Date post: | 03-Feb-2018 |
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P.O. San Leonardo
U.O.C. di Nefrologia e Dialisi
Direttore: M. Auricchio
Dr. Giovanni Somma
Assistenza Nefrologica e Tecniche DialiticheI Edizione: Ottobre 5-6-05
Castellammare di Stabia
L’EDUCAZIONE TERAPEUTICA DELL’IRC
CENNI DI ANATOMIA
IL RENE
Organo pari, retroperitoneale se si seziona a metà
sulla superficie di taglio si osservano:
Corticale(70%), Midollare(30%) e Pelvi(10%)
L’Unità funzionale è il nefrone ( 1-1,2 milioni):
•Glomeruli e Tubuli
i Glomeruli sono nella parte più esterna, la Corticale
Mentre i tubuli sono presenti sia nella Corticale che nella parte più
interna del rene, la Midollare(8-18 piramidi renali)
La Midollare esterna e la Midollare interna: Tubuli e Tubuli Collettori
Trattamenti per Acuti IL PAZIENTE IN INSUFFICIENZA RENALE ACUTA
Il rene è costituito da una zonacorticale,esterna, e da una più interna detta midollare.La zona tra le due è detta juxta-midollare.Nella midollare si distinguono: le piramidi del Malpighi, che hanno il vertice rivolto verso i calici e le colonne del Bertin, poste tra le piramidi stesse.La corticale contiene i glomeruli, i tubuli prossimali e distali e parte delle anse di Henle, dei dotti collettori e dei vasi sanguigni.La midollare è formata dalle ansedi Henle, dai dotti collettori e papillari e da vasi sanguigni.
CENNI DI ANATOMIA
IL NEFRONE
•Glomerulo
Gomitolo di capillari tra due Arteriole(Afferente ed Efferente)
•Tubuli e Tubuli Collettori
Tubulo(prossimale, distale)
Ansa di Henle
Dotto Collettore
IL GLOMERULO
Reperto istologico della biopsia renale alla Microscopia Ottica
Polo vascolare
Polo urinario
Struttura ossea
Attivazione dellaVitamina D
Bilanciodel Calcio
Composizionedel sangue
Sintesi dellaEritropoietina
Attività cardiaca
Bilanciodel Potassio
Regolazione del pH ematico
Riassorbimentodel Bicarbonato
Pressionearteriosa
Bilancio idrico
Rimozionedel Sodio
Prodotti finalidel metabolismo
Rimozione dell’Urea,Creatinina, etc
Funzioni del rene
Le multiformi attività del rene
Funzioni
CENNI DI FISIOLOGIA
IL RENE
Svolge principalmente quattro funzioni:
1. Partecipa alla regolazione degli equilibri
idroelettrolitici mediante l’escrezione selettiva di
acqua ed elettroliti
2. Regola la produzione, l’assorbimento e
l’escrezione di acidi e basi
3. Elimina alcuni prodotti del metabolismo(urina,
cretinina, ac, urico, etc.)
4. Secerne Ormoni che regolano il circolo ematico
e renale(renina,angiotensina II,prostaglandine),
nella regolazione dei Gl. Rossi( eritropoietina) e
nella regolazione del Metabolismo del Ca e P,
Vit. D(calcitriolo)
Trattamenti per Acuti e speciali IL PAZIENTE IN INSUFFICIENZA RENALE ACUTA
FISIOLOGIA DEL RENEFunzione principale del rene è quella di regolare la composizione dei liquidi corporei e di elimare i
prodotti catabolici che derivano dal metabolismo di tutto l’organsmo.
Il 20 -25% del sangue, pompato dal cuore, fluisce ai reni per svolgere questo compito vitale; tale quantità corrisponde a:circa 1000-1500 ml/min di sangue.
Il liquido filtrato (pre-urina) corrisponde a circa 120 ml/min e quindi oltre 170 litri nelle 24 ore
L’urina si forma attraverso tre processi:•filtrazione glomerulare•riassorbimento tubulare di acqua e soluti•secrezione tubulare di alcuni soluti
CENNI DI FISIOLOGIA
LA FILTRAZIONE GLOMERULARE(GFR)
La prima tappa nella produzione dell’urinaè la formazione dell’ultrafiltrato che inizia a livello glomerulare e subisce alcune importanti modifiche nella sua composizione,a mano a mano che attraversa il tubulo sinoa giungere nella pelvi renale
CENNI DI FISIOLOGIA
Il GFR è il parametro più importante per valutare una patologia renale,il GFR Totale rappresenta la somma della FG(filtrazione glomerulare)di ogni singolo nefrone, quindi è lndice della massa di parenchima renale funzionante. La riduzione del 50 % del N.ro dei nefroni, implica una riduzione del GFR del 20-30 %.Pertanto, la riduzione del GFR è il primo segno di Nefropatia.
