+ All Categories
Home > Documents > La Provincia del Sulcis Iglesiente n° 246

La Provincia del Sulcis Iglesiente n° 246

Date post: 04-Jan-2017
Category:
Upload: phungcong
View: 217 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
16
Anno XVII - N° 246 31 Maggio 2012 Quindicinale di Informazione Politica, Economica e Sociale L’esito del referendum ha accelerato il processo di riforma degli assetti istituzionali degli enti locali No ad un ritorno al passato Dopo l’abrogazione delle province, i territori rivendicano una politica di decentramento dei servizi. Iscrizione Registro Stampa Tribunale di Cagliari n° 32/95 del 7/11/95 • Direttore Responsabile: Giampaolo Cirronis • Distribuzione gratuita Via Roma P.zza Matteotti CARBONIA ALL’INTERNO del Sulcis Iglesiente del Sulcis Iglesiente AUTOFFICINA AUTOFFICINA CARBONIA CARBONIA di Diana Donatello InstallazIone ImpIantI Gpl con IncentIvo statale su tutte le auto loc. sirai - carbonia - tel. 0781 1986387 cell. 329 4338541 - mail: [email protected] + chilometri - salati Via Nazionale - Zona PIP 09013 CARBONIA - Tel. 0781 64324 www.laiautomobili.com Via Roma, 51 09013 CARBONIA - Tel. 0781 64943 www.laiautomobili.com CONCESSIONARIA E SERVICE PANETTERIA - SALUMERIA - FORMAGGI - DOLCI Via Nuoro, 32 - CARBONIA - 0781 674337 NOSTRA PRODUZIONE Altri punti vendita: Via Sardegna, 7 - Via Santa Caterina, 153 Via della Vittoria, 105 - Mercato Civico Box n° 62 FARMACIA UrgU via gramsci, 78 carBonia tel. 0781 62591 www.farmaciaurgu.it esclUsivista Per la città Di carBonia Dei Marchi aPerta tUtti i saBato PoMeriggio Storie di sardi emigrati in Sudamerica Pagina 12 Il Narcao ha conquistato la “Promozione” Medaglia al valore civile a Carbonia Pagina 13 Pagina 15 Il Terre Brune miglior vino italiano 2012 Pagina 10 Coppa S. Barbara, finale Carbonia-Sanluri Pagina 15 Il voto ha abrogato quattro Province Ex ILA, segnali di nuova vita a Portovesme Pagina 3 Pagina 2 Da percorsi ferroviari a piste ciclabili Pagina 8 Amministrative, quattro Comuni al voto Pagine 4-5 Monumenti Aperti, successo annunciato Pagina 6 Il Golfo del Leone Parcheggio riservato ai clienti P A R I S A nni per arrivare alla loro istituzione ed una domenica di maggio per la loro abrogazione. è la breve para- bola di vita delle quattro pro- vince sarde (Carbonia Iglesias, Olbia Tempio, Medio Campi- dano ed Ogliastra), nate nel 2005 e cancellate nell’urna re- ferendaria il 6 maggio 2012. Nella grave crisi socio-eco- nomica vissuta dal Paese, le province sono state individua- te tra i primi obiettivi da col- pire nell’ambito di una politi- ca di tagli agli sprechi nella pubblica amministrazione e la Sardegna, attraverso il comi- tato referendario, ha voluto da- re l’esempio cancellando quel- le istituite più recentemente, per avviare una più comples- siva riforma degli assetti isti- tuzionali degli enti locali. Il ri- sultato scaturito dai referendum del 6 maggio ha colto le istitu- zioni sarde impreparate e per porre rimedio ad una situazio- ne che avrebbe potuto diven- tare ingovernabile, il Consiglio regionale ha approvato una leggina che ha rinviato di no- ve mesi il funerale delle quat- tro province e contestualmente ha scritto anche il certificato di morte delle altre quattro pro- vince cosiddette storiche. La commissione autono- mia del Consiglio regionale è chiamata ora ad esaminare la proposta di legge di riordino del sistema delle autonomie loca- li che dovrebbe prevedere la creazione di 8-16 unioni terri- toriali dei comuni, al posto dei 48 enti locali attuali. I propo- siti sono buoni, ma sarà op- portuno vigilare perché si tra- mutino in fatti concreti e si eviti un pericoloso ed inaccet- tabile ritorno al passato, con l’accentramento di risorse e di servizi che storicamente ha sempre penalizzato le aree pe- riferiche della nostra Isola. Giampaolo Cirronis Il gusto dell’eccellenza by Costa Leone S.r.l. Artigiana Z.I.R. “Sa Stoia” - Via Scorpione, 10 - Iglesias Tel. +39 0781 21071 studio progettazione IL NUMERO 246 1-16:IL NUMERO 181 4/9 31/05/12 10.24 Pagina 2
Transcript
Page 1: La Provincia del Sulcis Iglesiente n° 246

Anno XVII - N° 246 31 Maggio 2012Q u i n d i c i n a l e d i I n f o r m a z i o n e P o l i t i c a , E c o n o m i c a e S o c i a l e

L’esito del referendum ha accelerato il processo di riforma degli assetti istituzionali degli enti locali

No ad un ritorno al passatoDopo l’abrogazione delle province, i territori rivendicano una politica di decentramento dei servizi.

Iscrizione Registro Stampa Tribunale di Cagliari n° 32/95 del 7/11/95 • Direttore Responsabile: Giampaolo Cirronis • Distribuzione gratuita

Via RomaP.zza Matteotti

CARBONIA

ALL’INTERNO

del Sulcis Iglesientedel Sulcis Iglesiente

AUTOFFICINAAUTOFFICINA

CARBONIACARBONIAdi Diana Donatello

InstallazIone ImpIantI Gplcon IncentIvo statale

su tutte le autoloc. sirai - carbonia - tel. 0781 1986387cell. 329 4338541 - mail: [email protected]

+ chilometri- salati

Via Nazionale - Zona PIP

09013 CARBONIA - Tel. 0781 64324www.laiautomobili.com

Via Roma, 51

09013 CARBONIA - Tel. 0781 64943www.laiautomobili.com

CONCESSIONARIA E SERVICE

PANETTERIA - SALUMERIA - FORMAGGI - DOLCIVia Nuoro, 32 - CARBONIA - ✆ 0781 674337

NOSTRA PRODUZIONE

Altri punti vendita: Via Sardegna, 7 - Via Santa Caterina, 153Via della Vittoria, 105 - Mercato Civico Box n° 62

FARMACIA

UrgUvia gramsci, 78

carBoniatel. 0781 62591

www.farmaciaurgu.it

esclUsivistaPer la cittàDi carBoniaDei Marchi

aPerta tUttii saBato PoMeriggio

Storie di sardi emigrati in Sudamerica

Pagina 12

Il Narcao ha conquistato la “Promozione”Medaglia al valore civile a Carbonia

Pagina 13 Pagina 15

Il Terre Brune miglior vino italiano 2012

Pagina 10

Coppa S. Barbara, finale Carbonia-Sanluri

Pagina 15

Il voto ha abrogato quattro Province Ex ILA, segnali di nuova vita a Portovesme

Pagina 3Pagina 2

Da percorsi ferroviari a piste ciclabili

Pagina 8

Amministrative, quattro Comuni al voto

Pagine 4-5

Monumenti Aperti, successo annunciato

Pagina 6

Il Golfo del LeoneParcheggio riservato ai clienti

P A R I  S

Anni per arrivare allaloro istituzione eduna domenica dimaggio per la loro

abrogazione. è la breve para-bola di vita delle quattro pro-vince sarde (Carbonia Iglesias,Olbia Tempio, Medio Campi-dano ed Ogliastra), nate nel2005 e cancellate nell’urna re-ferendaria il 6 maggio 2012.

Nella grave crisi socio-eco-nomica vissuta dal Paese, leprovince sono state individua-te tra i primi obiettivi da col-pire nell’ambito di una politi-ca di tagli agli sprechi nellapubblica amministrazione e laSardegna, attraverso il comi-tato referendario, ha voluto da-re l’esempio cancellando quel-le istituite più recentemente,per avviare una più comples-siva riforma degli assetti isti-tuzionali degli enti locali. Il ri-sultato scaturito dai referendumdel 6 maggio ha colto le istitu-zioni sarde impreparate e perporre rimedio ad una situazio-ne che avrebbe potuto diven-tare ingovernabile, il Consiglioregionale ha approvato unaleggina che ha rinviato di no-ve mesi il funerale delle quat-tro province e contestualmenteha scritto anche il certificato dimorte delle altre quattro pro-vince cosiddette storiche.

La commissione autono-mia del Consiglio regionale èchiamata ora ad esaminare laproposta di legge di riordino delsistema delle autonomie loca-li che dovrebbe prevedere lacreazione di 8-16 unioni terri-toriali dei comuni, al posto dei48 enti locali attuali. I propo-siti sono buoni, ma sarà op-portuno vigilare perché si tra-mutino in fatti concreti e sieviti un pericoloso ed inaccet-tabile ritorno al passato, conl’accentramento di risorse e diservizi che storicamente hasempre penalizzato le aree pe-riferiche della nostra Isola.

Giampaolo Cirronis

Il gusto dell’eccellenza

by Costa Leone S.r.l. ArtigianaZ.I.R. “Sa Stoia” - Via Scorpione, 10 - Iglesias

Tel. +39 0781 21071

studio progettazione

IL NUMERO 246 1-16:IL NUMERO 181 4/9 31/05/12 10.24 Pagina 2

Page 2: La Provincia del Sulcis Iglesiente n° 246

Alcuni lustri per arrivare altraguardo della loro istitu-zione, due segni di matitasu una scheda referendaria

per la loro cancellazione: alba e tra-monto di quattro province (CarboniaIglesias, Medio Campidano, Oglia-stra ed Olbia Tempio) in soli setteanni.

Il 6 maggio 2012 i sardi hannodeciso che quattro delle otto provin-ce vanno cancellate (circa il 97% diquanti sono andati a votare si è espres-so con un sì) e, seppure con minorecompattezza (circa il 66%), hannodato precisa indicazione anche per lacancellazione delle altre quattro pro-vince cosiddette “storiche” (Ca-gliari, Sassari, Nuoro e Oristano).

Superato lo scoglio del quorum(33,33%), i dieci referendum sonostati tutti approvati, ma a fare più ru-more sono stati indubbiamente quel-li che riguardavano le province, an-che perché erano abrogativi (la mag-gioranza dei sardi non l’avevano ca-pito, ad iniziare dalle forze politicheche, più o meno consapevolmente, li

hanno sottovalutati, anche perché er-roneamente convinte che il quorumnon sarebbe stato superato e, quindi,che la consultazione sarebbe stata va-nificata) hanno portato ad un’inevi-tabile reazione nei territori interessa-ti e ad un vuoto normativo ed ammi-nistrativo superato diciotto giorni piùtardi dal Consiglio regionale con laapprovazione di una legge che con-cede una proroga di nove mesi (al 28febbraio 2012) per consentire di arri-vare ad una riforma istituzionale ingrado di dare un nuovo assetto aglienti locali dell’Isola.

Il presidente della Regione, UgoCappellacci, il 25 maggio ha firmatoi decreti relativi ai referendum ed hapromulgato la legge appena appro-vata.

«I referendum del 6 maggio - hadichiarato il presidente - hanno rap-presentato un’importante occasionedi partecipazione dei cittadini ed al-lo stesso tempo un impulso deciso al-l’avvio di una fase di rinnovamentodelle Istituzioni e della politica. LaSardegna può cogliere tale opportu-

nità per valorizzare la propria auto-nomia, anticipare e caratterizzarecon scelte proprie i processi che av-verranno sul piano nazionale. Par-tendo dalla volontà popolare e coe-rentemente con la stessa, il confron-to, anche aspro e sempre preferibileal silenzio, prosegua e conduca auna riforma istituzionale che sia unchiaro segnale di rilancio della poli-tica.»

«Un sistema di governo del terri-torio che restituisca centralità ai co-muni, l’istituzione più vicina al citta-dino - ha aggiunto Cappellacci - èuno degli obiettivi da raggiungereed allo stesso tempo un punto di par-tenza, non di arrivo, di un processopiù ampio. Nella società sarda e nel-l’assemblea regionale non mancanocerto le energie, le competenze e lapassione che possono permetterealla politica e alla res publica isola-na di fare quel salto di qualità indi-spensabile per sincronizzarsi con lacomunità, vivere accanto ad essa,condividerne preoccupazioni, aspi-razioni, idee e progetti.»

2 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVII • N° 246 • 31 Maggio 2012

Superato lo scoglio del quorum (33,33%), i dieci referendum regionali hanno registrato una larghissima maggioranza di sì

Il voto ha abrogato le quattro nuove provinceIl vuoto normativo ed amministrativo determinatosi ha portato il Consiglio regionale ad approvare una legge di proroga fino al 28/02/13.

Sono oltre 227 i milioni(227.319.606,99) che Ar-gea Sardegna ha erogatonel corso del 2011 agli agri-

coltori sardi. Il dato è emerso dalconsuntivo dei pagamenti Argea peril 2011, presentato a Cagliari duesettimane fa dal direttore generaledi Argea Sardegna, Marcello Ono-rato.

In particolare la cifra compren-de i quasi 171 milioni di euro(170.855.389,25) del Piano di svi-luppo rurale. Di questi 35,8 sonoandati a favore dell’Asse I, ovveroquello dedicato alla competitività.Altri 135 milioni sono invece statipagati per l’Asse II, dedicato al so-stegno ambientale e alla gestionedel territorio.

«Abbiamo raggiunto l’obiettivodi spesa per il Psr, e anzi l’abbiamosuperato di circa 11 milioni», ha sot-tolineato Marcello Onorato. Dalconsuntivo Argea spicca anche ilcapitolo dedicato alle attività vitivi-nicole ed al ristoro dei danni causa-ti dalle calamità naturali per cui so-no stati erogati oltre 22 milioni dieuro (22.344.204,94). Molta l’atte-sa de-gli operatori del settore perl’attuazione della legge regionale n.15 (sostegno al comparto ovicapri-

no) per cui sono stati messi in paga-mento oltre 19 milioni di euro(19.533.375). Ai 227 milioni si de-vono aggiungere i 100.845.576 ero-gati dall’agenzia nazionale Ageaper il premio unico (previsto dallaPac) facendo arrivare il totale a ben328 milioni di euro (esattamente328.165.182,01) di erogazioni a fa-vore dell’agricoltura sarda.

Questi dati sono importanti seconfrontati con la produzione agri-cola regionale che nel complesso siattesta intorno ai 3.634 milioni dieuro (dati Inea). Produzione com-posta in particolare dall’allevamentozootecnico che conta il 22%, dallecoltivazioni erbacee (11,4%), dallecolture legnose (3,6%) e dalle atti-vità dei servizi connessi, compresequelle più o meno secondarie(6,7%).

«Nelle mille difficoltà contingenti,è stato centrato ed addirittura su-perato l’obiettivo dell’N+2», ha com-mentato l’assessore regionale all’a-gricoltura, Oscar Cherchi. «E que-sto nonostante da più parti arrivas-sero previsioni catastrofiche. Si po-teva fare di più? Certamente. Si puòsempre fare di più, ma a mio pare-re è stato fatto tutto il possibile perquello che ci consentiva il partico-

lare momento storico che stavamoe che stiamo vivendo anche oggi».

Per l’assessore proprio dall’a-gricoltura, quindi, può arrivare laspinta per innescare la ripresa delsistema economico isolano.

«Il fatto di essere riusciti nel-l’impegno che ci eravamo prefissa-ti nel 2011 non ci farà cullare sugliallori ma anzi, ci darà la spinta ne-cessaria per fare di più, meglio eanche più celermente».

Nel 2012, poi, continua l’attivitàdi pagamento e lo stato delle eroga-zioni è costantemente aggiornato sulsito www.sardegnaagricoltura.it,nella sezione Argea.

«In questo modo gli agricoltoripossono monitorare in tempo rea-le la propria posizione.»

Nel 2012, inoltre, troveranno at-tuazione tutte le attività avviate nelcorso dell’ultimo anno, ovvero quel-le mirate «alla creazione di uno spor-tello regionale di Argea in Sarde-gna per una migliore efficienza del-l’ente, e di una rete integrata difront-office in tutte le sedi dei Ser-vizi di Argea, che dovrà svolgere lefunzioni di Urp dell’agenzia e l’at-tività di sostegno ai futuri sportelliAgea», ha concluso il direttore ge-nerale Marcello Onorato.

Il direttore generale Marcello Onorato ha presentato il bilancio

Argea, nel 2011 erogati oltre 227 milioni

La Provincia del Sulcis IglesienteQuindicinale di informazione politica, economica e sociale

Iscrizione Registro Stampa Tribunale di Cagliari n° 32/95 del 7/11/95

N° di iscrizione al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione): 9294

Direttore Responsabile: Giampaolo Cirronis

Loc. Medadeddu, 121 - Carbonia - Tel. e Fax 0781 670155 - Cell. 333 9698533

[email protected] - [email protected]

Pubblicità: 328 1457305 - 349 7114191 - 333 9698533

Stampa: Cooperativa Tipografica Editoriale - Loc. Sa Stoia - Z.I. Iglesias - Tel. 0781 21086

1° quesito«Volete voi che sia abrogata la legge re-

gionale sarda 2 gennaio 1997, n. 4 e succes-sive integrazioni e modificazioni recante di-sposizioni in materia di “riassetto generaledelle province e procedure ordinarie per l’istitu-zione di nuove province e la modificazionedelle circoscrizioni provinciali?”.»

Circoscrizione Votanti Sì NoRegionale 35,50% 96,94% 3,05%Cagliari 38,14% 98,01% 1,98%Nuoro 34,75% 97,29% 2.70%Oristano 33,11% 96,91% 3,08%Sassari 37,23% 97,27% 2,72%Medio Campidano 42.52% 96,50% 3,49%Carbonia Iglesias 31,42% 95,37% 4,62%Ogliastra 28,64% 93,75% 6,24%Olbia Tempio 26,86% 93,25% 6,74%

6° quesito«Siete voi favorevoli alla riscrittura dello

Statuto della Regione Autonoma della Sarde-gna da parte di un’Assemblea Costituente elettaa suffragio universale da tutti i cittadini sardi?»

Circoscrizione Votanti Sì NoRegionale 35,49% 94,42% 5,57%Cagliari 38,10% 94,60% 5,39%Nuoro 34,74% 94,63% 5,36%Oristano 33,09% 94,33% 5,66%Sassari 37,22% 94,07% 5,92%Medio Campidano 42,51% 94,34% 5,65%Carbonia Iglesias 31,43% 94,78% 5,21%Ogliastra 28,73% 94,43% 5,56%Olbia Tempio 26,86% 94,00% 5,99%

2° quesito«Volete voi che sia abrogata la legge re-

gionale sarda 1 luglio 2002, n. 10 recante di-sposizioni in materia di “adempimenti conse-guenti all’istituzione di nuove province, normesugli amministratori locali e modifiche allalegge regionale 2 gennaio 1997, n. 4?”».

Circoscrizione Votanti Sì NoRegionale 35,50% 97,60% 2,39%Cagliari 38,14% 98,48% 1,51%Nuoro 34,75% 98,03% 1,96%Oristano 33,10% 97,70% 2,29%Sassari 37,23% 98,07% 1,92%Medio Campidano 42,52% 97,12% 2,87%Carbonia Iglesias 31,42% 96,05% 3,94%Ogliastra 28,64% 94,43% 5,56%Olbia Tempio 26,86% 94,20% 5,79%

7° quesito«Siete voi favorevoli all’elezione diretta del

presidente della Regione Autonoma della Sar-degna, scelto attraverso elezioni primarie nor-mate per legge?»

Circoscrizione Votanti Sì NoRegionale 35,50% 96,85% 3,14%Cagliari 38,11% 97,25% 2,74%Nuoro 34,74% 96,56% 3,43%Oristano 33,09% 96,57% 3,42%Sassari 37,22% 96,74% 3,25%Medio Campidano 42,52% 96,82% 3,17%Carbonia Iglesias 31,44% 97,26% 2,73%Ogliastra 28,73% 96,40% 3,59%Olbia Tempio 26,87% 95,73% 4,26%

3° quesito«Volete voi che sia abrogata la deliberazio-

ne del Consiglio regionale della Sardegna del31 marzo 1999 (pubblicata sul BURAS n. 11del 9 aprile 1999) contenente “La previsionedelle nuove circoscrizioni provinciali della Sar-degna, ai sensi dell’art. 4 della legge regionale2 gennaio 1997, n. 4?”»

Circoscrizione Votanti Sì NoRegionale 35,50% 97,71% 2,28%Cagliari 38,14% 98,53% 1,46%Nuoro 34,75% 98,19% 1,80%Oristano 33,10% 97,68% 2,31%Sassari 37,23% 98,20% 1,79%Medio Campidano 42,52% 97,41% 2,58%Carbonia Iglesias 31,42% 96,20% 3,79%Ogliastra 28,64% 94,73% 5,26%Olbia Tempio 26,86% 94,35% 5,64%

8° quesito«Volete voi che sia abrogato l’art. 1 della leg-

ge regionale sarda 7 aprile 1966, n. 2 recante“provvedimenti relativi al Consiglio regionaledella Sardegna” e successive modificazioni?»

Circoscrizione Votanti Sì NoRegionale 35,51% 97,17% 2,82%Cagliari 38,13% 97,70% 2,29%Nuoro 34,75% 97,28% 2,71%Oristano 33,10% 96,83% 3,16%Sassari 37,23% 97,16% 2,83%Medio Campidano 42,54% 96,90% 3,09%Carbonia Iglesias 31,43% 97,11% 2,88%Ogliastra 28,73% 95,90% 4,09%Olbia Tempio 26,88% 95,66% 4,33%

4° quesito«Volete voi che sia abrogata la legge regio-

nale sarda 12 luglio 2001, n. 9 recante dispo-sizioni in materia di “istituzione delle provincedi Carbonia Iglesias, del Medio Campidano,dell’Ogliastra e di Olbia Tempio?”»

Circoscrizione Votanti Sì NoRegionale 35,50% 96,87% 3,12%Cagliari 38,14% 98,10% 1,89%Nuoro 34,75% 97,93% 2,06%Oristano 33,10% 97,45% 2,54%Sassari 37,24% 97,84% 2,15%Medio Campidano 42,52% 96,32% 3,67%Carbonia Iglesias 31,42% 93,54% 6,45%Ogliastra 28,63% 92,11% 7,88%Olbia Tempio 26,85% 91,02% 8,97%

9° quesito«Siete voi favorevoli all’abolizione dei con-

sigli di amministrazione di tutti gli Enti stru-mentali e Agenzie della Regione Autonoma del-la Sardegna?»

Circoscrizione Votanti Sì NoRegionale 35,50% 97,06% 2,93%Cagliari 38,12% 97,60% 2,39%Nuoro 34,75% 97,05% 2,94%Oristano 33,10% 96,54% 3,45%Sassari 37,22% 97,02% 2,97%Medio Campidano 42,53% 96,94% 3,05%Carbonia Iglesias 31,44% 97,15% 2,84%Ogliastra 28,74% 95,42% 4,57%Olbia Tempio 26,87% 95,77% 4,22%

5° quesito«Siete voi favorevoli all’abolizione delle

quattro province “storiche” della Sardegna, Ca-gliari, Sassari, Nuoro e Oristano?»

Circoscrizione Votanti Sì NoRegionale 35,49% 65,98% 34,01%Cagliari 38,11% 71,03% 28,96%Nuoro 34,74% 62,46% 37,53%Oristano 33,08% 59,24% 49,75%Sassari 37,22% 60,01% 39,98%Medio Campidano 42,51% 66,44% 33,55%Carbonia Iglesias 31,42% 68,64% 31,35%Ogliastra 28,70% 71,55% 28,44%Olbia Tempio 26,86% 66,95% 33,04%

10° quesito«Siete voi favorevoli alla riduzione a cin-

quanta del numero dei componenti del Consi-glio regionale della Regione Autonoma dellaSardegna?»

