+ All Categories
Home > Documents > L'Etruria luglio 2006 n° 13 · bel quadro sulla Val di Chiana, le parole di don Antonio Mencarini...

L'Etruria luglio 2006 n° 13 · bel quadro sulla Val di Chiana, le parole di don Antonio Mencarini...

Date post: 23-Feb-2019
Category:
Upload: hadung
View: 216 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
16
Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” -Abbonamento: Ordinario Euro 26,00 - Sostenitore Euro 77,00 - Ben. Euro 103,00 - Estero Europa Euro 77,00 - Estero America Euro 117,00 - Autorizzazione del Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Arti Tip. Tosc. Cortona. Una copia arretrata Euro 2,6. Redazione, Amministrazione: Giornale L’Etruria Società Cooperativa - Via Nazionale, 51 Cortona - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06 L ETRURIA PAGINA 1 PERIODICO QUINDICINALE FONDATO NEL 1892 Cortona - Anno CXIV - N° 13 - Sabato 15 luglio 2006 EURO 1,30 www.letruria.it - email: [email protected] SEGUE A PAGINA 2 passare tranquille giornate di riposo e di salutare svago magari contornato e allietato da un buon bicchiere di vino e da un bel piat- to di pasta e carne chianina che le nostre bravissime socie-cuo- che Donatella e Lidia coadiuvate dal socio Nanni saranno in grado di preparare. Durante l’inaugurazione è stato già possibile ammirare il nostro anfiteatro gremito in ogni sua parte e, a cornice di questo bel quadro sulla Val di Chiana, le parole di don Antonio Mencarini hanno esortato tutti, nel ringra- ziamento del Signore che ha voluto una natura così bella, a mantenere e migliorare proprio quello che la natura stessa con tanto amore ci ha tramandato nel tempo. Ogni serata il Tennis Club Cortona ha offerto ai graditi ospiti uno spettacolo diverso gratuito ma sempre interessante per le più svariate caratteristiche. Credo comunque che una delle serate più interessanti sia stata quella che ha visto all’opera il quartetto dell’“Harmonices mundi” che hanno allietato gli spettatori dell’anfiteatro con cin- que splendidi pezzi di Mozart, Haydin e Paganini. Questa musica così penetrante avendo come cornice uno splendido cielo stel- lato, la Val di Chiana ed una sera- ta delicatamente calda ha sicura- mente toccato la sensibilità ed il cuore degli attenti ascoltatori. Il ristorante molto apprezza- to, la piscina altrettanto apprez- zata anche per la splendida cor- nice di S. Margherita e della For- tezza fanno ben sperare per il fu- turo di questa opera e sono di buon auspicio per tutto il gruppo dirigente che tanto ha creduto su questa opera che, come ripeto, non deve essere di pochi ma di tutta la popolazione cortonese. Un ulteriore ringraziamento ed augurio a tutti coloro che da ora in poi saranno i veri artefici della fortuna di questo splendido complesso sportivo. Umberto Santiccioli L a nuova piscina del com- plesso sportivo “Tennis Club Cortona” domenica 24 giugno 2006 (giornata storica per la nostra città) ha a- perto i cancelli all’uso di tutta la popolazione del comune. Dopo una splendida inau- gurazione piena di commosse parole da parte del presidente dott. Lucente, dell’ing. Venturini, dopo le lusinghiere parole del sindaco Vignini che ha ricono- sciuto l’importanza e la valenza dell’intera opera, dopo lo spetta- colo estremamente interessante del nuoto sincronizzato che ha visto così il battesimo vero e proprio della piscina, non ci resta che chiudere questa splen- dida pagina per aprirne subito un’altra, forse la più importante e la più difficile: quella di aprire il complesso all’uso pubblico e di gestire il tutto nel modo migliore e più professionale possibile, non relegando il complesso all’uso di pochi appassionati, ma con il forte impegno di farne un vero centro di aggregazione non solo giovanile ma per l’intera po- polazione che ha tanto desiderato nel tempo questa realizzazione. E’ un’altra bellissima scom- messa che il consiglio direttivo del Tennis Club Cortona ha accet- tato volentieri per il piacere di tutta la comunità e delle migliaia di turisti che ogni anno calcano le nostre strade attratti dal pae- saggio, dalla cultura, dalla vita, ma anche tanto desiderosi di 44 edizione della Cortonantiquaria D opo il grande successo dello scorso anno, con addirittura diecimila visi- tatori, torna Cortonanti- quaria, un appuntamento irrinun- ciabile per gli amanti del bello. Dal 1963 molti sono stati gli ospiti illustri, gli esperti o semplicemen- te gli appassionati: John Huston e François Mitterrand l’hanno trova- ta très chic e sorprendente. Una mostra per visitatori esigenti; assai raffinata, con pezzi rari e curiosi, selezionati da un severo pool di addetti all’expertise. Uno degli ap- puntamenti più prestigiosi e più attesi, e non solo dagli amanti del collezionismo d’arte. Una mostra che guarda al mercato internazio- nale partendo da una scelta fatta nelle regioni italiane più ricche e interessanti quanto a mercato an- tiquariale. Dalla Lombardia alla Si- cilia, dal Veneto al Lazio, e ancora, l’Umbria, la Liguria, le Marche, l’Emilia Romagna e la Toscana, ovviamente, senza dimenticare le new entry del 2006: Campania e Trentino Alto Adige. In totale più di 800 pezzi importanti e poi tanti piccoli oggetti da collezione pro- venienti da espositori attentamente selezionati grazie a un lavoro ini- ziato appena chiusi i battenti della mostra dello scorso anno. Una partecipazione eccellente arricchi- sce il parterre dell’edizione 2006 la quale infatti vede presente il Sindacato aretino della FIMA (Fe- derazione Italiana Mercanti d’Ar- te) con una rappresentanza di 10 antiquari di eccellenza che vanno ad aggiungersi agli altri 36 portan- do a 46 le presenze in mostra. Mobili italiani dal Seicento all’Ot- La nuova Caserma dei Carabinieri a Terontola Restauro e Verniciatura Porte - Portoni - Infissi Restauro Mobili - Costruzione in Stile - Scultura e Intaglio C.S. Montalla - Ponte Ossaia, 763 - CORTONA (AR) telefono: 0575 601336 - 0575 604364 www.longoarte.com [email protected] E stata inaugurata, sabato primo luglio 2006 la nuova caserma dei Carabinieri di Terontola. Sono intervenute oltre alle autorità militari, civili e religiose, anche il Comandante Provinciale dei Carabinieri Colonnello Marco Mochi, il Capitano della compa- gnia dei Carabinieri di Cortona Luca Stegagnini e il Sindaco di Cortona Andrea Vignini. C’è stato lo schieramento dei Gonfaloni, gli onori militari alla massima Autorità, le allocuzioni, la consegna della Bandiera Na- zionale e l’alzabandiera. A seguire la benedizione della Caserma, il taglio del nastro e lo scoprimento della targa in onore del Maresciallo Orlando Fattorini, Medaglia d’Argento al Valor Mi- litare, al quale è stata dedicata la nuova caserma dei Carabinieri. Finalmente c’è... Palazzo Vagnotti dal 26 agosto al 10 settmbre 2006 tocento, dipinti della stessa epoca, sculture lignee del ‘400, mobili orientali con antiquariato tibetano e cinese, argenti e bronzi, avori e giade, ventagli e pizzi, gioielli, e perfino, per i più appassionati, epigrafi medievali. Ma c’è un aspetto della mostra in particolare che colpisce l’occhio: una sceno- grafica via di fuga appena si entra conduce il visitatore lungo un per- corso antiquariale assai insolito dove lo stesso allestimento, artico- lato con una sequenza di grandi vasi medicei con splendide piante, è d’epoca. Al termine di questo viale “ideale” che introduce ad un gioco di esterno-interno si apre un vero e proprio giardino antiquario con tanto di manto erboso a terra, una sontuosa fontana d’epoca con giochi d’acqua e luce, sedili in pietra e altri arredi da giardino, ri- gorosamente autentici. Salendo ai piani superiori ci si trova davanti un repertorio di grande eleganza e bellezza estetica e anche molti se- gnali di nuove tendenze e orienta- menti di stile destinati a connotare il mercato antiquario del prossimo autunno, quando torna la voglia di stare in casa, tanto più se circon- dati da oggetti che abbiano il fa- scino di storie importanti e lon- tane nel tempo. E in più mostre collaterali intriganti, come quella assai glamour del Museo del Tes- suto di Prato, “Da guardaroba pri- vato a Museo” e addirittura una sfilata sulla scenografica scalinata della piazza più bella di Cortona. In mostra abiti da cocktail e da sera delle signore degli anni Cinquanta. Per le arti visive riflettori pun- tati su Gino Severini, nato a Cor- Il secondo volo di Elma Elma Schippa parteciperà alla nuova spedizione spaziale pro- mossa dalla Spaceland italiana in collaborazione con la Nasa ameri- cana. La partenza avverrà il primo agosto 2006 da Cape Canaveral- Florida. La nostra concittadina rap- presenterà ufficialmente la Regio- ne Toscana, la Provincia di Arezzo e il Comune di Cortona. Dalla Re- dazione tanti auguri ad Elma. Il giornale “va in ferie” auguriamo a tutti i nostri lettori Buone Vacanze. L’Etruria sarà nelle vostre case ed in edicola il prossimo 15 agosto.
Transcript
Page 1: L'Etruria luglio 2006 n° 13 · bel quadro sulla Val di Chiana, le parole di don Antonio Mencarini hanno esortato tutti, nel ringra- ... La ringrazio dell’attenzione. Una lettrice

Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” -Abbonamento: Ordinario Euro 26,00 - Sostenitore Euro 77,00 -Ben. Euro 103,00 - Estero Europa Euro 77,00 - Estero America Euro 117,00 - Autorizzazione del Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Arti Tip. Tosc. Cortona. Una copia arretrata Euro 2,6. Redazione, Amministrazione: Giornale L’Etruria Società Cooperativa - Via Nazionale, 51 Cortona - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06

L’ETRURIA

PAGINA 1

PERIODICO QUINDICINALE FONDATO NEL 1892 Cortona - Anno CXIV - N° 13 - Sabato 15 luglio 2006 EURO 1,30 www.letruria.it - email: [email protected]

� SEGUEA PAGINA 2

passare tranquille giornate diriposo e di salutare sva go magaricontornato e al lie tato da un buonbic chiere di vino e da un bel piat -to di pasta e carne chianina chele nostre bravissime socie-cuo -che Dona tella e Lidia coadiuvatedal socio Nanni saranno in gradodi pre parare.

Durante l’inaugurazione èsta to già possibile ammirare ilno stro anfiteatro gremito in ognisua parte e, a cornice di questobel qua dro sulla Val di Chiana, lepa ro le di don An tonio Mencarinihanno esortato tutti, nel ringra-ziamento del Signore che havoluto una na tura così bella, amantenere e migliorare proprioquello che la natura stessa contanto amore ci ha tramandato neltem po.

Ogni serata il Tennis ClubCor tona ha offerto ai graditi ospitiuno spettacolo diverso gratuitoma sempre interessante per lepiù svariate caratteristiche.

Credo co mun que che unadelle serate più interessanti siastata quella che ha visto all’operail quartetto del l’“Harmonicesmun di” che hanno allietato glispettatori dell’anfiteatro con cin -que splendidi pezzi di Mo zart,Ha ydin e Pa ga nini. Questa mu si cacosì pe ne trante avendo co mecor nice uno splendido cielo stel -la to, la Val di Chiana ed una se ra -ta delicatamente calda ha sicura-mente toccato la sensibilità ed ilcuore degli attenti ascoltatori.

Il ristorante molto apprezza-to, la piscina altrettanto ap prez -zata anche per la splendida cor -nice di S. Margherita e della For -tez za fanno ben sperare per il fu -tu ro di questa opera e so no dibuon auspicio per tutto il gruppodirigente che tanto ha creduto suquesta opera che, come ripeto,non deve essere di pochi ma ditutta la popolazione cortonese.

Un ulteriore ringraziamentoed augurio a tutti coloro che daora in poi saranno i veri arteficidel la fortuna di questo splendidocomplesso sportivo.

Umberto Santiccioli

La nuova piscina del com -plesso sportivo “TennisClub Cor tona” domenica24 giugno 2006 (giornata

storica per la nostra città) ha a -perto i cancelli all’uso di tutta lapopolazione del comune.

Dopo una splendida inau -gurazione piena di commosseparole da parte del presidentedott. Lu cente, dell’ing. Ven tu rini,dopo le lu singhiere parole delsindaco Vi gnini che ha ricono-sciuto l’importanza e la valenzadell’intera o pe ra, dopo lo spetta-colo estremamente in teressantedel nuoto sincronizzato che havisto così il battesimo vero eproprio della piscina, non ciresta che chiudere que sta splen-dida pagina per aprir ne subitoun’altra, forse la più importante ela più difficile: quella di a prire ilcomplesso all’uso pubblico e digestire il tutto nel modo mi glioree più professionale possibile, nonrelegando il complesso all’uso dipochi appassionati, ma con ilforte impegno di farne un ve rocentro di aggregazione non so logiovanile ma per l’intera po -polazione che ha tanto desi deratonel tempo questa realizzazione.

E’ un’altra bellissima scom -mes sa che il consiglio di rettivodel Ten nis Club Cortona ha accet-tato volentieri per il piacere ditutta la comunità e delle migliaiadi turisti che ogni anno calcanole nostre strade attratti dal pae -saggio, dalla cul tura, dalla vita,ma anche tanto desiderosi di

44 edizione della CortonantiquariaDopo il grande successo

dello scorso anno, conad dirittura diecimila visi -ta tori, torna Cortonan ti -

qua ria, un appuntamento irrinun-ciabile per gli amanti del bello.Dal 1963 molti sono stati gli ospitiillustri, gli esperti o semplicemen-te gli appassionati: John Huston eFrançois Mitterrand l’hanno tro va -ta très chic e sorprendente. Unamostra per visitatori esigenti; assairaffinata, con pezzi rari e curiosi,selezionati da un severo pool diaddetti all’expertise. Uno degli ap -pun tamenti più prestigiosi e piùattesi, e non solo dagli amanti delcollezionismo d’arte. Una mostrache guarda al mercato internazio-nale partendo da una scelta fattanelle regioni italiane più ricche einteressanti quanto a mercato an -ti quariale. Dalla Lombardia alla Si -ci lia, dal Veneto al Lazio, e ancora,l’Umbria, la Liguria, le Marche,l’E milia Romagna e la Toscana,ov viamente, senza dimenticare lenew entry del 2006: Campania eTrentino Alto Adige. In totale piùdi 800 pezzi importanti e poi tantipiccoli oggetti da collezione pro -venienti da espositori attentamenteselezionati grazie a un lavoro ini -ziato appena chiusi i battenti dellamostra dello scorso anno. Unapartecipazione eccellente arricchi-sce il parterre dell’edizione 2006la quale infatti vede presente ilSindacato aretino della FIMA (Fe -de razione Italiana Mercanti d’Ar -te) con una rappresentanza di 10antiquari di eccellenza che vannoad aggiungersi agli altri 36 portan-do a 46 le presenze in mostra.Mobili italiani dal Seicento all’Ot -

La nuova Caserma dei Carabinieri a Terontola

Restauro e Verniciatura Porte - Portoni - InfissiRestauro Mobili - Costruzione in Stile - Scultura e Intaglio

C.S. Montalla - Ponte Ossaia, 763 - CORTONA (AR)telefono: 0575 601336 - 0575 604364

www.longoarte.com [email protected]

E ’ stata inaugurata, sabatopri mo luglio 2006 la nuovacaserma dei Carabinieri diTe rontola.

Sono intervenute oltre alleau torità militari, civili e religiose,anche il Comandante Provincialedei Carabinieri Colonnello MarcoMochi, il Capitano della compa-gnia dei Carabinieri di CortonaLuca Stegagnini e il Sindaco diCor tona Andrea Vignini.

C’è stato lo schieramento deiGonfaloni, gli onori militari allamassima Autorità, le allocuzioni,la consegna della Bandiera Na -zionale e l’alzabandiera.

A seguire la benedizione dellaCaserma, il taglio del nastro e loscoprimento della targa in onoredel Maresciallo Orlando Fattorini,Medaglia d’Argento al Valor Mi -litare, al quale è stata dedicata lanuova caserma dei Carabinieri.

Finalmente c’è... Palazzo Vagnotti dal 26 agosto al 10 settmbre 2006

tocento, dipinti della stessa epoca,sculture lignee del ‘400, mobiliorientali con antiquariato tibetanoe cinese, argenti e bronzi, avori egia de, ventagli e pizzi, gioielli, eper fino, per i più appassionati,epi grafi medievali. Ma c’è unaspetto della mostra in particolareche colpisce l’occhio: una sceno-grafica via di fuga appena si entraconduce il visitatore lungo un per -corso antiquariale assai insolitodove lo stesso allestimento, artico-lato con una sequenza di grandivasi medicei con splendide piante,è d’epoca. Al termine di questovia le “ideale” che introduce ad ungioco di esterno-interno si apre unvero e proprio giardino antiquariocon tanto di manto erboso a terra,una sontuosa fontana d’epoca congiochi d’acqua e luce, sedili inpietra e altri arredi da giardino, ri -

gorosamente autentici. Salendo aipiani superiori ci si trova davantiun repertorio di grande eleganza ebellezza estetica e anche molti se -gnali di nuove tendenze e orienta-menti di stile destinati a connotareil mercato antiquario del prossimoautunno, quando torna la voglia distare in casa, tanto più se circon-dati da oggetti che abbiano il fa -scino di storie importanti e lon -tane nel tempo. E in più mostrecol laterali intriganti, come quella

as sai glamour del Museo del Tes -suto di Prato, “Da guardaroba pri -vato a Museo” e addirittura unasfi lata sulla scenografica scalinatadella piazza più bella di Cortona.In mostra abiti da cocktail e dasera delle signore degli anniCinquanta.

Per le arti visive riflettori pun -tati su Gino Severini, nato a Cor -

Il secondo volo di ElmaElma Schippa parteciperà allanuova spedizione spaziale pro -mossa dalla Spaceland italiana incollaborazione con la Nasa ameri-cana. La partenza avverrà il primoagosto 2006 da Cape Canaveral-Florida. La nostra con cittadina rap -presenterà uf fi cialmente la Re gio -ne Toscana, la Provincia di Arezzoe il Comune di Cortona. Dalla Re -dazione tanti auguri ad Elma.

Il giornale “va in ferie” auguriamo a tutti i nostri lettoriBuone Vacanze. L’Etruria sarà nelle vostre case

ed in edicola il prossimo 15 agosto.

Page 2: L'Etruria luglio 2006 n° 13 · bel quadro sulla Val di Chiana, le parole di don Antonio Mencarini hanno esortato tutti, nel ringra- ... La ringrazio dell’attenzione. Una lettrice

ATTUALITÀL’ETRURIA N. 13 15 LUGLIO 2006

PAGINA 2

tona in occasione del quarantesi-mo anniversario della sua morte,con la forma più inedita di tutta lasua produzione artistica: ilmosaico. La mostra “Omaggio aGi no Severini ” sarà ospitata dal25 agosto al 17 settembre a Pa laz -zo Casali e vedrà esposti, oltre aimosaici cortonesi di Gino Severini,i mosaici contemporanei di Gio -van na Galli e di Henry Noël Aubry.Due artisti, l'una italiana, il secon -do francese, che lavorano il mo -sai co in un modo risolutamentecontemporaneo, rendendo cosìomaggio al maestro Gino Severini,uno dei primi ad aprire la strada

Gent.mo Prof. Caldarone,ho appena letto la sua ultima Rubrica a proposito del nuovoimpianto del Parterre che terminava con il richiamo alla correttez-za, al vivere civile e al rispetto degli arredi, che abbelliscono sia lazona della piscina che la città di Cortona. Ma l’opportuno richiamoè caduto nel vuoto, non ha trovato un’ adeguata accoglienza.Infatti, in questi giorni, se ne sono sentite di tutti i colori: i solitibalordi hanno tentato di danneggiare i nuovi impianti della piscina,hanno riempito di detersivo la vasca ai giardini del Parterre, aduna certa ora della notte fanno volare bottiglie di birra lungo lastrada principale della città, fanno scoppiare pericolosi ordignirudimentali, provocano in continuazione danni alle macchine insosta. A tutto questo ignobile spettacolo si aggiunge poi di giorno edi notte un traffico sempre più caotico che non tiene in nessunaconsiderazione né la segnaletica né i turisti che vengono a Cortonaper apprezzarne la bellezza ma anche la tranquillità, il silenzio el’ordine, propagandati attraverso i dépliant pubblicitari. Insomma,con la stagione turistica, Cortona si trasforma in una vero eproprio far West che, a lungo andare, finirà per allontanare ilflusso dei visitatori, che sono l’unica provvidenziale risorsa econo-mica di questa città. Ma se resta incomprensibile il comportamen-to di quattro scalmanati incoscienti, altrettanto incomprensibileresta il fatto che nulla sembra possa essere fatto per scoraggiare icomportamenti ricordati.La ringrazio dell’attenzione.

Una lettrice esasperata di CortonaCon il “lasciar fare”, con il permissivismo e il buonismopredicati e inculcati sin dalla fine degli anni Sessanta datanti cattivi maestri, e poi ripetuti fino alla nausea dabeceri pifferai di un fasullo garantismo, non c’è poi tantoda meravigliarsi se oggi si raccolgono i frutti indigesti diquella stagione, se si è costretti a subire quotidianamentegli incivili comportamenti denunciati dalla lettrice.Se si prendesse un po’ più sul serio anche quello che siscrive e che appare, con cadenza quindicinale, sullepagine di un giornale, modesto quanto si voglia, comeL’Etruria, si eviterebbe di “piangere ogni volta sul latteversato”. È da anni che si denunciano atti e situazioni cheturbano il vivere civile della nostra piccola comunità, ed èda anni che non si prendono provvedimenti seri e risoluti-vi o si prendono e si chiude la porta solo quando i buoisono già scappati. Ma senza ergersi a giudici e censori, sipuò solo sperare, per la soluzione del grave problema, inun accresciuto senso di responsabilità da parte di tutti, apartire dalle famiglie, dalla scuola e dalle istituzioni. Ma sembra che ci sia poco da sperare su una seria conver-genza di intenti educativi, dopo l’episodio provocato,qualche giorno fa, da una comitiva di studenti romani che,diretti a Manchester, sono stati fatti sbarcare ad Amburgodal capitano del volo Lufthanza perché troppo agitati. Dauna parte i genitori che si sono detti “sconcertati” per ladurezza delle autorità tedesche, annunciando azionilegali, dall’altra il Sindaco di Roma Veltroni, che si èlamentato, da consumato “buonista” qual è, con l’amba-sciatore della Repubblica federale di Germania, hannotrasformato i 33 scatenati adolescenti in vittime incolpevo-li, con la complicità dei due compiacenti insegnanti ac -com pagnatori. Blaise Pascal, uno dei più illuminati “maître à penser” delXVII secolo, scriveva: “La giustizia senza la forza è im -potente, la forza senza la giustizia è tirannica. La giustiziasenza la forza viene contraddetta, perché ci sono sempre imalvagi; la forza senza la giustizia viene riprovata. Bi -sogna dunque congiungere la giustizia e la forza, facendoin modo che quel che è giusto sia forte e quel che forte siagiusto”. E chi ha orecchie per intendere intenda!

verso un’arte ancora oggi trascu-rata da molti.

Come è ormai consuetudine diCortonantiquaria, anche un viva -cissimo salotto tutto concentratosu attribuzioni, rivelazioni e risco-perte: nella kermesse sull’antiqua-riato, infatti, expertise e gossip dastorici dell’arte si intrecciano dan -do luogo ad un dibattito colto esmaliziato che fa molto parlare.Sulla scena quest’anno una splen-dida scultura in marmo di ungran de artista come Urbano daCor tona e un quadro caravaggescodell’antiquario siciliano GiulioTor ta.

Last but not least, Cortonan -tiquaria e la tavola: connubio intri-gante declinato attraverso undoppio percorso: il primo nel belchio stro di Palazzo Vagnotti dovevie ne ricostruita una cucina to -scana dell’Ottocento con tanto dima dia, paioli, mestoli, anfore inrame e altre suppellettili comestoviglie e tessuti tutto rigorosa-mente d’epoca, ovviamente. E’ quiperaltro che all’ora dell’aperitivo,verranno organizzate insieme adAntinori delle degustazioni guidatecon formaggi, salumi e piccoliassaggi di piatti elaborati secondoantiche ricette. Il secondo, invece,ci porta sul territorio dove seguen-do un circuito di ristoratori ade -renti a “Vetrina Toscana a tavola”si avrà l’opportunità di degustaremenù tipici della tradizione cu -linaria toscana ad un prezzo fissononché ricevere un biglietto diingresso alla mostra per ognimenù ordinato. E a proposito dibiglietti d’ingresso, offerta speciale

per gli appassionati di arte che po -tranno acquistare un biglietto con -giunto, al prezzo di 10 euro an -ziché 15, comprensivo dell’ingres-so alla Mostra Mercato Nazionaled’Antiquariato e al Museo del l’Ac -cademia Etrusca e della Città diCor tona (MAEC) nel bel PalazzoCasali a pochi passi dalla sededella mostra, all’interno di PalazzoVagnotti. Uno dei palazzi, quest’ul-timo, meglio conservati di Cor to -na, e che torna a vivere proprionei giorni della mostra allestita insale che racchiudono il fascino distorie, stili, gusti diversi. Ogni stan -za un mondo a sé, eppure unpercorso unico da ritrovare ancheusciti da Palazzo Vagnotti tra ivicoli e le strade segrete e silenzio-se di una città che è tutta a misurad’antico, fitta di botteghe di rigat-tieri, gallerie, laboratori di restau-ro. Una città che vanta una tradi-zione antiquaria di gran prestigioe tuttora vivissima.

Laura Ruggieri

Direttore Responsabile VINCENZO LUCENTEVice DirettoreISABELLA BIETOLINIRedazioneFRANCESCO NAVARRARICCARDO FIORENZUOLILORENZO LUCANIOpinionistaNICOLA CALDARONE

Collaboratori: Evaristo Baracchi, Rolando Bie -tolini, Stefano Bistarelli, Piero Borrello, Ivo Ca -me rini, Luciano Catani, Fran ce sco Cenci, GlendaFuria, Mara Jogna Prat, Ma rio Gaz zini, Ivan La n -di, Laura Lucente, Claudio Lu che roni, Mar ghe -rita Mezzanotte, Mario Parigi, Fran ce sca Pel le -grini, Al bano Ricci, Silvia Rossi, Ma rio Rug giu,Um berto Santiccioli, Gi no Schip pa, Da ni lo Se sti -ni, pa dre Teo baldo, Ales sandro Ven turi, Ga brieleZampagni.

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEPresidente: Nicola CaldaroneConsiglieri: Vito Garzi, Mario Gazzini, Vin -cen zo Lucente

Progetto Grafico: G.Giordani Foto: Fotomaster, Foto LamentiniPubblicità: Giornale L’Etruria - Via Nazionale51 - 52044 CortonaTariffe: A modulo: cm: 5X4.5 pubblicità an -nua (23 numeri) euro 258.00 (iva esclusa).Modulo cm: 10X4.5 pubblici tà annua (23numeri) euro 413,00 (iva esclu sa) - altrifor mati prezzo da concordare

Gli articoli sono pubblicati sotto lapersonale responsabilità dell’autore

L’ETRURIA Soc. Coop. a.r.l.

Fondato nel 1892

Il giornale, chiuso in Redazione mercoledì 12, è in tipografia giovedì 13 luglio 2006

IDRAULICACORTONESEInstallazione impianti termiciIdraulici e Condizionamento

Trattamento acque

Tel. e Fax 0575/63.11.99Cellulari 335/59.53.927 - 335/78.52.445

www.idraulicacortonese.com

Via Gramsci, 42 S/GCamucia di Cortona (Ar)

da pag. 1 44 edizione della Cortonantiquaria

Balordi in libera uscita

Fine di un incuboE’ finito un incubo, l’incubo

è finito! Entrare nella Cat te -drale di Cortona, nell’edifi-cio sacro e più antico e ric -

co della storia della città, era di -ventata un’impresa ardua se nonimpossibile.

Finalmente ci siamo liberatidalla fobia di essere centrati dagliescrementi di quei culetti chesem bravano essere messi lì a bellaposta, per bersagliare lo sventura-to di turno che, prima di purificar-si in chiesa, era costretto a man -dare mille imprecazioni. E’ finito illa voro dei custodi costretti a pu -lire e ripulire il porticato del latode stro dell’ingresso in Cattedraledivenuto una concimaia; non nepotevano più e senza alcun risulta-to; è finito il lavorio di don Albano,alle prese con lunga canna, perscacciare di tanto in tanto queifastidiosi volatili impenitenti cheavevano fatto sopra il portale la te -rale del Duomo la loro alcova, de -turpando e degradando la pietraserena di quell’opera attribuita daalcuni ad un pregevole artista:Giu liano da Sangallo e da altri aCri stoforo Infregliati detto Cristo -fanello.

