LABORATORIO DI ACCOMPAGNAMENTO
LINEE STRATEGICHE E DI INDIRIZZO POLITICO
PER LA PROGRAMMAZIONE DELLO SVILUPPO
Sabrina MontagutiConsulenza di strategia d’impresa - marketing territoriale e finanza innovativa
Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo - IRISS
Consiglio Nazionale delle Ricerche - CNR
Progetto MICE in Italia
Programma Laboratorio
• Lo scenario competitivo
• Laboratorio operativo in termini di politiche e strumenti per
favorire lo sviluppo e aumentare la capacità competitiva del settore
MICE in Campania: gli aspetti strategici ed operativi, le
proposte di strutturazione, attività e performance,
sostenibilità economica
• Il percorso progettuale reticolare: focus sui contratti di rete
Obiettivi del laboratorio
GOAL: Delineare un percorso strategico e operativo finalizzato
a migliorare la competitività del settore MICE in Campania, attraverso la
definizione di una piattaforma di intervento coordinata, per il
rafforzamento di azioni sinergiche con i principali attori locali (pubblici e
privati)
RISULTATI ATTESI: Il percorso progettuale dovrebbe condurre la
Campania a posizionarsi nelle top destinations mondiali per il settore
MICE, a divenire più appealing e di conseguenza a produrre ricchezza
per il territorio.
Il PROGETTO DI COSTITUZIONE: è un documento che
esplicita il percorso che deve condurre alla condivisione, dei soggetti che
costituiranno il C.B./C.R, degli elementi necessari a posizionare la nuova
struttura nella realtà turistica locale e nel mercato del Turismo
Congressuale Internazionale.
I DATI QUANTITATIVI GLOBALI
I dati: secondo la classifica ICCA (International Congress and Convention
Association), l’Italia è al sesto posto nel mondo e al 4° nella classifica
europea della Top Ten delle destinazioni internazionali del MICE per il
numero di incontri, con 452 meeting svolti nel 2014 .
Nel 2014 si sono svolti in Europa 6.316 congressi associativi sul totale degli
11.500 svolti nel mondo.
Volume d’affari mondiale di ca 10 miliardi di euro, di cui oltre 5,5 miliardi di
euro in Europa ->> il 50% dei congressi internazionali si svolge in
EUROPA
Lo scenario di riferimento : i dati quantitativi
I DATI NAZIONALI
69/80
Dei 308.912 eventi rilevati in Italia il 57,5% si è svolto
al Nord, il 26,1% al Centro e il 16,4% nel Sud e nelle Isole.
Il Nord si contraddistingue per un numero di
partecipanti per evento (pari a 89) superiore alla media
nazionale.
Fonte Federcongressi- OICE
I DATI QUALITATIVI
Il settore turistico-congressuale riunisce la categoria degli eventi aggregativi e dei
congressi sotto l’identificativo di MICE (acronimo di Meeting, Incentive, Congress,
Events). All’interno di tale comparto trovano quindi collocazione tutti quegli eventi
rivolti a favorire l’incontro tra diverse tipologie di soggetti.
Trattasi di un segmento molto dinamico, che si evolve a una velocità superiore rispetto
agli attuali fenomeni economici, e che non ha subito importanti flessioni nonostante la
crisi economica mondiale e con capacità di spesa 2-3 volte superiore al turista non
business.
Un comparto capace di veicolare un rilevante afflusso di persone anche dall’estero e
coinvolgere un ampio ventaglio di comparti industriali, con elevati effetti moltiplicativi
in termini di valore aggiunto e occupazione, consentendo una significativa
destagionalizzazione dei flussi turistici.
Il POTENZIALE DI MERCATO
Il settore MICE in Italia costituisce un segmento del turismo molto
importante. In Italia sono arrivati nel 2015 ca 25 milioni di persone per
partecipare a 308.912 eventi in 6.000 strutture.
Il settore offre lavoro a 290 mila persone ed ha aumentato di 97 milioni di
euro la produzione delle aziende agricole, di 3,65 miliardi di quella delle
aziende industriali, di 6,9 miliardi quella degli alberghi e di 4,9 miliardi
quella dei ristoranti, secondo gli ultimi dati resi noti dalla Federcongressi.
Secondo il World Travel & Tourist Council il turismo business
internazionale assorbe il 24% del business di tutto il turismo ed ha un
valore di 993 miliardi di dollari.
In Italia il turismo congressuale pesa ca il 19 % del turismo totale.
La quota dei viaggi d’affari in Italia è inferiore alla media europea di oltre 5
punti percentuali (Fonte: Travel&Tourism Economic Impact 2014, WTTC).
Fonte: Federcongressi
POTENZIALE MERCATO MICE
La quota dei viaggi d’affari in Italia è
inferiore alla media europea di oltre 5
punti percentuali (Fonte:
Travel&Tourism Economic Impact 2014, WTTC).
VIAGGI LEISURE
EUROPA
76,3%
VIAGGI BUSINESS
EUROPA
23,7%
VIAGGI LEISURE ITALIA
81,4 %
VIAGGI BUSINESS ITALIA
18,6%
IL RANKING INTERNAZIONALE
.
IL SISTEMA COMPETITIVO CONGRESSUALE
.
The destinations rotate. They rarely
return to the same destination within a
very short time-span.
L’ARENA COMPETITIVA
Possiamo competere in un mercato trasparente, libero
e concorrenziale
IL SUPPORTO DELLE ISTITUZIONI AL
TURISMO/MICE
.
La promozione turistica nazionale è affidata alla nuova ENIT (riforma art.16,
del D.L. 83/2014) sottoposto alla vigilanza del Ministro dei beni e delle attività culturali e
del turismo e la contestuale.
Parallelamente le Regioni sono depositarie di ampia autonomia amministrativa (riforma
costituzionale del Titolo V ,legge costituzionale n. 3/2001) ponendo in essere:
– programmazione, attraverso l'adozione di piani triennali di sviluppo turistico e dei
relativi programmi annuali di attuazione di tutte le iniziative e coordinamento delle attività
dei diversi soggetti operanti nel territorio;
– promozione dell'immagine unitaria della Regione all'Italia ed all'estero, anche attraverso
le relazioni internazionali;
– finanziamento e dei progetti di sviluppo del territorio e loro selezione (riconoscimento
dei sistemi turistici locali e simili), incentivazione degli operatori del settore;
– coordinamento della raccolta, elaborazione e diffusione dei dati concernenti la
domanda e l'offerta turistica regionale.
Sistema Stato Regioni
.
La cooperazione istituzionale
MICE
• Il 26 luglio 2013, le Regioni , Enit e Federcongressi & Eventi hanno firmato un
Protocollo d’intesa volto a qualificare e rilanciare l’offerta congressuale italiana,
soprattutto sui mercati internazionali.
