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la rivista per tutti gli appassionati del Bello e del ... · già prefissato fin dalla nascita. Se...

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KYOSS - MENSILE N. 119 settembre 2011 - POSTE ITALIANE S.P.A. SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N° 46) ART. 1, COMMA 1, NE/PD - EURO 7,00 la rivista per tutti gli appassionati del Bello e del Buongusto musica ARTE TEATRO spettacolo DESIGN sport TEMPO LIBERO PERSONAGGI CULTURA CUCINA VIAGGI auto natur settembre 2011 futuro New York undici settembre golf Rivoli 1938 - 2011 Marco Vinicio Cenzi Stazione Futuro Giotto a Valdagno portfolio arte design architettura interior design moda libri e letture green e natura sapori storie su ruote salute vivere glamour arte musica teatro quisquilie “Modern Slaves” di Marco Vinicio Cenzi
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settembre 2011anno 11 numero 119

Editore, Art Director eDirettore Responsabile:Simone [email protected]

Responsabile di Redazione: Eva [email protected]

Progetto Grafico:Simone Pavan - Anna Fanchin

Redazione: Michele Amadio - Roberta Cozza Benedetta Dall’AgnolaAndrea Danzo - Stefano DanzoAlessio Farina - Alessandra Plichero - Leonardo PavanGelindo Pretto - Giorgia Riconda Martina Uderzo - Nicoletta Ugolin

Edito da: KYOSS CONCEPTAgenzia di Pubblicità e MarketingVia Vecchia Ferriera, 2236100 VicenzaTel. 0444 [email protected]

Iscrizione al Tribunaledi Vicenza n° 1002 - 28/05/01numero del Repertorio del ROC 19214.

Stampa:Papergraf SpaPiazzola Sul Brenta - Padova - Italy

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Cosa vogliamo dire quando parliamo di futuro? Spesso ci soffermiamo anche da soli a riflettere su quali siano le cause che condizionano il futuro di ciascuno di noi. È importante tener conto che il futuro è strettamente legato al presente, non è vero quando si dice che ognuno di noi ha un destino già prefissato fin dalla nascita. Se ragioniamo in questo senso significa che siamo rassegnati a quello che la vita ci offre ogni giorno e non facciamo nulla per cambiarlo. Ogni azione corrisponda una reazione, positiva o negativa, produttiva o conservatrice, siamo noi il comandante della nostra vita. Il futuro è ciò che faremo tra un secondo, adesso. Non ha senso angosciarsi per l’imprevedibile; dobbiamo essere determinati, con volontà di ferro, forza d’animo, avere stimoli, interessi che ci appassionano. Una grande donna come Eleanor Roosevelt disse: “Il futuro appartiene a coloro che credono alla bellezza dei propri sogni”. Lo disse nel secolo scorso, ma è come se l’avesse detto oggi •

futuro portfolio

6 • New York

vivereglamour

interviste rubriche appuntamenti

15 • Golf ClubColli Berici

18 • Stazione Futuroqui si rifà l’Italia

24 • gli Scrovegni a Valdagno

52 • arte

54 • musica

56 • da non perdere

58 • sapori vicentiniil tartufo

62 • PantheonMostra del Cinema

35 • corrispondenticosa succede in città

48 • interiorcromoterapia

30 • modaborn to the future

22 • Teatro Rivolirivolizione

26 • arteMarco Vinicio Cenzi

11 • eventoUndici settembre

KYOSS è media partner del Golf Club Colli BericiTel. +30 0444 [email protected]

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dieci anni lunghi un giorno• commemorazione dell’11 settembre 2001di Simone Pavan

costruire il futuro

La data dell’11 settembre 2001, con il drammatico attentato alle Torri Gemelle di New York, è scolpita nella memoria di tut-to il mondo. Al di là delle appartenenze di partito e delle visioni politiche o religiose di ciascuno, segna uno spartiacque tra la ne-cessità di far avanzare la democrazia nel mondo e il tentativo di affermare la barba-

rie attraverso il terrorismo internazionale, da qualunque matrice esso sia originato. L’as-sociazione culturale “11 settembre” nel de-cennale degli attentati alle Twin Towers ha organizzato una commemorazione in villa Cordellina a Montecchio per ricordare la spaventosa tragedia americana che scos-se il mondo occidentale.

COMMEMORAZIONE I 11 SETTEMBRE

COMMEMORAZIONE I 11 SETTEMBRE

Il comitato nacque cinque anni fa in seno alla Biblioteca Bertoliana, due anni dopo venne formalizzato lo statuto e nacque l’as-sociazione culturale vera e propria. “Un’as-sociazione apolitica - precisa il presidente Mario Giulianati - a cui aderiscono persone di estrazione diversa. Gli aderenti all’Asso-ciazione sono consapevoli di vivere in un mondo caratterizzato da profondi squilibri e ingiustizie sociali. Essi sono impegnati su vari fronti per combatterle. Ma sono tutta-via convinti che la frontiera della democra-zia, pur nella sua imperfezione, costituisca la forma più avanzata di governo per ga-rantire alle persone libertà, progresso civile,

equità. L’Associazione ha come obiettivo l’affermazione di queste convinzioni e l’or-ganizzazione di eventi e attività che siano dirette a difendere questo bene prezioso della democrazia, a migliorarne sempre più la qualità considerandola unica vera strada per garantire pace e progresso all’Umanità”. Negli anni l’Associazione 11 Settembre ha collaborato con molte realtà pubbliche e private per la realizzazione di importanti occasioni culturali. “I dieci anni che ci separano dall’evento spartiacque della caduta delle Torri Gemelle, avvenuto a New York l’11 settembre del 2001, sono percepibili come flusso di cambiamenti

epocali scanditi dal rapido avvicendarsi di eventi concatenati, il cui incalzare compri-me il tempo della storia - dice ancora Ma-rio Giulianati - se il XX secolo è stato vissuto come il secolo breve, il terzo millennio, la cui alba tragica pesa ancor oggi sull’agenda degli eventi mondiali, declina una contem-poraneità complessa in cui programmare la crescita per il bene comune è una sfida tutta in accelerazione. Costruire il futuro in un clima di incertezza globale, di fragilità, spesso di eccesso non è facile. È necessario saper prefigurare scenari che, nella com-plessità, sono soggetti a variazioni continue che investono tutte le relazioni umane. As-

“l’associazione culturale11 settembre nel decennaledegli attentati alle Twin Towersha organizzatouna commemorazionein villa Cordellina”

sunzione di rischi, scelte e decisioni trovano spesso il loro fulcro in eventi straordinari. L’11 settembre ne è l’emblema”.L’Associazione Culturale 11 settembre, nell’ambito delle manifestazioni per il de-cennale dell’attentato alle Torri Gemelle, ha dato il via ad un nutrito programma di iniziative la prima delle quali si è rivolta agli studenti degli Istituti Superiori di Vicenza. Il 25 febbraio è stata organizzata una mez-za giornata di incontro tra studenti vicen-tini e studenti americani in occasione del Black History Month, il mese dedicato dal Governo Americano alla celebrazione del-la storia degli Afroamericani per ricordarne

il lungo cammino verso la liberazione e la conquista dei diritti civili. Obiettivo: far co-noscere ai giovani italiani una delle pagine più importanti della storia americana, che tanto hanno influito sulla conmquista del-la democrazia mondiale. Nel corso dell’in-contro è intervenuta la scrittrice Gail Milissa Grant che darà una diretta testimonianza non solo della vita quotidiana e delle di-scriminazioni subite dalla minoranza afroa-mericana, ma anche della sua capacità di emancipazione nel contesto, estremamen-te avverso, dell’America degli anni ’50.L’11 settembre, invece, si è tenuta una ce-rimonia commemorativa in una serata inti-

tolata “Dieci anni lunghi un giorno”. Alle 19 la Usaeur Band&Chorus Fest Band, forma-zione dell’esercito americano di stanza in Germania, ha eseguito gli inni nazionali di Italia e Stati Uniti. Poi, gli interventi ufficiali: il presidente Giulianati, l’assessore regiona-le Elena Donazzan, il vice presidente della provincia Dino Secco, il sindaco di Mon-tecchio Maggiore Milena Cecchetto, il co-mandante dell’Usa Army Africa di Vicenza David Hogg e il console Richard Shelsire. Ha chiuso gli interventi il vicepresidente Alifuo-co. Una serata che si è poi conclusa con un ricevimento nel parco della Villa e il pensie-ro agli attentati di dieci anni fa •

• Mario Giulianati, Presidente dell’Associazionedurante il suo intervento.

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Friendship Golf Challenge

IL TORNEO | UNIDICI SETTEMBRE

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IL TORNEO | UNIDICI SETTEMBRE

“un autentico connubio tra lo charme dell’ospitalità

italiana e l’amore tutto statunitense per la festa

collettiva”

di Stefano Nava

11 settembre • Golf Colli Berici e Golf Club Caserma Ederle insieme per ricordare

Sabato 10, alla vigilia del decennale dell’attacco terroristico agli Stati Uniti - “il giorno che ha cambiato la nostra vita” e nel quale perirono quasi 3.000 esseri umani - nella splendida cornice del Golf Club Col-li Berici si è svolta la seconda edizione del Friendship Golf Challenge, gara a coppie che ha visto affrontarsi in una sfida assolu-tamente amichevole la rappresentativa del Golf Colli Berici e quella del Golf Club Caserma Ederle, costituita dal gruppo di militari golfisti statunitensi di stanza nel vi-

centino.La manifestazione è nata lo scorso anno su iniziativa di Alberto Ferrari ed Alessandro Belluscio, rispettivamente Presidente e Vi-cepresidente del circolo di Brendola e del-la dirigenza dell’Associazione Culturale 11 settembre, sodalizio nato con la mission di cementare i rapporti di amicizia fra le due comunità che convivono a Vicenza da ol-tre sessant’anni.La riuscita giornata di sport, organizzata in modo impeccabile dalla segreteria del cir-

colo e cui hanno partecipato 70 giocatori, ha fatto da ideale apripista alla comme-morazione ufficiale della tragedia, organiz-zata presso la settecentesca villa Cordelli-na Lombardi, la location di rappresentanza della Provincia di Vicenza progettata da Giorgio Massari ed affrescata dal Tiepolo.Alla cerimonia di premiazione ha parteci-pato in rappresentanza del team ospite il comandante della Caserma Ederle, Ge-nerale David Hogg - appassionato golfi-sta - mentre a fare gli onori di casa hanno

provveduto Alberto Ferrari ed Alessandro Belluscio.Gli interventi sono stati incentrati sui rappor-ti d’amicizia che il golf – sport più praticato al mondo ed olimpico a partire dai giochi di Rio de Janeiro 2016 – riesce ad instaura-re tra i popoli. La dirigenza del circolo ospi-tante ha espresso il desiderio che lo spirito d’amicizia creatosi nella giornata possa rafforzarsi e che il percorso di Brendola pos-sa divenire un punto di riferimento per la comunità statunitense di Vicenza.

La festa che ha fatto seguito alla cerimo-nia di premiazione ed ai discorsi ufficiali è stato un autentico connubio tra lo charme dell’ospitalità italiana e l’amore tutto statu-nitense per la festa collettiva. In onore degli ospiti americani la giornata è proseguita con un italian barbecue accompagna-to dalla musica del duo country italiano “Gio&Ann” e dall’esibizione del gruppo di ballerini della coreografa Shanna Lynn.Per quanto concerne la parte sportiva, infi-ne, il Friendship Golf Challenge Trophy, la cui

prima edizione venne vinta dal team del Colli Berici, grazie al nuovo successo otte-nuto dagli atleti capitanati dal Presidente Ferrari con il punteggio di 177 a 152 rimarrà un altro anno in mostra nella bacheca del club di Brendola.L’edizione 2011 dell’evento è stata resa possibile grazie al supporto di Palladio Im-pianti, Friuladria Crédit Agricole e Wice •

• Alcuni momenti del torneo (© Digital Movie)

• Foto di gruppo dei partecipanti

a Torino l’Italia del futuro ipertecnologico e pieno di sorprese

stazione futuro • qui si rifà l’Italia

LA MOSTRA | OFFICINA-LABORATORIO

di Eva Dallari

Stazione Futuro è la mostra che racconta l’Italia degli anni a venire. Un futuro iper-tecnologico e pieno di sorprese, eppure vicinissimo a noi. Questo perché, nel chiuso di importanti centri di ricerca universitari e aziendali, ma anche in molte case e studi privati, c’è già chi sta lavorando a progetti rivoluzionari, in grado di cambiare radical-mente una parte significativa delle nostre abitudini. Nei prossimi anni, la diffusione ca-pillare della banda larga (ultra larga nelle città) moltiplicherà le potenzialità della rete internet, favorendo il passaggio ultraveloce

di una mole infinitamente vasta di infor-mazioni e conoscenze, e offrendo nuove opportunità di comunicazione e lavoro. La domotica e l’uso di nuovi materiali trasfor-meranno le nostre abitazioni in “case intelli-genti”, in grado di gestire autonomamente funzioni e incombenze che ora spettano a noi. Molto avanzata, inoltre, è la ricerca nel campo delle energie alternative e pulite. Vivremo in case provviste di dispositivi atti a produrre autonomamente l’energia ne-cessaria al riscaldamento e all’illuminazio-ne degli edifici. Guideremo auto elettriche

e silenziose, dotate di dispositivi di sicurezza sempre più sofisticati, mentre ci vestiremo di tessuti dotati di sensori che arriveranno a leggere gli stati d’animo. Nel campo del-la medicina, assisteremo all’introduzione di cure innovative e a bassa invasività, mentre i sistemi di prevenzione verranno perfezio-nati al punto che malattie oggi frequenti diventeranno rare, anche grazie all’alimen-tazione. A presentare le loro scommesse sul futuro sono prestigiosi istituti pubblici (come l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova e l’Istituto Sant’Anna di Pisa), centri di ricerca

aziendali (Fiat, Enel, Eni, Telecom, Finmec-canica) e singoli inventori. È così possibile entrare in contatto con l’insieme delle idee innovative che ci cambieranno la vita, im-parando a conoscerle da vicino e in pro-fondità, e assistendo alle loro possibili inte-razioni.

