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La Voce della Valtrompia 2011 07

Date post: 13-Mar-2016
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Aumentano le multe e le postazioni degli autovelox. L'ultimo in ordine di tempo a posizionarli il Comune di Villa Carcina
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La Voce della Valtrompia WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT MENSILE D'INFORMAZIONE ANNO III - LUGLIO 2011 7 n. Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/BS Multe salate di Adriano Bianchi J Che sia capitato almeno una volta nella vita di ricevere a casa una con- travvenzione è esperienza comune. Eccesso di velocità, divieto di sosta hanno toccato anche l’automobilista più disciplinato. Ma il dato che emer- ge nell’inchiesta di “Voce” dice che sta accadendo qualcosa di nuovo nel comportamento degli automobilisti bresciani. Nel 2010 sono state com- minate in provincia quasi 78mila mul- te, con un aumento dell’85% rispetto al 2009, per un totale di 116 euro pro capite di contravvenzioni pagate per ogni abitante. Che sta succedendo? Siamo diventati tutti novelli pirati del- la strada? Il dato è frutto di un proble- ma degli automobilisti o ci sono altre ragioni? C’è da dire che quasi tutti i Comuni bresciani hanno adottato ul- timamente misure per il controllo del traffico “sistemando” in posti strate- gici implacabili postazioni per la rile- vazione delle infrazioni. Diciamo pure che sono spuntate come funghi! Biso- gno di sicurezza e salvaguardia della vita dei cittadini o necessità di fare cassa in bilanci comunali sempre più in difficoltà? Il sospetto nasce spon- taneo quando leggendo i bilanci pre- ventivi degli enti locali si trovano an- che amministrazioni che si aspettano dalle multe ricavi da 800mila euro. E se a novembre ne hanno raccolti solo 500mila, cosa succede per non avere un disavanzo nel bilancio? A voi la ri- sposta. Certo la velocità è un perico- lo per tutti e un’adeguata educazione stradale non sarà mai sufficiente. Per non parlare delle tante patenti ritirare per guida in stato d’ebbrezza anche a Brescia. I dati poi degli incidenti mor- tali e delle stragi del sabato sera sono sotto all’ordine del giorno; ma sarà possibile trovare un equilibrio tra il giusto rispetto delle regole e l’accani- mento nei confronti dell’automobili- sta, soprattutto se i motivi sono estra- nei al rispetto del codice della strada? Alta Valle. Gli obiettivi e le speranze del 24enne argentino che si allena a Collio Nel Team Protek Maniva Ski, ha come direttore sportivo Nicola Mabesolani, che da tre anni lo ospita in Valle per fare allenamento Il servizio a pagina 8 Inchiesta Andavamo a 100 all'ora Aumentano le multe e le postazioni degli autovelox. L'ultimo in ordine di tempo a posizionarli il Comune di Villa Carcina Economia Intervista allo storico benzinaio valgobbino Paride Maccarinelli •• pag. 17 Catriel Soto in bicicletta verso la XXX Olimpiade I servizi a pag. 2-3 Sport La presentazione ufficale della nuova squadra del Lume Calcio •• pag. 21 Editoriale Cultura A Tavernole fino al 31 luglio "Valtrompia: il mito della montagna" •• pag. 20
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La Vocedella Valtrompia

WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT MENSILE D'INFORMAZIONE ANNO III - LUGLIO 2011

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Multe salatedi Adriano Bianchi

Che sia capitato almeno una volta nella vita di ricevere a casa una con-travvenzione è esperienza comune. Eccesso di velocità, divieto di sosta hanno toccato anche l’automobilista più disciplinato. Ma il dato che emer-ge nell’inchiesta di “Voce” dice che sta accadendo qualcosa di nuovo nel comportamento degli automobilisti bresciani. Nel 2010 sono state com-minate in provincia quasi 78mila mul-te, con un aumento dell’85% rispetto al 2009, per un totale di 116 euro pro capite di contravvenzioni pagate per ogni abitante. Che sta succedendo? Siamo diventati tutti novelli pirati del-la strada? Il dato è frutto di un proble-ma degli automobilisti o ci sono altre ragioni? C’è da dire che quasi tutti i Comuni bresciani hanno adottato ul-timamente misure per il controllo del traffico “sistemando” in posti strate-gici implacabili postazioni per la rile-vazione delle infrazioni. Diciamo pure che sono spuntate come funghi! Biso-gno di sicurezza e salvaguardia della vita dei cittadini o necessità di fare cassa in bilanci comunali sempre più in difficoltà? Il sospetto nasce spon-taneo quando leggendo i bilanci pre-ventivi degli enti locali si trovano an-che amministrazioni che si aspettano dalle multe ricavi da 800mila euro. E se a novembre ne hanno raccolti solo 500mila, cosa succede per non avere un disavanzo nel bilancio? A voi la ri-sposta. Certo la velocità è un perico-lo per tutti e un’adeguata educazione stradale non sarà mai sufficiente. Per non parlare delle tante patenti ritirare per guida in stato d’ebbrezza anche a Brescia. I dati poi degli incidenti mor-tali e delle stragi del sabato sera sono sotto all’ordine del giorno; ma sarà possibile trovare un equilibrio tra il giusto rispetto delle regole e l’accani-mento nei confronti dell’automobili-sta, soprattutto se i motivi sono estra-nei al rispetto del codice della strada?

Alta Valle. Gli obiettivi e le speranze del 24enne argentino che si allena a Collio

Nel Team Protek Maniva Ski, ha come direttore sportivo Nicola Mabesolani, che da tre anni lo ospita in Valle per fare allenamento

Il servizioa pagina 8

Inchiesta

Andavamo a 100 all'ora

Aumentano le multe e le postazioni

degli autovelox. L'ultimo in ordine

di tempo a posizionarli

il Comune di Villa Carcina

Economia

Intervista allo storicobenzinaio valgobbinoParide Maccarinelli •• pag. 17

Catriel Soto in biciclettaverso la XXX Olimpiade

I servizia pag. 2-3

Sport

La presentazione ufficaledella nuova squadradel Lume Calcio

•• pag. 21

Editoriale

Cultura

A Tavernole fino al 31 luglio "Valtrompia: il mito della montagna"

•• pag. 20

Infrazioni sulle strade. La media provinciale di multe è più alta rispetto a quella nazionale; sospetto sui bilanci

A Brescia sale il numero di multe Siamo a quota diciotto al minuto

pagina a cura di Massimo Venturelli

Diciotto multe al minuto: que-sta è stata la media delle contrav-venzioni rilevate nelle città italiane capoluogo di provincia nel 2010. Ogni italiano lo scorso anno ha pa-gato 132 euro in multe. In questa singolare graduatoria Brescia ha occupato la 3ª posizione con 116 euro pro capite di contravvenzioni pagate. Quasi 78mila sono state le multe comminate lo scorso anno nel Bresciano, per il mancato rispetto delle norme del codice della strada, con un aumento dell’85% (pari qua-

si a 36mila multe) rispetto al 2009. Molti anche i Comuni della provin-cia che “hanno conquistato” i posti più alti di una classifica che non si fa fatica a considerare odiata da molti. Gargnano, con una media di 142 euro di multe per ogni abitante è stato nel 2010 il Comune del Bre-sciano più “generoso” con le casse pubbliche, seguito da Nuvolera con 115, Paratico con 102, Vallio Terme con 99.9, Roncadelle con 75, Sirmio-

ne con 69.3, Maclodio con 53 e Gar-done Riviera con 50.,5. I bresciani più virtuosi (probabilmente anche in virtù di condizioni ambientali più tolleranti) sono quelli di Bove-gno e Ono San Pietro che nel 2010 non hanno sborsato alcun cente-simo per multe e contravvenzioni. Quello delle multe, come per altro documentato dall’attenzione con cui i mezzi di comunicazione hanno seguito il fenomeno, è uno di quei

temi che nel Bresciano sono parti-colarmente avvertiti e che dividono l’opinione pubblica: da una parte i multati che si sentono molto spes-so dei tartassati (anche se tantissi-me delle contravvenzioni elevate raccontano di comportamenti che poco o nulla hanno a che fare con il codice della strada, ndr) e che vedono nelle multe un escamotage a cui molte amministrazioni ricor-rono per rimpinguare (oggi più che mai) casse comunali che risentono della stagione di crisi. D’altra parte basta leggere i bilanci di previsione di tanti Comuni per rendersi conto che le entrate “da multe” sono vo-ce tutt’altro che secondaria nell’ar-chitettura complessiva delle finan-ze comunali. E quando una voce è messa a bilancio, si sa, deve essere in qualche modo garantita... Sull’al-tro piatto della bilancia vi sono pe-rò tanti comportamenti che non è possibile non sanzionare non solo perché contrari alle più elementari norme del Codice della strada (il divieto di sosta), ma anche perché pericolosi per la vita comune, come il superamento dei limiti di velocità su tante strade del Bresciano, usate come vere e proprie piste.

Il ricorso. Per contestare la contravvenzione i cittadini hanno due possibilità, attenzione alla scelta

Una contravvenzione è spesso con-siderata un sopruso della pubblica am-ministrazione contro cui ricorrere. In molti casi, soprattutto quando l’infra-zione è lieve (molti automobilisti sono stati multati per eccesso di velocità ir-risori ma pur sempre passibili di san-zione e detrazione dei punti dalla pa-tente) si ha l’impressione che la multa sia un espediente a cui molte ammini-strazioni ricorrono per far quadrare i conti. Un dubbio che nasce quando si prende visione dei bilanci comunali dove sono indicate previsioni di entra-te da contravvenzioni di centinaia di migliaia di euro (nei Comuni più picco-

li). Scatta molto spesso il meccanismo del ricorso. Tanti cittadini si rivolgono al difensore civico che in materia non ha però particolari competenze. Due sono i canali che la legislazione italia-na indica per effettuare un ricorso. Il primo, in teoria più semplice, è quello attraverso il prefetto. L’interessato de-ve inoltrare istanza di ricorso o diretta-mente alla Prefettura del territorio in cui è stata elevata la contravvenzione o attraverso il Comando che ha emes-so la stessa. Il ricorso deve essere inol-trato entro il 60° giorno dalla consegna o dalla notifica della multa. Al ricorso deve essere allegata copia del verbale

Le vie: il Prefetto o il Giudice di pace e non il difensore civico

I dati del primo semestre 2011 confermano

una tendenza: sulle strade si commettono

molte infrazioni. Tra i bresciani i più

rispettosi sono quelli di Bovegno

di contestazione dell’infrazione com-messa. Il prefetto deve rispondere entro 120 giorni dalla ricezione degli atti. In caso di rigetto del ricorso l’im-porto della multa si raddoppia. Altro canale per il ricorso è quello davanti al Giudice di pace. In questo caso vi-ge l’obbligo di presentarsi personal-mente all’udienza. Il Giudice di pace non è vincolato a tempi particolari e ha la facoltà di ridurre l’ammontare della multa contestata. Egli rappre-senta un’autorità terza rispetto a chi ha elevato la contravvenzione e a chi ha presentato il ricorso, e dà vita al procedimento processuale.

