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Strategie di integrazione per la Maratona di Roma – Copyright La Strada del Benessere srl – pagina 1
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La Maratona di Roma è l’evento podistico italiano più importante e coinvolge podisti di tutte le età e con
livelli prestazionali notevolmente diversi, dall’atleta che aspira a piazzarsi ai vertici della classifica, allo
sportivo che aspira esclusivamente a raggiungere il traguardo.
Tutti i partecipanti hanno però delle cose in comune: la
passione che li anima, la ferma volontà di sfidare i propri
limiti, il sacrificio necessario a prepararla e poi a correrla.
Tutti atleti di prima categoria, indipendentemente dal
risultato che otterranno.
La Maratona di Roma, che come tutte le Maratone si corre
su un percorso di 42.195 metri, è classificabile tra gli sport
di resistenza (endurance); sport che coinvolgono
prevalentemente il metabolismo aerobico, ossia quella
forma di metabolismo dove la “contrazione muscolare” avviene in presenza di abbondanti quantità di
ossigeno e la produzione dell’energia necessaria a sostenere la contrazione avviene sottoforma di
“combustione” di una miscela di Lipidi (Grassi) e Glucidi (Carboidrati o più semplicemente Zuccheri).
La preparazione a una Maratona è un percorso che parte da lontano e prevede almeno 3 mesi di
preparazione dedicata all’evento, una preparazione che presenterà profonde differenze a seconda di quali
sono gli obiettivi individuali, ma che in ogni caso va classificata come una preparazione intensiva che mette
a dura prova l’organismo dell’atleta.
Abbiamo quindi ritenuto utile scrivere una guida che cerchi di far capire come una corretta strategia di
integrazione sportiva possa aiutare l’atleta a massimizzare i benefici che si possono ottenere da una
pratica sportiva intensa, riducendo al contempo i danni che invece ne possono derivare. Questa guida è
stata sviluppata specificatamente pensando alla Maratona di Roma.
Parlando di integrazione sportiva e rifacendoci alla Maratona di Roma è utile identificare alcuni momenti
particolari:
PREPARAZIONE ‐ intendendo tutto il periodo in cui l’atleta si prepara in modo intensivo in funzione
di questo evento.
LAVORO ‐ intendendo tutti gli allenamenti specifici che si fanno nel periodo di preparazione.
GARA ‐ intendendo tutte le gare che si fanno nel periodo di preparazione.
MARATONA ‐ intendendo proprio la Maratona di Roma e quindi quella “prestazione” che è poi la
finalizzazione della Preparazione.
Il Lavoro, la Gara e la Maratona possono essere racchiusi nel concetto di WORKOUT, rispetto al quale si
distinguono alcuni periodi come il cosiddetto PRE‐WORKOUT, a partire da 60 minuti prima dell’inizio della
prestazione, il DURING‐WORKOUT, il momento della prestazione vera e propria, il POST‐WORKOUT, che
arriva fino ad un’ora dopo la fine della prestazione.
Come vedremo questi “momenti” e, nel caso del WORKOUT, questi “periodi” sono determinanti per
comprendere il ruolo dell’integrazione sportiva.
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SOMMARIO
INTEGRAZIONE SPORTIVA ................................................................................................................................. 4
L’INTEGRAZIONE SPORTIVA A SOSTEGNO DEL MARATONETA ......................................................................... 4
ATTIVITA’ AEROBICA .......................................................................................................................................... 6
ATTIVITA’ ANAEROBICA ..................................................................................................................................... 6
CATABOLISMO MUSCOLARE ............................................................................................................................. 7
STRESS OSSIDATIVO ........................................................................................................................................... 7
FATTORI CHE INFLUENZANO LA PREPARAZIONE DI UN’ATLETA ....................................................................... 8
TIMING NUTRIZIONALE ..................................................................................................................................... 9
NUTRIENTI ....................................................................................................................................................... 10
SUGGERIMENTI PRATICI .................................................................................................................................. 11
INTEGRATORI LIFECODE .................................................................................................................................. 12
ALTRI INTEGRATORI ......................................................................................................................................... 13
PER SAPERNE DI PIU’ ....................................................................................................................................... 13
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INTEGRAZIONE SPORTIVA
L’integrazione sportiva serve a sostenere la prestazione dello sportivo nel pieno rispetto dei suoi processi
fisiologici, con l’intento di:
Migliorare la prestazione
Prevenire stati carenziali
Favorire il recupero
Contrastare lo stress ossidativo
Ridurre il rischio di infortuni
Il principale obiettivo dell’integrazione sportiva è comunque quello di preservare lo stato di benessere
dell’atleta, in modo particolare di salvaguardare la sua omeostasi, ossia il suo stato di equilibrio a livello
metabolico, messo a dura prova da una pratica sportiva intensa come quella che caratterizza tutto il
periodo di preparazione per una Maratona.