LA MOSTRAPiù che a uno spazio museale, Stazione Futuro somiglia a un’officina-laboratorio, all’interno della quale il visitatore può af-frontare un percorso dai caratteri inediti.

La mostra, infatti, è stata concepita come uno strumento di conoscenza, sperimenta-zione e condivisione: un percorso interatti-vo e “partecipato” che richiama i processi collettivi attraverso i quali spesso, ai gior-ni nostri, si crea innovazione, soprattutto nell’ambito del software e della ricerca scientifica. Gli spazi della mostra sono or-ganizzati intorno a una serie di elementi ar-chitettonici di forma cubica, di dimensioni stabilite sulla base della cosiddetta serie di Fibonacci (cubi dallo spigolo di un metro, due, tre, cinque, otto e tredici metri). Gli og-

getti e i prototipi esposti, insieme a filmati tradizionali, infografiche, video in 3D, olo-grammi e strumenti per la visualizzazione di realtà aumentate, sono disposti all’interno e all’esterno di queste strutture e formano con esse una sorta di “Città delle idee”, contraddistinta dalla presenza di piazze e suddivisa in diverse isole tematiche, visitabili secondo percorsi fluidi e non prefissati.Un’esperienza affascinante, attraverso la quale i visitatori possono intravedere uno scorcio realistico dell’Italia che sarà.

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“per rifare l’Italia bisogna, d’altronde, credere nel futuro”

ESPERIENZA ITALIA 150Realtà aumentata, ologrammi, 3D, l’Inter-net più veloce e potente mai sognato nel nostro Paese. E poi idee, tante idee: quel-le che trasformeranno l’Italia nei prossimi anni. In una frase: il meglio dell’innovazione italiana in mostra per raccontare il futuro. Cosa c’entra tutto questo con i festeg-giamenti per i 150 anni d’unità nazionale? C’entra, perché Wired Italia, con il diret-tore Riccardo Luna, è in prima fila nell’or-ganizzazione di uno degli eventi di Espe-rienza Italia 150°, attraverso cui Torino e il Piemonte diventeranno protagonisti delle

celebrazioni dell’unità d’Italia. “Ricostruire il passato non basta – spiega Alberto Va-nelli, vice-presidente esecutivo del Comita-to Italia 150 – vogliamo anche proiettarci nel futuro. Ma niente di fantascientifico: l’obiettivo è cercare di raccontare l’Italia che verrà”. E qui entra in gioco Wired, che racconta ogni mese la parte migliore del nostro Paese, i ricercatori e gli innovatori che con le loro idee cercano di cambia-re il mondo. “Come direttore di Wired ho il piacere di incontrare ogni giorno persone che credono fortemente nel futuro - rac-conta Riccardo Luna - e quindi la proposta

di occuparmi di un evento in cui si cerca di mettere in scena l’Italia di domani mi è sembrato esaltante. In questi mesi ho parla-to con molti ricercatori del progetto e quel che ricevevo in cambio era gratitudine. Le risposte dei ricercatori erano sempre le stesse: finalmente qualcuno si rende conto che siamo importanti ”. Ma di cosa si tratta esattamente? Esperienza Italia 150° durerà fino al 20 novembre 2011 e si svolgerà in parte alla Reggia di Venaria (a pochi chi-lometri da Torino), con quattro eventi, e in parte, con tre mostre, nelle Officine Grandi Riparazione, a due passi dalla nuova stazio-

ne Porta Susa del capoluogo piemontese. L’innovazione italiana sarà protagonista di uno degli eventi all’interno delle Officine, quello denominato Stazione futuro. Qui si rifà l’Italia. “Creeremo una città delle idee per raccontare tutti i progetti che ora sono solo in laboratorio e che cambieranno l’Italia e, perché no, il mondo. Con che lin-guaggio? Con il linguaggio del futuro, con la realtà aumentata, con gli ologrammi. Insomma, mi piace pensare che in quei nove mesi andrà in scena un’Italia aumen-tata. L’Italia di quegli innovatori che sono già proiettati nel futuro”, spiega Luna. Ma

non solo: ci sarà spazio anche per quelle idee che sono, al momento, progetti nella testa di qualche giovane studente. “ Ci sia-mo detti: rifacciamo la spedizione dei Mille. Dove per Mille si intende Mille idee dei gio-vani d’oggi. Raccogliamole, presentiamole durante quei nove mesi e poi premiamo le migliori con contributi importanti perché possano essere realizzate. Perché si creino start-up e si dia ulteriore impulso allo svi-luppo. Per rifare l’Italia bisogna, d’altronde, credere nel futuro” •

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LA MOSTRA | OFFICINA-LABORATORIO

il teatro Rivoli • la storia e l’emozione di un’istituzione

RIVOLIzionari

PROGETTO | TEATRO RIVOLI

di Valentina Dall’Ara

1937 • La nascita del più grande teatro del Veneto1981 • La chiusura del più grande teatro del Veneto

1953-1968 • Il Rivoli ospita le premiazioni del Premio Marzotto1861• I posti a sedere

35.000 • Lo spazio in metri cubi5 • Il numero di ragazzi poco più che ventenni a tentare un’im-presa eccezionale: riaprire il teatro e farne un luogo di cultura

2011 • L’anno decisivo per questa impresa.

Abbiamo costituito un Comitato con lo scopo di sensibilizzare il territorio: il teatro, l’arte, la cultura in genere non possono mo-rire sotto le macerie di uno spazio dimen-ticato da trent’anni né restare sopiti sotto strati di polvere e indifferenza. Si tratta del centro della città, in tutti i sensi. Un simbo-lo. Un luogo che era e che, si spera, sarà il fulcro della vita culturale di Valdagno. Un appello, quello del Comitato, per non di-menticare, per mantenere vivo l’interesse,

per creare un dialogo ed un confronto fra cultura e società. Ne va dell’identità stessa di Valdagno, la fine del teatro sarebbe una perdita vergognosa per la cultura in sé; e poi, resterebbe da spiegare ai circa 6000 contatti da tutta Italia che in tre giorni han-no visitato il sito teatrorivoli.it, il motivo per cui il Rivoli s’è trasformato nel solito, aber-rante mostro di luci al neon e cemento: il centro commerciale. Quattro le proposte serie, concrete, realiz-

zabili in poco tempo che riteniamo fonda-mentali per iniziare il difficile percorso. La prima: informazione. Necessaria per dire alla cittadinanza che esiste un gruppo che si propone di dare voce ad altrettante voci sparse in tutta Italia che credono ancora, come noi, che la cultura sia indispensabile per una crescita collettiva, anche sul pia-no economico; le 400 firme raccolte in tre giorni dal lancio della petizione on-line, co-munità virtuale ma allo stesso tempo reale,

esistente e determinata, sottolineano l’inte-resse dell’iniziativa. La seconda: l’apertura di una tavola roton-da col Comune, i proprietari del teatro e stakeholders nazionali e internazionali. La terza: l’organizzazione di eventi culturali in città comprendenti visite guidate all’in-terno del Rivoli e performance teatrali nei giorni 10 ed 11 settembre (per prenotazioni e informazioni [email protected]) ed una mostra video-fotografica prevista dal 6

all’11 novembre presso la Galleria dei Nani di Valdagno. La quarta: una raccolta firme e la compila-zione di un questionario per testimoniare e valutare l’interesse della collettività. Insomma, un’occasione per chiamare a raccolta i valdagnesi e non, un modo ge-nuino e costruttivo per partecipare in pri-ma persona a una pacifica battaglia per la salvaguardia di un pezzo di storia che appartiene a tutti.

I buoni propositi ci sono, le idee non man-cano, i contatti sono avviati, la partita an-cora tutta da giocare. Nessuno può prevedere un finale sicuro. Quel che è certo è che vale la pena gio-care fino in fondo. Il tentativo, a volte, conta più di mille vittorie •

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Nel 1303, per volere di Enrico degli Scrove-gni, Giotto cominciò la sua grande impresa nella cappella gentilizia costruita accanto alla residenza di famiglia. Il grande pitto-re trasformò l’edificio in un vero e proprio scrigno d’arte: compose e rappresentò la storia della perdizione e della salvazione dell’umanità. Si tratta di una delle narra-zioni più complete tra le opere artistiche giunte sino a noi. Ebbene, una perfetta scenografia fotografica in scala 1:3 di tutti gli affreschi e il modello architettonico in le-gno e ferro in scala 1:4 della Cappella de-gli Scrovegni, assieme a pannelli didattici e informativi, costituiscono i materiali della mostra che si terrà fino al 2 ottobre nella

Parrocchia di Novale, a Vadagno, che ha come obiettivo principale quello di rende-re possibile a tutti l’esperienza unica e irri-petibile di conoscere l’opera di Giotto. Sce-nografia e modello consentono, infatti, uno straordinario ed esaltante approccio co-noscitivo al capolavoro giottesco. Chi non ha mai visto la Cappella degli Scrovegni dal vero, potrà ammirarla grazie a questa mostra itinerante che riproduce il palinse-sto della composizione giottesca, metten-do in risalto i 38 riquadri, i Vizi e le Virtù. Con questa esposizione si intende far conosce-re il gioiello padovano, riconosciuto come capolavoro universale dell’arte: Giotto, in-fatti, è stato il punto di partenza della pit-

tura italiana e occidentale, protagonista di una vera e propria rivoluzione del linguag-gio pittoric. La sua opera ha il grandissimo merito di segnare la fine del Medioevo e, così come Dante in letteratura con la Divi-na Commedia ha inventato la lingua degli italiani, altrettanto Giotto con gli affreschi della Cappella degli Scrovegni ha inventa-to la lingua figurativa dell’occidente, antici-pando almeno di un secolo nella composi-zione, nell’uso del colore e della luce, nella prospettiva e nella rappresentazione della realtà le grandi innovazioni del Rinascimen-to Italiano e dei pittori veneziani •

gli affreschi di Giotto riprodotti fedelmente in un modello in scala

di Simone Pavan

la Cappella degli Scrovegni in una mostra itinerante a Valdagno

Parrocchia S. Paolo Apostolo, Novale di Valdagno

dal 10 settembre al 2 ottobreingresso libero

GIOTTO | GLI SCROVEGNI A VALDAGNO

traccedel reale

MarcoVinicioCenzi

• Ultracorpi

ARTE I MARCO VINICIO CENZI

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ARTE I MARCO VINICIO CENZI

Nomadismo culturale ed eclettismo stilistico sono le direzioni in cui si muove Cenzi per raggiungere una maggiore libertà espres-siva...» e ancora «Dilemma dell’artista mod-erno è trovare qualcosa con cui identificar-si...», scrive il critico d’arte Giuliano Menato. Cenzi, nato a Montecchio nel 1961, fonde nelle opere astratte richiami di memorie e di luoghi. Cenzi segue la linea di svelarsi

linguaggio espressivo evocativoper una originale critica alla società attuale

nell’arte attraverso alcune vie: chiaman-dosi a rispondere personalmente delle pro-prie convinzioni e sentimenti nei confronti della natura, e nello scoprire la personale epifania, che per lui riveste il suo costante e progressivo impegno con l’arte. Le opere sono le sue attuali testimonianze della ri-valutazione della memoria collettiva e dei valori della nostra terra, al di là d’ogni richi-

amo verso la società dei consumi di massa. “L’artista è come un antropologo culturale che tutto abbraccia e tutto esprime, attra-verso la sua sensibilità. Non voglio lavorare lontano dai problemi del mondo, ma pro-cedo assorbendo gli stimoli della società in cui viviamo - spiega Cenzi – le mie scul-ture ed installazioni parlano dei grandi temi e drammi del nostro tempo: l’emergenza

nucleare, la natura che soccombe, i virus, il conformismo, lo schiavismo tecnologico. Non mi spaventa confrontarmi anche sui temi più scabrosi: stupri e violenze prendo-no forma nelle mie tele. Perché quello che voglio è che una persona, davanti ad un mio lavoro, rifletta sull’oggi”. Si passa dagli eleganti grafismi di “Deflorazione”, dove in forme liriche e pure si annuncia uno stupro,

• Fukushima

• Da sinistra: Genesi, Cambio pelle,Amazzonia, Eutanasia

• Unità carbonio 70011423 (l’egoismo dei grandi) • L’artista Marco Vinicio Cenzi

alla desolata matericità di “Nido”, dove il cormorano non torna più; passando per la profonda ferita di “Amazzonia” alla su-perficie corrugata di “Cambiare pelle”; la bianca “Antartide” e il coloratissimo “Virus”. Nelle sue opere entrano materiali etero-genei: plastiche, metalli, reti, bende, garze trattati in modo lieve per dialogare con la sensibilità. “Mi piace raccontare delle storie

che riguardano l’umanità – spiega ancora Cenzi – mi piace la matericità delle forme ed è per questo che non mi limito ad usare il semplice colore ma riverso nelle mie tele oggetti, resine, colori. La mia arte non vuole essere pretenziosa né presuntuosa, non è astratta ma è figurativa: quando anche solo una persona pensa a quello che ho fatto e guardano una mia opera riflette sul

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ARTE I MARCO VINICIO CENZI

• Linfa

• Cormorano

• Precontaminazione

• Organismi

• Deflorazione floreale

• Utero materno

• Antartide

• Deriva

• Virus

• Unità Carbonio • Arroganza• Città di vetro

mondo, allora sono contento”. È ragionev-ole supporre che l’attività di designer non sia ininfluente sul suo percorso più specifi-camente artistico. Un percorso che rappre-senta il risvolto più intimo ed “esistenziale” di un pensiero praticato sul design industriale, specie per quanto attiene alla collabora-zione con prestigiosi marchi internazionale che operano nel campo della produzione vetreria o della gioielleria.

