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L’IRCCS INRCA 50 Anni di Storia - Marche · 2018. 9. 21. · 3 50 tipicamente geriatrico. La rete...

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L’IRCCS INRCA 50 Anni di Storia
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L’IRCCS INRCA50 Anni di Storia

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50 Anni di Storia

Identità dell’IRCCS INRCA

Le SediAd oggi l’IRCCS INRCA ha sedi nel territorio nazionale, ognuna con caratteristiche specifiche:Presidio Ospedaliero di Ricerca di Ancona opera lungo due linee direttrici fondamentali, rappresentate dalla gestione del paziente geriatrico acuto complesso e dal percorso del paziente chirurgico anziano. Per la prima tipologia di problemi, il presidio di Ancona dispone di una accettazione geriatrica urgente nelle 24 ore che è l’unica esistente in Italia. Presidio Ospedaliero di Ricerca di Fermo svolge attività clinico-assistenziale sui pazienti ricoverati, attività scientifica e di ricerca specificatamente orientata all’invecchiamento cardio-cerebrovascolare, nel rispetto dei fini istituzionali dell’Ente, cioè prevenire e comprimere la disabilità nell’anziano e recuperare le capacità funzionali.Presidio Ospedaliero di Ricerca di Casatenovo, in Lombardia, opera in modo specializzato per le malattie respiratorie croniche, che gestisce sia nella fase della acuzie che in quella della riabilitazione compresa la riabilitazione respiratoria ad alta intensività.Presidio Ospedaliero di Ricerca di Cosenza nasce nel 1975, si caratterizza come centro per lo studio, la diagnosi e la cura delle malattie Geriatriche e la riabilitazione.Presidio Ospedaliero di Osimo incorporato nell’INRCA con LR Marche n.34 del 4.12.2017.

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IRCCS INRCA

Gli organi Direttore Generale: Dr. Gianni GengaDirettore Scientifico: Dr.ssa Fabrizia LattanzioConsiglio di Indirizzo e Verifica: Presidente Prof. Roberto BernabeiCollegio Sindacale: Presidente Piergiorgio Dini

La Storia Gli esordi L’origine dell’INRCA può essere fatta risalire al 1844, anno nel quale è stato istituito ad Ancona l’Ospizio dei Poveri per iniziativa della Congregazione dei Mercanti e degli Artisti con scopi di assistenza e beneficenza, nell’ambito del vecchio ospedale della SS. Trinità e S. Anna, situato nei locali del Convento di S. Francesco alle Scale.Il 10 marzo 1871 Vittorio Emanuele II Legalizza l’Ospizio dei poveri vecchi. Nel 1881, a seguito di una donazione della Provincia di Ancona, l’Istituto diveniva pubblico ed assumeva la denominazione di “Ospizio dei Poveri Vecchi e di Mendicità Vittorio Emanuele II (V.E II)”. Negli anni intorno al 1920 l’Opera Pia Ospizio di Ancona veniva trasferita fuori città, nella località delle Grazie, presso la Villa Persichetti, in ambienti più adeguati per ospitare anziani soli, indigenti, ma anche convalescenti e, spesso, malati cronici con disabilità invalidanti. Nel corso degli anni l’Ospizio si era progressivamente trasformato in un vero Gerontocomio, adeguato ai tempi, con un ampio sviluppo dell’assistenza socio-sanitaria (medici ed infermieri).Con DPR del 26/8/1961, l’Opera Pia Ospizio dei Poveri Vecchi e di Mendicità V.E.II, grazie ai suoi livelli organizzativi assistenziali, veniva denominata Istituto di Riposo e Cura per Anziani (IRCA) e, quindi, nel 1963, gli veniva riconosciuto il suo carattere nazionale (INRCA) e, successivamente (1968), definito quale “Istituto di Ricovero e Cura a carattere scientifico (IRCCS)”, specializzato sui problemi degli Anziani, l’unico in Italia.

1960-1978 La trasformazione e il primo riconoscimento del carattere scientificoNel 1961 l’Ospizio diveniva Istituto di Riposo e Cura per Anziani Vittorio Emanuele II che doveva provvedere al ricovero, all’assistenza e alle cure degli anziani. Il segretario dell’Ente era il rag. Paolinelli e il Presidente del Consiglio di Amministrazione Enrico Sacripanti. Con DPR del 1963 veniva riconosciuto quale Istituto Nazionale di Riposo e Cura per Anziani Vittorio Emanuele II, nasceva cioè l’INRCA con il riconoscimento di un’attività a livello nazionale a favore degli anziani. In questi anni grazie al fermento culturale di alcuni professionisti viene individuato un nuovo modo di considerare l’anziano identificandone bisogni specifici tali da richiedere strutture e servizi ad hoc.Il 22 marzo del 1964 viene inaugurato l’ospedale Geriatrico “U. Sestilli” una struttura all’avanguardia, con innovative attività assistenziali in cui erano presenti centri specialistici geriatrici come la riabilitazione, l’urologia, il centro per lo studio e cura della sordità senile, centro per lo studio delle distrofie cutanee senili, il centro per lo studio dei dismetabolismi. I notevoli fermenti delle attività geriatriche portano l’INRCA al riconoscimento quale Istituto a carattere scientifico IRCCS, tramite delibera del Ministero della Sanità il 12 giugno 1968.Nel 1969 viene inaugurato il Dipartimento delle Ricerche Gerontologiche e Geriatriche, in un complesso sito in via Birarelli ad Ancona, dove una volta era ubicato l’ospizio de’ Poveri vecchi. Voluto dal dott. Paolinelli, il dipartimento, riconosciuto su scala nazionale, vantava la partecipazione di illustri scienziati e studiosi fornendo l’opportunità all’Istituto di poter rafforzare il ruolo di IRCCS, differenziandosi nettamente da quello di un Ospedale comune. Grazie alla collaborazione con il prof. Verzar di Basilea, precursore europeo della ricerca scientifica gerontologica, al prof Nagy dell’Ungheria ed al Prof. Fabris di Pavia, si realizzano gruppi di studio interessati ai problemi tipici dell’invecchiamento dal punto di vista biologico, clinico e socio economico. Nasce il primo approccio alla complessità dell’invecchiamento grazie al metodo della valutazione multidimensionale

