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La Voce della Valtrompia 2011 04

Date post: 10-Mar-2016
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Questo voto a chi lo do... Il 15 e il 16 maggio la tornata elettorale vede Bovegno, Nave e Collio alla scelta del sindaco. Candidature quasi definitive, ma aperte a colpi di scena
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La Voce della Valtrompia WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT MENSILE D'INFORMAZIONE ANNO III - APRILE 2011 4 n. Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/BS Tempo di elezioni di Adriano Bianchi J Ci siamo di nuovo. È tempo di ele- zioni. In questo caso amministrative, per 29 comuni bresciani tra cui tre della Val- trompia. Potrebbe sembrare una cosa che riguarda poche migliaia di cittadini, ma non è mai vero in Italia dove ogni tor- nata elettorale ha il sapore di un giudizio universale sulla politica nazionale del governo di turno. Naturale, forse, ma se l’attenzione fosse eccessiva perderemmo ciò che più conta quando si tratta di eleg- gere sindaci e consigli comunali, ovvero la vita e il futuro delle comunità in cui vi- viamo. Mi permetto di fare una sottoline- atura: come i cattolici possono giocare il loro ruolo? A parte coloro che sono scesi in campo, mi pare sia, anzitutto, urgente per loro riprendere consapevolezza delle grandi opportunità l’esperienza sociale dei cattolici e l’insegnamento della Chie- sa ci comunicano anche a proposito della politica. Nella recente Settimana sociale di Reggio Calabria si è parlato di un’agen- da di speranza per il Paese. Sarebbe bello che i cattolici di un Comune ponessero l’accento, in ogni schieramento presente in campagna elettorale, su quei segni e quei progetti di speranza che intendono attuare nella loro probabile futura am- ministrazione. Per questo servono laici che riprendano forza per una presenza di fermento e pastori, a cui varrà la pena non chiedere opinioni politiche, capaci di illuminare il percorso di chi cerca il bene possibile della comunità e mani- festa buone competenze per affrontare le sfide future. A questo si aggiunga un passaggio culturale cruciale: desacraliz- zare e deideologizzare la coppia destra/ sinistra. Qualcuno l’ha già capito. Cre- scono anche nel nostro territorio pro- poste politiche che mirano a rappresen- tare attraverso liste civiche le esigenze più concrete del territorio. In questo pro- cesso la Lega gioca necessariamente un ruolo oggi preminente. Ma se è vero che oggi non è più in ragione di un’ideologia che si produce un programma, sarà bene che un programma (se adeguato) possa produrre un’unità politica capace di co- struire buone mediazioni che ci salvino, anche nei Comuni, dagli eccessi e dalle posizioni radicali. Cultura. Dal 5 al 7 maggio a Gardone la 3ª edizione del festival dei narratori Tre serate nel cortile della biblioteca “Carlo Filippini” all’insegna di letteratura e spettacolo. Fra gli ospiti lo scrittore Andrea De Carlo Il servizio a pag. 25 Inchiesta Questo voto a chi lo do... Il 15 e il 16 maggio la tornata elettorale vede Bovegno, Nave e Collio alla scelta del sindaco. Candidature quasi definitive, ma aperte a colpi di scena Media Valle Francesco Pea e gli “omini di legno” per le arti marziali pag. 12 Oblomov, parole di carta con il ritmo della musica I servizi a pag. 2-3 Alta Valle La storia di Assunta Gabrieli, staffetta partigiana pag. 10 Editoriale Sport Il vicepresidente del Motoclub: "Per l'Xtreme un anno sabbatico" pag. 29
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Page 1: La Voce della Valtrompia 2011 04

La Vocedella Valtrompia

WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT MENSILE D'INFORMAZIONE ANNO III - APRILE 2011

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Tempo di elezionidi Adriano Bianchi

Ci siamo di nuovo. È tempo di ele-zioni. In questo caso amministrative, per 29 comuni bresciani tra cui tre della Val-trompia. Potrebbe sembrare una cosa che riguarda poche migliaia di cittadini, ma non è mai vero in Italia dove ogni tor-nata elettorale ha il sapore di un giudizio universale sulla politica nazionale del governo di turno. Naturale, forse, ma se l’attenzione fosse eccessiva perderemmo ciò che più conta quando si tratta di eleg-gere sindaci e consigli comunali, ovvero la vita e il futuro delle comunità in cui vi-viamo. Mi permetto di fare una sottoline-atura: come i cattolici possono giocare il loro ruolo? A parte coloro che sono scesi in campo, mi pare sia, anzitutto, urgente per loro riprendere consapevolezza delle grandi opportunità l’esperienza sociale dei cattolici e l’insegnamento della Chie-sa ci comunicano anche a proposito della politica. Nella recente Settimana sociale di Reggio Calabria si è parlato di un’agen-da di speranza per il Paese. Sarebbe bello che i cattolici di un Comune ponessero l’accento, in ogni schieramento presente in campagna elettorale, su quei segni e quei progetti di speranza che intendono attuare nella loro probabile futura am-ministrazione. Per questo servono laici che riprendano forza per una presenza di fermento e pastori, a cui varrà la pena non chiedere opinioni politiche, capaci di illuminare il percorso di chi cerca il bene possibile della comunità e mani-festa buone competenze per affrontare le sfide future. A questo si aggiunga un passaggio culturale cruciale: desacraliz-zare e deideologizzare la coppia destra/sinistra. Qualcuno l’ha già capito. Cre-scono anche nel nostro territorio pro-poste politiche che mirano a rappresen-tare attraverso liste civiche le esigenze più concrete del territorio. In questo pro-cesso la Lega gioca necessariamente un ruolo oggi preminente. Ma se è vero che oggi non è più in ragione di un’ideologia che si produce un programma, sarà bene che un programma (se adeguato) possa produrre un’unità politica capace di co-struire buone mediazioni che ci salvino, anche nei Comuni, dagli eccessi e dalle posizioni radicali.

Cultura. Dal 5 al 7 maggio a Gardone la 3ª edizione del festival dei narratori

Tre serate nel cortile della biblioteca “Carlo Filippini” all’insegna diletteratura e spettacolo. Fra gli ospiti lo scrittore Andrea De Carlo

Il servizioa pag. 25

Inchiesta

Questo votoa chi lo do...

Il 15 e il 16 maggio la tornata elettorale

vede Bovegno, Nave e Collio alla

scelta del sindaco. Candidature quasi

definitive, ma aperte a colpi di scena

Media Valle

Francesco Pea e gli “omini di legno” per le arti marziali

pag. 12

Oblomov, parole di cartacon il ritmo della musica

I servizia pag. 2-3

Alta Valle

La storia di Assunta Gabrieli,staffetta partigiana

pag. 10

Editoriale

Sport

Il vicepresidente del Motoclub: "Per l'Xtremeun anno sabbatico"

pag. 29

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Elezioni amministrative. Bovegno, Nave e Collio. Questi i tre paesi chiamati a votare il proprio Sindaco

Tre Comuni si preparano al voto:nella scelta si gioca la persona

di Mauro Toninelli

Sono tre i Comuni della Valtrom-pia che saranno chiamati a sceglie-re il proprio sindaco nelle elezioni amministrative del 15 e 16 maggio. Bovegno, Nave e Collio si stanno preparando, le idee sono presso-ché chiare, anche se la chiusura della presentazione delle liste entro il 15 aprile lascia aperta la possibi-lità a qualche sorpresa dell’ultimo secondo. La storia di queste comunità rac-conta di sorprese politiche, candi-dature impensate e coalizioni incre-

1310 i Comuni al votoSono 1310 i Comuni italiani che andranno al voto nelle elezioni amministra-tive del 2011, e tra questi, 11 le città che vantano una popolazione superiore a 100.00 abitanti: Milano, Napoli, Torino, Bologna, Trieste, Ravenna, Cagliari, Rimini, Salerno, Latina e Novara. Arezzo, Barletta e Catanzaro, appena sotto i 100.000. Sono 7, invece, i Comuni con meno di 100 abitanti. Nei comuni con meno di 15mila abitanti in cui si voterà con il sistema maggioritario a turno uni-co. Mentre nei 140 Comuni con più di 15mila abitanti si voterà con il sistema maggioritario a doppio turno. Nei Comuni con popolazione superiore a un mi-lione di abitanti, i consiglieri comunali da 60 passeranno a 48.

dibili, soprattutto quando e dove il Comune è piccolo, tutti si conosco-no e la gente mormora. La prevalenza delle candidature sembra preferire la realizzazioni di liste civiche, che non hanno spes-so né nel nome né nel simbolo, i loghi dei partiti o dell’area politi-ca a cui fanno riferimento, anche se non è poi così difficile scoprirne le origini. C’è anche chi tenta di correre da so-

lo, con il proprio logo come il caso della Lega Nord a Nave, dove dopo il travagliato governo degli anni appe-na chiusi con Pdl si propone da sola. Nei tre Comuni tre situazioni com-pletamente differenti portano alle elezioni, come viene approfondito negli articoli di questa pagina.In nessuno dei tre paesi i sindaci uscenti sembrano intenzionati a ricandidarsi: a Collio il comune è commissariato dal 2010 e quindi

nessun primo cittadino; a Nave Cor-sini si fa da parte dopo una gestione quinquennale difficile, agitata e che ha visto frizioni interne che hanno portato a rimpasti; l’unica eccezio-ne forse è Bruno Tanghetti, sinda-co uscente di Bovegno: arrivato a fine mandato è stato scaricato, co-me si dice in paese, da Pdl e Lega, con i quali aveva vinto le preceden-ti elezioni. La situazione che aveva portato agli assetti del 2006 è completamente di-versa e quindi possono essere ribal-tati e può cambiare completamente l’assetto delle comunità nel prossi-mo futuro. Sulle scelte dei cittadini peseranno certo anche i risvolti del-la politica nazionale, pro e contro, anche se può capitare che persino le coalizioni, impensate e impensabili nel panorama italiana, diventino re-altà nell’ipotesi dell’amministrazio-ne di comuni, piccoli e grandi. È questo anche il periodo delle gran-di speranze e delle grandi promesse. Si sceglie: in base al partito, in base al colore, in base alle promesse, ma si sceglie anche e soprattutto nei co-muni in base alla persona. In fondo si può essere vicini di casa del pri-mo cittadino...

Bovegno. Due liste civiche e i loro candidati per la poltrona di primo cittadino. In dubbio il sindaco uscente

A Bovegno, salvo sorprese pro-prio dell’ultima ora (sempre possibili come insegna la storia amministra-tiva passata del paese) sono due in corsa per la poltrona di primo cittadi-no: Tullio Aramini e Manolo Rossini. Ma (mentre andiamo in macchina) in paese si dava per probabile una terza lista guidata dal sindaco in scadenza naturale Bruno Tanghetti scaricato, si dice, a livello politico da Lega nord e Pdl che lo avevano eletto. Aramini, classe 1960, sposato, tre fi-gli, dipendente della gardonese Me-trocast, in consiglio dal 1994 viene presentato dalla lista “Bovegno Do-

mani” con simbolo contenente quelli delle due liste di minoranza uscenti Indipendenti Bovegnesi e Civica per Bovegno, uniti da rami di alloro su bandiera italiana: avevano totalizzato 5 anni fa il 60% dei voti con candidati sindaci rispettivamente Rinaldo Gatta e Maurizio Pè. Sono ambedue presen-ti nella nuova lista chiaramente civica nata (scrivono agli elettori) “da un do-veroso scatto d’orgoglio e richiamo al senso di responsabilità e di apparte-nenza di fronte allo svilimento della vita pubblica, all’incuria e alla spre-giudicata disinvoltura della gestione patrimoniale e finanziaria del nostro

In campo Aramini e Rossini, ma potrebbe inserirsi Tanghetti

Il 15 e il 16 maggio si vota per l’elezione

diretta del primo cittadino. Nomi ufficiali

e sussurri prima della chiusura della presentazione delle

candidature il 16 aprile

Comune”. Manolo Rossini, celibe clas-se 1970, nel settore abbigliamento con la famiglia, militante da oltre vent’an-ni nella Lega Nord della prima ora, già segretario di sezione, vicesindaco uscente è appoggiato ufficialmente dai Lumbard (alle ultime politiche e provinciali primo partito in paese) e da una parte almeno del Pdl locale. La competizione elettorale viene da-ta come molto incerta e una lista del sindaco uscente può condizionarla. I legami tra famiglie sono molto forti. Basta lo spostamento di una: 38 vo-ti la volta scorsa hanno diviso Bruno Tanghetti e Maurizio Pè. (e.b.)Il Comune di Bovegno

Primo piano

2 La Voce della Valtrompiaaprile 2011

Sito:www.lavocedelpopolo.it

Page 3: La Voce della Valtrompia 2011 04

Nel Bresciano sono 29 i Comuni che vanno al voto: Anfo; Artogne; Azzano Mella; Bagnolo Mella; Barghe; Bienno; Bovegno; Capriano del Colle; Castel Mella; Col-lebeato; Collio; Corte Franca; Esine; Flero; Incudine; Isorella; Losine; Moniga del Garda; Nave; Ono San Pietro; Ospitaletto; Ossimo; Pian Camuno; Piancogno; Pol-penazze del Garda; Poncarale; Pontoglio; Soiano del Lago; Torbole Casaglia. Nel-lo specifico, quindi, la Valtrompia si presenta alle elezioni con tre Comuni: Nave, Bovegno e Collio. In queste due pagine inseriamo le situazioni quasi definitive di questi giorni, situazioni ormai definitive. Anche in questa competizione in molti sceglieranno la strada delle liste più o meno civiche.

Nel Bresciano sono 29 i paesi al voto

Collio. Lo scenario del Comune che chiude il commissariamento dell'ultimo anno vede in campo due liste

Mirella Zanini e Giuseppe Bonomi-ni con due liste civiche si contendono la poltrona di primo cittadino di Col-lio, 2400 abitanti, comune commissa-riato col dr. Beaumont Bortone a fine luglio 2010 per la mancata approvazio-ne del bilancio preventivo, sindaco in carica la Zanini. I due candidati han-no alle spalle importante esperienza amministrativa e la loro corsa è stata fianco a fianco per dieci anni fino alla separazione a settembre 2009 quan-do, ricordiamo, Giuseppe Bonomini formava il Gruppo Indipendente con tre consiglieri ai quali si aggiungeva poi il quarto, il dr. Tonini Gabriele, vi-

ce sindaco della Zanini che si trovava così in minoranza: il consiglio decade-va ad aprile 2010. Giuseppe Bonomini, classe 1968, sposato padre di due figli, imprenditore (O.M.C.B. Snc con una trentina di dipendenti) è in consiglio da oltre 16 anni. Dopo cinque all’oppo-sizione, nel 1999 era nella giunta del dr. Piero Paterlini con vicesindaco Mirella Zanini alla prima esperienza ammini-strativa; nel 2004 era assessore al bi-lancio e vice della Zanini, sindaco con la lista Alta Valle Trompia Collio (53%), rieletta nel 2009 col 62% e Bonomini il più votato. Più “giovane” Mirella Zani-ni, classe 1970, imprenditrice nel set-

tore ristoro-alberghiero, madre di una bambina, in corsa per la terza volta con nome lista e simbolo (genziana) delle elezioni precedenti: ricandida con lei l’ultimo vicesindaco Fausto Paterlini con l’assessore Fausto Tonassi. La lista guidata da Giuseppe Bono-mini porta il nome “Uniti per Collio” simbolo il Dosso Alto imbiancato con un’aquila davanti: vede insieme, tra gli altri, al 90% i consiglieri dei due gruppi Indipendenti e Per Collio (minoranza nelle urne 2009). Per la nuova legge i consiglieri saranno 6, più il sindaco per la maggioranza e 3 per la mino-ranza. (e.b.)