Infatti il colore, le trasparenze, le interazio-ni e la fusione di materie, ossidi e minerali, la conoscenza profonda delle tensioni e delle dinamiche che si sviluppano negli accostamenti e nelle relazioni cromatiche, l’utilizzo del segno nei campi per ottenere forme astratte diventano, concretamente, anche l’aspetto più caratteristico e vistoso della sua produzione. “Con un’accezione spirituale in più, con una valenza creativa

in più – dice ancora l’artista – che cerco di dare un messaggio, contaminando la tela con le mie sensazioni”.Ciò che contraddistingue l’arte di Cenzi è il magistrale uso di luci e colori, grazie ai quali l’artista è capace di ricreare atmosfere immateriali e di spingere l’osservatore a guardare oltre l’oggetto che sta ammiran-do. L’importante è il messaggio che l’artista vuole dare, attraverso questa critica ma-teriale e colorata che propone: “Ognuno può interpretare le mie opere come vuole, non c’è un unico significato. Ma quello che è importante, è che esse proiettino anche chi le guarda, nel Mondo” •

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LOST IN FASHION | A CURA DI GELINDO PRETTO

born to the future

energia creativa e una buona preparazio-ne tecnica. Infine ci sono gli studenti cinesi, che hanno un gusto molto interessante e riescono a mescolare bene le culture eu-ropee e orientali. La cosa più interessante è la connessione che si crea tra gli studenti, aumentando così le potenzialità e le idee creative. Sappiamo benissimo che in que-sto momento il mercato è saturo e in forte flessione ed è molto difficile per i giovani essere assunti, specialmente a tempo in-determinato; le aziende vivono, sull’onda della crisi, di stage professionali spesso non retribuiti e di contratti a chiamata. Nascono così nuove idee: dall’autopro-duzione alla vendita in internet, saltando così la filiera di commercializzazione tradi-zionale. Negli ultimi dieci anni è cambiata la commercializzazione, la produzione è spesso decentrata in Paesi a basso costo ed i clienti finali sono più attenti. Bisogna im-parare a scegliere senza farci condizionare

3 2 1..LIFE IS NOW!!!

Eh si il caro vecchio telefono di casa non serve più, recita una nota pubblicità. Ma non è solo questo stiamo parlando di cam-biar stile di vita. Ebbene sì...la vita è adesso, cambia adesso, liberi da tutto, liberi di muo-verci. Liberi da cosa? Sono sempre io Gek Folley, in questa torrida estate, incolonnato su una statale sotto un sole cocente. Certo il futuro mi piace e l’hi-tech mi ha sempre attirato, sto registrando la mia voce adesso, mentre cerco disperatamente di arrivare a casa, su un piccolo mp3. E allora vi voglio raccontare una storia, di quando ero picci-no. A casa di mia nonna c’erano il telefono nero a muro, la tv in bianco e nero, lo ste-reo a valvole, il registratore a bobine. A quei tempi, non molto lontani, mia nonna la mat-tina faceva il pentolone d’orzo e col pane raffermo preparava delle enormi tazze di caffelatte. Io rimanevo affascinato e incan-tato dalla musica che usciva dallo stereo e cosi durante la mia infanzia,aiutato dal mitico mangiadischi, quello dei 45 giri, ho preso questo amore per la musica che mi ha portato a 14 anni ad avere il mio primo stereo, quei rack da 100 watt per canale con quelle casse spaventose. E mi ricordo ancora con che cura si pulivano i dischi in vinile e con i piccoli risparmi si andava a comprare l’lp del gruppo preferito perché costava davvero tanto e i soldi erano po-chi. L’ altra cosa che mi affascinava moltis-simo era la macchina fotografica, riuscire a catturare il momento in un sol scatto era fantastico. E poi tutte quelle foto in bianco e nero a casa di mia nonna che racconta-vano momenti vissuti e l’unico sistema per riuscire a farne il più possibile era stampar-le su diapositive, e poi che bello alla sera ritrovarsi con gli amici a rivederle insieme. Oggi le cose sono cambiate. Mi alzo la mattina: caffettiera elettrica, forno a micro-onde, computer per le notizie in diretta e le e-mail. Non ho più la reflex, anzi c’e l’ho an-cora nel cassetto dei ricordi, ma oggi con la digitale da 5,7,10 milioni di pixel si posso-no fare delle foto meravigliose, inserirle nel pc, ritoccarle, spedirle via mail. Non parlia-mo della musica: ascolto una canzone per radio, arrivo a casa e mi collego su un peer to peer, legale o illegale, sta a voi la scelta e in un attimo il brano viene scaricato. Non serve neanche più masterizzare su un cd, la invio direttamente sul mio mp3 portatile così, interfacciato con la radio dell’auto o collegato alle sue cuffie o con delle picco-le casse posso ascoltare i brani dove voglio. L’hi teck , il futuro, sono cose meravigliose; anche se ogni tanto con un po’ di nostal-gia mi tornano in mente i miei vecchi dischi in vinile. Impariamo a usare questa tecno-logia con un po’ di testa, e un consiglio: ogni tanto tornare indietro può darci delle enormi soddisfazioni •

“nulla è pericoloso quanto l’essere moderni…

si rischia di diventare improvvisamente

fuori moda”

In meno di tre anni ben due first lady han-no deciso di vestirsi low cost: seguendo l’esempio di Michell Obama anche Kate Middleton, moglie del principe William d’In-ghilterra, ha posato in occasioni ufficiali con vestitini di Zara o simili. Un segnale chia-ro che segna un anno di grandi rivoluzioni nel panorama del fashion-style. E che apre nuove strade per i giovani talenti. In un’intervista fatta a Colomba Leddi, stilista e direttrice del triennio di Fashion Design di Naba (Nuova Accademia del-le belle Arti di Milano) scopriamo che c’è tantissima richiesta da parte degli studenti e gli sbocchi professionali possono essere diversi, toccare vari ambiti. Gli italiani che arrivano alle facoltà hanno di solito una passione per il gusto esteti-co, per gli abiti, per il vestire. Tra gli stranieri sono numerosissimi i ragazzi dell’Est Europa che, essendo meno vincolati ai riferimenti estetici legati alla moda, hanno una bella

troppo dalla pubblicità o dai canoni este-tici imposti dal business del fashion. Oggi possiamo comprare una cosa “trendy” pa-gandola poco. Imparare a mescolare capi di qualità con capi low cost. Fare shopping liberi da mode preconfezionate e imperso-nali. Imparare dalla moda e reinventarla. Avere sempre la propria personalità e in-ventare il proprio stile. Una vera rivoluzione che porterà sicuramente apertura ai mer-cati e nuove possibilità a questi ragazzi pie-ni di idee e speranza per il futuro.

NEW IDEASSono arrivate le scarpe biodegradabili che dopo l’utilizzo si piantano nel terreno e si degradano completamente e i semi contenuti nella linguetta superiore, germo-gliando, daranno vita ad una pianta vera e propria. L’idea è della OAT, un’azienda olandese, fondata dal designer Christiaan Maats. La ricerca per realizzare questa “Vir-

gin Collection” è durata due anni e nella produzione vengono utilizzate materie pri-me come la canapa, il sughero, il cotone bio, plastiche biodegradabili e sbiancanti non clorurati. La produzione è fatta com-pletamente in Europa per minimizzare le emissioni dovute ai trasporti. Nel sito ufficia-le di OAT si legge infatti che “il futuro della moda è nella riconciliazione tra natura e in-dustria. Dobbiamo imparare a capire che quello che costruiamo è parte di un ciclo vitale che deve essere chiuso”. Un nuovo modo di separarsi dai nostri oggetti, ridan-do loro una nuova, vera, vita.

IL FUTURO È DONNA C’è chi offre rimborsi per abbonamenti in piscina o palestra, chi stipula assicurazioni per le spese ospedaliere e di alta diagnosti-ca, chi fornisce servizi di lavanderia e sarto-ria e chi allestisce asili nido a due passi dalla scrivania. Benvenuti nelle aziende woman

friendly, che guardano con attenzione alle esigenze delle lavoratrici e promuovono servizi che ne alleggeriscono le giornate. Questo nuovo concetto nasce dal pen-siero positivo che il successo di un’azienda nasce dalla soddisfazione delle sue risorse. Sembrano tante le aziende che si avvicina-no a questa filosofia: dal Benetton Group a Geox a Pirelli. Tutte aziende dove il fattore “D” (donna) è preponderante. Sono solo alcuni esempi che dovrebbero far riflette-re, conciliare vita lavorativa e privata per aiutare soprattutto le donne su cui grava solitamente tutta l’organizzazione famiglia-re. Un progetto da copiare,da estendere e soprattutto da diffondere in un mercato del lavoro dove spesso oggigiorno, con la crisi che attanaglia le imprese, mancano i diritti fondamentali delle lavoratrici e cresce la paura per il posto di lavoro sempre più a rischio •

• Nelle foto: abiti di Zara e abiti di Prada a confronto

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LOST IN FASHION | A CURA DI GELINDO PRETTO

“Be Stupid, for Successful Living” è il nuovo libro dell’imprenditore bassanese presenta-to ad un’affollata platea di studenti all’Uni-versità Bocconi di Milano assieme agli ami-ci Alessandro Profumo, ex amministratore delegato di Unicredit e il cantante Lorenzo Jovanotti; un trio ben assortito. La campagna pubblicitaria “Be stupid” na-sce un paio di anni fa dallo staff creativo di Diesel. Diffuso su ogni mezzo, dai giornali alla cartellonistica urbana, da Milano a Ca-tania, lo slogan ha fatto parlare di sè susci-tando consensi e perplessità. Tradotto let-teralmente suona pressappoco così “ per avere successo nella vita sii stupido”. Ma il significato che Renzo Rosso dà a “be stu-pid” è un altro e ce lo spiega ampiamente nel suo libro. “Bisogna avere uno sguardo originale e personale sul mondo - spiega - un punto di vista che non si appoggi a visioni preconfezionate e a pregiudizi cul-turali. Molte volte nella mia vita e nella mia carriera mi sono sentito uno stupido proprio perché sono stato un pioniere. E questa capacità di riconoscere in anticipo i cam-biamenti, insieme ad un grande lavoro di

squadra, ha fatto crescere il mio Gruppo”. Per Rosso e famiglia la “stupidità” è stata assunta come filosofia di gruppo e viene raccontata in dettaglio nel libro appena uscito. Ha rivoluzionato il concetto stesso del jeans facendolo diventare da capo di vestiario “disimpegnato” e informale ad oggetto fashion e di tendenza da vende-re a prezzi elevati, con una comunicazione pubblicitaria originale e sempre di grande impatto. Insomma, per avere successo, bi-sogna avere il coraggio di essere se stessi e credere come predica Diesel che “gli in-telligenti seguono la testa mentre gli stupidi ascoltano il proprio cuore”. Amico di Bono e del Dalai lama, frequen-tatore del jet set internazionale, l’imprendi-tore veneto, fondatore e presidente della Holding “Only The Brave”, ha nel portafo-glio firme come DSquared, Vivienne West-wood, Margiela e, in licenza, anche Cavalli. Dall’aprile di quest’anno è anche uno dei maggiori azionisti di H-Farm. Il suo nuovo sogno si chiama Dioro. Un vil-laggio di ventimila abitanti con poca ac-qua, poca istruzione, qualche pianta di

BE STUPIDMr Renzo Rosso • l’italiano che è riuscito a vendere i jeans agli americani

cotone. Si trova in uno dei paesi più po-veri dell’Africa. Sa benissimo che aiutare l’Africa è un’impresa quasi impossibile, che bisogna essere ambiziosi. Osare. Ed è per questo che la sua fondazione, nata dopo un lungo colloquio con il Dalai Lama, si chiama Only the Brave. “Brave” che in italiano non sono i bravi, ma i coraggiosi. Questo progetto punta a smuovere le co-scienze dei giovani utilizzando il loro stesso linguaggio come internet e Facebook, non solo con donazioni di denaro, ma con idee e la possibilità di monitorare i progressi di Dioro, che vorrebbe essere un modello per i villaggi vicini. Ma per favore non chiama-telo “stilista”. C’è una grande differenza tra lo stilista, l’artista e l’imprenditore. Lo stesso Rosso ha dichiarato al 3° Luxury Summit del Sole24Ore:“Aborro il mondo del lusso, pre-ferisco la qualità. Spendere tanti soldi per un oggetto lo considero uno spreco. Lusso non è un termine che mi piace: troppo slo-gan, troppo borghese”. Meditate gente…meditate! •

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cosa succede in città futuro?

