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La programmazione 2007-2008 - elledici.org programmazione.pdf · scoprire che il sentimento...

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SECONDARIA DI I GRADO 38 INSEGNARE RELIGIONE SETTEMBRE-OTTOBRE 2007 1. Dentro il piano formativo della scuola A partire dagli Osa (Obiettivi specifici di apprendimento) della Scuola secondaria di primo grado, nell’orizzonte ampio e glo- bale dei suoi fini formativi, formuliamo un’ipotesi didattica di educazione religiosa, evidenziandone i significati nella dimen- sione umana dell’esistenza. La scoperta di tali significati favorisce la convivenza civile e le sue esigenze di libertà e di solidarietà. In tale prospettiva, l’Irc può offrire all’alunno gli elementi essenziali del cristianesimo tramite l’accostamento a tre versanti, a partire dall’analisi del- l’esperienza religiosa come «fattore umano»: quello della rivelazione storica, o dei contenuti sintetici del messaggio cristiano; quello della comunicazione, o delle fonti, tra cui in primo luogo la Bibbia; quello del confronto, o del dialogo con altre confessioni re- ligiose. Gli Osa caratterizzano l’identità specifica della disciplina “Re- ligione cattolica” e disegnano la mappa culturale che gli Idr devono possedere e padroneggiare, interpretandoli didattica- mente, utilizzandoli come base per la formazione degli Obiet- tivi formativi (Of) che guidano le singole Unità di apprendimen- to (UdA) di volta in volta progettate, anche in correlazione col Progetto formativo della scuola (Pof). La programmazione 2007-2008 A cura della prof.ssa Marcella Pomponi*
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SECONDARIA DI I GRADO

38INSEGNARE RELIGIONE SETTEMBRE-OTTOBRE 2007

1. Dentro il piano formativo della scuolaA partire dagli Osa (Obiettivi specifici di apprendimento) dellaScuola secondaria di primo grado, nell’orizzonte ampio e glo-bale dei suoi fini formativi, formuliamo un’ipotesi didattica dieducazione religiosa, evidenziandone i significati nella dimen-sione umana dell’esistenza.La scoperta di tali significati favorisce la convivenza civile e lesue esigenze di libertà e di solidarietà. In tale prospettiva, l’Ircpuò offrire all’alunno gli elementi essenziali del cristianesimotramite l’accostamento a tre versanti, a partire dall’analisi del-l’esperienza religiosa come «fattore umano»:

● quello della rivelazione storica, o dei contenuti sintetici delmessaggio cristiano;

● quello della comunicazione, o delle fonti, tra cui in primoluogo la Bibbia;

● quello del confronto, o del dialogo con altre confessioni re-ligiose.

Gli Osa caratterizzano l’identità specifica della disciplina “Re-ligione cattolica” e disegnano la mappa culturale che gli Idrdevono possedere e padroneggiare, interpretandoli didattica-mente, utilizzandoli come base per la formazione degli Obiet-tivi formativi (Of) che guidano le singole Unità di apprendimen-to (UdA) di volta in volta progettate, anche in correlazione colProgetto formativo della scuola (Pof).

La programmazione2007-2008A cura della prof.ssa Marcella Pomponi*

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39INSEGNARE RELIGIONE SETTEMBRE-OTTOBRE 2007

2. Obiettivi formativi● Rapporto dell’Irc con gli Osa (Convivenza civile);

● obiettivi specifici di apprendimento.

Le conoscenze:● la dimensione dell’inculturazione e della contestualizzazione

(aspetti storico-culturali, artistici; la presenza del pluralismoreligioso);

● la dimensione misteriosa della vita (perché la religiosità?).

Le abilità:● la percezione dei segni, la scoperta del loro significato (abi-

lità euristica);● la dimostrazione dell’aver compreso il significato (abilità co-

noscitiva e interpretativa);● il saper utilizzare metodi e informazioni (abilità metodolo-

gica);● il sapersi confrontare criticamente con i significati scoperti

(abilità valutativa).

3. Un’ipotesi di programmazioneIn questo numero di Insegnare religione offriamo una serie diUdA suddivise in sotto-nuclei tematici, ciascuno dei quali pre-para la comprensione e l’apprendimento di quelli successivi.Ogni nucleo tematico fornisce elementi conoscitivi e metodo-logici che favoriscono itinerari differenziati per realizzare i Pia-ni di studio personalizzati. Il tema comune per le tre classidella scuola secondaria di primo grado è: “L’esperienzareligiosa (umana, personale, sociale) nella storia, nelle re-ligioni, nella religione cristiana”, organizzato secondo la se-guente programmazione annuale per le singole classi:

1ª classe: La religiosità: l’uomo comunica con la divinità;

2ª classe: Una storia umana vissuta tra aspetti positivi edifficoltà esistenziali;

3ª classe: «Bene e male» nelle religioni e nella religionecattolica.

Gli sviluppi tematici della programmazione vengono sud-divisi in cinque nuclei. Ogni nucleo verrà sviluppato di-datticamente nei cinque numeri annuali della rivista.

4. Esemplificazione di una UdA per la PRIMA CLASSETema - La religiosità: la faticosa ricerca umanadel senso della vita

STANDARD DI APPRENDIMENTO. L’alunno:– apprende che ogni essere umano si pone degli interrogativi:

perché vivo; perché il male; perché la morte;– comprende che la vita appare come un mistero da decifrare;– ogni religione dà le sue specifiche risposte agli stessi inter-

rogativi;– conosce i segni religiosi specifici;– comprende il significato dei segni religiosi del cristianesimo;– sa reperire su Internet immagini di simboli religiosi delle va-

rie religioni.