Sembrava quasi impossibilearrivare ad una soluzione, per sni -dare quei numerosi piccioni cheavevano fatto del Duomo il loroalbergo. Ci sarebbe voluto in ognitempo un ombrello pronto adaprirsi per quei pochi metri chedi stano fra il porticato e la portad’ingresso. Unica soluzione, datoche per molti animalisti i piccioniterraioli, anche se portatori di ma -lattie e dannosi per i monumenti ebeni artistici che si trovino a cieloaperto, sono diventati come le vac -che sacre dell’India, esseri intoc-cabili, esseri da non estirpare mada proteggere, era quella di met te -re mano al portafoglio, e che por -ta foglio! A spese del parroco dellaCattedrale si è finalmente interve-nuti con un sistema di allontana-mento dei piccioni che sembrafun zionare: mettere fili a bassaten sione da parte di una Ditta spe -cializzata nelle parti dove abitual-mente si posavano i piccioni, perfare si che questi, colpiti da cor -rente elettrica (non impauritevi,l’ar rosto non si è visto e la stragenon è avvenuta come qualcunoavrebbe auspicato!) potessero al -lontanarsi, per andare a nidificarealtrove.

Non ci importa dove ma il piùlontano possibile! Il lavoro è statoultimato il ventinove giugno, festadi S. Pietro e Paolo. S. Pietro, co -me suole dirsi, detentore dellechia vi del Paradiso ha riapertocon tanto di chiave,per nostratran quillità, anche la porta lateraledella chiesa divenuta off limits nonsolo per i cristiani ma anche per ituristi. L’operazione ha interessatosolo la parte di competenza delparroco della cattedrale e non an -che quella di competenza dellacu ria vescovile: con una ragione-vole spesa in più si sarebbe pre -servato dal danno dei piccioni l’in -tero complesso. Speriamo in unintervento di completamento in unprossimo futuro! Auspichiamo chealtrettanto voglia fare l’ammini-strazione comunale per far si che ipiccioni vengano allontanati dalcentro storico: basta fare un giroper le strade secondarie o per ivicoli più caratteristici della città,per rendersi conto in quale statodi sconcezza questa è ridotta. Unbuon investimento è quello didifendere al meglio l’esistente esoprattutto i suoi abitanti.

Dunque, liberi tutti con l’ope-razione antipiccione in cattedrale:liberi i custodi da fatiche inutili, li -beri i cristiani e non di entraretran quillamente in chiesa per pre -gare o visitare il monumento, libe -ri i cornicioni dai volatili, liberi dipo ter camminare non più sul le ta -me, liberi dall’opprimente de gra -do che si presentava a chiunqueosasse entrare in Piazza Duomo,liberi dalla schiavitù di doversiproteggere da quei diarroici ani -mali infestanti e devastanti.

Piero Borrello

SCADENZARIO FISCALEE AMMINISTRATIVO(A CURA DI ALESSANDRO VENTURI)

SCADENZE DEL 16 AGOSTO (SOGGETTE A PROBABILE PROROGA DI ALCUNI GIORNI)

IMPOSTE SUI REDDITI - SOSTITUTI D’IMPOSTA - RITENUTE ALLA FONTE -Scade il termine per il versamento delle ritenute operate nel corso del meseprecedente sui redditi di lavoro dipendente e assimilati, sui redditi di lavoroautonomo, etc.IVA - LIQUIDAZIONE E VERSAMENTO - Scade il termine per effettuare la li -quidazione periodica ed il versamento dell’Imposta sul Valore Aggiunto.DATORI DI LAVORO E COMMITTENTI - Scade il termine per il versamentodei contributi relativi ai lavoratori dipendenti e ai collaboratori coordinati econtinuativi.INPS - ARTIGIANI E COMMERCIANTI - Scade il termine per effettuare il ver -sa mento trimestrale dei contributi fissi calcolati sul minimale di reddito.

PRONTA INFORMAZIONEDomenica 16 luglio2006 Farmacia Boncompagni (Terontola)Turno settimanale e notturnodal 17 al 23 luglio 2006Farmacia Centrale (Cortona)Domenica 23 luglio2006 Farmacia Centrale (Cortona)Turno settimanale e notturnodal 23 al 30 luglio 2006Farmacia Bianchi (Camucia)Domenica 30 luglio2006 Farmacia Bianchi (Camucia)Turno settimanale e notturnodal 31 luglio al 6 agosto 2006Farmacia Ricci (Tavarnelle)

La Guardia Medica entra in attività tutte le sere dalle ore 20 alleore 8, il sabato dalle ore 10 alle ore 8 del lunedì mattina.Cortona - Telefono 0575/62893Mercatale (la guardia medica è soltanto festiva ed entra pertan-to in attività dalla domenica e nelle altre giornate festive infra-settimanali dalle ore 8 alle ore 20.) - Telefono 0575/619258

Ambulanza con medico a bordo - Tel. 118

GUARDIA MEDICA

EMERGENZA MEDICA

FARMACIA DI TURNO ��Domenica 6 agosto 2006 Farmacia Ricci (Tavarnelle)Turno settimanale e notturnodal 7 al 13 agosto 2006Farmacia Comunale (Camucia)Domenica 13 agosto 2006 Farmacia Comunale (Camucia)Turno settimanale e notturnodal 14 al 20 agosto 2006Farmacia Boncompagni (Terontola)Martedì 15 agosto 2006 Farmacia Boncompagni (Terontola)Domenica 20 agosto 2006 Farmacia Boncompagni (Terontola)

ORARIO DELLE MESSE FESTIVECattedraleore 10 - 11,30 - 18S.Marcoore 10 (chiesa superiore)S.Domenicoore 11,00 - 18,30S. Francesco ore 10,30 S. Margherita

ore 8,00 - 10,00 - 17,30Calcinaioore 11,00 - 18,00Le Celleore 10,30 - 17,00Cimiteroore 15,00S.Cristoforoore 09,00

Emergency Arezzoha il suo sitoEmergency Arezzo informa

che è da oggi online il sito delgruppo dove potrete trovare in -formazioni sulle attività locali ena zionali dell’associazione enews dal mondo, conoscere inostri progetti, iscrivervi allanostra newsletter, conoscere lemodalità per diventare volonta-rio e tante altre curiosità!!!Venite a trovarci all’indirizzo:www.emergencyarezzo.org

Gruppo Emergency Arezzo

Page 3: L'Etruria luglio 2006 n° 13 · bel quadro sulla Val di Chiana, le parole di don Antonio Mencarini hanno esortato tutti, nel ringra- ... La ringrazio dell’attenzione. Una lettrice

CULTURAL’ETRURIA N. 13 15 LUGLIO 2006

PAGINA 3

il plastico disporsi del movimento cicon ducono verso arcane di men sioni,lon tane nel tempo e nel lo spazio,qua si a svelarci an cestrali segreti eper se spiritualità, in immagini che sifan no affascinantemente simboliche.

Giuliana Avanzini: Questa ta -len tosa artista veronese bene si in -quadra nella lunga tradizione venetadel vedutismo e del ritratto che ellasa rendere attraverso interessanti o -pe re in cui è facile trovare un im -patto, emotivo e tecnico, di affetti e die mozioni, in una pittura dove i coloriso no stesi con gran de finezza e si -curezza, tanto da raggiungere at -mosfere, auree si tuazioni che ci rac -contano di una personalità dal sen -tire ro man tico, capace di trasformareemozioni, sentimenti e passioni inuna luce morbida, genuina e spres -sione ed estrinsecazione di un afflatolirico.

Pasqualino Salvarelli: Nei la -vori del bravo artista grossetano leforme si definiscono, sempre, in unasorta di fusione tra aspetti oggettivi ela loro interpretazione soggettiva epersonale, dove il colore si contrad-distingue per una scala cromatica checonferisce all’immagine il senso diuna perspicace scenografia fatta disilenzi, costitiuita da segni e tracce,rappresentati come fossili di un ri -cor do, di una testimonianza, di unes sere in continua evoluzione, cosìche esse non sono più strutture del -l’immagine, ma espressione dellospa zio e di stratificate tensioni emo -tive interiori.

Stefania Scarnati: La pitturadella preziosa artista milanese sipresenta come una sorta di marchioespressivo dei suoi impulsi in teriori,

delle sue emozioni, delle sue intuizio-ni che approdano con sicura forzacomunicativa in su perfice, in questilavori la forma vive e vibra in unamirabile sintesi di spazio e tempo,concepiti in maniera evocativa, doveil linguaggio si sostanzia nel ritmoenergico ma riflessivo di atmosferecosmiche in cui l’elemento fi gurativoclassico è momento di li bera e -spressione narrativa. Come scultricela Scarnati risulta essere indifferentealla mondanità e alle mode, cosìcome dimostrano i suoi la vo ri dovele allusioni, le ombre, i vuo ti paionoturbare più delle for me espresse; lesue sculture, sempre sorrette da unaforte tensione etico-estetica, pococoncedono ai tradizionali canoni in -terpretativi in quanto mirano acogliere l’essenza del messaggio edella forma, per cui il linguaggioplastico è asciutto e tutto teso acogliere il senso del ritmo, ilsimbolo del senso, la forma della cul -tura, il tocco dell’armonia.

Natalina Zerlotti: I dipinti diquesta interessante artista veronese sicaratterizzano per il loro originalerealismo dove la tensione di un senti-mento profondo, semplice ed onestosi correlaziona con un intenso richia-mo tonale e situazionale del colore, alpunto che attraverso i cromatismicangianti e ombrosi, che movimenta-no ed animano la materia, la formaassume una forte carica espressioni-sta, suggestiva e coinvolgente comela fantasia dell’artista che in tal modosa manifestare la potenza dellapropria tensione emotiva, spirituale estilistica, in un divenire pervaso dadolente e sofferta poesia.

Luciano Lepri

Vacanze all’isola d’Elba

Appartamenti in villa e nuovi bilocali nel parco. Il complesso è dotato di piscina, campi da tennis, bocce e parco

per bambini; parcheggio ombreggiato.

TEL. UFFICIO 0575.630364 CELL. 329.2312968

Villa Teresa di Tiezzi Corsi Concetta

di Maurizio Lovari & C. s.a.s. e-mail: [email protected] Cortona (Ar)

Loc. Ossaia - Castagno C.S. 64

Tel. 0575/678538Cell. 335 7681280

Ma non c’è un errore? Nondovrebbe essere l’animadel corpo. O no? Nelle fo -to grafie di Maurizio Cigo -

gnet ti sicuramente no. Queste im -ma gini vogliono os servare la realtàcon occhi nuovi, sovvertendo sche -mi e abiti mentali consolidati e, tal -volta, usurati, attraverso la celebra-zione di un’ideale di bellezza e ter -no, immutabile, inscalfibile: quellodell’anima.

Nella storia dell’arte il temadella vanitas, o della meditazionesulla caducità delle umane cose, èuno dei più ricorrenti. Un acinod’u va avvizzito in un grappolo ri -goglioso, un bocciolo appassito inuna composizione floreale, un to -polino che rode dei cibi sontuosa-

mente apparecchiati, un corpo checomincia a corrompersi sono soloalcuni dei simboli utilizzati dai pit -tori nei secoli per rammentarciquan to fuggevole sia la gloriamundi. Maurizio Cigognetti, invece,attraverso la commistione di giovanicorpi di donna e di muri fatiscentiha scelto di porre l’attenzione suquella parte dell’essere umanodestinata a non invecchiare con ilcor po: l’anima. Infatti, è il muroche si scrosta e va in rovina; al con -trario, il corpo rimane bello, fissatoin una sorta di quintessenzialebellezza, nella cui plasticità riecheg-giano suggestioni pittoriche diIngres e Degas fino a Matisse.

In tempi nevroticamente osses-sionati dalla rincorsa a un’eternagiovinezza tutta esteriore e formale,il corpo dell’anima è un’originalemeditazione sul potere trascendentedella vera bellezza.

Fotografie digitali e tradizionalifuse digitalmente.

Stampa al carboncino su cartacotone.La mostra si terrà presso la GalleriaShangrila, Via Ghibellina, 10 -Cortona (Ar)Orari: dal lunedì al venerdì 11,00 -20,00; sabato e domenica 11,00 -21,00Per ulteriori informazioni: Tel.347.5339791 - fax. 02.7490741

Silvana Pincolini

Ci sono luoghi, edifici, am -bienti, atmosfere che soltantoper il fatto di entrarci in con -tatto fisico sono capaci di e -

vo care memorie, ricordi, momenti divita, sono ca paci di richiamare stagio-ni, periodi, epoche, situazioni.

Uno di questi luoghi, uno dique sti edifici è senza dubbio la Roc caMedicea Girifalco di Cor tona che conil suo singolare fa scino, con i suoisug gestivi am bienti, con la sua parti-colare collocazione è in grado di su -scitare, in colui che si addentra in es -sa, momenti evocativi di grande inten-sità, richiami storici di sicura seduzio-ne, immersioni spaziali di incantataat trattiva, voli fantastici di magica av -venenza.

Se poi questi ambienti, questemute stanze cariche di voci nascoste edi inascoltati segreti, queste consuntepietre che hanno in se i mi steri deltempo accolgono, come colorata ru -gia da, quadri e sculture di preziosiar tisti, an ch’essi capace di suscitarericordi, evocare memorie, accogliereso gni, distibuire sentimenti, realizzaredesideri, ecco che il tutto si completa,compenetrandosi in una osmosi incui memoria e magia, sogno e realtà,richiami e congedi, chimere è veritàsi incontrano e si fondono, attraversolo sguardo, compenetrando l’animoin una situazione emotiva e concet-tuale che fa della Fortezza Girifalco,dei quadri e delle sculture in essaincastonate degli autentici, preziosi,magici, unici ed irripetibili Luoghidelle memorie.

Graciela Arce: La ricerca pla -stica di questa colta e sensibile artistaargentina è caratterizzata da una pro -fonda e sofferta attenzione verso l’es -se re umano che lei colloca, attraversole sue originali sculture in cartapesta,nello spazio, che diviene così partein te grante e sostanziale della sculturastes sa, come una presenza vera e tan -gibile; gli atteggiamenti, le movenze,

Il mese di agosto ripresenterà inCortona il consueto appunta-mento con le Meditazioni conl’or gano in Santa Chiara

giunto ormai alla sesta edizione. Unamanifestazione che, nella solennericorrenza di Chiara d’Assisi, vuoleconiugare musica e poesia, spiritua-lità e spettacolo, tradizioni e storia eche intende valorizzare luoghi dellacittà poco noti ma di grande bellezzae suggestione. Anche quest’anno l’As -so ciazione per il Recupero degli Or -gani Storici di Cortona affida a dueinterpreti d’eccezione la performan-ce musicale e poetica: Leo VanDoeselaar e Pamela Villoresi. Attricedi teatro, cinema e televisione laVilloresi esordì giovanissima (1972)ne “Il Re è nudo” di Schartz a fiancodi Roberto Benigni. Al 1974 risale lasua prima apparizione sul piccoloschermo in ”Marco Visconti” a fian -co di Nuti, Vallone e Gabriele Lavia. Apartire da queste date un’attivitàsenza soste: in teatro sono da ricor-dare le interpretazioni di personaggigoldoniani sotto la direzione di Stre -hler e memorabili sono rimaste le in -terpretazioni di personaggi di Sha -kespeare, quali Desdemona in “O tel -lo” a fianco di Vittorio Gasmann eVio la ne “La dodicesima notte” afianco di Glauco Mauri. La signoraVilloresi ha ottenuto moltepliciriconoscimenti nel corso della suacarriera; nel 1977, a venti anni, levenne assegnata la Targa d’oro SaintVincent quale migliore attricegiovane ne “ Il gabbiano” di Cechove nel 1993 ricevette il prestigioso“Premio alla carrie ra” consegnatoleal Quirinale alla pre senza del Capo

dello Stato. Le letture affidate allavoce di Pamela Villoresi sono trattedalla “Bolla di canonizzazione diSanta Chiara”.

Il maestro olandese Leo VanDoeselaar è noto al pubblico di Cor -tona per il suo memorabile concertoin San Filippo Neri nel 2005. In nam -morato della To scana, e di Cortonain particolare, questo organista cheha suonato nelle grandi orchestrecome solista sotto la direzione diErnest Bour, Riccardo Chailly, JeanFournet, Franz Bruggen, David Zin -

man, riesce a contemperare i suoimolteplici impegni di docente econcertista con le sue presenze inCortona nelle manifestazioni dell’As -sociazione di cui è un appassionatosostenitore. Il programma musicaledell’11 agosto sull’organo Paoli(1832) prevede l’esecuzione di mu -siche di Bernardo Pasquini, GeorgMuf fat, Johann Joseph Fux, Ales -sandro Scarlatti, Georg Friedrich

Una mostra a Cortona espone le opere il fotografo milanese Maurizio Cigognetti, per tutto il mese di luglio

Musica e poesia nei monasteri

“Il corpo dell’anima”

I luoghi delle memorieHaendel, Baldassarre Galuppi e Ar -cangelo Corelli.

Il giorno 20 agosto, nella ri -correnza di Bernardo di Clairvauxfondatore dell’ordine cistercense, unnuovo appuntamento, le meditazio-ni con l’organo alla SS. Trinità, chequest’anno inizia un ciclo nella chie -sa inferiore del monastero omo ni -mo. L’incontro avrà per tema “Il Can -tico dei Cantici e Bernardo di Chia -ravalle”. Il Cantico, poema biblico, fuspogliato durante il Medio Evo diogni aggancio con la realtà umanaper essere trasformato in allegoria,in una continua metafora. Al tentativodi trasformare il Cantico in unaparabola religiosa e spirituale non sisottrasse Bernardo di Clairvauxquando scrisse i suoi “Sermoni sulCantico dei Cantici”. Anche se oggiappare priva di senso la continuaoscillazione che storicamente si èverificata nella lettura del Cantico, sipuò ascrivere l’opera di San Ber -nardo a quella corrente interpretati-va instaurata dai Padri della Chiesache si sforzarono di cogliere ilmistero della divinità in tutti i passidella Sacra Scrituura. Dai Sermoni diSan Ber nardo sono tratti alcunipassaggi affidati alle voci degli attoridel Piccolo Teatro della Città di Cor -tona. Le letture, come di consueto,saranno alternate da brani musicalieseguiti sull’organo a canne del mo -nastero (G.Agati & figli, 1833) an -ch’esso recentemente restaurato acu ra dell’Asso cia zione. Il program-ma musicale affidato al maestro Sil -vio Celeghin, docente di organo ecom posizione organistica al Con -servatorio “Benedetto Marcello” diVe nezia e valente concertista, pre -vede musiche di Johann Pachelbell,Giro lamo Frescobaldi, Antonio Vi val -di, Niccolò Moretti e Franz JosephHaydn.

L’ingresso è libero e gratuito si noad esaurimento dei limitati po sti di -sponibili.

MOSTRE - FIERE - ESPOSIZIONI7-23 luglio: Personale di pittura22 luglio - 6 agosto: V Edizione: Mostra d’arte (Fortezza del Girifalco)27 luglio - 2 agosto: Mostra di fine corso degli studenti University GeorgiaAbroad (Palazzo Casali)29 luglio - 27 agosto: Personale di pittura di Ana Corveto (Chiesa S. A go -stino)4 agosto - 29 ottobre: Mostra di ceramiche medievali (Palazzo Casali)5-23 agosto: Mostra fotografica del regista Tornatore (Palazzo Casali)

CULTURA E SPETTACOLO - MUSICA26 maggio - 10 settembre: VI Rassegna OrganisticaLuglio-agosto: Cinema sotto le stesse (Giardini del Parterre, ore 21,45)22 luglio: III Edizione Festival di Musica Sacra (Teatro Signorelli)27 luglio: Opera lirica “La Traviata” (Piazza Signorelli, ore 21,30)31 luglio - 25 agosto: Estate in Val di Pierle (Eventi nella Rocca )10 agosto: Calici di stelle (Centro storico Cortona)11 agosto: III Edizione Festival Musica Sacra (Chiesa Monastero Clarisse,ore 18,30)GASTRONOMIA - FOLKLORE - MANIFESTAZIONI VARIE29-30 luglio: Festival del Folklore (Ronzano)5-15 agosto: Sagra di Bacialla (Farinaio Terontola)13 agosto: VI Edizione Festa dello straniero (Teverina)13-15 agosto: XLVIX Edizione Sagra della Bistecca (Giardini Parterre)19-20 agosto: XVIII Sagra del Fungo Porcino

MANIFESTAZIONI SPORTIVE15-23 luglio: Tennis (Rotonda Parterre)29 luglio - 6 agosto: Singolare Quarta Categoria (Rotonda Parterre)12-20 agosto: Tennis: Open 2006 femminile (Seven Poin Camucia)

TUSCAN SUN FESTIVAL5 agosto: Marcelo Alvarez, tenore; Dimitry Sitkovetsky, direttore d’orche-stra; NES Chamber Orchestra (Teatro Signorelli, ore 21)6 agosto: Piotr Andrerszewski, piano (Teatro Signorelli, ore 21)7 agosto: Zukerman, violino; Musicisti (Teatro Signorelli, ore 21)8 agosto: Graham, mezzo soprano; Sitkovetsky, direttore d’orchestra; NESChamber Orchestra (Teatro Signorelli, ore 21)9 agosto: Zuckerman, violino; Denève, direttore d’orchesta; OrchestraNazionale Russa (Fortezza Medicea, ore 21)10 agosto: Graham, soprano; Hvorostovsky, violino; Kotova, violoncello;Anderszewski, piano (Teatro Signorelli, ore 21)

Un incontro con Cortona è un incontro con l’arte,

con la storia, con il misticismo

INVITOA

CORTONA

Palmela Villoresi nel dramma diAnton Cechov “Le tre sorelle” (1901),andato in scena a Cor tona e in altrecittà italiane nel 2003.

Page 4: L'Etruria luglio 2006 n° 13 · bel quadro sulla Val di Chiana, le parole di don Antonio Mencarini hanno esortato tutti, nel ringra- ... La ringrazio dell’attenzione. Una lettrice

PAGINA 4

CULTURAL’ETRURIA N. 13 15 LUGLIO 2006

Pubblichiamo la secondaparte della lettera con laquale il Marchese Uguc -cio ne Bourbon di Sor -bello si rivolge all’agen-

te dell’impero asburgico FilippoMaria Goetz. I Sorbello non in -ten dono sottomettere il loro feu -

do alla Re pubblica Romana masperano che esso rimanga sottola protezione dell’imperatoreau striaco proponendo, in casocontrario, l’annessione alla To -scana, go vernata allora, dal fra -tello stesso dell’imperatore. Ecco la lettera:

Anche se la scelta edito-riale del Direttore del l’E -tru ria suggerisce di trat -tare argomenti prevalen-temente cortonesi, non

sempre è possibile tacere su eventidi portata molto più vasta, soprat-tutto quando è in gioco l’italicoonore.

Dunque, che il popolo te de -sco non brillasse per sensibilità ecomprensione lo ha sempre di -mostrato nel corso della sua lungae gloriosa storia.

Sicuramente ha fornito eccel -si ingegni in ogni campo: nellelettere, nella musica, nelle scienze,nello sport, ecc., però quando sitratta di sentimenti… noto uncerto irrigidimento.

Penso che tutti conoscano latriste vicenda di Jj1, l’italico orsobruno proveniente dal Trentinoche è stato vilmente abbattuto il 26giugno u.s., dopo che per un paiodi mesi aveva scorrazzato traTirolo e Baviera nutrendosi dipecore e galline, guadagnandosicosì gli onori delle cronache

austro-tedesche, ma anche, pur -troppo, le cupide attenzioni deicacciatori teutonici.

Bruno (così chiamato giovial-mente dai nordici giornalisti)faceva parte di un ambiziosoprogetto italiano per reintrodurreun animale ormai da tempo scom -parso, l'orso bruno appunto, nelleAlpi centrali.

Il giovane plantigrado, appe -na due anni di vita, era nato nelParco del Brenta-Adamello e co -stituiva il primo grande successodell’ambizioso progetto perchéfiglio di una coppia reintrodotta digenitori, Jurka e Joze, due orsisloveni (di qui la denominazioneanagrafica ufficiale di Jj1).

Stessa sorte aveva subitoanche Lumpaz, fratello minore diBruno, ucciso da un bracconierel'estate scorsa nel cantone svizzerodei Grigioni. Il cinismo germanicoraggiungerà il suo culmine quan -do Bruno sarà impagliato e poiesposto nel museo di Monaco diBaviera "L'Uomo e la Natura" nelcastello di Nymphenburg, dove giàè in bella vista l'ultimo orso brunoselvatico ucciso 170 anni prima dilui!

La domanda sorge spontanea:non lo si poteva narcotizzare, in -gabbiare e riportare a casa, na tu -ralmente a spese nostre visto cheera Italiano? Le autorità tedescheallo stesso tempo, e senza tanticomplimenti, hanno autorizzatosia l’istituzione di un gruppo dicacciatori finlandesi, veterinari ecani addestrati per addormentare

l’orso con proiettili narcotizzanti etrasferirlo in una zona più sicura,sia l’abbattimento dell’animale daattuarsi però in modo rapido eindolore...

Ma il nostro governo e lenostre istituzioni nel frattempodov’erano? Non potevano interve-nire con decisione per scongiura-re l’inutile morte?

E i Verdi (Alfonso PecoraroScanio Ministro dell'Ambiente)co sa ci stanno a fare se non a pre -venire simili assurdità? Il lavorodella nostra diplomazia sarebbestato aiutato dalla stessa opinionepubblica tedesca (che così haparzialmente riabilitato la na zio -ne) graniticamente contraria al -l’uccisione di Bruno.

Dunque, il popolo germanicoera con l’orso, ma i potenti no edopo poche ore dal via libera lacondanna a morte è stata spietata-mente eseguita. Povero Bruno! Midispiace veramente, perché eriitaliano come me e perché seil’ennesima vittima della noia, deldisimpegno sociale, del teleco-

mando e, soprattutto, dell’intolle-ranza. Spero che Jurka e Joze nonsappiano della tua fine e sonocerto che con l’aiuto di Dio riusci-ranno a darti altri fratelli, magarimeno girelloni di te. Ciao Jj1!

Narciso Fini

Cento anni fa

Devo confessare che nellemie ricerche sulle ottocenteschepa gine dell’Etruria mi sono spes -so imbattuto in piccoli ma signifi-cativi fatti di cronaca, da cui si e -vince che a quei tempi Cortonaera molto battuta dai “delinquen-ti”, sia locali che, come in questocaso, provenienti dai paesi limi -tro fi. Ma l’epilogo era sempre i -den tico: il malfattore andava drittoin galera. Dunque, all’epoca il cri -mine difficilmente “pagava”, men -tre oggi, purtroppo, non c’è piùcertezza della pena, basta avere isoldi per pagarsi un buon avvoca-to! Dall’Etruria del 15 luglio1894. Martedì, giorno di fiera,M. A., ven ticinquenne di Ca sti -glion Fiorentino, si presentò allabottega di mercerie di proprietàdel Sig. Massimiliano Passa la -cqua, in piazza V. Emanuele,chiedendo poca stoffa per unabito da don na. Come gli fucon segnata la merce, il M. disseche l’avrebbe pagata avanti dipartire da Cortona. Il proprieta-

rio non conoscendo l’acquirenterispose che avuti i denari avreb -be consegnato la stoffa.

Fallitogli il tiro, il M. si di -res se alla bot te ga di merceriedel la Sig. Adelaide Van nucci, invia Nazionale, e do mandò altrastoffa aggiungendo di pagarlafra una mez z’ora. La Vannuccititubò avanti di la sciargliela, madopo che il M. si qualificò per unnuovo vi ci no, addetto allaprossima im presa Cariaggi, noncredé d’insistere sull’immediatariscossione del prezzo.

Passò la mezz’ora stabilita,trascorse altro tempo quando laSig. Vannucci ebbe a insospettir-si fortemente per il contegnopoco tranquillizzante del M.

Finalmente svelato l’in -ganno, si andò sulle di lui trac -ce, ma il furbacchione aveva giàpreso il volo per Castiglion Fio -rentino ove da quei Carabinierivenne tratto in arresto, per or -dine di questo Maresciallo.