Anna Chiara Brighentiarchitettoa Cortina d’Ampezzo

Cortina Cortina sta vivendo una fase di forti cam-biamenti a livello infrastrutturale e dei ser-vizi per tornare ad essere a tutti gli effetti la “Regina delle Dolomiti” e i Mondiali di sci rappresenterebbero una grandissima op-portunità per velocizzare il processo di rin-

Cortina 2017www.cortina2017.it

Sul fronte sportivo Cortina ha raggiunto la sua massima notorietà durante le storiche Olimpiadi Invernali del 1956 e adesso, dopo oltre mezzo secolo, si ripropone sul palco-scenico internazionale con l’obiettivo am-bizioso di ospitare i Mondiali di sci alpino del 2017 e rinverdire quindi i fasti del passato. Lo fa partendo dall’esperienza accumulata nell’organizzazione di eventi sportivi di asso-luto livello quali le gare femminili di Coppa del Mondo e i Mondiali di Curling del 2010 •

ex partenza funivia belvedere-pocol

In autunno aprirà il cantiere per la ricon-versione della stazione di partenza della funivia sita nel pieno centro del Paese, di-messa da molti anni e attualmente in forte degrado che portava dal centro di Cortina a Pocol. Il lavoro da affrontare sarà lungo e difficile e il progetto, a firma dell’architetto Silvio Bernardi, prevede il recupero dell’edi-ficio per mostre d’arte e un Art Caffè punto di ritrovo culturale; verrà inoltre riqualificata la piazza antistante. Si tratta dell’operazio-ne urbanistica più importante che sia mai stata fatta a Cortina negli ultimi 30 anni •

in arrivo il vino ampezzano Tre pionieri, Francesco Anaclerio, Federico Menardi e l’enologo Fabrizio Zardini, prova-no a produrre vini di qualità all’ombra del Pomagagnon. Il vino italiano sale di quota, e ora anche Cortina d’Ampezzo punta a produrre le proprie bottiglie con l’uva delle Dolomiti. Le prime barbatelle, due incroci di bianchi e due rossi, sono state messe a dimora, i primi giorni di giugno, alle pendici del Pomagagnon, a 1.350 metri di quota. “Conto di fare il primo brindisi nel 2013 - spiega Zardini - però già alla fine dell’estate 2012 avremo idea di che cosa si potrà fare su questa terra su questi vini’’. Adesso non resta che attendere •

da Cortina118 km a sud-ovest di Kyoss

novamento in corso. E proprio a partire dal suo pedigree sta lavorando per continuare a mantenere l’immagine di meta turistica esclusiva, da sempre vocata a ospitare manifestazioni di portata internazionale •

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cosa succede in città futuro?

Giorgia Ricondaredattricea Venezia

Martina UderzoGraphic Designer vicentinaa Berlino

Gianni Rodari celebra la sua Venezia del futuro nel racconto Proposta per salvare i veneziani. “Leggo spesso, nei giornali, arti-coli che riguardano Venezia. Lo faccio per-chè, quest’idea che Venezia possa sparire, sprofondando come fa nella laguna (lo sapete, vero, che sprofonda?), non mi la-scia dormire la notte [...]. Per rispondere a questa domanda sono andato a Venezia e,[...] cammina e cammina, ho trovato una risposta. Una sera, lungo le acque malinco-niche di un canaletto secondario, [...[ vedo galleggiare un cappello.[...] Nessun dub-bio: un signore tutto vestito si esercitava nel

nuoto in quell’ora”.Il signore però si muoveva come un luccio, e aveva delle pinne da pesce. Chiesi allo-ra spiegazioni:” Vede Signore noi (il signore e la sua famiglia) siamo gente prudente e sospettosa.Sospettiamo che nessuno ab-bia veramente voglia di fare qualcosa per salvare Venezia.E allora, che cosa abbia-mo pensato?Abbiamo pensato: salviamo almeno i veneziani, cominciando dalla nostra famiglia. Se l’acqua continuerà a crescere, dovremo bene abituarci a vivere nell’acqua. Dunque, cerchiamo di viverci nelle migliori condizioni [...].” •

CORRISPONDENTI DAL MONDO I A CURA DI SIMONE PAVAN

I più grandi nomi dell’architettura interna-zionale e gli studenti delle più prestigiose università hanno ri-progettato Venezia del 2060 sui taccuini Moleskine. Ne è nata una mostra-evento collaterale dell’ultima Bien-nale di Architettura. Tra i progetti più curiosi l’idea visionaria di “Acqua Alta nel 2060” degli olandesi Jds architects che dialoga con la favola di mongolfiere di Fgmf arqui-tetos •

Venezia 2060 www.univiu.org

Venezia nel futuro

da Venezia82 km a est di Kyoss

da Berlino1075 km a nord-est di Kyoss

Ci proiettano nel futuro i progetti degli studenti IUAV che hanno partecipato a W.A.VE (Workshop Architettura Venezia). I lavori frutto del progetto raffigurano una Riva ricoperta di cartelloni pubblicitari che oscurano le facciate dei palazzi, ma anche bolle che riempono calli e campi.I docenti, inoltre, si sono voluti confrontare con i residenti: sono nati progetti di luoghi comuni come lavanderie e utensilerie, ap-partamenti per studenti e giovani coppie, e l’ampliamento delle zone verdi •

W.A.VE nezia www.iuav.it

Per chi ama scrivere, per chi ha tanta fan-tasia e ama usare l’immaginazione Vene-zia.net offre un’occasione unica. Il sito dà la possibilità ai creativi di veder pubblicato un loro racconto fantascientifico su Venezia nel futuro o che si svolge nella Venezia del futuro. Solo i migliori verranno pubblicati •

scrittori del futuro www.venezia.net/venezia/futuro.htm

I vent’anni trascorsi dalla caduta del Muro ad oggi, hanno portato a Berlino un cam-biamento tale da far apparire la città degli anni Ottanta come un sogno vago.Complice la caduta del Muro i prezzi bas-si, la piacevolezza di una capitale che sa però essere a misura d’uomo, Berlino è divenuta un centro di richiamo per le sot-toculture alternative e mai come in questi ultimi anni sembra essere contesa fra varie

tendenze, ognuna delle quali vedrebbe un futuro diverso per questa città. Affianco ad un’esplosione di sottoculture, di spazi occu-pati e autogestiti per mostre e concerti; di una miriade di piccole etichette indipen-denti musicali, di moda, di design, anche i nomi grossi dell’industria culturale (e non solo), hanno preso di mira il potenziale an-cora in espansione di questa città •

Grande piano che ha fatto molto discutere negli ultimi anni: Mediaspree si trova nella zona fra Warschauerstrasse e Ostbahnhof, lungo la Sprea, dove ora c’è un selvaggio paesaggio urbano fatto di vuoti lasciati dal muro e vecchi edifici dismessi ora teatro della tanto famosa scena notturna berline-se. Grossi investitori hanno già cominciato a comprare e demolire sostanziose fette di riva per creare centri-servizi di uffici, par-cheggi e hotel che cambieranno radical-mente l’aspetto e l’atmosfera affascinante di quest’area e ne faranno un quartiere di grattacieli e parcheggi •

mediaspree

casa ecologica

futuro

Affittare o acquistare una casa costa caro anche a causa del consumo di energia che in tutto il mondo scarseggia sempre di più. I tedeschi, però, hanno trovato l’idea ri-voluzionaria che potrebbe cambiare in un futuro non molto lontano la nostra quotidia-nità. Da quest’anno nel centro di Berlino ovest, al numero 87 di Fasanenstrasse, parte la sperimentazione di una casa che pro-duce il doppio di energia rispetto a quel-la che consuma, compresa l’energia per l’auto elettrica che, nel posto macchina, si attacca alla spina e ricarica con l’energia prodotta dall’abitazione stessa. Energie-Plus Haus è il nome del progetto in cui il governo federale investirà da 2,5 a 3 milio-ni di euro. La casa è una costruzione con all’interno 130 metri quadri calpestabili ed

è pensata e strutturata secondo i bisogni di una famiglia media composta da quat-tro persone. La conservazione del calore e la produzione di energia sono realizzati in modo ottimale, tutte le pareti esterne sono coperte da pannelli fotovoltaici, mentre una pompa per l’assorbimento del calore della terra fornisce riscaldamento ed ener-gia, e tutti i materiali impiegati nella costru-zione dell’edificio sono completamente riciclabili. Manca solo la famiglia sperimen-tale che volontariamente proverà a vivere per qualche tempo nella casa-prototipo di Fasanenstrasse e che riceverà un’auto elettrica gratis per l’uso quotidiano. Per il successo e l’esportabilità del progetto bi-sogna solo calcolare il costo per l’acquisto o il fitto della casa del futuro •

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e integrante di un progetto in grado di ap-portare un elevato valore aggiunto all’idea architettonica. La sottile linea che separa il concetto di oggetto di design da quello di produzione artistica è labile. Ci sono for-me, colori, linee che ci rapiscono in modo assoluto, incondizionato, completo e quasi eterno. Oggetti, mobili e luci che arredano la casa solo con la loro a volte discreta a volte preponderante presenza •

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Quale potrebbe essere la soluzione miglio-re per aumentare relax, armonia, salubrità sia negli ambienti di lavoro che in quelli di vita privata? Come riuscire a portare dentro le mura domestiche quel tocco di verde che rende la giornata più leggera, purifica l’aria che respiriamo e ci stimola nelle attività quotidiane? Per dare una ris-posta a questi quesiti basta portare un po’ di verde in casa: l’abitazione si anima, si colora e così iniziamo a scorgere angoli di verde, veri e propri scenari naturali, dei mi-cro–paesaggi che diventano il fulcro della nostra casa. Ovviamente il passo essenziale per creare questi habitat naturali è quello

settembre a tutto verdeper un rientro dalle vacanze…green

Alla fine dell’estate è tempo di sistemare il nostro giardino e prepararlo ad accoglie-re l’inverno con piccole operazioni di ma-nutenzioni molto importanti per il corretto sviluppo vegetativo e il mantenimento di tutte le parti vegetali (piante, prati, ecc). La riduzione delle ore di luce ed il conseguen-te ritorno a temperature non troppo calde riportano le piante ad una ripresa delle attività vegetative. Vanno quindi eliminati tutti i fiori secchi e appassiti, potando i rela-tivi rami e peduncoli. Si disporrò poi di una leggera potatura dei rami verdi più lunghi e posizionati nella parte esterna delle pian-te. Bisogna inoltre procedere a concimare con prodotti chimici terrosi a lenta cessio-ne, che contengano i principali elementi nutrivi quali azoto, fosforo e potassio. Infine, vanno sistemati i tutori in legno per ancora-re saldamente le piante •