GFR = Clearance (Inulina ) Creatinina
Clearance: Volume di plasma che viene totalmente depurato dallasostanza X nell’unità di tempo
Cl. Crea.= quantità della sostanza escreta con le urine Crea. Urinariaconcentrazione plasmatica Crea. Plasmatica
GFR = 125 ml/min(nell’Uomo) 100 ml/min (nella Donna)
Che cosa è l’ IRC ?
?
IRC
Insufficienza Renale Cronica (IRC)
L’IRC è la riduzione permanente della funzione renale che si instaura in
genere in modo subdolo come conseguenza di una nefropatia cronica
Il quadro clinico dipende dal grado di riduzione della funzione renale:
•Stato iniziale Asintomatica
nausea, vomito
singhiozzo
•Fase Terminale(predialitica) diarrea
sintomi d’organo(Pericardite,Polmonite…)
Coma uremico
Una caratteristica dell’IRC è la PROGRESSIVITA’:
I Pazienti con IRC anche di grado lieve, presentano in un lasso di tempo
variabile(mesi o anni) la riduzione del FG fino alla fase PREDIALITICA
Cause di malattia renale
Esempi
Rapida perditadi liquidi
NefritiProblemi
neurologici
DiabeteCisti,
Anomalie
Traumatismi
Malattie autoimmunitarie
Ipertensione
Insufficienzarenale
Cause di malattia renale
Localizzazione delle possibili cause
A monte del rene:(prerenali)
• Importante emorragia
• Stenosi dellaarteria renale
• ...
A valle del rene:(postrenali)
• Ipertrofia prostatica
• Calcolosi renale
• ...
Dentro il rene(intrarenali)
• Farmaci
• Diabete
• Malattie
infiammatorie
• ...
Fumo
Ipertensione
Diabete
Ipercolesterolemia
Obesità
Aterosclerosi
Cause di malattia renale
Fattori di rischio per insufficienza renale
Insufficienzarenale
DIALISITRAPIANTO
RENALE
End Stage
Kidney Disease
Insufficienza Renale Cronica(IRC)Insufficienza Renale Cronica(IRC)
I R CI R C
OBIETTIVO TERAPEUTICO
TERAPIA CONSERVATIVA
Terapia Conservativa
1. Dietetica
2. Farmacologica
Negli ultimi decenni si è avuto un aumento notevole
del numero dei pazienti con insufficienza renale terminale(ESRD)
associata all’aumento dell’età e della comorbidità
Molta attenzione viene posta sulla possibilità di migliorare
sia il controllo dell’ uremia sia le complicanze ad essa legate e
soprattutto di ritardare la progressione verso l’Uremia Terminale
e la Terapia Sostitutiva
OBIETTIVO TERAPEUTICO
L’intervento medico nei pazienti con IRC è complesso
Richiede:
•diagnosi precoce
• individuazione dei pazienti che presentano
una IRC a maggiore velocità di progressione
• prevenzione e trattamento adeguato delle complicanze
•la preparazione alla terapia dialitica
•la sua istituzione senza ritardi
OBIETTIVO TERAPEUTICO
Rallentare la progressione dell’IRC
E’comune esperienza clinica che:
• l’elevata assunzione di proteine causa
accumulo di cataboliti azotati ed acidosi metabolica
• l’elevato introito di fosforo aggrava l’iperparatiroidismo
• l’introito libero di sale alimentare
peggiora l’Ipertensione Arteriosa
RALLENTARE la PROGRESSIONE dell’IRCOBIETTIVO PRIMARIO
Le precedenti condizioni elencate (un regime dietetico non controllato)