Mario Parigi

Rappresentati procuratori

Lamusta Maria Silvana

Seleziona:agriturismi

ville in campagnaresidenze d’epoca

appartamentinel centro storicoVi

colo Alfieri, 3 Cortona (Ar)

Tel. +39 575 605287Fax +39 575 606886

Sorbello chiede aiuto a Vienna (II parte) La pelle dell’orso (Bruno)

S.A.L.T.U.s.r.l.Sicurezza Ambiente e sul Lavoro

Toscana - Umbria

Sede legale e uffici:Viale Regina Elena, 70

52042 CAMUCIA (Arezzo)Tel. 0575 62192 - 603373 -601788 Fax 0575 603373

Uffici:Via Madonna Alta, 87/N

06128 PERUGIATel. e Fax 075 5056007

Le gesta di un truffatore

Via Gramsci n. 62 F/L Camucia di Cortona

Utensileria - Idropulitrici - Generatori Aria CaldaProdotti Chimici - Aria Compressa - Saldatrici

Ricambi Macchine AgricoleVia A. Gramsci, 48/B - 52042 Camucia di Cortona (Ar)Tel. e Fax +39 0575 63.03.82

s.r.l.

Socio sostenitore “Amici di Francesca”

…Seguita in Perugia la Rivoluzione, ed alzato l’Albero della Libertà il 9Feb:o 1798 mi viddi presentare il Foglio, che qui de verbo ad verbum Letrascrivo.Libertà L’Amministrazione Centrale di Perugia Eguaglianza

Al Cittadino Uguccione di Sorbello20 Piovoso Anno VI della Rep:a Francese, e I: della Libertà Perugina

(9. Febb:o 1798 vecchio stile)Siete invitato a portare nel termine di 24 Ore i vostri Privilegi riguardanti ilFeudo di Sorbello. Speriamo che questo invito vi basterà, e non vorretemostrare disobbedienza ai Rappresentanti di una Nazione Sovrana, di cui Voisiete un Membro, e vi auguriamo Salute, e Fratellanza.Gio: Angelo Cocchi Presidente Domenico Torelli CentraleGio: Batta Agretti Vice Presidente Giuseppe Rosa CentraleFabio Danzetta Centrale Orazio Vagnucci Segret:o della Centrale

L+S:A Tergo

Al Cittadino Uguccione di Sorbello Mi feci in dovere di ubbedire, non ostante che sapessi che niuno dellaCentralità Perugina ignorava L’Imperial dipendenza del Feudo di Sorbello, eper mezzo di due dei miei Fratelli Anton M:a, ed Ugolino trasmisi alli requi-renti la Copia legalm:e estratta, ma non l’originale d’una delle CesareeInvestiture, con due altri Fogli autentici comprovanti che il Feudo di Sorbellodipende adirittura, e riconosce per suo unico, ed assoluto SovranoS:M:L’Imperatore. Questa Centrale volle che gli lasciassero i Fogli, e nefecero Ricevuta, ed in tanto sospesero qualunque atto giurisdizionale nelFeudo, dicendolo devoluto alla Centrale di Perugia. I miei Fratelli parlaronodi questo fatto col Comandante della Truppa Francese, e della Città, e questodisse, che non si attendesse un tal’ordine, perche offensivo alla Mtàdell’Imper:e, col quale la Francia è … in Pace. In vista di che non fù…sospesa la Giurisdizione di Sorbello, come aveva ordinato questa Centrale.Credevo che più non si sarebbe fatto parola sopra Sorbello, essendo giàpassato un Mese, da che furono esibiti i richiesti Documenti, ne più se nesentiva parlare. Ieri soltanto, con mia somma sorpresa sentii dire per ilPaese che in breve sarebbe uscito un’Editto di questa Centrale, col qualeverrà ad esser dichiarato il Feudo di Sorbello, e quello del Monte S:a Maria,devoluto alla nuova Rep:a Romana, e che ambedue dovranno essere unitialla Municipalità di Citerna. Non so qual fede debbasi da Noi prestare aquesta voce; ma nel caso si verificasse, desidero tanto io, che i miei Fratelli disentire su ciò L’oracolo di Cesare, per potere a norma di questo regolare lanostra sommissione alla nascente Rep:a Romana, come in tutto il rimanente,anche in ciò, che riguarda Sorbello, o pure per dover come prima seguitarea riconoscere in Sorbello per nostro suprem:o Sovrano la Mtàdell’Augustis:mo Francesco II:, e questo sarebbe il nostro vivis:mo desiderio,ed io a nome di tutti ne avanzo col di Lei mezzo ai piedi di Cesare le nostrepiu umili, ed insieme più fervorose suppliche.Qualora poi le nostre suppliche non possino, e non debbino ottenere ildesiderato intento, e che L’invittis:mo Imper:e dimetter voglia la di LuiSovranità sopra il Feudo di Sorbello (non parlo del Monte S:a Maria percheio non devo in veruna maniera in ciò ingerirmi), e perche non può Eglirinunziare questo suo alto Dominio a favore dell’ArciDuca Ferdinando III:GranDuca di Toscana, Fratello dell’istesso Cesare. Torno a ripetere per laterza volta, che Sorbello confina da una parte col GranDucato di Toscana,altre volte questo è stato sotto L’accomandigia dei passati GranDuchi, ondenon dovrebbe sicuramente disconvenire alla Toscana L’Unione di questoFeudo, e Noi ci chiameressimo ben fortunati, non potendo più riconoscerCesare per nostro Sovrano, di poter riconoscere come tale il di Lui F:elloFerdinando III: Gran Duca di Toscana.Qualunque sia per essere il Destino, che a Noi, ed al nostro Feudo sarà pertoccare, Noi siamo prontissimi ad abbassare il capo a ciò che L’Augustis:moImper:re sarà per ordinarci, onde con somma ansietà staremo attendendo idi Lui precisi comandi, per uniformarci a questi intieram:e, senza de’ quali,memori del giuramento da Noi prestato, Noi giammai acconsentiremo all’u-nione, che si pretende fare del detto Feudo alla Rep:a Romana.Questo è queltanto, che Noi desideriamo che V:S:Ill:ma con tutto il piùprofondo ossequio esponga a nome nostro alla Maestà di Cesare, e quindi neaspettiamo una sollecita favorevole risposta, ed in tanto con tutta la stima aidi Lei Comandi passo a confermarmiDi V:S:Ill:ma Perugia 14 Marzo 1798 Dev:mo Obl:mo Servitore

Uguccione Bourbon di Sorbello

Per finire pubblichiamo, come curiosità, un’altra breve richiesta dellostesso marchese Uguccione:Lettera di Uguccione di Sorbello all’Agente Filippo M:a de Goetz a ViennaIll:mo Sig:reQualunque sia per essere il Rescritto, che la Maestà dell’Imper:e sarà perdare al Memoriale che V:S.Ill:ma a nome dei Msi di Sorbello sarà perpresentargli in conformità della Lettera a Lei da me diretta sotto il dì 24 delCor:te, qual Rescritto ci lusinghiamo di ottener favorevole, farà Ella grazia didirigerlo non altrimenti a Perugia, ma bensì a Cortona, facendo la Direzionein questa formaAl Nobil Uomo Il Sig:r Mse Uguccione Bourbon di SorbelloFirenze per CortonaQuesta cautela è troppo necessaria nei tempi presenti, ne quali qui si apronotutte le lettere e si consegnano quelle soltanto, che credono di dover conse-gnare, ritenendo le altre, qualora non vogliono consegnarle a chi sonodirette; onde ho creduto di dover suggerire a V:S:Ill:ma questo espediente, edintanto con tutta la stima ai di Lei comandi mi confermoDi V:S:Ill:ma Dev:mo Ob:Ser:e Ug:e B: di Sorbello Perugia … Marzo 1798

Anna Maria Micheli(fine)

La triste vicenda di Jj1

Jj1 alias Bruno in una delle sue ultime apparizioni italiane

Page 5: L'Etruria luglio 2006 n° 13 · bel quadro sulla Val di Chiana, le parole di don Antonio Mencarini hanno esortato tutti, nel ringra- ... La ringrazio dell’attenzione. Una lettrice

TERRITORIOL’ETRURIA N. 13 15 LUGLIO 2006

PAGINA 5

E’ la LAVANDERIA più qualificata professionalmente la più aggiornatacon quasi 30 anni di esperienza e continui corsi di aggiornamentopresso la Camera di Commercio.E’ dotata di macchinari moderni e tecnicamente all'avanguardia:lavatrici a secco/acqua, asciugatori per biancheria, banchi da stirosoffianti, presse, manichino che ci permettono di stirare giacche,cappotti, piumini... il che ci consente di accontentarVi sia nella qualitàche nei tempi di lavorazione.LAVANDERIA ETRURIA VUOL DIRE LAVAGGIO A SECCO E AD ACQUA!

TUTTO A PREZZI IMBATTIBILI! VENITE A TROVARCI NON VE NE PENTIRETE!Roberta, Tito, Nadia, Valeria ed Eleonora Vi aspettanoVia Due Giugno n. 5 - Tel./Fax 0575/63.06.34 - Camucia (Ar)

Per questo siamo in grado di fare il lavaggio di piumoni, coperte,tende, tessuti di arredo, abiti da sposa, tappeti persiani e non, piumini,capi in pelle e biancheria per agriturismo.

LAVANDERIA ETRURIA

Brevidal territorio

a cura di Laura Lucente

28 GIUGNO - MONTE SAN SAVINOUn uomo di 56 anni, Santino Rossi, ha perso la vita in un incidente in localitàSan Giustino di Palazzolo, nei pressi di Monte San Savino. L’uomo ha perso ilcontrollo della motozappa che stava manovrando per lavoro ed è stato colpitoad una gamba dalle lame. Inutili i soccorsi di 118 e Carabinieri e la fuga alleScotte di Siena: poco dopo l’arrivo all’ospedale, infatti, l’uomo è morto.

28 GIUGNO - S. SEPOLCROQuattro rumeni di età compresa fra i 29 e i 34 anni sono stati arrestati dagliuomini della Squadra Mobile di Arezzo in collaborazione con i colleghi diPadova e con il commissariato di Sansepolcro. I 4 extracomunitari facevanoparte di una più ampia associazione criminosa dedita alla clonazione di carte dicredito e Bancomat, con cui effettuavano acquisti nei negozi della provinciaaretina.

29 GIUGNO - CASTIGLION FIORENTINOFurto di alluminio per un valore di oltre 200 mila euro alla ditta metalmeccani-ca Menci di Castiglion Fiorentino. Gli inquirenti sospettano che sia stata unabanda di professionisti. I ladri hanno agito di notte. Dopo essersi impadroniti diun camion della ditta lo hanno caricato con dei grandi fogli di alluminio pari acirca 150/200 quintali, che erano pronti per essere consegnati in tutta Italia eall'estero. Nessuno si è accorto di nulla. La scoperta del furto è avvenuta solo almattino alla ripresa del lavoro. Il camion è stato ritrovato nei pressi di Napoli.

1 LUGLIO - CASTIGLION FIORENTINOA soli 2 giorni di distanza la ditta Menci di Castiglion Fiorentino ha subito unaltro furto identico a quello precedente. I ladri, nella notte tra giovedi e venerdi,infatti, si sono di nuovo introdotti all'interno dello stabilimento, hanno prelevatolo stesso camion e lo stesso quantitativo di alluminio con le medesime modalitàdella prima volta e si sono dileguati con un altro prezioso carico di materiale.

3 LUGLIO - CIVITELLAEra già morto da alcuni giorni all’interno della sua abitazione quando i Vigili delFuoco di Arezzo lo hanno trovato. L’episodio è avvenuto a Badia al Pino, incentro. Sono ancora tutti da vagliare i motivi della morte dell’uomo, un 44ennedella piccola frazione di Civitella, residente in via Roma. I vicini da diversi giorninon lo avevano visto né sentito; alla fine si sono insospettiti e hanno deciso diavvertire i Carabinieri e i Vigili del Fuoco. Entrati all’interno dell’appartamentoattraverso la finestra i pompieri hanno trovato il corpo del 44enne nel bagno,riverso a terra. Adesso i Carabinieri stanno cercando di fare luce sulla causadella morte

5 LUGLIO - CASTIGLION FIORENTINOUn dramma familiare si è consumato a Castiglion Fiorentino: un uomo diCastroncello ha accoltellato la ex moglie e lo zio di lei davanti al figlio di ottoanni. Il fatto è accaduto nel parcheggio del Centro Commerciale Boscatello. Idue separati si erano dati appuntamento davanti al market. Lui, Roberto Disalvo, autotrasportatore di 36 anni, originario di Palermo, doveva consegnare ilfiglio a Letizia Ferrara, 30 anni anch'essa siciliana. Dopo una discussioneverbale è nata una lite e Di Salvo ha cominciato prima a picchiare violentemen-te la donna e poi gli ha vibrato numerose coltellate all'addome. Anche lo zio61enne, Angelo Cangelosi, che era intervenuto in difesa della nipote è statoraggiunto da alcune coltellate. I feriti sono stati trasportati all’ospedale dellaFratta, entrambi restano in prognosi riservata ma non sarebbero in pericolo divita. L'aggressore è stato rintracciato dai Carabinieri cortonesi nella sua abitazio-ne a Castroncello. L'uomo che aveva già le valige pronte per partire, è statorinchiuso al carcere di Arezzo.

6 LUGLIO - CORTONA Ergastolo per i due ufficiali nazisti accusati della strage di Falzano a Cortona. Questa la richiesta del Pm Marco De Paolis durante l’ultima udienza del proces-so in corso presso il Tribunale Militare di La Spezia che vede imputati due ex altigraduati della Wermacht in merito all'eccidio consumato il 22 giugno 1944nella località della Valdichiana.

8 LUGLIO - 1 AREZZOUn agente della Polizia Stradale di 49 anni, B.F., di Arezzo, si è ferito gravementesparandosi accidentalmente un colpo d’arma da fuoco. L’uomo al momentodell’incidente non era in servizio. Forse per rispondere al telefonino il 49enne siè frugato nel marsupio dove teneva anche la pistola e ha fatto partire un colpoche gli ha attraversato la pancia fermandosi sulla coscia, senza tuttavia ledereorgani vitali. L’agente è stato immediatamente trasportato al pronto soccorso edoperato d’urgenza. L’agente non dovrebbe correre pericolo di vita.

Arezzo

Foiano

C.Fiorentino

MontepulcianoChiancianoUn fine settimana all’inse-

gna dell’arte e dell’arti-gianato quello vissuto aPietraia in attesa dellafinale dei mondiali.

Al Centro Civico, infatti, laPro-Loco, guidata dall’attivissimoSilvano Acquarelli, ha organizzatoun primo vernissage, per rendereomaggio alle opere degli artisti edde gli artigiani pietraiesi. Operevarie, che spaziano dalla pitturaalla scultura, dalla lavorazione dellegno a quella dei metalli nonnobili, hanno trasformato per duegiorni il salone centrale del CentroCivico di Pietraia in un preziosomuseo di arte popolare.

Arte che trova nell’auto-didat-tismo la libera scuola di un’e -spressione e di una ricerca cultu-rale, che rende onore alla dimen-sione partecipativa ed alla civitasdegli abitanti di questo villaggio

del la Valdichiana, che ormai a -spira a diventare un vero e pro -prio centro urbano.

Visito questa esposizione conla guida di Silvano Acquarelli, chedi professione fa il direttore diun’azienda agricola, ma che daqualche anno dedica tutto il suotempo libero alla promozione ealla valorizzazione della civitas diPietraia.

Incontro per prima la gio -vane pittrice Laura Petrucci, cheespone ventisei opere, realizzatenel decennio 1993/2003. Si trattadi tele su olio, di carboncini, dimatite e di chine, che ci offronoritratti vari (davvero notevole

Nella splendida cornicedei s a loni e del giardinointerno del l’Ho tel SanMichele di Cortona,domenica 4 giugno si è

tenuto un ricevimento per festeg-giare i venti anni di attività turisticaalberghiera.

Per l’occasione il dr. Paolo A -lunno, la sua famiglia e lo staffdell’Hotel sono stati circondatidall’affetto di tanti concittadini,dell’attuale sindaco Andrea Vigninie Signora, autorità civili e militari,tra cui il dott. Luca Stegagnini,capitano della Compagnia Cara -binieri di Cortona e il dott. PaoloTerracciano, Funzionario dellaPolizia di Stato di Arezzo.

Oltre ad alcuni Assessori delComune di Cortona, l’ex sindacoItalo Monacchini, che nel lontano1986 inaugurò l’Hotel San Mi -chele.

Tali presenze hanno volutosottolineare l’opera continua du -rante questi anni che il dr. PaoloAlunno ha svolto per migliorare leproprie attività, contribuendo altempo stesso ad aumentare quelpatrimonio culturale di tesori

architettonici che Cortona possie-de.

Il ricevimento ha avuto ancheun piacevole ed inaspettato risvol-to culturale, in quanto il proprie-tario ha permesso ai suoi ospiti divisitare in anteprima un preziosoaffresco, ubicato in una stanzaall’ultimo piano del palazzo, raffi-gurante una Madonna conbambino e santi, attribuibile allascuola masaccesca, che verràquanto prima recuperato.

Il Sindaco stesso, AndreaVignini, è rimasto piacevolmentecolpito da tale opera d’arte all’in-terno dei locali dell’Hotel SanMichele e si è dimostrato attentoed esperto amante e conoscitore

d’iconografia sacra.La presenza di tale affresco

nell’Albergo e l’intenzione di ri -portarlo all’antico splendoreconfermano lo stretto legame cheda sempre unisce questa rinomatastruttura ricettiva con la cultura:un binomio fondamentale edinsostituibile, che nel corso deglianni ha contribuito all’accresci-mento della presenza turistica diqualità nella nostra cittadina.

quel lo dei suoi nonni), di paesaggilocali e di copie di classici. Laura,diplomatasi all’Istituto d’Arte diArezzo, lavora in una ditta d’ar -gento e fa la pittrice nel tempo li -bero.

Il secondo espositore è Gian -pietro Viola, che espone trenta suopere. Si tratta di oli, che propon-gono ritratti, paesaggi del lagoTra simeno, della nostra campagnae della costa cortonese. Da segna-lare i quadri che raffigurano lechiese di Santa Maria Nova e diSan ta Maria delle Grazie al Cal -cinaio e quello di un contadinocon buoi chianini. Gianpietro Vio -la è un pensionato di origine mi la -nese, che da alcuni anni risiede aPietraia.

Il terzo artista è Santi Luconi,che espone quindici opere. Anchele sue sono tele ad olio con figureastratte, paesaggi del lago Tra -

simeno, nature morte e qualchescorcio della nostra Cortona. Lu -coni è titolare di un’impresa edilelocale e realizza il suo estro artisti-co nel tempo libero domenicale.

Quarto espositore, che con lesue opere occupa gran parte dellospazio centrale di questo salone, èl’intagliatore e scultore MassimoStan ganini. Egli espone alcunesculture lignee in basso rilievo,che presentano animali o paesaggiagresti. Inoltre espone mobili daarredo interno, intagliati e impre-ziositi da disegni a mano realizzatidalla moglie Marusca Barbini.Mas simo Stanganini fa il falegna-me in Pietraia, ma nel suo tempo

Festa parrocchiale grandequest’anno a San Pietro aCegliolo, che il 25 giugnooltre ad aver fe steg giato ilSanto Patrono ha visto

passare alla prima Comunionesette bambini. Come ha sottolinea-to don Ferruccio all’omelia, dopoaver ricordato con commoventiparole la sua prima comunione, siè trattato di un “evento religiosoextralocale e internazionale”. In -fat ti un solo bambino è di San Pie -tro, gli altri sei sono di provenien-za di parrocchie limitrofe e dall’e-stero.

Alessandro vie ne dalla Rus -sia, Paride è filippino, Nello vieneda Napoli, Sara è di Cortona, Fran -cesco viene da Camicia, Lorenzo ège novese e Pamela è la sola ce -gliolese. Come si vede la nuova so -cietà multietnica e sovranazionaleè ormai realtà concreta anche danoi. A questi bimbi il compito diren derla sempre mi gliore portan-dovi la bandiera degli insegna-

menti del Vangelo.La Santa Messa è stata allieta-

ta dai canti della Corale di Fratta.Nella serata si è svolta la consuetaprocessione in onore di San Pietroche, preceduta dalla Banda di Far -neta, ha attraversato l’antico Bor -go di San Pietro ed è arrivata finoalla casa Calzini, dove la leggendavuole che, nel suo viaggio versoCortona, vi abbia riposato SantaMar gherita.

A don Ferruccio e a tutti isuoi parrocchiani, che con tantoamore mantengono vive questetra dizioni religiose, i complimentie gli auguri del nostro giornale.

Ivo Camerini

libero si diletta a creare piccolimobili per interni in legno pregia-to, che richiamano il Settecentoveneziano e francese, seppure eglisia un auto-didatta e non abbiastudi specialistici alle spalle.

La quinta espositrice, che in -contro, è Emanuela Giommi. Èuna giovanissima artigiana, che,

lavorando materiali non nobili,crea soprattutto monili, destinatialle donne. Emanuela, diplomatasiall’Istituto d’Arte per orafi di Arez -zo, lavora soprattutto ottone, ra -me, peltro, pietre di Murano e ve -tri vari, da cui ricava, con grandecreatività e gusto estetico, orecchi-ni, collane, cinture e bracciali.

L’ultimo espositore è CarmineLauria, che presenta un proprio

giardino roccioso da arredourbano. Carmine, sposato conPatrizia e babbo di Tommaso didue anni, è residente a Pietraia dal1992 e, dopo aver fatto l’operaioagricolo, da circa un anno si èinventato questo nuovo mestieredi giardiniere.

Come si vede dalle due foto,

che corredano questo articolo, èstata davvero una interessantemostra-mercato questa dell’8 e 9luglio. Una manifestazione che haavuto l’indubbio pregio di valoriz-zare le risorse culturali e creativedegli abitanti di Pietraia: un villag-gio agricolo che in questi ultimianni sta crescendo a ritmi certa-mente elevati.

Ivo Camerini

PIETRAIA Primo vernissage delle opere degli artisti ed artigiani pietraiesi

Arte ed artigianato in una mostra-mercato di grande richiamo

CORTONA L’Hotel S.Michele compie 20 anni

Un importante anniversario

S.PIETRO A CEGLIOLO

Prima Comunionee Festa Patronale

Page 6: L'Etruria luglio 2006 n° 13 · bel quadro sulla Val di Chiana, le parole di don Antonio Mencarini hanno esortato tutti, nel ringra- ... La ringrazio dell’attenzione. Una lettrice

ATTUALITÀL’ETRURIA N. 13 15 LUGLIO 2006

PAGINA 6

Iniziata con la celebrazionedell’Eucaristia, si è svolta inun particolare clima di gioiae d’amicizia nella nostra

parrocchiale Scuola dell’Infanzia“Maria Im macolata” ed in tutta lacomunità.

La S. Messa, animata dai cantidei bambini, guidati dalle chitarri-ste Michela, Chiara e Arianna, èsta ta l’espressione di una fedegioiosa e piena di fiducia

Il parroco, don Giuseppe, haevidenziato che la coincidenzadell’iniziativa con la Solennità delCorpo e del Sangue di Cristo nonera casuale: è Cristo Risorto, pre -sente sotto il segno del pane e delvino che dà la forza agli sposi peressere fedeli ai loro impegni an -che quando sorgono le difficoltà.

Commovente, nella preghieradei fedeli, il ricordo di don DarioAlunno, che, con tanto amore esa crificio, 49 anni fa aveva fondatoquesta parrocchiale scuola ma -terna che, a differenza di tante al -re, voluta dalla base, dal popolo,scuo la aiutata nel sorgere dal ser -vo di Dio Sua Santità Pio XII e nonè stata dimenticata la menzionedegli altri benefattori.

All’offertorio, oltre alle soliteofferte, sono stati portati dueanelli nuziali ed infine si è avvici-nata all’altare, per offrirsi nuova-mente al Signore una coppia disposi con i loro due bambini.Commovente la seguente preghie-ra rivolta al Signore da SerenaMantelli: “Benedetto sei Tu, Si -gnore, per l’amore infinito chenutri per noi! Benedetto sei Tu perla tenerezza di cui ci circondi, perla tua presenza silenziosa eattenta. Bene detto sei Tu perquesti figli che ci hai donato e chesono frutto del nostro amore.

Rendici trasparenti della tuapresenza, insegnaci ad essere ilsorriso della tua bontà, perchésarà attraverso il nostro volto digenitori, che i nostri bimbi scopri-ranno il tuo volto di tenerezza ed’amore.

Signore, tu che sei l’Amore, tiringraziamo per tutto l’amore concui avvolgi la nostra vita e sesopraggiunge qualche preoccupa-zione nel nostro cuore, aiutaci aconfidare in te e ad affidarti lanostra vita. Amen. Alleluia!

Alla fine il Parroco ha invitatotutti a ringraziare il Signore per laScuola Parrocchiale dell’Infanzia,dono per la comunità, ed ha e -spresso la sua riconoscenza alleinsegnanti al personale non do -cente e alla responsabile suorGra zia.

All’uscita dalla chiesa, i bam -bini hanno lanciato verso il cielotanti palloncini con i messaggi perle famiglie.

Il trattenimento ricreativo delpomeriggio è stato presentato daSr. Grazia che ha lodato l’impegnodi tutti i collaboratori che genero-samente si sono prestati per l’alle-

Residenza per Anziani„Santa Rita‰

di Elio Menchetti & figli

Via Case Sparse, 39 - 52040 Terontola - Cortona (Ar)Tel. /fax 0575 67386

stimento del palco nel cortile,evidenziando il lavoro delle in -segnanti, del personale non do -cente e la disponibilità di alcunigenitori.

In seguito il VicepresidenteGio vanni Nasorri ha rivolto alpubblico un saluto ricordando af -fettuosamente don Dario che hade dicato a questa Scuola dell’In -fanzia ben 52 anni della sua vitache aiuterà ancora dal cieloquesta sua opera.

A questo punto i piccoli attoricon bellissimi costumi in un pal -co”artisticamente”addobbato,hanno presentato la fiaba di“Biancaneve e i sette nani”.

Con disinvoltura e vivacità ivari personaggi Biancaneve, laregina, il guardiacaccia, Carlotta,

la strega ed il principe hannorecitato la loro parte evidenziandonotevoli capacità espressive e su -scitando spesso gli applausi deigenitori e degli alti spettatori en -tusiasti.

Caratteristiche le varie danzedei grilli, degli scoiattoli, deifunghetti e dei nani svoltesi tral’am mi razione e la gioia del pub -blico. Ottima l’esecuzionedei cantisia in italiano che in inglese, questiultimi guidati dalla dott. prof.Roberta Nasorri docente presso lascuola di tale lingua.

Dopo l’estrazione della lotte-ria, nel parco della scuola stessa,si è svolto nell’allegria il rinfresco-cena caratterizzato da un’atmosfe-ra familiare semplice e spontanea,dall’esuberanza dei bambini chiletteralmente davano l’assalto allenumerose possibilità di diverti-mento che il parco offre.

Domenica 25 giugno,pres so il Ristorante To -nino di Cortona, si èsvolta la tradizionale

cerimonia del “Passaggio dellaCampana. XLII Charter Night” aconclusione dell’annata sociale2005-2006 del Lions Club Cor -tona Valdichiana.

Nel linguaggio cripticodell’associazione, tale eventosegna il passaggio del testimonedall’attuale presidente GiulianoMonaldi a quello futuro Gae -tano Papponi, che guiderà ilsodalizio nell’anno sociale2006-2007.

Il bilancio dei Lions corto-nesi risulta straordinariamentepositivo. In primis la realizza-zione di due opere che rimar-ranno nella storia della culturae dell’arte cortonesi.

Ci riferiamo alla ricostru-zione del vero volto (custoditopres so la Basilica della Santa) ealla statua in bronzo di SantaMargherita (collocata presso ilnuovo ospedale della Fratta aLei intitolato), opere, rispettiva-mente, del professor FrancescoMallegni dell’Università di Pisa edello scultore castiglioneseAndrea Roggi.

A questi due eventi diprimaria grandezza e dei qualiabbiamo ampiamento riferitonelle scorse edizioni del nostrogiornale, si sono aggiuntenumerose altre iniziative dellequali si riassumono le principa-

li:- Castiglion Fiorentino, Pina -coteca Comunale : conferenzadel prof. Carlo Prandi sul tema“La scienza nell’Islam e nelCristianesimo”.- Castiglion del Lago, Palazzodella Corgna: incontro sul tema“Problematiche, ambiente eterritorio intorno al lagoTrasimeno”, in collaborazionecon i lions clubs Trasimeno ePerugia.- Cortona, Sala Convegni Sant’A -go stino: convegno dal titolo “In -quinamento acustico e sordità”,in collaborazione con il LionsClub Cortona Corito Clanis econ la partecipazione di alcuneclassi delle scuole medie su -periori della nostra città.- Cortona, nuovo museo MAEC:visita guidata dal professorPaolo Bruschetti.- Foiano della Chiana, Outlet:convegno sull’ “Informazionelocale”, con la partecipazione ditutte le testate giornalistiche etelevisive del nostro territorio,tra le quali, naturalmente, lanostra.- Sansepolcro: incontro con S.B.Monsignor Sabbah, patriarca diGerusalemme, in collaborazionecon vari clubs della provincia.- Stia: “Festa di Primavera”, incollaborazione con il Lions ClubCasentino.- Monte San Savino: “Festa delvino”.- Istituzione del “Premio Valdi -chiana” per la miglior tesi dilaurea relativa alla nostravallata, in collaborazione con leUniversità di Perugia, Siena eFirenze e i lions clubs di Chiusi,Chianciano e Lucignano.