• Avvio Tavolo di analisi e confronto, al quale sono stati invitati a partecipare
rappresentanti di Confturismo-Confcommercio, Federalberghi, Federturismo-
Confindustria, Confesercenti-Assoturismo.
• Il 18 giugno 2014 e stato costituito dalle Associazioni di categoria il Convention
Bureau Italia.
Il coordinamento regionale
Necessità di un ente-soggetto in grado di coordinare e gestire le risorse e
tutti gli operatori della filiera, e l’assoluta centralità della sua posizione
all’interno del sistema reticolare che si crea.
In quest’ottica, l’agenzia regionale di promozione turistica con il suo ramo
dedicato al MICE è in grado di assolvere tale esigenza, in quanto riesce
ad adempiere a due principali compiti: da un lato, la promo-
commercializzazione e il marketing territoriale della propria destinazione,
dall’altro, la gestione e l’organizzazione della filiera e dei rapporti tra gli
operatori al suo interno.
Il ruolo dell’Agenzia o del CB diventa fondamentale nel rafforzamento
dell’identità e della qualità della destinazione, contribuendo a definire la
competitività di quest’ultima.
La politica di branding della destinazione
Se l’immagine di marca-paese è un valore indiscusso, è altrettanto
indiscutibile la ricchezza rappresentata dai singoli elementi che la
compongono
All’interno della destinazione ITALIA vanno valorizzate le fortissime
identità territoriali, dando modo ai territori di esprimere, in forme
concertate di rappresentatività, le loro proposte e le loro peculiarità e
incoraggiando anche la nascita di “reti di prodotti” e di altre forme
coordinate di proposizione di prodotti.
Al tempo stesso occorre attivare una strutturazione di sistema a rete con
superamento della frammentazione delle iniziative e delle conseguenti
diseconomie e per la differenziazione dei ruoli dei vari soggetti
interessati alla promozione turistica.
I VANTAGGI COMPETITIVI
ESSENZIALI DEL SETTORE MICE
.
1. sedi con molte sale e spazi espositivi, in grado di accogliere
allestimenti personalizzati,
2. hotel vicini alla sede dell’evento, di grandi dimensioni e qualità
effettiva, con servizi all’altezza degli standard internazionali e delle
esigenze della clientela d’affari;
3. trasporti: un buon sistema di collegamenti per raggiungere la sede
dell’evento rapidamente e comodamente anche con mezzi pubblici;
4. rapporto qualità/prezzo competitivo;
5. presenza di una struttura (CB/CR) in grado di fornire informazioni
complete, affidabili, candidature ed assistenza rispetto alla
destinazione;
6. supporto della destinazione nelle fasi di selezione, nelle gare
internazionali, durante l’evento, nell’accoglienza dei partecipanti;
7. innovatitività dei servizi.
I PUNTI DI DEBOLEZZA DEL
SETTORE
.
Un parallelismo MICE-INDUSTRIA TURISTICA per l’analisi delle
criticità e le azioni correttrici:
difficoltà nella governance del settore -> nuova ENIT e rapporti CB/CR
territoriali
promozione all'estero frammentata -> coordinamento nazionale-
regionale-locale
nanismo delle imprese contratti di rete
limiti nella capacità di costruire prodotti turistici competitivi contratti
di rete
infrastrutture insufficienti ->……
formazione del personale inadeguata ->…….
I punti di debolezza del territorio
Scarsa notorietà dell‘immagine della destinazione CAMPANIA quale
meta per il mercato turistico-congressuale
Networking privato-pubblico (reti musei per esempio)
Tariffe elevate dei servizi della destinazione rispetto al mercato
competitivo internazionale di riferimento
Mancanza di centri congressi adeguati in termini infrastrutturali e di
servizi per ospitare eventi rivolti a un bacino di partecipanti superiore a
500.
Scarsa digitalizzazione dei servizi a supporto della filiera turistica e
della promo-commercializzazione del prodotto turistico-congressuale
campano rispetto alle best practice nazionali e internazionali
Fenomeni di microcriminalità nella destinazione che potrebbero far
percepire la Campania come una destinazione pericolosa per i turisti
Le strategia di sviluppo del comparto turistico-congressuale campano Gli obiettivi di business e le linee di intervento
•business e le linee d’interventoMACRO – OBIETTIVI TARGET
1. Miglioramento e consolidamento del posizionamento della
destinazione Campania nel comparto turistico-congressuale nel ranking
nazionale e internazionale;
2. Incremento del fatturato generato dal comparto turistico-
congressuale e dell’indotto generato a vantaggio dell’economia
regionale (in termini di occupazione, commercio, etc.);
3. Destagionalizzazione dei flussi turistici grazie al contributo
del comparto turistico-congressuale ai trend della domanda turistica
globale campana.
Il RUOLO delle ISTITUZIONI LOCALI
2/80
Strategie top down - > determinata dall’alto con volontà forte delle
istituzioni ( con risorse economiche e risorse umane qualificate)
Strategie bottom up -> definita dalle imprese che sentono il bisogno di
aggregarsi per unire le forze per migliorare la loro competitività
Strategie reticolare -> mix tra le precedenti con un valore aggiunto
sinergico tra forza imprenditoriale e impegno istituzionale , presenza
soft top down (attenzione gestione centri congressi pubblici
Analisi delle risorse finanziarie attivabili per la filiera turistico
congressuale ?
LE DIRETTRICI DEL PROGETTO
• Definire un “prodotto congressuale”, realizzato e comunicato secondo standard apprezzati a livello internazionale, capace di differenziarsi rispetto a diversi segmenti di mercato e rispetto alla valorizzazione dei caratteri specifici delle diverse realtà del nostro territorio
WHAT
• Struttura organizzativa
• Sostenibilità economicaHOW
• Per incrementare l’efficacia e l’efficienzadell’offerta congressuale e la sua competitivitàsi dovrà operare in direzione dell’affermazionedi forme evolute che facciano leva sullerelazioni fra gli attori
WHO
PERCHE’ LE RETI DI IMPRESA
Necessita di sviluppo business – Forze endogene
Potenziale di mercato ancora inespresso –Forze esogene
Incentivi per le aggregazioni di imprese –Forze esogene
Readiness del contesto istituzionale:
Forze esogene
PROTAGONISTI DELLA CRESCITA : LE RETI DI IMPRESA
Contratto di rete territoriale
• Il contratto di rete impegna n imprese ad operare sinergicamente
per il raggiungimento di obiettivi comuni, per crescere insieme e
migliorare la propria competitività
• Può beneficiare del riconoscimento di tale attività attraverso il
patrocinio delle istituzioni locali (al contratto di rete possono
partecipare solo imprese)
CLUSTERING MICE
La costruzione di una filiera, ATTRAVERSO IL CONTRATTO DI
RETE, è importante per:
- creare le condizioni migliori di accoglienza, aumentando così la
attrattività del territorio;
- massimizzare le ricadute degli eventi per il territorio
- facilitare lo scambio di informazioni e know-how
- rafforzare il potere contrattuale nei confronti dei clienti finali, degli
operatori del settore, dei fornitori e dei finanziatori
- facilitare la collaborazione tra segmenti diversi (es. accordi tra alberghi e
strutture congressuali, musei e servizi transfer, high tech services e
guide….)