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tipicamente geriatrico. La rete di collaborazioni con le varie comunità scientifiche italiane e straniere fa sì che l’INRCA diventi polo di riferimento nel campo gerontologico. È negli anni settanta che il Dipartimento dell’INRCA si dota di un microscopio elettronico a trasmissione (uno dei pochissimi in Italia), di una biblioteca con più di 400 abbonamenti a riviste scientifiche nel settore della geriatria e gerontologia, di uno stabulario per l’allevamento e riproduzione di animali (topi e ratti), di laboratori di crioconservazione.I principali settori di interesse scientifico del Dipartimento ricerca erano quelli relativi agli studi sulla biologia dell’invecchiamento, sulle basi biologiche delle malattie neurodegenerative e cardiovascolari, immunosenescenza e neoplasie dell’anziano. Grazie alla positiva esperienza conseguita ad Ancona e alla totale assenza in Italia di strutture dedicate alle problematiche dell’anziano, l’INRCA riesce a far assumere alla geriatria e alla gerontologia le dimensioni di un vero problema nazionale ottenendone il suo inserimento nel programma di sviluppo economico che prevedeva la realizzazione di nuovi 82.000 posti letto di cui 17.000 per lungodegenti e geriatrici. L’INRCA viene inclusa nel piano di programmazione nazionale e apre nuovi centri di riferimento per l’assistenza all’anziano su tutto il territorio nazionale (Casatenovo, Genova, Torino, Firenze, Roma, Fermo, Appignano, Pescara, Cosenza, Cagliari).

1978-1998 Il consolidamento dell’IstitutoDopo la Direzione Generale e Scientifica del dott. Paolinelli, succede alla Direzione Scientifica il dott. Illuminati coadiuvato da un Consiglio di amministrazione. Negli anni novanta, il Ministro della Salute decide di commissariare l’INRCA, e nel 1994 viene nominato quale commissario straordinario il prof. Crivellini che impone una svolta profonda all’Istituto. Oltre a sostenere una serie di attività che vedevano i pazienti al centro del cambiamento, promuove in particolare un laboratorio della postura ed analisi del movimento, un servizio di Telemedicina e Teleconsulto, un Centro Diurno per i malati di Alzheimer. In questa fase, la Direzione Scientifica veniva guidata dal prof. Franceschi che realizza un moderno laboratorio di Biologia Molecolare. Ha inizio, così, lo studio della genetica dell’invecchiamento, in particolare dell’invecchiamento “di successo”, rappresentato dal modello dei centenari quale esempio di longevità. Nel campo della farmacologia, l’INRCA partecipava attivamente a trials clinici nazionali ed internazionali contribuendo a portare la sua esperienza sulla popolazione anziana, poco studiata, in termini di efficacia dei farmaci, nonché sugli effetti collaterali. Notevole l’impegno profuso nella ricerca epidemiologica sul diabete, sull’ipertensione, sulla demenza, sull’osteoporosi.

1998-2008 La legge di riordino degli IRCCS e il nuovo assetto dell’INRCAIn questi anni, sul piano politico nazionale, veniva delineandosi il riordino degli IRCCS con il DL n. 288 del 2003. La conferenza Stato–Regioni nella seduta del 1 luglio 2004 concorda i criteri di regolamentazione degli Istituti a carattere scientifico, con particolare riferimento a quelli non trasformati in fondazione come l’IRCCS INRCA.Con la promulgazione della Legge Regionale 21 del 21 dicembre 2006 “Disposizioni in materia di riordino della disciplina dell’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico INRCA di Ancona” può essere avviato il processo riorganizzativo dell’Istituto sulla base degli obiettivi assegnati all’IRCCS-INRCA e della definizione delle attività chiave.Nel 2006, come previsto dal D.Lgs 288/03, che definiva la nuova organizzazione e il nuovo impianto istituzionale degli IRCCS, l’Istituto supera positivamente la valutazione per il riconoscimento della sua identità e della sua specificità geriatrico-gerontologica, come unico Istituto che opera in questa area, con propria personalità giuridica pubblica ed autonomia imprenditoriale (Decreto Ministeriale del 27.06.2006). Il riconoscimento dell’INRCA come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) lo pone nella rete degli Enti di rilevanza nazionale impegnati a perseguire, oltre che prestazioni assistenziali di alta specialità, finalità di ricerca prevalentemente clinica e traslazionale, nel campo biomedico e nell’organizzazione e gestione dei servizi sanitari, secondo standard di eccellenza.Dopo la legge di riordino si apre una nuova fase per l’IRCCS INRCA che vede un forte cambiamento

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IRCCS INRCA

dell’assetto organizzativo e gestionale. Finita l’era del commissariamento veniva nominato nel 2007 quale Direttore Generale il dr. Aprile.