Primo piano

2 La Voce della Valtrompialuglio 2011

Sito:www.lavocedelpopolo.it

Su questo numero l’inchiesta ha per tema le multe. Le infrazioni rilevate sulla velocità colpiscono interamente la provincia di Brescia, ma non ri-sparmiano coloro che stanno in Valtrompia, dove anche la Triumplina è ric-ca di rilevatori di velocità e d'infrazioni semaforiche o di speed-check mo-bili o fissi. In queste pagine i dati statistici delle infrazioni, i suggerimenti su come fare ricorso e a chi rivolgersi, il dubbio che i rilevamenti delle in-frazioni servano per i bilanci e la testimonianza del sindaco di Villa Carcina nelle pagine a fianco: ultimo Comune ad avere posizionato sul suo territo-rio gli speed-check per la rilevazione della velocità.

Le multe per velocità...

È triste dirlo ma è così: le multe sono a bilancio. Non è un segreto e non scanda-lizziamo nessuno se diciamo che i Comuni, anche quelli valtrumplini, mettono a bilancio e prevedono e stimano quanti soldi si devono raccogliere nell’anno entrante. Come per ogni tassa, si fa così anche per le contravvenzioni. Quanto dobbiamo pagare? Gli atti sono pubblici e pubblicati, basta solo andare a cer-carli nei siti dei comuni, con un po’ di pazienza e voglia di scartabellare e navi-gare nei siti. Qualcuno più semplice e dettagliato, qualcun’altro più complica-to. In fondo i nostri comuni vivono anche di questo. Quindi il dubbio resta: solo economia o conseguenza di una diseducaizione degli automobilisti?

Necessità delle multe o...

Comuni. I bilanci sono pubblici e mettono nelle entrate la voce “multe”, ma quale l’equilibrio giusto?

Scartabellando i siti dei Co-muni in Valtrompia, cercando no-tizie riguardo a bilanci preventivi e resoconti degli anni passati ci si trova davanti a un intricato siste-ma comunicativo, non sempre così accessibile. Ogni bilancio comunque porta la voce relativa agli incassi dell’anno precedente dovuto alle infrazioni e la previsione per l’anno in corso, per il biennio o il triennio a venire. Il Comune di Lumezzane ha messo a bilancio 140 mila euro per l’anno in corsa, mentre ha chiuso il bilan-cio dell’anno scorso con 115 mila

euro. Nel bilancio del Comune di Concesio gli introiti dalle infrazioni sono inserite all’interno dei proven-ti derivanti dai servizi pubblici am-montanti a oltre 30 mila euro (con le multe in diminuzione ci sono i rimborsi Ato, tariffe smaltimento rifiuti, canone della farmacia). Nel Comune di Gardone Valtrompia le sanzioni delle multe entrano nel bilancio alla voce entrate extratri-butarie tra i proventi diversi, capi-tolo che da solo supera un milione di euro; assieme alle altre voci del-le entrate extratributarie supera 4 milioni di euro: una fetta importan-

te del bilancio. Esempi che potreb-bero continuare con tutti i comuni valtrumplini.Ma la domanda che si possa sop-pravvivere anche senza multe resta. Ne è esempio Bovegno i cui citta-dini non hanno sborsato un cente-simo nel corso dell’anno. Si deve ritrovare il giusto equilibrio tra la necessità di incassare soldi, anche esagerando e quasi ingannando gli automobilisti appostandosi dietro un albero, e la necessità, per il bene di tutti, che si rispettino le regole. Ovvio a questo punto che chi non le rispetta ne paghi le conseguenze.

Soldi necessari, ma non si dimentichi il valore delle sanzioni

3La Voce della Valtrompialuglio 2011

E-mail:valtrompiavocemedia.it

Villa Carcina. Il sindaco GianMaria Giraudini parla delle colonnine che controllano il flusso del traffico

La sorveglianza degli speed-check senza motivazioni di fare bilancio

di Francesco Uberti

Da alcune settimane sono com-parse anche in Triumplina, all’altezza di Villa Carcina, alcune di quelle co-lonnine arancio che sempre più spes-so si vedono installate nei paesi della provincia: si tratta degli speed-check, rilevatori di velocità che monitorano il traffico all’interno dei centri abita-ti. Tenendo conto del fatto che non poche sono le polemiche relative alle multe elevate agli automobilisti gra-zie a sistemi come questo e gli auto-velox, non ultima l’accusa ai Comuni di utilizzarli sostanzialmente per fare cassa, abbiamo raccolto le dichiara-zioni in proposito del sindaco di Vil-

la Carcina GianMaria Giraudini: “Per quanto ci riguarda, l’obiettivo di que-ste installazioni non è tanto di natura economica, quanto di rallentamento e regolazione del traffico. Villa Carcina, infatti, rappresenta una sorta di imbu-to all’imbocco della Valtrompia crean-do disagi al traffico che ben si possono immaginare”. Gli speed-check sono stati per ora installati in via sperimen-tale e non hanno una sede fissa, ma vengono posizionati in diversi punti del paese proprio per avere un qua-dro più completo della situazione del traffico: “Proprio perché finora siamo ancora alla fase sperimentale – conti-nua il sindaco – non abbiamo messo a bilancio alcuna previsione d’entrata. I tempi sono prematuri anche per una programmazione in questo senso, al-meno a breve termine”. Per il momen-to altre sono le preoccupazioni, come si è detto relative al movimento degli autoveicoli sulla Triumplina, non solo per il traffico durante la giornata, ma anche per il movimento notturno, che vede gli automobilisti sfrecciare a ve-locità davvero troppo elevate metten-do a rischio la propria e l’altrui sicu-rezza. Tutte situazioni che il comune di Villa Carcina intende con questo prov-vedimento, mettere sotto controllo.

“L’obiettivo di queste installazioni non è tanto di natura

economica − assicura il primo cittadino −

quanto di fa rallentare le auto in transito“

Lo speed-check di Villa Carcina

La telecamera al semaforo tra Bovezzo e Concesio

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Quanto viene pubblicato in queste pagine è da attribuirsi unicamente alla responsabilità dei firmatari delle lettere. Nelle lettere è necessario indicare in modo leggibile nome, cognome, indirizzo e numero di telefono di chi scrive per renderne possibile l’identificazione. La redazione si riserva il diritto di sintetizzare, senza alterarne il senso, i contributi ritenuti troppo lunghi (massimo 1500 battute). La pubblicazione di una lettera non implica la condivisione del suo contenuto da parte della direzione del giornale. Non saranno pubblicate lettere già apparse su altri organi di stampa. Scrivete a “La Voce della Valtrompia”, via Callegari, 6 - 25121 Brescia o via mail a [email protected].

LLETTERE

Anche a Gardonecè la piscina esterna

Preg.mo Direttore,leggo con interesse e da tempo il Vs. mensile d'informazione che viene veicolato in diversi siti della Valle tra cui la Piscina Comunale di Gardone Valtrompia, impianto natatorio ge-stito dal 1996 dalla società Sportiva dilettantistica G.A.M. Team che ho l‘onore di rappresentare.Sul mensile n° 6 di Giugno, pag. 17, è pubblicato un articolo che pro-muove le attività estive promosse nelle sole piscine comunali di Lu-mezzane e Concesio senza menzio-nare Gardone Valtrompia.È certamente vero che il nostro im-pianto natatorio non include un parco acquatico di eccellenza, ma segnalo che dal 2003 la comuni-tà beneficia di un solarium di circa 1.000 metri quadrati (verde, lettini, ombrelloni, zona bar) con annessa una piscina provvista di tetto tele-scopica che d'estate cambia il look alla struttura.Senza alcuna polemica le sarei parti-colarmente grato se in futuro anche la piscina di Gardone Valtrompia po-tesse godere delle vostre attenzioni.Cordialità

Giorgio Lamberti

Linno di gioiadi Francesco

La città mi ruba il silenzio e il piacere del buio. Il suo cielo notturno incom-be come una coltre lattiginosa, da cui nulla traspare. Penso talora al mio pic-colo paese annidato tra i monti che mi offre il suo cielo stellato e ne svela l’incanto. Con uno sguardo posso ab-bracciare migliaia di astri fulgenti che popolano spazi infiniti, e paiono vivi. Contemplo la sconfinata distesa di lu-ci in silenzio perché ogni umana paro-la è di troppo. Di giuste ne trovano, a volte, solo i poeti. Meglio di tutti il Poverello di Assisi che, con semplicità grandiosa, eleva a Dio creatore l’inno di gioia: “Laudato si’, mi’ Signore, per

E-mail:valtrompiavocemedia.it 5La Voce della Valtrompia

luglio 2011

IL PEGGIO DELLA VALTROMPIATappeti di sigarette Una foto generica di un pezzo di cemento come altri in Valtrompia, e non solo. Marciapiede, strada, piazza o viale maltrattati dalla (mala) educazione che molti evidentemente si vantano di possedere. In Germania scattano le multe per chi getta a terra i mozziconi di sigaretta. Che cosa costa ai fumatori valtrumplini e italiani in genere spegnerle e poi gettarle nei cestini, invece di sporcare il suolo pubblico con una cicca che rimarrà lì dov’è almeno un anno prima di degradarsi? La civiltà si costruisce dal basso, dentro la testa di ogni cittadino.