- bilanciare correttamente concorrenza e cooperazione/coordinamento.
Il contratto di rete come formula di crescita e
competizione
In uno scenario economico caratterizzato da un mercato globalizzato,
competitivo e da imprese sottocapitalizzate con dimensioni non idonee alla
espansione internazionale
il contratto di rete
rappresenta per le imprese italiane una concreta opportunità per
incrementare la propria capacità innovativa e competitività, senza alcuna
compromissione della propria autonomia e indipendenza. (Legge n.
33/2009, art. 3, co. 4 ter e 4 quater, e Legge n. 122/2010 – Legge n.
134/2012 – Legge n. 221/2012)
Il contratto di rete come formula di
crescita e competizione
Goal: Favorire la crescita della capacità competitiva ed innovativa delle
imprese, incentivandone l’aggregazione al fine di realizzare progetti
industriali, commerciali, tecnici o tecnologici in comune
E’ la relazione organizzata tra più imprenditori che si obbligano ad
esercitare in comune una o più attività economiche allo scopo di accrescere
la reciproca capacità innovativa e la competitività sul mercato
L’intento è quello di creare un modello flessibile di aggregazione che sia in
grado di sfruttare pienamente tutti gli elementi di eccellenza di ogni
singola impresa, essendo basato sulla complementarità dei soggetti
partecipanti al contratto aventi la comune finalità di raggiungere l’obiettivo
prefissato.
VANTAGGI COMPETITIVI DELLA RETE
I plus commerciali, di marketing, di posizionamento
competitivo
CAPACITA’ DI PENETRAZIONE COMMERCIALE:
Maggiore massa critica per competere sui mercati esteri (fiere,
trade missions, filiali commerciali, branding..)
VANTAGGI NELLA GESTIONE DELLA SUPPLY CHAIN
Più potere contrattuale nei confronti di terzi soggetti
CLUSTERING : Copertura di maggiori segmenti della filiera
CRESCITA CULTURALE - Condivisione del Know how – Piani
di formazione, sviluppare Capitale umano - Promuovere
Innovazione
ACCESS TO FINANCE – Miglior rating di rete per finanza
Il contratto di rete come formula di
crescita e competizione
Tutte le imprese che operino in Italia, iscritte nel Registro imprese, ivi
comprese le stabili organizzazioni di soggetti non residenti,
indipendentemente da dimensioni, veste giuridica e regimi contabili.
Non possono partecipare direttamente:
• enti pubblici non economici
• professionisti
Soggetti che possono dare vita ad una rete
Vantaggi per le reti di imprese
• Semplificazione amministrativa nel confronto con altre forme
aggregative
• Benefici fiscali
• Incentivi finanziari per i contratti di rete
• Accesso al CREDITO: miglioramento rating
• Le “Reti” possono partecipare a gare d’appalto( L. n. 221/2012 (di conversione del D.L. n. 179/2012) sancisce la possibilità per le reti d’imprese
di stipulare contratti con la Pubblica Amministrazione. Infatti, tale intervento normativo ha
novellato il D.Lgs. n. 163/2006 c.d. “Codice degli Appalti Pubblici” prevedendo che possano
partecipare alle gare di appalto indette dalle Pubbliche Amministrazioni anche “le aggregazioni tra
le imprese aderenti al contratto di rete”.
• Premialità in tema di incentivazioni finanziarie su bando alle pmi
TASSONOMIA DELLE RETI
Da Dicembre 2012, è in vigore un nuovo “contratto di rete”, che si
caratterizza per due ipotesi alternative che le imprese possono scegliere di
adottare:
“soggettività giuridica”
Rete contratto Rete soggetto
1. “leggera” no fondo patr. e organo comune
2. “pesante” si fondo patr,. organo comune, denominazione e sede di rete, esercizio di
un’attività esterna verso terzi
• Responsabilità limitata al fondo patrimoniale comune per le obbligazioni
contratte dall’organo comune
• La redazione ed il deposito di una s.p.
La rete-contratto
La c.d. rete-contratto è caratterizzata dalla mancata obbligatorietà del fondo
patrimoniale comune e dell’organo comune
Può essere dotata di codice fiscale (Risoluzione 70 del 30 giugno 2011) ma non
ha soggettività tributaria.
Il rapporto tra partecipanti ed eventuale organo comune rientra nello schema
del mandato, con o senza rappresentanza.
Fatturazione attiva e passiva pro quota.
Ciascuna impresa aderente alla rete farà concorrere alla formazione
del proprio risultato di periodo i costi che ha sostenuto e i ricavi che
ha realizzato per l’attuazione del programma di rete
La rete-soggetto
Presenza di un fondo patrimoniale comune
Indicazione della sede e denominazione della rete
Individuazione di un soggetto esecutore (organo comune)
Volontà, da parte delle imprese aderenti, di far acquisire la soggettività
giuridica alla rete.
->>> Iscrizione della rete nella sezione ordinaria R.I.
La RETE‐SOGGETTO, quale autonomo centro di imputazione di interessi
e rapporti giuridici, acquista rilevanza anche dal punto di vista tributario
(soggettività tributaria attiva e passiva) ed è soggetta all’imposta sul reddito
delle società, all’Irap e all’IVA, ed è altresì obbligata alla tenuta delle
scritture contabili per l’attività commerciale esercitata.
ELEMENTI FONDANTI IL CONTRATTO
DI RETE
Il programma di reteObiettivi strategici rete, modalità di misurazione
degli obiettivi
Organo comune (monocratico, collegiale, inesistente) e suoi poteri
di rappresentanza
Fondo patrimoniale comune e sua gestione
Regole per le modifiche del programma di rete,
in particolare sulle maggioranze necessarie
Modalità di successiva adesione al contratto , clausole facoltative di
recesso
L’ORGANO COMUNE
L’organo comune è formato da un singolo soggetto in composizione
monocratica oppure da una pluralità di membri in composizione collegiale e ha mandato per
l’esecuzione del contratto o di una o più parti di esso. Può essere
coadiuvato da:
soggetti esterni alla rete SUPER PARTES che garantiscono il vincolo collaborativo paritario
singole imprese partecipanti per lo svolgimento di attività specifiche
specifici gruppi di lavoro composti ad hoc sia dai partecipanti che da soggetti terzi per l’esecuzione
di singoli progetti
Il contratto di rete : l’organo comune
Nella rete-contratto la presenza dell’organo comune è solo eventuale; può essere
previsto un contratto di rete in cui non vi sia l’istituzione dell’organo (perché ad es. non vi
è la necessità di svolgere attività che diano vita a rapporti comuni con terzi). In questo caso
tutti i partecipanti hanno la rappresentanza salvo deleghe conferite espressamente ad alcuni
per lo svolgimento di determinate attività o affari (in genere si affida alla società capofila la
delega ai rapporti con i terzi)
Nella rete-soggetto la presenza dell’organo comune è invece necessaria. Quando la
rete ha optato per acquisire la soggettività giuridica, l’organo comune agisce in
rappresentanza della “rete”.