2008-2018 Il cambio di paradigma e la nuova strategia scientificaDopo la legge di riordino, a capo dell’Istituto si sono succeduti in qualità di Direttore Generale il dr. Aprile, il dr. Zuccatelli e il dr. Genga, attualmente in carica; mentre per la Direzione Scientifica la dr.ssa Fabrizia Lattanzio. In questo mutato scenario, vengono ridefinite la mission e la vision orientante ad affrontare con un approccio multidisciplinare integrato le problematiche geriatriche e gerontologiche attraverso ambiti fortemente interrelati tra loro: attività clinico assistenziale, attività di ricerca scientifica e attività di alta formazione. Il ruolo e le finalità dell’IRCCS INRCA fanno quindi riferimento a due ambiti fondamentali e fortemente integrati fra loro - la ricerca traslazionale nel campo biomedico, epidemiologico, clinico e in quello dell’organizzazione e gestione dei servizi sanitari, e l’attività assistenziale con prestazioni di ricovero e cura di alta specialità. Il disegno di riordino avviato dal 2008 si è posto l’obiettivo di definire e caratterizzare l’Istituto come un sistema di risorse, competenze, processi organizzativi e servizi orientati alla ricerca, alla soddisfazione delle esigenze assistenziali degli anziani, spesso di alta complessità, ed in grado di contribuire allo sviluppo della “cultura” sull’invecchiamento della popolazione.Tappa fondamentale dell’Istituto è stata nel 2016 la conferma del riconoscimento come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico con decreto del Ministro della Salute (DM 21 Marzo 2016) per la disciplina di “geriatria”.

L’Attività ScientificaIl Network internazionale Rete di collaborazioni e di partnership attive nei vari Paesi Europei per i progetti di ricerca

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Italia Longeva Nel 2012, l’IRCCS INRCA fonda con il Ministero della Salute e la Regione Marche, ITALIA LONGEVA, il Network dedicato all’invecchiamento, per promuovere una nuova visione dell’anziano quale risorsa per la società. Obiettivo della sinergia tra INRCA e Italia Longeva è rendere l’anziano il più possibile autonomo, aumentarne gli spazi di autosufficienza, contenere il consumo di farmaci, semplificare le condizioni di vita e infine ridurre l’impatto economico sul Servizio Sanitario.All’interno del Network Italia Longeva, nel 2018, è stato riconosciuto all’IRCCS-INRCA il ruolo di Coordinamento della Rete degli IRCCS per l’Invecchiamento. Ad oggi la rete coinvolge 11 IRCCS: l’INRCA, l’Istituto Rizzoli, l’Istituto Galeazzi, la Fondazione Policlinico Gemelli, il Policlinico San Matteo di Pavia, la Fondazione Bietti, il Policlinico di Milano, l’Istituto Auxologico, l’Istituto De Bellis, l’Istituto Mario Negri e la Fondazione Don Gnocchi.

I ProgettiL’attività di ricerca a progetto è progressivamente aumentata negli anni sia in termini di numero e qualità dei progetti sia in termini di finanziamenti attratti. Il finanziamento ottenuto negli anni è aumentato progressivamente sottolineando un trend positivo che ha consentito lo sviluppo di Know how sui temi dell’invecchiamento. Negli anni il merito dell’IRCCS INRCA è stato quello di aver colto le innovazioni suggerite in ambito tecnologico dal contesto sanitario per sviluppare programmi di ricerca traslazionale aderenti ai “nuovi” bisogni degli anziani. Tra i progetti più innovativi e che rispondono ai bisogni dell’anziano fragile:

Ricerca ClinicaCKD-3D. Progetto condotto dal personale del POR di Cosenza, è uno studio osservazionale, prospettico, multicentrico, volto ad identificare la disabilità correlata alla malattia renale cronica in pazienti di età uguale o superiore ai 75 anni dimessi dai reparti per acuti di medicina geriatrica degli ospedali partecipanti.

GOOD. Rappresenta il primo trial clinico di intervento farmacologico nell’anziano con l’obiettivo di valutare gli esiti funzionali di tipo geriatrico in 450 pazienti anziani affetti da diabete ed in trattamento farmacologico.

MY MIND. Il mix di esercizi che allena la mente e previene l’Alzheimer. Si tratta di un training cognitivo che include tecniche mnemoniche tra cui anche parole crociate e sudoku.