Inoltre sono stati organiz-zati numerosi concerti dimusica classica.

Durante l’anno, nell’asso-ciazione hanno fatto il loroingresso cinque nuovi soci, asuggello dell’impegno, veramen-te al di là di ogni aspettativa,profuso dal presidente Monaldi edai suoi collaboratori.

Alessandro Venturi

a cura di GINO SCHIPPANoterelle... notevoli:A) Caduta di stile: due episodi negativiNel tripudio di folla la frenesia per i Mondiali ha fatto

emergere anche episodi di sciovinismo non degni di una cittàche deve al senso di ospitalità, prestigio e crescita economica.

Ci riferiamo alla prima pagina di un quotidiano affissa sullavetrina di un negozio di oggetti d’arte dopo la partita con laGermania che testualmente titolava: “Germania: beccati questidue würstel”! Che classe sig. C.!!

Ben più grave l’atteggiamento di quella signora che sichiedeva per quale motivo il Comune avesse esposta la bandierafrancese insieme a quella italiana.

Potremmo rispondere che alla Francia dobbiamo il nostrotricolore, che si trattava di una sfida calcistica a livello mondialeche la nostra città ha ospitato un grande presidente francese eche esiste (a Cortona) un Comitato di gemellaggio con cittadinafrancese di Château-Chinon.

Preferiamo citare l’esempio di tante maglie italiane indossateda ospiti americani (dei quali era piena la piazza) chenonostante fossero stati sconfitti dalla nostra squadra (con unbrutto flash di sangue!) hanno sostenuto i nostri atleti fino allavittoria finale.

Personalmente, ogni qualvolta i turisti ci chiederanno diindicare un buon “restaurant” ci asterremo dal citare la lorotrattoria quale una delle migliori di Cortona.B) Torniamo sulla Chiesa del CalcinaioNostre segnalazioni sul degrado della chiesa del Calcinaio,

opera dell’artista senese Francesco di Giorgio Martini citatanella storia dell’arte italiana rinascimentale, tutto si evolve inmaniera peggiore.

Il piazzale non è lastricato, i muretti sono in disfacimento, laparte posteriore è divenuta una discarica abituale, l’umiditàlogora i muri portanti, una grande pianta di risulta oscura laluminosità interna e impedisce il godimento dell’intera abside.

Già troppi danni ha subito l’ambiente circostante conl’ampliamento continuo del cimitero. Non vorremmo che questogioiello ci crollasse addosso improvvisamente.

Le cose peggioranoNon siamo d’accordo con il Direttore de L’Etruria su quelle che

ritiene novità apportate dall’attuale Comandante dei Vigili Urbani.La vita della città e delle periferie stà degenerando. La qualità della

vita scende ai livelli delle borgate metropolitane, aumenta la rumorositànotturna, cresce il timore di chi passa in certe strade, aumenta il vandali-smo gratuito, si disturbano gli spettacoli notturni, aumenta la sporciziadelle strade, si trascura l’ordinaria manutenzione.

Sono tutti questi rilievi imputabili alla disattenzione del nuovoComandante? No, di certo.

Fanno parte di un pacchetto di misure che non c’è e che dovrebbeesprimere la vivibilità del nostro centro storico e del territorio circostante.

“Una struttura sensoriale realizzata per migliorare la vita alle persone della terza età”

TERONTOLA Scuola dell’Infanzia “Maria Immacolata”

Prima camminata Montecchio di Cortona

XXII Festa della Famiglia

Alla riscoperta della campagnaDomenica 25 giugno 2006, in un clima di allegria, voglia di

collaborare ed un pizzico di curiosità, si è svolta la primaedizione di “ALLA RISCOPERTA DELLA CAMPAGNA”. Unpercorso che attraversa parte della campagna cortonese,

nell’intento di riscoprire ciò che lentamente viene dimenticato.L’evento, organizzato dal consiglio direttivo del circolo A.R.C.I. diMontecchio del Loto, ha coinvolto, ed è stata una sorpresa, appas-sionati di tutte le età che si sono presentati in 120. La partenza,prevista per le ore 9,30, ha visto il gruppo, guidato dagli organizza-tori e scortati dall’ambulanza della misericordia di Camucia, lascia-re il circolo di Montecchio in direzione di Borgonuovo. Dopo unprimo tratto di strada asfaltata, si è tagliato per antiche stradeimmerse in una campagna che riconduce con la mente hai tempipassati. Di fatto si possono ancora individuare scorci di storiaagricola, come la vite maritata all’acero, vecchi stagni, “le gorghe”,utilizzate una volta come maceratoi della canapa e serbatoi diacqua, nonché piccoli boschi di querci secolari che spuntano qua elà tra i campi coltivati. In questo contesto sono state toccate tappeimportanti, ricordate dai loro toponimi e illustrate da un’ cicero-ne”. La località Fornace così denominata perché ricorda la presen-za di un’antica fornace di laterizi sette-ottocentesca; i campi dovesorgeva il vecchio campo sportivo di Montecchio che, sulla base diantichi ricordi, si dice che di notte apparisse un vitello d’oro chearava i campi sino al mattino, quando tutto tornava come prima.

Proseguendo in direzione di Manzano Vecchio, si è incontratala “Fonte di Banino” in ricordo del colono che abitava in questoluogo dove sgorgava l’acqua che per lungo tempo ha ristorato gliabitanti dei paesi limitrofi; il Pareteo, un antico appostamento di

Lions Club Cortona Valdichiana Il passaggio della campana conclude l’anno sociale 2005/06

caccia in muratura che in epoca passata apparteneva ad unafamiglia della nobiltà cortonese: la famiglia Fierli. Nonché Migliorae le Terrazze, quest’ ultime legate ad un’antica leggenda che narradi una processione di defunti visibile all’alba della festa dei morti,da ricollegare sicuramente alla presenza dell’antico cimitero diManzano Vecchio; quindi le ville di Manzano, attorno alle quali si èsvolta la vita di tante famiglie contadine.

Infine l’ultimo tratto, in ritorno verso Montecchio, la “Via diZucca” il cui nome secondo il ri cordo di persone anziane eralegato a individui che indossavano in testa una zucca e si divertiva-no a fare paura a chi passava. Durante la camminata, si scor gevanoqua e là sorrisi, affanni e voglia di sapere ma quello che poi hamesso d’accordo tutti, è stato il pranzo tenutosi presso il circolo.Infatti di ritorno dall’escursione, pasta al ragù e porchetta hannoplacato tutti gli animi.

I partecipanti soddisfatti della giornata, si sono complimenta-ti con gli organizzatori incoraggiandoli per una nuova edizione.Appagato di tanti complimenti, il Consiglio direttivo del circoloA.R.C.I. di Montecchio del Loto, con in testa il nuovo presidenteMilva Tremori che tanto entusiasmo, saggezza e voglia di fare hariportato in Montecchio, ringrazia: tutti gli appassionati che hannopartecipato all’evento, la misericordia di Camucia per la suaassistenza, lo S.P.I. C.G.I.L. lega di Cortona e Castiglion Fiorentinoper il contributo alla spesa, il dott. Paolo Giulierini per aver fornitole notizie storiche, distribuite in fascicolo ai partecipanti ed inpiccola parte riportate nel presente articolo ed infine si ringraziatutti coloro che hanno permesso la riuscita di questa splendidagiornata. E.B.

Page 7: L'Etruria luglio 2006 n° 13 · bel quadro sulla Val di Chiana, le parole di don Antonio Mencarini hanno esortato tutti, nel ringra- ... La ringrazio dell’attenzione. Una lettrice

Il 20 luglio prossimo, in piazzadella Costituzione a Mercatale,nel corso di una serata musi -cale sarà presentato alla citta-

dinanza il programma “Estate inVal di Pier le” che l’Ammi ni stra zio -ne Comu nale, come lo scorso an -no, organizza con una serie dima nifestazioni assai valide sia sot -to il profilo del trattenimento chesotto quello culturale. Inserendoalcuni interessanti spettacoli nelproprio territorio, si è associato aquesta iniziativa anche il limitrofocomune di Lisciano Niccone ove,la sera del 21 luglio, nell’ambitodell’annuale “Sagra dei bringoli”,avrà luogo nella piazza del paesela stessa presentazione.

Gli avvenimenti avranno ini -zio il 28 luglio alle ore 21, proprionel comprensorio liscianese, conun concerto per flauto e chitarranell’artistica chiesa di San Nicolòin Val di Rose. Al flauto sarà Al ber -to Terrosi, alla chitarra RobertoGazzurra. Il 4 agosto toccherà allaRocca di Pierle accogliere musicadi elevata qualità prodotta permano del pianista John Taylor.Rap presentazione di altro genereavrà invece luogo domenica 13dello stesso mese, nel corso dellaFesta Paesana ai giardini pubblicidi Mercatale, con “Milo e Olivia”,spettacolo teatrale di acrobati,giocolieri e clowns.Uno degli eventi che per la sua

suggestiva collocazione è mag -gior mente atteso dal pubblico ap -pa re essere ancora una volta quel -lo che si svolgerà all’interno delcastello di Sorbello la sera del 20agosto. Fra le vetuste mura del

PAGINA 7

TERRITORIOL’ETRURIA N. 13

TESTO per la pubblicazione di un annuncio economico

ABBONATO: PUBBLICAZIONE GRATUITA X 1 NUMERONON ABBONATO: 1 uscita (Euro 2,58) 4 uscite (Euro 5,0)

...........................................................................................

...........................................................................................

...........................................................................................

Cognome .......................................................................

Nome .............................................................................

Via .................................... N° ........................................

Città .................................. ..................................

VENDESI a Camucia - centrale, appartamento finemente rifinito,occasione. Tel. 335/5684179 (***)AFFITTASI a Camucia, appartamento indipendente piano terra,giardino, zona tranquilla. Tel. 0575/603356 (*)VENDESI Cortona centro storico un palazzetto due livelli terratetto, fondi asciutto livello strada e soffitta, travi in legno circa 200metri calpestabile da restaurare ma abitabile con acqua e luce.Euro 300.000. Tel. 0761/527166 (1007)COMPRO fotocamere Nikon e Leica antecedenti anni 80. Com -pro inoltre stru menti per geodesia, bussole, livelle, teodoliti, o -ne ste valutazioni. Giorgio tel. 0575/601792 cellulare 339 -3716231(*)AFFITTASI centro storico di Cortona, veduta panoramica, appar-tamento ammobiliato com posto da n. 4 vani con riscaldamentoau to nomo. Telefonare ore pasti allo 0575/355420 (*)

Tel.

Via Sacco e Vanzetti 14 - 52044 Camucia di Cortona (Ar)Tel. e Fax 0575/63.11.12 - 335/77.33.754www.immobiliare-cortonese.com

di Burazzi rag. Michele

ma niero la Scuola Musicale “D. A -li ghieri” di Bertinoro presenteràBlue Midni ght Orchestra compo-sta da Gian Mar co Gualandi (pia -no forte e ar rangiamenti), LaraLup pi (voce), An drea Ferrario(sax alto e sax soprano), Mas si mi -liano Rossi (sax alto e clarinetto),A driano Pancaldi e Alessandro Fa -riselli (sax tenore), Claudio Ca -stellari (sax baritono e clarinetto),Enrico Lazzaroni (contrabbasso)e An drea Burani (batteria). Quasidirimpetto, nell’umbro castello diReschio, che dal lato opposto aSorbello domina assieme ad essolo stretto accesso alla Val di Pierle,il 26 agosto, alle ore 21, la Com -pagnia dei Viatores presenterà “Il

mito del Fuoco: Prometeo”.Come lo scorso anno, a chiude-

re le rappresentazioni sarà giovedì31 agosto il concerto serale nellachie sa monumentale di San Don -nino. Esecutrice l’Orchestra Libe -ronote Classica “Dedicato a Pao -la” diretta dal violino concertatoreMar co Papeschi. Al pianoforteMo nica Petrelli. Violini: Enrico Bu -sia, Angela Grasso, Sara Maffei,Ro berta Malavolti, Silvia Mirri,Lorenzo Moschini.Al termine di ogni avvenimento

ci sarà una piacevole degustazionedi prodotti tipici locali.

Ricor diamo inoltre che isuddetti spettacoli vengono con -cor demente ad integrare le mani -festazioni della Festa Paesana diMercatale, an nualmente condottedalla Unione Polisportiva Valdi -pierle in un lun go arco ferragosta-no.

Mario Ruggiu

Per gli amici “Beppe”; è unpersonaggio semplicemen-te eccezionale. La sua ca pa -cità di acquisire le cose è

unica, ottimo osservatore, ciò chelo affascina lo fa presto proprio,cerca di cogliere la sua funziona-lità e poi lo trasferisce in unapropria realizzazione, a volte ripri-stinando l’originalità, ma ancheper riproporle per una funzionealternativa e senza dubbio miglio-rativa.

Prestante, elegante, attento,signorile, sempre pronto alla bat -tuta, sorridente; personalità positi-va, perfetto conoscitore di tuttoquel mondo agreste che lo havisto e lo vede sempre primo at to -re e protagonista, ma anche pron -to a immergersi nelle situazionipiù controverse, nuove e difficili.

Non ha avuto dubbi quando èstato chiamato per interpetrareuna forte e importante parte nella“Fattoria” che nel 2004 è stataprogrammata dalla TV e specifica-tamente da Canale 5. Era infatti il“mentore” cioè colui che insegna-va a tutti gli altri attori i lavori e imodi di fare nel mondo dell’agri-coltura.

Giuseppe si è subito ambien-tato ed è entrato nella “parte” inmodo naturale, semplice, come sequella vita fosse quella di tutti igiorni, non ha avuto insommaquella ovvia soggezione verso quelmondo “particolare” dello spetta-colo.

Beppe ci si è trasferito in mo -

do naturale e diretto portandosidietro la sua vera vita, senza mu -tare la sua personalità, la sua e -sperienza quotidiana dando unainterpetrazione del tutto sponta-nea, particolare e lineare, riscon-trando un indiscusso successo.

La sua qualità interpetrativa èandata oltre ogni aspettativa, tantoda lasciare su tutti un impressioneeccezionale; Giuseppe è stato “at -to re-mattatore” che ha impressio-nato tutti... meno che lui stesso.

La sua è stata un’esperienzadav vero positiva e quello che ab -biamo riscontrato è che egli èstato tale e quale è nella vita di tuttii giorni, il solito Beppe, ma unavol ta tanto abbiamo dovuto to -glierci il cappello.

Giuseppe Simonetti risiedenella piccola frazione della Fossadel Lupo, poco distante da Ca mu -cia, ma prima di giungere qua èstato tutto un peregrinare perchéinsaziabile la sua voglia di cambia-re di muoversi, di trovare nuovistimoli.

E’ felicemente sposato conElisa, “Lisa “per gli amici, donnadal la mano felice in cucina, ve lo -ce, perfetta organizzatrice di feste,padrona di mille ricette ed intin-goli da farti venire l’acquolina inbocca, instancabile; svolge la suaattività lavorativa nella nostra Cor -tona, ma quando è a casa non sifer ma mai, deve correre per prov -

vedere alle tante faccende do me -stiche.

La coppia ha tre figli: Patrizia,Raffaello e Raffaella.

Giuseppe ha una sua “passio-ne” che si rima con il recentepassato della nostra Valdichiana latrebbiatrice e il “dissodatore” del -le terre cortonesi il trattore “Lan -dini”, è affascinato a tutto questomondo che è quello legato alla vitacontadina che ha segnato la nostraValdichiana fino a poco tempo fa.

Un’antica, polverosa e diroc-cata trebbiatrice attraverso la suaesperta mano torna a brillare, coni caratteristici colori rosso e blu, ea funzionare perfettamente sullasua aia e sulle aie di tanti appas-sionati cultori di questa grandioperatrici agricole.

Questo non è cosa sempliceba sta osservare prima e restaremeravigliati poi, vedere qualchemucchio di ferri arrugginiti che inun qualche mese di certosinolavoro tornano a “vivere” a funzio-nare, a battere il grano, l’orzo ècosa davvero eccezionale.

La sua aia si popola ogni an -no di tante persone che seguonoda vicino tutte le fasi della trebbia-tura, ammirano il caratteristicoforte ed energico Landini chesbuf fante asseconda la volontà diBeppe.

Ma anche prima egli racco-glie con amici le tante spighe conuna mietilega che è amata comeuna bella donna, canta la sua so -lita canzone e taglia e poi le ga i

bal zi riscoprendo lavori an ti chi.Giuseppe va sulla sua macchi-

na e si sente a suo agio come unre, sente i profumi della campagnae vede i voli delle rondini, sente ilcanto delle tortore e del fagiano edelle prime quaglie, canta anchelui un sua canzone con il motorescoppiettante della mietilega chetaglia e stringe i fasci di grano,primo elemento di ricchezza dellanostre antiche e grandi famiglie,una canzone che non ha parole,ma una musica particolare, comequella del motore, ma che resteràimpressa negli anni a venire e saràdolce melodia nelle fredde e lun -ghe serate attorno al fuoco, e saràanche melanconia nelle seratequando non si potrà più uscire dicasa. E’ questa una storia che si ri -pete, non sappiamo per quantoan cora, che serve, per ora, a farsta re insieme tanti amici, che si ri -trovano e magari scoprono conram marico che ogni anno qualcu-no manca, allora si cercano i gio -vani che non sono più affascinatida tanta storia, pochi a fatica, siavvicinano a macchine semplici,ma nello stesso tempo delicate,cariche di poesia di quella poesiache non è scritta in versi ma sitramanda con lo sguardo, con unsor riso, in una serata con un buone generoso rosso appena spillatodalla capace ed antica botte.

Ivan Landi

VENDO & COMPRO

- Cortona, prossimo al centro storico, appartamento a piano primo compostodi 2 camere grandi, soggiorno, cucina e bagno. Terrazzo privato con bellissimavista lago valle, garage e piccolo terreno privati. Richiesta Euro 190.000tratt. Rif.955- Cortona centro storico, prossimo ai parcheggi pubblici, appartamentoottimamente ristrutturato composto di soggiorno con cucina già montata,camera e bagno. Ristrutturazione molto curata. Richiesta Euro 135.000 Rif. 944- Camucia, zona collinare, prossimo al centro, appartamento a primo pianodi piccolo condominio composto di soggiorno, cucina, 2 camere, bagno e corri-doio. 2 terrazze e garage privati. Subito abitabile. Richiesta Euro 110.000tratt. Rif.909- A 5 minuti da Camucia, in nuovo intervento, villetta a schiera su 2 livellicon soggiorno, cucina, bagno e garage a piano terra; 3 camere e bagno a pianoprimo. Porticato e giardino privati. Buone finiture. Rif. 899- Cortona centro storico, in antica palazzina appena ristrutturata, apparta-mento su 2 livelli composto di 2 camere, soggiorno, cucina, 3 bagni, soppalcoutilizzabile come terza camera/studio e bellissimo terrazzo panoramico. Ottimefiniture subito abitabile. Rif. 945- Camucia centrale, locali uso ufficio di mq. 80ca. con bagno, 3 vetrine.Posizione ben visibile. Richiesta Euro 144.000 rif. 904- Camucia, con bella vista su Cortona, appartamento nuovo composto disoggiorno con angolo cottura, camera, cameretta o studio, bagno e loggiatoprivato. Soffitta e garage privati. Subito disponibile Richiesta Euro 118.000 Rif.932- Cortona campagna, in bellissima colonica ristrutturata, abitazione a pianoterra, libera su 2 lati, con 2 camere, soggiorno/angolo cottura e bagno. Grandegiardino esterno. Ottime finiture. Rif. 917- Cortona campagna, lotti di terreno edificabile di mq. 575, in lottizzazionegià urbanizzata, per la realizzazione di appartamenti, unifamiliari e bifamiliari.Richiesta Euro 45.000 Rif. 840- Camucia e dintorni, appartamenti da affittare di varie metrature, arredati enon.- Affittasi a Foiano della Chiana, lungo strada di grande transito, locali aduso ufficio a piano primo con ascensore; molto luminosi, ottime finiture, ampioparcheggio, in prossimità di altri locali commerciali. Possibilità di mettereinsegne luminose. Rif. 894

Di Tremori Guido & Figlio0575/63.02.91�

“In un momento particolare,una serietà particolare”

Via XXV Aprile, 5 - Camucia - Cortona

15 LUGLIO 2006

MERCATALE Vasto programma di manifestazioni e spettacoli

Estate 2006 in Val di PierleFOSSA DEL LUPO Ha partecipato nel 2004 alla “Fattoria”

Giuseppe Simonetti

Domenica 2 luglio, la popolazione di S.Lorenzo, ha ricordato,commossa, don Valter. La S.Messa delle 11 è stata partecipata damolta gente, del posto e di fuori: la Corale e l’orchestra hanno abbel-lito questo incontro di comunità. L’assessore Daniele Monacchini ha

ricordato il suo parroco, la sua attività di ministero, la sua disponibilità versotutti. Grazie Daniele!

La parola è quindi passata al preside sig. Luigi Mancini, collega e moltoamico di don Valter. Lo hanno ascoltato, con noi, tanti colleghi, insegnanti aTerontola, dalla preside sig.ra Franciolini, ai do centi convocati dall’amicoMorelli. Al termine, gli sbandieratori, nel piazzale, hanno fatto volteggiare lebandiere con molta abilità, sotto un sole cocente, divertendo il pubblico.

In processione siamo andati al cimitero pregando alla sua tom ba. Nel pomeriggio alle ore 18,30 una divertente Commedia esibita dagli

uomini del paese diventati, quasi, attori professionisti. Il copione era uscitodalla sapienza ormai famosa del regista Franco Sandrelli, che ci piace ancoraringraziare.

Quindi la cena, preparata con accuratezza dalle “brave” massaie diS.Lorenzo. Tutto è stato buono: carne alla brage, dolci casalinghi, ottimi vini;mentre il sole se ne andava Il dopo cena ha visto protagonisti impareggiabiligiovani alla fisarmonica, ai sax e signorine in erba con canti folcloristici evolteggi di danza classicaRallegra la serata il “grande” Alessandro Pelucchinicon la sua fisarmonica. Canti e balli hanno chiuso la lunga giornata.Desidero ringraziare tutti i collaboratori in special modo il Comitato diFamiglia che con grande impegno e capacità ha saputo gestire il tutto.

Salutiamo don Valter protagonista principale della festa: prega per noi! A tutti il mio ringraziamento e un cordiale saluto. G.A.

Il castello di Sorbello

SAN LORENZO

Una giornata indimenticabile

Page 8: L'Etruria luglio 2006 n° 13 · bel quadro sulla Val di Chiana, le parole di don Antonio Mencarini hanno esortato tutti, nel ringra- ... La ringrazio dell’attenzione. Una lettrice

PAGINA 8

L’ETRURIA N. 13 15 LUGLIO 2006ATTUALITÀ

CONCESSIONARIA TIEZZIINFORMAZIONI E SERVIZI- OPEL ASSISTANCE PREMIUMTre anni di copertura con soccorso stradale

- SERVIZI FINANZIARIPossibilità di finanziamento rateizzati epersonalizzati

- OK USATO DI QUALITÀAmpia gamma di usato rigorosamentecontrollato e collaudato

- AUTO SOSTITUTIVA(su prenotazione) per riparazioni in garanzia

Via Gramsci, 876 - 52042 Camucia di Cortona (Ar)Tel. e Fax 0575 630482 www.tiezzi.itE-mail: [email protected]

Spaccio aziendale LAIF S.r.l.il vero su misura

abiti uomo, tailleurs donna, cappotti uomo e donna

Via dei Mori, 28C/D - 52042 Camucia - CortonaSpaccio località Riccio - 55/A Cortona

orario 16,30/20,00 / sabato 9,30-13,00 / 15,00-20,00Lunedì chiuso

Tel. 0575/630233 - 0575/678702

� Creazioni Siti Commerciali - � Cataloghi su CD� Commercio Elettronico - � Lezioni di Informatica� Materiale Multimediale

Viti Dr. Gabriele www.lotoms.com

Tel. 0575/618737 - Cell. 380/3244818 - Fax 0575/618654 C.S. Montecchio, 65 - 52042 Camucia (Arezzo)

GRUPPI DONATORI DI SANGUECAMUCIA - Tel. 0575/60.47.70 - 0575/61.27.15TERONTOLA - Tel. 0575/67.81.55 - 339/81.40.026

“Fai rifiorire la vita”

Donare sangue, un impegno di tutti

Propostedi lettura

di Glenda Furia

Il ritratto di Dorian Gray di Oscar WildeIl romanzo è ambientato nella

Londra del diciannovesimo secolo. Ilprotagonista è Dorian, un giovane distraordinaria bellezza, purezza, in -genuità, capace di trasmettere sensa-zioni uniche a chi lo circonda. Lastoria ha inizio nello studio delpittore Basil Hallward, uomo dotatodi particolare sensibilità, che provaforti sentimenti nei confronti di que -sto ragazzo, del quale sta eseguendoil ritratto. Insieme con lui c’è LordHenry Wotton, mentore cinico edotato di particolare eleganza.

In seguito ad un lungo discorsocon Wotton, Dorian co mincia aguardare alla bellezza come ad unqualcosa di veramente raro ed im -portante, tanto da provare invidiaver so il suo ritratto, opera davverosu perba, fino ad arrivare a stringereun “patto col demonio”, grazie alquale lui sarebbe restato eternamen-te giovane e il quadro sarebbe invec-chiato al suo posto. Finché alla fine,tormentato dai suoi sensi di colpa,lacera il quadro col coltello con cuia veva ucciso anche il pittore Hal -lward; i suoi servi troveranno il ritrat-to incontaminato ed un irriconosci-bile, precocemente invecchiato Do -rian Gray, morto ai suoi piedi con uncoltello conficcato nel cuore.

La personalità di Dorian è divisain due parti che agiscono e reagisco-

no indipendentemente ma sonounite in un modo fantastico: la primaè fisica, l’altra è spirituale, e il legameè nella mutevolezza del ritratto.

Il suo narcisismo trasferiscesemplicemente il suo sé in quelloidealizzato.

Fuori dal contrasto tra il séideale e quello attuale emerge unsentimento di pena di fronte allafugacità della bellezza che innalzaall’intenso desiderio di resistere allaforza distruttiva dello scorrere deltempo.

Oscar Wilde scrisse questocapolavoro alla fine di un Otto centoche potrebbe corrispondere ai giorninostri, dove l’apparire impera sull’es-sere, dove ognuno preferirebbemorire dentro piuttosto che invec-chiare fuori per sentirsi parte di unmondo dove l’anima viene dopo ilsuoa involucro.

“Egli sentì che era giunto ilmomento di fare una scelta. O avevagià fatto la sua scelta? Già, la vitaaveva deciso per lui. Un’infinitacuriosità per la vita stes sa. Giovinezzaeterna, infinita passione, piaceri esegreti, gioie selvagge e peccati,avrebbe ottenuto tutte queste cose. Ilritratto ne avrebbe assorbito tutta lavergogna” .

ED. Newton and Comptonpp.224

Dalla raccolta di poesie dialettali “FACCENDE A TECOGNANO”

CALCIT “Cortona - Valdichiana”Comitato Autonomo Lotta contro i Tumori

SEDE DI CORTONAAssociazione O.N.L.U.S. Patrocinata dal Comune di Cortona

Donazioni, dall’1 aprile al 20 giugno 2006

Offerte in memoria, dall’1 aprile al 30 giugno 2006

Elenco n. 2 del 2006

Elenco n. 2 del 2006

Il Comitato partecipa al dolore delle Famiglie e porge le sue sentite condoglianze

CALCIT VALDICHIANA - 52044 Cortona (Ar)Via Santucci, 17 - Tel./Fax 0575/62.400

Indirizzo: www.cortanagiovani.it/calcit - E-mail: [email protected]

La battitura (1)di Bruno Gnerucci

“Digne al tu’ babo che domèn s'arduce (2),martidì giogne la mèchena da batte,doppo le cinque, appena se fa luce,en s'ha da fatighè’ mica de notte!