E’ importante quindi sottolineare che quando parliamo di “migliorare la prestazione”, non stiamo
affermando che si possano migliorare i livelli prestazionali di un’atleta attraverso l’integrazione. I livelli
prestazionali di un’atleta possono essere migliorati solo ed esclusivamente attraverso l’allenamento,
mentre il ruolo dell’integrazione è quello di consentire all’atleta di esprimersi ai suoi livelli, evitando il
degrado prestazionale dovuto al consumo delle riserve energetiche.
L’INTEGRAZIONE SPORTIVA A SOSTEGNO DEL MARATONETA
Nell’approfondire il tema dell’integrazione sportiva rispetto alle esigenze di un maratoneta, possiamo
mettere in luce i ruoli che l’integrazione può svolgere in quest’ambito.
SOSTEGNO ENERGETICO
Il principale ruolo è certamente quello di sostenere il fabbisogno energetico dell’atleta in una pratica
sportiva che comporta consumi energetici molto elevati. In modo particolare il metabolismo aerobico
comporta l’utilizzo di grandi quantità di GLUCIDI, andando ad attingere al Glucosio ematico e al Glicogeno
muscolare. Si tratta di sostanze che nel nostro organismo sono presenti in quantità limitate e quindi
soggette a un rapido consumo. Il consumo delle scorte di Glicogeno e gli stati di Ipoglicemia, oltre a
comportare un degrado della prestazione, sollecitano un processo alternativo per il reperimento dei
Glucidi, conosciuto sotto il nome di CATABOLISMO MUSCOLARE. A fronte di un calo delle scorte di
Glicogeno infatti il nostro metabolismo attiva la Gluconeogenesi, producendo Glucosio attraverso il
degrado delle proteine. In estrema sintesi il nostro organismo “brucia i muscoli” per soddisfare il proprio
fabbisogno energetico. Quindi una diminuzione delle scorte di Glicogeno, non adeguatamente compensata
attraverso una corretta strategia di integrazione, rischia di vanificare il senso stesso della pratica sportiva,
provocando un degrado generale della forma fisica oltreché un inevitabile degrado prestazionale.
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SOSTEGNO ORGANICO
Un altro ruolo importante svolto dall’integrazione sportiva è quello di sostegno organico, orientato a
garantire lo stato di benessere dell’atleta che si sottopone a una preparazione così intensa, come quella
necessaria ad affrontare una Maratona. Questo tipo di preparazione, caratterizzata da allenamenti intensivi
e da tempi di recupero ridotti provoca carenze organiche di elementi molto importanti, come VITAMINE e
MINERALI, e genera una condizione di STRESS OSSIDATIVO, con una produzione eccessiva di RADICALI
LIBERI. E’ quindi importante contrastare questa situazione, che può essere causa di malattie e infortuni,
integrando la normale alimentazione, che deve essere sempre ricca di frutta e verdura, con sostanze in
grado di rafforzare le difese organiche e svolgere un’efficace azione antiossidante.