Circoscrizione Votanti Sì NoRegionale 35,51% 98,27% 1,72%Cagliari 38,13% 98,56% 1,43%Nuoro 34,75% 97,84% 2,15%Oristano 33,09% 98,12% 1,87%Sassari 37,23% 98,12% 1,87%Medio Campidano 42,55% 98,35% 1,64%Carbonia Iglesias 31,44% 98,55% 1,44%Ogliastra 28,74% 97,99% 2,00%Olbia Tempio 26,87% 97,78% 2,21%

I risultati

Erano attese da alcune set-timane ed alla fine, dopoun tourbillon di nomi maiconfermati, sono arrivate,

scatenando un mare di polemiche.Le nomine dei vertici della Carbo-sulcis e dell’Igea hanno riacceso loscontro tra maggioranza ed oppo-sizione in Consiglio regionale. Lanomina più contestata è quella adamministratore unico della Carbo-sulcis del consigliere comunale diIglesias Alessandro Lorefice, 29 an-ni, Pdl, laureato in giurisprudenza.Subentra alla terna formata dal pre-sidente Sergio Matzuzzi (anch’egliconsigliere comunale del Pdl a Igle-sias) e dai consiglieri Mirando Ba-sciu (Udc) e Alberico Lampis (Pdl).

La giovane età di Lorefice e,quindi, la sua inesperienza, sono ilprincipale motivo di opposizioneanche delle organizzazioni sinda-cali ed hanno scatenato inoltre una“guerra interna al Pdl” tra il pre-sidente della Regione Ugo Cappel-lacci ed il coordinatore regionaleSettimo Nizzi che ha chiesto un pas-so indietro al giovane amministra-tore unico appena nominato, tro-vando però la ferma opposizione diCappellacci che ha fatto la nomina.

Giovanni Battista Zurru (Udc)è stato confermato alla presidenzadell’Igea, dove è stato confermatoanche Vito Didaci (Udc) ed è arri-vato Cesare Carta (Pdl), al postodi Giuseppe Ottaviani (Pdl).

Polemiche dopo le nuove nomine alla Carbosulcis e all’Igea

Lorefice amministratore unico Carbosulcis

LEGGE REGIONALE 24 MAGGIO 2012

Norme sul riordino generale delle autonomie locali e modifiche alla legge regionale n. 10 del 2011

Art. 1 Procedure di riordino generale

delle autonomie locali1. Entro il 31 ottobre 2012 il Con-

siglio regionale, in armonia con laCostituzione e i principi dell’ordi-namento giuridico, nonché con lo Sta-tuto, approva una legge contenenteil riordino generale delle autonomielocali, facendo applicazione del prin-cipio di decentramento amministra-tivo e valorizzando le funzioni da at-tribuire alle unioni di comuni e/o adaltre forme associative.

2. Entro il 31 dicembre 2012 deveessere data attuazione al procedimen-to di riforma, assicurando la consulta-zione delle popolazioni interessate.

3. Al fine di assicurare il rispet-to dei principi di cui agli articoli 1,5, 114, 116 e 118 della Costituzione,nonché di cui all’articolo 43 delloStatuto ed in attesa del riordino e del-la sua applicazione volta a realizza-

re un nuovo assetto, gli organi pro-vinciali in carica assumono in viaprovvisoria, e sino al 28 febbraio2013, la gestione delle funzioni am-ministrative attribuite alle otto pro-vince che saranno soppresse all’esi-to dei referendum svoltisi il 6 mag-gio 2012 e provvedono alla ricogni-zione di tutti i rapporti giuridici, deibeni e del personale dipendente aifini del successivo trasferimento.

4. Agli effetti della vigente legi-slazione, ivi compresa quella elet-torale, le gestioni provvisorie di cuial comma 3 corrispondono a circo-scrizioni amministrative provinciali.

Art. 2 Integrazioni alla legge regionale

n. 10 del 20111. Al comma 6 dell’articolo 2 del-

la legge regionale 18 marzo 2011,n. 10 (disposizioni urgenti in mate-ria di enti locali), è aggiunta alla fi-ne la frase “ivi comprese quelle del

fondo unico previsto dall’articolo 10della legge regionale 29 maggio 2007,n. 2 (legge finanziaria 2007)”.

Art. 3 Norma transitoria

1. Nelle more della definizionedi un’organica disciplina in materiadi organizzazione e di funzioni deglienti locali non si applica in Sarde-gna l’articolo 13 della legge 4 agosto2006, n. 248 (conversione in legge,con modificazioni, del D.L. 4 luglio2006, n. 223, recante disposizioni ur-genti per il rilancio economico e so-ciale, per il contenimento e la razio-nalizzazione della spesa pubblica,nonché interventi in materia di entra-te e di contrasto all’evasione fiscale).

Art. 4Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigo-re il giorno della sua pubblicazionenel Bollettino ufficiale della Regioneautonoma della Sardegna (BURAS).

Alessandro Lorefice.

IL NUMERO 246 2-15:IL NUMERO 181 2/11 31/05/12 11.16 Pagina 1

Page 3: La Provincia del Sulcis Iglesiente n° 246

3La Provincia del Sulcis IglesienteAnno XVII • N° 246 • 31 Maggio 2012

Procede speditamente il pro-getto di rilancio dello stabi-limento ex Ila di Portove-sme, rilevato alcuni mesi fa,

dopo il fallimento, dall’imprendito-re Ninetto Deriu, titolare della RE.-NO. srl, per tre milioni di euro. Inattesa di poter ricevere materialmentegli impianti e, quindi, di poterne ve-rificare le condizioni, Ninetto Deriuha dato un nuovo nome allo stabili-mento, destinato a nuova vita, Port.-Al., Portovesme Alluminio, dal qua-le già emerge la profonda caratteriz-zazione territoriale, ed ha gettato le

basi di un programma di lavoro mol-to ambizioso.

I primi passi prevedono la messain sicurezza degli impianti e la ma-nutenzione dei macchinari e, quindi,la ripresa della produzione che, ri-spetto al passato, verrà diversificata.Port.Al., infatti, riprenderà a produr-re i laminati di qualità destinati almercato nazionale ed internazionale,ma quella che nelle intenzioni di Ni-netto Deriu diventerà il fiore all’oc-chiello, sarà la produzione di lamie-re in alluminio destinate alla cantie-ristica navale (imbarcazioni dai 18metri in sù), per la quale verrà costi-

tuita una società ad hoc, la Consul(Costruzioni nautiche sulcitane).

Il progetto prevede investimentisignificativi. Ai tre milioni di euroresisi necessari per rilevare lo stabi-limento dal fallimento, infatti, se neaggiungeranno almeno altrettanti perla messa in sicurezza e la manuten-zione dei macchinari. Ma lo sforzoeconomico maggiore sarà quello suc-cessivo, necessario per la creazionedella linea di produzione destinataalla nautica.

Contrariamente a quanto è acca-duto nel territorio in un passato più

o meno recente, che ha visto spessonascere iniziative industriali con ilcorposo sostegno di finanziamentipubblici, andati poi sprecati per ildeclino più o meno rapido delle stes-se, il progetto di Ninetto Deriu fa le-va esclusivamente su risorse private.L’auspicio del diretto interessato e ditutte le parti in causa, ad iniziare dailavoratori che attendono da alcunianni di poter ritrovare il sorriso, perfinire all’intero territorio, afflitto da unacrisi senza precedenti, è che l’iter au-torizzativo possa procedere spedita-mente, senza intoppi. Se così sarà,con ogni probabilità, la produzione

potrà riprendere entro la fine dell’an-no, al più tardi all’inizio del 2013.

Ninetto Deriu ha fornito ampierassicurazioni alle organizzazionisindacali che tutti i lavoratori ver-ranno rioccupati (complessivamen-te i dipendenti ex Ila sono 160), conun programma graduale, dopo pre-ventiva riqualificazione.

Quello che viene fuori dal proget-to di Ninetto Deriu è un segnale im-portante per il polo industriale di Por-tovesme e l’intero Sulcis Iglesiente.La crisi è grave, probabilmente nonha ancora toccato il punto più basso,

ma il territorio ha già dimostrato inpassato, negli anni ‘60, quando tra-montò l’epopea mineraria, che ci sipuò risollevare anche quando non siintravvede alcuna luce all’orizzonte.

Il primo a credere in un prossimorilancio è proprio Ninetto Deriu, per-ché diversamente avrebbe continuatoa gestire la sua azienda e non si sa-rebbe tuffato in una nuova avventuraimprenditoriale quale quella del rilan-cio dell’ex Ila. Le risorse ci sono edoccorre ritrovare fiducia nel futuro, perinvestirle in progetti seri e, soprattut-to, produttivi.

Giampaolo Cirronis

Procede il piano di rilancio della fabbrica di laminati d’alluminio, con un ambizioso progetto di diversificazione produttiva

Ex ILA, segnali di nuova vita a PortovesmeLa produzione ripartirà dopo la messa in sicurezza degli impianti e la manutenzione dei macchinari, quasi certamente entro fine anno.

L’imprenditore Ninetto Deriu. Lo stabilimento ex ILA di Portovesme rinascerà con un progetto molto ambizioso.

Anche quest’anno, comeavviene ormai dal 2002,Enel ha aperto le porte deisuoi impianti per far co-

noscere al pubblico le modalità e glistandard ambientali con cui vieneprodotta l’energia elettrica.

L’appuntamento è stato inseritonell’ambito della manifestazione“Vivi il lago”, organizzata dall’am-ministrazione comunale di Gavoinel lago di Gusana, con la collabo-razione delle associazioni sportiveBikingavoi, Moto Club e Prociv-Ar-ci, e lo stesso Enel, proprietario delbacino artificiale e l’Ente foreste chesi occupa della cura ambientale del-la fascia costiera e dei boschi.

I visitatori (per favorire l’afflussoè stato disposto un servizio navetta daGavoi al lago dalle 8.00 alle 14.00)per l’intera giornata hanno partecipa-to ad escursioni in canoa sul lago al-la scoperta dello straordinario pae-saggio, ad escursioni in bicicletta e,quindi, hanno potuto visitare il lago,con guide messe a disposizione daEnel, presente l’ing. Renato Giardi-na, capo Unità Business Sardegna.Al termine è stato offerto il pranzo.

Per l’intera mattina sono stati pre-senti il sindaco di Gavoi, GiovanniPorcu, e l’ex sindaco Salvatore Lai,già assessore regionale al turismo,tra i più convinti sostenitori del pro-getto che oltre mezzo secolo fa portòalla realizzazione del lago di Gusa-na, ottenuto tra il 1959 e il 1961 nelterritorio di Gavoi, nella Barbagiadi Ollolai, sbarrando il rio Gusanatra monte Littederone e Nodu NosArcos. Il lago si stende alla base del-l’altopiano granitico di Fonni e ri-sulta perfettamente inserito nel pae-

saggio, circondato da rilievi ricoper-ti di roverelle che gli forniscono unaspetto caratteristico. Oltre che fonte

di lavoro con la produzione di ener-gia elettrica, il lago è diventato unastraordinaria attrattiva turistica.

Il serbatoio di Gusana alimenta lacentrale in caverna di Taloro, co-stituita da tre gruppi da 95 MVA e

quella di Cucchinadorza (Taloro 1°salto), costituita da due gruppi da26 MVA.

Anche quest’anno Enel ha organizzato la visita ai suoi impianti

“Vivi il lago”: sport, ecologia ed energia

L’ing. Renato Giardina e l’ex assessore regionale Salvatore Lai.

LATINIAVino dolce da vendemmia tardiva di uve Nasco

dei vigneti ad alberello - antica vigna “Latina” -

del Basso Sulcis della Sardegna.

Vino mediterraneo, caldo, solare che,

servito a 10°-12° C, esalta il dessert

e partecipa a tutti i momenti di incontro e di festa.

Ha ricevuto il “Premio speciale”

“miglior vino dolce dell’anno” 2002

e i 3 bicchieri del “Gambero Rosso”

Cantina SantadiVia Su Pranu, 12 - Santadi - Tel. 0781 950127-953007 - Tel. e Fax 0781 950012

Miglior vino da dessert al Vinexpò 2001 di Bordeaux.

Per iniziativa del gruppo dilavoro “Innovazione e ri-cerca” della ConfindustriaSardegna Meridionale,

coordinato da Mario Mariani, fon-datore ed amministratore del Ven-ture Incubator privato “The Net Va-lue” di Cagliari, si è svolta a Ca-gliari presso la sede della Confindu-stria, un’interessante giornata di la-voro sul tema “La finanza d’impre-sa per l’innovazione”.

L’iniziativa ha inteso approfon-dire e diffondere la conoscenza diuno strumento di finanziamentoparticolarmente interessante e pocoutilizzato nella nostra regione comeil Venture Capital e di favorire la na-scita di nuovi contatti e di nuove op-portunità di business per le impre-se sarde. Hanno partecipato, infatti, irappresentanti delle più qualificateed attive società di Venture Capitalitaliane, alcune delle quali partico-larmente interessate ad investire inSardegna, terra particolarmente flo-rida di iniziative imprenditoriali le-gate al mondo dell’ICT e dei nuovimedia.

Ai lavori, introdotti da Mario Ma-riani, hanno partecipato FrancescaNatali (Ingenium Sardegna); Ame-deo Giurazza (Vertis Ventures); An-drea di Camillo (Principia SGR);Massimiliano Magrini (AnnapurnaVentures); Aurelio Mezzotero (Atlan-te Ventures); Mauro Odorico (TTVentures); Gianluca Dettori (dPixel)ed il presidente della Sfirs, AntonioTilocca. In video conferenza è inter-venuto Riccardo Donadon, presiden-te dell’associazione Italia Startup,fondatore H-Farm, un Venture Incu-bator privato di successo in Veneto,membro della task force recentemen-te costituita dal ministro Passera perfavorire la nascita e lo sviluppo dellestart up innovative in Italia.

Nella sessione pomeridiana,previa prenotazione, le start up sar-de (oltre 20) hanno incontrato, nelcorso di colloqui riservati i venturecapitalist presenti, illustrando lapropria idea di impresa e verifican-do le possibili opportunità di finan-ziamento. La maggior parte di que-ste iniziative sono state proposte daiimprenditori o aspiranti imprendi-tori sardi. Alcune provenivano dalmondo della ricerca e sviluppo uni-versitaria o del parco scientifico dellaSardegna. Dimostrazione tangibiledel fatto che il territorio isolano di-

mostra grande vitalità imprendito-riale, in particolare nel settore ICT,eCommerce e NewMedia, al puntoda poter affermare che nel Caglia-ritano esista una sorta di distretto disettore, la Cagliari Valley.

«Riteniamo che l’evento delprossimo 16 giugno costituisca unaopportunità da non perdere sia perle Start up innovative del nostroterritorio sia per il nostro sistemaproduttivo nel suo complesso» - hadichiarato il presidente della Con-findustria Sardegna Meridionale,Alberto Scanu.

«In un momento di crisi comequello che stiamo attraversando l’e-vento organizzato dal nostro grup-po di lavoro innovazione costitui-sce un momento importante per ilmondo delle imprese isolane. Rite-niamo, infatti, di primaria importan-za supportare la nascita di nuoveimprese innovative anche medianteeventi come quello odierno, che mi-rano ad approfondire la conoscen-za degli strumenti di finanziamentodedicati all’innovazione e ad offrireagli imprenditori, specie se giovani,la possibilità di valutare diretta-mente un loro utilizzo. La nostra or-ganizzazione conferma il suo impe-gno teso a promuovere la culturadell’innovazione tra gli imprendito-ri sardi, così come conferma l’impe-gno per diffondere tra i giovani lacultura d’impresa e per sostenerela nascita di nuove imprese, conl’obiettivo di dare un contributoconcreto alla crescita e al consoli-damento delle sistema produttivodella nostra regione.

Cagliari viene percepita ancoracome città dell’innovazione, città ingrado di attrarre giovani e menogiovani con idee innovative da svi-luppare. Far venire a Cagliari unabuona rappresentanza di VentureCapital può essere molto utile perrichiamare l’attenzione su di noi. Sitratta tra l’altro degli stessi sogget-ti che stanno portando avanti il pro-getto Start Up Italia, promosso dalMinistro Passera. Nel mondo si èdimostrato che nei periodi di crisila creazione di posti di lavoro ri-spetto ai capitali investiti avvienein misura maggiore nelle start up.Ecco il perché della nostra atten-zione verso questo mondo», - ha con-cluso il presidente della Confindu-stria Sardegna Meridionale, AlbertoScanu.

Iniziativa del gruppo “Innovazione e ricerca” di Confindustria

La finanza d’impresa per l’innovazione

Alberto Scanu.

La diga sul lago di Gusana.

IL NUMERO 246 3-14:IL NUMERO 181 3/10 30/05/12 17.09 Pagina 2

Page 4: La Provincia del Sulcis Iglesiente n° 246

4 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVII • N° 246 • 31 Maggio 2012

A Sant’Antioco, Portoscuso e Carloforte, una grande frammentazione ha portato alla presentazione di molte liste

Sono tre sfide dall’esito molto incertoDopo una campagna elettorale molto difficile, caratterizzata da una sfiducia crescente, c’è il rischio di un forte astensionismo.

Candidato Sindaco:Mariano Fois

Candidati consiglieri:Lai CarloPintus RobertoTernullo AlessandraCirillo Roberto BattistaPani FrancescoTroncia PierluigiaDessì Jean FrancoisFadda EsterPinna SalvatoreTocco Anna CarlaCau Giuseppe Marco DavideGarau DanieleLocci MarcoCarboni GiovanniBrai StefanoBuzzanca Laura

Genti Noa

Candidato Sindaco:Raffaele Antonio Migliaccio

Candidati consiglieri:Bullegas FrancescoEustachi CarloLedda GiorgioMartinelli RobertoMigliaccio MicheleMura SalvatorePinna RenatoPiras BrunoPitzalis Maria TeresaPortas FrancescoSguazzin RobertoTaberlet Maria DoloresTardini AnnaCurridori Francesco

Insieme per Sant’Antioco

Candidato Sindaco:Roberto Longu

Candidati consiglieri:Basciu GiovanniBullegas EricReina GiuseppeCabriolu MarcelloTundo MassimoPittau ValeriaCanepa FilippoPau MicheleLongu RobertoLorrai MonicaBullegas AntonioMelis SolideaDessì MarcoMassa Augusto

Sant’Antioco Libera

Candidato Sindaco:Giovanni Benito Guido Locci

Candidati consiglieri:Agati GianfrancoAvellino RenatoCaddeo SimoneCauli GianniCorsini GiorgioCossu Giovanni PaoloCorrò MarcoFulgheri AntonioGuidetti MarinaIesu SalvatorinaInguscio Giovanni AntonioLocci IgnazioMulas MauroOrlando EsterSpina Emilio JohnnySpiga Eleonora

Città Nuova

Candidato Sindaco:Mario Corongiu

Candidati consiglieri:Balia Paolo FrancoCabras LucaCammilleri GiovanniGarau Paolo FrancoIbba DanielaLai GiuseppeLecca ValerioLocci StefanoMassa FrancescaMassa MarcoMelis MassimoPinna GiorgioPiredda MariellaPuddu CarmineRenna PasqualeSerrenti Roberta

Impegno per Sant’Antioco

Candidato Sindaco:Salvatore Luigi Massa

Candidati consiglieri:Carta DanielaDiana RiccardoEsu MarioFontana MarcoFrongia TizianaMassa LuigiMereu GianlucaObino GiuseppePinna DanielaPiras AntonioPittau AntonioSchirru Marcella FernandaSerra RobertoSorace GiuseppeVigo ClaudioZara Giorgio

Torello Massa Sindaco per Sant’Antioco

Candidato Sindaco:Gianluca Balbi

Candidati consiglieri:Dessì MatteoFadda AnnaFadda SaraFarris FabioFloris AlessandroFois AlessandraForastieri DarioLecca DanielaManca AntonioMatta DanielaPuddu KatiaSuella AdrianoUselli Laura

Portoscuso Punto e @ Capo

Candidato Sindaco:Angelo Cremone

Candidati consiglieri:Biggio SilvestroMazzedda FrancescoPiras DanielaDemontis IsabellaSerra EloisaMurgia MaicolBernardini GiovannaGiganti FrancescoCherchi CristinaLoddo SamueleManca Gian FrancoBiffa SerafinoPuddu AnnaDessì ElioZuddas DaniloSalaris Lorenzo

Meglio liberi

Candidato Sindaco:Giorgio Alimonda

Candidati consiglieri:Atzei EnricoAtzori IgnazioBruera AntonellaFois SalvatoreGentili SalvatoreMaccioni RobertoMariani Anna ClaudiaMelis DorianoMura OriettaPellegrini MargheritaPinna AndreaPistis MonicaSalis DaniloSanna AttilioSantus AlessioValdes Attilio

Portoscuso insieme

Candidato Sindaco:Rossano Loddo

Candidati consiglieri:Cherenti DanieleCuccu MaurizioDeidda MatteoFois DavideGai FabioGalizia SelenaLai DanielaMelis ErminioMeloni AntonelloNapoli MonicaNuscis MaurizioPuddu MartinoPuddu OvidioSantoni GiovannaSimbula JessicaZuddas Luigi

Portoscuso nel cuore

Candidato Sindaco:Marinella Rita Grosso

Candidati consiglieri:Ariu StefanoBalbinot TamaraBalestrini NevioCaschili PalmiraCherchi FrancescoFonnesu RenatoGammino MariaGranara PietroLenzu NicolaMarrocu SaraMasia ChristianMocci IvoMura IgnazioRivano LivioSussarello GiancarlaValdes Elisabetta

+ Portoscuso

Candidato Sindaco:Luca Rombi

Candidati consiglieri:Peloso GianniVitiello AndreaSchirra Franca GiannaCurcio BattistaSerra VeronicaMasnata SilviaFerrando MaddalenaEnnas GianfrancoTiragallo Maria ElenaDamele NicolettaMaggiolo DanielaRivano AlessandroRosso AntonioTavella Giovanni

La voce di Carloforte

Candidato Sindaco:Bruno Casanova

Candidati consiglieri:Parodo Salvatore RinoMura AntonellaAste Sandro Tony CarloAste PaoloTrastu Francesca ClaudiaCasanova SalvatoreMarongiu AlessandroVacca LimboBrai MarioMolinas LucaParodo GiuseppeCampora FrancescaMazzella Francesca

Tabarchin pau ben in cumun

Candidato Sindaco:Enzo Ferraris

Candidati consiglieri:Borghero AngeloFalanga Maria SchiavinaGrosso Angela MariaMarrone AveRivano Enrichetta CaterinaSteri AlessandraArcuri FrancescoAtzori MarcoBenso MarcoBorghero PasqualeCuccu Pier GiacomoMaurandi AntonioPascale AntonioPittoni DionigiRivano GiovanniSanna Marco

Carloforte per noi

Candidato Sindaco:Pietro Vitiello

Candidati consiglieri:Buzzo ArmandoCherchi RobertoCimmino Giuseppina NunziaConcas PeppinoGarau VincenzoGhigino NicolfrancoGrosso GianfrancoIbba StefanoLuxoro NicolaPili MarianoPorceddu MassimoRombi GiambattistaRombi MaidyRombi StefanoScarpa Anna MariaVerderosa Giovanni

Un’altra Carloforte

Candidato Sindaco:Agostino Stefanelli

Candidati consiglieri:Biggio SalvatoreBonomo PierpaoloCongiu PatriziaDamele MarioDurante CarloFerraro BattistaFerraro SerafinoGranara FrancescoGranara PietroNapoli AntonioPenco Gianluigi MarioPiredda Giovanna MariaPomata GabrielePuggioni SalvatoreSedda FrancescoVitiello Silvio

Alternativa Democratica

Candidato Sindaco:Marco Simeone

Candidati consiglieri:Biggio CesareBorghero AttilioCastano Luz ElenaConte Walter MarioFeola LuigiFroldi MarianoLalli Walter FrancescoLeinardi RobertoLuxoro CesareMasnata Pier ToniaOpisso FrancescoPorcedda Pier PaoloRepetto ChiaraRivano AntonioRivano LorenzoRossino Battista

Carloforte oltre il 2000

IL NUMERO 246 4-13:IL NUMERO 181 4/9 31/05/12 08.43 Pagina 1

Page 5: La Provincia del Sulcis Iglesiente n° 246

Ameno di un anno dall’iniziodella consiliatura (il sinda-co Ginetto Perseu è statoeletto il 1 giugno ed ha no-

minato gli assessori il 20 giugno 2011),la maggioranza che guida il comunedi Iglesias è già a forte rischio. Dopola nomima del nuovo assessore al ser-vizio socio-assistenziale, alla solida-rietà sociale ed alle problematiche del-la famiglia, Angela Scarpa (39 anni),chiamata a sostituire Beppe Pes, di-messosi il 19 marzo scorso dopo avervinto il concorso di primario di car-diologia al Binaghi di Cagliari, tre dei18 consiglieri eletti nelle liste che han-no vinto le elezioni (Nicola Rossinidel Pdl, vicepresidente del Consigliocomunale; Francesco Pissard e VitoSpiga dell’Udc) si sono dissociati edhanno costituito un nuovo gruppoconsiliare, “Iglesias in Movimento”,«per restituire il destino della città agliIglesienti».