1° nucleo tematico. La religiosità: la faticosa ricercaumana del senso della vita.2° nucleo tematico. Tanti perché: scoprire il senso dellavita.3° nucleo tematico. Il progetto di Dio: Cristo.4° nucleo tematico. La risposta cristiana nella storia.5° nucleo tematico. Cultura e religioni oggi: aspetti posi-tivi e conflitti.

2.1. PRIMA CLASSE

1° nucleo tematico. Le prime comunità cristiane dellastoria.2° nucleo tematico. Le esperienze religiose nella storiadella Chiesa in Italia.3° nucleo tematico. Le azioni di una comunità cristiana.4° nucleo tematico. Il servizio della testimonianza nellasolidarietà.5° nucleo tematico. Il cristianesimo oggi.

2.2. SECONDA CLASSE

1° nucleo tematico. Ebrei e cristiani: una radice comune.2° nucleo tematico. Le vie della liberazione umana dallaschiavitù del male.3° nucleo tematico. La liberazione cristiana a partire dal-la coscienza.4° nucleo tematico. Alla radice del male.5° nucleo tematico. L’identikit del cristiano.

2.3. TERZA CLASSE

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RIFERIMENTO AL PECUP:– conoscenza

di sé– relazione

con gli altri– orientamento– convivenza civile

OSA IRC OBIETTIVI FORMATIVI:apprendimento unitario da promuovere

ARTE E IMMAGINE

ConoscenzeL’alunno:– si confronta

con i compagni ed i docenti;

– sa che l’esperienzareligiosa è un aspettoimportante della vitadell’uomo;

– apprende che lareligiosità si esprimeattraverso riti e preghiere.

AbilitàL’alunno:– sa distinguere

la religiosità e le sueespressioni dalle forme di superstizione;

– osservando il mondoattorno a sé (ascoltandocanzoni, guardando la TV,leggendo la cronaca)scopre l’ambivalenza con cui si parla della religiosità (scuola,quartiere, città...);

– scopre una realtà nuovadi religiosità;

– sa ri-esprimere il significato corretto di religiosità,nel cristianesimo,in altre religioni e nei mass media.

L’alunno:– si pone problemi

esistenziali, morali, socialiverso i quali maturacapacità per dare rispostepersonali superandoluoghi comuni e pregiudizi;

– è disponibile al dialogo,alla collaborazione,alla critica per ripensare o riaffermare i propriconvincimenti,comportamenti e scelte;

– colloca, in questocontesto, la riflessionesulla dimensione religiosadell’esperienza umana.

Hanno lo scopo di identificare il compito unitario dell’Unitàdi cui le sottotematichesono segmenti, cioè di tuttol’intero da cui si è partiti e dove si deve tornare,perseguendo l’obiettivodella sintesi e dell’ologramma comeprevisto dalle IndicazioniNazionali.

L’alunno:– riconosce che ogni uomo

si pone degli interrogativicirca il senso della vita,del male, della morte;

– approfondiscela riflessione sullareligiosità in genere e sul cristianesimo in particolare, suscitandoin sé interrogativi e risposte;

– scopre che Gesù Cristo ha dato un senso nuovo alla vita di tutti gli uomini.

L’alunno:– scopre in reperti

archeologici,arte popolare, artesacra... l’universalitàtemporale e universale dellareligiosità dell’uomo.

DESTINATARI • Alunni del primo anno della Secondaria di primo grado

DISCIPLINE COINVOLTE • Religione cattolica • Arte e immagine • Educazione alla cittadinanza

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5. Indicazioni e giustificazioni didattiche (suggerimenti per gli insegnanti)

La vita umana è misteriosa (perché non si comprende piena-mente) e la storia insegna che da sempre gli uomini hanno cer-cato di decifrarne il mistero. La scuola, con le sue varie disci-pline, aiuti ad entrare in questa visione, perché un ragazzo checresce deve:– interrogare senza pregiudizi le varie civiltà per capire lo

sforzo dei popoli nel vedere la propria vita e la propria storiaalla luce di un essere spirituale superiore;

– distinguere, tra le varie discipline, quelle che descrivono ivari aspetti della vita (come la storia, la geografia, ecc.) daquella che interpreta i fatti alla luce di Dio (la religione).

Il ragazzo, entrato da poco nella scuola secondaria, continua adapprofondire una serie di scoperte: il mondo della scuola è co-me una finestra aperta da cui si osserva la vita degli uomini,come un riflesso della propria storia e delle proprie aspirazio-ni. La vita della scuola è quel laboratorio in cui ciascuno è chia-mato a essere protagonista e attore principale, per imparare aorganizzare in un piano per la propria riuscita i “materiali” chetrova a disposizione.Le discipline scolastiche sono come dei “cannocchiali” punta-ti sui diversi aspetti della vita e offrono, come in una sequenzavisiva, la descrizione della vita dei popoli, in tutta la sua ric-chezza. Esse pongono a ogni ragazzo una serie di domande eaiutano a cercare le risposte. Alcune domande sono partico-larmente impegnative:

● di che cosa ha bisogno per crescere un ragazzo di questaetà;

● da che cosa può nascere la gioia di vivere;

● come i popoli hanno affrontato la vita nella visione reli-giosa.

L’alunno dovrebbe essere consapevole che la religiosità è unadimensione dell’uomo e deve essere aiutato a riflettere sulsenso del sentimento religioso espresso da molte persone;scoprire che il sentimento religioso ha ispirato l’arte nelle suevarie espressioni (arte, musica, letteratura, canzoni...); com-prendere che la religiosità è una dimensione della personalità.

Ogni disciplina vista nella prospettiva di una formazione olo-grammatica contribuisce a sviluppare una dimensione dellapersonalià dell’alunno senza limitasi a una visione descrittivadella vita, ma “interpellandola” per interpretarla. Due esempi cipermettono di chiarire questo concetto.