REPORT AGE - SISTEMA INFORMATIVO. Programma di integrazione dati clinici, sanitari, biologici, genetici e sociali inerenti i pazienti anziani ricoverati presso i diversi Presidi Ospedalieri di Ricerca dell’IRCCS-INRCA.

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IRCCS INRCA

CARTELLA CLINICA INFORMATIZZATA

Il progetto Cartella Clinica Informatizzata ha l’obiettivo di sviluppare un sistema di informatizzazione dei processi clinici dei presidi ospedalieri e di ricerca dell’INRCA in un’ ottica multidisciplinare per le

attività di diagnosi, cura e ricerca. Per “cartella clinica informatizzata” s’intende l’insieme dei processi del percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale ospedaliero supportati dalle tecnologie informatiche.L’informatizzazione di una cartella clinica si inserisce in un contesto più ampio di riorganizzazione dei processi sanitari, al fine di renderli maggiormente efficienti, flessibili e vicino alle persone. È opinione diffusa che la gestione adeguata delle informazioni cliniche contribuirà a modificare radicalmente la sanità, poiché può fornire gli strumenti per sviluppare nuovi modelli organizzativi riguardo all’assistenza e una gestione manageriale più accurata.

SCOPE Il progetto ha l’obiettivo di valutare per la prima volta un programma di screening per la malattia renale cronica su larga scala nella popolazione europea con più di 75 anni, creando un ampio database osservazionale che include una popolazione di 2.350 anziani. Il progetto ha lo scopo di stabilire se e in che misura gli attuali metodi di screening disponibili sono in grado di identificare le persone anziane a rischio di un peggioramento della funzionalità renale.

SPRINT-T Progetto europeo, che coinvolge 1500 anziani e 80 ricercatori di 11 Paesi europei – per contrastare la fragilità fisica e l’indebolimento muscolare, attraverso attività fisica e alimentazione. Grazie ai risultati ottenuti si tenterà di identificare un trattamento specifico per la fragilità fisica individuando i segnali che permetteranno in futuro di intervenire sul paziente prima che sopraggiungano importanti disabilità.

STRENGTH Intervento multimodale per il miglioramento delle funzioni cognitive, aspetti funzionali e qualità della vita nei pazienti con lieve deterioramento cognitivo

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Ricerca BiomedicaMAYBE (Multicomponent Analysis of physical frailty BiomarkErs: focus on mitochondrial health)Lo scopo del progetto è quello di decifrare gli eventi associati al declino mitocondriale muscolare con la perdita della forza muscolare, con la sarcopenia e la fragilità fisica durante il processo di invecchiamento del topo. Verrà affrontato il problema della definizione univoca e standardizzata della fragilità fisica dovuta alla mancanza di biomarcatori diagnostici appropriati.

TRANSCAN-GENMEL Il progetto è finalizzato a identificare le alterazioni genetiche ed epigenetiche che abbiano valore prognostico nello sviluppo di metastasi e secondi melanomi in pazienti sottoposti a trattamento chirurgico per melanomi cutanei primari

Ricerca Socio EconomicaINFORMCARE” IN AIUTO DELLE FAMIGLIE “Servizi on-line per familiari che assistono anziani”La piattaforma web ‘Informcare’, completamente gratuita, offre informazioni alle famiglie su come svolgere e gestire al meglio le attività di assistenza per molte patologie tipiche dell’età anziana. Include anche alcuni servizi interattivi come social network, forum e video chat, permettendo così l’interazione e lo scambio di consigli tra utenti oltre al supporto in tempo reale con lo staff dedicato.

LONGEVITA’ ATTIVA IN AMBITO RURALE Offrire agli anziani la possibilità di rapportarsi con le piante e gli animali, la permanenza all’interno di spazi naturali e la partecipazione alla vita di relazione.

Ricerca Tecnologica e Infrastrutture BIOBANCA Un servizio di conservazione e gestione del materiale biologico e dei relativi dati clinici, in accordo con un codice di buon utilizzo e di corretto comportamento. Rappresenta l’evoluzione più tecnologica nel rispetto delle normative europee del laboratorio di crioconservazione attualmente in uso.

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CASA AMICA una smart house attrezzata con le moderne tecnologie domotiche per la riabilitazione dei pazienti prima del ritorno al domicilio.

EMPATIA@LECCO ha l’obiettivo di favorire lo sviluppo nel territorio lecchese di sistemi riabilitativi innovativi indirizzati a persone con fragilità di diverse fasce di età al fine di consegnare al paziente e alla sua famiglia nuovi strumenti per fronteggiare la patologia cronica, potenziare le capacità di affrontare la vita quotidiana, sviluppare comportamenti più consapevoli e più idonei a gestire l’evoluzione della malattia a domicilio, per restituire al soggetto fragile la dignità della sua persona ed una migliore qualità di vita.

ROBOT-ERA ROBOT-ASSISTENTI PER ANZIANI. I tre robot sviluppati dall’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa in collaborazione con l’IRCCS INRCA, sono programmati per fare la spesa, gettare la spazzatura, comunicare a distanza con i familiari e garantire la sicurezza dell’anziano tra le mura domestiche. Sono stati testati per la prima volta in condizioni reali, in modo da valutare l’impatto dell’introduzione in ambienti e con soggetti che potrebbero concretamente farne uso.