IL MEGLIO DELLA VALTROMPIASarezzo e l'isola

salvapedoniÈ comparsa da poco nella frazione di

Zanano insieme a un'altra più a sud vicino al Borgo Bailo di Sarezzo una nuova isola

spartitraffico. Con l’autostrada che ancora giace in un lattiginoso eventuale futuro,

diventa imprescindibile dare luoghi di salvezza ai pedoni avventurieri che ogni

giorno decidono di metter piede sulle zebre bianconere per attraversare la

trafficatissima strada provinciale 345. Una buona soluzione che già hanno

praticato altri Comuni triumplini, salvaguardando le intenzioni dell’uomo

rispetto a quelle della macchina.

Giornali della Comunità

“Comunità di Costorio” è il giornale della comunità della par-rocchia di Santa Giulia a Costorio. All’interno il saluto del parroco e lo speciale dedicato ai lavori di ristrut-turazione dell’oratorio iniziati il 15 luglio. Spazio anche alla cultura, al-la scienza, allo sport e alle missioni.

Radio VoceContinua la programmazione estiva con un nuovo programma pomeridia-no: “Vicini, vicini” dalle 17 alle 19, dal lunedì al venerdì, con ospiti più o me-no famosi in diretta con Luana Vollero. Spazio inoltre all’informazione locale e nazionale. Radio Voce si può ascoltare sugli 88.3 - 88.5 e su internet grazie al servizio streaming: www.radiovoce.it.

fm 88.3 88.5Brescia e Provincia

sora luna e le stelle; in celo l’ai forma-te, clarite et pretiose et belle”.

Pier Arcangelo Di Vora

Per battere l’evasione, diminuite le risorse

Egr. direttore,ll direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera ha inviato una diretti-va ai responsabili degli uffici regiona-li e locali nella quale chiede di predi-sporre, rispetto agli obiettivi prefissati “la riduzione nella misura del 20% del target relativo all’indicatore ‘accerta-menti nei confronti di imprese di pic-cole dimensioni e professionisti’, man-tenendo invariato l’obiettivo mone-tario assegnato”. In pratica i controlli scendono da 221mila a 177mila, ma si vuole superare i 10,6 miliardi di incassi del 2010. Come ciò sia possibile fa par-te delle magie della politica. O meglio delle promesse dei politici. Perché que-sto è un altro regalo fatto agli evasori.

Sandro Malpensa

La parolaai lettori

Sfreccia veloce l’inchiostro sulle pagine, veloce come un veliero che abbozza la rotta giusta. Corre in un crescendo di tensione la penna di Arturo Pérez-Reverte dentro “Il pittore di battaglie”, in un quadro che sussume la disor-dinata geometria del XX secolo nell’incontro fortuito di Falques e Markovic. E veleggiano come barlumi nell’intrico della notte le faccende di Antonia, racchiuse tra le pagine de “Il monaco” di Matthew Gregory Lewis, mentre stanno sospesi come nuvole sull’oceano in burrasca le piccole grandi storie di lucida follia che ardentemente popolano quelle “Ragioni per vivere” di una rivelatrice Amy Hempel.

Rotte letterarie

7La Voce della Valtrompialuglio 2011

Storie. Il cantante e musicista valgobbino che nel 1972 si aggiudica il Festival di Zurigo con "Speranza"

Musica sempreverde con Melzani

Il 30° della piscina comunaleCompie 30 anni la piscina di Lumezzane e nel suo lungo servizio ha fatto regi-strare finora più di due milioni di presenze. Un anniversario che verrà festeg-giato il prossimo 30 luglio con una breve cerimonia, un piccolo rinfresco e un momento di animazione presso le sue vasche esterne. Inaugurata il 1° ago-sto 1981 è cresciuta man mano, annoverando fra le novità maggiori l’instal-lazione del chiosco/bar funzionante durante l’apertura estiva, la creazione di vasche all’aperto e da ultimo, lo scorso maggio, la copertura del tetto con pannelli fotovoltaici che garantiscono autonomia energetica all’intera strut-tura, da anni gestita con oculatezza dall’azienda comunale speciale Albatros.

Lumezzane

Lumezzane, la musica… Speran-za. La nota canzone sempreverde, porta la firma del cittadino valgob-bino Valerio Melzani, che nasce a Ponte Caffaro nel 1948, ma appe-na quindicenne si trasferisce con la famiglia a Lumezzane in cerca di lavoro. Nel tempo libero strim-pella una vecchia chitarra e quando compone “Speranza”, nel lontano 1966 non è ancora diciottenne; la stende a orecchio, perché ancora non conosce le partiture della mu-sica. Questo non gli impedisce di cantarla con gli amici Bimbo, Car-lo La Torre, Rizzi, Graziano Bertoli, in giro per le contrade del paese. L’incontro con il maestro Carlo Fa-valli di Malcesine, che gestiva tre orchestre e si muoveva per tutta l’Italia, fa seguire il deposito del-la canzonein Siae (Società italiana autori editori). La prima uscita uf-ficiale di Melzani con “Speranza”, che canterà quasi sempre in cop-pia con Graziano Bertoli, risale al 1968 nel vecchio teatro dell’orato-rio di San Sebastiano nell’ambito di un concorso “Primi Applausi”. Negli anni successivi la porterà in

giro in tutta la provincia, suscitan-do enorme interesse. Poi arriverà l’epoca delle balere, dei dancing, dei locali dove, a vario titolo, si fa musica prima di tutto ad opera dei numerosi complessi e cantanti che provengono dalla Valle. Nel 1972 la canzone, questa volta cantata in coppia con Daniela Ber-toli, vince il festival internaziona-le di Zurigo. Melzani, insieme a un altro suo pezzo intitolato “La pre-ghiera dell’emigrato” cantata da Loretta Foschetti, si aggiudicherà anche il premio come miglior auto-re in un evento trasmesso in diretta sulla televisione elvetica. Qualche anno fa la Siae ha ufficialmente di-chiarato il pezzo “Sempre Verde”, titolo riservato alle canzoni che hanno avuto un successo economi-co continuativo per oltre vent’anni. Valerio Melzani è sposato e ha due figli, e ha lavorato per tutta la vita in qualità di meccanico stampista in alcune ditte lumezzanesi. Oggi è pensionato, fa parte della corale di Sant’Apollonio ed è nel consiglio del corpo musicale della frazione valgobbina.

di Angelo Seneci

Il cantante Valerio Melzani

E-mail:valtrompiavocemedia.it

A Lumezzane l’estate ha un gusto tutto particolare grazie alla Melone-ra. Da sempre operativa in Valle, la ”Organizzazione Mato Grosso” of-fre nella stagione estiva, ai lumez-zanesi e non, un ricco stand gastro-nomico con molte prelibatezze e la specialità dell’anguria. La Melonera è presente sul territorio valgobbino da 25 anni e l’impegno dei volontari del Mato Grosso in questo quarto di secolo ha reso sempre più importan-te quest’iniziativa benefica. La Me-

lonera è nata infatti con l’intento di ricavare fondi da destinare alle mis-sioni sudamericane che vedono im-pegnati membri di origine lumezza-nese, ad esempio Elisabetta Ungaro e padre Francesco Saleri in Ecuador e Teresi Bossini con il marito Pieran-gelo in Peru. Forte del preziosissimo e fondamentale lavoro dei volonta-ri e amici del Mato Grosso, la Melo-nera sarà aperta tutte le sere, week-end compreso, fino al 31 luglio nella frazione di Valle. (ale.an.)

La Melonera, fresco ristoro per la Valgobbia

“È un netto taglio con il passato, da alcuni mesi abbiamo riaperto il Risto-rante-pizzeria La Terrazza rilevandolo dalla vecchia proprietà e rinominan-dolo La Terrazza del Gabbiano, per da-re continuità all’attività già in essere a Gussago (Il Gabbiano)”, tiene a preci-sare Giacomo Marini, uno dei quattro soci titolari della pizzeria La terrazza del Gabbiano e anche suo rappresen-tante legale. L’occasione per parlare della pizzeria, che a Lumezzane e in Valtrompia già in molti conoscono e apprezzano, è data dalle iniziative che sono in programma per tutti i prossi-

mi mercoledì. “Vogliamo animare le serate con musica dal vivo. Ci saran-no professionisti e ballerini; potranno ballare anche i nostri clienti − aggiun-ge ancora Giacomo Marini− dopo aver mangiato. Il cibo si trova ovunque ma la particolarità è proprio la musica dal vivo. Ogni volta saranno musiche di-verse: dal rock’n’roll al latino america-no al tango al liscio. Tipologie diverse di musica per serate diverse, comuni-cate ai clienti la settimana prima”. Il menù, sempre alla carta, offrirà ovvia-mente la pizza, piatto tipico, ma anche grigliate e birra a caduta. Per l’occasio-

ne la Terrazza sarà sistemata in modo tale che la zona centrale sia libera per poter danzare e i tavoli saranno messi tutti attorno. Questo è solo il primo dei grandi progetti che i titolari della “Ter-razza del Gabbiano” hanno in cantie-re. Non si sbottona perché vuole dare le comunicazioni a date confermate: “Preferiamo dire alla gente le iniziative quando saremo sicuri − aggiunge an-cora Giacomo − di realizzarle. Posso dire che in cantiere ne abbiamo. Co-minciamo con i mercoledì con musica dal vivo, danza, cibo e birra”. Irremo-vibile, ma qualcosa si lascia scappare: una festa della birra in collaborazione con un marchio ben preciso e... non si può dire altro. L’unico modo per sve-lare il mistero è andare alla Terrazza del Gabbiano.La Terrazza del Gabbiano

Lumezzane Gazzolo. La Terrazza del Gabbiano propone tutti i mercoledì esecuzioni dal vivo e birra a caduta

Il cibo è più saporito quando la musica lo rende melodia

Collio. Il 24enne argentino, da tre anni a Collio, ha recentemente conquistato un posto alla XXX Olimpiade