«Non un semplice gruppo consi-liare - si legge nel documento costi-tutivo sottoscritto dai tre consiglieri -ma un vero movimento civico, crea-to con l’ambizioso obiettivo di “farepolitica”, quella vera, capace di pro-gettare il futuro della vita pubblicanella città di Iglesias, che si proponedi dare una scossa positiva alla città,lavorando dentro e fuori il Consigliocomunale per avanzare proposte e di-scutere progetti capaci di valorizzarele immense risorse del patrimoniocittadino.»

Numeri alla mano, l’iniziativa po-litica assunta dai giovani consiglieriRossini (34 anni), Pissard (37 anni) eSpiga (26 anni) ha messo in grandedifficoltà la maggioranza che sostie-ne il sindaco e la Giunta che ora pos-sono contare un solo voto certo inpiù: 16 a 15.

«Iglesias in Movimento - sosten-

gono Rossini, Pissard e Spiga - na-sce come alternativa totalmente igle-siente al sistema politico attuale. Unaalternativa basata sulla trasparenzanella gestione della “cosa pubblica”,sulla partecipazione di tutti alle sceltedi prospettiva, sul rispetto delle scel-

te individuali dei singoli cittadini.Un’alternativa di riforme, progetti elibertà per far rinascere Iglesias. InConsiglio comunale la posizione diIglesias in Movimento sarà di soste-gno esterno alla maggioranza, in ma-niera propositiva ma non supina ri-spetto alle scelte della Giunta e del-l’amministrazione. L’obiettivo è il ri-spetto del programma di governo del-la città con cui la coalizione ha vinto leelezioni, ma con la consapevolezza cheper riuscire è necessario un netto cam-bio di marcia.

Iglesias in Movimento non entreràin questa Giunta, quindi: niente as-sessorati, niente “poltrone”, nienteprebende. Solo la voglia di fare poli-tica per migliorare la vita dei citta-dini di Iglesias - concludono Rossini,

Pissard e Spiga - guardando al benes-sere generale ed allo sviluppo dellacittà, valorizzando le buone idee, leintelligenze, le qualità e le competenzedi tutti.»

La replica dei gruppi di maggio-ranza (Udc, Pdl e Psd’Az) non s’èfatta attendere, ed è giunta con un do-cumento durissimo, almeno quantoquello dei tre dissidenti.

«Nei giorni scorsi - si legge nellanota - i consiglieri comunali Pissard,Rossini e Spiga, dopo aver condivisol’appartenenza nelle liste dell’Udc edel Pdl, con una nota hanno comu-nicato al sindaco Perseu e alla mag-gioranza di centro destra-sardista chegoverna la città di aver fondato unanuova formazione politica denomi-nata “Iglesias in movimento”, moti-vata a dir loro dal “voler restituire ildestino della città agli Iglesienti”.

Il 3 maggio scorso è stata convo-cata una riunione di maggioranza acui erano presenti anche i consiglie-ri Pissard e Spiga. In tale circostan-za il sindaco ha comunicato il nomi-nativo del nuovo assessore ai servizisociali ed i consiglieri Pissard e Spigahanno dichiarato alla maggioranzal’esigenza che anche il gruppo mistoavesse la sua visibilità, manifestan-do inoltre l’esigenza già diverse voltepresentata di istituire la commissio-ne edilizia. Tuttavia, dopo la nominadell’assessore ai servizi sociali, i con-siglieri comunali Pissard e Spiga han-no abbandonato la riunione, dichia-rando di non voler partecipare alladiscussione degli altri punti all’ordi-ne del giorno, comportamento abba-stanza anomalo da parte di chi dichia-ra di non volere assessorati, niente“poltrone”, niente prebende.»

«Successivamente - si legge an-cora nella nota della maggioranza -il gruppo “Iglesias in movimento” hadichiarato di essere uscito dalla mag-gioranza, manifestando l’appoggioesterno, destabilizzando di fatto e vo-lontariamente la coalizione di go-verno, rendendo ingovernabile la cittàe minando la coerenza e la soliditàdella maggioranza consiliare elettaliberamente dai cittadini iglesienti echiamata all’attuazione del pro-gramma di mandato, con il rischiodi creare le condizioni per l’interru-zione anticipata della consiliatura.

Nella nota con cui si comunica lanascita di “Iglesias in movimento”, iconsiglieri Pissard, Spiga e Rossinicriticano le forze politiche che, a lorodire, avrebbero limitate capacità diproposte e di decisioni, tuttavia an-cora non conosciamo le loro. A talproposito portiamo all’attenzione deitre consiglieri che in questo sistemademocratico, se pur migliorabile, so-no le forze politiche a garantire la plu-ralità di espressione e loro ne sonola più vera testimonianza, poiché senon avessero trovato ospitalità nelleliste dell’Udc e del Pdl non sarebbe-ro potuti diventare consiglieri comu-nali. Infatti, la loro stessa elezione inConsiglio è dovuta in parte alla sur-roga di consiglieri eletti e divenuti as-sessori ed appare presuntuoso l’atteg-giamento di chi parla a nome non di“semplice gruppo consiliare, ma unvero movimento civico”, poiché an-cora non si capisce quale seguito eriscontro abbiano nella società igle-siente.»

«Il sindaco, la giunta, i gruppidella maggioranza di centrodestra-sardista - conclude la nota dei gruppidi maggioranza - consapevoli delledifficoltà più ampie nelle quali vive lanostra città e l’intero territorio, congrande responsabilità e spirito diservizio rafforzeranno il proprio im-pegno valutando le soluzioni migliorinell’interesse della città.»

Il Partito Democratico, primo par-tito d’opposizione, attacca la mag-gioranza di centrodestra e ne chiedele dimissioni per consentire ai citta-dini di tornare alle urne.

«Di fronte alla crisi che colpisceil nostro territorio - scrive in una nota

Daniele Reginali, presidente dellaassemblea provinciale del PD - è ver-gognosa la paralisi amministrativadella quale la Giunta Perseu è forte-mente responsabile. Quello che staaccadendo ad Iglesias rischia di com-promettere pesantemente il lavoroprodotto dalla precedente ammini-

strazione di centrosinistra.»«Iglesias, centro principale del no-

stro territorio insieme a Carbonia -scrive ancora Reginali - non puòaspettare: i giovani che continuanoad emigrare non sono interessati aigiochi di potere. La città non vuole

un Sindaco che si dichiara non con-sono a quel ruolo e pretende delle ri-sposte ed una linea chiara in conti-nuità col piano strategico, l’unico ve-ro documento che dà un indirizzo po-litico alla nostra città, ma che è statoda tempo messo da parte. Per questomotivo, se vengono meno proposte,

contenuti e, soprattutto, principi digovernabilità, è meglio rimettere ilmandato nelle mani degli elettori.»

La prima verifica della situazionepolitica determinatasi con la creazio-ne del nuovo gruppo consiliare è at-tesa per lunedì 4 giugno, quando si

riunirà il Consiglio comunale. Non èdifficile prevedere che il dibattito sa-rà caratterizzato dal confronto tra lamaggioranza ed il gruppo di nuovacostituzione e, quindi, tra la maggio-ranza e l’opposizione.

Giampaolo [email protected]

5La Provincia del Sulcis IglesienteAnno XVII • N° 246 • 31 Maggio 2012

Candidato Sindaco:Piero Andrea Pinna

Candidati consiglieri:Arceri RobertoFanutza MicheleFois Anna Maria RitaFrau MichelaManca FrancescoMei Gian CarloPinna RiccardoPintus GabrielePirosu MilenaSerra GabrieleVacca MaurizioVicentini Aldo

Nuxis imparis

Candidato Sindaco:Roberto Lallai

Candidati consiglieri:Casti Alberto MarioCosa IreneCrobeddu GianlucaManca SergioNonnis MarianoPilisi SusannaPinna FrancescoPisanu LucaPubusa MirkoSecci SimoneSerra ClaudiaTrogu Pierpaolo

Continuità per Nuxis

Dalle fibrillazioni interne alla maggioranza è nato un nuovo gruppo consiliare autonomo che ha creato una forte instabilità

Iglesias, la maggioranza è già a forte rischioDopo la nomina di Angela Scarpa ai servizi sociali (Beppe Pes si era dimesso), Rossini, Pissard e Spiga hanno creato “Iglesias in movimento”.

Il sindaco Ginetto Perseu. Nicola Rossini. Francesco Pissard. Vito Spiga.

Il 10 e 11/6 si rinnova il Consiglio comunale

Nuxis: Andrea Pinnasfida Roberto Lallai

Si è conclusa il 27 maggio la 5ªedizione del concorso foto-grafico “Obiettivo su San Gio-vanni Suergiu”, organizzato

dal gruppo “Le Mani Amiche” Acli diSan Giovanni Suergiu, nei locali delcentro polivalente. I primi tre classi-ficati sono risultati: Pietro Melis conla foto “Sos Thurpos” (maschera di

Orotelli); Efisio Atzeni, con “Euforbiaal mare”; Giorgio Capelli, con “Tra-monto sulla baia di Nora”. I temi delconcorso erano due: “Sardegna tracielo, terra e mare” e “Tema libero”.

Alla premiazione hanno parteci-pato il sindaco, Federico Palmas, el’assessore alla cultura, Roberto Pucci.

Questi i premi per i vincitori.

1° premio: gita in barca per duepersone offerto da “Pescaturismo idue fratelli” di Alessio Serra;

2° premio: stampa su tela 40x80offerto da Studio fotografico RM diRoberto Todde;

3° premio: piatto in ceramica rea-lizzato a mano ed offerto da ACLI“Le Mani Amiche”.

Si è conclusa la quinta edizione del concorso fotografico “Obiettivo su San Giovanni Suergiu”

Sos Thurpos (1° classificato). Euforbia al mare (2° classificato). Tramonto sulla baia di Nora (3° class).

Bar - RistorantePizzeria

Loc. Zinnigas presso bivio fonti acqua minerale

NUOVA GESTIONE

Sala ricevimenti, matrimoni, battesimi,

cresime, comunioni, feste di laurea e compleanni.

Veranda aperta

Parco giochi per bambini - Ampio parcheggio

Tel. 0781 73012 - 338 2670991

IL NUMERO 246 5-12:IL NUMERO 181 4/9 31/05/12 12.03 Pagina 2

Page 6: La Provincia del Sulcis Iglesiente n° 246

6 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVII • N° 246 • 31 Maggio 2012

«M i chiamo Abdò,la mia famigliaviene da Carta-gine, una colonia

fenicia che si trova in Tunisia.Questi sono i miei fratelli e so-

relle e siamo nati a Sirai, un picco-lo villaggio dove tutto si vede.

Vedo la pianura, i boschi, il ma-re e le navi che arrivano e partonoda Sulky. Vedo la strada che portaalle miniere di piombo e d’argentodove lavorano alcuni miei parenti.

Venite, andiamo a vedere il vil-laggio.»

Le persone che sabato 12 e do-menica 13 maggio hanno visitato, inoccasione di “Monumenti Aperti”,il sito di Monte Sirai, sono state ac-colte con queste frasi dai bambiniche frequentano la quarta e la quintaelementare della scuola Madre Ca-milla Gritti e dal personale della coo-perativa Mediterranea.

Vestiti da Cartaginesi con tantodi sandali e cordicino sulla fronte,parlando al presente, hanno illustra-to ai turisti, in un percorso studiato adhoc l’entrata nel villaggio, la botte-ga del muratore, il tempio, il tofet e lanecropoli fenicio-punica, con grandedisinvoltura, e si sono immedesi-

mati nella parte come dei veri attori.Si sono accordati sui vari compi-

ti da svolgere, con un semplice sguar-do si sono passati la parola l’un l’altrosenza emozione, con grande mae-stria e sapere nel rispondere anche aqualche domanda non prevista.

Con fare da adulti hanno tenutouniti i vari gruppi, “riprendendo” senecessario e con gentilezza chi si al-lontanava troppo, si sono rivolti dan-do del lei a tutti, nonni, papà, mam-me e zii, che nei panni da turisti ub-bidivano in silenzio...

A giro ultimato, hanno ringrazia-to e salutato, pronti a ripartire con unnuovo gruppo... «Mi chiamo Abdò, lamia famiglia viene da Cartagine...»

Docenti, suore e familiari dei bam-bini, con il petto gonfio di orgoglioper una volta non hanno spiegato

nulla ai loro pargoli, hanno ascoltatoe, probabilmente, anche invidiatoquei loro modi di fare spontanei, illoro senso del dovere gratuito, l’a-micizia sincera che li faceva tenereper mano e perché no… anche la loroinfallibile memoria.

Da Carbonia a Sant’Antioco,da Calasetta a Iglesias, daBuggerru a Fluminimag-giore e Gonnesa. Grande

successo per l’edizione 2012 di Mo-numenti Aperti. Anche la nona edi-zione della manifestazione ha con-fermato il grande interesse dei visita-tori della Provincia di Carbonia Igle-sias. A Carbonia i numeri registrati il12 e 13 maggio sono stati inequivo-cabili: circa 9.500 le presenze regi-strate, alle quali vanno aggiunte alcu-ne manifestazioni in cui non è statopossibile raccogliere le presenze, il chefa presumere che i visitatori siano statioltre 10mila.

Particolare successo è stato riscos-so dall’area della Grande Miniera diSerbariu: quasi 1.100 persone hannovisitato l’area superiore della miniera,circa 450 la galleria e lo stesso nu-mero di persone ha fatto visita allamostra Strumenti e Ricordi, dedicataalla vita quotidiana dei minatori edallestita in una delle sale argani.

Grande curiosità ed apprezzamen-to ha registrato anche la mostra “Lecarte del fondo Cossu 1852-1958:nuova luce alla memoria della co-munità” organizzata dalle operatricidella sezione di storia locale del co-mune di Carbonia. All’interno dellamostra è stato possibile osservare,tra i tanti documenti esposti, anche lacarta mineraria del 1852, con la qualeveniva rilasciata la prima concessionemineraria per Bacu Abis. In miniera

è stato possibile visitare, inoltre, ladimostrazione dei mestieri artigianalidi ieri e di oggi e, nello spazio Terri-torium, la mostra ed installazione:“Lo spazio come contenitore dellamemoria e ipotesi per il futuro: l’ar-chitettura razionalista, l’arte moder-na, l’ambiente, l’archeologia indu-striale, cultura come sviluppo”.

Notevole successo ha avuto anche

il trenino gommato che ha permessodi visitare alcuni dei tratti fondamen-tali dell’architettura razionalista checaratterizzano la città di Carbonia. Co-me era facilmente prevedibile partico-lare curiosità ha suscitato una delle no-vità di quest’anno: il campanile dellachiesa di San Ponziano, visitato dacirca 560 persone. Molti visitatori

anche presso i musei ed i siti archeo-logici.

Anche per l’edizione 2012 un datodi primaria importanza è stato il coin-volgimento e la partecipazione attivadei più giovani ed in particolare deglistudenti e la collaborazione tra corpodocente, studenti e famiglie. Tutti gliallestimenti ed il lavoro di guide, in-fatti, è stato il frutto di mesi di studio

e preparazione, che da una parte èstato indispensabile per garantire labuona riuscita dell’evento, e dall’al-tra è servito per far apprezzare tutti iluoghi di grande interesse che la cittàoffre. A questo va aggiunto anche ildeterminante contributo di tante as-sociazioni di volontariato.

Sant’Antioco il 12 e 13 maggio ha

aperto ai visitatori ben 22 monumenti:l’acropoli, l’archivio storico comuna-le, il museo del bisso, le catacombe diSant’Antioco martire, la basilica diSant’Antioco, la fonte romana, il for-te sabaudo, la mostra del Comune, lagrotta della natività, il museo archeo-logico, il museo etnografico, la ne-cropoli punica di Sulky, il tofet, latomba dei giganti, Torre Canai, il vil-

laggio ipogeo, il cronicario, il villaggionuragico Grutti ‘e acqua, il villaggionuragico Corongiu Murvonis, l’anti-co laboratorio delle arti e dei saperi,le domus de janas e, infine, le salinedi Sant’Antioco.

Calasetta nelle stesse giornate del 12e 13 maggio ha proposto il museo d’ar-te contemporanea, MACC, la chiesa

parrocchiale, la torre e la galleria a cie-lo aperto di Mangiabarche.

La settimana successiva, sabato 19e domenica 20 maggio, è stata Igle-sias a vivere la sua giornata da prota-gonista con la tappa di MonumentiAperti 2012.

Quest’anno sono state aperte ai vi-sitatori tutte le meraviglie della cittàmineraria. Tra i 41 monumenti aper-

ti, tre sono le novità assolute: il Pa-lazzo Liberty, il Cinema Electra ed ilLiceo artistico. Il programma, nono-stante il condizionamento delle catti-ve condizioni meteorologiche, haproposto anche grandi eventi culturalivolti a valorizzare i tanti artisti localiche si sono esibiti nei luoghi più sug-gestivi ed attraenti della città.

«Un grazie particolare ai volonta-ri che, nonostante la pioggia, hannolavorato in modo encomiabile per labuona riuscita della manifestazione».Con queste parole il sindaco, GinettoPerseu, e gli assessori al turismo edalla cultura, Andrea Pilurzu e LuigiBiggio, hanno ringraziato, a nome del-la Giunta, quanti hanno contribuito al-l’edizione 2012 di Monumenti Aperti.

«è ora tempo di pensare all’esta-te - sottolineano Andrea Pilurzu eLuigi Biggio - siamo convinti che peril futuro della filiera turistica cittadi-na sia necessario rendere fruibili ibeni culturali ed identitari della no-stra città. Per questo motivo, a breve,riuniremo tutti coloro che si sono im-pegnati per la buona riuscita di Mo-numenti Aperti per capire come pro-seguire in questa opera di valorizza-zione in chiave turistica del patrimo-nio culturale, storico, artistico ed am-bientale di Iglesias.»

La fruizione e la promozione deiluoghi della cultura è indubbiamenteun punto di partenza imprescindibileper rendere veramente Iglesias unacittà turistica.

Il 26 e 27 maggio sono stati pro-tagonisti i comuni di Fluminimag-giore, Gonnesa e Buggerru (questoultimo alla sua prima esperienza)

Il programma di Monumenti Aper-ti 2012 nel territorio prevede ancorale tappe di Carloforte e Teulada il 2 e3 giugno e, infine, San Giovanni Suer-giu il 29 e 30 settembre.

La manifestazione, alla 9ª edizione, ha confermato un interesse crescente in tutti i Comuni della Provincia di Carbonia Iglesias coinvolti

Monumenti Aperti 2012, un successo annunciatoRecord di siti visitabili e di presenze non solo a Carbonia e Iglesias, ma anche a Sant’Antioco, Calasetta, Fluminimaggiore, Gonnesa e Buggerru.

Carbonia - La necropoli a domus de janas di Cannas di sotto. Iglesias - Porto Flavia.

Grande successo per l’iniziativa della scuola “Camilla Gritti”

«Mi chiamo Abdò, vengo da Cartagine ...»

Le limitate disponibilità eco-nomiche hanno condizio-nato l’allestimento del pro-gramma del Girotonno,

giunto al traguardo del decennale,organizzato dal Comune di Carlofor-te, con la collaborazione di Regio-ne e Provincia di Carbonia Iglesias.

Il momento più significativo an-che quest’anno sarà la gara gastro-nomica internazionale. Alcuni qualifi-catissimi chef di diversi continentipresenteranno i loro fantasiosi ela-borati a base di tonno ad una giuriacomposta da esperti giornalisti delsettore enogastronomico, presiedu-ta dal giornalista enogastronomo emaestro sommelier Angelo Concas:

Italia - chef Matteo Barbarossa,assistente chef Sara Manni.

Grecia - chef Zacharias Vasilis,assistente chef Ilektra Vasileiadou.

Cuba - chef Manuel Bu Toledo,assistente chef Andrea Dosa.

Colombia - chef Roy Caceres,assistente chef Tommaso Tonioni.

Per il centro di Carloforte ver-ranno allestite le “Piazze dei Sa-pori”, nelle quali il pubblico potràdegustare i “patrimoni culinari” deidiversi popoli coinvolti. Un viaggioalla scoperta dei sapori, dei profumi

e dei colori delle nazioni in esserappresentate, ed oltre agli imman-cabili piatti a base di tonno dellatradizione carlofortina, sarà possi-bile assaporare le “esotiche” spe-cialità preparate dai cuochi dei di-versi continenti.

Uno degli appuntamenti gastro-nomici più raffinati ed apprezzati,tra quelli aperti al pubblico, è rap-presentato dalle “officine del gusto”,curate da Angelo Concas, che anchequest’anno presenteranno i labora-tori culinari tematici, in cui gli chef

coinvolti sveleranno i segreti dellemigliori ricette a base di tonno.

In una delle location più presti-giose del centro storico, il cine teatroCavallera, verranno realizzate degu-stazioni di finger food e pietanze abase di “Tonno Rosso” di Carlofor-te, accostati ai vini sardi da agricol-tura: biologica, a lotta integrata, bio-dinamica e naturale.

Ad aprire il Girotonno Live sa-ranno i Contramilonga in Crosso-ver Tango, spettacolo di musica edanza alle ore 21.30 di giovedì 31maggio, in Piazza Repubblica. Sa-bato 2 giugno alle ore 22.00, è pre-visto il concerto dei Matia Bazar.

Tra le novità della decima edi-zione il villaggio espositivo delle ec-cellenze artigianali del Sulcis Igle-siente “Artigiani a sud ovest”, sullacalata Mamma Mahon, dove si po-trà visitare anche la mostra su pan-nelli fotografici: “La pesca”, curatada Nicolo Capriata.

Nello stand verrà esposto il mo-dello della tonnara realizzato dal-l’anziano tonnarotto Salvatore Senis.

Tra le attività di “contorno” del-l’evento avranno un ruolo impor-tante i convegni e le mostre d’artefigurativa: pittura e fotografia.

Il programma risente delle limitate disponibilità economiche

Girotonno al traguardo del decennale

Uno dei gruppi di visitatori diretti dalle giovanissime guide della Camilla Gritti. Edoardo Bennato al Girotonno 2011.

Questo non è uno spot ma una comunicazione.

Dopo mesi dedicati a numerosi lavori di rifacimento

riapre il Ristorante La Peschiera da Basil io.

Oltre ai famosi antipasti, primi e secondi di solo pesce, che lo hanno reso celebre,

inaugura una nuova linea di proposte usando prodotti locali e di stagione.

I piatti ripescati da un menù collaudato a scelta tra 6 antipasti - 4 primi

6 secondi - 1/4 di vino - 1 coperto - acqua - liquore o dessert - caffè

a soli 30.00 €Località Porto Pino

Per prenotazioni (consigliabile) e/o info: tel. 0781 967018 - cell. 339 3458146

La Peschiera da Basilio

IL NUMERO 246 6-11:IL NUMERO 181 3/10 30/05/12 19.29 Pagina 1

Page 7: La Provincia del Sulcis Iglesiente n° 246

7La Provincia del Sulcis IglesienteAnno XVII • N° 246 • 31 Maggio 2012

di Salvatorico Serra

Continua (2)Affrontare problematiche legate al-

la storia mineraria significa avere laconsapevolezza di studiare temi chenon hanno eguali nella storia politica,economica e sociale di uno Stato e diun popolo, fin dalle sue origini più an-tiche, sia per la complessità delle te-matiche che propone e che sviluppa eper l’importanza che essi hanno sem-pre rivestito nella storia della civiltà deimetalli e nella storia del diritto, sia per-ché hanno rappresentato la chiave divolta nella storia dello sviluppo del-l’uomo, giacché ha segnato il passag-gio decisivo nella trasformazione eco-nomica da agricola ad industriale, conle connesse conseguenze sociali.

Una storia nella storia. Meglio,«storie parallele», che non solo hannoinfluenzato ma capovolto il concettodi diritto di proprietà con tutte le sueconseguenze. E da qui, formazione esviluppo del diritto del lavoro (orari,turni, ritmi, salari, rappresentanze, tem-po libero, festività, ferie, trattamenti difine rapporto, igiene e medicina dellavoro, libertà d’opinione, di riunionee di assemblea nei luoghi di lavoro,di organizzazione, etc.), in quanto for-ma più arcaica del lavoro di massa or-ganizzato che ha attraversato tutte leciviltà antiche e moderne.