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA

METODI

L’alunno:– riconosce, nelle esperienze

delle varie culture,espressioni ed atteggiamenti che sottolineano gli aspetti della lororeligiosità;

– scopre che il messaggiocristiano facilitacomportamenti di rispettoverso altre forme di religiosità.

L’insegnante:– propone una flessibilità

di metodi che valorizzano le risorse di ciascuno;

– promuove competenze:metodo critico e ricerca di immagini su sitiInternet;

– può fare una relazione in Power Point;

– favorisce il cooperativelearning come ricerca a gruppi su pistepredisposte.

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L’educazione fisica favorisce lo sviluppo armonico del corpo,rendendolo docile all’intelligenza e alla volontà; l’educazionereligiosa indaga sul significato del corpo, che può essere stru-mento per esprimere molteplici sentimenti (gioia per la bellez-za, stupore, ringraziamento, smarrimento) di religiosità; per co-municare esperienze (amicizia, amore, odio...), per creare ope-re d’arte (musicali, pittoriche...); per costruire atteggiamenti dipace, di rispetto...; per riconoscere un’etnia di appartenenza.Come si vede dal confronto, il corpo è un elemento che per-mette un approccio diversificato che interessa diverse dimen-sioni dell’essere umano.La storia e la geografia studiano costumi, usi, abitudini, mo-di di vivere, ambienti, relazioni dei vari popoli; la religione stu-dia come un popolo vive la sua religione e come la traduce infatti di vita e di cultura. Così, in qualche modo, ogni disciplinastudia un aspetto specifico dell’uomo e tutte insieme ne dan-no una visione unitaria.

Con Morin, applicando il pensiero sistemico, si può dire che iltutto è maggiore della somma delle parti. Non si tratta di tan-te educazioni diverse e separate, ma di una sola “educazione”che riguarda le diverse dimensioni della persona. Le disciplinecostituiscono i vari materiali del “laboratorio della vita” che ac-compagnano la crescita della persona e pongono problemi par-ticolari.Ci soffermiamo brevemente sull’aspetto religioso e sul modoin cui lo hanno vissuto i popoli dell’area mediterranea, conl’aiuto del libro di Storia. Così possiamo capire come gli uo-mini, con la loro genialità e il loro lavoro, possono scrivereogni giorno una storia meravigliosa; o invece una storia di mi-seria, a seconda dell’orientamento della loro vita. La nostraricerca non si limita solo al modo con il quale i popoli manife-stano l’esperienza religiosa (riti, credenze, preghiere, ecc.),ma si sofferma anche sul perché l’uomo si pone il problemareligioso.

In ogni religione possiamo scoprire qualche raggio di verità ecapire perché gli uomini che la praticano devono essere ri-spettati nei loro sentimenti e nella loro fede personale. La re-ligiosità si manifesta in forme molto differenti. Tuttavia l’e-sperienza storica insegna che in ogni religione è facile crear-si degli “idoli” che sono frutto o delle proprie mani, o dellapropria fantasia, o della paura del mistero, e metterli al postodi Dio. C’è il rischio cioè di farsi un Dio a propria immagine, in-vece di vivere nella ricerca della sua “verità”, che ogni reli-gione indica nei modi di vivere (= legge morale), negli inse-gnamenti di vita (= verità da credere), nei riti (= preghiera,sacrifìci).

6. Proposte per impostareil lavoro con gli alunniLa vita è un’esperienza da decifrareIl filosofo tedesco Immanuel Kant racconta che un padre, inpunto di morte, chiama i due figli, dicendo loro che nel terrenodi famiglia ormai incolto e improduttivo è sepolto un tesoro.Dopo la sua morte i ragazzi si precipitano a cercare il tesoro,frugando, zappando, scavando, ma non trovano niente. Per ef-fetto del loro lavoro, il campo è diventato però molto più ferti-le. La fatica produce frutto, mentre le cose immediate lascianoinsoddisfatti...L’uomo non può fare a meno di cercare Dio, l’assoluto oltre ilcontingente. Tanti grandi autori sostengono che ogni uomoporta l’idea dell’assoluto dentro di sé, anche se probabilmen-te morirà senza aver capito assolutamente nulla. Queste rive-lazioni sono garantite ai ricercatori di Dio, ai poeti, ai mistici,non a chi conduce una vita opaca. Leggere, cercare, indaga-re può generare qualcosa; ma se manca l’idea di assoluto (eoggi purtroppo manca!) è difficile che scatti un amore ancheper l’immediato e il superficiale. Si tratta di tendere a miglio-rare la vita.Non si può vivere con il miraggio della “facile” felicità, né conla promessa propinata di un mondo illusorio (veicolato con film,pubblicità, passerelle di moda). La vita non è semplice e lascuola deve preparare un ragazzo anche alla tensione e al sa-crificio.Oggi purtroppo i ragazzi, fra i quali anche i preadolescenti concui abbiamo a che fare, non entrano facilmente in questo ordi-ne di idee. Come trovare le vie di un vero progresso a favoredell’uomo? L’Irc non potrebbe essere un’occasione forte perstimolare tale ricerca? I ragazzi che ci stanno davanti vivonotranquillamente nella soddisfazione dei loro bisogni immedia-ti, sostanziati di emozioni e di desideri indotti dall’esterno, sen-za comprendere la fatica della crescita e la ricerca dei signifi-cati profondi della vita. Stanno diventando sempre meno “cit-tadini” e sempre più “consumatori”.