Se viene istituito l’organo comune, nel contratto deve essere indicato espressamente
oltre al nome, anche i poteri di gestione e rappresentanza conferiti e le regole relative alla
sua eventuale sostituzione durante la vita del contratto.
ATTIVITA’ DELL’ORGANO COMUNE E
RESPONSABILITA’
L’organo comune, salvo diversamente disposto nel
contratto, ha potere di rappresentanza degli
imprenditori partecipanti alla rete per:
programmazione negoziata con le Pubbliche Amministrazioni
interventi di garanzia per l’accesso al credito
sviluppo del sistema imprenditoriale nei processi di
internazionalizzazione e di innovazione previsti dall’action
plan
ulteriori poteri di rappresentanza eventualmente
conferiti dai contraenti
Vige un regime di responsabilità patrimoniale limitata al fondo comune per le obbligazioni
contratte dall’organo comune in relazione al programma di rete.
HP DELLA CONFIGURAZIONE
ORGANIZZATIVA
NEXT STEPS DEL PERCORSO PROGETTUALE
Identificazione dei poli di turismo congressuale secondari
(i contratti di rete locali) su base provinciale che..
si pongano come primo punto di riferimento territoriale per gli
operatori, specie esteri, per intercettare con immediatezza le richieste
dislocate nei diversi contesti territoriali della regione e interfacciarsi poi con
il principale hub turistico-congressuale campano- il Campania
Convention Bureau o l’Agenzia di promozione turistica con branca
congressuale
favoriscano un sistema sinergico tra stakeholders pubblici e privati
in coerenza con una unica policy regionale.
HP DELLA CONFIGURAZIONE
ORGANIZZATIVA
Convention Bureau o ramo dell’Agenzia
di promozione turistica REGIONE
CAMPANIA
Governanceterritoriale e
strategica
CONTRATTO RETE NAPOLI
esistente
CONTRATTO RETE ISOLE
CONTRATTO RETE
AVELLINO
CONTRATTO RETE
SALERNO
CONTRATTO RETE
BENEVENTO
CONTRATTO RETE
CASERTA
MODELLO DI CONTRATTO RETE TURISMO MICE
privato
patrocinato
cofinanziato
• Composto da imprese private: in forma di contratto di rete
• es. gruppi alberghieri, ristorazione, transfer, con manager di rete superpartes
• Compartecipazione pubblica per supporto istituzionale allo sviluppo economico del settore
• Fruisce di premialità per la volontà di aggregarsi e crescere insieme su incentivi pubblici o bandi EU
LA GOVERNANCE DEL TURISMO CONGRESSUALE
E’ utile che vi sia un network per gestire un settore per sua natura
“trasversale” e per :
1. Migliorare la capacità competitiva dell’offerta locale
2. Aggregare i diversi fattori che entrano in gioco nel turismo
3. Attivare meccanismi strutturati di coordinamento tra Istituzioni
(in un’ottica di multilevel governance) e Associazioni di categoria
orientati al raggiungimento degli obiettivi
4. Governare le scelte strategiche per interventi infrastrutturali,
miglioramento dei servizi ricettivi e dell’offerta turistica,
qualificazione dell’offerta in termini di servizi.
4/80
Il CONTRATTO DI RETE SU BASE PROVINCIALE MICE
-> raggruppamento di imprese (contratto di rete) che ha come
funzione fondamentale quella di promuovere sui mercati un datoterritorio, attraverso l'aggregazione delle differenti componenti
dell‘offerta in un'ottica integrata, al fine di stimolare il turismo di
business, attivare eventi di richiamo come congressi, manifestazioni
e altro.
Il CR si attiva presso le varie OIG (Organizzazioni Internazionali Governative), i
PCO (Professional Congress Organizzateur), OING (Organizzazioni Internazionali
Non Governative) o imprese e associazioni multinazionali o nazionali,
per convincerle ad organizzare gli eventi presso le loro località di
riferimento a fronte di diverse candidature.
IL PIANO DELLE ATTIVITA’ DEL CR/CB
1. PRODUCT STRATEGY parte dalla Mappatura dell’offerta congressuale diretta ed
indiretta ;
2. l’informazione turistica e la promozione delle sedi congressuali, pianificando
strategie di sviluppo e coordinando gli attori della filiera al fine di generare network
dell’offerta locale;
3. identificazione dei mercati che per caratteristiche dei congressi, dimensioni,
periodicità e target più si adattano alla location di riferimento;
4. le attività di internazionalizzazione (fiere di settore , workshop, etc)
5. il monitoraggio e l’analisi della customer satisfaction
6. verifica puntuale della sostenibilità economica
7. consulenza alle imprese
8. presentazione delle candidature
9. relazioni con amministratori locali
10. controllo qualità
11. meeting & incentive meeting planners guide
12. avere un programma Ambasciatori (il “capitale intellettuale” della destinazione)
1.2
PRODUCT STRATEGY - mapping
Contenitori congressuali
Strutture ricettive
Fornitori di servizi congressuali
• Centri congressi/fieristici
• Sedi storiche
• Sedi congressuali alberghiere
• Sedi congressuali diverse museali, teatrali, diverse..
• Tecnologici
• Transfer
• Traduzioni
• Catering r ristorazione
• Eventi
• Sicurezza
• Etc…
• PCO
• Agenzie Viaggio con congress department
• Hotels
• Ville e dimore storiche
• Altre strutture ricettive, etc
Organizzatori congressi
IL PIANO DELLE ATTIVITA’ INTERNAZIONALI
International MICE fairs con ENIT
•Martedì, 19 Aprile 2016 - Giovedì, 21 Aprile 2016
Francoforte IMEX Francoforte 2016
•http://www.imex-frankfurt.com/
•Martedì, 18 Ottobre 2016 - Giovedì, 20 Ottobre
2016
Las Vegas IMEX Las Vegas 2016
•http://www.imexamerica.com/
•Martedì, 29 Novembre 2016 - Giovedì, 01
Dicembre 2016
Barcellona IBTM 2016
•http://www.ibtmworld.com/
•Registrati nel Club Italia e partecipa con ENIT
Il programma di internazionalizzazione – caso
Firenze CB
Il programma di internazionalizzazione
• workshop b2b & sales mission (incontri programmati tra domanda ed offerta) all
‘estero;
• fam trip, sul territorio nazionale;
• supporto all organizzazione di inspection visit (visite di ispezione per la scelta di una
destinazione) alle venues (sedi), piu' rispondenti alle esigenze dei committenti;
• programmi promozionali per sviluppo segmento corporate;
• forme di cooperazione tra i soci;
• azioni di promozione e di accrescimento della societa' e dei soci;
• programmi di ricerca ed innovazione in collaborazione con universita' e centri di
ricerca pubblici e privati;
• rapporti della societa' con enti e istituzioni locali comunitarie, nazionali e
internazionali;
THE AMBASSADORS
Mettere in rete chi può favorire l’acquisizione di eventi
internazionali principali direttci d’intervento ipotizzate.