Se 'ngumincia dai campi più lontèni,ducche c'è la saglita, senza fretta.”Gino, el più forte, co’ 'n colpo de reni portò via tutta 'ntera 'na crocetta. (3)

Al vecchio Beppe, che facéa la méta (4),la Maria gne portò 'l vinsanto;a dè’ da bé’ a tuttje s'éra ndaffarèta:“Dolce, biscotti, ve lascio tutto quanto.”

Le manne (5) arivèon sù, cuntinuamente,e l' èa 'mmerdeta (6) s' èra rimpita. la mucchja crescéa poco, lentamente,“Enn ho finì 'l grèn ché 'n l' ho cimèta.”Doppo do’ giorni arivò l'atrezzatura:el vaglio (7), la "spipetta" col motore (8), i ragazzi 'ntorno gne faceon cintura (9).“Zittje! Vite da parte che mò viéne 'l fatore!(10)”

Doppo piazzèto (11), ugnuno al su’ lavoro,col fazzoletto al collo e la camicia acinta (12);a girè’ 'l vaglio gne toccò al Moro,'l motore 'n partìa, gne ce volea ‘na pinta.

Finalmente partì, frullèa 'l battitore (13),'ntorno ala machina ‘na gran polvarèta,cadéon le manne verso l' imboccatore (14),'l motore starnutì e dette ‘na stronfièta.

Le forche lustre coi corni arotèti (15)a scansè la paglia e 'ngumincè’ 'l paglièo,a 'rmette 'l grèno i pòsti eron segnèti,a rispirè la loppa (16) tocchèa sempre a Meo.

S' affannèon le donne tra la cucina e ‘l forno:ciuci, cunigli arosto con patète,le citte arfacèno 'n altro giro 'ntorno,più vin che acqua a le genti sudète.

Se rompètte 'l cignone (17), tuttje se fermònno,mo’ s' arbéie 'n goccio djétro a la turèta (18),grandi e pichjni, tuttje s'aposònno:“Quande s'arparte se fa tutta ‘na tirèta.”

Quei del paglièo aspettèon da bere,ma voléno el vin da la Mirella:“Io te tengo la schèla, nun temere!”E 'ntanto gn’amirèa sott’a la gunella.

Se finì de batte anco l'orzo e la ‘vena,l’ èa fu arpulita fin l' ultemo chicco,entanto se spiazza prima de vi’ a cena:“Domène s'aringumincia 'n tu l'èa de Cecco.”

Doppo magnèto e anco bén biuto calcun cantèa la canzon de Gnicche (19),Nando s' èra dormento, sembrèa caduto,Ugo facea 'na sigaretta co’ le cicche.

Cusì finìa la festa de la battitura:calche ballo al són de l'organetto,Renzo seguetèa la corteggiatura:“Domène - disse - ci ho 'n appuntamento.”

1) La trebbiatura del grano. Mi permetto di sottolineare l’importanza diquesta poesia di Bruno Gnerucci, che, oltre a descriverci come al solitobrillantemente un bozzetto di vita contadina, costituisce anche un documen-to estremamente interessante per la scoperta, come nel mio caso, epresumo anche di molti altri, o per il ricordo, sicuramente ormai di benpochi, di come si svolgeva la trebbiatura del grano nei poderi collinari, dovela “machina da batte’” era del tutto particolare: non quella consueta e notaai più, piuttosto ingombrante e perciò inadatta ai sentieri montani, costituitada un trattore, che tramite un cignone dava l’impulso ai diversi macchinari(la trebbia, il levatore ecc.) che svolgevano le varie funzioni per dividere ilgrano dalla paglia e dalle scorie (la “loppa”), ma da un macchina a scoppiounica e tuttofare, più piccola e maneggevole, che ben si adattava agli scosce-si sentieri collinari, anche se obbligava i contadini ad ulteriori lavori percompletare adeguatamente la trebbiatura.2) Si riporta nell’aia il grano mietuto nei campi e sapientemente diviso in“balzi”, specie di fascine maneggevoli.3) I balzi erano accatastati uno sull’altro a croce, sì da formare una catastamedio-piccola a forma di capanna, per impedire che la pioggia infradiciassela paglia.4) La méta costituiva la catasta di tutti i balzi trasportati e raccolti nell’aia perla trebbiatura, anch’essa per lo più a forma di capanna o di cono, nei poderipiù piccoli, per impedire i danni della pioggia.5) I balzi di cui v. sopra 2).6) Visto che la trebbiatrice spargeva sull’aia il grano insieme alla paglia, allaloppa ecc, si prendeva il letame dalla concimaia, si spargeva sull’aia e silasciava seccare, sì che era poi più facile vagliare il tutto e separare il grano.7) Attrezzo per dividere il grano da tutte le altre impurità.8) La trebbia piccola di cui si è detto, che buttava fuori paglia e grano: lapaglia, veniva raccolta con le forche, e trasportata a mano per fare ilpagliaio, il grano veniva vagliato.9) La trebbiatura era un evento gioioso per tutti, figuriamoci per i ragazzi!10) L’arrivo del fattore o del padrone obbligava ad un comportamento piùconsono.11) La piazzatura era costituita dalla sistemazione di tutti i macchinari equant’altro necessario per procedere alla trebbiatura vera e propria.12) Abbottonata: la polvere, come è facile immaginare, era di casa.13) La parte principale del macchinario, che frantumava le spighe e quindiportava alla luce il grano, dividendolo anche dalla paglia.14) La parte dove si infilavano i balzi.15) La forca costituiva uno degli attrezzi a cui il contadino era più affeziona-

to e che trattava con maggiore cura. Era un vanto avere la forca più lucida ebella. 16) Il lavoro più ingrato era quello dell’addetto alla loppa (propria-mente la pellicola che avviluppa il chicco di grano), cioè l’incaricato diraccogliere le minutaglie della trebbiatura: loppa e ogni altra piccola scoria,veccia, residui di paglia sminuzzata ecc. da accatastare in una capannaappositamente adibita. Quando questi lavoratori finivano il loro lavoro, tra ilsudore e la polvere erano vere e proprie maschere irriconoscibili. In generela mansione veniva affidata al “coglion del branco”, non considerato tale peròcon cattiveria, o liberamente scelto da alcuni lavoratori più bisognosi, che allafine percepivano una piccola mancia per un lavoro che da tutti era ricono-sciuto come il più faticoso. 17) Quello fisso del motore a scoppio utilizzato.18) Una specie di siepe che era sempre presente nelle aie a mo’ di divisione.19) Il famoso brigante aretino Ferdinando Bobini, detto Gnicche, “dal coltel-lo fatto a cricche” come recitavano i cantastorie. A proposito di tale coltello aserramanico, da uno studio pubblicato sul personaggio sembrerebbe cheesso sia rimasto a una famiglia nobile cortonese non meglio identificata.Sarebbe interessante scoprire quale.

(Note di Rolando Bietolini su indicazione dell’autore)

Dalla Raccolta di poesie dialettali “Viozzoli tra i campi”

Le scarpe da ginnasticadi Marisa Valeri Chiodini

Doppo la quinta vette a Cortona a studiè a le scole alte de Sant' AgustinoMa me fa fatiga a ricordèperché non me piacea manco un puchino.

Me sintio spaeseta fra i compagni cittadini io ero avezza a ruzzè fra i campi en libertà,i mi amici eron tutti pori contadini ma m’ensegneno tante cose en verità.

I mia me voleno istruita, educheta,e faceno tanti sacrifizi per famme studiè.Aveno sempre sogneto da quando ero neta che la mi vita dovea migliorè.

Non me faceno manchè nienteper famme sintì al per de l'altri con ragione.Doveo diventè qualcuno fra la gentee famme streda ne la vita con educazione.

C'era una cosa però che me facea seriaUn per de scarpe da ginnastica bianche de gomma,per frequentè per bene l'ora de sta materia,ma per compralle ce volea una bella somma.

Una mattina el babbo me portò uno scatoleo,io l'aprì contenta ma ce armanse meleperché le scarpe enneron come le voleoeron si de gomma ma da omo, longhe, col puntele.

Continua

Page 9: L'Etruria luglio 2006 n° 13 · bel quadro sulla Val di Chiana, le parole di don Antonio Mencarini hanno esortato tutti, nel ringra- ... La ringrazio dell’attenzione. Una lettrice

ATTUALITÀ L’ETRURIA N. 13 15 LUGLIO 2006

PAGINA 9

Carissimo Direttore, dinanzi alloscritto (“Oh Liberté, (questavolta di stampa!) que de crimeson commet en ton nom!”)

apparso sull’ultimo numero dell’Etruriacon titolo “Monumento discutibile a S.Margherita”, a firma Piero Borrello,sono rimasto esterrefatto e inorridito,ma soprattutto indignato, ed ho avvertitoimperiosa l’esigenza di “discutere”pubblicamente le asserzioni ivi contenu-te.

Premetto che non ho la ventura diconoscere in alcun modo l’estensore diquello scritto, quindi quanto andrò“contestandogli” non è frutto di simpa-tia o antipatia personale. Pur irritata, lamia mente è pura e sgombra.

A onor del vero conosco il suddet-to Borrello dagli scritti che negli ultimianni va pubblicando su questo stessogiornale, scritti relativi a vicende socio-politico-economico-amministrativeriguardanti la vita della nostra comunità,con i quali tra l’altro mi trovo nel lasostanza spesso d’accordo, an che senon ne apprezzo la virulenza, il livore el’astio polemico che mi sembra ispirarli,nella piena convinzione che la signorilitàe l’eleganza, se mai l’ironia, riesconomeglio a denunciare, a scuotere glianimi e a prevalere sulle brutture esulle ingiustizie. Ma ognuno ha il suostile, sia detto in tutta sincerità.

L’unica cosa che mi auguro è cheil signore in questione non sia di mestie-re critico d’arte o addetto alla salvaguar-dia dei monumenti e del patrimonioartistico nazionale!Suggerirei, dati i precedenti, ma so -prattutto specie dopo lo scritto “incrimi-nato”, a soggetto anche etico-religioso-artistico, di definirlo “tuttologo”.

Devo ammettere onestamenteperò che è una categoria che nonapprezzo molto, perché il più del levolte, quando si disserta su tutto, fonda-mentalmente e inevitabilmente non siconosce bene niente. (Absit iniuriaverbis!)

L’elemento del mio contendere ècostituito esclusivamente da alcuneasserzioni presenti nello scritto, che,nonostante gli sforzi, non riesco a collo-care nella sfera della mia logica, del miogusto, delle mie conoscenze, del miobagaglio culturale, anche se piccolo equindi più facilmente reattivo e disponi-bile all’altrui.

E chi se ne frega, mi si potrebbegiustamente obiettare. Chi sei? A chetitolo sproloqui? Beh, almeno mi siconceda la par condicio.

Però, al riguardo, voglio dareimmodestamente questa referenza:attualmente sono, a quanto mi è datosapere, il maggiore dei collezionisti ditutto quanto attiene a S. Margherita(libri, dipinti, stampe, santini, statuette,medaglie ecc.), alla cui figura sonoparticolarmente affezionato. E a questotitolo parlo, da “amante” di S. Mar -gherita. Forse la passione può spiegaree far perdonare la mia acredine e il miorisentimento.

Per amor di ordine, di chiarezza edi brevità mi limiterò a por tare adesempio di quanto asserito solo alcuneosservazioni, non tutte, che mi appaiono“di scutibili”, con qualche illuminante(mi auguro) cenno sui motivi del miodissenso.1) Dallo scritto trascrivo letteralmente“... è stata compiuta altra violenza a S.Margherita...”. Quale, di grazia? Quale“altra” violenza? Manca il corpus delicti.Le cose o si dicono, e chiare, o si stazitti. E poi quel termine “violenza”,suvvia! Oltre che essere sicuramenteesagerato e fuori luogo, a meno che nonsi riferisca ad eventi a me sconosciuti diefferatezze perpetrate a danno dellaSanta, mi sa tanto di “giornalismo”spettacolo. Est modus in rebus!!2) “... in un tripudio inaspettato (forsesolo da lei) fino all’inverosimile...(sembra quasi che le dispiaccia chel’avvenimento sia stato salutato dagrande affluenza di pubblico e da

grande successo!)” 3) “... alla presenza di tanti concittadinivenuti da “ogni contado” dellaValdichiana...” Questi villici del“contado” mi fanno tanto puz za al nasodi origine gretta, insulsa e passatista. Perfortuna, bontà sua, sono anche “concit-tadini”. Il tutto, da chi, come vedremotra poco, si ergerà ad interprete uni codella volontà della Santa mi sembraispirato da un sentimento scarsamentefrancescano.4) “... non ultimi il Sindaco di Cortonaed il Vescovo...” Ed infatti sono i Primidella nostra comunità in campo politicoe religioso. Un piccolo vezzo stilistico, ilsuo, dal sapore irrisorio, che la dicelunga sul suo stato d’animo, e che, dettofra noi, si poteva risparmiare.Fin qui, circa il primo ottavo del suoscritto, peccati veniali; altri ce ne sareb-bero, ma tanto basti. 5) “... dopo frenetica e sudata corsa delpiccolo Michele Piegai per sciogliere lestringhe che legavano il velo di copertu-ra...” La frase, a mio parere, è pocoelegante, gratuita, sconveniente, soprat-tutto irrispettosa nei confronti del piùgiovane araldo di S. Margherita, chesicuramente si è sentito contento e fierodi aver espletato l’importante compito,magari sognando con la sua fervidafantasia infantile di cavalcare nella corsa,novello paladino a difesa della Santa,uno splendido cavallo bianco. Perchébrutalizzare il ricordo, che Michele avràper tutta la vita di questa sua “impresa”,con l’immagine di una corsa scompostae sudaticcia? E poi! Quelle “stringhe”,che richiamano, quasi riflesso condizio-nato, i lacci delle scarpe! Nella situazioneun’associazione di idee da far ri brezzo!Non trova? Se li va proprio a scegliere ivocaboli che possono dare una valenzanegativa! Brut tino da associare adun’opera d’ar te, no? Non era più sempli-ce e appropriato il termine “nastrobianco”, tanto più che lo era? 6) “Gli elogi doverosi del Presidente delLyons (ma Lions, n. d. A.) dellaValdichiana e di altri autorevoli interve-nuti sulla sublimità simbolica dellastatua...” Sembra quasi che il Presidentedel Lions, ing. Monaldi sott. Giuliano, glielogi li abbia fatti perché suo dovere,non perché sorretto da effettivo entusia-smo per la solennità e per la riuscitadell’avvenimento di cui la sua associazio-ne e lui in prima persona si erano fattipromotori. Io sinceramente ho av vertitonelle parole del Presidente, così come inquelle degli altri “autorevoli intervenuti”,partecipazione, affetto, ammirazione,vanto, finanche commozione, non l’ari-dità di un impegno gravoso.

Ma con l’espressione “sublimitàsimbolica”, lo devo ammettere, ha coltonel segno. Ha dimostrato che effettiva-mente “l’Arte è un libro ben difficile, incui non sanno leggere che i pochi eletti”.Peccato quell’intenzione ironica ederisoria che traspariva non tanto velatadalle sue parole!

Potrei, le assicuro, continuare aspulciare puntigliosamente il suo scritto,e materia “discutibile” sia per forma siaper contenuto ce ne sarebbe tanta, maho paura che il nostro Direttore non miconcederebbe lo spazio necessario peressere esaustivo, perciò mi limiterò adaffrontare i temi che mi sembrano poterassumere maggior interesse per il lettori.

In primis mi sembra giusto preci-sare che Margherita non ha assoluta-mente fondato l’Ospedale di Cortona“riunendo i tanti ospizi e ricoveri in ununico organismo” nel “1285”, “sull’er-mo (? Mica tanto! Anche in epocamedievale Cortona era una delle città“più ragguardevoli della Toscana” n. d.A.) colle”, come lei asserisce. Lo stessoMonsignor Tafi, da cui per il suo scrittoha tratto letteralmente, ma inadeguata-mente, alcune frasi, chiarisce espressa-mente che “la costruzione dell’ospedale

venne iniziata nel 1441”. (A. TAFI,Immagine di Cortona - Guida storico-artistica della città e dintorni, p. 244)

A completezza di informazione sipuò aggiungere che il provvedimento diunificazione, richiesta dai Cortonesi, dei“vari ospedali (nel signicato che laparola aveva nel Medioevo) moltopiccoli dentro e fuori le mura... diCortona... per creare un grande ospeda-le riunendo i beni di essi alla Fraternitadi S. Maria della Misericordia” si deve alPapa Eugenio IV con Bolla del 12maggio 1439, conservata all’Archivio diStato di Firenze.

Margherita fu “solo” l’ispiratrice ela promotrice principale (non è pocacosa!), insieme a Don na Diabella (chedonò la “Ca sa” per la sede), ad altre piedonne, ma soprattutto ad un “pio eliberale signore”, probabilmenteUguccio Casali, della creazione di unacomunità disposta ad aiutare i poveri egli ammalati. Tale comunità, che prese ilnome di “Fra ter nita di S. Maria dellaMise ri cor dia”, e che assunse negli annisem pre più i caratteri di un vero eproprio “ospedale”, ebbe la sua con -sacrazione ufficiale il 4 novembre 1286con la deliberazione dello statuto daparte dei fondatori, riunitisi nella chiesadi S. Andrea (che si ergeva dove attual-mente si trova il Teatro Signorelli). Allastesura dello Statuto partecipò ovvia-mente Margherita che, con ogni proba-bilità, dette i propri suggerimenti permolti articoli.

Ora una piccola precisazioneriguardo alla volontà di Mar gherita disfregiare e deturpare il proprio volto e ilproprio corpo, la cui bellezza le avevaprocurato e, almeno nei primi tempidella sua venuta a Cortona, le stavaprocurando tanto dolore, visto che iFrancescani proprio per la freschezza ebellezza di Lei, oltre che per la sua etàgiovanile, dubitavano del suo effettivopentimento, tanto da impedirle per treanni di indossare l’abito del TerzoOrdine, così come da Lei desiderato erichiesto.

La notizia non ci è “raccontata”dagli “storiografi”: è il suo stes soconfessore, Frate Giunta Bevegnati, chenella Leggenda ce la fornisce più volte.

Anzi sarà bene sapere una voltaper tutte che le notizie relative allabiografia margaritiana sia mondana siaspirituale hanno un’unica fonte attendi-bile, da cui tutti sono obbligati ad attin-gere, senza metterci, come è a volteavvenuto, del suo: il codice originaleesistente nel convento di S. Margherita,meglio conosciuto con il titolo “Anticaleggenda della vita e de’ miracoli di S.Margherita di Cortona scritta dal di leiconfessore Fr. Giunta Bevegnati dell’Or -dine de’ Minori”.

Ma veniamo al tema che più diogni altro mi ha fatto indignare perl’arroganza, la sicumera e la presunzio-ne con cui è stato trattato: il giudizio sulmonumento di S. Margherita.

Voglio in primo luogo contestarleperentoriamente di ergersi ad interpretee giudice unico dei sentimenti e delvolere della Santa, non solo, di arrogarsiil diritto di interpretare il pensiero deiCor tonesi tutti e di dettar loro le nuo vepreghiere da rivolgere alla Pa trona.

Quale mai criterio ha usato peridentificare nel bambino sollevato daMargherita il figlio “da poco (?) partori-to”? Non le sembra più naturale chel’intenzione dell’Artista sia stata quella divoler indicare nel bambino la vita, e chequel piccolo corpo nudo, in una statuacreata per un ospedale, voglia simboli-camente indicare anche la speranza, lanuova vita che nasce dopo il dolore e laguarigione, da offrire a mo’ di ringrazia-mento al cielo, a Dio?

Quali occhi ha usato nel nonvedere nella rappresentazione dellaBellezza esteriore del Suo corpo di

donna la volontà di esaltarne insieme etangibilmente il Bello interiore, e inquesta duplice armonia la grandezza ela potenza della Creazione divina?

“Il male non è nelle cose, ma negliocchi, nella mente e nel cuo re di chi leguarda.”

Forse voleva una Margheritaaddolorata, umile, affranta, emaciata,una popolana, una donnina col suofazzolettino in capo in atteggiamentodimesso?

O col burca, magari?No, Margherita era bella, molto

bella e tale bisognava rappresentarla.Non è gratuita né inventata la mia asser-zione: porto a testimoni dei personaggiche difficilmente potranno esseresmentiti. Primo Fra Giunta Bevegnati, sì,uno dei suoi confessori spirituali, il suobiografo, che dichiara espressamenteche tutti i frati del convento di S.Francesco bellissima la consideravano:“Quare, o lector, dare fratres habitumdifferebant? Certe tum quia dubitabantde constantia mentis eius, tum quianimis formosa nimisque iuvenisvidebantur. " Do la traduzione italianadel maggior studioso della Santa, FraLudovico da Pelago: “Ma per qualiragioni (sarà qui domandato) differiva-no i Frati di dare a Margherita l’Abitodel Terz’Ordine? Ciò facevano essi,perché non si assicuravano dellacostanza e fermezza della mente di Lei; eperché troppo sembrava essa avvenente,e troppo giovane.” (Antica Leggendaecc. cit. Cap. I, § 3.)

Il secondo testimone è lo stessoGesù crocifisso, che in uno dei suoiprimi dialoghi con Mar gherita così siesprime: “... et ubicumque stares et irevelles, a magnis et carnalibus dominisamareris, propter corporis speciem.”Trad. “... e che in qualunque luogoavessi tu voluto andare, o stare, non tisarebber mancati grandi, e carnalipadroni, che atte sa la venustà del tuocorpo, ti avrebbero amata.” (Opera cit.Cap. I, § 2,7)

Credo che possa bastare. Voglioaggiungere soltanto che, a quanto so,per nessun altra santa si è tanto insistitosulla caratteristica della bellezza fisicacome per Margherita da Cortona.

E voleva che un Artista di profondasensibilità non lo avesse avvertito e nonavesse voluto esprimerlo?

Sarebbe stato allora un artigiano,magari bravo per tecnica, ma pursempre un artigiano. Invece no, AndreaRoggi è un Artista, e anche se i ricono-scimenti che egli ha ottenuto con le altresue opere in campo nazionale e interna-zionale non fossero lì a dimostrarlo,basterebbe l’interpretazione che hasaputo dare del personaggio diMargherita in questo suo capolavoroper farne un Grande. A ben riflettere,non le sembra che avrebbe meritato daparte sua almeno maggiore considera-zione e rispetto?

E poi, mi perdoni una grossamalignità: com’è che la sua prosa,astiosa e formalmente involuta,quando passa a descrivere la“sensualità” del corpo della statuadiventa all’improvviso lineare efluida, compiaciuta, si potrebbedire?

Ma ora può bastare, magari miriservo di fare, come mi è statochiesto da qualcuno, una disaminadella statua di S. Margherita, defini-ta anche “Inno alla Vita”, in altromomento.

Se ho perso un po’ la pazienzachiedo francescanamente scusa,concludendo, sulla scia della chiusadel signor Borrello, con questaimplorazione: “Signore, e soprattutto tu Mar -gherita, perdona sì coloro che nonsanno quello che fanno, perdona sìanche coloro che non sanno quelloche dicono, ma soprattuttoperdona, se puoi, anche coloro chenon sanno quello che scrivono”.

Rolando Bietolini

IL FILATELICO a cura di MARIO GAZZINI

Continuando la rassegna delleultime emissioni filateliche della Cittàdel Vaticano, l’ultima, ma solo sulpiano cronologico, è quella venuta allaluce il 22 giugno u.s., per ricordare, seuno se ne fosse dimenticato, la gran -diosa opera fatta dal Bramante cinque-cento anni fa, progettando la Basilicadi S. Pietro in Roma. La composizionedei dentelli ha un suo particolare de -gno di ricordo, perché rammenta ilgrande evento che rese protagonistaGiulio II nel 1506, quando dodiciesemplari di questa medaglia comme-morativa, dei quali due d’oro e gli altriin similoro, racchiusi tutti in una “sco -della di semplice terracotta”, furonomessi nelle fondamenta della Basilica.

Il Vaticano intelligentemente haazzeccato ancora una volta sia il sog -getto, sia la composizione, dando l’im -magine completa di un momento al -tamente storico, realizzando unacoppia di minifogli per una data cosìfortemente storica e diciamo purecelebrativa, al punto di racimolare in16 francobolli, un evento, facile dadimostrarsi, ma altrettanto difficile darealizzare; infatti la difficoltà non è neldisegnare il volto di Donato Bramante,ma l’allegoria dell’Architettura dell’e-poca, in una visione garante, ma pro -spettica della Basilica. Così si può direper la riproduzione del busto delPontefice Massimo Giulio II, con tuttele possibili onorificenze ed epiteti dipertinenza pontificia. I valori in eurosono sistemati fra i 0,45 e gli 0,60; ifoglietti avranno una tiratura di 75.000esemplari ciascuno, per complessive300.000 serie complete: come si puòconfermare anche in questo caso, laserietà di questo Stato nelle emissionianche molto importanti. Contem po ra -neamente, sempre con la medesimadata di emissione il Vaticano ha messoin vendita un foglietto contenente bensei francobolli da E. 0,80 dedicati al250° Anniversario della nascita diW.A.Mozart; questi francobolli sonotutti uguali riproducono sulla destral’immagine del grande musicista di Sa -li sburgo e sullo sfondo le note del bra -no “Alleluia requiem Esultate, jubila-te”, composto a Milano nel 1773;sullo sfondo del foglietto le note trattedalla “Fuga in Do Maggiore per pia no -forte”, con una tiratura molto mo de -sta, al di sotto delle previsioni di250.000 foglietti.

Si concludono le tirature del 22giugno, con l’emissione de dicata aiViag gi nel mondo di Benedetto XVI,composta da due valori da 0,62 e da

0,80; il primo valore si ri ferisce alviaggio apostolico in occasione delXXIV Congresso Eucaristico Na zionaledi Bari, tenutosi in quella città dal 21al 29 maggio, mentre il secon doriguarda il Viaggio a Colonia (Ger ma -nia che si terrà in agosto, in oc casionedella XX Giornata Mondiale dellaGioventù. Vi devo dire che anche que -sti due francobolli, che per caso ho vi -sto alla Segreteria di Stato del Vaticano,sono molto ben riusciti, so no a duecolori diafanizzati al centro, in unaprospettiva variegata, con un simboli-smo ben realizzato, in uno sfondosemplice, unito, a scrittura in oro, conuna tiratura di 300.000 serie comple-te. Il mese di giugno si è con cluso conun aerogramma da E. 1, dedicato al40° Anniversario dell’USFI (UnioneStampa Filatelica Italiana), associazio-ne giornalistica che riunisce la quasitotalità dei giornalisti professionisti,pubblicisti, scrittori ed editori, che inItalia si dedicano al Colle zio ni smo

filatelico e numismatico: l’aerogram-ma presenta su fondo azzurro in tenso,la dicitura, a caratteri maiuscoli, USFI,nella sinistra specificando la sigla ed adestra la simbolica icone del ca valieresu un cavallo bianco, in uno sfondonero-carminio: la tiratura an che inquesto caso non supera i 30.000esemplari.

Abbiamo passato in rassegna leultime novità emesse dalla Città delVaticano, pareggiando il panorama fi -latelico degli ultimi mesi; raramentemeritava ricordare queste emissioni,annoverandole fra quelle di una certaimportanza storica e penso anche dicaratura forte filatelica.

Colgo l’occasione per annuncia-re in anticipo quanto Riccione ci vorràpresentare alla 58° Fiera internaziona-le del Francobollo, alla 45° Esposi zio -ne filatelica internazionale “Europa”,insieme al 22° Salone della Cartolina el’11° “Europa card show- salone dicar te, telecarte e moneta elettronicadal 1° al 3 settembre 2006.

Telebani a Cortona

1933 - Islanda - Aereocrociera I -ta liana del Nord Atlantico franc.di P.A. da 10a; soprastampati, sucartolina illustrata, raccom. daReykjavik, del 9.7.1933, diretta aEi sench - Via Chicago - rara.Prez zo attuale Euro. 6.000,00

Parliamo del “discutibile” monumento a Santa Margherita

Page 10: L'Etruria luglio 2006 n° 13 · bel quadro sulla Val di Chiana, le parole di don Antonio Mencarini hanno esortato tutti, nel ringra- ... La ringrazio dell’attenzione. Una lettrice

PAGINA

AGRICOLTURAL’ETRURIA N. 13 15 LUGLIO 2006

10

L’estate è la stagione delbel tempo che genera innoi il desiderio dei pia -ceri e di vita libera all’ariaaperta.