Mirella Zanini e Giuseppe Bonomini candidati sindaco

Il Comune di Collio

3La Voce della Valtrompiaaprile 2011

E-mail:valtrompiavocemedia.it

Nave. Tre liste: centro destra (Pdl, Udc e comitato civico), centro sinistra (civica "Progetto Nave viva") e Lega

Il Comune della Valle del Garza chiamato alla scelta del sindaco

di Barbara Fenotti

I prossimi 15 e 16 maggio gli abi-tanti del comune di Nave saranno chiamati ad eleggere il loro sindaco. Le fazioni contrapposte vedono per il centro sinistra la lista civica dal nome “Progetto Nave Viva” e per il centro destra “Tutti per Nave”. Corre a par-te la Lega Nord, che durante i cinque anni di mandato trascorsi si è spesso scontrata con la giunta del Pdl capeg-giata da Giuseppe Corsini. Il centro de-stra vede riuniti Pdl, Udc e Comitato civico. Candidato alla poltrona di pri-mo cittadino è il vicesindaco uscente

Cesare Frati, trentotto anni, dottore commercialista. Tiziano Bertoli, cin-quantasei anni, congegnatore mecca-nico, concorre invece a capo della li-sta civica di centro sinistra. Per la Lega Nord spicca la candidatura di Marco Bassolini, attuale consigliere, affian-cato da Fabio Pederzani, capogruppo uscente. “Progetto Nave Viva” cam-peggia sul colorato logo raffigurante le tessere di un puzzle che riuniscono i colori della bandiera italiana affianca-

ti dal bianco e dall'azzurro, che richia-mano il simbolo di Nave. Questa lista di recente formazione raduna persone di diversa estrazione sociale e politica, nonché numerosi giovani e si richiama alla volontà di mettere al centro della vita amministrativa navense un senso di solidarietà e unione tra gli abitanti. Nasce, secondo le parole stesse dei componenti, dalla verve di battaglie portate avanti nei consigli comunali degli anni passati e miranti soprattut-

to alla salvaguardia del territorio e alla difesa dei servizi rivolti alla persona. “Tutti per Nave”, il cui logo riporta i tre simboli dei partiti da cui la lista è composta, il tricolore e una nave da crociata, si presenta invece nel segno della continuità con la precedente amministrazione guidata da Corsini. Nonostante le recenti difficoltà di que-stultima, simboleggiate dall'uscita del-la Lega dalla maggioranza, il rimpasto della giunta e le dimissioni poi ritirate del sindaco uscente, Frati dichiara che “Nave guarda avanti”. Qualora il cen-tro destra dovesse vincere, l'attuale vicesindaco dichiara di voler portare a termine ciò che la precedente giun-ta non è stata in grado di realizzare; professionalità e correttezza, impegno civile e democratico sono gli slogan propugnati da questa lista, che intende coniugare esperienza amministrativa, ma anche novità. Per quanto riguarda la Lega Nord, caratterizzata dal noto logo ispirato alla Padania, essa si fa garante di un programma dal quale spicca un motto inneggiante alla coe-renza. L’obiettivo principale di questa lista, recita il manifesto, è “cambiare il modo di amministrare il paese, coin-volgendo giovani capaci e lontani dalla vecchia politica”.

Cesare Frati è il candidato

per “Tutti per Nave”, Tiziano Bertoli quello

per la lista civica “Progetto Nave Viva”

e Marco Bassolini per la Lega Nord

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Quanto viene pubblicato in queste pagine è da attribuirsi unicamente alla responsabilità dei firmatari delle lettere. Nelle lettere è necessario indicare in modo leggibile nome, cognome, indirizzo e numero di telefono di chi scrive per renderne possibile l’identificazione. La redazione si riserva il diritto di sintetizzare, senza alterarne il senso, i contributi ritenuti troppo lunghi (massimo 1500 battute). La pubblicazione di una lettera non implica la condivisione del suo contenuto da parte della direzione del giornale. Non saranno pubblicate lettere già apparse su altri organi di stampa. Scrivete a “La Voce della Valtrompia”, via Callegari, 6 - 25121 Brescia o via mail a [email protected].

LLETTERE

Buon compleanno Italia

Ci vogliamo e ormai proponiamo co-me la cultura dei filantropici, gli illu-minati dalla ragione, parte di questa Europa con la bandiera alzata al gri-do Liberté, Égalité, Fraternité, e ga-rantiamo la libertà volendo togliere i crocifissi dalle aule di scuola, l’ugua-glianza con un pensiero sempre più laicista, la fraternità con convegni e feste di piazza, per poi unirci a com-battere un dittatore, al fine di un pre-sunto tutelare i diritti di un popolo, ben dopo più di quarant’anni di tota-litarismo. Ciò che sconvolge è che co-loro che vogliamo “tutelare”, varcata la soglia del confine, diventano clan-destini, la cui sola eco spaventa i più. A clandestino equivale illegale, ad il-legale fuori dalle norme e quindi san-zionabile, un essere a cui non è con-cesso richiedere, ma che umiliandosi si deve prostrare ed elemosinare ciò che in un ghetto gli viene concesso. Ci rimpinziamo quotidianamente di demagogia e poi miserabili, resi igno-ranti, chiudiamo gli occhi e spegnia-mo i cuori perché se solo ci connettes-simo all’umanità di ogni popolo, di ogni anima che si cela nel viso di quel-lo sconosciuto che per noi rappresen-ta il nulla, resteremmo schiacciati sot-to l’angoscia del dolore e dell’impo-tenza, dell’ingiustizia e dell’iniquità. E allora chiediamoci se la cultura che ci hanno propinato, la sperata secola-rizzazione, l’individualismo dominan-te e lo svilimento dell’essere umano quanto realtà splendida e dono pre-zioso abbia prodotto i risultati spe-rati. Consoliamoci con la risposta dei più: “Hai paura che venga la guerra in Italia?”. “No, tanto se bombardano colpiscono la Sicilia, non noi”. Buon Compleanno Italia.

Lara Boldini

La fine dei dittatori

Credo che il peggior vizio dell’uomo sia la sete di potere. Se guardiamo ai due peggiori dittatori del secolo scor-so ne troviamo la prima conferma.Hitler voleva conquistare l’Europa e

E-mail:valtrompiavocemedia.it 5La Voce della Valtrompia

aprile 2011

IL PEGGIO DELLA VALTROMPIA

A Inzino ecco la segnaletica invisibile Il (mancato) ritinteggiamento della segnaletica a raso in quest’intersezione di Inzino è uno degli esempi che possiamo trovare numerosi nell’intera Valle. Le strisce che segnalano lo stop sono ormai del tutto invisibili e lo stesso capita in altre zone per incroci ben più trafficati. Spesso sono le strisce pedonali a fare questa fine. Basterebbe un colore più resistente, meno diluito e una costante opera di manutenzione, ossia la più “difficile” delle opere di costruzione.

IL MEGLIO DELLA VALTROMPIA

Magno e le stazioni della Via Crucis

Salendo la strada che dall’abitato di Gardone s’inerpica verso la piccola

frazione di Magno, capita d’incontrare all’angolo di un tornante o nel prato

di un piccolo parco questi altarini ben addobbati. Una Via Crucis che si snoda tra la località Padile e si conclude nella chiesa

di Magno, con le quattordici stazioni curate ogni giorno con premura dagli abitanti del quartiere. Anche questo è

un modo originale e molto attento per avvicinarsi alla Pasqua.

Giornali della Comunità

“La Pieve” è il giornale della co-munità della parrocchia di S. Giovan-ni Battista di Lumezzane Pieve. Sulle pagine spazio alle riflessioni e agli ap-puntamenti della vita della parrocchia e dell'oratorio per i prossimi mesi. Sulla copertina finale del numero di Pasqua, le foto del Carnevale.

Radio Voce“100% Brescia” è la trasmissione in di-retta dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 15 dedicata al mondo delle Rondinelle. Oltre al Brescia Calcio, segui ogni dome-nica con “Diretta Sport” l’intero cam-pionato del Lumezzane con collega-menti dal Comunale e in trasferta. Spo-gliatoi anche di Rodengo Saiano, Mon-tichiari e Feralpi Salò.

fm 88.3 88.5Brescia e Provincia

per questo sacrificò milioni di civili e soldati che sarebbero stati più volen-tieri vicino alle loro famiglie. Stalin fe-ce la stessa cosa. Il primo, con quel suo triste agire vide che in pochi anni la sua sete di potere finì e lui aveva so-lo 56 anni quando la morte lo colse e davvero il suo tramonto fu mestis-simo. Come del resto fu la morte del dittatore russo. Ne valeva la pena? Se essi avessero governato con giustizia il loro Paese avrebbero potuto vivere bene loro e sarebbero stati amati dal loro popolo. Ma come detto la sete del potere acceca alcuni, che non vo-gliono vedere le conseguenze del loro agire. Ora sono le nazioni africane a ribellarsi contro i loro dittatori. E qui c’è un motivo più triste. Infatti fino a ottant'anni fa l’Africa, e una buona parte dell’Asia e America, erano co-lonie di Stati diversi. Ma io credo che i diversi popoli avessero almeno quel minimo per poter vivere. Se la libertà dovesse trionfare si potrebbe verifica-re quello che diceva San Daniele Com-boni: l’Africa agli africani, non ad al-cuni africani.

Domenico Marchesi

La parolaai lettori

Perdersi fra le onde di vite nascoste fra i ciottoli de “L’enorme tempo” nel-le parole ritmate di Giuseppe Bonaviri e poi continuare a camminare lungo quella via dove incontrare “Il sarto della stradalunga”. Navigare sull’isola del-le isole in un Mediterraneo che porta i segni dell’umanità fatta della mate-ria viva di una lingua che è corpo e terra negli scultorei sommovimenti che il dimenticato Stefano D’Arrigo ha costruito con “Horcynus Orca”. Da uomo a uomo, da isola a isola catapultati come maremoto di parole nelle stanze dai mille riflessi di quell’irlandese “Ulisse” portato nella finzione più vera della realtà dalla grandiosa penna che ha firma James Joyce.

Rotte letterarie

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Storie. Parla Marsicano, ex muratore con la passione per la fisarmonica e attivo con gli “Amici degli Anziani”

Domenico: il segno della musica

“Art collettiva 2011” alla Torre AvogadroSi chiude il 25 aprile la mostra alla Torre Avogadro degli “Amici dell’arte”, realizzata in collaborazione con l’assessorato alla cultura del Comune di Lu-mezzane. La collettiva, che raccoglie le opere di 30 espositori, è ormai appun-tamento tradizionale per la comunità Valgobbina. La Torre Avogadro, la lo-cation che ospita “Art collettiva 2011”, si conferma luogo ideale per iniziative culturali, divenendo uno dei poli culturali di Lumezzane. L’esposizione è aper-ta il venerdì dalle 20 alle 22, il sabato dalle 16 alle 21 e la domenica dalle 10 alle 12.30, dalle 16 alle 20. Domenica 24 aprile, il giorno di Pasqua, apertura dalle 16 alle 20 e lunedì 25 aprile dalle 16 alle 20.

Lumezzane

Il gruppo Amici degli Anziani di Lumezzane, tra le altre funzioni, ha quella di rallegrare alcuni momenti della vita passata nelle case di riposo della Valtrompia. Lo fa con il proprio gruppo musicale formato dalla cantan-te Sonia Bertoli, Giacomo Bertanza al basso, Eros Gamba alla chitarra e Do-menico Marsicano alla fisarmonica. Si cimenta anche nell’arrangiamento e nella composizione di alcuni pezzi che raccolgono consenso tra il pubblico. In pensione dal 1997, il conosciutis-simo ex muratore, settantaquattren-ne originario di Viggiano in provincia di Potenza, arrivato a Lumezzane nel 1959, coltiva la passione per la musica fin da bambino. “Al mio paese – ricor-da Marsicano, che ha due figli e vive con la moglie Angela – ho imparato da mio papà a suonare l’organetto con cui andavo a fare le serenate. Quando so-no arrivato a Lumezzane, all’inizio ho trascurato la mia passione perché non avevo tempo. Poi mi sono iscritto alla scuola della banda di Sant’Apollonio, dove ho iniziato a suonare il clarino. Nella banda sono rimasto per cinque anni”. Lo strumento che ama di più è la fisarmonica, che ha imparato a suona-

re grazie all’insegnamento del maestro Rubens Reale, specializzandosi sulla fisarmonica cromatica. Dopo due an-ni di lezioni, Marsicano interrompe le lezioni, migliorando autonomamente la tecnica assunta fino a quel momen-to. Dal 1980 è componente del gruppo Amici degli Anziani. La passione per la musica si è estesa e oggi Marsicano si diletta anche in composizioni e ar-rangiamento. L’ultima, sotto forma di storia musicale-teatrale in due parti, racconta del rapporto tra nonna e ni-potina. Marsicano sta lavorando anche per un’altra realizzazione, il cui titolo è “Voce di mamma”, legata alla prece-dente. Sullo stretto fronte musicale, a fine 2010 ha presentato una tarantel-la dal titolo “ I Volontè de nonna Rè”. Tutta l’attività è svolta sotto casa, nello studio munito di tutto quanto necessa-rio per comporre. Dallo scorso anno, Domenico Marsicano ha cominciato a scrivere anche un diario, nel quale intendere ripercorrere tutta la sua in-tensa vita, ricco di ricordi sui perso-naggi lumezzanesi che ha incontrato: “Ricordo come fosse oggi le facce e i soprannomi caratteristici, con un ram-marico segnato dall’evoluzione che la Valgobbia ha subito: dal rumore delle macchine utensili; oggi sentiamo solo il rumore delle automobili, la vecchia valle dell’oro si sta impoverendo eco-nomicamente”.

di Angelo Seneci

Domenico Marsicano

Il programma di “Apriti libro!” preve-de tanti appuntamenti fino al 28 mag-gio, con incontri, letture e premiazioni riservati alla scuole, una festa specia-le nella Giornata Mondiale del libro (il 23 aprile, presso la biblioteca) e una se-rata dedicata al giornalista e scrittore Egidio Bonomi, che ha recentemente pubblicato “Il liutaio di Salò” (27 aprile ore 20.30 al Teatro Odeon). Per “Ape-ritivo con l’autore”, calendarizzato nei quattro giovedì di maggio, le autri-ci Carla Boroni, Sabrina Baglioni, Pa-

ola Carmignani e Paola Baratto, inter-vistate da altri giornalisti, parleranno dei loro ultimi lavori e si intratterranno per un aperitivo (dal 5 al 26 maggio, alle 18 al Fashioncafè). Una sezione è dedicata ai 150 anni dell’unità d’Ita-lia, con gli spettacoli “Sì bella e perdu-ta. C’era una volta in Italia” con Angel Luis Galzerano e Elena Bettinetti (18 aprile, Chiesa Vecchia di San Sebastia-no); “Di sana e robusta costituzione” di Sara Poli con Laura Mantovi e Da-niele Squassina (10 maggio, Odeon).