SOSTEGNO STRUTTURALE
Un ruolo particolare è quello di sostegno strutturale, che nel caso negli sport di resistenza è certamente
meno importante rispetto ad altre pratiche sportive (es. sport di potenza e definizione), ma che può avere
comunque la sua importanza. Ci riferiamo all’assunzione di PROTEINE e AMINOACIDI a sostegno della
sintesi proteica e quindi allo sviluppo della massa muscolare. Una preparazione intensiva aumenta il
fabbisogno proteico che si attesta ai massimi livelli e non è sempre facile soddisfare questo fabbisogno con
la normale alimentazione, specialmente se si deve tenere in considerazione anche il fattore peso e quindi
mantenere comunque un equilibrio tra calorie consumate nell’allenamento e le calorie assunte attraverso
l’alimentazione. Alla fine di un allenamento o in momenti particolari della giornata si può quindi ricorrere
all’assunzione di Proteine sotto forma di integratore proteico. Diverso il discorso relativo all’assunzione di
Aminoacidi essenziali, perché questo tipo di assunzione può comunque essere ricondotta al ruolo di
sostegno organico, con il fine di rafforzare le difese del nostro organismo. Negli sport di endurance è invece
abituale l’assunzione di una particolare categorie di Aminoacidi, ossia gli AMINOACIDI RAMIFICATI, che
rispondono sia a una funzione strutturale sia a una funzione energetica e sono molto importanti nel ridurre
il fenomeno del Catabolismo muscolare.
SOSTEGNO IDRATANTE
L’integrazione svolge anche un ruolo idratante. Ogni allenamento intenso provoca infatti una perdita di
liquidi attraverso la sudorazione, che negli sport di endurance è comunque significativa anche nei periodi
invernali. Con la sudorazione si perdono appunto liquidi, ma anche elementi importantissimi come
Vitamine e Sali minerali. Se non si reintegrano i liquidi persi si va incontro a stati di disidratazione che
possono comportare problemi molto seri per l’atleta. E’ quindi importante mantenere l’equilibrio idrico
assumendo liquidi prima, durante e dopo il WORKOUT. Inutile dire che l’elemento più importante da
assumere è l’acqua, ma il modo migliore per assumere acqua è quello di usare una soluzione idrosalina,
perché la presenza di Sali minerali, oltre a contribuire a ripristinare i corretti livelli di questi elementi, alcuni
dei quali molto importanti, favorisce l’assorbimento dell’acqua. Fondamentale che la soluzione idrosalina
abbia una concentrazione IPOTONICA, e cioè inferiore alla concentrazione del plasma. Una concentrazione
eccessiva di Sali minerali può infatti provocare un fenomeno inverso, richiamando nello stomaco acqua e
quindi alimentando lo stato di disidratazione. Attraverso la soluzione idratante si possono fornire al nostro
organismo anche GLUCIDI, in parte per sostenere il fabbisogno energetico dell’atleta e in parte per favorire
l’assorbimento dei liquidi. E’ infatti dimostrato che una soluzione che contiene Sali minerali e Zuccheri,
nella dovuta concentrazione, viene assorbita più rapidamente.
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ATTIVITA’ AEROBICA
Una Maratona, e gran parte delle attività di preparazione ad essa, rientrano nelle attività aerobiche, nelle
quali la contrazione muscolare avviene in presenza di abbondanti quantità di ossigeno. L’ossigeno infatti è
un fattore fondamentale per realizzare i processi ossidativi dei GLUCIDI e dei LIPIDI, necessari per
produrre le grandi quantità di energia che sostengono la contrazione muscolare per tempi molto lunghi.
L’attività aerobica è caratterizzata da una frequenza cardiaca che si attesta tra il 60% e il 75% della
frequenza cardiaca massima e le fibre muscolari maggiormente coinvolte in questa attività sono le
cosiddette fibre rosse (fibre lente o di tipo 1) che sono appunto più ricche di ossigeno.
L’energia necessaria a sostenere la contrazione muscolare viene fornita dalla trasformazione dell’ATP in
ADP, con cessione di un atomo di fosforo e con produzione di una certa quota di energia e di calore. Il
calore è un “prodotto di scarto” di questo processo e viene eliminato prevalentemente attraverso la
sudorazione. L’ATP è disponibile in forma limitata e quindi sarà necessario ricrearla a partire dall’ADP in un
ciclo continuo. Questa trasformazione richiede chiaramente energia che viene fornita appunto
dall’ossidazione di una miscela di Lipidi (Grassi) e di Glucidi (Carboidrati o Zuccheri).