Una chiave per costruire il puzzle della vitaIl metodo della ricerca porta a vedere le forme di religiosità conil criterio di chi le vive, rispettandole per quello che sono, e aiu-ta anche a mettersi in atteggiamento critico per:

● osservare i fatti religiosi nella loro portata e semplicità, non-ché nelle motivazioni apparenti;

● scoprirne i significati nascosti, per distinguerli da supersti-zione e magia;

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● orientare a valutare serenamente i fatti e le esperienze reli-giose;

● promuovere la responsabilità personale davanti alle possibi-li scelte religiose, lasciate alla libertà di ciascuno.

La proposta religiosaGli alunni perciò vanno aiutati a scoprire le caratteristiche del-la religiosità nella vita quotidiana (in noi e attorno a noi) comenella storia dei popoli.

In noi:– ognuno, appena può con la sua maturazione intellettuale, in-

comincia scoprire di avere dei progetti, esprime dei deside-ri, ma si accorge che spesso non li può realizzare da solo...;ci vuole chi si mette al suo fianco per aiutarlo;

– in ogni essere umano c’è, in germe, un confuso bisogno dicrescita: da dove può venire, come può essere reso;

– quali sono gli aspetti della propria vita che si curano di più eperché;

– quante “crescite” ci sono in ciascuno? Oppure si crescesemplicemente come persone sviluppando insieme tutti que-sti aspetti?

Attorno a noi:– conosciamo delle persone che vivono religiosamente: dob-

biamo chiederci che fanno e perché;– è necessario domandarsi perché nel proprio ambiente si ce-

lebrano feste religiose.

Nella storia e nella geografia dei popoli:– i popoli antichi hanno vissuto delle esperienze religiose di

cui ci hanno lasciato varie testimonianze;

– si sono messi alla ricerca di un Dio da cui l’uomo dipende,perché ha creato il mondo, ma che non è direttamente visi-bile;

– hanno creduto nella compresenza di spiriti secondari, buonio cattivi, che influenzano l’uomo nel bene e nel male;

– hanno creduto che dopo la morte lo spirito dell’uomo so-pravvive e riceverà un premio o un castigo a seconda cheabbia rispettato o no la legge del suo Dio;

– hanno praticato delle forme di culto: preghiere, sacrifici, riti...

In sintesi, si afferma in un testo religioso: «Per capire il sen-so della vita l’uomo procede come a tentoni. Eppure safare molti passi da sé, ed esprime in tanti modi il suo bi-sogno di Dio. Le religioni di tutti i tempi ne sono una te-stimonianza evidente, credendo che la vita è legata a Dio.Nella religione cristiana si afferma che Dio non è lontanoda chi lo cerca con sincerità di cuore: perché l’uomo crea-to a sua immagine porta in sé una nostalgia nascosta di Lui ed è capace di ascoltare la sua voce, di cogliere lasua presenza attraverso i segni con cui si manifesta nel-la storia».

Una proposta per la verificaCon le abilità specifiche personali (disegni, espressioni, fotocommentate, scoperte fatte...), ogni alunno va invitato a espri-mere il proprio pensiero sui tre nodi della religiosità presenta-ti come riflessione: in noi, attorno a noi, nella storia e nella geo-grafia dei popoli.

* Sperimentazione didattica e IRC a cura del prof. GiuseppeMorante, direttore del Centro di Pedagogia della comunicazio-ne sociale dell’Università Pontificia Salesiana (Roma).

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44INSEGNARE RELIGIONE SETTEMBRE-OTTOBRE 2007

PremessaLa progettazione annuale è sempre un momento impegnativoper il docente di Irc, poiché è chiamato a dare “forma” e “con-tenuto” alle attività da svolgere con gli alunni, finalizzando ogniscelta didattica al conseguimento della meta formativa, ossiaall’educazione integrale della persona. Ciò comporta conosce-re sia gli alunni, la loro età e le problematiche ad essa correla-te, sia la scuola in cui si opera, indirizzo di studi e discipline. Laprima conoscenza è fondamentale per orientare in senso for-mativo i contenuti della disciplina; la seconda è utile per indi-viduare raccordi interdisciplinari.La consapevolezza dei bisogni formativi dei destinatari asso-ciata a quella delle generali finalità formative del contesto sco-lastico, indirizza l’Idr nella scelta dei temi da privilegiare e del-le strategie più efficaci per conseguire gli obiettivi posti all’at-tività. L’Idr sa per esperienza personale che il proprio in-segnamento è significativo ed efficace quanto più favori-sce la crescita personale e l’acquisizione di competenzevalide per la vita. L’Idr, perciò, si impegna nel suo ruolo che èfondamentalmente quello di mediatore del processo di ap-prendimento, dato che il vero protagonista è l’alunno.Da alcuni anni nella nostra Diocesi si persegue l’obiettivo diricercare tra gli Idr un accordo sui nuclei fondanti dell’Irc,sui contenuti minimi essenziali e peculiari, perché servanoda base per ogni opportuno, ed inevitabile, adattamento al-la singola classe e alla singola scuola. Il progetto annuale deiModuli e delle Unità di Apprendimento che si presenta ha sullosfondo proprio quei contenuti essenziali e significativi per l’Irc. Laprogettazione si caratterizza sia per la suddivisione in biennio etriennio, sia per un’elaborazione a grandi linee. Quest’ultima èpreferita alla pianificazione, perché così, da un lato, le fasi di la-voro in classe possono avviarsi e nel contempo costruirsi in iti-nere, dall’altro, la progettazione ha la flessibilità utile alle varia-zioni di percorso in riferimento agli interessi degli alunni.

Un’ultima nota appare necessaria: la formulazione degliobiettivi e la selezione dei contenuti fa riferimento tanto aiProgrammi quanto agli Obiettivi specifici di apprendi-mento sottoscritti dal ministero dell’Istruzione e dalla Cei.

Le scelte didattiche di fondoLa proposta di progettazione per Moduli e Unità di Apprendi-mento tiene conto di alcune scelte previe e fondamentali, inmerito ai criteri dell’azione didattica.