Catriel Soto e le due ruote mtbverso il sogno di Londra 2012

Ospite del direttore sportivo e amico Nicola Mabesolani, il biker tre

volte campione nazionale dell'Argentina milita

dall'anno scorso nel team Protek Maniva Ski della

famiglia Lucchini

L’occasione di una vita arriva all’età di 24 anni per il giovane ar-gentino Catriel Soto: partecipare alle Olimpiadi di Londra 2012. “Ogni at-leta – dice Catriel – sogna di rappre-sentare il proprio Paese nella massi-ma competizione sportiva mondiale. Una possibilità che ho conquistato con tenacia e allenamenti, montan-do ogni giorno in sella alla mountain bike sin da quando a 7 anni facevo le prime gare tra le montagnole di terra costruite appositamente nel-la pianura argentina da dove vengo, vicino al piccolo paese di Colón en-tre Rios, a due chilometri soltanto dal confine con l’Uruguay e tre ore di auto dalla capitale Buenos Aires. Lì la mia squadra erano i miei geni-tori, che mi hanno sostenuto anche

nel venire qui in Italia, sulle strade della Valtrompia, dove il sogno è di-ventato realtà”. Infatti, dal 2009 il 24enne argentino vive tra marzo e settembre a Collio, ospite di Nicola Mabesolani, con il quale si è consolidata un’amicizia che va oltre il rapporto tra atleta e direttore sportivo. “Da due anni – spiega proprio Nicola Mabesolani – Catriel è nel team Protek Maniva Ski in una squadra creata insieme a

un mio collega marchigiano. Catriel è stato capace di vincere in questo 2011 ben 9 gare di livello internazio-nale, conquistando così per il suo Paese la prima storica qualificazione alle Olimpiadi”.Tre anni fa la federazione argentina consentì all’atleta più forte di venire in Italia per un periodo di sei mesi e da allora ha cominciato a correre le gare di cross country sulla distanza di 35-40 chilometri. “Gli allenamenti

– aggiunge Catriel – li svolgo per la maggior parte su strada con una bici da corsa e l’esercizio su sterrato mi serve soltanto per affinare la tecnica. Faccio anche molte ore di palestra e proprio in questo periodo sto ca-ricando parecchio per preparare al meglio le ultime due gare di Coppa del mondo in programma il 14 agosto in Repubblica Ceca e il 21 agosto in Val di Sole e per essere al top anche al Mondiale, che si terrà il prossimo 4 settembre a Champéry in Svizzera”.Una convinzione e una volontà che l’hanno portato dal 94° posto di apri-le nel ranking mondiale Uci a essere oggi fra i primi 30 atleti del mondo, oltre alla conquista del terzo titolo consecutivo di campione nazionale d’Argentina, dove corre anche tra i professionisti su strada. “Qui in Val-trompia le montagne sono davvero belle e io mi trovo molto bene – chiu-de Catriel Soto –, anche grazie alla famiglia Lucchini, che mi è sempre stata vicina e continua a sostenermi con passione. Nel mondo della Mtb guardo con ammirazione al gigante Julien Absalon, anche se l’obiettivo dopo Londra 2012 è fare come Ja-kob Fuglsang, Peter Sagan e Cadel Evans, passando al professionismo su strada, con in testa il sogno di lot-tare un giorno con i migliori ciclisti del mondo sulle strade del Tour de France”.

Alta Valle

Tutta la Valle si è unita per metter-si in regola con il Dpr 160/2010, per cui tutte le amministrazioni locali devono istituire uno Sportello unico per cittadini e imprese che debbano presentare richieste di autorizzazio-ne per avvio, sospensione o modifi-ca di attività produttive sul territorio. Un’adesione da parte di tutti i 18 Co-muni della Valtrompia, più la parteci-pazione di Collebeato, con la Comu-nità montana a fare da capofila. “La Comunità montana – dice Marco Bas-solini, assessore al Territorio –, ha in-

serito lo Sportello unico all’interno di un processo di acquisizione e gestio-ne informatizzata dei dati territoria-li già in corso, dopo l’avvio nel 2008 del Polo catastale di Valle Trompia”. Il programma del Suap associato pre-vede un impegno economico delle amministrazioni di 32.500 euro an-nui per i prossimi tre anni, con una partecipazione anche della Regio-ne nell’ordine dei 75mila euro. “Una volta presentata la domanda – spiega Bassolini –, l’utente non dovrà più re-carsi presso le diverse istituzioni per

acquisire gli eventuali pareri di com-petenza (Asl, Vigili del fuoco, Sovrin-tendenza), ma sarà lo Sportello unico a procurarseli. Inoltre, se la domanda sarà corredata dalle certificazioni di rito, potrà autorizzare subito l’avvio dell’attività, lasciando alle pubbliche amministrazioni il compito di verifi-carne la veridicità. Infine, il Dpr pre-vede che tutte le istanze siano pre-sentate solo in forma telematica alla pubblica amministrazione, che dovrà allestire un sistema di monitoraggio via web per tutti gli interessati”.

La Comunità montana e lo Sportello unico per le attività produttive

di Andrea Alesci

Team Protek Maniva Ski e Catriel SotoNel 2009 la federazione argentina ha mandato l’atleta più forte (Catriel So-to, ndr) in Italia per un periodo di tre mesi, poi diventati sei. Qui si è aggre-gato alla Infotre Lee Cougan e, allenandosi sulle strade dell’Alta Valle, ha co-nosciuto Nicola Mabesolani, che l’ha accolto in casa ed è divenuto direttore sportivo della squadra. L’anno scorso la creazione della nuova Team Protek Maniva Ski, con la famiglia Lucchini che sostiene direttamente il biker 24en-ne. A fine settembre Catriel tornerà in Argentina per disputare il Campionato panamericano e proseguirà gli allenamenti laggiù sino al termine dell’inver-no, quando farà ritorno a Collio per la preparazione specifica a Londra 2012.

8 La Voce della Valtrompialuglio 2011

Sito:www.lavocedelpopolo.it

Il 24enne argentino Catriel Soto e il direttore sportivo Nicola Mabesolani

9La Voce della Valtrompialuglio 2011

E-mail:valtrompiavocemedia.it

Non sono bastate riunioni di sin-daci, appelli ad autorità e parlamen-tari, raccolta di firme tra la gente: la scure delle riduzioni di giorni e ora-rio d’apertura portata avanti dalle Poste Italiane si è abbattuta a inizio luglio su 75 uffici postali lombardi per lo più in piccoli paesi di monta-gna. Tra i dieci breciani tre sono in Valtrompia: Brozzo, Magno di Gar-done e Lavone.Da luglio sono aperti due mattinate solamente: Brozzo mercoledì e ve-nerdì; Magno martedì e sabato; La-vone giovedì e sabato . Ma a Pezzaze non ci stanno e ne hanno discusso in consiglio comunale. “A monte – ha spiegato il sindaco Sergio Richiedei – c’è un accordo, firmato da Poste Italiane Spa e dalle sigle sindacali di

categoria Cisl, Uil,Ugl, Confsal (sin-dacati autonomi), in data 10 maggio 2011. In esso si parla di ‘razionaliz-zazione’ degli uffici monooperatore che, sulla base dei dati dell’operati-vità media giornaliera, presentano una contribuzione ai ricavi di filia-le percentualmente marginale”. Un linguaggio aziendale che non tiene conto della specificità dei piccoli paesi montani, difficoltà soprattut-

to per i tanti pensionati e anziani, in barba alle “unanimi disposizioni per il sostegno e valorizzazione dei pic-coli Comuni” votate in Parlamento. Lo ricorda la mozione unanime del consiglio di Pezzaze. Rivelatasi inuti-le la riunione del 15 giugno dei sinda-ci bresciani interessati con i respon-sabili regionali delle Poste, Pezzaze ora ritenta, cercando di promuovere un’azione insieme agli altri Comuni.

Poste. Pezzaze fa da capofila, portando con sé le ragioni di Brozzo e Magno

di Edmondo Bertussi

Contro la chiusuradegli sportelli postali

I tre Comuni sono impegnati per dirimere

la questione che da inizio luglio ha visto ridurre

giorni e orari d’apertura in 75 uffici postali

di tutta la Lombardia

“Il 1° agosto la miniera Marzoli ri-apre al pubblico”: è il risultato an-nunciato dal sindaco di Pezzaze Sergio Richiedei dopo il certosino e riservato lavoro per comporre il difficile “puzzle” dell’operazione, concluso in poco più di un mese con ultimo unanime passaggio in Consiglio per il “subentro del Co-mune di Pezzaze nella gestione, fruizione e valorizzazione della miniera Marzoli inserita nel conte-sto del Museo del ferro e delle mi-niere”. La Marzoli (20.000 visitatori nel 2006) è chiusa dallo scorso 27 mag-gio, quando i soci (Comunità mon-tana e Comuni) hanno deciso la li-quidazione dell’Agenzia Parco Mi-nerario con incarico al presidente Mauro Tognoli e al professionista Ivano Porteri. “Bisognava riapri-re subito – ha spiegato il sindaco – per non vanificare il lavoro di 11 anni.” Il Comune, proprietario dell’attiguo immobile reception e del Museo del Ferro e delle minie-re, verificata in Regione la possibi-lità del subentro al Parco nel “per-messo di ricerca“ indispensabile per la gestione della miniera coi li-quidatori, ha fatto la relativa do-manda. Poi, con questi e con l’ac-cordo della Comunità montana ha ottenuto miniera e attrezzature in “comodato gratuito”. Occorreva un “gestore” con socie-tà di persone: il Comune ha fatto apposito bando con esito positi-vo. Gestirà la miniera la Cooperati-va Ski-Mine di Schilpario, che ope-ra da tempo (1997) ed ha già re-alizzato vari percorsi nelle minie-re bergamasche (Parco Bonicelli). L’onere per il Comune è riferito al-la tassa annuale della concessione: 957 euro. (e.bert.)