favoriscono indirettamente la progressione dell’IRC
Nel paziente affetto da IRC l’obiettivo primario della
terapia conservativa è garantire:
• un buon controllo dei sintomi dell’uremia
per migliorare la qualità di vita del paziente
• per procrastinare l’inizio della terapia dialitica
OBIETTIVO PRIMARIO
• diagnosi precoce di IRC
•dieta ipoproteica, ipofosforica e iposodica
•monitoraggio dello stato nutrizionale
• trattamento anti-ipertensivo:
preferire farmaci ad effetto Renoprotettivo
stretto controllo della PA con trattamento aggressivo
nei pazienti con proteinuria più elevata
•frequenti controlli clinici
• astensione dal fumo di sigaretta
•evitare l’uso di farmaci nefrotossici
•precoce correzione dell’anemia
STRATEGIE TERAPEUTICHE
DIETA IPOPROTEICA
CARATTERISTICHE :
Calorie 35 Kcal/Kg/PI die
Proteine 0,7 g/Kg PI 75 % ad alto V. Biologico
Glucidi 60 % delle Cal. Zucch. Complessi
Lipidi 30 % delle Cal. A. gr. Pol. / A. gr.Sat > 1,2
LINEE-GUIDA SIN (GIN S-24 2003 Terapia Conservativa dell’IRC)
Peso Ideale = BMI X Alt. 2 BMI =
<18 Malnutrizione
23/25
>25 Obesità
ALIMENTI APROTEICI
Pasta -Pane -Pan Carrè
Fette Biscottate –Fette Tostate
Crakers – Biscotti dolci
Farina -Latte
DIETA
1
Kcal 2200; Proteine g 25 (5%); Lipidi totali g 84 (34%), saturi (4%); Carboidrati g 353 (61%);
Zuccheri semplici (12%); Fibra g 17;
Na mg 791 (mEq 34); K mg 1664 (mEq 42); P mg 504; Fe mg 5; Ca mg 315.
Prima colazioneSucco di frutta senza zucchero agg. g 150 (4/7) Latte parzialmente scremato g 150 con zucchero g 10 (3/7)
Fette biscottate aproteiche g 50
Marmellata di frutta o miele g 30
SpuntinoCracker aproteici g 30
PranzoPrimo piatto: Pasta aprot g 120 con verdure g 150 (asparagi, broccoli, cavolfiore, carciofi, melanzane,
peperoni, zucca, spinaci, zucchine) (3/7) Pasta aprot. g 120 con sugo di pomodoro g 150 (2/7)
Pasta di semola g 50 con legumi secchi g 40 (1/7) Pasta di semola g 100 con sugo di pomodoro g 150 (1/7)
Frutta fresca: Frutta tipo 1 g 150Frutta tipo 2 g 90
SpuntinoCracker aproteici g 30
CenaPasta aproteica g 60 (3/7) Panini aproteici g 130 (3/7) Pane comune g 100 (2/7) Patate g 300 (1/7)
Pizza margherita intera (1/7)
Secondo piatto : Filetti di pesce g 180 (1/7) Ricotta di vacca g 100 (1/7) Un uovo (1/7)
Contorno di verdure: Verdure tipo 1 g 150 Verdure tipo 2 g 80 Verdure tipo 3 g 50
Frutta fresca: Frutta tipo 1 g 150 Frutta tipo 2 g 90
Condimento per tutta la giornata : olio extra vergine di oliva g 60 (6 cucchiai da tavola)NOTE
Olio : Preferire olio extravergine di oliva. La quantità di olio riportata comprende anche quella utilizzata per la cottura.
Sale : Non aggiungere sale nell’acqua di cottura dei cibi. Aggiungere solo la quantità di sale consigliata dal medico sui cibi cotti.
Eliminare l’uso del sale in tavola.
DIETA da 0.3 g di PROTEINE e 2200 Kcal
STRATEGIE TERAPEUTICHE
L’IPERPARATIROIDISMO II
L’IPERFOSFOREMIA e L’IPOCALCEMIA
L’IPERPARATIROIDISMO SECONDARIO
DOLORE
PRURITO
PERIARTRITE
OCCHI ROSSI
CALCIFICAZIONI M.
