaria del be-nessere animale e Horse Angels, datoche, fra le varie misure fiscali, si chiededi togliere il cavallo dal redditometro,quando detenuto a scopo "d’affezionee/o da passeggiata", secondo la defini-zione delle Commissioni Tributarie di A-sti e di Torino. I giudici piemontesi, infattihanno accolto il ricorso di proprietari diequidi, detenuti senza finalità di lucro néda competizione o riproduzione, eppuresanzionati pesantemente dal Fisco, cheinterpreta il mero possesso di un cavallo- genericamente definito "da equitazio-ne", come indicatore di maggior redditonon dichiarato. La Commissione Tributa-ria di Asti non ravvisa i cavalli tra gli " in-dicatori più rilevanti di una capacità direddito significativa", la normativa sulredditometro "va quindi interpretata alla

DA AISAD CONFESERCENTI A HORSE ANGELS

luce della sua funzione, che non è certa-mente assolta dal semplice possesso didue cavalli, beni di per sé non necessa-riamente sintomo della percezione diparticolari redditi, essendo suscettibili fi-nanco di impiego nell’economia agricoladi sussistenza". Ma c’è di più. La Com-missione Tributaria di Asti dichiara che"si impone dunque, nella fattispecie,un’ermeneusi del termine cavalli da equi-tazione. In tale ottica è palese che l’equi-tazione è quell’attività sportiva che po-stula l’impiego professionale di cavalli divalore, onerosi nel mantenimento, neltrasporto e, soprattutto, nell’addestra-mento oltre che nell’acquisto; dunque,non semplicemente l’arte del cavalcarecome sostenuto dall’Ufficio". Pertanto,poiché dalla documentazione in atti e-merge che i cavalli di cui trattasi sonodue fattrici, è evidente che gli stessi van-no considerati come cavalli da passeg-giata e/o da affezione, e non come caval-li da equitazione.

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Sulla modernizzazione dell’i-spezione delle carni suine, laDGISAN si è rivolta al Comi-tato Nazionale per la Sicu-rezza Alimentare (CNSA) persapere se è possibile soste-

nere la modifica della normativa sull’attuale criteriodi ispezione delle carni senza pregiudicare la si-curezza alimentare per il consumatore anche te-nendo conto dei pericoli legati alla nostra tipolo-gia produttiva, così come proposta dalla stessaEFSA. In poche parole, accentuare molto di piùil controllo delle partite negli allevamenti, alleg-gerendo alcuni aspetti di ispezione al macello. Base normativa della questione il Regolamento854/2004 che stabilisce norme specifiche per l’or-ganizzazione dei controlli ufficiali sui prodotti diorigine animale destinati al consumo umano. Basescientifica il parere dell’Autorità Europea per la Si-curezza Alimentare (EFSA) “Scientific opinion onthe public health hazards to be covered by in-spection of meat (swine), che individua i pericolibiologici e tossicologici di maggior rilievo per lasalute pubblica delle carni suine. L’EFSA ritieneche una completa ed efficiente tutela della lorosicurezza sia ottenibile migliorando le informazionisulla catena alimentare al fine di differenziare i lot-ti di suini in base al rischio; attuando a livello diallevamento misure di riduzione del rischio im-prontate su programmi di prevenzione e, a livellodi impianti di macellazione, misure idonee a pre-venire la contaminazione microbica attraversospecifiche procedure di igiene del processo pro-duttivo omettendo la palpazione e/o l’incisioneeffettuate durante l’ispezione post mortem, chepotrebbero rappresentare un’ulteriore fonte dicontaminazione. La DGISAN ha dunque chiestose si possa sostenere la modifica della norma-tiva comunitaria, così come proposta dalla stes-sa EFSA, “senza aumentare i rischi per il con-sumatore anche tenendo conto dei pericoli le-gati alla nostra tipologia di allevamento/produ-zione”. La realtà italiana di produzione di carne suina èriconducibile, sostanzialmente, a due diversimodelli di attività di macellazione: 1. Impianti in-dustriali ad elevate capacità produttive, rappre-sentanti il 65-70% della produzione di carne sui-na: in tali impianti vengono prevalentemente la-vorati, in impianti di trasformazione annessi, sog-getti appartenenti alla categoria del “suino pesanteitaliano” ottenuti in una filiera integrata; 2. Impianticon caratteristiche produttive di bassa o bas-sissima intensità di macellazione e con una mag-giore diversificazione di tipologie di suini, rap-presentante il 30-35% della produzione.Nell’emissione del “parere”, il CNSA ha presoatto di tre elementi non trascurabili: la difficoltàdi estrapolazione ed aggregazione dei dati di-sponibili relativi al rischio sanitario riferito all’alle-vamento di provenienza, il trasferimento di que-sti dati, aggregati con gli esiti dell’ispezione antee post mortem, sia a monte che a valle e che l’U-nione europea incoraggia e auspica progetti pi-lota finalizzati ad un’esaustiva valutazione del ri-schio in fase di licenziamento delle carni al con-sumo. In conclusione, il Comitato ritiene che “Allostato attuale, in considerazione delle diversetipologie di allevamento e macellazionedel suino in Italia e della difficoltà di estra-polazione ed aggregazione dei dati raccol-ti dall’attuale sistema, relativi agli esiti del-l’ispezione ante e post mortem, non risul-ta possibile valutare l’impatto sulla tutela delconsumatore dell’eventuale modifica dellanormativa comunitaria sull’ispezione delle

carni suine”. Pertanto il Comitato propone “...la realizzazionedi progetti pilota da parte della DGISAN edella DGSFV volti ad acquisire, relativamenteai due modelli produttivi, i dati per motiva-re e orientare la posizione dell’Italia”. Invita,infine, “...a valutare le potenziali criticitàche l’eventuale modifica della normativa eu-ropea dell’ispezione sulle carni suine po-trebbe determinare nell’ambito della sanitàe del benessere animale”. Il problema rima-ne aperto!

CARNI DA FOCOLAI ESTIn aprile il Comitato si è espresso sul Consumodi carni di ovini e caprini provenienti da focolai di“Encefalopatie Spongiformi Trasmissibili” (EST).La richiesta di parere è stata inoltrata dalla Dire-zione Generale della Sanità animale e del FarmacoVeterinario “Può essere definito accettabile il ri-schio di esposizione del consumatore alla Pro-teina prionica patologica (PrPSC) in caso di ado-zione delle deroghe al regolamento CE n.727/2007?”. La Direzione ministeriale chiedevaanche “se sussistono rischi accettabili di espo-sizione del consumatore di contrarre la malattiain seguito al consumo di carni ovicaprine pro-venienti da soggetti sensibili e da focolai di EST”. Secondo l’EFSA l’unico agente delle Encefalo-patie Spongiformi trasmissibili per il quale è sta-ta dimostrata la trasmissione all’uomo, è quellodell’Encefalopatia Spongiforme bovina (BSEclassica); per la Scrapie classica, al contrario, taletrasmissione non è stata dimostrata; secondo ilCentro di Referenza Nazionale l’Istituto Superioredi Sanità, ad oggi, non è stata evidenziata alcu-na associazione tra focolai di Scrapie ovi-capri-na e casi di EST umana.Un gruppo di lavoro (Prof. Giorgio Poli, Prof.ssaM.L. Cortesi, Prof. Bartolomeo Biolatti e Prof.ssaAdriana Ianieri) ha prodotto una relazione nellaquale si sostiene che l’esposizione ai prioni del-le EST ovi-caprine, seppur incrementata con ri-schio trascurabile con l’applicazione della dero-

ga dal Regolamento CE 727/2007, quantitati-vamente rappresenta una componente minoredell’esposizione complessiva a cui è esposto ilconsumatore atteso che circa l’80% dei focolaisfuggono ai controlli. I relatori concludono che un’efficace riduzione deilivelli complessivi di esposizione dei consumatoriall’infettività da EST si può avere, piuttosto checon l’eradicazione dei focolai, soprattutto attra-verso una diminuzione della prevalenza delle ESTovi-caprine sul territorio nazionale con i piani diselezione genetica in tutti gli allevamenti ovi-ca-prini al fine di aumentare il numero dei genotipiresistenti e conseguente riduzione del carico in-fettante cui il consumatore potrebbe essere po-tenzialmente esposto. Il parere - Il Comitato Nazionale per la SicurezzaAlimentare ritiene che in applicazione delle de-roghe previste dal regolamento CE 727/2007, ilrischio di esposizione del consumatore a seguitodell’assunzione di carni provenienti da animali sen-sibili alla malattia o da focolai di encefalopatiaspongiforme trasmissibile delle EST possa de-finirsi accettabile; in mancanza di evidenzascientifica che dimostri la trasmissione di EST al-l’uomo il rischio di contrarre la malattia è da con-siderarsi trascurabile e quindi accettabile. IlCNSA auspica un incremento dei piani di sele-zione genetica di animali resistenti, già previsti dal-l’attuale normativa, e invita la DGSAFV a tra-smettere semestralmente al CNSA i dati relativiall’andamento della suddetta malattia, al fine diconsentire un costante monitoraggio.

LISOZIMA NEL GRANA PADANOLa DGSAN ha chiesto una valutazione del rischiolegato alla presenza del lisozima derivato dall’uovonel grana padano (Aggiunto nella produzione deiformaggi stagionati per controllare l’insorgenzadi fermentazioni anomale con produzione di gas;problema delle allergie). Allo stato, il CNSA“raccomanda al Gestore la messa in atto di ogniintervento utile a favorire la scelta consapevoledel consumatore e, in particolare, di quella

quota dei consumatori allergici alle proteinedell’uovo. A tal fine sembrerebbe più corretto epiù facilmente rilevabile da parte del consuma-tore la seguente dicitura in etichetta: ‘Ingredienti:latte, sale, caglio, lisozima da uovo’ oppure ‘In-gredienti: latte, sale, caglio, lisozima-proteina del-l’uovo’. In questo modo le persone sensibili alleproteine dell’uovo sarebbero correttamenteinformate”.

MELAMINA Il parere è stato richiesto dalla DGSAN per unavalutazione del rischio dei lattanti e dei bambiniin relazione ai tenori di melamina della decisio-ne 2008/98 CE (Usata per simulare un alto con-tenuto proteico di alcuni alimenti; blocco im-portazioni alimenti per infanzia limitazioni per quelliper adulti). Il Comitato si è espresso in questi ter-mini: “I limiti proposti di 1 mg/kg per gli alimen-ti destinati all’infanzia e di 2.5 per gli altri alimentidefiniti in seguito all’allarme per la importazionedi prodotti alimentari dalla Cina continuerebbe-ro a fornire sufficienti margini di sicurezza per i con-sumatori. In analogia, lo stesso limite viene ap-plicato su tutti gli altri alimenti. Alla luce di quan-to sopra, il limite massimo di migrazione di me-lamina dai materiali e dagli oggetti a contatto congli alimenti, pari a 30 mg/kg di alimento, non ap-pare cautelativo nei confronti della salute del con-sumatore Il CNSA auspica che, le misure di si-curezza alimentare relative ai tenori massimi ac-cettabili di melamina negli alimenti destinati al-l’uomo e agli animali non siano applicate esclu-sivamente ai prodotti originari o provenienti dal-la Cina”.

LISTERIA MONOCYTOGENESNEI FORMAGGI

Al Comitato è stato richiesto (DGSAN) di pro-nunciarsi sulle correlazioni con il confezionamento,temperature di stoccaggio mantenimento dellacatena del freddo. Il CNSA ha raccomandato: ilrispetto dei valori massimi riportati nell’allegatodel reg 2073/2005; il comportamento adegua-to degli OSA, in fase di lavorazione, produzionee vendita; il rispetto della raccomandazione delpanel biohazard dell’EFSA; il monitoraggio sul-le tipologie di formaggio.

OZONOLa Regione Veneto ha chiesto un parere sul trat-tamento con ozono dell’aria negli ambienti di sta-gionatura dei formaggi a crosta non edibile (ef-fetti sull’organismo e alcuni alimenti e alcuni tipidi formaggio). Il Comitato ha espresso parere fa-vorevole alla ozonizzazione delle camere di sta-gionatura e/o degli ambienti di stoccaggio, pur-ché in assenza di alimenti. Tale trattamento nondovrà essere in contrasto con specifici discipli-nari di produzione.

ALLERGIEIl Comitato ha dato il suo placet al documentodella Direzione Generale per l’Igiene e la Sicurezzadegli alimenti e la Nutrizione: “ Allergie alimentari-sicurezza dei consumatori- documento di indi-rizzo e stato dell’arte”. Il documento “ben defi-nisce l’eziologia, la sintomatologia, il trattamen-to e la prevenzione delle manifestazioni allergi-che legate agli alimenti”. Il Comitato -in consi-derazione della complessità delle procedurediagnostiche utilizzabili per emettere una diagnosiprecisa di “allergia alimentare” - suggerisce di in-tegrare il Capitolo relativo alle metodiche dia-gnostiche del documento succitato, tenendo con-to di quanto riportato nella relazione Allergie Ali-mentari ed Intolleranze Alimentari: Aspetti Dia-gnostici”. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 33 | 20124 Attualità Sicurezza alimentare

Spostare il controllo dai macelli agli allevamenti? Il parere del CNSA

Il Ministero della Salute ha presentato leattività del Comitato durante il corso “At-tività e organizzazione dell’EFSA - Ruo-

lo e interazione del Ministero della Salute- Ruolo del Focal Point Nazionale”, che siè svolto a Roma il 27 settembre. Fra i pa-reri di prossima emanazione, oltre ad unosul favismo, è annunciato quello sul torio(metallo radioattivo) su richiesta della Sar-degna. La Regione chiede al Comitato Na-zionale per la Sicurezza Alimentare diprodurre un parere scientifico, “poiché lanormativa vigente non individua tenorimassimi per tale elemento”. Il quesito fa se-guito al monitoraggio ambientale dellezone adiacenti al poligono di interforze del

Salto di Quirra, dove é stata evidenziata lapresenza di torio in campioni di miele e diprodotti a base di latte. Il nuovo CNSA, ri-costituito con D.M. 18.03.2011, è stato pro-rogato fino al 31.12.2012. L’istituzione delCNSA rappresenta la risposta alle indica-zioni europee contenute nel regolamenton. 178/2002 di costituire, all’interno degliStati Membri organismi con funzioni ana-loghe all’EFSA e con i quali l’Agenzia pos-sa collaborare oltre che agire da punto dicoordinamento tra le due istituzioni (Art.22). Il Decreto 26 luglio 2007 ne detta le fun-zioni e i compiti. La documentazione è pub-blicata sul portale <www.salute.gov.it>(Sezione Veterinaria Internazionale)