Pezzaze, riapre la miniera Marzoli

Gardone. Un’iniziativa nata dalla collaborazione fra amministrazione comunale e la società Intred Spa

Web senza fili al Parco del MellaUna volta entrati nel parco basta selezionare dall'elenco delle reti "Eir", registrarsi e cominciare la navigazione internet

di Andrea Alesci

Sbarca anche nel Comune di Gar-done Val Trompia la rete senza fili per il collegamento gratuito via in-ternet. Un’iniziativa realizzata grazie alla collaborazione dell’assessorato all’Innovazione tecnologica con la società di comunicazione Intred Spa, scelto dall’amministrazione gardo-nese come partner tecnologico. “Il procedimento che abbiamo avvia-to – dice l’assessore di competenza Piergiuseppe Grazioli – è molto sem-plice. Abbiamo installato alcuni hot spot per la condivisione della ban-da internet e con un procedimento di autenticazione legale in linea con il decreto Pisanu abbiamo dotato il Parco del Mella di una rete sen-za fili. Siamo certi che l’informazio-ne, la libera circolazione delle idee, la Rete stessa sia un diritto di ogni cittadino, così come siamo convinti

che ogni cittadino ne farà un buon utilizzo. Abbiamo scelto il Parco del Mella, perché è molto frequentato ed è un luogo di incontro fra varie generazioni, dai bambini ai genitori ai ragazzi agli adulti. L’investimento sulle nuove generazioni – continua

l’assessore Piergiuseppe Grazioli – è troppo importante, perché con loro costruiamo, nel bene e nel male, la nostra futura società; dunque, ecco l’informazione della rete che viene a giocare un ruolo fondamentale, na-turalmente se viene adoperata nel

Media Valle

modo più appropriato possibile”. Una rete wireless che coprirà la zona del parco, l’interno del bar e l’interno della struttura dei capannoncini, già sapientemente gestita sia in estate sia in inverno da un fattivo gruppo di giovani del paese. La procedura realizzata da Intred è semplice e intuitiva: entrati nel Par-co del Mella basta attivare l’inter-faccia wi-fi del proprio dispositivo portatile (pc, tablet, iphone) e sele-zionare dall’elenco delle reti senza fili che risultano disponibili quella denominata “Eir”. Una volta che si è connessi è sufficiente inserire po-chi dati sensibili e ricevere un sms contenente username e password di navigazione per accedere libe-ramente e gratuitamente ai servizi della rete internet. Inoltre, per tutti quelli che riscontrassero problema-tiche di natura tecnica, la società In-tred ha attivato un numero telefoni-co (199.460000) al quale richiedere assistenza.

Il museo Il forno di Tavernole protagonista più che mai dell’estate sabato 23 luglio, quando sarà teatro per la presentazione in anteprima del volume "Volti e luoghi di Valle Trompia all'alba del Novecento. Le lastre fotografiche di Ottorino Foccoli", edito congiuntamente da Associazione Valtrompia Sto-rica e Comunità montana di Valle Trompia. Un volume curato dallo storico Franco Ghigini a seguito del ritrovamento nel 2010 di alcune fotografie da parte dell’appassionato di storia locale Ferdinando Contessa, originario della frazione marchenese di Aleno. Un libro che fra le iniziative di Valtrompia sto-rica arriva dopo alcune mostre portate in giro per la Valtrompia.

Il 23 luglio anteprima di un libro sulla Valle

11La Voce della Valtrompialuglio 2011

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13La Voce della Valtrompialuglio 2011

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Sarezzo e Villa Carcina cammina-no ancora a braccetto in una speciale notte di festa. Sabato 30 luglio va in scena nei due Comuni triumplini la 7ªedizione de “La Valle e la luna”, ma-nifestazione concepita da Treatro ter-rediconfine e Comunità montana, con l’adesione dei due Comuni triumplini, per trasformare spazi di vita quotidia-na in un caleidoscopico teatro a cie-lo aperto. Un vero e proprio percorso che si snoda tra piazza Cesare Batti-sti e la biblioteca comunale del Bailo a Sarezzo e l’immenso parco di Villa Glisenti a Villa Carcina, contando an-che sulla presenza di un autobus che farà la spola tra i due luoghi in un av-vincente percorso gastronomico con inizio alle ore 19.15. L’evento spettaco-

Sarezzo e Villa Carcina. Sabato 30 luglio arriva nei due Comuni la 7ª edizione de "La Valle e la luna"

di Rosa Casari

Tutti in piazza alla luce della lunafra musica, balli e arte di strada

Concepita da Comunità montana e associazione Treatro terrediconfine,

la manifestazione si svolge tra biblioteca e piazza di Sarezzo e il parco di Villa Glisenti

a Villa Carcina

In autobus per un tour gastronomico

Non solo spettacoli di musica e arte di strada, ma anche la possibilità di compiere un vero e proprio tour ga-stronomico. L’autobus de “La Valle e la luna” partirà alle 19.15 dalla biblioteca di Sarezzo, con l'apeiti-vo dalle 19.30 alle 20 della pastic-ceria Antico caffè dei f.lli Zanoni. Alle 20.45 trasferimento all’Osteria

Vecchia Bottega per il primo piatto. Quindi, alle ore 22 il secondo piatto alla gastronomia Cancarini Adriano a Villa Carcina e alle 23.45 il ritorno in piazza di Sarezzo per il dessert. Per informazioni su tour e spettacoli contattare Stefania del Treatro (030 8901195; cell. 338 5946090, e-mail [email protected]).

lare si aprirà alle 18.30 per i più piccoli con le attività ludiche “Giochi e magia della fluorite. Piccole esperienze di fluorescenza” organizzate da Sibca, che allestirà anche una bancarella di libri per finanziare il progetto “Nati per leggere”. Alle ore 19.30 l’aperitivo alla biblioteca di Sarezzo allietato da “Le piccole cose”, divertente lettura realizzata da Franca Ferrari col musi-cista Davide Bonetti, quindi la lettura per bimbi e famiglie “Storie da ridere”. Da qui (ore 21) la parata di trampolie-ri “Festa di colori” del Teatro dell’Ale-ph alla volta di piazza Cesare Battisti, dove si alterneranno la musica del Je-lencovich Acoustic Duo, gli spettacoli d’arte di strada di Otto il Bassotto e del tedesco Willy Wonder con lo spassoso “Saturday Night Fever”; conclusione col concerto-spettacolo dei Camillo-cromo e la loro “Musica per ciarlata-ni, ballerine e tabarin”. A Villa Carcina invece, “La Valle e la luna” prenderà il via con “Professione Pallonciniere” di Otto il Bassotto, seguito da Willy Won-der e da alcuni artisti argentini: Fede Scoch con “Psircotropico” e i funam-bolici acrobati del Circo Eguap. In chiusura il duo Mare Nostrum(Davide Bonetti ed Enzo Santoro) che propor-rà pizziche e tarantelle. Le sale dell’edi-ficio ospiteranno anche la mostra “Do-no e solidarietà”, allestita dall’Avis di Villa Carcina.

Un'immagine della scorsa edizione

Bassa ValleBovezzo e il cinema sotto le stelleSi va al cinema sotto le stelle a Bovezzo, con un ciclo di proiezioni che s’inoltra fino alla prima decade di agosto. Il prossimo appuntamento è ve-nerdì 29 luglio con “Come l’acqua per gli elefanti”, commedia dal tono melò del regista Francis Lawrence con Robert Pattinson e Reese Whiter-spoon. Venerdì 5 agosto si entra nel mondo western con “Il grinta” dei fratelli Joel & Ethan Coen. Infine, venerdì 12 agosto la commedia hollywo-diana ambientata in Italia “Mangia, prega, ama” con Julia Roberts e Javier Bardem. Le proiezioni si terranno presso il porticato della Sala Colonne, Via Veneto 13/15. In caso di forte maltempo saranno sospese.

S. Vigilio. Nato nel 1908, ha vissuto a lungo nel paese concesiano il quasi omonimo del poeta toscano

Curiosa storia di Alighieri Dante di Giuseppe Belleri

Avere avuto come padre Dante Alighieri non è certamente un fatto normale e alla signora Giuliana, re-sidente a Concesio, rimane il dolce ricordo di un papà garbato, dolce con i quattro figli e la moglie, affa-bile, dalla vasta cultura e che di-scorreva brillantemente con tutti su qualsiasi argomento. Il signor Alighieri – deve aver avuto un bel coraggio sua madre a dargli quel nome – era nato nel 1908 ed ebbe una vita piuttosto movimenta-ta: già all’età di 18 anni, dopo aver assistito alla tragica morte di un caro amico, schiacciato dal tram mentre salutava una ragazza in partenza, decide di lasciare l’Italia e si reca in Inghilterra, dove svolge con dovizia per un bel po’ di anni il mestiere di portavalori per conto dello zio orafo. Nel mezzo del cammin di sua vi-ta, come scriveva il suo omonimo

Dante Alighieri – dove Dante era invece il nome – ritorna in patria e lavora, poi, come interprete per gli americani presso l’arsenale di Gardone Val Trompia: sul pullman che lo porta al lavoro fa la felice conoscenza della signorina Pasqua, originaria di San Vigilio di Conce-

sio, che sposerà soltanto sei mesi più tardi. Finita la Seconda guerra mondiale gestisce l’osteria “Il Bel-gio” vicino al cimitero vantiniano e più tardi la trattoria “La Polve-riera” che si trovava nelal zona d el carcere di Canton Mombello; nell’anno 1966 rimane sempre in

città, decidendo di aprire una ta-baccheria-drogheria alle pendici del monte Maddalena. Mentre in famiglia veniva chiamato “Primo”, dagli amici e dai clienti era sopran-nominato “Ciclamino” per via della sua esile figura. Quando suonava il telefono lascia-va rispondere la moglie, poiché temeva che dicendo “Sono Dante Alighieri”, dall’altra parte del filo – come qualche volta accadeva – scherzosamente lo apostrofassero: “E allora io sono Giulio Cesare!”. Come ben sapevano gli antichi nel nome è già insito il programma di tutta una vita e il nostro Dan-te aveva sicuramente delle carat-teristiche comuni col grande vate toscano vissuto a ridosso del XIV secolo: certo, non ha scritto rime ma ha vissuto una vita avventuro-sa e piena, ha saputo ben usare le lingue e ha lasciato in dote ai figli e ai nipoti il gusto per la poesia, che sovente colora e accompagna la nostra vita terrena in attesa di uscirne “a riveder le stelle”.