FRATTURE
OSTEODISTROFIA RENALE
IPERFOSFOREMIA
IPOCALCEMIA
Ca x P
RIDOTTA PRODUZIONE DI VITAMINA D
L’iperproduzione di PTHIPERPLASIA DELLE
PARATIROIDI
GFR<70 ml/min
ODRPrurito intrattabile
Sindrome degli occhi rossi
Rotture tendinee
Calcificazioni Periarticolari
Calcificazioni Vascolari
Arteriolopatia Calcifica
Fratture spontanee
Encefalopatia
Elevato Turnover Normale Turnover Basso Turnover
Osteite Fibrosafibrosi peritrabecolare
Osteopatia MistaFibrosi e
demineralizzazione
Osteopatia Lieve
Modesto aumento
del rimodellamento
OsteomalaciaDifettosa mineralizzazione
Osso AdinamicoAssenza di rimodellamento
Povertà cellulare
50-70%
PTH
15-30% 15-30%
L’OSTEODISTROFIA RENALE (ODR)
PATOGENESI
IPERPARATIROIDISMO II
Massa nefronica
Ritenzione fosfati 1,25(OH)2D3
Resistenza scheletrica
dell’osso al PTH
Iperfosforemia Assorbim intest Ca
PTH
Ipocalcemia
Downregulation VDR
Set-point del Ca++
?
Prolifer cell. Parat
-
+ +
-
-
Downregulation CaSR
VITAMINA D(Calcitriolo)
• È un trasportatore del Ca
• Inibisce la produzione del PTH
• Favorisce la mineralizzazione della matrice ossea
L’IPERPARATIROIDISMO SECONDARIO
GFR < 30 ml/min carenza assoluta
Plasma levels of calcitriol and PTH
in 150 patients with CKD
0
50
100
150
200
105 95 85 75 65 55 45 35 25 15
0
10
20
30
40
50
PTH (pg/ml) Calcitriol (pg/ml)
GFR ml/min (Martinez JASN 1993)
p < 0.01 vs normal GFR
nv = 18-62 pg/ml
Lamella ossea normale
Tessuto calcificato
Osso lamellare
OSTEODISTROFIA RENALE
PARTE CALCIFICATA
OSTEODISTROFIA RENALE
Pelvic fracture
Subperiosteal resorption
TUMORE BRUNO della TIBIA
Calcificazioni
vascolari
STRATEGIE TERAPEUTICHE
I CHELANTI DEL FOSFORO
DIETA IPOFOSFORICA
SALI DI CALCIO
CHELANTI DEL FOSFORO
VITAMINA D
NKF-K/DOQI bone
metabolism guidelines
Parameter Target range
iPTH150–300 pg/mL
[16.5–33.0 pmol/L]
Ca x P< 55 mg2/dL2
[< 4.51 mmol2/L2]
Phosphorus3.5–5.5 mg/dL
[1.10–1.78 mmol/L]
‘Corrected’ calcium8.4–9.5 mg/dL
[2.10–2.37 mmol/L]
Eknoyan G et al. Am J Kidney Dis 2003;42(Suppl 3):1–201
Prevenzione dell’iperparatiroidismo
nell’IRC lieve-moderata
• Restrizione apporto dietetico di P (0.8-1
g/die)
• Ca carbonato 1 g/die ai pasti
• Calcitriolo (0.125-0.5 μg/die)
• Vitamina D3 (1000 U/die) o 25(OH)D3 (25
μg/die), se carenza di vitamina D (livelli
plasmatici di 25(OH)D3 < 50 nmol/L o < 20
ng/ml)
Complicanze della terapia con calcitriolo
e chelanti a base di Ca
• Ipercalcemia
• Iperfosforemia
• M. adinamica
• Sovraccarico di Ca
• Calcificazioni vascolari,
coronariche, valvolari,
• Calcifilassi
Calcific Uraemic
Arteriolopathy
La riduzione anche minima dell’apporto proteico nell’IRCsvolge un ruolo critico nel prevenire e controllare le complicanze uremiche
La riduzione alimentare di soli 0,2 g/Kg/die di proteine ha dimostrato :
•di migliorare significativamente l’azotemia, l’acidosi metabolica e l’iperfosforemia
• riduce la proteinuria e migliora la tolleranza glucidica e il profilo lipidico
CONCLUSIONI
La prescrizione di una dieta ad un nefropatico non è scevra da rischi, pertanto prima di prescriverla è necessario:
• un attento esame anamnestico e clinico •valutazione dello stato nutrizionale •valutazione dell’habitus psicologico •valutazione dell’ambiente familiare e dello
stato socio-economico del paziente
CONCLUSIONI
Per ottenere una maggiore compliance Dieteticaè necessario
Istruire esaurientemente il paziente
sugli effetti benefici della restrizione dietetica,
sulla necessità di frequenti controlli clinici
per rivalutare periodicamente:
•le condizioni cliniche e laboratoristiche
•il suo grado di soddisfazione
•ottimizzare l’apporto dei nutrienti, in particolare
l’apporto calorico, cosi da evitare
l’instaurarsi di Malnutrizione
CONCLUSIONI
• diagnosi precoce di IRC
•dieta ipoproteica, ipofosforica e iposodica
•monitoraggio dello stato nutrizionale
• trattamento anti-ipertensivo:
preferire farmaci ad effetto Renoprotettivo
stretto controllo della PA con trattamento aggressivo
nei pazienti con proteinuria più elevata
•frequenti controlli clinici
• astensione dal fumo di sigaretta
•evitare l’uso di farmaci nefrotossici
•precoce correzione dell’anemia
STRATEGIE TERAPEUTICHE
…….