Nessuna storia mineraria, quindi,può esistere senza affrontare i temi del-la sua evoluzione storica, così come siè venuta determinando, e che ha se-gnato profondamente la storia civiledi uno Stato. Alla luce di questa con-siderazione si sente più spesso soste-nere la tesi che uno Stato è considera-to «civile» in funzione di almeno dueparametri fondamentali: 1) il consu-mo di metalli pro/capite; 2) la morta-lità infantile. Non vi è dubbio alcunoche queste due «verità» racchiudanotutta una filosofia della vita, che vedel’uomo «sganciato» sempre più dal-la fatica e dal duro lavoro materiale elegato sempre più ad un lavoro intel-lettuale, con soddisfacimento delle pro-prie esigenze materiali e spirituali, at-traverso una vita più longeva, appagan-te e felice, pur nelle contraddizioni(spessissimo forti ed improvvise) le-gate alla globalizzazione dei sistemiproduttivi. Un elevato consumo di me-talli pro/capite (auto, radio, tv, treni,aerei, navi, lattine varie, macchine agri-cole, computer, c.d., pullmans, mate-riali in acciaio, rame, stagno, zinco,ferro, cadmio, alluminio in fogli, cheacquistiamo e consumiamo, utilizzan-doli sia per il lavoro sia per il tempolibero o non lavorato, che nella vitaquotidiana) implica un sistema eco-nomico ed una organizzazione indu-striale con tecnologie avanzate, eco-nomicamente solida, mentre una mor-talità infantile bassa è segno di gran-de attenzione al sociale con strutturesanitarie e socio-assistenziali capilla-ri e anch’esse di qualità e livello de-cisamente elevate. Investire nella sa-lute individuale e collettiva significaavere attenzione all’essere umano findalla sua nascita, puntando al suo be-nessere psico-fisico attraverso adegua-ti interventi di prevenzione igienico-sanitaria nei luoghi di vita e di lavo-ro, con l’obiettivo di una sempre mag-giore attesa di vita. Nulla di tutto ciòsarà possibile senza un’economia in-tegrata, che produca un reddito ade-guato per tutti i membri di quello Sta-to intimamente legato a tutta un’altraserie di interventi che vanno dall’i-struzione alla ricerca avanzata.

Scopo di questo contributo è quellodi tracciare un profilo storico del set-tore minerario sardo e della sua orga-nizzazione sociale tale da contribui-re alla conoscenza di quel patrimo-nio di idee e di conquiste sul pianoregionale e nazionale per le quali i mi-

natori sardi hanno dato le migliorienergie.

In via preliminare e metodologicainsieme ritengo, quindi, che non si pos-sa affrontare il problema del settoreminerario, pena la sottovalutazione delsuo ruolo storico e politico-economi-co, senza effettuare un breve excur-sus storico dalle origini ai nostri gior-ni, con particolare attenzione al Di-ritto, tenendo conto che l’Italia, nelpanorama internazionale, è stato unPaese detentore di materia prima mi-neraria, per poi diventarne quasi esclu-sivamente trasformatore. Uno scena-rio nel quale la Sardegna ha occupa-to un posto di rilievo che nel tempoha prodotto know-out, tecnologia adaltissimo livello internazionale e pro-duzioni industriali altamente signifi-cative.

Conflitti sociali e nascita delleprime organizzazioni operaie nelleminiere sarde.

Un provvedimento reale anti-sciopero vinto dai lavoratori.

In un settore industriale fortemen-te caratterizzato dalla presenza del la-voro umano organizzato, come quellominerario, non potevano non mani-festarsi ed esplodere le contraddizio-ni tra capitale e lavoro dovute a dif-

ferenti valutazioni tra lavoratori edimprenditori su ritmi di lavoro, sala-ri, sicurezza e igiene del lavoro, ali-mentazione. La prima forma di pro-testa e di abbandono del posto di la-voro (sciopero) in assoluto nel setto-re minerario sardo della quale ho tro-vato notizia certa, finora sconosciuta,è datata 30 gennaio 1359 quando i la-voratori della Zecca di Villa di Chiesa(Iglesias), privati di alcuni privilegiche li vedevano esenti dal pagamentodi alcune tasse all’Università di Villa(il Comune della città), in forza di uneditto di Pietro IV d’Aragona sul ri-popolamento della città dopo una san-guinosa guerra combattuta tra il Giu-dice d’Arborea e gli Aragonesi nel 1355,guerra che aveva provocato lutti edincendi, scioperarono per diverso tem-po provocando la reazione del Re cheimpose al Governatore Generale delregno di Sardegna di far riprendere aquei lavoratori, monetarjios e opera-jios, il lavoro, con la forza oppure disostituirli con altri operai.

Siamo a quattordici anni di distan-za dallo scoppio dei primi tumulti deiCiompi a Firenze (così erano chiamatigli operai tessili nella Toscana del ‘300- condotti dal loro capo indiscusso Ciu-to Brandini, il primo leader del prole-tariato industriale d’Europa) soffocatonel sangue il 24 maggio del 1345 e di-ciannove anni prima della loro defi-nitiva sconfitta (31 agosto 1378).

L’Iglesias mineraria del tempo,pisana e toscana per nascita, aveva insé il «germe» della forza del dirittoche neppure il sistema catalano-ara-gonese, spesso impreciso, seppe scalfi-re. La controversia si protrasse per vielegali per oltre quattro anni con la vit-toria dei lavoratori dell’antica zecca.è un avvenimento eccezionale che po-ne Iglesias e la Sardegna alla ribaltain campo europeo nei conflitti socia-li (seppure nella sua forma primiti-va) di gran respiro giurisdizionale.

Lo sviluppo industriale dell’Euro-pa del XIX secolo, aveva creato unfatto nuovo per la storia del nostro Con-tinente: la formazione delle grandi masseoperaie composte, per gran parte, dacontadini, ex artigiani e mano d’operagenerica, che vivevano in condizioni

di vita spaventose, con salari infimi,orari di lavoro estenuanti e condizionialimentari ed igieniche intollerabili.

Come in Inghilterra, nelle città mi-nerarie ed industriali sarde, questemasse operaie si ammucchiavano inluridi stambugi senza nessuna preven-zione e senza nessun diritto, come do-cumentato efficacemente nella poesiadel vecchio minatore dell’Iglesienteriportata in allegato a questo lavoro.Nasceva così, in modo quasi naturale,laddove lo sviluppo industriale riunivamasse ingenti di migliaia di salariati,l’idea di stringersi assieme per la con-quista di una migliore condizione divita e di lavoro. Come prevedibile, laformazione dei Sindacati dei lavora-tori e l’uso dello sciopero erano con-siderati illegali in tutta Europa tranneche in Inghilterra, dove i principi li-berali ispirati da Robert Peel, il “crea-tore” del Corpo dei Policeman londi-nesi (i famosi “Bobbyes”) erano radi-cati, condussero quel Paese all’aboli-zione delle leggi che vietavano aglioperai di associarsi. Le grandi idee diRobert Owen, la riforma elettorale del1823, la concessione della Carta delPopolo, le prime leggi sulla limitazio-ne dell’orario di lavoro dei fanciulli(1833), le idee di Saint-Simon e, so-

prattutto, quelle di Karl Marx e F. En-gel, aprono la strada alla lotta di classeed alla formazione ed affermazione deipartiti politici in Europa.

Per quanto riguarda il settore mi-nerario sardo, che non si differenzia sulpiano storico e socio-antropologicodalla storia mineraria di altri Paesi delpianeta, è un settore nel quale si sonomanifestate lunghissimi periodi di con-flittualità e di ingiustizie sociali. Sulpiano dei diritti civili, politici e sinda-cali, il minatore contava men che menodi uno schiavo dal quale si è emanci-pato grazie alla presa di coscienza edal sacrificio di singoli e di gruppi chehanno segnato la strada alle genera-zioni future. Tutto quanto detto si sa-rebbe potuto non dire e lasciare il com-pito della comprensione del problemaad una poesia da me ritrovata neglianni ‘80 del ‘900, composta da unminatore di Domusnovas: un certoChia, vissuto tra la fine dell’800 e lametà del ‘900, la quale centra, in ma-niera mirabile, il contesto nel qualesi svolgeva il lavoro minerario, le mo-tivazioni delle ribellioni e le conqui-ste conseguenti.

Sul piano scientifico e tecnologicoil settore minerario sardo è stato all’a-vanguardia nel mondo industriale.

In queste miniere e stabilimentidell’Iglesiente (zona compresa tra Ca-po Frasca e Capo Spartivento), sonostate esperimentate le più grandi sco-perte della scienza e della tecnicadalla Rivoluzione Industriale ai no-stri giorni come la Pila di Volta e lesue applicazioni pratiche, la luce adarco, la dinamite, il cemento armatoe, via-via, macchine operatrici a va-pore, macchine elettriche, crivelli, se-tacci, forni rotativi Waeltz, pompe egiranti provenienti dalla ditta Marcellisdi Liegi e progettate a Monteponi,necessarie per aspirare acqua dal sot-tosuolo dei cantieri minerari a Mon-teponi, Campo Pisano, San Giovanni,San Benedetto, Masua, Monte Agru-xau, Nebida le quali, modificate nel-la loro struttura, erano in grado diaspirare 1.500 litri di acqua al minu-to secondo da un poderoso impiantodi eduzione delle acque dal livello -200 di Monteponi, dal mese di luglio

del 1997, totalmente sommerso edinutilizzato.

E ancora, pale meccaniche sofi-sticate, con benne da 6 metri cubi dicapacità e motori da 400 HP, “figlie”della prima pala meccanica al mondocostruita e brevettato dalla Società diMontevecchio e ceduta, poi, all’AtlasCopto nel 1941-42, all’utilizzo di rea-genti chimici e lo studio sempre piùapprofondito nei laboratori di tratta-mento dei minerali per le cosiddetteflottazione (un arricchimento seletti-vo di oltre sette elementi chimici pre-senti nei minerali a ganga differente),all’utilizzo di sofisticatissime appa-recchiature da laboratorio per l’inda-gine chimica: dagli spettrografi di mas-sa degli anni ’50 del ‘900, ai polaro-grafi oscillografici Sargent (il megliodella tecnologia USA di quegli anni),ai X Ray, al Plasma, all’Assorbimen-to atomico, ai Sens Ions. Tutto dal1947 a fino al 1997. In questa zona ènata la metallurgia del piombo e del-lo zinco in Italia e, sempre a Monte-poni, nel 1899, è costruito un forno amuffole riscaldato con gas di lignitesarda (il carbone Sulcis), che produs-se per la prima volta in Italia, zincometallico in pani. Da questa primarealizzazione derivò, nel 1917, la fon-

deria termica di Vado Ligure.Ancora sui conflitti sociali.1866: Monteponi. Prima forma di

Sciopero in bianco nella storia dellamoderna industria sarda.

Dalla prima forma di protesta e diabbandono del posto di lavoro (scio-pero) in assoluto nel settore minera-rio sardo della quale ho trovato noti-zia certa, finora sconosciuta, da partedei lavoratori della Zecca di Villa diChiesa e datata 30 gennaio 1359, ri-portata all’inizio di questo capitolo,non si hanno notizie analoghe per ilperiodo successivo ma la documen-tazione sui lavori minerari e sui lavo-ratori è di qualità e quantità signifi-cativa fino alla 2ª metà dell’800 quan-do a Monteponi, nell’anno 1866, fueffettuata una singolare protesta ope-raia che può essere ricondotta ad unaprima, vera forma di «sciopero inbianco» (civile e responsabile) con-tro le istituzioni del tempo, contro loStato, che ha origine nei luoghi di la-voro. La controversia ebbe per mo-tivazione l’imposizione da parte del-lo Stato di un recupero coatto sui sa-lari dei lavoratori di una quota di ric-chezza mobile. Quel recupero nonavvenne a causa dell’immediata rea-zione dei lavoratori che in quel 25settembre del 1866, si astennero dalritirare le paghe che la società di Mon-teponi consegnava tramite un propriocassiere che, quel giorno, era assisti-to premurosamente da un «Commis-sario Esattore» - scortato da alcunicarabinieri - che ne chiedeva l’imme-diato sequestro per le quote dovuteallo Stato. Un problema decisamenteimbarazzante e pieno d’incognite chefaceva temere al peggio tanto che laSottoprefettura d’Iglesias, nel timoredi possibili tumulti popolari, chieseed ottenne l’invio in città di un con-tingente di truppa da Cagliari cheintervenne con un’intera Compagniadi «Guardie Mobili» del Battaglionedi Alghero che fu accasermata nellacittadina mineraria in previsione dellagiornata delle paghe. Lo sciopero siprotrasse per tutto il turno di lavoro egli scioperanti, in numero di 100 unitàlavorative si recò in Municipio, dalsindaco della città, per protestare con-

tro quel tentativo di sottrazione coat-ta di parte del salario. Non si conoscela soluzione della controversia ma ilfatto stesso che i documenti succes-sivi non ne parlino fa ipotizzare cheil provvedimento, almeno per i mi-natori, sia stato revocato.

Lo sciopero del 1880 a Monte-poni.

Sempre in questa miniera, il 5 lu-glio del 1880, dopo trent’anni di con-duzione mineraria a livello industriale,il primo vero e grande sciopero con-tro l’organizzazione capitalistica sutemi di fondo. Cinque giorni di scio-pero promosso da 180 minatori di-pendenti da quella Società a cui aderìtutto il proletariato e sottoproletariatoche lavorava alle dipendenze dei sub-appaltatori e che bloccò tutta l’attivitàdel settore.

Come ricordato in precedenza, laSardegna del tempo è paragonabile,per il suo apparato industriale, alla re-gione Piemonte. Questa regione, in-fatti, era considerata la regione-gui-da nel settore industriale italiano, aven-do insediamenti industriali superiorial 50 percento del totale delle indu-strie installate nel nostro Paese (177su 300). La rivendicazione dei lavo-ratori di Monteponi, ebbe origine da

una cattiva organizzazione del lavo-ro in quella società relativamente atre punti critici che furono oggetto diuna piattaforma rivendicativa vera epropria così riassunta: 1) Cattiva di-sposizione e poca sicurezza delle scalenei pozzetti di comunicazione dei di-versi cantieri minerari; 2) Gravositàdell’orario di lavoro fissato in dodiciore, invece che otto; 3) Lasciare lar-ga parte dei benefici agli impresari ascapito dei minatori. Le società mi-nerarie sarde adottarono, già prima del1880, un tipo d’organizzazione dellavoro che è configurabile come “la-voro in appalto”. Questo tipo d’or-ganizzazione aveva lo scopo di al-leggerire le Società di mano d’opera.In sostanza, le direzioni minerarie, eMonteponi per prima, affidavano l’e-scavazione del minerale nei diversicantieri a pochi impresari e ad unprezzo fisso per quintale. I Capi-Im-presari, suddividevano le loro impre-se fra altri impresari minori i qualifacevano lavorare i minatori, per pro-prio conto, a giornata, in maniera ta-le che questi ultimi non erano diret-tamente dipendenti dalla direzionemineraria “madre”, ma erano peròobbligati a rifornirsi di combustibilie materia prima da utilizzare in mi-niera (olio, esplosivo, micce, badili,picconi e beni di prima necessità)presso le loro “cantine”, le quali ven-devano a prezzi più alti di quelli pra-ticati sulla piazza.

Le miniere maggiori, però, forma-vano Compagnie di sei operai di cuitre ottimi minatori (detti impresari) etre giornalieri (manovali). Ogni Com-pagnia era formata da tre squadre edin ogni squadra lavorava un minatore-impresario ed un giornaliero-mano-vale. Lo scioperò portò alla conquistadei primi due punti della piattaforma.Sul primo e secondo punto fu otte-nuta una vittoria completa.

La formazione delle Leghe.Dopo gli scioperi del 1866 e del

1880 si ha, nella Sardegna mineraria,un’accelerazione del fenomeno ri-vendicazionistico con la fondazionedelle Leghe di Resistenza tra i Bat-tellieri di Carloforte organizzati, nel1897, dal medico socialista Giuseppe

Cavallera che in quella cittadina ave-va organizzato quei lavoratori impe-gnati nel trasporto del minerale piom-bo-zincifero su chiatte e bilancini, dal-la miniera di Buggerru, della Societàdi Malfidano, a Carloforte da cui quelminerale veniva trasferito su navi avapore che potevano attraccare suquei fondali. La formazione di quel-la Lega, che metteva in contatto colpadronato minerario tariffe, orari eriposi, stimolarono i lavoratori delleminiere ad un’organizzazione più or-ganica ed efficace. è alla fine del1902 e la prima metà del 1903 che iminatori sardi aderiranno in modomassiccio alle Leghe costituite neidiversi centri minerari della Sardegnasud-occidentale, come scriverà Caval-lera (il primo, vero, grande protago-nista dell’organizzazione dei lavora-tori e della fondazione del Sindacatodei minatori in Sardegna) nella rivi-sta citata, ed a Buggerru, Nebida, Ma-sua, Gonnesa, Seddas is Moddizzis,San Giovanni, Bacu Abis, Monte-scorra, Iglesias, Cabitza, San Bene-detto, Domusnovas, Tinì, Guspini, viaffluiranno numerosi e convinti.

Buggerru 1904.è nella miniera di Buggerru, la

mitica «piccola Parigi» sarda, un pae-se che assieme a Fluminimaggiorecontava oltre 8.000 abitanti e ben 3.307operai, che viene versato il primo san-gue nella storia della moderna indu-stria italiana. Tre minatori vennero uc-cisi dalle pallottole della truppa chia-mata dal padronato minerario a se-guito di uno sciopero proclamato con-tro il cambio di turni di lavoro estivimodificati in modo unilaterale. è ilquattro del mese di settembre del 1904.Morranno così, martiri ed eroi insie-me, tra lo sgomento e la commozionegenerale, Salvatore Montixi, 49 anni,di Sardara; Felice Lettera, 31 anni, diMasullas e Giustino Pittau. I feriti sa-ranno quindici, di cui tre feriti gravi,tra i quali Giovanni Pilloni.

Ma le vere motivazioni risaliva-no all’odio contro le organizzazionioperaie che di fatto avevano modifi-cato gli equilibri di forza a loro favoreestromettendo i dirigenti aziendali da-gli organismi delle cooperative di con-sumo che gestivano forni e spacci al-l’interno delle pertinenze minerarie,con conseguenti veri e propri boicot-taggi sulle paghe. L’eccidio provocòsdegno ed orrore in tutta Italia por-tando al primo sciopero generale dellastoria del movimento sindacale italia-no. Le deboli o inesistenti organizza-zioni operaie sarde del tempo non eb-bero la forza di promuovere uno scio-pero generalizzato. Fecero sentire laloro voce attraverso i loro organizza-tori sindacali ed il partito socialistadel tempo. Furono i lavoratori dellefabbriche di Milano, durante un co-mizio di protesta contro questo ed unaltro eccidio perpetrato contro conta-dini inermi, quello di Castelluzzo, inProvincia di Trapani, con due morti,a provocare la protesta operaia di di-mensioni nazionali con cinque giornidi sciopero generale dal 21 settem-bre dello stesso anno.

Il governo del tempo fu travolto econ lui il presidente del ConsiglioGiovanni Giolitti.

In Sardegna non si ebbe la stessapartecipazione né lo stesso clamore.Nel totale silenzio solo la voce addo-lorata e commossa di Sebastiano Sat-ta (1876-1915) si levò, a ricordo deipoveri minatori uccisi, con una toc-cante poesia della quale alcuni versisono scolpiti nel marmo posto nellafacciata sud del Comune d’Iglesiasche recitano, immortali:

«Novembre, non agli orti / Tuoichiederemo i fiori per ghirlandarequesti nostri morti […].»

Sarà il Segretario Generale dellaConfederazione Generale Italianadel Lavoro (C.G.I.L.), Giuseppe diVittorio, il 3 ottobre del 1954, a Bug-gerru, in una manifestazione pubblicadi grande intensità e commozione, aricordare quei martiri e cosa hannorappresentato nella storia d’Italia.

«Il loro sacrificio - disse Di Vitto-rio - segna l’ingresso clamoroso dellaclasse operaia sarda nel movimentooperaio italiano».

Continua.

Sono trascorsi novantadue anni dall’infausto avvenimento che provocò un’autentica strage, con ben sette morti e ventisei feriti

L’eccidio dell’11 maggio 1920 in IglesiasQuei drammatici fatti pesano ancora oggi come un macigno sul padronato minerario e sul debolissimo governo del tempo.

I funerali dei minatori uccisi.Il Municipio.

Salvatorico Serra.

IL NUMERO 246 7-10:IL NUMERO 181 4/9 30/05/12 20.20 Pagina 2

Page 8: La Provincia del Sulcis Iglesiente n° 246

8 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVII • N° 246 • 31 Maggio 2012

Dopo l’approvazione delprogetto preliminare, laGiunta ha preso atto delprogetto definitivo rela-

tivo alla valorizzazione, recupero eriuso dei vecchi percorsi ferroviariex-FMS, al fine di trasformarli in pi-ste ciclabili, iniziando dal tratto Car-bonia-San Giovanni Suergiu.

All’interno del Programmatriennale delle Opere pubbliche, èprevisto il completamento della“Via del carbone”, con la tratta daSan Giovanni Suergiu a Sant’An-tioco. Il recupero comprenderà an-che i percorsi Sant’Antioco-Cala-setta, San Giovanni Suergiu-Nar-cao e Carbonia-Iglesias.

I bacini minerari del Sulcis Igle-siente hanno imposto all’entroterrasardo irreversibili trasformazioni,all’insegna dello sviluppo indu-striale moderno. L’area, che è sem-pre stata mineraria, negli anni del-l’autarchia è stata oggetto di unapianificazione che prevedeva lacreazione di un polo di estrazionecarbonifera, con la progettazione di“Città Nuove” (Carbonia, Corto-ghiana, etc), pozzi di estrazione einfrastrutture.

In seguito alla chiusura delle

miniere, il territorio del Sulcis Igle-siente ha avuto un lungo periodo diabbandono, con i conseguenti pro-blemi legati all’occupazione.

Ormai non vi è alcun interessea riprendere le storiche attività mi-nerarie, condizionate da uno spintosfruttamento dei giacimenti.

«Un tassello che può concorreread un nuovo sviluppo locale - spiegal’assessore alla pianificazione ter-ritoriale Guido Vacca - è sicuramen-te quello della riconversione di tuttele strutture dismesse verso nuovi uti-lizzi, funzionali ad un progetto cheveda coinvolti tutti gli operatori eco-nomici locali. Un elemento forte, perquesto territorio, è costituito dalle

vecchie strade ferrate, ormai privedi armamento, ma complete di opered’arte, ancora ben conservate perlunghi tratti. Per la specificità delpercorso e delle opere esistenti, me-ritano particolare attenzione le trat-te Siliqua-Narcao e Gonnesa-Igle-sias. Un tempo le ferrovie rappre-sentavano la principale via di tra-sporto di persone e merci, di mina-tori e minerali, rivestendo un ruolofondamentale per tutto il sistematerritoriale.»

I tracciati appaiono e scompaiono

agli occhi di chi percorre le vie di co-municazione carrabili, appaiono fra iruderi delle miniere, che si sono fusicol paesaggio e, ormai, ne costitui-scono parte integrante ed essenziale.

«Il recupero dei tracciati ferro-viari - sottolinea l’assessore Vacca -si inserisce all’interno di un discor-so più ampio, che interessa tutto ilterritorio e le sue risorse e va a co-stituire un valido elemento di unio-ne, di continuità e di lettura del ter-ritorio e delle sue risorse ambienta-li e storico-culturali. La riconver-sione dei tracciati ferroviari in pi-ste ciclabili permetterà, infatti, diintegrare architettura, storia epaesaggio, attraverso un dialogo

costante e serrato fra archeologiaclassica, archeologia industriale,architettura, infrastrutture e pae-saggio, in un territorio di grandeinteresse e di grande peculiaritàcome quello del Sulcis Iglesiente.La realizzazione di piste ciclabili,infine, darà anche un valido con-tributo per incentivare gli sposta-menti in bicicletta fra paesi vicinie su buona parte del territorio pro-vinciale che, lungo i percorsi, offrepaesaggi con caratteristiche ve-ramente affascinanti.»

Decolla il progetto per la valorizzazione, il recupero ed il riuso dei vecchi percorsi ferroviari ex FMS del Sulcis Iglesiente

Da vecchi percorsi ferroviari ex FMS a piste ciclabiliIl programma triennale delle opere pubbliche prevede il completamento della “Via del carbone” e di altri tre percorsi ferroviari.