IN ARRIVO UN PARERE SUL TORIO

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munità. Come? Ad esempio con lo sforzo del-le certificazioni di qualità, o comunque con l’a-dozione di carte etiche o deontologiche e di buo-ne prassi che rispettino i valori sociali comuni, dal-l’ambiente all’etica della salute. Per Gaetano Stel-la, Presidente di Confprofessioni “un ruolo in-sostituibile deve essere riconosciuto al mondodei professionisti e alle loro competenze”. In au-dizione al Senato, Stella ha dichiarato che “ i pro-

fessionisti italiani operano da sempre canaliz-zando l’interesse del privato nel percorso dellalegalità e dell’utile collettivo”. D’obbligo il riferi-mento al Contratto collettivo nazionale dei di-pendenti dei liberi professionisti, “uno strumen-to sicuramente coerente con gli obiettivi della pro-posta di legge”. Del resto, ha proseguito Stella,“la sensibilità del mondo dei professionisti per gliobiettivi di responsabilità sociale è pienamen-te comprovata dagli avanzamenti raggiunti gra-zie al recentissimo contratto collettivo degli stu-di professionali, stipulato da Confprofessioni coni sindacati di categoria il 29 novembre del2011. Sulla base del nuovo contratto, ai lavo-ratori negli studi professionali sono oggi rico-nosciute garanzie di formazione ed apprendistatoprofessionalizzante, promozione delle pari op-portunità, sicurezza sul lavoro ed assistenza sa-nitaria integrativa, in una direzione di notevole am-pliamento di tutele accolte come indicatori di re-sponsabilità sociale in tutti gli standard interna-zionali”. Ma non solo. Per la professione medico-veterinaria - e in ge-nerale per i professionisti intellettuali - l’aderen-za al bene comune collettivo è insita nell’essenzaprofessionale per la sua missione di tutela del-la sanità pubblica, attraverso quella animale. Onehealth medicine, come si dice in tutto il mon-do… Il Presidente Stella ha fatto presente ai Se-natori della X Commissione del Senato che “i pro-fessionisti emergono come attori dei processi diresponsabilità sociale. Pur ribadendo il fermo convincimento che il la-voro professionale presenti peculiarità e specialitàche lo mantengono distinto dall’attività d’impresa,è certo che la peculiare nozione di «impresa» ac-colta nelle definizioni scientifiche e delle istituzionieuropee ai fini della definizione della responsa-bilità sociale va letta in una dimensione più lar-ga e comprensiva, quale attività economica o di

rilievo economico, includente, soprattutto ai finidell’applicazione del diritto della concorrenza, an-che le professioni”. Il professionista assume, in fatto di responsabi-lità sociale un fondamentale ruolo di “mediazio-ne”: i professionisti sono, costituzionalmente, i“mediatori” tra interesse privato e bene generale,e il rilievo pubblicistico delle professioni intellet-tuali - che si manifesta nella configurazione delregime ordinistico e nella prescrizione di un ap-parato deontologico - discende, appunto, dal-la valenza generale degli interessi coinvolti nel la-voro professionale. Quando il professionistamette le proprie competenze intellettuali e tec-niche a servizio dell’utente, già opera nel sensodell’allineamento di interessi pubblici e privati. Nel-le diverse forme in cui organizza il proprio lavo-ro, il professionista “risponde alle stesse aspet-tative che sono alla base della responsabilità so-ciale, operando in un contesto che esprime ver-so di lui le medesime aspettative che esprime ver-so l’impresa. Una conseguenza cui si pervieneanche alla luce della pur discutibilissima giuri-sprudenza di Cassazione, che ha oramai assi-milato i grandi studi professionali alle imprese aifini dell’assoggettamento all’IRAP, l’imposta cheil testo di legge seleziona ai fini dell’applicazio-ne delle detrazioni fiscali”. Auspicando l’integrazione dei professionisti nel-la disciplina della responsabilità sociale d’impresa,Confprofessioni punta a “consolidare e favoriregli sforzi che i professionisti italiani compirannonel prossimo futuro per conformarsi ed imple-mentare gli obiettivi contrattuali, anche in una pro-spettiva di responsabilità sociale. (fonte: Audizionedel presidente di Confprofessioni, GaetanoStella, in X Commissione permanente del Senato- sulla Proposta di legge S. 3116 “Disposizioniin materia di responsabilità sociale delle impre-se”- www.confprofessioni.eu). ■

Responsabilità sociale d’impresa e delle professioni Stella: premiare i professionisti, anche loro coniugano attività e valori etico-sociali

laPROFESSIONE VETERINARIA 33 | 20126 Confprofessioni Crescita e Sviluppo

Èin corso d’esame in Sena-to un progetto di legge fi-nalizzato a consolidare e apremiare il concetto di “re-sponsabilità sociale” delleimprese. Si tratta di valoriz-

zare, anche con concrete forme di incentivo edi sostegno, quelle attività produttive che co-niugano utile di bilancio con l’interesse della co-

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Il Garante della concorrenza chiede"maggiore libertà di accesso per gli o-peratori privati". Trasparenza nel pro-

cesso di convenzione. Nella segnalazio-ne, richiesta dal Governo per predispor-re la legge annuale per la concorrenza,l’Antitrust dichiara che, dai servizi pro-fessionali fino alla sanità, "ci sono anco-ra spazi per ulteriori aper-ture dei mercati e per mi-sure pro-concorrenziali".In particolare, nel settoredella sanità- anche se "nonpossono registrarsi inter-venti di liberalizzazione, in-tesa nella sua accezione dipiena ed incondizionata" -si possono però individua-re "spazi per l’introduzionedi stimoli concorrenziali".Cinque le direzioni traccia-te dal Garante della Con-correnza: 1) Maggiore libertà di accessoper gli operatori privati; 2) Eliminazionedel regime di accreditamento provviso-rio; 3) Trasparenza nella selezione delleimprese convenzionate; 4) Meccanismidi valutazione della performance dellestrutture sanitarie; 5) Contenimento dellaspesa pubblica sanitaria. Introdurre

ANTITRUST: LIBERALIZZAZIONI ANCHE NEL SSN

maggiore libertà di accesso per gli ope-ratori privati - nell’erogazione di presta-zioni sanitarie che non gravano sull’era-rio pubblico - può contribuire a migliora-re l’efficienza e la qualità dei servizi ero-gati, per questo l’autorizzazione alla rea-lizzazione di strutture e all’esercizio diattività sanitarie non può essere subordi-

nata alla verifica di compa-tibilità del progetto da par-te delle Regioni. Per l’Anti-trust, l’attuale configura-zione del sistema di accre-ditamento delle impreseprivate che intendono for-nire servizi sanitari perconto del SSN presenta a-spetti discriminatori, acausa del regime dell’ac-creditamento provvisorio.Il processo di selezione delsistema di convenziona-

mento delle imprese private deve avveni-re su base non discriminatoria, periodicae trasparente, con selezioni adeguata-mente pubblicizzate. Infine, per contene-re la spesa pubblica sanitaria, nell’acqui-sto di beni e servizi occorre evitare l’in-troduzione di meccanismi che sovrasti-mino il livello del costo standard.

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Iclienti ci guardano. E il loro occhi au-mentano con l’aumento della diffu-sione degli animali da compagnia. Ba-sta leggere il terzo Rapporto Eures“Legalità ed evasione fiscale in Italiaviste dai cittadini”: negli ultimi tre anni,

il ricorso al veterinario ha riguardato il 16,2% del-le famiglie campione, “a conferma della fortis-sima diffusione degli animali domestici”. Secondoi cittadini, che hanno risposto in base alla loroesperienza diretta, evade il Fisco il 25,3% deiveterinari. I clienti sono testimoni diretti dei com-portamenti fiscali irregolari: la mancata emissionedella fattura è l’illecito più diffuso, segue lo scon-to in cambio della mancata fatturazione. Fra i ve-terinari, 104 milioni di compensi non dichiaratie 44 milioni di evasione. Il Rapporto 2012 del-l’Eures analizza il comportamento fiscale di 52categorie di lavoratori e mette in luce che i ve-terinari non sono tra i grandi evasori. Il loro tas-so di illegalità fiscale (25,3%), lontano dal top de-gli avvocati (42,7%), ma superiore ai commer-cialisti e ai notai.

ETÀ E SESSOLa percentuale di evasione riscontrata nei con-tatti con liberi professionisti in base alla fascia dietà, colloca la maggiore percentuale (30,6%) frai clienti di età compresa fra i 30 e 44 anni, pursenza particolari scarti fra gli scaglioni anagra-fici presi in considerazione. Tra i clienti dello sca-glione 45-59 anni la percentuale è del 20,6%,dai 60 anni in su la percentuale è del 29,2%.In relazione al fattore generazionale sembra cheal crescere dell’età dei clienti i professionisti ten-dano ad una maggiore regolarità nella fattura-zione. Ma sono soprattutto medici, dentisti, psi-cologi, dietologi e notai ad approfittare dei più

giovani. Quanto al sesso, in fatto di irregolaritàfiscale, il veterinario evade con maggiore pro-pensione nei confronti del cliente maschio(28,6%) piuttosto che femmina (22,4%).

COME SI EVADE Tra i comportamenti illeciti, il più seguito è la man-cata emissione della fattura con la richiesta del-l’intero compenso, caratterizzando il modusoperandi del 14,1% dei veterinari. Restando inambito medico, ad accordare uno sconto in cam-bio della mancata fatturazione sono soprattut-to gli psicologi/psichiatri (13,3%), i dentisti(11,4%), i dietologi (11,1%), i medici specialisti(10,8%) e infine i veterinari (9,1%). Meno diffusal’emissione della fattura con compenso au-mentato (ad usarla di più sono i medici specia-listi, 3%, e gli psicologi/psichiatri, 2,9%), un po’più usata, invece, la ricevuta con corrispettivo in-feriore, metodo utilizzato soprattutto dal 5,9% deidentisti, dal 5,5% dei medici specialisti e dal 4,6%dei dietologi. L’emissione di fattura con corri-spettivo inferiore non riscuote l’interesse dei ve-terinari che l’adottano soltanto nell’1% dei casi.

VOLUMI Per quanto riguarda i liberi professionisti della sa-nità, sono i dentisti con 1,5 miliardi di euro l’an-no di compensi non dichiarati (pari a 639 milio-ni di euro evasi) a registrare i valori più elevati,seguiti dai medici specialisti (441 milioni dicompensi non dichiarati e 187 milioni di euro dievasione), poi i veterinari (104 milioni di com-pensi non dichiarati e 44 milioni di evasione).

DOVE SI EVADEIl fattore territoriale influisce significativamente sulrispetto dell’obbligo di fatturazione da parte dei

professionisti. Analizzando la percentuale di eva-sione riscontrata nei contatti con i medici vete-rinari, in base all’area geografica di residenza de-gli intervistati, i veterinari sembrano evadere inmisura superiore al Centro Italia, a fronte di un17,6% al Nord e di un 29,2% fra Sud e Isole. An-che in questo caso, la categoria dei veterinari nonrientra nella media dei comportamenti dei pro-fessionisti: in generale infatti è al Sud che la man-cata fatturazione delle prestazioni è decisamentepiù elevata che nelle regioni del Nord, in presenzadi una diversa strutturazione del lavoro e del mi-nor numero di partite IVA.

CAUSE E RIMEDI Il 68,7% degli intervistati si dice favorevole a tra-sformare l’evasione fiscale in reato penale, ancorapiù alta l’adesione del campione all’ipotesi di so-spendere l’abilitazione ai professionisti che nonrilasciano regolare fattura/ricevuta, che raccoglieben l’80,3% dei consensi a fronte di appena il9,9% di opinioni contrarie. Quasi due intervista-ti su tre (il 63,3%) bocciano l’azione del Gover-no in materia di contrasto all’evasione fiscale. Trale ragioni alla base del fenomeno dell’evasione fi-scale (erano possibili 2 risposte) i cittadini collo-cano al primo posto le tasse troppo elevate (53,8%delle citazioni, che salgono al 61,9% tra i lavora-tori autonomi e al 62,8% tra i disoccupati); la se-conda causa è indicata nella scarsa cultura del-la legalità fiscale. Una minore uniformità di vedute

si rileva infine sull’ipotesi di premiare i cittadini chedenunciano gli evasori, ipotesi, che pure ricevela maggioranza assoluta dei consensi (52%). ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 33 | 20128 Fisco III Rapporto Eures

COMPORTAMENTI IRREGOLARI

LA CLASSIFICA

STIMA FATTURATO COMPLESSIVO E FATTURATO EVASO

L’evasione fiscale vista dai clientiI veterinari nella percezione dei cittadini: irregolare il 25,3%

Anche i professionisti, saranno tenu-ti, dal 1 gennaio 2014, ad accettarepagamenti con moneta elettronica.

Lo prevede il decreto "Misure urgenti perl'innovazione e la crescita: agenzia digita-le e startup", approvato il 5 ottobre dal Con-siglio dei Ministri (Utilizzo della moneta elet-tronica - art. 15). L'importo minimo sarà de-finito in un secondo momento con decre-to Sviluppo-Economia. I soggetti che ef-fettuano attività di vendita di prodotti e diprestazione di servizi, anche professiona-li, saranno tenuti, dal 1 gennaio 2014, ad ac-cettare pagamenti con carta di debito (adesempio, bancomat). Con decreti ministe-riali (ministero dello Sviluppo economico diconcerto con il ministero dell'Economia edelle Finanze) verranno disciplinati gli im-porti minimi, le modalità e i termini, anchein relazione ai soggetti interessati dall'at-tuazione della disposizione. I pagamenti elet-tronici potranno essere eventualmente ef-fettuati anche tramite tecnologie mobili.

IL BANCOMAT PER LALOTTA ALL’EVASIONE

Con il Dl 138/2011 (convertito in leg-ge e in vigore dal 13 agosto 2011)è stata introdotta la sospensione

dall’Ordine per gli esercenti arti o profes-sioni in caso di plurime violazioni dell’ob-bligo di emettere fattura. Si tratta di unasanzione “accessoria” a quella disposta dalFisco. “Qualora siano state contestate a ca-rico di soggetti iscritti in albi o ordini pro-fessionali, nel corso di un quinquennio,quattro distinte violazioni dell’obbligo diemissione del documento certificativo deicorrispettivi, compiute in giorni diversi, è di-sposta in ogni caso la sanzione accesso-ria della sospensione dell’iscrizione all’al-bo o all’ordine per un periodo da tre gior-

DOPO QUATTRO VIOLAZIONI SCATTA LA SOSPENSIONE DALL’ORDINE

ni ad un mese. In caso di recidiva il perio-do è prolungato da quindici giorni a seimesi”. Non fanno eccezione le violazionicommesse nell’esercizio in forma associatadell’attività professionale: la sospensioneviene disposta nei confronti di tutti i singoliassociati. Il provvedimento di sospensione“è immediatamente esecutivo” non appe-na la Direzione regionale dell’Agenzia del-le entrate abbia informato l’Ordine profes-sionale che dovrà dare seguito al provve-dimento assunto dall'Amministrazione fi-nanziaria. Avverso i provvedimenti di so-spensione emessi dalle Direzioni Regionalicompetenti è possibile proporre ricorsoavanti alle Commissioni tributarie.