Molte iniziative per Apriti Libro 2011

Fioriscono come le prime piante di primavera le iniziative dell’osservato-rio “Serafino Zani, che anche quest’an-no dà avvio a un nuovo progetto: la ri-produzione del sistema solare in sca-la. “Lungo la strada che conduce agli 830 metri del Colle S. Bernardo – dice Tarcisio Zani – verrà realizzato questo modellino. Coloro che saliranno a pie-di sul colle potranno immaginare di incontrare i pianeti come se la distan-za che separa il Sole da Nettuno fosse ridotta alla distanza di tre chilometri. È questa la lunghezza della piacevole passeggiata che dalla chiesa della Pie-

ve sale all’Osservatorio e lungo la qua-le si incontreranno pannelli che descri-vono le principali caratteristiche dei corpi celesti del Sistema solare”.Un progetto che rende sempre più l’Osservatorio Serafino Zani un prezio-so punto di riferimento scientifico per tutta la Valtrompia, arricchito anche da una stazione meteo già presente sulla specola valgobbina ma ora am-pliata nelle sue funzioni. “I dati mete-reologici raccolti – precisano gli astro-fili Ivan Prandelli e Stefano Soffiantini – vengono mesi in rete e sono consul-tabili sul sito www.astrofilibresciani.

it (sezione ‘Meteo’), in modo che il pubblico possa conoscere i principali parametri del tempo prima ancora di salire al colle”. Informazioni preziose non solo per gli utenti serali dell’osser-vatorio, ma anche per i visitatori diurni che affollano l’ampio prato pubblico sottostante la chiesetta di San Bernar-do. Le attività dell’osservatorio per il pubblico riprenderanno il 3 maggio e durante l’estate sono previste serate speciali, in vista dell’eclissi totale di luna del 15 giugno e in occasione della notte di S. Lorenzo dedicata all’osser-vazione delle stelle cadenti. Domeni-ca 17 aprile, invece, in occasione del-la Settimana nazionale della Cultura luogo ci sarà una proiezione (ore 21) al Planetario. Info sull’osservatorio al-lo 030.872164. (a.a.)

Astronomia. L’Osservatorio “Serafino Zani” lancia un progetto scientifico-didattico e amplia la stazione meteo

Un sistema solare in scala salendo verso S. Bernardo

7La Voce della Valtrompiaaprile 2011

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9La Voce della Valtrompiaaprile 2011

E-mail:valtrompiavocemedia.it

L’unione fa la forza. È quanto stan-no dimostrando i membri dell’associa-zione “I Tigli Meraviglia”, che affianca la Scuola Materna Santa Gianna Beret-ta Molla di Lumezzane Sant’Apollonio, comunemente conosciuta come “asilo di Promase”. Si tratta di un’associazio-ne no profit per la promozione socia-le a supporto dell’istituto, che mira a sostenere la scuola laddove l’istituzio-ne incontrasse difficoltà di gestione o carenza di finanziamenti; i Tigli na-scono nel 2008 dal desiderio di otte-nere il massimo dal lavoro compiuto per l’edificio senza vederlo vanificare nel tempo.“L’associazione – spiega il presidente Fausto Timelli – ci permette di conti-nuare a lavorare per realizzare progetti

Solidarietà. L’associazione no profit sostiene l’esperienza educativa della comunità di Sant'Apollonio

di Daniela Fedrigo

Il futuro dell’asilo di Promase nel cuore de “I Tigli Meraviglia”

Nata nel 2008 dal desiderio di ottenereil massimo dal lavoro

compiuto per l’edificio. In programma la

sistemazione dell'intero salone

polifunzionale

Gli obiettivi dell’associazione

L’associazione I Tigli Meraviglia di Lumezzane direziona le proprie vele verso un obiettivo importan-te: l’affiancamento della Scuola e il Nido per l’infanzia Santa Gianna Beretta Molla, ovvero l’asilo di Pro-mase (Sant'Apollonio). Grazie alle offerte e al sostegno dei concittadini, l’associazione ha già realizzato il parco giochi e,

passo dopo passo sta effettuando lavori di manutenzione e di miglio-ria all’interno della struttura: ora si tratta di impegnarsi per il rifa-cimento del salone polifunzionale interno. Nell’anno sono diverse le iniziati-ve, culturali e aggregative, volte a sensibilizzare la comunità e per raccogliere fondi.

importanti senza incorrere nel rischio di trascurare l’iniziativa. Unendoci sot-to uno statuto, noi membri siamo più sicuri e più motivati a dare una mano, poiché come gruppo abbiamo più pos-sibilità di farcela”.In questi anni la scuola ha visto la con-cretizzazione del parco giochi grazie all’impegno di alcuni genitori che si sono trovati tanto soddisfatti del ri-sultato ottenuto quanto desiderosi di conseguirne altri: i componenti si so-no quindi riuniti sia per condividere lo spirito che ne anima l’ideale, sia per mettere a disposizione di ciascuno le proprie capacità, così da dare il meglio di sé affinché i bambini possano vivere l’asilo serenamente. In questo senso, l’associazione conta sulla generosità e sulla comprensione dei concittadini che già l’anno scorso con le loro offerte hanno reso possibi-li le riparazioni e la manutenzione dei locali. Il concerto “Piano duo” tenuto sabato 9 aprile ha visto sul palco del te-atro Astra due eminenti pianisti, Fabio Ghidotti e Marcello Spaccarotella, e si è svolto proprio come beneficienza, nell’intenzione manifestata dai mem-bri di sistemare il salone polifunziona-le. Il progetto è già stato terminato e presentato; ora l’asilo, l’associazione e soprattutto i bambini si augurano di vederlo realizzato l’anno prossimo. Per saperne di più: 030.826125.

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Storie. Assunta Gabrieli, l’Ausilia, staffetta partigiana della 122ª Brigata Garibaldina, ha compiuto 90 anni

Con la faccia da fanciulla che l’ha aiutata ai posti di blocco

In bicicletta fino alla base, con gli ordini

per i patrioti nascosti nel ciuffo rialzato

dei suoi capelli corvini. Intere classi di ragazzi

vanno ad ascoltare le storie dei loro nonni

Il 1° aprile, mese dell’anniversa-rio della Liberazione, ha tagliato il traguardo dei 90 anni Assunta Ga-brieli, la Ausilia per tutti, staffetta partigiana della 122ª Brigata Gari-baldi, una delle ultime viventi. Pre-sidente onorario Anpi di Marcheno, diploma d’onore “in riconoscimento del valore militare dimostrato”, Bre-vetto di Patriota n°08869 del Corpo Volontari della Libertà, li mostra con fierezza nella sua modesta e linda casa alla Parte, dove abita da quan-do vi andò sposa nell’ottobre del ’45 del suo Angelo Muffolini (Migliurì), il Jòsep della 122ª, Croce al merito di Guerra “a seguito attività partigia-na”. In buona salute, mente lucidis-sima, vanno a trovarla intere classi scolastiche e lei racconta dei loro

nonni, nascosti sui monti nell’inver-no, con tre castagne giornaliere a te-sta tolte dall “reséra”, il mucchio di ricci tardivi; dei suoi viaggi fino alle basse in bicicletta, con gli ordini per i patrioti nascosti nel ciuffo rialzato dei suoi capelli corvini sulla faccia minuta ancora da fanciulla che la aiutava ai posti di blocco; della bat-taglia del Sonclino (19 aprile ’45), dell’amico e compagno di scuola Faustino Forlani e Luigi Riviera uc-

Alta Valle

La pazienza dell’intagliatore che, toglien-do materiale dal legno grezzo, riesce a ottenere una forma che riproduce la re-altà sta al centro della mostra ospitata e promossa dal Comune di Marcheno. Si tratta di “Pensieri nel legno”, che martedì 19 aprile alle ore 18 verrà inaugurata nel-la Sala consiliare di via Zanardelli presso il municipio marchenese. Un’esposizione che vedrà protagonisti i lavori del mae-stro Abele Floccchini e quelli dei suoi al-lievi alla scuola di Tavernole. Nato 46 anni fa fra i prati di Pertica Bas-sa, tuttora Flocchini vi risiede e nella pic-cola frazione di Avenone, dove ha colti-vato da autodidatta la sua passione per il

mestiere d’intagliatore, partecipando poi a numerosi concorsi e simposi per la lavo-razione di legno e ghiaccio. “A Pertica Bassa – riferisce lo stesso Abe-le Flocchini – ho creato ‘La bottega di scultura’ e da alcuni anni ho intrapreso la carriera d’insegnante in diverse scuole sia nella provincia di Brescia (Tavernole, Roè Volciano, Pertica Bassa) che a Trento (Praso e Bezzecca). Per me il legno è ma-teria viva verso la quale bisogna presta-re ascolto, tanto che ai miei allievi non chiedo altro che cavare quello che hanno dentro, sentendo la forma che gli viene suggerita e adoperandosi per ottenerla grazie ai rudimenti tecnici che posso of-

frire loro”. La mostra vedrà l’esposizione di alcune opere realizzate da Flocchini e dai partecipanti alla scuola di Tavernole: Massimo Ardesi, Andrea Belleri, Roberto Bertoli, Mauro Bontacchio, Giuseppe Bra-sino, Aldo Contrini, Attilio Contrini, Filip-po Contrini, Giovanni Dacosi, Alcide Fred-di, Tullio Ghidoni, Franco Mantelli, Rober-to Rampini, Graziano Saleri. “Pensieri nel legno” è visitabile sino a ve-nerdì 28 aprile; la mostra rimarrà aperta secondo il seguente calendario: dal lune-dì al venerdì dalle ore 10 alle 12 e dalle 17 alle 21; nelle giornate di Sabato Santo, Pasqua e Lunedì dell’Angelo l’orario an-drà dalle ore 15 alle 21.

Marcheno e la mostra “Pensieri nel legno” di Abele Flocchini in mostra dal 19 al 28 aprile

di Edmondo Bertussi

Assunta Gabrieli in una fotografia recente e com’era nel 1943

L’intervento per la sistemazione delle vecchie scuole di Marcheno è ormai co-minciato. Il progetto prevede un rifacimento radicale dell’edificio: al primo e secondo piano saranno ricavati appartamenti di edilizia economico popo-lare (sfruttamento sul diritto di superficie da parte dell’Aler per 60 anni, poi cessione gratis al Comune); pianterreno, invece, rimarrà ad uso pubblico con stanze per le associazioni (con una cucina), servizi e una rinnovata biblioteca comunale con sala dei computer e sala per i più giovani. Il costo complessivo dell’opera è di 1 milione e 500mila euro circa (127mila euro dati dalla Comu-nità montana). Termine lavori fissato per dicembre 2012.

Marcheno, nuovi alloggi e biblioteca

Un’opera di Abele Flocchini

10 La Voce della Valtrompiaaprile 2011

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cisi dai tedeschi rabbiosi in fuga il 25. Tre volte cambiò nome di copertura (Costanza, Alessandra, Carla) bru-ciati da diverse circostanze.Era nata a Tavernole ultima di nove fratelli, figlia di Battista (Morècc) e di Domenica Richiedei. contadini ed allevatori con decine di bestie, casci-ne a Pezzoro e Caregno, casa padro-nale su a Grumello dove ai poveri cri-sti non veniva mai negata ospitalità. Conobbe l’Angelo perché faceva par-

te di quel gruppo di marchenesi, “di-sgraziati” per il parroco don Sandri-ni, che venivano al paese a giocare a “bala”, far festa, e far la posta alle ragazze all’uscita dalla messa festi-va. Subito dopo l’8 settembre del ’43 era con lui sui monti e poi in Brigata. Ha perso Angelo nel settembre ’93. Ricorda l’Udi, le Cooperative del do-poguerra, la solidarietà tra la gente. “Adès ghè piö nient” conclude, “me resta sul él voto”.

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Giuseppe Cancarini, in arte Joe, nel lontano 1982 decide di dare una svolta alla sua vita e acquista un ru-stico, con attiguo un pezzo di mon-te, nel comune di Pezzaze. A soli 23 anni, ma dopo aver dato un’occhiata al mondo – ha soggior-nato anche tre mesi in Nepal – la-scia la pianeggiante Villa Carcina e si insedia a 750 metri di altitu-dine, poco distante dal santuario di Bovegno. Qui per alcuni anni si improvvisa muratore e falegname per sistemare la cascina, quindi ac-quista due vacche e prova a fare il mandriano, come fanno un po’ tutti da quelle parti. Si costruisce una serra e inizia a coltivare ortaggi in modo biologi-co: si prepara le sementi, semina,

Esperienze di vita. Produttore di conserve ottenute con ortaggi e frutti coltivati in modo biologico

di Giuseppe Belleri

Giuseppe Cancarini, per gli amici Joe, insieme alle sue confetture

Le confetture biologiche di Joeper una vita a 750 metri di quota

Giuseppe Cancarini vive non lontano

dal santuario di Bovegno

con due mucche,un pony e un cane

pastore bergamasco

raccoglie e cerca di distribuirli, ma con poco successo poiché il merca-to non è ancora ricettivo e specie nella nostra Valle quasi tutti hanno l’orticello; nei supermercati, poi, non ci sono ancora quelle buste piene di verdura tagliata, lavata e asciugata, che oggi va tanto di mo-da. Allora si specializza nella colti-vazione dei piccoli frutti (lamponi, more, fragole e ribes rosso): il rac-colto viene convogliato in un labo-ratorio artigianale di Trento per es-sere trasformato in succhi (lampo-

ne e mora) e confetture (lamponi, more, fragole, ribes rosso, misto bosco e castagne).Il prodotto finito lo vende nei mer-catini e nelle fiere ma anche in alcu-ni negozi della valle (Bionatura di Cogozzo, Cooperativa di Taverno-le, Valtrompia Market di Bovegno e Formaggeria di Concesio). Percor-sa la strada che dal centro di Pez-zazole sale irta e sconnessa (così si procede tranquilli ammirando il bel paesaggio e sono rare le automobili che arrischiano la salita) dopo al-

cune centinaia di metri si è accolti da Joe, che ti accompagna volentie-ri a visitare l’azienda. Per ora vive da solo nel suo Paradiso terrestre (per la verità dopo le due mucche ebbe anche un pony e un cane pa-store bergamasco come compa-gnia) ma – ci ha detto – che “se ca-pitasse una ragazza, desiderosa di condividere oltre che le bellezze paesaggistiche anche le faccende domestiche, sarebbe bene accetta come compagna dell’altro mezzo del cammin di nostra vita”.