La vecchia stazione ferroviaria di San Giovanni Suergiu.L’assessore Guido Vacca.

Il sistema portuale del SulcisIglesiente è strategico per losviluppo del territorio nelsettore turistico e, per mette-

re a fuoco gli interventi da realiz-zare, la Provincia ha sottoscrittoun’intesa con i dodici Comuni co-stieri, con la quale è stato stabilitoche la Provincia si farà carico difinanziare ed attuare gli studi ne-cessari per individuare gli inter-venti da mettere in atto e di ri-chiedere i finanziamenti indi-spensabili per la realizzazione del-le opere, contribuendo anche acofinanziare le stesse con fondidel proprio bilancio.

In virtù di una convenzione sot-toscritta con l’Università di Ca-gliari, in collaborazione con l’uffi-cio del Piano della Provincia, ègià stato completato lo studio difattibilità sugli approdi minerari,mentre quello sui porti è arrivatoalla fase conclusiva.

Per dare concretezza alla pia-nificazione, la Giunta provincia-le ha approvato una delibera cheassegna i fondi destinati in bilan-cio al sistema portuale, per la si-stemazione di tutti i porti minoripresenti lungo la costa, da SantaAnna Arresi a Fluminimaggiore. Intutto, verranno investiti 4.750.000euro, che consentiranno di recu-perare i cinque approdi mineraripiù importanti (complessivamente2 milioni di euro per i porti mine-rari di Nebida, Porto Ferro, Masua,Cala Domestica e Portixeddu).

«Il recupero degli approdi mi-

nerari - osserva Guido Vacca, as-sessore provinciale alla pianifica-zione -, oltre che ricoprire una gran-de valenza dal punto di vista cul-turale, consentirà l’accesso ai sitiminerari direttamente dal mare,rendendo possibile anche il tra-sferimento, con apposite imbarca-zioni, di visitatori dalle localitàturistiche direttamente alle mera-vigliose località minerarie.»

Verranno, inoltre, completati i

porti minori di Punta Trettu ePorto Pino, con 250.000 euro cia-scuno, mentre per rendere fruibi-le l’approdo di Is Solinas, nel co-mune di Masainas, verranno in-vestiti 500.000 euro. 550.000 eu-ro serviranno per la creazione diuna barriera che eviti l’insabbia-mento del porto di Buggerru, perla parte imputabile alla sabbia tra-sportata dal vento. Rendere fun-zionali i porti minori consentirà

l’incremento del numero di postibarca lungo la costa dell’isola ma-dre, in modo da soddisfare la ri-chiesta che viene anche dai cen-tri della Provincia, sia interni checostieri.

«Altri 700.000 euro - proseguel’assessore Vacca - verranno uti-lizzati per ripristinare la naviga-bilità del canale della laguna diSant’Antioco. Con questo intervento,si eviterà ai diportisti di dover cir-

cumnavigare l’isola di Sant’Antiocoper gli spostamenti tra i porti che siaffacciano nel sistema lagunare. Tragli interventi previsti, 100.000 eurosono stati destinati alla realizzazionedi un pontile galleggiante polifun-zionale nel lago di Monte Pranu aTratalias, che consentirà l’utilizzodello specchio d’acqua del lago perl’ammaraggio di aerei idrovolanti,per le gare di motonautica e per lapesca sportiva.»

Importante intervento della Provincia sulla portualità minore

Disponibili le risorse per superareun grave handicap infrastrutturale

Il porto di Buggerru.

La Giunta provinciale ha ap-provato due delibere perrafforzare i supporti di-dattici a disposizione de-

gli istituti agrari di Santadi e Villa-massargia e dell’Ipia di Carbonia.

Nell’istituto agrario di Santadisarà realizzata una linea completadi produzione del vino: la scuola èin un distretto caratterizzato da pro-duzioni vitivinicole di qualità e danumerose aziende cooperative e non.Per questo progetto sono stati as-segnati 100mila euro.

Il completamento della linea diproduzione del formaggio ed altri

interventi di manutenzione dei trat-tori comportano una spesa di 20mi-la euro nell’istituto agrario di Vil-lamassargia.

Nell’Ipia “Emanuela Loi” diCarbonia, la direzione ha imposta-to un progetto per la formazionenel comparto della diagnostica, delrisparmio e della produzione di ener-gie rinnovabili. Per l’avvio del pro-getto, che comporta la realizzazio-ne di impianti necessari per la di-retta conoscenza delle nuove tec-nologie energetiche da parte degliallievi, è stato assegnato un primostanziamento di 100mila euro.

Le iniziative della Provincia per gli istituti agrari e per l’Ipia

Due progetti formativi per i giovani

In data 23 aprile 2011, la Pro-vincia ha inviato ai Ministridella Difesa, dell’Ambientee della Salute, e per cono-

scenza alla Procura della Repub-blica, la segnalazione sul rinve-nimento di ordigni inesplosi neltratto di mare prospiciente le co-ste del poligono militare e anchenelle acque distanti dallo stessopoligono, come testimoniato dalrinvenimento di un ordigno ine-sploso della lunghezza di 150 cm.in prossimità dell’isola di San-t’Antioco e, verosimilmente,

utilizzato in un’esercitazionemilitare.

Con la stessa nota, la Pro-vincia ha rilevato che fonti par-lamentari confermano che il po-ligono Delta, situato all’internodella base, è interdetto anche alpersonale militare, perché mai bo-nificato dopo le esercitazioni.

Con le segnalazioni, la Pro-vincia ha chiesto agli Enti in in-dirizzo di accertare i rischi ine-renti la salute pubblica, i danniambientali cagionati dal mate-riale bellico e che siano effettua-

te le bonifiche. è stato, altresì, ri-chiesto di dare la più ampia e tra-sparente informazione.

Il Ministro dell’Ambiente harisposto sollecitamente, ma an-che in modo davvero singolare:si è, infatti, dichiarato non com-petente sulla materia. Quasi co-me dire che gli ordigni e gli esplo-sivi fanno bene all’ambiente o,almeno, non fanno male.

Si attende ora la risposta de-gli altri soggetti chiamati in cau-sa.

Salvatore Cherchi

La risposta del titolare dell’ambiente sugli ordigni inesplosi

Il ministro: «Non è nostra competenza»

Ad un anno dall’assegnazio-ne del Premio del Paesag-gio del Consiglio d’Euro-pa alla città di Carbonia,

quale migliore esempio di buone pra-tiche per la salvaguardia, gestione epianificazione dei paesaggi, il Co-mune di Carbonia ha organizzato,per i prossimi 4-5 giugno 2012, unaserie di incontri e workshop volti alladiffusione ed alla sensibilizzazionedel concetto di paesaggio.

Il conferimento di questo presti-giosissimo premio è frutto del pro-getto “Carbonia Landscape Machi-ne”, valutato in termini eccellenti dauna Commissione composta da di-rigenti del Ministero per i Beni e leAttività Culturali, attraverso il Ser-vizio Architettura ed Arte Contempo-ranee della Direzione Generale peril paesaggio, le belle arti, l’architettu-ra e l’arte contemporanee - PaBAAC,tra i 95 progetti pervenuti per la se-lezione nazionale, tra la rosa dei 14Stati membri partecipanti.

Il progetto, realizzato a Carbo-nia, infatti, è risultato pienamentecoerente con i criteri individuati dalregolamento del Premio e si è di-stinto per aver realizzato una politi-ca di sviluppo sostenibile, capace diintegrare i diversi aspetti delle poli-tiche culturali, sociali e ambientali.

«L’eccezionale risultato raggiun-to, che ha ricevuto i complimenti delministero per i beni e le attività cul-turali - afferma Marinella Grosso,assessore al turismo e alla culturadella Provincia di Carbonia Iglesias-, oltre che motivo di grande soddi-sfazione e orgoglio per tutto il no-stro territorio, rappresenta un for-tissimo incentivo a proseguire congli interventi finalizzati a garantirela qualità del paesaggio e il recu-pero della memoria storica del Sul-cis Iglesiente.»

Attraverso l’assegnazione delPremio, l’Europa riconosce il meri-to dell’azione compiuta, negli ulti-mi anni, attraverso azioni coordina-

te di salvaguardia, gestione e piani-ficazione, realizzando interventi afavore della conservazione, della ri-qualificazione e del rilancio dei trat-ti identificativi della storia e dellacultura cittadina. L’insieme degli in-terventi hanno permesso di restitui-re ai cittadini i luoghi simbolo dellastoria locale, consentendo di rivive-re spazi per anni in disuso, in unaprospettiva di nuovo sviluppo eco-nomico, sociale e culturale.

«Il Premio del Paesaggio non èsoltanto l’occasione per costruireun possibile scenario delle politicheterritoriali messe in atto dalle Am-ministrazioni italiane negli ultimianni - sottolinea l’assessore Grosso-, ma anche un’opportunità unicaper la promozione e la diffusione diuna rinnovata attenzione per la cul-tura del paesaggio, quale ambientedella vita dell’uomo, patrimonio de-terminante per il futuro sviluppo, an-che economico, del territorio del Sul-cis Iglesiente.»

Tutte le iniziative per festeggiare il Premio del Paesaggio

Investire nella salvaguardia del territorio

Il borgo medievale di Trataliassi prepara a rivivere un viaggionel tempo. Si torna indietro!Tratalias vecchio si ripopola. è

prevista per sabato 23 giugno 2012una giornata ricca di eventi, organiz-zata dall’associazione Viaggiandonel Sulcis, dal Comune di Tratalias,dalla Provincia di Carbonia Iglesias(Ufficio Provinciale del Turismo edSTL Sulcis Iglesiente) e dalla ProLoco di Tratalias.

Gli artigiani apriranno i loro la-boratori a quanti visiteranno il mu-seo, la cattedrale della Madonna Ma-ria di Monserrat, il mercatino dellepulci che dal bastione di Saint Remydi Cagliari sbarca nell’antico borgodi Tratalias, il mercatino di cose per-dute ed il raduno delle auto d’epocaFiat 500.

L’arte con la pittura ed i disegnifaranno da cornice al borgo, l’antiqua-riato si fonderà nello scenario. I ri-storanti e gli agriturismi locali faran-no conoscere i prodotti tipici locali.

La manifestazione inizierà alle10.00 con i pittori in strada, l’arrivoe l’esposizione delle auto Fiat 500d’epoca e l’apertura dei laboratori

artigianali. Dopo il pranzo (sono sta-te stipulate convenzioni con i risto-ranti e gli agriturismi ad un prezzo

di 25 euro), alle 15.00 verrà aperto ilmercatino delle pulci, verranno espo-sti i pezzi di antiquariato, oggetti an-tichi, vecchie cartoline e collezioni

filateliche. La conclusione è previ-sta alle 21.00. Nel borgo funzioneràun punto informazioni.

Il 23/6 il borgo medievale vivrà una giornata ricca di eventi

A Tratalias la magia ferma il tempo

Il borgo medievale di Tratalias.

L’istituto Ipia “Emanuela Loi”.

IL NUMERO 246 8-9:IL NUMERO 181 4/9 30/05/12 18.19 Pagina 1

Page 9: La Provincia del Sulcis Iglesiente n° 246

9La Provincia del Sulcis IglesienteAnno XVII • N° 246 • 31 Maggio 2012

Salvatore Cherchi ha confer-mato le dimissioni da presi-dente della Provincia di Car-bonia Iglesias, annunciate do-

po il referendum del 6 maggio scorso.«A seguito dell’avvenuta pubbli-

cazione sul BURAS, in data 25 mag-gio 2012, dei decreti del presidentedella Regione Autonoma della Sarde-gna, che, dichiarando l’esito dei re-ferendum, determinano l’abrogazio-ne delle Province sarde - si legge inuna nota della Provincia di CarboniaIglesias - sono divenute effettive le di-missioni del presidente della Provin-cia di Carbonia Iglesias, SalvatoreCherchi, come da lettera indirizzataal presidente del Consiglio provin-ciale, Elio Sundas, e per conoscenzaal segretario generale dell’Ente.»

Le dimissioni sono ora operativeper tutti gli effetti giuridici: in parti-colare, decorrono i venti giorni pre-visti dalla legge come termine perchéle dimissioni, se non ritirate, diven-gano definitive, con il conseguentecommissariamento dell’Ente.

Il presidente del Consiglio pro-vinciale, Elio Sundas, riunirà ora laconferenza dei capigruppo, per esa-minare la situazione determinatasi conle dimissioni del presidente Cherchie la sospensione di tutte le attività delConsiglio, anche in relazione alla leg-ge contestualmente approvata dal Con-siglio regionale di provvisorio man-tenimento in attività delle Province.

La situazione venutasi a determi-nare dopo l’esito del referendum abro-gativo, è stata al centro del dibattitosviluppatosi il 25 maggio nel corsodell’assemblea pubblica convocata inaccordo con i sindaci dei comuni delterritorio, alla quale hanno partecipa-to anche consiglieri regionali, im-prenditori, rappresentanti dei partiti esindacalisti.

Il dibattito si è sviluppato sul nuo-vo quadro istituzionale degli Enti lo-cali, che si determinerà in Sardegna,e quasi tutti i presenti hanno sottoli-neato la necessità che il Sulcis Igle-siente sia rappresentato allo stesso li-vello degli altri territori, al fine di evi-tare un ritorno al passato, con la per-

dita, in toto o in parte, dei risultati fa-ticosamente raggiunti con il decen-tramento dei servizi.

Nessuna difesa aprioristica delleProvince, dunque, ma una richiestapressoché unanime da parte dei pre-senti, di un nuovo assetto istituziona-

le che rispetti diritti e doveri di tutti iterritori, in una stagione resa già moltodifficile dalla delicatissima crisi so-cio-economica che negli ultimi anniha investito la Sardegna ed in parti-colar modo il Sulcis Iglesiente.

I presenti hanno sollecitato il pre-

sidente della Provincia a ritirare lesue dimissioni e a continuare a lavo-rare in questa fase di transizione. To-re Cherchi ha chiuso i lavori sottoli-neando che non c’è tempo da perde-re, perché entro il 31 ottobre il Con-siglio regionale dovrà approvare una

legge contenente «il riordino gene-rale delle autonomie locali, facendoapplicazione del principio di decen-tramento amministrativo e valoriz-zando le funzioni da attribuire alleunioni di comuni e/o ad altre formeassociative».

Il presidente della Provincia di Carbonia Iglesias ha confermato le dimissioni ed ora avrà venti giorni di tempo per confermarle o meno

Verso il nuovo quadro istituzionale degli enti localiLa sede di via Argentaria ha ospitato un’assemblea pubblica per l’esame della situazione determinatasi dopo il referendum abrogativo.

èstata presentata la settimanascorsa presso la sala confe-renze della Provincia, invia Mazzini 39 a Carbonia,

la Carta dei Servizi per il Lavoro pro-vinciale, la cui realizzazione è statacurata dal Gruppo Maggioli spa.

«La varietà dei servizi offerti dalsettore politiche del lavoro e for-mazione professionale e le diverseprofessionalità operanti all’internodello stesso - spiega l’assessore pro-vinciale Alberto Pili -, hanno resonecessaria l’attivazione di un pro-cedimento di riorganizzazione, conl’obiettivo di garantire trasparenzanelle attività e consentire al cittadi-no di usufruire appieno dei servizidi politica del lavoro. La Carta co-stituirà un patto tra la Provincia edi cittadini sui servizi offerti, con laspecificazione dei livelli di qualitàgarantiti.»

Per agevolare il cittadino e leimprese ad orientarsi nei moltepliciservizi offerti dai CSL, questi sonostati suddivisi sulla base delle tipo-logie e, quindi, delle esigenze degliutenti che accedono ai Centri.

I servizi alle persone sono rivolti

a: giovani; inoccupati/disoccupati, incerca di lavoro; lavoratori in mobi-lità; disabili; stranieri.

I servizi agli enti ed alle impresesono: incontro domanda ed offerta,servizio di pubblicazione delle of-

ferte di lavoro; servizio tirocini;servizio di informazione e consu-lenza; assunzione di lavoratori dis-abili; assunzione di lavoratori stra-

nieri; procedure di mobilità e diCIGS.

I CSL, nell’ottica del migliora-mento continuo, raccolgono sugge-rimenti e segnalazioni da parte deipropri utenti/clienti sulle modalità

di erogazione del servizio, per ri-muovere i disservizi che limitano lapossibilità di fruizione o che vannocontro gli standard.

Presentato lo strumento di conoscenza ed informazione

La Carta dei Servizi per il Lavoro

èstata pubblicata la gradua-toria del bando per la con-cessione di contributi perlo spettacolo e per mani-

festazioni ad associazioni che han-no lo scopo di promuovere lo svi-luppo culturale dei cittadini (percomplessivi 100.000 euro).

Sezione folk - culturaComitato Santa Barbara Bacu

Abis: € 2.597,08Acli Sardegna Circolo di Corto-

ghiana: € 736,51Associazione comitato Quartie-

re Castello - Iglesias: € 1.385,11Libera Associazione Mario Med-

da - Piscinas: € 432,85Associazione Onlus per il Parco

Geominerario Storico Ambientaledella Sardegna - Iglesias: € 1.211,97

Associazione culturale San PietroApostolo - Sant’Antioco: € 2.077,66

Associazione culturale LivingHistory Sagittarii Vagantes - Igle-sias: € 346,28

Associazione Artetica - Musei:€ 969,58

Associazione culturale Suergiu

uniti nella cultura - San GiovanniSuergiu: € 898,80

Associazione culturale FluminiMajor - Fluminimaggiore: € 415,53

Sonebentu Associazione Prom.Soc. Onlus - Carbonia: € 3.090,52

Associazione culturale Sant’An-tioco abbraccia il mare - Sant’An-tioco: € 509,03

Associazione culturale Is Bad-darinus - Tratalias: 2.030,05

Circolo Oratorio Anspi Pro SaFesta Arresina - Sant’Anna Arresi:1.108,09

Acli San Giovanni Suergiu Se-gretariato Sociale Simone Serra - SanGiovanni Suergiu: € 969,58

Società Quartieri Medievali diVilla Ecclesiae - Iglesias: € 4.328,46

Associazione Cherimus - Perda-xius: € 1.731,38

Associazione culturale Art&No-te Iglesias: € 1.125,40

Totale: € 25.963,40Sezione spettacolo

Associazione culturale Botti duShcoggiu - Carloforte: € 5.435,08

Associazione Janas - Giba: € 647,03

Associazione culturale AntonStadler - Iglesias: € 9.420,81

Ente Concerti Città di Iglesias:€ 4.529,24

Associazione di volontariatoMuntangia - Fluminimaggiore: €1.061,14

Circolo Musicale Carloforte: €2.284,03

Associazione culturale Archifo-nia - Santadi: € 1.811,69

Circolo Anspi San Giuseppe -Rio Murtas Narcao: € 588,80

Associazione culturale Teatro delSottosuolo - Carbonia: € 9.058,47

Associazione culturale Musica-eventos - Carbonia: € 3.555,45

Associazione culturale teatraleLa Cernita - Carbonia: € 579,74

3P Tour Soc. Coop. - Tratalias:€ 14.493,56

Circolo del cinema Immagini -Sant’Antioco: 3.623,39

Auser San Giovanni Suergiu: €100,94

Associazione culturale Capri-corn - Iglesias: € 16.846,77

Totale: € 74.036,14.

è stata pubblicata la graduatoria del bando provinciale 2012

I contributi per cultura e spettacolo

La presentazione della Carta dei servizi per il lavoro.

Si è svolto nella sala conve-gni della Grande Miniera diSerbariu, giovedì 24 mag-gio, il convegno conclusivo

del progetto di promozione dellacultura d’impresa, denominato“Facciamo impresa”, realizzatodall’assessorato al lavoro e forma-zione professionale della Provinciadi Carbonia Iglesias.

Il progetto, come testimoniano irisultati presentati nell’occasione, èstato accolto e seguito con grandeentusiasmo dai giovani studenti de-gli istituti superiori della Provinciadi Carbonia Iglesias, a conferma diuna nuova presa di coscienza deicambiamenti in corso nel mondodel lavoro anche nel territorio, sto-ricamente caratterizzato prima dal-la cultura mineraria e poi da quellaindustriale.

Sono stati presentati il consuntivodell’attività formativa realizzata afavore dei nuovi imprenditori e de-gli aspiranti imprenditori, i percorsidi accompagnamento e le idee di nuo-va imprenditorialità condivisi con lescuole del territorio.

I momenti più significativi dellagiornata sono stati caratterizzati dalletestimonianze degli aspiranti e neoimprenditori e delle idee imprendi-

toriali degli istituti che hanno parte-cipato al progetto:

• I.I.S. “Gramsci-Amaldi”di Car-bonia

• I.P.I.A. “E.Loi” di Carbonia

• I.T.C.G. “Angioy” di Carbonia• Istituto Magistrale “C. Baudi

di Vesme” di Iglesias• I.T.I. Minerario “G. Asproni”

di Iglesias• I.T.I. “Giua” di Cagliari.Al termine sono state effettuate le

premiazioni “Management Game”e “Impresa in Azione”.

Concluso il progetto dell’assessorato provinciale del lavoro

La voglia di fare impresa dei giovani

L’incontro conclusivo del progetto “Facciamo Impresa”.

Numerosi i sindaci, sindacalisti e dirigenti di partito presenti all’incontro di Iglesias.

La riunione si è chiusa con l’impegno a lavorare per il nuovo assetto istituzionale.

Un ponte alto 20 metri, ban-chine, alberghi e un lun-gomare attrezzato. San-t’Antioco si appresta a di-

ventare la città “porta” del futuroeconomico ed occupazionale del Sul-cis. Lo studio di fattibilità del pro-getto, elaborato dal dipartimento diingegneria dell’Università di Ca-gliari su incarico della Provincia diCarbonia Iglesias, è stato presenta-to nella sala consiliare, presente ilsindaco Mario Corongiu, che ha fat-to gli onori di casa. A presentare ilprogetto è stato il presidente dellaProvincia di Carbonia Iglesias, ToreCherchi, mentre ad illustrarlo sonostati il preside del dipartimento diingegneria Antonello Sanna e l’esper-to di sistemi portuali Paolo Ritossa.Presenti in aula consiliare molti cit-tadini e le componenti politiche cit-tadine che nei programmi per il pros-simo rinnovo del Consiglio comuna-le mettono al centro del futuro eco-nomico della città il turismo svilup-pato su nuove opportunità portuali erisorsa mare.

Il “Piano Sulcis” prevede unosviluppo economico del territoriobasato sulla risorsa mare che com-prende turismo, nautica pesca, can-tieristica e diporto che, col declinodell’industria, ha “fame” di posti dilavoro.

«Occorrono almeno otto-dieci-mila posti di lavoro in più - ha sot-tolineato Tore Cherchi - che possa-no incidere sul tenore di vita degliabitanti che è critico.»

La Provincia di Carbonia Igle-sias è al secondo posto per posti bar-ca tra le Province italiane ma rag-giunge solo il 44% come indice diqualità e servizi. La Provincia ha già

avviato i motori mettendo in camposei milioni di euro, ai quali se nepotrebbero aggiungere altri quattroper cofinanziare progetti che con in-vestimenti privati raggiungerebbe-ro i cento milioni di euro. Il pianooperativo elaborato dall’universitàdi Cagliari prevede la centralità diSant’Antioco e del suo porto. Saràin sinergia con gli altri scali portua-li sulcitani, Portoscuso, Carlofortee Calasetta, che rimarrebbe comeunico scalo per il trasporto viaggia-

tori supportati, integrati nel sistemadi sviluppo di tutto il territorio.

«Il progetto prevede la connes-sione viaria tra porti e zone interne- ha spiegato il professor AntonelloSanna - che dovrà costituire sistema.»

Il Piano prevede una nuova uti-lizzazione del porto di Sant’Antio-co con nuove banchine che, oltrel’uso commerciale, serviranno perla cantieristica, approdo per grandi

barche da diporto, barche da pescae servizi. Non potevano mancare learee ex Sardamag. Una volta disin-quinate, diventeranno sede di “Al-berghi Urbani”, chiamati così per-ché faranno da cerniera tra l’attualecittà ed il nuovo lungomare che siestenderà oltre il porto.

è prevista inoltre la costruzionedi un nuovo ponte.

«Si è scelta la soluzione ponteal posto del tunnel - ha spiegato ilprofessor Paolo Ritossa - perché un

ponte unisce al contrario del tunnelche spezza e divide.» Sarà alto sui20 metri, in modo da poter soddi-sfare almeno il 70 per cento del na-viglio a vela. Avrà una nuova dire-zione. Sarà rivolta verso l’area exSardamag e, innestandosi su unacirconvallazione, renderà più age-vole entrare in città e raggiungereCalasetta.