FARMACI ANTIPERTENSIVI
ACE= Ace Inibitori
ARB= Antagonisti Recettoriali
L’IPERTENSIONE
A. Efferente
ARB
ACE i
L’IPERTENSIONE
NEFROPROTEZIONE
STRATEGIE TERAPEUTICHE
STRATEGIE TERAPEUTICHE
CONCLUSIONI
Un efficace terapia antipertensiva è in grado di rallentare
la progressione delle nefropatie croniche verso l’uremia
TARGET PRESSORIO DA RAGGIUNGERE
120/70 < 50 aa
125-130 / 80-85 > 50 aa
Valori più bassi
nei Diabetici e
nei pazienti con proteinuria
Ottenere valori di pressione ottimali:
può risultare difficile e richiedere
spesso l’impiego di più farmaci
(tre,quattro, a volte cinque o più)
STRATEGIE TERAPEUTICHE
QUALI FARMACI UTILIZZARE?
•ACE I
•Antagonisti R AII
•Calcio- Antagonisti
•Diuretici tiazidici (GFR>30ml/min)
•Diuretici dell’ansa
•B-Bloccanti
•Bloccanti alfa adrenergici
•Vasodilatatori
•Simpaticolitici ad attività centrale
• diagnosi precoce di IRC
•dieta ipoproteica, ipofosforica e iposodica
•monitoraggio dello stato nutrizionale
• trattamento anti-ipertensivo:
preferire farmaci ad effetto Renoprotettivo
stretto controllo della PA con trattamento aggressivo
nei pazienti con proteinuria più elevata
•frequenti controlli clinici
• astensione dal fumo di sigaretta
•evitare l’uso di farmaci nefrotossici
•precoce correzione dell’anemia
STRATEGIE TERAPEUTICHE
ANEMIA E IRC
Lo stato Anemico è in genere definito
in base ai livelli di emoglobina (Hb)
ANEMIA < 20 % Hb c. m. n.
Hb < 11 g/dl
m. e f. prima della pubertà
Hb < 12 g/dl
Maschi adulti e donne in menopausa
DiagnosiIndagini di base
Indagini complementari
Tipo di anemia
ANEMIA E IRC
NORMOCROMICA NORMOCITICA EPO
GFR < 40 ml/min Crea. 2 mg/dl
normalenormale
Iporigenerativo
risposta
inadeguata
E’ una glicoproteina sintetizzata dalle cellule adiacenti al tubulo prossimale renale in risposta all’ipossiemia
Nel midollo osseo l’eritropoietina si lega, attivandoli, a recettori specifici nelle cellule progenitrici dell’eritrone, incrementando il numero di cellule capaci di differenziazione in eritrociti maturi; aumenta la sintesi dell’emoglobina.