A piante, alberi e alla vegetazione in gene-rale, in grado di rendere l’aria più salubre e respirabile, si attribuiscono anche altri meriti come la protezione del suolo, la difesa de-gli edifici dal vento e la determinazione di spazi per il gioco ed il tempo libero. La rige-nerazione atmosferica, per esempio:il procedimento di fotosintesi, generando

di avere le luci adatte, non aggressive ma capaci di dare l’effetto di una illuminazione proveniente da dietro i vetri di una finestra. Per far ciò è possibile impiegare delle lam-pade adatte per piante, da tenere accese per una decina di ore al giorno e adatte a fornire una radiazione abbastanza similare a quella del sole. Ci sono anche delle speci-fiche specie vegetali che meglio riescono ad adattarsi ai piccoli spazi. Tra esse pos-siamo citare le mini-felci ma anche fittonia e soleirolia. Ciascuno potrà, in base al pro-prio gusto, personalizzare sia i vasi impiegati che la relativa collocazione con l’idea di creare le più svariate scenografie •

ossigeno, consente di purificare l’aria e di produrre uno zucchero vegetale (il glucosio) necessario per l’accrescimento e la ripro-duzione delle piante. E poi, ancora, l’effetto frangivento: quando gli alberi sono dispo-sti a formare una cortina adeguatamente alta e compatta e sono disposti nell’area a valle rispetto alla direzione del vento domi-

nante, essi possono fungere da frangivento per l’edificio, e influire positivamente sul suo carico termico che, a parità di tutte le altre condizioni, è influenzato dalla velocità del vento che investe l’immobile. La barriera pertanto, riducendo la velocità del vento che investe l’edificio, risulta benefica per il bilancio energetico dello stesso. C’è però

da considerare che alle nostre latitudini, i venti più dannosi al comportamento termi-co degli edifici sono quelli invernali. Per tale motivo hanno efficacia pressoché nulla le barriere frangivento realizzate con alberi a foglia caduca, spogli d’inverno. D’altro canto, ricorrendo ad alberi sempreverdi, si escluderebbe il guadagno solare inverna-

le con il conseguente aumento del carico termico. Senza dimenticare l’ombreggia-mento degli edifici: a seconda della forma della loro chioma e della densità, gli albe-ri possono produrre ombreggiamento sul suolo e sulle pareti esterne dell’edificio, con effetti positivi o negativi sul soleggiamento del fabbricato a seconda delle stagioni •

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Attika da decenni si confronta intensam-ente con l’elemento Fuoco. I focolari Attika si adattano alle esigenze e stili di vita più diversi. Focolari a legna sobri e unici, per una nuova architettura del camino. Gra-zie all’innovazione dell’accumulo termico, il calore di Attika si esprime con la pietra ollare. Gran parte dell’energia prodotta dalla combustione viene accumulata nel corso delle ore e ceduta in maniera con-tinua all’ambiente sotto forma di calore. Il modulo di accumulo del calore Attika è tutto in pietra ollare, una pietra natura an-tica a base di magnesite e talco. Il modulo viene montato in modo invisibile all’interno del rivestimento dei focolari. Grazie al ridotto consumo di legna e all’eccellente capacità di accumulo termico, garantisce

un’efficienza energetica ottimale. Con il modulo di accumulo del calore Attika bas-tano 4 chili di legna per ottenere un rilascio di calore salutare e piacevole per 8 ore. Questo perché il calore accumulato viene successivamente ceduto nell’ambiente in modo continuo, creando un clima grade-vole e confortevole. I moduli di accumulo possono essere montanti nei nostri focolari senza comprometterne il design perché sono completamente invisibili dall’esterno. Grazie alla varietà naturale di tonalità e struttura della pietra ollare, ogni stufa di-venta un pezzo unico. Le parole d’ordine sono semplicità e discrezione, ma la parola chiave è: fuocoPerché sia un calore da esi-bire, con eleganza e funzionalità •

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INTERIOR | RUBRICA PUBBLIREDAZIONALE A CURA DI ANDREA E STEFANO DANZO

cromoterapia

colore, colore, colore • per una progettazione migliore

• Foto d’archivio

“si dice che non esista un manuale del colore associato all’ambiente •

ma vi sono però ambienti che si modellano in base ai colori”

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amato legno wengè (in voga negli ultimi anni) in una camera da letto ed un noce in cucina. Oppure una cucina arancione o senape, o una parete verde in camera da letto ribadita in un bagno o in un soggior-no. Per questo si dice che non esista un ma-nuale del colore associato all’ambiente: ma vi sono però ambienti che si modellano in base ai colori. E quindi perché non prova-re a dare un po’ di movimento e vivacità, lasciando bianche tre pareti di una came-ra da letto, e colorando la quarta di aran-cione ed inserirvi un letto in wengè? Oppu-

Vi capita mai di entrare in un appartamen-to e assaporare una sensazione di rilassa-tezza? Sono i colori a dare questa sensa-zione: i colori delle pareti, i colori dei mobili, dei pavimenti...delle luci. Da considerare come punto fermo della progettazione de-gli interni, non vi sono colori che possono essere abbinati a dei locali, in quanto am-biente può avere tutti i colori dell’arcobale-no e oltre; la scelta ovviamente, è dettata dal proprio animo, da quale sia l’obbiettivo da raggiungere. Per questo ad esempio, ci possiamo ritrovare ad impiegare il tanto

re con un letto wengè su sfondo bianco, un mobile bordeaux? Il risultato sarà molto gradevole alla vista, con un tocco di ele-ganza e minimalità. L’ingresso rappresenta un importante banco di prova in quanto è di forte impatto su qualsivoglia ospite possa varcare la soglia di casa: premesso che ogni nucleo abitativo è a se, non an-drebbero impiegati gli specchi come spes-so invece si fa, ma anzi semmai sarebbe bene quando possibile nascondere il porta abiti dentro un mobile. Detto questo, i colori da utilizzare possono essere di due gene-

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INTERIOR | RUBRICA PUBBLIREDAZIONALE A CURA DI ANDREA E STEFANO DANZO

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• Foto d’archivio

ad aiutarci: saranno loro che animeranno le mura tinteggiate o spatolate e comun-que trattate. E non abbiate timore ad illu-minarle dal basso verso l’alto o viceversa, con l’aiuto di faretti o lampade poste in maniera puntuale. E la cucina? E il bagno? I due locali living per eccellenza della casa, andrebbero lasciati abbastanza neutri, in quanto i pro-tagonisti indiscussi sono i rivestimenti con i loro colori quando aggressivi, quando te-nui, quando effetto minimal, e l’arredo in-teso arredo bagno e sanitari per il bagno, pensili e base per la cucina. Quindi il nostro obiettivo sarà quello di dare una cornice di

colore alle essenze del legno e ai colori dei rivestimenti/pavimenti. Quindi potremmo accettare un colore bianco per il bagno, dove nella stragrande maggioranza dei casi, le pareti sono interamente rivestite fino ad almeno un’altezza di due metri: per poi giocare molto con le luci. La cucina inve-ce, può dare il via ad una scelta di colori: in quanto è oramai prassi abbandonare il vecchio ideale del rivestimento sui quattro lati, per ricoprire solo la parete attrezzata. Ed è per questo, che si potrebbero “colo-rare” le pareti nude, una volta acquisita la giusta essenza della cucina •

ri: o molto molto forti, e quindi dei pastello rosa o azzurrino, che tanto bene si sposano con un’arte povera, ma che strizza l’occhio anche al più classico del moderno; oppure il classico giallino beige, che tanto piace quando non si vuole utilizzare il bianco e non si ha il coraggio di osare. E invece bi-sognerebbe dare importanza all’ingresso, perché è il vero impatto della casa. E allora diamo vita a questo spazio con un colore molto più ricercato come uno spatolato colorato ocra, aiutato ad emergere con faretti e luci puntuali, che cercano di dare vita alle venature che la sapiente mano umana ha realizzato. Perché saranno le luci

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APPUNTAMENTI CON L’ARTE | A CURA DELLA REDAZIONE DI KYOSS

Ossidiana presentamercoledì 21 settembreore 20.30Strada di Saviabona 356 - VicenzaPresentazione della scuola di pittura e di-segno di Ossidiana. I docenti illustreranno le linee programmatiche e le modalità di svolgimento relative alla Scuola ed ai vari corsi. Ingresso libero •Info: 0444 301167

La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti di date e/o programmi

Julian Schnabelfino al 27 novembreMuseo Correr - Venezia“Julian Schnabel. Permanently becoming and the architetture of seeing”, percorso espositivo, a cura di Norman Rosenthal, che presenta oltre quaranta opere che riper-corrono la carriera di Schnabel dagli anni ‘70 ad oggi •Info: www.agendave.ti

Pier Paolo Calzolarifino al 30 ottobreMuseo Ca’ Pesaro, Santa Croce - VeneziaLa mostra presenta 25 opere dell’artista Pier Paolo Calzolari, realizzate tra il 1968 e oggi. Di fronte alla facciata del Museo sarà inoltre collocata la scultura Struttura ghiac-ciante del 1990 •Info: 848082000

Artveronadal 6 al 10 ottobreVerona Fiere, VeronaSvolgendosi per prima tra le maggiori fie-re, apre di fatto la stagione del mercato dell’arte moderna e contemporanea. Ac-creditata come uno dei principali appun-tamenti italiani per il mercato, ArtVerona si conferma al tempo stesso manifestazione espositiva ed evento culturale •Info: www.artverona.it

illuminazioni e transizioni fino al 30 settembreMuseo del Vetro - MuranoIn mostra le opere di Vincent Breed, Joan Crous, Bert Frijns e Caroline Prisse, che rivisi-tano gli oggetti del quotidiano in una pro-spettiva poetica, ludica, onirica e sociale, dialogando a loro volta con i capolavori esposti in museo •Info: 39041 739586

sipparfino al 18 novembreViArt, Contrà del Monte 13 - Vicenza In mostra le ceramiche di Ferruccio De Mori, maestro artigiano ceramista. L’opera è composta da cinque creature alate ispi-rate alle divinità della tradizione popolare dell’accadica città di Sippar, la sumerica Zimbir, la città degli uccelli, l’attuale Tell Abu Habbah in Iraq. Ingresso libero •Info: 0444 545297 - [email protected]

c’era una volta...fino a venerdì 30 settembreGalleria Porti, Corso Palladio - Vicenza Si chiude il ciclo d’investigazione sull’imma-ginario individuale, proposto nello Spazio Misael di Vicenza, e si dà inizio al sodalizio artistico con l’UBUNTU Project di Ferrara. In mostra quattro giovani artisti: Mr.Wany, Erika Patrignani, Luigi Copello, Federico Unia aka Omer TDK •Info: [email protected]

Ferdinando Onganiafino al 27 novembreMuseo di San Marco - VeneziaPreziosi originali, scelti tra il materiale prodotto a fine Ottocento dall’editore Fer-dinando Ongania per la sua monumentale impresa La Basilica di San Marco in Venezia, sono esposti nel Museo di San Marco in una mostra dedicata al geniale veneziano, ere-de della tradizione di Aldo Manuzio •Info: www.museiciviciveneziani.it

edge of becomingfino al 27 novembreMuseo Fortuna, San Marco 3780 - VeneziaLa Fondazione Musei Civici di Venezia e la Fondazione Vervoordt presentano TRA. ED-GE OF BECOMING - una mostra curata nei minimi dettagli che espone più di 300 ope-re presso Palazzo Fortuny, esplorando i col-legamenti trasversali tra luoghi, storia, patri-monio creativo ed esperienza universale •Info: [email protected]

Venezia che sperafino al 31 dicembreMuseo Correr - VeneziaLa mostra documenta gli avvenimenti più significativi del periodo che va dalla secon-da guerra d’indipendenza all’annessione di Venezia e del Veneto al Regno d’Italia. Presenta un ricco apparato iconografico e rari documenti storici provenienti dalle col-lezioni civiche risorgimentali •Info: 848082000

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APPUNTAMENTI CON LA MUSICA | A CURA DELLA REDAZIONE DI KYOSS

La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti di date e/o programmi

Jovanotti • Ora!venerdì 16 settembreore 21Arena di Verona, VeronaJovanotti ha abituato il suo pubblico a concerti live grandiosi, ma al contempo ori-ginali e pieni di idee: sarà così anche per l’Ora tour 2011•Info: www.zedlive.com

dai seguimi • andiamo a incominciare sabato 17 settembreore 15.30Castello di Thiene, Thiene Simpatico viaggio musicale tra le sale del castello. Orchestra Junges Musikpodium e Angela Graziani. Obbligo di prenotazione •Info: 339 8134559 [email protected] [email protected]

non solo Vivaldi: i virtuosi del Nord domenica 18 settembreore 11Castello di Thiene, ThieneAccademia Bizantina con Stefano Mon-tanari musiche di: Biber, Schmeltzer, Walter. Obbligo di prenotazione •Info: 339 8134559 [email protected] [email protected]

il Barocco italianosabato 17 settembreore 19Castello di Thiene, Thiene Concerto con la Junges Musikpodium Dre-sda-Venezia dirige Stefano Montanari. Ob-bligo di prenotazione. Ingresso libero •Info: 339 8134559 [email protected] [email protected]

l’apparenzadomenica 11 settembreore 21Conservatorio, Vicenza “L’apparenza”: la poesia del dissenso di Edith Sitwell. Musiche di Sir William Walton “Facade”. I solisti del Conservatorio, diretto-re Cesare Montagna. Ingresso libero •Info: 0444 507551

panorama italianodomenica 11 settembreore 16.30Palazzo Leoni Montanari, Vicenza Giovanni Sgambati, Arrigo Pedrollo, Johan-nes Brahms, Giovanni Guglielmo, Tiziano Guarato, Michele Sguotti, Giordano Pego-raro, Gabriele Dal Santo •Info: 800 578875 www.ensemblemusagete.it

Elektragiovedì 22 settembreore 21Teatro Olimpico, Vicenza Di Hugo von Hofmannsthal, con Elisabetta Pozzi per la regia di Carmelo Rifici •Info: 041 2402020 [email protected] [email protected]

la storia del Prete Rossosabato 24 settembreore 16Villa Capra Bassani, Sarcedo Narrazione e musica per bambini e famiglie con Angela Graziani e l’Ensemble Ludu-sMusicae. Obbligo di prenotazione •Info: 339 8134559