Tito Siddi

è stato presentato lo studio di fattibilità del progetto Sulcis

Sant’Antioco sarà la porta d’ingressodel piano di sviluppo del territorio

Sant’Antioco.

IL NUMERO 246 8-9:IL NUMERO 181 4/9 30/05/12 18.19 Pagina 2

Page 10: La Provincia del Sulcis Iglesiente n° 246

10 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVII • N° 246 • 31 Maggio 2012

Nuovo straordinario ricono-scimento per il Terre Bru-ne, il vino di punta dellaCantina Santadi.

Alla quarta edizione del Porto Cer-vo Wine Festival 2012, rassegnasvoltasi dal 4 al 6 maggio scorsi,con una grande affluenza di ospiti evisitatori, la redazione di Style, ma-gazine del Corriere della Sera, partnerdella celebrazione dei 50 anni dellaCosta Smeralda, ha assegnato al Ter-re Brune Carignano del Sulcis DocSuperiore 2007 della Cantina Santadiil riconoscimento “Excellence forWine” quale miglior vino italiano. Ilpremio è stato consegnato dal gior-nalista del Corriere della Sera Mau-ro Remondino ad Antonello Pilloni,presidente della Cantina Santadi.

Il 4° Porto Cervo Wine Festival,organizzato dagli alberghi Starwoodin Costa Smeralda, è stato caratte-rizzato da tre giornate dedicate alleeccellenze enologiche del territorio,con numerose degustazioni molto ap-prezzate, incontri e numerosi eventicollaterali. Complessivamente sonostati circa cinquemila i visitatori chehanno affollato le sale del Cervo Con-ference Center, tra i quali 400 ope-ratori del settore e selezionati buyerinternazionali, chiamati a degustarei migliori vini di 60 produttori na-zionali ed internazionali.

Nel corso della rassegna sono sta-ti assegnati significativi riconosci-menti. Novità assoluta è stata l’asse-gnazione del premio di Style, men-sile del Corriere della Sera, rappre-sentato dal giornalista enogastrono-mico Mauro Remondino che haconsegnato la targa “Style Magazi-ne Award” al vino Terre Brune dellaCantina Santadi. La cantina “Sella& Mosca” e la toscana “CastelloBanfi” hanno ricevuto i riconosci-menti “Porto Cervo Wine Festival

2012” «per avere fatto crescere at-traverso i loro prodotti il proprio ter-ritorio».

Il Terre Brune 2007 quest’anno

ha ricevuto altri tre riconoscimenti:il premio 5 Grappoli di Duemilavini2012, la guida dei sommelier editada Bibenda; il premio Corona guidaTouring Club del TCI Vini Buonid’Italia 2012, l’unica guida dedicata

ai vini da vitigni autoctoni, cioè aquei vini prodotti al 100% da vitigniche sono presenti nella Penisola daoltre 300 anni; e, infine, i Tre Bic-

chieri 2012 della guida Vini d’Italia2012 del Gambero Rosso, la più au-torevole guida del settore dell’eno-logia italiana, giunta alla sua venti-cinquesima edizione.

Giampaolo Cirronis

Nuovo straordinario riconoscimento per il vino di punta della Cantina Santadi alla quarta edizione del Porto Cervo Wine Festival

Il Terre Brune miglior vino italiano 2012Lo hanno scelto 400 operatori del settore e selezionati buyer internazionali, tra i migliori vini di 60 produttori nazionali ed internazionali.

La Cantina Santadi conferma la sua posizione di prestigio in campo internazionale.

Il presidente Antonello Pilloni. Il direttore commerciale Lino Cani.

In una società sempre più glo-balizzata che mortifica la ma-nualità e, quindi, tutto ciò che èartigianale, ci sono ancora gio-

vani che tengono in vita le tradizioni.Denise Diana, 38 anni, residente

a Serbariu, da 6 anni si diverte tan-tissimo a disegnare le zucche. Il suolavoro consiste nel pulire la lagena-ria grezza, a seconda di forma, gran-dezza e creatività, disegnare, inci-dere a fuoco (pirografia), intagliareo pitturare.

Dalle caratteristiche zucche conpaesaggi di monte e di mare, tra nu-raghi, bronzetti, cinghiali e volpi, va-ria la lavorazione avvolgendo le zuc-che con la bandiera sarda incisa afuoco e pitturata, creando dalle stes-se delle bambole con vari costumisardi; intagliandole, infine, forma nel-le zucche delle piccole case.

Altra passione che Denise Dia-na tiene viva è la preparazione del-l’olio di lentischio.

«Dalla bacca all’olio - spiega De-nise Diana - le parole sono tre: ar-rostincai, craccai, spillai. In prati-ca si hanno la raccolta, la pulitura,la cottura: si schiaccia il lentischiodentro sacchetti di iuta, si raccogliela mistura in un recipiente e l’olio sa-le in superficie.»

«Oserei dire - conclude DeniseDiana - che l’odore dell’olio di len-tischio è la fragranza della Sarde-gna.»

Una giovane di Carbonia si diletta con antichi lavori artigianali

Dalle zucche disegnate e incise a fuocoalla preparazione dell’olio di lentischio

Alcune migliaia di personehanno affollato il centro diCarbonia, domenica 27maggio, in occasione del-

la prima Mostra Mercato di Piantee Fiori: “La Flora spontanea dellaSardegna”, organizzata dalla ProLoco con la collaborazione degli as-sessorati alle attività produttive edal turismo del comune di Carbonia.

Il tema sul quale è stata realizzatal’iniziativa è la flora spontanea del-la Sardegna: piante officinali, alimur-giche (erbe spontanee commestibili),tintorie, tessili, erbe medicinali, aro-matiche, fiori spontanei, autoctoni oinsoliti, prodotti ottenuti da piante oerbe per la salute, la cosmesi e l’ali-mentazione; materiali per decoupagefloreale; arte, editoria e tempo libero.

Carbonia è stata città giardino perun giorno: fiori, piante ed erbe hannoreso il centro storico della città uninconsueto sentiero verde urbano.

La Mostra Mercato è stata arric-chita da alcuni momenti di grandeinteresse: la lavorazione ad uso tes-sile della ginestra, l’uso artigianaledell’asfodelo e del giunco e la de-gustazione “A qualcuno piace inverde”, a cura di qualificati chef chehanno presentato piatti a base di er-be alimurgiche.

A fine giornata, nella sala poli-funzionale comunale, sono stati pre-miati i vincitori dei tre concorsi dedica-ti alla flora spontanea della Sardegna.

Il concorso fotografico “Un clickal verde” ha registrato una buonapartecipazione, con tanti giovani. Ilprimo premio, un assegno di 300euro, è stato assegnato alla giovaneIlaria Mereu, che ha fotografato unapianta di corbezzolo con le fogliericoperte di neve; secondo classifi-cato Fabio Murru con una compo-sizione di orchidee, terza Ornella

Zara con una composizione di fiori(ad entrambi è andato un assegno di100 euro). Menzioni speciali sonostate attribuite a due giovanissimi:Maicol Chillau ed Eleonora Gattus.

Il concorso per la vetrina più ori-

ginale per “Di fiore in fiore” con al-lestimenti floreali a cura dei commer-cianti di Carbonia, ha visto premia-ti nell’ordine Donna Sì, Melody eKirà, mentre i vincitori del concorso“I fiori del vicino sono sempre più...”

con esposizioni e scambi di collezio-ni private di fiori e piante sono risul-tati nell’ordine Ivo Senis Ivo di Por-toscuso, Dina Selis di Carbonia e lasignora Lina di Bacu Abis.

Da segnalare la presenza tra gli

espositori di Piazza Roma, com-plessivamente una trentina, del si-gnor Pasquale di Barbusi, con il Bos-so delle Baleari.

L’evento si è concluso con unconcerto di Alberto Balia.

L’iniziativa Pro Loco ha colorato e ravvivato il centro cittadino

Carbonia città giardino per un giorno

Per la tua pubblicità su “La Provincia del Sulcis Iglesiente”

328 1457305 - 349 7114191 - 328 6132020

Il messaggio di benvenuto realizzato con i fiori multicolori.

Denise Diana con le sue zucche.

Denise Diana impegnata nella preparazione dell’olio di lentischio.

Il pilota sulcitano di Nuxis Mar-co Satta, su Lola B02/50, si èclassificato al terzo posto nella31ª edizione della cronoscalata

San Gregorio-Burcei, disputata do-menica 13 maggio sugli spettacola-ri tornanti della SS 125, a soli 6” dalgiovanissimo vincitore Antonio La-sia, su Osella PA/20S, impostosi conil tempo totale nelle due manchesdi 8’17” e 68, ed a soli 3” da SergioFarris, su Radical Prosport.

Ottimo l’ottavo posto assolutoconquistato dal pilota di Narcao IgorNonnis, su Honda Civic Tipe RGruppo N, con il tempo totale di9’37” e 63.

Nulla da fare, invece, per il gio-vane pilota di Carbonia Carlo Sed-da, su Peugeot 205 Rally, che perproblemi tecnici ha dovuto abban-donare la gara dopo la conclusione

della prima manche. Sedda non havoluto rischiare di creare maggiori

danni alla vettura, avendo già la testaalla prossima attesissima Iglesias-Sant’Angelo di ottobre, gara che

quest’anno sarà valida per il CIVM(campionato italiano velocità mon-

tagna), di cui sarà ultima tappa, eche assegnerà il titolo nazionale.

Fabio Murru

Il pilota di Nuxis è stato protagonista della 31ª edizione

Marco Satta 3° nella S. Gregorio-Burcei

Alcune settimane fa Fabri-zio Fenu si è recato inSvizzera per presentare ilsuo libro “Flavia e il mi-

natore”, pubblicato da Arkadia dueanni fa, presso il circolo dei sardi diGinevra.

Esperto del mondo minerariosardo e della condizione lavorativadei minatori del Sulcis, Fenu è riu-scito a trasmettere al numeroso pub-blico presente la dura realtà di unasituazione che si prospettava all’e-poca come un’opportunità di benes-sere per tutta una regione, e che si èrivelata, purtroppo, una tragedia.

L’accenno storico è stato ben mes-so in evidenza dalla proiezione di unfilmato dell’epoca sulla reclame del-la Grande Miniera di Serbariu, di ti-pica propaganda fascista.

C’è stato un momento di emo-zione alla lettura di alcuni passaggi

del libro da parte della referente del-la casa editrice Arkadia, GraziellaPuddu, che ha accompagnato l’auto-re durante la sua presentazione.

Al termine, la presidente ha rin-graziato tutti ed ha invitato i pre-senti ad un rinfresco, durante il quale

i commenti e le discussioni hannocontinuato a ruotare intorno all’ar-gomento che ha tanto appassionatoi sardi di Ginevra ed i loro ospiti.

Lorenzina ZuddasPresidente Associazione

Regionale Sarda di Ginevra

Fabrizio Fenu ha presentato il libro al circolo dei sardi

“Flavia e il minatore” piace a Ginevra

L’incontro al circolo di Ginevra.

Marco Satta.

Il centro della città è stato letteralmente invaso da piante, fiori e visitatori.

IL NUMERO 246 7-10:IL NUMERO 181 4/9 30/05/12 20.20 Pagina 1

Page 11: La Provincia del Sulcis Iglesiente n° 246

11La Provincia del Sulcis IglesienteAnno XVII • N° 246 • 31 Maggio 2012

Un vecchio terreno minerario dismesso della Sardegna Sud Occidentale, in località “Serra Scirieddus” nelle campagnedel territorio di Carbonia, dove l’uomo, per anni, ha estratto materiali.Perché non ripristinare quel territorio ferito? Parte così il progetto ECODUMP (di RIVERSO s.r.l.), in quel territoriosorge una discarica di rifiuti industriali che, una volta completata, consentirà di ripristinare le linee originali del paesaggio mentre avrà costituito una risposta al problema dello smaltimento dei rifiuti speciali.Una delle più grandi discariche controllate in Sardegna nasce nel 2001. Una discarica con capacità di oltre 900.000 m3,dove ogni giorno vengono riversate tonnellate di rifiuti speciali.La società ECODUMP (di RIVERSO s.r.l.) ha implementato un Sistema di Gestione Ambientale ed è in possessodella certificazione UNI EN ISO 14001:2004 dall’ottobre del 2004.Il percolato estratto viene accumulato all’interno di capaci serbatoi e successivamente depurato tramite un impiantoad osmosi inversa, preceduto in testa dalle seguenti sezioni di trattamento:• impianto di deferrizzazione e demanganizzazione, per la depurazione di ferro e manganese.• impianto di filtrazione, in grado di trattenere particelle fino a 2 µm.• impianto di ultrafiltrazione, capace di trattenere particelle < 1 µm.Costante e meticoloso è il controllo delle acque di falda dai pozzi spia, della qualità dell’aria e di ogni altro parametro,per scongiurare ogni pericolo di inquinamento.20 dipendenti, macchine operatrici, autocarri ed altre tipologie di veicoli speciali per un impegno quotidiano al finedi diminuire l’inquinamento e rendere più vivibile l’ambiente.

Sede legale e amministrativa: Via Barcellona, 2 - 09124 Cagliari - Tel. 070.684220 - Fax 070.6852986Impianto Discarica Controllata: località ”Serra Scirieddus” - 09013 Carbonia - Tel. 0781.21368 Fax 0781.21369

[email protected] www.ecodump-riverso.it

IL NUMERO 246 6-11:IL NUMERO 181 3/10 30/05/12 19.29 Pagina 2

Page 12: La Provincia del Sulcis Iglesiente n° 246

La mia èuna fa-miglia diimmigra-

ti, giacché mia non-na paterna è fran-cese e mia madrepugliese, e di emi-grati: uno zio di

mio padre, Flavio Murroni, emigrònegli Stati Uniti d’America e di lui sipersero le tracce. Solo la mia tenacia,quando ancora ero poco più che ado-lescente i mezzi telematici assai ob-soleti, mi permise di ritrovare i pa-renti americani, residenti tra New Yorke la Florida. Inutile dirlo, iniziai a porredomande, interrogare su quali fossero iloro pensieri circa questa isoletta delMediterraneo, se conoscessero qual-cosa della storia di famiglia, se sentisse-ro il richiamo di questa terra ancestrale.

Mi ritrovai spesso a raccontare laSardegna attuale, essendo i ricordi deiracconti di zio Flavio ben sfumati einseriti in una realtà ben lontana daquella moderna: una Sardegna anni‘40, post bellica, affamata con il capo-luogo di regione totalmente da rico-struire dopo il bombardamento del 17febbraio 1943 da parte degli americani.

L’emigrazione sarda in Argentina,iniziata tardi rispetto a quella di altreregioni, ha visto i flussi maggiori a ca-vallo tra gli anni Cinquanta e Sessantadel Novecento dirigersi verso il con-tinente americano ed il Centro Europa,con picchi di ritorno negli anni Settan-ta, poco incidenti la demografia del-l’isola in quanto di debole consisten-za numerica. I fattori di spinta (pushfactors) e di attrazione (pull factors)posso essere identificati nella povertàdell’isola, la cui economia era impron-tata sull’agricoltura e l’allevamento dibestiame, e nella diminuzione del la-voro minerario, questo soprattutto nelSulcis Iglesiente. Motivo di attrazionefurono, più in generale, le sterminateterre coltivabili argentine, la richiestadi lavoratori stagionali e permanentinelle varie estancias, la possibilità dimantenere il passaporto italiano.

Molti anni dopo le ricerche ri-guardanti la mia famiglia, iniziai astudiare il fenomeno dell’emigrazio-ne sarda verso l’Argentina, sotto laspinta della professoressa Emilia Pe-rassi, già mia relatrice della tesi dilaurea triennale in Lingue e Lettera-ture Straniere presso l’Università Sta-tale di Milano, di Martino Contu, pre-sidente del centro studi SEA (CentroStudi sulla Sardegna e sui rapportistorici, culturali, sociali ed economi-ci con l’Europa e l’America Latina)di Villacidro e Luciano Gallinari, ri-cercatore del CNR.

Nel 2009, con un bagaglio non ec-cessivamente nutrito circa la “questio-ne sarda”, ho presentato un progettodi ricerca e cercato l’approvazione daparte dei principali comuni del Sul-cis, nonché dei capoluoghi della nuovaProvincia; la richiesta di appoggio elogistico al progetto di ricerca da meelaborato ha trovato fallimento nellerisposte delle istituzioni, quanto la sot-toscritta risultava “poco credibile datala giovane età e la ricerca è di dub-bio interesse”.

Decisi che sarei partita comunqueper l’Argentina, spese totalmente acarico della mia famiglia, per ricerca-re i sardi del Sulcis Iglesiente che sierano trasferiti a vivere in Argentinadel secondo dopoguerra.

Racconterò per voi, con l’aiuto del-le voci dei migranti, le storie di duefamiglie: quella dei Porcu/Meloni diNebida/Iglesias (in questa pagina), ela storia della famiglia Porru/Siddi diIglesias (che verrà pubblicata nel pros-simo numero).

La storia di Flavia Porcu ed Au-relio Meloni.

Incontro la famiglia Porcu graziea mio suocero Gian Lario Muscas.

Mi racconta che alcuni suoi ami-ci di Gonnesa hanno parenti in Ar-gentina. Così, nel lontano 2009, mireco a casa della famiglia Garau e in-tervisto Annarella Meloni, simpaticasignora nativa di Nebida.

Annarella mi racconta della so-

rella, mi mostra le foto del suo viag-gio in Argentina, e mi dice che il ni-pote di sua sorella, Juan Franco, è unragazzino appassionato di tecnologia.Decido così di scovarlo su facebook.

Al mio arrivo in Argentina, a gen-naio 2010, è uno dei primi sardo-ar-gentini che incontro. Capisce bene l’i-taliano, ma non lo parla. Organizza unincontro con la famiglia e, un wee-kend di febbraio, in piena estate main un giorno di pioggia, mi reco aCampana, la cittadina dove risiede lafamiglia.

Che dire?Sono stata accolta come una di fa-

miglia, da una frase indimenticabile det-ta da signor Aurelio («ge mi praxiricusta picciocchedda, chistionara!»)e dalla dolcezza della signora Flavia.

Le singole storie di Aurelio Porcue Flavia Meloni sono abbastanza dif-ficili da riportare per iscritto perché,nonostante l’intenzione di voler divi-dere le interviste in due momenti, du-rante la registrazione video continueincursioni di voci fuori campo si sus-seguono. Queste incursioni sono ab-bastanza curiose e divertenti, soprat-tutto quelle da parte della signora Fla-via e del secondogenito Adrian, chesembra voler sempre ricordare di più,o meglio, le vicende narrate dal padre.

Mi rivolgo dapprima ad Aurelio,chiedendogli le generalità. Lui esor-disce con un sorriso.

«Presente! Mi chiamo Aurelio Por-cu, sono nato a Iglesias il 5 luglio 1927.Scuole non ne ho fatte.»

Entra in gioco la moglie Flavia:«Sì un po’ di scuole sì!»

«Ho lavorato in miniera a Mon-teponi, ero armatore, ho lavorato 12anni. Prendo la pensione dalla mi-

niera. Sono stato militare a Cividaledel Friuli, vicino Udine. Non ho fattoa tempo a fare la guerra.»

Chiedo ad Aurelio in quale occa-sione abbia conosciuto sua moglie.Lui mi guarda un po’ spaesata, nonricorda certe sottigliezze.

«Eh, quello lì...»Flavia risponde per lui.«Per mezzo di una cugina di lui,

che eravamo amiche e mi ha detto

“io c’ho un cugino sai che bellinoche è” e quelle cose lì.. E allora bue-no, da li abbiamo cominciato.

Io sono di Nebida, andavo ad Igle-sias, però sono venti minuti di distan-za. Siamo stati assieme sei anni e mez-zo quando ci siamo conosciuti. Io ave-vo 14 anni e lui 21, aveva già fatto ilmilitare.

Papà aveva un negozio di verdu-re e io lavoravo con loro.

Io sono Flavia Meloni, sono natail 18 maggio 1933 a Nebida, i mieigenitori sono di Nebida.»

Aurelio irrompe nel discorso, o me-glio, si riappropria di quella che è lasua intervista e dice: «I miei genitorisono di Iglesias.»

Gli chiedo come mai abbia decisodi emigrare proprio verso l’Argenti-na. Sospirando risponde.

«Per provare e per non seguitarea fare il lavoro che facevo lì; in mi-niera era dura. A me ha chiamato miocognato, era il marito di mia sorella,si erano sposati per procura, e io hoapprofittato di venire assieme con miasorella, direttamente qui a Campana.Non ho conosciuto altro posto.

Ho lavorato alla Dalmine, per cir-ca sette anni...»

Si intromette il secondogenito del-la coppia, Adrian.

«Ventisette, babbo!»Aurelio risponde subito.«Sì, ventisette, ora sono andato in

pensione prima del tempo perché...»Ritorna Adrian, che pare ricordare

tutti i dettagli della vita dei genitori.«Sì, perché... i lavoratori sardi...

chi ha lavorato in miniera va in pen-sione prima.»

Chiedo come sia stato andare viadalla Sardegna.

Aurelio cerca di dire qualcosa, maFlavia lo blocca dicendo: «No, si eraspensierati allora non si pensava anulla, uno era giovane».

Aurelio ribatte: «Non avevo anco-ra provato niente di strano coi mieigenitori, ero tranquillo, però semprepensando a loro. Io mai ho pensato ditornare in Sardegna, però subito misono messo in marcia per lavorare,così io…».

Finalmente Aurelio prende corag-gio, si apre ed inizia a raccontare ciòche ricorda del suo arrivo.

«Mi sono trovato bene perché hotrovato una squadra di ragazzi,era-vamo tutti giovani, e così non mi so-no perso mai, niente, perché ero abi-tuato così durante che ero in Italia.

Ho avuto contatti con altri sardi,quello si perché ho trovato abbastan-za... ce n’erano di Nuoro, Sassari.

La verità è che la vita era miglio-re di adesso. Io mi ricordo che quelloche aveva intenzione di farsi la casa,se la faceva, adesso no.

Non ho pensato di tornare, però,quando siamo partiti già eravamo giàmessi con intenzione di piantare lanostra vita qui.»

Quando gli chiedo se, quando pen-sa a se stesso, si sente più sardo o ar-gentino, sgrana gli occhi, come nonavesse capito la domanda.

«No, eheheh! Io sono sardo! Io nondisprezzo l’Argentina ma...»

Flavia prontamente ricompare inscena.

«Non lo possiamo fare, a me michiedono... A me piace, perché vivo.

Io sono venuta perché c’era lui, giàavevo il bambino, Giancarlo aveva po-chi mesi. Ci siamo sposati in Sarde-gna, e lui è partito da solo. Lui ha vi-sto il bambino quando aveva 15 mesi.

Lasciare Nebida non è stato diffi-cile, non ricordo... ero contenta per-ché andavo da mio marito, lo avevoqua, avevo il bambino poi dopo pocoè nato Adriano, cosicché uno poi do-po non ha pensato ad andare via,perché ha la famiglia qua.»

Le chiedo come sia stato l’impat-to con questa nuova realtà.

«è stato difficile, uno doveva ini-ziare da tutto, questa casa era vuota,noi siamo vivendo in questa casa, inquella epoca non era nostra, e peròera vuota, avevamo le piccole cose...abbiamo dovuto fare tutto, con pia-cere, uno vedeva che uno lo potevafare, i bambini sono andati alla scuo-la, sono andati al jardin...

La corrispondenza c’era, ma nonera come ora e prendeva il telefono,io ricordo che passavo ore scrivendo.

La verità è che una eterna nostal-gia c’è... così però... no...

Poi veniva quella voglia di andarvia, di fare un viaggio... però di vi-verci no, perché quando sono anda-ta, che so io, non vedevo l’ora di tor-nare qui. Mi piaceva, ero contentaperò...»

Chiedo anche a lei se si senta sar-da o argentina. Risponde serafica.

«Io sono sarda, quello non lo to-gliamo, però voglio bene anche a Ar-gentina, sono molti anni... voglio be-ne a questa terra.»

Seconda generazione: le storiedi Adrian e Giancarlo Porcu.

Adrian Porcu, secondogenito del-la coppia Meloni-Porcu, è quello chericorda più di tutti le storie familiari.Pur essendo argentino di nascita, par-la con un forte accento sulcitano, qua-si anche più degli stessi genitori.