Una foto del signor Alighieri Dante

15La Voce della Valtrompialuglio 2011

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La Terrazzadel Gabbiano

di Daniela Fedrigo

Chiamato ancora da molti “Da Sceriffo”, l’area di servizio situata al Passo del Cavallo a Lumezzane sta per assumere un volto diverso. Il pro-prietario, Paride Maccarinelli, ci par-la della sua storia e del suo lavoro, di cui recentemente ha festeggiato il 30° anniversario.In che cosa consista esattamente il suo mestiere?Mi occupo della gestione di quest’area di servizio dal 1985. Essa comprende il bar “Caffè del pompiere”, il benzina-io e l’autolavaggio. Più nello specifico, diamo ai clienti la possibilità di rifor-nirsi di benzina, gasolio e gpl.È un lavoro molto impegnativo?Decisamente sì: diciamo che trascor-ro la maggior parte del mio tempo qui. Mi piace il mio lavoro, mi permette di conoscere e di rimanere in contatto con tantissime persone anche se mi tiene occupato 365 giorni all’anno per più di 10 ore ogni giorno. Per fortuna so di poter contare sempre su alcuni validi collaboratori quali mia moglie Laura, che ho sposato proprio lo scor-so dicembre, Ilaria, mio padre e un altro dipendente molto abile che mi segue e mi dà un mano in numerosi aspetti dell’attività.Ha risentito della crisi econo-mica?Come accade a ogni imprenditore, grande o piccolo che sia, la crisi si è

fatta sentire, sebbene io fornisca un tipo di servizio indispensabile per i clienti. Sto parlando del rifornimen-to di benzina, settore in cui maggior-mente ho potuto riscontrare un cam-biamento di tendenza: fino a qualche

Economia

Nel 1984 Paride lavorava come procac-ciatore d’affari e si fermò a fare rifor-nimento presso il distributore di cui ora è gestore. Il proprietario gli chiese se conoscesse qualcuno interessato a prendere il suo posto e Paride si mise in gioco in prima persona. Dopo un anno da dipendente, si concluse l’at-to di acquisto nel gennaio 1985, no-nostante i familiari non fossero d’ac-cordo sulla scelta di lasciare un lavoro sicuro. Ma già dopo un anno dovettero ricredersi. Trascorso poco tempo, tra-sformarono il locale che ospitava l’of-ficina nell’attuale Caffè del Pompiere, seconda scelta fortunata, soprattutto considerando gli anni d’oro per l’eco-

nomia del paese. Nel 1998 entrò a far parte dei Vigili del fuoco di Lumezza-ne come capo distaccamento, carica che abbandonò dopo circa 10 anni. E nell’aria fluttuava un’idea nuova: due anni fa Paride e i suoi ragazzi fonda-rono l’associazione Protezione civile di Lumezzane, in occasione del terremo-to all’Aquila a Pasqua 2009. Da gen-naio hanno effettuato 129 interventi tra servizi idrici (rifornimento acqua in montagna), servizi al cittadino, as-sistenza a eventi, alle forze dell’ordine al Comune per disboscamenti, alluvio-ni e allagamenti. Ora nel tempo libe-ro Paride affianca i 30 volontari che appartengono a quest’associazione.

La storia di Paride Maccarinelli

anno fa i clienti usavano fare il pieno in maniera regolare e senza problemi, mentre ultimamente si limitano a non spendere mai più di un tot, general-mente intorno ai 20 o 30 euro, e questo li porta a fermarsi da me più spesso.

L’autolavaggio invece è stato purtrop-po penalizzato dal sorgere di nume-rosi autolavaggi fai-da-te nei dintorni, nei quali il cliente spende leggermen-te di meno ma non ha sicuramente lo stesso livello di servizio. Per quanto riguarda il bar, infine, l’andamento è più o meno costante, dipende molto dalla piega presa dall’economia nel dato periodo e infatti si alternano giornate in cui va bene ed altre in cui si lavora poco.Come sarà la nuova area di ser-vizio?Il progetto ha occupato molto tempo, circa tre anni, ma ne è valsa la pena perché sono davvero molto soddisfat-to di come verrà sviluppato. La nuo-va area sorgerà proprio qui accanto e ricoprirà circa 1.700 metri quadrati di superficie, sulla quale trasferire-mo l’autolavaggio, il bar e il benzinaio comprensivo anche di un impianto di ultima generazione per il rifornimen-to di metano liquido e gassoso.Un’ultima domanda: per curio-sità, da dove deriva il nome “Da Sceriffo?”Il soprannome è nato da una sempli-ce battuta da parte di un conoscente: la mia famiglia non è di Lumezzane, proveniamo dalla Valsabbia. Quan-do arrivammo qui, un cliente notò la somiglianza tra il cappello che indos-sava mio padre e quello di un tipico cappello da sceriffo. Allora glielo fece notare e da lì cominciò a prendere pie-de questo nomignolo ormai divenuto un segno di riconoscimento.

Un mestiere a 360 gradi

Dalla pompa di benzina all'autolavaggio allo storico bar

L'incontro

Paride MaccarinelliDa poco festeggiato il 30° anniversario d'attività

Paride Maccarinelli

16 La Voce della Valtrompialuglio 2011

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17La Voce della Valtrompialuglio 2011

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Patria, famiglia, lavoro, sussi-diarietà, tradizioni cristiane. Sono i valori di riferimento di Civiltà ru-rale caccia ambiente (Crca), il nuo-vo movimento politico-culturale, di cui fanno parte agricoltori, alleva-tori, cacciatori, pescatori, aman-ti delle tradizioni e di tutti coloro che sono legati ai valori tipici della civiltà rurale.“Il nostro movimento – racconta Eugenio Casella, tra i fondatori di Crca – nasce per aggregare il mon-do rurale che è oggi in difficoltà a causa della forte crisi di valori. Infatti, sinora i partiti tradizionali hanno goduto dei consensi di cen-tinaia di migliaia di cittadini che hanno creduto alle loro promesse, le quali sono state spesso in gran parte disattese. Noi apparteniamo a tutti i ceti sociali, siamo ispirati al pensiero e alla cultura rurale, e riteniamo che un tale comporta-mento politico voglia far prevalere il pensiero metropolitano vetero-

animalista rispetto alla civiltà ru-rale che annovera tra i suoi fruitori i cacciatori e i pescatori”. R i m e t t e r e l ’ u o m o a l c e n t r o dell’azione e del pensiero. Que-sto si prefigge il movimento, che in pochi mesi (le iscrizioni sono scattate in maggio) ha già superato le 8.500 adesioni in tutta la provin-

cia di Brescia. Alla metà del mese di luglio presso la Camera di Com-mercio è andata in scena la prima assemblea di Civiltà rurale caccia ambiente, presieduta dall’avvoca-to Enzo Bosio, socio fondatore del movimento. La decisione assunta nella riunione è stata di prosegui-re nell’espansione dell’associazio-

Speciale Acl. Si chiama "Civiltà rurale caccia ambiente" e riunisce agricoltori, cacciatori, pescatori, allevatori

Sboccia un nuovo movimentoper aggregare il mondo rurale

di Bruno Liello

Una gruppo che nelle intenzioni vuole

rimettere l'uomo al centro dell'azione e del pensiero. Ad oggi conta

8.500 adesioni in tutta la provincia di Brescia.

Prossima iniziativa il 15 settembre

ne nell’attesa di riuscire a vedere come i partiti di governo e le Re-gioni vorranno mantenere fede alle promesse fatte in campagna eletto-rale. L’assemblea si è conclusa poi con un corteo per le vie del centro cittadino. Durante la riunione sono interve-nuti per portare i saluti delle rispet-tive associazioni anche Francesco Bettoni, presidente della Camera di commercio di Brescia ed Euge-nio Massetti, numero uno di Con-fartigianato, nonché alcuni sinda-ci di Comuni provenienti un po’ da tutta la provincia di Brescia. Tutti questis soggetti hanno testimonia-to con la loro presenza la vicinan-za e il loro interesse nei confronti del movimento. “Teniamo a sottolineare – aggiunge Eugenio Casella – che la nostra bat-taglia non è legata esclusivamente alla caccia, ma a tutti gli aspetti politici e sociali. Se a seguito del-le nostre proteste non otterremo adeguate risposte, entro la fine dell’anno ci muoveremo con deci-sione per creare un vero e proprio partito politico”.Nel frattempo la prossima inizia-tiva è stata programmata per il 15 settembre. “Organizzeremo una giornata in difesa della caccia – chiude sempre Casella – durante la quale chiameremo a raccolta tutti i nostri associati per protestare con-tro la mancanza di attenzione e di rispetto verso l’antica tradizione della caccia. Nel mentre continue-remo a muovereci sul territorio, attraversando i diversi paesi della provincia per riuscire a diffondere con efficacia le nostre ragioni e le nostre idee”.

Eugenio Casella, uno dei fondatori del neonato movimento Crca

Un’auto che vale.

19La Voce della Bassa brescianaluglio 2011

E-mail:valtrompiavocemedia.it

Quando la tiroide non funzionaProblema per il 10% della gente

La patologia tiroidea colpisce in Italia sei milioni di persone, più del 10% della popolazione, con pe-santi ripercussioni sui costi per la diagnostica e la terapia.La tiroide è una ghiandola endo-crina posta alla base del collo che produce ormoni per la regolazio-ne del metabolismo di base e del calcio; T3 e T4 (triiodotironina e tiroxina) regolano la respirazione cellulare e la produzione di calore attraverso il consumo di ossigeno e il metabolismo degli zuccheri e dei grassi; sono costituiti per il 65% da iodio, assunto giornalmen-te come ioduro attraverso l’acqua e gli alimenti.Una aumentata produzione di tali ormoni da parte della ghiandola,

l’ipertiroidismo, provoca iperpro-duzione di calore, sudorazione, tre-mori, tachicardia, dimagrimento, insonnia, alterazione dell’umore, perdita di capelli; una ridotta pro-duzione, l’ipotiroidismo, determi-na obesità, stanchezza, sonnolen-za, gonfiore al volto e alle gambe, bradicardia.