Finalità. Le finalità individuate esprimono le intenzionalitàeducative che l’insegnante si propone di perseguire realizzan-do il modulo. È l’atto con cui egli esplicita il valore formativodella sua azione didattica: essa determina la selezione di con-tenuti e l’individuazione delle strategie ritenute più efficaci.

Obiettivi. Gli obiettivi sono formulati in modo essenziale edistinti in conoscenze (sapere), abilità (saper fare) e compe-tenze (saper essere).

Contenuti. I contenuti, articolati in Unità di Apprendimento,sono quelli caratterizzanti i nuclei tematici dell’Irc e nel contem-po quelli essenziali e significativi per gli alunni. La scansione deitemi ricerca le possibilità di uno sviluppo graduale e ciclico, co-erentemente alle possibilità di apprendimento degli alunni e diapprofondimento di temi complessi o importanti. La scelta del-l’essenzialità è motivata dalla volontà di realizzare un autenticoriferimento all’esperienza degli allievi che presuppone tempi diascolto e di dialogo che non è bene comprimere, ma che bisognavalorizzare adeguatamente all’interno della relazione educativa.

Metodologie. Nella logica di un insegnamento significativoed essenziale, l’adozione della modularità appare inevitabile,poiché permette di sviluppare il proprio lavoro in modo flessibi-le ed aperto ad approfondimenti e integrazioni che emergonodall’attività in classe. Nella progettazione si tende a uno svilup-po didattico che rispetti i blocchi che caratterizzano l’Irc: il bloc-

La progettazione annuale:una proposta di articolazione per Moduli e UAA cura di Flavia Montagnini (Idr Diocesi di Udine)

SECONDARIA DI II GRADO

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co antropologico, momento di ascolto ed analisi dell’esperien-za diretta o indotta dell’alunno; il blocco biblico-teologico, in ri-ferimento alle fonti specifiche della tradizione giudaico-cristia-na; il blocco storico-culturale, ambito in cui si colloca il con-fronto con la storia e il mondo culturale; il blocco dialogico, inrapporto alla conoscenza e all’apprezzamento delle visioni delmondo e dei valori proposti dalle altre religioni.

Strategie ed esperienze, strumenti. L’indicazionedelle mediazioni didattiche (strategie ed esperienze, strumen-ti) appare sommaria perché solo orientativa: ogni definizionenel dettaglio è decisa dall’insegnante in rapporto agli alunnidella singola classe e alle diverse possibilità di proposta (comenel caso di testi, articoli di giornale, film).

Tempi. L’esperienza d’insegnamento indica agli Idr che èfattibile sviluppare compiutamente da tre a quattro moduli inun anno. La diversità dipende non solo dall’effettivo monteore su cui il docente può contare, ma anche dai ritmi di ap-prendimento degli alunni. Conseguentemente, si segnala ilbimestre quale tempo medio opportuno per lo sviluppo di unmodulo.

Verifica. La verifica è proposta a conclusione di ogni modu-lo, in forma di elaborazioni singole o di gruppo, simili a un com-pito di apprendimento, nelle quali sia data la possibilità aglialunni di operare una sintesi dei contenuti svolti. È evidenteche, in alcuni casi, può essere più opportuno preferire una ve-rifica alla fine di moduli affini.

La progettazione per Moduli e Unità di ApprendimentoBiennio

Modulo 1 - Interrogativi esistenziali e risposte religioseFinalità L’insegnante si propone di condurre gli alunni a comprendere la natura dell’esperienza religiosa, investigando il rapporto tra

domande esistenziali e ricerca umana delle risposte, per individuare la specificità delle risposte religiose.

Obiettivi Conoscenze (sapere)L’alunno sarà in grado di:● riconoscere le esperienze umane che permettono all’uomo di scoprire la dimensione religiosa;● identificare le domande esistenziali;● definire le diverse possibilità di risposta alle domande esistenziali;● conoscere la specificità della risposta religiosa.

Abilità (saper fare)L’alunno sarà in grado di:● individuare gli elementi caratterizzanti la natura umana;● correlare esperienze vissute e domande esistenziali;● argomentare i diversi modi di rispondere alle domande esistenziali;● spiegare il significato esistenziale della risposta religiosa.

Competenze (saper essere)L’alunno sarà in grado di:● confrontarsi con le domande esistenziali;● essere consapevole che ogni uomo si pone interrogativi di senso;● considerare la ragionevolezza delle risposte religiose.

Organizzazionedei Contenuti

Unità di Apprendimento 1● Alla scoperta dell’uomo.● Le esperienze umane che aprono l’uomo

alla trascendenza.● Le domande esistenziali.● La ricerca di risposte alle domande esistenziali.

Strategie ed Esperienze

● Lavoro a gruppi e ricerca attiva.● Lettura ed interpretazione di articoli di giornale, testi letterari e biblici.● Lettura del libro di testo.● Visione e analisi di film e documentari.● Schematizzazione dei contenuti.● Discussione guidata in classe.

Verifica Elaborazione di un percorso a tappe che illustri come l’uomo giunge a porsi degli interrogativi e a trovare la risposta religiosa,rielaborando i materiali utilizzati in classe.

Strumenti ● Libro di testo● Bibbia● Giornali e settimanali

Unità di Apprendimento 2● La religiosità● L’origine della religione● Religione e fede

● Testi letterari● Film e documentari● Schemi dei contenuti

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Modulo 2 - L’uomo in comunicazione con DioFinalità L’insegnante si propone di condurre gli alunni a conoscere le forme della comunicazione tra Dio e l’uomo e a riconoscere la

ricchezza del messaggio biblico per la fede ebraico-cristiana e per l’umanità in ricerca di risposte.