Murga saltinbrancosabato 24 settembreore 18.30Rustico Val dei Bianchi, Torri di ArcugnanoIntrattenimento e performance con “Mur-ga Saltinbranco”•Info: 0444 1821170

idraulici del suonosabato 24 settembreore 20.30Rustico Val dei Bianchi, Torri di ArcugnanoSpettacolo di musiche balcaniche “Idrauli-ci del Suono”•Info: www.gustiberici.org [email protected]

Apparat livesabato 24 settembreore 21Gran Teatro Geox, PadovaLa musica elettronica europea conosce pochi nomi universalmente apprezzati come quello di Sascha Ring, in arte Appa-rat. Si muove tra musica elettronica, IDM, glitch, musica classica, techno e beat. Si esibirà con Warren Suicide •Info: www.zedlive.com

burattini!domenica 25 settembreore 17.30Rustico Val dei Bianchi, Torri di Arcugnano“Il Giardino dell’Eden” spettacolo di buratti-ni a cura di Carmine Colella •Info: 0444 1821170

curiosando tra le note domenica 25 settembredalle 15.30Villa Capra Bassani, Sarcedo Prove aperte con i maestri dell’Arte dell’Ar-co. Curiosare nei segreti della musica. Ob-bligo di prenotazione. Ingresso libero •Info: 339 8134559

l’arte dell’Arcodomenica 25 settembre ore 19Villa Capra Bassani, SarcedoCanzoni, sonate, ciaccone e follie venezia-ne tra XVII e XVIII sec. Concerto con l’Arte dell’Arco direttore e violino solista Federico Guglielmo. Obbligo di prenotazione •Info: 339 8134559

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APPUNTAMENTI DA NON PERDERE | A CURA DELLA REDAZIONE DI KYOSS

La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti di date e/o programmi

walking!martedì 13 settembreore 18Chiesa di Campedello, Vicenza Camminare fa bene alla Salute. Percorso di cammino guidato lungo le vie, i parchi, i prati, gli argini e le piste ciclabili della nostra città. Partecipazione gratuita previa iscri-zione con assicurazione•Info: 339 1986918 - [email protected]

mercatino dell’antiquariatodomenica 11 settembredalle ore 8.30Piazze del Centro Storico, Vicenza Dopo la pausa estiva riprende il Mercato dell’Antiquariato con espositori provenien-ti da tutta Italia e dall’estero animano le 6 piazze del centro storico di Vicenza •Info: 0444 323863

da un barattolo ad un’astronavemartedì 13 settembredalle 18 alle 18.30La Ludo, via Puccini 22 - Vicenza Uno spazio unico a Vicenza pensato attor-no ai bisogni di crescita, autonomia e diver-timento del bambino e della famiglia! Ogni giorno della settimana vi sono laboratori tematici per bambini, che vi possono par-tecipare liberamente •Info: [email protected] - www.laludo.it

serata carnalegiovedì 14 settembredalle 19 alle 20Trattoria Albergo D’Ambros, Vicenza Da Giovanni Malacarne alla Sublime Car-ne dei Berici. Due secoli di distruzioni murali. Una serata carnale. Gran Macelliere Anto-nio Di Lorenzo •Info: www.trattoriadambros.it

Gaja for Vicenzavenerdì 16 settembredalle 18 alle 20Parco Querini, Vicenza Il Centro Gaja apre l’anno 2011-2012 con un grande evento di arte espressione mu-sica e incontri aperto a tutti i vicentini. Una kermesse di danza del Ventre, taichichuan e Biodanza •Info: 0444 569702

fotografiamocivenerdì 16 settembredalle ore 20Bassano del Grappa - Vicenza Corso base di fotografia in un weekend aperto a chi vuol migliorare le sue foto. Prei-scrizione obbligatoria. Ente organizzatore: jonas vacanze •Info: www.jonas.it

mobilità sostenibileda venerdì 16 settembreVicenza Per ringraziare tutti quelli che hanno scelto la bicicletta, le associazioni FIAB offrono un regalo a tutti i ciclisti che, in un giorno della settimana europea della mobilità sostenibi-le, attraverseranno i varchi d’ingresso delle loro città. Fino al 22 settembre •Info: www.tuttinbici.it

la ballata di Mila sabato 17 settembreore 21Galla Caffè, piazza Castello 2/a - Vicenza Presentazione del romanzo pulp-noir di Matteo Strukul “La Ballata di Mila”, che dà il via alla nuova collana di edizioni E/O: Sa-bot/age, storie che il nostro Paese non ha più il coraggio di raccontare •Info: 0444 225290

bicifaciledomenica 11 settembreore 8.30Piazza Matteotti, Vicenza Tuttinbici propone un percorso, pianeg-giante e su strade a scarso traffico, adatto a tutti. Km 20 circa, rientro alle 13 •Info: 348 7409360

valle dei mulinidomenica 11 settembreore 10Piazza di Fara Vicentino Percorrendo il sentiero della Valle di Mulini. Percorso tra boschi, prati e corsi d’acqua. Attraverso i vecchi mulini ad acqua ancora ben conservati. Ente organizzatore: gruppo escursionistico “Obiettivo Natura” •Info: 0444 543867

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SAPORI vICENTINI | A CURA DI KYOSS

sapori di settembre

Il tartufo è un prodotto gastronomico estre-mamente pregiato, uno degli ingredienti più raffinati e costosi dei piatti delle migliori tavole del mondo per il suo aroma inten-so ed il profumo caratteristico. Quanto ad apprezzamento gastronomico il prodotto delle terre beriche è preceduto solo dal tartufo bianco di Alba e dal nero di Norcia, indiscusse prime stelle del firmamento la cui quotazione è da brividi.

LA STORIAIl tartufo ha una storia molto antica. I greci lo chiamavano Hydnon (da cui deriva il ter-mine “idnologia” la scienza che si occupa dei tartufi), mentre in latino era il Tuber, dal verbo tumere (gonfiare). Plinio il Vecchio nel libro della ‘Hystoria Naturale’ parlava del tartufo che “sta fra quelle cose che na-scono ma non si possono seminare”, men-tre Plutarco affermava che il tubero nasce-va dall’azione combinata dell’acqua, del calore e dei fulmini. Nell’Europa del passa-to, il tartufo era anche chiamato “aglio del ricco” per il suo leggero sentore agliaceo. Un’antica ricetta dei principi Giovanelli di Lonigo del 1890 propone il piatto “Tartufo alla Berica” e la bibliografia sui tartufi vi-centini è particolarmente fornita: basti qui ricordare “Itinerari Gastronomici Vicentini” di Eugenio Candiago (1962) in cui si parla di particolari e rinomati tartufi di Nanto e dei Colli Berici, e le due carte gastronomi-che del Vicentino, edite nel ‘64 e ‘66 a cura dell’Ente provinciale per il turismo, che cita-no i tartufi di Nanto. In provincia di Vicenza le aree tartuficole sono ubicate prevalen-temente nella pedemontana, nel settore orientale dei Monti Lessini e sui colli Berici.

l’oro nero di Vicenza

TARTUFO DI MARANAMa anche l’alta Valle del Chiampo, in particolar modo il territorio di Marana di Crespadoro, è un rinomato centro famoso per i tartufi. Qui si può raccogliere il cosid-detto tartufo nero estivo o “scorzone”, cui si affianca il tartufo uncinato, che si trova soltanto nella stagione primaverile ed au-tunnale. I tartufi sono peraltro degli indicatori am-bientali e abbondano soltanto dove il bo-sco è sano. L’andamento della produzione delle tartufaie vicentine è costantemen-te sotto il controllo dei tecnici dell’Istituto “Strampelli” di Lonigo. Ci sono mille modi per apprezzare il tartufo in cucina, ma quasi sempre risulta più gu-stoso se cotto oppure appena riscaldato. La tradizione locale lo preferisce accop-piato con il riso, con le tagliatelle e con gli spaghetti. Come ovunque, per trovarli, l’aiuto di un cane appositamente addestrato è indi-spensabile. I cani, infatti, individuano i tartufi solo quando sono perfettamente maturi, perché in quel momento emanano un par-ticolare intenso profumo. Naturalmente se andrete da soli probabilmente non avrete molta fortuna, dal momento che i luoghi dove crescono sono segreti, custoditi con gelosia solo da pochi esperti.

LE TARTUFAIELe tartufaie naturali sono popolamenti fore-stali in cui crescono tartufi allo stato natura-le, cioè senza alcun intervento dell’uomo. Il tartufo, oltre a crescere spontaneamente in natura, può essere coltivato mettendo a dimora piante in aree vocate e con tecni-che opportune. In questi ultimi anni, anche nella provincia di Vicenza si è cominciato a parlare di tartuficoltura in seguito al grande interesse creatosi in questo settore, legato prevalentemente all’alto costo del prodot-to ed alla sua prelibatezza.

TARTUFO DEI COLLI BERICILe tartufaie sono ubicate sul versante orien-tale dei Colli Berici, ricchi di boschi, con epi-centro nel comune di Nanto, dove in luglio si rende omaggio con una festa a questo dono dei Colli, e nei comuni di Arcugnano, Barbarano Vicentino, Castegnero, Longare, Mossano, Villaga e Zovencedo.Sui Colli Berici si possono raccogliere quat-tro specie di tartufo nero: il Tuber Mela-nosporum, detto “pregiato”, l’Aestivum o “scorzone”, il Brumale o “d’inverno” e il Me-sentericum o “ordinario”. Il tartufo dei Colli Berici è di colore nerastro, ha una forma ovale o tondeggiante con grosse verruche screpolate, l’interno è di colore grigio-marrone con numerose ve-nature biancastre; matura ad inizio aprile e in tardo autunno. Molto usato dai ristora-tori locali, si trova in commercio nei migliori negozi ortofrutticoli, nel mercato dei funghi sotto la Basilica Palladiana (nei mesi estivi ed autunnali) e negli stand della Pro Loco Nanto nella seconda domenica di luglio.

LE COLTIVAZIONILe coltivazioni di tartufo vicentino, le cui quantità di raccolta possono variare di anno in anno, stanno rendendo buoni ri-sultati (e nel frattempo continua con esiti positivi la promozione del tartufo vicentino a livello nazionale) anche se, a detta de-gli esperti, occorre attendere dal nono al tredicesimo anno per il conseguimento di concreti risultati, dal momento che il tube-ro, essendo un fungo ipogeo, abbisogna di particolari condizioni per la propria riprodu-zione. In tutta la provincia di Vicenza i raccoglitori autorizzati sono circa 650, e la buona parte del raccolto dei tartufi va direttamente ai ristoratori locali, mentre i punti vendita sta-bili sono molto pochi •

• FIERE E SAGRE- seconda domenica di luglio: festa dei tar-tufi di Nanto- seconda domenica di ottobre: sagra dei tartufi presso la piazza di Marana di Cre-spadoro.

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“grazie al saporeeccezionale e all’alta digeribilità, il tartufo è da sempre considerato cibo da re”

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APPUNTAMENTI DA NON PERDERE | A CURA DELLA REDAZIONE DI KYOSS

La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti di date e/o programmi

Vicenza e suoi scrittorimartedì 20 settembreore 20.30Piazza dei Signori, Vicenza Viene proposta la lettura di brani di scrittori e poeti vicentini seguendo contrade poco note e scoprendo suggestivi scorci. La du-rata del percorso è di due ore circa • Info: [email protected]

cammina che ti passa lunedì 19 settembreore 8.15piazzale della Chiesa di S.Pio X, Vicenza Percorso di cammino guidato lungo le vie, i parchi, i prati, gli argini e le piste ciclabili della nostra città. Partecipazione gratuita previa iscrizione con assicurazione per i non Soci di Euro 15 valida per tutte le attività or-ganizzate nell’anno 2011/2012 •Info: 339 1986918