Il fascino dei tempi antichi el'elevatezza dei sentimenti espressidai vari poeti, ci inducono allapreparazione di questo lavoro nelpieno dell’estate 2006. E appuntopartendo da Giacomo Leopardinotiamo che nel suo Zibaldone e -gli scrive: “l’estate, oltreché libe -randoci dai patimenti, produce innoi il desiderio de’ piaceri, ci dàanche una confidenza di noi stes -si, e un coraggio, che nasconodal la facilità e libertà di agire chenoi proviamo allora per la beni -gnità dell’aria. Dalla qual sicurez-za d’a nimo, e fiducia di sé, nascecome sempre dalla magnanimità,della inclinazione a compatire, asoc correre, a beneficiare, e delladiffidenza che produce il freddo,nasce l’egoismo, l’indifferenza pergli altri, ecc.....

Estate viene dal latino aestas,che significa “calore ardente”,del la stessa origine è, a dispettodel le apparenze, “estuario”. Nel -l’estuario, infatti, pare che l’acqua,per effetto della marea, si agiti eriversi come fosse bollente. Estatesi contrappone naturalmente a in -verno.

Nell’antichità era pressapocodi sei mesi, e l’inverno di altrettan-ti. In un anno vi erano due solestagioni, la calda e la fred da; poi,con l’aggiunta della pri mavera edell’autunno (le mez ze stagioniche ormai non si no tano più) sigiunse al numero attuale.

Estate! “bel tempo è questo,cantava il poeta greco Esiodo,settecento anni prima della nostraera, per riposare dentro unaombrosa spelonca, bevendo vinodi Biblo e latte di capre che nonallattano più, mangiare farinata digrano cotta nel latte, caprettiniteneri e carne di vitella che bradapascolo nelle selve e partorito nonabbia.

Allora è bello sedere all’om-bra, sazio il cuore di cibo pressouna fontana di pura acqua pe -renne che dolce mormorando va.E sentire i zèfiri alitare sul volto ebere lo scintillante vino”. Ora” ilcardo fiorisce e la cicala canoraposata su di un albero diffondecol batter frequente delle ali la suaarmoniosa canzone”.

Gli antichi greci ammiravanole cicale e ne amavano il canto.Pia cevano anche al sommo Pla -tone. “Si racconta, egli dice, chein un tempo anteriore alla na scitadelle Muse, le cicale fossero statedegli esseri umani, ma che, nate leMuse e con esse il canto, alcuni diloro ne provassero un così vivodiletto, che, per dedicarsi al canto,trascurassero di mangiare e dibere, e morissero così senza ac -corgersene.

Da loro ebbe origine in se -guito la stirpe delle cicale, cheottennero in dono dalle Muse dinon aver punto bisogno di nutri-mento fin dalla nascita, ma dicantare subito senza cibo e senzabevande sino a che non muoio -no”.

I nobili ateniesi in fine, concicale d’oro fermavano i capellisul capo, ed era segno di raffinataeleganza.

Nell’estate diventa terribilePan, il dio semiferino, bicorne,dice ancora Platone; inventoredella zampogna e mirabile mu si -co, che veloce percorre i boschi ele valli e cerca le fonti, protegge

gli armenti e insegue protervo leninfe.

Nelle ore meridiane, quandola calura è grande e tutto tace, egliriposa ma se viene disturbato,scatena un misterioso, improvvisoterrore, il “timor pànico”.

E’ campagna nei pressi diAtene, ed è estate grande; il caldoè soffocante e le cicale cantanosenza sosta. Pan e le divinità

misteriose del luogo sono presen-ti.

Socrate ha appena conclusouna lunga e appassionata discus-sione e s’avvia per tornare in città,ma prima egli rivolge questa pre -ghiera: “O caro Pan e voi latri deiquanti siete in questo luogo,concedete che la vita della miaanima sia bella e nulla della vitaesteriore possa turbarla; che io

Capita spesso che il vigne -to, in presenza di deter-minate condizioni clima-tiche, vada soggetto ama lattie causate da pa -

ras siti fungini che possono, talvol-ta, compromettere le rese e laqualità dell’uva prodotta. Le piùconosciute dai viticoltori sonosen za dubbio la Peronospora el’Oi dio le quali richiedono, gene -ralmente, precisi interventi di di -fesa al fine di garantire un regola-re svolgimento dell’attività vegeta-tiva e produttiva del vigneto.

Per quanto riguarda la pe ro -nospora essa rappresenta unadelle più gravi malattie crittogami-che da cui la vite può essere attac-cata ed alla quale tutti i vitigni col -tivati, benché in misura diversa,vanno soggetti. E’ una infezioneche colpisce tutte le parti verdidel la pianta, in particolare lefoglie, i germogli, i viticci ed igrap poli. Le condizioni necessarieper lo sviluppo di essa sono com -pendiate nella famosa “regola deltre dieci”, regola secondo la quale

l’infezione primaria non comparese non sono caduti almeno 10mm. Di pioggia nelle 24-48 ore,se la temperatura minima nottur-

na non si sia stabilizzata intorno ai10° C. per 2-3 giorni e i tralci nonabbiano raggiunto la lunghezza di10 cm.

Quando queste tre condizionisi realizzano contemporaneamen-te per la prima volta, si deveconsiderare avvenuta l’infezioneprimaria e da quel momento sideve ritenere iniziato il periodo diincubazione.

In breve, sulle foglie appaio-no dapprima macchie de co loratealle quali fanno seguito le caratte-ristiche macchie d’olio con pro -duzione, sulla pagina inferiore diuna muffa biancastra; sui grappolisi manifesta con marciumi eraggrinzimenti e la lessatura delrachide con conseguente di mi -nuzione della produzione e delpeggioramento della qualità del -l’u va.

Per semplificare la difesa almas simo, si ricorre di solito acomposti classici come la PoltigliaBordolese oppure gli ossicloruridi rame che sono, senza dubbio,fra i composti non tossici sia perl’uomo che per l’ambiente ma piùche altro per la loro lunga perma-nenza sulla vegetazione agendoindirettamente anche contro altremalattie della vite.

Dell’oidio si può dire che, adifferenza della precedente, è unainfezione tipica dei vigneti posti inzone collinari poiché il fungo re -

sponsabile della malattia non ri -chiede elevata umidità atmosfericaper svilupparsi.

La malattia compare su tuttigli organi verdi: foglie, tralcierbacei ed in particolare sugliacini, specie quando la temperatu-ra è intorno ai 6-7° C. ed i germo-gli hanno raggiunto una lunghezzadi 8 cm.

Questa caratteristica altera-zione è chiamata anche “malbian co” per il caratteristico a -spetto che assumono gli organicolpiti i quali, appunto, appaionoricoperti da una patina biancastra.E’ da considerare comunque chel’attacco agli acini è particolar-mente pericoloso poiché si ma ni -festa con screpolature che rappre-sentano un facile accesso allamuf fa grigia che poi si diffondeanche sugli acini indenni.

Il metodo tradizionale di lottaè quello dell’applicazione allepiante di zolfo in polvere o bagna-bile in fase preventiva e miscelaticon prodotti antiperonosporici; incommercio comunque esistonomiscele di ossicloruro di rame ezolfo bagnabile con cui si combat-tono contemporaneamente le duemalattie.

Francesco Navarra

Durante l’estate, attenzione all’oidio e alla peronospora

L’estate: una stagione cantata dai massimi poeti antichi e modernistimi ricco solo il sapiente, e chela mia ricchezza sia soltantoquella che ha valore agli occhi delsaggio”.

Socrate dimentica la naturaferma del dio silvestre per ricor-darne soltanto la natura divina.Queste cose raccontava Platonenel IV secolo a.C: in uno dei suoidialoghi meravigliosi.

Francesco Navarra

L’estate meteorologica, che nelle medie latitudini del nostro emisferocomincia ai primi di giugno, non si è presentata puntualmente come sipensava. Infatti, piogge violente, qualche grandinata e temperature moltobasse hanno caratterizzato la prima decade.

Tutto cambia dalla metà della seconda decade fino al termine del mesee in questo periodo è evidente una marcata stabilità con temperatureelevate, che sommate ad un tasso di umidità relativamente elevato, hannoprodotto l’effetto di una calura amplificata, e la totale assenza di piogge.

Tutto ciò a causa di una costante presenza di alta pressione di origineafricana. Nell’ultimo decennio la circolazione atmosferica estiva del Me di -terraneo ha avuto un’anomalia piuttosto ricorrente: la latitanza del l’An -ticiclone delle Azzorre il quale dal 1996 al 2002, si è verificata per ben 14mesi su 24, mentre nelle 8 estati precedenti era mancato solo 8 mesi.

Al contrario, l’anticiclone africano è diventato sempre più di casa conconseguente aumento, come detto, del caldo. Nello stesso tempo sul medioAtlantico, lasciato sguarnito dall’anticiclone delle Azzorre, scende semprepiù spesso l’anticiclone dell’Islanda la base ideale per le perturbazioni. Acausa di queste anomalie le estati che verranno, rispetto a quelle di unavolta, saranno meno stabili, avremo maggiori e più frequenti oscillazioniintorno ai valori medi della temperatura e della piovosità e quindi si potran-no verificare ondate di caldo più numerose.

A parte queste considerazioni di carattere generale si può dire che, inbase alla statistiche trentennali, gli apporti pluviometrici si siano ridotti del30%. E ancora basti considerare che dall’inizio dell’anno alla fine di giugnoc’è stata una riduzione del 33% di precipitazioni. Un mese di giugno, quindi,all’insegna del caldo, a prescindere dagli abbassamenti di temperaturaconsiderati in precedenza.

Si ricorda che il mese di giugno è il mese con il numero maggiore ditemporali e con la più alta frequenza di grandine. Il repentino aumentodella temperatura causa, di sovente, un aumento della concentrazione diozono nell’atmosfera. E’ anche il mese nel quale più frequente si manifesta ilfenomeno del “mese in amore” (Noctiluca Scintillans). La temperatura piùalta registrata in questo mese appartiene all’anno 2005 (36° C.) mentrequella più bassa spetta al giugno 1995 (8° C). Per quanto riguarda le preci-pitazioni il massimo è stato registrato nel giugno 1992 (138 mm.), ilminimo nel giugno 1996 (28 mm).

Per la tradizione si ricorda che in tutta Italia, fin dal medioevo, gliagricoltori credono che nella notte tra il 23 e il 24 giugno, vigilia della festadi S. Giovanni Battista, avvengano fatti prodigiosi. Grazie alla magica rugiada,che in questa notte immancabilmente scende a bagnare ogni cosa, le pianteacquistino poteri miracolosi, atti a sanare qualunque malattia e a produrreogni sorta di frutto. Relativamente alle previsioni del tempo, se alla vigilia diquesta magica notte piove, è segno che l’estate sarà particolarmente secca;in caso contrario l’estate sarà incerta.

DATI STATISTICI Minima: 8 (=), massima: 35.6 (-0.4), minima media mensile: 14.4 (-0.5),massima media mensile: 26.2 (-2.8), media mensile: 20.3 (-1.6), precipita-zioni: 37.10 (+6.96).Le cifre in parentesi indicano gli scarti di temperatura riferiti alperiodo preso in considerazione. Francesco Navarra

Page 11: L'Etruria luglio 2006 n° 13 · bel quadro sulla Val di Chiana, le parole di don Antonio Mencarini hanno esortato tutti, nel ringra- ... La ringrazio dell’attenzione. Una lettrice

PAGINA 11

Negli ultimi decenni la Psi -chia tria ha conseguito in -dub bi pro gressi scientifici,validati dal metodo scienti-

fico EBM, ovvero dalla Medicinabasata sull’evidenza. Nonostante taliacquisizioni, è sempre gravoso ilcarico di disabilità delle patologiepsichiatriche. Inoltre i diffusi atteg-giamenti ne ga tivi e svalorizzanti ver -

so i malati ed una certa sfiduciaverso tutto il mondo della salutemen tale con tribuiscono al persisteredi pregiudizi e discriminazioni, chein ducono molte persone a evitare icon tatti con coloro che soffrono didi sturbi mentali, isolandoli in sensosia sociale sia lavorativo e disinteres-sandosi dei problemi che ri guar -dano un gran numero di per sone.

Quando parliamo di stigmaintendiamo “il risultato di unprocesso a seguito del quale, sen -za alcuna giustificazione, si attri-buisce vergogna a individui o agruppi, che vengono esclusi e di -scriminati. ”

Per discriminazione inten-diamo “ogni forma di differenzia-zione, di esclusione o di pre fe -

renza che annulli o riduca la pa -rità nel godimento di di ritti”. Ta lidefinizioni sono a dot tate dal do cu -mento congiunto dell’Or ga niz za zio -ne Mondiale della Sanità e dal l’As -sociazione Mondiale di Psi chia tria.

Per comprendere tali fe no me niè fondamentale ricostruire le radicistoriche dello stigma.

Storicamente la società ha ma -nifestato atteggiamenti di sepa ra -zione/segregazione verso il ma la tomen tale. Già l’imperatore Mar coAu relio, nell’enunciare, per la pri -ma volta nella storia, la non punibi-lità di un matricida a causa dellama lattia mentale, lo dichiara “giàsufficientemente punito per lasua stessa malattia”. È anche vero,tuttavia, che nell’attribuire punitivitàal disturbo men tale lo indica impli-citamente come una condizione sti -g matizzante. Que sta concezione du -rerà nel cor so dei secoli, nonostan-te San t’A gostino avesse indicato lasanità mentale come “ la concordiatra la vita logica e la vita af fet -tiva”. Ancora nel 1818, Einroth de -finiva la follia “un peccato dell’ani-ma. “

Il medico Maimonide, soffe-rente Egli stesso di depressionericorrente, nel 1100, fu il primo aproporre che il trattamento deidisturbi mentali fosse messo sullostesso piano di quello delle malattiefisiche. Nonostante questo, i “ matti”venivano scacciati nei bo schi dallecittà, mentre, con l’In quisizione,venivano addirittura con dannati alrogo, come indemoniati.

Fu solo con Pinel (1750) che imalati di mente venivano ricoveratinei manicomi, per preservarli damorte certa, in quella rivoluzioneculturale chiamata Psichiatria U ma -nistica o Morale.

Già alla metà del ‘800 Grie -singer sosteneva che i malati dimente, nei momenti di acuzie, do ve -vano essere ricoverati presso gli o -spedali generali. Finalmente nel1978 in Italia, con la riforma dellalegge 180, venivano chiusi d’impe-rio i manicomi. Tuttavia an cora sisente ad Arezzo l’aria del manico-mio quando un paziente mi diceche “Io non sono da tetti rossi”,alludendo al vecchio OspedalePsichiatrico d’Arezzo, così chiamatodalla popolazione.

La “discriminazione socia le”è la ricaduta pratica più severa dellastigmatizzazione. Essa si riflette sulprocesso terapeutico di cura, neriduce l’efficacia e, in molti casi,diventa un ostacolo aggiuntivo per ilmalato, per il semplice motivo cheviene interiorizzata come partedell’esperienza soggettiva di malat-tia. Infatti le malattie mentali ven go -no viste dalla popolazione come in -comprensibili, imprevedibili, in -guaribili. Inoltre i mass media ten -dono, riportando fatti di cronaca,ad amplificare ulteriormente talipregiudizi nei confronti delle malat-tie psichiche, enfatizzando fat ti cri -minosi in soggetti affetti da malattiementali oppure indicandoli comedei perversi o degli im morali.

Gli studi internazionali poi con -cordano nell’individuare un’al taper centuale di stigma già all’internodella stessa famiglia oppure rispettoa pazienti affetti da malattie organi-che.

A questi si aggiungono una se -rie di stereotipi culturali che separa-no il malato mentale dagli altri pa -zienti organici perché si ritiene che

il disturbo mentale sia in qualchemodo “immaginario” che riflettauna “debolezza di ca rat tere”, chemolti disturbi “sia no autoinflitti,ossia voluti”, che siano in genereincurabili e che l’esito dei tratta-menti sia sempre mo desto.

Ma anche i medici spesso fa vo -riscono essi stessi lo stigma, quandoil soggetto, affetto da ma lattia men -tale, viene indicato sbri ga tivamenteproprio dagli addetti ai lavori come“uno schizofrenico, un paranoide,un bipolare, un borderline, unisterico, un nevrotico…”.

Per tali considerazioni il nostroServizio di Psichiatria della Val -dichiana Aretina ha inaugurato unnuovo corso di intervento. Da alcunianni, infatti, gli psichiatri delServizio hanno iniziato una fortecol laborazione con i Medici di Me -dicina Generale per arrivare ad unadiagnosi la più precoce possibile.Infatti, i dati di letteratura ci confer-mano che prima viene effettuata unadiagnosi, specie per disturbi gravi,prima viene guarita la malattia emaggiori sono le probabilità diguarigione rapida.

Inoltre l’intervento precoceriduce il rischio di complicazioni e ipossibili esiti infausti, tra i qualiannoveriamo anche la morte persuicidio.

Tale collaborazione è sfociatain una delibera della Azienda USL.Nel campo sanitario la collaborazio-ne si è fatta sempre più forte anchecon altri Servizi USL (in pri moluogo Servizio delle Tossico di pen -denze, Medicina del Ter ri torio eSer vizi Sociali) e con i re parti o -spedalieri (Medicina, Chi rurgia, Or -topedia e Specia li sti che), mentredo vranno essere in tensificati i rap -porti con le Forze dell’Ordine e imedici dell’Ur genza.

In un secondo momento laUFSM (Unità Funzionale di SaluteMentale ) ha stretto una forte colla-borazione con gli Enti Locali (Co -muni, Provincia e Regione) negliambiti più vari, in particolare per gliinserimenti lavorativi o per i proble-mi di mense o di abitazioni.

Infine sempre più importante,anche se dovrà essere strutturatauna forte sinergia, il ruolo delle As -sociazioni del Volontariato e le As -sociazioni in genere, nonché le Par -rocchie, i circoli culturali e sportivi,

le Cooperative, specie So ciali e leAssociazioni di Cate go ria.

L’inserimento del paziente nella società attiva

Infatti i nostri pazienti non ne -cessitano solo di cure farmacologi-che e di terapie psicologiche maresta fondamentale l’inserimentonella comunità.

La Psi chia tria non può risolve-re tutto e perciò riteniamo fonda-mentale coinvolgere tutte le risorseall’interno della comunità.

Pensiamo cioè che tali agenzieinformali siano una forte risorsa chela Psichiatria deve assolutamentecoinvolgere: infatti è obbligatorioche lo psichiatra e coloro cheesercitano tali pratiche sanitarie nonsi sentano in obbligo di risolveretutti i problemi del paziente: solo nelmanicomio la funzione del sanitarioè così onnipotente per cui al sogget-to si deve risolvere tutto.

La Psichiatria della Valdi chia nanon si occupa solo delle Ma lattieMentali ma, da alcuni anni, collabo-ra strettamente con la Geriatria e laNeurologia nel cam po del deteriora-mento cognitivo, in particolare nellacura delle demenze.

Anche in questo caso, vistol’onere che grava sulla famiglia,speriamo che il nostro interventopossa ridurre la sofferenza di coloroche devono farsi carico dei soggettiaffetti da demenza, oltre che deisog getti malati di questa grave ma -lattia.

Oltre alla terapia e alla riabilita-zione (con l’inserimento del sogget-to il più possibile nella comunità), ilnostro Servizio sta immaginandosempre di più di coinvolgersi nelcampo della prevenzione, in parti-colare nella scuola: infatti pensiamoche la lotta allo stigma debba partireobbligatoriamente da questa realtà.I giovani sono senz’altro meno rigididegli adulti e più disponibili alcambiamento.

Il futuro dei nostri pazientidipenderà molto da questo sforzoche dovrà essere effettuato neiprossimi anni; non dobbiamo solocurare, anche se è fondamentale,ma anche insegnare che non dob -biamo avere paura dell’altro, an chese talora ci appare molto distante.

Venendo al nostro Servizio, glioperatori sono rappresentati daquattro medici, quattordici infer-mieri, quattro educatori professio-nali.

Il Servizio lavora presso dueambulatori (Camucia e Foiano) edha due posti letto presso la Me di -cina della Fratta; inoltre abbiamodue comunità-alloggio, gestite daglioperatori di una cooperativa.

Il nostro lavoro consiste invisite ambulatoriali, visite domicilia-ri, consulenze ospedaliere, consu-lenze negli ambulatori dei medici difamiglia.

Comune di Cortona

Nell’Unità Funzionale di Salute Mentale, diretta dal dott. Borghesi

COPPE - TROFEI - TARGHE - MEDAGLIEARTICOLI PROMOZIONALI

TARGHE PER ESTERNI ED INTERNIIN OTTONE E PLEXIGLASS

PULSANTIERE IN OTTONE SU MISURAVia Manzoni, 16/i-d-e-fTel. e Fax 0575.604812

52042 CAMUCIA (Arezzo)Al servizio del successo

Socio sostenitore “Amici di Francesca”

di Barneschi & Alunno Paradisi

Una moderna strategia medica e sociologica

Efficienza e professionalità del Day Hospital e del Nucleo Oncologicodella Valdichiana diretto dalla dott.ssa Cecilia Corbacelli

L’ETRURIA N. 13 15 LUGLIO 2006AMICI DI FRANCESCA

In molti siamo a conoscenza delfatto che in tutto il nostro Pae -se, da alcuni anni, è in atto unaprofonda riorganizzazione della

rete ospedaliera, che ha come o -biettivo principale quello di ricon-durre i Reparti Ospe da ieri alla loroprimitiva funzione di diagnosi e cu -ra per acuti, sollevandoli da tutte lealtre funzioni, soprattutto di tipo so -ciale, alla quale avevano provvedutoper mancanza di strutture adeguatenel territorio.

In questa ottica di corretto uso

dell’Ospedale, con conseguente ra -zio nalizzazione delle ri sorse, sonona te altre forme di ri sposta ai biso -gni sanitari della po polazione.

La natura e la funzione del Day Hospital

Esistono infatti molte tipologiedi intervento medico riguardanti ladiagnosi e la cura delle malattie chesi possono realizzare tramite sal -tuari o periodici ac cessi presso lestrutture sanitarie.

Una di queste è il ricovero inDay Hospital (ricovero di duratainferiore alle 12 ore) finalizzato adassolvere compiti di diagnosi eterapia piuttosto complessi, manon tali da comportare la necessitàdi un vero e proprio ricovero ordi -nario.

Al fine di lasciare al Day Ho -spi tal compiti di una certa rile -vanza clinica, cercando anche diridurre i costi, è nato in seguito an -che un modello chiamato Day Ser -vice; ciò consente di poter eseguirepiù prestazioni ambulatoriali, arti -colate in pochi passaggi e coordina-te da un unico spe cialista che sipren de cura di por tare a termine l’i -ter diagnostico o terapeutico intra-preso, eliminando burocrazie etem pi di attesa.

Il Day Hospital della Me di -cina Interna e il Nucleo On -cologico della Valdichiana che,ormai da anni, fanno capo adun’unica Struttura Semplice di cui èdirigente la dott.ssa C. Cor ba cel li,assolvono questo genere di com piti.

Nel Day Hospital della Me -

dicina Interna convergono dun -que sia pazienti che sono affetti dapa tologie croniche e che devono e -se guire terapie a lungo termine ecom plesse, sia pazienti che devonoessere sottoposti a tutti gli accerta-menti necessari per formulare unacon clusione diagnostica nel sospet-to di patologie di una certa rilevan-za.

La forza di questo Servizio èuna sua autonomia, dovuta allamolteplicità degli specialisti che vigravitano (Chirurghi, Ortopedici,

Ematologi, Diabetologi, Angiologi,Pneumologi, Cardiologi, Gastroen te -rologi, Geriatri, Urologi) e alla pre -senza di adeguate e nuove attrezza-ture.

Oggi, anche grazie all’avventodella TC (Tomografia Compu teriz -za ta), esiste la possibilità di giun gerea conclusioni diagnostiche sem prepiù accurate e conseguentemente dieseguire trattamenti mi ra ti.

La struttura oncologica Per quanto riguarda l’On co lo -

gia, in questa Struttura si può af -frontare tutto l’iter della patologiache va dalla diagnosi, alla chemiote-rapia, ai controlli periodici pro -grammati, alla terapia di supporto,fino alla terapia palliativa degli staditerminali.

Naturalmente, visti i numerosicampi in cui tale materia spa zia, sigarantisce l’approccio al sin golocaso con il coinvolgimento del me -dico specialista di riferimento. Ognistrategia terapeutica può venireintrapresa attraverso con sultazionie contatti con i maggiori Centri On -cologici di tutta Italia; questo con -sente anche di entrare eventualmen-te a far parte di Studi clinici e speri-mentazioni. A questo contribuisceanche un Ente Onlus quale l’Asso -cia zione “Amici di Francesca”,che, in casi selezionati, è coinvoltanel rendere più snella e velocequalsiasi procedura burocratica Daqualche mese si svolge, o gni quindi-ci giorni, con la collaborazione dispecialisti della nostra ASL, prove-nienti da Arezzo, un am bulatorio

multidisciplinare: quel lo, cioè,in cui il singolo pa ziente si trova adessere visitato e valutato da chirur-go, ematologo, on cologo e radiote-rapista, contemporaneamente.

Scontato dire che la chemio-terapia si svolge in un am bienteidoneo, arredato con funzionali ecomode poltrone e che il persona-le, oltre ad essere professionalmentepreparato, è motivato ad affrontaresituazioni umanamente complesse.

Considerando le problemati-che articolate e difficili che spessocapita di affrontare (tutti possonoimmaginare quanta importanza ab -bia il colloquio e la comunicazionein questo settore della medicina),probabilmente sarebbero auspica-bili spazi temporali più rilevantidegli attuali. Infatti può succedereche, essendo molti i casi in tratta-mento, siano necessari alcuni mi -nuti di attesa fuori dell’ambulatorioo subito prima dello svolgimentodelle prestazioni. C’è da precisarecomunque che per vedere realizza-te le proprie necessità, non esistepraticamente, al momento attuale,lista d’attesa.

Dietro l’attività oncologica c’èda parte di tutto il personale che vilavora (Capo Sala: Annamaria Muffi,Infermieri Professionali: An tonellaRicucci e Cinzia Chia rabolli ) unaforte motivazione cresciuta gradual-mente nel tempo e sviluppatasiprin cipalmente per gli stretti rap -porti umani adottati e per la grandericonoscenza ricevuta dagli abitantidella Valdi chia na.

In questo corridoio e in questestanze è palpabile nell’aria la spe -ranza di un forte sostegno e di unain centivazione al miglioramento del -la qualità. Nell’ambito dell’auspicatage stione globale del paziente on -co logico (più che strettamente dellamalattia che lo ha colpito ) è neces-sario e già attivo un rapporto colla-borativo con le Strutture del Ter ri -torio. E’ di questi ultimi mesi la di -scussione sulla partenza di un pro -getto per la Valdichiana, il ProgettoScudo, che dovrebbe mirare allarealizzazione di quelle condizioni diassistenza psicologica e fisica, pertutti coloro che si trovano in unafase irreversibile di pro gressionedella malattia. Il Pro getto, che vedecoin volto parte del personale as -segnato all’ Oncologia, è nobile eam bizioso ed è voluto anche daiMe di ci di Base e dal Calcit. In con -clusione si può dire che, in que stonuovo Ospedale, attivo da meno diun anno, stanno già prendendoforma i germi di nuove potenzialitàfuture; si tratterà di distribuire nelmiglior modo possibile le risorseassegnate, alla luce dei grandi cam -biamenti registrati nella sanità inque sti ultimi anni.

Il dr. Roberto Borghesi, delservizio di Igiene Mentale

La dr.ssa Cecilia Corbacelli, assieme allo staf infermieristico

Page 12: L'Etruria luglio 2006 n° 13 · bel quadro sulla Val di Chiana, le parole di don Antonio Mencarini hanno esortato tutti, nel ringra- ... La ringrazio dell’attenzione. Una lettrice

PAGINA 12

L’ETRURIA N. 13 15 LUGLIO 2006ATTUALITÀ

Un museo che nasce Animali liberi e pericolosiMuseo della Civiltà contadina di Fratticciola Riceviamo e pubblichiamo

L’ABC della fedenella liturgia delle Domeniche

Domenica 16 luglio(Mc 6, 7-13)

Le idee valide e forti, cioèquel le fondate sulla verità oggetti-va, non hanno bisogno di puntelliper reggersi e divenire operanti.

All’onestà, oggi tanto concul-cata e derisa, nessuno potrà to glie -re d’essere il perno della con vi -ven za umana e impedire homohomini lupus. E un prodotto, se èincontestabilmente buono, non habisogno di pubblicità per essereaccolto. Mentre molti prodotti del -la cultura per affermarsi hanno bi -sogno o di circostanze favorevoli odi pressioni politiche o di im bo -nimento e propaganda spes somen zognera.