La patologia tiroidea è varia. Il gozzo è la patologia più diffusa; si manifesta come un ingrossa-mento della ghiandola e colpisce prevalentemente le popolazioni delle aree montane, a causa della carenza di iodio nell’acqua e negli alimenti; ha una incidenza del 15% su tutta la popolazione; quando vie-

Salute. Patologie diverse che colpiscono con effetti sulla vita di tutti, sui costi della diagnostica e sulla terapia

Dr. Giampiero D’AddazioSpecialista in Otorinolaringoiatria

La ghiandola produce ormoni

per la regolazione del metabolismo

di base e del calcio. L’ipertiroidismo predilige

il sesso femminile

ne ad alterarsi la normale funzione della ghiandola si creano due situa-zioni che portano a un eccesso di produzione ormonale, l’ipertiroidi-smo o a un difetto, l’ipotiroidismo. Esse hanno una incidenza del 5% e scaturiscono da malattie della ghiandola che riconoscono cau-se genetiche, infiammatorie e im-munologiche. L’ipertiroidismo è la patologia ormonale più frequente dopo il diabete mellito; predilige il sesso femminile nella fascia di età fra i 20 e i 40 anni. L’ipotiroidi-smo consegue in genere a malat-tie infiammatorie croniche; quan-do è congenito risulta fortemente invalidante per la crescita fisica e lo sviluppo psichico del bambino.I noduli tiroidei sono per il 95% di natura benigna, colpiscono in mag-gior misura le donne e non creano particolari problemi se non di natu-ra volumetrica; si calcola che il 50% dei soggetti sani risulta portatore di alterazioni micronodulari. Il re-stante 5-6% è di natura maligna ed è alla ricerca precoce di questo tipo di lesione, che mira la prevenzio-ne. Un controllo periodico clinico e strumentale della tiroide permette di scoprire la patologia in fase ini-ziale, allorquando l’applicazione dei protocolli terapeutici - chirur-gici, farmacologici, radiometaboli-ci - risultano vantaggiosi.

20 La Voce della Valtrompialuglio 2011

Sito:www.lavocedelpopolo.it

CulturaGastronomia con "Luci, colori e sapori" La mostra è stata abbinata sin dall’inizio (2 luglio) a una serie di eventi in giro per la Valle sotto il titolo di “Valtrompia: luci, colori e sapori”. Proprio l’aspetto gastronomico riguarda alcuni ristoranti locali che fino al 31 luglio offriranno menù al prezzo promozionale di 22 euro bevande comprese. Si tratta della trattoria Tamì di Collio, ristorante La Posta di Bovegno, ristoran-te Marcheno, La Fabbrica in Caregno, l’antica trattoria Bresciana a Inzino, la trattoria Al falconiere di Gardone, il ristorante S. Marco a S. Giovanni Pola-veno, la trattoria Ciar de Lüna a Sarezzo (località Cagnaghe). Info ai numeri 030.8337490/495 oppure via mail a [email protected].

Pittura. Aperta fino al 31 luglio al Forno fusorio di Tavernole la mostra “Valtromppia: il mito della montagna”

L’incanto dell’antica Valtrompiatra intense corrusche sfumature

di Andrea Alesci

Spesso le cose belle sono proprio lì, talmente vicine da non riuscire a vederle. Come capita ai paesaggi della Valle del Mella, che nell’ap-prossimarsi del Novecento riman-gono discosti e quasi invisibili. Ora una mostra d’arte al Forno fusorio di Tavernole cercherà di restituirli ai valtrumplini e al pubblico che vorrà accorrere fino al 31 luglio (martedì - venerdì ore 19/21; sabato e domenica ore 15/20) ad ammirare “Valtrompia: il mito della montagna”. Promossa da Comune di Tavernole, Comuni-tà montana, Provincia di Brescia, L’arengario e Amici del forno, la col-

Cinema. “I doni della morte - Parte II” conferma il successo e svela, a chi non ha letto i libri, gli ultimi retroscena

Dieci anni di vita di un personag-gio e di un gruppo di attori, che sono diventati adulti giocandosi la loro “se-cond life” nel mondo magico di Hog-warts. “Harry Potter e la pietra filoso-fale” fu, nel 2001, il primo della serie di otto film sull’ex maghetto. Un suc-cesso planetario che ha moltiplicato quello dei libri di J.K. Rowling e che non si smentisce oggi, con le sale ita-liane invase dall’episodio conclusivo della saga, la seconda parte di “Harry Potter e i doni della morte”. Al netto di trucchi, magie ed effetti speciali la

serie, per dichiarazione degli stessi autori, è più di tutto un inno al pote-re salvifico dell’amicizia. Il legame tra Harry Potter, Ron Weasley e Hermione Granger (i tre attori David Radcliffe, Rupert Grint e Emma Watson, ormai tutti cresciuti) rimane inscindibile fino al termine, quando c’è da combattere il corpo a corpo finale con il malvagio Lord Voldemort (Ralph Fiennes). Una lotta che assume i connotati metaforici di una contrapposizione tra democra-zia e assolutismo, con quell’esercito del male lanciato all’assalto del castel-

lo di Hogwarts, che qui ricompare do-po essere stato abbandonato da Harry, nella prima parte, per sfuggire all’inva-sione delle forze di Voldemort. Con la maturazione dei personaggi si fa più evidente la scoperta che nel mondo adulto le cose funzionano spesso in modo complesso, che bene o male si possono trovare ambiguamente me-scolati in quasi ogni essere umano. Anche nell’enigmatico professor Se-verus Piton, che da un episodio all’al-tro Alan Rickman ha reso la figura più interessante fra i tanti coprotagonisti.

lettiva di pittori, in maggioranza bre-sciani, consta di 43 dipinti su tela o faesite che immortalano la Valle tra Ottocento e Novecento. “Il Forno fu-sorio – dice il sindaco tavernolese, Andrea Porteri – è un monumento al lavoro, portato avanti con costanza e passione da Cesare Giovanelli e gli Amici del forno, anche per restitui-re al territorio dell’Alta Valle quello stampo turistico che ha sempre avu-to”. Un ambiente, quello del forno,

dove si sudava forgiando il ferro e dove ora i valtrumplini possono ri-trovare la propria capacità estetica. “Abbiamo voluto costruire una mo-stra – dice il curatore Maurizio Ber-nardelli Curuz – che non lasciasse soltanto una vibrazione superficiale: bisogna grattare al di sotto del qua-dro. Per questo abbiamo allestito un percorso con schede preparate da Barbara D’Attoma e la consulenza dello storico Carlo Sabatti. Voglia-

mo compiere un viaggio nella gran-de pittura bresciana tra Ottocento e Novecento, nel santuario naturale della Valtrompia, archetipo di una civiltà urbana che cercava nella na-tura il rimedio sovrano alle proprie già moderne nevrosi. Un’epoca del libero mercato sotto il profilo arti-stico, nella quale l’artista deve an-dare incontro ai gusti del pubblico”.Una mostra che guarda alla Valtrom-pia, compatta e conchiusa, come idea del luogo d’origine, luogo tote-mico descritto dalla serie di dipin-ti provenienti da collezioni private bresciane nell’arco di tempo che vadal 1863 al 1944. “La mostra – conti-nua Bernardelli Curuz – documenta il mutamento della percezione dellaValle da parte degli artisti. Angelo In-ganni dipinge piccole comunità nel-la natura; Giovanni Renica dispiegail lato misterioso della Valle, tra acque corrusche, raggi di luce ina-spettati, temporali improvvisi che sorprendono e atterriscono gli abi-tanti; Francesco Filippini unisce in-vece scapigliatura e modernità degli impressionisti, in un’osservazione verista della realtà. Comunque, tut-ti sono mossi dai ritmi consolatori di un paesaggio che diventa pittura per alleviare i traumi di cui è intriso il XX secolo”.

L’ultima battaglia di Harry Potter conclude la saga dopo 10 anni

Un dipinto di Edoardo Togni in mostra al Forno fusorio

Un evento sostenuto e promosso da L’arengario

e Amici del forno. In mostra 43 dipinti che

immortalano la Valle tra Ottocento e Novecento

per mano di una serie di pittori bresciani e non

21La Voce della Valtrompialuglio 2011

E-mail:valtrompiavocemedia.it

SportIl 7° circuito del "Valtrompia Sport"Nell’ambito del 7° circuito “Valtrompia Sport” vanno in scena tra luglio e agosto quattro competizioni che vedono protagonisti i camminatori. Dome-nica 24 luglio la 27ª edizione della “4 campanili”, gara podistica maschile e femminile organizzata dalla Polisportiva Alta Valtrompia. Domenica 31 lu-glio la 2ªedizione della marcia di regolarità “Trofeo Corna Blacca” (info sul sito www.caicolliovt.bs.it o contattando Alberto al 3480528128). Il 14 agosto l’esordio per la corsa podistica sul Sentiero dei minatori (info su www.prolo-cocolliovt.it, tel. 030.9225003). Infine, il 28 agosto la 5ªedizione dell’Ecomara-tona del Maniva (info su www.promosportvallibresciane.it).

Calcio. Confermati mister Nicola e il d.s. Luca Nember. In attacco arriva il goleador veneto Gasparetto

Un Lumezzane di gran caratteredi Alessio Andreoli

Con grande entusiasmo il Lumezza-ne riparte e ha scelto di farlo a Polpe-nazze, teatro del celebre torneo estivo. Dopo il raduno generale di domenica 17 allo stadio Comunale, dove i ragazzi di Nicola hanno effettuato il primo al-lenamento della stagione, la carovana rossoblù ha scoperto le proprie carte davanti alla stampa e numerosi tifosi. Si ricomincia con il telaio e l’ossatura di quella squadra che l’anno scorso ha fatto un campionato ad alto livello ,giungendo al 7° posto e conquistando il pass per la Tim Cup, che prenderà il via il prossimo 7 agosto.Ci sono facce nuove e giovani a parti-re dalla porta dove, vista la regola del-la Lega sull’utilizzo di giocatori classe ’91, il direttore Nember ha optato per la linea verde assicurandosi la giova-ne promessa del Montichiari Alberto Brignoli e l’ex primavera dell’Atalan-ta Rossi. In difesa, dopo le conferme di capitan Emerson, Pini e Pisacane,

forze nuove sono arrivate dalla Sve-zia con il tesseramento del giovane Andrè Mollestam. A rinforzare il cen-trocampo il colpo con l’ex Foligno Fondi, classe 1989. Per l’attacco il re-galo del presidente ai tifosi è il golea-dor veneto Mirco Gasparetto, che può vantare un’importante esperienza sui

campi di A e B con le maglie di Chie-vo, Genoa, Empoli e Pisa. Durante la conferenza stampa che ha aperto la serata il presidente Cavagna ha chia-rito che “seguire una linea giovane per il Lumezzane non è un obbligo, bensì una scelta. Quest’anno per far bene – continua il patron rossoblù

– dovremo avere un po’ di fortuna. Noi dobbiamo dare sempre il 120% in campo: lavoro e impegno sono tutto”. Sulla stessa frequenza è il d.s. Nember che, più volte accostato al Brescia, ha scelto “Lumezzane per convinzione”. Il direttore sportivo valgobbino, che ha lavorato tantissimo per dare a Ni-cola il 90% della rosa già al raduno, ha spiegato la politica della società di “non attendere agosto per fare merca-to e pescare rimasugli nel calderone, ma ci siamo attivati fin da subito per portare al Comunale giocatori impor-tanti.” Insieme a Nember la grande conferma è quella di Nicola. Il tecnico piemontese,alla guida della panchina rossoblù per la seconda stagione con-secutiva, ha espresso forte gratitudine verso la società: “Lumezzane per me è una palestra importante. Qui c’è un ambiente sereno e tranquillo dove po-ter fare molto bene e sono sicuro che il gruppo lavorerà con impegno, dedizio-ne e con l’ambiziosa umiltà che dovrà essere la nostra arma in più”. Al ter-mine della serata la squadra è partita per Dobbiaco, sede del ritiro rossoblù.