è il primo dei due fratelli ad of-frirsi per l’intervista, anche se non hamolto da raccontare. Giancarlo è dipoche parole, preferisce non raccon-tare ma in realtà, dietro il suo appa-rente disinteresse, tanto palesato da

sembrare infastidito, si nasconde unagrande timidezza davanti alla teleca-mera che lo riprende; accade spessoche molti dei miei intervistati sianoinibiti dall’uso di un apparecchio tan-to tecnologico come una piccola mac-china digitale. Una volta spento l’ap-parecchio, il discorso diventa più for-male, gli intervistati si lasciano andarea maggiori confidenze.

«Mi chiamo Adrian Porcu e sono

nato l’11 agosto 1958 a Campana, edho sempre vissuto qui; lavoro anche ioall’ex Dalmine, con mio padre. Peròin Sardegna ci sono stato, nel 1991.

Penso, da quel che ho visto, che èuno dei posti più belli dell’Italia... pe-rò non c’è lavoro, la gioventù se nedeve andare, non c'è nulla da fare.

Mi sono sposato con una donnaargentina, di cognome è italiana, faRapuzzi, ma sono argentini, neancheil padre di lei sa dell’origine, forse ilnonno... Con lei ho due figli gemelli,Gonzalo e Rodrigo.

Loro non hanno mai visto la Sar-degna, solo io ci sono stato, ma nonero sposato. Ho imparato l’italianoa casa, dai miei genitori; capisco ildialetto ma non lo parlo! Mi sentoargentino, ma con sangue sardo.»

Giancarlo Porcu.«Sono Giancarlo Porcu, nelle car-

te italiane, ma qua mi chiamano JuanCarlos. In Italia è un nome, qua so-no due. Io sono nato a Iglesias.»

Inizia così il dialogo con Giancar-lo Porru, primogenito della famiglia.

Lo corregge subito Adrian sugge-rendogli «sei nato a Nebida», con manforte di Flavia che ribatte: «Sì, lui ènato a Nebida, comune di Iglesias».

Giancarlo dice di non ricordarsiesattamente.

«Ah io non mi ricordo, c’eravatevoi, ma nei documenti queda così!»

Essendo giunto in Argentina quandoaveva solo quindici mesi, non ricordanulla, ma la Sardegna gli è rimastaimpressa dai racconti dei genitori.

«Della Sardegna so che è bella,bellissima, però non c’è possibilità.L’ho vista in filmati, fotografie. Lo va-do a fare quello... lo farò... di andare.Ho fatto le scuole ed ora lavoro alla exDalmine da 34 anni. Fra quattro annimi jubilo, 4 o 5 e vado a Sardegna...eheheheh, devo aspettare quei soldi!»

Il dialogo qui si fa concitato, uno aduno, gli altri attori irrompono in scena.

Irrompe dapprima Aurelio: «Vengoanche io in viaggio e me lo paghi!»

Flavia controbatte: «Lui con tuttiandrebbe!»

Aurelio risponde infastidito: «Mastai zitta, tu ti sei messa in lista peravere il viaggio dalla regione!»

Flavia spiega quindi che «sì, moltianziani si mettono in lista, ma io no...»

Aurelio dice a voce alta, visibilmen-te seccato: «Io mica sono anziano!»

Riesco a riportare l’ordine e ritor-nare finalmente a Giancarlo. Mi dicedi sentirsi sia sardo che argentino,

che per lui la questione è più difficilerispetto al fratello Adrian.

Giancarlo dice di sentirsi diviso ametà: una parte di lui è sarda, nata inSardegna, l’altra è totalmente argentina.

«Per me è difficile, sono di san-gue sardo, sono nato lì... ma sono ar-gentino, ho moglie argentina, ho figliargentini... Io mi sento argentino ma...metà e metà... però mia moglie è Aman-tini, di origine napoletana e spagno-

la da parte di bisnonni.»Flavia tiene però a precisare: «Pe-

rò quando Giancarlo vede le partite,tifa l’Italia.»

Giancarlo guarda di sottecchi edannuisce.

Terza generazione: la storia diJuan Franco Porcu.

Juan Franco Porcu è nato a Cam-pana, cittadina a 30 chilometri da Bue-nos Aires, il 21 giugno 1989; ha duesorelle, Mariela, nata a Campana il 15dicembre 1987 e Romina, la maggiore,nata sempre a Campana l’8 agosto 1984.

Juan Franco vive ancora con i ge-nitori, ha iniziato l’università con l’o-

biettivo di laurearsi in Leggi; tutta-via, ha dovuto abbandonare gli studiper difficoltà nella gestione organiz-zativa del tempo di studio e di lavoro.Attualmente lavora presso un brokerdoganale, ma in passato ha lavoratonella gestione di database per nume-rose aziende.

Non ama molto parlare di sé e, no-nostante gli sforzi, non ha mai volutorilasciare una vera intervista; dai varidiscorsi intrattenuti con Juan Franco,sappiamo che non è mai stato in Italia,tanto meno in Sardegna, ma da sem-pre nutre una forte curiosità.

«I miei nonni da sempre mi rac-contano della loro terra, delle usanze.Mi hanno detto che prevalentementesi vive di allevamento, però non so...non ci sono mai stato... Vorrei andare inSardegna, in vacanza, ma mi piace-rebbe viverci, in Sardegna o in Italia.

I miei nonni, senza alcun dubbio,sentono nostalgia per quella che è laloro terra; è da tanto tempo che nontornano, che non vedono la loro fa-miglia che è rimasta in Sardegna.»

Roberta Murroni

In Argentina vivono moltissimi sardi e in particolare sulcitani, trasferitisi prima ed al termine del secondo conflitto mondiale

Storie di sardi emigrati in SudamericaQuasi tutti conservano un forte legame con la terra d’origine, nonostante molti di loro siano nati e cresciuti in un altro Continente.

12 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVII • N° 246 • 31 Maggio 2012

Flavia Meloni, Juan Franco Porcu ed Aurelio Porcu. Adrian Porcu. Giancarlo Porcu.

Flavia Meloni. Juan Franco Porcu.Aurelio Porcu.

Un ospedale senza dolore?L’obiettivo è ambizioso,ma l’ospedale Sirai diCarbonia sta mettendo

in pratica tutti i provvedimenti peravvicinarsi a questo traguardo. I pro-getti di miglioramento in corso so-no stati illustrati in occasione dell’11ª

Giornata nazionale del sollievo, chepromuove la gestione del dolore edil sollievo dalla sofferenza. Nel cor-so del convegno, organizzato dal-l’ospedale Sirai e dall’amministra-zione comunale (commissione aiservizi sociali), il direttore del pre-sidio Sergio Pili ha spiegato l’im-

portanza del trattamento antalgicoed il piano “Ospedale senza dolo-re”, poi esposto nei dettagli daGabriella Aru, della stessa direzio-ne medica. Il progetto prevede unmaggiore coordinamento, al fine digarantire a tutti i pazienti il tratta-mento contro il dolore.

L’ambizioso progetto è stato presentato nel corso di un convegno

Un “ospedale senza dolore” al Sirai

Il 23 maggio scorso ha presoservizio presso l’ospedale San-ta Barbara di Iglesias un nuovoginecologo. Nell’ultimo mese gli

interventi avevano subìto un calo acausa della riduzione dell’organico.«Eravamo consapevoli di questoproblema e ci siamo attivati imme-

diatamente per risolverlo - ha di-chiarato il direttore generale Mau-rizio Calamida - l’arrivo del nuovomedico consentirà al reparto di ri-prendere l’attività nei modi e nei tem-pi che hanno reso questa struttura unadelle più qualificate della regione».

Allo stesso modo, il problema del-

le interruzioni di gravidanza al San-ta Barbara - un servizio momenta-neamente sospeso per la carenza dimedici anestesisti - è sotto esameda parte dell’Azienda.

«Speriamo di risolvere anchequesta difficoltà in tempi brevi», hagarantito il direttore generale.

La ASL n° 7 ha rafforzato il reparto dell’ospedale Santa Barbara

Un nuovo medico per la ginecologia

Roberta Murroni.

IL NUMERO 246 5-12:IL NUMERO 181 4/9 31/05/12 12.03 Pagina 1

Page 13: La Provincia del Sulcis Iglesiente n° 246

13La Provincia del Sulcis IglesienteAnno XVII • N° 246 • 31 Maggio 2012

Si è svolta martedì 1° maggionella sala polifunzionale dipiazza Roma, la consegna uf-ficiale alla città di Carbonia

della medaglia d’argento al merito ci-vile in ricordo del duro lavoro svoltodai minatori, assoluti protagonisti del-la storia cittadina. La medaglia è sta-ta consegnata dal prefetto di Caglia-ri, Giovanni Balsamo. La sala poli-funzionale, oltre a tante autorità civi-li e militari, ha ospitato molti vecchiex minatori, ma anche studenti e rap-presentati di svariate associazioni.

I lavori della seduta straordinariadel Consiglio comunale, convocato perl’occasione, sono stati introdotti dalvice presidente, Salvatore Mascia, cheha voluto ricordare l’enorme faticadei tanti minatori, che con sacrificioe dedizione hanno speso la loro vita,i cui ritmi erano scanditi dal suonodella sirena della miniera, per il futu-ro della città.

Subito dopo è intervenuto il sin-daco, Giuseppe Casti, che ha parlatodell’importanza e della centralità dellavoro, ricordando «il prezzo altissi-mo, pagato dalla nostra città, in ter-mini di vittime sul lavoro. Nella solaminiera di Serbariu in venticinqueanni si sono registrati almeno 128 de-cessi. Persone - ha aggiunto Casti -uccise dal lavoro, ma anche vittimedi una concezione sbagliata del lavo-ro stesso, riassunta nella frase inci-sa all’ingresso della Grande Minie-ra di Serbariu: coloro che io preferi-sco sono quelli che lavorano duro,secco sodo, in obbedienza e possibil-mente in silenzio, perfetta sintesi delnefasto pensiero fascista sul lavoro».

Il sindaco si è poi soffermato sul-l’attuale condizione del lavoro, sullacrisi occupazionale e sul come oggi ilconcetto stesso di lavoro abbia perso ilsignificato che aveva acquisito dopola nascita della Repubblica. Prima dileggere le motivazioni che hanno con-vinto il Presidente della Repubblica,Giorgio Napolitano, a conferire allacittà la medaglia d’argento al meritocivile, il sindaco ha concluso ricor-

dando che «occorre ripartire dallacentralità del lavoro, restituendo pienadignità al lavoro in tutte le sue forme.è doveroso, se vogliamo che l’artico-lo uno della Costituzione non sia con-siderato semplicemente una normaprogrammatica ma immediatamenteimperativa, favorire l’accesso al mon-do del lavoro ai giovani e alle donne,potenziare gli strumenti di tutela deilavoratori, adeguare le retribuzioni,garantire la sicurezza nei luoghi dilavoro e, soprattutto, recuperare lacentralità del lavoro e della persona,questa volta non solo nella forma maanche nella sostanza».

A seguire c’è stato l’intervento delprefetto, Giovanni Balsamo, che havoluto ricordare, anche lui, la centra-lità del lavoro ed in particolare ha ri-percorso le vicende minerarie del terri-torio. Al termine del suo intervento ilprefetto ha ufficialmente consegnato alsindaco la medaglia d’argento, appli-cata al gonfalone della città.

In Sardegna solo un altro comune,Cagliari, ha ricevuto il riconoscimen-to del presidente della Repubblica conun’onorificenza, il 19 maggio 1950,quando Luigi Einaudi, conferì al gon-falone della città la medaglia d’oro alvalor militare, per aver sopportato peranni, con l’indomita fierezza della sua

gente, lunghe, terrificanti ed assillan-ti distruzioni di guerra recate dall’in-tensa offesa aerea. Il 14 giugno 1975Cagliari ricevette, inoltre, dal presiden-te della Repubblica, Giovanni Leone,la medaglia d’argento ai benemeritidella scuola della cultura e dell’arte.

L’iter che ha portato al conferimen-to della medaglia d’argento alla cittàdi Carbonia ebbe inizio su iniziativadell’associazione Sa Làntia, di Mau-ro Pistis, il 23 ottobre 2007. Le ra-gioni si hanno nella seguente moti-vazione, che porta la data 27 ottobre2011, a firma del presidente della Re-pubblica Giorgio Napolitano: «La

cittadina di Carbonia, fondata alla vi-gilia della tragedia della guerra e nel-l’ambito della politica autarchica diquel periodo, vide migliaia di aspiran-ti minatori convenuti in quell’angolodella Sardegna da tutt’Italia per lavo-rare in condizioni estremamente disa-gevoli, nella miniera carbonifera, ecostruire così un più prospero futuro.La comunità pagò un prezzo altissimoper il duro lavoro svolto ed in circatrent’anni di attività estrattiva trova-rono la morte ben trecentoquaranta-sette minatori. Nobile testimonianzadi dedizione al lavoro e di riscatto so-ciale spinti fino all’estremo sacrificio.1938/1963 - Carbonia (CI).»

Si è svolta nella sala polifunzionale il 1° maggio la cerimonia per il significativo riconoscimento alla città di Carbonia

In ricordo del duro lavoro dei minatoriLa medaglia al merito civile è stata consegnata dal prefetto di Cagliari al sindaco di Carbonia, alla presenza di autorità civili e militari.

Contratti d’affitto, diritti e doveri: ha aperto aCagliari lo sportello informativo dell’Ersu sul-l’assistenza legale per gli studenti in materiadi locazione di immobili ad uso abitativo.

Il nuovo servizio sarà attivo ogni martedì dalle 16.00alle 19.00 grazie al protocollo d’intesa stipulato fral’Ersu di Cagliari e l’associazione culturale YouropeSardinia, nell’ambito del progetto Student jobs.

Gli studenti che cercano una stanza o una casa inaffitto, o che hanno già stipulato un contratto, potran-no richiedere un parere sui propri diritti e doveri di af-fittuari, sulle norme che regolano i canoni di locazione.

Per informazioni rivolgersi il martedì pomeriggio alnumero 070/66206375 (ersuca.avvserra@ gmail.com).

Un nuovo servizio dell’Ersu

Consulenza legale

Lutto nel mondo dellacultura e dell’arte diSant’Antioco. èscom-parso lo scultore An-

tonio Basciu. L’artista aveva 78anni ed era malato da tempo.La sua arte nello scolpire lapietra si esprimeva con operemoderne ma non disdegnavail figurativo. Nel corso della sua lunga carriera arti-stica ha vinto numerosi premi sia in Italia che all’e-stero e le suo opere sono oggi presenti soprattutto aSant’Antioco, dove adornano numerose abitazioni.

Tito Siddi

L’addio ad Antonio Basciu

Un grande artista

Il presidente della Pro Loco di Perdaxius, Gian-franco Dessì, è stato confermato presidentedell’Unpli, l’Unione nazionale delle Pro Locodi Carbonia Iglesias per il quinquennio 2012-

2016.La sua elezione è maturata a Perdaxius, nel

corso dei lavori dell’assemblea generale dei presi-denti delle Pro Loco della Provincia di CarboniaIglesias, alla quale hanno partecipato il presidenteregionale delle Pro Loco, Raffaele Sestu, MarioDessolis, presidente del comitato di Nuoro, e Vit-torino Murgia, presidente del comitato dell’Oglia-stra.

Il nuovo comitato direttivo comprende PasqualeLa Rosa, presidente della Pro loco di Calasetta, conl’incarico di vicepresidente; Pietro Armas, di SanGiovanni Suergiu, con l’incarico di segretario.

Questi, infine, i consiglieri componenti del di-rettivo: Pietro Sanna, presidente della Pro Loco diCarbonia; Palmira Fracci, presidente della Pro Lo-co di Masainas; Gianni Baghino, presidente dellaPro Loco di Sant’Antioco; Mauro Manca, presi-dente della Pro Loco di Villamassargia.

Rinnovato il direttivo Pro Loco

Confermato Dessì

èstato avviato il progetto “Prevenire è meglioche curare”, organizzato dal Rotary ClubCarbonia con il contributo dell’assessorato al-l’istruzione e formazione del comune di Car-

bonia. Il progetto coinvolge i bambini della scuola pri-maria, attraverso uno screening di prevenzione den-tale, che si svolge presso uno studio odontoiatrico.

Il progetto si divide in due incontri. Nel corso delprimo incontro, con l’aiuto di divertenti cartoni ani-mati, verrà spiegato come sono fatti i denti, i nemici(batteri) e gli amici (spazzolino, dentifricio, etc.) deidenti, le tecniche di igiene orale, i principi di una cor-retta alimentazione, l’importanza delle visite periodichee la prevenzione ortodontica. Per favorire l’apprendi-mento, saranno distribuiti dei quaderni prestampati conappunti e disegni da colorare. Nel secondo incontro, insala di igiene, poiché i bambini avranno portato con ségli spazzolini personali, si verificheranno le loro tecni-che di igiene e si metteranno in pratica le corrette tec-niche di pulizia dei denti. Ad ogni bambino, a richiesta,sarà riservata una prima visita gratuita del cavo orale,con la consegna di un foglio in cui saranno annotatii problemi riscontrati ed i consigli per una terapia.

Un progetto del Rotary Club

Per la prevenzione

L’intervento del prefetto di Cagliari, Giovanni Balsamo.

IL NUMERO 246 4-13:IL NUMERO 181 4/9 31/05/12 08.43 Pagina 2

Page 14: La Provincia del Sulcis Iglesiente n° 246

14 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVII • N° 246 • 31 Maggio 2012

Circa 13kilome-tri divecchie

strade minerarie,impianti dismes-si, villaggi e sto-rie di vita. Tuttointorno lo straor-dinario paesaggio

della valle di Iglesias e delle collinemetallifere circostanti, fino alla sug-gestiva costa di Nebida e Masua chesi è mostrata agli escursionisti, dopoaver superato il villaggio minerarioabbandonato di Montescorra. Il per-corso, partito dalla chiesa di SantaBarbara ad Iglesias si è concluso al-l’interno della chiesa di Santa Barbarasituata nel villaggio minerario di Ne-bida. Questo il mutevole e suggesti-vo palcoscenico di un lavoro teatraleitinerante, unico, che ha voluto rico-struire storicamente i cambiamentipolitici ed i conflitti sociali all’epocadel Tardo Romano Impero quando Ni-comedia, antica città dell’Asia Mi-nore, fu proclamata capitale dell’Im-pero romano d’Oriente, da Dioclezia-no Imperatore.

«All’interno di questo contesto po-litico e sociale abbiamo voluto rico-struire le vicende legate alla grandepersecuzione del movimento cristia-no di cui è stata protagonista e vitti-ma Santa Barbara di Nicomedia. Daquando Nicomedìa era diventata ladimora dell’imperatore Dioclezianoogni giorno in città era un via e vai difunzionari che offrivano le loro ric-chezze per costruire palazzi, giardinie templi in onore di Giove, re di tuttigli dei, e che avrebbero fatto qualsiasicosa pur d’ingraziarsi le lodi dell’im-peratore, compreso offrire le propriefiglie in spose», racconta Monica Por-cedda, presidente della compagnia LaCernita (Laboratorio permanente diricerca teatrale Bacu Abis), autrice deitesti e regista dello spettacolo, conl’assistenza di Deborak Scerbo Per-rucci. Barbara era bella, giovane, sanae, soprattutto, padrona di una mentepensante e capace di esternare idee adir poco rivoluzionarie per quei tem-pi e, tristemente, ancora oggi. La ra-gazza parlava pubblicamente di ugua-glianza tra ricchi e poveri, tra uomi-ni e donne: all’alba del 4 dicembredel 290 d.C suo padre Dioscoro le

tagliò la testa «in onore delle leggi diRoma, in onore degli Dei, in onore del-la gloria e della bellezza che regna-vano a Nicomedìa, Città del Sole».

Voci, corpi, movimenti, sudore, sa-crificio. La vita di una giovane mar-tire e quelle dei tanti martiri del sot-tosuolo del Sulcis Iglesiente, di cui èpoi diventata Santa protettrice, rac-contate in un’opera fortemente corale,che ha visto in scena diciannove at-tori capaci di dar vita ad uno spettaco-lo, suggestivo, articolato in sei tappe.

Monica Porcedda, vuole raccon-tarci quest’ultimo vostro lavoro?

«Santa Barbara di Nicomedia na-sce all’interno del laboratorio per-manente di ricerca teatrale fondatotre anni fa presso il Teatro di BacuAbis, dove La Cernita ha la sua sedeartistica. Da alcuni mesi sono entratea farne parte altre 9 persone. Il labo-ratorio è costituito da 21 persone.Quando quattro mesi fa GiampieroPinna, Presidente dell’AssociazionePozzo Sella, mi propose di realizzareun intervento teatrale che raccontas-se la vita della Santa all’interno del-l’escursione, all’inizio erano parec-chie le cose da valutare. Conoscevola vita della Santa ma i tempi eranoristretti: occorreva coordinare il la-voro di 20 persone, documentarsi conun certo rigore, realizzare costumi,oggetti di scena. Non potevamo limi-tarci a fare un riassunto della vicen-da. Occorreva prendere tempo, fareun lungo viaggio nel passato e ana-lizzare il contesto storico e socialeculturale di riferimento per dare voceal coraggio di questa giovane donnache si è ribellata alla logica dei pote-ri forti e violenti. Tuttavia, mi attira-va la possibilità di costruire un nuovolavoro al di fuori degli spazi conven-zionali del teatro, mi piaceva l’idea disperimentare la costruzione di scenein luoghi suggestivi e portatori dellanostra storia e cultura mineraria.Inoltre avremo ancora una volta con-tribuito a diffondere il nostro TeatroSociale creando un rapporto direttoe molto vicino con gli “spettatori”;significava avere tra noi persone chepartecipassero ed entrassero a far par-te integrante delle immagini e delleemozioni che avremo espresso attra-verso il nostro teatro, ancora una volta,attento a dare voce alle donne, ai po-veri e agli ultimi di questa terra. Il

giorno dopo convocai subito una riu-nione con le attrici e gli attori. Nel-l’arco di un mese ha preso vita que-sta storia così lontana nel tempo, co-sì vicina a noi per il perpetuarsi ine-sorabile delle guerre per l’accapar-ramento di denari e ricchezze, per undivario insanabile tra ricchi e poveri,per le continue discriminazioni raz-ziali, per i soprusi che tutt’oggi le don-ne subiscono e non soltanto nel Me-dio Oriente come spesso vorrebberoindurci a credere. Le vicende che rac-

contiamo sono ambientate a Nicome-dìa antica città dell’Asia Minore mapotrebbero tutt’oggi accadere in qua-lunque contesto dove governi incon-trastato un potere maschilista, violen-to, improntato sul consumo. Dopo averideato la storia sono stati creati i co-stumi e gli oggetti di scena: cesti, te-li, bastoni di legno sono stati realiz-zati artigianalmente.»

Lo spettacolo è stato inserito nelprogramma dell’escursione “In cam-mino lungo la via di Santa Barbara”organizzata in collaborazione con laAssociazione Pozzo Sella Onlus per ilParco Geominerario con il sostegnodella Consulta delle Associazioni delParco. Come procede il sodalizio conquesti ultimi?

«Direi piuttosto bene. Nel giro dipochi mesi tra gennaio e maggio ab-biamo realizzato due importanti ini-ziative (la prima del 14 gennaio al Tea-tro Nanni Loy dove abbiamo rappre-

sentato “Il lavoro mobilita: il ‘48 aCarbonia e dintorni” e la secondaSanta Barbara di Nicomedia all’in-terno dell’escursione), che hanno coin-volto parecchie persone sia nel terri-torio del Sulcis Iglesiente sia dellaProvincia di Cagliari. Il nostro rap-porto di collaborazione procede conl'obiettivo di diffondere una culturadella relazione, del confronto per lasalvaguardia del nostro patrimoniostorico, culturale e ambientale. L’e-sperienza di oggi, (l’intervista è sta-

ta realizzata in data 27 maggio, ndr.)lungo gli antichi insediamenti mine-rari e le Chiese dedicate alla Santa traIglesias e Nebida che ha visto la par-tecipazione di tantissime persone, ol-tre 500, ha dato una conferma ulterio-re di quanto il Teatro possa essere unpotente strumento di trasmissione del-la memoria e della conoscenza.»

Qualche giorno fa La Cernita hacompiuto tre anni. Vogliamo fare unbilancio della vostra attività?