ERITROPOIETINA (EPO)
DANNOGLOMERULARE
GLOMERULO-SCLEROSI
INSULTO
INIZIALE
RIDUZIONE DEL NUMERODEI NEFRONI
Fibrosiinterstiziale
Distruzione dei capillari
Distruzione dei tubuli
Distruzione dei tubuli
EPO Ipossia
Stress ossidativo
EPO
Ipossia
Stress ossidativo
Ipertensione/ipertrofia glomerulare
Proteinuria
EPO
Ipossia
Stress ossidativo
Ipossia tissutale
Vasodilatazione periferica
Pressione arteriosa
Attività simpatica
Flusso renale ematico
Renina, angiotensina, aldosterone, ADH
Ritenzione liquidi
Volume plasmatico
Diametro ventricolare
IVS ed eventuale morte cellulare
Scompenso cardiaco
ANEMIA
FISIOPATOLOGIA
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
<2 2.1-3.0 3.1-4.0 4.1-5.0 >5
>36%
33-35.9%
30-32.9%
28-29.9%
<28%
Em
ato
cri
to
Creatinina sierica (mg/dl)
PREVALENZA dei DIVERSI GRADI di
ANEMIA a VARI LIVELLI di CREATININA
Hb
me
dia
(g
/d
l)
0
2
4
6
8
10
12
14
>50 40-50 30-40 20-30 10-20 <10
Paz non diabetici: 65% Hb<11 g/dl
Paz diabetici: 67% Hb<11 g/dl
Paz n°= 62 21 32 16 44 34 120 78 430 252 524 158
Clearance della creatinina (ml/min)
P<0.01; paz n°=1777
CORRELAZIONE tra Hb e CLEARANCE
della CREATININA
Hb< 10
Indicato
Trattamento con EPO
Controllarelivelli Fe
E’ presente IRC?
Hb bassa?
Aggiustamentodose EPO
Work-upematologico
Anemia è stata
corretta ?
Supplemento di Fe
Follow-upperiodico
Risposta
adeguata?
Sì
No Sì
Sì
No No
Fe normale
Carenza Fe
Risposta
adeguata?
SCREENING dell’ANEMIA nell’IRC
Test usati più frequentemente Target
Ferritina sierica > 100ng/mL
< 600ng/mL
Saturazione transferrina (Tsat) > 20%
Misurazioni addizionali
Contenuto Hb nei reticolociti (CHr)
% di globuli rossi ipocromici
VALUTAZIONE del PATRIMONIO di
FERRO
EFFETTI POSITIVI del TRATTAMENTO
dell’ANEMIA nell’IRC
EFFETTI POSITIVI EFFETTI POTENZIALI
Qualità di vita in relazione
alla salute Ospedalizzazione dopo ESRD
Capacità lavorative Morbidità nel lungo e breve
periodo
Funzioni cognitive Mortalità dopo ESRD
Funzioni sessuali Prevenzione IVS e ischemia
Risposta immune Rallentare declino VFG
Difetti emostatici Ritardare inizio dialisi
Terapia marziale
• Somministrazione orale
– Almeno 200 mg/die
• Somministrazione e.v.
– Ferro gluconato, Ferro
saccarato
– 30/60 mg/dose
Target Ferritina: > 100 ng/ml
Target TSAT: >20%
Diluire in soluzione fisiologica:
< 1 mg/ml
< 2mg/min
Target Ferritina: <400 ng/ml
Target TSAT: <30-40%
Terapia con Epoetina
• Somministrazione epoetina alfa
– 2000/10000 U/settimana e.v.
• Somministrazione epoetina beta
– 2000/10000 U/settimana s.c.• Somministrazione darboepoetina
– 10/50 mcg/settimana s.c.