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Sarezzo. Dall’insoddisfazione per il lavoro in fabbrica è arrivata l’idea di produrre a mano oggetti in legno

Francesco Pea, un artigiano al servizio delle arti marziali

In gergo tecnico si chiamano

Wooden Dummy gli "omini di legno"

costruiti a mano per l'allenamento nelle

discipline orientali

Lavoro: la spesso imprescindibile sensazione di tediosa routine che sca-turisce dal suono di questa parola può innervosire un gran numero di perso-ne. Ma non è così per tutti: Francesco Pea, 25enne di Sarezzo proveniente dalla località Cagnaghe, ha saputo co-struirsi un’attività interessante e sod-disfacente grazie alla quale è riuscito a trasformare la sua passione in lavo-ro. “Non riuscivo a lavorare in qualità di dipendente – confessa Francesco –, non sopportavo l’idea di occupare il mio tempo lavorando per qualcosa che non mi piaceva e che non sentivo mio. Allora mi sono fermato, mi so-no chiesto che cosa sapessi fare e in breve tempo la risposta arrivò da so-la mentre rivangavo tra i ricordi del-la mia adolescenza, durante la quale

provavo una certa soddisfazione nel lavorare il legno ed ero diventato piut-tosto bravo”. Così, dopo un primo pe-riodo di studio e un inizio carriera un po’ incerto dovuto alle difficoltà di orientamento nel campo dell’artigia-nato, cominciò a dedicarsi alla costru-zione di attrezzi in legno particolari e interamente realizzati a mano: si trat-ta degli Wooden Dummy o “omini di legno”, ovvero avversari per l’eserci-zio delle arti marziali. Questi speciali

compagni di allenamento sono creati su misura dell’atleta e studiati in base alla tipologia di disciplina: sono for-mati da un corpo centrale e da quattro arti posizionati secondo uno schema ben preciso.Francesco riconosce di essere entu-siasta ogni volta che inizia un nuovo lavoro, perché sente che ciascuno di essi è diverso dai precedenti ed è per questa ragione che si nota una cura mi-nuziosa dei particolari, dalla scelta del-

la materia prima all’imballaggio finale. “Quando scelgo il legno da utilizzare per il mio lavoro, mi reco personal-mente sul luogo dell’acquisto e passo molto tempo esaminando ogni singola possibilità, in modo da poter valutare nel migliore dei modi il pezzo più adat-to a ciò che dovrò realizzare”. Ma la sua produzione non si ferma ai soli Wooden Dummy: è capace di creare molti altri strumenti per armi marziali. “La differenza tra me e un falegname moderno è semplice: il fa-legname di oggi è spesso un commer-ciante, io sono un artigiano. Questo significa che curo la creazione in ogni minimo dettaglio, poiché ho la passio-ne dalla mia parte, l’amore per ciò che faccio mi motiva a fare sempre meglio e a non lasciarmi tentare dalla grande distribuzione. Preferisco puntare alla qualità di ciò che produco piuttosto che alla quantità del venduto”. Comprensibile che Francesco sia tra coloro che percepiscono la mancanza di valori nel lavoro di ogni giorno, fa-tica a capire la carenza di stimoli de-gli artigiani moderni sostenendo che la causa possa trovarsi nell’antepor-re alla creatività la ben più concreta produttività. Quel che Francesco produce, quindi, non sono prodotti ma creazioni con una certa valenza artistica. Per mag-giori informazioni visitare il sito web www.woodendummyitalia.com.

Media Valle

Sfumata la possibilità d’essere finanziato con bando regionale, il progetto di com-pletamento della ciclabile in Valtrompia si ridimensiona (per il momento), tentan-do la via del Gal Gölem. “Pur essendoci classificati bene a livello regionale – dice il responsabile dell’Area tecnica in Co-munità montana, l’architetto Fabrizio Veronesi –, non siamo riusciti a ottene-re il contributo; comunque, ci siamo già mossi facendo domanda per il bando del Gal relativo a ‘Incentivazione attività tu-ristiche’ e chiusosi lo scorso 15 marzo. Ac-cantonato momentaneamente il tracciato compreso tra i comuni di Concesio e Col-lebeato, rivolgeremo la nostra attenzione

ai seicento metri mancanti nel territorio di Villa Carcina, legandoli all’idea di corri-doio culturale rappresentato dal percorso ciclo-pedonale che dalla città si addentra in Valtrompia”.Un completamento che nei pressi del ponte di Pregno vedrebbe la realizzazio-ne di una rampa elicoidale per superare il problema degli spazi angusti e che si ricollegherebbe al sentiero ciclabile che prosegue verso il Crocevia di Sarezzo. “Inoltre – spiega Marco Bassolini, asses-sore a Lavori pubblici e urbanistica in Co-munità montana –, nel progetto è inclusa l’installazione di un totem multimediale (proprio a Pregno o al Crocevia) per chie-

dere informazioni, effettuare prenotazio-ni alberghiere e chiamate d’emergenza. Villa Carcina parteciperà al progetto con una quota di 33mila euro, noi ne mette-remo 107mila e i restanti 300mila euro arriverebbero dal contributo Gal”. Un progetto che, nonostante la momentanea esclusione del tratto di Collebeato, vedrà la collocazione lungo tutti i 20 chilometri che salgono da Brescia di una segnaletica orientativa e didattica, con informazioni su siti museali e realtà dei comuni attra-versati. La risposta dal Gal è attesa entro l’inizio dell’estate, con eventuale obbligo di conclusione dei lavori entro quindici mesi dall’ottenimento del contributo.

Villa Carcina tenta la via del Gal Gölem per completare la ciclabile

di Daniela Fedrigo

A Sarezzo la mostra "Favole in fucina"Domenica 10 aprile, contestualmente all’inaugurazione del nuovo allesti-mento sonoro del Maglio di Sarezzo, s’è aperta nella Sala delle collezioni la mostra di illustrazioni “Favole in fucina”, visitabile sino a domenica 1 maggio. Una mostra nata dalla volontà degli operatori del gruppo “La Fucina Anima-ta” e che vede la partecipazione di 8 giovani illustratori (Clelia Adami, Ange-la Ferrari, Veronica Ghidini, Matteo Mazzoli, Sara Meschini, Federica Piardi, Elena Torri, Elena Volongo) con opere tratte da favole classiche come Pinoc-chio e Cappuccetto Rosso. La mostra è visitabile tutte le domeniche sino all’1 maggio dalle 14 alle 18 al Museo I Magli di Sarezzo.

12 La Voce della Valtrompiaaprile 2011

Sito:www.lavocedelpopolo.it

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13La Voce della Valtrompiaaprile 2011

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In questo caldo anticipo d’estate soffia il vento della novità in località Obertello, dove l’intraprendenza del-la famiglia Baldussi si lega a doppio filo alla passione per la vita all’aria aperta e per i cavalli. “Da alcuni anni – racconta Barbara Baldussi – aveva-mo un’azienda agricola (miele e oli-vi) e possedevamo otto cavalli, così la scorsa estate abbiamo deciso di lanciarci nell’attività del maneggio. Al momento abbiamo una quindicina di cavalli, di cui quattro in pensione: noi li curiamo e quando i padroni vo-gliono passano e vanno a fare la loro cavalcata”. Il lavoro è tanto e comin-cia già alle 7 del mattino con la puli-zia dei box e il cibo da dare ai cavalli (operazione ripetuta anche la sera), mentre nel primo pomeriggio si ini-

zia a lavorare col pubblico: lezioni base nel recinto (ragazzi dai 12 anni e adulti) o lungo le ippovie sui monti circostanti, pulite e rese percorribili sia per i cavalli sia per i camminatori. “Io e mio fratello Paolo – continua la 28enne saretina – abbiamo il diplo-ma di istruttori così come il lumezza-nese Roberto Zavaglio, comunque ci danno una mano anche i miei genito-ri e quando possono gli altri fratelli.

Lavoriamo molto con i bambini, per i quali è molto importante stare con gli animali, anche solo per pulirli, accarezzarli o condurli a piedi; inol-tre, quest’anno abbiamo organizzato insieme agli altri maneggi della Val-le il “1° Campionato Valtrompia”, 11 prove di trekking che termineranno proprio a Obert House il 25 settem-bre”. Info: Barbara (333.3644961) o Roberto (348.8024578).

Sarezzo. Un'impresa avviata la scorsa estate all'Obertello dalla famiglia Baldussi

di Andrea Alesci

A cavallo nel maneggio in Valle di Sarezzo

Obert House, maneggiodall’aspetto “familiare”

Disposto su un’area di15mila metri quadrati,

in Valle di Sarezzosorge il centro ippico

dove sono ospitati 15 cavalli e una piccola

azienda agricola

All’opera del costruire deve continua-mente succedere il compito della ma-nutenzione. In quest’ottica si è attivata la Comunità montana per sistemare al-cune strade tecnicamente riconosciute con la sigla ‘Vasp’ (viabilità agro-silvo-pastorali). “Si tratta di sette interventi – dice Mar-co Bassolini, assessore a Lavori pubblici e urbanistica in Comunità – in altret-tanti comuni della Valle. Come ente so-vracomunale abbiamo raccolto le esi-genze di diversi territori e poi fatto ri-chiesta di contributi al Gal Gölem at-traverso il bando ‘Infrastruttura d’ac-cesso ai terreni agricoli forestali’. Il consorzio Gal metterà 84mila euro sul totale dei 125mila necessari al comple-tamento di tutte le opere; la parte ri-manente verrà suddivisa fra Comunità montana (16mila euro) e Comuni inte-ressati dai lavori (25mila euro). Questo è solo l’ultimo di una serie di interventi che ogni anno portiamo avanti su tutte quelle Vasp triumpline che hanno biso-gno di manutenzione”. Come detto sono sette i territori del-la Valtrompia interessati dai lavori: Marcheno (loc. Caregno-Lividino), Po-laveno (loc. Beltramelli-Magazzo), Bo-vegno (Val di Falò), Pezzaze (Valle dei Faggi), Sarezzo (strada Zanano-S.Emi-liano), Lodrino (Vestone) e Tavernole (loc. Pradalonga). “I lavori – prosegue l’assessore Basso-lini – riguarderanno principalmente la posa di pavimentazione, posa di sbar-re, fornitura di canalette per acque di scolo, installazione di barriere di pro-tezione stradale, formazione di selcia-to in pietrame, formazione di scoglie-ra con massi ciclopici, posa di cunette, costruzione di palificate a parete dop-pia, rinforzo dei guard-rail. Tutte ope-re ordinarie ma imprescindibili, affin-ché l’ambiente montano possa essere valorizzato per chi lo frequenta da tu-rista e perché continui a essere prati-cabile per chi vi lavora quotidianamen-te”. Una serie di lavori in attesa solo del contributo Gal Gölem, prima di es-sere avviati dalla Comunità montana entro l’inizio dell’estate.

Sette interventi sulla viabilità montana

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San Vigilio. In alcune stanze della parrocchia trova riposo e riflessione durante le sue giornate don Marini

Un prete operaio e missionario

Bovezzo e la giardineria socialeLa mattina dello scorso 6 aprile quattro alberi di Catambra (l’albero anti-zan-zara) hanno trovato una nuova “casa” nel prato antistante il Centro diurno “Sandro Giacomazzi” di Bovezzo. Alla presenza del primo cittadino Anto-nio Bazzani, dell’assessore ai Servizi Sociali Patrizia Venturini e dell’assessore all’Ecologia Mario Folli, giardinieri d’eccezione sono stati i bambini mezzani della scuola materna di Bovezzo e gli anziani che frequentano il Centro Diur-no, in un’opera di collaborazione fra due generazioni così distanti eppur vici-ne nel compiere un gesto di cui sapranno godere anche i bimbi bovezzesi che ancora devono nascere.

Bassa Valle

Generalmente quando si vuole trascorrere un periodo di riflessione, dopo aver vissuto forti esperienze, ci si ritira in un vecchio, tranquillo e bel monastero: don Andrea Marini ha scelto come eremo, nel suo anno sab-batico, alcune spoglie stanze messe a disposizione dal parroco di S. Vigilio, don Domenico. Qui trascorre le sue giornate nella preghiera, nella rifles-sione e ogni tanto viene chiamato a tenere delle conferenze. Ritornato da El Salvador, l’atterraggio sul suolo bre-sciano è stato tremendo e ha chiesto al Vescovo di trascorrere un periodo di riflessione in uno spazio parroc-chiale. Quando partì, nel 1985, come missionario “fidei donum” per la par-rocchia di San Roche – l’unica eretta da mons. Oscar Romero, martirizzato il 24 marzo 1980 – pensava di restar-ci al massimo sei anni, che divennero quindici, poiché dall’Italia non giunse il ricambio che doveva continuare il progetto a termine interdiocesano di preti operai di Milano, Bergamo e Bre-scia. La loro opera si concretizzò nel-la restituzione, nell’interscambio, nel globalizzare la solidarietà, nel rendere quelle popolazioni autonome e capa-

ci di gestirsi da sole. Dopo due anni di lavoro i parrocchiani salvadoregni stamparono un libro dal titolo: “Au-toescribiendo juntos y juntas nuestra historia”, un libro scritto da loro, con la loro memoria, poiché “se non c’è automemoria scritta da loro stessi – ci diceva don Andrea – non c’è autofutu-ro!”. Gli sarebbe piaciuto poter rientra-re in fabbrica, dove era in aspettativa, prima di andare in pensione: divenne, invece, pensionato mentre era ancora in missione e non poté raccogliere il frutto dei lunghi anni passati in ferrie-ra come prete operaio, in incognito, a lavorare e lottare con gli altri operai per condizioni più umane e civili. Un giorno, mentre era fermo davanti al cancello della fabbrica venne “quasi investito” dalla macchina di un capo che volle forzare il blocco: solo allora si scoprì che era un prete. Sul perché della scelta sacerdotale racconta due simpatici aneddoti. Nel giorno del suo battesimo, era il nono di dieci fratelli, si racconta che il parroco profetizzò: “Ne faremo un prete”, al che il padre rispose: “Se Dio vuole”. All’età di 6 anni stava ascoltando l’omelia di un predicatore forestiero che a un certo punto chiese: “Chi di voi vuol seguire le orme di Gesù?”. Il piccolo Andrea, se lo ricorda ancora, alzò prontamen-te la mano e disse: “Io!”.

di Giuseppe Belleri

Don Andrea Marini, al centro

Manca poco all'apertura della nuova sede del Gruppo Comunale di Prote-zione Civile a Nave. Il vecchio stabile, attualmente in spazi concessi in loca-zione, sarà rimpiazzato da una nuo-va struttura dotata al primo piano di una sala radio, una sala per le riunio-ni e una sala polifunzionale, utilizzabi-le come spazio per la formazione oltre che come sala operativa. Al piano ter-ra sono previste le autorimesse edun magazzino per lo stoccaggio di tut-te le attrezzature utilizzate per even-

tuali situazioni di emergenza. Sabato 16 aprile in via Brolo 58/b avrà luogo la cerimonia, alla quale tutti i cittadi-ni navensi sono invitati a partecipare, durante la quale la nuova sede verrà ufficialmente consegnata ai volonta-ri. Alle 10.30 il saluto delle autorità se-guito alle 11.15 dall'accoglienza della delegazione di Paganica, tra le più col-pite durante il terremoto che distrusse l'Aquila nel 2009. Alle 11.30 la benedi-zione e alle 11.45 un rinfresco conclu-derà la cerimonia. (b.f.)