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laPROFESSIONE VETERINARIA 33| 2012 IRPEF, IRES, IRAP e IVA Fisco 9

L’istanza per richiedere la sospensione delpagamento può essere inoltrata alla Commis-sione Tributaria insieme al ricorso contro l’av-viso di accertamento o con atto separato. Per ottenere la sospensione il contribuen-te deve dimostrare:- che sussistono validi motivi per ritenere

l’avviso di accertamento illegittimo o privodi fondamento;

- che il versamento di quanto richiestodall’Ufficio causerebbe un danno grave edirreparabile al contribuente.

Si ricorda che:- nel caso di istanza per accedere all’istituto

dell’accertamento con adesione il pre-detto termine si prolunga di ulteriori 90giorni (art. 6 del DLgs. 218/97);

- nel caso in cui si ricada nel periodo feria-le (dal 1° agosto al 15 settembre) ogni ter-mine è sospeso.

Trascorsi 30 giorni dal termine ultimo per ilpagamento (quindi nella generalità dei casi 90giorni dalla notifica dell’atto), la riscossionedelle somme richieste passa automaticamen-te all’Agente della riscossione che potrà pro-cedere anche ad esecuzione forzata.

PROPOSIZIONE DEL RICORSOIn caso di tempestiva proposizione del ricor-so alla Commissione tributaria, si applicano ledisposizioni in materia di riscossione fraziona-ta in pendenza di giudizio (artt. 15 del DPR602/73 e 68 del DLgs. 546/92) che prevedo-no quanto segue:• versamento, entro 60 giorni dalla notifica

dell’atto, di un importo pari ad un terzo diquanto dovuto a titolo di imposte e relativiinteressi;

• versamento dei due terzi delle somme do-vute e relativi interessi, dopo la sentenzadella Commissione tributaria provincialeche respinge il ricorso;

• il residuo a seguito della sentenza di se-condo grado sfavorevole al contribuente.

Antecedentemente alla sentenza di primogrado favorevole all’ufficio, non vi può, inve-ce, essere alcuna riscossione delle sanzioni.

SOMME DA VERSARE ENTRO ILTERMINE DI PRESENTAZIONE

DEL RICORSOEntro il termine di presentazione del ricorso(di regola, entro 60 giorni dalla notifica dell’ac-certamento), il contribuente è quindi tenuto aversare:• le somme dovute a titolo di imposta, per

l’intero o per un terzo (qualora si sia pre-sentato ricorso);

• se non si è proposto ricorso, oltre alle im-poste occorrerà corrispondere anche lesanzioni;

Nota: se il contribuente rinuncia a pre-sentare ricorso o istanza di accertamento

con adesione può definire l’accertamento inmaniera agevolata. In questo caso, ottiene lariduzione a un terzo delle sanzioni. Per ot-tenere l’agevolazione è necessario versare lesomme complessivamente dovute per le im-poste, sanzioni e interessi entro il termine perpresentare ricorso. La riduzione delle sanzionia un terzo è riconosciuta anche al contribuen-te che decide di pagare l’accertamento a ra-te. Anche in questo caso è necessario effet-tuare il versamento della prima rata entro iltermine per presentare ricorso. • gli interessi indicati sull’avviso.

AGGI DI RISCOSSIONESe il versamento degli importi richiesti nell’av-viso di accertamento avviene entro il terminedi presentazione del ricorso, il contribuentenon deve corrispondere alcun aggio di riscos-sione.

ESCLUSIONE DELLA SANZIONEPER OMESSO VERSAMENTOENTRO IL TERMINE PER IL

RICORSOIn caso di omesso versamento delle sommerichieste con l’avviso di accertamento entro iltermine per il ricorso, non si applica la sanzio-ne del 30% prevista dall’art. 13 del DLgs.471/97 (sanzione per i versamenti effettuati inritardo).

SOMME DA VERSARESUCCESSIVAMENTE AL TERMINE

DI PRESENTAZIONE DELRICORSO

Qualora il contribuente non provveda a versa-re le somme entro il termine di presentazionedel ricorso, oltre a quanto sopra elencato, de-ve corrispondere:• gli aggi di riscossione, nella misura totale

del 9% delle somme da versare;• gli interessi di mora di cui all’art. 30 del D-

PR 602/73, da calcolarsi dal giorno suc-cessivo alla notifica dell’atto fino a quelloin cui avviene il versamento (a decorreredall’1.10.2011, il tasso è pari al 5,0243%);

• le eventuali spese relative alle procedure e-secutive.

Con Risoluzione numero 95 del 27 settembre2011 (consultabile sul sito www.agenziaen-trate.gov.it), l’Agenzia delle Entrate ha istituitoi nuovi codici tributo per il versamento diquanto dovuto sulla base dei nuovi accerta-menti esecutivi.

SOSPENSIONEDELL’ESECUZIONE FORZATA

Per effetto delle modifiche apportate dal DL70/2011, l’esecuzione forzata è sospesa perun periodo di 180 giorni dall’affidamento de-gli accertamenti esecutivi agli Agenti della ri-scossione. Tale sospensione non si applica

con riferimento alle azioni cautelari e conser-vative (ad esempio fermi ed ipoteche), non-ché ad ogni altra azione prevista dalle normeordinarie a tutela del creditore.La sospensione non opera se, a seguito del-l’affidamento del credito ad Equitalia ancheprima dei termini previsti, gli Agenti della ri-scossione vengano a conoscenza di elementiidonei a dimostrare il fondato pericolo per ilpositivo esito della riscossione.Sotto il profilo operativo, pertanto:• il contribuente può presentare ricorso e

contestualmente richiedere la sospensio-ne dell’accertamento alla Commissione tri-butaria;

• in ogni caso (a prescindere dalla presenta-zione del ricorso), la sola esecuzione (quin-di il pignoramento) viene sospesa per 180giorni dall’affidamento del credito ad Equi-talia; pertanto, salvo cause di sospensionedei termini per il ricorso (accertamento conadesione, termini feriali), dalla notificadell’accertamento l’esecuzione è sospesaper 270 giorni (60 + 30 + 180);

• ove, a seguito dell’affidamento del credito,emergano elementi idonei ad integrare ilpericolo per la riscossione, la sospensionedell’esecuzione viene meno;

• la sospensione non si applica, in ognicaso, con riferimento a fermi e ipote-che, che, in costanza dei presupposti dilegge, potranno essere adottati decor-si 90 giorni dalla notifica dell’atto, ameno che, entro tale termine, il giudice ab-bia già concesso la sospensione giudizia-le.

DILAZIONE DELLE SOMMELa dilazione del pagamento delle somme ri-chieste con l’accertamento esecutivo può es-sere concessa solo dopo il relativo affidamen-to all’Agente della riscossione.Dal momento che l’affidamento del credito adEquitalia avviene decorsi 30 giorni dalla sca-denza del termine ultimo per il pagamento equindi di regola, decorsi 90 giorni dalla notifi-ca dell’accertamento, il presupposto per l’ot-tenimento della dilazione è la messa in moradel contribuente.

RESTITUZIONE DELLE SOMMENEL CASO DI ESITO POSITIVO

DEL RICORSONel caso in cui la Commissione Tributaria ab-bia accolto il ricorso proposto dal contribuen-te, il comma 2 dell’articolo 68 del Decreto Le-gislativo 546/1992 stabilisce che “se il ricorsoviene ac colto, il tributo corrisposto in ecce-denza rispetto a quanto statuito dalla sen ten-za della commissione tributaria provinciale,con i relativi interessi previsti dalle leggi fiscali,deve essere rimborsato d’ufficio entro novan-ta giorni dalla notificazione della sentenza”. ■

di GIOVANNI STASSIDottore Commercialista, Torino

L’articolo 29 del D.L. in inte-stazione, modificato ed inte-grato dai D.L. 70/2011 e D.L.98/2011, dispone che gli avvi-si di accertamento emessi aifini delle imposte sui redditi

(IRPEF/IRES), IRAP e IVA, devono contenereanche l’intimazione ad effettuare il pagamen-to delle somme in essi indicate, entro il termi-ne di presentazione del ricorso. Si tratta deicosiddetti “accertamenti esecutivi”.In altre parole l’avviso di accertamento divie-ne titolo esecutivo decorsi 60 giorni dalla no-tifica dell’atto.Ai fini dell’esecuzione, non sarà più necessa-ria la notifica della cartella di pagamento cheperò continuerà ad essere utilizzata nei se-guenti casi:• riscossione a seguito di controllo automa-

tico e formale delle dichiarazioni (ad esem-pio, ove il contribuente non versi le som-me relative alle imposte dichiarate);

• riscossione di imposte diverse da quellesui redditi, IRAP e IVA (es. imposta di regi-stro, imposta sulle successioni).

DECORRENZALe nuove disposizioni in materia di accerta-menti esecutivi si applicano a partire dagli attiemessi dal 1° ottobre 2011, in relazione aiperiodi d’imposta in corso al 31.12.2007 esuccessivi.Quindi per verificare la decorrenza si dovràcontrollare la data di sottoscrizione dell’av-viso di accertamento e non la data di notificache normalmente coincide con la data dellaspedizione.

TERMINI PER IL VERSAMENTODEGLI IMPORTI CONTESTATI

Gli importi che risultano dall’avviso di accer-tamento devono essere versati all’Erario “en-tro il termine di presentazione del ricorso”.Nella maggior parte dei casi tale termine èdi 60 giorni dalla notifica, salva la conces-sione della sospensiva da parte del Giudicetributario.

Accertamenti esecutiviDecreto legge 31 maggio 2010 n. 78

Via libera della Commissione Finanze della Camera ad unapossibile svolta nell’imposizione dell’Irap (Imposta regio-nale sulle attività produttive). La delega fiscale è stata mo-

dificata con un emendamento del relatore, che delega il Governoa chiarire cosa si intenda per “autonoma organizzazione”. Unchiarimento che stabilirà in via definitiva chi pagherà l’imposta echi no. I professionisti non ritengono di avere “autonoma orga-nizzazione” e dunque di non dover pagare l’imposta. Infatti, e c’ègià molta giurisprudenza di questo stesso avviso, l’attività intel-

lettuale non può prescindere dalla presenza del professionista ecomunque dal suo apporto individuale. Se infatti una fabbrica discarpe produce “in autonomia” dalla proprietà, lo stesso non puòdirsi per un intervento chirurgico, esempio eclatante per dire chesenza il professionista l’attività professionale non esiste. Il gover-no, nell'applicazione della delega fiscale, chiarirà la definizione diautonoma organizzazione ai fini della assoggettabilità, dichiaran-dosi implicitamente pronto ad arrivare un taglio dell’Irap a benefi-cio di professionisti, lavoratori autonomi e piccole imprese.

CON LA DELEGA FISCALE DIREMO ADDIO ALL’IRAP?

Professione Veterinaria 33-2012:ok 11-10-2012 15:59 Pagina 9

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in collaborazione con

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DAREDDITO

OBIETTIVI EVENTO FORMATIVO:Il controllo delle malattie parassitarie nei ruminan-ti rappresenta una disciplina poco considerata edaffrontata nella pratica quotidiana. Il convegnoproporrà gli strumenti da utilizzare per una dia-gnosi corretta della malattia (strumento indispen-sabile per il successo terapeutico) e gli aggiorna-menti sui mezzi e metodiche per monitorare inmaniera efficace le parassitosi, sottolineando ivantaggi economici di cui può beneficiare un alle-vamento di ruminanti.

MODERATORE Vito Loconte - Medico Veterinario LiberoProfessionista, Brindisi

RELATORIGiuseppe Cringoli - Facoltà di Medicina Ve-terinaria di NapoliAntonio Bosco - Medico Veterinario LiberoProfessionista, Salerno

PROGRAMMA SCIENTIFICO8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Saluto del Moderatore ed inizio lavo-

ri 9.00 Parassitosi nella bovina da latte: e-

ziologia e diagnosiAntonio Bosco

10.00 Pausa 10.30 Trattamento antiparassitario e bene-

ficio economico nella bovina: statodell’arteGiuseppe CringoliCase study BoviniVito LoconteDiscussione

12.30 Pausa pranzo 14.00 Parassitologia ovicaprina: eziologia e

diagnosi

Antonio BoscoTrattamento antiparassitario e bene-ficio economico: stato dell’arte.Giuseppe CringoliCase report OviniVito Loconte

15.30 Discussione16.30 Questionario ECM, consegna atte-

stati e termine della giornata

ISCRIZIONE Iniziativa gratuita rivolta ai laureati in Medici-na Veterinaria.Esclusa la partecipazione agli studenti.L’iscrizione ai convegni dà diritto a: • Pausa pranzo • Attestato di frequenza• Attestato crediti formativi ECM

SEDE SVOLGIMENTO EVENTOHOTEL CECERES.S.100 Km 52,700San Basilio Mottola (Taranto)

SEGRETERIA SCIENTIFICA ED ORGANIZZATIVA SIVAR - Paola Orioli Via Trecchi 20, 26100 CremonaTel.: 0372-40.35.39, Fax 0372-40.35.54 [email protected], www.sivarnet.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO ECM

In collaborazione con

le Delegazioni Regionali SIVAR Campania - Lazio - Molise - Puglia - Basilicata

GIORNATA INTERREGIONALE SIVARLE PARASSITOSI NEI RUMINANTI, DALLA DIAGNOSI

AL BENEFICIO ECONOMICO DEL LORO TRATTAMENTOSan Basilio Mottola (Taranto), 16 Novembre 2012

INFORMAZIONI: Tel. 0372 403508 - Fax 0372 403512 - E-mail: [email protected] - Website: www.scivac.it

Associazione Federata ANMVI

Professione Veterinaria 33-2012:ok 11-10-2012 15:59 Pagina 10

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laPROFESSIONE VETERINARIA 33 | 2012 Eventi Veterinari 11

SEMINARIO REGIONALE SCIVAC PUGLIAIL RISCHIO PERIOPERATORIO

Bari, 11 Novembre 2012

RELATOREPaolo Franci

OBIETTIVILa giornata ha lo scopo di discutere dell’es-senza stessa dell’anestesia e cioè, del ri-schio perioperatorio e della sua minimizza-zione. Partendo dalla pratica giornaliera,sarà sottolineata l’importanza di avere sia unmedico veterinario che un paziente “prepa-rati” all’anestesia. Il “fare anestesia” necessi-ta di attrezzature, dal funzionamento dellequali, dipende in buona parte la sicurezzadei nostri animali. Tuttavia motivi di ordine e-conomico impongono spesso delle sceltesulla dotazione di ogni struttura. Sarà, quin-di, suggerito come investire in maniera coe-rente con la vocazione della propria struttu-ra, che questa sia un piccolo ambulatorio co-sì come un grande ospedale.

PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze

9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-te, presentazione del relatore ed ini-zio dei lavori

9.30 Come quantificare e ridurre il rischioperianestesiologico

11.00 Pausa11.30 Attrezzatura in anestesia veterina-

ria e riduzione del rischio periope-ratorio: di cosa necessito e comefaccio a trarre il massimo da ciòche già ho

13.00 Spazio per eventuale relazione com-merciale (nel caso non si svolga larelazione il programma nel pomerig-gio sarà anticipato di mezz’ora)

13.30 Pausa14.30 Casi clinici interattivi (L’importanza

dell’esame preanestesia e dell’e-ventuale stabilizzazione periopera-toria del paziente)

15.30 Pausa16.00 Casi clinici interattivi (L’importanza

del monitoraggio perioperatorio)17.00 Test di valutazione dell’apprendi-

mento e discussione finale17.30 Consegna degli attestati di parteci-

pazione e termine della giornata

SEDESheraton Bari Hotel, Via Cardinale Agostino Ciasca 9 - Bari

PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONIMonica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91E-mail: [email protected] www.scivac.it

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

24-25 NOVEMBRE 2012 • GENOVA

CORSO

TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE IN DERMATOLOGIA

NELLA TUA ATTIVITÀ PRATICA: INCONTRA FEDERICO LEONE

Relatore: Federico Leone

DELEGAZIONE REGIONALE LIGURIA

FSAFONDAZIONE SALUTE ANIMALE

DIRETTORE DEL CORSO

Prof. Claudio PeruccioMed Vet, Dipl ECVO, SCMPA, Torino

RELATORI

Dott. Giovanni BarsottiMed Vet, Dr Ric, SCMPA, Università degliStudi di PisaDott.ssa Manuela CrastaMed Vet, Dipl ECVO, BolognaDott. Nunzio D’Anna Med Vet, Dipl ECVO, Dr Ric, RomaDott.ssa Cristina GiordanoMed Vet, TorinoDott.ssa Chiara GiudiceMed Vet, Phd, Dipl ECVP, DIVET, Università degli Studi di MilanoDott. Adolfo GuandaliniMed Vet, Dipl ECVO, Dr Ric, Roma Dott. Domenico MultariMed Vet, Dr Ric, SCMPA, TrevisoProf. Claudio PeruccioMed Vet, Dipl ECVO, SCMPA, TorinoProf. Michele Polli Med Vet, Phd, Università degli Studi di MilanoDott.ssa Antonella RampazzoMed Vet, Phd, Dipl ECVO, TorinoDott. Gianluca Rovesti Med Vet, Dipl. ECVS, Clinica Miller - Cavriago

Corso di base per il controllodelle malattie oculari ereditarieCremona, 18-19 gennaio 2013

OBIETTIVI DEL CORSO DI BASEFornire ai medici veterinari interessati l’infor-mazione di base indispensabile per intrapren-dere un percorso di apprendimento relativo alsettore delle malattie oculari ereditarie. Indicare le tappe successive per raggiungereadeguati livelli di competenza per sottoporsi agliesami di verifica per il Panel Italiano FSA.

Corso propedeutico agli esamiper il Panel Italiano FSA

Cremona, 20 gennaio 2013

OBIETTIVI DEL CORSO AVANZATOFornire a chi ha già una specifica competen-za nel settore delle malattie oculari ereditariele informazioni indispensabili per pianificare lostudio ai fini degli esami di verifica.

Controllare la propria preparazione medianteautovalutazione esaminando numerosi quadriclinici presentati dai relatori e/o da iscritti al cor-so.

PROGRAMMA SCIENTIFICO

VENERDÌ 18 GENNAIO 20139.00 La riproduzione selezionata ENCI ed

il controllo delle malattie oculari ere-ditarie. Protocollo per l’accesso al Pa-nel Italiano FSA (C. Peruccio)

9.30 Aspetti di genetica delle patologieoculari ereditarie (M. Polli)

10.30 Pausa caffè11.00 Basi di embriologia, sviluppo del-

l’occhio ed embriogenesi delle mal-formazioni oculari ereditarie(C. Peruccio)

11.45 Malattie ereditarie degli annessi e del-la cornea (N. D’Anna - D. Multari)

12.30 Pausa pranzo14.00 Malattie ereditarie del tratto uveale

(A. Guandalini)14.45 Anomalie del legamento pettinato /

glaucoma (A. Guandalini)15.30 PPM/Peters’ anomaly - PHTVL /

PHPV (C. Peruccio)16.15 Pausa caffè16.45 Malattie ereditarie della lente

(N. D’Anna, A. Rampazzo) 17.30 Test genetici (M. Polli)18.00 Discussione e interpretazione di qua-

dri clinici relativi agli argomenti dellagiornata ed autovalutazione (G.L. Rovesti, C. Peruccio)

19.00 Termine del programma del primogiorno

SABATO 19 GENNAIO 2013Malattie ereditarie della retina

8.30 Displasia (N. D’Anna)9.00 Sindrome dell’occhio del Collie

(D. Multari)9.30 Le PRA ad insorgenza precoce

(M. Crasta)10.00 Pausa caffè10.30 Le PRA ad insorgenza tardiva

(M. Crasta)11.00 Altre retinopatie degenerative eredi-

tarie (C. Peruccio)11.30 Alterazioni ereditarie del nervo ottico

(C. Peruccio)

12.00 Discussione12.30 Pausa pranzo14.00 Test genetici per le malattie della re-

tina (M. Polli)14.30 Correlazioni clinico-patologiche del-

le più importanti malattie oculari ere-ditarie (C. Giudice)

15.30 Oculopatie ereditarie rilevate in Italianegli anni 2009-2012 • Il punto di vista epidemiologico

(G. Barsotti, C. Giordano, A. Guandalini)

• Il punto di vista genetico (M. Polli)

16.30 Pausa caffè17.00 Discussione e interpretazione di qua-

dri clinici relativi agli argomenti dellagiornata ed autovalutazione (G.L. Rovesti, C. Peruccio)

19.00 Termine del programma del secondogiorno

DOMENICA 20 GENNAIO 2013Corso propedeutico agli esami di

verifica per l’accesso al Panel ItalianoFSA-HED (domenica in comune con

corso base)8.30 Le prove di esame per il Panel Italiano

FSA e quelle richieste per il PanelESE dell’ECVO:• competenza teorica• riconoscimento di quadri clinici • prove pratiche(C. Peruccio)

9.15 La certificazione secondo i protocol-li FSA. Verso una valutazione unifor-me (C. Peruccio)

10.00 Pausa caffè10.30 Discussione e interpretazione di im-

magini relative a quadri clinici con-troversi ed autovalutazione (G.L. Rovesti, C. Peruccio)

12.00 Discussione12.30 Termine del corso

L’ISCRIZIONE COMPRENDE• Attestato di frequenza• Coffee break e light lunch offerti

PER INFORMAZIONISegreteria FSA - Elena BonettiVia Trecchi, 20 - 26100 CremonaTel. 0372/403511 - Fax 0372/457091E-mail: [email protected]

Palazzo Trecchi - Cremona

CORSO DI BASE PER IL CONTROLLO DELLE MALATTIE OCULARI EREDITARIE DAL 18 AL 20 GENNAIO 2013

CORSO PROPEDEUTICO AGLI ESAMI DI VERIFICA PER L’ACCESSO AL PANEL ITALIANO FSA-HED DOMENICA 20 GENNAIO IN COMUNE CON IL CORSO BASE

In collaborazione con

OBIETTIVIQuesto corso di dermatologia veterinaria èrivolto a medici veterinari che non si occu-pano di dermatologia ma che sono costret-ti, per la frequenza con cui si manifestanole malattie dermatologiche nel cane e nelgatto, a confrontarsi quotidianamente, nel-la loro pratica clinica, con questo vasto ca-pitolo della medicina interna. Il corso si pro-pone di fornire ai partecipanti un approcciodiagnostico sistematico della disciplina:partendo dall’esame del paziente dermato-logico viene indicata la metodica di sceltaragionata per eseguire correttamente i testdiagnostici necessari al conseguimentodella diagnosi. Per tutti gli esami comple-mentari disponibili in dermatologia veteri-naria viene indicata la corretta tecnica di e-secuzione, le finalità e le indicazioni che ilclinico può trarne per elaborare il suo iterdiagnostico. Obiettivo del corso è di fornireun metodo di lavoro sistematico che per-metta di affrontare qualsiasi problema der-matologico anche quelli previamente maiosservati.

RELATOREFEDERICO LEONE Med. Vet. - Libero professionista, Senigallia(AN)

PROGRAMMA SCIENTIFICOSABATO, 24 Novembre 2012

14.15 Registrazione dei partecipanti 15.25 Saluto ai partecipanti ed inizio dei

lavori 15.30 La visita dermatologica: dalla

gestione del proprietario allagestione del pazienteFederico Leone

17.00 Pausa caffè17.30 Come gestire un paziente con

pruritoFederico Leone

19.00 Discussione

DOMENICA, 25 Novembre 20129.00 Come gestire un paziente con

alopeciaFederico Leone

11.00 Pausa caffè11.30 Come affrontare le diverse lesioni

dermatologiche (dermatitidesquamative, papulo-pustolose,nodulari, erosive ulcerative) Federico Leone

13.00 Pausa pranzo14.30 Come affrontare lesioni localizzate

in particolari aree anatomiche(tartufo, ano, unghie)Federico Leone

16.00 Pausa caffè16.30 Come gestire un paziente con otite

cronicaFederico Leone

17.30 Test di valutazionedell’apprendimento e discussionefinale

18.00 Consegna degli attestati di parteci-pazione e termine della giornata

SEDEVilla Ronco, via Nino Ronco 31 16149 Genova

ISCRIZIONE ONLINEEntro il 17 Novembre 2012 http://registration.evsrl.it/?id=179

Numero massimo di partecipanti: 80

I medici veterinari Pre iscritti on line avran-no diritto a:• Pranzo domenica 25 novembre• Copia degli atti• Attestati di partecipazione

La partecipazione al seminario è gratuita,riservata ai soci SCIVACin regola con la quota associativa del 2012:è gradita la preiscrizione on line.

PER INFORMAZIONISegreteria Delegazioni Regionali SCIVAC -Monica BorghisaniPalazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 26100 CremonaTel. 0372 403506 - Fax 0372 403530E-mail: [email protected] www.scivac.it

EV Soc Cons ARL è una Società consistema qualità certificato ISO 9001:2008

Organizzato da

Professione Veterinaria 33-2012:ok 11-10-2012 16:00 Pagina 11

Page 12: La Professione Veterinaria 33 -2012

laPROFESSIONE VETERINARIA 33 | 201212 Eventi Veterinari

RELATOREManuela Farabolini, Roma

PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti9.25 Saluto ai partecipanti, presentazio-

ne del relatore ed inizio dei lavori9.30 Mortalità neonatale11.00 Pausa11.30 Principali infezioni virali e batteriche

nel cucciolo pediatrico - Protocolliterapeutici - Controllo della tempe-ratura - Controllo del dolore

13.00 Spazio per eventuale comunicazio-ne commerciale

13.30 Pausa pranzo

14.30 Casi clinici (Alimentazione assistita- Svezzamento - Sviluppo intestinale)

16.00 Pausa16.30 Casi clinici (Intossicazioni nel pa-

ziente pediatrico)17.30 Domande e discussione finale18.00 Chiusura dei lavori

ISCRIZIONEL’incontro è gratuito per tutti i soci SIMEF/SIRVAC in regola con l’iscrizione 2012.NON è necessaria la pre-iscrizione. Pre-sentarsi in sede congressuale per la regi-strazione.

QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA 21%)Soci SIMEF/SIRVAC 2012: GRATUITOSoci SCIVAC: € 90,00Non soci: € 180,00

INFORMAZIONISegreteria Società Specialistiche SCIVACTel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 - E-mail: [email protected]

SIMEFSOCIETÀ ITALIANADI MEDICINA FELINA

UN PICCOLO PAZIENTE, UN GRANDE IMPEGNO: IL GATTINO PEDIATRICO

Sabato 3 Novembre 2012 - Cremona, Palazzo Trecchi

Incontro apertoai soci SIRVAC

RELATOREMichele Polli, Milano

PROGRAMMA SCIENTIFICO 9.00 Registrazione dei partecipanti9.30 Basi genetiche delle patologie ere-

ditarie nel cane e nel gatto (malattiemonogeniche e poligeniche, auto-somiche dominanti e recessive ecomplicanze come penetranza e in-sorgenza tardiva)

10.15 Screening delle patologie ereditarieattraverso i nuovi test del DNA (ocu-lopatie, neuropatie, malattie meta-boliche, nefropatie, cardiopatie, ma-lattie scheletriche)

11.00 Pausa

11.15 La riproduzione selezionata attra-verso il controllo e la prevenzionedelle patologie ereditarie mediante itest del DNA

12.00 Discussione12.45 Pausa pranzo14.15 Esempi di gestione e prevenzione

delle principali malattie ereditariedel cane e del gatto

15.00 Discussione15.30 Casi clinici a cura dei soci SIRVAC16.15 Chiusura dei lavori

ISCRIZIONEL’incontro è gratuito per tutti i soci SIRVACin regola con l’iscrizione 2012. NON è ne-cessaria la pre-iscrizione. Presentarsi insede congressuale per la registrazione.

QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA 21%)Soci SIRVAC 2012: GRATUITOSoci SCIVAC: € 90,00Non soci: € 180,00

INFORMAZIONISegreteria Società Specialistiche SCIVACTel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 - E-mail: [email protected]

SIRVACSOCIETÀ ITALIANA DI RIPRODUZIONEVETERINARIA PER ANIMALI DA COMPAGNIA

LA RIPRODUZIONE SELEZIONATA E LE PATOLOGIE GENETICHE

Domenica 4 Novembre 2012 - Cremona, Palazzo Trecchi

RELATORIAlessandro De Simoi, Belluno Margherita Gracis, Milano Mirko Radice, Milano Paolo Squarzoni, Bologna

PROGRAMMA SCIENTIFICO8.30 Registrazione dei partecipanti9.00 Patologie dei tessuti molli orali in età

pediatrica: gengivite iperplastica gio-vanile nel gatto, Gray Collie syndro-me, alterazioni di forma e dimensio-ni della lingua, Tight lip syndrome nel-lo Shar Pei, atresie salivari e sialoa-deniti, neoplasie del cavo orale delcucciolo - A. De Simoi

11.00 Pausa11.30 Cheilo e palatoschisi di origine con-

genita: diagnosi, scelte terapeutichee metodologie chirurgiche M. Gracis

13.30 Pausa pranzo14.30 Patologie scheletriche del cranio in età

pediatrica: osteopatia craniomandi-bolare, periostite ossificante mandi-bolare, iperparatiroidismo secondariorenale e nutrizionale, displasia tem-poromandibolare - M. Radice

15.30 Gestione degli eventi traumatici in etàpediatrica - P. Squarzoni

17.00 Casi clinici a cura dei soci SIODOCOV18.00 Chiusura dei lavori

ISCRIZIONEL’incontro è gratuito per tutti i soci SIODOCOVin regola con l’iscrizione 2012. NON è ne-cessaria la pre-iscrizione. Presentarsi insede congressuale per la registrazione.

QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA 21%)Soci SIODOCOV 2012: GRATUITOSoci SCIVAC: € 90,00Non soci: € 180,00

INFORMAZIONISegreteria Società Specialistiche SCIVACTel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 - E-mail: [email protected]

SIODOCOVSOCIETÀ ITALIANA DI ODONTOSTOMATOLOGIAE CHIRURGIA ORALE VETERINARIA

ODONTOIATRIA E PATOLOGIA ORALE PEDIATRICA-PEDODONZIA

PATOLOGIE DEI TESSUTI DURI E MOLLI IN ETÀ PEDIATRICA E LORO TRATTAMENTO

Domenica 11 Novembre 2012 - Cremona, Palazzo Trecchi

RELATORILuca Benvenuti, Lucca - Roberta Caccamo,Torino - Federica Rossi, Bologna - PaolaScarpa, Milano - Giliola Spattini, Modena

PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti9.00 Approccio clinico e laboratoristico al

paziente incontinente P. Scarpa

9.40 Primo approccio diagnostico nel pa-ziente con uretere ectopico G. Spattini

10.20 Primo approccio diagnostico ad al-tre cause di incontinenza nel pa-ziente giovane L. Benvenuti

11.00 Pausa11.30 Diagnostica per immagini avanzata

del giovane paziente incontinente F. Rossi

12.15 Pausa pranzo14.00 Diagnostica per immagini avanzata

del paziente anziano incontinente -F. Rossi

14.45 Indicazioni per l’esame cistoscopiconei pazienti incontinenti R. Caccamo

15.30 Pausa16.00 Casi clinici portati dai membri della

SVIDI e discussione collettiva17.30 Chiusura dei lavori

ISCRIZIONEL’incontro è gratuito per tutti i soci SVIDI inregola con l’iscrizione 2012. NON è neces-saria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la re-gistrazione.

QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA 21%)Soci SVIDI 2012: GRATUITOSoci SCIVAC: € 120,00Non soci: € 240,00

INFORMAZIONISegreteria Società Specialistiche SCIVACTel. 0372 403509 Fax 0372 457091E-mail: [email protected]

SVIDISOCIETÀ VETERINARIA ITALIANADI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI

DIAGNOSTICA PER IMMAGINI NEL PAZIENTE CON INCONTINENZA URINARIA

Domenica 4 Novembre 2012 - Cremona, Palazzo Trecchi

&

Professione Veterinaria 33-2012:ok 11-10-2012 16:00 Pagina 12

Page 13: La Professione Veterinaria 33 -2012

SECONDO INCONTRO SIVAE 2012 “AGGIORNAMENTI DI MEDICINA DEGLI ANIMALI ESOTICI”

10-11 Novembre 2012 - Cremona, Palazzo Trecchi

Tutte le relazioni saranno di 25 minuti più 10di discussione

PROGRAMMA SCIENTIFICOSabato 10 Novembre 20128.30 Registrazione dei partecipanti e veri-

fica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente,

presentazione del/i relatore/i ed iniziodei lavori

09.30 Applicazione del microchip nei chelo-ni terrestri: problematiche e soluzioni- Alessandro Bellese

10.05 Diagnostica per immagini nei nuovi ani-mali da compagnia: applicazioni pra-tiche in casi clinici - Giovanni Mazza

10.40 Pausa11.15 Aspetti pratici del monitoraggio in-

traoperatorio negli Animali EsoticiIgor Pelizzone

11.50 Assemblea Straordinaria Soci Sivae12.25 Pausa Pranzo14.00 Gestione dei felini nei circhi

Michele Capasso15.00 Ostectomia della testa del femore in un

leone - Marco Di Giuseppe15.45 Pausa 16.15 La visita clinica nel paziente aviare

Marco Bedin16.50 Il veterinario di colombaia: la gestione

dei piccioni viaggiatoriDiego Catarossi

17.25 Impiego del laser terapeutico negli ani-mali esoticiGiordano Nardini

Domenica 11 Novembre 2012 9.00 La video-otoscopia nella diagnosi e nel-

la terapia delle otiti del coniglioVanessa Partata

09.35 Cardiologia del furetto, dalla semeio-tica... all'autopsiaDi Girolamo Nicola

10.10 Pausa11.00 Diagnostica di laboratorio applicata alle

malattie batteriche dei volatili orna-mentali inclusi i galliformiDania Bilato

11.35 Diagnostica di laboratorio applicata allemalattie virali degli uccelli ornamentaliinclusi i galliformiDania Bilato

12.10 Test di valutazione dell’apprendimen-to e discussione finale

12.30 Consegna degli attestati di partecipa-zione e termine dell’evento

ISCRIZIONEL’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE inregola con l’iscrizione 2012. Non è richiesta lapreiscrizione. Gli interessati devono regi-strarsi direttamente in sede d’incontro pre-sentandosi alle ore 08.30 presso la segrete-ria.

GLI ORGANIZZATORI DELL’EVENTO SI IM-PEGNANO A RISPETTARE IL PROGRAM-MA PUBBLICATO CHE RIMANE SUSCET-TIBILE DI VARIAZIONI PER CAUSE DI FOR-ZA MAGGIORE

È PROIBITO FILMARE O FOTOGRAFARE LEPRESENTAZIONI DEI RELATORI

L’ISCRIZIONE COMPRENDE: • Atti delle relazioni in formato carteceo • Attestato di frequenza• 1 light lunch

SEGRETERIA SIVAEElisa Tel: 0372/40.35.00E-mail: [email protected]

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

IL PAZIENTE CONIGLIO: VISITA CLINICA E PRINCIPALI PATOLOGIE

Domenica 18 Novembre - Busaldella di Campoformido (UD)

RELATOREKetti Meneghin Delegazione regionale Elena Roussel

PROGRAMMA SCIENTIFICO8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te dell’Ordine della provincia di Udi-ne, presentazione del relatore ed i-nizio dei lavori

9.30 Esame della cavità orale del coni-glio: malocclusione e ascessi odon-togeni

11.00 Pausa11.30 Esame dell’apparato digerente: sta-

si gastroenterica e diarrea13.00 Spazio per eventuale relazione

commerciale (nel caso non si svol-ga la relazione il programma nel po-meriggio sarà anticipato di mezz’o-ra)

13.30 Pausa14.30 Esame della cute: dermatiti e neo-

plasie15.30 Pausa16.00 Esame neurologico: encefalite e sin-

drome vestibolare17.00 Discussione finale17.30 Consegna degli attestati di parteci-

pazione e termine della giornata

ISCRIZIONEL’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE eSCIVAC in regola con l’iscrizione 2012.Non è richiesta la preiscrizione. Gli interes-sati devono registrarsi direttamente in seded’incontro presentandosi alle ore 08.30presso la segreteria.

SEDEIstituto Zooprofilattico Sperimentale delleVenezie, Sezione di UdineV. Della Roggia 100. Basaldella di Campoformido (UD) Uscita Autostrada A4 Udine Sud.

SEGRETERIA SIVAEElisa Tel: 0372/40.35.00E-mail: [email protected]

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

laPROFESSIONE VETERINARIA 33 | 2012 Eventi Veterinari 13

RELATORIMARCO VIOTTIDVM, Presidente SIMVLaureato a Torino nel 1994 con una tesi sperimentalesull’embriogenesi cardiaca, si occupa esclusivamentedi piccoli animali. Ha frequentato numerosi corsi di ag-

giornamento Scivac, nonché congressi e seminari. Attualmentecoordinatore SIMV (Società Italiana di Management Veterinario),si occupa esclusivamente di Medicina Interna e Practice Manage-ment.

BARTOLOMEO BORGARELLODVM, Internet e social network SDA BocconiLaureato in Medicina Veterinaria nel 1989, da sempresi occupa di chirurgia ed ortopedia e coltiva una pas-sione per il web. Ha approfondito lo studio dei sistemi

informatici e ha frequentato diversi corsi di web-marketing tra cui

“Internet & social media per la comunicazione corporate e dimarketing” presso SDA Bocconi. Relatore in diversi congressi conargomenti legati all’informatica ed al Web. Componente delBoard della SIMV.

MASSIMILIANO SERRERIDVM, MET BocconiLaureato in medicina veterinaria nel 2000. Master in e-conomia del turismo all’Università Bocconi conseguitonell’anno 2008 e Master Sole 24Ore Management &

Leadership nell’anno 2009. Consulente per il gruppo vetservice &cinoservice della Sardegna; consulente per Gruppo “Martini Hol-ding“ Gruppo Alberghiero; consulente del Consorzio Costa Sme-ralda per servizi veterinari della Costa Smeralda; consulente delgruppo L&D grossa Distribuzione Business Advisor per R&S vet ma-nagement. Componente del Board della SIMV.

CORSO BASE DIMANAGEMENT VETERINARIO

“SOCIETÀ ITALIANA MANAGEMENT VETERINARIO ANMVI”

CREMONA, 16-17 NOVEMBRE 2012

In collaborazione con

A.N.M.V.I.ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

PRIMO GIORNO - VENERDÌ 16 NOVEMBRE 201214.30 Registrazione dei partecipanti15.00 Saluto partecipanti e presentazione del corso

dott. M. Viotti15.15 Principi fondamentali del marketing - dott. M.

Serreri16.00 Il web e le nuove frontiere della

comunicazionedott. B. Borgarello

16.30 Pausa17.00 Cultura e strategia d’impresa… innovativa

dott. M. Serreri17.45 La comunicazione verso l’esterno - dott. B.

Borgarello18.15 Discussione e chiusura lavori della prima

giornata

SECONDO GIORNO - SABATO 17 NOVEMBRE 201208.30 Verifica delle presenze09.00 Sistemi Informatici: pacchetto office e

pacchetti gratuiti; sistemi gestionali; nuove

tendenze dell’informatica - dott. B. Borgarello09.30 Esercitazione pratica: creazione di un minisito

dott. B. Borgarello10.30 Pausa11.00 Organizzazione e raccolta dati di una struttura

veterinaria - dott. M. Viotti11.30 Cultura e strategia d’impresa… innovativa

dott. M. Serreri12.00 Basi del marketing dei servizi e sue

applicazione ai settori medici - dott. M. Serreri12.30 Discussione13.00 Pausa pranzo14.30 Impostazione di un bilancio base - dott. M.

Viotti15.00 Pricing in una struttura veterinaria

dott. M. Viotti15.30 Pausa16.00 Discussione sui temi trattati durante il corso

dott. Borgarello, Serreri e Viotti17.00 Termine del corso e rilascio attestati

PROGRAMMA

Gli organizzatori si impegnano a rispettare il programma pubblicato, che rimane tuttavia suscettibile di variazioni per cause di forza maggiore.

A CHI È RIVOLTO: A tutti i giovani che intendono aprireuna nuova struttura o a coloro che intendono radical-mente rinnovare la propria.

NUMERO PARTECIPANTI: Massimo n. 40.

OBIETTIVI DEL CORSO: Fornire degli strumenti pratici epraticabili di organizzazione aziendale da applicare allastruttura veterinaria.

INFORMAZIONI GENERALI: Si consiglia ai partecipanti dimunirsi di un proprio PC per le esercitazioni.

IL CORSO DA DIRITTO A:• Atti• Attestato di partecipazione• Pausa pranzo• Assistenza remota post corso per 6 mesi gratuita.• Partecipazione gratuita alla giornata SIATAV/SIMV

di Domenica 18 Novembre 2012.

SEDE DEL CORSO: ANMVI - Palazzo Trecchi Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona

CONTATTI CON LA SEGRETERIA DEL CORSOTel. 0372/[email protected] - www.anmvi.it

Professione Veterinaria 33-2012:ok 11-10-2012 16:00 Pagina 13

Page 14: La Professione Veterinaria 33 -2012

laPROFESSIONE VETERINARIA 33 | 201214 Focus Dermatologia

di GIORDANA ZANNAMed Vet, PhD, Dipl. ECVD - Milano

L’essere continuamente ma-lato non rientra nella norma-lità dello stato fisico di uncane, ma è un segno in-confondibile di debolezza co-stituzionale.

Nel corso degli anni, la specie canina è stata og-getto di un vero e proprio maltrattamento ge-netico, che da un lato ha portato alla fissazio-ne di determinate caratteristiche fenotipiche im-poste dallo standard della razza e dall’altro alladrastica perdita della variabilità genetica con in-sorgenza di malattie mono e multifattoriali.Tuttavia, la ridotta variabilità genetica ha offer-to nuove risorse alla comunità scientifica e raffor-zato la posizione della specie canina quale mo-dello per la ricerca in campo umano, soprattuttograzie all’ausilio di nuove tecniche di biologia mo-lecolare e al completamento del progetto ge-noma canino. Numerose malattie mono o mul-tifattoriali nel cane condividono infatti con la spe-cie umana i meccanismi fisiopatologici, la sin-tomatologia e la risposta terapeutica. Tra que-ste vi sono anche le malattie dermatologiche,che rappresentano un interessante modello spe-rimentale non solo per la loro frequenza ma an-che per la eterogeneità fenotipica e genetica. Il termine genodermatosi si riferirà dunque aqualsiasi affezione cutanea per la quale sia sta-ta riconosciuta una chiara trasmissione eredi-taria e, sebbene non esista una classificazionecomprensiva di tutte le genodermatosi, una pos-sibile suddivisione può vederle inquadrate in ma-lattie caratterizzate da anomalie a carico deglistrati più superficiali e profondi della cute non-ché degli annessi cutanei.