Attivazione di una rete di “ambasciatori” che contribuiscano
nell’ambito della loro professione o sfera d’azione a promuovere
la destinazione CAMPANIA per il MICE.
Mettere in rete i rappresentanti delle istituzioni nazionali e locali, del mondo
accademico, delle imprese, della ricerca, della moda, delle professioni,
dell’internazionalizzazione, leader di vari settori dell’economia e della
cultura, che hanno l’opportunità di favorire l’acquisizione di congressi
ed eventi internazionali.
THE AMBASSADORS
3/80
principali direttrici d’intervento ipotizzate.
Il caso Firenze: un programma ufficialmente riconosciuto che favorisce il coinvolgimento
di eminenti personalità del mondo accademico, scientifico, medico, professionale e di
ricerca interessati a candidare Firenze come sede di un futuro evento congressuale.
Far parte del FALP - Florence Academic & Leader Program significa diventare
“ambasciatore” del territorio, assumendo il ruolo di interlocutore privilegiato nel tessuto
cittadino: un leader civico che può su un supporto istituzionale e operativo efficiente per
ottenere l’assegnazione del congresso.
Aderendo al FALP si ha accesso ad un network esclusivo che garantirà:
•preparazione della candidatura
•partnership istituzionale
•visibilità e prestigio dell’attività scientifica
•supporto operativo della filiera congressuale locale
•un contributo al miglioramento dell’immagine di Firenze
LE AZIONI INNOVATIVE DEI
COMPETITORS
.
App che offre sconti, offerte speciali ed extra gratuiti ai
congressisti
Finanziamenti agevolati agli organizzatori
Rete ambassadors
Eventi speciali per i congressisti
Patrocinio politico istituzionale dei comuni
I plus del contratto di rete
8/80
Più potere contrattuale nei
confronti di terzi soggetti
Maggiore massa critica per competere sui
mercati
MARKETING INTERNAZIONALE -fiere, eventi, incoming
Condivisione del Know how
Vantaggi nella gestione della supply chain
Migliore posizionamento
del brand
Maggiori disponibilità di risorse creditizie
e finanziarie
Rapporti
fiduciari
Obiettivi
condivisi
Economie
di
rete
LE FONDAMENTA DEL CONTRATTO DI RETE
IL FINANZIAMENTO DELLE ATTIVITA’ -
IL FONDO PATRIMONIALE
Il contratto può prevedere l'istituzione di un fondo patrimoniale comune destinato a
coprire le attività previste nell’action plan:
• al fondo patrimoniale comune si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni di cui
agli articoli 2614 e 2615, secondo comma, del codice civile; in ogni caso, per le
obbligazioni contratte dall'organo comune in relazione al programma di rete, i terzi
possono far valere i loro diritti esclusivamente sul fondo comune;
• Nel caso di rete sprovvista di fondo comune, si ritiene che per le obbligazioni assunte
nell’esecuzione del contratto di rete, invece, siano responsabili direttamente ed in via
solidale le imprese aderenti alla rete.
• Entro due mesi dalla chiusura dell'esercizio annuale l'organo comune redige una
situazione patrimoniale, osservando, in quanto compatibili, le disposizioni relative al
bilancio di esercizio della società per azioni, e la deposita presso l'ufficio del registro
delle imprese del luogo ove ha sede.
LA CONFIGURAZIONE BUDGETARIA DEL CONTRATTO DI RETE
2/80
Il programma di rete definisce, attraverso il conto economico previsionale, i costi/ricavi con esplicita definizione del fabbisogno finanziario, i soggetti finanziatori e le fonti di copertura.
Fonti di finanziamento:
• Fee fissi dei membri
• Fee variabili (action plan internazionalizzazione/sviluppo candidature)
• Sponsorizzazioni
• Contributi fondo perduto su bandi EU, NAZIONALI, LOCALI
Il tasso di autofinanziamento non è mai al 100%....
I CDR – DATI QUANTITATIVI
Aggiornamento al 3 marzo 2016
ABRUZZO 715
BASILICATA 166
CALABRIA 342
CAMPANIA 718
EMILIA-ROMAGNA 1.389FRIULI-VENEZIA GIULIA 464
LAZIO 1.154
LIGURIA 432LOMBARDIA 2.508
MARCHE 449
MOLISE 40
PIEMONTE 651PUGLIA 842
SARDEGNA 379
SICILIA 270
TOSCANA 1.332
TRENTINO-ALTO ADIGE 237
UMBRIA 279
VALLE D'AOSTA 18
VENETO 1.133
2.699 CONTRATTI DI RETE DI
CUI 370 CON PERSONALITA’
GIURIDICA
->>> 13.518 IMPRESE
COINVOLTE
Le tipologie di reti + case histories
Alcuni esempi di reti:
SETTORE TURISMO: MARKETING ON LINE CONGIUNTO /SVILUPPO
TOUR OPERATORS ESTERI
SETTORE MICE: PROMOZIONE INTERNAZIONALE E SVILUPPO MICE
CB Napoli
RETE MICE Sardegna , Brindisi, etc
1. Orizzontali (filiera integrata complementare)
2. Verticali (subfornitura per grande azienda)
I CONTRATTI DI RETE MICE IN
CAMPANIA – NAPOLI
Valorizzare l'offerta congressuale di Napoli, cercando di attirare in città eventi, meeting e congressi
producendo benefici sull'intero indotto turistico del territorio. E' l'obiettivo del "Convention
Bureau", l'organismo che raccoglie - grazie ad un contratto di rete sottoscritto tra imprese private -
molti dei principali attori del settore alberghiero e di servizi e che vuole rappresentare una vera e
propria opportunità per fare competere Napoli, in maniera coordinata e strutturata, sul mercato della
Meeting Industry nazionale ed internazionale.
"Worldwide ranking: number of meetings per country" 450 grandi eventi congressuali, dei quali solo
12 si sono svolti a Napoli.
Il CBN si prefigge di essere il punto di riferimento del sistema Mice (Meetings, Incentives,
Conferences and Events) partenopeo per coordinare e rappresentare in Italia e all'estero l'eccellenza e
l'efficacia congressuale della destinazione Napoli, in grado di accogliere eventi di varia natura e
dimensione.
La sua nascita risponde all'importanza che il mercato dei congressi riveste per l'economia italiana e ha
lo scopo di attrarre candidature internazionali con l'obiettivo di far crescere il turismo congressuale a
Napoli, settore trainante per un'industria turistica di qualità.
I CONTRATTI DI RETE MICE –
SARDEGNA
È costituita, con sede a Cagliari, la Rete Mice Sardegna, cui aderiscono 25 imprese del settore
degli eventi di tutta l’isola.
La rete si propone di curare la promozione dei servizi delle imprese aderenti e di coordinarne
l’offerta al fine di garantire le migliori opportunità per realizzare un evento in Sardegna.
Le imprese che ne fanno parte appartengono alle seguenti categorie e rappresentano l’intera
filiera della meeting industry della Sardegna:
- Hotels con un numero di camere compreso tra 60 e 500 unità e sale Congressi da 50 a 1000
posti
- Centri congressi con una capienza sale da 30 a 1600 posti
- Dimore storiche con sale riunioni da 20 a 180 posti e banchetti fino a 1000 persone
- PCO e DMC
- Società di servizi congressuali: audio-video, allestimenti
- Società di servizi aeroportuali
- Società di transfer, società di organizzazione escursioni, team buiding e intrattenimento.
Il coordinamento è affidato a consulente esterno.
I CONTRATTI DI RETE MICE
Nasce il club di prodotto MICExperience Puglia
MICExperience riunisce oggi 14 società e ha come polo logistico la città di Brindisi.
Il progetto ha l’ambizione di creare un prodotto MICE innovativo e altamente esperienziale,
assolutamente non concorrenziale alle classiche e ormai consolidate mete del turismo business.
Attraverso una valida strategia di accompagnamento delle imprese, trasmettendo all’imprenditore un
approccio e una metodologia di analisi preparatoria agli eventi internazionali e fornendo indicazioni
sui corretti tempi, metodi e strumenti tecnici per svolgere la fase del “follow-up”, MICExperience
metterà in connessione il mercato locale con i mercati dei paesi focus mediante la partecipazione a
eventi di rilievo e adottando nuove strategie di comunicazione che abbiano come primo feedback un
vivo interesse sia per il territorio sia per le imprese coinvolte nel progetto.
Un team building in vigna..
Office retreat in una masseria a contatto con la produzione di olio d’oliva e di formaggio,
intervallando le sessioni di lavoro con attività di gruppo fortemente legate al territorio
Focus paesi -> area BRIC
PANORAMICA AGEVOLAZIONI FINANZIARIE
2/80
ANALISI AGEVOLAZIONI FINANZIARIE RETI DI IMPRESA
GLI INCENTIVI
FINANZIARI PER LE RETI
Cdr 1
-> contributi a favore delle reti di impresa nel settore turistico.
Il bando MIBACT è finalizzato a promuovere i processi di integrazione tra le imprese
turistiche attraverso lo strumento delle reti di impresa, supportando la riorganizzazione
della filiera turistica, la qualificazione del comparto e gli investimenti per accrescere la
capacità competitiva e innovativa dell’imprenditorialità turistica nazionale, in particolare sui
mercati esteri. A disposizione ci sono complessivamente 8 milioni di euro, per la
concessione di agevolazioni fino a un massimo di 200 mila euro a fondo perduto per
progetto di rete.
Le aggregazioni devono prevedere la presenza di almeno dieci MPI ed almeno l’80% delle
imprese partecipanti alla rete o all’aggregazione dovranno essere imprese appartenenti al
settore turistico, come risultante, quale attività principale, dall’iscrizione al registro delle
imprese.
IL BANDO MIBACT SUI
CONTRATTI DI RETE
Cdr3
I progetti dovranno riguardare una o più delle seguenti attività:
a) iniziative per la riduzione dei costi delle imprese attraverso la messa a sistema di
strumenti informativi di amministrazione, gestione e prenotazione dei servizi
turistici, e creazione di piattaforme per acquisti collettivi;
b) iniziative che migliorino la conoscenza del territorio a fini turistici, con particolare
riferimento a sistemi di promo-commercializzazione on-line;
c) implementazione di iniziative di promo-commercializzazione che utilizzino le
nuove tecnologie e, in particolare, i nuovi strumenti di social marketing;
d) sviluppo di iniziative e di strumenti di promo-commercializzazione condivise tra le
aziende della rete ed alla creazione di pacchetti turistici innovativi;
e) promo-commercializzazione delle imprese sui mercati esteri attraverso la
partecipazione a fiere ed alla creazione di materiali promozionali comuni.
IL BANDO MIBACT SUI
CONTRATTI DI RETE
cdr4
Le spese ammissibili (da intendersi al netto di IVA, bolli, oneri bancari e ogni altra
imposta e/o onere accessorio):
- i costi funzionali alla costituzione della rete di imprese, quali quelli riferiti alla
presentazione di fideiussioni, spese notarili e di registrazione (nella misura massima
del 5% del contributo richiesto);
- i costi per tecnologie e strumentazioni hardware e software funzionali al progetto di
aggregazione;
- i costi di consulenza e assistenza tecnico-specialistica prestate da soggetti esterni
alla aggregazione per la redazione del programma di rete e sviluppo del progetto
(nella misura massima del 10% del contributo richiesto);
- i costi per la promozione integrata sul territorio nazionale e per la promozione
unitaria sui mercati internazionali, in particolare attraverso le attività di promozione
dell’ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo;
- i costi per la comunicazione e la pubblicità riferiti alle attività di progetto;
- i costi per la formazione dei titolari d’azienda e del personale dipendente impiegato
nelle attività di progetto (nella misura massima del 15% del contributo richiesto).
IL BANDO MIBACT SUI
CONTRATTI DI RETE
cdr5
Non sono ammesse le seguenti tipologie di spesa:
a) amministrative e di gestione o comunque per servizi continuativi,
periodici o connessi alle normali spese di funzionamento dei soggetti
beneficiari;
b) per adeguamento ad obblighi di legge;
c) di manutenzione ordinaria e straordinaria;
d) per forniture e consulenze fatturate tra i soggetti appartenenti alla
medesima aggregazione, ivi compresi soci e amministratori;
e) per l’acquisto di beni usati;
f) i cui pagamenti sono effettuati tramite compensazione di qualsiasi
genere tra beneficiario e fornitore;
IL BANDO MIBACT SUI CONTRATTI DI
RETE: la sinergia con ENIT E REGIONI
cdr2
Le attività promozionali dovranno essere in sinergia con quelle
dell’ENIT e delle Regioni di riferimento della rete.
L’art. 3, comma 3, prevede poi una previsione che recita “Le
regioni, ove hanno sede le imprese partecipanti alla rete,
verificano la compatibilità dei progetti presentati con
le linee di politica turistica regionale”
IL BANDO MIBACT SUI CONTRATTI
DI RETE: le premialita’
cdr7
Le premialità sono i seguenti:
1) numero dei soggetti che partecipano alla rete di impresa (da 10 a 19
– 1 punto); (da 20 a 29 – 2 punti) fino a un massimo di 10 punti;
2) interregionalità dei progetti (2 punti per ogni ambito regionale
coinvolto);
3) progetti miranti alla destagionalizzazione dei flussi turistici (da 1 a 10
punti);
4) affidamento all’ENIT delle attività di promo-commercializzazione sui
mercati internazionali (da 5 a 10 punti in proporzione alle azioni
affidate);
5) utilizzo di tecnologie innovative di promo-commercializzazione on
line compatibili con il portale Italia.it (da 1 a 10 punti).
I finanziamenti agevolati per le reti
IL PLAFOND RETI PMI
.
• E' stato modificato il “Plafond Reti PMI”, di recente istituito da Cassa Depositi e
Prestiti che può ora essere utilizzato dalle banche per concedere finanziamenti
alle PMI che sottoscrivono un contratto di rete.
• Si tratta di un' importante novità che permetterà una maggiore libertà nell'utilizzo
delle risorse da parte delle imprese in rete per finanziare le proprie attività.
• Il Plafond è destinato a sostenere gli investimenti, da realizzare o in corso di
realizzazione, delle imprese appartenenti a reti ovvero a soddisfarne le esigenze di
incremento del capitale circolante - è dotato di 500 milioni di euro, messi a
disposizione dalla Banca Europea per gli Investimenti a condizioni di
particolare favore.
• L'elenco delle banche aderenti è disponibile sul sito Cassa Depositi e Prestiti
LE OPPORTUNITA’ DI FONTE EUROPEA
2014-2010
Gli strumenti di finanziamento per il turismo per il prossimo periodo di programmazione
2014-2020 sono:
COSME
COSME – Sostegno al settore turistico : Diversificare l’offerta e i prodotti turistici –
Promuovere prodotti turistici tematici transnazionali
HORIZON 2020
Programma per la ricerca e innovazione che prevede misure per sostenere il settore del
turismo, attraverso applicazioni e soluzioni innovative per servizi turistici in settori quali
ICT, trasporto sostenibile etc.;
LIFE sostiene il turismo sostenibile
EUROPA CREATIVA per la cooperazione transnazionale culturale
EUROPA PER I CITTADINI
che finanzia iniziative di gemellaggi tra i comuni europei e sono un'ottima opportunità
per far conoscere le proprie città all'estero. Dead line 2016 1 settembre 2016 Reti di città
Agevolazioni fiscali
Il Decreto legge 83/2014, ART.9, ha introdotto alcuni strumenti per sostenere il
patrimonio culturale e rilanciare il settore turistico.
-- > un credito d'imposta per i periodi 2015, 2016, 2017, per gli esercizi ricettivi singoli
o aggregati con servizi extraricettivi o ancillari, nella misura del trenta per cento dei
costi sostenuti per investimenti ed attività di sviluppo (wifi, consulenza
marketing digitale, ..).
L’agevolazione è concessa a ciascuna impresa nel rispetto dei limiti imposti dalla UE, e
quindi secondo la regola del “de minimis”, e comunque fino all’importo massimo
complessivo di € 12.500 (spesa sostenuta pari a Euro 41.666) nei tre anni di imposta.
L’effettività del sostenimento delle spese deve risultare da apposita attestazione rilasciata
dal presidente del collegio sindacale, ovvero da un revisore legale o da un
commercialista. Dal 1° gennaio al 28 febbraio dell’anno successivo a quello di
effettuazione delle spese, le imprese interessate devono presentare al Mibact apposita
domanda per il riconoscimento del credito d’imposta.Legge 29.07.2014, n. 106, decreto Mibact 12.02.2015 (G.U. n. 68 del 23.03.2015)
Il Decreto legge 83/2014, art.10, per le strutture ricettive esistenti alla data del 1°
gennaio 2012, consente un credito d'imposta nella misura del trenta per cento delle
spese sostenute (max 666.667) fino ad un massimo di 200.000 euro nei periodi di
imposta 2014-2016 per gli interventi relative a interventi di ristrutturazione edilizia di
cui all'articolo 3, comma 1, lettera d), del decreto del Presidente della Repubblica 6
giugno 2001, n. 380, o a interventi di eliminazione delle barriere architettoniche.
Il credito d'imposta e' ripartito in tre quote annuali di pari importo e, in ogni caso, e'
riconosciuto nel rispetto dei limiti di cui al regolamento (UE) n. 1407/2013 della
Commissione europea del 18 dicembre 2013, relativo all'applicazione degli articoli 107 e
108 del trattato sul funzionamento dell'Unione Europea agli aiuti de minimis.
_>>>credito d’imposta è alternativo e non cumulabile, in relazione a medesime
voci di spesa, con altre agevolazioni di natura fiscale
Gli incentivi patrimonio
culturale/turismo: ART BONUS
Art bonus= Beneficio fiscale concesso sotto forma di credito d’imposta per le erogazioni
liberali in denaro per interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali
pubblici
Beneficiari: Pubbliche amministrazioni, ovvero il Mibact, le Regioni, i Comuni, le Province,
le Città Metropolitane e le altre amministrazioni dello Stato; Fondazioni lirico sinfoniche e
Teatri di tradizione; Istituti e luoghi della cultura di appartenenza pubblica (art.101 cod.
BBCC e del Paesaggio)
Credito d’imposta eroganti: 50% per il 2016, e 65% a regime (Art.1, comma 318, Legge
di Stabilità 2016, modifica dell’art. 1, comma 1, D.L. n. 83/2014)
Privati: Il credito di imposta non può eccedere il 15% del reddito imponibile
Imprese: credito d’imposta nel limite del 5% dei ricavi
IL PERCORSO OPERATIVO
.
LE FASI OPERATIVE DI
IMPLEMENTAZIONE DEL PROGETTO
MICE CAMPANIA SUA BASE PROVINCIALE
LE FASI DELLA COSTITUZIONE DEL CONTRATTO DI RETE
L’AVVIO E LA GESTIONE DEL CONTRATTO DI RETE: ASPETTI
STRATEGICI ED OPERATIVI DELLA IPOTESI PROGETTUALE
2/80
Individuazione dei soci PARTECIPANTI al contratto di
rete: imprese della filiera turistico congressuale
Individuazione dei soci SOSTENITORI del contratto di rete:
enti pubblici funzionali (CCIAA, Comuni, Autorità portuali, Enti museali..
operatori privati “strategici” (fiera, aeroporto, ecc.) partecipati da enti
pubblici
Apertura di un FOCUS GROUP di confronto e dibattito, volto a:
individuare il percorso da seguire nella costituzione del contratto di rete,
definire l’assunzione di impegni da parte dei soggetti coinvolti e dei risultati
attesi nel breve-medio periodo (analisi costi/ricavi).
Coordinamento attività a cura di figura super partes.
LE FASI DI COSTRUZIONE DI UN
CONTRATTO DI RETE
L’interesse dell’imprenditore alla «crescita»
Gli obiettivi della crescita (international trade, innovazione
tecnologica, minimizzazione costi..)
Strategia di rete e l’individuazione puntuale di una o più attività
economiche che divengono oggetto del contratto
La redazione di un BUSINESS PLAN (risultati attesi e budget)
La costituzione del fondo patrimoniale comune
La costituzione dell’organo di gestione comune e delle
conseguenti regole di governance condivise
Contratto di rete
Sperimentazione in forma leggera (rete contratto)
Il passaggio alla rete Soggetto
LE FASI DI COSTRUZIONE DI UN
CONTRATTO DI RETE
L’interesse dell’imprenditore alla «crescita»
Gli obiettivi della crescita (international trade, innovazione
tecnologica, minimizzazione costi..)
Strategia di rete e l’individuazione puntuale di una o più attività
economiche che divengono oggetto del contratto
La redazione di un BUSINESS PLAN (risultati attesi e budget)
La costituzione del fondo patrimoniale comune
La costituzione dell’organo di gestione comune e delle
conseguenti regole di governance condivise
Contratto di rete
Sperimentazione in forma leggera (rete contratto)
Il passaggio alla rete Soggetto
COME SI RILEVA L’OPPORTUNITA’ DI AGGREGARSI?
ANALISI APPROFONDITA DELLA PROPRIA
SITUAZIONE
ECONOMICO/PATRIMONIALE/COMPETITIVA
Fase 1:
RILEVAZIONE DEI BISOGNI DELL’IMPRESA E DELLE
IPOTESI DI SODDISFACIMENTO DEGLI STESSI
Fase 2:
INCONTRO TRA IMPRESE CHE MANIFESTANO LE
STESSE ESIGENZE E POSSONO INTEGRARSI IN UN
PROGETTO COMUNE
Check up aziendale + focus obiettivi –strategie-azioni
• BUSINESS PLAN PROGRAMMA DI RETE
•
• Obiettivi strategici e operativi, piano di azione, modalità di misurazione stato di
avanzamento dei risultati attesi, etc
• Bilancio di previsione / proiezione conto economico a 3 anni
• Governance della rete, struttura organizzativa, eventuale presenza del manager di
rete
• Comunicazione integrata (sito web, cataloghi..)
• Iniziative internazionali - fiere
• Collaborazioni con Centri di ricerca
• Acquisti in comune, supply chain, procurement
• Condivisione risorse umane (Opportunità : Distacco e Codatorialità
D.Lgs.276/2003 come modificato dal D.L 76/2013 convertito nella L. 99/2013)
• Eventuale costituzione Fondo patrimoniale comune
• Eventuale costituzione organo comune
IL CONTENUTO ESSENZIALE DEL CONTRATTO DI RETE
Le cause dell’insuccesso dei Contratti di Rete
.
8 regole di efficienza dei contratti rete
1. Redigono un business plan triennale
2. Definiscono obiettivi quantificabili e misurabili
3. Coordinamento manageriale
4. Sono orientati al risultato
5. Sviluppano capacità di collaborazione, team building inclusivo e non
esclusivo
6. Operano secondo schemi di lealtà e fiducia
7. Long learning life mood
8. Hanno una vision chiara e concreta dei risultati da raggiungere
L’atto costitutivo
Atto Pubblico
Scrittura Privata Autenticata
Atto firmato digitalmente dalle parti contraenti (solo per reti contratto) –Contratto di rete
on line su modello standard tipizzato reso disponibile dal Sistema Camerale tramite
Infocamere
Possibilità di costituzione senza l'intervento di un notaio
Ministero dello Sviluppo Economico Circolare 3676/C dell'8 gennaio 2015
Sarà necessaria però la sottoscrizione digitale dei rappresentanti di tutte le imprese
partecipanti e la registrazione dell'atto così formato all'Agenzia delle Entrate.
Il business plan della rete locale
I
DIAGNOSTICA ECONOMICO-FINANZIARIA
CRONOPROGRAMMA ANNUALE
IL PIANO DI SVILUPPO TRIENNALE
IL PIANO ECONOMICO ANNUALE CON PROIEZIONE TRIENNALE
LA SITUAZIONE PATRIMONIALE
FOCUS SULLE FONTI DI FINANZIAMENTO
La proiezione economico-finanziaria
Conto economico previsionale Rete di Imprese
Anno 2016 Anno 2017 Anno 2018
Costi commerciali 15.000,00 120.000,00 130.000,00
Consulenza marketing e commerciale 3.000,00 15.000,00 15.000,00
Pubblicizzazione e ufficio stampa 6.000,00
Partecipazione a fiere in Italia 40.000,00 40.000,00
Partecipazioni a fiere all'Estero - 65.000,00 75.000,00
Brochure rete –sito web 6.000,00
Costi amministrativi della rete 15.000,00 10.000,00 10.000,00
Spese di costituzione e stesura contratto di rete 3.000,00
Redazione contratto di rete e B.P 3.000,00
Spese consulenze 8.000,00 7.000,00 7.000,00
Gestione amministrativa 1.000,00 3.000,00 3.000,00
Costi della Rete 30.000,00 130.000,00 140.000,00
Contributi dai Retisti 15.000,00 50.000,00 50.000,00
Contributo CCIAA, sponsor
Grants
15.000,00 20.000,00
60.000,00
20.000,00
70.000,00
Utile (perdita) Rete - - -
La configurazione
economico-finanziaria
Come si evince dal prospetto del Conto economico previsionale i retisti
sono tenuti a corrispondere i contributi a copertura dell’intero ammontare
dei costi della rete così da portare in perfetto equilibrio la gestione e non
generare perdite.
In detto prospetto è previsto che ogni retista partecipi a tutti gli eventi,
ma nella programmazione poi specifica del programma annuale definitivo
si dovrà tenere conto della reale partecipazione al programma di rete
(quote fisse e quote variabili) .
Allegato:
Manifestazione di interesse al progetto .
NEXT STEPS
Roberto Micera
Responsabile Scientifico Ciclo di incontri seminariali e laboratori di accompagnamento
Progetto MICE in Italia per l’IRISS-CNR
Sabrina Montaguti
Consulente aziendale
Per ulteriori approfondimenti
United we stand, divided we fall
Gaetano Bocchetti
Commissario Ente Provinciale per il Turismo di Napoli