Obiettivi Conoscenze (sapere)L’alunno sarà in grado di:● definire le principali forme della comunicazione dell’uomo con Dio;● conoscere il senso ed il ruolo del sacro nella vita dell’uomo;● conoscere il significato di ispirazione del testo biblico per identificare il senso della Rivelazione;● definire i principali temi biblici.Abilità (saper fare)L’alunno sarà in grado di:● documentare con miti, simboli e riti le modalità della comunicazione tra uomo e Dio;● presentare il modello della Rivelazione cristiana;● documentare, con passi scelti, i temi centrali del messaggio biblico.Competenze (saper essere)L’alunno sarà in grado di:● argomentare il significato dato dai credenti al rapporto con Dio;● considerare il significato attribuito da Ebrei e Cristiani alla Rivelazione biblica;● confrontarsi con il messaggio biblico e rilevarne il valore per l’uomo di oggi.

Organizzazionedei Contenuti

Unità di Apprendimento 1● Mito e rito nella comunicazione religiosa

tra l’uomo e Dio.● Il simbolo ed i simboli nelle religioni.● Il sacro: spazio e tempo.

Unità di Apprendimento 2● Il testo biblico (origine e formazione).● Rivelazione ed ispirazione del testo biblico.● Il messaggio della Bibbia (temi scelti: promessa e salvezza;

vita, morte e dolore; volto di Dio e volto dell’uomo; profeziae servizio; povertà e ricchezza).

Modulo 3 - Crescere verso la maturitàFinalità L’insegnante si propone di rendere consapevoli gli alunni dell’importanza di crescere verso l’autonomia e la responsabilità,

comprendendo il ruolo delle relazioni interpersonali e l’importanza della fede come riferimento valoriale.

Obiettivi Conoscenze (sapere)L’alunno sarà in grado di:● riconoscere che la crescita avviene nel contesto delle relazioni interpersonali;● comprendere il significato di autonomia e responsabilità;● conoscere le caratteristiche della maturità umana e religiosa;● individuare gli elementi caratteristici della religione islamica ed ebraica.Abilità (saper fare)L’alunno sarà in grado di:● individuare il processo di acquisizione dell’identità, dell’autonomia e della responsabilità come centrali nella crescita verso

la maturità;● riconoscere il ruolo e la qualità delle relazioni che favoriscono la crescita;● confrontare le caratteristiche della maturità umana e religiosa con le forme di immaturità religiosa;● correlare e presentare il nucleo e le espressioni della fede nell’Islam e nell’Ebraismo.Competenze (saper essere)L’alunno sarà in grado di:● confrontarsi con i compagni su crescita e maturità e considerare la necessità di comportamenti responsabili nella vita e

nelle relazioni;● argomentare il valore dell’esperienza religiosa autentica nel processo di crescita verso la maturità.

Organizzazionedei Contenuti

Unità di Apprendimento 1● Autonomia, libertà e responsabilità nell’adolescenza.● Le relazioni “cardine” dell’adolescenza● Maturità umana e religiosa.● Magia e superstizione a confronto con l’esperienza

religiosa.

Unità di Apprendimento 2● L’esperienza di Dio nelle religioni (sguardo d’insieme).● La fede in Allah e la prassi di vita sull’esempio di Maometto.● La Rivelazione di JHWH.● Alleanza e Legge al centro della fede di Israele.● Espressioni cultuali della fede di Israele.

Modulo 4 - Gesù, Maestro e SalvatoreFinalità L’insegnante si propone di far comprendere agli alunni l’originalità dell’opera di Gesù e di renderli consapevoli della missione

salvifica della Chiesa attraverso figure esemplari di cristiani.

Obiettivi Conoscenze (sapere)L’alunno sarà in grado di:● conoscere le fonti che attestano l’identità umana di Gesù;● conoscere il “volto” di Gesù nei Vangeli;● individuare i temi principali della predicazione di Gesù;● conoscere la missione della Chiesa nel mondo attraverso la vita di alcuni cristiani esemplari.

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47INSEGNARE RELIGIONE SETTEMBRE-OTTOBRE 2007

Abilità (saper fare)L’alunno sarà in grado di:● presentare la figura di Gesù;● illustrare ed argomentare, attraverso gesti e parole di Gesù, l’amore salvifico di Dio per l’umanità;● riconoscere il fondamento della missione della Chiesa;● scoprire e presentare il rapporto tra fede in Gesù e prassi di vita in alcuni cristiani esemplari.Competenze (saper essere)L’alunno sarà in grado di:● essere consapevole che Gesù è un personaggio della storia dell’umanità;● rilevare e discutere il valore dell’amore salvifico di Dio nell’opera di Gesù per l’uomo di oggi;● riconoscere il valore della missione della Chiesa;● confrontarsi e discutere la correlazione tra fede e vita nell’esperienza dei testimoni cristiani.

Organizzazionedei Contenuti

Unità di Apprendimento 1● La “persona” di Gesù (fonti storiche e Vangeli).● La predicazione del Maestro di Nazaret.● I gesti d’amore e di salvezza nell’opera di Gesù di

Nazaret.

Unità di Apprendimento 2● La Chiesa apostolica.● I Cristiani a servizio dell’umanità (figure esemplari di testimoni

cristiani nella storia della Chiesa, con particolare riferimento aitestimoni locali).

Modulo 1 - Essere per costruire la vitaFinalità L’insegnante si propone di dare modo agli alunni di riflettere sulla propria identità per riconoscere e confrontarsi con la ne-

cessità di vivere responsabilmente, ricercando un senso per la propria vita.