Nave, nuova sede per la protezione civile

A Concesio, presso l’auditorium L. Monchieri di Sant’Andrea, si svol-gerà l’XI Festa della creatività femmi-nile, promossa fin dalle prime edizioni dall’amministrazione comunale, per dare visibilità ai lavori di cucito, ma-glia e ricamo svolti durante l’anno dai tre gruppi storici di donne (Costorio, Pieve e S. Vigilio) che da anni frequen-tano i corsi di ricamo. Oltre ad affinare costantemente la loro arte, tanto che alcune loro opere sono state esportate anche in altre mostre nazionali e pub-blicate perfino sulla rivista Rakam, i corsi sono diventati un momento di

incontro e dall’utile funzione terapeu-tica: sono più di 200 le donne parteci-panti. Oltre alla mostra di ricamo vi saranno degli eventi di contorno, tutti al femminile. Venerdi 15 alle 20.45 l’As-sociazione Teatro 19 di Brescia pre-senterà lo spettacolo “Bi Bi Bi - Brava donna, Bella casa, Buona Mensa”, per raccontare con ironia la donna di ieri, di oggi e immaginare quella di doma-ni. Sabato 16 alle 15.30 si inaugurerà la mostra di ricamo, dove esporranno anche altri gruppi fioriti di recente nel panorama socio-culturale di Concesio, con l’accompagnamento musicale del

gruppo Synolos Flauta della maestra Chiara Sciola. Alle 20.45 la commedia “Hai presente il polo sud?” scritta per l’occasione da Inia Belleri che ha spie-gato il senso dell’originale titolo: “La protagonista è una ragazza relegata in un collegio di suore dalla zia e che ha sempre sofferto per la mancanza dei colori e del calore della famiglia; le è parso di essere cresciuta in una colonia di pinguini (le suore con le lo-ro vesti bianche e nere) fino a quando incontra l’unico personaggio colorato, una clochard”. Domenica 17 alle ore 16 ci sarà un saggio di pattinaggio. Nel-la realizzazione della manifestazione particolare impegno del vicesindaco e assessore alle Pari opportunità Do-menica Troncatti e di Enrica Rizzini, assessore alla Cultura. (g.b.)

Concesio. Dal 15 al 17 aprile iniziative per l’undicesima festa della creatività femminile: mostre e teatro

Quando dire donna non è dire danno, ma è dire creazioni

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E-mail:valtrompiavocemedia.it

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17La Voce della Valtrompiaaprile 2011

E-mail:valtrompiavocemedia.it

I 150 dell’Unità d’Italia portano a Bovezzo anche il Wi-Fi gratis. Insieme ad altri 149 comuni sparsi sul territo-rio nazionale (di cui quattro in provin-cia di Brescia e unico in Valtrompia), dall’inizio del mese di aprile la muni-cipalità bovezzese può godere di un collegamento gratuito a Internet che copre l’intero perimetro di piazza Ro-ta. Realizzata grazie alla collaborazio-ne fra la società Unidata e la rivista Wired, l’iniziativa “150 Piazze Wi-Fi” è stata lanciata per commemorare i 150 anni dell’Unità d’Italia e per mettere in evidenza il bisogno di tutto il Paese ad avere una forte spinta per l’inclusione digitale, sia di tipo infrastrutturale sia culturale. “Siamo molto contenti che la nostra richiesta di partecipazione

Bovezzo. Dall’1 aprile piazza Rota è coperta dal segnale Wi-Fi grazie all’iniziativa di Unidata e Wired

di Rosa Casari

Tutti in piazza Rota col portatile per una navigazione a costo zero

Il Comune è l’unico in Valtrompia a essere

stato scelto per il progetto nazionale

“150 Piazze Wi-Fi” attivo per ora in via

sperimentale fino al 31 dicembre 2011

Come funziona e come registrarsi

Entro l’area di piazza Rota è possibile collegarsi gratuitamente a Internet con portatile o smartphone, cliccan-do sulla rete “W150 bovezzo”. Nella pagina iniziale ci si registra (nome, cognome, data di nascita, indirizzo, e-mail, numero di cellulare); viene richiesto di fare una telefonata dal telefono mobile a una rete fissa,

quindi il sistema fa cadere la chiama-ta dopo pochi squilli (nessun costo per l’utente) ed estrae il numero. Se questo coincide con quello dichiara-to, il sistema lo assume come UserID e fornisce una password. Al termine della procedura viene spedita un’e-mail all’utente con le credenziali di accesso alla rete.

sia stata accolta – dice il sindaco An-tonio Bazzani –, perché crediamo che così si possa arrivare a una maggiore diffusione della conoscenza e della consuetudine d’uso delle tecnologie digitali per tutte le età e i ceti sociali. Speriamo che la cittadinanza e tutti co-loro che transiteranno da piazza Rota possano gradire l’iniziativa, che per il comune di Bovezzo è a costo zero, dato che i dispositivi per la ricezione vengono forniti in comodato gratuito da Unidata. Un progetto – prosegue Antonio Bazzani – che ha visto l’im-pegno di Matteo Grandelli, consiglie-re con delega ponte all’informatica e Fabio Cavalli, funzionario addetto all’area informatica del Comune. Inol-tre, speriamo che questo possa esse-re un primo passo perché negli anni a venire possiamo provvedere alla co-pertura Wi-Fi di altre zone del nostro territorio come i parchi”. Il servizio sarà attivo in fase sperimentale sino al 31 dicembre 2011 e tutti i cittadini potranno usufruirne con l’unica limi-tazione di 2 ore per giorno. Una volta in piazza Rota, per collegarsi basta associarsi alla rete W150 bovezzo, re-gistrarsi nella pagina di accesso che compare e, seguendo le istruzioni, at-tivare il servizio con una chiamata dal numero di cellulare inserito. Per mag-giori informazioni visitare il sito www.comunedibovezzo.com.

Il sindaco Antonio Bazzani indica il cartello Wi-Fi in piazza

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19La Voce della Valtrompiaaprile 2011

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di Andrea Alesci

Fa il punto della situazione il presi-dente di Asvt Diego Toscani, che pro-prio lo scorso 6 aprile ha terminato il suo mandato triennale e a breve do-vrebbe essere riconfermato alla guida dell’azienda di Valle. “Il bilancio 2010 si è chiuso con un uti-le (tassato) di 1 milione 652mila euro a fronte della perdita del 2009 nell’or-dine di 236mila euro, e un fatturato sul capitolo acqua nell’ordine dei 5 milioni 824mila euro. Certo, questi sono stati anni difficili, soprattutto per la sentenza che ha azzerato i rica-vi sulla depurazione, necessari a so-stenere gli investimenti del collettore fognario. Per questo, da poco l’Ato ha costituito un tavolo tecnico con A2A, AOB2, Asvt, Garda Uno e Vallecamo-nica Servizi per valutare la possibile evoluzione del sistema gestionale nel solco della normativa e della delibera

n.14 del 21 dicembre 2010, nella quale i sindaci dei comuni aderenti hanno espresso la volontà di salvaguardare la situazione esistente. Dalla riunione è emerso un quadro frammentario; in particolare, per Asvt pare neces-sario procedere alla costituzione di una società dei comuni, interamente

Economia

pubblica, che si avvalga della stes-sa Asvt per la gestione del servizio e successivamente individui un part-ner privato.Ci stiamo impegnando anche per la valutazione delle (poche) iniziative idroelettriche della Valtrompia. Una è Tavernole, dove le quote di Asvt do-

vrebbero essere dell’85%, lasciando ai comuni coinvolti il 15% della società a titolo gratuito senza obblighi di sot-toscrizione di aumenti di capitale né investimenti. Le iniziative più interes-santi, però, sono collegate alla realiz-zazione dell’acquedotto di valle, con l’eventuale sfruttamento delle opere di captazione e della microgenerazio-ne in flusso. Il progetto dell’acquedot-to è in fase di valutazione in Regione e l’azienda sta seguendo da vicino l’iter autorizzativo.Per la depurazione di valle, invece, entro l’anno prossimo scadranno tutte le deroghe agli scarichi non depurati nelle acque superficiali. La soluzione che si era prospettata era il collettamento di valle e il succes-sivo collegamento col depuratore di Verziano, mentre quella alternativa riguarderebbe lo sviluppo di un si-stema di depurazione locale tramite 3 o 4 depuratori, anche se entrambe necessiterebbero di qualche anno per la realizzazione”.

Bilancio. Il presidente dell'azienda di Valle traccia un quadro dell'anno 2010 e parla dei progetti futuri

Diego Toscani e il profilo di Asvt

Utr. Dal 2009 è l’unico agente in Italia per la ditta tedesca Reime Noris, con 95 anni d’esperienza nella filettatura

Dal 2009 Utr, con sede a Villa Car-cina, è l’unico agente Reime Noris in Italia: la determinazione dell’am-ministratore delegato di Utr, Rober-to Tiberti, a diffondere sul territorio l’eccellenza Reime Noris, si traduce in un impegno quotidiano a instaura-re rapporti costruttivi e proattivi con distributori selezionati, per garantire un’adeguata offerta di prodotti e tec-nologia all’avanguardia nella filettatu-ra. Allo stesso tempo Utr si adopera costantemente e direttamente nell’ef-fettuare prove, trovare le più adegua-te soluzioni tecnologiche e offrire as-sistenza tecnica.

I numeri parlano chiaro: con una cre-scita del 24% sul budget previsto nel 2010, e un incremento delle vendite del 31,33% nel primo trimestre 2011 rispetto all’anno scorso il progetto Reime Noris in Italia sta viaggiando con successo. Reime Noris è un’azien-da tedesca con 95 anni d’esperienza nella tecnologia della filettatura, ec-cellente per qualità, affidabilità e am-piezza della gamma di prodotto (ma-schi e accessori per la filettatura). Presente in 43 nazioni attraverso una fitta rete di rappresentanza per essere vicina al cliente con il supporto tec-nico e formativo, fornisce clienti in

ogni settore (industria navale, aero-nautica e aerospaziale, automotive, movimento terra e veicoli industria-li, energia) che possono contare su una disponibilità di magazzino del 99%. L’azienda si propone l’obiettivo, ambizioso, di uno sviluppo costante degli utensili per ampliare la propria gamma di prodotti e coprire tutte le esigenze nel campo della filettatura e proporre con chiarezza le migliori tecnologie disponibili attraverso un rapporto stretto tra i suoi agenti e i clienti. “Fare le cose giuste nel modo giusto” è uno slogan che ben rispec-chia questa filosofia aziendale.

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Nata da un accordo fra Comunità montana e Comuni della Valtrompia, Asvt è una società per azioni con capitale pubblico al 51% e il restante 49% controllato da A2A, per ora con sede alla Comunità montana. La sede nuova ha visto cresce-re i costi da 3.5 a 4.7 milioni di euro: un aumento dovuto in parte all’incremento delle volumetrie e quindi una revisione parziale del progetto. Si è passati a una fase di trattativa privata, che prevede la divulgazione alle cinque aziende invita-te di un documento sui possibili elementi di flessibilità e una planimetria di mas-sima. Entro fine aprile verrà divulgato il materiale e prima della fine di maggio raccolte le proposte delle aziende e valutate da una commissione.

Asvt e i costi per la nuova sede

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21La Voce della Valtrompiaaprile 2011

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Dopo mesi di serrato confronto e dibattito, i cacciatori hanno visto la nascita di un partito politico for-mato dalla volontà delle principali associazioni venatorie. “Caccia, Am-biente, Ruralità”, questo il nome del nuovo partito, che raggruppa Acl, Federcaccia, Liberacaccia, Enalcac-cia e C.P.A.La sigla ufficiale è avvenuta a Brescia lo scorso 8 aprile e segna una rottura definitiva con la maggioranza di go-verno dopo l’ultimatum dei caccia-tori lanciato in seguito al convegno organizzato a marzo.La spaccatura tra associazioni vena-torie e politici, partita dalle posizioni anticaccia di alcuni rappresentanti di maggioranza, si è poi spostata sul piano legislativo. Il malcontento dei cacciatori, la delusione per le pro-messe fatte in campagna elettorale e non mantenute hanno imperver-sato nel dibattito degli ultimi mesi e l’idea di fondare un partito politico, prima solo accarezzata, è diventata realtà. “Unico fatto positivo in que-sto difficilissimo momento è stato

Speciale Caccia. Sotto il simbolo di “Caccia, Ambiente, Ruralità” sono riuniti il 90% dei cacciatori lombardi

Nuovo partito e nuove sfideper le associazioni venatorie

di Elisa Bassini

Nella nuova coalizione sono riuniti

Acl, Federcaccia, Liberacaccia, Enalcaccia e C.p.a. La sigla ufficiale

dell'accordo è dell'8 aprile ed è il segno

di rottura definitivo con la maggioranza

il riavvicinamento con le altre asso-ciazioni venatorie. Dopo l’esperienza positiva del tavolo interprovinciale fortemente voluto da Carlo Bravo, è nato a Bergamo il primo comitato delle associazioni venatorie, subito seguito da Brescia e Varese.Con il partito politico, oltre il 90% dei cacciatori, finalmente uniti sotto la stessa bandiera potranno affidare il proprio voto a dei candidati che do-vranno sottoscrivere un programma ben definito. Questo movimento non si limiterà alla difesa della caccia, ma bensì alla difesa dei valori legati al modello delle civiltà rurali” questo il commento di Eugenio Casella, pre-sidente di Acl.Il neonato partito si deve confron-tare con una serie di provvedimenti in fase di attuazione in materia ve-natoria: oltre alla questione delle de-roghe, il progetto di legge che punta all’eliminazione dell’art.842 del codi-ce civile è tra le misure più discusse. Se venisse attuato, infatti, i caccia-tori, prima di accedere a un fondo, dovrebbero chiedere il permesso ai proprietari. Ostacolo non indifferen-te considerando che, in un ambiente fortemente antropizzato e parcelliz-zato, si arriva alla presenza di 12 -13 proprietari per ettaro.Le associazioni venatorie temono che il decreto legislativo sulle armi, che entrerà in vigore il 1˚ luglio, non volgerà in loro favore, mentre tra le questioni in sospeso c’è il ricorso fatto dal Consiglio dei Ministri ri-guardante la delibera sulla caccia in deroga applicata in Veneto. Tra rifor-me legislative, provvedimenti in at-tesa ed elezioni amministrative, per il neonato “Caccia, Ambiente e Ru-ralità” si prospettano quindi mesi di intenso lavoro.