«Siamo nati il 21 maggio del 2009con la necessità e l’urgenza di “Fare

Teatro Sociale” ossia “un teatro di tut-ti e per tutti” che nasce come espres-sione del confronto e delle riflessionisulla collettività e sul vivere comune.Più che “recitare”, il nostro leitmotivè stato ed è tutt’oggi “ricercare eascoltare”. Sin dal principio non ab-biamo mai pensato di andare in scenae interpretare un personaggio o di si-mulare una realtà. Piuttosto nel nostrolavoro quotidiano ci hanno accom-pagnato e sempre ci accompagnanoalcuni interrogativi: che cosa vogliamodire, che cosa vogliamo condividerecon chi ci ascolta, quali messaggi vo-gliamo portare e quali strade possia-mo percorrere per indagare, appro-fondire i temi e i problemi che, di voltain volta, vengono alla luce. Non riu-sciamo a concepire il nostro teatro di-versamente anche perché questa mo-dalità è l’unica che ci da la forza diandare avanti e di raccogliere i risul-tati giorno per giorno. La formazio-ne, che è il nostro punto cardine, pro-segue con ottimi risultati. Cresce ilnumero delle persone che stanno en-trando a far parte dei nostri labora-tori di formazione aperti ai bambini,ai giovani e agli adulti e istituiti nelterritorio: Giba, Sant’Anna Arresi eTeatro di Bacu Abis (che è diventatoil nostro centro di creazione e speri-mentazione teatrale).»

Lei ha augurato buon complean-no alla sua compagnia ricordando atutti i componenti la funzione peda-gogica del teatro nella nostra società,“quella di creare l’ambiente in cui gliindividui riconoscano di avere dei bi-sogni a cui gli spettacoli possono da-re delle risposte”. Come si lavora,oggi, nel Sulcis?

«Fare teatro seriamente non è unattività che si può svolgere nel tempolibero: è un lavoro a tempo pieno cherichiede capacità critiche, studio ericerca permanente, capacità orga-nizzative e tecniche. Tuttavia spesso tiritrovi a dover tirare avanti con l’ac-

qua alla gola perché sei consapevoledell’importanza di ciò che fai, per-ché senti che questa è la tua vita evuoi dare anima e corpo per portareavanti il tuo lavoro. Non è semplicema finora davanti ad una domandacrescente di partecipare e di vivere ilteatro che si manifesta con i bambinie i ragazzi a scuola e nei contesti ex-trascolastici, con i giovani e con gliadulti, cerchiamo di andare avanti co-munque, anche se veramente si viveogni giorno con la paura di non riusci-re a supportare tutte le spese necessa-rie per tirare avanti. Di guadagni an-cora non si può parlare, passerà deltempo. Mi auguro tuttavia che le isti-tuzioni possano sostenerci per darvoce alla nostra realtà molto vicinaal disagio economico e sociale che ilnostro territorio respira da tempo.»

All’interno dell’evento è stato ban-dito il 1° concorso fotografico “Pa-trimonio, paesaggio, persone” riser-vato ai partecipanti all’escursione. Incammino lungo la via di Santa Bar-bara: Iglesias, Miniera di Montepo-ni, Villaggio di Monte Agruxiau, Vil-laggio di Monte Scorra, Eremo deiPiccoli Fratelli, Villaggio di Nebida.

SANTA BARBARA DI NICO-MEDIA

Di Monica Porcedda/ con Arian-na Basciu, Assuntina Matta, CarlaGalliu, Dario Mura, Francesco Aresti,Giovanna Amorino, Irene Secchi,Laura Alciator, Lucia Longu, Lucia-no Perinu, Luciano Sulas, MariellaMannai, Pietro Carta, Riccardo Mon-tanaro, Rita Martinelli, Roberta ErrasRosanna Sulas, Rossana Carta, Ti-ziana Serra / COSTUMI Lucia Lon-gu, Rita Martinelli / SCENOGRAFIELuciano Sulas / con la collaborazionedi Piero Deidda, Fabrizio Leo, Glo-ria Uccheddu, Deriu Benedetta / AS-SISTENTE ALLA REGIA DeborakScerbo Perruci/ REGIA MonicaPorcedda.

Cinzia Crobu

La valle di Iglesias e le colline metallifere circostanti hanno fatto da palcoscenico naturale di un lavoro teatrale unico e suggestivo

In cammino lungo la via di Santa BarbaraSono stati ricostruiti i cambiamenti politici ed i conflitti sociali del Tardo Romano Impero, attraverso la vita ed il martirio della Santa.

Santa Barbara di Nicomedia. Foto di Nicola Sanna.

Cinzia Crobu.

Quattro giornate di film,concerti, incontri con mu-sicisti, compositori, regi-sti, per indagare lo stret-

tissimo rapporto tra cinema e musi-ca. Si rinnova per il sesto anno con-secutivo l’appuntamento con Creu-za de Mà, il festival ideato e orga-nizzato dall’associazione culturaleBackstage con la direzione artisticadel regista Gianfranco Cabiddu, chequest’anno cambia periodo di svol-gimento e da settembre anticipa l’e-state andando in scena da giovedì14 a domenica 17 giugno. Formulae qualità degli ingredienti sono in-vece secondo tradizione, così comela location: Carloforte, il paese sul-l’isola di San Pietro, a mezz’ora ditraghetto dal sud-ovest della Sarde-gna. Il programma della manifesta-zione - che si avvale del contributodel ministero per i beni e le attivitàculturali, dell’assessorato della pub-blica istruzione e dell’assessorato delturismo della Regione Sardegna, del

comune di Carloforte, della Provin-cia di Carbonia Iglesias, della Fon-dazione Banco di Sardegna e delParco Geominerario Storico Ambien-tale della Sardegna, verrà presenta-to alla stampa giovedì 31 maggio aCagliari, presso l’assessorato regio-nale dello spettacolo ed attività cul-turali. Ci riserviamo di parlarne am-piamente nel prossimo numero de“La Provincia del Sulcis Iglesiente”.

«Il Festival Creuza de Mà, allasua VI edizione - spiega Cabiddu -è stato così intitolato con l’intento diomaggiare Fabrizio De Andrè e il suorapporto speciale con la Sardegna.L’omaggio giunge da un’isola “uni-ca” San Pietro-Carloforte, dove siparla genovese; ogni canzone di DeAndré è un racconto per immaginie la sua musica è una colonna so-nora di vita. Ultima ragione forsepiù marginale e privata, ma non me-no significativa, è che nel ‘89 il mioprimo film ambientato in Sardegna,con la colonna sonora composta

da Nicola Piovani (che collaboròanche con Fabrizio De Andrè perLa buona novella e Non al denaronon all’amore né al cielo), si chia-mava Disamistade, come la famo-sa canzone dell’ultimo album diFabrizio. Per suggellare questo le-game abbiamo recuperato un rarofilm intitolato proprio Creuza deMà, di Vittorio Nevano, girato qua-si totalmente a Carloforte, su e conFabrizio De Andrè che illustra lagenesi ed i temi contenuti nel suodisco omonimo Creuza de Mà” silegge nelle pagine del sito Creuzade Mà, http://www.festivalcarlofor-te.org/, dove sarà possibile visiona-re il programma dettagliato dellamanifestazione. Creuza de Mà na-sce dalla volontà dell’Associazioneculturale Backstage, di svilupparee accrescere l’impegno che la stes-sa svolge da oltre dieci anni, guidan-doci a scoprire il legame inscindibilesul piano drammaturgico ed espres-sivo della musica per film.»

Carloforte ospiterà la rassegna dal 14 al 17 giugno prossimi

“Creuza de Ma, tra cinema e musica”

Bizet, Strauss e Rossini sonosolo alcuni degli autori deibrani reinterpretati dallaBanda musicale Vincenzo

Bellini di Carbonia, durante il tradi-zionale Concerto di Primavera, te-nutosi al Teatro Centrale sabato 26maggio. Sotto la sapiente direzionedella maestra Caterina Casula, i ban-disti - giunti sul palcoscenico dopo

mesi di prove collettive e lezioni in-dividuali - hanno eseguito un reper-torio non semplice, con meticolosaattenzione a dinamiche, tecnica eespressività.

Soddisfatto dell’esibizione il nu-meroso pubblico accorso che ha ap-plaudito ogni singolo brano del re-pertorio, diviso in due tempi, recla-mando un’allegra danza celtica co-

me bis. Soddisfatti anche i giovanimusicisti, la direttrice, il presidenteMassimo Sciascia ed il vice GloriaAresti, già rivolti con lo sguardo adadempiere nuovi impegni: primo inordine di tempo il raduno delle Ban-de Musicali che si terrà a Flumini-maggiore il 17 giugno e che li vedràimpegnati in un’esibizione per le viedel paese.

Il Teatro Centrale ha ospitato il concerto il 26 maggio

A tempo di valzer con la Banda Bellini

Il giornalino scolastico Studia-gitando, dell’Istituto Compren-sivo Satta di Carbonia, ha ri-cevuto il “Premio Nazionale

Giornalista per 1 giorno”. Il pre-stigioso riconoscimento viene asse-gnato dall’Associazione Nazionaledi Giornalismo Scolastico.

Durante la serata finale della no-na edizione del premio, bandito dal-l’Associazione Alboscuole, Targad’argento del Presidente della Re-pubblica, che si è tenuta a Chiancia-no Terme il 4 e 5 maggio scorsi, ildiploma con Oscar di giornalismoscolastico e coccarda tricolore, èstato consegnato alle professores-se Maria Luisa Zurru e Simona Ba-sciu. Invitate espressamente dal pre-sidente di Alboscuole Ettore Cri-stiani, in rappresentanza dell’IstitutoComprensivo Satta di Carbonia, ledue insegnanti che tanto si sonodedicate alla preparazione delgiornalino, hanno raccolto il giustoplauso della commissione giudica-trice.

Un premio di grande valoreperché il giornalino di Carbonia siè qualificato tra i primi cento deglioltre duemila e cinquecento parte-

cipanti di tutta Italia, unico pre-miato tra quelli della Sardegna. Ungrande riconoscimento per gli alun-ni, gli insegnanti, il dirigente dellescuole Media Satta di via della Vit-toria, Media Pascoli di Via Balilla,Elementare di via Gavorrano e Me-dia Fara di via Pozzo Nuovo di Ba-cu Abis.

Il giornalino Studiagitandouscì col primo numero nel maggiodel 2007, alla fine dell’anno scola-stico 2006/07. All’epoca la scuolaMedia Pascoli, diretta dal presideSalvatore Murgia, era abbinata al-la scuola Media Satta. Tra i pro-grammi didattici di quell’anno figu-rava una serie di viaggi d’istruzionenel raggio di 30 km da Carbonia,per la conoscenza di siti archeolo-gici, ambienti naturali, nomencla-tura geografica, storia del territorio,che permettessero lo studio delle di-verse discipline in modo coordina-to, piacevole e divertente.

Alla fine dell’anno scolastico, perdare una cornice unica ai lavori edalle esperienze delle varie classi im-pegnate nel progetto, era stata pre-vista la pubblicazione del giornali-no che doveva ospitare le ricerche,

le esperienze, i lavori, le fotografiemigliori e più significative.

La testata Studiagitando fu scel-ta da una commissione composta dagenitori, docenti e dirigente scola-stico tra oltre quaranta progetti pre-parati dagli alunni. Tutte le altre te-state furono esposte in una mostraalla fine dell’anno, perché tutti po-tessero avere la giusta gratificazio-ne per l’impegno speso.

La dottoressa Gabriella Piras, cheha sostituito il preside Murgia neldifficile incarico, in un momentocritico sia per la forte diminuzionedelle disponibilità economiche siaper le nuove disposizioni ammini-strative derivanti dall’accorpamentodi quattro scuole, ha voluto mante-nere la redazione del giornalinoscolastico.

La dottoressa Piras, nell’edito-riale del 2010, ha scritto: «… sia-mo convinti che l’uso del giornalecome strumento didattico permettauna maggiore compenetrazione traattività strettamente curricolari edobiettivi culturali più aperti allasocietà». Il premio di Alboscuole neè una conferma.

Vinicio Porta

Riconoscimento all’Istituto Comprensivo “S. Satta” di Carbonia

Il “Premio Nazionale Giornalista per 1 giorno” ai giovani cronisti della testata “Studiagitando”

www.tentazionidellapenna.com

IL NUMERO 246 3-14:IL NUMERO 181 3/10 30/05/12 17.08 Pagina 1

Page 15: La Provincia del Sulcis Iglesiente n° 246

Era iniziata con l’obiettivo didisputare un campionatotranquillo, alla fine è di-ventata una cavalcata trion-

fale, culminata con la conquista del-la “Promozione”. La stagione2011/2012 dell’Atletico Narcao nelcampionato di Prima categoria re-sterà impressa per sempre nella me-moria degli appassionati di calciodel piccolo centro del Basso Sulcis.Gli straordinari risultati che hannoportato la squadra in Promozioneregionale sono stati raggiunti graziead un’attenta e sana programmazio-ne attuata dalla società diretta dalpresidente Tullio Argiolas (ritornato“in campo” alcuni anni fa, dopo labella esperienza dirigenziale matu-rata a cavallo tra gli anni ‘80 e ‘90)ed al lavoro di un gruppo di atleti digrandi qualità sia tecniche sia uma-ne, gestito abilmente dal tecnico Au-gusto (Giagio) Medda.

I numeri del campionato sono tuttidalla parte dell’Atletico Narcao, do-minatore dall’inizio alla fine, maavrebbero potuto essere ancora piùbrillanti senza la leggera flessioneregistrata in primavera. 66 i puntiaccumulati in 30 partite, frutto di 20

vittorie, 6 pareggi e quattro sconfitte;3 punti di vantaggio sull’Orrolese,10 sul Gonnesa, 13 sulla MonteponiIglesias, 14 sul Carloforte e 15 sulPortoscuso (Orrolese a parte, le squa-dre sulcitane sono state quasi tutteprotagoniste ai vertici della classifica).

Archiviati i festeggiamenti chehanno coinvolto l’intero paese, la so-cietà guidata da Tullio Argiolas guar-da già alla prossima stagione che ve-drà la squadra protagonista del cam-pionato di Promozione al fianco diSant’Antioco e Siliqua.

Il calcio sulcitano conferma i se-gnali di ripresa già emersi lo scorsoanno, con una squadra in Eccellen-za, il Carbonia, e tre squadre in Pro-mozione. Non sarà tanto, se si pen-sa ai fasti vissuti negli anni ‘80, main una fase assai delicata dal punto

di vista economico, per il territoriorappresenta comunque un significa-tivo segnale di ripresa, sul quale sipuò pensare di crescere ancora, congestioni sane, cercando di evitare glierrori del passato.

G.P.C.

15La Provincia del Sulcis IglesienteAnno XVII • N° 246 • 31 Maggio 2012

La stagione calcistica 2011/2012 si è conclusa con un traguardo di grande prestigio per la squadra guidata da Augusto Medda

Il Narcao ha conquistato la “Promozione”Il risultato è il frutto di un’attenta e sana programmazione attuata dalla società diretta dal presidente Tullio Argiolas.

L’Atletico Narcao ha riacceso l’entusiasmo calcistico in tutto il paese.

CANALE 40IN ONDA IL FUTURO

Tel. 0781 672155

[email protected]

Carbonia e Sanluri sono lefinaliste della fase regio-nale della 49ª edizionedella Coppa Santa Barba-

ra - Trofeo Aldo Carboni, torneo dicalcio organizzato dal comitato FIGCdi Carbonia, riservato alla categoriaallievi. Le due squadre si sono qua-lificate superando nei quarti di finalerispettivamente la Nuova Terralba(2 a 0) e la Mineraria Carbonia (2 a0), poi in semifinale il Sant’Antio-co (2 a 0) e la Ferrini (3 a 0). Le al-tre squadre partecipanti, eliminateai quarti di finale, erano l’AtleticoCortoghiana e la Marco Cullurgio-ni Giba.

La finalissima si disputerà saba-to 2 giugno, alle 17.30, allo stadio co-munale “Carlo Zoboli”.

Il Carbonia quest’anno ha vintola fase locale della Coppa, superan-do in finale la Mineraria, ed ora pun-ta al bis che impreziosirebbe il pal-

mares di una stagione già brillante,con la salvezza della prima squadra

nel campionato di Eccellenza regio-nale, ottenuta con un brillantissimo

girone di ritorno, nel quale ha persosolo la prima partita, e gli eccellenti

risultati di tutte le formazioni giova-nili, dalla juniores agli esordienti.

Il 2 giugno allo stadio “Carlo Zoboli” si assegnerà la 49ª Coppa

La finalissima è Carbonia-Sanluri

La formazione del Carbonia che ha vinto la fase locale della 49ª edizione.

L’Atletico Carbonia ‘99 havinto il campionato provin-ciale di calcio a 5 MSP. Lasquadra fondata dal com-

pianto Italo Matta e presieduta daLucia Cappai ha vinto per la terzavolta consecutiva (è la prima voltache succede nella storia del campio-nato MSP), il campionato organiz-zato dal comitato di Carbonia, ag-giudicandosi così definitivamente an-che la coppa provinciale, trofeo isti-tuito appena tre anni fa e destinato al-la società capace di vincere il campio-nato per tre volte.

Dopo un inizio incerto con duesconfitte nelle prime cinque giorna-te, la squadra guidata da PierpaoloCarnio ha messo insieme una stre-pitosa striscia di diciotto vittorie edun pareggio che le ha consentito dibalzare in vetta e battere la concor-renza di agguerriti avversari quali Por-toscuso, Serbariu e Domusnovas.

L’Atletico Carbonia ha avuto an-che la miglior difesa con appena 49gol subiti in 24 partite; 132 le reti se-gnate (hanno fatto meglio South West

Sport Portoscuso, Grotte Cemin Do-musnovas e Serbariu).

La rosa della squadra capitanatada Enrico Deriu e guidata in panchi-na da Pierpaolo Carnio comprende

Gabriele Urru, Pierluca Muntoni,Andrea Corsini, Jean Pierre Man-cini, Alessandro Orecchioni, Mau-rizio Tiddia, Mirko Pitzalis, Johnny

Usai, Davide Pani ed i nuovi “ac-quisti” Cristian Desogus e NicolaMelis.

La stagione non finisce qui per iragazzi dell’Atletico perché sono

prossimi gli appuntamenti con la fi-nale regionale che si disputerà a Ca-gliari venerdì 1 giugno e con le finalinazionali di fine giugno a Rimini.

Si è concluso il campionato di calcio a 5 organizzato dall’MSP

L’Atletico Carbonia campione provinciale

Villarios e l’intero Sulcis ri-cordano Marco Pittoni, ilgiovane sottotenente deicarabinieri ucciso quattro

anni fa a Pagani nel corso di una ra-pina. L’associazione Villarios de Ja-neiro e la Uisp hanno organizzatola 4ª edizione del memorial di cal-cio a cinque, riservato alle catego-rie adulti e giovani (con la parteci-pazione rispettivamente di 12 e 8squadre).

Il torneo è stato inaugurato il 12maggio sul campo in erba sinteticaal centro del paese, alla presenzadelle massime autorità civili e mi-litari, dei genitori di Marco e di al-cune centinaia di persone. Si con-cluderà sabato 9 giugno.

Grande partecipazione all’inaugurazione del torneo di calcio a 5

Villarios ricorda il carabiniere-eroe

L’Atletico Carbonia ha vinto il campionato provinciale di calcio MSP.

La cerimonia inaugurale del “Memorial Marco Pittoni”.

BANDO DI GARA CON PROCEDURA APERTA (art. 55, comma 5, del D. Lgs. 163/06)CIG: 4255343421

SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICEStazione Appaltante: IGEA SpA, località Miniera di Campo Pisano - 09016 Iglesias (CI);Tel: 0781.491410; Fax: 0781.491411; E-mail: [email protected]; sito internet: www.igeaspa.it.

SEZIONE II: OGGETTO DELL’APPALTOOggetto dell’appalto: Appalto integrato per la “Progettazione ed esecuzione dei lavori di messain sicurezza della strada di accesso alla Palazzina Bellavista in località Monteponi”.Tipo di appalto: a misura, ai sensi dell’art. 53, comma 4, del D.Lgs 163/2006.Luogo di esecuzione: Area mineraria di Monteponi – Comune di Iglesias (CI).CPV: 45233142-6.Importo complessivo dell’appalto (al netto dell’IVA): Euro 275.000,00 di cui: Euro 239.500,00per lavori, soggetti a ribasso, Euro 14.000,00 per oneri di sicurezza, non soggetti a ribasso,Euro 21.500,00 per le spese di progettazione, non soggette a ribasso.Termine per la ultimazione dei lavori e penali: si rimanda al Capitolato Speciale d’Appalto.Luogo, data, ora di apertura delle offerte: Uffici IGEA, Miniera di Campo Pisano - Iglesias (CI);giorno 29 Giugno 2012, ore 09,30.

SEZIONE III: INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO, FINANZIARIO E TECNICOCauzioni e garanzie richieste: si rimanda al Disciplinare di gara e al Capitolato Speciale d’Appalto.Concorrenti ammessi alla gara: si rimanda al Disciplinare di gara.Requisiti generali richiesti ai concorrenti: si rimanda al Disciplinare di gara.Requisiti richiesti ai soggetti esecutori dei lavori: possesso dell’attestazione SOA, categoriaOS21, classifica 01 o superiore, per esecuzione e progettazione o solo per esecuzione.Requisiti richiesti ai progettisti: si rimanda al Disciplinare di gara.Contributo all’AVCP: Euro 20,00 (venti/00).Finanziamento: fondi ordinari del bilancio IGEA.

SEZIONE IV: PROCEDURACriterio di aggiudicazione: è quello del prezzo più basso con esclusione automatica delle offerterisultate anomale.Modalità di invio delle offerte ed indirizzo: sono ammessi tutti i tipi di spedizione compresala consegna a mano (comunque si sconsiglia l’invio mediante raccomandata o posta prioritaria)da far recapitare ad IGEA SpA, località Miniera di Campo Pisano - 09016 Iglesias (CI).Contenuto dell’offerta: i documenti elencati nel Disciplinare di gara.Offerte in aumento o parziali: non ammesse.Lingua in cui deve essere redatta l’offerta: italiano.Termine ricezione offerte: ore 15 del giorno precedente a quello stabilito per la gara.Soggetti ammessi all’apertura delle offerte: si rimanda al Disciplinare di gara.Possibilità di svincolo dalla propria offerta: 180 giorni dopo la presentazione dell’offerta.Pagamenti: a 30 giorni data fattura fine mese; progettazione: 90% dopo approvazione del progettoda parte dell’IGEA SpA, 10% dopo rilascio autorizzazioni da parte degli Uffici preposti; lavori su SAL di almeno Euro 60.000,00.

SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONISopralluogo: è obbligatorio secondo le modalità indicate nel Disciplinare di gara.Acquisizione documenti di gara: i documenti sono disponibili sul sito internet www.igeaspa.it,sezione "Bandi".Responsabile del procedimento: Ing. Gianfranco Consoni, Tel: 0781.491410; Fax: 0781.491411;posta elettronica: [email protected]; [email protected] competente per le procedure di ricorso: TAR Sardegna.Data di invio del bando al Comune di Iglesias: 24.05.2012.

IL PRESIDENTEF.to Giovanni Battista Zurru

IL NUMERO 246 2-15:IL NUMERO 181 2/11 31/05/12 11.16 Pagina 2

Page 16: La Provincia del Sulcis Iglesiente n° 246

16 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVII • N° 246 • 31 Maggio 2012

Visite Guidate ai siti minerariPorto Flavia - Masua Grotta S. Barbara - Miniera S. Giovanni

Galleria Henry - Buggerru

Miniera di Funtana Raminosa - Gadoni

Galleria Villamarina - Monteponi

Galleria Anglosarda - Montevecchio

Museo delle macchine - Masua

I siti minerari sono visitabili su prenotazione chiamando i numeri:0781 491300 - 348 1549556 - 349 5503147; oppure contattandoci via fax

al n° 0781 491395 o tramite e-mail [email protected] le scolaresche e i gruppi organizzati sono previste particolari condizioni economiche.

Ulteriori informazioni sono disponibili sul nostro sito www.igeaminiere.it.

Unità Operativa: Loc. Candiazzus - IglesiasS.P. 84 Camionabile da Sant’Antonio a Bindua

Tel. 0781 252269 - Fax 0781 259603 - E-mail: [email protected]

• Discarica inerti• Smaltimenti rifiuti da caratterizzare• Recupero e riciclaggio inerti• Granulati per sottofondi stradali ed edilizia• Consulenza ambientale

IL NUMERO 246 1-16:IL NUMERO 181 4/9 31/05/12 10.24 Pagina 1


Recommended