All’interno di questa fascia di attività, più bassa sarà l’intensità del lavoro, maggiore sarà la percentuale di
Llipidi utilizzati per la combustione, più alta sarà l’intensità, maggiore sarà invece la percentuali di Glucidi.
Ricordiamo a proposito che mentre le scorte di Llipidi del nostro organismo sono generalmente
sovrabbondanti, le scorte di Glucidi sono limitate.
Da queste considerazioni legate al rapporto tra Lipidi e Glucidi sono derivate tutta una serie di erronee
convinzioni, come quella che se si vuole dimagrire è meglio lavorare a bassa intensità oppure quella che se
ci si abitua a lavorare a digiuno, si rende più efficiente il nostro metabolismo, abituandolo a bruciare
miscele più ricche di Glucidi.
La realtà è che bisognerebbe sempre lavorare con un buon livello di Glicemia nel sangue e scorte di
Glicoceno “sature”, perché in alternativa si stimola il Catabolismo muscolare, un processo metabolico che
comporta la produzione di Glucidi a partire dalle Proteine. Inoltre, quando le scorte di Glicogeno
cominciano a diminuire la prestazione tende a degradare, proprio per aumentare il metabolismo dei
Lipidi. Quando le scorte di Glicogeno arrivano all’esaurimento si entra nella cosiddetta “crisi di fame” e
diventa impossibile proseguire. Nella Maratona questa condizione è conosciuta come il “muro del
maratoneta”, una delle cause di degrado prestazionale, fino ad arrivare al ritiro, e comunque di malessere.
ATTIVITA’ ANAEROBICA
Nella preparazione di una Maratona si possono fare anche attività ad alta intensità, e quindi in carenza di
ossigeno. E’ il caso dei corti veloci, delle ripetute, dell’interval training, del fartlek, della corsa progressiva,
delle prove su pista. In tutti questi casi, quando si attiva un metabolismo anaerobico lattacido, la
produzione energetica viene realizzata “bruciando” esclusivamente Glucidi, perché la carenza di ossigeno e
la presenza di Acido lattico inibiscono la Lipolisi e quindi l’ossidazione dei Lipidi. In questo caso le scorte di
Glicogeno hanno minore durata e il fenomeno del Catabolismo muscolare può essere ancora più
accentuato.
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CATABOLISMO MUSCOLARE
Abbiamo già detto che quando nel nostro organismo le scorte di Glicogeno e la Glicemia nel sangue
tendono a diminuire si attiva il fenomeno del Catabolismo muscolare, per cui il Glucosio necessario a
sostenere la prestazione viene ricavato per ossidazione diretta degli Aminoacidi oppure per
NEOGLUCOGENESI e quindi per degradazione delle Proteine tissutali (massa muscolare).
Il Catabolismo muscolare è un effetto indesiderato dello sport e del ricambio tissutale, caratterizzato da un
evidente scompenso tra demolizione delle strutture plastiche del muscolo e conseguente ripristino o
supercompensazione. A causa del Catabolismo muscolare una preparazione intensiva, come quella
necessaria a correre un Maratona, può comportare paradossalmente un peggioramento della forma fisica
anziché un suo naturale miglioramento.
STRESS OSSIDATIVO
Tutti i fenomeni metabolici ossidativi producono scorie e tra queste le più pericolose sono i RADICALI
LIBERI, che quando sono presenti in quantità eccessive possono provocare gravi danni a livello cellulare. Il
concetto di stress ossidativo corrisponde quindi all’alterazione dell’equilibrio fisiologico per cui la
produzione di Radicali liberi eccede la capacità del nostro organismo di smaltirli. Lo stress ossidativo viene
considerato responsabile di importanti malattie e dei processi di invecchiamento. La pratica sportiva
sollecita tutti i nostri processi metabolici e quindi aumenta la produzione di Radicali liberi. All’interno di
certi limiti questa maggiore produzione di Radicali liberi viene compensata dai benefici indotti dalla pratica
sportiva, ma quando questa si fa molto intensa, come nella preparazione di una Maratona, si attiva una
superproduzione di Radicali liberi non compensata adeguatamente e quindi si raggiunge una condizione di
stress ossidativo. Lo stress ossidativo può favorire l’insorgenza di problematiche e infortuni a carico delle
articolazioni e dei muscoli. E’ quindi opportuno in queste fasi aumentare le difese organiche, assumendo,
sia attraverso l’alimentazione, sia attraverso specifici integratori, micronutrienti che abbiamo un effetto
prettamente ANTIOSSIDANTE, di contrasto cioè all’azione dei radicali liberi. Tra questi nutrienti
sottolineiamo l’azione positiva delle Vitamine e dell’Acido Lipoico.
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FATTORI CHE INFLUENZANO LA PREPARAZIONE DI UN’ATLETA
La preparazione di un atleta è condizionata da 5 fattori che devono essere tutti curati per ottenere un
risultato ottimale, mantenendo sempre in equilibrio le esigenze prestazionali con la necessità di
salvaguardare lo stato di benessere.
1. CARATTERISTICHE GENETICHE – le caratteristiche genetiche determinano i limiti massimi che
un’atleta potrà raggiungere. E’ importante avere coscienza di questi limiti e non chiedere al
proprio fisico di andare oltre.
2. ALLENAMENTO – la quantità e la qualità dell’allenamento consentono di migliorare i livelli
prestativi di un’atleta, all’interno dei limiti imposti dalle sue caratteristiche genetiche.
3. RECUPERO – il recupero è un elemento necessario per ottenere il massimo beneficio
dall’allenamento. Infatti l’allenamento è un fenomeno distruttivo, a cui segue un fenomeno
ricostruttivo, il recupero, che consente di ritornare alla condizione precedente all’allenamento e poi
migliorarla attraverso un processo chiamato supercompensazione. Se si introduce un nuovo
stimolo allenante prima di aver completato il recupero e aver attivato la supercompensazione si
rischia di fatto di ottenere un decadimento della condizione fisica anziché un suo naturale
miglioramento.
4. ALIMENTAZIONE – un sana alimentazione è parte integrante dello stile di vita di un’atleta che
intenda sostenere una prova così importante. Un regime alimentare corretto serve a migliorare la
composizione corporea dell’atleta e a garantire uno stato di benessere generale, grazie a un
apporto equilibrato di tutti i nutrienti.
5. INTEGRAZIONE SPORTIVA ‐ l’integrazione sportiva serve a compensare gli aumentati fabbisogni di
macro e micro nutrienti dovuti all’attività sportiva intensa e soprattutto a soddisfare il fabbisogno
energetico all’interno di un determinato intervallo nutrizionale (Timing nutrizionale), quello cioè
che va da 60 minuti prima di una prestazione impegnativa (WORKOUT) fino a 60 minuti dopo il suo
completamento.
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TIMING NUTRIZIONALE
Il cosiddetto Timing nutrizionale identifica quel determinato intervallo di tempo in cui si realizza la funzione
di sostegno, soprattutto di carattere energetico, alla prestazione. In questo intervallo, che va da 60 minuti
prima a 60 minuti dopo la prestazione si possono usare solo integratori alimentari studiati per lo specifico
scopo, e quindi integratori che forniscono questo sostegno in modo selettivo e senza attivare i processi
digestivi.
In questo intervallo si distinguono 3 periodi:
PRE‐WORKOUT – da 60 minuti prima, al momento di inizio della prestazione
DURING‐WORKOUT – la prestazione vera e propria
POST‐WORKOUT – i 60 minuti che seguono la prestazione.
Di seguito approfondiamo i vari tipi di supporti che l’atleta può utilizzare nell’ambito della Maratona di
Roma, sia per ciò che concerne la preparazione sia per ciò che concerne la gara vera e propria.
PRE‐WORKOUT
Nel PRE‐WORKOUT si usano prevalentemente sostegni energetici a base di CARBOIDRATI, privilegiando
prodotti a base di MALTODESTRINE con diversi gradi di complessità. Questi sostegni servono
sostanzialmente a stabilizzare la glicemia e a saturare le scorte di glicogeno. Questa assunzione di
carboidrati viene definita RAZIONE DI ATTESA e serve a stabilizzare la glicemia e a saturare le scorte di
glicogeno. Si possono usare barrette energetiche, prodotti in formato GEL (preferiti dai podisti), oppure
prodotti idrosolubili, che forniscono anche un sostegno idratante, per cui oltre ai Carboidrati potranno
contenere Sali minerali e Vitamine in concentrazione IPOTONICA. Per WORKOUT particolarmente
impegnativi e soprattutto di “lunga durata” (tipici della preparazione alla Maratona), si possono assumere
anche AMINOACIDI RAMIFICATI, i quali contribuiscono a contenere il fenomeno del catabolismo
muscolare, forniscono un sostegno di tipo energetico e riducono la percezione della fatica, aumentando le
capacità di resistenza allo sforzo.
DURING WORKOUT
Nel DURING‐WORKOUT si usano prevalentemente prodotti a base di MALTODESTRINE, tipicamente in
formato GEL, perché molto più pratici rispetto alle specifiche esigenze del podista. Quando nei WORKOUT
si può disporre di una borraccia, si può anche ricorrere a un prodotto idrosolubile che contenga
Maltodestrine, Sali minerali e Vitamine, associando quindi il supporto energetico con quello idratante.
POST‐WORKOUT
Nel POST‐WORKOUT, specialmente a fronte di un WORKOUT impegnativo e “lungo”, è necessario fornire
un supporto di tipo energetico, ma con prodotti studiati in modo particolare per il recupero, che
contengono Carboidrati, Sali minerali, Vitamine e Aminoacidi Ramificati o Proteine, stimolando la funzione
processi anabolici ed evitando ulteriori fenomeni catabolici. In questo caso un prodotto idrosolubile è
molto più efficace perché ha un effetto molto rapido e può indirizzare esigenze di carattere energetico,
strutturale e idratante. Si può ricorrere anche a una barretta proteica che può risultare particolarmente
gradita a fronte di uno sforzo molto intenso.
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NUTRIENTI
Facciamo una breve carrellata sui principali nutrienti conivolti nelle strategie di integrazione:
MALTODESTRINE
Le Maltodestrine, Carboidrati complessi ma a rapido assorbimento derivati dagli AMIDI, rappresentano i
glucidi comunemente usati nei prodotti di integrazione sportiva dedicati agli sport di ENDURANCE. Sono
costituite da catene più o meno lunghe di molecole di DESTROSIO e la rapidità di assorbimento e la durata,
dipendono appunto dalla lunghezza delle catene (DESTROSIO EQUIVALENZA). Per garantire rapidità e
durata dell’effetto energetico, negli integratori sportivi vengono usate miscele di MALTODESTRINE con
diversi gradi di complessità.
SALI MINERALI
I Sali minerali sono elementi essenziali per le funzioni biologiche del nostro organismo. Attraverso la
sudorazione si perdono grandi quantità di questi elementi rischiando sia di compromettere la performance
sportiva sia di alterare l’equilibrio acido‐base dell’organismo dell’atleta. I più importanti Sali sono quelli a
base di Sodio, Cloro, Potassio, Magnesio, Calcio, che possono essere reintegrati attraverso specifiche
soluzioni idrosaline, che devono preferibilmente avere una concentrazione IPOTONICA, cioè più bassa della
concentrazione del plasma. Assumendo una soluzione ad elevata concentrazione salina (ipertonica), si
rischia di richiamare acqua cellulare nell’intestino, generando di fatto un effetto disidratante.
AMINOACIDI RAMIFICATI (BCAA)
Gli Aminoacidi Ramificati (aminoacidi a catena ramificata o BCAA) sono un gruppo di 3 dei 9 Aminoacidi
Essenziali, cioè nutrienti molto importanti che però non possono essere sintetizzati dal nostro organismo e
devono quindi essere assunti attraverso la normale alimentazione o attraverso un integratore specifico. I
loro nomi sono Leucina, Isoleucina e Valina, e rappresentano i mattoncini base delle Proteine e quindi dei
muscoli. Essi giocano un ruolo essenziale nella sintesi proteica e hanno anche una rilevante funzione
energetica. I BCAA hanno una vasta applicazione nello sport, e anche nelle discipline di endurance, perché
vengono assorbiti rapidamente e quindi si rendono immediatamente disponibili per i processi di sintesi
proteica e soprattutto nel contrasto del catabolismo muscolare. L’assunzione di Aminoacidi ramificati
contribuisce anche a rafforzare le difese immunitarie favorendo la produzione di Glutammina.
VITAMINE
Le VITAMINE sono micronutrienti che svolgono funzioni essenziali per il nostro organismo. Esse devono
essere assunte attraverso la normale alimentazione oppure attraverso integratori, perché non vengono
sintetizzate dal nostro organismo. Tra le vitamine enfatizziamo quelle che svolgono un’azione
antiossidante, cioè di contrasto rispetto alla eccessiva produzione di radicali liberi e quindi alla condizione
di stress ossidativo, come le Vitamine A, C, E. Tra gli antiossidanti citiamo anche l’Acido Lipoico, a volte
indicato come Vitamina N, cheamplifica l’azione antiossidante delle altre Vitamine e favorisce la produzione
del Glutatione, che è probabilmente la più potente tra le sostanze con una funzione antiossidante.
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SUGGERIMENTI PRATICI
DIFESE ORGANICHE
Nel periodo che precede la Maratona con l’aumentare dell’intensità della preparazione è fortemente
raccomandato ricorrere al multivitaminico LIFECODE VITA CODE, in grado di fornire una gamma completa
di Vitamine e Minerali ad alto dosaggio. Dosaggio consigliato due compresse tutte le mattine.
Nei 30 giorni che precedono la Maratona di Roma si può utilizzare l’integratore a base di Acido Lipoico,
LIFECODE LIPOIC NAC Q10, utile sia per la sua funzione antiossidante sia per la sua funzione energetica
rivolta a favorire l’assorbimento del glucosio a livello cellulare e quindi a saturare le scorte di glicogeno,
migliorando al contempo la composizione corporea a favore della massa magra. Dosaggio consigliato due
capsule al giorno.
Sempre nel periodo che precede la Maratona, negli ultimi 30 giorni, si può assumere l’integratore LIFECODE
AMINO COMPLEX, in grado di fornire al nostro organismo tutti gli Aminoacidi Essenziali, inclusi quelli a
catena ramificata. Dosaggio consigliato 4 compresse al giorno.
SOSTEGNO ALLA PRESTAZIONE ‐ PRE‐WORKOUT
Come RAZIONE DI ATTESA si consiglia di assumere, 30 minuti prima della prestazione, LIFECODE ENERGEL
(un Gel). In alternativa si può assumere LIFECODE ACTIVE BAR (una Barretta)
Per Workout particolarmente impegnativi e nel caso di giornate più calde si può ricorrere anche a LIFECODE
RACE‐MINERAL, sciogliendo un misurino di polvere in 500 ml di acqua e assumendo a piccoli sorsi a partire
da 60 minuti prima del WORKOUT, fino al momento del suo inizio.
In WORKOUT al di sopra dei 25 km si può ricorrere, anche LIFECODE AMINO SPORT – BCAA 4:1:1, che
contiene Aminoacidi a catena ramificata, i quali contribuiscono a ridurre il catabolismo muscolare, ad
aumentare le difese organiche e soprattutto ad evitare il senso di appannamento dovuto allo sforzo. Il
dosaggio consigliato è di 2 compresse da assumere 60 minuti prima della prestazione.
SOSTEGNO ALLA PRESTAZIONE ‐ DURING‐WORKOUT
Si consiglia di assumere LIFECODE ENERGEL (un Gel) ogni 60 minuti di attività.
SOSTEGNO ALLA PRESTAZIONE ‐ POST‐WORKOUT
Si consiglia di assumere LIFECODE R‐CODE, appena completato il WORKOUT e comunque entro 30 minuti
dalla fine, sciogliendo un misurino di polvere in 500 ml di acqua.
In alternativa o comunque a fronte di WORKOUT molto impegnativi. Si può assumere LIFECODE MASS BAR
(una Barretta), entro 30 minuti dalla fine del WORKOUT.
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INTEGRATORI LIFECODE
LIFECODE ENERGEL Bustine da 50 ml in formato GEL con una composizione a base di Maltodestrine purissime con vari gradi di complessità, e con una minima presenza di Caffeina.
LIFECODE ACTIVE BAR Barretta energetica da 35 gr a base di Maltodestrine, realizzata con Pasta di Mandorle e Riso Soffiato.
LIFECODE RACE MINERAL Integratore idrosolubile a base di Carboidrati, Sali Minerali e Vitamine, realizzato secondo una formula ipotonica.
LIFECODE R‐CODE Integratore idrosolubile a base di Carboidrati, Vitamine, Sali Minerali, BCAA, e Glutammina, studiato per il recupero rapido negli sport di endurance.
LIFECODE MASS BAR Barretta proteica da 50 gr ad alto tenore proteico (30%). La barrette, non ricoperta e a ridotto apporto di calorie, include una base glucidica, a basso indice glicemico e a rilascio graduale, e una proteica (ricca di BCAA), ma fornisce anche un buon dosaggio di Vitamine C e B6.
LIFECODE AMINO SPORT Integratore a base di Aminoacidi Ramificati, assemblati con un rapporto 4:1:1, e Glutammina peptide, in grado di contrastare la produzione di acido lattico, ostacolare l’appannamento mentale da affaticamento ed evitare il catabolismo muscolare.
LIFECODE VITA CODE Integratore multivitaminico e minerale ad alto dosaggio, che apporta in modo equilibrato le Vitamine e i Minerali funzionali al corretto sviluppo dei processi fisiologici dell’organismo, con una ricca formulazione di 14 Vitamine e 8 minerali.
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LIFECODE AMINO COMPLEX Integratore costituito dall’insieme di tutti gli aminoacidi essenziali, utili per la costruzione e la riparazione del tessuto muscolare e per contribuire alla produzione di energia.
LIFECODE LIPOIC NAC Q10 Integratore a base di Acido Lipoico, N‐Actetil‐l‐Cisteina e Coenzima Q10, svolge una potente azione antiossidante e di sostegno energetico, favorendo la saturazione delle scorte di Glicogeno.
ALTRI INTEGRATORI
CARNIPLUS Q10
Integratore a base di Carnitina, Coenzima Q10 e Fruttosio 1.6‐difosfato in grado di fornire dinamismo, tono e lucidità. Un uso regolare di Carnitina durante i periodi di intenso allenamento permette all'atleta di "bruciare" miscele più ricche di grassi e quindi di far durare più a lungo le riserve di Glicoceno. Inoltre, Carniplus Q10 combina gli elementi più importanti della catena di produzione energetica con un effetto corroborante e antiossidante.
PROTEINE ISO GOLD 100
Iintegratore a base di sole Lattoglobuline ultramicrofiltrate a freddo, un procedimento che garantisce una proteina pura al 95% con solo lo 0,01% di Lattosio. L’uso di Proteine, oltre a fornire una quantità significativa di BCAA, consente di soddisfare l’elevato fabbisogno proteico dell’atleta mantenendo un regime alimentare normocalorico o, all’occorrenza, ipocalorico.
OMEGA 3
Integratore a base di oli di pesce particolarmente ricchi di Acidi grassi Omega 3, che svolgono funzioni molto importanti per il nostro organismo, in modo particolare per l'efficienza del sistema cardiovascolare. Nello sport, gli Omega 3 assumono particolare importanza per le loro proprietà antinfiammatorie.
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