TECNO ASSISTENZA Il progetto ha lo scopo di realizzare, presso l’IRCCS INRCA, una moderna rete di servizi di Tecnoassistenza, non solo per la refertazione degli esami più comuni ma anche per la gestione condivisa e multidisciplinare del paziente anziano fragile.Si intende sviluppare un modello di presa in carico dei pazienti anziani con patologie croniche basato sulla tecnoassistenza erogato dal sistema sanitario della regione al fine di garantire un’assistenza degli anziani sostenibile ma anche equa, continua, capillare e tempestivaIl progetto è rivolto ai oggetti anziani ultrasettantacinquenni nella regione Marche ed in particolare airesidenti nelle arre interne o nei piccoli comuni con maggiore difficoltà di raggiungere i centri erogatori di servizi ed ai pazienti in dimissione ospedaliera per: Scompenso Cardiaco, BPCO, Malattie cerebrovascolari.

STRUMENTI HIGH-TECH Attraverso diversi progetti (Eware, Home4dem, Living well with Anne) sono stati sviluppati e testati dispositivi high-tech che aiutano le persone con demenza a rimanere indipendenti più a lungo, a prevenire incidenti domestici e a facilitare l’impegno di cura dei loro caregiver. Parliamo di sistemi di sensori che possono alleggerire il carico assistenziale di chi si occupa di un familiare con demenza aiutandolo a

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mantenere il controllo su ciò che succede in casa e a valutare se le condizioni della persona cambiano sulla base delle azioni rilevate dal sistema.Per le persone con problemi più lievi si propongono sistemi che sono in grado di interagire con l’utente, ad esempio fornire remainder, suggerimenti sulle attività ed intrattenimento. Tutto questo attraverso interfacce innovative come Anne, un personal assistant basato su di un avatar interattivo, o Tessa, un social robot molto semplice in grado di colloquiare con l’utente.

Integrazione tra Ricerca e Assistenza: le Eccellenze Centro diurno AlzheimerUn Servizio semiresidenziale per i pazienti affetti da demenza come malattia di Alzheimer o altre sindromi correlate in fase iniziale/intermedia che possono giovarsi delle soluzioni ambientali e delle apposite metodologie assistenziali e “riabilitative” proprie del centro. Inaugurato nel 1997, il Centro è stato il primo servizio semiresidenziale delle Marche dedicato ai malati di Alzheimer e ai loro familiari. La finalità del centro diurno Alzheimer sono di stimolare le capacità residue dei malati, di partecipare al miglioramento della loro qualità di vita e di sostenere i familiari nell’impegnativo lavoro di assistenza e cura. All’interno del centro vengono sviluppate una serie di attività cognitive e occupazionali che si rifanno alle esperienze di vita dei pazienti, come la costruzione di fiori di carta, la tessitura di telaio da tavolo, la lavorazione dell’argilla con costruzione di manufatti utilizzando tecniche diverse , il lavoro manuale a un piccolo orto .Collocato al piano terra di Villa Gusso, sede amministrativa dell’Inrca, in via Santa Margherita 5, al Passetto di Ancona, è aperto dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 17 e ospita una ventina di persone al giorno. Particolare attenzione è rivolta al sostegno dei familiari, con la finalità di contenere il carico emotivo associato all’assistenza, tramite corsi di formazione e counseling.

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Centro di Riferimento Regionale del Piede Diabetico(Legge regionale n. 1 del 23.02.2009)

Si configura come una struttura in grado di fornire una risposta ad alta specializzazione ai bisogni dei pazienti affetti da complicanze a carico degli arti inferiori, secondarie alla malattia diabetica. Il Centro è parte integrante di una catena terapeutica finalizzata alla gestione del piede diabetico, in grado di garantire a tutto il SSN attività di consulenza ed indirizzo sia a livello specialistico che di cure primarie. L’approccio della struttura è di tipo multi disciplinare, l’unico che ha mostrato evidenze di efficacia rispetto all’obiettivo di riduzione delle amputazioni maggiori ed una più rapida guarigione delle lesioni. La struttura eroga prestazioni ambulatoriali e di degenza. L’attività ambulatoriale è dedicata alla diagnosi precoce delle complicanze che sono alla base dell’insorgenza del piede diabetico, alla stadiazione e al trattamento delle lesioni, alla prevenzione primaria e secondaria. Il Centro è strutturato per rispondere anche alle necessità di trattamento dei casi più complessi, segnalati dalla rete diabetologica regionale e alle richieste provenienti dai servizi territoriali e dai Medici di Medicina Generale.