Cristo, dopo aver detto di es -sere lui la verità lo dimostra nonsolo col non tirarsi mai indietro suquanto una volta ha affermato,non importa anche se incompresoda tutti, ma poi affida la forza dellasua parola al valore intrinsecoch’essa possiede disdegnando o -

gni cosa che all’esterno può aiu -tar la ad affermarsi.

Egli prepara la diffusione delsuo messaggio col rifiuto dì ogniac corgimento umano, manda isuoi nel mondo concedendo loroso lo l’uso dell’equipaggiamentopiù povero di quanti ne esistono:

Ordinò loro che, oltre il bastone,non prendessero nulla per il viaggio: népane, né bisaccia, né danaro nella bor -sa; ma calzati solo i sandali, non indos-sassero due tuniche.

L’osservazione da fare è sem -plice: ciò che è umano ha bisognodell’umano per reggersi e progre-dire, quello che è di altra origineha altri mezzi per mostrare la sualegittimità ed essere accolto. Tuttoin Gesù obbedisce a questo princi-pio, senza che mai chieda prestitied aiuti a nessuno per rendere o -pe rante la missione che ha ricevu-to dal Padre.

Cellario

Bastonee sandali

Il Museo della Civiltà contadi-na ha trovato già da qualchetempo una sua sede aFratticciola (Cortona, Arez -zo). E’ ancora in embrione

veramente ma ha già la forma diun deposito museale, visitabile,catalogato, vivo, didattico. Vuoleoffrire una conoscenza del mondocontadino, attraverso gli attrezzi, imezzi e le materie che l’hannocaratterizzato, in modo da farriscoprire un mondo che ognigiorno rischia di perdere unapezzo della sua storia. Da qui lanecessità di ristabilire un contattocon pratiche e modi di vitapassati, che a molti possonosembrare molto lontani, ma chein realtà hanno costituito la basedella storia della Valdichiana. Unastoria che, lontana da quellaufficiale di principi e Granduchi, èstata soprattutto storia di contadi-ni. Un altro modo quindi diguardare, ricostruire e pensarealle vicende e alla vita del territo-rio. Il comune di Cortona, neglianni, ha più volte promossa l’edu-cazione museale, non dimentican-do quella parte di storia nostra,che ha così massicciamenteformato la nostra culturamoderna: il periodo della civiltàcontadina, quello a cavallo tral’ottocento e il novecento fino alboom industriale e la rivoluzioneculturale degli anni sessanta.Questo impegno si è sommato aquel lo profuso negli anni dal l’As -sociazione “Il Carro” di Frattic -ciola, che ha voluto attivamentequesta raccolta di oggetti e questo

spazio e che l’ha resi vivi datrentun’anni ad oggi con l’ottobri-na “Mostra del carro agricolo”.Con la collaborazione di un teamdi esperti questo luogo, piccolomuseo di una grande storia, si èdato anche una programmazioneestiva per farlo conoscere allagente e farlo entrare nella grandeofferta turistica e culturale corto-nese: “Dalle stelle alle stalle”…

Giugno-DicembreVisite guidate per privati e scuole

su prenotazione ([email protected] oufficio Cultura Comune di Cortona0575637223)

Luglio• Sport e tradizione

12-16 e 20-23 lugliodalle 20 in poi

Apertura notturna del museo,

stand gastronomici, campionatodi calcetto. ore 22 del 12 luglio presentazionee proiezione del video “L’altro latodella Toscana” (The other tide of Toscana) diStefania Capecchi.

22 luglio• Farro day Trebbiatura del farro mattino dalleore 11 in poi, pomeriggio dalle 17in poi Dalle 18.30 proiezione del video

“L’altro lato della Toscana” (The other tide of toscana) diStefania Capecchi.Cena a base di farro:• Farro e gamberetti• Farro alla boscaiola• Insalatona di farro• Ghiottoni salati e ghiottoni dolci• Pane di farro cotto a legno,farina integrale macinata a pietrao FocacciaDimostrazione di aratura innotturna con trattori Landini.• Festival del Folklore di Ronzano29 –30 luglio

24 di agosto, 21.30Saggio di fisarmoniche dei ragazzide “ Gli Amici della musica”,diretti dal maestro Alessandro Dei.

1-8 ottobreXXXI Mostra del carro agricolo

Albano Ricci

Egregio Sindaco, ci rivol-giamo a Lei con la spe -ranza che voglia ascoltar-ci e trovare per noi e nonsolo, una soluzione.

La goccia che ha fatto traboc-care il vaso: in data 08 giugno2006, alle ore 18,20 circa, mitrovavo con le mie bambine, una disette anni e l’altra di 19 mesi, nelpiazzale di casa mia. Premetto cheabito lungo il fiume Esse, nellevicinanze dell’incrocio tra la viache dal Campaccio porta all’Os saiae la via che riporta a Camucia, inaperta campagna, e devo anchedire che ci sono venuto ad abitare4 anni fa con l’intenzione di viverein campagna per stare tranquillo epoter lasciare i miei figli scorrazza-re e giocare nel piazzale di casaall’aria aperta senza rischiaremacchine o altro che potesse mi -na re la loro salute o tranquillità in -vece, purtroppo, non è cosi!

Bene, dovete sapere che oggiappunto, a tale ora, mi sono vistosfrecciare davanti al naso e a pocadistanza dalle mie bambine uncane che da dietro casa mia, haattraversato il piazzale e ha prose-guito verso la strada che appuntocosteggia il fiume e la mia pro -prietà. All’istante, seguendo con gliocchi il cane, ho notato la pa dro -na, una Signora sui 55-60 anni chein bicicletta se ne passava tranquil-la per la strada e un po’ scocciatogli ho detto di portare in questazona il suo cane a passeggio con ilguinzaglio. La Signora prontamenteha richiamato il ca ne, ma quest’ul-timo aveva già rifatto il giro indietroe era tornato ap punto dietro la miaabitazione e stava abbaiando.

Io in quel momento ho pen -sato che stesse abbaiando al canedel mio vicino e non mi sonopreoccupato più di tanto, ma allostesso tempo mia figlia più grandesi è ricordata che dietro casac’erano i nostri gattini appena natie mi ha accompagnato da loro....Beh forse se lo sentiva.... e infattiera andata così: 2 dei 3 gattini e -rano stati uccisi dal cane, il qualeabbaiava perché stava tentando diprendere il terzo che era riuscito a

rifugiarsi dietro delle pietre. Pur -troppo ero arrivato tardi anche perbloc care il cane e quando ho ten -tato di rintracciare la Signora....questa se ne era già andata, senzaneanche preoccuparsi ed accertar-si di dove fosse finito in realtà ilSuo cane!

E di esempi come questo ce nesono stati tanti.

Come dicevo questa è la gocciache ha fatto traboccare il vaso, siaper i gattini ma soprattutto per ilpianto inconsolabile di una bam -bina a cui erano stati uccisi“sbranati” i suoi gattini, che si èspaventata ed ha dovuto subire lavisione di una scena raccapriccian-te. Spero che chi leggerà questalettera provi a mettersi per unattimo nei suoi panni.

Ma questo è solo uno dei tantiepisodi che in questi quattro annisiamo stati costretti a subire. In fattila strada adiacente al fiume Esse èben conosciuta a tutte le personeche vogliono farsi una passeggiatain tranquillità, e fin qui niente dimale, ma anche a tut ti coloro chehanno dei cani da far sfogare. Giàdue anni fa ho avuto a che fare conun ragazzo di Camucia che veniva afar scorrazzare un Dalmata, un Pa -store Te desco e un Alano tranquillie beati che si rincorrevano e luiche li seguiva spesso in macchina,senza neanche scendere, a “do -vuta” distanza.

Sapete cosa mi ha rispostoquando gli ho gentilmente chie stodi tenerli al guinzaglio perché quici sono bambini pic coli.... che lui èassicurato.... Ora voi tutti chepensereste al mio posto? A medella sua assicurazione, se unodei suoi cani mor de mia fi glianon me ne importa nulla!!.Questo è quello che gli ho detto,insieme a qualche altro piccoloparticolare, ma per evitare di farlotornare dalle mie parti non hopotuto neanche fare affidamentosulle Autorità che mi hanno rispo-sto, dopo che gli ho spiegato i fatti,che loro possono intervenire solose succede qualcosa. A questopunto, non sapendo più cosa fare,mi sono rivolto ad un mio amicoCarabiniere, il quale conosceva ilpadre di tale persona e tutto è finitolì.

Ma potrei citare altri casi dipersone che vivono tranquillamen-te in città (Cortona) e, avendoterreni di proprietà nei miei con -fini, portano i loro cani, tra cui dire cente anche un pastore tedesco,a scorrazzare liberamente per i

campi e i piazzali altrui e non lifermano neanche le varie e ripetu-te richieste da parte dei Carabi nieriche ogni volta chiamo.

Ma sono comunque molte lepersone che specialmente d’estatevengono a fare i fatti loro per que -sta strada. Noi non abbiamo nullacontro le persone che scelgonoquesta zona per correre o passeg-giare, ma siamo spaventati dall’in-curanza e dalla leggerezza con cuicustodiscono i loro animali e ab -biamo paura per i nostri figli cheinvece non possono passeggiareneanche sotto casa, ripeto, in fon -do alle scale di casa, senza ri -schiare di venire avvicinati o, comegià successo, fatti cadere a terra,dal cani che passano di lì.

Ecco noi siamo stanchi, echie diamo a tutte le Autorità dicompetenza di provvedere almenomettendo alcuni cartelli dove siintima di portare a passeggio i canicon guinzaglio e museruola, e diincominciare a fare qualche girodi perlustrazione, quando capitanonelle vicinanze, anche dalle nostreparti, in modo da far capire allepersone che un controllo vienefatto e che ci deve essere un mi -nimo di tutela, che si devono os -servare certe regole so prattuttocon i cani di grossa ta glia.

Peraltro ci sembra chiaro ilregolamento del Comune di Cor to -na sulla tutela degli animali alla vo -ce Disposizioni Generali art.8 pun -to 6: ... “Qualora l’animale con ilsuo comportamento li bero possaessere di pericolo a se stesso od adaltri, il suo proprietario o il deten-tore a qualsiasi titolo, non deve,neanche momentaneamente e siain aree pubbliche che private adaccesso pubblico, lasciarlo libero,o non custodito con le debite cau -tele, e neppure affidarne la custo-dia a persona inesperta.”

Ci rivolgiamo in particolar mo -do a Lei signor Sindaco da po coriconosciuto dall’Unicef “Di fensoredei bambini e delle bambine” e, inconclusione siamo fi duciosi che a -scolterete e risponderete alla no -stra preoccupazione che dovrebbeessere anche la preoccupazione ditutti coloro che amano passeggiarein campagna senza paura di farebrutti incontri.

In attesa che la legge e le Au -torità competenti facciano il lorocor so, speriamo prima che qual -che cane morda qualche bam binoo peggio, porgiamo distinti saluti.

Grazie dell’ascolto. Famiglia Del Toro-Muggiano

Quando nel sogno, libero e leggero,sopra l’onda soave dei ricordicome fiocco di neve mi sollevo...lasciatemi volare nell’azzurro.

Voglio ascoltare il cinguettio giulivodei passeri sul tetto al primo solee spaziare tra nuvole d’argentocom’aquila superba sulle vette.

Voglio ascoltare l’eco misteriosadi lontane cascate scintillantie la voce purissima che cantanel silenzio solenne del mio cuore.

Voglio restare, solo, tra le stellee navigar pel cielo freddo e muto,attaccarmi alla falce della lunalontano dai clamori della folla.

Non mi svegliate se nel sonno lievele mie labbra sorridono fugacie furtiva una lacrima sul ciglios’imperla nella luce del mattino.

Ché nel sogno s’arresta la clessidra,si riveste di luce anche la nottee fugge la tempesta all’apparirenel cielo del fulgente arcobaleno.

Federico Giappichelli

Voglio restare solo tra le stelle...

Questo corpo leggero come una fogliasi abbandona nella tua onda mare.

Onda che allontana i tuoi pensieriImmobile vai.

Onda sienziosa, come questo momentoè la tua anima.

Così lontano sfiora riva,scogli che non conosci.

Dove vuoi e puoi perderti senza rimpiantopiangere senza che nessuno si accorge del tuo pianto.

L’ira la malincona,il rancore si disperdono negli abissi.

Quando l’alba, un tramonto si abbracciano,tu ancora sei dentro questa magica onda.

Grazia Bazzica Borghini

Onda magica

Donare sangue è una sana abitudineDonare sangue è costante conoscenza della propria salute

Donare sangue è dovere civico ed atto d’amorePer informazioni ed iscrizioni rivolgersi: AVIS - SezioneComunale di Cortona. Tel. 630650 (Segreteria telefonica)

Page 13: L'Etruria luglio 2006 n° 13 · bel quadro sulla Val di Chiana, le parole di don Antonio Mencarini hanno esortato tutti, nel ringra- ... La ringrazio dell’attenzione. Una lettrice

PAGINA 13

L’ETRURIA N. 13 15 LUGLIO 2006PARTITI E MOVIMENTI

TARIFFE PER I NECROLOGI: Euro 25,00. Di tale importo Euro 15,00 sono destinate alla Misericordia di Cortona o ad altri Enti su specifica richiesta. L’importo destinato all’Ente sarà versato direttamente dal Giornale L’Etruria.

NECROLOGIO

MARMI - ARTICOLI RELIGIOSI

Terontola di Cortona (Ar)Tel. 0575/67.386Cell. 335/81.95.541

www.menchetti.com

La missioneAfghanistan

AAA cercasi terreno...

Dopo aver contestato, nelcorso del tempo, molte dellescelte effettuate dall’Ammini stra -zione comunale, il no all’approva-zione del Bilancio consuntivo, daparte dell’UDC del nostro Comuneera scontato.

In sede di dibattito consiliare,ho cercato di far emergere alcuniaspetti - a mio avviso - preoccu-panti per lo sviluppo attuale efuturo del nostro territorio e per ilbenessere socio-economico deisuoi abitanti.

Nella Relazione, allegata almedesimo Bilancio, troviamo in -vece il vanto per aver rispettato ilcosidetto “Patto di stabilità”: senzadubbio il non rispetto dello stessoavrebbe fortemente penalizzatomolti ambiti comunali. Ma a qualeprezzo?

Alcuni dati sono molto signifi-cativi in tal senso: il Comune si stasempre più indebitando e la politi-ca degli investimenti ormai stalanguendo, anche perché non sisa a quali ulteriori entrate attinge-re, considerato che di beni patri-moniali da vendere (o da svende-re) è rimasto ben poco. Emergetut tavia che c’è ancora la possibi-lità di indebitarci attraverso i Mu -tui: mi auguro che ciò sia fattocon oculatezza, altrimenti cosa sila scerà da amministrare alle fu -ture generazioni? In relazione aquanto sopra, un altro dato èimportante sottolineare: l’indice diprelievo tributario pro-capite è incostante au mento e ciò sta adimostrare il gravame economicoche pende sempre più sulla testadi ciascun cittadino.

E si ha il coraggio di lamen-tarsi perché la Finanziaria 2005,ovviamente del precedente Gover -no, ha ridotto la capacità di inde -

bitamento dei Comuni!Proprio per quanto riguarda

la “Spesa”, due i dati fondamenta-li: aumenta la spesa corrente,mentre diminuisce, e di molto,l’indice di spesa in conto capitale.

Se è vero come è vero chetale indice - si legge sempre nellaRelazione- “misura il valore dellaspesa per investimenti che l’Enteprevede di sostenere per ciascunabitante”, tutto ciò sta a significarel’incapacità e impossibilità disviluppo del nostro Comune.. .equesto non fa certo ben sperareper il futuro.

A quanto sopra si deve ag -giungere il costo di alcuni serviziveramente onerosi per i citta dini,quale ad esempio- quello relativoalla nettezza urbana che, tral’altro, comporta anche una gros -sa differenza passiva per la nostraAmministrazione.

Ed allora una seria riflessionecredo che debba esser fatta. Nonentro in merito alle scelte effettua-te, ma i pochi dati sopra eviden-ziati stanno a significare che si puòfare molto di più e di meglio,cercando in primo luogo di nongravare troppo sui cittadini, fa -cendo muovere in senso giusto lamacchina amministrativa ed or ga -nizzativa del Comune.

Ed ancora evitare di sperpe-rare danaro pubblico per iniziativeche poco producono per lo svi -luppo territoriale e dei suoi abi -tanti, dando soprattutto maggiorspazio all’iniziativa privata, chespes so dimostra di possederecreatività e capacità ben superioriall’Ente pubblico: la testimonianzapiù evidente è quanto è stato rea -lizzato, presto e bene, nei montidel Parterre.

Giuliana Bianchi Caleri

Il no dell’UDC al bilancio consuntivo

La nascita del gruppo unicodell’Ulivo in Consiglio Comunalerappresenta una svolta molto im -portante che è venuta, prima ditutto, dai cittadini che anche a Cor -tona, come a livello nazionale,hanno espresso nelle ultime ele -zioni la volontà di avere un'unicaforza politica riformista del centrosinistra.

Unendoci insieme abbiamocercato di concretizzare questavolontà e di creare una forza dicentro sinistra in grado di fonderele due diverse culture del riformi-smo quella cattolica e quella social-democratica e progressista in unaunicità di valori, progetti e visioniper l’Amministrazione del la cosapubblica. A Cortona questo proget-to è stato oggettivamente e agevol-mente realizzabile poiché i gruppidei DS e dalla Margherita hannosem pre lavorato di pari passo econdiviso uniti scelte e progetti siaall’interno del Consiglio Comunalesia come forze politiche locali.

Se DS e Margherita avesseroavuto “incertezze e malumori in ter -ni al Consiglio Comunale”, co meafferma l’opposizione, non a -vrebbero certo fatto il passo diunirsi insieme per lavorare fianco afianco nella gestione amministrati-va. La nostra unione dimostra, alcontrario, che pur venendo dastorie e tradizioni diverse siamo ingrado di ricercare e costruireposizioni e soluzioni comuni per ilbene di tutti i cittadini del Comunedi Cortona. Fautore di questaunione è stato in primo luogo ilConsigliere Orlando Magari checon la sua lun ga e fruttuosaesperienza poli tica ha compresol’importanza di questo progetto eha spinto affinché fosse prontamen-te realizzato.

Il suo ruolo e la sua capacitàdi analisi politica sono state esaranno fondamentali all’interno di

Uniti per l’Olivoquesta coalizione; la sua nuovaposizione non ne “decreta la de -fenestrazione” ma anzi lo erige atutore e traghettatore delle forze incampo verso questo nuovo pro -getto.

Personalmente desidero rin -graziare Orlando per il preziosolavoro svolto in questi anni, perl’aiuto che mi ha costantementeconcesso e per la disponibilità cheha sempre avuto con noi giovanileve che per la prima volta ci affac-ciavamo ad un ruolo politico.

Per concludere vorrei scriveredue righe riguardo una delle primequestioni che il gruppo consiliaredell’Ulivo ha dovuto affrontare inConsiglio Comunale ovvero l’affida-mento temporaneo della FarmaciaComunale alla Cor tona Sviluppo.

Il nostro gruppo si è espressoa favore di questa decisione poi chési è compreso che l’operazione cheè stata fatta è stata un ope razioneessenzialmente contabile che mira afar rientrare il Comune di Cortonanel Patto di Stabilità attraversol’esclusione delle spese dei farmaci.

Ritengo che le perplessità chel’opposizione ha espresso votandoparere contrario non abbiano unfondamento oggettivo poiché laqualità del servizio e i dipendenti(che continuano ad essere dipen-denti comunali) sono rimasti in -variati e la temporaneità dell’affida-mento descritta chiaramente nelcontratto ne evidenzia il puro e -spediente contabile.

Del resto questa scelta è stataobbligata da una finanziaria pen satae voluta dal centro destra chepunisce anche i comuni, comeCortona, cosiddetti virtuosi ovverocon un bilancio positivo e solido eche porta a ricercare sempre nuovesoluzioni per far fronte allamancanza di trasferimenti dallostato.

Francesca Basanieri

Alla festa di Rinascita di Bor -ghetto (PG), organizzata il 30 giu -gno dai circoli del PdCI di Cor -tona e Tuoro sul Trasimeno, l’o -spite principale è stato Iacopo Ve -nier, parlamentare e Re spon sabileEsteri dei Comunisti Italiani. Temacentrale del dibattito non potevache essere la questione del rifina-ziamento della missione in Af gha -nistan. Venier ha ribadito come lalinea adottata dal Partito sia basatasu una semplice e chiara scelta dicoerenza: come in passato per -mane il parere contrario ad unamissione di guerra nata per soste-nere, incardinandola nella NATO,l’invasione statunitense dell’Afgha -nistan. Si tratta ancora di una mis -sione di guerra in aperta violazio-

ne dell’art.11 della Costituzione,prospettiva a cui i Comunisti Ita -lia ni si oppongono da sempre.

Lo stesso principio di coe -renza viene praticato anche neiconfronti del centrosinistra, al cuiprogetto unitario il PdCI ha pagatoun enorme tributo fin dalla na -scita. È per questo senso di re -sponsabilità, mai venuto menoneanche in questi giorni di ferocie strumentali attacchi, che nonsaranno certo i Comunisti Italiania frantumare l’attuale governo e ariconsegnare il paese nelle manidelle destre.Per la Segreteria Valdichiana del PdCI

Giancarlo Cateni Per ulteriori informazioni 393-9025992

Ti ricordo sempre.La figlia

II Anniversario05/07/200405/07/2006

AdelindaBastianoniMicheli

“Sono passati dieci anni ma sei semprevivo nel cuore dei tuoi cari”.

I tuoi figli, tua nuora e tuo genero

X Anniversario14/08/199614/08/2006

GiuseppeBianchi

Il 14 luglio ricorre il secondo anniver-sario della tua dipartita. Il ricordo di teè sempre vivo in tutti coloro che hannoavuto la fortuna di conoscerti. I tuoiamati figli e nipoti ai quali hai lasciatoun esempio di vita esemplare ti ricor-deranno sempre con tutto il loroamore.Io che ho avuto il privilegio di cono -

scerti per lunghi settanta anni non dimenticherò mai il conforto e l’aiutoche hai sempre saputo darmi nel momento del bisogno.Grazie amico mio e che Dio ti conceda la ricompensa per tutto il beneche hai sempre dispensato.La tua amica di sempre.

Marisa Valeri Chiodini

II Anniversario

ParisFanicchi

I Anniversario

Così vogliamo ricordarti, senza indugia-re in sentimentalismi e dolorose ri -membranze ma con tutta la gaiezza e lagioia di vivere.Vogliamo noi tutti ricordarti come se tufossi ancora tra noi, qui in questo

mondo per condividere le gioie che qualcuno, ti ha fatto cessare.Tu che avevi personalità per volare in alto, tu che amavi il cielo, la terra tiha tradito; ma le tue idee ed i tuoi sogni continueranno a volare persempre.Ora noi vogliamo catapultarci la dove tu ora sei, nell’alta dimensionedove ognuno ritrova i propri sogni pronti per essere esauditi.Non so cosa ci aspetterà nell’aldilà; Oscar Wilde così recita “credere èsempre monotono, il dubbio invece appassiona profondamente”, madi una cosa siamo certi: non saremo inghiottiti dal nulla, l’amore cisalverà e tutto ciò che abbiamo amato con intensità non andrà perdutoperché i sogni non possono morire.

Luca, Gabriele e Roberto

11-03-1970 / 05/07/2005

RitaCiampi

Fra gli annunci economici prestopotremmo vedere l’inserzione su giorna-li o quanto altro, da parte del Comune diCortona …. AAA… cercasi terreno perarea per conferimento sfalci, potature emateriale legnoso. Non è uno scherzo, èquello che potrebbe capitare a benvedere su quanto sta succedendo nellazona re trostante le piscine comunali diCamucia. Lì vi è un’area con tanto direcinzione e cancello chiuso, di accessosu strada pubblica comunale (nonchiedete il nome della Via, perché? topsecret!… Nooo! perché non esistetoponomastica!) con su esposto uncartello di av vertimento e logo delComune e di seguito la seguente scritta:“Area per conferimento sfalci,potature e materiale legnoso all’in-terno dell’area possono essereconferiti sfalci, potature e materialelegnoso derivanti esclusivamente dautenze domestiche del comune diCortona, nei giorni di lunedì,giovedì e sabato dalle ore 8,30 alleore 11,30.E’ vietato il conferimento da partedi aziende di attività produttive.E’ vietato inoltre l’abbandono diqualsiasi tipo di rifiuto all’esternodell’area.L’Amministrazione comunale”

Ebbene, fuori dell’area di recinzio-ne, fronte strada, sono ac cumulati scato-loni e scatoline di car tone, cassette emateriale ferroso di diverso genere,tant’è che sul posto avviene un inconsa-pevole baratto fra chi deposita e chipreleva secondo necessità. All’internodell’area recintata vi è di tutto un po’,tranne quello per cui l’area è stataadibita: lavatrici o lavastoviglie, frigorife-ri, bottiglioni in vetro e sedie e secchi ed

altro. Di sfalci, potature e materialelegnoso neppure l'ombra. A quanto mi sidice sembra che vi sia un continuo viavai di persone per carico, scarico ericarico. Sembra di essere al mercatinodelle pulci o da uno sfasciacarrozze, allaricerca di pezzi di ricambio, pezzi conve-nienti per sostituzioni. Il materialelegnoso, se depositato nel luogo entrol’area, da questa può riuscire per altredestinazioni. L’accorto suggeritore mi hafatto notare che probabilmente l’accu-mulo di materiali ingombranti puòessere fatto anche da aziende o attivitàproduttive per, diciamo forse, risparmia-re la spesa della discarica.

E poi, sempre il medesimo accom-pagnatore mi chiede se fra le avvertenzeriportate non sarebbe stato il caso diindicare la sanzione.

Certo, dico, manca l’indicazionema manca anche la sottoscrizione delresponsabile, di chi materialmente hafatto apporre il cartello. La dicituraAmmini strazione comunale è dicituraimpersonale, nessuno e tutti sonoresponsabili, lo scarica barile puòfunzionare, però dico, la sanzione c’è edè a carico dell’amministrazione. Questadovrà fare andare quanto prima a ripuli-re, ripristinare lo stato dei luoghi, faresostituire il cartello con tanto di avver-tenza sulle possibili sanzioni e… vigila-re, vigilare, vigilare per scoraggiarequanti ritengono che Camucia sia zonafranca.

Vedrai che funziona con un artico-letto….ci sarà la corsa per riportare almeglio l’area e togliere lo sconcio frontestrada.

Ciao amico, vedrai che ti sbrigo,eccoti accontentato.

Piero Borrello

Page 14: L'Etruria luglio 2006 n° 13 · bel quadro sulla Val di Chiana, le parole di don Antonio Mencarini hanno esortato tutti, nel ringra- ... La ringrazio dell’attenzione. Una lettrice

Il famoso detto “nessuno èprofeta nella propria patria”,evidentemente non è sempreveritiero. Ha dovuto arren-dersi davanti alla personale

di pittura di Valerio Bucaletti, cheil 28 giugno ha e sposto, per la

prima volta, nella sua Cortona.Va subito annotato che la

perfetta regia della serata direttadall’insegnante Franca Paci, non -ché gentile consorte di Valerio, hada to alla manifestazione quel toc -co di classe sempre auspicabile egradito in questi casi.

Ovviamente anche palazzoCasali ha contribuito ad offrire,con la sua splendida cornice, unpiacevole ritrovo culturale con leopere dell’artista.

L’incontro non ha avuto lasola visione delle tante tele di Va -lerio, ma queste sono state pre -sen tate dal celebre critico d’arteprof. Giovanni Zavarella che, conesaustive e sentite parole, hadescritto tutta l’arte che nella se -rata è stata mostrata al folto equalificato pubblico presente.

Cogliamo l’occasione perringraziare l’assessore alla culturadel comune di Cortona che hatrovato un degno e dovuto spazioper un artista cortonese, che hapartecipato con successo a decinee decine di mostre ed incontrid’arte in tutta l’Italia.

Valerio Bucaletti è un artistache credo sia riduttivo inserirlonella solo nella pittura naif, perchéegli esprime attraverso i colori e il

ca lore dei suoi quadri: dolce sen -timento, sfumati e fiabeschi pae -saggi, squarci di storia e di vita deipopoli. Tutto ciò è an che messag-gio culturale che, partendo dapiccole pennellate per definiresem plici dettagli, concorre a de -

finire un’ ampia immagine per undiscorso coinvolgente e moltovasto.

E’ l’artista del sentimento,del la storia, in particolare dellano stra vita contadina, che nellaValdichiana ha avuto momenti dipovertà, di sofferenza, di lavoro.Bellissime e cariche di significatole piante con i contorti rami checercano ed anelano liberi e serenicieli, animati da voli di uccelli,bianchi e neri che sono, in fondo,i nostri pensieri.