LE ITTIOSIDefinizione Il termine ittiosi (dal greco ichthys, pesce) iden-tifica un gruppo eterogeneo di disordini eredi-tari della normale corneificazione, clinicamen-te caratterizzati da eccessiva desquamazione.

Basi genetiche In medicina umana, nel corso degli ultimi anni,differenti mutazioni nei geni che codificano perle cheratine e/o per gli enzimi che catalizzanoi legami proteici durante la formazione del ri-vestimento corneo sono state identificate qualiresponsabili delle varianti clinicamente osser-vabili. Nel cane sono state documentate le manife-stazioni cliniche di oltre dieci forme di ittiosi spe-cifiche di razza, a fronte tuttavia di un numeroesiguo di studi inerenti i meccanismi moleco-lari direttamente coinvolti. Tra questi, nel NorfolkTerrier è stata descritta una forma di ittiosi epi-dermolitica (invariabilmente associata ad un di-fetto nella sintesi della cheratina) autosomica re-cessiva e dovuta ad un’alterazione nel gene checodifica per la cheratina 10 (KRT10), una pro-teina che unitamente alla KRT1 si ritrova neglistrati più superficiali dell’epidermide dove con-corre al mantenimento della stabilità cellulare.In questa razza, fin dalla nascita la cute dei sog-getti affetti è di colore più scuro rispetto al nor-male e soggetta a facili erosioni anche a seguitodi un lieve trauma. Con l’avanzare dell’età, l’i-perpigmentazione progredisce e compaiono nu-merose scaglie brunastre intimamente adese allasuperficie cutanea e distribuite prevalente-

mente sulla regione ventrale del tronco. Nel Jack Russell Terrier è stata invece descrit-ta una forma di ittiosi lamellare non epidermo-litica (le cause possono essere ricercate in qual-siasi componente dello strato corneo e non sol-tanto nelle cheratine) associata ad una muta-zione del gene che codifica per la transgluta-minasi 1 (TGM1), un enzima fondamentale perla formazione e la stabilità dell’envelope cor-neificato, una struttura la cui costituzione rap-presenta la tappa finale della differenziazione deicheratinociti. In tale razza, scaglie grigiastre digrandi dimensioni si distribuiscono sulle regio-ni più glabre del corpo, tra cui il ponte nasale,e la superficie cutanea appare irregolare e ru-gosa con più peli tra loro conglutinati dall’ac-cumulo di materiale cheratinico. Per la prima volta nel 2007 anche nel GoldenRetriever è stata descritta una condizione cu-tanea caratterizzata da iperpigmentazione e de-squamazione con grandi scaglie inizialmentebiancastre e progressivamente grigio-nera-stre, adese soprattutto alla cute più glabra del-la regione addominale e presenti già pochi mesidopo la nascita. Le caratteristiche epidemiolo-giche, cliniche ed istopatologiche della malat-tia sono state ampiamente analizzate ma sol-tanto di recente è stata identificata la mutazio-ne del gene in causa. Trasmessa secondo unamodalità autosomica recessiva, la malattia è do-vuta ad una mutazione a carico della PNPLA1(patatin-like phospholipase domain-containingprotein 1), una proteina che insieme ad altre noveproteine della stessa famiglia avrebbe un ruo-lo cruciale nelle interazioni tra le componenti li-pidiche ed altri costituenti cellulari degli strati cu-tanei più superficiali. Se mutata nella suaespressione (soprattutto nelle cellule dello stra-to granuloso dell’epidermide) la PNPLA1 in-fluirebbe negativamente sul corretto metaboli-smo della barriera cellulare e quindi sul normaleprocesso di cheratinizzazione.

EPIDERMOLISI BOLLOSA CONGENITA

Definizione Nel corso degli ultimi 30 anni in medicina ve-terinaria sono state descritte numerose pato-logie a carico della giunzione dermo-epidermi-ca, ma soltanto nell’ultimo decennio, grazie aiprogressi in immunologia e biologia molecola-

re, è stato possibile riconoscere i meccanismiimplicati nella patogenesi delle malattie eredi-tarie caratterizzate dal distacco dell’epidermi-de dal derma con conseguente formazione divescicole-bolle. L’epidermolisi bollosa congenita (EBC), confor-memente a quanto descritto in medicina uma-na, viene oggi classificata in tre sottotipi a se-conda della componente strutturale direttamentecoinvolta. Se la mutazione si realizza a caricodello strato basale, la patologia rientra nel sot-totipo dell’epidermolisi bollosa simplex (EBS),mentre se sono implicate proteine nella laminalucida o al di sotto della lamina densa, si par-lerà rispettivamente di epidermolisi bollosagiunzionale (EBG) o distrofica (EBD). Gli animali affetti manifestano i primi sintomi im-mediatamente dopo la nascita o entro le primesettimane di vita, con coinvolgimento delle re-gioni del corpo maggiormente soggette a frizionee trauma tra cui le estremità, le prominenze os-see e il cavo orale.

Basi genetiche Nel caso dell’EBS, la maggior parte dei casi do-cumentati in letteratura si riferisce alla specie bo-vina con coinvolgimento della cheratina 5(KTR5) nello strato basale ed alla specie equi-na, per la quale è stata invece descritta una mu-tazione a carico della plectina, una proteina diancoraggio delle componenti del citoscheletro.Nel cane e in una sola pubblicazione si fa rife-rimento a soggetti di razza Collie nei quali tut-tavia non si è identificata la possibile mutazio-ne (Tabella 1). Le lesioni cliniche più significative sono preva-lentemente rappresentate da placche erite-matose, erosioni, ulcere e raramente da vesci-cole (data la natura transitoria delle stesse), so-prattutto a carico delle estremità e della regio-

ne facciale (perioculare, perilabiale) ed aurico-lare, oltre che della mucosa orale. In seno all’EBS, sono state inoltre descritte va-rianti soprabasali come l’epidermolisi bollosaacantolitica letale dei bovini e di recente, nelcane, la sindrome da displasia ectodermica-fragilità cutanea dovuta a mutazioni a carico delgene che codifica per la placofilina-1 (PKP1), unaproteina strutturale delle giunzioni desmosomiali.In quest’ultima, i pazienti affetti manifestano la-cerazioni cutanee da traumi moderati imme-diatamente dopo la nascita e con l’avanzare del-l’età una marcata fragilità cutanea e aree di alo-pecia parziale multifocale. Nell’EBG, erosioni ed ulcere a carico degli arti,della regione auricolare e buccale e lesioni un-gueali, sono state descritte in un vitello di raz-za Charolais, nel cavallo e nella pecora. Nel cane,in razze quali il Beauceron, il Barbone toy, il caneda ferma tedesco a pelo corto e in un metic-cio le lesioni più significative ricorrevano sui cu-scinetti plantari e sulle unghie oltre che sul pa-lato e sulla lingua. La stessa malattia è stata an-che documentata in due gatti di razza Europea.In tutti i casi citati, il difetto genetico è stato iden-tificato a carico della laminina-5 (LM3A32 oLM332), la principale glicoproteina adesivadelle lamine basali subepiteliali (Tabella 1). L’EBD è stata invece descritta in diverse razzecanine, oltre che nel gatto, bovino ed ovino. Lamutazione più importante è a carico del colla-gene VII che forma fibrille di ancoraggio nellegiunzioni dermo-epidermiche (Tabella 1). I pazienti affetti inizialmente manifestano emor-ragie puntiformi in corrispondenza della linguae del palato ma rapidamente si assiste alla com-parsa di vescicole ed ulcere diffuse oltre che nelcavo orale, in altre mucose quali quella esofa-gea. ■

Aspetti clinici delle più comunigenodermatosi Le genodermatosi da mutazioni a carico delle componenti strutturali “più superficiali”

Malattia genetica Gene coinvolto Specie animale affetta

Epidermolisi bollosa simplex KRT 5 Bovina (Ford et al, 2005)

Plectina Equina (French and Pollitt, 2004)

? Canina (Scott and Schulz, 1977)

Epidermolisi bollosa Integrin a6 4 Bovina (Gaugere et al, 2004)giunzionale

Laminin-5 (LM3A32; LM332) Equina (Spirito et al, 2002; Milenkovic etal., 2003; Baird et al., 2003; Gra-ves et al, 2009)

Ovina (Ostmeier, 2009)

Canina (Dunstan et al, 1988;Fontaine et al, 1992; Nagata et al,1997; Capt et al, 2005) Felina (Alhaidari et al, 2005)

Epidermolisi bollosa Bovina (Thompson et al., 1985;distrofica Deprez et al., 1993)

Collagene VII Ovina (Bruckner-Tuderman etal,1991; Perez et al, 2005)

Canina (Nagata et al, 1995; Pa-lazzi et al,2000; Baldeschi et al,2003; Magnol J et al, 2005; Ga-che et al, 2011)

Felina (White et al, 1993; Olivry etal 1999)

Tabella 1. Classificazione dell’EBC nelle differenti specie animali

Professione Veterinaria 33-2012:ok 11-10-2012 16:00 Pagina 14

Page 15: La Professione Veterinaria 33 -2012

Associazione Federata ANMVI

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Page 16: La Professione Veterinaria 33 -2012

di MARIA GRAZIA MONZEGLIOMed Vet PhD

La scarsa igiene della vacca dalatte è stata associata a unaumento della conta dellecellule somatiche (SCC) e alrischio di mastite subclinica.Uno studio ha determinato le

associazioni tra il comportamento di stazioneo decubito delle vacche da latte, l’igiene del-la stalla, l’igiene della vacca e il rischio di unaSCC elevata.Vacche da latte Holstein in lattazione (n=69;86±51 DIM; parità: 2,0±1,2; medie ± SD), te-nute in 1 di 2 gruppi venivano monitorate perun periodo di 4 mesi. Ciascun gruppo conte-neva 61±1 vacche nel periodo di studio; si ot-tenevano dati completi da 37 e 32 animali diciascun gruppo rispettivamente. Le vacche e-rano alloggiate in una stalla libera con lettieradi sabbia con due recinti simmetrici, ciascunocon un sistema di mungitura automatica atraffico libero.Per variare l’igiene della stalla, in 4 periodi con-secutivi di 28 giorni gli addetti alla pulizia del le-tame nelle corsie di ciascuno dei due recinti ve-nivano assegnati a caso a frequenze di inter-vento di 3, 6, 12 e 24 volte al giorno. Durantegli ultimi 7 giorni di ciascun periodo si registraval’igiene della vacca (arti prossimali/fianco, artidistali e mammella; scala: da 1 = molto pulito

a 4 = molto sporco) e l’igiene della stalla (nu-mero di 0,15×0,15 metri quadri contaminati daletame in 1,20×1,65 m). Durante questo periodo si registrava il com-portamento di stazione e decubito delle vac-che. La SCC individuale veniva registrata all’i-nizio e alla fine di ciascun periodo di 28 giorni.Una SCC elevata veniva utilizzata come indi-catore di mastite subclinica; l’incidenza diSCC elevata veniva definita come l'avere unaSCC >200.000 cell/ml al termine di ciascunperiodo di 28 giorni, quando la SCC era<100.000 cell/ml all’inizio del periodo.Una minore frequenza della pulizia delle corsieera associata a una minore igiene delle vac-che. Una scarsa igiene della mammella eraassociata a una scarsa igiene della stalla. Una

maggiore durata del decubito era associata auna scarsa igiene di arti prossimali/fianco emammella. Una maggiore durata della stazio-ne prima della mungitura era associata a unascarsa igiene della mammella, e una ridottafrequenza del decubito era associata a unascarsa igiene degli arti distali. Una maggioreproduzione lattea era associata a una scarsaigiene della mammella e degli arti distali; levacche multipare avevano una minore igienedi arti prossimali/fianco e mammella.Nel corso del periodo di studio, si identificava-no 24 nuovi casi di SCC elevata. Non esiste-vano associazioni tra il rischio di SCC elevatae la frequenza di pulizia delle corsie o il com-portamento della vacca. Tuttavia, una mag-giore probabilità di SCC elevata si notava nelle

vacche con minore produzione lattea così co-me nelle vacche multipare.Riassumendo, concludono gli autori, i risultatimostrano che l’igiene della vacca è influenza-ta dal comportamento di stazione e decubitodell’animale e dalla pulizia dell’ambiente in cuivive. Questi risultati enfatizzano la necessità difornire alle vacche ambienti di stazione e de-cubito puliti. Inoltre, mostrano che una fre-quente pulizia delle corsie della stalla miglioral’igiene della vacca.“Associations of dairy cow behavior, barn hy-giene, cow hygiene, and risk of elevated soma-tic cell count” T.J. DeVries, M.G. Aarnoudse,H.W. Barkema, K.E. Leslie, M.A.G. von Keyser-lingk. Journal of Dairy Science. Volume 95, Is-sue 10 , Pages 5730-5739, October 2012 ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 33 | 201216 Vet Journal Attualità scientifica o

Igiene della vacca e della stalla e rischio di SCC elevataIl comportamento di stazione e decubito e la pulizia dell’ambiente influenzano l’igiene dell’animale

Caratterizzazione di un focolaio di febbre catarrale malignaAspetti molecolari e istopatologici nei vitelli da carne

Uno studio ha descritto l’in-dagine molecolare e isto-patologica di un focolaio disospetta febbre catarralemaligna (MCF) nei vitelli dacarne. Dei 70 vitelli Hol-

stein da carne, 14 manifestavano segni clini-ci multipli suggestivi di MCF. Questi vitelli era-no alloggiati nei pressi di greggi di pecore. Al-l’esame ematologico, i 14 vitelli affetti presen-tavano grave anemia con leucopenia, linfope-nia e neutropenia. All'esame emi-nested PCRper l’identificazione dell’Herpesvirus ovino 2(OvHV-2), i campioni tissutali dei linfonodi me-senterici e della milza dei bovini e i campioni

ematici degli ovini risultavano positivi con l’at-tesa amplificazione. Il sequenziamento direttoconfermava l’identità del virus OvHV-2.I risultati dell’esame istopatologico conferma-vano la diagnosi clinica e di laboratorio diMCF. Collettivamente, i dati clinici, PCR e i-stopatologici confermavano l’identità del fo-colaio di febbre catarrale maligna associataagli ovini (Sheep-associated malignant ca-tarrhal fever, SA-MCF).“Molecular and Histopathological Characteriza-tion of Sheep-Associated Malignant CatarrhalFever (SA-MCF) Outbreak in Beef Cattle” Abab-neh MM, Hananeh WM, Dalab AE. TransboundEmerg Dis. 2012 Sep 2. (M.G.M.) ■

Professione Veterinaria 33-2012:ok 11-10-2012 16:00 Pagina 16

Page 17: La Professione Veterinaria 33 -2012

laPROFESSIONE VETERINARIA 33 | 2012 www.vetjournal.it Vet Journal 17o

Vet Journal è un periodico di informazionescientifica di proprietà di E.V. srl iscritto nelPubblico Registro della Stampa periodicapresso il Tribunale di Cremona al n. 396 dal18.12.2003. È diretto dal dottor Enrico Feb-bo e dalla dottoressa Maria Grazia Mon-zeglio. Fornisce un flusso informativo con-tinuo sugli eventi della medicina veterina-ria e sul mondo delle bioscienze, con tre edi-zioni alla settimana.