Obiettivi Conoscenze (sapere)L’alunno sarà in grado di:● comprendere il significato dell’identità;● individuare i tratti dell’uomo nella cultura attuale;● identificare le linee fondamentali dell’antropologia cristiana;● individuare le diverse proposte per conseguire la realizzazione.Abilità (saper fare)L’alunno sarà in grado di:● paragonare le diverse interpretazioni dell’uomo rilevandone aspetti positivi e negativi;● correlare bisogno di senso e realizzazione personale;● presentare ed argomentare le diverse proposte di realizzazione.Competenze (saper essere)L’alunno sarà in grado di:● confrontarsi e dibattere il significato ed il valore della conoscenza di sé;● confrontarsi, discutere e rilevare il valore dell’impegno personale verso la propria realizzazione;● riconoscere il valore per l’uomo della proposta religiosa di realizzazione.

Organizzazionedei Contenuti

Unità di Apprendimento 1● La ricerca della propria identità.● Identità e differenza.● L’uomo nella visione della cultura attuale.● L’uomo nella visione della Bibbia.

Unità di Apprendimento 2● La ricerca di un senso per la vita.● Le proposte di realizzazione della cultura attuale.● Le proposte di realizzazione delle religioni.

Triennio

Modulo 2 - Gesù il Cristo, riferimento esistenzialeFinalità L’insegnante si propone di far comprendere agli alunni, attraverso lo studio dell’esperienza di vita di Gesù, la specificità della pro-

posta cristiana per la vita e di dare loro modo di individuare le scelte di missione attuate dalla Chiesa nel corso della sua storia.

Obiettivi Conoscenze (sapere)L’alunno sarà in grado di:● identificare il nucleo del progetto di Dio sull’umanità manifestatosi nell’esperienza di vita di Gesù;● definire il significato della passione, morte e resurrezione di Gesù;● comprendere le espressioni fondanti la missione della Chiesa;● conoscere alcuni eventi significativi della storia della Chiesa.Abilità (saper fare)L’alunno sarà in grado di:● presentare la proposta di vita di Gesù e riconoscere i valori validi per ogni uomo;● proporre l’interpretazione cristiana della morte e resurrezione di Gesù;● illustrare, documentare ed argomentare gli eventi della storia della Chiesa correlandoli alla figura e all’opera di Gesù.Competenze (saper essere)L’alunno sarà in grado di:● confrontarsi e rilevare il valore anche per il non credente della proposta di vita cristiana;● discutere e valutare la ragionevolezza della salvezza cristiana;● considerare ed argomentare l’azione missionaria della Chiesa nel corso della storia, rapportandola all’esperienza di Gesù.

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48INSEGNARE RELIGIONE SETTEMBRE-OTTOBRE 2007

Organizzazionedei Contenuti

Unità di Apprendimento 1● Gesù rivela il progetto di Dio per l’umanità.● La passione e la morte di Gesù.● La resurrezione di Gesù.

Unità di Apprendimento 2● La Chiesa nella storia (episodi significativi della missione nel

mondo).● La Chiesa in dialogo con la cultura.

Modulo 3 - Agire da personeFinalità L’insegnante si propone di condurre gli alunni a scoprire il fondamento ontologico della dignità-valore della persona, criterio

etico fondamentale, e ad essere consapevoli della necessità di acquisire la maturità morale per agire responsabilmente.

Obiettivi Conoscenze (sapere)L’alunno sarà in grado di:● conoscere il significato di dignità e identificare il suo fondamento ontologico;● conoscere i documenti, civili e della Chiesa, in merito ai diritti fondamentali;● identificare i tratti caratteristici della maturità morale;● conoscere i fondamenti dell’etica e dell’etica cristiana;● conoscere gli elementi centrali dell’etica delle grandi religioni.Abilità (saper fare)L’alunno sarà in grado di:● riconoscere la dignità della persona quale criterio etico ultimo;● argomentare il senso dei diritti fondamentali;● riconoscere il contributo del Cristianesimo nella formulazione dei diritti;● scoprire ed argomentare la circolarità ermeneutica tra libertà, responsabilità, legge morale, valori e coscienza nell’ambito

di una decisione.Competenze (saper essere)L’alunno sarà in grado di:● discutere ed argomentare le conseguenze della scelta di un criterio etico differente dalla dignità;● confrontarsi e considerare la propria responsabilità nel rispetto della dignità umana;● confrontarsi ed accogliere il valore della maturità morale;● riconoscere il valore dell’etica religiosa;● formulare indicazioni per un agire morale.

Organizzazionedei Contenuti

Unità di Apprendimento 1● Il concetto di dignità ed il suo

fondamento ontologico.● I Diritti fondamentali.● I Diritti fondamentali

nell’elaborazione della Chiesa.

Unità di Apprendimento 2● La maturità morale● I fondamentali dell’etica: libertà,

responsabilità, coscienza.

Unità di Apprendimento 3● L’etica cristiana: Decalogo e

Beatitudini.● L’etica delle religioni.

Modulo 4 - Relazioni e societàFinalità L’insegnante si propone di condurre gli alunni a comprendere la natura relazionale della persona e a scoprire la vocazione e

l’impegno di ciascuno a costruire relazioni autentiche, al fine di contribuire alla costruzione di una società solidale e pacifica.

Obiettivi Conoscenze (sapere)L’alunno sarà in grado di:● identificare la natura relazionale della persona umana;● conoscere i criteri per stabilire relazioni autentiche;● definire possibili espressioni (vocazioni) della relazione d’amore;● individuare cause e conseguenze del rapporto con l’alterità/differenza;● definire il significato di solidarietà, giustizia e pace;● individuare il contributo della Chiesa alla riflessione sulla situazione dell’uomo in società.Conoscenze (sapere)● L’alunno sarà in grado di:● presentare ed argomentare i caratteri ed i criteri a fondamento delle relazioni autentiche;● riconoscere il ruolo dei pregiudizi nell’opposizione all’altro;● individuare le strategie per il dialogo interculturale e l’integrazione dell’altro;● spiegare la correlazione tra solidarietà, giustizia e pace.Competenze (saper essere)L’alunno sarà in grado di:● confrontarsi ed argomentare la necessità e la difficoltà di costruzione della relazione;● rilevare il valore della proposta cristiana nell’ambito della vocazione all’amore;● considerare i propri pregiudizi e difficoltà nell’incontro con la diversità culturale;● discutere e rilevare il valore della solidarietà come via per realizzare la giustizia e la pace.

Organizzazionedei Contenuti

Unità di Apprendimento 1● La persona è relazione.● Relazione e comunicazione.● La vocazione all’amore nel Cristianesimo.

Unità di Apprendimento 2● Identità e alterità nella vita sociale.● Solidarietà e giustizia.● Conflitti e costruzione della pace.● Il Magistero sociale della Chiesa.● Le religioni e la pace.

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49INSEGNARE RELIGIONE SETTEMBRE-OTTOBRE 2007

Modulo 6 - Etica della vitaFinalità L’insegnante si propone, attraverso lo sviluppo dei temi di bioetica e di ecologia, di rendere consapevoli gli alunni che la vita è un

valore che va tutelato e difeso, e della necessità di un impegno responsabile verso l’ambiente per garantire un futuro all’umanità.

Obiettivi Conoscenze (sapere)L’alunno sarà in grado di:● conoscere i criteri di valutazione etica nell’ambito della bioetica;● definire sacralità e valore della vita;● conoscere e definire le posizioni etiche (laiche e cattoliche) rispetto ai temi dell’aborto, della procreazione assistita, delle bio-

tecnologie, dell’eutanasia e della donazione degli organi.● Conoscere le interpretazioni del rapporto uomo-natura;● Conoscere il contributo alla riflessione offerto dalla Chiesa e dalle religioni;● Definire gli atteggiamenti responsabili verso l’ambiente.Abilità (saper fare)L’alunno sarà in grado di:● presentare ed argomentare i fondamenti dei giudizi e delle scelte dell’etica laica e cattolica;● illustrare e spiegare le diverse posizioni etiche nell’ambito dei temi di bioetica (aborto, procreazione assistita, biotecnologie,

eutanasia, donazione degli organi);● presentare ed argomentare i criteri etici di un autentico rapporto uomo-natura;● presentare ed argomentare le riflessioni sul tema ecologico nell’ambito delle religioni;● riconoscere le azioni attuabili per un intervento responsabile ed a tutela della realtà creata.Competenze (saper essere)L’alunno sarà in grado di:● confrontarsi con i problemi della vita, della sofferenza e della morte;● esprimere e rendere ragione delle proprie idee e valutazioni rispetto ai problemi affrontati;● discutere e riconoscere la necessità di uno stile di vita responsabile verso l’ambiente;● rilevare il valore del contributo delle religioni e dell’insegnamento sociale della Chiesa;● essere consapevole che ogni persona è impegnata nella tutela della vita.

Organizzazionedei Contenuti

Unità di Apprendimento 1● La bioetica ed i suoi criteri di giudizio.● I fondamenti dell’etica laica e dell’etica cattolica in

merito alla vita.● Temi di bioetica (aborto, procreazione assistita, bio-

tecnologie, eutanasia, donazione degli organi).

Unità di Apprendimento 2● L’ambiente e il problema ecologico.● La responsabilità umana verso il creato.● Le religioni e la salvaguardia del creato.

Modulo 5 - Etica della vita in societàFinalità L’insegnante si propone di dare modo agli alunni di approfondire, dal punto di vista dell’etica, la realtà politica ed economica al fi-

ne di favorire la consapevolezza dell’adozione di criteri e di valori cui ispirare il proprio impegno personale all’interno della società.

Obiettivi Conoscenze (sapere)L’alunno sarà in grado di:● conoscere i criteri dell’etica applicata alla politica;● definire i modi ed il valore della partecipazione da cittadino alla vita politica;● riconoscere aspetti negativi e positivi della globalizzazione;● definire la realtà dello sviluppo e del sottosviluppo;● conoscere i criteri etici e le attività per un’economia equa.Abilità (saper fare)L’alunno sarà in grado di:● presentare ed argomentare il rapporto tra azione politica e bene comune;● correlare tra loro i fenomeni dello sviluppo e del sottosviluppo per distinguere il modello di sostenibilità;● riconoscere il valore di criteri etici da applicare alla realtà economica;● presentare il contributo alla riflessione sulla realtà economica offerto dalla Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica;● argomentare le motivazioni per adottare comportamenti equi e solidali.Competenze (saper essere)L’alunno sarà in grado di:● discutere sulla necessità di criteri etici per l’azione politica;● rilevare il valore del modello politico ispirato ai valori cristiani;● sensibilizzarsi verso la situazione di povertà di vaste aree del mondo;● essere consapevole dei propri atteggiamenti non ispirati a solidarietà ed equità;● discutere e riconoscere la necessità di uno stile di vita differente;● rilevare il valore del contributo dell’insegnamento sociale della Chiesa.

Organizzazionedei Contenuti

Unità di Apprendimento 1● Diritti e doveri di cittadinanza.● Bene comune ed azione politica.● Valori cristiani in politica.

Unità di Apprendimento 2● La globalizzazione culturale ed economica.● Sviluppo e sottosviluppo.● Strategie alternative e condotte solidali.● Il Magistero sociale della Chiesa.

Nota: nei moduli 2-4 del Biennio e in tutti quelli del triennio non vengono riportate, per motivi di spazio, le voci “Strategie ed esperienze”, “Strumenti”e “Verifica”.


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