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NUMERO 7 - luglio 2011

Edizioni Opera Diocesana San Francesco di Sales

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INFORMAGIOVANI

CONCESIOPiazza Paolo VI, 1 - Tel. 030 2184141LUMEZZANEVia Umberto Gnutti, 2 - Tel. 030 8920519NAVEVia Brescia, 29 c/o biblioteca - Tel. 030 2532753SAREZZO

Via Bailo, 47 c/o biblioteca - Tel. 030 8907539 VILLA CARCINAVia Italia, 24 - Tel. 030 8988224

118 (Emergenza sanitaria)

112 (Carabinieri)

113 (Polizia)

115 (Vigili del Fuoco)

117 (Guardia di Finanza)

1515 (Corpo Forestale)

EMERGENZA

Gardone V.T.: Cell. 3357853490

SOCCORSO ALPINO

ORARI delle SANTE MESSE (Prefestive e Festive)

BOVEZZO: Edicola di Bussacchini Paola, via Sabbioncelli – Bovezzo - Edicola n° 115 di Rossi, via Donizetti – Bovezzo - Edicola di Cancarini Tiziano, via Le Bre-de 18 – Bovezzo COLLIO: Formaggi Trevalli di Zanini Silvio & C. Snc, via Maniva 110/a, San Co-lombano - L’Erbavoglio di Benecchi Lucia, via Castiglioni 95, Collio BOVEGNO: Edicola n° 177 di Fontana Giuseppina, via Roma 21, Bovegno LODRINO: Edicola Bettinsoli Rosetta di Bettinsoli Rosetta, via Roma 6, Lodrino MARCHENO: Cartoleria Facchini Floriana di Facchini Floriana, via Provinciale 3, Brozzo - Tabaccheria Edicola Ricevitoria di Dusina Giampietro, via Zanardelli 3, Marcheno - Cartoleria Gerardini di Gerardini, via Zanardelli 203, Marcheno GARDONE VAL TROMPIA: Emporio Stefano di Reboldi Stefano, via Matteotti 18, Inzino - Edicola “Guido” di Franzini Cesare & C. Snc, via Matteotti, Gardo-ne Val Trompia - Cartoleria Camplani di Camplani Bruno, piazza Garibaldi 43, Gardone Val Trompia POLAVENO: “Lindus” di Buffoli Loretta, via Palini 39, San Giovanni di Polaveno - Edicola Belleri Erminia di Belleri Erminia via Tonetti 4, Gombio SAREZZO: Edicola di Zubani Adriano Matteo, via Petrarca 3, Ponte Zanano - Edicola di Consoli Michela, via Dante 17, Zanano - Cartoleria Mazza Lucia di

Mazza Lucia, piazza Borgo Bailo 12, Sarezzo - Libreria Il Mosaico di Pedrini Daniele, via Zanardelli 50, Sarezzo - Il Chiosco R.S. di Portesi Ornella, piazzale Europa, Crocevia - Tabacchi Alimentari Beccalossi M. Rosa via Antonini 203, Termine LUMEZZANE: Tabaccheria Bar Edicola “Mezzaluna” di Cavagna Fausto, via Brescia 12/c, Valle - Edicola Gnutti D. di Gnutti D., via Monsuello, San Sebastia-no - Edicola Cartoleria di Facchini Sara, via Trieste 3, Sant’Apollonio - Edicola piazza Portegaia, Sant’Apollonio - Edicola via De Gasperi NAVE: Edicola di Mombelli Daniela, via Brescia 162 – Nave - Edicola di Nem-ber Savino, via Brescia 12 – Nave - Edicola di Porta Catia, via San Marco – Nave VILLA CARCINA: Cartoleria di Fusi Cristina, via Tolotti 1, Cogozzo - Privativa Edicola di Rossi Paolo, via Bagozzi 101, Villa Carcina - Edicola Tabaccheria di Maiolini Fabio, Via Marconi 4, Pregno - Edicola Tabacchi Bettinsoli Lucia di Bet-tinsoli Lucia, via Garibaldi 156, Carcina - Edicola, via Veneto, Cailina CONCESIO: Edicola statale, Stocchetta - Edicola Mora Lucia di Mora Lucia, via Europa 306, Costorio - Edicola di Biloni & C. Snc, via Rodolfo da Concesio 67, Concesio - Edicola di Lana Patrizia, via Roncaglie 19/bis, Concesio - Edicola di Schivardi Donatella, via Rizzardi 12, San Vigilio

BOVEGNOS. Giorgio: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.30 - 16.00 (Graticelle) - 18.30

BOVEZZOS. Apollonio: Prefestivo: 16.30 (chiesa vecchia) – 18.30 - Festivo: 8.00 (chiesa vecchia) – 9.30 – 11.00 – 18.30

BRIONES. Zenone: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 10.30 – 17.00CAINOS. Zenone: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00 – 18.00

COLLIOSanti Nazaro e Celso: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 9.30 (chiesa di Memmo) – 11.00 – 18.00S. Colombano - S. Colombano Abate: Prefe-stivo: 17.00 - Festivo: 11.00 – 17.00 - Maniva: Festivo: 15.30 (giugno/settembre)

CONCESIOS. Andrea - S. Andrea Apostolo: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 13.00Pieve - S. Antonino: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30Costorio - S. Giulia: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00 – 11.00 – 18.00S. Vigilio - Santi Vigilio e Gregorio Magno: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00Concesio - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.00 - Festivo: ore 8.00 – 10.30

GARDONE VAL TROMPIAS. Marco: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30Inzino - S. Giorgio: Prefestivo: 17.30 (Santuario Madonna del Castello) – 19.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 19.00. Magno - S. Martino: Prefestivo: 18.30 - Festi-vo: 10.00 – 11.15 – 18.30

PEZZAZES. Apollonio: Prefestivo: 15.45 (Casa di Riposo) – 18.30 - Festivo: 8.00 – 11.00Lavone - S. Maria Maddalena: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 18.00

POLAVENOS. Nicola Vescovo: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 11.00Gombio - S. Maria della Neve: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 10.00 – 18.00 - S. Maria del Giogo: Festivo: 16.00 (maggio/settembre)S. Giovanni Polaveno - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 8.00 – 10.30

SAREZZOSanti Faustino e Giovita: Prefestivo: 18.30 - Festi-vo: 7.30 – 10.00 – 18.30Zanano - Regina della Pace: Prefestivo: 18.00 - Fe-stivo: 8.30 (S. Bernardino di Noboli) – 10.30 – 18.30Ponte Zanano - Cristo Re: Prefestivo: 18.00 - Festi-vo: 8.00 (Maria Madre de Redentore) – 11.00 – 18.30

TAVERNOLE SUL MELLAChiesa Parrocchiale - Santi Filippo e Giacomo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 11.00 – 18.00Cimmo - S. Calogero: Prefestivo: 20.00 - Festivo: 10.30 – 20.00Pezzoro - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 9.30

VILLA CARCINASanti Emiliano e Tirso: Prefestivo: 16.00 (Casa di Riposo) – 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00Cailina - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00Carcina - S. Giacomo: Prefestivo: 17.00 (Pregno) - 18.00 - Festivo: 9.30 - 11.00 - 18.00 Cogozzo - S. Antonio: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00

IRMASS. Trinità: Festivo: 8.30LODRINOS. Vigilio: Prefestivo: 17.00 (Invico) – 18.00 - Festivo: 8.30 (Invico) – 10.00 – 11.00 - 18.00LUMEZZANES. Sebastiano - Santi Fabiano e Sebastiano: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 9.30 – 11.00 – 19.00Valle - S. Carlo Borromeo: Prefestivo: 19.00 - Fe-stivo: 8.00 – 10.30Villaggio Gnutti - S. Giorgio: Prefestivo: 18.00 (Casa di Riposo) - Festivo: 11.00 – 18.00Gazzolo - S. Antonio di Padova: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 9.30 – 11.00 – 18.00Fontana - S. Rocco: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 19.00Pieve - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.30 - Fe-stivo: 7.30 – 10.00 – 11.00 – 18.30S. Apollonio - S. Apollonio: Prefestivo: 19.00 - Fe-stivo: 7.00 – 8.30 – 10.00 – 11.15 – 19.00MARCHENOSanti Pietro e Paolo: Prefestivo: 18.30 (Santuario della Madonnina) - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.30Brozzo - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.00 – 18.30Cesovo - S. Giacomo: Prefestivo: 19.30 MARMENTINOSanti Cosma e Damiano: Prefestivo: 18.30 - Festi-vo: 11.15Ville di Marmentino - Santi Faustino e Giovi-ta: Prefestivo: 20.00 - Festivo: 10.00NAVES. Maria Immacolata: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 – 9.30 – 10.45 – 18.00Muratello - S. Francesco d’Assisi: Prefestivo: 8.30 – 18.30 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 17.30. Cortine - S. Marco: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30

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