Le notizie di Vet Journal sono consultabilion line all'indirizzo www.vetjournal.it/

Uno studio ha indagato l’as-sociazione tra concentra-zione di nicotina nei pelidel cane ed esposizione ri-portata dal proprietario alfumo di tabacco ambien-

tale per stabilire se i cani siano esposti a quan-tità significative identificabili di fumo di tabac-co ambientale in casa.Si prelevavano peli da 23 cani esposti al fumodi tabacco ambientale e da 15 cani non espo-sti. I peli venivano lavati per rimuovere la nicotinaadesa, digeriti in 1 M di NaOH ed estratti uti-lizzando la tecnica di estrazione in fase solida.

La concentrazione di nicotina veniva misuratamediante spettrometria di massa ad alta riso-luzione.I diversi gruppi di esposizione erano significa-tivamente differenti sia per la nicotina del pelosia per la nicotina superficiale. Il confronto sta-tistico era significativo per tutte le categorie, fat-ta eccezione per i gruppi non esposti e occa-sionalmente esposti.La concentrazione di nicotina nel pelo del canesembra essere fortemente associata all’espo-sizione riportata al fumo di tabacco ambientale.L’intervallo e la mediana della concentrazionedi nicotina nel pelo dei cani esposti al fumo ditabacco ambientale erano simili a quelli descrittinei bambini. Ciò suggerisce che il pelo del canepuò fornire un metodo utile per determinare ilgrado di esposizione al fumo di tabacco am-bientale in tutti gli ambienti comuni ad anima-li da compagnia e bambini.“Nicotine hair concentrations in dogs exposedto environmental tobacco smoke: a pilotstudy.” Knottenbelt CM, Bawazeer S, Ham-mond J, Mellor D, Watson DG. J Small AnimPract. 2012 Oct 1. (M.G.M.) ■

Nicotina nei pelidei cani esposti alfumo di tabaccoForte associazione con il fumo ambientale.Concentrazioni assimilabili a quelle descritte neibambini

Uno studio retrospettivo havalutato l’omeostasi delcalcio e del fosforo neigatti ipertiroidei e deter-minato se l’ormone para-tiroideo plasmatico e il fat-

tore di crescita dei fibroblasti 23 fossero as-sociati alla presenza di nefropatia cronica ipe-razotemica e/o avessero valore prognostico. Sieffettuavano analisi statistiche per identificarese l’ormone paratiroideo e il fattore di cresci-ta dei fibroblasti 23 fossero predittivi rispetti-vamente dello sviluppo di iperazotemia in se-guito a trattamento e del tempo di sopravvi-venza.Si includevano 207 gatti ipertiroidei. Si docu-mentavano: aumento dell’ormone paratiroideoplasmatico, iperfosfatemia, riduzione del fattoredi crescita dei fibroblasti 23 e ipocalcemia. Tut-tavia, tutti i parametri ritornavano entro gli in-tervalli di riferimento in seguito al trattamentonei soggetti ipertiroidei non affetti da nefropa-tia cronica iperazotemica. Dopo l’aggiustamento per la creatinina pla-smatica, le concentrazioni basali di ormone pa-ratiroideo plasmatico e fattore di crescita dei fi-broblasti 23 non erano fattori predittivi dello svi-luppo di iperazotemia in seguito a trattamen-to. La concentrazione di base del fattore di cre-scita dei fibroblasti 23 era associata alla mor-talità per qualsiasi causa, tuttavia, questa as-sociazione non veniva mantenuta dopo l’ag-giustamento per il PCV.Le modificazioni plasmatiche dell’ormone pa-ratiroideo e del fattore di crescita dei fibrobla-

sti 23 che si verificano nei gatti ipertiroidei nonsono mediatrici della progressione della ne-fropatia cronica, concludono gli autori; tuttavia,il fattore di crescita dei fibroblasti 23 sembraavere un certo significato prognostico nell’i-pertiroidismo.“Calcium and phosphate homeostasis in hy-perthyroid cats - associations with develop-ment of azotaemia and survival time (pages561-571)” T. L. Williams, J. Elliott and H. M.Syme. Journal of Small Animal Practice. Vo-lume 53, Issue 10, pages 561-571, October2012. (M.G.M.) ■

Omeostasi del calcio e delfosforo nei gattiipertiroideiUno studio valuta le associazioni coniperazotemia e tempo di sopravvivenza

RICOSTRUZIONE IMMEDIATA DELLE FERITEONCOLOGICHE CON LEMBI CUTANEI LIBERI

Uno studio ha determinatole normali misurazioni ra-diografiche dei reni del fu-retto (Mustela furo). Si de-terminavano la lunghezzae la larghezza della se-

conda vertebra lombare (L2) nelle radiografieventrodorsali di 53 furetti sterilizzati di età, pesoe sesso diversi e senza evidenze di malattie uro-genitali. Le dimensioni dei reni venivano espres-se in rapporto alla lunghezza del corpo di L2. Tutti i furetti dello studio avevano 6 vertebre lom-bari. La lunghezza mediana di L2 era di 13,3mm ed era maggiore nei maschi che nelle fem-mine. L’intervallo di confidenza al 95% per il rap-porto lunghezza dei reni/L2 era di 2,21 - 2,31per il rene destro e 2,15-2,25 per il sinistro.

Per il rapporto larghezza del rene/L2 gli inter-valli erano 1,09 -1,14 per il destro e 1,07 - 1,12per il sinistro.Era presente un’associazione significativa tradimensioni dei reni e peso o sesso, ma non conl’età. I risultati di questo studio, concludono gliautori, possono consentire ai medici veterina-ri di effettuare una valutazione radiografica cli-nica più obiettiva delle dimensioni dei reni deifuretti sulla base di caratteri individuali.“Radiographic kidney measurements in NorthAmerican pet ferrets (Mustela furo)” Eshar D,Briscoe JA, Mai W. J Small Anim Pract. 2012Sep 8. (M.G.M.) ■

Uno studio ha valutato i lembi cuta-nei liberi come metodo di ricostru-zione immediata in seguito a este-

se resezioni tumorali nella porzione distaledegli arti del cane. Si valutavano le cartellecliniche dei soggetti sottoposti ad appo-sizione di un lembo cutaneo libero a tuttospessore fenestrato nel-l’arto distale immediata-mente dopo l’asporta-zione di un tumore.Le resezioni tumoralivenivano effettuatenell’avambraccio di 6cani e nella regione tar-so-metatarsica di 1 ca-ne. I tipi tumorali aspor-tati erano mastocitoma (n=4), sarcomadei tessuti molli (n=2) e sarcoma istioci-tario (n=1). Il letto ricevente era costitui-to principalmente da muscoli e tendini.Tre lembi sopravvivevano completamen-te. In alcune aree di 4 lembi era presenteuna necrosi epidermica superficiale par-ziale. In nessuno dei casi si verificava ne-crosi a tutto spessore o la necessità di

ulteriori ricostruzioni. Si ottenevano ri-sultati estetici da buoni a eccellenti. Laresezione del tumore era completa in tut-ti i casi. Non si osservavano recidive lo-cali del tumore al momento dell’ultimofollow-up (6-49 mesi).I lembi liberi possono essere utilizzati af-

fidabilmente per la ri-costruzione di esteseferite chirurgiche nel-l’arto distale del canedopo ampie resezionineoplastiche, senzanecessità di attenderela formazione del tes-suto di granulazione,concludono gli autori.

La ricostruzione immediata è utile qualealternativa ad altre tecniche chirurgichericostruttive o alla guarigione per secon-da intenzione.“Free skin grafts for immediate woundcoverage following tumour resectionfrom the canine distal limb” Tong T, Sim-pson DJ. J Small Anim Pract. 2012 Sep;53(9): 520-5. (M.G.M.)

Dimensioniradiografiche deireni del furettoAssociazione significativa tra dimensioni renali,peso e sesso

Professione Veterinaria 33-2012:ok 11-10-2012 16:00 Pagina 17

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di SANDRA RAPINOMedico Veterinario, Lecce

Partecipanti entusiasti al Se-minario regionale SI-VAE/SCIVAC Puglia “C’è unrettile in sala d’attesa” te-nutosi a Lecce, Domenica16 settembre. Sono inter-

venuti numerosi colleghi della provincia diLecce e Taranto in compresenza a colleghi ditutta la regione. Gli argomenti trattati avevano come obiettivol’introduzione alle basi della medicina e chi-rurgia dei rettili, con particolare attenzione aicheloni, estremamente diffusi nei cortili esempre più numerosi nelle sale d’attesa deiveterinari pugliesi. La giornata ha avuto inizio con la relazione

del dott. Paolo Selleri riguardante il riconosci-mento delle specie più diffuse di tartarugheterrestri e acquatiche, serpenti arboricoli, ter-ricoli e sauri, eventuali caratteristiche di di-morfismo sessuale e loro principali esigenzefisiologiche. La giornata è poi proseguita conla relazione della dott.ssa Sandra Rapino,delegato regionale, sugli standard appropria-ti di allevamento, alimentazione e cure gene-riche come prevenzione di patologie gestio-nali. Durante la mattina è stato messo l’ac-cento sull’importanza, durante la visita, dellaraccolta dell’anamnesi recente e remota cir-ca la gestione ambientale e alimentare delpaziente, da valutare tenendo conto, in ma-niera imprescindibile, delle esigenze fisiologi-che di ogni specie.Nel pomeriggio l’attenzione è stata rivolta al-le tecniche di contenimento, sessaggio, pal-

pazione, somministrazione parenterale di e-ventuali terapie e prelievo di campioni effet-tuabili su cheloni, serpenti e sauri. Infine lapresenza di un pitone reale adulto, due po-gona vitticeps e due testudo hermanni han-no consentito ai partecipanti di provare pra-

ticamente quanto appreso durante la gior-nata.Le tante domande ricevute, molte delle qualisulla microchippattura delle testudini, sonostate la conferma dell’interesse crescenteper la medicina di questi animali. ■

C’è un rettile in sala d’attesaA Lecce il Seminario Regionale sull’introduzionealle basi della medicina e chirurgia dei rettili

laPROFESSIONE VETERINARIA 33 | 201218 Dalle Associazioni SIVAE

Nella foto il Dott. Paolo Selleri Med Vet, Dottore di Ricerca in medicina degli animaliSpecialista in patologia aviare, coniglio e selvaggina e la Dott.ssa Sandra RapinoMed Vet, Delegato Regionale SIVAE Puglia.

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RELATORIDaniele Della Santa, Med Vet, PhD, Dipl ECVDI,

PisaFederica Rossi, Med Vet, SVR, Dipl ECVDI, Bologna

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Professione Veterinaria 33-2012:ok 11-10-2012 16:00 Pagina 18

Page 19: La Professione Veterinaria 33 -2012

Con il primo corso pilota, ifirmatari del Protocollod’Intesa per il veterinario difiducia hanno sancito l’av-vio di una nuova era per lasanità animale e per le

produzioni zootecniche. Un evento da tutti sa-lutato come “antesignano del futuro”. Un veterinario “di fiducia” per l’allevatore, per ilprodotto che arriva in tavola e per l’Autorità Sa-nitaria. È questo il professionista richiesto dal nuo-vo sistema di sanità animale che si affaccerà abreve sulla soglia degli allevamenti nazionali. Laspinta all’autocontrollo viene dall’Europa, che vuo-le un allevatore (OSA Operatore del Settore Ali-mentare) giuridicamente sempre più responsa-bilizzato, produzioni nazionali sicure e sempre piùindirizzate ai mercati internazionali.Il corso, che si è tenuto a Mantova dal 4 al 6 ot-tobre, ha attuato l’impegno di ANMVI alla for-mazione propedeutica del medico veterinario de-scritto dal Protocollo d’intesa AIA ANMVIFNOVI del gennaio scorso: “Dalle parole ai fat-ti”- come ha dichiarato Medardo Cammi (SI-VAR) aprendo i lavori. “Il nostro è un accordo sem-plice - ha detto il Direttore AIA Paolo Scrocchi- ma molto importante perché cambia l’approcciosecondo una logica volontaria, autoresponsa-bilizzante che, per contro, andrà premiata con lesemplificazioni: poca carta e sistemi informativisnelli”.È una “iniziativa su base volontaria - per dirla conle parole del presidente di Aia Nino Andena -che porterà vantaggi agli allevatori che decido-no di avvalersene, semplificando alcuni adem-pimenti e rendendo di fatto più snella l’attivitàaziendale. In questo modo il dato sanitario e ri-produttivo rilevato dal veterinario non verrà piùdisperso, come oggi spesso accade, ma di-venterà un ulteriore strumento di gestione del-l’attività”.“Ci metteremo l’anima, combatteremo per arri-varci” ha dichiarato Scrocchi, concludendo un in-tervento appassionato e motivante quanto quel-lo del Presidente SIVAR Mauro Casalone e diGiacomo Tolasi (relatore SIVAR) che ha spie-gato come il medico veterinario possa e debbadiventare un consulente imprescindibile per l’al-levatore. I dibattiti sono alle spalle, per le pretestuosità nonc’è più tempo. “Fiducia - ha detto il Presidentedella FNOVI Gaetano Penocchio - non vuoledire altro che aspettativa verso un comportamentoatteso”. “Il consolidamento normativo di questafigura è allo studio e arriverà con un provvedi-mento che con tutta probabilità sarà intermini-steriale” secondo Gaetana Ferri (DGSAFV)che ha avallato il processo formativo in atto, an-ticipando i nuovi orientamenti della UE. A Bruxelles si lavora ad una nuova legge di sa-nità animale che porterà al superamento del Re-golamento di Polizia Veterinaria. Dalla “denuncia”alla “notifica”, questo il passaggio culturale sa-liente dell’epidemio-sorveglianza del futuro, ba-sata su informazioni indispensabili alle autorità disanità pubblica e sistemi informativi che per-mettano di conoscere e gestire i dati. Ai sistemi informativi sono state dedicate le re-lazioni dei dirigenti tecnici dell’AIA, del Ministe-ro della Salute e dell’IZS di Teramo sede della ban-ca dati zootecnica.Una platea di 220 medici veterinari si è con-gedata dalla sala consiliare dell’APA di Manto-

va, dopo una tre giorni che ha visto alternarsii nomi di vertice delle istituzioni (MinSal, Mipaaf,IZS di Teramo), delle organizzazioni veterinarie(SIVAR, AIVEMP, ANMVI e FNOVI) e allevatoriali(AIA, APA Mantova), patrocinato dalla Federa-zione degli Ordini dei Veterinari della Lombar-dia, presente in sala con il suo Presidente An-

gelo Caramaschi.L’evento, gratuito e accreditato ECM, è stato or-ganizzato da ANMVI International - EV, nell’am-bito del progetto “EccellEnte” finanziato dal-l’Assessorato alla Formazione della RegioneLombardia. Per i Servizi veterinari lombardisono intervenuti il responsabile Piero Frazzi e

il dirigente Antonio Vitali. Il confronto interna-zionale è stato assicurato dai colleghi liberi pro-fessionisti Thierry Chambon (Francia) e Ma-teusz Waszkiewicz (Polonia). ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 33| 2012 ANMVI International/SIVAR Dalle Associazioni 19