Eugenio Casella, presidente di Acl

Idee chiare per la nuova neonata coalizione. ”I cacciatori potranno affidare il proprio voto – racconta Eugenio Casella, presidente di Acl – a candidati che dovranno sotto-scrivere un programma ben defi-nito. Non ci si limiterà alla difesa della caccia ma alla difesa dei va-lori rurali”. La storia recente parla di manifestazioni e cortei in piazza di amanti della caccia per protesta-re contro provvedimenti promessi e mai arrivati o contro leggi restritti-

ve. Il neonato partito dovrà affron-tare le questioni legate alle dero-ghe, senza dimenticare la questio-ne legata all’eliminazione dell’ar-ticolo 842 del codice civile: ”Il pro-prietario di un fondo non può im-pedire che vi si entri per l’esercizio della caccia, a meno che il fondo sia chiuso nei modi stabiliti dalla legge sulla caccia o vi siano colture in atto suscettibili di danno. Egli può sem-pre opporsi a chi non è munito del-la licenza rilasciata dall’autorità.”

Punti per il futuro di “Caccia, ruralità, ambiente”

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Sito:www.lavocedelpopolo.it

Il tumore del colon-retto è il se-condo tumore per frequenza nei Pae-si industrializzati per entrambi i sessi (dopo il tumore al polmone per i ma-schi e dopo il tumore alla mammella per le donne).In Italia, ogni medico di famiglia do-vrebbe avere in media 3,2 persone su 1000 affette da carcinoma colorettale tra i propri assistiti e vedere 0,62 nuovi casi su 1000 persone ogni anno, con un riscontro sul territorio di una distribu-zione geografica non uniforme: le re-gioni settentrionali hanno una preva-lenza di malattia due volte maggiore rispetto a quelle meridionali.Il rischio di ammalarsi di tale patolo-gia è correlato all’avanzare dell’età: la

diagnosi di tumore in persone con età interiore a 50 anni è sporadica (4 ca-si ogni 100.000 persone), al contrario nei pazienti con età superiore aumen-ta in modo significativo (100-300 casi su 100.000 persone).Altri fattori di rischio sono la familia-rità (parenti di 1° o 2° grado con per-sone affetti da cancro del colon-retto) forme ereditarie geneticamente deter-minate (es. poliposi adenomatosa fa-miliare, cancro del colon-retto eredita-rio non legato alla poliposi), storia per-sonale di altre neoplasie e di pregressa diagnosi di adenomi e/o cancri colo-rettali, le malattie infiammatorie cro-niche dell’intestino. Essendo il tumore del colon-retto una malttia a possibile manifestazione tardiva, aspettare sin-tomi come la proctorragia (sangue rosso nelle feci) o la chiusura dell’alvo alle feci ed ai gas (occlusione e/o su-bocclusione intestinale) risulta spesso

nocivo, perché correlato ad una catti-va prognosi. Per questo motivo è stato istituito in tutto il mondo lo screening per il tumore del colon-retto con una netta riduzione della mortalità ed un miglioramento della prognosi in que-sti ultimi 20 anni.Lo screening viene raccomandato a partire dai 50 anni, a meno che non siano presenti fattori di rischio aggiun-tivi, compresa la familiarità. In Italia è stato suggerita la “Ricerca del sangue occulto nelle feci” come tecnica di screening e in Lombardia è stata adot-tata dal 2005 nella popolazione asinto-matica con età compresa tra 50 e 69 anni: per paziente asintomatico si in-tende un individuo che non manifesti segni o sintomi suggestivi per cancro del colon-retto (rettorragie, recenti modifiche dell’alvo, tenesmo, senso d’incompleto svuotamento, stipsi di recente insorgenza, perdita di peso su-

Salute. Secondo per frequenza in Occidente. Il rischio cresce con l’età: screening a partire dai 50 anni

periore al 10% del proprio peso corpo-reo senza modifiche dell’alimentazio-ne) e che non abbia fattori di rischio genetico o familiare.La positività al sangue occulto fecale (Sof) prevede un approfondimento diagnostico mediante un esame di se-condo livello, quale la colonscopia.La colonscopia consiste nell’esplora-zione visiva del colon grazie all’ausilio di uno strumento flessibile, permetten-do l’individuazione e la conseguente asportazione di eventuali lesioni pre-cancerose evidenziate, quali i polipi adenomatosi.Globalmente, si stima che di 1000 po-lipi adenomatosi, 100 raggiungeranno le dimensioni di 1 cm e che 25 diven-teranno dei cancri nel giro di 10-20 an-ni: per cui un’adesione al programma ed una conseguente esecuzione della colonscopia, permette di rimuovere lesioni di minori dimensioni meno in-vasive e perciò meno maligne.Lo scopo quindi del programma di screening è quello di cercare di modi-ficare la storia naturale di una malat-tia attraverso un trattamento efficace nelle sue fasi iniziali, per cui l’adesio-ne a questo programma e l’utilizzo in modo combinato di entrambe le meto-diche su citate (Sof e colonscopia) ha permesso in Lombardia ed in tutto il mondo la riduzione della mortalità per cancro colo-rettale del 15-33%. Nella provincia di Brescia, l’applicazione di questo programma ha presentato negli anni precedenti un’adesione da parte della popolazione superiore al 51% (tra i migliori risultati della regione).

Prevenire tumore al colon-rettoOgni medico di famiglia

dovrebbe avere in media 3,2 persone su 1000

affette da carcinoma colorettale. L’adesione

al programma di screening in provincia

di Brescia ha superato il 51% della popolazione

di Pietro CesariDottore in gastroenterologia

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23La Voce della Valtrompiaaprile 2011

E-mail:valtrompiavocemedia.it

Il laboratorio di analisi chimico-cliniche costituisce uno dei fiori all’occhiello del presidio ospeda-liero di Gardone Valtrompia per ef-ficienza e qualità. Il dott. Riccardo Negrini, medico responsabile del laboratorio,ci illustra il servizio of-ferto dalla struttura. Quali sono le caratteristiche ge-nerali del laboratorio e quali le finalità? Il nostro laboratorio è parte del di-partimento di medicina di laborato-rio, cioè l’insieme dei laboratori di patologia clinica e di microbiologia dell’Azienda Spedali Civili di Bre-scia. L’obiettivo principale è quel-

lo di fornire un servizio affidabile e rapido al cliente, sia ai pazienti interni che agli utenti esterni . Ol-tre alla consueta attività di analisi, la struttura è impegnata ad ottimiz-zare la collaborazione sul territorio tra cittadini, ospedale, Asl, medici di base e associazioni di volontariato. Quest’attività è indispensabile con-siderando anche l’affluenza: al labo-ratorio che dirigo da un anno, infatti, afferiscono una media di 250 uten-ti al giorno, un numero veramente notevole.Quali sono le modalità e i tempi d’accesso al servizio? Le accettazioni e i prelievi si effet-tuano secondo gli orari indicati nel-la carta dei servizi. Per la maggior

parte delle analisi è possibile acce-dere al servizio dal lunedì al sabato senza prenotazione dalle 7 alle 10, presentando presso l’accettazione la tessera sanitaria e l’impegnativa del medico. Esiste uno sportello di precedenza per i bambini al di sot-to degli 8 anni e per le persone in condizioni di salute precario. Il ri-tiro dei referti si effettua dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19 presso la portineria del presidio. C’è anche la possibilità di visualizzare il referto senza recarsi all’ospedale ma diret-tamente da casa dal proprio com-puter, usando la carta dei servizi at-traverso un lettore di smart card ed inserendo il codice Pin comunicato dal Comune o dall’Asl.

Salute. Parla il dottor Riccardo Negrini, medico responsabile del laboratorio analisi dell’ospedale di Gardone V.T.

Qualità e rapidità del servizio sono due caratteristiche prin-cipali del vostro laboratorio. Sì, il laboratorio è certificato EN ISO 9001:2008 e, al fine di mantenere e migliorare continuamente l’atten-dibilità dei risultati forniti al clien-te, il laboratorio esegue tutti i gior-ni controlli di qualità interni e si fa sottoporre a periodici riesami di valutazione esterna come ulterio-re garanzia. Inoltre vi è un conti-nuo aggiornamento del personale, tramite appositi corsi di aggiorna-mento. L’altro aspetto è la rapidità: siamo molto orgogliosi del servizio che permette di ritirare la maggior parte dei referti nello stesso giorno dell’esecuzione dell’esame. Tra i servizi offerti dal presidio di Gardone c’è anche il laborato-rio Tao. Di cosa si tratta? Il laboratorio Tao è dedicato a pa-zienti in terapia anticoagulante ora-le, mirato alla cura e alla prevenzio-ne delle malattie trombo emboliche e anche ad alcune malattie cardiolo-giche. Nel nostro laboratorio afferi-scono oltre 50 pazienti al giorno con un aumento di circa 25% per anno. Gli esami si eseguono dal lunedì al venerdì in un ambulatorio dedicato aperto dalle 7.30 alle 9.30. Nello stes-so ambulatorio, a partire dalle ore 11, si può consultare il medico spe-cialista che fornisce una program-mazione della terapia. Per i pazien-ti in terapia Tao vi è la possibilità di ricevere il prospetto terapeutico via fax o tramite posta elettronica.

Un servizio affidabile e rapidoIn media

sono 250 gli utenti che usufruiscono

del servizio ogni giorno. Ci sono anche uno sportello

per i bambini al di sotto degli 8 anni e

il laboratorio Tao, per chi è in terapia

anticoagulante orale

di Elisa Bassini

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25La Voce della Valtrompiaaprile 2011

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CulturaA Gardone la mostra di "Isola nell'arte"L’associazione artistica “Isola dell’arte” appartenente alla Circoscrizione Cen-tro della città di Brescia sarà attiva a Gardone Val Trompia con una mostra di arte, pittura e scultura che apre i battenti domenica 17 aprile. Allestita negli spazi del centro civico di via S. Rocco, la mostra raccoglie opere di vari arti-sti bresciani, che verranno presentate a rotazione al pubblico durante tutto il periodo di apertura, sino alla giornata conclusiva prevista per domenica 1 maggio. Il centro civico rimarrà aperto pressoché sempre: sarà possibile visi-tare la mostra nei giorni feriali dalle ore 10 alle 19 (escluso il lunedì), mentre durante i giorni festivi dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 16 alle 19.

Festival/1. A Gardone dal 5 al 7 maggio la 3ª edizione della rassegna di narratori “Oblomov. Letti in Valle”

Le pagine sognanti di Oblomovnel segno di narrativa e musica

di Andrea Alesci

Letti. In quel participio passato di una lettura che è scorsa e nel mor-bido oggetto di un notturno deside-rio di sogni sta l’anima di “Oblomov. Letti in Valle”, festival dei narratori che dal 5 al 7 maggio prossimo tor-na ad animare la biblioteca di Gardo-ne. “Dopo il felice esordio del 2008 e l’altrettanto prospera edizione 2009, l’anno scorso ci eravamo fermati per mancanza di fondi – dice il direttore artistico Claudio Comini –, ma ora possiamo contare, oltre al contribu-to del Comune, anche sull’appoggio della Fondazione Comunità Brescia-na. E la cosa che ci rende felici è l’at-

Festival/2. De Carlo, Nori, Malvaldi, De Silva, la giornalista Valdini e i musicisti Zambrini, Guarino e Bombardieri

Il programma di “Oblomov. Letti in Valle” comincerà giovedì 5 maggio con l’aperitivo jazz in compagnia di Marco Malvaldi, Paolo Nori e il pianista Anto-nio Zambrini. Alle ore 20.30 l’intervista a Malvaldi che, dopo il trittico di diver-tenti gialli nel toscano BarLume, è ar-rivato al grande successo con “Odore di chiuso”; alle 21.30 la chiusura con “Sputare negli stivali”, lettura di Paolo Nori intrisa d’ironia e musicata dal pia-nista Antonio Zambrini. “Paolo Nori – spiega Claudio Comini – è un tradutto-re prestato alla narrativa, che proprio

ora sta traducendo ‘Oblomov’ dal rus-so; l’evento sarà molto divertente, per-ché tratto dal suo ‘Pubblici discorsi’, serie di finti discorsi che fa riflettere su difetti di chi scrive e chi legge”.Venerdì 6 maggio si aprirà alle ore 15 con una lezione divulgativa sul jazz (pianoforte e sax) per le scuole su-periori gardonesi, insieme a Corrado Guarino e Guido Bombardieri. Alle 18 i due musicisti potranno incontra-re da vicino il pubblico nel momento di aperitivo fatto con la giornalista de “Il Fatto Quotidiano” Elena Valdini e

lo scrittore Diego De Silva. Quest’ul-timo di nuovo protagonista alle 20.30 nell’intervista che fa il verso a un suo romanzo e s’intitola “Sua suocera be-ve?”, mentre alle 21.30 tornerà con Elena Valdini con “Tourbook”, libro fotografico dedicato alle tournée di Fabrizio De Andrè, che la giornalista presenterà accompagnata da Guarino e Bombardieri. Sabato 7 maggio aperi-tivo delle 18 con Andrea De Carlo e al-le 20.30 ancora il giramondo scrittore milanese nel reading concerto intito-lato “Leielui, parole e suoni”.

tesa che si è creata attorno al festival e il fermento di tutte le persone che capitano in biblioteca”. Una 3ª edizione che vedrà protago-nisti gli scrittori Andrea De Carlo, Marco Malvaldi, Diego De Silva, Pa-olo Nori, cui s’aggiungono le presen-ze della giornalista Elena Valdini e dei musicisti Corrado Guarini, Gui-do Bombardieri, Antonio Zambrini. “Abbiamo cercato di mantenere il prezioso equilibrio tra letteratura e

spettacolo che ha decretato la fortu-na delle precedenti due edizioni, con una particolare attenzione all’aspet-to musicale. E se parliamo di musi-ca non possiamo dimenticare la si-gla del festival (‘Scritti nel mondo, letti in valle’) incisa l’anno scorso da Piergiorgio Cinelli e ora divenu-ta un marchio, così come l’illustra-zione di Alessandro Sanna, che ab-biamo voluto mantenere per la sua efficacia nell’interpretare lo spirito

profondamente leggero del nostro festival di narratori”. Una rassegna che parte dall’inattività di Oblomov, personaggio uscito dalla penna del russo Ivan Goncarov e protagonista dell’omonimo romanzo: un uomo che vive in orizzontale, spegnendo la creatività nella pigra ignoranza del mondo circostante. Ecco per-ché nel logo di Sandro Del Bono oc-chieggiano due ‘O’ dal bordo di una ‘L’ sdraiata, che al medesimo tempo è ‘letto’ e ‘libro aperto’. “Con questo festival – continua Claudio Comini – vogliamo reinterpretare la pigrizia come recupero attivo dell’ozio, con i lettori distesi all’ascolto di storie che li sommuovano; un festival che per noi è già cominciato grazie ai li-bri che circolano nelle biblioteche della Valtrompia e recano impresso il marchio ‘Sono un libro di Oblo-mov’, creando così un ponte virtuale fra narratori e ascoltatori”.La prima serata è prevista per giove-dì 5 maggio, come sempre nel corti-le antistante la biblioteca comunale “Carlo Filippini”, dove con l’ausilio di un grosso tendone le partiture di scrittori e musicisti potranno scor-rere tranquille anche fossero accom-pagnati da improvvisati temporali primaverili. Info su www.bibliote-cagardonevaltrompia.it.

I protagonisti di Oblomov e la lezione sul jazz per le scuole

La biblioteca di Gardone e, nella foto piccola, il logo di Sandro Del Bono

Lo scrittore Andrea De Carlo

Nella cornice dellaBiblioteca “C. Filippini”

tre lunghe seratein compagnia di scrittori

e musicisti a partire dall’aperitivo delle 18.

Domenica 7 maggio Andrea De Carlo

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la nera preannuncerà un imminen-te acquazzone estivo. La Sala della Comunità non chiude ma rimane con le porte aperte e si spalanca al servizio della comunità, delle sue esigenze.Nella programmazione cinemato-grafica ancora spazio alla qualità, al film per riflettere: A Inzino “Io sono con te” di Guido Chiesa par-tendo dal rapporto tra Maria e Ge-sù, lo stimolo per riflettere sul rap-porto educativo genitoriale e sul mistero dell’essere madri. Sempre a Inzino in programmazione ancora

“Il discorso del re” che continua a essere un film visto e apprezzato, con una vita prolungato nelle Sale grazie alle vittorie degli Oscar. Quattro proposte nella Sala San Costanzo di Nave per chiudere la stagione con la qualità: “Hereafter” di Clint Eastwood, “Una sconfina-ta giovinezza” di Pupi Avati sulla malattia dell’alzheimer in colla-borazione con la casa di riposo di Nave, “In un mondo migliore” di Susanne Bier e per chiudere “The Social Network” di David Fincher sul fenomeno Facebook.

Sale della Comunità. Titoli di coda per la stagione cinematografica

Al servizio di tuttiProgrammazionedelle SaleINZINO - INZINO RangoSabato 16 aprile ore 20.30;Domenica 17 aprile ore 15.00.Io sono con te Mercoledì 20 aprile ore 20.30.Il discorso del reGiovedì 28 aprile ore 20.30;Sabato 30 aprile ore 20.30;Domenica 1 maggio ore 15.00.LUX - LUMEZZANE PIEVENessuno mi può giudicare Domenica 17 aprile ore 15.30, 18.00, 20.30;Lunedì 18 aprile ore 20.30.ASTRA - LUMEZZANE S. APOL-LONIOAmici miei - Come tutto ebbe inizio Sabato 16 aprile ore 20.30; domenica 17 aprile ore 14.30, 17.30, 20.30.SAN GIOVANNI BOSCO - LUMEZ-ZANE S. SEBASTIANOHopDomenica 24 aprile ore 15.00, 18.00, 20.45.SAN COSTANZO - NAVEHereafterVenerdì 29 aprile ore 20.45;Una sconfinata giovinezzaLunedì 2 maggio ore 20.45In un mondo miglioreVenerdì 6 maggio ore 20.45The social networkVenerdì 13 maggio ore 20.45

di Mauro Toninelli

Gli ultimi film lasceranno poi il posto

alle molte iniziative legate alla vita di scuole

e oratorio fino al periodo estivo del Grest

Cominciano a scorrere i titoli di coda della stagione cinemato-grafica per molte delle Sale della Comunità che con la Pasqua si pre-parano a mettere un po’ a riposo le macchine per le proiezioni e a di-minuire i film. Questo non significa che le Sale della Comunità chiuda-no. Da dopo Pasqua e nei prossimi mesi si scoprono ancor più essere al centro di una comunità, rifles-so della stessa e luogo in cui essa costruisce la propria identità rac-contandosi. È il momento in cui le scuole di danza propongono i loro saggi; è il momento in cui gli istituti, da-gli asili alle superiori, propongo-no spettacoli di fine anno; è il mo-mento in cui le attività del Grest entrano con energia sconvolgente e straripante tra poltroncine, palco, sipario e telone cinematografico, soprattutto quando qualche nuvo-

SS

VOCESAS

Una scena del film "Amici miei - Co-me tutto ebbe inizio"

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L’Ecomuseo di Valle “La montagna e l’industria” è il più esteso della Lombardia ed è stato riconosciuto dall’ente regionale nel 2009. Un progetto integrato, ri-feribile e coinvolgente la comunità locale, l’ecomuseo triumplino ha come capo-fila la Comunità montana e vari partner fra cui tredici comuni (Irma, Marmenti-no, Pezzaze, Tavernole s/M, Lodrino, Gardone V.T., Sarezzo, Brione, Villa Carcina, Bovezzo, Nave, Caino) e dieci associazioni culturali (Consorzio Alta Val Trompia, Cooperativa Monte Muffetto, Cooperativa Arca, Treatro, Associazione Versanti, Associazione Atlantide, Museo etnografico di Lodrino, Associazione Amici della Mitria, Azienda agricola Catena Rossa, Progetto Atlantide).

Risorse online/1. Sul calco delle Parish Maps inglesi per costruire una mappa di comunità sempre aggiornabile

Che cos’è l’ecomuseo

Lungo la “Strada del bosco” con la mappa dell’Ecomuseo

C’erano una volta le Parish Maps, ossia quelle mappe di comunità nate sul finire degli anni Ottanta in Inghil-terra, perché conoscenze e territo-rio fossero valorizzati attraverso il coinvolgimento attivo delle comu-nità locali. Così, anche l’Ecomuseo di Valle Trompia, si sta muovendo in questa direzione al fine di redigere una mappa di comunità in continua evoluzione. “Il progetto – dice Ocil-do Stival, il coordinatore dell’Eco-museo – consiste in una mappa te-matica multimediale della Valle che rappresenti in modo omogeneo il territorio e le conoscenze nascoste ma ben radicate in esso. Un proces-so a lungo termine partito la scorsa estate e che nel corso dei prossimi anni intende riunire vari cammini del sapere sedimentati nel territo-rio: bosco, foraggio e del latte, ferro e industria, acqua, fede”. Una mappa di comunità che nel-le intenzioni deve realizzarsi con il contributo di alcuni esperti, ma so-

prattutto con la collaborazione della gente che abita i paesi e negli anni ha custodito saperi e storie legati a oggetti ed elementi naturali. “Il senso della mappa – spiega Ocildo Stival – sta proprio nella ricostruzione carto-grafica di elementi rilevanti del terri-torio che possono rivivere legandosi a doppio filo a una storia, una leggen-da, una tradizione. Quest’anno sia-mo partiti con ‘La strada del bosco’, cercando di sollecitare contributi ri-guardo un ambiente che ha scandito la vita quotidiana dei valligiani”. Nella sovrapposizione futura di tutte le tematiche (boschi, santuari e cap-pelle, agricoltura, acqua, industria), la mappa di comunità della Valtrom-pia dovrebbe diventare uno strumen-to didattico globale denominato “Pa-esaggio racconta”, un alterego mul-timediale che tramandi ininterrotta-mente le identità di chi abita la Valle del Mella. La mappa dovrebbe essere online sul portale del Sistema Cultu-rale (http://cultura.valletrompia.it, sezione Ecomuseo) dall’estate. Per eventuali contributi chiedere nelle biblioteche o contattare l’area Cul-tura allo 030.8337490.Una pagina di esempio delle mappa in corso di realizzazione

di Andrea Alesci

Risorse online/2. In estate l’inaugurazione di un polo catastale multimediale integrato con servizi Asl

Va definendosi in questi mesi il progetto del polo catastale onli-ne portato avanti dalla Comunità montana. Si tratta di un Geoportale nel qua-le siano presenti i dati territoriali, a disposizione di funzionari co-munali, professionisti e cittadini. “Il nostro intento – spiega l’archi-tetto Fabrizio Veronesi, dirigente dell’area tecnica – è condividere via web le informazioni per gene-rare conoscenza pratica sulle atti-vità di tipo strategico: i funziona-ri comunali potranno contare su un’anagrafe estesa (dati collegati alla presenza di immobili sul ter-

ritorio); i professionisti potranno effettuare ricerche su piani rego-latori, reticolo idrico minore, studi idrogeologici, relative zone di sal-vaguardia, sentieri, viabilità agro-silvo-pastorale, piani di indirizzo forestale; per i cittadini la consul-tazione generale, ad esempio per vedere se la propria abitazione è soggetta a vincoli o scoprire la de-stinazione urbanistica delle aree comunali”. Un progetto di grossa portata, che snellisce notevolmente le pratiche di consultazione e s’identifica come geoportale, perché integrato con il lavoro fatto dall’Asl sulla geore-

La Comunità Montana e il progetto di un grande Geoportale

La sede della Comunità Montanaa Gardone

ferenziazione delle attività poten-zialmente pericolose per la salute. “Sinora – continua Veronesi – han-no aderito i comuni di Marcheno, Gardone, Sarezzo, Lumezzane, Concesio, Nave, Villa Carcina, Bo-vezzo, coi quali stiamo mappando le industrie insalubri, i pozzi, le di-scariche, tutte cose che di solito so-no tenute in archivi separati l’uno dall’altro e che con questa iniziati-va riuniamo in un’unica cartografia multimediale a disposizione della cittadinanza”. La presentazione del geoportale è prevista per l’estate e consisterà in un sito web a sé stante. (a.a.)

L’Ecomuseo è un museo invisibile, dif-fuso sul territorio che è una raccolta delle cose insigni di casa nostra. De-riva dal greco oikos, “abitazione” e museion, “luogo sacro alle Muse” os-sia “galleria di eccellenze culturali”. Un museo costituito delle conoscenze che hanno formato la nostra identità in un preciso territorio.

L’etimo di ecomuseo

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Sci alpino. Intervista al 28enne triumplino, preparatore atletico delle Fanchini e di Daniela Merighetti

In pista con Roberto Foppoli e le atlete della squadra azzurra

di Andrea Alesci

S’è compiuta sulle nevi del-la Coppa del Mondo di sci alpino l’esperienza annuale del triumpli-no Roberto Foppoli. Laureato in Scienze Motorie e quasi al termine del percorso di studi in osteopatia al Cerdo di Roma, il 28enne bovez-zese è stato il preparatore atletico della nazionale femminile.Come sei entrato nel mondo dello sci alpino?La squadra aveva bisogno di una figura che seguisse le atlete bre-sciane, così tramite il medico del-lo sport Alessandro Corsini ho preso contatti con la federazione e dall’estate scorsa ho cominciato

a seguire le sorelle Fanchini e Da-niela Merighetti durante i ritiri pre-gara. A giugno gli allenamenti sui ghiacciai di casa, poi il trasferimen-to a Ushuaia in Argentina con tutta la quadra femminile e maschile. Qual è la preparazione?In questi lunghi ritiri il mattino si fa allenamento intensivo sugli sci e durante il pomeriggio prepara-zione atletica di recupero attivo, ossia cyclette, corsa o cammina-

te e a giorni alterni rapidità o sta-bilizzazione toraco-addominale. Al rientro dalla Terra del Fuoco abbiamo fatto diversi ritiri di 4-5 giorni(Pitztal, Hintertuks, Bormio). Poi, a dicembre la prima gara a La-ke Louise nella natura incontami-nata del Canada.E il programma in gara?Nella gare di Coppa del Mondo fa-cevo la ricognizione con le ragazze e mezz’ora prima andavo al cancel-

Roberto Foppoli (in basso a destra) insieme alle velociste della Nazionale

Sport

letto per aiutarle con le ultime fasi di riscaldamento; durante la disce-sa restavo in contatto via radio con gli allenatori per riferire consigli e aggiornamenti alle atlete che anco-ra dovevano partire. Com’era il clima all’interno del-la squadra?La più estroversa delle velociste è Johanna Schnarf, comunque il gruppo era davvero affiatato e den-tro la squadra regnava l’armonia. Quella con cui ho legato di più è stata Dada Merighetti, con la qua-le si è instaurato un bel rapporto di amicizia e che seguo anche al di fuori del circuito di gare. An-che con Elena e Nadia si è creato da subito un buon feeling e spes-so ci siamo allenati insieme con la mountain bike sui monti della Val-camonica.Ora quali sono i tuoi program-mi futuri?Prima di tutto la tesi in osteopa-tia, che dovrei dare in autunno o al massimo entro gennaio 2012. Qui a Brescia ho già la possibilità di lavorare come osteopata, però, se dovesse esserci l’occasione di rimanere all’interno della squadra azzurra come massaggiatore spor-tivo, sarei contento di fare parte del nuovo progetto.

I trent'anni del Softball MarchenoFondata nell’ottobre del 1980 e soprannominata Scorpions, la società del Softball Marcheno ha festeggiato nel 2010 i trent’anni. Presidente è Dario Baresi, tecnico di livello nazionale che, nel 2003 è arrivato a conquistare cam-pionato e Coppa Italia in serie A2. Un percorso partito trent’anni fa con un paio di stagioni di Juniores, la trafila dalla C2 alla B, poi nel 1991 la promozio-ne in A, nel ’92 il secondo posto in Coppa Italia e nel ’93 la medaglia di bronzo ottenuta in Coppa delle Coppe. Dal 2006 la prima squadra non c’è più, però, tutte le forze si sono concentrate sulla categorie Cadette (10-15 anni) e sulle scuole di Marcheno e Lodrino. Per info: Dario Baresi (347.3320933).

Dal 2003 il Basket Sarezzo si è pre-fissato il compito di reclutare giova-nissimi in giro per la Valtrompia per avviarli alla pratica della pallacane-stro, avviando di concerto con il Ba-sket Lumezzane il progetto “Basket nella Valle” e a partire dalla scorsa estate sviluppato anche con la col-laborazione della Pallacanestro Gar-donese. “Il progetto ‘Basket nella Valle’ – dice il presidente Leonar-do Cittadini – è un fiore all’occhiel-lo della società, con proposte edu-cativo-sportive che abbracciano tut-te le età: dagli Under 19, Under 17, Under 15, Under 14, Under 13 sino a una delle attività che consideriamo

fondamentali, ossia il settore mini-basket dedicato a bambini e bambi-ne dai 5 agli 11 anni e che può con-tare sulle sedi Sarezzo, Zanano, Pon-te Zanano, Lumezzane, Concesio, Villa Carcina e Polaveno)”. Un vivaio che si fa vera e propria miniera per la prima squadra e che dal 20 al 23 aprile vedrà impegnata una squa-dra nella 16ª edizione del “Torneo internazionale Under 17” al centro S. Filippo di Brescia, cui partecipe-ranno oltre a 8 compagini bresciane e 6 straniere provenienti da Bosnia, Olanda, Svizzera, Repubblica Ceca, Germania. Dettagli programma su www.basketsarezzo.it.

Basket nella Valle e il torneo internazionale

Laureando in osteopatiaal Cerdo di Roma,

Roberto Foppoli haseguito la preparazione delle velociste bresciane nelle gare di Coppa del

Mondo sin dagli allenamenti a Ushuaia

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Con lo scoppiare della primave-ra arriva la tanto attesa stagione dei motori e come ogni anno, in pole po-sition, troviamo le tute rossoblù del Moto Club Lumezzane. Per la società valgobbina la stagione 2011 si presen-ta ricca di gare e buone prospettive, come dice il vicepresidente Pierdo-menico Dall’Era: “Quest’anno abbia-mo iscritto la squadra ai campionati italiani assoluti di enduro con piloti del calibro di Botturi, Salvini, D’Ambrosio e Trainini. Attualmente – prosegue il vice presidente rossoblu – siamo terzi in classifica e il nostro obiettivo è pun-tare al podio. Siamo qui con umiltà per provare a diventare grandi”. Il Moto Club Lumezzane ha sposato un progetto che vuole coinvolgere piloti giovani per ottenere grandi risultati in tutte le classi e categorie. “Vogliamo puntare a un ricambio generazionale ed è per questo – dice Dall’Era – che stiamo puntando a una quindicina di piloti freschi e molto promettenti”. Tra le giovani leve possiamo citarne alcune come Spanò, Trainini, Savol-di, Dapera e Ghidinelli. Il Moto Club Lumezzane non è solo enduro, perché tra le file del team rossoblù troviamo un veterano dei circuiti come Lorenzo Zanetti. Il pilota 24enne, dopo un’im-

portante esperienza nel mondiale 125 ha fatto il salto di qualità passando nel mondiale Superstock. Il vice residente si ritiene “molto orgoglioso di Zanetti, un grande pilota al quale è stata data una chance irripetibile. Con la Bmw ufficiale potrà raggiungere traguardi importanti e sono sicuro che porte-rà in alto i colori rossoblù nel mondo delle due ruote da strada”.Il Moto Club Lumezzane è conosciu-to nel panorama dei motori per essere l’organizzatore dell’Xtreme, una delle gare di enduro più difficili e spetta-

Moto club, Lumezzane. La stagione 2011 nelle parole del vicepresidente Dall’Era

di Alessio Andreoli

Un’immagine dell’Xtreme delle scorse edizioni

Per l’Xtreme si prevede un anno sabbatico

Nel firmamento delle società spor-tive triumpline ce n’è una che bril-la per attività e per impegno nel so-ciale: la Bocciofila Lumezzanese, che nella settimana tra l’11 e il 17 aprile celebra il suo anniversario. Fondata nel 1980, quest’anno spegne tren-tuno candeline. Per festeggiare, la società ha organizzato due tornei di prestigio: il “4° trofeo Omec” e il “6° Memorial Martinotti”. Il pri-mo è una gara a livello provinciale eche coinvolge 800 giocatori (finali venerdì 15 aprile al bocciodromo di Lumezzane). Sabato 16 aprile il “6° Memorial Martinotti”, quadrango-lare regionale Juniores tra le rap-presentative dei comitati di Brescia, Lecco, Bergamo e BsGarda, con ogni squadra composta da 4 giocatori (un Under 11, due Under 14 e un Under 18). Domenica 17 aprile (ore 15) la seconda parte del “Memorial Mar-tinotti”. La gara provinciale a invi-to è dedicata alla specialità coppie. I “duetti” saranno invece formati da un “Seniores” e uno “Juniores”.Per diffondere questa disciplina, la società ha inoltre attivato una “scuo-la di bocce” rivolta a bimbi dell’asilo e ragazzi delle elementari. Molto in-teressante e ammirevole è il proget-to avviato per coinvolgere nel mon-do dello sport i disabili. (al.an.)

Lumezzane: festa per la bocciofila

colari all’interno dell’universo delle due ruote. “Quest’anno la settimana dell’Xtreme coincide con la settimana della Six Days in Finlandia – annuncia il dirigente rossoblu – e questa impor-tante manifestazione, che noi abbiamo avuto l’onore di organizzare con gran-de successo nel 1997, non ci permet-terebbe di invitare piloti di caratura internazionale. Abbiamo dunque de-ciso di prenderci un anno sabbatico e di tornare nel 2012, con la possibilità di poter fare dell’Xtreme una prova di Coppa del Mondo.

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ANNO III

NUMERO 4 - aprile 2011

Edizioni Opera Diocesana San Francesco di Sales

Registrazione del Tribunale n. 22/2009 del 21 marzo 2009

Direttore responsabile: Adriano Bianchi

Sede e redazione: Via Callegari, 6 Brescia

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INFORMAGIOVANI

CONCESIOPiazza Paolo VI, 1 - Tel. 030 2184141LUMEZZANEVia Umberto Gnutti, 2 - Tel. 030 8920519NAVEVia Brescia, 29 c/o biblioteca - Tel. 030 2532753SAREZZO

Via Bailo, 47 c/o biblioteca - Tel. 030 8907539 VILLA CARCINAVia Italia, 24 - Tel. 030 8988224

118 (Emergenza sanitaria)

112 (Carabinieri)

113 (Polizia)

115 (Vigili del Fuoco)

117 (Guardia di Finanza)

1515 (Corpo Forestale)

EMERGENZA

Gardone V.T.: Cell. 3357853490

SOCCORSO ALPINO

ORARI delle SANTE MESSE (Prefestive e Festive)

BOVEZZO: Edicola di Bussacchini Paola, via Sabbioncelli – Bovezzo - Edicola n° 115 di Rossi, via Donizetti – Bovezzo - Edicola di Cancarini Tiziano, via Le Bre-de 18 – Bovezzo COLLIO: Formaggi Trevalli di Zanini Silvio & C. Snc, via Maniva 110/a, San Co-lombano - L’Erbavoglio di Benecchi Lucia, via Castiglioni 95, Collio BOVEGNO: Edicola n° 177 di Fontana Giuseppina, via Roma 21, Bovegno LODRINO: Edicola Bettinsoli Rosetta di Bettinsoli Rosetta, via Roma 6, Lodri-no MARCHENO: Cartoleria Facchini Floriana di Facchini Floriana, via Provinciale 3, Brozzo - Tabaccheria Edicola Ricevitoria di Dusina Giampietro, via Zanardelli 3, Marcheno - Cartoleria Gerardini di Gerardini, via Zanardelli 203, Marcheno GARDONE VAL TROMPIA: Emporio Stefano di Reboldi Stefano, via Matteotti 18, Inzino - Edicola “Guido” di Franzini Cesare & C. Snc, via Matteotti, Gardo-ne Val Trompia - Cartoleria Camplani di Camplani Bruno, piazza Garibaldi 43, Gardone Val Trompia POLAVENO: “Lindus” di Buffoli Loretta, via Palini 39, San Giovanni di Polaveno - Edicola Belleri Erminia di Belleri Erminia via Tonetti 4, Gombio SAREZZO: Edicola di Zubani Adriano Matteo, via Petrarca 3, Ponte Zanano - Edi-

cola di Consoli Michela, via Dante 17, Zanano - Cartoleria Mazza Lucia di Mazza Lucia, piazza Borgo Bailo 12, Sarezzo - Libreria Il Mosaico di Pedrini Daniele, via Zanardelli 50, Sarezzo - Il Chiosco R.S. di Portesi Ornella, piazzale Europa, Croce-via - Tabacchi Alimentari Beccalossi M. Rosa via Antonini 203, Termine LUMEZZANE: Tabaccheria Bar Edicola “Mezzaluna” di Cavagna Fausto, via Brescia 12/c, Valle - Edicola Gnutti D. di Gnutti D., via Monsuello, San Sebastia-no - Edicola Cartoleria di Facchini Sara, via Trieste 3, Sant’Apollonio - Edicola piazza Portegaia, Sant’Apollonio - Edicola via De Gasperi NAVE: Edicola di Mombelli Daniela, via Brescia 162 – Nave - Edicola di Nember Savino, via Brescia 12 – Nave - Edicola di Porta Catia, via San Marco – Nave VILLA CARCINA: Cartoleria di Fusi Cristina, via Tolotti 1, Cogozzo - Privativa Edicola di Rossi Paolo, via Bagozzi 101, Villa Carcina - Edicola Tabaccheria di Maiolini Fabio, Via Marconi 4, Pregno - Edicola Tabacchi Bettinsoli Lucia di Bet-tinsoli Lucia, via Garibaldi 156, Carcina - Edicola, via Veneto, Cailina CONCESIO: Edicola statale, Stocchetta - Edicola Mora Lucia di Mora Lucia, via Europa 306, Costorio - Edicola di Biloni & C. Snc, via Rodolfo da Concesio 67, Concesio - Edicola di Lana Patrizia, via Roncaglie 19/bis, Concesio - Edicola di Schivardi Donatella, via Rizzardi 12, San Vigilio

BOVEGNOS. Giorgio: Festivo: 10.30 - 18.30 (Graticelle) - 8.00 BOVEZZOS. Apollonio: Prefestivo: 16.30 (chiesa vecchia) – 18.30 - Festivo: 8.00 (chiesa vecchia) – 9.30 – 11.00 – 18.30CAINOS. Zenone: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00 – 18.00COLLIOSanti Nazaro e Celso: Prefestivo: 18.00 - Festi-vo: 9.30 (chiesa di Memmo) – 11.00 – 18.00S. Colombano - S. Colombano Abate: Prefe-stivo: 17.00 - Festivo: 11.00 – 17.00 - Maniva: Fe-stivo: 15.30 (giugno/settembre)CONCESIOS. Andrea - S. Andrea Apostolo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 7.30 – 10.30 – 18.00Pieve - S. Antonino: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30Costorio - S. Giulia: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00 – 11.00 – 18.00S. Vigilio - Santi Vigilio e Gregorio Magno: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00Concesio - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.00 - Festivo: ore 8.00 – 10.30GARDONE VAL TROMPIAS. Marco: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30Inzino - S. Giorgio: Prefestivo: 17.30 (Santua-rio Madonna del Castello) – 19.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.30Magno - S. Martino: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.00 – 11.15 – 18.30IRMASS. Trinità: Festivo: 9.30

PEZZAZES. Apollonio: Prefestivo: 15.45 (Casa di Riposo) – 18.30 - Festivo: 8.00 – 11.00 - Lavone - S. Maria Maddalena: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 18.00

POLAVENOS. Nicola Vescovo: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 11.00Gombio - S. Maria della Neve: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 10.00 – 18.00 - S. Maria del Giogo: Fe-stivo: 16.00 (maggio/settembre)S. Giovanni Polaveno - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 8.00 – 10.30

SAREZZOSanti Faustino e Giovita: Prefestivo: 18.30 - Fe-stivo: 7.30 – 10.00 – 18.30Zanano - Regina della Pace: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 (S. Bernardino di Noboli) – 10.30 – 18.00 Ponte Zanano – Santuario Madre del reden-tore: Prefestivo: 18.00 – Festivo: 8.00 – 18.30 – Cristo Re: Festivo: 11.00 – 18.30

TAVERNOLE SUL MELLAChiesa Parrocchiale - Santi Filippo e Giaco-mo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00Cimmo - S. Calogero: Prefestivo: 20.00 - Festivo: 10.30 – 20.00Pezzoro - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 9.30

VILLA CARCINASanti Emiliano e Tirso: Prefestivo: 18.00 - Festi-vo: 8.30 – 10.30 – 18.00Cailina - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00Carcina - S. Giacomo: Prefestivo: 17.00 (Pregno) - 18.00 - Festivo: 9.30 - 11.00 - 18.00 Cogozzo - S. Antonio: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00

LODRINOS. Vigilio: Prefestivo: 17.00 (Invico) – 18.00 - Festivo: 8.30 (Invico) – 10.30 - 18.00LUMEZZANES. Sebastiano - Santi Fabiano e Sebastiano: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 9.30 – 11.00 – 19.00Valle - S. Carlo Borromeo: Prefestivo: 19.00 - Fe-stivo: 8.00 – 10.30Villaggio Gnutti - S. Giorgio: Prefestivo: 18.00 (Casa di Riposo) - Festivo: 11.00 – 18.00Gazzolo - S. Antonio di Padova: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 19.00Fontana - S. Rocco: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30Pieve - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 – 9.00 - 10.00 – 11.00 – 18.30 – 19.45S. Apollonio - S. Apollonio: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.00 – 8.00 – 09.30 – 11.00 – 18.30

MARCHENOSanti Pietro e Paolo: Prefestivo: 18.00 (Santuario della Madonnina) - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30Brozzo - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.00 – 18.30Cesovo - S. Giacomo: Prefestivo: 19.30

MARMENTINOSanti Cosma e Damiano: Prefestivo: 17.30 - Festi-vo: 11.00 – 18.30Ville di Marmentino - Santi Faustino e Giovi-ta: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 9.30

NAVES. Maria Immacolata: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 – 9.30 – 11.00 – 18.00Muratello - S. Francesco d’Assisi: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 - 9.30 - 11.00 – 17.30Cortine - S. Marco: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30

31La Voce della Valtrompiaaprile 2011

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