Target Hb : 11-12 g/dl
Variabilità
Individuale
Posologia iniziale
Posologia di
Mantenimento
25-400U/Kg/sett
5-150 mcg/Kg/sett
90-95%
BASALE DOPO 48 settimane
Parametro Trattati Non trattati Trattati Non trattati P
Energia 36.8 ± 3.1 34.5 ± 3.7 +5.8 ±3.6 -3.1 ± 2.0 0.036
Attività fisica 44.3 ± 4.4 49.1 ± 4.8 +7.8 ± 3.8 -4.8 ±2.1 0.006
Senso di
malessere34.9 ± 4.4 33.9 ± 3.9 -3.4 ± 3.8 + 2.4 ± 2.2 0.192
Grado di
attenzione25.1 ± 5.2 18.4 ± 4.3 -8.8 ± 3.5 -0.1 ± 3.1 0.065
Inattività
sociale24.4 ± 3.3 21.8 ± 2.7 -4.4 ± 2.9 +2.6 ± 2.7 0.086
Soddisfazione
per la vita4.9 ± 0.2 4.8 ±0.2 +0.1 ± 0.2 +0.0 ± 0.01 0.935
Disfunzioni
sessuali13.9 ±0.6 13.7 ± 0.7 -0.6 ± 0.4 -0.1 ± 0.3 0.230
Depressione 14.2 ±1.5 13.0 ± 1.7 -0.6 ± 1.2 +1.5 ±1.2 0.229
CAMBIAMENTI nella QUALITA’ di VITA
Studio n° pazienti Follow-up Risultati
Teehan 1991 12 6 mesi No cambiamenti Cr sierica
Lim 1989 26 2.4-24 mesiNo cambiamenti 1/Cr sierica vs
tempo
Abraham 1990 16 12-65 sett.No cambiamenti VFG o 1/Cr
sierica vs tempo
US Study 1991 83 6 mesiNo cambiamenti 1/Cr sierica vs
tempo
Frenken 1992 8 12 sett. No cambiamenti VFG, PRE e FF
Austrian Study 123 12 sett.No cambiamenti 1/Cr sierica vs
tempo
Roth 1994 83 48 mesi No cambiamenti VFG
Albertazzi 1998 84 12 mesiNo cambiamenti 1/Cr sierica vs
tempo
EFFETTI del TRATTAMENTO dell’ANEMIA
sulla FUNZIONE RENALE
0
10
20
30
40
50
60
70
80
50-75 25-50 <25 inizio ED
Normale
Disfunzione sistolica
Dilatazione VS
IVS concentrica
IVS
%
Clearance creatinina (ml/min)
N=246
16%
16%
27%
41%N=432
PATOLOGIA CARDIOVASCOLARE
nell’IRC
0
1
2
3
4
5
Basale 3° mese
1000
1200
1400
1600
1800
2000
2200
Bsale 3° mese
0
40
80
120
160
200
Basale 6° mese
Indice massa ventricolo sinistro
Output cardiaco Resistenza periferica totale
*
*
*
*P<0.05 n=11
Target Hmt=35%
EFFETTI dell’EPO sulla PATOLOGIA
CARDIOVASCOLARE
Questi dati confermano che l’anemia gioca un ruolo determinante
nella patogenesi della patologia cardiovascolare e
che il raggiungimento di un ematocrito normale è più vantaggioso
di una correzione solo parziale
• diagnosi precoce di IRC
•dieta ipoproteica, ipofosforica e iposodica
•monitoraggio dello stato nutrizionale
• trattamento anti-ipertensivo:
preferire farmaci ad effetto Renoprotettivo
stretto controllo della PA con trattamento aggressivo
nei pazienti con proteinuria più elevata
•frequenti controlli clinici
• astensione dal fumo di sigaretta
•evitare l’uso di farmaci nefrotossici
•precoce correzione dell’anemia
STRATEGIE TERAPEUTICHE
Dosaggio dei farmaci nell’IRC
FUROSEMIDE 40-80mg ogni 12h 100% Alte dosi
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TIAZIDICI 25-50 mg ogni 12 h 100% 100 % Evitare
(inefficace con GFR<30)
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CEFTAZIDIME 1-2 g ogni 8 h 8-12 h 24-48 h 48 h
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Gentamicina 1,7 mg/Kg ogni 8h 60/90% 30/70% 20/30%
Netilmicina 12 h 12 h 24-48 h
Tobramicina o 100% 100% 100%
12-24 h 24-48 h 48-72 h
FARMACODOSE
CON FUNZIONE NORMALE
ADEGUAMENTODELLA DOSE
GFR> 50 10-50 <10
Dosaggio dei farmaci nell’IRC
DICLOFENAC 25-75mg ogni 12h 50-100% 25-50% 25%
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FARMACODOSE
CON FUNZIONE NORMALE
ADEGUAMENTODELLA DOSE
GFR> 50 10-50 <10
Possono peggiorare la funzione renaleDiminuiscono l’aggregazione piastrinicaSindrome nefrosicaNefrite interstizialeRitenzione di Na
Medico di base
DiabetologoCardiologo
Internista
Chirurgo vascolareUrologo
Geriatra
NEFROLOGO
CONCLUSIONI
occasione perduta per il paziente
dispersione di denaro per la società
INVIO TARDIVO al
NEFROLOGO: