Date post: | 22-Jul-2016 |
Category: |
Documents |
Upload: | stezzanobenecomune |
View: | 214 times |
Download: | 0 times |
3
Il gruppo consiliare della lista civica Stezzano
Bene Comune perseguendo la tutela degli
interessi diffusi,
VISTO
l’avviso pubblico relativo all’avvio del
procedimento di stesura ed approvazione
del nuovo documento di piano, propone le
considerazioni e richieste di cui ai paragrafi
successivi.
Le proposte del nostro gruppo politico, vengono
avanzate nel solco di quanto previsto dalla LR
12/2005 che attribuisce al Documento di Piano il
compito di fissare in primis i criteri e gli obiettivi
generali per la pianificazione urbanistica del
territorio. Quindi riteniamo di dover avanzare
proposte circa obiettivi e scelte di interesse
generale, evitando in questa fase di entrare
nel merito di specifiche previsioni territoriali, in
assenza del necessario approfondimento circa
il ruolo e le intenzioni dei diretti interessati e
dei vincoli ai quali l’Amministrazione comunale
intende attenersi nell’ambito di scelte effettuate
dal vigente PGT.
Al Sindaco del Comune di Stezzano
Sig.ra Elena Poma
All’Assessore all’Urbanistica
Geom. Giovanni Calabria
Al Responsabile del Settore II
Servizi Territoriali
Geom. Carlo Lizzola
OggettOAVVIO DEL PROCEDIMENTO PER L’APPROVAZIONE DEL NUOVO DOCUMENTO DI PIANO DEL VIGENTE PGT
4
COntenimentO della superfiCie trasfOrmata e priOrità alla pianifiCaziOne
su area vasta
1.
le prOpOste di stezzanO Bene COmune
5
Vista la recente introduzione della L.R. 31/2014
in materia urbanistica, che modifica ed integra la
L.R. 12/2005 ed introduce tra le altre le seguenti
definizioni e prescrizioni:
• Il suolo, risorsa non rinnovabile, è bene comune
• Si definiscono piani associati gli atti di
pianificazione sviluppati tra più comuni a tale
scopo associati, mediante unione o convenzione;
tali piani sostituiscono gli atti dei PGT dei comuni
partecipanti;
visto che la vigente L.R. 12/2005 richiede che il
Documento di Piano:
• determini gli obiettivi quantitativi di sviluppo
complessivo del PGT;
• dimostri la compatibilità delle politiche di
intervento e della mobilità con le risorse attivabili
dalla pubblica amministrazione, anche in relazione
agli effetti indotti sul territorio contiguo
tenuto conto delle situazioni reali generate dal
PGT vigente;
si chiede
di applicare fin da subito i criteri della nuova
legge per quanto riguarda il contenimento del
consumo del suolo, escludendo le deroghe
previste dall’articolo 5 comma 6 della suddetta
legge (deroga di trenta mesi per la elaborazione
di varianti al PGT).
si chiede altresì
di orientarsi fin da subito verso una pianificazione
su area vasta ponendolo tra gli obiettivi del
nuovo Documento di Piano del PGT. Nel breve
periodo dovranno seguire atti di indirizzo e azioni
amministrative per concretizzare tale scelta,
iniziando a trattare l’argomento coi comuni
adiacenti al nostro.
per il nuOvO dOCumentO di pianO del vigente pgt
[*] Area Vasta: per area vasta si intende il livello sovra comunale di pianificazione e di gestione del territorio, delle risorse e dei rapporti tra Enti locali. La ragione principale di una lettura e di una interpretazione del territorio per “aree vaste” sta nel concetto di “rete di relazioni”, visto come la ricerca di una dimensione della programmazione che superi gli ambiti amministrativi comunali (spesso troppo ristretti sia geograficamente che finanziariamente) senza però arrivare al livello regionale.
Stezzano
Nella pagina precedente il paesaggio agricolo
tra Stezzano e Grumello del Piano, 2014.
6 le prOpOste di stezzanO Bene COmune
tutela aree a Carattere amBientale
a prOteziOne del santuariOdella madOnna dei Campi
2.
7
Il Santuario della Madonna dei Campi è
caposaldo del territorio stezzanese, uno dei due
nuclei costitutivi del nostro Comune risalente
al XIII secolo. Come riportato sullo “Studio
urbanistico per la valorizzazione e il rilancio
del centro storico di Stezzano” commissionato
dall’Amministrazione comunale all’Ing. Dario
Vanetti, Il Santuario costituisce “soggetto
paesistico essenziale della “veduta” verso
Bergamo Alta, il complesso del santuario ha
istituito nel corso del tempo un inscindibile
legame con il paesaggio agricolo circostante
divenendone il fondamentale elemento di
riferimento paesistico e visivo, e contribuendo in
misura rilevante alla definizione della sua forma
e alla formazione della sua identità storica”.
L’edificio e le sue pertinenze sono state vincolate
ai sensi della L.1497/1939 per la Protezione
delle bellezze naturali, così come capita per altri
capisaldi del nostro territorio.
Tuttavia, mentre il vincolo sul Santuario si estende
solo fino al limite del perimetro della proprietà ad
esso asservita, per alcune ville signorili il vincolo si
estende anche a porzioni di intorno alle proprietà.
Ciò per salvaguardare il contesto in cui esse sono
inserite, contesto che è parte integrante dei
caratteri che rendono tali manufatti patrimoni
della comunità. Ciò non accade per il Santuario,
benché, come già sottolineato, si riconosca da
sempre inscindibile il legame tra l’edificio ed il
contesto rurale circostante. È evidente il danno
in passato provocato da questa lacuna che
ha consentito l’edificazione di fabbricati del
tutto incongrui rispetto al contesto (capannoni
prefabbricati con rivestimenti in lamiera).
È ben vero che l’area libera circostante è definita
dal vigente PGT “ambito di interesse paesistico
– ambientale a conduzione agricola” al pari
dell’area di protezione del Torrente Morla, ma
ciò non ci pare sufficiente a salvaguardare le
peculiarità del Santuario. Ci sembrerebbe inoltre
che, oltre alla salvaguardia molto più stringente
delle aree agricole circostanti, sia necessario
estendere materialmente la tutela ambientale
nei riguardi dei manufatti agricoli di possibile
realizzazione, ma soprattutto visti gli affacci delle
edificazioni esterne.
Perché ciò non capiti più e affinché siano potenziate
le possibilità di controllo degli organismi deputati
ad esprimere pareri di impatto paesaggistico,
si chiede
di estendere il vincolo secondo quanto previsto
dalla L.1497/1939 alle aree individuate
sull’elaborato allegato.
per il nuOvO dOCumentO di pianO del vigente pgt
Legge n. 1497 del 29 giugno 1939Protezione delle bellezze naturalihttp://www.liguria.beniculturali.it/PDFs/
normativa/L.1497-39.pdf
Proposta di perimetro dell’area da proteggere ai sensi della L. 1497/1939
Area oggi protetta
Santuario della Madonna dei Campi
Nella pagina precedente vista del Santuario
Madonna dei Campi dalla stazione, Stezzano, 2015.
9
tutelare il paesaggio agricolo e difendere le nostre radici
per un paese da vivere
Sopra vista del Santuario Madonna dei Campi dalla stazione,
Stezzano, 2015; sotto gli edifici industriali abbandonati
di via Boito, Stezzano, 2015.
10
3.
le prOpOste di stezzanO Bene COmune
integraziOne nelle sCelte del nuOvO dOCumentO di pianO delle misure previste COn la sOttOsCriziOne del pianO di aziOne
per l’energia sOsteniBile (PAES)
11
Vista l’approvazione dell’allegato energetico al
vigente regolamento edilizio che traccia le linee
guida e le misure facoltative ed obbligatorie per
il miglioramento del contenimento energetico
dei nuovi involucri edilizi;
vista la sottoscrizione del PAES* da parte
dell’amministrazione comunale di Stezzano nel
settembre 2012 che propone azioni per elevare
la sostenibilità della vita nel nostro comune, non
occupandosi solo di regolamentare l’edificazione
di nuovi fabbricati, ma pianificando interventi
per riqualificare gli edifici (pubblici e privati), per
rendere più efficiente il sistema della mobilità
degli impianti tecnologici e delle infrastrutture;
visti gli obiettivi specifici pianificati dal Comune di
Stezzano nei settori (informazione / formazione,
pubblico, residenza, terziario, mobilità) e
presentati nel P.A.E.S.;
visto che la L.R. 12/2005 affida al Documento
di Piano la prerogativa di individuare gli obiettivi
di sviluppo, miglioramento e conservazione che
abbiano valore strategico per la politica territoriale,
indicando i limiti e le condizioni in ragione dei
quali siano ambientalmente sostenibili;
si chiede
di inserire le azioni pianificate nel P.A.E.S. al
capitolo 6 tra le strategie di azione del nuovo
Documento di Piano del PGT.
per il nuOvO dOCumentO di pianO del vigente pgt
Per saperne di più sul Patto dei Sindaci:http://www.provincia.berga mo.it/ProvBgSettori/provBg Settori-HomePageProcess.jsp?myAction=&page=&folder ID=115049
Dati relativi a Stezzano: http://sit.provincia.bergamo.it/sitera2/archivi_db/documenti/alle-
gati/paes16207.pdf
[*] PAES: Per raggiungere e superare gli ambiziosi obiettivi fissati dall’UE per l’energia e il clima, i firmatari del Patto dei sindaci si impegnano a sviluppare un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) entro l’anno successivo alla data di adesione all’iniziativa. Questo piano d’azione, approvato dal consiglio comunale, delinea le attività e le misure previste dai firmatari allo scopo di tener fede agli impegni, con i corrispondenti tempi e responsabilità assegnate.
[*] Patto dei Sindaci: Il Patto dei sindaci è il principale movimento europeo che vede coinvolte le autorità locali e regionali che si impegnano volontariamente ad aumentare l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nei loro territori. Attraverso il loro impegno i firmatari del Patto intendono raggiungere e superare l’obiettivo europeo di riduzione del 20% delle emissioni di anidride carbonica entro il 2020.
Nella pagina precedente
particolare di un albero lungo
la strada pedonale che collega
Stezzano a Colognola, 2014.
13
Vista la stringente necessità di difendere il suolo
inedificato (sia esso territorio agricolo, siano essi
“lotto di completamento”);
visto l’art. 1 comma 2 della L.R. 31/2014 “Il
suolo, risorsa non rinnovabile, è bene comune
di fondamentale importanza per l’equilibrio
ambientale, la salvaguardia della salute, la
produzione agricola finalizzata alla alimentazione
umana e/o animale, la tutela degli ecosistemi
naturali e la difesa dal dissesto idrogeologico”;
visto l’art. 3 comma 1h della L.R. 31/2014 “nella
definizione degli obiettivi quantitativi tiene
conto prioritariamente dell’eventuale presenza
di patrimonio edilizio dismesso o sottoutilizzato,
da riutilizzare prioritariamente garantendone
il miglioramento delle prestazioni ambientali,
ecologiche, energetiche e funzionali”;
vista la necessità di rilancio del tessuto costruito,
ma talvolta obsolescente e necessitante di
rilancio;
visto l’art. 4 comma 1 della L.R. 31/2014 “Ai
comuni che avviano azioni concrete per la
realizzazione di interventi di rigenerazione
urbana è attribuita priorità nella concessione di
finanziamenti regionali”;
visti gli obiettivi sottolineati dallo “Studio
urbanistico per la valorizzazione e il rilancio
del centro storico di Stezzano” commissionato
dall’Amministrazione comunale all’Ing.
Dario Vanetti, che propone per conto
dell’Amministrazione cinque linee strategiche per
rilanciare l’immagine del nostro centro storico;
vista la disponibilità ampia di patrimonio costruito
libero all’interno del centro storico;
visto che un’amministrazione comunale ha
l’obbligo di intraprendere azioni e scelte dall’alto
valore etico soprattutto in ambito di salvaguardia
e tutela dell’ambiente e del territorio;
si chiede
che tra gli obiettivi del Documento di piano
l’Amministrazione comunale si impegni nel Piano
delle Regole e nel Piano dei Servizi ad insediare
i nuovi servizi e a scegliere, quando necessario,
per i servizi esistenti sedi in edifici esistenti da
riqualificare e solo con motivata giustificazione
da sottoporre all’approvazione del Consiglio
Comunale di poter edificare su lotti liberi siano
essi in ambito agricolo o in lotti di completamento.
per il nuOvO dOCumentO di pianO del vigente pgt
Nella pagina precedente vista dalla stazione del cantiere aperto
accanto all’autostrada, Stezzano, 2014.