TecnoassistenzaUn ruolo nella gestione cardine dei pazienti è ricoperto dalla tecnoassitenza e dall’utilizzo delle tecnologie nel management del paziente anziano. Tra queste la tele consulenza consente il monitoraggio che permette la continuità delle cure al paziente e la riduzione degli accessi ambulatoriali impropri o dei ricoveri ripetuti.Telecardiologia: trasmissione a distanza di informazioni sanitarie da un paziente remoto ad un centro di ascolto e viceversa attraverso un adeguato sistema informatico e di telecomunicazione. Le prestazioni eseguite presso l l’Unità operativa di Cardiologia sono:-telecontrollo cardiologico- tele riabilitazione domiciliare- teleassistenza del paziente con scompenso cardio circolatorio- tele home care- tele pneumologiaTeledermatologia: presso l’unità operativa di dermatologia è attivo un servizio tramite il quale i dermatologi esterni e i medici di base possono inviare le immagini per una seconda opinione. Tele nutrizione: monitoraggio a distanza del paziente da parte dei medici del centro nutrizione tramite videochiamata eseguita con smartphone

Laboratorio di Farmaco Epidemiologia GeriatricaIl laboratorio svolge la propria attività in stretta collaborazione con tutte le unità operative cliniche dell’Istituto fornendo anche attività di consulenza per la realizzazione di studi clinici. Il laboratorio svolge attività di ricerca traslazionale con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita e l’efficacia della terapia farmacologica, fornendo al clinico gli strumenti dell’evidenza scientifica necessari per la scelta del farmaco e del relativo dosaggio.

Riabilitazione RespiratoriaLa riabilitazione dell’apparato respiratorio ha lo scopo di recuperare i pazienti ad uno stile di vita indipendente, produttivo e soddisfacente ed impedire l’ulteriore deterioramento clinico compatibile con lo stato della malattia. La Pneumologia Riabilitativa si configura come struttura ad organizzazione complessa dedicata alla Riabilitazione Respiratoria Specialistica e comprende l’Unità di terapia Intensiva Intermedia Respiratoria o Centro di Weaning Respiratorio. L’attività della Pneumologia Riabilitativa è diretta alla valutazione e allo studio del paziente respiratorio, effettuati con sistemi avanzati (es. pletismografica optoelettronica). Gli interventi riabilitativi sono realizzati attraverso un approccio multidisciplinare, integrando assistenza medica ed infermieristica, terapia farmacologica, terapia riabilitativa e supporto psico-nutrizionale, con percorsi di Alta Specializzazione dove, agli interventi tradizionali, si affiancano

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programmi di realtà virtuale e tecniche di monitoraggio a distanza (Telemedicina). L’Unità inoltre studia e monitora anche i pazienti affetti da patologia respiratoria durante il sonno attraverso monitoraggi cardiorespiratori, adattamento a ventilazione domiciliare anche con sistemi da remoto. Il Centro di Weaning respiratorio è dedicato a pazienti con severi problemi respiratori non gestibili nei comuni reparti di pneumologia, dispone di 5 posti letto dotati di un sistema di monitoraggio dei principali parametri vitali afferenti a una centrale operativa dove è sempre presente personale infermieristico formato e si dedica al trattamento della grave insufficienza respiratoria mediante trattamento farmacologico e ventilazione meccanica, fino al superamento della fase critica. Il centro è dotato di Wi-Fi free, con tecnologie e programmi di avanzata soluzione di sintesi vocale che permettono ai pazienti, non più in grado di comunicare ma ancora in possesso di discreta capacità motoria, di inserire il testo e riprodurlo con file audio attraverso voci ad alta qualità permettendo ai pazienti di collegarsi liberamente a internet, visualizzare video, telefonare con Skype e gestire posta elettronica. Dal punto di vista scientifico la Pneumologia riabilitativa coordina e segue protocolli di ricerca clinica a livello regionale e nazionale mentre dal punto di vista didattico è sede didattica della scuola di specializzazione delle malattie respiratorie dell’università di Milano, sede di Tirocinio Master in Fisioterapia e Riabilitazione Respiratoria dell’Università degli Studi di Milano e sede di tirocinio Master 2° livello in cure palliative Università degli Studi di Milano.

HIFU - High Intensity Focused UltrasoundDispositivo “Focal One” con tecnologia HIFU - High Intensive Focused Ultrasound - a ultrasuoni ad alta intensità per la cura del tumore alla prostata. Una sonda robotizzata ad altissima precisione che emette ultrasuoni in grado di aumentare la temperatura delle cellule maligne fino a “bruciare” anche i più piccoli focolai tumorali. E’l’innovativa apparecchiatura di ultima generazione con cui vengono eseguiti i primi interventi in Italia di terapia focale localizzata contro il cancro alla prostata.Il dispositivo, in dotazione all’Unità operativa di urologia INRCA, rappresenta un’eccellenza sul panorama nazionale nel trattamento e nella cura del carcinoma prostatico, poiché consente di intervenire con una precisione mai raggiunta prima. La percentuale dei casi in cui è necessario ricorrere ad ulteriori interventi è ridotta al minimo, con grandi vantaggi dal punto di vista della qualità della vita dei pazienti e notevoli risparmi per il Sistema sanitario. L’INRCA è il solo centro in Italia e uno dei pochi in Europa a disporne. L’acquisizione del dispositivo, del valore di oltre un milione di euro, è stata possibile grazie ai contributi di Ministero della Salute, Regione Marche e Fondazione Cariverona.Con il nuovo apparecchio l’INRCA si colloca al centro di un programma di collaborazione tra le unità urologiche del territorio marchigiano volto a potenziare le opzioni di cura e di screening, mediante l’adozione di un protocollo clinico condiviso. All’interno dell’Istituto è stato anche recentemente avviato il Percorso diagnostico-terapeutico assistenziale del carcinoma alla prostata, che si compone di un team polispecialistico formato da urologi, oncologi, radiologi e radioterapisti al fine di elaborare uno schema comune per l’inquadramento diagnostico del tumore, con modelli di trattamento altamente personalizzati.