Valerio è un grande artista eperché è vasto il suo dipingere,copre ogni genere, muove condestrezza il suo pennello e i suoico lori. Non ama e predilige solouno spaccato pittorico, è artistacompleto, compie sempre mirabilicapolavori: dalle movimentatebattaglie alle piazze schematicheed infinite, dalle case simmetrichealle solitarie e maestose Leo pol -dine, descrive con certosina atten-zione piccoli muretti di cinta,sottili fili d’erba, cespugli di verde,e poi ancora nature morte, si im -merge spesso alla ricerca fantasti-ca del passato, alla veridicità deipaesaggi carichi di colori e dimille particolari.

Ivan Landi

gareggiare tra loro per la perpetua-zione delle sembianze umane edivine. La mia giace entro la monta-gna, sul coperchio del sarcofago dialabastro, con una coppa sacrificalenella destra e una ghirlanda alcollo” (Milano 1987, p. 453). Oltreventi anni fa, alcuni studiosi con intesta Giovanni Pugliese Ca ra telli,pubblicano il volume Ra sen na:Storia e civiltà degli E truschi (Li -bri Scheiwiller, Milano MXMLXXX-VI). Caro a Rumualdi è questo mon -do classico degli Etruschi, dovesacralità e sensualità si mescolanoal tempo e alla storia de gli uominida costituire la so stanza del loromito e delle tradizioni. Suppongoche egli abbia letto il romanzo diTurms: c’è sempre una donna (ouna dea) a dare lo scatto dell’avven-tura, a mescolare l’umano e il divi -no nel lo stesso animo come nellastessa coppa. Ecco, si para davanti anoi e a lui la principessa etruscaLarthi; il Cortonese ha una guida inWerner Keller, archeologo. I perso-naggi sono molti: Lucio GiunioBruto rievoca Spurio Lu crezio, Tar -quinio Collatino, Tar qui nio il Super -bo, Sesto Tarquinio, Lucrezia Arunsdi Chiusi uccide Lu cio Giunio Bruto.Tarquinio Col latino espone la suaodissea terrena. Incontro con Ari -stodemo à Ma la kos, tiranno di Cu -ma; con Mastarna (Servo Tullio);con Tar quinio il Superbo che fa lastoria della sua vita. Quindi si passaal paradiso, dopo la salita dellatorre otto piani. Di strada se ne èfatta, dagli abeti dell’Egidio Monte; eRomualdi s’è lasciato condurredall’amore. Così era avvenuto perDante. Nel paradiso incontra i suoiconcittadini mi gliori: Luca, Pietro,Gino e Celestino: sono al cuni nomi.

C’è poi tanto epos lirico. Cisono la pena e le croci della politi-ca. Interessante si fa il discorso diRomualdi, che rapporta la politicaalla coscienza. Gli Etruschi forsesono stati meno ambiziosi di Roma;ma Roma ha soffocato, e distrutto,valori, fedi, religioni, linguaggi.

In conclusione: penso che l’au -tore sia stato consapevole dellemolte esigenze che occorre soddi-sfare per creare letteratura; e sisforza di far correre il linguaggioinsieme all’endecasillabo, con unsicuro ritmo ma non sempre conaltrettanto straordinaria assimilazio-ne. Qualcuno ha detto che ci sonocadute di stile; io stesso ho rilevatoche la tenuta lessicale, e le parolefaticano per stare nel solco dellastoria. Ci sono espressioni del tuttoaliene dal mondo e dalla coltura e -trusca (un esempio per tutti,“cromosomi”)! Non so quale sarà ildestino del libro: ma Tirrenykàcommedia è un atto di amore e difedeltà alla patria, in senso foscolia-no. Dentro il verso di Romualdirespirano parole di molti grandidella nostra letteratura, da Dante aPetrarca, da Boiardo ad Ariosto, aCar da relli, Batocchi, Luzi. Io vorreisuggerire a Mario - così lo chiamoaffettivamente - di creare at torno alpoema un vivace e ampio dibattitoper rendersi conto quanto possaincidere la sua poesia “e trusca”sulla sensibilità moderna e suidestini della poesia contemporanea,che pare una cenerentola, unaspaesata forma sul cuore chiusodella nostra generazione. Ci go dia -mo in compenso tan ta musicalitàcommista alla sostanza di questasto ria romanzata, fantastica e pro -fondamente umana.Pontremoli 1° luglio 2006

Giuseppe L.Coluccia

Si è conclusa sabato 1 lugliocon la disputa della FinalePro vinciale della Coppadel le Torri la stagione a -gonistica a squadre del

Tennis Club Cortona.La formazione cortonese ca -

pitanata da Luciano Catani ecom posta dai tennisti Marco Cu -culi, Filippo Martelli, PierluigiParrini, Corrado Ra gazzo,

Angelo La Braca, Marco Nan -desi e Michele Burbi è riuscitaad ottenere questo risultato (mainella storia del club era successo)grazie al successo ottenuto insemifinale a spese dell’Asso cia zio -ne Tennis Subbiano, mentre loJunior T.C.Arezzo (l’altra squadrafinalista) aveva battuto l’Asso cia -zione Tennis Bibbiena campioneprovinciale uscente e da 5 anniconsecutivi detentore del titolo dicampione provinciale.

I nostri portacolori hanno da -to veramente l’anima per riusciread aggiudicarsi la finalissima disabato 1 Luglio, nonostante ciòMartelli ha dovuto cedere le armialla maggior freschezza atletica diPapponi dopo aver concluso laprima frazione in proprio vantag-

gio, 3/6 6/3 6/3 il punteggio finalee il nostro Maresciallo Ragazzonulla ha potuto contro la maggio-re regolarità ed esperienza dell’a-retino Floridi, 6/3 6/3 il risultatofinale.

La finale raggiunta rimane co -munque un traguardo di notevoleprestigio per quanto riguarda ilCircolo del Presidente dott. Vin -cenzo Lucente e del quale dobbia-

mo esserne tutti noi orgogliosi,dicevamo prima, mai nella storiadel Tennis Cortonese era successociò.

“Lazio, Magna Grecia e Sicilia: maanche Cartagine e l’Egeo, anche i Fenicisono stati il teatro meraviglioso sacro eumanissimo della storia e della tradi-zione etrusca. E un popolo ottimista,

sano, artefice di beni e per il Bene sonosempre stati gli Etruschi. Il loro mondotra le sponde del divino e dell’umano,

nel felice corso all’infinito”(G.L.Coluccia, Appunti)

Fuori retorica, quindi serena-mente rendo onore alla generosafatica di Mario Romualdi, Tir re ny -kà commedia (il mio primo in -con tro con gli Etruschi), Edi zio neGiornale “L’Etruria”, Cortona 2005.E’ naturalmente un primo approc-cio a questo poema in versi in cuisono manifesti influssi della Com -media di Dante, ma solo come av -vio, restando per altro ben separatii due mondi: il medioevale di Dantee l’antico e classico di Romualdi.Anche separate restano, ovviamen-te, le due culture: la cristiana dante-sca e l’etrusca del poeta cortoneseRomualdi.

In 110 canti si snoda l’epicaim presa di questa “commedia” chenel proposito dell’autore ha comecentro il Tirreno: una lunga primasosta è immaginaria nell’inferno(IV-LXXIX), l’altra è nel paradisodelle tredici Lucumonie in cui si èespressa l’anima etrusca e che iromani avevano distrutto nel corsodella storia. Prima della Roma deiRomani è esistita la Roma degliEtruschi, fondata da Tarquinio Pri -sco. Gli ultimi tre canti (CVIII-CX)registrano l’incontro del poeta conl’imperatore Claudio; il poeta si re -ca nel tempio di Norchia e prendeparte alla cerimonia d’addio e hanell’animo il proposito di scrivere ilpoema sugli Etruschi, i quali coiGreci e i Romani sono da conside-rare i protagonisti della culturaoccidentale. Romualdi è nato aCortona e qui è vissuto fino al 1950.Poi va a Milano nel 1954 e vi restacreandosi il nuovo ambiente dilavoro e d’interessi. Ha pubblicatolibri di poesie (L’impronta dell’in-fanzia, 1965; Poesie, 1982; Cantidi un esule etrusco, 1993), unaraccolta di racconti: Beffarderibalte, simu lacri e sogni, 1991).Una vena di no stalgia e rimpiantoviene da que sta sua testimonianza:“L’Etruria non è quella insignifican-te, inutile meteora che mi feceroconoscere a scuola, ma la madrepremurosa che prese per manoogni sua crea tura: la fece crescere,l’educò, la in gentilì e l’emancipò.Una di quelle crea ture, nata comeRumlua, dive nu ta Roma, smarrì ilsentimento dell’appartenenza edella gratitudine e rinnegò lagenitrice. Ed è alla sventurataMadre Etruria che de dico questimodesti, faticosissimi, sofferti versirimati”. Il volume ha la prefazioneschietta e avvolgente di NicolaCaldarone, uno dei primi che hacompreso la visione del mondoetrusco di Romualdi.

Apro una immaginaria finestrasul percorso storico e estetico diRomualdi, ricorrendo ad autori,che definirei congeniali con la suascrittura: Vincenzo Cardarelli (diTarquinia) e Mika Waltari, finlande-se, poeta il primo di sangue etruscoe cantore degli Etruschi, narratoreil secondo, nei romanzi ormai ce le -bri di Sinue l’egiziano, Turms l’e -trusco, Marco il romano. Prendosolo questo passo da Turms l’etru-sco: “E il popolo etrusco seguiterà avivere, le città dell’interno a prospe-rare, i vasai di Veio, i pittori di Tar -quinia, gli scultori della mia città a

PAGINA 14

ATTUALITÀL’ETRURIA N. 13 15 LUGLIO 2006

Tennis Club Cortona

Concessionaria Alfa Romeo

Sede di Cortona: Loc. Le Piagge, 5/a52042 Camucia di Cortona (Ar)Tel. 0575 63.02.86Fax 0575 60.45.84

Sede di Arezzo: Via Edison, 1852100 Arezzo

Tel. 0575 38.08.97Fax 0575 38.10.55

e-mail: [email protected]

TRASFORMAZIONE VEICOLI INDUSTRIALI

Zona P.I.P. Vallone, 34/I - 52042 Cortona (Ar)Tel. 0575/67.83.44 - Fax 0575/67.97.84

CONCESSIONARIA: PALFINGER

GRU PER AUTOCARRI

LUCIANO MEONI

MEONI

Valerio Bucaletti

SSttuudd iiioo TTeeccnn iiccoo 8800P.I. FILIPPO CATANI

Progettazione e consulenzaImpianti termici, Elettrici, Civili,Industriali, Impianti a gas, Piscine, Trattamento acque,

Impianti antincendio e Pratiche vigili del fuocoConsulenza ambientale

Via di Murata, 21-23Tel. (2 linee) 0575 603373 - 601788

Tel. 0337 675926 Telefax 0575 603373

52042 CAMUCIA (Arezzo)

di Angori e BarboniVendita e assistenza tecnica

Riscaldamento e CondizionamentoP.zza Sergardi, 3 - Camucia

Tel. 0575/63.12.63Socio sostenitore “Amici di Francesca”

Finale Provinciale in Coppa delle Torri

La squadra cortonese durante la premiazione.

Premio Via Francigena 2006 - Pontremoli, primo luglio,Teatro la Rosa, presentazione di Giuseppe L. Coluccia

Il poema di Mario Romualdi sugli etruschi

Cortona - S.Cristoforo

Al cinemacon ... giudizio

a cura di Francesca PellegriniL’ERA GLACIALE 2 - IL DISGELO

REGIA: Carlos Saldanha - GENERE: Animazione - U.S.A. /2006/ 91 minutiL’era glaciale sta per concludersi: il paradiso di Manny, Sid e Diego verrà distrut-to da una gigantesca inondazione. I tre amici perciò si incamminano versol’altro lato della valle. Nel frattempo, l’ostinato scoiattolino Scrat ne combina ditutti i colori per accaparrarsi la tanto agognata ghianda!Il secondo episodio, di una delle migliori opere d’animazione degli ultimi anni,eclissa la precedente pellicola del 2002 grazie alle sue trovate irresistibilmentegeniali. Sapientemente realizzato dai Blue Sky Studios, L’Era Glaciale 2 vanta diuna tecnica estetica praticamente perfetta.La trama piuttosto esile e l’inserimento di alcuni personaggi tediosi come Ellie ei due opossum, restano tuttavia il punto debole di questo gioiellino animato; senon altro le spericolate performance dell’inossidabile Scrat, valgono il prezzodel biglietto. Giudizio: Discreto

FIREWALL - ACCESSO NEGATOREGIA: Richard Loncraine - CAST: Harrison Ford, Paul Bettany, Virginia Madsen,Robert Patrick - GENERE: Thriller - U.S.A. / 2006/ 105 minutiLa famiglia di Jack Stanfield, uomo facoltoso nonché specialista di sistemi disicurezza informatici per la Landrock Pacific Bank di Seattle, viene tenuta inostaggio da una banda di spietati criminali. Sebbene fluente e a tratti gradevole,l’opera del britannico Loncraine non ha niente a che vedere con il genere thril-ler. Goffo e prevedibile, Firewall getta al vento un cast di tutto rispetto: Ford ciappare maldestro e paternale, Bettany è sprovvisto del suo fascino carismatico eRobert Patrick è confinato in un ruolo marginale. Giudizio: Mediocre

Page 15: L'Etruria luglio 2006 n° 13 · bel quadro sulla Val di Chiana, le parole di don Antonio Mencarini hanno esortato tutti, nel ringra- ... La ringrazio dell’attenzione. Una lettrice

SPORTL’ETRURIA N. 13 15 LUGLIO 2006

PAGINA 15

Il campionato passato ha por -tato alcune note positive escoperto altri lati di questogruppo che nel corso di que -sta stagione andranno “mi -

gliorati”. L’allenatore Cipriani ed ilpreparatore atletico Pecorari que -st’anno si metteranno al lavoromolto presto per migliorare ilgruppo sotto l’aspetto della prepa-razione, della tecnica e della tatticaed anche il lato psicologico verràcurato molto di più per non ritro-varsi magari a “mollare” un po'trop po come è successo nello scor -so torneo quando dopo la sconfittacontro il Sinalunga la squadra si èun po' disunita e non a vendomotivazioni a breve ter mine halasciato sul campo continuità edeterminazione.

La migliorata preparazionefisica, molto più curata e persona-lizzata, l’acquisita esperienza delgruppo in generale, la maggioreconoscenza del tecnico con i gio ca -tori e viceversa, una squadra ed ungruppo di giocatori più in ge ne ralepiù determinati a far pro prio unrisultato con un obbiettivo piùqualificato, dovrebbe fornire allasquadra arancione del prossimoanno una maggiore concretezza, piùcoesione e soprattutto sem pre ecomunque cercare di im porre ilproprio gioco secondo dettami caria Luciano Cipriani.

Il tutto dovrà essere conseguitocon una rosa diversa dallo scorsocampionato in cui i giovani avrannoun ruolo sempre più determinante efondamentale; infatti saranno inseri-ti nel gruppo della Prima squadra-Juniores almeno 6 o 7 giocatoridell’88 con l’obbiettivo di farli cre -scere tecnicamente ed in esperien-za.

ImPIAnTI ElETTrICI - AllArmI - AuTomAzIonI -TV CC - VIdEoCIToFonIA - ClImATIzzAzIonEProgettazione, Installazione, Assistenza

52042 - Camucia - Via G. Carducci n. 17/21Tel. 0575/630623 - Fax 0575/605777

http://www.cedaminpianti.it -E.mail:[email protected]

Calcio Promozione N.Cortona CamuciaNotizie estive del Centro Nuoto Camucia

Un percorso adatto agli amanti della bicicletta e delle camminate

Accanto a questi ci sarannoquei giovani dell’87 che l’annoscor so hanno più volte giocatomettendosi anche in buona luce.

Importante è il discorso deigiocatori “nuovi” che entrerannonel gruppo arancione per la pros -sima stagione; il centravanti Avan -tario ha già avuto modo di dimo -strare tutto il suo valore tra le filaarancioni ed il prossimo campiona-to dovrà dimostrare tutta la fiduciache tecnico e società han no ampia-mente riposto in questo giocatore;in difesa la sostituzione di Baccipoteva essere un problema ma lasocietà si è ottimamente mossa sulmercato andando a met tere sottocontratto il centrale difensivo Mi -cheli, proveniente dal Sinalunga.

I “ritorni” di Fabbro e Man -cini, entrambi in prestito alla Po -liziana potrebbero quasi completa-re una rosa ottima sul piano deirinforzi per la prossima stagioneanche se la società si sta muovendoancora per qualche “pedina”.

Tutto il gruppo che si staformando sembra dimostrare unabuo na coesione con un buonacopertura di ruoli sia dal latotecnico che tattico.

Del resto rimane fondamentaleil ruolo che avranno i tanti giovanipresenti nel gruppo con Pompei eSpensierati su tutti e che dovrannonegli anni a seguire di mostrare chel’aver puntato su di loro è stata unabuona scelta, lungimirante e che lasocietà si propone di appoggiaresempre di più nel rispetto di quellafilosofia di contenimento dei costiche sem bra l’unica linea persegui-bile dagli arancioni e nel calcio inge ne rale.

Il progetto di una maggioreunione dei settori giovanili conMon tecchio e Fratta dimostra cheoperare bene è possibile e talvoltamettendo da parte una po' dicampanilismo è possibile otteneredavvero grandi risultati, insperaticon un lavoro non organizzato esviluppato assieme.

Negli anni questo progetto, nesiamo certi, diverrà sempre piùimportante, crescerà e porterà arisultati ancora più esaltanti.

Riccardo Fiorenzuoli

A fine luglio parte la preparazioneI ragazzi ancora impegnati nelle gareUmberto Gazzini, tecnico

del settore agonistico delCentro Nuoto Cor to na ciinforma sulle finali regio-nali di categoria che si

svolgono a Livorno, in cui gareggia-no Riccardo Bianchi, Alex Al -bani, Tomas Redi, Ga briele Ac -cioli, Gabriele An go ri, Lo renzoFaralli e Sofia Cel li.

Al momento Riccardo Bian chiè Campione Regionale nei 100 rana.

Le gare sono valide per l’ac -cesso ai Campionati Giovanili di Ro -ma, a fine luglio, per cui l’im pegnoè di conquistare i tempi migliori.

I ragazzi del CNC stanno an -dan do alla grande e stanno mi -gliorando i loro tempi personali;So fia Celli si è già guadagnata lapartecipazione ai Campionati Gio -vanili di Roma.

A Livorno i ragazzi del CNCpartecipano in tutte le categorie:ragazzi, junior, cadetti, assoluti.L’impegno è di cinque giorni in unluogo turistico e questo costituisceuno sforzo non indifferente per ilCNC e per le famiglie.

Fortunatamente si sono con -clusi gli impegni scolastici, così iragazzi si possono concentrare

maggiormente sulle gare.A Certaldo si sono svolte le

gare regionali per gli esordienti A, acui hanno partecipato Nicola Celli,il migliore nei 100 rana e stile,Martina Pischedda, che ha gareg-giato nei 100 farfalla, GiuliaBelsuino, nei 100 stile.

Questi sono ragazzi giovani edè già una conquista gareggiare a

questi livelli; la loro è una categoriapropedeutica, che introduce gra -dualmente i ragazzi a nuove e -sperienze e stimola ad aumentare ilritmo, ma sempre nel rispetto deitempi fisici e psicologici del ra -gazzo, senza spingerlo tanto adottenere risultati.

Si parla cioè di allenamento dicostruzione, di cui si vedranno irisultati nel tempo.

L’allenamento per i ragazzi piùgrandi, invece, è più intenso econtinua anche al di fuori dellapiscina: a questo proposito è statoimportante il contributo degli istrut-tori sportivi della palestra “Olim -pia”, che hanno preparato i ragazzipiù grandi del CNC per il potenzia-mento fisico, in modo da modularelo sforzo e dare il massimo durantela gara.

A questo punto, parlando diragazzi più grandi, è necessario uncenno all’attività di Michele San -tucci, che, mentre il giornale è instampa, è a Palma di Majorca e ga -reggia nei Campionati Europei Ju -niores, dove tenterà il tutto per tuttonei 100 stile.

Michele è tesserato con la DDSdi Milano, ma ha completato gliallenamenti presso il Centro NuotoCortona; è stato convocato nellaNazionale di nuoto juniores; ora èseguito dallo staff della Na zionalejuniores, che comprende, tra glialtri, Maurizio Coconi e ManuelaDella Valle.

Ma il CNC si è fatto conoscereanche per gli atleti del Triathlon,che è iniziato qualche anno fa conun gruppo di amici e ora conta 35

persone, dai 16 ai 40 anni ed oltre,fra cui anche una ragazza moltobrava che viene da Monte pulciano.

A metà luglio gli atleti sonocon vocati a Maranello per il Cam -pionato Italiano a squadre, mahanno gareggiato nelle diverse ca -tegorie in tutta Italia.

Il Triathlon comprende fra -zioni di gara da percorrere a nuo to,

in bicicletta e di corsa e, a se condadel percorso, è di categoria Sprint,Olimpico e Lungo; è uno sportcompleto per tutto l’organismo; chilo pratica si mantiene in forma e insalute, perché richiede uno sforzocontinuo e un esercizio costante, inuna sfida con se stessi e i proprilimiti.

Prova ne è che nel gruppodegli atleti tutti appaiono giovani,pre stanti e decisamente atletici.

Attualmente al CNC si svolgonocorsi intensivi e attività estive per iragazzi in età scolare, or ga nizzatidal Comune di Cortona con glianimatori della cooperativa Athena.

E’ un momento di gioco e diat tività da svolgere in gruppo, in -sieme al nuoto, in cui i ragazzi so noseguiti dagli stessi istruttori che

hanno incontrato nel corso del -l’anno, che conoscono ed apprez-zano già.

In conclusione, il CNC costitui-sce un importante punto di ri -ferimento per i ragazzi ma ancheper gli adulti che vogliono mante-nersi in forma e regalarsi un sanobenessere psicofisico.

MJP

“Il gruppo dei finalisti del CNC ai campionati Regionali di Livorno.

“Il podio vincente di Riccardo Bianchi, Campione Regionale nei 100rana ai Campionati di Livorno.

Pallavolo Cortona Volley

Quale squadra per il prossimo anno?Dopo aver concluso la pas sata stagione con una salvezza meritata, la

squadra del presidente Vinciarelli si appresta alla sosta per le vacanzedopo aver continuato gli allenamenti in pa le stra, basati su preparazio-ne fisica e soprattutto esercitazione tecniche e tattiche in linea conquella filosofia “del lavoro” tanto cara all’allenatore Enzo Sideri che sta

plasmando questo gruppo che gli è stato “innestato” l’anno passato di tantielementi nuovi. Dopo un avvio difficoltoso già a metà campionato la squadra harisposto alle sollecitazioni in alle namento ed ha giocato un girone di ritorno fanta-stico, culminato con la salvezza ma in linea con i punti sufficienti addirittura allapromozione o perlomeno alla zo na play-off.

Certo in tutta la stagione an che nella parte conclusiva no no stante gli ottimirisultati si è notata la difficoltà del gruppo in qualche elemento che quest’annoandrà ad essere integrato sempre che si rie sca a trovare un sostituto capace di farcrescere effettivamente il gruppo.

Sui rinforzi sta lavorando in questi giorni la società d’accordo con l’allenato-re ma non è certo facile trovare la soluzione ideale che rispecchi vari punti fermico me qualità e costi contenuti.

Il campionato del prossimo anno, al di là di facili entusiasmi, sarà anchefrutto di quello che si riuscirà a “trovare sul mercato” perché, se da una parte ilbuon affiatamento di questo gruppo po trebbe comunque, con buone probabilità,garantire la salvezza, è anche vero che se si vuole continuare a crescere uncampionato anonimo coronato solo dal la “sufficienza” non può far parte di taleprogramma. L’obbiettivo rimane ovviamente la permanenza in B2 ma da quelpunto fermo si può cominciare a crescere e pensare più in grande anche per labuona co no scenza del campionato in questione che comunque garantisce di perse un vantaggio rispetto a que sta prima annata.

Comunque conoscendo il pre sidente Vinciarelli ed anche in ba se a quelloche ci ha detto in pre cedenti interviste siamo certi che se ci sarà la possibilità disca lare le posizioni nel torneo semi-professionistico e addirittura ten tare unulteriore promozione sia mo certi che saprà e vorrà cogliere questa opportunità.Mai come quest’anno c’è stato entusiasmo intorno alla pal lavolo; lui conta moltosull’appoggio del pubblico oltreché della società al completo e del gruppo ingenerale che ha contribuito in modo fondamentale a formare e crescere. Ci saràda fare ovviamente i conti con il lato economico della questione ma se mai c’èstata una possibilità per la pallavolo di cre scere a questi livelli ed an che oltre granparte del merito è di questa società di cui il presidente Vin cia relli è il vero “trasci-natore”. R. Fiorenzuoli

Sabato 24 giugno, nella Villa diFrassineto, si è svolta, per ilsecondo anno, una grande fe -ta, che ha visto coinvolte leau torità della Provincia e del

Co mune, come il presidente VincenzoCec carelli e l’assessore Angelo MariaCar done.

Oltre alla fastosa merenda nelgiar dino della Villa, sono state or ga -nizzati eventi collaterali: una mostrasul la bonifica, l’esposizione di un i -pertesto creato del l’Istituto per geo -metri sul territorio della Val di Chianae due mo stre di pittura, una di FulvioPulitini e l’altra di Laura Rinaldini.

La festa è nata per due motivi, traloro strettamente correlati: far cono -scere il percorso ciclabile che portadalla Chiusa dei Monaci al lago diChiusi e conoscere il paesaggio antro-pico che si è sviluppato lungo il per -corso nel tempo, ribadendo il NO de -ciso alla costruzione dell’aeroportoverso la pianura, perché andrebbe asconvolgere una realtà che è parteimportante della storia di questo terri-torio. Il percorso segue antichi trac -ciati partendo dalla Chiusa dei Mo na ci,che si trova al termine del Canale

Il sentiero della bonifica “Vittorio Fossombroni”Maestro della Chiana, a 3 chilometrida Arezzo; fu realizzata dal 1820 al1849 e fu progettata dall’ing. A les -sandro Manetti, che subentrò a Vit torioFossombroni come soprintendentealle bonifiche della Val di Chia na.

Quindi il sentiero si snoda comeun percorso museale all’aperto si -tuato sulle strade “alzaie” presentisul la sommità degli argini, attraversole opere di ingegneria presenti lungoil Canale Maestro della Chiana.

Nel suo percorso passa tra Al -beroro e Frassineto, oltre la direttissi-ma Firenze - Roma, quindi si avvicinaa Cesa e poi si dirige a sud versoBrolio e Farneta; lambisce le case diChianacce e scende accanto a Valia -no, per giungere al lago di Monte -pulciano e a quello di Chiusi.

Il sentiero attualmente terminacon l’argine di separazione nei pressidella “Torre di Beccati questo”, nelco mune di Chiusi; l’argine di separa-zione, realizzato concordemente dalGranducato di Toscana e dallo StatoPontificio, rappresenta ancora la lineadi demarcazione fra la Val di Chianatoscana, le cui acque confluiscononel l’Arno e la Val di Chiana romana,le cui acque confluiscono nel Tevere.

Complessivamente il percorso sisviluppa per 60 km; è percorribile apiedi e in bicicletta soltanto di gior -no, per tutto l’anno, considerandoperò che le aree ombreggiate sonoscarse.

Attualmente il sentiero non èsegnalato adeguatamente, ma entrol’anno è in programma di dotarlodella cartellonistica esplicativa e dellasegnaletica di servizio, utile per chi

voglia rifocillarsi e pernottare negliagriturismo che si trovano a pocadistanza dal percorso.

Per ogni informazione e per lapiantina del percorso ci si può ri vol -gere all’APT di Arezzo allo 0575/ -239532/3. MJP

Page 16: L'Etruria luglio 2006 n° 13 · bel quadro sulla Val di Chiana, le parole di don Antonio Mencarini hanno esortato tutti, nel ringra- ... La ringrazio dell’attenzione. Una lettrice

DAL TERRITORIO

ATTUALITÀ

CULTURA

SPORT

TERONTOLA

FRATTICCIOLA

MONTECCHIO

La nuova Caserma dei CarabinieriUn museo che nasceAlla riscoperta della campagna

44 edizione della Cortonantiquaria

Musica e poesia nei monasteriI luoghi delle memorie

Finalmente c’è...

Centro Nuoto Camucia i ragazzi impegnati nelle gareTennis Cortona: finale in Coppa delle Torri

Cortona Volley: quale squadra per il prossimo anno?

Il poema di Mario Romualdi sugli etruschi


Recommended