Formati a Mantova i primi200 veterinari “di fiducia”Battesimo della formazione propedeutica con i Ministeri della Salute e delle Politiche Agricole

Professione Veterinaria 33-2012:ok 11-10-2012 16:00 Pagina 19

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I medici nonhanno l’IVA. Noi non siamomedici?Ho aderito volentieri alla petizione riguardoalla questione fiscale che riguarda noi e i pro-prietari di animali.Tuttavia è sempre più sconcertante vederecome i nostri colleghi medici umani non so-no assoggettati all’Iva mentre noi sì.Non capisco, ad esempio, come nella peti-zione dovrebbero essere esenti solo presta-zioni come sterilizzazioni, microchip, ecc.In pratica, se è vero che il veterinario ha una

funzione di tutela della salute pubblica (zoo-nosi, ecc.) non vedo perché si debba farequesta distinzione.Insomma varrebbe la legge del tutto o delniente. O l’Iva viene applicata anche ai medi-ci oppure neanche a noi.L'applicazione dell’Iva significa per me nonriconoscere in pratica questa funzione. È unfatto gravissimo ed è su questo punto che bi-sogna insistere a livello legale.La nostra funzione è complementare a quelladei medici.Non siamo figli di un Dio minore. Anzi, incampo di zoonosi spesso abbiamo molto dainsegnare. Non vi pare?Auguri di buon lavoro.

Enrico Chiappo

In questa petizione Anmvi intende confutareuna stortura di principio che non riconosce ilruolo del medico veterinario privato comesentinella sul territorio per la prevenzione dizoonosi piuttosto che di salute pubblica, conpari compito e dignità dei medici dei diparti-menti di prevenzione, le cui prestazioni NONsono gravate di IVA.Proprio per questo la petizione si focalizza suprestazioni che incontestabilmente hannoquesta valenza.Diversamente, si creerebbero una serie di di-stinguo che rischierebbero di vanificare unodegli obiettivi della nostra petizione.

Carlo Scotti

SEMINARIO DI

AGGIORNAMENTO 2012“A COLLOQUIO CON

L’AVVOCATO: ALCUNIARGOMENTI DI

RESPONSABILITÀCIVILE NELLA PRATICA

LIBEROPROFESSIONALE IN

MEDICINAVETERINARIA”

17 novembre 2012NOVOTEL

Via Villanova, n.° 31VILLANOVA DI CASTENASO (BO)

Segreteria Organizzativa:Ordine dei Medici Veterinaridella Provincia di Bologna

via C. Boldrini, 22 (1° Piano) 40121 Bologna

Tel/fax 051.24.56.08info@mediciveterinari.bo.itwww.mediciveterinari.bo.it

laPROFESSIONE VETERINARIA 33 | 201220 Lettere al Direttore

“Il fisco riconosce la valenza affettiva dellacura degli animali domestici".

Vieri CerianiSottosegretario alle Finanze

Il premio nazionale alla carriera medico-ve-terinaria "Gino Bogoni 2012" è andato a Re-nato Malandra, Dirigente Medico Veterina-rio dell’ASL di Milano. La cerimonia di con-ferimento si è svolta il 21 settembre ad Aba-no Terme (Padova). Malandra è "uno dei piùgrandi conoscitori dei prodotti della pe-sca", autore di numerose pubblicazioni ba-sate su studi ed esperienze nella repressio-ne delle frodi sanitarie in questo settore. Lau-reato in Medicina Veterinaria nel 1980 pres-so l’Università degli Studi di Milano, Malan-dra è Veterinario Dirigente del Mercato itti-co all’ingrosso di Milano e Professore a con-tratto presso la Facoltà di Medicina Veteri-naria di Milano. Nella foto, da destra, Il Dr.Adriano Cestrone, presidente del ComitatoScientifico Premio Gino Bogoni nonché Di-rettore Generale dell’Az. Ospedaliera e del-l’Az. ULSS n. 16 di Padova, e il Dr. Renato Ma-landra al momento della premiazione.

Professione Veterinaria 33-2012:ok 11-10-2012 16:00 Pagina 20

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laPROFESSIONE VETERINARIA 33| 2012 Dalle Aziende 21

mesi di vita. Per aderire all’iniziativa per ogni MedicoVeterinario sarà sufficiente collegarsi alsito www.ilmesedelcucciolo.it (area Ve-terinari) per le indicazioni e per iscriversie ricevere i kit da dare ai propri clienti.

“Siamo certi di replicare e superare il succes-so dello scorso anno, e di aiutare le migliaiadi nuovi proprietari di cuccioli a intraprendereil giusto percorso di salute per i propri cani”ha concluso Ilenia Ruggeri, Direttore della Bu-siness Unit Specialist di Purina.

Seguiranno ulteriori dettagli sull’iscrizione, nelfrattempo è disponibile il sito www.ilmesedel-cucciolo.it o il Numero Verde Purina per Voi800.525.505.(*) Il costo della visita sarà a carico del pro-

prietario del cucciolo ■

Dal 5 ottobre al 30 novem-bre sarà possibile iscri-versi alla seconda edizio-ne dell’iniziativa pensatada Purina con il marchioPro Plan, per valorizzare

la figura del medico veterinario come garantedella salute del cane e la corretta nutrizionesin da cuccioli. Il progetto ha coinvolto loscorso anno circa 3.000 strutture Medico Ve-terinarie e oltre 30.000 proprietari di cuccioli,e ha visto l’attivazione di oltre 3.700 polizzeassicurative.Dopo il grande successo della prima edizio-ne, Purina è orgogliosa di annunciare la se-conda edizione del “Mese del Cucciolo”,e l’apertura, a partire da ottobre, dellacampagna adesioni rivolta ai Medici Veteri-nari che desiderano partecipare con la pro-pria struttura. L’iniziativa è promossa da Puri-na con il brand Pro Plan e con la collabora-zione della Federazione Nazionale Ordine Ve-terinari Italiani (FNOVI) e dell’AssociazioneNazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI).Con questa attività Purina rinnova il proprioimpegno a sensibilizzare i proprietari di petsull’importanza della figura del Medico Veteri-nario e di una corretta nutrizione, cura ed e-ducazione fin dai primi passi, per il benesseredel proprio cane. “Riconosciamo da sempre il ruolo fondamen-tale che il Medico Veterinario riveste per la sa-lute del pet, insieme a quello della nutrizionecorretta sin dai primi passi: è in questo con-testo che nasce la nostra iniziativa - pensataper un momento cruciale come l’arrivo di uncucciolo in famiglia - che pone il Medico Ve-terinario al centro del benessere del cane evalorizza l’importanza di una corretta relazio-ne, della cura e della nutrizione specifica e bi-lanciata per stile e stadio di vita, che garanti-sca al cane una vita più sana e più longeva”ha commentato Ilenia Ruggeri, Direttore dellaBusiness Unit Specialist di Nestlé Purina.Il progetto prevede che ogni proprietario dicucciolo che effettui una visita veterinaria alneo-arrivato in una delle strutture medico ve-terinarie aderenti nel periodo fra il 15 gennaioe il 15 febbraio 2013 *, riceverà l’esclusivo kitCucciolo Purina Pro Plan: quest’ultimo, ol-tre a contenere informazioni utili per prendersicura del proprio pet, offrirà anche l’esclusivaAssicurazione Sanitaria Purina gratuitadella durata di 9 mesi - che solo i Medici Ve-terinari aderenti all’iniziativa possono offrire. I-noltre, conterrà una prova prodotto PurinaPro Plan Puppy OptiStart, la linea - unicasul mercato - sviluppata da Purina e arricchi-ta con Colostro - che favorisce lo sviluppo delsistema immunitario del cane nei suoi primi

Al via le iscrizioni per la secondaedizione de “Il mese del cucciolo”L’iniziativa pensata da Purina Pro Plan e volta a sensibilizzare i proprietari di pet sull’importanza della figura del Medico Veterinario

Professione Veterinaria 33-2012:ok 11-10-2012 16:00 Pagina 21

Page 22: La Professione Veterinaria 33 -2012

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Chiuso in stampa l’8 ottobre 2012

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

laPROFESSIONE VETERINARIA 33 | 201222 Calendario attività Dal 30 ottobre al 18 novembre

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9 NOVSEMINARIO NAZIONALE SIVE SEMINARIO “ECO-SEMINARIO DALLA A ALLA Z” - Verona FieraCavalli - Viale del Lavoro, 8 - ECM: Crediti non

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10 - 11 NOVINCONTRO SIOVET COSA C’È DI NUOVO SUL GOMITO - Palazzo Cittanova, Cremona - Corso Garibaldi 120 - ECM: Non richiesto

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11 NOVINCONTRO SIODOCOV ODONTOIATRIA PEDIATRICA - PEDODONZIA. PATOLOGIE DEI TESSUTI MOLLI IN ETÀ PEDIATRICA E LO-

RO TRATTAMENTO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Perinfo: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

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11 NOVINCONTRO REGIONALE SCIVAC PUGLIA IL RISCHIO PERIOPERATORIO - Sheraton Hotel, Bari - ECM: No ECM - Per informazioni: Monica Borghisani -

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11 NOVINCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO IL PANCREAS ENDOCRINO - Centro Urbani - Venezia (Zelarino)- ECM: No crediti - Per informazioni: Monica Bor-

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11 NOVINCONTRO ATAV LA GESTIONE DELL’ANIMALE IN AMBULATORIO - Appia Park Hotel, Roma - Via Appia Nuova 934 - ECM: No

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11 NOVGIORNATA DI APPROFONDIMENTO ATAV LA GESTIONE DELL’ANIMALE IN AMBULATORIO - Via Trecchi, 20 - Cremona - ECM: No crediti - Per IN COLLABORAZIONE CON SISCA informazioni: Segreteria ATAV - Tel.0372/403527 - E-mail: [email protected]

11 NOVINCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA LA CHIRURGIA DELL’APPARATO RESPIRATORIO - Cagliari - Ordine dei Medici Veterinari - Via Carroz,14 -

ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e CorsiRegionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

12 - 13 NOVCORSO SCIVAC ARTROSCOPIA DEL CANE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento Ultimi posti disponibili per 16,1 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39

0372 403508 - E-mail: [email protected]

13 - 14 NOVCORSO SIVAR LA VALUTAZIONE DELLA SCHELF-LIFE ED IL RANKING DI RISCHIO DEGLI ALIMENTI - Palazzo Trecchi,

Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 15 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segre-teria Organizzativa, Scientifica e Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

14 - 17 NOVITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 3° IT. ANESTESIA: I PARTE - FONDAMENTI DELL’ANESTESIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi,

20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 31,4 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC -Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

14 - 17 NOVITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 4° IT. DERMATOLOGIA: II PARTE - APPROCCIO DIAGNOSTICO AI PROBLEMI DERMATOLOGICI - Centro

Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 33,7 Crediti - Per informazioni: Pao-la Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

16 - 17 NOVCORSO SIMV / ANMVI CORSO BASE DI MANAGEMENT VETERINARIO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: Accredita-

mento ECM non previsto - Per informazioni: Milena Migliavacca - Segreteria Practice Management - Tel. +39 0372403536 - E-mail: [email protected]

16 NOVSEMINARIO NAZIONALE SIVAR LE PARASSITOSI NEI RUMINANTI, DALLA DIAGNOSI AL BENEFICIO ECONOMICO DEL LORO TRATTA-

MENTO - Hotel Cecere, Mottola (Ta) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - SegreteriaOrganizzativa, Scientifica e Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

17 - 18 NOVINCONTRO SIMIV ADDOME AUMENTATO DI VOLUME: UN SEGNO, MOLTE PATOLOGIE - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trec-

chi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Speciali-stiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

17 - 18 NOVINCONTRO SOVI / SIMEF LE MALATTIE INFETTIVE NEL GATTO DAL PUNTO DI VISTA DELL’INTERNISTA E DELL’OCULISTA - Palazzo

Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella -Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

18 NOVINCONTRO SIATAV IN COLLABORAZIONE CON SIMV LA SOSTENIBILITÀ DELL’ANESTESIA VETERINARIA: COSTI, BENEFICI E GESTIONE - Palazzo Trecchi, (SOCIETÀ ITALIANA MANAGEMENT VETERINARIO) Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segrete-

ria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

18 NOVINCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA IL PAZIENTE CONIGLIO: VISITA CLINICA E PRINCIPALI PATOLOGIE - Istituto Zooprofilattico Sperimentale IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC delle Venezie, Sezione di Udine - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segre-

teria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

2.Quale delle seguenti affermazioni è vera:

a i movimenti respiratori iniziali sono dovuti alla alcalosirespiratoria

b la distocia è un fattore dirischio per l’insufficientetrasferimento di immunitàpassiva (FPT) nel vitelloneonato

c la chiusura del forame ovalenon avviene fino a tre mesi dietà

1. Come varia la frequenza cardiaca fetale all’aumentaredella gestazione?

a aumenta

b diminuisce

c rimane stabile

d rimane stabile con periodi ditachicardia

e rimane stabile con periodi dibradicardia QUIZ 1Risposta corretta: b)

XIV Congresso Multisala SIVE /FEEVA - Palazzo del Casinò,

Lido di Venezia - Gennaio2008

QUIZ 2Risposta corretta: b)

Seminario SIVAR: “Diarreeneonatali vitello” - Fiera

Cremona - Ottobre 2006

SOLUZIONI

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