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IRCCS INRCA

Riabilitazione Robotica e Laboratorio analisi del movimento Laboratorio per lo studio e l’applicazione di tecnologie innovative per l’assistenza e la riabilitazione in ambito geriatrico

Agisce nell’ambito della valutazione dei deficit motori e dei processi di recupero dei pazienti e per l’eventuale programmazione di interventi riabilitativi e terapeutici. I dati acquisiti sono utilizzati a fini di ricerca e per valutazioni cliniche nelle varie patologie ortopediche e neurologiche.La riabilitazione assistita attraverso dispositivi robotici è sempre più utilizzata nei percorsi di trattamento in seguito a patologie come ictus, Parkinson o più in generale alle condizioni cliniche connesse alla fragilità della popolazione anziana. L’applicazione di nuovi trattamenti attraverso i macchinari disponibili, consentirà di studiarne l’impatto a molteplici livelli: dalla valutazione di outcomes clinici, alla valutazione di fattori psicosociali e della qualità di vita, all’analisi dell’accettazione tecnologica e dell’impatto in termini di costi-benefici.Diversi pacchetti di strumenti tecnologici:• Sistema cinematico integrato per l’analisi del movimento basato sulla creazione di un ambiente virtuale

immersivo• Sistema integrato per la terapia locomotoria assistita da attrezzature robotiche end effector based• Piattaforma per il recupero neurocognitivo e funzionale mano e arto superiore.

Sala angiograficastudi e procedure di rivascolarizzazione di pazienti provenienti in particolare della chirurgia vascolare e piede diabetico

Innovazione Tecnologica e Diagnostica AvanzataAll’IRCCS INRCA sono presenti apparecchiature tecnologiche innovative per il miglioramento dell’assistenza (Diagnostica avanzata) e del know how scientifico (Diagnostica e Ricerca).

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Tac multisliceStudi in particolare total body e Angio grafici eseguibili in pochi secondi e con l ottimizzazione della dose radiante in elezione ed urgenza.

Risonanza Magnetica Nucleare 1,5 TESLA di ultima generazione che consente di effettuare studi funzionali di diffusione e perfusione in particolare del distretto addominale, pelvico e sistema nervoso centrale

Microscopio confocaleEclipse TI2 Nikon per l’imaging ad alta risoluzione nella diagnostica avanzata e nella ricerca biomedicaLa microscopia confocale è una tecnica ottica utilizzata per l’imaging di strutture biologiche isolate o in situ, con notevole miglioramento del contrasto e della risoluzione spaziale rispetto alle tecniche di microscopia ottica classica. Ha caratteristiche tali da essere particolarmente adatta allo studio di strutture tridimensionali, poiché il suo principio di funzionamento permette di eliminare il contributo della luce fuori-fuoco, ottenendo quindi immagini molto più nitide e ricche di particolari. La tecnica confocale prevede che il campione sia marcato con fluorofori specifici per la/le strutture che si vogliono rivelare; per questo essa può definirsi una tipologia di microscopia a fluorescenza.

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Piattaforma AFFYMETRIXUna strumentazione che esamina la presenza di molti geni all’interno di un campione di DNA, per confrontare il profilo genetico di un individuo malato con quello di uno sano.

Next Generation SequencingE’ una piattaforma per il sequenziamento massivo parallelo di acidi nucleici, con tecnologia NGS per l’analisi genetica delle patologie dell’invecchiamento Il sistema permetterà il sequenziamento massivo parallelo di librerie di DNA, per un set minimo di applicazioni comprendente analisi di pannelli di geni e sequenziamento di piccoli RNA. Produttività massima non inferiore a 25 milioni di letture e non inferiore a 10 GB di dati per singola corsa di sequenziamento, letture con una lunghezza massima di almeno 200 paia di basi.Esempi di applicazioni possibili: - sequenziamento ex novo di geni o porzioni di DNA genomico alla ricerca di mutazioni associate con

tumori e altre patologie; - studi per l’analisi completa dell’espressione di mRNA o miRNA in campioni biologici (ad esempio, per

l’identificazione di nuovi mRNA o miRNA espressi da particolari tipi cellulari); - identificazione del contenuto di RNA in esosomi circolanti; - studi di tipo epigenetico (ad esempio, identificazione delle regioni genomiche/cromosomiche che

legano particolari proteine, o fattori trascrizionali, o istoni modificati).