“Vendette” di Philippe Djian giovedì 22 settembreore 19Galla Caffè, piazza Castello 2/a - Vicenza Autore francese di best seller, non confor-mista. erede della Beat Generation, col suo nuovo romanzo “Vendette” (Voland) •Info: 0444 225290

il fattore socialesabato 24 settembreore 15.30Rustico Val dei Bianchi, Arcugnano Convegno “il Fattore Sociale, coltivare le relazioni - Ruolo dell’agri-cultura tra agio e disagio”, che si concluderà con l’inaugura-zione della fattoria sociale “Val dei Bianchi” della Cooperativa “I Berici” •Info: www.coopiberici.it

avevo un cuore che ti amava tantomartedì 27 settembreore 18.30Galla Caffè, piazza Castello 2/a - Vicenza Presentazione del nuovo libro di Stefano To-masoni. 1968, Schio. Calcio, supermercato, filocinesi e adolescenti innamorati. Destini e circostanze esplosive in una rocambolesca vicenda incisa nella cronaca dell’epoca • Info: 0444 225290

tra arte e scienza giovedì 29 settembreore 18.30Galla Caffè, piazza Castello 2/a - Vicenza Primo di tre appuntamenti della rassegna “Nelle Terre di Mezzo”, che vede coinvolti più professori di diversi licei della provin-cia di Vicenza, sul ruolo delle scienze nella scuola del futuro. Ingresso libero •Info: 0444 225290

the winter’s talegiovedì 29 settembreore 20Teatro Olimpico, Vicenza Di William Shakespeare. Spettacolo in lin-gua russa con sottotitoli in italiano •Info: [email protected]

labirinto: il luogo-non luogogiovedì 29 settembreore 20.30Centro Sociale, Isola vicentina Avvincente e misterioso viaggio nel labirin-to, partendo dal mitico labirinto di Knossos. Ingresso libero •Info: 333 1750969

mercato dell’antiquariato e collezionismo domenica 18 settembretutto il giornocentro storico di AsiagoMercato dell’antiquariato e collezionismo di Asiago: la terza domenica del mese, da maggio ad ottobre. Ente organizzatore: As-sociazione Culturale Il Tritone •Info: 0444 323863

giovane montagnadomenica 18 settembretutto il giornovia Rodolfi, Vicenza Raduno intersezionale estivo. Tradizionale appuntamento di fine estate con tutte le sezioni della Giovane Montagna • Info: 0444 502918

parole in pubblicovenerdì 30 settembreore 21Galla caffè, Piazza Castello 2/A - Vicenza Franca Grimaldi parlerà del suo audiolibro “l’arte di parlare in pubblico” e svelerà i se-greti e le tecniche impiegate nel suo corso di dizione “la Voce che conquista” coinvol-gendo il pubblico con letture, giochi ed esercitazioni pratiche •Info: 329 2124554

APPUNTAMENTI E CURIOSITà | A CURA DI MICHELE AMADIO

arriva il tartufo nero

sulle tracce di Querini

porte aperte in distilleria

Gambellara Wine FestivalIl vino di Gambellara in festa. Happy Gam-bellara, sabato 24 settembre dalle 21 con degustazioni e musica jazz. Domenica 25 a Palazzo Cera si comincia invece alle 10.30 con la mostra dell’uva e dei prodotti locali, un itinerario tra le cantine e la premiazione delle uve. Il pomeriggio è dedicato al ban-co d’assaggio dei vini dei produttori ade-renti alla Strada del Recioto •

Info: 0444 444183www.stradadelrecioto.com

La grappa è un distillato di vinacce che in Veneto trova riscontri storici già tra il 1200 e il 1300. All’epoca la sua produzione era riservata a medici e farmacisti, che la uti-lizzavano contro innumerevoli malattie, ma con il tempo è diventata un prodotto popolare, della cultura contadina. Per co-noscere da vicino la tradizione della distil-lazione torna Distillerie Aperte. Domenica 2 e domenica 9 ottobre cinque storiche di-stillerie del territorio Vicentino apriranno le porte ad appassionati e curiosi •

Info: 0444 994750 www.vicenzaqualita.org

Torna a Sandrigo dal 21 al 26 settembre la Festa del Bacalà alla Vicentina, promossa dalla Venerabile Confraternita. Presen-te anche una delegazione di Røst, l’isola norvegese sulla quale naufragò nel 1431 il navigatore veneziano Pietro Querini, dopo mesi in balia delle onde. Tornando in patria portò con sé lo stoccafisso, dando avvio alla tradizione. A Sandrigo rivive questa vi-cenda con grandi scorpacciate di Bacalà annaffiate dal Vespaiolo della Cantina Be-ato Bartolomeo •

Info: 0444 658148 www.baccalaallavicentina.it

Il tartufo in provincia di Vicenza è presente in due zone: nei Colli Berici e nella zona pede-montana attorno a Marana, dove nascono quattro varietà di tartufo, tra cui lo Scorzone. Al contrario del tartufo bianco, quello nero dà il meglio di sé in cottura, è insuperabile nella pre-parazione di frittate o per condire delle ottime tagliatelle caserecce. Al pregiato tubero è de-dicata una festa importante in provincia: l’8 e il 9 ottobre a Marana di Crespadoro •

Info: 348 8047561 Associazione Marana e Tartufai dei Lessini Vi-centini

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partner di:

Via Vecchia Ferriera, 2236100 VicenzaTel. 0444 288178

Kyoss

SCHEDA TECNICA

Format:programma di stile e approfondimento giornalistico culturale

Durata:30 minuti circa

Cadenza:settimanale

Rubriche:7Pantheon,Itinerari di Style

Partner:FOAV (Federazione Ordine degli Architetti del Veneto)

Sito:www.pantheon.tv

Canale: Sky EuroItaly Channel (canale 893)

68° mostra del cinema •cinema d’autore nell’ultima edizione firmata Müller

68° mostra del cinema:tutto è pronto

Al lido di Venezia tutto è pronto per la 68 esima edizone della Mostra del Cinema.Sarà Vittoria Puccini la madrina di quest’an-no, protagonista delle recenti cronache rosa dopo la sua rottura con il bell’attore Alessandro Preziosi. Ad inaugurare il festival The Ides of March di George Clooney, gran-de attesa per il ritorno in concorso di David Cronenber e Abel Ferrara, chiacchierata invece l’assenza forzata di Polanski. Tre, uno in meno rispetto l’edizione 2010, gli italiani in concorso, Cristina Comencini, Crialese, e un talento prestato dal fumetto, Gipi. “Quando è la notte” di Cristina Comencini,

COMUNICARE L’ARCHITETTURA | A CURA DI BENEDETTA DALL’AGNOLA

la selezione e la giuria: il rimpianto per Coppola,

Martone tra i giurati

incontro con Marco Müllerla sua ultima edizione

“Non tutte le mostre riescono col buco, quella di quest’anno sì” scherza Marco Müller alla presentazione di quest’edizione. Ci pensa il presidente della Biennale Pao-lo Baratta a illustrare lo stato delle cose in-torno al buco del cantiere dove avrebbe dovuto sorgere il nuovo e ambizioso palaz-zo del cinema, opera bloccata a causa dell’amianto e dei costi. “Saggiamente si è deciso di attendere un progetto comple-mentare a un disegno strategico che fa perno sulle sale tradizionali..perciò la Sala Grande sarà rinnovata riportandola alle origini” •

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Per la prima volta tutti i film della selezione ufficiale sono in anteprima mondiale, fa no-tare il direttore che ha un solo rimpianto: Coppola. “Lo volevamo come film di chiu-sura, ma il suo film non è finito e comunque essendo un’opera interattiva sarà man mano completata dagli spettatori”.La giuria sarà presieduta da Darren Aronof-sk, la cui ultima fatica sul grande schermo si intitola “Il cigno nero”. Tra gli italiani in giu-ria Mario Martone, vincitore di ben sette David di Donatello, e Isabella Rohrwacher, interprete fra le più richieste e acclamate delle ultime stagioni •

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è una storia d’amore complicata girata tra le cime di Macugnana con Claudia Pan-dolfi e Filippo Timi “Mi piaceva molto poi l’idea della montagna come luogo incon-tro di queste due solitudini”, ha spiegato la Comencini. “Terraferma” di Crialese èl’in-contro/scontro tra due donne che voglio-no una vita migliore per loro stesse e per i loro figli, una isolana, l’altra africana. E poi la sorpresa: L’ultimo terrestre, opera prima - l’unica in concorso - di un talento del fu-metto italiano, Gipi •

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Venezia fa il pieno di star:al lido Madonna e Clooney

La Mostra del cinema di Venezia fa il pie-no di star. Se Clooney prenderà le giuste distanze dai giornalisti dopo la recente rot-tura con Elisabetta Canalis, tutti i riflettori saranno per l’attesissima ospite Madonna, che presenterà in anteprima mondiale la sua opera seconda da regista. Il suo “W.E.” non sarà in gara, ma uno degli eventi fuori concorso più attesi dell’edizione 2011 del-la festival veneziano. La popstar porta sul grande schermo la storia d’amore tra l’ele-gante Wallis Simpson, divorziata in un’epo-ca in cui era un disonore, ed Edoardo VIII, che per poterla sposare abdicò al trono d’Inghilterra nel 1936 •

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VICENZARistorante 2 Fogher - Strada Del Pasubio •Ristorante Agli Schioppi - Contrà P.zza Castello •Ristorante Ai Sette Santi - Piazza-le Della Vittoria •Ristorante Al Pestello – Contrada S. Stefano •Pasticceria Bolzani – Contrà XX Settembre •Pasticceria Bolzani – Corso Pa-dova •Bar Colonne – P.zza Dei Signori •Bruschi – Corso Palladio •Trattoria Antica Casa Della Mal-vasia – Contrà Delle Morette •Antico Caffè Nazionale – Galle-ria Porti •Arthesi – Via Lanza •Ass. Industriali – Piazza Castello •Biblioteca – Contrà Riale •Bier Stube Treff – Viale Verona • Pasticceria Bolzani – Contrà XX Settembre – Via IV Novembre – Corso Padova •Negozi Bruschi – Corso Palladio – Contrà Muscheria – Stradella dei Tre Scalini •Cattelan Arredamenti – Via De-gli Ontani •Boutique Charme – Via Cavour •Ristorante Cinque Sensi – Via S. Antonino •Circolo Tennis – Via S. Antonino •Circolo Tennis River – Via Adige •Bar Circus – Via Fermi •Piscine – Viale Ferrarin •Confartigianato – Via Fermi •Confcommercio – Via Faccio •Trattoria Cortese – Via Rivella •Rist. Da Biasio – Viale X Giugno •Ristorante Da Remo – Contrà Della Caimpenta •Ristorante Dai Nodari – Contrà Do Rode •Boutique Dev – Corso Palladio •Bar Duomo – Piazza Duomo •Ente Fiera Vicenza – Viale Della Oreficeria •Fiore di Loto – Viale Trieste •Bar Fogazzaro – Corso Fogaz-zaro •Pasticceria Fogazzaro – Corso Fogazzaro •Fusodoro – Corso Palladio •Galla Cartoleria - Corso Palladio •Galla Caffè – Corso Palladio •Libreria Galla 2000 - Viale Roma •Pasticceria Gambarato – Contrà Porta Padova •Pasticceria Giaretta – Via Legio-ne Antonini •Gran Caffè – Via Fermi •Gran Caffè – Corso Palladio •Henriette – Corso Palladio •Osteria I Monelli – Contrà Ponte San Paolo •Osteria Ponte San Paolo – Con-trà Ponte San Paolo •Icona Arredamenti – Viale Del mercato Nuovo •Bar Il Borsa – Piazza Dei Signori •La Murrina – Viale Mazzini •Piscina Leone XIII – P. Pusterla •Ristorante Lo Storione – S.S. Pa-subio •Luisa Spagnoli – Corso Palladio •Mampreso – Piazza Dei Signori •Bar Opera – Piazza Matteotti •Ordine Architetti – Viale Roma •Ordine Avvocati – P.zza Gualdi •Ordine Commercialisti – Contrà Monte •Palestra Olympia – Contrà Mure Porta Nuova •Rist. Pan Di Zucchero – Via Pasi •Paolo Acconciatori – V. Trieste •Bar Piccadilly – Contrà Manin •Bar Pigafetta – contrà Pescaria •Ristorante. Righetti – Piazza Del Duomo •Bar San Marco – Contrà San Marco •Gioielleria Salvadori – Gall. Porti •Bar Sartea – Corso SS. Felice e Fortunato •Gelateria Scacco Matto – Viale Trieste •Scavolini Nori Interiors – Piazzale Del Tiro A Segno •Gelateria Sorarù – P. Dei Signori •Stabilia Sede – Via Prati •Teatro Comunale – Via Mazzini •Tennis Palladio 98 – C. Piarda •

The Secret – Ponte Delle Bele •Libreria Traverso - Corso Palladio •Pasticceria Venezia – Contrà Pe-scaria •Bar Venti5 – Piazzetta Palladio •Vicenza Qualità – Via Fermi •Villa Bonin – Via Commercio •Zanellato Crafters – Contrà Mu-scheria •Rist. Zemin – Via Costigliola •

ALTAVILLAHotel Best Western Tre Torri – S.S. Vicentina •Bisson Auto – Via Tavernelle •Fond. Cuoa – Via Marconi •Rist. Genziana – Via Mazzini •Trattoria L’Altro Penacio – Via Ta-vernelle •Rist. Leoncino – Via Tavernelle •Tratt. Monte Rosso – Via Roma •Pappadrin – Via Verona •Vicenza Fitness – Via Olmo •

ALTISSIMORistorante Casin Del Gamba – Loc. Roccolo Pizzati, 1 •

ARCUGNANOTratt. Al Penacio – Via Soghe •Rist. Alla Moreieta – Via Soghe •Trattoria Alla Vecia Priara – Via S. Nicolò •Agrit. Colli Berici – Via S. Felice •Rist. Alla Pescheria – Via Torri •Rist. Nogarazza – Via S. Agostino •Tratt. Zamboni – Via S. Croce •

ARZIGNANOAutovega – Via Bottega •Biblioteca – Vicolo Marconi •Bottega Del Caffè – Piazza Mar-coni •Caneva 937 – Corso Mazzini - Corso Matteotti – Corso Matte-otti •Centro Medico – Via Pellizzari •Damini – Via Cadorna •Golf Club Ca’ Daffan – Via Frat-ta Alta •Rist. I Maltraversi – P.zza Vittoria •Rist. Il Teatro – Corso Mazzini •Mondadori – Via Rizzetti •Bar Nazionale – Piazza Libertà •Pasticceria Olivieri – Via Calave-na Bassa •ON36071 – Corso Matteotti •Pellizzari Armando – Viale Del La-voro •Pal. Sporting Life – Via Alberti •Zuffellato Mobili – Via Dei Mille •

ASIAGOBoutique Stella - Via IV Novem-bre •Agriturismo Ca’ Sorda Al Pennar – Via Cassordar •Bar Centrale – Piazza Mazzini •Bar Corso – Corso IV Novembre •Ristorante Da Riccardo Al Mad-darello – Via Val Maddarello •Golf Meltar – Via Meltar •Ristorante La Tana – Piazzetta G.B. Pertile •Rist. Minibar – Via Kaberlaba •

BASSANO DEL GRAPPARist. Al Bassanello – Via Trozzetti •Tratt. Al Borgo – Via Margnan •Ristorante Al Pioppeto – Via bar-barico •Trattoria Al Ponte – Via Volpato •Rist. Alcaneso – Via Vendramini •Ristorante Alla Favorita – Contrà S. Giorgio •Biblioteca – Piazza Garibaldi •Ristorante Ca’ Sette – Via Caniz-za Da Romano •Danieli Caffè – Piazza Garibaldi •De Marchi Arredi – Via Ferraro •Excelsior Bar – Viale Venezia •Haus+ Arredi – P.zzale Cadorna •Ristorante Hysiou – Viale Diaz •Bar Alle Colonne – Piazza Della Libertà •Ottocento Simply Food – Contrà San Giorgio •Rist. Ottone – Via Matteotti •Rist. Pulierin – Via A. De Gasperi •

BREGANZETrat. Al Cappello – Via Marconi •Rist. La Circola – Via Marconi •Bar Pomopero – Via Castelletto •

Rist. Rosabianca – Via Roma •

BRENDOLAGolf Club Colli Berici – Strada Monti Comunali •Ristorante Novecento – Piazza Del Popolo •

BROGLIANOLocanda Da Perinella – Via Bre-gonza •Ottica Manuela – Via Marconi •

CALDOGNOArclinea Arredi – Viale Pasubio •Ristorante Ca’ Divino – Strada Marosticana •Rist. Villa Firenze – Via Pomaroli •

CARMIGNANO DI BRENTA (PD)Selcar Tende Da Sole – Via S. Pie-tro in Brenta •

CASTELGOMBERTORist. Il Cacciatore – Via Forcola •Trattoria Leon D’Oro – Via Villa •Wild Turkey Pub – V. Cesarette •

CHIAMPOBiblioteca – Piazza Zanella •Past. Cattazzo – Via Zanella •Boutique Franca E Renata – Piaz-za Zanella •Ristorante La Pieve – Via Pieve • Zecchin Sport – Via Dal Molin •

CORNEDOBiblioteca Civica – Piazza Moro •Cariolato Arredamenti – Via Monte Verlaldo •Centro Salute e Movimento – Via Monte Cimone •Diquigiovanni Termoimpianti – Via Monte Verlaldo •Ristorante I Due Platani – Via Campagnola •Ecostube – Via M. Cimone, 35 •Ercego Pavimenti – Via Monte Verlaldo •Enoteca La Corte - Via Volta •Palestra Moving Center – Via Monte Ortigara •Ogni Sport – Via M. Ortigara •Ravazzolo Abbigliamento – Via Monte Pasubio •Rec & Passion – Via M. Cengio •Pizz. San Martino – V. S. Martino •Bar Tassoni – Viale Tassoni •Zordan Caminetti – Via Monte Cengio •Pizzeria Metrò – Via Alfieri •

COSTABISSARATrattoria Benetti – Via Roma •Rist. Da Lovise – Via Marconi •Fontana Arredi – S.S. Pasubio •Utilia & Frigo – S.S. Pasubio •

CREAZZORist. Al Cavallino – Piazza Roma •Tratt. Da Pendi – Via Valscura •Trattoria De Gobbi – Via Olmo •Rist. El Filò – Via Risorgimento •Vergilius Spa – Via Carpaneda •Golf Villa Degli Olmi – Via Car-paneda •

CRESPADORORistorante Terrazza - V. Ferrazza •

DUEVILLEErcole – Via Tre Scalini •Bar Stra – Strada Marosticana •

FARA VICENTINORist. Da Piero e Marisa – V.Alteo •

GALLIOHotel Garteen – Via Kanotole •Ristorante Appaloosa – Loc. Ma-neggio Appaloosa •

GRUMOLO DELLE ABBADESSERist. Zenzero – Via Nazionale •

LONIGORist. Casa Mia – Viale Vicenza •Ristorante Corte Quadri – Via Pontespin •Rist. La Peca – Via Giovannelli •

MALOBiblioteca Civica – Via De Lai •Pasticceria Da Campana – Piaz-

za De Gasperi •

MARANO VICENTINORist. Fuori Porta – Via Villaraspa •

MAROSTICARistorante Al Castello Superiore – Via C. Della Scala •Pasticceria Chiurato – Corso Mazzini •Dante Caffè – Piazza Castello •Hosterristorante Cuori – Via Mon-tello •Rist. La Rosina – Via Marchetta •Rist. Lunaelaltro – C. Ceramica •Ristorante Panic Jazz Club – Piaz-za Degli Scacchi •Ristorante Sotoportego Due Mori – Corso Mazzini •

MONTECCHIO MAGGIOREBar All’Incrocio – Via Alberi •Arredodue – Viale Trieste •Biblioteca Civica – Via S. Bernar-dino •Ristorante Castelli Giulietta e Ro-meo – Via Castelli IV Martiri •Pasticceria L’Artigiano Del Corso – Via Matteotti •Loc. Botella – Salita Bernardino •Mariages Sposi – Viale Trieste •Medica Group – Via Da Vinci •Bar Vezzaro – Via Europa •

MONTECCHIO PRECALCINORistorante La Cupola – Piazza Vit-torio Veneto •Locanda Di Piero – Via Roma •Trat. Monterotondo – V. Bovara •

MONTEVIALERistorante All’Arciere – Via Biron•

MONTICELLO CONTE OTTORistorante Giardinetto – Via Roi •

MOSSANORist. Al Portelo – Via Montruglio •

QUINTO VICENTINORistorante Dai Gelosi – V. Piave •

RECOARO TERMERistorante Ai Menarini – Contra-da Menarini •APT Recoaro Terme – V. Roma •Biblioteca Civica – Via Roma •Bar Firenze – Viale Vittorio Ema-nuele •Ristorante La Linte – Via Roma •Rist. La Piazzetta – Via Roma •

ROMANO D’EZZELINORist. Ca’ Takea – Via Col Roigo •

ROSàRist. Al Fiore – Via Domiziana •Rist. Pesce D’Oro – V. Mazzini, •

SAN BONIFACIO (VR)Pizz. Ai Tigli – Via Camporosolo •Ristorante La Borina – V. Borina •

SAN VITO DI LEGUZZANORist. Due Mori – Via Rigobello •

SANDRIGOTrattoria Palmerino – Via Piave •Trattoria Due Spade – V. Roma •Ristorante La Colombaia – Via Chiesa Lupia •Ristorante La Locanda Centrale – Piazza Vittorio Emanuele •Pozzato Tappezzieri – V. Galilei •Ristorante Scaldaferro – Via Scal-daferro •Babylon Estetica – Via Europa •

SANTORSOFaccin Arredi – Via Europa •Bar La Favorita – Viale Europa •

SARCEDORist. Barcon – Viale Europa •

SCHIOBar Acquarium – Via 29 Aprile •Biblioteca – Via Carducci •Carla Sport – Via Della Via •Piscine – Viale Dello Sport •Gelateria De Magrè – Via Btg. Val Leogra •Ristorante Due Spade – Via Car-ducci •

Giardineria Drago – V. Tolda •Bar Haiti – P.zza Statuto •Tratt. Marcante – Via S. Croce •Bar Oasi – Via Lago Albano •Past. Paganotto – Via Pio X •Palestra Nuova Athena – V. Lago Trasimeno •Bar Roma – Via Carducci •Tennis Club – Via Tito Livio •Top Legno – Via Caussa •Bar Vanilla – Via Dalla Via •Bar Vicenza – Via Vicenza •

SOVIZZOEden Gelateria - Via Risorgimento •Rist. Castello – Via Castello •Ristorante La Meridiana – Viale Dell’Industria •

THIENERistorante A Modo Mio – Via Marconi •Ristorante Ai Milanesi – Via Sime-one •Ristorante Alla Vecchia Posta – Via Del Costo •Bar Belvedere – Via Val Posina •Biblioteca Civica di Thiene – Via Corradini •Ristorante Cà Beregane – Via Lampertico •Caffè Al Corso – C. Garibaldi •Caffè Carducci – Via Chilesotti •Ristorante Il Meloncino – Via Mar-coni •Trattoria La Rosa Dei Venti – Via-le Trieste •Mobilificio Rossi – Via Del Costo •Trattoria Ponte Di Ferro – Via Mar-coni •Pasticceria Signorini Treccia D’Oro - Corso Garibaldi •Tennis Club Thiene – Via Tevere •

TORRI DI QUARTESOLORistorante Al Castello – Via Ca-misana •Ristorante Antica Locanda – Via-le Roma •Ristorante Enzo e Valentina – Via Roma •

TRISSINORistorante Al Campanile – Via S. Nicolò •Trat. Al Pesso – Via S. Antonio •C.M.R. Centro Estetico – Via Dell’Industria •Rist. Cà Masieri – Via Masieri •Trattoria Danieli – Viale Venezia •Donà Salotti – Viale Dell’Artigia-nato •Ethikos Mobili – Viale Stazione •Fucina Trissinese – V. Tezze •Habitat – Via Del Lavoro •

VALDAGNORist. 5 Lanterne – Zona Ind. •Trattoria A Le Bele – Via Maso •Rist. Al Pezzo – Contrada Vegri •Pasticceria Al Portego – Viale Re-gina Margherita •Arcobar – Corso Italia •Biblioteca – Viale R. Margherita •Caffetteria Veneta – C. Italia •Rist. Campagna – V. Gasdotto •Rist. Chiesetta Del Muccion – Via Chele •C.M.R. – Via 7 Martiri •Pasticceria Dall’Alba – P.zza Ali-ghieri •Bar Dante – Galleria Dante •Estethia – Via Chiesa Novale •Estetica Ivana – Via Avogadro •Rist. Garibaldi – Corso Italia •Trattoria Da Graziella – Via Chie-sa Di Piana •Ristorante La Villa – Via Filzi, 104 •L’Antica Crostineria – Via Piana •Trattoria Le Vecchie Scuole Di Bertilla – Contr. Mastini Miniera •Bar Pasubio – P.zza Cavour •Shopping Casa – P.zza Roma •Pasticceria Valdagnese – V. Bec-carla •Villa Pizzati – Loc. Villa Pizzati •

ZUGLIANORistorante La Vecchia Latteria – Via Crosara •Trattria Vecchia Edera – Via Cal-dierino •

l’arte di Giancarlo Stella

Un poetico viaggio che parte dall’irruen-za espressiva di Giancarlo Stella fino alla quiete del segno. Giancarlo Stella è così: passionale, istintivo, senza mezze misure e comunica con i suoi colori, accesi di una natura interiore che lo scuote nel profondo. Dinamismo materico e allusive traiettorie emozionali donano a Giancarlo Stella un approccio espressionista del segno, scatu-rito da un’audace modulazione della ma-teria: l’intreccio materico si stempera attra-verso vibranti e rapidi segni, bruscamente proiettati verso l’esterno. L’occhio dell’os-servatore viene colpito e turbato dalla for-za espressiva del colore, che sprigiona tutto il pathos interiore dell’artista, comunica l’in-tenso e sottile senso della vita con paesag-gi dal vitalismo primario, fuori dallo spazio e dal tempo. Zampate espressioniste con colori dall’impasto denso e luminoso che raccontano la materia organica del pa-esaggio: la materia e l’anima, una pittura energica fatta di pennellate data con la foga e la vitalità che da sempre gli appar-tengono.La materia appartiene ai suoi quadri, il co-lore ne è l’anima: le sue opere sono le sen-sazioni, le vibrazioni di ogni essere umano e fluidificando il colore offrono la sintesi del tempo. La sua pittura esprime il desiderio d’intrufolarsi nel colore; quasi lo possiede e si fa possedere da esso per diventare un’unica cosa: simbiosi fra materia, colore e artista •

l’irruenza e la quiete del segno

• alcune opere di Stella sono in esposizione presso Kyoss Concept in via Vecchia Ferriera 22

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