CitofluorimetroAnalisi di parametri morfologici cellulari per la ricerca biogerontologica

Sistema che consente l’analisi in fluorescenza e di altri parametri morfologici su singola cellula in sospensione. Può analizzare con facilità 5000 cellule in meno di un minuto e provvedere ad un’adeguata analisi statistica della popolazione cellulare. Il sistema è equipaggiato con 4 Laser (laser blu a 488 nm, laser rosso a 642 nm, laser violetto a 405 nm e laser side scatter a 785 nm). Oltre a tutte le applicazioni di un convenzionale citofluorimetro consente test di co-localizzazione, traslocazione, internalizzazione, interazioni tra cellule, ciclo cellulare (con separazione delle fasi G2 ed M), cambi della morfologia cellulare, senescenza cellulare, misura della frammentazione del nucleo, formazione di sinapsi e autofagia.

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50 Anni di Storia

Il FuturoLa strategia di sviluppo La strategia di sviluppo dell’IRCCS INRCA per il prossimo quinquennio sarà in linea con il nuovo Programma Nazionale della Ricerca Sanitaria e con le aree prioritarie di ricerca individuate e condivise a livello internazionale in ambito gerontologico e geriatrico. Il processo di invecchiamento si accompagna a modifiche dello stato di salute spesso influenzate dalla presenza di numerose malattie croniche (multimorbilità) e problemi acuti intercorrenti. Tutto ciò, combinato con la vulnerabilità biologica, psicologica e socioeconomica delle persone anziane, contribuisce a determinare la condizione di fragilità oggi riconosciuta quale importante fattore di rischio in grado di minare la capacità intrinseca dell’individuo anziano, intesa come misura globale dell’insieme delle sue capacità fisiche e mentali secondo la definizione OMS. Uno scenario così complesso necessita infatti di una maggiore conoscenza dei meccanismi di base e delle espressioni cliniche, di interventi articolati, e dell’individuazione di modelli sostenibili che garantiscano la messa in atto di efficaci misure di prevenzione di outcome negativi e la continuità ed integrazione delle cure e dei servizi. Sulla base di queste premesse, fragilità e multimorbilità rappresentano i temi trasversali unificanti che caratterizzeranno la strategia di sviluppo dell’Istituto.

Linee di RicercaLa programmazione dell’attività di ricerca dell’Istituto ha affrontato negli anni i temi chiave dell’invecchiamento orientando la ricerca in quattro linee:1. Biogerontologia: lo studio di meccanismi biologici (cellulari, molecolari e genetici) coinvolti

nell’invecchiamento, con prioritario interesse per lo studio della senescenza cellulare nella patogenesi e progressione delle principali patologie dell’anziano e dei biomarcatori precoci di fragilità e multimorbilità

2. Invecchiamento in salute: i punti focali comprenderanno la ricerca traslazionale per lo sviluppo delle conoscenze su prevenzione, diagnosi precoce e gestione delle principali problematiche di salute in età avanzata, con particolare riguardo alle complesse interazioni tra malattie e sindromi geriatriche, nonché a strategie avanzate di supporto diagnostico ed intervento terapeutico

3. Trattamento del paziente anziano: produzione integrata di informazioni innovative sui trattamenti farmacologici e non-farmacologici approccio integrato alle patologie croniche ed alle sindromi geriatriche

4. Modelli assistenziali: innovazione nell’organizzazione ed erogazione di servizi e prestazioni socio-sanitari: la progettazione e sperimentazione di modelli di sanità pubblica finalizzati allo sviluppo, al miglioramento continuo dell’efficacia, della qualità e della sicurezza dei servizi e delle prestazioni sanitarie, nonché alla loro efficienza, equità ed economicità. La ricerca dell’area socio-economica dell’Istituto sarà pertanto orientata allo studio di modelli di cure a lungo termine, di supporto ai caregiver formali ed informali (inclusi i “migrant care workers”) di pazienti non autosufficienti, di promozione dell’invecchiamento attivo.

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L’IRCCS INRCA per Immagini

24 novembre 1844 Inaugurazione dell’apertura dell’Ospizio Dei Poveri Vecchi

Il 12 giugno 1968

l’INRCA ottiene il riconoscimento di “Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico”.

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Decreto del 21 Marzo 2016Conferma del riconoscimento del Carattere Scientifico già ottenuto anche con DM del 27 giugno 2006.

Ancona 1999Il Ministro Bindi inaugura il Centro di Biologia e Genetica Molecolare presso il Polo Scientifico Tecnologico

Ancona 1999Il Ministro Bindi e il Prof. Marcello Crivellini Commissario Straordinario dell’IRCCS INRCA

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24 marzo 1999 Convegno nazionale Roma. La salute dell’anziano tra esigenze dell’etica e vincoli dell’economia alla presenza della Prof.ssa Rita Levi Montalcini

18 settembre 2007Il Ministro Livia Turco inaugura l’Agenzia per la Terza età

15 Ottobre 2009Visita del Viceministro Ferruccio Fazio

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Ancona 13 maggio 2014Il Ministro Beatrice Lorenzin visita l’IRCCS INRCA

Antonio Aprile e Fabrizia Lattanzio

Il Ministro Renato Balduzzi, Giuseppe Zuccatelli, Fabrizia Lattanzio

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Don Vinicio Albanesi, Gianni Genga e Fabrizia Lattanzio

Roberto Bernabei, Gianni Genga e Fabrizia Lattanzio

Luca Ceriscioli, Gianni Genga e Fabrizia Lattanzio

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